L’attesa è il film
che segna il debutto alla regia di lungometraggi di Piero Messina,
abile regista di prodotti per televisione, tra spot e documentari,
nonché di cortometraggi. Assistente alla regia di Paolo
Sorrentino per This Must be the Place e La
grande bellezza, Messina ha confezionato un film che si basa
sul lutto e sulla sua elaborazione, reso magnifico soprattutto
dalla performance di Juliette Binoche. Ecco dieci cose da
sapere su L’attesa.
L’attesa film
1. C’è stato un grande
lavoro con la sceneggiatura. Scritta da Giacomo
Bendotti, Ilaria Macchia, Andrea Paolo Massara e Piero Messina, la sceneggiatura è stato il
primo passo per mettere in scena il primo
film da regista di Messina stesso. Lo spunto è stato preso
dalla storia vera di una persona che ha deciso di superare le fasi
del lutto semplicemente non parlando del lutto stesso.
2. È stato girato in
Sicilia. Il film è ambientato in questa splendida isola
italiana e, più precisamente, le riprese sono state effettuate
nelle zone del ragusano (tra cui Chiaramonte Gulfi), nel calatino e
nei paesini che si trovano alle pendici dell’Etna.
3. È stato candidato a
diversi premi. Presentato in concorso alla 72°
Mostra del Cinema di Venezia, L’attesa ha ricevuto i premi
Leoncino d’Oro Agiscuola per il Cinema, menzione speciale per il
Premio SIGNIS e per il Premio FEDIC. Inoltre, è stato candidato a
due David di Donatello (per il Miglior regista esordiente e la
Miglior attrice protagonista), a tre Nastri d’argento (per il
Miglior regista esordiente, Miglior scenografia e Miglior sonoro in
presa diretta) e conquistando una nomination per la Miglior musica
e una vittoria come Miglior opera prima al Globo d’oro.
L’attesa streaming
4. È disponibile in
streaming. Grazie alla sua presenza sulle varie
piattaforme di streaming digitale legale, è possibile vedere o
rivedere L’attesa. Questo film, infatti, è disponibile su
Chili, Infinity e Tim Vision.
L’attesa trailer
5. L’attesa del
trailer. Prima di visionare il film, è consigliabile dare
un occhio al trailer per capire se possa essere appropriato a
seconda dei propri gusti cinematografici.
L’attesa cast
6. Juliette Binoche ha
lavorato con l’immaginazione. L’attrice
ha rivelato di sentirsi piuttosto insicura rispetto a quello che
voleva fare per interpretare il suo personaggio. Per potergli dare
vita, quindi, ha preferito lavorare con la mente, esplorando
l’animo interiore della protagonista.
7. Indispensabile lavorare
con il regista. Per Giorgio Colangeli,
che in questo film interpreta Pietro, parlare con Piero Messina,
regista del film, è stato un processo basilare. Il suo è un
personaggio che rispecchia la razionalità ed è stato essenziale
avere in mano tutte le sfumature possibili di Pietro per poterlo
interpretare al meglio.
8. Lou de Laâge ha lavorato
sulle sensazioni. Per la giovane attrice francese è stato
importante lavorare sul proprio io, cercando la parte interiore più
semplice e pura. Ciò è servito per poter dare vita al personaggio
di Jeanne, una giovane ragazza che vive nel mistero e non conosce
la verità.
L’attesa trama
9. Una fede
incrollabile. L’attesa è un periodo di tempo di cui non si
conosce la durata e, quindi, diventa un vero e proprio atto di
fede. In questo caso, questo atto lo devono compiere Anna e Jeanne,
una nei confronti dell’altra, in attesa che Giuseppe, figlio di
Anna e fidanzato di Jeanne, faccia il suo ritorno, con la
differenza che la prima conosce la verità e la seconda vive nel
mistero.
L’attesa colonna sonora
10. Un film con un brano di
Leonard Cohen. La musica del film, curata meticolosamente
da Alma Napolitano, Marco Mangari e Piero
Messina, possiede anche un brano del compositore
Leonard Cohen, ovvero Waiting for the
Miracle. È proprio con questo brano che il regista ha voluto
sottolineare una delle scene chiave del film.
A meno di un mese dalla conferenza
stampa ufficiale di presentazione di Venezia 76,
Deadline ha pubblicato una lista di titoli che potrebbero arrivare
al Lido per la Mostra Internazionale d’arte
cinematografica (in programma dal 28 agosto al 7
settembre).
Tra questi spiccano sicuramente
Joker, il cinecomic con Joaquin
Phoenix, Ad Astra di James
Gray con Brad Pitt, il biopic
Judy con Renée Zellweger e
Fonzo, la pellicola su Al Capone con Tom
Hardy.
Di seguito trovate tutti i papabili di quest’anno:
Joker
Joker è il
nuovo film diretto da Todd Phillips (Una notte da
leoni) che riporta sul grande schermo il clown principe del crimine
dopo vari adattamenti. Protagonista del cinecomic Joaquin
Phoenix al fianco di Zazie
Beetz, Frances Conroy, Brett
Cullen, Dante Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais.
Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim Burton, nella
trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher Nolan e
in Suicide Squad, Joker sarà
ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario
e la sua trasformazione nel criminale che tutti
conosciamo.
Il film
ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia
originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione
di Arthur Fleck, un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo
studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema
molto più ampio.
About Endlessness
Potrebbe tornare al Lido dopo il
Leone d’oro del 2014 assegnato a Un piccione seduto su un
ramo riflette sull’esistenza lo svedese Roy
Andersson, con la sua nuova opera intitolata About
Endlessness.
Il film
è stato descritto come una sovrapposizione poetica di quadri che
catturano momenti diversi della vita, alcuni con personaggi noti
come Adolf Hitler, altri con figure generali come una direttrice
marketing, una donna che ama lo champagne e un prete. La narrazione
verrà guidata dalla voce di una donna, che racconterà la storia
dell’umanità invitando gli spettatori a riflettere sulla preziosità
e la bellezza della nostra esistenza.
Ad Astra
Atteso a Venezia anche Ad
Astra, il nuovo film diretto da James
Gray (I padroni della notte, C’era una volta a New
York), che racconta la storia di Roy McBride, un ingegnere
spaziale e astronauta leggermente autistico, e del suo viaggio
senza ritorno alla volta di Nettuno: il suo scopo è capire perché
suo padre abbia tempo addietro fallito una missione per trovare
segni di vita intelligente.
Nel cast Brad
Pitt, Tommy Lee Jones, Liv
Tyler, Donald Sutherland e Ruth
Negga.
Against All Enemies
Il thriller politico Against
All Enemies, diretto da Benedict Andrews (Una) e
sceneggiato da Joe Shrapnel e Anna Waterhouse, figura tra i
candidati per il concorso di Venezia 76 e vede protagonisti
Kristen Stewart, Jack
O’Connell, Anthony Mackie, Margaret Qualley, Colm Meaney, Zazie
Beetz e Vince Vaughn.
Un cast d’eccellenza per questo intrigante film che racconta
l’attacco all’attrice Jean Seberg lanciato dal programma di
sorveglianza dell’F.B.I. COINTELPRO a causa del suo legame con
Hakim Jamal.
The Pope
Diretto da Fernando Meirelles e
basato sulla sceneggiatura di Anthony McCarten, The
Pope vede protagonisti Jonathan Pryce e
Anthony Hopkins rispettivamente nei panni di Papa
Francesco e Benedetto XVI, gli ultimi due pontefici della chiesa
cattolica.
Il film è stato prodotto da Netflix e arriverà sulla piattaforma streaming il
prossimo anno.
The Aerounauts
Tratto da una storia vera,
The Aeronauts è il film diretto da Tom Harper con
il premio oscar Eddie Redmayne che ritrova
Felicity Jones dopo La teoria del
Tutto insieme a Phoebe Fox, Himesh Patel, Vincent
Perez e Anne Reid.
La vicenda segue la pilota Amelia
Wren e lo scienziato James Glaisher durante un viaggio in
mongolfiera dove si ritroveranno a lottare per la
sopravvivenza.
Fonzo
Scritto e diretto da Josh
Trank (Fantastici 4, Chronicle),
Fonzo porta sullo schermo il personaggio di Al
Capone e gli eventi che seguirono la sua condanna a unidici anni di
carcere federale.
Protagonista assoluto Tom
Hardy, qui all’ennesima prova di trasformazione
fisica.
Bad Education
Cast di stelle anche per Bad
Education, il dramma diretto da Cory
Finley e scritto da Mike Makowsky che vede protagonisti
Hugh Jackman, Allison
Janney, Ray Romano, Geraldine Viswanathan, Alex Wolff, Kayli
Carter e Rafael Casal.
Il film è basato su eventi di vita
reale accaduti durante gli anni del liceo dello stesso
Makowsky.
Ema
Potrebbe tornare al Lido anche
Pablo Larrain, presente due edizioni fa con
Jackie. Stavolta il regista cileno si
presenterebbe con Ema, film drammatico sceneggiato
da Guillermo Calderón e Alejandro Moreno con Gael Garcia
Bernal, Mariana Di Girolamo, Cristian Suares, Paola
Giannini e Santiago Cabrera.
Bernal interpreterà
il coreografo di una compagnia di danza mentre laDi Girolamo – al
suo debutto cinematografico – vestirà i panni di sua moglie,
un’insegnante di ballo. Tutto ruoterà intorno alle conseguenze di
un’adozione andata male mentre questa famiglia va in
pezzi.
The Irishman
Prendete uno dei più grandi registi
della storia del cinema, Martin Scorsese, e due
attori, Robert De Niro e Joe
Pesci, che insieme a lui hanno creato capolavori come
Toro scatenato, Quei bravi ragazzi e
Casino. Aggiungete altri due premi Oscar come Al
Pacino, alla sua prima collaborazione con Scorsese, e lo
sceneggiatore Steven Zaillan (Schindler’s List, Gangs
of New York e L’arte di vincere). Avrete alcuni degli
ingredienti che hanno fatto di THE
IRISHMAN il titolo più ambìto del Marché di
Cannes.
Non poteva essere altrimenti, per un
progetto da 100 milioni di dollari che già si annuncia come un
nuovo capolavoro del “gangster movie”: per Scorsese, un nuovo
affresco sulla criminalità americana, tratto dal romanzo
L’Irlandese: Ho ucciso Jimmy Hoffa di Charles Brandt.
The King
Adattamento cinematografico di
diverse opere teatrali dell’Henriad shakespeariano, The
King è il nuovo film diretto da David
Michôd (The Rover) da una sceneggiatura di Joel
Edgerton e Michôd stesso. Protagonisti sullo schermo
Timothée Chalamet,
Robert Pattinson, Ben
Mendelsohn, Sean Harris e Thomasin
McKenzie.
An officer and a spy
ZURICH, SWITZERLAND – OCTOBER 02: Roman Polanski attends the
‘D’apres une histoire vraie’ premiere at the 13th Zurich Film
Festival on October 2, 2017 in Zurich, Switzerland. The Zurich Film
Festival 2017 will take place from September 28 until October 8.
(Photo by Andreas Rentz/Getty Images)
An Officer and a
Spy è il titolo del nuovo lavoro di Roman
Polanski, altro nome molto atteso al Lido, che dirige la
moglie Emmanuelle Seigner insieme a Jean
Dujardin, Louis Garrel, Mathieu Amalric e Melvil
Poupaud.
La
storia del film si rifà all’affare Dreyfus: nel dicembre del 1894
il capitano Alfred Dreyfus viene accusato di tradimento
dall’esercito francese di cui faceva parte e condannato dalla corte
marziale a scontare la pena nell’Isola del Diavolo.
Jojo Rabbit
Dal regista di Thor: Ragnarok arriva Jojo
Rabbit (attualmente in post-produzione), adattamento
cinematografico del romanzo di Christine Leunens e satira sul Adolf
Hitler.
Ambientato durante la seconda guerra
mondiale, il film è la storia di un giovane soldato nell’esercito
di Hitler che scopre che sua madre sta nascondendo un bambino ebreo
in casa. Nel cast del film compaiono lo stesso Taika
Waititi, Sam Rockwell, Rebel
Wilson e Scarlett
Johansson.
The Laundromat
Pioggia di stelle anche in
The Laundromat di Steven
Soderbergh, che vede nel cast Meryl Streep,
Gary Oldman
e Antonio Banderas.
Il film segue un gruppo di
giornalisti che lavora per riesumare 11,5 milioni di file
collegando le figure politiche più potenti del mondo a conti
bancari segreti usati per evitare le tasse.
The Last Thing He Wanted
Dopo l’acclamato
Mudbound la regista americana Dee
Rees torna dietro la macchina da presa con il thriller
intitolato The Last Thing He Wanted e basato
sull’omonimo libro di Joan Didion. Nel cast
Anne Hathaway, Willem
Dafoe, Ben Affleck, Toby Jones e Rosie
Perez.
La storia segue Elena McMahon, una
giornalista del Washington Post che lascia la copertura delle
primarie presidenziali del 1984 per prendersi cura di suo padre
dopo la morte della madre. Grazie ad una girandola di eventi la
donna diventa una trafficante d’armi per il governo degli Stati
Uniti in America Centrale.
Judy
Renée Zellweger è
la protagonista del biopic dedicato a Judy Garland
e diretto da Rupert Goold che ripercorre gli ultimi anni di vita
della cantante americana.
Nell’inverno del 1968 la leggenda
dello showbiz Judy Garland arriva nella Swinging London per
esibirsi alla Talk of the Town. Sono passati trent’anni dalla sua
interpretazione ne Il mago di Oz. La sua voce è debole ma la sua
intensità drammatica è cresciuta. Mentre si prepara per lo show,
tra management, affascinati musicisti, amici e fan adoranti, il suo
calore svanisce. Quando Mickey Deans, il suo futuro marito
cinquantenne, comincia a corteggiarla, tutti i suoi sogni di una
storia romantica non sembrano svanire. Judy è fragile. Dopo aver
lavorato per 45 anni, all’età di 47 anni è esausta: i ricordi di
un’infanzia perduta per Hollywood e il desiderio di tornare a casa
dai suoi bambini la tormentano. Avrà la forza di superare
tutto?
Sony Pictures ha diffuso il
primo trailer di Charlie’s Angels, il nuovo
rifacimento della serie tv, questa volta portata al cinema per la
regia di Elizabeth Banks.
Mentre Ella Balinska è conosciuta più per piccoli
ruoli in tv, Kristen Stewart è senza dubbio la vip
del trio, vista la sua già lunga carriera al cinema, sia in grosse
produzioni che in film d’autore. Naomi Scott è
stata presentata al grande pubblico in Power
Rangers e l’abbiamo rivista quest’anno al cinema nei
panni della principessa Jasmine
nell’Aladdin in
live action della Disney, diretto da Guy
Ritchie.
Kristen Stewart, Naomi Scott e Ella
Balinska sono le nuove protagoniste
e grazie alla Banks in persona, che nel film interpreta un Bosley
femmina, abbiamo la possibilità di dare un primo sguardo alle
attrici nei ruoli del film. L’immagine condivisa è dal dietro le quinte e non una foto
ufficiale del film, ma ci dà un’idea di quelli che saranno i look
delle protagoniste.
Captain Marvel, la spettacolare
avventura che, grazie a ai super poteri della protagonista Carol
Danvers, ha elettrizzato e ispirato il pubblico di tutto il mondo
superando il miliardo di dollari al box office globale è
disponibile sulle piattaforme digitali
(Itunes,GooglePlay,Chili,RakuteneTimVision)
enei migliori negozi fisici e online in DVD,
Blu-ray, Blu-ray 4K Ultra-HD e SteelBook Blu-ray 3D.
Moltissimi i contenuti extra che
includono featurette sul percorso di crescita e trasformazione di
Brie Larson (Captain Marvel) e sull’impatto che il suo
personaggio ha avuto sugli spettatori. Non mancheranno focus
sull’influenza di Nicky Fury (Samuel
L. Jackson) all’interno del Marvel Cinematic
Universe, sull’intesa perfetta tra i registi Anna
Boden & Ryan Fleck, il conflitto sempre acceso tra Skrull e Kree e
l’incredibile talento felino del gatto che interpreta Goose.
Imperdibili anche le sei scene tagliate, i commenti dei registi, i
titoli di coda con divertenti sorprese, i bloopers e le creatività
mai viste prima insieme a foto di produzione inedite.
Captain Marvel CONTENUTI EXTRA –Blu-ray &
Digital:
Versioni Alternative
Riproduci il film con
l’introduzione – Un’introduzione al film ideata e
raccontata dai suoi registi e sceneggiatori Anna Boden & Ryan
Fleck.
Riproduci il film con il
commento audio – I commenti dei registi e sceneggiatori
Anna Boden & Ryan Fleck durante il film.
Featurette
Diventare un Supereroe – Qui è possibile seguire il
percorso di Brie Larson verso il Marvel Cinematic Universe e
scoprire cosa ci voglia per diventare un Marvel Super Hero in tutto e per
tutto.
Momento Grande Eroe – In questa clip si mette in
evidenza il grandissimo impatto dell’ingresso di Captain Marvel nel Marvel Cinematic Universe. Il suo
arrivo è stato d’ispirazione per il pubblico di tutto il
mondo!
L’origine di Nick Fury – Una testimonianza di come
i più importanti avvenimenti del Marvel Cinematic Universe siano
passati davanti agli occhi di Nick Fury che non è certo rimasto a
guardare: la sua influenza ha aiutato questo stesso Universo a
prendere forma.
La Squadra Perfetta – Ecco perché Anna Boden &
Ryan Fleck sono la coppia perfetta per la regia del film sul
Marvel Super Hero più potente di
sempre.
Gli Skrull e i Kree – Un’occhiata più
ravvicinata agli Skrull e ai Kree, al loro perenne conflitto e
all’importanza dei cambi di prospettiva all’interno del film.
Un Gatto Isterico – Il cast e la crew del film
raccontano come sia stato lavorare con Goose, sottolineando
l’incredibile talento dimostrato dal felino nell’interpretazione di
un personaggio così complesso.
Scene
Eliminate
“Chi Ammiri di Più?” – Yon-Rogg, il Comandante dei
Kree, deve rispondere all’Intelligenza Suprema che lo interroga
sulle sue capacità di leadership.
Reclute Starforce – In una stanza piena di
studenti, Yon-Rogg tiene una lezione sulla missione dei Kree,
ovvero quella di difendere tutte le Nazioni dal flagello degli
Skrulls.
Verso Torfa – Vers (Danvers) e i suoi compagni
della Star Force discutono insieme per preparare la loro missione
di salvataggio su Torfa.
“Me lo fai un Sorriso?” – In questa versione
alternativa di una scena del film, Vers sta consultando una mappa
quando le arriva un’ambigua offerta di assistenza.
Scatola Nera – Kelly tenta di rintracciare Vers e
Fury dopo la loro fuga su un quadjet dalla base congiunta
NASA-USAF.
Errore da Recluta – L’agente cadetto dello
S.H.I.E.L.D. Phil Coulson aiuta il Direttore Keller a tirarsi fuori
da un’imbarazzante situazione.
Papere – Il destino dell’universo è in bilico
mentre il cast si diverte con oggetti di scena e bloopers sul
set.
Contenuti Esclusivi sulle
Piattaforme Digitali:
Viaggio negli effetti visivi con Victoria
Alonso – Come la visione dei registi ha preso vita
sul grande schermo grazie all’abilità del Visual Effects Team.
Che cosa costruisce un ricordo: Nei meandri della
mente – Cosa ci vuole per realizzare una sequenza action
in un film Marvel? Nientemeno che un piccolo
ma epico lavoro di squadra!
Concept Art – Una serie di artwork di Captain
Marvel permettono di ripercorrere
lo sviluppo visivo dei personaggi.
Immagini sul set – Un’incredibile raccolta di
dietro le quinte e foto di produzione.
Ambientato negli anni
’90, Captain Marvel è un’avventura
completamente nuova che mostra al pubblico un periodo storico mai
visto prima nell’Universo Cinematografico Marvel. Il film segue le vicende
che portano Carol Danvers a diventare uno degli eroi più potenti
dell’universo. Quando una guerra galattica tra due razze aliene
raggiunge la Terra, Danvers viene coinvolta nel conflitto insieme a
un piccolo gruppo di alleati.
Prodotto da Kevin
Feige, Captain Marvelvede Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Jonathan Schwartz, Patricia
Whitcher e Stan Lee nel ruolo di produttori esecutivi. La
storia è scritta da Nicole Perlman e Joe Shrapnel & Anna
Waterhouse, mentre la sceneggiatura è firmata da Anna Boden & Ryan
Fleck e Geneva Robertson-Dworet e Jac Schaeffer.
Elle
Fanning arriva alla 49esima edizione del Giffoni Film
Festival, lunedì 22 luglio, insieme all’anteprima
nazionale di Teen Spirit – A un passo dal
sogno. Il film, esordio alla regia di Max
Minghella, sarà nelle sale italiane il prossimo 29
agosto distribuito da Notorious
Pictures.
Ispirato alla contemporaneità, in
cui a volte basta poco per ottenere il successo, il film sarà
presentato proprio dalla sua protagonista, che incontrerà i jurors
nella Sala Truffaut. Elle Fanning sarà premiata anche con
il Giffoni Experience Award.
Il lungometraggio, esordio alla
regia dell’attore Max Minghella (The
Social Network,The Handmaid’s
Tale), che ne firma anche la sceneggiatura e la
produzione esecutiva, racconta le aspirazioni di un’adolescente e
la caparbietà nel realizzarle. Violet, sedici anni, sogna di fare
la cantante e vive da sola con sua madre che ha difficoltà ad
arrivare a fine mese. Quando scopre che sono aperte le audizioni
per il talent show Teen Star, partecipa nella speranza che
sia il punto di partenza per la sua carriera da cantante. Dopo
qualche difficoltà iniziale, riesce ad arrivare in finale e a
vincere. La sua voce conquista tutti e realizza il suo sogno
diventando una star.
Eccone alcuni che perfino i fan più affezionati non
conoscevano?
La morte “silente” di Tony è
un’idea di Robert Downey Jr.
Una volta scoperto il destino di
Iron Man alla fine del film, Robert Downey
Jr. ha suggerito ai registi che la scena della morte
dell’eroe non doveva essere accompagnata da parole ma solo da un
lungo e triste silenzio.
La scena è incredibilmente efficace
e il merito, a quanto pare, va dato all’attore. Intorno a lui si
radunano Pepper, Rhodey e Spider-Man, nell’ultimo abbraccio
all’icona più importante del MCU.
I personaggi vittime dello schiocco
sono stati rimossi dal logo dei Marvel Studios
Avrete sicuramente notato che negli
ultimi film del MCU il logo dei Marvel Studios racchiude alcune scene del
franchise, tuttavia prima di Avengers: Endgame
questo dettaglio è stato modificato eliminando i personaggi
polverizzati dallo schiocco di Infinity War.
Si tratta di un piccolo cambiamento
che la maggior parte dei fan non ha notato.
A Tom Holland è stato detto che la
scena del funerale era un matrimonio
Per evitare che il re degli spoiler
Tom
Holland rivelasse la trama del film ai colleghi (e non
solo) i Marvel Studios hanno pensato bene
di nascondergli il vero contenuto della scena finale di
Avengers: Endgame.
A quanto pare infatti, l’attore era
convinto di dover girare la sequenza di un matrimonio, invece che
del funerale di Tony Stark.
Chris Hemsworth ha dovuto lottare
per far rimanere Thor obeso tutto il film
“Dopo il primo Thor mi sentivo
limitato dall’atteggiamento rigido e serioso del personaggio. Così
in vista di Ragnarok ho contattato Kevin Feige per proporgli
un’idea abbastanza radicale ” ha raccontato Chris
Hemsworth. “Il problema era che passati The
Avengers e The Dark World ero come intrappolato nel ruolo,
costretto in una tipologia di casting che mi avrebbe perseguitato
per sempre. Quello era tutto ciò che aveva da offrirmi? Pensavo ci
fosse dell’altro che potevamo fare.“
“Mi piaceva quella
direzione, perché stava contraddicendo tutte le
aspettative.” E a quanto pare la bozza iniziale del film
prevedeva un ritorno alla sua solita forma fisica verso la metà del
film, decisione a cui Hemsworth si è opposto senza indugi.
“Amavo quella versione di Thor, era così diversa da qualsiasi
altro modo in cui avevo interpretato il personaggio che poi ha
preso una piega tutta sua“.
Robert Redford ha “interrotto” la
sua pensione per tornare nei panni di Alexander Pierce
I viaggi nel tempo hanno permesso a
vecchi personaggi del franchise di ricomparire nel corso di
Avengers: Endgame, e tra questi figurava anche
Alexander Pierce, l’agente dell’Hydra infiltrato
nello S.H.I.E.L.D. interpretato da Robert
Redford.
Non tutti sanno però che l’attore,
ritiratosi ufficialmente dalle scene nel 2018, ha sospeso il suo
periodo di pensione per tornare nei panni di Pierce in Endgame!
La frase finale di Iron Man è
un’idea del montatore
Nel 2008, “Io sono Iron
Man” fu la perfetta chiusura dello standalone con Robert Downey
Jr. che lanciava ufficialmente il Marvel Cinematic Universe. Un
azzardo, premiato dal pubblico, che ha condotto il progetto di
Kevin Feige al successo di Avengers:
Endgame, culmine narrativo della saga che coincide con
l’addio a uno dei personaggi più amati dai fan.
E tra tutti i richiami al passato del
MCU, la frase pronunciata da Tony Stark prima
di morire è forse il migliore: siamo negli ultimi momenti del
film, con Thanos che tuona “Io sono ineluttabile” e
l’eroe, che nel frattempo ha rubato le gemme dell’infinito e sta
per schioccare le dita, risponde fiero “E io sono Iron
Man“.
Di quella scena in particolare hanno
parlato i registi Joe e Anthony Russo spiegando
che la battuta non era nemmeno nella sceneggiatura iniziale ma che
è stata aggiunta all’ultimo minuto grazie al suggerimento del
montatore durante la post-produzione:
“Tony non avrebbe dovuto dire
nulla in quel momento, ma eravamo nella sala di montaggio
chiedendoci se dovesse farlo. D’altronde si trattava di un
personaggio vissuto e morto dicendo battute…Non riuscivamo a
trovare una soluzione, c’erano tantissime frasi diverse, poi il
nostro editor Jeff Ford, che ha lavorato con noi in tutti i quattro
film dei Marvel Studios, ha detto “Perché
non ci limitiamo a chiudere il cerchio facendogli dire Io sono Iron
Man?”. Non abbiamo perso tempo e siamo andati a girare subito la
scena“.
Il cameo di Stan Lee ha dei
riferimenti alla storia del fumettista
Intervistati da Vulture,
Anthony e Joe Russo hanno svelato qualche
retroscena del cameo di Stan Lee in Avengers:
Endgame, l’ultimo del celebre fumettista (almeno da
vivo) nel Marvel Cinematic Universe.
“Tutti i registi si avvicinano
in modo diverso ai progetti. Noi lo facciamo una volta che la
sceneggiatura è completata, ed è lì che solitamente iniziamo a
cercare un momento in cui inserire Stan nel film. Ogni volta si
cerca di arricchire la sua narrativa, oltre che renderlo divertente
per i fan…Come quando in Captain America: The Winter
Soldier recitava la parte di una guardia di sicurezza, oppure
in Civil War, quando consegnava il pacco per Tony Stank.“
Sull’apparizione di Endgame e il
“ritorno” negli anni Settanta, dove è ambientata una parte del
cinecomic, i Russo hanno poi spiegato che si trattava di “un
ultimo cameo commovente, con un tono completamente diverso dagli
altri. Dovevamo inserirlo in una zona dove esatta per quel tono, e
quella ci sembrava l’area del film che faceva al caso nostro
[…]“
Chi ha visto il film saprà che Lee
interpreta un hippie a bordo di una macchina d’epoca che arriva
sfrecciando nella sede originale dello S.H.I.E.L.D. gridando
“Fate l’amore, non la guerra!“. La scena
è stata inoltre girata nell’estate del 2018, pochi mesi prima della
sua scomparsa.
Chris Evans ha rivelato a Anthony
Mackie che sarebbe diventato il nuovo Captain America
Uno dei momenti più emozionanti di
Avengers:
Endgame, Steve Rogers torna dal suo ultimo viaggio nel
Regno Quantico e sceglie Sam Wilson, aka Falcon,
come suo prossimo erede e nuovo Captain America consegnando
all’eroe lo scudo di vibranio costruito per lui durante la Seconda
Guerra Mondiale.
Anthony Mackie ha
confessato in un’intervista con Imdb che la notizia gli è stata
confidata direttamente da Chris
Evans:
“Eravamo a casa di Chris e lui
mi chiede: Sei eccitato? E io: Di cosa stai parlando? Non lo sai?
Si alza, corre fuori dalla stanza e torna con la sceneggiatura…
Abbiamo pianto. Abbiamo bevuto. Abbiamo riso. Sono molto felice di
aver condiviso quel momento con Chris, non soltanto per il
significato del passaggio di testimone, ma per il fatto che fosse
lui a dirmelo“.
Jeremy Renner non aveva idea di
cosa stesse succedendo all’inizio del film
Avengers: Endgame
si apre, un po’ a sorpresa, con Clint Barton che trascorre una
giornata all’aria aperta con la sua famiglia prima dello schiocco
di Thanos. L’eroe non sa dove siano finiti sua moglie e i figli, e
a quanto pare nemmeno il suo interprete, Jeremy
Renner, era a conoscenza degli eventi durante le
riprese.
L’attore ha infatti spiegato in
un’intervista che all’epoca non sapeva cosa stesse succedendo:
“Non conoscevo gli eventi di Infinity War e tutti si stavano
trasformando in polvere...”
I segreti dietro la frase “Ti
voglio bene 3000”
È stato Anthony
Russo, in una recente intervista, a rivelare il vero
retroscena dietro la battuta, e quanto pare l’ispirazione è stata
fornita dallo stesso Robert Downey
Jr.
L’attore ha infatti raccontato ai
registi un aneddoto circa quel “Ti voglio bene
3000” detto a lui da uno dei suoi bambini,
convincendoli che fosse il modo migliore per arricchire la
sceneggiatura. D’altronde non è la prima volta che Downey
contribuisce personalmente a modificare o aggiungere qualche
sfumatura al personaggio, che nel corso degli ultimi undici anni è
cresciuto sullo schermo insieme al suo interprete diventando la
figura più iconica del franchise.
L’uscita di Star Wars: L’Ascesa Di
Skywalker è ancora lontana, come la possibilità di
ottenere qualche dettaglio in più sulla misteriosa trama, ma ciò
non impedisce al cast di parlare del film e delle emozioni provate
sul set del capitolo finale della nuova trilogia firmato
J.J. Abrams che chiude definitivamente la saga
degli Skywalker.
Tra questi c’è anche Daisy
Ridley, ospite ieri da Good Morning America per
promuovere Ophelia (nuovo adattamento dell’Amleto
di Shakespeare con Naomi Watts), che si è lasciata andare a qualche
commento su Episodio IX promettendo ai fan un epilogo
“splendido e soddisfacente“.
“Alcune scene che abbiamo girato
sono state davvero commoventi…ho fatto un discorso l’ultimo giorno
di riprese e non riesco nemmeno a ricordare cosa ho detto per
l’emozione.“
Soltanto ieri vi avevamo riportato
la voce secondo cui la
Ridley sarebbe tra le
candidate al ruolo di Batgirl insieme a
Katherine Langford per il cinecomic attualmente in
sviluppo. Dopo Star
Wars la attenderà un altro franchise di successo?
Qui sotto potete vedere l’intervista completa all’attrice.
Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, le teorie sul significato del titolo
Per vedere Sam
Wilson nei panni del “nuovo” Captain
America dovremo aspettare probabilmente l’arrivo della
serie di Disney + dedicata a Falcon e il Soldato
d’Inverno, ma a quanto pare il suo debutto ufficiale era
presto durante gli eventi dell’ultimo film della Fase 3, Spider-Man: Far
From Home, e a confermarlo sono stati il presidente
dei Marvel Studios Kevin Feige e il produttore
esecutivo Eric Carroll in un’intervista con Comicbook.
Queste le loro parole in merito
all’apparizione di Anthony Mackie, poi eliminata
dalla sceneggiatura, nel sequel di Homecoming:
“Abbiamo parlato brevemente di
inserire Falcon nei panni di Captain America alla fine del film,
con Peter che avrebbe preso il comando ma sempre in cerca di un
leader che potesse guidare la squadra. È lì che avrebbe chiesto
l’aiuto di Sam. Poi però abbiamo anche pensato che fosse davvero
importante per l’arco di questa storia che non ci fossero altri
Vendicatori disponibili per Nick Fury oltre Spider-Man, così da
farlo intervenire da solo“.
Vi ricordiamo che nelle scene finali
di Avengers:
Endgame è Steve Rogers, una volta tornato dai viaggi
nel tempo, a trasmettere l’eredità di Cap all’amico donandogli il
suo scudo e ritirandosi per sempre dalle battaglie. È tempo che il
MCU accolga la prossima bandiera
americana ora che il più anziano degli Avengers è in pensione…
Certo, sarebbe stato interessante
avere una piccola anticipazione già in Far From Home, ma è evidente
che lo spazio verrà riservato unicamente al giovane eroe e alla
conclusione della Infinity Saga.
Diretto ancora una volta da Jon
Watts, il cinecomic arriverà
nelle sale il 10 Luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli
di Maria Hill.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
L’account Twitter Gotham City Syrens ha diffuso una
nuova foto di Margot
Robbie in costume da Harley Quinn, un
nuovo look per il personaggio che potrebbe comparire in
Birds of Prey vestita in questo modo sgargiante ed
eccentrico, perfettamente in linea con il ruolo:
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Joker a Venezia
76? Per ora si tratta soltanto di un’indiscrezione non
ufficiale, riportata nelle ultime ore da Deadline, secondo cui la
Warner Bros. sarebbe intenzionata a presentare il film di
Todd Phillips con Joaquin
Phoenix durante la prossima edizione della Mostra del
Cinema così da accaparrarsi un posto d’onore nella stagione dei
premi (Oscar soprattutto).
È già successo che un cinecomic
venisse incluso nella line-up di importanti festival
cinematografici (vedi X-Men: Conflitto Finale a
Cannes nel 2006, fuori concorso), e portare Joker
al Lido sarebbe sicuramente una mossa coraggiosa, ma quante
possibilità ci sono che il film riesca a concorrere per il Leone
d’Oro.
Sappiamo che la Warner ha prenotato
un panel al ComicCon e che Venezia dovrebbe rappresentare il vero
trampolino di lancio promozionale, vista l’uscita ad ottobre. Sarà
davvero così e il clown principe del crimine sbarcherà alla
Mostra?
Vi ricordiamo
che Joker vede nel cast
anche Zazie Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais e che
arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come
ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.
Contrariamente alle altre
apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, Joker sarà
ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario
e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Di seguito la prima sinossi ufficiale:
Joker ruota attorno all’iconico
arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista
sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio
di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto
più ampio.
Le nuove foto rubate dal set di
Vedova Nera, il film Marvel attualmente in produzione,
sembrerebbero aver confermato l’arrivo nel MCU di un noto antagonista dei
fumetti che risponde al nome di Taskmaster.
Creato da David
Michelinie e George Pérez, il villain debutta sulle pagine The
Avengers n. 195 nel maggio 1980, ed è un supercriminale
mercenario dotato dell’abilità sovraumana di duplicare alla
perfezione i movimenti di chiunque. Per questo motivo viene spesso
assoldato come addestratore da varie organizzazioni, tra cui lo
S.H.I.E.L.D.
L’attore intravisto durante le
riprese di Vedova Nera potrà non avere il tradizionale elmetto a
forma di teschio, tuttavia la maschera è molto simile al costume
del personaggio originale, quindi è possibile che il suo debutto
sul grande schermo coincida con le avventure soliste di Natasha
Romanoff.
Resta da capire chi si nasconde
sotto gli abiti del misterioso personaggio: forse David
Harbor, ingaggiato pochi mesi fa nel cast?
Vi ricordiamo che il film vedrà
Scarlett
Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha
Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2.
Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel.
La sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci
saranno anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non
sono stati ancora rivelati.
Al momento non ci sono ulteriori
aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della
trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima
segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la
Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff
presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare
un membro del team dei Vendicatori.
Tutti gli attori che interpretano
ruoli da supereroi hanno una cosa in comune: la scomodità della
loro tuta. L’indumento, spesso imbottito per fingere muscolature
sovrumane e sempre ingombranti e pesanti, non permette sempre
movimenti agili agli attori che lo indossa, per non parlare del
problema di mangiare, bere e fare pipì con addosso uno di questi
costumi/trappola.
Sul suo account
Instagram, il regista di Spider-Man: Far From Home, Jon Watts, ha svelato come
Tom Holland, mentre indossa la tuta dell’Uomo
Ragno, beve, idratandosi tra le riprese.
Una lunga cannuccia che dal bicchiere passa per la cavità
oculare del costume!
La domanda che sorge spontaneamente
è se esiste un altro sistema di tubi e scappatoie per aggirare un
altro problema che potrebbe verificarsi a fronte di questa…
idratazione!
Diretto ancora una volta da Jon
Watts, il cinecomic arriverà
nelle sale il 10 Luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli
di Maria Hill.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Billy Drago è morto
all’età di 73 anni. L’attore si è specializzato nel ritrarre i
cattivi ed è meglio conosciuto per aver interpretato il gangster
Frank Nitti nel film di Brian De Palma del 1987,
Gli
Intoccabili e il demone della Paura, Barbas, in
Streghe.
Tra i molti altri ruoli di Drago
ricordiamo quelli per Clint Eastwood in Hill Street
giorno e notte del 1985, in X-Files,
nella serie antologica di Showtime, Masters of
Horror. Secondo Variety, Drago è morto lunedì a
Los Angeles per complicazioni derivate da un infarto. La scomparsa
dell’attore è stata confermata a EW dal suo
rappresentante.
Billy Drago è stato
ricordato con affetto dall’attrice Laura Ortiz,
che ha lavorato con l’attore nel remake del film horror Le
colline hanno gli occhi 2006.
“Sono molto rattristata di
apprendere la notizia della scomparsa di Billy Drago”, ha
scritto Ortiz su Instagram. “Era un personaggio così
straordinario sia dentro che fuori dallo schermo. Quando eravamo in
Marocco, spariva e intraprendeva le sue avventure, e nessuno sapeva
dove fosse o come raggiungerlo, ma si presentava sempre in orario
per lavorare raccontando poi le sue storie incredibili di come si
perdeva nel deserto e della gente del posto che incontrava e con
cui rimaneva un po’. Fortunata di aver lavorato con te nel mio
primo film.“
Salma Hayek
potrebbe unirsi al cast de Gli Eterni insieme ad
Angelina Jolie, RichardMadden e Kumail Nanjiani, e
secondo The Wrap si trova attualmente in trattative per ottenere un
ruolo (ancora misterioso) nel nuovo film targato Marvel Studios. Ovviamente attendiamo conferme
ufficiali.
Le riprese dovrebbero partire a
settembre nel Regno Unito con la regia di Chloe
Zhao. Diverse fonti ritengono che la Jolie si calerà nei
panni di Sersi, eroina creata da Jack Kirby nel
1963 e membro della quarta generazione degli Eterni. Anche
Ma Dong-seok, l’attore visto nel thriller
apocalittico Train To Busan, sarebbe in
trattative.
Per quanto riguarda la presunta
protagonista Sersi, sappiamo che nasce come figlia di Helios e
Perse, qualche tempo dopo il Grande Cataclisma che distrusse i
continenti di Atlantide e Lemuria durante l’era glaciale conosciuta
come l’Era Hyborea. Nel periodo trascorso nell’antica Mesopotamia,
la donna incontra per la prima volta Captain America, che aveva
viaggiato indietro nel tempo.
Insieme a lei potrebbe comparire
anche Hercules, personaggio creato nel 1940 e
pubblicato all’epoca dalla Timely Comics (divenuta più tardi la
Marvel Comics), rilettura della mitologia del
Dio Greco attraverso la storia dello scienziato idealista Dottor
David, che abbandona la civiltà per allevare suo figlio in nome
della perfezione fisica e mentale. Il ragazzo crescerà sull’Isola
Artica, fortificando il proprio corpo e imparando a sopportare la
fatica, il clima rigido, e sviluppando un’intelligenza pari a
quella del padre. E dopo la morte di quest’ultimo, il personaggio
viene rintracciato da circensi che lo catturano e lo portano in
America per farlo esibire nei loro spettacoli come Hercules, il
titano più alto di tutti i tempi.
Il film, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale dovrebbe essere
stata fissata al 2020, con il cinecomic che potrebbe vedere in
azione il primo eroe apertamente gay della storia.
Si è svolta a Hollywood, in
California, la prima mondiale di Spider-Man: Far From Home
e, dopo che il film è stato ufficialmente mostrato al pubblico di
invitati, sono inevitabili i primi spoiler. Se è di quelli che
avete paura, smettete di leggere l’articolo ora, perché in questa
sede troverete la descrizione delle scene post credits di
Spider-Man: Far From Home.
I Marvel Studios tornano dunque alla formula con
doppia scena aggiuntiva durante e dopo i titoli di coda, con
importanti informazioni che vengono rivelate in entrambi i casi,
informazioni che contribuiscono a spianare la strada ai prossimi
titoli del MCU
e alla misteriosa Fase 4. Tuttavia, a differenza
di altre scene post credits, nella storia dei film Marvel, in questo caso si tratta di
due scene davvero importanti, che rivelano dettagli importanti su
ciò che verrà.
Spider-Man: Far From
Home sarà quindi la conclusione della “Infinity
Saga“, ma queste scene preparano il terreno per quello che
verrà dopo, ed è chiaro che il mondo dell’arrampica-muri non sarà
più lo stesso.
Ma se non volete sapere nulla di
quello che accadrà alla fine del film, non voltate pagina!
ATTENZIONE SPOILER!
Toy Story
4 è il film del 2019 diretto da John Lasseter,
Josh Cooley con le voci originali di
Tom Hanks, Tim Allen, Don Rickles, Annie Potts, Patricia
Arquette.
La sinossi ufficiale: Woody ha
sempre saputo quale fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità
è sempre stata prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di
Andy o di Bonnie. Quando Forky, il nuovo progetto scolastico di
Bonnie trasformato in un giocattolo, si autodefinisce “spazzatura”
e non giocattolo, Woody decide di mostrargli gli aspetti positivi
di questa nuova vita.Ma quando Bonnie porta con sé tutta
la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa
un’inaspettata deviazione, che lo porta a ritrovare la sua amica
scomparsa da tempo, Bo Peep. Dopo aver trascorso anni per conto
proprio, lo spirito avventuroso di Bo e la vita “on the road” hanno
rovinato la sua porcellana. Woody e Bo scopriranno che le loro
rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto
si renderanno conto che questo è l’ultimo dei loro
problemi.
L’ultimo dei
Mohicani ha segnato una tappa fondamentale nella storia
del cinema, soprattutto in quella recente, grazie alla sua
sceneggiatura, alla potenza visiva e alle performance spettacolari
degli attori che hanno fatto parte del film.
Questo lungometraggio, diretto da
Michael Mann e uscito nei cinema nel 1992, ha riscosso un immediato
successo in tutto il mondo, forte della trama raccontata e delle
emozioni suscitate. Interpretato da Daniel Day-Lewis, il film ha
vinto anche un Oscar per il Miglior sonoro nel 1993.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su L’ultimo dei Mohicani.
L’ultimo dei Mohicani film
1. Ci sono volute diverse
notti. Per girare le scena dell’assedio, è stato
necessario filmare per diverse notti consecutive. A causa della
vasta area interessata, sono stati installati diffusori attorno al
campo di battaglia, in modo da poter dare le diverse direzioni alle
centinaia di persone appartenenti al cast e alla crew del film.
2. È stato girato nella
Carolina del Nord. Uno dei motivi tali per cui si è deciso
di girare qui, invece che ha New York, sta nel fatto che secondo il
regista, Michael Mann, i boschi della Carolina
assomigliavano più alle antiche foreste degli Adirondacks, che
hanno ancora tracce del disboscamento avvenuto tra il
diciannovesimo ed il ventesimo secolo.
3. Esistono tre versioni
del film. Nel corso del tempo, sono state effettuate tre
edizioni diverse del film: quella originale, uscita nel 1992, dura
112 minuti, la versione ampliata dal regina del 2001 risulta di 117
minuti, mentre la director’s cut del 2010 dura 114 minuti.
L’ultimo dei Mohicani
streaming
4. È disponibile in
streaming digitale. Grazie alla sua presenza sulle varie
piattaforme di streaming digitale legale, è possibile vedere o
rivedere L’ultimo dei Mohicani. Il film, infatti, è
disponibile su Rakuten Tv, Chili, iTunes e Tim Vision.
L’ultimo dei Mohicani Colonna
sonora
5. Ha ricevuto una
nomination ai Golden Globe. Nel 1993, Trevor
Jones e Randy Edelman hanno ricevuto una
candidatura per questo premio. Entrambi hanno lavorato alla
realizzazione della colonna sonora del film.
L’ultimo dei Mohicani cast
6.
Daniel Day-Lewis si è preparato meticolosamente per il
ruolo. L’attore è conosciuto per essere uno che si prepara
ai ruoli con estrema attenzione. Per questo film, egli ha vissuto
nel deserto dove il suo personaggio avrebbe potuto vivere, cacciare
e pescare per diversi mesi prima di effettuare le riprese.
7. Girare un film a costo
della salute. Questo è quello che è successo a Daniel Day-Lewis, che per il suo ruolo e
l’intenso programma di riprese, ha dovuto ricevere delle cure per
trattare una forma di claustrofobia e di lievi allucinazioni che si
sono manifestate dopo la fine delle riprese.
8. Madaleine Stowe non ha
accettato subito. All’inizio, l’attrice non era
particolarmente convinta di voler recitare in questo film.
Tuttavia, dopo aver realizzato che si trattava di una storia
d’amore, accettò di fare un’audizione per il ruolo di Cora
Munro.
L’ultimo dei Mohicani trama
9. Un giovane bianco e il
suo destino. Il film è ambientato nel 1757, durante la
guerra anglo-francese nelle colonie americane. Alcune tribù sono
alleate dei francesi, altre degli inglesi, e nel frattempo tre
uomini danno la caccia ad un cervo: Chingachgook e suo figlio
Uncas, gli ultimi superstiti dei mohicani, e Hawheye, un ragazzo
adottato dal capo tribù quando era bambino. Il destino di
quest’ultimo è segnato quando incontra il maggiore Duncan Heyward e
le giovani Cora e Alice, figlie del colonnello inglese Edmund
Munro.
L’ultimo dei Mohicani libro
10. Si basa su un omonimo
romanzo. Il film prende spunto dal romanzo di avventura
scritto da James Fenimore Cooper nel 1826.
Inoltre, in passato c’erano già stati due adattamenti
cinematografici, avvenuti nel 1920 e nel 1936, diretti
rispettivamente da Clarence Brown-Maurice Tourneur
e George B. Seltz.
Diretto da Anthony e Joe
Russo e prodotto da Kevin
Feige, Avengers: Endgame è
attualmente in vetta al box office italiano nel 2019 con oltre 29.7
milioni di Euro.
Alla luce degli ultimi risultati al box
office e della gara immaginaria con Avatar di
James Cameron, che mantiene la vetta dei maggiori
incassi della storia del cinema al netto di inflazione e biglietti
staccati, questa seconda uscita evento potrebbe senza dubbio
permettere al film Marvel di arrivare in vetta alla
classifica.
La più amata banda di giocattoli
torna al cinema con un’avventura completamente nuova nel nuovo
lungometraggio Disney e Pixar Toy Story 4. Diretto
da Josh Cooley e prodotto da Jonas
Rivera e Mark Nielsen, il film è da oggi
nelle sale italiane distribuito in oltre 800 copie da The
Walt Disney Company Italia.
Nella versione italiana di Toy
Story 4 un importante cast di voci dà vita ai nuovi
giocattoli. Luca Laurenti è Forky, un
cucchiaio-forchetta usa e getta trasformato in un giocattolo dalla
piccola Bonnie; Corrado Guzzanti è Duke
Caboom, un giocattolo degli anni ‘70 che, a cavallo della sua
potente motocicletta acrobatica, è sempre pronto a mostrare le
proprie pose da stuntman con sicurezza e
spavalderia; Rossella Brescia è una
ballerina volante tra i giocattoli a disposizione dei bambini nel
parco giochi.
Il duo musicale più popolare
d’Italia, Benji & Fede, fa uno speciale cameo
dando voce a due ranocchiette, fra gli ambiti premi del luna park
in cui è ambientata parte della nuova avventura, oltre a
interpretare una nuova versione dell’iconico brano firmato da Randy
Newman “Hai un Amico in Me” (“You’ve Got a Friend in Me”) che
accompagna i titoli di coda del film.
L’atteso nuovo capitolo della saga
vede inoltre il ritorno delle storiche voci di Massimo
Dapporto, nei panni dello Space Ranger Buzz Lightyear,
e Riccardo Cocciante, ancora una volta
interprete della canzone “Hai un Amico in Me” (“You’ve Got a Friend
in Me”), presente nel film insieme al nuovissimo brano “Non
Permetto” (“I Can’t Let You Throw Yourself Away”). Dopo la
scomparsa del celebre e amato conduttore Fabrizio
Frizzi, indimenticabile voce italiana di Woody, lo
sceriffo cowboy torna sul grande schermo con l’interpretazione
di Angelo Maggi, già doppiatore di Tom Hanks,
voce originale del personaggio.
Presentato in anteprima a Roma,
durante la serata la proiezione del film è stata anticipata in sala
da una performance esclusiva di Benji & Fede sul palco con Riccardo
Cocciante per interpretare insieme il celebre brano che da sempre
accompagna le avventure di Toy Story.
Toy Story 4 è uno dei
titoli di punta che vanno ad arricchire l’offerta estiva
dell’iniziativa MOVIEMENT, il movimento culturale che promuove
cinema tutto l’anno e che vede per la prima volta unito tutto il
mondo dell’industria cinematografica. Obiettivo di Moviement è
allineare l’Italia al resto del mondo, rilanciando il cinema come
forma di intrattenimento, culturale e sociale attivo 12 mesi
l’anno, grazie alla sinergia, alla collaborazione e al
coordinamento tra distributori, esercenti, produttori e
istituzioni.
Torna la sezione Best of
all’Ischia Film Festival, il meglio del cinema italiano
della stagione in sette giorni. Una vetrina fortemente voluta dai
direttori artistici Michelangelo Messina e
Boris Sollazzo che da tre anni porta registi,
attori, sceneggiatori, produttori a incontrarsi a Ischia per
parlare dello stato di salute della nostra industria e per
presentarlo al pubblico del Castello Aragonese. Un momento
importante, che ha posizionato l’evento dell’arcipelago delle isole
campane tra gli appuntamenti più importanti del panorama
festivaliero cinematografico italiano. Per questo, dopo la parata
di stelle eccezionale dei primi due anni, anche la diciassettesima
edizione non sarà da meno. Andando in ordine sparso:
Valerio Mastandrea, Chiara
Martegiani, Alessandro Borghi, Lillo, Violante Placido, Alice
Rohrwacher, Walter Veltroni, Stasi & Fontana, Vinicio Marchioni,
Massimiliano Bruno, Ilenia Pastorelli, Edoardo De Angelis, Pina
Turco, Luca Argentero, Costanza Quatriglio, Paolo Zucca, Alvaro
Vitali, Wilma Labate, Nicola Guaglianone, Marina Confalone, Paolo
Calabresi.
Tutti insieme per parlare dei loro
film, un cartellone che prevede i seguenti titoli:
Ride di Valerio
Mastandrea Domani è un altro giorno di Simone Spada Sulla mia pelle di Alessio Cremonini Modalità aereo di Fausto Brizzi Lazzaro felice di Alice Rohrwacher Arrivederci Saigon di Wilma Labate C’è tempo di Walter Veltroni Bentornato presidente di Giuseppe Stasi e
Giancarlo Fontana Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani Non ci resta che il crimine di Massimiliano
Bruno Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis I moschettieri del re – La penultima missione di
Giovanni Veronesi Copperman di Eros Puglielli Sembra mio figlio di Costanza Quatriglio La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi Drive me home di Simone Catania L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca
La durata di Spider-Man: Far
From Home resa ora ufficiale (129 minuti) sembra aver
confermato una nota teoria relativa alla frase “I love you
3000” pronunciata in Avengers:
Endgame da Morgan, la figlia di Tony Stark, diventata
fin da subito una delle più quotate e amate dai fan.
All’epoca dell’uscita in molti si
erano chiesti se ci fosse un significato nascosto dietro questa
scelta del numero, e secondo le indagini il 3.000 indicava
esattamente il totale dei minuti di tutti i film del Marvel Cinematic Universe (compreso
anche Far From
Home, capitolo conclusivo della Infinity Saga)
sommando lo screentime da Iron Man ad oggi.
Qui sotto trovate una tabella
esplicativa che mette il punto sulla situazione.
Anthony Russo
aveva però rivelato in un’intervista il vero retroscena dietro la
battuta, ispirata da un aneddoto relativo alla vita quotidiana di
Robert Downey
Jr.
Quel “Ti voglio bene
3000” era stato pronunciati da uno dei suoi figli, e
l’attore avrebbe convinto gli sceneggiatori di Endgame che quello
fosse il modo migliore per arricchire la sequenza. D’altronde non è
la prima volta che Downey contribuisce personalmente a modificare o
aggiungere qualche sfumatura al personaggio, che nel corso degli
ultimi undici anni è cresciuto sullo schermo insieme al suo
interprete diventando la figura più iconica del franchise.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Spesso accede che gli adattamenti
dei fumetti Marvel per il grande schermo
vengano attuati dei cambiamenti rispetto ai personaggi e alle
storie originali, non sempre tradotti letteralmente ma comunque
fedeli allo spirito degli autori. Lo stesso si può dire per la
Infinity Saga, iniziata nel 2008 con Iron
Man e culminata quest’anno con Avengers: Endgame.
Ecco allora le 10 differenze più importanti tra
film e fumetti:
La Stormbreaker e il suo
proprietario
In Thor:
Ragnarok c’era stato un piccolo riferimento a Beta Ray
Bill, il vero proprietario della Stormbreaker nei
fumetti. Quest’arma, forgiata dalla stessa fonte del Mjolnir, è
tornata protagonista in Avengers: Infinity War con un
aspetto diverso e un nuovo proprietario.
Anche il luogo in cui viene creata è
diverso, dando ancora più caratterizzazione a Thor e ai motivi per
cui è degno di impugnarla con nuovi obiettivi.
Il valore della gemma
dell’anima
La Gemma dell’Anima
è alimentato dalla padronanza di chi la usa della Realtà. Può
preservare l’anima per permetterle di vivere dopo la morte.
Nei fumetti Infinity
War la Gemma dell’Anima fu in realtà la prima ad essere
introdotta, posta sulla fronte di Adam
Warlock alla sua nascita: quando si rivelò essere viva
e affamata di anime, desiderosa di assorbirle nell’idilliaco
paradiso del “Mondo delle Anime” contenuto al suo interno, la
questione divenne assai interessante. E se Thanos
dovesse riuscire a ottenerla nel prossimo film, le conseguenze
sarebbero catastrofiche…
La svolta eroica di Nebula
Essendo una delle figlie di Thanos e
unica sopravvissuta della sua famiglia alla Decimazione, Nebula avrebbe dovuto
avere un ruolo importante in Endgame. Nel film
vediamo certamente due lati convincenti del personaggio, come parti
del suo passato con la storia del lavaggio del cervello e cosa l’ha
resa una combattente, tuttavia nei fumetti la storia è diversa.
Nebula rimane una vittima suo padre,
ma quando decide di rientrare in campo lotta più per se stessa che
in modo eroico per gli altri come nei film. Di fatto poi riesce a
prendere il guanto dell’infinito dimostrando di essere
potenzialmente più pericolosa di Thanos.
L’apparizione di tutti i
personaggi
Anche per quanto riguarda i costumi
e l’aspetto generale dei personaggi si sono riscontrate diverse
differenze, che per alcuni hanno solo migliorato i look stravaganti
e poco realistici dei fumetti.
Oltre che eleganti e interessanti,
le uniformi hanno reso gli eroi e Thanos ancora
più potenti e, in alcuni casi, intimidatori.
I “figli” di Thanos
Alcune parentesi del fumetto di
Infinity Gauntlet sono state tradotte al cinema, ma per quanto
riguarda l’Ordine Nero, sembra che i Marvel Studios abbiano attinto al nuovo corso
della storia editoriale iniziato nel 2013.
Il gruppo presenta però differenze
evidenti con l’originale, come Ebony Maw che assume un ruolo di
leader nei film, sostituendo Corvus Glaive, o Cull Obsidian che nei
fumetti viene chiamato Black Dwarf.
La ricerca delle gemme
In Infinity War
Thanos riesce a raccogliere tutte le gemme dell’infinito e ad
attuare il suo piano, e proprio come mostrato nel film, anche nei
fumetti il villain segue una ricerca simile ma forse ancora più
facile.
Invece di combattere i Vendicatori,
Thanos si limita a visitare l’universo e i suoi protettori, incluso
il Collezionista e il Gran Maestro.
I supereroi coinvolti
La trama di Infinity Gauntlet non
presentava la stessa line-up di personaggi dei film, ma anzi
comprendeva solo Doctor Strange, Adam
Warlock e Silver Surfer.
Il MCU invece ha pescato anche dal
bacino delle seconde linee, facendo crescere i protagonisti nel
corso del franchise fino al culmine della saga e trovando in Iron
Man, Thor e Captain America la magica triade.
Lo schiocco
Lo schiocco è stato senza dubbio uno
dei momenti più devastanti del MCU, oltre che della recente storia
cinematografica: sullo schermo un soddisfatto Thanos realizzava il
suo piano mentre la metà dei supereroi svaniva nel nulla sotto un
silenzio assordante.
Nei fumetti però questo gesto si
verifica presto nella storia, senza nemmeno dare ai protagonisti
l’opportunità di provare a evitarlo: anche lì, come nei film,
Iron Man, Thor e Captain
America sopravvivono per affrontare il Titano, ma tra i
sopravvissuti noti che non sono stati così fortunati al cinema
figurano anche Doctor Strange, Scarlet
Witch e Spider-Man.
Le motivazioni di Thanos
Nella trama di Infinity
Gauntlet, l’intera motivazione di Thanos per il suo
genocidio di massa si basa sulla sua ossessione per Lady
Morte, ovvero l’incarnazione della morte di cui il Titano
e innamorato, dunque disposto a spazzare via metà dell’universo
solo per impressionarla.
Questo retroscena è stato accennato
grazie alla prima apparizione di Thanos nel MCU in The Avengers, finendo per
rendere il suo piano ancora più complesso e discutibile, oltre che
trasformare il villain in qualcosa di estremamente riuscito.
Il finale
L’ultimo atto di Avengers:
Endgame comprende un’unica ed epica sequenza d’azione
in cui tutti Vendicatori si riuniscono finalmente contro Thanos e
il suo esercito.
E per quanto anche i fumetti
riescano a conservare la stessa epicità, nulla raggiunge i livelli
dell’adattamento cinematografico. Nell’originale poi gli eroi che
non sono stati uccisi dallo schiocco vengono rapidamente
sopraffatti da Thanos.
Dopo mesi di silenzio arrivano nuovi
aggiornamenti su Batgirl, il progetto che la
Warner Bros. sembra aver ripreso in mano dopo l’addio di
Joss Whedon e l’arrivo di Christina
Hodson, che scriverà la sceneggiatura dopo aver firmato
gli script di Birds of
Prey e Bumblebee.
Diverse fonti riportano infatti che
lo studio sarebbe ormai prossimo ad annunciare il casting della
protagonista, e che Daisy
Ridley (Rey nel franchise di Star
Wars) è tra le candidate al ruolo insieme a Katherine
Langford. Ovviamente si tratta soltanto di rumor non
ufficiali, quindi vi invitiamo a prendere la notizia con la dovuta
cautela.
Sarà dunque una tra le due a vestire i panni di Barbara Gordon
nel cinecomic?
Vi ricordiamo che la versione della
Hodson sarà sicuramente sarà differente dalla prima stesura firmata
Whedon. Inoltre sembra chiaro che, dopo il successo di
Wonder Woman, la DC
Films e la Warner Bros stiano
puntando su un franchise al femminile con vari spin-off.
Per quanto riguarda la regia del
film, già quando venne annunciato l’addio di Whedon, si parlò della
volontà di assumere una regista. Ma chi sono le candidate? In
prima linea ci sono Ava
Dunernay e Michelle McLaren, ma
potrebbero essere considerate persino Katheryn
Bigelow e Susanne Bier. Fuori
quota ma sempre papabili, ci sono Reed
Morano e Ana Lily Amirpour.
Insomma, i giochi sono aperti e una
nuova regista presto verrà annunciata per il progetto. Questa nuova
notizia però non fa certo del bene alla Warner
Bros che ancora una volta conferma di non avere
progettualità nella programmazione dei suoi progetti.
Come annunciato nei mesi scorsi, i
Marvel Studios porteranno sulla nuova
piattaforma streaming Disney + (in arrivo nel
2019) diverse serie tv dedicate ai personaggi del MCU, tra cui una su
Loki. Il Dio dell’Inganno tornerà quindi
protagonista anche sul “piccolo” schermo dopo essere apparso in
numerosi capitoli cinematografici dell’universo Marvel, e sarà interpretato ancora
dall’idolo dei fan Tom
Hiddleston.
Proprio l’attore, in una recente intervista con l’Hollywood
Reporter, è tornato a parlare dello show promettendo ancora più
sorprese e una “nuova partenza”:
“Mi sorprende sempre e mi fa
piacere il fatto che questi film abbiano a che fare con le persone.
Sapevo che Loki era una figura complessa, intelligente ma
vulnerabile, arrabbiato e smarrito, problematico e spiritoso.
Quindi ho pensato che interpretarlo fosse un’opportunità
incredibile cresciuta nel corso del franchise. Non me lo sarei mai
aspettato. Mi sento molto fortunato sapendo che questo personaggio
sia così connesso con le persone […]
[…] E sulla serie, tutto quello
che posso dirvi è che si intitolerà Loki. È una nuova partenza …ma
non posso spiegare perché.“
Nel frattempo continuano i lavori
sulla serie spin-off che verrà sviluppata dallo showrunner e
sceneggiatore di Rick and
Morty, Michael Waldron, ingaggiato
dai Marvel Studios per scrivere il
primo episodio figurando anche come produttore esecutivo.
Vi ricordiamo che gli altri titoli
in sviluppo, come riportato nelle
ultime settimane, saranno dedicati a Scarlet
Witch, Falcon e Soldato
d’Inverno, con tutti gli attori originali confermati.
Creato da Stan Lee,
Jack Kirby e Larry
Lieber, Loki
è uno dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo
cinematografico Marvel ed è apparso in ben sei
cinecomic dei Marvel Studios. Noto come
“Il Dio dell’Inganno“, è stato fra i primi villain
davvero apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia
interpretazione a
tinte shakespeariane di Tom
Hiddleston, l’attore che ne veste i panni
da Thor (2011).
Come dichiarato nei mesi scorsi in
contemporanea con l’uscita di Avengers:
Endgame sarà Spider-Man: Far
From Home, sequel di Homecoming, a chiudere il sipario
sulla Fase 3, i cui eventi sono culminati nella battaglia dei
Vendicatori contro Thanos con la conclusione della saga delle gemme
dell’infinito.
Le ragioni di questa scelta
“editoriale” sono state però motivate dal presidente dei Marvel StudiosKevin Feige in
una recente intervista:
“Mentre stavamo lavorando a
Endgame ci siamo resi conto che il vero finale dell’intera Infinity
Saga, il film finale della Fase 3, doveva essere Spider-Man: Far From Home,
semplicemente perché avremmo perso Tony Stark. E il rapporto tra
Peter Parker e Tony è stato così speciale nei cinque film in cui
Tom Holland ha interpretato Spider-Man nel MCU, che dovevamo vedere dove era
arrivato il suo viaggio, o come Spider-Man usciva dall’ombra del
suo mentore diventando il vero eroe che era destinato a essere. Per
questo motivo ritengo che Endgame e Far From Home siano
essenzialmente due pezzi della stessa storia, e che quella storia
non si può dire conclusa fino alla fine del prossimo
film“.
Già nei trailer avevamo intravisto
i segni dell’elaborazione del lutto per la morte di Iron
Man, un evento che sembra abbia scosso il mondo più di
quanto immaginassimo: New York, la città dove vive Peter, è
tappezzata di murales che raffigurano l’armatura dell’eroe
scomparso in Endgame per salvare il
destino dell’umanità e sconfiggere Thanos, e andare avanti, almeno
per chi lo conosceva bene, è davvero difficile.
Peter affronta il lutto a modo suo,
facendo del bene e impedendo al crimine di serpeggiare, eppure
sembra che quel vuoto lasciato dall’assenza del suo padre putativo
sia incolmabile. Inoltre è interessante notare come questa dinamica
della perdita e del lutto per Tony Stark abbia sostituito, nel
MCU, quella che lo Spider-Man di
Sam Raimi e Marc Webb aveva con lo zio Ben…
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Continuano tra Ungheria e Regno
Unito le riprese di Vedova Nera con Scarlett
Johansson impegnata a girare qualche sequenza d’azione
insieme a Florence Pugh, che secondo le ultime
indiscrezioni dovrebbe interpretare nel film Yelena
Belova, ovvero la seconda donna nell’universo Marvel ad assumere l’identità di
Black Widow.
Il personaggio originale infatti
viene addestrato nella stessa scuola di Natasha (la Stanza Rossa
che abbiamo intravisto in Age of Ultron) e nel corso degli anni le
due non hanno mai avuto un buon rapporto, tanto da arrivare a
scontrarsi in più occasioni.
Intanto dal set sono trapelate nuove
immagini della Johansson con quello che sembrerebbe il suo costume
da spia, abbastanza simile alle uniformi sfoggiate nel MCU, senza contare l’acconciatura
vista di recente in Avengers: Endgame. Ovviamente i
dettagli sulla timeline del film restano ancora confusi, e non è
chiaro in che momento della storia saranno ambientate le avventure
della supereroina.
Il film attualmente vedrà Scarlett
Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha
Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2.
Vi ricordiamo che il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e che in
regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di
Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel.
La sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci
saranno anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non
sono stati ancora rivelati.
Al momento non ci sono ulteriori
aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della
trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima
segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la
Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff
presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare
un membro del team dei Vendicatori.
Il misterioso tweet congiunto di
Aaron Paul e Bryan Cranston sta
letteralmente facendo impazzire i fan di Breaking
Bad, la serie che ha consacrato i due attori e che tornerà
al cinema con un film-sequel vero e proprio dedicato al personaggio
di Jesse Pinkman.
Una sola parola, “Presto“,
allegata alla foto di due asini. Cosa avrà voluto dire
l’indimenticabile coppia del piccolo schermo? Forse anticipare, o
confermare, l’attesa reunion tra Walter White e il suo discepolo?
Chi conosce gli eventi dello show creato da Vince
Gilligan sa che il personaggio interpretato
da Cranston muore nell’ultimo episodio,
quindi resta da capire in che modo potrebbe tornare in azione.
Tempo fa lo stesso Cranston si era
detto disponibile a comparire nel film, sebbene all’epoca non
conoscesse i dettagli:
“Mi faranno vedere su una lapide
o qualcosa del genere? Non ne ho idea, non ho ancora letto né visto
una sceneggiatura. Presumo che stia succedendo qualcosa, o forse
no. Ma certo che mi piacerebbe fare un film di Breaking Bad. Non
ora, perché sono impegnato con uno spettacolo a Broadway, almeno
fino marzo….poi chissà“.
Sul progetto si sa ancora poco,
tranne il fatto che Gilligan scriverà la
sceneggiatura e figurerà nelle vesti di produttore
esecutivo. È anche probabile che alla fine dei giochi assumerà
il comando dell’operazione dirigendo il film. Per quanto
riguarda le riprese, sembra che il set sia pronto a partire già
nelle prossime settimane in New Mexico.
Va ricordato che questo speciale
lungometraggio di due ore di Breaking
Bad segna il primo titolo di Gilligan in seguito al
nuovo accordo triennale firmato a luglio con Sony TV. Le fonti
parlano di un contratto da 50 milioni di dollari che fa affiancare
la figura del produttore a nomi del calibro di Shonda
Rhimes e Ryan Murphy.
Nuovi rumor su The
Batman sembrano suggerire che Andy
Serkis sia in in lizza per ottenere un ruolo nel film di
Matt Reeves che riavvierà le sorti del crociato di
Gotham al cinema. Vi ricordiamo che i due hanno già lavorato
insieme negli ultimi due capitoli del franchise del Pianeta delle
Scimmie (Apes Revolution e The War), e che
l’attore ha interpretato un altro personaggio per la concorrenza
Marvel Studios, ovvero Ulysses Klaue in
Black Panther.
Si tratta ovviamente di una voce non
ufficiale alimentata dalle dichiarazioni di Serkis in merito ad una
futura collaborazione con Reeves rilasciate l’anno scorso:
“Certo, andrei fino al limite
dell’universo creato con Matt, perché è un regista davvero
brillante e straordinario e lavorerei di nuovo con lui su qualsiasi
progetto. Lo adoro e inoltre siamo molto amici“.
Ma quale personaggio potrebbe
risultare perfetto per Serkis? Sappiamo che la Warner Bros. sta
cercando i prossimi interpreti di Pinguino, Firefly e Enigmista,
che insieme a Catwoman rappresenteranno la ricca galleria di
villain del film. Possibile che sia proprio Oswald Chesterfield
Cobblepot, come si vociferava tempo fa, la scelta di Reeves?
Il cinecomic, che vedrà protagonista
Robert Pattinson, dovrebbe svolgersi negli anni
Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche
grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.
Per alcuni 1990 fa rima con gli
adattamenti di Batman di Tim
Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e
che sono stati fonte di ispirazione per Zack
Snyder per quanto riguarda una scena particolare di
Batman V
Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva
omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di
Batman Returns del 1992), per non parlare del
fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul
personaggio provengono proprio da quel decennio.
Secondo i report, Reeves ha optato
per le storie di Batman: Anno Uno come possibile
punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da
genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe.
Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros.
impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri
interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain
prevista.
Per The Batman è stata già fissata l’uscita in
sala il 25 giugno 2021.
Arriva il 26 giugno al cinema in
Italia Toy Story 4, il nuovo capitolo del
franchise Pixar. La presentazione italiana del
film ha visto sfilare sul tappeto rosso vip e doppiatori del film.
Di seguito le nostre foto dell’evento:
Woody ha sempre saputo quale
fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata
prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di
Bonnie. Quando Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie
trasformato in un giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non
giocattolo, Woody decide di mostrargli gli aspetti positivi di
questa nuova vita.
Ma quando Bonnie porta con sé
tutta la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia,
Woody fa un’inaspettata deviazione, che lo porta a ritrovare la sua
amica scomparsa da tempo, Bo Peep. Dopo aver trascorso anni per
conto proprio, lo spirito avventuroso di Bo e la vita “on the road”
hanno rovinato la sua porcellana. Woody e Bo scopriranno che le
loro rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma
presto si renderanno conto che questo è l’ultimo dei loro
problemi.
Sapevamo che gli occhiali donati da
Tony Stark a Peter Parker non sarebbero stati semplicemente un
regalo ma qualcosa di utile per la missione del personaggio, e il
nuovo spot di Spider-Man: Far
From Home sembra confermarcelo.
Stark li aveva indossati l’ultima
volta in Avengers:
Infinity War durante l’attacco dell’Ordine Nero a New
York, e come allora, questo gadget include un complesso sistema di
intelligenza artificiale che potrebbe garantire al giovane
supereroe lo stesso accesso alla tecnologia avanzata del suo
mentore.
Ci sarà spazio per l’ironia,
immancabile nei film Marvel, perché gli occhiali saranno
oggetto di battute da parte di Quentin Beck aka
Mysterio, come mostrato nello spot. C’è chi pensa
che Stark continuerà a vivere nel MCU sotto forma di A.I., non
diversamente da quanto accaduto nei fumetti dopo la seconda Civil
War, e chi invece ipotizza soltanto un omaggio simbolico attraverso
frammenti della sua eredità e il lutto osservato dai
personaggi.
Staremo a vedere, ma nel frattempo godiamoci la clip qui
sotto.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.