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Stan Lee: il tributo dei Marvel Studios per il suo compleanno

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Ieri sarebbe stato il compleanno di Stan Lee, e per celebrare la nascita dello storico fumettista i Marvel Studios hanno condiviso un suo bellissimo ritratto su Twitter.

Potete dargli uno sguardo qui sotto. stan lee

Stan Lee: i 10 cameo meno conosciuti del fumettista Marvel

Stan Lee, il leggendario sceneggiatore di Marvel Comics le cui creazioni lo hanno reso un eroe nella vita reale, si è spento all’età di 95 anni. Lee, che cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo. Tra questi: Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.

Il fumettista è morto nella mattina di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di  Los Angeles, secondo quanto riferisce The Hollywood Reporter. Gli ultimi anni di Stan Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni, nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una fronde da un miliardo di dollari.

Stan Leeuna vita per i fumetti

Da solo e attraverso il suo lavoro con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito un gigante multimediale.

Una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.

Era nato a New York il 28 dicembre del 1922.

Aquaman: intervista a James Wan, Amber Heard, Patrick Wilson…

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Aquaman: intervista a James Wan, Amber Heard, Patrick Wilson…

In occasione della premiere a Londra di Aquaman abbiamo avuto il piacere di intervistare James Wan, Amber Heard, Patrick WilsonDolph Lundgren, protagonisti del film.

Ecco cosa ci hanno raccontato in merito al nuovo film del DC Universe al cinema:

Da Warner Bros. Pictures e dal regista James Wan arriva al cinema Aquaman, la storia delle origini di Arthur Curry, metà umano e metà atlantideo, e dell’avventura più grande della sua vita che lo costringerà non solo ad affrontare chi sia veramente, ma anche a scoprire se sia degno di essere ciò per cui è nato…un re. L’avventura ad alto tasso di azione è ambientata nel vasto e mozzafiato mondo sottomarino dei sette mari e vede protagonista Jason Momoa nel ruolo che dà il titolo al film.

Nel film è protagonista anche Amber Heard nel ruolo di Mera, fiera guerriera e alleata di Aquaman nel corso dell’avventura; il candidato all’Oscar Willem Dafoe (“The Florida Project”) in quello di Vulko, consigliere al trono di Atlantide; Patrick Wilson nel ruolo di Orm, attuale Re di Atlantide; Dolph Lundgren in quello di Nereus, Re della tribù Atlantidiana ribelle Xebel; Yahya Abdul-Mateen II nel ruolo di Black Manta in cerca di vendetta; e la premio Oscar Nicole Kidman (“The Hours”) nel ruolo della madre di Arthur, Atlanna. Nel film compare anche Ludi Lin nel ruolo del Capitano Murk, soldato Atlantideo e Temuera Morrison nel ruolo del padre di Arthur, Tom Curry.

Aquaman, il film

Wan ha diretto da una sceneggiatura di David Leslie, Johnson-McGoldrick e Will Beall, un soggetto di Geoff Johns & James Wan e Will Beall, basato sui personaggi creati da Paul Norris e Mort Weisinger per la DC. Il film è prodotto da Peter Safran e Rob Cowan, con Deborah Snyder, Zack Snyder, Jon Berg, Geoff Johns e Walter Hamada come produttori esecutivi.

Aquaman  è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic è arrivato al cinema il 1 Gennaio 2019.

Il team dietro la macchina da presa di Wan include suoi collaboratori frequenti, come il direttore della fotografia candidato all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), il montatore di cinque dei suoi film Kirk Morri, lo scenografo Bill Brzeski e il supervisore agli effetti visivi Kelvin McIlwain.  A loro si sono uniti la costumista Kym Barrett e il compositore Rupert Gregson-Williams.

La Warner Bros. Pictures presenta una produzione di Peter Safran, un film di James Wan, Aquaman. Il film sarà presentato in 2D, 3D, 4D, Dolby Cinema e ScreenX nei migliori cinema e IMAX, e sarà distribuito nel mondo dalla Warner Bros. Pictures. Il film arriverà nelle sale italiane dal 1° gennaio 2019.

 

 

 

Star Wars: le teorie più assurde sulla nuova trilogia

Star Wars: le teorie più assurde sulla nuova trilogia

Uno dei passatemi preferiti dei fan di Star Wars è formulare teorie su tutto ciò che è legato alla saga creata da George Lucas, riflettendo su ogni scena, dettaglio o battuta dell’universo cinematografico, seriale e letterario.

Di seguito però trovate le più assurde e mai realizzate sulla nuova trilogia:

Laura Dern avrebbe interpretato la madre di Rey

Ogni volta che un attore viene scelto per entrare nel cast di Star Wars iniziano a piovere supposizioni e rumor sulla natura del ruolo misterioso: non è sfuggita a questo divertente gioco nemmeno Laura Dern, scritturata per Gli Ultimi Jedi, che secondo voci insistenti avrebbe vestito i panni della madre di Rey.

In realtà l’attrice è apparsa come volto del Vice Ammiraglio Holdo, una figura autoritaria ed eroica che si sacrifica sul finale del film per la Ribellione ed è un fido alleato della Principessa Leia.

La love story tra Poe e Finn

Questa è davvero divertente ma fondata sui fatti mostrati in Il Risveglio della Forza: lì la chimica tra Poe Dameron e Finn era evidente, tanto da lasciar supporre ai fan che il capitolo successivo, Gli Ultimi Jedi, avrebbe sviluppato il rapporto tra i due come un vera love bromance!

Kylo Ren e Rey innamorati in Gli Ultimi Jedi

Un rumor insistente sulla trama di Gli Ultimi Jedi ipotizzava che il film avrebbe portato avanti un’improbabile quanto sorprendente love story tra Rey e Kylo Ren, presentati in Il Risveglio della Forza come le due facce della stessa medaglia.

Nel film del 2017 di Rian Johnson però, Rey si allea brevemente con la sua nemesi per combattere Snoke, ma i percorsi dei personaggi sembrano ancora inconciliabili. Inoltre ridurre il viaggio dell’eroina ad una storia d’amore sarebbe riduttivo oltre che passatista.

BB-8 contro BB-8

Questo rumor nasce dallo studio del merchandise ufficiale del droide di Snoke, BB-9E, una sorta di controparte malvagia del tenero BB-8. Da lì vennero formulate delle teorie sul fatto che il droide avrebbe combattuto contro BB-9E durante Gli Ultimi Jedi, mai realizzata sul grande schermo.

Le reali dimensioni di Snoke

Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Quando abbiamo visto il Leader Supremo Snoke sotto forma di ologramma in Il Risveglio della Forza, lo studio delle dimensioni del personaggio hanno lasciato supporre che fossero quelle reali e che il villain fosse effettivamente enorme come la sua controparte digitale.

Alcune voci che seguirono furono presto smentite grazie alla scena di Gli Ultimi Jedi in cui Snoke si confronta con Kylo Ren e Rey .

Domnhall Gleeson avrebbe interpretato il figlio di Luke Skywalker

Basandosi su un dettaglio esclusivamente fisico (la sua barba) sfoggiato da Domnhall Gleeson al Comic-Con, molto simile a quella di Ewan McGregor nel franchise di Star Wars, i fan teorizzarono che l’attore avrebbe interpretato il figlio o il nipote di Obi-Wan Kenobi.

Tuttavia la voce più interessante diceva che avrebbe vestito i panni del figlio di Luke Skywalker! Come saprete nulla di tutto ciò si è realizzato, e Gleeson ha prestato il volto al meno simpatico generale Hux.

Snoke è il primo Jedi

Sceneggiatori e produttori della nuova trilogia hanno più volte chiarito che Kylo Ren e Snoke non hanno alcuna associazione con i Sith, dunque la voce che insisteva sul fatto che Snoke fosse in realtà il primo dei Jedi in assoluto risultò completamente infondata.

Rey è la figlia di Obi-Wan (o la nipote)

Obi-Wan Kenobi star wars

Per lungo tempo si è sparsa la voce che Rey avesse una sorta di relazione con Obi-Wan Kenobi, sostenuta dal fatto che una combinazione vocale di Alec Guinness e Ewan McGregor si sente nella visione che Rey ha nel seminterrato di Maz Kanata.

Sappiamo che i suoi genitori non erano “nessuno di importante” e che l’hanno abbandonata da piccola, tuttavia alcuni fan continuano a pensare che Kylo Ren abbia mentito e che la loro identità sarà rivelata in Episodio IX.

Leggi anche – Star Wars: 10 colpi di scena che hanno rovinato la saga

Fonte: ScreenRant

MCU: 10 storyline che hanno danneggiato l’universo condiviso

MCU: 10 storyline che hanno danneggiato l’universo condiviso

Non tutto ciò che abbiamo visto nel MCU funziona alla perfezione, e non tutti gli incastri sono riusciti a questa macchina ben oliata che da dieci anni consegna al suo pubblico ottimi prodotti di intrattenimento e cinecomic appassionanti.

Ecco di seguito 10 storyline che hanno sicuramente danneggiato l’universo condiviso:

Il “falso” Mandarino

Iron Man 3 verrà ricordato dai fan come il film dei Marvel Studios con il peggior colpo di scena possibile: il villain annunciato e atteso per tutta la durata del cinecomic, il Mandarino, si rivela essere in realtà un attore pagato per interpretare il terrorista da un’organizzazione criminale.

Se non fosse stato per la campagna marketing e la storia originale dei fumetti, in cui il personaggio viene rappresentato come uno dei migliori e più iconici villain del corso di Iron Man, forse nessuno avrebbe reagito negativamente alla sua comparsa.

D’altronde il compito di Mandarino era fare luce su alcuni interessanti temi del mondo reale e sul terrorismo politico, dove i leader più temuti sono solo burattini controllati da un potere più grande, tuttavia non è ciò che il film ha trasmesso con la sua svolta quasi comica.

War Machine sopravvive in Civil War

La battaglia dell’aeroporto vista nell’atto finale di Captain America: Civil War è di certo una delle sequenze più spettacolari viste nel MCU. Verso la fine però, War Machine insegue Falcon in volo ma viene abbattuto e precipita a terra: Tony Stark corre ad aiutarlo, ma sembra che l’amico sia morto. E invece no…

Questo snodo narrativo che avrebbe portato Tony a vivere il lutto del collega di tante sventure è stato presto spento quando l’epilogo del film ha rivelato che Rhodey è in realtà sopravvissuto alla caduta e non è nemmeno gravemente ferito. Incidente inutile allora? Che senso ha avuto ai fini della trama?

Il controllo dello S.H.I.E.L.D. da parte dell’HYDRA

Un colpo di scena ha sconvolto i fan del MCU: lo S.H.I.E.L.D. è sempre stato controllato dalle menti dell’HYDRA, organizzazione terroristica capace di deviare alcune personalità come quella di Bucky Barnes.

Soltanto più tardi si è compreso quanto questa storyline servisse – più che altro – per adattarsi allo stile da thriller politico anni ’70 di Captain America: The Winter Soldier, e non per un discorso generale di universo condiviso.

La famiglia di Occhio di Falco

I fan hanno contestato diversi elementi di Avengers: Age of Ultron, dal valore del villain alla trama, ma ciò che sembra averli infastiditi di più è il fatto che Occhio di Falco nascondesse da sempre una famiglia con moglie e figli.

Ciò non si adattava alla personalità dell’eroe introdotta nel MCU, né alla storia in sé del film, dove c’è davvero di tutto e forse anche troppo. I Marvel Studios hanno perso di vista l’obiettivo creando storyline parallele senza alcun peso emotivo (vedi l’amore tra Bruce Banner e Natasha Romanoff)?

La relazione di Thor con Jane Foster

Ma un film ha davvero bisogno di una love story? Senza questa sopravviverebbe? Probabilmente si, ma non importa quanto superficiale o irrilevante possa essere, perché ogni spettatore la richiede soprattutto nei grandi blockbuster d’intrattenimento.

Nel caso del franchise di Thor, la sotto-trama romantica tra il Dio del Tuono e Jane Foster risulta davvero insopportabilmente, senza mordente e poco interessante.

Natalie Portman è un’attrice formidabile, questo lo sappiamo, ma si è sprecato tutto il suo talento schiacciandola in un ruolo monodimensionale, più da damigella in pericolo che in eroina senza poteri qual è.

L’origin story di Doctor Strange

Possiamo dire, dopo averne viste a decine, che le storie di origini nei cinecomic sono praticamente tutte uguali. In film come Iron Man, Thor e Captain America c’era però il bisogno di introdurre personaggi a cui il pubblico non era abituato o che non conosceva affatto, dunque l’origin story sembrava una scelta obbligata, ma superata la Fase 1, che bisogno c’era di ripetere la stessa formula?

Vedi il caso di Doctor Strange, arrivato nella Fase Tre, un passo indietro in materia di “originalità” per i Marvel Studios.

Le visioni di Black Panther

Molti spettatori hanno scherzato sul fatto che la trama di Black Panther fosse molto simile a quella del Re Leone, dall’ambientazione africana al viaggio dell’eroe che inizia quando suo padre muore, finendo con la lotta per il trono contro un membro della famiglia malvagio.

Tuttavia la cosa che stride i più nel film, al di là delle similitudini, sono le sequenze in cui T’Challa ha queste visioni oniriche del padre nella savana, praticamente identiche alle visioni di Simba nel classico Disney, arrivando all’iconico albero di Rafiki. Possiamo ancora chiamarlo cinecomic, o forse è meglio remake?

L’amore tra Visione e Scarlet Witch

Wanda Maximoff e Visione sarebbero personaggi interessanti, per la loro storia dei fumetti e i poteri, tuttavia il MCU sembra averli ridotti in eroi senza personalità destinati a chiudersi all’interno di una storia d’amore senza picchi e vibrazioni.

Anche Avengers: Infinity War, nonostante la calca di eroi e storyline, ha dedicato un’intera sottotrama di circa quindici minuti a questi due amanti in fuga…non era meglio sorvolare e passare ad altro?

Il rapporto tra Steve Rogers e Sharon Carter

Vedere Steve Rogers flirtare e baciare Sharon Carter è stato alquanto strano, conoscendo il passato del personaggio e l’amore per Peggy Carter. Innamorarsi di una donna che ha lo stesso DNA non rende questa storyline meno agghiacciante, o meglio, più legittima di quanto non lo sia.

Inoltre questa sottotrama è stata inserita in un film, Captain America: Civil War, la cui storia era già complicata di suo. Non c’era tempo né bisogno di questa deviazione romantica…

Il Barone Zemo in Civil War

Helmut Zemo è un grande cattivo nei fumetti, ma è stato completamente sprecato nel MCU introducendolo in Civil War con il volto di Daniel Bruhl. Purtroppo l’epica battaglia tra i Vendicatori e la frattura intestina del team non gli ha dato abbastanza spazio per brillare.

Quel che è peggio è che Brühl è un attore eccezionale e nel breve periodo in cui si è dedicato al suo personaggio in Civil War è stato un villain più sottile e più sfumato di quanto potessimo aspettarci.

Leggi anche – MCU: 8 attori che rimpiangono di aver recitato nell’universo condiviso

Fonte: ScreenRant

Glass: i protagonisti in due nuovi poster internazionali

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Sale l’attesa per l’uscita di Glass, ultimo lavoro firmato da M. Night Shyamalan che chiude la trilogia formata da Unbreakable e Split. Il film del regista di Philadelphia vedrà tornare Bruce Willis, Samuel L. Jackson James McAvoy nei panni dei personaggi che hanno già interpretato per Night, rispettivamente, David Dunn, Elijah Price/L’Uomo di Vetro e Crumb/La Bestia/L’Orda.

Di seguito potete dare uno sguardo a due nuovi poster internazionali.

Glass: le prime reazioni al film sono positive

Qui la prima sinossi:

Dunn (Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.

Interpretato da Samuel L. Jackson, James McAvoy, Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden Globe Sarah Paulson, Glass porta avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il Predestinato (2000) e Split (2016), entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti decisivi per entrambi gli uomini.

Glass, recensione del film di M. Night Shyamalan

Avengers: Endgame, i costumi di Ronin, Ant-Man e Thanos nelle promo art – leak

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Sono comparse online alcune promo art leak di Avengers: Endgame che rivelano l’aspetto degli eroi sopravvissuti alla Decimazione di Infinity War, i loro costumi e le loro armi, oltre al villain Thanos che sembrerebbe sfoggiare nel film una spada nuova di zecca.

Presenti anche Ronin, la versione di Occhio di Falco che tornerà più agguerrita che mai dopo un misterioso “lutto”, Bruce Banner trasformato in Hulk, Vedova Nera e Captain Marvel, l’ultima arrivata nel MCU.

Potete dargli uno sguardo qui sotto.

Avengers: Endgame, il primo trailer di Avengers 4

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

LEGGI ANCHE:

Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Fonte: CBM

Kevin Feige: “Ecco quando inizieremo a lavorare sugli X-Men”

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Il multimilionario accordo tra Disney e Fox, che se andrà come previsto vedrà la conseguente cessione dei diritti cinematografici di X-MenDeadpool e Fantastici Quattro, apre al MCU una serie di scenari interessanti dal punto di vista della direzione creativa che i Marvel Studios intraprenderanno in futuro. Sull’argomento è tornato Kevin Feige, parlandone in un podcast di Variety, spiegando che nei prossimi mesi i Marvel Studios saranno già al lavoro per introdurre i Mutanti nell’universo condiviso:

Potremmo iniziare i nostri progetti già nei primi sei mesi del prossimo anno. L’idea di questo ritorno a casa dei personaggi è grandiosa, ed è bello quando un’azienda che li ha creati può avere accesso a tutti quei personaggi. Sarebbe insolito non farlo“.

Kevin Feige promette più diversità di genere e personaggi LGBTQ nel MCU

In un’intervista con Cinemablend Feige aveva parlato dei piani futuri dei Marvel Studios e del modo in cui verranno gestiti i film e il loro sequel, anticipando che nei prossimi anni vedremo sempre più titoli ogni stagione:

La ragione per cui abbiamo deciso di far uscire tre film all’anno è che così possiamo realizzare i sequel che i fan vogliono, e perché amiamo raccontare quelle storie sia con personaggi conosciuti, sia con personaggi di cui nessuno ha mai sentito parlare […] È lo stesso modo in cui è stata costruita la Fase Uno, poi la Fase Due e la Fase Tre è stata costruita, e ogni anno ci saranno ancora più film“.

Feige sembra già proiettato verso il futuro, come dichiarato durante la promozione di Avengers: Infinity War:

Guardiamo sempre in avanti. Proprio quando le persone pensano di poter inchiodarci, andiamo da qualche altra parte e questo accadrà di nuovo dopo Infinity War nella costruzione del prossimo film di Avengers. E abbiamo già pianificato i nostri progetti fino al 2025.

Queste le date previste per i sei progetti (più uno, spostato da agosto 2020 a luglio 2020):

  • 31 Luglio 2020
  • 7 Maggio 2021
  • 30 Luglio 2021
  • 5 Novembre 2021
  • 18 Febbraio 2022
  • 6 Maggio 2022
  • 28 Luglio 2022

Marvel Studios: Kevin Feige ha già piani fino al 2025

Fonte: Variety

Elle Fanning protagonista nel trailer di Teen Spirit

Elle Fanning protagonista nel trailer di Teen Spirit

È arrivato online il primo trailer ufficiale di Teen Spirit, film scritto e diretto da Max Minghella (qui al suo esordio come regista) e interpretato da Elle Fanning. Nel cast anche Rebecca Hall e Zlatko Buric.

Il brano originale della colonna sonora, “Wildflowers”, è stato composto da Jack Antonoff e Carly Rae Jepsen.

 

Elle Fanning: da Maleficent a l’Inganno, la carriera della giovane attrice

La sinossi:

Violet è una timida adolescente che vive in una piccola città europea e sogna la celebrità diventando una cantante pop per fuggire da una situazione familiare complicata. Con l’aiuto di un improbabile mentore, Violet partecipa ad una competizione canora internazionale che metterà alla prova il suo carisma, l’unicità, il coraggio e il talento.

Fonte: Bleecker Street

Captain Marvel: confermato il ruolo di Jude Law

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Captain Marvel: confermato il ruolo di Jude Law

Dopo mesi di speculazioni e rumor, l’identità segreta del personaggio interpretato da Jude Law in Captain Marvel è stata finalmente confermata: l’attore non vestirà i panni di Yon-Rogg, come ipotizzato nelle scorse settimane grazie ai dettagli delle nuove Funko Pop relative al film, ma proprio Mar-Vell, il comandante della squadra Kree e mentore di Carol Danvers.

La conferma arriva dal database di Disney Film, dunque possiamo supporre che si tratti di una notizia ufficiale. Tuttavia ciò non esclude che i Marvel Studios abbiano adattato pedissequamente la figura di Mar-Vell dei fumetti per il grande schermo e che Law non sia il risultato di qualche cambiamento rispetto alla controparte originale.

Nel primo canone dei Marvel comics, questo è il primo personaggio ad assumere l’identità di Captain Marvel, passando poi il testimone a Carol dopo averle trasmesso i suoi valori e insegnamenti. In che modo questa relazione verrà esplorata nel film è ancora un mistero, ma non ci resta che attendere l’uscita in sala.

Captain Marvel: tutti i segreti nascosti nel secondo trailer

LEGGI ANCHE:

Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: 10 teorie sul film che potrebbero avverarsi

Fonte: Disney

Carrie Fisher: il toccante tributo della figlia a due anni dalla scomparsa

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Sono passati ormai due anni dalla scomparsa di Carrie Fisher, l’attrice che ha consegnato al mondo la Principessa Leia di Star Wars. A 24 mesi dalla terribile notizia, la figlia di Carrie, Billie Lourd, che rivedremo nei panni di Connix in Star Wars: Episodio IX, ha condiviso un toccante tributo alla memoria della madre.

Su instagram l’attrice ha scritto:

“Sono passati due anni dalla morte di mia madre e ancora non so quale sia la “cosa giusta” da fare in un anniversario di morte (sono sicuro che molti di voi si sentono allo stesso modo riguardo ai propri cari). Così ho deciso di fare qualcosa di un po’ difficile per me, qualcosa che entrambe amavamo fare insieme – cantare. Questo è il piano che suo padre le ha regalato e questa era una delle sue canzoni preferite. E come dice la canzone, dobbiamo “continuare ad andare avanti”. Ho scoperto che ciò che mi spinge a muovermi è fare cose che mi rendono felice, lavorare duramente sulle cose che mi appassionano e circondarmi di persone che amo far sorridere. Spero che questo incoraggi qualcuno che si sente un po’ giù, o si sente perso, a “continuare a muoversi”. Come disse una volta la mia Momby, “prendi il tuo cuore spezzato e trasformalo in arte” – qualunque cosa quell’arte possa essere per te. ❤️”

In qualche modo, che al momento non conosciamo ancora, Carrie Fisher tornerà in Star Wars: Episodio IX, diretto da J.J. Abrams e previsto per la prossima stagione natalizia.

Captain Marvel è pronta alla battaglia nelle nuove foto in HD

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Captain Marvel è pronta alla battaglia nelle nuove foto in HD

Sono state diffuse 20 nuove immagini da Captain Marvel, il film diretto da Anna Boden e Ryan Fleck, con Brie Larson nei panni di Carol Danvers. Nelle foto in HD possiamo vedere non solo l’eroina, ma abbiamo anche la possibilità di dare uno sguardo al suo gatto Goose, al Ronan l’Accusatore di Lee Pace, e al personaggio interpretato da Jude Law.

Ecco di seguito le immagini dal prossimo film Marvel in uscita l’8 marzo 2019:

Captain Marvel: tutti i segreti nascosti nel secondo trailer

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: 10 teorie sul film che potrebbero avverarsi

Harry Potter: 10 curiosità sulle bacchette magiche

Harry Potter: 10 curiosità sulle bacchette magiche

12 pollici (35 cm), fatta di legno di agrifoglio, contiene una piuma di una fenice, Fanny, per l’esattezza, che appartiene a Silente. Sono queste le caratteristiche della bacchetta magica di Harry Potter, il mago più famoso della storia della magia.

Ma cosa nascondono le bacchette? Quali proprietà, quali caratteristiche? Quanto conta la qualità del legno e la natura del nucleo magico? Ecco di seguito 10 curiosità sulle bacchette magiche del mondo di Harry Potter.

La bacchetta sceglie il mago

In Harry Potter e i Doni della Morte, secondo Garrick Ollivander, il più grande fabbricante di bacchette del mondo, è la bacchetta che fa la raccolta.

“La bacchetta sceglie il mago – spiega Ollivander – Questo è sempre stato chiaro per quelli di noi che hanno studiato le tradizione delle bacchette… Se sei un mago in qualche modo sarai in grado di incanalare la tua magia attraverso quasi tutti gli strumenti. I risultati migliori, tuttavia, devono sempre arrivare dove c’è la più forte affinità tra mago e bacchetta: queste connessioni sono complesse, un’attrazione iniziale, e quindi una ricerca reciproca di esperienza, la bacchetta impara dal mago, il mago dalla bacchetta”.

La bacchetta incanala le abilità del mago o della strega

Nell’universo di Harry Potter, una bacchetta è uno strumento magico quasi senziente, attraverso il quale una strega o un mago canalizza i suoi poteri magici. Anche se la magia può essere fatta senza una bacchetta, questo richiede molta concentrazione e un più alto livello di abilità e potenza (come ricorderemo dalla difficoltà di lanciare incantesmi non verbali).

Come un atleta che può avere il tipo di corpo giusto per uno sport particolare, maghi e streghe possono avere un particolare “talento” per un certo tipo di magia. Silente, ad esempio, ammette di non avere talento con la Divinazione, mentre Harry eccelle in Difesa contro le arti oscure.

La flessibilità è importante

Molti fan hanno sempre pensato che tutte le bacchette fossero rigide e diritte, ma a quanto pare, la flessibilità di una bacchetta fa una grande differenza! Secondo Ollivander, la flessibilità di una bacchetta “denota il grado di adattabilità e disponibilità al cambiamento posseduto dalla coppia bacchetta/proprietario”.

Cosa significa esattamente? Una bacchetta flessibile si adatta agli incantesimi più rapidamente di una rigida, ma è anche più rapida a cambiare fedeltà se il proprietario viene sconfitto. Ad esempio, ricordiamo da Il Calice di Fuoco, che la bacchetta di Viktor Krum è molto rigida, mentre quella di Fleur Delacour è flessibile.

La questione delle Bacchette Gemelle

Anche se non esistono due bacchette uguali, esistono le “bacchette gemelle” e si definiscono tali due bacchette condividono un nucleo della stessa fonte. Le bacchette di Harry e Voldemort, per esempio, avevano ciascuna un nucleo di piume di fenice preso dalla coda della fenice di compagnia di Albus Silente, Fanny. Di conseguenza, queste due bacchette non potevano essere usate con successo in uno scontro.

Quando Voldemort ha duellato contro Harry, gli incantesimi di entrambe le bacchette si sono bloccati a mezz’aria e la bacchetta “perdente” è stata costretta a rigurgitare gli echi dei precedenti incantesimi che ha eseguito (il fenomeno si chiama Priori Incantatem). Tuttavia, quando i nuclei di bacchette gemelle vengono utilizzati in tandem contro un nemico comune, il loro potere “aumenta di dieci volte”.

La misura conta

Le bacchette sono disponibili in una diversa gamma di lunghezze, con la bacchetta più lunga mai fabbricata lunga 18 pollici (circa 45 cm) e appartenente alla famiglia Malfoy. Sebbene la statura fisica e d’animo sia spesso associata alla lunghezza della propria bacchetta, Olivander ci mette in guardia da questa facile associazione.

“Molti creatori di bacchette semplicemente abbinano la lunghezza della bacchetta alla dimensione della strega o mago che la userà, ma questa è una misurazione approssimativa e non tiene conto di molte altre importanti considerazioni. Nella mia esperienza, le bacchette più lunghe potrebbero adattarsi a maghi più alti, ma tendono anche ad essere attratte da personalità più grandi e da uno stile di magia più ampio e drammatico: le bacchette più ordinarie preferiscono incantesimi più eleganti e raffinati.”

Le bacchette hanno alleanze

Tradizionalmente, i giovani maghi e streghe, che si preparano a cominciare la loro istruzione magica, comprano una bacchetta “vergini”. In Inghilterra, a 11 anni i maghi e le streghe vanno da Olivander, e vi restano finché non trovano la bacchetta che darà loro la sua fedeltà.

Sebbene sia possibile procurarsi una bacchetta “vincendola” dal suo padrone tramite un duello, le bacchette di solito mantengono una certa fedeltà al proprietario originale. Alcune bacchette si piegano abbastanza facilmente a un nuovo mago mentre altre sono ferocemente leali. La Bacchetta di Sambuco, per esempio, è “completamente non sentimentale” e sarà fedele solo al mago più forte, che la vincerà forza.

Hanno un nucleo magico

Il nucleo di una bacchetta è una sostanza magica che viene collocata nella lunghezza del legno; può essere qualsiasi cosa, dai crini di unicorno, alle fibre del cuore dil drago o alle piume di Fenice. Le bacchette che contengono crine di unicorno (come quella di Cedric Diggory e di Ron Weasley) sono le più difficili da far votare alle Arti Oscure, le corde del cuore di drago (come quella di Viktor Krum e di Hermione Granger) sono le più facili.

Le bacchette piuma di Fenice (usate da Harry Potter e Lord Voldemort) hanno la più ampia gamma di magie e sono le più rare. Le sostanze “inferiori” utilizzate per le bacchette includono baffi di Kneazle, capelli di Kelpie e baffi di Troll. Sappiamo che la bacchetta di Fleur Delacour ha il nucleo di capelli di Veela, la nonna della ragazza.

Legni differenti hanno differenti personalità

Il tipo di legno usato per una bacchetta spesso riflette il tipo di strega o mago che finirà per usarlo, poiché si dice che abbiano “personalità”, spesso hanno strette somiglianze con la persona che scelgono. Le bacchette di legno di melo, ad esempio, sono adatte a chi ha molto charme e carisma, le bacchette di prugnolo sono usate per “i guerrieri” e secondo Ollivander, i proprietari di bacchette ricavate da legno di cipresso hanno le più alte probabilità di morire di una morte eroica.

È interessante notare che Lord Voldemort e Ginny Weasley hanno entrambi delle bacchette di tasso, che si dice siano a favore sia dei maghi oscuri che dei feroci protettori degli altri, e le due descrizioni corrispondono bene ai due soggetti in questione. La bacchetta di Harry è di agrifoglio, quella di ROn è di salice, mentre quella di Hermione è di vite.

Non tutti i legni sono adatti

Secondo le note di Garrick Ollivander sui poteri e le proprietà dei vari legni delle bacchette, non tutti gli alberi sono in grado di produrre bacchette magiche.

“Solo una minoranza di alberi può produrre legno di bacchetta (proprio come una minoranza di esseri umani può produrre magia) – si legge in un passaggio – Ci vogliono anni di esperienza per dire quale legno ha il dono, anche se il lavoro è reso più facile se nell’albero in questione si trovano nidi di Asticelli, perché non abitano mai in alberi banali”.

Buono a sapersi.

La Bacchetta di Sambuco è spaciale

Non ci meravigliamo di certo se la Bacchetta di Sambuco merita un posto tutto suo in questo elenco di curiosità sulle bacchette magiche del mondo di Harry Potter. The Elder Wand, la Bacchetta del Destino, o in quale altro modo la si voglia chiamare, è prima di tutto un manufatto magico che ha una provenienza unica: è stata fabbricata dalla Morte in persona da un ramo di sambuco e un crine di Thestral.

Sebbene infatti la fiaba che ne parla è un racconto per bambini, abbiamo scoperto in Harry Potter e i Doni della Morte (appunto) che quella fiaba ha più di un fondo di verità. Prima di tutto la bacchetta è maledetta da una scia di morte visto che tutti hanno cercato nel tempo di impadronirsene con la forza, uccidendo e commettendo atti indicibili. Inoltre, la bacchetta non solo obbedisce a tutte le regole magiche a cui sono soggette le bacchette, ma ha poteri impressionanti, e può fare magie che nessun altro può compiere, come, ad esempio, riparare le altre bacchette rotte, come farà lo stesso Harry Potter.

Nella storia della Rowling, alla fine della battaglia di Hogwarts, Harry riporrà la Bacchetta di Sambuco nella tomba di Silente, dove non porterà più morte, ammesso che l’ultimo proprietario (Harry) muora di vecchiaia, imbattuto.

Film Marvel: gli SPOILER nascosti nei trailer dei film

Nonostante i film Marvel abbiano ormai raggiunto un livello altissimo di segretezza, non è affatto un segreto che spesso già i trailer forniscono indicazioni fondamentali sulla trama, spoiler nascosti che diventano estremamente ovvi dopo aver visto il film.

Ecco di seguito gli SPOILER nascosti nei trailer dei film Marvel:

Obadiah Stane è Iron Monger (Iron Man)

Non è stato difficile predire che l’Obadiah Stane di Jeff Bridges sarebbe stato il cattivo di Iron Man, ma mentre alcune delle sue sinistre attività erano visibili nei trailer (ne parleremo più avanti), era facile che questo aspetto sfuggisse.

Era chiaro che Tony Stark avrebbe combattuto una specie di versione più grande del suo esoscheletro tecnologicamente avanzato, e se avessimo guardato da vicino una specifica inquadratura nel trailer, potevamo effettivamente vedere che dentro l’armatura c’era Stane. Per fortuna, almeno questo spoiler era difficile da intercettare nel trailer del primo film Marvel.

M’Baku batte W’Kabi (Black Panther)

Quando è uscito questo trailer di Black Panther, gli spettatori non sapevano neanche chi fossero i personaggi di questa immagine. La scena era drammatica, certo, ma non c’era modo di sapere cosa stava succedendo. Persino i due attori al centro del fotogramma, Winston Duke e Daniel Kaluuya, non erano così famosi come lo sono ora.

Ma come sanno coloro che hanno visto il film, questa immagine rivela in realtà una storia abbastanza importante: M’Baku (Duke) sconfigge W’Kabi (Kaluuya) in una battaglia campale tra le loro tribù. Nel film, la scena si svolge dopo che la tribù Jabari di M’Baku si allea con l’attacco di T’Challa al nuovo re di Wakanda, Killmonger. Gli Jabari combattono la tribù del Confine di W’Kabi, e il risultato dello scontro si vedeva già nel trailer!

Professor X perde il controllo dei suoi poteri (Logan)

Ci sono molti momenti memorabili nell’addio di Wolverine diretto da James Mangold, Logan, ma alcuni dei momenti più sorprendenti hanno coinvolto Charles Xavier. Il Professor X di Patrick Stewart è sempre stato un tipo calmo e pacato, non ha mai perso il controllo dei suoi poteri; ma in Logan fa proprio questo, bloccando le menti di tutti coloro che sono vicino a lui nel raggio di un miglio, con immenso dolore.

Sorprendentemente, parte di questa sequenza sono state inserite nel trailer. È facile non vederlo, visto che è solo uno shot molto breve in un trailer pieno d’azione, ma se gli spettatori avessero spulciato il trailer fotogramma per fotogramma, probabilmente avrebbero potuto rendersi conto che la scena in questione riguardava proprio Xavier che perdeva il controllo dei suoi poteri.

T’Challa dà una conferenza alle Nazioni Unite (Black Panther)

Il trailer di Black Panther presentava in bella vista alcuni punti importanti della trama, come le immagini dalla scena in cui T’Challa è di fronte al congresso delle Nazioni Unite.

È una strana scelta mettere la scena post-credits o mid-credits nel trailer, ma Black Panther non è il solo film per cui è stata operata questa scelta. Diversi film Marvel hanno fatto lo stesso, ma per fortuna, la maggior parte degli spettatori probabilmente non ha capito in che contesto potesse essere inserita quella scena, perché nessuno si aspettava quel finale.

La scena post-credits (Ant-Man and the Wasp)

Il regista di Ant-Man and The Wasp non ha filmato alcuna scena appositamente per  il post-credits, ma la tradizione fa parte del Marvel Cinematic Universe, e quindi è richiesto qualcosa in più dopo i titoli di coda. E così, il regista ha utilizzato una scena di una formica gigante che suona il set di batteria di Scott Lang proprio alla fine. Tuttavia, quella scena non solo è apparsa già durante il film, ma anche nel trailer!

Questa scena è un po’ deludente, ma non c’era modo in cui gli spettatori, guardando il trailer, avrebbero potuto riconoscere il suo significato al momento; potevano pensare che fosse solo una scena qualsiasi, non la sorpresa alla fine.

Aldrich Killian è il villain (Iron Man 3)

Proprio come hanno fatto con Iron Monger nel primo film, il trailer di Iron Man 3 ha offerto un accenno alla vera natura cattiva di Aldrich Killian, proprio sotto al naso degli spettatori. Se si guarda bene il trailer, infatti si nota cosa dice la voce di Robert Downey Jr. su un’immagine del volto di Killian.

Coloro che hanno visto il film sanno che il leader tecnologico interpretato da Guy Pearce è il vero cattivo. Il Mandarino di Ben Kingsley viene messo di fronte a Tony Stark, mentre Aldrich Killian manipola le cose dall’ombra, è lui il principale antagonista. C’erano indizi di questa svolta nei trailer, se solo avessimo notato che il Mandarino non veniva mostrato con nessun superpotere e le apparenze di Pearce erano tutte minacciose.

Killmonger brucia il giardino dell’erba a forma di cuore (Black Panther)

Erik Killmonger è il miglior cattivo che il MCU abbia mai prodotto, in gran parte perché le sue motivazioni sono comprensibili. Ma la sua rovina deriva dalla sua natura violenta e dalla sua volontà di mettere fine e sacrificare tutto. Questa natura violenta delle sue intenzioni è esemplificata dall’incendio del giardino dell’erba a forma di cuore, che conferisce alla Pantera Nera il suo potere.

Questo momento è abbastanza importante per la trama di Black Panther, poiché l’erba a forma di cuore è centrale per il ruolo del supereroe nella società dei wakandiani. E quello che può sembrare solo un momento drammatico nel trailer, in realtà mostra Killmonger che brucia il giardino. Non potevamo sapere, quardando il trailer, che l’area che abbiamo visto bruciare tutto intorno al cattivo era così importante.

I giochi (Deadpool 2)

Il franchise di Deadpool ha conferito al marketing una grande importanza, inondando internet con pubblicità convenzionale e guerrilla. Non ci si aspetta un film su un mercenario violento quando si ha un trailer red band in cui il personaggio gioca con le bambole, ma a volte, anche questa cosa così assurda ha un grande significato.

Il Wade Wilson di Ryan Reynolds sembra stia perdendo tempo, quando prende due action figure e le fa combattere, ma dopo aver visto il film, si noteranno alcune somiglianze con delle scene. Per prima cosa, la bambola sullo sfondo è uguale a Julian Dennison, il ragazzo che Deadpool cerca di proteggere nel film. In secondo luogo, un attacco di Deadpool ai danni di Cable è uguale a quello visto nel film, quando il Mercenario finisce con il cavallo della tuta sulla faccia di Cable.

La fedina penale (Guardiani della Galassia)

Il trailer di Guardiani della Galassia è uno dei migliori pezzi di marketing dei film Marvel. Da subito coinvolgente e affascinante, riesce anche a far conoscere al pubblico un cast indisciplinato di disadattati spaziali che pochissimi fuori dal nucleo del fandom dei fumetti avevano sentito nominare. E se si guarda da vicino, c’è una piccola informazione in più da trovare nelle fedine penali dei condannati.

A parte le informazioni banali come il peso dei soggetti, impariamo un po’ sulla storia di ogni personaggio: vengono citati i miglioramenti corporei di Drax e Gamora, che suggeriscono la loro super forza, la storia di Rocket Raccoon di esperto evasore dalle carceri spaziali, prefigurando la grande fuga dalla prigione che vediamo nel film, inoltre, Yondu Udonta è elencato come il socio di Peter Quill, prima che la maggior parte delle persone sapesse chi fosse.

Tony combatte con Rhodey (Iron Man 2)

Iron Man 2 era un film disastroso, con un sacco di intrecci che non sono mai stati davvero un insieme coerente. Quindi, il trailer poteva offrire una manciata di indizi, diversi spoiler sparsi qui e là, dalla creazione di un nuovo elemento, alla lotta finale nel giardino. Ma pensiamo che il più grande spoiler visto nel trailer sia la scena di Tony e e Rhodes che combattono insieme alla fine.

Questi momenti sono facili da perdere in un lungo e rumoroso montaggio action, ma i fan con l’occhio di falco potrebbero aver notato che Tony stava combattendo contro il suo stesso costume, nel suo garage. Dato che il film precedente aveva già nominato Rhodey come titolare di War Machine, non era impossibile intuire cosa sarebbe successo al suo amico.

Thor distrugge il ponte arcobaleno (Thor)

La battaglia culminante del primo film di Thor si svolge sul Ponte arcobaleno, quello che colelga Asgard con il resto dei Nove Regni. Thor combatte lì contro il suo fratellastro Loki e utilizza il Mjölnir alla fine per eliminare il ponte e interrompere la connessione e impedire a Loki di portare a termine il suo piano sinistro.

Questo momento è in realtà nel secondo trailer di Thor, anche se gli spettatori non avevano modo di sapere in che punto del film si sarebbe svolta l’enorme esplosione magica.

Il Ritorno di Mary Poppins conquista il box office italiano

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Il nuovo film Disney Il Ritorno di Mary Poppins conquista il box office italiano e, con un incasso di 6 milioni di Euro, si conferma il film di Natale più atteso sul grande schermo.

“Siamo davvero felici di questo risultato”, ha commentato Daniel Frigo, amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia. Il Ritorno di Mary Poppins è un film ricco di magia e di emozioni: una storia completamente nuova e originale che riporta sul grande schermo l’iconica tata che tutti amiamo da sempre e che, ancora una volta, parla al fanciullo che è in noi per aiutarci a ritrovare il senso di meraviglia e di speranza. Vorrei ringraziare tutta la famiglia Disney Italia che durante questo 2018 ha lavorato con grandissimo impegno, e in sinergia con i nostri partner, per garantire il successo di un’offerta a 360 gradi che ha già messo le basi per un 2019 ricco di incredibili e già attesissime novità”.

Il ritorno di Mary Poppins, la recensione

In un’atmosfera ricca di magia, musica e colori, il 20 dicembre Milano ha ospitato l’esclusiva anteprima nazionale. Numerose celebrities hanno sfilato tra gli allestimenti ispirati ai momenti più iconici del film: dal leggendario Viale dei Ciliegi, all’arredamento sopra-sotto del negozio di Topsy, l’eccentrica cugina di Mary Poppins, fino alla vasca da bagno in cui i piccoli Banks si tuffano nella loro prima divertente avventura.

Serena Rossi, che ne Il Ritorno di Mary Poppins è la voce italiana nelle canzoni interpretate dalla tata praticamente perfetta, ha regalato agli ospiti presenti in sala un’emozionante interpretazione con un medley di brani tratti dalla colonna sonora del film.

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, tre clip dal film

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Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, tre clip dal film

Arriverà in sala il prossimo 3 gennaio Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel, distribuito da Lucky Red in associazione con 3 Marys Entertainment. Il flm vede protagonista Willem Dafoe, nei panni del pittore, e la sua interpretazione gli ha già fatto conquistare la Coppa Volpi a Venezia 75 e una nomination ai Golden Globes, mentre la sua strada verso gli Oscar è spianata.

Al centro della vicenda il genio “maledetto” di Vincent Van Gogh, raccontato attraverso gli occhi del cineasta e artista contemporaneo Julian Schnabel: 22 anni dopo “Basquiat”, il regista di “Prima che sia notte” e “Lo scafandro e la farfalla” torna a parlarci della grande arte e lo fa portando al cinema gli ultimi, tormentati anni del pittore olandese.

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, la recensione del film

Di seguito, ecco tre clip dal film:

“Questo è un film sulla pittura e un pittore e la loro relazione rispetto all’infinito” ha dichiarato Schnabel a Venezia. “Contiene quelli che sono i momenti che considero essenziali nella sua vita; non è una biografia, ma la mia versione della storia. Una versione che spero possa avvicinarvi maggiormente all’artista”. Un film sulla creatività e sui sacrifici del genio olandese, sull’intensità febbrile della sua arte, sulla sua visione del mondo e della realtà.

Paola Cortellesi: “La mia Befana è una grande donna, anzi due.”

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Paola Cortellesi: “La mia Befana è una grande donna, anzi due.”

La mia Befana è una grande donna, anzi due.” Esordisce così Paola Cortellesi, quando la incontriamo per farci raccontare qualche segreto in più del suo ultimo film, La Befana vien di Notte, diretto da Michele Soavi e con Stefano Fresi (qui la nostra intervista) nel ruolo del cattivo.

Luminosa e sorridente, disponibile e professionale, la Cortellesi ha raccontato dell’originale italianità del film, il suo personaggio, il lavoro con gli stunt, lo ore di trucco e la collaborazione alla sceneggiatura.

Cosa ti ha spinto a dire sì a questo ruolo?

Innanzitutto, questo è un film di genere. In Italia ne facciamo pochi, ne importiamo tanto dagli Stati Uniti. Io sono cresciuta con i film di genere, per bambini, i film d’avventura. Questo aveva in sé tantissimi significati; in più era un film di genere ma non prendeva a esempio nessuno, dal momento che la protagonista è tutta italiana, è nostra. Abbiamo fatto un nostro prodotto con un genere che è già negli occhi degli spettatori, ripensato per il nostro Paese.

Mi piaceva che ci fosse un target di bambini ma che fosse anche interessante per gli adulti, perché è ironico, perché la Befana non è un abuona vecchina ma borbotta e dice le parolacce, è un poì verace, e poi perché i bambini hanno un film dedicato a loro, ma che piace anche alle persone che li accmpagnano, perché questo è un film che è fatto per alimentare i sogni e la fantasia. Anche per gli adulti, che si ricordano com’era quando credevi a tutto.

Il film ha richiesto un certo sforzo fisico, immagino.

Certo, le abbiamo fatte benissimo! Certo, siamo stati aiutati dalla EA Stunt di Emiliano Novelli, che è uno stunt coordinator che conosciamo da tanti anni, molto preparato. In alcuni casi ci hanno sostituiti e in altri casi ci hanno insegnato a fare delle cose che fossero credibili. Io, per esempio, sono andata a mimare il volo della scopa sul macomoco, una specie di braccio che ti sbatacchia in giro e tu fingi di volare. Io ero tutta imbracata con intorno il green, dove poi hanno aggiunto la foresta, il vento, gli inseguimenti. Ci hanno imbracati con le corde per le scene in cui “cadevamo”. Per questo ruolo erano cose fondamentali, ma è stato anche molto divertente.

Come è stato avere a che fare con un trucco così importante?

Io l’ho fatto per tanto tempo con le parodie. Ero abituata. Certo è che il lavoro che si fa per la televisione è un lavoro che dura sempre diverse ore, ma dura meno di quello che serve per fare un film per il grande schermo. Lorenzo Tamburini è il truccatore eccezionale del mio make up speciale, mentre Ermanno Spera è il truccatore del film che ha curato anche il look di Stefano (Fresi, ndr). Ci volevano cinque ore di applicazione, prima delle dieci ore di riprese. Dopo le cinque ore si iniziava il lavoro. Era abbastanza impegnativo come lavoro però per una cosa bellissima. È stancante, ma quando vedi il risultato pazzesco, è una grande soddisfazione.

Leggi la recensione de La Befana vien di Notte

Secondo alcuni, sei la moderna Monica Vitti.

No. Monica è un’icona, una grande attrice, un riferimento. Non cerco di imitarla, ma è uno dei riferimenti culturali della nostra storia, anche televisiva e cinematografica. È una donna che ha in sè tutti i registri possibili e che ha avuto modo e coraggio di sperimentarli tutti, non è mai rimasta prigioniera di una etichetta e di un genere. Lei ha in sé tutte le qualità che ammiro in una grande attrice, io non mi paragonerei mai a lei, ma naturalmente mi fa piacere che lo dicano.

Da qualche tempo, tu firmi anche le sceneggiature.

Da vent’anni facevo l’autrice tv, è tutto un altro tipo di scrittura, ma già facevo una cosa del genere. Scrivere una sceneggiatura è più complicato e negli anni ho seguito e imparato, a volte mi è stato anche chiesto di mettere la mia mano, come in questo film, nella sceneggiatura. Mi ha fatto piacere farlo, e così ho cominciato a scriverle io. Per me è una bella soddisfazione, intanto perché mi piace creare storie, quando mi danno fiducia. Poi posso parlare dell’argomento femminile, che mi sta più a cuore.

La Befana vien di Notte, intervista a Stefano Fresi

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La Befana vien di Notte, intervista a Stefano Fresi

Attore, musicista, trai caratteristi più amati del cinema italiano, Stefano Fresi è Mr. Johnny, il cattivo de La Befana vien di Notte, il nuovo film di Michele Soavi, con Paola Cortellesi, al cinema dal 27 dicembre.

Il suo personaggio è un cattivo un po’ particolare, uno squilibrato con la mania dei giocattoli e con il cuore spezzato di bambino. Sarà lui a ostacolare il lavoro della Befana (Cotellesi) e a tentare di eliminarla per prendere il suo posto. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare qualche dettaglio in più sul suo strampalato personaggio.

Leggi la recensione de La Befana vien di Notte

Nel film è l’eroe stesso, la Befana, che in qualche modo crea la sua nemesi, che tipo di riferimenti hai utilizzato per il tuo personaggio?

Molteplici, uno che mi piace moltissimo è lo Stregatto. Il mio personaggio è un po’ felino e suadente, fa quel balletto a quattro zampe, all’inizio. Ma anche tutti i cattivi in generale, e proprio come tutti questi personaggi, presenta una fragilità di fondo, è un grande deluso, ha ancora una parte infantile bella viva, gioca con i giocattoli, spara ai suoi scagnozzi con la vernice. È proprio un cattivo mal riuscito, un bambino mai cresciuto e rimasto capriccioso.

I bambini sono i veri protagonisti di quest’avventura, come accadeva nei film per ragazzi degli anni ’80. È una scelta volutamente citazionista?

Dovremmo chiederlo a Guaglianone (autore di soggetto e sceneggiatura, ndr). Non so per certo se sia citazionista oppure se tutte le necessità espressive di un’artista sono le necessità interiori condite con i tuoi ascolti, le tue letture, le tue visioni. Se decidi di fare il pittore nella vita, non puoi prescindere da ciò che ti ha fatto innamorare dell’arte. Quindi probabilmente questo c’è, perché Guaglianone si è formato anche guardando quei film, non so se abbia voluto citare proprio quelli però: i bambini hanno le biciclette, le biciclette le trovi su E.T. Lo stesso Stranger Things strizza l’occhio agli anni ’80.

Quindi sicuramente c’è un riferimento, ma quello che mi piace molto è che i protagonisti sono proprio i bambini. Il messaggio più bello del film è che l’unione fa la forza e l’arco di trasformazione più ampio ce l’hanno proprio loro. Il bulletto diventa migliore amico del bullizzato, ci sono i due che si innamorano, e vedere questo discorso secondo cui l’unione per uno scopo comune porti a crescere penso sia il messaggio più bello del film.

Com’è lavorare con Paola Cortellesi?

A Roma si dice “ti piace vincere facile”. Lavorare con Paola è molto facile, perché è una persona stracolma di talento, durante il ciak. Al di fuori del ciak è una persona adorabile, quindi ci si fa amicizia in due minuti. È una professionista incredibile, di una serietà impressionante, ma poi è anche divertente quando c’è da divertirsi. Tra l’altro il film è la nostra terza collaborazione, ma siamo già al lavoro sulla quarta e quindi ormai c’è anche un rapporto di amicizia consolidato.

E per quanto riguarda il divertente numero musicale che esegui nel film?

Il numero è stato possibile grazie al maestro Andrea Farri che ha scritto un pezzo molto divertente. Io nasco musicista, sono un compositore, suono pianoforte e si sta spargendo la voce, così tutti pensano di farmi suonare o cantare. Così è uscito fuori questo numero strampalato, perché io cerco di essere suadente e di convincerla della mia grandiosità, ma in realtà interpreto un imbecille che si matte da solo dei gradi sulla giacca, perché nessuno lo premia.

Spider-Man: Far From Home, Jake Gyllenhaal svela nuovi dettagli su Mysterio

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Intervistato da Collider, Jake Gyllenhaal ha avuto modo di parlare più approfonditamente della trama di Spider-Man: Far From Home rivelando qualche dettaglio su Mysterio, il personaggio di cui vestirà i panni nell’atteso sequel di Homecoming:

Fondamentalmente vedremo i ragazzi andare in vacanza in Europa, tra Londra, Praga, insomma un po’ ovunque. E oltre ad essere divertente ci saranno molte dinamiche interessanti e nn sacco di nuove relazioni […] L’obiettivo principale, per Peter, e non rivelarsi come Spider-Man ma gli eventi lo trascineranno ancora in battaglia, e ad aiutarlo con riluttanza sarà Mysterio. Un bravo ragazzo, in fondo, ed entrambi collaboreranno per sconfiggere gli Elementali.

Sulle creature che vedremo presto nel MCU, l’attore ha inoltre spiegato che “si tratta di nuove minacce per il mondo, e Misterio sa come batterle. È per questo che Nick Fury gli chiederà di aiutare Peter, perché è l’unico che le capisce davvero“.

Spider-Man: Far From Home, ecco la prima sinossi ufficiale

Spider-Man: Far From Home è stato diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson Cobie Smulders.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, conferme e teorie sul nuovo film del MCU

Fonte: Collider

Saoirse Ronan si unisce al cast del nuovo film di Wes Anderson

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Saoirse Ronan si unisce al cast del nuovo film di Wes Anderson

Il già nutrito e illustre cast di The French Dispatchnuovo film firmato da Wes Anderson, si arricchisce della presenza di Saoirse Ronan, che aveva già preso parte ad un altro titolo del regista americano, ovvero The Grand Budapest Hotel.

L’attrice si unirà dunque a Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton, Benicio Del Toro, Jeffrey Wright e Timotheé Chalamet (con cui ha già lavorato in Lady Bird). A smentire i primi report sul film, il decimo lungometraggio di Anderson non è un musical, stando a quello che riporta Indiewire, che conferma che il film sarà “una lettera d’amore al giornalismo, ambientata nella sede parigina di un quotidiano americano, e che ruoterà intorno a tre diverse linee narrative”.

Rivedremo presto la Ronan in Maria Regina di Scozia, dramma in costume dove la candidata all’Oscar veste i panni di Maria Stuarda al fianco di Margot Robbie, e nel nuovo adattamento di Piccole Donne scritto e diretto da Greta Gerwig. La Winslet tornerà in sala con Avatar 2 di James Cameron e in Blackbird.

Il prossimo anno invece l’attrice sarà impegnata con Kate Winslet sul set di Ammonite, dramma storico scritto da Francis Lee (God’s Own Country) e prodotto da Iain Canning e Emile Sherman (LionWidows) e Fodhla Cronin O’Reilly (Lady Macbeth). Per le due attrici si tratta della prima collaborazione sul grande schermo. Ambientato nel 1840, il film racconterà dell’improbabile storia d’amore tra la paleontologa Mary Anning e una giovane donna londinese. Le riprese partiranno a Marzo 2019 e si attendono conferme ufficiali per quanto riguarda il regista.

Saoirse Ronan nel trailer di Maria Regina di Scozia

Maria Regina di Scozia arriverà in sala il 17 Gennaio 2018.

La sinossi: Maria, Regina di Scozia esplora la turbolenta vita della carismatica Mary Stuart. Regina di Francia a 16 anni e vedova a 18, Mary sfida le pressioni politiche che vorrebbero si risposasse. Fa ritorno invece nella sua natia Scozia per reclamare il suo trono legittimo. Ma la Scozia e l’Inghilterra finiscono per essere governate da Elisabetta I. Ciascuna delle due giovani regine percepisce la “sorella” come una minaccia ma, allo stesso tempo, ne subisce il fascino. Rivali per il potere e in amore, e reggenti in un mondo maschile, le due dovranno decidere tra il matrimonio e l’indipendenza. Determinata a regnare non solo in senso figurato, Mary reclama il trono inglese, minacciando la sovranità di Elisabetta. Tradimento, ribellione e cospirazioni all’interno di ogni corte metteranno in pericolo entrambi i troni e cambieranno il corso della storia.

Fonte: GoldDerby

Avengers: Endgame, la tragica morte di Captain America in una fanart

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BossLogic è tornato con una delle sue fanart più belle e tragiche dedicate agli eroi del Marvel Cinematic Universe, e stavolta il protagonista assoluto è Captain America nella scena della sua eventuale morte alla fine di Avengers: Endgame (per alcuni certa, per altri soltanto un rumor da scacciare via come i cattivi presagi).

Nell’immagine che potete vedere qui sotto, il cadavere di Steve Rogers viene letteralmente calpestato da Thanos (le impronte sono quelle del Titano Pazzo) e lasciato sul ghiaccio insieme ad una scia di sangue.

Che ne pensate? Sarà questo il destino dell’eroe?

Avengers: Endgame, e se ci fosse un lieto fine per Captain America?

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

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Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Fonte: BossLogic

Shazam!: una nuova immagine e il trailer internazionale

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Shazam!: una nuova immagine e il trailer internazionale

È online il nuovo trailer internazionale di Shazam! (destinato al pubblico giapponese), l’atteso cinecomic che vedrà protagonista Zachary Levi nei panni del supereroe DC. Al suo fianco anche Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy, che vediamo qui sotto in un’immagine inedita del film.

https://youtu.be/OGPx7G0gX3g

Shazam!: il trailer italiano con Zachary Levi

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La sinossi ufficiale:

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Vi ricordiamo che il film farà parte dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due attesi titoli di casa DC.

Shazam! è atteso per il 2019 e vede nel cast Zachary LeviAsher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana)Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans (genitori adorrivi di BillyVictor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).

Shazam!: Zachary Levi “accende” il costume nella nuova foto ufficiale

Fonte: Cinemablend

The Mandalorian: Jon Favreau condivide una foto di IG-88

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The Mandalorian: Jon Favreau condivide una foto di IG-88

Il regalo di Natale di Jon Favreau ai fan di Star Wars è un’immagine inedita di The Mandalorian, la serie spin-off disponibile il prossimo anno sulla piattaforma streaming Disney +, che vedrà tra i protagonisti anche un droide apparso nel corso della saga originale di George Lucas. Ma di chi si tratta?

Stando alla foto che vedete qui sotto, il droide e cacciatore di taglie IG-88 farà il suo ritorno in scena dopo essere apparso in L’impero colpisce ancora al fianco di Boba Fett, Dengar, Bossk, Zuckuss e 4-LOM.

Sarà davvero così? Favreau ha anticipato un altro membro del cast ufficiale, o solo stuzzicato l’attesa degli appassionati?

the mandalorian

Vi ricordiamo che The Mandalorian sarà scritta e prodotta dal produttore e attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre stellari: Guerre dei cloni , Star Wars Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi saranno Deborah Chow ( Jessica Jones), Rick Famuyiwa ( Dope ), Bryce Dallas Howard ( Solemates ) e Taika WaititiThor: Ragnarok ). Mandalorian – Star Wars Series prodotto da Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà il co-produttore esecutivo.

The Mandalorian: Giancarlo Esposito e Werner Herzog entrano nel cast

Riguardo a The Mandalorian: I Mandaloriani erano un gruppo di persone che si basava su una società formata da clan, composti da membri di diverse specie. La loro cultura si era evoluta sui concetti di battaglia e guerra visti come sorgente di onore e orgoglio nella comunità. Il capo dei Mandaloriani prendeva il titolo di Mandalore. I Mandaloriani erano spesso alleati con i Sith e con l’Impero Galattico. Durante gli ultimi anni della vecchia Repubblica Galattica diventarono un prototipo per i Clone Trooper sotto Palpatine.

Originalmente, la razza Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.

The Mandalorian – prima foto, tra i registi Taika Waititi e Bryce Dallas Howard

Fonte: Jon Favreau

Aquaman: c’è davvero un easter egg di Man of Steel?

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Attenzione: l’articolo contiene spoiler su Aquaman

L’approccio della Warner Bros. sugli standalone dedicati a supereroi del mondo DC sembra aver evitato espliciti riferimenti all’universo condiviso, tuttavia sappiamo che ogni film è legato ad un altro grazie a piccoli dettagli, come nel caso di Aquaman dove sentiamo Mera ricordare ad Arthur Curry la battaglia finale di Justice League contro Steppenwolf.

Tuttavia nel film di James Wan potrebbe nascondersi un interessante easter egg individuato da Cinemablend, ghiotto materiale per i fan del DCEU e in particolare del cinecomic che l’ha avviato: Man of Steel.

Se ricordate bene, nel primo atto del film con Henry Cavill vedevamo il protagonista salvare l’equipaggio di una nave da carico che trasportava petrolio in balia delle onde; in Aquaman invece, è Orm (interpretato da Patrick Wilson) a spiegare al fratellastro Arthur che vuole attaccare il mondo in superficie perché l’umanità ha inquinato gli oceani per secoli, mostrandogli in seguito alcuni ologrammi di tutti i modi in cui gli uomini hanno contaminato le acque della Terra.

E tra le riprese viene inclusa anche quella di una piattaforma petrolifera in fiamme, molto simile a quella che Clark Kent mette in salvo in Man on Steel. Se questa teoria fosse vera, allora avremmo un’ulteriore conferma sul passato di Aquaman: è stato davvero lui a recuperare Clark dall’oceano? Il personaggio era quindi presente nel DCEU fin dall’inizio?

Aquaman: il trailer italiano con Jason Momoa

L’inizio della corsa di Aquaman non poteva essere  più positiva: grazie ai 93.6 milioni di dollari incassati nel weekend d’apertura al box office cinese, il film di James Wan diventa il miglior debutto della storia per quanto riguarda il mercato asiatico e il migliore di sempre per quanto riguarda i cinecomic DC.

Superato di gran lunga Ready Player One (che lo scorso anno ne aveva registrati 61.6), Aquaman è anche il quinto miglior opening per un film di supereroi e il quarto per un titolo americano quest’anno.

Per intenderci, Wonder Woman aveva toccato quota 90.4, Man of Steel 63.4, Batman v Superman: Dawn of Justice 95.7 e Justice League 106 nella prima settimana di programmazione.

Aquaman, recensione del film con Jason Momoa

Aquaman  è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic è arrivato al cinema il 1 Gennaio 2019.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Aquaman: ecco perché James Wan ha scelto di non dirigere il film su Flash

Fonte: Cinemablend

Avengers: Endgame, tornerà anche Wong

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Avengers: Endgame, tornerà anche Wong

Intervistato durante la promozione della serie Deadly Class che lo vede protagonista (e che è stata prodotta, tra gli altri, dai fratelli Russo), Benedict Wong ha rivelato a Collider di essere nel cast di Avengers: Endgame, il quarto capitolo sui Vendicatori che arriverà nelle sale il prossimo aprile.

L’attore era stato avvistato sul set del film, e le recenti dichiarazioni sembrano confermarne la presenza:

“Sì, durante le riprese di Deadly Class stavo girando anche Avengers 4. Normalmente sarebbe stato un incubo logistico a causa del mio look, i capelli e il resto, ma abbiamo trovato una soluzione ed è stato grandioso. Sono grato di poter lavorare in due produzioni dei fratelli Russo, perché tutti i problemi sono stati semplificati“.

L’ultima apparizione del personaggio risale al primo atto di Avengers: Infinity War, dove l’avevamo visto al fianco di Doctor Strange, Bruce Banner e Tony Stark per cercare di proteggere la gemma del tempo custodita a New York. Ovviamente il fatto che Wong torni in scena non significa che sia sopravvissuto allo schiocco, ma che potrebbe ripresentarsi in uno dei probabili viaggi nel tempo.

Avengers: Endgame, 10 buchi di trama che il film dovrebbe sistemare

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

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Fonte: Collider

Spider-Man: Far From Home, altra immagine rivela il costume di Mysterio?

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Arriva da Twitter la prima immagine, forse ufficiale, del costume che Jake Gyllenhaal indosserà in Spider-Man: Far From Home interpretando uno dei villain annunciati del film, Mysterio.

La partecipazione dell’attore al sequel di Homecoming era stata tenuta nascosta fino all’ultimo momento, salvo poi rivelarsi al pubblico durante il panel dei Marvel Studios al recente Comic-Con di San Paolo, Brasile.

Non abbiamo ulteriori dettagli sul personaggio, tuttavia era stato lo stesso Gyllenhaal ad anticipare che “Indossare quel costume è stato incredibile, perché è straordinario, dotato di tantissimi segreti che non posso svelare. Per ora vi dico che si illumina con vari colori…

spider-man far from home

Spider-Man: Far From Home, ecco la prima sinossi ufficiale

Spider-Man: Far From Home è stato diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson Cobie Smulders.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, conferme e teorie sul nuovo film del MCU

Fonte: Twitter

Miley Cyrus e Liam Hemsworth: confermate le nozze segrete!

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Miley Cyrus e Liam Hemsworth hanno confermato le loro nozze segrete, celebrate durante i giorni precedenti a Natale, sembra il 23 dicembre. I due hanno pubblicato sui rispettivi account social le immagini dal matrimonio, lei in abito bianco e lui in completo scuso, mentre si abbracciano e si baciano.

Il coronamente di questo amore sembra il lieto fine (o lieti inizio, a seconda dei punti di vista) di una fiaba cominciata quando i due erano ancora molto giovani. Dopo anni di fidanzamento, Miley sembrava aver lasciato Liam per dare sfogo alla sua vena creativa. Sono stati anni in cui la cantante e attrice si è scrollata di dosso con decisione l’immagine di icona Disney, votandosi a un look e a comportamenti apparentemente trasgressivi che hanno fatto storpiare più di un naso.

Miley Cyrus e Liam Hemsworth si sono sposati

Dopo questa fase, però, l’amore è esploso di nuovo tra Miley e Liam e sono in molti a sospettare che la separazione sia stata soltanto di facciata, per permettere alla Cyrus di compiere un percorso di immagine che poi le è servito da un punto di vista della carriera. Ma c’è chi sospetta che Liam sia sempre stato lì per lei, e viceversa, e che queste nozze siano il naturale completamento di un amore che dura ormai già da dieci anni.

Sugli account Instagram di Miley Cyrus e Liam Hemsworth trovate le foto della coppia felice.

Secondo il sito Just Jared, i due avevano pianificato di sposarsi nella loro villa a Malibu, sul mare, tuttavia dopo che gli incendi che hanno funestato quella zona hanno distrutto la loro casa (e quelle di molte altre star), i due hanno optato per la loro casa a Franklin, nel Tennessee.

“Avevano pianificato di sposarsi a Malibu durante le vacanze, quando le loro famiglie erano tutte insieme. Dopo che la loro casa è stata distrutta dal fuoco, si sono trasferiti nella casa di Miley, nel Tennessee”, ha riferito una fonte.

Tutto è bene quel che finisce bene!

Captain Marvel: la forma Binary nel nuovo spot tv

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Captain Marvel: la forma Binary nel nuovo spot tv

Marvel Entertainment ha pubblicato un nuovo spot tv di Captain Marvel in cui rivediamo le principali immagini viste nei trailer precedenti e abbiamo anche la possibilità di dare uno sguardo prolungato all’eroina protagonista nella forma di Binary, o almeno quella che sembra tale.

Di seguito lo spot con Brie Larson e Samuel L. Jackson che, a quanto visto finora, avrà un ruolo molto importante nella storia.

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

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Moschettieri del Re: recensione del film di Giovanni Veronesi

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Moschettieri del Re: recensione del film di Giovanni Veronesi

Le storie di Alexandre Dumas sono parte integrante dell’adolescenza o addirittura dell’infanzia di molti adulti che oggi, alla notizia dell’arrivo al cinema dei Moschettieri del Re di Giovanni Veronesi, avranno un sussulto e saranno spinti da un moto nostalgico a pagare il biglietto per vedere su grande schermo la “penultima avventura” di Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan.

A metà strata tra 20 anni dopo e Il visconte di Gragelonne, Veronesi racconta dei quattro moschettieri che, dopo tanti anni di abbandono, vengono richiamati alle armi dalla Regina Anna, per compiere un’ultima missione: ostacolare i piani di Mazarino che perseguita gli Ugonotti, in fuga verso le coste inglesi. Prestissimo però ci accorgiamo che il pretesto letterario diventa solo un’abito che nasconde l’omaggio al cinema italiano, e in particolare al Brancaleone di Monicelli.

Intervista a Giovanni Veronesi e Matilde Gioli

I quattro spassosissimi protagonisti, Pierfrancesco Favino, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Valerio Mastandrea, non fanno nulla per mascherare la loro inflessione dialettale, tranne il finto accento francese di Favino, che diventa un potente mezzo comico per tutto il film. Nonostante la caratterizzazione regionale, la geografia del posto è completamente assente, e nonostante la missione ben precisa affidata ai moschettieri, questi si aggirano quasi distrattamente per campagne e paesi, apparentemente senza uno scopo.

Nonostante la dichiarata natura fiabesca del film, con buona pace del pretesto storico,  Moschettieri del Re è completamente privo di riferimenti, di coordinate. I protagonisti sono vecchi e acciaccati, caratteristica che diventa portante nella narrazione di ognuna delle gag comiche trai quattro: D’Artagnan è diventato allevatore di maiali e porta con sé l’olezzo del mestiere; Athos è completamente abbandonato ai suoi vizi, roso dalla sifilide e completamente smemorato; Porthos è un alcolizzato stanco, disilluso e arrugginito; Aramis, il guardiano dell’etica del gruppo, è diventato frate per fuggire ai debiti di gioco ma non riesce a tenersi fuori dalla battaglia.

Moschettieri del Re: intervista a Rubini, Mastrandrea e Papaleo

Nonostante la natura poco coesa della storia e un finale così pretestuoso da lasciare increduli, quello che davvero manca nel film è una visione registica d’insieme. Veronesi non si dimostra all’altezza, delle scene d’azione soprattutto, e non riesce a dare coesione a quelle di gruppo, affidandosi troppo spesso a riprese dall’alto che tentano addirittura di dare una dimensione epica all’avanzata a cavallo dei protagonisti.

I Moschettieri del Re non manca di alcune trovate divertenti, come l’utilizzo di Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano, e i siparietti comici, spesso improvvisati, trai quattro istrioni, ma rimane un film confuso, senza struttura e, soprattutto nel finale, immotivatamente ambizioso nel suo accennare una riflessione sul fenomeno dell’immigrazione, in maniera abbozzata e semplicistica.

Guarda il trailer di Moschettieri del Re

La Befana vien di Notte: recensione del film con Paola Cortellesi

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Dopo tante commedie italiane, più o meno tutte simili, con ben poco di natalizio se non la data di uscita in sala, Lucky Red, Rai Cinema e 3 Marys Entertainment offrono al pubblico italiano il frutto della loro nuova collaborazione, La Befana vien di Notte, diretto da Michele Soavi, che torna al cinema dopo dieci anni, e interpretato da Paola Cortellesi e Stefano Fresi, un film che ha invece molto a che fare con la tradizione festiva, quella italiana, in particolare.

La storia di La Befana vien di Notte, ideata e scritta da Nicola Guaglianone, sfrutta infatti la tradizione della Befana, una figura tutta italiana che allunga di qualche giorno il periodo festivo, che comincia con le celebrazioni natalizie. Lo sceneggiatore punta sulla fiaba, la contamina con atmosfere cupe e aggiunge le suggestioni del cinema per ragazzi degli anni ’80. I protagonisti sono infatti dei ragazzini che si sentono chiamati a una missione di salvataggio, quando scoprono che la loro maestra, che di notte si trasforma nella vecchina “con le scarpe tutte rotte”, è stata rapita.

La Befana vien di Notte, il film

Purtroppo però Guaglianone scrive una fiaba senza pathos, senza un antagonista che faccia paura, senza la cattiveria che rende il trionfo dei buoni più gustoso (trionfo inevitabile, a quanto pare), non abbraccia in pieno il fantasy, punto di partenza di questa storia, e il risultato è un appiattimento degli spunti che poteva offrire un film di genere nel panorama cinematografico italiano.

A poco serve la perizia del regista Soavi, che torna in sala dopo Il sangue dei vinti (2008). La regia non basta a salvare una scrittura “di sicurezza” che evita ogni complicazione e si tuffa nel citazionismo, passando dagli ormai immancabili Goonies, fino a E.T., senza però possedere il coraggio di abbandonarsi al genere e sfruttarne le potenzialità, raccontando cioè una fiaba edulcorata che esula dalla gloriosa tradizione del genere narrativo, che invece gode di complessità, stratificazione e gradi di lettura di diversa profondità.

Nemmeno per un istante siamo in pena per i giovani protagonisti o per la Befana/maestra rapita; le scenografie curate non bastano a mantenere credibile l’atmosfera; l’incoerenza di molti passaggi di trama rende ancora più manifesta la fretta con cui il progetto sembra confezionato. A nulla serve che la Cortellesi e Fresi siano due volti noti, amati e capaci, La Befana vien di Notte non riesce a scrollarsi di dosso la mediocrità del cinema italiano fatto senza ispirazione e senza il coraggio di abbracciare davvero il genere e rispettarne i canoni.

L’intenzione di realizzare un fantasy che comprende, per sua stessa natura, dei momenti cupi, si infrange contro la necessità, forse produttiva, di rendere il film più accessibile possibile a larghissime fette di pubblico. Il risultato è però approssimativo e non sfrutta certo le intuizioni di partenza che potevano essere abbracciate con più convinzione, a partire dalla fase di sceneggiatura.

Il trailer de La Befana vien di Notte

Avengers: Endgame, i 10 costumi che vorremmo rivedere nel film

Avengers: Endgame, i 10 costumi che vorremmo rivedere nel film

Il costume, per un supereroe, è importantissimo e, nel corso di dieci anni di Marvel Cinematic Universe, i protagonisti hanno indossato diverse uniformi, alcune più belle di altre. Ecco di seguito quelle che vorremmo rivedere in Avengers: Endgame.

Vedova Nera (Captain America: The Winter Soldier)

Il costume del fumetto di Vedova Nera sembra abbastanza semplice, tuttavia, la creazione di un vero costume funzionale è una questione completamente diversa. A volte i progetti semplici non si traducono in costumi semplici. Fortunatamente, questo non è stato il caso di Vedova Nera.

Mentre la maggior parte dei suoi costumi sono abbastanza riusciti, quello che indossava in Captain America: The Winter Soldier vince tutto. È elegante, ricorda il costume del personaggio dei fumetti ed è magnifico sullo schermo. Si tratta di una tuta molto semplice nel design, i guanti di Natasha e la fibbia della cintura spiccano. Qui speriamo di vedere di nuovo questo costume.

Captain America (Captain America: Il Primo Vendicatore)

Capitan America ha avuto alcuni costumi interessanti nella sua lunga storia nel MCU. Il suo ultimo costume in Avengers: Infinity War sembrava trarre ispirazione dal suo altro alter-ego dei fumetti, Nomad. Il costume blu scuro senza il motivo a stelle e strisce è molto diverso dal costume di Cap che abbiamo visto in Captain America: Il Primo Vendicatore.

Sì, c’è anche il costume USO, ma stiamo parlando di quello che Howard Stark ha progettato per Steve. È un costume iconico, tra i migliori del MCU, e ci piacerebbe vederlo in Avengers: Endgame.

Captain America (Avengers: Age of Ultron)

D’altra parte, il costume di Captain America di Avengers: Age of Ultron è uno dei migliori look di Steve. In Age of Ultron, Steve sfoggia un completo nuovo di zecca, per gentile concessione di Tony Stark. Naturalmente, la tuta presenta alcuni aggiornamenti tecnologici, come lo scudo elettromagnetico che consente a Steve di richiamarlo.

Per quanto riguarda l’aspetto, è una combinazione della Stealth Uniform con una tuta moderna più pratica. I colori sono della giusta tonalità, l’iconografia della bandiera è facilmente riconoscibile e tutto si integra bene. È uno dei migliori look di Steve Rogers nel MCU e sarebbe sicuramente fantastico vederlo di nuovo.

Vedova Nera (Iron Man 2)

Iron Man 2 ci ha presentato uno dei membri principali dei Vendicatori, Vedova Nera. Fury manda Natasha ad infiltrarsi nelle industrie Stark per tenere d’occhio Tony Stark e valutare il suo essere adatto o meno al progetto Vendicatori. Quando finalmente si rivale a Tony Stark, Natasha indossa la sua uniforme dello S.H.I.E.L.D.

Questo è stato il primo costume di Vedova Nera nel MCU ed è uno dei suoi migliori look. È un completo semplice, aderente e completamente nero con due linee grigie che corrono lungo la sua parte anteriore. Il costume è inoltre dotato di una cintura e di guanti. È accurato secondo i rferimenti dei fumetti e ha un bell’aspetto sullo schermo.

Star-Lord (Guardiani della Galassia)

Il costume di Star-Lord non assomiglia a quello che i fan si aspettavano se lo confrontiamo con i fumetti originali. Ma, nel caso del leggendario fuorilegge Peter Quill, questa non è una brutta cosa. Al contrario, l’interpretazione Marvel Cinematic Universe del personaggio è di gran lunga superiore alla sua controparte a fumetti per molti aspetti, incluso il costume.

I due costumi che abbiamo visto indossare a Star-Lord nel MCU sono abbastanza simili. La giacca è un po’ diversa nel Vol. 2 e Avengers: Infinity War e preferiamo semplicemente quello del primo film dei Guardiani. Ha un’aura da rockstar più sicura di sé, a differenza di quella nuova che assomiglia di più ad una divisa.

Scarlet Witch (Avengers: Age of Ultron)

Alla fine di Avengers: Age of Ultron abbiamo colto un breve sguardo sul nuovo costume di Wanda Maximoff. Dopo aver passato l’intero film in abiti civili, Wanda indossa un abito da super eroe nel momento in cui scopriamo che è stata reclutata come membro permanente dei Vendicatori. Tuttavia, la volta successiva che abbiamo visto Scarlet Witch in Captain America: Civil War, indossava ancora una volta vestiti che sembravano normali.

La ragione di questa scelta è che i fratelli Russo pensavano che fosse troppo presto per Wanda per scendere in campo ufficialmente, visto che si stava ancora adattando alla sua nuova situazione. Bene, a questo punto, dopo tutto quello che ha passato Wanda, adesso può essere pronta a indossare il suo costume da Scarlet Witch. Quindi, se Wanda tornerà in Endgame, speriamo di vederla ancora una volta in un vero costume da supereroe.

Thor (Thor: Ragnarok)

Tutti inneggiano a Taika Waititi, salvatore di Thor. Il regista non solo ha realizzato il miglior film di Thor nel franchise, ma ha anche trasformato Thor in un personaggio molto più interessante, e ha dato al Dio del Tuono il suo costume più bello, fino ad oggi. Partendo dai “rimasugli” del costume regale che Thor ha indossato fino a Ragnarok, il personaggio di Waititi indossa un’armatura da gladiatore.

Il costume che Thor indossava in Ragnarok aveva un design abbastanza semplice, con il marrone come colore principale. L’enorme mantella dei costumi precedenti è stata sostituita da una mezza cappa. Il risultato è uno dei costumi più belli della MCU.

Iron Man (Iron Man 2)

La prima armatura Iron Man progettata pensando alla portabilità e alla facilità di accesso, l’Iron Man MK V, potrebbe essere la più bella armatura del Vendicatore mai vista nel MCU. Il cosiddetto “Football” assomiglia a una normale valigetta, ma questa si trasforma in un’armatura. L’abbiamo vista in Iron Man 2 quando Whiplash attacca Tony durante il Circuit de Monaco.

Al di là della confezione e del concetto di portabilità, l’armatura in sé sembra molto bella, con argento e rosso bilanciati e con un aspetto per niente ingombrante. Non siamo alla eprfezione della tecnologia vista in Infinity War, ma sicuramente è un bel momento per l’evoluzione dell’armatura di Tony Stark.

Iron Man (Captain America: Civil War)

In oltre un decennio di film Marvel Studios, abbiamo visto innumerevoli armature di Iron Man. Con ogni nuovo modello, abbiamo avuto un nuovo look e alcuni aggiornamenti interessanti. In Captain America: Civil War, abbiamo visto la prima armatura Iron Man con un casco pieghevole. L’armatura sembrava elegante ma conservava ancora l’aspetto tradizionale, a differenza di quella vista in Infinity War.

Iron Man MK XLVI è per lo più rosso con le placche dorate complementari e sembra incredibile. A parte l’elmetto pieghevole, questa armatura ha introdotto più reattori Arc in miniatura, oltre a una costruzione più snella e aderente. Questa armatura è un esempio dell’artigianato di Tony al suo apice.

Spider-Man (Spider-Man: Homecoming)

In Avengers: Infinity War, Peter Parker ha indossato un costume iconico, l’adattamento live-action della tuta di Iron Spider dai fumetti. La tuta è equipaggiata con spider-arms e l’ultima tecnologia di Tony Stark. Tuttavia, mentre sono innegabili i vantaggi che offre, sembra ancora innegabile, o forse nostalgico, che la tuta che Peter indossa in Homecoming sia molto più bella.

Equipaggiata con una cintura pratica, Karen (la sua intelligenza artificiale) e tutti i tipi di aggeggi, la tuta di Peter di Spider-Man: Homecoming è uno dei costumi più fedeli ai fumetti e accurati nel MCU. Questa tuta è il classico look di Spidey ed è impossibile non amarla.

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