Andrea
Guglielmino & Andrea
Guglielmino presentano ‘Professione
sceneggiatore‘ di Sergio Badino: uno
scrive di cinema a Roma, l’altro per tanto tempo ha venduto libri a
Genova alla libreria Porto Antico, una delle più rinomate della
città. Due mestieri in qualche modo complementari. La particolarità
è che i due hanno lo stesso nome: Andrea Guglielmino. Si sono
scoperti reciprocamente facendo ‘egosurfing’ su Internet e già una
volta, nel 2008, si sono pubblicamente incontrati in occasione
della presentazione di un libro. Come Dylan Dog e Martin Mystère,
quando si uniscono scatenano forze inarrestabili. Stavolta la
forza è Sergio Badino, autore di fumetti
(Disney, Sergio Bonelli
Editore, Tunué), insegnante di sceneggiatura e
storytelling presso StudioStorie a Genova e sceneggiatore, tra gli
altri, proprio di Dylan Dog e Martin Mystère, oltre che delle serie
animate Mostri e Pirati (Italia 1, 2008)
e Ondino (RaiTre, 2010).
Il 30 novembre alle ore 21.00 alla
libreria Mangiaparole a Roma (Via Manlio
Capitolino 7/9. Metro Furio Camillo) Andrea Guglielmino & Andrea
Guglielmino presenteranno il volume ‘Professione
Sceneggiatore. In viaggio tra narrazione e scrittura
creativa‘ di Sergio Badino. Edito da Tunué con la
prefazione di Maurizio Nichetti, è il testo indispensabile per
tutti i giovani autori ma anche per tutti gli appassionati lettori
di narrativa o spettatori di cinema e tv curiosi di conoscere e
capire i meccanismi dello storytelling, perché in fondo oggi tutto,
intorno a noi, è fatto di storie.
Evoluzione dell’idea di un precedente volume di
Badino, Professione sceneggiatore. Dritte, trucchi e
segreti del mestiere (Tunué, 2007), questo volume
analizza il mondo della narrazione scritta a 360°, con un approccio
interdisciplinare, per indicare ogni possibile declinazione della
propria capacità di scrivere. Lo storytelling è diventato negli
anni una vera e propria strategia comunicativa, nel marketing e
nella pubblicità – senza contare tutti i mass media – che
prevedono, come caratteristica del loro essere, il narrare una
storia.
L’evento, organizzato da Tunué, è patrocinato
da Everyeye e Vendicazzari,
uniti!
Il mondo del marketing
cinematografico è molto cambiato. Prima erano poche le notizie che
si riuscivano a carpire dei nuovi film in produzione, e spesso si
doveva attendere i primi trailer televisivi per dare uno sguardo
alle nuove pellicole. Al giorno d’oggi invece, soprattutto grazie
all’avvento dei social network, le campagne di marketing per i film
iniziano nel bel mezzo della produzione. Grazie a
Twitter ed Instagram, molti
registi e attori hanno preso l’abitudine di condividere immagini
rompicapo con i fan, per incuriosire le platee ed aumentare le
attese e le aspettative proprio mentre la produzione è in corso.
Una delle proprietà che sta abbondantemente approfittando dei
social è Fast and Furious 7, e proprio nello
stesso modo in cui ci sono state anticipate una serie di immagini
dal dietro le quinte del set del sequel diretto dal regista
James Wan, è ora Dwayne Johnson a
fornire un altro paio di chicche. Johnson ha preso
in giro il suo ritorno come Hobbs su Twitter, e ha
recentemente condiviso due immagini di Hobbs dal set di
Fast and Furious 7 mentre calca possente ed
intimidatorio una strada abbandonata, postando anche una
seconda foto in cui promette una sorprendente sequenza di lotta tra
il personaggio di Johnson e il cattivo di
Jason Statham.
Ecco il messaggio
Twitter di Johnson e la foto
allegata:
Non ho portato la cavalleria…
IO SONO la cavalleria – #HobbsTheBeast #FastAndFurious7 chiama
azione.
E qui il secondo post e la seconda
foto:
Medaglia d’oro olimpica, UFC /
WWE Campioni & lunatici – ho combattuto tutti loro. Questo è stato
divertente. #FastAndFurious #RockVsStatham
Continuando le imprese globali
nell’inafferrabile franchise fondato sulla velocità,
Vin Diesel, Paul Walker e Dwayne
Johnson si riuniscono per capeggiare il cast di
Fast
and Furious 7. James Wan dirige
questo capitolo della serie di grandissimo successo che vede nel
cast i ritorni di
Michelle Rodriguez, Jordana Brewster,
Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges,
Elsa Pataky e Lucas Black. Per l’occasione,
si uniscono al cast altre star internazionali comeJason
Statham,
Djimon Hounsou, Tony Jaa, Ronda Rousey e
Kurt
Russell. Il film, scritto da Chris Morgan e
prodotto da Neal H. Moritz,
Vin Diesel e Michael Fottrell, è diretto
da James Wan e arriverà in Italia il 2 aprile
2015.
Christopher Nolan
ha apertamente dichiarato il suo amore per le riprese in
IMAX e ce ne ha dato ampiamente prova in
Il Cavaliere Oscuro ed in Il
Cavaliere Oscuro Il Ritorno. Ora delle nuove foto dal
set di Interstellar ci mostrano il
ritorno all’utilizzo delle telecamere in grado di filmare proprio
in questo formato, questa volta usate in un modo desueto ed incauto
vista la rarità e la fragilità di tali apparecchiature:
Come si può vedere la telecamera è
montata sulla punta di un jet, probabilmente per sperimentare la
tecnologia IMAX nell’ambito di alcune riprese
aeree. Nolan vanta già la distruzione di una di
queste rarissime telecamere sul set di Il Cavaliere
Oscuro, per cui ci sembra azzardato l’utilizzo che se
ne sta facendo sul set di Interstellar. Ma il
regista è conosciuto per non risparmiare mai i rischi se essi sono
a beneficio della qualità artistica delle proprie pellicole. Ed è
interessante notare come Nolan sia votato verso la
sperimentazione di nuove tecniche di ripresa.
IMAX (da
Image Maximum) è un sistema di proiezione della
pellicola cinematografica che ha la capacità di mostrare immagini
con una grandezza e una risoluzione molto superiore rispetto ai
sistemi di proiezione convenzionali.
Interstellar, il film
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del
sidro”).
Il cast principale include anche
Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da
Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da
Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
Per tutti i fan della saga
videoludica Need For Speed, ecco il nuovo
trailer presentato dalla Dreamworks Pictures per
l’adattamento cinematografico interpretato da Aaron Paul,
Imogen Poots, Dominic Cooper, Ramon Rodriguez e
Michael Keaton:
Need For
Speed è attesa per il 7 Febbraio 2014 e racconterà la
storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di
fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi
finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di
partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di
vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di
mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di
corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super
potenti.
Durante l’estate, il sito The
Playlist ha avuto la possibilità di chattare con
Terry Gilliam, parlando di Lost In La
Mancha, la cronaca documentario del suo fallimentare
tentativo di portare sul grande schermo The Man Who
Killed Don Quixote. Il documentario avrebbe difatti
riportato alla luce un vecchio tarlo di Gilliam, che da anni prova
a portare le avventure del cavaliere errante sul grande schermo
senza mai riuscirci. All’epoca il regista disse:
Mi tengo alla deriva, lontano
dalle lusinghe del Don Chisciotte. Sono contento che il
documentario sia stato fatto perché penso che sia davvero
meraviglioso. C’è qualcosa delle rovine che mi ha sempre
incuriosito al contrario degli edifici finiti… Un film può
esistere nella mente delle persone in base ai pochi frammenti di
rovina che ne sono rimasti, ed è un film migliore di quello che
potrei fare, se mai lo farò.
Ebbene, nonostante
Gilliam dichiarò che era quasi pronto a rinunciare
a tutto, il regista ha dichiarato a
ComingSoon che cercherà di realizzare il suo Don
Chisciotte ancora una volta:
Proverò di nuovo a fare Don
Chisciotte! Penso che questa sia la settima volta. Forse sarà il
Lucky Seven. Vedremo cosa succede. Questa è una specie di mia
posizione di default, tornare su questo progetto. In realtà voglio
solo farlo e sbarazzarmene. Consegnarlo fuori dalla mia
vita.
Sarà davvero questa la chance per
vedere finalmente Gilliam realizzare il suo sogno? Vedremo.
The Man Who Killed Don
Quixote è il titolo di un progetto cinematografico di
Terry Gilliam. Portato avanti a più riprese dal
2000, a causa di problemi finanziari fu annullato una prima volta
nel 2002 durante le prime fasi di lavorazione (nel cast
figuravano Johnny Depp e Jean
Rochefort), e il materiale girato fu riutilizzato per la
realizzazione di Lost in La Mancha
(2002), un documentario sulle vicende della travagliata produzione
del film sino al suo annullamento.
A distanza di alcuni anni dal fallimentare sviluppo, nel 2008 prese
forma una nuova produzione sempre per mano di
Gilliam (questa volta con Ewan
McGregor e Robert Duvall come
protagonisti), che portata avanti, anch’essa a periodi
intermittenti, fu poi abbandonata nel settembre 2010 per motivi
legati al bilancio.
Sono mesi ormai che i fan della saga
di Jurassic Park attendono di sapere se in
Jurassic World di Colin Trevorrow avremo modo
di vedere, oltre al nuovo cast, anche il ritorno di qualcuno dei
personaggi storici del franchise. L’attesa sembrava fin qui
deludere le aspettative del pubblico, dopo che Laura Dern, Jeff
Goldblum e Sam Neil avevano sostanzialmente negato o
smentito la possibilità di un loro ritorno. Ma, nei giorni scorsi,
tramite Twitter è arrivato un potenziale spoiler in merito
all’argomento. Infatti, rispondendo alla domanda di un fan:
“Che fine ha fatto Henry Wu dopo Jurassic Park?” L’attore
B.D. Wong, che ritrasse il personaggio nel primo film, ha
twittato:
Chi lo sa? Restate sintonizzati…
La possibilità che
Wong si stesse divertendo con il pubblico di Twitter
rimane, ma resta il fatto che la figura di Henry Wu potrebbe
effettivamente avere un ruolo importante all’interno del quarto
capitolo. Anche se la partecipazione dell’attore dovesse essere
soltanto nella misura di un cameo, l’apparizione nel film di uno
dei responsabili della creazione dei dinosauri del primo parco a
tema di John Hammond, si incastrerebbe alla perfezione con quanto
già sappiamo della trama, ossia che il film si svolgerà in un
Jurassic Park finalmente funzionante e pronto ad
accogliere i turisti. Il fan site della pellicola di Colin
Trevorrow jurassicworld-movie.com già si
interroga: Che Wu sia stato assunto dalla BioSyn dopo il
fallimento della InGen?
Forse è ancora
troppo presto per saperlo, ma la possibilità del risvolto da alla
trama il giusto appeal oltre a chiudere il cerchio della saga,
creando così il collegamento con i precedenti episodi che tutti i
fan aspettavano.
Jurassic
World sarà diretto da Colin
Trevorrow (Safety Not Guardanteed),
accompagnato nella sceneggiatura da Derek
Connolly, e arriverà in 3D nelle sale USA a partire
dal 12 Giugno 2015. Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori della
pellicola. Spielberg sarà il produttore
esecutivo del sequel e affiancherà il regista nella lavorazione del
film. In questo quarto capitolo saranno inseriti nuovi dinosauri
acquatici, ma soprattutto un nuovo temibile dinosauro che potrebbe
essere l’erede del famoso T-Rex che tutti noi ben conosciamo. La
trama completa rimane ancora incerta e nascosta. Dovremo aspettare
ancora un po’ per conoscere la storia e i suoi segreti, almeno fino
a giugno 2015.
In molti si sono chiesti come mai,
dopo il successo di Iron Man nel 2008, Terrene
Howard non abbia fatto ritorno nei panni di James Rhodes aka
War Machine, a beneficio del suo sostituto Don Cheadle. Ed è
proprio lo stesso Terrene Howard a fornire la spiegazione
dell’accaduto durante una conferenza stampa per il suo ultimo film,
facendoci intendere che essenzialmente Robert Downey Jr. lo
avrebbe fatto fuori dal sequel della pellicola di Jon
Favreau. Howard non menziona mai
specificatamente il nome del collega ma, interrogato in merito,
spiega la sua assenza in Iron Man 2
dicendo:
Bene, è uscito
fuori… E questo mi metterà in grossi guai. E’ accaduto che la
persona che io ho aiutato a diventare Iron Man, quando arrivò il
momento di riunirsi per il sequel, prese i soldi che si supponevano
destinati a me e mi fece fuori. Avevamo un accordo per tre film.
L’affare era fatto anzi-tempo. Una certa cifra per il primo. Per il
secondo un’altra ancora e poi per il terzo…Vennero da me per il
secondo e mi dissero, “Ti pagheremo un ottavo di quello che avevamo
stipulato sul contratto, perché pensiamo che il secondo film avrà
successo anche senza di te!” Ed io ho chiamato il mio amico a cui
ho dato una mano per avere il lavoro nel primo e lui non mi ha
richiamato per tre mesi.
Alla domanda sul suo
rapporto con Downey Jr., Terrence Howard
risponde:
Oh, lo adoro. Dio
lo benedica.
In sostanza le
affermazioni di Howard su Downey dipingono in modo
molto chiaro il comportamento spigoloso del collega, considerando
che il torto è arrivato da chi, in merito alla questione dei
rinnovi contrattuali post-Avengers, si espresse
dicendo alla Marvel:
Non ho intenzione
di lavorare in un ambiente dove i miei colleghi vengono trattati
come delle m…e!!!
La computer grafica si è
confermata la protagonista assoluta della settimana torinese appena
conclusa, come testimoniano i numeri da record fatti registrare
dalla 14^ edizione di VIEW Conference: 8.000
visitatori, numerosi dei quali provenienti dall’estero, oltre 50
ospiti eccellenti, workshop e seminari tutti esauriti. La lectio
magistralis di apertura, tenuta da John Knoll, papà di Photoshop e
punto di riferimento mondiale degli effetti visivi e della grafica
digitale, ha registrato un’altissima affluenza di pubblico in sala
e numerosi persone in coda fuori ad ascoltarlo. La chiusura dei
lavori è stata opera ai due maghi dell’animazione Cody Cameron e
Kris Pearn, registi dell’attesissimo film di Natale della Sony
Pictures Animation ‘Piovono Polpette 2’, che hanno divertito
il pubblico con la loro spiritosa presentazione animata da
ciboanimali.
‘E’ stata una settimana densa di
appuntamenti, con un panel di relatori eccellenti, all’avanguardia
nei loro campi, che hanno illustrato le più innovative tecniche
grafiche e digitali applicate al mondo dell’arte e dello
spettacolo. Grazie a VIEW ConferenceTorino è stata, per una
settimana meta diprofessionisti, appassionati, delladigital community e di studenti, provenienti non solo
dall’Italia ma anche da tutto il mondo. – ha commentato
Maria Elena Gutierrez, direttore di View Conference-
Tutti qui riuniti per condividereesperienze, idee,
conoscenze, trarre ispirazione, apprendere e perché no lasciarsi
stupire’.
‘VIEW è un evento essenziale per
la città di Torino e per la nostra regione –dichiara
l’assessore alla Cultura, al Patrimonio linguistico e Politiche
giovanili della Regione Piemonte, Michele Coppola- E’ una
manifestazione che ha saputo crescere nel tempo, varcare i confini
nazionali e diventare fulcro dell’innovazione tecnologica e qui da
appuntamento ogni anno ai suoi. VIEW costituisce un’importante
vetrina del nostro Paese all’estero ed è un onore per noi
contribuire alla sua realizzazione anche per il prossimo
anno’.
La quattordicesima edizione di
VIEW Conference, tenutasi presso il Centro Congressi
Torino Incontra da lunedì 14 a venerdì 18 ottobre 2013, ha visto il
susseguirsi di seguitissimi talk, workshop e seminari con i nomi
più importanti dello scenario mondiale come Paul Debevec, il
quarantenne “maestro della luce di Hollywood”, pioniere
della computer grafica e capo dell’Institute for Creative Technologies in
California, Roger Guyett, il mago degli effetti speciali del
blockbuster “Star Trek – Into the Darkness”; i maghi
delle App e dei videoclip musicali come,Adam Volker,
direttore creativo di Moonbot Interactive, Max Whitby, CEO
di Touch Press e vincitore di due premi BAFTA, Massimo
Guarini di Ovosonico, società italiana salita alla ribalta
internazionale con il videogioco Murasaki Baby e tantissimi altri
eccezionali relatori.
‘Con i grandi ospiti di sempre,
per noi tutti VIEW Conference 2013 è stato un grandissimo
traguardo e ne siamo più che entusiasti’–ha proseguito Maria
Elena Gutierrez- abbiamo dato spazio alla
formazione e alla ricerca di nuovi talenti con workshop, seminari e
concorsi offrendo a professionisti e studenti la straordinaria
possibilità di imparare da alcuni dei più importanti registi,
animatori, artisti e designer al mondo. Per una settimana Torino è
stata la capitale della cultura transmediale’.
VIEW Conference premia
anche il talento degli addetti ai lavori mettendo in palio ogni
anno diversi premi, il VIEW SOCIAL CONTEST, dedicato a film,
cortometraggi, video musicali e pubblicità legati a temi
sociali come la discriminazione, l’immigrazione o la violenza alle
donne; il VIEW AWARD per cortometraggi animati e
ITALIANMIX per opere dedicate all’Italia, ai suoi simboli e
alle sue eccellenze.
‘Quest’anno il VIEW Award
2013 è andato per la prima volta a degli autori non europei, gli
argentini Ferdinando Maldonado e Jorge Tereso dello studio 3dar,
selezionati da una giuria di qualità per la grafica innovativa,
accattivante e super colorata utilizzata per la realizzazione del
loro corto Shave It. (http://vimeo.com/63528500).
Il cortometraggio ci ha colpito per il ritmo incalzante e
l’originalità della storia accompagnata dall’italianissima colonna
sonora di Viva la pappa col pomodoro’ –ha concluso la
Gutierrez.
VIEW Conference, quest’anno è
stata anticipata dal più importante festival di cinema digitale, il
VIEWFest, al cinema Massimo di Torino da venerdì
11 a domenica 13 ottobre; tre giorni di film,
cortometraggi, video e tributi con in programma una selezione
d’incredibili anteprime nazionali, da Piovono Polpette 2 al
corto I Puffi – La leggenda di Smurfy Hollow, fino alla
esclusiva italiana del docu film Google and World Brain e la
proiezione del film Disney·Pixar Monsters University con la
presenza del regista Dan Scanlon che ha risposto alle domande degli
studenti e del pubblico in sala e tanto altro!
VIEW Conference è
realizzata grazie al contributo della Compagnia di San Paolo,
Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Regione Piemonte,
Città di Torino.
Thor: the dark world secondo
capitolo sul personaggio Marvel di cui però Kenneth Branagh
ha abbandonato la regia, resiste in prima posizione del box office
USA di questa settimana: il film ha incassato infatti 38 milioni di
dollari, portando il suo totale a 147 e distanziando con decisione
il secondo in classifica: The best man’s
holiday, commedia con argomento matrimoniale, che incassa
30 milioni di dollari nella sua prima settimana di uscita. Il terzo
posto è occupato da Last Vegas con un cast
importante e la regia di Jon Turteltaub. Il film incassa quasi 9
milioni di dollari per un totale di 47. In quarta posizione si
attesta Free birds, film di animazione con
spirito vegetariano, i due tacchini protagonisti devono infatti
tornare indietro nel tempo per cambiare il menù delle festività
americane di questo periodo, incassa 8 milioni di dollari per un
totale, accumulato in tre settimane di box office, di 42 milioni.
Il quinto posto è occupato da Jackass – Bad
Grandpa, in discesa libera rispetto alla scorsa settimana.
Il film ha incassato 7 milioni per un totale di 90. In sesta
posizione si ferma anche la discesa
di Gravity, da sette settimane in sala e in
classifica, che incassa questa settimana 6 milioni di dollari per
un totale di 241. Il settimo posto è occupato
da Ender’s gamefilm di fantascienza con bambini
addestrati da guerrieri da Harrison Ford che incassa 6 milioni di
dollari per un totale di quasi 54. Supera la quinta settimana
di classifica, resistendo nelle zone basse, in ottava posizione,
anche 12 years a slave incassa 4
milioni di dollari per un totale di quasi 25. Captain
Phillips scende inesorabilmente, ma lentamente e questa
settimana si ferma in nona posizione con un incasso settimanale di
4 milioni di dollari per un totale di 97. Chiude la classifica dei
film che hanno incassato di più al box office USA questa
settimana About time, nuova commedia
romantica di Richard Curtis, che ha incassato 3 milioni di dollari
per un totale di 11.
La prossima settimana
usciranno: Hunger games: catching fire e
Delivery man commedia sulla fecondazione assistita con
Vince Vaughn.
Sole a Catinelle continua a macinare
record, diventando il film italiano con il maggiore incasso di
tutti i tempi in meno di tre settimane. Discrete le new entry. Il
box office italiano è ormai riscritto nuovamente da Checco Zalone.
In appena diciotto giorni, Sole a Catinelle è diventato il film
italiano con il maggiore incasso di sempre al botteghino nostrano,
superando il record di 43,3 milioni di euro detenuto dalla
pellicola precedente del comico pugliese, Che bella
giornata.
Sole a Catinelle ha
infatti incassato 6,3 milioni di euro negli ultimi quattro giorni
con una media impressionante di 6600 euro, infrangendo il globale
allucinante di 43,7 milioni di euro in sole tre settimane. Il
risultato pazzesco del film dimostra che il campione di incassi
potrà ambire facilmente al tetto assoluto del box office italiano
di tutti i tempi, detenuto da James Cameron con Avatar
(65,6 milioni di euro) e Titanic (50,2 milioni di euro)…
senza 3D.
Dietro Sole a Catinelle,
il botteghino registra risultati nella norma, a partire
dall’italiano Stai lontana da me che apre in
seconda posizione con 1,5 milioni incassati in oltre 350 copie. La
commedia con Enrico Brignano ha evidentemente patito la concorrenza
di Zalone, ma con un’ottima media di 4200 euro ha attirato
un’ulteriore fetta di spettatori. Planes perde una posizione, arrivando
a 2,7 milioni complessivi con il milione incassato al suo secondo
weekend.
Dopo il debutto al Festival del
Film di Roma, L’ultima ruota del carro esordisce al
quarto posto con 838.000 euro. La commedia di Giovanni Veronesi
(film d’apertura al festival romano) non beneficia di un trampolino
di lancio nonostante la promozione capitolina, ottenendo una media
di 2200 euro nelle 373 sale monitorate.
La posizione successiva è occupata
da un’altra new entry, Jobs. Il biopic su Steve Jobs debutta
con un risultato più che discreto, incassando 685.000 euro in 232
copie a disposizione. Prisoners precipita al sesto posto
con 446.000 euro, giungendo a 1,2 milioni totali.
Venere in pelliccia apre in settima
posizione con 377.000 euro. Il film di Roman Polanski presentato al
Festival
di Cannes ottiene una buona media di poco inferiore ai tremila
euro. Cattivissimo Me 2 si appresta a
lasciare la top10, incassando altri 267.000 euro per un totale di
ben 15,6 milioni.
Esordio deludente per Il paradiso degli orchi. Il film
francese tratto dal romanzo di Daniel Pennac non va oltre la nona
posizione con 164.000 euro raccolti in 197 copie, con una media di
1500 euro per sala. Chiude la top10 Machete Kills, giunto ad appena
627.000 euro totali con altri 131.000 euro.
Dopo l’annuncio dello spostamento dell’uscita del
trailer ecco arrivare 3 nuove immagini dal blockbuster Sony di
Marc Webb.
In queste foto vediamo ancora una volta la trasformazione di
Jamie Foxx in Electro e il ri-formarsi della
coppia Harry Osborn(Dane DeHaan)-Peter
Parker(Andrew Garfield).
L’uscita di The Amazing Spider-Man 2
è prevista per maggio 2014,di seguito le nuove immagini
In The Amazing Spiderman 2, per Peter Parker (Andrew Garfield),
vive una vita molto la occupata – tra prendere i cattivi
come Spider-Man e passare il tempo con la persona che ama,
Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato le scuole superiore
e non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen di
proteggerla – ma questa è una promessa che semplicemente non
può mantenere sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo
cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi della città, e
un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e fa
riemergere nuovi indizi sul suo passato.
Le polemiche su
Batfleck si sono quasi placate e con buona pace
per i fan più accaniti Ben Affleck sarà il nuovo
Batman. Christian Bale che di Batman ormai
conosce ogni dettaglio, a margine di un’intervista televisiva per
la promozione di Out of the
Furnace(Qui la nostra recensione
direttamente dal Festival di Roma) parla ancora una volta dell’uomo
pipistrello per due diverse occasioni:la vicenda del piccolo
Miles Scott e il ruolo di Ben Affleck.
Dapprima Bale si sofferma sul bambino malato di leucemia coinvolto
in una giornata da supereroe:
“è stata una cosa
meravigliosa,che rende bene l’idea di quanto Batman sia importante
come simbolo prima di tutto,indipendentemente da chi lo interpreti
o chi realizzi il film;faccio i miei complimenti a tutta la
comunità che si è mobilitata per rendere il sogno di questo bambino
realtà”
Il piccolo Miles infatti,travestito
da Batkid ha vissuto l’avventura dei suoi sogni salvando una finta
Gotham City e ricevendo addirittura un video-messaggio dal
Presidente Barack Obama.
L’attore inglese poi si sofferma su Affleck affermando:
“Ben è un attore e un regista
di grande esperienza,sono sicuro che farà bene.Così come sono certo
che non appena avrà terminato l’incarico, e qualcun altro arriverà
al suo posto per un nuovo Batman,le polemiche
ricominceranno. Consigli per interpretare al meglio il ruolo?l’unica cosa che
posso consigliargli è di fare pipì non appena può:quel costume
diventa davvero imbarazzante in certi momenti,lo so per
certo!”
Arrivano conferme su un parziale
re-shooting di alcune scene di X-Men Giorni di un
Futuro Passato,si parla di un aggiunta di un paio di
settimane che,per un blockbuster di queste dimensioni,sono
abbastanza comuni.
Niente allarmismi quindi su eventuali riprese disastrate da parte
di Bryan Singer & Co. , ma probabilmente solo
alcuni aggiustamenti che durante la post-produzione si sono resi
necessari.
Negli ultimi tempi sono ci sono stati tantissimi film che hanno
aggiunto blocchi di riprese dopo aver ultimato quelle
“ufficilai”;dai film Marvel fino a
World War Z passando per un film che
ancora deve uscire come Mad Max:Fury
Roads(proprio ora la produzione del film sta
rigirando una scena per aumentare il tasso d’azione e l’esplosività
del tutto).
Le nuove riprese di X-Men dovrebbero riguardare la componente
“apocalittica” del film e alcuni attori come Daniel
Cudmore(Colossus) e Halle Berry(Tempesta)
che a causa della gravidanza non riusci ad esprimersi al meglio
durante le riprese iniziali.
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Lee Daniels torna
al cinema dopo il grande successo di
Precious, che lo lanciò tra i nuovi
registi emergenti del cinema indipendente americano, con la storia
vera di Eugene Allen, maggiordomo afroamericano della Casa Bianca,
che assiste per 34 anni ai cambi di presidenze che hanno portato
alla fine della segregazione razziale.
The Butler ha già incassato
moltissimo negli states e ora si prepara alla stagione dei premi
con la consapevolezza di essere quantomeno tra i protagonisti della
gara. Nel cast troviamo Forest Whitaker (nel ruolo
del maggiordomo),Oprah Winfrey,John
Cusack, Jane Fonda, Cuba Gooding
Jr.,Terrence Howard,Melissa
Leo, Robin Williams e Liev
Schreiber. Di seguito trovate poster e trailer del film
che in Italia uscirà a Gennaio 2014
Ascolta una ricca anteprima della
soundtrack composta da Howard Shore per
l’atteso Lo Hobbit la Desolazione di
Smaug, secondo capitolo della nuova trilogia tratta
dall’omonimo libro di J.R.R. Tolkien e diretta ancora una volta da
Peter Jackson.
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Ieri sera abbiamo conosciuto i
nomi dei vincitori di questa
ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, e
così come aveva anticipato Marco Muller alla
conferenza stampa di chiusura del Festival, i premi lo hanno molto
soddisfatto; come mai? Perché Cina e Giappone portano a casa ben
tre premi! Ebbene si, il filo orientalismo mulleriano non è un
segreto per nessuno, e così i premi assegnati a Blue Sky
Bones di Cui Jian e a Seventh
Code di Kiyoshi Kurosawa
hanno reso il Direttore artistico della manifestazione orgoglioso
di un Palmares che lo scorso anno lo aveva lasciato (lui come noi)
un po’ interdetto.
Menzione Speciale quindi
all’esordio alla regia di Cui Jian, che ha
assottigliato il confine tra cinema, musica e videoclip, con un
risultato discreto. Altro discorso per il Kurosawa di
Seventh Code, che seppure confermando la
sua bravura e confezionando un film molto gradevole, è stato un po’
sopravvalutato da una giuria che, non si sa perchè, ha deciso di
dare al film ben due premi: miglior contributo tecnico e migliore
regia. Nel parere di chi scrive il premio alla regia ‘tolto’ a
Miike è un vero torto, dal momento che il maestro giapponese, con
The Mole
Song, ha presentato al Festival un film davvero
innovativo e ‘di regia’: divertente e tanto intelligente da
sfociare nel demenziale.
Premio anche per I Am not
Him alla sceneggiatura. Il primo film presentato
in Concorso in genere finisce sempre un po’ nel dimenticatoio della
giuria, in questa occasione invece il film di Tayfun
Pirselimoğlu ha portato a casa il premio per lo script,
forse premiato dai tanti omaggi che lo sceneggiatore ha inserito
nella storia (tanto per citarne uno, Vertigo – La Donna
che Visse due Volte).
Per quanto riguarda i premi agli
attori, la giuria presieduta da James Grey ha
voluto premiare il made in USA assegnando i premi a Matthew
McConaughey e a Scarlett Johansson. Nulla da dire
sulla straordinaria performance dell’attore texano per
Dallas Buyers
Club, anche se forse in valore assoluto poco
meglio di lui ha fatto Joaquin Phoenix, ma le polemiche o le
discussioni ci sono state e ci saranno intorno al premio per la
bellissima Johansson. L’attrice, in Her di
Spike Jonze, non compare mai, regalandoci una
straordinaria performance vocale. E paradossalmente Scarlett non è
mai stata così sensuale come in questo film, che ci permette di
apprezzarne le notevoli doti d’attrice, troppo spesso offuscate da
una presenza scenica abbagliante.
Ineccepibile la scelta per il
miglior attore o attrice emergente, premio assegnato all’intero
cast del bellissimo Acrid,
di Kiarash Asadizadeh, mentre il gran premio
della giuria è andato alla Romania di Quod Erat
Demonstrandumdi Andrei Gruzsniczk. Il
film, non certo privo di pregi, avrebbe forse meritato di più un
premio tecnico, dato il bellissimo bianco e nero con cui è stato
fotografato da Vivi Drăgan Vasile, lasciando
invece spazio a Takashi Miike che, se avesse
potuto, avrebbe meritato tutti i premi che la giuria ha così
minuziosamente distribuito.
Per quanto riguarda il Marco
Aurelio d’Oro, si è portato a casa la pesante statuetta
Alberto Fasulo, con il suo mockumentary
(finto documentario) Tir.
Qualcuno ha parlato di effetto Sacro GRA,
altri invece hanno commentato la scelta della giuria con un
provinciale ma non del tutto sbagliato “a Roma premiano sempre gli
italiani”. La verità è che Tir è un film
molto interessante, sofferto e con una gestazione lunghissima, che
forse però non meritava tanto. Tutti felici per l’umiltà e la
dedizione di Fasulo, si torna a casa con le proprie remore e le
proprie critiche, consapevoli che il Festival porta con sé sempre
un po’ di amarezza, perché nessuno è mai pienamente contento di
quello che decide una giuria di esperti.
Nella nostra esperienza al
Festival, nella sezione in Concorso quest’anno abbiamo visto almeno
due film da Fuori Concorso, due film straordinari e commoventi che
per ragioni diverse e forse anche per un linguaggio più ‘fruibile’
al grande pubblico sono di innegabile superiorità. Si tratta
ovviamente di Her di Spike
Jonze premiato per la migliore attrice, e
Dallas Buyers Club
diJean-Marc Vallée che ha
portato a casa sia il premio allo straordinario attore (che noi gli
facciamo condividere virtualmente con la spalla Jared
Leto) sia il premio del Pubblico, riconoscimento che con
tutte le variabili del caso è sempre di buon auspicio per la vita
in sala del film stesso.
La data di rilascio del trailer di
The Amazing Spider-man 2 sta
tenendo con il fiato sospeso tutti i fan del franchise, quasi come
se fosse quella di uscita del film. Oggi, secondo gli ultimi
aggiornamenti che arrivano da
Comicbookmovie.com pare che la
pubblicazione del prime atteso contributo video legato al film sarà
il 05 Dicembre 2013. Ecco la prova, GUARDA QUI.
Nel corso di un ri-proiezione di
Man in Black 3 in un teatro locale è
apparsa un immagine che ha mostrato l’atteso annuncio. Ora non
resta che aspettare magari una conferma o direttamente la fatidica
data.
Vi ricordiamo che attualmente il sequel della nuova serie è
attualmente in post-produzione. Tutte le foto di
The Amazing Spider-man 2:
In The Amazing Spiderman 2, per
Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata –
tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con
la persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato
le scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre
di Gwen di proteggerla – ma questa è una promessa che
semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per
Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli
abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan),
ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.
Come molti di voi già sapranno gli
analisti si aspettano un’apertura record di oltre 165 milioni di
dollari in North America, ma il film diretto
da Francis Lawrence ha già segnato un netto
miglioramento rispetto al precedente capitolo al debutto in
Brasile, che ha triplicato l’incasso precedente.
Il film con protagonista Jennifer
Lawrence (INTERVISTA)
che proprio in questi giorni ha sfilato sul red carpet del
Festival di Roma
2013. (VIDEO QUI),
mandando in delirio migliaia di fan, ha incassato l’impressionante
cifra di 2,4 milioni con un’apertura record per il Sud America.
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.
140 caratteri istantanei per le
opinioni a caldo del nostro collega e collaboratore
Prof. Marco Stancatiche ci
indirizzeranno il pubblico verso i titoli di maggir richiamo.
Ultimi twitt su i premiati e non… The Mole
Song di Takashi
Miike, The Seventh Code
di Kurosawa, Quod Erat
Demostrandum.
#RomaFF8
Che “The Mole Song” di M.Takashi non abbia ricevuto premi ha deluso
non solo me. Se trova una distribuzione, il pubblico risponderà
#Romaff8,The
Seventh Code. Chiamarsi Kurosawa conta: premio alla regia per una
roba gradevole (ora un serial?) con videoclip. @BakeAgency
#Romaff8
Quod Erat Demostrandum: individualismo plumbeo nella Romania di
Ceausescu.Un film rigoroso che cattura progressivamente @BakeAgency
Vi ricordiamo che le opinioni dell’esperto in comunicazione
Marco Stancati si possono anche leggere sul suo
profilo Twitter.
The White
Storm è stato presentato al Festival
Internazionale del Film di Roma 2013 nella categoria
fuori concorso. La pellicola ha chiuso l’ottava
edizione del Festival.
Tin (Sean Lau),
Chow (Louis Koo) e Wai (Nick
Cheung) sono tre agenti della polizia di Hong Kong,
sezione antidroga. Ma sono anche tre amici sin dall’infanzia. Ogni
giorno vivono esperienze pericolose, tra criminali senza scrupoli,
operazioni sotto copertura, sparatorie all’ultimo sangue, mettendo
continuamente a repentaglio la loro vita. Proprio una di queste
rischiose operazioni degenererà, complicando non solo il loro
lavoro, ma anche la loro lunga amicizia.
La prima cosa che salta all’occhio
guardandoThe White Storm di
Benny Chan è la sua imponenza: set stratosferici,
elicotteri dotati di missili, centinaia di colpi sparati da
altrettante mitragliatrici. Tutto giustificato nei 124
milioni di budget messi a disposizione. C’è da chiedersi
se, oltre alla componente scenografica, anche il resto sia
all’altezza.
Ora, una prima metà del film è più
che godibile. Abbiamo una storia, tanta azione, un doppio binario
su cui scorrono continuamente (e separati) i valori dell’amicizia e
quelli professionali, del lavoro. E Chan non manca di sottolinearli
con espedienti registici: quando i tre sono circondati dall’alone
dell’amicizia e rimembrano i vecchi tempi, non ci sono primi piani
che tengano o enfatizzazioni di alcun tipo, come a dire che i
personaggi sono tutti sullo stesso livello e nessuno può
emotivamente (e visivamente) sovrastare l’altro. Quando
invece è il lavoro a prendere il sopravvento, la mano registica
risalta ciò a cui vuole donare importanza e la componente
sentimentale viene annullata sia visivamente che a livello
narrativo.
Andando avanti però, il film
comincia a perdere colpi. Le situazioni inventate in sceneggiatura
iniziano ad essere ai limiti dell’inverosimile e qualche elemento
“trash” di troppo prende il sopravvento. Un moderato uso di
situazioni goliardiche non farebbe storcere il naso a nessuno, ma
quando per larghi tratti diventano l’ingrediente principale, è
segno che l’andamento filmico non è più lo stesso.
La narrazione sembra divisa in
capitoli, come una una storia formata di parti etichettate da un
numero progressivo, fino al “chapter” finale. È come
in quei videogiochi d’avventura o cosiddetti “stealth”, specie di
ultima generazione, dove una voce narrante accompagnata dalle
immagini, ci illustra brevemente quello che andremo a fare nel
prossimo livello. E ad un certo punto si cambia addirittura
mondo.
Una produzione multi-milionaria
apprezzabile a metà. Una discreta prima parte con una storia più o
meno forte e un occhio attento nello stile e nella regia. Una
seconda parte dove invece a vincere sono l’esagerazione e
l’assurdo. L’azione resta sempre l’ingrediente principale, ma
talvolta è necessario porre i giusti limiti o almeno agire con un
contagocce.
La nostra foto gallery del Festival:
[nggallery id=325]
Sono iniziate a circolare la
settimana scorsa le voci secondo cui la star Adam
Driver, apparso recentemente in
Lincoln e nel
prossimo Inside Llewyn Davis dei
fratelli Cohen, potrebbe interpretare il
ruolo di Nightwing nel prossimo atteso film
sull’universo DC Comics, Batman
vs Superman. Oggi è lo stesso attore che ha parlato a
Collider e Comingsoon.net dichiarando di non
aver sentito nessuno per quel ruolo, aggiungendo quanto segue alla
domanda nessuna novità sulla notizia?
“No. Non che io sappia, no. Se
scoprite qualcosa fatemelo sapere, allora al quel punto lo
saprò” Adam
Driverha
proseguito.“Sono molto lusingato che mi si
accosti al film. Voglio dire , si tratta di Batman e Superman , uno
non può non volere una cosa simile. E’ un mondo incredibile. Chi
non vorrebbe farlo? “
Riepilogo: Dopo le voci sulle tre attrici
provinate per il ruolo di Wonder Woman e il rumors legato
alla possilbità di vedere Nightwingnel
film. Intanto sono arrivati qualche giorno fa nuovi dettagli
sul Batman che vedremo (LEGGI QUI),
mentre Ben Affleck ha già
iniziato ad allenarsi, e sembra davvero in forma in queste
foto: VEDI QUI.
E’ The White
Storm di Benny Chan a
chiudere l’ottava edizione del Festival. Il nuovo lavoro del
pluripremiato regista, produttore e sceneggiatore cinese, “allievo”
di Johnnie To
Kei-Feung e Tsui
Hark, maestro del film d’azione e autore di pellicole
come Big Bullet e New Police
Story (in cui dirige Jackie Chan), sarà presentato
Fuori Concorso in prima mondiale (ore 19 Sala Sinopoli).
Con Sou Duk / Saodu, Benny Chan, oggi
considerato una vera e propria icona del nuovo action-movie
hongkongese, firma il primo poliziesco “internazionale” prodotto in
Cina: il film si presenta infatti come l’opera più spettacolare e
dal budget più importante della produzione cinematografica cinese
del 2013.
Nel corso della sua ventennale
carriera e fin dal suo primo lavoro, Tin joek jau
cing (A Moment of Romance, 1990) interpretato
da Andy Lau, una delle maggiori star di Hong Kong, Benny Chan
si dimostra in grado di ridefinire costantemente i confini del
cinema d’azione. La successiva collaborazione con la Film Workshop
di Tsui Hark (con la quale firma Xin xian he shen
zhen / The Magic Crane) e il successo riscosso
da Chung fung dui liu feng gaai tau (Big
Bullet), che gli vale la nomination come miglior regista
agli Hong Kong Film Awards, lo rendono uno dei cineasti più
apprezzati della sua generazione. Da lì a poco ha inizio uno dei
fortunati sodalizi del cinema asiatico, quello che lega Benny Chan
alla più celebre star cinese di action-movie, Jackie Chan, avviato
nel 1998 con Wo shi shei (Senza nome e senza
regole, 1998) e giunto fino al 2011 con Xin shao lin
si (Shaolin, 2011). Nel film, il regista dirige tre
dei più noti attori del panorama cinematografico cinese: Sean
Lau, vincitore di diversi premi agli Hong Kong Film Awards,
versatile attore di film polizieschi (Go do gaai bei /
Full Alert), drammatici (Xin buliao qing
/ C’est la vie, mon chéri) e commedie (Chuet sai hiu
bra / La Brassiere); Louis Koo, apprezzato attore di
serie televisive, volto di note campagne pubblicitarie, interprete
dei due episodi di Hak se wui (Election)
firmati da Johnnie To, entrambi presentati al Festival
di Cannes; Nick Cheung, attore cinematografico e
televisivo, pluripremiato protagonista di Ching yan
(Beast Stalker) di Dante Lam.
Tutte e tre le star asiatiche
saranno presenti sul red carpet delle ore 18.30.
Il Festival presenta inoltre due
prime mondiali. Alle ore 14 circa, a seguire la conferenza stampa
di The White Storm, al Teatro Studio sarà presentato
l’inedito I funerali di Fellini di Denver M. Beattie, Fausto
Brizzi, Giuseppe Petitto e Alberto Vendemmiati. Gli autori saranno
presenti in sala per introdurre il film. In Studio 3 alle ore 14.30
e alle ore 16, a precedere e a seguire il mediometraggio vincitore
del Premio CinemaXXI, sarà presentato Jonathan, il nuovo
film breve di Larry Clark. La proiezione sarà seguita da un
incontro con il regista, moderato da Giona Nazzaro.
Alberto Vendemmiati
La programmazione del MAXXI ospiterà
tre diversi programmi “Ritratti di cinema”. Alle ore 16.30
Bertolucci on Bertolucci – Director’s Cut di Walter Fasano e
Luca Guadagnino, alle ore 19 Massimo – Il mio cinema secondo
me di Raffaele Verzillo e L’inganno di Ferdinando Cito
Filomarino, alle ore 21 Giorgio Albertazzi: un maestro e
Rossella Falk, gli occhi più occhi di così, entrambi di
Fabio Poggiali.
Ultimi due film nel programma delle
retrospettive: per “Ercole alla conquista degli schermi” sarà
proiettato La vendetta di Ercole di Vittorio Cottafavi (ore
15 Teatro Studio), mentre Rosina Fumo viene in città… per farsi
il corredo è l’ultimo film della rassegna “Claudio Gora,
regista e attore” (17.30 Studio 3).
A trionfare all’ottava
edizione del Festival di Roma 2013 è il
lungometraggio italiano Tir di
Alberto Fasulo. Miglior attore è
invece Matthew McConaughey per Dallas Buyers
Club,mentre miglior attrice protagonista la
voce di Scarlett Johansson
inHer.
La Giuria Internazionale, presieduta
da James Gray e composta da Verónica Chen, Luca Guadagnino, Aleksei
Guskov, Noémie Lvovsky, Amir Naderi e Zhang Yuan ha assegnato i
seguenti premi:
– Marc’Aurelio d’Oro per il miglior
film: Tir di Alberto Fasulo
– Premio per la migliore regia: Kiyoshi Kurosawa
per Sebunsu kodo (Seventh
Code)
– Premio Speciale della Giuria: Quod Erat
Demonstrandum di Andrei Gruzsniczk
– Premio per la migliore interpretazione
maschile: Matthew McConaughey per Dallas Buyers
Club
– Premio per la migliore interpretazione
femminile:Scarlett Johansson
per Her
– Premio a un giovane attore o attrice
emergente: tutto il cast
di Gass (Acrid)
– Premio per il migliore contributo
tecnico: Koichi Takahashi perSebunsu
kodo (Seventh Code)
– Premio per la migliore sceneggiatura: Tayfun
Pirselimoğluper Ben o değilim (I
Am Not Him)
– Menzione speciale: Cui Jian
per Lanse gutou (Blue Sky Bones)
I PREMI ASSEGNATI AI
FILM DEL CONCORSO CINEMAXXI
La Giuria Internazionale presieduta da Larry Clark e composta da
Ashim Ahluwalia, Yuri Ancarani, Laila Pakalnina e Michael Wahrmann,
ha assegnato i seguenti premi:
– Premio CinemaXXI per il miglior film (riservato ai
lungometraggi): Nepal Forever di Aliona
Polunina
– Premio Speciale della Giuria CinemaXXI (riservato ai
lungometraggi):Birmingemskij ornament
2 (Birmingham Ornament 2) di Andrey
Silvestrov e Yury Leiderman
– Premio CinemaXXI film brevi: Der Unfertige (The
Incomplete) di Jan Soldat
– Menzione Speciale CinemaXXI cinema breve: The
Buried Alive Videos di Roee Rosen
IL PREMIO ASSEGNATO AI
FILM DEL CONCORSO PROSPETTIVE DOC ITALIA
La giuria presieduta da Marco Visalberghi e composta da
Christian Carmosino, Gerardo Panichi, Giusi Santoro e Sabrina
Varani, ha assegnato il:
– Premio Doc It – Prospettive Italia Doc per il Migliore
Documentario italiano: Dal profondo di
Valentina Pedicini
– Menzione
Speciale: Fuoristrada di Elisa
Amoruso
IL PREMIO PER LA
MIGLIORE OPERA PRIMA/SECONDA
La giuria presieduta da Roberto Faenza e composta da Fausto
Brizzi, Carlo Freccero, Alessandra Mammì, Valerio Mieli, Camilla
Nesbitt e Andrea Occhipinti, ha assegnato il:
– Premio Taodue Camera d’Oro per la Migliore Opera
Prima/Seconda: Out of the Furnace di Scott
Cooper
– Premio Taodue Miglior produttore
emergente: Jean Denis Le Dinahete
Sébastien Msikaper Il sud è niente
PREMIO BNL DEL PUBBLICO PER IL MIGLIOR
FILM
Attraverso un sistema elettronico, il Festival ha previsto la
partecipazione degli spettatori all’assegnazione del Premio BNL del
Pubblico per il miglior film. I film che hanno preso parte
all’assegnazione del premio sono quelli del Concorso. Il pubblico
ha assegnato il:
– Premio BNL del Pubblico per il miglior
film: Dallas Buyers Club di Jean-Marc
Vallée
Colin Farrell si è per la prima
volta esposto sul progetto Warcraft,
durante un’intervista ad IGN. Ecco alcuni stralci di quanto ha
rivelato:
Ho letto la sceneggiatura, e se
volete saperlo è fantastica. Mi sono seduto affianco a Duncan per
un po’ e ho letto lo script, l’ho adorato, è fichissimo proprio
come dovrebbe essere. […]La
sceneggiatura è veramente, veramente bella. E’ un mondo che non ho
mai esplorato, un colossale mondo fantasy. Non riesco a immaginare
cosa Duncan, essendo così abile dal punto di vista visivo (basta
vedere Moon), riuscirà a fare con questo Warcraft.
[…]Non so bene cosa stia succedendo ora
con il film, non so nemmeno a che punto sono.
Per quanto riguarda il casting del film, al progetto era stato
accostato Johnny Depp, ma non si sa ancora nulla
di certo a riguardo. Il film sarà basato su una sceneggiatura
di Charles Leavitt, già sceneggiatore del
bellissimo Blood Diamond.
World of Warcraft (letteralmente “il mondo di
Warcraft”, spesso abbreviato in WoW) è un gioco di ruolo fantasy
tridimensionale. Sviluppato dalla Blizzard Entertainment, è stato
pubblicato il 23 novembre 2004. World of Warcraft è il gioco di
ruolo più giocato al mondo, con circa 12 milioni di iscrizioni
attive. Il gioco è ambientato nell’universo di Warcraft,
ambientazione nata con la pubblicazione di tre precedenti
videogiochi strategici in tempo reale della Blizzard (Warcraft,
Warcraft II, Warcraft III). Il server di gioco,
originariamente disponibili solo in inglese, francese e tedesco,
sono stati successivamente resi attivi in altre lingue, mentre il
supporto in italiano è arrivato solo il 29 agosto del 2012.
L’uscita di Lo Hobbit: la
Desolazione di Smaug, è ormai alle porte. L’attesa si
sta traducendo nelle prime domande su quali città ospiteranno le
anteprime e in quali date. Hobbitfilm.it ha raccolto
informazioni a riguardo.
Una delle certezze dovrebbe essere l’abbandono
della Nuova Zelanda come casa della World Premiere del
film. Questa volta la
pellicola di Peter Jackson si mostrerà negli Stati
Uniti. Nessun comunicato ufficiale, ma una conferma indiretta
è arrivata dal sito dell’emittente radiofonica The Beat
94.5. La World Premiere dovrebbe tenersi a Los
Angeles il 2 dicembre.
Cambio anche per lo scenario europeo, dove
Londra dovrebbe essere sostituita da Berlino per
la prima continentale del film. Risultato probabilmente figlio
anche degli 88,8 milioni di dollari incassati in
Germania, miglior risultato internazionale.
A seguire tappa svizzerra, all’Arena
Cinemas di Zurigo il 10
dicembre. Presenti Aidan
Turner e Dean O’ Gorman. Ultima
tappa annunciata sarà la Spagna, che ospiterà Richard
Armitage e Luke
Evans l’11 e il 12
dicembre. La pellicola sarà poi nei cinema, come sappiamo,
il 13 dicembre 2013.
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
In attesa di conoscere i vincitori di
questa ottava edizione del Festival Internazionale del Film di
Roma, sono stati da poco annunciati i premi collaterali, assegnati
dagli sponsor e ai partners del Festival. Trai film in
Concorso sono stati premiati Dallas Buyers
Club e Tir, che portano
rispettivamente a casa il premio FARFALLA D’ORO – AGISCUOLA
e PREMIO AIC MIGLIOR FOTOGRAFIA e il PREMIO AMC MIGLIOR
MONTAGGIO.
Ecco di seguito la lista completa
dei vincitori:
PREMIO FARFALLA D’ORO –
AGISCUOLA: Dallas Buyers
Clubdi Jean-Marc Vallée;
L.A.R.A. (LIBERA ASSOCIAZIONE
RAPPRESENTANZA DI ARTISTI) AL MIGLIOR INTERPRETE
ITALIANO: Valeria
Golino perCome il
vento;
PREMIO SORRIDENDO
ONLUS: Anna Foglietta;
PREMIO AMC MIGLIOR
MONTAGGIO: Johannes Hiroshi
Nakajima per Tir;
PREMIO AIC MIGLIOR
FOTOGRAFIA: Yves
Belanger per Dallas Buyers
Club;
PREMIO AL MIGLIOR SUONO –
A.I.T.S: Borderdi
Alessio Cremonini
PREMIO CHIOMA DI BERENICE AL MIGLIOR
TRUCCO CINEMATOGRAFICO: Nadia
Ferrari per La luna su
Torino;
PREMIO CHIOMA DI BERENICE ALLE
MIGLIORI ACCONCIATURE CINEMATOGRAFICHE: Pablo J
Cabello per La luna su
Torino;
PREMIO MAURIZIO POGGIALI PER IL
MIGLIOR DOCUMENTARIO: The stone
riverdi Giovanni
Donfrancesco;
PREMIO AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
STUDIO UNIVERSAL: Na pravakh
reklamy di Ivan
Vyrypaev;
PREMIO CENTENARIO BNL #100SEC PER IL
FUTURO:
Ex-aequo Premonizione di
Salvatore Centoducati
eFuturo di Accursio
Graffeo.
Arriva anche l’ultimo Daily News, o
video commento di questa ottava edizione del Festival di Roma 2013, a commentare
per Cinefilos.it il film presentato fuori
concorso Young
Detective Dee: Rise of the Sea Dragon 3D, Emanuele
Rauco, in attesa della cerimonia di premiazione.
CineFix ha realizzato un nuovo video,
disponibile online. Il film a cui è dedicato è Hunger Games.
Nel video è stato immaginato il videogioco a
8-bit del film, come sappiamo un adattamento del romanzo
di Suzanne Collins. Un video divertente
e verosimile, che ci mostrano come Katniss e gli altri tributi
possano essere reinterpretati nel mondo dei videogames.
Vi ricordiamo che il secondo capitolo della saga
è stato presentato, da fuori concorso, al Festival del Cinema di
Roma. Nel film Katniss Everdeen torna
a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli
Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La
vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e
amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour
di Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la
ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i
costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow
sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter
Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della
nazione di Panem.
Questo pomeriggio presso la Sala
Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, si è tenuta la
conferenza stampa di Young Detective Dee: Rise of the Sea
Dragon 3D film Fuori Concorso al Festival del Film di
Roma 2013. Alla conferenza stampa ha partecipato il regista
Tsui Hark.
Il film ha una
spettacolarità altissima in tutti gli aspetti, molte
caratteristiche ricordano però altri film. C’è un rischio di
mescolarsi con il cinema hollywoodiano e perdere le caratteristiche
di quello cinese? T.H.: Si tratta di un progetto che
riguarda la mia spettacolarità non è gratuita, il personaggio del
detective Dee è profondamente radicato nella tradizione del mio
paese, viene dalla letteratura, il giudice Ti, quindi è basato su
un personaggio storico. Ho cercato di mettere insieme sia la
tradizione letteraria sia gli storici in contesto fantasy. Quindi
il lavoro che ho svolto sul personaggio è quello di creare una
sorta di mitologia autoctona originale rispetto a queste storie,
reinventate cinematograficamente nel rispetto di quello che c’era
già stato, inoltre sto già lavorando al terzo capitolo della saga
con un’idea più ampia e spettacolare.
Pensa che il 3D oltre ha dare un
plus a livello spettacolare, può influire sul piano
narrativo? T.H.: È una domanda che mi sono sempre posto, il 3D ha una
lunga storia, però qui viene utilizzata in quanto tecnica corrente
della produzione. È una tecnica che mi riporta alla mia infanzia,
io mi ricordo che utilizzavo delle particolari macchinette che ti
facevano vedere il paesaggio in 3D è mi ha sempre intrigato questa
tecnica, l’idea di applicarla nei racconti mi riporta all’inizio
del mio rapporto con l’immagine. Quindi non è una novità che il 3D
esiste già da diversi anni però si può dire che per il pubblico non
è un esperienza molto gradevole per via della tecnologia che ancora
non consentiva una visione comoda. Quindi soltanto da poco sono
state messe a punto le tecnologie necessarie per consentire una
visione per un pubblico molto conveniente e gradevole dei film in
3D. Ovviamente incominciando ad utilizzare la tecnologia 3D per
quanto riguarda anche la linea narrativa e lo sviluppo
cinematografico di una storia ci siamo resi conto della differenza
che esiste tra i due formati, 3D e 2D. C’è chi sottolinea che in
realtà ci sono poche differenze, invece quando cominci a lavorarci
ti rendi conto che proprio nel dettaglio della lavorazione e
dell’impostazione che bisogna dargli vi sono invece delle notevoli
differenze. Ovviamente parlo dal mio punto di vista personale
perché ci sono opinioni divergenti su questo aspetto però per
quanto riguarda le differenze principali lavorando in 3D dobbiamo
naturalmente sottolineare la differenza con la fotografia e il
montaggio. Nei film in 3D bisogna avere un controllo molto rigoroso
della percezione visiva del pubblico. E anche per quanto riguarda
il montaggio vi sono delle differenze poiché bisogna calcolare un
momento di transizione che può essere compreso tra 1 e 1,25 secondi
questo per permettere un accomodamento visivo nell’occhio del
pubblico per poter passare al livello successivo dell’immagine in
3D. E c’è una differenza anche volumetrica e di profondità che
caratterizza la visiona in 3D per il pubblico. Proprio per questo
il cervello di uno spettatore deve fare uno sforzo particolare per
riuscire a tradurre adeguatamente quello che vede sullo schermo ed
analizzare in maniera idonea l’immagini che compaiono. Quindi
apparentemente quando noi vediamo un film non ci rendiamo conto
della differenza tra le due tecnologie però quando poi cominciamo a
lavorarci dobbiamo raccontare una linea narrativa e ci rendiamo
conto che ci sono particolari che devono essere affrontati in
maniera diversa. E non dimentichiamoci un altro elemento in post
produzione, i sottotitoli.
C’è qualche influenza sullo scambio
delle battute? C’è anche questo fattore da tenere conto? T.H.: Nell’ambito dei sottotitoli è molto difficile dato che
c’è una grande varietà di dialetti. Mentre invece questo film non
ha dialetti e il problema non si è posto.
Gli attori vanno preparati in
modo diverso? T.H.: In realtà cerco di rendere la vita facile agli attori,
in maniera tale che non debbano fare troppi sforzi per adattare
quelle che sono le esigenze di un film in 3D che prevede macchinari
e tempi di lavorazione delle scene un po’ più lunghi.
Infine vorrei sapere cosa pensa
della tecnologia a 48fps T.H.: Ho utilizzato il
sistema dei 48fps sto ancora aspettando di poter visionare i
risultati sul grande schermo. Molti colleghi ci stanno lavorando,
ma c’è da dire che già su 60 stiamo cercando di trovare un consenso
mentre per quanto riguarda il 48 c’è moltissima incertezza. Forse
l’anno prossimo quando si saranno affrontati e superati i problemi
tecnici si potrà dire. Inoltre c’è il problema dei finanziamenti,
ma è chiaro che se una volta che questo standard si diffonderà
allora sarà necessario convincere i gli investitori ad aggiungere
finanziamenti sufficienti per fare una lavorazione in questo modo.
In Cina non c’è ancora la possibilità di vedere film girati in
questo modo, non esistono sale cinematografiche in grado di
mostrare film del genere, nella Cina continentale.
Corpi da Reatoè stato uno
dei film rivelazione al botteghino statunitense di
quest’anno.Per sfruttare il successo i
produttori sono pronti a mettere in cantiere uno spin-off, che
rueterà intorno ai personaggi di Beth e Gina,
rispettivamente Jamie
Denbo e Jessica Chaffin. Scelta
insolita, visti i numerosissimi sequel che pellicole di questo
successo hanno prodotto negli ultimi anni.La
sceneggiatura sarà affidata a Tricia McAlpin
mentre alla regia ritroveremoPaul Feig.
Corpi da Reato vedeva
protagonista Sandra Bullock, nei panni di
un’agente speciale dell’FBI,
Sarah Washburn, investigatrice metodica con un’ottima reputazione e
un’estrema arroganza. Melissa McCarthy era invece un ufficiale di
polizia di Boston, Shannon Mullins, sboccata e senza mezze misure.
Nessuna di loro due aveva mai avuto un partner, o anche solo
un’amica. Quando questi due incompatibili agenti sono costretti a
unire le forze per fermare uno spietato boss della droga, si
trovano a dover combattere contro un pericoloso cartello criminale
e l’una contro l’altra.