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Marvel Studios: confermato il panel alla San Diego Comic-Con

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Marvel Studios: confermato il panel alla San Diego Comic-Con

A partire dal 10 luglio, Spider-Man: Far From Home chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, e i Marvel Studios avranno davanti un’enorme spazio bianco da riempire con un nuovo progetto cinematografico a lunga scadenza, che possa almeno eguagliare in qualità e pianificazione gli ultimi undici anni (che poi sono anche i primi della sua produzione) di lavoro.

I piani futuri per il Marvel Cinematic Universe potrebbero presto essere svelati, visto che i Marvel Studios stanno pianificando di tornare al Comic-Con di San Diego, il prossimo luglio. Lo Studio ha infatti annunciato che dopo un anno di assenza tornerà a partecipare alla Convention con un panel nel padiglione H.

Negli anni passati, il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha affermato che le decisioni di mancare alla convention erano giustificate dal fatto che lo studio non aveva abbastanza progetti o materiale da mostrare i fan.

Secondo Deadline, i Marvel Studios terranno un panel al SDCC 2019. Non ci sono per ora informazioni su chi sarà presente, quali tipi di annunci saranno fatti, o anche quando si svolgerà. Tuttavia, la storia di SDCC indica che la Marvel ottiene in genere il panel di primo piano nella giornata del sabato. Potrebbe essere questo il momento in cui Feige annuncia la Fase 4 del MCU, ancora sotto stretto riserbo.

Il panel MCU si svolgerà sulla scia di Spider-Man: Far from Home – l’ultimo film della Fase 3 – che uscirà all’inizio di luglio. Il tempismo sembra perfetto e la visione del film potrebbe essere fondamentale per gli annunci che verranno fatti. Plausibilmente, la Marvel potrebbe anche mostrare dei contenuti dal film su Vedova Nera, che è attualmente in fase di riprese.

Ghostbusters 3: il film sarà “profondamente” collegato al primo capitolo

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Dan Aykroyd torna a parlare di Ghostbusters 3 e lo fa in una breve intervista con Gamespot, rivelando qualche dettaglio sul terzo capitolo del franchise le cui riprese partiranno a breve e che vedrà alla regia Jason Reitman (figlio di Ivan, autore dei primi due film). L’attore, come confermato di recente, tornerà nei panni di Raymond “Ray” Stantz insieme a Bill Murray e Sigourney Weaver.

Jason è venuto da me con questa idea, ed era così buona da far capire a tutti che dovevano realizzarla subito. Inoltre il film sarà profondamente collegato al primo capitolo, meglio di ogni altra cosa” ha raccontato Aykroyd, che figura tra i produttori di Ghostbusters 3.

“Al tempo stesso è una storia molto diversa dai precedenti film. In questo vedremo una nuova generazione e una nuova direzione calda, sentita e, addirittura, abbastanza spaventosa quando affronta determinate tematiche“.

Vi ricordiamo che le riprese di Ghostbusters 3, che ha “Rust City” come titolo di lavorazione, inizieranno il 25 Giugno a Calgary e proseguiranno per circa 15 settimane. La produzione non ha diffuso ulteriori informazioni sulla pellicola, che come saprete sarà il sequel diretto dei due Ghostbusters diretti da Ivan Reitman senza nessun collegamento con il reboot al femminile di Paul Feig del 2016.

Ghostbusters 3: il primo teaser trailer è già qui!

Nei giorni scorsi Reitman aveva definito il progetto come “una lettera d’amore ai fan, che sinceramente, fino a qualche tempo, fa non credevo fosse possibile…d’altronde ero solo un ragazzo che girava pellicole indipendenti per il Sundance. E poi è arrivato questo personaggio, una ragazzina di dodici anni. Non sapevo chi fosse, o perché mi fosse saltata in testa, ma l’ho vista con un pacchetto di protoni e la storia ha cominciato a formarsi“.

La trama del film dovrebbe ruotare attorno alle vicende della giovane protagonista interpretata da Mckenna Grace, e della sua famiglia formata dalla madre (Carrie Coon) e dal fratello (Finn Wolfhard).

Abbiamo contattato tutti gli attori del cast originale, la troupe, insomma le persone che hanno contribuito a realizzare Ghostbusters, proprio per conservare lo spirito della saga.” ha spiegato il regista. “Non posso dirvi niente, tranne che sarà una storia nuova, con nuovi personaggi e una nuova location. Spero solo che i fan li amino quanto me, perché sono straordinari, e non vedo l’ora di presentarveli“.

Fonte: Gamespot

Spider-Man: Far From Home, Mysterio arruolato negli Avengers?

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Spider-Man: Far From Home, Mysterio arruolato negli Avengers?

È stato diffuso un nuovo spot tv di Spider-Man: Far From Home, in cui sembra chiaro che anche Mysterio si unirà… agli Avengers! Nello spot capiamo che Nick Fury ha bisogno di un nuovo team e si rivolge all’Uomo Ragno per portare a casa la vittoria e salvare il mondo.

Peter, dal canto suo, non si sente pronto per una responsabilità così grande, visto che fino a questo momento è stato “soltanto” un aiutante. Chiede a Fury se non possono intervenire Thor, Doctor Strange o Captain Marvel, ma alla fine è lui che viene prescelto per salvare la situazione.

Quello che stupisce, è che ad un certo punto, Spider-Man dà a Mysterio il benvenuto nei…. Vendicatori! C’è da aspettarsi sicuramente qualche colpo di scena, visto che questo genere di film è noto per nascondere per bene i dettagli salienti della trama, intanto ecco lo spot:

https://twitter.com/TomHollandChina/status/1140930216904122368?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1140930216904122368&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fspider-man-far-home-mysterio-avengers%2F

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Alien Covenant: 10 cose che non sai sul film

Alien Covenant: 10 cose che non sai sul film

Alien Covenant è il secondo capitolo della trilogia prequel di Alien, ennesimo lavoro portato avanti dall’ormai instancabile Ridley Scott. Questo film, che dovrebbe dare origine ad un ulteriore sequel, ha una grande impronta visiva, oltre che un indiscutibile cast stellare, confermando come non ci si riesca a stancare mai di una saga come quella di Alien. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Alien Covenant.

Alien Covenant film

alien covenant

1. Il film si svolge diversi anni prima di Alien. Questo lungometraggio si svolgerebbe in un percorso temporale che inizia il 5 dicembre del 2104 e che terminerebbe alcune settimane dopo, nell’anno 2105. In sostanza, si svolgerebbe ben diciassette anni prima di Alien (1979) che ha luogo nel 2122.

2. Personaggi creati su sembianze umane. Il disegno degli Xenomorfi era basato su quello di un’ecorca (scultura di una figura umana con la pelle rimossa per mostra le muscolatura), mentre i suoi movimento erano basati su quelli di una mantide religiosa e di un babbuino.

3. Ci sono molti riferimenti a Blade Runner. La prima inquadratura del film è sull’occhio aperto di David che guarda direttamente in camera, esattamente come le inquadrature iniziali di Blade Runner e Blade Runner 2049.

Alien Covenant streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere Alien: Covenant, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale come Chili, Google Play, Infinity, iTunes e Tim Vision.

Alien Covenant sequel

5. Non ci sono indicazioni su un possibile sequel in lavorazione. Fino all’uscita di Covenant, il regista aveva dichiarato di aver programmato un sequel, forse due. Tuttavia, non si è più sentita nessuna notizia a riguardo e pare che Alien: Awakening non abbia nessuna data di inizio produzione: ciò sarebbe dovuto al fatto che Covenant non avrebbe incassato quanto sperato.

Alien Covenant cast

alien covenant

6. Ezra Miller ha aiutato inconsapevolmente il film. L’acconciatura che Daniels (Katherine Waterson) ha fatto con questo film, è basata sulla parrucca indossata da Miller, suo co-protagonista in Animali fantastici e dove trovarli (2016). L’attore, infatti, ha contribuito a filmare il video delle audizioni della Waterston. Durante queste riprese ha notato la parrucca che indossava per il suo personaggio Credence, e gli ha chiesto se avrebbe potuto provarla, perché pensava che fosse cool. Ciò ha contribuito a fare in modo che l’attrice ottenesse il ruolo.

7. La pellicola ha segnato il ritorno di Guy Pearce. L’attore ha ripreso il ruolo di Peter Weyland nel prologo di apertura, segnando a prima apparizione di Pearce nella serie, interpretando il suo personaggio senza trucco per farlo sembrare più vecchio. L’attore era già stato scelto per Prometheus (2012) perché si cercava un attore che potesse interpretare Peter Weyland sia inversione anziana che in quella di mezza età. Alla fine, le scene con il personaggio giovane sono state tagliate e l’attore è apparso solo in quella della vecchiaia.

8. Ci sarebbe potuta essere Rebecca Ferguson. L’attrice era stata considerata per il ruolo di Daniels, ma ha rinunciato per realizzare Life, un altro film horror in tema Alien girato nello stesso anno.

Alien Covenant trama

9. Secondo episodio della trilogia prequel. Questo film è ambientato dieci anni dopo gli eventi narrati in Prometheus e racconta della missione di colonizzazione su larga scala del pianeta Origae-6 da parte dell’astronave Covenant. Qui si trovano duemila persone addormentate in maniera artificiale e su di loro veglia l’androide Walter.

10. Una missione pronta a deragliare. All’improvviso, l’esplosione di una stella fa sì che l’equipaggio, o quel che ne rimane, si trovi su un paradiso inesplorato, potenzialmente valido per ospitarli. Ma essi non potranno mai conoscere il pericolo che si nasconde dentro una carcasse di una nave aliena schiantata dove si trovano loro.

Fonte: IMDb

Ciak d’Oro 2019: assegnati i premi al cinema italiano

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Ciak d’Oro 2019: assegnati i premi al cinema italiano

È Paola Cortellesi, per la capacità di parlare al grande pubblico all’insegna della qualità, di utilizzare l’ironia pop per sottolineare i tic del nostro tempo, e per il coraggio di rimettersi in gioco tra grande e piccolo schermo, la vincitrice del SuperCiak d’Oro come protagonista del 2019.

I premi all’eccellenza del cinema italiano assegnati annualmente da Ciak, la rivista italiana del cinema, vengono assegnati stasera, per il terzo anno consecutivo, nel complesso monumentale della Link Campus University, ricco di storia, arte e cultura, ex residenza estiva di Papa Pio V e che oggi ospita un’università che fa dell’innovazione e della creatività i suoi tratti distintivi. A condurre la serata il giornalista Alessio Viola. Sarà anche l’occasione per presentare il nuovo direttore di Ciak, Flavio Natalia.

Dogman di Matteo Garrone conquista la giuria del pubblico e dei critici aggiudicandosi ben 6 Ciak d’Oro: Miglior Film, Miglior Attore non protagonista a Edoardo Pesce, Migliore sceneggiatura a Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Ugo Chiti; Miglior Montaggio a Marco Spoletini e Miglior Scenografia a Dimitri Capuani. La redazione di Ciak ha assegnato inoltre a Marcello Fonte il Ciak d’Oro come Personaggio più Sorprendente dell’anno per la sua interpretazione.

Il Ciak d’Oro per la Miglior Regia va a Mario Martone per “Capri-Revolution” e il Ciak d’Oro per la Migliore Attrice alla intensissima Marianna Fontana.

Riceve il Ciak d’Oro come Miglior Attore Alessandro Borghi, protagonista del film Sulla mia Pelle, diretto da Alessio Cremonini. Al regista va il Ciak d’Oro per l’Opera Prima. Il Ciak d’Oro al Miglior Produttore va a Luigi e Oliva Musini di Cinemaundici e Andrea Occhipinti di Lucky Red per “Sulla mia Pelle”.
Il Ciak d’Oro come Miglior Attrice non protagonista va a Marina Confalone per “Il Vizio della speranza”. Due Ciak d’Oro vanno a Enzo Avitabile che si aggiudica, sempre per “Il Vizio della speranza”, la Miglior Colonna Sonora e la Miglior Canzone originale, con A Speranza.

Tre Ciak d’Oro vanno anche a “La Paranza dei bambini”: a Daniele Ciprì per la Miglior Fotografia, a Emanuele Cicconi, Maximiliano Angelieri ed Enrico Medri per il Miglior Suono in presa diretta e al giovane Francesco Di Napoli quello come Rivelazione dell’anno assegnato dalla redazione.

Il Ciak d’Oro Bello & Invisibile, destinato alle pellicole meritevoli di attenzione ma trascurate al botteghino, votato dalla giuria dei 100 critici e giornalisti, va a Costanza Quatriglio per “Sembra mio figlio”.

Torna per il settimo anno Ciak Alice Giovani, il Ciak d’Oro speciale nato dalla collaborazione tra il mensile Ciak e Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, che premia i film che si rivolgono ai ragazzi e raccontano il loro mondo. Quest’anno è assegnato a Manuel” di Dario Albertini. A “Suspiriail Ciak d’Oro per i Costumi a Giulia Piersanti e quello per il Miglior Manifesto. 

IL MECCANISMO DEI PREMI
I tre premi votati direttamente dal pubblico sono quelli al Miglior Film, Miglior Regista e Migliori Attori Protagonisti, senza vincoli di nomination, tra tutti i titoli italiani usciti in sala dal 1° maggio 2018 al 30 aprile 2019. I premi agli attori non protagonisti e alle categorie tecniche sono stati votati da una giuria di 100 giornalisti e critici di cinema, a partire dalle cinquine proposte dai giornalisti di Ciak.

I CIAK D’ORO DELLA REDAZIONE DI CIAK
Assegnati anche i Ciak d’Oro della redazione del mensile del cinema italiano: il Ciak d’Oro Classic alla carriera va a Nanni Moretti, che con il film documentario “Santiago, Italia” ha saputo illuminare una vicenda poco conosciuta della storia recente, civile e politica, del nostro Paese, tornando a frequentare il genere documentario 18 anni dopo “La cosa”.
Il Ciak d’Oro Colpo di Fulmine va a Valeria Golino per la regia di Euforia, in cui ha saputo mostrare il tramonto di ogni stereotipo sulla differenza di genere, raccontando magistralmente il rapporto, i sogni, le speranze infrante di due uomini, fratelli diversissimi e profondamente legati.

I Ciak d’Oro Rivelazione dell’Anno, per la categoria maschile e per quella femminile, vanno rispettivamente a Francesco di Napoli per La Paranza dei Bambini” e ad Alice Pagani per Loro” e Baby”.

Il Ciak d’Oro Speciale Serial Movie, che premia la miglior serie tv dell’anno, e che allarga lo sguardo alla serialità d’autore, va a Saverio Costanzo per L’Amica Geniale”, adattamento televisivo dell’omonima serie letteraria di Elena Ferrante, premiato sia dal pubblico, sia dalla critica, sia dal mercato internazionale.

Il Ciak d’Oro Coppia dell’Anno sullo schermo va a Fabio De Luigi e Valentina Lodovini per 10 giorni senza mamma”.
Il Ciak d’Oro speciale per la Migliore Performance italiana della stagione Natalizia va a Amici come prima, di Medusa film diretto da Christian De Sica, mentre quello per la Miglior Performance italiana di sempre nella stagione Pasquale va a Ma cosa ci dice il cervello, di Vision Distribution, diretto da Riccardo Milani. 
Un Ciak d’Oro Speciale è riservato a Domenico Procacci per i 30 anni di attività di Fandango, che hanno contribuito a rendere migliore il cinema italiano.

Per il primo anno un Ciak d’Oro viene assegnato per un film straniero. Va a 20th Century Fox Italia per Bohemian Rhapsodhy”, premiata per il Miglior Lancio Italiano di un blockbuster internazionale.

I Ciak d’Oro 2019 sono realizzati con la partecipazione di Acqua Minerale San Benedetto, Ancorotti Cosmetics, Damilano Barolo, Fabbroni, K-way, Pasta Rummo, Rue des Mille, azienda orafa di gioielli prêt-à-porte, Unopiù, con il supporto come sponsor tecnico di Glitter Make up by Kost. Per brindare ai vincitori, l’iconico champagne Moët & Chandon Impérial en magnum, che festeggia il 150esimo anniversario dalla sua creazione.

PREMI CIAK D’ORO

Questi i Ciak d’Oro 2019 secondo i lettori di Ciak e la giuria di critici e giornalisti cinematografici. I lettori hanno votato per Miglior film, Miglior regia, Miglior attore e attrice protagonista. Le altre categorie sono state votate dalla giuria professionale. Assegnati anche i premi speciali della redazione.

CIAK D’ORO MIGLIOR FILM
DOGMAN – Matteo Garrone

CIAK D’ORO MIGLIOR REGIA
MARIO MARTONE – Capri-Revolution

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
ALESSANDRO BORGHI – Sulla mia Pelle

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
MARIANNA FONTANA – Capri-Revolution

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
EDOARDO PESCE – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
MARINA CONFALONE – Il Vizio della Speranza

CIAK D’ORO PREMIO MIGLIORE OPERA PRIMA
SULLA MIA PELLE – Alessio Cremonini

CIAK D’ORO MIGLIORE SCENEGGIATURA
MATTEO GARRONE – MASSIMO GAUDIOSO – UGO CHITI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE FOTOGRAFIA
DANIELE CIPRI’ – La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO MIGLIOR MONTAGGIO
MARCO SPOLETINI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE SCENOGRAFIA
DIMITRI CAPUANI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORI COSTUMI
GIULIA PIERSANTI – Suspiria

CIAK D’ORO MIGLIOR SONORO IN PRESA DIRETTA
EMANUELE CICCONI – MAXIMILIANO ANGELIERI – ENRICO MEDRI- La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO MIGLIORE COLONNA SONORA
ENZO AVITABILE – Il Vizio della Speranza

CIAK D’ORO MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
ENZO AVITABILE – A Speranza

CIAK D’ORO MIGLIOR PRODUTTORE
LUIGI E OLIVIA MUSINI (Cinemaundici) – ANDREA OCCHIPINTI (Lucky Red) – Sulla mia Pelle

CIAK D’ORO MIGLIOR MANIFESTO
SUSPIRIA

CIAK D’ORO BELLO&INVISIBILE
Sembra mio figlio – COSTANZA QUATRIGLIO

CIAK ALICE GIOVANI
Manuel – DARIO ALBERTINI

PREMI SPECIALI
SUPERCIAK D’ORO 2019
PAOLA CORTELLESI

CIAK D’ORO COLPO DI FULMINE
VALERIA GOLINO – Euforia

CIAK D’ORO CLASSIC
NANNI MORETTI

CIAK D’ORO RIVELAZIONE MASCHILE DELL’ANNO
FRANCESCO DI NAPOLI – La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO RIVELAZIONE FEMMINILE DELL’ANNO
ALICE PAGANI – Loro e Baby

CIAK D’ORO SPECIALE SERIAL MOVIE
SAVERIO COSTANZO – L’Amica Geniale

CIAK D’ORO MIGLIOR PERFORMANCE ITALIANA
DI SEMPRE NELLA STAGIONE PASQUALE

MA COSA CI DICE IL CERVELLO

CIAK D’ORO MIGLIOR PERFORMANCE ITALIANA
DELLA STAGIONE NATALIZIA

AMICI COME PRIMA

CIAK D’ORO COPPIA DELL’ANNO SULLO SCHERMO
FABIO DE LUIGI E VALENTINA LODOVINI – 10 giorni senza Mamma

CIAK D’ORO PERSONAGGIO PIU’ SORPRENDENTE DELL’ANNO
MARCELLO FONTE

CIAK D’ORO MIGLIOR LANCIO ITALIANO
DI UN BLOCKBUSTER INTERNAZIONALE

BOHEMIAN RHAPSODY

CIAK D’ORO SPECIALE “LA STORIA DEL CINEMA”
 DOMENICO PROCACCI PER I 30 ANNI DI FANDANGO

Downton Abbey: i character poster del film, upstairs e downstairs

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Sono stati diffusi i character poster di Downton Abbey, in cui vediamo tutti i protagonisti della serie che torneranno sul grande schermo, dal 20 settembre, per un’ultima emozionante puntata.

Guarda il trailer 

Questo sarà l’ultimo capitolo della “saga” familiare dei Crawley e del personale al loro servizio, esplorata già nell’omonima serie tv e ambientata nel suggestivo contesto della loro casa in stile edoardiano situata nella campagna inglese. Nel corso delle sei stagioni Downton Abbey ha ottenuto 3 Golden Globes, 15 Emmy, 69 candidature complessive agli Emmy, diventando il programma televisivo non-americano più nominato nella storia degli Emmy.

Tornano nel cast Downton Abbey Maggie Smith, Hugh Bonneville, Laura Carmichael, Michelle Dockery e Elizabeth McGovern più alcune new entry come Tuppance Middleton, Simon Jones e Imelda Staunton.

Scritto da Julian Fellow, il creatore dello show, Downton Abbey – Il Film è stato diretto da Michael Engler.

Downton Abbey: 10 cose che vorremmo vedere nel film

Toy Story 4, recensione del nuovo film Pixar

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Toy Story 4, recensione del nuovo film Pixar

Rocky, Star Trek, Batman, sono tantissimi i franchise di successo che arrivati al quarto capitolo si sono dovuti arrendere alla povertà di idee e alla pochezza di realizzazione, ma contro questa tendenza si erge Toy Story 4, il nuovo film Pixar, dal 26 giugno in sala, che prova a ribaltare la tradizione.

Il compito è difficilissimo, visto che con Toy Story 3 – La Grande Fuga, nel 2010, lo Studio aveva realizzato un capolavoro di storia, testi e sottotesti, un’addio commovente e accorato a quei personaggi che avevano visto nascere la Pixar stessa e che con essa erano cresciuti e si erano perfezionati.

Nove anni fa, Andy aveva preso la decisione di regalare tutti i suoi giocattoli a Bonnie: lo sceriffo, lo space ranger, la cowgirl, il ronzino e tutti gli altri simpatici giocattoli sono passati così di mano, da un ragazzo pronto per l’età adulta e l’università, a una bambina di tre anni, con ancora davanti tanti anni di giochi e di avventure. Una nuova vita per Woody e i suoi, che con Bonnie tornano ad essere di proprietà di qualcuno, utili a un bambino come gioco, conforto e compagnia.

La storia di Toy Story 4 si concentra però su Woody, scivolano in secondo piano sia gli altri giocattoli che il legame d’amicizia con Buzz, e il centro drammatico della storia diventa il dilemma esistenzione di un giocattolo, abituato ad essere il preferito, sempre in prima linea per difendere e proteggere il proprio bambino, che però comincia ad essere messo da parte. Se infatti il cowboy è il gioco prediletto da Andy, con Bonnie non è più così, tanto che la bimba arriva a togliere la spilla da sceriffo dal suo gilet, per appuntarla su quello di Jessie. Un passaggio di consegne al quale Woody non è affatto pronto.

Toy Story 4 parte da questo assunto e si trasforma ben presto in un on the road in cui alla girandola di avvenimenti rocamboleschi si sovrappone un torrente di emozioni che travolge lo spettatore insieme ai giocattoli protagonisti. Ovviamente non mancano gli espedienti comici esilaranti, affidati ai nuovi personaggi, i segmenti ad alto tasso di adrenalina e quelli che omaggiano con raffinatezza il cinema di genere, dal noir all’horror, ma il centro assoluto del racconto è la presa di coscienza di Woody. La sua fedeltà totale nei confronti dei suoi bambini, prima Andy e poi Bonnie, lo ha reso completamente cieco ad ogni altra cosa e presto scoprirà che l’altra faccia di questo suo altruismo totalizzante, il sano egoismo di cui sembra incapace, potrebbe essere l’inizio di una nuova magica avventura.

Ad aprirgli gli occhi ci sarà Bo Peep, la pastorella del primo Toy Story che qui torna in versione aggiornata, indipendente, brillante, intraprendente, un giocattolo molto diverso da quello che conoscevamo.

La devozione di Woody viene messa in gioco quando il cowboy decide a tutti i costi di proteggere Forky, un nuovo “giocattolo” di Bonnie, la sua coperta di Linus per affrontare l’asilo e le prime novità legate alla crescita. Per questo, il nostro eroe si troverà in una serie di situazioni in cui non solo verrà testato il suo coraggio ma soprattutto la sua natura di amico fedele e devoto al suo bambino. Ma cosa accade quando il “lavoro” di una vita, d’improvviso, si rivela non più necessario?

Se in Toy Story 3 Andy ha detto addio ai suoi giochi, in Toy Story 4 sarà Woody a dire finalmente addio a Andy, al suo ruolo di leader, ai suoi amici, insomma sarà lui a “diventare grande”, perché se è vero che è immutabile nel tempo, le sue esperienze e le sue emozioni lo arricchiscono e lo rendono, per una volta, capace di scegliere per se stesso. Per ogni essere umano arriva il momento di scegliere tra se stessi e gli altri, tra il proprio futuro e il proprio passato. In Toy Story 4 sembra che lo stesso avvenga per i giocattoli.

Se la trilogia di Toy Story era il racconto, lo sviluppo e il compimento della parabola narrativa di Andy, dal punto di vista dei suoi giocattoli, Toy Story 4 trova lo spazio per un altro racconto avvincente con protagonista assoluto Woody. Probabilmente sarà difficile eguagliare la bellezza e la grandezza dei precedenti capitoli, ma il film diretto da Josh Cooley è sicuramente un ottimo quarto capitolo, con una storia forte, grandi momenti d’azione, risate garantite sia per i grandi che per i piccoli, e quel tocco di commozione che non permetterà a nessuno di uscire dalla sala con gli occhi asciutti.

Toy Story 4, il trailer

Robert Downey Jr. vuole Ironheart nel MCU

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Robert Downey Jr. vuole Ironheart nel MCU

Riri Williams è uno dei personaggi più controversi della storia recente della Marvel Comics, ora conosciuta come Ironheart, ma originariamente esordì nel ruolo di Iron Man nel 2014 tra l’amore e l’odio dei fan. E ora che i Marvel Studios sono sempre più aperti alla possibilità di dedicare spazio alle eroine – sfruttando la scia del successo di Captain Marvel al botteghino – Riri potrebbe essere l’erede perfetta di Tony Stark nel MCU dopo l’addio di Robert Downey Jr.

Della stessa idea sembra l’attore, intervenuto di recente al Gene Siskel Film Center e introdotto sul palco proprio dall’autrice dei fumetti di Ironheart, Eve Ewing, dichiarando pubblicamente che amerebbe vedere nell’universo cinematografico Marvel questa versione.

Creata da Brian Michael Bendis e Mike Deodato, Riri Williams è una ragazza prodigio che ha costruito la sua armatura, molto simile a quella di Iron Man, durante gli anni di college al MIT. Oltre ad incontrare personalmente Tony Stark, Riri riesce a progettare un’intelligenza artificiale modellata sulla coscienza del magnate Vendicatore che la aiuta a controllare la sua armatura.

Inutile dire che, come suggerisce Downey Jr., sarebbe fantastico avere un’eroina del genere nel MCU, anche in previsione del possibile arrivo nel franchise dei Giovani Vendicatori. Lo scorso gennaio un rumor aveva reso noto che i Marvel Studios avrebbero iniziato a progettare un film interamente dedicato agli Young Avengers con personaggi mai visti prima. Che sia lei la prima candidata?

https://twitter.com/eveewing/status/1140295866592497665

10 attori che sono “quasi” entrati nel MCU nella Fase 1

Oggi interpretare un supereroe Marvel è diventato un grande privilegio, oltre che un’immensa responsabilità nei confronti del pubblico (specialmente dei fan dei fumetti); tuttavia non tutti gli attori a cui è stata offerta la possibilità di farlo si sono comportati nella stessa maniera. Alcuni di loro hanno deciso di rifiutare per motivi professionali, altri per ragioni legate ai propri gusti o scelte di carriera. Ma quali sono i più celebri fra questi?

Ecco di seguito 10 attori che sono “quasi” entrati nel MCU nella Fase 1:

Stuart Townsend (Fandral)

Fandral è uno dei personaggi secondari del MCU ad aver subito un cambio di attore nel corso del franchise, ed inizialmente doveva essere interpretato dall’irlandese Stuart Townsend che poi abbandonò la parte a causa di divergenze creative.

L’attore si comportò nello stesso modo lasciando il ruolo di Aragorn ne Il Signore degli Anelli, sostituito lì da Viggo Mortensen e nella saga di Thor da Zachary Levi.

Sam Rockwell (Iron Man)

Dick Cheney

Sam Rockwell è uno di quegli attori capaci di passare da una piccola produzione indipendente al grande blockbuster con grande facilità, ma che tipo di carriera avrebbe avuto se nel 2008 fosse stato scelto come volto di Iron Man nel primo film del MCU?

Rockwell ha dichiarato che c’erano state delle conversazioni con il regista Jon Favreau e che alla fine non risultò nulla di concreto. Come saprete lo studio lo scelse successivamente per interpretare Justin Hammer in Iron Man 2.

John Krasinski (Captain America)

La scelta di Chris Evans per Capitan America suscitò non pochi dubbi nella fanbase della Marvel, dal momento che l’attore era stato coinvolto nel fallimentare Fantastici Quattro dei primi anni Duemila.

Per fortuna Evans mise a tacere questi sospetti interpretando il ruolo a meraviglia, ma prima di lui altri nomi erano stati considerati, tra cui John Krasinski. All’epoca l’attore era più noto per la sit-com The Office, e stava iniziando a costruire le basi di una solida carriera drammatica.

Emily Blunt (Vedova Nera)

emily blunt

Non tutti sanno che a Emily Blunt venne offerto il ruolo di Vedova Nera in Iron Man 2, e ogni cosa sembrava andare per il verso giusto ma la sovrapposizione di progetti spinsero l’attrice a fare un passo indietro costringendo i Marvel Studios a trovare un’altra candidata. Oggi il personaggio è interpretato da Scarlett Johansson.

Timothy Olyphant (Iron Man)

Mandatory Credit: Photo by Matt Baron/REX/Shutterstock (9474069cu)
Timothy Olyphant
‘Santa Clarita Diet’ TV show premiere, Arrivals, Los Angeles, USA – 22 Mar 2018

Timothy Olyphant si è fatto notare nelle serie Deadwood, Justified e recentemente in Santa Clarita Diet, ma al cinema avrebbe potuto mostrare le sua qualità grazie al ruolo di Iron Man per cui sostenne il provino.

A quanto pare questo accadde lo stesso giorno in cui i Marvel Studios stavano testando Robert Downey Jr.

Liam Hemsworth (Thor)

wolverine liam hemsworth

È già raro che dei fratelli riescano a sfondare a Hollywood, ma che succede quando entrambi competono per ottenere lo stesso ruolo in un film ambito? È successo in casa Hemsworth, con Chris e Liam in lizza per interpretare Thor nel MCU. Ovviamente il maggiore dei due ebbe la meglio, favorendo la propria ascesa nel mondo dello spettacolo.

Mel Gibson (Odino)

Mel Gibson Suicide Squad 2

Il premio Oscar Anthony Hopkins si è rivelata un’ottima scelta per portare sullo schermo il sovrano di Asgard Odino, eppure in fase di progettazione i Marvel Studios avevano considerato un attore molto diverso da Hopkins: parliamo di Mel Gibson, di cui il regista Kenneth Branagh era grande fan, che successivamente dichiarò di aver rifiutato il lavoro perché non gradiva i costumi “stravaganti” del personaggio.

Alexander Skarsgård (Thor)

Alexander Skarsgard 2017

Alexander Skarsgård ha costruito una solida carriera mescolando film ad alto budget e piccole pellicole indie grazie al carisma e alla prestanza fisica. Ma non tutti sanno che fu ad un passo dall’interpretare il Dio del Tuono.

A quanto pare l’attore aveva parlato con Kevin Feige e il regista Kenneth Branagh della parte realizzando perfino un costume. Suo padre Stellan invece ha vestito i panni di Erik Selvig nel franchise.

Mark Ruffalo (Hulk)

mark ruffalo

Tra i pochi casi di “re-casting” del MCU il più significativo è sicuramente quello del personaggio di Hulk, interpretato prima da Edward Norton nel film del 2009, e da The Avengers in poi da Mark Ruffalo.

È altrettanto interessante notare che Ruffalo era già in lizza per il ruolo, oltre che il favorito dello studio, ma le preferenze del regista Louis Leterrier hanno impedito che tutto ciò si realizzasse.

Dane Cook (Captain America)

Quando il nome di Dane Cook venne associato al personaggio di Capitan America per l’adattamento del MCU, i fan erano abbastanza fiduciosi sul casting, più di quanto lo fossero dopo l’annuncio di Chris Evans.

Tuttavia la notizia del suo provino sconvolse la comunità Marvel, che individuò presto in Evans l’uomo giusto per interpretare Steve Rogers sul grande schermo.

Leggi anche – MCU: 10 attori che abbiamo dimenticato

Men In Black: International, rivelati tutti i “drammi” della lavorazione

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In un nuovo report dettagliato l’Hollywood Reporter ha ripercorso ogni tappa della produzione travagliata di Men In Black: International, quarto capitolo del franchise che vede ora protagonisti Tessa Thompson e Chris Hemsworth e che purtroppo non sta performando come ci si aspettava al box office americano. Le ragioni sono quindi da individuare non tanto nella resa finale del film, quanto nelle fasi che hanno preceduto l’uscita e nelle problematiche insorte durante la progettazione.

Sembra infatti che l’uscita di scena del vicepresidente esecutivo della Sony, David Beaubaire, sia stata la scintilla dell’inizio della discussione tra il regista F. Gary Gray e il produttore Walter Parkes, un veterano della serie di Men In Black “pesantemente coinvolto nelle operazioni quotidiane del nuovo film“, come scritto nell’articolo. Una presenza ingombrante che avrebbe quindi provocato confusione e incertezza sul set.

Diverse fonti hanno invece rivelato all’Hollywood Reporter che lo studio non avrebbe mai ottenuto l’ok di star del calibro di Hemsworth e Thompson in assenza di una sceneggiatura di livello e che prima delle riprese, la storia originale era molto più acuta e moderna con riflessioni sul tema dell’immigrazione nel mondo reale. Apparentemente questo tono impegnato non si adattava bene alle esigenze di Parkes, che avrebbe commissionato ulteriori stesure prima e durante la lavorazione, tanto da spingere i due attori ad assumere degli sceneggiatori personali per stare al passo con tutti i cambiamenti.

Parkes ha avuto la meglio ed è perfino passato dietro la macchina da presa in più occasioni, scatenando la rabbia di Gary Gray (sempre più intenzionato ad abbandonare il progetto), convinto a restare solo grazie alle insistenze della Sony.

Per quanto riguarda l’influenza dello studio, il sito parla di un “padrone di casa assente”: la Sony avrebbe investito molto meno di 110 milioni di dollari di budget, tra spese di produzione e campagne marketing. Nel frattempo Gray ha assemblato il suo montaggio del film con la supervisione di Walter Parkes, e due versioni della pellicola sono state proiettate ai test screening con risultati fallimentari.

Men In Black: International, Chris Hemsworth in azione nel nuovo trailer

Vi ricordiamo che Men In Black: International vedrà tornare sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e proteggono la Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e aiutando a integrarsi quelle invece amichevoli.

Hemsworth e Thompson hanno rimpiazzato Will Smith Tommy Lee Jones come protagonisti della storia, mentre nel film tornerà Emma Thompson nel ruolo del capo del MIB, Agente O. Questa presenza illustre indica che il film avrà connessione con il franchise originale, avvalorandone quindi la natura di spin-off e non di reboot, come era stato ipotizzato in precedenza.

“Gli Uomini in Nero hanno sempre protetto la Terra dalla feccia dell’universo. In questa nuova avventura, affrontano la più grande minaccia fino ad oggi: una talpa nell’organizzazione Men in Black. “

Men in Black: International, recensione del film 

Fonte: THR

MTV Movie Awards 2019: tutti i vincitori

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Sono stati annunciati i vincitori degli MTV Movie Awards 2019, i premi dedicati a cinema e spettacolo più pop e divertenti dell’anno.

Si tratta di un vero e proprio spettacolo (più che una cerimonia solita) di premiazione cinematografica presentata annualmente su MTV e che si avvale della collaborazione e della presentazioni di celebrità. Quest’anno è stata la volta di Zachary Levi, che si gode il discreto successo del suo Shazam!.

Ecco di seguito tutti i vincitori dell’edizione di quest’anno.

Miglior Film

Avengers: Endgame

Miglior performance comica

Dan Levy (David Rose) – “Schitt’s Creek”

Breakthrough Performance

Noah Centineo (Peter Kavinsky) – “To All the Boys I’ve Loved Before”

Miglior attore in uno show

Elisabeth Moss (June Osborne/Offred) – “The Handmaid’s Tale”

Miglior Documentario

“Surviving R. Kelly”

Miglior eroe

Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man) – “Avengers: Endgame

Miglior bacio

Noah Centineo & Lana Condor (Peter Kavinsky & Lara Jean) – “To All the Boys I’ve Loved Before”

Miglior attore in un film

Lady Gaga (Ally) – “A Star is Born

Miglior combattimento

Captain Marvel” – Captain Marvel vs. Minn-Erva

Miglior presentatore

Nick Cannon – “Wild ‘n Out”

Performance più spaventosa

Sandra Bullock (Malorie) – “Bird Box”

Reality Royalty

“Love & Hip Hop: Atlanta”

Most Meme-able Moment

“The Bachelor” – Colton Underwood jumps the fence

Miglior show

Game of Thrones

Miglior cattivo

Josh Brolin (Thanos) – “Avengers: Endgame”

Miglior eroe vero

Ruth Bader Ginsburg – “RBG”

Miglior momento musicale

“A Star Is Born” – “Shallow”

Fonte: Variety

Olivia Wilde e Jon Hamm nel cast del nuovo film di Clint Eastwood

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Come riportato in esclusiva da Variety, Olivia Wilde e Jon Hamm si uniranno a Paul Walter Hauser, Sam Rockwell e Kathy Bates nel cast del nuovo film di Clint Eastwood, dal titolo Richard Jewell e ispirato all’articolo scritto da Marie Brenner per Vanity Fair.

Il dramma ruota attorno a Jewell, una guardia di sicurezza la cui vita è stata sconvolta dopo che le forze dell’ordine hanno rivelato ad un giornalista che l’uomo era tra i possibili sospettati dell’attentato delle Olimpiadi di Atlanta nel 1996. La Wilde interpreterà la reporter Kathy Scruggs, che aveva seguito da vicino l’evento sportivo mentre Hamm si calerà nei panni di un agente dell’FBI che sta indagando sul caso.

Vi ricordiamo che inizialmente Jonah Hill e Leonardo DiCaprio erano stati associati al progetto, con la star premio oscar che avrebbe dovuto assumere il ruolo ora assegnato a Rockwell) e che ora figureranno soltanto come produttori. La sceneggiatura del film invece è stata firmata da Billy Ray (Captain Phillips, Hunger Games, State of Play).

Eastwood dirigerà e produrrà la pellicola con la sua compagnia Malpaso insieme a Tim Moore, Jessica Meier, Kevin Misher e Jennifer Davisson Killoran.

Fonte: Variety

Wonder Woman 1984: nuovi dettagli sulla trama e i misteriosi personaggi

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Come confermato dalla regista Patty Jenkins pochi giorni fa, la promozione di Wonder Woman 1984 non inizierà prima di dicembre, ma nuove indiscrezioni trapelate online sembrano confermare alcuni dettagli sulla trama e i misteriosi personaggi del sequel in arrivo nelle sale a Giugno 2020.

Per sapere di cosa si tratta, leggete qui sotto.

La nuova missione di Diana Prince

In Batman v Superman: Dawn of Justice la foto d’epoca di Diana Prince custodita da Bruce Wayne sfuggì dalle mani Lex Luthor che intendeva rivelare al mondo l’identità segreta di Wonder Woman, e quanto pare questo aspetto verrà affrontato nuovamente nel sequel. Ma in che modo?

Il film, ambientato negli anni Ottanta, vedrà l’amazzone lavorare come spia durante la Guerra Fredda, e la sua missione consisterà nel dare la caccia ad un’altra spia russa. Tuttavia le voci riportano che in Wonder Woman 1984, Diana è effettivamente conosciuta come un supereroe, teoria confermata dalle foto trapelate sul set in cui Gal Gadot correva per le strade di Washington DC in costume.

Questo significa che la trama di Batman v Superman è stata ufficialmente messa da parte, o meglio, eliminata dalla timeline del DCEU?

Cheetah

wonder woman 2

Altri aggiornamenti riguardano il villain annunciato del film, Cheetah, che è stata interpretata da Kristen Wiig, e secondo i rumors Barbara Minerva è una grande ammiratrice di Wonder Woman che ambisce a essere proprio come lei (e questo dettaglio conferma ancora l’ipotesi che Diana è un supereroe pubblicamente conosciuto).

Ad aiutarla in questa missione sarà Maxwell Lord, e mentre Barbara inizia il suo percorso da eroina, il lato feroce prenderà il sopravvento e presto diventerà sempre più difficile da controllare. Wonder Woman sarà allora l’unica, sulla Terra, capace di fermarla.

Maxwell Lord

Wonder Woman 1984

A proposito di Maxwell Lord,  l’uomo che aiuterà Barbara Minerva a trasformarsi in Cheetah, sembra che Patty Jenkins abbia apportato qualche cambiamento rispetto all’originale dei fumetti dove il personaggio poteva controllare le menti delle persone.

Il sito rivela che la versione di Pedro Pascal avrà la capacità di esaudire i desideri ad un prezzo. Sarà per questo motivo che Barbara perderà il controllo? Quali sono stati i punti dell’accordo con l’uomo?

Il ritorno di Steve Trevor

wonder woman 1984

Il ritorno in scena di Steve Trevor è uno degli argomenti più dibattuti del sequel, e diverse voci riportano che l’anima di un misterioso personaggio verrà trasferita nel corpo del grande amore di Diana Prince. Ciò dovrebbe aver dato a Chris Pine l’opportunità di interpretare una figura molto diversa…

Leggi anche – Wonder Woman 1984: ecco l’ispirazione del costume nel nuovo poster

Fonte: CBM

Escape Room dal 17 Luglio in home video

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Escape Room dal 17 Luglio in home video

Sei invitato a giocare per la tua stessa sopravvivenza in questo disturbante survival thriller, Escape Room, che sarà disponibile dal 17 luglio in Dvd, Blu-ray e Digital HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Capace di catturare l’essenza adrenalinica delle popolari stanze in cui si devono risolvere alcuni indizi e misteri, il regista Adam Robitel (Insidious: The Last Key) costruisce ad arte un film che piega e lascia in sospeso la mente con un cast vario e di talento, con Taylor Russell (Lost in Space – Perduti nello spazio), Logan Miller (Tuo, Simon), Deborah Ann Woll (True Blood), Jay Ellis (Insecure), Tyler Labine (New Amsterdam) e Nik Dodani (Atypical), con la partecipazione di Yorick van Wageningen (Millennium – Uomini che odiano le donne).

Incentrato sulle vicende di sei sconosciuti che devono risolvere quesiti ideati con estrema malvagità e superare sfide al limite della sopravvivenza in ambienti rischiosi, con moltissimi colpi di scena inaspettati, l’edizione Dvd e Blu-ray di Escape Room contiene al suo interno un inizio ed un finale alternativi e totalmente inediti del film, sei scene eliminate e quattro featurette. Scoprite insieme al regista Adam Robitel e al cast come gli spazi ed il design a 360° del film si dimostrino dei veri e propri antagonisti in “Gioco, partita, incontro”. Successivamente, scoprite come Escape Room è stato costruito con effetti speciali pratici e nessuno schermo verde mentre il cast e la troupe vi portano con loro in “I sopravvissuti raccontati dal cast e dalla troupe”

Escape Room, la trama

Un invito intrigante riunisce sei sconosciuti che, inizialmente, credono di partecipare a una escape room altamente immersiva, ma poi si rendono conto di essere delle pedine in un sadico gioco di vita e di morte. Man mano che trovano indizi e risolvono enigmi, si muovono da uno scenario terrificante all’altro. Ma i giocatori scoprono presto che esporre i loro segreti più oscuri potrebbe essere la chiave per la sopravvivenza.

Escape Room è diretto da Adam Robitel e scritto da Bragi Schut e Maria Melnik, basato su una storia di Schut. Il produttore esecutivo del film è Rebecca Rivo ed è prodotto da Neal H. Moritz e Ori Marmur.

Escape Room CONTENUTI EXTRA DEI FORMATI DVD E BLU-RAY:

  • Inizio alternativo
  • Finale alternativo
  • Scene eliminate
  • Gioco, partita, incontro
  • Come sono nate le stanze
  • I sopravvissuti raccontati dal cast e dalla troupe
  • E molto altro!

Shang-Chi: trovati i primi attori per il film Marvel?

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Shang-Chi: trovati i primi attori per il film Marvel?

La ricerca del perfetto protagonista di Shang-Chi è iniziata, e secondo quanto riportato dal sito That Hashtag Show i Marvel Studios avrebbero già compilato una short list di attori papabili. Tra questi figura Ludi Lin (visto in Power Rangers, Aquaman e Black Mirror), che si era detto interessato al ruolo diversi mesi fa prima di guadagnare maggiore visibilità grazie al cinecomic DC con Jason Momoa e alla quinta stagione della serie.

I lavori sull’adattamento dei fumetti sono iniziati ad ottobre del 2018 con l’ingaggio dello sceneggiatore David Callaham mentre a marzo è stato confermato Destin Cretton (autore di I’m not a hipster, Short Term 12 e The Glass Castle) in regia, mentre nelle ultime settimane si è diffusa la voce sulla presunta ricerca di due interpreti principali asiatici, e uno di questi dovrebbe interpretare un saggio e letale guerriero.

Altre fonti rivelano invece che l’inizio delle riprese è stato fissato a novembre 2019, così da permettere allo studio di distribuire il film nelle sale il 12 febbraio 2021 facendo coincidere la data con la ricorrenza del capodanno cinese. Una scelta di marketing alquanto azzeccata, trattandosi del primo supereroe asiatico della storia ad arrivare sullo schermo.

A queste notizie si aggiunge un ulteriore aggiornamento, ovvero che la Marvel starebbe discutendo con Donnie Yen (una star in Asia) per un ruolo non ancora specificato ma che, vista l’età dell’attore, potrebbe coincidere con la descrizione del personaggio citato sopra.

Vi ricordiamo che il fumetto originale è stato creato da Steve Englehart e Jim Starlin nel 1973, e come “Maestro del Kung-Fu” Shang-Chi si serve della sua straordinaria abilità nelle arti marziali per combattere il male e in particolare suo padre Zheng Zu. Si unirà perfino ai Vendicatori, ottenendo il potere di creare innumerevoli duplicati di se stesso.

Rogue One: A Star Wars Story..Chirrut Imwe (Donnie Yen)..Ph: Jonathan Olley..©Lucasfilm LFL 2016.

Shang-Chi: arriva al cinema il primo supereroe asiatico 

Fonte: That Hashtag Show

The Boys: terzo trailer ufficiale

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The Boys: terzo trailer ufficiale

Guarda il  terzo  trailer  della serie Amazon Original The Boys è stato svelato oggi su Reddit da Garth Ennis, autore e co-creatore dell’originale saga a fumetti. La serie sovversiva sui supereroi debutterà in esclusiva su Amazon Prime Video in più di 200 paesi il 26 Luglio. The Boys sarà presentato in anteprima al Tribeca Film Festival il 29 Aprile.

The Boys offre una versione divertente e irriverente di ciò che potrebbe succedere se i supereroi, famosi come celebrity, influenti come politici e venerati come fossero dei, abusassero dei loro poteri al posto di usarli per fare del bene. La storia narra dei “senza-potere” contro i potentissimi, The Boys che si lanciano in un’eroica avventura per rivelare la verità sui The Seven e Vought – la società multi miliardaria a che fa capo a questi supereroi e che riesce a coprire tutti i loro sporchi segreti. The Boys sono Hughie (Jack Quaid, The Hunger Games), Billy Butcher (Karl Urban, Star Trek), Mother’s Milk (Laz Alonso, Detroit), Frenchie (Tomer Capon, Hostages), e The Female (Karen Fukuhara, Suicide Squad).  Simon Pegg (Mission: Impossible – Fallout) interpreter come guest star il padre di Hughie.

I Supes di “The Seven” sono A-TRAIN (Jessie T. Usher, Independence Day: Resurgence), HOMELANDER (Antony Starr, Banshee), STARLIGHT (Erin Moriarty, Captain Fantastic), QUEEN MAEVE (Dominique McElligott, House of Cards) , THE DEEP (Chace Crawford, Gossip Girl) e BLACK NOIR (Nathan Mitchell, Supernatural).

Insieme a Quaid, completano il gruppo BUTCHER (Karl Urban, Star Trek), LATTE DI MADRE (Laz Alonso, Detroit), FRENCHIE (Tomer Kapon, Ostaggi) e LA FEMMINA (Karen Fukuhara, Suicide Squad). Simon Pegg sarà una delle guest star. L’attrice nominata ad un premio Oscar Elisabeth Shue (Leaving Las Vegas) interpreta Madelyn Stillwell, la Senior Vice President del dipartimento di Hero Management della Vought.

Basato sul fumetto best-seller del New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, The Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric Kripke (Supernatural), di cui è anche autore, produttore esecutivo e regista dell’ultimo episodio. Al fianco di Kripke, ci sono produttori esecutivi Seth Rogen (Preacher) ed Evan Goldberg (Preacher), e James Weaver (Preacher) di Point Grey Pictures, Neal H. Moritz (Prison Break), Pavun Shetty (New Girl) e Ori Marmur (Preacher) di Original Film, come anche Ken Levin e Jason Netter. Ennis e Robertson sono anche co-produttori esecutivi. Il pilot è stato diretto da Dan Trachtenberg (10 Cloverfield Lane).

La serie originale di Amazon Prime Video in otto episodi è co-prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios con Point Grey Pictures, Kripke Enterprises e Original Film.

Hunger Games: in arrivo il romanzo prequel e un nuovo film

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Hunger Games: in arrivo il romanzo prequel e un nuovo film

Arriverà il 19 Maggio 2020 il romanzo prequel di Hunger Games firmato sempre dall’autrice della trilogia originale Suzanne Collins, e a confermarlo è l’Hollywood Reporter. Ambientato sessantaquattro anni prima degli eventi del primo capitolo, il libro seguirà le vicende di una ribellione fallita di Panem per esplorare “il concetto di stato di natura, chi siamo e ciò che percepiamo sia necessario per la nostra sopravvivenza“, ha spiegato la Collins.

[…] Dieci anni dopo la guerra, il periodo di ricostruzione comunemente chiamato Dark Days mentre Panem sta cercando di rimettersi in piedi, fornisce ai personaggi un terreno fertile per affrontare queste domande e definire così le loro opinioni sull’umanità“.

Il prequel avrà quindi luogo nel periodo precedente all’affermazione dell’eroina del franchise Katniss Everdeen, interpretata sul grande schermo da Jennifer Lawrence, ma non sono stati ancora chiariti i nomi dei nuovi personaggi e gli eventuali ritorni in scena di vecchie conoscenze della saga.

Suzanne è unica nel combinare brillante narrazione, superba costruzione del mondo, suspense mozzafiato e commento sulla società“, ha dichiarato il presidente della Scholastic Trade Publishing Ellie Berger. “Siamo assolutamente entusiasti – sia come lettori che in qualità di editori – di presentare ai fan devoti della serie e al nuovo pubblico una prospettiva completamente nuova su questo classico moderno.”

Dobbiamo aspettarci anche un adattamento cinematografico? A quanto pare mentre la Collins ultimerà il romanzo, lo studio potrebbe già essere al lavoro per portare in sala le prossime avventure distopiche degli eroi:

Come orgogliosa patria dei film di Hunger Games non vediamo l’ora che il prossimo libro di Suzanne venga pubblicato” ha confessato Joe Drake, presidente del gruppo Lionsgate Motion Picture Group. “Abbiamo parlato con lei durante il processo di scrittura e non vediamo l’ora di continuare a lavorare a stretto contatto per il film“.

Fonte: THR

La La Land: 10 cose che non sai sul film

La La Land: 10 cose che non sai sul film

La La Land è quel film che ha riportato il genere musical a grandi fasti, omaggiando i film che hanno fatto la storia del cinema e trasportando la struttura del genere ai giorni nostri, con un occhio al passato e uno al futuro. Questo film è stato ben accolto sia dal pubblico e dalla critica, sia grazie ad un talentuoso e lungimirante Damien Chazelle, sia grazie all’interpretazione della coppia Emma Stone Ryan Gosling. Ecco, allora, dieci cose da sapere su La La Land.

La La Land film

la la land

1. Solo 30 minuti per girare la scena del tramonto su Hollywood. La crew del film ha avuto una finestra della durata di una sola mezz’ora (secondo Linus Sandgren, direttore della fotografia, esattamente tra le 7:20 e le 7:50 di sera) entro due giorni per girare la sequenza del crepuscolo a Hollywood Hills. Secondo Damien Chazelle, Emma Stone e Ryan Goslilng gestivano cinque riprese in due giorni, dove dopo ogni ripresa, sarebbero tornati al punto di partenza con gli assistenti che gli asciugavano il sudore prima di ricominciare a ballare. La quarta ripresa effettuata è la sequenza che si vede nel film.

2. La sequenza di apertura è stata girata con alte temperature. Basti pensare che per Another Day of Sun i ballerini hanno girato con circa 109 gradi F (ovvero circa 43 gradi centigradi) in solo due giorni. Ogni artista aveva due costumi di ricambio conservati nelle macchine, con cui si sono cambiati durante le riprese. Per massimizzare il tempo di ripresa, la coreografa Mandy Moore ha iniziato le prove a maggio 2015 nel parcheggio dietro gli uffici della produzione. La sequenza è stata mappata con auto modello in miniatura e post-it. Durante le riprese, per evitare di intralciare le inquadrature, Moore si era nascosta sotto una macchina in modo da poter dare indicazioni ai ballerini.

3. Hanno conosciuto la moglie di Gene Kelly. Prima di iniziare le riprese, Chazelle, Gosgling e Stone hanno fatto visita alla vedova dell’attore e ballerino, avendo la possibilità di ammirare molti dei cimeli dei suoi film, come la copia rilegata in cuoio di Cantando sotto la pioggia (1952).

La La Land Streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere La La Land, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes e Tim Vision.

La La Land Oscar

5. Ha ricevuto 14 nomination agli Oscar. Il film ha avuto un numero di candidature pari a Eva contro Eva (1950) e Titanic (1997), portando a casa le statuette nelle categorie Miglior regista, Miglior attrice protagonista, Miglior fotografia, Miglior scenografia, Migliore colonna sonora, Migliore canzone originale a City of Stars.

6. Aveva quasi vinto un altro premio. Il film riuscì quasi ad aggiudicarsi l’Oscar per il Miglior film, grazie ad una gaffe di Warren Beatty e Faye Dunaway che assegnarono il premio a La La Land, senza aver effettuato il cambio busta, quando in realtà il film vincitore era Moonlight.

La La Land cast

la la land

7. Ryan Goslilng ha imparato la musica a memoria. Secondo il compositore Justin Hurwitz, tutte le esibizioni per pianoforte nel film sono state registrate per la prima volta dal pianista Randy Kerber durante la pre-produzione. Gosling ha poi trascorso due ore al giorno, per sei giorni alla settimana, a prendere lezioni di pianoforte, imparando tutta la musica. Durante le riprese, l’attore è stato in grado di suonare tutte le sequenze viste nel film senza l’uso di mani altrui o di effetti in CGI.

8. Emma Stone ha cantato live con l’uso di un auricolare. L’attrice ha eseguito Audition (The Fools Who Dream) dal vivo. Il compositore Justin Hurwitz si trovava in un’altra stanza, suonando il pianoforte per farle da base. Il regista ha detto che ciò è stato fatto affinché l’attrice avesse un maggior controllo sulla scena.

9. Ci sarebbero dovuti essere altri attori nei ruoli dei protagonisti. In principio, per i ruoli di Mia e Sebastian erano stati considerati Miles Teller ed Emma Watson. In seguito, si preferì Ryan Goslilng, mentre la Watson si ritirò per interpretare Belle in La bella e la bestia (2017), spianando la strada ad Emma Stone.

La La Land frasi

10. Frasi iconiche per un film iconico. La La Land è un film destinato a rimanere nell’immaginario collettivo non solo visivamente, ma anche grazie alle sue indimentabili frasi. Ecco qualche esempio:

  • È questo il sogno! Ogni volta nuovo di zecca, ogni sera! Ed è molto esaltante! (Sebastian Wilder)
  • Resti aggrappato al passato, ma il jazz parla di futuro. (Keith)
  • Ti ho sentito suonare, ti volevo… (Mia Dolan)
  • “Non è strano che continuiamo a incontrarci?” “Forse vuol dire qualcosa.” “Non penso.” “Sì, in effetti.” (Mia Dolan e Sebastian Wilder)

Fonti: IMDb,

Matilde Gioli e Augusto e Toni Fornari parlano de La casa di Famiglia, intervista

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Sono stati Matilde Gioli insieme ad Augusto e Toni Fornari i protagonisti dell’Olbia Film Network. Nell’arena cinematografica di Piazza Dante hanno infatti  accompagnato la proiezione del film La casa di famiglia opera prima di Augusto Fornari che ha ricevuto da Matteo Pianezzi il premio come esordio cinematografico.

Ecco la nostra intervista all’attrice e ai registi:

[brid autoplay=”true” video=”425859″ player=”15690″ title=”La casa di famiglia intervista a Matilde Gioli e ai fratelli Fornari”]

Arrivederci professore: trailer del film con Johnny Depp

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Arrivederci professore: trailer del film con Johnny Depp

Notorious Pictures ha diffuso il trailer di Arrivederci professore, una storia poetica ed emozionante con Johnny Depp nel ruolo di un insegnante controcorrente che riscopre l’importanza della vita in ogni suo attimo.

Il film, diretto da Wayne Roberts, sarà dal 20 giugno al cinema grazie a Notorious Pictures. La rivoluzione personale di un uomo che sceglie di vivere come più gli piace e dedicare tutto sé stesso a ciò che ama davvero: la figlia, l’amicizia e la libertà di esprimere fino in fondo se stessi.

 

Carismatico, eclettico, unico, Johnny Depp torna sul grande schermo nel ruolo di un insegnante controcorrente che riscopre il valore della vita con Arrivederci professore, una storia poetica ed emozionante per la regia di Wayne Roberts. Distribuito da Notorious Pictures, il film sarà dal 20 giugno al cinema.

Protagonista di Arrivederci professore è Richard (Johnny Depp), un professore universitario che, quando scopre di avere un cancro e poco tempo ancora a disposizione, decide di sfruttarlo al meglio e di cogliere ogni occasione che incontra sulla sua strada. La vita di Richard, grigia e ripetitiva fino a quel momento, tra un rapporto complicato con la moglie e un lavoro poco appagante, si trasforma improvvisamente e si colora di leggerezza, entusiasmo, autenticità.

Il ritratto commovente e allo stesso tempo ironico di un professore fuori dagli schemi che impara ad amare la vita e trasmette questa lezione ai suoi studenti, incoraggiandoli a vivere a pieno e a non sprecare neanche un attimo. La rivoluzione personale di un uomo che sceglie di vivere come più gli piace e dedicare tutto sé stesso a ciò che ama davvero: la figlia, l’amicizia e la libertà di esprimere fino in fondo se stessi.

Il film, che vede nel cast anche Rosemarie DeWitt, Danny Huston, Zoey Deutch, Ron Livingston, Odessa Young, sarà presentato in anteprima anche al Filming Italy Sardegna Festival (13-16 giugno).

Arrivederci professore: trama

Quando Richard, professore universitario di mezz’età, scopre di avere un cancro allo stadio terminale, decide di rivoluzionare la sua vita e godersi a pieno il tempo che gli rimane. La sua complicata relazione sentimentale e la sua poco soddisfacente vita lavorativa subiscono così un cambiamento brusco e repentino. Inaspettatamente l’avvicinarsi della sua morte aiuterà chi gli sta vicino a ritrovare la gioia di vivere.

West Side Story: la prima foto ufficiale del film di Steven Spielberg

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È stata diffusa la prima immagine ufficiale di West Side Story, il nuovo film di Steven Spielberg remake del famoso musical premio Oscar. Ecco di seguito i protagonisti e le due gang che nel film si scontrano, sullo sfondo della storia d’amore tra Tony (Ansel Eglort) e Maria (Rachel Zegler).

Dopo aver svolto un lunghissimo processo di audizioni, che hanno coinvolto 30mila persone in tutto il mondo, Steven Spielberg ha trovato i suoi protagonisti per West Side Story. Dopo l’annuncio che la star di Baby Driver sarebbe stato il suo Tony, arriva adesso, in esclusiva per Deadline, la conferma che il regista ha trovato anche gli interpreti di Maria, Anita, Bernardo e Chino.

Spielberg ha scelto la diciassettenne esordiente Rachel Zegler, studentessa della New Jersey High School, per interpretare la protagonista, Maria. Con lei ci saranno Ariana DeBose, veterana di Broadway, nei panni di Anita, e David Alvarez in quelli di Bernardo. Josh Andrés Rivera, attore di teatro, sarà Chino.

Spielberg e il suo team si sono impegnati a trovare i migliori attori disponibili, cercando di rimanere fedeli alle etnie dei personaggi della storia originale. Nel dicembre 2018, Spielberg e Tony Kushner, che sta adattando West Side Story, si sono incontrati con professori e studenti presso l’Università di Porto Rico (Universidad de Puerto Rico – Río Piedras) per saperne di più sulle arti dello spettacolo sull’isola.

I nuovi membri del cast si uniscono a Rita Moreno, che ha vinto un Oscar per la sua interpretazione di Anita nel film del 1961, e che adesso interpreterà Valentina, una versione ripensata ed espansa del personaggio di Doc, il proprietario del negozio d’angolo in cui Tony lavora.

Nel cast, come già detto, anche Ansel Eglort, nei panni di Tony.

Alessandro Borghi ospite all’Olbia Film Network, l’intervista

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Alessandro Borghi ospite all’Olbia Film Network, l’intervista

Bagno di folla ad Olbia per Alessandro Borghi. L’attore romano ha incontrato il pubblico sardo in Piazza Dante per la serata speciale a lui dedicata dall’Olbia Film Network durante la quale ha ricevuto un Premio Speciale per la sua carriera. Sul palco con lui e il direttore artistico del Festival Matteo Pianezzi anche l’assessore Sabrina Serra che lo ha ringraziato personalmente da parte del Comune per la sua presenza e la disponibilità con il pubblico.

Prima della proiezione del film “Sulla mia pelle”, fortemente voluta da Borghi, che ritiene il film di Cremonini “un film necessario” l’attore ha affermato: “una delle magie del cinema è poter riportare in vita una persona per un’ora e quaranta, e l’empatia che crea nel pubblico. Sono sicuro che dopo aver visto il film non potrete non pensare a Stefano Cucchi come ad un vostro figlio, o fratello o amico“.

Abbiamo incontrato Borghi a tu per tu, ed ecco cosa ci ha raccontato sulla sua carriera. sul successo di Sulla Mia Pelle e su come e perché sceglie dei ruoli piuttosto che altri.

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Imogen Poots protagonista del remake di Un Natale rosso sangue

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Imogen Poots sarà la protagonista del remake di Un Natale Rosso Sangue, film horror del 1974 diretto da Bob Clark e con protagonista la Margot Kidder di Superman.

La storia è ambientata in una sorority (un’associazione studentesca femminile) durante le vacanze di Natale, dove un gruppo di ragazze subisce le minacce telefoniche di uno sconosciuto che comincia, poi, ad ucciderle.

Dopo un primo remake nel 2006, arriva adesso Jason Blum che ci riprova, proponendo la stessa storia e scegliendo la Poots per il ruolo della protagonista, con Sophia Takal in veste di regista e co-sceneggiatrice.

La Takal è avvezza al genere horror, e oltre a Imogen Poots, dirigerà anche Aleyse ShannonBrittany O’GradyLily Donoghue e Caleb Eberhardt. Le riprese inizieranno presto visto che la data è già stata fissata: venerdì 13 dicembre.

Abbiamo visto Imogen Poots in Knight of Cups e Need for speed, ma anche nel frizzante Tutto può accadere a Broadway e in Non Buttiamoci Giù.

Pretty Woman: il finale originale era davvero drammatico!

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Pretty Woman: il finale originale era davvero drammatico!

Julia Roberts ha partecipato con Patricia Arquette alla nuova stagione di Actors on Actors, l’interessante format di Variety che vede confrontarsi di volta in volta una coppia di attori famosi. La Roberts ha rivelato che l’originale finale di Pretty Woman, il suo primo grande successo, era molto drammatico, con Vivian da sola in un vicolo.

Il film ha fatto la fortuna di Julia Roberts e ha consacrato la sua alchimia con Richard Gere sul grande schermo, tanto che nel 1999 i due hanno recitato insieme in un’altra commedia romantica di Garry Marshall, Se scappi ti sposo, nel 1999.

Il lieto fine del film è diventato il paradigma di molte storie d’amore cinematografiche e non, ma pare che in sceneggiatura non fosse così romantico. La Roberts ha ricordato un finale diverso nella sceneggiatura originale.

Durante l’episodio di Actors on Actors, Patricia Arquette ha spiegato di aver ricevuto la sceneggiatura originale, rivelando che Pretty Woman era originariamente intitolata 3.000 e che “il finale era davvero pesante”. Sebbene Arquette non abbia specificato il ruolo per cui è stata considerata, il film sarebbe stato completamente diverso se fosse stata scelta. Anche Roberts ha detto di ricordare la sceneggiatura dal titolo 3.000, spiegando la fine originale: “Butta [Vivian] fuori dalla macchina, le butta i soldi addosso, e se ne va, lasciandola in qualche vicolo sporco”. Non specifica chi doveva buttare Vivian fuori dall’auto, ma se il soggetto è Edward, allora quel finale avrebbe reso il film qualcosa di completamente diverso rispetto a ciò che è stato.

La Roberts ha poi aggiunto che non avrebbe avuto problemi a recitare in un film che con un finale così crudo, solo che la compagnia che produceva all’inizio fallì subito dopo che lei era stata ingaggiata, così la sceneggiatura venne comprata da Disney e affidata a Garry Marshall, che la volle incontrare comunque e al timone del quale il film cambiò completamente rotta.

Giffoni Film Festival 2019: Evan Peters ospite il 23 luglio

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Giffoni Film Festival 2019: Evan Peters ospite il 23 luglio

Il 23 luglio Evan Peters incontrerà centinaia di giffoners alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival. L’attore sarà premiato con il GIFFONI EXPERIENCE AWARD.

Il giovane attore americano è conosciuto per i suoi molteplici ruoli nella serie American Horror Story, in Pose e per il ruolo del mutante Quicksilver nel franchise X-Men, con i film X-Men – Days of a future past,  X-Men Apocalypse e  X-Men – Dark Phoenix, in cui ha recitato accanto a star del calibro di Hugh Jackman, Michael Fassbender e Jennifer Lawrence. Vedremo l’attore prossimamente nel film di Unjoo Moon I Am Woman.

Captain Marvel: Samuel L. Jackson ha improvvisato una delle sue scene più divertenti

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Samuel L. Jackson ha improvvisato una delle scene più esilaranti di Nick Fury in Captain Marvel, stando a quanto dichiarano i registi Anna Boden e Ryan Fleck. I fan del MCU sono stati trasportati in un viaggio nel passato con il film con protagonista Brie Larson.

Ambientato nel 1995, il film ha presentato al pubblico questo nuovo personaggio, ma ha anche mostrato un bel pezzo del passato di Fury, della sua scalata allo S.H.I.E.L.D. e di come è nata la Avengers Initiative. Questo passo indietro nel tempo ha dato la possibilità a Fury di ritrarre il personaggio in modo un po’ diverso rispetto al solito, visto che si trattava di un Nick molto più giovane e meno disincantato.

Il film ha dunque presentato al pubblico la prima protagonista del MCU, ma ha anche raccontato una parte della guerra tra i Kree e gli Skrull, nella rivalità tra Yon Rogg (Jude Law) e Talos (Ben Mendelsohn). Durante la missione di Carol Danvers per aiutare gli Skrulls ad allontanarsi dagli spietati Kree, Fury ha il suo primo contatto con le razze aliene.

Ad un certo punto del film, Fury assiste ad un’autopsia su uno Skrull. Nella scena, curioso del genere dell’essere, solleva il lenzuolo bianco che copriva il suo corpo per vedere esattamente come appariva questo alieno nudo. La sua reazione ha suscitato grande ilarità tra gli spettatori, e adesso scopriamo che la scena è stata improvvisata dall’attore.

A quanto pare, la scena non era nella sceneggiatura di Captain Marvel. Boden ha rivelato che l’attore ha fatto tutto da solo, improvvisando la scena e creando un siparietto tanto divertente da convincere gli autori a lasciare il momento nel film. “L’ha fatto e l’abbiamo tenuto perché pensavamo fosse piuttosto divertente”, aggiunge Fleck.

Captain Marvel: ecco tutte le scene eliminate

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Captain Marvel è arrivato nelle nostre sale il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: 7 cose che vorremmo vedere nel sequel

Toy Story 4 sarà il primo film Pixar, dal 1995, senza un cortometraggio

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Toy Story 4 sarà il primo film della Pixar dal 1995 a non includere un cortometraggio. Per anni, il pubblico si è abituato a vedere, prima dei film dello Studio, cortometraggi divertenti e anche di un certo spessore, spesso protagonisti dei premi di categoria durante le stagioni dei premi.

Cominciò tutto con A Bug’s Life nel 1998 e la tradizione è proseguita a lungo, fino ad oggi. Di recente, il toccante Bao è stato proiettato prima de Gli Incredibili 2 e ha vinto l’Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione.

Tra pochi giorni, la Pixar tornerà al cinema con Toy Story 4, l’ultima puntata del loro franchise di punta. Per coincidenza, la quarta puntata ha qualcosa in comune con il film originale, oltre ai personaggi principali. Per la prima volta in quasi 25 anni, un film Pixar non sarà preceduto da un cortometraggio.

La Disney ha confermato la notizia a Slate. Non è stato fornito alcuna spiegazione dietro alla decisione, quindi sarà interessante vedere se qualcuno alla Pixar fornirà ulteriori dettagli in merito alla rottura dalla tradizione in un secondo momento.

Toy Story 4 è il nuovo, e forse ultimo, capitolo del franchise che ha dato inizio alla grande produzione della Pixar. Nel trailer vediamo Woody e Buzz alle prese con la loro nuova vita con Bonnie, ma incontriamo anche Forky, uno dei giocattoli più originali dell’intera saga.

Toy Story 4: presentati in anteprima 20 minuti. La descrizione delle scene

Nel 1995 Toy Story – Il Mondo dei Giocattoli rivoluzionò il cinema d’animazione come primo lungometraggio interamente realizzato con la computer grafica. Il film ottenne il più alto incasso di quell’anno e fu candidato a tre premi Oscar e due Golden Globe.  Quattro anni dopo, Toy Story 2 – Woody e Buzz Alla Riscossa vinse il Golden Globe come miglior film – commedia o musical, e un Grammy per la miglior canzone scritta per un lungometraggio, un prodotto televisivo o un altro media visivo (Randy Newman, “When She Loved Me”/ “Quando lei mi amava”). Uscito nel 2010, Toy Story 3 – La Grande Fuga ha vinto due Oscar come Miglior film d’animazione e per la Miglior canzone originale (Randy Newman, “We Belong Together”), oltre a un Golden Globe® e un BAFTA come Miglior film d’animazione, diventando inoltre il secondo lungometraggio Pixar a essere candidato all’Oscar come Miglior film.

“Come molti, anch’io pensavo che la storia si fosse conclusa con Toy Story 3 – La Grande Fuga”, afferma il regista Josh Cooley. “E in effetti in quel film si concludeva la storia di Woody con Andy. Ma, come accade nella vita di tutti i giorni, ogni fine è in realtà un nuovo inizio. La vita di Woody in una nuova cameretta con nuovi giocattoli e un nuovo bambino è qualcosa che non abbiamo mai visto prima. Ci siamo chiesti come sarebbe stato e da questa domanda ha cominciato a prendere vita una nuova storia che meritava di essere esplorata”.

Jonas Rivera, produttore di Toy Story 4, racconta il ritorno di Woody & Co

Marvel: i 10 personaggi più divertenti dell’universo cinematografico

Il taglio comico del Marvel Cinematic Universe è solo uno dei tanti elementi che lo rendono efficace, e sappiamo quanto non sia stato affatto trascurato il lato drammatico delle storie raccontate o dei percorsi intimi dei personaggi.

Ma in questo perfetto equilibrio tra gag esilaranti e scene emotive sostenuto da performance brillanti, ci sono alcuni supereroi che spiccano per simpatia. Eccoli di seguito:

Drax

La caratterizzazione di Drax non era apertamente comica nel primo film dei Guardiani della Galassia: sapevamo che era un alieno non troppo intelligente ispinto dal desiderio di vendicare la sua famiglia assassinata, eppure sembra che James Gunn non abbia resistito alla tentazione di inserire qualche momento esilarante in sceneggiatura insistendo sull’abitudine di Drax di prendere tutto alla lettera.

Questo è effettivamente ciò che il pubblico ha amato di più nel personaggio, e nel sequel le battute sono aumentate in maniera esponenziale. Dave Bautista poi è irresistibile e ha contribuito a rendere Drax una figura tutt’altro che secondaria.

Korg

Tutti amano Taika Waititi e il suo approccio comico-demenziale al franchise di Thor, ma forse ciò che lo rende davvero unico è il modo in cui è riuscito a inventarsi un personaggio – Korg – basandosi sulle movenze e il tono di voce di un buttafuori che conosceva in Nuova Zelanda.

Ogni battuta che esce dalla bocca del roccioso guerriero di Sakaar è indimenticabile, e rivederlo in Endgame è stato il regalo più gradito che i Marvel Studios potessero farci.

Shuri

Essere un genio della scienza che trascorre le sue giornate a inventare nuove tecnologie non era abbastanza, dunque perché non rendere Shuri, la sorella minore di T’Challa, un asso della commedia?

È ciò che avranno pensato i Marvel Studios mentre adattavano il personaggio per la versione cinematografica di Black Panther, e questo tentativo sembrerebbe riuscito a meraviglia: l’eroina ha sempre la battuta pronta, scherza con il fratello, si diverte e grazie a Letitia Wright è risultato molto meno banale di quanto ci aspettassimo.

Ant-Man

Ant-Man and The Wasp

Ant-Man è l’unico personaggio del MCU i cui film potrebbero essere ragionevolmente etichettati come commedie vere e proprie. È il taglio del franchise e la strada percorsa fin dall’inizio dai produttori, e vederlo al fianco di supereroi più eri in Avengers: Endgame è stato senza dubbio un esperimento interessante (oltre che spassoso).

Inoltre vedere all’opera un re della comedy come Paul Rudd è il valore aggiunto di un personaggio considerato minore, e grazie all’attore rivalutato da tutto il pubblico.

Nebula

Potrà sembrare strano inserire il suo nome in questa lista, eppure Nebula risulta un personaggio molto più comico di quanto appaia. Merito sicuramente di Karen Gillan, perfetta nel ritrarre questa eroina scontrosa che non risparmia cattiverie ma che, in fondo, conserva un lato di sé infantile e spontaneo davvero comico.

Iron Man

robert downey jr.

Iron Man è il primo supereroe del MCU e senza dubbio uno dei più divertenti, e in qualche modo ha impostato il tono per l’intero franchise nel suo standalone del 2008.

Per come si riferisce alla cultura pop, per i soprannomi dati ai suoi colleghi, per lo scherzo e l’approccio alle difficoltà, Tony Stark vive del potere della sua comicità e della forza della performance ispirata di Robert Downey Jr.

Star-Lord

Oggi non riusciremmo ad immaginare nessun altro attore nei panni di Peter Quill, ma a quanto pare, all’epoca della progettazione del film, la star della sit-com Parks and Recreation non rientrava nell’idea generale di James Gunn per il personaggio. Fortunatamente il regista ha accettato di incontrare Chris Pratt e il franchise si è rivelato un assoluto trionfo.

L’approccio è molto simile a quello dei precedenti personaggi, e funziona brillantemente; come quando Star-Lord cerca di battere in astuzia Tony Stark o emula la voce di Thor nel tentativo di intimidirlo.

Spider-Man

Diversamente dai suoi predecessori, Tom Holland è riuscito a portare un ottimo equilibrio tra il lato nevrotico e quello tenero nel personaggio di Peter Parker: nel MCU è l’outsider che commenta qualsiasi cosa con una citazione della cultura pop, in fondo solo un ragazzino entusiasta e trascinato nell’avventura.

Di fatto Spider-Man: Homecoming è una commedia teen alla John Hughes con aggiunta di scene d’azione, e sembra che lo Spidey dell’universo Marvel sia stato proprio concepito come un personaggio comico.

Thor

Chris Hemsworth

Persino Chris Hemsworth era stanco del solito, vecchio e serioso Thor prima dell’arrivo di Taika Waititi, che con la sua impronta esilarante è riuscito a trasformare il personaggio in qualcosa di unico nel MCU.

Ora il suo egoismo, il potere e tutti i retroscena della mitologia nordica sono interpretati in chiave comica, e Avengers: Endgame ha finalmente completato la “transizione” del Dio del Tuono per raccontare la sua depressione e la dipendenza dall’alcool.

Rocket Raccoon

James Gunn ha più volte sottolineato come Rocket Raccoon sia l’unico personaggio di Guardiani della Galassia a somigliargli, e la possibilità di completare il suo arco narrativo è la ragione per cui il regista ha accettato di tornare alla regia del terzo film. Come dargli torto? Lo scontroso procione dal cuore tenero è uno degli eroi più interessanti, ma soprattutto divertenti del MCU.

Ha l’insulto perfetto per ognuno, e la voce di Bradley Cooper a contribuito a conferire a qualsiasi battuta il tono perfetto.

Marvel Fase 4: 10 personaggi secondari che meritano uno standalone

Fonte: Screenrant

Spider-Man: Far From Home, tutti i costumi nel nuovo spot

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Spider-Man: Far From Home, tutti i costumi nel nuovo spot

È stato diffuso un nuovo spot tv di Spider-Man: Far From Home con diverse scene inedite e soprattutto in cui possiamo vedere tutte e tre le tute che l’Uomo Ragno indosserà nel corso di questa sua nuova avventura “lontano da casa”.

https://www.youtube.com/watch?v=4HshBhPAcH4

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

The Batman: 10 teorie dei fan sul film con Robert Pattinson

The Batman: 10 teorie dei fan sul film con Robert Pattinson

La notizia del casting di Robert Pattinson e le diverse indiscrezioni sul film circolate nelle ultime settimane hanno dato il via al solito circolo di teorie dei fan riguardo la trama, i personaggi e l’ambientazione di The Batman, prossimo adattamento delle avventure del crociato di Gotham che sarà diretto da Matt Reeves.

Ma quali sono le più intriganti? E quali potrebbero avverarsi? Ecco qualche valida alternativa:

Robert Pattinson sarà un perfetto Bruce Wayne

Nonostante qualche reazione negativa di una parte del web che giudicava il passato di Robert Pattinson poco “adatto” al cavaliere oscuro (vedi il franchise di Twilight), è chiaro a tutti che negli ultimi anni l’attore abbia costruito una filmografia eccellente lavorando con grandi autori e in produzioni indipendenti acclamate dalla critica.

Questo ci lascia ben sperare sul futuro, e come molti fan crediamo che Pattinson sarà un Bruce Wayne diverso ma ugualmente perfetto alla pari di Ben Affleck, Christian Bale e gli altri interpreti.

Jeremy Irons e J.K.Simmons torneranno nei panni di Alfred e Gordon

batman v superman

Per quanto problematici e non privi di difetti, Batman vs Superman: Dawn of Justice e Justice League hanno avuto un cast di supporto davvero incredibile, presentando Jeremy Irons nella parte del maggiordomo Alfred e J.K. Simmons nei panni del commissario Jim Gordon.

Diverse teorie suggeriscono che questi due personaggi torneranno nel nuovo adattamento di Matt Reeves, e stando a quanto riferito dagli attori, la volontà di riprendere i ruoli c’è

La visione unica di Matt Reeves

Ogni regista che si è cimentato con un adattamento dei fumetti del cavaliere oscuro ha portato la sua visione personale, da Tim Burton a Joel Schumacher arrivando a Christopher Nolan: qualcuno predilige l’aspetto più divertente, altri il lato dark o volutamente realista, ma che approccio adotterà Matt Reeves?

La domanda è lecita a poche settimane dall’inizio delle riprese, e la speranza è che il regista de Il pianeta delle scimmie riesca a conservare la propria estetica unendo spettacolo e intrattenimento sulla base di quanto fatto dai precedenti filmaker.

Il film esplorerà un lato inedito della mitologia di Batman

Chiunque saprà che Batman è un personaggio alquanto complesso, spesso ritratto come un antieroe che, privo di superpoteri, combatte il crimine per un senso di obbligo morale ma soprattutto per curare il dolore causato dal vedere i suoi genitori assassinati.

Diversi film hanno scelto di concentrarsi su vari aspetti della sua mitologia, le origini, la nevrosi psicologica, le capacità di combattimento e lo stato emotivo, ma stavolta Reeves potrebbe focalizzarsi su un aspetto inedito della sua storia personale, evidenziando ciò che non avevamo ancora visto al cinema.

Batman-detective sarà al centro della storia

batman hush

Geniale inventore, miliardario, combattente e pilastro dell’integrità morale, Batman è conosciuto come il “più grande detective del mondo”, e questo aspetto del personaggio potrebbe essere il vero cuore del nuovo film con Robert Pattinson.

Recentemente abbiamo visto qualcosa del genere nel videogioco di Arkham, dove chi interagisce con l’eroe può esplorare i poteri di osservazione e deduzione mentre risolve enigmi con la stessa frequenza con cui combatte i criminali.

Avrà i toni di un noir

Sul tono della pellicola e le fonti di ispirazione, è stato lo stesso regista a confermare che questo adattamento sarà “un tentativo di rendere al pubblico un punto di vista definitivo sulla storia di Batman, con l’eroe che intraprende un’indagine e un viaggio nel crimine di Gotham. Per fare ciò ho dovuto tuffarmi nei fumetti e rivisitare tutte le mie storie preferite […] Per ora posso dire che il film non continuerà ciò che Christopher Nolan aveva fatto con la trilogia del cavaliere oscuro, ma che proverà a realizzare qualcosa di nuovo e interessante“.

Questo significa che il taglio di The Batman sarà simile a quello dei film di genere noir?

L’ambientazione

Dopo aver rivisitato gli anno Ottanta tra film, serie tv e citazioni varie, a Hollywood sembra arrivato il momento di un revival degli anni Novanta, specialmente nell’ambito dei cinecomic (come ci dimostra Captain Marvel). E a quanto pare anche The Batman potrebbe essere ambientato nella stessa epoca dell’eroina dei Marvel Studios.

Questo sarebbe comunque un ritorno agli anni d’oro degli adattamenti delle storie sui supereroi, e basti pensare ai Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinecomic e che sono stati di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena di combattimento (il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992 in Batman V Superman: Dawn of Justice), oltre al fatto che alcune delle più importanti trame provengono proprio dagli anni ’90.

Verranno utilizzati degli elementi della vecchia sceneggiatura di Ben Affleck

Prima del suo casting in Batman vs Superman: Dawn of Justice, diverse voci suggerivano che l’unica ragione per cui Ben Affleck aveva scelto di interpretare il personaggio era perché la Warner Bros. gli avrebbe permesso di scrivere, dirigere e recitare nel suo standalone sul cavaliere oscuro. Questo ovviamente non è successo, ma è possibile che parti dello script dell’attore vengano sfruttate da Matt Reeves?

È ciò che pensano alcuni fan, soprattutto dove aver saputo da Jay Olivia, storyboard artist dei film DCEU, che la sceneggiatura di Affleck era la migliore mai letta…

I riferimenti a Batman Beyond

Nel cuore di molti fan di Batman la trama di Batman Beyond occupa un posto speciale: la serie di Terry McGinnis racconta infatti di un ragazzo che indossa il mantello del cavaliere oscuro dopo il ritiro dell’anziano Bruce Wayne in una futuristica Gotham Citydove nuove minacce tecnologicamente avanzate incombono e mettono in pericolo la popolazione.

Questa potrebbe essere la premessa del nuovo film, con Pattinson nei panni della versione più giovane dell’Uomo Pipistrello e un’eredità da raccogliere…

I villain

Pochi giorni fa è stata rivelata la lista dei villain che affiancheranno il personaggio nel fim di Matt Reeves, ovvero Pinguino, Catwoman, Enigmista e Firefly, ma buona parte del fandom spera ancora di vedere sul grande schermo antagonisti come Faccia di Creta o Spaventapasseri.

Le loro preghiere verranno esaudite e la galleria di nemici si allargherà ancora?

Leggi anche – Batman: gli attori che potrebbero interpretare Pinguino e Catwoman

Fonte: Screenrant

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