J.J. Abrams ha parlato a lungo di Carrie Fisher durante il panel dei Walt Disney Studios alla D23 di Anaheim, e secondo il regista, la defunta attrice Principessa Leia sarà “il cuore” di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker.
“Il personaggio di Leia è davvero, in un certo senso, il cuore di questa storia – ha detto Abrams – Ci siamo resi conto che non avremmo potuto raccontare la fine di questi nove film senza Leia. Ci siamo resi conto che avevamo materiale scartato dell’episodio VII e che potevamo usarlo in un modo nuovo”.
Carrie Fisher è morta il 27 dicembre 2016, all’età di 60 anni, e aveva già completato le riprese del suo ruolo ne Gli Ultimi Jedi. È stato annunciato l’estate scorsa che la famiglia di Carrie aveva approvato che venissero usati dei filmati scartati dagli episodi VII e VIII, per mettere in scena il suo ruolo in Episodio IX.
“Noi, come la sua famiglia naturale e la sua vasta famiglia di fan in tutto il mondo, crediamo che la Principessa Leia di Carrie sarà per sempre radicata nel franchise e la sua presenza indelebile è fondamentale per il film – ha detto il fratello Todd in una dichiarazione, qualche mese fa – J.J. Abrams ha capito il ruolo iconico di Carrie, e ha magistralmente rielaborato questi video finali, senza ricorrere alla CGI o all’animatronica.“
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy Ridley, Oscar Isaac, John Boyega, Kelly Marie Tran, Naomi Ackie, Joonas Suotamo,Adam Driver, Anthony Daniels, Billy Dee WilliamsLupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.
Nell’ambito del D23, Ryan Coogler, regista di Black Panther, ha partecipato al panel dedicato ai film Marvel Studios, confermando il suo impegno a dirigere anche Black Panther 2.
Il regista ha annunciato che il film uscirà il 6 maggio 2022 e che il protagonista tornerà ad essere Chadwick Boseman. “Non stiamo temporeggiando, vogliamo soltanto fare le cose davvero bene” ha dichiarato Coogler. Kevin Feige, naturalmente presente all’incontro, ha spiegato che Coogler ha consegnato un trattamento per il film, completo di cattivo e nuovo titolo, ma non ha fornito ulteriori dettagli.
Black Panther è stato un successo planetario, ha incassato 700 milioni in USa e 1,3 miliardi in tutto il mondo, diventando il secondo film Marvel con il maggior incasso domestico di sempre, secondo solo ad Avengers: Endgame. Il film è stato anche nominato per sette premi Oscar, portandone a casa ben tre, prima volta nella storia dei cinecomic.
La giovane attrice Madelaine Petsch si resa celebre negli ultimi anni grazie alla partecipazione ad alcune note serie TV. Grazie a questi ha saputo affermare la sua presenza, sfoggiando delle buone doti recitative che le hanno portato i favori di critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di Madelaine Petsch.
Madelaine Petsch film
1 I film e la carriera. La carriera cinematografica dell’attrice ha inizio solo di recente, con il film The Curse of Sleeping Beauty (2016). Negli anni successivi prende parte ai film F the Prom (2017) e Polaroid, l’horror uscito nelle sale cinematografiche italiane nel 2019.
2 Le serie TV. Dopo una breve partecipazione alla serie Mamma in un istante (2015), l’attrice entra a far parte del cast principale della serie Riverdale, dove interpreta il ruolo di Cheryl Blossom, ragazza ricca, autorevole e manipolatrice, compagna di classe di Archie, il protagonista.
Madelaine Petsch Instagram
3 Ha un account ufficiale. L’attrice è presente anche sul social network con un proprio account ufficiale, seguito da 16,4 milioni di persone. All’interno di questo è possibile trovare fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi, ma anche diverse foto scattate sui set frequentati dall’attrice. Non mancano inoltre anche foto tratte dalle premiere a cui la Petsch ha preso parte.
Madelaine Petsch YouTube
4 Ha un proprio canale YouTube. Successivamente alla fama raggiunta con la serie Riverdale, l’attrice ha deciso di aprire un proprio canale YouTube, che ad oggi ha raggiunto i 4 milioni di iscritti, dove attraverso una serie di video cerca di far capire alle persone che lei non è come il personaggio che interpreta, il quale si è costruito una fama sgradevole tra gli appassionati della serie.
Madelaine Petsch fidanzato
5 E’ fidanzata. L’attrice è attualmente fidanzata con il rapper e attore californiano Travis Mills. Questi è solito accompagnare l’attrice durante le premiere cinematografiche e televisive, e più volte ha partecipato anche a video caricati sul canale YouTube della Petsch.
Madelaine Petsch Sud Africa
6 Ha vissuto in Sud Africa. L’attrice ha origini sudafricane, si è trasferita a vivere lì per dieci anni prima di tornare a Los Angeles all’età di 18 anni per iniziare la sua carriera cinematografica. Stando a quanto da lei raccontato, più volte si è sentita prendere in giro per via dell’accento acquisito nello Sud Africa.
Madelaine Petsch Riverdale
7 Non conosceva il suo personaggio. In un’intervista l’attrice ha dichiarato che prima di iniziare ad interpretarlo, non conosceva molto bene il personaggio di Cheryl. La Petsch è invece cresciuta leggendo i fumetti della Archie Comics dedicati agli altri personaggi. Stando a quanto da lei dichiarato, suo padre le leggeva le strisce fumettistiche dei giornali durante la colazione
8 Ha fatto l’audizione per un altro ruolo. Inizialmente l’attrice si era proposta per lo show DC’s Legends of Tomorrow. Qui fu notata da un produttore, il quale le suggerì di fare invece un provino per la serie Riverdale. Lei si propose, ma per il ruolo di Betty Cooper. Gli autori ritennero però che fosse perfetta per il ruolo di Cheryl e la selezionarono.
9 Era intimidita da Camila Mendes. L’attrice ha raccontato che quando ha incontrato per la prima volta la collega Camila Mendes ha avuto dei problemi a relazionarsi con lei, poiché intimidita dalla sua bellezza e gentilezza. Con il tempo le due hanno stretto un ottimo legame, sfoggiando una solida sintonia.
Madeleine Petsch età e altezza
10 Madeleine Petsch è nata a Port Orchard, nello stato di Washington, il 18 agosto 1994. L’attrice è alta rispettivamente 167 centimetri.
Pur avendo una filmografia ancora esigua, Ashleigh Murray si è costruita la propria fama grazie alla serie Riverdale, dove ricopre il ruolo di Josie McCoy. L’attrice ha così avuto modo di farsi apprezzare come interprete, ottenendo ulteriori ruoli sia in televisione che al cinema.
Ecco 10 cose che non sai di Ashleigh Murray.
Ashleigh Murray film
1 I film e la carriera. L’attrice ha avuto il suo primo ruolo nel film Welcome to New York. Successivamente ha recitato il ruolo principale nel film NetflixDeidra & Laney Rob a Train, del 2017. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival ed è stato poi rilasciato il 17 marzo dello stesso anno sulla piattaforma Netflix. Nel 2017 viene scelta per far parte del cast del remake di Valley Girl.
2 Le serie TV. Le prime esperienze di recitazione di Ashleigh Murray si hanno nelle serie The Following (2014) e Younger (2016). A partire dal 2017 è membro del cast principale della serie Riverdale, dove interpreta Josie McCoy, compagna di classe del protagonista e cantante principale della popolare band Josie and the Pussycats. Dopo una breve partecipazione alla serie Alex, Inc. l’attrice si unisce al cast principale dello spin-off di Riverdale, intitolato Katy Keene.
Ashleigh Murray Instagram
3 Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo personale, seguito da 1,8 milioni di spettatori. All’interno di questo è possibile ritrovare fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici e colleghi. Sono presenti anche fotografie scattate sui set frequentati dall’attrice o tratte dalle premiere a cui ha preso parte.
Ashleigh Murray musica
4 Conosce vari generi musicali. Mentre viveva in California da sua zia, in attesa di riuscire ad ottenere i suoi primi ruoli recitati, l’attrice ha imparato a suonare il pianoforte jazz, nonché a cantare differenti generi come l’hip-hop.
5 E’ laureata al conservatorio. La sua passione per la musica la porta inoltre ad iscriversi al New York Conservatory for Dramatic Arts, dove si laurea nel 2009. Da quel momento Ashleigh porta avanti contemporaneamente la sua carriera d’attrice e quella di cantante e musicista.
Ashleigh Murray vita privata
6 E’ molto riservata. Nonostante i suoi account social siano sempre attivi, l’attrice ha sempre cercato negli anni di mantenere un basso profilo di vita. Così facendo ha ottenuto di non essere perseguitata dai social media, a tal punto che ad oggi non si conosce lo stato sentimentale dell’attrice.
Ashleigh Murray patrimonio
7 Riverdale le ha permesso di ottenere un ottimo guadagno. Prima di raggiungere la fama, l’attrice ricorda di aver spesso fatto fatica a vivere con i pochi soldi che possedeva. Da quando è divenuta celebre con la serie Riverdale, invece, il suo patrimonio è notevolmente cresciuto, arrivando ad una cifra stimata di 2 milioni.
Ashleig Murray Riverdale
8 Ha lasciato la serie. Stando agli autori e ai produttori, qualora la serie spin-off Katy Keen avesse preso vita, l’attrice sarebbe stata trasferita da una serie all’altra, sempre mantenendo il ruolo di Josie McCoy. La nuova serie, attualmente in fase di realizzazione, sarà ambientata a New York, e vedrà i personaggi di Katy Keen e Josie McCoy unirsi per raggiungere concretizzare le loro ambizioni nel mondo dello spettacolo e della moda.
9 E’ la prima Josie afroamericana. Esistono numerose versioni del personaggio di Josie e del suo gruppo Josie and the Pussycats. Grazie alla serie di cui è protagonista, l’attrice ha potuto ottenere il riconoscimento di essere la prima attrice afroamericana a ricoprire tale ruolo.
Ashleigh età e altezza
10 Ashleigh Murray è nata nel Kansas, il 18 gennaio 1988. L’attrice è alta rispettivamente 163 centimetri.
Negli anni l’attrice Sarah Rafferty ha saputo costruirsi una solida carriera cinematografica e televisiva. Ruolo dopo ruolo ha saputo affermare il suo talento recitativo ricevendo le lodi di critica e pubblico. Grazie alla partecipazione ad alcune serie TV di successo, in particolare, ha saputo scolpire il suo volto nell’immaginario, affermandosi su più fronti.
Ecco 10 cose che non sai di Sarah Rafferty.
Sarah Rafferty film
1 I film e la carriera. L’attrice debutta al cinema nel 2000 con il film Mambo Café. Negli anni seguenti prende parte a lungometraggi come Speakeasy (2002), Soccer Dog: European Cup (2004), Falling for Grace (2006), Four Single Fathers (2009) e Small, Beautifully Moving Parts (2011).
2 Le serie TV. Particolarmente nota in televisione, Sarah Rafferty ha partecipato a serie TV come Law & Order (1999), Walker, Texas Ranger (2001), CSI: Miami (2002), Six Feet Under (2003), Charmed (2004), Pepper Dennis (2006), Samantha Who? (2008), e Bones (2009). Dal 2011 fa parte del cast principale della serie Suits, dove ricopre il ruolo di Donna Roberta Paulsen.
Sarah Rafferty Instagram
3 Ha un profilo personale. L’attrice detiene un account personale sul social Instagram, dove è seguita da 1,9 milioni di persone. Qui la Rafferty è solita postare foto scattate durante il quotidiano o sui set da lei frequentati. Numerosi sono anche i video che mostrano il dietro le quinte delle riprese e fotografie tratte dalle premiere a cui l’attrice ha preso parte.
Sarah Rafferty marito
4 E’ sposata. L’attrice ha conosciuto suo marito, l’analista Aleksanteri Olli-Pekka alla Yale University. I due si sono sposati il 23 giugno 2001 e hanno avuto due bambine: Oona Gray, nata nel 2007, e Iris Friday, nata nel 2012. I due sono molto riservati, e raramente lasciano comparire la loro vita privata sui social network.
Sarah Rafferty studi
5 E’ laureata in teatro. Prima di intraprendere la carriera d’attrice, la Rafferty ha studiato alla Philips Academy di Andover, in Massachusetts fino al 1989. Dopo essersi laureata in inglese e Teatro English all’Hamilton College, l’attrice ha deciso di continuare i suoi studi teatri nel Regno Uniti, all’Università di Oxford. Dopo poco, tuttavia, ha iniziato ad ottenere i primi lavori nel campo dello spettacolo, decidendo di intraprendere questa strada a tempo pieno.
Sarah Rafferty sport
6 Ha praticato nuoto sincronizzato. In un’intervista l’attrice ha dichiarato di aver praticato nuoto sincronizzato per un breve periodo durante la sua adolescenza. La passione le era nata dopo una festa in piscina a casa di amiche, dove aveva imparato le prime basi. A distanza di tempo l’attrice afferma di ricordare ancora alcuni movimenti.
Sarah Rafferty Gabriel Macht
7 E’ molto amica dell’attore Gabriel Macht. Nonostante i loro personaggi nutrano dei sentimenti l’uno per l’altro, i due attori sono amici intimi già da ben prima di ritrovarsi sul set della serie Suits. I due ebbero infatti modo di conoscersi nel 1993 al Williamstown Theatre Festival. Recentemente hanno inoltre dichiarato che anche le loro rispettive figlie sono migliori amiche tra di loro.
Sarah Rafferty crema solare
8 Non esce mai senza crema solare. L’attrice, rossa naturale e di pelle particolarmente chiara, ha dichiarato di non uscire mai di casa senza la propria crema solare, che le impedisce di scottarsi al sole, cosa che a sua detta accade molto facilmente. Un altro strumento con il quale l’attrice è solita proteggersi dai raggi solari è il cappello.
Sarah Rafferty Suits
9 E’ entusiasta di come sia stato esplorato il suo personaggio. Durante le numerose stagioni di Suits, il personaggio di Donna interpretato dalla Rafferty ha acquisito sempre più importanza all’interno della storia. L’attrice si è dichiarata particolarmente soddisfatta dell’evoluzione compiuta, e ha affermato di essere altrettanto curiosa di scoprire cosa ancora la aspetta nel futuro.
Sarah Rafferty età e altezza
10 Sarah Rafferty è nata a Greenwich, nel Connecticut, il 6 dicembre 1972. L’attrice è alta rispettivamente 175 centimetri.
La giovane attrice e cantante Vanessa Morgan si è affermata nel corso di questi ultimi anni grazie alle sue abilità canore e recitative. In breve è arrivata a prendere parte in alcune importanti produzioni che l’hanno portata ad ottenere una buona fame e le lodi di critica e pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Vanessa Morgan.
Vanessa Morgan film
1. I film e la carriera. Vanessa Morgan debutta al cinema nel 2010 con il film Frankie & Alice. Negli anni successivi prende poi parte a lungometraggi come Harriet the Spy (2010), La mia babysitter è un vampiro (2010) e Pimp (2018).
2. Le serie TV. Vanessa Morgan inizia la sua carriera d’attrice nel 2000 partecipando a A Diva’s Christmas Carol. Nel 2008 prende invece parte alla serie televisiva The Latest Buzz, trasmessa su Disney Channel. Successivamente prende parte a serie come A.N.T. – Accademia Nuovi Talenti (2012), Un’azienda per gioco (2015), Finding Carter (2014), The Shannara Chronicles(2017). Dal 2017 è tra i protagonisti della serie Riverdale dove interpreta il ruolo di Toni Topaz.
Vanessa Morgan Instagram
3. Ha un profilo personale. L’attrice ha un proprio account Instagram, seguito da 6,8 milioni di persone. All’interno di questo è possibile trovare numerose foto scattate in momenti di svago, in compagnia di amici e colleghi. Numerose sono anche le foto scattate sui set frequentati dall’attrice o tratte dalle premier a cui ha preso parte.
Vanessa Morgan Twitter
4. E’ presente anche su Twitter. L’attrice detiene anche un profilo sul celebre social network, dove è seguita da 612 mila persone. Con i suoi oltre 7 mila tweet, l’attrice tiene informati i fan sulle sue attività, progetti in cantiere o ancora condividendo propri pensieri sui temi più disparati.
Vanessa Morgan fidanzato
5. E’ fidanzata. L’attrice è fidanzata ufficialmente con Michael Kopech, giocatore di baseball professionista dei Chicago White Sox. Il 4 luglio 2019 i due hanno inoltre annunciato sui loro rispettivi profili Instagram di aver preso la decisione di sposarsi. La proposta di Kopech, stando a quando riporta la fotografia da loro condivisa, è stata fatta alle Mooney Falls, vicino al Grand Canyon, in Arizona.
Vanessa Morgan premi
6. Ha vinto ai Teen Choice Awards. Nel 2018 l’attrice è stata nominata ai Teen Choice Awards nelle categorie “Choice Breakout TV Star” e “Choice Scene Stealer”, trionfando poi in entrambe. Nel 2019 è invece stata nuovamente nominata come “Choice Ship” insieme alla collega Madeline Petsch, senza tuttavia riportare la vittoria.
Vanessa Morgan Junior Miss America
7. E’ stata eletta come Junior Miss America. All’età di soli sette anni l’attrice ha partecipato alla competizione Junior Miss America, trionfando sulle altre concorrenti. Questa vittoria le ha permesso di ottenere la fama che l’avrebbe poi portata ad entrare nel mondo dello spettacolo.
Vanessa Morgan canto
8. E’ appassionata di canto. Contemporaneamente all’attività di attrice, la Morgan porta avanti anche la sua altra grande passione, quella per il canto. Durante gli anni infatti l’attrice ha inciso diversi singoli che, grazie anche alla sua popolarità, hanno raggiunto facilmente buoni ascolti tra il pubblico.
Vanessa Morgan reality
9. Ha partecipato ad un reality. L’attrice ha preso parte, insieme a sua sorella Celina Mizray, alla prima edizione del reality televisivo The Amazing Race Canada, nel 2013. Alla fine della serie, le due sorelle si sono classificate al terzo posto.
Vanessa Morgan età e altezza
10. Vanessa Morgan è nata a Ottawa, in Canada, il 23 marzo 1992. L’attrice è alta rispettivamente 157 centimetri.
Nella Giuria internazionale del Concorso di Venezia 76, la regista canadese Mary Harron, già invitata nella Giuria Orizzonti, subentra alla regista australiana Jennifer Kent, impossibilitata a venire a Venezia. Nella Giuria di Orizzonti, subentra a Mary Harron il regista uruguayano Álvaro Brechner. Questa la composizione definitiva delle Giurie della 76. Mostra:
Venezia 76
Lucrecia Martel – Presidente (Argentina), regista
Piers Handling (Canada), storico e critico
Mary Harron (Canada), regista
Stacy Martin (UK), attrice
Rodrigo Prieto (Messico), direttore della fotografia
Tsukamoto Shinya (Giappone), regista
Paolo Virzì (Italia), regista
Orizzonti
Susanna Nicchiarelli – Presidente (Italia), regista
Mark Adams (UK), direttore artistico
Rachid Bouchareb (Francia), regista
Álvaro Brechner (Uruguay), regista
Eva Sangiorgi (Italia), direttore artistico
Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
Emir Kusturica – Presidente (Serbia), regista
Antonietta De Lillo (Italia), regista
Terence Nance (Usa), regista
Hend Sabry (Tunisia), attrice
Michael J. Werner (Hong Kong – Usa), produttore
Venice Virtual Reality
LaurieAnderson – Presidente (USA), compositrice, artista, regista
Dopo l’emozionante incontro a Cannes, in cui Lina Wertmüller ha ricevuto il Premio Kinéo con Giancarlo Giannini per il film Pasqualino Settebellezze (restaurato dal Centro Sperimentale di Cinematografia / Cineteca Nazionale diretto da Marcello Foti e presieduto da Felice Laudadio, grazie al sostegno economico di Paolo Rossi Pisu di Genoma Films), il Kinéo renderà nuovamente omaggio alla regista.
In attesa di ricevere l’Oscar a Los Angeles, Lina Wertmüller sarà presente alla 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove verrà celebrata per i suoi 40 anni di carriera il 1 settembre durante la cerimonia di premiazione.
In questo suo percorso verso la statuetta, la regista di Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto ha fortemente voluto includere anche la Mostra di Venezia alla quale è da sempre legata da un profondo affetto, rinnovatosi anche in occasione della presentazione del suo ritratto Dietro gli occhiali bianchi, documentario di Valerio Ruiz in concorso nella sezione Venezia Classici nel 2015.
Lina Wertmüller è stata la prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar come migliore regista nel 1977, proprio per il film Pasqualino Settebellezze. Il successo allo scorso Festival di Cannes ha accelerato l’iter della sua candidatura all’Honorary Award, che le sarà consegnato a Los Angeles il 27 ottobre al Dolby Theatre.
IL PREMIO KINÉO
Il Premio Kinéo è un riconoscimento al cinema italiano votato dal pubblico, prevalentemente delle sale cinematografiche ANEC (sul sito www.kineo.info), e da una giuria internazionale di personalità eccellenti del mondo del cinema. Giunto alla sua 17^ edizione, si svolgerà durante la 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, domenica 1 settembre.
Progettato nel 2001 al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, contestualmente alle numerose attività per rilanciare il cinema nazionale, il progetto Kinéo debutta a Venezia nel 2002. Grazie a una stretta collaborazione con ANEC (Associazione Nazionale Esercizio Cinematografico), si è riusciti a coinvolgere e a dar voce a decine di migliaia di appassionati, rendendoli partecipi e valorizzando le loro scelte all’interno dei listini delle case cinematografiche. Oggi, il Premio Kinéo, premio del pubblico, continua ad essere promosso dall’Associazione Culturale Kinéo presieduta da Rosetta Sannelli, che lo ha ideato.
Tra le istituzioni che hanno rinnovato il sostegno al Premio: ANEC, il Centro Sperimentale diCinematografia, il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, la Biennale Cinema e la Direzione Generale Cinema del MIBAC, la Regione Veneto.
I premi Kinéo 2019: Miglior film drammatico, Miglior commedia, Miglior opera prima, Miglior regista, Miglior montaggio, Miglior attore protagonista drammatico, Miglior attrice protagonista drammatica, Miglior attrice protagonista commedia, Miglior attore non protagonista, Miglior attrice non protagonista, Premio Kinéo Sncci Pubblico & Critica, Premio Kinéo Giovani, Premi Kinéo Speciali, Kinéo International Awards.
La Premiazione si svolgerà domenica 01 settembre alle ore 19:30 presso lo Spazio Regione Veneto dell’Hotel Excelsior.
La Cena ufficiale esclusivamente per gli artisti, invece, si svolgerà a Cà Sagredo, che fu la casa dei Dogi Morosini, dove la direttrice Lorenza Lain ha voluto accogliere per la seconda volta i premiati.
I partner:
Banca Generali Private, l’evoluzione naturale per costruire insieme un sistema economico e finanziario più sostenibile, con nuove proposte orientare in tal senso e strategie inedite;
Umberto Cesari Exclusive Wine Partner del Premio Kinéo;
Stella Artois, la premium lager del gruppo Ab InBev vicina al mondo del cinema, accompagnerà gli ospiti del Premio Kinéo con il suo gusto unico ed elegante, da assaporare nell’iconico calice in vetro;
Eleonora Lastrucci, il brand personalizzato della Haute Couture;
Pegaso Università Online, leader europeo nella formazione online, per il secondo anno sponsor della Biennale College Cinema.
Un grazie speciale alla Regione Veneto e alla Biennale Cinema.
È morto a Roma all’età di 83 anni l’attore Carlo Delle Piane. Ne dà notizia la moglie, Anna Crispino.
L’attore aveva da poco festeggiato i 70 anni di carriera, durante i quali aveva lavorato con alcuni dei più importanti registi e attori, ricordando i molteplici successi al fianco di Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Totò, De Sica e molti altri ancora, fino al fortunatissimo decennio con Pupi Avati.
Nato il 25 agosto del 1972 a Londra, Joe Wright fa parte di quella schiera di cineasti che hanno bisogno delle proprie opere per essere identificati dal grande pubblico. Per lo spettatore comune Joe Wright non è solo il suo nome: è il regista di Orgoglio e Pregiudizio, di Espiazione, de L’ora più buia. Eppure in ogni sua singola opera si scorgono indizi e conferme di una autorialità sì in fieri, ma già ampiamente riconoscile. Un modo di creare e pensare le proprie opere nato in seno all’attività di famiglia, quel teatro di burattini che nel cuore della capitale inglese ha donato al giovane regista quella linfa vitale necessaria ad alimentare il proprio fiume creativo.
Le delusioni, le difficoltà (come la dislessia), le lotte, i successi, gli studi artistici e i film guardati alla TV, sono tessere di un puzzle combaciante con il suo modo di concepire e creare il cinema. Quello di Wright è un microcosmo abitato da adulti che si comportano come bambini, e bambini chiamati ad agire come adulti. La macchina da presa li segue con leggiadria, quasi danzando, per poi immortalarli là, in quelle parti del corpo dove sono più vulnerabili: sono mani e occhi che Wright scruta nel dettaglio e da cui estrae ogni sentimento sottaciuto, passione repressa, o vendetta chiamata a gran voce.
Tra donne forti, figure storiche divenute icone, citazioni cinematografiche e artistiche, quello tentato da Joe Wright è – a oggi – un saggio in sette atti con cui tradurre in linguaggio filmico la potenza sottesa nell’arte della parola, della musica, e dell’immaginazione. Dei sette capitoli di cui consta il suo trattato cinematografico, ne abbiamo selezionati cinque, quelli che più di ogni altri racchiudono il cuore e lo spirito della visione artistica di questo regista, pronto a tornare sugli schermi a maggio 2020 con La donna alla finestra.
Orgoglio e Pregiudizio
Molti si sorprenderanno nel ritrovare questo film in quinta e ultima posizione. In effetti, l’opera – adattamento del classico di Jane Austen – è stata nel 2005 un esordio folgorante per Wright, il suo golden ticket nella fabbrica dei sogni. Palestra fatta di libertà, grazie a cui Wright ha potuto sperimentare e allenare i tratti caratterizzanti il proprio stile registico, Orgoglio e Pregiudizio si è rivelato a posteriori un allenamento intensivo che ha rafforzato il suo modus operandi dando vita negli anni a seguire a universi ancor più riusciti e maggiormente d’impatto.
La storia d’amore tra la scaltra e acuta Elizabeth Bennett, e il burbero Mr. Darcy è considerata come il classico della letteratura romantica per antonomasia. Tradurre al cinema una storia così talmente conosciuta, soddisfacendo l’orizzonte di attesa di milioni di lettori, non deve essere stata cosa facile per Wright. Grazie all’interpretazione di Keira Knightley, il cineasta rende ancor più umana la protagonista Lizzie; la immortala come figlia della terra, la sporca di fango e le scompiglia i capelli. In questo modo accorcia la distanza tra personaggio e spettatore, facilitando l’immedesimazione tra il pubblico femminile e la propria eroina.
Per dar vita alla negazione e all’esplosione del sentimento tra i due protagonisti, Wright rifugge dall’uso ossessivo delle parole, sostituite da correlativi fisici delle loro emozioni: sono le mani, i balli, gli sguardi, e le opere d’arte (il quadro di Darcy viene qui sostituito da una statua a mezzo busto) a esprimere i sentimenti d’amore. Un primo passo verso quell’emotività visiva che caratterizzerà l’intera opera di Joe Wright.
L’ora più buia
Un microcosmo confuso e disordinato, difficile da seguire e da comprendere: ecco cos’è diventato nel corso degli anni il mondo della politica. Una trasformazione non certo improvvisa, ma figlia di tanti piccoli mutamenti alimentati nella culla dell’egoismo e dell’autodeterminazione. Semi generanti quest’immagine di mondo così distaccato da quello del popolo si possono ritrovare nell’Inghilterra della Seconda Guerra Mondiale dominata da politici in veste di divinità atte a decidere autonomamente sulla sorte degli umani.
Ed è nell’accezione di un Monte Olimpo infernale, dove politici urlano, nascondono verità e timori sotto etichette menzognere degli “affari di stato”, che Joe Wright affida l’incipit del suo L’ora più buia. La sua cinepresa si aggira con eleganza per la Camera dei Comuni. Dall’alto discende danzando, così da afferrare ogni singolo parlamentare, spodestarlo dal trono celestiale, per poi gettarlo nel caos terreno. Wright si lascia alle spalle le delusioni di Pan per riesumare il suo estro creativo, pura commistione di immaginazione e senso di realismo. Un’operazione qui resa possibile anche grazie al talento di Gary Oldman, impeccabile nei panni di Winston Churchill tanto da essere premiato nel 2018 con un premio Oscar per la migliore interpretazione maschile. Forte del suo passato a stretto contatto con la polvere del teatro, Wright concepisce l’operato del Primo Ministro inglese come un grande spettacolo teatrale; l’impianto, però, non è più quello dello svelamento di trucchi nascosti come in Anna Karenina, ma è uno spettacolo nella sua essenza, fatto di piani sequenza, uso delle finestre e porte come sipari, e una prossemica mai causale, ma insignita di profondi significati. Ad avvolgere di pathos l’intera opera ci pensa la musica di Dario Marianelli, mentre a far da collante a inquadrature cariche di sentimento e (quasi) mai di retorica, è il montaggio di Valerio Bonelli.
La D23 non è solo territorio fertile per i Marvel Studios, infatti anche la Lucasfilm ha trovato il modo di fare nella mostra di sé, presentando i prossimi progetti legati al mondo di Star Wars.
Oltre alle nuove serie The Mandalorian e Obi-Wan Kenobi e al capitolo IX della saga cinematografica principale, è stato possibile grazie alle condivisioni di Twitter di Kyle Buchanan scoprire quali sono i nomi ufficiali delle tre trilogie (o blicchi di film divisi in base al periodo di ambientazione) dell’intera saga:
Come si vede chiaramente dall’immagine, la cosiddetta trilogia prequel, più Clone Wars e Solo: A Star Wars Story, sono l’Età della Repubblica; la trilogia originale, più Star Wars: Rebels e Rogue One, sono l’Età della Ribellione, mentre la terza trilogia più Resistance e Galaxy Edge vengono nominati Età della Resitenza.
Dopo l’iniziale rottura dell’accordo tra Sony e Disney riguardo il personaggio di Spider-Man, ora quest’ultima sembra aver proposto una nuova ripartizione dei diritti, chiedendo non più il 50%, bensì il 25% sul ricavato.
Le due case di produzione avevano dato vita ad una collaborazione nel 2015, prevedendo che la Sony investisse nei film del celebre supereroe, ottenendone indietro i profitti. La Marvel guadagnava invece la possibilità di utilizzare il personaggio all’interno dell’MCU, dettandone la linea narrativa. In più, quest’ultima aveva diritto al 5% degli incassi dei film con protagonista Tom Holland.
La rottura di tale accordo è arrivata a poche settimane di distanza dall’uscità di Spider-Man: Far From Home, che ha chiuso la Fase 3 della Marvel incassando 1,1 miliardi di dollari in tutto il mondo.
Dopo tale successo, la Disney aveva avanzato la proposta di dividere equamente la percentuale sugli incassi, ottenendo però una brusca reazione da parte della Sony, che si era detta contraria e pronta a riprendere totalmente nelle sue mani il personaggio.
Ora, con la nuova proposta lanciata sul tavolo, bisognerà attendere per avere una risposta da parte della casa di produzione detentrice dei diritti sul personaggio. I fan di tutto il mondo, nonché numerose personalità dello spettacolo, sperano che l’accordo non si rompa del tutto, permettendo così a Spider-Man di rimanere all’interno dell’MCU, considerata anche l’importanza assunta dal personaggio in seguito agli eventi dell’ultimo film.
Spider-Man: Far From Home è uscito nei cinema italiani il 10 luglio 2019. Alla regia vi è nuovamente Jon Watts, e, accanto a Tom Hollandnel ruolo di protagonista, vi sono Zendaya, Jake Gyllenhaal, Samuel L. Jackson, Cobie Smulders e Marisa Tomei.
Il film segue di pochi mesi gli eventi di Avengers: Endgame, dove durante una gita scolastica Peter Parker, alias Spider-Man, si ritroverà a dover fronteggiare gli Elementali, esseri composti dai quattro elementi fondamentali che minacciano di distruggere il pianeta. Al suo fianco ci sarà però Quentin Beck, rinominato Mysterio, eroe dall’enigmatico passato.
Oltre all’annuncio delle prime nuove serie Disney+, la D23 continuerà per altri due giorni di notizie imperdibili, che vedranno arricchito il futuro dei Marvel Studios e la mole di prodotti che verranno offerti al pubblico, tra serie tv e film.
Direttamente dalla convention di Anaheim, arrivano in rete alcuni scatti ai nuovi banner ufficiali che vedono protagonisti i prossimi principali attori della Marvel Fase 4. E, oltre a figure ormai note ai fan, sui banner compaiono anche alcuni volti nuovi di personaggi che stanno per fare il loro debutto nel MCU.
Come si può vedere, sono presenti all’appello Vedova Nera, Loki e Thor: Love and Thunder ma, se si guarda da vicino, si scorgono dei profili misteriosi nel panorama cinematografico Marvel, ma ben noti ai lettori dei fumetti.
Nel banner esposto alla D23 campeggiano, senza ombra di dubbio, i Celestiali e l’osservatore Uatu, che comparirà nella serie What If? in cui avrà un ruolo di rilievo.
Lo spin off di G.I. Joe ha trovato il suo villain. Da quando Henry Golding (Crazy Rich Asians) era stato scelto per interpretare Snake Eyes, protagonista del film, i fan hanno atteso con impazienza l’annuncio del nome che avrebbe invece incarnato la sua nemesi, Storm Shadow. Ora, grazie a un nuovo report di The Wrap, abbiamo finalmente una risposta a questa domanda.
Secondo il sito, diverse fonti hanno confermato che Andrew Koji, star della serie Cinemax Warrior, seguirà le orme di Byung-hun Lee (I magnifici sette) per farsi carico del ruolo di Storm Shadow.
Tutti i dettagli di Snake Eyes rimangono al momento sotto segreto, a parte il fatto, ovviamente, che si tratta di uno spin off di G.I. Joe, il cui adattamento cinematografico non ha avuto troppa fortuna. Alla regia ci sarà Robert Schwentke, mentre la sceneggiatura è stata affidata a Evan Spiliotopoulos (La bella e la bestia).
Snake Eyes, prodotto da Paramount, ha attualmente già una data di uscita e dovrebbe arrivare nei cinema il 16 ottobre 2020.
Il film dedicato a The Flash ha visto l’avvicendarsi di diversi sceneggiatori e registi e ha persino visto il suo protagonista esordire in altri film (Justice Leaguee Suicide Squad). Addirittura, Ezra Miller, che interpreta Barry Allen, ha cominciato a lavorare insieme allo sceneggiatore per scrivere un film che potesse essere di gradimento alla Warner Bros.
Con tutti questi elementi di instabilità in mente e con l’assenza di notizie sul film da diverso tempo, si potrebbe immaginare senza troppe difficoltà che il film sia stato accantonato dallo studio. Invece sembra che The Flash sia ancora in programma in un imprecisato futuro.
Secondo Miller, infatti, The Flash è assolutamente confermato, così come il terzo Animali Fantastici. Anche il film derivato dalla fantasia della Rowling è stato in pericolo per diverso tempo, a causa del flop al box office del secondo capitolo, I crimini di Grindelwald, e la considerevole perdita di denaro può essere l’unico motivo sensato per convincere la Warner a smettere di produrre quella che nel progetto iniziale doveva essere una pentalogia.
Al momento, è Andy Muschietti, regista di IT e IT: Capitolo Due, a essere stato incaricato di dirigere The Flash su sceneggiatura di Christina Hodson (Birds of Preye Bumblebee). Nonostante il progetto sia dunque vivo, è difficile immaginare il cammino che percorrerà la storia, dato che era stata pensata per essere inserita in un universo cinematografico che di fatto non esiste più.
È stato “trafugato” un breve stralcio del primo trailer della Marvel Fase 4, mostrato al pubblico durante la D23 di Anaheim. La convention Disney, che si svolge fino al 25 agosto, ha visto presentare dalla Casa di Topolino diversi progetti, non solo legati al mondo Marvel al cinema (e in tv) e di seguito potete vedere un pezzetto di quella che sarà la Fase 4, mentre in coda tutti i film e le serie tv annunciate fino a questo momento.
Era già ovvio dal titolo che Birds of Prey (e la fantastica emancipazione di Harley Quinn) pone i riflettori sul personaggio di Harley Quinn interpretato da Margot Robbie, ma ciò non significa che il film continui la storia di Suicide Squad di David Ayer.
In una nuova intervista, la sceneggiatrice di Birds of Prey, Christina Hodson, ha descritto il film come una “storia autonoma” piuttosto che un seguito diretto del film sulla Task Force X. Tuttavia, ha notato che lo sviluppo e la progressione del personaggio di Harley deriva direttamente da ciò che le è accaduto in quel film.
“Ovviamente sì, è un personaggio che abbiamo incontrato prima, ma qui raccontiamo la sua storia, ed è così che ho affrontato il personaggio – spiega Hodson – Ho provato a togliermi i freni. Mi sono innamorata di questo personaggio, e poi di tutti gli altri nuovi, mai visti. E ho creato una storia nuova di zecca che sembra proprio non dover niente a ciò che è stato raccontato prima.”
Abbiamo anche visto foto dal set che indicano un cameo del Clown Principe del Crimine, quindi sembra che Birds of Prey si legherà a Suicide Squad in qualche modo, ma chi si aspetta un sequel con quei toni potrebbe rimanere deluso.
Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley Quinn, Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta:
Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.
Sono state mostrate durante il D23 le scene da Vedova Nera, il film su Natasha Romanoff che vede protagonista Scarlett Johansson. Il video, già mostrato al Comic Con, risponde a questa descrizione:
Il trailer del film che è stato mostrato e non sappiamo se arriverà on line ci dà, a quanto pare, la misura del tono del film. Si apre con una scena di lotta corpo a corpo. Siamo a Budapest e Natasha fa irruzione in un appartamento antico e combatte, armata di coltello, contro il personaggio di Florence Pugh. Scopriremo dopo che si tratta di sua sorella. Nell’ultima parte del trailer Vedova Nera si confronta con un uomo che ha un teschio sulla testa, si tratta di Taskmaster e appare molto meglio rispetto a quanto visto dalle foto dal set. L’ambientazione del film è quella successiva a Civil War, anche se non è stato ancora confermato.
Di seguito, pochi secondi che sono stati clandestinamente registrati durante la convention Disney:
Vi ricordiamo che il film vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.
La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non sono stati ancora rivelati.
A causa del crollo dell’accordo con i Marvel Studios, questa è già stata una settimana dura per la Sony Pictures, ma sembra che le difficoltà non finiscano qui per lo studio che ora si trova a fronteggiare un altra emergenza in una delle sue property più amate, Uncharted. Ironia della sorte, si tratta di un altro film che vede il coinvolgimento di Tom Holland nei panni del protagonista!
Secondo un nuovo report di Deadline, il regista di 10 Cloverfield Lane Dan Trachtenberg ha lasciato la regia del live action di Uncharted. E, come previsto, lo studio spera di trovare un rimpiazzo il più rapidamente possibile, dal momento che punta ancora a iniziare la produzione all’inizio del prossimo anno.
Tuttavia, mentre la perdita del regista è un duro colpo per il progetto, secondo quanto riferito, sembra che PlayStation Productions si sia avvicinata alla produzione per lo sviluppo del film, rendendo l’adattamento del videogioco la sua prima produzione cinematografica.
Il film in live action di Uncharted, che aveva già coinvolto in passato registi quali Shawn Levy e Seth Gordon, è ancora attualmente programmato per arrivare nei cinema il 18 dicembre 2020.
Lo sceneggiatore del film, Joe Carnahan, ha spiegato di voler fuggire dall’inevitabile paragone con Indiana Jones: “I Predatori dell’Arca perduta è senza dubbio il mio film preferito, ma era necessario creare qualcosa che si differenziasse. Credo che Amy Hennig ci sia riuscita quando ha scritto il gioco, dal momento che Nathan Drake è un anti-Indiana Jones. Non dimenticate che nel primo episodio, Drake e Sully hanno piantato in asso Elena. Indy non farebbe mai niente del genere. Si tratta di un gesto che definisce subito il personaggio, non è Jones e non va confuso con lui. Ho scritto, probabilmente, quattro delle sequenze d’azione più folli mai scritte prima. Ho usato il gioco come un template senza usare specificamente niente di tutto quello che era nel gioco stesso. Non è una trasposizione, ho creato cose nuove, è stato impegnativo ma divertente.”
Direttamente dalla D23, sono trapelati in rete alcuni secondi del nuovo footage di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker in cui vediamo chiaramente uno spettacolare duello di Kylo Ren. Nel video si vede anche l’eroina Rey alle prese con una missione pericolosa, si possono ammirare anche Poe Dameron e Finn, ma soprattutto è chiaramente visibile uno shot di Kylo Ren che ammira la maschera distrutta di Darth Vader.
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy Ridley, Oscar Isaac, John Boyega, Kelly Marie Tran, Naomi Ackie, Joonas Suotamo,Adam Driver, Anthony Daniels, Billy Dee WilliamsLupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”
Stando a quanto annuncia Deadline, Kit Harington, reso noto dalla serie HBO Game of Thrones in cui ha interpretato Jon Snow, farà un salto da Westeros al Marvel Universe. Sarà infatti nell’ambito dell’universo condiviso al cinema della Casa delle Idee che l’attore girerà il suo prossimo film, anche se il report non specifica in quale delle prossime pellicole Marvel apparirà.
Dopo Richard Madden, che reciterà in Eternals come confermato durante il Comic Con, Kit Harington sarebbe il secondo acquisto del MCU dal cast originale del Trono di Spade, scelta molto intelligente da parte di Kevin Feige che così coinvolge nel suo universo attori che hanno già un grande seguito e sono molto amati dal pubblico.
Durante il D23, sono stati rivelati solo alcuni dettagli su What If?, ma si tratta di annunci e conferme che desteranno sicuramente l’interesse dei fan. Apparentemente, possiamo aspettarci almeno un episodio per ciascuno dei film nell’universo cinematografico Marvel (tranne Spider-Man, presumibilmente).
Durante il panel Marvel sono stati mostrati dei filmati, ed è stato dato spazio al Soldato d’Inverno in lotta con la versione Marvel Zombies di Captain America, Steve Rogers in un costume in stile Iron Monger che combatteva insieme a Captain Carter/Captain Britain durante la Seconda Guerra Mondiale e quello che sembrava essere T’Challa in versione Star-Lord.
Lo stile di animazione è stato confrontato in linea con quello stilizzato di Star Wars Resistance e le prime impressioni in arrivo dalla D23 sono decisamente positive. Con un po’ di fortuna, inizieremo a vedere presto qualcosa in più di questo interessante progetto, dal momento che è chiaro che lo stato di produzione è avanzato. Il momento clou dell’incontro, tuttavia, è stato senza dubbio quello in cui è apparsa Peggy Carter con uno scudo molto diverso da quello del suo amato Cap.
Kevin Feige ha dichiarato che la serie proporrà tutti scenari che abbiamo già visto, ma che si tratterà di versioni alternative di quegli stessi scenari. Di seguito, la lista di attori che prenderanno parte alla serie: Michael B. Jordan /Killmonger, Sebastian Stan /Bucky Barnes, Josh Brolin /Thanos, Mark Ruffalo /Bruce Banner/The Hulk, Tom Hiddleston /Loki, Samuel L. Jackson /Nick Fury, Chris Hemsworth /Thor, Hayley Atwell /Agente Peggy Carter, Chadwick Boseman /Black Panther, Karen Gillan /Nebula, Jeremy Renner /Occhio di Falco, Paul Rudd /Ant-Man, Michael Douglas /Hank Pym, Neal McDonough /Dum Dum Dugan, Dominic Cooper /Howard Stark, Sean Gunn /Kraglin, Natalie Portman /Jane Foster, Taika Waititi /Korg, Toby Jones /Arnim Zola, Djimon Hounsou /Korath, Jeff Goldblum /Granmaestro e Michael Rooker /Yondu.
Ecco il primo trailer di Lilli e il Vagabondo, il prossimo remake proposto dalla Casa di Topolino.
Charlie Bean, regista di The Lego Nijago Movie, è stato scelto per dirigere il nuovo adattamento del classico film d’animazione.
Brigham Taylor, che aveva già lavorato alla trasposizione de Il Libro della Giungla di Jon Favreau e di altri progetti Disney (tra cui Tomorrowland e Pirati dei Caraibi), produrrà il film. Uscito nelle sale nel 1995, Lilli e il vagabondo raccontava la storia d’amore tra un Cocker Spaniel e un bastardino di strada.
Durante il D23 di Anaheim è stato svelato il primo trailer ufficiale di The Mandalorian, in cui possiamo vedere quanto sia difficile essere un cacciatore di taglie!
lo show sarà ambientato cinque anni dopo gli eventi de Il Ritorno dello Jedi e prima dell’affermazione del Primo Ordine: “La storia inizia in modo divertente, ma progressivamente diventerà complicata, rivelando l’idea di un mondo all’alba della nuova Repubblica che ha preso il sopravvento“, ha spiegato Favreau al pubblico della Sta Wars Celebration, lo scorso aprile. “Ci saranno le tracce dell’Impero, i sopravvissuti, e il caos che si impossessa della galassia.“
Dopo le storie di Jango e Boba Fett, un altro guerriero emerge dall’universo di Star Wars. The Mandalorian è ambientato dopo la cadute dell’Impero e prima della nascita del Primo ordine. Seguiamo le avventure di un pistolero solitario, un cacciatore di taglie che si muove fuori dalla giurisdizione della Nuova Repubblica.
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The Mandalorian
The Mandalorian
The Mandalorian è scritta e prodotta dal produttore e attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come annunciato in precedenza, con Dave Filoni (Guerre stellari: Guerre dei cloni , Star Wars Rebels) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi coinvolti sonoDeborah Chow (Jessica Jones), Rick Famuyiwa (Dope), Bryce Dallas Howard (Solemates) e Taika Waititi (Thor: Ragnarok ).
Così come accaduto durante il Comic Con di San Diego, il D23 di Anaheim sta riservando grandi sorprese al pubblico dei Marvel Studios, che hanno approfittato della grande convention Disney per mettere sul piatto altri prodotti che andranno ad arricchire la Fase 4 del loro universo condiviso tra cinema e tv.
Tra le notizie più inaspettate, c’è senz’altro l’annuncio di una serie Disney+ dedicata a She Hulk. Alla fine di Avengers: Endgame non è chiaro quale sia stato il destino di Hulk, ma pare che sua cugina, Jennifer Walters, sarà sotto i riflettori molto presto, e questo può voler anche dire che Bruce Banner sarà coinvolto in qualche misura nello show in arrivo sulla piattaforma dedicata Disney.
Sembra oltretutto molto interessante che Disney stia impostando un futuro televisivo in cui anche le serie tv vedranno il coinvolgimento e l’impiego di cospicue forze economiche, soprattutto se si pensa alla scelta di portare sullo schermo personaggi in CGI come She Hulk.
Così come accaduto durante il Comic Con di San Diego, il D23 di Anaheim sta riservando grandi sorprese al pubblico dei Marvel Studios, che hanno approfittato della grande convention Disney per mettere sul piatto altri prodotti che andranno ad arricchire la Fase 4 del loro universo condiviso tra cinema e tv.
Tra le nuove serie annunciate, arriverà su Disney+ anche uno dei personaggi più amati e “chiacchierati” della Marvel, quel Moon Kinght che da tempo era al centro di rumors come uno dei prossimi personaggi Marvel ad ottenere un adattamento. Si tratta di una serie tv che, forse, potrebbe essere tutto ciò che Daredevil sarebbe dovuto essere, nonostante il successo dello show di Netflix.
Si tratta di qualcosa di molto diverso per Kevin Feige e per la sua squadra, e non sappiamo ancora in che modo si sceglierà di raccontare questo eroe così ruvido e ad altezza di criminale.
Il panel dedicato a Star Wars in occasione del D23 di Anaheim si è concluso in grande stile con l’ufficializzazione della nuova serie Diseny+ dedicata a Obi-Wan Kenobi, con il ritorno di Ewan McGregor, presente alla convention, che torna nei panni del personaggio di George Lucas.
I dettagli non sono molti, ma quello che sappiamo è che la sceneggiatura è pronta e le riprese cominceranno nel 2020. Nella timeline ufficiale dell’universo di Star Wars, la serie sarà ambientata dopo i fatti di Solo: A Star Wars Story.
Con questo chiaro in mente, è molto probabile che nello show tornerà anche Darth Maul che potrebbe tornare a confrontarsi con il Jedi. E questo potrebbe essere molto più interessante del vedere un Obi-Wan Kenobi che semplicemente girovaga per il deserto e tiene d’occhio il giovane Luke Skywalker!
Vi ricordiamo che Obi-Wan Kenobi è, ad oggi, l’unico personaggio della saga a comparire in tutti e sei i film “tradizionali” in diverse vesti. In Guerre Stellari è chiaramente il vecchio Ben Kenobi, mentre ne L’Impero e ne Il Ritorno appare in forma di spirito, di Forza, a Luke, nei suoi momenti di difficoltà. In questo caso ha le sembianze di Alec Guinness. Nei tre prequel è interpretato, come detto, da Ewan McGregor, fino al finale della Vendetta dei Sith in cui mette in salvo i gemelli Skywalker.
Non tutti sanno che la voce di Obi-Wan si può ascoltare anche ne Il Risveglio della Forza, nel momento in cui Rey tocca per la prima volta la spada di Luke.
Così come accaduto durante il Comic Con di San Diego, il D23 di Anaheim sta riservando grandi sorprese al pubblico dei Marvel Studios, che hanno approfittato della grande convention Disney per mettere sul piatto altri prodotti che andranno ad arricchire la Fase 4 del loro universo condiviso tra cinema e tv.
Una delle prime rivelazioni è che Ms. Marvel arriverà al cinema, oltre che in una serie tv dedicata su Disney+. Si tratta di un personaggio dei fumetti relativamente nuovo ma già molto amato e ci aspettiamo che per portarla al cinema la Marvel ne modificherà le origini in modo tale da farla aderire alla continuity cinematografica. Infatti non sarà più una Inumana, ma, a giudicare dal logo, sarà un’eroina che sarà ispirata a Captain Marvel, più giovane, come accade anche nei fumetti.
Non conosciamo ancora i dettagli, se non che Bisha K. Ali è stata incaricata di scrivere la serie, e di seguito possiamo vedere il logo ufficiale:
Attrice attiva già da diversi anni, Veronica Falcon è oggi una delle più apprezzate interpreti messicane. Protagonista di film e serie TV, nel corso della sua carriera si è guadagnata il plauso di critica e pubblico, ricevendo lodi specialmente negli ultimi anni per le sue interpretazioni in prodotti di grande successo. Ecco 10 cose che non sai di Veronica Falcon.
Veronica Falcon film
1 I film e la carriera. Veronica Falcon compie il suo debutto cinematografico nel 1995 con il film El Callejon de los Milagros. Successivamente prende parte ai film Hasta el viene tiene miedo (2007), Not Forgotten (2009), Te presento a Laura (2010), Salvando al Soldado Pèrez (2011), Dias de gracia (2011), El edificio (2013), Tiempo Felices (2014), Un mostro dalle mille teste (2015). Nel 2020 sarà invece tra i protagonisti del film Jungle Cruise, accanto agli attori Dwayne Johnson ed Emily Blunt.
2 Le serie TV. Particolarmente più ricca è la carriera televisiva dell’attrice, che nel corso degli anni ha preso parte a serie come Candido Perez, Dr. (1987), Desdee Gayola (2005), El Pantera (2007), Vecinos (2008), Hermanos y detectives (2009), Los Minondo (2010), La rosa de Guadalupe (2011), Capadocia (2012), Sr. Avila (2013), El Senor de los Cielos (2015), El Capitan Camacho (2015). Dal 2016 è famosa per il ruolo di Camila Vargas nella serie Regina del sud.
Veronica Falcon Instagram
3 Ha un account personale. Veronica Falcon detiene un proprio profilo personale su Instagram, seguito da 59,9 mila persone. All’interno di questo è possibile ritrovare numerose fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di colleghi e amici. È inoltre possibile trovare dietro le quinte dei set frequentati dall’attrice o fotografie tratte dalle premiere a cui ha partecipato.
Veronica Falcon vita privata
4 E’ sposata. L’attrice ha conosciuto suo marito, l’attore e regista Marius Biegai di origini polacche, durante un corso di recitazione alla NYC. I due si sono poi sposati nel 1998 e hanno avuto un figlio chiamato Lucca. Veronica Falcon si è sempre dichiarata attratta da suo marito per il suo carattere divertente e la sua mente creativa.
Veronica Falcon coreografa
5 E’ una celebre coreografa. Veronica Falcon è considerata una delle più celebri e rispettate coreografe messicane. Ha contribuito a diverse opere per il Mexico’s Nation Opera Company, e ha lavorato in diverse produzioni indipendenti. Le sue coreografie per l’Opera di Mozart’s sono considerate tra le più innovative mai realizzate per la National Company.
Veronica Falcon Regina del Sud
6 Il suo ruolo è stato ampliato. Per il grande successo riscontrato dal suo personaggio, il ruolo di Veronica Falcon è stato di molto ampliato all’interno della serie. L’attrice si è sentita estremamente gratificata e fortunata per quest’opportunità. Con il procedere delle stagioni ha dimostrato di sapere reggere il peso delle responsabilità, sfoggiando sempre una grande presenza scenica che le ha fatto guadagnare ancora più lodi.
7 Essere madre l’ha aiutata. Nella serie il suo personaggio, Camila Vergas, instaura un rapporto quasi materno con il personaggio interpretato dall’attrice Alice Braga. Proprio l’essere madre ha aiutato Veronica Falcon a calarsi meglio nel ruolo, permettendole di comprendere le scelte che la sua co-protagonista compie.
Veronica Falcon preparazione fisica
Lavora molto con il corpo. Da buona coreografa, Veronica Falcon ha imparato ad esprimere il meglio dei suoi personaggi attraverso la loro fisicità. Per ogni ruolo l’attrice è solita prepararsi al meglio, studiando ogni possibile movimento per una miglior caratterizzazione e resa scenica. L’attrice ha dichiarato di aver sviluppato delle spalle molto forti che le permettono quasi di incutere timore in chi la fronteggia.
Veronica Falcon: alla ricerca di nuove sfide
9 Le piace rinnovarsi. L’attrice ha dichiarato di essersi spostata a lavorare dal Messico ad Hollywood alla ricerca di nuovi stimoli. Appena arrivata nella Mecca del Cinema, l’attrice è subito riuscita ad entrare nel cast di Regina del Sud, che le ha permesso di sperimentare nuove sfumature della recitazione, ponendola costantemente di fronte a nuove sfide.
Veronica Falcon età e altezza
10 Veronica Falcon è nata a Mexico City, in Messico, l’8 agosto 1966. L’attrice è alta rispettivamente 165 centimetri.
I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti su una delle tante piattaforme di streaming digitale. I loro compito è creare e far sviluppare nel pubblico una certa attesa circa il film promosso, affinché si corra subito al cinema a guardarlo già nei primi giorni di uscita.
Antlers
Con una distribuzione fissa per i primi mesi del 2020, Antlers è un film diretto da Scott Cooper. Prodotto da Guillermo del Toro e David S. Goyer, il film è tratto dal racconto The Quiet Boy, scritto da Nick Antosca.
Protagonista del film è Keri RusselL nel ruolo di Julia Meadow, una giovane insegnante che scopre che il padre e il fratello minore di una sua studentessa nascondono un segreto mortale. La donna così di prendersi cura del ragazzino ma si renderà conto molto presto che dovrà lottare per sopravvivere ad una serie di orrori terrificanti.
Bombshell
Bombshell, distribuita nei cinema statunitensi a partire dal 20 dicembre 2019, è un film diretto da Jay Roach e con la sceneggiatura firmata da Charles Randolph.
Il film segue le vicende di tre donne, membri del personale femminile della Fox News, che vivono le loro esperienze e i loro diverbi con il fondatore dell’emittente televisiva Roger Ailes.
Scritto e diretto da Scott Z Burns, The Report è stato presentato al Sundance Film Festival 2019. La sua uscita nelle sale statunitensi è fissa per il 15 novembre 2019, mentre dal 29 dello stesso mese sarà disponibile su Amazon Prime Video.
Protagonista assoluto del film è Adam Driver nei panni di Daniel Jones, membro del Senato degli Stati Uniti a cui viene assegnata un’indagine riguardante il programma di detenzione ed interrogatorio della CIA. Attraverso questa, Jones verrà a conoscenza delle brutali ed immorali tecniche di interrogatorio adottate dagli agenti dopo gli attentati dell’11 settembre 2001.
Accanto a Driver, nel cast si ritroveranno anche Annette Bening, Michael C. Hall, e Jon Hamm.
MOTHERLESS BROOKLYN – I segreti di una città
Diretto e interpretato dall’attore EdwardNorton, Motherless Brooklyn – I segreti di una città è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jonathan Lethem.
La vicenda del film ruota attorno Lionel Essrog, detective privato affetto dalla sindrome di Tourette. L’uomo si ritroverà ad indagare sull’omicidio del suo amico e mentore Frank Minna, costretto ad inoltrarsi nei bassifondi della Brooklym degli anni cinquanta, tra corruzione e jazz.
Il film sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal 7 novembre 2019, e nel cast si ritroveranno anche Willem Dafoe,Bruce Willis, e Alec Baldwin.
Marriage Story
Scritto e diretto dal regista Noah Baumbach, Marriage Story sarà presentato in concorso alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Il film è interpretato da Adam Driver e Scarlett Johansson, rispettivamente nei ruoli di Charlie, un regista teatrale, e Nicole, un’attrice. I due, sposati e con un figlio piccolo, intraprenderanno un lungo e sofferto divorzio, divisi tra New York e Los Angeles.
Il film verrà distribuito sulla piattaforma streaming Netflix nell’autunno del 2019, e in alcune sale cinematografiche scelte.
The Politician la serie di Ryan Murphy
The Politicianè la prima serie del produttore Ryan Murphy a trovare distribuzione sulla piattaforma streaming Netflix a partire dal 27 settembre 2019.
La serie propone una dark comedy ricca di satira, momenti surreali e tocchi crime. Al centro della vicenda c’è un giovane ambizioso, il quale, aspirando a diventare Presidente degli Stati Uniti, decide di intraprendere la sua carriera politica a partire dal liceo da lui frequentato. Qui sarà tuttavia costretto a scontrarsi con i suoi primi avversari.
Ad Astra, il nuovo film diretto da James Gray è stato scelto per essere il film d’apertura della 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Successivamente il film verrà distribuito nelle sale italiane a partire dal 26 settembre.
Protagonista del film è il cosmonauta Roy McBride, interpretato da Brad Pitt, il quale si spinge fino ai confini estremi del sistema solare per ritrovare il padre scomparso, e tentando di svelare un mistero che minaccia il genere umano.
Tra gli altri attori presenti nel film si hanno Tommy LeeJones, Ruth Negga, Liv Tyler e Donald Sutherland.