Come loro ottavo film interamente
animato, la Illumination racconta la storia di un cinico brontolone
che decide di rubare il Natale ma alla fine si lascia commuovere
dal generoso spirito natalizio di una ragazzina e cambia idea.
Divertente, commovente e visivamente sbalorditivo, è una storia
universale sullo spirito del Natale e sull’indomabile forza
dell’ottimismo.
Nella versione originale, il verde
protagonista è doppiato da Benedict
Cumberbatch. In italiano è Alessandro
Gassman a doppiare il protagonista.
Ecco una nuova immagine ufficiale da
EW di Animali
Fantastici: I Crimini di Grindelwald in cui vediamo un
giovane Newt Scamander, interpretato da Joshua
Shea, a Hogwarts. Alle sue spalle il giovane Silente di
Jude Law.
Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald – il trailer
In uscita il 15 novembre 2018, il
film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne,
Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra
Miller, con Jude Law e Johnny
Depp.
Alla fine del primo film, il potente
mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal MACUSA (il
Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt
Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a
fuggire e inizia ad adunare i suoi sostenitori, la maggior parte
dei quali ignorano il suo vero obiettivo: far salire i maghi
purosangue a capo di tutti gli esseri non magici.
Per sventare i piani di Grindelwald,
Albus Silente recluta il suo ex studente
Newt Scamander, che acconsente ad aiutarlo, ignaro
dei pericoli che lo aspettano. Si creano divisioni, mentre l’amore
e la lealtà vengono messi alla prova, anche tra gli amici più
sinceri e in famiglia, in un magico mondo sempre più
frammentato.
Animali Fantastici: i
Crimini di Grindelwald è diretto da David
Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da
David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e
Lionel Wigram.
Animali Fantastici: i
Crimini di Grindelwald – first look
Sono state diffuse le prime immagini ufficiali di
Glass, il nuovo film di M. Night
Shyamalan che chiuderà l’ideale trilogia dei supereroi
formata da Unbreakable (2001) e da Split
(2017).
Ecco di seguito le immagini:
M. Night Shyamalan con Bruce
Willis
Glass
Bruce Willis and M. Night Shyamalan on set
Il regista di Philadelphia con il
suo attore più fortunato, Bruce Willis, che tornerà a vestire i
panni di David Dunn, il supereroe infrangibile del film del 2001.
Nel 1999 Willis fu già protagonista per Shyamalan in Il Sesto
Senso.
James McAvoy e Anya
Taylor-Joy
Glass
James McAvoy and Anya Taylor-Joy
I due attori tornano a interpretare
i personaggi che abbiamo visto in Split: Casey Cooke e l’Orda
(Dennis / Patricia / Hedwig / The Beast / Kevin Wendell Crumb /
Barry / Orwell / Jade).
Samuel L. Jackson, James McAvoy,
Bruce Willis
Glass
Samuel L. Jackson, James McAvoy, and Bruce Willis
I tre attori compaiono come li
abbiamo visti nel primo poster del
film. I personaggi sono la Nemesi Elijah Price, il villain Crumb,
detto l’Orda, e l’eroe David Dunn.
Sarah Poulson
Glass
Sarah Paulson
La new entry del cast, Sarah
Poulson, interpreta la dottoressa Ellie Staple, incaricata di
curare o comunque far visita ai tre protagonisti.
Dunn (Bruce Willis) sta dando
la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James
McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto
Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei
segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.
Interpretato da
Samuel L. Jackson,
James McAvoy,
Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden
Globe
Sarah Paulson, Glass porta
avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il
Predestinato (2000) eSplit (2016),
entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass
vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin
Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri
sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo
de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti
decisivi per entrambi gli uomini.
Uscirà il prossimo 30 agosto in sala
Un Marito a Metà, la nuova commedia che arriva
dalla Francia, firmata da Alexandra
Leclère e con protagonisti Valérie
Bonneton, Didier Bourdon, Isabelle Carré, Laurent
Stocker.
Sandrine, sposata
da 15 anni e con due figli, scopre che il marito Jean ha una
relazione con un’altra donna. Superato lo shock iniziale, Sandrine
decide di incontrare la rivale Virginie e le propone un insolito
accordo: condividere il marito a settimane alterne, una sorta di
affidamento congiunto. Inaspettatamente Virginie accetta e le due
donne impongono a Jean un bizzarro triangolo amoroso e un nuovo
stile di vita.Ma quello che per Jean sembra un sogno che
diventa realtà, si rivelerà ben presto un incubo carico di
imprevedibili conseguenze!
E voi? Condividereste
il marito o il fidanzato? Sarà questa la domanda a cui le
spettatrici saranno chiamate a rispondere in occasione della
proiezione GRATUITA del film a Roma e Milano.
Martedì 17
luglio alle ore 11.00 al Moderno The Space di Roma e
Mercoledì 18 luglio alle 10.30 presso l’Anteo di
Milano, sarà possibile vedere il film gratuitamente in anteprima,
grazie a Cinefilos.it. Le proiezioni sono riservate a donne dai 25
anni in su e per partecipare basta inviare una e-mail all’indirizzo
[email protected] comunicando NOME,
COGNOME, ETA’. L’invito è valido per la persona che
fornirà il nominativo, più un accompagnatore/accompagnatrice!
NB – Sarà permesso l’accesso
in sala solo alle candidate che riceveranno una e-mail di conferma
in risposta al loro invio.
Come annunciato con la diffusione
dei Character Poster, ecco il primo
trailer di Mary Queen of Scots, pellicola in
costume basata sul romanzo omonimo di libro omonimo di John
Guy e diretto da dalla regista teatrale Josie
Rourke, esordiente al cinema. La sceneggiatura invece è
stata firmata dall’autore di House of
Cards, Beau Willimon.
Le protagoniste
sono Margot Robbie e Saoirse
Ronan, che nel film interpretano rispettivamente
Elisabetta I e Maria Stuarda.
“Questa sarà la storia
di due donne che si sacrificano e combattono in un universo
dominato dagli uomini” aveva dichiarato la Rourke tempo fa.
“Racconteremo la rivalità fra due donne scaturita proprio dal
contesto in cui vivono e che l’ha messe una contro
l’altra“.
Il CONI Lazio apre il Villaggio
dello Sport alle Notti di Cinema e… A Piazza Vittorio. Da
oggi e fino al 2 settembre dal giovedì alla domenica, dalle 18 alle
24, il CONI sarà presente a Piazza Vittorio. Sarà possibile
cimentarsi GRATUITAMENTE con diversi sport,
assistiti dai migliori maestri ed insegnanti.
E’ necessario
presentarsi con abbigliamento adeguato e scarpe da
ginnastica.
Di seguito, ecco la
programmazione delle prime due settimane di attività:
1 Settimana dal 12 al 15 luglio:
tennis, Pentathlon Moderno (simulatore), scacchi, simulatore calci
di rigore.
2 settimana dal 19 al 22 luglio:
Arrampicata sportiva e Kickboxing.
Tutte le altre informazioni saranno
consultabili sul sito www.aneclazio.it
Warner Bros. Entertainment
Italia porta il grande cinema al Giffoni Film
Festival 2018 aprendo la manifestazione con AQUA
MOVIES 4K, una rassegna di titoli in 4k
UHD legati al tema centrale della 48esima edizione:
“AQUA”. Si inaugura così la nuova sala
dotata di tecnologia Atmos 4k UHD, con otto proiezioni
serali aperte al pubblico dal 20 al 27 luglio, regalando
allo spettatore la magia e l’esperienza unica di film in altissima
definizione.
La rassegna si aprirà con l’ultimo
kolossal capolavoro firmato da Christopher Nolan, Dunkirk, in cui l’acqua ha un duplice
significato: via di fuga e prigione mortale. Sempre nel mare sono
ambientati Vita di Pi e Heart of the Sea –
Le origini di Moby Dick: acqua come culla di vita nel
primo e mistero e pericolo nel secondo.
Giffoni Experience
ha deciso di dedicare alla natura, all’ambiente e alla salvaguardia
del pianeta una trilogia unica nel suo genere, che condurrà, dopo
le edizioni 2018 e 2019, alle celebrazioni per il 50ennale
del Giffoni Film Festival, nel 2020. In linea, dunque, con
la questione fondamentale posta da Giffoni sul rispetto della
natura e della Terra, non potevano mancare due titoli in cui
l’acqua è risorsa e salvezza non solo nel presente ma anche nel
futuro: The Martian e Mad Max: Fury
Road. Si ride con l’irresistibile film d’animazione
L’Era Glaciale – In rotta di collisione, in cui
troviamo l’acqua in tutti i suoi stadi e come scenografia, e si
vivono grandi avventure con l’intramontabile favola Pan –
Viaggio sull’Isola che non c’è. La rassegna si conclude
con il film vincitore di 4 premi Oscar® tra cui Miglior Film,
La Forma dell’Acqua – The Shape of Water di
Guillermo del Toro, una favola moderna che ha commosso e ispirato
critica e pubblico e in cui l’acqua è l’elemento di congiunzione
con un altro mondo.
Tutti i titoli inclusi nella
rassegna saranno già disponibili in home video in 4k
UHD, distribuiti da Warner Bros. Entertainment
Italia.
Di seguito il calendario delle
proiezioni:
20 luglio: Dunkirk
21 luglio: Vita di Pi
22 luglio: Heart of the Sea – Le
origini di Moby Dick
23 luglio: The Martian
24 luglio: Mad Max: Fury Road
25 luglio: L’Era Glaciale – In
rotta di collisione
26 luglio: Pan – Viaggio sull’Isola
che non c’è
27 luglio: La Forma dell’Acqua –
The Shape of Water
Ecco il primo teaser trailer
italiano di Piccoli Brividi 2: i fantasmi di
Halloween, in cui Halloween prende vita nelle nuove
avventure tratte dai best seller di R.L.
Stine.
Il film arriverà dal 18 ottobre al
cinema. Il film arriva a seguito del primo adattamento per il
grande schermo uscito nel 2015 con Jack Black.
Anche se il coraggio è l’attributo
più importante per un supereroe, non c’è personaggio senza la sua
arma, che possa aiutarlo a combattere per il bene dell’umanità, e
questo vale ovunque, tanto più nel Marvel Cinematic Universe,
dove eroi e aspiranti tali legano il loro destino agli strumenti
che vengono loro messi a disposizione.
Di seguito, ecco le armi più potenti utilizzate
dagli eroi dell’universo condiviso:
Il bastone del tribunale
vivente
Il bastone del tribunale
vivente è apparso solo in Doctor Strange, ma questo non lo rende uno
strumento poco potente. Il bastone è usato da Karl Mordo
quando addestra Stephen Strange nell’arte del combattimento. A
prima vista può sembrare un vecchio bastone, ma questa reliquia può
trasformarsi in un’arma che somiglia molto ad una frusta.
Mordo ha usato l’arma numerose volte
nell’allenamento di Strange e mentre combatteva con gli stessi
zeloti. Le funzioni del bastone potrebbero essere non del tutto
note, ma questo non ha mai impedito a Mordo di padroneggiare
l’arma.
Il morso di Vedova Nera
Il Morso di Vedova Nera
potrebbe non essere tra le armi più potenti nell’universo
cinematografico Marvel, ma è abbastanza forti da
essere incluse in questo elenco.
Ovviamente indossata da Vedova Nera,
quest’arma si basa su un potente elettroshock che colpisce chiunque
entri in contatto con i pugni di Romanoff. Non solo sono in grado
di uccidere un avversario normale, ma possono anche abbattere le
truppe di Chitauri, come accaduto durante la Battaglia di New
York.
La Vedova Nera è già letale da
disarmata, ma darle un’arma di elettroshock le dà ancora un
ulteriore vantaggio.
Godslayer
Godslayer può sembrare
una normale spada, ma è molto di più. Assemblato dal Guardiano
della Galassia Gamora, Godslayer è una spada pieghevole che ha
molte caratteristiche uniche.
Anche se non viene mai rivelato se
la spada abbia effettivamente ucciso un dio (il nome in inglese
significa appunto ammazza-dei), la spada può tagliare alcuni dei
metalli più duri grazie alla sua incredibile forza. La spada ha
anche un coltello che può essere rimosso dalla sua elsa.
Una spada di questa forza sarebbe
senza dubbio un’arma pesante da trasportare, ma il nucleo di
energia della spada diminuisce il peso della lama, rendendola
ancora più facile da maneggiare.
I Quad Blaster
Appaiono in Guardiani della Galassia e in
Avengers: Infinity War e sono l’arma
principale di Peter Quill, alias Star-Lord. Il Blaster ha due
barili e grilletti che possono sparare a diverse intensità.
La canna superiore può sparare colpi
di plasma mentre il barile in basso spara colpi elettrici. I
grilletti possono essere schiacciati allo stesso tempo, che sparano
sia al plasma che al tiro elettrico per un colpo ancora più
potente.
Il blaster ha una potenza di fuoco
impressionante, ma può anche essere usato anche nello scontro corpo
a corpo, per aumentare la forza bruta dei cazzotti con il metallo
solido.
Il braccio metallico di Bucky
Capita spesso nella
mitologia cinematografica che alcuni arti vengano sostituiti da
protesi robotiche, come in Star
Wars, ma anche nel MCU, con Bucky Barnes che ne è
l’esempio principale.
L’HYDRA è stata responsabile della
sostituzione del braccio di Bucky con un impianto cibernetico dopo
la sua caduta dal treno in Capitan America: The First Avenger.
Alcune delle imprese più incredibili
che Bucky è riuscito a realizzare con il suo braccio includono la
distruzione di un SUV dello S.H.I.E.L.D., oltre a strappare le
imbracature alate di Falcon.
L’unica vera debolezza del braccio
sembra essere la sua flessibilità, come abbiamo visto in Captain America: Civil War, nello
scontro con Spider-Man. Ma adesso che il braccio è stato sostituito
da una protesi wakandiana, possiamo aspettarci grande cose dal
personaggio.
Lo scudo di Cap
L’iconico scudo di
Captain America un tempo era di acciaio, ma in seguito fu
potenziato con il vibranio dopo che Howard Stark equipaggiò Steve
Rogers ne Il Primo Vendicatore.
Lo scudo di Cap lo ha protetto dai
proiettili, dai raggi laser e, in modo molto impressionante, dal
martello di Thor, il Mjølnir. Gli scudi di solito sono fatti per
scopi difensivi, ma lo scudo di vibranio può anche infliggere colpi
brutali.
Il Vendicatore lancia spesso lo
scudo per mettere fuori combattimento i nemici, mentre il vibranio
fa rimbalzare lo scudo tra i bersagli prima che ritorni nelle mani
dell’eroe.
La maggior parte degli scudi si
rompe sottoposto a questa quantità di stress, ma proprio questo
particolare rende lo scudo unico nel suo genere.
Lo Spara-Ragnatele
Molti eroi hanno delle
armi personali, ma non molti possono dire di aver costruito le
proprie armi da zero. Peter Parker, d’altra parte, ha creato i suoi
spara-ragnatele.
Imitando la consistenza di una
ragnatela, il fluido creato da Parker è molto resistente e
flessibile. Spider-Man usa i suoi spara-ragnatele per
lanciarsi da un edificio all’altro e per proteggersi dai
nemici.
Gli spara-ragnatele originali
erano davvero notevoli, ma Spider-Man ha ottenuto un aggiornamento
del suo armamentario dopo che Tony Stark ha aggiornato la sua tuta
e gli ha dato più combinazioni di spara-ragnatele; 576 combinazioni
per l’esattezza.
Hofund
Hofund è una spada
potente per più di una ragione. Hofund, o semplicemente la Spada
del Bifrost, è impugnata spesso da Heimdall nel MCU.
Bisogna avere una grande quantità di
forza bruta per sollevare con agilità quella spada, e Heimdall lo
ha fatto sempre bene, prima che Thanos lo uccidesse.
Hofund è stata usata per l’ultima
volta per permettere a Heimdall di mandare Hulk sulla Terra quando
l’Ordine Nero attaccò la nave di Thor.
Non solo la spada è enorme, ma è
letteralmente la chiave per aprire il ponte Bifrost. Data questa
peculiarità della spada, Hofund è un’arma incredibilmente potente
che non dovrebbe essere sottovalutata.
La freccia Yaka
Forgiate dai Centauriani,
le frecce Yaka sono qualcosa che perfino Occhio di Falco potrebbe
non essere in grado di usare. Queste frecce metalliche volano
usando le frequenze sonore che alcuni Centauriani possono
intercettare solo fischiando.
Hanno la capacità di volare
attraverso l’aria in qualunque modo il possessore desideri,
sfidando persino la forza di gravità. Alcune delle scene più
memorabili in Guardiani della Galassia Vol. 1 e Vol. 2 sono quelle
che coinvolgono Yondu Udonta mentre usa la sua freccia Yaka contro
i suoi nemici. Il personaggio si rivela capace di eliminare
moltissimi nemici in pochi secondi, soltanto fischiando.
Adesso la freccia è nelle mani di
Kraglin, che potrebbe imparare presto a usarla con la stessa
efficacia di Yondu.
Le Granate a Buco Nero
Come se le granate non
fossero abbastanza potenti, la Marvel ha introdotto le granate a
buco nero. Queste granate praticamente quello che dice il nome:
quando vengono detonate, creano una singolarità gravitazionale che
cancella qualsiasi cosa si trovi sul suo cammino. Quest’arma è
stata una delle preferite dai fan degli Elfi Oscuri quando hanno
invaso Asgard.
Proprio come ha fatto con le armi e
la tecnologia di scarto dei Chitauri, Adrian Toomes ha rubato
granate a buco nero dal Dipartimento per il controllo dei danni
dopo la fine del conflitto tra Elfi Oscuri e Asgardiani.
L’unico lato negativo dell’arma è
che sembra influenzare oggetti che si trovano soltanto entro un
raggio di due piedi.
La Iron Legion
L’armatura di Iron Man
era così potente che il governo degli Stati Uniti voleva portarla
via da Tony Stark. Certo, Stark non avrebbe mai permesso che ciò
accadesse e, anzi, ha creato un’intera flotta di soldati per suo
uso e consumo, la Iron Legion.
Come Iron Man, tutta la Iron Legion
possiede le caratteristiche dell’armatura che indossa Tony, tra
armi e propulsori. La Legione di Ferro è stata progettata e creata
per proteggere i civili, ma era spesso usata anche come arma quando
Iron Man aveva bisogno di rinforzi.
Il Distruttore
Durante il finale del
primo Thor, il Distruttore viene visto nel pieno della sua gloria.
Creato con l’intenzione di proteggere i manufatti all’interno della
Cripta di Asgard, il Distruttore era un potente automa che poteva
essere usato per il male e il bene. Il Distruttore è
controllato da chiunque possieda il Gungir, una lancia magica
normalmente impugnata dal sovrano di Asgard.
Mentre la maggior parte dei
supereroi possiede una forza sovrumana, il Distruttore invece
possiede la forza sovrumana e anche il potere dell’Odinforce Blast,
che è fondamentalmente un termine di fantasia per indicare un
raggio di energia infuocata che può essere sparato dalla testa
dello stesso.
Necroswords
Necroswords ha fatto il suo debutto
cinematografico quando Hela è arrivata a devastare Asgard. Mentre
Hela sembrava preferire la necrosword tutta in nero, poteva
comunque evocare più necroswords contemporaneamente, molto utili
quando combatteva contemporaneamente con più nemici.
Nella sequenza di flashback di
Thor: Ragnarok, si vede Hela che riesce a
massacrare più Valchirie che volavano contro di lei, direttamente
nella sua nuvola di necroswords. In un’altra scena, Hela
cattura diversi soldati asgardiani con l’uso di necroswords.
Durante la battaglia, Hela riesce a
evocare necroswords di ogni dimensione, a seconda dei nemici con
cui si confronta.
Spada del crepuscolo
La spada del crepuscolo è l’arma
preferita dal demone del fuoco conosciuto come Surtur. Hela
sarà potente con le sue necroswords, ma nemmeno quelle non potevano
competere con la l’arma di Surtur. Questa spada può essere
usata come una spada normale, con la sua letale lama, ma può anche
sparare raggi infuocate.
La spada del crepuscolo assume
sempre la dimensione che Surtur ha bisogno che abbia e scompare una
volta che Surtur viene sconfitto in modo che gli altri non la
possano usare. Non molte spade hanno la capacità di distruggere un
intero pianeta, ma la spada del crepuscolo può fare proprio
questo.
La fiamma eterna
Tra tutte le armi nella Cripta di
Odino, la Fiamma Eterna era di gran lunga uno delle più potenti.
Surtur desiderava possedere la fiamma eterna per assicurarsi che
Ragnarök si scagliasse su Asgard.
Quando Thor e Loki si resero conto
che non potevano sconfiggere Hela, fu presa la decisione di far
cadere il teschio di Surtur nella Fiamma Eterna in modo da poter
distruggere Hela. Prima di questo evento però, la stessa
fiamma eterna era stata usata da Hela per far risorgere il suo
esercito di soldati.
Hadron Enforcer
Rocket Raccoon può essere
sicuramente un procione geneticamente potenziato, ma senza dubbio
si rivela essere anche di più. Una delle migliori abilità di Rocket
è creare armi improvvisate.
Una di queste armi è chiamata Hadron
Enforcer. Il congegno appare in Guardiani della Galassia e viene
usata contro Ronan the Accuser.
Anche se l’Hadron Enforcer spara un
proiettile pieno di particelle di adrone che esplodono al momento
dell’impatto, l’arma non serve a nulla quando Ronan entra in
possesso della Gemma del Potere.
Mjolrin
Come molte persone hanno
un attaccamento speciale con un’altra persona, Thor aveva un
attaccamento speciale verso suo martello magico chiamato
Mjølnir. Meglio descritto da Thor stesso mentre parlava con
Korg, il martello “è stato realizzato con un metallo speciale
estratto dal cuore di una stella morente”.
Fino alla sua distruzione da parte
di Hela, Mjølnir era una delle armi più potenti del MCU. Thor non solo poteva usarlo
negli attacchi in mischia, ma poteva anche usarlo per volare e
poteva persino lanciare il martello contro gli avversari,
controllandone la velocità e il percorso.
Il martello poteva essere raccolto
solo da coloro che erano degni di impugnarlo, nel senso che Thor
era quasi l’unica persona che poteva usare l’arma.
Stormbreaker
Quando Hela sbriciolò senza sforzo il
Mjølnir lo schock è stato grande. Thor ha scoperto in seguito che
poteva usare le sue doti di canalizzare il fulmine senza l’aiuto
del suo martello, inoltre conquista con grande sforzo una nuova
arma in Avengers: Infinity War.
Stormbreaker è stata l’arma
principale per Beta Ray Bill nei fumetti, ma nei film è stata
realizzata da Thor, Groot, Rocket ed Eitri. Stormbreaker è di gran
lunga più potente di Mjølnir.
Può teletrasportare Thor e i suoi
amici su altri pianeti oltre a proteggere Thor da un’esplosione
proveniente dal Guanto dell’Infinito. Quest’arma era anche una
delle poche in grado di ferire gravemente Thanos.
Il Tesseract
Le Gemme dell’Infinito
sono mascherate in tutte le forme e dimensioni. Per la Gemma
Spaziale, il Tesseract è stato una buona custodia, fino a che
Thanos non lo ha distrutto, proprio per prendere la Gemma.
Il Tesseract viene utilizzato
principalmente per aprire cancelli nell’universo, che possono
essere utilizzati per viaggi interdimensionali.
Teschio Rosso è stato visto usare il
Tesseract che lo ha teletrasportato e intrappolato sul pianeta
Vormir. Anche Loki è stato visto utilizzando il Tesseract in The
Avengers quando ha aperto un portale che ha consentito a centinaia
di soldati Chitauri di invadere New York.
Mentre il Tesseract era già un
oggetto potentissimo, è diventato fondamentale quando al suo
interno è stata riconosciuta la Gemma dello Spazio, inserita poi
sul Guanto dell’Infinito.
Lo Scettro dei Chitauri
Proprio come il Tesseract
custodiva la Gemma del Potere, lo Scettro dei Chitauri era la
custodia della Gemma della Mente. Lo scettro ha la capacità di
lanciare esplosioni di energia e di prendere il controllo sulle
menti delle persone.
Con questa forma di controllo
mentale, Loki è riuscito a far sì che Erik Selvig e Clint Barton
svolgessero compiti malvagi che altrimenti non avrebbero mai
fatto.
Lo scettro è stato usato anche da
Ultron per costringere Helen Cho a dargli un nuovo corpo. La Gemma
della Mente è stata quindi impiantata nella fronte di Visione da
dove è stata strappata da Thanos.
Guanto dell’Infinito
Ogni Gemma dell’Infinito
ha il suo potere unico ma, insieme all’uso del Guanto, le sei
pietre hanno un livello di potenza senza precedenti.
Il Titano Pazzo di nome Thanos ha
usato le Gemme per portare l’equilibrio nell’universo, obbiettivo
folle, appunto, che riesce a raggiungere entro la fine di Infinity
War.
Il Guanto dell’Infinito permette a
Thanos di fare tutto ciò incanalando tutta la potenza delle Gemme e
persino usandole allo stesso tempo, nel caso in cui lo avesse
desiderato.
Il Guanto ha dato a Thanos il potere
di fare praticamente tutto ciò che desidera e persino la capacità
di spazzare via metà degli eroi più forti dell’universo con un
semplice schiocco delle sue dita.
Sono iniziate da pochi giorni in
Inghilterra le riprese di Spider-Man: Far From Home,
sequel di Homecoming che vedrà di nuovo
protagonista Tom Holland nei panni di Peter
Parker. Il titolo tuttavia non suggerisce altro che l’ambientazione
“lontana da casa” per il supereroe, ma sappiamo che due villain gli
daranno del filo da torcere, ovvero Avvoltoio e
Mysterio.
Ma quali sono le direzioni che
prenderà il cinecomic? Quali sono i desideri dei fan per questo
secondo capitolo?
Ecco di seguito 10 cose che vorremmo
veder realizzate in Spider-Man: Far From Home
(suggerite da CBR):
Una giusta connessione con Avengers 4
La produttrice di
Spider-Man: Homecoming Amy
Pascal ha di recente rivelato che il sequel del film metterà le
basi per ciò che vedremo nella prossima fase del MCU, ed è chiaro che gli eventi di
Far From Home inizieranno subito dopo
Avengers 4.
Per ora possiamo
sperare che i due film verranno connessi in maniera del tutto
naturale, con un un passaggio non forzato ma in linea con quanto
accaduto alla fine di Avengers 4.
Più spazio per Michael Keaton
La
performance di Michael Keaton nei panni
dell’Avvoltoio in Spider-Man: Homecoming è stata
fra gli aspetti più amati dai fan, ed è stato annunciato che il
personaggio di Adrian Toomes tornerà anche nel sequel.
D’altronde la scena
post credits di Homecoming aveva già suggerito un
primo dettaglio sui piani di vendetta del villain ai danni di Peter
Parker, ma c’è chi ha ipotizzato che Toomes possa addirittura
schierarsi dalla parte dei buoni e aiutare Peter a combattere i
Sinistri Sei. Che ne pensate?
Un ottimo sviluppo del villain
Abbiamo già detto
quanto sia stato determinante l’Avvoltoio di Michael
Keaton nel primo film, sia per l’efficacia della prova
attoriale, sia per la giusta rappresentazione del
villain.
Ora i Marvel Studios dovranno dimostrare lo stesso
introducendo nell’universo condiviso Mysterio
(Jake Gyllenhaal dovrebbe interpretarlo),
personaggio dotato del potere dell’ipnosi, delle illusioni e della
telepatia.
I Defenders
Se c’è una cosa che
ogni fan vorrebbe vedere nel futuro del MCU e un crossover tra i
Defenders e gli eroi del grande schermo. Già in
Homecoming ci sarebbe potuto essere un cameo,
visto che il film è ambientato a New York, tuttavia le cose si
fanno complicate quando si parla di intrecci narrativi e
continuity.
Per Far From
Home il discorso è ancora più difficile, dal momento che
l’ambientazione europea non sarebbe l’ideale per far comparire uno
dei Difensori.
Black Cat
In
Spider-Man: Homecoming sono stati introdotti due
“interessi amorosi” di Peter Parker, ovvero Liz e Michelle, che tra
le due è la candidata a conquistare il cuore di Spider-Man nel
futuro del MCU.
Tuttavia questo non
dovrebbe precludere l’esplorazione di altri partner per il
protagonista, e Felicia Hardy, aka Black
Cat, è sicuramente tra le favorite dei fan.
Più spazio per Ned
Tutti
abbiamo amato il Ned di Jacob
Batalon in Spider-Man: Homecoming, ed è
ovvio che la speranza è vederlo ancora in azione nel sequel, con
più spazio e battute insieme all’amico Peter Parker.
Già usato come
spalla comica del primo film, Ned potrebbe evolversi e diventare a
tutti gli effetti un protagonista, se solo la Marvel riuscisse a esplorarne ogni
potenzialità senza commettere l’errore di farne una
macchietta.
I Sinistri Sei
In una
delle due scene post credits di Homecoming, Adrian
Toomes/Avvoltoio incontra Mac Gargan in carcere,
con quest’ultimo che dice di voler conoscere l’identità segreta di
Spider-Man.
Gargan aggiunge che
“ha alcuni amici all’esterno”, e sappiamo che nei fumetti è anche
conosciuto come Scorpione, un classico villain di
Spider-Man. E se questi amici fossero davvero i membri dei
Sinistri Sei?
Più spazio per Tom Holland
L’ultima
apparizione di Spider-Man nel MCU risale ad Avengers: Infinity War,
tuttavia la conferma della sua seconda avventura da solista non gli
assicura affatto un posto nel futuro del MCU.
Ovviamente bisognerà
capire quali piani ha in serbo per l’eroe Kevin Feige e quale sarà
il suo destino dopo Far From Home, ma una cosa è
certa: il sequel dovrebbe dare a Tom Holland il
giusto spazio ed esplorare nuovi aspetti della personalità di Peter
Parker.
Venom
Come uno
dei rivali più feroci di Spider-Man, Venom sarebbe
di sicuro una “new entry” intrigante per il sequel di
Homecoming, o forse per un eventuale terzo film,
realizzando così il tanto desiderato crossover tra MCU e universo esterno
Sony.
Venom sarà presto
nelle sale nello spin-off con Tom Hardy, e questo
ritorno è stato visto come una maniera organica per portarlo
finalmente nel MCU. Tutto dipende dalla situazione
legale tra Marvel Studios e Sony Pictures, che
ne detiene i diritti cinematografici….
Miles Morales
Un
riferimento al personaggio di Miles Morales è
stato sganciato in Spider-Man: Homecoming, e da
allora molti fan hanno iniziato a sognare un possibile ingresso
nell’universo cinematografico Marvel.
Se ricordate bene,
in Homecoming il truffatore Aaron Davis, interpretato da
Donald Glover, racconta di avere un nipote nel
Queens, e i lettori dei fumetti sanno che il ragazzo è nient’altro
che Miles Morales, l’Uomo Ragno della Marvel Ultimate.
Ride,
il nuovo progetto di Fabio
Guaglione e Fabio Resinaro,
scritto dai due registi milanesi insieme a Marco
Sani e diretto da Jacopo
Rondinelli, arriverà nelle sale il prossimo 6
settembre.
Lo stesso giorno e per i giorni a
seguire, La Gazzetta dello
Sportdistribuirà in edicola il fumetto omonimo
con sei copertine diverse, curate da alcuni tra i più talentuosi
fumettisti italiani: Mirka
Andolfo (Wonder Woman), Giacomo
Bevilacqua (A Panda
Piace), Giuseppe
Camuncoli (Batman, Star
Wars), Matteo
Lolli (Deadpool,
Avengers), Emanuela
Lupacchino (Supergirl,
Batgirl), Marco
Mastrazzo (Dylan Dog).
Grazie ai testi
di Fabio
Guaglione e Adriano
Barone e ai disegni di Andrea
Broccardo, quest’ultimo prezioso collaboratore
della Marvel Comics e
della Sergio Bonelli Editore, il pubblico di
lettori e spettatori avrà tra le mani un prodotto artistico
fortemente legato al film ma completamente autonomo e indipendente
da esso, privo quindi di spoiler!
Quella raccontata nelle pagine del
fumetto è la storia di uno dei personaggi principali del film,
Clara.
Chi è? Qual era la sua vita prima
di incontrare Max e Kyle? Perché ha deciso di partecipare al
contest organizzato da Black Babylon?
La lettura del fumetto
rappresenterà quindi un’esperienza unica per scoprire, prima o dopo
la visione, elementi in più di un film che per scelte narrative,
linguaggio e regia rappresenta davvero un unicum nel panorama
cinematografico italiano.
Ride
è un fumetto Lucky
Red, Mercurious, Arancia
Studio distribuito da La Gazzetta
dello sportal prezzo
di 2,50€ più il costo del
quotidiano.
In attesa che venga rilasciato sul
mercato homevideo, i Marvel Studios hanno diffuso online tre clip
tratte da Avengers: Infinity War che
vedono protagonisti Thanos, i Vendicatori e
l’Ordine Nero in due momenti chiave: lo scontro a New York con
Iron Man e Doctor Strange e la battaglia su
Titan.
Avengers: Infinity
War arriverà in Blu-ray 3D, Blu-ray, DVD, su tutte le
piattaforme digitali e nell’innovativo formato in altissima
definizione Blu-ray 4K Ultra HD il 29 di agosto in
tutti i migliori negozi. Per fan e appassionati saranno disponibili
anche la versione da collezione Steelbook e il cofanetto sia in
Blu-ray che in Dvd che raccolgono tutte le tre avventure
degli Avengers.
Il film Marvel, un pezzo immancabile in
ogni collezione home video, sarà disponibile in diverse edizioni
per permettere a tutti i fan di godersi il film nel modo preferito.
Chi sceglierà di vivere questo scontro finale in formato digitale
in esclusiva su iTunes, potrà assistere a una tavola rotonda di 30
minuti in cui i registi dell’Universo Cinematografico Marvel (MCU) Anthony e Joe Russo, Jon
Favreau, Joss Whedon, James
Gunn, Ryan Coogler, Peyton Reed e Taika Waititi riflettono sul
contributo fornito dai loro film all’avventura narrativa più ampia
dell’Universo Cinematografico Marvel.
La pellicola è stata diretta
da Anthony e Joe Russo a partire da una
sceneggiatura originale scritta da Christopher Markus
e Stephen McFeely. Kevin
Feige è il produttore del film,
mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo, Trinh Tran, Jon Favreau, James
Gunn e Stan Lee sono i
produttori esecutivi.
Avengers: Infinity War, recensione del film Marvel
Studios
In contemporanea con l’arrivo sul
mercato homevideo del film, è arrivato online questo video che
mostra parte della realizzazione di Ready
Player One, il film diretto da Steven Spielberg e basato sul
romanzo omonimo di Ernest Cline.
La breve clip segue il processo di
creazione della futuristica ambientazione di Oasis
attraverso scenografie e veicoli che abbiamo ammirato sul grande
schermo insieme all’intervento degli effetti speciali.
La storia di Ready Player
One vede come protagonista Wade
Watts, un teenager che scappa dai luridi sobborghi in cui
vive per raggiungere OASIS, un mondo virtuale
e utopico dove i cittadini posso vivere vite alternative. Quando
l’eccentrico creatore di OASIS muore
decide di lasciare il suo impero al vincitore di una grande caccia
al tesoro, a cui Wade partecipa
scontrandosi con la realtà di concorrenti senza scrupoli, pronti a
tutto pur di accaparrarsi il bottino.
Nel cast Olivia
Cooke (Bates Motel, Quel fantastico
peggior anno della mia vita), nei panni della
protagonista Art3mis, Tye
Sheridan (The Tree of Life, X-Men
Apocalypse), che interpreta il protagonista
maschile Wade Owen Watts a.k.a. Parzival,
e Ben
Mendelsohn (Rogue One a Star
Wars Story), che invece sarà il
villain Nolan Sorrento. Si aggiungono Mark
Rylance,Simon Pegg, TJ
Miller e Win
Morisaki.
L’ultima foto pubblicata da
Samuel L. Jackson sul suo profilo Instagram ha
lasciato intendere che l’attore potrebbe tornare presto nei panni
di Nick Fury in Spider-Man: Far From Home,
dunque non soltanto in Captain Marvel (ambientato però negli
anni Novanta), ma in un altro titolo del Marvel Cinematic Universe.
L’attore, come segnalato nel post,
si trova attualmente nel Regno Unito, proprio dove sono iniziate da
qualche giorno le riprese del sequel di Homecoming
con Tom Holland. Avrà girato un piccolo cameo
oppure ricoprirà un ruolo più importante?
Il sequelsarà
diretto ancora una volta da Jon Watts ed
uscirà nelle sale il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo i recenti report, il film
sarà girato in diverse città europee oltre che a New
York. Le fortunate del Vecchio Continente
sono Londra,
Venezia e Praga.
Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in
trattative per interpretare Mysterio nel sequel
di Spider-Man: Far From Home, arriva una
nuova conferma sul film che vedrà di nuovo Tom
Holland nei panni dell’Uomo Ragno.
Secondo Variety, Michael
Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà
tornare nel cast
anche Zendaya e Marisa
Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non
sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il
finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il
personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che
invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il
coinvolgimento del personaggio nel film.
La MGM ha scelto il regista che
dirigerà l’annunciato sequel di RoboCop,
intitolato RoboCop Returns, secondo capitolo del
franchise inaugurato nel 1987 dal film di Paul
Verhoeven: si tratta infatti di Neill
Blomkamp, sudafricano autore di District
9, Elysium e Humandroid,
e a confermarlo è Deadline.
Nel primo film avevamo seguito il
poliziotto Alex J. Murphy che, dopo esser
stato ad un passo dalla morte, viene trasformato in un agente di
polizia cyborg e incaricato di combattere il crimine in una Detroit
futuristica e fuori controllo.
La sceneggiatura del sequel è stata
affidata a Justin Rhodes, che di recente ha firmato lo script del
prossimo capitolo di Terminator.
RoboCop Returns: Neill Blomkamp
alla regia
Queste le dichiarazioni ufficiali di Blomkamp:
“L’originale ha sicuramente avuto un effetto enorme su di
me da bambino. Rimane un classico nel catalogo della fantascienza
del 20° secolo, con al suo interno un forte messaggio sotto la
superficie. Il mio obiettivo è riflettere sull’evoluzione di quei
temi che si sono evoluti nel tempo, il consumismo, il materialismo
e la politica di Reagan, ma anche la ricerca dell’identità […]
Finché la componente umana sarà presente, avremo una buona storia
da raccontare che può funzionare in qualsiasi
epoca“.
Mentre sono in corso le riprese di
IT: Capitolo Due, ecco alcune immagini dal
backstage del primo film (e dalla preparazione al secondo), in cui
vediamo gli attori “fuori dal personaggio“, in circostanze
davvero insolite per i protagonisti della storia.
Il cast di protagonisti adulti
vedrà James McAvoy nei panni di Bill,
Jessica Chastain in quelli di
Bev, Jay
Ryan sarà Ben, Isaiah
Mustafa Mike, Bill
Hader Richie, James
Ransone Eddie, Andy
Bean Stand. Bill
Skarsgård tornerà a interpretare Pennywise il Clow
Ballerino.
L’uscita nelle sale
di IT: Capitolo Due (dal romanzo di
Stephen King)è fissata al 6 settembre
2019. Le riprese, sempre in mano a Andy
Muschietti, cominceranno a Giugno a Toronto presso
i Pinewood Studios per quanto riguarda i
teatri di posa, mentre si suppone che Port Hope tornerà a essere
Derry. La data di inizio è 18 Giugno, mentre le riprese dovrebbero
concludersi tra Ottobre e Novembre.
Il Capitolo
Secondo ci riporterà a Derry, dopo 27 anni dalle
vicende raccontate nel film uscito a Ottobre, e vedrà i Perdenti,
ormai adulti, affrontare di nuovo le loro più profonde paure e la
creatura sotto le sembianze di Pennywise.
La Paramount Pictures ha
diffuso una manciata di nuove immagini ufficiali tratte da
Mission Impossible: Fallout, sesta avventura del franchise con
Tom Cruise che vede nel cast anche Henry
Cavill, Rebecca Ferguson, Simon
Pegg, Angela Bassett, Vanessa
Kirby e Alec Baldwin.
Vi ricordiamo
che Mission Impossible: Fallout, diretto
da Christopher McQuarrie, uscirà nelle
nostre sale il 30 agosto 2018. Nel cast
anche Rebecca Ferguson, Simon
Pegg, Henry
Cavill e Angela Basset.
A causa di un infortunio
di Tom Cruise mentre eseguiva un salto
da un edificio all’altra, il film ha subìto una pesante battuta
d’arresto durante la produzione. Sappiamo che la scena è stata
ripresa e montata addirittura nel trailer rilasciato durante la
notte del Superbowl. Qui potete dare uno sguardo al video
dell’incidente.
Il regista ha inoltre commentato il
titolo del film, dando anche qualche indizio sulla trama:
“Fallout ha più significati nel film, da quello letterale, come
la minaccia di terrorismo nucleare che pende
sulla trama, ad altri più metaforici, come
l’idea che quello che succede nel film sia il risultato delle
scelte che Ethan Hunt ha fatto nella sua vita. È il suo
passato che ritorna a cercarlo. È la “conseguenza negativa” di
tutte le sue buone intenzioni.”
Entertainment Weekly ha diffuso
la prima immagine ufficiale di Shazam!, nuovo cinecomic targato DC che
vedrà protagonista nei panni del supereroe Zachary
Levi.
Nella foto, che potete vedere qui
sotto, l’attore è in compagnia di Jack Dylan
Grazer (interprete di Freddy Freeman) mentre beve una
soda.
Vi ricordiamo
che Shazam! farà parte
dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le
uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due
attesi titoli di casa DC.
La
sinossi: Abbiamo tutti un supereroe
dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel
caso di Billy Batson, gli basta gridare una sola parola – SHAZAM! –
affinché questo ragazzo adottato di 14 anni possa trasformarsi nel
Supereroe Shazam per gentile concessione di un antico mago. Ancora
bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella
versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente
farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X?
Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue
capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà
padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze
mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
Nel cast Zachary
Levi (Shazam!), Asher
Angel (Billy Batson), Mark
Strong (Dr. Thaddeus
Sivana), Jack Dylan
Grazer (Freddy), Grace
Fulton (Mary), Faithe
Herman (Darla), Ian
Chen (Eugene), Jovan
Armand (Pedro), Cooper
AndrewseMarta
Milans (genitori adorrivi di
Billy, Victor e Rosa Vasquez), Ron Cephas
Jones (Il Mago).
Arriverà nelle sale a Dicembre 2018
Mary Queen of Scots, pellicola in costume basata
sul romanzo omonimo di libro omonimo di John Guy e diretto
da dalla regista teatrale Josie Rourke,
esordiente al cinema. La sceneggiatura invece è stata firmata
dall’autore di House of Cards, Beau
Willimon.
In attesa che venga rilasciato a
breve il trailer ufficiale, possiamo dare uno sguardo ai character
poster con le protagoniste Margot Robbie e
Saoirse Ronan, che nel film interpretano
rispettivamente Elisabetta I e Maria Stuarda.
“Questa sarà la storia
di due donne che si sacrificano e combattono in un universo
dominato dagli uomini” aveva dichiarato la Rourke tempo fa.
“Racconteremo la rivalità fra due donne scaturita proprio dal
contesto in cui vivono e che l’ha messe una contro
l’altra“.
È online il primo trailer ufficiale
di Colette, dramma in costume presentato
all’ultimo Sundance Film Festival (con grande plauso della critica
americana) e diretto dal regista di Still
Alice, Wash Westmoreland.
Protagonista assoluta di questo
dramma in costume ambientato durante la Belle Epoque, Keira
Knightley, nel ruolo che potrebbe portarla alla sua terza
candidatura all’Oscar.
L’attrice interpreta la scrittrice
teatrale Sidonie-Gabrielle Colette vissuta a cavallo
tra 800 e 900, donna libera, anticonformista ed emancipata, che
sfidò le convenzioni e le restrizioni morali dell’epoca,
contribuendo a rompere alcuni tabù femminili.
Keira Knightley da Oscar nel primo
trailer di Colette
Di seguito la sinossi del film:
Dopo aver sposato uno scrittore
parigino di successo noto come Willy, Sidonie-Gabrielle Colette si
trasferisce dalla provincia rurale dove è nata e cresciutoa nello
splendore intellettuale e artistico di Parigi. Presto, Willy
convince Colette a farle da ghostwriter, e la ragazza scrive un
romanzo semi autobiografico su una intelligente e sfacciata ragazza
di campagna di come Claudine, che divene vendutissimo e
chiacchieratissimo. Dopo quel successo, Colette e Willy diventano
il centro delle attenzioni parigine, e le loro avventure ispirano
numerosi altri romanzi di Claudine. La battaglia di Colette per la
proprietà intellettuale delle sue opere e contro gli stereotipi di
genere la portano a superare i legacci della società, a
rivoluzionare la letteratura, la moda e le espressioni
sessuali.
Colette è atteso
nelle sale italiane il prossimo 15 novembre distribuito da Vision
Distribution. Nel cast anche Dominic
West, Denise
Gough, Fiona
Shaw, Robert
Pugh e Eleanor Tomlinson.
Disponibile dall’11 luglio in
digital download, Ready
Player One potrà essere finalmente rivisto in
tutto il suo splendore grazie a questo nuovo formato che permette
l’acquisto del prodotto senza l’ingombro del supporto.
Per presentare il nuovo formato del
film di Steven Spielberg, Warner
Bros. e Chili.com hanno
unito le forze anche per illustrare la nuova frontiera della
distribuzione digitale, di cui si avvale proprio questo
formato.
In particolare, Chili.com permette
agli utenti di acquistare, o anche noleggiare, solo il contenuto
desiderato e di possedere così la proprietà del file che contiene
il film senza scadenza (in caso di acquisto), a differenza delle
piattaforme ad abbonamento che offrono tanto prodotto ma a scadenza
e che spesso non corrisponde ai reali gusti e bisogno dell’utente.
Ovviamente, quindi, Ready
Player One è disponibile sulla piattaforma
Chili.
Lo scopo di tale iniziativa è
ovviamente quello di arginare la pirateria che costituisce ancora
un enorme problema e il principale nemico al mercato dell’home
video. Dall’11 luglio Ready Player One è
disponibile per l’acquisto su tutte le piattaforme digitali:
iTunes, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV,
PlayStation Store, Microsoft Film & TV. Dal 19 luglio il
film sarà disponibile a anche noleggio su tutte le piattaforme
digitali e su Infinity, Premium Play e SKY Primafila.
Un post condiviso da Cinefilos.it (@cinefilos.it) in data: Lug
10, 2018 at 10:08 PDT
Rivivete l’immersione nell’universo
virtuale di Ready
Player Onel’ultimo capolavoro
del regista tre volte premio Oscar Steven Spielberg
(Schindler’s list, Salvate il soldato Ryan,
E.T. l’extra-terrestre) vede nel cast la presenza sia di
attori affermati nel panorama cinematografico e televisivo sia
giovani emergenti: Tye Sheridan (X-Men: Apocalypse,
Mud), Olivia Cooke (Quel fantastico peggior anno della
mia vita, Bates Motel), Ben Mendelsohn (Rogue One: A Star Wars
Story, Bloodline), Lena Waithe (Master’s of
None), T.J. Miller (Deadpool, Silicon
Valley), Philip Zhao, Win Morisaki, Hannah John-Kamen
(Star Wars: Il risveglio della
Forza), Simon Pegg (Stark Trek, Mission
Impossible) e il premio Oscar Mark Rylance (Il ponte delle
spie, Dunkirk).
Ready Player
One è basato sull’omonimo romanzo di Ernest Cline (il
quale ha partecipato alla sceneggiatura) diventato fenomeno
mondiale restando per più di 100 settimane nella lista dei
bestseller del New York Times ed è stato al primo posto nella
classifica dei più letti su Amazon.com.
In occasione dell’uscita di
Hereditary – le radici del male abbiamo avuto il
piacere di intervistare l’attrice protagonista Toni
Collette, la cui interpretazione nel film d’esordio
di Ari Aster è stata acclamata.
Hereditary – le radici del male scritto e diretto da
Ari Aster con protagonisti Toni Collette,
Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd e
Gabriel Byrne. Quando l’anziana Ellen muore, i
suoi familiari cominciano lentamente a scoprire una serie di
segreti oscuri e terrificanti sulla loro famiglia che li obbligherà
ad affrontare il tragico destino che sembrano aver ereditato. Lo
sceneggiatore e regista Ari Aster trasforma una tragedia famigliare
in qualcosa di funesto e di profondamente inquietante, spingendo il
genere horror su un nuovo terreno ancora più agghiacciante.
Questa sera a Monghidoro il Festival degli Dei
proietta A
Casa Tutti Bene, di Gabriele Muccino.
Ospite d’onore sarà Ivano Marescotti, che nel film
interpreta il patriarca di questa famiglia allargata. Con l’attore
abbiamo scambiato quattro chiacchiere sull’importanza di
manifestazioni itineranti e sul valore dello spettacolo
cinematografico in sala, nelle arene e nei luoghi collettivi
deputati alla visione di un film.
Il Festival degli Dei è un
evento itinerante che porta il cinema dove non c’è fisicamente, nei
piccoli paesi. Quanto è importante la centralità della sala in
quanto struttura ed esperienza condivisa per fruire il
cinema?
“In questi ultimi tempi dove
spariscono le sale, ovunque se ne sostenga l’apertura, si svolge un
lavoro ammirevole. Una volta tutti i piccoli paesi avevano una
sala. Adesso anche le grandi città non hanno luoghi del genere in
centro, e bisogna andare in periferia a cercarle. Questi paesi
hanno delle sale e un Festival itinerante mette in risalto
l’esistenza di queste sale e anche il cinema stesso perché la
vocazione del cinema è proprio la sala, non lo schermo del computer
o del cellulare addirittura.”
Questo tipo di
manifestazione può aiutare lo spettatore a riscoprire la
sala?
“Questi festival mettono in
risalto le sale dei piccoli paesi così come le arene estive, che
durante l’estate danno la possibilità di vedere quei film che sono
sfuggiti durante l’inverno. Questi film proiettati d’estate sono
una cosa buona perché così si recuperano i titoli, cosa che capita
sempre anche a me.”
Ha un ricordo particolare
legato al cinema all’aperto?
“Sono cresciuto in provincia e
l’arena estiva era una tradizione, ci andavo sempre e ogni giorno
della settimana, con un solo giorno festivo, si proiettava un film
di verso. D’estate c’era l’arena dove tutti ci vedevano per
guardare i film, con le sedie pieghevoli in mezzo agli alberi.
Adesso ce ne sono poche di arene.”
A casa tutti
bene, suo film che sarà proiettato durante il Festival degli Dei, è
stato ambientato a Ischia. Quanto è importante la location per il
film che viene realizzato?
“I set dove si girano i film
possono fare la fortuna delle località stessa. È molto importante
dove si gira un film, soprattutto nel caso delle fiction che spesso
monopolizzano i posti in cui vengono girati. Per noi Ischia è stata
come casa per due mesi.”
A casa tutti bene è uscito
da tempo e ha avuto un grande successo di pubblico, quindi non si
tratta più di promuoverlo, ma semplicemente di raccontarlo a un
pubblico nuovo. Com’è presentare un film che non si deve
promuovere?
“Fa molto piacere al pubblico
perché viene data rilevanza al film stesso e lo dimostra il fatto
che gli attori che lo hanno fatto ci tengano a legare il proprio
nome a quella pellicola specifica. Durante la presentazione del
film, l’attore lega ulteriormente il suo nome a quel lavoro e
se il film è bello si tratta di un aiuto reciproco che si
offre.”
Videa ha diffuso il
trailer italiano di The Wife – Vivere nell’Ombra,
il nuovo film con protagonista una straordinaria Glenn
Close al fianco di Jonathan
Pryce, Christian Slater e Max
Irons.
Joan Castleman (Glenn Close) è una
donna estremamente intelligente e ancora molto bella, la perfetta
moglie devota. Quarant’anni passati a sacrificare il suo talento, i
suoi sogni e le sue ambizioni per incoraggiare e sostenere la
carriera letteraria del carismatico marito Joe (Jonathan Pryce),
sopportando e giustificando con pazienza le sue numerose
scappatelle. Un tacito patto su cui è stato basato il loro
matrimonio fatto di compromessi che la sola Joan deve sopportare.
Ma dopo tanti anni ha finalmente raggiunto il punto di rottura.
Alla vigilia del Premio Nobel, conferito a Joe per la sua
apprezzata produzione letteraria, Joan si trova a confrontarsi con
il più grande sacrificio della sua vita.
The Wife – Vivere
nell’Ombra è un viaggio toccante ed emozionante, una
celebrazione della donna, dell’autodeterminazione e del riscatto.
Diretto dal vincitore dell’Orso d’Argento a Berlino, Björn Runge,
The Wife – Vivere nell’Ombra è l’adattamento della
sceneggiatrice Jane Anderson dell’omonimo romanzo di Meg Wolitzer
ed è interpretato da Glenn Close, Jonathan Pryce, Christian Slater,
Max Irons, Harry Lloyd e Annie Starke.
Esce l’11 luglio nei cinema
italiani un thriller geopolitico dal titolo Giochi di
Potere, che a scanso di equivoci va detto non avere nulla
a che fare con l’omonimo film del 1992 con Harrison Ford.
Giochi di Potere,
diretta dal regista danese Per Fly, trae spunto
dal libro-denuncia di Michael Soussan, “Backstabbing for
Beginners: my crash Course in International Diplomacy”
(2010). Autobiografia satirica entrata nella top ten del Wall
Street Journal, lo scritto metteva alla berlina la corruzione su
scala globale dell’organizzazione umanitaria “Oil for food”
(tradotto: petrolio in cambio di cibo) promossa niente di meno che
dall’ONU.
In Giochi di
Potere Michael (Theo
James) è un giovane ambizioso che riesce ad ottenere
il lavoro dei suoi sogni: lavorare alle Nazioni Unite. Si ritroverà
a dover coordinare il programma “Oil for food” – che porta viveri e
beni di prima necessità nell’Iraq di Saddam – arrivando però a
scoprire che il progetto è corrotto dall’interno, a partire dal suo
mentore Pasha (Ben
Kingsley).
Giochi di Potere
parla di vicende reali e tristemente note. La Oil for Food operò
dal 1995 al 2003, per essere poi cancellato a causa degli illeciti
compiuti dalle nazioni partecipanti al programma, che più che
aiutare i popoli vessati dalla guerra, si assicuravano di ricavare
tangenti da milioni e milioni di dollari. Il film di Per
Fly cerca di conferire un andamento action ad un film
altrimenti più votato al genere documentaristico, senza però
riuscire del tutto nel suo proposito.
La situazione irachena
durante l’assedio di Saddam e i relativi embarghi, vengono
marginalmente sfiorati quando avrebbero potuto essere campo fertile
per una trattazione più approfondita e personale. Come sempre tutto
sa di già visto, a partire dal rifiuto di guardare più a fondo la
politica statunitense, come i magheggi della presidenza Clinton e
dei coinvolgimenti USA durante la Guerra del Golfo.
Gli attori sono poco convinti,
compreso un Ben Kingsley ormai lontano dagli anni d’oro
della sua carriera, e sempre più calato nei panni di una
macchietta. Giochi di Potere è un sedicente
thriller politico dalla scarsa suspense, che non riesce a
coinvolgere del tutto lo spettatore. Tralasciando la notorietà dei
fatti, la trama non aggiunge quel quid necessario affinché quanto
meno ci si possa interessare ai personaggi o alla loro
psicologia.
Esce l’11 luglio nei cinema
italiani 12
Soldiers, l’ultima fatica di
Chris Hemsworth, qui immerso nei panni del militare
Mitch Nelson.
Il Capitano Nelson, così come la
sua squadra Alpha 595 e le vicende che li vedono coinvolti in
questo film, sono avvenimenti accaduti realmente, e si basano sul
libro del giornalista Doug Stanton, “Horse Soldiers” (2009). Ad
appena cinque settimane dal terribile attacco alle Torri Gemelle,
l’esercito militare statunitense pianifica e mette in atto un
controattacco in terra afghana.
L’impresa sembrava impossibile. Le
migliori opinioni degli strateghi non prevedevano di poter
espugnare Mazar-i-Sharif, la roccaforte talebana obiettivo della
missione, prima di due anni. L’unità speciale del Capitano
Nelson ci mise 21 giorni. Grazie anche ad un accordo con dei
ribelli uzbeki, capitanati dal generale Abdul Rashid Dostum, i
dodici militari americani si gettarono in una missione
apparentemente suicida, tornando tutti a casa sani e salvi (come
mostrano le foto dei veri protagonisti della vicenda, nei titoli di
coda).
12
Soldiers è diretto dal semi sconosciuto Nicolai
Fuglsig, che grazie anche all’importante partecipazione di Jerry
Bruckheimer alla produzione, riesce a mettere in scena un action
movie pieno zeppo di effetti speciali e materiale scenografico di
notevole fattura (armi e mezzi cingolati in primis). Girato
in New Mexico,12 soldiers fa dell’aderenza al dato reale un po’ il
suo fiore all’occhiello. Nelle interviste regista e attori hanno
sottolineato più volte che il set ha ospitato i veri protagonisti
di questa vicenda militare, per avere da loro consigli e creare un
clima ottimale.
La tematica non è nuova al cinema;
sono innumerevoli ormai i film che hanno raccontato a loro
modo le vicende post-11 settembre. L’argomento, per quanto
inflazionato, a quanto pare è molto amato dagli americani, complice
quel patriottismo tipico made in U.S.A.
12 Soldiers non fa
eccezione. Salvo però per una certa superficialità con la quale in
questo caso ci si approccia alla narrazione.
Non vengono indagate le
intricatissime radici storiche e civili dell’Afghanistan. E nemmeno
si parla delle precedenti condizioni politiche di un territorio in
continua occupazione, dove le implicazioni statunitensi non sono
mai state del tutto trasparenti.
12 Soldiers
pertanto scansa il taglio documentaristico, troppo problematico e
immersivo, per aderire al più semplicistico film di guerra, e
finanche al genere action (è comunque una produzione Bruckheimer),
sottolineando i momenti di tensione con musica sincopata e
immergendo lo spettatore in un profluvio di spari ed esplosioni,
con buona pace della narrazione.
12 Soldiers ama
mostrare il coraggio dei Berretti Verdi americani, che non vengono
obbligati a partecipare alla pericolosa missione, ma si offrono
orgogliosamente volontari. Viene messo in evidenza il rapporto di
totale e fraterna fiducia che vige, necessariamente, tra i
commilitoni della squadra Alpha, senza mancare di mostrare una
certa dose di umorismo nelle battute che i soldati si scambiano tra
uno sparo e l’altro.
Anche la particolare amicizia che
viene a crearsi tra il Capitano Mitch (Hemsworth) e il generale
Dostum (Navid Negahban) ha quel sapore “romantico” tipicamente
statunitense, che sembra dimenticarsi delle incolmabili differenze
culturali e politiche che separano – anche caratterialmente – i due
popoli.
La morale è sempre quella.
L’apporto benefico degli USA – visti come la Nazione Giusta per
eccellenza – che giustifica l’uso delle armi e perfino il genocidio
come soluzione ad una guerra che poi, quasi venti anni dopo, non
sembra aver trovato fine.
Ecco il trailer e la locandina
di La ragazza dei
tulipani, una storia di amore e
passione di Justin Chadwick (L’altra donna del
re) con il premio Oscar Alicia Vikander, il
carismatico Dane DeHaan, i premi Oscar
Judi Dench e Christoph Waltz,
insieme a Jack O’Connell, Matthew
Morrison, Cara Delevingne e
Zach Galifianakis.
Ispirato al romanzo Tulip fever
– La tentazione dei tulipani di Deborah Moggach (edito in
Italia da Sperling & Kupfer), che firma la sceneggiatura insieme al
premio Oscar Tom Stoppard, sceneggiatore di Shakespeare in
Love, il film, un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group e
Rai Cinema, sarà dal 6 settembre al cinema con
Altre Storie.
Powell
& Pressburger e Jean Eustache.
Due generazioni, due stili, due immaginari che paiono agli
antipodi; eppure, due idee di cinema che ben corrispondono alle
anime diverse del Torino Film Festival e all’attività di ricerca
condotta dal Museo Nazionale del Cinema. A loro sono
dedicatele due retrospettive della
36a edizione del Torino Film Festival, che si
svolgerà dal 23 novembre al 1° dicembre 2018.
Da una parte il sogno, la bizzarria,
l’avventura e l’incubo che si concretizzano in inarrivabili
fantasmagorie, in vertiginosi movimenti della macchina da presa, in
narrazioni eccentriche, in quella distorsione ed enfatizzazione
continua del potere dello sguardo (e dell’occhio della cinepresa)
che ha affascinato e influenzato i giovani Scorsese, De Palma e
Coppola: il cinema di Powell
& Pressburger, “gli Arcieri” del desiderio, della
passione, dell’eccesso (così si chiamava la loro compagnia di
produzione, The Archers). Tra i più grandi visionari della
storia del cinema, l’inglese Michael Powell (regista e produttore)
e l’ungherese Emeric Pressburger (scrittore) hanno
costruito tra la fine degli anni ‘30 e l’inizio degli anni ‘60 lo
spettacolo cinematografico perfetto, quello che parla all’inconscio
degli spettatori. La retrospettiva presenta i venti
film che hanno realizzato insieme, dall’eccentrico film
bellico per il quale Pressburger vinse un Oscar (49°
Parallelo) all’affresco romantico molto amato da Bertrand
Tavernier (Duello a Berlino), dal viaggio ossessivo nella
passione di Narciso nero agli andirivieni
“lisergici” nell’Aldilà di Scala al Paradiso, dalla
dannazione artistica di Scarpette rosse al
lussureggiante demonismo di I racconti
di Hoffmann. Insieme a questi, alcuni dei
film diretti dal solo Powell, compreso il
capolavoro maudit L’occhio che uccide.
L’altra anima del festival, invece,
è quella dura, scavata, morale, quasi “entomologica” di un cineasta
francese morto troppo presto (a poco più di quarant’anni, nel 1981)
e troppo spesso dimenticato: la seconda retrospettiva è dedicata
a Jean Eustache, “fratello minore” della
Nouvelle Vague che esordì nel 1963 con il cortometraggio
incompiuto La Soirée e divenne poi autore di
numerosi mediometraggi e di film
quali Mespetitesamoureuses, Une
sale histoire e, nel 1973, La maman et
la putain, capolavoro sull’inefficacia della parola e
sulla vaghezza dei sentimenti, sui vuoti, sui corpi e
sull’indispensabile moralità del cinema. Autore spesso emarginato
dall’industria, meno compiacente e più “crudele” dei maestri della
Nouvelle Vague, innamorato del rigore di Bresson e
del vigore di Renoir, Eustache non ha mai smesso di
interrogarsi sulla dinamica tra l’apparente realismo della sua
macchina da presa inquisitiva e la finzione che entra in gioco non
appena la cinepresa comincia a girare, tra l’autobiografia e la
rappresentazione. Il suo malessere e la sua forza analitica hanno
influenzato cineasti contemporanei come Assayas,
Denis, Desplechin, Jarmusch. La retrospettiva
presenterà tutti i suoi film.
Goldfinch Studios ha annunciato oggi
il casting per il suo prossimo thriller, Killers
Anonymous. Gary Oldman, vincitore
dell’Oscar® e del BAFTA® (Darkest Hour, Tinker Tailor Soldier Spy)
e Jessica Alba (Sin City, Fantastic 4) nominati al
Golden Globe® si uniscono al cast, che comprende già Tommy
Flanagan (Sons of Anarchy, Gladiator), Sam
Hazeldine (Mechanic: Resurrection), nuovo arrivato,
Rhyon Nicole Brown della serie televisiva
americana Empire, MyAnna Buring (Twilight, Ripper
Street), Tim McInnerny (Game of Thrones),
Michael Socha (Svengali, This Is England),
Elizabeth Morris (Let’s Be Evil), Elliot
James Langridge (Northern Soul) e Isabelle
Allen (Les Misérables).
Attualmente in fase di riprese a
Londra, il film è diretto da Martin Owen (Let’s Be
Evil) su una sceneggiatura scritta da Elizabeth
Morris, Seth Johnson e
Owen. Matt Williams sta
producendo per Goldfinch insieme al CEO Kirsty
Bell. I produttori esecutivi sono Doug Urbanski,
Jonathan Willis e Phil McKenzie.
Killers Anonymous
segna il primo ruolo di Gary Oldman da quando ha
vinto sia il BAFTA® sia l’Oscar® per la sua acclamata
interpretazione di Winston Churchill in L’Ora più
Buia di Joe Wright.
Il produttore Matt
Williams ha osservato: “Siamo estremamente entusiasti
dell’opportunità di lavorare con attori del livello e dell’abilità
di Gary e Jessica. In Killers Anonymous abbiamo creato qualcosa che
ha il potenziale per diventare un classico di culto, Martin (Owen)
è un talento davvero eccezionale e con il già brillante ensemble,
Gary e Jessica sono il tonico perfetto per questo entusiasmante
progetto. Sono rispettati in tutto il settore e letteralmente non
avremmo potuto trovare una soluzione migliore per i ruoli che
stanno interpretando.”
Il CEO di Goldfinch Studios,
Kirsty Bell, ha aggiunto: “Questo progetto per
Goldfinch è una vera e propria dichiarazione di intenti e una
chiara ambizione, che si basa su un 2018 molto forte per noi.
L’aggiunta di questi due fantastici membri del cast ha
ulteriormente plasmato un brillante progetto e ha permesso
all’ampiezza delle abilità dei team di brillare e fornire un film
indipendente del Regno Unito per il mercato internazionale che
premierà investitori e distributori.”
Il regista Martin
Owen ha commentato: “Come regista, sono
incredibilmente onorato di lavorare con il calibro cinematografico
di Gary Oldman e Jessica Alba. Abbiamo già un cast di grande
talento, e questa è la ciliegina sulla torta. “
Stando a quanto scherzosamente
dichiarato da Joe Russo su Reddit, solo lui è sopravvissuto
allo schiocco, mentre suo fratello Anthony no, è stato disintegrato
e polverizzato come la metà degli eroi Marvel.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.