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Golden Globes 2018: chi vincerà? Chi vorremmo vincesse?

Golden Globes 2018: chi vincerà? Chi vorremmo vincesse?

Nella notte tra il 7 e l’8 Gennaio, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei settantacinquesimi Golden Globes 2018, i premi che la stampa estera in USA assegna a cinema e tv.

Di seguito vi proponiamo le previsioni di Cinefilos.it: da una parte c’è chi dovrebbe vincere, dall’altra chi invece vorremmo vincesse. Perché i premi, si sa, sono il più delle volte simbolici o rappresentativi di altro e non sempre sanciscono “il migliore”, ma al cuore cinematografico di ognuno non si comanda, per cui, di seguito ecco congetture, preferenze e qualche riflessione sui possibili vincitori.

Qui l’elenco di tutti i nominati ai Golden Globes 2018

MIGLIORE SCENEGGIATURA

Perché vincerà Martin McDonagh: Con Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, il regista e sceneggiatore britannico ha adottato ancora un altro punto di vista sul genere umano, tratteggiando, all’interno di un dramma, personaggi complessi, divertenti e sofferenti, con cui lo spettatore non può fare a meno di simpatizzare. La sua agile penna ha conquistato il riconoscimento della Giuria di Venezia 74, conquisterà anche l’HFPA. In attesa degli Oscar.

Perché vorremmo vincesse Greta Gerwig: L’attrice alla sua prima regia, firma anche la sceneggiatura di un film piccolo e comune, che riesce però a racchiudere con grande intensità la verità di un periodo della vita, l’adolescenza, a cui tutti gli adulti sono sopravvissuti. Sarebbe un buon modo per celebrare un’artista ancora poco nota ma che sembra avere molto da dire.

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Perché vincerà Allison Janney: Parliamoci chiaro: Allison Janney è un’attrice pazzesca, e lo è da sempre. Chi ha avuto la fortuna di vederla a teatro almeno una volta confermerà, ma anche il suo percorso cinematografico non conosce punti bassi. È arrivato il momento di riconoscere a questa incredibile artista il primo Golden Globe della carriera (per lei già sei nomination) e la sua performance in I, Tonya sarebbe l’occasione perfetta.

Perché vorremmo vincesse Laurie Metcalf: Non c’è recensione d’oltreoceano di Lady Bird che non abbia speso parole entusiaste per l’interpretazione di Laurie Metcalf. L’attrice, nella parte della madre di Saoirse Ronan, si è rivelata la scelta più azzeccata per il ruolo da parte di Greta Gerwig, in un film che non fa che incoraggiare le doti di un’artista spesso sottovalutata e poco conosciuta.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Perché vincerà Christopher Plummer: Hollywood ha bisogno delle sue certezze e delle sue giustificazioni, e probabilmente l’uomo che ha “salvato” il film di Scott dalla presenza di un attore denunciato per abusi sessuali (Kevin Spacey) deve essere premiato, per riconoscerne il valore morale (a differenza di quello dell’attore che si è travato a sostituire). Poco importerà se Plummer ha effettivamente consegnato al pubblico una delle sue migliori interpretazioni di carriera.

Perché vorremmo vincesse Sam Rockwell: Perché l’attore che si muove da tempo ai margini dello star system lo fa sempre con ruoli particolari, attenti e mai sul filo della banalità. In Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, Rockwell mette a nudo la sua anima e coglie la possibilità, offertagli da un copione straordinario, di mettere a segno la sua migliore interpretazione.

MIGLIOR FILM STRANIERO

Perché vincerà The Square: L’arte vista con occhio diverso, a metà tra adorazione e profanazione, in un’opera, già premiata a Cannes, che esalta il gesto e il genio, con approccio brillante, ironico, inedito.

Perché vorremmo vincesse Loveless: Perché è un piccolo gioiello di regia, che racconta una vicenda dolorosa, giocando con gli spazi e i silenzi.

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Perché vincerà Coco: Perché la Pixar ha messo a segno un nuovo colpo vincente, un piccolo gioiello d’animazione, che parla di famiglia e ricordi e che, ancora una volta, allarga i confini etnici dei protagonisti del grande cinema.

Perché vorremmo che vincesse The Breadwinner: Come già detto, nell’anno della “rivincita delle donne” il film d’animazione dà ulteriore dignità a una storia di tenacia e sacrificio, in un luogo dove la libertà è negata.

MIGLIORE ATTRICE COMICA

Perché vincerà Margot Robbie: Quest’anno non ha davvero rivali. La giovane attrice australiana scoperta da Scorsese, ha messo a segno una serie di performance interessanti (e altre memorabili) ma in I, Tonya è semplicemente incredibile. Il suo ritratto folle, spietato ma anche sensibile della pattinatrice olimpica è quasi commovente e merita il premio.

Perché vorremmo vincesse Saoirse Ronan: La splendida irlandese dal nome impronunciabile è una delle interpreti più delicate e intelligenti del panorama hollywoodiano. Dopo la conferma di Brooklyn, è arrivata l’occasione della vita: il ruolo da protagonista nell’esordio alla regia di Greta Gerwig, commedia pura dai risvolti drammatici. Un passo indelebile di una carriera già meravigliosa che meriterebbe almeno un riconoscimento. Sarebbe inoltre divertente sentir pronunciare quasi sicuramente male il suo nome.

MIGLIOR ATTORE COMICO

Perché vincerà Hugh Jackman: Dopo anni in cui ha sfruttato la sua prestanza fisica, Jackman ha finalmente abbracciato la sua vera natura artistica e, dopo la bella performance in Les Misérables, torna al musical, in cui è il vero mattatore. È lui il più grande showman di Hollywood.

Perché vorremmo vincesse James Franco: La sua prolifica attività di regista, produttore, sceneggiatore e attore fanno spesso pensare che dietro a tutto questo indaffararsi non ci sia un vero talento. Eppure, con The Disaster Artist, Franco ha esorcizzato i suoi demoni, non ha tradito la sua natura “alternativa” e, come fondamentale, ha offerto la sua migliore interpretazione in carriera.

MIGLIOR ATTRICE DRAMMATICA

Perché vincerà Frances McDormand: Dopo un anno di rivoluzione per le donne, premiare la McDormand sarebbe una simbolica affermazione di un modello di donna dello spettacolo che ha sempre fondato la sua carriera su solide interpretazioni, lontananza dall’attenzione dei media, dai lustrini, una donna concreta, intelligente, che potrebbe rappresentare un ottimo modello per le generazioni a venire. Oltre naturalmente al fatto che in Tre Manifesti offre una delle migliori interpretazioni della sua carriera.

Perché vorremmo vincesse Sally Hawkins: Perché con femminilità, dolcezza e gentilezza, Sally ha portato sullo schermo un personaggio poetico, interpretato per sottrazione, con sguardi, espressioni, gesti delicati, come se fosse una principessa delle fiabe antiche, tuttavia consapevole come una donna moderna che lotta per ciò che vuole e che ama.

MIGLIOR ATTORE DRAMMATICO

Perché vincerà Gary Oldman: Perché ha offerto, ne L’Ora più Buia, la performance della vita, dando corpo e spirito a una delle personalità più complesse dello scorso secolo. Il lavoro di make up e trasformazione fisica hanno fatto il resto. Gary Oldman fa rivivere Winston Churchill. L’HFPA ne terrà conto.

Perché vorremmo vincesse Daniel Day-Lewis: È la sua ultima interpretazione al cinema, salvo miracolosi ripensamenti. Per Paul Thomas Anderson è già stato Oscar come miglior attore con Il Petroliere, e siamo piuttosto certi che anche con Il Filo Nascosto Day-Lewis ci possa consegnare l’ennesima performance indimenticabile. Più una previsione sulla fiducia che altro, ma l’attore è quasi sempre una certezza.

MIGLIORE REGIA

Perché vincerà Guillermo del Toro: Dai tempi de La Spina del Diavolo, Guillermo del Toro ha dimostrato di sapere ciò che fa con la macchina da presa. In una categoria di giganti, quest’anno la spunterà (secondo noi) lui perché ha realizzato un film al meglio delle sue possibilità, riportando il cinema all’essenza: la narrazione, i personaggi, la luce.

Perché vorremmo vincesse Christopher Nolan: Perché nonostante le divisioni che sempre generano i suoi film, Dunkirk è la conferma che Nolan è diventato grande. Messe da parte le velleità artistiche e le frivolezze che hanno reso troppo difficili i suoi ultimi film, con questo racconto il regista britannico ha elevato all’ennesima potenza il suo ruolo di regista, addomesticando ogni aspetto della produzione al suo volere.

MIGLIOR FILM COMMEDIA

Perché vincerà Scappa – Get Out: Perché è stato il caso al box office dell’anno e perché è stato amato dal pubblico e dalla critica, soprattutto negli USA. Il racconto, ironico, cinico, attraverso il linguaggio del thriller ha spiazzato gli spettatori. Il valore sociale è poi la ciliegina sulla torta e il premio sarebbe una chiusura perfetta per il film, che in altre sedi non avrebbe altrettanto spazio.

Perché vorremmo vincesse I, Tonya: Perché è il film più scorretto della stagione, una commedia nerissima che non ha paura di svelare il lato oscuro della cultura americana (nello sport e non solo), diretta, scritta e montata egregiamente. Un premio che riconoscerebbe il lavoro svolto da un regista molto sottovalutato nell’industria (Craig Gillespie) e il coraggio di una produzione indipendente (fondata dalla stessa Margot Robbie).

MIGLIOR FILM DRAMMATICO

Perché vincerà The Shape of Water: Perché Guillermo del Toro, uscito trionfante da Venezia 74 con questo stesso film, ha lottato per mettere insieme una pellicola che rappresenta l’aspetto più autentico del fare cinema, realizzando una storia magica ma al tempo stesso attuale, che parla d’amore, di diversità, di paura. Estremamente realistico pur immerso nell’atmosfera di fiaba.

Perché vorremmo vincesse Tre Manifesti a Ebbing, Missouri: Perché è un film che racconta un’umanità straziata dalla vita, che però ride delle sue miserie con lucido cinismo. Un film cattivo che però vuole profondamente bene all’umanità rotta che racconta. Impreziosito da interpreti sublimi, scritto in maniera eccelsa.

Golden Globes 2018: la cerimonia in diretta su Sky

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Golden Globes 2018: la cerimonia in diretta su Sky

Domani, domenica 7 gennaio 2018, in diretta e in esclusiva su Sky Atlantic HD la 75° edizione della Cerimonia di Premiazione dei Golden Globes 2018. A partire dalle 23.25 la premiazione sarà preceduta da uno speciale sulla storia dello storico riconoscimento e all’01.00 dal red carpet, che sarà popolato come sempre dalle tante celebrities presenti all’evento.

La cerimonia, presentata dal popolare comico e conduttore televisivo americano Seth Meyers, inizierà alle 02.00 e si svolgerà al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills. Quest’anno sarà possibile seguire la diretta su Sky Atlantic HD anche con i sottotitoli in italiano.

LEGGI ANCHE, Golden Globes 2018: ecco tutte le nomination

Quella del 2018 è un’edizione ricca di candidature per l’Italia: Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino è stato candidato come Migliore film drammatico, Miglior interprete protagonista (Timothée Chalamet) e Miglior attore non protagonista (Armie Hammer). Candidata anche Helen Mirren come Migliore attrice protagonista per Ella & John – The Leasure Seeker di Paolo Virzì mentre Jude Law è candidato come Migliore attore protagonista in una serie o film per la tv per la sua interpretazione in The Young Pope, la serie originale Sky di Paolo Sorrentino.

Per le serie tv, spiccano le sei candidature del titolo HBO Big Little Lies (disponibile su Sky Box Sets) nella categoria Miglior miniserie per la televisione e con il supercast formato da Nicole Kidman, Reese Witherspoon, Laura Dern, Shailene Woodley e Alexander Skarsgard.

Golden Globes 2018

Su Sky Cinema Cult HD, in occasione della cerimonia, l’intera giornata del 7 gennaio sarà dedicata ai Golden Globes con una maratona di alcuni memorabili “Golden Gentlemen” e “Golden Ladies” premiati per la migliore prova attoriale. Tra i film trasmessi, IL DISCORSO DEL RE (ore 16.40) con protagonista Colin Firth, vincitore nel 2011 per l’eccezionale interpretazione di Re Giorgio VI; BARRIERE (ore 18.40) di Denzel Washington con cui nel 2017 Viola Davis vinse il Golden Globe come miglior attrice non protagonista, mentre il protagonista della prima serata sarà Geoffrey Rush che, nei panni del pianista australiano David Helfgott in SHINE (ore 21.00), ha vinto come Miglior attore drammatico nel 1997.

LA 75° EDIZIONE DEI GOLDEN GLOBES IN DIRETTA IN ESCLUSIVA SU SKY ATLANTIC HD DOMENICA 7 GENNAIO DALLE 23.25.

IL MEGLIO DEI GOLDEN GLOBES LUNEDÌ 8 GENNAIO, DALLE 19.40 SU SKY ATLANTIC HD E SKY ON DEMAND

 

Outlander 4: Colin McFarlane nel cast

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Outlander 4: Colin McFarlane nel cast

Cresce il cast di Outlander 4, l’attesa quarta inedita stagione della serie tv di successo Outlander targata Starz. Secondo quanto apprendiamo oggi da EW l’attore Colin McFarlane è entrato a far parte del cast di protagonisti della prossima stagione.

Colin McFarlane interpreterà  Ulisse, il maggiordomo della piantagione di River Run in North Carolina. Come i lettori dei romanzi di Outlander già sapranno, Ulisse è un uomo istruito e incline alla musica che è stato venduto in schiavitù quando era giovane. Viene acquistato da Hector Cameron e diventa il fidato servitore della moglie di Hector, Jocasta.

Outlander 4 è la quarta stagione della serie tv creata da Ronald D. Moore per il canale americano Starz.

In merito al finale e alla quarta stagione Outlander Donald D Moore intervistato da Deadline ha rivelato

Tobias tornerà in qualche modo per la Stagione 4? 

MOORE: (ride) Penso che ci sia una forte possibilità che lo faremo. Abbiamo parlato del modo di riportare Tobias nello show della quarta stagione, almeno per alcuni flashback o qualche altro tipo di sequenze. Quindi niente è stato ancora impegnato, ma sì, è sul tavolo.

Outlander 4

Nella quarta stagione di Outlander ritorneranno Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in corso), interpretata da Caitriona Balfe,  James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso), interpretato da Bill Paterson, Frank Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso), interpretato da Steven Cree, Roger Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato da Richard Rankin, Brianna “Bree” Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata da Sophie Skelton, Lord John William Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel “Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato da César Domboy e Capitano Raines (stagione 3-in corso), interpretato da Richard Dillane.

Solo: A Star Wars Story, confermati i nomi dei personaggio di Clarke e Harrelson

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Grazie a Reddit è arrivata la conferma dei nomi dei personaggi di Solo: A Star Wars Story interpretati da Woody Harrelson ed Emilia Clarke.

Jeremy Conrad ha diffuso sulla piattaforma che Harrelson si chiamerà Tobias Beckett, mentre Clarke sarà Qi’Ra. Inoltre alcuni set LEGO confermano nel film villain generici, come ufficiali Imperiali e Stormtrooper. Sempre gli stessi set di giochi hanno sancito la presenza nel film ci Corellia, il pianeta d’origina di Han, e Mimban, un altro pianeta precedentemente citato in The Clone Wars.

Il personaggio di Woody Harrleson, come sappiamo, sarà una specie di mentore per il giovane Han. Quello della Clarke, probabilmente, un amore giovanile o comunque una compagna d’avventura.

Solo: A Star Wars Story, ecco il titolo ufficiale dello spin-off

Ricordiamo che Solo: A Star Wars Story sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Quello che non uccide: da Get Out un nuovo membro del cast

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Quello che non uccide: da Get Out un nuovo membro del cast

Si arricchisce il cast di Quello che non uccide, il sequel di Millennium che sarà però basato sul quarto libro postumo della saga di Stieg Larsson.

Insieme a Claire Foy (The Crown) e a Sylvia Hoeks (Blade Runner 2049), al cast del film si unisce anche Lakeith Stanfield che ha interpretato L in Death Note e che abbiamo visto sul grande schermo in Scappa – Get Out.

L’attore interpreterà un agente di sicurezza NSA incaricato di seguire le tracce di Lisbeth Salander e di Mikael Blomkvist (interpretato da Sverrir Gudnason).

Quello che non uccide: Claire Foy è Lisbeth Salander, ufficiale

Quello che non uccide arriverà nelle sale americane il 19 ottobre 2018. Il film, che sarà l’adattamento del romanzo di David Lagercrantz, che fa da sequel ai romanzi di Stieg Larsson che compongono la trilogia Millennium, era da tempo in fase di pre-produzione ma sembra che adesso la Sony abbia premuto il piede sull’acceleratore, e dopo l’annuncio del regista Fede Alvare, si parla anche di trovare un nuovo volto alla protagonista del film.

Quello che non uccide è stato pubblicato in seguito alla morte improvvisa dell’autore e consta di 200 pagine dattiloscritte che avrebbero poi completato quello che, nelle intenzioni, doveva essere una storia in dieci capitoli.

Scott Rudin e Amy Pascal tornano a produrre il film.

Millennium – Quello che non uccide, recensione del film con Claire Foy

Avengers 4: anche Chris Hemsworth ha concluso le sue riprese

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Avengers 4: anche Chris Hemsworth ha concluso le sue riprese

Dopo le vicende di Thor: Ragnarok, possiamo aspettarci che in Avengers: Infinity War e Avengers 4 il Dio del Tuono avrà un ruolo importante e determinante per le vicende che vedranno i Vendicatori opporsi a Thanos.

Il personaggio sarà, all’inizio di Infinity War, l’anello di connessione tra Guardiani della Galassia e Avengers, e il suo interprete avrà a che fare con una interessante evoluzione del personaggio. In Avengers 4 questa evoluzione potrebbe compiersi, visto che Chris Hemsworth, come Robert Downey Jr. e Chris Evans, è tra gli attori che potrebbero non comparire più nella Fase 4 del MCU.

Parlando con Steven Weintraub di Collider, Chris Hemsworth ha confermato di aver terminato nelle ultime ore anche le riprese di Avengers 4 e che, quindi, per lui i giochi sono fatti.

Avengers: Infinity War e Avengers 4: la posta in gioco è alta

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Avengers: Infinity War, tutti gli eroi riuniti su una t-shirt

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Avengers: Infinity War, tutti gli eroi riuniti su una t-shirt

Con un tweet Disney e Marvel Studios hanno rivelato l’aspetto di una nuova t-shirt del merchandising ufficiale di Avengers: Infinity War che riunisce tutti i supereroi del film, dai Vendicatori ai Guardiani della Galassia, includendo anche le new entry Black Panther e Ant-Man. Potete dargli uno sguardo qui sotto.

Vi ricordiamo che Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia, diretto da Anthony e Joe Russo.

Avengers: Infinity War, nuove rivelazioni dal trailer. Ecco dove appare l’anello interdimensionale

Di seguito la sinossi del film:

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War dei Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Fonte: CBM

Marvel: il co-regista di Ghost Rider annoiato dallo Studio

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Marvel: il co-regista di Ghost Rider annoiato dallo Studio

Brian Taylor, co-regista di Ghost Rider – Spirito di vendetta, ha parlato apertamente della sua posizione in merito ai Marvel Studios e al loro tipo di film.

Parlando con ComicBook, Taylor ha ammesso candidamente che il panorama contemporaneo dei cinecomic non lo entusiasma. In particolare, il regista ha parlato del Marvel Studios definendo i suoi film “noiosi” e “monotoni”, una critica che non è nuova rispetto ai film della Casa delle Idee.

“I film Marvel Studios, semplicemente non li capisco affatto. Devo essere onesto, mi sembrano molto lunghi, devo essere attento al modo in cui dico queste cose. Solo che non li capisco. Mi annoio a vederli e non li trovo affatto di intrattenimento. Credo siano molto ben fatti in termini di mestiere. L’azione è molto buona, sono tecnicamente davvero belli. Hanno un sacco di attori che mi piacciono molto, solo che non li capisco.”

L’atteggiamento di Taylor si è rivelato molto diverso invece rispetto ai film Fox vietati ai minori. Ecco cosa ha detto in merito a Logan e Deadpool: “Mi piacciono molto i film Rating R. Non ne fanno abbastanza. Logan e Deadpool sono stati fantastici. Penso che i cinecomic vietati possano davvero funzionare, e possono essere grandi film. Non so perché Suicide Squad non è stato fatto con Rating R. Mi sembrava un film che si prestasse naturalmente a essere vietato.”

Con l’acquisizione della Fox, la Disney potrebbe decidere di “appiattire” la specificità dei film che fino a questo momento erano esclusiva dello studio, tuttavia potrebbe invece decidere di continuare a lavorare seguendo il solco segnato con successo da Logan e Deadpool.

Per quanto riguarda le critiche mosse ai Marvel Studios, è chiaro che uno studio di grande successo attira invidia e opinioni contrastanti, ma è vero che la standardizzazione dei suoi prodotti è preoccupante e potrebbe, a lungo andare, risultare noiosa.

Henry Cavill: ecco come potrebbe apparire in Kingdom Come

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Henry Cavill: ecco come potrebbe apparire in Kingdom Come

Grazie all’utente di Twitter SPDRMNKYXXIII possiamo dare uno sguardo a Henry Cavill nei panni del Superman di Kingdom Come in una bellissima fanart che riproduce il supereroe DC dei celebri fumetti di Mark Waid e Alex Ross pubblicati nel 1996. Come vedete nell’immagine che vi lasciamo qui sotto, Superman appare visibilmente invecchiato (i capelli grigi lo testimoniano), proprio per ricalcare le sorti del personaggio nelle storie di Kingdom Come.

Stanco e rassegnato, il Superman di Waid e Ross decide di indossare il costume per un’altra volta e salvare il Kansas (la terra dove è cresciuto) da una nuova ondata di nemici che ha decimato la popolazione.

Henry Cavill su Superman: “Quello di Justice League è il più fedele ai fumetti”

Ecco allora come potrebbe apparire Cavill in un ipotetico film tratto da Kingdom Come:

https://twitter.com/aitesamfarooq02/status/949006221721272320?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fhenry-cavill-kingdom-come-superman-fan-art%2F

Che ne pensate?

Fonte: ScreenRant

Deadpool 2: Ryan Reynolds invita un fan alla prima del film

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Deadpool 2: Ryan Reynolds invita un fan alla prima del film

Ryan Reynolds non riesce proprio a sfilarsi gli abiti di Deadpool nemmeno nella vita reale, proponendo continuamente scherzi e battute esilaranti anche sui social network più utilizzati, come Twitter o Instagram. Come saprete, l’attore è pronto a indossarli di nuovo in Deadpool 2, sequel in uscita il prossimo maggio.

L’ultima delle trovate geniali è di poche ore fa, in risposta ad un video di un fan reduce da una dolorosa rimozione di tutti i quattro denti del giudizio. Qui sotto trovate il video registrato dalla moglie:

https://twitter.com/DPEversoleJr/status/948742748693200897?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.joblo.com%2Fmovie-news%2Fryan-reynolds-invites-fan-to-deadpool-2-after-post-surgery-video-goes-viral-731

Questa la simpatica risposta di Reynolds con tanto di invito ufficiale alle prima del film:

https://twitter.com/VancityReynolds/status/949143136613277703?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.joblo.com%2Fmovie-news%2Fryan-reynolds-invites-fan-to-deadpool-2-after-post-surgery-video-goes-viral-731

Deadpool 2: il teaser trailer del film con Ryan Reynolds

Di seguito la sinossi ufficiale del film:

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

Grey’s Anatomy 14: nuovo teaser dalla ABC

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Grey’s Anatomy 14: nuovo teaser dalla ABC

La ABC ha diffuso un nuovo teaser combo di Grey’s Anatomy 14, la seconda parte di stagione di Grey’s Anatomy che andrà in onda nel 2018.

 

Grey’s Anatomy 14

Il primo episodio di Grey’s Anatomy 14 ha debuttato il 28 settembre 2017.

Iscriviti a Disney+ per guardare Grey’s Anatomy e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Grey's Anatomy 14x09Grey’s Anatomy 14  è la quattordicesima stagione della  serie televisiva statunitense Grey’s Anatomy trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre manuale medico di anatomia Grey’s Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace (poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o più canzoni.

Inizialmente partita come una serie tv in midseason, Grey’s Anatomy ha ben presto attratto pubblico, ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme a Desperate Housewives e Lost, è considerata una delle serie TV che hanno riportato al successo il network televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno spin-off.

X-Force: Drew Goddard è ancora legato al progetto

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X-Force: Drew Goddard è ancora legato al progetto

Il passaggio a Disney delle proprietà cinematografiche Fox deve ancora essere ultimato, mentre cominciano a sorgere le prime domande sul futuro dei progetti annunciati, trai cui, chiaramente X-Force.

Dopo il successo di Deadpool e la svolta Rating-R della Fox, il film ha subito un notevole impulso a proseguire, soprattutto visto il successo del tono e della lettura dell’eroe Marvel data da Ryan Reynolds e compagnia.

Via Discussing Film sappiamo adesso che Drew Goddard continuerà a lavorare a X-Force, nonostante il nuovo “capo” a cui fare riferimento. Goddard quindi è stato confermato alla scrittura e alla regia del film, le cui riprese dovrebbero partire quest’anno.

Deadpool 2 introdurrà tre membri della X-Force?

Nel corso degli anni, la X-Force ha coinvolto moltissimi mutanti negli albi a fumetti, tra questi ricordiamo Deadpool, Fantomex, Psylocke, Cyclops, Wolverine, Colosso, Feral, Sunsopt, Banshee, Boom Boom, Domino, Copycat, Warpath, Shatterstar, Doop, Spike e molti molti altri.

Drew Goddard  si occuperà di scrivere e dirigere il film che sarà invece prodotto da Ryan Reynolds, Lauren Shuler e Simon Kinberg.

Solo: A Star Wars Story, Donald Glover sul reshoot di Ron Howard

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Solo: A Star Wars Story, Donald Glover sul reshoot di Ron Howard

Arriverà nelle nostre sale il 25 maggio 2018 Solo: A Star Wars Story, secondo spin-off della saga di Star Wars vittima di alcuni problemi di produzione. Come saprete benissimo, i due registi a cui era stato affidato il film, Phil Lord e Chris Miller, sono stati allontanati dal set per divergenze creative e sostituiti in corso d’opera da Ron Howard.

Attualmente Howard si trova in sala di montaggio per terminare il film, che vede nel cast Alden Ehrenreich, Emilia Clarke, Woody Harrelson e Donald Glover. Proprio quest’ultimo ha di recente parlato del reshoot di Solo: A Star Wars Story in un’intervista, spiegando i dettagli del tempestivo cambio in regia: 

Solo: A Star Wars Story, i toys confermano il look differente del Millennium Falcon

Non abbiamo rigirato molte scene in realtà. Almeno non le mie. Penso che non ci siamo mai trovati di fronte a qualcosa di simile e credo che Ron abbia fatto un buon lavoro dicendoci che non voleva cambiare quello che avevamo già costruito insieme. Voleva che rimanessimo fiduciosi nella nostra visione del film e scolpirlo in qualche modo.

CORRELATI:

Vi ricordiamo che nel film Glover interpreterà la versione giovane di Lando Calrissian e che la storia sarà ambientata dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza.

Fonte: ScreenRant

Justice League: esiste una versione estesa, ma non è la director’s cut

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A poche settimane dalla release di Justice League sul mercato homevideo, Amazon Germania ha elencato tutti i formati disponibili dell’edizione e tra questi c’è anche una versione estesa del film di 135 minuti (superiore quindi alle due ore del montato finale uscito al cinema lo scorso novembre). È probabile che si tratti di una extended cut più che della director’s cut – di cui non è mai stata confermata l’esistenza – di Zack Snyder, allontanatosi dalla produzione del film per motivi familiari e sostituito in corsa da Joss Whedon.

Questa versione più lunga potrebbe contenere le scene girate e non incluse nel montaggio definitivo, come il tanto chiacchierato confronto tra Aquaman e il suo mentore Vulko ad Atlantide o Superman che indossa il costume nero.

Justice League: ecco quando uscirà l’edizione homevideo

Sul web intanto è ancora aperta la discussione riguardante la director’s cut di Snyder, con i fan che hanno indetto una petizione supplicando la produzione di rilasciare almeno per l’homevideo il “vero” Justice League e non il film diretto a quattro mani dai due registi. In California continuano le pacifiche proteste davanti al quartier generale della Warner Bros. ma niente sembra aver provocato una qualsiasi reazione. Staremo a vedere.

Voi che ne pensate?

Fonte: ComicBook

Spider-Man: Homecoming sequel, riprese a Giugno

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Spider-Man: Homecoming sequel, riprese a Giugno

Cominceranno a giugno le riprese del sequel di Spider-Man: Homecoming, il nuovo film dei Marvel Studios che vedrà tornare Tom Holland protagonista di un film all’interno del MCU.

Secondo Omega Underground, le riprese cominceranno il primo Giugno e si prolungheranno fino a Settembre. Queste date non coincidono con quelle ipotizzate da Amy Pascal che aveva precedentemente annunciato un periodo compreso tra Aprile e Maggio, per finire ad Agosto.

Del film sappiamo ancora poco, tranne che Jon Watts tornerà alla regia e Holland a interpretare il protagonista. Inoltre sappiamo che si sta cercando un’attrice europea che dovrebbe interpretare Gwen Stacy.

Spider-Man: Homecoming recensione del film con Tom Holland

Diretto da Jon Wattsnel cast del film protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà invece Michelle.

Al cast si aggiungono Michael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne Daly Kenneth Choi.

PGA 2018: Dunkirk, Wonder Woman e Get Out nominati

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PGA 2018: Dunkirk, Wonder Woman e Get Out nominati

Sono state annunciate le nomination ai PGA 2018, i Producers Guild of America Awards, i premi assegnati dal sindacato dei produttori ai migliori produttori dell’anno. I premi verranno assegnati il 20 Gennaio prossimo.

Ecco i nominati ai PGA 2018

The Darryl F. Zanuck Award for Outstanding Producer of Theatrical Motion Pictures:

The Big Sick – Produttori: Judd Apatow, Barry Mendel

Chiamami col tuo nome – Produttori: Peter Spears, Luca Guadagnino, Emilie Georges, Marco Morabito

Dunkirk – Produttori: Emma Thomas, Christopher Nolan

Scappa – Get Out – Produttori: Sean McKittrick & Edward H. Hamm, Jr., Jason Blum, Jordan Peele

I, Tonya – Produttori: Bryan Unkeless, Steven Rogers, Margot Robbie, Tom Ackerley

Lady Bird – Produttori: Scott Rudin, Eli Bush, Evelyn O’Neill

Molly’s Game – Produttori: Mark Gordon, Amy Pascal, Matt Jackson

The Post – Produttori: Amy Pascal, Steven Spielberg, Kristie Macosko Krieger

La forma dell’acqua – The Shape of Water – Produttori: Guillermo del Toro, J. Miles Dale

Tre manifesti a Ebbing, Missouri – Produttori: Graham Broadbent & Pete Czernin, Martin McDonagh

Wonder Woman – Produttori: Charles Roven & Richard Suckle, Zack Snyder & Deborah Snyder

The Award for Outstanding Producer of Animated Theatrical Motion Pictures:

Baby Boss – Produttore: Ramsey Naito

Coco – Produttore: Darla K. Anderson

Cattivissimo me 3 – Produttori: Chris Meledandri, Janet Healy

Ferdinand – Produttori: Lori Forte, Bruce Anderson

Lego Batman – Il film – Produttori: Dan Lin, Phil Lord & Christopher Miller

The Award for Outstanding Producer of Documentary Motion Pictures:

Chasing Coral

City of Ghosts

Cries from Syria

Earth: One Amazing Day

Jane

Joshua: Teenager vs. Superpower

The Newspaperman: The Life and Times of Ben Bradlee

Serie TV

The Norman Felton Award for Outstanding Producer of Episodic Television, Drama:

Big Little Lies (Season 1)

The Crown (Season 2)

Game of Thrones (Season 7)

The Handmaid’s Tale (Season 1)

Stranger Things (Season 2)

The Danny Thomas Award for Outstanding Producer of Episodic Television, Comedy:

Curb Your Enthusiasm (Season 9)

The Marvelous Mrs. Maisel (Season 1)

Master of None (Season 2)

Silicon Valley (Season 4)

Veep (Season 6)

The David L. Wolper Award for Outstanding Producer of Long-Form Television:

Black Mirror (Season 4)

Fargo (Season 3)

FEUD: Bette and Joan (Season 1)

Sherlock: The Lying Detective

The Wizard of Lies

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ecco come è stato realizzato un iconico personaggio

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Con Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson ha certamente sorpreso i fan con dei colpi di scena che hanno svolto alla perfezione il loro compito: hanno sorpreso i fan.

Tra questi c’è l’apparizione di un icona del franchise: il Maestro Yoda. Neal Scanlon, supervisore creativo alle creature del film, ha raccontato a Nerdist in che modo ha riportato in vita l’amato personaggio.

Scanlon ha detto che, nel momento in cui si è saputo che ci sarebbe dovuto essere Yoda, subito si è pensato di rivedere il processo di lavorazione di Stuart Freeborn, che aveva lavorato al pupazzo originale, quello de L’Impero Colpisce Ancora. Poi è stato coinvolto Franz Oz, “uno dei più grandi burattinai del mondo”, e tutto il reparto si è impegnato affinché il pupazzo realizzato fosse il più vicino possibile all’originale, così da dare proprio a Frank la possibilità di fare esattamente lo stesso lavoro.

“Mi ricordo di aver detto a Rian che se lo avessimo fatto, non avremmo potuto renderlo troppo fantasma, perché avrebbe tolto a tutti la gioia di vederlo solido, in carne e ossa. Poi sono arrivati i ragazzi e hanno aggiunto un bagliore adorabile, che credo ci ricordi del fatto che Yoda è un fantasma, ma c’è abbastanza da far capire allo spettatore che non è stato imbrogliato.” Ha concluso Scanlon.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio VIII

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson

In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

I Fratelli Coen: Tutti i Film, al MIC rassegna dal 20 Gennaio al 4 Febbraio

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Dal 20 gennaio al 4 febbraio presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta I Fratelli Coen: Tutti i Film, un’ampia retrospettiva dedicata ai fratelli americani Joel e Ethan Coen, registi, sceneggiatori, produttori e montatori cinematografici, famosi soprattutto per le loro commedie irriverenti e sofisticate, ma che non disattendono le aspettative dello spettatore quando si occupano di film di genere.

Impossibile non cogliere la loro forte impronta autoriale nei numerosi film in programma da rivedere al MIC, tra cui segnaliamo Fargo, premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 1997; Non è un paese per vecchi, vincitore agli Oscar del 2008 per il miglior film, alla miglior regia e alla miglior sceneggiatura non originale; l’intramontabile Il grande Lebowski (1998), dove il tocco ironico della coppia raggiunge livelli davvero epici; il remake Ladykillers (2004), dove i Coen assoldano uno strepitoso Tom Hanks e tutti gli altri film diretti e sceneggiati dalla coppia.

Non poteva certo mancare l’ultimo film da loro scritto, Suburbicon, diretto da George Clooney e presentato in concorso alla 74° Mostra del Cinema di Venezia.

Ecco il programma completo:

Sabato 20 gennaio
h 15.00 Fargo
Joel e Ethan Coen, USA/Germania/UK, 1996, 95’, v.o.sott.it. Con Frances McDormand, Steve Buscemi.
Jerry Lundegaard assolda due maldestri delinquenti per far rapire sua moglie, in modo da poter chiedere il riscatto al ricco suocero.

Martedì 23 gennaio
h 17.00 Blood Simple. Sangue facile
Joel e Ethan Coen, USA, 1984, 97’. Con John Getz, Frances McDormand.
Julian Marty assume il laido investigatore privato Loren Visser per indagare sul tradimento della moglie.

Mercoledì 24 gennaio
h 15.00 Barton Fink – È successo a Hollywood
Joel e Ethan Coen, USA, 1991, 115’. Con John Turturro, John Goodman.
Nel 1941, il giovane commediografo Barton Fink giunge a Hollywood. Dopo aver passato la notte con la giovane Audrey, la trova brutalmente assassinata.

Giovedì 25 gennaio
h 17.00 Crocevia della morte
Joel e Ethan Coen, USA, 1990, 109’. Con Gabriel Byrne, Marcia Gay Harden.
Il boss Johnny Caspar, di origini napoletane, sta tentando la scalata al potere malavitoso detenuto dall’irlandese Leo, che però non vuole cedere ai suoi ricatti.
 
Venerdì 26 gennaio

h 15.00 Il grande Lebowski
Joel e Ethan Coen, USA, 1998, 117’. Con Jeff Bridges, John Goodman.
Due sicari sono alla ricerca del miliardario Jeff Lebowski, ma irrompono nell’appartamento di un suo omonimo disoccupato.

h 17.15 Mr. Hula Hoop
Joel e Ethan Coen, USA, 1994, 112’. Con Tim Robbins, Paul Newman.
Norville, giovane al suo primo giorno di lavoro, viene nominato dai colleghi presidente dei consiglieri di amministrazione nella speranza che mandi in rovina la società.
 
Sabato 27 gennaio

h 15.00 Ladykillers
Joel e Ethan Coen, USA, 2004, 104’. Con Tom Hanks, Irma P. Hall.
Un manipolo di delinquenti affitta la cantina di una signora per rapinare l’adiacente casinò. Quando la donna scopre il loro piano, l’unica soluzione è ucciderla…
 
Domenica 28 gennaio

h 17.00 Non è un paese per vecchi
Joel e Ethan Coen, USA, 2007, 122’. Con Josh Brolin, Javier Bardem.
Uno sceriffo, un assassino e un cacciatore che si è impossessato di 2 milioni di dollari si inseguono in un paesaggio selvatico e feroce.

Martedì 30 gennaio
15.00 Fratello, dove sei?
Joel e Ethan Coen, USA/UK/Francia, 2000, 102’. Con George Clooney, john Turturro.
Everett Ulysses McGill evade da prigione con due suoi compagni per mettere le mani sul bottino che malloppo che dice di aver nascosto.

h 17.00 Arizona Junior
Joel e Ethan Coen, USA, 1987, 93’. Con Nicolas Cage, Holly Hunter.
Lei fa foto segnaletiche ai detenuti, lui è un rapinatore. A forza di incontrarsi si innamorano, ma non riuscendo ad avere figli decidono di rapire un bebè.

Mercoledì 31 gennaio
h 15.00 Prima ti sposo poi ti rovino
Joel e Ethan Coen, USA, 2003, 100’. Con George Clooney, Catherine Zeta-Jones.
L’avvocato divorzista Miles Massey si innamora di Marilyn Rexroth, giovane arrivista alla ricerca dell’indipendenza economica attraverso il matrimonio.

h 17.00 L’uomo che non c’era
Joel e Ethan Coen, USA, 2001, 114, b/n. Con Billy Bob Thornton, Frances McDormand.
Il barbiere Ed Crane decide di ricattare l’amante di sua moglie per estorcergli del denaro da investire in una nuova attività.

Venerdì 2 febbraio
h 15.00 A proposito di Davis
Joel e Ethan Coen, USA, 2013, 105’. Con Oscar Isaac, Justin Timberlake.
Llewin Davis, spiantato musicista di New York, si sposta a Chicago nella speranza di ottenere un provino con il magnate della musica Bud Grossman.

h 17.00 Burn After Reading. A prova di spia
Joel e Ethan Coen, USA, 2008, 96’. Con George Clooney, Frances McDormand.
Per vendicarsi del licenziamento dalla CIA, Ozzie Cox decide di scrivere un memoriale sull’Agenzia. Sua moglie, però, sottrae una copia del file e la dimentica in palestra dove un istruttore e un’impiegata la trovano ed escogitano un ricatto ai danni di Cox.

h 20.30 Suburbicon
George Clooney, USA, 2017, 105’. Con Matt Damon, Julianne Moore.
Negli anni Cinquanta, nella sorridente comunità periferica di Suburbicon, i Lodge vivono un’esistenza tranquilla finché un’irruzione domestica degenera e segna il piccolo Nicky Lodge.

Sabato 3 febbraio
h 15.00 Il Grinta
Joel e Ethan Coen, USA, 2010, 110’, v.o.sott.it. Con Matt Damon, Josh Brolin.
La quattordicenne Mattie Ross ingaggia lo sceriffo Reuben J. “Rooster” per cercare l’assassino di suo padre.

h 17.00 A Serious Man
Joel e Ethan Coen, USA/Francia/UK, 2009, 106’. Con Michael Stuhlbarg, Richard Kind.
Il professore di fisica Larry Gopnik sta passando un brutto periodo e decide di rivolgersi a tre rabbini per ritrovare la speranza ormai perduta.

Domenica 4 febbraio
h 17.00 Ave, Cesare!
Joel e Ethan Coen, USA, 2016, 106’. Con Josh Brolin, George Clooney.
Nella Hollywood degli anni Cinquanta, il famoso attore Baird Whitlock viene sequestrato da un gruppo di rapinatori che chiedono un ingente riscatto.

Il Cinemino: grande successo per il crowdfunding

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Ha registrato un enorme successo la raccolta fondi dedicata alla nascita della nuova sala a Milano, Il Cinemino. In un solo mese di crowdfunding, con più di 25.000 euro, è stato raggiunto metà dell’obiettivo di campagna con ancora 27 giorni per raggiungere il traguardo dei 50.000€.

Il progetto prenderà forma definitivamente a Febbraio, quando Il Cinemino aprirà le porte al pubblico. Ecco un primo resoconto:

• 236 donatori online su ilcinemino.starteed.com
• 133 donatori offline durante gli open day c/o Il Cinemino
• 25.787€ sui 50.000 euro di obiettivo
• 11 poltrone di Il Cinemino dedicate
• oltre 18 mila interazioni sui social network in poco più di un mese
• 26 giorni rimanenti.

I lavori di ristrutturazione proseguono a Milano, in via Seneca 6, a pochi passi da Porta Romana, per dar vita a un cinema, anzi a Il Cinemino.

«Ci facciamo un cinemino» è una frase che i milanesi dicono spesso e da lì nasce il nome del circolo cinematografico che sta per aprire in un luogo piccolo e raccolto. «Era lo showroom di un designer con le pareti bianche – commenta la squadra di Il Cinemino – noi abbiamo dovuto trasformarlo: per le proiezioni c’è bisogno di nero affinché la luce del cinema possa risaltare».

Molti i donatori on line ma non solo. Durante le vacanze natalizie in tanti hanno varcato la soglia di Il Cinemino, per controllare l’andamento dei lavori, per proporre progetti e consigliare film, per regalare carnet e per acquistare i quadri a tema cinematografico realizzati dal giovane artista Andrea Borrelli conosciuto come The Man Who Draw Too Much.

Il Cinemino: al via crowdfunding, un nuovo cinema alla città di Milano

Tra i sostenitori anche l’attore e produttore Valerio Mastandrea che ha scelto di donare una delle 75 poltrone di Il Cinemino alla memoria di Claudio Caligari«Grazie davvero di cuore – dichiara la squadra di Il Cineminonon tanto e non solo per averci sostenuto, ma per aver voluto ricordare un grande autore, uomo e amico, rendendo così Il Cinemino ancora più simile ai nostri sogni».

È possibile continuare a sostenere il progetto fino alla fine del mese: mancano ancora 26 giorni alla conclusione del crowdfunding su ilcinemino.starteed.com.

Wonder Woman: Gal Gadot commenta le critiche di James Cameron

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Wonder Woman: Gal Gadot commenta le critiche di James Cameron

Straordinario successo al botteghino della scorsa stagione, Wonder Woman ha infranto ogni record nonché aperto la strada del cinecomic tutto al femminile nell’industria (presto arriverà anche la concorrenza con Captain Marvel). Insomma, quasi tutto il mondo si è schierato a favore del film diretto da Patty Jenkins e interpretato da Gal Gadot, tranne forse una influente personalità di Hollywood come James Cameron; il regista ha infatti esposto la sua critica al film in estate, dopo l’uscita nelle sale, con la successiva replica della Jenkins.

Queste furono le parole di Cameron: “Tutte le congratulazioni e le pacche sulla spalla che Hollywood si sta facendo per Wonder Woman sono state così fuorvianti. Lei è un’icona-oggetto ed è solo la Hollywood maschilista che continua a fare la stessa cosa! Non sto dicendo che non mi è piaciuto il film ma, per me, è un passo indietro.”

Wonder Woman: James Cameron vs Patty Jenkins, è polemica tra i due registi

A diversi mesi di distanza anche Gal Gadot si è pronunciata sull’argomento rompendo finalmente il silenzio in un’intervista concessa a EW:

Non ho voluto rispondere alle sue critiche perché non volevo dargli un palcoscenico. Ci tengo a dire che sono una grande fan dei lavori di James Cameron, i suoi film sono grandiosi, ed è stato un innovatore e non ho che pensieri positivi sul lato creativo e professionale della sua attività. Ma sul quando sono venute fuori le critiche a Wonder Woman, sulla tempistica della cosa…è successo tutto mentre stava promuovendo un altro suo film. Stava cercando pubblicità e non volevo metterlo anche io sul palcoscenico.

Cosa ne pensate?

Fonte: EW

Margot Robbie: minacce di morte dopo Suicide Squad

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Margot Robbie: minacce di morte dopo Suicide Squad

Incredibile come la fama e il successo possano arrecare danni alle celebrità ben più pericolosi di un gruppo di fan o di una schiera di paparazzi che ti inseguono ovunque tu vada. L’ultima delle follie è stata raccontata da Margot Robbie in una lunga intervista concessa all’Hollywood Reporter durante la promozione dell’ultimo film che la vede protagonista, I, Tonya, dove l’attrice interpreta l’ex pattinatrice Tonya Harding.

Nella bella chiacchierata con la rivista, la Robbie ha toccato vari argomenti, fra cui le difficoltà e la sfida di affrontare questa improvvisa attenzione mediatica nei suoi confronti e lo stato di celebrità che sta vivendo. L’attrice australiana ha così menzionato un episodio successivo all’uscita nelle sale di Suicide Squad, il cinecomic DC diretto da David Ayer che l’ha definitivamente lanciata nell’olimpo delle star hollywoodiane:

Margot Robbie: ecco perché ha detto sì a Suicide Squad

Stai per recitare in un cinecomic, e lo scenario che ti si presenta può essere molto spaventoso. Poi ci sono molte cose che impari lungo la strada, come quando ricevi minacce di morte e capisci che devi circondarti di un team che possa proteggerti e indagare su chi decide di inviarti quelle minacce. Serve soprattutto perché sai che parteciperai a grandi eventi pubblici.

Vi ricordiamo che rivedremo presto Margot Robbie in I, Tonya e Gotham City Sirens, mentre oggi è al cinema con Vi presento Christopher Robin al fianco di Domhnaal Gleeson.

Fonte: Hollywood Repoter

Weinstein Company: l’azienda è molto vicina alla vendita

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La bufera scatenatasi intorno alle accuse di violenza sessuale da parte di Harvey Weinstein ha soltanto aggiunto ulteriori problemi alla società di produzione tra le più importanti e influenti di Hollywood, la Weinstein Company fondata proprio dai fratelli Harvey e Bob Weinstein. Da mesi infatti l’azienda stava combattendo con serie difficoltà economiche ed era alla disperata ricerca di compratori, ma anche in seguito allo scandalo delle molestie questi andavano mano a mano riducendosi.

Ora sembra che un accordo sia stato finalmente trovato, con la Weisten Company disposta a svendere i propri affari per cifre del tutto inferiori alla proposta iniziale, sufficienti appena per saldare i debiti ammontati negli anni. A confermare la notizia della trattativa è il Wall Street Journal.

Harvey Weinstein licenziato dalla Weinstein Company a seguito delle accuse di violenza sessuale

Sembrerebbe così chiusa la trattativa con l’azienda che riceverà 500 milioni di dollari, senza alcun profitto (come specificato nelle carte). Diversi i compratori, che si farebbero carico delle varie sezioni attive della compagnia (tv, cinema, biblioteca cinematografica), come Lionsgate, Sony, Viacom, MGM e Disney.

Fonte: ScreenRant

Black Panther: ecco il primo brano composto da Kendrick Lamar

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Black Panther: ecco il primo brano composto da Kendrick Lamar

Come annunciato qualche giorno fa, sarà il rapper Kendrick Lamar a scrivere e produrre la colonna sonora di Black Panther, il nuovo cinecomic dei Marvel Studios in arrivo il prossimo 16 febbraio. Intanto sui canali ufficiali dell’artista è stato diffuso il primo brano tratto dalla soundtrack del film, “All The Stars”, in collaborazione con SZA. Potete ascoltarlo qui sotto.

Vi ricordiamo che Black Panther è stato diretto da Ryan Coogler e vede nel cast Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis.

Black Panther: Kendrick Lamar alla colonna sonora

CORRELATI:

Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tecnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Thor: Ragnarok, Hulk con barba e capelli lunghi nei concept inediti

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Dopo il concept originale per Valchiria (qui), Ryan Meinerding ha condiviso una serie di lavori realizzati per la progettazione di Hulk in Thor: Ragnarok.

Nei disegni del concept artist Marvel, il Gigante di Giada appare molto diverso rispetto a quello che abbiamo visto al cinema: si tratta di un Hulk rabbioso e… con barba e capelli lunghi!

Ecco le immagini:

Thor: Ragnarokrecensione

Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.

James Bond: il prossimo 007 sarà nero o magari una donna?

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James Bond: il prossimo 007 sarà nero o magari una donna?

Come già annunciato nelle scorse settimane, Daniel Craig lascerà i panni dell’agente 007 dopo l’uscita nelle sale del 25° film di James Bond, ancora senza un titolo ufficiale. La produzione dovrà quindi iniziare la caccia al nuovo Bond e già sul web si stanno facendo le prime scommesse su chi riceverà il testimone dell’attore. Tra i desiderabili spuntano i nomi di Idris Elba e di Charlize Theron, due scelte non soltanto azzeccate per il ruolo ma anche controcorrente rispetto alla tradizione del franchise che ha sempre mantenuto un profilo sia maschile che “caucasico” diciamo.

Ora fanno discutere e lasciano aperte molte possibilità le dichiarazioni della produttrice Barbara Broccoli rilasciate in un’intervista al Daily Mail, dove ha parlato dell’uscita di scena di Craig e del futuro del franchise. Nessuna conferma, ovviamente, ma soltanto qualche accenno: “Tutto è possibile“, confessa la Broccoli.

James Bond: ecco la data d’uscita di Bond 25

I film di James Bond riflettono i tempi in cui viviamo, e noi abbiamo sempre cercato di spingerci verso lo sviluppo di questo aspetto” continua la Broccoli, “Ora c’è Daniel Craig, e sono molto felice di averlo con noi, ma chi sa cosa ci riserverà il futuro?“.

Sono diversi gli attori nominati negli ultimi mesi, come i già citati Elba e Theron, Tom Hiddleston o Michael Fassbender. Non ci resta che attendere le decisioni della produzione e sperare in un colpo di scena: avremo finalmente un Bond di colore o magari una donna? Cosa ne pensate?

Fonte: Daily Mail

Solo: A Star Wars Story, i toys confermano il look differente del Millennium Falcon

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La prima immagine di Solo: A Star Wars Story ha attirato subito l’attenzione dei fan, non per l’aspetto dei protagonisti, ma perché sullo sfondo del concept era raffigurato il Millennium Falcon senza la classica forma a due punte, ma con un “muso unico”, appuntito.

La Disney ha poi dichiarato che quelle immagini non erano ufficiali, solo che adesso sono emerse, via Imgur, nuove foto delle scatelo di toys dedicati al film che riportano proprio la stessa immagine e confermano che il Falcon, la nave più odiata dall’Impero (e ora dal Primo Ordine), avrà una forma diversa.

Ecco le foto:

Dunque, la domanda in sospeso è legittima: quale sarà l’aspetto effettivo del Falcon? E come mai la Disney si è trovata a dover dichiarare che quelle immagini non erano ufficiali se poi compaiono sulle scatole della linea di giocattoli dedicata al film?

Solo: A Star Wars Story, ecco il titolo ufficiale dello spin-off

CORRELATI:

Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Writers Guild of America 2018: tutte le nomination

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Writers Guild of America 2018: tutte le nomination

Sono state annunciate tutte le nomination dei Writers Guild of America 2018, i premi assegnati ogni anno dai sindacati a difesa e tutela degli sceneggiatori americani che dal 1949 premiano tre categorie (Sceneggiatura originale, sceneggiatura non originale e documentario).

Tra i nominati continua la corsa nella award season di Lady Bird, l’esordio alla regia di Greta Gerwig, Get Out, la vera sorpresa della stagione cinematografica, l’atipico cinecomic Logan e The Shape Of Water, ultima fatica di Guillermo Del Toro vincitrice del Leone d’oro a Venezia.

Miglior Sceneggiatura Originale

  • The Big Sick sceneggiatura di Emily V. Gordon e Kumail Nanjiani
  • Get Out sceneggiatura di Jordan Peele
  • I, Tonya sceneggiatura di Steven Rogers
  • Lady Bird sceneggiatura di Greta Gerwig
  • The Shape of Water sceneggiatura di Guillermo del Toro e Vanessa Taylor

Miglior Sceneggiatura Non Originale

  • Call Me by Your Name sceneggiatura di James Ivory
  • The Disaster Artist sceneggiatura di Scott Neustadter, Michael H. Weber, Greg Sestero e Tom Bissell
  • Logan sceneggiatura di Scott Frank, James Mangold e Michael Green
  • Molly’s Games sceneggiatura di Aaron Sorkin
  • Mudbound sceneggiatura di Virgil Williams e Dee Rees

Miglior Documentario

Betting on Zero
Jane
No Stone Unturned
Oklahoma City

Captain Marvel: DeWanda Wise di She’s Gotta Have It entra nel cast

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Continua a prendere forma il cast ufficiale di Captain Marvel, la risposta al femminile dei Marvel Studios a Wonder Woman della DC, primo cinecomic interamente dedicato ad una supereroina femminile uscito nelle sale lo scorso Maggio. Nei panni della protagonista Carol Danvers vedremo il premio Oscar Brie Larson, affiancata dai già confermati Samuel L. Jackson e Ben Mendelsohn.

Nel frattempo l’Hollywood Reporter ha diffuso la notizia dell’ingaggio di DeWanda Wise, star assoluta della serie prodotta da Netflix e ideata da Spike Lee She’s Gotta Have It, che quest’anno ha riscosso molto successo di pubblica e critica tanto da essere stata rinnovata per una seconda stagione.

Captain Marvel: ci sarà anche Rick Jones nel film?

Non possiamo ancora avanzare alcuna ipotesi su quale personaggio l’attrice interpreterà, anche se alcuni suppongono si tratti di Monica Rambeau, apparsa nel fumetti del 1982 The Amazing Spider-Man Annual #16 e cara amica di Carol Danvers.

Captain Marvel sarà diretto da Anna Boden e Ryan Fleck (Half Nelson) e arriverà nelle sale nel 2019.

Fonte: THR

Avengers 4: ecco il nuovo logo e la nuova base dei Vendicatori?

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Avengers 4: ecco il nuovo logo e la nuova base dei Vendicatori?

L’account Twitter MCU News & Tweets ha condiviso una nuova immagine dal set di Avengers 4, una foto che potrebbe rivelare molto più di quanto si vede a prima vista.

Si tratta di uno scatto che ritrae Robert Downey Jr. in compagnia del suo manager, Jimmy Rich. Il tono della foto è chiaramente ironico, con Robert che alza un pugno al cielo in segno di esultanza, forse perché alla fine del suo viaggio nel MCU nei panni di Tony Stark, deve senz’altro essere felice per l’esperienza, e ringraziare il suo manager che potrebbe aver avuto una parte nel suo casting presso i Marvel Studios, ormai oltre dieci anni fa.

La foto mostra il logo degli Avengers, leggermente modificato e molto simile a quello del primo teaser poster ufficiale di Infinity War, e una location che potrebbe essere la nuova base dei Vendicatori!

Avengers: Infinity War e Avengers 4: la posta in gioco è alta

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

La Warner Bros nomina il nuovo capo della DC Films

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La Warner Bros nomina il nuovo capo della DC Films

Arriva una notizia che in molti aspettavano e secondo quanto apprendiamo daVariety, al Warner Bros ha nominato il nuovo capo della divisione DC Films.  Si tratta di Walter Hamada, che supervisionerà essenzialmente tutti i film tratti dai fumetti dello studios. 

Hamada, vecchia conoscenza dello studio è stato per molti anni Direttore di Produzione della New Line, aiutando la Warner Bros ha produrre successi e franchise quali IT e The Conjuring. Naturalmente Hamada ha legami con il regista di AquamanConjuring James Wan che insieme hanno lavorato a espandere il marchio con la serie Annabelle

Precedentemente Hamada ha lavorato per la TriStar e la Columbia Pictures.

In merito al nuovo ingresso Toby Emmerich che è stato promosso nel 2016 come presidente e chief content officer della Warner Bros ha commentato: “Walter è creativo, intraprendente e impegnato per l’eccellenza e porterà queste qualità alla sua supervisione dei nostri film di supereroi”.

Emmerich ha continuato aggiungendo: “Sono fiducioso che Walter e Geoff, lavorando con i nostri partner di produzione cinematografica, offriranno film che saranno in sintonia sia con il vasto pubblico globale sia con i fan e le fan della DC”.

Per quanto riguarda il modo in cui ciò influenzerà l’attuale roster di DC Films:

  • Gli ex dirigenti DC Films Jon Berg e Geoff Johns sono stati spostati. Berg lavora come partner di produzione con Roy Lee (IT, LEGO Movie); Geoff Johns sarà ancora a lavoro con la DC Films, in un “ruolo di consulenza”.
  • Courtenay Valenti, che ha lavorato per la WB ai franchising di Harry Potter continuerà nel suo recente incarico di presidente della produzione.
  • Diane Nelson continuerà come capo della DC Entertainment.
  • Hamada si staccherà completamente dalla New Line, e supervisionerà anche tutti i film di fumetti della Warner Bros. al di fuori del canone DC.
 Vi ricordiamo che mentre Justice League sta finendo la sua corsa nelle sale cinematografiche. Il film sarà seguito da Aquaman il 21 dicembre 2018, Wonder Woman 2 il 1 ° novembre 2019, Shazam il 5 aprile 2019 e Cyborg nel 2020 e Green Lantern Corps nel 2020.
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