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Avengers: Infinity War, le rivelazioni del fumetto preludio al film

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In attesa di Avengers: Infinity War, la Marvel ha diffuso il fumetto preludio al film in cui ci vengono presentati tutti i personaggi e le premesse di ciò che accadrà nel film diretto da Anthony e Joe Russo.

Ecco le rivelazioni su Avengers: Infinity War

Il Soldato d’Inverno e Black Panther fanno ammenda

Il fumetto mostra cosa accade immediatamente dopo che Captain America e Bucky si lasciano Iron Man alle spalle, dove una volta per tutte vengono smantellati i Vendicatori. T’Challa chiede subito scusa al Soldato d’Inverno, ringraziando anzi Steve e Bucky per averlo aiutato a riconoscere il ruolo di Zemo nell’omicidio del padre. T’Challa dice che conosce qualcuno in grado di “pulire” la mente di Bucky dal trattamento dell’HYDRA.

Captain America libera gli Avengers

Il Quinjet che Cap e Bucky hanno rubato in Germania è guidato da Steve Rogers direttamente alla RAFT, e mentre Bucky aspetta a bordo, Steve libera i loro amici.

Fuga

Cap indossa il suo costume e dopo aver aggirato il Generale Ross e i suoi uomini, libera gli Avengers e li fa salire a bordo del Quinjet.

Occhio di Falco si ritira, Ant-Man va a casa

Clint Barton rende perfettamente chiaro che ha finito con la vita da eroe e ottiene la benedizione di Steve, quando dice che torna a casa dalla famiglia. Vediamo anche Scott Lang riunito con Cassie, sua figlia, posto in cui rimane fino ad Ant-Man and the Wasp. La domanda che sorge è: cosa convince Occhio di Falco a tornare in campo?

Visione è “umano”

Mentre alcuni fan hanno ipotizzato che Visione potesse diventare umano a seguito della “perdita” della Gemma dell’Infinito sulla sua fronte, il fumetto rivela che la sua apparenza è umanizzata come risultato dell’applicazione dei suoi poteri, così che possa avere una normale relazione con Scarlet Witch.

Shuri lavorerà per “sistemare” Bucky

La scena finale di Civil War mostra Bucky “congelato” a Wakanda. La realtà è che nel regno di T’Challa, Shuri sarà colei che proverà ad “aggiustare” il soldato d’Inverno, risistemandogli il cervello, dopo la programmazione dell’HYDRA.

Bucky viene “riprogrammato”

Shuri impiegherà mesi per riprogrammare il Soldato d’Inverno, ma riuscirà nel compito con successo. Curiosamente, in queste tavole, Shuri menziona anche l’intelligenza artificiale a cui sono abituati a Wakanda, molto oltre ciò che era Ultron.

Il governo americano potrebbe fornire armi con tecnologia dei Chitauri ai terroristi?

Alla fine del numero, l’azione si sposta in Siria con Vedova Nera sotto copertura. Quindi vediamo un gruppo di terroristi che stanno in piedi intorno a un’arma, di tecnologia Chitaura, che sembra essergli stata fornita dal governo americano. Potrebbe essere un indicazione del fatto che Cap sta indagando sulla corruzione nel governo USA, un altro elemento che gli darà ragioni per seguire il cammino di Nomad.

I nuovi Avengers

Steve Rogers viene raggiunto da Sam Wilson/Falcon e da Vedova Nera in versione bionda. L’ex Captain America è riluttante a chiamare Iron Man e sembra che questo gruppo di nuovi Vendicatori continuerà a combattere nell’ombra per il bene.

Iron Man è solo

Tony Stark che medita sul futuro è sull’ultima pagina del fumetto, rendendosi conto che si è permesso di distrarsi e che una minaccia molto più grande è sulla sua strada verso la Terra. Si tratta di un riferimento a Thanos e mentre Tony sta considerando di chiamare Steve Rogers per un aiuto, decide che deve salvare il mondo da solo e mostra una nuova armatura che crede possa aiutarlo. Sullo sfondo c’è la nuova tuta di Spider-Man, che prova che Tony è stato molto occupato in laboratorio…

Jules Maigret: due nuovi casi su laF

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Forti del successo di critica e pubblico delle prime due indagini, arrivano due nuovi e avvincenti casi per il leggendario commissario Jules Maigret interpretato da Rowan Atkinson: la miniserie evento firmata ITV prosegue in esclusiva per l’Italia su laF (Sky canale 139) venerdì 26 gennaio e venerdì 2 febbraio 2018 alle ore 21.10

Le due nuove indagini, Il Crocevia delle tre vedove e Maigret al Picratt’s, portano sul piccolo schermo i due omonimi romanzi firmati da Georges Simenon editi in Italia da Adelphi, e seguono La trappola di Maigret e Il morto di Maigret, trasmessi a dicembre sempre su laF.

Ne Il Crocevia delle tre vedove, diretto da Sarah Harding (Queer as Folk, Vikings) e in onda venerdì 26 gennaio, Maigret scopre un illecito traffico di diamanti che collega Parigi ad Anversa. Il commissario interroga per ore il sospettato artefice dell’omicidio Carl Andersen (Tom Wlaschiha, Game of Thrones), che si dichiara però innocente sebbene il corpo della vittima, un commerciante di diamanti, sia stato ritrovato nella sua macchina, ucciso con la sua pistola; inoltre, sua sorella Else (Mia Jexen, Fortitude) tenta di scappare, apparentemente, senza un valido motivo. A peggiorare la situazione, un doppiogiochista nella squadra di polizia.

Jules Maigret

In Maigret al Picratt’s, in palinsesto venerdì 2 febbraio e diretto da Thaddeus O’Sullivan (Un perfetto criminale, Into the Storm – La guerra di Churchill), Maigret indaga su un duplice caso di omicidio: una misteriosa contessa e Arlette, spogliarellista di un noto nightclub di Montmartre, vengono infatti ritrovate uccise. Prima di morire, Arlette era stata testimone di una conversazione in cui si progettava un imminente omicidio.

I due nuovi casi di Maigret, della durata ciascuna di 90 minuti, sono in onda in prima tv assoluta il 26 gennaio e il 2 febbraio 2018, alle ore 21.10 su laF (Sky 139) per il ciclo “Classici in tv” e disponibili su Sky On Demand.

Chiamami col tuo Nome: Luca Guadagnino, Armie Hammer e Timothée Chalamet presentano il film a Roma

Freschi di 4 nomination a gli Oscar 2018, sono arrivati a Roma Armie Hammer, Timothée Chalamet e il regista Luca Guadagnino per presentare il film Chiamami col tuo nome.

“Sono felice e orgoglioso” commenta sorridendo Luca Guadagnino le nomination a gli Oscar nelle categorie Miglior Film, Miglior Sceneggiatura Non Originale (di James Ivory), Miglior Attore Protagonista (Timothée Chalamet) e Miglior Canzone (“Mistery of Love” di Sufjan Stevens): “Voglio condividere queste nomination con la mia troupe e tutti gli attori. Quello di Chiamami con il tuo nome” è stato un percorso pacato, minimale e che ci insegna di come la passione e l’inaspettato corrano insieme. Ma all’Oscar non ci penso, sono già contento così. Anzi, una volta a 20 anni ci ho pensato: era sul bus 64 tornando a casa con una mia amica, quando le disse ‘Non potrei mai diventare Papa, ma forse una nomination all’Oscar sì!”

Al cinema in Italia dal 25 gennaio per Warner Bros. Italia, in ritardo rispetto al resto del mondo (scelta ponderata da Guadagnino), il film è riuscito a farsi notare nei più importanti festival collezionando oltre 150 nomination in giro per il mondo e a rendere famosa la storia d’amore tra Oliver e Elio, proprio quel tipo di “buzz”, come dicono gli americani, che ha fatto parlare del film ancora prima di vederlo.

“Non penso che questo sia un film su una storia d’amore gay ma dell’aurora di un ragazzo che lo trasforma e improvvisamente lo definisce come persona. Mi piace pensare anche che sia un film sul desiderio, che non conosce definizione di genere e infine è anche un film sulla famiglia. Ho molto pensato che questo potesse essere il mio primo passo verso un canone che ammiro profondamente da sempre, che è il canone Disneyano, dove intendiamo un certo tipo di racconto emotivo in cui il gruppo famiglia è un luogo dove ci si migliora a vicenda, come nella trilogia di Toy Story.” commenta così Luca Guadagnino sulle intenzioni di Chiamami col tuo nome.

Chiamami col tuo nomeMa questo tipo di famiglia, esiste? È possibile? “Secondo me l’utopia è la pratica del possibile, quindi si che esiste. Il 1983 è un anno storicamente importante, se Elio è all’aurora della sua vita, al contempo è anche il tramonto di un epoca il cui risultato lo vediamo ancora oggi. Quindi forse quella capacità di essere così aperti a livello intellettuale e livello emotivo, che la generazione degli anni 70 aveva portato con se a partire dal ’68, si è trasformata in una sorta di inarticolazione che quasi ci spaventa. Per questo ci sembra così strano che ci siano dei genitori che hanno quella capacità di trasmettere il sapere e anche il sapere emotivo ai propri figli, ma è veramente questa la ragione per la quale ho deciso infine di fare questo film.”

“La cosa che mi ha attirato di più di questo progetto era il desiderio di lavorare con Luca. Alla mia giovane età questi tipo di ruoli sono veramente rari e trovare un ruolo del genere con un regista come Luca è ancora più raro ed è stato davvero ispirante.” commenta Timothée Chalamet, che nel film interpreta Elio, giovane ragazzo alla scoperta dei suoi sentimenti e della sessualità, “Parlavo con un regista raccontando di quanto fosse stato importante per me il monologo del padre alla fine, perché in quella scena in particolare per me, si capisce che il film sia come una guida su come affrontare l’amore e come dobbiamo rapportarci con il nostro istinto ad amare e istinto verso la sessualità. Ma questo regista mi ha detto che secondo lui invece la scena trattava del dolore e come affrontarlo. E non l’avevo mai pensata da quel punto di vista e l’ho trovato interessantissimo. È la mia parte preferita del film e la mia parte preferita del libro. Pensate che la scorsa settimana ho ritrovato la mia copia originale del libro, quella che comprai 5 anni fa all’inizio di questo progetto e quel monologo era tutto sottolineato, perché per me quella è la parte più potente della storia e quella da cui possiamo imparare qualcosa. Questa idea che quando stiamo soffrendo nella vita, che abbiamo il cuore spezzato o stiamo malissimo, stiamo facendo tutto nel modo giusto.”

Chiamami col tuo nome, recensione del film di Luca Guadagnino

Per quanto riguarda la lavorazione del film a livello registico, Guadagnino commenta: “Ho imparato nel tempo che la cosa più importante è il movimento all’interno del quadro ovvero come prende vita la scena a partire dai singoli elementi che la compongono, a partire dall’umano che si muove nello spazio. E quindi sostanzialmente ho imparato che a me piace, insieme ai miei attori, dimenticare la sceneggiatura e ricominciare da capo e insieme tessere la tela della sequenza della scena. Ma quella è solo la prima fase, poi arriva il montaggio, con il mio caro amico Walter Fasano. Quello è il momento in cui noi abbiamo il compito di fare in modo che questa tela venga esaltata al massimo, la verità del lavoro degli attori venga portato fuori e reso scintillante. Io e Walter abbiamo una certa passione per un immaginario decostruttivista, quindi ci piace più la dissonanza dell’assonanza e forse una sorta di ricerca di trovare un armonia della dissonanza che è una cosa un po’ complicata, ma abbiamo il privilegio di poterlo fare.”

Armie Hammer ricorda con grande entusiasmo l’esperienza sul set, esaltando soprattutto la libertà che aveva come attore: “Luca è dotato di una grande capacità di equilibrio. A volte è difficile lavorare con registi ingombranti che dicono spostati un po’ più a sinistra o vai più a destra, mentre invece con lui si può lavorare in straordinaria libertà. Aggiungo anche che la scelta di lavorare con un unico obbiettivo da 35mm e con una cinepresa, ci ha permesso di muoverci liberamente nello spazio. Era possibile per noi esprimerci nel modo in cui noi pensavamo più giusto in quel momento, toccare o prendere in mano oggetti, muoverci nello spazio della stanza. Se questo equilibrio veniva raggiunto e funzionava nell’ambito dei tempi del regista e se era credibile come azione, allora si andava avanti senza interruzioni, altrimenti Luca interveniva ma sempre con un tocco leggero, con domande che miravano proprio a riportarti in questa realtà e a farti ritrovare il giusto senso dell’equilibrio. Chiedeva cose che raramente un attore si sente chiedere come ‘In questo momento, dove ti trovi? Dove stai con la tua testa?’, ecco questo per me indica una qualità rara e come attore, quando arrivano indicazioni del genere, era chiarissimo il suo intento.”

“Sono pieno di gratitudine, è molto incoraggiante per i giovani ricevere segnali come questi che ti fanno capire di continuare a credere nella propria carriera. È come se mi dicessero che ho fatto un buon lavoro e adesso ho la responsabilità di godermi questo momento.” 

Chiamami col tuo nome gothamA soli 22 anni, Timothée Chalamet è ancora incredulo di essere in lizza per premio come Miglior Attore a gli Oscar 2018, felicissimo però racconta anche di quanto  questo ruolo lo abbia arricchito anche nel modo di rapportarsi con l’amore: “La cosa che mi fa ridere, pensando a me stesso in relazione con questo film e che penso sia anche l’esperienza che hanno avuto molte persone guardandolo, è che io non ho mai avuto una storia d’amore così piena di passione, così piena di scadenze e romanticismo. Quindi per me è stata come una lezione su come muovermi e come capire le persone che si ritrovano al centro di relazioni così intense per quanto riguarda l’amore, senza far conto del sesso. Potrebbe essere un amore omosessuale, un amore eterosessuale o un amore per le pesche! Quella è una delle mie parti preferite nel film, perché ci insegna che l’amore non ha confini, più manteniamo l’amore in modo organico e più possiamo riuscire a mantenerlo senza definizioni e lontano dalle classificazioni di genere. Meno viviamo secondo quelle definizione e più saremo liberi e capaci, come Oliver e Elio, di amare e soffrire.”

Black Panther: un inseguimento mozzafiato nella clip estesa

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Ecco la clip estesa di Black Panther in cui vediamo un inseguimento mozzafiato in cui T’Challa e Shuri fanno squadra per sconfiggere il male.

Black Panther trailer ufficiale

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Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, per Rian Johnson è stato un “allenamento”

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Rian Johnson continua a dover respingere critiche e attacchi per Star Wars: Gli Ultimi Jedi, critiche da parte dei fan che non hanno gradito le sue scelte narrative nell’Episodio VIII.

Tuttavia, in un’intervista con /Film, Johnson ha dichiarato che il realtà, per lui, l’Episodio VIII è stato soltanto un “allenamento” per la prossima trilogia del franchise, quella che svilupperà in autonomia.

“Dopo che Kathy (Kennedy) mi ha chiesto se ero interessato a Episodio VIII, abbiamo avuto una serie di conversazioni, e praticamente la mia idea era che il primo film fosse l’introduzione, il secondo allenamento. E per allenamento, intendo che abbiamo preso ogni personaggio e ne abbiamo testato le forze. Per cui questo è stato il mio approccio, è un approccio molto basato sui personaggi dove abbiamo cominciato appena a interessarci di loro.”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio VIII

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In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Fonte: /Film

Black Panther: Shuri batterebbe Tony Stark in una gara di intelligenza

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Tony Stark ha sempre ricoperto il ruolo del genio tecnologico del Marvel Cinematic Universe, ma con Black Panther all’orizzonte le cose potrebbero cambiare.

Stando a quanto dichiarato da Nate Moore, produttore di Black Panther, Shuri (Letitia Wright), principessa di Wakanda e sorella di T’Challa, è molto più intelligente di Tony.

“Shuri è il capo del gruppo di Design di Wakanda. Lei è la persona più brillante del mondo, più brillante di Tony Stark ma è una ragazzina di 16 anni il che la rende molto più interessante. Di nuovo, volti neri in posizioni di potere e di conoscenza, questa è una rarità. Questa è una parte importante del film.”

Black Panther trailer ufficiale

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Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Fonte: Screen Rant

Anthony e Joe Russo aperti a tornare a lavorare con Marvel dopo Avengers 4

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Avevano detto di aver chiuso con i Marvel Studios dopo Avengers 4, ma Anthony e Joe Russo sembrano averci ripensato. Durante un podcast con Happy Sad Confused, i due registi hanno affermato che potrebbero tornare a lavorare con la Casa delle Idee, dopo il quarto film collettivo sui Vendicatori.

Ecco cosa hanno dichiarato: “La nostra relazione con la Marvel è stata una delle relazioni creative più forti della nostra carriera. Siamo molto fieri dei film che siamo stati in grado di creare con loro e abbiamo passato dei momenti bellissimi. Non abbiamo ancora parlato di farne altri, dopo questi, solo perché abbiamo ancora una enorme montagna da scalare con questi due film.

Quello che abbiamo sempre ammirato in Kevin Feige e nella Marvel è che stanno costruendo una narrativa interconnessa attraverso molti, molti film per molti anni, e hanno anche un atteggiamento molto disciplinato lavorando a un film alla volta, cosa che ritengo sia molto molto utile per il processo creativo di modellando ogni singolo film. Quindi siamo focalizzati su quello che stiamo facendo, ma siamo certamente aperti a lavorare con loro di nuovo.”

Anthony e Joe Russo definiscono “ripetitivi” i personaggi DC

Anthony e Joe Russo hanno cominciato a lavorare alla Marvel con Captain America: The Winter Soldier, portando subito una ventata di novità al franchise, tanto che il secondo film di Cap è considerato da molti il migliore del MCU, nonché il primo esperimento della Marvel di travalicare il genere cinecomic e adottare un linguaggio cinematografico, codificabile in altri generi del cinema. In questo caso la spy-story.

Dopo The Winter Soldier, i due registi si sono avvicinati a Civil War e in seguito Kevin Feige ha affidato loro Avengers: Infinity War e Avengers 4.

Fonte: Happy Sad Confused Podcast

The Flash 4×11: recensione dell’episodio

C’era da aspettarselo: non che Ralph Dibny avrebbe fatto temporaneamente le veci di Flash (quello era scontato), piuttosto che prima o poi ci si sarebbe ritrovati a guardare una puntata come The Elongated Knight Rises… ma si proceda in ordine, Come ampiamente pronosticato, la vita ad Iron Heights del novellino Barry procede come ci si aspettava, tra risse, solitudine ed insolite alleanze, ma il protagonista non è affatto uno sprovveduto e almeno per il momento pare tenere duro. Se da un lato la serie ha il merito di non banalizzare il capitolo ”Flash dietro le sbarre” riducendo a tutto il tutto ad una bolla di sapone della durata di una sola puntata, dall’altro, stando a The Flash 4×11, ha il demerito di non avere molte idee per gestire la mancanza del suo protagonista; ovviamente tutti sperano di essere smentiti al più presto.

C’era da aspettarselo: non che Ralph Dibny avrebbe fatto temporaneamente le věci di Flash (quello era scontato), piuttosto che prima o poi ci si sarebbe ritrovati a guardare una puntata come The Elongated Knight Rises… ma si proceda in ordine.

The Flash 4x11Come ampiamente pronosticato, la vita ad Iron Heights del novellino Barry procede come ci si aspettava, tra risse, solitudine ed insolite alleanze, ma il protagonista non è affatto uno sprovveduto e almeno per il momento pare tenere duro. Se da un lato la serie ha il merito di non banalizzare il capitolo ”Flash dietro le sbarre” riducendo a tutto il tutto ad una bolla di sapone della durata di una sola puntata, dall’altro, stando a The Flash 4×11, ha il demerito di non avere molte idee per gestire la mancanza del suo protagonista; ovviamente tutti sperano di essere smentiti al più presto.

In fondo il buon Ralph (Hartley Sawyer) non se la cava poi così male e il suo interprete è abbastanza ”groovy” da fare simpaticamente il verso ad  Ash– Bruce Campbell- Williams. L’evoluzione del personaggio prosegue meglio di quanto potesse sembrare nelle prime battute di questa season4, rendendo la versione più grossier di Mr. Fantastic una spalla potenzialmente valida da non relegare a semplice ruolo di comic relief.

The Flash 4x11Tirando le somme, The Flash 4×11 rappresenta quell’episodio necessario per spezzare il flusso incalzante di eventi accaduti nelle ultime puntate; l’episodio che tutti prima o poi si aspettano e che tutti ”temono”. The Elongated Knight Rises è svogliato, approssimativo e senza dubbio poteva e doveva essere scritto molto meglio: ne è la dimostrazione il fatto che risultino più coinvolgenti le scene di vita carceraria di Barry piuttosto che la storyline principale, condita inoltre da poche scene d’azione (non che questo sia un problema) di una goffaggine imbarazzante… d’altronde con la coppia di villain pescata questa volta dal mazzo era difficile fare di meglio.

The Flash non ha mai deluso fino ad oggi, motivo per cui i fan passeranno sopra questo episodio sperando di reimmergersi al più presto nelle avventure del protagonista e della sua nemesi di stagione, e di trovare risposta ad un quesito tornato prepotentemente nel finale di puntata che già ci si era posti durante il matrimonio di Barry e Iris nel crossover di novembre:   chi sarà mai QUELLA ragazza?!

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, nel libro ci sarà il funerale di Han Solo

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Come confermato dal nuovo video di The Star Wars Show, nel libro di prossima pubblicazione dedicato a Star Wars: Gli Ultimi Jedi sarà presente una scena sul funurale di Han Solo, il compianto pilota del Millennium Falcon ucciso da suo figlio Kylo Ren sul finale de Il Risveglio della Forza. Per i fan sarà l’occasione per celebrare nel modo più appropriato il personaggio, dal momento che in Episodio VIII non c’è stato tempo per “elaborare” il lutto.

Il libro sarà disponibile a partire dal 6 Marzo 2018.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, un Easter Egg rimanda agli ultimi momenti di Han Solo

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Fonte: ScreenRant

Big Little Lies 2: Meryl Streep nel cast

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Cresce il cast di Big Little Lies 2, l’annunciata seconda stagione dell’acclamato show Big Little Lies HBO,  e oggi il THR rivela la pluripremiata Meryl Streep è entrata a far parte del cast.

Meryl Streep interpreterà Mary Louise Wright, la madre del violento Perry Wright (Alexander Skarsgard), personaggio apparso durante la prima stagione della serie vincitrice di un Emmy firmata David E. Kelley e basato sul romanzo di Liane Moriarty.

Mary Louise Wright di Streep è descritta come una donna preoccupata per il benessere dei suoi nipoti dopo la morte del figlio Perry. Arriva a Monterey alla ricerca di risposte.

Big Little Lies 2

In Big Little Lies 2 ritorneranno Madeline Martha Mackenzie, interpretata da Reese WitherspoonCeleste Wright, interpretata da Nicole Kidman, Jane Chapman, interpretata da Shailene WoodleyPerry Wright, interpretato da Alexander Skarsgård, e Renata Klein, interpretata da Laura Dern.

Ed Mackenzie, interpretato da Adam Scott, Bonnie Carlson, interpretata da Zoë Kravitz, Nathan Carlson, interpretato da James Tupper e Gordon Klein, interpretato da Jeffrey Nordling.

Nella prima stagione di Big Little Lies Celeste, Jane e Madeline sono tre amiche e madri che vivono a Monterey e sono alle prese con i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana. Madeline soffre perché la figlia sta crescendo a fianco della nuova compagna dell’ex marito, Jane è una ragazza madre con un trauma alle spalle da superare, mentre Celeste subisce gli abusi del marito. Le loro vite vengono scosse da un brutale omicidio, avvenuto durante una festa di beneficenza per i genitori nella scuola frequentata dai loro figli.

Avengers 4: ecco quando sarà svelato il titolo ufficiale

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Tutti i fan dei Marvel Studios sanno, ormai, che Avengers 4, il film che chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, avrà presto un titolo ufficiale, ma soltanto a tempo debito.

Chi conosce la verità, ovviamente, è la squadra registica del film, formata dai fratelli Russo, Anthony e Joe, che durante il Sundance hanno avuto la possibilità di commentare brevemente il titolo del film e quando il pubblico ne saprà qualcosa in più.

Già Kevin Feige aveva spiegato che il titolo del film conteneva spoiler su Avengers: Infinity War, ma adesso Joe Russo ha spiegato: “Fa certamente parte del concept del film e anticipa qualcosa della narrazione. Quindi ci penseremo su, fino a che non sarà tempo e fino a che il pubblico non avrà metabolizzato il primo film (Infinity War).”

Avengers 4: potrebbe davvero essere un film sui viaggi nel tempo

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Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Justice League: trovato l’easter egg con Thomas Wayne

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Sembrerebbe finalmente risolto il mistero legato al personaggio di Thomas Wayne, padre di Bruce, apparso brevemente nel suggestivo prologo di Batman v Superman: Dawn of Justice: un fan del forum Reddit ha infatti scovato il famoso e tanto chiacchierato easter egg in Justice League, ultimo titolo del DCEU, in cui Wayne c’è ma non fisicamente, bensì sotto forma di ritratto nella nuova dimora del team.

La sequenza a cui si riferisce il fan è quella finale del film, dove Bruce invita i membri della Justice League nella antica residenza di famiglia, e mentre gli eroi fanno il loro ingresso nella sala è possibile dare una rapida occhiata ai dipinti appesi (tra cui ovviamente quello di Jeffrey Dean Morgan, aka Thomas Wayne).

Per alcuni questa è la conferma del fatto che rivedremo presto il personaggio in Flashpoint, o almeno nel futuro del franchise.

Sarà interessante prendere visione della scena incriminata una volta che il film verrà rilasciato nell’edizione homevideo. Di seguito la sinossi di Justice League. Alimentato dalla sua rinnovata fiducia nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman, Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince, per affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e Wonder Woman si mettono subito al lavoro per trovare e assemblare una squadra di metaumani pronti a fronteggiare questa nuova minaccia. Ma nonostante la formazione di questa alleanza di eroi senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash – potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.

Justice League: una scena tagliata risolve il mistero del costume di Superman

Fonte: ScreenRant

Chadwick Boseman: ecco perché ha accettato di essere Black Panther

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All’epoca dell’annuncio di Captain America: Civil War, la Marvel diede al mondo la notizia che il quasi sconosciuto Chadwick Boseman sarebbe stato Black Panther, e che il personaggio avrebbe esordito proprio nel film dei Fratelli Russo. Durante la visita sul set di Black Panther di Screen Rant, lo scorso Febbraio 2017, l’attore stesso ha spiegato perché ha detto sì a questo ruolo. Prima di tutto, Boseman ha apportato come prima motivazione il generico successo, sempre di considerevole portata, dei film Marvel, elemento che per un attore è fondamentale, sia per quanto riguarda il guadagno che per il prestigio.

Infatti, dopo dieci anni e 17 film di grande successo, Black Panther ha fatto già registrare il tutto esaurito in prevendita, segno che c’è grande curiosità e interesse da parte del pubblico per il diciottesimo film del Marvel Cinematic Universe. Chadwick Boseman ha poi proseguito: “La Marvel ha la tendenza di offrire alle persone progetti sempre interessanti”, quindi sembra che l’attore abbia firmato nella speranza che il trend venisse mantenuto.

“Per questo film, una delle ovvie motivazioni è stata che non avete mai visto niente di simile e questo è incredibilmente fico. Per me, ogni progetto, deve essere qualcosa di stimolante e interessante e questa è una sfida per me. Mi mantiene interessato quindi è tutto questo che importa. Questo è definitivamente un progetto del genere.”

Black Panther trailer ufficiale

Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Fonte: Screen Rant

Black Panther: Wakanda è tecnologicamente avanzata e profondamente spirituale

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L’unicità di Black Panther, prossimo film del MCU, in sala dal 16 Febbraio, non è rintracciabile, semplicisticamente, solo nel fatto che è il primo film Marvel Studios ad avere un protagonista di colore (la prima produzione hollywoodiana ad alto budget ad avere un cast e una crew quasi completamente di colore).

L’unicità del film nell’ambito del MCU è racchiusa anche nelle specificità del Wakanda, la mitica nazione governata dal Re Guerriero T’Challa, una nazione che è profondamente spirituale e allo stesso tempo tecnologicamente avanzatissima.

Ecco cosa ha spiegato in merito il produttore del film, Nate Moore: “Quello che avevamo paura di fare era rendere Wakanda troppo Kirby-esca, ovvero rendere i suoi abitanti troppo simili alla visione di Kirby che li ha ritratti quasi come alieni e non umani. La verità è che sono personaggi molto umani. Sono solo 20-25 anni più avanzati in fatto di tecnologia. Avere una città costruita sul Vibranio permette loro di avere tutte queste tecnologie avanzate, e avere un benessere che va oltre ogni nostra più selvaggia immaginazione e questa è una parte importante del film.”

Black PantherMoore prosegue: “Quello che trovavamo molto affascinante del Wakanda era che non solo si tratta della civiltà più tecnologicamente avanzata sulla faccia del pianeta, ma ha anche una tradizione ancestrale molto molto forte che non è mai stata dimenticata perché loro non sono mai stati conquistati da altri. 

Quindi, immaginate un posto in cui ci sono monumenti vecchi di secoli, accanto ai grattacieli più moderni del mondo. Allo stesso modo non hanno perso nulla della loro cultura antica, a differenza di altri posti. 

Adorano ancora gli stessi dei che hanno adorato all’alba della loro fondazione. Hanno ancora rituali che sono vecchi di secoli perché non hanno mai avuto quel tipo di imperialismo culturale che ha visto in tutto il mondo. Quindi è un posto che si colloca davvero tra l’essere tecnologicamente avanzato pur mantenendo una considerazione altissima per le tradizioni più antiche “.

Black Panther trailer ufficiale

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Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Fonte: Screen Rant

Il gatto e il cappello matto: Warner Bros. al lavoro sul nuovo film d’animazione

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La Warner Bros. è al lavoro per riportare sul grande schermo le storie de Il gatto e il cappello matto, il romanzo illustrato del Dr. Seuss già adattato per il grande schermo nel 2003 con Mike Myers nei panni del protagonista. Il nuovo progetto, fa sapere l’Hollywood Reporter, sarà invece un film d’animazione, sulle orme dell’ottimo Lorax prodotto dalla Illumination (che tra poco tornerà con Il Grinch) e uscito nelle sale pochi anni fa.

Il Grinch: ecco la prima foto del protagonista da piccolo

Il gatto e il cappello matto è solo il primo di una serie di titoli che la casa di produzione svilupperà a partire da oggi, con la speranza di rilanciare il franchise mantenendo intatto lo spirito del Dr. Seuss (cosa che non si può dire abbia fatto il precedente adattamento con Myers).

Fonte: THR

Michael B. Jordan: ha detto sì a Black Panther per fare ammenda dopo Fantastici Quattro

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Screen Rant ha avuto la possibilità di visitare il set di Black Panther, trovandosi a parlare con i protagonisti del film del Marvel Cinematic Universe. Durante l’incontro con Michael B. Jordan, l’attore ha avuto modo di spiegare le sue ragioni per aver accettato il ruolo e di chiarire le motivazioni del suo personaggio, Killmonger, il villain vero e proprio del film.

Parlando di Killmonger, l’attore lo ha definito “rivoluzionario“, spiegando poi che capisce perfettamente le sue motivazioni e definendolo l’eroe della sua stessa storia.

“(Capisco il personaggio) al 100%. Senza dubbio. E spero che sia la parte che molte persone capiranno, guardando il film, per mettersi in contatto con lui, che è poi la stessa parte che mi fa sentire connesso a lui (…) Ci sono due lati della stessa medaglia, e i veri villain sono convinti che il loro lato è quello giusto, che stanno facendo la cosa giusta. 

Credo che se riuscirò a far capire agli spettatori il punto di vista del mio personaggio allora potrò considerare la mia battaglia vinta.”

Black Panther: Michael B. Jordan si è ispirato al Joker di Heath Ledger

Naturalmente il mondo del cinecomic non è nuovo per l’attore che ha interpretato la Torcia Umana in Fantastic 4 – I fantastici quattro per Fox. Il film è stato un disastro, produttivo e di incassi, ma questo insuccesso sembra aver motivato Michael B. Jordan a prendere questo nuovo ruolo come una sfida, come la possibilità di fare ammenda per quanto fatto in precedenza.

“Ho avuto zero esitazione ad accettare un altro cinecomic. Sono stato chiamato dopo perché penso sia un processo naturale, io e Ryan parlavamo già tutti i giorni, era come se ne facessi già parte prima della comunicazione ufficiale. Davvero, ho avuto zero esitazioni. Sono un fan, amo questo mondo e amo avere la possibilità di interpretare questi personaggi. 

Poi ho lavorato di nuovo con Rachel Morrison (direttrice della fotografia) e con Ryan Coogler, per me è stato uno spazio di grande conforto. Uno spazio perfetto per me, mi sono sentito a mio agio e mi sono preso questo rischio, per questo anche non ho avuto nessuna esitazione.”

Michael B. Jordan aveva infatti già recitato per Coogler in Creed, dove ha dimostrato le sue ottime doti di attore. Lo aspettiamo con grande curiosità nel ruolo del cattivo di Black Panther.

Black Panther trailer ufficiale

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Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Fonte: Screen Rant

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Luke e Rey in una scena tagliata

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Il nuovo episodio pubblicato da The Star Wars Show ha rivelato ai fan una scena tagliata da Star Wars: Gli Ultimi Jedi in cui vediamo Luke Skywalker impartire un’ultima lezione all’allieva Rey.

In particolare, nella scena c’è Rey munita di spada laser che arriva nel villaggio di Caretaker per salvare i suoi abitanti e solo dopo scopre che gli alieni (insieme a Chewbacca e R2-D2) stanno facendo una festa con il falò e non sono in pericolo. Luke le fa capire quindi che questo “avvertimento” aveva l’unico scopo di mostrarle come un eroe possa essere più attivo di un jedi.

Qui sotto potete dare uno sguardo al video.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, un Easter Egg rimanda agli ultimi momenti di Han Solo

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Fonte: ScreenRant

Aladdin: terminate le riprese del live action

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Dopo sei intensi mesi di lavorazione, sono ufficialmente terminate le riprese di Aladdin, nuovo live action Disney diretto da Guy Ritchie. A dare la notizia sono i due protagonisti Mena Massoud e Naomi Scott, rispettivamente interpreti di Aladdin e Jasmine nel film, con i tweet che potete vedere di seguito.

https://twitter.com/MenaMassoud/status/956299535818555392?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fdisney-live-action-aladdin-wraps%2F

https://twitter.com/NaomiScott/status/956096081317769217?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fdisney-live-action-aladdin-wraps%2F

In risposta ad una domanda di un fan, l’attrice ha poi confermato che il primo trailer del live action arriverà nelle prossime ore.

Il film d’animazione originale del 1992 raccontava di un giovane straccione che trova un genio intrappolato in una lampada e coglie l’opportunità fortunata per mettere in mostra le sue straordinarie doti umane e conquistare il cuore di una bella principessa, non senza affrontare prima un temibile nemico. Il genio, nella versione originale, venne doppiato dall’inarrivabile Robin Williams, mentre nel doppiaggio italiano il compianto attore venne sostituito dal bravissimo Gigi Proietti.

Aladdin: Guy Ritchie parla dei suoi progetti sul live action

Fonte: ScreenRant

Black Panther: non ci saranno “donzelle in difficoltà”

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Quello che senz’altro possiamo aspettarci da Black Panther, prossimo film Marvel Studios ad arrivare in sala, il 16 Febbraio, è che non comprenderà la presenza di figure femminili “da salvare”, le cosiddette “donzelle in difficoltà“.

Lupita Nyong’o, Letitia Wright, Danai GuriraAngela Basset sono solo alcuni dei nomi di attrici che interpretano personaggi carismatici e con i quali non è proprio il caso di mettersi a discutere.

Lo stesso Chadwick Boseman, interprete del protagonista nel film, ha dichiarato: “In genere c’è una donzella in difficoltà. Ma credo che qui non ce ne siano affatto. Non esistono in questo film.”

Secondo Lupita Nyong’O invece non solo non ci sono donzelle in difficoltà, ma in Wakanda c’è una concezione diversa della donna, una considerazione molto moderna e paritaria. Una differenza non solo con la normale concezione della donna nel fumetto, ma con la concezione della donna in generale.

In particolare, Boseman porta ad esempio alcuni rapporti familiari di T’Challa. Il primo, con la sorella Shuri, interpretata da Letitia Wright: “Non è frequente vedere un eroe alle prese con la sorella, Letitia poi è capace di farti sentire felice appena ti vede, sul set la saluti e cambi attitudine verso tutto e tutti.”

T’Challa sarà ovviamente un fratello maggiore protettivo, ma scopriremo che non ce ne sarà affatto bisogno! L’attore prosegue a spiegare il rapporto di T’Challa con la madre, Ramonda, interpretata invece da Angela Basset.

“Lei è incredibile da guardare al lavoro, ed è sempre tanto forte. Credo che dal momento che nel film mio padre è morto, guardo a lei come fonte di saggezza e credo che questo mostri il matriarcato come costante nelle società africane e lei diventa un consigliere che vorrei. Ed è una relazione davvero stretta, lei non è solo mia madre ma è davvero al mio fianco. Non è una madre solo nella forma.”

Infine, Chadwick Boseman ha parlato un poco dei personaggi di Danai Gurira e Lupita Nyong’O: Okoye e Nakia. Entrambi i personaggi sfidano T’Challa, ma non nel tipo di sfida che può essere rintracciato nel “ti ucciderò”, semplicemente in un tipo di sfida che mette alla prova l’eroe e lo sprona a migliorare.

Black Panther trailer ufficiale

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Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Guardiani della Galassia 2: James Gunn conferma la presenza di un altro easter egg

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James Gunn ha confermato in risposta ad un fan su Twitter che esiste ancora un altro easter egg nascosto in Guardiani della Galassia: Volume 2, non ancora scoperto dai fan, e che potrebbe addirittura anticipare un dettaglio sul futuro del franchise.

Che si tratti di un legame con Thor, come ipotizzato da molti utenti del web, è stato categoricamente escluso dallo stesso Gunn, dunque non resta che analizzare attentamente il Volume 2 e scovare l’easter egg.

Nel frattempo, il regista è al lavoro sul terzo capitolo, che arriverà nelle sale non prima del 2020 e seguirà gli eventi di Avengers: Infinity War.

Guardiani della Galassia 3: Chris Pratt ha un’idea per il villain

Vi ricordiamo che i Guardiani della Galassia appariranno in Avengers: Infinity War, nelle sale dal 25 aprile 2018, e che James Gunn tornerà a scrivere e dirigere Guardiani della Galassia Vol. 3, con al suo fianco i protagonisti del film, presumibilmente, a seconda di come si svilupperanno le varie storyline in Avengers 3 e 4.

Guardiani della Galassia 2: ecco la prima action figure di baby groot

Fonte: ScreenRant

Captain Marvel: prime foto di Brie Larson sul set

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Sono comparse su twitter le prime foto di Brie Larson nei panni di Captain Marvel sul set del cinecomic. L’attrice, ancora sprovvista di costume, è stata immortalata per le strade di Atlanta con molta sorpresa dei fan: l’inizio delle riprese infatti era fissato per Marzo, mentre qui sembra che la produzione abbia voluto anticipare i tempi.

L’altro giorno l’attrice aveva postato sul suo profilo Instagram uno scatto che la vedeva impegnata in una prova di volo con paracadute. Forse una sessione di allenamento pre-riprese?

Di seguito le immagini dal set di Captain Marvel.

https://twitter.com/brielarsoncom/status/956287225704124419?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fcaptain-marvel-first-look-brie-larson%2F

Captain Marvel: Brie Larson sta “imparando a volare”

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Alla regia del film, con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e vedrà la partecipazione di Samuel L. Jackson che torna nei panni di Nick Fury. Nel cast ci sono anche  DeWanda Wise, Jude Law Ben Mendelson.

Scritto da Nicole Perlman (Guardians of the Galaxy) e Meg LeFauve (Inside Out), Captain Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Captain Marvel: Samuel L. Jackson rivela come sarà Nick Fury

Pacific Rim – La Rivolta: secondo trailer italiano

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La Universal Pictures ha diffuso il secondo trailer ufficiale italiano di Pacific Rim – La Rivolta, l’atteso sequel di Pacific Rim

Diretto da Steven S. DeKnight vede protagonisti nel cast John Boyega, Scott Eastwood, Jing Tian, Cailee Spaeny, Rinko Kikuchi, Burn Gorman, Adria Arjona e Charlie Day.

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Pacific Rim – La Rivolta è il sequel del film di Guillermo del Toro che resta in veste di produttore ma cede il posto in cabina di regia a Steven DeKnight, showrunner di Spartacus e Daredevil di Netflix.

Pacific Rim – La Rivolta – trama

Il conflitto che ha coinvolto il nostro pianeta tra mostri alieni e super macchine pilotate dall’uomo e costruite per annientarli è stato solo il preludio ad un nuovo devastante assalto nei confronti dell’umanità che vedremo in Pacific Rim – La Rivolta. John Boyega (Star Wars: Il risveglio della forza) veste i panni del ribelle Jake Pentecost, un tempo promettente pilota Jaeger il cui leggendario padre diede la vita per assicurare la vittoria dell’uomo sui mostruosi “Kaiju”. Jake decide poi di abbandonare il suo addestramento, per ritrovarsi coinvolto nel mondo della criminalità.

Quando però una minaccia ancora più inarrestabile rischia di abbattersi sulle nostre città e di mettere in ginocchio l’umanità, la sorella Mako Mori (Rinko Kikuchi) —adesso a capo di una nuova e coraggiosa generazione di piloti cresciuti all’ombra della guerra— dà a Jake un’ultima possibilità per dimostrarsi all’altezza dell’eredità lasciata dal padre. Mentre cercano giustizia per i caduti, la loro unica speranza è unire le forze in una rivolta globale contro l’estinzione.

Jake verrà affiancato da Lambert, un talentuoso pilota rivale (interpretato da Scott Eastwood, Fast & Furious 8), e dalla quindicenne Amara (Cailee Spaeny, al suo debutto), un’hacker di Jaeger. Ribellandosi per diventare la più potente linea di difesa mai esistita, faranno rotta verso una nuova, spettacolare avventura di gigantesca portata.

L’uscita di Pacific Rim – La Rivolta è stata fissata per il 22 marzo 2018.

Oscar 2018: Guillermo del Toro felice per i riconoscimenti agli horror

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Le nomination agli Oscar 2018 hanno visto trionfare Guillermo del Toro e il suo The Shape of Water con ben 13 candidature, tra premi tecnici e categorie principali.

Il regista messicano, che già ai Golden Globes ha vinto il premio alla regia, ha parlato con EW, lodando le scelte dell’Academy che ha deciso di premiare il film di genere, tra fantasy e l’horror.

“Si tratta di un anno che lascia il segno. Lo dico per Jordan Peele e me stesso, attraverso diverse alchimie, abbiamo preso il genere e ognuno ha adottato un approccio molto diverso e molto personale. Sono sempre stato interessato alla poetica oscura del genere. E Jordan ha evidentemente in maniera incredibile costretto a raccontare una storia da un punto di vista diverso, che la eleva a parabola dalla potenza sociale, credo, senza rivali.”

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Sia Get Out che The Shape of Water, i film a cui si riferisce del Toro, sono infatti considerati film di genere. Il film di Peele ha ottenuto quattro nomination, tutte nelle categorie principali, miglior film, regia, attore e sceneggiatura originale.

Già la vittoria del fantasy di Guillermo del Toro al Festival di Venezia aveva portato il genere a sollevarsi tra il cinema d’autore che conta e adesso, alla luce delle nomination agli Oscar 2018, riceve la sua consacrazione.

Non sappiamo se e quanto i due film vinceranno, ma saranno sicuramente protagonisti tra tutti.

Slender Man: rimandata la data d’uscita

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La Screen Gems ha spostato l’uscita di Slender Man da Maggio ad Agosto 2018. L’annuncio arriva a seguito di una serie di spostamenti che la SONY, società “capo” della Screen Gems, ha già annunciato nelle ultime ore.

La Screen Gems aveva originariamente stabilito la data d’uscita del film per il 18 Maggio 2018, ma Bloody Disgusting ha riportato che l’horror arriverà ora nelle sale americane il prossimo 24 Agosto 2018.

Guarda il trailer di Slender Man

Il film è stato scritto da David Birke (Elle) e diretto da Sylvain White che non è nuovo alle pellicole horror e soprannaturali, visto che si è occupato della regia di alcuni episodi di The Originals e di Sleepy Hollow per il piccolo schermo.

Sony e Screen Gems hanno stabilito l’uscita del film nelle sale USA tra la data di Avengers: Infintiy War e quella di Solo: A Star Wars Story.

Chi è Slender Man?

Slender Man è il popolare e inquietante personaggio creato da Eric Knudsen in occasione di un concorso fotografico nel 2009 e diventato poi un famoso meme on-line, protagonista di storie horror e persino di videogiochi.

L’uomo ladro di bambini con arti lunghissimi e senza faccia sarà quindi il protagonista di un film che arriverà a fine 2017 o inizio 2018.

Baby Driver: Edgar Wright aveva “previsto” le nomination agli Oscar

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Tra gli outsider che quest’anno hanno ricevuto il riconoscimento dell’Academy Awards con almeno una nomination spicca Baby Driver, il film a metà tra musical, action e storia d’amore diretto da Edgar Wright.

Il film ha ricevuto tre nomination nelle categorie tecniche di Miglior Sonoro, Miglior missaggio sonoro e Miglior Montaggio. Almeno due di queste nomination sono state “profetizzate” dal regista stesso nel 2014, quando presentò la seconda stesura della sceneggiatura del film alla produttrice Nira Park.

Nella seconda pagina della condivisione, Wright scrive (era il 2014):

“Note di regia: Questo film ha un sacco d’azione e mentre non oserei mai dirti cosa fare, ti raccomando di leggere le note con la giusta musica nelle orecchie.

Questo film riguarda qualcuno che non può funzionare senza musica, quindi la sceneggiatura è solo una mappa di un film che dovrebbe, almeno, essere nominato per una delle due categorie riservate al suono durante gli Oscar 2017. Non importa quale.

Ho lavorato duro per riuscire a dire quello che stai ascoltando e quello che stai vedendo, quindi mentre da una parte sembra una sceneggiatura girata, dall’altra avrai un senso realistico di collisione tra musica e crimine, suono e azione.

Per favore, goditi l’intera esperienza audio-visiva che è Baby Driver.

EW, 2014.”

VIDEO CORRELATO

Ovviamente i successivi ritardi di produzione hanno fatto in modo che Baby Driver concorresse per gli Oscar 2018, per cui le previsioni del regista si sono più che avverate, facendo comparire il suo “piccolo” film al fianco di mostri quali Dunkirk e Blade Runner 2049.

Baby Driver: la recensione del film di Edgar Wright

Trama: La storia ruota attorno a un pilota che si presta a fughe criminali e che si affida al ritmo della sua musica preferita per essere il migliore nel campo. Costretto a lavorare per un boss, il ragazzo dovrà prestarsi ad una rapina destinata al fallimento che metterà a rischio la sua vita, il suo amore e la sua libertà. La vicenda è in parte ispirata al video musicale “Blue Song” della band Mint Royale, che Wright diresse nel 2003.

Grey’s Anatomy 14: Kim Raver nel cast

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Cresce il cast di Grey’s Anatomy 14, la quattordicesima stagione di Grey’s Anatomy attualmente in onda sulla ABC. Secondo quanto apprendiamo da TvLine Kim Raver apparirà nel corso della stagione in un arco narrativo che coprirà più episodi.

Kim Raver dovrebbe riprendere il suo personaggio Dr. Teddy Altman.

Iscriviti a Disney+ per guardare Grey’s Anatomy e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

LEGGI ANCHE: Grey’s Anatomy 14×10: promo esteso dall’episodio

Grey’s Anatomy 14

Il primo episodio di Grey’s Anatomy 14 ha debuttato il 28 settembre 2017.

Grey’s Anatomy 14  è la quattordicesima stagione della serie tv Grey’s Anatomy statunitense trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre manuale medico di anatomia Grey’s Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace (poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o più canzoni.

Inizialmente partita come una serie tv in midseason, Grey’s Anatomy ha ben presto attratto pubblico, ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme a Desperate Housewives e Lost, è considerata una delle serie TV che hanno riportato al successo il network televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno spin-off.

Made in Italy: recensione del film di Luciano Ligabue

Made in Italy, il nuovo film di Luciano Ligabue, che torna al cinema dopo una pausa durata quindici anni e a vent’anni esatti da Radiofreccia, segue l’omonimo concept album del 2016 per raccontare in maniera più esaustiva la storia di Riko.

Riko (Stefano Accorsi) è un operaio della bassa padana, in crisi. Il suo rapporto con la compagna Sara (Kasia Smutniak) è sempre più difficile, non senza reciproci tradimenti, nonostante l’amore e un figlio, Pietro (Tobia De Angelis), ormai quasi ventenne. Del lavoro in un’azienda produttrice di mortadelle non è mai stato entusiasta. A stento riesce a pagare le spese della casa di famiglia, che forse dovrà vendere. Come se non bastasse, l’azienda sta tagliando  il personale e dopo trent’anni di sevizio, rischia di essere licenziato. Di certo può contare sui suoi amici, Carnevale (Fausto Maria Sciarappa), Max (Walter Leonardi), Matteo (Filippo Dini) e gli altri, loro su di lui. Quando anche le ultime certezze si sgretolano, Riko può crollare o mettere in atto quel cambiamento che aspetta da anni.

Made in Italy, un film “sentimentale”

Made in Italy è un film “sentimentale”, come lo definisce il suo regista e sceneggiatore, perché racconta la storia d’amore tra Riko e Sara e il valore dell’amicizia, a cui ci si aggrappa quando tutto il resto proprio non va. Lo è perché costituisce una manifesta dichiarazione d’amore all’Italia, con i suoi pregi spesso dimenticati e i difetti che nessuno corregge.

È il film con cui Ligabue ritrova Accorsi dopo vent’anni e vive del legame profondo di entrambi con la terra emiliana, testimoniato fin dalla prima scoppiettante sequenza tra mortadella e ballo, non senza autoironia. È qui ciò che di buono c’è in Made in Italy. Vi sono buone intuizioni e un racconto autentico della provincia e degli affetti, sostenuto da valide interpretazioni. Tuttavia il film, proprio come l’intrigante sequenza iniziale, che anziché trovare sviluppo nell’intreccio seguente, resta un unicum d’effetto, promette molto, mantenendo però solo in parte.

Made in Italy

microcosmo e macrocosmo

L’intento è unire microcosmo e macrocosmo, partire dalle persone per raccontare il Paese, ma non   si trova il giusto equilibrio tra i due poli. Per la maggior parte del film, la narrazione si concentra essenzialmente sui rapporti umani, di coppia e d’amicizia, scrutando i protagonisti con primissimi piani. Per quanto riguarda il macrocosmo, invece, si ambisce ad affrontare molti temi – il precariato, la crisi, l’inadeguatezza dell’imprenditoria, l’assenza della politica, il ruolo dei media – ma non si riesce a svilupparli adeguatamente.

Il tema della precarietà lavorativa, che sembra centrale,  viene trattato sì in più punti, ma in modo discontinuo e rapido. Si crea fin da subito l’aspettativa di un cambiamento esistenziale e lavorativo, a causa del sentimento di frustrazione e insoddisfazione che percorre il film, ma vi si arriva solo nel finale.

Made in Italy filmNell’ultima parte, si affronta più da vicino la perdita dell’impiego con le sue conseguenze più drammatiche, ma di nuovo si procede sbrigativamente, con fugaci pennellate, correndo verso l’epilogo senza dare luogo né a un discorso socio-politico più articolato, né a un vero scavo introspettivo sul protagonista. Se da un lato questo andamento diseguale può rappresentare la difficoltà del cambiamento stesso e le resistenze del protagonista  ad esso, dall’altro è una scelta poco efficace e lascia l’impressione che su questa parte il regista abbia un po’ rinunciato a costruire.

Alla fine, la bilancia del rocker di Correggio pende decisamente in favore dei sentimenti. Lo sguardo sulla realtà sociale resta di superficie, come le immagini in cui ritrae grandi città e piccoli borghi di un paese da cartolina, (quasi) sempre bellissimo nonostante i suoi guai.

Made in Italy, il trailer ufficiale

Captain Marvel: Brie Larson sta “imparando a volare”

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La notizia che Brie Larson, per prepararsi al ruolo di Carol Danvers in Captain Marvel, avesse passato del tempo con l’aeronautica militare trova adesso conferma nelle foto che l’attrice stessa ha condiviso su Instagram.

A commento della sua foto in tuta da paracadutista, la Larson ha scritto: “Imparando a volare“.

Carol Danvers fa parte dell’aeronautica e nella sua veste di eroina sfoggerà, insieme ai suoi poteri “fuori scala” anche l’abilità del volo. Dalle prime informazioni che abbiamo sul film, sappiamo che Carol dovrà scontrarsi con gli Skrull.

Captain MarvelBrie Larson e la pettinatura alla moicana

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Alla regia del film, con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e vedrà la partecipazione di Samuel L. Jackson che torna nei panni di Nick Fury. Nel cast ci sono anche  DeWanda Wise, Jude Law Ben Mendelson.

Scritto da Nicole Perlman (Guardians of the Galaxy) e Meg LeFauve (Inside Out), Captain Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

SONY posticipa l’uscita di Barbie e Quello che non uccide

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La SONY sta risistemando le date d’uscita dei suoi prossimi progetti e due dei suoi film più attesi e che destano maggiore curiosità sono stati spostati. Si tratta di Quello che non uccide e di Barbie.

Il primo film, sequel ideale di Uomini che Odiano le donne, è stato spostato da Ottobre a Novembre 2018. Borys Kit di THR ha riportato che il film è stato spostato dal 19 Ottobre al 9 Novembre, nella data che prima era occupata dal film Holmes e Watson, film di Etan Cohen con Will Ferrell e John C. Reilly, finito invece il 21 Dicembre.

Barbie adesso si scontrerà con The Grinch, in cui Benedict Cumberbatch darà la voce al celebre personaggio. Tuttavia il film sembra non spaventare molto il progetto che riporterà sullo schermo Lisbeth Salander, interpretata da Claire Foy.

Sony a lavoro su Mysterio e Kraven the Hunter

Barbie sarà comunque in sala nel bel mezzo di un triangolo di blockbuster: X-Men: Dark Phoenix, Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni, entrambi in sala dal 2 Novembre, e Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, che arriverà invece il 16 Novembre.

Nel cast del film sono stati confermati, al fianco della Foy, Sverrir Gudnason nei panni di Mikael Blomkvist, Sylvia Hoeks in quelli di Camilla Salander e Lakeith Stanfield è Alona Casales. Il cattivo del film sarà invece interpretato dall’attore danese Claes Bang.

Stando a Deadline, invece, la SONY ha spostato anche l’uscita del film su Barbie che al momento vede nel cast Anne Hathaway, e ben sei sceneggiatori a lavoro su uno script: Lindsey Beer, Jenny Bicks, Kim Caramele, Diablo Cody, Bert V. Royal e Hilary Winston. Alla regia, per adesso, c’è Alethea Jones.

Il film era previsto per il Giugno 2018, salvo poi saltare a causa dell’abbandono di Amy Schumer. Adesso il film è previsto per l’8 Maggio 2020.

Millennium – Quello che non uccide, recensione del film con Claire Foy

Scappa – Get Out: il trailer onesto del film con 4 nomination agli Oscar

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Dopo il travolgente successo al Box Office, Scappa – Get Out ha conquistato quattro nominations agli Oscar 2018 in quattro categorie assolutamente rilevanti.

Jordan Peele ha ricevuto ben tre nomination, per la Regia, la Sceneggiatura Originale e il Miglior Film, a queste si aggiunge il riconsocimento all’interpretazione di Daniel Kaluuya, che rientra nella cinquina dei migliori interpreti maschili.

Tutto questo successo non ha però impedito a Screen Junkies di realizzare un esilarante trailer onesto:

Scappa – Get Out, recensione del film di Jordan Peele

A metà tra un thriller avvincente ed un racconto provocatorio, Scappa – Get Out è scritto e diretto da Peele (Key and Peele) e prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum, assieme a Sean McKittrick (Donnie Darko, The Box), Edward H. Hamm Jr. (The Box, Bad Words) e Peele. Il film è interpretato anche da Caleb Landry Jones (X-Men la serie), Stephen Root (Non è un paese per vecchi), Milton “Lil Rel” Howery (The Carmichael Show), Betty Gabriel (La Notte del Giudizio: Election Year), Marcus Henderson (Il Drago Invisibile), e Lakeith Stanfield (Straight Outta Compton).