Distribuito dalla 20th Century Fox, arriverà in
sala il 4 gennaio Assassin’s
Creed, adattamento cinematografico dell’omonimo
videogioco della Ubisoft con protagonisti
Michael Fassbeder e Marion
Cotillard. A dirigerli, per la seconda volta dopo
Macbeth, c’è Justin Kurzel.
Di seguito potete vedere due clip
originali del film:
Le riprese del film sono iniziate
ad agosto 2015 e si sono svolte a Londra, a Malta e in Spagna. Si
sono poi ufficialmente concluse a gennaio 2016.
Assassin’s
Creed, prodotto e distribuito dalla Twentieth Century
Fox, uscirà in America il 21 dicembre 2016. Nelle
sale italiane invece arriverà il 5 gennaio
2017. Di seguito la prima trama:
Callum Lynch (Michael
Fassbender) scopre di essere un discendente di una
società segreta di assassini dopo aver sbloccato memorie genetiche
che gli permettono di rivivere le avventure del suo antenato,
Aguilar, nella Spagna del 15esimo secolo. Dopo aver acquisito una
conoscenza e delle abilità incredibili, decide di attaccare gli
oppressivi Cavalieri Templari ai giorni nostri.
Sono stati diffusi due character
poster di Cinquanta sfumature di nero in cui
vediamo Anastasia e Christian. I
due personaggi saranno interpretati di nuovo da Dakota
Johnson e Jamie Dornan. Il film arriverà
il 9 febbraio nei cinema italiani.
Ecco i character poster di
Cinquanta sfumature di nero
Cinquanta Sfumature di
Nero arriverà nel febbraio del 2017, mentre la chiusura
della trilogia, Cinquanta Sfumature di Rosso, è
programmata per il 2018.
Il film però vedrà una squadra
creativa completamente cambiata, visto che Sam
Taylor-Johnson, regista, e Kelly Marcel,
sceneggiatrice, si sono tirate indietro. Il loro posto è stato
preso da James Foley, che ha diretto 12 episodi di
House of Cards, e da Niall
Leonard, marito della James, autrice dei romanzi, che è
invece stato incaricato di scrivere entrambi i film.
Nel film torneranno Dakota Johnson (Anastasia Steele),
Jamie Dornan (Christian Grey),
Eloise Mumford (Kate), Rita Ora
(Mia Grey), Max Martini (Taylor), Luke
Grimes (Elliot Grey) e Victor Rasuk (José
Rodriguez). Si aggiungono al cast anche Kim
Basinger (Elena Lincoln), Eric Johnson
(Jack Hyde), Tyler Hoechlin (Boyce Fox) e
Bella Heathcote (Leila Williams).
Di seguito la trama del romanzo:
Mentre Christian combatte con i suoi demoni interiori, Anastasia
deve scontrarsi con la rabbia e l’invidia delle donne che sono
venute prima di lei.
Jennifer Lawrence e
Chris Pratt sono impegnati nel tour
promozionale di Passengers, film che arriverà
nelle nostre sale il 31 dicembre. Di seguito vi proponiamo il video
molto divertente realizzato durante la promozione presso la
BBC Radio dei due attori. Il gioco a cui si
sono sottoposti i due attori consiste nell’insultarsi a vicenda,
cosa che sembra riuscire molto meglio a Jennifer
Lawrence che a Chris Pratt.
A proposito del film, il regista
Morten Tyldum (The Imitation
Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e
rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un
film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E
se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile.
Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo
stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia
incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che
in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto
bello avere una storia originale con due delle più grandi star del
momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.
Al centro della storia sceneggiata
da Jon Spaihts
(Prometheus) c’è il meccanico Jim
Preston (Pratt) che, durante un viaggio di
120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in
una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente
svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del
previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e
androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei
passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora
(Jennifer Lawrence). I due ben presto si
innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il
malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in
pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e
Michael Sheen.
Nonostante il progetto di Uncharted abbia
finalmente trovato un regista e la produzione stia procedendo,
sembra che adesso il film tratto dall’omonimo videogame abbia perso
il suo protagonista. Mark Wahberg, a lungo
associato al ruolo di Nathan Drake, ha confermato
di non essere più coinvolto nel progetto, mentre Shawn
Levy, regista incaricato, ha dichiarato a Collider che non
ascolterà i suggerimenti di Twitter in merito alla
scelta del protagonista, dal momento che ogni attore di
bell’aspetto con la mascella squadrata può fare al caso del
ruolo.
Mark Wahlberg non
sarà più il protagonista di Uncharted
Nel corso degli ultimi mesi
infatti, oltre a Wahlberg, sono stati fatti i nomi
anche di altri famosi interpreti, come Oscar Isaac,
Chris Pratt, Chris Pine, Chris Evans e Nikolaj
Coster-Waldau, nessuno del quali confermato.
La regia è stata affidata a
Shawn Levy mentre la sceneggiatura porterà la
firma di Joe Carnahan. Vi ricordiamo che gli
adattamenti da videogames stanno per tornare al cinema, con
l’imminente Assassin’s
Creedcon Michael Fassbender,
l’annunciato reboot di
Tomb Raider con Alica Vikander, e
l’adattamento di The Division con probabili
protagonisti Jessica Chastain e Jake
Gyllenhaal.
È stato scelto l’attore che
interpreterà il villain in Aquaman di
James Wan. Si tratta di Patrick
Wilson, protagonista di Fargo e di
The Conjuring. L’attore è stato scelto per
interpretare Orm, a.k.a. Ocean Master. Si tratta
del fratellastro di Aquaman, interpretato a sua
volta da Jason Momoa, e suo avversario nella
pretesa al trono di Atlantide.
La Nemesi per eccellenza di
Arthur Curry è Black Manta,
tuttavia James Wan aveva già dichiarato che quel
personaggio non sarebbe stato utilizzato nel film. Al suo posto, il
regista e lo studio hanno scelto una storia che potrebbe essere
definita “di famiglia”. Inoltre il personaggio di
Orm ha un impatto importante in New
52, è quindi probabile che la storia del film sarà basata
proprio su queste run di Aquaman.
Patrick Wilson si
unirà a Momoa, ad Amber Heard e a
Willem Dafoe che fanno già parte del cast.
Prima di apparire come assoluto
protagonista in Aquaman, il personaggio di
Jason Momoa sarà trai protagonisti di
Justice League, diretto da
Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il
suo esordio sul grande schermo è avvenuto quest’anno, in un cameo
di Batman v Superman Dawn of
Justice.
Aquaman
sarà diretto da James Wan (Insidious,
L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà
protagonista Jason Momoa (Game of
Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard
(Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di
Mera. Con loro Patrick Wilsone Willem Dafoe. Il cinecomic
arriverà al cinema il 05 Ottobre 2018.
In attesa dell’uscita dell’atteso
spin-off Rogue One A Star
Wars StoryRegal
Cinema e Screen Rant hanno
collaborato alla realizzazione di un interessante video teso a
esplorare l’eredità lasciata alla saga di Star
Wars dal nuovo personaggio femminile centrale
di Jyn Erso interpretato
da Felicity Jones, in particolare tenendo
conto di come questa nuova figura potrà essere destinata a
diventare in futuro un nuovo “classico” della mitologia carta
da George Lucas al pari
di Luke Skywalker.
I legami tra Jyn
Erso e Luke Skywalker sono in
effetti molto forti ed evidenti, in quanto Rogue
One, così come i film della saga principale
di Star Wars, è essenzialmente una storia che
ci parla del valore della famiglia in tutte le sue forme ed
espressioni. Infatti, mentre la famiglia
di Luke è stata lacerata dal passaggio
di Anakin verso il Lato
Oscuro della Forza, Jyn Erso
deve emanciparsi dolorosamente da suo
padre Galen (Mads
Mikkelsen) che ha partecipato alla creazione della
terribile Morte Nera. Entrambi i personaggi
dunque sono portati alla ribellione a causa della propria figura
paterna malvagia.
Anche se risulta ancora troppo
presto per sapere se Rogue
One consacrerà o meno il personaggio
di Jyn Erso, tuttavia è indubbio il valore di
quest’eroina allo sviluppo dell’intera saga, in quanto senza il suo
contributo Luke Skywalker non avrebbe mai
potuto sconfiggere l’Impero
Galattico.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris
Weitz, Rogue One a Star Wars
Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei
Sith e Una Nuova Speranza.
L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel
cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz
Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Nel corso delle scorse
settimane Universal aveva già annunciato con
gradita sorpresa dei fan
dell’universo Nintendo la volontà di avviare una
forte partnership con la nota azienda nipponica leader nel settore
dei videogiochi, il tutto con l’intenzione di portare alcuni
dei più famosi e visionari scenari videoludici all’interno dei ben
quattro parchi a tema facenti parte del
circuito Universal Studios. Ebbene, ora la
notizia non solo viene confermata come ufficiale dagli stessi
vertici della Universal, ma ecco che la major hollywoodiana ha
deciso di rilasciare alcune indiscrezioni e dettagli relativi al
primo grande progetto in merito, ovvero incorporare l’universo
di Super Mario all’interno del
nuovo Super Nintendo World in prossima
apertura negli Universal Studios Japan.
https://youtu.be/kOkvyRydjt0
Secondo quanto comunicato dalle alte
gerarchie a capo degli Universal Studios il
nuovo Super Nintendo World dovrebbe
omaggiare la mitologia di Super Mario
attraverso due ambienti principali (il Castello di
Bowser, il Castello della Principessa
Peach) seguiti da alcune interazioni tra i personaggi
principali del videogioco con la Principessa
Peach e Toad, includendo
ovviamente moltissimi negozi di souvenir e ristoranti a tema ad
affiancare le principali attrazioni. Alcune voci parlano
addirittura di un simulatore 3D motion-based
per immergere i visitatori nell’estetica dell’universo di
gioco Nintendo.
Attualmente il progetto di un parco
a tema contente le terre dell’universo di Super
Mario antro i confini degli Universal
Studios si trova ancora in fase progettuale, in
quanto Super Nintendo
Worlddovrebbe aprire i battenti in
territorio giapponese non prima del 2020. In
realtà non si tratta della prima volta in cui
gli Universal Studios ospitano al loro
interno l’adattamento di un universo immaginario proveniente dal
mondo dei media, in quanto sia la cittadina
di Springfield proveniente dalla nota
serie The Simpson che
la Diagon Alley del mondo
di Harry Potter avevano debuttato con
successo tra il 2013 e il 2014, grazie a un investimento di
oltre 250 milioni di dollari.
All’inizio del prossimo anno
arriverà al cinema in Italia Assassin’s
Creed, l’atteso adattamento del videogioco Ubisoft con
protagonisti Michael Fassbender e Marion
Cotillard. Il film sarà ambientato, nella parte storica,
nel periodo dell’Inquisizione Spagnola e, parlando con
Premiere, il regista
Justin Kurzel, che ha già lavorato con la coppia
di attori in Macbeth, ha commentato la possibilità
di ambientare eventuali sequel del film in altri periodi storici:
“Ho pensato che si potrebbe non andare così tanto indietro nel
tempo, magari negli anni ’50 in America, Penso che potrebbe essere
davvero interessante ambientarlo durante la Guerra Fredda. Per
tradizione, penso che si vada più indietro nel tempo. Ma la storia
recente è qualcosa che mi interessa molto. Può venirne fuori un
buon noir.”
Ricordiamo invece che i videogiochi
sono ambientati in periodi storici più lontani: Rinascimento
Italiano, la Francia, la Guerra d’Indipendenza americana, la
rivoluzione Haitiana, le Crociate. Un sequel negli anni ’50 sarebbe
quindi una grande distanza dal materiale d’origine, anche se il
clima di Guerra Fredda, tra azione e spionaggio potrebbe anche
prestarsi bene allo scopo. Tuttavia, il tema di Assassin’s
Creed è anche il focus sul combattimento uomo a
uomo, con la spada, e gli anni ’50 porterebbero in scena un tipo di
armamentario diverso e distante da quello del gioco.
Kurzel ha poi
spiegato la metodologia che si nasconde dietro le ambientazioni
diverse del videogioco. “Credo però che il gioco si muova in
periodi storici più volatili. L’Inquisizione Spagnola (‘inventata
per il film’, ndr) funziona così bene perché è un periodo in cui le
vicende raccontate potevano accadere davvero, un periodo di
persecuzioni religiose.”
Le riprese del film sono iniziate
ad agosto 2015 e si sono svolte a Londra, a Malta e in Spagna. Si
sono poi ufficialmente concluse a gennaio 2016.
Assassin’s
Creed, prodotto e distribuito dalla Twentieth Century
Fox, uscirà in America il 21 dicembre 2016. Nelle
sale italiane invece arriverà il 5 gennaio
2017. Di seguito la prima trama:
Callum Lynch (Michael
Fassbender) scopre di essere un discendente di una
società segreta di assassini dopo aver sbloccato memorie genetiche
che gli permettono di rivivere le avventure del suo antenato,
Aguilar, nella Spagna del 15esimo secolo. Dopo aver acquisito una
conoscenza e delle abilità incredibili, decide di attaccare gli
oppressivi Cavalieri Templari ai giorni nostri.
In pieno clima di fermento creativo
ed economico generato dalla nuova ondata di attesi adattamenti per
il grane schermo di personaggi tratti dall’universo
fumettistico, Forbes ha recentemente deciso
di compilare una classifica denominata
“TheBest Actor for the Buck
2016” (letteralmente “Il Miglior Attore per
un Dollaro“), il cui scopo è quello di valutare
quanti soldi è in grado di generare il film interpretato da un
determinato attore o attrice per ogni dollaro da lui (o da lei)
intascato. Ebbene, da questa inusuale e curiosa classifica ecco
uscire vincitore Chris Evans, che con il personaggio
del Capitano Steve Rogers è riuscito a far
guadagnare alla saga di Captain
Americaben 135,80 dollari
per ogni dollaro finito direttamente nelle sue tasche.
Osservando attentamente la
classifica TheBest Actor
for the Buck 2016si nota
che, subito dopo Chris Evans, gli altri
gradini del podio vengono occupati da molte altre stelle
del MCU, tra
cui Chris Pratt in seconda
posizione con 125.40 dollari per ogni
dollaro guadagnato con Guardiani
della Galassia e in terza postazione Scarlett
Johansson con un ottimo guadagno di 88.60
dollari per ogni dollaro intascato quale co-star
in Captain America Civil War.
Fuori dal podio della
classifica TheBest Actor
for the Buck
2016compaiono altri nomi illustri
come quelli di Mila Kunis,
Vin Diesel, Jennifer Aniston,
Ben
Affleck, Robert Downey Jr.,
Matt
Damon, e Jennifer Lawrence. Va
ricordato che la top ten di Forbes tiene in
considerazione i guadagni a livello globale generati al botteghino
dagli ultimi tre film del curriculum di ogni attore o attrice nella
stagione 2016, senza però includere la
partecipazione a film d’animazione, cammei o film in versione
limitata. Già in precedenza Forbes aveva
stilato un
elenco inerente agli attori più pagati di Hollywood,
individuando in Johnny Depp la star assoluta in tal
senso.
In attesa di vedere finalmente sul
grande schermo il tanto atteso Guardiani della
Galassia Vol. 2 il regista James
Gunn prosegue nel suo rapporto sinergico e attivo con
il popolo del web, usando i principali social network per tenere
costantemente attiva l’attenzione dei fan e per stuzzicare la loro
sete di conoscenza riguardo a ciò che si cela dietro al progetto di
cui è a capo. Come già accaduto in occasione
di Guardiani della Galassia Vol. 1 Gunn
ha voluto condividere sul
proprio account Facebook alcune
immagini che mostrano un parte degli storyboards e delle shot lists
originariamente concepiti per promuovere l’adattamento
cinematografico all’approvazione dei dirigenti e produttori
dei Marvel Studios.
Come si può notare da questi disegni
gli storyboard pubblicati da James Gunn sono
molto simili allo stile grafico già usato dal regista per prendere
in giro (visivamente) alcuni elementi della trama del
prossimo Guardiani della Galassia Vol. 2,
ovvero facendo sfoggio di una tecnica grafica che tende a
descrivere la scena attraverso il sostegno di molte righe di testo
scritto. Un lavoro simile venne a suo tempo compiuto
da Geof Darrow nell’aiutare i
fratelliWachowski nella
visualizzazione dell’universo di Matrix in
modo tale da renderlo comprensibile ai produttori
della Warner Bros.
In Guardiani della
Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape
#2), Guardiani della Galassia Vol 2, racconta
le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il
mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e
nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in
aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel
continua ad espandersi.
Intervistato recentemente
da Deadline riguardo al nuovo discusso e
atteso progetto di Blade Runner
2049, attualmente sotto stretto controllo da parte
dei fan, Denis Villeneuve ha decritto il
sequel della storica pellicola firmata da Ridley
Scott nel 1982 come la più grande sfida artistica
di tutta la propria propria carriera sino ad oggi, in quanto nessun
lavoro realizzato in precedenza aveva mai portato il regista a un
tale livello di impegno creativo e di attenzione tecnica.
Parlando delle numerose pressioni e
del grande impegno riservato alla realizzazione
di Blade Runner 2049Denis
Villeneuve ha affermato che “è stata la prima volta che ho dovuto prendere l’universo di qualcun
altro per renderlo mio. E’ stato davvero molto difficile,
probabilmente si è trattato della più grande sfida
artistica che ho dovuto affrontare in tutta mia carriera
professionale. Ho esitato molto prima di accettare, ma quando ho
detto sì ho dato il cento per cento, ed è molto difficile
parlarne perché sono ancora attivo nel progetto, quindi è un
pò come chiedere ad un giocatore di hockey di descrivere come
segnerà un punto mentre sta passando il dischetto agli altri
giocatori. E’ una sfida enorme!“.
Indubbiamente Blade
Runner 2049appare agli occhi
di Denis Villeneuve come una grande sfida
professionale, in quanto il regista si è trovato (e si trova
tutt’ora) nella difficile condizione di realizzare il sequel di una
celebre pellicola che vanta fan intergenerazionali in tutto i
mondo, allo stesso tempo però cercano di far camminare la nuova
storia sulle proprie gambe in un modo che possa accontentare un pò
tutti. Il sostegno del direttore della
fotografia Roger Deakins e del
compositore Jóhann
Jóhannssongli saranno veramente
provvidenziali.
Nel cast del film
figuranoRyan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas,
Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave
Bautista, David Dastmalchian, Lennie
James, Hiam
Abbass e Jared
Leto.
La
sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo
l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e
segue la storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
DickIl Cacciatore di
Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra
e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso
Ridley Scott sarà produttore esecutivo della
pellicola così come Bill Carraro.
In una recente intervista rilasciata
a Yahoo! Movies durante la quale ha ricordato
le parti più iconiche della sua ventennale carriera sul grande
schermo Walton Goggins ha confessato la sua
grande passione per il cinema d’avventura, descrivendo i motivi che
lo hanno condotto a scegliere di prendere parte al nuovo atteso
reboot di Tomb Raider, trovando anche il
tempo per descrivere come questo progetto gli ricordi molto da
vicino il suo idolo d’infanzia, ovvero la saga
di Indiana Jones.
A proposito del nuovo reboot
di Tomb Raider nel quale vestirà i panni
del villain principale che si oppone a una Lara
Croft col volto di Alicia
Vikander, Walton
Gogginsha affermato che “si
tratta di un film eccezionale, diretto da un regista di grande
talento come Roar Uthaug. Alicia Vikander l’ho incontrata un paio di voltesi set e
abbiamo scoperto di avere alcuni amici in comune. Penso solo
che lei oggi appare sicuramente come uno dei più grandi
contributi alla nuova generazione di attori. Per me si
tratta di una meravigliosa opportunità, ma ancora più
importante è il fatto che la storia è davvero
eccezionale. È così buona! Credo di poter dire che per me il
nuovo Tomb Raider è un pò come
se Indiana Jones I predatori dell’arca
perduta incontrasse una versione di
genere del romanzo di Victory di Joseph
Conrad. Ho colto al volo l’occasione!“.
Malgrado il contatto di lavoro gli
imponga di non rivelare molto a proposito del proprio personaggio
in Tomb Raider, Walton
Gogginsha fatto chiaramente
intendere che non si tratterà del classico cattivo monodimensionale
ma di un individuo mosso da una complessa e profonda psicologia,
legato a motivazioni tutt’altro che secondarie. A tal proposito
Goggins ha affermato: “è un cattivo? Certo,
questa è una descrizione semplice. Un antagonista, di sicuro. Ma,
come per altri personaggi che hai avuto al fortuna di
interpretate nel corso della mia carriera, ci sono vere
ragioni dietro il suo antagonismo, non è quello che ci si
aspetterebbe. Lui è molto complicato, e le sue motivazioni
sono pure e spietate“.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una
giovane Lara Croft impegnata a
sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore
sarà Graham King per conto di una
co-produzione fra MGM, GK
Films e Warner Bros
Pictures.
Durante un incontro dal vivo
avvenuto sul proprio canale Facebook
durante il quale è stato intervistato dal
giornalista Chip McGranth
del New York Times, Ben
Affleck ha avuto modo di parlare del proprio esordio
all’interno del DCEU grazie allo
sfortunato Batman V Superman Dawn of
Justice, oltre ha rilasciare alcune informazioni preziose
circa lo stato di avanzamento della scrittura della sceneggiatura
di The Batman, nuova pellicola dedicato al
celebre Uomo Pipistrello di cui è regista,
co-autore e interprete principale.
Parlando in maniera molto
approfondita della sua iniziale esperienza
nell’universo DCBen
Affleck ha confessato di essere rimasto a lungo titubante
nel vestire i panni di Batman nonostante la
sua grande passione per il personaggio, soprattutto a causa della
passata esperienza non proprio riuscita nelle vesti
di Daredevil. Interrogato da McGranth
riguardo alla sua partecipazione a ben due possibili sequel
di Batman V Superman Dawn of Justice, Affleck
ha poi parlato della fase di gestazione della sceneggiatura del suo
nuovo The Batman, affermando che si tratta di
un progetto molto ambizioso al quale sta cercando di lavorare il
più possibile da solo “questo non significa
necessariamente che sta andando bene. Sono convinto di non
dover sacrificare il tempo necessario a elaborare una sceneggiatura
per rispettare una data. Quando si ottiene la storia giusta o
si l’idea giusta allora si fa un film. Ed è proprio quello che
stiamo facendo e spero di poter sfruttare tutto il tempo
necessario per realizzare questo progetto, ma allo stesso
tempo sto lavorando anche su altre cose. Se ne avessi a
possibilità non c’è niente mi piacerebbe di più che dirigere
un film standalone su Batman, un film epico e
iconico“.
Per il momento
dunque Ben Affleck assicura che il progetto
di sceneggiatura di The Batman si trova
ancora in una fase lunga ed embrionale ma che le premesse sono
tutte presenti affinché ne nasca un lavoro davvero in linea con le
attese dei fan. Bisognerà tuttavia pazientare ancora qualche mese
prima che lo script posa assumere una forma definitiva e dare così
inizio alle riprese.
Approfondendo le premesse che stanno
alla base di questo nuovo progetto di The
BatmanBen Affleck ha poi discusso a
lungo di come la trilogia di Christopher Nolan abbia posto dei
livelli qualitativi davvero molto alti da raggiungere ed
eguagliare, cosicché il nuovo film dedicato all’Uomo
Pipistrello vorrebbe essere allo stesso tempo complesso
come Il Cavaliere Oscuro ma anche iconico
quanto il Batman di Tim
Burton. Il conforto col collega Christian Bale è poi una fonte di
ispirazione davvero molto importante.
The
Batman (titolo provvisorio) sarà scritto
da Ben Affleck e Geoff
Johnse sarà diretto
da Affleck. Nel cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon e Joe Manganiello sarà
Deathstroke.
Secondo le prime anticipazioni,
Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non
addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film
racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham
Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare
molti dei suoi nemici. Vi ricordiamo
che lo stesso Ben Affleck ha
confermato che il filmchiaramente si ispirerà ad una o più
storie dal fumetto seppur mantenendo un’originalità
predominante.
Il mondo dei fumetti
Marvel è così vasto e
popolato di eroi, cattivi e altri caratteri che può capitare di
trovarsi davanti personaggi specifici senza riconoscerli. Di
seguito però vi sveliamo 15 eroi nascosti nei film
Marvel (Marvel Studios e Fox) che
forse vi sono sfuggiti a una visione (o anche più) del film.
Adam Warlock – Thor The Dark World e Guardiani della
Galassia
Sia in Thor 2 che in Guardiani vediamo il
bozzolo che sembra simile a quello di Adam Warlock.
James
Gunn non ha mai confermato che all’interno ci fosse
proprio l’eroe Marvel, come nei fumetti, ma ha dichiarato di aver
scelto, per popolare la collezione del Collezionista, le cose più
belle che vedeva nel “catalogo” Marvel che
potevano essere utilizzate. Vedremo Warlock in futuro?
Amadeus Cho – The Hulk
Anche se nel film non si pronuncia
il suo nome e nei credits il personaggio interpretato da Martin
Starr è nominato il nerd dei computer, viene svelato poi che si
tratta di Amadeus Cho, che, nella serie
The Totally Awesome Hulk, rimuove
Hulk da Banner per metterlo in se stesso,
diventando lui stesso Hulk.
Caliban – X-Men Apocalypse
Parlando di sé in terza
persona non era proprio un personaggio nascosto per chi ha un po’
di familiarità con i fumetti. Si tratta di un
Morlock, abile a rintracciare mutanti. Nei fumetti
diventa uno dei Cavalieri di Apocalisse.
Cosmo il cane spaziale – Guardiani della Galassia
Tra le tante creature che nel film
popolano la collezione del Collezionista, c’è un cagnolino in una
tuta spaziale, chiaro riferimento a Cosmos, il cane spaziale, nei
fumetti membro dei Guardiani.
Doc Samson – The Hulk
Non esiste un sequel
del film di Ang Lee, ma sappiamo che in quel film c’è Samson,
personaggio che nei fumetti esce con Betty Ross e che tenta di
curare Banner. Questo tentativo gli costa l’esposizione ai raggi
gamma e l’acquisizione di poteri che, nomen omen, sono
proporzionati alla lunghezza dei suoi capelli.
I giovani X-Men – X-Men
l’Inizio
Nella visione di
Cerebro, Xavier vede dei giovani mutanti. Una ragazzina dalla pelle
scura e i capelli bianchi, un’altra con i capelli rossi, e un
ragazzo con degli occhiali rossi. Tempesta, Jean e Scott. Non hanno
nessun legame con la storia del film ma sono un simpatico
collegamento.
Fred Dukes – X-Men Apocalypse
In X-Men Apocalypse, come in X-Men le Origini Wolverine, compare Fred
Dukes, ovvero il Blob. Non c’è legame tra le due apparizioni, data
la continuità confusa dei film, ma si tratta sicuramente di
lui.
Jocasta – Avengers Age of
Ultron
La compagna di Ultron
compare sotto forma di programma informatico in un close up del
film, sulla scrivania di Tony Stark, mentre cerca un’altra
Intelligenza Artificiale per sostituire l’ormai scomparso
JARVIS.
La torcia umana – Captain America il Primo Vendicatore
Prima di Johnny Storm,
esisteva un altro personaggio con questo nome. Era un androide
creato dal Dr. Phineas T Horton, papà di Frankie Raye. In
Captain America il Primo Vendicatore, nella scena
della Fiera Universale, vediamo sotto la teca di vetro proprio la
Torcia Umana. Buffa coincidenza il fatto che il personaggio appaia
in un film con protagonista Chris Evans, che è stato proprio Johnny
Storm, l’altra Torcia.
Man-Thing – Iron Man 3
Il personaggio non appare in Iron Man 3, ma c’è sua moglie,
Ellen Brandt con cicatrici sul suo volto. Nei fumetti quelle
cicatrici sono dovute al fatto che il marito, Ted Sallis è
diventato un uomo-Thing, cercando di toccarla, ma brucia il viso.
Se ci sono cicatrici, da qualche parte ci sarà anche la
creatura.
Nova – I Fantastici Quattro e Silver Surfer
Nel film Fox, Johnny Storm ha una
breve relazione con Frankie Raye. Sappiamo che nei fumetti Frankie
è la fidanzata di Johnny con una inspiegabile paura del fuoco che
si rivela essere nient’altro che un suo superpotere represso.
Diventerà poi Nova.
Steven Strange – Spider-Man 2 e Captain America The Winter
Soldier
In Captain
America The Winter Soldier, Nat e Sam interrogano
l’agente Sitwell chiedendogli chi altri teneva sott’occhio l’Hydra,
e trai nomi esce fuori anche quello di Stephen Strange. In
Spider-Man 2 di Raimi invece,
quando JJJ vuole dare un nome a Doctor Octopus e un suo assistente
propone Doctor Strange, lui risponde “è preso”.
Supernova – Guardiani della Galassia
Nei fumetti, Garthan Saal era un
membro della Nova Corp di Xandar, morto e tornato in forma di eroe
vendicativo, Supernova. Nel film però è “solo” un bravo ragazzo,
anche se il sequel potrebbe regalare sorprese.
The Leader – The Incredible Hulk
Non sappiamo se questo personaggio
aveva un futuro in mancanza di sequel, però sappiamo che nel film
il Dr. Samuel Sterns cercava di curare Banner (Edward
Norton). Contemporaneamente a lui si è rivolto anche
Emil Blonsky per diventare Abominio. Il siero però è finito anche
su Sterns la cui testa ha cominciato a deformarsi. Che in un
eventuale sequel si potesse trasformare in The Leader?
The Punisher – Captain America The Winter Soldier
Nel film ci sono due scene di
incidente in cui un camion giallo della Penske esce illeso da
violenti scontri con altre auto. Scherzando, il regista Joe
Russo ha detto che il pilota del mezzo era un uomo ben
addestrato, con una morale e un codice personale, e con diverse e
letali abilità. O è Frank Castle, oppure il Liam Neeson di Taken.
Con l’Universo Condiviso
Marvel così ben strutturato, adesso sembra molto difficile
che gli eroi “sfuggano” all’attenzione, o che comunque vengano
messi “per caso” in un film. Infatti quasi tutti gli esempi
appartengono a film meno recenti rispetto a quelli strutturati e
organizzati degli ultimi anni.
Sarà interessante scoprire in che
modo la Marvel continuerà a disseminare Easter Eggs e altri indizi nei suoi
film per la gioia dei fan più curiosi.
Emma Stone ha
appena ottenuto la sua terza nomination ai
Golden Globes è sembra che per lei non ci siano più ostacoli.
La sua straordinaria performance in La la Land la
pone come principale concorrente per la conquista del premio
assegnato dalla Hollywood Foreing Press Association, ma anche come
principale candidata alla corsa agli Oscar 2017.
Ma quanto conoscete bene la protagonista del film di Damien
Chazelle?
1- Prima di Emma Stone c’era Emily
Jean Stone. L’attrice ha poi cambiato il suo nome in Emma quando si
è iscritta alla Screen Actors Guild perché era una
grandissima fan delle Spice Girl e in particolare di Emma Bunton,
la Baby Spice.
2- A 14 anni, nel mezzo di una
lezione di storia, decise che doveva fare l’attrice. Tornata a casa
preparò un Power Point che mostrò ai genitori nel tentativo diinfluenzarli a lasciarla trasferire a Los
Angeles in modo tale che potesse realizzare i propri
sogni.
3- Sostenne un’audizione per Claire
Bennet, la cheerleader di Heroes, la serie NBC, ma venne scartata
in favore di Hayden Panettiere. Questo rifiuto le costò un crollo
nervoso, ma per fortuna il tempo le ha dato ragione.
4- Quando arrivò a Los Angeles, le
venne detto dal suo agente che avrebbe potuto fare soltanto la
cheerleader per via del suo colore di capelli, così Emma si tinse
di castano scuro in occasione del’audizione per Superbad.
Quello fu il suo esordio al cinema.
5- Ha un tatuaggio uguale a quello
di sua madre. Si tratta di un piccolo merlo, in omaggio alla
canzone preferita della madre, Blackbird, dei Beatles. La Stone
incontrò Paul McCarthey sul set di Zombieland e lo convinse a
disegnarle due sampette di merlo, disegno che è poi diventato il
tatuaggio che condivide con la madre e realizzato per celebrare la
guarigione dal cancro al seno della donna.
Durante la promozione di La
la Land, Ryan Gosling sta avendo diverse
opportunità di parlare del suo prossimo film, Blade Runner
2049. In merito all’esperienza sul set, l’attore, fresco di nomination ai Golden Globes
2017, ha dichiarato: “È come tre film in uno. In
termini di durata delle ripresem ma anche di grandezza e di
esperienza. Non ho mai partecipato a qualcosa di così segreto e per
cui ci fosse così tanta attesa.”
In merito alla collaborazione con
Harrison Ford sul set, Ryan
Gosling ha dichiarato: “Era una specie di rito di
passaggio. Stavamo girando una scena di combattimento, ed è
semplicemente accaduto. Ma quello che è stato davvero divertente è
stato che, quando abbiamo finito, hanno portato del ghiaccio per la
mia faccia, e Harrison mi ha spinto via e si è messo lui il
ghiaccio sulla faccia.”
La scena, oltre a spiegarci quanto
può essere complicato anche se divertente lavorare con harrison
Ford, ci anticipa anche che forse i due personaggi non saranno
dalla stessa parte.
Nel cast del film figurano
Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright,
Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad
Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie
James, Hiam Abbass e Jared
Leto.
La
sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo
l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e segue la
storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
DickIl Cacciatore di
Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim
Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della
pellicola così come Bill Carraro.
“Sono sempre stato attratto dai film
sci-fi con una forte impronta visiva in grado di trasportare lo
spettatore in dei mondi paralleli unici e il primo Blade Runner è
senza dubbio il miglior film del genere di tutti i
tempi– commentaDenis
Villeneuve, regista della
pellicola, che aggiunge – Ridley Scott è stato geniale nel fondere
lo sci-fi col noir per creare un viaggio irripetibile nella
condizione umana. Il nuovo Blade Runner segue la pellicola
originale qualche decade dopo“.Fonte: SR
JASON BOURNE – il nuovo ed esilarante capitolo
dell’iconico franchise di Bourne, disponibile
in 4K ULTRA
HD, BLU-RAY E DVD.
Matt Damon (Bourne Franchise, The Martian) è tornato – questa volta in prima
persona – in Jason
Bourne, quinto episodio pieno di azione della
franchise campione d’incassi, disponibile in 4K Ultra
HD, Blu-ray, DVD e
Video On Demand (VOD) dal 14 Dicembre 2016, con Universal Pictures
Home Entertainment Italia. È passato quasi un decennio dall’ultima
volta in cui i fans hanno visto l’ex agente segreto in azione, ora
l’esplosivo ritorno porta Jason
Bourne in un’era totalmente nuova, rivelando i
segreti più importanti sulle origini di Bourne a una nuova
generazione.
Le
versioni 4K Ultra HD,
Blu-ray e DVD includono il commento
del cast, dei filmmaker, degli stunt e dei coordinatori dei
combattimenti e in più contenuti dietro-le-quinte che portano gli
spettatori dentro la realizzazione di intense coreografie
acrobatiche e di uno dei più folli inseguimenti in auto nella
storia della saga di Bourne.
Paul Greengrass, il regista di The
Bourne Supremacy e The Bourne Ultimatum ritorna nel
nuovo episodio della franchise di Universal Pictures, che ritrova
il più letale agente segreto della CIA fuori dalle nebbie. Al
fianco di
Matt Damon troviamo la vincitrice dell’Academy
AwardAlicia Vikander
(Ex
Machina,
The Danish Girl), Vincent Cassel
(Il Cigno Nero, Irreversibile) e il vincitore
dell’Academy AwardTommy Lee
Jones (Captain America: Il Primo Vendicatore, Non è un
Paese per vecchi), mentre Julia Stiles (The
Bourne Supremacy, The Bourne Ultimatum) riprende il suo
ruolo nella serie.
CONTENUTI EXTRA IN BLU-RAY™:
·Il ritorno di Bourne –Matt
Damon e il regista Paul Greengrass raccontano come hanno
riportato il loro amato personaggio sul grande schermo.
Nato per Combattere – Il dietro-le-quinte delle scene
di combattimento in Jason Bourne.
Boxe a Mani Nude –
Matt Damon racconta il suo amore per la boxe e come si è preparato
per le scene di combattimento a mani nude.
Close Quarters – Il
dietro-le-quinte del brutale combattimento tra Jason Bourne
e Christian Dassault.
Rissa Sotterranea –
Matt Damon, Vincent Cassel e il coordinatore dei combattimenti
Roger Yuan raccontano come hanno allestito la resa di conti finale
di Bourne con The Asset.
Fuga da Atene – Matt Damon, il coordinatore degli stunt
Gary Powell e il direttore della second unit Simon Crane parlano
delle sfide nel girare una scena d’inseguimento attraverso strette
strade di città.
La resa dei conti a Las Vegas – Per l’ultimo atto di
Jason Bourne, i filmmaker volevano qualcosa di più grande e più
audace di sempre. Ecco un approfondimento su come lo hanno
realizzato.
Il caos della convention – Unisciti al cast e alla
troupe sul set di Las Vegas mentre girano le scene finali di
Jason Bourne.
Chiudere la pista – Il dietro-le-quinte di uno dei più
folli inseguimenti in auto nella storia di Bourne.
Jason Bourne è caratterizzato dalle tecnologie
DTS:X®.
DTS:X® e DTS Headphone:X™: l’audio immersivo replica e
trasmette il fluido movimento del suono per creare un’esperienza
più ricca di quelle possibili in passato spostando il suono
precisamente dove il mixer lo ha posizionato.
Alto, magro, zigomi taglienti e
occhi sottili, un volto che sembra mischiare presunzione,
riservatezza, ingenuità e tenerezza tutte britanniche: in questi
giorni su Netflix
nel ruolo di un giovane Principe Filippo nello
splendido The
Crown firmato da Peter
Morgan, Matt Smith è uno di
quegli attori inglesi di pregio riusciti nell’impresa di trovare la
notorietà grazie a un ruolo di primo piano in una serie BBC, trampolino di lancio per spiccare il
volo e fare conoscere la promessa del proprio talento senza mai
timore di cimentarsi in nuovi e spigolosi progetti.
Matt Smith,
biografia
Eppure, a differenza di altri
colleghi e conterranei il nostro non aveva alcuna ambizione
artistica negli anni della scuola: nato Northampton il 28
ottobre 1982, Matthew Robert “Matt” Smith (Matt
Smith) aveva tutta l’intenzione di diventare un calciatore
professionista, ma un infortunio alla schiena gli impedì di
realizzare il suo sogno: avvicinatosi alla recitazione dopo
un’iniziale ritrosia ( sembra che ritenesse la professione
dell’attore “non socialmente accettabile”)si iscrive
alla National Youth Theatre e partecipa alle prime
rappresentazioni teatrali, proseguendo nel frattempo gli studi
universitari presso la University of East Anglia.
Matt Smith, giovane Doctor
Who
Ad aprirgli la strada verso il
successo il ruolo che tutti gli attori inglesi amano e temono allo
stesso tempo: il team di Steven Moffat sceglie
Matt per interpretare l’undicesimo Dottore in Doctor
Who, la serie di fantascienza più longeva della storia
della tv britannica con ben 50 anni di storia: a soli 26 anni
Matt Smith è il Signore del Tempo più giovane ad
essere approdato sul piccolo schermo, ma nonostante la diffidenza
iniziale dei fan dell’amatissimo Dottore uscente David
TennantMatt Smith riesce a conquistarsi
l’affetto del pubblico interpretando un personaggio vivace e
irriverente ma allo stesso tempo dotato della saggezza e della
tristezza che tutti i suoi lunghi anni di viaggio e solitudine gli
hanno lasciato: la chimica con Karen
Gillan e Arthur Darvill,
interpreti dei suoi compagni di viaggio Amy e Rory arricchisce la
mitologia della serie di nuovi preziosi tasselli e consacra l’amore
dei fan per l’undicesima incarnazione del Dottore; curiosamente,
Smith aveva sostenuto anche il provino per interpretare il Dottor
John Watson nella grande
hit Sherlock, ruolo andato poi
a Martin
Freeman perché a detta degli autori l’attore
sembrava troppo simile nel fisico e nello spirito proprio allo
Sherlock Holmes di Benedict
Cumberbatch, già provinato e sin dall’inizio unica
scelta per la parte del Detective.
Matt Smith,
filmografia
Nel frattempo Matt
Smith, non manca di mettersi alla prova sfidando anche la
pazienza dei creatori dello show: Christopher and His
Kind, film tv dedicato agli anni giovanili dell’autore di
“A Single Man” Christopher Isherwood lo vede
comparire in diverse passionali scene d’amore omosessuale, un
azzardo notevole per un attore scelto per interpretare un
personaggio molto amato dai bambini e sottoposto a un’intensa
pressione mediatica; lo stesso spirito lo porterà di lì a poco a
teatro per interpretare Patrick Bateman nel musical
di American Psycho.
Dopo l’arrivo di Jenna
Coleman, chiamata a sostituire degnamente i due attori
uscenti come compagna di viaggio, Matt Smith
avverte il bisogno di lasciare la serie che l’aveva lanciato per
tentare nuovi progetti: dopo la commovente uscita di scena che ha
segnato l’ingresso dell’attuale Signore del
Tempo Peter Capaldi, il primo ruolo col quale
tenta di farsi notare a Hollywood è quello di Bully
inLost River, esordio alla
regia di Ryan Goslingche però non ottiene
il successo sperato; seguono Terminator:
Genisys, con la Khaleesi di Game of
ThronesEmilia
Clarke eOrgoglio
e Pregiudizio e
Zombie, adattamentoirriverente
riscrittura del romanzo di Jane Austen firmata da Seth
Grahame Smith; sul set, anche Lily
James (Downton Abbey, Guerra e
Pace), con la quale inizia una relazione.
Matt Smith, il Duca di
Edimburgon in The Crown
Se il cinema non riesce
a dargli le soddisfazioni promesse, il ritorno alla serialità
televisiva avviene in grande spolvero: Matt Smith
è il Duca di Edimburgo Filippo di Mountbatten del gioiello di
NetflixThe Crown è un
compagno innamorato ma insofferente, incastrato in un angolo
istituzionale e personale castrante che lo porta a scalpitare e a
rendersi ostile, in cerca di distrazioni e divertimenti; con una
seconda stagione già stata confermata, la speranza è che la
longevità della serie permetta a Matt di interpretare il ruolo
della vita ancora a lungo.
È entrata nella storia del cinema
per la sua conturbante bellezza – la donna più bella del grande
schermo, e addirittura del mondo, hanno detto di lei – mora dagli
occhi verdi, in contrasto con le algide fattezze delle dive
americane. Avvenente e coraggiosa, Hedy Lamarr fu
la prima donna e attrice a spogliarsi completamente davanti a una
macchina da presa.
Hedy Lamarr: pioniera al
cinema e nella scienza tra straordinaria bellezza e curiosità
inesauribile
Era il 1932 e il film era
Estasi di Gustav Machaty. Notata da Louis Mayer,
fu scritturata dalla MGM e approdò ad Hollywood, dove ebbe un buon
successo con una dozzina di interpretazioni negli anni Quaranta,
che la incoronarono diva e la videro al fianco delle più note star
americane: da Clark Gable, a James
Stewart, a Spencer Tracy. L’aura di
scandalo, alimentata dal suo fascino, non la abbandonò mai.
Fu uno spirito inquieto ma vivace,
intelligente e curioso, ed è grazie a queste qualità che oggi non è
solo il cinema a ricordarla, ma anche il mondo della scienza. Di sé
e del proprio passato disse: “La speranza e la curiosità
riguardo al futuro mi sembravano migliori delle garanzie. Ero fatta
così. L’ignoto era sempre così attraente per me … e ancora lo
è”. Seguendo questa sua attitudine, nel 1940, in piena guerra,
mise a punto insieme al musicista George Antheil un sistema per
evitare che i missili radiocomandati fossero intercettati dal
nemico, grazie al continuo cambio di frequenza dei segnali radio
(secret communication system). La Marina Usa non lo
utilizzò mai, ma fu un antesignano dello spread spectrum,
oggi alla base del wi-fi e della telefonia mobile.
Hedy Lamarr
Biografia
Hedwig Eva Maria Kiesler, in arte
Hedy Lamarr, nacque a Vienna il 9 novembre del 1914 in una famiglia
alto borghese di origine ebraica. La madre, Gertrud, era una
pianista e il padre, Emil, un manager di banca. Mosse i suoi primi
passi nel mondo del cinema a soli 16 anni, recitando in
Geld auf der strasse di Georg Jacoby (1930) e
alternando poi produzioni tedesche e cecoslovacche. Nel 1932
Machaty la volle per il ruolo di Eva in Estasi. Il
film, in cui l’attrice oltre ad apparire nuda, inscenava per la
prima volta al cinema il raggiungimento dell’acme del piacere,
attirò su di sé la censura e aspre critiche, suscitando scandalo e
alimentando, già allora, il gossip. Per Hedy significò però anche
la fama, grazie alla quale il suo nome iniziò a circolare negli
ambienti cinematografici di tutto il mondo.
Di lì a poco avrebbe sposato Fritz
Mandl, che commerciava in armi. Fu solo il primo dei sei mariti che
collezionò nella sua turbolenta vita sentimentale, tra questi
l’attore John Loder, con il quale ebbe due figli. Lasciò Mandl
pochi anni dopo, pare con una rocambolesca fuga, seguita da legale
divorzio nel 1937, e arrivò a Londra. È qui che ebbe luogo
l’incontro più importante della sua carriera: quello con il
re dei produttori, Louis Mayer, capo della Metro Goldwyn Mayer, che
le aprì le porte di Hollywood, reclutandola con un contratto
settennale, a patto che cambiasse il suo nome da Hedy Kiesler a
Hedy Lamarr.
Hedy Lamarr
filmografia
La prima pellicola di
successo cui prese parte in Usa fu Un’americana nella
casbah di John Cromwell (1938), accanto a
Charles Boyer. Due anni dopo ebbe un piccolo ruolo inserendosi in
un cast di grande prestigio, al fianco di Clark Gable e Spencer
Tracy, ne La febbre del petrolio di Jack
Conway. Ed eccola protagonista, sempre nel 1940, diretta
da King Vidor in due commedie:
Corrispondente X, dove veste i panni della ragazza
russa che per espatriare si fa sposare da una spia americana, il
giornalista Mr. Thompson (Clark Gable), e Il molto
onorevole Mr Pulham, tratto dal romanzo di John Marquand
premio Pulitzer nel 1938, in cui è protagonista di una storia
d’amore intensa ma sfortunata, interrotta per incompatibilità tra
il carattere brillante e indomito del suo personaggio, Marvin
Miles, e quello assai più conformista e tradizionale, dell’amato,
Mr. Pulham (Robert Young).
Quindi, fu l’algida Sandra Kolter
nel film musicale Le fanciulle delle follie (1941)
di Robert Z. Leonard, che ricostruiva attraverso le figure di tre
aspiranti soubrettes – interpretate da Lamarr,
Judy Garland e Lana Turner – gli
spettacoli di rivista che fecero impazzire Broadway nei primi due
decenni del secolo scorso. Diede vita, poi, con James Stewart alla
commedia romantica di Clarence Brown Vieni a vivere con
me (1941). Si cimentò anche con ruoli drammatici, come ne
La sirena del Congo di Richard Thorp o nel noir
La banda Pelletier (1942), nuovamente diretta da
Jack Conway. Fu Dolores Ramirez, parte di un gruppo di ispanici che
vivevano alla giornata in California, nell’adattamento dell’omonimo
romanzo di John Steinbeck Tortilla Flat, assieme a
Spencer Tracy, per la regia di Victor Fleming. Perse una grande
occasione rifiutando la proposta di Michael Curtiz, che l’avrebbe
voluta in Casablanca nel ruolo che fu poi di
Ingrid Bergman; mentre nel 1944 venne scelta per la pellicola di
spionaggio I cospiratori e interpretò una
convincente Schiava del male per Jeaques
Tourneur.
Non tutte le scelte professionali
di Hedy Lamarr furono felici. Nella seconda metà degli anni ‘40
lasciò la MGM e fondò una sua casa di produzione, alternando buone
prove d’attrice ad altre meno convincenti. Per questo, all’alba del
1949 la sua carriera poteva dirsi già su una china discendente.
Tuttavia, fu un kolossal storico a darle di nuovo grande
popolarità, Sansone e Dalila di Cecil de Mille.
Nonostante critiche poco lusinghiere, il pubblico amò molto
l’interpretazione della diva nei panni di Dalila e quella di Victor
Mature nel ruolo di Sansone, e il film guadagnò due Oscar –
scenografia e costumi – facendo registrare un enorme successo,
l’ultimo per l’attrice austriaca sul grande schermo. Le apparizioni
degli anni Cinquanta, infatti, furono trascurabili e nel 1957
Lamarr si ritirò dalle scene, pur continuando di tanto in tanto a
far parlare di sé, come avvenne in occasione della pubblicazione
della sua autobiografia, Extasy and me (1966), di
cui contestò i toni scandalistici e alcune vicende narrate, fino a
intraprendere una causa con la casa editrice, che tuttavia non ne
impedì la pubblicazione.
Hedy Lamarr
scienziata
L’ultima soddisfazione
la ebbe però come scienziata alla fine degli anni Novanta, qualche
tempo prima della sua morte, avvenuta il 19 gennaio 2000 in
Florida.
Fu infatti premiata, assieme a
George Antheil, con il Pioneer Award per il suo contributo
innovativo al mondo delle telecomunicazioni, proprio grazie
all’invenzione del secret communication system, quel
sistema anti intercettazione dei segnali radio con il quale Hedy,
ebrea, aveva voluto dare il suo contributo alla causa alleata
durante la Seconda Guerra Mondiale, ma che gli Usa non avevano mai
seriamente preso in considerazione. È stato il tempo a darle
ragione, quando, a partire da quell’invenzione, si è sviluppato lo
spread spectrum, che oggi consente la comunicazione senza
fili.
È quindi sia per lo straordinario
fascino che l’ha resa celebre nel mondo del cinema, sia per
l’estrema modernità e il coraggio, che l’hanno portata a cimentarsi
anche in campo scientifico, che oggi Hedy Lamarr è
celebrata. Anche Google ha voluto onorarla con una versione
speciale del proprio logo, nel giorno in cui avrebbe compiuto 101
anni, il 9 novembre 2015.
Ecco il teaser poster di
Dunkirk, il nuovo film di Christopher Nolan in arrivo al
cinema il prossimo luglio. Il film, che verrà proiettato anche 35 e
70 millimetri, sarà protatgonista di una breve anteprima in testa a
Rogue One a Star
Wars Story, che invece arriverà al cinema il prossimo
15 dicembre.
Protagonista del poster, un soldato
(forse Harry Styles) di spalle, che guarda la
disfatta. La ritirata di Dunkirk è arrivata molte
volte al cinema, una di queste è stata ripresa di un mirabile piano
sequenza in Espiazione di Joe
Wright.
Dunkirk
sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione
di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione
Dynamo.
La Warner Bros. Pictures
distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017, il 31
agosto in Italia.
L’evacuazione si svolse dal 27
maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste
circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla
fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via
mare verso la Gran Bretagna.
La Universal
Pictures ha diffuso finalmente il primo trailer mozzafiato
di Fast and Furious 8, l’ottavo episodio
dell’adrenalinico franchise con protagonista Vin
Diesel.
Diretto da F. Gary
Gray, Fast and Furious 8 arriverà al
cinema il 14 aprile del 2017. Il film aprirà una nuova trilogia del
franchise con protagonista Vin Diesel.
Fast and Furious
7 ha avuto un grande successo al box-office. In Nord
America la pellicola ha raccolto $352,786,830 e $1,162,040,651 nel
resto del mondo, di cui $20,797,031 in Italia.
Con un guadagno complessivo di
$1,516,045,911, è l’unico film della saga ad aver raggiunto e
superato il miliardo d’incassi, diventando il 6° film di maggiore
incasso della storia del cinema.
Ricordiamo che Fast and
Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019,
mentre Fast and Furious 10
uscirà il 2 aprile 2020.
Fast and
Furious è una famosa saga cinematografica basata sulle
corse e sulle battaglie d’auto, che narra le gesta di Brian
O’Conner, interpretato da
Paul Walkere Dominic Toretto,
interpretato da Vin Diesel. Tuttavia, dopo la
morte di
Paul Walker in un incidente d’auto, il personaggio di
Brian viene ritirato dalla serie e non apparirà nei film successivi
al settimo, che quindi saranno completamente incentrati sul
personaggio di Dominic Toretto.
Sono state annunciate da poco le
nomination ai Golden Globes 2017 e, come era
previsto, si sono rivelate la conferma di quello che è la
proiezione dei premi di cinema fino a questo momento assegnati
dalle varie associazioni di critica americane. La la
Land di Damien Chazelle guida infatti la
corsa ai globi d’oro con sette nomination, appena una in più di
Moonlight, di Barry Jenkins,
mentre segue a cinque nomination Manchester By the
Sea. Tutti e tre questi film sono stati i più premiati
dalla critica fino a questo momento, il che rispecchia anche le
proiezioni per gli Oscar, dove però non sarà prevista la divisione
tra categorie drammatica/commedia o musical.
La la Land infatti concorre per la
seconda categoria, quindi potrebbe senza problemi fare piazza
pulita ai Golden Globes 2017, mentre agli Oscar
dovrà vedersela con gli altri titoli di punta che adesso si
scontrano nella categoria drama.
Altro particolare da sottolineare
per la gioia di tutti gli amanti dei cinecomics è che Deadpool di
Tim Miller con Ryan Reynolds ha
segnato la storia dei premi dal momento che questa è la prima volta
che un film tratto da un fumetto di supereroi arriva ad ottenere
due nomination in categorie così importanti, migliore attore in una
commedia o musical e miglior film commedia o musical. Si era
avvicinato così tanto a questo risultato soltanto Il
Cavaliere Oscuro nel 2009, con il premio vinto postumo
nella categoria miglior non protagonista a Heath
Ledger.
Sembra difficile per
Reynolds e Deadpool spuntarla di
fronte a concorrenti quali il citato La la Land e
Ryan Reynolds, tuttavia resta un ottimo risultato
per il film che è la vera sorpresa del 2016.
Sono state annunciate oggi, dal
Beverly Hilton Hotel di Los Angeles, le nomination ai
Golden Globes 2017, la 74esima edizione del premio che la Hollywood
Foreign Press Association assegna a cinema e televisione.
Don Cheadle, Laura Dern e Anna
Kendrick, hanno annuciato i nomi di coloro che
concorreranno nelle categorie divise come sempre per drama e
musical/comedy.
Casey Affleck, “Manchester by the Sea”
Joel Edgerton, “Loving”
Andrew Garfield, “Hacksaw Ridge”
Viggo Mortensen, “Captain Fantastic”
Denzel Washington, “Fences”
Annette Bening, “20th Century Women”
Lily Collins, “Rules Don’t Apply”
Hailee Steinfeld, “Edge of Seventeen”
Emma Stone, “La La Land”
Meryl Streep, “Florence Foster Jenkins”
Migliore attore commedia o musical
Colin Farrell – The Lobster
Hugh Grant – Florence (Florence Foster Jenkins)
Jonah Hill – Trafficanti (War Dogs) Ryan Gosling – La La Land
Ryan Reynolds – Deadpool
Miglior attore non protagonista
Mahershala Ali, “Moonlight”
Jeff Bridges, “Hell or High Water”
Simon Helberg, “Florence Foster Jenkins”
Dev Patel, “Lion”
Aaron Taylor Johnson, “Nocturnal Animals”
Miglior attrice non protagonista
Viola Davis, “Fences”
Naomie Harris, “Moonlight”
Nicole Kidman, “Lion”
Octavia Spencer, “Hidden Figures”
Michelle Williams, “Manchester by the Sea”
Miglior regia
Damien Chazelle, “La La Land”
Tom Ford, “Nocturnal Animals”
Mel Gibson, “Hacksaw Ridge”
Barry Jenkins, “Moonlight”
Kenneth Lonergan, “Manchester by the Sea”
Migliore sceneggiatura
Damien Chazelle, “La La Land”
Tom Ford, “Nocturnal Animals”
Barry Jenkins, “Moonlight”
Kenneth Lonergan, “Manchester by the Sea”
Taylor Sheridan, “Hell or High Water”
“Divines”
“Elle”
“Neruda”
“The Salesman”
“Toni Erdmann”
Miglior colonna sonora
“Moonlight,” Nicholas Brittell
“La La Land,” Justin Hurwitz
“Arrival,” Jóhann Jóhannsson
“Lion,” Dustin O’Halloran & Hauschka
“Hidden Figures,” Benjamin Wallfisch, Pharrell Williams and Hans
Zimmer
Miglior canzone
“Can’t Stop the Feeling” from “Trolls”
“City of Stars” from “La La Land”
“Faith” from “Sing”
“Gold” from “Gold”
“How Far I’ll Go” from “Moana”
La cerimonia di consegna dei Golden
Globes 2017 sarà presentata da Jimmy Fallon e si
svolgerà domenica 8 gennaio sempre al Beverly Hilton Hotel. Il
premio Cecil B. De Mille alla carriera verrà assegnato a Meryl
Streep, come già annunciato in precedenza.
Il trailer di Spider-Man
Homecoming è stato studiato, sezionato, analizzato fino
all’ultimo fotogramma dai fan che cercano nelle inquadrature
mostrate nel video tutti gli indizi possibili per mettere insieme
una trama che il film potrebbe seguire.
Come al solito arriva da
Reddit un interessante indizio che ci suggerirebbe
l’esatta collocazione temporale del film all’interno del MCU. Secondo questa scoperta, nel trailer di Spider-Man
Homecoming Tony Stark riporta ancora sotto
all’occhio destro le escoriazioni che si è rpocurato durante le
battaglie di Captain America Civil War, come
potete vedere nell’immagine esplicativa a seguire:
Se questa sensazione
dovesse essere accertata, allora il film di Jon
Watts sarebbe ambientato poco tempo dopo i fatti di
Civil War. Tuttavia nell’immagine vediamo
Iron Man in una scena della battaglia
dell’aeroporto, con la stessa ferita sotto l’occhio che riporta in
macchina con Peter Parker. Alla fine di
Civil War invece, il volto di Tony riporta molte
più ferite, che sono assenti nell’apparizione di Tony in SPH,
almeno nella scena vista nel trailer, come si può vedere nella foto
a seguire:Questo potrebbe voler dire
che gli avvenimenti di Spider-Man Homecoming si
svolgono in contemporanea con quelli di Civil War.
Che dopo la battaglia dell’aeroporto, dove Tony ha contratto la
ferita all’occhio, ha riaccompagnato in macchina Peter nel Queens,
e che poi ha sostenuto lo scontro contro Bucky e Steve alla fine
del terzo film di Cap.
Diretto da Jon
Watts, nel cast di Spider-Man
Homecoming protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
La trama ufficiale di Spider-Man
Homecoming
Il giovane Peter Parker/Spider-Man
(Tom
Holland) che ha fatto il suo sensazionale debutto in
Spider-Man Homecoming cerca il suo posto nel
mondo come il supereroe SpiderMan. Entusiasta per
la sua esperienza con i vendicatore Peter torna a casa, dove vive
con la sia Zia May (Marisa Tomei), sotto l’occhio
vigile del suom mentore Tony Stark (Robert Downey,
Jr.). Mentre Peter cerca di riprendere la sua normale
routine quotidiana una nuova minaccia sorge e un nuovo cattivo,
Vulture (Michael Keaton) mette in
pericolo la città di New York e metterà a dura prova
Spider-Man.
Spider-Man
Homecoming è prodotto da Kevin
Feige e il team creativo dei Marvel Studios,
supervisionato e co-prodotto da Amy Pascal della
Sony Pictures che ne detiene i diritti e che ne
supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.
Il film si basa su una sceneggiatura
scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon
Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers.
Spider-Man è un personaggio creato da Stan Lee e
Steve Ditk.
Che Samuel L.
Jackson sia un eprsonaggio senza peli sulla lingua, non è
una novità. La sua carriera è una delle più prolifiche di Hollywood
e le sue scelte artistiche lasciano qualche volta a desiderare, pur
riservandoci sempre collaborazioni importanti e performance
notevoli.
In merito alla nuova stagione dei
premi, l’attore ha parlato con The Wrap dei film che vedremo protagonisti
della corsa agli Oscar e coem al solito non si è risparmiato
critiche e anche osservazioni interessanti. In merito a
Manchester By the Sea e a
Moonlight, trai film, insieme a La la
Land che stanno conquistando il cuore delle giurie di
tutta Hollywood, Samuel L. Jackson ha detto:
“La politica di quello che è accaduto negli ultimi anni è molto
interessante qui a Hollywood. I film che hanno scelto per dirlo
sono davvero magnifici sapete, Manchester by the Sea, oh mio dio,
dovete vederlo, è un film meraviglioso. Ma, ehh, io credo che per
qualcuno non sia un film inclusivo, sapete cosa intendo? Sono
sicuro che Moonlight sarà considerato allo stesso modo. Diranno
‘Questo è un film per neri, dove sono i bianchi?’ mentre i neri
diranno lo stesso di Manchester By the Sea.”
Molto più caustico è invece l’attore
in merito ai classici titoli acchiappa Oscar. In particolare ha
citato Collateral Beauty con Will
Smith. “Ci sono tutti questi film da Oscar. Guardavo
il trailer di quel film con Will Smith e ho pensato, sul serio?Un
altro di quei film che ci vogliono dire ‘ Oh mi Dio la vita è
bella, trova il tempo di annusare i fiori’?”. Come a dire, un
altro film banale sul senso della vita.
Come al solito la sua posizione
resta caustica nei confronti del funzionamento della macchina
hollywoodiana, all’interno della quale però si continua a muovere
con grande agilità.
Dopo le reazioni al primo trailer
sembra quasi una blasfemia, ma nella prima stesura della
sceneggiatura di Guardiani della Galassia Vol. 2,
Baby Groot non c’era, e al suo posto c’era un
Groot già cresciuto, così come lo avevamo visto nel primo film,
prima del suo sacrificio per gli amici.
Guardiani della Galassia
Vol. 2: nel primo script Baby Groot non
c’era
A rivelare questo dettaglio è
James
Gunn su Facebook.
Ecco cosa ha scritto il regista e sceneggiatore: “A essere
onesti, quando ho cominciato a lavorare alla sceneggiature di Vol.
2 pianificavo di ambientare il film anni dopo il primo, così che
avessi un Groot cresciuto di nuovo. Ma c’era qualcosa che mancava.
Prima di tutto ho pensato che ci fosse tanto da scoprire nelle
nuove dinamiche familiari del gruppo e sarebbe stato un peccato per
il pubblico perdersele. Poi, per non so quale ragione, Groot non
funzionava. E così ho deciso di ambientare il film pochi mesi dopo
i fatti del primo, con Groot che doveva ancora crescere ed era così
inesperto. Anche se avevo già deciso da tempo i personaggi da
coinvolgere, questo cambio temporale mi ha aperto un sacco di nuove
possibilità e la sceneggiatura è venuta su da sola. Mi sono
innamorato subito dello script di Guardiani 2 e ho sentito che
stavamo creando qualcosa di speciale.”
Sulla risposta dello Studio alle sue
scelte narrative in Guardiani della Galassia Vol.
2, James Gunn ha detto: “Quando sono
andato ai Marvel Studios con la mia idea per
Guardiani della Galassia Vol. 2 avevo paura per il coinvolgimento
di Ego il pianeta vivente, un personaggio dell’universo 616 dei
fumetti Marvel. Avevo paura per la scelta di Mantis e Ayesha, e per
i ruoli più importanti assegnati a Nebula e Yondu. Ma la cosa dic
ui avevo più timore era il concetto di Baby Groot come membro dei
Guardiani. So che sembra un’assurdità, am nel primo film Groot è
stato amatissimo e quando una cosa funziona, lo studio è reticente
a cambiarla.”
Noi però scommettiamo che Baby Groot
sarà ancora più amato dal pubblico rispetto a Groot. Che ne
dite?
In Guardiani della Galassia
vol 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno
Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad
espandersi.
Se Batman
incontrasse sul suo cammino uno Spider-Man ostile,
quale dei due eroi la farebbe franca? Secondo Tom
Holland, interprete dell’Uomo Rango nel
MCU, non ci sarebbero
storie.
“È divertente. Il mio migliore
amico Harrison ama Batman. Giusto. Lui è ossessionato da Batman.
Per anni abbiamo discusso su chi avrebbe vinto uno scontro: Batman
o Spider-Man. E la cosa migliore è che adesso posso dire ‘amico, so
che Spider-Man vincerebbe’ e lui ‘come fai a saperlo?’ e io ‘perché
io sono Spider-Man, lo sono. Sono davvero io, quindi vinco io’ e
lui replica ‘quindi pensi di poter battere Ben
Affleck?’ e io ‘nah, probabilmente no, quel tipo è grosso.
Potrei provare a tirargli un colpo qui, probabilmente nemmeno
riuscirebbe a prendermi.’ Ma lui è molto molto grosso, quel tizio è
enorme, sono un grande fan di Ben e non vedo l’ora che arrivi il
suo nuovo film, sarà meraviglioso.”
E voi siete d’accordo?
Spider-Man potrebbe vincere contro l’Uomo
Pipistrello?
Diretto da Jon
Watts, nel cast di Spider-Man
Homecoming protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
La trama ufficiale di Spider-Man
Homecoming
Il giovane Peter Parker/Spider-Man
(Tom Holland) che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Spider-Man Homecoming cerca il suo
posto nel mondo come il supereroe SpiderMan.
Entusiasta per la sua esperienza con i vendicatore Peter torna a
casa, dove vive con la sia Zia May (Marisa Tomei),
sotto l’occhio vigile del suom mentore Tony
Stark (Robert Downey, Jr.). Mentre Peter
cerca di riprendere la sua normale routine quotidiana una nuova
minaccia sorge e un nuovo cattivo, Vulture
(Michael Keaton) mette in pericolo la città di New
York e metterà a dura prova Spider-Man.
Spider-Man
Homecoming è prodotto da Kevin
Feige e il team creativo dei Marvel Studios,
supervisionato e co-prodotto da Amy Pascal della
Sony Pictures che ne detiene i diritti e che ne
supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.
Il film si basa su una sceneggiatura
scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon
Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers.
Spider-Man è un personaggio creato da Stan Lee e
Steve Ditk.
Sullydomina
il box office italiano battendo le new entry del fine settimana
dell’Immacolata.
Infatti la pellicola di Clint
Eastwood perde pochissimo rispetto all’esordio e incassa 1,9
milioni di euro al suo secondo weekend, arrivando a quota 4,7
milioni.
Così Non c’è più religione apre in seconda
posizione con un incasso di 1,7 milioni (1,9 milioni nei cinque
giorni) registrato in oltre 630 sale, per una media che si aggira
sui tremila euro.
Un Natale al
Sud conferma il terzo posto con altri 953.000 euro,
per un globale di 2,4 milioni.
Animali Fantastici e Dove Trovarliscende al
quarto posto raccogliendo altri 914.000 euro, arrivando alla
bellezza di 14,3 milioni complessivi.
Le altre novità del fine settimana
si piazzano nelle posizione successive, a partire da Una vita da gatto (621.000 euro).
È solo la fine del mondo, vincitore
del Grand Prix al Festival di Cannes, esordisce in nona posizione
con 308.000 euro (345.000 euro da mercoledì a domenica) in una novantina di copie,
registrando un’ottima media per sala pari a 3400 euro.
Chiude la top10
Shut In, che debutta con 286.000 euro.
People.com ha diffuso
due nuove immagini dal set di Ocean’s
8 in cui vediamo Rihanna
impegnata in alcune scene che sembrano porre il suo personaggio
sotto copertura in un travestimento da addetto alla nettezza
urbana. Nella foto a seguire la vediamo “in pausa” insieme al
personaggio di Sandra Bullock che, sembra, vuole
raccogliere l’eredità di Brad
Pitt e mostrare a tutto il mondo come si può rimanere
sexy anche mangiando fronte alla camera.
Secondo i primi dettagli il nuovo
Ocean’s
8 sarà un seguito della storia originale con il
premio Oscar Sandra
Bullock che interpreterà la sorella di Danny Ocean, il
personaggio di George Clooney. Il due volte premio
Oscar Cate
Blanchett sarà il suo braccio destro e seguirà le orme
di Brad Pitt. La Bullock formerà una squadra di
ladri per rubare una collana al Met Ball al fine di sconfiggere un
gallerista malvagio. Le riprese inizieranno il prossimo
autunno.
A proposito del reboot, il regista
Gary Ross ha dichiarato: “Credo che il tono sia
piuttosto simile. Io e Steven [Soderbergh] siamo grandissimi amici,
e non ci saremmo imbarcati in questo progetto se non lo fossimo
stati (…) Questo film sarà un’estensione della storia, lui farà da
produttore e continueremo a collaborare come facciamo da 20 anni,
anche se non tutti lo sanno. Io gli ho dato una mano con i film di
Ocean’s, lui ha girato la seconda unità di Hunger Games; io ho
doppiato alcune cose per i suoi film, lui legge tutti i miei
script. Si tratta di una collaborazione costante e duratura”.
Ocean’s Eleven era
a sua volta un remake del cult Colpo Grosso
prodotto dal leggendario produttore Jerry
Weintraub insieme a George Clooney.
Rat Pack del 1960 era interpretato dalle
leggende Frank Sinatra, Dean Martin e
Sammy Davis Jr.
Stando a quanto dichiara The Wrap, sembra che in Power
Rangers, lo scagnozzo di Rita Repulsa,
Goldar, sarà molto più che un braccio destro.
Secondo il report della rivista, il personaggio sarà invece il
mostro principale. A quanto pare, il personaggio avrà una nuova
origine nel film: si tratterà di un potente mostro la cui essenza
molecolare fu dispersa su tutta la Terra dopo che fu distrutto in
battaglia con Rita, miliardi di anni prima, nella stessa battaglia
in cui la stessa Rita venne sconfitta. Ora, nella contemporaneità
del film, è proprio lei, Rita, che tenta di riassemblarlo con i
Power Rangers che avranno 71 ore per
impedirglielo.
Jason, Trini, Zack, Billy e
Kimberly, ovvero, Austin St. John, Thuy Trang, Walter
Jones, David Yost e Amy Jo Johnson
avranno il volto di Dacre Montgomery
(Betrand The Terrible), Naomi
Scott (The Martian),
Ludi Lin (Marco Polo),
RJ Cyler (Me And Earl And The Dying
Girl) e Becky Gomez
(Empire). Elizabeth Banks sarà Rita Repulsa.
Bryan Cranston presta il suo volto a
Zordon.
Ecco la trama: Power
Rangers segue cinque ragazzi delle superiori, piuttosto
ordinari, che devono diventare qualcosa di straordinario quando
scoprono che la loro piccola città, Angel Grove, insieme a tutto il
mondo, è minacciata da una potenza aliena. Scelti dal destino, i
nostri eroi capiranno presto che sono gli unici che possono salvare
il pianeta. Ma per farlo, devono imparare a gestire la loro vita di
tutti i giorni con l’essere un Power
Ranger.
Il 12 aprile 2016 a Vancouver sono
cominciate le riprese del reboot sui Power
Rangers, film diretto da Dean
Israelite e scritto da Ashley Miller e
Zack Stenz, che hanno all’attivo le sceneggiature
di X-Men L’Inizio e di
Thor.