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La Bella e la Bestia: prevendite e nuovo intenso trailer

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Sono ufficialmente aperte le prevendite per i biglietti dell’attesissimo film La Bella e la Bestia. La rivisitazione in chiave live action del classico d’animazione Disney arriverà nelle sale italiane il 16 marzo, anche in 3D.

I biglietti saranno disponibili per l’acquisto sul sito http://www.StiaConNoi.it

Nell’attesa, un nuovo trailer in italiano anticipa l’arrivo sul grande schermo dell’iconica storia d’amore. 

Diretto da Bill Condon La Bella e la Bestia è interpretato da un cast stellare che comprende Emma Watson nel ruolo di Belle, Dan Stevens nel ruolo della Bestia, Luke Evans nei panni dell’affascinante ma superficiale Gaston, che fa la corte a Belle, Kevin Kline nelle vesti di Maurice, il padre di Belle, e Josh Gad nei panni di Le Tont, il piagnucoloso tirapiedi di Gaston.

Inoltre, Ewan McGregor interpreta il candelabro Lumière, Stanley Tucci è il Maestro Cadenza, un clavicembalo, Audra McDonald interpreta il guardaroba Madame De Garderobe, Gugu Mbatha-Raw è lo spolverino Plumette, Hattie Morahan è la maga Agathe, Nathan Mack è la tazzina Chicco, Ian McKellen è l’orologio Tockins e Emma Thompson interpreta la teiera Mrs. Bric.

La Bella e la Bestia

Le star internazionali Celine Dion, Ariana Grande, John Legend e Josh Groban interpreteranno alcuni brani della colonna sonora scritta dal pluripremiato compositore Alan Menken, che includerà nuove registrazioni delle canzoni originali composte insieme a Howard Ashman e tre nuovi brani scritti dallo stesso Menken insieme all’esperto paroliere vincitore di tre premi Oscar Tim Rice.

Denis Villeneuve, ufficiale: a lui la regia del reboot di Dune

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Denis Villeneuve, ufficiale: a lui la regia del reboot di Dune

Lo scorso dicembre vi avevamo comunicato che Denis Villeneuve era in trattative per dirigere il reboot di Dune, in cantiere alla Legendary.

Arriva adesso, tramite Brian Herbert, figlio dello scrittore di Dune, Frank Herbert, la conferma che il regista di Sicario e Blade Runner 2049 è salito a bordo del progetto.

Dune sarà prodotto da Thomas Tull, Mary Parent e Cale Boyter, con Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert nei panni di produttori esecutivi. Chiaramente di Dune si conosce molto bene l’adattamento cinematografico del 1984 firmato da David Lynch.

Dune è un romanzo fantascientifico del 1965 di Frank Herbert. Vincitore nello stesso anno del premio Nebula e l’anno successivo del premio Hugo, i massimi riconoscimenti della narrativa fantascientifica, è il primo dei sei romanzi che formano la parte centrale e originaria del ciclo di Dune. A questi si è aggiunta, dopo la scomparsa dell’autore, una seconda serie di romanzi scritti dal figlio Brian Herbert con Kevin J. Anderson, il Preludio a Dune.

Arrival: trailer ufficiale del film di Denis Villeneuve

Per quanto riguarda Denis Villeneuve, il regista è ora impegnato con Blade Runner 2049 che arriverà il 6 ottobre 2017 negli Stati Uniti. Nel film, Harrison Ford riprenderà il ruolo di Rick Deckard, mentre Ryan Gosling sarà il nuovo protagonista.

Nel suo curriculum si annoverano Prisoners e Sicario, due dei film più acclamati delle ultime stagioni cinematografiche. Arrival, presentato in concorso all’ultimo Festival di Venezia, è in corsa agli Oscar con sei nomination, tra cui quella per il miglior film e la migliore regia.

Oscar 2017: le attrici che avrebbero meritato un Academy Award

Oscar 2017: le attrici che avrebbero meritato un Academy Award

Emma Stone, Meryl Streep, Ruth Negga, Isabelle Huppert e Natalie Portman si contenderanno agli Oscar 2017 il premio per la migliore interpretazione femminile (che sembra già nelle tasche della Stone, a dire il vero). Tuttavia la storia dell’Academy è piena di performance straordinarie che avrebbero dovuto vincere lo stesso premio, ma che non sono state invece premiate.

Oscar 2017: le nomination della 89ª edizione

Di seguito vi proponiamo le attrici che, per un determinato ruolo, avrebbero dovuto vincere un Academy Award

Oscar 2017Nonostante non sia un computo completo, le attrici in questa gallery hanno offerto particolari interpretazioni da manuale che, anche se nominate, in alcuni casi, sono state ignorate dall’Academy, vuoi per la presenza di performance migliori lo stesso anno, vuoi per particolari giochi di “potere” che gli Oscar conoscono bene. Ecco 15 fulgidi esempi di recitazione femminile non riconosciuta dall’Academy.

Bette Davis – Mildred Rogers – Schiavo d’amore (1935)

Il premio oscar andò a Claudette Clorbert per Accadde una Notte.

Faye Dunaway – Bonnie Parker – Gangster Story (1968)

Il premio oscar andò a Katharine Hepburn per Indovina chi viene a cena.

Mia Farrow – Rosemary Woodhouse – Rosemary’s Baby (1969)

Il premio oscar andò a ex aequo a Barbra Streisand per Funny Girl e Katharine Hepburn per Il Leone d’Inverno. Mia Farrow non venne nominata.

Sigourney Weaver – Ellen Ripley – Aliens (1987)

Il premio Oscar ancdò a Marlee Matlin per Figli di un Dio Minore.

Glenn Close – Alex Forrest – Attrazione fatale (1988)

Il premio Oscar andò a Cher per Stregata dalla Luna.

Jamie Lee Curtis – Wanda Gershwitz – Un pesce di nome Wanda (1989)

Il premio Oscar andò a Jodie Foster per Sotto accusa. Jamie Lee Curtis non venne nominata.

Pam Grier – Jackie Brown – Jackie Brown (1998)

Il premio Oscar ancdò a Helen Hunt per Qualcosa è cambiato. Pam Grier non venne nominata.

Fernanda Montenegro – Isadora “Dora” Teixeira – Central Station (1999)

Il premio Oscar andò a Gwyneth Paltrow per Shakespeare in Love.

Ellen Burstyn – Sara Goldfarb – Requiem for a Dream (2000)

Il premio Oscar andò a Julia Roberts per Erin Brockovich – forte come la verità.

Audrey Tautou – Amélie Poulain – Il meraviglioso mondo di Amélie (2001)

Il premio Oscar andò a Julia Roberts per Erin Brockovich – forte come la verità. Audrey Tautou non venne nominata.

Salma Hayek – Frida Kahlo – Frida (2003)

Il premio Oscar andò a Nicole Kidman per The Hours.

Zhang Ziyi – Chiyo Sakamoto – Memorie di una Geisha (2006)

Il premio Oscar andò aHilary Swank per Million Dollar Baby. Zhang Ziyi non arrivò nella cinquina finalista.

Gabourey Sidibe – Claireece “Precious” Jones – Precious (2010)

Il premio Oscar andò aSandra Bullock per The Blind Side.

Michelle Williams – Cynthia “Cindy” Heller – Blue Valentine (2011)

Il premio Oscar andò aNatalie Portman per Il Cigno Nero

Quvenzhané Wallis – Hushpuppy – Re della terra selvaggia (2012)

Il premio Oscar andò a Jennifer Lawrence per Il Lato Positivo.

Slam tutto per una ragazza: trailer del film con Jasmine Trinca

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Slam tutto per una ragazza: trailer del film con Jasmine Trinca

Ecco il trailer di Slam tutto per una ragazza, nuovo film di Andrea Molaioli presentato al Festival di Torino 2016. Nel cast del film, basato sul romanzo di Nick Hornby, Jasmine Trinca a Luca Marinelli.

Slam tutto per una ragazza: il trailer

“SLAM: sbattere, scagliare, scaraventare.
Nei fumetti: rumore di una porta chiusa con forza.
Nel gergo dello skateboarding: caduta rovinosa al termine di un’evoluzione acrobatica”.

Samuele ha sedici anni e una grande passione per lo skateboard. Passa le sue giornate con gli amici tra salti, evoluzioni e cadute, e coltiva un’amicizia tutta immaginaria con il suo eroe, Tony Hawk, il più grande skater di tutti i tempi. Sam vorrebbe andare all’università, viaggiare, magari vivere in California. Vorrebbe soprattutto essere il primo della sua famiglia a non inciampare nell’errore di diventare genitore a sedici anni, come è capitato a sua mamma e a sua nonna. È però difficile sfuggire al singolare destino della sua famiglia specie quando incontra Alice, lei è meravigliosa e sembra rappresentare tutto ciò che desidera… 

Andrea Molaioli, regista de ‘La Ragazza del Lago’, caso cinematografico vincitore di 10 David di Donatello (tra cui Miglior Film; Miglior Regia; Miglior Attore Protagonista) e tre Nastri d’Argento, torna al cinema con il suo nuovo film: ‘SLAM – Tutto per una ragazza’. La pellicola è tratta dal best seller ‘Tutto per una ragazza (Slam)’ di Nick Hornby, anche autore di Alta Fedeltà, Febbre a 90°, About a Boy.

‘SLAM – Tutto per una ragazza’ ha come protagonisti i giovani Ludovico Tersigni (‘L’estate addosso’ di Gabriele Muccino) e Barbara Ramella (‘Non si ruba a casa dei ladri’ di Carlo Vanzina), insieme ai premiati interpreti Jasmine Trinca (‘La stanza del figlio’, ‘La meglio gioventù’, Il grande sogno) vincitrice di tre Nastri D’Argento e del Premio Mastroianni al Festival di Venezia e Luca Marinelli (‘La solitudine dei numeri primi’, ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’, ‘Non essere cattivo’), David di Donatello 2016 per ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’.

Il film è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, e sarà distribuito nelle sale da Universal Pictures Italia dal 23 marzo.

Fonte: Universal Pictures International Italy

Road to Oscar 2017: il migliore attore non protagonista

Road to Oscar 2017: il migliore attore non protagonista

Oscar 2017: tutto è quasi pronto per la notte più scintillante – e cinefila – dell’anno; gli Accademy Awards sono vicini e solo il 26 Febbraio verranno rivelati i nomi dei vari vincitori, in un’annata scandita da musical patinati omaggio del passato “made in Hollywwod – land”, racconti di formazione (metropolitana), quieti drammi dell’animo, tesi neo – western macchiati dal petrolio, sbarchi alieni dall’oscuro messaggio simbolico e on the road dello spirito sulle tracce delle proprie origini. Chi sbaraglierà la concorrenza? Nell’attesa, non si può far altro che focalizzare l’attenzione sui vari nominati, scegliendo il proprio cavallo vincente sul quale puntare in attesa della grande sfida.

Oscar 2017: le nomination della 89ª edizione

Road to Oscar 2017: il migliore attore non protagonista

oscar 2017

Analizziamo da vicino i cinque candidati nella categoria Miglior Attore Non Protagonista.

Lucas Hedge per Manchester by the Sea

Lucas Hedge è il più giovane della lista: nato nel 1997 a Brooklyn, figlio d’arte – padre sceneggiatore e madre poetessa – ha iniziato a recitare dalla tenera età di dieci anni debuttando nel film firmato dal padre L’Amore Secondo Dan; dopo aver collezionato prestigiose collaborazioni con registi come Wes Anderson, Terry Gilliam e Jason Reitman è grazie a Kenneth Lonergan che ottiene la sua prima nomination agli Oscar, interpretando il ruolo del nipote sedicenne di Lee Chandler (Casey Affleck) nel drammatico Manchester by the Sea.

Dev Patel per Lion

oscar 2017L’altro giovane – e lanciatissimo – coetaneo con il quale dovrà vedersela Hedge è Dev Patel: inglese, classe 1990, già abituato ai fasti degli Oscar dopo aver preso parte, nel 2008, al pluripremiato film The Millionaire diretto da Danny Boyle, che in quella stagione stracciò nettamente la concorrenza. Com’è abituato ai successi e all’aria di Hollywood, però, è abituato anche agli insuccessi, come la candidatura ai Razzie Awards ricevuta nel 2010 per il suo ruolo nel film di M. Night Shyamalan L’Ultimo Dominatore dell’Aria. Con Lion – La strada verso casa sembra aver trovato la propria definitiva occasione di riscatto, interpretando il ruolo di Saroo Brierley – autore del romanzo autobiografico che ha ispirato il film – ragazzo indiano che, dopo essere sopravvissuto da solo, a cinque anni, su un treno diretto a Calcutta, viene prima portato in un orfanotrofio e poi in seguito viene adottato da una coppia australiana; una volta cresciuto, decide di cercare informazioni sulle proprie radici appellandosi solo ai pochi – e frammentari – ricordi che ha e a Google Earth.  Per la sua toccante interpretazione è stato candidato ai Golden Globes, al Premio BAFTA e agli Screen Actors Guild Award.

Mahershala Ali per Moonlight

oscar 2017Anche l’americano Mahershala Ali è a caccia di premi, dopo aver preso parte a molti dei film più caldi di questa stagione cinematografica: Free State of Jones, Il diritto di contare (Hidden Figures) ma soprattutto Moonlight, diretto da Barry Jenkins; il drammatico ed intenso racconto di formazione di Chiron, dall’infanzia fino all’età adulta vissute in un turbolento quartiere di Miami, porta ad Ali il plauso della critica, la vittoria di uno Screen Actors Guild Award, una candidatura ai Golden Globes e una ai BAFTA. Un ottimo risultato per l’attore nato a Oakland nel 1974, che durante la sua carriera ha collezionato ruoli in film come Il Curioso Caso di Benjamin Button, Come un Tuono, Hunger Games: Il canto della rivolta (Parte I e II) e in famose serie tv (Crossing Jordan, CSI: Scena del Crimine, 4400, Lie To Me, Alcatraz, Alphas, House of Cards – Gli intrighi del potere e Marvel’s Luke Cage).

Michael Shannon per Animali Notturni

oscar 2017Per Michael Shannon questa è la seconda nomination agli Oscar: la prima arrivò nel 2008 con il ruolo del disturbato e tormentato John Givings nel dramma di Sam Mendes Revolutionary Road; questa volta è grazie alla sua interpretazione dello schivo Detective “di confine” Bobby Andes nel noir diretto da Tom Ford che non solo conquista la critica, ma anche il pubblico e la suddetta nomination che si somma alle altre maturate nel corso della sua carriera, iniziata nei primi anni 90’ dopo una gavetta teatrale, e che lo ha portato a collaborare con registi come Harold Ramis, John Waters, Joel Schumacher, Michael Bay, Cameron Crowe, Curtis Hanson, William Friedkin, Oliver Stone, Jeff Nichols, Sidney Lumet, Sam Mendes, Werner Herzog, James Franco, Marc Forster, David Koepp, Ariel Vromen, Zack Snyder, Ramin Bahrani, Peter Bogdanovich e – ultimo ma non ultimo – lo stilista Ford che gli regala l’ennesimo, camaleontico, ruolo da caratterista pronto ad imprimersi nell’immaginario cinefilo.

Jeff Bridges per Hell or High Water

oscar 2017L’ultimo nominato è un vero veterano degli Oscar: Jeff Bridges, classe 1949, è uno dei sex symbol degli anni ’80 sopravvissuto incolume a quel decennio ed arrivato fino ad oggi inanellando una serie di memorabili interpretazioni, dividendosi tra grandi nomi della cinematografia (Peter Bogdanovich, John Huston, Michael Cimino, Bob Rafelson, John Carpet, Sidney Lumet, Francis Ford Coppola, Alan J. Pakula, Terry Gilliam, Peter Weir, Ridley Scott e Joel ed Ethan e Coen) e grandi blockbuster generazionali (come Tron firmato dalla Disney). Bridges muove i primi passi nel mondo dello spettacolo fin da bambino, collezionando ottime critiche per le sue convincenti interpretazioni e numerosi premi, fino alla vittoria di un Oscar come Miglior Attore Protagonista nel 2009 grazie al film Crazy Heart; è tornato sulla cresta dell’onda, nel circuito dei premi, dopo aver indossato i panni del cinico Texas Ranger Marcus nel neo – western firmato da David Mackenzie Hell or High Water, tesa storia di due fratelli fuorilegge disposti a tutto pur di salvare la fattoria di famiglia: l’unica soluzione plausibile consiste nel rapinare banche nel Texas remoto e attanagliato dalla crisi.  

Baby Driver: presentato al SXSW 2017 il film di Edgar Wright

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Baby Driver: presentato al SXSW 2017 il film di Edgar Wright

Sarà presentato al SXSW film festival 2017 il nuovo film di Edgar Wright, Baby Driver, con protagonista Ansel Elgort (Colpa delle Stelle).

South by Southwest (SXSW) è un festival musicale e cinematografico, composto anche di un insieme di conferenze e mostre interattive, che ha luogo ogni primavera ad Austin, la capitale del Texas, dal 1987. L’evento si svolgerà dal 10 al 19 marzo 2017.

Baby Driver sarà presentato al SXSW 2017

Saranno presenti quest’anno all’evento anche titoli molto attesi, come Song to Song di Terrence Malick e Free Fire di Ben Wheatley.

Nel corso degli anni il festival ha visto presentati alcuni dei film di genere che sono divenuti poi cult. Ad esempio al SXSW è stato presentato il remake de La Casa di Sam Raimi, o più di recente, Ex Machina, di Alex Garland.

Nel cast di Baby Driver, oltre a Elgort, ci sono Lily Jems, Jamie Foxx, John Bernthal, Kevin Spacey e Jon Hamm.

Baby Driver: prime immagini dal nuovo film di Edgar Wright

Sul film Wright ha dichiarato: “Ho sempre voluto fare un action che fosse impreziosito dalla muscia. È qualcosa che fa parte in grande misura dei miei film precedenti e ho pensato a quest’idea di avere un personaggio che ascolta musica continuamente. Quindi, hai questo giovane autista che ha una colonna sonora per tutta la sua esistenza, in particolar modo per le rapine alle banche e le fughe veloci che verranno.”

Fonte: SXSW

Sicario 2: potrebbe essere sia un sequel che un prequel

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Sicario 2: potrebbe essere sia un sequel che un prequel

Durante la promozione di John Wick Chapter Two, il produttore del film, Basil Iwanyk, ha parlato per la prima volta di Sicario 2, che si intitolerà Soldado.

Il produttore ha spiegato brevemente che natura avrà il film e in che modo sarà connesso al precedente lavoro diretto da Denis Villeneuve.

“Non avrete idea di dove siete, se prima o dopo gli eventi narrati in Sicario. Se si tratta di cinque anni, non ne avrete nessun indizio. Non ci sono riferimenti al primo Sicario, quindi non sapete quando si svolgono i fatti… In Sicario il mondo non è così specifico. Sono solo quei personaggi. E francamente volevamo che il pubblico avesse esperienza dei personaggio in tempo reale invece di un riferimento continuo all’altro film come una sorta di ‘Intanto in Sicario…'”.

In pratica Sicario 2 sarà un film ambientato nello stesso universo del primo film, con gli stessi personaggi, ma narrativamente svincolato dal film stesso.

Benicio Del Toro e Josh Brolin, protagonisti del primo film, torneranno entrambi in Soldado. Al momento, invece, è incerto il ritorno di Emily Blunt. La sceneggiatura del film porterà nuovamente la firma di Taylor Sheridan (Sons of Anarchy), già autore dello script del primo film.

Stefano Sollima è noto soprattutto per aver diretto serie televisive di successo come Gomorra La serie Romanzo criminale La serie. Si tratta della prima produzione hollywoodiana che vedrà coinvolto il regista romano.

Di seguito la trama di Sicario:

In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

Fonte: Collider

Star Wars Aftermath: Lando Clarissian ritornerà nell’ultimo volume Empire’s End

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Dopo la clamorosa assenza in Star Wars Il Risveglio della Forza che non ha mancato di suscitare le proteste di molti fan, è stato finalmente reso noto che Donald Glover vestirà i panni dell’ex uomo d’affari e neo-generale dell’Alleanza Ribelle Lando Clarissian nello standalone dedicato ad Han Solo, attualmente in produzione. Tenendo conto delle poche apparizioni in prodotti derivati – tra cui la serie animata Star Wars Rebels – la notizia diffusa recentemente riguardo alla pubblicazione di un nuovo volume dal titolo Star Wars Aftermath Empire’s End in cui Lando Clarissian giocherà un ruolo fondamentale non può che suscitare una grande curiosità per tutti gli amanti e sostenitori del personaggio.

Han Solo: Donald Glover parla del nuovo Lando Calrissian

La trilogia di volumi Star Wars Aftermath è stata ideata dallo scrittore Chuck Wendig con l’intento di narrare e approfondire gli accadimenti situati negli oltre 35 anni che vanno dalle vicende di Star Wars Il ritorno dello JediStar Wars Il Risveglio della Forza, un progetto epico che ora avrà modo di essere concluso dall’ultimo capitolo Aftermath Empire’s End in uscita il 21 febbraio 2017. Secondo le recenti indiscrezioni raccolte da io9 uno dei protagonisti sarà proprio Lando Clarissian, il quale ritornerà a Cloud City per riprendere dal momento in cui le truppe dell’Impero Galattico si presentarono davanti alla sua porta.

Secondo l’estratto pubblicato da io9 che contiene alcuni collegamenti con le precedenti narrazioni di Star Wars appartenenti a diversi prodotti derivati, tra cui il gioco per cellulare Star Wars Uprising  in cui il Governatore Imperiale Adelhard crea un blocco nel settore Anoat (la sede di Bespin e Hoth) per cercare di mantenere il controllo subito dopo la Battaglia di Endor. Ma quello che più colpisce è il secondo aggancio, questa volta direttamente al famoso intermezzo del primo volume della serie Star Wars Aftermath in cui si narra di rivolta scoppiata a Cloud City e guidata dal pirata Kars Tal-Korla a sua volta impegnato a collaborare con Lobot, il braccio destro di Lando Clarissian. Dunque appare più che ovvio che in Aftermath Empire’s End Lando potrà avere un ruolo di primo piano nel tentativo di battere il governatore Adelhard e riconquistare così Cloud City.

Fonte: io9

Il Padrino: in produzione un film sulla lavorazione del film

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Il Padrino: in produzione un film sulla lavorazione del film

La HBO sta lavorando a un film dal titolo Francis and The Godfather, uno show tv che seguirà le vicende produttive de Il Padrino. Chiaramente il Francis del titolo è chiaramente Ford Coppola.

Si tratterà di un film che, come è stato per l’Hitchcock con Anthony Hopkins, che raccontava la produzione di Psycho, racconterà la produzione di uno dei capolavori del maestro italo americano Francis Ford Coppola.

Il Padrino: in produzione un film sulla lavorazione del film

Il film sarà basato su una sceneggiatura di Andrew Farotte, inserita nella Black List del 2015. La Black List, ricordiamo, è una lista dei migliori script registrati a Hollywood che non sono ancora stati trasformati in film.

Francis and The Godfather sarà prodotto da Mike Marcus (The Ward), Doug Mankoff (Nebraska) e Andrew Spaulding (The Young Messiah). La consulenza produttiva sarà affidata a Paul Bart, l’executive che per primo opzionò Il Padrino.

Film che ha lanciato la folgorante carriera di Al Pacino nel 1972, Il Padrino rimane a oggi uno dei migliori esempi di cinema offerti da Coppola. Nel cast originale, al fianco di Pacino, ci sono Marlon Brando, James Caan, Robert Duvall, John Cazale, Richard S. Castellano, Gianni Russo, Talia Shire e Diane Keaton.

Come ben sanno gli appassionati di cinema, il film ha avuto due sequel, la Parte II che ha brillato per la superba interpretazione di Robert De Niro nei panni del giovane Vito Corleone, e la Parte III che resta il progetto più debole della trilogia, realizzata a molti anni di distanza e su commissione.

Fonte: Variety

Leonardo DiCaprio sarà il poliziotto italiano che ha combattuto La Mano Nera

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Dopo il trionfo agli Oscar con The Revenant, Leonardo DiCaprio è pronto a tornare in pista con un progetto molto impegnativo, prodotto da Paramount.

Lo studio ha infatti acquistato i diritti del libro, The Black Hand, scritto da Stephan Talty, in cui si racconta la storia vera di Joe Petrosino, il poliziotto italiano naturalizzato statunitense che, a cavallo tra il XIX e il XX secolo ha impiegato le sue forza per contrastare La Mano Nera, tenebrosa organizzazione a carattere mafioso con origine italiana.

Leonardo DiCaprio interpreterà Petrosino e parteciperà al progetto anche come produttore con la Appian Way.

Lo scorso anno, un altro romanzo di Talty basato su una storia vera, Captain’s Duty, ha avuto una trasposizione cinematografica di grande successo: Captain Phillips, per la regia di Paul Greengrass con Tom Hanks.

Leonardo DiCaprio produrrà il film su Captain Planet

Considerato il soggetto del film, non è escluso che Leonardo DiCaprio riesca a coinvolgere nel progetto anche Martin Scorsese che lo ha diretto in molti dei suoi film recenti migliori e soprattutto in Gangs of New York e in The Departed, che riprendono il tema della malavita americana e che hanno riscosso notevole successo.

Al momento Leonardo DiCaprio è già impegnato, sempre con Scorsese, in Devil in the White City (leggi qui).

Fonte: Deadline

Venerdì 13: Jason avrà la maschera da hockey originale nel reboot

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Un delle peculiarità più importanti dei maggiori assassini e serial killer cinematografici riguarda il fatto che essi indossano generalmente delle maschere durante lo svolgimento dei propri macabri compiti, così come hanno dimostrato alcuni celebri personaggi del calibro di Ghostface (Scream), Harry Warden (My Bloody Valentine), Michael Myers (Halloween) e il capostipite Leatherface (Non aprite quella porta). Per questo motivo, dopo aver annunciato l’intenzione di dare il via a un reboot della celebre saga anni’80 di Venerdì 13 in uscita il 13 ottobre 2017, i vertici di Platinum Dunes hanno affermato di aver ingaggiato un team di esperti di effetti speciali per ricreare integralmente l’iconica maschera da hockey originale indossata per la prima volta dal protagonista assassino Jason Voorhees nel terzo capitolo della saga nel 1982.

Venerdì 13: nelle sale ad Halloween 2017

Comparendo soltanto per pochi secondi nelle sembianze di un bambino annegato nell’agghiacciante finale del primo capitolo di Venerdì 13 diretto nel 1980 da Sean CunninghamJason riapparve con il volto coperto da un sacco di tela nel successivo Venerdì 13 L’assassino ti siede accanto del 1981, assumendo le sue definitive sembianze con tanto di maschera da hockey solo nel 1982 con Venerdì 13 Week-end di terrore, dando vita a una delle icone horror più famose di tutti i tempi. Nel corso degli oltre 12 sequel, remake e prodotti derivati (tra cui un crossover Freddy vs Jason nel 2003) la maschera di Jason ha subito diversi cambiamenti di stile dovuti per lo più alle varie ferite di battaglia, ma ora pare il regista Breck Eisner e il suo team abbaino deciso di riportare il design orinale del terzo capitolo per inaugurare questo atteso reboot.

Il nuovo reboot di Venerdì 13 – il 13° film del franchise – secondo alcune indiscrezioni racconterà le origini di Jason Voorhees e sarà impostato come PG-13.

“La storia ha personaggi fantastici. La storia è di un’origine, ma un’origine che nessuno ha mai visto prima. Ovviamente ci sarà Pamela ma sarà qualcosa di diverso da quello che avete visto in passato.”

Venerdì 13nel reboot una nuova storia di origini per Jason

Venerdì 13, in originale Friday the 13th, è una saga di film horror che ha come protagonista Jason e ricade nella categoria dei film slasher.

Il film originale di Venerdì 13 è stato concepito da Sean S. Cunningham, poi la saga è proseguita grazie ad altri registi che hanno mantenuto gli stessi meccanismi narrativi presenti nel primo film. Tutti i film appartengono al genere splatter, quindi caratterizzati da omicidi crudi, possibilmente spettacolari e granguignoleschi. Sono stati realizzati nove sequel, uno spin-off/crossover e un remake/reboot, per un totale, quindi, di 12 pellicole.

Curiosità sull’iconico protagonista del franchise Venerdì 13.

Nei vecchi episodi del videogioco Splatterhouse, prima del reboot del 2010, il protagonista Rick Taylor è chiaramente ispirato a Jason. Anche se nel progredire della saga videoludica la Maschera del Terrore negli artworks e nei filmati venne poi rappresentata con fattezze più simili a un teschio, nei giochi ha sempre un aspetto molto più simile a una maschera da hockey.

Nel 1985 in Italia fu realizzato un film palesemente ispirato alla saga, secondo la diffusa prassi del cinema di genere italiano degli anni ottanta, di realizzare delle imitazioni, più o meno marcate, dei contemporanei film statunitensi di maggior successo: la pellicola s’intitola Camping del terrore (che però uscì nelle sale italiane solo due anni dopo, nel 1987), diretta da Ruggero Deodato, con una giovanissima Nancy Brilli tra i protagonisti.

Jason Voorhees è stato aggiunto alla lista dei combattenti del videogioco Mortal Kombat X, è contenuto nel primo Kombat Pack. Il personaggio del gioco è stato ricreato fedelmente prendendo spunto dai film della saga, i movimenti, l’atteggiamento, le mosse e le fatality rispecchiano quanto visto sul grande schermo.

La serie di film Venerdì 13

  1. Venerdì 13 (Friday the 13th, 1980), regia di Sean S. Cunningham
  2. Venerdì 13 parte II – L’assassino ti siede accanto (Friday the 13th Part II, 1981), regia di Steve Miner
  3. Venerdì 13 parte III – Week-end di terrore (Friday the 13th Part III, 1982), regia di Steve Miner
  4. Venerdì 13 parte IV – Capitolo finale (Friday the 13th: The Final Chapter, 1984), regia di Joseph Zito
  5. Venerdì 13 parte V – Il terrore continua (Friday the 13th Part V: A New Beginning, 1985), regia di Danny Steinmann
  6. Venerdì 13 parte VI – Jason vive (Friday the 13th Part VI: Jason Lives, 1986), regia di Tom McLoughlin
  7. Venerdì 13 parte VII – Il sangue scorre di nuovo (Friday the 13th Part VII: The New Blood, 1988), regia di John Carl Buechler
  8. Venerdì 13 parte VIII – Incubo a Manhattan (Friday the 13th Part VIII: Jason Takes Manhattan, 1989), regia di Rob Hedden
  9. Jason va all’inferno (Jason Goes to Hell: The Final Friday, 1993), regia di Adam Marcus
  10. JX – Jason X (Jason X, 2002), regia di James Isaac
  11. Freddy vs. Jason (Freddy vs. Jason, 2003), regia di Ronny Yu
  12. Venerdì 13 (Friday the 13th, 2009), regia di Marcus Nispel

Fonte:  Dread Central

The Batman: per James Gunn il regista ideale sarebbe Jeremy Saulnier

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Dopo aver ormai messo il cuore in pace riguardo all’abbandono di Ben Affleck alla regia del tanto atteso standalone The Batman è giunto il momento di pensare al futuro del progetto, in particolare riguardo a chi potrà essere il regista più adatto per prendere in mano saldamente le redini di questa travagliata operazione cinematografica. Mentre Variety continua a sostenere la candidatura eccellente di Matt Reeves, nel corso di un recente scambio di vedute con i fan sul proprio account Facebook James Gunn ha ammesso che, a suo parere professionale, Jeremy Saulner – autore di due piccoli cult come Blue RuinGreen Room –  sarebbe il candidato ideale.

The Batman: Ben Affleck potrebbe lasciare il ruolo? Clay Enos rassicura

James Gunn ha ammesso che ora The Batman si trova in una fase davvero delicata, tuttavia “se Jeremy Saulnier fosse interessato allora sarebbe una buona scelta per guidare questo progetto“, anche se al momento altri nomi celebri circolano nella possibile short-lisa, tra cui spiccano certamente Gavin O’Connor (The Accountant), Denis Villeneuve (Sicario, Arrival) e addirittura George Miller (Mad Max).

Il grande successo di Jeremy Saulnier è iniziato nel 2013 con il piccolo thriller Blue Ruin, divenuto subito un cult indie così come il successivo Green Room del 2016, un racconto punk-rock violento tutto ambientato in una stanza nel retrobottega di un locale di avventori filo-nazisti e amanti della musica estrema. Attualmente Sailner si trova impegnato nell’adattamento di Hold The Dark per conto di Netflix che verrà distribuito entro il 2018, dunque lasciandogli ampio margine per poter eventualmente prendere in mano il timone di regia dello standalone The Batman.

The Batman e Talia Al Ghulla risposta della Warner

The Batman (titolo provvisorio) sarà scritto da Ben Affleck Geoff JohnsNel cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon e Joe Manganiello sarà Deathstroke.

Secondo le prime anticipazioni, Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare molti dei suoi nemici.  Vi ricordiamo che lo stesso Ben Affleck ha confermato che il filmchiaramente si ispirerà ad una o più storie dal fumetto seppur mantenendo un’originalità predominante.

Fonte: screenrant

Shrek: ecco il trailer onesto del film DreamWorks

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Ecco il trailer onesto di Shrek, il film DreamWorks del 2001 che ha rivoluzionato il modo di raccontare le fiabe al cinema. Il video è stato realizzato, ovviamente, da Screen Junkies.

Con il suo stile irriverente, Shrek si è distinto immediatamente dagli altri film d’animzione, diventando il simbolo di un nuovo modo di raccontare la fiaba attraverso lo scardinamento dei canoni classici.

Shre, il quinto capitolo nel 2019

Il film ha avuto diversi sequel, di vario successo e valore artistico. L’ultima notizia in merito a un quinto episodio risale alla scorsa estate e riportava che il film sarebbe stato pronto per il 2019.

Il primo film della serie cinematografica Shrek è uscito nel 2001. La pellicola ha avuto tre sequel, uscitn nel 2004, nel 2007 e nel 2010. Nel 2011 è uscito lo spin off Il Gatto con gli Stivali.

Shrek, basato sulla fiaba omonima del 1990 di William Steig, è stato il primo film a vincere l’Oscar al miglior film d’animazione, categoria introdotta nel 2002. La saga rappresenta uno dei franchise più remunerativi della storia del cinema d’animazione e della storia del cinema in generale. Il primo capitolo ha incassato circa 484 409 218  dollari in tutto il mondo.

Doctor Strange: come sarebbe dovuto finire – video

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L’esilarante canale Youtube How It Should Have Ended ha pubblicato il finale alternativo di Doctor Strange. L’esito, come al solito molto buffo, lo trovate nel video a seguire:

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Doctor Strange recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange è arrivato al cinema il 26 Ottobre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda SwintonRachel McAdams Chiwetel Ejiofor.

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Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

La trama di Doctor Strange

Dai Marvel Studios arriva la storia del neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e ergersi contro il male.

The Batman: Ben Affleck potrebbe lasciare il ruolo? Clay Enos rassicura

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È notizia di ieri che Ben Affleck ha abbandonato la sedia di regia di The Batman. Le sue motivazioni, spiegate in maniera lineare e condivisibile, sono state relative all’impegno immenso rappresentato dal tenere in piedi un film così complesso e dall’essere coinvolto anche come protagonista nello stesso.

Date le aspettative che si hanno su questo film in particolare, la posizione di Affleck, coinvolto anche come sceneggiatore e come produttore esecutivo è del tutto comprensibile, tuttavia adesso alcune nuvole si addensano anche sulla sua partecipazione al film in quanto protagonista.

Mark Hughe, di Forbes, nella sua analisi della questione, ha espresso la sua preoccupazione in merito al fatto che l’attore e regista premio oscar potrebbe anche lasciare il ruolo del Crociato Incappucciato. Ecco quanto si legge nel suo articolo: 

“Sfortunatamente, tra le cose che ho sentito in merito al suo abbandono come regista, c’è anche qualcosa di specifico che, se vero, mi porta a preoccuparmi in merito al fatto che c’è una possibilità che Affleck abbandoni anche il ruolo da protagonista. Non credo che queste preoccupazioni siano troppo fondate, e mi aspetto comunque che Affleck finisca la sceneggiatura come pianificato e che cominci l’allenamento per guadagnare la forma di Batman, assicurandosi di essere fisicamente e mentalmente preparato per il ruolo. Detto questo, credo che ci siano possibilità che Affleck possa abbandore il progetto come attore, pur rimanendo come firma in sceneggiatura e nel ruolo di produttore esecutivo del film.”

Nonostante queste preoccupazioni, su Twitter, Clay Enos, direttore della fotografia del DCEU, ha tranquillizzato gli animi, spiegando che i registi abbandonano in continuazioen i progetti e che il caso di The Batman e di Ben Affleck non è certo un’eccezione.

Cosa vi aspettate?

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The Batman (titolo provvisorio) sarà scritto da Ben Affleck e Geoff Johns. Nel cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon e Joe Manganiello sarà Deathstroke.

Secondo le prime anticipazioni, Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare molti dei suoi nemici.  Vi ricordiamo che lo stesso Ben Affleck ha confermato che il film chiaramente si ispirerà ad una o più storie dal fumetto seppur mantenendo un’originalità predominante.

Rings: tre minuti dal film e un’agghiacciante 360 experience

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Rings: tre minuti dal film e un’agghiacciante 360 experience

In trepidante attesa di poter finalmente vedere la perfida e inquietante Samara uscire nuovamente dal gocciolante schermo televisivo (e cinematografico), Paramount ha rilasciato online una clip con i primi 3 minuti di Rings, terzo capitolo del feranchise orrorifico iniziato nel 2002 con The Ring di Gore Verbinski, a sua volta remake del celebre j-horror Ringu del 1998 di Hideo Nakata.

In questa clip di appena 3 minuti dedicata al prologo di Rings viene mostrato un volo aereo su cui ben presto si abbatterà, con conseguenze devastanti, la celebre maledizione che vede al centro il video virale maledetto con protagonista l’inquietante Samara, pronta a uccidere chiunque dopo sette giorni dalla visione incriminata.

Rings: l’orrore corre sul nastro per la terza volta

Uno dei grandi aspetti che da qualche tempo a questa parte sembrano animare tantissimo le promozioni pubblicitarie dei più recenti prodotti audiovisivi sono le inedite esperienze stereoscopiche immersive che ogni untene può vivere semplicemente con un visore VR 360. Anche Paramount sembra essersi orientata verso questa inedita strategia, pubblicando sul proprio canale YouTube U.K. Paramount Pictures una video interattivo si 90 secondi in cui lo spettatore ha la possibilità di effettuare un tour virtuale a 360° di una stanza buia e inquietante piena di schermi televisivi, in attesa che la terrificante silhouette di Samara sbuchi fuori dal nulla per aggredirlo e spaventarlo. Di seguito proponiamo il video:

Le aspettative nei confronti di Ring sono davvero molto alte. Nato come romanzo di successo pubblicato nel 1998 da Koij SuzukiThe Ring (in originale Ringu) è stato trasposto una prima volta da Hideo Nakata sul finire degli anni ’90, aprendo la strada al filone del j-horror e generando un tale successo internazionale da spingere il regista Gore Verbinski a realizzarne un ottimo remake nel 2002 con protagonista Naomi Watts. In seguito la Paramount decise di trasformare il progetto in un vero e proprio franchise, affidando a Nakata in persona la realizzazione di uno sfortunato sequel nel 2005, il cui esito fu così disastroso da bloccare per oltre un decennio lo sviluppo della saga con protagonista la perfida Samara e la relativa videocassetta maledetta in grado di uccidere dopo sette giorni chiunque la guardi.

Rings: Samara nel nuovo terrificante poster

Rings racconterà le vicissitudini della giovane Julia (l’italiana Matilda Lutz) nel tentativo di impedire che la celeberrima video-maledizione possa minacciare il suo ragazzo Holt (Alex Roe), il tutto grazie all’aiuto del professor Gabriel (il Johnny Galecki di The Big Bang Theory) e alla scoperta di un inquietante gioco metafilmico che si cela proprio nei meandri della registrazione fantasmatica.

Ambientato 13 anni dopo le vicende del secondo capitolo della saga e sceneggiato a otto mani da David LouckaJacob Estes e Akiva GoldsmanRings annovera tra le sue fila Matilda Lutz, Alex Roe, Johnny Galecki, Aimee TeegardenBonnie Morgan e la presenza straordinaria di Vincent D’Onofrio

Fonte: Paramount Pictures

Aquaman: Nicole Kidman sarà la mamma di Arthur Curry?

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Dopo la conferma che vuole Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, villain di Aquaman, tramite THR arrivano altri dettagli in merito alla produzione del film con protagonista Jason Momoa.

Secono l’attendibile rivista, Nicole Kidman sarebbe in trattative per unirsi al DCEU nei panni della amdre di Aquaman/Arthur Curry, la Regina Atlanta.

Nicole Kidman sarà la mamma di Arthur Curry in Aquaman?

Per chi non lo sapesse, Arthur, AKA Aquaman, è figlio di un umano e di una regina atlantidea, la Kidman appunto, che sarebbe una scelta interessante e anche appropriata, considerando l’aspetto fisico dell’attrice australiana. Una regina di Atlantide dovrebbe apparire come un essere magnifico ed etereo, ma anche capace di emanare potere e incutere timore reverenziale. Il fatto che la Kidman abbia anche una carnagione delicata e pallida aiuta, make up a parte, a immaginarla nel ruolo.

Non sarebbe la prima volta che l’attrice premio Oscar si avvicina al mondo dei cinecomics, dal momento che anche per i casting di Wonder Woman si era parlato di lei. Questa occasione invece potrebbe essere molto più appropriata per l’attrice in questione e sarebbe plausibile vedere la madre e il padre di Arthur, il custode di un faro, almeno in un breve cameo nel film.

Nicole Kidman è in sala con Lion, film che le è valsa la sua quarta nomination agli Oscar (ha vinto la statuetta nel 2003 con The Hours).

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Aquaman: James Wan condivide una foto dalle location

Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa sarà trai protagonisti di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è avvenuto quest’anno, in un cameo di Batman v Superman Dawn of Justice.

Aquaman sarà diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà protagonista Jason Momoa (Game of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II, Patrick WilsonWillem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 05 Ottobre 2018.

 

The Batman: perché Kevin Smith NON lo dirigerà

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Kevin Smith è un grande appassionato e conoscitore di fumetti (basti pensare anche solo al fatto che sua figlia si chiama Harley Quinn Smith) eppure non se la sente di proporsi come regista per The Batman, ora che Ben Affleck ha lasciato la sedia vacante.

Il regista che ha un debole per la DC Comics, si è già cimentato con le serie tv The Flash e Supergirl e per lui sarebbe il passo successivo naturale, almeno così la pensano i fan che hanno fatto il suo nome sui social.

Ecco perché Kevin Smith NON dirigerà The Batman

Smith ha risposto di persona alle richieste che lo vogliono sulla sedia di regia di The Batman. Su twitter, il regista ha scritto che, pur essendo lusingato dalla fiducia dei fan, non può farlo per tre ragioni: primo, non parla con Ben Affleck da anni; secondo, ha fatto Yoga Hosers; terzo, senso comune.

Certo, Kevin Smith conosce bene i fumetti della DC, ma non ha mai realizzato un film ad altissimo budget come sarà senza dubbio The Batman, inoltre l’acredine che c’è tra lui e Affleck, dopo tanti anni di collaborazione in gioventù, potrebbe senza dubbio essere un ostacolo a una sana atmosfera sul set.

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Kong Skull Island: la cover di SFX cita Apocalypse Now

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Kong Skull Island: la cover di SFX cita Apocalypse Now

Grazie a GamesRadar+ è possibile ammirare finalmente la nuova copertina della rivista SFX attualmente in edicola dedicata a Kong Skull Island in cui viene mostrato il celebre gorilla gigante intento a sfoderare tutto il proprio potenziale in un inquietante ruggito di guerra.

Kong Skull Island: il re si presenta in 4 nuovi spot

All’interno della rivista è contenuta un’intervista esclusiva con il regista Jordan Voght-Roberts, oltre a una seconda immagine che illustra visivamente l’inizio della nuova storia tratta dal racconto dello scrittore Jospeh McCabe, con tanto di titolone “Beats War” e una didascalia che cita scherzosamente Apocalypse Now: “Kong Skull Island è pronto a scatenare l’Apocalisse [gioco di parole in inglese di Ape-ocalypse, N.d.r] ora. Joseph McCabe ama l’odore della scimmia al mattino“.

Lo speciale dedicato all’origine della storia di Kong Skull Island contenuta nella rivista è un diretto omaggio citazionistico ad Apocalypse Now, soprattutto perché la famosa frase pronunciata da Robert Duvall (Mi piace l’odore del napalm al mattino”) viene usata come chiaro aggancio al capolavoro di Coppola. Lo speciale afferma inoltre che il regista Jordan Voght-Roberts si prepara a scatenare una guerra fra gorilla in ogni multiplex“.Il fatto che i grafici e gli editori di SFX abbiano deciso di citare direttamente a celebre pellicola del 1979 potrebbe dipendere da alcune affinità fra i due racconti, soprattutto per quanto riguarda un’ambientazione cupa e sempre invasa dallo spettro della guerra incombente.

Kong Skull Island: il trailer italiano con Tom Hiddleston

Kong Skull Island, che uscirà il 9 marzo 2017, include nel cast Tom Hiddleston, Brie Larson, Samuel L. Jackson, John Goodman, Tian Jing, Corey Hawkins, Jason Mitchell, John Ortiz, Shea Whigham e Toby Kebbell. Diretto da Jordan Vogt-Roberts, il film è scritto da Max Borenstein, John Gatins, Dan Gilroy e Derek Connolly.

Godzilla vs Kong è previsto per il momento per il 29 maggio 2020 negli USA, mentre Godzilla 2 dovrebbe arrivare l’anno prima, il 22 marzo 2019.

Fonte: GamesRadar+

Star Wars: Mark Hamill solidale con il giovane Anakin di Jake Lloyd

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Quando nel lontano 1999 George Lucas annunciò di voler realizzare una nuova trilogia prequel di Star Wars con cui raccontare la crescita e la maturazione di Anakin Skywalker fino al suo passaggio al Lato Oscuro della Forza, molti fan sollevarono seri dubbi sulla natura del progetto, riservando in seguito al giovane interprete di Anakin, Jake Lloyd un’accoglienza non proprio calorosa, tanto da stroncare sul nascere la sua precoce carriera. Ora, a distanza di sedici anni, l’attore Mark Hamill – reduce dal successo di Star Wars Il Risveglio della Forza e prossimo a comparire nei due sequel Star Wars The Last JediStar Wars Episodio IX – ha deciso di intervenire a sostegno dell’allora collega di appena 9 anni, dichiarando, durante un’intervista a Vulture (ripresa anche da Heroic Hollywood) il suo pieno sostegno alla seconda trilogia e a Jake Lloyd.

Star Wars: le reazione degli spettatori del 1977 – audio

Intervenendo in maniera appassionata e anche un pò contrariata riguardo alla brutta accoglienza riservata al piccolo Jake Lloyd nel corso della seconda trilogia di Star WarsMark Hamill ha confessato: “non riesco davvero a credere ancora oggi ad alcune delle cose che sono state dette e scritte sul prequel. Veramente, al di là di tutto non mi piace quando le persone criticano qualcosa per partito preso. Sono ancora arrabbiato per il modo in cui hanno trattato Jake Lloyd. Era solo un giovane attore di appena nove anni che ha fatto esattamente quello che George Lucas voleva che facesse. Credetemi, capisco quanto possa essere difficile entrare completamente in un personaggio“.

Star Wars The Last Jedi: il regista sorpreso dall’intimità dello script

Nonostante molti fan di Star Wars ancora oggi avrebbero da obiettare alle parole di Mark Hamill riguardo al suo sostegno a una seconda trilogia, sicuramente questo non giustifica il modo con cui il giovane Anakin Skywalker di Jake Lloyd è stato trattato, diventando forse l’unico vero capro espiatorio di un progetto nato sotto una cattiva stella. Hamill vede sicuramente una certa vicinanza e affinità con Lloyd, in quanto il suo personaggio di Luke Skywalker possiede una rapporto molto stretto con Anakin nella finzione cinematografica.

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Star Wars The Last Jedi sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars The Last Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Fonte: Heroic Hollywood

Green Lantern Corps: il rapper Common vorrebbe essere John Stewart

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In una recente intervista rilasciata a IGN il rapper Common ha confessato il suo grande interesse nel poter interpretare il ruolo di John Stewart aka Lanterna Verde nell’atteso adattamento DCEU Green Lantern Corps programmato per il 2020. Il cantante ha infatti ricordato come lui stesso fosse stato preso in seria considerazione proprio per questo ruolo nel visionario progetto di Justice League Mortal, un ipotetico film targato DC che George Miller in persona avrebbe dovuto dirigere nel 2007 prima che tutto fosse abbandonato definitivamente nel 2009.

Green Lantern Corps: James Marsden è Hal Jordan – fanart

Nel corso dell’intervista riguardante la sua possibile candidatura al ruolo di John Stewart per Green Lantern CorpsCommon ha confessato che “no, non ho ancora parlato con i responsabili del progetto a Washington. John Stewart, il personaggio che vorrei interpretare, è davvero sorprendente. Quando ho avuto l’opportunità di essere potenzialmente John Stewart nel progetto abortito di Justice League Mortal ho imparato davvero tutto su Lanterna Verde e sulla mitologia che sta dietro al personaggio e al suo mondo. Mi sono lasciato trasportare dalla sua natura innovativa di supereroe capace di usare la propria mente per fare un sacco di cose, quindi ho instaurato un feeling davvero profondo con lui. Adoro il personaggio, ma non lo so, non ho parlato con i vertici DC a riguardo, ma, si sa, è certo che mi piacerebbe poterlo interpretare. Sarebbe un onore essere John Stewart“.

Common non è per nulla estraneo all’universo cinematografico DC, soprattutto dopo aver interpretato un piccolo cameo nel recente Suicide Squad nei panni di gangster, oltre ad aver partecipato negli ultimi anni a moltissimi progetti televisivi e per il grande schermo, tra cui Terminator SalvationNow You See Me. Sarà presto impegnato anche nel cast di John Wick 2, mentre ancora gusta assieme all’amico e collega John Legend l’Oscar per la miglior canzone originale in un film vinto grazie al lavoro compito con Selma.

Al momento tuttavia Common dovrebbe ancora compiere il grande passo verso un ruolo di spessore, e sicuramente la sua candidatura come John Stewart in Green Lantern Corps potrebbe essere la grande occasione.

Green Lantern Corps viene descritto come “un Arma Letale nello spazio” che si concentrerà su due personaggi: Hal Jordan e John Stewart, tiratore scelto della Marina, afroamericano, che entra a far parte del Corpo delle Lanterne Verdi. Il film si focalizzerà in particolare sul suo rapporto con Jordan e il Corpo.

David Goyer Justin Rhodes sono gli sceneggiatori, mentre Goyer è anche produttore del film, mentre produttori esecutivi del progetto sono Geoff Johns e Jon Berg, alla guida della DC Films, divisione responsabile dei lungometraggi dedicato all’universo esteso DC.

Una volta terminata la sceneggiatura, sarà possibile scegliere un regista. Difficile al momento capire la fattibilità di un nuovo coinvolgimento di Ryan Reynolds, protagonista del primo Lanterna Verde, ormai impegnato nei panni di Deadpool.

Fonte: IGN

Aquaman: trovato l’attore per Black Manta

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Mentre non sappiamo ancora di preciso quando cominceranno le riprese di Aquaman, Variety ci informa che l’attore noto per il ruolo di Cadillac nella serie Netflix The Get Down, Yahya Abdul-Mateen II, è stato scelto come villain del film: interpreterà Black Manta.

Aquaman: riprese anche in Italia, in Sicilia

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Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa sarà trai protagonisti di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è avvenuto quest’anno, in un cameo di Batman v Superman Dawn of Justice.

Aquaman sarà diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà protagonista Jason Momoa (Game of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II, Patrick WilsonWillem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 05 Ottobre 2018.

Supereroi: ieri e oggi al cinema e in televisione

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C’è stato un tempo in cui i supereroi erano al cinema e in televisione ma non avevano il successo che oggi hanno con i prodotti di Marvel Studios e DC Films. Oggi celebriamoli ripercorrendo la storia dei supereroi al cinema e in televisione.

Hulk 1978 e 2012

HulkHulk, noto personaggio e supereroe Marvel Comics è stato protagonista di una serie televisiva iniziata nel 1977 (L’incredibile Hulk) e di cinque film TV che ne sono seguiti: L’incredibile Hulk, Morte in famiglia, La rivincita dell’incredibile Hulk, Processo all’incredibile Hulk e La morte dell’incredibile Hulk. Personaggio interpretato dall’attore e culturista italoamericano Lou Ferrigno nella parte di Hulk e da Bill Bixby nella parte di Banner.

Il personaggio di Hulk ha avuto una prima versione cinematografica nel 2003: Hulk di Ang Lee. Il film è stato prodotto dai Marvel Studios su distribuzione Universal Pictures. In questo film Banner è interpretato da Eric Bana, il quale aveva firmato anche per due successivi capitoli.

Bruce Banner/Hulk appare nei film del Marvel Cinematic Universe: in L’incredibile Hulk (2008) è interpretato da Edward Norton; nei film, The Avengers (2012), Iron Man 3 (2013), Avengers: Age of Ultron (2015) è interpretato da Mark Ruffalo.

Batman

Batman

Batman noto supereroi DC, fa la sua prima apparizione sul grande schermo protagonista di ben due serie di corti al cinema una del 1943 e una del 1949. Successivamente nel 1966 fece il suo esordio una nuova serie televisiva, Batman, destinata a raccogliere consensi e successo in tutto il mondo. Trasmessa dalla statunitense ABC, vide Adam West vestire i panni dell’Uomo Pipistrello, con Burt Ward (Robin) e Alan Napier (Alfred).

Da allora Batman divenne protagonista di molte pellicole, con differenti riscontri di pubblico. I primi due capitoli, Batman (1989) e Batman – Il ritorno (1992), entrambi di Burton, ebbero come protagonista Michael Keaton; Joel Schumacher ne raccolse l’eredità realizzando Batman Forever (1995) con Val Kilmer come Batman, e Batman & Robin (1997) con George Clooney come protagonista. In seguito agli scarsi risultati raggiunti da quest’ultimo, il franchise venne sospeso, per riavviarsi con il regista Christopher Nolan e con gli autori Jonathan Nolan e David S. Goyer, che con Batman Begins (2005) narrarono con taglio più realistico le origini del personaggio, interpretato da Christian Bale, e proseguirono con i due seguiti di enorme successo, Il cavaliere oscuro (2008) e Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012).

Nel 2013 Ben Affleck viene scelto per interpretare l’Uomo Pipistrello nel DC Extended Universe: nel 2016 appare in Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) e, brevemente, in Suicide Squad; nel 2017 Affleck riprenderà il ruolo in Justice League e, prossimamente, anche in The Batman (da lui anche co-sceneggiato e prodotto).

The Amazing Spider-Man

The Amazing Spider-Man

La prima volta che il supereroe Marvel Comics appare in una serie televisiva è in Spidey Super Stories del 1974, una serie di cortometraggi contenuti in un programma televisivo, per poi ritornare ufficialmente nei film per la televisione L’Uomo Ragno (1977), L’Uomo Ragno colpisce ancora (1978) e L’Uomo Ragno sfida il Drago (1979). L’Uomo Ragno e gli altri due film vennero distribuiti anche nei cinema per il mercato italiano.

Spider-Man è stato poi interpretato da Tobey Maguire in tre pellicole cinematografiche dirette da Sam Raimi: Spider-Man (2002), Spider-Man 2 (2004) e Spider-Man 3 (2007). Nel cast di questi tre film ci sono anche Kirsten Dunst nel ruolo di Mary Jane, James Franco in quello di Harry Osborn, Willem Dafoe in quello di Norman Osborn e Rosemary Harris in quello di zia May.

Nel 2012 è l’anno del reboot  The Amazing Spider-Man, diretto da Marc Webb. Andrew Garfield è il nuovo Peter Parker, Emma Stone è Gwen Stacy, Sally Field è May Parker, Martin Sheen è Ben Parker e Rhys Ifans è Curt Connors/Lizard. Nel 2014 è uscito il sequel The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro, sempre diretto da Webb. Al cast si aggiungono Dane DeHaan nei panni di Harry Osborn/Green Goblin, Jamie Foxx in quelli di Maxwell Dillon/Electro e Paul Giamatti in quelli di Aleksei Mikhailovich Sytsevich/Rhino.

Superman

Superman

Superman appare per la prima volta in una serie di cortometraggi animati, Superman (1941), di 17 episodi prodotta da Fleischer Studios e da Famous Studios.

Negli anni cinquanta è interpretato da George Reeves: il film indipendente Superman and the Mole-Men, per la regia di Lee Sholem (1951), e il cortometraggio Stamp Day for Superman, di Thomas Carr (1954).

Superman sarà protagonista successivamente di ben quattro film al cinema tra gli anni settanta e anni ottanta, tutti con l’attore statunitense Christopher Reeve nei panni di Clark Kent/Superman. Il primo film su Superman di Richard Donner è del 1978. Vedeva impegnati, tra gli altri attori, Gene Hackman nel ruolo di Lex Luthor e Marlon Brando nella parte di Jor-El, padre biologico di Superman. Al primo capitolo seguirono Superman II (1980) e Superman III (1983), per la regia di Richard Lester e con Reeve ancora protagonista. Nel 1987 Sidney J. Furie diresse Superman IV, insuccesso di critica e pubblico che fece sospendere il franchise per anni.

Il 2006 è l’anno di Superman Returns, diretto da Bryan Singer, che riprende la trama dei primi due. Il supereroe è interpretato da Brandon Routh, Lois Lane da Kate Bosworth e Lex Luthor da Kevin Spacey.

Nel 2013 arriva L’uomo d’acciaio (reboot della serie) per la regia di Zack Snyder. Henry Cavill è l’interprete del supereroe, Amy Adams è Lois Lane, Kevin Costner il padre terrestre di Clark, Jonathan, e Russell Crowe quello kriptoniano, Jor-El. Il film ha dato inizio all’universo cinematografico DC, il DC Extended Universe, che porterà ai film Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), sempre diretto da Zack Snyder, e Justice League (2017).

Iron Man

Iron Man

Una primissima versione di Iron Man apparirà in Exo-Man (1977) ma il successo arriva con il franchise del Marvel Cinematic Universe, dove Tony Stark/Iron Man è interpretato da Robert Downey Jr. e, oltre ad essere uno dei personaggi presenti in più pellicole, è anche il più frequentemente menzionato. I film sono Iron Man (2008) dove vengono narrate le sue origini, dalla prigionia in Afghanistan fino al ritorno in patria e all’assunzione dell’identità di Iron Man. Ne L’incredibile Hulk (2008) compare in una scena dopo i titoli di coda dove avvicina il generale Ross per parlargli dell’Iniziativa Vendicatori e nel Marvel One Shot Il consulente (2011) dove viene mostrato come abbia fatto desistere Ross dall’idea di candidarvi Abominio.

In Iron Man 2 (2010) cerca una cura all’avvelenamento da palladio provocatogli dal reattore che lo tiene in vita affrontando contemporaneamente Ivan Vanko (Whiplash) e Justin Hammer. In The Avengers (2012) si unisce ai supereroi Hulk, Thor, Captain America, la Vedova Nera e Occhio di Falco per affrontare Loki e il suo esercito di Chitauri. In Iron Man 3 (2013) si trova coinvolto nelle macchinazioni dell’A.I.M. di Aldrich Killian e dei suoi uomini Extremis, che si fingono un gruppo terroristico agli ordini del Mandarino. In Avengers: Age of Ultron (2015) Stark e Banner sviluppano un’intelligenza artificiale per la pace mondiale: “Ultron”, che però si ribella e decide di estinguere la razza umana. Debellata la minaccia, Stark si ritira momentaneamente dalla squadra.

In Captain America: Civil War (2016) Iron Man decide di firmare gli Accordi di Sokovia entrando in conflitto con Captain America e provocando una scissione negli Avengers; nonostante i due riescano poi a riappacificarsi, quando Zemo gli rivela che il Soldato d’Inverno è l’assassino degli Stark, Tony ha un violento scontro con Cap e Bucky venendo alla fine sconfitto e provocando il loro scisma definitivo.

Il personaggio ricomparirà in Spider-Man: Homecoming (2017), come co-protagonista del film. Downey Jr. riprenderà il ruolo in Avengers: Infinity War (2018) e nel suo seguito previsto per il 2019.

The Flash

The Flash anche se non noto come i suoi amici della DC Superman e Batman ha avuto una trasposizioni televisiva diventata un vero e prorio cult, Flash nel 1990, interpretato da John Wesley Shipp. Il personaggio ha avuto una seconda trasposizione televisiva nel 2014, dove Barry Allen è interpretato da Grant Gustin.

Nel 2014 Warner Bros./DC Entertainment annuncia i futuri tasselli dell’universo cinematografico del DC Extended Universe che comprendono quattro apparizioni di Flash, rispettivamente in Suicide Squad, Justice League (17 novembre 2017), The Flash (23 marzo 2018) e Justice League – Part Two (14 giugno 2019) con il volto, annunciato ufficialmente, del giovane Ezra Miller, nella prima comparsa live-action cinematografica del personaggio.

Thor

Thor

La prima apparizione in live acton di Thor avviene nel film TV La rivincita dell’incredibile Hulk (1988), dove è interpretato da Eric Kramer mentre il suo alter ego, il dottor Donald Blake, da Steve Levitt. 

Negli anni novanta, prima di dirigere la sua trilogia di Spider-Man, Sam Raimi si era detto interessato a girare un film su Thor, progetto che ricevette l’approvazione di Stan Lee ma non della Fox, all’epoca detentice dei diritti cinematografici del personaggio, la quale temeva che sarebbe stato troppo simile alla nota serie TV di Raimi Hercules.

Finalmente poi arriverà il Marvel Cinematic Universe, dove Thor è interpretato da Chris Hemsworth che per calarsi nei panni del personaggio ha guadagnato 20 lb (10 Kg) di muscoli. Il primo film è Thor (2011) dove vengono mostrate le origini del personaggio, il suo esilio sulla Terra a causa delle macchinazioni di Loki, l’incontro con Jane Foster e il ritorno a Asgard per difenderla dalle mire di conquista del fratello adottivo. In The Avengers (2012) si unisce ai supereroi Iron Man, Hulk, Captain America, la Vedova Nera e Occhio di Falco per affrontare Loki e il suo esercito di Chitauri. In Thor: The Dark World (2013) seppur riluttanti Loki e Thor collaborano per affrontare Malekith e vendicare la madre Frigga. Al termine del film il “Dio del Tuono” rinuncia al trono di Asgard di modo da continuare a proteggere tutti i Nove Mondi. In Avengers: Age of Ultron (2015), assieme al resto dei Vendicatori, Thor affronta la minaccia di Ultron, un’intelligenza artificiale intenzionata a estinguere la razza umana. Debellato il pericolo decide di lasciare il gruppo e fare ritorno ad Asgard. 

Wonder Woman

Wonder Woman

L’apparizione più nota in live-action di Wonder Woman avviene con l’attrice Lynda Carter nell’omonima serie televisiva prodotta dalla Warner Bros. e trasmessa dal network ABC dal 1974 al 1976 e dalla CBS dal 1977 al 1979. 

Dopo il progetto mai andato in porto sui Supereroi della DC di George Miller Justice League: Mortal, la Warner Bros ufficializza il nome Gal Gadot che sarà  Wonder Woman è nel DC Extended Universe. Il personaggio esordisce nel film Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) in un ruolo secondario anche se essenziale; avrà poi il ruolo da protagonista nel film Wonder Woman (2017) e sarà presente anche in Justice League (2017) e Justice League 2 (2019).

Supereroi: ieri e oggi al cinema e in televisione

Scarface remake: Diego Luna novello Al Pacino

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Dopo la notizia di questa mattina che ci ha informati dell’abbandono di Antoine Fuqua fuori dal remake di Scarface, arriva tramite Variety la notizia che il film ha trovato un protagonista. Si tratta di Diego Luna, attore messicano che abbiamo visto in Rogue One a Star Wars Story.

Secondo il report della rivista, il film sarà la moderna riproposizione dell’iconia storia di immigrazione che ha visto protagonista Al Pacino e sarà basata su uno script di Terence Winter, creatore di Boardwalk Empire e sceneggiatore di The Wolf of Wall Street. Il film sarà prodotto da Universal.

Scarface remake: Antoine Fuqua abbandona il film

Scarface di Brian De Palma fu a sua volta il remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell’originale ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo film l’azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di droga.

T2 Trainspotting: Danny Boyle racconta il suo ritorno a Edimburgo

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Mark Renton, Sick Boy, Spud e Begbie tornano dopo 20 anni in T2 Trainspotting, al timone di nuovo Danny Boyle, che questa mattina ha incontrato la stampa a Roma per raccontare il suo film e la sua reunion con gli attori che hanno fatto il successo del primo film, Ewan McGregor, Johnny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert Carlyle.

La musica di T2 Trainspotting

Come Trainspotting, anche questo sequel ha una componente musicale molto importante, caratteristica che, a quanto pare, è stato lo stesso pubblico a richiedere: “Quando abbiamo cominciato la lavorazione di questo film, la Sony ha chiesto al pubblico cosa volesse dal sequel. Le tre risposte più ricorrenti sono state il ritorno del cast originale, la scoperta di quello che era accaduto al personaggio di Kelly McDonald e poi tutti hanno chiesto che la colonna sonora fosse all’altezza di quella del primo film. Nessuno ha parlato del regista (ride). Volevamo usare il sistema utilizzato anche in passato ma fare leva anche sulla nostalgia. Come avrete notato, anche qui abbiamo utilizzato alcune canzoni dell’originale ma remixate in modo tale da far scattare collegamenti con il film vecchio. Ci sono dei pezzi nuovi, ma anche originali.”

T2 Trainspotting e i flashback

E non solo la musica ricollega T2 Trainspotting all’originale. Il film presenta anche diversi flashback che rievocano le folli e sconsiderate gesta dei protagonisti: “L’unico flashback presente nella sceneggiatura era quello di Spud, quando esce dalla palestra e si rende conto di essere nello stesso posto dell’inseguimento del primo film, quando lui viene preso e si becca sei mesi di prigione mentre Mark riesce a farla franca. Per quello che riguarda gli altri flashback, sono stati inseriti per creare un ponte tra il vecchio e il nuovo film e sono stati inseriti in concomitanza di particolari ricordi che il cast aveva del set. In tutto si tratta di un minuto di girato preso dal vecchio film.”

trainspotting 2Il rapporto con l’autore, Irvine Welsh

Come ha reagito Welsh, autore di Porno, sequel di Trainspotting, ai cambiamenti presenti nel film?

“Abbiamo un ottimo rapporto nella scrittura delle sceneggiature, perché capisce le trasformazioni dei personaggi sullo schermo. Sono dei personaggi diversi che partono dalle sue pagine e che John Hodge trasforma. Siamo tutti contenti di questa dinamica. Per quanto riguarda i cambiamenti su Porno, lui è contento. All’inizio abbiamo adattato il romanzo in maniera molto fedele, ma non è venuto fuori granché. Volevamo fare qualcosa di più personale concentrandosi molto su quello che è il trascorrere del tempo e su come gli uomini acccettano l’invecchiare e il passare del tempo in generale. Lui ha condiviso questa nostra ottica perché anche lui è un uomo che ha che fare con il tempo che passa.”

Il romanzo è ambientato 9 anni dopo il primo, mentre il film fa trascorrere i 20 anni effettivi. L’intenzione era quella di essere fedeli alla vita reale che passa?

“Se avessimo fatto un nuovo Trainspotting dopo nove anni non avevamo avuto niente da dire. Avremmo soltanto replicato il primo film. Abbiamo aspettato e abbiamo rischiato perché potevamo correre il rischio di non farlo affatto. Poi John Hodge ha scritto questa sceneggiatura bellissima, molto personale. Ad un certo punto del film, Renton dice ‘ho 46 anni e sono fottuto’. È diventato il centro del film perché il punto è tutto lì. Abbiamo inserito di nuovo il discorso ‘Scegli la vita’, chiaramente aggiornato a oggi, con i riferimenti ai social, perché è diventato un simbolo. All’inizio è in chiave divertente, ma poi diventa una cosa molto personale. Perché va in contro a tutto quello che si è perso negli ultimi 20 anni. Con questo secondo film volevamo fare un film che parlasse più di noi.”

T2 TrainspottingLa speranza in T2 Trainspotting

Il primo film terminava con una specie di disturbata e non meglio identificata speranza per Mark, in questo caso dov’è la speranza?

“Ironicamente, la speranza c’è nel personaggio più improbabile, Spud, il più sfortunato. Quando lo vediamo ci chiediamo come diavolo ha fatto a sopravvivere in quelle condizioni tutti quegli anni. Ma ad un certo punto trova la maniera di far sentire la sua voce e comincia a scrivere; anche Begbie a modo suo ha imparato qualcosa, va dal figlio e gli chiede scusa. Per lo stesso Renton, nella sua scelta finale, ci possiamo vedere una speranza.”

Il primo film era strutturato in ‘occasione e tradimento’ e in questo film questo concetto, questa connessione di eventi sembra susseguirsi e diventare il centro di quello che sarà nel finale. “Il concetto è molto presente nel primo film, e l’abbiamo messo anche nel secondo. L’idea di vedere il tradimento come un attimo di individualismo contro il gruppo può essere sicuramente preponderante, ma non vuol dire che sia giusto. È accaduto persino a noi che abbiamo fatto il film, ci siamo traditi e sentiti traditi, sono cose che succedono. Nel concetto di opportunità e tradimento c’è della verità scaturita dall’esperienza reale. Si tratta di qualcosa che c’è nel romanzo, ma si è verificato anche nella vita reale.”

Per quanto riguarda il prequel del primo film, che pure è stato raccontato in un romanzo, Boyle ha spiegato che non ci sono piani per una nuova pellicola perché potrebbe essere in lavorazione una serie tv su questo argomento, ma che lui non sarà coinvolto.

T2 Trainspotting sarà in sala a partire dal 23 febbraio.

Concept art scartati di Star Lord, Nova Corps, Dormammu e Strange

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L’artista dei Marvel Studios  Andy Parco ha rivelato alcuni affascinanti concept art alternativi realizzati per il film Guardiani della Galassia e Doctor Strange.

I concept art sono quelli dedicati a look alternativi e scartati di Star-Lord, protagonisti interpretato da Chris Pratt e per i Nova Corps.  Di seguito tutti i concept corredati con alcune note dell’artista.

Star-Lord Alternative Look

Realizzato all’inizio della produzione di Guardiani della Galassia

Star-Lord Alternative Look

 Realizzato all’inizio della produzione di Guardiani della Galassia.

Nova Corps Alternative Look

Il look alternativo realizzato durante la preparazione di Guardiani della Galassia.

Dormammu

Il look di Dormammu realizzato durante la preparazione di Doctor Strange.

Strange Alternative Look

Il look di Doctor Strange realizzato durante la preparazione di Doctor Strange.

Strange 2

Il look di Doctor Strange realizzato durante la preparazione di Doctor Strange.

Festival di Cannes 2017: Pedro Almodovar presidente di giuria

Festival di Cannes 2017: Pedro Almodovar presidente di giuria

Sarà il regista spagnolo Pedro Almodovar il presidente di giuria del Festival di Cannes 2017. La kermesse franchese arrivata alla sua settantesima edizione si svolgerà Pedro Almodovar succede a George Miller come presidente della giuria di Cannes, ha partecipato a Cannes l’anno scorso con “Julieta”. Pedro Almodovar ha commentato la notizia: “Sono grato, onorato e un po’ sopraffatta. Sono consapevole della responsabilità che comporta essere il presidente della giuria e spero di essere all’altezza del compito. Posso solo dire che mi dedicherò con anima e corpo a questo compito, che è sia un privilegio che un piacere”.

Il regista ha partecipato ben 5 volte al Festival di Cannes con film di successo come Tutto su mia madre, Volver, Gli abbracci spezzati, La pelle che abito e Julieta. Il suo la Mala Educacion è stato il film d’apertura del Festival nel 2004. Nel recente passato il festival ha avuto presidenti come George Miller, Joel e Ethan Coen, Steven Spielberg, Robert De Niro, Sean Penn e Jane Campion. Insieme a Nanni Moretti e Isabelle HuppertPedro Almodovar  è il terzo europeo a presiedere come presidente.

Fonte: Variety

Scarface remake: Antoine Fuqua abbandona il film

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Scarface remake: Antoine Fuqua abbandona il film

Tempi duri per i remake, infatti arriva da Variety la notizia che il regista Antoine Fugue ha abbandonato il remake di Scarface, il fiilm cult del 1983 con protagonista Al Pacino e diretto da Brian De Palma. 

Antoine Fuqua ha abbandonato la regia per via dei troppi impegni già presi, come il sequel del film con Denzel Washington The Equalizer. 

Al momento non si hanno notizia sul destino del film, le cui riprese erano in programma nella primavera del 2017. Anche se secondo Variety la produzione è già impegnata con i colloqui del nuovo regista, dato che la produzione vorrebbe mantenere come protagonista la star di  Rogue One: A Star Wars Story Diego Luna.

Scarface di Brian De Palma fu a sua volta il remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell’originale ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo film l’azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di droga.

Daniel Day-Lewis nelle prime foto del nuovo film di Paul Thomas Anderson

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Sono iniziate le riprese del nuovo film di Paul Thomas Anderson che vedrà protagonista l’attore premio Oscar Daniel Day-Lewis, in quello che è stato definito il progetto sul mondo della moda del regista de Il Petroliere.

Ecco l’attore sul set del nuovo film. 

Daniel Day Lewis

Le foto arrivano dal sito Whitby Photography dove è possibile vedere il set completo di foto.

Anche se si sa poco del film, le prime foto dal set ci offrono alcun dettagli e confermano le voci che vorrebbero il film ambientato durante gli anni 50′ e nell’ambiente della moda dell’epoca. Secondo la fonte inoltre il film potrebbe intitolarsi Phantom Thread. 

L’ultimo film di Paul Thomas Anderson risale al 2014 ed era Vizio di forma. Daniel Day-Lewis ritorna a lavorare con il regista dopo l’acclamato film Il Petroliere.

Kingsman The Golden Circle: Halle Barry nella nuova foto dal set

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Kingsman The Golden Circle: Halle Barry nella nuova foto dal set

Sono ufficialmente iniziate nel Regno Unito le riprese di Kingsman The Golden Circle, e oggi arriva la foto che ritrae Halle barry sul set.

Il sequel di Kingsman sarà diretto ancora da Matthew Vaughn, regista del primo film e del successo Kick-Ass.

In Kingsman The Golden Circle Eggsy (Taron Egerton) e Merlin (Mark Strong), si imbarcano in un viaggio internazionale negli Stati Uniti in seguito alla distruzione della Kingsman HQ nel Regno Unito. I due cercheranno aiuto dalla versione americana dei Kingsman. Il sequel vanta un nutrito cast di attori americano, tra cui Halle Barry che interpreterà Ginger, capo degli The Statesmen americani.

Nel cast di Kingsman the Golden Circle torneranno quindi Taron Egerton, Colin Firth, Mark Strong, Sophie Cookson e Edward Holcroft mentre si sono aggiunti a oggi Julianne Moore, Halle Berry, Pedro Pascal, Sir Elton John, Vinnie Jones e Channing Tatum.

Kingsman The Golden Circle uscirà al cinema 16 giugno 2017.

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