Il Biografilm Festival 2015 offre oggi una programmazione dedicata all’arte, in collaborazione con Sky Arte HD e si accinge a consegnare i suoi ultimi riconoscimenti, premiando i vincitori della sezione Biografilm Italia, i preferiti del pubblico nonché la migliore opera prima.

Il primo focus si concentra sulla scoperta di Mario Carbone, fotografo e documentarista che ha saputo cogliere i momenti cruciali del cambiamento della società e della cultura italiane, dalle lotte operaie all’occupazione delle terre in Calabria, dall’alluvione di Firenze del 1966 alla performance di Ulay e Marina Abramovic alla galleria d’arte moderna di Bologna nel 1977. Di Mario Carbone il festival presenta una selezione di documentari, seguita dall’anteprima mondiale del film di Giuseppe D’Addino Mario Carbone, il fotografo con la macchina da presa, che rende conto dell’attività a 360 gradi di Carbone lasciando emergere la sua visione del mondo. A Mario Carbone sarà poi consegnato il Celebration of Lives Award, il premio che Biografilm Festival dedica ai grandi narratori, andando così ad affiancare gli altri vincitori di quest’anno Matteo Garrone e Frederick Wiseman.
I ritratti di altri due importanti artisti arricchiranno poi il cartellone. Innanzitutto, Chi è Alberto Garutti e perché parla di noi di Giampaolo Penco, dedicato ad Alberto Garutti, critico e maestro dell’arte pubblica. Il film racconta la preparazione e l’inaugurazione della mostra a lui dedicata al PAC, l’installazione permanente nel grattacielo Unicredit a Milano, il lavoro nel suo studio e tra i collaboratori, con il filo rosso di un concetto caro all’artista: l’irripetibilità dell’esperienza. A seguire, sempre in anteprima mondiale, sarà la volta di I come Isgrò di Nunzio Gringeri e Riccardo Cannella, dedicato all’artista concettuale ma anche giornalista, scrittore, drammaturgo e poeta Emilio Isgrò.
Dopo la premiazione dei premi del pubblico, della sezione Biografilm Italia e della migliore opera prima, verrà consegnato anche al documentarista danese Michael Madsen il Celebration of Lives Award e sarà proiettato il suo The Visit, il film celebrato a Sundance 2015, dove il regista mette in scena un ipotetico “incontro del terzo tipo” tra umani e alieni, immaginando la situazione dell’incontro, i rischi e le tensioni scatenanti, le strategie di politici, scienziati, agenzie spaziali.
Per scoprire gli ultimi eventi, consultate il sito del festival:


La serie, che si svolgerà durante la medesima apocalisse zombie descritta nella serie originale, ma in un altro luogo, avrà come protagonisti l’insegnante divorziato Sean Cabrera e la consulente scolastica Nancy Tompkins, che uniscono le forze e cercano di sopravvivere in un mondo diventato ostile; al loro fianco il figlio di Sean, Nick, che ha affrontato la dipendenza dalle droghe in passato e l’ambiziosa Ashley Carey, figlia di Nancy.







Il nuovo film è ambientato 22 anni dopo gli eventi terribili del film originale Jurassic Park. Vi ricordiamo che Jurassic World, attualmente in fase di riprese è diretto dal regista Colin Trevorrow e uscirà al cinema negli USA il 12 Giugno 2015.

Il film si incentrerà sulla storia di Gertrude Bell – personaggio realmente esistito – una donna inglese dalla vita ricca e avventurosa che, all’alba del XX secolo, fu viaggiatrice, scrittrice, archeologa, esploratrice, cartografa, agente segreto e diplomatica per conto dell’Impero Britannico. La Bell, inoltre, fu una specie di Lawrence d’Arabia al femminile, svolgendo attività a sostegno della Rivolta araba nel corso della Prima Guerra Mondiale ed ebbe un ruolo di primo piano nella creazione di stati arabi come l’Iraq e la Giordania.






