Vi avevamo già parlato del terzo
episodio di Una Notte al Museo 3, serie di film con Ben
Stiller, che interpreta il guardiano notturno di musei dove,
calato il sole, tutto prende vita.
Oggi arriva la notizia, dal The
Hollywood Reporter, che Robin Williams è entrato in
trattative per reinterpretare il ruolo di Teddy Roosvelt,
visto al fianco di Stiller sia nel primo che nel secondo episodio
della saga. Williams, secondo i più informati, dovrebbe
accettare di buon grado la proposta, visto che i primi due film
hanno incassato più di 500 milioni di dollari. Non si sa ancora se
gli attori Amy Adams, Bill
Hader,eChristopher Guest,anche loro presenti nei primi due film, faranno parte del
cast.
Diretto ancora una volta da
Shawn Levy, il film dovrebbe essere ambientato a Londra,
dove ritroveremo il guardiano Larry Daley in una nuova esilarante
avventura. La sua produzione sarà avviata a Febbraio 2014 e
l’uscita negli Stati Uniti è prevista per Dicembre 2014, intanto vi
terremo aggiornati su eventuali sviluppi.
Finalmente la Warner Bros ha
diffuso il plot completo de Lo Hobbit: la desolazione di
Smaug, diretto da Peter Jackson, che uscirà nelle
sale italiane il 12 Dicembre 2013.
Il film continua l’avventura di
Bilbo Baggins, tratta dal romanzo Lo Hobbit di Tolkien che narra
una storia nella Terra di Mezzo che si svolge 60 prima della
vicenda de Il Signore degli Anelli. Il secondo episodio torna dove
avevamo lasciato Bilbo, che è in viaggio con lo stregone Gandalf e
13 Nani, guidati da Thorin Scudodiquercia, per aiutare questi
ultimi a riprendersi il regno di Erebor.
Dopo essere sopravissuti a mille
imprevisti all’inizio del loro viaggio, la Compagnia continua verso
est, incontrando sulla loro strada il muta-pelle Beorn e uno sciame
di ragni giganti nel Bosco Atro. Dopo essere , poi, sfuggiti alla
prigione degli Elfi Silvani, i nani si incamminano verso
Pontelagolungo, per poi arrivare alla Montagna Solitaria dove
dovranno affrontare il Drago Smaug.
Tutte le foto del secondo capitolo nella nostra Foto
gallery:
[nggallery id=185]
Inoltre, arrivano dal sito
TheOneRing.net alcuni rumors sulla durata del
film, infatti si dice che sarà 13 minuti più breve del primo e 24
minuti più breve de Le Due torri, come
già ci si aspettava un anno fa.
Il secondo episodio de Lo
Hobbit verrà, poi, seguito da un terzo chiamato Lo
Hobbit: il racconto di un ritorno.
La Open Road Films ha
diffuso il nuovo trailer dell’ thriller Homefront, in
versione Red Band, con James Franco, Jason Statham,
Winona Ryder, Kate Bosworth e Frank Gillo.
Il film, basato su un romanzo di
Chuck Logan, è stato scritto dalla star dei film d’azione
Sylvester Stallone, diretto da Gary Fleder, già
regista de Il collezionista.
La storia segue l’ex agente della
DEA, Phil Broker ( interpretato da Statham), che si
trasferisce in una tranquilla cittadina assieme alla sua famiglia,
che in realtà tanto tranquilla non è. Si scoprirà, infatti, che il
paesino nasconde un grosso centro di produzione di anfetamina.
Quando la figlia di Phil litigherà con il figlio di una donna
tossicodipendente ( interpretata da Kate Bosworth), questa
cercherà vendetta dal boss locale di droga, Gator (James
Franco).
Il nuovo trailer è molto dinamico e
più violento rispetto ai precedenti, ci mostra una piccola
cittadina in apparenza tranquilla divenuta il regno di un boss
crudele che non ha paura di nulla. Il film uscirà nelle sale per
Novembre 2013.
Da una news riportata da
TheWrap, è probabile una nuova aggiunta al cast di
Jurassic World, quarto capitolo della saga giurassica
creata da Steven Spielberg nel 1993.
La notizia del giorno, infatti, è
che il candidato all’Oscar Josh Brolin, che vedremo a breve
in Oldboy, è in trattative con l’Universal per
far parte del film, anche se non ci sono ancora conferme né
dell’accordo né del ruolo che potrebbe interpretare. Inoltre,
altri rumors dicono che nel cast potrebbero essere presenti anche
Nick Robinson, Ty Simkins e probabilmente Bryce
Dallas Howard.
Il film, come già sappiamo, non
sarà diretto da Spielberg ma da Colin Trevorrow (
Safety not guardanteed), accompagnato nella
sceneggiatura da Derek Connolly. Frank Marshall e
Pat Crowley. Spielberg, in compenso, sarà il
produttore esecutivo del sequel e affiancherà il regista nella
lavorazione del film.
Nel film potrebbero essere inseriti
nuovi dinosauri acquatici, ma soprattutto un nuovo dinosauro
gigantesco e misterioso che potrebbe essere l’erede del famoso
T-Rex che tutti noi ben conosciamo.
La trama completa, però, rimane
ancora incerta e nascosta. Dovremmo aspettare ancora un po’ per
conoscere la storia e i suoi segreti, almeno fino a giugno
2014.
Full trailer in inglese per il
nuovo progetto Disney
Frozen – Il regno di ghiaccio, in uscita nelle sale a
Natale. La storia è basata sull’omonima fiaba di
Andersen e si svolge in un regno di ghiaccio, dove l’inverno
è eterno a causa di un incantesimo. Qui Anna si mette alla ricerca
di sua sorella, Elsa, l’unica in grado di spezzare l’incantesimo, e
si farà aiutare da Kristoff, un uomo di montagna che viaggia
insieme alla sua renna, e da un curioso pupazzo di neve di nome
Olaf. Sul loro cammino incontreranno magie, pericoli e avventura,
che non fermeranno una sorella determinata a riuscire nella sua
missione. Notiamo che il nuovo trailer ci svela particolari ancora
non visti, come il fatto che Elsa sia lei stessa la causa
dell’eterno inverno del suo regno, a causa di un potere che non
riesce a controllare, quello di trasformare tutto quello che tocca
in ghiaccio.
Nel film troveremo numerosi numeri
musicali, com’è consueto nella tradizione disneyana, che nella
versione originale saranno accompagnati dalla splendida voce di
Idina Menzel, vincitrice di un Tony Award, che darà voce a
Elsa. Sulle orme di Rapunzel, la Disney ci
propone questa nuova avventura che aspettiamo di vedere nelle
sale.
Arrivano a poco meno di un mese dall’uscita nelle sale, una
valanga di foto dell’atteso film Marvel, Thor The Dark World:
Tutte le foto ufficiali:
[nggallery id=316]
Per le news sul film vi
segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info
sul film nella nostra
Scheda Film: Thor: The Dark
World.Tutte
le foto in buona qualità le trovate nella nostra foto gallery del
film:
Il film Marvel Thor: The
Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente
vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un
oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film
Marvel Thor e The Avengers, Thor torna
a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma un’antica
dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale
né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il
viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, costretto a
stringere un’alleanza con lo sleale Loki per salvare non solo il
suo popolo e coloro che ama… ma l’intero universo.
Ecco la prima scena dalla parodia
di
Batman vs Superman, il prossimo progetto DC del
quale da poco sono cominciate le riprese (così come ha annunciato
il regista Zack Snyder). La scena dalla parodia
che vi mostriamo ritrae i due iconici personaggi alle prese con il
loro primo incontro, e con laproposta di Superman di collaborare;
ovviamente Batman, più oscuro e solitario, non è dello stesso
parere.
Vi ricordiamo
che L’uomo d’Acciaio è uscito
negli USA il 14 giugno 2013, il 20 giugno in Italia, e nel cast
oltre a Henry
Cavill eRussell
Crowe ci sono
anche AmyAdams, Diane
Lane, Kevin Costner, Laurence
Fishburne, Michael Shannon. L’uomo
d’Acciaio è diretto da Zack
Snyder.
Tutte le info utili nella nostra
Scheda Film: L’uomo d’Acciaio. Tutte
le news nel nostro speciale: Superman: Man of
steel
L’attore Sam Worthington è stato intervistato da
Ryan Fitzgerald e Michael Wipfli
durante il loro programma radiofonico in Australia e quando
l’oggetto della discussione è stato il sequel di Avatar di
James Cameron, l’attore ha cercato di resistere ma
poi sembra si sia lasciato andare ad alcune rivelazione, e
considerando che si sa molto poco di questi annunciati sequel sono
tutte informazioni preziose.
Alla domanda se
Avatar
2 era già in produzione, l’attore ha dichiarato
che aspetta l’inizio delle riprese che dovrebbero iniziare a
Ottobre del 2014 e pare che gran parte del processo di scrittura
per questa nuova trilogia è già stato completato da James
Cameron stesso. L’attore ha aggiunto che il regista è
attualmente impegnato in un grande lavoro di pre-produzione. Su
questo tema Worthington è stato criptico, anche se alla fine ha
rivelato che stanno costruendo la nave di Pandora. Ma non
è chiaro se fosse un riferimento diretto a mezzi o era riferito al
mastodontico processo di produzione. Worthington ha anche
confermato che saranno girati di seguito i tre film della trilogia
entro un anno, quindi quest’ultimo particolare sarebbe coerente con
il programma d’uscita annunciato ovvero Dicembre 2016, Dicembre
2017 e Dicembre 2018. Che dire ci aspettano anni ricchi di viaggio
verso Pandora.
Nuova immagine dal set
di Hercules The Thracian
Wars,nuovo adattamento del mito di
Ercole. Ancora una volta a mostrarcele è il profilo twitter del
protagonista del film, Dwayne Johnson.
Tutti conoscono la leggenda di Ercole e delle sue dodici fatiche.Questa
storia comincia dopo le fatiche e la leggenda.
Ossessionato da un errore del suo passato, Hercules è diventato un
mercenario. Insieme ai suoi cinque fedeli compagni,
viaggerà nell’antica Grecia vendendo i suoi
servizi per l’oro, grazie
alla sua leggendaria reputazione di intimidire i
nemici. Ma quando il sovrano della Tracia e sua figlia
cercheranno il suo aiuto, Hercules tornerà a lottare per il
bene e il trionfo della giustizia, tornando ad
essere l’eroe di una volta. Dovrà abbracciare di nuovo il suo
mito e tornare ad essere Hercules.
Vi ricordiamo inoltre che il titolo
originale del film è Hercules The
Thracian Wars ed è stato scritto da Ryan Condal, Evan
Spiliotopoulos
Il sito cs.net riporta la notizia secondo il
quale l’attore Michael B. Jordan dopo i vari
rumors che l’hanno coinvolto, è entrato a far parte del cast
dell’annunciato reboot dei Fantastic Four, nuovo adattamento
del fumetto Marvel. La notizia è stata ripresa
dalla trasmissione radiofonica The Schmoes Know – Movies,
secondo il quale una fonte molto vicina all’agenzia dell’attore
avrebbe confermato che ha già firmato il contratto per interpretare
Johnny Storm, meglio conosciuto come la Torcia Umana. Ovviamente
non c’è ancora nessuna conferma ufficiale da parte della 20th
Century Fox che produce il nuovo adattamento, quindi non resta che
aspettare l’annuncio del cast che non dovrebbe arrivare fra molto
tempo dato che i tempi sono sempre più prossimi.
Come già sappiamo questo nuovo film
dal titolo The Fantastic Four sarà
diretto dal regista Josh Trank, molto
apprezzato per il recente Chronicle. L’uscita del film è invece
prevista per il 6 marzo 2015.
una fonte molto affidabile legata all’agenzia di Jordan” avrebbe
confermato che l’attore ha finalmente firmato il contratto per
interpretare Johnny Storm (la Torcia Umana) nel film
di JoshTrank.
Nel maggio del 2012 la
Universal aveva annunciato che Roberto
Orci e Alex Kurtzman avrebbero prodotto i
remake di Van Helsing e La
Mummia. Da allora, tuttavia, nulla si muove. Progetto
fallito o inizio di qualcosa di più grande?
Parrebbe infatti che i due
sceneggiatori starebbero contrattando con la casa cinematografica
per la creazione di un progetto che riunisca tutti i mostri targati
Universal, in perfetto stile Marvel e
DC.
Durante un’intervista a
IGN, Orci propone qualche
anticipazione: “Stiamo lavorando ad un progetto importante, per
questo al momento non sono previsti Remake vari. Stiamo cercando di
creare qualcosa di nuovo e moderno, abbiamo bisogno di tempo”
Alla domanda, poi, di quale fosse il
suo personaggio preferito nel mondo dei mostri, lo sceneggiatore di
Into Darkness: Star Trek risponde così:
“Amo Frankenstein. Lo adoro non tanto per il fatto
di essere così orrendo e tenebroso, quanto perchè in realtà dentro
lui non lo è. E’ un mostro un pò complicato, diciamo”.
La Universal, se il
progetto dovesse andare in porto, seguirebbe dunque le orme della
Marvel (già alle prese con Avengers
2) e della DC Comics (Batman vs
Superman).
La Warner Bros ha rivelato dei nuovi
poster “Retrò” per pubblicizzare il nuovo film con
Sylvester Stallone e Robert De
Niro, Grudge Match.
Il film, diretto da Peter
Segal e nelle sale cinematografiche il giorno di natale,
racconta la storia di Billy “The Kid”
McDonnen e Henry “Razor” Sharp, due
pugili rivali in pensione. Nonostante siano passati quasi 30 anni
dal loro ritiro, i due veterani della box non hanno mai smesso di
odiarsi, tanto da prendere una decisione importante: scontrarsi sul
ring un’ultima volta.
La Legendary
Pictures ha ufficialmente scelto Simon
Crane per la regia del nuovo film Hot
Wheels basato sulla linea dei giocattoli della
Mattel. La sceneggiatura è stata affidata a
Paul Attanasio (Quiz
Show).
Già nel 2003 la
Sony aveva provato a dar luce ad un progetto
avente le famose macchinine come protagoniste attraverso il regista
McG. Il tentativo, tuttavia, fallì miseramente,
così come la seconda proposta nel 2008 del produttore Joel
Silver (Matrix) che, ai tempi,
si era interessato all’idea.
Per Crane sarà
debutto assoluto come regista, anche se gode di una fama degna di
pochi, avendo lavorato in film come World War
Z e Man in Black 3.
Nonostante le stime vedano
Cars come uno dei peggiori film della
Pixar per quanto riguarda il famoso “box
Office“, è incredibile come lo stesso cartone animato
abbia superato record inintaccabili come quelli di
Star
Wars e Toy Story quando
si prende in considerazione la vendita della merce (dvd,
giocattoli, ecc). Ecco svelato il motivo per cui la casa
cinematografica abbia dato il via al progetto per il terzo capitolo
della storia.
Nonostante non ci siano ancora dei comunicati ufficiali,
Michael Wallis (già presente durante le riprese di
Cars e Cars 2)
ha ammesso che Cars
3 è già in lavorazione.
La Pixar, nel frattempo, ha bloccato due date
per un possibile rilascio nelle sale cinematografiche, una nel
2017, l’altra nel 2018.
La trama: una coppia perde i tre
figli durante una gita nei pressi di tijuana. Quando i piccoli
riappaiono, i genitori si accorgono presto del loro cambiamento,
quasi non fossero più normali. Qualcosa di oscuro è accaduto
durante la loro assenza.
Il film, diretto da Adrian Garcia Bogliano,
uscirà in alcune sale cinematografiche a partire dal 13
Dicembre.
Durante la promozione di
Gravity (recensione) in Città
del Messico, Alfonso Cuarón ha
risposto con toni scherzosi ad una domanda piuttosto singolare:
quali sono state le difficoltà di girare un film nello
spazio?
“E’ stato veramente duro” ha
risposto il regista tra le risate dei presenti “siamo stati nello
spazio per 3 mesi e mezzo, ancora oggi ho le vertigini al sol
pensiero”.
Il giornalista, identificato come
Carlos Perez, lavora per il talk show comico
Deberian Estar Trabajando. Chiaramente la
sua era una battuta alla quale Cuaron ha
risposto scherzando a sua volta.
Gravity, il film
Il film si basa su una
sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás
Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre
la fotografia è curata da Emmanuel
Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle
numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la
tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà
in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4
ottobre.
Trama:
Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan
Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione
sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George
Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua
ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una
passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il
terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e Stone
e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità
completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio
assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto
con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura
si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco
ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe
essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante
distesa dello spazio.
Il quinto stato siamo tutti noi,
che non ci stanchiamo di domandarci cosa succede dietro le cose che
ci raccontano, non ci stanchiamo di chiedere la verità.
Un’ottimistica conclusione per un racconto che sembra accaduto ieri
e che invece è già racconto cinematografico. Basandosi sui libri
Inside Wikileaks e Wikilieaks: la battaglia di Julian
Assangecontro il segreto di Stato, Il Quinto
Potere (The Fifth Estate) ci racconta l’ascesa di Julian
Assange, mente dietro Wikileaks, da profeta a criminale
internazionale.
Il racconto, condotto con
magistrale tocco da Bill Condon, ci trasporta negli anni di
fondazione del portale che ha rivoluzionato il sistema di
comunicazione mondiale, ai tempi in cui Assange (uno straordinario
Benedict Cumberbatch) incontrò e reclutò per la sua
causa Daniel Domscheit-Berg (Daniel
Brulh, ma dove è rimasto nascosto questo straordinario
attore fino ad ora?). I due danno così vita ad un sistema di
informazione senza censura, che avendo come punto cardine la
protezione della fonte, riesce a portare a galla tantissimi segreti
di importanti associazioni internazionali, di banche e dittature,
fino a scardinare la più grande potenza mondiale, il Governo degli
Stati Uniti. Implicazioni morali, desideri nascosti, ambizione,
contrasti, scrupoli di coscienza e culto della personalità si
fondono in questa storia complessa e ricca che ci racconta uno dei
più grandi stravolgimenti del nostro tempo.
The Fifth Estate – Il Quinto Potere, il film
La sceneggiatura di Josh
Singer, che si profonde in tecnicismi informatici, ritrae un
Assange misterioso e convinto, un trascinatore che vuole tutta
l’attenzione di chi lo circonda, non privo di un’umanità sepolta
sotto spessi strati di ego, che lui stesso sembra faticare a
gestire. A fare da contraltare c’è Berg, ammiratore, spalla e amico
di un sognatore che ad un certo punto smarrisce la strada. Il
Quinto Potere racconta di questa genialità isolata, di questo
visionario che porta avanti un ideale e alla fine lo confonde con
se stesso. La sceneggiatura e la regia del film mettono la notizia
al centro del racconto, a partire da un’intro straordinaria che
ripercorre tutta la storia della comunicazione, il valore e il
potere che ha una notizia importante nel moderno mondo delle
comunicazioni, dove internet è la nuova democrazia e dove anche la
persona più ricca e potente può perdersi in un attimo. Eccellente è
la scelta di Condon di dare corpo materico ai file, ai dati, alle
notizie appunto, nella messa in scena concreta di quello che è in
realtà un mondo volatile e inconsistente.
The Fifth Estate – Il Quinto
Potere è una parabola classica e allo stesso tempo moderna
dell’ascesa e della caduta di un uomo e della rivoluzione
mediatica, così come la conosciamo oggi, che lui stesso ha
contribuito a portare avanti. Ottimamente scritto e girato, ancora
meglio interpretato.
Saatvin
Sair (The Seventh Walk) di
Amit Dutta è il film di chiusura di CinemaXXI, la
linea di programma che il Festival Internazionale del Film di Roma
(8-17 novembre 2013) dedica alle nuove correnti del cinema
mondiale. L’ultimo film del regista indiano, spesso premiato nei
principali festival internazionali e considerato uno degli autori
più innovativi nel panorama del cinema sperimentale (premio
speciale della Giuria alla 66. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia con Aadmi Ki Aurat Aur Anya
Kahaniya / The Man’s Woman and Other Stories, 2009),
sarà proiettato fuori concorso sabato 16 novembre presso il
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo,
complesso progettato dall’architetto Zaha Hadid.
Dutta, laureatosi in regia
cinematografica nel 2004, si è immediatamente imposto
all’attenzione della critica internazionale ricevendo importanti
riconoscimenti per i suoi cortometraggi, a partire dal premio
FIPRESCI ricevuto nel 2007 a Oberhausen per Kramasha
(To Be Continued). Alcuni dei suoi lavori sono stati
inoltre proiettati nei più importanti musei al mondo, fra cui la
Tate Modern di Londra e il Centre Pompidou di Parigi. Con
Saatvin Sair, il regista indiano torna ad approfondire un
tema che contraddistingue la sua produzione fin dagli esordi, il
rapporto fra cinema, pittura e musica. Nel film, infatti, Dutta
racconta la vicenda di un pittore errante che si immerge in un
bosco dopo aver notato una misteriosa impronta e udito una strana
melodia. Questo cammino nella profondità della natura lo porterà al
cospetto del suo io più intimo.
Sarà Sou Duk / Saodu
(The White Storm) di Benny Chan a chiudere l’ottava edizione
del Festival. Il nuovo lavoro del pluripremiato regista, produttore
e sceneggiatore cinese, “allievo” di Johnnie To Kei-Feung e Tsui
Hark, maestro del film d’azione e autore di pellicole come Big
Bullet e New Police Story (in cui dirige Jackie Chan),
sarà presentato Fuori Concorso in prima mondiale. Con Sou
Duk / Saodu, Benny Chan, oggi considerato una vera e
propria icona del nuovo action-movie hongkongese, firma il
primo poliziesco “internazionale” prodotto in Cina: il film si
presenta infatti come l’opera più spettacolare e dal budget più
importante della produzione cinematografica cinese del 2013.
Nel corso della sua ventennale
carriera e fin dal suo primo lavoro, Tin joek jau cing (A
Moment of Romance, 1990) interpretato da Andy Lau, una delle
maggiori star di Hong Kong, Benny Chan si dimostra in grado di
ridefinire costantemente i confini del cinema d’azione. La
successiva collaborazione con la Film Workshop di Tsui Hark (con la
quale firma Xin xian he shen zhen / The Magic Crane)
e il successo riscosso da Chung fung dui liu feng gaai tau
(Big Bullet), che gli vale la nomination come miglior
regista agli Hong Kong Film Awards, lo rendono uno dei cineasti più
apprezzati della sua generazione. Da lì a poco ha inizio uno dei
fortunati sodalizi del cinema asiatico, quello che lega Benny Chan
alla più celebre star cinese di action-movie, Jackie Chan, avviato
nel 1998 con Wo shi shei (Senza nome e senza regole,
1998) e giunto fino al 2011 con Xin shao lin si
(Shaolin, 2011). Nel film che chiuderà il Festival 2013, il
regista dirige tre dei più noti attori del panorama cinematografico
cinese: Sean Lau, vincitore di diversi premi agli Hong Kong Film
Awards, versatile attore di film polizieschi (Go do gaai bei
/ Full Alert), drammatici (Xin buliao qing / C’est
la vie, mon chéri) e commedie (Chuet sai hiu bra / La
Brassiere); Louis Koo, apprezzato attore di serie televisive, volto
di note campagne pubblicitarie, interprete dei due episodi di
Hak se wui (Election) firmati da Johnnie To, entrambi
presentati al Festival di Cannes; Nick Cheung, attore
cinematografico e televisivo, pluripremiato protagonista di
Ching yan (Beast Stalker) di Dante Lam.
SINOSSI
SAATVIN SAIR / THE SEVENTH
WALK di Amit Dutta, India, 2013, 70’
Lo straordinario paesaggio della
valle di Kangra, che Amit Dutta aveva già filmato in
Nainsukh (2010), torna ad essere la scenografia dell’ultimo
lavoro del regista indiano. Tuttavia, se Nainsukh si basava
sulla storia artistica di un pittore del XVIII secolo, i cui quadri
erano figurativi, Saatvin Sair si ispira alle opere di un
artista indiano contemporaneo che dipinge paesaggi astratti, aperti
al libero gioco della fantasia, secondo gli usi della moderna
tradizione occidentale (olio su tela).
Nel film, un pittore errante si
immerge nel bosco dopo aver notato una misteriosa impronta e udito
una strana melodia. Durante il suo cammino, si ferma sotto un
albero e si addormenta: nel sonno vede se stesso camminare,
dipingere, alcune pietre sfidano la forza di gravità, una bambina
percorre la volta celeste per fare la sua consegna quotidiana di
frutta e latte, le stagioni cambiano e gli anni trascorrono. Il
pittore si sveglia e si muove all’interno di un paesaggio fatto dai
suoi stessi dipinti in cui potrebbe trovare ad attenderlo il motivo
della sua ricerca.
Amit Dutta
Nato a Jammu (India) nel 1977,
si laurea nel 2004 in regia cinematografica presso il
Film&Television Institute of India. Sin dagli esordi, i suoi
film – in cui associa l’immagine pittorica a quella cinematografica
– hanno raccolto grandi successi di critica e numerosi premi:
quattro nazionali, tra cui un “Rajat Kamal” e il Premio Nazionale
“John Abraham” (Federation of Film Societies of India), il FIPRESCI
(International Film Critics Award) all’Oberhausen Film Festival, il
Mikaldi d’Oro a Bilbao, il Golden Conch al Festival di Mumbai. Il
suo primo lungometraggio composto da tre episodi, Aadmi Ki Aurat
Aur Anya Kahaniya (The Man Woman and Other Stories,
2009), ha vinto la Menzione speciale della Giuria nel corso della
66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Nel 2010 firma il
suo secondo lungometraggio, Nainsukh (2010), mentre nel 2011
realizza Sonchidi (The Golden Bird), tutti presentati
a Venezia nella sezione Orizzonti. Dutta insegna presso il National
Institute of Design (NID) di Ahmedabad e presso il
Film&Television Institute of India. La Tate Modern e il Centre
Pompidou hanno ospitato le proiezioni di alcuni dei suoi corti.
SINOSSI
SOU DUK / SAODU (THE WHITE
STORM) di Benny Chan, Cina, Hong Kong, 2013, 140’
Cast: Sean Lau, Louis Koo,
Nick Cheung, Yuan Quan, Lo Hoi Pang
Tim (interpretato da Sean Lau) è un
ambizioso ispettore capo della sezione narcotici che mette in primo
piano la sua carriera. Chao (interpretato da Louis Koo) è un
poliziotto che agisce sotto copertura, tra gli oscuri traffici di
Hong Kong. Wai (interpretato da Nick Cheung) è il fedele subalterno
di Tim che spera, un giorno, di guadagnarsi il rispetto degli
altri. I tre sono amici per la pelle ma una nuova missione metterà
a rischio il loro legame fraterno. Infatti, il leader della gang
Chao, Hak Tsai, è in procinto di portare a termine il più grande
affare della sua carriera criminale con il famigerato Eight-Faced
Buddha, il più potente e temuto “signore della droga” del sud-est
asiatico. Tim è convito che la cattura di Eight-Faced Buddha possa
essere un passo fondamentale per la sua carriera, mentre Chao
accetta con riluttanza di lasciare Hong Kong, infiltrato nella gang
di Hak Tsai: questa sarà, infatti, la sua ultima missione prima di
iniziare una nuova vita con la sua fidanzata incinta. Wai, invece,
dopo essere stato lasciato dalla sua ragazza, vuole semplicemente
recuperare fiducia in se stesso e raggiungere il successo. Nel
corso della missione, Buddha riesce ad avere la meglio e costringe
Tim a scegliere quale fra i due suoi amici tenere in vita. Con
grande dolore, Tim sceglie Chao e Wai viene lasciato cadere da una
scogliera. Cinque anni più tardi, il nome di Buddha ricompare a
Hong Kong. Tim e Chao decidono di tornare a lavorare insieme per
vendicarsi, ma trovano il loro amico Wai ancora vivo e coinvolto in
un pericoloso complotto. I tre dovranno ancora una volta mettere in
gioco la loro amicizia…
Benny Chan
Nasce a Hong Kong nel 1969. La sua
carriera di regista inizia nel 1990 quando dirige il suo primo
film, Tin joek jau cing (A Moment of Romance),
prodotto da Johnnie To Kei-Feung con un cast di star che vede
protagonista il pluripremiato attore Andy Lau affiancato da Jacklyn
Wu e Ng Man-tat (che si aggiudica il Premio come miglior attore non
protagonista agli Hong Kong Film Awards). Nel 1993, con la Film
Workshop di Tsui Hark, firma Xin xian he shen zhen (The
Magic Crane), mentre nel 1996 gira Chung fung dui liu feng
gaai tau (Big Bullet) che gli vale la nomination come
miglior regista agli Hong Kong Film Awards e lo fa conoscere a
Jackie Chan che si fa dirigere in Wo shi shei (Senza nome
e senza regole, 1998), uno degli ultimi film del grande attore
girato a Hong Kong e il primo interamente in inglese. Il fortunato
sodalizio con Jackie Chan prosegue nel corso degli anni dando vita
ad alcuni fra i più memorabili classici del film d’azione, tutti
premiati nei principali festival asiatici: Xin jingcha gushi
(New Police Story, 2004), Bobui gaiwak
(Rob-B-Hood, 2006) e Xin Shaolinsi (Shaolin,
2011). Nella lunga filmografia di Benny Chan, emergono anche
Saamchahau (Divergence, 2005), Bochi tungwah
(Connected, 2008), premiati entrambi agli Hong Kong Film
Awards e Naamyi boonsik (Target Invisibile,
2007).
È arrivata anche la versione
italiana del trailer di Saving Mr.
Banks, la pellicola con protagonista
Tom Hanksnei panni di Walt
Disney, diretto da John Lee Hancock(The Blind
Side, Alamo-Gli Ultimi eroi) e scritto da Kelly
Marcel e Sue Smith.
Il film narra la storia dei
problemi affrontati da Walt Disney – per ben 14 anni – per portare
sullo schermo il romanzo di Pamela L. Travers,
Mary Poppins, e della difficoltà nel convincere l’autrice a cederne
i diritti. Saving Mr.
Banks segue la realizzazione di questo classico, in
fase di sviluppo, lavorazione e uscita. Mary Poppins, coi suoi 5
Oscar e lo stratosferico successo di pubblico, sarebbe poi
diventato uno dei fiori all’occhiello della Disney. Nonostante
questo, la bisbetica Travers odiò la pellicola, incluse le
straordinarie sequenze animate.
“L’ insicurezza è l’unica cosa
di cui non sono insicuro”, ha dichiarato in un’intervista.
Eppure, nel suo variegato percorso artistico fino ad oggi ci sono
teatro, cinema, musica, ambiti in cui è riuscito a conquistarsi il
favore del pubblico con l’attitudine, rara, di chi non sgomita per
primeggiare ma è a suo agio come “spalla” o nelle retrovie. Ma ha
potuto contare anche su una comicità intelligente, un’ironia e un
sarcasmo taglienti, che spesso vanno a braccetto col sud dal quale
proviene, col suo tipicissimo accento lucano. Si definisce:
“un meridionale convinto, che però ama il nord”, ma al suo
meridione non può fare a meno di rimproverare “l’assenza di
meritocrazia” che, dice, “certo non è solo meridionale, ma
si avverte soprattutto da noi”.
Al cinema il grande pubblico lo ha
conosciuto grazie a I Laureati e il lungo sodalizio
con Leonardo Pieraccioni ha poi contribuito molto
a consolidare la sua fama. Ha lavorato con Virzì in Ferie
d’Agosto e con Veronesi in vari progetti dal ’96 al
2004, tra cui Viola bacia tutti, al fianco di
Asia Argento. Oltre alla commedia, ha frequentato
anche territori drammatici, facendosi dirigere da Francesca
Archibugi (Con gli occhi chiusi) e
Michele Placido (Del perduto amore).
Tornato però al genere che gli ha dato il successo, negli ultimi
anni ha contribuito alla fortuna di due commedie amatissime dal
pubblico, due casi cinematografici: Che bella
giornata, accanto a Checco Zalone, e
Nessuno mi può giudicare di Massimiliano
Bruno. Ma la sua più grande vittoria recente è stata
l’opera prima dietro la macchina da presa: lo stravagante, leggero
e poetico Basilicata coast to coast gli è valso
svariati premi come miglior regista esordiente. È così che oggi
giunge a quella che nel mondo dello spettacolo, si sa, è da sempre
la prova più difficile: il secondo lavoro. Dal 17 ottobre è infatti
nelle sale Una piccola impresa meridionale, in cui
torna a raccontare il sud con una metafora di viaggio e di
riscatto.
Antonio Rocco
Papaleo nasce in Basilicata, a Lauria, nel 1958. Da
adolescente si appassiona alla musica e inizia a suonare la
chitarra. La musica sarà un elemento importante della sua arte, che
coniugherà sempre col teatro e col cinema. Dopo il diploma,
intraprende gli studi universitari a Roma, dove vive tutt’ora.
Prima ingegneria, poi matematica. Di quel periodo ricorda: “Sono
cresciuto con l’idea che esprimersi era un di più e che il lavoro
dovesse essere un altro. Non ho mai pensato o sperato che passione
e lavoro potessero sovrapporsi. Pensavo di diventare un professore
di matematica e avere un ampio margine per dedicarmi a quelli che
potevano essere hobby e passioni”. Della formazione
universitaria dice di aver conservato la mentalità: un certo
schematismo e perfezionismo. Ma la sua vera vocazione la scopre per
caso: un’amica lo iscrive a una scuola di recitazione e
frequentandola si ritrova innamorato del teatro e delle
potenzialità espressive della parola. Il debutto sul palcoscenico
risale all’’85. Ma già dalla fine degli anni Ottanta lavora anche
in televisione, dove lo si ricorda nei panni del caporale Rocco
Melloni nella serie tv Classe di Ferro, per la regia
di Bruno Corbucci. Partecipa anche al successivo
Quelli della speciale. Alla tv Papaleo torna con
varie apparizioni in diverse serie, fino ai primi anni 2000.
L’ultima esperienza televisiva importante è stata però di altro
tipo: la sfida della co-conduzione del Festival di San Remo accanto
a Gianni Morandi nel 2012. A lui il compito di alleggerire e
portare una ventata di comicità e allegria al Festival.
A teatro si è prestato con
poliedricità ad esperienze diverse: dal cabaret musicale degli
inizi alla recitazione accanto ad Alessandro Haber
in Un’aria di famiglia e a Silvio
Orlando in Eduardo al Kursaal, ricoprendo
egregiamente il ruolo di “spalla”. Negli anni ha messo a punto,
assieme a un gruppo di fidati musicisti, una forma personale di
teatro canzone che gli ha regalato ottimi successi di
pubblico. È da qui che sono arrivati gli spunti per i suoi
due lavori da regista, nati proprio come spettacoli teatrali. Ed è
proprio questa, dice, la sua dimensione ideale, quella in cui fa
quello che ha realmente sempre voluto: coniugare in un’unica forma
d’arte tutte le sue passioni. Nel ’97 ha esordito come musicista,
pubblicando l’album Che non si sappia in giro, mentre il
lavoro più recente è La mia parte imperfetta, del 2012.
Torniamo però al cinema. L’esordio
è con il maestro Mario Monicelli nel 1989 nel dramma Il male
oscuro, dove interpreta il vicino di casa del protagonista,
Giancarlo Giannini. Dopo un’apparizione in
Senza pelle di D’Alatri e in Con gli occhi
chiusi di Francesca Archibugi, il film che
lo fa conoscere al grande pubblico e gli permette di misurarsi con
un ruolo più corposo è senza dubbio I laureati (1995)
di Leonardo Pieraccioni, che lo stesso Papaleo
definisce “il mio talent scout”, anche se, aggiunge, “fu
Giovanni Veronesi (soggettista e sceneggiatore accanto a
Pieraccioni ndr) a suggerirmi a lui”. Il quartetto di
trentenni fuori corso che non sanno decidersi a prendere saldamente
in mano le redini della propria vita, formato appunto da
Pieraccioni (Leonardo), Papaleo (Rocco), Gianmarco
Tognazzi (Bruno) e Massimo Ceccherini
(Pino) regala momenti di genuina comicità e un quadro d’insieme
realisticamente tipico, caratterizzato da quella pigra
inconcludenza che tutti abbiamo conosciuto in qualche fase della
nostra vita. I successivi lavori di Pieraccioni perderanno
purtroppo la freschezza e la spontaneità dell’esordio, ma il
sodalizio con Papaleo e Ceccherini proseguirà.
L’attore lucano prende poi parte al
corale Ferie d’agosto di Paolo Virzì
e a Il barbiere di Rio di Veronesi, accanto a
Diego Abatantuono. È protagonista del
cortometraggio di Antonello De LeoSenza
parole, candidato all’Oscar nel ’97 e vincitore del David
di Donatello. Rinnova la collaborazione con Veronesi in Viola
bacia tutti (1998), dove interpreta Nicola, che assieme a
Valerio Mastandrea (Samuele) e Massimo
Ceccherini (Max) ha la vita sconvolta dall’ingresso
dell’affascinante ladra Asia Argento (Viola). Lo
stesso anno, è diretto da Michele Placido nel drammatico Il
perduto amore, rievocazione storico sociale della
Basilicata negli anni Cinquanta, che si snoda attorno al
personaggio della coraggiosa comunista Liliana (Giovanna
Mezzoggiorno, premiata col Nastro d’Argento), maestra di
scuola e vita per un gruppo di ragazzini disagiati in un ambiente
ostile e conformista. Papaleo interpreta efficacemente Cucchiaro,
esponente della DC locale, ricevendo una nomination ai Nastri
d’Argento come miglior attore non protagonista.
Il nuovo millennio si apre per
l’attore con la direzione di un cortometraggio,
Cecchigori-Cecchigori?, candidato al David di
Donatello. Dopo la collaborazione con Salemme (Volesse il
cielo) e Vanzina (Il pranzo della domenica),
torna a lavorare con Pieraccioni in Il paradiso
all’improvviso (2003). Ma il regista toscano lo vorrà in
tutti i suoi lavori successivi: Ti amo in tutte le lingue del
mondo (2005), Una moglie bellissima (2007),
Io & Merylin (2009) e Finalmente la
felicità (2011). Film che ottengono buoni risultati
al botteghino ma convincono meno la critica per l’eccessivo
affidamento fatto da Pieraccioni e dal suo collaboratore di sempre
a soggetti e sceneggiature Veronesi, sul solito plot che
vede il regista e attore protagonista folgorato improvvisamente
dall’amore per una bellissima donna (di solito straniera) che
irrompe nella sua vita sconvolgendola; per mancanza di originalità;
per il ricorso a cliché piuttosto triti. Per certi aspetti diverso
dal solito copione, quello di Io & Marylin, con una
incursione nel fantasy. In tutte queste pellicole, ai compagni di
sempre, Papaleo e Ceccherini, è affidato il compito di
controbilanciare con inserti squisitamente comici la vicenda
romantica: Papaleo in particolare, lo fa puntando su
un’espressività composita ed esilarante, sul disincanto e
l’indolenza dei suoi personaggi, su una schiettezza che non fa
sconti, e sul sempre efficace accento lucano, creando spesso
personaggi felicemente stralunati come quello di Arnolfo
nell’ultimo film citato. A proposito dell’uso del dialetto,
diventato un vero marchio di fabbrica della sua recitazione,
l’attore ha dichiarato: “Il dialetto è la mia lingua naturale,
lo utilizzo per una questione di verità, soprattutto nei personaggi
che interpreto”.
La fine del primo decennio degli
anni Duemila ha portato a Papaleo una manciata di ottimi successi.
Innanzitutto, un esordio da regista di lungometraggio pluripremiato
come Basilicata coast to coast. Il film è un viaggio
alla scoperta di una terra sconosciuta ai più – molto d’effetto, in
proposito, il monologo iniziale sulla mafia, di cui il regista
parla così: “L’invettiva iniziale è un po’ una provocazione:
dire che non abbiamo nemmeno la mafia, perciò non ci conosce
nessuno. Almeno con quella si sarebbe conosciuto qualcosa su di
noi. È un pezzo di vent’anni fa che facevo, con la canzone
Basilicata ai tempi dei primi spettacoli”. Il film
nasce infatti da uno spettacolo di teatro canzone che lo stesso
Papaleo ha portato prima in scena con successo, e poi adattato per
il cinema assieme a Valter Lupo. È anche un
viaggio alla scoperta di sé che ciascuno dei personaggi del
variegato e affiatato cast compie. Ci sono infatti, oltre allo
stesso Papaleo, Alessandro Gassman, Paolo
Briguglia, Giovanna Mezzoggiorno e un
inedito Max Gazzè: tutti autori di ottime
interpretazioni, in un mix tra comicità, disincanto, leggerezza e
poesia. Una stravagante brigata, che si imbarca in un’impresa alla
Easy rider – la traversata della Basilicata da costa
a costa appunto, per partecipare a un festival di teatro canzone e
alimentare così il sogno di una vita: la musica. Il tutto, adattato
alla mentalità e ai ritmi del nostro meridione, e dunque non in
motocicletta, bensì a piedi. Un inno alla lentezza, come afferma il
regista: “C’è l’idea di slow, di godere passo passo il suolo da
calpestare, cosa che viene da una mia attitudine da
camminatore”. Centrale è l’idea di non tradire sé stessi, di
non rinunciare ai propri sogni: “Volevo sostenere che bisogna
inseguire le proprie passioni, anche se non portano retribuzione.
Le passioni soddisfatte ti offrono una ricompensa esistenziale. Se
poi si è fortunati, queste coincidono con la fonte di
sostentamento. Nel film i protagonisti non diventano certo rock
star, ma danno un senso a sé stessi”. Come miglior regista
esordiente, Papaleo guadagna il David di Donatello, il Nastro
d’Argento e il Globo d’Oro, riscuotendo apprezzamento sia dalla
critica che dal pubblico. E la soddisfazione arriva anche per il
suo lavoro di musicista. Viene infatti premiato assieme a
Rita Marcotulli e Max Gazzè col
Ciack d’Oro per la migliore colonna sonora; riceve il David di
Donatello come miglior musicista, sempre assieme alla
Marcotulli.
Il 2010 è segnato da due scelte
azzeccate di Papaleo attore. Partecipa a due fortunate commedie. In
Che bella giornata di Gennaro
Nunziante, seconda prova di Checco Zalone
al cinema, l’attore di Lauria interpreta Nicola, padre di Checco
(Checco Zalone). Il film è il caso cinematografico
dell’anno, ottenendo il maggior incasso del cinema italiano di
tutti i tempi. In Nessuno mi può giudicare, esordio
alla regia cinematografica di Massimiliano Bruno –
che vale alla sua protagonista Paola Cortellesi il
David di Donatello per l’interpretazione di una ricca borghese che
si ritrova piena di debiti a fare la escort per necessità – Papaleo
dà vita a un’altra delle sue vivide caratterizzazioni nei panni di
Lionello Frustace, indolente abitante di un folkloristico
condominio del Quarticciolo, personaggio che pesca sì nello
stereotipo del meridionale ottuso, fieramente razzista e omofobo,
ma anche pronto a cambiare ipocritamente idea, se si presenta
l’occasione. Il tutto è reso però credibile dall’interpretazione di
Papaleo. A lui spetta anche parafrasare una celebre battuta del
Nanni Moretti di Ecce bombo
(Bianchi e neri siamo tutti uguali? Ma che siamo in un film di
Nanni Moretti? Te lo meriti Nanni Moretti!). Per
l’interpretazione ottiene una nomination al David di Donatello come
miglior attore non protagonista.
Dopo la partecipazione a E’
nata una star? di Lucio Pellegrini, tratto
da un racconto di Nick Hornby, accanto a
Luciana Littizzetto, Papaleo si dedica a un nuovo
spettacolo teatrale, scritto con Valter Lupo:
Una piccola impresa meridionale, che si muove
nell’ambito di quel teatro canzone caro all’artista lucano e che
diventa ispirazione per un nuovo film da lui diretto, attualmente
nelle sale, dal titolo omonimo. Nel cast, stavolta, accanto allo
stesso regista nel ruolo di un prete spretato, ci sono tra gli
altri Riccardo Scamarcio e Barbora
Bobulova. Di nuovo tutti al sud, alle prese con la
ristrutturazione di un vecchio faro e delle proprie esistenze
per quella che Papaleo definisce “una commedia sui pregiudizi e
sulle micro rivoluzioni”, ossia quelle personali, che
riguardano la propria vita, quelle che ciascuno di noi può fare.
Sempre, a suon di musica: la colonna sonora è opera di Papaleo con
Rita Marcotulli.
Dopo l’annuncio (un po’ a sorpresa)
dell’inizio delle riprese di Batman vs
Superman al East Los Angeles College’s Weingart
Stadium arrivano ulteriori dettagli su cosa Zack
Snyder girerà in questa location. Durante l’intervallo
della partita del 19 ottobre tra le squadra universitarie (reali),
il regista metterà in scena una partita di football tra la
Gotham City University e la rivale Metropolis State University.
Probabilmente non sarà una scena ad
alto contenuto spettacolare come quella de Il Cavaliere
Oscuro-il ritorno, Snyder infatti prevede di girare
solo una ventina di minuti per questa sequenza mentre
Christopher Nolan impiegò l’intera giornata.
Grazie a Batman News comunque siamo
in grado di mostrarvi le divise che verranno utilizzate.
Heat Vision riporta
che Legendary Pictures ha ingaggiato il
prestigioso regista di seconda unità(e coordinatore stunt)
Simon Crane per dirigere il film sui giocattoli
Mattel.
Crane è apprezzato a Hollywood grazie ai lavori su importanti
blockbuster come World War Z, Troy e Terminator 3;sarà supportato
dal trio di sceneggiatori Art Marcum,Matt Holloway e Paul
Attanasio (due volte nominato all’oscar,una per
Donnie Brasco e l’altra per Quiz show).
La storia dovrebbe svolgersi dopo una rapina che porta nelle mani
di un pericoloso criminale un dispositivo militare particolarmente
pericoloso. Come tutto ciò si possa ricollegare alle macchine
protagoniste del titolo è ancora un mistero,ma resta il fatto che
Legendary lancia ufficialmente la sua sfida a Fast &
Furious (e al nuovo Need for Speed) per
iniziare un franchise tutto nuovo.
Per le news sul film vi
segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info
sul film nella nostra
Scheda Film: Thor: The Dark
World.Tutte
le foto in buona qualità le trovate nella nostra foto gallery del
film:
Il film Marvel Thor: The
Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente
vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un
oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film
Marvel Thor e The Avengers, Thor torna
a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma un’antica
dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale
né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il
viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, costretto a
stringere un’alleanza con lo sleale Loki per salvare non solo il
suo popolo e coloro che ama… ma l’intero universo.
È disponibile il nuovo trailer
del biopic Mandela:Long Walk to Freedom
con una gustosa esclusiva esclusiva curata dagli
U2. La rock band irlandese ha infatti
rilasciato in esclusiva la nuova traccia ,“Ordinary
Love”, allegandola alle immagine dell’ultima fatica di
Justin Chadwick (L’altra donna del re, the
first grader).
Harvey Weinstein
spiega come sia riuscito a convincere la band a partecipare al
progetto:
“nel corso degli anni ho sempre
avuto un ottimo rapporto con gli U2 che ci ha portato ad una
nomination agli Oscar e alla vittoria del Golden Globe come miglior
canzone con ‘The Hands that built America’;così quando ho chiesto
loro di scrivere una canzone per questo film ho ricevuto il si più
veloce della mia carriera. Bono e compagni durante
l’estate sono stati sul set per assorbire il più possibile
l’atmosfera del film e rispecchiarla al meglio nella
canzone”
Mandela: long walk to freedom vedrà
la vita di Nelson Mandela(interpretato da Idris
Elba) dalla sua infanzia in un piccolo villaggio rurale
fino alla sua invensittura come priomo presidente democraticamente
elettto del sud africa
Di seguito il trailer con Ordinary Love:
[iframe width=”624″ height=”351″ scrolling=”no” frameborder=”0″
src=”http://movies.yahoo.com/video/mandela-trailer-2-233042678.html?format=embed&player_autoplay=false”][/iframe]
Zachary David Alexander: nome
altisonante, per uno che è sempre stato il più basso della classe.
Forse anche per questo ha voluto tagliar corto, facendosi chiamare
semplicemente Zac. E Zac Efron non ha bisogno di grandi
presentazioni.
Chi non ha sorelline, cugine,
nipoti che a un certo punto hanno farcito diari e camerette col suo
faccino imberbe? Gli occhioni blu a vegliare sul loro studio e il
loro sonno… Non a caso, nel 2007 la rivista Rolling
Stone lo dichiara “il più tappezzato” del momento. Son
soddisfazioni. Nel frattempo Zac è diventato un ometto e non ha
mancato di farcelo notare mostrando ovunque i suoi addominali
plastici. Se agli esordi People lo piazza fra i 100
Belli (nell’apposita categoria ‘Coming of Age’), ecco la rimonta
nel 2011, quando Efron balza al secondo posto. Tiè. Tutto inizia
con le lezioni di canto e recitazione incoraggiate dal papino, poi
le apparizioni in TV, fino all’exploit di High School
Musical (2006). Nel ruolo di Troy Bolton, Zac trova fama e
(ex)fidanzata – Vanessa Hudgens – e lancia la propria
carriera discografica coi brani del film. La reputazione canora
viene subito messa a dura prova (si sparge la voce che in realtà
l’ugola d’oro sfoggiata da Efron non sia tutta farina del suo
sacco, ma che sia stata fusa ad hoc con quella di un altro
interprete), lui però si riscatta con Hairspray e
High School Musical 2 e 3. Finita la
saga scolastica, ritorna al liceo in 17 Again, dove
interpreta la versione teen di Matthew Perry; ma con
Ho cercato il tuo nome (da Nicholas Sparks)
ormai è un eroe romantico maturo, e forse in futuro potrà ambire a
riconoscimenti che non siano i soliti Teen Choice/MTV Movie Awards
(ha già fatto un tentativo con l’indie The Paperboy,
al fianco di Nicole Kidman).
Il sogno da action-hero non si è
ancora avverato, ma ha solo 26 anni e il tempo non gli manca. Non
gli manca nemmeno la torta! HAPPY BIRTHDAY ZAC!
Arriva una nuova clip del nuovo
film di Richard Curtis, Questione
di Tempo (recensione) che vede
protagonisti tutto il cast con
Rachel McAdams,
Domhnall Gleeson e
Bill Nighy.. La clip è quella del matrimonio, una
delle scene più memorabili del film con sottofondo Il
mondo di Jimmy Fontana.
All’età di 21 anni, Tim Lake
(Gleeson) scopre di essere in grado di viaggiare nel tempo … Dopo
l’ennesima, deludente festa di Capodanno, il padre di Tim (Nighy)
rivela a suo figlio che gli uomini della loro famiglia hanno sempre
avuto il potere di viaggiare attraverso il tempo. Tim non può
cambiare la storia ma può cambiare quel che accade e che è accaduto
nella sua vita, perciò decide di rendere il suo mondo migliore …
trovandosi una fidanzata. Sfortunatamente questa impresa non sarà
facile come potrebbe sembrare. Giunto a Londra dalla Cornovaglia
per diventare avvocato, Tim incontra la bella ma insicura Mary
(McAdams). I due si innamorano, ma per colpa di un fatale viaggio
nel tempo, si allontanano per sempre. Ma si incontrano di nuovo,
come se fosse la prima volta, e continuano ad incontrarsi ancora …
fino a quando, giocando d’astuzia contro il tempo, Tim riuscirà
finalmente a conquistare il suo cuore.
Il giovane a quel punto usa il suo
potere per dichiararsi romanticamente nel modo migliore, per
tutelare il suo matrimonio dal peggiore discorso mai fatto da un
testimone di nozze, per salvare il suo migliore amico da un
disastro professionale e per riuscire ad arrivare in tempo in
ospedale per far partorire sua moglie, nonostante un terribile
ingorgo di traffico ad Abbey Road.
Tuttavia, nel corso della sua
insolita vita, Tim si rende conto che il suo dono straordinario non
può preservarlo dalle sofferenze, e dagli alti e bassi che tutte le
famiglie, ovunque, sperimentano. Sono grandi i limiti di ciò che un
viaggio nel tempo può ottenere, senza contare che può rivelarsi
alquanto pericoloso. Questione di Tempo è una commedia che parla
dell’amore e del potere dei viaggi temporali e che insegna che in
fondo, per vivere una vita piena e soddisfacente, non c’è bisogno
di viaggiare nel tempo.
Secondo quanto riferisce il noto
sito Variety, il
regista Michael Bay è stato aggredito
oggi sul set dell’atteso Transformers 4 Age
of Extinctio.Secondo la ricostruzione riportata nell’articolo il
regista è stato vittima di una tentata estorsione da parte di due
fratelli a Hong Kong. Gli individui dapprima
hanno chiesto al regista 12 mila dollari poi vedendosi rifiutati
uno dei due ha aggredito Michael Bay per
poi ripiegare sui tre poliziotti intervenuti. Ora i due individui
sono stati arrestati insieme ad una terza persona, ruolo ancora da
chiarire nella vicenda. Secondo la polizia non si è trattato nulla
di grave e il regista ah subito ripreso a lavorare ma pare abbia
riportato qualche ferita lieve al volto.
Transformers Age of
Extinctionsarà diretto nuovamente
da Michael Bay con
protagonisti: Mark
Wahlberg, Jack Reynor, Nicola
Peltz e Kelsey Grammer. Vi
ricordiamo che per tutte le news sul film potete consultare il
nostro speciale: Transformers 4.
Mentre per le info utili sulla pellicola c’è la nostra Scheda
Film: Transformers 4. Le riprese
cominceranno in giugno e la pellicola uscirà negli Stati Uniti il
27 Giugno 2014.
Piccole anticipazioni
sulla trama. Il film comincerà dove è finito il terzo
capitolo, in un mondo in cui nonostante la minaccia
dei Deception è stata debellata, l’umanità ne è
uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto, quando alcuni
uomini potenti, cercando di studiare la tecnologia dei robot
alieni.
Arriva direttamente dalla Warner
Bros il trailer della versione estesa del primo capitolo della
nuova trilogia di Peter JacksonLo Hobbit: un viaggio
inaspettato, adattamento del romanzo The
Hobbit di J.R.R. Tolkien. Il video
arriva dopo l’annuncio dell’uscita imminente della Extended edition
del cofanetto (leggi qui).
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Questa sera vi ricordiamo la
puntata radio n. 131 di Pop Corn da
Tiffany la trasmissione di Ryar Web Radio interamente dedicata al
Cinema e alle serie tv che andrà in onda come di consueto
dalle ore 21.30 fino alle ore 23.00.
Cinefilos.it da quest’anno e media
partner del programma. Temi della puntata di questa sera ovviamente
le uscite, Cattivisssimo
Me 2, Aspirante
Vedovo. Tra gli ospiti in collegamento segnaliamo
il regista Stefano Bessoni che parlerà del suo
ultimo lavoro, il libro illustrato corredato di cortometraggio dal
titolo Canti della forca. Non
mancheranno infine le nostre rubriche: le news di Simo e Sere, e
Nerd Herd. La trasmissione e condotta da Emanuele Rauco,
Serena Guidoni e Simone Dell’Unto.
Durante la stagione, inoltre, sarà ospite in studio anche il nostro
Direttore Responsabile, Chiara Guida.
Vi ricordiamo che il cortometraggio
Canti della forca sarà presentato in
anteprima mondiale al Sitges Film Festiva 2013, in
concorso. Mentre la presentazione al pubblico avverrà nell’ambito
del Lucca Comics & Games
2013 il 02 Novembre alle 18:00 all’Auditorium San
Girolamo. L’opera sarà anche fra gli eventi di chiusura del
FANCINE MALAGA (Spagna), al
FANTASPOA (Brasile) e al Stop Motion
México – Animation Festivals ( México).
Sinossi del cortometraggio:
Un illustratore lavora su una sua personale trasposizione dei CANTI
DELLA FORCA, una raccolta di poesie macabre dello scrittore tedesco
Christian Morgenstern. Perso nelle sue fantasie scopre che dalla
forca si vede il mondo da una prospettiva diversa, la prospettiva
dei Fratelli della Forca. Assassini, ladri, truffatori, ma anche
innocenti, sognatori e puri di spirito, che a forza di penzolare
l’uno accanto all’altro, divennero così legati tra di loro che
decisero di unirsi in una confraternita. le sue illustrazioni
prendono vita e i Fratelli della Forca si animano magicamente. Il
Piccolo impiccato, un bimbo solo e spaurito, che penzola dal
capestro da tempo immemore, divenuto colui che decideva se i nuovi
arrivati potessero diventare dei Fratelli della Forca. Il grande
Lalula, uno spropositato ingollatore di salumi, che ama vestirsi
con i resti di maiali macellati e che parla una lingua
incomprensibile. Pauretto, un vecchietto vestito da marinaretto che
vive dentro un armadietto. Sophie, l’assistente del boia, dolce ed
ambigua confidente dei Fratelli della Forca.
CANTI DELLA FORCA – Un
film e un libro di Stefano Bessoni in esclusiva
con logosedizioni.it da ottobre 2013 in tutte le librerie.
Liberamente tratto da
“Galgenlieder” di Christian Morgenstern
Una produzione Interzone Visions in
collaborazione con Leonardo Cruciano Workshop, Griffith Accademia
di Cinema e Televisione e Revok Film – Musiche degli Za Bùm (
Pierpaolo Grego, Cristiano Biz, Zeno Tami, David Vecchiato e
Maddalena Vitiello – fisarmonica nel “Pecoro Lunare” di Davide
Drius) – Animazioni di Claudia Brugnaletti – Modellazione dei
personaggi di Gigi Ottolino – Scenografie di Briseide Siciliano –
con Lorenzo Pedrotti
Guarda il Trailer
di Paranormal Activity The Marked
Ones ennesimo capitolo della saga
Paranormal Activity ideata da
Oren Peli. Paranormal
Activity The Marked Ones è uno spin-off della
saga che al momento è ferma al quinto capitolo attualmente in
sviluppo, la cui uscita al cinema è stata fissata per il 24 Ottobre
2014.
e Paranormal Activity
The Marked Ones arriverà invece il prossimo gennaio
negli USA e racconta la storia di un ragazzo che viene “marchiato”
dal demonio. Inizierà a sviluppare strane abilità e diventerà
sempre più pericolo.