Sono disponibili online alcuni
concept art di Oblivion, film diretto dal
regista Joseph Kosinski, con un cast formato
da Tom
Cruise,Morgan
Freeman, Melissa Leo, Andrea
RiseborougheNickolaj
Coster-Waldau. Eccovi le immagini:
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.
Novità musicale per
Piovono Polpette 2. A far parte della
colonna sonora ci sarà un musicista celebre come Paul
Mccartney. La canzone in questione è “New”, il nuovo
singolo dell’ex Beatles uscito pochi giorni fa. Oltre a
questo, è stato pubblicato anche il video ufficiale di
“LaDaDee”, la traccia di Cody Simpson,
appositamente composta per il film. All’interno del video, che vi
proponiamo, anche alcune scene inedite:
Ricordiamo che Piovono
Polpette 2 è il sequel del fortunato primo episodio
prodotto dalla Sony Picture Animation. La pellicola sarà nelle
sale statunitensi il 27 settembre prossimo. In Italia si dovrà
invece aspettare il 25 dicembre. Nella sua versione originale,
gli attori che presteranno le voci ai personaggi animati
saranno Bill Hader, Anna Faris, James Caan, Will
Forte, Andy Samberg, Benjamin Bratt, Neil Patrick Harris, Terry
Crews e Kristen Schaal.
Piovono Polpette 2 – La
rivincita degli avanzi ricomincia proprio da
dove era terminata la precedente commedia campione
d’incassi della Sony Pictures Animation. La genialità
dell’inventore Flint Lockwood viene finalmente riconosciuta grazie
all’invito del suo idolo, Chester V, ad entrare a far parte della
The Live Corp Company, che riunisce i migliori e più brillanti
inventori del mondo, impegnati a creare tecnologie per il
miglioramento della razza umana. Il braccio destro di Chester,
oltre che una delle sue più riuscite invenzioni, è Barb, un orango
altamente evoluto dotato di un cervello umano, che è anche ambiguo,
manipolativo e che adora mettersi il rossetto. Essere riconosciuto
come un grande inventore, è sempre stato il sogno di Flint. Tutto
cambia però quando scopre che la sua invenzione più famosa (una
macchina che trasforma l’acqua in cibo), è ancora operativa e che
attualmente sta creando dei cibo-animali ibridi — gli
“Animacibi!” Con il destino dell’umanità nelle sue mani, Chester si
unisce a Flint ed i suoi amici in una missione delicata e
pericolosa, combattendo contro famelici Tacodrilli, Orangamberi,
Torte a Sonagli, Spiderburgher ed altri Animacibi, per salvare
nuovamente il mondo!
Ron Howard, il
regista premio Oscar, racconta in Rushè
raccontato uno dei campionati di Formula 1 più avvincenti che la
storia ricordi, quello del 1976, quando a contendersi il titolo di
Campione del Mondo erano leggende di Niki Lauda alla Ferrari e
James Hunt alla McLaren. Oggi, in occasione della prima nazionale
del film, il regista, con i suoi protagonisti, ha partecipato ad
un’affollata conferenza stampa, in cui ha raccontato la rivalità
agonistica del due grandi campioni. Il regista non è nuovo ai
grandi confronti di personaggi molto carismatici, si pensi a
Frost/Nixon, infatti ha dichiarato di
aver sempre amato raccontare di persone che vengono messe alla
prova in maniera inusuale e sorprendente. “Scelgo questo tipo
di storie appositamente, di persone che fanno cose estreme per
mettere alla prova se stessi – ha detto Howard – e così il
pubblico riesce a scoprire in questi eroi molte caratteristiche a
loro comuni“.
Rush
affronta anche in maniera diretta il tema della morte, che in un
film sulla Formula 1 degli anni ’70 è straordinariamente attuale;
“Il modo in cui ci rapportiamo alla morte è diverso per
ciascuno di noi. Ci definisce come esseri umani. Le persone
affrontano il concetto di morte in maniera diversa e questo è stato
molto interessante per questo film. Entrambi i personaggi del film
hanno un rapporto particolare con lo spettro della morte, un senso
comune per i piloti degli anni ’70. Nello specifico, Lauda avesse
un fascino particolare verso il rischio. Per Daniel
(Brühl che interpreta Niki Lauda, ndr) è
stato un elemento sorpresa“.
“Si, rispetto al personaggio
più effervescente di James Hunt – interviene
Daniel Brühl – Niki Lauda era più un
calcolatore, lui correva mettendo sempre in conto una percentuale
di morte del 20%, mai di più. In un certo senso era un pioniere,
più simile ai piloti moderni. Sapeva che guidando una macchina così
c’erano dei grossi pericoli, ma allo stesso tempo aveva una
particolare sensibilità di capire quando era il caso di correre e
quando no. E’ quello che succede nel gran premio del Giappone del
’76, quando non è disposto a mettere a repentaglio la sua vita e il
suo rapporto con Marlene. Credo che Lauda abbia contribuito tanto
alla sicurezza nel mondo delle corse, se ci pensate dopo il brutto
incidente fatale di Senna, non ci sono stati più incidenti mortali
in F1“.
Se Brühl
interpreta il calcolatore Lauda,
Chris Hemsworth è l’eccessivo James Hunt,
playboy, bevitore e edonista a tutto tondo. “Diversamente da
Niki Lauda che affrontava il discorso della morte da
matematico, – dice Chris – James era più viscerale,
qualcosa che continuava in tutta la sua vita anche fuori dalla
pista. Se aveva un desiderio faceva quello che voleva, senza
problemi. Loro vivevano la minaccia continua della morte, Niki la
calcolava, James cercava di esorcizzarla indulgendo in altre
attività, come il bere o le donne. Questi piloti avevano bisogno di
uno sfogo, in particolare allora, per poter affrontare la morte,
che negli anni ’70 era frequente. Mi è piaciuto correlare la paura
all’immediatezza del moemnto presente. Se l’alternativa alla morte
era la concentrazione nel momento presente, allora era meglio
concentrarsi. La nostra abitudine è quella di pensare al futuro, a
domani o alla prossima settimana, il prossimo anno, o magari
guardare al passato. Queste attività che ti costringono a guardare
al momento immediato mi attirano, anche se nella mia vita non porto
le cose così all’estremo“.Per la realizzazione di
Rush, Ron Howard ha
collaborato di nuovo con Peter Morgan, con cui
aveva lavorato già in Frost/Nixon.
E’ stato infatti Morgan stesso a
fargli conoscere questa storia che per Howard aveva tutti gli
elementi per diventare un grande film. “Abbiamo lavorato alla
sceneggiatura cercando di applicarvi le ricerche che facevamo, poi
abbiamo fatto le prove con il cast, e la sceneggiatura si evolveva.
Ha scritto un bellissimo script ma era comunque aperto alle
novità“. L’occasione di interpretare Lauda e Hunt ha offerto
ai due attori la possibilità di approcciarsi a questo sport. Per
Hemsworth è stata una prima volta, dal momento che non era mai
stato vicino al mondo della F1. Molto diverso il lavoro di
Daniel Brühl, cresciuto in Germania, dove Lauda è una
vera e propria leggenda e da dove è poi venuto un certo signor
Michael Schumacher, che gli italiani conoscono molto bene; per lui
il film è stato un’occasione di riavvicinarsi alla Formula 1 dopo
che il periodo di supremazia di Schumacher lo aveva annoiato.
“Mi sono riavvicinato alla Formula 1 con il bellissimo
documentario su Senna. E dopo alcuni mesi è arrivato questo copione
che ha catturato subito la mia attenzione“.
Ecco la trama del film: Il racconto
di una delle più celebri rivalità sportive della storia, quella tra
i piloti di Formula 1 James Hunt e Niki Lauda. Nato da un ambiente
privelgiato, carismatico e affascinante, Hunt non poteva essere più
diverso dal metodico e riservato Lauda: la loro rivalità nacque fin
dai tempi della Formual 3 e continuò per anni, fermata nemmeno dal
terribile incidente che vide protagonista Lauda nel 1976 al
Nürburgring. Il film nasce da un soggetto di Peter
Morgan, autore anche della sceneggiatura, ed è prodotto da
Ron Howard stesso con la sua Imagine Brian Grazer,
insieme a Brian Oliver della Cross Creek e
Tim Bevan e Eric Fellner della
Working Title.
Star Trek – Into
Darkness è l’ultimo lavoro di JJ Abrams uscito nelle sale di
tutto il mondo, in bilico tra un buon giudizio della critica e un
velato malcontento dei fan della serie tv e dell’intero franchise.
Il regista è così tornato a parlare di questo malcontento, trovando
uno dei possibili motivi nel videogioco che è stato tratto dal
film.
Nel videogame di Star Trek, in
vendita dallo scorso aprile, Kirk e Spock avevano le sembianze e le
voci di Chris Pine e
Zachary Quinto, gli
attori che li interpretano al cinema. Ecco l’opinione di JJ Abrams
in merito: Secondo me il videogame sarebbe potuto essere
qualcosa che avrebbe potuto davvero aiutare la serie e risultare
divertente da giocare, con un ottimo gameplay, ma non è stato così
ed è stato emotivamente doloroso, perché noi ci siamo fatti il c*lo
per fare il film. Poi arriva questo videogioco, e non che si tratta
solo del mio giudizio, visto che è stato universalmente stroncato,
che senza ombra di dubbio non ha giovato a Into Darkness,
anzi.
Ecco il video in cui il regista ha
parlato del fallimento del videogioco dedicato a Star
Trek e rivelato alcuni dettagli di altri progetti a
cui sta lavorando, da Portal ad
Half Life:
Siamo ormai ai giorni finali del
Toronto Film Festival, e dopo una successione di proiezioni
di successo ieri è stata la volta di Love Punch,
commedia con Pierce Brosnan e Emma Thompson, diretta
da Joel Hopkins.
Nel film i due attori interpretano
una coppia in crisi che si avventura in Europa ,mettendo in atto
una caccia all’uomo per rintracciare un malfattore che li ha
truffati, riscoprendo intanto il loro reciproco amore.
I due attori, che erano presenti
ieri sul red carpet del festival per presentare il film, hanno
dichiarato di essersi trovati davvero bene sul set, tanto che
Brosnan ha detto che la sua partner riusciva a
farlo sentire un grande attore e sempre felice.
Anche la Thompson
ha dichiarato di essersi divertita molto durante le riprese e di
aver ritrovato in Joel Hopkins un regista
eccentrico ma molto bravo e professionale, dato che avevano già
collaborato in Oggi è già domani,film del 2008 con
Dustin Hoffman.
Love Punch dovrebbe
uscire nelle sale inglesi il prossimo Dicembre.
Tutti ricorderete la collana di
romanzi del terrore per ragazzi Piccoli Brividi, che
spopolò negli anni ’90 ed è stata trasformata anche in una serie
tv. Ecco, presto arriverà al cinema un film basato su quei racconti
e che vi tornerà a spaventare tutti. Fino ad ora era stata
annunciata solo la produzione del film ma non era ancora stato
deciso chi dovesse far parte del cast.
Ieri è arrivata la notizia che,
molto probabilmente, Jack Black farà parte del cast.
L’attore , infatti, sarebbe in trattativa con la Sony
Pictures proprio per questo film, che sarà prodotto da Neal
H. Moritz, già produttore di Fast and Furious, e
Deborah Forte ( The Golden Compass) e diretto
da Rob Letterman.
Black dovrebbe interpretare
il protagonista del film, un personaggio ispirato all’ autore dei
libri R.L. Stine, che sarà costretto a scappare dalle
grinfie dei suoi stessi personaggi, quando essi riusciranno ad
uscire direttamente dalle pagine dei libri. La sceneggiatura del
film sarà scritta da Carl Elisworht e Darren Lemke,
che cercheranno di adattare i racconti alle esigenze
cinematografiche, senza eliminare, ovviamente. i personaggi i punta
e più famosi della serie.
Nuova featurette per Carrie, film diretto
da Kimberly
Peirce, conChloe Moretz come
attrice principale. Nel video, proposto sotto, potete ammirare
alcune scene inedite della pellicola, che ricordiamo, è la
trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di
Stephen King.
Vi ricordiamo
cheCarrieè il remake del
film del 1976 diretto da Brian De
Palma. Ad interpretare il ruolo che fu
di Sissy Spacek ci sarà, per questa
versione del 2013, la
giovane Chloe Grace Moretz,
mentre Julianne Moore interpreta
la sua fanatica madre.
Trama: tratto dal romanzo di
Stephen King, il film è il remake di Carrie, lo sguardo di Satana
diretto nel 1976 da Brian De Palma con protagonista Sissy Spacek.
Protagonista della storia è Carrie White, un’adolescente
complessata per l’educazione sbagliata ricevuta dalla madre nonché
zimbello della scuola dove viene ridicolizzata di continuo. Quando
Carrie scopre di avere dei misteriosi poteri telecinetici inizierà
ad usarli per vendicarsi.
E’ stato annunciato ieri
dalla Hollywood Foreign Press Association che Woody
Allen riceverà il Cecil.B de Mille Award 2014, ovvero il
Golden Globe alla carriera, il prossimo 12 Gennaio. Il presidente
dell’associazione ha dichiarato in merito che ““Non c’è nessuno
più degno di questo premio di Woody Allen. I suoi contributi alla
cinematografia sono stati fenomenali e lui è veramente un tesoro
nazionale”.
Ogni anno questo premio viene
consegnato a chi ha avuto un impatto forte sul mondo dello
spettacolo, come Morgan Freeman nel 2012, Anthony Hopkins nel 2011,
Al Pacino nel 2001 e tantissimi altri grandi del cinema.Il grande
regista ha alle spalle oltre 45 film girati, 9 Premi Oscar e 22
candidature, 7 nomination ai Golden Globe e 2 vinti: il primo per
La rosa purpurea del Cairo (1986) e il secondo per il
recente Midnight in Paris, nel 2011. Premio alla
carriera, quindi, più che meritato per un regista amato e seguito
in tutto il mondo.
Un celebre quartetto d’archi è
costretto a fare i conti con un grave dramma dopo quasi venticinque
anni di collaborazione: uno dei loro membri è colpito da un male
incurabile e il precario equilibrio del gruppo si frantuma in una
polifonia disarmonica dettata dall’ego di ogni musicista. Gelosia,
tradimento e passioni inopportune minacciano l’esistenza del
quartetto alla ricerca di una conciliazione tra la perfezione della
musica e l’imperfezione della vita.
Yaron Zilberman esordisce
alla regia dopo il premio Oscar ottenuto per il documentario
Watermarks. Con uno spunto interessante che si avvale della
sfida di riprodurre il Quartetto d’archi dell’Opera 131 di
Beethoven come metafora del fluire ininterrotto delle molteplici
voci e della casualità della vita, Una fragile
armonia (A Late Quartet) è un’opera alquanto
ambiziosa, ricca di temi degni di riflessione quali il rapporto tra
l’arte e l’uomo, la complessa relazione fra talento e amicizia,
nonché la fragile unità di un quartetto di musicisti che mette la
vita in secondo piano per consacrarsi alla sublime armonia della
musica.
Tuttavia, il film smarrisce parte
del suo fascino a causa di una sceneggiatura che non sfrutta fino
in fondo gli spunti introdotti nel corso della storia, preferendo
soluzioni più rassicuranti ed evocando il perfetto finale de Il
Concerto di Radu Mihăileanu. Ma Una fragile armonia è
comunque in grado di insegnarci che il palcoscenico resta pur
sempre un luogo sottoposto allo scorrere del tempo e che bisogna
avere il coraggio di abbandonare con dignità quando occorre
mettersi da parte e lasciare spazio al cambiamento.
Immerso in una New York innevata e
malinconica, il film di Zilberman si poggia in gran parte su un
ottimo cast che conferisce un grande valore alla pellicola
raffinata eppure imperfetta alla quale assiste lo spettatore.
Attori solidissimi e di prim’ordine, con Philip Seymour
Hoffman nel ruolo del secondo violino che ambisce alle
gratificazioni del numero uno, Catherine Keener moglie
tormentata con l’anima in pena come le note dolorose della sua
viola, e il violoncellista Christopher Walken, figura
paterna e ponte di coesione tra ego in conflitto. Una piacevole
scoperta Mark Ivanir, il primo violino ossessionato dalla
perfezione, attore meno navigato dei colleghi ma decisamente
all’altezza del gruppo.
Il debutto alla regia di Yaron
Zilberman è una pellicola ben confezionata che non intende
rivolgersi esclusivamente a un pubblico di esperti musicali, poiché
la sublimità della musica di Beethoven si scontra con la fragilità
dell’essere umano che si manifesta nelle sue contraddizioni. Del
resto, come ricorda il malinconico Peter (Walken), “siamo tutti
fuori tonalità”.
Distribuito da Good
Films, Una fragile armonia è in sala in questi
giorni.
Potrebbe essere il regista
Andreas Muschietti, reduce dal successo dell’horror movie
La Madre,
ad essere ingaggiato dalla casa di produzione Universal per un
reboot de La Mummia, famosissima saga di
successo.
La decisione potrebbe essere stata
definita dopo l’abbandono del regista Len Wiseman lo scorso
agosto, ricaduta su Muschietti grazie al grande successo
ottenuto dopo l’uscita del film prodotto da Guillermo del
Toro, che ha incassato 146 milioni di dollari in tutto il
mondo.
Il film sarà prodotto da Roberto
Orci e Alex Kurtzman, ma ancora non si sa chi farà parte
del cast e la data di uscita di questo progetto. Probabilmente la
sceneggiatura sarà un vero e proprio horror, a differenza della
scorsa, che vedeva protagonista Brendan Fraser in una
commedia avventurosa, con la regia di Stephen Sommers.
Da un po’ di tempo si sente parlare
della possibilità di uscita di un film sui Sinister six,
ovvero i peggio nemici di Spiderman in un’unica squadra.
La notizia sembra quasi confermata
da un’intervista fatta recentemente a Jamie Foxx, che in
The Amazing Spiderman 2 interpreta l’antagonista
Electro, affermando che si è già parlato con la produzione
della saga di un progetto del genere. Foxx sarebbe lieto di tornare
in un film del genere nei panni dell’acerrimo nemico dell’ Uomo
Ragno, ma si aspetta ancora una conferma dalla produzione.
Questa la sua dichiarazione
nell’intervista alla Total Film:
“Yes, they actually talked about
it, the Sinister Six. So, fingers crossed, because when you think
about it, electricity never dies, it just goes to a different
place.”
Già qualche settimana fa l’attore
Paul Giamatti, volto di Aleksei Sytevich / Rhino nel
prossimo The Amazing Spiderman, aveva accennato
qualcosa in merito a una futura produzione di The Sinister
Six, anche se non ha potuto confermare la notizia.
Per tutti i fan della Marvel ci vorrà ancora un po’ di
attesa, intanto godetevi il prossimo capitolo di The Amazing
Spiderman il prossimo Maggio.
Lo aspettavamo tutti, ma alla fine
il cinema ci ha delusi. Wolverine non è mai stato lui, peri veri
fan, senza la sua tutina gialla e blu; e pensare che nelle idee dei
produttori c’era, in principio, quella di far indossare a
Hugh Jackman il famigerato costume sgargiante che
abbiamo imparato ad amare nei fumetti e nella bella serie animata
sui mutanti della Marvel.
Ecco infatti una foto che ci mostra il costume giallo, piegato
nel cassetto e inutilizzato per il film Wolverine
L’immortale.
IMMAGINE NON DISPONIBILE
Se è vero che il costume, inteso
filologicamente, sarebbe risultato un po’ ridicolo in un film, è
pure vero che essendo il tono di Wolverine
l’immortale (involontariamente) comico un pizzico di
giallo non avrebbe cambiato molto le cose.
In realtà i più nerd ricorderanno
un bellissimo scambio di battute tra Scott/Ciclope e
Logan/Wolverine in X-Men di Bryan
Singer in cui Logan chiede perchè era necessario indossare
delle divise tutte uguali e Scott risponde così: “Avresti preferito
una tutina aderente gialla e blu?”.
E voi che ne pensate? Vi sarebbe piaciuto vedere Jackman in
calzamaglia gialla?
Dopo aver annunciato l’uscita in
Giappone per il prossimo Novembre, The Tiger Mask,
live-action giapponese del famoso cartoon degli anni ‘60
L’uomo Tigre, arriva il primo full trailer ufficiale,
che ci mostra l’attoreEiji
Wentznei panni dell’Uomo tigre.
La storia è quella che tutti gli
appassionati conoscono bene: Naoto Date,ragazzo orfano Un
giorno, facendo visita a uno zoo insieme ai compagni di
orfanotrofio, alla vista della gabbia delel tigri, capisce di voler
diventare forte come una di loro per combattere le ingiustizie nei
confronti degli orfani come lui. Scappato dall’orfanotrofio
incontra Mister X, che lo aiuta a diventare uno dei
wrestler più forti del mondo, per l’associazione segreta la tana
delle tigri. Ma Date cerca la libertà e vuole vendicare tutti gli
orfani come lui. Così decide di mettere al servizio della giustizia
le sue doti per aiutare gli altri.
Il film, che sarà il debutto
cinematografico del regista nipponico Ken Ochiai, ancora non
ha una data di uscita in Italia, intanto accontentiamoci di questo
nuovo trailer e aspettiamo notizie.
O almeno è quanto vuole farci
credere! Infatti Justin Bieber ha postato una sua
foto su Instagram in cui mostra un copione
(sarà quello vero?) con tanto di logo del film
Batman vs Superman (titolo provvisorio
ricordiamo) e con l’hashtag #robin.
E’ probabile che la notizia si
riveli solo un rumor, ma cosa accadrebbe se il casting fosse
accertato? Che la Warner Bros sia così folle da far rivoltare
completamente (dopo la gran confusione dovuta alla scelta del nuovo
Batman) le schiere di nerd-fan per strizzare invece l’occhio ad un
altro tipo di pubblico (le adolescenti fan sfegatate di
Bieber)?
La cosa sembra alquanto eccessiva,
anche perchè in molti, sul web, avevano ironizzato su una scelta
del genere. Potrebbe essere un incubo che si avvera per moltissimi
amanti dei fumetti!
Ricordiamo che
Batman vs Superman è il sequel de
L’uomo d’Acciaio, che sarà diretto da
Zack Snyder e scritto da David S.
Goyer basandosi su una storia originale ideata da lui
stesso insieme a Snyder. Henry Cavill riprenderà
il suo ruolo di Clark Kent/Superman e accanto a lui ci saranno di
nuovo Amy Adams, Laurence Fishburne e
Diane Lane.
Per la prima volta il regista
Nacho Vigalondo, arrivato al suo terzo film, ci
racconta una storia ambientata nel mondo della quotidianità anche
se tutt’altro che normale. Nel thriller Open
Windows un uomo è così ossessionato da un’attrice da
entrare nel suo computer per scoprire i suoi segreti.
Elijah Wood sarà
protagonista del film, e dopo Maniac,
anche qui sarà un uomo con dei seri problemi di relazioni con le
donne. In Maniac l’ex Frodo diventa un
serial killer, in Open Windows Wood
interpreta un uomo ossessionato da un’attrice, tanto da riuscire ad
hackerare il suo computer per spiarne i movimenti. Il film è
diretto da Nacho Vigalondo e co-protagonista di
Wood è Sasha Grey.
Lionsgate ha dato la conferma
ufficiale che tutti aspettavamo: Julianne Moore
entrerà a far parte del cast del franchise di Hunger Games. Dopo
tanti rumors più o meno realistici, arriva la conferma ufficiale
che l’attrice, quattro volte nominata all’Oscar, sarà Alma Coin,
leader della ribellione contro Capitol City, in Hunger
Games: Il Canto della Rivolta Parte 1 e 2.
Nel cast del terzo e quarto film
che concluderanno il già miliardario franchise ci sono Jennifer
Lawrence, Josh Hutcherson
e Liam Hemsworth, più una serie di altri attori
che non nominiamo per evitare spoiler a chi non avesse ancora letto
la trilogia della Collins. Nel cast dei due film sono già stati
compresi ufficialmente Natalie Dormer, Stef Dawson
e Evan Ross.
Ricordiamo che il prossimo 22
novembre invece arriverà al cinema il secondo emozionante capitolo
della saga Hunger Games La ragazza di Fuoco.
Hunger Games La ragazza di
Fuocoè diretto da Francis
Lawrence e oltre a Jennifer
Lawrence il cast comprende
anche Amanda Plummer, Donald
Sutherland, Elizabeth Banks, Jeffrey Wright, Josh
Hutcherson, Lenny Kravitz, Liam Hemsworth, Lynn
Cohen, Philip Seymour Hoffman, Stanley Tucci, Toby
Jones, Woody Harrelson e Sam
Claflin. Tutte le news sulla saga nel nostro
speciale Hunger
Games. Per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra
scheda Hunger Games La ragazza di
Fuoco.
Sembra che non ci sia tragua nella
tormentata vita di Roman Polanski. Il regista
premio Oscar ha rischiato ancora una volta il carcere e
l’estradizione per aver partecipato ad un Festival di cinema
polacco. Giovedì notte il regista è ritornato nel suo paese
d’origine per presenziare ad una lezione di cinema agli studenti,
prevista nell’ambito del Gdynia Film Festival. Alla
lezione sarebbe dovuta seguire la proiezione di Venere
in Pelliccia, suo ultimo film presentato lo scorso
anno al Festival di Venezia. L’ultima volta che Polanski era
riuscito a toccare la sua terra, fu due anni fa, quando tornò in
patria per partecipare al funerale di un amico.
Una persecuzione, quella contro Roman Polanski,
che sfiora davvero l’inverosimile. Se è vero che chi ha sbagliato
deve pagare, è anche vero che sull’errore di Roman si allungano
ancora lunghe ombre, nonostante la condanna per stuprò che pende
sulla sua testa dal 1977. La presunta vittima, Samantha Geimer,
allora 13enne, ha da poco raccontato la sua esperienza
nell’autobiografia The Girl.Fonte: THR
Ecco il trailer
internazionale di The Last Days on Mars,
thriller ambientato nello spazio con protagonisti Liev
Schreiber, Elias Koteas, Romola Garai, Olivia Williams e
Tom Cullen. Il film, diretto
da Ruairi Robinson, sarà disponibile On
Demand dal 31 ottobre prima di raggiungere i cinema a partire dal 6
dicembre.
Ecco il trailer internazionale:
Trama: Vincent è un astronauta in
missione su Marte e allocato sulla base Tantalus. Un giorno un
membro del suo equipaggio individua un elemento che può mutare
radicalmente le nostre teorie sull’origine della vita: su Marte
esistono batteri attivi. Il dubbio, che rápidamente si traduce in
realtà, è che siano molto pericolosi. Le trasformazioni che
provocano negli esseri umani sono da incubo.
Chi per passione, chi per ossessione,
chi ancora per cercare di capire fino a dove si è spinto l’estro
“creativo” di Robert Rodriguez, siamo tutti in
trepidante attesa per veder tornare sullo schermo il leggendario
Machete, che arriverà il 7 novembre al cinema con la sua seconda
avventura, Machete Kills.
Ecco che oggi vi mostriamo, grazie
a Comingsoon.net la prima clip del film in cui
spicca una scatenata Sofia Vergara.
Ecco la clip del film:
Dopo il successo del primo
Machete, diventato un autentico cult
cinematografico in tutto il mondo, il visionario regista di
Sin City, Robert
Rodriguez, torna con uno dei film più attesi della nuova
stagione: Machete Kills, dal 7 novembre
al cinema.
L’ex-agente Federale Machete viene
ingaggiato dal governo degli Stati Uniti per eliminare un pazzo
rivoluzionario e un eccentrico trafficante d’armi miliardario
(Mel Gibson) il cui piano è diffondere guerra e
anarchia in tutto il pianeta.
Ecco la Trama: Il governo
degli Stati Uniti recluta Machete mandandolo in Messico per
rintracciare e eliminare un trafficante d’armi che cerca di
lanciare un’arma nello spazio.
Stando a quello che la
bella Scarlett Johansson aveva dichiarato
all’ultimo Comic Con di San Diego, pare che Natasha Romanoff aka
Vedova Nera, si stia avvicinando molto a Steve Rogers/Capitan
America, interpretato da Chris
Evans. I due supereroi, dopo essersi incrociati sul
set di The Avengers, torneranno a
lavorare per lo SHIELD in Captain America: The Winter Soldier.
La Johansson avevainfatti parlato
di una relazione più intima trai due in questo secondo film in cui
lavorano insieme, e così i curiosi di Comingsoon.net hanno chiesto
all’attrice se, già in The Avengers, trai
due personaggi ci fosse qualcosa di speciale.
L’attrice che abbiamo da poco visto
splendere sul red carpet del Festival di Venezia e che ora è
impegnata a promuovere la nuova rom com diretta e interpretata da
Joseph Gordon-Levitt ha risposto così:
No sicuramente. Ovviamente in The Avengers ogni
personaggio instaura un tipo di rapporto con gli altri, ed ognuno
di noi ha un rapporto specifico con ognuno degli altri. Tutti noi
ci conosciamo e lavoriamo insieme e tra tutti ci sono relazioni
precise. Credo che Joss (Whedon) abbia creato delle
interconnessioni molto belle trai personaggi. E anche per questo il
pubblico è così intrigato dal film, perchè amano vedere questi
personaggi interagire tra loro.
Isabelle vuole sposare Pierre,
l’uomo che ama da dieci anni, ma non può: la sua famiglia sconta
una “maledizione” per cui tutti i primi matrimoni falliscono. Così,
decisa a far funzionare il suo, escogita un piano per aggirare la
sorte: sposare prima un perfetto sconosciuto da cui divorziare
subito. Lo sprovveduto e malcapitato di turno è Jean-Yves Berthier,
una guida turistica. Com’è ovvio che sia, sposarsi e divorziare a
tempo di record per Isabelle non sarà affatto facile, né privo di
conseguenze. I due si rincorreranno tra il Kenia, Parigi e Mosca,
condividendo strane avventure.
Un piano perfetto è
il secondo lungometraggio di Pascal Chaumeil dopo
Il truffacuori, chiamato a dirigerlo sempre in
collaborazione con lo sceneggiatore e produttore Laurent
Zeitoun. L’intento era certo quello di bissare il buon
risultato della commedia del 2010, puntando su una “strana coppia”
come Diane Kruger (Isabelle) e Dany
Boon (Jean-Yves) e accentuando l’aspetto della comicità
fisica e visiva delle gag, senza trascurare il lato romantico.
Equilibrio difficile da tenere:
sceneggiatura debole, come il presupposto da cui parte, ovviamente
confutato nel corso del film. Questa commedia romantica dalla trama
assai prevedibile dovrebbe essere ravvivata da ambientazioni
esotiche e avventure strambe, ma queste non sono sufficienti a
risollevare le sorti del film, a cui pure danno un po’ di ritmo.
Prevalgono lo stereotipo e alcuni eccessi.
Una Diane Kruger inedita è chiamata a essere
mantide truffaldina, ma le sue tecniche seduttive sono troppo
smaccate per non risultare false, tanto che sembra impossibile che
Jean-Yves non si accorga dell’inganno.
Un piano
perfetto manca di una vera anima, non coinvolge,
resta troppo superficiale e meccanico. Alcune gag divertono, ma non
vi si trova più della comicità di gesti, clownesca – per cui Boon è
in effetti dotato – come nella scena dello studio dentistico, o
anche in quella della colazione keniota. Si ha la netta sensazione
che le potenzialità dei protagonisti possano essere sfruttate molto
meglio e che la coppia non funzioni mai fino in fondo. Al
contrario, l’idea della cena, in cui raccontare la storia di due
assenti e lasciare spazio a un umorismo più caustico, è efficace,
anche se non nuova. Interessano più i personaggi secondari qui
presenti, i parenti di Isabelle, ben delineati con pochi tratti (la
madre brusca e diretta, suo marito che sopporta paziente, la
sorella complice, il cognato che fa sempre battute fuori luogo, la
collega in crisi esistenziale), che i due protagonisti o lo stesso
Pierre, personaggio piuttosto piatto.
Della presunta, sottesa riflessione
sulle difficoltà insite nei rapporti di coppia resta davvero un’eco
lontana. Una commedia lieve lieve, per quanti cercano solo qualche
risata e un rientro dalle vacanze davvero soft. In sala dal 19
settembre.
Dopo lo straordinario successo del
primo film, uscito nel 2011, I Puffi ritornano in un
sequel che non deluderà le aspettative dei numerosi appassionati
delle piccole creature blu nate dalla penna del fumettista belga
Pierre Culliford, detto Peyo. Raja Gosnell torna
dietro la macchina da presa, confermando di sapersi destreggiare in
maniera adeguata tra emozione, comicità, animazione ed effetti
visivi.
Dopo New York, I Puffi
2, la storia si sposta a Parigi, dove il perfido Gargamella
(Hank Azaria), accompagnato sempre dall’inseparabile Birba,
è ormai diventato una superstar. Nonostante la fama, il perfido
mago non riesce a placare la sua sete di potere e il suo desiderio
di catturare i Puffi per impadronirsi della loro essenza. Aiutato
dai Monelli, sgarbate e malevole creature simili ai Puffi,
Gargamella rapirà Puffetta e la condurrà nella Ville Lumiere, con
l’intento di farsi rivelare la formula segreta che permette di
trasformare un Monello in un Puffo.
Nonostante la storia ruoti attorno
ad un ristretto numero di personaggi “puffosi” (come era già
accaduto nel primo capitolo), il team di sceneggiatori composto,
tra gli altri, da J. David Stem e David N. Weiss
dedica in questa nuova vicenda ampio spazio alla figura di Puffetta
(per la seconda volta doppiata, nella versione originale, dalla
cantante Katy Perry). È su di lei che vengono costruiti il
fulcro essenziale della narrazione (il tema della paternità
biologica) ed il messaggio che si vuole lanciare attraverso le
peripezie che la coinvolgono: non ha importanza da dove veniamo o
chi è responsabile della nostra esistenza; ciò che conta veramente
è chi scegliamo di essere e dove vogliamo che la vita ci
conduca.
Nella ricerca della sua vera
identità Puffetta è confusa e finisce per cedere alla malvagità di
Gargamella, ma solo inizialmente, riuscendo poi a far prevalere il
suo lato buono, quel lato autentico che da sempre contraddistingue
la grande comunità dei Puffi. Di riflesso, i conflitti interiori di
Puffetta sono gli stessi che affliggono Patrick (Neil
Patrick Harris), angosciato tre anni fa dalle
responsabilità che la paternità comporta, in conflitto adesso con
la figura del suo patrigno; una battaglia personale che gli farà
comprendere che le persone che fanno parte della nostra vita sono
quelle che scegliamo di avere al nostro fianco. Un racconto,
dunque, che si tiene in perfetto equilibrio tra due piani
differenti.
Esplorando gli universali valori
dell’amicizia e della famiglia, I Puffi 2, nei cinema
italiani in 3D dal 19 settembre, si rivela un piacevolissimo
seguito all’altezza del predecessore, in cui si ride e ci si
diverte. Un film d’intrattenimento che ha lo scopo di rallegrare i
bambini, mentre gli adulti avranno la possibilità di guardare quei
teneri omini con lo stesso stupore di tanti anni fa e che
probabilmente li accompagnerà per tutta la vita.
La Ubisoft ha
rivelato questo nuovo video di Assassin’s Creed IV
Black Flag, dove possiamo vedere come il gioco
utilizzi la tecnologia di prossima generazione per creare oceani
realistici, i sistemi meteorologici dinamici e illuminazione
ambientale:
Assassin’s Creed 4: Black
Flag non uscirà solo sulle attuali console ma anche
su next-gen, cioè su PlayStation 4 e Xbox One. Per questo Ubisoft
ha rilasciato un nuovo video che illustra gli ultimi ritrovati
tecnologici riguardo le nuove feature grafiche del gioco.
Tutte le info sulla saga:
Assassin’s Creed è un videogioco
sviluppato da Ubisoft Montreal e pubblicato da Ubisoft. Il gioco è
stato presentato nella conferenza dell’E3 2005 prima come esclusiva
PlayStation 3 e poi è stato annunciato anche per Xbox 360. In
seguito è uscito l’adattamento per Microsoft Windows nell’aprile
2008. È il primo episodio dell’omonima serie. Assassin’s Creed è
ambientato nel 1191, periodo storico nel quale la Terra Santa è
devastata dalla Terza Crociata. La campagna in Terra Santa di
Riccardo Cuor di Leone fece in parte dimenticare le sconfitte di
alcuni anni prima e attraverso una saggia tregua i pellegrini
cristiani ebbero il permesso di visitare Gerusalemme, che restava
comunque in territorio musulmano. Questo fu uno degli eventi che
più contribuirono a innalzare la fama di Saladino come condottiero
leale e onesto. Nascosto nella segretezza dei loro rifugi un gruppo
di guerrieri appartenenti alla setta degli Assassini intendono
riportare la pace in Terra Santa eliminando i capi corrotti delle
due fazioni. I giocatori assumono il ruolo di Altaïr Ibn La-Ahad
(aquila in volo), uno dei priori della setta ed il più abile a
padroneggiare le arti degli assassini, prescelto per diventare un
giorno il capo della setta. Egli viene incaricato dal Gran Maestro
Al Mualim di far finire la guerra nelle città della Terra Santa per
riscattare il suo onore e il suo rango. Inoltre il suo abito bianco
lo aiuta a mimetizzarsi meglio tra la folla e, in particolar modo,
tra gli eruditi di un tempo, grazie al suo grande cappuccio. Altair
si ritroverà ad affrontare i Crociati, gli Ospitalieri, i Templari,
i Teutonici e i Saraceni e ovviamente le guardie cittadine.
La Millennium
Films ha rivelato il primo trailer del thriller d’azione
Homefront, diretto da Gary
Fleder (Runaway Jury) che vede
protagonisti un cast d’eccezione composto da Jason
Statham, James Franco, Winona Ryder, Kate Bosworth, e
Frank Grillo. La pellicola è basata su una
sceneggiatura scritta niente meno che da Sylvester
Stallone.
Tutte le foto nella
nostra gallery:
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Homefront è un film d’azione su un
ex-agente della DEA vedovo che si ritira in una piccola città per
il bene della sua unica figlia di 10 anni. L’unico problema è che
ha scelto la città sbagliata dove ritirarsi. La pellicola debutterà
negli usa il 27 Novembre 2013 distribuita da Open Road Films e
Endgame Releasing. Il film è prodotto da Sylvester
Stallone, Kevin King Templeton e John
Thompson. I produttori esecutivi sono Avi Lerner,
Trevor Short, Boaz Davidson, e Mark Gill.
Al momento la pellicola non ha una data di uscita fissata in
Italia.
La Warner Bros. Pictures ha ingaggiato
l’attore Luca Calvani per interpretare il villain
dell’atteso film The Man From UNCLE,
l’adattamento della popolare serie televisiva del 1960. A
confermarlo è stato il noto sito Deadline che ha confermato che
l’attore si unirà al cast dei confermati Henry
Cavill (Man of Steel), come
Napoleon Solo, Armie Hammer (The
Social Network) come Illya Kuryakin ed e Hugh
Grant (Cloud Atlas) come Waverly. Nel cast anche
Alicia Vikander (Anna
Karenina), Elizabeth
Debicki (Il grande Gatsby)
e Jared Harris (Sherlock Holmes: Gioco
di ombre).
Nell serie
originale, Robert Vaughn era Napoleon
Solo e David McCallum interpretava Illya
Kuryakin; i due erano agenti speciali della United Network Command
for Law Enforcement (U.N.C.L.E.) che combattevano contro le forze
della Technological Hierarchy for the Removal of Undesirables and
the Subjugation of Humanity (T.H.R.U.S.H.).
La sceneggiatura è scritta da
Guy Ritchie e Lionel Wigram, che
sono anche i produttori insieme a John Davis
(Chronicle) e Steve Clark-Hall (RocknRolla,
Sherlock Holmes). David Dobkin invece è il
produttore esecutivo.
La DreamWorks
Studios via EW ha rilasciato le prime due
foto di scena del film Need For
Speed, l’adattamento cinematografico del noto
videogame della EA. Le foto ritraggono nel primo caso, il
protagonista Aaron Paul insieme
aKid Cudi, mentre nel
secondo caso l’antagonista del film interpretato da Dominic
Cooper insieme a Dakota
Johnson. Ecco le foto:
Need For Speed, il film
Diretto da Scott
Waugh e scritto dai
fratelli George e John
Gatins, Need For
Speed narrerà la storia di Tobey Marshall
(Aaron Paul), un corridore da strada incastrato
per la morte del suo migliore amico, che in seguito parteciperà ad
una corsa in cerca di vendetta; del cast fanno
parte Michael Keaton, Kid
Cudi, Dakota
Johnson, Dominic
Cooper, Imogen
Poots, Ramon Rodriguez,
e Rami Malek.
Need For
Speed è attesa per il 7 Febbraio 2014 e racconterà la
storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di
fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi
finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di
partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di
vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di
mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di
corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super
potenti.
Il futuro di Star Wars sullo schermo è decisamente
luminoso come molti di voi già sapranno Star Wars: Episodio VII
arriverà nel 2015 con la regia di J.J. Abrams. Ma
come sappiamo la Walt Disney Pictures ha
intenzione di rilasciare anche una serie di film spin-off che si
concentreranno su diversi personaggio dell’universo fantasy del
franchise ideato da George Lucas. Oggi, il
CFO Disney Jay Rasulo ha descritto i progetti (via
Variety) come “delle storia delle
origini”, il che suggerisce che alcune dei progetti previsti
potrebbero fornire indizi su come i personaggi preferiti dai fan
hanno iniziato le loro avventure molto tempo fa in una galassia
lontana lontana. Inoltre è stato confermato che Larry
Kasdan e Simon Kinberg sono entrambi a
lavoro sulle sceneggiature di questi film che saranno basati sui
grandi personaggi dell’universo di Star Wars. Il primo film spin-off
arriverà subito dopo Star Wars: Episodio VII, ovvero nel
2016 e dovrebbe seguire le avventure di Han Solo e/o Yoda. Su
quest’ultimo particolare non c’è stata ancora nessuna conferma
ufficiale.
Debutto incoraggiante all’estero
per il film di Paolo Sorrentino, La Grande
Bellezza. Diventando con 6,5 milioni di euro, il
miglior risultato di sempre del regista al botteghino Italia, la
pellicola prodotta da Medusa ha debuttato in Inghilterra con un
risultato sorprendente. Uscito in 27 schermi ha infatti raccolto
117.000 sterline in 72 ore, con una super
media per sala di 4682 sterline, battendo anche il più noto film
del registe nel mondo, il Divo che partià con solo 72.ooo sterline.
D’altronde il regista italiano è molto seguito e apprezzato nel
Regno Unito dove ha già incassato 451.000 sterline con
Le conseguenze dell’amore e dove
La grande bellezza ha ricevuto
entusiastiche recensioni pubblicate in questi giorni. Ecco alcuni
pezzi pubblicati proprio in questi giorni: “
‘Questo è il miglior film di
Sorrentino‘, ha scritto il The Guardian,
dandogli 5 stelle su 5. Non è da meno The
Independent: ‘Un grande ‘city movie’ che si avvicina
al capolavoro‘. Positivo anche il Daily
Telegraph, ‘Una scintillante colpo di cinema che
vi farà scoppiare il cuore‘. Questo successo arriva non
ultimo dopo gli applausi raccolti all’anteprima del Festival
di Toronto travolta. La pellicola debutterà invece il 15 Novembre
negli USA distribuita da Criterion Collection – Janus Films.
Che sia la volta buona per riuscire ad ottenere una nomination
all’Oscar come miglior film straniero?
Ray Dolby, creatore dei Dolby
Laboratories ritenuto uno dei pionieri delle tecnologie audio, si è
spento all’età di 80 anni nella sua casa di San Francisco. Già
malato da diverso tempo di Alzheimer a Luglio aveva avuto la
diagnosi di un’acuta forma di leucemia che non gli ha lasciato
molto tempo da vivere.
L’importanza di Ray Dolby anche per
l’industria cinematografica va ben oltre la tecnologia di surround
che, non a caso, porta il suo cognome. Un’importanza riconosciuta
anche formalmente dal mondo in celluloide, che ha permesso a Dolby
di ricevere un Oscar (Scientific and Engineering Award nel 1979),
diversi Emmy e un Grammy per il suo lavoro, oltre a una National
Medal of Technology and Innovation consegnatagli da Bill Clinton e
l’investitura a Member of the Most Excellent Order of the British
Empire da parte della Regina Elisabetta II. Nel 1976, Dolby
trasferì il quartier generale di Dolby Labs a San Francisco, per
poi far debuttare ufficialmente negli anni ‘80 la sua nuova
rivoluzione, legata al surround. Dal 1965 al
2009, Dolby è rimasto nella sua carica di Presidente del consiglio
della propria società, prima di ritirarsi nel 2011. Durante l’anno
successivo, CIM Group e Dolby Labs strinsero un accordo per
dedicare a Ray Dolby il nome del teatro dove si svolgono
annualmente gli Academy Awards, rinominandolo in Dolby Theatre dal
precedente Kodak Theatre.
Dopo essersi formato praticamente
poco più che adolescente in Ampex tra il 1949 e il 1957, Dolby
completò i suoi studi per dare poi vita ai Dolby Laboratories di
Londra, nel lontano 1965, riuscendo immediatamente a compiere la
rivoluzione di cui sopra. Le nuove tecnologie di riduzione del
rumore e pulizia del suono sviluppate dai suoi Labs, oltre alla
possibilità di registrare audio a due canali, permisero a Steven
Spielberg di ottenere gli effetti di Incontri ravvicinati del terzo
tipo nel 1977. Stessa cosa anche per George Lucas e il suo Guerre
Stellari, mentre ancor più significativa fu anni prima la scelta di
Stanley Kubrick di ricorrere a Dolby Labs nel 1971 per Arancia
Meccanica.
La Warner Bros. ha rilasciato un nuovo
trailer dell’atteso film Grudge
Match che vede protagonisti Sylvester
Stallone e Robert De Niro che
interpretano due ex-pugili che ritornano sul ring per un’ultima
sfida.
Grudge
Match è
direttoda PeterSegal, mentre
la sceneggiatura è stata scritta da Doug
Ellin. Nel cast del film oltre ai due protagonisti, che
interpretano due ex pugili che ritornano sul ring, ci sono anche
gli attori Jon Bernthal, Alan Arkin, Kevin
Hart e Kim Basinger.
In “Grudge Match”, De Niro e
Stallone interpretano Billy “The Kid” McDonnen ed Henry “Razor”
Sharp, due pugili di Pittsburgh, la cui feroce rivalità ai
tempi d’oro li aveva messi sotto i riflettori dell’intera nazione.
Ognuno aveva segnato una vittoria contro l’altro durante il loro
periodo di massimo splendore, ma nel 1983, alla vigilia del loro
decisivo terzo match, Razor improvvisamente annunciò il suo ritiro,
rifiutandosi di spiegare il perché, ma assestando un k.o. tecnico
ad entrambe le loro carriere. Trent’anni dopo, il promoter di
pugilato Dante Slate Jr. intuendo la possibilità di far soldi, fa
ad entrambi un’offerta che non possono rifiutare: salire di nuovo
sul ring e regolare i conti una volta per tutte.
Ma i due non possono aspettare
così a lungo e così durante il loro primo incontro dopo decenni
finiscono per darsele di santa ragione in una esilarante rissa che
ripresa finisce immediatamente in rete con un grande boom di
visualizzazioni. L’improvvisa frenesia dei social media trasforma
il loro match locale in un evento imperdibile per la HBO. Ora, se
solo riusciranno a sopravvivere agli allenamenti, potranno
finalmente combattere di nuovo e scoprire chi è il più
forte.