Arriva online lo Spot per il Super
Bowl dell’ action-thriller 3
Days to Kill, film con Kevin
Costner nei panni di una spia internazionale. Nella
pellicola diretta da McG (
Terminator Salvation, Charlie’s Angels )
la spia Ethan Runner è determinata a mettere fine alla sua
vita particolare per costruire una solida relazione con moglie e
figlia, ormai due sconosciute. Prima però deve compiere la sua
ultima missione, anche se si tratta di far coesistere due delle
cose più difficili al mondo: dare la caccia al terrorista più
pericoloso del mondo e accudire la figlia teenager che vede per la
prima volta dopo dieci anni, mentre sua moglie è fuori città.
Nel cast, oltre a Kevin Costner,
troviamo Amber Heard, Hailee
Steinfeld e Connie Nielsen. Di seguito lo
spot Super Bowl, mentre a questo link trovate
poster e trailer del film.
Per tutti coloro che hanno amato Facciamola
Finita questa sarà una gran bella notizia, infatti
gran parte del cast del film comico-apocalittico tornerà per
doppiare la pellicola d’animazione,vietata ai minori,
Sausage Party; ideata anch’esso da
Seth Rogen e Evan Goldberg con
l’aggiunta di Jonah Hill.
I doppiatori principali saranno lo stesso Seth Rogen, Jonah Hill
e James Franco mentre il supporting cast sarà
formato da Michael Cera, Kristen Wiig, Edward Norton, Nick
Roll e David Krumholtz. La storia ruoterà intorno al
viaggio di una salsiccia caduta dal carrello della spesa che
inizierà un’avventura per tornare dai suoi amici in tempo per
il 4 luglio.
Il film, prodotto da Sony Pictures, dovrebbe uscire in sala per
ottobre 2015.
Arrivano tantissime nuove scansioni
dallo speciale di Empire sull’atteso nuovo film sui mutanti
Marvel, X-Men giorni di un futuro
passatoche sarà diretto ancora una volta da
Bryan Singer. Oggi grazie a CBM arrivano ben 11 foto
inedite, scansione dello speciale di Empire:
Tutte le altre 11 foto di seguito nella nostra gallery del film
[nggallery id=324]
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
La commedia indie Rock
the Kasbah aggiunge altre quattro star al suo cast
dopo Bruce Willis e Bill Murray,
si tratta di Zooey Deschanel, Shia
LaBeouf, Danny McBride e Kate Hudson. La storia sarà incentrata su un
ex manager musicale che trascina il suo ultimo cliente in un tour
in Afghanistan, ma il suo soggiorno a Kabul sarà tutt’altro che
facile fino all’ incontro con una ragazza dalla voce
straordinaria,subito ingaggiata e lanciata all’American Idol
afghano.
La produzione inizierà nel mese di
giugno con la sceneggiatura di Mitch Glazer (
La Regola del Sospetto, S.O.S. Fantasmi )
e la regia di Barry Levinson ( Rain
Man, Sleepers ) che
commenta così le ultime aggiunte al cast: “non avrei potuto
sognare una squadra di attori migliore di questa per completare un
film perfidamente divertente e sincero come Rock the
Kasbah”
Arriva un nuovo esilarante trailer
internazionale dell’atteso film The
Lego Movie, e oggi al centro del nuovo filmato c’è
nientemeno che la parodia del film L’Uomo d’Acciaio di
Zack Snyder. Quindi dopo Batman, Gandalf e molti
altri oggi tocca a Superman:
La storia
originale del film in animazione computerizzata 3D segue la storia
di Emmet, un ordinario omino lego che è per errore identificata
come la persona più straordinaria del mondo e quindi come la chiave
per salvare il mondo. Così viene trascinato da una stranissimo
gruppo di persone in un’avventura epica per fermare un malvagio
tiranno. Ovviamente Emmet è incredibilmente impreparato ad
affrontare questa grande avventura!
Nel cast vocale del film
The Lego
Movie troviamo Chris
Pratt che sarà il protagonista
Emmet, Will Ferrell sarà un primo
avversario President Business, Liam
Neeson sarà invece il prepotente scagnozzo del
presidente, Morgan Freeman sarà
Vitruvius, un vecchio mistico, Elizabeth
Banks sarà Lucy, love interest di Emmet che scambierà
per il salvatore del mondo, Will
Arnett sarà Batman (!) una figurina Lego con la quale
Lucy ha avuto una storia, Nick
Offerman sarà un personaggio ossessionato dalla
vendetta contro President Business, mentre Alison Brie sarà un
dolce e amabile membro del gruppo con poteri segreti.
A dirigere The Lego
Movie ci sono Phil Lord &
Christopher Miller (21 Jump
Street e Piovono
Polpette) che hanno scritto anche la sceneggiatura da
una storia di Dan Hageman & Kevin
Hageman che si sono basati sui famosi mattoncini.
Nella storia sono state coinvolte alcune delle figurine lego più
popolari in modo tale da invogliare tutti coloro che hanno giocato
con i Lego ad andare a vedere il film al cinema in un 3D che pare
sia davvero unico.
Forest Whitaker
vorrebbe tornare a dedicarsi alla regia ( ha già girato 5 film,
l’ultimo è Una Teenager alla Casa Bianca
nel 2004) e così è in trattative per dirigere l’adattamento del
romanzo bestseller di William Paul Young, The
Shack (in italiano Il Rifugio ). Il libro racconta la
storia di un uomo la cui figlia è stata rapita e brutalmente
assassinata in una baracca abbandonata nell’Oregon; anni dopo,
l’uomo riceve un’istruzione da Dio, il quale lo invita a tornare
alla baracca dove si trova qualcosa che cambierà la sua vita per
sempre. Il film, prodotto da Summit Entertainment, sarà sceneggiato
da John Fusco (Hidalgo- Oceano di
Fuoco) e probabilmente interpretato dallo stesso
Forest Whitaker.
Di seguito potete leggere la sinossi ufficiale presa dal libro di
W.P. Young:
“W. Paul Young ha scritto Il rifugio come regalo per i suoi
figli; lo ha pubblicato a sue spese e lo ha visto arrivare al primo
posto della classifica dei bestseller del “New York Times”: perché
le domande intorno a cui ruota questo romanzo sono quelle cruciali
per ogni essere umano. Mack è un uomo alla deriva, sconvolto dalla
perdita di una figlia. Un giorno trova tra la posta un biglietto
misterioso: qualcuno che si firma Pa, nomignolo con cui la moglie
di Mack si rivolge a Dio, lo invita a recarsi “al rifugio”, il
luogo in cui la piccola Missy ha trovato la morte, uccisa da un
maniaco. Mack è chiamato a fare i conti con un passato che non lo
abbandona e con quella sofferenza che ha silenziosamente scavato un
solco tra lui e Dio. Con il ritmo di un thriller e la magia di una
favola, “Il rifugio” commuove e insegna che il dolore è spesso una
strada per arrivare a se stessi.”
Una che di nome fa Kerry Marisa
Washington non può che studiare alla George Washington
University. O no? Ma una che si laurea in antropologia e
sociologia non è detto che poi finisca a fare l’attrice, giusto? E
invece questa scandalosa pupa del Bronx ha deciso di
dedicarsi anima e corpo alla recitazione, arrivando a diventare una
delle star più amate della TV (e del cinema) degli ultimi anni.
Kerry prende il tesserino della
Screen Actors Guild per poter apparire in una pubblicità; prosegue,
quindi, con qualche telefilm, finché non comincia a fare capolino
anche sul grande schermo, con particine in svariati progetti, fra
cui il danzereccio Save the Last Dance (2001) e il
drammatico La macchia umana (2003). Nel frattempo,
interpreta anche la bella che fa girare la testa a Chris
Rock in Bad Company – Protocollo Praga (2002), un
vero punto di svolta nella sua carriera, non tanto per il ruolo in
sé, quanto perché finalmente la fanciulla riesce a guadagnare in un
anno la somma necessaria per ottenere l’assicurazione sanitaria
come membro della Screen Actors Guild. Il 2004, però, le porta un
po’ di meritata attenzione come protagonista femminile di Lei
mi odia di Spike Lee (con cui tornerà a lavorare in
Miracolo a Sant’Anna nel 2008), seguito dall’action
domestico Mr. & Mrs. Smith e dal biopic
Ray, in cui è la moglie del musicista Ray
Charles interpretato da Jamie Foxx. Nei titoli
successivi la signora si specializza proprio nel ruolo di coniuge,
ma sono tipetti niente male i suoi compagni, a cominciare dal
dittatore ugandese Idi Amin ne L’ultimore di Scozia (2006), per proseguire con la granitica
Cosa ne I Fantastici Quattro (nel 2005 e poi nel
sequel del 2007), fino ad arrivare a Broomhilda von Schaft, ovvero
la moglie di Django, che scatenerà la furente vendetta dello
schiavo ribelle nel tarantiniano Django Unchained
(2012).
Il maritino è una sua vecchia
conoscenza, Mr Foxx: ormai i due sono una coppia collaudata, e
ormai Miss Washington è una diva vera. La conferma arriva anche
dalla rivista People, che nel 2013 la mette al secondo posto
nella classifica annuale delle 100 persone più belle, con
Glamour che le fa eco, eleggendola ‘Donna dell’anno’. Ma
Kerry rientra anche nella lista delle star televisive più pagate
(al n° 20) ed il merito è ovviamente di Scandal, la
serie drammatica targata ABC di cui è appunto protagonista
dal 2011. Ideato dalla mamma di Grey’s Anatomy,
Shonda Rhimes, lo show narra le gesta di Olivia Pope,
rampante donna in carriera esperta nella gestione di crisi di ogni
sorta, che opera in un posticino tranquillo come Washington
D.C.
Il che vuol dire che se la intende
bene col Presidente degli Stati Uniti. Per il suo personaggio
l’attrice riscuote consensi a destra e a manca: pubblico e critica
concordano che la sua Olivia è una davvero tosta, e le riviste di
moda apprezzano assai l’abbigliamento stiloso-ma-anche-sexy
sfoggiato dalla business-woman, tanto che Miss Pope viene inserita
da Vanity Fair nella Top 10 dei personaggi TV meglio vestiti
del 2013. Mica male, considerato che Kerry è solita collezionare
memorabilia per ogni personaggio che interpreta: un mobile qua, un
paio di scarpe là… e se le sue creature hanno buon gusto, tanto
meglio, no? Comunque sia, gli abiti sono solo un dettaglio: il
fascino Kerry lo deve a madre natura (o perlomeno a sua madre
Valerie), e cotanta bellezza non è certo andata sprecata, con
L’Oréal che l’ha assoldata come testimonial – insieme ad una
nutrita schiera di divine dello showbiz – e Neutrogena che
l’ha da poco scelta come nuovo volto simbolo.
Magari vestiti e creme dovranno
aspettare un po’, perché il pancione cresce a vista d’occhio e
forse adesso la signora vorrà prendersi un po’ di tempo per
fare la mamma, essendo in attesa del primo figlio dal neomarito
Nnamdi Asomugha, giocatore di football della NFL. Per
noi, invece,l’attesa è finita: abbiamo accantonato lo spumante e
preparato una doppia razione di torta. HAPPY BIRTHDAY KERRY!
Ormai è diventato un
vero classico, parliamo della saga di Ritorno al
Futuro di Robert Zemeckis, oltre ad
essere una delle poche saghe a mantenere intatto il suo fascino
nonostante gli anni. Ebbene oggi arriva la notizia che
presto Ritorno al futuro diventerà
un musical con il compositore Alan Silvestri
e il regista Robert Zemeckis coinvolti nel
progetto. A ufficializzare la notizia è stato il noto sito Collider, secondo il
quale Back to the Future – The
Musical sarà presentato in anteprima
nel West End di Londra nel 2015, in occasione
del 30° anniversario del film. Il Regista Robert
Zemeckis tornerà a collaborare con Bob
Gale (co-sceneggiatore di Ritorno al
futuro) scrivendo la storia per il palcoscenico, a loro si
unirà Jamie Lloyd che si occuperà anche
della regia teatrale.
Bob Gale ha così commentato
la notizia Back to the Future – The Musical è un
progetto che io e Bob Zemeckis abbiamo esplorato per quasi dieci
anni. Siamo entusiasti di poter finalmente collaborare con un team
creativo e di produzione che creerà uno spettacolo che è fedele
allo spirito del film senza essere un remake pedissequo. Il regista
Jamie Lloyd è pieno di passione, energia e idee fantasiose e siamo
felicissimi di avere il compositore del film Alan Silvestri a
comporre la musica, con testi di Glen Ballard, che ha anche
collaborato con Zemeckis su molti altri progetti. Con tutti noi che
lavoriamo insieme sappiamo che l’integrità del materiale sarà
conservata in una produzione che sarà un compendio meraviglioso per
la trilogia. Abbiamo intenzione di usare la musica dal film con
nuovissimi brani a fare una versione di Ritorno al futuro che sia
fresca, divertente e che sfrutti tutte le cose incredibili che ora
potranno essere fatte sul palco. Non possiamo pensare ad un modo
migliore per celebrare il 30° anniversario del film.
La nuova avventura è stata
commentata anche dal regista Jamie
Lloyd Avevo cinque anni quando ho visto l’iconico
film di Robert Zemeckis e Bob Gale, Ritorno al futuro, e sono stato
un grande fan da allora. Sono entusiasta di dirigere e scrivere
questo nuovo ed entusiasmante musical basato sulla loro film
magistrale, che è diventata parte integrante della nostra cultura
popolare. Piuttosto che tentare di ricreare un film così iconico
sul palco, abbiamo assemblato un brillante team artistico alla
scoperta di un linguaggio teatrale unico capace di portare il
pubblico in un viaggio attraverso il tempo in una nuova,
inaspettata e vibrante modalità. La produzione includerà illusioni,
skateboarding e tante altre sorprese che cattureranno lo spirito
del film, ma reinterpretate per un nuovo pubblico. Steven Spielberg una volta ha descritto il
film come un musical e mentre stiamo incorporando alcuni brani e
musiche della divertente colonna sonora originale, Alan Silvestri e
Glen Ballard hanno creato nuove brillanti ed entusiamanti canzoni
che saranno il trampolino di lancio perfetto per raccontare questa
storia edificante di nuovo.
David O. Russell è
in trattativa per riscrivere lo script sull’inventrice della scopa
rotante Miracle Mop, Joy Mangano; Il regista vorrebbe al suo
fianco la sua ultima musa, alla quale ha già fatto guadagnare un
Oscar e due nomination, ovvero Jennifer
Lawrence.
La trama dovrebbe raccontare la
vita delle televenditrice da quando, madre single di 3 figli,
inventò la Miracle Mop nel 1990, fino alla sua ascesa in questo
mercato con il riconoscimento di oltre 100 brevetti e
l’affermazione televisiva sul canale HSN. Resta da capire quando O.
Russell potrà realmente iniziare le riprese con l’attrice più
impegnata del momento, la Lawrence infatti ha già tre film in
lavorazione (East of Eden,
Burial Rites e The Glass
Castle) e non sembra volersi fermare.
Con l’avvicinarsi dell’ evento
sportivo più importante al mondo cominciano a fioccare in rete spot
di ogni tipo; ecco così arrivare il primo filmato da
The Amazing Spider-Man 2, con
alcune scene esclusive. L’altra metà dello spot andrà in onda
durante gli spazi pubblicitari del Super Bowl.
Come sempre ricordiamo che nel film
ritorneranno i protagonisti
Andrew Garfield e
Emma Stone ai quali si aggiungono
Jamie Foxxnel ruolo di Electro,
Dane
DeHaan come Harry Osborn, il villain
Paul Giamattie Felicity
Jones. Tutte le news sul film le trovate nel
nostro speciale: The
Amazing Spider-man 2. Mentre per tutte le
info sul film vi segnaliamo la nostra
Scheda Film: The
Amazing Spider-man 2. La pellicola è diretta
ancora una volta da Marc Webb su
una sceneggiatura di Alex
Kurtzman, Jeff Pinkner, Roberto Orci ed
uscirà il 23 aprile 2014.
Trama ufficiale del film:
Abbiamo sempre saputo che la battaglia più importante di
Spider-Man è quella che combatte dentro di sé: la lotta tra gli
impegni quotidiani di Peter Parker, e le straordinarie
responsabilità di Spider-Man. Ma in The Amazing Spider-Man 2: Il
Potere di Electro, Peter Parker si ritrova a dover affrontare un
conflitto molto più grande. E’ bello essere
Spider-Man (Andrew
Garfield). Per Peter Parker, non c’è niente di più
emozionante che oscillare tra i grattacieli, sapere di essere un
eroe, e passare del tempo con Gwen (Emma
Stone). Ma essere Spider-Man però ha un prezzo: solo
Spider-Man può proteggere il suo concittadini newyorchesi dai
malvagi che minacciano la città. Con la comparsa di Electro
(Jamie
Foxx), Peter deve affrontare un
nemico molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio
amico Harry Osborn (Dane
DeHaan), Peter si rende conto che tutti i suoi
avversarsi hanno una cosa in comune: la OsCorp.
L’attore Chadwick
Boseman entra a far parte del cast dell’annunciato
film Gods of Egypt, a confermarlo è
Deadline. L’attore quindi si unisce ai già
confermati Gerard Butler, Geoffrey Rush, Nikolaj
Coster-Waldau, Brenton Thwaites e Courtney
Eaton.
Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless. La
pellicola racconterà la storia di un comune ladro che si unirà
ad Horus (Nikolaj Coster-Waldau), Dio del Cielo e
alla Dea dell’Amore Hathor per vendicare la morte del loro
padre Osiride: Rush avrà il ruolo di Ra, Dio del sole e padre di
Set e Osiride, mentre Butler sarebbe in trattative per
interpretare lo stesso Set, dio del deserto, delle tempeste e
degli stranieri.
Per Proyas non è la prima incursione
nell’Olimpo delle divinità: nel 2010 era stato infatti annunciato
che il regista avrebbe diretto Paradise Lost, pellicola tratta dall’omonima opera
di John Milton, ma nonostante il casting fosse già stato completato
e fossero stati avviati i primi screen test in CGI, dati gli
esorbitanti costi l’intero progetto venne infine
abbandonato. Gods of
Egyptarriverà nelle sale cinematografiche il 12
febbraio 2016.
Dalle sue ultime dichiarazioni,
sappiamo ormai che Channing Tatum è un grande fan
degli X-Men e in particolare di Gambit, l’affascinante Cajun che
lancia le carte da gioco, apparso nei fumetti, nella serie animata
degli anni ’90 e molto brevemente (qualcuno direbbe per fortuna) in
X-Men Le Origini: Wolverine, dove è stato
interpretato da Taylor Kitsch. Adesso però veniamo
a sapere, tramite Empire e l’approfondimento che ha dedicato questo
mese agli X-Men, che il produttore del film Lauren Shuler
Donner ha dichiarato che l’eventualità di un film su
Gambit interpretato da Tatum è più che una possibilità.
“Sto morendo dalla voglia di fare
un film su Gambit con Channing Tatum – ha detto Shuler
Donner – ma non deve essere un film grandioso. Lui è
un ladro di New Orleans, è una storia completamente diversa. Lui ci
starebbe, dovrei solo convincere gli studios, ma chi riuscirebbe
mai a resistere a Channing? E’ così un bravo ragazzo!”.
Durante la conferenza stampa di
White House Down, l’attore aveva già detto:
“Mi piacerebbe essere Gambit. E’ il mio preferito. Io vengo da
New Orleans, e mio padre e di New Orleans. Mi piacerebbe parlare in
accento Cajun, lo farei per davvero. Non ho nulla da dire sul
Gambit di Taylor Kitsch, perchè davvero mi è piaciuto il suo
Gambit, ma io ho sempre vissuto intorno a Cajun. Gambit era sempre
l’amante, il fumatore, l’ubriaco. E’ il punk rock di tutti i
supereroi. E’ un ladro.”
Sembra quindi, anche se non c’è
nulla di ufficiale, che l’attore e il produttore abbiano parlato
della cosa, e sembrano sulla stessa linea. Non resta che
organizzare il film, anche ha un prossimo futuro molto impegnato
con le riprese di 22 Jump Street e con la
promozione di Jupiter Ascending e
Foxcatcher.
Sarebbe interessante poi vedere la
Fox alle prese con la produzione di film su X-Men meno noti che
necessitano di film più piccoli.
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La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Robocop è
ilremake del film datato
1987, Robocop – Il futuro della
leggeche inaugurò il successo del franchise
legato al poliziotto metà uomo e metà macchina. Il
nuovo Robocop,
diretto da Josè Padilha, sarà invece
interpretato da Joel Kinnaman. Il film è al
momento in post-produzione, sarà prodotto dalla Strike
Entertainment, dalla MGM e dalla Columbia Pictures ed uscirà nelle
sale il 7 Febbraio 2014 con un cast di tutto
rilievo, composto, tra gli altri, da
Joel Kinnaman,
Gary Oldman,
Abbie Cornish,
Samuel L. Jackson, Jackie Earle Haley, Jay Baruchel,
Michael Keaton.
RoboCop è
ambientato nel 2028, anno in cui la multinazionale conglomerata
OmniCorp è leader nell’industria robotica. All’estero, i droni da
essa prodotti, vengono impiegati dalle forze militari da anni, ma
sono stati vietati come tutori della legge all’interno dei confini
americani. Ora la OmniCorp vorrebbe impiegare questa controversa
tecnologia anche sul fronte interno, considerando questa
opportunità un’occasione d’oro. Quando Alex Murphy (Joel Kinnaman)
– marito affettuoso, padre, e buon poliziotto, facendo del suo
meglio per arginare l’ondata di criminalità e corruzione a Detroit
– resta gravemente ferito, la OmniCorp intravede un’occasione
unica per creare un poliziotto ibrido, in parte uomo ed in
parte robot. La OmniCorp immagina un futuro in cui ogni città avrà
il suo RoboCop, con conseguenti ricavi miliardari per i propri
azionisti; ma alla OmniCorp stanno dimenticando una cosa
fondamentale: che c’è pur sempre un uomo all’interno della
macchina.
Ecco il trailer internazionale di
Joe, film diretto da David Gordon
Green e interpretato da Nicolas Cage e
Tye Sheridan (The Tree of
Life). Il film è stato presentato in concorso
all’ultimo Festival di Venezia e ha portato a casa
il premio Marcello Mastroianni al miglior giovane attore, il
talentuoso Sheridan. Il film è tratto dal romanzo omonimo di
Larry Brown.
La storia è quella di
Joe Ransom (Nicolas Cage), un uomo con un pessimo
rapporto con la giustizia istituzionale ma con un grande senso di
umanità. Joe vorrebbe solo vivere la sua vita, provando a
controllare la sua innata violenza che sa essere eccessiva,
tuttavia l’ambiente della piccola cittadina del Texas che lo
circonda sembra fare di tutto per metterlo alla prova. Ma la sua
salvezza si presenterà nella forma di Gary, un ragazzo di 15 anni
con una famiglia problematica e un padre alcolizzato e violento, al
quale Joe proverà a fare da amico e genitore, diventando il suo
eroe.
La 01 Distribution
ha pubblicato su la prima clip
ufficiale di Smetto Quando
Voglio, il film di Sydney
Sibilia che, presentato questa mattina alla stampa ha
fatto parlare molto bene di sè.
Nel cast del film Edoardo
Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De
Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Neri
Marcorè.
Smetto Quando
Voglio arriverà nelle nostre sale il 6 febbraio.
Pietro Zinni ha trentasette anni, fa
il ricercatore ed è un genio. Ma questo non è sufficiente. Arrivano
i tagli all’università e viene licenziato. Cosa può fare per
sopravvivere un nerd che nella vita ha sempre e solo studiato?
L’idea è drammaticamente semplice:
mettere insieme una banda criminale come non se ne sono mai viste.
Recluta i migliori tra i suoi ex colleghi, che nonostante le
competenze vivono ormai tutti ai margini della società, facendo chi
il benzinaio, chi il lavapiatti, chi il giocatore di poker.
Macroeconomia, Neurobiologia, Antropologia, Lettere Classiche e
Archeologia si riveleranno perfette per scalare la piramide
malavitosa. Il successo è immediato e deflagrante, arrivano
finalmente i soldi, il potere, le donne e il successo. Il
problema sarà gestirli…
Captain America: The Winter Soldier comprende
nel cast già attori del calibro di Chris
Evans, Sebastian
Stan, Anthony
Mackie, Frank
Grillo, Samuel L.
Jackson, Cobie
Smulders, Scarlett
Johansson, Emily
VanCamp e Toby
Jones.Anthony e Joe
Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense
è fissata per il 4 Aprile 2014. Le riprese sono iniziate
a Cleveland.
La storia si legerà alla fine di The Avengers, continuando a
seguire il Captain America impegnato con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D
e alle prese con la modernità. Al momento l’uscita del film è
prevista per il 4 aprile del 2014. Vi ricordiamo che tutte le news
sul film sono reperibili nel nostro speciale: Captain America: il soldato
d’inverno. Tutte le info utili nella nostra scheda:
Captain America: The Winter
Soldier.
Ecco il poster
italiano di Lei, in cui possiamo vedere
in primo piano il volto del protagonista, Joaquin
Phoenix, e a seguire le tre donne che lo accompagnano
(fisicamente) nel film: Amy Adams, Rooney Mara e
Olivia Wilde.
Il film, nominato a 5
premio Oscar, uscirà da noi il 13 marzo 2014. Scritto e diretto da
Spike Jonze, il film è interpretato da
Joaquin Phoenix, Amy Adams, Rooney Mara,Olivia Wilde e con la voce di Scarlett Johansson.
Ecco le 5 nomination
di Lei:
MIGLIOR FILM– Produttori: Megan Ellison, Spike Jonze
e Vincent Landay MIGLIOR SCENEGGIATURA
ORIGINALE – Spike Jonze MIGLIORI SCENOGRAFIE – K.K. Barrett
(Production Design); Gene Serdena (Set Decoration) MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE– William Butler e Owen Pallett MIGLIOR CANZONE ORIGINALE– “The Moon Song” Musica di Karen; Testo
di Karen e Spike Jonze
Lei di Spike
Jonze uscirà nei nostri cinema il 13 marzo 2014.
Ecco il primo trailer red band per
A Million Ways to Die in the West, la
prossima commedia diretta e interpretata da Seth
MacFarlane e che vede nel cast Neil Patrick
Harris, Charlize Theron, Amanda
Seyfried, Sarah Silverman, Liam
Neeson, Giovanni Ribisi.
La Universal e Media Rights Capital
hanno annunciato la data di uscita ufficiale del film, fissata per
il 30 maggio 2014. Ecco la sinossi ufficiale
di A Million Ways to Die in the
West:
La mutevole fidanzata (Amanda
Seyfried) di un pecoraro codardo (Seth MacFarlane) decide di
lasciarlo per un altro uomo dopo che lui si è tirato indietro a un
duello. Una misteriosa e bella donna (Charlize Theron) appena
giunta in città lo aiuterà a ritrovare coraggio, e i due si
innamoreranno. Il contadino dovrà mettere alla prova il suo
coraggio appena ritrovato quando il marito di lei, un noto
fuorilegge (Liam Neeson), arriverà in cerca di vendetta.
Autore di grande talento, dallo
stile misurato ed intenso, Steve McQueen si è messo alla
prova con una storia vera, un racconto che parla di dignità, di
umanità e di rispetto ma paradossalmente soprattutto di schiavitù.
La storia di 12 Anni Schiavo è quella di Solomon Northup un
nero libero che, prima della Guerra di Secessione, nel 1841, viene
ridotto in schiavitù con l’inganno, e costretto a lavorare nei
campi di cotone per 12 anni, prima di ritrovare la libertà. La
sceneggiatura del film, scritta da John Ridley e basata
sull’autobiografia di Solomon stesso, ci pone dal punto di vista
dello schiavo, della persona trattata come oggetto, e ci fa entrare
nella testa di questi uomini, trattati alla stregua di bestie, che
cercando di sopravvivere hanno chinato la testa. Solomon in
particolare ha sempre cercato di mantenere dentro di sé il ricordo
vivo della sua famiglia, in modo tale da conservare la sua dignità
di uomo.
McQueen coglie il cuore doloroso di
questa vicenda, lo trasforma in una pellicola potente ed
emozionante, che mostra la sofferenza e la violenza dell’uomo
sull’uomo senza indulgere troppo sulla crudeltà. Il suo lavoro di
regia è composto da bellissimi piani sequenza e movimenti
attraverso lo spazio dei personaggi; il racconto procede per
sottrazione, con molti momenti di immobilità, ad indagare lo spazio
e le espressioni sui volti, straordinari e comunicativi, dei suoi
protagonisti. In particolare Chiwetel Ejiofor, nei panni di Solomon Northup, colpisce
con u na recitazione misurata, contenuta, non immune da
momenti plateali ma sempre mirata a mantenere fede
all’atteggiamento del personaggio: all’apparenza mite e sottomesso,
ma con un cuore anelante alla libertà che gli ha permesso di non
abbrutirsi per i 12 lunghi anni passati in schiavitù. Chiwetel Ejiofor non è il solo grande performer di
questo film.
Michael Fassbender, nei panni di un proprietario
terriero iracondo, furioso e autodistruttivo, offre una performance
schizofrenica e dolorosa; la magnifica Lupita Nyong’o è la schiava Patsey, la favorita del
padrone che raccoglie tutto l’odio della sua consorte, un’algida e
spietata Sarah Paulson. Ma nel film brillano tanti grandi attori
in piccoli ruoli come il crudele Paul Dano, il cattivo Paul Giamatti, il liberale Brad Pitt e il mite padrone Benedict Cumberbatch. La particolarità della storia sta
proprio in tutti questi diversi ritratti umani: il bene e il male
sono equamente distribuiti da una parte e dall’altra, senza
distinzioni nette, senza separazioni approssimative e definitive
tra ciò che è bianco e ciò che è nero, ma con una grande
valorizzazione della scala di grigi di cui si dipinge
l’umanità.
Doloroso e straziante, ma allo
stesso tempo delicato e poetico, 12 Anni Schiavo è
uno dei principali candidati alla corsa agli Oscar, con nove
nomination, e senza dubbio uno dei film migliori che vedremo
quest’anno.
Smetto quando
voglio, opera prima del giovanissimo Sydney
Sibilia (classe 1981), è una commedia riuscita, non tanto
perché giocare cogli stereotipi della crisi di questi tempi fa
ridere ormai di per sé, tanto sia arrivata a livelli paradossali;
ma perché aggiunge a questa dose di ironia anche un’azzeccata
fisicità e caratterizzazione dei personaggi, dal dialogo fine a se
stesso, ai toni della coralità complessiva.
In nome della “banda” che viene a
formarsi, c’è anteposta la professionalità di ciascun
individuo, quasi come riconoscenza verso se stessi. Come a
dire, lavoriamo per qualcosa che non ci saremmo mai aspettati, ma
senza dimenticare cosa siamo e da dove veniamo. È questo il
suo punto di forza maggiore, l’alimento in più che la rende non una
banda qualunque, ma La Banda.
Smetto quando voglio: il film
In Smetto quando
voglio Pietro (Edoardo
Leo) è laureato in neurobiologia. Fa il ricercatore,
ma il suo contratto non viene rinnovato. Decide allora, unendo le
forze insieme a molti altri laureati disoccupati in campi diversi
(Paolo
Calabresi, Libero De Rienzo,
Stefano Fresi, Lorenzo Lavia,
Valerio Aprea, Pietro Sermonti), di mettere a punto
una formula chimica per produrre una nuova droga da vendere nelle
discoteche. E c’è di più: è legale, perché la sostanza in questione
non figura in quelle proibite dalla legge italiana. Faranno palate
di soldi, con la convinzione di poter smettere quando vogliono.
Dal film Smetto quando
voglio ne esce distrutta: una categoria di giovanissimi,
che a quanto pare non sa stare senza droghe; una categoria di
giovani laureati, ricercatori senza un futuro stabile che devono
gioco-forza reinventarsi; ed una appena accennata categoria di
“vecchi”, silente ma padrona. C’è spazio anche per far quadrare i
conti con il personaggio più stabile (almeno nell’animo) della
storia, Giulia, ragazza di Pietro interpretata da Valeria Solarino. Lavorando in un centro di
recupero per tossicodipendenti, aggiunge quel tocco di moralità in
più, una questione “etica” che deve contro-bilanciare il lavoro
“sporco” che compie la banda. Anche perché loro i principi morali
li hanno persi da qualche anno. Ah si, è precaria anche lei.
Si ride parecchio e non è una
risata sterile, ma dettata dai canoni dell’attualità. Qualcuno ci
vedrà l’ombra di Breaking Bad, almeno nell’idea di base;
qualcun altro strizzate d’occhio alle complesse formule di
The Big Bang Theory; altri ancora “la banda” alla
Romanzo Criminale. C’è un po’ di tutto, in una
estremizzazione della realtà che fa già ridere di per sé, ma che
acquista punti in più perché viene espressa con le facce giuste. Il
retrogusto è amaro, ma non sprofonda mai o quantomeno è filtrato
dentro alla necessità che fa virtù.
Continua a tener banco
il film annunciato di Batman vs Superman,
che sarà diretto da Zack Snyder, dopo le notizie
di ieri sulle riprese (leggi qui) oggi da EW arrivano le parole del
costumista del film Michael Wilkinson,
candidato all’Oscar per American Hustle e che
curerà i costumi del nuovo film di DC e Warner.
Il sito principalmente gli ha
chiesto: Cosa possiamo aspettarci dai costumi di Batman
vs. Superman?
Non posso dire molto dei dettagli ma
penso sia giusto dire che rispetteremo la storia di questi iconici
personaggi, come anche i loro costumi. Il nostro obiettivo è create
qualcosa di molto interessante ma che stimoli anche il pubblico
contemporaneo. Inoltre bisogna fare qualcosa che funzioni
nell’universo cinematografico creato dal nostro regista Zack
Snyder.
Qual è il processo che state
adottando per creare qualcosa di iconico?
Bisogna partire dal materiale
originale, quindi siamo partiti dal guardare tutti in modi
con cui sono stati proposti i personaggi nel corso degli anni. Poi
stiamo studiando lo script di Zack con l’obiettivo di capire cos’è
che possa aver senso per raccontare la storia – chi sono davvero
queste persone e e cosa rappresentano nel mondo moderno.
Quando potremo vedere questi
costumi?
Abbiamo fatto dei test davvero interessanti, ma il film è stato
appena posticipato. Uscirà a giugno o luglio 2016, non ricordo.
Abbiamo anche fatto dei servizi fotografici ma non s so quando
verranno diffusi.
Vi
ricordiamocheBatman
Vs Supermansarà diretto dal
regista Zack Snyder su di una
sceneggiatura curata dallo stesso regista in collaborazione
con Chris
Terrio (Argo),sulla
base di una storia già scritta da David S.
Goyer. Confermati nel cast del film Henry
Cavill, Ben Affleck, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane
Lane e Gal Gadot.
Si è svolta oggi presso il Cinema
Barberini la conferenza stampa di presentazione di
Smetto quando voglio, opera prima del
regista classe 1981 Sydney Sibilia. Alla
conferenza erano presenti i produttori del film Domenico
Procacci, Matteo Rovere e Paolo Del
Brocco; l’amministratore delegato di Uci Italia
Andrea Stratta; e il regista Sydney
Sibilia insieme al cast formato da Edoardo Leo,
Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo,
Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti.
Prima domanda su una potenziale (ma
immaginaria) proiezione in anteprima a Montecitorio, viste le
frecciatine che il film lancia alla società attuale:
Sibilia: “Noi
volevamo intrattenere…la satira sociale è qualcosa in più. Se
questo film si prende troppo sul serio si rischia poi di
sconfinare. La priorità era quella di fare un film divertente.
Alcune storie che all’inizio volevamo inserire erano talmente
paradossali che poi non abbiamo potuto inserirle”.
Sui dialoghi ben strutturati, molto
naturali, proprio perché ognuno parla di qualcosa che forse non
conosce:
Sibilia: “Gli
attori del film sono dei professori, quindi parlano con un
linguaggio forbito, a volte anche in più di una lingua. La bravura
è stata tutta loro, se sembrano così naturali il merito è tutto
loro”.
Leo: “Ho
recitato formule chimiche senza sapere nulla. Ho anche fatto dei
disegnini per ricordarle meglio, ma restano comunque astratti. La
matematica e la chimica non sono mai state il mio
forte”.
De Rienzo: “Non
capivo nulla di quello che dicevo. Non c’era alcuna differenza con
la vita vera”.
Sulle potenziali citazioni che il film
possiede verso altre opere, specie Breaking Bad:
Sibilia:
“Volevamo fare un film citazionista, quindi metterci dentro tutto
quello che ci piaceva, da Breaking Bad a The Big Bang Theory, ma
anche Lock and Stock. Sono state però tutte cose che sono venute
dopo, la storia già c’era cosi com’è, il nostro era più che altro
un delinquere senza delinquere”.
Sul personaggio interpretato da
Valeria Solarino:
Solarino: “Sono
quella con i piedi per terra. Programmo tutto, anche i momenti più
intimi. Mi sfugge però la cosa più grande, cioè quello che sta
portando avanti Pietro (Leo)”.
Su quanto sia difficile per un regista
esordire oggi:
Procacci: “Si,
è più difficile esordire oggi, è vero. Io stesso oggi produco meno
“esordi” del passato. Ma è importante continuare a lavorare anche
sotto questo aspetto, non soltanto per fare esordire il regista, ma
proprio per avere un prodotto nuovo. Altrimenti avremmo sempre lo
stesso film, con gli stessi attori e gli stessi registi”.
Su come il regista sia riuscito a
mettere in piedi la banda e l’apprezzamento per Edoardo
Leo:
Sibilia:
“Questo è un film di banda, è un film corale. Volevo attori che
fossero in grado di non prendersi troppo sul serio. Sono usciti
fuori una serie di nomi che…sono i migliori che ci sono in giro.
Erano consapevoli del testo complesso, ma anche che si sarebbero
divertiti con me. Soltanto Edoardo Leo è venuto prima, era già
stato deciso. Ero sicuro di lui al 100%. Per tutti gli altri attori
abbiamo provato anche a scambiare i ruoli, tutti hanno provato ad
interpretare tutti.
Leo: “Devo
ringraziare tutti perché mi hanno aspettato…di solito quando si fa
un’opera prima, se si dice che il film deve essere girato in un
determinato mese, sarà girato proprio in quel mese, c’è poca
elasticità. Invece, nonostante le mie raccomandazioni perché so
quanto i film possono saltare, specie le opere prime, Sidney mi ha
voluto aspettare”.
Il film uscirà nelle sale italiane
il prossimo 6 febbraio. Sarà distribuito da
01 Distribution in circa 250
copie.
L’Associazione in Italia di giovani
produttori indipendenti (AGPCI) ha firmato un innovativo accordo di
distribuzione digitale con Rai Cinema che fornirà
uno sbocco per le film indipendenti sul portale Rai Cinema
Channel e sulle altre piattaforme digitali, tra cui iTunes
e Google Play , con la quale la RAI Cinema ha giù chiuso una
partnership di distribuzione.
“E ‘ un accordo molto
flessibile “, ha detto il presidente di AGPCI Martha Capello .
“Possiamo decidere su quali territori e quali piattaforme
utilizzare per ogni titolo, Rai Cinema è ora il nostro veicolo di
distribuzione nell’arena Web”.
Questa è una delle tante iniziative della AGPCI, che si aggiunge
alla partnership con il Venice Film Market che ospiterà
sessioni di pitching dei loro progetti. Pare inoltre che
preso ci sarà anche una partnership con la Producers Guild of
America negli Stati Uniti.
Nonostante nessuno fosse contento
di un sequel per Taken (da noi
Io vi troverò), e nonostante il fatto che
lo stesso protagonista Liam Neeson avesse
dichiarato che un terzo film, dopo Taken La
Vendetta, non si sarebbe mai fatto, i sostanziosi
incassi del sequel hanno portato all’inevitabile annuncio di un
terzo film, per il momento intitolato Taken
3. Lo stesso regista del secondo episodio,
Olivier Megaton, si occuperà di questa terza regia
e pare che voglia accanto a Neeson l’attore premio Oscar
Forest Whitaker.
Il produttore Luc
Besson, insieme al solito collaboratore Robert
Mark Kamen, ha già scritto la sceneggiatura ma non
sappiamo ancora nulla su quello che accadrà nel film, tranne forse
che ci sarà qualche altro rapimento nel film che scatenerà una
serie di eventi disastrosi per chi si opporrà alla furia temibile
di Neeson. L’attore infatti tornerà nel ruolo di Bryan Mills, e
Deadline conferma che Maggie Grace sarà
ancora al suo fianco nel ruolo della figlia Kim. Non sappiamo che
ruolo possa ricoprire Whitaker se dovesse effettivamente unirsi al
cast.
Abbiamo visto di recente
Forest Whitaker protagonista in The
Butler e in un piccolo ruolo in Out of
the Furnace.
Dopo il successo dello scorso autunno,
dal 5 febbraio al 5 aprile torna Cinema al MAXXI, la manifestazione
organizzata da Fondazione Cinema per Roma e MAXXI, curata da
Mario Sesti, che propone al pubblico un’inconsueta
e innovativa commistione fra cinema e spazi museali. Ogni
mercoledì, sabato e domenica, l’Auditorium del MAXXI ospiterà
un’inedita programmazione di anteprime, documentari, classici,
conversazioni con autori e registi realizzata grazie al Main
Partner BNL GRUPPO BNP Paribas in collaborazione con Istituto Luce
Cinecittà e 100autori, grazie al supporto di Gruppo Editoriale
Minerva Raro Video, Lucky Red, Bim, Eagle Pictures, 20th Century
Fox, Cineama, RAI Cinema, Notorius Pictures, Koch Media, Ripley’s
Film, Gallucci Editore, Lanterna Magica. Inoltre, Cinema al MAXXI
si arricchirà di due nuovi appuntamenti: uno spazio settimanale
dedicato ai film per famiglie, in collaborazione con Alice nella
città, e un corso di formazione e “allenamento” di critica
cinematografica.
“Ci piace pensare che il MAXXI stia
diventando un nuovo cineclub – ha detto Giovanna Melandri,
Presidente Fondazione MAXXI – dove, oltre a vedere anteprime,
classici e film d’avventura, con il biglietto ridotto del museo, si
può visitare questo spazio straordinario e le sue mostre. Benvenuti
al Cineclub MAXXI!”
“Con il successo della rassegna
sperimentato lo scorso anno – ha detto Mario Sesti – la Fondazione
Cinema per Roma e il MAXXI ci hanno ricordato che questa città è
una punta avanzata della passione per il cinema: il Festival del
Film di Roma, grazie anche al MAXXI, coinvolge il pubblico per
tutto l’anno, lavorando alle attività permanenti e non soltanto nel
periodo della manifestazione”.
“Cinema al MAXXI” sarà diviso in tre
sezioni: “EXTRA”, “CLASSIC” e “FAMILY”.
La sezione “EXTRA” ospiterà “tutto
il cinema che non è ancora al cinema”: ogni mercoledì infatti
verranno proposti al pubblico grandi film, documentari e pellicole
d’autore in anteprima. Primo appuntamento il 5 febbraio con A
proposito di Davis, di Joel e Ethan Coen, premiato a Cannes. La
programmazione di “Extra” proseguirà con 12 anni schiavo, il
film diretto da Steve McQueen nominato a nove premi Oscar®,
vincitore del Golden Globe come miglior film drammatico;
Lei, l’ultimo lavoro di Spike Jonze, presentato in Concorso
all’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma,
premiato con il Golden Globe per la miglior sceneggiatura e
nominato a cinque Oscar®; Felice chi è diverso di Gianni
Amelio, selezionato dal Festival di Berlino, un viaggio nel mondo
dell’omosessualità attraverso memorie e testimonianze di chi ha
vissuto gli anni repressivi del fascismo e del dopoguerra; il film
di apertura del prossimo Festival di Berlino, The Grand Budapest
Hotel di Wes Anderson, con un cast di star formato fra gli
altri da Ralph Fiennes, Bill Murray, Edward Norton, Jude Law e
Tilda Swinton; Supercondriaco, esilarante commedia di Dany
Boon, il regista del film campione d’incassi Giù al nord;
Tyrannosaur di Paddy Considine premiato al Sundance e
presentato al Festival di Roma; Wolf di Claudio Giovannesi,
vincitore ex-aequo del premio speciale della Giuria Italiana Doc
all’ultimo Torino Film Festival; Non dico altro di Nicole
Holofcener, commedia maliziosa che ospita l’ultima interpretazione
di James Gandolfini, scomparso lo scorso giugno; Bruno e
Gina di Beppe Attene e Alessandro Sciamagna, sulle vicende che
hanno legato il terzogenito di Benito Mussolini, Bruno, e Gina
Ruberti.
La sezione “CLASSIC” accoglierà i
capolavori che hanno fatto grande il cinema, dalle origini ai
giorni nostri, ma anche una serie di omaggi e riscoperte di grandi
autori italiani e internazionali. Ogni sabato, alle ore 18 e alle
ore 21, verranno proiettati due film, legati da un tema, una
traccia, un’affinità comune, con l’idea che i grandi film sappiano
“parlarsi” tra di loro: ad esempio, nel primo appuntamento dell’8
febbraio verranno esplorati i territori dell’amore e dello scandalo
con Monica e il desiderio di Ingmar Bergman a cui seguirà
Diavolo in corpo di Marco Bellocchio. Nelle settimane
successive, la sala Auditorium del MAXXI ospiterà La caduta
degli dei di Luchino Visconti e Il portiere di notte di
Liliana Cavani, I primi della lista di Roan Johnson e
Vogliamo i colonnelli di Mario Monicelli, Kadosh di
Amos Gitai e La cagna di Marco Ferreri, La calda
amante e La signora della porta accanto (un omaggio a
François Truffaut nel trentennale della sua scomparsa); due pietre
miliari del cinema d’avanguardia come El Topo di Alejandro
Jodorowsky e Eraserhead – La mente che cancella di David
Lynch, Mussolini ultimo atto di Carlo Lizzani (che sarà
proiettato prima del documentario Bruno e Gina) e per
concludere Parole, parole, parole… di Alain Resnais e
Segreti segreti di Giuseppe Bertolucci. Grazie alla
collaborazione con i 100Autori, la doppia programmazione del sabato
sarà accompagnata da una conversazione con un autore
dell’associazione che dialogherà anche con il pubblico.
“FAMILY” è lo spazio
che Cinema al MAXXI dedica ogni domenica ai film per famiglie.
Grazie alla collaborazione con Alice nella città, la sezione
autonoma e parallela di cinema per ragazzi del Festival
Internazionale del Film di Roma, gli spettatori potranno scoprire
interessanti film d’animazione firmati da talenti
dell’illustrazione, del disegno, della pittura e della grafica. Si
inizia il 9 febbraio con La tela animata di Jean-François
Laguionie, mentre i successivi appuntamenti saranno con Le
avventure di Fiocco di Neve di Andrés G. Schaer, Ernest &
Celestine di Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner,
Tiffany e i tre briganti di Hayo Freitag e Nat e il
segreto di Eleonora di Dominique Monféry, presentato al
Festival Internazionale del Film di Roma. I film saranno preceduti
dalla proiezione di un cortometraggio firmati da Emanuele Luzzati e
Giulio Gianini: fra i titoli in programma, Pulcinella e il pesce
magico, I paladini di Francia, La gazza ladra, Alì
Babà. Inoltre, Cinema al MAXXI dedicherà al grande scenografo,
animatore e illustratore genovese la programmazione di domenica 16
marzo quando il pubblico potrà assistere a Il flauto magico,
la straordinaria opera per bambini e adulti firmata con Giulio
Gianini. La proiezione sarà preceduta da due corti, Guizzino
ed È mio, realizzati da Leo Lionni (storia e immagini) e
Gianini (regia e animazione).
Cinema al MAXXI ospiterà infine un
corso diretto da Mario Sesti dal titolo “Bella la fotografia, bravi
gli interpreti: come diventare critici cinematografici in poche
ore”, quattro incontri di formazione e “allenamento” di critica
cinematografica che si terranno ogni lunedì dal 17 febbraio al 10
marzo alle ore 18 presso MAXXI BASE.
La vita dell’attuale Bond
cinematografico, Daniel Craig, non è abbastanza
elettrizzante per lui, e così tra un film di 007 e l’altro,
l’attore ha deciso di prendere parte ad un altro progetto
thriller/spionistico. Si tratta di The Whole
Truth ed è scritto da Nicholas
Kazan. Non si hanno per il momento altri dettagli sulla
trama e sul cast del film.
Atlas Entertainment produrrà il
film, che per il momento non ha ancora un regista. The
Whole Truth sarà messo in vendita all’European Film
Market, dove il nome di Daniel Craig dovrebbe
rappresentare una buona esca per i distributori.
L’attore britannico al momento ha in
programma solo, si fa per dire, il prossimo film su James
Bond che ha come titolo provvisorio Bond
24 e che verrà diretto di nuovo da Sam
Mendes e scritto da John Logan.
Aveva fatto molto rumore la notizia
che l’unica scena in cui era presente Rogue, in X-Men
Days of Future Past, era stata tagliata dal montaggio
finale del film. La mutante, interpretata per la quarta volta da
Anna Paquin, è infatti una dei protagonisti della
famiglia cinematografica dei mutanti portati sullo schermo da
Singer, e anche e non si avvicina per niente alla sua versione a
fumetti, il pubblico la ama molto.
Quando però sono state svelate le 25
cover di Empire con i protagonisti del film, ha
destato qualche domanda il fatto che ROgue fosse la protagonista di
una di esse: a che scopo inserirla se poi nel film non c’è?
A questa domanda, posta direttamente
a Singer, il regista ha così risposto: “Il fatto che sia stata
tagliata l’unica scena che la vede protagonista non vuol dire che
non sarà nel film. Spero di mettere quella scena nel DVD perchè lei
è stata a dir poco fantastica. E’ un importante membro della
famiglia degli X-Men. Sono davvero felice che sia rimasta su una
delle cover di Empire”.
Il suo “non vuol dire che non sarà nel film“, risponde
quindi abbastanza chiaramente alle nostre domande: il personaggio
di Anna Paquin sarà nel film in un ruolo di
sfondo.
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Intenso, poetico e
struggente, ma per altri versi anche rivoluzionario e forse ostico,
Lei di Spike Jonze ha
conquistato tutti gli spettatori che hanno avuto già la fortuna di
vederlo, noi compresi che lo abbiamo amato al Festival di Roma
2013.
Di seguito ecco una featurette di
quasi 4 minuti in cui veniamo accompagnati dietro le quinte di
questo straordinario film:
Il film, nominato a 5
premio Oscar, uscirà da noi il 13 marzo 2014. Scritto e diretto da
Spike Jonze, il film è interpretato da
Joaquin Phoenix, Amy Adams, Rooney Mara e con la
voce di Scarlett Johansson.
Ecco le 5 nomination
di Lei:
MIGLIOR FILM– Produttori: Megan Ellison, Spike Jonze
e Vincent Landay MIGLIOR SCENEGGIATURA
ORIGINALE – Spike Jonze MIGLIORI SCENOGRAFIE – K.K. Barrett
(Production Design); Gene Serdena (Set Decoration) MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE– William Butler e Owen Pallett MIGLIOR CANZONE ORIGINALE– “The Moon Song” Musica di Karen; Testo
di Karen e Spike Jonze
Lei di
Spike Jonze uscirà nei nostri cinema il
13 marzo 2014.
Appuntamento fisso come ogni giovedì
sera con Pop Corn da Tiffany. Questa sera, a
partire dalle 21.30 su Ryar Web Radio, Emanuele Rauco,
Francesca Vennarucci, Simone Dell’Unto e Riccardo
Iannaccone (alla regia e non solo) ci parleranno del
cinema di questa settimana.
I nostri amici di Pop Corn da
Tiffany ULULERANNO insieme a Leonardo DiCaprio,
infatti The Wolf of Wall Street
sarà il tema principale della puntata, insieme alle nuove uscite al
cinema, con I Frankenstein e con la
domanda che si porranno e ci porranno: interessano le rivisitazioni
dei classici al cinema?
Ospite della settimana sarà
Domiziano Cristopharo, mentre la rubrica Nerd Herd ci riserva delle
sorprese.
Appuntamento a questa sera su Ryar
Web Radio. Per seguire la diretta clicca qui: ryaweb.net
La canzone Alone Yet Not
Alone di Bruce Broughton e
Dennis Spiegel, interpretata da Joni
Eareckson Tada per la colonna sonora dell’omonimo film, è
stata esclusa dalla cinquina dei candidati
all’Oscar per la “Miglior Canzone
Originale“. Variety, infatti, riporta la notizia che il
Board of Governors ha deciso di squalificare la
canzone in seguito al comportamento scorretto di Broughton, ex
membro del Board of Governors e attuale membro del comitato
esecutivo della divisione musicale dell’Academy. Pare, infatti, che
Broughton, durante il periodo delle votazioni, abbia inviato delle
e-mail ai membri della sopracitata divisione per promuovere la
canzone e quindi favorirne la candidatura agli Oscar.
Cheryl Boone Isaacs, presidente dell’Academy, ha
così commentato lo spiacevole episodio:
“Le buone intenzioni non
contano. Utilizzare la propria posizione all’interno dell’Academy
per scopi personali, quindi per promuovere personalmente una
propria canzone, è assolutamente sleale“.
Dal canto suo, Broughton si è così
difeso:
“Sono estremamente dispiaciuto.
Sono stato ingenuo e ho commesso un errore proprio quando la
canzone iniziava ad essere conosciuta. Sono stato battuto da
candidati che avevano mesi di promozione e pubblicità alle
spalle“.
Intanto, il Board ha annunciato che
non sarà assegnata una nuova nomination, quindi i candidati
all’Oscar per la Miglior Canzone Originale restano quattro, e cioé
“Happy” da Cattivissimo Me
2, “Let It Go” da
Frozen, “The Moon Song”
da Her e “Ordinary Love”
da Mandela: Long Walk to Freedom.