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Smetto quando voglio: recensione del film di Sydney Sibilia

Smetto quando voglio: recensione del film di Sydney Sibilia

Smetto quando voglio, opera prima del giovanissimo Sydney Sibilia (classe 1981), è una commedia riuscita, non tanto perché giocare cogli stereotipi della crisi di questi tempi fa ridere ormai di per sé, tanto sia arrivata a livelli paradossali; ma perché aggiunge a questa dose di ironia anche un’azzeccata fisicità e caratterizzazione dei personaggi, dal dialogo fine a se stesso, ai toni della coralità complessiva.

In nome della “banda” che viene a formarsi, c’è anteposta la professionalità di ciascun individuo, quasi come riconoscenza verso se stessi. Come a dire, lavoriamo per qualcosa che non ci saremmo mai aspettati, ma senza dimenticare cosa siamo e da dove veniamo. È questo il suo punto di forza maggiore, l’alimento in più che la rende non una banda qualunque, ma La Banda.

Smetto quando voglio: il film

In Smetto quando voglio Pietro (Edoardo Leo) è laureato in neurobiologia. Fa il ricercatore, ma il suo contratto non viene rinnovato. Decide allora, unendo le forze insieme a molti altri laureati disoccupati in campi diversi (Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Valerio Aprea, Pietro Sermonti), di mettere a punto una formula chimica per produrre una nuova droga da vendere nelle discoteche. E c’è di più: è legale, perché la sostanza in questione non figura in quelle proibite dalla legge italiana. Faranno palate di soldi, con la convinzione di poter smettere quando vogliono.

Dal film Smetto quando voglio ne esce distrutta: una categoria di giovanissimi, che a quanto pare non sa stare senza droghe; una categoria di giovani laureati, ricercatori senza un futuro stabile che devono gioco-forza reinventarsi; ed una appena accennata categoria di “vecchi”, silente ma padrona. C’è spazio anche per far quadrare i conti con il personaggio più stabile (almeno nell’animo) della storia, Giulia, ragazza di Pietro interpretata da Valeria Solarino. Lavorando in un centro di recupero per tossicodipendenti, aggiunge quel tocco di moralità in più, una questione “etica” che deve contro-bilanciare il lavoro “sporco” che compie la banda. Anche perché loro i principi morali li hanno persi da qualche anno. Ah si, è precaria anche lei.

Si ride parecchio e non è una risata sterile, ma dettata dai canoni dell’attualità. Qualcuno ci vedrà l’ombra di Breaking Bad, almeno nell’idea di base; qualcun altro strizzate d’occhio alle complesse formule di The Big Bang Theory; altri ancora “la banda” alla Romanzo Criminale. C’è un po’ di tutto, in una estremizzazione della realtà che fa già ridere di per sé, ma che acquista punti in più perché viene espressa con le facce giuste. Il retrogusto è amaro, ma non sprofonda mai o quantomeno è filtrato dentro alla necessità che fa virtù.

Batman vs Superman: il costumista parla dei test fatti

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Batman vs Superman: il costumista parla dei test fatti

batman-vs-supermanContinua a tener banco il film annunciato di Batman vs Superman, che sarà diretto da Zack Snyder, dopo le notizie di ieri sulle riprese (leggi qui) oggi da EW arrivano le parole del costumista del film Michael Wilkinson, candidato all’Oscar per American Hustle e che curerà i costumi del nuovo film di DC e Warner.

Leggi anche: Batman vs Superman: riprese prossime nonostante il rinvio?

Ecco le sue parole:

Il sito principalmente gli ha chiesto:  Cosa possiamo aspettarci dai costumi di Batman vs. Superman?

Non posso dire molto dei dettagli ma penso sia giusto dire che rispetteremo la storia di questi iconici personaggi, come anche i loro costumi. Il nostro obiettivo è create qualcosa di molto interessante ma che stimoli anche il pubblico contemporaneo. Inoltre bisogna fare qualcosa che funzioni nell’universo cinematografico creato dal nostro regista Zack Snyder.

Leggi anche: Batman vs Superman: Batman avrà due costumi?

Qual è il processo che state adottando per creare qualcosa di iconico? 

Bisogna partire dal materiale originale, quindi siamo partiti  dal guardare tutti in modi con cui sono stati proposti i personaggi nel corso degli anni. Poi stiamo studiando lo script di Zack con l’obiettivo di capire cos’è che possa aver senso per raccontare la storia – chi sono davvero queste persone e e cosa rappresentano nel mondo moderno.

Quando potremo vedere questi costumi? 
Abbiamo fatto dei test davvero interessanti, ma il film è stato appena posticipato. Uscirà a giugno o luglio 2016, non ricordo. Abbiamo anche fatto dei servizi fotografici ma non s so quando verranno diffusi.

Vi ricordiamo che Batman Vs Superman sarà diretto dal regista Zack Snyder su di una sceneggiatura curata dallo stesso regista in collaborazione con Chris Terrio (Argo), sulla base di una storia già scritta da David S. Goyer. Confermati nel cast del film Henry Cavill, Ben Affleck, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane e Gal Gadot.

Fonte: EW

Smetto quando voglio conferenza stampa

Smetto quando voglio conferenza stampa

Smetto quando voglio conferenza

Si è svolta oggi presso il Cinema Barberini la conferenza stampa di presentazione di Smetto quando voglio, opera prima del regista classe 1981 Sydney Sibilia. Alla conferenza erano presenti i produttori del film Domenico Procacci, Matteo Rovere e Paolo Del Brocco; l’amministratore delegato di Uci Italia Andrea Stratta; e il regista Sydney Sibilia insieme al cast formato da Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti.

Prima domanda su una potenziale (ma immaginaria) proiezione in anteprima a Montecitorio, viste le frecciatine che il film lancia alla società attuale:

Sibilia: “Noi volevamo intrattenere…la satira sociale è qualcosa in più. Se questo film si prende troppo sul serio si rischia poi di sconfinare. La priorità era quella di fare un film divertente. Alcune storie che all’inizio volevamo inserire erano talmente paradossali che poi non abbiamo potuto inserirle”.

Sui dialoghi ben strutturati, molto naturali, proprio perché ognuno parla di qualcosa che forse non conosce:

Sibilia: “Gli attori del film sono dei professori, quindi parlano con un linguaggio forbito, a volte anche in più di una lingua. La bravura è stata tutta loro, se sembrano così naturali il merito è tutto loro”.

Leo: “Ho recitato formule chimiche senza sapere nulla. Ho anche fatto dei disegnini per ricordarle meglio, ma restano comunque astratti. La matematica e la chimica non sono mai state il mio forte”. 

De Rienzo: “Non capivo nulla di quello che dicevo. Non c’era alcuna differenza con la vita vera”.

Sulle potenziali citazioni che il film possiede verso altre opere, specie Breaking Bad:

Sibilia: “Volevamo fare un film citazionista, quindi metterci dentro tutto quello che ci piaceva, da Breaking Bad a The Big Bang Theory, ma anche Lock and Stock. Sono state però tutte cose che sono venute dopo, la storia già c’era cosi com’è, il nostro era più che altro un delinquere senza delinquere”.

Sul personaggio interpretato da Valeria Solarino:

Solarino: “Sono quella con i piedi per terra. Programmo tutto, anche i momenti più intimi. Mi sfugge però la cosa più grande, cioè quello che sta portando avanti Pietro (Leo)”.

Su quanto sia difficile per un regista esordire oggi: 

Procacci: “Si, è più difficile esordire oggi, è vero. Io stesso oggi produco meno “esordi” del passato. Ma è importante continuare a lavorare anche sotto questo aspetto, non soltanto per fare esordire il regista, ma proprio per avere un prodotto nuovo. Altrimenti avremmo sempre lo stesso film, con gli stessi attori e gli stessi registi”.

Su come il regista sia riuscito a mettere in piedi la banda e l’apprezzamento per Edoardo Leo:

Sibilia: “Questo è un film di banda, è un film corale. Volevo attori che fossero in grado di non prendersi troppo sul serio. Sono usciti fuori una serie di nomi che…sono i migliori che ci sono in giro. Erano consapevoli del testo complesso, ma anche che si sarebbero divertiti con me. Soltanto Edoardo Leo è venuto prima, era già stato deciso. Ero sicuro di lui al 100%. Per tutti gli altri attori abbiamo provato anche a scambiare i ruoli, tutti hanno provato ad interpretare tutti. 

Leo: “Devo ringraziare tutti perché mi hanno aspettato…di solito quando si fa un’opera prima, se si dice che il film deve essere girato in un determinato mese, sarà girato proprio in quel mese, c’è poca elasticità. Invece, nonostante le mie raccomandazioni perché so quanto i film possono saltare, specie le opere prime, Sidney mi ha voluto aspettare”.

Il film uscirà nelle sale italiane il prossimo 6 febbraio. Sarà distribuito da 01 Distribution in circa 250 copie.

L’AGPCI firma con al Rai per distribuzione online

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L'AGPCIL’Associazione in Italia di giovani produttori indipendenti (AGPCI) ha firmato un innovativo accordo di distribuzione digitale con Rai Cinema che fornirà uno sbocco per le film indipendenti sul portale Rai Cinema Channel e sulle altre piattaforme digitali, tra cui iTunes e Google Play , con la quale la RAI Cinema ha giù chiuso una partnership di distribuzione.

 “E ‘ un accordo molto flessibile “, ha detto il presidente di AGPCI Martha Capello . “Possiamo decidere su quali territori e quali piattaforme utilizzare per ogni titolo, Rai Cinema è ora il nostro veicolo di distribuzione nell’arena Web”.

Questa è una delle tante iniziative della AGPCI, che si aggiunge alla partnership con il Venice Film Market che ospiterà sessioni di pitching dei loro progetti.  Pare inoltre che preso ci sarà anche una partnership con la Producers Guild of America negli Stati Uniti.

Fonte: Variety

 

Taken 3: Forest Whitaker accanto a Liam Neeson?

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Taken 3: Forest Whitaker accanto a Liam Neeson?

Nonostante nessuno fosse contento di un sequel per Taken (da noi Io vi troverò), e nonostante il fatto che lo stesso protagonista Liam Neeson avesse dichiarato che un terzo film, dopo Taken La Vendetta, non si sarebbe mai fatto, i sostanziosi incassi del sequel hanno portato all’inevitabile annuncio di un terzo film, per il momento intitolato Taken 3. Lo stesso regista del secondo episodio, Olivier Megaton, si occuperà di questa terza regia e pare che voglia accanto a Neeson l’attore premio Oscar Forest Whitaker.

Il produttore Luc Besson, insieme al solito collaboratore Robert Mark Kamen, ha già scritto la sceneggiatura ma non sappiamo ancora nulla su quello che accadrà nel film, tranne forse che ci sarà qualche altro rapimento nel film che scatenerà una serie di eventi disastrosi per chi si opporrà alla furia temibile di Neeson. L’attore infatti tornerà nel ruolo di Bryan Mills, e Deadline conferma che Maggie Grace sarà ancora al suo fianco nel ruolo della figlia Kim. Non sappiamo che ruolo possa ricoprire Whitaker se dovesse effettivamente unirsi al cast.

Abbiamo visto di recente Forest Whitaker protagonista in The Butler e in un piccolo ruolo in Out of the Furnace.

Fonte: Empire

Dal 5/02 al 5/04 torna il Cinema al MAXXI

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Cinema al MAXXIDopo il successo dello scorso autunno, dal 5 febbraio al 5 aprile torna Cinema al MAXXI, la manifestazione organizzata da Fondazione Cinema per Roma e MAXXI, curata da Mario Sesti, che propone al pubblico un’inconsueta e innovativa commistione fra cinema e spazi museali. Ogni mercoledì, sabato e domenica, l’Auditorium del MAXXI ospiterà un’inedita programmazione di anteprime, documentari, classici, conversazioni con autori e registi realizzata grazie al Main Partner BNL GRUPPO BNP Paribas in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà e 100autori, grazie al supporto di Gruppo Editoriale Minerva Raro Video, Lucky Red, Bim, Eagle Pictures, 20th Century Fox, Cineama, RAI Cinema, Notorius Pictures, Koch Media, Ripley’s Film, Gallucci Editore, Lanterna Magica. Inoltre, Cinema al MAXXI si arricchirà di due nuovi appuntamenti: uno spazio settimanale dedicato ai film per famiglie, in collaborazione con Alice nella città, e un corso di formazione e “allenamento” di critica cinematografica.

“Ci piace pensare che il MAXXI stia diventando un nuovo cineclub – ha detto Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI –  dove, oltre a vedere anteprime, classici e film d’avventura, con il biglietto ridotto del museo, si può visitare questo spazio straordinario e le sue mostre. Benvenuti al Cineclub MAXXI!”

“Con il successo della rassegna sperimentato lo scorso anno – ha detto Mario Sesti – la Fondazione Cinema per Roma e il MAXXI ci hanno ricordato che questa città è una punta avanzata della passione per il cinema: il Festival del Film di Roma, grazie anche al MAXXI, coinvolge il pubblico per tutto l’anno, lavorando alle attività permanenti e non soltanto nel periodo della manifestazione”.

“Cinema al MAXXI” sarà diviso in tre sezioni: “EXTRA”, “CLASSIC” e “FAMILY”.

La sezione “EXTRA” ospiterà “tutto il cinema che non è ancora al cinema”: ogni mercoledì infatti verranno proposti al pubblico grandi film, documentari e pellicole d’autore in anteprima. Primo appuntamento il 5 febbraio con A proposito di Davis, di Joel e Ethan Coen, premiato a Cannes. La programmazione di “Extra” proseguirà con 12 anni schiavo, il film diretto da Steve McQueen nominato a nove premi Oscar®, vincitore del Golden Globe come miglior film drammatico; Lei, l’ultimo lavoro di Spike Jonze, presentato in Concorso all’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, premiato con il Golden Globe per la miglior sceneggiatura e nominato a cinque Oscar®; Felice chi è diverso di Gianni Amelio, selezionato dal Festival di Berlino, un viaggio nel mondo dell’omosessualità attraverso memorie e testimonianze di chi ha vissuto gli anni repressivi del fascismo e del dopoguerra; il film di apertura del prossimo Festival di Berlino, The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, con un cast di star formato fra gli altri da Ralph Fiennes, Bill Murray, Edward Norton, Jude Law e Tilda Swinton; Supercondriaco, esilarante commedia di Dany Boon, il regista del film campione d’incassi Giù al nord; Tyrannosaur di Paddy Considine premiato al Sundance e presentato al Festival di Roma; Wolf di Claudio Giovannesi, vincitore ex-aequo del premio speciale della Giuria Italiana Doc all’ultimo Torino Film Festival; Non dico altro di Nicole Holofcener, commedia maliziosa che ospita l’ultima interpretazione di James Gandolfini, scomparso lo scorso giugno; Bruno e Gina di Beppe Attene e Alessandro Sciamagna, sulle vicende che hanno legato il terzogenito di Benito Mussolini, Bruno, e Gina Ruberti.

La sezione “CLASSIC” accoglierà i capolavori che hanno fatto grande il cinema, dalle origini ai giorni nostri, ma anche una serie di omaggi e riscoperte di grandi autori italiani e internazionali. Ogni sabato, alle ore 18 e alle ore 21, verranno proiettati due film, legati da un tema, una traccia, un’affinità comune, con l’idea che i grandi film sappiano “parlarsi” tra di loro: ad esempio, nel primo appuntamento dell’8 febbraio verranno esplorati i territori dell’amore e dello scandalo con Monica e il desiderio di Ingmar Bergman a cui seguirà Diavolo in corpo di Marco Bellocchio. Nelle settimane successive, la sala Auditorium del MAXXI ospiterà La caduta degli dei di Luchino Visconti e Il portiere di notte di Liliana Cavani, I primi della lista di Roan Johnson e Vogliamo i colonnelli di Mario Monicelli, Kadosh di Amos Gitai e La cagna di Marco Ferreri, La calda amante e La signora della porta accanto (un omaggio a François Truffaut nel trentennale della sua scomparsa); due pietre miliari del cinema d’avanguardia come El Topo di Alejandro Jodorowsky e Eraserhead – La mente che cancella di David Lynch, Mussolini ultimo atto di Carlo Lizzani (che sarà proiettato prima del documentario Bruno e Gina) e per concludere Parole, parole, parole… di Alain Resnais e Segreti segreti di Giuseppe Bertolucci. Grazie alla collaborazione con i 100Autori, la doppia programmazione del sabato sarà accompagnata da una conversazione con un autore dell’associazione che dialogherà anche con il pubblico.

alice nella citta logo 2012“FAMILY” è lo spazio che Cinema al MAXXI dedica ogni domenica ai film per famiglie. Grazie alla collaborazione con Alice nella città, la sezione autonoma e parallela di cinema per ragazzi del Festival Internazionale del Film di Roma, gli spettatori potranno scoprire interessanti film d’animazione firmati da talenti dell’illustrazione, del disegno, della pittura e della grafica. Si inizia il 9 febbraio con La tela animata di Jean-François Laguionie, mentre i successivi appuntamenti saranno con Le avventure di Fiocco di Neve di Andrés G. Schaer, Ernest & Celestine di Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner, Tiffany e i tre briganti di Hayo Freitag e Nat e il segreto di Eleonora di Dominique Monféry, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma. I film saranno preceduti dalla proiezione di un cortometraggio firmati da Emanuele Luzzati e Giulio Gianini: fra i titoli in programma, Pulcinella e il pesce magico, I paladini di Francia, La gazza ladra, Alì Babà. Inoltre, Cinema al MAXXI dedicherà al grande scenografo, animatore e illustratore genovese la programmazione di domenica 16 marzo quando il pubblico potrà assistere a Il flauto magico, la straordinaria opera per bambini e adulti firmata con Giulio Gianini. La proiezione sarà preceduta da due corti, Guizzino ed È mio, realizzati da Leo Lionni (storia e immagini) e Gianini (regia e animazione).

Cinema al MAXXI ospiterà infine un corso diretto da Mario Sesti dal titolo “Bella la fotografia, bravi gli interpreti: come diventare critici cinematografici in poche ore”, quattro incontri di formazione e “allenamento” di critica cinematografica che si terranno ogni lunedì dal 17 febbraio al 10 marzo alle ore 18 presso MAXXI BASE.

Daniel Craig in un thriller dal titolo The Whole Truth

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bond-24-daniel-craigLa vita dell’attuale Bond cinematografico, Daniel Craig, non è abbastanza elettrizzante per lui, e così tra un film di 007 e l’altro, l’attore ha deciso di prendere parte ad un altro progetto thriller/spionistico. Si tratta di The Whole Truth ed è scritto da Nicholas Kazan. Non si hanno per il momento altri dettagli sulla trama e sul cast del film.

Atlas Entertainment produrrà il film, che per il momento non ha ancora un regista. The Whole Truth sarà messo in vendita all’European Film Market, dove il nome di Daniel Craig dovrebbe rappresentare una buona esca per i distributori.

L’attore britannico al momento ha in programma solo, si fa per dire, il prossimo film su James Bond che ha come titolo provvisorio Bond 24 e che verrà diretto di nuovo da Sam Mendes e scritto da John Logan.

Fonte: Empire

X-Men Days of Future Past: Bryan Singer su Rogue

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Aveva fatto molto rumore la notizia che l’unica scena in cui era presente Rogue, in X-Men Days of Future Past, era stata tagliata dal montaggio finale del film. La mutante, interpretata per la quarta volta da Anna Paquin, è infatti una dei protagonisti della famiglia cinematografica dei mutanti portati sullo schermo da Singer, e anche e non si avvicina per niente alla sua versione a fumetti, il pubblico la ama molto.

Leggi anche: X-Men days of future past Anna Paquin tagliata dal film

Bryan Singer su RogueQuando però sono state svelate le 25 cover di Empire con i protagonisti del film, ha destato qualche domanda il fatto che ROgue fosse la protagonista di una di esse: a che scopo inserirla se poi nel film non c’è?

A questa domanda, posta direttamente a Singer, il regista ha così risposto: “Il fatto che sia stata tagliata l’unica scena che la vede protagonista non vuol dire che non sarà nel film. Spero di mettere quella scena nel DVD perchè lei è stata a dir poco fantastica. E’ un importante membro della famiglia degli X-Men. Sono davvero felice che sia rimasta su una delle cover di Empire”.

Il suo “non vuol dire che non sarà nel film“, risponde quindi abbastanza chiaramente alle nostre domande: il personaggio di Anna Paquin sarà nel film in un ruolo di sfondo.x-men cover banner passato

x-men cover banner futuroLa trama di X-Men giorni di un futuro passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.

Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi Halle Berry, Peter Dinklage e . Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

La gallery del film:

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Fonte: Empire

Lei di Spike Jonze featurette di 4 minuti

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Lei di Spike Jonze featurette di 4 minuti

Lei di Spike JonzeIntenso, poetico e struggente, ma per altri versi anche rivoluzionario e forse ostico, Lei di Spike Jonze ha conquistato tutti gli spettatori che hanno avuto già la fortuna di vederlo, noi compresi che lo abbiamo amato al Festival di Roma 2013.

Di seguito ecco una featurette di quasi 4 minuti in cui veniamo accompagnati dietro le quinte di questo straordinario film:

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Il film, nominato a 5 premio Oscar, uscirà da noi il 13 marzo 2014. Scritto e diretto da Spike Jonze, il film è interpretato da Joaquin Phoenix, Amy Adams, Rooney Mara e con la voce di Scarlett Johansson.

Ecco le 5 nomination di Lei:

MIGLIOR FILM – Produttori: Megan Ellison, Spike Jonze e Vincent Landay
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE – Spike Jonze
MIGLIORI SCENOGRAFIE – K.K. Barrett (Production Design); Gene Serdena (Set Decoration)
MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE – William Butler e Owen Pallett
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE – “The Moon Song” Musica di Karen; Testo di Karen e Spike Jonze

Lei di Spike Jonze uscirà nei nostri cinema il 13 marzo 2014.

Leggi tutti i vincitori dei Golden Globes 2014

Leggi tutti i nominati agli Oscar 2014

Leggi la nostra recensione di Lei

 Fonte: Variety

Pop Corn da Tiffany Puntata 144

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Pop Corn-da-TiffanyAppuntamento fisso come ogni giovedì sera con Pop Corn da Tiffany. Questa sera, a partire dalle 21.30 su Ryar Web Radio, Emanuele Rauco, Francesca Vennarucci, Simone Dell’Unto e Riccardo Iannaccone (alla regia e non solo) ci parleranno del cinema di questa settimana.

I nostri amici di Pop Corn da Tiffany ULULERANNO insieme a Leonardo DiCaprio, infatti The Wolf of Wall Street sarà il tema principale della puntata, insieme alle nuove uscite al cinema, con I Frankenstein e con la domanda che si porranno e ci porranno: interessano le rivisitazioni dei classici al cinema?

Ospite della settimana sarà Domiziano Cristopharo, mentre la rubrica Nerd Herd ci riserva delle sorprese.

Appuntamento a questa sera su Ryar Web Radio. Per seguire la diretta clicca qui: ryaweb.net

Oscar 2014: la canzone Alone Yet Not Alone esclusa dalle nomination

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La canzone Alone Yet Not Alone di Bruce Broughton e Dennis Spiegel, interpretata da Joni Eareckson Tada per la colonna sonora dell’omonimo film, è stata esclusa dalla cinquina dei candidati all’Oscar per la “Miglior Canzone Originale“. Variety, infatti, riporta la notizia che il Board of Governors ha deciso di squalificare la canzone in seguito al comportamento scorretto di Broughton, ex membro del Board of Governors e attuale membro del comitato esecutivo della divisione musicale dell’Academy. Pare, infatti, che Broughton, durante il periodo delle votazioni, abbia inviato delle e-mail ai membri della sopracitata divisione per promuovere la canzone e quindi favorirne la candidatura agli Oscar. Cheryl Boone Isaacs, presidente dell’Academy, ha così commentato lo spiacevole episodio:

Le buone intenzioni non contano. Utilizzare la propria posizione all’interno dell’Academy per scopi personali, quindi per promuovere personalmente una propria canzone, è assolutamente sleale“.

Dal canto suo, Broughton si è così difeso:

Sono estremamente dispiaciuto. Sono stato ingenuo e ho commesso un errore proprio quando la canzone iniziava ad essere conosciuta. Sono stato battuto da candidati che avevano mesi di promozione e pubblicità alle spalle“.

Intanto, il Board ha annunciato che non sarà assegnata una nuova nomination, quindi i candidati all’Oscar per la Miglior Canzone Originale restano quattro, e cioé “Happy” da Cattivissimo Me 2, “Let It Go” da Frozen, “The Moon Song” da Her e “Ordinary Love” da Mandela: Long Walk to Freedom.

Fonte: Variety

Thor 3: prime indiscrezioni sulla sceneggiatura

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Thor 3: prime indiscrezioni sulla sceneggiatura

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Dopo la notizia che Anthony Russo e Joe Russo torneranno alla regia del terzo film su Captain America, arrivano anche le prime indiscrezioni riguardati la sceneggiatura di un altro dei prossimi progetti della Marvel. Stiamo parlando di Thor 3. Gli Studios, infatti, hanno annunciato che Craig Kyle, co-produttore del primo Thor, si occuperà dello script del terzo capitolo, insieme a Christopher Yost che, con Christopher Markus e Stephen McFeely, aveva già sceneggiato Thor: the Dark World. Il produttore Kevin Feige ha commentato così la notizia:

Sono orgoglioso di Craig e mi sono divertito tantissimo a lavorare con lui in questi ultimi anni. Il suo istinto creativo ha contribuito a dare forma a Thor e a Thor: the Dark World ad ogni livello del processo di realizzazione. Tutti alla Marvel sono contenti di continuare a collaborare con Craig; soprattutto, sono contenti di vedere Craig scrivere insieme a Christopher le nuove avventure del Dio del tuono“.

I Marvel Studios hanno in cantiere le uscite di tre film, di cui ancora non sono stati svelati i titoli: uno il 6 Maggio 2016, un secondo l’8 Luglio 2016 e un terzo l’8 Luglio 2017. A quale di queste date sarà affiancata l’uscita di Thor 3? Vi terremo aggiornati.

Fonte: CS

Uscite al cinema del 30 gennaio 2014

Uscite al cinema del 30 gennaio 2014

Dopo l’expoilt straordinario di The Wolf of Wall Street la scorsa settimana, questa settimana si continua a parlare di film da Oscar. E’ infatti questo il periodo caldo del nostro box office, durante il quale escono le pellicle più interessanti proveniente dall’estero, senza però dimenticare i film fatti in casa (nostra), i prodotti atipici e anche le belle e insospettate sorprese.

Uscite al cinemaPartiamo da un prodotto, per così dire, atipico: Hercules La Leggenda Ha Inizio (leggi la nostra recensione), film a sfondo mitologico con protagonista il prestante Kellan Lutz alle prese con il semidio più famoso della pseudo storia antica. Nel film, distribuito in Italia da M2 Pictures, si narrano le vicende del figlio di Zeus da un punto di vista nuovo. Passiamo adesso ai film fatti in casa e parliamo di La Gente che sta bene (leggi la nostra recensione), la commedia di Francesco Patierno con un cast di amatissimi volti del cinema italiano: da Claudio Bisio, a Diego Abatantuono, passando per Margherita Buy, fino al comico napoletano Carlo Buccirosso.

Uscite al cinemaOnnipresente è la pellicola horror, questa volta nata da una costola di Paranormal Activity e che si intitola Il Segnato (leggi la nostra recensione) ennesimo esperimento per cercare di realizzare un film interessante sulla possessione ma che probabilmente non andrà a buon fine. Passiamo adesso alle sorprese a agli ‘animali interessati’. Sono almeno due i film particolari che vi segnaliamo questa settimana. Il primo viene dal Giappone, è per nerd duri e puri e porta sullo schermo il più grande eroe (molto più super di quelli a cui ci hanno abituati gli ultimi tempi) che sia mai stato concepito su carta (manga) o in movimento (anime), si tratta di Dragon Ball Z: La Battaglia degli Dei, con un grandissimo Goku sempre in ottima forma nonostante gli anni. Secondo film interessante è Belle e Sebastien (leggi la nostra recensione), che noi abbiamo visto all’ultima edizione del Festival Internazionale del film di Roma, e che si rifà, anche questo, alla popolare serie animata degli anni ’80. Film strappalacrime e tenerissimo, racconta dell’amicizia tra un ragazzino e il suo cane.

Uscite al cinemaVeniamo ora alle teste di serie di questa settimana, i cosiddetti ‘film da premi’. Escono questa settimana I Segreti di Osage County (leggi la nostra recensione) e Dallas Buyers Club. Il primo è l’ennesimo film basato su una piece teatrale, ma scritto e pensato per essere messo al servizio della più grande attrice vivente, Meryl Streep. La Signora degli Oscar, 18 nomination (compresa quella per Osage) e tre premi portati a casa, è però accompagnata in questo viaggio da molti attori interessanti, su tutti Julia Roberts (anche lei nominata) qui nel ruolo della sua vita. Il dramma familiare, i segreti e le bugie si alterneranno su un palcoscenico prevalentemente al femminile, che vedrà la citata coppia primeggiare sulla scena con straordinaria capacità drammatica.

Uscite al cinemaDulcis in fundo, arriva oggi al cinema Dallas Buyers Club, il gioiello diretto da Jean Marc Valleè e interpretato da Matthew McConaughey, Jared Leto e Jennifer Garner. Il film è la storia vera di Ron Woodrof, un uomo a cui venne diagnosticato l’HIV nel 1986 e che non si arrese alla malattia, combattendo contro il sistema sanitario americano e contro la FDA per delle cure adeguate a favore dei malati di AIDS. Candidato a sei premi Oscar, il film è senza dubbio una bellissima, anche se dolorosa esperienza in una vita sfortunata eppure vissuta con energia e tanta forza di volontà. Da vedere.

Nymphomaniac: il trailer internazionale della Parte 2

Ecco il trailer internazionale della Parte 2 del film Nymphomaniac, atteso, chiacchierato e proibito prossimo appuntamento al cinema con il controverso regista Lars Von Trier.

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Vi ricordiamo che in Nymphomaniac protagonista  è Charlotte Gainsbourgche interpreterà il ruolo di una ninfomane. Con lei sul set anche Shia LaBeoufUma Thurman,   e Willem Dafoe.

Di seguito la sinossi ufficiale del film:

“Nymphomaniac è la storia poetica e selvaggia del viaggio erotico di una donna dalla sua nascita fino all’età di cinquant’anni, raccontata dalla protagonista, la ninfomane Joe. Una fredda sera d’inverno l’anziano scapolo Seligman trova Joe in un vicolo, è stata picchiata. La porta a casa sua, e cerca di curarla, chiedendole nel frattempo informazioni sulla sua vita. Ascolta così il racconto in otto capitoli la storia della sua complicata e lussuriosa vita, ricca di coincidenze fortuite e collegamenti.”

Fonte: ThePlaylist

A Million Ways to Die in the West: i character poster

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Attraverso il suo profilo Twitter, Seth MacFarlane presenta i character poster della sua nuova commedia western A Million Ways to Die in the West, in cui compaiono Neil Patrick Harris, Amanda Seyfried, Charlize Theron e lo stesso MacFarlane anche come attore. Eccoli di seguito.

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In A Million Ways to Die in the West, Neil Patrick Harris si ritroverà a lavorare all’interno di un cast di assoluto valore, che comprende Charlize Theron, Amanda Seyfried, Sarah Silverman, Liam NeesonGiovanni Ribisi e lo stesso Seth MacFarlane.

La Universal e Media Rights Capital hanno annunciato la data di uscita ufficiale del film, fissata per il 30 maggio 2014. Ecco la sinossi ufficiale di A Million Ways to Die in the West:

La mutevole fidanzata (Amanda Seyfried) di un pecoraro codardo (Seth MacFarlane) decide di lasciarlo per un altro uomo dopo che lui si è tirato indietro a un duello. Una misteriosa e bella donna (Charlize Theron) appena giunta in città lo aiuterà a ritrovare coraggio, e i due si innamoreranno. Il contadino dovrà mettere alla prova il suo coraggio appena ritrovato quando il marito di lei, un noto fuorilegge (Liam Neeson), arriverà in cerca di vendetta.

Fonte: CS

Noah: lo spot per il Super Bowl

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Noah: lo spot per il Super Bowl

La Paramount Pictures ha diffuso online lo spot tv di Noah, l’epico film sul leggendario diluvio biblico diretto dal regista Darren Aronofsky, che verrà presentato durante il prossimo Super Bowl. Eccolo di seguito:

Noah di Darren Aronofsky arriverà in Italia il prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).

Il cast di Noah include Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Ray Winstone, Douglas Booth e Anthony Hopkins. La pellicola è prodotta da Disruption Entertainment, New Regency Pictures, Protozoa Pictures, mentre a distribuire il film ci penserà la Universal Pictures.

Fonte: CS

Batman vs Superman: iniziate le riprese?

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Batman vs Superman: iniziate le riprese?

A quanto pare, sembra che le riprese di Batman Vs Superman siano cominciate. La notizia, naturalmente, arriva da Latino Review, informato da numerosi fan, che hanno avuto la possibilità di incontrarlo, della presenza di Henry Cavill in Michigan. Nello specifico, il sito riporta:

Henry Cavill è in Michigan. Ha già incontrato diversi fan un po’ ovunque. Ristoranti, pub, ecc. Sembra che l’attore non stia mantenendo il massimo riserbo circa la sua attività, e quindi chi ha avuto la fortuna di incontrarlo pare sia riuscito a carpire informazioni piuttosto interessanti circa il film. La DC e la Warner non hanno ancora svelato nulla in merito, o hanno comunque fatto trapelare informazioni alquanto contrastanti, soprattutto in merito all’inizio delle riprese“.

Stando alle dichiarazioni di coloro che hanno incontrato Cavill, è emerso che le riprese sono ufficialmente iniziate, che Superman ha la barba (cosa che potrebbe significare la presenza di alcune scene in esilio), che Cavill sarà impegnato con le riprese per circa 10 mesi (quindi i rumor sulla Justice League pare siano fondati), e che al momento l’attore si sta sottoponendo ad un rigoroso allenamento fisico.

Vi ricordiamo cheBatman Vs Superman sarà diretto dal regista Zack Snyder su di una sceneggiatura curata dallo stesso regista in collaborazione con Chris Terrio (Argo), sulla base di una storia già scritta da David S. Goyer. Confermati nel cast del film Henry Cavill, Ben Affleck, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane e Gal Gadot.

Fonte: Badtaste

Buon Compleanno Christian Bale

Buon Compleanno Christian Bale

Oggi sono 40 per Christian Charles Philip Bale, gallese dal temperamento fumino, meglio noto per aver restituito la dignità all’Uomo pipistrello – dopo il Clooneyscempio – e per la sua incredibile capacità di stringere e allentare la cintura a comando. Tutto inizia con le pubblicità, passatempo del piccolo Christian, che evidentemente è un artista nato, perché a 10 anni è già in scena nel West End londinese. Non ci mette molto a farsi notare, tanto che di lì a poco entra ne L’impero del sole di Spielberg: la sua performance attira grande attenzione mediatica, e lui forse è insofferente di natura se, appena tredicenne, si stufa e decide di smettere di recitare.

Per fortuna Kenneth Branagh lo convince a tornare suoi passi (col film Enrico V) e negli anni Novanta è tutto un fiorire di progetti: fra gli altri, Bale partecipa anche al nuovo Piccole donne, per volere della protagonista Winona Ryder. Nel frattempo è diventato un ometto e nel ’98 è pronto per un ruolo adulto al fianco (e non solo) di Ewan McGregor in Velvet Goldmine, anche se abbandona presto i lustrini per vestire ben altri panni, quelli di Gesù (in un tv movie). Eccoci quindi al 1999 e a un’altra trasposizione, American Psycho di Bret Easton Ellis. Lo psicopatico del titolo è proprio Mr Bale, che si prepara al ruolo del sanguinario yuppy Patrick Bateman con infinite sessioni al solarium e in palestra: il film è accolto da pareri contrastanti, ma sono tutti d’accordo che lui d’ora in poi sarà una star. I titoli successivi sono assai eterogenei, vedi Shaft, Il mandolino del capitano Corelli, Il regno di fuoco, Equilibrium, fino al sofferto L’uomo senza sonno. Sì, perché l’insonnia di Trevor Reznick lo porta a perdere quasi 1/3 del suo peso, con l’ausilio di una dieta di caffè, mele e poco altro, più sigarette a go-go per fugare l’appetito. Non una passeggiata di salute. E pensare che l’anno dopo Bale sarà chiamato a interpretare niente meno che Batman nel reboot di Christopher Nolan, il che significa che deve riacquistare un bel po’ di ciccia e mettere su un bel po’ di muscoli. Muscoli ora atrofizzati a causa del dimagrimento coatto, per cui gli allenamenti vanno posticipati per permettere prima al corpo di tornare in sé.

Il signorino continua a mangiare (pare, facendo anche uno strappo alla dieta da sempre rigorosamente vegetariana) e, con 3 ore di pesi al dì, il gioco è fatto: 45 kg in 6 mesi, tiè. Peccato che tutta ‘sta carne a un certo punto è troppa pure per un macho come Bruce Wayne e, alla fine della fiera, Christian è costretto a buttare giù qualcosa per affrontare le riprese col peso forma del supereroe di Gotham. Per carità, il nuovo Batman è un successo planetario, ma che fatica! Prima di tornare a com-bat-tere il crimine per Nolan nei due inevitabili sequel (Il cavaliere oscuro nel 2008 e Il cavaliere oscuro – Il ritorno nel 2012), l’attore lavora col regista anche in The Prestige (ironia della sorte, il nonno era del mestiere), seguito da Quel treno per Yuma e dal corale Io non sono qui. Il 2008 è l’anno di Nemico pubblico e Terminator Salvation, che lo vede protagonista non solo per il ruolo di John Connor, ma anche per l’imbarazzante sfuriata al direttore della fotografia.

Stanco di essere interrotto in una scena emotivamente impegnativa, Christian dà di matto col DoP e la registrazione audio finisce subito in rete, costringendo l’incriminato a scusarsi pubblicamente, senza però impedire la proliferazione di estrosi remix della traccia; e nello stesso anno c’è pure l’arresto, dopo la denuncia di aggressione da parte di mamma & sorella. Morale: rilascio su cauzione e (sembra) fine dei rapporti con le congiunte. Anno nuovo vita nuova? Mica tanto, perché nel 2009 Bale deve dimagrire di nuovo per The Fighter (pesa quasi 30 kg più del suo personaggio, Dicky Eklund), ma almeno stavolta si becca l’Oscar (da non protagonista). Chissà se porterà a casa la statuetta anche quest’anno con American Hustle: il regista è lo stesso (David O. Russell) e i problemi di peso pure, con tutta la panza che ha messo su… per non parlare di quel riporto, tanto più credibile perché Bale prima si è rasato a zero. Ancora una volta, però, in nome della verosimiglianza, ha esagerato: l’andatura strascicata del truffatore Irving Rosenfeld, infatti, gli ha procurato una bella ernia del disco…

Ora non ci resta che aspettare il verdetto dell’Academy il 2 marzo, mentre dovremo aspettare dicembre per vederlo alle prese con l’Exodus di Ridley Sott, che gli ha affidato la parte di Mosé. Certo, a un animalista convinto come lui la storia dell’agnello avrà creato dei problemi. Noi, comunque, abbiamo scelto una torta senza grassi animali. HAPPY BIRTHDAY CHRISTIAN!

Hercules – La leggenda ha inizio: recensione del film con Kellan Lutz

Arriva nelle sale italiane il 30 gennaio Hercules – La leggenda ha inizio, l’ennesima trasposizione cinematografica (e non ultima) del mito di Hercules, prodotto e diretto da Renny Harlin.

Hercules – La leggenda ha inizio esplora la vita del semidio da giovane. Tutto ha origine ad Argo, dove la Regina Alcmena (Roxanne McKee)  acconsente a portare in grembo il figlio di Zeus, che la aiuterà a liberare il suo popolo dalle sofferenze e dalle guerra scatenate dal marito, il Re Anfitrione (Scott Adkins). Hercules (Kellan Lutz) cresce  bello e forte e questo provocherà la gelosia del fratello maggiore Ificle (Liam Garrigan), in particolare perché oltre alla forza ha l’amore della principessa Ebe (Gaia Weiss). Ificle convince il padre a darla a lui in sposa e a mandare Hercules in guerra. Condannato alla morte in battaglia e a stare lontano dalla sua amata, Hercules inizierà una vera lotta per sopravvivere trovando in lui forze nuove e inaspettate e tornare a casa per impedire il matrimonio.

Harlin porta sullo schermo un nuovo punto di vista sulla storia del semidio con Hercules – La leggenda ha inizio, affascinato da sempre dalla mitologia Greca. Purtroppo questa sua passione non si deduce dalle infinite imprecisioni delle vicende della mitologia che riporta sullo schermo. Ma se non dessimo peso a questa parte, è tutta l’idea dietro il film che non sta in piedi: secondo Harlin , tutto ciò che ha fatto Hercules lo ha fatto solo per amore. Solo per impedire un matrimonio. Nessun’altra motivazione più alta. Non aiutare realmente il suo popolo, ne vendicare le sofferenze della madre. No, Hercules diventa un eroe greco grazie all’amore nei confronti di Ebe.

Harlin ha ammesso che per realizzare questo film ha attinto dal suo immaginario infantile e ha preso spunto dalle sue opere letterarie e film preferiti, ma qui ci ritroviamo davanti ad una fusione di tante pellicole precedenti, da 300 ad Il Gladiatore fino a Troy (senza però avere degli attori carismatici come Russell Crowe o Brad Pitt) per passare da serie tv recenti o più vecchie come Xena e Spartacus (di cui McIntyre ne era il protagonista tra l’altro).

Se da una parte l’idea della storia potrebbe piacere in base al gusto personale (e soprattutto dall’età!), la realizzazione di Hercules – La leggenda ha inizio è al limite del ridicolo. Con un budget  intorno ai 70 milioni di dollari è inspiegabile la pessima realizzazione in green screen di molte delle scene, con sagome scontornate malamente e effetti speciali  degni dei peggiori videogames, tanto da farlo sembrare direttamente una parodia alla “epic movie”. Tra gli interpreti, quasi tutti volti emergenti, nessuno spicca particolarmente per bravura o intensità ed è forse anche questo uno dei maggiori problemi della pellicola.

Labor of Love: Shyamalan e Bruce Willis ritornano insieme

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Labor of Love: Shyamalan e Bruce Willis ritornano insieme

Nuovo progetto per il regista M. Night Shymalan che archiviata la non felice parentesi di After Earth, si appresta a dirigere Labor of Love,  script che è stato acquistato dalla 20th Century Fox nel 1993. Si tratta di un inedito che è addirittura antecedente ai suoi film culto. Ebbene il regista vorrebbe come protagonista nientemeno che Bruce Willis, con il quale fece il suo primo successo, Il sesto senso e anche il film successivo Unbreakable. 

Pare che oggi il regista sia impegnato a riacquistare i diritti della sua sceneggiatura per avviare le riprese nel mese di settembre a Philadelphia. All’epoca il film non si fece perché Shyamalan voleva a tutti i costi dirigerlo. Tempo dopo verso la storia ci fu il forte interesse di  Denzel Washington. Protagonista quindi Bruce Willis che interpreterà un libraio che, dopo aver tragicamente perso la mogie, decide di attraversare il paese per dimostrare il proprio amore nei suoi confronti. Le pellicola dovrebbe arrivare a Berlino per essere venduta in tutto il mondo.

A produrre la pellicola ci saranno Randall Emmett, George Furla, Stuart Ford e Ashwin Rajan.

Fonte: Deadline

The Rover Trailer del film con Robert Pattinson

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The Rover Trailer del film con Robert Pattinson

A distanza di quattro anni dall’impressionante debutto in Animal Kingdom arriva il trailer di The Rover di David Michôd che vede protagonisti Robert Pattinson e Guy Pearce. Il film è un post-apocalittico che racconta di un mondo devastato dalla guerra e dalla crisi finanziaria. Si vocifera che la pellicola è pronta per fare il suo debutto durante il Festival di Cannes.

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The Rover segue le vicende di Eric, un uomo che viaggia attraverso il deserto australiano per rintracciare l’auto che una gang gli ha rubato, per mettere al sicuro ciò che c’è al suo interno. Ad aiutarlo c’è un ragazzo, uno dei membri della gang rimasto ferito proprio nel momento della rapina. David Michôd con il suo Animal Kingdom conquistò Toronto e Roma, con The Rover ritorna al cinema, precisamente a Giugno del 2014.

The Rover

22 Jump Street: foto e poster con Jonah Hill e Channing Tatum

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22 Jump Street: foto e poster con Jonah Hill e Channing Tatum

La Sony Pictures ha diffuso online la prima foto e il primo poster dell’atteso sequel di 22 Jump Street diretto da Chris Miller che vede ancora una volta protagonisti Jonah HillChanning Tatum.

22 Jump Street

22 Jump Street-poster

22 Jump Street, il film

In 22 Jump Street protagonisti sono Channing Tatum, Jonah Hill, Wyatt Russell, Ice Cube, Peter Stormare, Amber Stevens West, Nick Offerman, Caroline Aaron, Craig Roberts, Joe Chrest, Eddie J. Fernandez, Johnny Pemberton, Stanley Wong 22 Jump Street esordirà nelle sale il 13 giugno 2014.

Dopo le peripezie alle scuole superiori (due volte), grandi cambiamenti attendono gli agenti Schmidt (Jonah Hill) e Jenko (Channing Tatum) quando prendono parte ad una missione in incognito presso un college locale. Ma dopo che Jenko entra nella squadra football e Schmidt si infiltra nella scena artistica bohemienne, iniziano ad avere dubbi sulla loro collaborazione. Ora non si tratta più soltanto di risolvere il caso — devono scoprire se sono in grado di avere una relazione più matura. Se questi due adolescenti troppo cresciuti possano trasformarsi da matricole in veri uomini, il college potrebbe rivelarsi l’occasione migliore che gli sia mai capitata.

L’ultimo degli ingiusti recensione del film di Claude Lanzmann

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L’ultimo degli ingiusti recensione del film di Claude Lanzmann

L'ultimo degli ingiusti recensione La memoria dell’uomo si basa essenzialmente sulla storia, sul tramandare gli eventi prima oralmente poi tramite la scrittura. La memoria è importante per formare la storia di un popolo, ma anche per permettere di consolidarne la conoscenza e la cultura. E’ essenziale mantenere la memoria per evitare di commettere gli stessi errori più volte, o permettere ad altri di farlo.

Con questo intento viene celebrato il giorno della memoria, istituito il 27 Gennaio del 2005 e da quel momento celebrato tutti gli anni. Quest’anno sono state molte le proiezioni di film che aiutano a mantenere viva la memoria dell’Olocausto, due film in particolare hanno come oggetto la stessa personalità, Adolf Eichmann, definito “la banalità del male” da Hannah Arendt, personaggio protagonista del film di Margarethe Von Trotta in sala il 28 e il 29 Gennaio 2014, e all’opposto, “un piccolo uomo insignificante” dall’opinione pubblica, come riporta il rabbino Benjamin Murmelstein nel film/documentario di Claude Lanzmann L’ultimo degli ingiusti.

L'ultimo degli ingiusti recensione posterMurmelstein, rabbino capo della comunità ebraica di Vienna dal 1938, preso come consulente da Eichmann è un personaggio controverso nei drammatici anni della messa in  pratica della folle idea di “Soluzione finale” di Hitler che doveva decidere chi doveva restare su questa terra e chi no. Murmelstein, e molte altre testimonianze, ricordano come, prima dei lager e dei campi di concentramento, alcuni personaggi al potere in Polonia avessero pensato di esiliare tutti gli ebrei, prima quelli polacchi, poi quelli tedeschi, su di un’isola, abbastanza lontana da evitare il “contagio” con altre persone: il Madagascar. Vista la difficoltà di realizzazione, il piano non viene abbandonato, ma portato, come dice Murmelstein, su terraferma. Il rabbino capo di Vienna è uno stretto collaboratore di Eichmann, che gli dà come ruolo quello di responsabile dell’emigrazione e che si trova coinvolto nella costruzione e nell’abbellimento di un’illusione che Hitler donò agli ebrei. Non è possibile concepire o accettare il male,  e quindi migliaia, milioni di ebrei, accorsero in massa quando il Fuhrer “regalò una città agli ebrei”, quella di Theresienstadt, una città-ghetto realizzata per ospitare i feriti, gli anziani o chi decideva di regalare tutti i suoi averi pur di non essere deportato altrove. Illusione che si infrangeva non appena il treno arrivava nella stazione della città prefabbricata.

Ciò che colpisce di più è la costruzione sistematica dell’orrore, di come questo diventi prassi e venga accettato come normalità. Murmelstein infatti sembra non essersi mai posto il problema della “giustezza” della richiesta nazista fatta dei cittadini che prima erano qualunque, di donare tutti i propri averi per potersi permettere un visto per l’espatrio, né sembra essere troppo choccato quando una scena del film di propaganda nazista viene tagliata perché il decano ebreo che era in quella scena venne giustiziato dopo pochi giorni, e quindi, non sarebbe una contraddizione, mostrarlo nel film.

La sua figura, forse perché fu uno dei pochi a sopravvivere senza troppe difficoltà, o forse senza rendersi mai realmente conto dell’entità di quello che stava accadendo, è stata ampiamente criticata dalla congregazione ebraica, tanto da non permettere il ritorno della sua salma in Israele.

Salzmann, già autore di “Shoah”, film esaustivo sull’Olocausto, mette in scena, nei luoghi ancora esistenti, le testimonianze di Murmelstein, da lui incontrato a Roma 40 anni fa, lasciando però allo spettatore il compito di immaginare le scene. Il luogo esiste, la memoria va ricostruita. Nonostante le tre ore e qualcosa in più di durata, il film è un ricco susseguirsi di eventi, perlopiù raccontati, su scenari immobili nel tempo, per far lavorare appunto la ricostruzione storica e la memoria.

Il Mistero di Dante recensione del film con F. Murray Abraham

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Il Mistero di Dante recensione del film con F. Murray Abraham

Il Mistero di Dante recensioneC’era davvero bisogno di dar vita a questo confuso – nonché profondamente noioso – guazzabuglio di teorie esoteriche/templaristiche/massoniche sulla figura del Sommo Poeta, e sul significato che si cela dietro i versi della sua Divina Commedia? Forse no. Soprattutto se il suddetto garbuglio ha avuto bisogno di un pericoloso e mal funzionante mix di generi cinematografici diversi per venire alla luce. E in effetti, nel suo Mistero di Dante il regista Louis Nero ha pensato bene di unire il documentario classico con un’esigua parte di fiction, scandita dalle fugaci apparizioni del Premio Oscar F. Murray Abraham, e suggellato da un iniziale mockumentary. Sullo sfondo, le famose illustrazioni del disegnatore Gustave Doré, per l’occasione animate e supportate da voci fuori campo che interpretano (senza riuscirvi) le parole Dantesche.

Lo scopo? Svelare il contenuto iniziatico-simbolico che si cela dietro alle terzine del Poema, partendo dall’appartenenza dell’autore al gruppo fiorentino “I Fedeli d’Amore”. E così vediamo Valerio Massimo Manfredi, Gabriele La Porta, Roberto Giacobbo e altri ancora, fornire un pasticciato bagaglio di conoscenze/testimonianze sulle possibili interpretazioni anti-convenzionali della Commedia, in cui gli Ordini di Cavalleria si sommano alle teorie sui Rosacroce e alle credenze dei Pitagorici. Tirando in ballo Shakespeare, l’Epopea di Gilgamesh, i testi sacri musulmani – e chi più ne ha più ne metta.

Non si vuol mettere in discussione l’autorevolezza dei signori in materia, (compito che, semmai, spetterebbe ai loro colleghi), quanto sottolineare l’assoluta inadeguatezza di questi lunghi voli pindarici – peraltro presentati come certezze – ad un impianto filmico degno di questo nome. Poco importa che a riempire i buchi ci sia l’esperienza attoriale di una star come Abraham, con ogni probabilità scelto da Nero come suo asso nella manica (l’unico?): egli stesso, per quanto sempre dignitoso nel ruolo del narratore/alter-ego dantesco, non riesce a trovarsi a proprio agio di fronte a questa non-sceneggiatura.

Certamente, il cosiddetto “quarto livello” di lettura dell’opera Dantesca, quello “anagogico” che vuole conoscere a fondo le parole e andare oltre un’interpretazione letteraria/filosofica/sociale delle stesse, è esistito e ancora oggi rappresenta parte degli studi sulla Divina Commedia. Ciò che non si comprende, e su cui è lecito nutrire seri dubbi, è quanto tale livello sia davvero necessario per apprezzare appieno la bellezza dei versi Danteschi.

Woody Allen un tempo ironizzò: “Come si ascolta Mozart? Con le orecchie!”. Ecco, ogni tanto bisognerebbe ricordarsi che l’universalità della bellezza insita nella Divina Commedia rende i suoi versi “autosufficienti”: questo per dire che, forse, le teorie custodite nel Mistero di Dante nulla aggiungono al piacere che deriva dalla lettura del Poema.

The Fault In Our Stars Trailer del film con Shailene Woodley

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Arriva il primo atteso trailer del film The Fault In Our Stars, adattamento cinematografico del romanzo di John Green, in Italia conosciuto come Colpa delle stelle. Protagonisti Shailene Woodley, Ansel Elgort, Nat Wolff, Willem Dafoe e Laura Dern.

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Colpa delle stelle (The Fault in Our Stars) è il quarto romanzo scritto dall’autore John Green e pubblicato nel gennaio 2012. La storia è narrata da Hazel, una sedicenne affetta dal cancro. che è obbligata dai genitori a frequentare un gruppo di supporto. Qui incontra e si innamora del diciassettenne Augustus, un ex giocatore di basket con una gamba amputata. Sul suo blog di Tumblr e sul suo vlog di Youtube, Green ha dichiarato che “il titolo è ispirato alla famosa frase del Giulio Cesare di Shakespeare (Atto 1, scena 2), dove il nobile Cassio dice a Bruto: “La colpa, caro Bruto, non è delle stelle, ma nostra, che ne siamo dei subalterni”.

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Teenage Mutant Ninja Turtles: ecco le tartarughe

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Le Tartarughe Ninja

Se in mattinata vi avevamo sorpreso presentandovi le prime immagini del nuovo Shredder che William Fichtner interpreterà nel Teenage Mutant Ninja Turtles prodotto da Michael Bay, ora vi proponiamo delle foto riguardanti proprio le quattro tartarughe più amate di sempre.

Le immagini in questione, pubblicate in esclusiva da Comic Book Movie, ritraggono dei modellini sulla base dei quali sarà poi realizzato il design del quartetto composto da Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo.

Teenage Mutant Ninja Turtle

Teenage Mutant Ninja Turtle

Teenage Mutant Ninja Turtle Donatello

Leggi anche: Le Tartarughe Ninja William Fichtner parla di Shredder

Le Tartarughe Ninja: ecco le foto del covo

Tartarughe Ninja video di macerie e detriti sul set di New York

Il film Le Tartarughe Ninja è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 6 giugno del 2014.

Qui la gallery con le prime foto dal set del film:

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Fonte: Comic Book Movie

Il mistero di Dante: presentato a Roma il film di Louis Nero

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Il mistero di Dante: presentato a Roma il film di Louis Nero

Il mistero di DanteOggi alla Casa del Cinema di Roma è stato presentato alla stampa il nuovo film di Louis Nero, Il mistero di Dante, distribuito in Italia da L’altrofilm. Oltre al regista, in sala erano presenti il Premio Oscar F. Murray Abraham, gli studiosi Gabriele La Porta, Valerio Massimo Manfredi, Roberto Giacobbo e il produttore Franco Nero. Il film sarà distribuito in 30 copie a partire dal 14 febbraio.

– Qual è il tema che ha cercato di toccare con questo film?

Louis Nero: Ho voluto rappresentare in maniera cinematografica un viaggio, che è anche il mio viaggio personale di conoscenza di Dante e della sua opera. Ho cercato di avvicinarmi alla simbologia che esiste dietro La Divina Commedia, qualcosa di cui – prima di iniziare questo lavoro – avevo solo una vaga idea. Così ho proposto le testimonianze di persone, studiosi e intellettuali, che si sono fatte portatrici di questa nuova interpretazione di Dante e che rappresentano con le loro idee un’apertura mentale sull’argomento.

– Mr. Abraham, cosa ha rappresentato questo film e questo personaggio per lei?

F. Murray Abraham: Io credo che la questione non sia come Dante parla a noi oggi. Il problema sta nell’esaminare l’idea del classico: perché (La Divina Commedia, ndr) è un classico? Perché è qualcosa che ci parla ancora oggi, è qualcosa di universale – anche in tempi come questi, in cui è difficile trovare la speranza. Ma qual è la magia di questo lavoro, cos’è che fa sì che ci influenzi dopo tanto tempo? Forse, anche il fatto che ci ricorda la nostra umanità come qualcosa di comune a tutti. Dante ha visto il Purgatorio e l’Inferno e ha capito che c’è una via d’uscita: questo è un messaggio di cui oggi abbiamo tutti bisogno. Il vostro Papa attuale è un esempio di tutto ciò. Io mi chiedo: come è arrivato Luois Nero a fare tutto ciò? Non è un regista famoso e non ha molti soldi. Dimostra che, se si ha la passione e le idee giuste, si possono fare comunque buoni film. Come è riuscito a mettere insieme intellettuali e studiosi di tutto il mondo? È qualcosa di molto raro.

– Che rapporto ha lei con la cultura esoterica?

Valerio Massimo Manfredi: Anzitutto l’esoterismo è sempre esistito. Nell’antichità c’erano i misteri, e per gli iniziati era così rigorosa la custodia del segreto che la loro violazione avrebbe portato alla pena di morte. Non si voleva inquinare questo tipo di conoscenza. Oggi sappiamo che l’uscita da un’era difficile è spesso senza speranza, e che sempre qualche personaggio che rende questa transizione possibile. Prendiamo, ad esempio, l’Epopea di Gilgamesh: questa ha rappresentato l’uscita dal Neolitico, così come Omero ha simboleggiato l’uscita dall’età del bronzo (un periodo di massacri e cataclismi). Omero è stato semplicemente la punta di un iceberg di cui facevano parte migliaia di cantori di strada… Infine, Dante rappresenta l’uscita da un’era di peste, fame, guerra, e l’inizio del Rinascimento: è lui il Rinascimento. Ogni volta, dunque, c’è sempre un uomo più avanzato, più intenso che trascina l’umanità verso una nuova era. Il pericolo sarebbe considerare questi uomini come appartenenti a sette segrete ecc.

Il mistero di Dante Louis NeroGabriele La Porta: Ogni volta che studio questo testo mi rendo conto che mi sono perso qualcosa. Credo che questo film serva tantissimo, e non solo ai giovani ma a tutti. Io personalmente sono stato completamente attratto dal suo aspetto visivo, lo trovo straordinario. Avrei solo aggiunto un personaggio Dantesco: quello di Cinizza da Romano. Lei in vita era stata in fondo una peccatrice, aveva avuto tantissimi rapporti sessuali… eppure, Dante la mette nel Paradiso: perché? Perché aveva tanto amato.

– Facendo un salto indietro, il ricordo va a quel meraviglioso film che è stato Amadeus. Cosa ha rappresentato per lei e per la sua carriera il personaggio di Salieri?

F.M.A: Nel corso della mia carriera, ho avuto l’opportunità di interpretare personaggi di Pirdandello, Pinter, Shakespeare, Brecht… ma ho potuto fare tutto ciò solo perché ho fatto Amadeus (ride, ndr). Io adoro il cinema, ma la mia vita è il teatro. Il mio lavoro come attore è stato rappresentare l’esoterismo di questi poeti, e portarlo ad un livello molto umano, molto comprensibile. Prendiamo, ad esempio, Il Mercante di Venezia, un’opera che ha avuto un enorme successo un po’ ovunque, in America come in Inghilterra. L’ho fatto una, due volte, e poi dopo averci lavorato per due anni l’ho capito di nuovo, l’ho capito meglio, ho scoperto delle cose nuove. È un semplice esame della verità, ecco perché l’arte esiste, e alcuni lavori d’arte sopravvivono al tempo.

Il mistero di Dante ha in fondo l’impianto del documentario classico, costituito com’è da una serie di interviste. Per quale motivo ha scelto di inserire il mockumentary iniziale?

L.N: Ho voluto ripercorrere il viaggio di Dante stesso, la discesa-ascesa verso la verità. Prima di conoscere la verità bisogna levarsi le bende dagli occhi, i pre-concetti che avevamo di fronte al mondo.

– Ci parli dell’uso della musica nel film.

L.N: Il suono qui è importante quanto l’immagine, è infatti una delle prime cose che colpiscono e attraggono. Io e il compositore (Steven Mercurio, ndr), presentatomi da Abraham, avevamo lo stesso obbiettivo. Il simbolismo era una parte integrante anche delle musiche, e infatti il musicista ha lavorato partendo dalle immagini. Per queste abbiamo preso in prestito i lavori di Gustave Doré, il quale aveva mirabilmente trasposto in immagini ciò che Dante metteva in parole. Le sue erano immagini già perfette, io non ho fatto un vero lavoro, le ho solo rese un po’ più contemporanee e le ho messe in movimento– la strada però era già tracciata da Doré.

The Avengers: un nuovo team per il futuro

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The Avengers: un nuovo team per il futuro

The Avengers Age of Ultron

Secondo quanto riportato in esclusiva dal portale Unleash The Fanboy, la Marvel avrebbe in programma un ricambio generazionale per quanto riguarda il futuro del franchise The Avengers.

In base a quanto riferito da una fonte interna alla Disney, la Marvel è pronta a dare il via alla cosiddetta Fase 4 della produzione cinematografica dedicata al proprio universo fumettistico.

Queste le parole della fonte in questione:

È‎ incredibilmente prematuro, ma a meno che Robert non stringa un accordo folle con questi ragazzi, procederanno con i Nuovi Avengers.”

In poche parole sembrerebbe che se Robert Downey Jr. non tornasse sui suoi passi, proseguendo nella decisione di abbandonare il personaggio di Tony Stark in seguito al terzo episodio di The Avengers ed al quarto di Iron Man, allora la Marvel potrebbe decidere di procedere in direzione di una ristrutturazione nell’assetto dei Vendicatori.

Se vi chiedete chi potrebbe essere coinvolto in questo passaggio di testimone a sciogliere ogni dubbio ci ha pensato, ancora una volta, la suddetta fonte:

“Beh, avete sentito i recenti annunci nel cast. Si sono assicurati un sacco di ragazzi fantastici. Paul Rudd. Michael Douglas. Aaron Taylor-Johnson. Chiunque indosserà i panni di Doctor Strange e gli altri nuovi ragazzi della Fase 3. Hanno un sacco di ragazzi eccezionali che potrebbero guidare il nuovo corso della squadra. Ma è tutto ciò che posso dire. È veramente presto.”

Una notizia questa che potrebbe shockare gli appassionati della saga ma che, allo stesso tempo, dipinge un quadro di un futuro assolutamente realistico quanto probabile.

Fonte: Unleash The Fanboy

All is Lost anteprima a Milano con Sala Bio e Cinefilos.it

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All is Lost anteprima a Milano con Sala Bio e Cinefilos.it

All Is Lost Tutto e perdutoSala Bio Milano presenta  in anteprima, in collaborazione con Cinefilos.it, martedì 4 febbraio alle ore 21,00 presso il Cinema Colosseo (viale Monte Nero, 84 – Milano) ALL IS LOST (versione originale sottotitolata), il film diretto da J.C Chandor, che vede interprete assoluto Robert Redford. L’evento milanese è realizzato in collaborazione con Cinema Colosseo e Universal Pictures.  Il film sarà distribuito dal 6 febbraio.

I lettori di Cinefilos possono usufruire di una riduzione speciale a 6 euro invece che 8 euro inserendo il codice AL14CF nel form che appare cliccando su questo link  http://www.fanaticaboutfilms.it/anteprime/allislost.php

Leggi anche: All is Lost recensione del film con Robert Redford

L’attore premio Oscar ® Robert Redford è il protagonista assoluto di All Is Lost, un thriller che si svolge in mare aperto, in cui un uomo disperso nell’Oceano a seguito del naufragio della sua barca a vela, dovrà lottare e contare sulle sue sole forze per sopravvivere.

All is Lost – omaggio commovente, viscerale e potente a favore dell’ingegnosità e dello spirito di sopravvivenza – conferma la storia d’amore fra la vela e le grandi produzioni cinematografiche.

Scritto e diretto da J.C. Chandor (già nominato agli Oscar per “Margin Call”), il film ha riscosso apprezzamenti sia allo scorso Festival di Cannes, dove è stato presentato per la prima volta, sia ai Golden Globe, aggiudicandosi la statuetta per la migliore colonna sonora originale, affidata al compositore Alex Ebert (“Edward Sharpe & The Magnetic Zeros”).

Robert Redford è un viaggiatore solitario e senza identità. Una scelta registica voluta che riduce le distanze fra protagonista e spettatore, che entrano subito in empatia. Non ci sono dialoghi, tutta la storia si basa su espressioni del viso, movimenti, gestualità.

COSA E’ SALA BIO 

L’obiettivo è di offrire al pubblico milanese l’opportunità di entrare a far parte di una community che ogni settimana si ritrova in Sala Bio per scoprire importanti, appassionanti, divertenti storie di vita. Rispondendo così alla richiesta di un nuovo pubblico che ama il cinema di qualità e che ha piacere di condividere esperienze e visioni in un contesto culturale coerente e continuativo.

Sala Bio nasce come estensione nel corso dell’anno di Biografilm Festival – International Celebration of Lives di Bologna, il primo festival italiano dedicato alle biografie e ai racconti di vita i cui ambiti spaziano dal cinema alla letteratura, dal documentario alla fotografia, dall’arte al teatro, alla musica. Dopo il successo di alcuni eventi organizzati nel capoluogo lombardo durante l’anno passato, Biografilm in collaborazione con il Cinema Colosseo, ha deciso di proporre per tutta la stagione 2013 /2014 una programmazione eterogenea e di qualità che spazia dalla fiction ai documentari e che sarà densa di anteprime, eventi ed incontri.

Sala Bio Milano è realizzato da Biografilm Festival in collaborazione con il Cinema Colosseo di Milano; promosso dall’Associazione Fanatic About Festivals; si svolge con la partnership di Unipol Gruppo Finanziario, Lufthansa, I Bibanesi, Mymovies, Cinema Colosseo, TVN Televisionet.tv.

MODALITA’ DI ACCESSO

8  € biglietto intero

6  € biglietto ridotto per tutti gli appartenenti alla Community di Sala Bio Milano

Per consultare le modalità di accesso e iscriversi e scoprire tutti le promozioni riservate alla community di Sala Bio è possibile consultare il sito www.salabio.it o diventare fan della pagina facebook ufficiale

www.facebook.com/SalaBio

Per seguire l’attività di Biografilm e gli aggiornamenti sulla programmazione:

www.facebook.com/biografilm

Riddick: Vin Diesel su un sequel

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Riddick: Vin Diesel su un sequel

Quella dell’antieroe Riddick interpretato da Vin Diesel è una storia lunga tredici anni ed iniziata nell’ormai lontano 2000 con Pitch Black, progetto a basso costo divenuto poi film di culto. Ora, dopo due seguiti giunti rispettivamente nel 2004 con The Chronicles of Riddick e nel 2013 con Riddick, sembrerebbe che la Universal sia iRiddick avanti la saga diretta da David Twohy.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Vin Diesel attraverso la propria pagine Facebook, il successo di vendite riscontrato dalla versione DVD del terzo episodio della serie avrebbe spinto la produzione a procedere verso un quarto capitolo.

Qui di seguito le parole di Diesel: “Sono eccitato e felice e lo sto urlando a voi ragazzi per ringraziarvi. La Universal mi ha appena chiamato per dirmi che Riddick è al primo posto nella classifica dei DVD. Non c’è alcun modo in cui l’universo di Riddick avrebbe potuto farcela senza di voi ragazzi, questo lo sapete. Voi siete sempre stati parte della nostra pagina sin dal 2012 e ricordo quanto fosse difficile la strada per arrivare al film, per farlo R rated e per realizzarlo con un budget così ridotto. Questa è una vittoria per tutti noi ed i veramente, veramente, veramente, veramente devo ringraziarvi. Sì sono eccitato ed ovviamente la Universal mi anche detto di voler sviluppare un seguito.”

Parole, queste, che se non possono essere catalogate come un annuncio ufficiale ci si avvicinano davvero molto.

Fonte: Collider

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