Annunciato ufficialmente all’inizio
del 2016, un biopic su Johnnie Cochran è
ufficialmente in fase di sviluppo con Anthony
Mackie (Captain America Civil
War) pronto a vestire i panni del celebre avvocato
statunitense. Il biopic, come riportato oggi da Deadline, sarà
diretto da Justin Chadwick, regista di
L’altra donna del re con Scarlett Johansson e
Natalie Portman, di Mandela Long Walk
to Freedom con Idris Elba, e del
prossimo Tulip Fever con Alicia
Vikander e Christoph Waltz.
L’avvocato Johnnie
Cochran è noto per aver difeso l’ex giocatore di football
OJ Simpson dall’accusa di aver ucciso la sua ex
moglie, Nicole Brown, e un suo amico, Ronald Goldman. Nel corso
della sua carriera, Cochran ha difeso anche star quali Puff
Daddy, Michael Jackson, Tupac Shakur, Todd Bridges, il
giocatore di football Jim Brown e Snoop
Dogg. Anthony Mackie si occuperà anche della produzione
del film insieme a Robbie Brenner, Jeff Kwatinetz, Kevin McKeon e
Jason Spire. David McMillan curerà la sceneggiatura.
Nel 2015 abbiamo visto
Anthony Mackie in diverse pellicole: da
Avengers Age of Ultron a
Ant-Man, da Our Brand Is
Crisis con Sandra Bucclok a Natale
all’improvviso con Diane Keaton e John Goodman.
L’ultima volta che lo abbiamo visto sul grande schermo è stato nel
thriller d’azione Codice 999 e in
Captain America Civil War.
Durante la conferenza stampa per
Captain America: Brave The New World, sono state
sollevate molte domande sul futuro di Capitan America nel Marvel Cinematic Universe, tra cui
il potenziale di Sam Wilson che affronta il malvagio Steve Rogers.
Con Robert Downey Jr. pronto a tornare in Avengers:
Doomsday nei panni del Dottor Destino, ci sono state voci
di varianti malvagie di altri famosi Vendicatori. Sebbene Chris Evans fosse stato inizialmente
confermato per il film, ora sembra che non sia più così.
ScreenRant ha parlato con
Anthony Mackie all’evento, dove la conversazione è
passata all’idea di tirare pugni. Crowley ha notato che, nel corso
del tempo trascorso da Sam Wilson nell’MCU, la sua empatia è cresciuta.
Mentre il Sam che è apparso in Captain America: The Winter Soldier ha
detto di Bucky che “non so se è il tipo giusto e il tipo da
salvare, potrebbe essere il tipo che devi fermare”, sembra
che con il nuovo film, la visione di Sam sia diventata più
generosa. Crowley ha chiesto a Mackie come questo cambiamento di
atteggiamento potrebbe influenzare i conflitti futuri.
Beh, penso che si tratti di un
ritorno alla sequenza di combattimento tra Iron Man e Capitan
America in Civil War. Penso che ci sia una certa intesa tra i due
Cap, che una volta che si uniscono, proprio come con Bucky, voglio
dire che c’è una certa intesa tra i due personaggi che sarà come De
Niro e Pacino in Heat. Questo è ciò che mi entusiasma di più,
l’idea di poterlo recitare invece di affrontarlo.
Cosa significano i commenti di
Anthony Mackie per Avengers: Doomsday
Francesco Totti, Anthony Mackie e Alessandro Del Piero – Foto di
Giulia Parmigiani
Il prossimo film potrebbe
presentare un conflitto con Capitan America in un modo
unico
Il film
Heat di Michael Mann vede due attori leggendari, Robert De
Niro e Al Pacino, ai lati opposti della legge. De Niro interpreta
un ladro, mentre Pacino è il detective che lo insegue. La
tensione tra i due è incredibile e sembra esserci un certo livello
di rispetto da entrambe le parti, anche se lavorano duramente per
fermarsi a vicenda. Mackie sembra suggerire che ci sia un
livello simile di rispetto tra Sam e Steve Rogers e che questo
trasparirebbe, indipendentemente dall’iterazione dei
personaggi.
Piuttosto che essere una semplice
contrapposizione di violenza brutale, Mackie sembra suggerire
che un conflitto tra Sam Wilson e Steve Rogers sarebbe più
ponderato e avvincente di quello. Se un malvagio Capitan
America appare in Doomsday, la posta in gioco sarà molto
alta e il conflitto sarà unico nel suo genere. Piuttosto che
scatenare una rissa, sembra che questo tipo di differenza
permetterebbe di creare alcuni momenti eccellenti per i personaggi
che infonderebbero molta tensione nel franchise.
Le piccole e scherzose faide interne
al grande cast dei Marvel Studios sono note a tutti e
non fa eccezione un piccolo battibecco di vecchia data tra
Tom Holland-Spider-Man e Anthony Mackie,
all’epoca “soltanto” Falcon.
Il nucleo della questione era che
Holland aveva preso in giro il collega perché lui aveva avuto solo
una serie tv con il suo nome, The Falcon and the
Winter Soldier, invece lui, Tom, era addirittura
titolare di ben tre film stand-alone.
Ora che Anthony
Mackie è stato promosso a nuovo Captain America,
è chiaro che l’attore vuole vendicarsi del giovane collega
britannico, e ha intenzione di fare le cose per bene, aspettando
fino alla premiere del suo
Captain America: New World Order per mettere la
bilancia in equilibrio.
In occasione di un’intervista con
EW, Anthony
Mackieha dichiarato,
riferendosi alla presa in giro di Holland: “Lo ha fatto da una
piattaforma molto grande, quindi manterrò la calma fino alla
premiere. Mi assicurerò che la Marvel lo inviti alla premiere, poi
lo farò sedere accanto a me e lo guarderò mentre guarda il
film.” Sarà divertente vedere cosa accadrà il prossimo
febbraio 2025, quando
Captain America: New World
Orderarriverà nelle sale di
tutto il mondo.
Quello che sappiamo sul film
Captain America: New World Order
Captain America: New World Order riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the
Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson
(Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield
Paradox) ha descritto il film come un “thriller
paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader
(Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua
trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.
Importante sarà anche la presenza di
Harrison Ford nel ruolo del generale Ross, che
secondo alcuni potrebbe trasformarsi nell’Hulk Rosso. Secondo
quanto riferito, la star di Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreta la cattiva
Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi
al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già
fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora,
Captain America: New World Order è indicato come uno
dei titoli più importanti della Fase 5.
Anthony Mackie sarà
nel fantascientifico IO che Netflix distribuirà in tutto il mondo nel corso del
2017. Al suo fianco ci saranno Margaret
Qualley e Danny Huston.
Jonathan Helpert
dirigerà il film basandosi su una sceneggiatura originale
firmata da Clay Jeter, Charles
Spano e Will
Basanta nell’ambito di un progetto sviluppato
al Sundance Institute (Sundance Institute’s Writers Lab e
Sundance Institute Catalyst Forum).
Margaret Qualley
è Sam Walden, una teenager che cerca disperatamente
la cura per una Terra post-cataclisma malata e ormai
abbandonata. Ha poco tempo per farlo perché l’ultimo shuttle
in partenza dalla Terra per la nuova colonia umana è ormai prossima
alla partenza. Anthony Mackie interpreterà il
misterioso rifugiato Micah.
Mandalay e Untitled produrranno
insieme a Great Point Media e Okanagan Media
Limited, Sunset Junction Entertainment, Good Lap Productions,
Make It con Gravy Productions e Inspire Entertainment. Le
riprese inizieranno questa settimana in Francia.
Jonathan
Levine tornerà dietro la macchina dapresa per una nuova
commedia natalizia ancora senza titolo. TheWarp informa
che il protagonista del film sarà Anthony Mackie,
giovane e talentuoso attore che abbiamo visto di recente nei panni
di Falcon in Captain America The Winter
Soldier. Mackie, nel film, saràaccanto a
Joseph Gordon-Levitt e Seth
Rogen, entrambi già collaboratori di Levine per il
precedente 50/50.
Il film, che dovrebbe essere girato
durante l’estate, segue le vicende di tre amici d’infanzia che si
ritrovano a New York durante la vigilia di Natale.
A produrre il film ci sono
Joe Drake e Nathan Kahane. La
loro compagnia, la Good Universe, ha già prodotto e co-finanziato
50/50. La Point Grey Pictures parteciperà alla
produzione e Levine si occuperà anche della sceneggiatura.
Il regista John
Hillcoat sembra voglia circondarsi di tutti gli attori
sulla cresta dell’onda per portare al cinema il suo ultimo progetto
Triple Nine. Dopo la notizia che
Woody Harrelson sarebbe stato coinvolto nel film,
adesso anche Anthony Mackie si unirà ad un cast
ricco e altisonante.
Non si hanno ancora dettagli sul
ruolo che Mackei interpreterà in Triple
Nine, ma intanto lo aspettiamo sul grande schermo il
prossimo 26 marzo quando dispiegherà le ali di Falcon e combatterà
fianco a fianco con il super soldato Steve Rogers in
Captain America the Winter Soldier.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Matt Cook, Triple
Nine racconterà la storia di un gruppo di malviventi
intenzionati a mettere in scena una rapina con lo scopo, in realtà,
di uccidere un poliziotto, in modo da condurre la polizia lontano
dalla scena del loro stesso crimine. Nel cast del
film Christoph Waltz,Casey
Affleck, Cate Blanchett, Kate Winslet, Aaron Paul,
Teresa Palmer, Chiwetel Ejiofor, Woody
Harrelson e Michael B. Jordan.
La star di Captain America: New World OrderAnthony
Mackie non è estraneo alle critiche che piovono da
Internet, in particolare perché è il primo attore nero ad
interpretare
Captain America sullo schermo. Sfortunatamente, proprio come
Mackie è stato preso di mira dai fan
razzisti,She-Hulk:
Attorney at Law è stato preso di mira da
quelli sessisti (questo non vuol dire che tutti
quelli a cui non piace la serie siano sessisti,
ovviamente).
Durante una recente intervista con
IMDb, a Anthony Mackie è stato chiesto di sviluppare
Sam Wilson in vista del prossimo film di Captain America e ha elogiato
l’ultima serie
TVMCU su Disney+. “Sono
entusiasta, She-Hulk
è stata fantastica! L’ultima serie uscita su Disney+”,
dice. “È solo diverso dalla loro norma. Potresti
vedere la Marvel dare agli scrittori
l’opportunità di aprire le ali e guardare l’Universo Marvel in un modo diverso. Quindi,
Malcolm Spellman e io siamo andati avanti e indietro. È davvero
unico vedere come il personaggio e l’universo si stanno
evolvendo”.
Spellman, che è stato sceneggiatore
capo di The
Falcon and The Winter Soldier e ora sta scrivendo
Captain America: New World Order con Dalan
Musson, ma Mackie ha chiaramente giocato un ruolo fondamentale nel
percorso successivo della storia di questo
eroe. Nell’intervista, Anthony Mackie ha anche menzionato il suo
ricordo più divertente dal set di un progetto MCU. “Direi che
quello che mi fa più schifo sarebbe probabilmente [quando] stavamo
facendo l’inseguimento in macchina sul ponte e [Sebastian Stan]
infila la mano attraverso il vetro e strappa via il volante. Se
blocchi l’inquadratura la faccia che ho fatto era così
ridicola”.“Era così ridicolo. Era così infantile
senza pretese. Come l’eccitazione sul mio viso”,
continua. “Quello è stato probabilmente quello che mi
ha fatto impazzire di più.”
Anthony Mackie, che ha interpretato il supereroe
Sam Wilson, alias il Falcon, nel Marvel Cinematic Universe
dai tempi di Captain America: New World Order,
guida il film come nuovo Capitan America per la prima volta. Il
cast del quarto film di “Captain America” includerà anche
Shira Haas nei panni di Sabra e Tim Blake
Nelson nei panni di The Leader, oltre a Danny
Ramirez e Carl Lumbly, che sono apparsi
nella serie The Falcon and the Winter Soldier, nei panni di
Joaquin Torres e Isaiah Bradley, rispettivamente.
Lo sviluppo di Captain America
4 è stato annunciato il giorno del finale di The Falcon and the Winter Soldier, con il creatore
dello show Malcolm Spellman e lo sceneggiatore
Dalan Musson chiamati a firmare la sceneggiatura.
Nell’ambito del panel dello studio al Comic-Con di San Diego, a cui
era presente Screen Rant, la Marvel ha rivelato la data di
uscita del film: 3 maggio 2024, oltre al titolo ufficiale: Captain America: New World Order. A dirigere è
stato chiamato Julius Onah.
La Marvel ha appena annunciato che il
sequel di Captain America che si chiamerà “Captain
America: The Winter Soldier” E ora arriva notizia che
Anthony Mackie (The Hurt Locker) è in
trattative per unirsi al cast, che finora comprende solo
Chris Evans. I dettagli della trama sono tenuti
sotto chiave, ma il sottotitolo suggerisce una storia a fumetti del
2000 che vede Bucky, il migliore amico di Captain America,
ritornare in vita con un lavaggio del cervello e come
super-assassino noto come il soldato d’inverno.
Inoltre, si ritiene che Mackie
interpreterà The Falcon, uno dei primi supereroi neri. Il
personaggio nella in realtà si chiama Sam Wilson vive nella base di
Harlem e ha avuto molte avventure con Captain America come suo
partner. I suoi poteri derivano da un vestito che gli permette di
volare e aumentare la sua forza. Egli può anche parlare
telepaticamente agli uccelli.
Captain America: The Winter Soldier sarà diretto da
Anthony e Joe Russo (You, Me and Dupree), ed
è prevista l’uscita al cinema per il 4 aprile 2013.
“Ho
molti ricordi di Chad. Ci tenevo moltissimo a lui, come amico. La
prima volta che l’ho incontrato è stato nel 1998. Sono andato da
Howard e lui stava dirigendo uno spettacolo lì. La mia ragazza di
allora mi ha portato nel teatro per vedere la collezione Elizabeth
Catholic, ed era in quella scatola nera su una sedia da ufficio che
girava per la stanza”– Howard gli chiede “Ehi
Chad, voglio che tu incontri il mio compagno di classe alla
Juilliard, Anthony. – Lui risponde “Aspetta, mi sto concentrando.
Non interrompere la mia vibrazione”.Si limitava a
girare per la stanza e ho detto “È un piacere conoscerti,
amico”, lui risponde “Ci sono quasi!”
[Ride] …. tempo dopo quando le nostre carriere sono
decollate gli ho detto: “Ricordi la prima volta che ci
siamo incontrati?” e lui mi ha detto tipo “Sì, non
voglio parlarne. Stavo attraversando molte strani fase in giovane
età.”
L’attore
si è anche divertito a scherzare in merito al lavoro sul set ai
tempi della Pandemia: “Tutti hanno molta paura l’uno
dell’altro”, ha ammesso. “Il cibo è
pessimo perché devono impacchettarlo da qualche altra parte e
portarcelo in buste ziploc. Sì, è orribile. Stai letteralmente
vivendo in quarantena. Non è come la bolla NBA dove avevano un
barbiere e amici per uscire con.”“[Se] ti
avvicini a un metro e ottanta da qualcuno, c’è un tizio ceco che
viene e ti colpisce con un bastone dicendo: ‘Devi muoverti. Quindi
è dura’”, ha aggiunto
Mackie.
Dal 12
febbraio, in sala, arriva il tanto atteso Captain America: Brave New World, in cui
Anthony Mackie assumerà ufficialmente il ruolo
ereditato da Chris Evans e il suo Sam
Wilson sarà a tutti gli effetti Captain America.
Dopo le vicende di The Falcon and the Winter Soldier che hanno
raccontato il momento di passaggio e di presa di coscienza di
questa nuova identità (e soprattutto responsabilità) per Sam,
l’attore ha finalmente affrontato la sua prima avventura da solista
sul grande schermo.
Diretto da Julius
Onah, il film arriva a metà febbraio in sala,
preceduto dal press tour di Anthony Mackie in persona, che ha portato le
prime scene di Captain America: Brave New World a Roma.
“È stata un’esperienza enorme – ha esordito Mackie –
Sono in giro da un po’, il mio primo film è stato
8 Mile,
che, se volete sentirvi vecchi, è uscito 24 anni fa… Questo non è
il mio primo ballo. È stata una corsa selvaggia. Sono entrato nel
MCU undici anni fa e non avrei mai
immaginato di arrivare a questo, non pensavo che potesse essere una
possibilità. Sono cresciuto guardando Superman, Michael Keaton e il
mio Batman. Per un gruppo di ragazzini, Captain America è un sogno
che diventa realtà.”
Cosa rappresenta per te oggi
Cap?
“Rappresenta molte cose
differenti e non penso che la parola ‘America’ debba limitare
quelle rappresentazioni. Riguarda un uomo che mantiene la sua
parola, che ha onore, dignità e integrità. Qualcuno che è
affidabile e degno di fiducia. Ogni attore, secondo me, vuole
tornare a quel giorno in cui da piccoli qualcuno gli ha detto ‘no’.
Un bimbo di 5 anni con un bastone in mano pensa di essere un
cavaliere e di combattere un drago per salvare una principessa in
una torre. Per lui esiste davvero quel drago, e il bastone è
davvero una spada, la principessa è davvero in una torre. Poi un
giorno qualcuno gli dice che non c’è nessun drago, o spada o
principessa. E tutti i suoi sogni si spengono.”
“Da attore credo che il nostro
lavoro sia tornare a quei giorni in cui combattevamo contro quel
drago per salvare la principessa – ha spiegato Anthony Mackie – E per me questo film è
stato questo, andare sul set, salutare i miei amici, frequentare
Harrison Ford!”.
Una delle grandi novità che Captain America: Brave New World porta al
MCU, oltre a un nuovo Cap, è anche
un nuovo Thunderbolt Ross. Dopo la dipartita di
William Hurt, che dal 2008 in
L’incredibile Hulk è stato il personaggio dei
fumetti al cinema, proprio l’icona di Hollywood Harrison Ford ha preso il suo posto,
portando sullo schermo non più il Generale ma il Presidente degli
Stati Uniti che, per inciso, diventerà anche un arrabbiatissimo Red
Hulk.
In merito alla presenta di una tale
leggenda sul set, Anthony Mackie ha raccontato che uno dei suoi
giorni preferiti sul set è stato quando una comparsa parlante, con
una sola battuta, era così sopraffatto dall’idea di rivolgere
quella battuta proprio a Ford che non è riuscito a spiccicare
parola, e dopo 3 ciak andati a vuoto è stato sostituito. “Quel
ragazzo è stato licenziato! Non l’ho mai visto di nuovo sul
set!” ha concluso Mackie, divertito e
dispiaciuto allo stesso tempo.”
Ma cosa direbbe il Cap della
finzione al neo eletto Presidente degli Stati Uniti nella vita
reale?
“Gli direi di essere comprensivo
e compassionevole. La cosa importante di essere un leader è che non
dici alle persone cosa fare, ma se ascolti tutti puoi avere un’idea
generale di quello che tutti vogliono e hanno bisogno e da leader,
accogli quel corso e ti muovi in avanti. Quindi sì, gli direi di
tenere la mente aperta e di essere compassionevole.”
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America:
Brave New World
Brave New World imposta la sua narrazione sulla fiducia che i
protagonisti devono o dovrebbero nutrire gli uni verso gli altri
per il bene comune. Ma secondo Mackie non è la prima volta che
succede in un film Marvel.
“L’intero universo Marvel si basa sulla fiducia e la
comprensione non solo dell’eroe con il nemico ma anche con il
proprio alleato. Come è accaduto tra Iron Man e Cap, ma ora succede
anche tra Sam e Ross. Sam lo conosce bene, sa che entrambi sono
soldati e quindi c’è comprensione trai due, si fidano l’uno
dell’altro perché entrambi hanno una formazione militare, ma sono
delle persone diverse e su questo aspetto forse non riescono a
capirsi. Allo stesso modo in cui Cap non si capiva con Iron
Man.”
E se
Anthony Mackie avesse la possibilità di arruolare i suoi
personali Avengers, chi coinvolgerebbe?
“La mia squadra di Avengers
nella vita reale sarebbe formata dalla mia insegnante di
recitazione di scuola, era la persona più spaventosa che abbia mai
conosciuto. Poi sceglierei qualcuno di molto cool, come
Steve McQueen, e poi tutta la squadra dei
Ghostbusters originali. E infine, il meglio del
meglio, Monica Bellucci. Ho sentito che è capace
di causare incidenti d’auto, quindi sarebbe sicuramente in grado di
fermare gli alieni, sarebbe come un’arma segreta.”
Il futuro di Sam Wilson/Falcon nel
MCU si prospetta estremamente
luminoso, dal momento che il personaggio interpretato da Anthony Mackie si appresta a raccogliere
l’eredità di Steve Rogers e a diventare il nuovo Captain America
(come lasciato anche intendere dal finale di Avengers:
Endgame). In attesa che la serie The Falcon and the Winter Soldier chiarisca di
più sul ruolo dell’ex criminale redento nell’universo condiviso, è
stato lo stesso Mackie a scagliarsi duramente contro i Marvel Studios.
Come riportato da
Screen Rant, il tutto è avvenuto durante il celebre format
“Actors on Actors” organizzato da
Variety, in cui Anthony Mackie ha criticato l’atteggiamento
della Marvel nei confronti della
diversità, non solo in riferimento al cast dei film, ma anche e
soprattutto alla troupe, quindi a tutte le persone che lavorano sul
set. Parlando con Daveed Diggs (star della serie
Snowpiercer e ospite del format insieme a lui), Mackie
ha spiegato: “Mi ha sempre irritato l’idea di aver fatto sette
film con la Marvel in cui ogni produttore, ogni
regista, ogni stuntman, ogni costumista, ogni assistente alla
produzione… ogni singola persona era bianca.”
L’attore ha poi parlato anche del
“caso” Black
Panther, sottolineando come fosse ancora più
“razzista” – dal suo punto di vista – il fatto che il cast e la
troupe del film erano composti essenzialmente da artisti e tecnici
di colore: “Poi hanno fatto Black Panther… con un regista nero,
un produttore nero, un costumista nero, un coordinatore degli stunt
nero. Se vogliamo, è una cosa ancora più razzista. Perché se assumi
i neri soltanto quando si tratta di un film sui neri, allora è come
se dicessi che non sono abbastanza degni per un film con un cast
composto principalmente da bianchi.”
La diversificazione all’interno del MCU
Al di là di Black
Panther, i Marvel Studios hanno iniziato ad
abbracciare sempre di più il concetto di diversificazione
all’interno delle loro produzioni: a tre donne è stata affidata la
regia di tre cinecomics (Anna Boden ha co-diretto Captain
Marvel, Cate Shortland ha diretto Black
Widow e Chloé Zhao ha diretto Gli
Eterni), mentre due registi non caucasici hanno
diretto due cinecomics (di nuovo Chloé Zhao per Gli Eterni
e Destin Daniel Cretton ingaggiato invece per Shang-Chi and the Legend of the Ten
Rings).
All’inizio di oggi si è diffusa la
notizia che Chris Evans
farà il suo ritorno nel MCU per Avengers:
Doomsday, e ora abbiamo la conferma che sarà
affiancato dall’uomo a cui ha passato il mantello di Captain
America in Avengers: Endgame, Anthony Mackie. Nel resoconto di Deadline sul
ritorno di Evans, il sito menziona che Sam Wilson apparirà in
Doomsday. Non si tratta esattamente di una grande sorpresa
(dopotutto si tratta di un film sugli Avengers), ma potrebbe creare
una dinamica interessante se Evans tornasse davvero a vestire i
panni di Steve Rogers.
A questo proposito, Deadline ritiene che “Evans
nel costume di Capitan America sembra meno probabile. Tuttavia, non
sarebbe uno shock se riprendesse il ruolo di Steve Rogers”.
L’ultima volta che abbiamo visto Steve Rogers, aveva consegnato il
suo iconico scudo all’amico Sam Wilson dopo aver deciso di rimanere
nel passato e vivere la sua vita con Peggy Carter (Hayley
Atwell). Se Evans interpreta l’eroe, si presume che
sia una variante del Multiverso, ma non è l’unica possibilità.
Evans è apparso nei panni di Johnny
Storm, alias la Torcia Umana, in Deadpool e
Wolverine, e secondo alcune voci potrebbe non aver
chiuso con il suo vecchio ruolo nei Fantastici Quattro. Anche se
sarebbe divertente vedere Storm interagire con i vecchi compagni di
squadra degli Eroi più potenti della Terra di Rogers, diremmo che
la Sentinella della Libertà originale è una scelta molto più
probabile.
“Essere in grado di creare
storie ed esplorare personaggi all’interno dell’universo Marvel ha realizzato
un sogno di una vita e abbiamo scoperto un potente legame con il
pubblico in ogni film che abbiamo realizzato. Siamo entusiasti di
collaborare ancora una volta con Kevin, Lou e l’intero team
Marvel per portare
questa epica avventura nella narrazione in luoghi nuovi e
sorprendenti sia per i fan che per noi stessi”, hanno
affermato i fratelli Russo in una dichiarazione dopo il panel del
SDCC.
A causa della narrativa
interconnessa alla base del MCU, i fan si chiedono sempre quali
personaggi potrebbero apparire in determinati film o serie tv.
Anthony Mackie è reduce dal successo di
The Falcon and the Winter Soldier, in cui il
suo Falcon ha finalmente raccolto l’eredità di Steve Rogers
diventando il nuovo Captain America.
Nella vita reale, Mackie era molto
amico di Chadwick Boseman, il compianto attore che ha
prestato il suo volto a Black
Panther nell’omonimo film del 2018 diretto da Ryan Coogler. Durante una recente intervista
con
ET Online, a Mackie è stato chiesto se ci sia un possibilità
che Sam Wilson faccia un’apparizione nell’attesissimo Black
Panther: Wakanda Forever. In maniera ironica, l’attore
ha risposto: “Ho un visto per Wakanda, quindi posso andarci
quando voglio. Ho un passato e un visto per Wakanda e sono
vaccinato, quindi ci possono andare.”
Naturalmente, Mackie non ha né
confermato né smentito un suo eventuale coinvolgimento in
Black Panther
2, ma pare voglia assicurarsi che la sua apparizione tenga
comunque conto dell’eredità di Boseman, se mai dovesse realmente
prendere parte al film: “È strano ora, soprattutto per la
quantità di rispetto e ammirazione che ho per Chad, avendolo
conosciuto per così tanto tempo. Vorresti solo fare tutto nel modo
giusto. Non so quale sia la risposta. Non so quale sia quella cosa
giusta. Vorrei solo assicurarmi che tutto venisse fatto bene, in
suo onore.”
Black
Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8
luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che
T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si
concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri
personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei
rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.
L’attore Tenoch Huerta è in trattative
con i Marvel Studios per interpretare il
villain principale del sequel.
Quando due personaggi di una storia
condividono un forte legame sul grande schermo, capita che possano
diventare oggetto di “shipping” da parte dei fan. Soprattutto dopo
gli eventi di The Falcon and the Winter Soldier, si sono
fatte sempre più insistenti le voci secondo cui Sam Wilson
(Anthony
Mackie) e Bucky Barnes (Sebastian
Stan) potrebbero rivelarsi più che semplici amici.
Questa teoria ha preso ancora più
piede quando si è iniziato a parlare, dopo un particolare
riferimento all’interno di uno degli episodi della serie, della
possibile
bisessualità di Bucky. Tuttavia, è una questione che interessa
molto i fan ed è normale che sia un argomento che venga affrontato
anche durante le interviste con gli attori del MCU. Ed è stato proprio con
Variety che Mackie ha parlato della questione, esprimendo i
suoi pensieri in merito all’eventualità che Sam e Bucky possano
essere attratti sessualmente l’uno dall’altro e provare sentimenti
che vanno oltre la semplice amicizia.
“Ci sono tante questioni che
alla fine diventano contorte. Le persone si aggrappano ai loro
dispositivi per giustificare la pertinenza o la razionalità di una
determinata cosa”, ha spiegato Anthony. “L’idea che due
ragazzi siano amici e si vogliano bene, nel 2021, è diventata un
problema a causa della strumentalizzazione dell’omosessualità. Una
volta i ragazzi erano amici, uscivano insieme… ed era bello. Voglio
dire, è una cosa normale incontrarsi al bar con i tuoi
amici.”
“Oggi non lo puoi fare
più”, ha continuato l’attore. “Perché una cosa così pura e
bella come l’omosessualità è stata sfruttata da persone che stanno
cercando di razionalizzarsi. Una cosa che è sempre stata molto
importante per me è quella di mostrare una figura maschile
sensibile. Non c’è niente di più maschile che essere un supereroe,
volare in giro e fare a botte con la gente. Al tempo stesso, non
c’è niente di più sensibile che avere conversazioni emotivi e
condividere un’amicizia spirituale affine con qualcuno di cui ti
preoccupi e a cui vuoi bene.”
Anthony Mackie ha commentato il potenziale
ritorno nel MCU di Chris Evans nei panni di
Capitan America. Per gran parte del suo tempo nell’universo
condiviso, la storyline di Mackie è stata legata a quella di Evans.
Nei panni di Sam Wilson/Falcon, Mackie ha fatto la sua prima
apparizione in Captain America: The Winter Soldier del 2014. Nel
corso di diversi film, Sam ha dimostrato di essere un amico leale
per Steve Rogers, il che ha spinto quest’ultimo a dare a Sam lo
scudo – e quindi l’eredità – di Captain America alla fine di
Avengers:
Endgame, l’ultima apparizione di Evans nel MCU.
Almeno, questo è ciò che i fan erano
stati portati a credere. Da quando Endgame
è stato presentato per la prima volta, Evans è stato irremovibile e
ha sempre dichiarato di aver finito con il MCU. Ecco perché è stata un vero e
proprio shock la notizia, esplosa la scorsa settimana, del ritorno
dell’attore nei panni del supereroe in almeno due progetti futuri
del MCU. Sebbene lo stesso Evans è
apparso sorpreso della cosa attraverso i social media, la bomba è
stata sganciata da alcune delle più autorevole testate americane in
circolazione. Da allora, i fan non vedono l’ora di scoprire in
quale progetto (film o serie tv) potranno finalmente rivedere il
loro amato Cap.
Anthony Mackie è stato ospite di un episodio
del podcast
Happy Sad Confused di Josh Horowitz in occasione della
promozione del suo ultimo film Outside the
Wire, in cui ha discusso anche dell’attesissima serie
Marvel in arrivo Disney+
The Falcon and the Winter Soldier. Naturalmente, è
stato tirato in ballo anche il potenziale ritorno di Evans nel
MCU, con Mackie che ha condiviso i
suoi pensieri al riguardo. “Sì, l’ho sentito anche io.” ha
detto l’attore. “Ne ho letto in giro e… ascolta, Chris è mio
amico, quindi se dovesse davvero tornare, se stanno per rimettere
insieme la gang… ne sarei davvero felice.”
Il ritorno di Captain America nel
MCU: quali “conseguenze” per Sam Wilson?
Presumibilmente, in The Falcon and the Winter Soldier assisteremo alla
transizione di Sam da Falcon a Captain America, anche se ci saranno
sicuramente molti ostacoli lungo la strada. Sam è stato tra i primi
nomi a balzare all’attenzione dei fan quando si è diffusa la
notizia del ritorno di Evans, dal momento che la sua presenza
potrebbe in qualche modo minare il viaggio di Sam in qualità di
nuovo
Capitan America.
Tuttavia, è chiaro che Mackie non
avrà alcun tipo di problema se Evans dovesse realmente tornare nel
MCU, dato che i due sono buoni
amici. Inoltre, è stato già riferito che l’eventuale nuovo ruolo di
Evans nell’universo condiviso sarà soltanto di supporto, quindi ci
sarebbe ancora la possibilità per Sam di crescere come
personaggio.
Circa un mese fa Anthony Mackie, interprete di Falcon
nell’Universo Cinematografico Marvel, si era duramente scagliato
contro i Marvel Studios, criticando l’atteggiamento
dello studio nei confronti della diversità, non solo in riferimento
al cast dei film, ma anche e soprattutto alla troupe, quindi a
tutte le persone che lavorano sul set.
Le dichiarazioni della star (che
potete recuperare
qui) avevano ricevuto molta risonanza, tant’è che anche
Anthony e Joe Russo, registi di Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame, avevano in qualche modo appoggiato il
pensiero dell’interprete di Sam Wilson nell’universo condiviso (per
recuperare le dichiarazioni dei due registi, cliccate
qui).
Adesso, in una recente intervista
con
Fatherly, Anthony Mackie è tornato proprio su
quelle dichiarazioni, cercando di chiarire meglio la sua posizione
e sottolineando che le sue parole non erano in alcun modo collegate
al razzismo: “Mi limiterò a dire questo: non penso che ciò che
sta accadendo sia un problema di razzismo.”, ha spiegato
l’attore. “Penso che sia un problema di inconsapevolezza. Credo
che la Marvel e la maggior parte delle
aziende pensano che questa sia la cosa giusta da fare. Ma questo
non basta, nella maniera più assoluta.”
Mackie – che prossimamente
ritroveremo nella serie The Falcon and the Winter Soldier – ha poi
aggiunto: “Ho una proposta: più fatti e meno parole. Non puoi
scegliere un attore nero per interpretare uno dei supereroi
principali e non aspettarti che la cosa porti ad un dibattito. È
nel mio DNA parlare di queste cose. Far parte dell’universo
Marvel è per me una grande
occasione, quindi il mio compito è assicurarmi che quest’universo
sia il migliore possibile.”
La diversificazione all’interno del
MCU
A partire da Black
Panther, i Marvel Studios hanno iniziato ad
abbracciare sempre di più il concetto di diversificazione
all’interno delle loro produzioni: a tre donne è stata affidata la
regia di tre cinecomics (Anna Boden ha co-diretto Captain
Marvel, Cate Shortland ha diretto Black
Widow e Chloé Zhao ha diretto Gli
Eterni), mentre due registi non caucasici hanno
diretto due cinecomics (di nuovo Chloé Zhao per Gli
Eterni e Destin Daniel Cretton ingaggiato invece
per Shang-Chi
and the Legend of the Ten Rings).
Mentre promuoveva la sua ultima
serie Twisted Metal nel Regno Unito, Anthony
Mackie ha paragonato il progetto alla sua
esperienza nella realizzazione di film Marvel e ha detto a Radio Times che
in quella occasione c’era molta più libertà narrativa rispetto alle
produzioni del MCU.
“Direi che la Marvel è completamente diversa,
proprio perché è uno spazio di intrattenimento controllato. Ad
esempio, c’è poco che puoi fare”, ha osservato Mackie.
“C’è un certo limite alla creatività che puoi mettere sul
tavolo, perché Stan Lee ci ha dato così tanti contenuti. Mentre con
questo [‘Twisted Metal’], era come, ‘C’è un ragazzo e una ragazza…
Vai!’ Quindi siamo stati davvero in grado di costruire il mondo
attorno alla premessa.”
Mackie concorda sul fatto che un
progetto come Twisted Metal ha la libertà di
introdurre e uccidere i personaggi a piacimento, cosa che non è
qualcosa che il Marvel Cinematic Universe può
intrattenere così facilmente. “Questa è la cosa difficile
dell’universo Marvel. È come se non potessi
davvero uscire dagli schemi di quei fumetti”, ha detto
l’attore. “Sapete, quando abbiamo introdotto il Falcon e
l’evoluzione del personaggio in Capitan America, tutto ciò doveva
coincidere con ciò che Stan ci aveva già dato. Quindi è un gioco di
destrezza interessante far parte di quel mondo. In questo caso
invece era più come, ‘Divertiamoci e scopriamolo man mano che
procediamo.'”
Quello che sappiamo sul film
Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the
Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson
(Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield
Paradox) ha descritto il film come un “thriller
paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader
(Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua
trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk
del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreta la cattiva
Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi
al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già
fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora,
Captain America: Brave New World è indicato come uno
dei titoli più importanti della Fase 5.
Con l’uscita di
Hitchcock Anthony Hopkins dà al pubblico un assaggio della
sua performance in cui è decisivo come il maestro della suspense.
In un messaggio pubblicitario per
Attore dalla lunga e gloriosa
carriera, Anthony Hopkins negli anni si è diviso
tra teatro, cinema e televisione, affermandosi come interprete di
alta levatura, capace di dar vita tanto a uomini fragili quanto a
potenti sovrani. Pluripremiato, Hopkins è celebre per la sua
interpretazione del pericoloso Hannibal Lecter, ma sono tanti i
ruoli per cui si è imposto nell’immaginario collettivo del grande
pubblico, trovando ancora oggi modo di stupire per la sua statura
d’interprete.
Ecco 10 cose che non sai su
Anthony Hopkins.
Anthony Hopkins: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Il debutto cinematografico dell’attore
avviene nel 1968 con il film Il leone d’inverno. Grazie a
questo film conobbe da subito un grande successo, partecipando poi
a film come Gli anni dell’avventura (1972),
Quell’ultimo ponte (1977), The Elephant Man
(1980) e Il Bounty (1984). Nel 1991 ottiene la definitiva
consacrazione con il film Il silenzio degli innocenti. Da
quel momento ottiene importanti ruoli in celebri film come
Dracula di Bram Stoker (1992), Charlot (1992),
Quel che resta del giorno (1993), Vento di
passioni (1994), Gli intrighi del potere – Nixon
(1995), Surviving Picasso (1996), Amistad (1997),
e Vi presento Joe Black (1998). A partire dal nuovo
millennio è invece tra i protagonisti di film quali Red
Dragon (2002), Indian – La grande sfida (2005),
Il caso Thomas Crawford (2007), Wolfman
(2010), Thor (2011), Hitchcock
(2012), Thor: The Dark
World (2013), Noah (2014),
Conspiracy – La cospirazione (2016), Thor:
Ragnarok (2017) e I due papi (2019). Nel 2020 lo
vediamo in
The Father, di Florian Zeller, che lo dirigerà anche in The
Son del 2022. Ha partecipato ad Armageddon Time e a
One Life.
2. Ha recitato anche in
televisione. Nel corso della sua lung acarriera, l’attore
ha preso parte anche a diversi film per la TV. Tra i più celebri si
annoverano La pulce nell’orecchio (1967), La lunga
notte di Entebbe (1976), Il gobbo di Notre Dame
(1982), Io e il Duce (1985), Great Expectations
(1989) e Re Lear (2018). Nel 2016, e fino al 2018, prende
parte invece alla serie TV Westworld – Dove tutto è
concesso. E’ uscita nel 2024 su Prime Video
Those About to Die.
3. È stato anche
regista. Hopkins negli anni si è cimentato anche come
regista, realizzando i film August (1996) e Slipstream
– Nella mente oscura di H. (2007), di cui è anche
sceneggiatore.
4. Ha partecipato alla
composizione di alcune colonne sonore. Hopkins è anche un
apprezzato musicista, tanto da aver contribuito in più di
un’occasione alle colonne sonore dei suoi progetti da interprete.
Tra questi si annoverano infatti L’innocente (1993),
Slipstream – Nella mente oscura di H. (2007), Quella
sera dorata (2009) e Westworld – Dove tutto è
concesso (2016).
Anthony Hopkins è su Instagram
5. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove ha un proprio profilo seguito da 1,3 milioni di
persone. Qui è solito condividere fotografie scattate in momenti di
svago, ma anche numerosi video in cui si esibisce al pianoforte o
si diletta con altre attività. Non mancano ovviamente immagini
promozionali dei suoi progetti da attore.
Anthony Hopkins ha una figlia
6. Ha avuto una figlia dal
primo matrimonio. Hopkins ha avuto una figlia, Abigail,
nata nel 1968 quando l’attore era sposato con l’attrice Petronella
Barker. La coppia ha poi divorziato nel 1972 e Hopkins ha perso
ogni contatto con la figlia. In seguito si è sposato altre due
volte, nel 1973 e nel 2003.
Anthony Hopkins è Zorro
7. Ha interpretato il
celebre spadaccino mascherato. Nel film del 1998 la
maschera di Zorro, Hopkins interpreta nelle parti iniziali del
film il ruolo dello Zorro originale, sotto la cui maschera si
nasconde don Diego de la Vega. Il ruolo del suo successore è stato
ricoperto dall’attore Antonio Banderas.
Anthony Hopkins in I due Papi
8. Ha dimostrato grande
somiglianza con Papa Benedetto XVI. Nel film targato
NetflixI due Papi, Hopkins ricopre il ruolo
del papa emerito Benedetto XVI. La somiglianza tra i due è stata
più volte oggetto di dibattiti sul Web, dove molti fan ritenevano
che l’attore dovesse avere tale ruolo, cosa che poi è
effettivamente avvenuta.
Anthony Hopkins ha vinto due premi
Oscar
9. Nonostante l’età, ha
lavorato moltissimo negli ultimi anni, vincendo anche il suo
secondo Oscar. Lo abbiamo visto di recente in The
Father, The Son, Armageddon Time, ma anche prestare la
voce per Rebel Moon e in tv, con Those About to Die e nell’intenso
One Life. Per il film di Florian Zeller del
2020, Anthony Hopkins ha vinto il suo secondo premio Oscar
come migliore attore.
Anthony Hopkins età e altezza
10. Anthony Hopkins è nato a
Margam, in Galles, il 31 dicembre 1937. L’altezza
complessiva dell’attore è di 175 centimetri.
Anthony Hopkins sarà il protagonista di
“Maserati: The Brothers”, un film biografico in
lingua inglese diretto da Bobby Moresco sulla famiglia che sta
dietro alle automobili ad alte prestazioni per cui l’Italia è
famosa, insieme a Ferrari e Lamborghini.
Il leggendario attore premio Oscar
interpreterà un finanziere italiano che finanzia i fratelli
Maserati. Il film “Maserati” è prodotto
dall’italiano Andrea Iervolino attraverso la sua nuova società
cinematografica e televisiva The Andrea Iervolino
Company.
La precedente società di Iervolino,
ILBE Group – in cui era partner di Monika Bacardi
– ha prodotto il biopic diretto da Bobby Moresco
“Lamborghini: The Man Behind the Legend” ed è
stato anche tra i produttori di ‘Ferrari’
di Micheal Mann con Adam Driver e Penélope Cruz.
“Avere Anthony Hopkins a bordo
è un sogno che diventa realtà”, ha dichiarato la Iervolino in
un comunicato. “La sua impareggiabile capacità di incarnare
personaggi complessi eleverà senza dubbio la nostra storia, e siamo
ansiosi di vedere come porterà profondità al suo ruolo”.
Altri dettagli sul casting di
“Maserati: The Brothers”, le cui riprese
inizieranno a breve a Bologna, non sono ancora stati resi noti. La
Maserati è stata fondata nel 1914 in un garage della città di
Bologna da tre fratelli: Alfieri, Ettore ed Ernesto. Il tridente,
emblema dell’azienda, è una replica di quello presente nella
Fontana del Nettuno di Bologna. Fin dall’inizio, l’azienda – oggi
nota per le auto di lusso esotiche – è stata legata al mondo delle
corse automobilistiche. La prima auto da corsa da Gran Premio della
Maserati, chiamata “Tipo 26”, è il veicolo che Alfieri Maserati
stava guidando nella gara della Coppa Messina del 1927 quando ebbe
un incidente quasi fatale. Alfieri morì pochi anni dopo, il 3 marzo
1932, all’età di 44 anni per complicazioni legate a
quell’incidente. Nel 1937 i fratelli, pur rimanendo coinvolti,
vendettero una quota di controllo dell’azienda che oggi è di
proprietà della Fiat.
FOTO DI COPERTINA: Sir
Anthony Hopkins alla 94a edizione degli Academy Awards al Dolby
Theater il 27 marzo 2022 a Los Angeles, CA – Foto di Jean_Nelson
via Depositphoto.com
Sir Anthony
Hopkins è in trattative per entrare nel cast di RED 2; per
lui è pronto il ruolo del cattivone di turno , un geniale
scienziato recluso in manicomio. Hopkins, attualmente impegnato con
Hitchcock – qui lo trovate in versione
maestro del brivido – andrebbe ad arricchire un cast che già
comprende Bruce Willis, John Malkovich, Helen Mirren e Mary-Louise
Parker, Catherine Zeta-Jones e Byung-Hun Lee. RED 2, scritto dai
fratelli Hoeber (Battleship) sarà diretto da Dean Parisot (Galaxy
Quest); debutterà nelle sale USA nell’agosto 2013.
Microcinema Distribuzione ha diffuso il trailer
italiano di Go With Me, il nuovo thriller
con protagonista il premio Oscar Anthony Hopkins e
in arrivo in sala il prossimo 13 ottobre.
Eccolo di seguito:
Go with me, il nuovo avvincente
thriller con il premio Oscar® Anthony Hopkins insieme a
Julia Stiles e Ray Liotta, per la regia di
Daniel Alfredson, approderà nelle sale cinematografiche
italiane il 13 ottobre, distribuito
da Microcinema, e presentato in collaborazione con Minerva
Pictures.
“I nostri eroi si trovano vicini
all’oscurità più totale. Ed è per questo che ho deciso di fare il
film” dichiara il regista Daniel Alfredson parlando del
suo ultimo thriller Go with me,
irriducibile viaggio di due uomini e una donna, in cerca di
giustizia contro il molesto e influente criminale Blackway,
che spadroneggia indisturbato e prepotente nella piccola comunità
di taglialegna ai limiti della foresta.
Considerato dall’American
Film Institute il miglior cattivo cinematografico di
tutti i tempi, grazie alla sua leggendaria interpretazione
di Hannibal Lecter, il premio Oscar® Anthony
Hopkins, con i suoi quasi cinquant’anni di carriera,
in Go with me è il “folle” Lester,
l’anziano taglialegna a caccia
di Blackway (Ray Liotta), lo stalker che
molesta da mesi Lillian (Julia Stiles), e con cui ha
un vecchio conto in sospeso …
Julia Stiles, definita dal Los
Angeles Times “una delle attrici più coraggiose e di
maggior talento di Hollywood”, conosciuta dal grande pubblico
con Save the last dance e divenuta
popolare in tutto il mondo grazie alla sua partecipazione alla
saga JasonBourne, in questo thriller
è Lillian, e mostra, come non mai, grande cura ed empatia per
il suo personaggio.
Spetta al poliedrico
Ray Liotta vestire i panni dello spietato Blackway,
a conferma dell’indiscusso talento di questo straordinario
interprete che conta al suo attivo un curriculum di oltre 60 titoli
e altrettanti personaggi, su tutti l’eccellente Henry Hill
in Quei bravi
ragazzi (Good Fellas) di Martin
Scorsese.
Infine, gli imponenti territori del
Canada in cui il thriller è ambientato, caratterizzati da
incontaminate distese forestali a perdita d’occhio, come
sottolinea il regista, diventano anch’essi indiscussi protagonisti
del film.
Sinossi
Lillian, una giovane donna da poco
tornata a vivere nella sua città natale, una comunità di
taglialegna ai limiti della foresta, è vittima delle persecuzioni
di Blackway, un ex poliziotto diventato un potente criminale,
libero di spadroneggiare impunemente in questo luogo ai confini
della civiltà. Dopo essere stata abbandonata dagli abitanti, in
particolare dallo sceriffo (che le consiglia di lasciare la
città), Lillian decide invece di combattere il
pericoloso stalker, grazie all’aiuto di un ex taglialegna e
del suo giovane assistente, gli unici due uomini tanto coraggiosi
(e folli) da mettersi contro Blackway.
Sir Anthony Hopkins potrebbe presto
interpretare il Maestro del Brivido, Sir Alfred Hitchcock. Il
premio Oscar è attualmente in trattative con la Montecito Pictures
di Ivan Reitman per recitare nell’adattamento cinematografico del
libro di Stephen Rebello Alfred Hitchcock and the Making of
Psycho.
Questa non è la prima volta in cui
Hopkins corteggia il ruolo, come Heat Vision ricorda, poichè
l’attore era attaccato ad una precedente iterazione del progetto,
con la regia di Ryan Murphy al fianco di Helen Mirren.
A quanto pare, Anthony Hopkins ha deciso di continuare con la
sua carriera di attore grazie al ruolo di Odino nel primo film del
franchise di Thor.
Nel libro di recente pubblicazione “The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe”,
l’attore premio Oscar ha infatti rivelato che aveva deciso di
abbandonare la recitazione prima di ottenere il ruolo del dio
nordico nel film del 2011.
Come spiegato dall’attore, è stato
il regista Kenneth Branagh a restituirgli la voglia e
l’entusiasmo di continuare a lavorare. “Stavo per rinunciare
alla mia carriera, davvero”, ha detto l’attore (via
CBR). “Ma Branagh non me l’avrebbe mai permesso. Lavorare
con lui è stato come ricevere un’iniezione di nuova linfa vitale.
Sembrava avere lo stesso tipo di influenza contagiosa su tutti i
membri del cast e della crew. Il suo entusiasmo… il suo
atteggiamento sempre così positivo. Riesce a tirare fuori il meglio
da chiunque.”
Dopo aver interpretato Odino in
Thor, Anthony Hopkins è apparso in altri 19 film,
tra cui Thor: the Dark World del 2013 e Thor: Ragnarok del 2017. La sua fama è
indissolubilmente legata al ruolo di Hannabil Lecter ne Il silenzio degli innocenti, grazie al quale ha vinto
l’Oscar come miglior attore protagonista, prestigioso
riconoscimento che ha ricevuto nuovamente quasi 30 anni dopo,
quest’anno, grazie alla sua interpretazione in
The Father – Nulla è come sembra.
Per quanto riguarda Kenneth Branagh, dopo l’esperienza con il
primo Thor,
il regista britannico non ha mai più diretto un film dei Marvel Studios, nonostante abbia
continuato a collaborare con Disney per altri progetti (come
Cenerentola e Artemis Fowl) e abbia anche prestato la sua voce ad un
personaggio di Avengers:
Infinity War.
Ecco tutti i protagonisti del film
One
Life, il debutto alla regia di James
Hawes che vede protagonista un cast all star con nomi come
Helena Bonham Carter (Harry Potter), Anthony Hopkins (Il silenzio degli innocenti),
Johnny Flynn (Clouds of Sils Maria),
Jonathan Pryce (Game of Thrones), Lena
Olin (Hunters), Alex Sharp (The Trial of
the Chicago 7) e Ramola Garai (Becoming
Elizabeth), I protagonisti si trovano al centro di una straziante
storia vera ambientata durante i pericolosi primi anni della
Seconda Guerra Mondiale. One
Life uscirà al cinema dal 21 Dicembre 2023.
1 di 3
Basata sul libro di Barbara Winton,
If It’s Not Impossible… The Life of Sir Nicholas Winton,
la produzione See-Saw Films One
Life è incentrata sulla straordinaria storia vera
di Sir Nicholas “Nicky” Winton (Flynn), un banchiere che ritenne
suo obbligo morale salvare 669 bambini dai nazisti durante il
periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver visitato
Praga e aver visto gli orrori e le atrocità di cui erano vittime le
famiglie di rifugiati ebrei, sapeva che era giunto il momento di
agire per avere qualche speranza di aiutare coloro che erano in
pericolo di vita. Anche dopo aver salvato così tante vite, 50 anni
dopo Winton sarebbe stato perseguitato dai fantasmi del suo
passato: i bambini che non era riuscito a salvare. Ma quando appare
nel programma televisivo That’s Life, circondato
dagli adulti che è riuscito ad aiutare, può finalmente mettere da
parte il passato e celebrare i suoi successi.
La trama di One Life
One
Life racconta la storia vera di Sir Nicholas “Nicky”
Winton, un giovane broker londinese interpretato con maestria da
Anthony Hopkins, che nei mesi precedenti lo scoppio della Seconda
Guerra Mondiale salvò 669 bambini profughi da morte certa. Nicky si
reca Praga nel dicembre del 1938, e trova migliaia di famiglie
fuggite dalla Germania e dall’ Austria, in condizioni disperate,
con poco o nessun riparo e cibo, e sotto la costante minaccia
dell’invasione nazista. Si rende subito conto che la sua è una
corsa contro il tempo, ma capisce immediatamente cosa deve fare:
salvare quanti più bambini possibile prima che le frontiere si
chiudano definitivamente.
Cinquant’anni dopo nel 1988, Nicky
vive ancora nel ricordo della triste sorte di quei bambini che non
ha potuto portare in salvo in Inghilterra, incolpandosi sempre di
non essere stato in grado di aver fatto di più. Ma il destino gli
riserva un incontro inaspettato. Un programma televisivo della BBC,
“That’s Life!”, racconta la sua incredibile vicenda, con una
sorpresa che lo lascerà senza parole. Dopo ben cinque decenni un
evento inaspettato lo porterà finalmente a confrontarsi con il suo
senso di colpa e a riappacificarsi con il passato e con sé
stesso.
Variety ha diffuso la prima foto
ufficiale di Anthony Hopkins nei panni di Sigmund
Freud e Matthew
Goode nei panni dell’autore CS Lewis nell’annunciato
nuovo film Freud’s
Last Session. La pellicola è attualmente entrato
nell’ultima sessione di riprese che si sta svolgendo in Irlanda. In
Italia la pellicola sarà distribuita da Adler Entertainment.
Freud’s
Last Session è ambientato alla vigilia della seconda
guerra mondiale, quando, alla fine della sua vita, Freud (Anthony
Hopkins) invita l’autore di “Le cronache di Narnia” CS
Lewis (Goode) a discutere dell’esistenza di Dio. Intrecciando
passato, presente e fantasia, il film esplora la relazione unica di
Freud con sua figlia Anna (Liv Lisa Fries) e la
relazione non convenzionale di Lewis con la madre del suo migliore
amico.
Sony Pictures
Classics l’anno scorso ha acquisito tutti i diritti per
Nord America, Medio Oriente, Turchia, India, Europa dell’Est
(esclusa CSI), Asia (escluse Cina, Corea e Giappone) e America
Latina e compagnie aeree di tutto il
mondo. WestEnd Films chesta
vendendo il film, ha anche siglato accordi in Australia (Sharmill
Films), Scandinavia (Scanbox), Italia (Adler), Benelux (Just
Entertainment), Portogallo (NOS), Israele (United King) e Grecia
(Spentzos).
Il cast del film include anche
Liv Lisa Fries (“Babylon Berlin”, “Hilde With Love”), Jodi
Balfour (“The
Crown”, “For All Mankind”), Stephen Campbell
Moore (“The History Boys”, “Masters of the Air”) ,
Jeremy Northam (“The Crown”, “Gosford Park”) e
Orla Brady (“Star Trek: Picard”, “Rose interpreta
Julie”).
Freud’s
Last Session è diretto da Matthew Brown (“The Man Who
Knew Infinity”) ed è stato scritto da Mark St. Germain (“The God
Committee”) con le revisioni di Brown. Il progetto è basato
sull’opera teatrale con lo stesso nome.Il progetto
riunisce la scenografa premio Oscar Luciana
Arrighi (“Mrs. Harris va a Parigi”) con il regista
Brown. I due hanno già collaborato a “The Man Who Knew
Infinity“.
Anche il direttore della fotografia
Ben Smithard (“The Father”), che aveva
precedentemente lavorato a “The Father” con
Hopkins, si è unito al progetto. La costumista Eimer
Ni Mhaoldomhnaigh (“The Banshees of Inisherin”),
la make-up designer vincitrice del premio BAFTA Morna
Ferguson (“The Wonder”) e il montatore Paul Tothill
(“Espiazione”) completano il team creativo.
WestEnd Films e CAA Media Finance
stanno supervisionando le vendite del film. Il film è una
coproduzione ufficiale tra Irlanda e Regno Unito, realizzata con il
supporto di Screen Ireland e UK Global Screen Fund.Il
progetto è stato finanziato da Media Finance
Capital, LipSync Productions, MYRA
Entertainment e un gruppo di finanziatori indipendenti tra
cui 14 Sunset, Movieland Entertainment, The Solomon
Directive, Traveling Picture Show e Lipper/Daly
Entertainment.
Prime
Video ha diffuso il primo trailer di King
Lear con protagonista Anthony Hopkins,
che torna con l’adattamento shakespeariano a un grande ruolo. Ecco
il video:
Anthony Hopkins
sarà ancora una volta protagonista di un titolo che adatta William
Shakespeare, King Lear, una delle opere più famose
del Bardo. Prodotto da Amazon Prime Video, il film presenta un cast
stellare, diretto da Richard Eyre, che ha
anche firmato l’adattamento dall’originale.
Eyre ha recentemente lavora con con
Hopkins e Ian McKellen in The Dresser, altro
adattamento per la Starz. L’idea alla base del progetto è quella di
replicare i successi e gli intenti artistici di lavori
come Titus di Julie Taymor (interpretato
sempre da Hopkins), Coriolanus di Ralph Fiennes,
l’Hamlet di Ethan Hawke, e l’adattamento del
Macbeth diretto da Patrick Stewart nel 2010.
Questa volta, Hopkins sarà affiancato da una fila di talenti tra
cui Emma Thompson, Jim Broadbent, Emily Watson, Florence
Pugh (Little Drummer Girl), Tobias Menzies (The
Crown), Jim Carter (Downton Abbey), Christopher Eccleston (The
Leftovers) e Andrews Scott
(Sherlock).
Dopo alcune parentesi non proprio
elevate, nel corso della più recente produzione artistica di
Anthony Hopkins, questo King Lear segna il ritorno dell’attore ad
alti livelli di performance e di testi portati al cinema.
Anthony Hopkins e
Judi Dench saranno i protagonisti di un film di
Kenneth Branagh, adattamento del romanzo Scarpe italiane,
dell’autore svedese Henning Mankell, edito in Italia da Marsilio.
Il libro racconta la storia di un chirurgo che, in seguito a un
grave errore, si è autoesiliato su un’isola circondata dai ghiacci.
Ogni mattina scava un buco nel ghiaccio per immergersi e ricordare
a se stesso che è vivo. Una visita inaspettata lo constringerà a
uscire dal suo isolamento. Il libro è stato adattato per il grande
schermo da Richard Cottan.
Vi ricordiamo che Branagh prima di lavorare a questa pellicola
dovrà dovrà dirigere l’altro adattamento The Guernsey Literary and
Potato Peel Pie Society e The
Boys in the Boat.
La Bad Robot di J.J.
Abrams e Jonah Nolan sta lavorando
insieme alla Warner Bros television per una serie tv per la HBO
basata su Westworld di Michael
Crichton. Protagonisti di questo progetto saranno
nientemeno che Sir Anthony Hopkins e Evan
Rachel Wood, mentre potrebbe partecipare anche
James Marsden.
Il mondo dei robot
(Westworld) è un film del 1973 scritto e diretto da
Michael Crichton. Precursore del tema della
macchina che si ribella all’uomo, viene da molti considerato un
cult e contiene delle autocitazioni di Yul Brynner (che, nella
parte del Pistolero, indossa nel film gli stessi abiti di scena da
egli stesso usati nel 1960 per I magnifici sette). Il mondo dei
robot viene sovente accreditato come il primo film realizzato anche
con l’ausilio della grafica computerizzata per i suoi effetti
speciali. Si ritiene inoltre che proprio in questo film sia stata
usata per la prima volta la definizione di virus in relazione al
malfunzionamento della rete di computer.
Il film ebbe un seguito tre anni
dopo, Futureworld – 2000 anni nel futuro
diretto da Richard T. Heffron.
Sir Anthony Hopkins interpreterà
Dr. Robert Ford, il capo del parco, mentre la bella Evan
Rachel Wood sarà Dolores Abernathy, una contadina che non
è consapevole che la sua esistenza è parte del programma del parco.
La HBO ha già incaricato Nolan di girare il pilota che verrà
scritto da lui insieme alla moglie Lisa Joy.
Ammonta a soli 141 dollari
l’incasso totale dello scorso weekend in Inghilterra per
Misconduct, un legal thriller che vede
protagonisti Anthony Hopkins e Al
Pacino. Il film, distribuito soltanto in 5 sale, tutte
della catena Reel Cinemas, ha incassato meno di 30 dollari a sala,
ovvero solo tre o quattro spettatori per ogni spettacolo.
A essere onesti, il film ha fatto
registrare un incasso altrettanto miserabile megli Stati Uniti,
dove è stato distribuito a febbraio raccogliendo 15 mila dollari il
primo weekend e chiudendo a 24 mila dollari. Di contro, in Corea
del Sud, il film ha guadagnato 900 mila dollari. Comunque una magra
consolazione se si valuta che, secondo IMDb, il film è costato 11
milioni.
Il film ha raccolto delle recensioni
terribili: “il peggior film che Anthony Hopkins e Al
Pacino abbiano mai fatto”, e ancora “un manuale di come
non fare un film”.
Diretto da Shintaro
Shimosawa, il film è stato distribuito da Bulldog Film
Distribution i cui rappresentanti non si sono resi raggiungibili
per le dichiarazioni del caso.
Intanto il film arriverà anche in
Francia, Portogallo e da noi in Italia il 15 giugno.