Dopo continui cambi di progetto e
aver visto svanire nel nulla il progetto sulle Montagne
della follia di Lovecraft, Guillermo Del Toro non si perde
d’animo ed ha già trovato un’altro progetto su cui lavorare:
Pacific
Rim. Infatti, arrivano i primi nomi del cast, e
sembrerebbe che il primo attore scelto sia Charlie
Hunnam. Il film è scritto da Travis
Beacham e sarò prodotto dalla Legendary Pictures,
divisione della Warner Bros, che ha dato luce a film come la saga
di Batman targata Nolan.
La storia: Ambientato in un futuro
nel quale la Terra deve unirsi per combattere un mucchio di
creature minacciose che stanno per invadere il Pianeta, e
sconfiggerle utilizzando tecnologie innovative, il film rimane
ancora prevalentemente avvolto nel mistero, tanto che poco o nulla
sappiamo sul ruolo che interpreterà Hunnam. Rimaniamo in attesa di
ulteriori aggiornamenti.
Non facciamo in tempo ad
annunciarvi i movimenti inerenti al cast che ecco arrivare un’altra
notizie del nuovo film di Tarantino: Django
Unchained. Sembra che il film abbia trovato una
distribuzione: La Weinstein Company (che co-finanzierà e
distribuirà la pellicola negli Stati Uniti) ha infatti concluso un
accordo con la Sony Pictures, che co-finanzierà e distribuirà il
film nel resto del mondo.
Per quanto riguarda il nostro paese
invece, visto il recente annuncio della divisione Italiana della
Sony, che ha dichiarato che cesserà le attività a partire da
Luglio, sarà la Warner Bros ha distribuire questa e tutte le
pellicole Sony dell’estate. Ricordiamo che per l’estate erano
previste uscite Sony del calibro di, Hanna (22 luglio), Il Signore
dello Zoo (5 agosto), Bad Teacher (2 settembre), I Puffi (16
settembre) – Oltre a quelli della prossima estate The Amazing Spider-Man e Men In Black
3.
Paul Thomas Anderson è tornato
al lavoro. Il regista sta infatti lavorando a due script diversi,
uno basato sul romanzo di Thomas Pynchon Inherent Vice, e l’altro a
sfondo religioso dal titolo The Master.
Fast & Furious
5 ottiene un ottimo debutto al botteghino italiano,
seguito dalla buona tenuta di Thor. Terzo
e fiacco posto per Come l’acqua per gli
elefanti.
La stagione estiva è ormai alle
porte, quindi agli esercenti e ai distributori non resta che
mettersi l’anima in pace e confidare nei blockbuster di prossima
uscita per ricavare profitti dignitosi.
In questo fine settimana, a
registrare incassi accettabili sono soltanto i primi due titoli:
infatti Fast & Furious 5 incassa 3,3
milioni di euro (5 milioni complessivi nei cinque giorni), mentre
Thor scende al secondo posto con 1
milione ottenuto nella sua seconda settimana; l’eroe Marvel raggiunge quota 5,7 milioni
totali, sfruttando soprattutto il sovraprezzo del
biglietto grazie alle numerose copie in 3D.
Dal terzo posto in poi, le cose si
mettono male. Come l’acqua per gli
elefanti raccoglie infatti soltanto 379.000 euro: la
storia tratta da un libro di successo, due attori Premi Oscar e
l’idolo delle teenager Robert Pattinson non bastano per raggiungere
un risultato discreto. Evidentemente Pattinson raccoglie più
consensi in versione vampiro, malgrado i suoi tentativi di
staccarsi dal ruolo di Edward Cullen…
Machete
delude con i suoi 329.000 euro, dopo ottimi consensi di critica sin
dalla presentazione all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Source
Code scende al quinto posto raccogliendo altri
326.000 euro per 1,3 milioni complessivi. Seguono
Rio (231.000 euro) e Habemus
Papam (214.000 euro), giunti rispettivamente a
6,1 e 4,8 milioni totali.
Ottava posizione per la
commedia italiana Senza arte né
parte, che debutta con soli 178.000 euro. Chiudono la
top10 Faccio un salto all’Avana (155.000
euro), che arriva a quota 2,6 milioni, e
Limitless (140.000 euro), giunto a 3,5
milioni totali.
Con la potenza del tuono,
Thor, il nuovo film Marvel diretto da Kenneth Branagh
balza in prima posizione della classifica degli incassi al box
office statunitense nella sua prima settimana di uscita.
Guadagna 66 milioni di dollari,
doppiando cosí l’incasso settimanale del film piú visto della
precendente classifica, Fast and Furious 5, ultimo
capitolo della saga decennale con Vin Diesel, che invece aggiunge
“solo” altri 32 milioni al suo incasso lordo, ora di 140 milioni.
Si avvicina la bella stagione e aumentano i matrimoni, il cinema si
adatta. In terza e quarta posizione troviamo infatti due “wedding
comedies” che oltretutto e forse involontariamente, si bilanciano
per ció che riguarda i soggetti trattati.
Jumping the broom
è infatti una commedia i cui protagonisti sono appartenenti
alla middle / high class afroamericana, il regista Salim Akil è
stato autore della serie pluripremiata Soul food,
sempre concentrata sulle vicissitudini di una famiglia
afroamericana. Il film, come altri che lo hanno recentemente
preceduto, segna l’importanza ormai raggiunta dal pubblico
afroamericano nella scelta dei soggetti da parte delle majors, sono
ormai lontani i tempi in cui Spike Lee era l’unico rappresentante
della comunitá in classifica.
A seguire, in quarta posizione,
un’altra commedia che segue lo stesso pattern ma con un cast
prettamente caucasico: Something borrowed, con
Kate Hudson e Ginnifer Goodwin, che dopo La veritá è che
non gli piaci abbastanza si ritrova nuovamente alle prese
con relazioni amorose complicate.
Rio scende a metá
classifica, appena sopra Water for elephants,
melodramma circense con cast importante: Robert Pattinson, Reese
Witherspoon, Christoph Waltz. Il film ha, ad oggi, un incasso lordo
di 41 milioni di dollari.
Un’altra commedia di estrazione
afroamericana, ma stavolta tendente decisamente al demenziale,
Madea’s Big Happy Family è in settima posizione,
con un incasso settimanale di 4 milioni di dollari. Il regista è
sicuramente memore delle prove del tutto simili di Eddie Murphy
nella serie di film sul Dr. Dolittle.
L’ottavo posto è occupato da
un’altra commedia classica americana: Prom mette
infatti in scena le avventure di un gruppo di ragazzi in
preparazione del famoso ballo di fine anno.
In nona posizione troviamo
Soul surfer, mentre chiude la classifica il film
di animazione Hoodwinked Too! Hood VS. Evil che
nonostante la presenza di voci vip come quella di Glenn Close e di
Hayden Panettiere, ha incassato solamente 7 milioni di dollari in
totale dopo 3 settimane nelle sale.
La prossima settimana si aspetta
l’uscita di: Priest, uno sci-fi thriller
ambientato in un mondo alternativo in cui gli umani combattono i
vampiri, con Paul Bettany protagonista.
Forse anche sull’onda del
matrimonio regale tra William e Kate, esce un altro film la cui
trama ha per oggetto il giorno piú bello focalizzandosi peró sulle
damigelle. Nel cast di Bridesmaid c’é anche Maya
Rudolph, protagonista del delizioso Away we go di
Sam Mendes, uscito da noi questo inverno.
Esce anche Hesher
in cui Joseph Gordon-Levitt cerca di scrollarsi di dosso la faccia
da bravo ragazzo e Everything must go, una nuova
commedia con Will Ferrell.
Giunge notizia che il cast del
prossimo film di Quentin Tarantino sarà di
tutto rispetto. Infatti, nell’omaggio agli spaghetti western
Django
Unchained., il regista è intenzionato a coinvolgere
anche Will Smith. Sembrerebe che proprio l’attore sia in cima alla
lista degli attori considerati dal regista come protagonisti.
Secondo l’Hollywood
Reporter però non c’è ancora nessuna offerta ufficiale dietro a
questa voce, che sembra però molto probabile. Il ruolo che
Smith ricoprirà è quello dello schiavo liberato Django che
organizza una missione per liberare la moglie, ancora in schiavitù.
Assieme a lui ci sarà un cacciatore di taglie tedesco, che lo
addestra perché spodesti il malvagio proprietario di una
piantagione.
Ricordiamo che nel cast è già coinvolto Christoph
Waltz. In aggiunta a questo nome , l’attore Samuel
L. Jackson dovrebbe ritornare a lavorare con Taratino per
interpretare uno schiavo al servizio del cattivo principale, Calvin
Candie.
E’ dalla scorsa settimana che
rumors danno Roberto Benigni nel cast del nuovo film di Woody
Allen. Ora finalmente arriv la conferma dallo stesso regista, che
oltre ha Benigni ha assicurato che nel film ci saranno anche
Penélope Cruz, Ellen Page, Jesse Eisenberg e Alec Baldwin ed anche
lui stesso, il quale non compariva da Scoop.
Dopo essersi concluse le riprese di
Cogan’s Trade, il nuovo film del regista Andrew Dominik già autore
di L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford,
ecco arrivare la primissima immagine di Brad pitt.
Arrivano ancora nuove immagini di The Amazing Spider-Man. Le riprese
svolte a New York City coinvolgono parte del cast principale. Le la
prima volta vediamo Rhys Ifans nei panni del Dr. Curt Connors.
Finalmetne iniziano oggi nella città blu di Jodhpur (India) le
riprese di The Dark Knight Rises. Ecco subitissimo, a tempo di
record arrivare le primissime foto fatte da un fane postate
su Twitter.
E’ IN ARRIVO RED, UN ACTION-MOVIE
DAL CAST A 5 STELLE – E’ in arrivo nelle sale cinematografiche
italiane, a partire dal prossimo 11 maggio, RED l’attesissimo film
d’azione diretto da Robert Scwenkte che raccoglie nello stesso cast
una squadra di interpreti eccezionali. Da Bruce Willis a Morgan
Freeman sino al premio Oscar Helen Mirren ed all’eccentrico John
Malkovich, tutti insieme per una spy-story che saprà anche
divertire.
Il genio creativo di
Guillermo Del Toro continua a sfornare
interessantissimi autori ispanici dall’impressionante talento
visivo e registico. Dopo averci regalato il promettente
Bayona, (talentuoso regista di
The Orphanage), ecco ora far arrivare la seconda opera
di Guillem Morales, neanche fosse la bottega
rinascimentale del Verrocchio. Con gli occhi dell’assassino è un
buon film che di certo conferma il grande fiuto di Del
Toro, oltre che ovviamente il talento registico di
Morales.
Con gli occhi
dell’assassino racconta la storia di Julia, affetta da una
malattia che le causa una perdita progressiva della vista, che
viene a sapere che la sorella gemella si è tolta la vita. Con il
passare del tempo si convince che il suicidio sia legato ad un
terribile segreto di famiglia e che c’è un assassino in giro pronto
a colpire ancora. Mentre la vista di Julia si affievolisce, il
tempo a disposizione scorre troppo velocemente.
Con gli occhi dell’assassino, il film
Sin dall’inizio Con gli
occhi dell’assassino mostra il cuore del film, un’attenta
e meticolosa costruzione di sequenze atte a far addentrare lo
spettatore nell’universo di sensazione ed emozioni prima di Sara e
poi di Julia con una capacità impressionante, mantenendo per la
gran parte della prima ora un notevole margine di interesse, dovuto
alla buona capacità registica di mantenere un discreto equilibro
nell’evoluzione della storia. Il merito va dato senz’altro anche
alla messinscena, impreziosita da una bella fotografia fredda e da
interessanti spunti di montaggio. Morales si rivela così un
talentuoso raccontatore di storie, con grandi margini di
miglioramenti, ma pecca un po’ di inesperienza. Oltre ai moltissimi
spunti interessanti e agli ottimi presupposti iniziali c’è da fare
i conti con l’eccessiva lunghezza del film che ne dilata
l’evoluzione rendendolo un po’ troppo ridondante. Senza contare che
per quanto agile, il racconto prende alcune pieghe decisamente
prevedibili, minando quella che è una sacrosanta componente di un
thriller che si rispetti: la sorpresa.
Nella seconda parte de Con
gli occhi dell’assassino, la brillantezza di racconto
inizia a calare, portando la storia su registri troppo
melodrammatici, non giustificati da un racconto iniziale incentrato
sulla suspance e sul mistero, per poi perdersi definitivamente in
una componente sanguinolenta esasperata, che fa vacillare l’opera
destabilizzandone l’equilibrio. In soccorso a questa carenza c’è
però l’ottima performance della protagonista Belén Rueda, già vista
nelle vesti di madre in The Orphanage, e ormai a suo agio in
ambienti cupi e misteriosi. E’ grazie alla sua convincente
interpretazione che il film non frana del tutto e mantiene quanto
meno le aspettative iniziali. La bella attrice spagnola conferma il
talento mostrato in Mare Dentro di Amenábar.
In definitiva, Con gli
occhi dell’assassino farà di certo la gioia degli amanti
del genere, anche di quelli più avvezzi al sangue. Sicuramente pone
prepotentemente il cinema di genere Spagnolo ad un livello che
ormai ha superato quello del nostro amato paese.
Oggi a Roma è stato presentato il
Ca’ Foscari Short Film Festival, primo festival concepito,
organizzato e gestito direttamente da una Università, la Cà Foscati
di Venezia. La prima edizione si svolgerà dal 26 al 29 maggio a
Venezia. Alla guida del Festival il critico Roberto Silvestri,
coadiuvato da una squadra veneziana ed internazionale di docenti
universitari, professionisti del cinema e della cultura uniti
all’interno dell’esperienza internazionale di Ca’ Foscari Cinema.
Coordinatrice della rassegna la professoressa Maria Roberta
Novielli, delegata dal rettore Carlo Carraro a responsabile delle
attività cinematografiche dell’Università.
Ecco tutto i vincitori del David Di
Donatello 2011.Trionfo per Noi credevamo di Martone e per Rocco
Papaleo e il suo Basilicata cost to cost. Miglior regia Lucchetti,
miglior attore e attrice rispettivamente a Elio Germano e Paola
Cortellesi. Miglior Attori non protagonisti Valentina Lodovini e
Giuseppe Battiston.
Ecco l’elenco completo:
VINCITORI PREMI DAVID 2010-2011
MIGLIOR FILM
NOI CREDEVAMO
MIGLIORE REGISTA
DANIELE LUCHETTI PER IL FILM LA NOSTRA VITA
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
ROCCO PAPALEO PER IL FILM BASILICATA COAST TO COAST
MIGLIORE SCENEGGIATURA
MARIO MARTONE GIANCARLO DE CATALSO PER IL FILM NOI CREDEVAMO
MIGLIORE PRODUTTORE
TILDE CORSI GIANNI ROMOLI CLAUDIO BONIVENTO PER IL FILM 20
SIGARETTE
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
PAOLA CORTELLESI PER IL FILM NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
ELIO GERMANO PER IL FILM LA NOSTRA VITA
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
VALENTINA LODOVINI PER IL FILM BENVENUTI AL SUD
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
GIUSEPPE BATTISTON PER IL FILM LA PASSIONE
MIGLIORE DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA
RENATO BERTA PER IL FILM NOI CREDEVAMO
MIGLIORE MUSICISTA
RITA MARCOTULLI ROCCO PAPALEO PER IL FILM BASILICATA COAST TO
COAST
MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
MENTRE DORMI TESTI DI GIMMI SANTUCCI E MAX GAZZE’ MUSICA E
INTERPRETAZIONE MAX GAZZE’ PER IL FILM BASILICATA COAST TO
COAST
MIGLIORE SCENOGRAFO
EMITA FRIGATO PER IL FILM NOI CREDEVAMO
MIGLIORE COSTUMISTA
URSULA PATZAK PER IL FILM NOI CREDEVAMO
MIGLIORE TRUCCATORE
VITTORIO SODANO PER IL FILM NOI CREDEVAMO
MIGLIORE ACCONCIATORE
ALDO SIGNORETTI PER IL FILM NOI CREDEVAMO
MIGLIORE MONTATORE
ALESSIO DOGLIONE PER IL FILM 20 SIGARETTE
MIGLIOR FONICO DI PRESA DIRETTA
BRUNO PUPPARO PER IL FILM LA NOSTRA VITA
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI VISIVI
REBEL ALLIANCE PER IL FILM 20 SIGARETTE
MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA
IL DISCORSO DEL RE
MIGLIOR FILM STRANIERO
HEREAFTER
MIGLIOR DOCUMENTARIO DI LUNGOMETRAGGIO
E’ STATO MORTO UN RAGAZZO: FEDERICO ALDROVANDI CHE IN UNA NOTTE
INCONTRO’ LA POLIZIA DI FILIPPO VENDEMMIATI
E’ con immenso piacere che annuncio la pubblicazione della nuova
versione del nostro portale.
Aumentano le visite e gli attestati di stima al nostro costante
lavoro.
La nostra passione non sempre basta, abbiamo bisogno sempre di
strumenti adeguati per far si che gli utenti possano navigare
Cinefilos.it nel migliore dei modi.
Buona navigazione a tutti.
Attraverso un intreccio di
fotografie, filmati d’epoca e paesaggi soleggiati dell’Italia del
sud, Raffaele Brunetti, regista e produttore di questo
documentario, insieme a Piergiorgio Curzi, ritrae
una parte dell’esistenza del grande scrittore Maksim Gorkij: il suo
periodo a Capri. E’ qui che passerà il suo esilio, dopo i forti
disordini verificatisi in Russia contro il potere autocratico dello
Zar, e sarà letteralmente incantato e rapito dalla bellezza
dell’isola. Gorkij si circonderà di eminenti compatrioti anche loro
in esilio. Bodganov, altro importante esponente del partito
bolscevico, soggiorna a Capri. L’attività dei due suscita un
turbamento nei pensieri del giovane Lenin, il quale si recherà
sull’isola per un confronto diretto sia con Gorkij sia con
Bogdanov, immortalato poi in una celebre fotografia durante una
partita a scacchi, dalla quale il futuro leader Lenin uscirà
sconfitto.
Si traccia uno scorcio di storia
segnato da nettissime contraddizioni. Ambiguità, assenza di
democrazia, creazione di burocrati terribili e inutili al vero
sviluppo di un Paese. Tutto questo segnerà la nascita e la morte
dell’Unione Sovietica. Forse un po’ troppo didascalico, ma comunque
un bell’esempio di lavoro documentaristico. Preciso, esatto, non
lascia nulla d’irrisolto. Un grande lavoro durato tre anni, in cui
sono stati raccolti documenti dagli archivi di tutto il mondo,
fotografie, e un esclusivo filmato di pochi secondi che riproduce
il grande scrittore russo in una delle ville di Capri datato
1906.
Il potere dell’immagine è correlato
alla forte suggestione che hanno ancora i suoi protagonisti. Questo
documentario ha il merito di aver riportato alla luce una vicenda
di rilevanza storica, ma anche quello di aver testimoniato lo
straordinario fascino che il depositarsi del tempo concede alle
immagini, concedendogli ancora vita. Brunetti afferma che questo
documentario è un “risarcimento nel passato”, rievoca storie in
parte dimenticate, ridando vita a personaggi straordinari che
avevano abitato nelle sue stanze di ragazzo.
Ci sono pochi luoghi in cui
l’apparenza eserciti più fascino che in un liceo. Questo il
pensiero di Daniel Barnz (Phoebe in
Wonderland) sceneggiatore e regista di
Beastly film tratto dal romanzo omonimo di
Alex Flinn, ispirato al noto cartone Disney
La Bella e La Bestia. Un film
costruito equilibrando toni fantastici a messaggi profondi, come
l’andare al di là delle apparenze.
In Beastly Kyle
(Alex Pettyfer) è un diciassettenne ricco, bello,
pieno di sé, cresciuto con la convinzione che non conta ciò che sei
ma ciò che appari. Insegnamento datogli dal padre (Peter
Krause), giornalista affermato, con poco tempo da dedicare
al figlio. Ma Kyle sembra cavarsela benissimo da solo, tra la sua
sicurezza e la fama che ha nel suo liceo. La sua vita sembra essere
perfetta, fin quando egli non offenderà Kendra, una sua compagna di
classe dark che si vocifera sia una strega. Kyle la umilierà per la
sua bruttezza, facendo un errore che gli rovinerà la vita. Kendra
farà su di lui un incantesimo trasformandolo in un orribile mostro.
Kyle ha un anno di tempo per trovare qualcuno che lo ami, così
com’è. Se non ci riuscirà rimarrà una bestia per sempre. La vita di
Kyle diverrà un inferno, sempre chiuso tra le mura del suo
appartamento, ma un giorno, per una serie di accadimenti, nella sua
vita entrerà Lindy (Vanessa
Hudgens), una compagna di classe a cui Kyle non ha mai
prestato attenzione e da allora qualcosa cambierà. Un rapporto
dapprima ostile che si trasformerà in una splendida storia d’amore,
entro i canoni della Disney.
Beastly, il film
E’ il 2008 quando la CBS
Film acquista i diritti per la produzione cinematografica
del romanzo per adolescenti di Alex Flinn. Un film
basato su un libro, ispirato a sua volta ad un noto pilastro del
mondo dei cartoon. Una sfida non facile, ma ben riuscita grazie al
regista. Dopo aver visto Phoebe in Wonderland al
Sundance Film Festival nel 2008, la casa di
produzione non ha avuto alcun dubbio nel fare il nome di Daniel
Barnz, il quale non ha deluso alcuna aspettativa e ha saputo unire
perfettamente la realtà alla fantasia, una trama per adolescenti a
una sceneggiatura sofisticata. Una versione del mito de
La Bella e la Bestia diversa da
tutte le precedenti.
Ottima anche l’interpretazione dei
giovani attori (Alex Pettyfer,
Vanessa Hudgens) di soli 21 e 23 anni, della
streghetta (Mary-Kate Olsen) e di tutto il cast.
Sorprendente l’aspetto della bestia, per nulla copiato a quello del
cartone. Un film che farà furore tra gli adolescenti e che non
dispiacerà anche ai più maturi.
Giungono ancora aggiornamenti
interessanti sul nuovo film che Steven Spielberg sta preparando su Lincoln.
Infatti il regista avrebbe selezionato lo stato della
Virginia come location per dirigere le riprese principali del
film.
Seven il film del
1995 di David Fincher con protagonisti nel
cast Brad
Pitt, Morgan Freeman, Kevin Spacey.
Quando uscì, questo lungometraggio
diretto da David Fincher fece storcere il naso a
diversi addetti ai lavori, perché considerato uno dei soliti film
thriller in cui vi è un killer seriale che semina indovinelli e
citazioni ad ogni omicidio efferato. Ma il grande pubblico lo ha
subito apprezzato, proprio per la sua trama originale,
coinvolgente, mozzafiato e per un finale non forzatamente a lieto
fine.
La trama di
Seven. I detective William Somerset e David Mills vengono
messi sulle tracce di un serial killer. A mano a mano che gli
omicidi si consumano, capiscono che l’assassino sta seguendo una
logica inquietante e atroce: uccidere ogni persona per un tipo di
peccato Capitale. Cercheranno così di anticiparne le mosse ed
evitare che il diabolico disegno dello squilibrato si
compia.
Gli attori protagonisti sono
Brad Pitt nei panni del giovane detective
David Mills, molto istintivo e ancora poco esperto, e
Morgan Freeman, nelle vesti del detective William
Somerset, un saggio e anziano poliziotto a cui manca una settimana
per andare in pensione. Una coppia forse stereotipata e ben
assortita, ma comunque affiatata ed efficace visti gli interpreti.
E poi c’è Kevin Spacey, che interpreta il maniaco
assassino che semina il panico con disumani omicidi; il quale
compare però solo verso la fine.
Seven, David Fincher con Brad
Pitt
Denzel Washington
rifiutò la parte che andò poi a Brad Pitt. Quest’ultimo, inseguendo il killer
sotto la pioggia, si procurò un brutto taglio che lo costrinse a
terminare il film fasciato, o girato di lato, oppure ancora con la
mano in tasca.
In una delle scene Mills e Somerset
discutono del libro Of human bondage, il cui autore è per l’appunto
William Somerset Maugham. Nel doppiaggio italiano questo romanzo è
stato sostituito da Delitto e castigo di Fëdor
Dostoevskij per ragioni di traduzione. La versione
tradotta in italiano non avrebbe di fatti colto l’allusione alla
pratica sessuale del bondage di cui Mills parla nella scena in
questione.
Alfonso Freeman,
figlio di Morgan, interpreta il tecnico che lavora sull’impronta
digitale trovata dai detective.
I quaderni di John Doe
sono dei veri manoscritti preparati per il film in due mesi di
lavoro per un costo di 15.000 dollari. Secondo quanto dice
Somerset, inoltre, due mesi è il tempo che servirebbe alla polizia
per leggerli tutti. Altra particolarità: i quaderni di John Doe
sono uguali a quelli usati da Evan nel film The Butterfly
Effect.
Kevin Spacey ha
voluto togliere il proprio nome dai titoli iniziali per consentire
una maggior suspense riguardo all’identità del killer John Doe. Per
questo motivo il suo nome è il primo ad apparire nei titoli di coda
che, altra particolarità, scorrono dall’alto verso il basso.
L’attore che impersona il primo
cadavere in una delle prime scene è Andrew Kevin Walker, lo
sceneggiatore e soggettista del film.
Per mostrare il corpo di Victor, la
vittima di accidia, David Fincher non volle
utilizzare un manichino o un fantoccio animato, ma un vero attore
che fosse molto magro e scarno. Il ruolo andò a Michael Reid McKay,
che al momento delle riprese pesava solo 36 kg.
Seven è stato
degradato dai critici ma è piaciuto parecchio al pubblico,
diventando un grosso successo commerciale: un budget di 30 milioni
di dollari ne ha generati infatti oltre 316 di incasso mondiale
lordo.
Il 6 maggio a partire dalle 22.00,
si terrà, presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma, il primo di due
appuntamenti “Aspettando il Fantafestival”. In attesa di entrare
nel vivo della XXXI edizione del FANTAFESTIVAL (Mostra
Internazionale dei Film di Fantascienza e del Fantastico),
diretta da Adriano Pintaldi e Alberto Ravaglioli, verrà presentato
in anteprima allo scoccare della mezzanotte The Museum of Wonders
di Domiziano Cristopharo (tra i vincitori della scorsa edizione del
Fantafestival), alla presenza del cast vestito con costumi
d’epoca.
A precedere la proiezione, uno
spettacolo burlesque de-luxe, proiezioni in 3D, performance di
body-art con corpi appesi, un uomo forzuto, una cartomante, un
mangiafuoco e trapezisti, una vera e propria atmosfera
fantastico-circense (la serata è organizzata in collaborazione con
WB Management & Entertainment).
Dopo lo spietato House of flesh Mannequins, Domiziano
Cristopharo ed Elio Mancuso (suoi soggetto e sceneggiatura)
presentano la più macabra versione di Niagara, Ascensore per il
Patibolo e Freaks, tutti e tre mescolati assieme. Venere “il
moncone umano”, Olimpia “la zingara”, Damocle “l’ingoiaspade”,
Marcel “il nano”, Pimp “l’androide”, Sansone “il forzuto” e Salomè
“l’incantatrice”, all’interno del Museo delle meraviglie. Un cast
d’eccezione per un film di genere che vanta, tra le altre, la
presenza di Maria Rosaria Omaggio, Francesco Venditti, Giampiero
Ingrassia, Maria Grazia Cucinotta ed Elda Alvigini.
Nel corso della serata, verrà presentato in anteprima assoluta
anche un promo di Hyde’s Secret Nightmare, film che Domiziano
Cristopharo sta terminando di girare proprio in questi giorni. Un
porno horror d’autore all’italiana arricchito dalla musica di Nino
Rota che rivisita in chiave horror/erotica il romanzo di Louis
Stevenson “Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde”.
La serata prevede un biglietto d’ingresso del costo di 7 euro.
Il secondo appuntamento di “Aspettando il Fantafestival” avrà
luogo, sempre al Nuovo Cinema Aquila, il 27 maggio, con la
proiezione del Rocky Horror Picture Show e la messa in scena
dell’omonimo spettacolo dal vivo.
La XXXI edizione del Fantafestival (realizzato con il sostegno
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione
Cinema, della Regione Lazio Assessorato alla Cultura Arte e Sport,
del Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali, in
collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia –
Cineteca Nazionale) si terrà presso L’Auditorium Conciliazione, la
Casa del Cinema e il Nuovo Cinema l’Aquila dal 9 al 19 giugno.
Alla Casa del Cinema di Roma a
presentare Il primo incarico, esordio registico di Giorgia Cecere,
intervengono la stessa regista, i protagonisti Isabella Ragonese e
Francesco Chiarello, la produttrice Donatella Botti e Paolo Del
Brocco di Rai Cinema, che coproduce. Presente in sala anche
Pierpaolo Pirone, sceneggiatore assieme alla Cecere e al cinese Li
Xiang-Jang, e Teodora Film, distributrice assieme a Spazio
Cinema.
E’ stato attribuito al grande
attore e regista statunitense Al Pacino il premio Jaeger-LeCoultre
Glory to the Filmmaker 2011 della Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica (organizzata dalla Biennale di Venezia), realizzato
in collaborazione con Jaeger-LeCoultre e dedicato a una personalità
che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema
contemporaneo.
Thor
guadagna la prima posizione con un ottimo risultato, seguito dalla
buona tenuta di Rio e dall’altra new
entry di peso del weekend, Source Code.
Le altre novità, invece, non si piazzano neppure nella top10.
Dopo numerose settimane, il
terzetto podista torna a essere occupato da pellicole di
importazione, mentre i film italiani si rivelano in forte calo.
Così Thor conquista il primo posto al
botteghino italiano, con un risultato di tutto rispetto: 3,6
milioni di euro raccolti nel weekend lungo, di cui 2,8 milioni nei
tre giorni. L’esordio supera le previsioni non particolarmente
ottimistiche per questo supereroe, il quale non è molto popolare in
Italia.
Rio
scende dunque al secondo posto mantenendo una buona tenuta: la
pellicola d’animazione arriva così a quota 5,6 milioni con altri
894.000 euro.
Source
Code debutta con un buon risultato, pari a 767.000
euro, piazzandosi al terzo posto. Magari nelle prossime settimane
il film otterrà un buon passaparola, dopo aver conquistato la
critica.
Ciò che segue è un panorma di
pellicole in calo che passiamo dunque in rassegna:
Faccio un salto all’Avana (638.000 euro)
giunge a 2,3 milioni, mentre Habemus
Papam (623.000 euro) arriva a quota 4,3 milioni.
Le posizioni successive sono occupate dalla produzione americana,
con Limitless (483.000 euro),
Cappuccetto Rosso Sangue (408.000 euro) e
The Next Three Days (172.000 euro), che
arrivano rispettivamente a 3,2 , 1,5 e 2,9 milioni totali.
A chiudere la top10, World Invasion, che
alla sua seconda settimana ottiene solo 107.000 euro per 683.000
euro totali, e Scream 4, giunto a 1,2
milioni complessivi con altri 82.000 euro.
Meno delle briciole, infine, per le
altre new entry: in quattordicesima, quindicesima e sedicesima
posizione troviamo infatti Notizie dagli
scavi (55.000 euro), I baci mai
dati (45.000 euro) e Angèle e
Tony (39.000 euro).
Nonostante gli oltre dieci anni
passati dal primo episodio, Fast and furious continua ad avere un
enorme appeal sul pubblico Americano, che infatti è accorso nelle
sale all’uscita dell’ultimo episodio, Fast five
decretandone il dominio incontrastato del botteghino statunitense.
Il film incassa infatti ben 83 milioni di dollari. In seconda
posizione scende il film di animazione Rio, ultima
opera di uno dei creatori della serie dell’Era
glaciale, Carlos Saldanha, che, con l’incasso di 14
milioni di dollari di questa settimana, raggiunge quota 104 milioni
lordi.
A seguire il film commedia
Madea’s big happy family, con un incasso
settimanale di 10 milioni. La storia d’amore tra il veterinario
Robert Pattinson e la stella del circo Reese Witherspoon in
Water for elephants rimane a metá classifica,
aggiungendo altri 9 milioni di dollari all’incasso totale che è di
32 milioni di dollari. In quinta posizione troviamo la commedia
adolescenziale Prom, che guadagna 5 milioni netti
nella sua prima settimana di uscita. Un’altra nuova uscita si
posiziona al sesto posto: il mash up animato Hoodwinked
Too! Hood VS. Evil diretto dal regista di
Casper, Mike Disa, e con la voce di Glenn Close e
Hayden Panettiere donata ai personaggi principali.
Resiste in classifica, aggiungendo
altri 3 milioni al suo incasso totale Soul Surfer,
nel cui cast figurano Dennis Quaid e Helen Hunt accanto alla
giovane AnnaSophia Robb. Resiste stoicamente, ormai da un paio di
settimane in ottava posizione, il thriller
Insidious, che raggiunge un incasso lordo di 48
milioni di dollari. Rimane invece in fondo alla classifica
Hop, insieme a Source code di
Duncan Jones, rispettivamente in nona e decima posizione.
La prossima settimana tra i film in
uscita spicca Thor, nuovo adattamento da un
fumetto Marvel diretto a sorpresa da
Kenneth Branagh, già nelle nostre sale da una settimana,
Incendies, film che era nella rosa dei candidati
all’ Oscar come miglior film straniero e Hobo with a
shotgun, nuova realizzazione di un film il cui trailer era
in Grindhouse di Tarantino e Rodriguez, che ha
appena portato nelle sale Machete. Il film ha come
protagonista Rutger Hauer, vigilante caduto in disgrazia che
continua però a esercitare il suo mestiere. Esce anche la storia di
incroci e tradimenti con Keira Knightley e Eva Mendes, Last
night, la cui anteprima è stata presentata al festival di
Roma 2010. Ad attirare l’ attenzione è anche The
beaver, nuova prova alla regia di Jodie Foster, che segna
il ritorno dall’ altro lato della macchina da presa di Mel Gibson,
ne i panni di un manager con esaurimento nervoso e Passion
play, diretto da Mitch Glazer, di cui è decisamente
interessante il cast: Mickey Rourke, Bill Murray e Megan Fox.
Arrivano le prime interviste degli
attori di Rise of the Planet of the Apes, un nuovo
adattamente del pianeta delle scimmie. Ecco Tom Felton che parla
della sua esperienza nel film a MTV.
Un mucchio di persone, quando dici Pianeta
delle Scimmie, pensano al film di Tim Burton, e credono che questo
film sarà così. Non potrebbero sbagliarsi di più. Questo film è
ambientato nel mondo che conosciamo tutti, piuttosto che su qualche
pianeta che sembra lontano. Non è così spaventoso, ma è molto più
realistico. C’è l’idea, alla base, che tutto questo potrebbe
succedere davvero.
Il mio personaggio non è un bravo ragazzo. La gente non
terrà certo per me in questo film. E’ un villain, anche se su un
piano diverso rispetto a Draco Malfoy.
Quando lo scimpanzé Caesar
diventa troppo difficile da far gestire solo a James Franco viene
messo in una struttura. Brian Cox, che interpreta mio padre, è il
proprietario di questo posto, e io lavoro lì con lui. Inutile dire
che io dovrei occuparmi delle scimmie, ma non faccio molto bene il
mio lavoro. Non sono amichevole con loro, e diciamo che finisco per
provocare in Caesar quell’istinto di ribellione contro gli umani
che lo porterà a guidare una vera e propria rivoluzione. Prima di
questo, conosceva solamente il personaggio di James Franco. Pensava
che tutti gli umani fossero amichevoli e gentili. E’ attraverso il
mio personaggio e suo padre che impara quanto crudeli possono
essere gli umani.
Arrivano le prime foto dal set
del sequel di Scontro tra Titani diretto da Jonathan
Liebesman. Dopo l’inizio ufficialmente delle riprese di Wrath
of the Titans il primo set in esterni ricostruito è quello
dell’isola di Tenerife alle canarie.
E’ ufficiale, lo spaghetti
western Django
Unchained sarà il nuovo film di Quentin Tarantino.
Secondo Deadline il regista ha appena consegnato la bozza
definitiva del suo nuovo film, alla Weinstein Company. Deadline
riporta anche la notizie che il film verrà prodotto da Stacey Sher
(Pulp Fiction) e Pilar Savone, e vedrà tra i protagonisti Christoph
Waltz, con il quale aveva già collaborato in Bastardi senza
gloria.
Alcuni siti riportano la trama del
film, ma non è stata confermata: Il protagonista, Django, è uno
schiavo liberato, che grazie all’aiuto di un cacciatore di taglie
tedesco (Christoph Waltz) diventa a sua volta un duro cacciatore di
taglie. Dopo aver aiutato Waltz ad abbattere alcuni cattivi a
pagamento, viene aiutato da lui a cercare sua moglie – ancora
schiava – e a liberarla da un crudele proprietario terriero. Il
film parla di razzismo in maniera raramente vista in un film
Hollywoodiano: è un popcorn movie basato sul concetto di violenza,
ma è geniale nel modo in cui dipinge la situazione dello schiavismo
nel sud degli USA. E’ la stessa cosa che ha fatto con i Nazisti in
Bastardi senza Gloria. E’ violento e divertente, e ricco di
monologhi alla Tarantino, torture di schiavi e violenze, al centro
della sceneggiatura c’è lo splendido legame tra Django e questa
sorta di Obi-Wan Waltz, funziona tutto alla maniera di
Tarantino.
Su Tarantino.info, è comparsa
invece la versione ufficiale della prima pagina della
sceneggiatura: