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The Boys – Stagione 5: Antony Starr indossa il costume di Homelander in una nuova foto dal set

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Mentre proseguono le riprese della quinta e ultima stagione di The Boys di Prime Video, l’attore Antony Starr ha condiviso su Instagram una foto del dietro le quinte del set insieme a due scatti di ritorno dalla stagione precedente e ad alcuni concept art non utilizzati. Nella foto del set Starr indossa il costume di Homelander e non sembra che siano state apportate modifiche sostanziali al suo costume. Si era infatti ipotizzato che il leader dei Sette avrebbe potuto indossare un nuovo abito per questo finale di stagione dopo essersi avvicinato alla Casa Bianca nel finale della quarta stagione.

L’attore ha anche rivelato alcuni artwork per il costume di Ryan (Cameron Crovetii) “Homeboy”, che non è mai stato realizzato. Ryan sembra essersi completamente consegnato al “lato oscuro” dopo aver ucciso Grace Mallory (Laila Robins) nel finale della quarta stagione di The Boys, quindi forse lo vedremo vestire panni simili a quelli del padre a un certo punto della quinta stagione. Per questo e altri dettagli, non resta che attendere maggiori rivelazioni nel corso delle prossime settimane. Intanto, ecco le foto condivise da Starr:

Cosa sappiamo della stagione 5 di The Boys?

Parlando con TV Guide dei suoi piani per la stagione finale all’inizio di quest’anno, a Kripke è stato chiesto se ha già deciso chi sopravviverà e chi invece farà una fine senza dubbio disordinata. “Chiunque morirà nella quinta stagione se lo meriterà ampiamente. Abbiamo un certo senso di chi vive e di chi muore, ma non abbiamo ancora deciso tutto. Ma si può fare l’ultima stagione di uno show e uscire di scena alle proprie condizioni, quindi non tutti ce la faranno”.

Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures. E’ disponibile su Prime Video.

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La première della quarta stagione di The Boys pone non pochi nuovi ostacoli al nostro gruppo sboccato di vigilanti anti-capitalisti preferiti. Dopo aver avuto le allucinazioni della defunta moglie Becca (Shantel VanSanten), Billy Butcher (Karl Urban) ha deciso di non aiutare la vicepresidente eletta Victoria Neuman (Claudia Doumit), cosa che gli avrebbe fatto fare il doppio gioco con Hughie (Jack Quaid). A proposito di Hughie, egli sta affrontando i suoi problemi dopo aver appreso che suo padre (Simon Pegg) è in terapia intensiva dopo aver subito un grave ictus e, per rendere le cose ancora più complicate, la sua estranea madre Daphne (Rosemarie DeWitt) ha deciso di rientrare in scena.

Nel frattempo, Frenchie (Tomer Capone) ha riallacciato i rapporti con Colin (Eliot Knight) e Kimiko (Karen Fukuhara) intuisce che tra loro c’è qualcosa di più romantico. Annie (Erin Moriarty) gestisce un centro per adolescenti a rischio, è diventata un’attivista politica riluttante, ma vuole ancora liberarsi del suo personaggio Starlight. Per quanto riguarda i Sette, A-Train (Jessie T. Usher) è sempre più a disagio con la sociopatia di Patriota (Antony Starr), The Deep (Chace Crawford) ha una relazione segreta con una piovra (Tilda Swinton) e Black Noir (Nathan Mitchell) è in qualche modo ancora vivo. Patriota ha anche reclutato un nuovo membro dei Sette, Sorella Sage (Susan Heyward), una Supe che è la persona più intelligente del mondo. Sage ha assistito Patriota nell’inscenare una rivolta al di fuori del suo processo, utilizzando tre dei suoi maggiori sostenitori come martiri.

A-Train viene accecato da Will Ferrell in “The Boys” Stagione 4, Episodio 2

L’episodio 2 della quarta stagione, intitolato “Life Among the Septics”, inizia con la canzone “Hypnotize” di Notorious B.I.G. in sottofondo, mentre si vedono le immagini di un quartiere urbano. Un’auto entra nel parcheggio di una casa popolare e ne esce nientemeno che Will Ferrell nei panni di “Coach Brink”, che cerca di convincere A-Train a tornare a casa con lui e ad andarsene dal quartiere.

Il regista Adam Bourke (P.J. Byrne) urla “Taglia” e si dirige verso Ferrell, che lo incita con orgoglio a dare un’interpretazione da premio Oscar. La sua conversazione con A-Train è meno entusiasta, poiché il velocista Supe è a disagio con la sceneggiatura del film, piena di inesattezze sulla sua vita e che ritrae suo fratello come uno spacciatore. Anche Black Noir si trova sul set del film, e in qualche modo parla, evidentemente una persona diversa da quella che era prima.

All’ospedale, Annie siede al capezzale di uno dei suoi collaboratori che è stato aggredito dagli Hometeamers durante la rivolta fuori dal processo Patriota. La donna guarda un notiziario di Vought News che afferma che due uomini di colore sono i responsabili della morte dei tre Hometeamers usati come martiri politici. Hughie siede nella stanza d’ospedale del padre e si confronta con la madre, che ora si scopre lavorare con la Vought come “consulente di Voughtality”. Daphne confessa a un perplesso Hughie che suo padre ha riallacciato i rapporti con lei negli ultimi due anni e ha aggiornato il suo testamento, dandole la procura, portando Hughie a lasciare con rabbia la suite dell’ospedale.

Kimiko viene mostrata mentre partecipa a una seduta di logopedia, ma se ne va quando il terapeuta le chiede dei suoi genitori. Entra nell’ufficio dei Boys, dove Butcher dice finalmente ai suoi compagni di squadra che sta morendo e che ha avuto delle allucinazioni. Mother’s Milk (Laz Alonso) lo prende da parte e lo licenzia dalla squadra, sostenendo che è diventato un peso.

Alla Vought Tower, Ryan (Cameron Crovetti), la sorella Sage, Patriota e Ashley Barrett (Colby Minifie) ascoltano una proposta che presenta a Ryan il suo primo costume da supereroe e il suo nome, “Homeboy”. Mentre Patriota e Ashley sono entusiasti della proposta, Sage sostiene che se Vought vuole che le persone guardino veramente a Ryan, egli deve essere il primo supereroe nato naturalmente. Ashley è sempre più gelosa dell’alleanza tra Patriota e Sage e la affronta in ascensore. La loro conversazione viene interrotta da The Deep, che propone ad Ashley di presentarsi al primo “salvataggio” di Ryan, cosa che lei rifiuta, ma Sage lo incoraggia, dicendogli di smettere di comportarsi in modo sottomesso con Ashley.

I ragazzi vanno alla TruthCon nella stagione 4, episodio 2

The Boys - Stagione 4, episodio 2

MM informa i ragazzi su Sorella Sage, avendo rintracciato le sue coordinate in un hotel di proprietà dei Vought. Hughie e Annie restano indietro, convinti che A-Train sia il responsabile della morte dei tre Hometeamers. Ryan ha iniziato a provare il suo primo “salvataggio”, con la presenza del Profondo e di Black Noir. Durante una pausa, il Profondo inizia a tormentare Ashley, minacciando il suo status.

MM, Kimiko e Frenchie arrivano all’hotel dove trovano Butcher, che trova un modo per farsi accompagnare come “privato cittadino”. I quattro partecipano a una convention di teorici della cospirazione nota come TruthCon, dove Kimiko inizia ad avere dei flashback della sua infanzia, in cui era costretta a combattere contro altri bambini. Butcher, MM e Frenchie partecipano a un panel intitolato “Starlight e la cabala pedofila di Hollywood”, ospitato dalla Supe dell’alt-right e dalla personalità di internet Firecracker (Valorie Curry).

MM fa seguire a Frenchie il braccio destro di Firecracker, Splinter (Rob Benedict) e, mentre cammina per la convention, si imbatte in una Kimiko ubriaca, che cerca di incoraggiarlo a mettersi con Colin, ma lui la respinge, sostenendo che la loro relazione è molto più complicata. I due si intrufolano nella sauna, dove trovano Splinter e i suoi duplicati che si mangiano a vicenda, mentre uno di loro si diletta con una foto di Firecracker.

Hughie e Annie spiano l’A-Train dalla loro auto, dove Annie confida al suo ragazzo di essere a disagio per il fatto che i suoi seguaci usino ancora il nome del suo supereroe di proprietà della Vought, Starlight. Hughie le fa un discorso di incoraggiamento, sostenendo che i suoi seguaci considerano il nome come un simbolo e che sarebbe meglio per lei accettarlo, anche se non vuole. I due guardano A-Train parlare con i suoi nipoti, che vengono presto interrotti da suo fratello Nathan (Christian Keyes), che rimprovera A-Train per aver mentito ai suoi nipoti sul fatto di essere un supereroe e di salvare le persone.

Sage si incontra con Firecracker, mentre Butcher e MM origliano da lontano. Sage, nel tentativo di reclutarla, mette in dubbio le sue ragioni per diffondere informazioni errate, e lei risponde che sta dando ai “non rappresentati e non riconosciuti” un senso di maggiore utilità. Butcher vuole intervenire, ma MM lo tira fuori, rimproverandolo di infrangere costantemente le regole per il proprio tornaconto e di mettere in pericolo le persone a lui care. Kimiko attacca un teorico della cospirazione che presidia uno stand sul traffico di bambini, criticandolo per aver ignorato le vere vittime del traffico di bambini e aver invece inventato e diffuso cospirazioni.

Hughie e Annie tornano nell’ufficio dei Ragazzi, dove trovano A-Train ad attenderli. Egli consegna loro una chiavetta contenente i filmati di sicurezza che assolveranno i due Starlighter accusati di aver ucciso i tre Hometeamers durante il processo di Patriota. Quando gli chiedono perché voglia aiutarli e mettersi contro Vought, ringrazia i due per non averlo interrotto quando era con suo fratello e i suoi nipoti quel giorno. Patriota, nonostante i desideri di Ryan, interrompe il suo primo salvataggio, incoraggiandolo a lanciare l’attore che interpreta un criminale. Ryan lo fa con riluttanza, lanciando l’attore contro un edificio e uccidendolo all’istante. Ryan, non avendo intenzione di uccidere l’attore, è visibilmente scioccato, mentre il padre lo elogia e si congratula con lui.

La quarta stagione di The Boys ci presenta la meravigliosa signora Firecracker

Frenchie, Kimiko e MM si incontrano con Firecracker, Sister Sage e Splinter in una sala convegni vuota, dove Sage dice a Firecracker che sono della CIA e che deve ucciderli per ottenere l’approvazione di Patriota. Splinter inizia a duplicarsi, dando inizio a una lotta che si protrae fino al Bat Mitzvah a tema “Marvelous Mrs. Maisel” di una ragazza della porta accanto. Splinter e i suoi duplicati nudi iniziano a creare scompiglio alla festa, attaccando Frenchie, Kimiko e MM. Firecracker trasmette l’evento in livestream sui suoi social media, sostenendo di essere stata attaccata dai sionisti. Il Macellaio si fa strada nella stanza e uccide Splinter, con grande sorpresa di Firecracker, che fugge dalla scena.

Più tardi, quella sera, nell’attico di Homelander, Homelander tenta, a suo modo sadico, di consolare un Ryan devastato, dicendogli che “non puoi salvarli tutti”. Quando Ryan mette in dubbio lo scopo dei supereroi e dice di non voler più tentare un salvataggio, Homelander si arrabbia e gli dice che è “destinato a molto di più”. Dopo l’incoraggiamento di Hughie, Annie decide di reclamare il suo moniker Starlight, con grande entusiasmo dei suoi seguaci. Frenchie entra in contatto con un vecchio amico parlando di Colin, dove viene rivelato che la sua riluttanza a intraprendere una relazione è dovuta al fatto che ha ucciso la sua famiglia, cosa che non è mai riuscito a superare.

Hughie irrompe nella suite dell’ospedale del padre, dove racconta con rabbia a Daphne come lei lo abbia abbandonato da bambino. Prima di lasciare la suite, Hughie minaccia la madre di portarla in tribunale per ottenere la procura. Kimiko scopre che il gruppo terroristico che l’ha rapita da bambina, la Shining Light, ha una base a New York, e parte per una missione in solitaria. Butcher arriva poco dopo e MM lo ringrazia per averli salvati da Firecracker e Splinter. Butcher parla del suo rammarico per tutti i pasticci che ha creato e della sua devastazione per non essere in grado di sistemare nulla prima della sua inevitabile morte. Si rivolge a MM, che rifiuta la possibilità che Butcher si riunisca ai Boys.

Dopo un inizio relativamente tranquillo (almeno per gli standard di The Boys), il secondo episodio della quarta stagione si tuffa subito nelle sequenze d’azione cupamente comiche ed esplicite che hanno sempre reso la serie così speciale. Il commento politico è ancora presente, chiaro come il sole, ma non si sente mai forzato e risulta del tutto naturale con la storia e persino con le scene d’azione. L’introduzione di Firecracker come commentatore dell’alt-right è un altro punto di forza, con Curry che non ha problemi a immedesimarsi completamente nella follia del personaggio, pur sentendosi incredibilmente reale. In questa stagione, A-Train sembra aver finalmente cambiato faccia, cosa che sembrava dovesse accadere da tempo. Ha fatto molti danni ai ragazzi – è l’unica ragione per cui Hughie è finito in questo pasticcio – ma Kripke e Usher vedono chiaramente che c’è abbastanza da redimerlo. Questo episodio dimostra che la serie non ha sbagliato un passo.

The Boys – stagione 4 ha appena mandato in onda una delle scene più disgustose dello show

Non importa se avete guardato The Boys o meno: la sua reputazione di avere alcune delle scene più audacemente oscene e cruente messe sullo schermo precede se stessa. Dalle teste che esplodono al più recente bagno di sangue di Vought on Ice, la serie ha decifrato il codice della formula progettata per far contorcere il pubblico. Di conseguenza, ci vuole qualcosa di disarmante per distinguersi in mezzo all’assalto, ma l’ultimo episodio della quarta stagione di The Boys, “Wisdom of the Ages“, ha proprio questo aspetto, sotto forma di una lobotomia – qualcosa che gli stessi spettatori potrebbero desiderare dopo aver visto la scena.

Perché Sorella Sage si lobotomizza nella quarta stagione di The Boys?

Sorelle Sage The Boys - stagione 4

Il potere di ogni Supe comporta un fardello e per Sage (Susan Heyward) si scopre che essere la persona più intelligente del mondo può diventare incredibilmente faticoso. Come anticipato alla fine dell’episodio 3, c’è un modo per Sage di spegnere il cervello e abbandonare le sue responsabilità per guardare Transformers 2 e mangiare un Bloomin’ Onion, ma è un po’ più faticoso che accendere la TV.

Dopo che Sorella Sage ha convocato The Deep (Chace Crawford), lui la affronta per il suo atteggiamento mercuriale nei suoi confronti, ma lei le spiega cosa deve fare per rilassarsi e come il Composto V influisce sulla sua anatomia. Sage spiega che mentre il cervello della maggior parte degli adulti cresce fino a circa 25 anni, il suo è irregolare e continua a rigenerarsi, aumentando costantemente le sue capacità. Questo spiega la sua capacità di leggere velocemente, come abbiamo visto nell’episodio 1 quando Patriota ha visitato il suo appartamento pieno di libri.

Sage afferma che se venisse pugnalata al cuore, morirebbe come chiunque altro, ma se la pugnalassero al cervello, “quella stronzetta del cazzo ricrescerebbe”. Naturalmente, The Deep probabilmente non stava ascoltando affatto, perché presume che lo strumento orbitoclasta che Sage usa per lobotomizzarsi sia un giocattolo sessuale. Sebbene lo scambio tra i due inizi in modo abbastanza umoristico, prende rapidamente una piega più inquietante.

La lobotomia di Sorella Sage è un attacco ai sensi in The Boys

Le scene cruente di The Boys catturano l’attenzione del pubblico attraverso vari metodi: sorpresa, shock e, il più delle volte, dimostrazione visiva della quantità di sangue presente nel corpo umano. Ma la scena della lobotomia di Sister Sage infrange tutte queste regole. Non ci sono sorprese, come Annika (Ana Sani) che viene colpita a morte con il laser da Homelander (Antony Starr) dopo aver giurato sulla vita del figlio, e non c’è nemmeno molto sangue. Sage ci dice a bruciapelo cosa aspettarci mentre lo spiega a The Deep, ma è comunque impossibile trattenersi dal rabbrividire quando Deep si avvicina con l’orbitoclast e un primo piano estremo mostra lo strumento che si avvicina lentamente al suo occhio.

Se l’idea che The Deep esegua una lobotomia non è già abbastanza terrificante, la situazione peggiora quando Sage gli ordina di “usare il martello” e di raschiarle il cervello. A quel punto i suoni si fanno sentire, e nemmeno la sicurezza delle palpebre può salvarvi dall’orrore. Mentre si susseguono squittii e squittii, forse la cosa peggiore è il suono simile a uno scalpello dell’asta che si scava nel cervello di Sage mentre The Deep decima il suo lobo frontale. Dopo quella che sembra un’eternità (appena tre minuti), The Deep estrae l’orbitoclasto. Nonostante una piccola striscia di sangue dovuta all’operazione improvvisata, Sage sta bene e, nel suo stato di lobotomizzazione, può razionalmente andare a Pound Town con The Deep, come aveva promesso in cambio dell’assistenza.

La lobotomia di Sorella Sage prefigura la sua sconfitta nella quarta stagione di The Boys?

Una scena dalla quarta stagione di The Boys

Sebbene Sage possa essere il personaggio più calmo e raccolto dello show (oltre all’altrettanto pericolosa supe Victoria Neuman), il bisogno di evadere dal suo cervello indica che sta portando con sé un fardello un po’ più grave di quanto non lasci intendere. Sembra che Sage si lobotomizzi piuttosto spesso, dato che l'”operazione” sembra più catartica e persino piacevole che dolorosa per lei. Che si tratti di un rituale di fine giornata o di un cheat day una volta alla settimana, l’idea che il nuovo braccio destro di Homelander e la donna più intelligente del mondo si stiano volutamente rimbambendo significa che ci sono momenti in cui lei – e, per estensione, Vought – è vulnerabile.

I Ragazzi (e probabilmente la maggior parte di Vought e dei Sette) non sanno che Sage si lobotomizza per rilassarsi, ma, una volta scoperto, questo potrebbe cambiare le carte in tavola nella loro lotta contro Homelander. Non sappiamo ancora quanto tempo ci vorrà perché il lobo frontale di Sage ricresca, ma sappiamo che Transformers: La vendetta del caduto dura esattamente due ore e mezza, il che significa che Butcher (Karl Urban) e compagnia hanno tempo a sufficienza per fare danni seri senza che Sage intervenga. Sebbene questo rappresenti un potenziale problema per Sage, forse la questione più importante riguarda The Deep. Come si sentirà la sua amante polpo Ambrosious (Tilda Swinton) quando scoprirà il vero motivo per cui lui ha trascurato di pulire la sua vasca da tutte quelle fioriture di alghe?

The Boys – stagione 3, recap: Cosa ricordare prima della stagione 4

The Boys torna per la sua quarta stagione il 13 giugno, promettendo un’estate piena di nuovi Supes, tanta violenza e il ritorno di uno dei cattivi più terrificanti della TV. Da un numero musicale ispirato a Judy Garland al famigerato episodio “Herogasm”, la terza stagione ha avuto molti momenti salienti, ma con così tante parti in movimento, può essere difficile ricordare dove ci siamo lasciati alla fine della stagione.

Nella terza stagione, i Ragazzi si separano temporaneamente, in quanto in disaccordo sulla linea d’azione da seguire riguardo all’uccisione di Patriota (Antony Starr) da parte di Soldier Boy (Jensen Ackles), ma si riuniscono nel finale, aggiungendo un nuovo membro alla squadra: Starlight/Annie (Erin Moriarty). Dopo l’uscita della terza stagione nel 2022, è stata realizzata una nuova serie spin-off, Gen V (la nostra recensione), che si ricollega agli eventi della prossima stagione. Ecco cosa dovete ricordare in quella che sarà sicuramente un’esplosiva stagione 4 di The Boys.

Patriota è più terrificante che mai

The Boys

Sebbene Patriota (Homelander) sia sempre stato malvagio, nelle prime due stagioni ha cercato di mantenere una facciata eroica nei confronti del pubblico, ma la terza stagione lo vede andare ancora più fuori di testa. Dopo che Starlight l’ha smascherato via livestream nell’episodio 6 e poi di nuovo nell’episodio 8, Patriota ha iniziato a insinuare pubblicamente pericolose cospirazioni sul fatto che Starlight sia un trafficante di esseri umani.

La scoperta che suo padre è Soldier Boy non fa che aumentare la sete di sangue di Patriota, che alla fine della terza stagione ha persino convinto suo figlio Ryan (Cameron Crovetti) a unirsi a lui, nella speranza di avere con Ryan il rapporto che non ha mai avuto con Soldier Boy.

Nella scena finale della terza stagione di The Boys, Patriota presenta Ryan a una folla di suoi sostenitori fuori dalla Vought Tower. Quando un manifestante pro-Starlight colpisce Ryan con una lattina di soda, Patriota usa la sua visione termica per ucciderlo sul posto. Dopo un lungo silenzio, i suoi sostenitori scoppiano in un applauso, che Kripke ha poi confermato essere un riferimento all’affermazione dell’ex presidente Trump del 2016, secondo cui avrebbe potuto sparare a qualcuno in pieno giorno senza perdere voti.

La reazione dell’Patriota, che è diventata un momento fondamentale della serie fino ad ora, lo mostra mentre si rende conto di poter abbandonare la facciata e abbracciare pubblicamente il suo vero io omicida, perché i suoi sostenitori lo acclameranno a prescindere. Vediamo anche Ryan che lentamente si apre in un sorriso, suggerendo che la quarta stagione potrebbe vederlo seguire le orme distruttive del padre.

L’arco narrativo di Victoria Neuman

The boys stagione 3 claudia doumit

La seconda stagione ha introdotto Victoria Neuman (Claudia Doumit), una giovane politica anti-Vought ispirata alla deputata Alexandria Ocasio-Cortez, ma la terza stagione l’ha vista evolversi completamente in un’altra importante antagonista, le cui capacità di spaccare la testa rappresentano una minaccia ancora maggiore man mano che acquisisce potere.

La terza stagione ha fornito la storia di Neuman, compreso il periodo trascorso al Red River Institute di proprietà della Vought – lo stesso orfanotrofio in cui Marie Moreau (Jaz Sinclair) di Gen V avrebbe poi trascorso la sua infanzia – fino all’adozione da parte dell’ex amministratore delegato della Vought Stan Edgar (Giancarlo Esposito).

Nonostante si schieri pubblicamente a favore della regolamentazione delle attività dei Supe con l’Ufficio Federale per gli Affari Superumani, Neuman è segretamente una Supe lei stessa, con il potere di manipolare il sangue. È Hughie a scoprirlo per primo quando, a sua insaputa, assiste all’esplosione della testa di qualcuno in un vicolo.

Nel penultimo episodio della terza stagione, “Here Comes a Candle to Light You to Bed“, Neuman si offre di dire a Patriota dove è nascosto Ryan in cambio dell’uccisione di uno dei suoi rivali politici. Patriota esternalizza la richiesta di Neuman, incaricando The Deep di uccidere il compagno di corsa del candidato presidenziale Robert Singer (Jim Beaver), permettendo a Neuman di intervenire.

Gen V serie spin off the boys

Con l’appoggio di Patriota, il percorso di Singer/Neuman verso la vittoria è chiaro e la corsa presidenziale costituirà uno sfondo interessante per la prossima stagione. In caso di vittoria, Neuman sarebbe a una sola testa esplosa dalla presidenza. Un altro dettaglio importante da ricordare è che Neuman ha iniettato il composto V anche a sua figlia Zoe (Olivia Morandin) ed è stato confermato che Zoe avrà un ruolo maggiore nella prossima stagione. Non è ancora chiaro quali siano esattamente i suoi poteri, ma nel trailer della quarta stagione appare brevemente con quattro tentacoli che le escono dalla bocca.

Tre personaggi importanti sono stati uccisi (più o meno)

Alla fine della terza stagione, i Sette si sono completamente disgregati. Starlight ha rinunciato al suo posto nella squadra, ma Black Noir (Nathan Mitchell) e Queen Maeve (Dominique McElligott) non sono stati altrettanto fortunati. Black Noir, che ha una lunga storia e un profondo odio per Soldier Boy, torna alla Vought Tower per unire le forze con Patriota e ucciderlo definitivamente. Ma Patriota cambia idea dopo aver scoperto che Black Noir sapeva che Soldier Boy era suo padre da sempre e lo uccide a sangue freddo.

Sebbene questa versione di Black Noir sia definitivamente morta, la sua ricomparsa nel teaser trailer della Stagione 4 è stata sorprendente. Fortunatamente per Vought, un eroe silenzioso e senza volto come Black Noir è facile da sostituire senza che il pubblico se ne accorga e, secondo Kripke, Mitchell tornerà per interpretare “un personaggio diverso che indossa il costume di Black Noir”.

The Boys recensione serie tv

Mitchell è stato l’uomo dietro l’imperscrutabile maschera nera per le prime tre stagioni, ma il suo volto non è mai stato mostrato in The Boys (Fritzy-Klevans Destine interpreta il giovane Black Noir quando viene brevemente smascherato nella terza stagione, episodio 3). Quindi, anche se Mitchell tornerà, in futuro interpreterà una versione diversa di Black Noir.

Un Supe che molto probabilmente non tornerà nella quarta stagione è la regina Maeve, che si è sacrificata nel finale della terza stagione per salvare New York dall’ira di Soldier Boy. Dopo una resa dei conti con Patriota, Maeve affronta Soldier Boy, lanciandoli entrambi fuori dalla Vought Tower prima che lui esploda un’esplosione che avrebbe ucciso tutti i presenti.

Secondo Vought, il sacrificio di Maeve li ha uccisi entrambi, ma in seguito vediamo un filmato della telecamera di sicurezza in cui i ragazzi soccorrono Maeve dopo l’esplosione. Anche se l’esplosione non l’ha uccisa, Maeve perde i suoi poteri (e un occhio), ma ha comunque un lieto fine. Ashley (Colby Minifie) cancella il filmato di sicurezza e l’ultima volta che vediamo Maeve si è riconciliata con la sua ragazza Elena (Nicola Correia-Damude) e le due lasciano New York per iniziare una nuova vita tranquilla in una fattoria. Maeve passa la proverbiale torcia a Starlight nella ricerca apparentemente infinita di uccidere finalmente Patriota, ma la sua sopravvivenza alla fine della terza stagione lascia ancora aperta la porta per un potenziale ritorno in futuro.

Il finale di stagione ci fa anche credere che Maeve sia riuscita a portare con sé il Soldatino, ma una rivelazione dell’ultimo minuto mostra che anche lui è sopravvissuto all’attacco. Soldier Boy viene rimesso in un sonno criogenico, questa volta monitorato da Grace Mallory (Laila Robins), e Kripke ha praticamente confermato che tornerà in futuro, dicendo a Entertainment Weekly: “Non posso immaginare che la serie finisca senza che Soldier Boy faccia un’altra apparizione“. Ha già fatto un cameo nell’episodio 6 di Gen V come proiezione nella mente di Cate (Maddie Phillips), e il tempo ci dirà quando tornerà in futuro.

I Sette si arricchiscono di nuovi membri nella quarta stagione e si incrociano con “Gen V”

the-boys - stagione 4 episodio 5

Il finale della terza stagione ha visto i Sette ridotti ai soli Patriota, A-Train (Jessie T. Usher) e The Deep (Chace Crawford). Con Queen Maeve “morta” e Starlight dichiarata nemico pubblico numero uno, la quarta stagione introdurrà due nuove donne nei Sette: Sorella Sage (Susan Heyward) e Firecracker (Valorie Curry). Sorella Sage, la prima donna nera dei Sette, ha un’intelligenza sovrumana e potrebbe essere un’alleata molto pericolosa per Patriota. Firecracker, secondo Kripke, è essenzialmente una Supe dell’alt-right che “rappresenta sia i membri dei movimenti cospirazionisti che i media super-estremisti di destra”.

Il trailer della quarta stagione offre anche uno sguardo a due personaggi della Gen V, Cate Dunlap e Sam Riordan (Asa Germann), che, in base al finale di stagione della Gen V, lavoreranno con Patriota in futuro. Cate ha il potere di controllare gli altri toccandoli, mentre Sam ha una superforza e una durata simile ai poteri di Kimiko (Karen Fukuhara). Dopo l’attacco all’Università di Godolkin, di cui Vought incolpa Marie e i suoi amici, Cate e Sam vengono nominati nuovi “Guardiani di Godolkin”. Non è chiaro quale ruolo avranno Cate e Sam nella quarta stagione, ma i loro poteri rappresentano sicuramente una grande minaccia.

Butcher non ha più molto tempo a disposizione

The Boys - stagione 4 Butcher

Nel finale della terza stagione, viene rivelato che Butcher ha i giorni contati, non per il tentativo di Supes di ucciderlo, ma per gli effetti nocivi del Temp V. Nonostante Annie lo abbia avvertito che il Temp V è dannoso per il cervello umano, Butcher continua a prenderlo, perché è la sua migliore possibilità di affrontare Patriota.

Dopo l’attacco di Soldier Boy alla Vought Tower, Butcher finisce in ospedale, dove un medico lo informa che gli restano circa 12-18 mesi di vita a causa dei danni provocati dal Temp V al suo cervello, alzando ulteriormente la posta in gioco per Butcher, che è ancora deciso a uccidere Patriota. Non essendo uno che mostra debolezza, Butcher non dice a Hughie (Jack Quaid) o al resto dei Boys delle sue condizioni, ma sembra più che mai intenzionato a far fuori Patriota, Vought e ora Victoria Neuman.

Starlight si unisce ufficialmente ai The Boys

Starlight si unisce ufficialmente ai the boys

Starlight, che in precedenza aveva cercato di apportare cambiamenti positivi dall’interno della Vought, ha agito come doppiogiochista prima di denunciare completamente i Sette nella terza stagione, smascherando Patriota e la Vought in generale. Dopo aver reso pubblica la loro relazione all’inizio della terza stagione, Hughie diventa insicuro con Starlight, che deve sempre venire in suo soccorso.

Anche Annie è fortemente contraria all’uso della Temp V da parte di Hughie e i due si lasciano dopo Herogasm, ma si riconciliano nel finale di stagione. Nonostante la resistenza di Butcher, che diffida di tutti i Supes, Annie si ingrazia costantemente il gruppo, legando sia con Kimiko che con Mother’s Milk (Laz Alonso). Dopo aver gettato il suo costume da Starlight nello scivolo della spazzatura, i ragazzi votano all’unanimità per rendere Annie un membro ufficiale del gruppo.

Con la quinta stagione già confermata – e una seconda stagione di Gen V in produzione – The Boys e il suo universo esteso non andranno da nessuna parte tanto presto. Se le ultime tre stagioni sono indicative, la prossima stagione sarà ricca di momenti sconvolgenti, morti terribilmente creative e riferimenti a problemi della vita reale.

The Boys in streaming è disponibile su Prime Video negli Stati Uniti e i primi tre episodi della quarta stagione usciranno il 13 giugno.

The Boys in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

The Boys – stagione 1, recensione: il superpotere è abuso

The Boys – stagione 1, recensione: il superpotere è abuso

Negli ultimi dieci anni i Marvel Studios hanno dominato il panorama dei cinecomic e capito come aggirare il problema della saturazione del mercato cambiando la proposta, attirando a sé una platea sempre più disomogenea e non necessariamente appassionata di fumetti e prediligendo uno schema di narrazione basato  sulla co-dipendenza dei titoli e sui generi americani più in voga (avventura, thriller, teen movie, commedia, sci-fi). Dal canto loro, tutti i competitors sono stati chiamati ad una sfida quasi impossibile, visti i risultati straccianti, ovvero fare qualcosa di diverso dall’offerta Marvel: la DC, associata alla Warner Bros., ha fallito l’esperimento ombra di universo condiviso (almeno al cinema, non in tv) e ora si sta concentrando sui singoli progetti; Netflix aveva tentato l’interconnessione tra personaggi ma Daredevil, Jessica Jones e gli altri Defenders non sono andati oltre la terza stagione; e che dire di Prime Video, la più “giovane” e fresca tra le aziende a gettarsi nella mischia di produzioni originali a tema? La risposta arriva con The Boys, lo show ideato da Erik Kripke (Supernatural), Seth Rogen e Evan Goldberg sulla base del fumetto di Garth Ennis (Preacher), lo stesso che la DC rifiutò di continuare perché troppo esplicito e crudele nei confronti dei protagonisti super.

La storia è molto semplice e insieme infarcita di argomentazioni complesse che riflettono la società attuale. Un mondo dove esistono centinaia di esseri umani superdotati ma in cui solo pochi eletti vengono selezionati per entrare nel team governato dalla Vought, una multinazionale che sfrutta il brand per arrivare all’ala più importante del governo americano, la difesa e il controllo delle armi, enfatizzando il concetto di altruismo insito nell’eroe e al contempo mercificando tutto ciò che vi ruota attorno. Da un’impresa nasce un film, giocattoli, aneddoti da rivelare durante i talk show, dirette streaming, e via dicendo.

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Il potere, nell’universo di The Boys, non è responsabilità come insegnava lo zio Ben a Peter Parker, ma abuso

Il potere, nell’universo di The Boys, non è responsabilità come insegnava lo zio Ben a Peter Parker, ma abuso, e chi resta fuori dal circo è costretto a confrontarsi con un’assoluta inettitudine, e questa mancanza di personalità dell’individuo “normale” coincide spesso nella figura del consumatore passivo (qui rappresentato da Hughie Campbell, il ragazzo che deciderà di ribellarsi dopo l’omicidio della fidanzata causato da A-Train).

Ne deriva quindi un discorso meno banale del solito sulla differenza di classe, sui rapporti che gestiscono lo scambio tra piani alti (politica, economia) e bassi (il popolo), e parallelamente sulla manipolazione dell’opinione pubblica e sulle lobby USA del commercio di armi senza mezze misure, andando dritto al cuore dell’argomento con un linguaggio che evita le metafore e i virtuosismi dell’estetica alla Zack Snyder. Inoltre – e i primi due episodi lo testimoniano – il taglio della serie sembra mantenere quel difficile equilibrio tra ironia consapevole e dramma di largo consumo, non risparmia le sue accuse contro un sistema di cui è vittima e carnefice ed è perfetto per raccontare il punto di non ritorno e il cortocircuito dell’immaginario da cinefumetto al quale ci siamo ormai abituati.

Con la speranza che il seguito sia all’altezza del prologo, e ce lo auguriamo, resta il fascino perverso del vedere capovolti i ruoli di eroe e antieroe in una soluzione di continuità dove non esiste né l’uno né l’altro, ma solo una zona neutrale tremendamente “umana” e vicina alla realtà. The Boys sarà disponibile su Amazon Prime Video dal 26 luglio.

The Boy: recensione del film con Lauren Cohan

The Boy: recensione del film con Lauren Cohan

I recenti tentativi di rivitalizzare un filone alquanto asfittico quale l’horror contemporaneo hanno prodotto risultati abbastanza deludenti, e di certo una prestazione come quella messa in scena da The Boy non può certo dirsi un’eccezione alla regola. Pensato dal suo sceneggiatore Stacey Menear come una lettura contemporanea del celebre filone gotico dell’haunted home, il film si dimostra fin dalle sue premesse tutt’altro che vincente, cercando disperatamente di introdurre una qualche (inesistente) dose di novità in un registro narrativo e stilistico ormai defunto da almeno tre decadi.

Decisa a lasciarsi alle spalle un passato alquanto burrascoso, la giovane Greta in The Boy abbandona il nativo Colorado per trasferirsi in una piccola cittadina inglese, assunta come babysitter da una coppia di anziani coniugi costretti a separarsi momentaneamente dall’amato figlioletto Brahams. Giunta nell’imponente residenza vittoriana Greta scopre però che il ragazzino altro non è che una bambola di porcellana, la quale viene trattata come un autentico bambino. Superato l’imbarazzo iniziale e costretta a rispettare delle rigide norme, la giovane si prepara a passare le successive due settimane da sola nella sinistra magione, ma ben presto iniziano a succedere eventi inquietanti che le fanno sospettare che forse dietro al sinistro bambolotto si annida un qualche terribile segreto.

The Boy film recensioneThe Boy, il film

William Brent Bell, abile mestierante del genere ansiogeno distintosi già da molto tempo grazie ad alcuni colpi di blockbuster quali i recenti mokumentary L’altra faccia del diavolo (2012) e Wer (2013) si trova qui al suo primo autentico progetto di grande respiro, dimostrandosi però del tutto incapace di trovare una formula vincente per tradurre un racconto già di per sé ancorato a fastidiosi cliché. Servendosi di una debordante quantità di riferimenti cinefili a dir poco imbarazzanti e arrancando faticosamente per tutti i primi tre quarti di girato, la pellicola di Bell gioca tutte le carte negli ultimi dieci minuti, sfoderando un colpo di scena sicuramente interessante e che porta lo spettatore quantomeno a ricalibrare le proprie sicurezze acquisite, scontrandosi però in pieno petto con un’ulteriore celebre citazione metafilmica disonesta e fuori luogo. Il bambolotto-bambino appare scontatamente come un erede più che naturale di Chucky tanto quanto di Annabelle, così come le porte che sbattono e le anguste soffitte non possono che riportare alla memoria una ben nota tradizione filmica qui declinata in maniera maldestra e priva di quella gustosa creatività dimostrata dal regista nell’ottimo Stay Alive (2006).

Adagiandosi sulle anonime prove attoriali di Lauren Cohan e Rupert Evans The Boy mostra palesemente tutte le proprie pecche di scrittura e di messa in scena, e ancora più miseramente si macchia della colpa di ingannare uno spettatore desideroso di emozioni forti e destinato ad assopirsi in un oceano di sbadigli e inutili colpi di decibel.

 

The Boy: la spiegazione del finale del film

The Boy: la spiegazione del finale del film

Il film giallo-horror del 2016 The Boy, diretto da segue la vita di una tata di nome Greta Evans (Lauren Cohan), che lascia la sua vita nel Montana per andare a lavorare in Inghilterra. Non si tratta però di un lavoro ordinario, poiché le viene chiesto di badare a una bambola di nome Brahms. Greta segue le regole: nutrire e accudire Brahms, assicurarsi che non sia solo, evitare la soffitta e non invitare fidanzati a casa. Tuttavia, dopo poco tempo, Greta si accorge che qualcosa non va e inizia ad indagare.

Con uno dei migliori colpi di scena di un film horror, la conclusione di The Boy è un completo shock ed è difficile prevedere cosa accadrà nell’atto finale. Sebbene il colpo di scena del terzo atto sia l’aspetto più notevole del film, esso presenta temi più profondi che lo rendono più malinconico rispetto ai tipici di film horror di intrattenimento. Il fatto che il film eviti la tipica trama della bambola demoniaca, infatti, lo rende più spaventoso di quanto sarebbe stato altrimenti. Qui di seguito, andiamo dunque ad esplorare il finale del film.

Brahms non è solo il nome della bambola

Il mistero principale del film The Boy è se la bambola di porcellana sia malvagia e alimentata da un demone o da uno spirito soprannaturale. È facile accettare la spiegazione che viene data: Brahms era il figlio di Heelshire, morto in un incendio quando aveva otto anni. Sembra così che The Boy sia un altro film horror su una bambola malvagia (ricordiamo ad esempio Annabelle o la più recente M3GAN). Tuttavia, con un colpo di scena, si scopre che Brahms è ancora vivo e si nasconde tra le pareti della casa, fingendo che la bambola sia posseduta per rimanere nascosto e al sicuro.

Diana Hardcastle, Jim Norton e Lauren Cohan in The Boy
Diana Hardcastle, Jim Norton e Lauren Cohan in The Boy. Foto di David Bukach/David Bukach – © 2015 STX Productions, LLC. All rights reserved.

Brahms è infatti diventato violento, pericoloso e non mostra alcuna pietà. Quando l’ex fidanzato di Greta, Cole, distrugge la bambola, l’ormai adulto Brahms, che indossa una maschera uguale a quella della bambola, irrompe dal muro e lo uccide. Poi attacca Greta e Malcolm. The Boy potrebbe quindi essere paragonato a un tipico film dell’orrore su una casa infestata in cui accadono strani eventi nell’oscurità. Il colpo di scena rende però la storia più spaventosa e fa di Brahms un cattivo agghiacciante, avendo ucciso molte persone in passato.

Se Brahms fa parte di una lunga storia di bambole inquietanti, il Brahms umano è altrettanto inquietante perché appare potente, forte e pronto a distruggere. Dopo aver ucciso il fidanzato violento di Greta, Cole, Brahms rende quindi inabile il suo amico Malcolm. Minaccia a quel punto di uccidere Malcolm se Greta tenta di andarsene. Gli era infatti stato promesso che sarebbe rimasta come sua nuova compagna. Tuttavia, Greta ricorda le regole e dice a Brahms che è ora di andare a letto. Per assurdo, la cosa funziona e Brahms va a letto come richiesto dalla donna. Quando lei si china per baciarlo, Greta lo accoltella, permettendo così a lei e a Malcolm di fuggire dalla villa.

Lauren Cohan in The Boy
Lauren Cohan in The Boy. Foto di David Bukach/David Bukach – © 2015 STX Productions, LLC. All rights reserved.

Cosa succede ai genitori di Brahms?

The Boy è un grande thriller grazie al sinistro retroscena di Brahms. I suoi genitori sanno benissimo che è ancora vivo e che è diventato un assassino, il che è una delle parti più inquietanti del film. Nel finale, lasciano un biglietto per Greta prima di togliersi la vita. Quando poi Greta scopre che l’hanno assunta come vero e proprio regalo per Brahms, si rende conto del pericolo che corre, facendo di tutto per cercare di sopravvivere. All’inizio di The Boy, inoltre, Greta scopre che una giovane ragazza è stata uccisa violentemente e sembra che Brahms abbia commesso questo crimine da bambino.

L’incendio che avrebbe ucciso Brahms è avvenuto dopo la morte della ragazza, quindi nessuno ha saputo la verità. È una rivelazione agghiacciante, perché si lascia intendere che l’incendio sia stato fatto per proteggere il ragazzo, facendo credere che fosse morto e dunque non più perseguibile per il suo crimine. Mentre altri potrebbero essere arrabbiati con gli Heelshire per averli assunti per vivere nella stessa casa di un assassino, Greta sembra invece capire che i due anziani volevano aiutare il figlio in ogni modo possibile, nonostante le sue tendenze.

Diana Hardcastle e Jim Norton in The Boy
Diana Hardcastle e Jim Norton in The Boy. Foto di David Bukach/David Bukach – © 2015 STX Productions, LLC. All rights reserved.

The Boy lascia aperta la porta ad un sequel

Alla fine del film The Boy, Greta uccide apparentemente Brahms. Tuttavia, la scena finale accenna a un sequel quando qualcuno ripara la bambola nella vecchia casa. Un sequel è poi effettivamente stato realizzato, nel 2020: Brahms: The Boy II. Questo seguito rovina però il colpo di scena del primo film rivelando che la bambola è realmente posseduta demonicamente e terrorizza altre persone. Questo cambiamento ha portato il sequel ad essere stato accolto male, considerando che l’avvincente finale dell’originale permetteva al film di distinguersi dalla massa di storie di bambole malvagie e inquietanti.

Questa trama è infatti simile al trasferimento dello spirito del serial killer Charles Lee Ray nella bambola Chucky dell’omonimo franchise o anche allo spirito che possiede la già citata Annabelle. Il finale di The Boy avrebbe dovuto dunque prevedere un sequel diverso e, sebbene possa sembrare improbabile che Brahms sia sopravvissuto all’attacco, avrebbe avuto più senso che spostare altrove la storia per renderla più paranormale. A prescindere dal seguito, la storia di Greta si conclude in modo agrodolce con lei che riesce a fuggire, il che è importante.

Il vero significato del finale di The Boy

La conclusione di The Boy ha diversi temi significativi e pesanti, tra cui quello della fuga. Greta scappa dal suo fidanzato violento e spera di trovare una vita migliore e più felice. Il film parla anche di famiglia e solitudine. Anche i coniugi Heelshire sono alla ricerca dell’amore e, sebbene il loro figlio non sia morto, soffrono per all’idea di chi avrebbe potuto essere, poiché non hanno mai immaginato per lui questa violenza. Si aggrappano quindi all’immagine di lui come un bambino dolce attraverso la bambola.

The Boy: in home video l’horror con Lauren Cohan

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The Boy: in home video l’horror con Lauren Cohan

The Boy, l’horror che ha conquistato milioni di spettatori e ha primeggiato al box office italiano con oltre due milioni di euro sarà  disponibile in dvd e blu-ray dal 12 ottobre.

L’autunno di Eagle Pictures si preannuncia ricco di emozioni. A partire dal 12 ottobre sarà disponibile in home video l’inquietante The Boy, diretto da William Brent Bell e interpretato da Lauren Cohan e Rupert Evans.

LEGGI LA NOTRA RECENSIONE DEL FILM THE BOY

The BoyThe Boy – Alla ricerca di un nuovo inizio dopo un passato travagliato, una giovane donna americana si rifugia in un isolato villaggio inglese. È qui che Greta (Lauren Cohan) viene assunta da una coppia di anziani genitori in una maestosa villa vittoriana per fare da babysitter al loro figlio di otto anni, Brahams. Ben presto Greta scoprirà che quel ragazzo altri non è che una bambola a grandezza naturale che i signori Heelshire trattano come un bambino vero. Tutto comincia ad incupirsi quando Greta, rimasta sola, ignora le rigide regole imposte dalla coppia e inizia un flirt con un bell’uomo del villaggio, Malcolm (Rupert Evans). Una serie di eventi inquietanti e inspiegabili, ai limiti del soprannaturale, la convincono che è circondata da un mistero terrificante.

Brahams e le sue dieci regole vi aspettano in DVD ed in Blu-ray a partire dal 12 ottobre…Non fatelo arrabbiare!

The Boy: arriva Lauren Cohan da The Walking Dead

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The Boy: arriva Lauren Cohan da The Walking Dead

Oramai da anni tra i protagonisti dello show AMC The Walking DeadLauren Cohan è pronta a tornare al cinema ma portando con sè un po’ delle atmosfere horror con cui è abituata a confrontarsi sul piccolo schermo.

La Maggie di The Walking Dead, infatti, sarà la protagonista di The Boy, pellicola horror diretta da William Brent Bell e co-prodotta da Lakeshore Entertainment Vertigo Entertainment.

Nel film, la cui sceneggiatura è firmata da Stacey MenearLauren Cohan interpreterà una cameriera, assunta da una coppia per badare ad un surrogato di “figlio”. La donna, infatti, avrà a che fare con una bambola dalle dimensioni umani, feticcio, per i genitori, del figlio deceduto tempo addietro. Nonostante la stramberia della situazione, la protagonista ben presto si renderà conto che quell’essere è qualcosa di più che una semplice bambola inanimata.

Fonte: Hollywood Reporter

The Boy 4×06: il teaser dell’episodio più folle che abbiate mai visto

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Finora, ogni stagione di The Boys ha presentato un episodio che si distingue davvero per essere più oltraggioso, incasinato e decisamente diabolico rispetto agli altri, e la puntata di questo giovedì, giustamente intitolata “Dirty Business“, potrebbe essere la prescelta.

Senza entrare negli spoiler (anche se Prime Video sembra abbastanza felice di rivelarne alcuni in questo promo), l’episodio vede Hughie vestirsi con il costume di Web-Weaver per infiltrarsi in una festa tenuta da Tek Knight’s – la parodia di Batman introdotta in Gen V.

Se hai visto la recente serie spin-off, saprai che Tek Knight ha delle… inclinazioni sessuali non convenzionali, quindi probabilmente non ti sorprenderà apprendere che le sue feste coinvolgono non solo bevande e finger food.

La trama della quarta stagione di The Boys

Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di Becca sia il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie. La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo tardi.

Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures. E’ disponibile su Prime Video.

The Boy – La maledizione di Brahms, trailer del sequel

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The Boy – La maledizione di Brahms, trailer del sequel

Dopo aver spaventato milioni di spettatori in The Boy, la bambola Brahms è tornata, pronta a seminare nuovamente terrore, in The Boy – La maledizione di Brahms. Ecco il trailer ufficiale.

The Boy – La maledizione di Brahms, la trama

Ignara della terrificante storia della villa in cui si è trasferita, una giovane famiglia è pronta a iniziare una nuova vita. Qui il piccolo Jude trova un amico: una bambola di porcellana apparentemente innocua, che però prende vita ogni qualvolta le sue regole non vengono rispettate. Il legame tra il bimbo e la bambola si fa di giorno in giorno più morboso, fino a quando Liza (Katie Holmes) capisce che dietro quel volto lucido e sempre sorridente si nasconde in realtà una presenza oscura.

Riuscirà a risalire all’origine degli eventi inspiegabili e inquietanti che si manifestano nella casa e svelare la maledizione di Brahms? Nel cast del film The Boy – La maledizione di Brahms diretto da William Brent Bell: Katie Holmes, Christopher Convery, Ralph Ineson, Owain Yeoman, Anjali Jay, Joely Collins.

The Boxtrolls teaser trailer del nuovo film Laika

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The Boxtrolls teaser trailer del nuovo film Laika

The Boxtrolls teaser trailer 2 Dopo il grandissimo successo di Coraline e Paranorman, la Laika torna al cinema con The Boxtrolls, un’avventura in animazione stop motion 3D con le voci di Ben Kingsley, Elle Fanning, Jared Harris, Toni Collette, Nick Frost, Richard Ayoade, Tracy Morgan e Simon Pegg.

Ecco a seguire il trailer del film che uscirà il 26 settembre al cinema:

 

The Boxtrolls teaser trailerTrama: La storia ruoterà attorno ai Boxtrolls del titolo, mostri che vivono sotto le suggestive vie di Cheesebridge, strisciando fuori dalle fogne al calar della luna, nascosti dentro scatole di cartone riciclate come se fossero i gusci delle tartarughe, per rubare alla gente del Paese ciò che è più loro caro: ovvero figli e formaggi. O almeno questa è la leggenda che al Paese si sono sempre raccontati. In verità i Boxtrolls sono una comunità di stavaganti ma amabili ‘mostri’ che stanno crescendo un orfanello di nome Eggs, letteralmente salvato dalla strada. Fino a quando un malvagio ‘disinfestatore’ non proverà ad eliminarli, costringendo Eggs a salvare non solo i Boxtrolls, ma anche l’anima di Cheesebridge.

I precedenti film della Laika, piccoli capolavori di immagini, emozioni e racconto, hanno riscosso un enorme successo, arrivando entrambi alla Nomination agli Academy Awards per il miglior film d’animazione. Chissà che questi mostri in scatola riusciranno invece a conquistarsi il favore del pubblico e soprattutto dell’Academy!

The Boxcar Children: la serie di romanzi per bambini arriva al cinema

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Shout! Factory e Legacy Classics hanno annunciato di aver stretto un accordo che prevede lo sviluppo e la relazione distribuzione al cinema di una nuova serie di film per famiglie basata sui grandi classici della letteratura per l’infanzia.

La prima serie di romanzi ad arrivare sul grande schermo sarà The Boxcar Children della scrittrice Gertrude Chandler Warner, che comprende 150 volumi differenti (scritti anche da altri autori) e che ha venduto oltre 70 milioni di copie nel mondo. Si tratta di una delle serie di libri per bambini più famose di tutti i tempi.

L’accordo prevede la realizzazione sia di film d’animazione sia di adattamenti in live action. L’obiettivo è quello di realizzare il primo film dedicato a The Boxcar Children entro il 2019, anno in cui si celebrerà il 75esimo anniversario della serie.

In merito al progetto, i fondatori di Shout! Factory Richard Foos, Bob Emmer e Garson Foos, hanno dichiarato: “Siamo davvero eccitati all’idea di lavorare con Legacy Classics, una società di produzione innovativa che è emersa come importante forza creativa nell’intrattenimento per la famiglia. Condividiamo la stessa visione imprenditoriale che fa ben sperare nel successo di questa collaborazione”.

Dan Chuba della Legacy Classics, invece, ha rivelato: “Siamo felici di lavorare con Shout! Factory. I nostri film saranno basati su alcuni dei libri più amati della letteratura per bambini. Shout! sta avendo un enorme successo con l’intrattenimento per la famiglia e il suo spirito imprenditoriale la rende il partner ideale. Insieme ci siamo impegnati per dare vita ad un intrattenimento per famiglie che abbia un impatto sociale positivo sui bambini e sulle famiglie di tutto il mondo. Non potremmo essere più felici!”

the boxcar children

Fonte: CS

The Box: recensione del film di Richard Kelly

The Box: recensione del film di Richard Kelly

The Box avrebbe dovuto essere l’ennesimo buco nell’acqua nella carriera di Richard Kelly, che dopo  il trionfo di Donnie Darko e il passo falso di Southland Tales, cercava di riscattarsi senza grande successo. Tuttavia senza gridare al miracolo, per la prima ora The Box funziona discretamente.

In The Box Norma e Arthur Lewis sono una giovane coppia, sposata con un figlio piccolo. Un giorno alla porta di casa loro, in un tranquillo quartiere residenziale, bussa uno sconosciuto che gli consegna una misteriosa scatola di legno con un bottone.

L’uomo gli rivela che premendo il pulsante sulla scatola riceveranno un milione di dollari, ma che, alla pressione, qualcuno nel mondo morirà. Norma e Arthur avranno solo 24 ore a disposizione per decidere cosa fare, se premere il pulsante e uccidere uno sconosciuto o rinunciare ai soldi di cui avrebbero bisogno, dopodiché la scatola gli sarà portata via.

La recensione di The Box

A parte  tensione un po’ altalenante, non mancano alcune cose  genuinamente inquietanti, come la menomazione della protagonista, o personaggi al limete del surreale che piombiano sempre nei momenti più critici.

Anche in questa sua pellicola Kelly, inserisce in tutto il film un’aura di seventies, adornandola di momenti poetici e d’ispirazione e facendo eco anche a  pellicole come L’invasione degli ultra corpi, o Ultimatum alla terra.

La cosa che convince meno di questo film è proprio l’idea centrale, che lentamente dopo la prima ora si rivela per quello che è: una specie di menzogna che poco regge con tutto il film.

Seppur con una discreta performance di Cameron Diaz, il film finisce per perdersi con la sua metà concettuale, e frana su se stesso. Peccato perché se Kelly si fosse basato solo  sull’ impostazione del lavoro su un registro più funzionale all’intrattenimento, certamente avremmo avuto risultati più soddisfacenti.

The Bourne Ultimatum: trama, cast e sequel del film con Matt Damon

Con l’arrivo al cinema nel 2002 di The Bourne Identity un nuovo agente segreto si impose nei cuori degli spettatori. Si tratta di Jason Bourne, ex membro della CIA che si risveglia improvvisamente senza ricordare nulla del proprio passato. Tutto ciò che sa è che qualcuno gli sta dando la caccia, e prima di scoprire cosa gli è accaduto dovrà prima riuscire a salvarsi la pelle. Dopo The Bourne Supremacy, nel 2007 è poi arrivato in sala il capitolo conclusivo della trilogia: The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo, diretto da Paul Greengrass e scritto da Tony Gilroy e Scott Z. Burns. La storia si basa anche in questo caso sui romanzi di spionaggio scritti da Robert Ludlum tra il 1980 e il 1990.

The Bourne Ultimatum è infatti basato sul libro del 1990 Il ritorno dello sciacallo, terzo titolo della fortunata trilogia dedicata al personaggio. Ancora una volta il regista Greengrass infonde alla saga il suo personale stile registico, fatto di inquadrature, sporche, concitate, realizzate con camera a mano e unite da un montaggio frenetico. Ciò non solo non distrae dal vero cuore del film, ovvero la continua ricerca del protagonista di scoprire quanto ancora rimasto un mistero del suo passato, ma permette anzi di far provare concretamente allo spettatore tutto il dinamismo e l’adrenalina presenti nella storia.

Al momento dell’arrivo in sala, il film si affermò da subito come un grande successo. A fronte di un budget di circa 110 milioni di dollari, il film riuscì infatti a guadagnarne ben 444 in tutto il mondo. Ciò portò The Bourne Ultimatum a diventare il più redditizio film della saga, con un incasso quasi il doppio dei precedenti capitoli. Ancora una volta, molto del successo è dato ancora una volta dal cast di attori che lo compone. Diverse sono le curiosità legate proprio al coinvolgimento di questi, e proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire le principali e le più affascinanti. Si vedrà infine anche dove è possibile ritrovare in streaming il film.

The Bourne Ultimatum: la trama del film

Dopo essere sfuggito ai suoi inseguitori nel precedente film, l’ex agente Jason Bourne è ora diretto a Londra, dove intende scoprire gli ultimi tasselli del puzzle del suo passato. Nella capitale inglese egli ha modo di incontrare il giornalista Simon Ross, il quale possiede preziose informazioni sull’organizzazione Treadstone e su un uomo che può aiutare Bourne nella sua ricerca. Prima che il loro incontro possa concludersi, Ross viene però assassinato da uno spietato sicario, il quale costringe Jason ad una nuova fuga. Egli si dirige allora a Madrid, dove aiutato da Nicky Parson inizia a la sua ricerca di Neal Daniels, il supervisore del suo addestramento alla CIA, l’unico uomo che sembra possedere i segreti del suo passato e di quanto gli sta accadendo.

Gli spostamenti di Bourne attirano però ovviamente le attenzioni dei servizi segreti. Sotto la persona di Noah Vosen, questi indirizzano sulle tracce dell’ex agente il letale sicario già assassino di Ross. Per Jason ha così inizio una nuova corsa contro il tempo, durante la quale dovrà sfuggire agli attacchi dei suoi nemici e scoprire quanto più possibile sulla sua vera identità. La CIA cercherà di fargli terra bruciata intorno, ma Bourne è ora deciso a chiudere i conti. Dopo essere stato a Madrid si dirige ora a New York, dove è intenzionato ad incontrare personalmente i capi dei servizi segreti che lo vogliono morto. Prima di poter riuscire in ciò, però, egli dovrà liberarsi del pericoloso sicario che lo insegue da ormai molto tempo.

The Bourne Ultimatum cast

The Bourne Ultimatum: il cast del film

Un ruolo come quello di Jason Bourne è sempre molto ambito, ecco perché il regista si è trovato a svolgere numerosi provini, tenendo in considerazione anche nomi come Brad Pitt, Russell Crowe e Sylvester Stallone. La scelta ricadde però su Matt Damon. Affermatosi grazie ai film Will Hunting – Genio ribelle e Salvate il soldato Ryan, questi non aveva mai interpretato un ruolo d’azione, ma convinse da subito Liman e i produttori circa le sue capacità a riguardo. Per poter meglio interpretare il personaggio, Damon decise di addestrarsi nell’uso delle armi, nel pugilato e nelle arti marziali. Un duro allenamento fisico gli ha infine permesso di eseguire in prima persona una notevole quantità di scene d’azione, come i combattimenti a mani nude, senza il bisogno di ricorrere a controfigure.

Accanto a lui si ritrovano altri noti attori di provenienza internazionale. L’attrice Julia Stiles compare nuovamente con il personaggio di Nicky Parsons, che rispetto ai precedenti film diventa ora una delle protagoniste della storia. La candidata all’Oscar Joan Allen interpreta per la seconda volta il ruolo della vicedirettrice della CIA Pamela Landy, mentre Édgar Ramirez, divenuto celebre per la serie American Crime Story, è l’assassino Paz. David Strathairn, noto per il film Good Night, and Good Luck, è l’interprete di Noah Vose, nuovo capo dell’organizzazione Treadstone. Scott Glenn, invece, è Ezra Kramer, direttore della CIA. Nel film è poi presente il grande attore Albert Finney nei panni del dottor Albert Hirsch, psicologo che si rivelerà fondamentale nella storia. Vi è infine un breve cameo dell’attore Daniel Brühl nei panni di Martin, fratello della defunta compagna di Bourne.

The Bourne Ultimatum: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Affermatosi come il maggior successo di critica e pubblico dell’intera saga, il film trovò poi ulteriore proseguimento al cinema con nuovi film basati sui personaggi dei romanzi di Ludlum. Nel 2012, infatti, è stato portato al cinema il film The Bourne Legacy, spin-off incentrato sul personaggio di Aaron Cross interpretato da Jeremy Renner. Il non particolare successo di questo, però, spinse i produttori ad un ritorno al personaggio di Bourne. Questi è infatti nuovamente protagonista con Jason Bourne, uscito in sala nel 2016 e diretto sequel del terzo film della saga. Ad interpretarlo vi è naturalmente Damon, ormai unico volto possibile per il personaggio.

Prima di vedere tali sequel, gli appassionati del secondo film possono fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Bourne Ultimatum è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Tim Vision, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione martedì 4 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

The Bourne Ultimatum con Matt Damon stasera in Tv

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The Bourne Ultimatum con Matt Damon stasera in Tv

Serata all’insegna dell’action e dello spionaggio quella in programmazione in prima serata su Rete 4, infatti, andrà in onda The Bourne Ultimatum, terzo capitolo della saga di successo con protagonista Matt Damon.

Rete 4 stasera propone “The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo”, action-thriller del 2007 diretto da Paul Greengrass (Captain Phillips) interpretato da Matt Damon, Julia Stiles, David Strathairn e Joan Allen.

Curiosità:

– Paul Greengrass ha raccontato che il rapporto tra Nicky e Bourne prima della sua amnesia è stato volutamente scritto e girato come “ambiguo, ma significativo“.

– Il film è ispirato al romanzo “Il ritorno dello sciacallo” di Robert Ludlum.

– Il regista del film, Paul Greengrass, ha diretto anche il precedente capitolo The Bourne Supremacy.

– Nella scena dell’inseguimento a Tangeri si vedono Nicky e Desh (Joey Ansah) spintonare alcuni cittadini del posto. Il giorno delle riprese Tangeri era troppo affollata e il flusso della gente era difficile da controllare quindi la difficoltà dei due attori di farsi largo tra la folla è reale.

– Quando stavano girando a Tangeri, la città era nel bel mezzo del mese di digiuno musulmano del Ramadan in cui nessun musulmano può mangiare o bere durante le ore diurne. Interviste hanno rivelato che molti dei membri della troupe che erano musulmani hanno trovato faticoso fare il film non essendo in grado di mangiare o bere, così il resto della troupe per rispetto ha cercato di bere e mangiare con discrezione.

– La troupe non è stata in grado di chiudere la stazione di Waterloo così si possono notare passanti che guardano e indicano verso la macchina da presa.

– Dal momento che la scena d’apertura del film si svolge subito dopo la fine di The Bourne Supremacy (2004), ma il divario di produzione era di diversi mesi e a Mosca era ormai gennaio, la location è diventata impraticabile per il troppo freddo così Berlino è stata scelta come location alternativa, con un set che ricreava una porzione di Mosca. La neve finta è stata realizzata utilizzando carta e schiuma e ha richiesto 5 ore per coprire l’intero set.

Trama:

The Bourne Ultimatum filmTroviamo Bourne che non ha ne un paese ne un passato. Sottoposto ad un training brutale di cui non ha memoria da parte di persone che non può identificare, Bourne è stato trasformato in una sofisticata arma umana per la CIA e l’obiettivo più impossibile da rintracciare.

Da quando lo hanno ritrovato alla deriva nel Mar Mediterraneo a largo delle coste italiane diversi anni fa, si è imbarcato in un disperato viaggio alla ricerca della propria identità e di chi lo abbia addestrato ad uccidere. Tuttavia, dopo l’assassinio della sua amante Marie da parte di un killer, tutto ciò che Bourne desiderava era vendicarsi. Una volta raggiunto il suo scopo, ciò che voleva era scomparire per sempre e dimenticare la vita che qualcuno gli aveva sottratto. Ma la prima pagina di un quotidiano londinese che pone degli interrogativi in merito alla sua esistenza pone fine a tale speranza e Bourne si trova ad essere
nuovamente un bersaglio.

The Bourne Supremacy: trama, cast e sequel del film con Matt Damon

Con l’arrivo al cinema nel 2002 di The Bourne Identity un nuovo agente segreto si impose nei cuori degli spettatori. Si tratta di Jason Bourne, ex membro della CIA che si risveglia improvvisamente senza ricordare nulla del proprio passato. Tutto ciò che sa è che qualcuno gli sta dando la caccia, e prima di scoprire cosa gli è accaduto dovrà prima riuscire a salvarsi la pelle. Nel 2004 è poi arrivato in sala il primo dei sequel del film. Si tratta di The Bourne Supremacy, diretto da Paul Greengrass e scritto da Tony Gilroy. La storia si basa anche in questo caso sui romanzi di spionaggio scritti da Robert Ludlum tra il 1980 e il 1990.

The Bourne Supremacy è infatti basato sul libro Doppio inganno, secondo titolo della fortunata trilogia dedicata al personaggio. Pubblicato nel 1986, questo presenta però diverse differenze rispetto alla sua trasposizione cinematografica. La principale di queste riguarda l’ambientazione, che se nel testo letterario è fissata in Cina, nel film viene invece spostata in Germania. Allo stesso tempo, si preferì concentrarsi sul proseguire su quanto narrato nel precedente film, piuttosto che rimanere fedeli al romanzo. Ciò non ha però distratto dal vero cuore del film, ovvero la continua ricerca del protagonista di scoprire quanto ancora rimasto un mistero del suo passato.

Al momento dell’arrivo in sala, il film si affermò da subito come un grande successo. A fronte di un budget di circa 75 milioni di dollari, il film riuscì infatti a guadagnarne ben 290 in tutto il mondo. Tale risultato spinse lo studios di produzione a mettere in cantiere un ulteriore sequel, sempre basato sui successivi romanzi di Ludlum. Molto del successo di The Bourne Supremacy è dato ancora una volta dal cast di attori che lo compone. Diverse sono le curiosità legate proprio al coinvolgimento di questi, e proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire le principali e le più affascinanti. Si vedrà infine anche dove è possibile ritrovare in streaming il film.

The Bourne Supremacy: la trama del film

In seguito agli eventi del primo film, Jason Bourne si trova ora a vivere un momento di tranquillità a Goa, in India. Qui trascorre la proprio quotidianità in compagnia di Marie, che aiuta l’uomo nel tentativo di ricostruire il proprio passato. Bourne, infatti, è ancora attanagliato da una serie di incubi che gli permettono di avere brevi flash sul proprio passato da sicario per la CIA. Mentre a lui avviene ciò, a Berlino la vicedirettrice dei servizi segreti Pamela Landy è intenta a portare a termine un’impresa che le permetterà di scoprire l’identità di una talpa infiltratasi nella sua divisione. L’operazione viene però mandata in fumo dall’intrusione del letale killer russo di nome Kirill. Questi riesce infatti a rubare i preziosi file, facendo in modo che proprio Bourne risulti colpevole del furto e dell’omicidio di due agenti.

Bourne in persona si ritrova infine rintracciato e raggiunto da Kirill, che tenta di eliminarlo. Sfuggito all’aggressione, l’agente si trova così a doversi nuovamente scontrare contro una serie di forze che si muovono contro di lui. Allo stesso tempo, la Landy indaga su Bourne e il suo passato, arrivando a scoprire della misteriosa operazione della CIA denominata Treadstone. Riesce anche ad entrare in contatto con Ward Abbott, vicedirettore della missione, il quale però le rivela ben poco. Sospettando che vi sia dietro qualcosa di losco, la Landy riesce a rintracciare Bourne, il quale nel frattempo è arrivato in Germania. I due si troveranno così a collaborare, scendendo ancor di più nel passato dell’agente e della misteriosa operazione per cui era stato arruolato.

The Bourne Supremacy cast

The Bourne Supremacy: il cast del film

Un ruolo come quello di Jason Bourne è sempre molto ambito, ecco perché il regista si è trovato a svolgere numerosi provini, tenendo in considerazione anche nomi come Brad Pitt, Russell Crowe e Sylvester Stallone. La scelta ricadde però su Matt Damon. Affermatosi grazie ai film Will Hunting – Genio ribelle e Salvate il soldato Ryan, questi non aveva mai interpretato un ruolo d’azione, ma convinse da subito Liman e i produttori circa le sue capacità a riguardo. Per poter meglio interpretare il personaggio, Damon decise di addestrarsi nell’uso delle armi, nel pugilato e nelle arti marziali. Un duro allenamento fisico gli ha infine permesso di eseguire in prima persona una notevole quantità di scene d’azione, come i combattimenti a mani nude, senza il bisogno di ricorrere a controfigure.

Accanto a lui si ritrovano altri noti attori di provenienza internazionale. La tedesca Franka Potente ricopre nuovamente il ruolo di Marie, alleata di Bourne. L’attrice era divenuta popolare nel 1998 grazie al film Lola corre, di cui è protagonista, ed è proprio grazie a tale titolo che venne scelta. La candidata all’Oscar Joan Allen interpreta il ruolo della vicedirettrice della CIA Pamela Landy, mentre Karl Urban è l’assassino Kirill. Nel film è inoltre nuovamente presente Brian Cox, attualmente impegnato nella serie HBO Succession, che interpreta qui Ward Abbott, capo dell’organizzazione Treadstone. L’attrice Julia Stiles compare invece con il ruolo di Nicky Parsons, che trova qui ulteriore sviluppo rispetto al precedente capitolo.

The Bourne Supremacy: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Confermatosi a sua volta come un grande successo di critica e di pubblico, il film trovò seguito in un terzo capitolo del 2007, intitolato The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo. Questo arriverà poi anche a vincere tre premi Oscar per il sonoro e il montaggio. Nel 2012, invece, è stato portato al cinema il film The Bourne Legacy, spin-off incentrato sul personaggio di Aaron Cross interpretato da Jeremy Renner. Il non particolare successo di questo, però, spinse i produttori ad un ritorno al personaggio di Bourne. Questi è infatti nuovamente protagonista con Jason Bourne, uscito in sala nel 2016 e diretto sequel del terzo film della saga.

Prima di vedere tali sequel, gli appassionati del secondo film possono fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Bourne Supremacy è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione martedì 28 dicembre alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

The Bourne Legacy: trama, cast e sequel del film con Jeremy Renner

Con l’arrivo al cinema nel 2002 di The Bourne Identity un nuovo agente segreto si impose nei cuori degli spettatori. Si tratta di Jason Bourne, ex membro della CIA che si risveglia improvvisamente senza ricordare nulla del proprio passato. Tutto ciò che sa è che qualcuno gli sta dando la caccia, e prima di scoprire cosa gli è accaduto dovrà prima riuscire a salvarsi la pelle. Dopo The Bourne Ultimatum, nel 2012 è poi arrivato in sala il primo spin-off della saga: The Bourne Legacy, diretto da Tony Gilroy, già autore dei precedenti film.

Nonostante il titolo sia lo stesso di uno dei romanzi di Eric Van Lustbader dedicati a Jason Bourne, il film narra una vicenda completamente diversa. Inoltre, ad essere protagonista qui non è più il celebre agente senza memoria, bensì un personaggio totalmente nuovo di nome Aaron Cross. La storia si muove però nello stesso contesto di quelle già precedentemente viste al cinema, ampliando così tale universo narrativo e lasciando aperta la possibilità di far intrecciare in futuro tutte queste storie ora solo parallele.

Al momento dell’arrivo in sala, il film diede però vita ad un risultato particolarmente ridotto rispetto a quello dei precedenti film. A fronte di un budget di circa 125 milioni di dollari, il film riuscì infatti a guadagnarne solo 276 in tutto il mondo. Questo portò alla necessità di ripensare il futuro della saga, lasciando aperte diverse porte e interrogativi. Ad ogni modo, anche The Bourne Legacy presenta diversi punti di interesse, come anche numerose curiosità tutte da scoprire. Proseguendo nella lettura sarà possibile ritrovare ciò e molto altro.

The Bourne Legacy: la trama del film

Protagonista del film è l’agente Aaron Cross, addestrato attraverso la sperimentazione di due pillole che incrementano le facoltà fisiche e mentali. Dopo essere stato impegnato nel misterioso progetto Outcome, questi si trova ora in Alaska per una riabilitazione. Mentre è lì, l’agente Bourne a Londra denuncia pubblicamente i crimini dell’organizzazione Treadstone. Per eliminare tutte le compromettenti prove, il colonnello Ric Byer decide di uccidere ognuno dei super agenti formati dall’organizzazione, tra cui anche lo stesso Cross. Riuscito però a salvarsi dall’attentato nei suoi confronti, questi si reca dalla dottoressa Marta Shearing, l’unica in grado di fornirgli le pillole che gli garantiscono la sua forza.

Per aver aiutato l’agente, anche questa si ritrova a dover temere per la propria vita. Salvata da cross, i due fuggono nelle Filippine, dove tentano di studiare un piano per porre fine agli attacchi nei loro confronti. La situazione però peggiora progressivamente, e il tempo per agire è sempre meno. Sulle tracce dei due, come anche su quelle della dottoressa Pam Landy, si pone un infallibile sicario. Ben presto Cross sarà costretto ad uscire allo scoperto e affrontare i propri nemici. Fermare Byer e la sua organizzazione sarà però più complicato del previsto, e l’agente avrà bisogno di tutta la sua astuzia e la sua forza per riuscire nella rischiosa missione.

The Bourne Legacy cast

The Bourne Legacy: il cast del film

Per sostituire un personaggio amato come Jason Bourne, i produttori dovettero ricercare un attore altrettanto popolare e carismatico. La scelta ricadde su Jeremy Renner, qui presente nei panni di Aaron Cross. Già popolare come Occhio di Falco in The Avengers, l’attore dovette per questo ruolo allenarsi duramente in vista delle numerose sequenze acrobatiche richieste dal film. Dopo diverse settimane di esercizi mirati, egli fu in grado di eseguire personalmente queste senza l’utilizzo di controfigure. Accanto a lui, nel ruolo della dottoressa Marta Shearing vi è invece la premio Oscar Rachel Weisz. Anche lei dovette prepararsi fisicamente al suo ruolo, prendendo parte a numerose acrobazie da lei descritte come particolarmente terrificanti.

L’attore Edward Norton è invece presente nei panni del colonnello Ric Byer, colui che si opporrà al protagonista. Per Norton tale ruolo è stato l’occasione di dar vita ad un personaggio cattivo, da lui descritto come particolarmente divertente da interpretare. Nel film è poi presente l’attrice candidata all’Oscar Joan Allen, la quale riprende il personaggio di Pam Landy, già vista anche nei precedenti film. David Strathaim è invece Noah Vosen, mentre Albert Finney è il dottor Albert Hirsch. Nel film si trova poi anche l’attore Corey Stoll nei panni di Zev Vendel, mentre Scott Glenn riprende quelli di Ezra Kramer, anche lui già presente nei precedenti film.

The Bourne Legacy: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

I piani originari erano quelli di dar vita ad un sequel di The Bourne Legacy sempre con protagonista il personaggio di Aaron Cross. Il non entusiasmante risultato del film rallentò tuttavia i piani a riguardo, spingendo i produttori a riconsiderare il futuro della saga. Si optò così per un ritorno al personaggio di Bourne. Questi è infatti nuovamente protagonista con Jason Bourne, uscito in sala nel 2016 e diretto sequel del terzo film della saga. Ad interpretarlo vi è naturalmente Matt Damon, ormai unico volto possibile per il personaggio. Attualmente non è chiaro se vi sarà o meno un sesto capitolo, e lo stesso Damon ha in seguito aggiunto che ritiene improbabile che le avventure del personaggio continuino oltre.

Gli appassionati di questo film speciale film della saga possono fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Bourne Legacy è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Now TV, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione martedì 20 giugno alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

The Bourne Legacy: svelata la data di uscita del sequel

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The Bourne Legacy: svelata la data di uscita del sequel

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La Universal ha svelato la data di uscita del sequel di The Bourne Legacy, pellicola diretta nel 2012 da Tony Gilroy. Il film, che rappresenta la quinta pellicola della serie cinematografica basata sui romanzi di Robert Ludlum e Eric Van Lustbader, verrà rilasciato nei cinema il 14 Agosto 2015. Come sappiamo ormai da tempo, il film sarà sceneggiato da Anthony Peckham (Sherlock Homes, Invictus) e diretto da Justin Lin, mentre Jeremy Renner tornerà a vestire i panni di Aaron Cross.

Ancora non è stato annunciato un titolo ufficiale ma, in base ai romanzi, potrebbe essere The Bourne Betrayal – La colpa di Bourne. Anche la trama, che potete leggere di seguito, dovrebbe essere simile a quella del libro:

Jason Bourne si è lasciato tutto alle spalle: la CIA, l’identità fittizia della quale era rimasto prigioniero e il dolore per la perdita della propria famiglia. Ma quando Martin Lindros, vicedirettore della Central Intelligence e suo amico, scompare durante un’azione in Etiopia, solo un cane sciolto come Bourne può scoprire cosa sia veramente successo, e sperare di salvargli la vita.

Fonte: Firstshowing

The Bourne Legacy: recensione del film con Jeremy Renner

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The Bourne Legacy: recensione del film con Jeremy Renner

The Bourne Legacy – Certo, per i nostalgici doc sarà un duro colpo non ritrovare Matt Damon nei panni di Jason Bourne, l’agente segreto del programma Treadstone che 10 anni fa diede il via alla popolarissima saga di spionaggio diretta da Liman e Greengrass. Ma bisogna dire che la prova di Jeremy Renner, già applaudito in The Hurt Locker, non delude e tiene alta la tensione per tutti i 135 minuti di The Bourne Legacy.

Stavolta a tenere le redini della regia c’è lo sceneggiatore della serie Tony Gilroy, che da vita ad Aaron Cross, una delle 6 spie geneticamente modificate di Outcome – nuovo programma di intelligence che, attraverso l’alterazione sperimentale di due cromosomi, addestra le sue cavie a svolgere missioni isolate ad altissimo rischio. Ma poi il direttore dell’agenzia segreta NRAG Eric Byer (Edward Norton), si rende conto che il gioco è andato oltre e che la caduta di Treadstone minaccia anche la sopravvivenza di Outcome: unica soluzione, uccidere gli agenti del programma e gli scienziati che avevano partecipato al progetto. Tra questi troviamo la fascinosa Dottoressa Marta Shearing (il premio Oscar Rachel Weisz), preposta al monitoraggio costante dei superguerrieri nei laboratori segreti dell’azienda farmaceutica Candent, nel Maryland. Salvata in extremis dallo stesso Aaron, lo aiuterà a mantenersi in vita volando con lui sino alle Filippine in una interminabile caccia all’uomo (e alla donna).

The Bourne Legacy recensione del film con Jeremy Renner

La nuova creazione di Gilroy si presenta come naturale “eredità” (in inglese, appunto, “legacy”) dei primi tre capitoli della saga: le ambientazioni insolite, le corse mozzafiato, le acrobazie del protagonista e il ritmo rimangono intatti. Viene sacrificato quell’alone di mistero che circondava la figura di Bourne, inizialmente ignaro della propria identità: qui il supereroe Cross sa perfettamente chi sia e perché la CIA abbia deciso di farlo fuori.

Detto ciò, The Bourne Legacy coinvolge e si appoggia sapientemente all’empatia creatasi tra Cross e la biologa Shearing, entrambi “tormentati” dalle scelte fatte in passato e uniti dal desiderio di ricominciare da capo. Ottima, come sempre, la prova della Weisz, perfettamente a suo agio in questo action movie dagli echi psicologici. Forse, Gilroy ha calcato un po’ troppo la mano nelle sequenze degli inseguimenti, di durata eccessiva e, alla lunga, noiose. Ma è comunque riuscito a bilanciare l’azione con lo spionaggio, le botte con l’intrigo, in un prodotto che affianca alle new entries Edward Norton e Rachel Weisz i veterani della saga Joan Allen, Albert Finney (che interpreta il direttore medico di Treadstone Albert Hirsch) e David Strathairn.

The Bourne Legacy sarà nelle nostre sale dal  7 settembre.

The Bourne Legacy: la sceneggiatura del sequel sarà riscritta da Andrew Baldwin

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La sceneggiatura del sequel di The Bourne Lagacy verrà riscritta da un nuovo sceneggiatore. La notizia è stata data da Universal Picture.

Dopo Matt Damon e Paul Greengrass ad uscire dal franchise è Paul Gilroy. La sceneggiatura verrà riscritta da Andrew Baldwin, che lavorerà accanto al regista Justin Lin e a Jeremy Renner, che interpreterà ancora Aaron Cross, il personaggio introdotto dopo l’addio di Damon.

Proprio Matt Damon ha parlato del franchise questa settimana, dichiarando che sarebbe stato disposto a tornare se il progetto fosse stato affidato a Greengrass. Ma proprio il regista aveva dichiarato:

Alla fine ho sentito che avevo dato tutto me stesso in due film, sono molto orgoglioso e non volevo farne un altro senza essere convito che potesse essere allo stesso livello se non migliore. Il problema con un franchise è che se ne fai uno di troppo non all’altezza rovini l’intero lavoro. Non riuscivo ad avere una buona idea e la realtà aziendale di un franchise del genere è che quando uno studio ha Bourne, sono obbligati a realizzarne uno ogni paio d’anni. Ho scoperto nel mio cuore che non avevo altro in me. Sarei andato avanti meccanicamente e non potrei mai farlo. Sui primi due film ho dato il 1.000% dell’impegno. Ero pieno di nuove idee quando sono entrato e mi hanno assunto, sapevo che c’erano cose che avrei potuto fare e avevo una visione. La cosa migliore era andare avanti, lasciare spazio a qualcun altro che mettesse il proprio marchio.

 

Ancora non è stato annunciato un titolo ufficiale ma, in base ai romanzi, potrebbe essere The Bourne Betrayal – La colpa di Bourne. Anche la trama, che potete leggere di seguito, dovrebbe essere simile a quella del libro:

Jason Bourne si è lasciato tutto alle spalle: la CIA, l’identità fittizia della quale era rimasto prigioniero e il dolore per la perdita della propria famiglia. Ma quando Martin Lindros, vicedirettore della Central Intelligence e suo amico, scompare durante un’azione in Etiopia, solo un cane sciolto come Bourne può scoprire cosa sia veramente successo, e sperare di salvargli la vita.

Fonte: TheGlobalDispatch

The Bourne Legacy: 10 poster grafici!

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The Bourne Legacy: 10 poster grafici!

Il sito Shortlist ha commissionato una serie di poste grafici alternativi per the Bourne Legacy, il nuovo film di Tony Gilroy con Jeremy Renner chiamato ad aprire un nuovo capitolo nel franchising dell’Agente Segreto dopo l’addio di Matt Damon.

The Bourne Legacy Recensione Blu-ray

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The Bourne Legacy Recensione Blu-ray

The Bourne LegacyArriva in Home video il quarto capitolo della saga di Bourne per la regia di Tony Gilroy e con il nuovo protaognista , intitolato The Bourne Legacy.

The Bourne Legacy – Teaser Trailer Italiano

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The Bourne Legacy – Teaser Trailer Italiano

Un’intrigante corsa per svelare un complotto. Torna l’avvincente spy story con una nuova identità da scoprire.

Ulteriori info nella nostra Scheda – Film: The Bourne Legacy

The Bourne Legacy – Speciale dietro le quinte!

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The Bourne Legacy – Speciale dietro le quinte!

Un’intenso dietro le quinte di The Bourne Legacy, nuovo atteso capitolo della saga con le new entry nel cast di Jeremy Renner, Rachel Weisz, Edward Norton. Completano il cast Stacy Keach e Oscar Isaac, oltre che ai veterani del franchise Albert Finney, Joan Allen, David Strathairn e Scott Glenn, che riprendono i propri ruoli degli espisodi precedenti. Alla regia lo sceneggiatore dei precedenti capitolo, nonché regista di Michal Clayton, Tony Gilroy.

The Bourne Legacy amplia l’universo Bourne creato da Robert Ludlum, con una nuova storia che introduce un nuovo protagonista (Jeremy Renner), la cui sopravvivenza è stata messa a repentaglio dagli avvenimenti dei primi tre film.

The Bourne Legacy – Secondo trailer italiano

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The Bourne Legacy – Secondo trailer italiano

Il secondo trailer italiano ufficiale di The Bourne Legacy, dal 21 settembre al cinema. The Bourne Legacy amplia l’universo Bourne creato da Robert Ludlum, con una nuova storia che introduce un nuovo protagonista (Jeremy Renner), la cui sopravvivenza è stata messa a repentaglio dagli avvenimenti dei primi tre film.

The Bourne Legacy – Secondo trailer italiano

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The Bourne Legacy – Secondo trailer italiano

Il secondo trailer italiano ufficiale di The Bourne Legacy, dal 21 settembre al cinema. The Bourne Legacy amplia l’universo Bourne creato da Robert Ludlum, con una nuova storia che introduce un nuovo protagonista (Jeremy Renner)

The Bourne Identity: trama, cast e sequel del film con Matt Damon

Con l’arrivo al cinema nel 2002 di The Bourne Identity un nuovo agente segreto si impose nei cuori degli spettatori. Si tratta di Jason Bourne, ex membro della CIA che si risveglia improvvisamente senza ricordare nulla del proprio passato. Tutto ciò che sa è che qualcuno gli sta dando la caccia, e prima di scoprire cosa gli è accaduto dovrà prima riuscire a salvarsi la pelle. Diretto da Doug Liman e scritto da Tony Gilroy, il film è stato il primo di una fortunata saga cinematografica, la cui storia si basa sui romanzi di spionaggio scritti da Robert Ludlum tra il 1980 e il 1990.

The Bourne Identity è basato sul primo di questi, intitolato Un nome senza volto. Questo era già precedentemente stato adattato in una serie del 1988 intitolata Identità bruciata. Nella seconda metà degli anni Novanta, Liman, dichiaratosi grande fan dei romanzi, iniziò a sviluppare la possibilità di portare al cinema la storia dell’agente senza memoria. Dopo una serie di contrattazioni con la Warner Bros. prima, e con la Universal Pictures poi, riuscì infine ad acquisirne i diritti per dar vita al film da lui diretto. Con le riprese svoltesi tra Parigi, Praga, Roma, Mykonos e Zurigo, crebbe poi l’interesse del pubblico nei confronti del film.

Al momento dell’arrivo in sala, il film si affermò da subito come un grande successo. A fronte di un budget di circa 60 milioni di dollari, il film riuscì infatti a guadagnarne ben 214 in tutto il mondo. Tale risultato spinse lo studios di produzione a mettere in cantiere ulteriori sequel, sempre basati sui successivi romanzi di Ludlum. Molto del successo di The Bourne Identity è dato anche dal cast di attori che lo compone. Diverse sono le curiosità legate proprio al coinvolgimento di questi, e proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire le principali e le più affascinanti. Si vedrà infine anche dove è possibile ritrovare in streaming il film.

The Bourne Identity: la trama del film

La vicenda del film si apre al largo del mar Mediterraneo, dove un peschereccio italiano recupera un giovane uomo in mare. Questi è privo di sensi e appare gravemente ferito alla schiena. Quando l’uomo si risveglia, afferma di non ricordare nulla della propria identità né del proprio passato. L’unico elemento che può aiutarlo a scoprire qualcosa di più, è un microchip contenente un conto bancario. Ripresosi dalle ferite, l’uomo si dirige allora alla volta di Zurigo, scoprendo piano piano cose inaspettate di sé, come una grandissima capacità nelle arti marziali. Arrivato nella città Svizzera, questi riesce ad individuare una cassetta di sicurezza legata al conto presente sul microchip.

All’interno di questa ritrova una serie di passaporti riportanti nomi diversi ma sempre con la sua foto. Una patente francese, invece, gli indica il suo vero nome: Jason Bourne. Mentre fa queste prime scoperte, l’uomo si ritrova inseguito dalle forze dell’ordine. Costretto a scappare, trova aiuto in Marie, che si offre di farlo arrivare a Parigi in cambio di denaro. Bourne, ammesso che questo sia il suo vero nome, è infatti convinto che nella città francese troverà ulteriori risposte al suo mistero. Il viaggio per arrivarvi sarà tuttavia ricco di ostacoli, rappresentati in particolare da una serie di sicari appartenenti alla misteriosa organizzazione Treadstone.

The Bourne Identity cast

The Bourne Identity: il cast del film

Un ruolo come quello di Jason Bourne è sempre molto ambito, ecco perché il regista si è trovato a svolgere numerosi provini, tenendo in considerazione anche nomi come Brad Pitt, Russell Crowe e Sylvester Stallone. La scelta ricadde però su Matt Damon. Affermatosi grazie ai film Will Hunting – Genio ribelle e Salvate il soldato Ryan, questi non aveva mai interpretato un ruolo d’azione, ma convinse da subito Liman e i produttori circa le sue capacità a riguardo. Per poter meglio interpretare il personaggio, Damon decise di addestrarsi nell’uso delle armi, nel pugilato e nelle arti marziali. Un duro allenamento fisico gli ha infine permesso di eseguire in prima persona una notevole quantità di scene d’azione, come i combattimenti a mani nude, senza il bisogno di ricorrere a controfigure.

Accanto a lui si ritrovano altri noti attori di provenienza internazionale. La tedesca Franka Potente ricopre infatti il ruolo di Marie, alleata di Bourne. L’attrice era divenuta popolare nel 1998 grazie al film Lola corre, di cui è protagonista, ed è proprio grazie a tale titolo che Liman la scelse per il suo film. Il premio Oscar Chris Cooper, invece, interpreta lo spietato sicario Alexander Conklin, mentre Clive Owen è l’assassino noto come Il Professore. Nel film è inoltre presente Brian Cox, attualmente impegnato nella serie HBO Succession, che interpreta qui Ward Abbott, capo dell’organizzazione Treadstone. L’attrice Julia Stiles compare invece con il ruolo di Nicky Parsons, che verrà poi ulteriormente sviluppato nei successivi film. Vi è infine il cameo, ad inizio film, del noto attore italiano Orso Maria Guerrini, nei panni del pescatore Giancarlo che recupera Bourne dal mare.

The Bourne Identity: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo di critica e di pubblico del film, la Universal decise di procedere nel suo piano di dar vita ad una vera e propria saga cinematografica dedicata al personaggio. È così che nel 2004 arriva il primo sequel, The Bourne Supremacy, basato sul romanzo Doppio inganno. Del 2007 è invece il capitolo conclusivo The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo, il quale arriverà anche a vincere tre premi Oscar per il sonoro e il montaggio. Nel 2012, invece, è stato portato al cinema il film The Bourne Legacy, spin-off incentrato sul personaggio di Aaron Cross interpretato da Jeremy Renner. Il non particolare successo di questo, però, spinse i produttori ad un ritorno al personaggio di Bourne. Questi è infatti nuovamente protagonista con Jason Bourne, uscito in sala nel 2016 e diretto sequel del terzo film della saga.

Prima di vedere tali sequel, gli appassionati del primo film possono fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Bourne Identity è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now TV, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione martedì 21 dicembre alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

The Bourne Identity in TV

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The Bourne Identity in TV

The Bourne IdentitySerata all’insegna dell’action quella in programmazione su Rete 4, infatti, in prima serata andrà in onda The Bourne Identity, film del 2002 diretto da Doug Liman. Liberamente tratto dal romanzo Un nome senza volto di Robert Ludlum del 1980, racconta la storia di un uomo misterioso, che non ricorda nulla del proprio passato ma che è oggetto di una caccia inesorabile per eliminarlo.

Nel 1988 era uscito un adattamento televisivo intitolato Identità bruciata, diretto da Roger Young e interpretato da Richard Chamberlain. Nel 2004è uscito il seguito, The Bourne Supremacy e nel 2007, The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo, ultimo film con protagonista Jason Bourne. Nel 2012 è uscito The Bourne Legacy, una sorta di spin-off, diretto da Tony Gilroy, con protagonista Jeremy Renner.

Il film e il romanzo costituiscono un racconto originale perché il protagonista, Jason Bourne, è un sicario che prova pietà per le sue vittime e quindi decide di non ammazzarle più e di smettere di fare questo lavoro.

Differenze tra romanzo e film

  • Nel film il pescatore che rimette in sesto Bourne è un cuoco, infermiere, factotum che appartiene al peschereccio sul quale è stato ripescato, ed è italiano, e dallo stesso peschereccio Bourne sbarca nel porticciuolo di Imperia. Nel romanzo Bourne viene recuperato dall’equipaggio di un peschereccio e portato ad Ile de Port Noir, un’isola francese (il nome è inventato dall’autore del romanzo), a casa di un medico che lo rimette in sesto e successivamente (dopo mesi dal recupero) lo fa imbarcare nuovamente per Marsiglia, con destinazione Zurigo.
  • Nel film Bourne fa uso principalmente di lotta a mani nude o armate per difendersi. Nel romanzo Bourne usa principalmente abilità tattiche e denota predisposizione ad innate capacità di minaccia ed estorsione e, per esigenze mimetiche, fa anche uso di occhiali e di un berretto.
  • Nel film Marie Helena Kreutz, è una persona “anonima” che Bourne trova per caso all’ambasciata americana durante la fuga. Nel romanzo Marie Saint Jacques, è invece una affermata professoressa che lavora per il governo canadese (anche come spia) e che Bourne rapisce durante un convegno per sfuggire da un agguato.
  • Nel film l’obiettivo (fallito) di Bourne che innesca la caccia al suo passato è semplicemente uccidere una persona politicamente importante e scomoda, Nykwana Wombosi. Nel romanzo l’obiettivo finale che il governo ha preposto per Bourne è la caccia ad un certo terrorista europeo di nome Carlos (che proseguirà anche negli altri libri).
  • Nel film Conklin viene ucciso per mandato di Ward Abbott. Nel romanzo l’agente americano viene risparmiato da Bourne al Rambouillet e dà una mano allo stesso per la raccolta di informazioni.

The Bouncer – L’infiltrato: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Il film del 2018 The Bouncer – L’infiltrato (il cui titolo originale è Lukas) è un thriller d’azione franco-belga diretto da Julien Leclercq, noto per il suo stile sobrio e realistico in pellicole come L’assalto e La terra e il sangue. Il film, prima di tutto, segna un deciso ritorno al genere per Jean-Claude Van Damme, che si confronta qui con un personaggio tormentato e silenzioso, lontano dai ruoli ipercinetici che lo hanno reso celebre negli anni in film come Lionheart – Scommessa vincente, The Replicant e The Order. In questa pellicola, Van Damme veste i panni di Lukas, un buttafuori di Bruxelles con un passato oscuro e una figlia da proteggere, immerso in un mondo criminale dove la sopravvivenza richiede compromessi morali.

La narrazione si sviluppa dunque a partire da un’atmosfera cupa e realistica, dove l’azione è dosata con attenzione e la tensione cresce progressivamente. Lukas, dopo essere stato licenziato per un incidente sul lavoro, viene costretto dalla polizia a infiltrarsi in un’organizzazione criminale per evitare di perdere la custodia della figlia. Il film esplora quindi temi come la paternità, la redenzione e la lotta interiore tra giustizia e vendetta, offrendo una performance intensa e misurata di Van Damme, che dimostra una notevole profondità emotiva.  

Jean-Claude Van Damme e Kevin Janssens in The Bouncer - L'infiltrato
Jean-Claude Van Damme e Kevin Janssens in The Bouncer – L’infiltrato. Foto di © LABYRINTHE FILMS, ATCHAFALAYA FILMS, UMEDIA

La trama e il cast di The Bouncer – L’infiltrato

Lukas è un ex agente di sicurezza che lavora come buttafuori in un nightclub di Bruxelles. Dopo un alterco con un cliente influente, viene licenziato e si ritrova senza mezzi per sostenere la figlia Sarah. Accetta quindi un lavoro come guardia del corpo in uno strip club gestito da Jan Dekkers, un criminale coinvolto in attività illecite. La polizia, rappresentata da Maxim Zeroual, lo costringe poi a infiltrarsi nell’organizzazione di Jan per raccogliere prove, minacciando di togliergli la custodia della figlia. Lukas si ritrova così intrappolato tra il dovere di padre e le pericolose dinamiche del mondo criminale.

Durante la sua missione, Lukas incontra Lisa Zaccherini, una donna con un passato da falsaria, che diventa una pedina fondamentale nel piano per incastrare Jan. La relazione tra lei e Lukas si sviluppa quindi in un contesto di diffidenza e necessità, mentre entrambi cercano una via d’uscita dal mondo in cui sono intrappolati. La tensione, ovviamente, crescerà man mano che Lukas si avvicina al cuore dell’organizzazione criminale, mettendo a rischio la propria vita e quella delle persone a cui tiene.

Oltre a Jean-Claude Van Damme nel ruolo di Lukas, il cast include anche Sveva Alviti nel ruolo di Lisa Zaccherini, una donna coinvolta nel mondo del crimine che diventa un’alleata riluttante di Lukas; Sami Bouajila nel ruolo di Maxim Zeroual, l’agente di polizia che manipola Lukas per i propri fini; Alice Verset in quello di Sarah, la figlia di Lukas; Sam Louwyck nel ruolo di Jan Dekkers, il boss criminale; Kevin Janssens in quello di Geert, un membro della gang; e Kaaris in quello di Omar, un amico fidato di Lukas.

Sveva Alviti in The Bouncer - L'infiltrato
Sveva Alviti in The Bouncer – L’infiltrato. Foto di © LABYRINTHE FILMS, ATCHAFALAYA FILMS, UMEDIA

La spiegazione del finale del film

Nel climax del film, Lukas convince Lisa a collaborare con le autorità per incastrare Jan. I due si recano allora in una fattoria per stampare banconote false, attirando così l’attenzione della polizia. Durante il raid, Lukas rivela finalmente la sua vera identità a Jan che, furioso per quello che ritiene essere un tradimento in piena regola, reagisce sparandogli. A quel punto, però, Maxim, invece di arrestare Jan, lo uccide sangue freddo insieme a Lisa, rivelando così la sua corruzione e le sue vere intenzioni, ovvero appropriarsi del denaro contraffatto.

Tuttavia, Lukas è sopravvissuto all’attacco e prontamente affronta Maxim in uno scontro finale. Nonostante le ferite, alla fine riesce a disarmare e uccidere il poliziotto, eliminando anche gli altri membri corrotti dell’unità. Il film si conclude così con Lukas che, gravemente ferito, chiama la figlia, simbolo della sua redenzione e del desiderio di ricostruire una vita lontano dal crimine.Ora che Jan è morto e lo sono anche i poliziotti che lo tenevano sotto scacco, può davvero ambire a riconquistare quella libertà.

Il finale di The Bouncer – L’infiltrato sottolinea dunque la trasformazione di Lukas da uomo spezzato nell’animo a padre determinato a proteggere la figlia a ogni costo. La sua lotta contro la corruzione e il crimine rappresenta una vera e propria metafora della ricerca di giustizia in un mondo dove le linee tra bene e male sono spesso sfumate. Coinvolto in questa vicenda più grande e intricata del previsto, Lukas sceglierà di fare la cosa giusta, sempre tenendo a mente la figlia come sua linea guida verso il bene.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di The Bouncer – L’infiltrato grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 19 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

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