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Un viaggio a quattro zampe: dal cast alla storia vera, tutte le curiosità sul film

Il cane è il migliore amico dell’uomo, ed è stato più volte protagonista anche al cinema di celebri film a lui dedicati. Da titoli per famiglie come Belle & Sebastien e Attraverso i miei occhi ai classici Disney come Lilli & vagabondo, dai film d’autore come L’isola dei cani a pellicole più drammatiche come Hachiko – Il tuo migliore amico, sono numerosi i film che hanno dedicato agli amici a quattro zampe storie commoventi e ricche di emozioni, che non mancano mai di affascinare il grande pubblico. Uno degli ultimi titoli di questo filone è Un viaggio a quattro zampe.

Diretto da Charles Martin Smith, già attore in American Graffiti, Starman e Gli intoccabili, e regista di Air Bud, è questo un film d’avventura nel puro stile di Fluke, o addirittura di classici come Zanna bianca o Lassie. Si tratta inoltre del secondo adattamento, dopo Qua la zampa! di un paio d’anni fa, di un romanzo della serie a tema canino di William Bruce Cameron, che in entrambi i casi ha partecipato alla scrittura della sceneggiatura. Lo scrittore, attraverso il punto di vista dei cani, riesce infatti a dar voce a chi non ne ha, portando in primo piano una serie di tematiche legate ai nostri amici a quattro zampe.

In questo caso, si punta sull’abbattere una serie di stereotipi e maldicenze sulla razza a cui appartiene la simpatica protagonista di questo film. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Un viaggio a quattro zampe. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla … Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Un viaggio a quattro zampe cast

La trama di Un viaggio a quattro zampe

Il film racconta l’emozionante e commovente avventura di Bella, un cane che affronta un viaggio lungo 600 chilometri per ritrovare e ricongiungersi con il suo padrone, un aspirante studente di medicina impegnato come volontario in un ospedale. Durante il suo lungo percorso, Bella tocca le vite di molti: dal cucciolo di un leone di montagna rimasto orfano a un disgraziato senza tetto veterano di guerra. Grazie al suo spirito e alla sua fede, durante la sua incessante ricerca del suo amato padrone, Bella porterà gioia e conforto a tutti quelli che incontra.

Il cast del film e la razza del cane protagonista

Ad interpretare Lucas Ray, il padrone di Bella, vi è l’attore Jonah Hauer-King, noto per aver interpretato il principe Eric nel remake live-action de La sirenetta. Nel ruolo della sua compagna Olivia, invece, vi è l’attrice Alexandra Shipp, mentre nel ruolo del veterano di guerra Axel vi è Edward James Olmos. Brian Markinson interpreta il crudele Günter Beckenbauer, mentre l’attrice Ashley Judd interpreta Terri Ray, madre di Lucas. A dare voce a Bella, appartenente alla razza Pitbull, vi è invece Bryce Dallas Howard, attrice nota per aver recitato nel franchise di Jurassic World.

Per Bella, i registi erano intenzionati a scegliere un cane da salvataggio come protagonista. Il cane doveva però essere un mix di pitbull, come nel libro. La ricerca su Internet si è conclusa con l’individuazione di un rifugio no-kill del Tennessee, che aveva salvato Shelby the Dog da una vita squallida in una vicina discarica. Sebbene Shelby non sia un mix di pitbull, era l’unico cane da soccorso che potevano addestrare in tempo per il programma del film.

Un viaggio a quattro zampe Ashley Judd

Il film e il libro sono ispirati ad una storia vera?

Come anticipato, il film è tratto dall’omonimo libro di W. Bruce Cameron, il quale ha avuto un’accoglienza per lo più positiva perché ha condiviso un messaggio forte su come la discriminazione di certe razze, in particolare i pitbull, abbia influito sulla vita dei cani e dei loro proprietari. Questo romanzo ha anche insegnato ai lettori che i pitbull non sono assolutamente cani “pericolosi”, convincendoli a opporsi alla discriminante BSL (Breed Specific Law) e a chiedere che le amministrazioni cittadine abroghino questa legge ingiusta.

Per quanto riguarda le fonti di ispirazione, lo scrittore non ha indicato una precisa storia, limitandosi ad affermare: “Ci sono storie sbalorditive di cani che ritrovano la strada dopo essere stati abbandonati o persi. Sì, mi hanno ispirato e stupito, e sapevo di voler raccontare una storia di questo viaggio dal punto di vista di un cane”. Lo scrittore ha dunque effettivamente tratto spunto da alcune storie vere, ma le tappe del viaggio che Bella compie sono frutto dell’immaginazione dello scrittore.

Il trailer di Un viaggio a quattro zampe e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Un viaggio a quattro zampe grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 25 luglio alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Bastardi senza gloria: la storia vera dietro il film di Quentin Tarantino

Prima di aver dato alla popolazione afroamericana la sua vendetta in Django Unchained e aver alterato la realtà dei fatti con C’era una volta a… Hollywood, Quentin Tarantino ha aperto la sua Trilogia del Revisionismo con Bastardi senza gloria, film con cui riscrive l’esito della Seconda guerra mondiale a partire da un gruppo di personaggi tanto scorretti quanto determinati ad estirpare il male rappresentato dall’esercito nazista. Così facendo Tarantino da vita ad un altro racconto pienamente nelle sue corde, tra violenza, personaggi brillantemente approfonditi e momenti di grande cinema.

Oggi celebrato come uno dei migliori film di Tarantino, Bastardi senza gloria è inoltre – come noto – un incrocio tra Quel maledetto treno blindato, del regista italiano Enzo G. Castellari, e Quella sporca dozzina di Robert Aldrich. Film a cui Tarantino deve molto e che ha usato come fonte d’ispirazione per dar vita a questo suo racconto, tanto che lo stesso Castellari compare in un cameo all’anteprima del film a cui assistono i protagonisti. Insomma, anche Bastardi senza gloria è dunque un compendio delle passioni cinematografiche di Tarantino.

Come anticipato, però, si riscrivono qui determinati elementi storici e di seguito approfondiamo meglio propri questa caratteristica, alla ricerca della storia vera dietro il film. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Bastardi senza gloria. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e a cosa c’è di vero nel film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Bastardi senza gloria Christoph Waltz

La trama e il cast di Bastardi senza gloria

Bastardi senza gloria si svolge durante il primo anno dell’occupazione della Francia da parte tedesca, e segue la storia dell’Ufficiale Alleato Aldo Raine, il quale mette insieme un gruppo di soldati ebrei con lo scopo di castigare i nazisti con una serie di atti violenti, per poi prendere i loro scalpi. Lui e i suoi uomini si alleeranno con una giovane attrice tedesca, Bridget von Hammersmark, che è anche un’agente sotto copertura, con lo scopo di rovesciare i leader del Terzo Reich. I loro destini si incroceranno poi con quello di Shosanna Dreyfus, in cerca di vendetta dopo che dei nazisti hanno ucciso la sua famiglia.

Nel ruolo di Aldo Raine vi è l’attore Brad Pitt, primo e unico interprete da Tarantino considerato per il ruolo. Accanto a lui, nei panni del sergente Donny Donowitz vi è il regista Eli Roth, mentre B. J. Novak è il soldato di prima classe Smithson Utivich. Michael Fassbender, invece, compare nel ruolo del tenente Archie Hicox. Si ritrovano poi nel film anche Diane Kruger nel ruolo di Bridget Von Hammersmark, Daniel Brühl in quelli del soldato di prima classe Frederick Zoller e Til Schweiger in quelli del sergente Hugo Stiglitz.

Vi è poi l’attrice Mélanie Laurent, che per prepararsi al ruolo di Shosanna ha lavorato come proiezionista in un cinema. In ultimo, vi è Christoph Waltz nel ruolo dello spietato e iconico colonnello Hans Land. L’attore, che ha poi vinto l’Oscar per la sua interpretazione, non era la prima scelta di Tarantino, il quale aveva invece pensato a Leonardo DiCaprio. Non riuscendo però a trovare un interprete adatto, che potesse anche parlare diverse lingue, Tarantino iniziò a pensare di dover scartare in toto il ruolo. Quando conobbe Waltz, capì infine di aver trovato l’interprete giusto.

Bastardi senza gloria Melanie Laurent

Cosa c’è di vero nel film? Ecco la storia vera

Sebbene la vicenda narrata in Bastardi senza gloria presenti elementi che conducono a risvolti e risoluzioni che storicamente si sono svolti in modo diverso, molto di quello che viene narrato riprende fatti realmente accaduti. Innanzitutto, il contesto della Seconda guerra mondiale che fa da sfondo alla storia è qui ripreso fedelmente. Per quanto riguarda il gruppo di “Bastardi”, protagonista del film, questo è ispirato a reali gruppi di soldati che, nei territori occupati, avevano lo scopo di eliminare per vendetta quanti più nazisti possibile.

Tra questi gruppi si annoverano in particolare Operazione Greenup, X Troop e il Nakam. Per quanto il prendere scalpi dei nazisti o l’usare mazze da baseball non fossero tra le loro attività, questi conducevano realmente operazioni dietro le linee nemiche e missioni di sabotaggio. Il film presenta poi una serie di personaggi realmente esistiti, a partire da Adolf Hitler e fino ai suoi più fedeli collaboratori. Come noto, furono numerosi i tentativi di assassinio nei confronti di Hitler, ma nessuno di questi andò mai a buon fine.

Bastardi senza gloria si ispira però a questi tentativi nel mettere in atto quello che alla fine del film porta alla morte di Hitler nel cinema che va a fuoco. Da qui, dunque, Tarantino si discosta dalla verità storica per proporre una realtà in cui Hitler è stato ucciso prima del tempo, portando così alla fine della Seconda guerra mondiale. Come noto, invece, Hitler si suicidò il 30 aprile 1945 sparandosi all’interno del suo bunker.

In ultimo, Hans Landa, l’iconico antagonista del film, è sì un personaggio immaginario, ma basato però sul criminale di guerra Alois Brunner, soprannominato “il Macellaio di Vienna” per gli stermini compiuti nei campi di internamento. Riuscito a fuggire in seguito alla guerra, venne più volte condannato senza però scontare mai una pena. Si trasferì, con il nome Georg Fischer, a Damasco, in Siria, dove ottenne protezione da parte del regime siriano di Hafez el-Assad. Quando il regime non ebbe più bisogno di lui, se ne sbarazzò nel 2001 o nel 2010.

Il trailer di Bastardi senza gloria e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Bastardi senza gloria grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Now, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 25 luglio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Point Break: dal cast alle location, le curiosità sul film con Édgar Ramírez

Quando nel 1991 il film Point Break arrivò al cinema per la regia di Kathryn Bigelow, divenne da subito un vero e proprio cult. Thriller d’azione con protagonisti Keanu Reeves e Patrick Swayze, è oggi considerato uno dei più affascinanti titoli di questo genere, entrando a far parte della cultura di massa. Una popolarità che ha spinto la Warner Bros a dar vita ad un remake nel 2015. Intitolato a sua volta Point Break (qui la recensione), questo riprende le principali caratteristiche dell’originale aggiornandole al contesto odierno. A dirigerlo vi è Ericson Core, meglio noto come direttore della fotografia di film come Fast & Furious e Daredevil.

Il titolo Point Break si riferisce ad un preciso termine del gergo surfistico, il quale indica il momento in cui le onde si infrangono su una barriera rocciosa, dando vita ad un particolare tipo di onda particolarmente stimolante da cavalcare. Solo i più esperti surfisti riescono infatti a domare queste senza cacciarsi nei guai. Il “punto di rottura” indica però anche quel limite oltre il quale si verifica una brusca e talvolta imprevedibile reazione. Si tratta dunque di una condizione che, in entrambi i casi, descrive alla perfezione tanto il film in sé quanto i suoi due protagonisti.

Inizialmente accolto con grande interesse, tale remake non ha però ottenuto il successo immaginato, arrivando a guadagnare solo 133 milioni di dollari a fronte di un budget di 105. Si tratta però di un titolo da riscoprire, anche solo per la bellezza dei luoghi in cui è ambientato. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Point Break. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Point Break cast
Edgar Ramírez e Luke Bracey in Point Break. Foto di Reiner Bajo – © 2015 – Warner Bros. Pictures

La trama di Point Break

Il film racconta la storia di Johnny Utah, giovane agente dell’FBI, incaricato di infiltrarsi in un gruppo di atleti, dipendenti dall’adrenalina, sospettati di una serie di rapine aziendali. A capo della banda c’è il carismatico Bodhi, che insieme agli altri ragazzi sta cercando di portare a termine l’Ozaki 8, una serie di sfide estreme che onorano le forze della natura. Johnny deve sfruttare la sua passione per gli sport estremi per farsi ammettere nel gruppo ed essere così libero di indagare. In breve, Johnny riesce ad avvicinarsi al gruppo e a farsi invitare alle loro feste, dove conosce Samsara, dalla quale si sente fortemente attratto. Ben presto, però, dovrà iniziare a confrontarsi con i pericoli della sua missione.

 

Il cast del film

Ad interpretare il ruolo che fu di Keanu Reeves, quello dell’agente FBI Johnny Utah, vi è l’attore Luke Bracey. Questi ottenne il ruolo dopo un lungo processo di casting, e a favorirlo fu il fatto che sin da bambino pratica il rugby ed è un grande appassionato di surf. Grazie a queste attività ha infatti provato di avere il fisico giusto per la parte. Tutto ciò, unito ad una buona capacità interpretativa, lo ha reso il candidato più credibile e valido. Per il ruolo dello spericolato criminale Bodhi era invece stato scelto l’attore Gerald Butler.

Egli tuttavia dovette rinunciare al ruolo a causa di impegni precedentemente presi, e ad assumere la parte fu dunque l’attore Édgar Ramírez. Per il personaggio questi si preparò attraverso un lungo addestramento fisico, che gli permise di interpretare personalmente molte delle scene più complesse. Nel film è poi presente l’attore Ray Winstone, noto per film come The Departed e Noah, che da qui vita al personaggio Angelo Pappas. Questi è un agente speciale del FBI situato a Londra, dove gestisce l’operazione di Utah. L’attrice Teresa Palmer è invece stata scelta per la parte della conturbante Samsara.

Un ruolo, questo, per la quale l’attrice si è preparata a tal punto da poter interpretare senza ricorrere a controfigure neanche per le scene più estreme. Ad affascinarla del personaggio vi è in particolare la sua spiritualità, che la rende simile ad un oracolo a cui gli altri personaggi si rivolgono in cerca di risposte. Nel film sono poi presenti gli attori Matias Varela nei panni di Grommet, Clemens Schick in quelli di Roach e Max Thieriot per Jeff. Gli attori James LeGros e Bojesse Christopher, che nel primo Point Break interpretavano i complici di Bodhi, Grommet e Roach, appaiono in questo film nel ruolo opposto di agenti dell’FBI.

Point Break location
Laird Hamilton e Luke Bracey in Point Break. Foto di Reiner Bajo – © 2015 – Warner Bros. Pictures

Le location dove è stato girato Point Break

Uno degli elementi di maggior fascino del film sono le numerose location utilizzate per le riprese del film. La troupe si è infatti spostata in ben 11 paesi di 4 continenti diversi, offrendo così un’ampia verietà di ambienti e scenari al film. Per le sequenze relative al surf, sono state scelte le spiagge di Teahupo’o, a Tahiti, dove si sono registrate alcune delle onde più alte del decennio. Particolarmente note per la pulizia che le contraddistingue, queste sono considerate tra le spiagge più belle al mondo.

Le scene che prevedono il salto con tuta alare si sono invece svolte a Walenstadt, in Svizzera, dai cui monti si è potuto ottenere delle magnifiche riprese ad alta quota. Per le scene riguardanti lo snowboard, invece, la produzione si è spostata su l’Aiguille de la Grande Sassière, una montagna delle Alpi Graie al confine tra la Francia e l’Italia, nella regione Valle d’Aosta. Infine, ulteriore location è stata anche la cascata nota come Salto Angel, in Venezuela, dove si sono svolte le riprese relative al rock climbing.

Il trailer di Point Break e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Point Break è infatti disponibile nel catalogo di Tim Vision, Apple TV+ e Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 25 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Narni. Le vie del cinema, svelati gli ospiti della 30° edizione

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Narni. Le vie del cinema, svelati gli ospiti della 30° edizione

A partire dal 29 luglio al 3 agosto la città di Narni (TR) ospiterà la trentesima edizione di Narni. Le vie del cinema, la Rassegna di cinema restaurato, diretta da Alberto Crespi e organizzata per iniziativa del Comune di Narni con la collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e con la Scuola Internazionale di Comics di Roma.

IL CINEMA RESTAURATO È PROTAGONISTA. Anche quest’edizione proporrà una ricca selezione di film di recente recupero proiettati ogni sera a partire dalle ore 21.00 sul grande schermo allestito nel Parco pubblico “Bruno Donatelli” di Narni Scalo, a ingresso gratuito.

Narni. Le vie del cinema è il “decano” dei festival dedicati alla memoria del cinema. Il cinema restaurato è arte, scienza, storia, memoria. Narni. Le vie del cinema sintetizza queste discipline proponendo anche quest’anno classici del cinema italiano restaurati e proiettati per il grande pubblico su uno degli schermi più grandi d’Europa.

L’edizione di quest’anno prevede due film il cui restauro è a cura della Cineteca di Bologna: Lo chiamavano Trinità (1970), di E. B. Clucher (Enzo Barboni), che rappresenta un punto di rottura per il genere degli spaghetti-western, contaminandolo con tratti di comicità e Ieri, oggi, domani (1963) di Vittorio De Sica, vincitore dell’Oscar al miglior film straniero; un doveroso omaggio ai protagonisti, nel novantesimo anniversario della nascita di Sophia Loren e nel centenario dalla nascita di Marcello Mastroianni.

Gli altri quattro film in rassegna sono stati restaurati invece dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Si tratta di L’odore della notte (1988) di Claudio Caligari, Casotto (1977) di Sergio Citti, Sissignore (1968) diretto e interpretato da Ugo Tognazzi.

Il film conclusivo della rassegna rappresenta un omaggio a Giuliano Montaldo, primo direttore artistico di Le vie del cinema e cittadino onorario della città di Narni, recentemente scomparso. Sacco e Vanzetti, il suo capolavoro del 1971, di cui firma regia e sceneggiatura. Il lungometraggio sarà preceduto dalla proiezione di Arlecchino (1983), un corto che Montaldo ha realizzato per la RAI, uno dei primi esperimenti italiani di alta definizione, girato a Venezia con la fotografia di Vittorio Storaro.

Narni. Le Vie del Cinema, la 30° edizione della rassegna del cinema restaurato

TORNA PER I PIÙ PICCOLI LA RASSEGNA DEL CINEMA ANIMATO

La rassegna parallela alla classica selezione di pellicole restaurate proporrà ogni sera su grande schermo a partire dalle ore 21.00, in un’ala laterale del Parco pubblico “Bruno Donatelli”, una selezione di film animati dedicati ai più piccini. Saranno proposti: La carica dei 101 di Wolfgang Reitherman, Hamilton Luske e Clyde Geronimi; Le avventure di Bianca e Bernie di Wolfgang Reitherman, John Lounsbery e Art Stevens; Shrek di Andrew Adamson e Vicky Jenson Spirit – Cavallo selvaggio di Kelly Asbury e Lorna Cook; Madagascar di Eric Darnell e Tom McGrath e Alla ricerca della valle incantata di Don Bluth.

L’OMAGGIO A GIULIANO MONTALDO

Verrà inaugurata il 29 luglio la mostra I segni di Giuliano Montaldo, visitabile sino al 3 agosto presso il Parco Bruno Donatelli, un omaggio al regista per il suo contributo al progresso della cultura italiana e per il prestigio internazionale conseguito attraverso la sua produzione artistica. Le sue opere sono tasselli insostituibili per la conservazione della memoria del nostro paese. Il suo impegno di autore civile testimonia il peso dell’intolleranza attraverso i secoli, così come il suo cinema di genere getta uno sguardo impietoso sulla società italiana. Giuliano Montaldo ha frequentato l’opera lirica e la televisione; ha attraversato la letteratura ed è stato attore; ha diretto rassegne. È stato un grande narratore di storie che ha mostrato un grande affetto ed interesse verso la città e la comunità di Narni. Anche grazie a lui si è concretizzato in Italia l’impegno per il restauro delle opere dell’arte cinematografica e per la loro divulgazione. Grazie a lui la manifestazione Narni, le vie del cinema è diventata un appuntamento importante per la città e per le persone che amano il cinema.

NARNI. LE VIE DEL CINEMA E L’ECOSOSTENIBILITÀ. Anche per l’edizione 2024 l’organizzazione di Narni. Le vie del cinema ha ideato una rassegna all’insegna del rispetto dell’ambiente e della promozione attiva dell’ecosostenibilità. È per questo motivo che ha ottenuto a conclusione della rassegna del 2023 un certificato dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Umbria che attesta l’impegno sostenuto in questo senso: i criteri alla base della manifestazione hanno come punto fermo l’idea di sostenibilità ambientale creando il minor impatto ambientale possibile, promuovendo l’utilizzo di un parco naturalistico. Verranno adottati una serie di accorgimenti, tra cui: utilizzo di strutture in acciaio smontabili e riutilizzabili; impianti elettrici allestiti ad hoc e smontabili al termine della manifestazione e riutilizzabili di anno in anno; per veicolare la rassegna, l’uso della carta stampata sarà ridotta al minimo, e solo ed esclusivamente per esigenze legate alla necessità di comunicazione istituzionale. Invece della carta si lavora con inviti digitali, app dell’evento, codici QR. In aggiunta ogni anno all’interno del luogo di svolgimento della rassegna vengono piantati nuovi alberi per azzerare le poche emissioni di anidride carbonica prodotta.

Viene promossa la mobilità lenta per raggiungere i luoghi della manifestazione e l’uso di piatti, bicchieri e posate riciclabili e biodegradabili presso il punto di ristoro, che proporrà prodotti locali al fine della promozione delle aziende del territorio e quindi con impatto minimo dovuto ai trasporti.

LA SCUOLA INTERNAZIONALE DI COMICS RACCONTA LE VIE DEL CINEMA PER L’EDIZIONE 2024

Quest’anno, per il terzo anno consecutivo, continua la collaborazione tra la Scuola Internazionale di Comics di Roma e la rassegna Le Vie del Cinema.

La Scuola Internazionale di Comics, leader di settore della formazione nelle arti grafiche e visive, propone ogni anno ai suoi allievi e alle sue allieve attività formative che offrano la possibilità di relazionarsi con progetti per committenti esterni. Si tratta per i ragazzi e le ragazze di importanti esperienze di crescita personale e professionale a cui la Scuola presta particolare attenzione.

Con questo obiettivo è nata l’idea di collaborare con Le Vie del Cinema, un evento che dal 1995 cerca di valorizzare il cinema e sensibilizzare il pubblico alla fruizione di pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano, proposte in versione restaurata.

Il coinvolgimento in questo progetto ha riguardato le classi del terzo anno dei corsi di Illustrazione e Graphic Design che, sotto il coordinamento dei docenti responsabili Sandro Mattioli e Franco Marconi, hanno elaborato la strategia di comunicazione della manifestazione.

I ragazzi e le ragazze hanno lavorato insieme per realizzare la veste grafica di questa edizione della rassegna, producendo una serie di materiali correlati che serviranno per pubblicizzare l’evento e arricchirne l’impianto visivo.

Il risultato finale prevede una serie di illustrazioni originali, dalle rielaborazioni artistiche delle locandine dei 6 film in programma al ritratto dei registi, che saranno esposte in mostra nel luogo in cui si svolgerà l’evento, e il materiale grafico coordinato, ideato per una comunicazione d’impatto ed efficace.

I lavori prodotti dagli studenti e dalle studentesse della Scuola Comics confluiranno inoltre nel catalogo ufficiale di Le Vie del Cinema che viene annualmente proposto per documentare la manifestazione.

Si tratta quindi di un’occasione importante per aspiranti designer, artisti e artiste per proporre la propria professionalità, per fare una reale esperienza sul campo e mettere in mostra il proprio talento.

I linguaggi espressivi del cinema, del disegno e del design si incontrano per un progetto unico, che ha il merito di investire sulla creatività di giovani professionisti e professioniste, collegando la loro formazione alla storia della grande cinematografia italiana.

ARTE E RIGENERAZIONE URBANA PER LA CITTÀ DI NARNI

Con il progetto Rigenerarsi, avviato nel 2023 con la responsabilità scientifica del giornalista Roberto Vicaretti, poi realizzato dall’artista David Pompili si sancisce ancora di più il rapporto tra la città di Narni e la settima arte attraverso una serie di opere di street art rappresentanti grandi figure del cinema diffuse sugli edifici di Narni Scalo.  L’opera di rigenerazione urbana si completa nella collaborazione con la rassegna Narni. Le vie del cinema attraverso dei percorsi immersivi nel tessuto urbano, alla ricerca e alla scoperta dei volti del cinema che colorano le vie della città.

Durante le giornate della rassegna, all’interno del parco pubblico Bruno Donatelli sarà inoltre allestita una mostra in cui verranno esposti tutti i progetti presentati a bando per la realizzazione di un monumento dedicato al cinema, che verrà realizzato e installato nella rotatoria tra via Tuderte e via Pietro Germi. L’iniziativa si inserisce nel complesso delle attività previste per il trentesimo anniversario della manifestazione Narni, le vie del cinema – Rassegna del film restaurato.

Deadpool & Wolverine: spiegato il significato della scena post-credits

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Deadpool & Wolverine (la nostra recensione) è ora nelle sale di tutto il mondo e, mentre avremo molti contenuti per analizzare ciò che accade nel film durante il fine settimana, volevamo confermare rapidamente che c’è davvero una scena post-credits nel nuovo blockbuster Marvel che vede protagonisti Ryan Reynolds (Wade Wilson/Deadpool) e Hugh Jackman (Logan/Wolverine).

**Questo articolo contiene spoiler importanti su Deadpool & Wolverine, quindi procedete con cautela!

Tuttavia, prima di arrivare a questo, dovremmo anche menzionare che c’è qualcosa che suona anche durante i titoli di coda del film. Non si tratta esattamente di una scena mid-credits, ma di una toccante retrospettiva che mette in luce alcuni divertenti momenti dietro le quinte dei film Marvel/Fox, tra cui X-Men, Daredevil, Blade, Fantastici Quattro e altri ancora. È sicuramente un’interessante carrellata, soprattutto per i fan che sono cresciuti con questi film, quindi sedetevi e godetevi questo emozionante viaggio nella memoria.

Poi, dopo i titoli di coda, ci aspettano i momenti finali del film…

All’inizio del film, dopo essere arrivati nel Vuoto e aver ingaggiato il loro primo combattimento, Deadpool e Wolverine si ritrovano faccia a faccia con una figura di fuoco del passato della Marvel e della Fox: la Torcia Umana, Johnny Storm, interpretato nientemeno che dall’attore originale dei Fantastici Quattro Chris Evans, che torna nel Marvel Cinematic Universe per la prima volta dopo Avengers: Endgame.

Si tratta del primo di molti camei importanti durante il secondo atto del film e probabilmente uno dei più divertenti, in quanto vediamo Evans tornare senza problemi nella sua parte preferita dai fan e collaborare con Deadpool e Wolverine, anche se la loro squadra ha vita breve, in quanto Deadpool fa inavvertitamente uccidere Johnny da Cassandra Nova dopo averle rivelato – a lungo – alcune delle cose non proprio piacevoli che Johnny aveva detto su di lei durante il viaggio verso la sua base.

Nel film, non è chiaro se Johnny abbia davvero detto le cose che Deadpool ha affermato di aver detto o se Wade, al massimo del suo essere Deadpool, stesse facendo le sue solite sciocchezze che hanno portato il suo nuovo amico a essere scorticato vivo.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Euphoria – stagione 3 vedrà il ritorno di un volto familiare

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Euphoria – stagione 3 vedrà il ritorno di un volto familiare

Non è una novità che la terza e tanto attesa stagione della serie drammatica adolescenziale più amata d’America, Euphoria, sia ufficialmente in lavorazione, ma i dettagli sul ritorno del cast dipendono dalla loro disponibilità. Tuttavia, uno degli attori principali, Colman Domingo, che nella serie interpreta Ali Muhammed, ha confermato il suo ritorno nella prossima stagione. Come annunciato all’inizio di questo mese, la terza stagione inizierà la produzione nel gennaio 2025, secondo la HBO, con l’obiettivo di pubblicare gli episodi nello stesso anno.

Durante una recente apparizione a Watch What Happens Live, a Domingo è stato chiesto da un fan se avrebbe ripreso il suo ruolo di Ali nella terza stagione di Euphoria; in risposta, il vincitore dell’Emmy ha detto: “Tornerò nella terza stagione di Euphoria”, dopo di che ha assicurato ai fan che le riprese “inizieranno all’inizio del prossimo anno”. Domingo ha un ruolo ricorrente nella serie della HBO, interpretando il ruolo di Ali, un uomo in via di guarigione dalla tossicodipendenza che a volte parla alla Narcotici Anonimi di Rue (Zendaya) e alla fine diventa uno sponsor e un mentore per lei.

Oltre a confermare il suo ritorno, Domingo ha espresso le sue speranze per una particolare trama da esplorare nella terza stagione di Euphoria. Quando gli è stato chiesto se nella nuova stagione si parlerà di ciò che è successo tra Rue e Laurie (Martha Kelly) “per la valigia piena di droga”, Domingo ha risposto: “Lo spero; è una buona trama. Il personaggio di Laurie era incredibile”. I fan ricorderanno che la pluripremiata serie, creata e scritta da Sam Levinson per la HBO, è apparsa per l’ultima volta sui piccoli schermi nel febbraio 2022 con la sua seconda stagione, quasi tre anni dopo il suo debutto nel 2019.

Il cast principale tornerà nella terza stagione di Euphoria

Quando è stata annunciata la terza stagione di Euphoria, è stato confermato anche il ritorno del cast principale, il che naturalmente ha fatto salire ancora di più l’attesa dei fan per il ritorno della serie. Del cast principale fanno parte Zendaya, Jacob Elordi, Alexa Demie, Sydney Sweeney, Angus Cloud, Eric Dane, Barbie Ferreira, Nika King, Storm Reid, Hunter Schafer e Algee Smith.

Non solo i fan sono entusiasti della prossima stagione, ma la HBO prevede anche di riportare in vita il dramma psicologico per i fan. Francesca Orsi, EVP della programmazione HBO e responsabile delle serie drammatiche e dei film HBO, ha dichiarato all’inizio del mese: “Sono entusiasta che siamo pronti a iniziare la produzione di Euphoria a gennaio. Non potremmo essere più felici della nostra partnership creativa con Sam e questo incredibile cast. Non vediamo l’ora di dare vita a questa nuova stagione di Euphoria per i fan”.

Presunto Innocente, la spiegazione del finale: chi ha ucciso Carolyn Polhemus?

Il legal thriller di Apple TV+ Presunto Innocente, interpretato da Jake Gyllenhaal, Ruth Negga, Peter Sarsgaard e Bill Lamb, ha appena dato un finale affascinante. Nel settimo e ultimo episodio della serie basata sul romanzo di Scott Turow del 1987, la giuria aveva il compito di stabilire se l’ex vice procuratore capo Rusty Sabich (Gyllenhaal) avesse ucciso la sua amante e collega Carolyn Polhemus (Renate Reinsve) in un delitto passionale. L’uomo che ha appena sostituito Rusty, Tommy Molto (Sarsgaard), è un uomo dispettoso, pronto a mettere Rusty dietro le sbarre.

Allo stesso tempo, la moglie di Rusty, Barbara (Negga), e i suoi due figli adolescenti lottano per sperare che tutto questo sia solo un brutto sogno e che il padre non sarebbe mai stato capace di commettere un crimine così efferato. Negga ruba la scena nel ruolo della moglie tradita, e il colpo di scena finale gira opportunamente intorno al suo personaggio. Se non avete letto il romanzo di Turow o visto il film con Harrison Ford, non avreste mai potuto prevedere il finale a sorpresa, perché Negga è semplicemente spettacolare, e il creatore della serie David E. Kelley offre un colpo di scena unico, che si allontana dal materiale di partenza, e che è assolutamente stupefacente.

Di cosa è accusato Rusty Sabich in “Presunto innocente”?

Presunto Innocente Jake Gyllenhaal
Jake Gyllenhaal e Bill Camp in “Presunto innocente”, disponibile dal 12 giugno 2024 su Apple TV+.

Laserie apporta diversi cambiamenti rispetto al materiale di partenza, com’è prevedibile visto il divario di quasi 40 anni tra i due. Nel romanzo di Turow, Rusty e Barbara hanno un solo figlio e il loro figlio è troppo piccolo per essere davvero coinvolto nella trama. Nella serie di Apple TV+ , i due hanno due figli adolescenti; il figlio Kyle (Kingston Rumi Southwick) e la figlia Jaden (Chase Infiniti) sono i protagonisti principali del senso di colpa di Rusty per aver portato tanta vergogna alla sua famiglia. Entrambi lottano duramente con ciò che il padre ha fatto e sono costretti a sentire parlare del caso altamente pubblicizzato ogni giorno a scuola.

Un altro grande cambiamento avviene in seguito, quando l’amico e avvocato di Rusty, Raymond Horgan (Lamb), subisce uno spaventoso evento cardiaco nel sesto episodio. Rusty finisce per difendersi da solo, con grande disappunto del co-avvocato Mya Winslow (Gabby Beans). Questo non accade nel materiale di partenza. Ci sono anche diversi adattamenti tecnici aggiornati per includere elementi moderni come i video dei cellulari e simili. Nessuno di questi cambiamenti influisce in modo significativo sulla conclusione sbalorditiva di questo legal thriller dal ritmo incalzante e dalla recitazione meravigliosa. Considerando che le scene finali sono diverse sia nel libro che nel film, i cambiamenti sembrano tutti coerenti al momento del colpo di scena finale.

Rusty è stato accusato di omicidio di primo grado per il violento assassinio della sua collega Carolyn Polhemus, con la quale aveva una relazione extraconiugale. La scena del delitto è particolarmente cruda e inquietante e rende ancora più difficile credere che Rusty, avvocato e padre, abbia potuto compiere un gesto così brutale. Per quanto riguarda il movente, Carolyn stava cercando di porre fine alla relazione e Rusty era innamorato di lei. Ne aveva anche i mezzi e l’opportunità, visto che è stato ripreso mentre andava e veniva da casa sua la notte in cui Carolyn è stata brutalmente uccisa. Tutto questo rende il caso avvincente; non si sa mai cosa penserà o deciderà la giuria fino a quando non verrà emesso il verdetto.

Le scene finali di “Presunto innocente”, spiegate

Presunto Innocente
Kingston Rumi Southwick, Chase Infiniti e Ruth Negga in “Presunto innocente”, disponibile dal 12 giugno 2024 su Apple TV+.

Rusty, forse a ragione, ha avuto un carattere irascibile e si è agitato per tutta la durata del processo. Sua moglie, Barbara, è stata stoica e costante, sostenendo il marito emotivamente fragile, che crede fermamente di essere stato incastrato per l’omicidio. È stata più che comprensiva e ha accettato i notevoli difetti di Rusty. La tensione è palpabile quando siede dietro di lui nell’aula del tribunale, quando viene emesso il verdetto dopo le appassionate e convincenti arringhe finali. Quando il cancelliere annuncia finalmente che lo Stato dell’Illinois ha dichiarato Rosat K. Sabich non colpevole del reato di omicidio, tutti i presenti in aula e il pubblico a casa tirano un sonoro respiro di sollievo e di stanchezza. Ma il vero colpo di scena avviene giorni dopo.

Il colpo di scena finale avviene nel garage di casa Sabich, dove Barbara viene interrotta da Rusty mentre si sta allenando, che le dice di sapere che è stata lei a uccidere Carolyn e di averla coperta legando Carolyn nello stesso modo in cui un serial killer fa con le sue precedenti vittime per depistare le forze dell’ordine. A questo punto, si verifica un bellissimo colpo di scena: Jaden entra nel garage e interrompe Rusty mentre accusa Barbara dell’orrendo crimine. Jaden sostiene che ha piazzato l’attizzatoio a casa di Tommy Molto per confondere ulteriormente le autorità. Rusty fa due più due e chiede a Jaden come si sia procurata l’arma del delitto.

Presunto innocente

Tutto ciò si discosta completamente dal libro di Turow e dal film, in cui Barbara ammette di aver meticolosamente incastrato Rusty, non pensando che sarebbe arrivato così vicino a essere dichiarato colpevole. Jaden ammette anche di essere andato a trovare Carolyn la sera dell’omicidio, dove inizialmente l’aveva avvertita di stare lontana da suo padre e dalla sua famiglia, prima di cedere e colpirla a morte con l’attizzatoio dopo aver scoperto che Carolyn era incinta del suo fratellastro. Barbara è in lacrime e Rusty è sconvolto dalla notizia che è stata sua figlia Jaden a uccidere l’amante. Rusty cerca di assumersi la responsabilità di aver messo in moto l’intera faccenda, ma l’aria ha lasciato completamente la stanza in un colpo di scena spettacolare e imprevisto.

Chi ha letto il libro di Turow o visto il film del 1990 ha guardato e aspettato di vedere come Barbara avrebbe ammesso di aver ucciso Carolyn e incastrato il marito per il crimine, ma David E. Kelley e il suo team avevano in mente qualcosa di completamente diverso. La sequenza finale mostra la famiglia Sabich che ride insieme al tavolo della sala da pranzo, godendosi la cena del Ringraziamento. Mentre Rusty taglia il tacchino nella cucina adiacente, Barbara sorride e i due si guardano negli occhi. Si scambiano uno sguardo complice, riconoscendo che la loro vita come famiglia può e vuole andare avanti nonostante tutto quello che è successo.

Forse la famiglia che uccide insieme può non solo rimanere unita, ma anche prosperare insieme. È un fantastico colpo di scena finale che attira spettatori nuovi e familiari che forse si aspettavano lo stesso colpo di scena dal materiale di partenza. Complimenti agli sceneggiatori dell’episodio Kelley, Sharr White e Miki Johnson per aver ritwittato un grande colpo di scena originale e aver reso il remake televisivo unico nel suo genere.

Peaky Blinders: il film ha appena aggiunto una star di Dune al cast

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Il prossimo film di Peaky Blinders ha appena ricevuto un importante aggiornamento. Secondo Deadline, Rebecca Ferguson si è unita al cast del progetto, che segnerà il ritorno di Cillian Murphy nel ruolo di Tommy Shelby. I dettagli sul personaggio che la Ferguson interpreterà non sono ancora stati resi noti da Netflix. Mentre la premessa della prossima continuazione della storia rimane segreta, è stato confermato che Tom Harper dirigerà il film per la piattaforma di streaming. Più di dieci anni dopo essersi seduto dietro la macchina da presa per gli episodi di Peaky Blinders, il regista torna a guidare i personaggi nella prossima narrazione.

Rebecca Ferguson è stata molto impegnata negli ultimi due anni. L’interprete è stata recentemente vista sul grande schermo nel ruolo di Lady Jessica in Dune: Parte Due, l’adattamento del libro che è stato il film di maggior incasso dell’anno fino a Inside Out 2. La Ferguson ha anche avuto la possibilità di riprendere il suo ruolo di Ilsa Faust in Mission: Impossible – Dead Reckoning. Non si sa cosa accadrà quando l’acclamata attrice si unirà al prossimo film di Peaky Blinders, ma a giudicare dalle sei stagioni della serie televisiva disponibili su Netflix, la tensione sarà alta per le strade di Birmingham.

Rebecca Ferguson
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Peaky Blinders ha seguito Tommy Shelby mentre cercava di prendere il controllo della scena del crimine di Birmingham attraverso l’organizzazione titolare. Ambientata mesi dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, la serie creata da Steven Knight ha deliziato il pubblico con il modo in cui il protagonista si è ubriacato di potere nel corso degli anni. Con un cast di talento che comprendeva Sam Neill, Paul Anderson e Annabelle Wallis, Peaky Blinders ha resistito per sei stagioni prima di concludersi. Sebbene lo sviluppo di un film ambientato nel mondo della serie sia in corso da tempo, l’idea ha preso piede solo negli ultimi mesi.

Cillian Murphy torna nel ruolo di Tommy Shelby

Il ritorno di Peaky Blinders non sarebbe possibile senza che il protagonista stesso, Cillian Murphy, si calasse nuovamente nei panni di Tommy Shelby. L’attore ha recentemente vinto un Oscar per la sua interpretazione in Oppenheimer, il coinvolgente dramma diretto da Christopher Nolan che ha sfiorato il miliardo di dollari al botteghino mondiale. La sceneggiatura del film Peaky Blinders è stata scritta da Steven Knight, il creatore della serie. Le riprese del progetto dovrebbero iniziare quest’anno. La data di uscita del prossimo film di Peaky Blinders non è ancora stata annunciata. Restate sintonizzati su Cinefilos.it per ulteriori aggiornamenti.

Deadpool & Wolverine: Ryan Reynolds rivela il titolo originale del film e il motivo per cui è stato eliminato all’ultimo minuto

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Forse ricorderete che, poco prima del Super Bowl di quest’anno, era circolata una voce secondo la quale i Marvel Studios avevano intenzione di intitolare Deadpool 3Deadpool & Friend”. La risposta non è stata molto positiva e il film è stato presentato come Deadpool & Wolverine (la nostra recensione). Tuttavia, visto quanto poco si è visto di Logan nel primo teaser trailer del film, la maggior parte di noi ha pensato che l’idea fosse quella di Deadpool & Friend come meta-titolo sfacciato, poi sostituito da Deadpool & Wolverine.

Apparendo insieme a Hugh Jackman al Jimmy Kimmel! Live ieri sera, Ryan Reynolds ha rivelato: “Non l’ho mai raccontato da nessuna parte, ma… il film si chiamava originariamente ‘Deadpool & Friend’. In realtà non sto scherzando. Alla vigilia del Super Bowl, e il Super Bowl è il luogo in cui abbiamo lanciato per la prima volta il trailer di ‘Deadpool & Not Friend But Wolverine’, è trapelato”.

Perché quel figlio di puttana di internet ha fatto trapelare il titolo”, ha scherzato (pensiamo). “L’abbiamo guardato e ascoltato e hanno odiato quel titolo e non ci sentivamo più tanto bene”.

Sembra che abbiamo schivato un proiettile in questo caso, perché Deadpool & Friend, pur essendo spiritoso, non è un buon titolo (e non è nemmeno un modo particolarmente buono per attirare gli spettatori abituali). Questo dimostra anche che molte delle fughe di notizie online sono legittime e che il modo in cui i fan reagiscono può fare la differenza su ciò che arriva nelle sale.

Il video qui sotto include anche una nuova clip di Deadpool & Wolverine, visibile a 12:38. In essa, il Merc with the Mouth cerca di scoprire perché Logan indossa il classico costume giallo.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Disney+ ha annunciato il rinnovo di The Kardashians

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Disney+ ha annunciato il rinnovo di The Kardashians

Disney+ ha annunciato che The Kardashians è stata rinnovata per altri venti episodi. La quinta stagione della serie più amata dai fan è stata la prima serie unscripted più vista quest’anno su Hulu negli Stati Uniti e su Disney+ a livello internazionale, sulla base di quattro giorni di streaming.

In questa stagione, proprio quando sembrava che la loro vita non potesse essere più frenetica, ecco che la famiglia Kardashian Jenner corre ancora più veloce. Dalle carriere sul grande schermo alla cura dei bambini, la famiglia continua a superare tutte le aspettative. Le telecamere riprendono Kourtney, Kim, Khloé, Kendall e Kylie mentre affrontano le conflittuali dinamiche tra sorelle, il tutto sotto l’occhio vigile dell’amata madre, Kris.

Ben Winston, socio della Fulwell 73, è l’executive producer insieme a Emma Conway ed Elizabeth Jones, mentre Danielle King è showrunner ed executive producer. Anche Kris Jenner, Kourtney Kardashian Barker, Kim Kardashian, Khloé Kardashian, Kendall Jenner e Kylie Jenner sono produttrici esecutive.

The Fantastic Four, iniziate le riprese: una foto dei protagonisti dal set

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Con due foto condivise sul proprio profilo Instagram, l’attore  Pedro Pascal ha svelato che le riprese del film The Fantastic Four sono ufficialmente iniziate. Accanto a lui, nella prima immagine vediamo Vanessa Kirby (Sue Storm), Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) e Joseph Quinn (Johnny Storm). Nella seconda immagine, invece, vi è il regista Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”). Pascal ha infine accompagnato il post con la scritta “La nostra prima missione“. Ora che le riprese sono dunque iniziate, è lecito aspettarsi di avere prossimamente qualche scatto dal set, che possa magari fornire maggiori dettagli dal film e ciò che conterrà.

 

The Fantastic Four: quello che c’è da sapere sul film

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian Springer. Pedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia Garner, Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un semplice cameo nel finale.

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Laterale Film Festival, presentata la selezione ufficiale: 19 opere per reinventare il mondo

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Pronto a tagliare il traguardo della sua VIII edizione, Laterale Film Festival si conferma come uno degli appuntamenti più interessanti del panorama festivaliero italiano e non solo. Un evento culturale, promosso dall’Associazione Culturale Laterale, che ha riscritto la storia cinematografica calabrese e che ogni anno offre al pubblico l’opportunità di scoprire una produzione audiovisiva vivace e coraggiosa, spesso trascurata.

In programma nei giorni 29, 30 e 31 agosto negli spazi del Cinema San Nicola di Cosenza, la rassegna prosegue con passione la sua attività di diffusione di cortometraggi d’autore. Tre giorni dedicati a proiezioni, incontri e approfondimenti, durante i quali le dinamiche del mercato e della competizione lasciano spazio a un confronto sincero e alla condivisione di idee.

“Perché non serve a niente, davvero, che tu ti tieni gli occhi spalancati” è lo slogan, ispirato a un testo di Edoardo Sanguineti, che identifica l’edizione 2024: un invito a socchiudere le palpebre per immaginare nuove possibilità, inedite configurazioni del mondo. Un’esortazione a ricercare le visioni che si celano dall’altra parte degli occhi.

Sono 19 le opere che compongono la Selezione Laterale 2024, 19 sguardi originali provenienti da Austria, Brasile, Canada, Corea, Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Portogallo, Singapore, Stati Uniti. Impreziosiscono il cartellone i film brevi Trailer of the film that will never exist: “Phony Wars” di Jean-Luc Godard (presentato al festival di Cannes del 2023), This is how a child becomes a poet di Céline Sciamma, The Tomb of Kafka di Jean-Claude Rousseau e Shrine di Robert Todd.

I curatori della manifestazione svolgono il loro compito nella convinzione che il cinema d’artista sia ancora in grado di sviluppare sensibilità e pensiero critico. Le forme della sperimentazione sono la linfa vitale del panorama creativo contemporaneo e il cinema deve essere l’invenzione di un nuovo linguaggio, non solo la ripetizione di vecchi schemi. I film laterali sono espressione di un processo umano, non condizionato dalla produzione industriale, e stimolano attivamente gli spettatori coinvolgendoli in modo autentico.

Il Laterale Film Festival si rivela, dunque, un’occasione imperdibile per chiunque desideri interrogarsi sulla natura e il significato delle immagini in movimento.

Kevin Feige dice che un nuovo attore sostituirà Hugh Jackman come WOLVERINE… Alla fine – SPOILER

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Hugh Jackman ha interpretato Wolverine per oltre due decenni, apparendo in 10 film nei panni del mutante preferito dai fan. Logan di James Mangold avrebbe dovuto segnare l’ultima volta dell’attore con gli artigli e le costolette di montone, ma è stato convinto a riprendere il ruolo – e a fare il suo debutto nel MCU – per Deadpool & Wolverine (la nostra recensione).

Quindi, ora che Hugh Jackman fa ufficialmente parte del Marvel Cinematic Universe, resterà nei panni di Wolverine o un nuovo attore prenderà il suo posto per il previsto reboot degli X-Men dei Marvel Studios?

Kevin Feige non ha voluto dare risposte definitive durante un’intervista con Discussing Film, ma ha confermato che alla fine qualcun altro sostituirà Jackman nel ruolo del personaggio, anche se non ci sono “piani immediati”.

“Sì. Sapete, la Marvel celebrerà il suo 85° anniversario alla fine dell’estate. Sono solo i primi 85 anni, e anche la Disney ha appena festeggiato i 100 anni. Penso che questi personaggi saranno in giro per altri 100 anni, molto dopo tutti noi. Quindi, di sicuro, ci sarà [un altro attore nel ruolo di Wolverine]. Penso che sarà in uno stile molto diverso e in un modo diverso. Penso anche che se qualcuno tentasse di fare un’imitazione di Hugh Jackman come Wolverine, sarebbe un grosso errore”.

Sembra che Jackman resterà in giro almeno per un altro film (Avengers: Secret Wars, molto probabilmente), ma quando arriverà il momento di lasciare definitivamente la scena, Feige ha già alcune opzioni aperte.

Seguono spoiler per Deadpool & Wolverine.

Se avete visto D&W, saprete che incontriamo diverse varianti di Wolverine quando Wade Wilson va in giro per la realtà, e una di queste è interpretata nientemeno che dalla star di Man of Steel Henry Cavill. Le possibilità che sia lui a prendere il posto del personaggio nel MCU sono probabilmente molto scarse, ma che dire di X-23? Dafne Keen riprende il ruolo di Logan nel film e si unisce al “padre” nella scena finale.

Vi piacerebbe vedere Hugh Jackman continuare a vestire i panni di Wolverine ancora per un po’, o Deadpool e Wolverine dovrebbero essere il suo canto del cigno? Fatecelo sapere nella sezione commenti.

SDCC: Svelato il nuovo logo Marvel e il miglior sguardo ai costumi di Captain America: Brave New World

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Dopo aver aperto le porte ai partecipanti con badge stampa ieri sera, il San Diego Comic-Con 2024 è ufficialmente iniziato. Nel corso del fine settimana vi forniremo tutte le ultime notizie dai principali panel, ma per il momento sono state condivise online alcune foto dello stand Marvel.

È stato svelato il logo aggiornato della Marvel e, pur non presentando nuove immagini live-action, è stato dato un nuovo sguardo a Johnny Storm dei Fantastici Quattro e a Sam Wilson di Captain America: Brave New World, con Deadpool & Wolverine (la nostra recensione) in primo piano.

È interessante notare che il murale include anche Miles Morales, non Peter Parker, come Spider-Man.

Inoltre, i costumi che Anthony Mackie indosserà in Brave New World sono esposti allo stand, dandoci la migliore visione del nuovissimo (anche se chiaramente ispirato a modelli precedenti) abito e casco con cui Capitan America si vestirà.

Guardate le foto/video ai link sottostanti.

 

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.

Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

Dragonkeepers: ecco chi sono i guardiani dei draghi in House of the Dragon

Vedere qualcuno bruciare nel fuoco dei draghi non è mai bello, ma purtroppo è quello che accade a ser Steffon Darklyn (Anthony Flanagan) nell’ultimo episodio di House of the Dragon, “Smallfolk”. Come parte del piano di Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy) per ottenere più cavalieri di drago per i Neri, i guardiani dei draghi evocano il drago Seasmoke, che non gradisce l’idea di essere cavalcato da Ser Steffon, bruciando lui e uno dei guardiani dei draghi. La scena è molto scioccante, con il guardiano dei draghi che si uccide prima di morire nel fuoco, e mette in dubbio che il piano di Rhaenyra possa funzionare. I guardiani dei draghi avrebbero potuto fare qualcosa di diverso? O uno di loro non avrebbe potuto tentare di cavalcare Seasmoke?

Il regno della Casa Targaryen inizia con questo prequel della popolare serie HBO Game of Thrones. Basato su Fire & Blood di George R.R. Martin, House of the Dragon è ambientato quasi 200 anni prima di Game of Thrones e racconta la storia della guerra civile dei Targaryen con Re Viserys.

I guardiani dei draghi sono responsabili della protezione dei draghi di Casa Targaryen

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La scena di “Smallfolk” ricorda molto una scena della Stagione 1, quando Daemon Targaryen (Matt Smith) canta al drago Vermithor nel finale di stagione, “La Regina Nera”. In quella scena, egli canta un’antica canzone in Alto Valyriano per evocare il drago chiamata “Hāros Bartossi” (che si traduce in “Con tre teste”). Il testo è una supplica fatta da due teste del sigillo a tre teste della Casa Targaryen al terzo affinché si unisca a loro in battaglia, in modo che, insieme e combattendo come una sola persona, possano raggiungere la vittoria e la grandezza. In questo contesto, il drago evocato dalla canzone è la terza testa.

In “Smallfolk”, i guardiani dei draghi cantano la stessa canzone per evocare Seasmoke. Sono i responsabili della protezione e dell’educazione dei draghi della Casa Targaryen nel Dragonpit di Approdo del Re e nel Dragonmont di Roccia del Drago. Addestrano i draghi solo in Alto Valyriano per rispettare le antiche tradizioni della Casa Targaryen, motivo per cui coloro che portano il sangue del drago devono imparare a parlare questa lingua. Nell’episodio “Il drago rosso e l’oro”, ad esempio, Aegon II (Tom Glynn-Carney) si rivolge a Sunfyre nella lingua comune (l’inglese normale), dimostrando di non essersi preoccupato di collegare questa parte della sua eredità, mentre suo fratello Aemond (Ewan Mitchell) e gli altri parenti che cavalcano draghi si rivolgono ai loro draghi solo in Alto Valyriano.

Ne House of the Dragon, i guardiani dei draghi indossano semplici abiti e brandiscono lunghi bastoni di legno per dirigere i draghi, quasi come gli operatori di volo nelle corsie degli aeroporti. I guardiani dei draghi maschi hanno la testa rasata e le loro coetanee devono portare i capelli raccolti in uno chignon, probabilmente per ridurre il rischio che prendano fuoco. Nei libri, tuttavia, i guardiani dei draghi sono molto diversi. Sono un vero e proprio ordine di fedeli servitori della Casa Targaryen e ne esistono solo settantasette, tutti maschi. Invece di bastoni di legno, impugnano spade e, invece di vesti, indossano armature nere ornate di scaglie nere.

I guardiani dei draghi sono un’altra creazione di Re Jaehaerys I, il Conciliatore

Re Jaehaerys I (Michael Carter) è stato un buon monarca secondo la maggior parte delle persone. Ha stabilito molte delle politiche e delle tradizioni della Casa Targaryen come casa regnante di Westeros, e i guardiani dei draghi sono una di queste. Prima di allora, i draghi venivano tenuti nel Pozzo dei Draghi e nella Piana dei Draghi e dovevano essere allevati ed educati principalmente dai loro cavalieri. Era anche pericoloso, poiché era relativamente facile intrufolarsi nel Pozzo dei Draghi e questo rappresentava un enorme pericolo sia per i piccoli abitanti che per i reali.

È proprio dopo che un reale Targaryen “rapisce” un drago che Jaehaerys decide di istituire l’ordine dei guardiani dei draghi. Secondo Fuoco e Sangue, nell’anno 54 AC (Dopo la Conquista), la Principessa Aerea Targaryen un giorno reclamò Balerion, il Terrore Nero, come sua cavalcatura e, insieme, scomparvero. Jaehaerys e il resto della Casa Targaryen cercavano disperatamente notizie su Aerea e Balerion, ma alla fine tutti credettero che fosse morta. Più di un anno dopo, Aerea riappare improvvisamente ad Approdo del Re con Balerion. Muore poco dopo a causa delle misteriose ustioni e contusioni che porta con sé. Anche Balerion è gravemente contuso, con ferite aperte che ancora sanguinano. In seguito, Jaehaerys crea l’ordine dei guardiani dei draghi e Balerion diventa il primo abitante del Dragonmont a Roccia del Drago.

Il compito dei guardiani dei draghi è quello di proteggere i draghi da chi tenta di reclamarli senza supervisione. Conoscono i draghi meglio di chiunque altro e ne comprendono la natura e il carattere individuale. Ad esempio, quando la principessa Alyssa Targaryen decide di provare a reclamare Balerion come sua cavalcatura, sono i guardiani dei draghi a convincerla del contrario, indirizzando la giovane reale a reclamare invece Meleys. Hanno anche dato ad alcuni draghi il loro soprannome. Caraxes, ad esempio, è stato chiamato “il verme del sangue” dai guardiani dei draghi di Approdo del Re. Infine, i guardiani dei draghi hanno anche impedito molti tentativi di intrufolarsi nel Pozzo dei Draghi da parte di reali, come le principesse Saera e Viserra Targaryen, e di curiosi.

House of the Dragon ha una rappresentazione unica dei guardiani dei draghi

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Una delle prime domande che possono sorgere quando si parla dei guardiani dei draghi è piuttosto ovvia: perché non cercano di reclamare i draghi stessi? È una domanda valida, la cui risposta ha a che fare con il modo in cui la Casa del Drago ha trattato i draghi stessi. I draghi sono percepiti come divinità e qualcosa che solo chi ha il sangue di drago può domare completamente. Ecco perché solo i Targaryen e alcuni Velaryon hanno dei draghi, almeno finora. Quindi, per quanto i guardiani dei draghi possano essere vicini ai draghi stessi, non saranno mai in grado di formare il potente legame che hanno i Targaryen.

In un episodio del 2023 del suo podcast The Stuff Dreams Are Made Of, lo showrunner di House of the Dragon Ryan Condal ha spiegato meglio perché i guardiani dei draghi sono così come sono nella serie rispetto ai libri. Inizialmente si era deciso di farli vestire in modo più semplice per motivi di budget, ma George R.R. Martin era completamente d’accordo. Da quel momento in poi, il concetto stesso di guardiani dei draghi come istituzione si è evoluto in quello di un ordine monastico. Per esempio, lavorano in coppia, con un guardiano dei draghi più anziano che fa da mentore a uno più giovane. Alla fine, abbandonano completamente la lingua comune e assumono anche l’Alto Valyriano come unica lingua, come parte della loro formazione.

Un’altra cosa che Condal ha menzionato è il fatto che i guardiani dei draghi hanno anche pugnali fatti di vetro di drago, che vengono fabbricati come parte del loro addestramento. La vetro di drago è un minerale raro che, come viene rivelato in Game of Thrones, si trova nella Roccia del Drago e non solo può uccidere gli Estranei, ma è anche resistente al fuoco dei draghi. Condal non ha rivelato il motivo per cui avrebbero dovuto portare quest’arma, ma potrebbe essere collegato al guardiano del drago che si uccide quando Seasmoke gli dà fuoco. I draghi sono divinità, quindi un guardiano del drago che si uccide se gli viene dato fuoco significa essenzialmente che non può permettere che gli dei siano responsabili della sua morte. È anche una sorta di confessione dei propri fallimenti, un modo per non ritenere il drago responsabile. Si spera che non vedremo altri guardiani dei draghi comportarsi così fino alla fine della serie.

The Acolyte: 7 domande senza risposta dopo il finale (e come si prepara la seconda stagione)

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The Acolyte – La seguace ha suscitato non poche polemiche, ma non fraintendeteci: l’ultima serie televisiva di Star Wars è un’importante aggiunta al franchise.

Il finale di stagione di oggi ha affrontato molte delle domande più importanti che ci eravamo posti all’inizio dell’episodio, ma ne ha anche create di nuove e ne ha lasciate alcune da affrontare in una storia futura. Con un po’ di fortuna, nonostante i rumori online, la Lucasfilm sta lavorando a una seconda stagione!

In questa rubrica, abbiamo raccolto tutte le principali domande senza risposta che abbiamo dopo aver visto The Acolyte – La seguace (sì, questo è il titolo ufficiale del finale). Inoltre, ci occupiamo di come potrebbero essere affrontate e di cosa significhi tutto questo per il futuro di Star Wars.

Cosa succede a Darth Plagueis?

Non dobbiamo nemmeno aspettare 15 minuti prima che Darth Plagueis faccia la sua comparsa. Mentre Qimir e Osha lasciano il pianeta senza nome, il Signore dei Sith – che a questo punto della linea temporale non sembra essere un giovane Muun – viene mostrato mentre li osserva dalla grotta dello Straniero.

Nell’Universo Espanso, Plagueis uccise il suo maestro, Darth Tenebrous, su un mondo ricco di cortosis chiamato Bal’demnic. Ora, sembra sicuro che lo Straniero, e potenzialmente il suo Maestro, si trovino lì.

Indipendentemente dal fatto che Plagueis stia perseguitando Qimir da lontano o che sia il cattivo segreto del The Acolyte – La seguace, è probabile che sia qui per perseguire i suoi obiettivi in materia di immortalità. La sua controparte nell’Unione Europea era ossessionata dall’idea di ingannare la morte e creare la vita, quindi dove meglio iniziare se non con Mae e Osha?

Lo Straniero è “reale”?

The Acolyte The Stranger

Si tratta di una teoria piuttosto azzardata, che non ci era venuta in mente fino al finale di oggi. Nel corso dell’episodio, lo Straniero scompare e riappare in almeno due occasioni e, anche se questo potrebbe essere solo un segno di quanto sia potente, cosa succederebbe se non fosse reale?

Nei sequel di Star Wars, Rey e Kylo Ren usano entrambi poteri di proiezione della Forza, così come Luke Skywalker quando combatte contro suo nipote ne Gli ultimi Jedi. E se il mostruoso Plagueis stesse facendo lo stesso, usando Qimir come copertura per manipolare Mae e Osha?

Questo potrebbe spiegare perché sembra arrabbiarsi quando Osha rifiuta l’offerta dello Straniero di diventare suo allievo. Il problema principale è che abbiamo visto Qimir interagire fisicamente con chi lo circonda!

Mae ricorderà il suo passato?

The Acolyte - episodio 5-Easter Eggs

Lo Straniero cancella la mente di Mae per impedire ai Jedi di scoprire dove si trovano lui e Osha. Ora, non ricorda nulla oltre l’età di 8 anni, quando gli Jedi uccisero inavvertitamente sua madre e la congrega a cui era tanto legata.

Questo dà a Mae un nuovo inizio, mentre la sua “gemella” abbraccia il Lato Oscuro come nuova Accolita di Qimir. Vernestra Rwoh è chiaramente convinta di poter essere utile, tuttavia, e scommettiamo sul ritorno dei ricordi di Mae.

Dopotutto, ciò che Qimir le ha fatto non può essere del tutto infallibile e potrebbe svanire con il tempo. Anche Osha sembra piuttosto convinta che un giorno si riuniranno, anche se abbiamo il brutto presentimento che nessuno dei due avrà un lieto fine.

Ci si può fidare di Vernestra Rwoh?

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Alcuni ritengono che The Acolyte – La seguace abbia dipinto i Jedi come “cattivi”. Si tratta di una visione troppo semplicistica di ciò che la serie ha fatto; invece, stiamo semplicemente vedendo come l’arroganza dell’Ordine alla fine ha portato alla sua caduta, proprio come previsto dal senatore Rayencourt.

Vernestra Rwoh copre ciò che è accaduto su Brendok e lascia che tutti credano che Sol sia un assassino per proteggere i Jedi e impedire al Senato di indagare su di loro e di interferire potenzialmente nel modo in cui scelgono di controllare la Galassia.

Crediamo che Rwoh abbia buone intenzioni, ma il fatto che una volta abbia insegnato a Qimir solleva tutta una serie di domande. Lei sostiene che lui sia passato al Lato Oscuro, ma la cicatrice sulla schiena suggerisce che il Jedi lo abbia attaccato violentemente. Ci troviamo di fronte a un’altra situazione Luke Skywalker/Kylo Ren?

C’è un altro Maestro Sith?

Maestro Sith

Qimir non dichiara mai esplicitamente di essere un Sith e cerca un The Acolyte, non un apprendista. Vuole anche il Potere del Due, qualcosa che potrebbe essere completamente diverso dalla Regola del Due (che significa che ci possono essere solo due Sith alla volta).

Tenendo presente questo, è possibile che Plagueis sia il suo Maestro e che Qimir voglia tradirlo e usare la Forza come meglio crede. In alternativa, Tenebrous potrebbe essere vivo e il futuro Maestro dell’Imperatore Palpatine è stato inviato lì per uccidere un potenziale usurpatore.

In attesa di una seconda stagione, ci sono molti modi per leggere questo finale. La Disney ha stabilito che non sono solo i Jedi a esercitare la Forza, quindi questo potrebbe estendersi anche al Lato Oscuro. La risposta più semplice è che Qimir è l’allievo di Plagueis diversi decenni prima che il Muun trovi Palpatine!

Perché è stato usato il tema di Kylo Ren?

adam driver Force of Darkness

Il tema di Kylo Ren è stato usato sporadicamente nella seconda metà de The Acolyte – La seguace, facendo pensare che lo Stanger possa essere il fondatore dei Cavalieri di Ren. Questo è ancora possibile, anche se ora pensiamo che sia perché il suo Maestro lo ha tradito, proprio come Luke ha fatto con Ben Solo anni dopo.

La Lucasfilm ha giocato volutamente a nascondino quando si tratta dell’identità dello Straniero. Qimir era una copertura e mentre Vernestra sa chi è veramente, ci deve essere un motivo per cui ci è stato detto così poco su di lui.

Vale la pena notare che Darth Tenebrous, il Maestro di Plagueis, aveva anche un secondo apprendista non ufficiale, “Darth” Venamis. Non pensiamo che si tratti di Qimir, ma dato che ci stiamo riferendo alla narrazione dell’Unione Europea, chi può sapere come verranno reinterpretati questi personaggi? Potrebbe spiegare l’apparente rabbia di Plagueis!

Dove porta tutto questo?

The Acolyte - La seguace finale

Anche Tenebrous desiderava l’immortalità e, quando Plagueis lo uccise, trasferì segretamente i suoi “maxi-clorian” nel suo apprendista. Con la sua coscienza nascosta nel corpo del suo compagno Sith, il piano era di rimanere in attesa per poi possedere il Prescelto.

Tuttavia, il suo piano si ritorse quando Palpatine, durante gli eventi de La minaccia fantasma, uccise Plagueis, lasciandolo intrappolato in una sorta di purgatorio della Forza. Molti anni dopo, l’Imperatore utilizzò un potere simile per trasferire la sua mente in una serie di corpi clonati senza successo.

Sembra che The Acolyte – La seguace stia preparando il terreno per far sì che un Signore dei Sith studi Mae e/o Osha per creare il Prescelto, ovvero Anakin Skywalker. Questo rende la sua storia delle origini e un’esplorazione di come, decenni dopo, Palpatine la userà per salire al potere.

James Gunn ha appena rilasciato un aggiornamento sul cattivo di Superman

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Lo sceneggiatore e regista del più grande film di supereroi del 2025 ha appena rilasciato un nuovo succoso aggiornamento. Sul suo account personale di Threads, il regista di Superman e co-CEO degli studi DC James Gunn ha rivelato che uno dei personaggi principali del film ha terminato le riprese ed è ufficialmente libero di passare al suo prossimo progetto. Gunn ha condiviso una foto di un fumetto di Superman con Lex Luthor e Brainiac in copertina, ringraziando Nicholas Hoult per l’incredibile regalo.

Hoult è stato scelto per interpretare Lex Luthor nel film, e alcune settimane fa sono state diffuse delle foto sul set che lo ritraggono con l’iconica testa pelata del cattivo. Gunn ha recentemente rivelato che a Superman mancano solo poche settimane di riprese e che Hoult è stato sul set fin dall’inizio, alludendo a un ruolo importante nel primo film del DCU.

Gunn non è nuovo a rilasciare aggiornamenti su Superman e su altri progetti del DCU come Peacemaker o Creature Commandos. Da quando è subentrato come nuova mente creativa dello studio, è stato estremamente trasparente nei confronti dei fan, sempre disposto a condividere aggiornamenti, a sfatare false voci e a confermare le notizie di corridoio sul casting o su alcuni progetti in fase di lancio.

Proprio di recente, Gunn ha risposto a un fan che chiedeva un aggiornamento sulle sceneggiature di altri progetti del DCU dicendo che Creature Commandos, Superman e Peacemaker Season 2 – i tre progetti di debutto del DCU che saranno presentati in anteprima e si svolgeranno in quest’ordine – sono le uniche sceneggiature finite ed entrate in produzione.

 

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Superman completerà le riprese quasi un anno prima del lancio

superman film 2025

Le riprese di Superman si sono recentemente concluse a Cleveland, in Ohio, un set pubblico per il film, che alla fine ha rivelato molte foto del set. Gunn ha confermato, durante le riprese in città, che si trattava di un evento a cui era pienamente preparato e che si è assicurato di non filmare nulla che includesse spoiler importanti. Quando le riprese si sono spostate da Cleveland, ha confermato che rimanevano ancora alcune settimane e che il film sarebbe entrato ufficialmente in post-produzione a quasi un anno dall’uscita.

Gunn ha molte altre cose da fare, come il lancio di un nuovo universo DC con Creature Commandos, mentre la seconda stagione di Peacemaker continua le riprese, e altri progetti come Waller continuano a essere sviluppati per essere pronti a espandere il mondo che Superman costruirà. Superman arriverà nelle sale l’11 luglio 2025.

The Decameron: recensione della commedia dark di Netflix

The Decameron: recensione della commedia dark di Netflix

Netflix invita cordialmente gli spettatori alla festa più irriverente del XIV secolo, tra giovani nobildonne dagli abiti preziosi e copricapi discutibili, affascinanti gentiluomini lussuriosi, serve ribelli e pericolosi mercenari. Diretta da Mike Uppendahl (American Horror Story), The Decameron catapulta il pubblico nel lontano 1348, quando la campagna italiana è tormentata dalla peste nera e pericolosi furfanti. In questo orribile scenario, alcuni nobili e i loro servitori sono invitati a rifugiarsi nella lussuosa e incantevole villa fiorentina del ricco e misterioso Leonardo.

Nel tentativo di sfuggire alla morte, dieci persone si ritrovano così, tra inganni e menzogne, a convivere sotto lo stesso tetto nella speranza di sopravvivere alla pestilenza e alle brutalità del mondo esterno. Tra loro ci sono la viziata e caparbia Filomena (Jessica Plummer) con la sua audace ancella Licisca (Tanya Reynolds, nota per Sex Education), la pudica e religiosa Neifile (Lou Gala) con il suo intelligente marito Panfilo (Karan Gill), il debole e fastidioso Tindaro (Douggie McMeekin) e il suo arrogante medico Dioneo (Amar Chadha-Patel). A questi si aggiungono l’egoista e manipolatrice Pampinea (Zozia Mamet) e la sua fedelissima serva Misia (Saoirse-Monica Jackson), la saggia cuoca Stratilia (Leila Farzad) e, infine, Sirisco (Tony Hale), l’attento custode della villa e fedele amministratore di Leonardo, che organizza in segreto questa curiosa vacanza.

Creata da Kathleen Jordan (autrice di Teenage Bounty Hunters) e Jenji Kohan (Orange is the New Black) e liberamente ispirata alle novelle trecentesche del Decameron di Giovanni Boccaccio, la serie è composta da otto episodi di circa un’ora ciascuno ed è disponibile dal 25 luglio su Netflix.

The Decameron Tanya Reynolds
THE DECAMERON. Tanya Reynolds è Licisca e Jessica Plummer è Filomena nell’episodio 3 di The Decameron. Cr. Giulia Parmigiani/Netflix © 2023

Con gentile (ir)riverenza e un audace Carpe diem

Alzi la mano chi, dopo aver visto il trailer, ha nutrito scetticismo e titubanza riguardo all’arrivo di questa commedia dark ispirata a uno dei grandi capolavori della letteratura italiana. Sebbene sia distante anni luce dal controverso Decameron di Pier Paolo Pasolini e dal Maraviglioso Boccaccio dei Fratelli Taviani, la nuova serie Netflix riesce a catturare lo spirito dell’opera originale, reinterpretandola in una chiave moderna e con un messaggio attuale.

The Decameron, con il suo stile attraente e melodrammatico tipico delle soap opera, si ispira ai racconti di Boccaccio per ricreare metaforicamente l’atmosfera incerta, caotica e folle che ha caratterizzato i primi due anni della pandemia di Covid. L’ambientazione nel XIV secolo, con i suoi giovani e frivoli nobili, serve tanto fedeli quanto ribelli e mercenari dal colpo di spada facile, funge da specchio delle paure e delle speranze che solo fino a pochi mesi fa soggiogavano le nostre vite. Raccontando di bevute nelle campagne toscane, sesso sfrenato, religione, trasgressione, inganno e avidità, la serie riflette dunque le tensioni sociali e personali emerse durante la pandemia, evidenziando soprattutto nei giovani quel profondo desiderio di evasione dalla realtà e di carpe diem.

Eros e lotta di classe

Ma nelle campagne fiorentine dipinte da Kathleen Jordan, follia e terrore non sono le uniche emozioni che riecheggiano nell’aria. Il dramedy boccacciano, infatti, dedica ampio spazio al tema dell’eros, analizzato ed espresso nei suoi molteplici volti: l’amore coniugale ed extraconiugale, quello omosessuale e platonico, così come quello fraterno e materno. Attraverso storie d’amore sfortunate e strappalacrime, The Decameron tenta non solo di offrire un ampio catalogo sentimentale che, sullo sfondo della peste nera, mette in luce l’eros nella sua diversità e vulnerabilità, ma anche di esplorare la complessità delle relazioni umane, dimostrando come l’amore possa essere una forza motrice fondamentale in tempi di crisi.

Tra tutte le storie, quella di Neifile e Panfilo si distingue come l’amore più sincero e romantico, pur essendo privo della stessa passione, perdizione e sensualità che caratterizza la maggior parte degli altri. Un legame, così profondo e sincero, da ricordare le tragedie shakesperiane, con un finale che evoca la stessa intensità emotiva e drammatica. Oltre al tema amoroso (caratteristico dell’opera originale), la serie affronta anche la questione della lotta di classe sociale. Ciò che nel primo episodio appare come un festino scatenato e mal organizzato evolve, nel corso della serie, in una lotta per la sopravvivenza intrecciata a una bramata rivendicazione sociale.

È così che sono messe in luce le differenze di potere, evidenti non solo tra nobili e popolani, ma anche tra uomini e donne, mostrando le tensioni e le ingiustizie che caratterizzano una società frammentata e arcaica (ma non troppo). In un contesto di emergenza come quello della peste, in cui nessuno è risparmiato per la propria dote o ricchezza, i personaggi – nobili e servitori – si ritrovano rinchiusi insieme e costretti a confrontarsi con una realtà dura e implacabile, arrivando persino a rinegoziare i propri ruoli e relazioni. Esplorando temi di potere, privilegio e resistenza, The Decameron arricchisce il dramma romantico con un potente e attuale affresco sociale, affiancato da una sottile e pungente critica.

The Decameron Netflix
THE DECAMERON. Tanya Reynolds è Licisca, Zosia Mamet è Pampinea, Jessica Plummer è Filomena, Lou Gala è Neifile e Tony Hale e Sirisco nell’episodio 4 di The Decameron. Cr. Courtesy of Netflix © 2024

Prossimamente nella Top 10 Netflix?

Con una miscela di black humor, dramma in costume e un pizzico di grezzo romanticismo, The Decameron si presenta su Netflix come un prodotto camp, goliardico e leggero, capace di bilanciare con originalità l’eredità del passato con il dinamismo del presente. Sebbene alcuni dialoghi possano risultare ripetitivi e banali, la serie di Kathleen Jordan riesce a catturare l’attenzione del pubblico, conquistato soprattutto dalla trama familiare e dal cast variegato e talentuoso, reso iconico dai meravigliosi costumi firmati dalla premiata Gabriella Pescucci.

The Decameron affronta, infine, il rischio di reinterpretare una grande opera classica, un’impresa che potrebbe suscitare dissensi tra letterati e tradizionalisti. Tuttavia, riesce a superare questa sfida con successo, sfruttando con abilità il contrasto tra l’eleganza storica e l’energia contemporanea, e offrendo un’esperienza visivamente accattivante e narrativamente coinvolgente. Tutte queste qualità rendono dunque The Decameron un’aggiunta affascinante e interessante al panorama televisivo contemporaneo.

Chicago P.D. annuncia l’ingresso nel cast di nuovi volti!

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Chicago P.D. annuncia l’ingresso nel cast di nuovi volti!

Diversi membri del cast originale hanno lasciato Chicago P.D. nel corso degli anni, lasciando in difficoltà una squadra precedentemente solida che aveva tutte le basi coperte. L’uscita di scena di Tracy Spiridakos nell’undicesima stagione è stata l’ultima a scuotere lo show e, in vista della dodicesima stagione, l’Intelligence ha bisogno di nuovi membri per rimanere efficace. Gwen Sigan, showrunner di Chicago P.D., ha accennato alla possibilità di portare la Petrovic di Bojana Novakovic al posto della Upton, ma non si tratta di una decisione definitiva. E anche se dovesse accadere, la squadra sarebbe comunque molto limitata. Sigan ha parlato con TV Insider della possibilità di rafforzare l’Intelligence con l’ingresso di nuovi elementi.

Sarà molto divertente trovare delle idee e un nuovo personaggio e ciò che un nuovo personaggio potrebbe aggiungere e come potrebbe spostare le dinamiche dell’unità e nuove storie da raccontare”, ha detto parlando di quali nuovi cambiamenti potrebbero essere all’orizzonte per la squadra. “Penso che l’arrivo di un nuovo personaggio darà molto vigore alla serie”, ha aggiunto Sigan. L’attrice ha fatto eco ai sentimenti simili condivisi dal presidente della programmazione e della strategia della NBCUniversal, Jeff Bader, che ha affermato che un cambiamento nel cast “ovviamente mantiene gli show [di One Chicago] freschi”.

Una promozione è d’obbligo per i membri della squadra di intelligence

Con la Upton fuori dal quadro, l’Intelligence ha un vuoto di grado. Era l’unica detective della squadra, mentre gli altri sono agenti. TV Insider ha chiesto a LaRoyce Hawkins, che interpreta Kevin Atwater, cosa pensa che i potenziali nuovi membri della squadra aggiungeranno alla squadra. Hawkins ha offerto una proposta interessante, dicendo,

“Ad essere sincero, non credo di essere preoccupato per i compagni di squadra, ma mi piacerebbe molto essere un detective, visto che non sembra che ci siano detective nell’unità. Probabilmente qualcuno dovrebbe farsi avanti. Qualcuno potrebbe meritare quel ruolo con quelle responsabilità, ma naturalmente dipende dalle autorità competenti”.

Ma cosa dicono le autorità? “È sempre una possibilità. Penso che dal punto di vista della storia, non sia una storia così eccitante come si vorrebbe. È davvero un test e poi fanno lo stesso lavoro”, ha detto Sigan in risposta a una domanda sulla possibilità di promuovere un attuale membro della squadra a detective. Tuttavia, ha subito precisato che la promozione, pur comportando un nuovo titolo, non influirebbe sulle storie raccontate perché i casi rimarrebbero gli stessi. “Quindi sì, è sicuramente una possibilità. Penso che siano tutti pronti per questo, in quanto se lo sono guadagnato”, ha concluso.

Serie Tv di Fantascienza: le 10 migliori serie televisive di tutti i tempi, classificate

Il genere della fantascienza esiste ormai da molto tempo e può essere visto in tutti i tipi di media, con i primi che risalgono al romanzo Frankenstein di Mary Shelley. Se si considera quante storie incredibili questo genere ha visto nei romanzi e nei film, è logico che sia anche una scelta popolare quando si tratta di televisione.

Sin dall’uscita del pionieristico Ai confini della realtà, questo genere stimolante ha rappresentato una parte importante della cultura pop, offrendo agli spettatori storie avvincenti che spaziano dalle società distopiche ai viaggi nello spazio. Poiché esiste una vasta gamma di programmi iconici che meritano di essere visti, diamo una mano ai lettori che vogliono avvicinarsi a questo genere televisivo, raccogliendo quelli che sono generalmente considerati i migliori programmi televisivi di fantascienza.

Lost (2004 – 2010)

LOST serie tv

Creatori: J.J. Abrams, Jeffrey Lieber, Damon Lindelof

Creata da J.J. Abrams, Jeffrey Lieber e Damon Lindelof, Lost è incentrata sui sopravvissuti di un incidente aereo che atterra su una misteriosa isola del Pacifico meridionale. Nel corso della sua storia non lineare, tutti cercano di sopravvivere e di trovare soccorso, ma si trovano ad affrontare strani eventi che includono habitat misteriosi e persino orsi polari.

Lost non può mancare in questo elenco, essenzialmente per il modo in cui ha aperto la strada alle narrazioni non lineari in televisione. Inoltre, non c’è dubbio che lo show vincitore di un Emmy sia uno dei più innovativi e coinvolgenti del genere fantascientifico. Gli alti valori di produzione e i personaggi ben scritti lo rendono un grande spettacolo anche a distanza di anni, e il modo in cui analizza i temi della sopravvivenza, del destino e del libero arbitrio è un altro punto di forza.

Futurama (1999 -)

Futurama

Creatori: David X. Cohen, Matt Groening

Questa serie di David X. Cohen e Matt Groening si svolge nel 31° secolo dopo che il protagonista viene accidentalmente congelato la notte di Capodanno del 1999. Nel frattempo, ottiene un lavoro presso una società di consegne interplanetarie e si imbarca in avventure insieme ai suoi nuovi eccentrici colleghi.

Chi è alla ricerca di un’interessante miscela di commedia ed elementi fantascientifici e non ama le serie animate, probabilmente vorrà provare Futurama; si tratta di una serie divertente e spiritosa che offre al pubblico una narrazione e una costruzione del mondo creative, immergendo infine gli spettatori nel suo coinvolgente universo. Nonostante alcune idee sbagliate sul fatto che si tratti di una serie animata, Futurama si rivolge a un pubblico più adulto per la sua satira intelligente e i temi stranamente complessi che affronta. Inoltre, è un precursore dell’animazione fantascientifica, con serie amate come Rick & Morty che ne sono state pesantemente influenzate.

Stranger Things (2016 -)

Stranger Things 3

Creatore: I fratelli Duffer

Fin dalla sua uscita nel 2016, Stranger Things è diventata una delle serie televisive più viste di sempre, battendo importanti record per Netflix; ciò non sorprende minimamente considerando quanto sia assolutamente coinvolgente. Ambientata negli anni ’80 nella cittadina fittizia di Hawkins, nell’Indiana, la serie prende il via con la scomparsa di Will Byers (Noah Schnapp), raccontando le ricerche dei suoi amici e della sua famiglia e introducendo al pubblico una ragazza con capacità psicocinetiche, nota come Eleven (Millie Bobby Brown).

Facendo spesso luce sull’importanza della vera amicizia, della lealtà e della fiducia, questo successo di Netflix ha regalato agli spettatori molti momenti commoventi ed esilaranti, dando vita a una vera e propria montagna russa di emozioni, ricca di personaggi memorabili e tridimensionali e di uno stile visivo anni ’80 ineguagliabile. Stranger Things è senza dubbio una serie di fantascienza da non perdere , particolarmente adatta a chi ama gli elementi soprannaturali. Oltre ad aver vinto numerosi premi, la sua influenza su altri media è innegabile.

Scissione (Severance, 2022)

Scissione 2 foto
Adam Scott in “Severance,” premiering January 17, 2025 on Apple TV+.
Creatore: Dan Erickson

La serie di fantascienza più promettente degli ultimi tempi è Scissione di Apple TV+, che segue i dipendenti delle Lumon Industries che si sono sottoposti a una procedura chirurgica chiamata “severance”. Questa procedura separa i loro ricordi lavorativi da quelli personali. La storia è incentrata in particolare su Mark (Adam Scott) e illustra il suo viaggio sconvolgente mentre inizia a scoprire gli oscuri segreti dell’azienda.

La premessa unica e il concetto creativo di Severance la rendono una delle serie di fantascienza più intriganti e al limite della sopportazione, soprattutto verso il finale di stagione, dove raggiunge un climax scioccante. La serie esamina in modo intrigante i temi dell’identità e della memoria e descrive anche l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Inoltre, offre uno straordinario impegno recitativo da parte di tutti i partecipanti. Considerando la sua narrazione stimolante, la splendida fotografia minimalista e l’esecuzione intelligente, non sorprende che Severance abbia ottenuto importanti riconoscimenti televisivi.

Doctor Who (2005 – 2022)

Peter Capaldi in Whovians (Doctor Who)
Peter Capaldi in Whovians (Doctor Who) – Fonte: IMDB

Creatore: Sydney Newman

Sebbene anche l’originale Doctor Who meriti un cenno e potrebbe probabilmente occupare questo posto nella lista, il suo sequel ha catturato l’attenzione di molti ed è facilmente diventato uno degli show più chiacchierati del genere. La trama segue le avventure del Dottore, un Signore del Tempo che viaggia nel tempo e spesso si rigenera in nuove forme (il che significa che molte star di talento possono dargli vita).

Sarebbe una grave omissione non citare Doctor Who tra le migliori serie di fantascienza di tutti i tempi, soprattutto se si considerano la sua storia altamente creativa, le sue straordinarie interpretazioni, il cast stellare e tutti i premi che si è portato a casa. La varietà della narrazione, i temi universali della moralità e del cambiamento che affronta e la rappresentazione che offre contribuiscono a rendere Doctor Who uno show indimenticabile.

Black Mirror (2011 -)

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Creatore: Charlie Brooker

I fan di Black Mirror sanno quanto questa fantastica serie di Charlie Brooker sia incredibilmente stimolante dal punto di vista intellettuale, e sarebbe impossibile non darle un riconoscimento. La serie antologica offre al pubblico diversi episodi scioccanti con storie autonome che possono essere godute separatamente o in binge-watch. Le sue intelligenti narrazioni spesso coinvolgono la tecnologia e l’esplorazione del lato oscuro della società moderna.

La popolarità crescente diBlack Mirror non è affatto sorprendente se si considerano tutti gli elementi che la rendono una grande serie, dalle interpretazioni realistiche alle premesse accattivanti e creative – per lo più commenti sociali – che forniscono spunti di riflessione. Lo show britannico di Brooker ha lasciato un impatto duraturo sul genere fantascientifico in televisione, in particolare per il suo formato antologico e per le conversazioni che suscita sul futuro che ci attende.

X-Files (1993 – 2018)

X-Files

Creatore: Chris Carter

Con David Duchovny e Gillian Anderson in ruoli che hanno segnato la loro carriera, The X-Files è incentrata su due agenti dell’FBI che indagano su casi irrisolti noti come X-Files, che spesso riguardano fenomeni paranormali e cospirazioni governative. Questo dinamico duo si bilancia a vicenda con le proprie convinzioni: mentre Scully è scettica e cerca di fornire un contrappunto scientifico a tutto, Mulder è intrigato dall’inspiegabile.

La serie di Chris Carter, tuttora amatissima dai fan, è spesso celebrata per la sua narrazione innovativa, l’atmosfera agghiacciante e la narrazione di genere che combina elementi di fantascienza, horror e dramma procedurale. Per quanto riguarda il suo impatto culturale, la serie ha anche fornito agli spettatori uno dei migliori personaggi femminili della televisione, ispirando le donne di tutto il mondo a intraprendere carriere nelle discipline scientifiche. Inoltre, l’impareggiabile chimica di Duchovny e Anderson rende X-Files un must immediato per chi ama un po’ di romanticismo nel genere.

Star Trek: The Next Generation (1987-1994)

Star Trek: The Next Generation

Creatore: Gene Roddenberry

Seguendo le avventure dell’astronave USS Enterprise (NCC-1701-D) e del suo variegato equipaggio, Star Trek: The Next Generation è ambientata nel 24° secolo ed è il seguito della serie originale andata in onda nel 1966. Il capitano Jean-Luc Picard (Patrick Stewart in uno dei suoi ruoli più riconoscibili) guida il suo equipaggio attraverso la galassia alla ricerca di nuove forme di vita e occasionalmente affronta dilemmi morali.

Sebbene la maggior parte dei lettori che hanno familiarità con l’iconica serie abbiano probabilmente già visto The Next Generation, coloro che non hanno ancora esplorato il mondo di Star Trek potrebbero voler dare un’occhiata a questa serie, che è ampiamente considerata la migliore tra tutte quelle realizzate, soprattutto per il modo in cui ha rivitalizzato il franchise. Altri elementi di forza sono l’indimenticabile interpretazione del Capitano Picard da parte di Stewart, che è considerata una delle più iconiche della fiction, e il commento sociale su temi come la discriminazione e l’ambientalismo.

Firefly (2002-2003)

Firefly (2002-2003)

Creatore: Joss Whedon

Nonostante la sua breve durata, Firefly è diventata una delle serie di fantascienza più influenti di tutti i tempi. Ambientata nell’anno 2517, è incentrata sui fuorilegge e i disadattati che cercano di sopravvivere all’estero sull’astronave Serenity, illustrando un futuro in cui l’umanità ha invaso un nuovo sistema stellare e infine lo ha colonizzato.

Sopravvivenza e moralità sono due temi di primo piano in questo show di Joss Whedon che ha mescolato generi diversi, tra cui la fantascienza e il western, con ottimi risultati, distinguendosi da altre serie della categoria. L’impatto culturale di Firefly è ancora evidente dopo tutti questi anni, ispirando altre opere di tutti i media (The Expandables, che avrebbe meritato un posto in questa lista, ne è un ottimo esempio) e raggiungendo lo status di cult per la sua rappresentazione realistica di una società futuristica.

Ai confini della realtà (1959 – 1964)

The Twilight Zone

Creatore: Rod Serling

Mentre Black Mirror è noto per il suo iconico formato antologico, The Twilight Zone èstato in realtà il modello di questo metodo di narrazione nel genere fantascientifico. Spesso coinvolgendo elementi del soprannaturale e dell’ignoto, Ai confini della realtà offre al pubblico molte interessanti storie a sé stanti, ognuna con un’analisi filosofica e stimolante verso la fine dell’episodio.

Con un valore di produzione all’avanguardia, Ai confini della realtà ha ispirato molte serie televisive sin dalla sua uscita (in particolare la serie Netflix appena citata, che offre anche commenti sociali su questioni sociali contemporanee), e il suo impatto è evidente non solo nel genere fantascientifico, ma anche in quello horror e fantasy. Detto questo, è chiaro che l’eredità e la popolarità della serie pionieristica rimarranno intatte dopo tutti questi anni e probabilmente non andranno da nessuna parte presto.

I DC Studios dovrebbero dare alcune notizie durante il Comic-Con di San Diego nonostante il salto dalla Hall H

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A causa della pandemia COVID-19 e dello sciopero SAG-AFTRA dello scorso anno, il San Diego Comic-Con si appresta finalmente a ospitare questo fine settimana la sua prima convention regolare in cinque anni.

“Sono cautamente ottimista”, afferma il responsabile delle comunicazioni e delle strategie David Glanzer (via Variety). “Abbiamo imparato ad aspettarci sempre l’inaspettato ma, alla fine, cerchiamo di produrre il tipo di spettacolo a cui vogliamo assistere. Penso che sarà un ottimo spettacolo. Finalmente torneremo alla normalità”.

“È stata una sfida”, aggiunge. “Sapevamo che se ci fosse stato un qualche tipo di evento catastrofico, saremmo stati in grado di resistere un anno senza convention. Non abbiamo mai pensato che sarebbe durato più di un anno”.

I Marvel Studios terranno due panel nella Hall H: uno per Deadpool & Wolverine, il 25 luglio, e il Chief Creative Officer della Marvel, Kevin Feige, sarà presente il 27 luglio per condividere (si spera) le prime immagini di Thunderbolts* e  The Fantastic Four.

Con James Gunn impegnato a lavorare su Superman e sulla seconda stagione di Peacemaker, il co-CEO dei DC Studios non sarà presente, ma questo non significa che non ci saranno annunci sul DCU.

Secondo quanto riportato da Variety, “la prossima serie HBO The Penguin con Colin Farrell e le serie animate Max Harley Quinn e lo spinoff Kite Man: Hell Yeah! sono in programma, e un insider dice che i DC Studios hanno ancora intenzione di dare qualche notizia”.

Quanto sarà grande questa notizia resta da vedere, ma si è ipotizzato che Gunn possa mettere insieme un messaggio preregistrato per fare almeno un annuncio importante. Alcuni fan sono anche convinti che si possa vedere qualche filmato di Superman, ma il regista ha smentito più volte questa ipotesi.

 

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Deadpool & Wolverine, spoiler: cosa ha fatto Wolverine? Ecco come “ha deluso tutto il suo mondo”

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Sin dalla prima volta che abbiamo saputo dei piani per Deadpool & Wolverine (la nostra recensione), ci è stato assicurato che il film non avrebbe fatto nulla per minare o ritrattare gli eventi di Logan del 2017.

Il threequel mantiene questa promessa e, sebbene la Merc with the Mouth profani la tomba di Logan e usi le sue ossa per massacrare diversi agenti della TVA, quella versione del personaggio rimane morta e sepolta. Invece di resuscitare quel Wolverine, incontriamo una variante estremamente simile proveniente da una realtà in cui esistono gli X-Men e i Vendicatori.

Nei trailer di Deadpool & Wolverine si è visto Mr. Paradox dire a Wade Wilson che questo Wolverine ha fallito il suo intero mondo e da allora si sono scatenate le speculazioni su ciò che ha fatto. Ad esempio, molti di voi hanno ipotizzato che, come nel fumetto Old Man Logan, l’eroe potrebbe essere stato ingannato per uccidere i suoi compagni X-Men.

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Nel corso del film, la verità viene rivelata. Wolverine spiega che indossa la tuta blu e gialla sotto i vestiti perché i suoi compagni X-Men – il Professor X, Ciclope, Jean Grey, Tempesta e Bestia lo assillavano costantemente a farlo.

Lui non l’ha mai fatto e ha fatto capire che non voleva essere presente (perché non poteva permettere che sapessero che era contento di far parte della squadra). Tuttavia, una notte in cui era fuori a ubriacarsi, gli umani attaccarono la X-Mansion e uccisero i suoi compagni X-Men. Quando Logan tornò, era troppo tardi e il mutante artigliato si scatenò.

Durante la sua follia omicida, uccise sia i colpevoli dell’uccisione dei suoi amici sia molte persone innocenti; di conseguenza, le sue azioni misero il mondo intero contro gli X-Men, macchiando per sempre la loro eredità e facendo sì che il mondo odiasse Wolverine.

Non è una rivelazione così scioccante come ci aspettavamo, anche se immaginiamo che fosse importante per questa variante di Logan non essere irredimibile. Le sue azioni sono state terribili, certo, ma in Deadpool & Wolverine ha una seconda occasione per dimostrare di essere un eroe e lo fa con grande efficacia.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Batman: Caped Crusader, teaser rivela Firebug, Gentleman Ghost e Nocturna in azione

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Il prossimo Batman: Caped Crusader metterà in luce alcune delle canaglie meno conosciute di Batman, come confermato dall’ultimo teaser trailer.

I poteri e le abilità di Firebug, Gentleman Ghost e Nocturna metteranno sicuramente alla prova un Batman alle prime armi.

La serie, creata da Bruce Timm, J.J. Abrams e Matt Reeves, lancerà tutti gli episodi su Prime Video il 1° agosto.

In precedenza, Timm aveva dichiarato: “Batman è così all’inizio della sua carriera che nel primo episodio è ancora una leggenda metropolitana. Non è “Anno Uno”, ma piuttosto “Settimana Due.

Poi ha aggiunto: “Volevo renderlo un po’ strano e spettrale. Se sei bloccato in una stanza con Batman, che tu sia il Commissario Gordon o Barbara Gordon o Renee Montoya, non ti senti a tuo agio. Ti chiedi: “Che cos’è questo tizio? Cos’è questa storia?”.

Tra gli altri cattivi confermati figurano Harley Quinn, Catwoman, Clayface, Due Facce, Onomatopea e altri ancora.

Tutti i dieci episodi saranno distribuiti in una sola volta, quando la serie debutterà il 1° agosto.

Nel maggio del 2021, HBO Max e Cartoon Network avevano ordinato Batman: Caped Crusader come serie a sé stante, ma alla fine avevano rinunciato al progetto nell’agosto del 2022. Prime Video ha poi preso in consegna la serie nell’ottobre 2023.

Firebug (da non confondere con Firefly) ha debuttato in Batman #318 ed è stato creato da Len Wein e Irv Novick. Gentleman Ghost ha debuttato in Flash Comics #88 (ottobre 1947) ed è stato creato dallo scrittore Robert Kanigher e dal disegnatore Joe Kubert. Nocturna è stato creato da Doug Moench e Gene Colan ed è apparso per la prima volta in Batman #363 (settembre 1983).

Tutto quello che sappiamo su Batman: Caped Crusader

Benvenuti a Gotham City, dove i corrotti sono più numerosi dei buoni, i criminali imperversano e i cittadini rispettosi della legge vivono in un costante stato di paura. Forgiato dal fuoco della tragedia, il ricco mondano Bruce Wayne diventa qualcosa di più e meno che umano: BATMAN. La sua crociata personale attira alleati inaspettati all’interno del GCPD e del municipio, ma le sue azioni eroiche generano ramificazioni mortali e impreviste.

La serie è una rivisitazione della mitologia di Batman attraverso la lente visionaria dei produttori esecutivi J.J. Abrams, Matt Reeves e Bruce Timm. Basata sui personaggi della DC, Batman: Caped Crusader è prodotta dalla Warner Bros. Animation, dalla Bad Robot Productions di Abrams e dalla 6th & Idaho di Reeves. Oltre ad Abrams, Reeves e Timm, i produttori esecutivi di Batman: Caped Crusader sono Ed Brubaker, James Tucker, Daniel Pipski, Rachel Rusch Rich e Sam Register.

Il film è interpretato da Hamish Linklater nel ruolo di Batman/Bruce Wayne e vanta un cast stellare che comprende: Christina Ricci, Jamie Chung, Diedrich Bader, Minnie Driver, Mckenna Grace, Eric Morgan Stuart, Michelle C. Bonilla, Krystal Joy Brown, John DiMaggio, Paul Scheer, Reid Scott, Tom Kenny, Jason Watkins, Gary Anthony Williams, Dan Donohue, David Krumholtz, Haley Joel Osment e Toby Stephens.

Rivelati tre membri degli X-MEN nel prossimo reboot dei Marvel Studios?

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All’inizio dell’anno abbiamo appreso che lo scrittore di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente era stato scelto dai Marvel Studios per scrivere il prossimo reboot degli X-Men.

Ora, a pochi giorni dal Comic-Con, il film potrebbe essere annunciato ufficialmente (anche se, se vogliamo essere onesti, sembra ancora troppo presto per rivelare qualcosa di più di un titolo). Il momento è giusto, con Deadpool & Wolverine (la nostra recensione) nelle sale, ma sono stati rivelati tre membri della squadra?

Secondo lo scooper @MyTimeToShineH, sì! Per ovvie ragioni, suggeriamo di prendere questa notizia con le molle. Tuttavia, si afferma che Angel, Iceman e Jubilee saranno presenti nel film degli X-Men dei Marvel Studios.

Prendendo questa voce al valore nominale, ha senso. Angel e Iceman sono entrambi membri fondatori della squadra nei fumetti e nessuno dei due ha avuto un ruolo importante sotto la guida della Fox. Warren Worthington III è stato abbandonato sia in X-Men: The Last Stand che in X-Men: Apocalypse, mentre Bobby Drake è stato ampiamente relegato a essere l’interesse amoroso di Rogue.

In effetti, ci sono voluti tre film prima che mostrasse appieno ciò di cui era capace (oltre a rendere fredda una delle birre di Wolverine). Quanto a Jubilee, ha fatto poco più che apparire come comparsa di sfondo, ma è una delle preferite dai fan, soprattutto dopo X-Men ’97.

Chi si unirà a loro? Resta da vedere, anche se noi aggiungeremmo Ciclope, Emma Frost, Tempesta e forse Wolverine all’elenco per mantenere le cose fresche ma ancora un po’ familiari.

Prima di arrivare a un vero e proprio reboot, è probabile che vedremo molti mutanti familiari del passato (forse per un film Avengers vs. X-Men ) prima che Avengers: Secret Wars chiuda definitivamente la porta del vecchio Universo X-Men.

Cosa ha detto Kevin Feige sugli X-Men di recente? 

Kevin Feige
Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige arriva al Los Angeles Premiere Of Columbia Pictures ” ‘Spider-Man: No Way Home’ tenutosi al Regency Village Theatre il 13 dicembre 2021 a Westwood, Los Angeles, California, Stati Uniti. — Foto di imagepressagency via Depositphotos

“Beh, è quella frase che usiamo spesso alla Marvel, ovvero ‘C’è l’imbarazzo della scelta’”, ha detto recentemente il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige a proposito dei piani per assemblare una nuova squadra di X-Men. “E ci sono un sacco di grandi personaggi X-Men nel film di Deadpool e Wolverine”.

“Ci sono molti grandi personaggi X-Men in tutte le versioni Fox dei film X-Men. E ci sono molti grandi personaggi degli X-Men che non sono mai andati sul grande schermo”.

“Quindi penso che, come cerchiamo sempre di fare, come abbiamo fatto quando abbiamo fatto l’accordo con la Sony per Spider-Man”, ha continuato, “probabilmente vedrete un mix di personaggi già visti e personaggi mai visti prima”.

Continuate a seguirci per ulteriori informazioni su X-Men.

The Penguin, dopo la serie è in sviluppo un altro spin-off di BATMAN

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Quando manca ancora un po’ di tempo all’arrivo di The Batman – Parte 2 nelle sale, Matt Reeves e Lauren LeFranc vogliono mantenere il pubblico investito nel mondo che ha debuttato nel film sul supereroe del 2022.

A tal fine, LeFranc ha rivelato a Entertainment Weekly che c’è un altro spin-off televisivo attualmente in fase di sviluppo.

“C’è un’altra esplorazione televisiva che faremo”, ha dichiarato il produttore Dylan Clark. “Stiamo esaminando l’intero mondo in relazione a chi è Batman – gli antagonisti che li circondano, tutto il crimine che deve essere affrontato in città – e cercando di capire quali sono le aree migliori da esplorare.

Questa notizia arriva dopo che un procedurale del dipartimento di polizia di Gotham si è trasformato in quello che è diventato The Penguin, e un previsto spin-off di Arkham Asylum è stato infine cancellato.

A proposito di quest’ultimo, Reeves e LeFranc hanno rivelato che i dirigenti della HBO vogliono che si concentrino maggiormente sui personaggi principali di Batman, il che significa che anche il nuovo spin-off sarà basato su un membro centrale della galleria di canaglie del Cavaliere Oscuro, o forse anche su un alleato.

Come abbiamo riportato ieri, gli eventi de The Penguin porteranno direttamente a The Batman – Parte 2, che arriverà nelle sale nordamericane il 2 ottobre 2026. Forse questo nuovo spin-off colmerà il divario tra il sequel e il terzo capitolo?

Cosa aspettarsi da The Penguin?

La serie riprenderà subito dopo gli eventi di The Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).

Mi è piaciuto molto fare la parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo importante nella serie televisiva”.

Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di Milioti, anche se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa storia.

Nel cast della serie figurano anche Rhenzy Feliz nel ruolo di Victor Aguila, Michael Kelly nel ruolo di Johnny Vitti, Shohreh Aghdashloo nel ruolo di Nadia Maroni, O’Connell nel ruolo di Francis Cobb, Clancy Brown nel ruolo di Salvatore Maroni, James Madio nel ruolo di Milos Grapa, Scott Cohen nel ruolo di Luca Falcone, Michael Zegen nel ruolo di Alberto Falcone e altri ancora. La serie è diretta e creata da Lauren LeFranc. The Penguin debutterà a settembre sia su HBO che su SKY e NOW.

Superman and Lois – stagione 4: L’Uomo d’Acciaio è morto nel primo trailer completo

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All’inizio di questa settimana The CW ha pubblicato un trailer per la quarta stagione di Superman and Lois, confermando che il gruppo finale di episodi adatterà effettivamente l’arco della Morte di Superman.

Ora è arrivato il trailer completo (anche se sembra che una versione più lunga sia destinata a debuttare durante il SDCC questo fine settimana) e il filmato indica che l’Uomo d’Acciaio (Tyler Hoechlin) se ne andrà molto presto, lasciando Lois (Elizabeth Tulloch) e i loro figli a raccogliere i pezzi.

Sembra che Jordan (Alex Garfin) si farà avanti e cercherà di riempire il vuoto lasciato dal suo leggendario padre, ma avrà le carte in regola per confrontarsi con Lex Luthor (Michael Cudlitz)? Il teaser suggerisce anche che Doomsday potrebbe essere ancora una minaccia, il che sarebbe un cambiamento rispetto al fumetto, in quanto Superman neutralizza il suo nemico prima di soccombere alle sue ferite.

I fan hanno pensato che sarebbe stata solo una questione di tempo prima che Superman and Lois venisse cancellato quando è arrivata la notizia che James Gunn e Peter Safran avevano assunto il ruolo di co-direttori del nuovo DCU, e The CW ha annunciato che il popolare dramma basato sui fumetti DC sarebbe terminato dopo la quarta stagione alla fine dello scorso anno.

La conclusione di Superman and Lois segna la fine di un’era per l’Arrowverse (o CWverse, se preferite) prodotto da Greg Berlanti e iniziato con Arrow nel 2012.

Tutto quello che sappiamo sulla quarta e ultima stagione di Superman and Lois

Nel corso delle ultime tre stagioni, Superman & Lois ha ridefinito sia il genere dei supereroi che quello dei drammi familiari, poiché Tyler, Elizabeth e l’intero cast hanno interpretato senza sforzo questi personaggi classici con nuovi strati di profondità e complessità che non erano mai stati esplorati prima nell’universo di Superman”, ha dichiarato lo scorso novembre Brad Schwartz, presidente del settore intrattenimento di The CW. Siamo grati per gli anni di duro lavoro e per la grazia della narrazione degli scrittori, dei produttori, degli attori e della troupe dello show, oltre che dei nostri fantastici partner della Warner Bros. Television e della Berlanti Productions”. Mentre Superman si imbarca per il suo ultimo volo, il team ci lascia con un addio assolutamente epico in 10 episodi da vedere ogni minuto a una delle famiglie più leggendarie della CW”.

“Anche se siamo tristi di dire addio a Superman & Lois alla fine della quarta stagione, siamo grati per il tempo che abbiamo trascorso con il nostro fantastico cast, la troupe, i team di vfx, i montatori, i geni della musica e gli scrittori. Fin dal primo giorno in cui si è parlato di questo show, si è parlato di famiglia. Ed è quello che è stato creato, dentro e fuori lo schermo”, hanno aggiunto i produttori esecutivi e co-showrunner Todd Helbing e Brent Fletcher. “Vorremmo ringraziare i nostri partner della Berlanti Productions, della DC, della WB e di The CW per il loro infinito sostegno ed entusiasmo durante questo viaggio… e ringraziare in modo speciale tutti i fan che si sono sintonizzati. Siamo entusiasti di ciò che abbiamo in serbo per la nostra ultima stagione e non vediamo l’ora che tutti guardino Superman, Lois e tutti i nostri eroi affrontare la più grande minaccia nella storia dello show: Lex Luthor”.

Superman and Lois torna per una prima speciale giovedì 17 ottobre alle 20.00 ET/10.00 PT.

Inside Out 2 supera Frozen 2 come film d’animazione dal maggior incasso della storia

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La Disney fa i salti di gioia. Perché Inside Out 2 (qui la recensione), il film d’animazione più ricco di emozioni dello studio, ha superato Frozen II – Il segreto di Arendelle diventando il film d’animazione che ha incassato di più nella storia. Come riportato da Variety, dopo sei settimane di uscita, Inside Out 2 ha generato 601 milioni di dollari a livello nazionale e 861 milioni di dollari a livello internazionale, portando il suo bilancio globale alla sbalorditiva cifra di 1,46 miliardi di dollari. Frozen II – Il segreto di Arendelle è stato più grande del film originale di grande successo del 2013 e ha invece raccolto ben 1,45 miliardi di dollari durante la sua uscita nelle sale nel 2019.

Il remake Disney del 2019 de Il Re Leone, che ha guadagnato ben 1,65 miliardi di dollari, è tecnicamente generato al computer, ma lo studio ha classificato il film come live-action. Quindi, non ha un posto nella lista dei migliori film d’animazione. In termini di vendite globali di biglietti, Inside Out 2 ha appena superato Barbie (1,446 miliardi di dollari) come 13° film più grande di tutti i tempi. Tra i suoi numerosi record, il sequel Pixar è il film d’animazione più veloce a superare il traguardo di 1 miliardo di dollari, avendolo fatto in 19 giorni. È anche il film che ha incassato di più nel 2024 e l’unico di quest’anno a entrare nel club del miliardo di dollari.

Inside Out 2 ha avuto successo nelle sale grazie a diversi fattori, tra cui i già buoni riscontri ottenuti dal il film originale del 2015, un passaparola stellare e un’attrattiva di quattro quadranti. Il primo Inside Out ha ottenuto con 858 milioni di dollari a livello globale, ma il sequel è riuscito a superare quelle vendite di biglietti in poche settimane. Infine, Inside Out 2, la cui produzione è costata 200 milioni di dollari, ha fatto uscire la Pixar dalla sua crisi al botteghino. La critica e il pubblico sono rimasti affascinati dal sequel e il passaparola positivo ha favorito la vendita dei biglietti.

Inside Out 2 recensione

Di cosa parla Inside Out 2?

Inside Out 2 della Disney e della Pixar torna nella mente dell’adolescente Riley, appena uscito dalla scuola, proprio mentre il quartier generale sta subendo un’improvvisa demolizione per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni!”, recita la sinossi ufficiale. “Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che da tempo gestiscono un’operazione di successo a detta di tutti, non sanno bene come sentirsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola”.

Il cast vocale di Inside Out 2 comprende Amy Poehler nel ruolo di Gioia, Phyllis Smith nel ruolo di Tristezza, Lewis Black nel ruolo di Rabbia, Tony Hale nel ruolo di Paura, Liza Lapira nel ruolo di Disgusto, Maya Hawke nel ruolo di Ansia, Ayo Edebiri nel ruolo di Invidia, Adèle Exarchopoulos nel ruolo di Ennui, Paul Walter Hauser nel ruolo di Imbarazzo, Kensington Tallman nel ruolo di Riley, Diane Lane nel ruolo di Mrs. Anderson, Kyle MacLachlan nel ruolo di Mr. Anderson, June Squibb nel ruolo di Nostalgia, Ron Funches nel ruolo di Bloofy, Yvette Nicole Brown nel ruolo di Coach Roberts e John Ratzenberger nel ruolo di Fritz.

A Complete Unknown: il trailer del biopic su Bob Dylan con Timothée Chalamet

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È arrivato il trailer di A Complete Unknown, il film di James Mangold con Timothée Chalamet nei panni di Bob Dylan. Nelle sale a dicembre, il dramma biografico, scritto da Mangold e Jay Cocks, segue i primi anni di vita della leggenda della musica folk, seguendolo dagli esordi fino al momento sconvolgente in cui imbracciò una chitarra elettrica durante la sua esibizione al Newport Folk Festival del 1965.

Nel trailer, vediamo Chalamet camminare per le strade di Manhattan, passando davanti ai luoghi preferiti da Dylan, come il Cafe Wha? e l’Hotel Chelsea. L’attore canta un’emozionante interpretazione della canzone di protesta di Dylan del 1963 “A Hard Rain’s a-Gonna Fall”. Inizia anche un triangolo amoroso tra Dylan e la Joan Baez di Monica Barbaro e la Sylvie Russo di Elle Fanning, che sembra essere una versione romanzata di Suze Rotolo, l’allora fidanzata di Dylan, che appare sulla copertina dell’album “The Freewheelin’ Bob Dylan”.

Timothee Chalamet
Timothee Chalamet alla Mostra del Cinema di Venezia. Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

A Complete Unknown, tutto quello che sappiamo sul film

Il biopic su Bob Dylan, intitolato A Complete Unknown, sarà diretto da James Mangold. Avrà come protagonista Timothée Chalamet nel ruolo della stella del folk e vedrà anche la partecipazione di Elle Fanning nel ruolo dell’artista e interesse amoroso di Dylan, Sylvie Russo. Edward Norton interpreterà invece il ruolo del musicista Pete Seeger. A Complete Unknown si concentrerà sui giorni di maggiore trasformazione della carriera di Dylan. Seguendo il giovane cantante folk e la sua chitarra per le strade e i palcoscenici di New York nel 1965, quando Dylan sostituì la sua acustica con un’elettrica e portò un nuovo sound nel settore.

Anche la storia d’amore tra Dylan e Russo sarà collegata al film, dato che i due erano apparentemente inseparabili durante questo periodo della loro vita e si servivano l’un l’altro come muse. Possiamo aspettarci che una buona parte del film si concentri sulla creazione e sull’uscita del quinto album di Dylan, Bringing It All Back Home, perché è stato allora è salito davvero alla ribalta con il brano classico “Like a Rolling Stone“. Basato sul libro del 2015 di Elijah WaldDylan Goes Electric” e originariamente intitolato “Going Electric”, A Complete Unknown prende in prestito una frase da “Like a Rolling Stone” di Dylan – l’inno folk-rock plugged-in che ha rivoluzionato la storia della musica.

Mangold ha descritto il Dylan del suo film come “un vagabondo che arriva dal Minnesota con un nome nuovo e una nuova visione della vita”. Il suo arrivo a New York scatena “uno sconvolgimento nella comunità folk e in quello che pensavano fosse il folk vero e proprio e il folk illecito”. Il vero Dylan, che ha 83 anni, ha fornito spunti per la sceneggiatura e ha partecipato a diversi incontri con Mangold. Ad oggi il film è ancora sprovvisto di una data di uscita ufficiale.

Wolfkin: tutto quello che c’è da sapere sul film

Wolfkin: tutto quello che c’è da sapere sul film

Il cinema horror ha negli anni regalato innumerevoli iconici personaggi, molti dei quali entrati ormai nell’immaginario collettivo. Tra i più amati di sempre vi sono però quelli classici come Dracula, Frankenstein, la mummia, l’uomo invisibile e l’uomo lupo. Quest’ultimo, più volte riproposto nel corso dei decenni con rifacimenti e modernizzazioni, è di recente stato al centro film come Licantropous, Viking Wolf – Il lupo vichingo Wolfkin. Quest’ultimo, diretto nel 2022 da , è un titolo meno noto ma molto più calato nel genere horror rispetto agli altri due citati.

Il processo di trasformazione che da esseri umani porta a diventare lupi feroci dotati di una forza straordinaria ha infatti sempre avuto un forte fascino, dando forma a quegli istinti primordiali che albergano in ognuno di noi. In questo caso, però, si parla di una vera e propria iniziazione, con un giovanissimo protagonista in procinto di dar vita alla sua prima trasformazione in lupo mannaro. Una sorta di coming of age, dunque, dove però scena dopo scena si scende dentro l’orrore e la paura più puri.

Per gli appassionati del genere, o di questa particolare creatura, è dunque questo un film da non perdere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Wolfkin. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Wolfikin

Elaine è una madre single che combatte giornalmente per conciliare un programma di lavoro intenso e la crescita del proprio figlio Martin. Al ragazzo manca il padre, che ha abbandonato entrambi ancor prima della sua nascita e un giorno, improvvisamente, Martin inizia a mostrare atteggiamenti strani e incontrollabili, incomprensibili anche per mamma Elaine, con cui ha un legame fortissimo. La situazione precipita quando il ragazzo morde selvaggiamente uno dei suoi compagni di classe ed Elaine, disperata e alla ricerca di aiuto e spiegazioni, decide di recarsi dai nonni paterni, importanti viticoltori della regione della Mosella.

Elaine e Martin vengono accolti calorosamente nella lussuosa magione ed entrambi rimangono inizialmente affascinati dall’aura di sontuoso mistero che aleggia nella tenuta. Ma la vera natura della famiglia non tarderà a rivelarsi ed Elaine diventerà consapevole che del destino di questa elegante ma oscura famiglia fa parte anche suo figlio. Fino a che punto potrà spingersi per il bene di Martin, sarà disposta ad accettare una sua sofferente “normalità” o ad accogliere la sua natura?

Wolfkin cast

 

Il cast del film

Ad interpretare Elaine vi è l’attrice Louise Manteau, mentre nel ruolo di Martin vi è il giiovane Victor Dieu, qui al suo esordio in un lungometraggio. Fanno poi parte del cast gli attori Marja-Leena Junker nel ruolo di Adrienne, Jules Werner in quello di Jean, Marco Lorenzini nel ruolo di Joseph e Myriam Muller in quello di Carla. Vi sono infine Yulia Chernyshkova nel ruolo di Tatiana, Jean-Jacques Rausin nel ruolo di Arnaud e Charles Muller in quello del dottor Wilmes.

La storia che ha ispirato il film

Parlando di Wolfkin, il regista ha affermato che: “Ho sempre desiderato realizzare un film horror, che per me rappresenta il genere per eccellenza attraverso cui esprimere idee personali o politiche. In effetti, le origini di Wolfkin risalgono a una situazione che mi ha toccato personalmente. Anni fa, ho scoperto che gran parte della storia della mia famiglia e della mia identità erano una bugia bianca. Uno shock che mi ha portato a confrontarmi e a pormi domande difficili sulla condizione umana“.

Il trailer di Wolfin e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 24 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Rocky: tutte le curiosità sul film con Sylvester Stallone

Rocky: tutte le curiosità sul film con Sylvester Stallone

Nei primi anni Settanta l’attore Sylvester Stallone si barcamenava tra alcuni piccoli ruoli per il cinema, che tuttavia non gli permettevano di godere di una vita tranquilla. Egli, come noto, visse in quel periodo anche come senzatetto, fino a quando un giorno tutto cambiò. Nel 1975 Stallone riesce infatti a vendere la sua prima sceneggiatura scritta di proprio pugno, che verrà poi acquistata e diverrà uno dei film più celebri e importanti della storia del cinema. Si tratta di Rocky, il titolo che non solo ha portato sul grande schermo uno dei personaggi più iconici di sempre, ma ha anche definitivamente lanciato la carriera di Stallone.

Diretto nel 1976 da John G. AvildsenRocky è ancora oggi considerato non solo come uno dei più importanti film sportivi di sempre, ma anche uno dei maggiori esempi di lungometraggio con protagonista un antieroe. Il Rocky Balboa su cui si costruisce la storia è infatti un emarginato che riesce a raggiungere i propri sogni dopo innumerevoli fatiche e superando immense avversità. Il film divenne da subito un caso cinematografico, guadagnando oltre 225 milioni di dollari nel mondo (a fronte di un budget di solo un milione) e ottenendo ottimi pareri da parte della critica, che lo indica come uno dei titoli dell’anno.

Rocky fu inoltre grande protagonista ai premi Oscar, dove vinse tre Oscar, tra cui quello come miglior film, a fronte di dieci nomination. Ancora oggi la sua influenza sul cinema e sulla cultura è enorme, facendone un titolo assolutamente imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rocky cast

La trama di Rocky e la vera storia dietro al film

Protagonista del film è Rocky Balboa, un aspirante pugile che non è però mai riuscito ad affermarsi sul ring. Per mantenersi si vede dunque costretto a fare l’esattore per un gangster nella periferia di Philadelphia. Innamorato della bella Adriana Pennino, per Rocky l’unica cosa che conta sembra ora quella di poter dimostrare alla donna di essere meritevole del suo amore. L’occasione per rilanciare la propria vita arriva quando il campione del mondo dei pesi massimi di boxe, Apollo Creed, arriva in città in cerca di uno sfidante. Aiutato dal suo ex allenatore Mickey, Rocky inizia dunque ad allenarsi in vista dell’incontro, dove sarà chiamato a dare tutto sé stesso e anche di più.

Quella di Rocky è una storia frutto dell’immaginazione di Stallone, eppure vi è un episodio realmente avvenuto che ha ispirato l’attore nella scrittura. Il 24 marzo del 1975, infatti, Stallone era tra il pubblico all’incontro di boxe tra Muhammad Ali e un pugile semisconosciuto di nome Chuck Wepner. L’incontro, sebbene alla fine vinto dal campione, è rimasto famoso nella storia pugilistica per aver visto Ali più volte in seria difficoltà, addirittura al tappeto durante la nona ripresa. Wepner riuscì a resistere fino al K.O. subito durante la quindicesima ed ultima ripresa. La resistenza di Wepner colpì profondamente Stallone, che decise di scrivere la storia dal punto di vista dello sconosciuto che mette in difficoltà il campione.

 

Il cast del film

Stallone sapeva bene che se avesse voluto essere parte attiva del progetto avrebbe dovuto ricoprire il ruolo del protagonista. I produttori però erano contrari alla cosa, avendo in mente di affidare la parte ad un attore più noto come Robert Redford o Burt Reynolds. Quando però Stallone si rifiutò di cedere la sceneggiatura se non gli fosse stato concesso di interpretare il protagonista, i produttori si videro costretti ad accontentarlo. Stallone si allenò poi duramente per il ruolo e nel corso delle riprese sono state numerose le scene in cui si è trovato a dover improvvisare. Candidato poi agli Oscar come miglior attore e miglior sceneggiatore, è divenuto il terzo uomo nella storia del cinema dopo Charlie Chaplin e Orson Welles a ricevere tale doppia nomination.

Per la parte di Apollo Creed fu scelto l’attore Carl Weathers, recentemente visto anche nella serie The Mandalorian. Egli ottenne la parte dopo aver improvvisato un breve combattimento con Stallone durante il provino. Per costruire il personaggio Weathers si ispirò al vero pugile Joe Frazier, che compare anche nel film come uno dei rivali di Apollo. Talia Shire è invece stata scelta per il ruolo di Adriana, già celebre per Il padrino, che cercò con questo ruolo di farsi notare con un personaggio diverso da quelli interpretati fino a quel momento. Infine, per il ruolo di Mickey, Stallone scelse l’attore Burgess Meredith, il quale si preparò traendò ispirazione da veri manager di box, costruendo una voce e un postura ideale al personaggio.

Rocky sequel

I sequel di Rocky 

Il grandissimo successo ottenuto dal film ha permesso di dar vita ad una delle più importanti saghe cinematografiche della storia del cinema. Sviluppatasi in un arco temporale che va dal 1976 al 2018, questa è composta dai film Rocky II (1979), Rocky III (1982), Rocky IV (1985), Rocky V (1990) e Rocky Balboa (2006), ad oggi l’ultimo film ufficialmente dedicato al personaggio. Nel 2015, tuttavia, è stato realizzato il film Creed – Nato per combattere, con protagonista Michael B. Jordan nei panni di Adonis Johnson, figlio illegittimo di Apollo Creed. Stallone riprende qui il ruolo di Rocky, svolgendo ora il ruolo di allenatore. Il film ha poi avuto un sequel, Creed II, nel 2018, e un secondo, Creed III, uscito nel 2023.

Il trailer di Rocky e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Rocky grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 24 luglio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb