Il cane è il migliore amico
dell’uomo, ed è stato più volte protagonista anche al cinema di
celebri film a lui dedicati. Da
titoli per famiglie come Belle & Sebastien e
Attraverso i miei occhi ai classici Disney come Lilli
& vagabondo, dai film d’autore come L’isola dei cani a
pellicole più drammatiche come Hachiko – Il tuo migliore
amico, sono numerosi i film che hanno dedicato agli amici a
quattro zampe storie commoventi e ricche di emozioni, che non
mancano mai di affascinare il grande pubblico. Uno degli ultimi
titoli di questo filone è Un viaggio a quattro
zampe.
Diretto da Charles Martin
Smith, già attore in American Graffiti, Starman e
Gli intoccabili, e regista di Air Bud, è questo
un film d’avventura nel puro stile di Fluke, o addirittura
di classici come Zanna bianca o Lassie. Si tratta
inoltre del secondo adattamento, dopo Qua la
zampa! di un paio d’anni fa, di un romanzo della serie a
tema canino di William Bruce Cameron, che in
entrambi i casi ha partecipato alla scrittura della sceneggiatura.
Lo scrittore, attraverso il punto di vista dei cani, riesce infatti
a dar voce a chi non ne ha, portando in primo piano una serie di
tematiche legate ai nostri amici a quattro zampe.
In questo caso, si punta
sull’abbattere una serie di stereotipi e maldicenze sulla razza a
cui appartiene la simpatica protagonista di questo film. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Un viaggio a quattro zampe. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e alla … Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Un viaggio a quattro zampe
Il film racconta l’emozionante e
commovente avventura di Bella, un cane che
affronta un viaggio lungo 600 chilometri per ritrovare e
ricongiungersi con il suo padrone, un aspirante studente di
medicina impegnato come volontario in un ospedale. Durante il suo
lungo percorso, Bella tocca le vite di molti: dal cucciolo di un
leone di montagna rimasto orfano a un disgraziato senza tetto
veterano di guerra. Grazie al suo spirito e alla sua fede, durante
la sua incessante ricerca del suo amato padrone, Bella porterà
gioia e conforto a tutti quelli che incontra.
Il cast del film e la razza del cane protagonista
Ad interpretare Lucas Ray, il
padrone di Bella, vi è l’attore Jonah Hauer-King,
noto per aver interpretato il principe Eric nel remake live-action
de La
sirenetta. Nel ruolo della sua compagna Olivia, invece, vi
è l’attrice Alexandra Shipp, mentre nel ruolo del
veterano di guerra Axel vi è Edward James Olmos.
Brian Markinson interpreta il crudele Günter
Beckenbauer, mentre l’attrice Ashley
Judd interpreta Terri Ray, madre di Lucas. A dare
voce a Bella, appartenente alla razza Pitbull, vi è invece Bryce Dallas Howard, attrice nota per aver
recitato nel franchise di Jurassic World.
Per Bella, i registi erano
intenzionati a scegliere un cane da salvataggio come protagonista.
Il cane doveva però essere un mix di pitbull, come nel libro. La
ricerca su Internet si è conclusa con l’individuazione di un
rifugio no-kill del Tennessee, che aveva salvato Shelby the
Dog da una vita squallida in una vicina discarica. Sebbene
Shelby non sia un mix di pitbull, era l’unico cane da soccorso che
potevano addestrare in tempo per il programma del film.
Il film e il libro sono ispirati ad una storia vera?
Come anticipato, il film è tratto
dall’omonimo libro di W. Bruce Cameron, il quale
ha avuto un’accoglienza per lo più positiva perché ha condiviso un
messaggio forte su come la discriminazione di certe razze, in
particolare i pitbull, abbia influito sulla vita dei cani e dei
loro proprietari. Questo romanzo ha anche insegnato ai lettori che
i pitbull non sono assolutamente cani “pericolosi”, convincendoli a
opporsi alla discriminante BSL (Breed Specific Law) e a chiedere
che le amministrazioni cittadine abroghino questa legge
ingiusta.
Per quanto riguarda le fonti di
ispirazione, lo scrittore non ha indicato una precisa storia,
limitandosi ad affermare: “Ci sono
storie sbalorditive di cani che ritrovano la strada dopo essere
stati abbandonati o persi. Sì, mi hanno ispirato e stupito, e
sapevo di voler raccontare una storia di questo viaggio dal punto
di vista di un cane”. Lo scrittore ha dunque effettivamente
tratto spunto da alcune storie vere, ma le tappe del viaggio che
Bella compie sono frutto dell’immaginazione dello scrittore.
Il trailer di Un viaggio a
quattro zampe e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di Un
viaggio a quattro zampe grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 25
luglio alle ore 21:30 sul canale
Rai 1.
Prima di aver dato alla popolazione
afroamericana la sua vendetta in Django Unchained e aver
alterato la realtà dei fatti con C’era una volta a… Hollywood, Quentin
Tarantino ha aperto la sua Trilogia del
Revisionismo con Bastardi senza gloria,
film con cui riscrive l’esito della Seconda guerra mondiale a
partire da un gruppo di personaggi tanto scorretti quanto
determinati ad estirpare il male rappresentato dall’esercito
nazista. Così facendo Tarantino da vita ad un altro racconto
pienamente nelle sue corde, tra violenza, personaggi brillantemente
approfonditi e momenti di grande cinema.
Oggi celebrato come uno dei migliori
film di Tarantino, Bastardi senza gloria è inoltre
– come noto – un incrocio tra Quel maledetto treno
blindato, del regista italiano Enzo G.
Castellari, e Quella sporca dozzina di
Robert Aldrich. Film a cui Tarantino deve molto e
che ha usato come fonte d’ispirazione per dar vita a questo suo
racconto, tanto che lo stesso Castellari compare in un cameo
all’anteprima del film a cui assistono i protagonisti. Insomma,
anche Bastardi senza gloria è dunque un compendio
delle passioni cinematografiche di Tarantino.
Come anticipato, però, si riscrivono
qui determinati elementi storici e di seguito approfondiamo meglio
propri questa caratteristica, alla ricerca della storia vera dietro
il film. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative a Bastardi senza
gloria. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e a
cosa c’è di vero nel film. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Bastardi senza
gloria
Bastardi senza
gloria si svolge durante il primo anno
dell’occupazione della Francia da parte tedesca, e segue la storia
dell’Ufficiale Alleato Aldo Raine, il quale mette
insieme un gruppo di soldati ebrei con lo scopo di castigare i
nazisti con una serie di atti violenti, per poi prendere i loro
scalpi. Lui e i suoi uomini si alleeranno con una giovane attrice
tedesca, Bridget von Hammersmark, che è anche
un’agente sotto copertura, con lo scopo di rovesciare i leader del
Terzo Reich. I loro destini si incroceranno poi con quello di
Shosanna Dreyfus, in cerca di vendetta dopo che
dei nazisti hanno ucciso la sua famiglia.
Nel ruolo di Aldo Raine vi è
l’attore Brad Pitt, primo e unico interprete da
Tarantino considerato per il ruolo. Accanto a lui, nei panni del
sergente Donny Donowitz vi è il regista EliRoth, mentre B. J. Novak è
il soldato di prima classe Smithson Utivich. Michael Fassbender, invece, compare nel ruolo
del tenente Archie Hicox. Si ritrovano poi nel film anche Diane Kruger nel ruolo di Bridget Von
Hammersmark, Daniel Brühl in quelli del soldato di prima
classe Frederick Zoller e Til Schweiger in
quelli del sergente Hugo Stiglitz.
Vi è poi l’attrice Mélanie Laurent, che per prepararsi al ruolo di
Shosanna ha lavorato come proiezionista in un
cinema. In ultimo, vi è
Christoph Waltz nel ruolo dello spietato e iconico
colonnello Hans Land. L’attore, che ha poi vinto l’Oscar per la sua
interpretazione, non era la prima scelta di Tarantino, il quale
aveva invece pensato a Leonardo DiCaprio. Non riuscendo però a
trovare un interprete adatto, che potesse anche parlare diverse
lingue, Tarantino iniziò a pensare di dover scartare in toto il
ruolo. Quando conobbe Waltz, capì infine di aver trovato
l’interprete giusto.
Cosa c’è di vero nel film? Ecco la storia vera
Sebbene la vicenda narrata in
Bastardi senza gloria presenti elementi che
conducono a risvolti e risoluzioni che storicamente si sono svolti
in modo diverso, molto di quello che viene narrato riprende fatti
realmente accaduti. Innanzitutto, il contesto della Seconda guerra
mondiale che fa da sfondo alla storia è qui ripreso fedelmente. Per
quanto riguarda il gruppo di “Bastardi”, protagonista del film,
questo è ispirato a reali gruppi di soldati che, nei territori
occupati, avevano lo scopo di eliminare per vendetta quanti più
nazisti possibile.
Tra questi gruppi si annoverano in
particolare OperazioneGreenup, X
Troop e il Nakam. Per quanto il prendere
scalpi dei nazisti o l’usare mazze da baseball non fossero tra le
loro attività, questi conducevano realmente operazioni dietro le
linee nemiche e missioni di sabotaggio. Il film presenta poi una
serie di personaggi realmente esistiti, a partire da Adolf
Hitler e fino ai suoi più fedeli collaboratori. Come noto,
furono numerosi i tentativi di assassinio nei confronti di Hitler,
ma nessuno di questi andò mai a buon fine.
Bastardi senza
gloria si ispira però a questi tentativi nel mettere in
atto quello che alla fine del film porta alla morte di Hitler nel
cinema che va a fuoco. Da qui, dunque, Tarantino si discosta dalla
verità storica per proporre una realtà in cui Hitler è stato ucciso
prima del tempo, portando così alla fine della Seconda guerra
mondiale. Come noto, invece, Hitler si suicidò il 30 aprile 1945
sparandosi all’interno del suo bunker.
In ultimo, Hans
Landa, l’iconico antagonista del film, è sì un personaggio
immaginario, ma basato però sul criminale di guerra Alois
Brunner, soprannominato “il Macellaio di Vienna” per gli
stermini compiuti nei campi di internamento. Riuscito a fuggire in
seguito alla guerra, venne più volte condannato senza però scontare
mai una pena. Si trasferì, con il nome Georg Fischer, a Damasco, in
Siria, dove ottenne protezione da parte del regime siriano di Hafez
el-Assad. Quando il regime non ebbe più bisogno di lui, se ne
sbarazzò nel 2001 o nel 2010.
Il trailer di Bastardi
senza gloria e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
Bastardi senza gloria grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di
Now, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 25
luglio alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Quando nel 1991 il film Point Break arrivò al cinema per la regia di
Kathryn Bigelow, divenne da subito un vero e
proprio cult. Thriller d’azione con protagonisti Keanu Reeves e
Patrick Swayze,
è oggi considerato uno dei più affascinanti titoli di questo
genere, entrando a far parte della cultura di massa. Una popolarità
che ha spinto la Warner Bros a dar vita ad un remake nel 2015.
Intitolato a sua volta Point Break
(qui
la recensione), questo riprende le principali caratteristiche
dell’originale aggiornandole al contesto odierno. A dirigerlo vi è
Ericson Core, meglio noto come direttore della
fotografia di film come Fast & Furious e
Daredevil.
Il titolo
Point Break si riferisce ad un
preciso termine del gergo surfistico, il quale indica il
momento in cui le onde si infrangono su una barriera rocciosa,
dando vita ad un particolare tipo di onda particolarmente
stimolante da cavalcare. Solo i più esperti surfisti riescono
infatti a domare queste senza cacciarsi nei guai. Il “punto di
rottura” indica però anche quel limite oltre il quale si verifica
una brusca e talvolta imprevedibile reazione. Si tratta dunque di
una condizione che, in entrambi i casi, descrive alla perfezione
tanto il film in sé quanto i suoi due protagonisti.
Inizialmente accolto con grande
interesse, tale remake non ha però ottenuto il successo immaginato,
arrivando a guadagnare solo 133 milioni di dollari a fronte di un
budget di 105. Si tratta però di un titolo da riscoprire, anche
solo per la bellezza dei luoghi in cui è ambientato. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Point Break. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Il film racconta la storia di
Johnny Utah, giovane agente dell’FBI, incaricato
di infiltrarsi in un gruppo di atleti, dipendenti dall’adrenalina,
sospettati di una serie di rapine aziendali. A capo della banda c’è
il carismatico Bodhi, che insieme agli altri
ragazzi sta cercando di portare a termine l’Ozaki 8, una serie di
sfide estreme che onorano le forze della natura. Johnny deve
sfruttare la sua passione per gli sport estremi per farsi ammettere
nel gruppo ed essere così libero di indagare. In breve, Johnny
riesce ad avvicinarsi al gruppo e a farsi invitare alle loro feste,
dove conosce Samsara, dalla quale si sente
fortemente attratto. Ben presto, però, dovrà iniziare a
confrontarsi con i pericoli della sua missione.
Il cast del film
Ad interpretare il ruolo che fu di
Keanu Reeves, quello dell’agente FBI Johnny
Utah, vi è l’attore Luke Bracey. Questi ottenne il
ruolo dopo un lungo processo di casting, e a favorirlo fu il fatto
che sin da bambino pratica il rugby ed è un grande appassionato di
surf. Grazie a queste attività ha infatti provato di avere il
fisico giusto per la parte. Tutto ciò, unito ad una buona capacità
interpretativa, lo ha reso il candidato più credibile e valido. Per
il ruolo dello spericolato criminale Bodhi era invece stato scelto
l’attore Gerald Butler.
Egli tuttavia dovette rinunciare al
ruolo a causa di impegni precedentemente presi, e ad assumere la
parte fu dunque l’attore ÉdgarRamírez. Per il
personaggio questi si preparò attraverso un lungo addestramento
fisico, che gli permise di interpretare personalmente molte delle
scene più complesse. Nel film è poi presente l’attore Ray
Winstone, noto per film come
The Departed e Noah, che da qui vita al personaggio Angelo Pappas.
Questi è un agente speciale del FBI situato a Londra, dove gestisce
l’operazione di Utah. L’attrice Teresa Palmerè
invece stata scelta per la parte della conturbante Samsara.
Un ruolo, questo, per la quale
l’attrice si è preparata a tal punto da poter interpretare senza
ricorrere a controfigure neanche per le scene più estreme. Ad
affascinarla del personaggio vi è in particolare la sua
spiritualità, che la rende simile ad un oracolo a cui gli altri
personaggi si rivolgono in cerca di risposte. Nel film sono poi
presenti gli attori Matias Varela nei panni di
Grommet, Clemens Schick in quelli di Roach e
Max Thieriot per Jeff. Gli attori
James LeGros e Bojesse
Christopher, che nel primo Point Break interpretavano i
complici di Bodhi, Grommet e Roach, appaiono in questo film nel
ruolo opposto di agenti dell’FBI.
Uno degli elementi di maggior
fascino del film sono le numerose location utilizzate per le
riprese del film. La troupe si è infatti spostata in ben 11 paesi
di 4 continenti diversi, offrendo così un’ampia verietà di ambienti
e scenari al film. Per le sequenze relative al surf, sono state
scelte le spiagge di Teahupo’o, a
Tahiti, dove si sono registrate alcune delle onde
più alte del decennio. Particolarmente note per la pulizia che le
contraddistingue, queste sono considerate tra le spiagge più belle
al mondo.
Le scene che prevedono il salto con
tuta alare si sono invece svolte a Walenstadt, in
Svizzera, dai cui monti si è potuto ottenere delle
magnifiche riprese ad alta quota. Per le scene riguardanti lo
snowboard, invece, la produzione si è spostata su
l’Aiguille de la Grande Sassière, una montagna
delle Alpi Graie al confine tra la Francia e
l’Italia, nella regione Valle
d’Aosta. Infine, ulteriore location è stata anche la
cascata nota come Salto Angel, in
Venezuela, dove si sono svolte le riprese relative
al rock climbing.
Il trailer di Point
Break e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete.Point
Break è infatti disponibile nel catalogo di Tim
Vision, Apple
TV+ e Prime Video. Per vederlo, in base alla
piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il
giorno giovedì 25 luglio alle ore
21:00 sul canale 20
Mediaset.
A partire dal 29 luglio al 3
agosto la città di Narni (TR) ospiterà la
trentesima edizione di Narni. Le vie del cinema,
la Rassegna di cinema restaurato, diretta da Alberto
Crespi e organizzata per iniziativa del Comune di
Narni con la collaborazione della Fondazione Centro
Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e con la
Scuola Internazionale di Comics di Roma.
IL CINEMA RESTAURATO È
PROTAGONISTA. Anche quest’edizione proporrà una ricca
selezione di film di recente recupero proiettati ogni sera a
partire dalle ore 21.00 sul grande schermo allestito nel
Parco pubblico “Bruno Donatelli” di Narni Scalo, a
ingresso gratuito.
Narni.Le
vie del cinema è il “decano” dei festival dedicati alla
memoria del cinema. Il cinema restaurato è arte, scienza, storia,
memoria. Narni.Le vie del cinema
sintetizza queste discipline proponendo anche quest’anno classici
del cinema italiano restaurati e proiettati per il grande pubblico
su uno degli schermi più grandi d’Europa.
L’edizione di quest’anno prevede due
film il cui restauro è a cura della Cineteca di Bologna:
Lo chiamavano Trinità (1970), di E. B. Clucher
(Enzo Barboni), che rappresenta un punto di rottura per il genere
degli spaghetti-western, contaminandolo con tratti di comicità e
Ieri, oggi, domani (1963) di Vittorio De Sica,
vincitore dell’Oscar al miglior film straniero; un doveroso omaggio
ai protagonisti, nel novantesimo anniversario della nascita di
Sophia Loren e nel centenario dalla nascita di Marcello
Mastroianni.
Gli altri quattro film in rassegna
sono stati restaurati invece dal Centro Sperimentale di
Cinematografia – Cineteca Nazionale. Si tratta di
L’odore della notte (1988) di Claudio Caligari,
Casotto (1977) di Sergio Citti,
Sissignore (1968) diretto e interpretato da Ugo
Tognazzi.
Il film conclusivo della rassegna
rappresenta un omaggio a Giuliano Montaldo, primo
direttore artistico di Le vie del cinema e cittadino onorario della
città di Narni, recentemente scomparso. Sacco e
Vanzetti, il suo capolavoro del 1971, di cui firma regia e
sceneggiatura. Il lungometraggio sarà preceduto dalla proiezione di
Arlecchino (1983), un corto che Montaldo ha
realizzato per la RAI, uno dei primi esperimenti italiani di alta
definizione, girato a Venezia con la fotografia di Vittorio
Storaro.
TORNA PER I PIÙ PICCOLI LA
RASSEGNA DEL CINEMA ANIMATO
La rassegna parallela alla classica
selezione di pellicole restaurate proporrà ogni sera su grande
schermo a partire dalle ore 21.00, in un’ala laterale del
Parco pubblico “Bruno Donatelli”, una selezione di
film animati dedicati ai più piccini. Saranno proposti:
La carica dei 101 di Wolfgang
Reitherman, Hamilton Luske e Clyde Geronimi; Le
avventure di Bianca e Bernie di Wolfgang
Reitherman, John Lounsbery e Art Stevens; Shrek di Andrew Adamson e Vicky
Jenson Spirit – Cavallo selvaggio di
Kelly Asbury e Lorna Cook; Madagascar di Eric Darnell e Tom
McGrath e Alla ricerca della valle
incantata di Don Bluth.
L’OMAGGIO A GIULIANO
MONTALDO
Verrà inaugurata il 29 luglio la
mostra I segni di Giuliano Montaldo,
visitabile sino al 3 agosto presso il Parco Bruno Donatelli, un
omaggio al regista per il suo contributo al progresso della cultura
italiana e per il prestigio internazionale conseguito attraverso la
sua produzione artistica. Le sue opere sono tasselli insostituibili
per la conservazione della memoria del nostro paese. Il suo impegno
di autore civile testimonia il peso dell’intolleranza attraverso i
secoli, così come il suo cinema di genere getta uno sguardo
impietoso sulla società italiana. Giuliano Montaldo ha frequentato
l’opera lirica e la televisione; ha attraversato la letteratura ed
è stato attore; ha diretto rassegne. È stato un grande narratore di
storie che ha mostrato un grande affetto ed interesse verso la
città e la comunità di Narni. Anche grazie a lui si è concretizzato
in Italia l’impegno per il restauro delle opere dell’arte
cinematografica e per la loro divulgazione. Grazie a lui la
manifestazione Narni, le vie del cinema è diventata un appuntamento
importante per la città e per le persone che amano il cinema.
NARNI. LE VIE DEL CINEMA E
L’ECOSOSTENIBILITÀ. Anche per l’edizione 2024
l’organizzazione di Narni. Le vie del cinema ha
ideato una rassegna all’insegna del rispetto dell’ambiente e della
promozione attiva dell’ecosostenibilità. È per questo motivo che ha
ottenuto a conclusione della rassegna del 2023 un certificato
dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Umbria che
attesta l’impegno sostenuto in questo senso: i criteri alla base
della manifestazione hanno come punto fermo l’idea di sostenibilità
ambientale creando il minor impatto ambientale possibile,
promuovendo l’utilizzo di un parco naturalistico. Verranno adottati
una serie di accorgimenti, tra cui: utilizzo di strutture in
acciaio smontabili e riutilizzabili; impianti elettrici allestiti
ad hoc e smontabili al termine della manifestazione e
riutilizzabili di anno in anno; per veicolare la rassegna, l’uso
della carta stampata sarà ridotta al minimo, e solo ed
esclusivamente per esigenze legate alla necessità di comunicazione
istituzionale. Invece della carta si lavora con inviti digitali,
app dell’evento, codici QR. In aggiunta ogni anno all’interno del
luogo di svolgimento della rassegna vengono piantati nuovi alberi
per azzerare le poche emissioni di anidride carbonica prodotta.
Viene promossa la mobilità lenta per
raggiungere i luoghi della manifestazione e l’uso di piatti,
bicchieri e posate riciclabili e biodegradabili presso il punto di
ristoro, che proporrà prodotti locali al fine della promozione
delle aziende del territorio e quindi con impatto minimo dovuto ai
trasporti.
LA SCUOLA INTERNAZIONALE DI
COMICS RACCONTA LE VIE DEL CINEMA PER L’EDIZIONE 2024
Quest’anno, per il terzo anno
consecutivo, continua la collaborazione tra la Scuola
Internazionale di Comics di Roma e la rassegna Le
Vie del Cinema.
La Scuola Internazionale di Comics,
leader di settore della formazione nelle arti grafiche e visive,
propone ogni anno ai suoi allievi e alle sue allieve attività
formative che offrano la possibilità di relazionarsi con progetti
per committenti esterni. Si tratta per i ragazzi e le ragazze di
importanti esperienze di crescita personale e
professionale a cui la Scuola presta particolare
attenzione.
Con questo obiettivo è nata l’idea
di collaborare con Le Vie del Cinema, un evento che dal 1995 cerca
di valorizzare il cinema e sensibilizzare il pubblico alla
fruizione di pellicole che hanno fatto la storia del
cinema italiano, proposte in versione
restaurata.
Il coinvolgimento in questo progetto
ha riguardato le classi del terzo anno dei corsi di
Illustrazione e Graphic Design che, sotto il coordinamento
dei docenti responsabili Sandro Mattioli e
Franco Marconi, hanno elaborato la strategia di
comunicazione della manifestazione.
I ragazzi e le ragazze hanno
lavorato insieme per realizzare la veste grafica di questa
edizione della rassegna, producendo una serie di materiali
correlati che serviranno per pubblicizzare l’evento e arricchirne
l’impianto visivo.
Il risultato finale prevede una
serie di illustrazioni originali, dalle
rielaborazioni artistiche delle locandine dei 6 film in programma
al ritratto dei registi, che saranno esposte in mostra nel luogo in
cui si svolgerà l’evento, e il materiale grafico
coordinato, ideato per una comunicazione d’impatto ed
efficace.
I lavori prodotti dagli studenti e
dalle studentesse della Scuola Comics confluiranno inoltre nel
catalogo ufficiale di Le Vie del Cinema che viene annualmente
proposto per documentare la manifestazione.
Si tratta quindi di
un’occasione importante per aspiranti designer,
artisti e artiste per proporre la propria
professionalità, per fare una reale esperienza sul campo e mettere
in mostra il proprio talento.
I linguaggi espressivi del cinema,
del disegno e del design si incontrano per un progetto unico, che
ha il merito di investire sulla creatività di giovani
professionisti e professioniste, collegando la loro formazione alla
storia della grande cinematografia italiana.
ARTE E RIGENERAZIONE URBANA
PER LA CITTÀ DI NARNI
Con il progetto
Rigenerarsi, avviato nel 2023 con la responsabilità
scientifica del giornalista Roberto Vicaretti, poi realizzato
dall’artista David Pompili si sancisce ancora di
più il rapporto tra la città di Narni e la settima arte attraverso
una serie di
opere di street art rappresentanti grandi figure del cinema diffuse
sugli edifici di Narni Scalo. L’opera di rigenerazione urbana
si completa nella collaborazione con la rassegna Narni. Le vie
del cinema attraverso dei percorsi immersivi nel tessuto
urbano, alla ricerca e alla scoperta dei volti del cinema che
colorano le vie della città.
Durante le giornate della rassegna,
all’interno del parco pubblico Bruno Donatelli sarà inoltre allestita una mostra
in cui verranno esposti tutti i progetti presentati a bando per la
realizzazione di un monumento dedicato al cinema, che verrà
realizzato e installato nella rotatoria tra via Tuderte e via
Pietro Germi. L’iniziativa si inserisce nel complesso delle
attività previste per il trentesimo anniversario della
manifestazione Narni, le vie del cinema – Rassegna del film
restaurato.
Deadpool
& Wolverine (la
nostra recensione) è ora nelle sale di tutto il mondo e, mentre
avremo molti contenuti per analizzare ciò che accade nel film
durante il fine settimana, volevamo confermare rapidamente che c’è
davvero una scena post-credits nel nuovo blockbuster Marvel che vede protagonisti
Ryan
Reynolds (Wade Wilson/Deadpool) e
Hugh
Jackman (Logan/Wolverine).
**Questo articolo contiene
spoiler importanti su Deadpool &
Wolverine, quindi procedete con cautela!
Tuttavia, prima di arrivare a
questo, dovremmo anche menzionare che c’è qualcosa che suona anche
durante i titoli di coda del film. Non si tratta esattamente di una
scena mid-credits, ma di una toccante retrospettiva che mette in
luce alcuni divertenti momenti dietro le quinte dei film Marvel/Fox, tra cui
X-Men,
Daredevil,
Blade, Fantastici
Quattro e altri ancora. È sicuramente un’interessante
carrellata, soprattutto per i fan che sono cresciuti con questi
film, quindi sedetevi e godetevi questo emozionante viaggio nella
memoria.
Poi, dopo i titoli di coda, ci
aspettano i momenti finali del film…
All’inizio del film, dopo essere
arrivati nel Vuoto e aver ingaggiato il loro primo combattimento,
Deadpool e Wolverine si ritrovano faccia a faccia con una figura di
fuoco del passato della Marvel e della Fox: la Torcia
Umana, Johnny Storm, interpretato nientemeno che dall’attore
originale dei Fantastici Quattro
Chris Evans, che torna nel Marvel Cinematic Universe per la
prima volta dopo Avengers:Endgame.
Si tratta del primo di molti camei
importanti durante il secondo atto del film e probabilmente uno dei
più divertenti, in quanto vediamo Evans tornare senza problemi
nella sua parte preferita dai fan e collaborare con Deadpool e
Wolverine, anche se la loro squadra ha vita breve, in quanto
Deadpool fa inavvertitamente uccidere Johnny da Cassandra Nova dopo
averle rivelato – a lungo – alcune delle cose non proprio piacevoli
che Johnny aveva detto su di lei durante il viaggio verso la sua
base.
Nel film, non è chiaro se Johnny
abbia davvero detto le cose che Deadpool ha affermato di aver detto
o se Wade, al massimo del suo essere Deadpool, stesse facendo le
sue solite sciocchezze che hanno portato il suo nuovo amico a
essere scorticato vivo.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Non è una novità che la terza e
tanto attesa stagione della serie drammatica adolescenziale più
amata d’America, Euphoria,
sia ufficialmente in lavorazione, ma i dettagli sul ritorno del
cast dipendono dalla loro disponibilità. Tuttavia, uno degli attori
principali, Colman Domingo, che nella serie
interpreta Ali Muhammed, ha confermato il suo ritorno nella
prossima stagione. Come annunciato all’inizio di questo mese, la
terza stagione inizierà la produzione nel gennaio
2025, secondo la HBO, con l’obiettivo di
pubblicare gli episodi nello stesso anno.
Durante una recente apparizione a
Watch What Happens Live, a Domingo
è stato chiesto da un fan se avrebbe ripreso il suo ruolo di Ali
nella terza stagione di Euphoria;
in risposta, il vincitore dell’Emmy ha detto: “Tornerò nella
terza stagione di Euphoria”, dopo di che ha assicurato ai fan
che le riprese “inizieranno all’inizio del prossimo anno”.
Domingo ha un ruolo ricorrente nella serie della HBO, interpretando
il ruolo di Ali, un uomo in via di guarigione dalla
tossicodipendenza che a volte parla alla Narcotici Anonimi di
Rue (Zendaya)
e alla fine diventa uno sponsor e un mentore per lei.
Oltre a confermare il suo ritorno,
Domingo ha espresso le sue speranze per una particolare trama da
esplorare nella terza stagione di Euphoria.
Quando gli è stato chiesto se nella nuova stagione si parlerà di
ciò che è successo tra Rue e Laurie (Martha
Kelly) “per la valigia piena di droga”, Domingo ha
risposto: “Lo spero; è una buona trama. Il personaggio di Laurie
era incredibile”. I fan ricorderanno che la pluripremiata serie,
creata e scritta da Sam Levinson per la
HBO, è apparsa per l’ultima volta sui piccoli schermi nel febbraio
2022 con la sua seconda stagione, quasi tre anni dopo il suo
debutto nel 2019.
Il cast principale tornerà
nella terza stagione di Euphoria
Quando è stata annunciata la terza
stagione di Euphoria,
è stato confermato anche il ritorno del cast principale, il che
naturalmente ha fatto salire ancora di più l’attesa dei fan per il
ritorno della serie. Del cast principale fanno parte Zendaya, Jacob Elordi, Alexa
Demie, Sydney Sweeney, Angus
Cloud, Eric Dane, Barbie Ferreira,
Nika King, Storm Reid, Hunter Schafer e Algee
Smith.
Non solo i fan sono entusiasti
della prossima stagione, ma la HBO prevede anche di
riportare in vita il dramma psicologico per i fan.
Francesca Orsi, EVP della programmazione HBO e
responsabile delle serie drammatiche e dei film HBO, ha dichiarato
all’inizio del mese: “Sono entusiasta che siamo pronti a iniziare
la produzione di Euphoria a gennaio. Non potremmo essere più felici
della nostra partnership creativa con Sam e questo incredibile
cast. Non vediamo l’ora di dare vita a questa nuova stagione di
Euphoria per i fan”.
Il legal thriller di
Apple
TV+Presunto
Innocente, interpretato da Jake Gyllenhaal, Ruth Negga, Peter Sarsgaard e Bill
Lamb, ha appena dato un finale affascinante. Nel
settimo e ultimo episodio della serie basata sul romanzo di
Scott Turow del 1987, la giuria aveva il compito
di stabilire se l’ex vice procuratore capo Rusty Sabich
(Gyllenhaal) avesse ucciso la sua amante e collega Carolyn Polhemus
(Renate Reinsve) in un delitto passionale. L’uomo
che ha appena sostituito Rusty, Tommy Molto (Sarsgaard),
è un uomo dispettoso, pronto a mettere Rusty dietro le sbarre.
Allo stesso tempo, la moglie di
Rusty, Barbara (Negga), e i suoi due figli adolescenti lottano per
sperare che tutto questo sia solo un brutto sogno e che il padre
non sarebbe mai stato capace di commettere un crimine così
efferato. Negga ruba la scena nel ruolo della moglie tradita, e il
colpo di scena finale gira opportunamente intorno al suo
personaggio. Se non avete letto il romanzo di Turow o visto il film
con Harrison Ford, non avreste mai potuto
prevedere il finale a sorpresa, perché Negga è semplicemente
spettacolare, e il creatore della serie David E. Kelley
offre un colpo di scena unico, che si allontana dal materiale di
partenza, e che è assolutamente stupefacente.
Di cosa è accusato Rusty Sabich
in “Presunto innocente”?
Jake Gyllenhaal e Bill Camp in “Presunto innocente”, disponibile
dal 12 giugno 2024 su Apple
TV+.
Laserie apporta diversi
cambiamenti rispetto al materiale di partenza, com’è
prevedibile visto il divario di quasi 40 anni tra i due. Nel
romanzo di Turow, Rusty e Barbara hanno un solo figlio e il loro
figlio è troppo piccolo per essere davvero coinvolto nella trama.
Nella serie di Apple TV+ , i due
hanno due figli adolescenti; il figlio Kyle (Kingston Rumi
Southwick) e la figlia Jaden (Chase
Infiniti) sono i protagonisti principali del senso di
colpa di Rusty per aver portato tanta vergogna alla sua famiglia.
Entrambi lottano duramente con ciò che il padre ha fatto e sono
costretti a sentire parlare del caso altamente pubblicizzato ogni
giorno a scuola.
Un altro grande cambiamento avviene
in seguito, quando l’amico e avvocato di Rusty, Raymond Horgan
(Lamb), subisce uno spaventoso evento cardiaco nel sesto
episodio. Rusty finisce per difendersi da solo, con grande
disappunto del co-avvocato Mya Winslow (Gabby
Beans). Questo non accade nel materiale di partenza. Ci
sono anche diversi adattamenti tecnici aggiornati per includere
elementi moderni come i video dei cellulari e simili.
Nessuno di questi cambiamenti influisce in modo
significativo sulla conclusione sbalorditiva di questo
legal thriller dal ritmo incalzante e dalla recitazione
meravigliosa. Considerando che le scene finali sono diverse sia nel
libro che nel film, i cambiamenti sembrano tutti coerenti al
momento del colpo di scena finale.
Rusty è stato accusato di
omicidio di primo grado per il violento assassinio della
sua collega Carolyn Polhemus, con la quale aveva una relazione
extraconiugale. La scena del delitto è particolarmente cruda e
inquietante e rende ancora più difficile credere che Rusty,
avvocato e padre, abbia potuto compiere un gesto così brutale. Per
quanto riguarda il movente, Carolyn stava cercando di porre fine
alla relazione e Rusty era innamorato di lei. Ne aveva anche i
mezzi e l’opportunità, visto che è stato ripreso mentre andava e
veniva da casa sua la notte in cui Carolyn è stata brutalmente
uccisa. Tutto questo rende il caso avvincente; non si sa mai cosa
penserà o deciderà la giuria fino a quando non verrà emesso il
verdetto.
Le scene finali di “Presunto
innocente”, spiegate
Kingston Rumi Southwick, Chase Infiniti e Ruth Negga in “Presunto
innocente”, disponibile dal 12 giugno 2024 su Apple
TV+.
Rusty, forse a ragione, ha avuto un
carattere irascibile e si è agitato per tutta la durata del
processo. Sua moglie, Barbara, è stata stoica e costante,
sostenendo il marito emotivamente fragile, che crede fermamente di
essere stato incastrato per l’omicidio. È stata più che
comprensiva e ha accettato i notevoli difetti di Rusty. La
tensione è palpabile quando siede dietro di lui nell’aula del
tribunale, quando viene emesso il verdetto dopo le appassionate e
convincenti arringhe finali. Quando il cancelliere annuncia
finalmente che lo Stato dell’Illinois ha dichiarato Rosat
K. Sabich non colpevole del reato di omicidio, tutti i
presenti in aula e il pubblico a casa tirano un sonoro respiro di
sollievo e di stanchezza. Ma il vero colpo di scena avviene giorni
dopo.
Il colpo di scena finale avviene
nel garage di casa Sabich, dove Barbara viene interrotta da Rusty
mentre si sta allenando, che le dice di sapere che è stata lei a
uccidere Carolyn e di averla coperta legando Carolyn nello stesso
modo in cui un serial killer fa con le sue precedenti vittime per
depistare le forze dell’ordine. A questo punto, si verifica un
bellissimo colpo di scena: Jaden entra nel garage e interrompe
Rusty mentre accusa Barbara dell’orrendo crimine. Jaden
sostiene cheha piazzato l’attizzatoio a casa
di Tommy Molto per confondere ulteriormente le
autorità. Rusty fa due più due e chiede a Jaden come si sia
procurata l’arma del delitto.
Tutto ciò si discosta completamente
dal libro di Turow e dal film, in cui Barbara ammette di aver
meticolosamente incastrato Rusty, non pensando che sarebbe arrivato
così vicino a essere dichiarato colpevole. Jaden ammette anche di
essere andato a trovare Carolyn la sera dell’omicidio, dove
inizialmente l’aveva avvertita di stare lontana da suo padre e
dalla sua famiglia, prima di cedere e colpirla a morte con
l’attizzatoio dopo aver scoperto che Carolyn era incinta del suo
fratellastro. Barbara è in lacrime e Rusty è sconvolto dalla
notizia che è stata sua figlia Jaden a uccidere
l’amante. Rusty cerca di assumersi la responsabilità di
aver messo in moto l’intera faccenda, ma l’aria ha lasciato
completamente la stanza in un colpo di scena spettacolare e
imprevisto.
Chi ha letto il libro di Turow o
visto il film del 1990 ha guardato e aspettato di vedere come
Barbara avrebbe ammesso di aver ucciso Carolyn e incastrato il
marito per il crimine, ma David E. Kelley e il suo team avevano in
mente qualcosa di completamente diverso. La sequenza finale mostra
la famiglia Sabich che ride insieme al tavolo della sala da pranzo,
godendosi la cena del Ringraziamento. Mentre Rusty taglia il
tacchino nella cucina adiacente, Barbara sorride e i due si
guardano negli occhi. Si scambiano uno sguardo complice,
riconoscendo che la loro vita come famiglia può e vuole
andare avanti nonostante tutto quello che è successo.
Forse la famiglia che uccide
insieme può non solo rimanere unita, ma anche prosperare insieme. È
un fantastico colpo di scena finale che attira spettatori nuovi e
familiari che forse si aspettavano lo stesso colpo di scena dal
materiale di partenza. Complimenti agli sceneggiatori dell’episodio
Kelley, Sharr White e Miki
Johnson per aver ritwittato un grande colpo di scena
originale e aver reso il remake televisivo unico nel suo
genere.
Il prossimo
film di Peaky Blinders ha
appena ricevuto un importante aggiornamento. Secondo Deadline, Rebecca Ferguson si è unita al cast del
progetto, che segnerà il ritorno di Cillian Murphy nel ruolo di Tommy
Shelby. I dettagli sul personaggio che la Ferguson interpreterà non
sono ancora stati resi noti da Netflix. Mentre la
premessa della prossima continuazione della storia rimane segreta,
è stato confermato che Tom Harper dirigerà il film
per la piattaforma di streaming. Più di dieci anni dopo essersi
seduto dietro la macchina da presa per gli episodi di Peaky
Blinders, il regista torna a guidare i personaggi nella
prossima narrazione.
Rebecca Ferguson è
stata molto impegnata negli ultimi due anni. L’interprete è stata
recentemente vista sul grande schermo nel ruolo di Lady Jessica in
Dune:Parte Due, l’adattamento del
libro che è stato il film di maggior incasso dell’anno fino a
Inside Out 2. La Ferguson ha
anche avuto la possibilità di riprendere il suo ruolo di Ilsa Faust
in
Mission:Impossible – Dead
Reckoning. Non si sa cosa accadrà quando
l’acclamata attrice si unirà al prossimo film di Peaky
Blinders, ma a giudicare dalle sei stagioni della serie
televisiva disponibili su Netflix, la
tensione sarà alta per le strade di Birmingham.
Peaky Blinders ha seguito
Tommy Shelby mentre cercava di prendere il controllo della scena
del crimine di Birmingham attraverso l’organizzazione titolare.
Ambientata mesi dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, la serie
creata da Steven Knight ha deliziato il
pubblico con il modo in cui il protagonista si è ubriacato di
potere nel corso degli anni. Con un cast di talento che comprendeva
Sam Neill, Paul
Anderson e Annabelle Wallis, Peaky
Blinders ha resistito per sei stagioni prima di concludersi.
Sebbene lo sviluppo di un film ambientato nel mondo della serie sia
in corso da tempo, l’idea ha preso piede solo negli ultimi
mesi.
Cillian Murphy torna nel ruolo
di Tommy Shelby
Il ritorno di Peaky
Blinders non sarebbe possibile senza che il protagonista
stesso, Cillian Murphy, si calasse nuovamente nei
panni di Tommy Shelby. L’attore ha recentemente vinto un Oscar per
la sua interpretazione in Oppenheimer, il coinvolgente
dramma diretto da Christopher Nolan che ha
sfiorato il miliardo di dollari al botteghino mondiale. La
sceneggiatura del film Peaky Blinders è stata scritta da
Steven Knight, il creatore della serie. Le riprese del progetto
dovrebbero iniziare quest’anno. La data di uscita del prossimo film
di Peaky Blinders non è ancora stata annunciata. Restate
sintonizzati su Cinefilos.it per ulteriori aggiornamenti.
Forse ricorderete che, poco prima
del Super Bowl di quest’anno, era circolata una voce secondo la
quale i Marvel Studios avevano intenzione di
intitolare Deadpool 3 “Deadpool & Friend”. La
risposta non è stata molto positiva e il film è stato presentato
come Deadpool &
Wolverine (la
nostra recensione). Tuttavia, visto quanto poco
si è visto di Logan nel primo teaser trailer del film, la maggior
parte di noi ha pensato che l’idea fosse quella di Deadpool &
Friend come meta-titolo sfacciato, poi sostituito da
Deadpool &
Wolverine.
Apparendo insieme a Hugh
Jackman al Jimmy Kimmel!Live
ieri sera,
Ryan Reynolds ha rivelato: “Non l’ho mai raccontato da
nessuna parte, ma… il film si chiamava originariamente ‘Deadpool &
Friend’.In realtà non sto scherzando.Alla vigilia del Super Bowl, e il Super Bowl è il luogo in
cui abbiamo lanciato per la prima volta il trailer di ‘Deadpool &
Not Friend But Wolverine’, è trapelato”.
Perché quel figlio di
puttana di internet ha fatto trapelare il titolo”, ha
scherzato (pensiamo). “L’abbiamo guardato e ascoltato e
hanno odiato quel titolo e non ci sentivamo più tanto
bene”.
Sembra che abbiamo schivato un
proiettile in questo caso, perché Deadpool & Friend, pur
essendo spiritoso, non è un buon titolo (e non è nemmeno un modo
particolarmente buono per attirare gli spettatori abituali). Questo
dimostra anche che molte delle fughe di notizie online
sono legittime e che il modo in cui i fan reagiscono può
fare la differenza su ciò che arriva nelle sale.
Il video qui sotto include anche
una nuova clip di Deadpool &
Wolverine, visibile a 12:38. In essa, il Merc
with the Mouth cerca di scoprire perché Logan indossa il classico
costume giallo.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Disney+ ha annunciato che
The Kardashians è stata rinnovata per
altri venti episodi. La quinta stagione della serie più amata dai
fan è stata la prima serie unscripted più vista quest’anno su Hulu
negli Stati Uniti e su Disney+ a livello internazionale, sulla
base di quattro giorni di streaming.
In questa stagione, proprio quando
sembrava che la loro vita non potesse essere più frenetica, ecco
che la famiglia Kardashian Jenner corre ancora più veloce. Dalle
carriere sul grande schermo alla cura dei bambini, la famiglia
continua a superare tutte le aspettative. Le telecamere riprendono
Kourtney, Kim, Khloé, Kendall e Kylie mentre affrontano le
conflittuali dinamiche tra sorelle, il tutto sotto l’occhio vigile
dell’amata madre, Kris.
Ben Winston, socio della Fulwell
73, è l’executive producer insieme a Emma Conway ed Elizabeth
Jones, mentre Danielle King è showrunner ed executive producer.
Anche Kris Jenner, Kourtney Kardashian Barker, Kim Kardashian,
Khloé Kardashian, Kendall Jenner e Kylie Jenner sono produttrici
esecutive.
Con due foto condivise sul proprio
profilo Instagram, l’attore
Pedro Pascal ha svelato che le riprese del
film The Fantastic
Four sono ufficialmente iniziate. Accanto a lui, nella
prima immagine vediamo Vanessa Kirby (Sue Storm),
Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) e Joseph Quinn(Johnny
Storm). Nella seconda immagine, invece, vi è il regista
Matt Shakman (“WandaVision”,
“Monarch:
Legacy of Monsters”). Pascal ha infine accompagnato il post con
la scritta “La nostra primamissione“. Ora che le
riprese sono dunque iniziate, è lecito aspettarsi di avere
prossimamente qualche scatto dal set, che possa magari fornire
maggiori dettagli dal film e ciò che conterrà.
The Fantastic
Four: quello che c’è da sapere sul film
Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025. Come al solito con la
Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The
Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati
in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello
spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino
a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato
in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza.
Fanno parte del cast anche
Julia Garner, Paul Walter Hauser,
John Malkovich,
Natasha Lyonne e Ralph Ineson nel
ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel
passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra
realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i
quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che
conosciamo. Franklyn e Valeria
Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel
film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un
semplice cameo nel finale.
Pronto a tagliare il traguardo
della sua VIII edizione, Laterale Film
Festival si conferma come uno degli appuntamenti più
interessanti del panorama festivaliero italiano e non solo. Un
evento culturale, promosso dall’Associazione Culturale
Laterale, che ha riscritto la storia cinematografica
calabrese e che ogni anno offre al pubblico l’opportunità di
scoprire una produzione audiovisiva vivace e coraggiosa, spesso
trascurata.
In programma nei giorni 29,
30 e 31 agosto negli spazi del Cinema San
Nicola di Cosenza, la rassegna prosegue
con passione la sua attività di diffusione di cortometraggi
d’autore. Tre giorni dedicati a proiezioni, incontri e
approfondimenti, durante i quali le dinamiche del mercato e della
competizione lasciano spazio a un confronto sincero e alla
condivisione di idee.
“Perché non serve a niente,
davvero, che tu ti tieni gli occhi spalancati” è lo
slogan, ispirato a un testo di Edoardo Sanguineti,
che identifica l’edizione 2024: un invito a socchiudere le palpebre
per immaginare nuove possibilità, inedite configurazioni del mondo.
Un’esortazione a ricercare le visioni che si celano dall’altra
parte degli occhi.
Sono 19 le opere che compongono la
Selezione Laterale 2024, 19 sguardi originali
provenienti da Austria, Brasile, Canada, Corea, Francia, Germania,
Grecia, Italia, Polonia, Portogallo, Singapore, Stati Uniti.
Impreziosiscono il cartellone i film brevi Trailer of the film
that will never exist: “Phony Wars” di Jean-Luc
Godard (presentato al festival di
Cannes del 2023), This is how a child becomes a poet
di Céline Sciamma,The Tomb of Kafka di
Jean-Claude Rousseau e Shrine di
Robert Todd.
I curatori della manifestazione
svolgono il loro compito nella convinzione che il cinema d’artista
sia ancora in grado di sviluppare sensibilità e pensiero
critico. Le forme della sperimentazione sono la linfa
vitale del panorama creativo contemporaneo e il cinema deve
essere l’invenzione di un nuovo linguaggio, non solo la ripetizione
di vecchi schemi. I film laterali sono espressione di un
processo umano, non condizionato dalla produzione industriale, e
stimolano attivamente gli spettatori coinvolgendoli in modo
autentico.
Il Laterale Film
Festival si rivela, dunque, un’occasione imperdibile per
chiunque desideri interrogarsi sulla natura e il significato delle
immagini in movimento.
Hugh Jackman ha interpretato Wolverine per
oltre due decenni, apparendo in 10 film nei panni del mutante
preferito dai fan. Logan di James Mangold
avrebbe dovuto segnare l’ultima volta dell’attore con gli artigli e
le costolette di montone, ma è stato convinto a riprendere il ruolo
– e a fare il suo debutto nel MCU – per Deadpool
& Wolverine (la nostra
recensione).
Kevin Feige non ha voluto dare
risposte definitive durante un’intervista con Discussing Film, ma ha confermato che alla
fine qualcun altro sostituirà Jackman nel ruolo del personaggio,
anche se non ci sono “piani immediati”.
“Sì. Sapete, la Marvel celebrerà il suo 85°
anniversario alla fine dell’estate.Sono solo i
primi 85 anni, e anche la Disney ha appena festeggiato i 100
anni.Penso che questi personaggi saranno in giro
per altri 100 anni, molto dopo tutti noi.Quindi,
di sicuro, ci sarà [un altro attore nel ruolo di
Wolverine].Penso che sarà in uno stile molto
diverso e in un modo diverso.Penso anche che se
qualcuno tentasse di fare un’imitazione di Hugh Jackman come
Wolverine, sarebbe un grosso errore”.
Sembra che Jackman resterà in giro
almeno per un altro film (Avengers: Secret Wars,
molto probabilmente), ma quando arriverà il momento di lasciare
definitivamente la scena, Feige ha già alcune opzioni aperte.
Seguono spoiler per Deadpool &
Wolverine.
Se avete visto D&W, saprete che
incontriamo diverse varianti di Wolverine quando Wade Wilson va in
giro per la realtà, e una di queste è interpretata nientemeno che
dalla star di Man of Steel
Henry Cavill. Le possibilità che sia lui a prendere il
posto del personaggio nel MCU sono probabilmente molto
scarse, ma che dire di X-23? Dafne Keen riprende il ruolo di Logan
nel film e si unisce al “padre” nella scena finale.
Vi piacerebbe vedere Hugh Jackman continuare a vestire i panni di
Wolverine ancora per un po’, o Deadpool e Wolverine
dovrebbero essere il suo canto del cigno? Fatecelo sapere nella
sezione commenti.
Dopo aver aperto le porte ai
partecipanti con badge stampa ieri sera, il San Diego
Comic-Con 2024 è ufficialmente iniziato. Nel corso del
fine settimana vi forniremo tutte le ultime notizie dai principali
panel, ma per il momento sono state condivise online alcune foto
dello stand Marvel.
È interessante notare che il murale
include anche Miles Morales, non Peter Parker, come Spider-Man.
Inoltre, i costumi che Anthony Mackie indosserà in Brave New World sono esposti
allo stand, dandoci la migliore visione del nuovissimo (anche se
chiaramente ispirato a modelli precedenti) abito e casco con cui
Capitan America si vestirà.
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America:
Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The
Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un
“thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno
del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la
sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile
Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star di
Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreterà la cattiva
Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo
del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di
Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo
trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.
Nonostante dunque avrà degli
elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà
il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come
già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad
ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti
della Fase
5.
Anthony
Mackie ha recentemente dichiarato che questo film
è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il
nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“,
ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale
comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui
ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America:
The Winter Soldier“.
Vedere qualcuno bruciare nel fuoco
dei draghi non è mai bello, ma purtroppo è quello che accade a ser
Steffon Darklyn (Anthony Flanagan) nell’ultimo
episodio di House
of the Dragon, “Smallfolk”. Come parte del
piano di
Rhaenyra Targaryen (Emma
D’Arcy) per ottenere più cavalieri di drago per i
Neri, i guardiani dei draghi evocano il drago Seasmoke, che non
gradisce l’idea di essere cavalcato da Ser Steffon,
bruciando lui e uno dei guardiani dei draghi. La
scena è molto scioccante, con il guardiano dei draghi che si uccide
prima di morire nel fuoco, e mette in dubbio che il piano di
Rhaenyra possa funzionare. I guardiani dei draghi avrebbero potuto
fare qualcosa di diverso? O uno di loro non avrebbe potuto tentare
di cavalcare Seasmoke?
Il regno della Casa Targaryen
inizia con questo prequel della popolare serie HBO Game
of Thrones. Basato su Fire & Blood
di George R.R. Martin, House
of the Dragon è ambientato quasi 200 anni prima di
Game of Thrones e racconta la storia
della guerra civile dei Targaryen con Re Viserys.
I guardiani dei draghi sono
responsabili della protezione dei draghi di Casa Targaryen
La scena di “Smallfolk” ricorda
molto una scena della Stagione 1, quando Daemon Targaryen (Matt
Smith) canta al drago Vermithor nel finale
di stagione, “La Regina Nera”. In quella scena, egli canta
un’antica canzone in Alto Valyriano per evocare il drago
chiamata “Hāros Bartossi” (che si traduce in “Con tre teste”). Il
testo è una supplica fatta da due teste del sigillo a tre
teste della Casa Targaryen al terzo affinché si unisca a
loro in battaglia, in modo che, insieme e combattendo come una sola
persona, possano raggiungere la vittoria e la grandezza. In questo
contesto, il drago evocato dalla canzone è la terza testa.
In “Smallfolk”, i guardiani dei
draghi cantano la stessa canzone per evocare Seasmoke. Sono i
responsabili della protezione e dell’educazione dei draghi della
Casa Targaryen nel Dragonpit di Approdo del Re e nel Dragonmont di
Roccia del Drago. Addestrano i draghi solo in Alto
Valyriano per rispettare le antiche tradizioni della Casa
Targaryen, motivo per cui coloro che portano il sangue del
drago devono imparare a parlare questa lingua. Nell’episodio “Il
drago rosso e l’oro”, ad esempio, Aegon II (Tom
Glynn-Carney) si rivolge a Sunfyre nella lingua comune
(l’inglese normale), dimostrando di non essersi preoccupato di
collegare questa parte della sua eredità, mentre suo fratello
Aemond (Ewan Mitchell) e gli altri parenti
che cavalcano draghi si rivolgono ai loro draghi solo in Alto
Valyriano.
Ne House
of the Dragon, i guardiani dei draghi indossano
semplici abiti e brandiscono lunghi bastoni di legno per dirigere i
draghi, quasi come gli operatori di volo nelle corsie degli
aeroporti. I guardiani dei draghi maschi hanno la testa rasata e le
loro coetanee devono portare i capelli raccolti in uno chignon,
probabilmente per ridurre il rischio che prendano fuoco.
Nei libri, tuttavia, i guardiani dei draghi sono molto
diversi. Sono un vero e proprio ordine di fedeli servitori
della Casa Targaryen e ne esistono solo settantasette, tutti
maschi. Invece di bastoni di legno, impugnano spade e, invece di
vesti, indossano armature nere ornate di scaglie nere.
I guardiani dei draghi sono
un’altra creazione di Re Jaehaerys I, il Conciliatore
Re Jaehaerys I (Michael
Carter) è stato un buon monarca secondo la maggior
parte delle persone. Ha stabilito molte delle politiche e delle
tradizioni della Casa Targaryen come casa regnante di
Westeros, e i guardiani dei draghi sono una di queste. Prima di
allora, i draghi venivano tenuti nel Pozzo dei Draghi e nella Piana
dei Draghi e dovevano essere allevati ed educati principalmente dai
loro cavalieri. Era anche pericoloso, poiché era
relativamente facile intrufolarsi nel Pozzo dei Draghi e
questo rappresentava un enorme pericolo sia per i piccoli abitanti
che per i reali.
È proprio dopo che un reale
Targaryen “rapisce” un drago che Jaehaerys decide di istituire
l’ordine dei guardiani dei draghi. Secondo Fuoco e Sangue,
nell’anno 54 AC (Dopo la Conquista), la Principessa Aerea Targaryen
un giorno reclamò Balerion, il Terrore Nero, come sua cavalcatura
e, insieme, scomparvero. Jaehaerys e il resto
della Casa Targaryen cercavano disperatamente notizie su Aerea e
Balerion, ma alla fine tutti credettero che fosse morta. Più di un
anno dopo, Aerea riappare improvvisamente ad Approdo del Re con
Balerion. Muore poco dopo a causa delle misteriose ustioni e
contusioni che porta con sé. Anche Balerion è gravemente
contuso, con ferite aperte che ancora sanguinano. In seguito,
Jaehaerys crea l’ordine dei guardiani dei draghi e Balerion diventa
il primo abitante del Dragonmont a Roccia del Drago.
Il compito dei guardiani dei draghi
è quello di proteggere i draghi da chi tenta di reclamarli senza
supervisione. Conoscono i draghimeglio di chiunque altro e ne comprendono la natura e il
carattere individuale. Ad esempio, quando la principessa
Alyssa Targaryen decide di provare a reclamare Balerion come sua
cavalcatura, sono i guardiani dei draghi a convincerla del
contrario, indirizzando la giovane reale a reclamare invece
Meleys. Hanno anche dato ad alcuni draghi il loro soprannome.
Caraxes, ad esempio, è stato chiamato “il verme del sangue” dai
guardiani dei draghi di Approdo del Re. Infine, i guardiani dei
draghi hanno anche impedito molti tentativi di intrufolarsi nel
Pozzo dei Draghi da parte di reali, come le principesse Saera e
Viserra Targaryen, e di curiosi.
House of the
Dragon ha una rappresentazione unica dei guardiani dei
draghi
Una delle prime domande che possono
sorgere quando si parla dei guardiani dei draghi è piuttosto ovvia:
perché non cercano di reclamare i draghi stessi? È una domanda
valida, la cui risposta ha a che fare con il modo in cui la
Casa del Drago ha trattato i draghi stessi. I draghi sono
percepiti come divinità e qualcosa che solo chi ha
il sangue di dragopuò domare
completamente. Ecco perché solo i Targaryen e alcuni
Velaryon hanno dei draghi, almeno finora. Quindi, per quanto i
guardiani dei draghi possano essere vicini ai draghi stessi, non
saranno mai in grado di formare il potente legame che hanno i
Targaryen.
In un episodio del 2023 del suo
podcast The Stuff Dreams Are Made Of, lo showrunner di
House
of the DragonRyan Condal ha
spiegato meglio perché i guardiani dei draghi sono così come
sono nella serie rispetto ai libri. Inizialmente si era deciso di
farli vestire in modo più semplice per motivi di budget, ma
George R.R. Martin eracompletamented’accordo. Da quel momento in poi, il
concetto stesso di guardiani dei draghi come istituzione si è
evoluto in quello di un ordine monastico. Per esempio, lavorano in
coppia, con un guardiano dei draghi più anziano che fa da mentore a
uno più giovane. Alla fine, abbandonano completamente la lingua
comune e assumono anche l’Alto Valyriano come unica lingua, come
parte della loro formazione.
Un’altra cosa che Condal ha
menzionato è il fatto che i guardiani dei draghi hanno
anche pugnali fatti di vetro di drago, che vengono fabbricati come
parte del loro addestramento. La vetro di drago è un
minerale raro che, come viene rivelato in
Game of Thrones, si trova nella Roccia del
Drago e non solo può uccidere gli Estranei, ma è anche
resistente al fuoco dei draghi. Condal non ha rivelato il motivo
per cui avrebbero dovuto portare quest’arma, ma potrebbe essere
collegato al guardiano del drago che si uccide quando Seasmoke gli
dà fuoco. I draghi sono divinità, quindi un guardiano del drago che
si uccide se gli viene dato fuoco significa essenzialmente che non
può permettere che gli dei siano responsabili della sua morte. È
anche una sorta di confessione dei propri fallimenti, un modo per
non ritenere il drago responsabile. Si spera che non vedremo altri
guardiani dei draghi comportarsi così fino alla fine della
serie.
The Acolyte – La seguace ha suscitato non poche
polemiche, ma non fraintendeteci: l’ultima serie televisiva di
Star
Wars è un’importante aggiunta al
franchise.
Il finale di stagione di oggi ha
affrontato molte delle domande più importanti che ci eravamo posti
all’inizio dell’episodio, ma ne ha anche create di nuove e ne ha
lasciate alcune da affrontare in una storia futura. Con un po’ di
fortuna, nonostante i rumori online, la Lucasfilm sta lavorando a
una seconda stagione!
In questa rubrica, abbiamo raccolto
tutte le principali domande senza risposta che abbiamo dopo aver
visto
The Acolyte – La seguace(sì,
questo è il titolo ufficiale del finale). Inoltre, ci occupiamo di
come potrebbero essere affrontate e di cosa significhi tutto questo
per il futuro di Star
Wars.
Cosa succede a Darth
Plagueis?
Non dobbiamo nemmeno aspettare 15
minuti prima che Darth Plagueis faccia la sua comparsa. Mentre
Qimir e Osha lasciano il pianeta senza nome, il Signore dei Sith –
che a questo punto della linea temporale non sembra essere un
giovane Muun – viene mostrato mentre li osserva dalla grotta dello
Straniero.
Nell’Universo Espanso, Plagueis
uccise il suo maestro, Darth Tenebrous, su un mondo ricco di
cortosis chiamato Bal’demnic. Ora, sembra sicuro che lo Straniero,
e potenzialmente il suo Maestro, si trovino lì.
Indipendentemente dal fatto che
Plagueis stia perseguitando Qimir da lontano o che sia il cattivo
segreto del
The Acolyte – La seguace, è probabile che sia qui per
perseguire i suoi obiettivi in materia di immortalità. La sua
controparte nell’Unione Europea era ossessionata dall’idea di
ingannare la morte e creare la vita, quindi dove meglio iniziare se
non con Mae e Osha?
Lo Straniero è “reale”?
Si tratta di una teoria piuttosto
azzardata, che non ci era venuta in mente fino al finale di oggi.
Nel corso dell’episodio, lo Straniero scompare e riappare in almeno
due occasioni e, anche se questo potrebbe essere solo un segno di
quanto sia potente, cosa succederebbe se non fosse reale?
Nei sequel di Star
Wars, Rey e Kylo Ren usano entrambi poteri di
proiezione della Forza, così come Luke Skywalker quando combatte
contro suo nipote ne Gli ultimi Jedi. E se il mostruoso Plagueis stesse
facendo lo stesso, usando Qimir come copertura per manipolare Mae e
Osha?
Questo potrebbe spiegare perché
sembra arrabbiarsi quando Osha rifiuta l’offerta dello Straniero di
diventare suo allievo. Il problema principale è che abbiamo visto
Qimir interagire fisicamente con chi lo circonda!
Mae ricorderà il suo passato?
Lo Straniero cancella la mente di
Mae per impedire ai Jedi di scoprire dove si trovano lui e Osha.
Ora, non ricorda nulla oltre l’età di 8 anni, quando gli Jedi
uccisero inavvertitamente sua madre e la congrega a cui era tanto
legata.
Questo dà a Mae un nuovo inizio,
mentre la sua “gemella” abbraccia il Lato Oscuro come nuova
Accolita di Qimir. Vernestra Rwoh è chiaramente convinta di poter
essere utile, tuttavia, e scommettiamo sul ritorno dei ricordi di
Mae.
Dopotutto, ciò che Qimir le ha
fatto non può essere del tutto infallibile e potrebbe svanire con
il tempo. Anche Osha sembra piuttosto convinta che un giorno si
riuniranno, anche se abbiamo il brutto presentimento che nessuno
dei due avrà un lieto fine.
Ci si può fidare di Vernestra
Rwoh?
Alcuni ritengono che
The Acolyte – La seguace abbia dipinto i Jedi
come “cattivi”. Si tratta di una visione troppo semplicistica di
ciò che la serie ha fatto; invece, stiamo semplicemente vedendo
come l’arroganza dell’Ordine alla fine ha portato alla sua caduta,
proprio come previsto dal senatore Rayencourt.
Vernestra Rwoh copre ciò che è
accaduto su Brendok e lascia che tutti credano che Sol sia un
assassino per proteggere i Jedi e impedire al Senato di indagare su
di loro e di interferire potenzialmente nel modo in cui scelgono di
controllare la Galassia.
Crediamo che Rwoh abbia buone
intenzioni, ma il fatto che una volta abbia insegnato a Qimir
solleva tutta una serie di domande. Lei sostiene che lui sia
passato al Lato Oscuro, ma la cicatrice sulla schiena suggerisce
che il Jedi lo abbia attaccato violentemente. Ci troviamo di fronte
a un’altra situazione Luke Skywalker/Kylo Ren?
C’è un altro Maestro Sith?
Qimir non dichiara mai
esplicitamente di essere un Sith e cerca un The Acolyte, non un
apprendista. Vuole anche il Potere del Due, qualcosa che potrebbe
essere completamente diverso dalla Regola del Due (che significa
che ci possono essere solo due Sith alla volta).
Tenendo presente questo, è
possibile che Plagueis sia il suo Maestro e che Qimir voglia
tradirlo e usare la Forza come meglio crede. In
alternativa, Tenebrous potrebbe essere vivo e il futuro Maestro
dell’Imperatore Palpatine è stato inviato lì per uccidere un
potenziale usurpatore.
In attesa di una seconda stagione,
ci sono molti modi per leggere questo finale. La Disney ha
stabilito che non sono solo i Jedi a esercitare la Forza, quindi
questo potrebbe estendersi anche al Lato Oscuro. La risposta più
semplice è che Qimir è l’allievo di Plagueis diversi decenni prima
che il Muun trovi Palpatine!
Perché è stato usato il tema di
Kylo Ren?
Il tema di Kylo Ren è stato usato
sporadicamente nella seconda metà de
The Acolyte – La seguace, facendo pensare che lo
Stanger possa essere il fondatore dei Cavalieri di Ren. Questo è
ancora possibile, anche se ora pensiamo che sia perché il suo
Maestro lo ha tradito, proprio come Luke ha fatto con Ben Solo anni
dopo.
La Lucasfilm ha giocato volutamente
a nascondino quando si tratta dell’identità dello Straniero. Qimir
era una copertura e mentre Vernestra sa chi è veramente, ci deve
essere un motivo per cui ci è stato detto così poco su di lui.
Vale la pena notare che Darth
Tenebrous, il Maestro di Plagueis, aveva anche un secondo
apprendista non ufficiale, “Darth” Venamis. Non pensiamo che si
tratti di Qimir, ma dato che ci stiamo riferendo alla narrazione
dell’Unione Europea, chi può sapere come verranno reinterpretati
questi personaggi? Potrebbe spiegare l’apparente rabbia di
Plagueis!
Dove porta tutto questo?
Anche Tenebrous desiderava
l’immortalità e, quando Plagueis lo uccise, trasferì segretamente i
suoi “maxi-clorian” nel suo apprendista. Con la sua coscienza
nascosta nel corpo del suo compagno Sith, il piano era di rimanere
in attesa per poi possedere il Prescelto.
Tuttavia, il suo piano si ritorse
quando Palpatine, durante gli eventi de La minaccia fantasma, uccise Plagueis, lasciandolo
intrappolato in una sorta di purgatorio della Forza. Molti anni
dopo, l’Imperatore utilizzò un potere simile per trasferire la sua
mente in una serie di corpi clonati senza successo.
Sembra che
The Acolyte – La seguace stia preparando il
terreno per far sì che un Signore dei Sith studi Mae e/o Osha per
creare il Prescelto, ovvero
Anakin Skywalker. Questo rende la sua storia delle origini e
un’esplorazione di come, decenni dopo, Palpatine la userà per
salire al potere.
Lo sceneggiatore e regista del più
grande film di supereroi del 2025 ha appena rilasciato un nuovo
succoso aggiornamento. Sul suo account personale di Threads, il regista di
Superman
e co-CEO degli studi DC James Gunn ha rivelato che uno dei
personaggi principali del film ha terminato le riprese ed è
ufficialmente libero di passare al suo prossimo progetto. Gunn ha
condiviso una foto di un fumetto di Superman con
Lex Luthor e Brainiac in copertina, ringraziando Nicholas Hoult per l’incredibile
regalo.
Hoult è stato scelto per interpretare Lex Luthor nel
film, e alcune settimane fa sono state diffuse delle foto
sul set che lo ritraggono con l’iconica testa pelata del cattivo.
Gunn ha recentemente rivelato che a Superman mancano
solo poche settimane di riprese e che Hoult è stato sul set fin
dall’inizio, alludendo a un ruolo importante nel primo film del
DCU.
Gunn non è nuovo a rilasciare
aggiornamenti su Superman e
su altri progetti del DCU come Peacemaker
o
Creature Commandos. Da quando è subentrato come
nuova mente creativa dello studio, è stato estremamente trasparente
nei confronti dei fan, sempre disposto a condividere aggiornamenti,
a sfatare false voci e a confermare le notizie di corridoio sul
casting o su alcuni progetti in fase di lancio.
Proprio di recente, Gunn ha
risposto a un fan che chiedeva un aggiornamento sulle sceneggiature
di altri progetti del DCU dicendo che Creature Commandos,
Superman e
Peacemaker Season 2 – i tre progetti di debutto del
DCU che saranno presentati in anteprima e si
svolgeranno in quest’ordine – sono le uniche sceneggiature finite
ed entrate in produzione.
Superman completerà le riprese
quasi un anno prima del lancio
Le riprese di Superman si
sono
recentemente concluse a Cleveland, in Ohio, un set pubblico
per il film, che alla fine ha rivelato molte foto del set. Gunn ha confermato, durante le
riprese in città, che si trattava di un evento a cui era pienamente
preparato e che si è assicurato di non filmare nulla che includesse
spoiler importanti. Quando le riprese si sono spostate da
Cleveland, ha confermato che rimanevano ancora alcune settimane e
che il film sarebbe entrato ufficialmente in post-produzione a
quasi un anno dall’uscita.
Gunn ha molte altre cose da fare,
come il lancio di un nuovo universo DC con Creature
Commandos, mentre la seconda stagione di
Peacemaker continua le riprese, e altri progetti come
Waller
continuano a essere sviluppati per essere pronti a espandere il
mondo che Superman costruirà. Superman
arriverà nelle sale l’11 luglio 2025.
Netflix invita cordialmente gli
spettatori alla festa più irriverente del XIV
secolo, tra giovani nobildonne dagli abiti preziosi e
copricapi discutibili, affascinanti gentiluomini lussuriosi, serve
ribelli e pericolosi mercenari. Diretta da Mike
Uppendahl (American Horror Story),
The Decameron catapulta il pubblico nel lontano
1348, quando la campagna italiana è tormentata dalla peste nera e
pericolosi furfanti. In questo orribile scenario, alcuni nobili e i
loro servitori sono invitati a rifugiarsi nella lussuosa e
incantevole villa fiorentina del ricco e misterioso Leonardo.
Nel tentativo di sfuggire alla
morte, dieci persone si ritrovano così, tra inganni e menzogne, a
convivere sotto lo stesso tetto nella speranza di
sopravvivere alla pestilenza e alle brutalità del mondo
esterno. Tra loro ci sono la viziata e caparbia Filomena
(Jessica Plummer) con la sua audace ancella
Licisca (Tanya Reynolds, nota per Sex
Education), la pudica e religiosa Neifile (Lou
Gala) con il suo intelligente marito Panfilo
(Karan Gill), il debole e fastidioso Tindaro
(Douggie McMeekin) e il suo arrogante medico
Dioneo (Amar Chadha-Patel). A questi si aggiungono
l’egoista e manipolatrice Pampinea (Zozia Mamet) e
la sua fedelissima serva Misia (Saoirse-Monica
Jackson), la saggia cuoca Stratilia (Leila
Farzad) e, infine, Sirisco (Tony Hale),
l’attento custode della villa e fedele amministratore di Leonardo,
che organizza in segreto questa curiosa vacanza.
Creata da Kathleen Jordan (autrice di
Teenage Bounty Hunters) e Jenji Kohan (Orange is the New
Black) e liberamente ispirata alle novelle trecentesche
del Decameron di Giovanni Boccaccio, la serie è
composta da otto episodi di circa un’ora ciascuno
ed è disponibile dal 25 luglio su Netflix.
Alzi la mano chi, dopo aver visto il
trailer, ha nutrito scetticismo e titubanza riguardo all’arrivo di
questa commedia dark ispirata a uno dei
grandi capolavori della letteratura italiana. Sebbene sia distante
anni luce dal controverso Decameron di Pier Paolo Pasolini
e dal Maraviglioso Boccaccio
dei Fratelli Taviani, la nuova serie Netflix riesce a
catturare lo spirito dell’opera originale,
reinterpretandola in una chiave moderna e con un
messaggio attuale.
The Decameron, con
il suo stile attraente e melodrammatico tipico delle soap
opera, si ispira ai racconti di Boccaccio per ricreare
metaforicamente l’atmosfera incerta, caotica e
folle che ha caratterizzato i primi due anni della
pandemia di Covid. L’ambientazione nel XIV secolo, con i suoi
giovani e frivoli nobili, serve tanto fedeli quanto ribelli e
mercenari dal colpo di spada facile, funge da specchio
delle paure e delle speranze che solo fino a pochi mesi fa
soggiogavano le nostre vite. Raccontando di bevute nelle campagne
toscane, sesso sfrenato, religione, trasgressione, inganno e
avidità, la serie riflette dunque le tensioni sociali e personali
emerse durante la pandemia, evidenziando soprattutto nei giovani
quel profondo desiderio di evasione dalla realtà e di carpe
diem.
Eros e lotta di classe
Ma nelle campagne fiorentine dipinte
da Kathleen Jordan, follia e terrore non sono le uniche emozioni
che riecheggiano nell’aria. Il dramedy
boccacciano, infatti, dedica ampio spazio al tema
dell’eros, analizzato ed espresso nei suoi molteplici
volti: l’amore coniugale ed extraconiugale, quello omosessuale e
platonico, così come quello fraterno e materno. Attraverso
storie d’amore sfortunate e strappalacrime,
The Decameron tenta non solo di offrire un ampio
catalogo sentimentale che, sullo sfondo della peste nera, mette in
luce l’eros nella sua diversità e vulnerabilità, ma anche di
esplorare la complessità delle relazioni umane, dimostrando come
l’amore possa essere una forza motrice fondamentale in tempi di
crisi.
Tra tutte le storie, quella di
Neifile e Panfilo si distingue come l’amore più sincero e
romantico, pur essendo privo della stessa passione,
perdizione e sensualità che caratterizza la maggior parte degli
altri. Un legame, così profondo e sincero, da ricordare le
tragedie shakesperiane, con un finale che evoca la stessa
intensità emotiva e drammatica. Oltre al tema amoroso
(caratteristico dell’opera originale), la serie affronta anche
la questione della lotta di classe sociale. Ciò
che nel primo episodio appare come un festino scatenato e mal
organizzato evolve, nel corso della serie, in una lotta per
la sopravvivenza intrecciata a una bramata rivendicazione
sociale.
È così che sono messe in luce le
differenze di potere, evidenti non solo tra nobili e popolani, ma
anche tra uomini e donne, mostrando le tensioni e le ingiustizie
che caratterizzano una società frammentata e arcaica (ma non
troppo). In un contesto di emergenza come quello della peste, in
cui nessuno è risparmiato per la propria dote o ricchezza, i
personaggi – nobili e servitori – si ritrovano rinchiusi insieme e
costretti a confrontarsi con una realtà dura e implacabile,
arrivando persino a rinegoziare i propri ruoli e
relazioni. Esplorando temi di potere, privilegio e
resistenza, The Decameron arricchisce il dramma
romantico con un potente e attuale affresco
sociale, affiancato da una sottile e pungente critica.
Con una miscela di black
humor, dramma in costume e un pizzico di grezzo
romanticismo, The Decameron si presenta su Netflix
come un prodotto camp, goliardico e leggero,
capace di bilanciare con originalità l’eredità del passato
con il dinamismo del presente. Sebbene alcuni dialoghi
possano risultare ripetitivi e banali, la serie di Kathleen Jordan
riesce a catturare l’attenzione del pubblico, conquistato
soprattutto dalla trama familiare e dal cast variegato e
talentuoso, reso iconico dai meravigliosi costumi firmati dalla
premiata Gabriella Pescucci.
The Decameron
affronta, infine, il rischio di reinterpretare una grande
opera classica, un’impresa che potrebbe suscitare dissensi
tra letterati e tradizionalisti. Tuttavia, riesce a superare questa
sfida con successo, sfruttando con abilità il contrasto tra
l’eleganza storica e l’energia contemporanea, e offrendo
un’esperienza visivamente accattivante e narrativamente
coinvolgente. Tutte queste qualità rendono dunque The
Decameron un’aggiunta affascinante e interessante al
panorama televisivo contemporaneo.
Diversi membri del cast originale
hanno lasciato Chicago
P.D. nel corso degli anni, lasciando in
difficoltà una squadra precedentemente solida che aveva tutte le
basi coperte. L’uscita di scena di Tracy Spiridakos nell’undicesima stagione è
stata l’ultima a scuotere lo show e, in vista della dodicesima
stagione, l’Intelligence ha bisogno di nuovi membri per rimanere
efficace. Gwen Sigan, showrunner di Chicago
P.D., ha accennato alla possibilità di
portare la Petrovic di Bojana Novakovic al
posto della Upton, ma non si tratta di una decisione
definitiva. E anche se dovesse accadere, la squadra sarebbe
comunque molto limitata. Sigan ha parlato con TV Insider della possibilità di rafforzare
l’Intelligence con l’ingresso di nuovi elementi.
“Sarà molto divertente trovare
delle idee e un nuovo personaggio e ciò che un nuovo personaggio
potrebbe aggiungere e come potrebbe spostare le dinamiche
dell’unità e nuove storie da raccontare”, ha detto parlando di
quali nuovi cambiamenti potrebbero essere all’orizzonte per la
squadra. “Penso che l’arrivo di un nuovo personaggio darà molto
vigore alla serie”, ha aggiunto Sigan. L’attrice ha fatto eco
ai sentimenti simili condivisi dal presidente della
programmazione e della strategia della NBCUniversal, Jeff
Bader, che ha affermato che un cambiamento nel cast
“ovviamente mantiene gli show [di One Chicago] freschi”.
Una promozione è d’obbligo per
i membri della squadra di intelligence
Con la Upton fuori dal quadro,
l’Intelligence ha un vuoto di grado. Era l’unica detective della
squadra, mentre gli altri sono agenti. TV Insider ha chiesto a
LaRoyce Hawkins, che interpreta Kevin Atwater,
cosa pensa che i potenziali nuovi membri della squadra
aggiungeranno alla squadra. Hawkins ha offerto una proposta
interessante, dicendo,
“Ad essere sincero, non credo di
essere preoccupato per i compagni di squadra, ma mi piacerebbe
molto essere un detective, visto che non sembra che ci siano
detective nell’unità.Probabilmente qualcuno dovrebbe farsi
avanti.Qualcuno potrebbe meritare quel ruolo con quelle
responsabilità, ma naturalmente dipende dalle autorità
competenti”.
Ma cosa dicono le autorità? “È
sempre una possibilità. Penso che dal punto di vista della storia,
non sia una storia così eccitante come si vorrebbe. È davvero un
test e poi fanno lo stesso lavoro”, ha detto Sigan in risposta a
una domanda sulla possibilità di promuovere un attuale membro della
squadra a detective. Tuttavia, ha subito precisato che la
promozione, pur comportando un nuovo titolo, non influirebbe
sulle storie raccontate perché i casi rimarrebbero gli
stessi. “Quindi sì, è sicuramente una possibilità. Penso che siano
tutti pronti per questo, in quanto se lo sono guadagnato”, ha
concluso.
Il genere della fantascienza
esiste ormai da molto tempo e può essere visto in tutti i tipi di
media, con i primi che risalgono al romanzo Frankenstein di Mary
Shelley. Se si considera quante storie incredibili
questo genere ha visto nei romanzi e nei film, è logico che sia
anche una scelta popolare quando si tratta di televisione.
Sin dall’uscita del pionieristico
Ai confini della realtà, questo
genere stimolante ha rappresentato una parte importante della
cultura pop, offrendo agli spettatori storie avvincenti che
spaziano dalle società distopiche ai viaggi nello spazio. Poiché
esiste una vasta gamma di programmi iconici che meritano di essere
visti, diamo una mano ai lettori che vogliono avvicinarsi a
questo genere televisivo, raccogliendo quelli che sono generalmente
considerati i migliori programmi televisivi di
fantascienza.
Creata da J.J. Abrams, Jeffrey Lieber e
Damon Lindelof, Lost è incentrata sui
sopravvissuti di un incidente aereo che atterra su una misteriosa
isola del Pacifico meridionale. Nel corso della sua storia non
lineare, tutti cercano di sopravvivere e di trovare soccorso, ma si
trovano ad affrontare strani eventi che includono habitat
misteriosi e persino orsi polari.
Lost non può mancare in
questo elenco, essenzialmente per il modo in cui ha aperto la
strada alle narrazioni non lineari in televisione. Inoltre,
non c’è dubbio che lo show vincitore di un Emmy sia uno dei
più innovativi e coinvolgenti del genere fantascientifico.
Gli alti valori di produzione e i personaggi ben scritti lo rendono
un grande spettacolo anche a distanza di anni, e il modo in cui
analizza i temi della sopravvivenza, del destino e del libero
arbitrio è un altro punto di forza.
Futurama (1999 -)
Creatori:David X.
Cohen, Matt Groening
Questa serie di David X.
Cohen e Matt Groening si svolge nel 31°
secolo dopo che il protagonista viene accidentalmente congelato la
notte di Capodanno del 1999. Nel frattempo, ottiene un lavoro
presso una società di consegne interplanetarie e si imbarca in
avventure insieme ai suoi nuovi eccentrici colleghi.
Chi è alla ricerca di
un’interessante miscela di commedia ed elementi fantascientifici e
non ama le serie animate, probabilmente vorrà provare
Futurama; si tratta di una serie
divertente e spiritosa che offre al pubblico una narrazione e una
costruzione del mondo creative, immergendo infine gli spettatori
nel suo coinvolgente universo. Nonostante alcune idee sbagliate sul
fatto che si tratti di una serie animata, Futurama si
rivolge a un pubblico più adulto per la sua satira intelligente e i
temi stranamente complessi che affronta. Inoltre, è un
precursore dell’animazione fantascientifica, con serie
amate come Rick & Morty che ne
sono state pesantemente influenzate.
Stranger Things (2016
-)
Creatore:I fratelli
Duffer
Fin dalla sua uscita nel 2016,
Stranger Things è diventata una delle
serie televisive più viste di sempre, battendo importanti
record per Netflix; ciò non sorprende minimamente considerando
quanto sia assolutamente coinvolgente. Ambientata negli anni ’80
nella cittadina fittizia di Hawkins, nell’Indiana, la serie prende
il via con la scomparsa di Will Byers (Noah
Schnapp), raccontando le ricerche dei suoi amici e della
sua famiglia e introducendo al pubblico una ragazza con capacità
psicocinetiche, nota come Eleven (Millie
Bobby Brown).
Facendo spesso luce sull’importanza
della vera amicizia, della lealtà e della fiducia, questo successo
di Netflix ha regalato agli spettatori molti momenti commoventi ed
esilaranti, dando vita a una vera e propria montagna russa di
emozioni, ricca di personaggi memorabili e tridimensionali e di uno
stile visivo anni ’80 ineguagliabile. Stranger
Thingsè senza dubbio una serie di
fantascienza da non perdere , particolarmente adatta a chi
ama gli elementi soprannaturali. Oltre ad aver vinto numerosi
premi, la sua influenza su altri media è innegabile.
Scissione (Severance,
2022)
Adam Scott in “Severance,” premiering January 17, 2025 on Apple
TV+.
Creatore:Dan
Erickson
La serie di fantascienza più
promettente degli ultimi tempi è Scissione di Apple
TV+, che segue i dipendenti delle Lumon Industries che si sono
sottoposti a una procedura chirurgica chiamata “severance”. Questa
procedura separa i loro ricordi lavorativi da quelli personali. La
storia è incentrata in particolare su Mark (Adam
Scott) e illustra il suo viaggio sconvolgente mentre
inizia a scoprire gli oscuri segreti dell’azienda.
La premessa unica e il
concetto creativo diSeverancela rendono una delle serie di fantascienza più intriganti e
al limite della sopportazione, soprattutto verso il
finale di stagione, dove raggiunge un climax scioccante. La
serie esamina in modo intrigante i temi dell’identità e della
memoria e descrive anche l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
Inoltre, offre uno straordinario impegno recitativo da parte di
tutti i partecipanti. Considerando la sua narrazione stimolante, la
splendida fotografia minimalista e l’esecuzione intelligente, non
sorprende che Severance abbia ottenuto importanti
riconoscimenti televisivi.
Doctor Who (2005 –
2022)
Peter Capaldi in Whovians (Doctor Who) – Fonte: IMDB
Creatore:Sydney
Newman
Sebbene anche l’originale
Doctor Who meriti un cenno e
potrebbe probabilmente occupare questo posto nella lista, il suo
sequel ha catturato l’attenzione di molti ed è facilmente diventato
uno degli show più chiacchierati del genere. La trama segue le
avventure del Dottore, un Signore del Tempo che viaggia nel tempo e
spesso si rigenera in nuove forme (il che significa che molte star
di talento possono dargli vita).
Sarebbe una grave omissione
non citareDoctor Whotra le migliori serie di fantascienza di tutti i
tempi, soprattutto se si considerano la sua storia
altamente creativa, le sue straordinarie interpretazioni, il cast
stellare e tutti i premi che si è portato a casa. La varietà della
narrazione, i temi universali della moralità e del cambiamento che
affronta e la rappresentazione che offre contribuiscono a rendere
Doctor Who uno show indimenticabile.
Black Mirror (2011 -)
Creatore:Charlie
Brooker
I fan di Black Mirror sanno quanto
questa fantastica serie di Charlie Brooker sia
incredibilmente stimolante dal punto di vista intellettuale, e
sarebbe impossibile non darle un riconoscimento. La serie
antologica offre al pubblico diversi episodi scioccanti con
storie autonome che possono essere godute separatamente o in
binge-watch. Le sue intelligenti narrazioni spesso coinvolgono la
tecnologia e l’esplorazione del lato oscuro della società
moderna.
La popolarità crescente diBlack
Mirror non è affatto sorprendente se si considerano tutti gli
elementi che la rendono una grande serie, dalle interpretazioni
realistiche alle premesse accattivanti e creative – per lo più
commenti sociali – che forniscono spunti di riflessione. Lo
show britannico di Brooker ha lasciato un impatto duraturo
sul genere fantascientifico in televisione, in particolare
per il suo formato antologico e per le conversazioni che suscita
sul futuro che ci attende.
X-Files (1993 – 2018)
Creatore:Chris
Carter
Con David Duchovny e Gillian Anderson in ruoli che hanno segnato la
loro carriera, The X-Files è
incentrata su due agenti dell’FBI che indagano su casi irrisolti
noti come X-Files, che spesso riguardano fenomeni paranormali e
cospirazioni governative. Questo dinamico duo si bilancia a vicenda
con le proprie convinzioni: mentre Scully è scettica e cerca di
fornire un contrappunto scientifico a tutto, Mulder è intrigato
dall’inspiegabile.
La serie di Chris
Carter, tuttora amatissima dai fan, è spesso
celebrata per la sua narrazione innovativa, l’atmosfera
agghiacciante e la narrazione di genere che combina
elementi di fantascienza, horror e dramma procedurale. Per quanto
riguarda il suo impatto culturale, la serie ha anche fornito agli
spettatori uno dei migliori personaggi femminili della
televisione, ispirando le donne di tutto il mondo a
intraprendere carriere nelle discipline scientifiche. Inoltre,
l’impareggiabile chimica di Duchovny e Anderson rende
X-Files un must immediato per chi ama un po’ di
romanticismo nel genere.
Star Trek: The Next
Generation (1987-1994)
Creatore:Gene
Roddenberry
Seguendo le avventure
dell’astronave USS Enterprise (NCC-1701-D) e del suo variegato
equipaggio, Star Trek: The Next
Generation è ambientata nel 24° secolo ed è il
seguito della serie originale andata in onda nel 1966. Il capitano
Jean-Luc Picard (Patrick
Stewart in uno dei suoi ruoli più riconoscibili) guida
il suo equipaggio attraverso la galassia alla ricerca di nuove
forme di vita e occasionalmente affronta dilemmi morali.
Sebbene la maggior parte dei
lettori che hanno familiarità con l’iconica serie abbiano
probabilmente già visto The Next Generation, coloro che
non hanno ancora esplorato il mondo di Star
Trek potrebbero voler dare un’occhiata a questa
serie, che è ampiamente considerata la migliore tra tutte
quelle realizzate, soprattutto per il modo in cui ha rivitalizzato
il franchise. Altri elementi di forza sono
l’indimenticabile interpretazione del Capitano Picard da parte di
Stewart, che è considerata una delle più iconiche della fiction, e
il commento sociale su temi come la discriminazione e
l’ambientalismo.
Firefly (2002-2003)
Creatore:Joss
Whedon
Nonostante la sua breve durata,
Firefly è diventata una
delle serie di fantascienza più influenti di tutti i
tempi. Ambientata nell’anno 2517, è incentrata sui
fuorilegge e i disadattati che cercano di sopravvivere
all’estero sull’astronave Serenity, illustrando un futuro in cui
l’umanità ha invaso un nuovo sistema stellare e infine lo ha
colonizzato.
Sopravvivenza e moralità sono due
temi di primo piano in questo show di Joss Whedon
che ha mescolato generi diversi, tra cui la fantascienza e il
western, con ottimi risultati, distinguendosi da altre serie della
categoria. L’impatto culturale di Firefly è ancora
evidente dopo tutti questi anni, ispirando altre opere di tutti i
media (The Expandables, che
avrebbe meritato un posto in questa lista, ne è un ottimo esempio)
e raggiungendo lo status di cult per la sua rappresentazione
realistica di una società futuristica.
Ai confini della realtà (1959 –
1964)
Creatore:Rod
Serling
Mentre Black Mirror è noto
per il suo iconico formato antologico, The
Twilight Zone èstato in realtà il modello di
questo metodo di narrazione nel genere fantascientifico.
Spesso coinvolgendo elementi del soprannaturale e dell’ignoto, Ai
confini della realtà offre al pubblico molte interessanti
storie a sé stanti, ognuna con un’analisi filosofica e stimolante
verso la fine dell’episodio.
Con un valore di produzione
all’avanguardia, Ai confini della realtà ha ispirato
molte serie televisive sin dalla sua uscita (in particolare la
serie Netflix appena citata, che offre anche commenti sociali su
questioni sociali contemporanee), e il suo impatto è evidente non
solo nel genere fantascientifico, ma anche in quello horror e
fantasy. Detto questo, è chiaro che l’eredità e la popolarità della
serie pionieristica rimarranno intatte dopo tutti questi anni e
probabilmente non andranno da nessuna parte presto.
A causa della pandemia COVID-19 e
dello sciopero SAG-AFTRA dello scorso anno, il San Diego Comic-Con
si appresta finalmente a ospitare questo fine settimana la sua
prima convention regolare in cinque anni.
“Sono cautamente
ottimista”, afferma il responsabile delle comunicazioni e
delle strategie David Glanzer (via Variety). “Abbiamo imparato ad
aspettarci sempre l’inaspettato ma, alla fine, cerchiamo di
produrre il tipo di spettacolo a cui vogliamo assistere.Penso che sarà un ottimo spettacolo.Finalmente torneremo alla normalità”.
“È stata una
sfida”, aggiunge. “Sapevamo che se ci fosse stato
un qualche tipo di evento catastrofico, saremmo stati in grado di
resistere un anno senza convention.Non abbiamo
mai pensato che sarebbe durato più di un anno”.
Con James Gunn impegnato a lavorare su Superman
e sulla seconda stagione di Peacemaker,
il co-CEO dei DC Studios non sarà presente, ma questo non significa
che non ci saranno annunci sul DCU.
Secondo quanto riportato da
Variety, “la prossima serie HBO The Penguin
con Colin Farrell e le serie animate Max Harley Quinn e lo spinoff
Kite Man: Hell Yeah! sono in programma, e un insider dice che i DC
Studios hanno ancora intenzione di dare qualche
notizia”.
Quanto sarà grande questa notizia
resta da vedere, ma si è ipotizzato che Gunn possa mettere insieme
un messaggio preregistrato per fare almeno un annuncio importante.
Alcuni fan sono anche convinti che si possa vedere qualche filmato
di Superman, ma il regista ha smentito più volte questa
ipotesi.
Sin dalla prima volta che abbiamo
saputo dei piani per Deadpool
& Wolverine (la
nostra recensione), ci è stato assicurato che il film non
avrebbe fatto nulla per minare o ritrattare gli eventi di
Logan del 2017.
Il threequel mantiene questa
promessa e, sebbene la Merc with the Mouth profani la tomba di
Logan e usi le sue ossa per massacrare diversi agenti della TVA,
quella versione del personaggio rimane morta e sepolta. Invece di
resuscitare quel Wolverine, incontriamo una variante estremamente
simile proveniente da una realtà in cui esistono gli
X-Mene i Vendicatori.
Nei trailer di Deadpool
& Wolverine si è visto Mr. Paradox dire a
Wade Wilson che questo Wolverine ha fallito il suo intero
mondo e da allora si sono scatenate le speculazioni su ciò che ha
fatto. Ad esempio, molti di voi hanno ipotizzato che, come nel
fumetto Old Man Logan, l’eroe potrebbe
essere stato ingannato per uccidere i suoi compagni
X-Men.
Nel corso del film, la verità viene
rivelata. Wolverine spiega che indossa la tuta blu e gialla sotto i
vestiti perché i suoi compagni X-Men – il Professor X,
Ciclope, Jean Grey, Tempesta e Bestia lo assillavano
costantemente a farlo.
Lui non l’ha mai fatto e ha fatto
capire che non voleva essere presente (perché non poteva permettere
che sapessero che era contento di far parte della squadra).
Tuttavia, una notte in cui era fuori a ubriacarsi, gli umani
attaccarono la X-Mansion e uccisero i suoi compagni
X-Men. Quando Logan tornò, era troppo tardi e il mutante
artigliato si scatenò.
Durante la sua follia omicida,
uccise sia i colpevoli dell’uccisione dei suoi amici sia molte
persone innocenti; di conseguenza, le sue azioni misero il mondo
intero contro gli X-Men, macchiando per sempre la loro eredità e
facendo sì che il mondo odiasse Wolverine.
Non è una rivelazione così
scioccante come ci aspettavamo, anche se immaginiamo che fosse
importante per questa variante di Logan non essere irredimibile. Le
sue azioni sono state terribili, certo, ma in Deadpool
& Wolverine ha una seconda occasione per
dimostrare di essere un eroe e lo fa con grande efficacia.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Il prossimo Batman: Caped
Crusader metterà in luce alcune delle canaglie meno
conosciute di Batman, come confermato dall’ultimo teaser
trailer.
I poteri e le abilità di Firebug, Gentleman Ghost e Nocturna
metteranno sicuramente alla prova un Batman alle prime armi.
La serie, creata da Bruce Timm,
J.J. Abrams e Matt Reeves, lancerà tutti gli episodi
su Prime Video il 1° agosto.
In precedenza, Timm aveva
dichiarato: “Batman è così all’inizio della sua carriera che
nel primo episodio è ancora una leggenda metropolitana.Non è “Anno Uno”, ma piuttosto “Settimana
Due”.
Poi ha aggiunto: “Volevo
renderlo un po’ strano e spettrale.Se sei bloccato in una
stanza con Batman, che tu sia il Commissario Gordon o Barbara
Gordon o Renee Montoya, non ti senti a tuo agio.Ti
chiedi: “Che cos’è questo tizio?Cos’è questa
storia?”.
Tra gli altri cattivi confermati
figurano Harley Quinn, Catwoman, Clayface, Due Facce, Onomatopea e
altri ancora.
Tutti i dieci episodi saranno
distribuiti in una sola volta, quando la serie debutterà il 1°
agosto.
Nel maggio del 2021, HBO Max e
Cartoon Network avevano ordinato Batman: Caped Crusader
come serie a sé stante, ma alla fine avevano rinunciato al progetto
nell’agosto del 2022. Prime Video ha poi preso in consegna la serie
nell’ottobre 2023.
Firebug (da non confondere con
Firefly) ha debuttato in Batman #318 ed è stato creato da Len Wein
e Irv Novick. Gentleman Ghost ha debuttato in Flash Comics #88
(ottobre 1947) ed è stato creato dallo scrittore Robert Kanigher e
dal disegnatore Joe Kubert. Nocturna è stato creato da Doug Moench
e Gene Colan ed è apparso per la prima volta in Batman #363
(settembre 1983).
Tutto quello che sappiamo su
Batman: Caped Crusader
Benvenuti a Gotham City, dove i
corrotti sono più numerosi dei buoni, i criminali imperversano e i
cittadini rispettosi della legge vivono in un costante stato di
paura. Forgiato dal fuoco della tragedia, il ricco mondano Bruce
Wayne diventa qualcosa di più e meno che umano: BATMAN. La sua
crociata personale attira alleati inaspettati all’interno del GCPD
e del municipio, ma le sue azioni eroiche generano ramificazioni
mortali e impreviste.
La serie è una rivisitazione della
mitologia di Batman attraverso la lente visionaria dei produttori
esecutivi J.J. Abrams, Matt Reeves e Bruce Timm.
Basata sui personaggi della DC, Batman: Caped Crusader è prodotta
dalla Warner Bros. Animation, dalla Bad Robot Productions di Abrams
e dalla 6th & Idaho di Reeves. Oltre ad Abrams, Reeves e Timm, i
produttori esecutivi di Batman: Caped Crusader sono Ed Brubaker,
James Tucker, Daniel Pipski, Rachel Rusch Rich e Sam Register.
Il film è interpretato da
Hamish Linklater nel ruolo di Batman/Bruce Wayne e
vanta un cast stellare che comprende: Christina Ricci,
Jamie Chung, Diedrich Bader, Minnie Driver, Mckenna Grace, Eric
Morgan Stuart, Michelle C. Bonilla, Krystal Joy Brown, John
DiMaggio, Paul Scheer, Reid Scott, Tom Kenny, Jason Watkins, Gary
Anthony Williams, Dan Donohue, David Krumholtz, Haley Joel Osment e
Toby Stephens.
Ora, a pochi giorni dal Comic-Con,
il film potrebbe essere annunciato ufficialmente (anche se, se
vogliamo essere onesti, sembra ancora troppo presto per rivelare
qualcosa di più di un titolo). Il momento è giusto, con Deadpool
& Wolverine (la
nostra recensione) nelle sale, ma sono stati rivelati tre
membri della squadra?
Secondo lo scooper
@MyTimeToShineH, sì! Per ovvie ragioni, suggeriamo di prendere
questa notizia con le molle. Tuttavia, si afferma che Angel,
Iceman e Jubilee saranno presenti nel film degli X-Men dei Marvel Studios.
Prendendo questa voce al valore
nominale, ha senso. Angel e Iceman sono entrambi membri fondatori
della squadra nei fumetti e nessuno dei due ha avuto un ruolo
importante sotto la guida della Fox. Warren Worthington III è stato
abbandonato sia in X-Men: The Last Stand
che in X-Men:
Apocalypse, mentre Bobby Drake è stato ampiamente
relegato a essere l’interesse amoroso di Rogue.
In effetti, ci sono voluti tre film
prima che mostrasse appieno ciò di cui era capace (oltre a rendere
fredda una delle birre di Wolverine). Quanto a Jubilee, ha fatto
poco più che apparire come comparsa di sfondo, ma è una delle
preferite dai fan, soprattutto dopo X-Men
’97.
Chi si unirà a loro? Resta da
vedere, anche se noi aggiungeremmo Ciclope, Emma Frost, Tempesta e
forse Wolverine all’elenco per mantenere le cose fresche ma ancora
un po’ familiari.
Prima di arrivare a un vero e
proprio reboot, è probabile che vedremo molti mutanti familiari del
passato (forse per un film Avengers vs.
X-Men ) prima che
Avengers:Secret Wars
chiuda definitivamente la porta del vecchio Universo
X-Men.
Cosa ha detto Kevin Feige sugli X-Men di
recente?
Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige arriva al Los
Angeles Premiere Of Columbia Pictures ” ‘Spider-Man: No Way Home’
tenutosi al Regency Village Theatre il 13 dicembre 2021 a Westwood,
Los Angeles, California, Stati Uniti. — Foto di imagepressagency
via Depositphotos
“Beh, è quella frase che
usiamo spesso alla Marvel, ovvero ‘C’è l’imbarazzo
della scelta’”, ha detto recentemente il presidente dei
Marvel StudiosKevin Feige a
proposito dei piani per assemblare una nuova squadra di X-Men.
“E ci sono un sacco di grandi personaggi X-Men nel film di
Deadpool e Wolverine”.
“Ci sono molti grandi
personaggi X-Men in tutte le versioni Fox dei film X-Men.E ci sono molti grandi personaggi degli X-Men che non sono
mai andati sul grande schermo”.
“Quindi penso che, come
cerchiamo sempre di fare, come abbiamo fatto quando abbiamo fatto
l’accordo con la Sony per Spider-Man”, ha continuato,
“probabilmente vedrete un mix di personaggi già visti e
personaggi mai visti prima”.
Continuate a seguirci per ulteriori
informazioni su X-Men.
Quando manca ancora un po’ di tempo
all’arrivo di
The Batman – Parte 2 nelle sale, Matt Reeves e
Lauren LeFranc vogliono mantenere il pubblico investito nel mondo
che ha debuttato nel film sul supereroe del 2022.
A tal fine, LeFranc ha rivelato a
Entertainment Weekly che c’è un altro spin-off televisivo
attualmente in fase di sviluppo.
“C’è un’altra esplorazione
televisiva che faremo”, ha dichiarato il produttore Dylan
Clark. “Stiamo esaminando l’intero mondo in relazione a chi
è Batman – gli antagonisti che li circondano, tutto il crimine che
deve essere affrontato in città – e cercando di capire quali sono
le aree migliori da esplorare”.
Questa notizia arriva dopo che un
procedurale del dipartimento di polizia di Gotham si è trasformato
in quello che è diventato The
Penguin, e un previsto spin-off di
Arkham Asylum è stato infine
cancellato.
A proposito di quest’ultimo, Reeves
e LeFranc hanno rivelato che i dirigenti della HBO vogliono che si
concentrino maggiormente sui personaggi principali di Batman, il
che significa che anche il nuovo spin-off sarà basato su un membro
centrale della galleria di canaglie del Cavaliere Oscuro,
o forse anche su un alleato.
Come abbiamo riportato ieri, gli
eventi de The
Penguin porteranno direttamente a
The Batman – Parte 2, che arriverà nelle sale
nordamericane il 2 ottobre 2026. Forse questo nuovo spin-off
colmerà il divario tra il sequel e il terzo capitolo?
La serie riprenderà subito dopo gli
eventi di The Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham
dopo l’arresto di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo
spazio. Mentre il film ci dà una buona visione delle
motivazioni del Pinguino, la serie in arrivo approfondirà aspetti
che non abbiamo potuto vedere nel film, dai flashback della sua
infanzia al suo attuale rapporto con la madre mentalmente
disturbata (Deirdre O’Connell).
“Mi è piaciuto molto fare la
parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati
dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di
questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo
importante nella serie televisiva”.
Un’altra parte importante della
sua storia sarà Sofia di Milioti, anche se non si sa molto del
suo personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che
sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e violenza”, e
ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno anche un passato molto
personale”. Sarà molto interessante vedere come si svilupperà
questa storia.
Nel cast della serie figurano anche
Rhenzy Feliz nel ruolo di Victor Aguila,
Michael Kelly nel ruolo di Johnny Vitti,
Shohreh Aghdashloo nel ruolo di Nadia
Maroni, O’Connell nel ruolo di Francis Cobb, Clancy
Brown nel ruolo di Salvatore Maroni, James
Madio nel ruolo di Milos Grapa, Scott
Cohen nel ruolo di Luca Falcone, Michael
Zegen nel ruolo di Alberto Falcone e altri ancora. La
serie è diretta e creata da Lauren LeFranc.
The Penguin debutterà a settembre sia su HBO che su SKY
e NOW.
All’inizio di questa settimana
The CW ha pubblicato un trailer per la quarta
stagione di Superman
and Lois, confermando che il gruppo finale di
episodi adatterà effettivamente l’arco della Morte di Superman.
Ora è arrivato il trailer completo
(anche se sembra che una versione più lunga sia destinata a
debuttare durante il SDCC questo fine settimana) e il filmato
indica che l’Uomo d’Acciaio (Tyler
Hoechlin) se ne andrà molto presto, lasciando Lois (Elizabeth
Tulloch) e i loro figli a raccogliere i pezzi.
Sembra che Jordan (Alex Garfin) si
farà avanti e cercherà di riempire il vuoto lasciato dal suo
leggendario padre, ma avrà le carte in regola per confrontarsi con
Lex Luthor (Michael Cudlitz)? Il teaser suggerisce anche che
Doomsday potrebbe essere ancora una minaccia, il che sarebbe un
cambiamento rispetto al fumetto, in quanto Superman neutralizza il
suo nemico prima di soccombere alle sue ferite.
I fan hanno pensato che sarebbe
stata solo una questione di tempo prima che Superman
and Lois venisse cancellato quando è
arrivata la notizia che James Gunn e Peter Safran
avevano assunto il ruolo di co-direttori del nuovo DCU, e The CW ha annunciato che il popolare
dramma basato sui fumetti DC sarebbe terminato dopo la quarta
stagione alla fine dello scorso anno.
La conclusione di Superman
and Lois segna la fine di un’era per
l’Arrowverse
(o CWverse, se preferite) prodotto da Greg Berlanti e iniziato con
Arrow
nel 2012.
Tutto quello che sappiamo sulla
quarta e ultima stagione di Superman and Lois
“Nel corso delle ultime tre
stagioni, Superman & Lois ha ridefinito sia il genere dei supereroi
che quello dei drammi familiari, poiché Tyler, Elizabeth e l’intero
cast hanno interpretato senza sforzo questi personaggi classici con
nuovi strati di profondità e complessità che non erano mai stati
esplorati prima nell’universo di Superman”, ha dichiarato
lo scorso novembre Brad Schwartz, presidente del settore
intrattenimento di The CW. Siamo grati per gli anni di duro
lavoro e per la grazia della narrazione degli scrittori, dei
produttori, degli attori e della troupe dello show, oltre che dei
nostri fantastici partner della Warner Bros. Television e della
Berlanti Productions”.Mentre Superman si imbarca
per il suo ultimo volo, il team ci lascia con un addio
assolutamente epico in 10 episodi da vedere ogni minuto a una delle
famiglie più leggendarie della CW”.
“Anche se siamo tristi di
dire addio a Superman & Lois alla fine della quarta stagione, siamo
grati per il tempo che abbiamo trascorso con il nostro fantastico
cast, la troupe, i team di vfx, i montatori, i geni della musica e
gli scrittori.Fin dal primo giorno in cui si è
parlato di questo show, si è parlato di famiglia.Ed è quello che è stato creato, dentro e fuori lo
schermo”, hanno aggiunto i produttori esecutivi e
co-showrunner Todd Helbing e Brent Fletcher. “Vorremmo
ringraziare i nostri partner della Berlanti Productions, della DC,
della WB e di The CW per il loro infinito sostegno ed entusiasmo
durante questo viaggio… e ringraziare in modo speciale tutti i fan
che si sono sintonizzati.Siamo entusiasti di ciò
che abbiamo in serbo per la nostra ultima stagione e non vediamo
l’ora che tutti guardino Superman, Lois e tutti i nostri eroi
affrontare la più grande minaccia nella storia dello show: Lex
Luthor”.
Superman
and Lois torna per una prima speciale giovedì 17 ottobre
alle 20.00 ET/10.00 PT.
La Disney fa i salti di gioia.
Perché Inside
Out 2 (qui
la recensione), il film d’animazione più ricco di emozioni
dello studio, ha superato Frozen II – Il segreto di Arendelle diventando
il film d’animazione che ha incassato di più nella storia. Come
riportato da Variety, dopo sei settimane di
uscita, Inside
Out 2 ha generato 601 milioni di dollari a livello
nazionale e 861 milioni di dollari a livello internazionale,
portando il suo bilancio globale alla sbalorditiva cifra di 1,46
miliardi di dollari. Frozen II – Il segreto di Arendelle è stato
più grande del film originale di grande successo del 2013 e ha
invece raccolto ben 1,45 miliardi di dollari durante la sua uscita
nelle sale nel 2019.
Il remake Disney del 2019 de
Il
Re Leone, che ha guadagnato ben 1,65 miliardi di
dollari, è tecnicamente generato al computer, ma lo studio ha
classificato il film come live-action. Quindi, non ha un posto
nella lista dei migliori film d’animazione. In termini di vendite
globali di biglietti, Inside
Out 2 ha appena superato Barbie (1,446 miliardi di dollari) come 13°
film più grande di tutti i tempi. Tra i suoi numerosi record, il
sequel Pixar è il film d’animazione più veloce a superare il
traguardo di 1 miliardo di dollari, avendolo fatto in 19 giorni. È
anche il film che ha incassato di più nel 2024 e l’unico di
quest’anno a entrare nel club del miliardo di dollari.
Inside
Out 2 ha avuto successo nelle sale grazie a diversi
fattori, tra cui i già buoni riscontri ottenuti dal il film
originale del 2015, un passaparola stellare e un’attrattiva di
quattro quadranti. Il primo Inside Out ha ottenuto
con 858 milioni di dollari a livello globale, ma il sequel è
riuscito a superare quelle vendite di biglietti in poche settimane.
Infine, Inside
Out 2, la cui produzione è costata 200 milioni di
dollari, ha fatto uscire la Pixar dalla sua crisi al botteghino. La
critica e il pubblico sono rimasti affascinati dal sequel e il
passaparola positivo ha favorito la vendita dei biglietti.
Di cosa parla Inside Out 2?
Inside Out
2 della Disney e della Pixar torna nella mente
dell’adolescente Riley, appena uscito dalla scuola, proprio mentre
il quartier generale sta subendo un’improvvisa demolizione per far
posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni!”,
recita la sinossi ufficiale. “Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e
Disgusto, che da tempo gestiscono un’operazione di successo a detta
di tutti, non sanno bene come sentirsi quando arriva Ansia. E
sembra che non sia sola”.
Il cast vocale di Inside Out 2
comprende Amy Poehler nel ruolo di Gioia,
Phyllis Smith nel ruolo di Tristezza,
Lewis Black nel ruolo di Rabbia, Tony
Hale nel ruolo di Paura, Liza Lapira nel
ruolo di Disgusto, Maya Hawke nel ruolo di Ansia, Ayo
Edebiri nel ruolo di Invidia, Adèle
Exarchopoulos nel ruolo di Ennui, Paul Walter
Hauser nel ruolo di Imbarazzo, Kensington
Tallman nel ruolo di Riley, Diane Lane
nel ruolo di Mrs. Anderson, Kyle MacLachlan nel
ruolo di Mr. Anderson, June Squibb nel ruolo di
Nostalgia, Ron Funches nel ruolo di Bloofy, Yvette Nicole Brown nel
ruolo di Coach Roberts e John Ratzenberger nel ruolo di
Fritz.
È arrivato il trailer di
A Complete Unknown, il film di James
Mangold con Timothée Chalamet nei panni di Bob
Dylan. Nelle sale a dicembre, il dramma biografico,
scritto da Mangold e Jay Cocks, segue i primi anni di vita della
leggenda della musica folk, seguendolo dagli esordi fino al momento
sconvolgente in cui imbracciò una chitarra elettrica durante la sua
esibizione al Newport Folk Festival del 1965.
Nel trailer, vediamo Chalamet
camminare per le strade di Manhattan, passando davanti ai luoghi
preferiti da Dylan, come il Cafe Wha? e l’Hotel Chelsea. L’attore
canta un’emozionante interpretazione della canzone di protesta di
Dylan del 1963 “A Hard Rain’s a-Gonna Fall”. Inizia anche
un triangolo amoroso tra Dylan e la Joan Baez di Monica
Barbaro e la Sylvie Russo di Elle Fanning, che sembra essere una versione
romanzata di Suze Rotolo, l’allora fidanzata di Dylan, che appare
sulla copertina dell’album “The Freewheelin’ Bob
Dylan”.
A Complete
Unknown, tutto quello che sappiamo sul film
Il biopic su Bob
Dylan, intitolato A
Complete Unknown, sarà diretto da James
Mangold. Avrà come protagonista Timothée Chalamet nel ruolo della stella del
folk e vedrà anche la partecipazione di Elle Fanning nel ruolo dell’artista e
interesse amoroso di Dylan, Sylvie Russo. Edward Norton interpreterà invece il ruolo del
musicista Pete Seeger.
A Complete Unknown si concentrerà sui giorni di
maggiore trasformazione della carriera di Dylan. Seguendo il
giovane cantante folk e la sua chitarra per le strade e i
palcoscenici di New York nel 1965, quando Dylan sostituì la sua
acustica con un’elettrica e portò un nuovo sound nel settore.
Anche la storia d’amore tra Dylan e
Russo sarà collegata al film, dato che i due erano apparentemente
inseparabili durante questo periodo della loro vita e si servivano
l’un l’altro come muse. Possiamo aspettarci che una buona parte del
film si concentri sulla creazione e sull’uscita del quinto album di
Dylan, Bringing It All Back Home, perché è stato allora è
salito davvero alla ribalta con il brano classico “Like a
Rolling Stone“. Basato sul libro del 2015 di Elijah
Wald “Dylan Goes Electric” e originariamente
intitolato “Going Electric”, A
Complete Unknown prende in prestito una frase da
“Like a Rolling Stone” di Dylan – l’inno folk-rock
plugged-in che ha rivoluzionato la storia della musica.
Mangold ha descritto il Dylan del
suo film come “un vagabondo che arriva dal Minnesota con un
nome nuovo e una nuova visione della vita”. Il suo arrivo a
New York scatena “uno sconvolgimento nella comunità folk e in
quello che pensavano fosse il folk vero e proprio e il folk
illecito”. Il vero Dylan, che ha 83 anni, ha fornito spunti
per la sceneggiatura e ha partecipato a diversi incontri con
Mangold. Ad oggi il film è ancora sprovvisto di una data di uscita
ufficiale.
Il cinema horror ha negli anni
regalato innumerevoli iconici personaggi, molti dei quali entrati
ormai nell’immaginario collettivo. Tra i più amati di sempre vi
sono però quelli classici come Dracula, Frankenstein, la mummia,
l’uomo invisibile e l’uomo lupo. Quest’ultimo, più volte riproposto
nel corso dei decenni con rifacimenti e modernizzazioni, è di
recente stato al centro film come Licantropous,
Viking Wolf – Il lupo
vichingoe Wolfkin.
Quest’ultimo, diretto nel 2022 da Jacques
Molitor, è un titolo meno noto ma molto più calato nel
genere horror rispetto agli altri due citati.
Il processo di trasformazione che da
esseri umani porta a diventare lupi feroci dotati di una forza
straordinaria ha infatti sempre avuto un forte fascino, dando forma
a quegli istinti primordiali che albergano in ognuno di noi. In
questo caso, però, si parla di una vera e propria iniziazione, con
un giovanissimo protagonista in procinto di dar vita alla sua prima
trasformazione in lupo mannaro. Una sorta di coming of
age, dunque, dove però scena dopo scena si scende dentro
l’orrore e la paura più puri.
Per gli appassionati del genere, o
di questa particolare creatura, è dunque questo un film da non
perdere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative a Wolfkin.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di Wolfikin
Elaine è una madre single che combatte
giornalmente per conciliare un programma di lavoro intenso e la
crescita del proprio figlio Martin. Al ragazzo
manca il padre, che ha abbandonato entrambi ancor prima della sua
nascita e un giorno, improvvisamente, Martin inizia a mostrare
atteggiamenti strani e incontrollabili, incomprensibili anche per
mamma Elaine, con cui ha un legame fortissimo. La situazione
precipita quando il ragazzo morde selvaggiamente uno dei suoi
compagni di classe ed Elaine, disperata e alla ricerca di aiuto e
spiegazioni, decide di recarsi dai nonni paterni, importanti
viticoltori della regione della Mosella.
Elaine e
Martin vengono accolti calorosamente nella lussuosa magione ed
entrambi rimangono inizialmente affascinati dall’aura di sontuoso
mistero che aleggia nella tenuta. Ma la vera natura della famiglia
non tarderà a rivelarsi ed Elaine diventerà consapevole che del
destino di questa elegante ma oscura famiglia fa parte anche suo
figlio. Fino a che punto potrà spingersi per il bene di Martin,
sarà disposta ad accettare una sua sofferente “normalità” o ad
accogliere la sua natura?
Il cast del film
Ad interpretare Elaine vi è
l’attrice Louise Manteau, mentre nel ruolo di
Martin vi è il giiovane Victor Dieu, qui al suo
esordio in un lungometraggio. Fanno poi parte del cast gli attori
Marja-Leena Junker nel ruolo di Adrienne,
Jules Werner in quello di Jean, Marco
Lorenzini nel ruolo di Joseph e Myriam
Muller in quello di Carla. Vi sono infine Yulia
Chernyshkova nel ruolo di Tatiana, Jean-Jacques
Rausin nel ruolo di Arnaud e Charles
Muller in quello del dottor Wilmes.
La storia che ha ispirato il film
Parlando di
Wolfkin, il regista ha affermato che: “Ho
sempre desiderato realizzare un film horror, che per me rappresenta
il genere per eccellenza attraverso cui esprimere idee personali o
politiche. In effetti, le origini di Wolfkin risalgono a una
situazione che mi ha toccato personalmente. Anni fa, ho scoperto
che gran parte della storia della mia famiglia e della mia identità
erano una bugia bianca. Uno shock che mi ha portato a confrontarmi
e a pormi domande difficili sulla condizione umana“.
Il trailer di
Wolfin e dove vedere il film in streaming e in
TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 24 luglio alle ore
21:20 sul canale Rai 4. Di
conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche
sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si
potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda.
Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per
trovare il film e far partire la visione.
Nei primi anni Settanta l’attore
Sylvester Stallone si
barcamenava tra alcuni piccoli ruoli per il cinema, che tuttavia
non gli permettevano di godere di una vita tranquilla. Egli, come
noto, visse in quel periodo anche come senzatetto, fino a quando un
giorno tutto cambiò. Nel 1975 Stallone riesce infatti a vendere la
sua prima sceneggiatura scritta di proprio pugno, che verrà poi
acquistata e diverrà uno dei film più celebri e importanti della
storia del cinema. Si tratta di Rocky, il titolo
che non solo ha portato sul grande schermo uno dei personaggi più
iconici di sempre, ma ha anche definitivamente lanciato la carriera
di Stallone.
Diretto nel 1976 da John G.
Avildsen, Rocky è ancora oggi
considerato non solo come uno dei più importanti film sportivi di
sempre, ma anche uno dei maggiori esempi di lungometraggio con
protagonista un antieroe. Il Rocky Balboa su cui si costruisce la
storia è infatti un emarginato che riesce a raggiungere i propri
sogni dopo innumerevoli fatiche e superando immense avversità. Il
film divenne da subito un caso cinematografico, guadagnando oltre
225 milioni di dollari nel mondo (a fronte di un budget di solo un
milione) e ottenendo ottimi pareri da parte della critica, che lo
indica come uno dei titoli dell’anno.
Rocky fu inoltre
grande protagonista ai premi Oscar, dove vinse tre Oscar, tra cui
quello come miglior film, a fronte di dieci nomination. Ancora oggi
la sua influenza sul cinema e sulla cultura è enorme, facendone un
titolo assolutamente imperdibile. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ai suoi sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Rocky e la vera storia dietro al
film
Protagonista del film è
Rocky Balboa, un aspirante pugile che non è però
mai riuscito ad affermarsi sul ring. Per mantenersi si vede dunque
costretto a fare l’esattore per un gangster nella periferia di
Philadelphia. Innamorato della bella Adriana
Pennino, per Rocky l’unica cosa che conta sembra ora
quella di poter dimostrare alla donna di essere meritevole del suo
amore. L’occasione per rilanciare la propria vita arriva quando il
campione del mondo dei pesi massimi di boxe, Apollo
Creed, arriva in città in cerca di uno sfidante. Aiutato
dal suo ex allenatore Mickey, Rocky inizia dunque
ad allenarsi in vista dell’incontro, dove sarà chiamato a dare
tutto sé stesso e anche di più.
Quella di Rocky è una storia frutto
dell’immaginazione di Stallone, eppure vi è un episodio realmente
avvenuto che ha ispirato l’attore nella scrittura. Il 24 marzo del
1975, infatti, Stallone era tra il pubblico all’incontro di boxe
tra Muhammad Ali e un pugile semisconosciuto di
nome Chuck Wepner. L’incontro, sebbene alla fine
vinto dal campione, è rimasto famoso nella storia pugilistica per
aver visto Ali più volte in seria difficoltà, addirittura al
tappeto durante la nona ripresa. Wepner riuscì a resistere fino al
K.O. subito durante la quindicesima ed ultima ripresa. La
resistenza di Wepner colpì profondamente Stallone, che decise di
scrivere la storia dal punto di vista dello sconosciuto che mette
in difficoltà il campione.
Il cast del film
Stallone sapeva bene che se avesse
voluto essere parte attiva del progetto avrebbe dovuto ricoprire il
ruolo del protagonista. I produttori però erano contrari alla cosa,
avendo in mente di affidare la parte ad un attore più noto come
Robert Redford o Burt
Reynolds. Quando però Stallone si rifiutò di cedere la
sceneggiatura se non gli fosse stato concesso di interpretare il
protagonista, i produttori si videro costretti ad accontentarlo.
Stallone si allenò poi duramente per il ruolo e nel corso delle
riprese sono state numerose le scene in cui si è trovato a dover
improvvisare. Candidato poi agli Oscar come miglior attore e
miglior sceneggiatore, è divenuto il terzo uomo nella storia del
cinema dopo Charlie Chaplin e Orson
Welles a ricevere tale doppia nomination.
Per la parte di Apollo Creed fu
scelto l’attore Carl Weathers, recentemente visto anche nella
serie The
Mandalorian. Egli ottenne la parte dopo aver improvvisato
un breve combattimento con Stallone durante il provino. Per
costruire il personaggio Weathers si ispirò al vero pugile
Joe Frazier, che compare anche nel film come uno
dei rivali di Apollo. Talia Shire è invece stata
scelta per il ruolo di Adriana, già celebre per Il padrino, che cercò con questo ruolo di farsi notare
con un personaggio diverso da quelli interpretati fino a quel
momento. Infine, per il ruolo di Mickey, Stallone scelse l’attore
Burgess Meredith, il quale si preparò traendò
ispirazione da veri manager di box, costruendo una voce e un
postura ideale al personaggio.
I sequel
di Rocky
Il grandissimo successo ottenuto dal
film ha permesso di dar vita ad una delle più importanti saghe
cinematografiche della storia del cinema. Sviluppatasi in un arco
temporale che va dal 1976 al 2018, questa è composta dai
film Rocky
II(1979), Rocky
III(1982), Rocky
IV(1985), Rocky
V(1990) e Rocky
Balboa(2006), ad oggi l’ultimo film ufficialmente
dedicato al personaggio. Nel 2015, tuttavia, è stato realizzato il
film Creed – Nato per
combattere, con protagonista Michael B.
Jordannei panni di Adonis Johnson, figlio
illegittimo di Apollo Creed. Stallone riprende qui il ruolo di
Rocky, svolgendo ora il ruolo di allenatore. Il film ha poi avuto
un sequel,Creed II, nel
2018, e un secondo, Creed
III, uscito nel 2023.
Il trailer di
Rocky e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
Rocky grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e
Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 24 luglio alle ore
21:25 sul canale Nove.