Ecco la nostra intervista a
Cinco Paul, creatore, e a Barry
Sonnenfeld, regista di Schmigadoon!,
la nuova serie Appletv+ disponibile in piattaforma con i primi due
episodi dal 16 luglio e con un episodio nuovo ogni venerdì, fino al
13 agosto.
Schmigadoon! trama e cast
“Schmigadoon!”, una parodia di
musical iconici della Golden Age, vede protagonisti Strong e Key
nei panni di una coppia che si mette in viaggio con lo zaino in
spalla per rinvigorire la propria relazione, finché non si imbatte
in una città magica in cui tutti si comportano come se fossero in
un musical degli anni ’40. I due scoprono anche che non possono
lasciare la città finché non troveranno il “vero amore”. La prima
stagione vede nel cast anche
Alan Cumming, Kristin Chenoweth, Aaron Tveit, Dove Cameron,
Ariana DeBose, Fred Armisen, Jaime Camil, Jane Krakowski, Ann
Harada e Martin Short come guest star.
Ideata da Broadway Video e
Universal Television, una divisione di Universal Studio Group,
“Schmigadoon!” è co-creata da Cinco Paul e Ken Daurio. Cinco Paul,
che è anche showrunner, ha scritto tutte le canzoni originali della
serie. Barry Sonnenfeld dirige la serie e ne è produttore
esecutivo. Oltre a recitare, Cecily Strong è produttrice, mentre
Ken Daurio è produttore consulente e scrittore. Andrew Singer è
produttore esecutivo con Lorne Michaels per conto di Broadway
Video.
Dopo il successo della
prima stagione, con Emmy e AFI all’attivo, torna
Schmigadoon! 2 per una seconda stagione ricca di
sorprese. Dal 5 aprile su Apple
TV+, il nuovo ciclo farà il suo debutto con i primi due
episodi, e con un episodio nuovo a settimana, fino al 3 maggio.
Schmigadoon! 2, la trama
Non si lascia mai davvero
un posto che ci ha aiutato a ritrovarci e a stare bene, e Josh e
Melissa lo sanno bene: dopo aver lasciato
Schmigadoon! un po’ a malincuore, ma rinnovati nel loro amore,
i due si trovano di nuovo a fare i conti con la vita di tutti i
giorni, con un lavoro che ciclicamente li mette di fronte alle loro
sconfitte, con una realtà di coppia che è difficile da mantenere
viva, con un grigiore e una quotidianità che non ha più niente a
che vedere con i colori e la vitalità respirata in quel luogo
magico sospeso nel tempo, in un musical anni ’40.
Così, Josh e Melissa si
mettono in cammino e provano a raggiungere la cittadina nel cuore
del bosco, ma si accorgeranno presto che è complicato tornare dove
sono stati così bene, e che il luogo che li accoglie non solo ha un
nome diverso, ma ha un’anima nera che loro due non sono pronti ad
affrontare. Josh e Melissa arrivano a Schmicago! Là dove
Schmigadoon! Riproponeva una serie di stereotipi e luoghi comuni di
un genere allegro e colorato, questa nuova città si rifà ai musical
degli anni ’60 e ’70, sulla scia di Chicago, appunto, e qui c’è
spazio per mafia, prostitute, omicidi e figli dei fiori. Ancora una
volta Josh e Melissa metteranno il loro amore a dura prova per
portare la felicità nel mondo complicato e contraddittorio in cui
finiscono.
I toni cupi dei musical degli anni ’60 e ’70
Anche Schmigadoon!
2 è un grande omaggio al musical, con una serie di composizioni
e brani originali del co-creatore e produttore esecutivo
Cinco Paul, che questa volta si concentra sui toni
più cupi e licenziosi di un diverso tipo di racconto che tende a
tirare fuori tutta una serie di colori e toni che erano estranei al
mondo latte e miele che abbiamo visto nella prima stagione. Ed è
proprio lì che Melissa vorrebbe ritornare con tentativi vani che la
costringono invece a fare i conti con il gangster di quartiere,
omicidi, accuse ingiustificate, maniaci omicidi e tutta una serie
di traumatiche esperienze che alla fine le faranno capire cosa
davvero è importante.
Con una coerenza
narrativa molto inferiore rispetto alla prima stagione,
Schmigadoon! 2 è più efficace nella sua componente di
omaggio ai vari musical che come storia a se stante, in quanto i
pretesti per far andare avanti la storia non sono troppo efficaci e
l’arco della narrazione si esaurisce quindi in una serie di
siparietti, più o meno comici, che costruiscono un puzzle che si
prefigge di far comprendere ai due protagonisti, trascinati in
questo vortice di eventi, che la loro vita è già ricca di amore e
di colore e che anzi dovranno essere loro a diffonderne nel
mondo.
Tutto il cast di ritorno
Insieme a
Keegan-Michael Key e Cecily Strong che tornano a
interpretare i due protagonisti, la serie riporta scena, con ruoli
differenti, i volti della prima stagione, a partire da Ariana DeBose, che nel frattempo ha anche
vinto un premio Oscar, passando per Martin Short, Dove
Cameron, Jaime Camil, Kristin Chenoweth, Alan Cumming, Ann Harada,
Jane Krakowski e Aaron Tveit, questa volta nei panni di un
libertino figlio dei fiori assolutamente irresistibile.
Nonostante un’efficacia
inferiore rispetto alla prima stagione, anche Schmigadoon! 2
è un prodotto televisivo di altissimo livello artistico e
produttivo, che mette in scena competenze e doti strepitose, non
solo dei producer, degli scenografi, costumisti, produttori e
compositori, ma anche di un cast di superstar in stato di
grazia.
Se nella prima stagione
si imparava ad accogliere il cambiamento e la leggerezza, in questa
seconda stagione Melissa e Josh riscopriranno la
forza del loro legame oltre ogni ostacolo e impareranno che tutto
sommato anche la quotidianità ha i suoi colori, e la nostra coppia
imparerà ad apprezzare proprio questo.
Universal Pictures
Italia celebra il 20° Anniversario di Schindler’s
List con un’esclusiva edizione in versione Blu-ray®
restaurata in digitale – disponibile dal 10 aprile – e con
un’iniziativa declinata in collaborazione con la Comunità
Ebraica di Roma nella ricorrenza di Yom Ha Shoah.
Domenica 7 aprile una
videoinstallazione raffigurante la bambina col cappotto
rosso, figura indimenticabile nel film, sarà proiettata sulla
facciata di Largo 16 Ottobre dove sono apposte le targhe che
commemorano la deportazione degli ebrei romani e i bambini che non
hanno mai cominciato a vivere.
Saranno inoltre accese più di
300 candele dai presenti e i membri della Comunità Ebraica di Roma
in una cerimonia commemorativa che avrà inizio alle ore
20.00.
A seguire, alle ore 21 presso il
Cinema Farnese in Piazza Campo de’ Fiori si terrà l’esclusiva
proiezione-evento del film in alta definizione, destinata alla
raccolta fondi per l’AssociazioneDaniela Di Castro –
Amici del Museo Ebraico di Roma.
YOM HA SHOAH
Yom ha Shoah è il giorno in cui
l’ebraismo ricorda la tragedia della Shoah. Secondo il calendario
ebraico la ricorrenza cade ogni anno il giorno 27 del mese di
Nissan, in memoria della rivolta nel Ghetto di Varsavia del 1943
contro la ferocia nazista, iniziata nella prima sera della Pasqua
(Pesach) e mossa da migliaia di uomini, donne e ragazzi
ebrei. In questa giornata di riflessione e di ricordo,
l’esempio di Oskar Schindler ci riporta alla domanda che il
mondo deve continuare a porsi: cosa avrebbe potuto fare l’Uomo per
illuminare quel periodo così buio della Storia in cui milioni di
persone persero la vita o videro la propria esistenza spegnersi
come una candela consumata, giorno dopo giorno? Yom Ha Shoah
riporta l’Uomo sulla via della riflessione, è il giorno in cui sono
ricordati quanti lottarono contro il nazismo, in quel Ghetto di
Varsavia, e quanti non hanno avuto il coraggio di ribellarsi al
nazismo per evitare lo sterminio di milioni di esseri umani.
INFORMAZIONI SUL
FILM
L’edizione Blu-ray® del film –
Schindler’s List 20th Anniversary Definitive
Edition – meticolosamente restaurato sotto la supervisione
di Steven Spielberg a partire dalla pellicola
originale – comprende:
– il film in alta definizione
– l’e-Copy del film scaricabile sul
proprio computer
– un libro fotografico di 16
pagine
– cartoline da collezionare
– un’ora di Contenuti Speciali che
presentano sotto una nuova luce la storia di Oskar Schindler,
membro del partito nazista che ha rischiato la propria vita
per salvare più di 1100 ebrei durante l’Olocausto.
Adattato dal romanzo di Thomas
Keneally e uscito nelle sale cinematografiche nel 1993,
Schindler’s List si è aggiudicato 12 Nomination e 7 Premi
Oscar®: Miglior Film e Miglior Regia a Steven Spielberg,
Miglior Sceneggiatura (Steven Zaillian), Miglior Colonna Sonora
(John Williams), Miglior Fotografia (Janusz Kaminiski), Miglior
Scenografia (Allan Starski ed Ewa Braun) e Miglior Montaggio
(Michael Kahn).
Grazie alla sua memorabile
interpretazione di Oskar Schindler, Liam Neeson ha ricevuto la
nomination all’Oscar® come Miglior Attore, mentre Ralph
Fiennes è stato candidato all’Oscar® come Miglior Attore
Supporter per la sua straordinaria performance nei panni del
crudele comandante nazista Amon Goeth.
Nel 2007 è stato inserito
dall’American Film Institute all’ottavo posto nella classifica dei
100 migliori film americani nella storia del cinema.
Schindler’s List è
uno dei più grandi film di Steven Spielberg, tratto da un romanzo a sua
volta basato sulla vera storia di Oskar Schindler.
Le immagini in bianco e nero e l’esplorazione dell’Olocausto ne
fanno un film particolarmente cupo, ma il cambiamento di cuore
mostrato dal protagonista (interpretato da Liam Neeson), e
il suo salvataggio di più di mille ebrei trasformano questo dramma
storico in una commovente storia di speranza e umanità. È anche
questo che rende Schindler’s List uno dei migliori
film ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’ambientazione e il soggetto reali,
compreso l’effettivo genocidio di massa da parte dei nazisti, lo
rendono inoltre un ricordo inquietante e culturalmente
significativo delle tragedie dell’Olocausto. In termini di storia e
impatto, il dramma del 1993 è paragonabile a Salvate il soldato Ryan – sono tra i migliori film di
guerra di Steven Spielberg – anche se il primo sembra
essere più accurato dal punto di vista storico. Naturalmente, dato
l’immenso successo di critica e i numerosi premi ricevuti,
Schindler’s List continua a essere discusso e
studiato ampiamente non solo dagli appassionati di cinema, ma anche
dagli storici della Seconda Guerra Mondiale e dell’Olocausto.
Come anticipato, Schindler’s
List è basato sul romanzo del 1982 Schindler’s
Ark di Thomas Keneally. Il
libro è un’opera di finzione storica con Keneally che aggiunge un
tocco drammatico ad alcune episodi con vaghi dettagli storici.
Tuttavia, Oskar Schindler è stato una persona
reale che ha salvato oltre mille ebrei dalla persecuzione. Il
romanzo inizia proprio con Schindler come un capitalista assetato
di denaro che si concede al bere e alle donne mentre è anche membro
del partito nazista. Tuttavia, mentre la Seconda Guerra Mondiale si
intensifica e Schindler è testimone degli orrori dell’Olocausto,
insieme al suo contabile, Itzhak Stern (Ben
Kingsley) si adoper per salvare quanti più ebrei
polacchi possibile dai nazisti impiegandoli nelle fabbriche. Questi
ebrei furono in seguito chiamati “Schindlerjuden”, che si
traduce in “ebrei di Schindler”.
Uno di questi sopravvissuti
all’Olocausto e Schindlerjuden, Poldek Pfefferberg
(Jonathan Sagall nel film), riuscì a convincere
Keneally a scrivere il romanzo e fu anche uno dei principali
consiglieri dell’autore. Keneally ha poi visitato Cracovia per
conoscere meglio l’impatto dell’Olocausto nella città polacca e il
periodo di Schindler come industriale. Aggiungendo dialoghi di
fantasia nelle scene in cui i dettagli storici non potevano essere
ricreati con precisione, Schindler’s Ark fu
commercializzato come romanzo e finì per vincere il Booker Prize
nel 1982. È interessante notare che Pfefferberg era anche amico
della madre di Steven Spielberg e sfruttò questa conoscenza
per convincere il regista ad adattare la vita di Schindler per il
grande schermo.
Chi era il vero Oskar
Schindler?
Nato in Ungheria nel 1908,
Oskar Schindler crebbe in una famiglia cattolica
in Moravia. Provò diversi lavori saltuari prima di trovare impiego
nell’Abwehr, il servizio di intelligence militare della Germania
nazista, a cui si unì nel 1936. Tre anni dopo, con l’inizio della
Seconda Guerra Mondiale, Schindler si iscrisse al Partito Nazista.
A ciò seguì il suo eroico salvataggio di ebrei, che lo portò a
essere molto venerato dalla comunità anche dopo la fine della
guerra. Con l’istituzione di Israele, molti degli
“Ebrei di Schindler”, raffigurati nel film Schindler’s
List di Steven Spielberg, hanno potuto reinsediarsi e
Schindler ha partecipato a molte delle loro riunioni.
Schindler morì poi nel 1974 all’età
di 76 anni e fu sepolto con onore nel cimitero israeliano di
Mount Zion a Gerusalemme, unico
ex nazista a essere sepolto lì. Lui e sua moglie sono stati onorati
dal governo israeliano con il titolo di Giusti tra le Nazioni nel
1993, lo stesso anno dell’uscita del film di Steven Spielberg. Sfortunatamente, nel
dopoguerra Schindler non riuscì a gestire alcuna attività di
successo e nel 1958 andò in bancarotta, affidandosi agli
Schindlerjuden per l’aiuto finanziario. Anche sul piano personale
le cose si fecero tristi: la moglie Emilie
Schindler (interpretata da Caroline
Goodall nel film) lo lasciò proprio in quel periodo.
Oskar Schindler salvò più di mille
ebrei durante l’Olocausto
La lista del film
Schindler’s List contiene i nomi degli ebrei
registrati a Cracovia, la maggior parte dei quali venne poi salvata
da Schindler. Come anticipato, la grande maggioranza delle fonti
storiche attribuisce infatti a Schindler il merito di aver salvato
1.200 ebrei impiegandoli come lavoratori nella sua fabbrica di
smalti, che acquistò nel 1939. La strategia di Schindler consisteva
nell’utilizzare i suoi ex contatti con i servizi segreti tedeschi
per inviare gli ebrei dai campi di concentramento alla sua
fabbrica, proteggendoli dalla morte e dalla deportazione. A volte,
in situazioni estreme, l’allora ricco Schindler ricorreva anche a
corrompere i funzionari nazisti con regali di lusso che potevano
essere acquistati solo al mercato nero.
Altre figure reali presenti nel
film Schindler’s List
Anche gli archi narrativi degli
altri personaggi di Schindler’s List sono basati
su storie vere. Amon Göth (Ralph
Fiennes) è stato il comandante del campo di
concentramento di Cracovia e in seguito è stato condannato come
criminale di guerra per crimini contro l’umanità. Itzhak
Stern era invece il fedele contabile di Oskar Schindler
che lo assisteva nelle sue attività di salvataggio. Stern emigrò
infine in Israele e scrisse opuscoli volti a far conoscere
l’umanitarismo di Schindler. Morì prima di Schindler ed è riportato
che il suo ex datore di lavoro abbia pianto inconsolabilmente al
funerale. Altri personaggi reali presenti nel film sono la moglie
di Schindler, Emilie, il sopravvissuto
all’Olocausto Poldek Pfefferberg e diversi
ufficiali delle SS naziste.
Molti dei personaggi secondari di
Schindler’s List erano poi ebrei realmente
sopravvissuti agli eventi dell’Olocausto. Sebbene appaiano come
detenuti nei campi di concentramento, molti di loro finirono per
stabilirsi in altri contesti di vita soddisfacenti. Leo
Rosner, che ritrae il suonatore di organetto nei campi, è
diventato un musicista. Mietek Pemper, l’uomo che
ha compilato la lista, ha lavorato come attivista interculturale.
Artista grafico prima della guerra, Joseph Bau ha
prosperato come animatore. Nel film compaiono anche molti altri
ebrei che non sono riusciti a sopravvivere nella Germania nazista,
come l’architetto Diana Reiter. La famosa “bambina
in rosso” è invece una creazione cinematografica, intesa come
allegoria della devastazione dell’Olocausto.
Schindler’s List
dura ben 215 minuti e incorpora buona parte del libro di
Thomas Keneally. Tuttavia, poiché
Schindler’s Ark è un’opera voluminosa e le
condizioni dei campi di concentramento sono documentate da più
fonti, l’adattamento di Steven Spielberg non poteva incorporare tutte
le condizioni relative alle operazioni di salvataggio. Per esempio,
il film omette i legami che Oskar Schindler aveva con i gruppi di
resistenza che comprendevano polacchi ed ebrei. Le ricerche di
Keneally suggeriscono che l’industriale sostenne anche
finanziariamente tali organizzazioni. Inoltre, Schindler fu
arrestato tre volte per le sue attività nel mercato nero e per i
suoi legami con Amon Göth, mentre
Schindler’s List copre solo uno di questi
incidenti.
Anche le descrizioni di Keneally
delle esecuzioni di ebrei in una collina soprannominata “Prick
Hill” sono state eliminate nell’epopea storica di Spielberg a
favore di scene come la liquidazione del ghetto di Cracovia.
Schindler dovette anche affrontare il crescente antisemitismo
durante l’apertura delle sue fabbriche, con altri nelle vicinanze
che affiggevano manifesti con la scritta “Tenete fuori i
criminali ebrei”, un altro aspetto che Schindler’s
List tralascia. L’epilogo del film, invece, accenna
brevemente al fatto che Göth fu giustiziato con un’impiccagione e
che Schindler si trovò in difficoltà nel dopoguerra, ma la maggior
parte dei dettagli specifici del dopoguerra non hanno potuto essere
inseriti nel montaggio finale.
Nel giorno della memoria, il 27
gennaio di ogni anno, si commemorano le vittime dell’Olocausto, il
genocidio di cui furono responsabili le autorità naziste nei
confronti di tutte quelle categorie di persone ritenute
“inferiori”. Anche il cinema, nel corso della sua storia, ha dato
vita a numerosi film attraverso cui poter ricordare e riflettere su
quanto avvenuto. Uno dei più memorabili ed esemplari è
Schindler’s List, diretto nel 1993 da Steven
Spielberg. All’interno di questo si racconta la vera
storia di Oskar Schindler e del suo impegno nel
salvare oltre mille ebrei dallo sterminio della Seconda guerra
mondiale.
Ispirato al romanzo
Schindler’s Ark, di Thomas Keneally,
questo film ha permesso a Spielberg di raggiungere la definitiva
consacrazione nel mondo del cinema. Schindler’s
List è infatti un attenta ricostruzione degli eventi, ma
anche un film estremamente delicato e sofferto, dove si racchiude
l’idea di umanità secondo il regista. Chi salva una vita salva
ilmondo, è il tema principale del film e di tutta la
filmografia di Spielberg, qui portato al massimo della sua potenza.
Ancora oggi considerato uno dei migliori film della storia del
cinema, fu questo un caso eclatante tanto nella sua concezione
stilistica quanto nell’impatto culturale scaturito dalla sua
visione.
Pochi film come questo sono in grado
di rendere importante il ricordo di quanto avvenuto, permettendo
però di riflettere anche sul presente. La forza di
Schindler’s List, come nelle intenzioni di
Spielberg e dei suoi collaboratori, è quella di essere un’opera
senza tempo. In questo articolo approfondiamo alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ai premi vinti. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
l’imprenditore tedesco Oskar Schindler, il quale
tenta di sfruttare il nascere del conflitto tra la Germania nazista
e la vicina Polonia per far fruttare i suoi affari. L’uomo,
infatti, avvia una fabbrica impiegata nella produzione di tegami e
pentole con cui rifornire l’esercito tedesco. All’interno di
questa, grazie ai suoi rapporti con il contabile
ebreo Itzhak Stern, dà impiego a oltre mille
ebrei, salvati così dai campi di concentramento. Schindler porta
dunque avanti la sua attività, forte anche della protezione da
parte delle SS. L’arrivo dello spietato ufficiale Amon
Goeth, però, rischia di spezzare questo equilibrio,
portando Schindler a comprendere meglio l’orrore perpetrato dai
nazisti e a nutrire il desiderio di poterne salvare quanti più
possibile.
Fatta eccezione per alcune
simboliche scene, il film è interamente in bianco e nero. Per
Spielberg l’Olocausto fu vita senza luce, ed è per questo che un
qualsiasi film che voglia raccontare di quegli orrori non può che
essere in bianco e nero. Gli unici elementi di colore sono dati
dalle candele all’inizio e alla fine del film, dove se le prime si
spengono, le seconde si riaccendono, fornendo un segnale di
speranza. Iconica poi è la bambina con il cappotto rosso. Per
Spielberg quella presenza di colore era da intendersi come il
simbolo di quanti pur consapevoli del massacro degli ebrei non
fecero nulla per impedirlo. Il regista, inoltre, realizzò il film
con uno stile documentaristico, girato per buona parte con camera a
mano o comunque privo di artifici tecnici che avrebbero potuto
spettacolarizzare la vicenda.
Il cast del film, da Liam Neeson a
Ralph Fiennes
Ad interpretare Oskar Schindler vi è
l’attore Liam Neeson,
all’epoca ancora non estremamente celebre. Spielberg voleva infatti
evitare la presenza di interpreti troppo conosciuti, che avrebbero
potuto distrarre dalla storia del film. Inizialmente, però, lo
stesso Neeson pensò di non essere adatto alla parte. Al momento del
provino egli si convinse di essere andato male e pertanto accettò
un nuovo lavoro per uno spettacolo a Broadway. Al suo debutto, lo
stesso Spielberg insieme alla moglie e alla suocera andarono a
vederlo, per poi incontrarlo a fine spettacolo nel camerino.
Neeson, colto di sorpresa, abbracciò la suocera di Spielberg in un
modo così spontaneo e sentito da far convincere il regista di aver
trovato il suo protagonista. Ad oggi, quella di Schindler è l’unica
interpretazione ad aver fatto guadagnare a Neeson una nomination
all’Oscar.
Accanto a lui, nel ruolo dello
spietato nazista Amon Goth vi è l’attore Ralph Fiennes,
anche lui all’epoca poco conosciuto. Per il ruolo, l’attore
ingrassò di circa 13 chili, raggiungendo una somiglianza
particolarmente inquietante con il vero Goth. L’attore inoltre ebbe
modo di parlare con quanti conobbero realmente il nazista,
arrivando a comprendere aspetti di lui che lo svelavano come un
uomo fragile e da compatire. Una sopravvissuta dei campi di
concentramento, incontrandolo sul set, ammise di essersi sentita a
disagio per la somiglianza tra i due. Il premio Oscar Ben Kingsley
interpreta invece il collaboratore di Schindler Itzhak Stern.
L’attore fu fortemente voluto da Spielberg dopo che il regista lo
vide recitare in Gandhi. Fa poi parte
del cast principale l’attrice Caroline Goodall nei
panni di Emilie Schindler, la moglie di Oskar.
Schindler’s List
ricevette al momento della sua uscita il plauso universale della
critica e del pubblico. Il film ha ad oggi ricevuto circa
91 premi in tutto il mondo, tra cui si annoverano
in particolare quelli conferiti dal Chicago Film Critics
Association, dai Bafta Awards, dove il
film ottenne 7 premi, e i Golden Globe, dove vinse
come Miglior film drammatico, Miglior regia e Miglior
sceneggiatura. Ai premi Oscar fu poi il titolo che
la fece da padrone, ottenendo 7 statuette tra cui
quella per il Miglior film, regia, sceneggiatura, fotografia e
colonna sonora. Furono invece candidati ma non vinsero sia Liam Neeson che
Ralph
Fiennes.
Il trailer del film dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di
Schindler’s List grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
iTunes, Sky e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
25 gennaio alle ore 21:25 sul canale
Rete 4.
Per la Giornata
della memoria su IRIS vi segnaliamo il film premio
Oscar Schindler’s List di
Steven Spielberg con tre
straordinari attori come Liam Neeson, Ben
Kingsley e Ralph Fiennes. La
pellicola del leggendario regista andrà in onda in prima serata sul
canale IRIS di Mediaset, alle 21:11.
Schindler’s
List è un film del 1993 diretto
da Steven Spielberg, interpretato
da Liam Neeson, Ben
Kingsley e Ralph Fiennes e
dedicato al tema della Shoah.
Ispirato al romanzo La
lista di Schindler di Thomas Keneally, basato sulla
vera storia di Oskar Schindler, permise a Spielberg di
raggiungere la definitiva consacrazione tra i grandi registi,
vincendo l’Oscar per il miglior film e
la miglior regia.
Caratteristica saliente del film è
quello di esser stato girato interamente in bianco e nero,
fatta eccezione per quattro scene: la prima è la scena iniziale, in
cui si vedono due candele spegnersi, così come, simbolicamente, la
fiammella di altre due candele riacquista colore verso il termine
della storia. La seconda e la terza scena in bianco e nero, dove
appare una bambina con un cappotto, solo quest’ultimo colorato di
rosso, dapprima durante il rastrellamento del ghetto, poi durante
la riesumazione delle vittime. Esiste infine tutta una sequenza nel
finale del film, interamente a colori, quando, ai giorni nostri,
vengono rispettosamente deposti i sassi sulla tomba del
vero Oskar Schindler presso il cimitero
di Gerusalemme.
Nel 2004 questo film è
stato scelto dalla Biblioteca del
Congresso degli Stati Uniti per essere preservato
nel National Film Registry.
A seguito dell’enorme interesse
suscitato, Spielberg utilizzò parte degli incassi per
creare la Survivors of the Shoah Visual History Foundation,
organizzazione no-profit per la collezione audio-video delle
testimonianze di circa 52.000 sopravvissuti. Alcune di queste
interviste compaiono nei contenuti extra del DVD
di Schindler’s List.
La casa di
produzione di Nicola e Marco De Angelis, Fabula
Pictures, annuncia di aver chiuso un accordo con la
casa editrice Mondadori per l’opzione dei diritti per l’adattamento
cinematografico di Scheletro Femmina di
Francesco Cicconetti.
Il libro,
autobiografia romanzata dell’autore, racconta la storia della sua
transizione di genere, mescolando vita reale ed elementi di
finzione. Una storia d’amore, di crescita e cambiamento, unica e
allo stesso tempo universale come metafora della lotta che chiunque
affronta per scoprire chi è veramente.
Dal punto di vista
produttivo, il progetto percorrerà vie innovative per ridurre
l’esclusività sia nei ruoli creativi sia artistici, ancora tutti da
definire.
“Siamo felici
di aver l’opportunità di lavorare a un progetto come questo che ci
permetterà di tradurre in immagini una storia potente e di grande
ispirazione che porta con sé l’opportunità di scardinare una serie
di sovrastrutture che hanno impedito l’accesso all’industria
cinematografica delle persone trans”, ha dichiarato
Nicola De Angelis, CEO e responsabile sviluppo e
co-produzioni internazionali di Fabula
Pictures.
“Scheletro
Femmina nasce con l’intento di voler rappresentare un ragazzo trans
reale, non raccontato in maniera distorta attraverso il filtro
dello sguardo cisgender, e, pur avendo un punto di vista
soggettivo, è una storia per molti tratti universale, nella quale
sia persone transgender che cisgender possono riconoscersi. Il
progetto audiovisivo ha la stessa ambizione: avvicinare, stimolare
l’empatia e normalizzare il percorso di affermazione di
genere”. Questa la dichiarazione dell’autore Francesco
Cicconetti.
Gli anni Novanta sono stati un
decennio particolarmente importante per il genere
thriller. In quegli anni, infatti, hanno calcato il grande
schermo alcuni titoli particolarmente importante nel ridefinire i
canoni e le caratteristiche di tale tipologia di racconti. Tra i
più importanti vi è senza dubbio Schegge di paura,
uscito nel 1996 e capace con il suo finale di spingere a
riconsiderare tutto ciò che si era visto fino a quel momento.
Questo è stato diretto da Gregory Hoblit, qui
alla sua prima regia e in seguito affermatosi con altre celebri
opere thriller come Il caso Thomas Crawford
e Nella mente del serial
killer.
Il film in questione è tratto dal
romanzo Prima Fear, dello scrittore William
Diehl. Pubblicato nel 1993, questo divenne da subito un
best seller del suo genere, attraendo tanto per la sua complessa
trama quanto per l’ambiguità dei protagonisti. Adattato per il
cinema da Steve Shagan e Ann
Biderman, il film ha saputo riproporre tali centrali
elementi, affermandosi a sua volta come un grande successo di
critica e pubblico. Grazie a questo film, inoltre, si è affermato
un nuovo attore sul panorama cinematografico: Edward Norton.
Complesso, cupo, intricato e infine
sconvolgente, Schegge di paura è ancora oggi un
brillante esempio di come un film possa portare ad infrangere le
aspettative dello spettatore, lasciandolo con un misto di
soddisfazione e turbamento. In questo articolo approfondiamo alcune
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori ed alla
spiegazione del suo finale. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Cortesia di Paramount Pictures
La trama e il cast di Schegge di paura
La vicenda del film ha inizio a
partire dall’assassinio dell’arcivescovo Richard
Rushman, brutalmente assalito da uno dei suoi protetti, il
giovane Aaron Stampler. Balbuziente e timido, il
ragazzo si dichiara però innocente e di ciò si convince anche
l’avvocato Martin Vail. Nel corso delle sue
indagini, però, questi arriva a scoprire una serie di motivi che
potrebbero aver effettivamente portato il ragazzo a compiere
l’omicidio. Tuttavia, ci sono ben altri segreti con cui Martin
dovrà scontrarsi, tra cui il fatto che Aaron potrebbe essere
realmente innocente, ma non nei modi che ci si aspetterebbe.
Ad interpretare il protagonista del
film, l’avvocato Martin Vail, vi è l’attore Richard Gere. Accanto a
lui, si ritrovano poi numerosi altri celebri nomi del cinema
statunitense. La candidata all’Oscar Laura Linney
ricopre il ruolo di Janet Venable, assistente distrettuale
incaricata del caso, mentre Stanley Anderson dà
volto all’arcivescovo Richard Rushman. La premio Oscar Frances
McDormand è la dottoressa Molly Arrington, e
Terry O’Quinn, noto per il ruolo di John Locke
nella serie Lost, interpreta Bud Yancy. Alfre
Woodard, infine, è il giudice Miriam Shoat.
Di particolare importanza, però, è
il personaggio di Aaron Stampler. La ricerca del giusto attore per
questo fu particolarmente lunga e complessa. Tra i tanti che
vennero considerati per il ruolo vi sono stati Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Pedro Pascal, Wil Wheaton, James
Marsden e James Van Der Beek. Alla fine,
però, ad ottenere la parte fu l’esordiente Edward Norton,
il quale venne scelto tra più di duemila candidati. Questi,
infatti, aveva dimostrato di poter interpretare entrambe le
differenti personalità del personaggio. Grazie a questa
interpretazione, Norton ottenne numerose prestigiose nomination a
svariati premi, tra cui l’Oscar.
Cortesia di Paramount Pictures
La spiegazione del finale del
film
Nella scena finale, Vail va a
trovare Aaron in prigione e il ragazzo ringrazia il suo avvocato
per avergli salvato la vita in aula. Tuttavia, proprio mentre sta
per andarsene, Vail si accorge che il ragazzo sta mentendo. Vail
capisce infatti che Aaron non stava dicendo la verità quando gli ha
detto di porgere le sue scuse per l’aggressione subita in aula dal
pubblico ministero Janet Venable. Aaron ha affermato che ogni volta
che “Roy” si impadronisce della sua mente e inizia a fare del male
alle persone, perde i sensi e non ne conserva alcun ricordo.
Ma quando Aaron chiede a Vail di
scusarsi per aver attaccato Venable, significa che deve aver
ricordato ciò che ha fatto. All’inizio Vail pensò che questo
significasse che non era mai esistito un Roy, ma il suo subdolo
cliente lo corregge: “Non c’è mai stato un Aaron”. Il personaggio
violento di Roy è sempre stato la vera personalità di Aaron, e il
chierichetto dolce e ingenuo che si è presentato a Vail era solo
una recita. Aaron si sentiva a suo agio nel rivelare la verità a
Vail perché il giudice aveva già sciolto la giuria e aveva deciso
di dichiararlo non colpevole per infermità mentale.
Il che significa che sarebbe stato
mandato in una struttura psichiatrica, non in prigione. Dal punto
di vista tematico, dunque, Schegge di paura è
incentrato sulla dualità del genere umano. L’esempio più evidente è
quello di Aaron e del suo lato oscuro Roy – Aaron è in grado di
recitare la parte di un ragazzo dolce e innocuo, mentre Roy è
capace di infliggere atti di violenza indicibili – ma può essere
visto anche in Vail. Vail mette in scena la sua facciata di
avvocato famoso che attira l’attenzione dei media facendo uscire
dai guai criminali infami, ma nelle conversazioni con Aaron inizia
ad abbandonare la recita e rivela di avere davvero a cuore i suoi
clienti.
Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Schegge di paura
è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
TV+, Paramount+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 18 settembre alle ore
21:00 sul canale Iris.
Oscar Isaac e
Jessica Chastain hanno partecipato all’attività
stampa di Scenes From A Marriage, la serie evento
presentata a Venezia 78. Adattata dalla lodata miniserie
svedese del 1973 di Ingmar Bergman, la miniserie
HBO riesamina l’iconica rappresentazione di amore, odio, desiderio,
monogamia, matrimonio e divorzio di Bergman attraverso il punto di
vista di una coppia americana contemporanea.
Chastain interpreta Mira, una
dirigente tecnologica fiduciosa e ambiziosa lasciata insoddisfatta
dal suo matrimonio. Isaac è Jonathan, un professore di filosofia
cerebrale e accomodante nel disperato tentativo di mantenere
intatta la loro relazione. Il nuovo dramma è diretto dall’acclamato
regista e sceneggiatore televisivo israeliano Hagai
Levi, noto per serie tra cui In Treatment, The
Affair e Our Boys, ma è innegabile che i riflettori siano
tutti per la coppia d’oro di protagonisti.
Chastain ha ammesso che il progetto
è stato intenso da realizzare: “Mi è sembrato incredibilmente
intimo, è stato difficile tornare a casa e lasciare il ruolo di
Mira al lavoro. Dentro c’era una parte di me stesso”.
Chastain e Isaac hanno collaborato
altre volte e soprattutto condividono un’amicizia che risale ai
tempi della Julliart, la scuola di recitazione che entrambi hanno
frequentato a New York. Nonostante quell’amicizia, l’intensità
dello show ha richiesto ai due una sfida davvero importante.
Chastain ha continuato:
“Scherzavamo dicendo che la nostra amicizia è stata una
benedizione e una maledizione. È una benedizione perché c’è fiducia
immediata. Non devi preoccuparti di offendere o di creare una
connessione. Puoi essere molto onesto. La cosa difficile è che a
volte ci leggevamo nel pensiero. Era come “uscire dalla mia testa”.
Quindi, ho sentito che in questo lavoro non c’era nessun momento di
riposo”.
Isaac – che è ha portato al Festival
anche Dune e Il collezionista di
carte – ha aggiunto: “È ben detto. Professionalmente,
è fantastico quando conosci qualcuno così bene perché non devi
preoccuparti di molte cose di cui di solito ti preoccupi. Tuttavia,
con un progetto così intenso tieni così tanto alla persona, che è
come lavorare con la famiglia. Se non conosci qualcuno così bene,
ottenere il tuo spazio non è così difficile.”
Chastain ha commentato le scene
intime della serie: “In termini di intimità fisica, abbiamo
avuto un coordinatore e HBO è stato davvero fantastico per noi che
abbiamo avuto conversazioni su ciò con cui ci sentivamo a nostro
agio. Oscar e io siamo molto a nostro agio l’uno con l’altro,
quindi abbiamo parlato separatamente con questi responsabili. È
stato utile.” Ha aggiunto, ridendo: “C’è comunque una
percentuale di imbarazzo, quindi il bourbon ha aiutato molto. Ma il
livello di fiducia era alto”.
Jessica Chastain ha
poi proseguito: “Per quanto mi riguarda, sono davvero
entusiasta di guardare la serie in termini di ruoli di genere.
L’originale esamina i ruoli di genere in quel periodo di tempo,
questa versione lo esamina attraverso la contemporaneità in termini
di stipendio, chi sostiene la famiglia, cosa significa essere una
madre, il rapporto di una donna con il sesso, la fertilità, ci sono
tanti aspetti”.
Il regista israeliano Hagai
Levi ha parlato della sua ispirazione per il progetto:
“Sono rimasto scioccato quando ho visto per la prima volta la
versione di Bergman. Ero davvero giovane. Mi ha fatto capire che la
TV può essere arte. È diventato un punto di riferimento per me
quando ho lavorato ad altri show, come In Treatment. Quando sono
stato avvicinato dal figlio di Ingmar Bergman, Daniel, ero
spaventato ed eccitato, ma sapevo che dovevo provare ad affrontare
questa sfida”.
Prima che un film arrivi alla fase
di riprese, ci sono diversi step da seguire, e una parte
importantissima della pre-produzione è l’approvazione della
sceneggiatura. Per farlo, gli sceneggiatori si devono confrontare
naturalmente con i produttori e con gli executive. Di seguito vi
proponiamo le testimonianze dei candidati ai WGA di quest’anno,
alle prese con le note e i commenti più stupidi ricevuti da un
executive.
Damien Chazelle
Era una nota
per Whiplash, che finisce con un lungo assolo di batteria, che è
poi tutto il senso del film. E la nota diceva di sbarazzarsene.
C’era scritto: “È bravo con la batteria, l’abbiamo capito.”
Allison Schroeder
Ero molto eccitata, stavo scrivendo
questo thriller con due protagoniste donne, sullo spionaggio.
L’executive disse: “Oh che bello! Ci piace. Puoi modificarlo
con un incesto o con due uomini?” E io: “Se davvero mi assumessi?
Si”.
Theodore Melfi
La maggior parte delle note le
scrivono gli attori. Sono cattivi. Questa persona alla Fox disse:
“Ci deve essere così tanta matematica?” Quindi ho finto di essere
interessato, ma no, riguarda la matematica. E poi Kevin Costner mi
ha chiamato e mi ha detto: “Sto pensando di farmi una stempiatura”
“Perché?” E lui: “Credo che questo personaggio sia stempiato”. Così
ho chiamato lo studio perché adoro torturarli, e ho detto che Kevin
voleva una stempiatura, e sono impazziti, dicendo che volevano
Kevin esattamente com’è. E così ho detto a Kevin che tutti allo
studio pensavano che l’avrebbe fatto sembrare vecchio. Così ha
chiesto se almeno poteva masticare una gomma.
Rhett Reese e Paul Wernick
Abbiamo scritto una parodia dei
Soprano dal titolo I Pomodori (in inglese Sopranos e Tomatoes crea
una simpatica assonanza che si perde in traduzione, ndt) Era tutta
impersonata da frutta e verdura. Erano i Pomodori contro le Banane.
La nota di produzione diceva: “Ci piace, ma devono essere per forza
frutta e verdura?
Kenneth Lonergan
Sto cercando di pensare a una nota
molto brutta che ho ricevuto, ma negli ultimi 20 anni sono entrato
in una specie di trans ipnotica che mi faceva rispondere “Oh è
interessante” a ogni nota che ricevevo dalla produzione. Una volta
scrissi una commedia e mi chiesero: “Dov’è il divertimento?”
Risposi che non lo sapevo.
Barry Jenkins
Dove sono i bianchi?
Eric Heisserer
Era l’inizio della storia, e io
dissi: “C’è una spia e sua moglie”, e l’executive: “Non c’è nessuna
moglie, continua”.
Taylor Sheridan
Comincia a sembrare la voce
dell’insegnante dei Peanuts. Ero a un incontro, era un pilota per
la AMC, eravamo tutti seduti e mi davano tutti le loro note, e io
ascoltavo, poi a un certo punto dissi: “Di che cazzo state
parlando?” e loro “Taylor, devi cercare le note dentro le note” e
io “Ok, ma perché semplicemente non mi date le note?” E loro mi
guardarono seriamente: “Non sappiamo cosa siano le note.”
Todd Black
Abbiamo fatto un western intitolato
I Magnifici 7. La più grande nota di produzione e di riprese è
stata “Devono indossare cappelli da cowboy e avere barba e baffi?”
e io: “Vuoi che non abbiano nemmeno i cavalli?” Questa fu la nota
più importante.
Nonostante l’ultimo capito della
saga del maghetto più famoso del mondo sia stata girata e scritta
in due parti, oggi apprendiamo da David Heyman
(produttore) intervistato da Collider, che malgrado la
divisione in due film si sono resi necessari vari tagli al
montaggio finale di
Harry Potter e i Doni della Morte – parte 1.
In particolare, ecco due scene
eliminate dal film e che probabilmente saranno inserite nei
contenuti speciali dell’home video:
* Una scena presente nel libro,
girata per il film e poi tagliata: il momento in cui Dudley Dursley
stringe la mano a Harry. Heyman rivela che la scena era molto bella
(“Riassume uno dei messaggi più profondi di HP: che spesso le
persone sono diverse da come appaiono”), ma è stata tagliata perché
rallentava troppo la parte iniziale del film (“Era come se il film
iniziasse troppe volte”). Nel film vedremo la partenza dei Dursley,
ma senza questa stretta di mano tra i due ragazzi.
* Una scena che non è nel
libro, ma che era stata ideata per il film e poi è stata tagliata:
Harry e Ron danno la caccia a un coniglio. Ron è frustrato, e i
suoi rapporti con Harry iniziano a incrinarsi; gli sembra che Harry
non abbia un vero piano e stia trascinando lui e Hermione in
un’avventura pericolosa e inutile. Durante la battuta di caccia, i
due ragazzi discutono e quasi vengono alle mani.
Il 29 agosto uscirà in
Italia il Dvd e Blu-ray di The Avengers, il cinecomic che ha visto
riuniti i big della Marvel è che ha battuto ogni record
incassando il terzo maggiore incasso di tutti i tempi.
Pochi giorni fa vi abbiamo
annunciato la presenza di bollenti minuti di sesso reale in Nymphomaniac di
Lars Von Trier; oggi vi comunichiamo che ci sarà vero sesso anche
in Cruising di James Franco, remake dell’omonimo film del 1980 con
Al Pacino. In particolare, essendo il film una crime story
ambientata nel mondo gay, si tratterà di sesso tra uomini e
potrebbe vedere coinvolto James Franco stesso, impegnato anche
davanti alla macchina da presa. Il 34enne Adone californiano
realizzerà il remake di Cruising assieme a Travis Mathews, premiato
filmmaker i cui lavori fanno fuoco – così recita il suo sito –
“sugli uomini gay e sull’intimità”. Ecco quanto dichiarato da
Mathews in merito al sodalizio con JF:
“[James Franco] sapeva di voler
vero sesso gay nel suo film. I suoi collaboratori stavano cercando
un filmmaker che avesse filmato sesso reale tra omosessuale,
qualcuno, credo, che gli fosse complementare. Abbiamo parlato del
suo interesse verso il film e più generalmente verso altre storie e
suggestioni sul mondo dell’omosessualità”
L’uscita del film è prevista per i
primi mesi del 2013.
Nonostante gli allentamenti delle
restrizioni a seguito del lockdown mondiale per
cercare di arginare il contagio da COVID-19, è
chiaro che il rischio di contagio è ancora alto, dato che il virus,
seppur apparentemente mutato, persiste e il vaccino non è ancora
disponibile. Ovviamente, i set cinematografici sono rimasti chiusi
per due mesi, e ora che si prova a ripartire sotto l’egida di un
protocollo
rigidissimo, ogni reparto della filiera produttiva è chiamato a
fare qualche sforzo in più, pur di riprendere a lavorare. Ma
questa è la situazione italiana.
Gli Stati Uniti rimangono
l’epicentro di COVID-19 con 2 milioni di infetti e
almeno 122.000 morti per il virus, ma questo non ha impedito alla
maggior parte dei governatori di riaprire i loro stati e riportare
le persone al lavoro, decisione perfettamente in linea con uno
Stato che ha al vertice un leader sovranista. A seguito di questa
decisione, il governatore della California, Gavin
Newsom, ha concesso agli studi di Hollywood la possibilità
di riprendere le attività il 12 giugno, purché si impegnino a
rispettare le linee guida previste in merito al distanziamento
sociale.
La riapertura dei set e le nuove norme di sicurezza
Queste linee guida richiederanno a
tutti i lavoratori sul set di indossare maschere, visiere e altre
attrezzature per contribuire a ridurre il rischio di trasmissione
del virus. La Task Force del Comitato per la sicurezza della
gestione del lavoro in tutto il settore dei produttori
cinematografici e televisivi dell’Alleanza ha inoltre raccomandato
di adottare “considerazioni speciali” per tutti gli attori
coinvolti nelle scene ravvicinate, arrivando al punto di dichiarare
che registi e i montatori debbano prendere in considerazione
“modifiche di script o utilizzo di effetti digitali”.
Sembra probabile che queste
direttive vogliano dire che i registi devono impegnarsi a fare del
loro meglio per ridurre le scene ravvicinate, ma visto che in molte
storie non è possibile eliminare del tutto i momenti di intimità,
sembra chiaro che si sta considerando l’idea di sostituire le scene
intime, di sesso o di baci, con la CGI. Oltre a far lievitare i
costi di produzione, già in rialzo a causa delle ulteriori
necessità di sanificazione e implemento delle attrezzature
protettive, sembra davvero una decisione estrema, che potrebbe
essere aggirata in altri modi, come la garanzia, tramite tampone,
della negatività degli attori che si troveranno ad interagire.
A dirigerla è
Hagai Levi, regista e sceneggiatore israeliano,
che viene dalla creazione di In Treatment nel 2008
e The Affair del 2014. La serie è una
rivisitazione di quella omonima del ’73 di Ingmar Bergman, dove la
trama e le fila principali delle tematiche non si discostano molto
dalla versione svedese, ma possiedono fondanti distinzioni che
mostrano chiaramente l’ambientazione ai giorni nostri.
In Scene da un
matrimonio Mira (Jessica
Chastain) e Jonathan (Oscar
Isaac) sono due ex sposi che si incontrano in momenti
diversi, principalmente nella casa dove abitavano quando erano
moglie e marito, e discutono molto, a ondate, passandosi di volta
in volta il testimone dell’egoismo, del bisogno, del vuoto e della
dipendenza.
Scene da un matrimonio, un
racconto aggiornato ai tempi
Nonostante negli anni
’70, quando era uscito Scene da un matrimonio,
stessero iniziando le prime rivoluzioni d’idee e ruoli – anzi:
forse soprattutto per questo –, a prendere la decisione di
andarsene era stato Johan (Erland Josephson), così
come ad avere reazioni fisiche violente e ad avere il ruolo
talvolta più distaccato.
Nel dramma riscritto da
Hagai Levi, invece, le situazioni sono quasi del
tutto invertite, non fosse altro perché oggi a subire la scelta del
partner è il marito, che si trova quindi a dover gestire ogni
anfratto del proprio mondo emotivo, fino a quel momento pressoché
sconosciuto.
La ricchezza del
riaccostarsi alla triste storia di un matrimonio che finisce,
riadattandola alla mentalità di oggi, sta prevalentemente nel fatto
che non c’è spiegazione o matassa che possa veramente sbrogliarsi e
ricevere finalmente la luce, ed è una questione che vale da che
mondo è mondo. Perché il punto principale è sempre uno, e uno solo:
è difficile e ci vuol pazienza.
La sintonia armoniosa
con cui Jessica Chastain e Oscar Isaac si muovono e danzano nel corso
delle sequenze, racconta in maniera perfetta l’andatura di ogni
fase che si attraversa quando ci si lascia, ma non ci si vuole
lasciare. I protagonisti incastrano gli stati emotivi,
alternandoli, raccontandone lo smarrimento, e parlando di qualcosa
che conosciamo tutti molto bene – certo: chi più chi meno.
L’universalità dei sentimenti di Scene da un
matrimonio
Ma è buffo, per alcuni
aspetti, osservare come tutto il mondo (dei sentimenti) sia paese,
quando si parla di amore, e quando si capisce che non ci si capisce
più, ma in fondo ancora ci sia ama. E poi, come riconoscere se
ancora ci si ama veramente? C’è da ammettere che fiumi d’arte si
son sprecati su un argomento di tale portata, e tanti ancora ne
scorreranno.
Certo è che il lavoro
fatto da Hagai Levi è scritto in maniera efficace
e chiara, e lo sviluppo del canone naturalistico è reso, appunto,
in modo sempre scorrevole dagli attori, che si rimpallano il
bisogno di riconoscimento reciproco, con una complicità tale che a
volte quasi sfugge loro di mano.
In Scene da un
matrimonio Chastain e Isaac traducono un amore di coppia
della durata di diciassette anni con la capacità di un talento
interpretativo raro, che fu anche del duo formato dalla musa di
Ingmar Bergman, Liv Ullmann, e di Erland
Josephson. Così come era stato per Storia di un matrimonio di Noah
Baumbach, presentato in anteprima sempre a Venezia nel
2019, e per gran parte delle coppie raccontate in chiave assurda da
Woody Allen. La potenza di tali storie si
sorregge sulla forza del dialogo di chi le interpreta, anche e in
modo particolare di quel dialogo che non è espresso. Quasi a voler
mostrare, mettendolo in scena, ciò che nella vita parrebbe così
complicato da realizzare.
Vent’anni dopo il grande successo
di Scemo e piu’ Scemo
2, Jim Carrey e Jeff
Danielstornano nei panni dei leggendari
Lloyd ed Harry nel sequel del film che e’ diventato un cult della
commedia mondiale.
E’ passato molto tempo, ma in
realta’ nessuno e’ mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due
ragazzacci. Finche’ uno dei due scoprira’ di avere una figlia ed
insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di
tutti i colori… Dai fratelli
Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), il film arriverà
nelle sale il 3 dicembre distribuito da 01
Distribution
Con un’intervista allo
show “Late Night with Jimmy Fallon”, Jeff
Daniels ha parlato del sequel di Scemo e più
Scemo. Daniels ha cominciato a fornire qualche data e
qualche ulteriore dettaglio capace di far salire le
aspettative del film ad un buon livello. Del resto, chi non
vorrebbe rivedere una delle coppie più idiote della storia del
cinema, cimentarsi ancora con valigette piene di soldi,
furgoni a forma di cane, merli che volano, nella splendida
cornice delle montagne rocciose?
Il film si chiamerà
Dumb & Dumber To, ma non si hanno
indicazioni per la traduzione italiana. Le riprese
cominceranno dopo l’estate, a Settembre, sotto il segno della
Universal Pictures, dopo che il film è stato
rifiutato dalla Warner Bros. Questo consentirà al sequel di
uscire nel 2014, vale a dire festeggiando il 20th
anniversario dall’uscita del primo capitolo.
Era il 1994
infatti quando Peter e Bobby
Farrelly portavano sullo schermo lo storico
Scemo e più Scemo, diventato poi un cult
per il genere, con alcune battute storiche entrate e ripetute nei
locali di mezzo mondo. I due registi dirigeranno anche il seguito
del film che vedrà anche la presenza, ci fosse bisogno di
specificarlo, di Jim Carrey, per ripristinare
la coppia originale.
Vi lasciamo con una frase
pronunciata da Daniels, che ha definito la sceneggiatura del film
come “hysterical”, durante l’intervista, che…aggiunge succosi
particolari alla trama: “Nel film saremo uomini di mezza
età…uomini di mezza età e ancora così stupidi”.
Ci siamo, finalmente la Universal
Pictures ha sciolto gli indugi circa la data di rilascio di
Scemo e più scemo 2, sequel dell’omonima pellicola
del 1994 che vedeva come protagonista l’esilarante duo Jim
Carrey e Jeff Daniels.
L’arrivo nelle sale cinematografiche americane
del film tanto atteso dai nostalgici degli anni ’90 è stato
programmato per il 14 novembre 2014. Le riprese, invece, hanno
avuto inizio lo scorso settembre, ancora una volta sotto l’attenta
supervisione dei fratelli Peter e Bobby Farrelly, già
autori/produttori del primo film della serie.
Scemo e più scemo 2 vedrà
Jim Carrey e Jeff Daniels calarsi nuovamente nei
panni e nelle buffe acconciature di Lloyd ed Harry, la coppia folle
che permise al film di conquistarsi il titolo di must fra gli
appassionati del genere.
Vi ricordiamo che, in seguito alla crescente
popolarità acquisita dalla pellicola, nel 1995 fu realizzata una
serie televisiva a cartoni animati dedicata a Lloyd ed Harry e
prodotta dalla Hanna-Barbera. È di data più recente (2003)
un improbabile e quanto mai deludete prequel che vide Derek
Richardson e Eric Christian Olsen ereditare i ruoli da
Carrey e Daniels.
Il cast di Scemo e più scemo 2
sarà composto oltre che da Jim Carrey e Jeff Daniels
anche da Rob Riggle, Rachel Melvin, Laurie
Holden, Steven Tom e Kathleen Turner. È previsto,
inoltre, un cammeo di Jenniger Lawrence che interpreterà una
versione giovanile del personaggio di Kathleen Turner.
Vent’anni dopo il grande successo di Scemo e più Scemo,
Jim Carrey e Jeff Daniels tornano
nei panni dei leggendari Lloyd ed Harry nel sequel del film che è
diventato un cult della commedia mondiale.
È passato molto
tempo, ma in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono
rimasti due ragazzacci. Finchè uno dei due scoprirà di avere una
figlia ed insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla,
combinandone di tutti i colori…
Dopo il grande successo ottenuto
durante il primo weekend di programmazione negli Stai Uniti dove
SCEMO & + SCEMO 2 si è posizionato in cima alla
classifica del Box Office con oltre 38 milioni di dollari
incassati, il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si
appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito
da 01 Distribution.
Leone Film Group e Rai
Cinema presentano due nuove clip italiane
di Scemo e più Scemo 2 insieme ad
una featurette dedicata a Harry – Jeff Daniels che
introduce la trama del nuovo episodio e spiega com’è lavorare con
Jim Carrey. Il film dei fratelli Farrelly (Tutti
Pazzi per Mary), si appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3
dicembre distribuito da 01 Distribution.
È passato molto tempo, ma
in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due
ragazzacci. Finchè uno dei due scoprirà di avere una figlia ed
insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di
tutti i colori…
Dopo il grande successo ottenuto
durante il primo weekend di programmazione negli Stai Uniti dove
SCEMO & + SCEMO 2 si è posizionato in cima alla
classifica del Box Office con oltre 38 milioni di dollari
incassati, il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si
appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito
da 01 Distribution.
Sono passati 20 anni dall’ultima
volta che abbiamo visto Harry e Lloyd insieme, ora tutto sembra
essere cambiato, tranne la loro idiozia in Scemo e più
scemo 2. Quando Harry, che ha bisogno di un trapianto di
rene, scopre di avere una figlia di cui ignorava l’esistenza scuote
Lloyd dal torpore in cui è caduto da quando è stato lasciato da
Mary, e i due partono per una nuova avventura.
Difficile fare un seguito che sia
potente come la prima versione di un blockbuster come nel 1994 fu
Scemo & più scemo, i fratelli
Farrelly non sbagliavano un film e Jim Carrey era una delle stelle lanciate nel
firmamento della commedia demenziale, grazie al Saturday Night Live
e alla saga di Ace Ventura che lo aveva consacrato
come star mondiale. Jeff Daniels dal suo canto
affrontava il ruolo di Harry come una novità, il suo curriculum
fino a quel momento annoverava lavori con Jonathan Demme,
Milos Forman e Woody Allen.
Venti anni dopo Daniels è reduce
dal successo televisivo di The newsroom,
Jim Carrey ha sfiorato l’Oscar ed ha convinto
tutti delle sue capacità attoriali, mentre i Farrelly non azzeccano
un film dai tempi di Amore a prima
svista.
Scemo & più scemo
2 (in inglese è uno sgrammaticato
Dumb&dumber to) ha dalla sua il fatto
di essersi creato un pubblico che negli Stati Uniti è corso in sala
nella prima settimana, per vedere di nuovo Harry e Lloyd dare vita
sullo schermo al dodicenne che è in ognuno di noi: anarchico,
ignorante e totalmente scorretto. Già la missione che i due devono
affrontare va contro ogni etica (ritrovare una figlia che Harry non
pensava di avere per chiederle un rene), ma i mezzi con cui i due
arriveranno allo scopo sono ancora più squinternati.
Anarchia in Scemo e più scemo 2
Anarchia, così come nelle slapstick
delle origini del cinema, con Fatty Arbuckle e
Harold Lloyd di cui i due con i loro nomi sembrano
dare un’involontaria citazione. Incredibilmente, si ride, anche
nelle situazioni più parossistiche, come ad esempio quella di cui è
protagonista un’anziana signora detentrice di un prezioso
apparecchio acustico.
In venti anni si sono aggiornate
anche le situazioni in cui i due si trovano, merita la citazione il
coinquilino di Harry che attinge all’immaginario di Breaking Bad, di cui i due non si
curano più di tanto. Harry e Lloyd viaggiano in parallelo con
l’altro film, a determinare la continuità della demenza negli anni,
che ha anche una rassicurazione finale, che però arriva al termine
dei titoli di coda. Il film uscirà in sala a partire dal prossimo 3
Dicembre
Dopo vent’ anni dall’uscita del
film Scemo & più Scemo, esilarante e
demenziale commedia con Jim Carrey e Jeff
Daniels, torna il sequel diretto dai fratelli
Farrelly, del quale sono cominciate le riprese da
poco.
Sono state diffuse nelle ultime ore
le prime immagini dal set, che vedono i due attori di nuovo insieme
a interpretare i due dementi ruoli di Lloyd Christmas e
Harry Dunne. Le foto, pubblicate su twitter dai due
attori, vedono Carrey e Daniels calati nei panni
dei due personaggi in pose davvero comiche, ad esempio la foto qui
sotto che li vede guardare un libro al contrario.
In occasione dei recentissimi
Emmy, il vincitore Daniels ha
dichiarato che il film andrà molto oltre quello che abbiamo visto
nel 1994, e che il bello del suo lavoro è poter lavorare al fianco
di uno degli attori più bravi del genere comico, come
Carrey.
Scemo e più Scemo 2 è previsto
nelle sale per l’estate 2014, per qualsiasi aggiornamento in tempo
reale basta seguire i due attori su twitter.
Scemo e Più Scemo
2, pellicola che riunirà nuovamente sul grande
schermo la stravagante coppia composta da Jim
Carrey e Jeff Daniels, si
mostra attraverso un nuovo trailer internazionale.
Il filmato in questione, tuttavia,
si sviluppa sulla falsariga del primo trailer del film,
arricchendolo di brevi chicche inedite.
Il
film, ambientato a ben venti anni di distanza dal suo
predecessore, vede Lloyded Harry
impegnatiin un nuovo
e strampalato viaggio on the
road alla ricerca di una figlia che Harry (Jeff Daniels) nonsapeva
di avere.
Il sequel di Scemo
e più scemo vede nel castJimCarrey, JeffDaniels, RachelMelvin, KathleenTurner,BradyBluhm, LaurieHolden, SteveTom eRobRiggle
Ricordiamo come all’epoca (correva
l’anno 1994) Scemo e
più scemo sia stato un
grande successo commerciale ma sia diventato in seguito, solo con
il passare del tempo, un vero e proprio cult movie che può vantare
milioni di appassionati.
Scemo e più scemo
2è diretto, come i precedenti omonimi film, dai
fratelli registi, sceneggiatori e
produttori Peter e Bobby
Farelly, noti per film come Tutti pazzi
per Mary eAmore a prima
svista.
Scemo e più scemo
2 uscirà nelle sale
cinematografiche americane il 14 novembre 2014.
Jim Carrey e Jeff Daniels
tornano nei panni di Harry e Lloyd per Scemo e più
scemo 2 e di seguito potete vedere un nuovo spot tv
del film in cui i nostri protagonisti sono, senza dubbio, ancora
più … scemi.
Il film,
ambientato a ben venti anni di distanza dal suo
predecessore, vede Lloyded Harry
impegnatiin un nuovo
e strampalato viaggio on the
road alla ricerca di una figlia che Harry (Jeff Daniels) nonsapeva
di avere.Ricordiamo come all’epoca (correva l’anno
1994) Scemo e
più scemo sia stato un
grande successo commerciale ma sia diventato in seguito, solo con
il passare del tempo, un vero e proprio cult movie che può
vantare milioni di appassionati.
Scemo e più scemo
2 vede nel cast Jim Carrey, Jeff Daniels,
Rachel Melvin, Kathleen Turner, Brady Bluhm, Laurie Holden, Steve
Tom e Rob Riggle.
Scemo e più scemo
2è diretto, come i precedenti omonimi film, dai
fratelli registi, sceneggiatori e
produttori Peter e Bobby
Farelly, noti per film come Tutti pazzi
per Mary eAmore a prima
svista.
Scemo e più
scemo 2 uscirà nelle sale
cinematografiche americane il 14 novembre 2014.
Guarda due nuove clip dell’atteso film Scemo e più
scemo 2, il sequel dei fratelli Farrelly in arrivo
nei cinema italiani il prossimo 3 dicembre.
È passato molto tempo, ma
in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due
ragazzacci. Finchè uno dei due scoprirà di avere una figlia ed
insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di
tutti i colori…
Dopo il grande successo ottenuto
durante il primo weekend di programmazione negli Stai Uniti dove
SCEMO & + SCEMO 2 si è posizionato in cima alla
classifica del Box Office con oltre 38 milioni di dollari
incassati, il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si
appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito
da 01 Distribution.
Nonostante le indiscrezioni secondo
cui Jim Carrey avrebbe gettato la spugna, nel timore che gli
studios alla fine non sostengano abbastanza il progetto, i
fratelli Farrelly vanno dritti per la loro strada, nell’intenzione
di dare vita al seguito di Scemo e più scemo. A offrire nuovi
chiarimenti sui tempi di lavorazione del film è stato Bobby
Farrelly, che ha chiarito come tutto sarà legato agli impegni dei
protagonisti: Jeff Daniels, ad esempio, è attualmente impegnato sul
set della seconda stagione della serie The Newsroom. Farrelly ha
spiegato come l’intenzione iniziale fosse di girare il film nel
prossimo autunno, ma proprio l’impegno di Daniels ha portato alla
decisione di rinviare tutto al 2013. Le riprese prenderanno
probabilmente il via in primavera, in vista di un’uscita
autunnale.
Geniale. Irriverente. Questo e molto
altro abbiamo detto e ridetto su Scemo e più
scemo, suoi suoi due attori protagonisti e iconici,
Jim Carrey e Jeff Daniels e, si
spera, che tutto ciò potremo ripetere quando Scemo e
più scemo 2 invaderà le sale cinematografiche di
tutto il mondo.
Nel frattempo, tra teaser davvero
divertenti e chicche di ogni sorta, abbiamo messo l’anima in pace
con i due scemi più simpatici del mondo del cinema. E, come a non
voler mai smentire la fama di burloni guastafeste di
Lloyd e Harry, eccoli di nuovo in
una veste inedita…quella di citazionisti!
Prendendo spunto, ma soprattutto
prendendo in giro, il nuovo film, Lucy,
con protagonista la sempre più affascinante Scarlet
Johansonn, nel quale si torna a parlare della capacità
degli esseri umani di saper utilizzare solo il dieci per cento
delle loro facoltà intellettive. Ed ecco i due poster ispirati a
Lucy, nei quali Lloyd e
Harry ci dimostrano come alcuni esseri umani
trovino difficoltà a utilizzare perfino più dell’un per cento del
loro potenziale!
Geniali!
Il film,
ambientato a ben venti anni di distanza dal suo
predecessore, vede Lloyded Harry
impegnatiin un nuovo
e strampalato viaggio on the
road alla ricerca di una figlia che Harry (Jeff Daniels) nonsapeva
di avere.
Il sequel di Scemo e
piùscemo vedenel castJimCarrey, JeffDaniels, RachelMelvin, KathleenTurner,BradyBluhm, LaurieHolden, SteveTom eRobRiggle
Ricordiamo come all’epoca (correva l’anno
1994) Scemo e
più scemo sia stato un
grande successo commerciale ma sia diventato in seguito, solo con
il passare del tempo, un vero e proprio cult movie che può
vantare milioni di appassionati.
Scemo e più scemo
2è diretto, come i precedenti omonimi film, dai
fratelli registi, sceneggiatori e
produttori Peter e Bobby
Farelly, noti per film come Tutti pazzi
per Mary eAmore a prima
svista.
Scemo e più
scemo 2 uscirà nelle sale
cinematografiche americane il 14 novembre 2014.
Intervistato da Empire,
Peter Farrelly ha parlato di Scemo e
più scemo 2, sequel del classico del cinema
demenziale americano con protagonisti Jim Carrey e Jeff
Daniels, specificando che i personaggi di Lloyd e Harry saranno
esattamente gli stessi, così come li avevamo lasciati 20 anni
fa:
“Alla fine del primo film Llyoy
e Harry si ritrovano ad essere esattamente come erano
all’inizio – ha spiegato Peter – Non sono cresciuti e lo
vedrete nel nuovo film… continuano a fare le classiche
stupidaggini. Non volevamo fare una versione meno leggera di Scemo
e più scemo. Il primo è davvero difficile da imitare, ha delle
battute sensazionali ed è stato difficile per noi trovarne di nuove
che fossero all’altezza. Una cosa che abbiamo fatto è stata quella
di preservare tutte le battute che ci venivamo in mente quando
stavamo lavorando ad altri progetti, ma che per quei determinati
film non andavano bene. Così, insieme a Bobby, ci dicevamo: “Queste
le useremo per Scemo e più scemo 2” “.
L’arrivo nelle sale cinematografiche americane
del film tanto atteso dai nostalgici degli anni ’90 è stato
programmato per il 14 novembre 2014. Le riprese, invece, hanno
avuto inizio lo scorso settembre, ancora una volta sotto l’attenta
supervisione dei fratelli Peter e Bobby Farrelly, già
autori/produttori del primo film della serie.
Scemo e più scemo 2 vedrà
Jim Carrey e Jeff Daniels calarsi nuovamente nei
panni e nelle buffe acconciature di Lloyd ed Harry, la coppia folle
che permise al film di conquistarsi il titolo di must fra gli
appassionati del genere.
Le foto:
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Vi ricordiamo che, in seguito alla crescente
popolarità acquisita dalla pellicola, nel 1995 fu realizzata una
serie televisiva a cartoni animati dedicata a Lloyd ed Harry e
prodotta dalla Hanna-Barbera. È di data più recente (2003)
un improbabile e quanto mai deludete prequel che vide Derek
Richardson e Eric Christian Olsen ereditare i ruoli da
Carrey e Daniels.
Il cast di Scemo e più scemo 2
sarà composto oltre che da Jim Carrey e Jeff Daniels
anche da Rob Riggle, Rachel Melvin, Laurie
Holden, Steven Tom e Kathleen Turner. È previsto,
inoltre, un cammeo di Jenniger Lawrence che interpreterà una
versione giovanile del personaggio di Kathleen Turner.
Dopoil
debutto del primo poster, arriva online anche il primo trailer diScemo e più
scemo2,
dopo esser stato presentato al Tonight Show di
Jimmy Fallon.
Il sequel di Scemo e
più scemo vede nel cast JimCarrey, JeffDaniels, RachelMelvin,
KathleenTurner, BradyBluhm,
LaurieHolden, SteveTom
eRobRiggle.
La trama del film vede Lloyde Harryin uno strampalato viaggio on the
road alla scoperta di un bambino cheHarry (Daniels) nonsapeva di avere, bambino di cui
non dovrebbe mai e poi mai avere
responsabilità.
Ricordiamo come all’epoca (correva
l’anno 1994) Scemo e piùscemo sia stato un grande successo
commerciale ma sia diventato in seguito, solo con il passare del
tempo, un vero e proprio cult movie che può vantare milioni di
appassionati.
Si auspica dunque nuovamente con
Scemo e più scemo
2, dopo il fallimento del prequel del 2003
Scemo e più scemo – Inizio così…, di
raggiungere il grande successo che il buddy movie degli anni
Novanta era riuscito a raggiungere.
Scemo
e più scemo 2 è diretto, come i precedenti omonimi
film, dai fratelli registi, sceneggiatori e produttori
Peter e Bobby Farelly, notissimi
per film come Tutti pazzi per Mary e
Amore a prima svista.
Scemo e più scemo 2
uscirà nelle sale cinematografiche americane il 14 novembre 2014.