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Schmigadoon! La nostra intervista ai filmmaker

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Schmigadoon! La nostra intervista ai filmmaker

Ecco la nostra intervista a Cinco Paul, creatore, e a Barry Sonnenfeld, regista di Schmigadoon!, la nuova serie Appletv+ disponibile in piattaforma con i primi due episodi dal 16 luglio e con un episodio nuovo ogni venerdì, fino al 13 agosto.

Schmigadoon! trama e cast

“Schmigadoon!”, una parodia di musical iconici della Golden Age, vede protagonisti Strong e Key nei panni di una coppia che si mette in viaggio con lo zaino in spalla per rinvigorire la propria relazione, finché non si imbatte in una città magica in cui tutti si comportano come se fossero in un musical degli anni ’40. I due scoprono anche che non possono lasciare la città finché non troveranno il “vero amore”. La prima stagione vede nel cast anche Alan Cumming, Kristin Chenoweth, Aaron Tveit, Dove Cameron, Ariana DeBose, Fred Armisen, Jaime Camil, Jane Krakowski, Ann Harada e Martin Short come guest star.

Ideata da Broadway Video e Universal Television, una divisione di Universal Studio Group, “Schmigadoon!” è co-creata da Cinco Paul e Ken Daurio. Cinco Paul, che è anche showrunner, ha scritto tutte le canzoni originali della serie. Barry Sonnenfeld dirige la serie e ne è produttore esecutivo. Oltre a recitare, Cecily Strong è produttrice, mentre Ken Daurio è produttore consulente e scrittore. Andrew Singer è produttore esecutivo con Lorne Michaels per conto di Broadway Video.

Schmigadoon! 2: la recensione della seconda stagione della serie Apple Tv+

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Dopo il successo della prima stagione, con Emmy e AFI all’attivo, torna Schmigadoon! 2 per una seconda stagione ricca di sorprese. Dal 5 aprile su Apple TV+, il nuovo ciclo farà il suo debutto con i primi due episodi, e con un episodio nuovo a settimana, fino al 3 maggio.

Schmigadoon! 2, la trama

Non si lascia mai davvero un posto che ci ha aiutato a ritrovarci e a stare bene, e Josh e Melissa lo sanno bene: dopo aver lasciato Schmigadoon! un po’ a malincuore, ma rinnovati nel loro amore, i due si trovano di nuovo a fare i conti con la vita di tutti i giorni, con un lavoro che ciclicamente li mette di fronte alle loro sconfitte, con una realtà di coppia che è difficile da mantenere viva, con un grigiore e una quotidianità che non ha più niente a che vedere con i colori e la vitalità respirata in quel luogo magico sospeso nel tempo, in un musical anni ’40.

Così, Josh e Melissa si mettono in cammino e provano a raggiungere la cittadina nel cuore del bosco, ma si accorgeranno presto che è complicato tornare dove sono stati così bene, e che il luogo che li accoglie non solo ha un nome diverso, ma ha un’anima nera che loro due non sono pronti ad affrontare. Josh e Melissa arrivano a Schmicago! Là dove Schmigadoon! Riproponeva una serie di stereotipi e luoghi comuni di un genere allegro e colorato, questa nuova città si rifà ai musical degli anni ’60 e ’70, sulla scia di Chicago, appunto, e qui c’è spazio per mafia, prostitute, omicidi e figli dei fiori. Ancora una volta Josh e Melissa metteranno il loro amore a dura prova per portare la felicità nel mondo complicato e contraddittorio in cui finiscono.

I toni cupi dei musical degli anni ’60 e ’70

Anche Schmigadoon! 2 è un grande omaggio al musical, con una serie di composizioni e brani originali del co-creatore e produttore esecutivo Cinco Paul, che questa volta si concentra sui toni più cupi e licenziosi di un diverso tipo di racconto che tende a tirare fuori tutta una serie di colori e toni che erano estranei al mondo latte e miele che abbiamo visto nella prima stagione. Ed è proprio lì che Melissa vorrebbe ritornare con tentativi vani che la costringono invece a fare i conti con il gangster di quartiere, omicidi, accuse ingiustificate, maniaci omicidi e tutta una serie di traumatiche esperienze che alla fine le faranno capire cosa davvero è importante.

Con una coerenza narrativa molto inferiore rispetto alla prima stagione, Schmigadoon! 2 è più efficace nella sua componente di omaggio ai vari musical che come storia a se stante, in quanto i pretesti per far andare avanti la storia non sono troppo efficaci e l’arco della narrazione si esaurisce quindi in una serie di siparietti, più o meno comici, che costruiscono un puzzle che si prefigge di far comprendere ai due protagonisti, trascinati in questo vortice di eventi, che la loro vita è già ricca di amore e di colore e che anzi dovranno essere loro a diffonderne nel mondo.

Tutto il cast di ritorno

Insieme a Keegan-Michael Key e Cecily Strong che tornano a interpretare i due protagonisti, la serie riporta scena, con ruoli differenti, i volti della prima stagione, a partire da Ariana DeBose, che nel frattempo ha anche vinto un premio Oscar, passando per Martin Short, Dove Cameron, Jaime Camil, Kristin Chenoweth, Alan Cumming, Ann Harada, Jane Krakowski e Aaron Tveit, questa volta nei panni di un libertino figlio dei fiori assolutamente irresistibile.

Nonostante un’efficacia inferiore rispetto alla prima stagione, anche Schmigadoon! 2 è un prodotto televisivo di altissimo livello artistico e produttivo, che mette in scena competenze e doti strepitose, non solo dei producer, degli scenografi, costumisti, produttori e compositori, ma anche di un cast di superstar in stato di grazia.

Se nella prima stagione si imparava ad accogliere il cambiamento e la leggerezza, in questa seconda stagione Melissa e Josh riscopriranno la forza del loro legame oltre ogni ostacolo e impareranno che tutto sommato anche la quotidianità ha i suoi colori, e la nostra coppia imparerà ad apprezzare proprio questo.

Schindler’s List Blu-ray Special Edition dal 10 Aprile!

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Schindler’s List Blu-ray Special Edition dal 10 Aprile!

Schindler’s List-blu-rayUniversal Pictures Italia celebra il 20° Anniversario di Schindler’s List con un’esclusiva edizione in versione Blu-ray® restaurata in digitale – disponibile dal 10 aprile – e con un’iniziativa declinata in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma nella ricorrenza di Yom Ha Shoah.

Domenica 7 aprile una videoinstallazione raffigurante la bambina col cappotto rosso, figura indimenticabile nel film, sarà proiettata sulla facciata di Largo 16 Ottobre dove sono apposte le targhe che commemorano la deportazione degli ebrei romani e i bambini che non hanno mai cominciato a vivere.

Saranno inoltre accese più di 300 candele dai presenti e i membri della Comunità Ebraica di Roma in una cerimonia commemorativa che avrà inizio alle ore 20.00.

A seguire, alle ore 21 presso il Cinema Farnese in Piazza Campo de’ Fiori si terrà l’esclusiva proiezione-evento del film in alta definizione, destinata alla raccolta fondi per l’Associazione Daniela Di Castro – Amici del Museo Ebraico di Roma.

YOM HA SHOAH

Yom ha Shoah è il giorno in cui l’ebraismo ricorda la tragedia della Shoah. Secondo il calendario ebraico la ricorrenza cade ogni anno il giorno 27 del mese di Nissan, in memoria della rivolta nel Ghetto di Varsavia del 1943 contro la ferocia nazista, iniziata nella prima sera della Pasqua (Pesach) e mossa  da migliaia di uomini, donne e ragazzi ebrei. In questa giornata di riflessione e di ricordo, l’esempio  di Oskar Schindler ci riporta alla domanda che il mondo deve continuare a porsi: cosa avrebbe potuto fare l’Uomo per illuminare quel periodo così buio della Storia in cui milioni di persone persero la vita o videro la propria esistenza spegnersi come una candela consumata, giorno dopo giorno? Yom Ha Shoah riporta l’Uomo sulla via della riflessione, è il giorno in cui sono ricordati quanti lottarono contro il nazismo, in quel Ghetto di Varsavia, e quanti non hanno avuto il coraggio di ribellarsi al nazismo per evitare lo sterminio di milioni di esseri umani.

Schindler’s List Blu-ray-1INFORMAZIONI SUL FILM

L’edizione Blu-ray® del film – Schindler’s List 20th Anniversary Definitive Edition – meticolosamente restaurato sotto la supervisione di Steven Spielberg a partire dalla pellicola originale – comprende:

– il film in alta definizione

– l’e-Copy del film scaricabile sul proprio computer

– un libro fotografico di 16 pagine

– cartoline da collezionare

– un’ora di Contenuti Speciali che presentano sotto una nuova luce la storia di Oskar Schindler, membro del  partito nazista che ha rischiato la propria vita per salvare più di 1100 ebrei durante l’Olocausto.

Adattato dal romanzo di Thomas Keneally e uscito nelle sale cinematografiche nel 1993, Schindler’s List si è aggiudicato 12 Nomination e 7 Premi Oscar®: Miglior Film e Miglior Regia a Steven Spielberg, Miglior Sceneggiatura (Steven Zaillian), Miglior Colonna Sonora (John Williams), Miglior Fotografia (Janusz Kaminiski), Miglior Scenografia (Allan Starski ed Ewa Braun) e Miglior Montaggio (Michael Kahn).

Grazie alla sua memorabile interpretazione di Oskar Schindler, Liam Neeson ha ricevuto la nomination all’Oscar® come Miglior Attore, mentre Ralph Fiennes è stato candidato all’Oscar® come Miglior Attore Supporter per la sua straordinaria performance nei panni del crudele comandante nazista Amon Goeth.

Nel 2007 è stato inserito dall’American Film Institute all’ottavo posto nella classifica dei 100 migliori film americani nella storia del cinema.

Schindler’s List: la storia vera dietro il film di Steven Spielberg

Schindler’s List è uno dei più grandi film di Steven Spielberg, tratto da un romanzo a sua volta basato sulla vera storia di Oskar Schindler. Le immagini in bianco e nero e l’esplorazione dell’Olocausto ne fanno un film particolarmente cupo, ma il cambiamento di cuore mostrato dal protagonista (interpretato da Liam Neeson), e il suo salvataggio di più di mille ebrei trasformano questo dramma storico in una commovente storia di speranza e umanità. È anche questo che rende Schindler’s List uno dei migliori film ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale.

L’ambientazione e il soggetto reali, compreso l’effettivo genocidio di massa da parte dei nazisti, lo rendono inoltre un ricordo inquietante e culturalmente significativo delle tragedie dell’Olocausto. In termini di storia e impatto, il dramma del 1993 è paragonabile a Salvate il soldato Ryan – sono tra i migliori film di guerra di Steven Spielberg – anche se il primo sembra essere più accurato dal punto di vista storico. Naturalmente, dato l’immenso successo di critica e i numerosi premi ricevuti, Schindler’s List continua a essere discusso e studiato ampiamente non solo dagli appassionati di cinema, ma anche dagli storici della Seconda Guerra Mondiale e dell’Olocausto.

LEGGI ANCHE: Schindler’s List: il film di Steven Spielberg sull’Olocausto

Schindler’s List è basato su un romanzo

Come anticipato, Schindler’s List è basato sul romanzo del 1982 Schindler’s Ark di Thomas Keneally. Il libro è un’opera di finzione storica con Keneally che aggiunge un tocco drammatico ad alcune episodi con vaghi dettagli storici. Tuttavia, Oskar Schindler è stato una persona reale che ha salvato oltre mille ebrei dalla persecuzione. Il romanzo inizia proprio con Schindler come un capitalista assetato di denaro che si concede al bere e alle donne mentre è anche membro del partito nazista. Tuttavia, mentre la Seconda Guerra Mondiale si intensifica e Schindler è testimone degli orrori dell’Olocausto, insieme al suo contabile, Itzhak Stern (Ben Kingsley) si adoper per salvare quanti più ebrei polacchi possibile dai nazisti impiegandoli nelle fabbriche. Questi ebrei furono in seguito chiamati “Schindlerjuden”, che si traduce in “ebrei di Schindler”.

Liam Neeson in Schindler's List
Liam Neeson in Schindler’s List. Foto di Universal Pictures – © 1993

Uno di questi sopravvissuti all’Olocausto e Schindlerjuden, Poldek Pfefferberg (Jonathan Sagall nel film), riuscì a convincere Keneally a scrivere il romanzo e fu anche uno dei principali consiglieri dell’autore. Keneally ha poi visitato Cracovia per conoscere meglio l’impatto dell’Olocausto nella città polacca e il periodo di Schindler come industriale. Aggiungendo dialoghi di fantasia nelle scene in cui i dettagli storici non potevano essere ricreati con precisione, Schindler’s Ark fu commercializzato come romanzo e finì per vincere il Booker Prize nel 1982. È interessante notare che Pfefferberg era anche amico della madre di Steven Spielberg e sfruttò questa conoscenza per convincere il regista ad adattare la vita di Schindler per il grande schermo.

Chi era il vero Oskar Schindler?

Nato in Ungheria nel 1908, Oskar Schindler crebbe in una famiglia cattolica in Moravia. Provò diversi lavori saltuari prima di trovare impiego nell’Abwehr, il servizio di intelligence militare della Germania nazista, a cui si unì nel 1936. Tre anni dopo, con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, Schindler si iscrisse al Partito Nazista. A ciò seguì il suo eroico salvataggio di ebrei, che lo portò a essere molto venerato dalla comunità anche dopo la fine della guerra. Con l’istituzione di Israele, molti degli “Ebrei di Schindler”, raffigurati nel film Schindler’s List di Steven Spielberg, hanno potuto reinsediarsi e Schindler ha partecipato a molte delle loro riunioni.

Schindler morì poi nel 1974 all’età di 76 anni e fu sepolto con onore nel cimitero israeliano di Mount Zion a Gerusalemme, unico ex nazista a essere sepolto lì. Lui e sua moglie sono stati onorati dal governo israeliano con il titolo di Giusti tra le Nazioni nel 1993, lo stesso anno dell’uscita del film di Steven Spielberg. Sfortunatamente, nel dopoguerra Schindler non riuscì a gestire alcuna attività di successo e nel 1958 andò in bancarotta, affidandosi agli Schindlerjuden per l’aiuto finanziario. Anche sul piano personale le cose si fecero tristi: la moglie Emilie Schindler (interpretata da Caroline Goodall nel film) lo lasciò proprio in quel periodo.

Liam Neeson, Olaf Lubaszenko e Anna Mucha in Schindler's List
Liam Neeson, Olaf Lubaszenko e Anna Mucha in Schindler’s List. Foto di Universal Pictures – © 1993

Oskar Schindler salvò più di mille ebrei durante l’Olocausto

La lista del film Schindler’s List contiene i nomi degli ebrei registrati a Cracovia, la maggior parte dei quali venne poi salvata da Schindler. Come anticipato, la grande maggioranza delle fonti storiche attribuisce infatti a Schindler il merito di aver salvato 1.200 ebrei impiegandoli come lavoratori nella sua fabbrica di smalti, che acquistò nel 1939. La strategia di Schindler consisteva nell’utilizzare i suoi ex contatti con i servizi segreti tedeschi per inviare gli ebrei dai campi di concentramento alla sua fabbrica, proteggendoli dalla morte e dalla deportazione. A volte, in situazioni estreme, l’allora ricco Schindler ricorreva anche a corrompere i funzionari nazisti con regali di lusso che potevano essere acquistati solo al mercato nero.

Altre figure reali presenti nel film Schindler’s List

Anche gli archi narrativi degli altri personaggi di Schindler’s List sono basati su storie vere. Amon Göth (Ralph Fiennes) è stato il comandante del campo di concentramento di Cracovia e in seguito è stato condannato come criminale di guerra per crimini contro l’umanità. Itzhak Stern era invece il fedele contabile di Oskar Schindler che lo assisteva nelle sue attività di salvataggio. Stern emigrò infine in Israele e scrisse opuscoli volti a far conoscere l’umanitarismo di Schindler. Morì prima di Schindler ed è riportato che il suo ex datore di lavoro abbia pianto inconsolabilmente al funerale. Altri personaggi reali presenti nel film sono la moglie di Schindler, Emilie, il sopravvissuto all’Olocausto Poldek Pfefferberg e diversi ufficiali delle SS naziste.

Molti dei personaggi secondari di Schindler’s List erano poi ebrei realmente sopravvissuti agli eventi dell’Olocausto. Sebbene appaiano come detenuti nei campi di concentramento, molti di loro finirono per stabilirsi in altri contesti di vita soddisfacenti. Leo Rosner, che ritrae il suonatore di organetto nei campi, è diventato un musicista. Mietek Pemper, l’uomo che ha compilato la lista, ha lavorato come attivista interculturale. Artista grafico prima della guerra, Joseph Bau ha prosperato come animatore. Nel film compaiono anche molti altri ebrei che non sono riusciti a sopravvivere nella Germania nazista, come l’architetto Diana Reiter. La famosa “bambina in rosso” è invece una creazione cinematografica, intesa come allegoria della devastazione dell’Olocausto.

Ralph Fiennes in Schindler's List
Ralph Fiennes in Schindler’s List. Foto di Universal Pictures – © 1993

I dettagli tralasciati dal film

Schindler’s List dura ben 215 minuti e incorpora buona parte del libro di Thomas Keneally. Tuttavia, poiché Schindler’s Ark è un’opera voluminosa e le condizioni dei campi di concentramento sono documentate da più fonti, l’adattamento di Steven Spielberg non poteva incorporare tutte le condizioni relative alle operazioni di salvataggio. Per esempio, il film omette i legami che Oskar Schindler aveva con i gruppi di resistenza che comprendevano polacchi ed ebrei. Le ricerche di Keneally suggeriscono che l’industriale sostenne anche finanziariamente tali organizzazioni. Inoltre, Schindler fu arrestato tre volte per le sue attività nel mercato nero e per i suoi legami con Amon Göth, mentre Schindler’s List copre solo uno di questi incidenti.

Anche le descrizioni di Keneally delle esecuzioni di ebrei in una collina soprannominata “Prick Hill” sono state eliminate nell’epopea storica di Spielberg a favore di scene come la liquidazione del ghetto di Cracovia. Schindler dovette anche affrontare il crescente antisemitismo durante l’apertura delle sue fabbriche, con altri nelle vicinanze che affiggevano manifesti con la scritta “Tenete fuori i criminali ebrei”, un altro aspetto che Schindler’s List tralascia. L’epilogo del film, invece, accenna brevemente al fatto che Göth fu giustiziato con un’impiccagione e che Schindler si trovò in difficoltà nel dopoguerra, ma la maggior parte dei dettagli specifici del dopoguerra non hanno potuto essere inseriti nel montaggio finale.

Schindler’s List: il film di Steven Spielberg sull’Olocausto

Schindler’s List: il film di Steven Spielberg sull’Olocausto

Nel giorno della memoria, il 27 gennaio di ogni anno, si commemorano le vittime dell’Olocausto, il genocidio di cui furono responsabili le autorità naziste nei confronti di tutte quelle categorie di persone ritenute “inferiori”. Anche il cinema, nel corso della sua storia, ha dato vita a numerosi film attraverso cui poter ricordare e riflettere su quanto avvenuto. Uno dei più memorabili ed esemplari è Schindler’s List, diretto nel 1993 da Steven Spielberg. All’interno di questo si racconta la vera storia di Oskar Schindler e del suo impegno nel salvare oltre mille ebrei dallo sterminio della Seconda guerra mondiale.

Ispirato al romanzo Schindler’s Ark, di Thomas Keneally, questo film ha permesso a Spielberg di raggiungere la definitiva consacrazione nel mondo del cinema. Schindler’s List è infatti un attenta ricostruzione degli eventi, ma anche un film estremamente delicato e sofferto, dove si racchiude l’idea di umanità secondo il regista. Chi salva una vita salva il mondo, è il tema principale del film e di tutta la filmografia di Spielberg, qui portato al massimo della sua potenza. Ancora oggi considerato uno dei migliori film della storia del cinema, fu questo un caso eclatante tanto nella sua concezione stilistica quanto nell’impatto culturale scaturito dalla sua visione.

Pochi film come questo sono in grado di rendere importante il ricordo di quanto avvenuto, permettendo però di riflettere anche sul presente. La forza di Schindler’s List, come nelle intenzioni di Spielberg e dei suoi collaboratori, è quella di essere un’opera senza tempo. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai premi vinti. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Liam Neeson, Olaf Lubaszenko e Anna Mucha in Schindler's List
Liam Neeson, Olaf Lubaszenko e Anna Mucha in Schindler’s List. Foto di Universal Pictures – © 1993

La trama di Schindler’s List e lo stile del film

Protagonista del film è l’imprenditore tedesco Oskar Schindler, il quale tenta di sfruttare il nascere del conflitto tra la Germania nazista e la vicina Polonia per far fruttare i suoi affari. L’uomo, infatti, avvia una fabbrica impiegata nella produzione di tegami e pentole con cui rifornire l’esercito tedesco. All’interno di questa, grazie ai suoi rapporti con il contabile ebreo Itzhak Stern, dà impiego a oltre mille ebrei, salvati così dai campi di concentramento. Schindler porta dunque avanti la sua attività, forte anche della protezione da parte delle SS. L’arrivo dello spietato ufficiale Amon Goeth, però, rischia di spezzare questo equilibrio, portando Schindler a comprendere meglio l’orrore perpetrato dai nazisti e a nutrire il desiderio di poterne salvare quanti più possibile.

Fatta eccezione per alcune simboliche scene, il film è interamente in bianco e nero. Per Spielberg l’Olocausto fu vita senza luce, ed è per questo che un qualsiasi film che voglia raccontare di quegli orrori non può che essere in bianco e nero. Gli unici elementi di colore sono dati dalle candele all’inizio e alla fine del film, dove se le prime si spengono, le seconde si riaccendono, fornendo un segnale di speranza. Iconica poi è la bambina con il cappotto rosso. Per Spielberg quella presenza di colore era da intendersi come il simbolo di quanti pur consapevoli del massacro degli ebrei non fecero nulla per impedirlo. Il regista, inoltre, realizzò il film con uno stile documentaristico, girato per buona parte con camera a mano o comunque privo di artifici tecnici che avrebbero potuto spettacolarizzare la vicenda.

Schindler's List premi

Il cast del film, da Liam Neeson a Ralph Fiennes

Ad interpretare Oskar Schindler vi è l’attore Liam Neeson, all’epoca ancora non estremamente celebre. Spielberg voleva infatti evitare la presenza di interpreti troppo conosciuti, che avrebbero potuto distrarre dalla storia del film. Inizialmente, però, lo stesso Neeson pensò di non essere adatto alla parte. Al momento del provino egli si convinse di essere andato male e pertanto accettò un nuovo lavoro per uno spettacolo a Broadway. Al suo debutto, lo stesso Spielberg insieme alla moglie e alla suocera andarono a vederlo, per poi incontrarlo a fine spettacolo nel camerino. Neeson, colto di sorpresa, abbracciò la suocera di Spielberg in un modo così spontaneo e sentito da far convincere il regista di aver trovato il suo protagonista. Ad oggi, quella di Schindler è l’unica interpretazione ad aver fatto guadagnare a Neeson una nomination all’Oscar.

Accanto a lui, nel ruolo dello spietato nazista Amon Goth vi è l’attore Ralph Fiennes, anche lui all’epoca poco conosciuto. Per il ruolo, l’attore ingrassò di circa 13 chili, raggiungendo una somiglianza particolarmente inquietante con il vero Goth. L’attore inoltre ebbe modo di parlare con quanti conobbero realmente il nazista, arrivando a comprendere aspetti di lui che lo svelavano come un uomo fragile e da compatire. Una sopravvissuta dei campi di concentramento, incontrandolo sul set, ammise di essersi sentita a disagio per la somiglianza tra i due. Il premio Oscar Ben Kingsley interpreta invece il collaboratore di Schindler Itzhak Stern. L’attore fu fortemente voluto da Spielberg dopo che il regista lo vide recitare in Gandhi. Fa poi parte del cast principale l’attrice Caroline Goodall nei panni di Emilie Schindler, la moglie di Oskar.

Ralph Fiennes in Schindler's List
Ralph Fiennes in Schindler’s List. Foto di Universal Pictures – © 1993

I premi vinti da Schindler’s List

Schindler’s List ricevette al momento della sua uscita il plauso universale della critica e del pubblico. Il film ha ad oggi ricevuto circa 91 premi in tutto il mondo, tra cui si annoverano in particolare quelli conferiti dal Chicago Film Critics Association, dai Bafta Awards, dove il film ottenne 7 premi, e i Golden Globe, dove vinse come Miglior film drammatico, Miglior regia e Miglior sceneggiatura. Ai premi Oscar fu poi il titolo che la fece da padrone, ottenendo 7 statuette tra cui quella per il Miglior film, regia, sceneggiatura, fotografia e colonna sonora. Furono invece candidati ma non vinsero sia Liam Neeson che Ralph Fiennes.

Il trailer del film dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Schindler’s List grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Sky e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 25 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Schindler’s List in tv per la Giornata della memoria

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Schindler’s List in tv per la Giornata della memoria

Schindler's ListPer la Giornata della memoria su IRIS vi segnaliamo il film premio Oscar Schindler’s List di Steven Spielberg con tre straordinari attori come Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes. La pellicola del leggendario regista andrà in onda in prima serata sul canale IRIS di Mediaset, alle 21:11.

 

Schindler’s List è un film del 1993 diretto da Steven Spielberg, interpretato da Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes e dedicato al tema della Shoah.

Ispirato al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally, basato sulla vera storia di Oskar Schindler, permise a Spielberg di raggiungere la definitiva consacrazione tra i grandi registi, vincendo l’Oscar per il miglior film e la miglior regia.

Caratteristica saliente del film è quello di esser stato girato interamente in bianco e nero, fatta eccezione per quattro scene: la prima è la scena iniziale, in cui si vedono due candele spegnersi, così come, simbolicamente, la fiammella di altre due candele riacquista colore verso il termine della storia. La seconda e la terza scena in bianco e nero, dove appare una bambina con un cappotto, solo quest’ultimo colorato di rosso, dapprima durante il rastrellamento del ghetto, poi durante la riesumazione delle vittime. Esiste infine tutta una sequenza nel finale del film, interamente a colori, quando, ai giorni nostri, vengono rispettosamente deposti i sassi sulla tomba del vero Oskar Schindler presso il cimitero di Gerusalemme.

Nel 2004 questo film è stato scelto dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per essere preservato nel National Film Registry.

A seguito dell’enorme interesse suscitato, Spielberg utilizzò parte degli incassi per creare la Survivors of the Shoah Visual History Foundation, organizzazione no-profit per la collezione audio-video delle testimonianze di circa 52.000 sopravvissuti. Alcune di queste interviste compaiono nei contenuti extra del DVD di Schindler’s List.

Scheletro Femmina: Fabula Pictures acquista i diritti di sfruttamento cinematografico

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La casa di produzione di Nicola e Marco De Angelis, Fabula Pictures, annuncia di aver chiuso un accordo con la casa editrice Mondadori per l’opzione dei diritti per l’adattamento cinematografico di Scheletro Femmina di Francesco Cicconetti.

Il libro, autobiografia romanzata dell’autore, racconta la storia della sua transizione di genere, mescolando vita reale ed elementi di finzione. Una storia d’amore, di crescita e cambiamento, unica e allo stesso tempo universale come metafora della lotta che chiunque affronta per scoprire chi è veramente.

Dal punto di vista produttivo, il progetto percorrerà vie innovative per ridurre l’esclusività sia nei ruoli creativi sia artistici, ancora tutti da definire.

Siamo felici di aver l’opportunità di lavorare a un progetto come questo che ci permetterà di tradurre in immagini una storia potente e di grande ispirazione che porta con sé l’opportunità di scardinare una serie di sovrastrutture che hanno impedito l’accesso all’industria cinematografica delle persone trans”, ha dichiarato Nicola De Angelis, CEO e responsabile sviluppo e co-produzioni internazionali di Fabula Pictures.

“Scheletro Femmina nasce con l’intento di voler rappresentare un ragazzo trans reale, non raccontato in maniera distorta attraverso il filtro dello sguardo cisgender, e, pur avendo un punto di vista soggettivo, è una storia per molti tratti universale, nella quale sia persone transgender che cisgender possono riconoscersi. Il progetto audiovisivo ha la stessa ambizione: avvicinare, stimolare l’empatia e normalizzare il percorso di affermazione di genere”. Questa la dichiarazione dell’autore Francesco Cicconetti.

Schegge di paura: la spiegazione del finale del film con Richard Gere

Gli anni Novanta sono stati un decennio particolarmente importante per il genere thriller. In quegli anni, infatti, hanno calcato il grande schermo alcuni titoli particolarmente importante nel ridefinire i canoni e le caratteristiche di tale tipologia di racconti. Tra i più importanti vi è senza dubbio Schegge di paura, uscito nel 1996 e capace con il suo finale di spingere a riconsiderare tutto ciò che si era visto fino a quel momento. Questo è stato diretto da Gregory Hoblit, qui alla sua prima regia e in seguito affermatosi con altre celebri opere thriller come Il caso Thomas Crawford e Nella mente del serial killer.

Il film in questione è tratto dal romanzo Prima Fear, dello scrittore William Diehl. Pubblicato nel 1993, questo divenne da subito un best seller del suo genere, attraendo tanto per la sua complessa trama quanto per l’ambiguità dei protagonisti. Adattato per il cinema da Steve Shagan e Ann Biderman, il film ha saputo riproporre tali centrali elementi, affermandosi a sua volta come un grande successo di critica e pubblico. Grazie a questo film, inoltre, si è affermato un nuovo attore sul panorama cinematografico: Edward Norton.

Complesso, cupo, intricato e infine sconvolgente, Schegge di paura è ancora oggi un brillante esempio di come un film possa portare ad infrangere le aspettative dello spettatore, lasciandolo con un misto di soddisfazione e turbamento. In questo articolo approfondiamo alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Richard Gere in Schegge di paura
Cortesia di Paramount Pictures

La trama e il cast di Schegge di paura

La vicenda del film ha inizio a partire dall’assassinio dell’arcivescovo Richard Rushman, brutalmente assalito da uno dei suoi protetti, il giovane Aaron Stampler. Balbuziente e timido, il ragazzo si dichiara però innocente e di ciò si convince anche l’avvocato Martin Vail. Nel corso delle sue indagini, però, questi arriva a scoprire una serie di motivi che potrebbero aver effettivamente portato il ragazzo a compiere l’omicidio. Tuttavia, ci sono ben altri segreti con cui Martin dovrà scontrarsi, tra cui il fatto che Aaron potrebbe essere realmente innocente, ma non nei modi che ci si aspetterebbe.

 

Ad interpretare il protagonista del film, l’avvocato Martin Vail, vi è l’attore Richard Gere. Accanto a lui, si ritrovano poi numerosi altri celebri nomi del cinema statunitense. La candidata all’Oscar Laura Linney ricopre il ruolo di Janet Venable, assistente distrettuale incaricata del caso, mentre Stanley Anderson dà volto all’arcivescovo Richard Rushman. La premio Oscar Frances McDormand è la dottoressa Molly Arrington, e Terry O’Quinn, noto per il ruolo di John Locke nella serie Lost, interpreta Bud Yancy. Alfre Woodard, infine, è il giudice Miriam Shoat.

Di particolare importanza, però, è il personaggio di Aaron Stampler. La ricerca del giusto attore per questo fu particolarmente lunga e complessa. Tra i tanti che vennero considerati per il ruolo vi sono stati Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Pedro Pascal, Wil Wheaton, James Marsden e James Van Der Beek. Alla fine, però, ad ottenere la parte fu l’esordiente Edward Norton, il quale venne scelto tra più di duemila candidati. Questi, infatti, aveva dimostrato di poter interpretare entrambe le differenti personalità del personaggio. Grazie a questa interpretazione, Norton ottenne numerose prestigiose nomination a svariati premi, tra cui l’Oscar.

Richard Gere e Laura Linney in Schegge di paura
Cortesia di Paramount Pictures

La spiegazione del finale del film

Nella scena finale, Vail va a trovare Aaron in prigione e il ragazzo ringrazia il suo avvocato per avergli salvato la vita in aula. Tuttavia, proprio mentre sta per andarsene, Vail si accorge che il ragazzo sta mentendo. Vail capisce infatti che Aaron non stava dicendo la verità quando gli ha detto di porgere le sue scuse per l’aggressione subita in aula dal pubblico ministero Janet Venable. Aaron ha affermato che ogni volta che “Roy” si impadronisce della sua mente e inizia a fare del male alle persone, perde i sensi e non ne conserva alcun ricordo.

Ma quando Aaron chiede a Vail di scusarsi per aver attaccato Venable, significa che deve aver ricordato ciò che ha fatto. All’inizio Vail pensò che questo significasse che non era mai esistito un Roy, ma il suo subdolo cliente lo corregge: “Non c’è mai stato un Aaron”. Il personaggio violento di Roy è sempre stato la vera personalità di Aaron, e il chierichetto dolce e ingenuo che si è presentato a Vail era solo una recita. Aaron si sentiva a suo agio nel rivelare la verità a Vail perché il giudice aveva già sciolto la giuria e aveva deciso di dichiararlo non colpevole per infermità mentale.

Il che significa che sarebbe stato mandato in una struttura psichiatrica, non in prigione. Dal punto di vista tematico, dunque, Schegge di paura è incentrato sulla dualità del genere umano. L’esempio più evidente è quello di Aaron e del suo lato oscuro Roy – Aaron è in grado di recitare la parte di un ragazzo dolce e innocuo, mentre Roy è capace di infliggere atti di violenza indicibili – ma può essere visto anche in Vail. Vail mette in scena la sua facciata di avvocato famoso che attira l’attenzione dei media facendo uscire dai guai criminali infami, ma nelle conversazioni con Aaron inizia ad abbandonare la recita e rivela di avere davvero a cuore i suoi clienti.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Schegge di paura è infatti disponibile nei cataloghi di  Apple TV+, Paramount+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Scenes From A Marriage: Oscar Isaac e Jessica Chastain sulla serie HBO a Venezia 78

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Oscar Isaac e Jessica Chastain hanno partecipato all’attività stampa di Scenes From A Marriage, la serie evento presentata a Venezia 78. Adattata dalla lodata miniserie svedese del 1973 di Ingmar Bergman, la miniserie HBO riesamina l’iconica rappresentazione di amore, odio, desiderio, monogamia, matrimonio e divorzio di Bergman attraverso il punto di vista di una coppia americana contemporanea.

Chastain interpreta Mira, una dirigente tecnologica fiduciosa e ambiziosa lasciata insoddisfatta dal suo matrimonio. Isaac è Jonathan, un professore di filosofia cerebrale e accomodante nel disperato tentativo di mantenere intatta la loro relazione. Il nuovo dramma è diretto dall’acclamato regista e sceneggiatore televisivo israeliano Hagai Levi, noto per serie tra cui In Treatment, The Affair e Our Boys, ma è innegabile che i riflettori siano tutti per la coppia d’oro di protagonisti.

Chastain ha ammesso che il progetto è stato intenso da realizzare: “Mi è sembrato incredibilmente intimo, è stato difficile tornare a casa e lasciare il ruolo di Mira al lavoro. Dentro c’era una parte di me stesso”.

Chastain e Isaac hanno collaborato altre volte e soprattutto condividono un’amicizia che risale ai tempi della Julliart, la scuola di recitazione che entrambi hanno frequentato a New York. Nonostante quell’amicizia, l’intensità dello show ha richiesto ai due una sfida davvero importante.

Chastain ha continuato: “Scherzavamo dicendo che la nostra amicizia è stata una benedizione e una maledizione. È una benedizione perché c’è fiducia immediata. Non devi preoccuparti di offendere o di creare una connessione. Puoi essere molto onesto. La cosa difficile è che a volte ci leggevamo nel pensiero. Era come “uscire dalla mia testa”. Quindi, ho sentito che in questo lavoro non c’era nessun momento di riposo”.

Isaac – che è ha portato al Festival anche Dune e Il collezionista di carte – ha aggiunto: “È ben detto. Professionalmente, è fantastico quando conosci qualcuno così bene perché non devi preoccuparti di molte cose di cui di solito ti preoccupi. Tuttavia, con un progetto così intenso tieni così tanto alla persona, che è come lavorare con la famiglia. Se non conosci qualcuno così bene, ottenere il tuo spazio non è così difficile.”

Chastain ha commentato le scene intime della serie: “In termini di intimità fisica, abbiamo avuto un coordinatore e HBO è stato davvero fantastico per noi che abbiamo avuto conversazioni su ciò con cui ci sentivamo a nostro agio. Oscar e io siamo molto a nostro agio l’uno con l’altro, quindi abbiamo parlato separatamente con questi responsabili. È stato utile.” Ha aggiunto, ridendo: “C’è comunque una percentuale di imbarazzo, quindi il bourbon ha aiutato molto. Ma il livello di fiducia era alto”.

Jessica Chastain ha poi proseguito: “Per quanto mi riguarda, sono davvero entusiasta di guardare la serie in termini di ruoli di genere. L’originale esamina i ruoli di genere in quel periodo di tempo, questa versione lo esamina attraverso la contemporaneità in termini di stipendio, chi sostiene la famiglia, cosa significa essere una madre, il rapporto di una donna con il sesso, la fertilità, ci sono tanti aspetti”.

Il regista israeliano Hagai Levi ha parlato della sua ispirazione per il progetto: “Sono rimasto scioccato quando ho visto per la prima volta la versione di Bergman. Ero davvero giovane. Mi ha fatto capire che la TV può essere arte. È diventato un punto di riferimento per me quando ho lavorato ad altri show, come In Treatment. Quando sono stato avvicinato dal figlio di Ingmar Bergman, Daniel, ero spaventato ed eccitato, ma sapevo che dovevo provare ad affrontare questa sfida”.

Sceneggiatura: le note più stupide fatte dai produttori agli script

Prima che un film arrivi alla fase di riprese, ci sono diversi step da seguire, e una parte importantissima della pre-produzione è l’approvazione della sceneggiatura. Per farlo, gli sceneggiatori si devono confrontare naturalmente con i produttori e con gli executive. Di seguito vi proponiamo le testimonianze dei candidati ai WGA di quest’anno, alle prese con le note e i commenti più stupidi ricevuti da un executive.

Damien Chazelle

La la Land Oscar 2017Era una nota per Whiplash, che finisce con un lungo assolo di batteria, che è poi tutto il senso del film. E la nota diceva di sbarazzarsene. C’era scritto: “È bravo con la batteria, l’abbiamo capito.”

Allison Schroeder

Ero molto eccitata, stavo scrivendo questo thriller con due protagoniste donne, sullo spionaggio. L’executive disse: “Oh che bello!  Ci piace. Puoi modificarlo con un incesto o con due uomini?” E io: “Se davvero mi assumessi? Si”.

Theodore Melfi

La maggior parte delle note le scrivono gli attori. Sono cattivi. Questa persona alla Fox disse: “Ci deve essere così tanta matematica?” Quindi ho finto di essere interessato, ma no, riguarda la matematica. E poi Kevin Costner mi ha chiamato e mi ha detto: “Sto pensando di farmi una stempiatura” “Perché?” E lui: “Credo che questo personaggio sia stempiato”. Così ho chiamato lo studio perché adoro torturarli, e ho detto che Kevin voleva una stempiatura, e sono impazziti, dicendo che volevano Kevin esattamente com’è. E così ho detto a Kevin che tutti allo studio pensavano che l’avrebbe fatto sembrare vecchio. Così ha chiesto se almeno poteva masticare una gomma.

Rhett Reese e Paul Wernick

Abbiamo scritto una parodia dei Soprano dal titolo I Pomodori (in inglese Sopranos e Tomatoes crea una simpatica assonanza che si perde in traduzione, ndt) Era tutta impersonata da frutta e verdura. Erano i Pomodori contro le Banane. La nota di produzione diceva: “Ci piace, ma devono essere per forza frutta e verdura?

Kenneth Lonergan

Sto cercando di pensare a una nota molto brutta che ho ricevuto, ma negli ultimi 20 anni sono entrato in una specie di trans ipnotica che mi faceva rispondere “Oh è interessante” a ogni nota che ricevevo dalla produzione. Una volta scrissi una commedia e mi chiesero: “Dov’è il divertimento?” Risposi che non lo sapevo.

Barry Jenkins

Dove sono i bianchi?

Eric Heisserer

Era l’inizio della storia, e io dissi: “C’è una spia e sua moglie”, e l’executive: “Non c’è nessuna moglie, continua”.

Taylor Sheridan

Comincia a sembrare la voce dell’insegnante dei Peanuts. Ero a un incontro, era un pilota per la AMC, eravamo tutti seduti e mi davano tutti le loro note, e io ascoltavo, poi a un certo punto dissi: “Di che cazzo state parlando?” e loro “Taylor, devi cercare le note dentro le note” e io “Ok, ma perché semplicemente non mi date le note?” E loro mi guardarono seriamente: “Non sappiamo cosa siano le note.”

Todd Black

Abbiamo fatto un western intitolato I Magnifici 7. La più grande nota di produzione e di riprese è stata “Devono indossare cappelli da cowboy e avere barba e baffi?” e io: “Vuoi che non abbiano nemmeno i cavalli?” Questa fu la nota più importante.

Oscar 2017: le nomination della 89ª edizione

Scene tagliate in Harry Potter e i doni della morte parte 1

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Nonostante l’ultimo capito della saga del maghetto più famoso del mondo sia stata girata e scritta in due parti, oggi apprendiamo da David Heyman (produttore) intervistato da Collider,  che malgrado la divisione in due film si sono resi necessari vari tagli al montaggio finale di Harry Potter e i Doni della Morte – parte 1.

In particolare, ecco due scene eliminate dal film e che probabilmente saranno inserite nei contenuti speciali dell’home video:

* Una scena presente nel libro, girata per il film e poi tagliata: il momento in cui Dudley Dursley stringe la mano a Harry. Heyman rivela che la scena era molto bella (“Riassume uno dei messaggi più profondi di HP: che spesso le persone sono diverse da come appaiono”), ma è stata tagliata perché rallentava troppo la parte iniziale del film (“Era come se il film iniziasse troppe volte”). Nel film vedremo la partenza dei Dursley, ma senza questa stretta di mano tra i due ragazzi.

* Una scena che non è nel libro, ma che era stata ideata per il film e poi è stata tagliata: Harry e Ron danno la caccia a un coniglio. Ron è frustrato, e i suoi rapporti con Harry iniziano a incrinarsi; gli sembra che Harry non abbia un vero piano e stia trascinando lui e Hermione in un’avventura pericolosa e inutile. Durante la battuta di caccia, i due ragazzi discutono e quasi vengono alle mani.

Diretto da David Yates, Harry Potter e i Doni della Morte – parte 1 uscirà il 19 novembre 2010, mentre Harry Potter e i Doni della Morte: parte II uscirà  il 15 luglio 2011.

Fonte: Collider

Scene eliminate di The Avengers

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Scene eliminate di The Avengers

Il 29 agosto uscirà in Italia il Dvd e Blu-ray di The Avengers, il cinecomic che ha visto riuniti i big della Marvel è che ha battuto ogni record incassando il terzo maggiore incasso di tutti i tempi.

Scene di vero sesso gay in Cruising di James Franco

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Scene di vero sesso gay in Cruising di James Franco

Pochi giorni fa vi abbiamo annunciato la presenza di bollenti minuti di sesso reale in Nymphomaniac di Lars Von Trier; oggi vi comunichiamo che ci sarà vero sesso anche in Cruising di James Franco, remake dell’omonimo film del 1980 con Al Pacino. In particolare, essendo il film una crime story ambientata nel mondo gay, si tratterà di sesso tra uomini e potrebbe vedere coinvolto James Franco stesso, impegnato anche davanti alla macchina da presa. Il 34enne Adone californiano realizzerà il remake di Cruising assieme a Travis Mathews, premiato filmmaker i cui lavori fanno fuoco – così recita il suo sito – “sugli uomini gay e sull’intimità”. Ecco quanto dichiarato da Mathews in merito al sodalizio con JF:

“[James Franco] sapeva di voler vero sesso gay nel suo film. I suoi collaboratori stavano cercando un filmmaker che avesse filmato sesso reale tra omosessuale, qualcuno, credo, che gli fosse complementare. Abbiamo parlato del suo interesse verso il film e più generalmente verso altre storie e suggestioni sul mondo dell’omosessualità”

L’uscita del film è prevista per i primi mesi del 2013.

Fonte: Indiewire

 

Scene di sesso al tempo del COVID-19: Hollywood pensa alla CGI?

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Scene di sesso al tempo del COVID-19: Hollywood pensa alla CGI?

Nonostante gli allentamenti delle restrizioni a seguito del lockdown mondiale per cercare di arginare il contagio da COVID-19, è chiaro che il rischio di contagio è ancora alto, dato che il virus, seppur apparentemente mutato, persiste e il vaccino non è ancora disponibile. Ovviamente, i set cinematografici sono rimasti chiusi per due mesi, e ora che si prova a ripartire sotto l’egida di un protocollo rigidissimo, ogni reparto della filiera produttiva è chiamato a fare qualche sforzo in più, pur di riprendere a lavorare. Ma questa è la situazione italiana.

Gli Stati Uniti rimangono l’epicentro di COVID-19 con 2 milioni di infetti e almeno 122.000 morti per il virus, ma questo non ha impedito alla maggior parte dei governatori di riaprire i loro stati e riportare le persone al lavoro, decisione perfettamente in linea con uno Stato che ha al vertice un leader sovranista. A seguito di questa decisione, il governatore della California, Gavin Newsom, ha concesso agli studi di Hollywood la possibilità di riprendere le attività il 12 giugno, purché si impegnino a rispettare le linee guida previste in merito al distanziamento sociale.

La riapertura dei set e le nuove norme di sicurezza

Queste linee guida richiederanno a tutti i lavoratori sul set di indossare maschere, visiere e altre attrezzature per contribuire a ridurre il rischio di trasmissione del virus. La Task Force del Comitato per la sicurezza della gestione del lavoro in tutto il settore dei produttori cinematografici e televisivi dell’Alleanza ha inoltre raccomandato di adottare “considerazioni speciali” per tutti gli attori coinvolti nelle scene ravvicinate, arrivando al punto di dichiarare che registi e i montatori debbano prendere in considerazione “modifiche di script o utilizzo di effetti digitali”.

Sembra probabile che queste direttive vogliano dire che i registi devono impegnarsi a fare del loro meglio per ridurre le scene ravvicinate, ma visto che in molte storie non è possibile eliminare del tutto i momenti di intimità, sembra chiaro che si sta considerando l’idea di sostituire le scene intime, di sesso o di baci, con la CGI. Oltre a far lievitare i costi di produzione, già in rialzo a causa delle ulteriori necessità di sanificazione e implemento delle attrezzature protettive, sembra davvero una decisione estrema, che potrebbe essere aggirata in altri modi, come la garanzia, tramite tampone, della negatività degli attori che si troveranno ad interagire.

COVID-19: il protocollo per la ripresa in sicurezza del lavoro sul set

Fonte: Decider

Scene da un matrimonio: recensione della miniserie con Jessica Chastain e Oscar Isaac

Alla 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, viene presentato, nella sezione Fuori Concorso, Scene da un matrimonio, miniserie tv di cinque puntate che in Italia uscirà il 20 settembre su Sky Atlantic.

A dirigerla è Hagai Levi, regista e sceneggiatore israeliano, che viene dalla creazione di In Treatment nel 2008 e The Affair del 2014. La serie è una rivisitazione di quella omonima del ’73 di Ingmar Bergman, dove la trama e le fila principali delle tematiche non si discostano molto dalla versione svedese, ma possiedono fondanti distinzioni che mostrano chiaramente l’ambientazione ai giorni nostri.

In Scene da un matrimonio Mira (Jessica Chastain) e Jonathan (Oscar Isaac) sono due ex sposi che si incontrano in momenti diversi, principalmente nella casa dove abitavano quando erano moglie e marito, e discutono molto, a ondate, passandosi di volta in volta il testimone dell’egoismo, del bisogno, del vuoto e della dipendenza.

Scene da un matrimonio, un racconto aggiornato ai tempi

Nonostante negli anni ’70, quando era uscito Scene da un matrimonio, stessero iniziando le prime rivoluzioni d’idee e ruoli – anzi: forse soprattutto per questo –, a prendere la decisione di andarsene era stato Johan (Erland Josephson), così come ad avere reazioni fisiche violente e ad avere il ruolo talvolta più distaccato.

Nel dramma riscritto da Hagai Levi, invece, le situazioni sono quasi del tutto invertite, non fosse altro perché oggi a subire la scelta del partner è il marito, che si trova quindi a dover gestire ogni anfratto del proprio mondo emotivo, fino a quel momento pressoché sconosciuto.

La ricchezza del riaccostarsi alla triste storia di un matrimonio che finisce, riadattandola alla mentalità di oggi, sta prevalentemente nel fatto che non c’è spiegazione o matassa che possa veramente sbrogliarsi e ricevere finalmente la luce, ed è una questione che vale da che mondo è mondo. Perché il punto principale è sempre uno, e uno solo: è difficile e ci vuol pazienza.

La sintonia armoniosa con cui Jessica Chastain e Oscar Isaac si muovono e danzano nel corso delle sequenze, racconta in maniera perfetta l’andatura di ogni fase che si attraversa quando ci si lascia, ma non ci si vuole lasciare. I protagonisti incastrano gli stati emotivi, alternandoli, raccontandone lo smarrimento, e parlando di qualcosa che conosciamo tutti molto bene – certo: chi più chi meno.

L’universalità dei sentimenti di Scene da un matrimonio

Ma è buffo, per alcuni aspetti, osservare come tutto il mondo (dei sentimenti) sia paese, quando si parla di amore, e quando si capisce che non ci si capisce più, ma in fondo ancora ci sia ama. E poi, come riconoscere se ancora ci si ama veramente? C’è da ammettere che fiumi d’arte si son sprecati su un argomento di tale portata, e tanti ancora ne scorreranno.

Certo è che il lavoro fatto da Hagai Levi è scritto in maniera efficace e chiara, e lo sviluppo del canone naturalistico è reso, appunto, in modo sempre scorrevole dagli attori, che si rimpallano il bisogno di riconoscimento reciproco, con una complicità tale che a volte quasi sfugge loro di mano.

In Scene da un matrimonio Chastain e Isaac traducono un amore di coppia della durata di diciassette anni con la capacità di un talento interpretativo raro, che fu anche del duo formato dalla musa di Ingmar Bergman, Liv Ullmann, e di Erland Josephson. Così come era stato per Storia di un matrimonio di Noah Baumbach, presentato in anteprima sempre a Venezia nel 2019, e per gran parte delle coppie raccontate in chiave assurda da Woody Allen. La potenza di tali storie si sorregge sulla forza del dialogo di chi le interpreta, anche e in modo particolare di quel dialogo che non è espresso. Quasi a voler mostrare, mettendolo in scena, ciò che nella vita parrebbe così complicato da realizzare.

Scena commovente nel Il Cavaliere Oscuro: Oldman e Tom Hardy parlano del film!

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Arrivano nuove interviste dei protagonisti de Il cavaliere Oscuro. Oggi a rilasciare dichiarazioni sul film sono Gary Oldman e Tom Hardy. 

Scemo e piu’ Scemo 2: teaser trailer italiano con Jim Carrey

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Vent’anni dopo il grande successo di Scemo e piu’ Scemo 2Jim Carrey e Jeff Daniels tornano nei panni dei leggendari Lloyd ed Harry nel sequel del film che e’ diventato un cult della commedia mondiale. 

 

E’ passato molto tempo, ma in realta’ nessuno e’ mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due ragazzacci. Finche’ uno dei due scoprira’ di avere una figlia ed insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di tutti i colori…  Dai fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), il film arriverà nelle sale il 3 dicembre distribuito da 01 Distribution

Scemo e più scemo, Jeff Daniels parla del sequel

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Scemo e più scemo, Jeff Daniels parla del sequel

Con un’intervista allo show “Late Night with Jimmy Fallon”, Jeff Daniels ha parlato del sequel di Scemo e più Scemo. Daniels ha cominciato a fornire qualche data e qualche ulteriore dettaglio  capace di far salire le aspettative del film ad un buon livello. Del resto, chi non vorrebbe rivedere una delle coppie più idiote della storia del cinema, cimentarsi ancora  con valigette piene di soldi, furgoni a forma di cane, merli che volano,  nella splendida cornice delle montagne rocciose?

scemo e piu scemo

Il film si chiamerà Dumb & Dumber To, ma non si hanno indicazioni per la traduzione italiana. Le riprese cominceranno dopo l’estate, a Settembre, sotto il segno della Universal Pictures, dopo che il film è stato rifiutato dalla Warner Bros.  Questo consentirà al sequel di uscire nel 2014, vale a dire festeggiando il 20th anniversario dall’uscita del primo capitolo.

Era il 1994 infatti quando Peter e Bobby Farrelly portavano sullo schermo lo storico Scemo e più Scemo, diventato poi un cult per il genere, con alcune battute storiche entrate e ripetute nei locali di mezzo mondo. I due registi dirigeranno anche il seguito del film che vedrà anche la presenza, ci fosse bisogno di specificarlo, di Jim Carrey, per ripristinare la coppia originale.

Vi lasciamo con una frase pronunciata da Daniels, che ha definito la sceneggiatura del film come “hysterical”, durante l’intervista, che…aggiunge succosi particolari alla trama: “Nel film saremo uomini di mezza età…uomini di mezza età e ancora così stupidi”.

Fonte: Comingsoon.net

 

Scemo e più scemo 2: ufficializzata la data di uscita

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scemo-e-più-scemo-2-3Ci siamo, finalmente la Universal Pictures ha sciolto gli indugi circa la data di rilascio di Scemo e più scemo 2, sequel dell’omonima pellicola del 1994 che vedeva come protagonista l’esilarante duo Jim Carrey e Jeff Daniels.

L’arrivo nelle sale cinematografiche americane del film tanto atteso dai nostalgici degli anni ’90 è stato programmato per il 14 novembre 2014. Le riprese, invece, hanno avuto inizio lo scorso settembre, ancora una volta sotto l’attenta supervisione dei fratelli Peter e Bobby Farrelly, già autori/produttori del primo film della serie.

Scemo e più scemo 2 vedrà Jim Carrey e Jeff Daniels calarsi nuovamente nei panni e nelle buffe acconciature di Lloyd ed Harry, la coppia folle che permise al film di conquistarsi il titolo di must fra gli appassionati del genere.

Vi ricordiamo che, in seguito alla crescente popolarità acquisita dalla pellicola, nel 1995 fu realizzata una serie televisiva a cartoni animati dedicata a Lloyd ed Harry e prodotta dalla Hanna-Barbera. È di data più recente (2003) un improbabile e quanto mai deludete prequel che vide Derek Richardson e Eric Christian Olsen ereditare i ruoli da Carrey e Daniels.

Il cast di Scemo e più scemo 2 sarà composto oltre che da Jim Carrey e Jeff Daniels anche da Rob Riggle, Rachel Melvin, Laurie Holden, Steven Tom e Kathleen Turner. È previsto, inoltre, un cammeo di Jenniger Lawrence che interpreterà una versione giovanile del personaggio di Kathleen Turner.

Fonte: Hollywoodreporter.com

Scemo e più Scemo 2: trailer italiano del sequel con Jim Carrey

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Vent’anni dopo il grande successo di Scemo e più Scemo, Jim Carrey e Jeff Daniels tornano nei panni dei leggendari Lloyd ed Harry nel sequel del film che è diventato un cult della commedia mondiale.

scemo-e-più-scemo-2È passato molto tempo, ma in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due ragazzacci. Finchè uno dei due scoprirà di avere una figlia ed insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di tutti i colori…

Dopo il grande successo ottenuto durante il primo weekend di programmazione negli Stai Uniti dove SCEMO & + SCEMO 2 si è posizionato in cima alla classifica del Box Office con oltre 38 milioni di dollari incassati, il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito da 01 Distribution.

Scemo e più Scemo 2: scopriamo il nuovo Harry [Video]

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Leone Film Group e Rai Cinema presentano  due nuove clip italiane di Scemo e più Scemo 2 insieme ad una featurette dedicata a Harry – Jeff Daniels che introduce la trama del nuovo episodio e spiega com’è lavorare con Jim Carrey. Il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito da 01 Distribution.

Scemo & + scemo 2 - posterÈ passato molto tempo, ma in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due ragazzacci. Finchè uno dei due scoprirà di avere una figlia ed insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di tutti i colori…

Dopo il grande successo ottenuto durante il primo weekend di programmazione negli Stai Uniti dove SCEMO & + SCEMO 2 si è posizionato in cima alla classifica del Box Office con oltre 38 milioni di dollari incassati, il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito da 01 Distribution.

Scemo e più scemo 2: recensione del film con Jim Carrey

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Scemo e più scemo 2: recensione del film con Jim Carrey

Sono passati 20 anni dall’ultima volta che abbiamo visto Harry e Lloyd insieme, ora tutto sembra essere cambiato, tranne la loro idiozia in Scemo e più scemo 2. Quando Harry, che ha bisogno di un trapianto di rene, scopre di avere una figlia di cui ignorava l’esistenza scuote Lloyd dal torpore in cui è caduto da quando è stato lasciato da Mary, e i due partono per una nuova avventura.

Difficile fare un seguito che sia potente come la prima versione di un blockbuster come nel 1994 fu Scemo & più scemo, i fratelli Farrelly non sbagliavano un film e Jim Carrey era una delle stelle lanciate nel firmamento della commedia demenziale, grazie al Saturday Night Live e alla saga di Ace Ventura che lo aveva consacrato come star mondiale. Jeff Daniels dal suo canto affrontava il ruolo di Harry come una novità, il suo curriculum fino a quel momento annoverava lavori con Jonathan Demme, Milos Forman e Woody Allen.

Venti anni dopo Daniels è reduce dal successo televisivo di The newsroom, Jim Carrey ha sfiorato l’Oscar  ed ha convinto tutti delle sue capacità attoriali, mentre i Farrelly non azzeccano un film dai tempi di Amore a prima svista.

Scemo & più scemo 2 2

Scemo & più scemo 2 (in inglese è uno sgrammaticato Dumb&dumber to) ha dalla sua il fatto di essersi creato un pubblico che negli Stati Uniti è corso in sala nella prima settimana, per vedere di nuovo Harry e Lloyd dare vita sullo schermo al dodicenne che è in ognuno di noi: anarchico, ignorante e totalmente scorretto. Già la missione che i due devono affrontare va contro ogni etica (ritrovare una figlia che Harry non pensava di avere per chiederle un rene), ma i mezzi con cui i due arriveranno allo scopo sono ancora più squinternati.

Anarchia in Scemo e più scemo 2

Anarchia, così come nelle slapstick delle origini del cinema, con Fatty Arbuckle e Harold Lloyd di cui i due con i loro nomi sembrano dare un’involontaria citazione. Incredibilmente, si ride, anche nelle situazioni più parossistiche, come ad esempio quella di cui è protagonista un’anziana signora detentrice di un prezioso apparecchio acustico.

In venti anni si sono aggiornate anche le situazioni in cui i due si trovano, merita la citazione il coinquilino di Harry che attinge all’immaginario di Breaking Bad, di cui i due non si curano più di tanto. Harry e Lloyd viaggiano in parallelo con l’altro film, a determinare la continuità della demenza negli anni, che ha anche una rassicurazione finale, che però arriva al termine dei titoli di coda. Il film uscirà in sala a partire dal prossimo 3 Dicembre

Scemo e più Scemo 2: prime immagini del sequel

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Scemo e più Scemo 2

Dopo vent’ anni dall’uscita del film Scemo & più Scemo, esilarante e demenziale commedia con Jim Carrey e Jeff Daniels, torna il sequel diretto dai fratelli Farrelly, del quale sono cominciate le riprese da poco.

Sono state diffuse nelle ultime ore le prime immagini dal set, che vedono i due attori di nuovo insieme a interpretare i due dementi ruoli di Lloyd Christmas e Harry Dunne. Le foto, pubblicate su twitter dai due attori, vedono Carrey e Daniels calati nei panni dei due personaggi in pose davvero comiche, ad esempio la foto qui sotto che li vede guardare un libro al contrario.

Scemo+ scemo

In occasione dei recentissimi Emmy, il vincitore Daniels ha dichiarato che il film andrà molto oltre quello che abbiamo visto nel 1994, e che il bello del suo lavoro è poter lavorare al fianco di uno degli attori più bravi del genere comico, come Carrey.

Scemo e più Scemo 2 è previsto nelle sale per l’estate 2014, per qualsiasi aggiornamento in tempo reale basta seguire i due attori su twitter.

Scemo e più Scemo 2

Scemo e Più Scemo 2: nuovo trailer internazionale

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Scemo e Più Scemo 2, pellicola che riunirà nuovamente sul grande schermo la stravagante coppia composta da Jim Carrey Jeff Daniels, si mostra attraverso un nuovo trailer internazionale.

Il filmato in questione, tuttavia, si sviluppa sulla falsariga del primo trailer del film, arricchendolo di brevi chicche inedite.

Il film, ambientato a ben venti anni di distanza dal suo predecessore, vede Lloyd ed Harry impegnati in un nuovo e strampalato viaggio on the road alla ricerca di una figlia che Harry (Jeff Danielsnon sapeva di avere.

Il sequel di Scemo e più scemo vede nel cast Jim CarreyJeff DanielsRachel MelvinKathleen Turner,Brady BluhmLaurie HoldenSteve Tom e Rob Riggle

Ricordiamo come all’epoca (correva l’anno 1994) Scemo e più scemo sia stato un grande successo commerciale ma sia diventato in seguito, solo con il passare del tempo, un vero e proprio cult movie che può vantare milioni di appassionati.

Scemo e più scemo 2 è diretto, come i precedenti omonimi film, dai fratelli registi, sceneggiatori e produttori Peter e Bobby Farelly, noti per film come Tutti pazzi per Mary e Amore a prima svista.

 Scemo e più scemo 2 uscirà nelle sale cinematografiche americane il  14 novembre 2014.

Fonte: Total Film

Scemo e più scemo 2: nuovo spot tv con Harry e Lloyd

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Jim Carrey e Jeff Daniels tornano nei panni di Harry e Lloyd per Scemo e più scemo 2 e di seguito potete vedere un nuovo spot tv del film in cui i nostri protagonisti sono, senza dubbio, ancora più … scemi.

scemo-e-più-scemo-2-1Il film, ambientato a ben venti anni di distanza dal suo predecessore, vede Lloyd ed Harry impegnati in un nuovo e strampalato viaggio on the road alla ricerca di una figlia che Harry (Jeff Danielsnon sapeva di avere.Ricordiamo come all’epoca (correva l’anno 1994) Scemo e più scemo sia stato un grande successo commerciale ma sia diventato in seguito, solo con il passare del tempo, un vero e proprio cult movie che può vantare milioni di appassionati.

Scemo e più scemo 2 vede nel cast Jim Carrey, Jeff Daniels, Rachel Melvin, Kathleen Turner, Brady Bluhm, Laurie Holden, Steve Tom e Rob Riggle.

Scemo e più scemo 2 è diretto, come i precedenti omonimi film, dai fratelli registi, sceneggiatori e produttori Peter e Bobby Farelly, noti per film come Tutti pazzi per Mary e Amore a prima svista.

 Scemo e più scemo 2 uscirà nelle sale cinematografiche americane il  14 novembre 2014.

Fonte: CS

Scemo e più scemo 2: nuove clip con Jim Carrey e Jeff Daniels

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Scemo e più scemo 2: nuove clip con Jim Carrey e Jeff Daniels

Guarda due nuove clip dell’atteso film Scemo e più scemo 2, il sequel dei fratelli Farrelly in arrivo nei cinema italiani il prossimo 3 dicembre.

Scemo & + scemo 2 - posterÈ passato molto tempo, ma in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due ragazzacci. Finchè uno dei due scoprirà di avere una figlia ed insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di tutti i colori…

Dopo il grande successo ottenuto durante il primo weekend di programmazione negli Stai Uniti dove SCEMO & + SCEMO 2 si è posizionato in cima alla classifica del Box Office con oltre 38 milioni di dollari incassati, il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito da 01 Distribution.

Scemo e più Scemo 2: novità sui tempi di lavorazione

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Scemo e più Scemo 2: novità sui tempi di lavorazione

Nonostante le indiscrezioni secondo cui Jim Carrey avrebbe gettato la spugna, nel timore che gli studios alla fine non sostengano abbastanza  il progetto, i fratelli Farrelly vanno dritti per la loro strada, nell’intenzione di dare vita al seguito di Scemo e più scemo. A offrire nuovi chiarimenti sui tempi di lavorazione del film è stato Bobby Farrelly, che ha chiarito come tutto sarà legato agli impegni dei protagonisti: Jeff Daniels, ad esempio, è attualmente impegnato sul set della seconda stagione della serie The Newsroom. Farrelly ha spiegato come l’intenzione iniziale fosse di girare il film nel prossimo autunno, ma proprio l’impegno di Daniels ha portato alla decisione di rinviare tutto al 2013. Le riprese prenderanno probabilmente il via in primavera, in vista di un’uscita autunnale.

Fonte:  Empire

Scemo e più scemo 2: Lloyd e Harry imitano…Scarlet Johansonn!

Geniale. Irriverente. Questo e molto altro abbiamo detto e ridetto su Scemo e più scemo, suoi suoi due attori protagonisti e iconici, Jim Carrey e Jeff Daniels e, si spera, che tutto ciò potremo ripetere quando Scemo e più scemo 2 invaderà le sale cinematografiche di tutto il mondo.

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Nel frattempo, tra teaser davvero divertenti e chicche di ogni sorta, abbiamo messo l’anima in pace con i due scemi più simpatici del mondo del cinema. E, come a non voler mai smentire la fama di burloni guastafeste di Lloyd e Harry, eccoli di nuovo in una veste inedita…quella di citazionisti!

Prendendo spunto, ma soprattutto prendendo in giro, il nuovo film, Lucy, con protagonista la sempre più affascinante Scarlet Johansonn, nel quale si torna a parlare della capacità degli esseri umani di saper utilizzare solo il dieci per cento delle loro facoltà intellettive. Ed ecco i due poster ispirati a Lucy, nei quali Lloyd e Harry ci dimostrano come alcuni esseri umani trovino difficoltà a utilizzare perfino più dell’un per cento del loro potenziale!

Scemo e più scemo 2Scemo e più scemo 2 II

Scemo e più scemo 2 III

Geniali!

Il film, ambientato a ben venti anni di distanza dal suo predecessore, vede Lloyd ed Harry impegnati in un nuovo e strampalato viaggio on the road alla ricerca di una figlia che Harry (Jeff Danielsnon sapeva di avere.

Il sequel di Scemo e piùscemo vedenel cast Jim CarreyJeff DanielsRachel MelvinKathleen Turner,Brady BluhmLaurie HoldenSteve Tom e Rob Riggle

Ricordiamo come all’epoca (correva l’anno 1994) Scemo e più scemo sia stato un grande successo commerciale ma sia diventato in seguito, solo con il passare del tempo, un vero e proprio cult movie che può vantare milioni di appassionati.

Scemo e più scemo 2 è diretto, come i precedenti omonimi film, dai fratelli registi, sceneggiatori e produttori Peter e Bobby Farelly, noti per film come Tutti pazzi per Mary e Amore a prima svista.

 Scemo e più scemo 2 uscirà nelle sale cinematografiche americane il  14 novembre 2014.

Fonte: Comicbookmovie.com

Scemo e più scemo 2: la parola a Peter Farrelly

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Intervistato da Empire, Peter Farrelly ha parlato di Scemo e più scemo 2, sequel del classico del cinema demenziale americano con protagonisti Jim Carrey e Jeff Daniels, specificando che i personaggi di Lloyd e Harry saranno esattamente gli stessi, così come li avevamo lasciati 20 anni fa:

“Alla fine del primo film Llyoy e Harry si ritrovano ad essere esattamente come erano all’inizio – ha spiegato Peter – Non sono cresciuti e lo vedrete nel nuovo film… continuano a fare le classiche stupidaggini. Non volevamo fare una versione meno leggera di Scemo e più scemo. Il primo è davvero difficile da imitare, ha delle battute sensazionali ed è stato difficile per noi trovarne di nuove che fossero all’altezza. Una cosa che abbiamo fatto è stata quella di preservare tutte le battute che ci venivamo in mente quando stavamo lavorando ad altri progetti, ma che per quei determinati film non andavano bene. Così, insieme a Bobby, ci dicevamo: “Queste le useremo per Scemo e più scemo 2” “.

L’arrivo nelle sale cinematografiche americane del film tanto atteso dai nostalgici degli anni ’90 è stato programmato per il 14 novembre 2014. Le riprese, invece, hanno avuto inizio lo scorso settembre, ancora una volta sotto l’attenta supervisione dei fratelli Peter e Bobby Farrelly, già autori/produttori del primo film della serie.

Scemo e più scemo 2 vedrà Jim Carrey e Jeff Daniels calarsi nuovamente nei panni e nelle buffe acconciature di Lloyd ed Harry, la coppia folle che permise al film di conquistarsi il titolo di must fra gli appassionati del genere.

Le foto:

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Vi ricordiamo che, in seguito alla crescente popolarità acquisita dalla pellicola, nel 1995 fu realizzata una serie televisiva a cartoni animati dedicata a Lloyd ed Harry e prodotta dalla Hanna-Barbera. È di data più recente (2003) un improbabile e quanto mai deludete prequel che vide Derek Richardson e Eric Christian Olsen ereditare i ruoli da Carrey e Daniels.

Il cast di Scemo e più scemo 2 sarà composto oltre che da Jim Carrey e Jeff Daniels anche da Rob Riggle, Rachel Melvin, Laurie Holden, Steven Tom e Kathleen Turner. È previsto, inoltre, un cammeo di Jenniger Lawrence che interpreterà una versione giovanile del personaggio di Kathleen Turner.

Fonte: Empire

Scemo e più scemo 2: il primo trailer

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Dopo il debutto del primo poster, arriva online anche il primo trailer di Scemo e più scemo 2, dopo esser stato presentato al Tonight Show di Jimmy Fallon.

Il sequel di Scemo e più scemo vede nel cast Jim Carrey, Jeff Daniels, Rachel Melvin, Kathleen Turner, Brady Bluhm, Laurie Holden, Steve Tom e Rob Riggle.

http://www.youtube.com/watch?v=kqxVAIDHqKg

La trama del film vede Lloyd e Harry in uno strampalato viaggio on the road alla scoperta di un bambino che Harry (Daniels) non sapeva di avere, bambino di cui non dovrebbe mai e poi mai avere responsabilità.

Ricordiamo come all’epoca (correva l’anno 1994) Scemo e più scemo sia stato un grande successo commerciale ma sia diventato in seguito, solo con il passare del tempo, un vero e proprio cult movie che può vantare milioni di appassionati.

Si auspica dunque nuovamente con  Scemo e più scemo 2, dopo il fallimento del prequel del 2003 Scemo e più scemo – Inizio così…, di raggiungere il grande successo che il buddy movie degli anni Novanta era riuscito a raggiungere.

Scemo e più scemo 2 è diretto, come i precedenti omonimi film, dai fratelli registi, sceneggiatori e produttori Peter e Bobby Farelly, notissimi per film come Tutti pazzi per Mary e Amore a prima svista.

 Scemo e più scemo 2 uscirà nelle sale cinematografiche americane il  14 novembre 2014.

Fonte: Coomingsoon.net

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