Arrivano cattive notizie sul
progetto Logan’s Run, film di fantascienza di Nicolas Winding Refn.
Secondo quando twittato dal giornalista di
Variety Justin Kroll, Ryan Gosling non sarà più il protagonista del
film come si pensava.
Il giornalista non ha twittato
ancora i motivi ma alcuni già pensano che questo sia il divorzio
ufficiale della coppia di artisti. Ma c’è chi sostiene che sia solo
un conflitto di impegni dell’attore, cosa probabile considerato che
Gosling è anche al lavoro sull’esordio alla
regia l’annunciato How to Catch a Monster.
Intanto li vedremo insieme nuovamente nel prossimo
fim Only God Forgives.
Ryan Gosling sta promuovendo il suo
nuovo film, Il Primo Uomo, presentato in anteprima
mondiale nella selezione ufficiale di Venezia 75,
in cui è diretto da Damien Chazelle. L’attore
canadese è alla sua seconda collaborazione con il giovane regista
premio Oscar, dopo il successo di La la Land, e
sembra essersi trovato molto bene a lavorare con lui, tanto che
vorrebbe continuare questo connubio artistico.
Durante la promozione del film al
Toronto Film Festival, Gosling ha dichiarato a Variety che sarebbe disposto a interpretare un ruolo
iconico come quello di Batman se fosse proprio Chazelle a
dirigerlo. Ecco la risposta dell’attore:
Venezia 75: Il Primo Uomo,
recensione del film con Ryan
Gosling
Il futuro cinematografico di Batman
è molto incerto, al momento. Dopo il successo della trilogia di
Christopher Nolan, è arrivato il
reboot a opera della coppia Zack Snyder/Ben
Affleck che ha destato parecchie perplessità sia in
Batman v Superman
che nel naufragio di Justice League. Adesso Matt
Reeves è incaricato di dirigere il nuovo standalone
sull’Uomo Pipistrello ma sembra che non ci sia alcuna certezza che
sia Ben Affleck a interpretare il personaggio
principale.
Ovviamente la possibilità che
Ryan Gosling sia il nuovo interprete dell’eroe DC
è molto esile, ma sembra interessante comunque constatare che il
connubio creativo tra attore e regista possa spingere il primo ad
accettare ruoli molto distanti dal proprio percorso creativo.
Arriva da
Variety la notizia che l’attore
Ryan Gosling è in trattative per unirsi a Margot Robbie nell’imminente reboot di
Ocean’s Eleven targato Warner Bros
Discovery.Il ruolo che
Ryan Gosling dovrà interpretare nel film non è stato
ancora dichiarato, ma la sua aggiunta al cast del film lo vedrà
affiancato ancora una volta con Margot Robbie, dopo che la coppia sarà presto
co-protagonista nel prossimo film di Greta
GerwigBarbie.
Poco tempo fa l’attore Ryan
Gosling è stato visto protagonista nel film d’azione
NetflixThe Grey
Man e nel 2024 reciterà in un
adattamento cinematografico della serie
televisiva The Fall
Guy.
La sceneggiatura del reboot
di
Ocean’s Eleven sarà scritta da Carrie Solomon e,
secondo quanto riferito, sarà un film prequel ambientato in Europa
negli anni ’60, anche se ulteriori dettagli non sono stari rivelati
per ora. Tuttavia, come nel caso di qualsiasi film
Ocean’s Eleven, i fan possono aspettarsi
un paio di rapine, alcuni tradimenti e molti colpi di scena lungo
il percorso. Al momento le notizie rivelano che ilfilm è in fase di sviluppo attivo e non ha ricevuto
ufficialmente il via libera, ma l’obiettivo dello Studios è
iniziare la produzione nella primavera del 2023.
Basato sul film Rat Pack del
1960, il primo
Ocean’s Eleven è stato un enorme
successo di critica e di pubblico, quando è stato presentato per la
prima volta nel 2001. La pellicola di allora ha ricevuto subito
l’ok per ben
due sequel. In totale tutto il franchise ha più di 1 miliardo
di dollari al botteghino.Di recente abbiamo visto
anche un film spin-off, Ocean’s 8, che è stato
distribuito nel 2018 e comprendeva un cast tutto al femminile
guidato da Sandra Bullock. Quel film ha confermato la
fortuna del franchise diventando un successo al botteghino,
guadagnando più di 297 milioni di dollari solo negli USA e
ottenendo recensioni generalmente positive sia dalla critica che
dai fan.
Per celebrare il compleanno della
regista di BarbieGreta
Gerwig, Ryan Gosling, che nel film interpreta il Ken
“principale”, ha organizzato un flash mob che ha
letteralmente inviato alla regista.
Barbie segue la storia dell’omonima bambola
(interpretata da Margot Robbie) e Ken
mentre scoprono il mondo reale al di fuori di
Barbieland e mentre lei cerca il significato della
vita. Il film si sta avvicinando al miliardo di dollari al
botteghino e si è guadagnato l’amore della critica e del
pubblico.
Nel film, c’è una scena che vede
Gosling protagonista, in cui il suo Ken è in conflitto con se
stesso per i suoi sentimenti verso Barbie e per il suo posto in Barbieland. Nella
scena, Ken canta “I’m Just Ken”, che è proprio il brano
scelto da Gosling come sottofondo del flash mob messo in piedi per
festeggiare i 40 anni di Greta
Gerwig. L’account Instagram
del film ha condiviso il video:
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera
(End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon
(Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday),
Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World,
Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga
dalla Terra), Issa Rae (The Photograph –
Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea
Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e
Will Ferrell
(Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (Piccole donne),
Emma Mackey (Emily,
Sex Education), Hari Nef (Assassination
Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men),
Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky
Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la
leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa
(Sex Education), Scott Evans (la serie TV
Grace e Frankie), Jamie Demetriou
(Crudelia), Connor Swindells (Sex
Education, Emma.), Sharon Rooney
(Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan
(Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya
(The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren
(The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal
20 luglio.
Guarda l’esilarante performance
video tenutasi al Jimmy Kimmel Live, protagonisti
Will Ferrell e Ryan Gosling, quest’ultimo è apparso
nello show televisivo per promuovere il suo ultimo film in uscita:
Gangster Squad.
Ospiti a Roma alla presentazione di
The Nice Guys, Ryan Gosling e Russell
Crowe hanno parlato del film e della loro esperienza sul
set di Shane Black, sceneggiatore e regista del
buddy movie presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes
2016.
Da attore consumato, vincitore di un
premio Oscar e protagonista di tanti film di successo,
Russell Crowe ha confessato di accettare e vivere
con grande serenità il cambiamento progressivo del suo lavoro e del
suo ruolo di attore nelle offerte che cambiano e si susseguono.
“La cosa davvero bella dell’essere un attore è il progressivo
cambiamento del mio lavoro – ha dichiarato Crowe – Prima
mi capitava sempre di essere più giovane dei registi con cui
lavoravo, poi mi sono ritrovato ad essere più vecchio di loro. Mi
piace questa evoluzione e sono perfettamente a mio agio a
interpretare il ruolo del vecchio o del padre, per esempio. Alcuni
attori rimangono intrappolate in un solo personaggio, ma per me non
è un problema”. In merito alla sua carriera di musicista, che
l’Italia ha conosciuto anche grazie a un’ospitata al Festival di
Sanremo diversi anni fa, Crowe ha commentato: “Suono ancora, ma
ho smesso di farlo in maniera professionistica. Era diventato
troppo impegnativo. Ma non ho bisogno di promozione, se scrivo su
Twitter che mi esibisco con la mia band in un posto o in un altro,
i biglietti si vendono da soli e così la gente mi viene a vedere
per l gusto di farlo, lo faccio per quelli a cui piace la buona
musica, non ho bisogno di recensioni o altro. Mi piace”.
Su tutto un altro tono si apre
invece la conferenza stampa per Ryan Gosling,
quando l’attore si trova a commentare il suo essere considerato un
sex symbol. A dispetto delle aspettative, Ryan, con un
sorriso malizioso, risponde: “Sì, mi sento molto a mio
agio”, mentre Crowe lo apostrofa dicendo che il suo fascino
parte da quando interpretava il protagonista nella serie
Young Hercules.
L’attenzione torna sul film quando
gli attori rendono chiaro che, nonostante The Nice
Guys si rifaccia a una lunga tradizione di buddy
movies, i personaggi da loro interpretati erano tutti presenti in
sceneggiatura. “Non ci siamo ispirati molto ad altre coppie
famose – ha dichiarato Gosling – i personaggi erano sulle
pagine scritte da Shane Black. La vera sfida per noi è stato
rappresentarli.”
Entrambi attori dal carisma
indiscusso, sia Ryan Gosling che Russell
Crowe hanno anche occupato il posto dietro alla macchina
da presa. Che programmi hanno per il futuro da registi?
Crowe: “Non mi sono mai sentito
tanto a mio agio come su un set in cui comandavo io. Voglio tornare
a dirigere ma ogni cosa ha dei tempi precisi. Devo essere paziente,
mi sono arrivate delle proposte ma era roba che non mi interessava.
Cose piccole, noiose. Io voglio un grande racconto, una grande
tela, voglio diventare come Tiziano. Sto sviluppando delle idee, ma
vedremo cose e se realizzarle.”
Gosling: “Ho due film in
lavorazione, e spero che per il prossimo anno uno dei due sarà
pronto”.
Il personaggio di Crowe,
nel film, è molto violento, quello di Gosling, nonostante le
situazioni, resta serioso. Dal momento che il film è una commedia
che deve anche far ridere, che approccio avete avuto al
personaggio?
Gosling: “Quando fai una
commedia si spera sempre di metterci qualche cosa di divertente.
Non capisco perché i generi cinematografici siano così
chirurgicamente separati. In questo film siamo riusciti a mescolare
molto bene, secondo me. Lo strumento comico dei film drammatici è
importante. E ti rende più suscettibile al cazzotto emotivo che
prima o poi arriverà. La parte di azione e di violenza ha così un
altro risultato. Trovo molto bello fare i lavori comici, perché la
comicità sai subito se funzione, non hai bisogno di vederla dopo.
Il drammatico deve avere riscontro. L’approccio è
diverso.”
Crowe: “Mi è piaciuto lavorare
con Ryan a questo progetto perché era molto serio proprio nella
realizzazione della parte comica. L’aspetto della violenza e
dell’azione nel film non è come nei film action di adesso dove è
tutto in computer grafica, qui invece era tutto vero, si sentiva,
era fresco, e si percepisce al cinema. In tutti i film con coppie
comiche c’è sempre la componente fisica che implica un po’ di
violenza. Ma è il contrappunto del film e quello che all’interno
del film è efficace è che l’action rende tutto interessante. Siamo
stati autoreferenziali alla fine, ma ci stava bene.”
The Nice
Guys, presentato alla 69esima edizione del Festival
di Cannes, arriverà al cinema distribuito da Lucky Red il primo
giugno.
Dopo molti mesi di silenzio intorno
al film, ecco che in esclusiva per People vediamo la prima immagine
ufficiale di The Nice Guy che vede
Ryan Gosling e Russell
Crowe fare coppia sul grande schermo.
The Nice
Guys è un noir ambientato negli anni ’70 con un cast
di superstar capitanato da Russell Crowe e
Ryan Gosling. Con loro ci saranno anche
Kim Basinger, Matt Bomer, Keith David, Beau Knapp, Angourie
Rice e Margaret Qualley.
Ambientato a Los Angeles negli anni
’70, The Nice Guys racconta la storia di
un lottatore e di un detective privato impegnati a risolvere un
caso di omicidio. Il film è prodotto da Joel
Silver mentre la regia è di Shane
Black.
Diretto da Shane
Black, il film è un noir ambientato negli anni ’70 con un
cast di superstar capitanato da Russell Crowe e
Ryan Gosling. Con loro ci sono anche Kim
Basinger, Matt Bomer, Keith David, Beau Knapp, Angourie
Rice e Margaret Qualley.
Nella Los Angeles degli anni 70,
libertina, stravagante e decisamente trendy, un investigatore
privato, Holland March, e un detective senza scrupoli, Jackson
Healy, si alleano per risolvere il caso di una ragazza scomparsa e
la morte di una porno star che apparentemente non sembrerebbero
correlate: scopriranno che un semplice omicidio nasconde il caso
del secolo! Il film è prodotto da Joel Silver.
Dopo l’inedita coppia formata
da Natalie Portman e Michael Fassbender, vediamo ora sul set del
film ancora senza titolo di Terrence Malick Ryan Gosling e
Ryan Gosling secondo alcune voci sembra
sia un primo in lizza per ricoprire il ruolo da protagonista
nell’adattamento cinematografico della serie tv di The
Lone Ranger, per la regia di Gore
Verbinski e con spalla niente meno che Johnny Depp.
Il ruolo principale, è quello del
Ranger Solitario, personaggio dell’omonima serie tv degli anni 50
di enorme successo. Prodotto dalla Walt Disney Pictures e da Jerry
Bruckheimer, Il Ranger Solitario è stato scritto da Ted Elliott e
Terry Rossio. Le riprese del film, che sarà diretto da Gore
Verbinski, inizieranno alla fine dell’anno, per un’uscita prevista
alla fine del 2012.
Mentre Warner
Bros. sta lavorando ai preparativi per il prequel di
Willy Wonka, voci
di corridoio affermano che Ryan Gosling potrebbe essersi candidato
per il ruolo dell’eccentrico produttore di dolciumi.
Willy Wonka è
stato originariamente interpretato da Gene Wilder
nel 1971. Successivamente Johnny Depp ne ha vestito i panni in
Charlie e la Fabbrica di Cioccolato, film del 2005
diretto da Tim Burton. Il reboot di
Burton ricevette opinioni contrastanti ma nel
2016 Warner. annunciò di voler produrre un
film esclusivamente sul personaggio di Willy Wonka. Rimase da
decidere chi avrebbe vestito i panni del noto imprenditore.
La rivista online That Hash Tag Show ha
rivelato che Ryan Gosling è al momento considerato
tra gli attori in lizza per il ruolo di Willy Wonka, sebbene la
notizia non sia ancora stata confermata. Warner
Bros. sta infatti cercando attori tra i 29 e i 35 anni e
Gosling, con i suoi 36 anni di età, ha
apparentemente espresso interesse per la parte.
In quanto alla trama,
Warner sta mantenendo il più assoluto segreto sul
prequel ma è probabile che si tratterà di una origin story. Il film
verrà prodotto da David Heyman (Animali Fantastici e Dove
Trovarli) e scritto da Simon Rich
(Pets – Vita da Animali).
Molti fan hanno già espresso il
loro dissenso per un prequel di Willy Wonka, in quanto non si
baserebbe sul romanzo originale di Roald Dahl ma,
in questa fase della produzione, è ancora presto per esprimersi su
qualsiasi elemento del film.
Dopo La la Land,
Damien Chazelle e Ryan Gosling lavoreranno di nuovo
insieme nel prossimo film del giovane regista di Providence, un
biopic su Neil Armstrong per la Universal
Pictures.
Damien Chazelle e
Ryan Gosling di nuovo insieme
Chazelle dirigerà
una sceneggiatura scritta dal premio Oscar per Il caso
Spotlight, Josh Singer. Precedentemente
si era detto che, quando il film era in fase di scrittura, Gosling
era già stato approcciato ma non c’era ancora conferma ufficiale.
Adesso, grazie a Variety, sappiamo che la nuova collaborazione è
ufficiale e che le riprese del film cominceranno con ogni
probabilità all’inizio del 2017.
Il film sarà basato sulla biografia
scritta da James Hansen, First Man: A Life
Of Neil A. Armstrong, e racconterà la storia della
missione NASA che portò l’uomo sulla Luna, focalizzandosi sulla
figura di Armstrong negli anni che vanno dal 1961 al 1969.
La storia racconterà i sacrifici e i
costi di una delle missioni spaziali più pericolose di tutti i
tempi. Chazelle è entrato nel progetto già nel 2015 che era in un
primo momento in sviluppo alla Warner Bros per la regia di
Clint Eastwood.
La coppia batte il ferro finchè è
caldo, sfruttando l’onda del successo di La la
Land, che Oltreoceano sta raccogliendo moltissimi
consensi, con ottimi risultati al box office.
Il film guida le nomination ai
Golden Globes ed entrambi i protagonisti,
Emma Stone e Ryan Gosling, sono
stati nominati ai SAG.
La la Land arriverà nelle sale
italiane il prossimo 26 gennaio.
La La
Land è un musical a metà tra dramma e commedia che segue
la storia di Sebastian (Gosling) e Mia
(Stone), che stanno insieme grazie alla loro
passione comune per la musica. Ma appena il successo bussa alla
loro porta devono fare i conti con il sottile tessuto che tiene
insieme il loro amore.
Diretto da Damien
Chazelle (che ha anche curato la sceneggiatura), il film
arriverà nei cinema USA il 15 luglio 2016. Nel cast figura anche il
premio Oscar JK Simmons, alla sua seconda
collaborazione con Chazelle dopo
Whiplash, per il quale ha ricevuto
l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista. Completano il cast
Finn Wittrock, Sonoya Mizuno, Rosemarie DeWitt, Josh
Pence e Jason Fuchs.
Ryan Gosling ha deciso che la sua
collega e compagna Eva Mendes partecièerà al suo
debutto dietro la macchina da presa. L’attore amatissimo dalle fan
ha infatti
Il prossimo progetto di
Ryan Gosling attualmente in fase di
riprese è La la Land, film che
lo vede tornare al fianco di Emma Stone, diretto
da Damien Chazelle, regista rivelazione di
Whiplash. Sembra che la collaborazione
trai due sia stat così felici che Chazelle vorrebbe di nuovo
Gosling per il suo prossimo progetto, di nuovo ambientato nel mondo
della musica.
Si tratta di First
Man, biopic di Neil Armstrong,
basato sul romanzo biografico di James Hansen
intitolato First Man: A Life Of Neil A.
Armstrong e adattato per lo schermo da Josh
Singer(Spotlight).
Il film si concentrerà sulla storica
missione Apollo 11 e vedrà probabilmente Ryan
Gosling nei panni dell’astronauta.
“Non c’è Ken senza Barbie“,
così ha detto
Ryan Gosling in una dichiarazione, dopo
l’annuncio delle
nomination agli Oscar 2024. Il protagonista maschile di Barbie,
che ha ricevuto una nomination come miglior attore non
protagonista, si è espressa contro l’Academy per aver ignorato il
lavoro di attrice di Margot Robbie e quello di regista di Greta
Gerwig.
“Sono estremamente onorato di
essere nominato dai miei colleghi insieme ad artisti così
straordinari in un anno di così tanti grandi film. E non avrei mai
pensato di dirlo, ma sono anche incredibilmente onorato e
orgoglioso che sia per aver interpretato una bambola di plastica di
nome Ken”, inizia la dichiarazione di Gosling. “Ma non
esiste Ken senza Barbie, e non esiste il film ‘Barbie’ senza Greta
Gerwig e Margot Robbie, le due persone maggiormente
responsabili di questo film storico e celebrato in tutto il
mondo”.
Gerwig e Robbie erano due nomi che
si davano per scontati alla vigilia di queste nomination, tanto che
qualcuno pensava che Robbie avrebbe anche potuto ambire alla
vittoria. Entrambe hanno avuto la loro nomination, Margot Robbie
per il miglior film, essendo produttrice con la sua LuckyChap, e
Greta Gerwig come sceneggiatrice, nella categoria riservata agli
script adattati. Tuttavia si immaginavano per loro delle doppie
nomination che non sono arrivate, generando lo scontento, tra gli
altri, di Ryan Gosling.
“Nessun riconoscimento sarebbe
possibile per qualcuno che ha partecipato al film senza il loro
talento, la loro grinta e il loro genio. Dire che sono deluso dal
fatto che non siano state nominate nelle rispettive categorie
sarebbe un eufemismo”, continua Gosling. “Contro ogni
previsione, con nient’altro che un paio di bambole senz’anima, poco
vestite e, per fortuna, senza genitali, ci hanno fatto ridere, ci
hanno spezzato il cuore, hanno smosso la cultura e hanno fatto la
storia. Il loro lavoro dovrebbe essere riconosciuto insieme agli
altri candidati molto meritevoli. Detto questo, sono così felice
per America Ferrera e gli altri incredibili artisti che hanno
contribuito con il loro talento a realizzare questo film così
innovativo”.
Gosling nomina Ferrera, che ha
ottenuto una nomination come migliore attrice non protagonista per
la sua interpretazione in Barbie.
La commedia ha ottenuto otto nomination in totale, tra cui costumi,
scenografia e due canzoni originali (“I’m Just Ken” e “What Was I
Made For?”). Per Ryan Gosling è la terza candidatura all’Oscar per
l’attore, dopo due precedenti candidature per “Half Nelson” (2006)
e “La La Land” (2016).
Non tutti gli attori e
i personaggi di Hollywood sono da scansare, anche perché se così
fosse, la Sony non potrebbe lavorare con nessun
attore famoso. Sta di fatto che, secondo il materiale diffuso in
seguito al Sony Hack, pare che uno dei pochi
attori a salvarsi sia il buon Ryan Gosling, che la
Pascal vorrebbe a tutti i costi per
Sinister Six.
Sembra però che le richieste di
Gosling siano diverse. L’attore, secondo le
e-mail, vorrebbe addirittura un ruolo in Ghostbusters
3, il reboot al femminile che sarà diretto da
Paul Feig.
“C’è un ruolo maschile nel film
che sta progettando Paul. Quanto sarebbe folle…. Vorrebbe anche
Jennifer Lawrence e Emma Stone.” Si legge questo nelle e-mail
di Amy Pascal a Hannah Minghella della
Columbia.
In altre e-mail si legge che oltre ai Sinistri Sei, Ryan
Gosling sarebbe stato considerato anche per Jobs.
Anche se era un po’ di tempo che non
se ne parlava, il sequel di Blade Runner
è sempre vivo e vegeto.
Durante un’intervista per promuovere
La Grande Scommessa, Ryan Gosling ha confermato che il
progetto procede e soprattutto che lui è coinvolto.
“Ho un chip nel mio corpoe se provo a dire qualcos’altro mi farà esplodere“ ha
scherzato l’attore.
Per Gosling sarà il uso prossimo
progetto, il che vuol dire che non dovrebbe mancare molto
all’inizio vero e proprio della produzione.
Harrison Ford ritornerà a essere il
detective privato Deckhart, mentre pare che
Ryan Gosling sia in trattative per un ruolo. La
produzione entrerà nel vivo con le riprese nell’estate del
2016.
Blade Runner
2 sarà diretto da Denis Villeneuve
con la direzione della fotografia di Roger
Deakins.
Ryan Gosling era uno dei tanti nomi che si diceva
fossero in fila per interpretare il Dottor Destino nel prossimo
riavvio dei Fantastici Quattro, e mentre questa
ipotesi sembra sfumata, Gosling potrebbe essere in trattative con i
Marvel Studios per interpretare un
personaggio diverso.
Secondo l’insider Daniel
Richtman (tramite Patreon), Gosling ha incontrato
Kevin Feige riguardo al potenziale
ingresso nel Marvel Cinematic Universe. Non sappiamo se l’attore
sia ufficialmente in trattative e Richtman non menziona alcun eroe
o cattivo specifico, ma si dice che potrebbero discutere di più di
un personaggio.
Questa è ovviamente solo una voce
per ora, e
Ryan Gosling si è recentemente
separato dalla Universal e da Wolf Man di
Blumhouse, a cui era legato da oltre tre anni. Questa
situazione potrebbe essere una coincidenza, oppure no e c’è una
possibilità che Gosling si sia allontanato dal progetto perché la
Marvel è venuta a chiamarlo.
Gosling non è sembrato molto
entusiasta della prospettiva di interpretare un supereroe o di
unirsi al MCU nelle interviste precedenti, anche se ha menzionato
Ghost Rider come un personaggio con cui potrebbe
essere interessato a cimentarsi in un paio di occasioni.
Ryan Gosling sarà trai protagonisti della stagione
dei premi grazie alla sua interpretazione di Ken in Barbie
di Greta Gerwig.
Ryan Gosling e Russell
Crowe stanno promuovendo The Nice
Guys e presto arriveranno al Festival di Cannes.
Intanto i due attori stanno facendo il classico giro di talkshow in
Usa e hanno fatto tappa da Stephen Colbert,
presentatore noto anche per la sua grande passione per
Il Signore degli Anelli,
e in questa occasione, Ryan Reynolds lo ha messo
alla prova proprio su questa sua grande passione.
Diretto da Shane
Black, il film è un noir ambientato negli anni ’70 con un
cast di superstar capitanato da Russell Crowe e
Ryan Gosling. Con loro ci sono anche Kim
Basinger, Matt Bomer, Keith David, Beau Knapp, Angourie
Rice e Margaret Qualley.
Nella Los Angeles degli anni 70,
libertina, stravagante e decisamente trendy, un investigatore
privato, Holland March, e un detective senza scrupoli, Jackson
Healy, si alleano per risolvere il caso di una ragazza scomparsa e
la morte di una porno star che apparentemente non sembrerebbero
correlate: scopriranno che un semplice omicidio nasconde il caso
del secolo! Il film è prodotto da Joel Silver.
Ryan Gosling ha spiegato perché non ha ancora permesso
alle sue figlie di guardare
Barbie. Da quando il film ha fatto il
suo debutto nelle sale, Gosling ha ricevuto elogi per la sua
carismatica interpretazione di Ken, e non solo, la canzone che
interpreta nel film, “I’m Just Ken” scritta da
Mark Ronson, è diventata un vero e proprio
tormentone, oltre che aggiudicarsi il premio ai Critics Choice Awards 2024.
Parlando con E Online,
Ryan Gosling ha rivelato perché non ha permesso
alle sue figlie di guardare
Barbie. L’attore ha due figlie
piccole, di 10 e 8 anni, avute dalla compagna e collega Eva
Mendes, che devono ancora vedere Barbie perché Gosling non
“sa se dovresti guardare tuo padre nei panni di Ken”. Ecco
cosa ha raccontato l’attore:
“Non so se dovresti guardare tuo
padre nei panni di Ken. Non so quale sia l’età giusta per vedere
tuo padre fare una cosa del genere. Diventa davvero pazzesco. Ne
hanno visto piccole parti e sono venute sul set un giorno quando ho
fatto un grande numero musicale.” Ma non hanno ancora avuto
l’opportunità di vederlo completamente. Magari tra qualche anno
sarà Gosling a essere pronto a mostrarsi alle sue bambine nei panni
di Ken!
Chi c’era nel film di Barbie?
Barbie è stato
diretto da Greta
Gerwig da una sceneggiatura scritta insieme a
Noah Baumbach. È stato prodotto da Margot Robbie e Tom Ackerly per LuckyChap e da
Robbie Brenner di Mattel Films insieme a Josey McNamara e Ynon
Kreiz. Durante la sua programmazione nelle sale, il film ha
ottenuto un incasso mondiale di oltre 1,4 miliardi di
dollari, diventando così il film di maggior incasso del
2023.
Il film è interpretato da Margot Robbie,
Ryan Gosling, America Ferrera, Simu Liu, Kingsley Ben-Adir,
Scott Evans, Kate McKinnon, Ariana Greenblatt, Alexandra Shipp,
Emma Mackey, Issa Rae, Michael Cera, Hari Nef, Will Ferrell,
Helen Mirren, Dua Lipa e altri ancora.
Ryan Eggold è uno
degli attori più brillanti degli ultimi anni e che ultimamente sta
avendo un gran successo, sia in America, che nel nostro paese,
grazie alla serie tv New Amsterdam. Per arrivare dove è
oggi, Eggold ha lavorato davvero sodo e ha fatto una lunga gavetta,
costellata da film e serie tv importanti, in cui ha avuto modo di
sviluppare i suoi talenti artistici.
Ecco, allora, dieci cose che
non sai su Eyan Eggold.
Ryan Eggold: i suoi film e le serie
TV
1. Ryan Eggold: i film e la
carriera. La carriera di Ryan Eggold inizia nel 2006,
quando comincia a partecipare ad alcune serie tv, come Related,
Brothers & Sister e Veronica Mars, per poi continuare
con Febbre d’amore (2007), Jimmy fuori di testa
(2007), Dirt (2008) ed Entourage (2007-2008). La
sua carriera prosegue tra serie tv, come 90210 (2008-2011)
e film come First Dates (2010), I Will Follow You Into
the Dark (2012), La scomparsa di Eleanor Rigby
(2013), con JessicaChastain, e Il club delle madri
single (2014). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono i film
Padri e figlie (2015),
Lovesong (2016), BlackKklansman (2018), Mai raramente a volte
sempre (2020) e le serie The Blacklist
(2013-2018), con James Spader,
The Blacklist: Redemption (2017) e New Amsterdam (2018-2019).
2. Non solo attore, ma anche
sceneggiatore e regista. Nel corso della sua carriera,
Ryan Eggold ha avuto modo di sperimentare diversi ambiti del
cinema, tanto da vestire i panni del regista e dello sceneggiatore
per il corto Literally, Right Before Aaron (2012). In
seguito, nel 2017 questo corto è diventato un lungometraggio,
sempre diretto e sceneggiato da lui. Nel 2020 ha invece diretto
l’episodio Sabbath della serie New Amsterdam, di
cui è anche protagonista.
Ryan Eggold in New
Amsterdam
3. Non pensava che la serie
avesse un gran successo. Dal 2018 Eggold è il protagonista
delle serie New Amsterdam, dove interpreta il dottor Max
Goodwin, un medico eccentrico, carismatico e che spesso tralascia
burocrazia e gerarchia per cercare di migliorare l’ospedale e di
risolvere problemi sociali. Al momento di assumere tale ruolo,
Eggold non era certo che la serie potesse divenire un grande
successo. Si stupì dunque molto quando il pubblico mostrò per
questa un grande interesse.
4. Trova il suo personaggio
interessante in quanto mette se stesso all’ultimo posto.
Ryan Eggold ha ammesso di ammirare molto il suo personaggio per il
semplice motivo che l’ultima cosa di cui si preoccupa è se stesso:
“Max ha una vera attenzione per la gente, e lui vuole
sinceramente aiutare gli altri con desiderio. Penso anche che si
stia nascondendo un po’ dalla verità spaventosa di avere quello che
ha“.
Ryan Eggold è su Instagram
5. Ha un profilo Instagram
ufficiale. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche
Ryan Eggold ha aperto un proprio account Instagram ufficiale,
seguito da circa 216 mila persone. L’attore è abbastanza attivo sul
social e condivide molte foto che lo vedono protagonista tra
momenti di lavoro e vita quotidiana.
Ryan Eggold in 90210
6. Ha recitato nella celebre
serie. Dal 2008 al 2011 Eggold ha ricoperto il
ruolo del professor Ryan Matthews nelle prime tre stagioni della
seier 90210. Questa è la quarta serie del franchise di
Beverly Hills 90210 ed è ambientata all’interno del liceo
frequentato dai protagonisti, dove Eggold figura tra il corpo
docente.
Ryan Eggold in
BlacKkKlansman
7. Da Spike Lee ha imparato
a non pensare troppo. Ryan Eggold, che ha fatto parte del
cast di BlacKkKlansman, ha rivelato di imparato da
Spike Lee di
non cercare di rendere perfette le cose. Questo, perché “Spike
non farebbe un sacco di riprese. Non farebbe più prove. Lo farebbe
prima che tu possa programmarlo troppo, o pensarci, o entrare nella
tua testa e dire “Questo è quello che sto per fare” o “Cosa pensi
di X,Y e Z?”. Lui lo fa e basta. […] È stata una grande lezione nel
non sovra pensare e nel mettersi semplicemente a fare le cose a
livello viscerale”.
Ryan Eggold e suo padre James
Frederick Eggold
8. Suo padre è stato molto
supportivo. Eggold è nato a Lakewood, in California,
figlio di Karen (nata Benik) e James
Frederick Eggold, entambi di origini tedesche, crote e
austro-ebraiche. Dopo essersi laureato, Ryan ha deciso di
intraprendere la carriera come attore e suo padre è stato per lui
di gran supporto. L’attore ha infatti in più occasioni ringraziato
il padre per averlo aiutato ad affrontare il periodo della sua
gavetta, che lo ha portato oggi ad essere un interprete di
successo.
Ryan Eggold: la sua vita privata
9. Ryan Eggold è
single. Anche se della sua vita privata non si è mai
saputo più di tanto, pare che l’attore attualmente sia single. In
passato, però, gli sono stati attribuiti diversi flirt, come quello
con Megan Boone,
sua collega in Blacklist, e con l’attrice Ashley Greene,
nota per aver interpretato Alice Cullen nella saga di
Twilight.
10. Tiene molto alla sua
vita privata. Lo stesso Ryan Eggold ha ammesso di essere
un uomo molto all’antica, che preferisce mantenere lo stretto
riserbo circa la sua vita privata, soprattutto sentimentale:
“Non dico che non gestisco bene l’attenzione, direi più che
magari ci inciampo. Non sono molto bravo con questo genere di cose.
Sono un uomo di 90 anni sin da quando ne avevo 12. Non sono molto
bravo, ma cerco di rimanere coinvolto in qualche modo”.
Quello di Hollywood è un universo
complesso in cui attori e attrici, interagendo tra loro,
determinano il destino gli uni degli altri. Ci sono attori infatti,
magari non eccessivamente famosi, che acquistano un po’ di
notorietà in più grazie ai loro rispettivi compagni. Tra questi c’è
anche Ryan Dorsey, attore principalmente di serie
tv, diventato famoso grazie alla sua storia con una delle maggiori
interpreti di Glee, Naya
Rivera.
Scopriamo quindi tutto
quello che c’è da sapere su Ryan Dorsey, sulla sua
carriera in tv e sulla sua turbolenta vita privata e
sentimentale.
Ryan Dorsey film e serie tv: gli
inizi della sua carriera
Nato il 19 luglio del
1983 a Chesapeake, in West Virginia,
Stati Uniti, Ryan Keith Dorsey comincia a interessarsi alla
recitazione soltanto al liceo. Da sempre
appassionato di sport, dopo le scuole medie, Ryan
si trasferisce dalla piccola Chesapeake a
Charlotte, in North Carolina. Il trasferimento in
una città più grande, infatti, avrebbe dato al giovane Dorsey
maggiori opportunità di successo. Purtroppo, a causa di un trauma
cerebrale subito a causa di un incidente, Ryan è costretto a
ritornare in West Virginia e a frequentare la Riverside High
School.
Non potendo più praticare il suo
tanto amato football a causa del trauma subito, il ragazzo decide
di dedicarsi ad attività alternative. E’ in questo periodo infatti
che comincia a interessarsi alla recitazione, aderendo al programma
teatrale della scuola, gestito da un attore professionista di
Hollywood ‘in licenza’.
Dopo il liceo, Ryan decide di
iscriversi alla Western Carolina Univerisity con l’intenzione di
unirsi poi alla squadra di football della scuola. Tuttavia,
soltanto dopo il primo anno, Ryan abbandona la WCU per trasferirsi
a New York e iscriversi al NY Conservatoryfor Dramatic
Arts. Qui il ragazzo studia recitazione e arti
drammatiche e comincia a gettare le basi della sua
carriera nel mondo dello spettacolo.
In quegli anni Ryan comincia a
partecipare ai primi progetti cinematografici e televisivi. Dopo
aver girato alcuni cortometraggi, dal 2013 per Dorsey arrivano i
primi ruoli importanti. L’attore ottiene piccoli ruoli in serie tv
di successo come Southland (2013), Parks
and Recreation (2013), Mob City (2013),
You’re The Worst (2014), The
Mentalist (2014) e Shameless (2015).
Ryan Dorsey in Justified – L’uomo
della legge
Nel 2015, tuttavia, per Ryan Dorsey
arriva la prima grande occasione. Quell’anno viene infatti scelto
per entrare a far parte del cast della serie Justified –
L’umo della Legge, creata da Graham
Yost per il canale della FX. La serie è
basata sul personaggio immaginario di Marshal Raylan
Givens, protagonista dei romanzi Pronto,
A Caro Prezzo (Riding The Rap), Raylan e
Fuoco in Buca (Fire in the Hole) di Elmore
Leonard.
Il protagonista della serie è
Raylan Givens (Timothy
Olyphant), un ufficiale degli Stati Uniti dalla
condotta decisamente anticonvenzionale. Nonostante faccia parte
delle forze armate statunitensi e debba rispettare un certo codice
di comportamento, con i suoi modi, Raylan è molto più simile a uno
sceriffo del vecchio west.
La sua personalità abrasiva e la
sua condotta ai limiti della legalità, lo mettono continuamente nei
guai, rendendolo un target per le organizzazioni criminali e non
solo. E’ proprio a causa di un diverbio con il suo superiore che
Raylan viene riassegnato a Lexington, in Kentucky. Tra i vari
distretti sotto la sua giurisdizione c’è anche Harlan County, sua
piccola cittadina natale da cui Raylan era ‘fuggito’ quando era
ancora molto giovane.
Ryan Dorsey in
Justified interpreta il personaggio di Earl Lennon,
fratello minore di Carl, nonché nuovo membro dell’impero criminale
di Boyd Crowder. Introdotto nella sesta stagione della serie,
inizialmente Dorsey avrebbe dovuto girare solo tre episodi che sono
poi diventati cinque e infine dieci. La serie, in onda dal 2010 al
2015, conta ben 6 stagioni e 73
episodi e Ryan Dorsey compare in un arco di 10 episodi
della sesta stagioni, composta da sole 13 puntate. [fonte:
Fandom]
Ryan Dorsey in Blood Father
Dopo l’esaltante esperienza sul set
di Justified, la carriera di Ryan prosegue a gonfie vele. Negli
anni successivi lo vediamo, sempre in tv, nel cast di serie come
Crowded (2016), The Vampire
Diaries (2016), Animal
Kingdom (2016), The Night Shift
(2016) e Pitch 2016). Nel 2016 però si trasferisce
brevemente dal piccolo al grande schermo, partecipando alla
realizzazione del film Blood
Father, diretto da Jean-François
Richet e con Mel
Gibson.
Il film – presentato al
Cannes Film Festival – è tratto dall’omonimo
romando di Peter Craig e raccona la storia dell’ex detenuto John
Link (Mel
Gibson). Ex biker di professione, dopo aver scontato
nove anni di carcere per traffico d’armi John adesso è in libertà
vigilata. Grazie alla riabilitazione e alle riunioni degli
alcolisti anonimi, l’uomo ormai sembra essersi lasciato il suo
passato criminale alle spalle. Adesso infatti riga dritto, vive in
una roulotte nel deserto dell’Arizona e passa le sue giornate
facendo tatuaggi e con Kirby Curtis (William H.
Macy), il suo migliore amico. Nonostante adesso viva
una vita onesta e tranquilla, John ha un grande rimpianto, ovvero
aver abbandonato sua moglie e la sua bambina.
Un giorno però, John riceve una
strana telefonata proprio da sua figlia Lydia (Erin
Moriarty), ormai diciassettenne, che sembra essere in
pericolo. Correndo in suo soccorso, John trova sua figlia
visibilmente alterata; la ragazza è ubriaca e molto stanca e
finisce con l’addormentarsi in macchina. Frugando tra i suoi
effetti personali, John trova una pistola e capisce che Lydia è in
guai seri. La ragazza è infatti in fuga, dopo aver sparato il suo
ragazzo Jonah (Diego
Luna), nipote del padrino del cartello messicano.
Lydia ha pestato i piedi alla
persona sbaglia e adesso, per sfuggire agli scagnozzi di Jonah, a
padre e figlia non resta che darsi alla fuga.
Ryan Dorsey 2020: i nuovi
progetti
Nonostante il successo del film
Blood Father, Ryan continua la sua carriera dedicandosi
principalmente alla televisione. Negli anni successivi lo vediamo
infatti in diverse serie tv di successo come Major
Crime (2017), Colony (2017),
Nashville (2017), Ray
Donovan (2017), Runaways (2018),
Bosh (2019), Yellowstone (2019),
The I-Land (2019), SWAT (2019) e
All Rise (2019).
Anche il 2020 per Ryan
Dorsey, nonostante la pandemia da
Coronavirus ancora in corso, è stato un anno abbastanza
impegnativo dal punto di vista lavorativo. L’attore ha infatti
interpretato diversi ruoli in progetti televisivi come
Stumptown, The Rookie e
Station 19. Inoltre, pare che l’attore sia
impegnato anche con le riprese di un nuovo film, stavolta per il
grande schermo.
Si tratta da Heavy
Doom, un thriller scritto e diretto da Chad Edmund
Smith con Ryan Dorsey, Rebecca
Forsythe, Dustin Kerns. Del film, fermo
ancora in fase di pre-produzione causa pandemia, purtroppo non si
conoscono ancora molti dettagli. Il film racconta la storia di due
fratelli che, nella notte di Halloween, scoprono un terribile
segreto nella loro piccola città, un segreto che li porterà faccia
a faccia con qualcosa di mostruoso…
Ryan Dorsey e Naya Rivera: una
storia tormentata
Molto conosciuto negli States ma un
po’ meno qui da noi in Italia, Ryan Dorsey ha
acquisito negli ultimi cinque anni una certa popolarità grazie
anche alla sua relazione con Naya Rivera, star
della serie Glee.
I due si incontrano presumibilmente
tra il 2013 e il 2014. All’epoca Naya era appena uscita da una
relazione con il rapper Big Sean e sembra stesse
affrontando le conseguenze fisiche e psicologiche di un aborto.
Ryan è di grande conforto per Naya e cerca di starle vicino in
questo momento assai doloroso. Complici gli amici e le circostanze,
i due cominciano a frequentarsi tenendo la loro relazione il più
privata possibile.
Dopo qualche tempo, tuttavia, a
sorpresa Ryan e Naya decidono di sposarsi. Il loro matrimonio viene
celebrato da Cabo San Lucas, in Messino, il 19 luglio del
2014, nel giorno del compleanno di Ryan. Nonostante
l’estremo riserbo sulla loro vita privata, i due sembrano andare
d’amore e d’accordo. Solo un anno più tardi, infatti, a febbraio
del 2015 la coppia annuncia di aspettare un
figlio. Il piccolo Josey Hollis nasce il
17 settembre di quell’anno, riempiendo d’amore la
vita di entrambi.
Purtroppo però qualcosa sembra
rompersi nel loro rapporto e nel novembre del 2016, a sorpresa,
Naya chiede il divorzio, senza fornire troppe
spiegazioni. I due si separano ufficialmente però quasi un anno più
tardi, nell’ottobre del 2017. Ma i veri problemi cominciano qualche
settimana dopo. Durante le feste del ringraziamento, Naya
Rivera viene arrestata alla polizia per violenza
domestica ai danni proprio di Ryan Dorsey, lasciando tutti
senza parole.
Secondo quanto riportato da
WCHS
sembra che a causa di una discussione, Naya abbia attaccato Dorsey,
colpendolo alla testa e al labbro. L’attrice, ammanettata e portata
in centrale, viene rilasciata poche ore più tardi dietro pagamento
di una cauzione da mille dollari. [fonte:
WCHSTV]
A seguito di quell’episodio, Ryan
decide di ritirare le accuse contro Naya e i due, il 14
giugno del 2018, decidono di ufficializzare il loro
divorzio e di optare per l’affidamento congiunto
di Josey. Tuttavia, due anni più tardi, nel marzo del 2020, gli
accordi sull’affidamento vengono modificati. Naya ottiene
infatti la custodia esclusiva di Josey senza ovviamente
interrompere i rapporto tra padre e figlio.
A mettere un punto alla storia
travagliata di Ryan e Naya è purtroppo un tragico avvenimento. A
luglio del 2020, Naya Rivera resta
uccisa in un terribile incidente. Uscita in barca con
il piccolo Josey, l’attrice annega trascinata dalle correnti del
lago Piru, in California. Il suo corpo, scomparso
tra i flutti, viene ritrovato senza vita solo una settimana più
tardi. A seguito quindi di questa tragedia, la custodia di Josey
viene assegnata al padre.
La morte di Naya Rivera è stata uno
shock per la sua famiglia, per i suoi amici e anche per i suoi fan.
Anche per Ryan, nonostante il divorzio, è stato difficile accettare
la scomparsa della madre di suo figlio. Eppure, c’è chi ha accusato
l’attore di essere già passato oltre la morte di Naya. Negli ultimi
mesi, infatti, sono girate voci su di una possibile relazione tra
Ryan Dorsey e
Nickayla Rivera, sorella della defunta Naya.
Le voci sono state ovviamente
smentite a gran voce da Dorsey che ha escluso ogni tipo di
coinvolgimento sentimentale con l’ex cognata. Ryan ha infatti
spiegato che Nickayla si è trasferita a casa sua per aiutarlo a
prendersi cura di Josey, ancora piccolo e traumatizzato dalla morte
della madre. Josey ha solo cinque anni ed è stato l’ultimo a vedere
Naya prima che la corrente del lago la portasse via. [fonte:
Tio]
Ryan Dorsey su Instagram
Per saperne di più sulla vita
privata e professionale di Ryan Dorsey, vi consigliamo di seguire
il suo account Instagram ufficiale.
Tra i più promettenti registi degli
ultimi anni vi è Ryan Coogler, che in breve ha
portato al cinema lungometraggi che hanno riscontrato ottimi
apprezzamenti di critica e pubblico. Coogler ha però dimostrato di
non volersi fermare alla regia, ricoprendo anche altri ruoli
all’interno dell’industria e costruendosi così un solido status.
Ecco 10 cose che non sai di Ryan Coogler.
2Parte delle cose che non sai sul
regista
Ryan Coogler dirige Black Panther
5. Ha lavorato con esperti per
costruire l’ambientazione del film. Per dar vita al
Wakanda, la fittizia nazione africana dove si svolge gran parte del
film, il regista si è avvalso della collaborazione di alcuni
esperti di storia africana al fine di poter dar vita ad una
mitologia e una cultura coerenti con quelle del vasto
continente.
4. Ha insistito per avere determinati
collaboratori. Nell’accettare di dirigere il film Marvel,
Coogler ha richiesto di poter portare all’interno del progetto i
suoi abituali collaboratori, dal direttore della fotografia allo
scenografo e fino al compositore delle musiche. Ciò secondo lui gli
avrebbe permesso di poter dare al film il proprio personale look,
facendolo differenziare dagli altri prodotti Marvel.
3. Avrebbe voluto un villain
diverso. Durante la fase di scrittura, Coogler espresse il
desiderio di poter inserire nel film il personaggio di Kraven il
cacciatore. Questi è un noto villain Marvel, celebre per essersi
scontrato prevalentemente contro Spider-Man. Il suo desiderio non
poté tuttavia essere esaudito, poiché i diritti del personaggio
appartengono alla Sony, che non ne avrebbe concesso
l’utilizzo.
Ryan Coogler: il suo patrimonio
2. Il suo patrimonio è notevolmente
cresciuto. Con tre film diretti nell’arco di sette anni, e
diverse produzioni all’attivo, Coogler vanta oggi un patrimonio
stimato di circa 10 milioni di dollari. Tale cifra è destinata a
crescere ancora nel corso degli anni, dati anche i grandi progetti
in cantiere nel suo futuro di regista, tra cui l’atteso sequel di
Black Panther.
Ryan Coogler: età e altezza
1. Ryan Coogler è nato a
Oakland, California, Stati Uniti, il 23 maggio 1986. Il
regista è alto complessivamente 178 centimetri.
Il regista di Black
Panther, Ryan Coogler, è stato
ingiustamente arrestato dalla polizia dopo che un tentativo di
prelievo dal suo conto era stato scambiato per una tentata rapina
in banca. Il celebre regista è ad Atlanta per lavorare al sequel
del successo della Marvel, Black
Panther: Wakanda Forever.
Variety riporta che nel gennaio di
quest’anno, il regista di Black Panther è entrato
in una sede della Bank of America di Atlanta e ha richiesto un
prelievo di $ 12.000 tramite una nota scritta a mano, che
richiedeva anche che il cassiere usasse discrezione nel contare i
soldi, secondo un presunta lettera riportata da TMZ. Questa
richiesta ha innescato un allarme, l’impiegata della Bank of
America ha informato il suo superiore e insieme hanno chiamato la
polizia per fermare Coogler. Due persone che stavano aspettando il
regista fuori dalla banca sono state arrestate dalle autorità e lo
stesso Coogler è stato portato fuori dalla struttura in manette. Un
portavoce della Bank of America ha commentato l’errore, dicendo che
si sono scusati con Coogler, ma la polizia di Atlanta non ha ancora
commentato. Secondo TMZ, Ryan Coogler ha affermato che la cosa non
sarebbe mai dovuta succedere, che è un fatto grave, ma che la Bank
of America ha chiesto scusa e ha affrontato la situazione con
professionalità.
Black
Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11
novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il
personaggio interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si
concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri
personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei
rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.
L’attore Tenoch Huerta è in trattative
con i Marvel
Studios per interpretare il villain principale del
sequel.
Sinners
– I peccatori è uno dei più grandi successi del 2025 e
il regista Ryan Coogler ha appena fornito alcune informazioni sulle
possibilità che il film abbia un sequel. Sinners è stato un
successo al botteghino e il film non basato su un franchise di
maggior successo degli ultimi anni, il che significa che un sequel
sembra scontato.
Tuttavia, Ryan
Coogler sembra meno entusiasta di un sequel rispetto a
molti fan di Sinners. In un’intervista con The Hollywood
Reporter, Coogler è stato chiesto se Sinners avrebbe
avuto un sequel. Secondo Coogler, “È difficile dirlo ora”,
con il regista che non ha confermato né smentito la possibilità di
un altro film di Sinners.
Coogler ha chiarito questo commento
aggiungendo che l’originale Sinners “è sempre stato
concepito come un film completo”. Anche se Coogler non
“vuole chiudere la porta a nulla”, il regista di
Creed e Black Panther voleva che Sinners
fosse una “pausa dal cinema di franchise”. Secondo Coogler,
Sinners è “completo”. Ecco il commento completo del
regista:
“È difficile dirlo ora. Voglio
dire, è sempre stato concepito come un film completo. Non si vuole
mai chiudere la porta a nulla, ma per me è stata una pausa dal
cinema di franchise. Quindi volevo realizzare qualcosa di completo
e lasciare che il pubblico lo apprezzasse”.
Cosa significano i commenti
di Ryan Coogler per Sinners 2
Sulla base di quanto detto da
Ryan Coogler a The Hollywood Reporter, Sinners 2 sembra
incredibilmente improbabile. Anche se Coogler non esclude
completamente l’idea,i suoi commenti implicano che non è
interessato ad esplorare ulteriormente questo universo.
Coogler sembra invece più interessato a concentrarsi su film
originali piuttosto che trasformare Sinners in un
franchise.
Sembra inoltre improbabile che
qualcuno oltre a Ryan Coogler possa subentrare per rilevare il
franchise di Sinners. Sinners è incredibilmente personale per
Coogler, che ha stipulato un accordo senza precedenti con la Warner
Bros. Pictures affinché i diritti di Sinners tornino a lui dopo 25
anni (tramite
Business Insider). Quindi, anche se la Warner Bros. potrebbe
realizzare Sinners 2 senza Coogler, ciò provocherebbe probabilmente
delle reazioni negative.
Il mondo è rimasto letteralmente
sconvolto quando, lo scorso agosto, è arrivata la notizia della
tragica scomparsa di Chadwick Boseman. L’attore stava combattendo
una lunga battaglia contro il cancro e coloro che lo conoscevano di
persona hanno dovuto fare i conti non soltanto con la perdita di un
illustre collega ma anche di un carissimo amico.
Per molto tempo c’è stata parecchia
incertezza in merito al futuro del franchise di Black Panther, fino a quando il
presidente dei Marvel StudiosKevin Feige non ha ufficializzato il
sequel, confermando che Boseman non sarebbe né stato ricreato in
CGI né sostituito da un altro attore. All’epoca della morte
dell’interprete di T’Challa, il regista Ryan Coogler aveva già terminato la
sceneggiatura, che ha dovuto poi riscrivere dal momento che il
personaggio del Re di Wakanda non sarà più al centro della
storia.
Ora, in una recente intervista con
The Hollywood Reporter, è stato proprio Coogler ha spiegare
perché ha deciso di rimanere a bordo del progetto Marvel nonostante
la dipartita di Boseman. “È difficile, ma devi comunque andare
avanti quando perdi una persona a te cara. So che Chad non avrebbe
voluto che ci fermassimo. Era una persona che aveva molto a cuore
il concetto di collettività. E per lui, Black Panther era quello. È
entrato a far parte del progetto prima di chiunque altro… prima che
venissi assunto io, prima che venisse assunto qualsiasi altro
attore.”
“Sul set del film, anche se
stava passando quello che stava passando, era comunque a
disposizione di tutti”, ha continuato Coogler. “Aveva
tutto sotto controllo. Voleva assicurarsi che le cose andassero
bene e che tutti si sentissero a loro agio. Anche se non fosse
stato il protagonista del film, sarebbe comunque rimasto a bordo
del progetto… chissà, forse per aiutare gli altri attori con le
loro interpretazioni o con le loro battute. Quindi non avrei mai
potuto decidere di non dirigere il sequel. Me lo immagino mentre mi
urla contro: ‘Cosa stai facendo?’. Quindi si va avanti.”
Black
Panther 2 arriverà nelle sale l’8 luglio
2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha
confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al
compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si
concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri
personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei
rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.
L’attore Tenoch Huerta è in trattative
con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del
sequel.
Il primo di questi, presentato al
Sundance Film Festival del 2013 con il plauso della critica, ha
posto entrambi nei radar di Hollywood, mentre con Creed,
spinoff del franchise di
Rocky, si sono ulteriormente affermanti entrambi.
Sebbene Coogler si sia poi allontanato dalla direzione della serie,
Jordan ha recitato in altri due film, assumendo la regia del terzo.
Nel frattempo, Coogler è entrato a far parte della famiglia
Marvel, dirigendo Black
Panther, con Michael B. Jordan che ha lì interpretato
l’antagonista Erik Killmonger nel primo film e che è tornato per un
cameo nel sequel del 2022 Wakanda
Forever.
I quattro film di Ryan Coogler hanno
guadagnato complessivamente più di 2,4 miliardi di dollari al box
office mondiale e c’è dunque molta curiosità riguardo questo suo
quinto film da regista, il primo lontano dai Marvel Studios. Si
tratterà anche del primo lungometraggio originale di Coogler dopo
il suo film esordio e sarà interessante scoprire a quale genere il
regista deciderà di dedicarsi dopo il dramma, il film sportivo e i
cinecomic d’azione. Non resta dunque che attendere maggiori
dettagli riguardo questo misterioso progetto.
Ryan Coogler, già
regista di Black
Panther e Black
Panther: Wakanda Forever, ha sempre detto che sarebbe
più che felice di rimanere a bordo del franchise e tornare alla
guida di un terzo film, e una nuova voce ora sostiene che abbia
firmato per fare proprio quel progetto.
Tuttavia, i Marvel Studios potrebbero tenere
d’occhio il regista per un altro prossimo progetto MCU! Secondo
MyTimeToShineHello, lo studio vuole che Ryan
Coogler prenda il timone del previsto riavvio di
X-Men. Sembra che anche il regista di
Mufasa: Il Re Leone, Barry
Jenkins, potrebbe essere nel radar della Marvel.
Per quanto riguarda gli X-Men, si
prevede che presto verrà annunciato uno sceneggiatore e non avremmo
problemi a credere che Kevin Feige e co. vorrebbero che un
regista del calibro di Coogler riportasse gli eroi mutanti sul
grande schermo, anche se la volontà di Feige non corrisponde per
forza con la disponibilità di Coogler a dirigere quel film.
Ryan Coogler sta
attualmente girando il suo
film sui vampiri senza titolo con Michael B. Jordan, e sta anche producendo una
serie di progetti Disney+ MCU, oltre a occuparsi
del riavvio di X-Files. Se ha effettivamente
firmato per dirigere Black Panther 3, potrebbe
pensarci due volte prima di aggiungere un altro enorme franchise al
suo carico di lavoro.
Lasciati i fastosi abiti d’epoca
del nuovo adattamento di Anna Karenina diretto da
Joe Wright e le atmosfere cupe della serie tv
Luther, Ruth Wilson è ora impiegata
negli oscuri meandri del nuovo progetto di Scott
Frank dal titolo Walk Among The Tombstones,
adattamento del regista dal romanzo di Lawrence
Block. In questi giorni è stato definito il cast che
include Dan Stevens al fianco del protagonista
Liam Neeson.
La storia tratta di un ex ufficiale
NYPD impegnato come investigatore privato al servizio di un
trafficante di droga a cui è stata rapita la moglie e che si
ritrova ben presto al centro di una faida tra bande rivali. In
attesa di vedere il ritorno della Wilson nei panni della
psicopatica Alice di Luther, avremo l’opportunità di
ammirarla in due nuovi lungometraggi prodotti dalla Disney;
The Lone Ranger e un nuovo adattamento inedito e
fantasioso di Mary Poppins dal titolo Saving Mr
Banks.