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Scissione – Stagione 2, Episodio 8, la spiegazione del finale: Harmony Cobel sta cercando di distruggere Lumon?

L’ottavo episodio della seconda stagione di Scissione non è come gli altri episodi della serie Apple TV+, in quanto si concentra esclusivamente su Harmony Cobel, sul suo passato e sui suoi piani futuri per abbattere Lumon. Anche se Cobel è stata ritratta come uno dei personaggi chiave nella prima stagione della serie di fantascienza di Apple TV+, dopo i primi episodi della seconda stagione ha avuto pochissimo tempo sullo schermo. Dopo non essere stata autorizzata a gestire nuovamente il piano reciso, Cobel si è rivoltata contro l’azienda che aveva lealmente adorato ed è scomparsa prima che qualcuno potesse rintracciarla.

Anche se la seconda stagione inizialmente accennava al fatto che si stava dirigendo verso un luogo chiamato Salt’s Neck, non rivelava mai perché Cobel si stava dirigendo lì e cosa aveva intenzione di fare dopo la sua partenza da Lumon. Dopo aver mantenuto un’aria di ambiguità sulla sorte di Cobel, la seconda stagione di Scissione le dedica un intero episodio, rivelando tutto, dalla sua storia in Lumon al vero motivo per cui si sentiva tradita dall’azienda. Una grande rivelazione sul passato di Harmony Cobel in Lumon cambia tutto ciò che si sapeva su di lei e sul suo contributo all’azienda.

Perché Cobel accetta di incontrare Mark nel finale dell’ottavo episodio della seconda stagione di Scissione

Cobel è rimasta devastata quando Lumon l’ha licenziata nel finale della prima stagione di Scissione. Nonostante fosse stata licenziata, mantenne la sua lealtà e aiutò Lumon a contenere il caos causato dalla contingenza degli straordinari che ne seguì nell’arco finale della prima stagione. Con suo sgomento, anche dopo aver dimostrato la sua dedizione al servizio dell’azienda, Helena non accettò di averla a bordo come responsabile del piano licenziata e le offrì solo un profilo di lavoro alternativo in azienda.

Questo creò un senso di dissonanza nella mente di Helena, che si rese conto di come avesse sprecato tutta la sua vita rimanendo fedele a un’azienda che l’aveva buttata fuori come uno strumento scartato. Con questo, Cobel poteva finalmente vedere quanto fosse malvagia Lumon, spingendola a scappare a Salt’s Neck, la piccola città in cui era cresciuta. Dopo aver ottenuto ciò che voleva dalla sua casa d’infanzia, si allontana da Salt’s Neck e riceve una chiamata da Devon. Invece di ignorare Devon e Mark e rimanere fedele a Lumon, Cobel non si trattiene dall’aiutarli.

Nella scena finale dell’episodio 8 della seconda stagione di Scissione si rende conto di essere stata programmata per credere nella visione di Lumon per tutta la vita. Tuttavia, come i lavoratori tagliati fuori, anche lei era un burattino che l’azienda sfruttava a proprio vantaggio. Questa consapevolezza le fa odiare Lumon e la incoraggia a collaborare con coloro che sono determinati a distruggerla.

Chi arriva a casa di Sissy Cobel nel finale dell’ottavo episodio della seconda stagione di Scissione

Dopo essere arrivata a Salt’s Neck nell’ottavo episodio della seconda stagione di Scissione, Cobel teme di essere seguita. Inoltre, teme che Sissy non la faccia entrare in casa se vede la sua auto parcheggiata fuori. Pertanto, chiede aiuto a Hampton e gli chiede di lasciarla in silenzio a casa di Sissy. Verso la fine dell’episodio, Cobel trova finalmente ciò che stava cercando, ma Hampton vede da lontano un’auto che si avvicina alla casa di Sissy. Anche se l’episodio non rivela chi è arrivato a casa di Sissy, sembra ovvio che si trattasse di qualcuno della Lumon.

Sissy Cobel aveva precedentemente rivelato che dopo che Harmony aveva lasciato Lumon, Drummond l’aveva chiamata per raccontarle della sfida di Harmony. Mentre Harmony trascorre del tempo nella stanza di sua madre e ricorda la sua tragica scomparsa, Sissy sembra tradirla informando le autorità di Lumon del suo arrivo a casa sua. Questo spiegherebbe come Lumon sia venuta a conoscenza di dove si trovasse Cobel. Poiché anche Hampton sembra aver avuto una storia traumatica con Lumon, esprime il suo odio verso l’azienda dicendo “Venite a domare questi temperamenti, stronzi”, mentre l’auto di Lumon si avvicina alla casa di Sissy.

Cosa cerca Harmony nella casa di Sissy Cobel

Harmony cerca in particolare un taccuino nella casa di Sissy che apparentemente contiene intricati disegni di qualcosa che ha creato lei. Dopo aver cercato in tutta la sua stanza e in quella di sua madre, Cobel si rende conto che Sissy non avrebbe mai buttato via le sue cose. Con questo, si rende conto che Sissy potrebbe aver conservato le sue cose in cantina. Quando va in cantina, trova finalmente il taccuino che stava cercando, che contiene intricati disegni di tutti i protocolli e le procedure di override che Lumon utilizza per creare le barriere di separazione nei cervelli dei propri dipendenti.

I disegni nel taccuino di Cobel spiegati: perché James Eagan li ha rubati?

I progetti nel taccuino di Cobel rivelano che la procedura di separazione e le sue numerose componenti erano frutto del suo ingegno. Era la mente dietro tutte le procedure che Lumon utilizza sui suoi lavoratori. Tuttavia, non le è mai stato dato il merito che meritava per il suo lavoro. Invece, Jame Eagan ha rivendicato come sue le sue invenzioni e si è preso tutto il merito per i suoi contributi a Lumon. La storia di Cobel e Jame Eagan ricorda la leggenda che circonda Thomas Edison e Nikola Tesla.

La rivelazione di Cobel spiega perché Harmony si sentì così distrutta dopo che Lumon la allontanò dal piano di separazione. Era orgogliosa di aver contribuito alla crescita di Lumon inventando e studiando la procedura di separazione, ma l’azienda glielo portò via.

È opinione diffusa che Thomas Edison abbia brevettato le invenzioni di Tesla solo a suo nome e le abbia presentate agli azionisti senza dare a Tesla il giusto merito per i suoi contributi. Anche se non ci sono prove che Edison abbia rubato a Tesla, il retroscena di Cobel mette in evidenza come le potenti forze dietro Lumon gestiscano l’azienda come una setta. Manipolano lavoratori come Cobel facendogli credere che il loro unico scopo è servire Kier, mettendo a tacere qualsiasi riconoscimento dei loro contributi individuali.

La spiegazione della storia di Harmony Cobel alla Lumon

L’ottavo episodio della seconda stagione di Scissione non solo rivela la verità sui contributi di Harmony Cobel alla Lumon, ma svela anche come è stata assunta dall’azienda quando era solo una bambina. Come la signorina Huang, anche Cobel era minorenne quando fu assunta dall’azienda come stagista. Come la Huang, anche lei partecipò al prestigioso programma Wintertide Fellowship di Lumon e fu ritenuta meritevole di tale borsa di studio solo dopo aver dimostrato quanto fosse laboriosa durante il suo periodo di lavoro in una fabbrica Lumon.

Sebbene l’episodio non approfondisca i dettagli del viaggio di Cobel a Wintertide, suggerisce che anche Hampton abbia lavorato con lei nella fabbrica Lumon. Hampton continua a sottolineare come Lumon li abbia costretti a lavorare come bambini, rivelando la triste verità sulla storia di sfruttamento di giovani menti impressionabili da parte dell’azienda. Quando Cobel e Hampton si drogano, Cobel ricorda anche di aver fumato etere per la prima volta quando aveva solo nove anni. Questo suggerisce che Cobel e Hampton erano costantemente esposte all’etere e ai suoi effetti inebrianti quando lavoravano nelle fabbriche di etere della Lumon da bambine.

la spiegazioen del ruolo di Celestine “Sissy” Cobel nella Lumon 

Anche se l’episodio 8 della seconda stagione di The Divide non menziona esplicitamente il ruolo di Sissy Cobel in Lumon, mette in evidenza come anche lei sia accecata dalla sua devozione all’azienda. Per alcuni secondi, l’episodio mostra anche una foto di una targa su una delle pareti della casa di Sissy, che rivela che lei era la “Maestra apprendista dei giovani”. Mostra anche che era stata etichettata come la “Quarterly Striver” nel “4th Quarter”, suggerendo che aveva legami profondi con l’azienda come sua dipendente per un bel po’ di tempo.

Cosa è successo alla madre di Harmony Cobel

L’episodio 8 della seconda stagione di Scissione rivela che la madre di Cobel aveva una malattia terminale. Cobel accettò di lavorare per Lumon in giovane età perché credeva che l’azienda l’avrebbe aiutata a pagare le cure per sua madre. Tuttavia, mentre era via per lavoro per Lumon, sua madre morì. Come si vede nell’episodio di Scissione – stagione 2, Cobel rimane traumatizzata dalla morte di sua madre e porta persino con sé il suo tubo per la respirazione.

La stagione 2 di Scissione dovrebbe avere un totale di 10 episodi, con l’ultimo episodio in uscita il 21 marzo 2025.

Cobel cerca di incolpare Celestine per la morte di sua madre sostenendo che non si è presa cura di lei. Tuttavia, con grande sorpresa di Harmony, Celestine sostiene che sua madre è morta dopo che lei stessa ha scollegato il tubo di respirazione dal suo macchinario di supporto vitale. Sebbene Harmony si rifiuti di credere alle affermazioni di Sissy Cobel, la rivelazione la sconvolge profondamente.

L’impatto e l’influenza di Lumon su Salt Neck spiegati

Anche se l’ottavo episodio della seconda stagione di Scissione non approfondisce l’influenza di Lumon su Salt’s Neck, accenna a come l’azienda abbia distrutto la città. Molti cittadini sembrano soffrire di gravi problemi di salute e utilizzare tubi per respirare, il che suggerisce che Lumon abbia fortemente inquinato l’aria e l’acqua. Per fare spazio alla sua crescita, l’azienda sembra anche aver costretto molte persone a trasferirsi, mentre quelle rimaste sono state costrette a lavorare per Lumon.

Scissione – stagione 2, episodio 2, la spiegazione del finale: dove va la signora Cobel?

La signora Cobel si allontana dal quartiere di Mark nel finale di Scissione, stagione 2, episodio 2, ma prima di andarsene insospettisce Mark sul legame tra Lumon e Gemma. Questo nuovo sviluppo non solo solleva molte domande su cosa cercherà di fare l’estranea di Mark, ma anche sul futuro di Cobel nelle Lumon Industries. Dato che lo show fantascientifico di Apple TV+ è stato ricco di colpi di scena, potrebbe essere difficile prevedere dove lo show porterà i suoi spettatori dopo l’episodio 2 della seconda stagione.

Tuttavia, basandosi sugli sviluppi della storia nella prima stagione e nei primi due episodi della seconda, si possono formulare molte teorie su cosa succederà a Cobel e sul motivo per cui Helena Eagan è così determinata a mantenere Mark alla Lumon, mentre si preoccupa poco degli altri dipendenti della MDR. Anche la seconda stagione di Scissione ha richiamato l’attenzione sulle parole chiave “Cold Harbor”, ma si sta prendendo il tempo necessario per rivelare la verità sul loro significato. È interessante notare, tuttavia, che l’episodio 2 della seconda stagione potrebbe aver fornito alcune risposte.

Perché Cobel non mente a Mark quando gli chiede di Gemma?

Nel corso della prima stagione di Scissione, la signora Cobel ha continuato a testare l’efficacia della procedura di separazione chiedendo alla sorella di Mark, Devon, se Mark vede mai sua moglie anche se è morta. Voleva sapere se l’incontro con la signora Casey avesse scatenato in Mark i ricordi della moglie. Anche verso la fine della stagione 1 di Scissione, lei e Milchick tengono d’occhio Mark quando parla con la signora Casey per verificare se i due ricordano qualcosa l’uno dell’altra. I suoi sospetti e la sua curiosità sono sempre stati accolti con la rassicurazione che l’interno e l’esterno di Mark erano all’oscuro della vita dell’altro.

Per questo motivo, quando nel finale di Scissione – stagione 2, episodio 2, Mark la ferma improvvisamente e le chiede di Gemma, lei viene colta di sorpresa. Non vedendo il sospetto di Mark, la signora Cobel viene spiazzata dalla domanda, il che spiega la sua incredulità e l’incapacità di nascondere ciò che sa. Prima ancora che possa inventarsi una bugia o affermare di non sapere nulla delle affermazioni di Mark, è già troppo tardi perché Mark legge il suo linguaggio del corpo e capisce che lei sa qualcosa su Gemma che lui non sa.

L’esitazione di Cobel nel mentire a Mark sembra derivare anche dalla sua crescente disillusione nei confronti di Lumon. Odia il fatto che, nonostante la sua incredibile lealtà nei confronti dell’azienda sia all’interno che all’esterno dell’ufficio Lumon, non abbia ricevuto il rispetto che meritava. Per questo, per un momento, sembra persino prendere in considerazione l’idea di rivelare la verità a Mark. La stagione 1 di Severance stabilisce che l’attrice tiene profondamente a Mark, quasi al punto da sembrarne ossessionata, e questo la spinge a dirgli la verità. Tuttavia, si rende conto che Lumon le darebbe la caccia se rivelasse i loro segreti, e questo spiega perché urla e se ne va.

Dove va Cobel nel finale di Scissione – stagione 2, episodio 2?

Scissione - stagione 2, episodio 2

Cobel sembra intenzionata a ritornare alla sua posizione di responsabile del piano di taglio delle industrie Lumon. Tuttavia, Helena le dice che il piano di controllo dei danni per l’incidente di Overtime Contingency è già in atto e non richiede che lei prenda il comando. Aggiunge che hanno deciso di promuoverla facendola entrare a far parte del Consiglio consultivo per la liquidazione. Quando Cobel dice di non aver mai sentito parlare del consiglio, Helena rivela che si tratta di una nuova iniziativa dell’azienda e che sarà lei a guidarne la formazione.

Cobel insiste ancora sul fatto che deve dirigere il piano di Scissione, ma Helena la informa che Milchick ha assunto il ruolo di responsabile del piano. L’episodio 2 della seconda stagione di Scissione non rivela se Cobel accetterà la nuova posizione. Tuttavia, sembra improbabile che lasci Lumon così facilmente. Dal momento che il suo nuovo ruolo non le richiede di sorvegliare da vicino Mark e di verificare l’esistenza di eventuali sovrapposizioni tra i suoi ricordi innie e outie, è costretta a trasferirsi in una nuova sede. Mark, sua sorella e suo cognato vengono a sapere che anche Cobel proviene da Lumon nel finale della stagione 1 di Scissione.

Per questo motivo, non ha più senso che l’azienda la tenga vicino a Mark. Come suggerisce Milchick, si ritiene anche che Cobel abbia sviluppato una strana fissazione nei confronti di Mark sia all’interno che all’esterno, il che la rende potenzialmente una minaccia per l’iniziativa della Lumon di mantenere una linea netta tra le due personalità di Mark. Pertanto, sembra probabile che le sia stato chiesto di allontanarsi il più possibile da Mark per assicurarsi di non entrare mai in contatto con lui dentro o fuori l’edificio Lumon.

Cos’è Cold Harbor e perché Helena Eagan ha così tanto bisogno che Mark lo finisca?

Scissione - stagione 2, episodio 2

Il finale dell’episodio 1 della seconda stagione di Scissione lasciava intendere che il lavoro di Mark al Dipartimento di Raffinazione dei Macrodati fosse direttamente collegato a Gemma. Nel finale dell’episodio si è assistito a una scena in cui una schermata con il video di Gemma è apparsa subito dopo che Mark aveva raffinato alcuni numeri sul suo computer. Anche la barra di avanzamento del suo computer mostrava lo stesso numero di quello con il volto di Gemma. Il file su cui Mark stava lavorando era intitolato “Cold Harbor”, visibile sia sul computer di Mark che sull’altro schermo.

Sebbene non si sappia come il lavoro di rifinitura di Mark sia collegato a Gemma, l’episodio 2 della seconda stagione di Scissione conferma che Gemma è effettivamente morta nel mondo esterno. Mark ricorda di aver visto il suo corpo e di aver avuto la conferma che si trattava di lei dopo la morte in un incidente stradale. Questo suggerisce che Lumon abbia in qualche modo trovato un modo per rianimare o far rivivere una persona morta e che ora stia usando Mark per aiutarla a elaborare le emozioni. Helena dice che hanno bisogno di Mark “abbastanza a lungo per completare il progetto Cold Harbor, suggerendo che il lavoro di Lumon dipende direttamente da Mark e Gemma, rendendoli i soggetti principali del progetto.

Sebbene lo show di Apple TV+ non abbia ancora rivelato cosa Lumon voglia realizzare, l’importanza di Mark nella loro iniziativa spiega perché erano disposti a licenziare tutti gli altri dipendenti ma a pregarlo di tornare. Spiega anche perché il consiglio di amministrazione ha accettato la richiesta di Mark di riavere i suoi vecchi compagni di squadra. Il legame tra Mark e Gemma, necessario per aiutare la Lumon a raggiungere il suo obiettivo, spiega anche perché Mark ha avuto il suo “colpo di fortuna da matricola” quando si è unito alla Lumon come lavoratore MDR.

Il finale di Scissione – Stagione 2 Episodio 2 rivela cosa è successo agli ex colleghi di Mark della MDR

Scissione - stagione 2, episodio 2

Nell’episodio 2 di Scissione, l’estraneo di Mark accetta finalmente di lavorare di nuovo alla Lumon, nonostante si insospettisca per quello che fanno fare al suo estraneo. Mentre si dirige all’interno dell’edificio Lumon, il suo ex compagno di squadra MDR, Mark W, viene scortato fuori dalla struttura Lumon. Prima di rimproverare l’azienda con un ultimo “Vaffanculo”, Mark W minaccia di farle causa per averlo lasciato andare. Questo conferma che i nuovi lavoratori della MDR sono stati licenziati dall’azienda dopo che Mark si è rifiutato di lavorare con loro e ha chiesto il ritorno dei suoi vecchi compagni di squadra nell’episodio 1 della seconda stagione di Scissione.

Scissione – Stagione 2 Episodio 6, la spiegazione del finale: cosa succede a Mark?

Mark incontra un destino oscuro nel finale della sesta puntata della seconda stagione di Scissione, dopo che i nuovi sviluppi della storia presentano diversi colpi di scena scioccanti. Dopo aver detronizzato Ted Lasso, “Severance” è diventato lo show più visto su Apple TV+. Dato che “Severance” migliora ad ogni episodio e riesce a mantenere la sua storia comprensibile nonostante sia guidata da diverse idee complesse, non sorprende che abbia raggiunto questo risultato. Anche nella seconda stagione, Severance ha lasciato gli spettatori con domande avvincenti dopo ogni puntata, spingendoli a chiedere di più.

La sesta puntata della seconda stagione di Severance ha un impatto simile sugli spettatori, lasciandoli con un enorme cliffhanger che rende incerto il destino di Mark. L’episodio mostra come, dopo averci riflettuto un po’, Mark alla fine accetti di fare un passo drastico che intensificherà la sua reintegrazione, ma che lo lascerà anche con il rischio di perdere la vita. Pochi istanti dopo, Mark cade a terra e inizia ad avere le convulsioni, il che rende difficile non chiedersi se starà bene nelle prossime puntate della serie di fantascienza di Apple TV+.

Perché Mark collassa alla fine della seconda stagione di Severance

Scissione - stagione 2

Dopo che Reghabi ha riempito il chip di Mark con uno strano liquido, lei e Mark sperano che questo acceleri la procedura di reintegrazione. Pur rendendosi conto delle potenziali conseguenze del processo sulla salute di Mark, lo incoraggia ad accettare il riempimento del chip. Anche Mark alla fine accetta di farlo e manifesta strani sintomi. All’inizio avverte uno strano sapore in bocca, che gli fa presagire un attacco epilettico. Pochi istanti dopo, l’improvvisa ondata di attività elettrica nel suo cervello gli fa perdere la funzione motoria, impedendogli di afferrare un bicchiere d’acqua.

Prima che Mark possa reagire a ciò che sta accadendo, cade improvvisamente a terra. Anche se lo show non rivela cosa gli sia successo, è sicuramente vivo ma privo di sensi. Mentre è privo di sensi, sembra probabile che avrà visioni più viscerali della sua vita da innie, dato che l’aumento dell’attività elettrica nel suo cervello lo aiuterà ad accedere a ricordi sepolti o repressi. Solo il tempo dirà quale sarà l’impatto della nuova fase di integrazione sull’innerie di Mark, ma il suo outerie sarà probabilmente pieno di segreti su Lumon e sulla vita del suo innerie prima che Mark riprenda conoscenza.

Spiegazione della strana conversazione a cena di Irving, Burt e Fields – Burt sta nascondendo qualcosa?

Scissione - stagione 2
Cortesia di Apple TV+

Durante la scena della cena nell’episodio 6 della seconda stagione di Severance, Fields ricorda che decisero di mandare Burt a lavorare per Lumon come dipendente separato per assicurarsi il suo posto in paradiso. Un prete lo convinse che gli esseri umani sono individui separati, il che significa che Dio li giudicherebbe separatamente. Il fatto che Fields e Burt abbiano anche solo pensato a questo suggerisce quanto sia distorta la loro percezione della religione. Allo stesso tempo, suggerisce anche che Burt ha un passato oscuro, che lui e Fields credevano gli avrebbe impedito di andare in paradiso.

Sembra anche strano che Fields sembri certo del suo posto in paradiso, ma dubiti che Burt possa essere giudicato in modo diverso. La conversazione a tavola diventa ancora più sospetta e strana quando Fields afferma che Burt è stato con Lumon per 20 anni. Prima che Irv possa chiedere come sia possibile, Burt lo corregge dicendo che la procedura di separazione non esisteva nemmeno 20 anni fa, rendendo impossibile per lui lavorare con Lumon.

Dopo questa scena, è difficile non credere che Burt abbia lavorato alla Lumon anche prima che venisse introdotta la procedura di separazione. Anche se solo il tempo potrà dire cosa stanno tramando Burt e Fields, Irving potrebbe commettere un errore fidandosi ciecamente di loro. Se non sta attento, Burt potrebbe scoprire cosa sta cercando di fare per fermare la Lumon dall’esterno e potrebbe persino denunciarlo alla Lumon. L’errore di Fields sull’identità di Burt rende meno verosimile che sia coinvolto con Lumon. Burt, tuttavia, sembra aver fatto alcune cose losche per l’azienda in passato, il che lo rende una minaccia per Irv.

Perché Mark accetta di farsi travolgere dal suo chip dopo aver incontrato Helena

Mark e Helena inizialmente si lasciano andare a imbarazzanti battute di flirt nell’episodio 6 della seconda stagione di Severance, quando si incontrano in una tavola calda.

Sebbene Mark si chieda perché il membro della famiglia Eagan stia cercando di attaccare bottone con lui, Helena cerca di sostenere che è solo curiosa di lui perché lavora per Lumon. Le cose prendono una strana piega, tuttavia, quando Helena chiama Gemma “Hannah” quando gli chiede della sua defunta moglie. Mark sembra capire immediatamente che Helena sa qualcosa su Gemma che lui non sa e sta solo fingendo di non conoscerla affatto.

Con questo, si rende conto che deve scoprire la verità su ciò che Lumon sta facendo a Gemma prima che sia troppo tardi. Rendendosi conto dell’urgenza della sua ricerca di reintegrazione, torna a casa e chiede a Reghabi di inondare il suo chip. Spera che inondare il chip acceleri il processo e lo aiuti finalmente a connettersi con la versione di sua moglie esistente all’interno di Lumon.

I vuoti temporali e i crossover nella memoria di Mark spiegati

Gli introversi e gli estroversi esistono nello stesso mondo materiale. Tuttavia, poiché la percezione del tempo è unica, l’esperienza del tempo di Mark introverso ed estroverso è diversa. Per questo motivo, più le due personalità si sovrappongono dopo la reintegrazione, più Mark sperimenterà un senso di dissonanza cognitiva e frammentazione psicologica. Sta già iniziando a vedere sottili incroci tra le sue due vite e a notare strani vuoti temporali, che suggeriscono che il suo senso di sé sta iniziando a spezzarsi. Prima della reintegrazione, il suo io interiore e il suo io esteriore mantenevano la propria individualità unica.

Alcuni aspetti delle loro personalità condividevano un terreno comune, ma entrambi esistevano come entità separate con desideri, personalità e motivazioni distinte. Mentre l’outie faticava ad accettare la morte della moglie, l’innie era relativamente più allegro, godendosi i primi giorni della sua storia d’amore con Helly. Tuttavia, una volta che la sovrapposizione sarà completa, Mark noterà un senso contrastante di dualità in quasi tutto ciò che ha conosciuto di sé stesso finora. Come gli assicura Reghabi nell’episodio 6 della seconda stagione, avrà bisogno di tempo prima di imparare a comprendere le linee temporali e i ricordi con cui ha convissuto.

Le implicazioni di Mark che va a letto con Helly spiegate

La presenza di bambini nei titoli di testa della seconda stagione di The Divide ha fatto sì che molti spettatori si chiedessero se non fosse un accenno a una trama sulla gravidanza. Anche se solo il tempo potrà dire se questa teoria si concretizzerà, la serie sembra aver aperto la strada alla narrazione mostrando come Mark sia andato a letto sia con Helly che con Helena. Tuttavia, anche se la storia della gravidanza non vedrà mai la luce, Mark si è trovato in una situazione complessa in cui è romanticamente attratto da due donne (Helly e Gemma) e dai loro doppi personaggi.

Una volta avvenuta la reintegrazione, ci sarà una sovrapposizione tra i sentimenti del Mark introverso per Helly e l’amore del Mark estroverso per Gemma. Allo stesso tempo, poiché il Mark introverso sta già lottando per distinguere tra ciò che prova per Helly e Helena, probabilmente dovrà affrontare ancora più confusione una volta iniziata la reintegrazione. L’innie di Mark si trova già in una strana situazione di “triangolo amoroso” dopo i recenti episodi della seconda stagione. Dopo la reintegrazione, questi intrecci romantici si intensificheranno e faranno sì che Mark metta in discussione la sua identità e la sua percezione dell’amore.

Chi stava guardando i documenti nella scatola di Irving?

Anche se l’episodio 6 della seconda stagione di Severance non rivela chi stava guardando i documenti nella scatola di Irving, rivela che l’uomo ha un tatuaggio “FROLIC”. Questo rende evidente che l’uomo è Drummond, il lavoratore della Global Management di Lumon, che sembra detenere un potere immenso nell’azienda. Il fatto che Drummond si introduca in casa di Irving dopo che questi è uscito per incontrare Burt suggerisce che i due personaggi potrebbero essere in contatto. Burt potrebbe avergli dato il via libera per indagare a casa di Irv mentre lo va a trovare per cena.

L’outie di Irving sembra essere in serio pericolo, dato che anche i funzionari di Lumon, come Drummond, sembrano essere a conoscenza di ciò che sta cercando di fare. Poiché anche Burt sembra essere coinvolto con l’azienda, Irv dovrà osservare attentamente le sue mosse future e assicurarsi di non fidarsi di nessuno. Potrebbe essere troppo presto per determinare il destino di Irving, ma il suo outie potrebbe avere la stessa fine del suo innie se non procede con cautela.

Spiegata la minaccia di Milchick alla signorina Huang per la “laurea” della borsa di studio

Milchick avverte la signorina Huang nell’episodio 6 della seconda stagione di Severance che se non adempirà alle sue responsabilità alla Lumon e non completerà la sua borsa di studio, non sarà accettata nel programma Wintertide della Lumon. La serie non rivela cosa significhi Wintertide, ma l’avvertimento di Milchick conferma che Huang sta svolgendo un tirocinio presso Lumon, sperando che alla fine la aiuti a ottenere un altro profilo in azienda. Questa rivelazione potrebbe significare che, anche se Huang sembra incredibilmente giovane, è associata a Lumon solo durante le vacanze estive.

Oppure potrebbe essere sul punto di diplomarsi e sperare di entrare in Lumon dopo aver completato il suo tirocinio presso l’azienda. Indipendentemente da ciò che il futuro le riserva in Lumon, c’è qualcosa in lei che non sembra giusto. La sua insensibilità nei confronti dei lavoratori licenziati e il suo comportamento robotico sollevano molte domande su quanto tempo sia stata associata alla “setta” Lumon e su cosa speri di ottenere da essa.

Perché la moglie di Dylan gli mente riguardo al suo incontro con il suo innie

Quando nell’episodio 2 ha mostrato le difficoltà di Dylan nel trovare il suo posto nel mondo esterno, lo show ha lasciato intendere che lui non è particolarmente gentile con sua moglie quando è stressato.

Anche sua moglie, Gretchen, ha accennato ai suoi problemi con Dylan quando ha raccontato al suo innie delle sue difficoltà nel trovare la sua strada nel mondo esterno. Tuttavia, come suggerisce l’episodio 6, lei apprezza davvero l’innie di Dylan e sta iniziando a piacergli anche più del suo outie.

Poiché l’outie e l’innie di Dylan sono tecnicamente individui diversi, si può dire che Gretchen tradisca l’outie baciando l’innie. Si rende conto che questo non andrebbe bene per l’altro e sembra anche sentirsi in colpa per la sua interazione intima con lui. Pertanto, invece di complicare il rapporto con il marito dicendogli la verità su ciò che è successo tra lei e l’altro, mente sul fatto di non averlo incontrato affatto nell’episodio 6 della seconda stagione di The Divide.

Scissione (Severance) – Stagione 2, episodio 9, la spiegazione del finale

L’episodio 9 della seconda stagione di Scissione (Severance) prepara perfettamente il terreno per il finale, dando un’idea di come potrebbe concludersi la storia di ogni personaggio principale. Nei primi momenti, l’episodio 9 della seconda stagione rivela come James Eagan abbia grandi aspettative nei confronti di Helena. Tuttavia, qualunque cosa faccia, lui sembra deluso e addirittura odia che lei non mangi le uova crude come Kier. Dopo aver mostrato come Helena sia schiacciata dalle aspettative del padre e dall’eredità della sua famiglia, l’episodio 9 di Scissione  – stagione 2 fa immedesimare gli spettatori con Huang accennando al suo futuro a Lumon.

Anche l’innie di Dylan attraversa una delle fasi più difficili della sua vita quando incontra di nuovo la moglie del suo outie. Nel frattempo, gli outie di Burt e Irving parlano finalmente della relazione dei loro innies e provano una serie complessa di emozioni prima di separarsi. L’episodio 2 della stagione di Scissione si conclude con Cobel, Mark e Devon che arrivano al Damona Birthing Retreat, dove Cobel spera di poter parlare con l’innie di Mark.

Perché Cobel vuole parlare con l’innie di Mark? Nel finale dell’episodio 9 della stagione 2 di Scissione

Per quasi tutto l’episodio 9 della seconda stagione di Scissione , Mark non può fare a meno di sospettare che Cobel voglia aiutarli. Il suo sospetto ha senso, dato che Cobel è stato cresciuto da Lumon. Tuttavia, Mark alla fine cede quando Cobel rivela che Gemma potrebbe essere ancora viva se il suo innie non avesse finito di elaborare il file Cold Harbor. Rendendosi conto che solo un ex insider come Cobel può aiutarli a salvare Gemma, Mark accetta di seguire il suo consiglio.

Nell’ultima scena dell’episodio 9 della seconda stagione di Scissione , Mark entra in una cabina del Ramona Birthing Retreat e passa al suo alter ego. Con sua sorpresa, trova Cobel che lo sta aspettando, suggerendogli che cercherà di convincerlo ad aiutarli a far uscire Gemma da Lumon. Dopo essere stato tradito e abbandonato da Lumon, Cobel sembra aver finalmente capito che alla società non importa molto del benessere delle persone. Tuttavia, dato che non può più entrare nell’edificio di Lumon, non può fare molto per aiutare direttamente Mark. Quindi, sembra che speri di convincere l’innie di Mark ad aiutarli a salvare Gemma.

Il futuro della signorina Huang a Lumon: perché Milchick le chiede di interrompere il suo gioco

Scissione (Severance) 2

Milchick annuncia il completamento della borsa di studio Wintertide della signorina Huang, che avrebbe dovuto determinare il suo futuro a Lumon. Proprio come Cobel è diventata una lavoratrice a tempo pieno di Lumon dopo aver completato la sua borsa di studio con Lumon, apparentemente anche Huang può fare lo stesso. Milchick conferma che sarà trasferita al Gunnel Eagan Empathy Center, dove continuerà a lavorare per Lumon. Anche se la signorina Huang lavora sodo per completare il suo tirocinio, è triste per il trasferimento perché significa che dovrà allontanarsi dai suoi genitori.

Il suo tragico futuro in Lumon mette in luce come l’azienda costringa molti minori a lavorare mascherando il lavoro minorile come un’opportunità di crescita professionale. Anche Cobel ha vissuto qualcosa di simile quando era molto più giovane. Milchick le fa anche capire la gravità del suo ruolo in Lumon facendola distruggere il suo amato gioco. Il processo di distruzione del totem non serve solo come simbolo per segnare la fine dell’infanzia di Huang, ma fa anche parte del processo di indottrinamento di Lumon per spogliare la propria identità e renderli parte del culto di Kier.

Cosa intende dire James Eagan quando dice di vedere Kier in Helly

Tramell Tillman in Scissione
Tramell Tillman in Scissione

Nell’arco finale dell’episodio 9 della seconda stagione di Scissione, James Eagan si intrufola nel piano reciso di Lumon e sembra cercare di confrontarsi con Helly. Tuttavia, più parla con lei, più diventa evidente che vorrebbe che sua figlia fosse più simile a lei. Afferma di aver visto una volta Kier in Helly, ma ora fatica a vedere la stessa cosa. La sua insoddisfazione nei confronti della figlia si manifesta anche nei primi momenti dell’episodio, quando la guarda con disappunto e afferma che vorrebbe che mangiasse le uova crude come Kier.

La ribellione di Helly e la sua volontà di crearsi un percorso e una propria identità sembrano ricordare a James Eagan Kier, suggerendogli che preferirebbe avere lei come erede invece di Helena. Dato che Helena è già gelosa della sua sorellina, diventerà ancora più invidiosa di Helly se scoprirà come la vede suo padre. Questo potrebbe non solo esacerbare ulteriormente il rapporto già teso tra Helena e suo padre, ma anche complicare il rapporto di Helly con Mark.

Perché il destino di Gemma dipende dal completamento di Cold Harbor

Cobel dice a Mark che i numeri dei file MDR sono quelli di sua moglie, suggerendo che il destino di Gemma è sempre dipeso dal lavoro MDR di Mark. Questo ha senso, dato che la settima puntata della seconda stagione di Scissione  ha stabilito che il nome di ogni stanza del piano di collaudo corrispondeva al nome di un file su cui Mark aveva precedentemente lavorato. Gli sviluppi della storia dalla settima puntata hanno apparentemente stabilito che Mark stava “creando i” singoli innies di Gemma lavorando sui file nel reparto MDR.

Finora, Scissione ha rivelato i nomi delle seguenti stanze del piano di collaudo:

  • Allentown
  • Dranesville
  • Siena
  • Lucknow
  • Loveland
  • Wellington
  • St. Pierre
  • Zurigo
  • Cold Harbor

Per questo motivo, è difficile non credere che il completamento di Cold Harbor creerà un altro innie per Gemma, che verrà attivato dopo che Gemma entrerà nella stanza Cold Harbor al piano di prova. Cobel continua a insinuare che Gemma sarebbe viva solo se l’innie di Mark non avesse completato il file Cold Harbor. Potrebbe significare che una volta che Lumon avrà testato l’ultima stanza su Gemma, la uccideranno invece di liberarla? Il finale della seconda stagione di Scissione probabilmente fornirà ulteriori risposte.

Perché Burt fa lasciare a Irving la città di Kier

Burt si apre sulla sua storia con la Lumon nell’episodio 9 della seconda stagione di Scissione, rivelando di non aver mai fatto del male a nessuno. Ha solo portato le persone alla Lumon, ma ha sempre saputo che l’azienda stava facendo qualcosa di sbagliato. Si sente in colpa perché ha contribuito alle malefatte della Lumon. Come spiega, è entrato alla Lumon come dipendente licenziato perché credeva che gli avrebbe dato l’opportunità di trovare una parvenza di redenzione.

Irving si immedesima in lui e non lo giudica per il suo passato. Si rende anche conto che raccontandogli della sua passata collaborazione con Lumon, Burt sta rischiando la vita. Irv spera di esplorare il suo rapporto con Burt nel mondo esterno, credendo che potenzialmente possano condividere lo stesso rapporto dei loro antenati. Tuttavia, con suo sgomento, Burt lo incoraggia ad andarsene, rendendosi conto che Lumon è a conoscenza della sua operazione segreta contro di loro. Anche se Irv cerca di convincerlo a lasciare la città di Kier con lui, Burt rifiuta l’offerta di rimanere con il suo partner, Fields.

La spiegazione dell decisione di Dylan di dimettersi 

Come altri lavoratori della MDR, Dylan era stato inizialmente spinto soprattutto dai vantaggi che Lumon offriva a tutti i dipendenti con prestazioni elevate. Tuttavia, il suo mondo è andato in frantumi quando l’incidente di Overtime Contingency gli ha fatto capire di avere una famiglia al di fuori dell’ufficio Lumon. Per mantenere viva la sua motivazione, Milchick capì che avrebbe dovuto fargli incontrare sua moglie, Gretchen. Poco dopo aver incontrato la moglie del suo outie, Dylan trovò un nuovo scopo per rimanere fedele a Lumon. I suoi incontri occasionali con Gretchen divennero il momento clou della sua vita, mentre lui gradualmente si innamorava di lei.

Anche Gretchen lo faceva sentire speranzoso quando lo baciava. Sfortunatamente, l’outie di Dylan non fu contento quando Gretchen gli disse che aveva baciato il suo innie. Di conseguenza, Gretchen decise di interrompere gli incontri. Con questo, l’unica cosa che spingeva Dylan a lavorare per Lumon dopo gli eventi della prima stagione di Scissione gli fu tolta. Decise quindi di porre fine alla sua esistenza scrivendo una lettera di dimissioni. Se le sue dimissioni saranno accettate nel finale della seconda stagione di Scissione dipenderà interamente dal suo outie.

Sciopero WGA: a breve nuovi tentativi di trattative con gli studios!

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La WGA (Writers Guild Awards) ha confermato che venerdì si riunirà con l’AMPTP (Alliance of Motion Pitcture and Television Producers) per cercare di porre fine allo sciopero degli sceneggiatori in corso dal 2 maggio. La gilda ha infatti inviato una nota ai suoi membri martedì stasera che diceva: “L’AMPTP, attraverso Carol Lombardini, oggi ha contattato la WGA e ha chiesto un incontro questo venerdì per discutere i negoziati”. Ciò viene confermato dopo che Deadline aveva anticipato che le due parti stavano pianificando di riavviare i negoziati prima del centesimo giorno di sciopero.

Sono queste notizie incoraggianti, che potrebbero anticipare una nuova fase di negoziati durante i quali le due parti potrebbero giungere ad un accordo soddisfacente per entrambe. Ciò porrebbe fine almeno allo sciopero degli sceneggiatori, mentre per quello relativo al sindacato SAG-AFTRA relativo agli attori non vi sono ancora novità. Le fonti avvertono però che questo non significa che ci sarà immediatamente un accordo, ma di certo rappresenta un primo passo significativo verso un’auspicata risoluzione.

Ovviamente c’è ancora molto da discutere, inclusi argomenti come il personale minimo, la durata dell’impiego, un residuo di streaming basato sugli spettatori e l’intelligenza artificiale. Temi che hanno portato ad un blocco totale delle attività di scrittura, con conseguente ritardo nella produzione di serie televisive, film e ogni altra tipologia di prodotto che richiede un testo scritto, tanto per ribadire l’importanza degli scrittori troppo spesso tenuti nell’ombra. Non resta dunque che attendere novità dall’incontro fissato per venerdì, nella speranza che da questo possano emergere notizie incoraggianti.

Sciopero SAG-AFTRA: le trattative con gli studi riprenderanno la prossima settimana

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Il sindacato SAG-AFTRA riprenderà ufficialmente le trattative con gli studi la prossima settimana, potenzialmente avvicinando Hollywood alla ripresa della produzione di film e programmi TV. La notizia arriva a pochi giorni dalla conclusione dello sciopero WGA, ovvero degli sceneggiatori, i quali hanno infine raggiunto un accordo giudicato soddisfacente. A partire da quel momento, non c’è voluto molto prima che il SAG-AFTRA e l’AMPTP si accordassero a loro volta per tornare al tavolo dei negoziati.

Per fortuna, sembra che ciò stia accadendo anche prima del previsto, poiché le due parti hanno annunciato che si incontreranno per “contrattare” lunedì 2 ottobre. SAG-AFTRA ha poi rilasciato la seguente dichiarazione: “SAG-AFTRA e AMPTP si incontreranno per le contrattazioni lunedì 2 ottobre. Saranno presenti diversi dirigenti delle aziende associate all’AMPTP. Man mano che le trattative procedono, vi segnaleremo direttamente eventuali aggiornamenti sostanziali. Apprezziamo le incredibili dimostrazioni di solidarietà e sostegno da parte di tutti voi negli ultimi 76 giorni di questo sciopero“.

Il comunicato prosegue poi con “vi esortiamo a continuare a presentarvi ai picchetti con forza e grandi numeri ogni giorno! Un giorno in più. Un giorno più forti“. Ad ogni modo, proprio come avvenutoo per le trattative con la WGA, solo perché SAG-AFTRA si incontrerà lunedì con i rappresentanti dell’AMPTP non significa che un nuovo contratto verrà concordato lo stesso giorno. Potrebbe infatti volerci qualche giorno prima che tutto si finalizzi e si stipuli un nuovo accordo che soddisfi entrambe le parti. Si spera in ogni caso che SAG-AFTRA riesca a ottenere un accordo per offrire ai propri iscritti accordi equi che consentiranno a Hollywood di iniziare a tornare alla normalità.

Sciopero SAG-AFTRA: l’AMPTP potrebbe rimandare i negoziati al 2024 se non si raggiungerà un accordo a breve

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Secondo quanto riferito, gli studi dell’AMPTP sarebbero pronti a sospendere le trattative per la conclusione dello sciopero SAG-AFTRA fino al 2024, qualora non si raggiungesse un accordo a breve. I negoziati tra AMPTP e SAG erano ripresi in seguito alla conclusione dello sciopero degli sceneggiatori, ma sono rapidamente falliti all’inizio di questo mese. Dal 24 ottobre, però, sono in corso dei nuovi negoziati, su cui grava però ora quest’ultimatum posta dai produttori. TheWrap riferisce infatti che gli studi cinematografici sarebbero disposti a posticipare le trattative direttamente a gennaio 2024 se non sarà raggiunto un accordo con la gilda degli attori entro la fine di questa settimana.

La possibile decisione è influenzata dal fatto che, se un accordo non verrà raggiunto presto, le nuove produzioni non potranno in ogni caso iniziare prima del 2024. Per questo motivo, gli studi cinematografici potrebbero spingere più in là per delle trattative, poiché anche in caso di risoluzione a novembre, la produzione rimarrà comunque bloccata fino a gennaio del nuovo anno. Questo naturalmente sconvolgerebbe Hollywood in modo ancor più profondo, costringendo a rimandare ulteriormente una grande quantità di prodotti pronti a partire. Come noto, lo sciopero degli attori ha già portato molti film a nuove date di uscita, tra cui Mission: Impossible 8 previsto per il luglio 2024 e ora rimandato al 2025.

Nonostante questo nuovo rapporto, i negoziati del SAG-AFTRA con l’AMPTP sembrano per ora essere ancora in corso, senza però alcuna parola ufficiale su quanto siano vicini o meno a un accordo. Non resta dunque che attendere per capire se le due parti, tenendo in considerazione il possibile slittamento al 2024 di ulteriori trattative, cercheranno in tutti i modi di trovare una soluzione che metta tutti d’accordo. Gli attori, in sciopero da ormai 104, chiedono come ormai noto una giusta retribuzione, i residui dello streaming e una regolamentazione dell’intelligenza artificiale, insieme ad anche altri obiettivi.

Sciopero SAG-AFTRA: il divario con l’AMPTP è troppo ampio, sospese le trattative

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Dopo meno di due settimane, le ultime trattative tra il sindacato SAG-AFTRA e gli studi studi di produzione si sono ora interrotte e sono state “sospese, secondo quanto riportato da Deadline. “Dopo conversazioni significative, è chiaro che il divario tra AMPTP e SAG-AFTRA è troppo grande e le conversazioni non ci stanno più portando in una direzione produttiva“, ha dichiarato mercoledì sera il gruppo guidato da Carol Lombardini. Il fallimento delle trattative, almeno per il momento, sembra essere stato preceduto oggi da una proposta della corporazione degli attori che l’AMPTP ha deciso di non accettare.

Il sindacato ha dunque accusato gli studi di portare avanti delle “tattiche intimidatorie”, esprimendo “profonda delusione” per questi ultimi sviluppi, esortando infine i membri a presentarsi ai posti di sciopero per esprimere la loro solidarietà. Il principale ostacolo a un accordo sembra essere stato il desiderio del sindacato SAG-AFTRA di condividere le entrate derivanti da spettacoli in streaming. Definendo la richiesta di ripartizione degli utili, che si stima costituisca circa il 2% dei profitti potenziali, un “onere economico insostenibile”, il team negoziale guidato dai CEO degli studi ritengono che tale proposta costerebbe loro “più di 800 milioni di dollari all’anno”.

Sin da quando tale proposta è stata messa sul tavolo dei negoziati per la prima volta, per l’AMPTP si è rivelata intrattabile. “Ci auguriamo che il SAG-AFTRA riconsideri la situazione e ritorni presto a negoziati produttivi“, è quanto dichiarato dal sindacato dei produttori. Ad ora però non è noto quando potranno riprendere le trattative, ma è certo che le due parti sembrano trovarsi ancora molto lontane dal raggiungere un accordo. Le problematiche denunciate dagli attori, che vanno dalle percentuali dei ricavi dei prodotti in streaming all’uso dell’intelligenza artificiale, sembrano infatti presentare maggiori difficoltà di risoluzione rispetto a quanto avvenuto con gli sceneggiatori, che hanno ora ufficialmente terminato il loro sciopero.

Sciopero SAG-AFTRA: gli studios propongono la loro “ultima, migliore e definitiva offerta”

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Con più di tre mesi di sciopero alle spalle, al sindacato SAG-AFTRA è stato ora presentato un accordo da parte degli studi che si dice essere “l’ultima, migliore e definitiva offerta“. La gilda degli attori, come noto, è in sciopero da luglio nella speranza di ottenere una migliore retribuzione per i propri membri e stabilire un sistema più strutturato per determinare i residui dalle piattaforme di streaming. Il sindacato, con questo sciopero SAG-AFTRA si batte inoltre per prevenire un’ulteriore implementazione dell’intelligenza artificiale nelle produzioni, volendo garantire che gli attori non vengano sostituiti da ricreazioni digitali.

Come noto, le trattative con l’AMPTP, ovvero l’alleanza dei produttori cinematografici e televisivi, sono riprese di recente con la minaccia però che, qualora non si giunga a breve ad un accordo, le prossime trattative potrebbero non avvenire prima di gennaio 2024. Ora l’account Twitter ufficiale SAG-AFTRA ha offerto un aggiornamento sui colloqui di sciopero attualmente in corso, comunicando che: “abbiamo ricevuto un’offerta dall’AMPTP che hanno definito “l’ultima, migliore e definitiva”. La stiamo rivedendo e stiamo considerando la nostra risposta nel contesto delle questioni critiche affrontate nelle nostre proposte“.

Un aggiornamento di Variety emerso subito dopo l’annuncio ha poi offerto ulteriori informazioni sui dettagli di questa offerta “finale”, che si dice includa il più grande incremento nei compensi minimi garantiti da oltre 40, ma anche bonus residui più grandi per gli attori con progetti su piattaforme di streaming, compresi quelli che fanno parte degli spettacoli più visti che otterrebbero il doppio dei loro tassi residui standard. L’altro elemento importante che si dice sia incluso nel nuovo accordo offerto riguarda una “protezione completa sull’intelligenza artificiale”, anche se non è stato rivelato cosa essa comprenda.

Anche se l’annuncio del sindacato di non aver ancora accetto l’offerta potrebbe essere visto come un’indicazione che essa non è ancora all’altezza degli standard per cui stanno attualmente scioperando, questo tempo extra può in realtà servire a garantire che ogni membro abbia la possibilità di esaminare i termini proposti ed esprimere le proprie opinioni, prima di procedere con la risposta. L’incontro fissato nel fine settimana potrebbe dunque essere il momento decisivo per porre idealmente fine allo sciopero SAG-AFTRA, che rischirebbe altrimenti di proseguire fino a fine anno.

Sciopero a Hollywood: i sindacati chiedono sussidi per i lavoratori in sciopero

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La Writers Guild of America e la SAG-AFTRA stanno spingendo i legislatori della California a concedere sussidi di disoccupazione ai lavoratori in sciopero. In California, i lavoratori attualmente non ricevono l’indennità di disoccupazione quando sono in sciopero. Ma i legislatori statali stanno lavorando a un disegno di legge, SB 799, che estenderebbe i benefici ai lavoratori che sono in sciopero da almeno due settimane.

Se convertito in legge, il disegno di legge entrerebbe in vigore il 1° gennaio. Se gli scioperi WGA e SAG-AFTRA fossero risolti entro quella data, il disegno di legge non avrebbe alcun effetto su questi membri del sindacato. Ma potrebbe avere un ruolo negli scioperi futuri, sia a Hollywood che in altri settori.

Il senatore Anthony Portantino, l’autore principale, ha sostenuto in un’intervista che il disegno di legge aiuterà l’economia e estenderà la sicurezza ai lavoratori, livellando al tempo stesso il campo di gioco tra lavoro e management.

I sindacati di Hollywood hanno tenuto una manifestazione giovedì fuori alla sede di Amazon a Culver City per esprimere sostegno al disegno di legge. Hanno notato che New York e New Jersey già estendono i sussidi di disoccupazione ai lavoratori in sciopero. “Quattro mesi senza lavoro sono emotivamente brutali e finanziariamente disastrosi”, ha affermato Meredith Stiehm, presidente della WGA West. “Le aziende ovviamente lo sanno e hanno sfruttato l’insicurezza economica e l’ansia personale dei nostri membri”.

Kayla Westergard-Dobson, coordinatrice del lotto WGA presso Sony, ha sostenuto che l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi si è rifiutata di negoziare un contratto equo, costringendo i membri a scioperare. “Anche se siamo disoccupati, nessuno di noi può accedere alla disoccupazione”, ha detto. “Sono passati quasi 130 giorni e sto andando in rovina. I miei risparmi si sono ridotti quasi a zero. Faccio affidamento sull’aiuto finanziario della mia famiglia e visito le banche alimentari per fare la spesa”.

“Questa assicurazione dovrebbe essere lì per noi quando non possiamo lavorare”, ha detto. “Che senso ha il fatto che non vi abbiamo accesso ora che ne abbiamo più bisogno? Se potessi ottenere un impiego durante questa interruzione del lavoro, proprio come qualsiasi altra pausa o periodo trascorso senza lavoro, lo stress dello sciopero non peserebbe così pesantemente. Non dovrei rimandare le visite dal dentista, o portare il mio gatto dal veterinario o anche solo tagliarmi i capelli. Non dovrei vedere i miei risparmi toccare il fondo mentre devo ancora pagare l’affitto.”

L’AMPTP ha rifiutato di commentare. La Motion Picture Association, che rappresenta gli interessi degli studi cinematografici a Sacramento, ha rivolto domande alla Camera di commercio della California. In un’udienza della scorsa settimana, un rappresentante della Camera ha sostenuto che il disegno di legge potrebbe portare a centinaia di milioni di dollari in pagamenti ai lavoratori in sciopero.

Il rappresentante, Robert Moutrie, ha sostenuto che ciò eserciterebbe ulteriore pressione sul programma statale di disoccupazione, che già deve al governo federale più di 18 miliardi di dollari a causa della pandemia, e costringerebbe le imprese californiane nel loro complesso a farsi carico del conto sotto forma di premi più alti.

Moutrie ha affermato che anche i lavoratori in sciopero si trovano in una situazione diversa rispetto ai lavoratori che ottengono benefici perché sono stati licenziati. “Qualcuno che è in sciopero ha un lavoro e sceglie di non lavorare per creare pressione economica sul proprio datore di lavoro”, ha detto Moutrie. “Si tratta di una situazione fondamentalmente diversa rispetto a quella di qualcuno che viene lasciato andare e non ha idea di quando o se lavorerà di nuovo”.

Secondo un’analisi dello staff dell’Assemblea, tra il 2012 e il 2022 in California si sono verificati 56 scioperi, di cui solo due sono durati più di due settimane. Il SAG-AFTRA è iniziato il 14 luglio e tiene il punto ormai da otto settimane, mentre lo sciopero della WGA è alla sua diciannovesima settimana.

Il disegno di legge è stato approvato giovedì dalla Commissione per gli stanziamenti dell’Assemblea e dovrà essere approvato da entrambe le camere della legislatura entro il 14 settembre. Il governatore Gavin Newsom non ha specificato se lo trasformerà in legge.

Un disegno di legge simile, che avrebbe concesso l’indennità di disoccupazione dopo tre settimane di sciopero, è stato approvato dall’Assemblea nel 2019 ma per due voti mancanti non è passato al Senato statale.

Fonte

Science+Fiction Festival 2014: al via domani con Predestination

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Trieste torna ad essere la capitale della fantascienza a partire da domani, mercoledì 29 ottobre, con la quattordicesima edizione del Trieste Science+Fiction Festival, manifestazione internazionale organizzata da La Cappella Underground nel capoluogo giuliano, che, superati i primi cinquant’anni di vita (dalla prima edizione dello storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza), si appresta a mettere in scena un’edizione davvero straordinaria.

Partenza all’insegna di una grande serata di apertura con l’anteprima di Predestination di Michael e Peter Spierig, tratto dal racconto di fantascienza Tutti i miei fantasmi (All You Zombies) di Robert A. Heinlein, edito per la prima volta in Italia nel 1965. Nella pellicola australiana, Ethan Hawke interpreta un Agente Temporale che, per assicurarsi una carriera come difensore della legge, affronta un’intricata serie di viaggi nel tempo. Per il suo compito finale, l’agente dovrà inseguire un criminale sfuggitogli nel tempo.

Ma già nel pomeriggio, la quattordicesima edizione di Trieste Science+Fiction regalerà una prima sorprendente esperienza, in collaborazione con la SISSA – International School for Advanced Studies di Trieste, con la conversazione animata tra Noam Chomsky e Michel Gondry Is the Man who is Tall Happy? Attraverso una serie di interviste, Michel Gondry illustra le teorie di Noam Chomsky in un documentario di animazione dove la creatività e l’immaginazione del regista sono al servizio del rigore intellettuale del linguista. Chomsky ha memoria, sapere scientifico, storia, un senso logico che sono al tempo stesso senza rivali e schiaccianti, e che ci vengono rivelati dai disegni animati di Gondry, naif e complessi al tempo stesso. Il dialogo con Chomsky – vivace, talvolta tortuoso, spesso toccante e sempre molto umano – e visualizzato nel flusso naturale dell’animazione soggettiva di Gondry. Con l’uso di disegni animati, Michel Gondry porta alla luce Noam Chomsky sia come eminente professore che come uomo.

Quattro le Mostre che animeranno questa edizione. La prima verrà inaugurata domani alla Stazione Rogers. Gotico italiano. Incubi di carta, mostra di 10 manifesti cinematografici originali di capisaldi del terrore. E al Cinema Ariston, gli spettatori potranno assaporare atmosfere Bessoniane con Becoming Lucy, gli studi per alcune delle scene più mozzafiato e hi-tech di Lucy, l’ultimo film di Luc Besson, nati dal genio triestino Daniele Auber. Molto più che semplici bozzetti, poesie dell’era digitale.

E a notte fonda, la prima Sci-Fi Night, un fitto programma notturno di eventi-off che si apre al Teatro Miela con la Notte degli ultracorpi 3.0, festa di apertura del Festival animata quest’anno dalla Toa Mata Band, gruppo di musica elettronica di otto elementi. Nulla di speciale per un festival della fantascienza, se non fosse che i musicisti sono dei robot giocattolo: ogni membro e costruito utilizzando dei pezzi di LEGO Bionicle e animato da un ingegnoso sistema di motori elettrici, elastici e pulegge che gli permette di suonare dal vivo sintetizzatori, drum machine, percussioni acustiche e altre macchine vintage come la Nintendo DS. I robot sono controllati da un processore Arduino 1 collegato a un iPad con un sequencer MIDI Clavia Nord Beat pilotato da Ableton Live: un cortocircuito in cui le note divengono impulsi elettrici e ritorno. Toa Mata Band e un progetto di “meccatronica” avviato da Giuseppe Acito, compositore di musica elettronica ed esperto sound designer. La jam session tra la robot band e il suo “deus ex machina” trova il suo apice nella cover di Everything Counts dei Depeche Mode dal loro album, e non a caso, Construction Time Again. A seguire, come da tradizione, il dj set incendiario del collettivo Electrosacher.

La sede principale del Trieste Science+Fiction, per il terzo anno consecutivo, sarà la Sala Tripcovich, grazie alla collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi. L’adiacente palazzo della Casa del Cinema, sede delle principali associazioni di cultura cinematografica cittadine, sarà il quartier generale dell’organizzazione e, con la collaborazione del Teatro Miela, ospiterà le sezioni collaterali del festival. Inoltre una selezione dei film premiati del festival troverà spazio a partire da questa edizione nella sala d’essai del Cinema Ariston, gestito da quest’anno da La Cappella Underground.

La kermesse è organizzata dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Camera di Commercio di Trieste, dell’Università degli Studi di Trieste, della Fondazione CRTrieste, della Fondazione Kathleen Foreman Casali, della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, di LaREA – ARPA FVG.

PROGRAMMA MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE:

17h30 – Tripcovich (Evento Speciale)
IS THE MAN WHO IS TALL HAPPY? Michael Gondry
France, 2014, 88’, Blu Ray, v.o ing / sub ita in copia
In collaborazione con Sissa
Attraverso una serie di interviste, Michel Gondry illustra le teorie di Noam Chomsky in un documentario di animazione dove la creatività e l’immaginazione del regista sono al servizio del rigore intellettuale del linguista. Chomsky ha memoria, sapere scientifico, storia, un senso logico che sono al tempo stesso senza rivali e schiaccianti, e che ci vengono rivelati dai disegni animati di Gondry, naif e complessi al tempo stesso. Il dialogo con Chomsky – vivace, talvolta tortuoso, spesso toccante e sempre molto umano – e visualizzato nel flusso naturale dell’animazione soggettiva di Gondry. Con l’uso di disegni animati, Michel Gondry porta alla luce Noam Chomsky sia come eminente professore che come uomo.

20h30 – Tripcovich (NEON – ASTEROIDE)
PREDESTINATION Michael e Peter Spierig
Australia, 2014, 97’, DCP, v.o ing / sub ita elec.
Sceneggiato e diretto dai gemelli Spierig, è tratto dal racconto di fantascienza Tutti i miei fantasmi (All You Zombies) di Robert A. Heinlein. Racconta la vita di un Agente Temporale che, per assicurarsi una carriera come difensore della legge, affronta un’intricata serie di viaggi nel tempo. Per il suo compito finale, l’agente dovrà inseguire un criminale sfuggitogli nel tempo.

23h00 – Teatro Miela (Sci-Fi Nights)
LA NOTTE DEGLI ULTRACORPI 3.0

Science+Fiction Festival 2014, programma: Alejandro Jodorowsky e molto altro

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Science+Fiction Festival 2014Trieste torna ad essere la capitale della fantascienza dal 29 ottobre al 3 novembre 2014 con la quattordicesima edizione del Trieste Science+Fiction Festival 2014, manifestazione internazionale organizzata da La Cappella Underground nel capoluogo giuliano, che, superati i primi cinquant’anni di vita (dalla prima edizione dello storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza), si appresta a mettere in scena un’edizione davvero straordinaria.

Trieste Science+Fiction, festival della fantascienza nato nell’anno 2000, è una manifestazione dedicata all’esplorazione dei mondi del fantastico, dei linguaggi sperimentali e delle nuove tecnologie nelle produzioni di cinema, televisione, arti visive e dello spettacolo. La kermesse è organizzata dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della Camera di Commercio di Trieste, dell’Università degli Studi di Trieste, della Fondazione CRTrieste, della Fondazione Kathleen Foreman Casali, della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, di LaREA – ARPA FVG.

La sede principale del Trieste Science+Fiction, per il terzo anno consecutivo, sarà la Sala Tripcovich, grazie alla collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi. L’adiacente palazzo della Casa del Cinema, sede delle principali associazioni di cultura cinematografica cittadine, sarà il quartier generale dell’organizzazione e, con la collaborazione del Teatro Miela, ospiterà le sezioni collaterali del festival. Inoltre una selezione dei film premiati del festival troverà spazio a partire da questa edizione nella sala d’essai del Cinema Ariston, gestito da quest’anno da La Cappella Underground.

Ospite d’onore di questa edizione di Trieste Science+Fiction sarà il regista cileno Alejandro Jodorowsky, a cui verrà assegnato ilPremio alla Carriera Urania d’Argento (in collaborazione con la rivista Urania edita da Mondadori). Jodorowsky arriverà in Italia in occasione dell’attesissimo ritorno alla regia, dopo 23 anni dal suo ultimo film, con il visionario La danza della realtà. L’autore di film cult come La montagna sacraEl Topo e Santa Sangre, sarà a Trieste il prossimo 31 ottobre e offrirà al pubblico del Trieste Science+Fiction la possibilità di assistere a una sua conferenza-spettacolo dal vivo, nella tradizione del suo celebre Cabaret Mystique. A completare l’omaggio all’autore, sarà proiettato in anteprima nazionale il documentario Jodorowsky’s Dune di Frank Pavich (presente in sala), in collaborazione con Disney Media Distribution. Il film racconta il fantastico, incredibile e delirante mondo di Alejandro Jodorowsky e il suo progetto di realizzare un adattamento cinematografico di Dune, il capolavoro di Frank Herbert. Mick Jagger, Orson Welles, Salavador Dalì, Moebius, H.R. Giger, Pink Floyd, Mike Olfield sono solo alcuni dei mancati protagonisti di una pellicola che avrebbe cambiato per sempre l’universo della fantascienza.

Ma Alejandro Jodorowsky non sarà l’unico atteso ospite di questa edizione. Anche Marina Ann Hantzis, in arte Sasha Grey, sarà ospite d’eccezione della quattordicesima edizione del Festival. La celebrità americana arriverà da Los Angeles per presentare l’anteprima italiana di Open Windows di Nacho Vigalondo, thriller ipertecnologico – già definito “La finestra sul cortile dell’era digitale” – nel quale interpreta una famosa attrice perseguitata da un misterioso maniaco.

Come da tradizione, il cinema sarà al centro del programma festivaliero, con anteprime nazionali e internazionali delle migliori produzioni nel genere science fiction, fantasy e horror. La selezione ufficiale presenterà due concorsi internazionali: film-makers indipendenti da tutto il mondo si contenderanno il Premio Asteroide per il miglior lungometraggio di fantascienza; la competizione europea per il Premio Méliès d’Argent al miglior film fantastico e al miglior cortometraggio è organizzata in collaborazione con la E.F.F.F.F. – European Fantastic Film Festivals Federation. Anche quest’anno il cartellone presenta una selezione dei migliori film di genere provenienti dai cinque continenti, mentre la sezione corti apre le porte ai film-makers del futuro, la sezione Spazio Italia, riservata alle produzioni nazionali e alle web-series, rappresenta lo stato dell’arte nel nostro paese, e gliincontri di futurologia intrecciano contenuti scientifici e racconti del mondo di domani. I topics affrontati sono quelli canonici, e non deluderanno gli appassionati del genere: alieni e creature, zombie e mutanti, ultracorpi e robot, viaggi nel tempo e su mondi e pianeti lontani.

Premio nuovo di zecca, il Premio Wonderland, istituito in collaborazione con Wonderland, il magazine di Rai 4 dedicato all’immaginario  fantascientifico. Un premio che suggella la media partnership tra la kermesse triestina e la produzione del canale Rai. Il film vincitore del premio Wonderland sarà scelto dalla redazione del programma tra i titoli della selezione ufficiale del Festival e verrà preso in considerazione per un’eventuale passaggio televisivo all’interno dello spazio di programmazione di Rai 4 del venerdì, storicamente dedicato al cinema fantastico. Torna anche quest’anno il Premio Nocturno – Nuove Visioni, il riconoscimento assegnato ad uno dei film nella selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction dalla redazione di Nocturno, la rivista più quotata in Italia per gli appassionati del cinema di genere. Il Premio Nocturno – Nuove Visioni premierà un’opera significativa e originale per l’evoluzione del cinema di genere. E torna il Premio del Pubblico che, attraverso delle schede di voto consegnate ad ogni proiezione, avrà la possibilità di premiare il suo film favorito all’interno della selezione ufficiale Neon.

Appartengono alla selezione ufficiale – concorso (Asteroide e Méliès) quattordici film inediti sugli schermi italiani, di cui nove in anteprima nazionale: Honeymoon, film di debutto della regista americana Leigh Janiak, dramma di coppia che incrocia elementi mystery, sci-fi e soprannaturali; Coherence dell’americano James Ward Byrkit (tra gli sceneggiatori di Rango), “mind-bender” dalle prospettive insolite sulla meccanica quantistica, la fisica teoretica e gli universi paralleli; Extraterrestrial firmato dai The Vicious Brothers (coppia di registi del pluripremiato horror found-footage ESP – Fenomeni Paranormali anche loro graditissimi ospiti di questa edizione del festival), già premiato al Tribeca Film Festival, thriller-horror a sfondo fantascientifico, pieno zeppo di alieni spaventosi e letali; The Last Days on Mars dell’irlandese Ruairi Robinson, storia di astro-zombie ambientata sul Pianeta Rosso, adattamento del racconto di fantascienza The Animators di Sydney J. Bounds; l’horror fantasy Nymph, interpretato da Franco Nero, Kristina Klebe, Natalie Burn e Dragan Mićanović, del regista serbo Milan Todorović (ospite del festival, autore, regista e produttore di Zone of the Dead, primo zombie-movie made in Serbia); 2030 (Nuocdiretto da Nghiem-Minh Nguyen-Vo, film vietnamita scelto per inaugurare la sezione Panorama del prestigioso festival di Berlino, un post-apocalittico di atmosfera le cui premesse sono il riscaldamento globale e il rapido aumento del livello del mare; Open Windows dello spagnolo Nacho Vigalondo (già vincitore nel 2007 del premio Asteroide con Los Cronocrimenes), tecno-thriller già ribattezzato come “La finestra sul cortiledell’era digitale”, interpretato da Elijah Wood e l’ospite d’onore Sasha Grey; Robot Overlods di Jon Wright, primo capitolo di una trilogia dedicata a un pubblico teen in cui i protagonisti dovranno vedersela contro giganteschi robot provenienti da un’altra galassia, interpretato da Ben Kingsley e Gillian Anderson; Time Lapse di Bradley King, alle prese con un gruppo di ragazzi che scopre una macchina fotografica in grado di scattare polaroid del futuro; Reality di Quentin Dupieux, co-produzione franco-belga che trasforma 48 ore della vita di un cameraman in un vero e proprio incubo; Predestination (film di apertura del Festival) di Michael e Peter Spierig, in cui Ethan Hawke interpreta un agente particolare alle prese con una serie di intricati viaggi nel tempo; Earth to Echo di Dave Green, adventure fantascientifico in cui una piccola comunità del Nevada è sconvolta da segnali extraterrestri in un simpatico mix tra E.T. e Super 8; l’attesissimo Le streghe son tornate (Las brujas de Zugarramurdi/Witching and Bitching) di Álex de la Iglesia, vincitore di 9 premi Goya (gli Oscar spagnoli), in uscita sugli schermi italiani nel 2015; infine Index Zero di Lorenzo Sportiello, incluso anche nella sezione Spazio Italia, produzione indipendente italiana con ambizioni internazionali che usa la fantascienza come metafora del presente.

Saranno presentati fuori concorso: l’australiano These Final Hours (film di chiusura del Festival) di Zak Hilditch (nelle sale dal 20 novembre, distribuito dalla Indie Pictures), presentato alla Quinzaine des Realizateurs dell’ultimo festival di Cannes, film che racconta l’ultimo giorno sulla Terra, dodici ore prima che un evento catastrofico metta fine alla vita come noi la conosciamo; eper la prima volta in Italia il film collettivo ABCs of Death 2 in cui 26 registi, tra i quali figurano autori del calibro di Shion Sono e Vincenzo Natali, interpretano 26 irriverenti modi per morire, formando una pazza e terrificante versione dell’alfabeto.

Nella sezione Sci-Fi Classix figura invece Non aprite quella porta (The Texas Chainsaw Massacre) di Tobe Hooper, a quarant’anni dalla sua uscita in sala, riproposto per l’occasione in un nuovissimo restauro digitale in collaborazione con Cult Media.

Infine, la ricca Selezione di cortometraggi fantastici europei (European Fantastic Shorts) – in collaborazione con l’E.F.F.F.F. – finalizzata anche quest’anno al Méliès d’Argent per il miglior cortometraggio fantastico europeo, che concorrerà successivamente per il prestigioso premio Méliès d’Or.

La sezione Spazio Italia ospiterà cortometraggi, documentari, lungometraggi e web-series di genere fantastico di produzione nazionale. Tra i titoli in risalto il già citato Index Zero, il post-apocalittico nostalgico tributo all’action movie anni ’80 2047 – Sights of Death di Alessandro Capone, che annovera nel cast vecchie glorie del genere come Rutger Hauer, Daryl Hannah, Michael Madsen e Danny Glover. Tra i documentari: La zuppa del demonio di Davide Ferrario, film che racconta l’ottimistica e spesso ingenua speranza che in Italia lo sviluppo industriale e tecnologico sarebbe stato perenne e sostenibile; Ultima chiamata, premiata opera di Enrico Cerasuolo che verrà presentata con il sostegno dell’ARPA LaRea FVG.

Per la prima volta quest’anno Spazio Italia apre la programmazione a tutte quelle opere che trovano la loro via distributiva attraverso il web e la tv. Sarà questa l’occasione di conoscere in anteprima alcune web series come F*ck the Zombies! di Luca Nicolai e Daniele Barbiero; Under – The Series, in cui il romanzo di Giulia Gubellini prende vita grazie a Ivan Silvestrini; Blackout the Series di Davide Valolao; Vera Bes di Francesco Mazza e Riccardo Milanesi; il progetto Sidera di Lorenzo Bianchini.

Eventi speciali della rassegna saranno: la proiezione in anteprima di Vittima degli eventi, il fan film realizzato da Claudio Di Biagio dei Jackal, dedicato a Dylan Dog, uno dei più noti personaggi bonelliani; e, in collaborazione con Rai4, il comic motion di Orfani, uno dei più amati fumetti italiani degli ultimi anni.

Il festival darà la giusta attenzione anche alle produzioni brevi, con Spazio Corto, programma interamente dedicato ai cortometraggi di fantascienza di produzione nazionale o diretti da autori italiani: Acronos di Maicol Borghetti, The Age of Rust di Alessandro Mattei e Francesco Aber, Cetacea, di Eugen Bonta, Through Your Lips di Federico Scargiali, Kosmodrome di YoucefMahmoudi, Los Rosales di Daniel Ferreira.

Tra i programmi speciali in cartellone, un omaggio e tavola rotonda dedicate a Mario Bava nel centenario della nascitadell’indimenticato maestro del cinema di genere italiano. Interverranno, tra gli altri, Lamberto Bava, Gabriele Acerbo, Carlos Aguilar, Lorenzo Codelli, Giuseppe Lippi, Renato Pestriniero; i titoli che scorreranno sullo schermo saranno gli imperdibili Cani arrabbiati e La maschera del demonio e il documentario prodotto da Sky Arte HD Mario Bava: operazione paura di Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni.

Tra gli eventi Extra, la proiezione di Hard to be a God, capolavoro postumo del cineasta russo Aleksei Guerman, acclamato allo scorso Festival Internazionale del Film di Roma e che ha in Umberto Eco uno dei più grandi sostenitori.

In collaborazione con la SISSA – International School for Advanced Studies di Trieste la conversazione animata tra Noam Chomsky e Michel Gondry Is the Man who is Tall Happy?

Infine gli spettatori del Trieste Science+Fiction Festival avranno l’opportunità di entrare nel film interattivo dei Kissinger TwinsCinematic Labyrinths dove saranno le decisioni del pubblico in sala a determinare lo svolgimento di questa esperienza cinematografica.

Altra novità di questa edizione del Festival è il programma di film e laboratori per bambini Space Kids. L’1 e il 2 novembre il Festival apre le porte ai più piccoli con due matinée al Cinema Ariston, due intramontabili classici della fantascienza in collaborazione con Studio Universal: E.T. l’Extra-terrestre e Ritorno al futuro. I film saranno seguiti nel pomeriggio da due laboratori a tema A spasso con l’alieno e Piccoli crononauti nella città del futuro.

Tra gli eventi-off, ampio spazio, quest’anno, è dedicato ai dopo-festival, con le Sci-Fi Night: un fitto programma notturno di feste che si apre con la Notte degli ultracorpi 3.0 al Teatro Miela, dove ad animare la serata ci saranno i LEGO-robot della Toa Mata Band (a seguire dj set di Electrosacher).

Immancabili, infine, gli Incontri di Futurologia dedicati alla scienza e alla letteratura, in collaborazione con le principali istituzioni scientifiche del territorio e ospitati nella suggestiva cornice dell’antico Caffè San Marco.

Nasce quest’anno Future Environment una serie di eventi che amplia il sodalizio del Trieste Science+Fiction Festival con il Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell’ARPA FVG, collaborazione che prosegue con successo da diverse edizioni.

Fanno parte dell’iniziativa i film 2030 (Nuoc), Ultima chiamataLa zuppa del demonio, il cortometraggio The Age of Rust, gli Incontri di futurologia Hitorizumo e Eventi climatici estremi: quando il cielo ci cade sulla testa, e il laboratorio di didattica degli audiovisivi, piccoli crononauti nella città del futuro.

Alcune delle sedi del Festival saranno arricchite da speciali mostre dedicate ai temi e ai protagonisti della kermesse fantascientifica. Alla Stazione Rogers sarà allestita Gotico italiano. Incubi di carta, mostra di 10 manifesti cinematografici originali di capisaldi del terrore. Al Teatro Miela saranno presentate due mostre legate al film Il ragazzo invisibile ultima fatica di Gabriele Salvatores girato a Trieste: La città visibile. Trieste negli scatti di Claudio Iannone, con foto di scena del set del film; Il ragazzo invisibile: il fumetto con le tavole della graphic novel tratta dal film. Infine, Becoming Lucy al Cinema Ariston dà un saggio del lavoro di Daniele Auber, concept designer triestino residente a Los Angeles: vengono proposte le tavole che hanno ispirato due delle sequenze del film Lucy di Luc Besson.

Il manifesto del festival è un disegno originale realizzato dall’illustratore e fumettista triestino Mario Alberti, e rappresenta il secondo segmento di una trilogia di immagini iniziata l’anno scorso, che si concluderà nella prossima edizione del 2015. Alberti è noto al grande pubblico come disegnatore per la casa editrice Bonelli di numerosi albi delle collane di Nathan Never e Legs Weaver, autore con Luca Enoch della serie Morgana per l’editore francese Les Humanoides Associes, collaboratore della Dc Comics e della Marvel (ha realizzato le tavole delle serie limitate X-Men & Spider-Man e Spider-Man & The Fantastic Four), fra i realizzatori di Les Chroniques de Légion per le edizioni francesi Glenat, attualmente all’opera sulla mini-serie Cutting Edge, scritta da Francesco Dimitri e pubblicata da Delcourt.

Il Premio Asteroide per il miglior film è stato quest’anno ideato e realizzato dall’artista triestino Davide Comelli, attivo sia in Italia che all’estero nei campi della grafica, dell’illustrazione e della decorazione murale.

Con la collaborazione dello Stormbornstudio e il video interattivo preparato per questa occasione, il festival regala al suo pubblico l’esperienza dell’Oculus Rift, casco con uno schermo e dei sensori e un giroscopio per calcolare il movimento della festa che permette di spostare la visuale nel mondo virtuale girando il capo come nella realtà.

Media Partner anche RAI4, che realizzerà durante il Festival una puntata speciale di Wonderland. Grandi collaborazioni, dunque, come quella con Studio Universal per Space Kids, sezione dedicata ai più piccoli. Come quella con Panini Comics, Rai Cinema, Indigo Film e Napoli COMICON per la mostra Il ragazzo invisibile. Il fumetto, e quella con Indigo Film per la mostraLa città invisibile. Trieste negli scatti di Claudio Iannone, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission.

Nel clima festoso dei giorni che circondano Halloween, Trieste Science+Fiction aprirà nuovamente le porte e darà il benvenuto al suo fantapubblico di fronte al grande spettacolo della vita, della scienza, del sogno e del mistero.

Per sei giorni e sei notti, ancora una volta, Trieste e Fantascienza.

Science+Fiction 2011: Premio Urania d’Argento a George Romero

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Regista di capolavori di genere fantastico, fantascientifico e horror, come La notte dei morti viventiLa città verrà distrutta all’albaMartinCreepshowLa metà oscura, il cineasta americano George Romero sarà a Trieste dal 10 al 13 novembre

Sciame, la recensione del thriller-horror di Prime Video con Dominique Fishback

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Quando il fandom da semplice passatempo diventa mortale. Sciame, la nuova serie thriller-horror di Prime Video in uscita sulla piattaforma dal 17 marzo ci mostra fin dove ci si è pronti a spingere per i propri idoli. La protagonista di questa storia è Dre (interpretata da Dominique Fishback) che ha un idolo: la fittizia icona pop Ni’jah, che per molti veri ha ricordato la Regina del Pop, Beyoncé. Il suo livello di attrazione verso il personaggio di Ni’jah la porta a comportarsi in modo pericoloso. In sette episodi assisteremo al viaggio di Dre, un viaggio anche emotivo che la ragazza affronta prima del grande concerto della sua pop star preferita.

Il vincitore dell’Emmy Donald Glover ha co-creato la serie insieme alla sua co-produttrice esecutiva di Atlanta, Janine Nabers e Jamal Olori. Hanno messo insieme una serie di guest star di talento, tra cui Chlöe Bailey nel ruolo della sorella di Dre, Marissa, e Damson Idris nel ruolo del fidanzato di Marissa, Khalid. Tra gli altri membri del cast figurano Rickey Thompson, Paris Jackson, Kiersey Clemons e Byron Bowers.

Sciame, la recensione

Chi è il vostro artista preferito?” per Dre la risposta a questa domanda è facilissima: Ni’jah. Gestisce un fan account in onore dalla pop star, chiacchiera con i membri del fandom di quanto sia fantastica Ni’jah, guarda video del suo idolo fino a tarda notte ed è disposta a tutto pur di andare a un suo concerto dal vivo. L’attenzione maniacale verso questi dettagli, il modo in cui Dre mette il suo idolo su un piedistallo rasenta l’ossessione. Purtroppo le cose sono destinate a peggiorare perché una tragedia personale che la riguarda da vicino metterà Dre a dura prova. Le tinte di questa serie erano già state tratteggiate dal trailer di presentazione:

La storia di Dre ha evocato un fenomeno odierno e reale del rapporto tra fan e idolo, che non riguarda solo l’ossessione ma anche il terrore che questo idolo non sia come ce lo siamo sempre immaginato. Il personaggio della pop star Ni’jah è stato accostato a quello di Beyoncé che ha uno dei fandom più accaniti al mondo, pronto a fare una esecuzione a chiunque osi insultare il suo idolo. Fino a che punto si spingerà Dre per dimostrare il suo impegno nei confronti del culto di Ni’Jah? Sciame da proprio la risposta a questa domanda alla fine del primo episodio della serie, quando ancora conosciamo poco i personaggi, il primo sconvolgimento di trama mette Dre davanti a una scelta.

Senza addentrarci negli spoiler lasciando che lo spettatore si goda a pieno questa avventura, alcuni episodi di Sciame sono volutamente inquietanti e violenti e si intervallano a momenti caratterizzati da black humor. Tutto nella norma, ma la serie di Prime Video è anche una scoperta dal punto di vista del cast dato che più andate avanti con la visione più verrete a conoscenza della quantità di guest star famose presenti nella serie – tra cui Rory Culkin presente nella prima puntata. Ma la guest star più eclatante è davvero una sorpresa per chi avrà il coraggio di arrivare fino al quarto episodio dopo tutto questo sangue versato.

Sciame recensione

Idoli e follia

Quando Sciame però entra nel vivo, già a metà di questa prima stagione della serie Prime Video, ci accorgiamo che non lascia spazio ai giudizi. La storia che si tinteggia del rosso sangue non cerca di identificare un colpevole – anche se lo spettatore capirà fin da subito di chi si tratta. La serie non tenta di condannare l’aggressore ma cerca in tutti i modi di dare una spiegazione a cosa è il fandom, soprattutto trattato in questo modo così aggressivo e violento. La stessa Dre viene descritta come un’adolescente problematica che idolatra la sua cantante preferita ma senza cercare di renderla simpatica o giustificabile.

Il sesto episodio è quello che più sconvolge i canoni narrativi di questa prima stagione di Sciame. Utilizzando una tecnica molto cara al cinema del passato, la serie tv di Glover porta lo spettatore su un altro livello della storia di Dre. Ne vediamo le sfaccettature e i contorni, anche se ancora abbiamo qualche dubbio su dove voglia andare a parare. Ma come abbiamo detto, Sciame non tende a giudicare ma accoglie tutti nel suo alveare.

Chi è il tuo cantante preferito?

Questa domanda incessante, nelle nostre menti e nella mente di Dre si ripercuote per tutta la durata della serie. Sciame ci mette di fronte alle debolezze dell’animo umano e lo fa con violenza, freddezza e una lucidità che non lascia scampo. Sciame ci invita a vedere gli idoli – qualunque essi siano – come persone reali. Pero allo stesso tempo, durante il corso degli episodi – sette della durata di 30 minuti – le persone reali, quelle che ci circondano ogni giorno diventano oggetto dei nostri giudizi, delle nostre violenze e rancori.

Sciame fa anche questo. Serve a ricordare che, per quanto si possa essere pazzi o letteralmente fuori di testa per la propria celebrità preferita, c’è sempre qualcuno più pazzo e più fuori di testa di te. Lo sciame che ci creiamo interno non ci salverà, ma nella rappresentazione della denuncia alla società odierna Donald Glover ne fa veramente il suo tratto caratteristico, così come ha già fatto egregiamente in Atlanta. La serie dimostra cosa sia l’ossessione e cosa sia l’ossessione per la banalità e di come sia facile caderne vittime. Il faro di punta in questo sciame di api è sicuramente la protagonista, Dominique Fishback. Poliedrica in tutte le varie trasformazioni che il suo personaggio, Dre, assume lungo la durata della serie. A tratti ironica, ma spietata. Lunatica e fredda allo stesso tempo: Dominique Fishback. Non fatela diventare il vostro idolo però.

Scialla! (Stai Sereno): recensione del Francesco Bruni

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Scialla! (Stai Sereno): recensione del Francesco Bruni

Poche volte ormai capita di uscire dal cinema con la faccia tirata da un sorriso di soddisfazione, soprattutto quando non ti aspetti di vedere un film che ti piacerà. Ma questo è quanto succede con Scialla! (stai sereno), esordio alla regia di Francesco Bruni, già sceneggiatore di successo con film importanti alle spalle (vedi La prima cosa bella, Tutta la vita davanti), inaspettata commedia ‘scialla’, ovvero rilassata, comoda e incredibilmente divertente, anche se attenta a problemi importanti e temi che toccano il quotidiano e la vita dei giovani e dei meno giovani.

In Scialla! (Stai Sereno) Luca è un coatto tipico, è svogliato, è un po’ scontroso e non ha ambizioni. La sua vita si incrocia con quella di Bruno, ex docente di lettere e impantanato in un lavoro (ghost-writer di biografie altrui) che sembra non dargli molta soddisfazione, che gli fa ripetizioni. Ben presto però una rivelazione porterà i due ad avvicinarsi così tanto, da cambiare per sempre il corso delle loro stesse vite. Bruni porta al cinema prima di tutto una bellissima sceneggiatura, con personaggi minuziosamente costruiti, verosimili e incredibilmente simpatici che coronano perfettamente l’idea di commedia che un ottimista amante di cinema ha nella testa.

Scialla! (Stai Sereno), il film

Con Scialla! (stai sereno) si ride e si riflette e il merito, oltre che alla sceneggiatura, va agli attori. Fabrizio Bentivoglio nei panni del professore Bruno riesce a trasmettere tutta la pigrizia, il senso di rinuncia e anche un po’ il disfattismo di un certo tipo di persona che arrivato alla soglia dell’anzianità si sente fallito, riuscendo poi piano piano a ringiovanire, nei movimenti, nell’abbigliamento ma anche e soprattutto nell’animo. Fa da contraltare un bravissimo Filippo Scicchitano, per la prima volta sullo schermo nei panni di Luca, che riesce a dare dolcezza e simpatia ad un prototipo di persona, l’adolescente medio romano, che il più delle volte, se incontrato per strada riesce a suscitare solo forte irritazione. Nel cast anche Barbora Bobulava (qui straordinariamente somigliante a Toni Collette) che interpreta l’ex prono diva dell’est Tina, amica di Bruno e per certi versi sua salvatrice.

I rapporti tra padre e figlio, la difficile adolescenze che i ragazzi vivono cercando di fare scelte diverse da quelle della massa, l’importanza del rispetto dovuto e non solo preteso, fanno di questa commedia un ottimo prodotto del nostro cinema, soprattutto perché la leggerezza e il non prendersi troppo sul serio sono il filo conduttore del film.

Bellissimo il piccolo ruolo ritagliato per Vinicio Marchioni, che qui interpreta un criminale soprannominato ‘er Poeta’, molto convincente nel prendersi in giro, il Freddo di Romanzo Criminale – la serie regala nella bonus scene alcune delle risate migliori.

Sci-fi: quando i personaggi secondari rubano la scena

Sci-fi: quando i personaggi secondari rubano la scena

I personaggi secondari non sono sempre e solo figure accessorie dei protagonisti. Molti di loro hanno un enorme seguito a livello di pubblico e non mancano gli aiutanti che, grazie alla recitazione di un attore o al ruolo nella storia, rubano la scena ai principali. Nello specifico, le serie di fantascienza e fantasy collezionano personaggi secondari amatissimi dai fan: alcuni perché sono estremamente divertenti, altri perché così crudeli da far rabbrividire. Vediamo dieci non-protagonisti degli show Sci-Fi che sono in grado di mettere in ombra i protagonisti!

Star Trek: Deep Space 9 – Quark

Quark-Star-Trek-Deep-Space-Nine-fantascienzaQuark, interpretato dall’attore Armin Shimerman, è l’alieno barista della stazione spaziale in cui è ambientata la serie Star Trek: Deep Space Nine. Appartenendo alla specie Ferengi, Quark è geneticamente un avido accumulatore di denaro, ma ha un animo leale ed è spesso portato a superare i suoi impulsi di base.

A seconda dell’episodio, Quark può essere visto come un eroe o come un cattivo. Se i suoi piani più sinistri prendono forma all’inizio dello show, le sue trame diventano via via più comiche e leggere. Visto lo sfondo scuro della guerra interstellare che domina le ultime tre stagioni, Star Trek: Deep Space Nine ha bisogno di Quark: il personaggio è una via di fuga da quella realtà desolante, sia per i personaggi che per gli spettatori.

Star Trek: Prodigy – Jankom Pog

Star-Trek-Prodigy-Jankom-PogNella serie animata Star Trek: Prodigy, Jankom Pog è l’ingegnere a capo della USS Protostar. Gli scrittori di Prodigy hanno reso Jankom Pog un Tellarite, un membro di una specie nota per la spiccata vena polemica. Il personaggio ruba la scena di questa serie di fantascienza non solo grazie alle sue battute, ma anche per le sue abilità tecniche.

Anche se nella scena introduttiva Jankom viene quasi lasciato fuori dall’equipaggio protagonista, Pog è un’incredibile risorsa sia per i personaggi che per il giovane pubblico di Star Trek: Prodigy. Grazie ad un braccio trasformante infatti, Pog ha delle capacità tecniche e tecnologiche superiori a chiunque nell’equipaggio.

Star Wars: The Mandalorian – Peli Motto

peli-motto-book-of-boba-fett-mandalorian-fantascienzaPeli Motto, interpretata da Amy Sedaris, è un membro essenziale del cast della serie di fantascienza The Mandalorian. È una meccanica addetta alla baia di attracco presente su Tatooine. Viene assunta dal Mandaloriano per aggiustare la sua nave e spesso svolge lavori strani per il cacciatore di taglie.

Con le sue battute secche e taglienti, Motto è un personaggio secondario stravagante e curioso, in grado di conquistare la scena. Quando è in campo insieme al Mandaloriano, è lei a guidare il dialogo e l’azione. Inoltre, è Peli Motto che, grazie alle sue riparazioni, permette a Mando di viaggiare nella galassia. Anche ne Il libro di Boba Fett, Sedaris ha una parte rilevante nella battaglia per riunire Baby Yoda con The Mandalorian.

Star Wars: Rebels – Ahsoka Tano

ahsoka-tano-rebels-fantascienzaDopo essere stata protagonista di Star Wars: The Clone Wars, Ahsoka Tano compare nella serie di fantascienza Rebels. Grazie all’apparizione nello show animato, Tano è diventato uno degli Jedi più venerati del franchise di Guerre stellari. Nel corso delle varie stagioni, il personaggio muore, cambia identità e duella anche con il suo vecchio maestro, Darth Vader.

Grazie ad Ahsoka, l’ambientazione di Rebels si espande oltre ai confini di un pianeta e scopre un’intera galassia: è infatti Tano che dà a Ezra, Sabine e agli altri ribelli di Lothal incarichi fuori dal proprio mondo. Sempre attraverso Ahsoka, i ribelli incontrano una serie di leader chiave, come Bail Organa e Mon Mothma.

Battlestar Galactica – Kara “Scorpion” Thrace

Kara-Starbuck-Thrace-in-Battlestar-Galactica-fantascienzaAll’interno dell’universo fantascientifico di Battlestar Galactica, il personaggio di Kara ”Scorpion” Trace è il corrispondente femminile del Tenente Scorpion della serie televisiva originale Galctica (1978).

La posizione di Scorpion nello show è cruciale: la donna è responsabile della difesa dei sopravvissuti dell’umanità. La svolta del personaggio da scettica a fervente credente è uno dei cambiamenti più avvincenti della serie. Inoltre, Starbuck è servita come forza trainante per la realizzazione di un degno finale di Battlestar Galactica. È lei che permette il ritrovamento della Terra, dando all’umanità la possibilità di ricominciare da capo dopo una guerra catastrofica.

Loki – Mobius M. Mobius

Loki-Owen-Wilson-Mobius-M-MobiusNella serie di fantascienza Disney+ Loki, il personaggio Mobius M. Mobius è interpretato dal mitico Owen Wilson. In quanto agente della Time Variance AuthorityMobius ha il compito di rintracciare le varianti pericolose che potrebbero danneggiare il tempo.

Inizialmente, anche grazie al personaggio di Mobius, gli autori di Loki fanno credere al pubblico che la TVA sia una forza positiva, che usa il proprio potere per alterare il tempo in vista di un bene più grande. Sempre attraverso il personaggio, si scoprirà che le reali intenzioni della TVA sono tutt’altro che benevole. Il viaggio interiore di Mobius da leale agente a disilluso combattente per la libertà è pieno di eroismo ed emotività, ed è per questo una delle migliori storie dello show.

Stargate SG-1 – George Hammond

stargate-sg-1-hammond-fantascienzaNella serie di fantascienza Stargate SG-1, il generale George Hammond assume il comando del progetto Stargate dopo aver subito l’aggressione delle guardie serpente di Apophis. Hammond è responsabile dell’assegnazione di incarichi diplomatici e militari che si svolgono attraverso la galassia.

Con il suo grido focoso “Yee-Haw!“, Hammond annuncia la sua presenza sul campo di battaglia e afferma la sua crucialità nella serie. Stargate è infatti uno show che si basa sull’azione, motivo per cui il generale è così importante. Hammond è anche determinante nel proteggere il progetto dalle interferenze esterne. Anche se è l’SG-1 a svolgere la maggior parte dei combattimenti e delle esplorazioni, la squadra non esisterebbe senza il mitico generale Hammond.

Stranger Things – Jim Hopper

Hopper-in-Stranger-Things-fantascienzaJim Hopper è un personaggio della serie Netflix horror di fantascienza Stranger Things. È il capo della polizia di Hawkins ed è colui che indaga sugli strani avvenimenti che accadono in città. Hopper è interpretato da David Harbour.

Jim è il padre adottivo di Jane/El, un papà divertente che regala grandi momenti umoristici. Ma è il potente background ed il viaggio emotivo e intimo di Hopper con El che lo rendono così avvincente. La rivelazione che Jim ha perso sua figlia anni prima di incontrare El aggiunge profondità alla loro relazione e dà a Hopper la motivazione di fare qualsiasi cosa per proteggere gli amici e la famiglia.

WandaVision – Agatha Harkness

WandaVision-Agatha-Harkness-fantascienzaIn WandaVisionAgatha Harkness è una strega malvagia attratta dall’energia magica di Wanda Maximoff. Agatha è l’unico personaggio (oltre a Wanda) a non venire influenzato completamente dall’incantesimo che Maximoff usa per creare la città immaginaria di Westview.

Agatha è un elemento cruciale dello show di fantascienza: è l’unica variabile all’interno dell’illusione di Wanda che può di modificare l’illusione stessa, causando tutta una serie di problematiche al sistema. Non solo nella serie, Harkness, mostrando lati di Wanda che invadono l’intero MCU, pone le basi per gli avvenimenti del prossimo Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

The Umbrella Academy – Herb

The-Umbrella-Academy-Herb-e-DotHerb è un personaggio catalizzatore della serie di fantascienza The Umbrella Academy. Viene introdotto come un analista di poco conto della Commissione Temps, l’organizzazione responsabile del corretto flusso del tempo, ma, anche se di piccola statura, ha un ruolo enorme nel fermare l’apocalisse.

In particolare, nella seconda stagione Herb mostra a Diego quali eventi sono la causa della guerra del 1963 e lo aiuta a rendersi conto della responsabilità dell’Umbrella Academy nel disastro. Alla fine gli eventi riescono a raddrizzarsi, ma senza l’aiuto di Herb ciò non sarebbe stato possibile. Anche nella terza stagione, Herb ha una funzione essenziale: fornisce agli Hargreeve una valigetta che li riporta all’anno giusto, ma nell’universo sbagliato.

Sci-Fi, Horror e Fantasy: i film di genere vincitori o nominati agli Oscar

Quest’anno Mad Max Fury Road e Sopravvissuto – The Martian sono rappresentanti di generi fantasy e sci-fi nella categoria del miglior film agli Oscar 2016. I due titoli compaiono quindi su una lista esclusiva di film Sci-Fi, Horror e Fantasy che l’Academy ha riconosciuto e elevato con una nomination o anche con una vittoria in una delle categorie principali.

Ecco di seguito tutti i film Sci-Fi, Horror e Fantasy mai nominati (o vincitori) agli Oscar.

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Molti dei film presenti nell’elenco hanno vinto il premio per i migliori effetti speciali, come Guerre Stellari e 2001 Odissea nell Spazio, ma i premi presi in considerazione in questa sede, lo specifichiamo, sono quelli relativi alle categorie principali (migliore regia, migliori attori protagonisti e non protagonisti, miglior film, migliore sceneggiatura originale e non originale).

Nella storia degli Oscar, trai film di genere Sci-Fi, Horror e Fantasy, solo Il Signore degli Anelli Il Ritorno del Re ha vinto la statuetta più ambita, quella a miglior film, durante una serata/mnopolio in cui il film di Peter Jackson portò a casa 11 premi su 11 nomination. Riusciranno quest’anno Mad Max Fury Road oppure Sopravvissuto – The Martian e unirsi al Ritorno del Re per tenere alta la categoria dei film di genere iridati?Sci-FI, Horror e Fantasy

Schwarzy confessa: “Mia madre credeva che fossi gay”

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Schwarzy confessa: “Mia madre credeva che fossi gay”

Giornaletti con le foto di body-builder dal fisico oliato e poster di uomini palestrati affissi alle pareti avevano destato i sospetti della madre

Chi lo avrebbe mai detto. Il simbolo della mascolinità per eccellenza negli anni ’80-’90, creduto un gay dalla madre quando era adolescente. Parliamo di Arnold Schwarzenegger, che da poco ha concluso (con scarso successo) il suo mandato come Governatore della California.

A destare i sospetti della madre sono stati i tanti giornaletti attraverso cui Schwarzy ammirava omaccioni muscolosi dal fisico oliato; dei quali possedeva anche molti poster che aveva affisso fieramente sulle pareti della sua camera. Normali passioni di un adolescente, che di lì a poco avrebbe cominciato a frequentare assiduamente la palestra, trasformando il suo fisico in un invidiabile corpo statuario. Lo stesso che ha dato la sagoma a personaggi quali Konan il barbaro o Terminator.

La madre di Schwarzy non si è limitata alle preoccupazioni, ma lo ha portato anche da un medico. Quest’ultimo però le ha scherzosamente risposto: “non si preoccupi signora, tanti hanno i poster dei Beatles nella propria stanza, ma non per questo sono gay. Eppure quelli sì che sono uomini”.

Schwarzenegger, Denny DeVito e Eddie Murphy nel sequel dei Gemelli!

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A sorpresa arriva la notizia che il sequel dei Gemelli, commedia cult di Ivan Reitman del 1988 nella quale Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito scoprivano di essere fratelli gemelli, avrà un sequel.

Schwarzenegger torna al Cinema?

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Schwarzenegger torna al Cinema?

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I rumors sono insistenti da mesi e potrebbero essere fondati: Arnold Schwarzenegger potrebbe tornare sul grande schermo. Dopo la lunga parentesi politica che lo ha visto Governatore della California per 8 anni nelle fila dei Repubblicani, e che terminerà a gennaio (per la cronaca, il suo successore sarà però un democratico), Schwarzy sente la mancanza dello “showbiz” e avrebbe intenzione di lasciare la carriera politica per dedicarsi di nuovo a quella di attore.

Schwarzenegger su Terminator Genisys: “Non è un reboot”

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Schwarzenegger su Terminator Genisys: “Non è un reboot”

Terminator Genisys non è un reboot.” Arnold Schwarzenegger precisa che la storia è cambiata e che il suo personaggio è “una combinazione dei personaggi che avete visto nel passato. Un robot potente e potenzialmente malvagio che può essere distruttivo se rileva un pericolo o un ostacolo alla vittoria contro le macchine, ma che può anche essere protettivo”. Questo, ovviamente, a seconda del punto della storia in cui lo si incontra.
Già, perchè il nuovo film dello storico franchise Terminator, vedrà il suo protagonista Kyle Reese (Jai Courtney) tornare indietro nel tempo inviato dal leader della resistenza umana John Connor (Jason Clarke), per salvare sua madre Sarah (Emilia Clarke) e il futuro dell’umanità. Ma il passato che visiterà potrebbe aver subito delle variazioni, e gli alleati potrebbero non essere più gli stessi.

Schwarzenegger in un’intervista per Empire confessa: “Non sapevo, quando ho fatto il primo Terminator, che sarebbe diventato così popolare. Ma non lo si sa mai quando si fa un tipo di film come questo, che non possiede già un franchise come invece è stato per Superman o Batman.”

La pellicola, diretta dal regista di Thor: The Dark World, Alan Taylo, uscirà nelle sale il 9 luglio. Ecco alcune immagini inedite del film diffuse da Empire.

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Terminator Genisys-filmNel cast di Terminator Genisys sono presenti, oltre al già citato Arnold Schwarzenegger, anche Jason Clarke, Jai Courtney, Emilia Clarke, Matt Smith, Byung-hun Lee, Courtney B. Vance e J.K. Simmons.

La trama di Terminator Genisys è la seguente: Quando Kyle Reese viene mandato indietro nel tempo da John Connor per salvare la madre, minacciata dagli androidi di Skynet, nulla è come ci ricordiamo: il luogotenente scoprirà finalmente la vera storia di Sarah Connor, adottata proprio da Terminator, e cresciuta sotto la sua protezione, addestrata ad affrontare un destino a cui fino all’ultimo cercherà di ribellarsi.  

Terminator Genisys uscirà nelle sale cinematografiche statunitensi il primo luglio 2015, mentre in quelle italiane il 9 luglio. Durante il Super Bowl domenica prossima sarà proiettato uno spot del film.

Fonte: Empire

Schwarzenegger si da al cine-fumetto

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Schwarzenegger si da al cine-fumetto

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Il sito TheArnoldfans.com ha diffuso la notizia che Arnold Schwarzenegger ha ripreso a pieno regime il suo lavoro da attore.  Lui stesso ha affermato che ha addirittura da leggere 15 copioni e che presto annuncerà il titolo di un suo sicuro progetto futuro che riguarderebbe un cine-fumetto.

School Spirits 3: si farà? tutto quello che sappiamo

School Spirits 3: si farà? tutto quello che sappiamo

La serie drammatica soprannaturale School Spirits di Paramount+ ha il potenziale per diventare un successo di lunga durata, ma lo show sarà presto rinnovato per la terza stagione? Creata da Megan e Nate Trinrud, la serie è incentrata su Maddie (Peyton List), un’adolescente di Split River, nel Wisconsin, che si ritrova bloccata nell’aldilà dopo essere apparentemente morta in circostanze strane. Con l’aiuto dei fantasmi che abitano anche nella sua scuola, Maddie deve arrivare al fondo del suo mistero, svelando un intero mondo di sorprese soprannaturali. Mescolando elementi di drammi scolastici con il soprannaturale, School Spirits è una sintesi affascinante.

La prima stagione ha ricevuto recensioni per lo più positive ed è stata rinnovata a metà del 2023. Purtroppo, gli scioperi di Hollywood del 2023 hanno tenuto la serie in disparte per il resto dell’anno, e non è tornata fino all’inizio del 2025. Nonostante questa enorme battuta d’arresto, la seconda stagione di School Spirits ha continuato lo slancio positivo del suo predecessore e ha già aggiunto una serie di nuove sfaccettature all’esperienza ultraterrena di Maddie. Tuttavia, resta da vedere se Paramount+ riporterà lo show per la terza stagione, e la decisione dipenderà in gran parte dal successo della seconda puntata.

Ultime notizie su School Spirits 3

Sebbene la notizia non riguardi direttamente una potenziale terza stagione, le ultime notizie confermano che la seconda stagione di School Spirits ha visto un enorme aumento del pubblico. Gli episodi di debutto della seconda stagione sono stati visti da 1,7 milioni di spettatori nei primi sette giorni, il che segna un miglioramento del 104% rispetto alla prima stagione. Con la messa in onda della prima stagione su un secondo servizio di streaming, Netflix, è chiaro che School Spirits ha effettivamente aumentato il suo pubblico durante il lungo periodo di inattività tra le stagioni. Non è chiaro se questo porterà a un rinnovo della terza stagione, ma sicuramente aiuta.

La terza stagione di School Spirits non è confermata

School Spirits ha ottenuto il rinnovo per la seconda stagione dopo un debutto acclamato dalla critica e l’ordine è arrivato piuttosto rapidamente, tutto sommato. A poche settimane dalla conclusione della prima stagione, il rinnovo della seconda stagione ha dimostrato che la serie ha fatto qualcosa di giusto durante la prima stagione per garantirne un’altra. I ritardi che hanno tenuto la serie fuori onda per tutto il 2024 sono stati scoraggianti, ma dati recenti mostrano che il pubblico della serie è effettivamente cresciuto durante la pausa. La seconda stagione di School Spirits ha debuttato con un pubblico più vasto rispetto al suo predecessore, un buon segno per il suo futuro.

Con un aumento così massiccio di spettatori (senza dubbio stimolato dall’arrivo della prima stagione su Netflix), Paramount+ probabilmente terrà d’occhio la stagione 2 di School Spirits man mano che procede. Uno degli svantaggi di un programma di uscite settimanali è che non c’è alcuna garanzia che gli spettatori rimangano nel tempo. Il binge-watching richiede meno impegno, ma a volte non è così accurato nel giudicare la vera popolarità di uno show. Se la seconda stagione di School Spirits mantiene il suo pubblico (o addirittura lo aumenta), la terza stagione è una certezza.

Dettagli del cast di School Spirits 3

Il cast di School Spirits è cresciuto nella seconda stagione e questa tendenza probabilmente continuerà anche nella terza. Tuttavia, è impossibile indovinare chi saranno i nuovi arrivati finché non emergeranno maggiori dettagli. Oltre a questo, è altamente probabile che il cast principale tornerà a riprendere i propri ruoli, anche se la seconda stagione promette ancora qualche colpo di scena. Maddie Nears, interpretata da Peyton List, è il fulcro della serie e tornerà sicuramente nella terza stagione. Insieme a lei ci sarà Kristian Ventura nel ruolo di Simon Elroy, il migliore amico di Maddie, l’unica persona in vita che può interagire con lei.

Milo Manheim tornerà probabilmente nei panni del fantasma Wally Clark, mentre Spencer MacPherson dovrebbe riprendere il ruolo di Xavier Baxter, l’ex fidanzato di Maddie. Anche Rhonda Rosen, l’adolescente assassinata, dovrebbe tornare nella terza stagione, e il suo cinico senso dell’umorismo è fornito da Sarah Yarkin nel ruolo del fantasma. Nick Pugliese interpreta il fantasma timido e amichevole, Charley, mentre Josh Zuckerman appare come il fantasma del misterioso signor Martin. A completare il cast dei vivi, Nicole Herrera è interpretata da Kiara Pichardo, una persona vicina a Simon e a Maddie quando era in vita.

Il cast della terza stagione di School Spirits includerà probabilmente:

  • Peyton List Maddie Nears
  • Kristian Ventura Simon Elroy
  • Milo Manheim Wally Clark
  • Spencer MacPherson Xavier Baxter
  • Sarah Yarkin Rhonda Rosen
  • Nick Pugliese Charley
  • Josh Zuckerman Mr. Martin
  • Kiara Pichardo Nicole Herrera

Dettagli della trama della terza stagione di School Spirits

La prima stagione si è conclusa con la sconvolgente rivelazione che Maddie non è morta e che uno spirito di nome Janet ha preso possesso del suo corpo. Anche se questa trama potrebbe concludersi nella seconda stagione, crea un precedente per ciò che ci si può aspettare dalla terza.

Il finale della seconda stagione ha già promesso di lasciare agli spettatori più domande che risposte (secondo Peyton List in un’intervista con Collider), e questo significa che un enorme colpo di scena scuoterà di nuovo le cose.

Quale sarà questo colpo di scena sarà impossibile da prevedere fino al finale della seconda stagione, ma probabilmente significa che Maddie non si riunirà al suo corpo fisico in tempi brevi. Con le regole dei fantasmi e dell’aldilà ancora da definire, non è chiaro cosa accadrebbe se Maddie tornasse alla normalità. Probabilmente significherebbe la fine della sua amicizia con i fantasmi, ma solo il tempo potrà dirlo. La terza stagione di School Spirits ha già molto su cui lavorare, ma la seconda stagione aggiungerà senza dubbio altro carburante al proverbiale fuoco della storia.

School Spirits – stagione 2, il finale spiegato dalle star

School Spirits – stagione 2, il finale spiegato dalle star

Jess Gabor, che interpreta Janet nella serie School Spirits Paramount+, spiega perché il suo personaggio sceglie di non passare oltre nel finale della seconda stagione. La serie drammatica soprannaturale vede Maddie (Peyton List) intrappolata nell’aldilà della Split River High dopo che Janet ha dirottato il suo corpo e si è avventurata fuori dalla scuola. Dopo molte riflessioni, Janet torna alla Split River High e offre a Maddie il suo corpo. Quando viene a galla la verità sulla sua morte, Janet sblocca l’uscita prendendo il controllo della sua cicatrice. Tuttavia, sceglie di rimanere piuttosto che passare oltre.

In un’intervista con The Wrap, Gabor parla della decisione di Janet di rimanere. Spiega come il tempo trascorso da Janet con gli amici di Maddie l’abbia cambiata in meglio e fa luce sulle dinamiche tossiche che ha con il signor Martin (Josh Zuckerman). Mentre Janet ha fatto pace con ciò che le è successo, l’attrice sottolinea anche come l’identità fondamentale del suo personaggio di scienziata entri in gioco nel suo processo decisionale dopo aver capito che potrebbe esserci dell’altro. Gabor sottolinea che Janet ha preso “una decisione coraggiosa” per aiutare i suoi amici. Ecco cosa ha detto:

Janet inizia finalmente a entrare in empatia con Maddie vedendola attraverso i suoi amici. Quando è nella capanna con tutti gli amici di Maddie, che chiaramente le vogliono abbastanza bene da rapirla, Janet non sa cosa significhi avere amici che ti coprono le spalle o cosa significhi fidarsi di nuovo di qualcuno. La persona su cui contava di più al mondo, il signor Martin (Josh Zuckerman), l’ha maltrattata e ha approfittato completamente di lei e della sua innocenza.

Si rende conto che quello che sta facendo non è il modo giusto di comportarsi e forse c’è un altro modo. Forse c’è una seconda possibilità di una seconda vita da qualche altra parte, ma non può essere rubando il corpo di Maddie.

È una scienziata. Vuole risposte. Vuole capire le cose. Anche se la sua porta è aperta e ha accettato il suo trauma e quello che le è successo, questo non significa che possa aiutare anche tutti gli altri a uscirne. Si rende conto che forse c’è di più nella vita di quanto pensasse. Forse non è tutto bianco o nero. Deve decidere: “Ci sto o non ci sto?” E fa questa scelta davvero coraggiosa di entrare nella zona grigia e aiutare questi nuovi amici a capire come possono uscirne anche loro.

Cosa significa questo per Janet in School Spirits

I commenti di Gabor offrono un po’ di chiarezza sull’arco del personaggio di Janet. Nello show, Janet scherza dicendo di avere “affari in sospeso” mentre decide di chiudere la porta di uscita per ora. In precedenza era stato anche rivelato che Janet potrebbe sapere di più su una potenziale minaccia che si sta profilando a Split River. Anche se il finale della seconda stagione non ha le risposte a queste domande, i commenti di Gabor rivelano che la decisione di Janet di rimanere alla fine della seconda stagione è motivata dal suo desiderio di svelare il mistero e aiutare i suoi amici, il che significa anche che il personaggio ha davvero voltato pagina.

In un’intervista separata, lo showrunner Oliver Goldstick ha rivelato che la seconda stagione di School Spirits ha quasi avuto un finale diverso, in cui Janet avrebbe trovato la sua via d’uscita. Tuttavia, la scelta di rimanere dimostra che Janet è diventata una persona a sé stante, che ha il potere di aiutare gli altri e di scegliere come apportare un cambiamento, anche nell’aldilà. Il colpo di scena è un momento di empowerment nell’arco del personaggio, e anche di redenzione.

School of Rock: Jack Black si dice “pronto” per un sequel

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School of Rock: Jack Black si dice “pronto” per un sequel

A più di due decenni dall’uscita dell’amata commedia musicale School of Rock, diretta da Richard Linklater nel 2003, l’attore Jack Black ha recentemente dichiarato a JOE di essere “pronto” a riprendere il suo ruolo di energico musicista e insegnante Dewey Finn. “Vorrei che ci fosse School Of Rock 2 Electric Boogaloo“, ha detto, riferendosi al titolo del film del 1984, sequel di Breakin’. Black ha anche ammesso che gli piacerebbe che lo sceneggiatore del film originale, Mike White, tornasse a scrivere la sceneggiatura dell’ipotetico sequel.

Tuttavia, ha ricordato che White, che ha interpretato il coinquilino di Dewey, Ned Schneebly, è attualmente molto impegnato a scrivere e dirigere la sua serie HBO vincitrice di un Emmy, The White Lotus.”Sapete che Mike White ha scritto il primo film ed è un genio“, ha detto Black. “E ci piacerebbe che Mike White tornasse in sella, ma ora è molto impegnato con The White Lotus, la migliore serie della TV“. The White Lotus, che nelle passate stagioni ha visto un cast ricco di star, tra cui Jennifer Coolidge, Sydney Sweeney e Theo James, ha iniziato le riprese della terza stagione.

Le riprese si svolgeranno in una catena alberghiera in Thailandia. Non ci sono dunque conferme per un sequel di School of Rock, di cui si è a lungo vociferato senza che si arrivasse però mai alla sua realizzazione. Nickelodeon ha però creato una serie televisiva basata sul film, che è andata in onda per tre stagioni dal 2016 al 2018 ed è poi stato realizzato un adattamento teatrale del musical, inaugurato a Broadway nel 2015. Di recente, tuttavia, c’è stata una reunion del cast per il 20° anniversario che ha riacceso le speranze dei fan. Nonostante l’interesse di Black, tuttavia, ad oggi non si è ancora ufficialmente parlato di un sequel.

Di cosa parla School of Rock?

School Of Rock segue il rockettaro Dewey, che si vede costretto a diventare supplente in una rigida scuola elementare privata dopo essere stato cacciato dal suo gruppo rock. Ma lungo il suo percorso come insegnante, non potrà ignorare il richiamo del rock e deciderà di trasformare la sua classe in un gruppo rock tutto suo con cui partecipare ad un contest. Oltre che da Jack Black nei panni di Deway, il film è interpretato anche da Mike White, Joan Cusack, Adam Pascal, Lucas Papaelias, Chris Stack, Sarah Silverman e Miranda Cosgrove.

School of Rock: Jack Black conferma la reunion del cast per il 20° anniversario

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La notizia era nell’aria da tempo e finalmente l’attore Jack Black, intento a promuovere il film di Super Mario Bros., ha confermato i piani per una reunion ventennale del cast di School of Rock. Black non ha però specificato se la reunion sarà un film, uno speciale televisivo o semplicemente un incontro privato, ma la cosa ha naturalmente generato un certo entusiasmo nei fan della commedia musicale, una delle più apprezzate nella carriera dell’attore. “Tutti quei bambini – ha dichiarato Black – avevano 10 anni quando abbiamo realizzato quel film e ora hanno tutti, tipo, 30 anni“.

“Ci riuniremo e festeggeremo i 20 anni del film. Ci piace anche fare jam sessions e suonare insieme. Non vedo l’ora di vedere tutti gli ormai adulti membri della School of Rock” – ha poi affermato. Black ha inoltre promesso di condividere foto e video di qualsiasi reunion sui social media entro la fine dell’anno. Il film School of Rock del 2003, come noto, ha per protagonista l’insegnante supplente Dewey Finn (interpretato da Black), che forma un gruppo rock con la quinta elementare in cui insegna per partecipare ad una sfida tra bande. Il film ha incassato più di 130 milioni di dollari in tutto il mondo contro costi di produzione stimati di appena 35 milioni di dollari.

In passato ci sono già stati discorsi su una possibile reunion. Il cast è tornato insieme per una proiezione in occasione del decimo anniversario, mentre è poi stata realizzata una produzione di Broadway basata sul film e una sitcom di Nickelodeon che ha debuttato nel 2016 per una durata di tre stagioni e 45 episodi. Per anni i fan hanno tuttavia atteso un sequel del film originale o quantomeno una reunion ufficiale del cast. Sembra proprio che quest’ultima opzione stia ora per concretizzarsi.

Fonte: Deadline

School of Mafia: trailer del film con Guglielmo Poggi

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School of Mafia: trailer del film con Guglielmo Poggi

01 Distribution ha diffuso il trailer di School of mafia, il film diretto da Alessandro Pondi con Giuseppe Maggio, Guglielmo Poggi, Michele Ragno, Emilio Solfrizzi, Fabrizio Ferracane, Paolo Calabresi, Maurizio Lombardi, Giulia Petrungaro, Giulio Corso, Mario Pupella, Tony Sperandeo, Monica Vallerini e con Gianfranco Gallo, con la partecipazione di Paola Minaccioni e con Nino Frassica. Prodotto da Rodeo Drive con Rai Cinema.

School of mafia, la trama

New York – giorni nostri. Tony Masseria, Joe Cavallo e Nick Di Maggio sono tre ragazzi newyorkesi. Hanno sogni, aspirazioni, progetti per la propria vita: Nick è un chitarrista che sta per entrare nel talent show più famoso d’America, Joe è un cadetto dell’accademia di polizia e Tony è un insegnante di danza. Un ostacolo li separa dalla realizzazione dei loro sogni: sono i figli dei tre boss mafiosi che si spartiscono i traffici illegali della città, determinati a farli diventare, volenti o nolenti, gli eredi dei loro affari. I tre padri, dunque, rapiscono i loro figli per portarli in Sicilia, alla scuola di Don Turi ‘u Appicciaturi, il Padrino più temuto, che dovrà addestrarli a diventare dei veri boss. Sarà un duro percorso per tutti e tre, ma sarà anche un percorso di crescita personale che permetterà a Tony, Nick e Joe di definirsi e capire ciò che sono e ciò che potranno diventare.

Schmigadoon!, svelato il trailer della seconda stagione

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Schmigadoon!, svelato il trailer della seconda stagione

Oggi Apple ha svelato il trailer della seconda stagione di Schmigadoon!, la serie comedy musicale del co-creatore Cinco Paul vincitrice di Emmy e AFI Award, che tornerà con canzoni originali e nuove guest star il 5 aprile su Apple TV+. La nuova stagione farà il suo debutto con i primi due dei sei episodi totali, seguiti da nuovi episodi ogni mercoledì, fino al 3 maggio.

Dopo aver trovato il vero amore nella città di Schmigadoon, la seconda stagione della serie ritroverà Josh (Keegan-Michael Key) e Melissa (Cecily Strong) a Schmicago, il mondo rivisitato dei musical degli anni ’60 e ’70. La nuova stagione, che includerà nuovi brani originali del co-creatore e produttore esecutivo Cinco Paul, ritrova protagonisti Cecily Strong, Keegan-Michael Key, Ariana DeBose, Martin Short, Dove Cameron, Jaime Camil, Kristin Chenoweth, Alan Cumming, Ann Harada, Jane Krakowski e Aaron Tveit; a loro si uniranno Tituss Burgess e Patrick Page.

https://youtu.be/C75Fkp7RWIo

Schmigadoon! è co-creata da Cinco Paul e Ken Daurio e prodotta da Universal Television, una divisione di Universal Studio Group e Broadway Video. Cinco Paul è anche showrunner e ha scritto tutte le canzoni originali della serie, mentre Lorne Michaels e Micah Frank sono produttori esecutivi, come pure Andrew Singer per conto di Broadway Video.

Fin dal suo debutto, “Schmigadoon!” ha ottenuto consensi e riconoscimenti in tutto il mondo, ottenendo, tra gli altri, le vittorie agli Emmy e agli AFI Award e una nomination ai Critics Choice Award per Kristin Chenoweth come Miglior Attrice non protagonista.
La prima stagione completa di “Schmigadoon!” è disponibile in streaming su Apple TV+.

Schmigadoon! recensione della serie Apple tv+

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Schmigadoon! recensione della serie Apple tv+

Prendete i musical della MGM degli anni ’40, un inizio alla Grey’s Anatomy, coreografie trascinanti, musica allegra, colori sgargianti e una coppia in crisi: sono questi gli ingredienti principali di Schmigadoon! la nuova serie Apple TV+ che arriva sulla piattaforma con i primi due episodi il 16 luglio e con un episodio a settimana, ogni venerdì, fino al 13 agosto.

Schmigadoon!, la storia

Ideata da Cinco Paul e Ken Daurio e diretta da Barry Sonnenfeld, la serie vede protagonisti Cecily Strong e Keegan-Michael Key nei panni di Melissa e Josh. Durante un campeggio per coppie in crisi, i due si perdono e finiscono a Schmigadoon, una cittadina bloccata in un musical anni ’40, dove tutte le comunicazioni avvengono tramite coretti e coreografie di gruppo. La cittadina fuori dal tempo reagirà in maniera più o meno violenta all’arrivo di questi estranei moderni e progressisti, mettendo in moto una reazione a catena che toccherà tutti gli abitanti di Schmigadoon, lasciandoli per sempre cambiati.

Già a partire dal titolo, che cita espressamente Brigadoon (musical del 1947 di Vincent Minnelli), Schmigadoon! rivela la sua anima fortemente derivativa e, allo stesso tempo, non si esaurisce in quello. Raccontando principalmente la crisi di una coppia che si perde per poi, forse, ritrovarsi, la serie estremizza le situazioni e prende anche un po’ in giro il genere a cui appartiene, rivelando, sotto la glassa della confessione, un cuore grande e una molteplicità di storie che appassionano e divertono con leggerezza e intelligenza.

Il merito va anche ad una scrittura eccellente, che si fa forte di un cast eccezionale, battute esilaranti e un ritmo incalzante.

Schmigadoon!, i personaggi

La serie tratteggia una serie di personaggi memorabili che, partendo dai tropi della commedia e del musical, trasforma in mondi a parte: c’è il sindaco sorridente e gentile, che nasconde una omosessualità estremamente evidente; c’è la ragazza da fattoria, estremamente procace per la sua giovane età ma con un padre severissimo pronto a prendere a fucilate chiunque le si avvicini sprovvisto di anello e di intenzioni matrimoniali; c’è l’insegnante, dolce, intelligente e gentile, sveglia ma con un enorme segreto; c’è la moglie del pastore, rigida osservatrice delle regole religiose, ansiosa di trasmettere a tutti il suo rigore; c’è il ragazzaccio, che gestisce un piccolo parco di divertimenti e si diverte a fare gli occhi dolci alle signore, senza però mai spingersi oltre ciò che è consentito.

Insomma, Schmigadoon è piena di questi caratteri che recitano un ruolo e che, ad un certo punto, per effetto del loro scontro con Josh e Melissa, elementi estranei al loro modo di essere e di pensare, acquistano consapevolezza e esplodono in veri e propri personaggi sfaccettati e moderni.

Composizioni, costumi, scenografie, coreografie sono state seguite e curate da alcune delle migliori menti che lavorano tra cinema, teatro e tv, e il risultato è assolutamente brillante, arricchito da un cast in splendida forma, basti citare la radiosa Cecily Strong, nei panni di Melissa, e Aaron Tveit, volto noto e amato di Broadway, che il cinema conosce grazie al suo Enjolras in Les Misérables di Tom Hooper.

Schmigadoon! è un viaggio divertente ed emozionante dentro alle relazioni, al loro evolversi, un inno all’autenticità, all’essere fedeli a se stessi ed a lasciare andare quello che non possiamo aggiustare.

Schmigadoon! La nostra intervista ai protagonisti

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Schmigadoon! La nostra intervista ai protagonisti

Ecco la nostra intervista ai protagonisti di Schmigadoon!, la nuova serie Appletv+ disponibile in piattaforma con i primi due episodi dal 16 luglio e con un episodio nuovo ogni venerdì, fino al 13 agosto. Abbiamo incontrato Dove Cameron (Betsy), Aaron Tveit (Danny), Ann Harada (Florence) e Cecily Strong (Melissa).

Schmigadoon! trama e cast

“Schmigadoon!”, una parodia di musical iconici della Golden Age, vede protagonisti Strong e Key nei panni di una coppia che si mette in viaggio con lo zaino in spalla per rinvigorire la propria relazione, finché non si imbatte in una città magica in cui tutti si comportano come se fossero in un musical degli anni ’40. I due scoprono anche che non possono lasciare la città finché non troveranno il “vero amore”. La prima stagione vede nel cast anche Alan Cumming, Kristin Chenoweth, Aaron Tveit, Dove Cameron, Ariana DeBose, Fred Armisen, Jaime Camil, Jane Krakowski, Ann Harada e Martin Short come guest star.

Ideata da Broadway Video e Universal Television, una divisione di Universal Studio Group, “Schmigadoon!” è co-creata da Cinco Paul e Ken Daurio. Cinco Paul, che è anche showrunner, ha scritto tutte le canzoni originali della serie. Barry Sonnenfeld dirige la serie e ne è produttore esecutivo. Oltre a recitare, Cecily Strong è produttrice, mentre Ken Daurio è produttore consulente e scrittore. Andrew Singer è produttore esecutivo con Lorne Michaels per conto di Broadway Video.

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