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Pulp Fiction: Tarantino rivela le origini dello Storpio

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Pulp Fiction: Tarantino rivela le origini dello Storpio

Pulp Fiction è uno dei film più iconici degli anni ’90, un vero e proprio cult che ancora oggi continua ad essere proiettato nei cinema indipendenti di tutto il mondo. L’interesse e la passione dei fan nei confronti del secondo film di Quentin Tarantino resta fedele e costante da quasi 30 anni, con il celebre regista e sceneggiatore che puntualmente si ritrova a rivelare, nel corso delle interviste, nuovi aneddoti a proposito delle ispirazione per il film e nuovi segreti in merito alla sua realizzazione.

Uno dei personaggi più inquietanti dell’intera pellicola è sicuramente quello de Lo Storpio (The Gimp, in originale), interpretato dall’attore statunitense Stephen Hibbert (che nel film non vediamo mai in volto) nell’episodio “L’orologio d’oro“. In una recente intervista con Empire Magazine, Tarantino ha rivelato nuovi dettagli sulla criptica figura mascherata, fornendo alcune informazioni che potrebbero servire a contestualizzarne l’oscuro e minaccioso personaggio.

“In termini di backstory, era una sorta di autostoppista, qualcuno che è stato preso dalla strada circa sette anni fa rispetto ai fatti raccontati nel film e addestrato per diventare la vittima perfetta”, ha spiegato il celebre regista. “Nel film non lo si capisce veramente, ma quando l’ho scritto, nella mia mente Lo Storpio moriva. Butch lo ha messo fuori gioco. Poi, quando ha perso i sensi, si è impiccato.”

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Nel corso della medesima intervista, Quentin Tarantino ha anche rivelato i suoi piani originali per Una vita al massimo, film del 1993 diretto da Tony Scott, di cui ha firmato la sceneggiatura e che, inizialmente, avrebbe dovuto dirigere:

Avrei mantenuto il mio finale originale, dove Clarence muore. Avrei mantenuto i toni da commedia, tutto quel romanticismo, ma forse il mio film sarebbe stato un po’ più grezzo. E con un film un po’ più grezzo, un finale strappalacrime avrebbe avuto davvero senso. Con il film realizzato da Tony, a metà tra una favola e un popcorn movie, sarebbe stata una follia uccidere Clarence. Il pubblico si sarebbe meritato il finale che avevo pensato… e forse anche io me lo sarei meritato.”

Deadpool 2: Josh Brolin condivide un video dal backstage

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Deadpool 2: Josh Brolin condivide un video dal backstage

Il primo Deadpool uscito nel 2016, con il suo rating e la sua estrema dose di “scorrettezza”, ha segnato una sorta di punto di svolta nella concezione e nella fruizione dei cinecomic. Il primo film con protagonista Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone ha incassato 783 milioni di dollari a livello mondiale e permesso così la realizzazione di un sequel uscito al cinema nel 2018.

Deadpool 2, che è riuscito a battere gli incassi del predecessore, ha visto nel cast anche Josh Brolin nei panni di Cable, seconda incursione ufficiale dell’attore nell’universo dei film dedicati ai supereroi dopo il debutto nei panni di Thanos in Avengers: Infinity War, uscito sempre nel 2018. Di recente, è stato proprio l’attore candidato all’Oscar a condividere via Instagram un video dal backstage del film di David Leitch in cui lo vediamo in azione mentre prepara, insieme ad uno stunt, una delle tante (e violente) scene d’azione che hanno visto protagonista il suo personaggio. Potete vedere il video cliccando sullo screenshoot di seguito:

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Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Enola Holmes: Netflix distribuirà il film con Millie Bobby Brown

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Enola Holmes: Netflix distribuirà il film con Millie Bobby Brown

Netflix ha annunciato di aver ufficialmente acquistato i diritti per la distribuzione di Enola Holmes, progetto targato Legendary Entertainment che avrà come protagonista Millie Bobby Brown. La giovane star della celebre serie Stranger Things interpreterà la sorella minore del più celebre Sherlock Holmes, che sarà protagonista di avventure completamente nuove ed estranee al canone di Arthur Conan Doyle.

Il film sarà ambientato nel 1880 e seguirà la giovane Enola che parte da sola alla volta di Londra in cerca di sua madre, scomparsa misteriosamente nel giorno del suo 16esimo compleanno. Durante il suo viaggio, Enola si troverà al centro di una grande cospirazione che potrebbe avere gravi conseguenze sul corso della politica e della sua storia.

La fonte principale del film saranno i sei romanzi Young Adult della serie “The Enola Holmes Mysteries” firmati da Nancy Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina di casa Holmes. Il film sarà diretto da Harry Bradbeer (Fleabag, Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne. Nel cast figurano anche Henry Cavill (nei panni di Sherlock Holmes) e Helena Bonham Carter (in quelli della madre di Enola).

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Enola Holmes segnerà la seconda esperienza cinematografica di Millie Bobby Brown. La giovane attrice ha debuttato sul grande schermo lo scorso anno in Godzilla II – King of the Monsters, film di Michael Dougherty e sequel del film del 2014 Godzilla.

One Punch Man: in arrivo il film scritto dagli autori di Venom

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One Punch Man: in arrivo il film scritto dagli autori di Venom

Scott Rosenberg e Jeff Pinkner scriveranno un adattamento cinematografico in live action basato sulla serie manga di successo mondiale One Punch Man per Sony Pictures. Avi Arad e Ari Arad della Arad Productions produrranno il film.

Molto popolare sia in Giappone che in tutto il mondo, “One Punch Man” segue la storia di Saitama, un supereroe che può sconfiggere qualsiasi avversario con un solo pugno ma cerca di trovare un degno avversario dopo essersi annoiato per la mancanza di scontri alla sua altezza e di stimoli, nella sua lotta contro il male.

Creato nel 2009 dall’artista giapponese ONE come fumetto web, “One Punch Man” divenne rapidamente virale. Nel 2012, è stato quindi pubblicato su Young Jump Next di Shueisha con illustrazioni di Yusuke Murata insieme a ONE.

Quando l’edizione inglese pubblicata da VIZ Media ha debuttato negli Stati Uniti nel 2015, il primo e il secondo volume sono entrati nella lista dei bestseller manga del New York Times ottenendo la nomination per per un Eisner e un Harvey Award. Da allora, la popolarità di “One Punch Man” ha portato a una serie TV d’animazione acclamata dalla critica, nonché ad una serie di esperimenti di gaming.

Fonte: Variety

Venom 2: l’uscita del film posticipata al 2021

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Venom 2: l’uscita del film posticipata al 2021

Venom 2 è solo l’ultimo dei tanti film la cui uscita viene posticipata in questi giorni a causa dell’emergenza sanitaria mondiale. Il film, che ufficialmente, in inglese, si chiamerà Venom: Let There Be Carnage, arriverà in sala il 25 giugno del 2021 invece del 2 ottobre di quest’anno.

Come già annunciato dal finale del precedente capitolo, in Venom: Let There Be Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Doppio colpo) nei panni di Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.

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Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

Hunger Games: in lavorazione il film prequel

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Hunger Games: in lavorazione il film prequel

Francis Lawrence, che ha diretto tre dei film del franchise Lionsgate Hunger Games, tornerà a Panem per dirigere l’adattamento di The Ballad of Songbirds and Snakes, romanzo prequel della saga con protagonista Katniss Everdeen, scritto ancora sa Suzanne Collins.

Nina Jacobson tornerà a produrre con il partner Color Force Brad Simpson, e Michael Arndt (La ragazza di fuoco) adatterà la sceneggiatura da un trattamento scritto da Collins, la quale fungerà anche da produttore esecutivo.

Lionsgate – che ha portato al cinema i romanzi di Collins in quattro film di successo dal 2012-2015, incassando $ 2,97 miliardi in tutto il mondo – ha annunciato martedì il team creativo di The Ballad of Songbirds and Snakes. Nessuna data di è stata per ora annunciata.

Ambientato circa 64 anni prima dei fatti raccontati nella trilogia di Hunger Games, The Ballad of Songbirds and Snakes segue un diciottenne Coriolanus Snow, che alla fine si erge a diventare il sovrano autoritario della nazione distopica di Panem. Il romanzo non è ancora uscito, ma arriverà a maggio negli Stati Uniti e successivamente nel resto del mondo.

Nella saga cinematografica i protagonisti erano interpretati da Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Sam Claflin, Jena Malone, Woody Harrelson, Elizabeth Banks.

Fonte: Variety

The Batman: 10 villain meno noti che vorremmo nel film

The Batman: 10 villain meno noti che vorremmo nel film

Una cosa che finora è sempre mancata ai film di Batman – oltre alla rappresentazione delle abilità investigative del Cavaliere Oscuro -, è una Gotham City brulicante di villain. I fumetti (ma anche l’iconica serie tv degli anni ’60) ci insegnano che il Crociato Incappucciato non sempre riesce a catturare i suoi nemici: spesso, infatti, riescono a sfuggire alla cattura dell’eroe e a vagare indisturbati per le strade della città immaginaria.

Sarebbe comunque incredibile vedere una Gotham pieno di villain conosciuti e non nel’attesissimo The Batman di Matt Reeves, che già può contare sulla presenza di Catwoman, Pinguino, Enigmista e del boss Carmine Falcone. Ecco 10 cattivi meno noti che vorremmo vedere nella Gotham in cui entrerà in azione Robert Pattinson

Mr. Freeze

A causa del suo aspetto, un personaggio come Mr. Freeze è certamente più adatto ai fumetti che ad un’eventuale trasposizione cinematografica. Difficile riuscire ad immaginarlo all’interno di un film come quello di Reeves, che ha già promesso di offrire un sguardo inedito al personaggio del Cavaliere Oscuro. Nonostante si tratti di un villain meno apprezzato rispetto al Joker o a Pinguino, la serie animata del 1992, Batman, ha dimostrato che Mr. Freeze può tranquillamente essere considerato un villain di serie A. Ecco perché sarebbe interessante e magari anche divertente vederlo sfidare Batman in una sequenza d’apertura.

Clayface

Clayface è un villain che forse avrebbe stonato in uno dei film della trilogia di Nolan, ma che forse avrebbe potuto fare la sua figura in uno dei titoli diretti o da Burton o da Schumahcer. Un confronto tra il personaggio e Batman nel film di Reeves potrebbe permettere al personaggio dell’Uomo Pipistrello di sfoggiare tutta una serie accurata di gadget. Per la realizzazione del personaggio si potrebbe addirittura ricorrere ad effetti pratici, in modo da renderlo ancora più realistico e spaventoso…

Man-Bat

Essendo un vero e proprio pipistrello umano, dotato del senso sonar tipico delle creature, Man-Bat è forse un personaggio più vicino ad una classico essere soprannaturale che ad una tipico nemico di Batman. Eppure, il personaggio e il suo vagare di notte potrebbero sposarsi alla perfezioni con le atmosfere cupe che in genere caratterizzano la città di Gotham. Inoltre, essendo Bruce Wayne tormentato dai pipistrelli, a secondo della storia che Reeves deciderà di raccontare, potrebbe essere interessante vedere il miliardario affrontare i suoi demoni come mai fatto prima d’ora…

Maschera Nera

Dal momento che Birds of Prey ha introdotto Maschera Nera nel DCEU, sarebbe bello se il personaggio tornasse anche nel film di Reeves. Sappiamo che in The Batman ci sarà anche Carmine Falcone (interpretato da John Turturro), quindi una reunion sul grande schermo dei boss criminali più famosi di Gotham sarebbe decisamente possibile. Anche se il villain di Ewan McGregor è morto alla fine del cinecomic con Margot Robbie, è probabile che The Batman sarà ambientato prima degli eventi narrati in quel film: dunque, la presenza di Maschera Nera non è da escludere a priori.

Victor Zsasz

Uno dei più oscuri nemici di Batman mai creati, Victor Zsasz è un serial killer psicotico che si incide il numero delle sue vittime nella pelle. È presente come antagonista minore nella trilogia de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, ma sarebbe bello vederlo affrontare faccia a faccia Batman dopo la sua apparizione in Birds of Prey.

Poison Ivy

Anche se l’incarnazione di Uma Thurman in Batman & Robin è stata una cocente delusione (e non per colpa dell’attrice, ma per via della sceneggiatura del film), Poison Ivy resta uno dei personaggi più affascinanti dell’universo di Batman. Un’attrice come Jodie Comer, resa celebre grazie alla serie Killing Eve, potrebbe essere perfetta per la parte, restituendo così giustizia ad un personaggio che ha sempre fatto di quel giusto connubio tra fascino e male il suo marchio di fabbrica.

Hugo Strange

Nei fumetti, Hugo Strange è stato uno dei primi cattivi di Batman a scoprire l’identità segreta del Cavaliere Oscuro. Da psichiatra che utilizzata tecniche terapeutiche tanto strabilianti quanto oscure e sinistre, rappresenta più una minaccia psicologica che fisica per l’Uomo Pipistrello. Se The Batman dovesse vedere il Crociato Incappucciato fase visita all’Arkham Asylum, magari per chiedere la collaborazione di uno dei suoi nemici in merito ad un possibile caso – in perfetto stile “Il Lungo Halloween” (che dovrebbe essere tra le fonti d’ispirazione del film di Reeves)-, allora questi potrebbe senza dubbio essere proprio Strange…

Killer Croc

Il personaggio di Killer Croc ha già fatto il suo debutto nel DCUE, interpretato da Adewale Akinnuoye-Agbaje in Suicide Squad di David Ayer. Purtroppo, nel film il personaggio non ha avuto un grandissimo ruolo, ma una giusta storia – e soprattutto, una giusta sceneggiatura – potrebbe rendere sicuramente giustizia al personaggio, un villain davvero minaccioso che potrebbe senza dubbio dare molto filo da torcere a Batman. 

Cappellaio Matto

In quanto personaggio, il Cappellaio Matto non è abbastanza stratificato o profondo da poter essere l’antagonista principale di un film. Ma potrebbe certamente arricchirne la trama di momenti stravaganti e bizzarri. Con la giusta caratterizzazione che tenga conto dei lati più ossessivi – spesso invisibili – della sua personalità, il Cappellaio Matto sarebbe il cattivo perfetto per richiamare, nel film di Reeves, a quel mondo criminale più ampio, forse sotterraneo e spesso non così noto, che comunque caratterizza Gotham City. 

Hush

Hush è la controparte oscura di Batman. Come Bruce Wayne, anche Tommy Elliot è un genio nato in una famiglia ricca. In effetti, Tommy e Bruce erano i migliori amici da bambini; tuttavia, mentre Bruce è cresciuto fino a diventare un vigilante che agisce per sconfiggere il crimine, Tommy è cresciuto fino a diventare un pericoloso serial killer. Con una serie di bende utili a coprire i segni di un intervento di chirurgia plastica andato male e volto a renderlo identico a Bruce, Hush è uno dei più iconici e terrificanti nemici di Batman che merita assolutamente un posto d’onore sul grande schermo.

Fonte: Screen Rant

Inciso nelle ossa, recensione del film Netflix

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Inciso nelle ossa, recensione del film Netflix

Secondo adattamento per la piattaforma streaming della Trilogia Baztán, Inciso nelle ossa è disponibile su Netflix dall’inizio di Aprile e riporta, dopo il caso raccontato ne Il guardiano invisibile, l’ispettrice Amaia Salazar sul campo.

Avevamo lasciato la protagonista incinta del suo primo figlio, dopo che aveva concluso le indagini su una serie di omicidi nel suo paese d’origine, Elizondo. La seconda storia si apre con un parto, non quello di Amaia (Marta Etura), ma quello di una donna del diciassettesimo secolo, una strega forse, un misterioso incipit che si aggiunge ai tanti misteri della storia. Il prologo cede poi il passo ai nostri giorni: Amaia torna in servizio dopo i quattro mesi di permesso per maternità successivi al parto, e subito viene coinvolta in un’indagine che la riporta indietro nel passato. Viene chiesto il suo intervento in un caso di vandalismo in una chiesa, dove viene scoperto un cadavere di donna, senza un braccio. Le indagini affidate all’ispettore Salazar la riporteranno indietro nel suo paese d’origine, mentre il passato oscuro di sua madre, ora chiusa in una clinica psichiatrica, tornerà a sopraffarla.

Inciso nelle ossa è un thriller guilty pleasure

Vero e proprio guilty pleasure per chi ama le atmosfere thriller condite da un tocco di occulto e un pizzico di fascinazione satanista, con rituali e sacrifici, Inciso nelle ossa può essere goduto e apprezzato anche senza la visione del primo film di questa trilogia, sebbene la visione de Il Guardiano Invisibile disponibile su Netflix, dia degli elementi di background utilissimi per orientarsi nell’intricata trama fin troppo carica di colpi di scena.

Diretto da Fernando González Molina, Inciso nelle ossa trova proprio nella sua ricchezza uno degli elementi che maggiormente lo penalizzano. Perché se da un lato il genere di appartenenza si sposa alla perfezione con colpi di scena e misteri da risolvere, dall’altro il film soddisfa a pieno l’esigenza dello spettatore di vedere esaudita ogni sua curiosità, a conclusione della vicenda.

Questo dipende chiaramente dalla natura della storia che troverà compimento soltanto nella compiutezza della trilogia. Tuttavia l’emergenza sanitaria mondiale ha messo in pausa la produzione del terzo adattamento della Trilogia Baztán, Offerta alla tormenta, e quindi chi si è fatto travolgere dall’intensa interpretazione di Etura, facendo proprie le sue paure e i suoi dilemmi, dovrà aspettare che vedere esaudite proprie curiosità.

Una trama ricca che non si esaurisce nel finale

Tra gli innegabili pregi del film, questa recensione di Inciso nelle ossa sottolinea un cast assolutamente adeguato e soprattutto un comparto scenografico e fotografico che porta a casa un lavoro affascinante e che contribuisce a creare un’atmosfera stregata, indugiando su arredi di inizio secolo e atmosfere aranciate, un connubio che accresce il fascino di alcune immagini e scene.

Il tono marcatamente iberico della recitazione crea però un effetto di allontanamento e di falsificazione delle emozioni, conferendo al film, soprattutto nel climax finale, un accento finto e forzato, che si sposa più con il dramma che con il thriller, il quale, come detto, alla fine non trova la sua conclusione esaustiva.

Pur generando una sensazione di insoddisfazione dalla mancata risposta a ogni songolo interrogativo che semina, Inciso nelle ossa è un buon prodotto di genere che intrattiene e, in alcuni momenti, emoziona.

Dennis Quaid: 10 cose che non sai sull’attore

Dennis Quaid: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Dennis Quaid ha nel tempo guadagnato una buona fama all’interno dell’industria cinematografica recitando in molti noti film, dove si è distinto per versatilità e presenza scenica. Passando con naturalezza dal dramma autoriale al grande blockbuster di Hollywood, Quaid ha potuto conquistare l’apprezzamento di critica e pubblico. Ecco 10 cose che non sai su Dennis Quaid.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Dennis Quaid fisico

Dennis Quaid: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo con un ruolo secondario in All American Boys (1979), per poi ottenere buona popolarità grazie a Uomini veri (1983). Negli anni successivi prenderà poi parte a titoli come Grea Balls of Fire! (1989), Wyatt Earp (1994), con Kevin Costner, Dragonheart (1996), Genitori in trappole (1998), Ogni maledetta domenica (1999), con Al Pacino, Traffic (2000), di Steven Soderbergh, Lontano dal paradiso (2002), The Day After Tomorrow (2004), G.I. Joe – La nascita dei Cobra (2009), Legion (2010), Pandorum – L’universo parallelo (2010), Che cosa aspettarsi quando si aspetta (2012), Quello che so sull’amore (2012), di Gabriele MuccinoThe Words (2012), Qua la zampa! (2017) e Midway (2019), con gli attori Ed Skrein e Woody Harrelson.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso degli anni l’attore ha reso sempre più prolifica la sua partecipazione a prodotti pensati per il piccolo schermo. Dopo aver recitato nei film A cena da amici (2001) e I due presidenti (2010), Quaid recita infatti in ruoli di rilievo nelle serie Vegas (2012-2013), con Carrie-Anne Moss, The Art of More (2015-2016), Fortitude (2017-2018), con Michael Gambon, Goliath (2019), con William Hurt, e Buon quel che vi pare (2019-in corso).

8. È anche produttore. Negli ultimi anni Quaid non ha soltanto ricoperto il ruolo d’interprete, ma si è distinto anche per aver partecipato al processo produttivo di alcuni progetti, i quali lo hanno ovviamente visto coinvolto anche come attore. Ha infatti vestito i panni del produttore per le serie Vegas, The Art of More e Buon quel che vi pare.

Dennis Quaid e Meg Ryan

7. È stato sposato con la nota attrice. Nel 1987, sul set del film Salto nel buio, Quaid conosce l’attrice Meg Ryan, nota per essere stata la protagonista di commedie romantiche come Harry ti presento Sally o C’è posta per te. I due si sono poi sposati nel 1991, e l’anno seguente danno alla luce il loro unico figlio. Nel 2000 annunciano tuttavia la separazione, divorziando ufficialmente l’anno seguente.

Dennis Quaid: i suoi figli

6. Ha avuto figli da diverse relazioni. Quaid è stato sposato per un totale di quattro volte, ma ha avuto figli soltanto con due delle sue mogli. Il primo figlio è Jack, nato nel 1992 dal matrimonio con la Ryan, e in seguito ha avuto due gemelli dal suo matrimonio con l’agente immobiliare Kimberly Buffington. Il figlio Jack è in seguito diventato un attore, seguendo le orme del padre.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Dennis Quaid figli

Dennis Quaid e il baseball

5. Ha interpretato un ruolo legato al baseball. Con il film Un sogno, una vittoria (2002), l’attore dà vita al personaggio di Jimmy Morris, giovane promessa del baseball che in seguito ad un infortunio è costretto ad abbandonare lo sport, salvo scoprire anni dopo che non è mai troppo tardi per una seconda possibilità. Il film è basato sulla vera storia di Jim Morris.

4. Non si è avvalso di controfigure. Per poter dar vita al protagonista del film, Quaid ha preso lezioni di baseball per diverse settimane, arrivando al punto di non necessitare controfigure nelle scene che lo vedevano giocare a tale sport. I lanci che l’attore esegue nel film sono infatti stati ripresi senza trucchi.

Dennis Quaid: il suo fisico

3. Si tiene particolarmente in forma. Quaid è solito recitare in film d’azione o che comunque richiedono una certa prestanza fisica. Perciò non sorprende imbattersi in alcune foto dell’attore che mostrano uno corpo particolarmente allenato e scolpito, che gli permette ancora oggi di essere identificato come uno dei “duri” del cinema.

Dennis Quaid è su Instagram

2. Possiede un account speciale. Quaid non è solo un apprezzato interprete, ma anche un talentuoso musicista, frontman della band Danni Quaid & The Sharks. Su Instagram l’attore non possiede un proprio profilo personale, bensì l’account ufficiale del gruppo musicale, seguito da 25,1 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere notizie e immagini promozionali degli eventi riguardanti le loro esibizioni.

Dennis Quaid: età e altezza

1. Dennis Quaid è nato a Houston, in Texas, Stati Uniti, il 9 aprile 1954. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Avengers: Endgame, l’evoluzione dei Vendicatori nei poster fan-made

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Avengers: Endgame ha chiuso ufficialmente la Saga dell’Infinito (nonostante la successiva uscita di Spider-Man: Far From Home), un arco narrativo lungo ben 10 anni, portato degnamente a compimento grazie al film dei fratelli Russo che ha infranto ogni record d’incassi.

Avengers: Endgame ha segnato il culmine della Saga dell’Infinito e dei primi 10 anni di storia dell’Universo Cinematografico Marvel. Nel film abbiamo ritrovato gli eroi sopravvissuti allo schiocco della dita di Thanos che ha decimato metà della popolazione mondiale in Infinity War: è grazie ad Ant-Man, fuggito dal Regno Quantico, che i Vendicatori superstiti escogitano un piano per tornare indietro nel tempo e sconfiggere una volta per tutte il Titano Pazzo. Il piano ha condotto ad un’incredibile battaglia che ha visto la discesa in campo di quasi tutti i personaggi del MCU, schierati gli uni al fianco degli altri per eliminare Thanos ed il suo esercito.

Di recente, su Inverse, sono apparsi sei poster fan-made dedicati agli Original Six, ossia i sei Vendiatori originali così come li abbiamo conosciuti in The Avengers di Joss Whedon, che ci mostrano – attraverso un gioco di ombre – l’evoluzione di ogni singolo eroe nel MCU grazie ai film che li hanno visti protagonisti.

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Ricordiamo che Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Endgame ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.

Michael Fassbender doveva essere Lizard in The Amazing Spider-Man

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Michael Fassbender avrebbe dovuto interpretare Lizard in The Amazing Spider-Man. È quanto emerso nelle ultime ore grazie all’artista Jerad S. Marantz, che ha condiviso via Instagram un concept inedito dedicato proprio al look che avrebbe avuto il personaggio, il cui volto ricorda quello della star di Hunger e Shame.

Uscito nel 2012, The Amazing Spider-Man ha visto Marc Webb dietro la macchina da presa e Andrew Garfield nei panni di Peter Parker. Il film ha ricevuto un’accoglienza mista sia da parte della critica che del pubblico. Ciononostante, nel 2014 venne realizzato un sequel, dal titolo The Amazing Spider-Man 2, che venne definitivamente stroncato e indusse la Sony a non proseguire nei suoi piani per un terzo The Amazing Spider-Man e per un film dedicato ai Sinistri Sei.

Il personaggio di Lizard viene citato brevemente nello Spider-Man di Sam Raimi del 2002,  mentre appare nelle vesti dell’alter ego Curt Connors, interpretato da Dylan Baker, in Spider-Man 2 del 2004 e in Spider-Man 3 del 2007. Il personaggio nella sua forma di lucertolone gigante è poi apparso nel sopracitato The Amazing Spider-Man, interpretato però da Rhys Ifans. Potete vedere il concept che ci mostra una prima versione di Lizard quando il ruolo era stato pensato per Fassbender di seguito:

Michael Fassbender è Lizard in un concept inedito di The Amazing Spider-Man

The Amazing Spider-Man è un film del 2012 diretto da Marc Webb. La pellicola ha come protagonista Spider-Man, il personaggio dei fumetti Marvel Comics, interpretato da Andrew Garfield.

È una riedizione della saga cinematografica slegato dalla precedente trilogia diretta da Sam Raimi. Inizialmente la Columbia Pictures, casa di produzione della pellicola, aveva in programma di realizzare Spider-Man 4, quarto capitolo da aggiungere alla trilogia originale, ma a causa di divergenze creative si decise per un completo riavvio della saga, basato sulla sceneggiatura di James Vanderbilt.

Il film si concentra sulla ricerca di Peter Parker riguardo a delle risposte sulla scomparsa dei propri genitori e sull’inizio della sua carriera da supereroe come Spider-Man. Inizialmente braccato dalla polizia di New York capitanata da George Stacy, padre della sua amica Gwen, Peter è costretto a confrontarsi, contemporaneamente, anche con il dottor Curt Connors, trasformatosi nel mostruoso Lizard, il cui scopo è quello di rendere tutti gli esseri umani simili a lucertole e dare inizio a una specie più forte ed evoluta.

Il film è stato distribuito in versione bidimensionale e stereoscopica. La reazione critica al film è stata mista. Nel 2014 è uscito il sequel intitolato The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro.

Shetland 5 stagione: quando esce, trama, cast e dove vederla

Shetland 5 stagione: quando esce, trama, cast e dove vederla

Shetland 5 è l’annunciata quinta stagione della serie tv britannica prodotta da ITV per la BBC e BBC One. La serie è basata sui personaggi creati da Ann Cleeves ed in Italia è andata in onda a partire dal 15 marzo 2018 su Giallo.

Shetland 5: quando esce e dove vederla in streaming

La quinta stagione di Shetland debutterà da mercoledì 1° gennaio 2020 debutta con la quinta stagione in prima visione assoluta su Giallo (visibile su canale 38 del digitale terrestre, gruppo Discovery Italia; e su Sky al canale numero 144). Shetland in streaming è disponibile con gli episodi esclusivamente sul servizio Dplay.

Shetland 5: la trama e il cast

La serie è incentrata sull’ispettore Jimmy Perez e la sua squadra indagano sui crimini all’interno della comunità insulare delle Isole Shetland.

Shetland 5 protagonisti sono Douglas Henshall come l’Ispettore Jimmy Perez, Alison O’Donnell come il Sergente Alison “Tosh” MacIntosh, Steven Robertson come il Detective Sandy Wilson, Lewis Howden come il Sergente Billy McCabe, Erin Armstrong nei panni di Cassie Perez, Mark Bonnar nei panni di Duncan Hunter, Anne Kidd come Cora McLean e Julie Graham nel ruolo di Rhona Kelly.

Shetland 5: trailer

Le curiosità su Shetland 5

La serie è ambientata in gran parte nell’arcipelago scozzese delle Isole Shetland, e gran parte delle riprese si svolgono nella terraferma scozzese, con alcune ambientazioni nelle Shetland.

Douglas Henshall ha vinto il BAFTA Scotland 2016 come miglior attore televisivo, inoltre la serie ha ricevuto il premio per la migliore serie televisiva drammatica. Confermato da BBC One il 2 dicembre 2019 la stagione 6 con inizio riprese nel 2020 e la stagione 7 con inizio riprese nel 2021.Entrambe le stagioni sono scritte e create da David Kane e saranno girate sulle isole Shetland e in Scozia Sono previsti ancora 6 episodi per ciascuna stagione

La Storia Fantastica: reunion del cast per l’arrivo su Disney+

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La Storia Fantastica: reunion del cast per l’arrivo su Disney+

La Storia Fantastica, il film diretto nel 1987 da Rob Reiner (Stand By Me, Misery non deve morire), è uno dei fantasy più amati di sempre. Il prossimo 1 maggio il film sarà disponibile su Disney+, la piattaforma di streaming della casa di Topolino che ha debuttato in Italia ormai da quasi un mese.

Per celebrare l’arrivo in VOD del film, le star Cary Elwes e Robin Wright, protagonisti della pellicola originale nei panni rispettivamente di Westley e Bottondoro, si sono ritrovati in un bellissimo e nostalgico video diffuso attraverso i canali social ufficiali di Disney+. Sono ormai trascorsi 33 anni da quando La Storia Fantastica debuttò nelle sale americane. Per molti anni si è parlato di un possibile reboot, ma ad oggi non esistono ancora notizia ufficiali in merito.

Di recente, Elwes ha recitato nella terza stagione di Stranger Things; la Wright, invece, ha goduto negli ultimi anni del successo di House of Cards, e ha recitato in film quali Wonder Woman e Blade Runner 2049. Potete godervi il video della reunion Elwes/Wright cliccando sullo screenshot di seguito:

La Storia Fantastica disponibile dal 1 maggio su Disney+

La Storia Fantastica (The Princess Bride) è un film fantasy del 1987 diretto da Rob Reiner, tratto dal romanzo “La principessa sposa” di William Goldman del 1973, adattato per il cinema dall’autore stesso.

Il film è diventato un vero cult anni ottanta e, in un certo senso, può essere considerato film parodia dei classici fantasy e fiabe. È stato candidato ai Premi Oscar 1988 per la miglior canzone con Storybook Love” di Willy De Ville. Nel 2016 venne scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso negli Stati Uniti.

Latrama del film ruota intorno al piccolo Jimmy, che a causa di una noiosa influenza, è costretto a rimanere a letto a giocare con i videogame o a guardare i programmi sportivi in televisione: a fargli compagnia arriva il nonno che però non viene accolto molto affettuosamente. Questi inizia a leggere al ragazzino una storia fantastica che man mano coinvolge sempre più il piccolo malato. E’ la vicenda dolceamara della bella principessa Bottondoro che si innamora, ricambiata, del suo servo Westley. A turbare la loro armonia giunge la partenza del giovane per terre lontane: entrambi si giurano eterno amore. Dopo cinque lunghi anni, Bottondoro viene a sapere che Westley è stato trucidato dal crudele pirata Roberts e pertanto lei pensa che non potrà amare più nessun altro uomo. Nonostante ciò il superbo e cinico principe Humperdinck la vuole sposare. Ella viene rapita da tre loschi figuri: Vizzini, il capo, Iñigo Montoya, uno spagnolo abilissimo spadaccino, e Fezzik, un gigante dalla forza sovrumana…

No Time to Die poteva essere ambientato nella mente di Bond

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No Time to Die poteva essere ambientato nella mente di Bond

A causa della pandemia di Covid-19, No Time To Die è stato posticipato al prossimo novembre. I fan di lunga data di 007 dovranno quindi ancora attendere prima di vedere sul grande schermo l’ultima apparizione di Daniel Craig nei panni dell’iconico James Bond. Il nuovo film sarà diretto da Cary Joji Fukunaga che, in una recente intervista, ha rivelato di aver considerato l’idea di ambientare parte di Bond 25 all’interno della mente del protagonista.

Parlando con Interview Magazine, è emerso che la trama del film sarebbe potuta essere molto diversa rispetto a quella delle passate avventure di Bond. Riflettendo sulla possibile inclusione all’interno di No Time To Die di elementi metafisici, Fukunaga ha ammesso che per lungo tempo ha considerato l’idea di ambientare due atti del film all’interno della mente di 007. Naturalmente, si sarebbe trattato di un grandissimo rischio per una saga che, fino a quel momento, non aveva mai azzardato un approccio narrativo del genere.

“Avevo avuto quest’idea che il film potesse essere ambientato nel rifugio del villain dell’ultimo Bond”, ha spiegato il regista. “C’è questa scena in cui un ago penetra nella testa di James Bond e che dovrebbe fargli dimenticare tutto. Miracolosamente, però, riesce a fuggire grazie ad una bomba orologio. Poi, lui e Léa Seydoux fanno saltare in aria la tana e continuano a salvare la situazione. Continuavo a pensare: ‘E se tutto fino alla fine del secondo atto fosse nella testa di 007?’.”

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Prodotto da Michael G. Wilson e Barbara Broccoli, il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawRory Kinnear, Jeffrey Wright, Dali BenssalahBilly MagnussenAna De ArmasDavid Dencik e Lashana Lynch.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di FleabageKilling Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Guardiani della Galassia: la playlist con gli scarti da Vol. 1 e Vol. 2

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Uno degli elementi imprescindibili dei due film sui Guardiani della Galassia diretti da James Gunn è senza ombra di dubbio la colonna sonora. Sia Vol. 1 che Vol. 2, infatti, contengono una serie di classici degli anni ’60 e ’70 che hanno contribuito ad elevare i toni vibranti di entrambi i film.

Proprio per questo motivo, le aspettative dei fan nei confronti della colonna sonora di Guardiani della Galassia Vol. 3 sono naturalmente altissime. Eppure, non tutte le canzoni che Gunn aveva pensato di inserire nei primi due capitoli dedicati alle avventure di Star Lord & co. sono finite nei rispettivi film. Via Twitter, infatti, è stato lo stesso regista e sceneggiatore a condividere una playlist intitolata “Meredith Quill’s Complete Awesome Mix”, contenente tutte le canzoni che sono state tagliate dalle prime due pellicole sui Guardiani.

Tra queste, figurano “Livin’ Thing” della Electric Light Orchestra e “Magic” dei Pilot, che vennero usate in due scene di Vol. 1 poi tagliate dal montaggio finale. Allo stesso modo, “She’s Gone” degli Hall & Oates era stata inclusa nello script di Vol. 2, ma alla fine venne tagliata.

Sempre via Twitter, James Gunn non ha escluso la possibilità che alcune delle canzoni non utilizzate in Vol. 1 e Vol. 2 possano finire in Guardiani della Galassia Vol. 3. Potete ascoltare la playlist creata dal regista cliccando sullo screenshot di seguito:

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Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021.

Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Joker: l’evoluzione del look del Clown Principe del Crimine

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Joker: l’evoluzione del look del Clown Principe del Crimine

Una fan art dedicata al Joker raccoglie, attraverso 20 differenti profili del Clown Principe del Crimine, tutte le numerose iterazioni dell’iconico villain dei fumetti DC. L’opera in questione è stata realizzata dall’artista Pedro Demetriou e su Reddit è riuscita a raccogliere circa 70.000 like.

Considerata l’eredità del Joker nei fumetti DC, capiamo perché l’opera di Demetriou non sia passata inosservata. La prima apparizione del Clown Principe del Crimine nei fumetti risale al 1940 nel primo numero della serie a fumetti Batman. Da allora, il look del supercriminale ha attraversato tutta una serie di cambiamenti, testimoniati anche attraverso i film, la tv e perfino i videogiochi.

Tra i cambiamenti d’immagine più significativi del Joker ricordiamo sicuramente la storia a fumetti Batman: The Killing Joke del 1988, illustrata da Brian Bolland, la serie animata Batman del 1992, creata da Bruce Timm e Eric Radomski, e il film LEGO Batman – Il film del 2017, diretto da Chris McKay.

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Ricordiamo che l’ultima incarnazione cinematografica del Joker è quella ad opera di Joaquin Phoenix nel film omonimo di Todd Phillips, uscito nelle sale nel 2019. Grazie al ruolo di Arthur Fleck, Phoenix è riuscito a conquistare l’Oscar come miglior attore protagonista.

Prima di lui, già il compianto Heath Ledger era riuscito a conquistare l’ambita statuetta – postuma – per il medesimo ruolo, grazie a Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, nella categoria miglior attore non protagonista.

Dune: David Lynch commenta il nuovo adattamento

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Dune: David Lynch commenta il nuovo adattamento

In una nuova intervista rilasciata a The Hollywood Reporter e dedicata alla sua vita in quarantena, David Lynch ha avuto la possibilità di commentare Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di  Frank Herbert, che già nel lontano 1984 venne portato sul grande schermo dal regista di Twin Peaks e Velluto Blu.

Sorprendentemente, Lynch ha ammesso di non aver alcun interesse nei confronti del nuovo adattamento, e questo perché lo stesso ha ammesso di non aver un bel ricordo del suo film con protagonista Kyle MacLachlan: in effetti, la produzione del Dune di Lynch fu particolarmente travagliata e, all’epoca dell’uscita in sala, il film venne accolto negativamente dalla critica.

Alle pagine di THR, il celeberrimo regista ha spiegato: “Ho zero interesse nei confronti di Dune. Quel film mi ha spezzato il cuore. È stato un fallimento e non mi diedero neanche il Final Cut. Ho raccontato questa storia tantissime volte… non è il film che avrei voluto che fosse! Alcune parti mi piacciono molto, ma per me è stato un totale fallimento.”

Nel corso dell’intervista, David Lynch ha anche accennato alla possibilità di tornare dietro la macchina da presa per dirigere un nuovo film (l’ultimo, Inland Empire – L’impero della mente, risale al 2006): “Se potessi scegliere, farei una serie tv. Proprio ora. I film stanno attraversando un momento difficile, ad accezione dei blockbuster. I film indipendenti non hanno possibilità. Potrebbero uscire al cinema, magari per una settimana, nelle sale più piccole, e poi subito in streaming o in home video. Ora come ora, l’esperienza cinematografica è andata. Non è stata dimenticata, ma è andata. Continuo comunque ad amare l’idea di una storia lunga, ma al momento credo che la tv sia la nuova arthouse. Gode di una libertà totale. E poi le televisioni sono sempre più belle, quindi c’è speranza, anche se il suono e le immagini non sono le stesse di un cinema.”

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Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

The Batman, Shazam 2 e The Flash: ecco le nuove date di uscita

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The Batman, Shazam 2 e The Flash: ecco le nuove date di uscita

Com’era prevedibile, anche la data di uscita di The Batman, l’attesissimo cinecomic DC diretto da Matt Reeves e interpretato da Robert Pattinson nei panni del Crociato di Gotham, è stata ufficialmente posticipata. La produzione del film è stata bloccata a causa della pandemia di Covid-19: essendo impossibile prevedere quando le riprese potranno ripartire, è chiaro che il film non sarebbe mai stato pronto per il 25 giugno del 2021, data inizialmente fissata dalla Warner Bros. per la release.

E infatti, nella giornata di ieri lo studio ha annunciato di aver ufficialmente rimandato il film al 1 ottobre 2021. Ma The Batman non è l’unico cinecomic DC ad aver subito uno slittamento: come apprendiamo da ComingSoon.net, infatti, la major ha annunciato anche le nuove date di uscita di Shazam 2, che dal 1 aprile 2022 passa al 4 novembre 2022, e The Flash, che dal 1 luglio 2022 è stato invece anticipato al 3 giugno 2022.

Tra le altre nuove date di uscita fissate dallo studio troviamo anche il biopic King Richard con Will Smith, rimandato al 19 novembre 2021, e il biopic Elvis di Baz Luhrmann, rimandato al 5 novembre 2021. The Many Saints of Newark, il prequel cinematografico della celebre serie tv I Soprano, è stato invece spostato dal 25 settembre 2020 al 12 marzo 2021.

Resta al momento senza una data di uscita ufficiale Animali Fantastici 3, che sarebbe dovuto arrivare al cinema il 12 novembre 2021 ma che, a questo punto, considerata la produzione in stallo e le nuove release di King Richard e Elvis, subirà quasi certamente uno slittamento. Al momento restano invariate le date di uscita di Tenet (17 luglio), Wonder Woman 1984 (14 agosto) e The Conjuring – Per ordine del diavolo (11 settembre).

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Tandem, serie tv: stagioni, trama, cast, trailer e dove vederla

Tandem, serie tv: stagioni, trama, cast, trailer e dove vederla

Tandem è la serie televisiva francese creata da Jérémie Marcus per il canale francese France 3. La serie ha fatto il suo debutto in Italia su canale del digitale terrestre Giallo, in onda dal 10 settembre 2018.

La show tv ha fatto il suo  debuttato con due episodi pilota il 29 marzo 2016 su France 3. In seguito al successo ottenuto, il canale ha commissionato un’intera stagione di 10 episodi che è stata trasmessa nel 2017. Una terza stagione è stata trasmessa nell’estate del 2019. La quarta stagione è attesa nel 2020.

Tandem: la trama e il cast

Nella serie tv il comandante Lea Soler viene trasferito alla squadra del capitano Paul Marchal, il suo ex marito. Saranno costretti a incontrarsi anche fuori dal lavoro perché la coppia ha due adolescenti da gestire, Alice e Thomas.

In Tandem protagonisti sono Astrid Veillon nei panni del comandante Léa Soler, Stéphane Blancafort come il capitano Paul Marchal, Piérick Tournier come tenente Erwan Lebellec, Nelly Lawson come tenente Camille Barbier, Sarah-Cheyenne come Alice, Titouan Laporte come Thomas, Renaud Leymans come il tenente Éric Vernet, François-Dominique Blin come l’avvocato Franck Marvaud  e David Marchal come il colonnello Vauvert.

La prima stagione della serie televisiva Tandem, composta da 12 episodi.

1 Nouveau Départ (pilote) Una nuova vita 29 marzo 2016 10 settembre 2018
2 Double Jeu (pilote) Doppio gioco
3 Entre sel et mer Il mistero delle saline 6 giugno 2017 17 settembre 2018
4 Plongée dans le passé La vendetta finale
5 La Tête du coupable La testa del colpevole 13 giugno 2017 24 settembre 2018
6 Tour de piste Giro di pista
7 L’Inaccessible Étoile La stella irraggiungibile 20 giugno 2017 1º ottobre 2018
8 Convictions Una storia difficile
9 Sur la route de la rédemption Sulla strada della redenzione 27 giugno 2017 8 ottobre 2018
10 Les Liens du sang Legami di sangue
11 Un anneau d’or (partie 1) Un anello d’oro (parte 1) 4 luglio 2017 15 ottobre 2018

 

Tandem: la seconda stagione

La seconda stagione della serie ttv Tandem è composta da 12 episodi e ha debuttato su France 3 il 22 maggio e si è conclusa il 26 giugno 2018. In Italia, la stagione è andata in onda dal 16 aprile al 21 maggio 2019 sul canale Giallo.

Titolo originale Titolo italiano Prima TV Francia Prima TV Italia
1 Dans les mailles du filet Tra le maglie della rete 22 maggio 2018 16 aprile 2019
2 Le monde du silence Il mondo del silenzio
3 Instinct de survie Istinto di sopravvivenza 29 maggio 2018 23 aprile 2019
4 À la vie, à la mort Per la vita, per la morte
5 Le mal des profondeurs Paura delle profondità 5 giugno 2018 30 aprile 2019
6 Pic Saint-Loup Un vino pregiato
7 Obscura Oscura 12 giugno 2018 7 maggio 2019
8 Le serment des compagnons Il giuramento dei compagni
9 Touché coulé Colpito e affondato 19 giugno 2018 14 maggio 2019
10 Meurtre en Ovalie Di padre in figlio
11 Via tolosana Via Tolosana 26 giugno 2018 21 maggio 2019
12 À contre-courant Controcorrente

Tandem: la terza stagione

La terza stagione di tandem arriverà nel 2020.

Curiosità

La serie è girata a Montpellier e in particolare nel parco Montcalm, nella ex sede della Scuola di Fanteria.

Festival di Venezia 2020: l’organizzazione va avanti, senza collaborazione con Cannes

L’organizzazione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia prevede che il festival si possa svolgere, quest’anno, nelle consuete date, a inizio settembre.

Roberto Cicutto, presidente della Biennale di Venezia, organizzazione madre del festival, ha dichiarato lunedì in un’intervista all’agenzia di stampa italiana ANSA che le date dal 2 al 12 settembre previste per la 77° edizione del Festival di Venezia 2020 sono state confermate.

Nell’intervista con ANSA – i cui dettagli sono stati confermati da un portavoce del Festival – Ciccutto ha minimizzato la possibilità di una collaborazione tra Venezia e Cannes, che il direttore di Cannes, Thierry Fremaux, aveva menzionato in una recente intervista con Variety, sottolineando che: “Dall’inizio della crisi, abbiamo considerato la possibilità di fare qualcosa insieme, se Cannes fosse stata cancellata. Stiamo continuando a discuterne.”

Cicutto ha dichiarato: “Con Cannes, tutto è possibile, ma trovo sconcertante che Thierry Fremaux continui a dire che continua a esaminare la situazione e non dice quello che vuole fare.” “Stiamo andando avanti con il nostro programma, e se Cannes sta ancora pensando (al loro corso d’azione), allora non ci sono dialoghi”, ha aggiunto Cicutto. Il capo della Biennale ha precisato che al momento non ci sono “ipotesi” sul tavolo per un’iniziativa congiunta Venezia-Cannes.

Nell’intervista con ANSA, Cicutto ha anche ammesso che si aspetta che quest’anno “la partecipazione straniera sarà necessariamente molto più piccola” rispetto alle passate edizioni del festival.

“Stiamo realizzando simulazioni riguardanti una tipica giornata di festival”, ha aggiunto, aggiungendo che la tecnologia digitale sarà “importante per la stampa estera” e che tutto ciò verrà perfezionato e verrà inserito in “una proposta che presenteremo ai produttori”.

La Biennale si è data una scadenza di “fine maggio” per chiarire i maggiori dettagli sulle modalità della prossima edizione. Venezia, che è il festival cinematografico più antico del mondo, a gennaio ha annunciato che Cate Blanchett avrebbe presieduto la giuria del concorso della sua 77° edizione.

Captain America: 10 cose che non sai sulla Stealth Suit

Captain America: 10 cose che non sai sulla Stealth Suit

Dando vita all’iconico personaggio di Captain America nel MCU, Chris Evans ha dovuto sfoggiare molti costumi diversi nei film dell’universo condiviso in cui ha recitato. Al di là della varie e più celebri tonalità di blu, il costume preferito dai fan (e anche il preferito dello stesso attore) è sicuramente la Stealth Suit.

Molte ricerche e tantissimo lavoro è stato fatto per la realizzazione di quella versione del costume di Cap introdotta per la prima volta, al cinema, in The Winter Soldier. Ecco 10 dettagli che potresti non conoscere sulla Stealth Suit di Captain America:

Adatto ad un combattimento super-veloce

Le adrenaliniche sequenze d’azione di Captain America: Civil War hanno attirato immensi elogi da parte della critica. Si tratta di sequenze eseguite tanto alla perfezione dagli stunt degli attori protagonisti quanto perfezionate ad hoc in fase di post-produzione.

I registi Anthony e Joe Russo miravano ad avere per Cap un costume che fosse adatto ad un tipo di combattimento super-veloce. Come affermato dalla costumista Judianna Moakovsky, la “mobilità” è sempre stata una priorità in fase di preparazione. Ecco perché il costume che vediamo nel film assume più i contorni di una abito elegante e non di un’armatura.

Materiale estensibile

La Makovsky ha anche rivelato che i Russo hanno richiesto che il costume avesse le proprietà e permettesse gli usi del Kevlar. Naturalmente, un materiale simile al Kevlar sarebbe stato troppo pesante e avrebbe impedito al personaggio di risultare abbastanza convincente durante le scene di combattimento. Il costume doveva sembrare sì pesante, ma anche “estensibile”.

Anche se del tessuto rigido non è mai stato utilizzato per la realizzazione della Stealth Suit, alla fine il costume è stato realizzato utilizzando tra le quattro e le cinque tipologie di tessuto diverse. Sono stati tutti dipinti per sembrare un unico tessuto; alla fine, ogni aria del costume ha assunto una diversa mobilità.

Una lega magnetica

Captain America: The Winter Soldier ha sicuramente una delle scene più incredibili per quanto riguarda lo scudo in vibranio di Cap e l’utilizzo alla massima potenza delle sue capacità. Nel film vediamo spesso il nostro eroe lanciarlo come un disco o usarlo contro i nemici. Alcuni dei momenti più iconici del film ci mostrano lo scudo come fosse letteralmente “attaccato” alla schiena di Cap. Ciò è dovuto alla presenza di una lega magnetica sulla Stealth Suit che permette allo scudo di attaccarsi facilmente, e in maniera molto più rapida, alla schiena del suo proprietario.

Ispirato alla serie Secret Avengers

Se da un lato la Stealth Suit sembra più realistico e meno simile ad una tipica tuta da fumetto, la realtà è che il suo design (soprattutto l’assenza dei colori rosso e bianco) è ispirata a look di Steve Rogers nella run dedicata ai Secret Avengers. La scelta ha parecchio senso, dal momento che in Civil War vediamo un Cap alle prese con parecchi dilemmi morali, cosa che si è cercata di imprimere anche al costume: Steve Rogers non è più soltanto un supereroe, ma un agente dello SHIELD in conflitto con un passato che è in grado di influenzare le sue scelte presenti.

Il ritorno in Endgame

Ad una visione più attenta, noterete che la Stealth Suit è presente anche in Avengers: Endgame. Cap sfoggia il costume durante i primi minuti del film, quando lui e il resto dei Vendicatori uccidono Thanos prima di viaggiare indietro nel tempo. La scelta potrebbe essere stata del tutto casuale: magari, in quel momento, lo Stealth Suit era l’unica tuta disponibile per le riprese. Come abbiamo visto in Avengers: Infinity War, infatti, il costume era già stato abbastanza consumato in Civil War. È stato comunque bello vedere la Stealth Suit nell’ultimo film del MCU interpretato da Chris Evans.

Un costume da SHIELD, non da supereroe

Com’è facilmente intuibile dal design, la Stealth Suit è un costume più tattico che glamour. Ciò è evidente fin dalla prime scene di The Winter Soldier, in cui vediamo Cap in missione per conto dell’organizzazione segreta di Nick Fury. È un costume adatto per le missioni richieste all’eroe dallo SHIELD; non è certamente una tuta con cui si intende catturare l’attenzione dei media e della stampa.

Secondo la mitologia del MCU, lo SHIELD avrebbe commissionato questo costume in Kevlar per permettere a Cap di sfoggiare maggiore agilità durante i combattimenti. Inoltre, la tuta è dotata di una speciale protezione contro le armi da fuoco.

Un Cap senza elmetto

Per conferire all’agente SHIELD un aspetto più tagliente,per la prima volta – sia nel film che nei vari materiali promozionali di The Winter Soldier, abbiamo visto Cap senza l’elmetto. Alcuni fan hanno elogiato questa mossa, sostenendo che l’elmetto ha spesso dato all’eroe un aspetto troppo impostato ed uno sguardo a tratti esagerato.

Inoltre, anche qui è possibile scorgere nuovamente un’influenza da Secret Avengers, in quanto nella serie a fumetti Steve Rogers non indossa mai l’iconica maschera con le sue ali e il simbolo A. Addirittura, in The Winter Soldier la produzione si è voluta focalizzare così tanto sul volto di Chris Evans, che l’attore non indossa neanche un casco normale quando è in sella alla sua moto…

Passare inosservato…

Molti membri della crew che hanno lavorato a The Winter Soldier, hanno spesso rivelato che i Russo volevano un costume che non fosse facilmente riconoscibile agli occhi degli abitanti e della forze di Washington D.C., dove è ambientato la maggior parte del film. Come accennato già in precedenza, da questo momento in poi Steve Rogers viene percepito più con un agente che come un Vendicatore. Ecco perché l’accoppiata con Black Widow è risultata assolutamente vincente, con la quale condivide un look non troppo appariscente e abiti che, in termini di mobilità e agilità, sono sempre al servizio delle missioni segrete da compiere.

È vero che l’abito potrebbe passare tranquillamente inosservato tra la folla, proprio grazie alle tonalità del blu scuro, ma è altrettanto vero che non notare Cap quando sfoggia lo scudo sulla schiena è altrettanto impossibile….

Circa 30 tecnici coinvolti nella realizzazione

La costumista Judianna Makovsky ha rivelato che la Stealth Suit è stato uno dei costumi più difficili a cui ha mai lavorato. Una trentina di tecnici, infatti, sono stati coinvolti nella realizzazione del prodotto finale. Lo sforzo ha ovviamente dato i suoi frutti, essendo uno dei costumi Marvel più iconici e moderni. Sembra robusto, ma è al tempo stesso altamente flessibile; sembra a prova di proiettile, ma è stato realizzato impiegando tessuti leggeri…

Il costume di Cap preferito da Evans

La Stealth Suit è l’unico costume che Chris Evans indossava anche durante le pause sul set. Ha spesso dichiarato che l’abito è stato il costume più comodo che abbia mai indossato, e che è senza ombra di dubbio il suo preferito. L’attore ha anche ammesso che gli sarebbe piaciuto sfoggiare ulteriori variazioni dello stesso, al contrario della Marvel, che ha sempre preferito mantenersi su variazioni basate comunque sul design classico con le strisce rosse e bianche.

Fonte: Screen Rant

Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, Leia doveva redimere Ben già nei piani originali

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La produzione di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha dovuto fare i conti con la morte di Carrie Fisher e con il conseguente taglio del personaggio di Leia rispetto ai progetti iniziali del film.

Sembra però che il ruolo salvifico di Leia nei confronti del figlio Ben sia stato pensato ià nella stesura originale della sceneggiatura, e che poi sia stato adattato alla situazione che non permetteva di avere footage nuovo di Fisher.

Secondo quanto si legge nel libro The Art of Star Wars: The Rise of Skywalker di Phil Szostak, la parte di Leia nell’arco di redenzione del figlio ha sempre fatto parte dei piani dei filmmaker, non solo per questo film conclusivo ma per l’intera trilogia. Questo concetto è sostenuto anche dal comportamento che Kylo Ren ha ne Gli Ultimi Jedi, quando non riesce a sparare contro l’astronave in cui sa esserci sua madre.

Durante un gruppo di sviluppo della storia che si è svolto nel 2014, prima che la Disney prendesse il franchise sotto la sua egida, dà credito a questa idea. Pablo Hidalgo, componente del team creativo della trilogia, ha riportato, riguardo a Leia: “Posso immaginare che sia solo lei ad avere il potere di rompere la corazza del nemico”.

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Avengers: Endgame, i vendicatori invecchiati nei poster fan-made

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Avengers: Endgame, i vendicatori invecchiati nei poster fan-made

Avengers: Endgame ci ha mostrato la fine di Tony Stark e di Natasha Romanoff, ma ha anche offerto uno sguardo a uno Steve Rogers invecchiato.

Su Reddit sono adesso apparsi i ritratti degli Original Six, tutti e sei invecchiati, come se tutti loro, compresi i morti e gli immortali (ovviamente il riferimento è a Thor), avessero avuto la possibilità di invecchiare.

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: Reddit

What We Do in the Shadows 2×03: promo e trama

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What We Do in the Shadows 2×03: promo e trama

Il canale americano FX ha diffuso promo e trama di What We Do In The Shadows 2×03, il terzo episodio della seconda stagione di What We Do In The Shadows.

In What We Do in the Shadows 2×03 che si intitolerà dall’episodio “Brain Scramblies” I vampiri partecipano alla loro prima festa del Super Bowl umano, mentre la ricerca di vergini da parte di Guillermo scopre una minaccia mortale. Scritto da Jake Bender e Zach Dunn; diretto da Kyle Newacheck.

What We Do In The Shadows 2×03

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

Black Widow: Scarlett Johansson sul guadagno dal film

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Nonostante Disney abbia spostato la data di uscita, i fan di Marvel Cinematic Universal sanno che Black Widow è ora in post-produzione. Scarlett Johansson, nel film, recita al fianco di Florence Pugh nel film che la vede lanciata come protagonista assoluta del suo franchise.

Sulla base dei precedenti rapporti sui salari degli attori del MCU, sappiamo che l’attrice nominata all’Oscar è riuscita a mettersi al pari dei suoi colleghi uomini. Johansson ne ha parlato in un’intervista a Cosmopolitan, in cui ha raccontato di essere fortunata ma ha riconosciuto che il divario retributivo in base al genere è un problema.

“Sono molto fortunata – ha confessato – Vivo davvero bene, e sono orgoglioso di essere un’attrice che sta guadagnando quanto i suoi coetanei maschi in questa fase … Penso che ogni donna sia stata [sottopagata], ma a meno che non lo si affronti come problema più grande, per me parlare della mia esperienza personale è un’eccezione. Fa parte di una più ampia conversazione sul femminismo in generale. “

Nel franchise Marvel, la struttura retributiva mette la Johansson nella stessa categoria dei colleghi Chris Evans e Chris Hemsworth. Nel 2015, Variety ha riferito che il trio era stato pagato 15 milioni per Avengers: Age of Ultron.

Detto questo, Avengers: Endgame ha appena completato il franchise con il suo film con il più alto incasso (in realtà, è il film con il più alto incasso di sempre). Gli attori di solito ottengono una discreta percentuale sul botteghino, quindi è del tutto giustificabile per Scarlett Johansson guadagnare di più sul film che invece la vede come protagonista.

Secondo le proiezioni di Wealthy Persons, con questo film, Johansson raggiungerà un guadagno di 80 milioni. Sembra davvero importante, nell’ottica della parità di pagamento in base al genere, che un’attrice riesca a raggiungere quella cifra. È vero che una della sua fama ha una potenza contrattuale importante, ma allo stesso tempo resta un importante segnale.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

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Spider-Man: Peter Parker come Kevin McCallister nel poster fan-made

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Da Peter Parker a Kevin McCallister il passo è breve, così deve aver pensato Punctuation_Art su Reddit che ha proposto una versione fan-made alternativa del poster di Spider-Man: Far From Home.

Nel poster vediamo come Peter/Spidey diventa Kevin, il protagonista di Mamma ho perso l’aereo e di come Avvoltoio e Scorpio prendono il posto dei due ladri che nel film, piccolo culto degli anni ’90, sono stati messi a dura prova dal ragazzino rimasto solo a casa.

Spider-Man: le previsioni per il futuro dell’eroe nel MCU

Per l’occasione, il titolo del mash-up è, ovviamente, Spider-Man: Home Alone (dal titolo originale del film con Macaulay Culkin):

Per quanto riguarda Home Alone, sappiamo che è in lavorazione un remake per Disney+, mentre per il franchise di Spider-Man, dopo Far From Home e l’aggiustamento dell’accordo tra Sony e Marvel Studios, attendiamo novità sul terzo film da solista con protagonista Tom Holland nei panni dell’arrampicamuri.

Joaquin Phoenix ha contribuito ad “uccidere” il Batman di Aronosfky

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Dopo il flop di Batman & Robin, agli inizi del 2000 la Warner Bros. era intenzionata a portare il franchise di Batman in una direzione completamente diversa. Nel speranza di dare alla saga un tono molto più grintoso ma al tempo stesso anche più oscuro, lo studio si affidò a Darren Aronosfky, che all’epoca era fresco del successo del suo Requiem for a Dream. 

Il Batman di Aronosfky si sarebbe ispirato alla miniserie “Anno Uno” di Frank Miller, il quale sarebbe stato coinvolto in qualità di sceneggiatore, ma sfortunatamente il progetto non ha mai visto la luce, con la Warner che ingaggiò poi Christopher Nolan per dare vita alla celeberrima trilogia de Il cavaliere oscuro che tutti conosciamo e amiamo.

Adesso, in una recente intervista con Empire, Darren Aronofsky ha svelato qualche dettaglio in più a proposito del suo film mai realizzato sull’Uomo Pipistrello, rivelando che il progetto avrebbe coinvolto un attore che, in seguito, si è poi unito all’Universo DC, interpretando però un personaggio completamente diverso: stiamo parlando di Joaquin Phoenix (futuro premio Oscar per Joker di Todd Phillips), che a quanto pare avrebbe proprio dovuto interpretare Bruce Wayne nel film del regista di Madre!.

“La Warner Bros. voleva Freddie Prinze Jr. e io volevo Joaquin Phoenix”, ha spiegato Aronosfky. “Ricordo di aver pensato: ‘Qui si sta pensando a due film totalmente opposti’. E purtroppo era vero. Erano tempi diversi. Il Batman che avevo scritto era veramente diverso dalla strada che lo studio ha poi intrapreso.”

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Purtroppo, il mondo non ha mai visto il Bruce Wayne di Phoenix. Chiaramente, all’epoca lo studio era spaventato dalla visione di Aronofsky sul personaggio e dall’idea di farlo interpretare ad un attore come Phoenix, che in quel momento della sua carriera non era ancora molto conosciuto. Per i fan che ancora sperano di vedere una versione psicologicamente molto più complessa di Bruce Wayne, forse The Batman di Matt Reeves in uscita il prossimo anno riuscirà a raccontare il Crociato di Gotham sotto una luce differente. 

Scarlet Witch invade il Multiverso nel fan poster di Doctor Strange 2

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Sappiamo ormai da diverso tempo che Scarlet Witch affiancherà Stephen Strange in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, che sarà diretto da Sam Raimi e che arriverà al cinema a novembre del prossimo anno. Il coinvolgimento di Wanda nel sequel è stato annunciato la scorsa estate durante il Comic-Con di San Diego.

In attesa di scoprire il ruolo che il personaggio interpretato da Elizabeth Olsen avrà nel film, sappiamo che Wanda sarà anche la protagonista di  WandaVision, serie in arrivo prossimamente su Disney+, e che sarà direttamente collegata al “Multiverso della Pazzia”.

Una delle teorie più accreditate è quella secondo cui Scarlet Witch sarà la vera grande minaccia del sequel. I poteri di Wanda, non ancora sviluppati al loro massimo, potrebbe infatti sfuggire al controllo della superumana e danneggiare nei modo più impensabili il Mutilverso. Un modo per introdurla nel sequel di Doctor Strange che sicuramente potrebbe apportare alla storia non soltanto la giusta dose di divertimento, ma anche una doverosa carica emotiva.

In attesa di eventuali conferme o smentite, l’artista Palo ha condiviso attraverso il suo account Instagram un bellissimo fan poster di Doctor Strange in the Multiverse of Madness in cui vediamo proprio Scarlet Witch invadere il Multiverso. Visivamente, il fan poster richiama gli straordinari poteri di cui sono dotati sia Wanda che Stephen, uno dei motivi che rendono il sequel uno dei prossimi progetti del MCU più atteso dai fan.

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Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 5 novembre 2021.

Guardiani della Galassia Vol. 3: confermata una morte nel film

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Guardiani della Galassia Vol. 3: confermata una morte nel film

Durante un recente Q&A su Instagram – lo stesso in cui ha rivelato che The Suicide Squad sarà ambientato dopo gli eventi di Birds of Prey -, il regista James Gunn ha rivelato alcuni nuovi dettagli su Guardiani della Galassia Vol. 3 e sul suo futuro lavorativo con i Marvel Studios.

A proposito del terzo attesissimo capitolo dedicato alle avventure di Star Lord & Co., il regista – senza fare alcun tipo di spoiler – ha rivelato che un personaggio morirà nel film. Naturalmente, essendo i dettagli sul film ancora scarsi, è impossibile stabilire ora come ora se si tratterà di uno dei personaggi principali o di un personaggio secondario. Inoltre, Gunn ha confermato che Kraglin – l’essere extraterrestre interpretato da sua fratello Sean, il cui ritorno nel film è stato confermato esattamente un mese fa – avrà un ruolo molto più grande in GOTG Vol. 3. 

Sempre nel corso del medesimo Q&A, i fan hanno voluto sapere se James Gunn abbia già altri progetti in cantiere con i Marvel Studios, magari proprio un quarto capitolo sui Guardiani. Sorprendentemente, il regista ha rivelato: “Non ho mai detto che non avrei realizzato Guardiani Vol. 2. Ho sempre pensato ad una trilogia fin dall’inizio, chiaramente se il primo film avesse funzionato. Non ho alcun tipo di piano per un quarto film sui Guardiani.”

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Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021.

Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Wonder Woman 1984: perché Barbara diventerà Cheetah

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Wonder Woman 1984: perché Barbara diventerà Cheetah

Uno dei personaggi più interessanti che vedremo in Wonder Woman 1984 è sicurmente quello della villain Cheetah che sarà interpretato da Kristen Wiig. In una recente intervista, la regista Patty Jenkins ha rivelato le motivazioni alla base del personaggio, che pare siano intrinsecamente collegate ad una serie di problemi di autostima.

Wonder Woman 1984 è l’attesissimo sequel di Wonder Woman uscito nel 2017, film che ha raccontato le origini del personaggio di Diana Prince dopo il suo debutto in Batman v Superman. Il sequel arriverà nelle sale il prossimo agosto e di recente, parlando con Empire Magazine (via SyfyWire), la Jenkins ha spiegato i motivi che spingeranno Barbara Ann Minerva a trasformarsi nella villain Cheetah.

“Ciò che spingerà Barbara a trasformarsi in Cheetah è il fatto che non si è mai sentita all’altezza, soprattutto rispetto a Diana”, ha spiegato Patty Jenkins. “È un personaggio che mi ricorda alcune persone che ho conosciuto e che hanno così poca stima in loro stesse da trattenersi sempre. Quindi, una volta che iniziano ad abbracciare la possibilità di un cambiamento, inevitabilmente esplode tutto il risentimento accumulato negli anni.”

La regista ha inoltre rivelato in che modo la trasformazione di Barbara in Cheetah condizionerà la sua amicizia con Diana, spiegando che nel film verrà esplorato un grande fraintendimento alla base del loro rapporto.

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Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

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