Mentre Thor: Ragnarok conquista milioni di dollari nel mondo, oggi lo sceneggiatore del film Eric Pearson ha parlato della mancanza di personaggi umani nella nuova pellicola, con particolare riferimenti a co-protagonisti e comprimari dei passati film come Jane Foster, Darcy Lewis e il dottor Erik Selvig.
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In merito a ciò e su alcune speculazioni uscite riguardi alla voglia di attori a ritornare nei film Pearson ha rivelato:
“No, non è mai stato nelle nostre intenzioni. E’ così diverso, e nel film Sakaar e Hulk prendono così tanto tempo … Sakaar è abbastanza folle da solo … se si pensa … probabilmente sarete d’accordo con noi che la gente vorrebbe un film solo su di lui. Se dovessimo inserire tanti personaggi penso che la gente sarebbe stata disturbata dal sovraffollamento invece di godersi i personaggi che ci sono. Eravamo molto concentrati più sull’introduzione di Valkyrie, e che credo veramente che si sia unita bene, è un personaggio secondario fantastico. Tessa era così grande nella parte”.
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Thor: Ragnarok – la recensione
Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor: Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.




Jason Kohn, autore di altri documentari come Manda Bala (Send a Bullet) e di un episodio della serie tv Signal, alterna saggiamente e con grande mestiere le testimonianze con il materiali di repertorio, con molte sequenze inedite che riprendono gli atleti giovanissimi, agli albori della propria carriera. Ricostruisce quanto avvenuto nella famosa “Nick Bollettieri Tennis Academy” in Florida, dove le promesse del tennis venivano ospitate e addestrate quasi come in un accademia militare, condividendo vita, studi e allenamenti; condizione ideale per la nascita di grandi amicizie, di gelosie, di delusioni e attriti, che poi si sarebbero trascinati e trasformati nel corso di impegnative carriere sportive.
Il film si apre con una sequenza folgorante, dove un frutto polposo cade da un albero e viene divorato dalle formiche. La ripresa al rallentatore esasperato, di tipo scientifico, e l’utilizzo del macro per riprendere i famelici insetti rendono questa introduzione la giusta metafora di quanto poi verrà narrato nel corso della storia. Si ritrovano poi altri momenti simili il più punti della pellicola, che fanno da contrappunto di morte a quell’apparente bellezza, che è in realtà solo una patina di superfice.
Le immagini, appunto, sono bellissime, soprattutto quando descrivono la villa lussuosa della nonna di Andy, la cucina nella serra dove viene preparata la marmellata di frutti tropicali, o il giardino tropicale dove è proibito andare e dove il ragazzo e il giardiniere si rifugiano, entrando da una porticina nascosta tra la vegetazione. Viene chiaramente in mente Il Giardino Segreto e con tutta probabilità è un riferimento voluto. Anche quando il regista esplora il lato degradato del luogo, fatto di baracche, luna park, popolato di ladri, rapinatori e balordi, lo fa con eleganza e con grandissimo gusto visivo.

Per quanto riguarda i personaggi la madre (Louise), interpretata da Catherine Deneuve, è delineata come una donna molto forte che deve proteggere la figlia insabbiando il violento omicidio di cui si è macchiata. Già dalla sua presentazione, mentre sorveglia il cantiere a cui lavora, ne scopriamo le caratteristiche: esercita la sua autorità ma vuole proteggere la facciata per bene che ha adottato in pubblico. La figlia Julia, interpretata da








