Strizzate d’occhio allo spettatore,
riferimenti intertestuali, giochi di rimandi e riferimenti. Le
Easter Eggs fanno ormai parte del cinema, delle
serie tv, dei videogiochi in tutte le loro forme.
Ecco le 15 donne più potenti
dell’universo fumettistico Marvel. Qualcuna ha già avuto un
adattamento cinematografico, altre saranno presenti presto sul
grande (o piccolo) schermo. Quale di queste vorreste vedere (di
nuovo) al cinema?
Con l’arrivo di Wonder Woman, la Supergirl del piccolo schermo,
la prossima Captain Marvel, possiamo dire con certezze che
il mondo dei cinefumetti sta cominciando ad aprirsi anche a
personaggi femminili di un certo peso.
Di seguito vi mostriamo una
classifica, parziale e senza dubbio opinabile, delle 15 attrici più
belle che siano mai apparse in un cinecomic.
[nggallery id=1788]
Se in alcuni casi il film è
discutibile, come nel caso di Supergirl o di Elektra, questo non
tange affatto la bellezza dell’attrice, che in questo caso si va a
“premiare”. Siete d’accordo con questa classifica?
L’arma è un elemento fondamentale
per qualsiasi eroe, o antieroe, che si definisca tale. E questo
vale sia sulla Terra che nello spazio. Al cinema, e nel cinema
sci-fi, i progettisti si sono sempre divertiti ad inventare nuove e
potenti arimi per i loro eroi/villain. Di seguito vi mostriamo le
15 armi più eccezionali del cinema sci-fi: [nggallery id=831]
Ovviamente Star
Wars è diverse volte presente nella classifica, avendo in
qualche modo reinventato il genere e il concetto di battaglia
stellare; così abbiamo la terribile Morte Nera, la pistola Blaster
che ‘ha sparato per prima’ nelle mani di Han Solo, e le leggendarie spade
laser, che sono influenzate addirittura dall’uso che fa della
proprio Forza il possessore stesso della spada.
Ma è tanto il cinema sci-fi che vede
impiegare armi di nuova generazione e di particolare design.
Per voi qual è l’arma più bella? E
quella più letale?
Il feticismo verso le red heads,
ovvero le ‘rosse’, sta acquistando sempre più terreno, soprattutto
nel mondo dello spettacolo, dove ci sono tantissime donne, rosse
naturali e non, che catturano l’immaginazione di maschietti e
femminucce. Ecco le 15 più belle.
Il Giorno del
Ringraziamento è una festività importantissima negli Stati
Uniti. Il cibo, il football riuniscono le famiglie intorno ad una
tavola fanno sentire tutti più uniti, mail cinema e la tv hanno
sempre raccontato la festività in maniera particolare. Ecco le 14
cose che abbiamo imparato dal cinema e dalla tv sul Giorno del
Ringraziamento:
Danny Boyle è il regista che agli
Oscar del 2009 aveva conquistato la ribalta con The
Millionaire ( otto premi, tra cui miglior regia, miglior film
e miglior montaggio ). Ha uno stile “sporco” da cinema
indipendente alla base, a cui accompagna un eclettismo e
un’originalità nelle scelte visive tali da permettergli di
destreggiarsi tra tonalità diverse a seconda della storia con cui
sceglie di confrontarsi. Altrettanta originalità lo caratterizza
nello scegliere i suoi soggetti.
C’è Antonius Block che gioca a
scacchi con la morte e Marty McFly che viaggia nel tempo, ma ci
sono anche Charles Foster Kane e King Kong, con Dorothy, Rocky,
Toro Scatenato e Jack e Rose.
Ecco un video che racchiude la 100
inquadrature più iconiche della storia del cinema (secondo CineFix):
Nel cinema horror sono più famosi i
villain di sesso maschile ma forse pochi ricordano che anche
le donne cattive da horror sono altrettanto letali. Oggi vi
segnaliamo al top 10 delle cattive più sexy del cinema
dell’orrore.
Sulla scia dei successi televisivi
degli ultimi anni, anche il 2019 ha visto il piccolo schermo
sfoggiare alcune tra le più apprezzate serie TV degli
ultimi tempi. Nuovamente, la televisione ha affermato il
proprio dominio, dimostrandosi capace di sfornare prodotti di alta
qualità in grado di tenere testa ai lungometraggi cinematografici.
Le storie e i personaggi offerti al pubblico hanno regalato nuovi
motivi per non perdere neanche una delle tante serie realizzate
oggi giorno.
Il 2020 promette così di
essere un anno di altrettanta grande televisione, con
nuove serie o nuove stagioni pronte a conquistare un ampio numero
di spettatori. Che sia su tradizionali emittenti televisive, o su
piattaforme streaming, la televisione sembra avere diversi assi
nella manica. Da trasposizioni di celebri romanzi a racconti
horror, da spin-off di acclamate serie fino ai personaggi Marvel pronti a raccontare sul
piccolo schermo la propria storia. Tutto sembra pronto per un nuovo
anno di grande serialità, basta accendere lo schermo e godersi la
visione.
Ecco le 10 serie TV più
attese del 2020.
Katy Keen
Spin-off della celebre serie
Riverdale, Katy
Keen si concentrerà sull’omonimo personaggio basato
sui fumetti Archie Comic, interpretato dall’attrice Lucy
Hale. Tra gli altri interpreti vi sarà anche l’attrice
Ashleigh
Murray, che riprenderà il suo ruolo di Josie
McCoy.
Ambientata cinque anni dopo gli
eventi di Riverdale, la serie seguirà le vicende di
quattro aspiranti artisti, alla ricerca del successo nella grande
città di New York. Attesa per la primavera del 2020, questa nuova
storia non mancherà di attrarre i fan della già nota
Riverdale.
Hunters
Al
Pacino arriva sulla piattaforma Amazon Prime Video con la serie Hunters, dove guiderà un gruppo di
cacciatori di nazisti nella New York degli anni ’70, con lo scopo
di stroncare sul nascere il Quarto Reich negli Stati Uniti. Verrà
così proposta una rilettura storica, e a giudicare dal trailer non
mancherà umorismo, cinismo e tanta violenza.
Ideata da David
Weil, e composta da dieci episodi, la serie debutterà il
21 febbraio 2020, e vede tra i suoi protagonisti anche gli attori
Logan Lerman e Josh
Radnor.
Stargirl
L'”Arrowverse”, già composto dalle
serie Arrow, Flash, e Supergirl, continua la sua
espansione con il debutto di
Stargirl, che introdurrà un nuovo personaggio
basato sui fumetti targati DC Comics.
La serie seguirà le vicende di
Courtney Whitmore, interpretata da Brec Bassinger,
una studentessa liceale che entra in possesso di un oggetto magico
capace di donarle incredibili superpoteri. A produrre e sceneggiare
si annovera Geoff Johns, co-autore del
personaggio.
The Outsider
Tratta dall’omonimo romanzo di
Stephen King, la serie The Outsider farà il suo debutto
sull’emittente HBO il 12 gennaio 2020. Ideata da
RichardPrice, noto
sceneggiatore, questa vede tra i suoi protagonisti gli attori
Ben Mendelsohn, Cynthia Erivo e Jason
Bateman.
La serie sarà incentrata
sull’omicidio di un bambino, e sull’uomo che viene accusato di aver
compiuto l’orribile atto. Questi tuttavia dispone di prove ferree
che confermerebbero la sua innocenza, ma tracce del suo DNA vengono
ritrovate sul luogo del delitto. Come è possibile che una persona
si trovi in due posti contemporaneamente?
The Stand
Ancora Stephen
King, stavolta con l’adattamento di uno dei suoi romanzi
più celebri in assoluto: The
Stand, pubblicato in Italia con il titolo
L’ombra dello scorpione. Incentrata sull’eterna lotta tra
bene e male, la serie sarà ambientata in un mondo decimato da un
misterioso virus. I pochi superstiti immuni cercheranno di
riorganizzarsi in comunità, ma un misterioso uomo è pronto a
seminare nuovamente il terrore.
L’attore Alexander
Skarsgård ricoprirà il ruolo del villain, lo spietato
Randal Flagg. Scritta e diretta dal regista Josh
Boone, la serie promette di essere una fedele
trasposizione del lungo e complesso romanzo, con la speranza di
soddisfare anche i fan più accaniti.
Snowpiercer
Basata sull’omonimo film del
regista coreano Bong Joon Ho, e sul fumetto Le
Transperceneige, la serie Snowpiercer
arriverà sugli schermi televisivi nel corso della primavera del
2020. Tra gli interpreti principali si annoverano gli attori
Jennifer Connelly e Daveed
Diggs.
La storia è incentrata sugli ultimi
superstiti dell’umanità, che si trovano riuniti all’interno di un
inarrestabile treno che attraverso le lande ghiacciate di quella
che un tempo era la Terra. All’interno del treno, tuttavia, vigono
classi sociali e ferree leggi a cui non tutti sono disposti a
sottostare.
The Walking Dead: World
Beyond
Tra le più longeve serie degli
ultimi tempi, The Walking Dead è pronta a dar vita ad un
nuovo atteso spin-off. Si tratta di The Walking Dead: World Beyond, serie che
sarà incentrata sulla prima generazione di ragazzi nata e cresciuta
durante l’apocalisse zombie. I protagonisti verranno così seguiti
attraverso i loro quotidiani sforzi di sopravvivenza.
Divenuto un vero e proprio
franchise, basato sull’omonima graphic novel, il mondo popolato dai
non morti continua a mantenere la propria schiera di fan, che non
mancheranno di seguire con interesse le nuove storie qui
proposte.
The New Pope
Paolo Sorrentino
torna a mettere mano alla sua personalissima serie TV, e dopo
The Young Pope, ecco arrivare The New
Pope. La serie riprenderà gli eventi lì dove li aveva
lasciati la precedente, con Papa Pio XIII in coma dopo la malattia
che lo ha improvvisamente colto. A prendere il suo posto viene così
eletto Papa Giovanni Paolo III, interpretato dall’attore
John Malkovich.
Riprenderanno i loro ruoli anche
gli attori Jude Law, Silvio
Orlando e Javier Cámara, mentre si
aggiungeranno anche le new entry Massimo Ghini, Marilyn
Manson e Sharon Stone. La serie debutterà
su Sky Atlantic il 10 gennaio 2020.
La serie sarà incentrata sui
personaggi Marvel già interpretati da
Anthony Mackie e Sebastian Stan e
sarà la prima tra quelle annunciate ad essere distribuita, rendendo
ovviamente alta l’attesa e la curiosità da parte dei fan. Stando
alla trama rilasciata, nella prima stagione i due supereroi
dovranno vedersela con il villain Zemo, già apparso in Captain
America: Winter Soldier e nuovamente interpretato dall’attore
Daniel Brül.
Star Trek: Picard
Patrick Stewart è
pronto a riprendere il ruolo del capitano Jean-Luc Picard dopo ben
18 anni nell’attesa serie Star Trek:
Picard, ambientata nel celebre universo
fantascientifico che ha dato vita a numerosi film e serie.
L’attore ha dichiarato di aver
sempre detto di no al ritorno del personaggio, ma quando gli fu
proposta l’idea per questa nuova serie non ha potuto lasciarsi
sfuggire l’occasione. La nuova storia rimarrà fedele alle origini
del franchise e porterà gli spettatori in territori ancora
inesplorati.
X-Men
’97 ha conquistato il mondo e la cultura pop nelle
ultime settimane con recensioni assolutamente sbalorditive sia da
parte della critica che dei fan Marvel. Dal momento in cui la serie
è stata annunciata al Disney+ Day 2021, ed è stato
rivelato che la serie avrebbe continuato la trama dell’iconica
X-Men: The Animated Series, i fan erano sia
ansiosi che al settimo cielo per quello che sarebbe potuto venire
fuori da questa serie.
Fortunatamente, quando il 20 marzo
2024 è andato in onda il primo episodio, si è avuta la conferma che
la Marvel aveva trovato l’oro e, man
mano che gli episodi continuavano ad andare in onda, alcuni hanno
persino affermato che questo è il miglior contenuto che la Marvel abbia mai pubblicato negli
ultimi anni. Con l’imminente conclusione della serie, è probabile
che i fan chiedano a gran voce altri contenuti come questa serie
iconica. Fortunatamente, il mezzo televisivo offre una serie di
show che i fan di
X-Men ’97 adorerebbero e che possono sfruttare in attesa di ciò
che verrà dopo la neonata serie Marvel.
Fantastic Four (1994)
Il Marvel Cinematic Universe non è il
primo universo di supereroi collegato allo schermo. La Marvel aveva un universo televisivo
animato e uno degli otto show all’interno dell’universo presentava
una squadra Marvel che i fan chiedevano a gran
voce da tempo nel MCU: la prima famiglia Marvel, i Fantastici Quattro. I fan
hanno potuto assistere a due intere stagioni di grandi storie di
supereroi fantascientifici che si possono trovare solo in questa
stupefacente famiglia di eroi.
Una delle parti migliori
dell’Universo Animato Marvel è l’interconnessione tra le
due serie, con i personaggi che fanno continuamente da guest star
nei rispettivi show. Fantastic Four è stata una serie unica nel suo
genere, in quanto ha messo in mostra il lato cosmico dell’universo
Marvel, con apparizioni di
personaggi come Silver Surfer, Ego il Pianeta Vivente, Thor, gli
Inumani, Super-Skrull e persino Nova. La serie ha messo in mostra
un lato dell’universo Marvel che all’epoca i fan non
potevano trovare da nessuna altra parte se non nei fumetti e ha
fatto un ottimo lavoro facendo sentire il mondo del Marvel Animated Universe molto più
grande. È una grande aggiunta all’universo e offre alcune storie
meravigliose, come il Dottor Destino che ruba il Potere Cosmico a
Silver Surfer e affronta il divoratore di pianeti Galactus in
persona.
Fantastic Four (1994) in streaming
è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Iron Man (1994)
Prima che Iron Man diventasse un
nome familiare con l’Iron Man del MCU, l’eroe corazzato ha
conquistato gli spettatori in televisione con una serie animata
tutta sua, che faceva parte del Marvel Animated Universe. Sebbene
la serie possa essere elogiata per la presenza di personaggi amati
dai fan come War Machine o M.O.D.O.K., la serie è davvero speciale
perché si prende il rischio di presentare un Iron Man che il
pubblico di oggi non conosce.
Sebbene la personalità del
personaggio fosse la stessa, la serie decise di dotare Tony Stark di una “batteria del corpo”, in cui
doveva costantemente cambiare una batteria nel suo collo destro per
mantenersi in vita. Si trattava di un concetto simile a quello dei
fumetti, che aggiungeva un conflitto avvincente alle storie
presentate. Questo offre ai fan della Marvel e di Iron Man una nuova
interpretazione del personaggio che non solo è diversa da quella
che si può trovare nei media moderni, ma ha anche migliorato le
storie presentate e reso gli episodi molto emozionanti.
Iron Man (1994) in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
The Umbrella Academy (2019)
Il team di Netflix ha reso il 2019 un anno fantastico con il
debutto di uno dei suoi show più popolari: The
Umbrella Academy. La serie ha ricevuto molti paragoni
positivi con gli X-Men, essendo una serie su una squadra di
superumani che vivono insieme in una villa e imparano a essere una
famiglia. Alcuni hanno addirittura definito la serie “il
miglior adattamento live-action degli X-Men” in modo scherzoso.
L’Umbrella
Academy è stravagante e divertente in tutti i sensi, cosa per
cui molti apprezzano i personaggi degli X-Men. Sono divertenti e allo stesso tempo
avatar di temi e trame incredibilmente profonde che hanno un vero
significato, proprio come le storie degli X-Men, in particolare X-Men
’97, sono le più famose. Gli spettatori che apprezzano
il modo in cui X-Men
’97 bilancia temi divertenti ed emotivi troveranno in
The Umbrella Academy una visione gioiosa
che può anche farli singhiozzare.
The Umbrella Academy in streaming
è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Justice League (2001)
Anche se non condividono molte
somiglianze con i personaggi degli X-Men, i membri della principale
squadra di supereroi della DC hanno anche una serie animata molto
apprezzata e scritta in modo eccezionale. Ciò che ha reso
X-Men ’97 così innovativo è la sua qualità
pazzesca e Justice League è una delle prime serie animate
di supereroi a essere accolta come tale. È una serie leggendaria
che ha contribuito a definire le storie di supereroi animati fino
ad oggi.
Non solo Justice
League sfoggia un’azione animata spettacolare come
X-Men ’97, ma racconta anche storie profonde e
significative. Entrambi gli show non si limitano a mettere in scena
un’azione divertente per 30 minuti come altri, ma si prendono il
tempo necessario per raccontare storie avvincenti e
significative.
Justice League (2001) in streaming
è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Young Justice (2010)
Scrivere una storia con un ampio
cast di personaggi e assicurarsi che tutti i protagonisti ricevano
la stessa attenzione e lo stesso sviluppo non è un compito
semplice. Prima che X-Men
’97 diventasse l’apice della scrittura di un buon
multi-protagonista, Young Justice era uno dei
migliori. Riunire i giovani sidekick dei principali eroi della DC
per formare una squadra che facesse del bene era una premessa che
attirava spettatori da tutto il mondo e li portava a innamorarsi di
questa squadra sapientemente scritta.
L’affascinante cast di giovani eroi
che compongono il cast di Young Justice, soprattutto quando la
serie prosegue e la squadra cresce, è la parte migliore dello show
e lo rende coinvolgente. Così come i fan si sono innamorati o hanno
riacceso il loro amore per gli X-Men negli ultimi tempi, l’amore per Robin,
Kid Flash, Artemis, Miss Martian, Kaldur e Superboy non è ancora
morto.
Young Justice in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Teen Titan (2003)
Una delle serie animate di
supereroi più popolari non è altro che Teen
Titans, un’altra serie su una squadra di eroi che cercano
ogni giorno di cambiare il mondo in meglio. Ma ciò che ha reso Teen
Titans unica rispetto ad altre serie di supereroi è stata
l’ispirazione tratta dagli anime. Questo le ha conferito una
splendida animazione e l’ha resa un’altra serie che ha saputo
bilanciare magistralmente il suo tono tra il campanilismo e la
serietà della narrazione.
In quasi ogni episodio, i Titani
passavano da espressioni divertenti e piene di scemenze ad
affrontare questioni serie, come quando Cyborg si rivolgeva a
Starfire sul fatto di essere giudicati in base al loro aspetto. I
personaggi di X-Men sono allegorie dell’ostracismo sociale,
quindi non sono nuovi a storie con temi seri. Inoltre, uno dei
fattori principali che rendono gli X-Men così amabili è il fatto che sono una
famiglia e non esiste una famiglia della DC Comics come i Titani.
Chi cerca una squadra affiatata e affettuosa come gli X-Men, troverà i Titani altrettanto
piacevoli.
Titans in streaming è disponibile
sulle seguenti piattaforme:
Avengers: Earth’s Mightiest Heroes
(2010)
Gli X-Men non sono l’unica squadra Marvel con una serie animata
stupefacente che merita (ancora) un ritorno. La squadra di
supereroi più popolare dell’universo Marvel, i Vendicatori, nel 2010 ha
regalato al mondo una delle migliori serie animate Marvel di tutti i tempi. Avengers:
Earth’s Mightiest Heroes, come X-Men
’97, fa un ottimo lavoro nel raccontare storie scritte
con competenza e nell’incorporare l’universo Marvel senza che ciò risulti
inutile o forzato.
I camei di Capitan America e
dell’Uomo Ragno presenti in X-Men
’97 sono stati elogiati per aver reso la trama più
interessante invece di sembrare forzati o inessenziali. Avengers:
Earth’s Mightiest Heroes fa esattamente la stessa cosa nel corso
delle sue due stagioni. Incorporando decine di eroi e cattivi
provenienti da tutto il panorama Marvel, come Spider-Man, Wolverine,
i Fantastici Quattro, il Soldato d’Inverno, i vari abitanti di
Asgard e molti altri. Ma ogni singola apparizione ha un senso per
la storia e li amplifica in un’ottica migliore.I fan continuano a
sperare che Avengers: I fan continuano a sperare che Avengers:
Earth’s Mightiest Heroes abbia un ritorno come quello degli
X-Men.
Avengers: Earth’s Mightiest Heroes
(2010) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Wolverine and the X-Men
(2009)
X-Men: The Animated
Series non è l’unica volta in cui gli X-Men si sono visti
sottrarre una serie incredibile, ma sfortunatamente per Wolverine e
gli X-Men, la sua durata è stata molto più breve di quella di
X-Men: The Animated Series. Sopravvissuto per una
sola stagione, Wolverine and the X-Men è riuscito a dare una grande
serie ai fan con una premessa diversa rispetto agli adattamenti
degli X-Men precedenti. Questa volta, il beniamino dei fan
Wolverine è al centro della scena come leader degli X-Men, un nuovo
tipo di ruolo per il personaggio, che di solito è perlopiù un
canone libero.
I fan apprezzano la serie anche per
l’incredibile caratterizzazione di personaggi sottovalutati come
Emma Frost, dando loro una ribalta davanti al pubblico che non
avevano mai avuto prima. Molti fan online hanno apprezzato la
regia, tanto che molti hanno notato che questo è un modo
potenzialmente grandioso per incorporare gli X-Men nel Marvel Cinematic Universe,
soprattutto se si considera che il capo del MCUKevin Fiege era un produttore esecutivo.
Wolverine and the X-Men (2009) in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
‘Spider-Man: The Animated Series’ (1994)
La serie più popolare
dell’Universo Animato Marvel è senza dubbio
Spider-Man: The Animated Series. Amata dai fan
Marvel di tutto il mondo per il suo
incredibile adattamento del mito di Spider-Man, non ci sono molte
cose negative da dire su Spider-Man: The Animated Series. Che si
tratti delle stupefacenti interpretazioni del grande cast di
personaggi, dell’ottima animazione o della meravigliosa narrazione,
Spider-Man: The Animated Series potrebbe essere una delle migliori
serie Marvel di tutti i tempi.
X-Men ’97 Stagione 1,
Episodio 8, “La tolleranza è l’estinzione – Parte 1” non è la
prima volta che questa versione del fionda-ragnatela si incrocia
con gli X-Men, con cui ha avuto modo di fare squadra e con
innumerevoli altri eroi Marvel nel corso della sua lunga
serie di cinque stagioni. Il personaggio è così amato che la sua
breve apparizione in X-Men
’97 ha scatenato una grande protesta per un revival
della serie, proprio come è accaduto per X-Men
’97, che si è conclusa con un bel cliffhanger prima di
essere cancellata alla fine della quinta stagione.
Spider-Man: The Animated Series in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
X-Men: The Animated Series (1992)
Ovviamente, la serie più simile a
X-Men
’97 è quella di cui è la continuazione:
X-Men: la serie animata. Proprio come
Spider-Man: The Animated Series, questa serie
sugli X-Men era così amata da essere considerata troppo presto
scomparsa, anche dopo una lunga serie di 5 stagioni. Abbastanza
popolare da giustificare un revival tanto atteso, il che non è
un’esagerazione, visto che i fan hanno aspettato ben 27 anni prima
di ricevere X-Men ’97.
Ancora oggi, X-Men: The
Animated Series raccontava storie diverse da qualsiasi
altro media sui supereroi. Affrontava temi come la discriminazione
e il cambiamento sociale. La serie ha davvero avuto un impatto
sugli spettatori che l’hanno guardata al momento della messa in
onda e che continuano a guardarla ancora oggi. Sebbene possa essere
elogiata per molti motivi, come lo sono state altre serie di
supereroi come X-Men
’97, X-Men: The Animated Series è più
popolare per aver raccontato storie che contano davvero e che
significano più di altre.
X-Men: The Animated Series in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Nel bene e nel male, Netflix
ha raggiunto un livello di dominio globale nel mondo della TV e
dello streaming, essendo il servizio che la maggior parte degli
altri concorrenti ha dovuto recuperare dalla metà degli anni 2010.
Senza dilungarsi troppo in lezioni di storia, l’azienda non è
sempre stata nota per essere un servizio di streaming, ma ha
contribuito a fare da pioniere in questo settore nei primi anni
2010 negli Stati Uniti e in Canada. Negli anni successivi si è
espansa in altri territori, fino a diventare un vero e proprio
gigante nella seconda metà del decennio.
Questo ha fatto sì che molte serie
televisive non in lingua inglese – sia contenuti originali che
titoli concessi in licenza da Netflix
– siano diventate straordinariamente popolari in tutto il mondo,
dando naturalmente al servizio un’ulteriore portata al di fuori di
luoghi come gli Stati Uniti, il Canada e il Regno Unito. Le
seguenti stagioni televisive hanno accumulato il maggior numero di
visualizzazioni (nei loro primi 28 giorni di rilascio) tra tutte le
serie non in lingua inglese presenti su Netflix,
e sono classificate di seguito da molto popolari a più
popolari.
Elite – stagione 3
I film e gli spettacoli sulla
disuguaglianza di classe sono di gran moda al giorno d’oggi (come
direbbe il compianto Prince, potrebbe essere un segno dei tempi),
con
Elite che prende questo concetto e lo mescola con un dramma
liceale. Il film si svolge all’interno di una prestigiosa scuola
privata in Spagna, seguendo il conflitto tra i pochi adolescenti
provenienti da famiglie della classe operaia e gli studenti che
provengono da ambienti ricchi.
Le cose si rivelano avere una posta
in gioco di vita o di morte, il che significa che anche se non è la
serie liceale più realistica in circolazione, è certamente una
delle più popolari nella memoria recente. Iniziata nel 2018, la
settima stagione è prevista per il 2023 e la terza stagione
(composta da otto episodi rilasciati tutti nel marzo 2020) è stata
finora la più vista su Netflix.
Lupin – Part 1
Lupin è una serie francese
mystery/thriller basata sul personaggio di Arsène Lupin, un esperto
ladro/maestro di travestimenti nato come personaggio di una serie
di racconti pubblicati per la prima volta più di un secolo fa. Il
personaggio ha anche ispirato un’iconica serie di manga/anime
intitolata Lupin III, basata sul nipote del personaggio originale
(il primo film di Hayao Miyazaki era una delle tante avventure del
personaggio).
Questo nuovo aggiornamento del
personaggio ha avuto un’interessante strategia di pubblicazione, in
cui gli episodi escono in parti, piuttosto che in stagioni
complete. Entrambe le parti 1 e 2 sono uscite in momenti diversi
nel 2021 (con la parte 1 che è stata la più popolare finora), e una
terza parte è prevista per il 2023.
The Scent of Passion – Stagione
1
Per coloro che non ne hanno mai
abbastanza di media incentrati sul romanticismo, Café con aroma de
mujer (o Il profumo della passione) è sicuramente in grado di
tenere impegnati questi spettatori per un bel po’. Si tratta di una
telenovela in lingua spagnola composta da un’unica stagione di
quasi 100 episodi, ognuno dei quali è stato trasmesso nel corso del
2021.
Questo potrebbe rendere il pubblico
un po’ di nicchia, per quanto riguarda i contenuti Netflix più
visti, visto che le soap opera non sono per tutti. Anche la
premessa di base è particolarmente semplice, in quanto ruota
attorno a tutti i drammi che si verificano quando un uomo ricco e
una ragazza povera si innamorano. È probabile che l’enorme numero
di episodi all’interno di una “stagione” sia uno dei motivi per cui
questo show è uno dei più visti in lingua non inglese sulla
piattaforma.
Avvocata Woo (Extraordinary
Attorney Woo)
Anche se finora è andata in onda
una sola stagione (nel 2022), Extraordinary Attorney Woo è
diventata rapidamente una delle serie non in lingua inglese più
popolari su Netflix. Si tratta di una serie sudcoreana che segue
una giovane avvocatessa autistica (con un quoziente intellettivo
superiore a 160) che entra a far parte di un rispettato studio
legale, mostrando come utilizza la sua straordinaria memoria
fotografica e la sua intelligenza per diventare immediatamente uno
dei migliori avvocati del settore.
La prima stagione, composta da 16
episodi, è stata caratterizzata da un’interessante distribuzione
degli episodi, con due episodi a settimana anziché uno (un
approccio diverso da quello classico di Netflix, che prevede la
distribuzione di tutti gli episodi in una volta sola). È stata
elogiata per il modo in cui rappresenta l’autismo (non tutte le
serie che ci provano hanno successo) ed è stata abbastanza popolare
da essere rinnovata per una seconda stagione.
La casa di carta – stagione 3
La casa di carta è
una delle tante serie televisive che dimostrano come guardare
persone cattive (o almeno non grandi) possa essere una grande
televisione. Si tratta di una serie crime/thriller spagnola che ha
iniziato ad andare in onda su Antena 3 – una rete spagnola – nel
2017, per poi essere acquisita da Netflix, con
quest’ultima che ha prodotto gli episodi successivi (ha quindi
seguito una traiettoria simile a Black Mirror).
Come verrà dimostrato di seguito,
si tratta di una serie che ha preso continuamente piede, diventando
gradualmente più popolare a ogni nuova stagione (o “parte”)
rilasciata. La terza parte, rilasciata nel 2019, ha superato le
visualizzazioni delle prime due parti, ma la popolarità dello show
doveva ancora raggiungere il suo apice
The Glory – stagione 1
A differenza di La casa di carta,
la serie drammatica sudcoreana a tema vendicativo The Glory ha visto la sua prima stagione
ottenere più visualizzazioni della seconda, ma forse la
contemporaneità della seconda stagione l’ha svantaggiata. Dopo
tutto, la prima stagione è uscita proprio alla fine del 2022,
mentre la seconda è uscita poco più di due mesi dopo, il 10 marzo
2023.
La premessa è di quelle che
attirano rapidamente gli spettatori, ma potrebbe non essere
sostenibile per molte stagioni, dato che è incentrata su una donna
adulta che cerca di vendicarsi di coloro che la bullizzavano quando
andava a scuola. A prescindere dalla durata, la serie si è
dimostrata uno sguardo avvincente sui temi della vendetta e del
trauma, reso ancora più intenso dal fatto che si ispira a eventi
realmente accaduti.
Non siamo più vivi – stagione
1
Non è un segreto che le serie
drammatiche amino uccidere i personaggi, così come i
film/spettacoli legati agli zombie. Per questo motivo, il titolo
All of Us Are Dead sembra adatto in più di un modo, dato che si
svolge in un liceo dove un’epidemia fa sì che molti studenti siano
(non) morti, e perché molti personaggi muoiono davvero.
L’ambientazione liceale conferisce
a All of Us Are Dead un certo fattore di novità che la differenzia
dagli altri media sugli zombie, e ne ha bisogno, visto che gli
zombie in circolazione non mancano. La prima stagione si è rivelata
la seconda serie sudcoreana di Netflix più
popolare di tutti i tempi, e ha reso i fan affamati di una seconda
stagione.
La casa di carta – parte 4
La suspense, l’azione e le
ambiziose rapine sono continuate con la quarta parte di Money
Heist, una raccolta di otto episodi che è uscita nel 2020. La terza
parte si è conclusa in modo particolarmente frenetico e la quarta
riprende con alcuni dei personaggi principali in disordine: alcuni
in pericolo, altri creduti morti e altri gravemente feriti.
Nonostante il continuo successo
dello show nella sua quarta stagione, le valutazioni di IMDb
suggeriscono che questo gruppo di episodi ha rappresentato un
leggero calo di qualità rispetto a quelli precedenti. Tuttavia, le
molteplici ore guardate dagli spettatori hanno suggerito che la
serie poliziesca spagnola aveva ancora le gambe, e quelle gambe
avrebbero continuato a portare avanti la storia in un’ultima parte
ancora più popolare.
La casa di carta – parte 5
Sebbene gli spin-off continueranno
inevitabilmente a portare avanti Money Heist in qualche modo, la
quinta parte rappresenta la fine della serie principale e delle
trame principali su cui si era concentrata dal 2017. Inizia con la
banda intrappolata all’interno della Banca di Spagna e mantiene un
livello di suspense e tensione elevato per tutto il tempo.
Era già uno show imprevedibile,
noto per essere uno di quelli in cui tutto può accadere in
qualsiasi momento, e la consapevolezza che la quinta parte è la
fine di tutto naturalmente aumenta ancora di più questa sensazione
di tensione. Ha chiaramente conquistato la fanbase che ha
accumulato negli anni dal 2017, con la quinta parte che è stata la
più vista dell’intera serie.
Squid Game – stagione 1
Naturalmente lo show non in lingua
inglese più popolare su Netflix è la prima (e
finora unica) stagione di Squid
Game. Si tratta di uno show di cui tutti parlavano già
nel 2021 e che si è rivelato così popolare da ispirare uno spin-off
del gioco già controverso (e discutibile).
È discutibile perché lo show
originale sudcoreano ruota attorno a una serie di giochi ad alta
posta in cui persone alla disperata ricerca di denaro partecipano
contro altri, con la morte come possibilità concreta per coloro che
non hanno successo. Squid
Game è diventato rapidamente uno degli show di Netflix
più popolari di tutti i tempi (in lingua inglese o meno), rendendo
un’altra stagione una scelta obbligata da parte di Netflix.
Nella storia del cinema di genere
le Scream Queens hanno avuto sempre un ruolo
di primissimo piano e oggi proviamo a stilare una classifica delle
10 più sexy attrici che hanno contributo a rendere importante
questo ruolo:
Agatha
All Along ha portato gli spettatori Marvel in profondità negli angoli
mistici e inquietanti del MCU, con Agatha Harkness al centro
di alcuni eventi soprannaturali davvero terrificanti. Questa serie
agghiacciante racconta il viaggio di Agatha per riacquistare i suoi
poteri, esplorando le forze della magia nera e le lotte di potere
all’interno della comunità magica. Ricca di incantesimi minacciosi,
rituali oscuri e apparizioni inaspettate, la serie ha regalato
alcune delle scene più spaventose della
timeline del MCU.
Agatha All Along non sarà la
prima incursione del MCU nel genere horror, ma potrebbe
essere la più efficace. Sebbene Werewolf by
Night e Doctor Strange nel Multiverso della follia
abbiano iniziato a esplorare il potenziale sinistro del franchise,
Agatha All Along lo ha perfezionato. La
serie è disseminata di scene terrificanti che hanno davvero spinto
i limiti di ciò che ci si aspettava dalle serie del MCU.
La congrega combatte la
maledizione della famiglia di Alice Wu
Uno dei momenti più terrificanti di
Agatha All Along si verifica quando la
congrega di Agatha tenta di sciogliere una potente maledizione
sulla famiglia di Alice Wu. Nell’episodio 5, la congrega affronta
un processo in uno studio di registrazione degli anni Settanta. Il
processo riguarda la madre di Alice, Lorna, che sostiene che la
famiglia Wu è stata colpita da una maledizione. Determinando che
il processo era per togliere la maledizione, la
congrega canta la versione di Lorna Wu della Ballata della Strada
delle Streghe.
In questa prova, la maledizione
della famiglia Wu viene resa fisica, apparendo come un
orribile demone che attacca la congrega. L’entità
mostruosa è perfetta per i film horror, con un aspetto sorprendente
che sembra fin troppo spaventoso per un personaggio del MCU. L’azione rapida e i montaggi
che seguono sono tanto avvincenti quanto inquietanti, trasformando
la maledizione della famiglia Wu in un incubo terrificante.
Un adolescente costringe Lilia e
Jen a prendere Agatha nella trappola di fango
La tensione sale quando Wiccan, la
giovane ed enigmatica strega conosciuta inizialmente come Teen,
rivela i suoi poteri e li usa per costringere due membri della
congrega, Lilia e Jen, a tradire Agatha. Sotto il suo controllo,
conducono Agatha in una profonda e torbida trappola di fango.
Mentre il fango si addensa intorno a lei, Agatha cerca di resistere
ma è impotente. Il fango inizia a gorgogliare e a girare,
come se fosse vivo, intrappolando le tre streghe.
La scena è terribilmente
claustrofobica. Il fango sembra incantato e risponde alla
lotta di Agatha tirandola ancora più giù. Le sue grida
soffocate e i suoi respiri affannosi aggiungono uno strato
viscerale al terrore, mentre lotta sia contro il fango che contro
l’incantesimo di Teen. L’idea di essere sepolti vivi nel fango
incantato, senza potersi muovere o respirare, è una delle immagini
più agghiaccianti di Agatha All Along.
La prima apparizione dei Sette
di Salem
L’introduzione dei
Sette di Salem in Agatha All Along porta con sé
un’aria di minaccioso mistero che preannuncia eventi ancora più
oscuri. Queste figure, ognuna delle quali indossa un mantello che
ne nasconde l’identità, appaiono all’improvviso durante una scena
tranquilla e il loro arrivo cambia immediatamente
l’atmosfera. Si muovono all’unisono, proiettando lunghe
ombre ed emettendo un canto ossessionante e basso che si riverbera
nell’aria. La loro presenza collettiva sembra quasi soprannaturale,
come se fossero legati da una forza oscura.
I loro volti sono nascosti, il che
accresce il timore degli spettatori che si chiedono cosa nascondano
queste figure. All’inizio i Sette di Salem non dicono molto, ma la
loro sola apparizione invia un chiaro messaggio: sono qui
per Agatha e non se ne andranno finché non avranno ottenuto ciò che
vogliono. Questo incontro silenzioso e inquietante dà il
tono al resto della serie, rendendo chiaro che Agatha ha a che fare
con forze che vanno ben oltre i suoi soliti nemici.
Rio Vidal striscia fuori dalla
tomba di Sharon Davis
Forse uno dei momenti più
agghiaccianti di Agatha All Along è quando
Rio Vidal striscia fuori dalla tomba di Sharon Davis. Il tutto
inizia con un sottile rimbombo della terra e presto la tomba si
apre. Lentamente e metodicamente, Rio emerge, coperto di terra, con
la pelle pallida e gli occhi pieni di minaccia. La vista è
terrificante, non solo per Agatha ma anche per il
pubblico, perché Rio si unisce alla congrega.
L’apparizione di Rio invia un
messaggio: non si può sfuggire al passato, soprattutto nel
mondo della magia nera. Il ritmo lento e pieno di suspense
di questa scena accresce l’orrore, ricordando agli spettatori
l’inquietudine e i non morti che si nascondono sotto la superficie
del mondo di Agatha. Sebbene l’identità di Rio Vidal sia ancora
sconosciuta, i paralleli con il suo personaggio di Lady Morte sono
particolarmente piacevoli.
La congrega è tormentata da
orribili visioni
Screen da Agatha All Along Episodio 4 – Cortesia di Disney+
Durante la loro prima prova sulla
Strada delle Streghe, i membri della congrega sperimentano visioni
terrificanti. Agatha e la sua congrega vengono avvelenate da
qualcosa che inizialmente provoca loro delle deformazioni facciali,
ma che ben presto diventa molto più sinistro. Ognuna di
loro si ritrova in un incubo personale: Lilia vede se
stessa più giovane e la sua maestra dell’epoca rinascimentale, Jen
ha un’allucinazione di un medico che la costringe a immergersi,
Alice vede sua madre Lorna Wu sul punto di suicidarsi e Agatha vede
una culla contenente il
Darkhold.
Queste visioni si adattano in modo
unico alle paure e al passato di ciascun membro, rendendo l’orrore
profondamente personale. Le visioni sono inquietantemente reali e
l’uso di una fotografia immersiva e disorientante fa sì
che anche lo spettatore si senta
intrappolato negli incubi. Questa sequenza dimostra come
l’orrore mentale possa essere terrificante quanto le minacce
fisiche, lasciando la congrega scossa.
Agatha Kills Alice
Il lato spietato di Agatha
emerge in una delle scene più scioccanti di
Agatha All Along, quando uccide Alice.
Dopo essere intervenuta per proteggere Agatha, la magia di Alice
tocca Agatha, permettendo alla cattiva di svuotarla dei suoi
poteri. Lancia un incantesimo che prosciuga lentamente la vita di
Alice, lasciandola impotente e senza vita. L’inquietante bagliore
dell’incantesimo illumina la paura negli occhi di Alice che si
rende conto del suo destino.
Il modo lento e deliberato in cui
Agatha compie l’atto aggiunge uno strato di crudeltà che è davvero
snervante. Questa scena rivela la volontà di Agatha di fare tutto
il necessario per sopravvivere e mostra un lato più oscuro
e spietato del suo carattere. È uno dei momenti più
inquietanti della serie, che ricorda agli spettatori che la bussola
morale di Agatha è grigia come la magia che pratica.
I sette di Salem attaccano la
congrega
I Sette di Salem lanciano un
attacco coordinato alla congrega di Agatha, scatenando una
terrificante serie di magie oscure. Mentre percorrono la Strada
nell’episodio
5 di Agatha All Along, i Sette di Salem attaccano la
congrega. Il loro assalto è brutale e implacabile e spinge ogni
membro ai limiti dei propri poteri. La scena è caotica, con
lampi di magia, urla e visioni oscure e
viscerali.
L’intensità di questa scena di
Agatha All Along risiede nella sua imprevedibilità. La
congrega è in inferiorità numerica, costretta a una lotta a cui non
era preparata, e gli spettatori possono percepire la disperazione
nei loro tentativi di fuga. Le tattiche spietate
dei Sette di Salem e la loro cupa e silenziosa
determinazione rendono questo attacco una delle sequenze
più terrificanti della serie, perché rivela quanto siano davvero
potenti e implacabili. Inoltre, offre primi piani più dettagliati
dei Sette e del loro design mostruoso.
Lady Morte viene
rivelata
La rivelazione di Lady Morte è uno
dei momenti più agghiaccianti di Agatha All Along. Entità
enigmatica e temibile, Lady Morte rappresenta gli aspetti più
oscuri della magia. Il suo aspetto è ultraterreno: una figura
scheletrica ammantata di nero, con occhi penetranti che
sembrano vedere attraverso le anime di chiunque si trovi in sua
presenza. Rivelata in un breve flash, Lilia determina che
Rio Vidal è Lady Morte, provocando un’orribile inquadratura della
sua vera forma.
La rivelazione di Lady Morte è
terrificante non solo per il suo aspetto, ma anche per ciò che
rappresenta: una forza al di là della comprensione o del
controllo di Agatha. Il suo arrivo manda onde d’urto nella
congrega e diventa chiaro che la vita di Agatha, e forse la sua
anima, sono ora a rischio. Questo momento serve a ricordare le
conseguenze di un’immersione troppo profonda nella magia
proibita.
Lady Morte attacca
Agatha
In una delle scene più intense di
Agatha All Along, Lady Morte affronta direttamente Agatha.
Nella battaglia finale, Lady Morte attacca Agatha con una magia
oscura che sembra una forza della natura. L’incontro è brutale, con
Lady Morte che fa piovere su Agatha vetri rotti. Agatha reagisce
con tutte le sue forze, ma il potere di Lady Death è
schiacciante e la lascia ansimante e indebolita.
Questo confronto è
terrificante sia per Agatha che per gli spettatori, perché
mostra quanto sia vulnerabile di fronte a un potere molto più
grande del suo. L’assalto implacabile di Lady Morte lascia Agatha
visibilmente scossa e spaventata, cosa che gli spettatori vedono
raramente, rendendola una delle scene più terrificanti della serie.
In effetti, Lady Morte rappresenta una minaccia tale che Agatha ha
bisogno dell’aiuto della Wiccan per superarla.
Agatha è posseduta da
Evanora
Nel momento più spaventoso di
Agatha All Along, Agatha affronta l’orrore definitivo:
essere posseduta da Evanora, sua madre e potente strega che
esercita il controllo anche dall’oltretomba. Lo spirito di
Evanora si impossessa del corpo di Agatha, deformandone i movimenti
e modificandone la voce, lasciandola in difficoltà nel tentativo di
riprendere il controllo. Il volto di Agatha si contorce mentre
lotta contro la possessione, ma la volontà di Evanora è troppo
forte. Il processo trasforma Agatha in un ghoul quasi zombie,
carico di immagini orribili.
La scena della possessione è
spaventosa e tragica allo stesso tempo, perché Agatha è costretta a
confrontarsi con l’ineluttabile morsa dell’oscura eredità della sua
famiglia. La natura contorta del controllo esercitato da Evanora
sulla figlia rende questo uno dei momenti più ossessionanti
della serie. Il terrore e l’impotenza di Agatha sono
palpabili e lasciano allo spettatore un’immagine che permane anche
dopo la fine di Agatha All Along.
Forse non tutti sanno che molte delle scene che hanno fatto la
storia del cinema sono nate da momenti di improvvisazione. Ecco le
10 più famose:
[nggallery id=1772]
Sembra che, in I
predatori dell’arca perduta, Harrison
Ford/Indiana Jones dovesse in realtà combattere contro
l’uomo armato di scimitarra, ma la sera prima aveva avuto dei
problemi fisici che lo avevano debilitato fisicamente e chiese a
Spielberg di “ottimizzare” le energie: il risultato è una delle
scene che ancora oggi definiscono un personaggio e un franchise di
successo. Sempre Harrison
Ford è protagonista di un’altra scena storica: nella scena
finale di Star
Wars L’Impero Colpisce Ancora, lo script
prevedeva che Leia confessasse il suo amore ad Han, ma lui non
rispondeva. Il regista Irvin Kershner sentiva però che qualcosa
mancasse e così chiese a Ford di rispondere così come avrebbe
risposto il suo personaggio, il risultato è stato semplicemente
perfetto.
Molti aneddoti si fondano anche
sulla bravura dell’attore e sulla straordinaria capacità di
immedesimazione che questi hanno avuto con il personaggio, come nei
casi di Heath Ledger/Joker, Robert De
Niro/Travis oppure Anthony
Hopkins/Hannibal.
Per la DC sta iniziando una
nuova era con l’avvento di un nuovo franchise cinematografico dei
DC Studios, il DCU, al
cui comando – e in pole position – troviamo
James Gunn e Peter Safran. Il
prodotto audiovisivo che avvierà il “novello” universo sarà la
serie d’animazione Creature Commandos nel 2024, a cui
seguirà l’atteso Superman:
Legacy, in arrivo nel 2025. Il periodo di tempo che ci
separa da questi titolo non andrebbe però sprecato, ma dovrebbe
servire per affrontare alcune domande inerenti il DCU, e che riguardano in particolare la
direzione che prenderà, quali elementi includerà al suo interno e
quali invece scarterà. Vediamo perciò quali sono le questioni
principali a cui il DCU dovrà rispondere quest’anno.
Che cos’è il DCU?
Da quando è stato annunciato il nuovo universo
DC sotto l’egida di James
Gunn, molti si sono chiesti con quali termini dovessimo parlare
del nuovo progetto. La prima etichetta che gli è stata applicata,
se così vogliamo chiamarla, è quella di reboot, seppur i DC Studios non abbiano mai preso pubblicamente
una posizione definitiva su cosa sarà esattamente il DCU in termini di relazione con qualsiasi
altro film o continuity televisiva della DC. Sapendo però che sarà
Superman:
Legacy il punto di partenza formale, una cosa è certa: il
DCU non continuerà la storia del
DCEU in alcun senso diretto. Nonostante questo, con il ritorno
di alcuni personaggi del
DCEU, l’esatta continuità del DCU nel più ampio multiverso
cinematografico e televisivo della DC deve ancora essere
chiarita.
I ritorni dal DCEU
La conseguenza della vaga continuità del
DCU porta a un punto di domanda ancor
più grande, il quale deve essere ancora chiarito bene e rivelato:
se, quando e come determinati attori del
DCEU appariranno nell’universo firmato Gunn. Sono
tante le voci che corrono e riempiono il web, c’è chi sostiene che
nessun main character tornerà, mentre chi dice che qualche ritorno
sarà quasi certo. Quel che è sicuro di tutto questo è che James
Gunn non ha dato risposte chiare sui pupilli del
DCEU nel DCU. Ad oggi la conferma di comeback è valida per
soli tre attori: Viola Davis, John Cena e
Xolo Maridueña.
Cosa ne sarà del multiverso?
La Marvel e la DC sono accomunate dal
compimento di una scelta precisa: l’addentrarsi nello stratificato
e complesso mondo del multiverso, consentendo di conseguenza a più
versioni di personaggi di coesistere e persino di incontrarsi. La
seconda stagione di Peacemaker
di James Gunn suggerisce che gli elementi del multiverso potrebbero
essere in gioco all’inizio del DCU. In particolare, il regista – come è
solito fare – ha risposto alla domanda di un fan sui social
riguardante lo svolgimento in universi separati della prima e della
seconda stagione Peacemaker, affermando che la questione sarà
affrontata appunto nella sua seconda stagione. Non ne abbiamo la
certezza, ma questo potrebbe trasformarsi in una porta che collega
il
DCEU al DCU, permettendo di rivisitare il primo
e di far incontrare i personaggi di entrambi gli universi.
E l’Elseworlds?
I DC Studios includeranno anche un’etichetta
Elseworlds per tutti i film e gli show televisivi
non ambientati nella continuità del DCU. Fra questi vanno menzionati
The
Batman di Matt Reeves e le pellicole su Joker di
Todd Phillips, che sono già stati designati come Elseworlds.
Anche Constantine
2, che attualmente è in fase di sviluppo, potrebbe entrare
a far parte del DC Elseworlds. Resta da capire se i DC Elseworld
rimarranno separati dal DCU o se faranno parte di una narrazione
multiversale.
Ci sarà una Justice League?
Ogni franchise di supereroi deve avere una sua
squadra principale. Se per la Marvel sono gli Avengers, per la DC
è la Justice League, di cui abbiamo potuto vedere
una prima costruzione – pur non avendo avuto il successo sperato –
con il DCEU grazie a Zack Snyder. Ad oggi ci si
chiede perciò se il DCU stia preparando la sua versione
della Justice League e, in caso fosse così, quali saranno gli eroi
che vi prenderanno parte. Considerato che Superman: Legacy includerà
alcuni personaggi come Hawkgirl e Guy Gardener, lo status
della Justice League nel DCU deve necessariamente essere
affrontato.
Chi sarà il villain principale?
Ogni franchise basato sui fumetti contiene un
main villain su cui gran parte della narrazione ruoterà. I
grandi cattivi sono da sempre l’elemento più accattivante di questi
specifici universi, specie se sono ben costruiti e risultano essere
davvero incisivi, come
Thanos nel MCU, o Darskeid, introdotto da Zack
Snyder in Justice Legue. Considerata la minaccia cosmica che
quest’ultimo personaggio rappresenta in tutta la storia della DC, è
lecito domandarsi se egli apparirà nel DCU, oppure se James Gunn sceglierà di
concentrarsi su un altro villain.
Lo sviluppo del racconto
Lo slate annunciato del DCU è ricco di numerosi e vari progetti
cinematografici e televisivi, con Creature Commandos –
serie d’animazione – che anticiperà Superman:
Legacy. Diventando il debutto “soft” dell’universo di
James Gunn, ci si chiede come la storia del DCU sarà raccontata in più film e show
interconnessi. Questa, però, è una domanda che rimane senza
risposta. A ciò si aggiunge anche il fatto che il DCU incorporerà la sua storia anche nei
videogiochi, indi per cui dovrebbe essere un argomento da chiarire
al più presto.
Che fine faranno le origin story?
Sia l‘MCU
che il
DCEU hanno dato priorità nel loro percorso cinematografico alle
origin story. Il DCU pare non voler seguire la stessa
strada, poiché Creature Commandos e Superman:
Legacy sembrano entrambi evitare le origin story
dei loro personaggi. Ciò non si traduce in una scelta permanente,
ma almeno nei primi debutti del nuovo universo DC l’impressione è
che James Gunn abbia deciso di metterle da parte. Non sappiamo fino
a che punto questa sarà la norma per il formato narrativo del
DCU, ed è una questione che nel 2024 dovrebbe
essere quantomeno spiegata.
Quanto sarà diverso il DCU dagli altri
universi?
Peter Safran e James Gunn hanno già lavorato nel
DCEU, così come nel MCU, indi per cui la loro
conoscenza degli universi cinematografici dei supereroi è molto
ampia e approfondita, e sanno come muoversi all’interno di questi
mondi oramai moderni. Nonostante ciò, vien da domandarsi
come il DCU stabilirà un proprio stile e tono generale
per distinguersi dal
DCEU, dal MCU, dall’Arrowverse
e da tutti gli altri franchise di supereroi precedenti.
Creature Commandos potrebbe essere il momento ideale per
cominciare a costruire un’ impalcatura originale e stabilire la
propria identità unica.
Qual è la fine del DCU?
Sin da quando è stato annunciato che James Gunn
e Peter Safran avrebbero impugnato le redini per navigare in un
nuovo universo targato DC, è stato chiarito che il progetto ha un
piano decennale stabilito, su cui i due modelleranno una narrazione
solida e, ci si augura, efficace. Dove sia diretto questo piano
decennale rimane però la più grande domanda senza risposta per il
franchise in arrivo. Per quanto sia difficile stabilirlo sin da
ora, sarebbe comunque preferibile fornire almeno un’idea di dove la
storia del DCU si dirigerà e arriverà. Considerati gli
Elseworld e la narrazione del multiverso potenzialmente in gioco,
l’endgame del DCU è una
tematica su cui bisognerebbe fare chiarezza in questo nuovo
anno.
La Fase 5 del MCU è ormai a metà strada, e
l’ultimo anno ha portato molti alti, bassi estremi e molte
opportunità mancate. Essere nel bel mezzo della Fase 5 del MCU significa essere al centro
della Saga del Multiverso nel suo complesso, con il tempo che
scorre sull’opportunità di iniziare a legare insieme narrazioni più
ampie. Tra la Fase 4 e la Fase 5 sono stati introdotti più
personaggi Marvel che mai e, sebbene la
Marvel abbia fatto un buon lavoro
adattando molte storie per il grande schermo, ci sono state alcune
storie che avrebbero potuto essere servite meglio. Queste sono le
10 grandi opportunità che il MCU non ha saputo sfruttare fin
ora.
Secret Invasion non ha utilizzato
gli elementi di maggior successo del fumetto
La serie a fumetti, incredibilmente
importante, ha visto la partecipazione di tutti i personaggi
Marvel, tra cui gli X-Men,
i Vendicatori, gli Illuminati e i Thunderbolts. Secret Invasion del MCU, invece, vedeva Nick Fury
impegnato in una missione individuale. Invece di una serie di
spionaggio con i più grandi attori della Marvel, Secret Invasion è stato in gran parte
insignificante, a parte la morte di Maria Hill e la rivelazione che
Rhodey è stato un impostore Skrull “per molto tempo”. Anche la
sconcertante insistenza di Fury sul fatto che dovesse essere lui ad
affrontare Gravik e che non dovesse coinvolgere nessun supereroe
era una bugia.
The Marvels e Secret Invasion non
sono stati collegati tra loro
La conclusione inconcludente di
Secret Invasion è stata aggravata dalla successiva uscita di
The Marvels, in cui gli eventi appena accaduti sulla
Terra non sono stati nemmeno menzionati. L’inspiegabile assenza
della moglie di Fury, Varra, è stata incredibilmente difficile da
ignorare, visto che l’ultima volta è stata vista insistere per
venire con lui nello spazio in Secret Invasion. Sebbene la Marvel cerchi di giustificare la
visione delle sue serie per tenersi al passo con la più ampia
tradizione del MCU, non ha fatto un favore a se
stessa non presentando quasi nessun collegamento con Secret
Invasion, nonostante Fury abbia un ruolo da protagonista.
Steven Yeun non interpreterà più
Sentry in Thunderbolts
Stephen Yeun è un’aggiunta preziosa a
qualsiasi progetto al momento, e la voce che era stato scritturato
per il ruolo di Sentry ha alimentato notevolmente l’attesa per il
prossimo progetto del MCU. Purtroppo, all’inizio del 2024
è stato confermato che Yeun non è più coinvolto nel progetto,
probabilmente a causa dei ritardi dovuti agli scioperi della
SAG-AFTRA.
Kang non era poi così
minaccioso
Ant-Man and the Wasp: Quantumania è stato il film che
ha dato il via alla Fase 5 del MCU, ma ha perso la palla al balzo.
Le critiche al film sono state rivolte alla sua incoerenza tonale,
alla CGI gratuita e a una trama che vedeva l’arci-cattivo della
Saga del Multiverso e presumibilmente una minaccia del livello di
Thanos, battuto da uno dei membri meno minacciosi dei Vendicatori.
Poiché fino a quel momento si era parlato pochissimo di
Kang il Conquistatore, è toccato ad Ant-Man and the Wasp:
Quantumania di stabilire perché Kang debba essere temuto.
Invece, lo si è visto apparentemente ucciso in una scazzottata.
Loki non ha mai potuto dire addio a
Thor
Loki non fa ufficialmente più parte della
linea temporale principale del MCU, ma la tiene insieme. Il suo
addio ai suoi amici della TVA nel finale della seconda stagione di
Loki è stato toccante e definitivo, con Tom Hiddleston che ha considerato la
seconda stagione come il suo ultimo saluto nei
panni di Loki. Tuttavia, la notevole assenza di Thor nel corso
delle avventure di Loki nella TVA ha un peso lancinante e accresce
le speranze di un suo ritorno in un progetto futuro. Altrimenti, è
difficile digerire il fatto che la sua maestria nel salto temporale
non abbia facilitato un ultimo saluto al fratello prima di assumere
il suo glorioso scopo.
Tiamut poteva apparire in The
Marvels
L’apparente desiderio del MCU di nascondere Eternals sotto il tappeto dopo la sua tiepida
performance è reso più evidente ad ogni puntata che non menziona il
gigantesco Celestiale nell’Oceano Indiano. Un accenno a She-Hulk: Attorney At Law è appena sufficiente a
trasmettere l’impatto che il gigantesco cadavere calcificato di
Tiamut avrebbe avuto sul mondo. Un impatto evidente è che sarebbe
stato facilmente visibile dallo spazio, ma The
Marvels ha evitato di inserire questo particolare nelle
inquadrature della Terra, anche come semplice riconoscimento del
fatto che Eternals è ancora canon.
Il Consiglio di Kang avrebbe potuto
essere interpretato da attori diversi
Ora che Jonathan Majors è stato abbandonato, il
MCU si trova a un bivio cruciale.
Il debutto poco soddisfacente di Kang ha alimentato le voci secondo
cui la Marvel potrebbe voler abbandonare
il ruolo di Kang come grande cattivo della Saga del Multiverso; ma
senza alcuna conferma, si presume che Avengers: La dinastia
Kang procederà come previsto. Se così fosse, la Marvel avrebbe potuto semplificare
il suo lavoro seguendo le sue regole prestabilite sulle varianti.
Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha stabilito rapidamente
che la vera minaccia di Kang il Conquistatore deriva dalle
innumerevoli varianti di Kang che si sono riunite nel Consiglio di
Kang. Solo che, a differenza delle varianti di Loki che hanno
assunto una miriade di forme – tra cui un alligatore – le varianti
di Kang erano tutte interpretate da Jonathan Majors.
Echo avrebbe potuto essere più
R-Rated
Che piaccia o no, la prospettiva che
Deadpool 3 sia il primo film del MCU con rating R ha suscitato molto
entusiasmo. La novità di inserire la violenza gratuita per la quale
il supereroe è noto in un franchise altrimenti largamente
adatto alle famiglie è una novità che dimostra che la Marvel non ha paura di sporcarsi le
mani. Tuttavia, Echo, che è il primo episodio del MCU ad aver ricevuto l’equivalente
televisivo di un rating R, è stato in fin dei conti addomesticato.
La brutalità di Kingpin può essere stata trasmessa in modo
adeguato, ma si può dire che si sarebbe potuto fare di più.
Cassie e Kamala avrebbero dovuto
essere maggiormente valorizzate
Mentre il MCU sembra prepararsi a un
film sui Giovani Vendicatori, riunendo tutti i protagonisti della
squadra, questi ultimi sono ancora in secondo piano rispetto alle
loro controparti veterane. Mentre Cassie Lang e
Kamala Khan hanno avuto la loro parte di
riflettori in Ant-Man and the Wasp: Quantumania e
The Marvels, rispettivamente, il tempo sta per
scadere per la Marvel di rappresentare questi
personaggi come eroi che non hanno bisogno del supporto dei loro
predecessori più esperti.
La Fase 5 avrebbe dovuto includere
un film sui Vendicatori
Una delle mosse più rischiose che la
Marvel ha fatto con le fasi 4 e 5
del MCU è stata quella di non
presentare un film sui Vendicatori. Di conseguenza, i presunti
protagonisti del team-up finale si sentono più disgiunti che mai,
con The Marvels che è stato il film più vicino a un team-up del
MCU dopo Avengers: Endgame e non è riuscito ad attirare le
folle. Un tempo i film sui Vendicatori aiutavano a scandire ogni
fase del MCU, ma ora è difficile tenere
traccia di dove e perché una fase è andata avanti.
Ogni nuovo anno a Hollywood si apre
con un elenco di titoli carichi di aspettative e estenuanti attese
per i fan, ma se alcuni titoli confermano le attese altri invece
sono delle vere e proprie fregature. Ecco la top 10 delle più
grandi delusioni da Hollywood del 2015.
[nggallery id=2344]
La classifica si basa su
variabili quali incassi, pubblico e critica.
Il 2019 verrà ricordato anche come
uno degli anni dove la televisione ha continuato ad affermare il
proprio dominio, con numerose serie TV che hanno alzato nuovamente
il livello e il prestigio del mezzo. Tra i tanti successi,
tuttavia, vi sono anche alcuni prodotti che non sono riusciti a
trovare il favore della critica e del pubblico.
Tra questi vi sono serie d’autore e
revival di celebri personaggi televisivi del passato, da
reinterpretazioni di miti dell’horror a serie di genere distopico o
catastrofico. Storie che avevano il potenziale per affermarsi, ma
che sono invece state etichettate come alcune delle peggiori serie
televisive dell’anno. Ecco quali sono le 10 peggiori serie
TV del 2019.
Almost Family
Basata su di un
fittizio scandalo verificatosi in una clinica per la fertilità, la
serie Almost Family segue le vicende di
alcune persone che improvvisamente scoprono di avere fratelli o
sorelle di cui non sapevano nulla. Riunitisi, questi cercano delle
risposte ai problemi che hanno caratterizzato le loro vite.
Prodotta dalla Fox, la serie è
stata criticata per il suo profondo disequilibrio narrativo, che dà
origine ad un tono altalenante e mai unitario. La seria ha in
realtà manifestato problemi sin dalla sua produzione, con alcune
riprese effettuate successivamente per sopperire ad alcune mancanze
non meglio definite. In generale, nonostante la buona premessa
narrativa, la serie non sembra aver trovato la chiave giusta per
attrarre gli spettatori.
Catch 22
Adattamento televisivo
del romanzo Comma 22, la serie Catch-22 ha
potuto avvalersi di celebri nomi quali
George Clooney,
Hugh Laurie, Giancarlo Giannini, Christopher Abbott e
Kyle Chandler. Clooney ha inoltre firmato la regia
di alcuni episodi.
Nonostante alcune importanti
nomination ai Golden Globe e ai Critics Choice Awards, la serie è
stata da molti definita deludente, mancando di replicare l’umorismo
proprio del romanzo. La serie ha inoltre pagato il suo relativo
insuccesso per via dell’esistenza di un film tratto dallo stesso
romanzo e diretto dal celebre regista Mike
Nichols. Tale opera cinematografica del 1970 è infatti
considerata un vero capolavoro, difficile da replicare.
Chambers
Serie di genere
paranormale, Chambers è stata distribuita
su Netflix nel giugno del 2019. Incentrata su di una
donna sopravvissuta ad un infarto, la serie segue la protagonista
nel suo indagare sul mistero del cuore che le è stato
trapiantato.
Accolta malamente dalla critica,
che ha sottolineato la mancanza di un amalgama tra i toni horror,
paranormali e drammatici, la serie è stata cancellata dopo solo una
stagione, affermandosi come uno dei prodotti più deludenti
dell’anno.
The Politician
Ideata e prodotta da
Ryan Murphy, autorità in campo televisivo, la
serie The Politician ha segnato il suo
debutto su Netflix. Distribuita nel settembre del 2019, e con un
cast di attori quali Ben Platt, Zoey Deutch, Jessica
Lange e GwynethPaltrow,
la storia è incentrata su di uno studente di una scuola superiore,
che aspira a diventare presidente degli Stati Uniti. Per
intraprendere la sua carriera politica, inizierà con il candidarsi
come presidente del consiglio studentesco.
La serie ha ricevuto diverse
critiche positive per la sua satira politica e per il suo finale,
ma la gran parte della serie è stata giudicata priva di mordente e
non all’altezza dei lavori a cui Murphy aveva abituato il suo
pubblico.
The I-Land
Altra serie Netflix,
The I-Land è stata distribuita sulla
piattaforma a partire dal settembre del 2019, raccontando di dieci
persone che si svegliano su di un’isola deserta senza alcun ricordo
di chi sono o di come sono arrivati lì. Per sopravvivere dovranno
così scoprire cosa è accaduto e cosa potrebbe accadere.
La serie è stata ampiamente critica
per il suo somigliare in modo eccessivo alla ben più nota
Lost (2004-2010), risultandone tuttavia una versione
inferiore per qualità estetica e narrativa. Lo stesso mistero
attorno a cui si basa la storia è stato giudicato inconcludente e
privo di un fascino, cosa che non le ha permesso di incontrare il
favore del pubblico.
In the Dark
Incentrato su una donna non vedente
impegnata a risolvere il mistero di un suo amico scomparso, la
serie TV In the Dark è stata rilasciata
dal canale The CW nell’aprile del 2019. Il responso della critica è
stato discordante, tra chi ne loda le interpretazioni e chi invece
ne critica duramente la non omogeneità.
Secondo alcuni critici, infatti, la
serie presenta immotivatamente molteplici toni, atmosfere e stili
narrativi. Poco apprezzata è stata inoltre la linea narrativa
legata all’investigazione della protagonista, giudicata priva di
mordente e trattata con poca serietà.
NOS4A2
Basata sull’omonimo romanzo di
Joe Hill, figlio di Stephen King,
la serie NOS4A2 è stata trasmessa dall’emittente
AMC nel giugno del 2019, divenendo disponibile anche su Amazon Prime Video. La trama si incentra su una
giovane artista che scopre di avere un’abilità soprannaturale per
rintracciare l’apparentemente immortale Charlie Manx. Questi è
infatti un temuto vampiro, e per sconfiggerlo la donna dovrà
ricorrere a tutto il suo potenziale.
Apprezzata dagli amanti
dell’horror, la serie non ha tuttavia riscontrato un particolare
apprezzamento da parte della critica, che l’accusa di non aver
gestito adeguatamente le molteplici linee narrative presenti, dando
vita ad un prodotto spesso confusionario e poco centrato su quello
che avrebbe dovuto essere il focus, ovvero lo scontro con il
temibile vampiro.
The Rook
La serie TV The
Rook, tratta dal romanzo di Daniel O’Malley, è una
spy story prodotta dall’emittente Starz. Al momento del suo
debutto, la serie si è trovata a confrontarsi con una serie di
pareri negativi, tra cui l’accusa di aver completamente stravolto
la materia narrativa di partenza.
La critica ha infatti sottolineato
come la serie sia una totale reinterpretazione del romanzo di
O’Malley, finendo con l’essere una storia caotica e priva di
un’unica direzione comune. Poco apprezzato, inoltre, è stato il
tono, giudicato troppo farsesco per gli eventi narrati.
Survivor
Fa parte di questa classica anche
l’ultima stagione del reality Survivor,
dove un gruppo di persone si ritrovano su di un’isola sperduta e
dovranno collaborare per procacciarsi cibo, acqua e quanto possa
servirgli per sopravvivere.
La stagione del 2019 è stata
giudicata tra le peggiori dello show per via di diversi problemi
legati al comportamento dei partecipanti e alla gestione dei
produttori. Poco apprezzata è stata inoltre la gestione del
vincitore. Rinnovata per una nuova edizione, la critica si augura
che questa possa essere gestita con più cura circa la sua
organizzazione.
Veronica Mars
Il 2019 è anche l’anno in cui è
andata in onda la quarta stagione della serie TV
Veronica Mars, con protagonista
l’immancabile Kristen
Bell nel ruolo della liceale che si diletta come
investigatrice privata. A metà tra il teen drama, la commedia e il
giallo, la serie è stata nel corso degli anni particolarmente
apprezzata dai fan, divenendo estremamente popolare.
La nuova stagione, tuttavia,
arrivata a più di dieci anni dalla precedente, ha particolarmente
deluso le aspettative. La nuova linea narrativa è stata giudicata
poco attraente e poco convincente, e nessuno dei nuovi personaggi
introdotti sembra aver guadagnato la simpatia di critica o
pubblico. Il motivo di un tale ritorno televisivo sembrerebbe
dettato così unicamente dalla nostalgia, elemento che però non è
risultato sufficiente per il successo della stagione.
La
Marvel ospita all’interno della sua storia alcuni degli esseri
più potenti di tutti i fumetti, non solo esseri con una forza
sconfinata, ma anche entità superiori legate all’antichità. Per
decenni i fan hanno visto i loro eroi preferiti affrontare minacce
dopo minacce e disastri che in alcuni casi sembrano davvero poter
mettere la parola fine al mondo. Tuttavia, alcuni
di questi eroi non avrebbero mai potuto agire da soli. Non
importa quanto forte o potente possa essere un eroe: avrà sempre
bisogno di una spalla o di un compagno che sia fedele alla sua
causa. ComicBook
ha raccolto i 10 migliori spalle mai apparse nei fumetti
Marvel:
Foggy Nelson
Foggy Nelson può anche non
avere alcun superpotere, o non essere significativamente più
giovane di Daredevil, ma è comunque un buon aiutante/alleato
dell’Uomo Senza Paura. Dopo essersi conosciuti alla alla facoltà di
giurisprudenza, i due costruiscono una forte legame di amicizia e
iniziano persino a collaborare per avviare un proprio studio legale
con l’obiettivo di aiutare i meno fortunati.
Anche se ci sono voluti anni prima
che Matt si fidasse di lui in relazione al suo alter ego, col tempo
Foggy è poi diventato uno dei suoi amici più fidati, agendo spesso
come supporto emotivo. Foggy ha davvero aiutato Matt in ogni modo
possibile, nonostante non avesse alcuna qualifica per essere
ritenuto un eroe canonico.
Bob, Agente dell’Hydra
È difficile stare al passo
con
Deadpool, specialmente quando non hai dei superpoteri.
Bob, ex agente dell’Hydra, ha dimostrato di saper reggere il
confronto con intelligenza e di essere un compagno alquanto fedele.
Deadpool lo ha messo costantemente in pericolo, ma Bob
ha sempre trovato un modo per uscirne indenne e ottenere così il
rispetto del Mercenario Chiacchierone.
Inoltre, Bob è stato in grado di
infiltrarsi nell’HYDRA: pur senza avere delle grandi capacità nel
combattimento, ha dimostrato di poter agire anche da solo e di
essere un buon avversario per
Deadpool.
War Machine (James Rhodes)
Quando le persone pensano
ad una “spalla”, tendenzialmente pensano ad un adolescente che
ammira l’eroe e lo segue ciecamente nelle sue avventure. Ma non è
sempre così! Nel caso di Iron Man, il suo braccio destro è anche il
suo migliore amico e confidente più fidato, ossia James Rhodes.
James, ex marine, aveva tutte le
capacità di combattimento e l’esperienza di guerra per entrare
facilmente in azione al fianco di Iron Man. War Machine è diventato una delle migliori
spalle dell’Universo
Marvel, nonché un sostituto affidabile quando Tony è
impossibilitato a trasformarsi in Iron Man. Essendo un adulto,
James è meno incline a commettere errori imprudenti, riuscendo ad
essere molto lucido quando si trova sotto pressione.
Groot
Anche se alcuni potrebbero
non vederlo come un aiutante,
Groot non può non far parte di questa lista. È il più giovane o
il meno esperto della squadra dei Guardiani e non può fare molto
senza un membro più esperto che gli dica cosa fare.
Groot entra quasi sempre in azione con
Rocket Raccoon: insieme formano una coppia davvero
inarrestabile. Inoltre, la sua forza e la sua capacità rigenerativa
lo rendono un membro davvero molto prezioso dei Guardiani della Galassia.
Reso popolare anche grazie al
MCU, Groot
è leale, coraggioso, divertente e anche un po’ sbadato, ma è anche
uno dei migliori e più memorabili membri del team. Il pubblico ha
avuto modo di cogliere il suo altruismo sia grazie ai film che ai
fumetti, dimostrando di essere un grande eroe a tutti gli
effetti.
Rick Jones
Rick Jones ha agito da
spalla per molti degli eroi della Marvel, tra cui Hulk,
Captain America e
Captain Marvel. In origine era proprio lui il
responsabile della creazione di Hulk quando i suoi amici lo hanno
sfidato a testare le radiazioni del test gamma, evento che ha poi
spinto Bruce Banner a correre in suo aiuto, finendo per esserne
colpito.
I poteri e le abilità di Rick si
sono evoluti col tempo, ma la sua tenacia e lealtà nei confronti
dei suoi mentori non sono mai cambiate: proprio grazie alla sua
reputazione, infatti, è diventato una delle spalle più
iconiche.
Toro (Thomas Raymond)
Dopo che i suoi genitori
rimasero uccisi in un incidente ferroviario, il giovane Thomas
scoprì di essere immune al fuoco e venne trascinato in un circo a
causa delle sue straordinarie capacità. Successivamente attirò
l’attenzione della Torcia Umana, che lo prese sotto la sua ala
protettiva e lo aiutò a raggiungere il suo pieno potenziale.
Toro è stato uno dei nuovi
personaggi introdotti come risposta alla popolarità di Robin della
DC ed è apparso insieme alla Torcia Umana sin dai suoi esordi negli
anni ’40. È uno dei pochi aiutanti che si ritira ad una vita
normale fino a quando non viene richiamato in azione anni dopo,
dove incontra la sua fine, riuscendo però a salvare il mondo.
Falcon (Sam Wilson)
Un altro aiutante, non così
giovane, di Captain America è Sam Wilson, conosciuto anche come
Falcon. Dopo una vita criminale in seguito alla morte dei suoi
genitori, ha avuto un incontro con Teschio Rosso e ha aiutato Cap a
liberare le persone dell’isola che il villain aveva sotto il suo
controllo; poco dopo ha adottato il soprannome di Falcon.
A differenza degli altri suoi
compagni, Sam non era sempre bravo e ci è voluto del duro lavoro
per cambiare la sua vita, ma è diventato un eroe iconico e ha
persino preso il titolo di Capitan America per un breve periodo
dopo che Steve Rogers si era ritirato. È diventato così popolare
che il MCU ha adattato proprio quella
trama e adesso Sam Wilson si prepara a diventare il nuovo Cap
dell’universo cinematografico.
Spider-Man (Miles Morales)
Sebbene sia stato sotto l’ala di
Spider-Man solo per un breve periodo, Miles Morales ha dimostrato
di essere non solo uno dei migliori aiutanti, ma anche uno dei più
potenti. Non solo ha la maggior parte dei poteri di Spidey, ma ha
anche alcuni poteri fantastici e straordinari come l’elettrocinesi
e i poteri di occultamento.
Miles ha imparato molto da Peter
Parker. Simile a Wally West della DC che ha preso il posto del suo
eroe, Miles ha fatto la stessa cosa, diventando il nuovo Spider-man
dopo la morte di Peter Parker, e ha reso orgoglioso il suo
mentore.
Jubilee
Lavorare fianco a fianco
con Wolverine può essere una sfida, ma quest’adolescente alla moda
è decisamente all’altezza del suo mentore. Jubilee è diventata la
spalla non ufficiale di Wolverine dopo che avergli salvato la vita,
dimostrandosi una partner piuttosto potente e affidabile per Logan,
che ha persino imparato ad amarla come un padre farebbe con sua
figlia.
Wolverine avrebbe persino aiutato
Jubilee a vendicarsi degli uomini che avevano ucciso i suoi
genitori e lei lo avrebbe accompagnato in diverse missioni, dove
avrebbero consolidato la loro relazione eterna. È un peccato che
non ci sia stata molto di lei negli ultimi anni, ma è comunque una
delle migliori assistenti in questa lista. Ha anche avuto una
relazione con uno dei migliori compagni della DC, ossia Robin.
Bucky
Creato in risposta al Robin
della DC, Bucky è stato uno dei primi compagni ad apparire nella
Marvel, servendo come il protetto
adolescente di Capitan America nella seconda guerra mondiale. Come
Cap, Bucky ha combattuto per la verità e la giustizia ed è stato
per lui un partner davvero affidabile, diventando anche uno dei
suoi migliori amici prima che Steve Rogers venisse congelato.
Simile a Cap, Bucky è stato
congelato ma invece di essere trovato 70 anni dopo, è stato preso
dai russi e riprogrammato per essere il Soldato d’Inverno, la
versione vista nel MCU. Tuttavia, Bucky è il migliore
non solo perché è stato il primo, ma anche perché c’è sempre stato
per Cap, combattendo ogni volta al suo fianco.
I videogiochi non sono più solo
gameplay, ma sono diventati anche grandi esempi di narrazione, con
trame e personaggi avvincenti e persino tocchi cinematografici come
le scene tagliate estese. Non c’è quindi da stupirsi che alcuni dei
giochi più grandi e amati diventino spesso anche serie
televisive e film. L’ultimo è Fallout,
basato sull’omonimo gioco.
Se vi è piaciuto Fallout,
non mancano contenuti simili, da altri adattamenti di videogiochi a
nuove storie di un mondo post-apocalittico, da commedie a drammi.
La fine del mondo e il modo in cui i personaggi sopravvivono nel
mezzo di essa è un argomento che è stato esplorato innumerevoli
volte nella narrativa, sia che si tratti di un misterioso virus
mortale, di una guerra nucleare, di zombie o di un collasso della
società provocato in altri modi. L’ordine di seguito procede per
ordine di importanza.
Ambientato nel 26° secolo, Halo
segue un super-soldato potenziato ciberneticamente e specificamente
progettato per obbedire agli ordini, chiamato Master Chief, mentre
guida una squadra di Spartan del Comando Spaziale delle Nazioni
Unite (UNSC) nella loro missione di difendere l’umanità dall’alieno
Covenant. Dopo aver toccato un amuleto, Master Chief inizia ad
avere delle visioni. Lo show va in onda su Paramount+ ed è basato
sull’omonima serie di videogiochi, di cui sono disponibili finora
due stagioni.
Sebbene Halo
non sia l’adattamento più fedele del videogioco e si sia discostato
parecchio dalla storia originale, causando frustrazione e critiche
da parte dei fan, presenta comunque un’interessante storia di
fantascienza per la TV, soprattutto per i nuovi arrivati al
franchise o per coloro che sono disposti ad accettare la serie per
i suoi meriti. La serie affronta il lato oscuro dell’umanità, ma
presenta anche ottimi effetti, emozionanti sequenze d’azione e
interpretazioni sincere da parte del cast.
Halo in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Twisted Metal (2023-)
Nella commedia della Peacock
Twisted Metal, a John Doe, che non ha memoria del
suo passato, viene offerta l’opportunità di una vita migliore nella
sicura comunità di New San Francisco, ma solo se riuscirà a
consegnare con successo un pacco in una landa desolata
post-apocalittica. Accompagnato da un ladro d’auto armato di ascia,
affronta i pericoli della strada aperta, tra cui un clown
squilibrato alla guida di un camioncino dei gelati. La serie è
basata sull’omonimo videogioco.
Twisted Metal è
come un Mad Max comico ed è in linea con film come
Zombieland, in quanto offre una visione più
leggera dell’apocalisse, un’alternativa rinfrescante in un genere
spesso pesante e cupo. È un adattamento ben fatto del videogioco e
uno spettacolo esilarante, in cui anche la causa dell’apocalisse
non è così pericolosa o seria come in altre storie simili e
John Doe è onesto su alcuni degli aspetti
peggiori della situazione, come la mancanza di carta igienica.
Twisted Metal in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
The Last Man on Earth
(2015-2018)
Will Forte in “The Last Man on Earth”
Nella commedia della
FoxThe Last Man on Earth, un virus spazza via
l’intera popolazione del pianeta, tranne un uomo, Phil
Miller, padre di famiglia e impiegato di banca. Alla ricerca
di altri sopravvissuti, Phil viaggia per tutti gli Stati Uniti, il
Canada e il Messico con il suo camper. Dopo quattro stagioni, la
serie si è conclusa con un cliffhanger, con un gruppo di persone
che emergeva da un bunker sotterraneo. La serie è stata creata da
Will Forte, che ha interpretato anche
Phil.
The Last Man on
Earth si è conclusa nonostante gli elogi della critica e
una fanbase devota che ha apprezzato la sua capacità di trovare
l’umorismo nell’apocalisse, laddove serie più drammatiche esplorano
il lato oscuro di ciò che accade quando le persone hanno la libertà
in una terra senza legge. The Last Man on Earth ha
dato uno sguardo comico a questo stesso tema e, come altri show
sulla fine del mondo, ha esplorato anche i temi della solitudine e
della compagnia, dando a questa commedia profondità e significato
nei tempi della fine.
The Last Man on Earth in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
The 100 (2014-2020)
Quando la civiltà fu distrutta da
una guerra nucleare, gli unici sopravvissuti furono quelli che si
trovavano a bordo delle 12 stazioni spaziali internazionali in
orbita in quel momento in The 100. Quasi 100 anni
dopo, poiché le risorse scarseggiano per le 4.000 persone che
popolano le stazioni spaziali, queste inviano 100 giovani
prigionieri sulla Terra per vedere se sono abitabili. La serie è
andata in onda su The CW ed è stata liberamente
basata su una serie di libri dallo stesso nome.
The 100 è stato
uno degli show più acclamati di The CW, con una fanbase devota,
nonostante non abbia ottenuto un’attenzione più ampia. Sebbene
avesse alcuni difetti, raccontava comunque una storia interessante
e, come altri show simili, esplorava i temi non solo della
sopravvivenza, ma anche del conflitto, della guerra e di quanto sia
importante per l’umanità coesistere pacificamente. Inoltre,
presentava personaggi avvincenti che hanno avuto un grande sviluppo
con il progredire della serie.
The 100 in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Jericho (2006-2008)
Dopo aver visto una nuvola a fungo
sopra la vicina Denver come parte di un attacco a 23 città
americane e aver messo fuori uso tutte le comunicazioni, gli
abitanti della piccola città di Jericho sono
sprofondati nel caos, costretti a capire cosa è successo, a
sopravvivere e a fare i conti con la possibilità di essere le
ultime persone rimaste in vita in America. La serie andò in onda
sulla CBS e durò due stagioni.
Jericho ha avuto
una vita tragicamente breve: il dramma è stato cancellato dopo la
prima stagione, poi è risorto brevemente grazie al sostegno dei
fan, per poi essere nuovamente cancellato. Ma da allora ha trovato
un seguito di culto, grazie alla sua storia di sopravvivenza. La
serie si è distinta nel genere e per certi versi ha precorso i
tempi, diventando così un’ottima opzione per chi si avvicina per la
prima volta a una storia di questo tipo, nonostante il finale poco
brillante.
Jeremiah (2002-2004) in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Jeremiah (2002-2004)
Creato nel 2002,
Jeremiah è ambientato in un 2021 distopico, dove
un virus mortale ha ucciso tutti coloro che avevano superato l’età
della pubertà. Un decennio dopo, il solitario Jeremiah (Luke
Perry) cerca il Settore Valhalla, che suo padre gli
aveva detto essere la chiave per la sopravvivenza. Insieme al suo
partner, Kurdy Malloy (Malcolm-Jamal Warner), e a
un uomo di nome Mr. Smith (Sean
Astin), Jeremiah incontra lungo la strada un gruppo di
altri sopravvissuti che stanno cercando di ricostruire la
società.
Sebbene il concetto di un virus che
spazza via vaste aree dell’umanità e distrugge la società come la
conosciamo non sia una novità, Jeremiah ne ha dato
un’interpretazione interessante, lasciando i bambini da soli a
capire come sopravvivere e ricostruire, il che ha anche permesso
alla serie di esaminare più da vicino l’impatto che questo ha su
una persona. Nonostante un inizio un po’ lento, la serie ha
raggiunto il suo apice nel corso della prima stagione, quando ha
esplorato il virus e gli effetti che ha avuto sul mondo.
Jeremiah (2002-2004) in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Station Eleven (2021)
Basata sull’omonimo romanzo,
Station Eleven segue i sopravvissuti di una
pandemia influenzale che ha portato al crollo della civiltà e
coloro che sono rimasti hanno iniziato a immaginare e ricostruire
un nuovo mondo dalle rovine del vecchio. Sebbene la serie sia
incentrata sulla sopravvivenza, Station Eleven
mostra anche come i sopravvissuti alla pandemia affrontino ciò che
è andato perduto, non solo in termini di persone e comodità
moderne, ma anche di arte, come programmi televisivi e libri, che
l’umanità dava per scontati prima di essere spazzati via.
Station Eleven era
una visione più ottimistica della fine del mondo, in cui i
sopravvissuti non si accontentavano di sopravvivere giorno per
giorno in un mondo distrutto. Si sono aggrappati all’arte e alla
cultura non solo come intrattenimento o come modo per connettersi
l’uno con l’altro, ma come ricordo del passato e di ciò che, e
soprattutto, di chi, hanno perso; e anche se alcuni grandi
cambiamenti rispetto al materiale di partenza fanno sì che questo
non sia l’adattamento più fedele, è comunque un grande adattamento
che si regge sui propri meriti.
Station Eleven (2021) in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Silo (2023-)
In Silo, migliaia di persone sopravvivono in un
silo che si estende per centinaia di piani in profondità nel
sottosuolo, con norme che credono siano progettate per proteggerli
dalla pericolosa terra desolata sovrastante. La serie si svolge 140
anni dopo che le persone hanno fatto del silo la loro casa
permanente. È basata sulla trilogia di romanzi Silo e viene
trasmessa in streaming su Apple TV,
con una stagione alle spalle e un’altra in arrivo.
Silo è più di una
semplice storia di sopravvivenza, soprattutto quando i personaggi
scoprono i misteri del silo stesso, a partire da un omicidio. In
questo senso, la serie si svolge come un giallo, con il silo che
funziona come una piccola città, data la sua natura isolata. Ma un
mistero porta ad altri più grandi, tra cui il vero scopo del silo e
le motivazioni delle persone che lo gestiscono, ed è affascinante
assistere a tutto questo.
Silo (2023-) in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Snowpiercer (2020-)
Ambientato sette anni dopo che il
mondo si è letteralmente congelato, Snowpiercer racconta la storia dei
sopravvissuti all’apocalisse di neve che si fanno strada attraverso
il mondo su un treno in continuo movimento che gira intorno al
globo con 1.001 vagoni. All’interno di questi vagoni ci sono i
resti della civiltà, costretti a confrontarsi non solo con la
sopravvivenza, ma anche con la guerra di classe e molto altro,
proprio come era il mondo prima che le temperature si abbassassero
drasticamente. Le prime tre stagioni dello show sono andate in onda
su TNT, mentre la quarta stagione avrebbe dovuto essere l’ultima,
ma il network ha deciso di non mandarla in onda. La stagione finale
andrà invece in onda su AMC all’inizio del 2025.
Snowpiercer è una serie emozionante con
un’interessante interpretazione dell’apocalisse, con i
sopravvissuti che non sono sparsi per il paese, ma piuttosto
contenuti in un treno in movimento. Come altre storie
post-apocalittiche, esplora le questioni sociali con i suoi
personaggi in relativa sicurezza, e anche se questo comporta
certamente dei problemi, soprattutto quando si tratta della
politica a bordo del treno. È come se la vita reale si svolgesse
davanti agli occhi dello spettatore, solo che sono tutti confinati
nei vagoni del treno. Snowpiercer si distingue anche per aver
mantenuto i personaggi nella relativa sicurezza del treno,
aumentando la tensione di questo gioiello sottovalutato.
Snowpiercer in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
The Last of Us (2023-)
Basata sull’omonimo
videogioco uscito nel 2013, la serie HBO The
Last of Us segue un uomo di nome Joel (Pedro
Pascal) mentre accompagna una ragazza di 14 anni,
Ellie (Bella
Ramsey), che potrebbe avere la chiave per la
sopravvivenza in un mondo post-apocalittico dopo che l’epidemia di
un’infezione fungina che ha trasformato le persone in creature
simili a zombie ha distrutto la civiltà. Finora è andata in onda
una stagione e la
seconda è in lavorazione.
Le somiglianze tra The Last of
Us e Fallout sono evidenti. Entrambi sono basati su
videogiochi ambientati in un universo post-apocalittico, ma non
sono affatto la stessa serie. Sebbene gli adattamenti dei
videogiochi possano essere difficili da realizzare,
The Last of Us ci riesce
meravigliosamente ed è
stato elogiato sia dal pubblico che dalla critica. L’episodio
“Long, Long Time” in particolare, con Nick
Offerman nel ruolo di Bill, è stato salutato come uno dei
migliori della serie grazie alla sua storia avvincente ed
emozionante.
The Last of Us in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Man mano che i K-drama(serie tv coreane) diventano sempre più popolari nel mondo,
il pubblico può vivere storie uniche, conoscere nuove culture e,
soprattutto, alcuni dei migliori romanzi televisivi. Il seguente
elenco comprende i 10 migliori K-drama (serie tv coreane) più
romantici che faranno credere in amore qualsiasi spettatore. Queste
storie si distinguono per la loro dolcezza, il realismo e la
rappresentazione dell’amore e delle relazioni.
I K-drama, o drama coreani, sono
serie televisive realizzate in Corea del Sud. A partire dagli anni
’90, i media e la cultura pop coreani si sono diffusi in Occidente,
offrendo al pubblico contenuti coreani completamente nuovi, dai
gruppi K-pop come i BTS ai K-drama come quelli presenti in questa
lista. Sebbene i K-drama possano essere di qualsiasi genere, come
Squid
Game, che è una serie horror/drammatica, la maggior parte
dei K-drama ha un elemento romantico e si concentra molto sulle
relazioni di ogni tipo. I K-drama romantici sono tra i più popolari
tra il pubblico statunitense e non solo per i loro temi positivi e
la capacità di rappresentare accuratamente l’esperienza umana.
Venticinque e ventuno
(Twenty-Five Twenty-One)
Venticinque e ventuno
(Twenty-Five Twenty-One) è un K-drama storico uscito nel 2022.
La serie segue le vite romantiche e i legami di cinque diversi
personaggi interpretati da Kim Tae-ri, Nam Joo-hyuk, Kim Ji-yeon,
Choi Hyun-wook e Lee Joo-myung. Ambientato in due linee temporali,
nel 1998 e nel 2021, lo show esplora gli effetti della crisi del
FMI o della crisi finanziaria coreana verificatesi alla fine degli
anni ’90. Nel complesso, la serie non è solo romantica, ma anche
molto nostalgica e sentimentale. Ha una bella atmosfera anni ’90 e
la sua attenzione alla classe e alle difficoltà finanziarie la
rende riconoscibile da un vasto pubblico. Twenty Five Twenty
One è attualmente in streaming su Netflix.
Venticinque e ventuno
(Twenty-Five Twenty-One) in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Happiness
Happiness è un thriller
K-drama uscito nel 2021. Interpretato da Han Hyo-joo, Park
Hyung-sik e Jo Woo-jin, la serie è ambientata in un mondo in cui un
nuovo trattamento farmacologico ha portato a una malattia nota come
virus Lytta che trasforma gli esseri umani in zombi. I protagonisti
romantici di Happiness sono una donna ambiziosa e
intelligente nelle forze di polizia e un detective onesto che
lavora duramente per proteggere le persone che ama. Questa serie
mette alla prova il romanticismo, poiché gli zombi e i disordini
politici mettono in pericolo i protagonisti, ma fornisce comunque
quell’esplosione di gioia che deriva da una dolce storia
d’amore.
Happiness in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
It’s Okay To Not Be
Okay
It’s Okay To Not Be Okay
è un drama romantico coreano uscito nel 2020. Racconta la
storia di una scrittrice di libri per bambini che soffre di
disturbo antisociale di personalità (Seo Yea-ji) e torna nella sua
città natale per inseguire la sua cotta, un infermiere di un
reparto psichiatrico (Kim Soo-hyun) che ha dedicato la sua vita
alla cura del fratello autistico. Con il suo focus sulla salute
mentale e sulle relazioni amorevoli e comprensive, It’s Okay To
Not Be Okay è stato il K-drama più popolare nel genere
romantico su Netflix nel 2020. Il suo equilibrio tra temi cupi e
amore incrollabile lo distingue dagli altri romanzi popolari.
It’s Okay To Not Be Okay
in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Weightlifting Fairy Kim
Bok-Joo
Weightlifting Fairy Kim
Bok-Joo è un K-drama sportivo sul tema del passaggio all’età
adulta, uscito nel 2016-2017. Con Lee Sung-kyung nel ruolo
principale e Nam Joo-hyuk come partner romantico, la serie racconta
la storia di una giovane donna determinata a diventare una famosa
sollevatrice di pesi che, a scuola, si innamora del fratello
maggiore della sua migliore amica. Una storia molto più leggera,
Weightlifting Fairy Kim Bok-Joo è perfetta per chi cerca un
drama coreano edificante ambientato al liceo. I temi della
determinazione e della crescita la rendono una storia
commovente.
in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
What’s Wrong With Secretary
Kim?
What’s Wrong With Secretary
Kim? è una commedia romantica K-drama uscita nel 2018.
Interpretata da Park Seo-joon e Park Min-young, la serie segue un
uomo d’affari la cui vita viene sconvolta quando la sua segretaria,
molto intelligente e capace, lascia il lavoro. Determinati a farla
restare, l’uomo d’affari e la segretaria formano un nuovo legame
che si trasforma in amore man mano che imparano a conoscersi meglio
e a guarire i loro traumi passati. Per chi ama i drammi coreani
sull’innamoramento del capo, What’s Wrong With Secretary
Kim? è la scelta perfetta. Inoltre, ha un sano mix di commedia
e argomenti seri.
What’s Wrong With Secretary Kim? in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Business Proposal
Proposta d’affari è una
commedia romantica K-drama basata su un webtoon uscito nel 2022.
Segue una giovane donna (Kim Se-jeong) che va ad un appuntamento al
buio al posto della sua amica e scopre che il suo appuntamento è in
realtà il suo capo (Ahn Hyo-seop). Da lì, la coppia entra in una
finta trama di appuntamenti per evitare le pressioni dei loro
genitori. Con identità false e molti segreti, Business
Proposal è un film divertente, particolarmente adatto a chi ama
le storie di appuntamenti finti. È spensierato e divertente.
Business Proposal in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
Descendants Of The Sun
I discendenti del sole è un
K-drama d’azione uscito nel 2016. La serie parla di un medico (Song
Hye-kyo) e di un soldato (Song Joong-ki) che si innamorano in piena
guerra. Sebbene abbiano visioni della vita molto diverse a causa
delle loro occupazioni, i due imparano a capirsi e a formare un
legame indissolubile. A differenza di altri K-drama romantici,
Descendants Of The Sun ha un’ambientazione più intensa e
cupa ed esplora temi importanti che riguardano la guerra e la vita
umana. Ha vinto diversi premi ed è molto apprezzato in Corea.
Crash Landing On You
Crash Landing On You è un
K-drama commedia romantica uscito nel 2019-2020. Interpretata da
Hyun Bin e Son Ye-jin, la serie segue una ricca ereditiera che
parte per un viaggio in parapendio e, a causa di un improvviso
tornado, rimane accidentalmente bloccata in Corea del Nord. Lì
incontra una guardia gentile disposta a proteggerla e ad aiutarla a
tornare in Corea del Sud. Spinta insieme da circostanze casuali,
questa serie offre una storia d’amore toccante intrecciata con la
commedia e un po’ di pericolo.
One Spring Night
One Spring Night è un drama
romantico sudcoreano uscito nel 2019. Parla di una bibliotecaria
(Han Ji-Min) e di un padre single (Jung Hae-in) che sono
inspiegabilmente attratti l’uno dall’altra ma non possono stare
insieme a causa delle loro attuali relazioni e dello stigma
sociale. Nonostante ciò, i due non riescono a smettere di pensare
l’uno all’altra e devono fare dei sacrifici per seguire il proprio
cuore. One Spring Night è una storia toccante e importante
su come essere fedeli a se stessi e inseguire la felicità. Con i
suoi temi di pregiudizio e difficoltà, è una storia che esplora i
molti alti e bassi del romanticismo.
Something In The Rain
Something in the Rain è un
K-drama romantico uscito nel 2018. Interpretato da Son Ye-jin e
Jung Hae-in, la serie ruota attorno al concetto di base di due
persone che si innamorano e che affrontano le difficoltà della loro
relazione. Something in the Rain si distingue dagli altri
K-drama per la sua visione realistica dell’amore. A differenza di
altre storie d’amore che includono circostanze stupide, questa
serie mostra i molti modi in cui l’amore può crescere ed essere
minacciato dal mondo esterno. In questo modo, è una delle preferite
dal pubblico dei K-drama per la sua riconoscibilità e onestà.
Something in the Rain è disponibile in streaming su
Netflix.
Anche se alcuni spettatori
potrebbero non avere familiarità con i K-drama, queste serie sono
un must per i fanatici del romanticismo. Offrono una vasta gamma di
storie che includono umorismo, dramma e narrazione espansiva.
Questi K-drama mostrano l’amore in varie forme diverse e in questo
modo ce n’è per tutti i gusti. Pertanto, anche il pubblico più
cinico dovrebbe dare a questi K-drama la possibilità di
riscaldare i propri cuori.
State girovagando su
Netflix alla ricerca della serie perfetta in
cui immergervi? Il servizio di streaming offre così tanti contenuti
straordinari che può essere difficile scegliere. Ebbene, abbiamo la
soluzione: gli utenti Reddit hanno stilato una classifica delle
serie tv imperdibili sulla piattaforma. Dagli inquietanti thriller
soprannaturali alle stravaganti commedie d’animazione, fino alla
fantascienza che stravolge la mente, questa lista ne ha per tutti i
gusti. Cosa state aspettando? Prendete qualche snack, mettetevi
comodi sul divano e tuffatevi in questi show spettacolari.
‘The Haunting of Hill House’
(2018)
Menzionata da
salmonngarfunkel, The Haunting of Hill House è una serie che non
potete perdere; questa serie da brivido vi terrà con il fiato
sospeso, incapaci di distogliere lo sguardo. Sarete affascinati
dagli eventi misteriosi che si svolgono sullo schermo e dai
personaggi complessi e stratificati.Questo avvincente thriller
soprannaturale vi perseguiterà a lungo dopo la visione, tenendovi
svegli di notte a chiedervi cosa potrebbe nascondersi nell’ombra.
La fotografia e la scenografia sono visivamente straordinarie:
Hill House stessa diventa un personaggio,
minaccioso e manipolatore, si percepisce il terrore e il
presentimento in ogni stanza. The Haunting of Hill House è una masterclass
dell’horror psicologico che spaventa e incanta.
‘Dark’ (2017-2020)
Se i misteri che
sconvolgono la mente sono la vostra passione, dovete assolutamente
vedere Dark. Questa serie fantascientifica tedesca
vi farà girare la testa nel modo migliore. Ambientata in una
piccola città tedesca, Dark include viaggi nel
tempo tra il 2019, il 1986 e il 1953, e riesce a inquadrare ogni
epoca con un tono diverso. Mentre i personaggi viaggiano da
un’epoca all’altra, si confrontano con il modo in cui le loro
azioni nel passato possono influenzare il presente e il futuro. Con
la sua colonna sonora da capogiro, la fotografia d’atmosfera e gli
infiniti colpi di scena, Dark è un’emozionante
cavalcata mentale che vorrete rivivere ancora e ancora. Una volta
iniziato a guardarlo, non riuscirete a smettere finché non avrete
percorso tutti i 33 episodi.
‘Midnight Mass’ (2021)
Midnight
Mass è una serie horror soprannaturale che vi terrà
col fiato sospeso. Questo viaggio da brivido in sette episodi è
incentrato su una comunità isolana che sperimenta strani eventi
dopo l’arrivo di un misterioso prete. Secondo i fan, si tratta di
un capolavoro dell’horror e di uno dei migliori originali
Netflix. Preparatevi a suspense, jump scares e
colpi di scena a volontà. La particolarità di questo progetto di
Mike Flanagan sono le sue sfumature religiose, e l’esplorazione del
tema della fede di fronte all’ignoto. Gli utenti di Redditors
lodano la serie per l’atmosfera inquietante, i personaggi ben
sviluppati e le riflessioni che suscita.
‘The Last Kingdom’ (2015-2022)
Se amate la fiction
storica, The Last Kingdom fa per voi. Questa serie
ricca di azione segue le avventure di Uhtred di
Bebbanburg, un ragazzo sassone catturato e cresciuto dai vichinghi.
Ambientata nell’Inghilterra del IX secolo, i regni di Wessex e
Mercia sono sotto attacco da parte dei danesi invasori. Il nostro
eroe Uhtred si trova in bilico tra la sua educazione vichinga e il
suo retaggio sassone, mentre i regni inglesi lottano per la
sopravvivenza. Pieno di battaglie epiche, intrighi politici e un
tocco di romanticismo, The Last Kingdom vi
appassionerà all’istante. Le scenografie, i costumi e la fotografia
sono splendidi e vi trasporteranno in un’epoca lontana, fatta di
mura di scudi e antiche navi da guerra.
‘Arcane’ (2021-)
Suggerita dal Redditor
Maluber, Arcane è una serie animata ambientata
nell’universo di League of Legends che vi lascerà a bocca
aperta. Questa serie ha tutto: magia, mistero, azione e cuore. La
storia segue due sorelle, Vi e
Jinx, che finiscono su fronti opposti in una
guerra tra la città tecnologicamente avanzata di Piltover e la
città sotterranea oppressa di Zaun. Questa serie è
stata considerata un vero e proprio capolavoro visivo, con
un’animazione di qualità cinematografica e un’ispirazione steampunk
stupefacente. I personaggi, inoltre, sono complessi e avvincenti e
vi troverete profondamente coinvolti nella relazione tra Vi e Jinx.
Arcane è stata elogiata dalla critica e dai fan;
attualmente ha un punteggio di critica del 100% e di pubblico del
98% su Rotten Tomatoes.
‘Mindhunter’ (2017-2019)
Come il Redditor
SlyZip, se siete fan dei thriller psicologici e dei drammi
polizieschi, Mindhunter fa per voi! Questa serie
avvincente segue gli agenti dell’FBIHolden Ford e Bill Tench mentre
interrogano serial killer imprigionati per cercare di capire le
loro motivazioni. Le interpretazioni di questa serie sono
fantastiche: Jonathan Groff è brillante nel ruolo dell’ambizioso ed
eccentrico agente Ford. Holt McCallany interpreta
il suo severo ma solidale partner Tench: insieme, la loro chimica
illumina lo schermo. Con la sua trama e atmosfera inquietante,
Mindhunter non è adatto ai deboli di cuore!
‘Black Mirror’ (2011-)
Se siete in vena di una
serie sconvolgente che vi lascerà con una sensazione perenne di
inquietudine addosso, Black Mirror è quello che fa per voi. Questa
serie antologica britannica di fantascienza, citata da
quidquid_ di Redditor, esplora il rapporto dell’umanità con la
tecnologia in un modo spaventosamente plausibile e allo stesso
tempo assolutamente avvincente. Ogni episodio presenta un nuovo
cast e una nuova trama, con il filo conduttore dell’eccessiva
dipendenza e sottomissione dell’umanità alla tecnologia. La serie è
una rivisitazione moderna di Ai confini della realtà, che
utilizza satira e suspense per evidenziare le potenziali
conseguenze di tecnologie come i social media, la realtà virtuale e
la sorveglianza. Alcuni episodi vi lasceranno sicuramente a bocca
aperta.
‘Bojack Horseman’ (2014-2020)
BOJACK HORSEMAN
Bojack
Horseman è una delle serie animate più intelligenti e
creative che Netflix possa offrire. Questa serie vi farà ridere,
piangere e mettere in discussione le vostre scelte di vita, il
tutto nell’arco di 22 minuti. Bojack Horseman
racconta la storia di un cavallo antropomorfo di nome
BoJack Horseman, una star della sitcom degli anni
’90 che cerca di trovare la sua strada in un groviglio di disgusto
per se stesso, whisky e relazioni fallite. Questa serie bizzarra e
fantasiosa è piena di giochi di parole sugli animali e di un
umorismo arguto che vi farà ridere per tutto il tempo. Ma, sotto la
sua apparentemente “sciocca” superficie, BoJack
Horseman è uno show sorprendentemente profondo che
affronta candidamente temi molto importanti.
‘Sex Education’ (2019-2023)
SEX EDUCATION SEASON 4
Sex Education è un gioiello di
Netflix che il redditor
Large_Sense3833 raccomanda vivamente, in quanto unisce umorismo
e sincerità in un rinfrescante pacchetto da coming-of-age. Hanno
anche detto: “Sex
Education – una commedia rabbiosa e sincera!
Quest’anno esce anche l’ultima stagione“. La serie è
incentrata su Otis, un liceale socialmente
impacciato, e sulla sua amica ribelle Maeve, che
si uniscono per offrire consigli sul sesso ai loro compagni di
scuola. Mentre affrontano le loro insicurezze e le loro relazioni,
formano un legame unico che guida la narrazione commovente dello
show. Al di là dell’umorismo arguto e delle trame avvincenti, si
distingue per l’approccio disinvolto alla discussione sulla
sessualità e alla rappresentazione diversificata dei personaggi.
Affrontando temi come il consenso, l’identità e la scoperta di sé,
la serie esplora senza paura le complessità dell’adolescenza e
dell’età adulta.
Beef è un’avvincente serie dark comedy su Netflix
suggerita dal Redditor
Complete-Squirrel-21, che segue le conseguenze di un incidente
stradale tra due sconosciuti, Amy Lau e
Danny Cho. Man mano che la trama si evolve, si
trasforma da un insignificante scontro di strada a un commento
profondo sulla paternità, sulle relazioni e sull’essenza della
vita. L’eccezionale ritratto di personaggi asiatici a tutto tondo
si libera dagli stereotipi, approfondendo l’impatto
dell’indisponibilità emotiva e del trauma genitoriale. Sullo sfondo
di vendette e sogni infranti,
Beef mette in discussione la nozione stessa di amore
ed esplora la qualità senza tempo dell’arte. Con la sua narrazione
avvincente, l’umorismo ironico e i temi esistenziali, è una serie
imperdibile che tiene gli spettatori sul filo del rasoio e offre
un’avvincente esplorazione della psiche umana.
Mentre Star
Wars Il Risveglio della Forza sta convincendo
tutto il pubblico del mondo a giudicare dai commenti entusiasti,
oggi via Collider gustiamoci le 1o migliori scene tagliate
dalla prima epica trilogia di Star Wars
di George Lucas, da noi nota come Guerre
Stellari.
Gli ingredienti per un film horror
che si rispetti includono, generalmente, un mostro, un assassino o
una “final girl”. Alcuni dei migliori film horror mai realizzati,
però, presentano un elemento chiave ai fini della trama: la figura
della madre. Le mamme dei film horror possono essere davvero
spaventose, come in Psycho, oppure essere confortanti e
parecchio potenti, come in Poltergeist o A Quiet
Place. Dalle madri che salvano alle madri che uccidono, siano
esse umane o mostri, Screen Rant
ha raccolto le 10 migliori mamme dei film horror:
Mother Firefly (La casa dei 1000 corpi)
Ne La Casa dei 1000
Corpi, vera e propria lettera d’amore di Rob Zombie al genere
horror, Karen Black interpreta la matriarca di una delle famiglie
più sanguinose nella storia del cinema dell’orrore. Mother Firefly
ha mantenuto il dominio sulla casa degli orrori e sugli omicidi
della sua famiglia. Black ha interpretato il personaggio servendosi
di un sorriso fiducioso ma al tempo stesso malvagio, permettendo
alle vittime di sentirsi al sicuro nella sua casa della morte.
Il personaggio di Black è
estremamente popolare tra i fan dell’horror. Purtroppo, mentre il
personaggio sarebbe dovuto apparire anche nel sequel, La casa
del diavolo, Karen Black ha rifiutato a causa di alcuni
problemi legati alla retribuzione ed è stata sostituita da Leslie
Easterbrook, che ha reso suo il personaggio pur rispettando la
performance di Black.
Grace (The Others)
Nella storia di fantasmi
del 2001,
The Others, Nicole Kidman interpreta la madre di due
bambini piccoli la quale crede che la sua antica casa di famiglia
sia infestata dagli spiriti. A mano a mano che gli spettri
diventano presenze sempre più reali, Grace fa quello che serve,
mettendo da parte le sue paure per proteggere i suoi figli.
Kidman ha ricevuto una nomination ai
Golden Globe per il ritratto di Grace, una madre in difficoltà che
è disposta a combattere pur di mantenere i suoi figli al sicuro.
Mentre il film gioco molto con le atmosfere e si tiene alla larga
da sangue e jumpscare, il mondo di Grace diventa sempre
più spaventoso. La performance di Kidman è considerata una delle
grandi interpretazioni di un’attrice in un film horror.
Chris MacNeil (L’esorcista)
Una delle migliori madri nei film
dell’orrore che, purtroppo, non è stata in grado di aiutare sua
figlia da sola. Ellen Burstyn è stata candidata all’Oscar per il
ruolo di Chris MacNeil, la madre della giovane Regan che viene
posseduta da un demone nel rivoluzionario film horror del regista
Willaim Friedkin,
L’esorcista.
Chris è una madre
tanto fisica quanto emotiva, poiché è incapace di salvare l’anima e
il corpo di sua figlia dal Diavolo e dai suoi demoni. Alla fine,
consultando un prete, MacNeil si rifiuta di rinunciare a sua figlia
e non mancherà di salvarla, a qualunque costo.
Donna Trenton (Cujo)
Nell’adattamento di successo
Cujo di Stephen King, Dee Wallace Stone interpreta una
madre che, insieme al suo giovane figlio, è intrappolata in una
macchina durante una calda giornata estiva mentre il cane rabbioso
del titolo li insegue dall’esterno. Anche se la morte aleggia in
ogni momento, Donna Trenton cerca disperatamente di assicurarsi che
lei e suo figlio sopravvivano.
La performance di Dee Wallace Stone
è una delle più acclamate nei film horror degli anni ’80 , on molti
critici che la citano addirittura come la sua prova migliore.
L’attrice interpreta Donna sia come una vittima sia, alla fine,
come una feroce mamma guerriera che prende il destino nelle sue
mani per combattere contro un mostro e salvare suo figlio. La
performance di Stone e l’abile adattamento hanno aiutato il film ad
essere uno dei titoli che parlano di “animali killer” più popolari
e rispettati di tutti i tempi.
La Regina (Aliens – Scontro finale)
Non tutte le madri sono
umane, ma tutte le madri esistono per proteggere la loro prole. Nel
classico Aliens di James Cameron, la Ripley di Sigourney
Weaver affronta il suo più grande avversario, la Regina. Il mostro
è un cattivo ma, come farebbero tutte le madri, vuole “solo”
proteggere le sue uova dagli invasori umani.
L’ampio utilizzo di
burattinai ha migliorato la “performance” della Regina e l’ha resa
ultra realistica, rendendo le battaglie tra la Regina e Ripley
davvero terrificanti. Il suo assalto continuo agli umani non è un
semplice istinto omicida, ma il desiderio di tenere al sicuro le
sue uova e i futuri Xenomorfi.
Norma Bates (Psycho)
Poiché non tutte le madri
dei film dell’orrore sono umane, è anche naturale che non tutte
siano “vive”. Nel classico del genere horror/thriller
Psycho, Alfred Hitchcock ha creato una delle rivelazioni
più terrificanti della storia del cinema dell’orrore quando, verso
il finale del film, si scopre che la madre di Norman Bates è morta
da diverso tempo.
Norman è ossessionato da sua madre e
dalla sua figura, con la donna che lo “abita” quando l’uomo si
eccita sessualmente. L’influenza edipica che Norma ha avuto su suo
figlio ha generato non solo un mostro assassino e sessualmente
traumatizzato, ma anche una delle madri più terrificanti di tutta
la storia dell’horror.
Annie (Hereditary – Le radici del male)
Il regista Ari Aster è
diventato un nome di punta dell’horror moderno grazie al suo
lungometraggio d’esordio nel 2018, Hereditary
– Le radici del male. Toni Collette interpreta Annie, una
madre che vede la sua famiglia autodistruggersi a causa di alcuni
malvagi e tragici fantasmi manovrati da una forza invisibile. Annie
è un personaggio interessante, poiché è una madre che sembra
prendersi cura della sua famiglia ma, a mano a mano che vengono
rivelati i segreti della storia, diventa più ambigua nelle sue
azioni.
Di scena in scena il pubblico si
chiede se Annie sia una salvatrice o semplicemente una cattiva. La
performance di Collette è stata elogiata dalla critica, con molti
che hanno addirittura chiesto una nomination all’Oscar non solo per
l’attrice ma anche per il film stesso. Il fatto che gli spettatori
non possano fidarsi di Annie rende il suo personaggio una parte
essenziale del terrore al limite che circonda il film.
Margaret White (Carrie – Lo sguardo di Satana)
Piper Laurie ha acquisito
un posto d’onore nella storia dei film horror grazie al suo
ritratto della madre di Carrie White, Magaret, nell’adattamento di
Brian De Palma del romanzo Carrie di Stephen King. La mamma di Carrie è una
fanatica religiosa contraria a qualsiasi forma di sessualità che
terrorizza sua figlia adolescente, interpretata da Sissy Spacek.
Margaret crede che i poteri di Carrie siano empi e cerca di
purificare l’anima di sua figlia attraverso un’estrema tortura
mentale.
Laurie ha affrontato il ruolo con
grande abilità ed è diventata il simbolo terrificante di una madre
folle era decisamente pazza. Margaret e Carrie sono figure tragiche
e danno tristezza al racconto dell’orrore di King e De Palma. Sia
Laurie che Spacek sono state nominate all’Oscar per le loro
interpretazioni.
Wendy Torrance (Shining)
Un’altra grande madre
dell’universo di Stephen King. Wendy Torrance è, forse, la più
terrorizzata di tutte le madri dei film horror. Il suo tormento è
inesorabile per tutto il film. Nell’adattamento di Stanley Kubrick
di Shining di Stephen King, Wendy è terrorizzata dai
fantasmi dell’Overlook Hotel e alla fine dal suo stesso marito, che
cerca di ucciderla insieme al loro giovane figlio Danny dopo essere
stato manipolato dal mondo degli spiriti dell’hotel. Wendy piange,
urla, sembra impotente, ma alla fine trova il coraggio di
combattere e sopravvivere per salvare suo figlio.
Il romanzo di Shining è uno
dei più popolari di King e l’autore ha spesso elogiato la
performance di Shelley Duvall. Anche i critici e i fan dell’horror
considerano la performance dell’attrice una delle più belle del
cinema horror eppure, per qualche strana ragione, è stata nominata
(insieme allo stesso Kubrick) per i Razzie Awards.
Diane Freeling (Poltergeist)
Poltergeist di
Tobe Hooper e Steven Spielberg è uno dei film horror più
popolari di tutti i tempi e una delle storie di fantasmi più
venerate al cinema. La famiglia Freeling è infestata da diversi
fantasmi che finiscono per rubare la loro figlia e portarla negli
inferi. I Freelings assumono un sensitivo e un team di ricercatori
sul paranormale per trovare la loro figlia, ma è la madre, Diane,
che è implacabile nel suo tentativo di volerla salvare in prima
persona.
Combattendo fantasmi, mostri
demoniaci e cadaveri nella sua piscina, Diane è la madre
dell’orrore per eccellenza, mentre combatte tantissimi e
diversissimi elementi spettrali fino a quando finalmente entra lei
stessa nell’altra dimensione per salvare sua figlia. Il film è
stato un enorme successo e la performance di Jobeth Williams ed è
stata elogiata dalla critica. Willams ha vinto un premio Saturn per
la sua interpretazione.
Gli anni Ottanta
per
Martin Scorsese sono stati caratterizzati da soli
cinque film ma tra cui si possono notare le sue
pellicole più celebri. Questo è anche il decennio dove il regista
consolida il suo sodalizio con
Robert De Niro, iniziato nel 1973 con
Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì
all’inferno, e con cui poi è tornato a lavorare anche
per il film in uscita ora
Killers of the Flower Moon.
Da sempre infatti il punto di forza
di Scorsese è la sua costante scuderia di attori che cresce nel
corso dei decenni. Gli anni Settanta e Ottanta
hanno visto
Harvey Keitel e De Niro apparire in almeno due film ogni
decennio, gli anni Novanta di nuovo De Niro e
Joe Pesci. Poi nei Duemila è stata la volta di
Leonardo DiCaprio che ha aperto le sue numerose collaborazioni
nel 2002 con il ruolo di Amsterdam Vallon in Gangs of New
York. Sebbene sia difficile individuare quali siano
esattamente le migliori interpretazioni cinematografiche nei
film di Martin Scorsese in generale, dare un’occhiata al suo
catalogo degli anni Ottanta potrebbe aiutare a restringere il
campo.
Ecco le 10 migliori interpretazioni
nei film anni Ottanta di Scorsese
David Bowie in L’ultima tentazione
di Cristo
L’ultima
tentazione di Cristo è l’epopea storica di Scorsese del
1988 e uno dei film più spesso trascurato nella
lunga carriera del regista. Il film è incentrato su Gesù e i suoi
dodici discepoli, dove il Figlio di Nazaret
trascorre i suoi ultimi giorni sulla Terra compiendo miracoli e
diffondendo l’illuminazione in tutta Gerusalemme. Nonostante il
film abbia ricevuto molte recensioni negative da parte dei gruppi
religiosi, L’ultima tentazione di Cristo non è
solo uno dei film più sottovalutati, ma è anche uno dei più
sperimentali.
Nel cast di questa pellicola biblica
troviamo anche l’icona della musica
David Bowie, leggenda del rock nei panni di Ponzio
Pilato. Mentre la maggior parte delle altre
interpretazioni di questo personaggio lo dipingono come un
governatore freddo e calcolatore, Bowie offre invece un’innegabile
empatia che gli aggiunge ulteriori strati e ti fa, quasi,
dimenticare che in realtà il prefetto della Giudea era un sovrano
crudele.
Rosanna Arquette in Fuori
orario
Fuori orario
originariamente doveva essere diretto da
Tim Burton, ma
Scorsese lesse la sceneggiatura mentre stava avendo problemi
finanziari e anche di tipo religioso-politici per il
tentativo di realizzare L’ultima tentazione di
Cristo. Burton rinunciò senza problemi alla regia
del film quando il regista espresse il desiderio di dirigerlo
personalmente. Il film è incentrato sul personaggio di Paul
Hackettun, programmatore di computer interpretato da
Griffin Dunne, e lo segue mentre vive una serie di
eventi bizzarri principalmente in una sola notte. Spesso paragonato
alla storia di una tragedia greca, Fuori orario
esplora la relazione tra gli uomini e la loro volontà di sopportare
qualsiasi cosa se sono coinvolti altri interessi. Scorsese fa un
cameo interpretando il gestore di luci al Berlin Cafè. Nel bar in cui Paul Hackett
incontra Marcy, al tavolo di fianco a quello del protagonista si
possono notare
Catherine e Charles Scorsese,
genitori del regista, che chiacchierano.
Rosanna Arquette interpreta Marcy, una delle
donne che Patrick incontra e frequenta brevemente nel corso del
film. Sebbene la sua presenza nel film sia fatta di poche scene,
Arquette lascia una forte impressione sugli spettatori grazie alla
sua esilarante rivisitazione di uno strano incontro sessuale che
coinvolge Il Mago di Oz e alla sua risata contagiosa.
Griffin Dunne in Fuori orario
Fuori
orario del 1985 è uno dei film più
sottovalutati di Scorsese ed è probabilmente in gran parte dovuto a
quanto sia diverso dalla maggior parte del suo lavoro. Tuttavia, ha
sviluppato un seguito di culto nel corso degli anni, e gran parte
di questo ritrovato apprezzamento deriva dalla performance di
Griffin Dunne.
L’attore in questo film interpreta
il protagonista Paul Hackett, un uomo
insoddisfatto della sua carriera, della sua vita amorosa e in cerca
d’amore o di sesso. Dall’inizio alla fine, il pubblico fa il tifo
per lui e prova anche compassione per Paul mentre invece lo stress
degli eventi alla fine lo logora psicologicamente.
Willem Dafoe in L’ultima tentazione
di Cristo
Continuando con il tema dei
film meno conosciuti di Scorsese, L’ultima tentazione
di Cristo è stato l’ultimo lungometraggio del regista
negli anni Ottanta, e sembra appropriato che abbia concluso quel
decennio con un progetto di proporzioni letteralmente bibliche.
Questa pellicola racconta la storia dei tentativi falliti di Satana
di tentare Gesù Cristo al peccato e della sua
conseguente crocifissione come risultato del non aver mai ceduto ai
capricci del Diavolo. Per quanto controverso fosse il film, ha
incassato oltre 30 milioni di dollari con un budget di soli 7
milioni di dollari, rendendolo così uno dei titoli di Scorsese di
maggior successo commerciale.
L’attore caratterista
Willem Dafoe ha accettato l’arduo compito di rappresentare Gesù
dopo che una serie di attori più famosi lo hanno rifiutato,
consolidandolo così come uno degli attori più audaci del settore.
Sebbene possa sembrare impossibile descrivere le qualità più umane
di Gesù, senza correre il rischio di generare reazioni divisive,
Dafoe ha trattato il materiale con grazia e rispetto. I
numerosi monologhi e le riprese estese combinate
con le condizioni di ripresa stressanti sarebbero sufficienti per
far smettere la maggior parte dei professionisti, ma Dafoe, ha
resistito e ha fornito una performance potente.
Tom Cruise in Il colore dei
soldi
Il
colore dei soldi è un altro film relativamente sconosciuto per
i fan occasionali del lavoro di Scorsese in quanto è un
dramma sportivo, il secondo all’epoca, ed è
notevolmente privo della violenza e dell’estrema volgarità spesso
viste nei suoi lavori. Il film segue Eddie “Fast Eddie” Felson,
l’attore Paul Newman, un giocatore di biliardo
professionista in pensione diventato venditore di liquori, e il suo
protetto Vincent Lauria, un giovane
Tom Cruise.
Considerando il fatto che
Tom Cruise è uno degli attori più pagati di Hollywood, è un po’
difficile immaginare un momento in cui non ha ricevuto i maggiori
guadagni. Tuttavia, Cruise è uno di quei rari attori che offre
sempre una performance forte, indipendentemente dal genere o dal
regista con cui lavora. Mentre Cruise porta con sé il suo solito
carisma e fascino per cui è diventato famoso, e il talento
dell’attore nell’interpretare in modo convincente un truffatore di
biliardo che rende questa una delle migliori interpretazioni nei
film di Scorsese degli anni Ottanta.
Jerry Lewis in Re per una
notte
Anche se la maggior parte
delle persone paragonerebbe probabilmente
Joker di
Todd Phillips al classico
Taxi Driver di Scorsese degli anni Settanta, alcuni invece
affermano che ci sono piu parallelismi tra Joker e
Re per una notte, poiché sono molto più simili nei temi e nei
personaggi. La leggenda
Jerry Lewis recita accanto a De Niro nel ruolo di Jerry
Langford, il conduttore di un talk show di successo.
Nonostante sia più noto ai fan per il suo lavoro comico, Lewis qui
offre un’ottima interpretazione nei panni dell’austero
Langford.
Il lavoro di Lewis nei panni di
Langford non è solo una delle migliori interpretazioni del catalogo
di Scorsese degli anni Ottanta, ma è anche un
punto di riferimento nel lavoro del defunto comico. La sua presenza
stoica e il suo comportamento calmo contrastano perfettamente con
il maniacale e imprevedibile Rupert Pupkin di De Niro. Nonostante
la serietà del suo ruolo, Lewis mantiene sempre il suo lato comico,
e il risultato rende la sua recitazione davvero unica.
Paul Newman in Il colore dei
soldi
La carriera del defunto
Paul Newman è stata tra le più invidiabili di Hollywood durante
il suo periodo di massimo splendore. Bello, carismatico e un uomo
davvero simpatico fuori dallo schermo, Newman è stato uno degli
uomini di punta di Hollywood negli anni Sessanta e Settanta. In
quanto tale e noto per i suoi ritratti di persone legalmente buone,
ha prontamente accettato il ruolo dell’antagonista imbroglione di
biliardo Eddie “Fast Eddie” Felson in Il colore dei
soldi.
Essendo un truffatore di
biliardo senza scrupoli, la più grande preoccupazione di
Fast Eddie ovviamente sono i soldi. Nonostante la
reputazione di Newman, raffigura un uomo determinato a vincere, e
l’alchimia tra lui e la stella nascente Tom Cruise è ciò che rende
questa una delle migliori interpretazioni nei film di Scorsese
degli anni Ottanta.
Cathy Moriarty in Toro
scatenato
Il classico film in
bianco e nero di Scorsese
Toro scatenato probabilmente lo ricorderanno per il ruolo di
Joe Pesci nei panni di Joey LaMotta e per la performance vincitrice
dell’Oscar di De Niro nei panni di Jake LaMotta. Tuttavia, la
performance di Cathy Moriarty nei panni della
moglie di Jake, Vicky, non viene discussa neanche
lontanamente come dovrebbe essere. Anche se esprime le sue battute
con l’autorità di un veterano del settore, Moriarty ha fatto il suo
debutto cinematografico nel dramma sportivo dei primi anni
Ottanta.
Giocando un po’ contro la
rappresentazione archetipica di una moglie
affettuosa, Vicky è altrettanto dura, se non di
più, del suo campione mondiale dei pesi medi, il marito-boxer Jake.
Nel corso del film, il pubblico vede Vicky sopportare molto dolore
derivante dal suo tempestoso matrimonio con Jake, ma la vede anche
affermarsi come qualcuno meritevole di amore e rispetto.
Robert De Niro in Re per una
notte
Re per una notte è
stato il seguito immediato di Scorsese al suo dramma sportivo
vincitore dell’Oscar Toro scatenato e ha riunito il regista con
l’amato De Niro. De Niro interpreta Rupert
Pupkin, un comico alle prime armi con problemi di salute
mentale che lo portano ad agire in modo irregolare praticamente con
chiunque incontri. Nonostante le manie di grandezza di Pupkin, c’è
un certo fascino in lui che costringe il pubblico a tifare per il
suo successo all’inizio del film.
Scorsese ha dichiarato di aver
rivendicato questa performance come la sua preferita del suo amico
Robert De Niro.
Robert De Niro in Toro
scatenato
Il dramma sportivo
biografico di Scorsese del 1980 è senza dubbio uno
dei più grandi film mai realizzati, nonostante il suo scarso
ritorno al botteghino mondiale. Distinto in quanto è girato su
pellicola in bianco e nero, questa pelicola racconta l’ascesa del
defunto Jake Lamotta fino a diventare il campione
mondiale di boxe. Per quanto brutale possa essere, Toro
scatenato fa un ottimo lavoro mostrando le conseguenze che
derivano da uomini che non riescono a gestire il loro comportamento
autodistruttivo e il film lo deve in gran parte alla performance di
De Niro.
Oltre ad aumentare e perdere enormi
quantità di peso per riflettere accuratamente LaMotta nel suo
periodo migliore di boxe e quando si ritirò. Le scene emotivamente
avvincenti di De Niro con Cathy Moriarty e Joe
Pesci sono tra le più strazianti di un filme
si aggiudica il primo posto come migliore interpretazione nei film
degli anni Ottanta di Martin
Scorsese.
Da grandi poteri derivano grandi
responsabilità. È forse la frase più usata, comune e famosa
tratta di una cinecomics (ma anche da un film in generale), ma
quali sono le citazioni e le frasi motivazionali che ispirano
eroismo e che sonos tate pronunciate in un cinecomics?
Cosa sarebbero i film Disney senza le loro canzoni? C’è poco da
fare: le colonne sonore sono una parte essenziale dei
grandi classici dell’animazione. I motivetti orecchiabili, i
testi divertenti, i balletti dei
personaggi sono gli elementi che i fan di ogni età cercano nei
capolavori Disney.
Che si tratti del brano pop di
un film più
recente o della canzoncina di un vecchio classico, ci sono
alcune sinfonie che sono diventate parte della cultura pop.
Vediamo quali sono, secondo gli utenti di Ranker,
le migliori canzoni Disney di tutti i tempi.
“Let It Go” (”All’alba sorgerò”) –
Frozen (2013)
”Let
it Go”
è il brano principale diFrozen.
Il successo di questa canzone
Disney ha
pochi eguali: il brano ha scalato le classifiche musicali
degli anni 2013-2014 e si è aggiudicato unPremio
Oscar.
La versione italiana s’intitola ”All’alba
sorgerò”.
Nel film, la canzone arriva in un
momento difficile per il personaggio di Elsa. Quando vede
che i suoi poteri crescono fuori controllo, la principessa fugge
dal regno per andare a vivere isolata tra le montagne. Il
brano inizia come un triste lamento, ma diventa
gradualmente più trionfante: mentre canta, Elsa abbandona
la paura e le aspettative che pesano su di lei. Finalmente, accetta
la sua forza e la usa per costruire un incantevole castello di
ghiaccio.
“You’re Welcome” (”Tranquilla”) –
Oceania (2016)
Come
per la canzone di
Frozen,
anche questo brano presente inOceania
è potente perché rivela l’essenza di un personaggio. Il
semidio
Maui,
doppiato in lingua originale daDwayne
Johnson
e in italiano da
Fabrizio Vidale,
canta “You’re
Welcome”
(”Tranquilla”).
Il personaggio di Maui è
estremamente divertente e questa canzone è l’introduzione perfetta
per lui. Cantando, la divinità elenca arrogantemente i suoi
successi e le ragioni per cui è così perfetto. Inoltre, distraendo
gli altri personaggi con la musica, Maui crea una
distrazione e riesce a rubare una barca.
”Colors Of The Wind” (”I colori
Del Vento”) – Pocahontas (1995)
Spesso
le canzoni
Disney
introducono un cambio di prospettiva per i personaggi dentro al
film. Questo è il caso di ”Colors
Of The Wind”
(”I
colori Del Vento”)
in
Pocahontas.
La canzone, intonata da
Pocahontas, accompagna l’arrivo di John
Smith nel nuovo mondo e dà al personaggio una visione diversa
sulla vita della natura che lo circonda. Con una bella e
orecchiabile melodia, viene comunicato un concetto complesso:
l’idea secondo cui la bellezza sia in tutte le cose che possiedono
un’essenza spirituale.
”Il cerchio della vita” – Il re
Leone (1994)
‘‘Il
cerchio della vita”
non è solo una delle canzoni più iconiche della
Disney,
ma è un anche un inno alla vita perché parla della logica che
governa il mondo. Il brano apre il film
Il re
Leone e
accompagna le immagini mozzafiato che mostrano gli animali
mentre si radunano per accogliere
Simba,
il nuovo principe della savana.
”Il cerchio della vita” è
uno dei pochi brani Disney a non essere cantato da
uno dei personaggi, ma ciò rende il messaggio della canzone ancora
più potente. Parole, immagini e melodia fanno sì che la scena
iniziale de Il re Leone sia un capolavoro
cinematografico.
“Prince Ali” (“Il Principe
Alì”) – Aladdin (1992)
Se nella versione originale
di Aladdin la voce del Genio è quella del mitico
Robin Williams, in italiano il personaggio è
doppiato dall’attore Gigi Proietti. Inoltre, Williams è anche il narratore e la voce che
canta i brani del film.
Nella versione per l’Italia, a
cantare è il paroliere e musicista Ernesto
Brancucci (Ermavilo).
Ermavilo è stato un grande doppiatore
Disney, ha lavorato nei maggiori
film d’animazione e dato voce a grandi personaggi. In
Aladdin intona la celebre canzone ”Il principe
Alì”, brano con cui il Genio introduce alla
regalità Agrabah (che in realtà è
Aladdin sotto mentite spoglie).
“How Far I’ll Go” (”Oltre
l’orizzonte”) – Oceania (2016)
Nei film
Disney c’è una lunga tradizione di canzoni in cui
i personaggi esprimono quell’ardente desiderio di raggiungere un
obiettivo. Il brano di Oceania “How Far I’ll Go“/”Oltre
l’orizzonte” rappresenta un perfetto esempio.
Vaiana, il personaggio
principale si trova di fronte ad un bivio: da un lato prova un
forte amore per la sua isola natale, dall’altro è mossa dal
desiderio di uscire in mare aperto ed esplorare il mondo. Qui la
canzone serve come punto di partenza e dà il via alla vera
avventura.
“Be Our Guest” (”Stia con noi”) –
La bella e la bestia (1991)
Ci sono canzoni
Disney che piacciono per la profondità e altre che
sono semplicemente divertenti da ascoltare, soprattutto se parlano
di magia. “Stia con noi” di La bella e
la bestia è proprio il tipo di canzone che mescola
umorismo e meraviglia. L’idea della Disney di
inserire nel film oggetti domestici che cantano e servono la cena è
davvero bizzarra, ma è facile farsi coinvolgere dal ritmo della
melodia.
Quando Bella viene
intrappolata nel castello magico, il candeliere Lumiere
non può fare a meno di intrattenerla con uno spettacolino.
D’altronde, la fanciulla è il primo ospite dopo tanti anni…
“Part Of Your World” – La
Sirenetta (1989)
Il brano “Part Of Your
World“/”La
Sirenetta” è una delle più belle canzoni
Disney: combina la brama per qualcosa e il
dolore nel pensare che non accadrà mai. La canzone viene
cantata dalla protagonista
Ariel ed esprime il suo desiderio di fuggire dal suo
mondo subacqueo per esplorare il mondo terrestre. Può sembrare un
tema lontano, ma il brano Disney fa riferimento ad
una condizione comune a molte persone, anche sulla terraferma nella
vita reale.
“Il mondo è mio” – Aladdin
(1992)
Un capitolo a parte è
quello delle canzoni d’amore della Disney. Tra le
più dolci ed emozionanti c’è sicuramente ”Il mondo è mio”
di Aladdin. Il brano enfatizza la storia d’amore tra
Jasmine e Aladdin. Mentre cantano, i due
personaggi scoprano insieme i nuovi mondi a cui non sono mai stati
esposti prima.
“In fondo al mar” – La Sirenetta
(1989)
Per entrare nella storia,
le canzoni Disney non devono essere solamente
toccanti e riflessive, ma devono soprattutto essere orecchiabili.
Esemplare in ciò è ”In fondo al mar” de La
Sirenetta. Il brano serve al granchio
Sebastian per convincere Ariel che l’oceano
sia molto più divertente rispetto alla superficie terrestre.
Il ritmo vivace finisce per
coinvolgere tutte le creature dell’oceano, che si uniscono in un
simpatico show musicale. Una canzone del genere non può che mettere
allegria e restare in testa per giorni.
Ecco una top 10 che racchiude dieci
inquadrature finali di grandi film che hanno fatto la storia del
cinema. Probabilmente non saranno le più iconiche in assoluto, ma
rappresentano senza dubbio un genere, una tipologia, un criterio
che ha segnato il cinema in diversi modi.
Ecco le 10 inquadrature finali più iconiche della storia del
cinema:
[nggallery id=2493]
Per il video esplicativo che giustifica le scelte, eccolo di
seguito:
Arriverà il prossimo 4 febbraio al
cinema The Hateful Eight, l’ottavo film
di Quentin Tarantino, in cui spicca il personaggio
di Jennifer Jason Leigh, unica donna in un cast di
uomini. Non è un mistero che Tarantino abbia sempre scritto grandi
personaggi femminili e di seguito vi elenchiamo le 10 protagonista
tarantiniane più belle e letali dei suo cinema.