THR ha rivelato in un
nuovo report che la HBO ha messo in cantiere una nuova serie che
approfondisce il mondo di George Martin già
arrivato sulla rete con la serie Game of
Thrones. A differenza della serei prequel dedicata ai
Targaryen, House
of the Dragon, questo nuovo progetto sarà un sequel e
si concentrerà sul personaggio di Jon Snow, ora
che è tornato alla Barriera.
Sempre lo stesso report conferma
che Kit Harington riprenderà il ruolo che gli ha
dato la fama. Nessun membro dalla squadra creativa di questa serie
è stato ancora annunciato, così come non sappiamo se ci saranno
altri personaggi noti nello show che, ricordiamo, sarà ambientato
in concomitanza con il Regno di Bran lo Spezzato, con tutti i
sopravvissuti alle vicende di Game of
Thrones ancora vivi e liberi per Westeros (e non solo,
ciao Arya!).
L’ultima stagione de Il trono di spadeè stata piena di
avvenimenti per Jon Snow. Tempo fa, il finale
della stagione 5 ci aveva lasciati in sospeso: sembrava che Jon
Snow fosse morto. E lo era. Ma è tornato tra i vivi, e il suo
ritorno ha portato ulteriori complicazioni nella trama del
telefilm.
E mentre aspettiamo la nuova
stagione, cerchiamo di rendere la lunghissima attesa meno
difficile, con un bel ripassone sui fatti principali riguardanti il
nostro beniamino Jon Snow in dieci punti. Ma prima affrontiamo i
concetti basilari.
Jon Snow: Chi l’attore che lo interpreta?
Jon Snow è interpretato dall’attore
britannico
Kit Harington, ed ha ottenuto il ruolo grazie alla
piccola parte nelle repliche di War Horse, una produzione Royal
National Theatre di Londra. Infatti il ruolo gli spiana la strada
per un provino per il ruolo di nel pilot della serie Il Trono di
Spade.
Jon Snow: la sua spada
Il personaggio di Jon Snow impugna
una spada nobile. Infatti è la spada di Lord Mormont, che in segno
di gratitudine e fiducia nei suoi riguardi come futuro comandante
della Guardia, gli affida la sua spada della casata dei Mormont che
si chiamerà “Lungo Artiglio”, la spada bastarda di acciaio di
Valyria.
L’età di Jon Snow
Nei libri, Jon Snow appare per la
prima volta all’età di quattordici anni. Il mondo de Il
trono di Spade, infatti, segue le tradizioni medievali
dove gli adolescenti venivano trattati come adulti.
La HBO ha deciso l’età dei
personaggi per la serie, decidendo che Jon Snow avesse 17
anni all’inizio della prima stagione. Non sappiamo
esattamente quanti anni abbia ora: quanti anni sono passati
esattamente? Ma presumibilmente, ora ne ha circa una ventina.
Jon Snow muore come Giulio
Cesare
Sia il cast che i creatori de
Il
trono di spadeavevano insistito nel farci credere
al fatto che Jon Snow fosse morto. Jon era
stato accoltellato in seguito ad un ammutinamento nei Guardiani
della Notte, con un fato simile a quello di Giulio Cesare:
assassinato dai propri amici e collaboratori, compreso il giovane
che aveva preso sotto la propria protezione e cresciuto come un
figlio. E tutti furono portati a pensare che quella fosse la
fine.
Jon Snow salvato da
Melisandre
Ma verso la fine del secondo
episodio della sesta stagione, Davos riesce a convincere la
riluttante Melisandre ad usare i propri poteri
mistici/magici per riportare in vita Jon Snow: il
miracolo che tutti stavamo aspettando!
Il corpo di Jon viene lavato, gli
vengono tagliati i capelli e la barba, e viene recitato un lungo
incantesimo. In un primo momento, sembra che il rituale non abbia
funzionato. Ma all’improvviso Jon apre gli occhi, e fa un respiro
profondo. E noi abbiamo tirato un sospiro di sollievo: Jon
Snow non è morto!
Jon Snow e la profezia del
principe promesso
Nella mitologia de Il trono di Spade, c’è una
profezia su un antico eroe conosciuto come Azor Ahai, o “Il
principe che venne promesso”. La leggenda dice che combatté
l’oscurità con una spada fiammante.
Abbiamo visto Jon Snow
tornare, chiamato per difendere Westeros contro l’invasione degli
Estranei, in un momento in cui c’è bisogno di un
eroe. Che sia lui il Principe che venne
promesso?
I genitori di Jon Snow: i
Targaryen
La storia diffusa nel mondo di Game
of thrones su Rhaegar Targaryen e Lyanna Stark si
scopre essere molto diversa dalla realtà. La leggenda vuole che
Rhaegar rapì e stuprò Lyanna (la sorella di Ned) e che in seguito
ne causò la morte. Ma in realtà, come abbiamo scoperto nell’ultima
stagione, i due erano innamorati e decisero di scappare
insieme. Prima di morire, Lyanna diede alla luce
un figlio: Jon Snow! Per ora, Jon non sa ancora
niente sulle proprie origini.
Jon Snow e il diritto al
Trono
La linea di successione ad Approdo
del Re non è ben chiara. Dopo la morte di tutti i figli di Cercei,
la discendenza dei Baratheon è estinta. I Targaryen
potrebbero avere il diritto a richiamare il proprio diritto al
trono: il che vuol dire che Jon Snow,
figlio del principe Rhaegar, è il vero erede al trono.
Ma anche qui ci sono dei problemi:
Jon, in teoria, è ancora un bastardo (Stark e Targaryen), il che
potrebbe complicare le questioni riguardanti il suo diritto al
trono. Per Daenery sarebbe più facile, quindi, rivendicare il ruolo
di diretta erede al trono, essendo l’unica Targaryen “purosangue”
ancora in vita.
Jon/Aegon
Targaryen
È la settima stagione che conferma
tutto quello che fino ad allora era stato vagamente intuito.
Durante l’episodio “The Dragon and the Wolf”, ci
viene confermato che Jon è sia drago che lupo: figlio di Rhaegar e
Lyanna. Inoltre, il suo vero nome è Aegon
Targaryen, nome che condivide con colui che conquistò
Westeros circa trecento anni prima.
Jon non è un bastardo
È grazie all’amato Sam Tarly che
scopriamo che il Principe Rhaegar aveva
fatto annullare il precedente matrimonio con
Elia per poter sposare regolarmente Lyanna Stark:
Jon/Aegon è quindi un figlio
legittimo! Questo fa sì che sia anche il legittimo
erede al Trono di Spade in quanto unico figlio vivente
di Rhaegar Targaryen, primo figlio ed erede
di Re Aerys II il Folle (il re ucciso da Jaime
Lannister durante la Ribellione Baratheon).
Chi è a conoscenza della verità su
Jon Snow
Le origini di Jon Snow ci sono
state inizialmente suggerite da una visione di
Bran nel finale della sesta stagione. Oltre a lui, Ned era
l’unico ad essere a conoscenza della verità e mantenne il segreto
con tutti, persino con la moglie Catelyn.
Jon Snow e Daenerys
Tutto questo ci viene confermato
ancora da Bran, in una conversazione con Samwell Tarly. Mentre
tutto ciò viene raccontato, lo show ci mostra il primo momento di
intimità tra Jon e Daenerys: una scena che tutti
aspettavamo da tempo, ma che crea un’inevitabile sensazione di
disagio.
Infatti, se si mettono insieme i
pezzi, scopriamo che Daenerys è zia di Jon, in quanto sorella di
Rhaegar. David Benioff, uno dei creatori della serie, ha affermato
a riguardo: “Complica tutto, sia ad un livello politico
che ad un livello personale, e toglie a Jon e Dany tutto quello che
avrebbe potuto essere puro e quasi perfetto”.
“Non sai niente Jon Snow” è la
battuta, insieme a “l’inverno sta arrivando”, più usata in Game of
Thrones. Il destinatario della battuta stessa è, appunto, Jon Snow,
interpretato da Kit Harington, al quale però si
potrebbe dire lo stesso. Non che l’attore sia sprovvisto di qualche
particolare conoscenza, ma sembra proprio che, fino ad 11 anni, il
nostro Kit non conoscesse … il suo vero nome!
Ebbene sì, Kit
Harington era all’oscuro di quale fosse il suo nome di
battesimo, essendo sempre stato abituato a sentirsi chiamare Kit.
In realtà l’attore si chiama Christopher, in onore del drammaturgo
contemporaneo di Shakespeare Christopher Marlowe
“Non ho mai avuto degli indizi
o dei sospetti – ha dichiarato Kit – penso che loro (i
genitori, ndr) vedesse che volevo essere Kit, e che Christopher
fosse un po’ più tradizionale. Mio fratello si chiama Jack, ma il
suo vero nome è John. Kit è un diminutivo desueto di Christopher.
Il mio secondo nome è Catesby”.
Christopher atesby Harington in
effetti non suona benissimo, ed è probabile che se l’attore avrà la
possibilità di scrollars di dosso il nome pesante di Jon Snow,
prima o poi verrà chiamato soltanto Kit.
Il fuoco del dio R’hllor e il
ghiaccio degli Star ritornano a incontrarsi, questa volta su grande
schermo. Per chi non fosse familiare con il linguaggio di
Game of Thrones ci spieghiamo meglio:
Kit Harington, interprete di Jon Snow, figlio
bastardo di lord Stark, e Carice van Houten, che
nello stesso serial interpreta Melisandre, la sacedotessa del dio
del fuoco R’hllor, si incontrano sul set di
Brimstone, thriller scritto e diretto da
Martin Koolhoven.
Kit Harington si
aggiunge a un castgià formato da Carice van Houten
e da Dakota Fanning e Guy Pearce.
Nel film, una donna di nome Liz è in fuga da un folle predicatore.
Per Harinton ci sarà una parte da fuorilegge.
Manca poco all’inizio della nuova
stagione de Il trono di spade e i media
sanno come far venire l’acquolina agli spettatori che attendono con
ansia questo momento.
Seth Meyers ha
invitato al suo talk show (Late Night with Seth Meyers) Kit
Harington, uno dei più amati protagonisti della famosa
serie, nel ruolo di Jon Snow.
Con l’attore, il comico-conduttore
ha inscenato un divertente sketch che vede il “Guardiano della
notte” ospite a cena a casa sua.
Il ragazzo si comporta in maniera
piuttosto strana, mettendo a disagio gli altri commensali che
reagiscono imbarazzati di fronte alle sue uscite. Mentre per tutti
“è sbocciata la primavera”, per Jon Snow “l’inverno sta arrivando”.
Anche quando Seth gli
suggerisce di porsi diversamente e di provare a fare un po’ di
conversazione, i risultati non sono dei migliori. I riferimenti ai
parenti non finiscono in maniera propriamente felice: “Sono un
bastardo”, “Mia madre è morta”, “Mio fratello è stato ucciso al suo
matrimonio”.
Per quanto Jon Snow ci provi, non
riesce a non dare ai suoi discorsi un tono altisonante e
pesantemente tragico. Tono che non lo abbandona nemmeno quando,
alla fine, è costretto da Seth a scusarsi con gli altri ospiti e
finisce per raccontare a tutti il suo passato (aka “tutte e quattro
le stagioni del Trono di Spade”). Spoiler (mimati) alert!
“Oh! Dovrebbero farci una serie di
libri!” sbotta una degli ospiti. “Meglio una serie tv.” conclude
Jon.
Mentre aspettiamo di vederlo sul
grande schermo nel sequel di Mary Poppins,
Lin-Manuel Miranda è pronto a un altro debutto al
cinema, questa volta di una sua opera teatrale, il musical di
Broadway del 2005 In the Heights.
A informarci è l’Hollywood Reporter che specifica anche che la
regista del progetto è stata affidata dalla Weinstein Company a
Jon M. Chu (Jem e le Holograms, Step
Up 2).
Candidata a 13 Tony Awards
(e vincitore di 4 tra cui Miglior Musical), l’opera segue un arco
narrativo di tre giorni ambientato nel quartiere di Washington
Heights a New York City e segue la storia di una serie di giovani
dominicani-americani visti attraverso gli occhi di Usnav (lo
stesso Miranda), il proprietario di una bottega.
Per quanto riguarda Jon M.
Chu, il suo ultimo film, Now You See Me 2, è
al momento al cinema.
Dopo aver visto Wicked
raggiungere le 10 nomination agli Oscar e un incasso mondiale
superiore ai 756 milioni di dollari, e mentre la seconda metà del
musical in due parti uscirà al cinema a novembre, Jon M.
Chu ha firmato un accordo per dirigere un film live-action
di Hot Wheels per Mattel e Warner Bros.
Pictures.
Juel Taylor e
Tony Rettenmaier, un duo sceneggiatore e regista
che ha al suo attivo lavori come Creed II e
Hanno Clonato Tyrone, sono stati incaricati di
scrivere la sceneggiatura, con la Bad Robot di
J.J. Abrams e la Electric
Somewhere di Chu alla produzione. Robbie
Brenner produrrà per Mattel Studios insieme a Chu, Abrams
e Michael Bostic, con la supervisione di Arturo Thur de Koós per
Mattel Studios. Sheila Walcott e Zach Hamby supervisionano per
Warner Bros. Pictures, insieme a Jon Cohen per Bad Robot e Jane Lee
per Electric Somewhere.
Hot
Wheels sarà un film d’azione
Hot Wheels è
presentato come un film d’azione, ispirato alla linea di macchinine
giocattolo più venduta della Mattel, che presenterà alcuni dei
veicoli più belli ed eleganti al mondo. Ulteriori dettagli sulla
trama non sono ancora riservati. Il progetto riunisce Chu con
Warner Bros e Bad Robot, nell’ambito del loro attuale lavoro
insieme su Oh, the Places You’ll Go!, un
adattamento del classico racconto del Dr. Seuss, che segna il primo
lungometraggio d’animazione di Bad Robot per il
cinema.
In una dichiarazione a Deadline in
merito alle notizie odierne su Hot Wheels, il
Presidente e Chief Content Officer di Mattel Studios Brenner ha
dichiarato: “La capacità di Jon di creare mondi ricchi ed
elaborati con un punto di vista distintivo lo rende il narratore
ideale per dare vita a Hot Wheels. I suoi film sono spettacoli
visivi, vere delizie per gli occhi, ma ciò che li distingue è il
modo in cui intreccia narrazioni indimenticabili all’interno di
quelle splendide inquadrature. Insieme alla narrazione avvincente
di Juel e Tony, questo team è in una posizione unica per catturare
il cuore, l’adrenalina e lo spirito di Hot Wheels, un marchio
leader nella cultura automobilistica”.
Chu ha aggiunto: “Hot Wheels è
sempre stata più di una semplice questione di velocità: è
immaginazione, connessione e il brivido del gioco. Portare questo
spirito sul grande schermo è un’opportunità incredibile. Sono
entusiasta di collaborare con Mattel Studios, Warner Bros. Pictures
e Bad Robot per creare un’avventura che renda omaggio alla
tradizione di Hot Wheels, guidandola verso un mondo completamente
nuovo”.
Arriva da Variety la notizia che il
regista Jon M. Chu dirigerà l’adattamento in
live action di Jem and the
Holograms, basato sull’omonima serie animata cult
degli anni 80′ della Hasbro. La Blumhouse
Prods di Jason
Blum produrrà il film insieme alla Hasbro, allo
stesso Chu e a Scooter Braun, manager musicale di talento dei
vari Justin Bieber, Usher, nonché manager della Raymond
-Braun Media Group. Il Trio ha annunciato il progetto questa sera
con un video su Tumblr.
Jon M. Chu ha
recentemente diretto il film sequel G.I. Joe
Retaliation ma anche Step Up Never Say
Never.
Jem (Jem & The
Holograms) è una serie
animata televisiva americana prodotta da una
collaborazione fra la Hasbro e la Sunbow Production.
La serie è ispirata ad una linea di bambole distribuita
dalla Hasbro.
Jerrica Benton ha ereditato dal
padre Emmett Benton la Starlight Music una casa
discografica rovinosamente in bolletta. Tuttavia fra i lasciti del
padre c’è anche Energy (Synergy in originale), un
potentissimo computer dotato di personalità umana, che dona a
Jerrica la possibilità di trasformarsi in Jem, una vera popstar.
Jem si può avvalere della collaborazione del gruppo
delle Holograms, composto dalla sorella Kimber Benton
(tastierista), e dalle sue amiche Aja Leith (chitarrista) e Shana
Elmsford (batterista e bassista). Jem e le Holograms ottengono un
successo tale da riuscire coi proventi a sostenere anche
la Starlight House, l’orfanotrofio di cui si occupava
il padre di Jerrica.
Tuttavia la doppia identità di
Jerrica la mette in crisi col fidanzato, nonché tuttofare della
Starlight, Rio Pacheco, che seppur innamorato di
Jerrica, subisce anche il fascino della bellissima Jem. Inoltre
Eric Raymond, ex-socio di Emmett, ha intenzione di mettere i
bastoni fra le ruote a Jerrica, lanciando sul mercato
le Misfits, gruppo rivale delle Holograms, formato da
Phyllis “Pizzazz” Gabor (chitarra e voce), Roxanne “Roxy”
Pellegrini (bassista) e Mary “Stormer” Phillips (tastierista).
Jon Landau, il
produttore premio Oscar di “Titanic”
e di entrambi i film di “Avatar” è
morto di cancro. Aveva 63 anni.
Landau, da sempre partner di
James Cameron nella produzione, è stato dietro
a tre dei quattro film di maggior incasso di tutti i tempi. Landau
ha contribuito a fare la storia con “Titanic“, il
primo film a superare il miliardo di dollari al botteghino
mondiale. Ha superato il record di incassi di quel film due volte,
con “Avatar” del 2009
e il suo sequel, “Avatar:
La via dell’acqua” del 2022.
Prima della sua morte, Landau è
stato profondamente coinvolto nella produzione dei sequel di
“Avatar“. Cameron sta
pianificando di riempire il suo franchise fantascientifico con
cinque film in totale, con il quinto che dovrebbe uscire nel
2031.
Parlando con Variety alla prima di
“La
via dell’acqua“, Landau ha ricordato di aver proiettato il film
per il cast principale. “Quando li ho visti piangere, ho dovuto
piangere anch’io“, ha detto.
Jon Landau: muore a 63 anni il produttore di “Titanic” e
“Avatar” premiato con l’Oscar
Negli anni ’90, Landau è stato
vicepresidente esecutivo della produzione di lungometraggi presso
la 20th Century Fox, che nel 1995 ha stretto un accordo di first
look con la Lightstorm Entertainment di James Cameron, dove Landau è stato
direttore operativo. Alla 20th Century, Landau ha supervisionato
film come “Die Hard 2”, “Power Rangers”, “True Lies” e “L’ultimo
dei Mohicani”.
È inoltre l’architetto dei progetti
secondari di Lightstorm, come i fumetti di Dark Horse Comics e i
vari spinoff di “Avatar” stampati da Penguin Random House. Landau è
stato anche consulente per la creazione di “Avatar: Frontiers of
Pandora”, l’apprezzato gioco Ubisoft uscito a dicembre, e di un
gioco di ruolo multigiocatore online di Level Infinite di Tencent
Games chiamato “Avatar: Reckoning”.
Tra gli altri crediti produttivi di
Landau figurano “Campus Man” del 1987, “Solaris” del 2002 e “Alita:
Battle Angel” del 2019.
“Parliamo a nome di tutto il
team di Wētā FX quando diciamo che siamo devastati dalla perdita di
Jon Landau. Jon non era solo una figura monumentale nell’industria
cinematografica, ma anche un caro collaboratore e amico“,
hanno dichiarato Peter Jackson e Fran Walsh, la
cui società Wētā FX è stata la casa di effetti visivi per i film di
“Avatar”. “Jon ha portato una passione senza pari nei progetti
a cui ha lavorato e la sua influenza continuerà a ispirare per gli
anni a venire. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e
ai cari di Jon, così come a Jim e al team di Lightstorm
Entertainment”.
Anche Leonardo DiCaprio ha espresso il suo cordoglio
per la scomparsa di Jon Landau, produttore
cinematografico visionario e mente dietro alla produzione di
Titanic, che ha dato a DiCaprio la statura di
star internazionale. Landau, produttore dei film premiati con
l’Oscar Titanic e
Avatar, è morto sabato all’età di 63 anni, suscitando
un’ondata di ricordi da parte dei suoi numerosi amici e
colleghi.
Oggi
DiCaprio ha rilasciato la sua dichiarazione: “Jon era un’anima
incredibilmente gentile, saggia ed empatica, che non voleva creare
altro che un impatto positivo su chiunque o qualsiasi cosa si
avvicinasse. La sua eredità e la sua leadership vivranno per
sempre. Le mie condoglianze vanno a tutta la sua famiglia. Riposa
in pace; ci mancherai profondamente.”
Noto in particolare per il ruolo di
Don Draper nella serie TV Mad Men, l’attore Jon
Hamm ha negli anni acquistato sempre più popolarità,
affermandosi come un interprete dalle ottime qualità. Apparso anche
in numerosi film, l’attore vive un momento d’oro, dove sta
dimostrando di sapersi reinventare anche al di fuori della serie
che lo ha reso famoso.
Ecco 10 cose che non sai di
Jon Hamm.
Jon Hamm film
1. Ha recitato in film di
successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene
nel 2000, quando recita in Space Cowboys di Clint
Eastwood. Hamm ricopre in seguito dei ruoli in film come
Ultimatum alla Terra (2008), Urlo (2010),
Sucker Punch (2011), Le amiche della
sposa (2011), Le spie della porta accanto (2016),
ottenendo poi un ruolo di rilievo nel film Baby Driver – Il
genio della fuga (2017), recitando accanto ad Ansel
Elgort. Si apre così un periodo cinematografico ricco
per l’attore, che è tra i protagonisti di Prendimi!
(2018), 7 sconosciuti a El
Royale (2018), Lucy in the Sky (2019), The
Report (2019), Jesus Rolls – Quintana è
tornato (2019), Richard Jewell (2019) e Top
Gun: Maverick (2020).
2. È celebre per i ruoli
televisivi. L’attore intraprende la sua carriera
televisiva con la serie Providence dove recitaa in 18
episodi tra il 2000 e il 2001. Successivamente ottiene ruoli di
rilievo in serie come The Division (2002-2004), A
proposito di Brian (2006-2007), The Unit (2006-2007),
fino ad ottenere il ruolo che lo ha reso celebre nella serie
Mad Man, dove è protagonista assoluto dal 2007 al 2015.
Terminata la serie, l’attore continua ad apparire in TV
partecipando a Appunti di un giovane medico (2012-2013),
Parks and Recreation (2014-2015), all’episodio Bianco
Natale di Black Mirror (2014), Unbreakable Kimmy
Schmidt (2015-in corso), e Good Omens (2019).
3. Ha ricoperto anche il
ruolo di produttore. A partire dal 2012 l’attore ha
ricoperto in più occasioni il ruolo di produttore per la serie
Mad Man, di cui ha prodotto ben 40 episodi, e per la serie
Appunti di un giovane medico. Nel 2017 produce invece il
film Marjorie Prime e il documentario Circus
Kid.
Jon Hamm Instagram
4. Non ha un proprio
account. L’attore non possiede un profilo sul social
network Instagram, probabilmente per tenere la sua vita privata
lontano dai riflettori. Esistono tuttavia diverse fan page dedicate
all’attore, dove è possibile trovare sue fotografie o aggiornamenti
riguardo i suoi nuovi progetti da attore.
Jon Hamm moglie
5. È single.
L’attore non è mai stato sposato, ma dal 1997 ha avuto una
relazione con l’attrice Jennifer Westfeldt. I due
hanno lavorato insieme nel film Kissing Jessica Stein, e
sono apparsi in diverse campagne pubblicitarie per il marchio Gap.
Nel 2015 i due annunciano tuttavia di essersi separati.
Jon Hamm Batman
6. È interessato al
ruolo. L’attore si è dichiarato un grande fan del
personaggio di Batman e dei suoi fumetti, che conosce
particolarmente bene. Ha inoltre affermato che se gli venisse
proposto il ruolo, e ci fossero i presupposti giusti, sarebbe
particolarmente felice di interpretarlo al cinema. Attualmente il
nuovo Batman cinematografico sarà l’attore Robert
Pattinson nel film diretto da Matt
Reeves.
Jon Hamm Black Mirror
7. È stato protagonista
dello speciale natalizio. Nel 2014 l’attore recita
nell’episodio Bianco Natale della serie Black
Mirror. Distribuita tra la seconda e la terza stagione, la
puntata vede interconnesse tra loro tre storie, il cui filo
conduttore è l’uso della tecnologia all’interno delle relazioni.
Queste storie sono raccontate da due uomini in una baita sperduta,
e uno dei due è proprio Hamm.
Jon Hamm serie TV
8. Mad Men gli ha cambiato
la vita. Hamm ha incontrato molte difficoltà a trovare
lavoro come attore. Nell’attesa del giusto ruolo, continua a
lavorare come cameriere, decidendo di stabilire il suo 30°
compleanno come termine per riuscire ad avere successo ad
Hollywood. Nel 2000 inizia finalmente ad ottenere i primi piccoli
ruoli, ma è la serie Mad Men a sollevare definitivamente
la sua carriera, consacrandolo come attore di grande successo.
9. Per il suo ruolo ha vinto
un Emmy. Dopo sette nomination andate a vuoto, all’ottava
l’attore vince il premio Emmy come miglior attore in una serie
drammatica per Mad Men. L’importante riconoscimento è un
ulteriore spinta alla sua carriera, che terminata la serie continua
tra cinema e TV.
Jon Hamm età e altezza
10. Jon Hamm è nato a Saint
Louis, Missouri, Stati Uniti, il 10 marzo 1971. L’altezza
complessiva dell’attore è di 185 centimetri.
Dopo essere tornato sul piccolo
schermo con Good Omens
2 e Fargo
5, Jon Hamm si è ora unito al cast della prossima
serie Paramount+ di Taylor
Sheridan, dal titolo Landman.
Come riportato da Variety, Hamm apparirà nella
serie in un ruolo ricorrente di guest star, andando così ad
affiancare il già annunciato protagonista della serie Billy Bob Thornton e ai membri del cast
Ali Larter, Michelle Randolph,
Jacob Lofland, Kayla Wallace,
James Jordan, Mark Collie,
Paulina Chávez e Demi Moore. La
serie è basata sul podcast “Boomtown” ed è “ambientata nelle
proverbiali boomtown del Texas occidentale” e nel mondo delle
piattaforme petrolifere. La serie è inoltre descritta come “una
storia di piani alti e bassi, di rozzi e miliardari selvaggi che
alimentano un boom così grande da rimodellare il nostro clima, la
nostra economia e la nostra geopolitica“.
Landman ha recentemente
dato il via alla produzione a Fort Worth e dintorni, in Texas.
Sheridan e Christian Wallace sono co-creatori della serie e
produttori esecutivi. Sheridan produce esecutivamente sotto la sua
insegna Bosque Ranch Productions, che attualmente ha un ricco
accordo globale con Paramount Global. David Glasser, David Hutkin,
Ron Burkle e Bob Yari sono anche produttori esecutivi attraverso i
101 Studios. Geyer Kosinski, Michael Friedman e Stephen Kay
producono esecutivamente con Dan Friedkin e Jason Hoch per
Imperative Development LLC, e J.K. Nickell e Megan Creydt per Texas
Monthly producono esecutivamente. Peter Feldman è il produttore
esecutivo. MTV Entertainment Studios a sua volta produce la
serie.
Jon Hamm tra TV e cinema
Nella serie Jon Hamm interpreterà
Monty Miller, descritto come “un titano dell’industria
petrolifera texana che ha una lunga relazione personale e
professionale con Tommy Norris (Thornton)“. Hamm è noto
soprattutto per il suo ruolo, vincitore di un Emmy, nella serie
drammatica della AMC “Mad Men“, in cui ha interpretato Don
Draper per tutte le sette stagioni dello show. La serie è valsa a
Hamm due Golden Globe e numerosi altri riconoscimenti. Hamm è noto
anche per le sue collaborazioni con Tina Fey, essendo apparso sia
in “30 Rock” che in “The Unbreakable Kimmy
Schmidt“, con il suo lavoro in quest’ultimo show che gli è
valso un’altra nomination agli Emmy e il suo lavoro nel primo che
gliene ha fatti guadagnare tre.
Recentemente, Jon Hamm ha recitato
nella quinta stagione della serie antologica FX “Fargo“,
nella seconda stagione della serie Amazon “Good Omens” e
nella terza stagione di “The Morning Show” di Apple
TV+. I suoi ruoli cinematografici includono invece
“Confess, Fletch“, “Top Gun: Maverick“, “Wild
Mountain Thyme“, “Bridesmaids” e “Baby
Driver“. Attualmente è doppiatore della serie animata della
Fox “Grimsburg” e sarà protagonista della serie della
Apple “Your Friends and Neighbors“.
Jon Hamm, indimenticabile Donald
Draper di Mad Men, è stato associato a
molti progetti di supereroi nel corso degli anni, anche se deve
ancora arrivare quello giusto per lui, a quanto pare.
Per un certo periodo, sembrava che
avrebbe potuto interpretare Mister Sinister
dell’Universo X-Men quando la 20th Century Fox era
responsabile del franchise e anticipava il tanto atteso debutto
live-action di Nathaniel Essex. Questo non è mai successo.
Parlando con The Hollywood Reporter, a Hamm è
stato chiesto se nel corso degli anni ha rinunciato a molti film
tratti da fumetti. “Sì. E non è che mi hanno proposto ruoli
precisi, tipo Iron Man”, ha spiegato l’attore. “Ma ci sono
state molte conversazioni, e ci sono ancora dentro. Parlo con i
ragazzi che gestiscono Marvel e DC. E sono un nerd dei
fumetti. Quindi, vedremo. Anche quella parte dell’industria sta
cambiando.”
Quindi, la porta non è
chiusa e, mentre approfondiva questo punto, Jon Hamm ha confermato di aver rinunciato
a vestirsi come Lanterna Verde della DC. “Era
una cosa che sicuramente non volevo fare”, ha ammesso. “Ma
mi sono proposto per un paio di parti dell’universo Marvel, non
voglio dire cosa esattamente, ma era una parte di un fumetto che mi
piaceva davvero.”“Ero tipo, ‘Farai questa storia?’ E loro
dicevano: “Sì, ci stiamo davvero pensando”. Io dico: “Bene. Dovrei
essere il ragazzo giusto”. Quindi forse funzionerà.”
“Ma guardo la carriera di un
ragazzo come Jeff Goldblum – e conosco un po’ Jeff, avevamo lo
stesso terapista – e penso, ‘Dio, che meraviglia poter fare tutte
le cose che ha fatto lui.’Ha avuto la sua fase da
protagonista, e fa la Marvel e lui semplicemente arriva e ruba la
scena, e poi fa spot pubblicitari ed è divertente da morire, lo
vedo ed è felice. Quindi, consapevolmente o no, sto modellando la
mia vita affinché sia così: varia, felice e soddisfatta”, ha
concluso Hamm.
È diventato raro vedere un attore,
in particolare uno del calibro di Hamm, esprimere un tale
entusiasmo per il ruolo di un supereroe. Tuttavia, a condizione che
non si tratti di Hal Jordan, sembra che sia pronto e disposto a
iscriversi ai Marvel Studios o ai DC Studios appena lanciati.
Chissà quale personaggio potrebbe
finalmente interpretare e chissà in quale franchise!
Jon
Hamm (Mad Man) va ad
unirsi ad un cast già ricco per il nuovo film di Edgar
Wright dal titolo Baby
Driver: i nomi sicuri ad oggi sono infatti quelli
di Jamie Foxx (Django
Unchained), Lily James
(Cinderella, Downton
Abbey), e Ansel Elgort (Tutta
Colpa delle Stelle).
Il film, il primo progetto dopo più
di 2 anni di inattività per il regista ritiratosi
da Ant-Man per divergenze creative,
è stato definito un action su note rock in quanto la
musica sarà parte fondamentale della storia, scandendo le
vicende di un ragazzo che di mestiere fa l’autista per i rapinatori
di banche (Elgort), innamoratissimo di una cameriera (James) che, a
causa di un colpo finito male, si vedrà costretto a fuggire dal suo
Boss. Questo significa che a Jamie Foxx e Jon Hamm non rimane altro
che la calzante parte dei cattivi, per cui faranno di certo un
lavoro strepitoso.
Robert Liefeld,
produttore e componente della squadra creativa di
Deadpool ha espresso via Twitter la sua
preferenza per il casting di Cable, personaggio chiave delle storie
del Mercenario Chiacchierone, che potrebbe apparire in un eventuale
sequel qualora il film in uscita con protagonista Ryan
Reynolds dovesse essere un successo al box office.
E chi se non il fresco vincitore di
Golden Globes Jon Hamm è all’altezza, secondo
Liefeld, di interpretare il carismatico mutante Nathan Summer?
Il primo film in stand-alone
dedicato al mercenario chiaccherone promette un’ enorme dose di
politicamente scorretto pronta ad abbattersi sul pubblico
all’uscita in sala, il 4 Febbraio. “Questo film funziona
tranquillamente all’interno dell’universo X-Men” ha dichiarato
Reynolds ad Empire, “ma non per questo include la sensibilità
dei film dedicati ai mutanti. È come prendere un personaggio degli
X-Men, imbottirlo di LSD e rispedirlo su schermo.”
L’universo cinematografico Marvel ha visto la sua dose di star
avvicendarsi, e anche quelli che destavamo lo scetticismo del
pubblico, alla fine si sono rivelati ottime scelte per i personaggi
iconici che erano chiamati a interpretare. Una delle star che però
non è ancora entrata in contatto con il MCU è Jon Hamm, che in questi giorni è su NOW con la
nuova stagione di Fargo (leggi
qui la recensione di Fargo 5). L’attore non solo
vorrebbe far parte del franchise, ma ha anche un ruolo
preferito!
Parlando con ScreenRant, a Jon Hamm è stato chiesto della sua potenziale
apparizione in un film Marvel, dal momento che tempo fa era stato
collegato al ruolo di Mister Sinister. L’attore è già stato
protagonista dei fumetti degli X-Men, che lo hanno fatto apparire
in un cameo sulle loro pagine. Hamm ha confessato di non poter
offrire ai fan una risposta concreta, ma è stato espansivo nel
lodare sia i Marvel Studios che i fumetti su cui sono basati,
aggiungendo che è stato un fan accanito fin da quando era un
bambino e che sapeva che c’erano molte storie non raccontate nelle
pagine degli innumerevoli fumetti della Marvel.
“Non lo so”, ha ammesso
Hamm. “Queste decisioni vengono prese ad un livello così alto a
questo punto, decisamente al di sopra del mio livello salariale. Mi
piacerebbe molto. Sono stato un fan dei fumetti Marvel e dei
fumetti in generale da quando probabilmente avevo meno di dieci
anni. Penso che ci siano tonnellate di storie che almeno mi sono
familiari e che non sono state ancora raccontate.”
Hamm ha continuato esprimendo la
speranza che Kevin Feige e i vertici della Marvel
notino il suo interesse e si mettano in contatto con lui. La cosa
più interessante è che Hamm ha indicato X-Men e
Fantastici Quattro proprio come proprietà da cui
era particolarmente affascinato, lasciandosi persino sfuggire il
nome del Dottor Destino, uno dei cattivi più leggendari della
Marvel, come personaggio che attira il suo interesse specifico.
“Spero che, qualunque siano i
loro piani, mi includano. Ma in caso contrario, so che hanno un
gruppo piuttosto ampio di persone pronte a far parte di quelle
storie. Ci sono sicuramente molte storie nel mondo degli X-Men da
raccontare. Anche i Fantastici Quattro, [con] Doctor Doom. Ci sono
così tante storie fantastiche nei fumetti. Sì, spero di avere una
possibilità. Chi lo sa?”
Dal momento che
X-Men e Fantastici
Quattro sono il prossimo grande passo per il MCU e
per Kevin Feige, i giochi potrebbero essere aperti
e Jon Hamm potrebbe trovare il suo spazio.
Tra le personalità più poliedriche
attualmente in attività vi è senza dubbio Jon
Favreau. Regista, sceneggiatore, attore, produttore e
doppiatore, Favreau si è distinto in ogni campo, divenendo celebre
da una decina d’anni a questa parte per essere un elemento
ricorrente in casa Disney, dove in particolare ha prestato le sue
abilità per alcuni film Marvel.
Ecco 10 cose che non sai di
Jon Favreau.
Jon Favreau: i suoi film
1. Ha diretto diversi
celebri film. Favreau esordisce alla regia nel 2001 con il
film Made – Due imbroglioni a New York. Nel 2003 realizza
invece il film natalizio Elf – Un elfo di nome Buddy, per
poi dirigere Zathura – Un’avventura spaziale nel 2005, e
divenire popolare con Iron Man (2008) e Iron Man 2
(2010), con protagonista Robert Downey
Jr..Successivamente dirige il film Cowboys &
Aliens (2011), Chef – La ricetta
perfetta (2014) e più recentemente i live-action Disney
Il libro della
giungla (2016) e Il re leone
(2019).
2. È un noto
produttore. Nel corso della sua carriera Favreau si
distingue anche come produttore, ricoprendo tale carica per i film
Iron Man, Iron Man 2, Cowboys & Aliens, The Avengers
(2012), Iron Man 3
(2013), Chef – La ricetta perfetta, Avengers: Age of
Ultron (2015), Il libro della giungla (2016),
Avengers: Infinity
War (2018), Avengers:
Endgame (2019) e Il re leone (2019). Per la
televisione Favreau è invece produttore della serie The
Mandalorian, con protagonista Pedro
Pascal.
3. Ha una lunga carriera
d’attore. Favreau si è affermato inizialmente come attore,
recitato in celebri film come Hoffa – Santo o mafioso?
(1992), Batman Forever (1995), Deep Impact
(1998), Made – Due imbroglioni a New York (2001), Elf
– Un elfo di nome Buddy (2003), Daredevil (2003),
Ti odio, ti lascio, ti… (2006), Iron Man (2008),
L’isola delle coppie (2009), Iron Man 2 (2010),
John Carter (2012), Iron Man 3 (2013), The Wolf of Wall
Street (2013) e nei film Spider-Man:
Homecoming (2017), Avengers: Endgame (2019) e
Spider-Man: Far from
Home (2019).
4. È anche
doppiatore. Negli anni Favreau si è distinto anche come
doppiatore, prestando la sua voce per il film d’animazione Boog
& Elliott a caccia di amici (2006) e per i film G-Force –
Superspie in missione (2009), Il signore dello zoo
(2011), Il libro della giungla (2016) e Solo: A Star Wars
Story (2018). Ha inoltre doppiato il personaggio di Pre
Vizsla nella serie animata Star
Wars The Clone Wars (2010-2013).
Jon Favreau è su Instagram
5. Ha un account
personale. Favreau è presente sul social network Instagram
con un proprio profilo verificato, seguito da 2,1 milioni di
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
fotografie scattate in momenti di svago, con amici o colleghi, ma
anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete,
regista e produttore.
Jon Favreau ha recitato in
Friends
6. Ha avuto un ruolo nella
celebre sit-com. Jon Favreau, nel 1997, ottiene il ruolo
di Pete Becker, personaggio apparso in sei episodi della serie
Friends. Qui l’attore interpretava uno dei fidanzati di
Monica. Favreau ha dichiarato di ripensare ancora oggi a quel
personaggio, chiedendosi quali siano state le sue sorti dopo la sua
uscita di scena dalla serie.
Jon Favreau e la serie The
Mandalorian
7. È lo sceneggiatore della
serie. Oltre ad averla prodotta, Favreau è lo
sceneggiatore di tutti gli otto episodi della serie Disney+The Mandalorian. Per
la sua scrittura ha affermato di essersi ispirato alle vecchi
storie western e di samurai, immaginando il protagonista come una
nuova versione del personaggio interpretato da Clint
Eastwood nella celebre Trilogia del Dollaro.
8. Ha avuto lui l’idea di
tenere segreto “Baby Yoda”. Tra le cose più apprezzate
della serie The Mandalorian vi è senza dubbio il piccolo
“Baby Yoda”. Favreau ha detto che l’idea di tenere segreto tale
personaggio gli è stata data da alcune parole pronunciate
dall’attore Donald
Glover, il quale affermava che spesso la sorpresa è la
miglior arma nei confronti del pubblico.
Jon Favreau ha diretto Chef – La
ricetta perfetta
9. Ha realmente imparato a
cucinare. Per le riprese del film da lui scritto, diretto
e interpretato, Favreau si è impegnato per imparare a cucinare così
da non doversi far sostituire da una controfigura. Il regista e
attore ha infatti preso lezioni presso un noto chef di Los Angeles,
imparando da lui i segreti del mestiere.
Jon Favreau: il suo patrimonio
10. Ha un ricco
patrimonio. Grazie ai suoi numerosi lavori e ai numerosi
ambiti ricoperti, Favreau si è affermato negli anni come una figura
particolarmente redditizia dell’industria hollywoodiana. Il suo
patrimonio stimato è di circa 60 milioni di dollari.
Jon Favreau sta raccogliendo grandi consensi
da pubblico e critica per l’acclamato Il Libro della
Giungla, attualmente in sala. Il regista e attore ha
lasciato i Marvel Studios dopo aver diretto
Iron Man 1 e 2, offrendo il suo supporto
produttivo per The Avengers e
Iron Man 3. Ma la lunga pausa con i
Marvel Studios sta per terminare, dal momento che Favreau tornerà
in veste di produttore esecutivo per Avengers Infinity
War.
Il regista ha dichiarato:
“Tornerò a fare il produttore esecutivo con i fratelli Russo
alla regia per Avengers e sono davvero eccitato per questa cosa. Ne
parlo con loro in continuazione, ho lavorato con la Marvel avanti e
dietro la macchina da presa e ho visto una versione grezza di Civil
War. Sono costantemente alla ricerca di progetti da fare con loro e
adesso che mi sono liberato non vedo l’ora di
partecipare”.
Per quanto riguarda la possibilità
di dirigere altri film Marvel, Jon Favreau sembra molto cauto ma
non esclude di tornare dietro la camera per raccontare una nuova
storia di supereroi.
Jersey Boys: The Story Of Frankie
Valli And The Four Seasons è un noto musical che da qualche anno si
sta pensando di portare sugli schermi: il progetto sta ora
prendendo maggiormente forma e in prima fila per la regia vi è Jon
Favreau. Il regista cambierebbe così radicalmente ambiente, dopo
aver diretto i due film di Iron Man e aver avuto il ruolo di
produttore esecutivo in Avengers.
Jersey Boys seguirà le vicende di
Valli e degli altri Four Seasons nel corso della loro scalata alle
classifiche, a inizio anni ’60. Lanciato a Broadway nel 2005, il
musical ha riscosso grande successo, venendo poi anche portato in
tour all’estero. A John Logan (Hugo Cabret) è stata affidata la
stesura della più recente versione sceneggiatura. Sui tempi della
realizzazione non vi è comunque certezza, dato che Favreau sta
attualmente lavorando su Magin Kingdom; nel frattempo sarà sugli
schermi come attore in People Like Us, Identity Theft e nel terzo
Iron Man (uscita prevista a inizio maggio 2013) nel ruolo di Happy
Hogan.
In una recente intervista
rilasciata a Collider
il regista Jon
Favreau ha avuto modo di parlare a lungo riguardo al
suo coinvolgimento e alle sue personali aspirazioni riguardanti due
futuri ambizioni progetti come Il Libro della Giungla
2 e una versione
in 3D e live-action
de Il Re
Leone, ricordando tuttavia che per realizzare entrambi
al massimo delle proprie capacità egli sarà costretto a dedicarsi a
ciascuna delle pellicole separatamente e senza protesi permettere
di saltare da una produzione all’altra.
Durante
l’intervista Jon Favreau ha infatti
dichiarato: “so quanto sia difficile realizzare
opere del genere per il fatto di aver lavorato su tre film di
supereroi [la trilogia di Iron Man N.d.r] uno
dietro l’altro per molti, molti, molti anni. Ho lavorando
sui film Marvel per oltre quattro anni
senza mai fermarmi. E’ un grande pezzo della tua vita e sei
perennemente eccitato per ciò che stai realizzando. Ogni film è un
enigma, è un puzzle di cui devi risolvere
questioni altamente tecniche che fanno assomigliare le
pellicole agli scacchi 3D“.
Jon
Favreau ha inoltre rivelato che la produzione
de Il Libro della Giungla 2 e della
versione stereoscopica de Il Re
Leonesarà sicuramente molto
lunga in modo da dare la giusta attenzione a entrambi i progetti.
Parlando in particolare de Il Libro della Giungla
2, Favreau ha confessato che la vera sfida sarà quella di
creare una connessione forte fa i due capitoli, affermando che
“per Il Libro della Giungla 2 la nostra
attenzione è tutta per la storia, per la
sceneggiatura, è per i personaggi e il loro mondo
che stiamo lavorando e stiamo facendo un sacco di
progressi, perché vogliamo che lo spettatore possa
sentirsi come nel primo film. Noi stessi volgiamo
sentirci non come se stessimo facendo un altro film ma
piuttosto una continuazione, perché stiamo realizzando un
altro capitolo e vogliamo sentire in contatto con
l’originale“.
A proposito invece della
possibilità di realizzare una versione
in 3D de Il Re
Leone – considerato ad oggi il più famoso e amato classico
animato Disney – Jon
Favreau ha discusso circa le numerose difficoltà
nell’adattare il cartone animato del 1994, confessando che
“il fatto è che la versione animata di Il Re
Leone è un classico e sincerante ora non so come si superare
questo fatto. Funziona tremendamente bene. Credo che sia stata
l’ultima vera prova di animazione classica prima che l’animazione
3D, e io non credo che nessuno voglia in futuro vedere
un’ennesima versione animata, perché l’originale basta e
avanza. Così il trucco che il cinema può ottenere è il seguente: si
può far sembrare i personaggi del cartone animato
degli animali reali in un ambiente reale? E come si fa a
tradurre la storia attraverso questo sistema? E in questo senso,
come usare al meglio quello che abbiamo imparato su Il
Libro della Giungla riguardo al fatto che siamo
entrati nel fotorealismo degli ambienti e dei personaggi? Come
gestire il comportamento degli animali e regolare il tutto
per i ciò che Re Leone è? Quando sento la canzone di apertura,
quando vedo quelle immagini, la fotografia, anche in 2D ,
cerco di immaginare come poter utilizzare gli strumenti che abbiamo
oggi per raggiungere il pubblico di oggi allo stesso modo.
Così la sfida diventa quella di usare il fotorealismo in
modo che non sembri incoerente. La lezione che abbiamo
imparato dal libro della giungla è molto utile per il modo con
cui svilupperemo questo progetto, ma è tutto un processo di
scoperta. E per fortuna, lavorando con un sacco di persone
che la pensano come te, ci si sente come se tutto fosse una
continuazione di quel viaggio“.
l grande competenza nel maneggiare
le nuove tecnologie di fotorealismo per dare vita a personaggi
animati casi indistinguibili da quelli reali è un’indubbia
competenza a acquista da Jon
Favreaunel corso della lavorazione
de Il Libro della Giungla e lo
rende ad oggi uno dei massimi esperti di adattamenti live-action di
prodotti dell’animazione classica.
Pur avendo un’agenda già
discretamente folta d’impegni, tra l’episodio pilota della serie tv
Revolution e la produzione di Iron Man 3, Jon
Favreau trova comunque il tempo per partecipare al altri
progetti, anche in veste di attore: è il caso di The
Wolf of Wall Street, diretto da Martin Scorsese.
Il film, che prende le mosse dalle
memorie del trader di Wall Street Jordan Belfort, vede nei ruoli
principali Leonardo DiCaprio e Jonah Hill, del cast
fanno parte anche Jon Bernthal, Jean Dujardin, Kyle Chandler, Rob
Reiner e Margot Robbie. Favreau avrà il ruolo di un
avvocato. Dopo aver finito di lavorare con Scorsese, l’attore si
dedicherà a Jersey Boys, basato sul musical dedicato a Frankie
Valli and the Four Seasons, band che ebbe un certo successo negli
anni ’60. Favreau fareà anche parte del cast di Identity Thief
comJason Bateman, e parteciperà anche ad Iron Man 3, nel ruolo di
Happy Hogan.
Due novità sul cast di Iron Man 3,
terzo capitolo del franchise dedicato all’eroe Marvel nei cui panni ci sarà ancora
Robert Downey Jr. Jon Favreau, regista
Mentre i fan della serie GI
Joe attendono con ansia il nuovo capitolo della saga, il
regista Jon Chu, già in auge con Step Up
2 e Step Up 3D ha firmato con la
Disney per dirigere l’adattamento del romanzo per
ragazzi Matched, edito nel 2010 dallo scrittore
Ally Condie. La storia di Matched è
ambientata in un futuro distopico in la vita delle persone viene
strettamente controllata da un super computer calcolatore di
algoritmi. In questo scenario si intrecciano le avventure della
diciassettenne Cassia, impegnata a ribellarsi allo
Stato e in cerca dello Spirito dell’Equilibrio. Il libro ha
scatenato una guerra di offerte quando è stato rilasciato nel 2010,
e la Disney spera che un adattamento di successo
lancerà un franchising e progetta già un sequel.
Sono ore frenetiche per
quanto riguarda il casting del prossimo Suicide Squad diretto da
David Ayer. Dopo avervi anticipato che
Margot Robbie potrebbe entrare nel
cast del film nel ruolo di Harley Quinn, confermando rumors
precedenti, arriva adesso un’altra voce che vorrebbe nel cast anche
Jon Bernthal, il poco compianto Shane di
The Walking Dead, che ha appena lavorato
con David Ayer in
Fury.
Lo stesso Bernthal ha dichiarato,
rispondendo alla domanda sulla sua eventuale partecipazione al
progetto: “Adesso non posso parlarne”, proseguendo poi e
specificando che ha amato lavorare con David Ayer
e che gli piacerebbe lavorare di nuovo con lui in futuro.
Al momento Ayer sta riscrivendo il
film inserendo in sceneggiatura Lex Luthor e il Joker, i quali
dovrebbero essere interpretati,rispettivamente, da Jesse
Eisenberg, che già sarà il super villain in
Batman v
Superman, e da Jared Leto, che
per ora è soltanto l’attore più accreditato per il ruolo, anche se
non ancora ufficializzato.
Chi potrebbe interpretare
Jon Bernthal? Potrebbe andare bene il leader della
Suicide Squad, Deadshot?
Jon Bernthal ha
iniziato la sua carriera con alcuni piccoli ruoli in film e serie
TV di successo, e così facendo è arrivato nel tempo a sapersi
ritagliare ruoli di sempre maggior rilievo. Affermatosi come attore
action, Bernthal ha avuto tuttavia anche diverse occasioni per
sfoggiare delle buone qualità drammatiche, che gli hanno permesso
di arrivare a duettare con importanti attori e attrici.
2. È celebre per i suoi
ruoli televisivi. L’attore recita anche in televisione,
apparendo in episodi di celebri serie come Law & Order:
Criminal Intent (2002), CSI: Miami (2005), e How
I Met Your Mother (2005), fino ad ottenere il ruolo di Shane
nella serie The Walking Dead (2010-2012). Successivamente
recita anche in Show Me a Hero (2015) e Daredevil
(2016), fino a diventare il protagonista della serie The
Punisher (2017-2019).
Jon Bernthal è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 2,9 milioni di
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
fotografie scattate in momenti di svago, ma anche immagini
promozionali dei propri progetti da attore. Seguendolo si può
dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività dentro e fuori
dal set.
Jon Bernthal, la moglie Erin Angle
e i figli
4. È sposato.
L’attore è sposato con Erin Angle, nipote del
wrestler Kurt Angle, conosciuta durante un party
nel 2000. I due si sono sposati nel settembre del 2010, ed hanno
avuto tre figli:
Herny, Billy e Adeline,
nati rispettivamente nel 2011, nel 2013 e nel 2015.
Jon Bernthal: il suo naso
5. È celebre per il suo
naso. Tra i motivi della popolarità dell’attore vi è il
suo naso, dalla forma evidentemente scomposta. Prima di diventare
attore, Bernthal ha giocato per diversi anni a baseball a livello
professionale, riportando molteplici incidenti sul campo, i quali
gli hanno causato circa 13 fratture del naso.
Jon Bernthal in Fury
6. È stato uno dei set più
duri della sua carriera. Nel film con Brad
Pitt, l’attore interpreta il soldato Grady “Coon-Ass”
Travis. Stando alle parole di Bernthal, il set del film bellico è
stato tra i più duri della sua carriera, richiedendo numerose ore
di allenamento e riprese in luoghi prevalentemente inospitali.
Jon Bernthal in The Walking
Dead
7. Si era proposto per un
altro ruolo. Nella celebre serie a tema zombie, Bernthal
ha interpretato il ruolo di Shane nelle prime due stagioni. Il
personaggio era il migliore amico del protagonista Rick. Bernthal
si era proposto proprio per quest’ultimo, ma i produttori pensarono
fosse invece perfetto per il ruolo dello scontroso Shane,
affidandogli il ruolo.
Jon Bernthal in The
Punisher
8. Si identifica molto con
il personaggio. L’attore ha detto che l’essere diventato
padre l’ha aiutato ad identificarsi ancor di più con il ruolo del
celebre vendicatore Marvel. Stando a quanto dichiarato
da Bernthal, la sua famiglia conta più di qualunque altra cosa e
farebbe di tutto per proteggerla, proprio come il personaggio della
serie.
Jon Bernthal in The Wolf of
Wall Street
9. Ha un ruolo nel film di
Martin Scorsese. Nel film sullo spregiudicato broker
Jordan Belfort, interpretato da Leonardo
DiCaprio, Bernthal interpreta Brad Bodnick, amico di
Belfort, e coinvolto anche lui nelle truffe perpetrate dal
protagonista.
Jon Bernthal età e altezza
10. Jon Bernthal è nato a
Washington, Stati Uniti, il 20 settembre 1976. L’altezza
complessiva dell’attore è di 180 centimetri.
Jon Bernthal è uno
di quegli attori che ha fatto la storia del grande e del piccolo
schermo grazie alle sue intense ed incisive performance.
L’attore, che pratica questa
professione da molti anni, ha dimostrato sin da subito il suo
talento recitativo e la capacità di scegliere i ruoli migliori per
la sua persona.
Ecco dieci cose da sapere su
Jon Bernthal.
Jon Bernthal film
1. I film e la
carriera. L’attore ha iniziato la propria carriera
cinematografica nel 2002, quando debutta sul grande schermo con
Mary/Mary, per poi apparire in Tony ‘n’ Tina’s
Wedding (2004), World Trade Center (2006), The
Air I Breathe (2007), Day Zero (2007), A Line in
the Sand (2008) e Una notte al museo 2 – La fuga
(2009). In seguito, recita in L’uomo nell’ombra (2010),
Notte folle a Manhattan (2010), Rampart (2011),
Snitch – L’infiltrato (2013), Il grande match (2013) e The Wolf of Wall Street (2013). Tra i suoi ultimi
film, vi sono Fury (2014), Quel fantastico peggior anno della
mia vita (2015), Sicario (2015), We Are Your Friends (2015),
The Accountant (2016), I segreti di Wind River (2017), Baby Driver – Il genio della fuga (2017), Sweet
Virginia (2017), Terre selvagge (2017), La
fratellanza (2017), Widows: Eredità criminale (2018) e The Peanut
Butter Falcon (2019).
2. Ha recitato in numerose
serie tv. Oltre ad aver prestato la propria opera per il
cinema, l’attore ha recitato anche in numerosi prodotti destinati
al piccolo schermo. Infatti, ha debuttato nelle mondo delle serie
con Criminal Intent nel 2002, per poi proseguire con
Senza traccia (2004), Jonny Zero (2005), How I Met Your
Mother (2005), The Class – Amici per sempre (2006-2007), Eastwick
(2009-2010) e Numb3rs (2010). In seguito, è apparso in The Pacific
(2010), Harry’s Law (2012), Mob City (2013), Show Me A Hero (2015),
Daredevil (2016), The Walking Dead (2010-2018), The Punisher (2017-2019) e Unbreakable Kimmy
Schmidt (2018-2019).
3. È anche doppiatore e
produttore. Nel corso della sua carriera, l’attore ha
potuto sperimentare diversi ambiti del grande e del piccolo
schermo. Infatti, ha prestato la propria per il doppiaggio dei
videogame Call of Duty: Advanced Warfare – Exo Zombies
(2015) e Ghost Recon: Wildlands (2017), del video
Justice League vs. Teen Titans (2016) e
delle serie Robot Chicken (2012-2017) e
SuperMansion (2015-2018). In quanto produttore, invece, ha
partecipato alla realizzazione del film Small Engine
Repair, attualmente in fase di post-produzione.
Jon Bernthal The Walking Dead
4. Ha avuto
un’esclusiva. L’attore, insieme ai colleghi Andrew
Lincoln e Sarah Wayne Callies, sono stati
gli unici membri del cast ad essere accreditati insieme alla
immagini di se stessi nei titoli di testa. Ciò di è verificato solo
nelle prime due stagioni.
Jon Bernthal moglie
5. È sposato da diversi
anni. L’attore si è sposato per la prima volta nel 2010
con Erin Angle, nipote del wrestler Kurt
Angle. I due sono insieme da allora e non si sono mai
lasciati.
Jon Bernthal figli
6. È padre di tre
figli. Dall’unione con la sua prima ed unica moglie,
l’attore è diventato padre di ben tre figli:
Henry, nato nel 2011, Billy, nato
nel 2013, e Adeline, nata nel 2015.
Jon Bernthal Baby Driver
7. Non gli è piaciuto Kevin
Spacey. L’attore ha dichiarato essersi infastidito ogni
qualvolta doveva condividere il set con il
collega e di aver notato in lui un atteggiamento aggressivo,
quasi da bullo, perdendo tutto il rispetto che aveva in lui.
8. Secondo lui, Edgar Wright
è un visionario. Per l’attore, il regista del film è un
visionario, autore di un progetto così particolare, impostato sulla
musica e traslato direttamente dalla sua mente sullo schermo.
Jon Bernthal The Wolf of Wall
Street
9. Ha interpretato uno dei
criminali. In The Wolf of Wall Street, l’attore
ha interpretato uno spacciatore che si è lasciato coinvolgere nel
giro del riciclaggio del denaro sporco, pronto ad entra in contatto
con Belfort.
Jon Bernthal: età e altezza
10. Jon Bernthal è nato il
20 settembre del 1976 a Washington, nel District of
Columbia, e la sua altezza complessiva corrisponde a 180
centimetri.
Come riportato da Variety, Jon Bernthal vestirà nuovamente i panni del
giustiziere in
Spider-Man: Brand New Day, la prossima avventura del
personaggio lanciato da Sony e Marvel. Bernthal ha vestito per la
prima volta i panni di Punisher, alias Frank Castle, nella serie
Netflix del 2016 Daredevil, diventando uno dei personaggi preferiti dai
fan prima di recitare nella sua serie spin-off The
Punisher nel 2017, che è andata in onda per due stagioni.
Recentemente è tornato a
interpretare il ruolo all’inizio di quest’anno nella serie Disney+Daredevil: Rinascita. È
inoltre previsto che appaia nella seconda stagione e tornerà di
nuovo per uno speciale Disney+ del 2026 incentrato su
Punisher, diretto da Reinaldo Marcus Green. La sua
aggiunta al cast di Spider-Man: Brand New
Dayè decisamente interessante e apre ad una
serie di scenari ad oggi solo ipotizzati.
Come noto, Spider-Man: Brand
New Day vedrà anche la partecipazione di Sadie Sink e Liza Colón-Zayas
nei panni di personaggi misteriosi, ma il Punisher di Jon
Bernthal è il primo personaggio importante della serie TV MCU ad
essere aggiunto al film. La sua inclusione potrebbe infatti
suggerire, come più volte suggerito nel corso dei mesi, che il film
avrà una trama più realistica e vicina alla realtà, allontanandosi
dunque dalle problematiche del multiverso.
Nei fumetti, Punisher e Spider-Man
erano inizialmente rivali: Punisher prendeva di mira Spider-Man
perché lo riteneva responsabile della morte di Gwen Stacy. È dunque
molto probabile che, almeno all’inizio del film, saranno
antagonisti. Resta da vedere se anche Daredevil
apparirà in Spider-Man: Brand New Day, magari
cercando di mettere pace tra i due. L’apparizione di Jon Bernthal,
a questo punto, lo rende certamente possibile.
Il Punisher di Jon Bernthal
possibile alleato dell’Uomo Ragno in Spider-Man: Brand New
Day
Ad oggi, una sinossi generica del
film è emersa all’inizio di quest’anno, anche se non è chiaro
quanto sia accurata.
Dopo gli eventi di Doomsday,
Peter Parker è determinato a condurre una vita normale e a
concentrarsi sul college, allontanandosi dalle sue responsabilità
di Spider-Man. Tuttavia, la pace è di breve durata quando emerge
una nuova minaccia mortale, che mette in pericolo i suoi amici e
costringe Peter a riconsiderare la sua promessa. Con la posta in
gioco più alta che mai, Peter torna a malincuore alla sua identità
di Spider-Man e si ritrova a dover collaborare con un improbabile
alleato per proteggere coloro che ama.
L’improbabile alleato potrebbe
dunque essere il The Punisher di Jon Bernthal, in una situazione già vista in
precedenti film Marvel dove gli eroi si vedono inizialmente come
antagonisti l’uno dell’altro salvo poi allearsi contro la vera
minaccia di turno.
Di certo c’è
che Spider-Man: Brand New Day condivide il
titolo con un’epoca narrativa controversa, che ha visto la Marvel Comics dare all’arrampicamuri un nuovo
inizio, ponendo però fine al suo matrimonio con Mary Jane Watson e
rendendo di nuovo segreta la sua identità. In quel periodo ha
dovuto affrontare molti nuovi sinistri nemici ed era circondato da
un cast di supporto rinnovato, tra cui un resuscitato Harry
Osborn.
Spider-Man: Brand New
Day è stato recentemente posticipato di una settimana dal
24 luglio 2026 al 31 luglio 2026. Destin Daniel
Cretton, regista di Shang-Chi e la Leggenda
dei Dieci Anelli, dirigerà il film da una
sceneggiatura di Chris McKenna ed Erik Sommers. Tom Holland guida un cast che include
anche Zendaya, Sadie Sink e Liza Colón-Zayas
e Jon Bernthal. Michael Mando è
stato confermato mentre per ora sono solo rumors il coinvolgimento
di Steven Yeun, Charlie
Cox e di Mark Ruffalo.
Spider-Man: Brand New
Day uscirà nelle sale il 31 luglio 2026.
Un altro volto familiare della
Marvel si è unito al cast di
Daredevil:
Born Again, Jon Bernthal tornerà nei panni di Frank
Castle/The Punisher nella serie Disney+. A confermare la
notizia è stato il THR, Bernthal
interpreterà ancora una volta il famoso antieroe della Marvel nella
prossima serie di Daredevil, e si riunirà
dunque a Charlie Cox e
Vincent D’Onofrio. L’attore è apparso per la prima
volta nel ruolo durante la seconda stagione
di Daredevil di Netflix, dove si è scontrato con l’eroe titolare
interpretato da Charlie Cox a causa dei loro diversi ideali. Ha
continuato a recitare nella sua serie Netflix, The
Punisher, che è andata in onda per due stagioni sulla
piattaforma .
Basata sul personaggio creato da
Gerry Conway, John Romita Sr. e Ross Andru,
la serie The Punisher di
Netflix è stata creata da Steve
Lightfoot. Oltre a Bernthal, vedeva nel cast
anche Ebon Moss-Bachrach, Ben Barnes, Amber Rose Revah,
Daniel Webber e Deborah Ann Woll. In una precedente
intervista, Jon Bernthal ha rivelato che avrebbe ripreso
il ruolo di Frank Castle nell’MCU solo se i Marvel Studios avessero
continuato a rappresentare lo stesso livello di oscurità per cui il
personaggio è noto.
Daredevil:
Born Again è descritto come un revival di 18 episodi
della serie Netflix originale, andata in onda per tre stagioni.
Vedrà il ritorno delle star principali Charlie Coxe
Vincent D’Onofrio mentre riprendono i rispettivi ruoli
di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin.
E’ molto probabile che non vedremo nulla di Daredevil:
Born Again fino al Comic-Con del prossimo anno,
anche se abbiamo la sensazione vedremo molte foto dal set di New
York che ci permetterò di avere piccole anteprime della serie! Cox
è chiaramente impegnato a interpretare un nuovo
Daredevil per l’MCU e, se si
devono credere alle voci recenti, potrebbe andare direttamente da
Born
Again a Spider-Man
4.Daredevil:
Born Again debutterà su Disney+ nel 2024.
Mentre aspettiamo il suo debutto
come Punitore nella seconda stagione di
Daredevil di Netflix, Jon Bernthal si è unito al
cast di Baby Driver, prossimo impegno
cinematografico di Edgar Wright.
Secondo
Deadline, che ufficializza la notizia, l’attore di The Walking
Dead interpreterà un personaggio di nome Griff. Nel cast sono già
stati confermati Ansel Elgort che sarà il
protagonista Baby, Kevin Spacey che sarà Doc,
Jon Hamm nei panni di Buddy, Lily
James come Deborah, Eiza Gonzalez sarà
Darling e Jamie Foxx nei panni Bats.
La storia racconta di Baby che
lavora che autista per le rapine. Un giorno, finisce nei guai
quando una rapina a una banca non va come previsto. Il film è
parzialmente ispirato al video musicale dei Mint Royale, Blue Song,
diretto da Wright stesso nel 2003.
La Working Title
Films tornerà a lavorare con Edgar Wright
dopo aver collaborato con lui nella magnifica Trilogia
del Cornetto. Le riprese del film sono attualmente in
svolgimento ad Atlanta.