Home Blog Pagina 3030

Ant-Man 3 e Loki: Jonathan Majors sulle differenze tra i due set

0
Ant-Man 3 e Loki: Jonathan Majors sulle differenze tra i due set

Jonathan Majors è stato scelto come interprete ufficiale di Kang il Conquistatore nel MCU, e il suo debutto era previsto nell’atteso Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Tuttavia, l’attore ha sorpreso il pubblico facendo il suo ingresso trionfale nel finale della prima stagione di Loki, interpretando Colui Che Rimane, una variante di Kang.

Da allora, Majors ha iniziato a lavorare a Ant-Man 3, attualmente in produzione nel Regno Unito. I fan stanno speculando ormai da tempo sul possibile ruolo che Kang avrà nella storia, ma finora sul terzo episodio del franchise con Paul Rudd è stato rivelato davvero poco. Il film sarebbe dovuto arrivare nelle sale americane a febbraio 2023, ma di recente è stato posticipato a luglio dello stesso anno.

Attualmente impegnato con la promozione del film The Harder They Fall, in una recente intervista con GamesRadar, Jonathan Majors ha parlato proprio della sua esperienza nel MCU, parlando nello specifico delle differenze tra il set di Loki e quello di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. “Mi sentivo abbastanza sciolto e libero sul set di Loki. Tutti quelli che lavorano alla Marvel sono veramente comprensivi”, ha spiegato.

“Ora il personaggio è diverso, quindi devi agire in ​​modo diverso. La psicologia è cambiata a causa del personaggio”, ha aggiunto. “È un ragazzo diverso. Colui che rimane non sarà in Ant-Man. Questa volta si tratta di Kang. Anche i personaggi intorno a noi – il cast, il protagonista Paul Rudd – sono diversi. Paul non è Tom Hiddleston. E questo è un film, non uno serie tv. Sono qui fin dall’inizio, anche se ho fatto il mio debutto alla fine di Loki.”

Stando alle parole di Majors, pare che Kang il Conquistatore sarà un personaggio molto diverso da Colui Che Rimane. In attesa di saperne di più in merito al suo ruolo all’interno del film, ricordiamo che in Ant-Man and the Wasp: Quantumania torneranno Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer, mentre la new entry Kathryn Newton interpreterà Cassie Lang. 

Ant-Man 2: le riprese inizieranno a giungo 2017?

0
Ant-Man 2: le riprese inizieranno a giungo 2017?

In un calendario fitto di progetti e uscite cinematografiche che vedranno Marvel Studios sfruttare ogni spazio libero dell’anno appena iniziato, ecco giungere grazie a My Production Weekly (ripresa anche da Omega Underground) la notizia secondo cui le riprese dell’atteso Ant-Man 2 (Ant-Man and the Wasp) avranno inizio ad Atlanta a partire da giungo 2017, concedendo dunque alla squadra capitanata dal regista Peyton Reed – dopo l’abbandono di Edgar Wright – poco meno di sei mesi per ultimare la fase di pre-prduzione e imbarcarsi in un’avventura che durerà circa un anno, shooting e post-produzione compresa.

Ant-Man 2: Peyton Reed anticipa “cose folli” per Wasp

Dopo il suo debutto non proprio eccelso avvenuto nel 2014 in seguito a diversi anni di stasi pre-produttiva e alcuni incidenti d’inizio percorso (e anche in corso d’opera), il personaggio di Ant-Man è pronto ora a un sequel grazie ad Ant-Man 2, ultimo progetto in ordine cronologico di Marvel Studios dopo Guardiani della Galassia Vol. 2Spider-Man HomecomngThor Ragnarok, senza contare le altre produzioni della cosiddetta “Fase 3” che includono Balck PantherAvenegers Infinity WarAvenegers 4 attualmente anch’essi in fase di pre-produzione.

Se l’informazione pubblicata da My Production Weekly circa l’inizio delle riprese già nel mese di giungo 2017 dovesse essere confermata, ciò potrebbe far pensare che Marvel Studios sia fermamente intenzionata ad avvalersi dei Pinewood Studios di Atlanta per il progetto di Ant-Man 2, anche se recedente il regista Peyton Reed si era detto ben disposto a iniziare la lavorazione del film ben prima della data ora indicata.

Ant-Man and the WaspPeyton Reed sui personaggi del film

Il sequel Ant-Man 2Ant-Man and The Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe tornare Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Ant-Man è un film del 2015 diretto da Peyton Reed. Basato sui due omonimi personaggi dei fumetti Marvel Comics, Scott Lang e Hank Pym, il film è prodotto dai Marvel Studios e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, ed è la dodicesima pellicola del Marvel Cinematic Universe nonché l’ultimo della cosiddetta Fase Due.

Fonte: My Entertainment World

Ant-Man 2: il regista anticipa “cose folli” per Wasp

0
Ant-Man 2: il regista anticipa “cose folli” per Wasp

Ant-Man è stato uno dei nuovi personaggi lanciati nel corso della Fase 2 del Marvel Cinematic Universe e il suo seque Ant-Man 2 che come sappiamo si intitolerà Ant-Man and the Wasp, è molto atteso trai fan più accaniti.

Ebbene, dopo avervi rivelato del ritorno di Michael Pena nel cast, oggi a parlare del film è stato il regista Peyton Reed che è tutt’ora a lavoro sul sequel che i Marvel Studios prevedono di lanciare nell’estate del 2018. Nello specifico Reed ha parlato a Moviefone della sfida che rappresenta un sequel, evitando il rischio di doversi ripetere magari alzando l’asticella. Di seguito le sue parole:

Beh, sono emozioni miste. Da fan dei fumetti, vedere tutti questi personaggi prendere vita sullo schermo è sempre affascinante. Come regista di un ilm che arriva con un ritardo di tre, quattro, cinque film, la barra è sempre più alta, ed è grande. È una sfida.

Perché ci sono sempre nuove tecniche messe a punto, e anche storie nuove, una delle grandi cose riguardo alla Marvel è che vuoi fare film innovativi senza fare lo stesso che si è visto in altri film. Quindi è sempre eccitante perché è una sfida per fare meglio di quanto si è fatto prima.

In merito invece al fatto che non dovrà presentare Giant Man dato che lo abbiamo già ammirato in Captain America Civil War e che invece dovrà concentrarsi nell’introduzione di Wasp, il regista ha commentato:

Di nuovo, sono emozioni contrastanti. Quando ho saputo che Civil War avrebbe visto l’esordio di Giant Man, ero contrario, ma ora mi sono ripreso e abbiamo lasciato molto in serbo per Scott Lang in questo film. Vedremo il debutto di Wasp, sarà tutto riguardo a loro. Mi piace perché passeremo più tempo con i nostri diversi registi e sceneggiatori e c’è tanto confronto e discussione, e questo mi piace.
Sono personalmente eccitato per il fatto che introdurrò un nuovo personaggio nell’universo Marvel. Dopo Ant-Man, adesso vedremo Wasp, quindi disegneremo il suo look, le sue movenze, i poteri, cercando di capire chi è Hope van Dyne come eroe. Perché la conosciamo come personaggio in un certo contesto dal primo film, ma adesso si unirà alla festa. È eccitante!

Ant-Man and the Wasp: Peyton Reed sui personaggi del film

Il sequel Ant-Man 2, Ant-Man and The Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe tornare Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Ant-Man è un film del 2015 diretto da Peyton Reed. Basato sui due omonimi personaggi dei fumetti Marvel Comics, Scott Lang e Hank Pym, il film è prodotto dai Marvel Studios e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, ed è la dodicesima pellicola del Marvel Cinematic Universe nonché l’ultimo della cosiddetta Fase Due.

Ant-Man 2

Ant-Man & The Wasp: Quantumania: tutti i camei e i personaggi citati nel film

Come ogni altro film del Marvel Cinematic Universe, Ant-Man and the Wasp: Quantumania include numerosi riferimenti, camei e richiami ad altri personaggi ed eventi del vasto franchise di supereroi.

Sebbene il film rimanga relativamente autonomo per quanto riguarda gli altri membri degli Avengers, molti personaggi di supporto del MCU vengono citati durante gli eventi di Quantumania, spesso in modi esilaranti e del tutto inaspettati.

Agente Jimmy Woo

L’agente dell’FBI Jimmy Woo di Randall Park, amante della magia, fa un cameo a sorpresa nel montaggio iniziale di Quantumania. L’ex agente di custodia di Scott Lang, visto per la prima volta in Ant-Man and the Wasp, sembra aver instaurato una forte amicizia con il Vendicatore dall’ultima volta che sono stati visti insieme.

Sebbene il loro ultimo incontro sullo schermo abbia visto Lang rifiutare goffamente l’invito a cena di Woo, Quantumania mostra i due a cena insieme anni dopo, lasciando intendere che la loro amicizia è sbocciata fuori dallo schermo. Ancora meglio, la breve inquadratura si conclude con un riferimento al famigerato trucco di magia di Scott Lang, che estrae dal nulla una carta di credito per pagare il pasto, impressionando ancora una volta l’agente dell’FBI.

Spider-Man

Spider-man-jon-wattsMentre il pubblico attende notizie sul prossimo film di Spider-Man nel MCU, l’arrampica-muri ha ricevuto un’impertinente citazione nel montaggio d’apertura di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Mentre si gode i benefici della fama appena acquisita, Scott Lang si ferma nel suo caffè preferito.

Credendo di riconoscere il supereroe, il proprietario del negozio gli offre la colazione, ma lo confonde in modo esilarante con il più famoso Vendicatore nel filone degli insetti. Questa gag può far ridere, ma allude anche allo status dell’Uomo Ragno nel MCU dopo Spider-Man: No Way Home, confermando che i cittadini sono ancora consapevoli dell’esistenza del supereroe nonostante i loro ricordi di Peter Parker siano stati cancellati.

The Hulk

L-incredibile-hulk-filmSebbene il MCU abbia recentemente introdotto il figlio di Hulk, Skaar, in She-Hulk: Attorney at Law, Ant-Man evidentemente associa ancora il Vendicatore irradiato dai raggi gamma a un altro bambino, come chiarisce una scena di Quantumania. In una scena iniziale del film appare un frammento del libro di Scott Lang, Look Out for the Little Guy, in cui egli ricorda i primi esperimenti di Bruce Banner con i viaggi nel tempo, visti durante gli eventi di Avengers: Endgame.

Scott racconta i suoi pensieri e la sua totale confusione dopo che il primo test lo ha trasformato in un bambino. In modo esilarante, racconta anche di essersi chiesto per un attimo se fosse tecnicamente il figlio di Hulk prima di essere riportato alla sua giusta età.

Captain America

Quantumania fa riferimento a uno dei più forti supersoldati del MCU, Captain America, già nel primo atto, continuando un’esilarante gag iniziata in Ant-Man and the Wasp. Avendo luogo dopo gli eventi di Captain America: Civil War, il secondo film di Ant-Man ha reso evidente quanto Scott Lang fosse orgoglioso di aver combattuto al fianco di Steve Rogers e degli altri Vendicatori.

Quantumania riprende questa battuta quando gli amici e la famiglia di Scott lo prendono in giro insinuando che abbia combattuto contro Capitan America durante la guerra civile dei supereroi. Scott si affretta a precisare che ha combattuto al fianco del Vendicatore, affermando che sarebbe stato “folle” combattere contro di lui.

Dale

Dale Ant-Man & The Wasp: QuantumaniaAnche se le numerose varianti di Kang presenti in Quantumania potrebbero essere il principale argomento di discussione del film per gli anni a venire, un sorprendente cameo dal primo film di Ant-Man non dovrebbe passare inosservato. Greg Turkington riprende il ruolo di Dale, il direttore generale di Baskin Robbins che licenziò Scott Lang dopo essere venuto a conoscenza della sua attività criminale, nonostante in privato fosse d’accordo con le sue azioni.

In Quantumania, Dale nomina Scott “Impiegato del secolo” dopo che lui e i Vendicatori hanno salvato il mondo da Thanos. In seguito, l’entusiasta manager di Baskin Robbins esce dalla pensione per preparare la torta di compleanno di Cassie che, come Scott si rende conto nei momenti finali del film, è assolutamente disgustosa.

Thor

MjolnirIl futuro di Thor nel MCU si fa oscuro in seguito a una terrificante allusione in Quantumania. Dopo che Scott e Cassie Lang sono stati catturati dagli scagnozzi di Kang il Conquistatore nel Regno Quantico, il cattivo multiversale cerca di riordinare i suoi ricordi sparsi dei precedenti incontri con i Vendicatori.

Afferma di aver ucciso innumerevoli Vendicatori in passato e si chiede se Scott sia “quello con il martello”. Scott corregge Kang, dicendogli che sta pensando a Thor, ma coglie anche l’occasione per affermare che l’equivoco è relativamente comune. Il riferimento di Kang, tuttavia, lascia presagire che Thor potrebbe morire per mano sua durante gli eventi di Avengers: The Kang Dynasty.

Loki

Loki 2 stagioneDopo aver incontrato la variante Kang di Colui che resta alla fine dei tempi, Loki appare nella scena dei titoli di coda di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che scova un’altra variante del supercriminale che conquista l’universo.

In quella che probabilmente è una scena della seconda stagione di Loki, il dio dell’inganno osserva con orrore una variante di Kang, che si fa chiamare Victor Timely, all’inizio del XX secolo, e svela i suoi primi progetti per una macchina che viaggia nel tempo. Riconoscendo Timely come una variante di Kang, Loki conferma al suo partner, l’Agente Mobius, che questo è l’uomo che stanno cercando, delineando la loro missione durante gli eventi della prossima stagione della serie Disney+.

Agent Mobius

Agente Mobius Ant-Man & The Wasp: QuantumaniaDopo che lo scioccante finale di Loki ha rivelato che l’Agente Mobius non riconosce più Loki dopo l’incontro con Colui che resta, l’agente della TVA fa la sua seconda apparizione nel MCU nella scena post-credits di Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

In piedi accanto a Loki alla presentazione di Victor Timely, Mobius osserva con nonchalance che la variante di Kang non sembra così terrificante come il dio dell’inganno lo aveva fatto credere. Sebbene il breve cameo di Owen Wilson riveli ben poco sulla trama del suo personaggio, indica che Mobius continuerà a lavorare al fianco di Loki nelle sue prossime avventure, pur non avendo alcun ricordo della loro precedente collaborazione.

Veb

Veb in Ant-Man & The Wasp: QuantumaniaUno dei migliori camei di Quantumania è rappresentato dal nuovissimo personaggio di Veb. Il gelatinoso abitante del Regno Quantico, memorabile per la sua infatuazione per i numerosi buchi nell’anatomia umana di Scott Lang, offre l’opportunità a un membro chiave del cast di Ant-Man di tornare in un ruolo da doppiatore.

È David Dastmachian, che ha interpretato l’ex detenuto Kurt in Ant-Man e Ant-Man and the Wasp, a dare la voce a Veb. Dastmachian è uno dei numerosi membri del cast del franchise il cui personaggio non è tornato per il sequel e, sebbene si sia sicuramente sentita la mancanza del suo personaggio principale, il suo nuovo ruolo in Ant-Man and the Wasp: Quantumania si rivela un punto di forza del film.

Ant-Man & the Wasp: Quantumania: guida al cast del film Marvel

Ant-Man and the Wasp: Quantumania dà ufficialmente il via alla Fase Cinque del Marvel Cinematic Universe e vanta un cast ricco di volti noti e nuovi nel franchise. Diretto da Peyton Reed da una sceneggiatura di Jeff Loveness, Quantumania è il primo film del MCU in cui compare il villain Kang il Conquistatore, che aveva già fatto il suo debutto nella prima stagione di Loki come la variante Colui che resta.

Paul Rudd – Ant-Man/Scott Lang

Scott Lang Ant-Man She HulkScott Lang è un VendicatoreAnt-Man – che è rimasto intrappolato nel Regno Quantico dopo che Thanos ha spazzato via Hope van Dyne e la sua famiglia. È tornato in Avengers: Endgame per aiutare i suoi amici a fermare Thanos utilizzando l’espediente del viaggio nel tempo. Scott è poi riuscito a ricongiungersi con la figlia e ha scritto un libro sulle sue avventure.

Ant-Man è interpretato da Paul Rudd, noto soprattutto per i suoi ruoli in Clueless, la popolare serie televisiva Friends, I Love You, Man, Anchorman: The Legend of Ron Burgundy e il suo sequel, Noi siamo infinito, Questi sono i 40, Molto incinta e i precedenti film di Ant-Man.

Jonathan Majors – Kang the Conqueror

Kang il Conquistatore è il cattivo principale della Fase Cinque del MCU. Kang è un viaggiatore del tempo che è stato bandito nel Regno Quantico e crede che solo lui possa salvare il multiverso dalle sue varianti. Egli è a sua volta una variante di Colui che resta della stagione 1 di Loki, il creatore della TVA.

È interpretato da Jonathan Majors, noto soprattutto per i suoi ruoli nelle serie HBO Lovecraft Country, The Last Black Man in San Francisco, Devotion, Da 5 Bloods – Come fratelli e nel film Netflix The Harder They Fall.

Michelle Pfeiffer – Janet van Dyne

JanetJanet van Dyne è una scienziata e la matriarca della famiglia Pym che è rimasta bloccata nel Regno Quantico per 30 anni prima di essere salvata. È lì che ha incontrato Kang e si sente in colpa per averlo inizialmente aiutato a fuggire dal Regno Quantico prima di capire i suoi piani.

Janet è interpretata da Michelle Pfeiffer, nota soprattutto per i suoi ruoli in Batman Returns, in cui ha interpretato Selina Kyle/Catwoman, Le verità nascoste, One Fine Day, Stardust, il musical Hairspray, Dangerous Minds, Grease 2 e Scarface.

Kathryn Newton – Cassie Lang

Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaCassie Lang è la figlia diciottenne di Scott. Ha un forte senso della giustizia e usa la tuta simile a quella di Ant-Man che ha creato con Hank Pym per aiutare le persone in difficoltà. Ha anche lavorato per ripristinare il segnale del Regno Quantico.

Questa versione di Cassie Lang è interpretata da Kathryn Newton, nota soprattutto per i suoi ruoli nella serie HBO Big Little Lies, nella longeva serie CW Supernatural, in Lady Bird, nella serie TV The Society, nel film Prime Video La mappa delle piccole cose perfett e in Tre Manifesti a Ebbing, Missouri.

Evangeline Lilly – Hope van Dyne/Wasp

Hope van Dyne è a capo della Fondazione Pym van Dyne e figlia di Janet e Hank. Assume il ruolo di Wasp e aiuta Ant-Man nelle sue avventure.

Hope è interpretata da Evangeline Lilly, nota soprattutto per i suoi ruoli in The Hurt Locker, Reel Steel, Avengers: Endgame e nei due precedenti film di Ant-Man, nella serie televisiva di fantascienza Lost e in due film de Lo Hobbit – Lo Hobbit: la desolazione di Smaug e Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate.

Michael Douglas – Hank Pym

Hank Pym è il padre di Hope e il marito di Janet van Dyne. Hank è un ex agente dello S.H.I.E.L.D. e un fisico che ha creato le Particelle Pym, utilizzate in Avengers: Endgame.

Hank Pym è interpretato da Michael Douglas, noto soprattutto per i suoi ruoli in Traffic, Attrazione fatale, Wall Street, Il presidente – Una storia d’amore, Basic Instinct e la commedia romantica La rivolta delle ex.

Bill Murray – Lord Krylar

Bill Murray Ant-Man 3Lord Krylar è un governatore del Regno Quantico che un tempo lavorava al fianco di Janet van Dyne e che ora si è alleato con Kang il Conquistatore.

Bill Murray è noto per i suoi ruoli in Ghostbusters, Ricomincio da capo, Moonrise Kingom, Lost in Translation – L’amore tradotto, in cui ha recitato accanto a un’altra star del MCU, Scarlett Johansson, il live-action Disney Il libro della giungla, Zombieland, Rushmore, Charlie’s Angels, Space Jam e What About Bob?

Personaggi secondari

David Dastmalchian nel ruolo di VebVeb è una creatura che vive nel Regno Quantico. David Dastmalchian è noto soprattutto per i suoi ruoli nella serie dell’Arrowverse The Flash, in Dune, in The Suicide Squad di James Gunn, in cui ha interpretato Polka-Dot Man, nel biopic Weird: The Al Yankovic Story e in Ant-Man e Ant-Man and the Wasp, anche se ha interpretato un personaggio diverso di nome Kurt.

William Jackson Harper nel ruolo di QuazQuaz è un telepate che scopre perché Scott e Cassie si trovano nel Regno Quantico. William Jackson Harper è noto soprattutto per i suoi ruoli nella serie comica della NBC The Good Place, nel film horror Midsommar, nella serie HBO Max Love Life e nella serie The Electric Company.

Katy O’Brian nel ruolo di JentorraJentorra è una combattente per la libertà che si oppone fermamente a Kang il Conquistatore e a chiunque si schieri con lui. Katy O’Brian è nota soprattutto per i suoi ruoli nella serie Z Nation, nello show dell’Arrowverse Black Lightning e per essere apparsa in alcuni episodi della serie Star Wars The Mandalorian.

Corey Stoll nel ruolo di Darren Cross/M.O.D.O.K.Darren Cross era un antagonista di Ant-Man e Hank Pym, ma dopo essere stato inviato nel Regno Quantico, diventa M.O.D.O.K., un organismo progettato per uccidere e alleato di Kang il Conquistatore.

Randall Park nel ruolo di Jimmy WooJimmy Woo è un agente dell’FBI e fa un cameo in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma in precedenza ha avuto ruoli più importanti in Ant-Man e nella serie Disney+ WandaVision. Randall Park è conosciuto soprattutto per la serie comica Fresh Off the Boat, la commedia romantica di Netflix Always Be My Maybe, Snatched, They Came Together e Veep.

Gregg Turkington nel ruolo di DaleDale è il manager di Baskin-Robbins dove lavorava Scott Lang. Gregg Turkington è conosciuto soprattutto per i suoi ruoli nelle serie televisive Decker, Mister America e Ant-Man.

Owen Wilson nel ruolo di MobiusMobius era un agente della Time Variance Authority. Alla fine si è alleato con Loki per capire cosa stesse succedendo al multiverso. Mobius appare nella seconda scena post-credits di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Owen Wilson è noto per i suoi ruoli in Notte al museo, 2 single a nozze, The Royal Tenenbaums, Zoolander, Ti presento i miei, You, Me and Dupree, Io & Marley, Armageddon – Giudizio finale e Pallottole cinesi.

Tom Hiddleston nel ruolo di LokiLoki è il fratello adottivo di Thor e il Dio dell’inganno. Un tempo antagonista principale dei Vendicatori, Loki ha voltato pagina ed è ora intenzionato a fermare Kang il Conquistatore. Loki appare anche con Mobius nella scena post-credit di Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Ant-Man & The Wasp: Quantumania: 6 rivelazioni dalle prime reazioni al film

Le prime reazioni ad Ant-Man and the Wasp: Quantumania rivelano diversi dettagli importanti sul nuovo film del Marvel Cinematic Universe. L’ultimo capitolo del franchise di Ant-Man è ormai alle porte e, dopo che la Fase 4 si è rivelata un po’ più divisiva della Saga dell’Infinito, sono sorti interrogativi sull’appetito del pubblico per altri film del MCU. Ant-Man and the Wasp: Quantumania si trova dunque in una posizione difficile: dovrà invogliare gli spettatori a investire il loro tempo nella visione di un altro film del MCU, e potrebbe averlo fatto grazie a queste 6 rivelazioni che vi proponiamo.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania è un buon (non ottimo) inizio per la Fase 5

Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaLe prime reazioni ad Ant-Man and the Wasp: Quantumania lo definiscono un buon inizio per la Fase 5, ma non un grande inizio. Una fonte di controversia tra gli spettatori sembra essere il tono del film. Il franchise di Ant-Man si è sempre contraddistinto come più ironico rispetto allo standard della Marvel, e sembra che questa tendenza continui anche nel terzo capitolo. Alcuni hanno citato il MODOK di Ant-Man 3 come esempio dello squilibrio tonale presente nel film. Gli spettatori hanno anche notato che la storia non è all’altezza delle aspettative e il finale caotico è un altro degli aspetti negativi del film.

Come primo film del MCU della Fase 5, Ant-Man and the Wasp: Quantumania avrebbe sperato di raggiungere uno status simile a quello di Iron Man o Captain America: Civil War in termini di avvio di una Fase. Invece, sembra che Ant-Man 3 sarà più in linea con Iron Man 3 o Black Widow come primi film del MCU di una Fase che hanno i loro difensori. Anche se le reazioni non sono necessariamente entusiastiche e incoronano Ant-Man 3 come uno dei migliori film del MCU, è anche importante notare che non sono negative o eccessivamente critiche.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania è come lo Star Wars della Marvel

Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaUn paragone ricorrente che proviene da chi ha visto Ant-Man and the Wasp: Quantumania in anteprima è che il film può essere paragonato alla versione Marvel di Star Wars. Le somiglianze tra il film della Fase 5 del MCU e Star Wars sembrano derivare dall’esplorazione del Regno Quantico, una svolta di trama che permette al regista Peyton Reed di analizzare un mondo che il pubblico non conosce e di introdurre un’ampia varietà di creature e personaggi. Il film è stato più volte descritto come un’epica storia di fantascienza simile a quelle del franchise di George Lucas.

Le somiglianze tra Ant-Man 3 e Star Wars non dovrebbero sorprendere più di tanto. Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige è un fan di Star Wars ancora più di quanto non lo sia della Marvel, quindi ispirarsi ai temi e alla costruzione del mondo del franchise nel MCU era inevitabile. Il film arriva anche dopo che Peyton Reed ha diretto gli episodi della seconda stagione di The Mandalorian, compreso l’apprezzato finale. La sua esperienza sembra aver influenzato il modo in cui ha realizzato un altro film di Ant-Man, compreso l’utilizzo della tecnologia Stagecraft di The Mandalorian per portare in vita il Regno Quantico.

Kang il Conquistatore è un nuovo, terrificante, villain

Il ritorno di Jonathan Majors dopo avere interpretato Colui che resta nella prima stagione di Loki era uno degli elementi più attesi di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. La buona notizia è che il film non lo ha affatto sprecato. Le prime reazioni ad Ant-Man 3 hanno accolto in maniera più che positiva l’interpretazione di Majors e il modo in cui il film introduce Kang il Conquistatore come prossimo grande cattivo del MCU. Diversi post hanno sottolineato come sia lui a prendere il controllo del film al suo arrivo e come sia una minaccia terrificante per i personaggi principali del film e per il multiverso in generale.

Il fatto che il pubblico ritenga che Kang il Conquistatore sia uno dei migliori cattivi del MCU è un segno promettente per Ant-Man 3 e il futuro del MCU. È già stato confermato che sarà il prossimo Thanos del franchise e il cattivo principale della Saga del Multiverso. Non è una sorpresa che Jonathan Majors sia così importante, dato che la prima stagione di Loki ha dato agli spettatori un’incredibile anticipazione di quanto sarebbe stato fantastico nel ruolo. Tuttavia, Kang è uno dei maggiori vincitori di Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Ant-Man 3 anticipa la più vasta narrazione del MCU

fase 5 mcuSembra che Ant-Man and the Wasp: Quantumania faccia un ottimo lavoro nell’anticipare quella che sarà la narrazione più vasta del MCU d’ora in avanti. La mancanza di una direzione chiara per il MCU è stata una delle maggiori critiche rivolte alla Fase 4, e questo è stato uno dei motivi per cui i Marvel Studios hanno annunciato Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars così presto. Dopo aver visto quasi una dozzina di film e show televisivi del MCU che erano solo vagamente collegati, sembra che Ant-Man and the Wasp: Quantumania è il film che inizierà a mettere in moto in modo più preciso la storia della Saga del Multiverso.

Le prime reazioni a Ant-Man and the Wasp: Quantumania non rivelano però come il film della Fase 5 del MCU riesca a realizzare tutto questo. Ciò comporterebbe l’ingresso nel territorio degli spoiler, su come il film finisce e dove lascia gli archi dei singoli personaggi. Con le varie teorie sul collegamento di Kang ai Dieci Anelli di Shang-Chi o ai bracciali di Ms. Marvel e la possibilità che altre varianti di Kang entrino nell’equazione, ci sono molte opportunità per Ant-Man 3 di collegarsi al più ampio MCU e di impostare storie future per la Saga del Multiverso.

Michelle Pfeiffer ruba la scena

JanetUna rivelazione gradita dalle prime reazioni di Ant-Man and the Wasp: Quantumania è che sfrutta pienamente il potenziale Michelle Pfeiffer, permettendo alla sua Janet van Dyne di rubare la scena. Quando i Marvel Studios hanno originariamente annunciato il suo casting per Ant-Man and the Wasp, c’era molta eccitazione per quello che avrebbe portato al film. Tuttavia, è stata in gran parte lasciata fuori dal film ed è invece servita come MacGuffin. Questo è stato piuttosto frustrante e ha fatto sì che Ant-Man 3 avesse la responsabilità di rendere giustizia alla Janet di Michelle Pfeiffer. Fortunatamente, sembra che il suo ruolo sia ancora più importante del previsto.

A causa del passato di Janet van Dyne nel Regno Quantico, i trailer di Ant-Man and the Wasp: Quantumania hanno stabilito che la donna ha una storia con Kang. Questo ha fatto presagire un ruolo importante per lei nel sequel, e alcune reazioni dicono addirittura che diventa essenzialmente il personaggio principale per gran parte del film. I timori che il MCU possa sprecare nuovamente Michelle Pfeiffer sembrano essere superflui, poiché sembra che questa volta Janet sia molto più coinvolta nell’azione.

Ha due scene post-credits

Ant-Man and the Wasp: Quantumania Kan il conquistatoreLe prime reazioni confermano anche che Ant-Man 3 ha due scene post-credits. Questa è diventata una pratica standard per i Marvel Studios nel corso degli anni, quindi le nuove scene post-credits del MCU sono attesissime. Tuttavia, le prime reazioni a Ant-Man and the Wasp: Quantumania hanno notato che queste, in particolare, sono “fantastiche” e “significative”, mentre altre suggeriscono che “vi faranno impazzire” e “cambieranno tutto”.

Fortunatamente, da queste reazioni non sono emersi spoiler su ciò che si vede nelle scene post-credits Ant-Man and the Wasp: Quantumania. È molto probabile che ci siano collegamenti con Kang e il multiverso, mentre potrebbero arrivare anche delle anticipazioni sul futuro di Ant-Man, Wasp e altri. Tuttavia, sarà meglio tenere sotto controllo le aspettative e non farsi prendere dall’entusiasmo sulla base delle prime rivelazioni di Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Ant-Man & The Wasp: Quantumania: 13 rivelazioni sulla trama dal nuovo trailer

Il trailer finale di Ant-Man & the Wasp: Quantumania è ricco di nuovi dettagli sulla trama del film e di Easter eggs. La Fase 4 del MCU si è conclusa, ma questo significa semplicemente che il Marvel Cinematic Universe sta per dare il via alla Fase 5. L’azione prenderà il via con Ant-Man & the Wasp: Quantumania, che si posiziona come un passo cruciale nella Saga del Multiverso. Il film continua ad ampliare il suo cast: allo Scott Lang di Paul Rudd, alla Hope Van Dyne di Evangeline Lilly, all’Hank Pym di Michael Douglas e alla Janet Van Dyne di Michelle Pfeiffer si aggiunge ora Kathryn Netwon nel ruolo della figlia di Ant-Man, Cassie. Ma il film segnerà anche un drastico allontanamento dal franchise fino ad oggi, dato che sarà ambientato per lo più nella misteriosa dimensione nota come Regno Quantico.

Ant-Man & the Wasp: Quantumania presenterà inoltre agli spettatori il Kang il Conquistatore di Jonathan Majors, ritenuto il cattivo principale della Saga del Multiverso. I precedenti trailer hanno confermato che la famiglia Ant-Man è rimasta bloccata nel Regno Quantico dopo che uno degli esperimenti di Cassie è andato male, e sembrava che Scott avesse stretto un accordo con Kang nel tentativo di tirarli fuori. Il trailer finale, rilasciato durante la partita del campionato nazionale di football americano, suggerisce che la posta in gioco è ancora più alta: vediamo insieme le principali rivelazioni del trailer.

L’introduzione di Kang il Conquistatore

Jonathan Majors Kang Kang il ConquistatoreKang il Conquistatore è al centro del trailer finale di Ant-Man & the Wasp: Quantumania. Majors ha già interpretato un’altra variante di Kang nel MCU, Colui Che Resta, ma i due personaggi sono molto diversi: Kang ha una presenza minacciosa e cupa e la sua voce trasmette un senso di minaccia e pericolo.

Il trailer di Ant-Man & the Wasp: Quantumania sembra suggerire che Kang conosca molto bene Scott Lang, forse a causa delle sue imprese di viaggio nel tempo. Scott è diventato una sorta di celebrità nel moderno MCU, scrivendo anche un’autobiografia, ed è possibile che Kang abbia accesso a questi documenti storici.

Scott Lang è diventato famoso

Scott Lang Ant-Man She HulkLe immagini di apertura di Ant-Man & the Wasp: Quantumania ci mostrano come è cambiata la vita di Scott Lang dopo gli eventi di Avengers: Endgame.

La Fase 4 ha già stabilito che Scott ha reso pubblico il suo periodo tra i Vendicatori, conducendo una serie di podcast, e la fama di Ant-Man è stata particolarmente messa in luce all’AvengerCon di Ms. Marvel. È stato riferito che Scott avrà appena pubblicato un’autobiografia all’inizio di Quantumania, e alcuni di questi fotogrammi iniziali potrebbero provenire proprio dal suo press tour.

Cassie ha preso il “lato peggiore” di suo padre

Cassie ha sempre venerato suo padre, ma il trailer di Ant-Man and the Wasp: Quantumania lascia intendere che sta prendendo da lui nei peggiori modi possibili. Un’inquadratura mostra Scott che preleva la figlia dalla prigione, anche se non è chiaro perché sia stata arrestata.

È possibile che abbia infranto la legge come parte di una sorta di causa attivista; lo stesso Scott è stato inizialmente imprigionato dopo aver commesso un crimine in stile Robin Hood contro una società corrotta. Senza dubbio ha rimpianto di aver vissuto una vita diversa, che avesse portato Cassie a intraprendere un viaggio molto diverso.

Come la famiglia Ant-Man è rimasta bloccata nel regno quantico

Ant-Man e la sua famiglia sono rimasti intrappolati nel Regno Quantico dopo un esperimento andato male. I trailer precedenti hanno mostrato una versione leggermente diversa di queste riprese, quindi le circostanze precise potrebbero cambiare. Tuttavia, in base alle prove raccolte finora, sembra che Cassie abbia sviluppato una tecnologia che invia un segnale nel Regno Quantico. Nel trailer precedente, Janet Van Dyne ha tentato disperatamente di spegnere il dispositivo, ma era troppo tardi. Janet è stata intrappolata nel Regno Quantico per decenni, quindi conosce le forze che vi si trovano e probabilmente ha incrociato molte volte Kang il Conquistatore.

La famiglia Ant-Man viene attirata nel Regno Quantico da un bagliore di energia blu. Questo colore sembra essere associato all’armatura e alle armi di Kang il Conquistatore, anche se è difficile dire se abbia un significato più profondo. Il Regno Quantico è un adattamento della dimensione dei fumetti chiamata Microverso, che ha un potere blu chiamato Forza Enigma: Kang potrebbe attingere proprio da questa.

La maschera di Kang

Nei fumetti, il volto di Kang è nascosto da una maschera blu. I Marvel Studios hanno reinventato questa maschera, trasformandola in uno scudo energetico che si forma davanti al suo volto, presumibilmente progettato per aiutarlo a sopravvivere in atmosfere inospitali.

È una reinvenzione intelligente, un modo per rendere omaggio ai fumetti aggiornando un design francamente un po’ datato.

Kang offre a Scott Lang un accordo

Marvel Universe Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaLa versione del MCU di Kang il Conquistatore è rappresentata come il signore del tempo, che possiede il potere di alterare la realtà a livello fondamentale e di distruggere intere linee temporali a suo piacimento. I precedenti film Marvel hanno infatti stabilito che la manomissione delle forze della causalità può generare il caos a livello multiversale. “Le manipolazioni temporali possono creare ramificazioni nel tempo”, avverte Wong al Doctor Strange mentre sperimenta la Pietra del Tempo. “Aperture dimensionali instabili. Paradossi spaziali! Anelli temporali!”. Queste sono le forze con cui Kang gioca, e comprende la natura del tempo abbastanza bene da controllare questi effetti imprevedibili – e da usarli come armi.

Ant-Man 3 riprende i riferimenti a Ms. Marvel che ritraggono Scott Lang come un supereroe famoso, ma è comunque pieno di rimpianti, perché vorrebbe aver trascorso più tempo con sua figlia Cassie. Kang propone a Scott un accordo: se lo aiuterà in qualche modo sconosciuto, compiendo una qualche rapina, Kang riscriverà la storia a favore di Scott. Scott ha una seconda possibilità, un’altra occasione di vita, in cui può evitare gli errori che lo hanno separato dalla sua famiglia. È possibile che l’offerta di “tempo” nasconda un’altra sottotrama, ovvero che Scott abbia grossi problemi di salute e desideri porvi rimedio.

La città di Kang contiene una serie di Easter Eggs Marvel

Il trailer di Ant-Man & the Wasp: Quantumania mostra altre immagini della città del Regno Quantico di Kang. Probabilmente si tratta della città di Chronopolis, la base di Kang nei fumetti. Chronopolis si trova al di fuori del tempo, in un regno chiamato Limbo, una dimensione che ogni viaggiatore del tempo attraversa. Il Limbo è stato probabilmente assorbito dal Regno Quantico del MCU, rendendo Chronopolis una parte logica del Regno Quantico. Si spera che la Marvel esplori alcuni dei segreti di Chronopolis, che è una delle location più affascinanti della Marvel. Ogni blocco di Chronopolis si estende fino ai confini della Terra in un periodo temporale diverso. I periodi più primitivi si trovano alla periferia, quelli più avanzati al centro, mentre il cuore è dominato dalla Cittadella di Kang.

L’architettura di Chronopolis nel MCU contiene una serie di interessanti Easter eggs. La struttura piramidale è probabilmente un sottile riferimento a una variante di Kang chiamata Pharoah Rama-Tut (sottilmente accennata nel MCU in Moon Knight), mentre i moti circolari ricordano un altro elemento del MCU: i dieci anelli di Shang-Chi. Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli si è concluso con la rivelazione che questi misteriosi anelli hanno inviato un segnale attraverso il multiverso, quindi potrebbero essere in qualche modo collegati a Kang e Chronopolis.

L’esplorazione del Regno Quantico

La Marvel ha visitato il Regno Quantico in Ant-Man & the Wasp, ma in realtà è sembrata un’occasione mancata. Il libro ufficiale di concept art della Marvel, The Art of Ant-Man & the Wasp, ha confermato che lo studio ha valutato molte idee diverse per il Regno Quantico: specie e civiltà aliene, persino un nesso di ricordi attraverso il quale le persone possono sbirciare nel passato.

Fortunatamente, Ant-Man & the Wasp: Quantumania dimostra che il MCU sta finalmente per esplorare il Regno Quantico, con tante immagini di strani alieni e razze diverse che ci sono state proposte. Alcuni di questi potrebbero essere tratti dai fumetti; è stato confermato che Bill Murray interpreterà Lord Krylar, un personaggio associato a una dimensione chiamata Microverso nei fumetti. Il Regno Quantico del MCU è fondamentalmente un mash-up del Microverso e del Limbo, e non sarebbe una sorpresa vedere altri personaggi del Microverso in questo film.

I ricordi di Ant-Man potrebbero far parte del Regno Quantico

C’è una strana giustapposizione nel trailer di Ant-Man & the Wasp: Quantumania, che passa dall’esplorazione del Regno Quantico ai flashback della vita di Scott. Potrebbe trattarsi di un misterioso nesso di ricordi, in parte esplorato durante lo sviluppo di Ant-Man & the Wasp.

Come ha spiegato il concept artist Jackson Sze in The Art of Ant-Man & the Wasp: “All’inizio c’era quasi un Nexus all’interno del Regno Quantico che volevano esplorare, ovvero un palazzo della memoria quantistica. Credo che stessero discutendo delle idee su come Hank potesse essere in grado di entrare nei propri ricordi e cambiare la storia“.

Gli eserciti di Kang il Conquistatore

L'esercito di Kang nel trailer di Ant-Man 3Kang dispone di un esercito massiccio e altamente tecnologico, che sembra intenzionato a schierare contro Scott Lang (e forse contro una sorta di movimento di resistenza del Regno Quantico).

Ciò è fedele ai fumetti, dove Kang ha riunito al suo servizio i migliori guerrieri della storia, comprese le versioni distorte dei Vendicatori. Gli spettatori più attenti noteranno i colori blu del marchio e i motivi ad anello ripetuti

MODOK del MCU

Kang non è l’unico cattivo nel trailer di Ant-Man & the Wasp: Quantumania, ma anche la versione del MCU di MODOK, l'”Organismo Mentale Progettato Solo per Uccidere”. Classico villain della Marvel, MODOK è stato persino protagonista di una serie televisiva animata di breve durata.

È stato poi quasi completamente ridisegnato per il MCU e questa iterazione non sembra affatto organica, ma piuttosto un robot. Kang ha sempre avuto la tendenza a raccogliere le armi più potenti nel tempo, quindi ha senso che abbia MODOK, ma il nuovo design verrà percepito come controverso.

L’obiettivo di Ant-Man: “Dobbiamo perdere entrambi”.

Trailer Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaIl trailer di Ant-Man & the Wasp: Quantumania mostra diverse scene d’azione che coinvolgono Kang e Scott Lang, e c’è un delizioso squilibrio di potere tra i due. Kang è una minaccia di livello vendicativo, il che significa che Ant-Man è completamente fuori dalla sua portata.

Il trailer della Marvel sembra suggerire che Ant-Man morirà combattendo contro Kang, ma potrebbe considerarlo un prezzo da pagare. Ant-Man sa di non poter vincere contro Kang, ma ha escogitato un piano che li porterà a perdere entrambi. Per Scott, ciò significa presumibilmente non passare più del tempo con la sua famiglia, o a causa di una morte, o perché bloccato nel multiverso.

Scott Lang viene attaccato da un esercito di varianti di Ant-Man

Paul Rudd nel trailer di Ant-ManIl trailer di Ant-Man & the Wasp: Quantumania evita il tradizionale finale scherzoso in stile Marvel, assicurando agli spettatori che questo è un tipo di film su Ant-Man molto diverso. Si conclude con una nota emotiva, con Scott Lang travolto da un esercito di varianti di Ant-Man, che si scusa con Cassie mentre lo guarda cadere.

Nei fumetti, la morte di Scott ha ispirato Cassie a diventare il supereroe Stature; il MCU sta preparando la carriera da supereroe di Cassie dal 2015, e questo completerebbe la sua evoluzione. Tuttavia, gli spettatori farebbero bene a non dare per scontato che sia così; i trailer Marvel sono noti per i loro depistaggi, e il trailer di Ant-Man & the Wasp: Quantumania non fa certo eccezione.

Ant Man: rivelazioni dal set The Final Battle Lego [FOTO]

0
Ant Man: rivelazioni dal set The Final Battle Lego [FOTO]

Sempre più spesso i giocattoli possono mostrare anticipazione sul look dei personaggi e oggetti dei film. Per questo vi mostriamo le immagini del set Lego The Final Battle, legato al prossimo film MarvelAnt Man. 

Cosa possono dirci le immagini del set Lego? Sappiamo che a volte possono essere fuorvianti, ma la confezione conferma Hank Pym e Ant Man nel prossimo film, per la battaglia finale contro Yellowjacket (Calabrone). Le indiscrezioni precedenti indicavano nel set Final Battle, solo Ant Man e Hank Pym, e avevano appunto fatto nascere l’idea che il vero cattivo potesse essere proprio quest’ultimo, con Scott Lang nel costume di Ant-Man. Le immagini invece sembrano confermare Yellowjacket nel ruolo di principale antagonista. Ecco le foto:

ant-man-lego1 ant-man-lego2 ant-man-lego3 ant-man-lego4

Vi ricordiamo che Ant-Man avrò come protagonisti Paul RuddEvangeline LillyMichael PeñaCorey Stoll, con Patrick Wilson e Michael Douglas. Si baserà su una sceneggiatura co-scritto con Joe Cornish e Edgar Wright.  Ant-Man  è prevista per il 17 Luglio 2015.

Fonte: CBM

Ant Man: nuovo banner ufficiale

0

È stato appena rilasciato il nuovo art banner ufficiale di Ant Man che mostra il cattivo Yellowjacket (Calabrone) e il supereroe Ant Man. Diamogli uno sguardo.

ant man

Vi ricordiamo che Ant-Man avrò come protagonisti Paul RuddEvangeline LillyMichael PeñaCorey Stoll, con Patrick Wilson e Michael Douglas. Si baserà su una sceneggiatura co-scritto con Joe Cornish e Edgar Wright.  Ant-Man  è prevista per il 17 Luglio 2015.

Fonte: CB

Ant Man: Joss Whedon commemora l’addio di Wright

0

ant-man-1

Joss Whedon si è schierato accanto al collega Edward Wright, che ha da poco annunciato di aver lasciato la regia di Ant Man per divergenze creative con la Marvel Studio.

LEGGI ANCHE: Ant-Man: Perchè Edward Wright ha lasciato la regia? 

Whedon ha infatti tweettato una foto emblematica sul suo profilo Twitter, in cui innalza con solennità un cornetto sopra la propria testa, in segno commemorativo. La posa fa eco alla protesta alle olimpiadi del 1968 per i diritti civili ed è probabilmente una reazione del regista alla rinuncia di Edward Wright (che ha diretto la “Trilogia del cornetto”) di dirigere Ant Man.

Uno dei registi più importanti sotto contratto dalla Marvel sembra quindi schierarsi a favore del collega. Vi mostriamo la foto:

ant-man-joss-whedon

Vi ricordiamo che Ant-Man avrò come protagonisti Paul RuddEvangeline LillyMichael PeñaCorey Stoll, con Patrick Wilson e Michael Douglas. Si baserà su una sceneggiatura co-scritto con Joe Cornish e Edgar Wright.  Ant-Man  è prevista per il 17 Luglio 2015.

Fonte: Comicbookmovie

Ant Man: Adam McKay parla del nuovo script

0

ant-man-banner

Adam McKay ha parlato a Collider di Ant Man e del suo sfiorato coinvolgimento nel progetto. Al film ha lavorato per molto tempo Edward Wright, che ha collaborato alla stesura della sceneggiatura con Joe Cornish. McKay fu davvero vicino a dirigere il film, prima di rifiutare l’incarico, andato poi a Peyton Reed.

Rudd mi ha chiamato quando Edgar Wright si allontanò dal progetto e mi ha detto cosa stava succedendo. Sono andato e ho incontrato con la Marvel, ma ero un pò dubbioso solo perché sono amico di Edgar e non sapevo come stessero realmente le cose. Poi, quando ho sentito quello che è successo, che Edgar si era allontanato, e poi ho visto i loro materiali,ho pensato, ‘Dio questo è abbastanza buono’. In definitiva non avevo voglia di saltare dentro come regista, avevo anche molti altri progetti in corso ed il tempo era troppo ristretto, ma ho pensato, ‘Sai cosa, posso riscrivere lo script, e posso fare un sacco di buone cose riscrivendolo.

McKay ha poi parlato più approfonditamente del suo lavoro con Paul Rudd:

Ho sempre saputo che Paul era un buonissimo scrittore dalle improvvisazioni con lui sul set, ma non avevo idea fosse così bravo, è molto capace coi dialoghi. Così noi due rintanati in camere d’albergo sulla costa orientale e occidentale, e credo che intorno alle sei o otto settimane abbiamo tirato fuori fuori tutto e ha fatto una consideravole riscrittura dello script.  Ero davvero orgoglioso di quello che avevamo fatto, ho davvero pensato che avevamoinserito alcune cose incredibili e costruito su un già forte script da Edgar Wright e in qualche modo migliorato un pò alcune cose.

Nel dettaglio sulle modifiche alla sceneggiatura:

Abbiamo aggiunto alcune nuove scene d’azione. Sono cresciuto leggendo fumetti Marvel, quindi ero al settimo cielo quando ho potuto aggiungere una scena d’azione gigantesca. Ero così eccitato. C’è molto di quanto era già stato fatto da Edgar, molti personaggi e dialoghi erano già lì. Abbiamo solo plasmato il tutto, cercato di semplificare, renderlo più pulito, un pò più grande, più aggressivo, renderlo più divertente in alcuni punti, praticamente fatto una riscrittura. Edgar aveva fatto una bella sceneggiatura. Ma ci siamo trovati molto bene, con Rudd era molto divertente scrivere. Ho concluso il lavoro dicendogli: “Ehi, io e te dovremmo collaborare per uno script”.

Vi ricordiamo che Ant-Man avrò come protagonisti Paul RuddEvangeline LillyMichael PeñaCorey Stoll, con Patrick Wilson e Michael Douglas. Si baserà su una sceneggiatura co-scritto con Joe Cornish e Edgar Wright.  Ant-Man  è prevista per il 17 Luglio 2015.

Fonte: Collider

Ant Man Peyton Reed annuncia l’inizio delle riprese

0

ant man posterDopo anni di sviluppo, rinvii, abbandoni (Da Edgar Wright a Patrick Wilson) e vicissitudini varie ormai note a tutti, oggi iniziano le riprese di Ant Man con Peyton Reed alla regia e Paul Rudd nei panni del supereroe Marvel.

 Vi ricordiamo che Ant-Man avrò come protagonisti Paul RuddEvangeline LillyMichael PeñaCorey Stoll, con Patrick Wilson e Michael Douglas. Si baserà su una sceneggiatura co-scritto con Joe Cornish e Edgar Wright.  Ant-Man  è prevista per il 17 Luglio 2015.

Di seguito potete vedere il tweet del regista Peyton Reed

Ant Man and the Wasp: ecco chi scriverà la sceneggiatura

0
Ant Man and the Wasp: ecco chi scriverà la sceneggiatura

Arriva da Deadline la notizia che Andrew Barrer e Gabriel Ferrari, tra gli sceneggiatori attualmente al lavoro sull’universo esteso di Transformers, hanno firmato per scrivere la sceneggiatura di Ant Man and the Wasp in collaborazione col protagonista del film Paul Rudd.

Il trio lavorerà con Adam McKay (che in origine avrebbe dovuto dirigere il primo Ant-Man dopo la dipartita di Edgar Wright e prima del coinvolgimento di Peyton Reed) ad una prima bozza dello script, per poi passare alla stesura della sceneggiatura completa.

Il sequel di Ant-Man, Ant-Man and The Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe tornare Peyton Reed, mantre sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Fonte

Anselm, il documentario di Wim Wenders dedicato ad Anselm Kiefer.

Arriva al cinema dal 30 aprile Anselm, il documentario di Wim Wenders dedicato ad Anselm Kiefer.

Presentato al Festival di Cannes tra le proiezioni speciali, questa esperienza cinematografica unica consente al pubblico di immergersi nel lavoro e nel percorso di vita dell’artista.

Il documentario rivela la fonte di ispirazione e il processo creativo di Kiefer esplorando la sua fascinazione per il mito e la storia. Il passato e il presente si intrecciano per propagare il confine tra cinema e pittura. Alla fine di oltre due anni di riprese in uno straordinario 3D, Wim Wenders realizza un ritratto unico di uno dei più grandi artisti contemporanei e ci permette di immergerci completamente nell’universo di Anselm Kiefer.

La trama di Anselm

Dopo il grande successo di Perfect Days, Wim Wenders torna al cinema con l’omaggio ad Anselm Kiefer, uno dei più innovativi e importanti artisti del nostro tempo.

Girato in 3D e risoluzione 6K, il film racconta il percorso di vita del pittore e scultore tedesco, la sua visione, il suo stile rivoluzionario e il suo immenso lavoro di esplorazione dell’esistenza umana e della natura ciclica della storia.

Wenders realizza un’esperienza cinematografica unica, che mette in luce il linguaggio di Kiefer, fortemente influenzato dalla poesia, la letteratura, la filosofia, la scienza, la mitologia e la religione. Per oltre due anni, il regista è tornato sulle tracce di Kiefer partendo dalla nativa Germania fino alla sua attuale casa in Francia, ripercorrendo le tappe di un viaggio dietro le quinte della sua arte.

Un nuovo incredibile ritratto d’artista dopo il lavoro fatto su Sebastião Salgado ne Il sale della Terra, Pina Bausch in Pina e Buena vista social club.

Ansel Elgort: 10 cose che non sai sull’attore

Ansel Elgort: 10 cose che non sai sull’attore

Il giovane Ansel Elgort è divenuto in breve tempo uno degli attori più popolari della sua generazione, arrivando ad ottenere importanti ruoli e a lavorare con autori affermati come Jason Reitman e Edgar Wright. L’attore è oggi sempre più lanciato verso il successo, con numerosi progetti di alto calibro pronti per mostrare al grande pubblico la sua versatilità.

Ecco 10 cose che non sai di Ansel Elgort.

Ansel Elgort film

1. Ha recitato in film di successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 2013, con il film Lo sguardo di Satana – Carrie. L’anno seguente viene scelto per il ruolo di Caleb Prior nei film Divergent (2014), The Divergent Series: Insurgent (2015), The Divergent Series: Allegiant (2016). Recita poi da protagonista nel film Colpa delle stelle (2014), Men, Women & Children (2014), e Baby Driver – Il genio della fuga (2017), che gli fa ottenere ulteriore notorietà. Tra gli altri film in cui l’attore ha recitato si annoverano November Criminals (2017), Billionaire Boys Club (2018) e Il cardellino (2019). L’attore è stato inoltre scelto come protagonista del remake di West Side Story, previsto per il 2020 e diretto da Steven Spielberg.

2. Sarà protagonista di una serie TV. L’attore è inoltre alle prese con la pre-produzione della serie Tokyo Vice, di genere crime e ambientata proprio nella città di Tokyo. Oltre a ricoprire il ruolo del protagonista Jake Adelstein, l’attore figurerà anche come produttore esecutivo della serie.

Ansel Elgort Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 10,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei suoi futuri progetti da interprete.

ansel-elgort-instagram

Ansel Elgort fidanzata

4. È fidanzato. L’attore è fidanzato con la ballerina Violetta Komyshan. I due si sono conosciuti nel 2012 quando frequentavano la stessa scuola, la High School of Music & Art. L’attore ha inoltre dichiarato che è bello poter avere accanto qualcuno di cui potersi fidare e che lo conosce da prima che diventasse celebre, così da poterlo tenere con i piedi per terra.

5. Ha negato la rottura del rapporto. Nel 2014 la coppia ha attraversato una breve crisi nel momento in cui sono circolate voci su una possibile relazione dell’attore con Shailene Woodley, compagna di set nel film Divergent. L’attore ha in seguito negato le voci, affermando di non essere attratto dall’attrice ma di essere legati soltanto da amicizia.

Ansel Elgort canzoni

6. Ha inciso diversi singoli. Elgort è noto anche come cantante, e a partire dal 2014 ha inciso diversi singoli. Tra i più celebri si annoverano Unite, Totem, To Life, Home Alone, You Can Count on MeAll I Think About is You. L’attore ha inoltre recitato nei videoclip dedicati ai propri brani.

Ansel Elgort Supernova

7. Ha inciso un nuovo singolo di successo. Nel 2018 l’attore e cantante rilascia il brano Supernova, recitando poi nel relativo videoclip. Con la canzone Elgort racconta una storia d’amore dove un ragazzo si innamora di una ragazza, la quale però prova dei sentimenti per un altro. L’amore non corrisposto infrange il cuore del ragazzo, che compara la cosa all’esplosione di una supernova.

ansel-elgort-baby-driver

Ansel Elgort Baby Driver

8. Ha annunciato il sequel. Nel 2017 l’attore è protagonista del film Baby Driver, che ottiene un enorme successo ricevendo anche diverse nomination tecniche ai premi Oscar. L’attore ha in seguito annunciato che un sequel era in lavorazione e che la sceneggiatura era pronta, scritta nuovamente dallo sceneggiatore e regista Edgar Wright.

Ansel Elgort fisico

9. Pratica molto sport. L’attore ha più volte sfoggiato un fisico invidiabile nei film a cui prende parte. Elgort ha infatti dichiarato che per mantenersi in forma pratica diversi sport, dalla pallacanestro all’arrampicata.

Ansel Elgort età e altezza

10. Ansel Elgort è nato a New York, Stati Uniti, il 14 marzo 1994. L’altezza complessiva dell’attore è di 190 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Ansel Elgort, Miles Teller e Harry Styles in lizza per il film su Elvis di Baz Luhrmann

0

Uno tra Ansel Elgort, Miles Teller, Harry Styles e Austin Butler potrebbe essere il nuovo volto di Elvis Presley in Elvis, il film biografico che sarà scritto e diretto da Baz Luhrman e prodotto dalla Warner Bros. Come riportato infatti da Deadline, il regista australiano testerà  nei prossimi giorni i quattro attori per il ruolo del leggendario cantante che sarà protagonista sullo schermo insieme al personaggio dello storico manager di Presley, il colonnello Tom Parker. A quanto pare Tom Hanks è già pronto per interpretare Parker.

La sceneggiatura del film Elvis è stata curata a quattro mani da Luhrman e Craig Pearce, e la storia ruoterà intorno al rapporto tra il giovane Elvis, un ragazzo di estrazione sociale umile con il sogno di diventare una star della musica americana, e il suo impresario. Secondo la cronaca Parker avrebbe sperperato la metà dei guadagni di Presley per scopi personali in cambio della sua ascesa nell’olimpo discografico.

Elgort sarà presto sul grande schermo con il nuovo adattamento di West Side Story di Steven Spielberg e nella pellicola tratta dal romanzo Il Cardellino di Donna Tartt; Teller è uno dei protagonisti della serie Too Old To Die Young di Nicolas Winding Refn (disponibile ora su Amazon Prime Video) e tornerà al cinema nel cast di Top Gun: Maverick al fianco di Tom Cruise; Butler invece, che abbiamo visto di recente in The Dead Don’t Lie di Jim Jarmush, fa parte della ricca line-up di attori del nuovo lavoro di Quentin Tarantino, C’era una volta a Hollywood, in uscita nelle nostre sale in autunno.

Fonte: Deadline

Ansel Elgort protagonista di Dukes of Oxy?

0

Deadline ci informa che il noto produttore americano Michael De Luca (The Social Network, Moneyball, Captain Phillips) sarebbe in trattative per accaparrarsi Dukes of Oxy, adattamento cinematografico di un articolo apparso sul Rolling Stone che raccontava la storia di un duo di giovani wrestler della Florida che, ai tempo del liceo, misero in piedi un vero e proprio impero attraverso il contrabbando di Ossicodone e di altri antidolorifici, diventando multimilionari.

De Luca produrrà la pellicola insieme ad Ansel Elgort (Colpa delle Stelle) ed Emily Gerson Saines (Temple Grandin). Al momento non sappiamo se Elgort, visto di recente al cinema in The Divergent Series: Insurgent, interpreterà anche uno dei due giovani spacciatori. Vi terremo aggiornati!

Ansel Elgort protagonista dell’adattamento de Il Cardellino

Ansel Elgort (Colpa delle stelle, The Diverget series) sarà il protagonista dell’adattamento de Il Cardellino, romanzo di Donna Tartt. Il regista John Crowley ha incontrato molti candidati per due mesi prima di scegliere Elgort per il ruolo di Theo.

La Warner Bros. e RatPac hanno comprato i diritti del romanzo vincitore del premio Pulitzer nel 2014. RatPac partecipa anche come investitore e produce il film. Il Cardellino ha guadagnato molte critiche positive per il plot dickensiano. Racconta la storia di un ragazzo chiamato Theodore Decker che sopravvive a un attacco terrostico in un museo d’arte, un attacco che uccide sua madre. Da quel momento vive una serie di avventure che lo porteranno a vivere a Las Vegas con suo padre e poi a essere coinvolto nel commercio d’opere d’arte false.

Dungeons and Dragons: Ansel Elgort in trattative

Amazon Studios ha investito circa un terzo dell’intero budget del film che si stima essere  circa 40 milioni di dollari. In cambio ha ottenuto i diritti per la distribuzione in streaming sul suo servizio Prime. Il film sarà disponibile anche sulla Pay Tv. La Warner Bros. lo distribuirà nei cinema.

Ansel Elgort è al cinema con Baby Drive di Edgar Wright e prossimamente potrebbe accettare una parte nel film The Finest Kind, che sarà diretto da Brian Helgeland. Ha preso parte nel film Mayday 109, nei panni del Presidente Kennedy da giovane.  Prossimamente lo vedremo anche nel film The Billionaire  Boys Club.

Fonte: Variety

Another Year: recensione del film con Jim Broadbent

Another Year: recensione del film con Jim Broadbent

Mike Leigh, già regista di Segreti e bugie e Il segreto di Vera Drake torna al cinema con Another Year. Per questo lavoro ha scelto attori che lo hanno accompagnato già in passato (Imelda Staunton, Jim Broadbent, Ruth Sheen, Lesley Manville) e loro, anche stavolta, non hanno deluso le aspettative.Si tratta di un film in pieno stile Leigh, che mette al centro la normalità: personaggi e temi quotidiani.

Sceglie di parlare dello scorrere del tempo, di nascita e di morte, e della loro accettazione. Racconta di vite normali, che scorrono serene, ma anche di esistenze di cui si è perso il bandolo, segnate dall’infelicità e dal disagio. Fa un film in cui non ci sono vere e proprie trame e intrecci da seguire e alla fine non si tirano le fila delle “storie”, perché l’importante non è ”come va a finire”, ma ciò che si dice e si fa durante Another Year e ciò su cui si può riflettere. È una commedia, un film ironico, che strappa sorrisi e qualche risata, ma è anche un film realista, che guarda i problemi in faccia e non li nasconde sotto al tappeto come la proverbiale spazzatura. Leigh si concentra su una coppia di sessantenni inglesi. Tom e Gerry sono sereni e appagati: lui geologo ingegnere, lei psicologa (Jim Broadbent e Ruth Sheen).

Another Year, il film

Vivono a Londra, hanno una bella casa e un orto cui si dedicano con passione. Sono sposati da molti anni, ma tra loro c’è ancora una buona intesa, nonostante qualche piccolo screzio, degno dei loro nomi. I loro modi gentili e accoglienti, come la casa che abitano,  fanno sì che questa sia la meta preferita di amici e parenti. Attorno, si muovono vari personaggi, alle prese con piccoli e grandi problemi. Il figlio trentenne, Joe (Oliver Maltman), indeciso se mettere o no su famiglia, troverà nella simpatica Katie una buona compagna. Poi c’è Mary (Lesley Manville), segretaria nella clinica dove lavora Gerri e sua amica da vent’anni, alla costante ricerca di qualcosa o qualcuno cui aggrapparsi come a un’ancora di salvezza (un uomo, una macchina nuova, Gerri); c’è l’altra amica della protagonista, medico nella stessa clinica, che darà alla luce un bambino; c’è Ken (Peter Wight), amico di vecchia data che, come Mary, scaccia solitudine e depressione con alcool, fumo e cibo, e c’è Ronny (David Bradley), il fratello di Tom, colpito da un grave lutto.

La sceneggiatura di Another Year, firmata dallo stesso regista, tiene abilmente insieme il tutto. Funzionano perfettamente anche i momenti in cui non sono presenti Gerri e Tom (riuscitissimo, ad esempio, quello in cui sono protagonisti Ronny e Mary). I dialoghi, poi, sono efficacemente al servizio della volontà di Leigh di andare in profondità e al cuore delle questioni e il ricco ventaglio di gestualità ed espressività messo in campo dal validissimo cast fa il resto, regalando scene che sono veri gioiellini. L’abilità di Leigh sta nel restituirci, anche con pochi fotogrammi e poche battute (si pensi alla sequenza iniziale, protagonista un’impareggiabile Imelda Staunton), l’universo esistenziale dei personaggi e farci riflettere su concetti forse scomodi, ma che, secondo il regista, è necessario fare propri e mettere al centro della nostra esistenza: accettazione della realtà – non per rimanere schiacciati sotto il suo peso, bensì come punto di partenza per cambiare ciò che non ci soddisfa – assunzione di responsabilità e abbandono di aspettative irrealistiche – come quella, coltivata da Mary, di trovare qualcuno o qualcosa  che possa salvarla, che possa magicamente cambiare le sorti della sua vita – in favore di una più sensata ricerca di aiuto, che implica necessariamente un impegno anche da parte di chi lo riceve. Temi questi, che vediamo espressi chiaramente con personaggi come Mary, schiacciata dal suo senso di inadeguatezza, insoddisfatta della propria vita (una Lesley Manville perfettamente in parte), così come la paziente di Gerri (appunto Imelda Staunton), o Ken, che getta via la sua esistenza, preda della solitudine.

Tutti costoro vengono sostenuti e incoraggiati da Tom e Gerri a cercare di cambiare stile di vita, se necessario ricorrendo all’aiuto di uno psicologo (non a caso Gerri lo è, e sa far bene il suo mestiere), ma la loro volontà pare troppo debole per perseguire l’obiettivo. C’è però anche felicità in Another Year, certamente non del tipo: euforia costante, feste e risate a crepapelle, ma una felicità nell’apprezzare i piaceri quotidiani, la compagnia delle persone amate, la nascita di un figlio. Insomma, la felicità nella normalità. Bisogna riconoscere, dunque, che una riflessione come quella proposta dal regista di Manchester può interessare in varia misura ciascuno di noi, essendo peraltro condotta con estrema delicatezza e maestria. Questa, però, è una di quelle pellicole cui il pubblico italiano non è abituato. L’introspezione non è proprio il forte dello spettatore medio di casa nostra, che mal sopporta persino la scelta del regista di far partire la colonna sonora solo quando i titoli di testa scorrono già da qualche secondo. E siamo solo all’inizio del film. E che dire dell’accettazione del tempo che passa, dell’invecchiamento e della morte, nella nostra società? Basta aver presenti i  volti del nostro cinema, della tv e quelli sulle prime pagine di alcune note riviste (con qualche rarissima eccezione). Qui da noi l’invecchiamento è ormai un tabù, mentre nel film di Leigh la maggior parte dei personaggi sono sessantenni… e i loro volti lo dimostrano!  E anche i giovani non sembrano certo tutti appena scesi da una passerella di Armani.

E poi c’è un’altra società – quella inglese evidentemente – culturalmente pronta a riconoscere, accogliere e lavorare sul disagio esistenziale, cosa che qui siamo ben lungi dal fare: se si vuole cambiar vita qui ci si rivolge al chirurgo estetico e non allo psicologo e l’individuo non viene spesso neppure indirizzato nella maniera corretta dalle istituzioni preposte. Insomma, forse molti in Italia  non sono pronti per questo film coraggioso e onesto. Per chi invece è stanco di botox e festini e aspettava di veder rappresentata al cinema anche un po’ della sua normalità, è decisamente una boccata d’ossigeno.

Another me: recensione del film di Isabel Coixet

Another me è stato presentato in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2013. In Another me Fay (Sophie Turner) è una ragazza adolescente che sta attraversando un brutto periodo. Il padre (Rhys Ifans) ha una malattia e sta per morire e la madre già intrattiene una relazione con un altro uomo. La ragazza comincia a credere di essere perseguitata da un curioso “doppio”, un’altra lei come recita il titolo, che la segue ovunque e sembra voler prendere il suo posto.

Another me di Isabel Coixet è, o meglio vorrebbe essere, una sorta di thriller dagli accenti psicologici, ma riesce male nell’una e nell’altra cosa. Siamo di fronte ad una totale mancanza di suspense, ad una sceneggiatura che vive di situazioni a se stanti in attesa di epslodere (se mai esploderà).  Non c’è nulla che conduca lo spettatore “dentro” la vicenda, che lo porti nell’intreccio. L’introduzione sembra uguale al resto. Si è catapultati subito nella storia e le verità che vengono a galla mano a mano risultano insulse, ripetitive, mai simboliche. Il simbolismo è totalmente assente anche in regia, nessun riferimento a ciò che accadrà, nessuno sfizio lasciato al piacere dell’occhio.

Another me, il film

L’aggettivo psicologico poi calza ancora meno: è difficile trovare anche una minima caratterizzazione dei personaggi. Se non nei secondari, era doveroso almeno nella protagonista femminile. Ammettendo pure di voler trattare il tema del doppio, com’è possibile apprezzare le differenze tra i potenziali due personaggi se non ce ne viene delineato nessun dei due?

A volte possiede i tratti del “teen movie” all’americana, anche se non vorrebbe. L’unica nota positiva è il personaggio interpretato da Geraldine Chaplin, l’unica a mettere il dubbio sin da subito, pur senza interesse, che di Fay ne “esistano” due. Ma essendo una vecchia signora, non gli si dà peso, l’errore sarà il suo. La protagonista Sophie Turner è la Sansa de Il Trono di Spade. Dura 86 minuti. Poco per gli standard di genere; troppo per questo film.

Another End: trailer del film con Gael García Bernal

0
Another End: trailer del film con Gael García Bernal

Da oggi disponibili con il trailer le prime immagini di Another End, il nuovo film di Piero Messina, che verrà presentato in anteprima mondiale in concorso al 74º Festival Internazionale del Cinema di Berlinosabato 17 febbraio alle ore 19.00.

Il film è interpretato da Gael Garcia Bernal, (Golden Globe come miglior attore per Mozart in the Jungle, Premio Marcello Mastroianni alla Mostra del Cinema di Venezia per Y Tu Mamá También), Renate Reinsve (premio per la miglior attrice al Festival di Cannes 2021 per La Persona Peggiore Del Mondo), Bérénice Bejo (premio per la migliore attrice al Festival di Cannes 2013 per Il Passato) e Olivia Williams (premio per la migliore attrice ai British Independent Film Awards per The Heart of Me).

Another End è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in associazione con TF1, in associazione con Anton, in collaborazione con Number 9 Films e uscirà nelle sale italiane il 21 marzo distribuito da 01 Distribution. Le vendite internazionali del film sono a cura di Newen Connect.

La trama

Gli occhi svuotati di Sal sembrano vivere solo di ricordi da quando ha perduto Zoe, l’amore della sua vita. Ricordi, come frammenti di uno specchio infranto che non è possibile ricomporre. Sua sorella Ebe, che guarda al fratello con crescente preoccupazione, gli propone di affidarsi ad Another End, una nuova tecnologia, che promette di alleviare il dolore del distacco riportando in vita, per breve tempo, la coscienza di chi se n’è andato. È così che Sal ritrova Zoe ma nel corpo di un’altra donna. Un corpo sconosciuto in cui lui misteriosamente riconosce la moglie. Ciò che si era spezzato sembra improvvisamente ricomporsi. Ma è una gioia fragile, effimera, insidiosa. Può l’amore davvero sopravvivere come un segreto custodito nei corpi?

Another End: recensione del film di Piero Messina

Another End: recensione del film di Piero Messina

Another End è il nuovo lungometraggio di Piero Messina, che arriva nelle sale italiane dal 21 marzo. Il regista siciliano torna a dirigere per il grande schermo dopo una lunga pausa durata nove anni. Il suo esordio risale infatti al 2015, quando aveva firmato il promettente L’attesa, con Juliette Binoche, rivelandosi regista accorto e delicato, con una predilezione per le tematiche legate al lutto e alla perdita. Ci sono stati poi lavori come la serie tv Suburra, di cui Messina ha diretto la seconda stagione, senza tralasciare il suo lavoro di compositore. Con Another End il regista di Caltagirone torna al tema a lui caro, scegliendo un cast internazionale fatto di certezze come Gael Garcìa Bernal e Bérénice Bejo e giovani promesse e mescolando il dramma alla fantascienza in una chiave molto personale.

La trama di Another End

Sal, Gael Garcìa Bernal, ha perso la moglie in un incidente stradale e non riesce a darsi pace. Quando tenta il suicidio, sua sorella Ebe, Bérénice Bejo, lo convince a rivolgersi alla società per cui la donna lavora. Essa ha infatti messo a punto una tecnica, che ha chiamato proprio Another End, attraverso cui è possibile trasferire nel corpo di un ospite vivo pensieri, memorie e personalità di una persona deceduta. Il tutto, però, può durare solamente per un breve lasso di tempo.

È quanto è concesso a chi ne fa richiesta per elaborare il dolore legato alla perdita del proprio caro e poter accettare la sua dipartita. Sal, dapprima contrario, si lascia convincere, trovandosi così accanto una donna, Ava, Renate Reinsve, che seppur fisicamente sia totalmente diversa dalla defunta moglie Zoe, ne possiede i ricordi, il modo di pensare, il carattere. Questo aiuterà davvero Sal a superare il lutto? Come interagiranno Sal e Ava-Zoe? Cosa succederà, poi, quando il tempo a disposizione della coppia sarà finito? Quel che è certo è che i due iniziano insieme un viaggio dalla meta sconosciuta.

Fantascienza e approfondimento psicologico

Another End è un film dal carattere non spiccatamente italiano. Non solo perché è ambientato negli Stati Uniti e si avvale di un cast internazionale. L’elemento fantascientifico scelto dal regista – anche sceneggiatore, assieme a Giacomo Bendotti, Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni – per fare da impalcatura e da detonatore della vicenda è sicuramente più tipico di una cinematografia come quella americana, che tende a spostare all’esterno tutto ciò che è interiore, dando corpo e materia anche agli elementi eminentemente immateriali, come le paure, i dolori e le angosce umani.

Qui però questa scelta, compiuta dal regista con estrema libertà stilistica, non è altro che un pretesto per introdurre e trattare la tematica del lutto e dell’assenza in modo molto europeo, con un focus sull’approfondimento psicologico, sull’interiorità dei personaggi, che non è scalfito dalla scelta del genere. Il rischio era che l’elemento fantascientifico portasse con sé una banalizzazione, semplificando eccessivamente ciò che è complesso e allontanando lo spettatore. Questo fortunatamente non accade, grazie a una sceneggiatura ben orchestrata, che riesce anche a sorprendere con un twist finale e grazie all’apporto fondamentale dei protagonisti.

Another End film 2024
Bérénice Bejo_©Indigo Film

Le interpretazioni in Another End

Il regista, infatti, lascia agli attori e alle loro interpretazioni tutto lo spazio necessario per dare profondità alla pellicola. Solo così si può riuscire quando si toccano le corde più profonde dell’animo umano e si ha a che fare col dolore, con la sofferenza, con l’angoscia della solitudine e della perdita, con la nostalgia di quanto è irripetibile, con il vuoto lasciato dalla morte. Il film mette in campo quella possibilità che non c’è, ma che molti, se non tutti, vorrebbero: andare oltre il limite della morte. Another End riesce a coinvolgere, pur con i suoi ritmi lenti, i suoi dialoghi parchi e una trama non fitta di eventi, grazie a un cast ben scelto.

Al suo interno, infatti, non vi sono solo certezze come Gael García Bernal e Bérénice Bejo, capaci di dare coloriture diverse ma ugualmente intense sia ai sentimenti che accompagnano il lutto, sia all’affetto fraterno. Protagonista femminile è la giovane e talentuosa attrice norvegese Renate Reinsve, cui tocca il ruolo più difficile, ossia quello del personaggio doppio. L’attrice risulta assai convincente sia nei panni di Zoe che in quelli di Ava, due personaggi diametralmente opposti.

Lo stile di Another End

Another End non punta sugli effetti speciali, piuttosto su delle atmosfere create con misura e una certa eleganza stilistica, che però non sfocia nel manierismo. L’ambientazione è fredda, dominata dal grigiore della metropoli.

Tuttavia, vi sono momenti in cui questa lascia spazio a luci calde come il calore dei sentimenti, delle emozioni. Un ambiente asettico richiama la morte, ma i personaggi che si muovono all’interno degli spazi li rendono vivi. Ad accompagnare il film le musiche di Bruno Falanga, evocative, coinvolgenti e adatte ai vari momenti del film. Si nota anche la sensibilità musicale del regista e compositore. Senz’altro da apprezzare, dunque, il ritorno alla regia di lungometraggio di Piero Messina: un lavoro delicato e con una sua poesia, che pone lo spettatore di fronte a domande su di sé e sui legami affettivi cui non è facile rispondere. Prodotto da Indigo film e Rai Cinema, Another End è in sala dal 21 marzo.

Another End di Piero Messina al Festival Internazionale del Cinema di Berlino

Another End, il nuovo film di Piero Messina, verrà presentato in concorso al 74º Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Il film è interpretato da Gael García Bernal (Golden Globe come miglior attore per Mozart in the Jungle, Premio Marcello Mastroianni alla Mostra del Cinema di Venezia per Y Tu Mamá También), Renate Reinsve (premio per la miglior attrice al Festival di Cannes 2021 per La Persona Peggiore Del Mondo), Bérénice Bejo (premio per la migliore attrice al Festival di Cannes 2013 per Il Passato) e Olivia Williams (premio per la migliore attrice ai British Independent Film Awards per The Heart of Me).

Another End è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in associazione con TF1, in associazione con Anton, in collaborazione con Number 9 Films e uscirà nelle sale italiane il 21 marzo distribuito da 01 Distribution. Le vendite internazionali del film sono a cura di Newen Connect.

La trama di Another End

Gli occhi svuotati di Sal sembrano vivere solo di ricordi da quando ha perduto Zoe, l’amore della sua vita. Ricordi, come frammenti di uno specchio infranto che non è possibile ricomporre. Sua sorella Ebe, che guarda al fratello con crescente preoccupazione, gli propone di affidarsi ad Another End, una nuova tecnologia, che promette di alleviare il dolore del distacco riportando in vita, per breve tempo, la coscienza di chi se n’è andato. È così che Sal ritrova Zoe ma nel corpo di un’altra donna. Un corpo sconosciuto in cui lui misteriosamente riconosce la moglie. Ciò che si era spezzato sembra improvvisamente ricomporsi. Another End concede, infatti, a Sal del tempo per condividere ancora un po’ di vita con Zoe, per amarla di nuovo, per esserne amato, per riuscire a dirle infine addio. Ma è una gioia fragile, effimera, insidiosa e, arrivato al termine del programma, Sal non intende assistere docilmente alla dissoluzione del proprio amore, alla perdita definitiva della moglie. Forse l’amore sopravvive davvero e attraverso i corpi si promette eternità.

Another Earth: un’altra Terra (possibile) presto al cinema

0

Prendete Melancholia, toglieteci la patina di pesante autorialità che Von Trier porta sempre con sé, aggiungeteci un’attrice semisconosciuta dalla bellezza delicata e dallo sguardo intenso e avrete Another Earth, un’altra Terra, il posto in cui ognuno ha una seconda possibilità, o meglio, una seconda vita.

Another Earth: recensione del film di Mike Cahill

0
Another Earth: recensione del film di Mike Cahill

Mike Cahill, documentarista, fa il suo esordio alla regia con Another Earth, portandosi dietro l’essenzialità del suo retaggio e un tocco delicato e attento, raccontando un dramma sci-fi dai toni delicati ed essenziali.

In Another Earth Rhoda Williams (Brit Marling) è una studentessa brillante che di ritorno da una festa con amici, sta guidando e vede in cielo un pianeta molto vicino alla Terra.  Mentre è distratta, si scontra con un’altra macchina e uccide due membri della famiglia al suo interno. A seguito dell’incidente la giovane donna viene condannata a quattro anni di carcere, ma quando esce il senso di colpa la porta a voler incontrare l’unico superstite di quella disgraziata famiglia, il compositore John Burroughs (William Mapother). Ma il pianeta misterioso che ha attirato l’attenzione di Rhoda è ancora visibile e anzi, si sta avvicinando alla Terra. Si tratta di un pianeta “specchio” , su cui ognuno degli abitanti della Terra ha un corrispettivo, un gemello che conduce una vita parallela alla nostra. La cosa non sfugge ai media, e presto il “caso” genera anche un concorso in cui il vincitore potrà visitare lo strano pianeta, Terra 2. Rhoda considera la possibilità di visitarlo per scoprire che tipo di vita sta vivendo il suo “specchio” nella Terra “alternativa”. Intanto, il suo avvicinarsi a John crea una relazione sempre più intima tra la ragazza e il compositore, che ne ignora la vera identità.

Another Earth, il film

Another Earth si rivela essere estremamente delicato, essenziale e sospeso in un’atmosfera impalpabile. La bella protagonista, anche co-sceneggiatrice insieme al regista, cammina in questa desolata cittadina, cercando di controllare e far zittire il suo senso di colpa che non le da tregua. Ci prova con il confronto con la sua vittima, ma anche lui appare inconsolabile. La colpa e la redenzione dunque, un argomento che non smette mai di risultare affascinante, specie se trattato con la delicatezza che ha dimostrato di avere Cahill. Straordinaria l’interpretazione del caratterista William Mapother nel dolente ruolo di un uomo distrutto dalla tragicità della sua vita, e proprio lui, insieme alla Marling, sono i principali fautori della buona riuscita del film.

Anche la colonna sonora, del gruppo newyorkese Fall On Your Sword, aiutano a costruire l’atmosfera tesa di un’anima sempre in attesa di qualcosa o qualcuno che riesca a sollevarla dalla tremenda morsa della colpa. La scenografia è scarna, la fotografia sgranata, tutto intorno ai protagonisti appare rarefatto come per convogliare l’attenzione solo su di loro e sulla loro vicenda, e in secondo piano su questo pianeta che condiziona gli animi e che si rivelerà la soluzione alla sofferenza, alla solitudine e all’alienazione a cui condanna un mondo ingiusto.

Another Earth – Trailer Italiano

0

Another Earth è un film del 2011 diretto da . È stato mostrato in anteprima al Sundance Film Festival nel gennaio del 2011 ed è stato distribuito dalla Fox Searchlight Pictures. Nel cast , , , ,

Trama

Rhoda Williams, una studentessa recentemente accettata al MIT, è alla guida di ritorno da una festa quando vede un pianeta all’orizzonte. Affacciandosi dalla finestra per vedere meglio, si scontra con un’altra macchina e uccide due membri della famiglia al suo interno, per cui viene condannata a quattro anni di prigione. Al suo rilascio cerca il vedovo della famiglia, il compositore John Burroughs. Il pianeta che ha visto si rivela un pianeta specchio della Terra, che contiene apparentemente le stesse persone. Diventato un caso mediatico, viene fatto un concorso in cui il vincitore può visitare lo strano pianeta. Mentre il pianeta si avvicina alla Terra, Rhoda considera la possibilità di visitarlo per scoprire che tipo di vita sta vivendo il suo “specchio” nella Terra “alternativa”. Nel frattempo, si sta sviluppando un rapporto sempre più intimo con John, che però è inconsapevole della vera identità di Rhoda.

Anora: trailer e poster del film di Sean Baker

0
Anora: trailer e poster del film di Sean Baker

Dopo il grande successo a Cannes 2024, dove ha vinto la Palma d’Oro, e dopo essersi assicurato una passerella importante in diversi festival internazionali, tra cui Roma e Londra, Anora, di Sean Baker, è pronto ad arrivare al cinema con Universal Pictures.

In sala dal 7 novembre, il film è scritto e diretto da Sean Baker, e interpretato da Mikey Madison, Yuriy Borisov, Ivy Wolk e Lindsey Normington.

La trama di Anora

Anora, una giovane sex worker di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa impulsivamente il figlio di un oligarca. La notizia arriva in Russia e la sua favola rischia di andare in frantumi quando i genitori di lui partono per New York per far annullare il matrimonio.

Anora poster film (2024)
Anora poster film (2024) Cortesia di Universal Pictures Italia

Anora: recensione del film di Sean Baker #RoFF19

0
Anora: recensione del film di Sean Baker #RoFF19

Arriva alla 19° Festa di Roma con in mano già la Palma d’oro dell’ultimo Festival di Cannes Anora, la commedia di Sean Baker che riscrive le regole del romance e porta nella contemporaneità la fiaba di quella “gran culo di Cenerentola” che nel 1990 aveva il sorriso e le gambe lunghissime di Julia Roberts e che nel 2024 ha invece il corpo minuto e sensuale di Mikey Madison, stripper e prostituta newyorkese che cerca la fortuna tra una lap dance e un privé.

La storia di Anora, Cenerentola moderna

La vita di Ani (come le piace farsi chiamare) procede in maniera abbastanza regolare, tra vita notturna nello strip-club di Manhattan, e giornate passate a dormire e a recuperare energie. Una sera al locale dove lavora, data la sua capacità di parlare russo per via delle sue origini (la nonna era un’immigrata uzbeka), le viene affidato un cliente molto ricco: il suo coetaneo Ivan, detto “Vanja”, viziatissimo rampollo di un oligarca russo, che, attratto dalla ragazza, le offre 15 000 dollari per essere la sua fidanzata per una settimana. I due trascorrono dei giorni folli, divertendosi come non mai, guidati dal brio di Ani e dai soldi di Vanja, dediti solo a soddisfare le proprie voglie, di ogni tipo.

Fino a che a Las Vegas i due decidono di sposarsi: in questo modo lui non sarà costretto a rientrare in Russia dai genitori preoccupati, e lei avrà finalmente una vita agiata e serena, che le permetterà di lasciare il suo lavoro. Sembrerebbe proprio la fiaba di Pretty Woman citata sopra, se non fosse che siamo nel 2024 in un film di Sean Baker, e quindi qualcosa va storto e per Ani e Vanja arriva il momento di pagare il conto di quella settimana di baldoria e di quel matrimonio avventato.

Anora film (2024) – Sean Baker – Cre Film, FilmNation Entertainment

Dopo lo splendido Red Rocket, Sean Baker torna a raccontare uno degli aspetti del mondo della prostituzione attraverso la vita e l’indole di Anora, una giovane donna consapevole e presente a se stessa, che conosce la vita ma che si concede un piccolo spazio per sognare, nel momento in cui la sua storia personale sembra prendere una piega vantaggiosa. È pratica e diretta, capace di contrattare il prezzo del suo corpo e del suo tempo, vende se stessa con sfrontatezza e si batte per quello che ritiene suo. Una furia, una forza della natura, un involucro indistruttibile che nasconde un corpo morbido di tenerezza e fragilità e che per tutto il film cercherà di tenere nascosto.

Quella gran culo di Cenerentola” non va più di moda

La commedia di Baker rivede il classico romantico con Julia Roberts e Richard Gere, sostituendo ai due affascinanti e intramontabili miti di Hollywood due ragazzini dal fascino contemporaneo e sbarazzino che non saranno certo fatti l’uno per l’altra ma che sono altrettanto indimenticabili. E intanto il regista continua il suo racconto fiabesco di un’umanità ai margini che cerca il suo posto in Paradiso: una gita a Disneyland, un ritorno glorioso nel mondo del cinema per adulti, una vita ricca e agiata che escluda una volta per tutte la precarietà di doversi vendere per soldi.

Sia chiaro, Anora non è mai vittima delle sue scelte di vita. Come accennato sopra, il suo modo di affrontare il suo lavoro è consapevole e divertito, approccio raccontato con riuscitissime sequenze in cui la giovane donna si confronta con una sua collega prendendosi gioco dei clienti, delle loro perversioni, dei loro versi di piacere, del loro sentirsi forti e virili quando sono costantemente loro stessi vittime del loro lombi, posizionando Anora (e le sue colleghe) in una posizione di assoluto potere. È proprio questa consapevolezza che rende la protagonista tanto irresistibile, nonostante la sua talvolta irritante sicurezza.

Jurij Borisov in Anora – Cortesia di Universal Pictures International Italy

Jurji e Anora: travolti da un insolito destino

Sean Baker gioca con i suoi personaggi e con il genere, realizzando sequenze mozzafiato e regalando al pubblico personaggi indimenticabili, su tutti l’Igor di Jurij Borisov, che resta travolto dall’energia di Anora e crea da subito con lei un’alchimia isterica e violenta e allo stesso tempo tenera e accogliente. Igor rappresenta ciò che Anora non ha mai conosciuto e per questo non capisce mai fino in fondo, mai fino quell’ultima straziante scena che conclude la notte folle attraverso la quale è stato trascinato lo spettatore.

Se dal punto di vista formale e narrativo Anora di Sean Baker è nient’altro che una commedia convincente (anche se forse troppo dilatata nella seconda parte), con questo film il regista americano compie un passo in avanti verso l’immortalità della sua filmografia, riuscendo a tratteggiare dei personaggi indimenticabili con una precisione emotiva disarmante e tutta la bellezza delle scoperte lente e preziose: Ani si dischiude nella sua essenza di fronte allo spettatore, e pian piano, mentre il film avanza, si mette a nudo completamente, nell’intimo, facendo sentire nudo, vulnerabile e esposto anche chi la guarda e, inevitabilmente, alla fine, si innamora.

Anora – Cortesia di Universal Pictures International Italy

Anora, la spiegazione del finale: perché Ani piange nell’ultima scena?

Scritto e diretto da Sean Baker (che in precedenza ha ricevuto consensi per Un sogno chiamato Florida e Red Rocket) Anora (qui la nostra recensione) ha debuttato al Festival di Cannes – dove ha vinto la Palma d’Oro – ed è oggi candidato a sei premi Oscar. Protagonista di questo è Ani (come le piace farsi chiamare), la cui vita procede in maniera abbastanza regolare tra vita notturna nello strip-club e giornate passate a dormire e a recuperare energie. Una sera al locale dove lavora, data la sua capacità di parlare russo per via delle sue origini, le viene affidato un cliente molto ricco: il suo coetaneo Ivan, detto “Vanja”.

Si tratta di un viziatissimo rampollo di un oligarca russo, che, attratto dalla ragazza, le offre 15.000 dollari per essere la sua fidanzata per una settimana. I due trascorrono dei giorni folli, divertendosi come non mai, fino a che a Las Vegas i due decidono di sposarsi. L’idillio, però, dura poco. Per Ani e Vanja arriva infatti il momento di pagare il conto di quella settimana di baldoria e di quel matrimonio avventato. Anora si conclude infatti con la protagonista (interpretata da Mikey Madison) costretta a salire su un aereo privato con Vanya, i suoi genitori, Igor, Toros e Garnick, per andare a ottenere l’annullamento del suo matrimonio.

Anora, che ha ancora voglia di combattere, ma è stanca di essere messa alle strette e trattata come una nullità, va dunque con il gruppo a Las Vegas. Sa che a questo punto le sue opzioni sono limitate e che la famiglia di Vanya è troppo ricca e potente per combattere. A Las Vegas, davanti all’indifferenza di quello che credeva un marito amorevole, firma dunque i documenti per l’annullamento prima di gettare a Galina il suo cappotto di visone e andarsene. Torna a New York con Igor, che porta Anora in banca e le restituisce l’anello di fidanzamento. È davanti a quel gesto di tenerezza che la giovane getta la maschera da dura.

Mark Eydelshteyn, Anton Bitter e Mikey Madison in Anora
Mark Eydelshteyn, Anton Bitter e Mikey Madison in Anora. Courtesy of Neon – © Neon

Anora piange solo alla fine del film

Anora passa la maggior parte del film a maledire tutti coloro che lavorano per i genitori di Vanya e continua a ripetersi che non ha bisogno di nessuno mentre si difende con denti e unghia. Supplica Vanya di combattere per lei per tutto il film, ma alla fine è esausta di combattere da sola senza un vero sostegno. La realtà è che tutti gli eventi del film l’hanno colpita duramente: è stata umiliata, costretta a ottenere un annullamento e ha messo in discussione il suo carattere. Solo nel momento di tranquillità con Igor è stata in grado di svelare tutti i suoi sentimenti e di essere vulnerabile.

L’unica persona su cui Anora può contare era sé stessa, ma Igor è stato gentile con lei quando gli altri non lo erano, ed è per questo che si sente sicura a piangere con lui. Probabilmente pensava che piangere davanti a Vanya, ai suoi genitori e a Toros l’avrebbe fatta sembrare debole. È come se il momento in cui crolla sia un momento in cui i suoi sentimenti e il trauma di tutto quello che è successo l’hanno finalmente raggiunta. Allo stesso modo, quello con Igor si rivela essere l’unico momento di tenerezza e affetto per lei ed è proprio con lui che ha per la prima volta un rapporto sessuale basato su questi valori.

Il futuro di Anora e Igor

Anora ha dunque un rapporto di ostilità con Igor, ma lui è anche l’unico che la tratta come un essere umano, simpatizzando con lei quando nessun altro lo farebbe. Sebbene alla fine Anora sia ancora infastidita da Igor, tra i due inizia a nascere qualcosa. Probabilmente lei sente di potersi fidare di Igor più di tutti quelli con cui ha avuto a che fare, e lui capisce la sua situazione senza giudicarla. La ragazza si mostra poi vulnerabile con Igor e lui non la respinge. Considerando che lei tenta momentaneamente di fare sesso con lui, Baker allude a un loro potenziale coinvolgimento sentimentale.

Anche se la base di una relazione romantica non avrebbe solide fondamenta, perché si tratta di un’esperienza traumatica, lei e Igor potrebbero provare a stare insieme per un po’. Probabilmente, però, non durerebbe a lungo. Alla fine, Igor ha comunque aiutato la famiglia di Vanya a spingere Anora verso un annullamento che lei non voleva, e questo è destinato a farla sentire in qualche modo a lungo termine – che si mettano insieme o meno. Il finale di Anora può far pensare a un accoppiamento, ma ci sono anche abbastanza prove che non avverrà e che potrebbe essere, in effetti, una cattiva idea.

Jurij Borisov Anora
Jurij Borisov in Anora – Cortesia di Universal Pictures International Italy

Cosa succederà alla protagonista dopo il film

Anora riceve il denaro che le era stato promesso per aver lasciato Vanya, ma la somma non le basterà per molto tempo. Avendo lasciato il suo lavoro di spogliarellista ed essendo stata umiliata dopo aver dovuto far uscire Vanya dallo strip club davanti a tutti i suoi ex colleghi, non tornerà probabilmente a lavorare lì, considerando tutto quello che è successo. Se lo farà, dovrà prepararsi ad affrontare molte critiche, pettegolezzi e imbarazzo. Certo, potrebbe continuare a lavorare come spogliarellista, ma potrebbe anche rimanere in disparte per un po’ prima di tornare a lavorare.

Dopo tutto, ne ha passate tante e le conseguenze emotive, compreso il tradimento e i maltrattamenti da parte di Vanya e della sua famiglia, le sono costate molto. Ha bisogno di tempo per riprendersi, quindi potrebbe vivere con i soldi che le sono stati versati per un po’ di tempo prima di decidere cosa fare nella sua vita. Anora ha affrontato qualcosa che la accompagnerà per molto tempo e ha bisogno di tempo per elaborare tutto ciò che è successo, le sue azioni e quelle di Vanya, e come queste cose la plasmeranno e la influenzeranno in futuro.

Perché Vanya non lotta per il suo matrimonio

Per quanto Vanya abbia dichiarato di amare Anora e di volerla sposare, è scappato dalla sua villa al primo segno di conflitto esterno. Invece di discutere con lei, Vanya si è comportato come un bambino. E per molti versi, è ancora un bambino che non è pronto per un impegno così grande come il matrimonio. Vanja è molto giovane, ricco e profondamente privilegiato. Quando sposa Anora, lo fa, in parte, per una sfida nei confronti del controllo dei suoi genitori. Vanya era infatti convinto di poter fare ciò che vuole senza il loro parere.

Ma la realtà è che Vanya vive ancora all’ombra dei suoi genitori. Non è indipendente, non ha soldi propri né un lavoro. Vanya non ha lottato per il suo matrimonio con Anora perché in fondo sa che non sarebbe durato. Era solo questione di tempo prima che i suoi genitori lo scoprissero e lui lo sapeva. Non sarebbe mai stato così serio come lei voleva che fosse, nella loro relazione. Aveva ancora troppa paura dei suoi genitori per staccarsi da loro e difendere ciò che voleva.

Mickey Madison in Anora
Mikey Madison in Anora. Courtesy of Neon – © Neon

Per Vanya, il matrimonio con Anora era simile a un gioco: aveva investito molto nella loro relazione e nella felicità che gli procurava per un po’, prima di perdere interesse e passare ad altro. Vanya, opponendosi alla volontà dei genitori, avrebbe perso privilegi, status e denaro, che per lui erano più importanti della relazione con Anora. Per lui, Anora era insignificante rispetto alla vita che conduceva. Vanya era semplicemente un visitatore di passaggio e Anora era un elemento collaterale nel suo tentativo di divertirsi.

Il vero significato di Anora

Anora, dunque, racconta il maltrattamento di una donna, in particolare di una spogliarellista, da parte dei ricchi e dei potenti. Vanya fa promesse che non può mantenere per tutto il film e lei subisce le conseguenze della sua indifferenza. Viene scartata e trascurata dai genitori di Vanya a causa del suo status e del suo lavoro, e il film si sofferma sulle ripercussioni di decisioni avventate e su quanto la ricchezza e l’influenza possano influire su una persona come Anora, che non possiede affatto queste cose. La famiglia di Vanya, dunque, ha giocato con lei e con le sue emozioni prima di buttarla fuori come se fosse inferiore a loro.

È un film sincero nel trattare la situazione della protagonista e i temi del film sottolineano lo squilibrio di potere nel matrimonio di Anora e Vanya. Anora è quindi un’astuta esplorazione delle varie forme di controllo – che siano parentali, legate al denaro e al potere o patriarcali – e di come vengano utilizzate per mantenere lo status e la reputazione. Ad Anora tocca in ogni caso la parte più bassa del bastone, e il messaggio che il film trasmette è quanto questo sia ingiusto e terribile. Allo stesso tempo, però, è anche il racconto di una donna in cerca di tenerezza ma che sa comunque reagire alle botte della vita stabilendo le proprie condizioni.

Anora vince il David per il Miglior Film Internazionale

0
Anora vince il David per il Miglior Film Internazionale

Anora di Sean Baker si aggiudica il David come Miglior Film Internazionale. Il riconoscimento sarà assegnato mercoledì 7 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat). La conduzione dell’edizione 2025 è affidata a Elena Sofia Ricci e Mika. La serata sarà in diretta anche su Rai Radio2 – con la conduzione di Carolina Di Domenico – e sarà disponibile sulla piattaforma di RaiPlay.

Anora, presentato in prima mondiale al Festival di Cannes, dove si è aggiudicato la Palma d’Oro, racconta le vicende di una giovane sex worker di Brooklyn che incontra e sposa impulsivamente il figlio di un oligarca. La possibilità di vivere una storia da Cenerentola viene minacciata quando la notizia arriva in Russia e i genitori di lui partono per New York con l’obiettivo di far annullare il matrimonio.

Anora si è aggiudicato cinque Premi Oscar® tra cui quello per il Miglior Film. Sean Baker è stato premiato dall’Academy come Miglior Regista, per la Miglior Sceneggiatura Originale e per il Miglior Montaggio. Infine, la protagonista Mikey Madison ha vinto l’Oscar® come Miglior Attrice.

Gli altri film candidati con Anora nella cinquina per il Premio David Miglior Film Internazionale erano Conclave di Edward Berger, Juror #2 (Giurato Numero 2) di Clint Eastwood, The Zone of Interest (La zona d’interesse) di Jonathan Glazer e Perfect Days di Wim Wenders.

Tra i riconoscimenti già annunciati della 70ª edizione dei Premi David di Donatello, il David dello Spettatore a Diamanti di Ferzan Özpetek.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità