La 2.436 Star a ricevere una Stella sulla Walk of Fame sarà Penélope Cruz, la bella attrice spagnola premio Oscar nel 2009 per Vicky Cristina Bacelona, nel quale, diretta da Woody Allen, intreccia la sua vita con Scarlett Jhoansson e suo marito (nel film ed ora nella realtà) Javier Bardem.
Nausicaa nella valle del vento: recensione del film di Hayao Miyazaki
Nausicaa nella valle del vento – Anno: 1984 – Regia: Hayao Miyazaki. Con le voci di: Paola Del Bosco (Nausicaa), Gioacchino Maniscalco (Yupa), Mimmo Palmara (Gikkuri), Romano Malaspina
Sinossi: Mille anni dopo i Sette giorni di fuoco, un evento che ha distrutto l’ecosistema terrestre con i guerrieri invincibili, automi creati dall’uomo e dotati di arsenali atomici, la Terra è regredita ad uno stato medievale, con alcune macchine volanti retaggio del progresso perduto, e zone dove non si può entrare, come la giungla tossica. Nausicaa, figlia del capo della valle del vento, cerca un rapporto di armonia con questa natura distrutta e deviata, ma la sua terra diventa presto campo di battaglia per la gente di Tolmeka, desiderosa di ripristinare il potere degli umani e che vuole risvegliare uno dei guerrieri invincibili che allora distrussero la Terra, per scagliarlo contro le creature delle zone contaminate.
Sarà Nausicaa a dover conciliare
finalmente di nuovo uomo e natura, in un finale suggestivo ed
epico, per far convivere insieme, in quel nuovo e vecchio mondo,
tutti.
Analisi
Nato, come molti anime, prima come manga, edito in Italia a più
riprese, per Granata Press e poi più di una volta per Planet Manga,
Nausicaa nella valle del vento film riprende i primi sedici
capitoli del fumetto, dando una conclusione anche se quella
cartacea è più articolata e coinvolgente. Non ancora prodotto
ufficialmente dallo studio Ghibli, è per molti comunque il primo
film della prestigiosa casa di produzione, con già tutti i temi
cari a Miyazaki presenti, dal pacifismo alla lotta al nucleare,
dall’ecologismo all’armonia tra tutti gli esseri viventi, anche i
cosiddetti mostri, che non hanno scelto di esistere ma ormai ci
sono.
Presentato con il patrocinio del WWF, uscito negli anni in vhs e
dvd in tutti i Paesi tranne l’Italia per ora, dove il film fu
trasmesso al pomeriggio tagliato a pezzi insieme ad altri
lungometraggi nipponici di qualità, Nausicaa nella valle del vento
è indubbiamente meritorio, interessante, mai retorico, a cominciare
dal personaggio della protagonista, eroina non sexy né melensa,
forse la più riuscita del maestro, una paladina militante
dell’ecologismo, che effettivamente merita più di una riscoperta, e
non solo tramite i filmati sul Web o la colonna sonora usata
talvolta come sfondo sonoro alle esibizioni di ginnastica artistica
e pattinaggio.
Non c’è, come spesso avviene nei film di
Miyazaki, nessun cattivo assoluto, le colpe sono di tutti, c’è la
metafora della paura del diverso, brutto e mostruoso come i mostri
tarlo, che poi salveranno Nausicaa nel momento della battaglia
finale premiando il suo impegno e il suo rispetto per tutti gli
esseri viventi, unica premessa per una vita diversa, in cui si
possano finalmente superare gli errori di un passato remoto ma
ancora presente, in cui è chiaro il richiamo all’olocausto nucleare
della seconda guerra mondiale, ben presente in tanti manga ed anime
ed oggi tragicamente di nuovo di attualità.
Con echi di Dune,
de Il signore degli anelli, ma anche dei romanzi di Ursula K. Le
Guin, che affascineranno poi anche Goro, figlio di Hayao, con I
racconti di Terramare, Nausicaa nella valle del vento risulta
essere ricco di spunti per un pubblico molto giovane (si parla
negli anni di sue proiezioni anche non ufficiali a ragazzini per
parlare di tematiche ecologiste) e incantevole per chi ha qualche
anno in più, e magari l’ha perso quando fu trasmesso a pezzi e
bocconi.
Un film di cui è lecito aspettarsi se non un’uscita al cinema fuori
tempo massimo almeno un’edizione in dvd ufficiale. Il manga è
invece di abbastanza facile reperimento, con buone edizioni che
hanno valorizzato sia le vignette che le delicate tavole e
copertine acquarellate.
Lo Hobbit: prime foto dal set!
A pochissimi giorni dall’inizio delle riprese de Lo Hobbit, ecco arrivare le primissime foto del cast sul set del film di Peter Jackson …
Le foto arrivano dai backlot dei teatri di posa di Miramar, in Nuova Zelanda.
Lo Hobbit: prime foto dal set!
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A pochissimi giorni dall’inizio delle riprese de Lo Hobbit, ecco arrivare le primissime foto del cast sul set del film di Peter Jackson …
The Tree of life: altra Locandina!
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E’ stata pubblicata un’altra locandina di The Tree of Life: nell’immagine, Brad Pitt nel nuovo film di Terrence Malick…
CinemaCon 2011: Hugh Jackman parla di The Wolverine!
Dal CinemaCon 2011 di Las Vegas, arrivano dichiarazione di Hugh Jackman che aggiorna la situazione di The Wolverine ora che Darren Aronofsky ha lasciato la produzione.
ComingSoon.net ha riportato le dichiarazioni dell’attore:
Abbiamo bisogno di trovare un nuovo regista, e una volta che l’avremo trovato, saremo in grado di sapere cosa faremo. E’ troppo presto per chiamare in Giappone, non so in che situazione sono, quindi ora stiamo cercando un regista, ma la Fox è davvero ansiosa di fare il film, e stiamo lavorando sodo per trovare un regista.
Sull’abbandono di Aronofky:
Questa volta non ha funzionato, ma con un po’ di fortuna ce la faremo un’altra volta.
Trama: Wolverine va in Giappone alla ricerca del suo amore perduto, Mariko Yashida, e la trova sposata a un gelido uomo d’affari. Finirà per rimanere coinvolto nei giri del clan ninja The Hand. La miniserie divenne molto popolare, e servì a formare meglio il carattere del supereroe, con conflitti interiori tra la sua natura umana e quella animale.
Il film è atteso per il 2012, ma anche su questo bisogna comunque attendere conferma.
Fonte:comingsoon.net
Bill Murray diventa presidente!
Giunge notizia che Bill Murray ha accettato il ruolo del Presidente degli Stati Uniti Franklyn Delano Roosevelt nel nuovo film di Roger Michell, intitolato Hyde Park on Hudson.
Bolt: recensione del film d’animazione
La recensione del film d’animazione Bolt di Chris Williams, Byron Howard e creato da Chris Sanders.
Il cane Bolt è l’inconsapevole protagonista insieme all’adorata padroncina Penny di una serie televisiva d’azione che porta il suo nome e che si gira in California : quando per un equivoco viene spedito a New York e crede che Penny sia stata rapita dal perfido cattivo dello Show il Dottor Calico , Bolt non esita a iniziare un lungo viaggio attraverso gli States per ritornare dalla bambina : sarà un duro scontro con la realtà , che però riuscirà a scoprire e ad amare grazie ai suoi nuovi amici Mittens , una gatta dal cuore spezzato, e Rhino , un criceto grandissimo fan delle avventure di Bolt.
Regia: Chris Williams, Byron
Howard
Anno: 2008
Con le voci di: John Travolta/Raoul Bova: Bolt; Miley Cyrus/Giulia Tarquini: Penny; Malcolm McDowell/Stefano Mondini: Dottor Calic; Susie Essmann/Emanuela Rossi: Mittens; Mark Walton/Roberto Stocchi: Rhino.
Trama: Il cane Bolt è l’inconsapevole protagonista insieme all’adorata padroncina Penny di una serie televisiva d’azione che porta il suo nome e che si gira in California : quando per un equivoco viene spedito a New York e crede che Penny sia stata rapita dal perfido cattivo dello Show il Dottor Calico , Bolt non esita a iniziare un lungo viaggio attraverso gli States per ritornare dalla bambina : sarà un duro scontro con la realtà , che però riuscirà a scoprire e ad amare grazie ai suoi nuovi amici Mittens , una gatta dal cuore spezzato , e Rhino , un criceto grandissimo fan delle avventure di Bolt.
Bolt: recensione del film d’animazione
Analisi: Da Lassie a Beethoven , da Lilli e il vagabondo alla carica dei 101 , da Balto a Red e Toby , il cinema ha sempre prediletto i nostri amici a quattro zampe che con la loro tenerezza sanno dare speranza e sciogliere i cuori di grandi e piccini : proprio da un cane fedele riparte così la Disney , dopo le infelici esperienze di ” Chicken Little ” e de ” i Robinson “, sotto la guida di quel John Lasseter che come nuovo direttore creativo e produttore esecutivo sembra aver fatto della salvezza della Casa di Topolino la sua missione.
L’avventura di
Bolt non era certo iniziata sotto i
migliori auspici quando il suo creatore Chris
Sanders ( già autore di ” Lilo e Stitch ” poi
passato alla DreamWorks con ” Dragon Trainer ” ) venne escluso dal
progetto perché ritenuto non all’altezza per essere prontamente
sostituito dall’esordiente Chris Williams e da Byron Howard , con
totale rivisitazione del soggetto originale il cui risultato è un
film genuino e godibile , anche se alquanto prevedibile e privo di
particolari guizzi.
Il lungo viaggio del cane Bolt per tornare dall’adorata padroncina si rivela così un road movie di classica struttura Disneyana (la quarantottesima pellicola secondo il canone ufficiale) che non disdegna contaminazioni da universi alieni, forse non particolarmente noti ai bambini di oggi ma certamente ai genitori che li accompagnano : Bolt combatte battaglie molto vicine a quelle del cane Bravo de ” l’ispettore Gadget ” , fra mirabolanti inseguimenti con una padroncina che condivide non solo nome ( Penny ) ma anche intuito e abilità tecnologiche con la nipotina del’ispettore, contro il perfido Dottor Calico che con tanto di occhio verde e gatti malvagi non può non ricordare il terribile nemico di Gadget Artiglio ; inconsapevole protagonista di un’appassionante serie d’azione, Bolt deve fare i conti con una mondo reale di cui ignorava l’esistenza in compagnia di personaggi familiari ma abbastanza stereotipati: ognuno di loro, dai piccioni di New York, cugini napoletani de “i picciotti” del cartone della Warner “the animaniacs” che non brillano per particolare intelligenza, alla cinica gatta Mittens che ha perso ogni speranza nel genere umano, al criceto Rhino delizioso nella sua ossessione per lo show televisivo ci commuove e accompagna come vecchi amici sui quali potremo sempre contare , ma che non ci dicono nulla di più di ciò che ci aspetteremmo da loro.
È curioso come la mancanza di cognizione del reale e il conseguente sgretolarsi dell’illusione di Bolt, pur fondamentali per i momenti più divertenti della pellicola (il polistirolo velenoso su tutti) , non vengano sfruttati a dovere nello stuzzicare l’attenzione di un pubblico che sarebbe stato ben più partecipe nello scoprire le carte in medias res piuttosto che con un meccanismo immediatamente svelato, bruciando la possibilità di costruire un piccolo novello Truman Show canino.
Nonostante l’uso della CGI e del 3D (qui ancora non esploso come tecnica obbligatoria) , Bolt non è riuscito a conquistare l’Oscar 2009 contro lo splendido capolavoro della Pixar Wall-E , ma si è difeso egualmente dai detrattori come un lavoro di ottima qualità, alla ricerca della dimensione un tempo egemonica e oggi di nicchia, di una gloriosa tradizione perduta: proprio ora che le frontiere dell’animazione si sono aperte alle storie complesse della Pixar e all’ironia pungente della DreamWorks, Bolt sogna che si possa ritrovare fiducia in quelle storie semplici che ci facevano sognare, un po’ di quella fedeltà che lui , senza esitazione e senza chiedere niente in cambio, riserva alla sua dolce Penny superando anche quando crede che lei lo abbia dimenticato: se ritenete che ormai questo non possa bastarvi, questa è un’altra questione.
Jennifer Jarner sarà Miss Marple?
Jennifer Jarner potrebbe indossare i panni di Miss Marple. Sembra infatti che per concessione della Disney si voglia rinfrescare l’immagine della famosa investigatrice creata dalla penna di Agatha Christie, offrendone un’immagine più giovane attraverso il bel volto di Jennifer.
Di Caprio sul set di Hoover
Leonardo Di Caprio e Armie Hammer sono ale prese con le riprese del prossimo film di Clint Eastwood sulla figura di J. Edgar Hoover. Just Jared ha pubblicato una prima foto dal set in cui vediamo i due attori recitare sulle scale del George Washington Masonic Memorial.
Broadway Danny Rose: il film di Woody Allen
Broadway Danny Rose è il film del 1984 di e con Woody Allen e nel cast Mia Farrow, Nick Apollo Forte. È stato presentato fuori concorso al 37º Festival di Cannes. Per questo film Allen ha ricevuto anche due nomination agli Oscar: Miglior regia e miglior sceneggiatura. Mentre l’attrice protagonista Mia Farrow, ha ricevuto una nomination ai Golden Globe come migliore attrice.
Broadway Danny Rose ha come protagonista il talent-scout “Broadway” Danny Rose (Allen), il quale però rappresenta tutta una serie di artisti bislacchi e senza talento alcuno: un ballerino senza una gamba, un ventriloquo balbuziente, uno xilofonista cieco. Tra loro però c’è anche il cantante italo-americano Lou Canova (Nick Apollo Forte), la cui carriera è però in un momento di ristagno. Dopo una serie di intrecci professionali, nonché sentimentali tra i due protagonisti e Tina (Mia Farrow) – in una sorta di buffo triangolo carico di equivoci e divertenti sequenze (in pieno stile Woody Allen) – Canova riuscirà a ritrovare il successo e mollerà il suo sfigato manager. Ma a quest’ultimo resterà qualcosa di più delle semplici soddisfazioni professionali.
Buoni sentimenti ed ironia condiscono questa piacevole commedia di Allen. Film che segna un distacco rispetto ai precedenti, non essendo statico, e solo minimamente critico verso la società americana. Nella fattispecie, Allen tocca le corde dell’arrivismo del mondo dello spettacolo, che spesso si dimentica dei sentimenti umani in nome del successo. Tredicesimo film per il regista americano re della commedia, il quale ha lavorato spesso e volentieri con la brava e bella Mia Farrow. I due hanno avuto anche una lunga quanto burrascosa storia d’amore. Broadway Danny Rose è il terzo film in cui hanno lavorato insieme, preceduto da Una commedia sexy in una notte di mezza estate e Zelig. Il loro sarà un connubio professionale ben consolidato, poiché ne seguiranno altri 9; l’ultimo è Mariti e mogli del 1992. Dopo questo film la sua carriera professionale segna un evidente rallentamento, che nei vent’anni successivi è figurata solo in 4 film, dedicandosi anche al doppiaggio in film di animazione.
Unico film di rilievo invece per Nick Apollo Forte, che interpreta appunto il cantante in crisi Lou Canova. Broadway Danny Rose debuttò negli Stati Uniti il 27 gennaio 1984 in 109 sale. Gli incassi totali non furono straordinari, con un guadagno netto di 2 milioni di dollari, essendone costato 8 e avendone fatti incassare 10. Resta però un film gradevole e molto significativo, che dà pace ma anche un senso di malinconia, rabbia e spunti di riflessione.
James Bond parte a Novembre!
Judi Dench ha rilasciato un’indiscrezione non da poco. L’attrice ha confermato che il prossimo James Bond di Sam Mendes, il ventitreesimo della serie, comincerà le riprese alla fine di quest’anno.
Midnight in Paris di Woody Allen: Trailer!
E’ stato pubblicato il trailer ufficiale di Midnight in Paris, il nuovo film di Woody Allen girato a Parigi con Owen Wilson, Marion Cotillard, Kathy Bates, Rachel McAdams e Carla Bruni!
Poster ufficiale per Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2
Ecco un nuovo poster ufficiale per Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, diffuso dalla Warner Bros tramite la sua pagina Facebook ufficiale.
Vediamo qui l’inteso faccia a faccia che in questo film conclusivo vedrà finalmente il suo compimento: Harry contro Voldemort!
Poster ufficiale per I Doni della Morte Parte II
Ecco un nuovo poster ufficiale per Harry Potter e i Doni della Morte Parte II, diffuso dalla Warner Bros tramite la sua pagina Facebook ufficiale.
Vediamo qui l’inteso faccia a faccia che in questo film conclusivo vedrà finalmente il suo compimento: Harry contro Voldemort!
Ecco i vincitori del RIFF
Si è conclusa la kermesse cinematografica del RIFF, Rome Independent Film Festival che ha visto in programmazione, presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma, in questa X edizione, oltre 120 opere in concorso – tra lungometraggi, cortometraggi e documentari – provenienti da oltre 40 Paesi. “Siberia, mon amour” scalda il RIFF, mentre tra gli italiani un ex aequo tra “M.A.R.C.O.” e “Cara, ti amo”.
Boris – Il film: recensione del film
In Boris – Il film un giovane Papa Ratzinger corre felice su un prato dopo aver saputo della scoperta del vaccino antipolio. Il regista, Renè Ferretti (Francesco Pannofino), dopo aver realizzato svariate fiction fatte “a cazzo di cane” come Gli occhi del cuore, Libeccio, Machiavelli, decide questa volta di opporsi di girare l’ennesima squallida scena e molla il set.
Così inizia l’attesissimo film di Boris, ispirato alla serie televisiva che dal 2007 prende di mira il mondo della fiction, con un atto estremo di coraggio, fatto da chi, come lui, è “il campione della merda”. Renè Ferretti si ritrova quindi precario, in un mondo che, soprattutto negli ultimi giorni, sta conoscendo le conseguenze del grave problema della precarietà. Però per Renè arriva presto un’altra occasione, offerta da un produttore indipendente, il famoso Sergio (Alberto Di Stasio), conosciuto dai fan della serie come l’assistente alla produzione della fiction Gli Occhi del cuore. Sergio gli propone di fare il grande salto nel cinema, una grandissima occasione per riscattarsi dalla bruttezza girata fino ad oggi. Il progetto prevede di portare sullo schermo il libro La casta di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, un film d’autore quindi, impegnato, alla “Gomorra”; per questo progetto Renè lotta contro tutto e tutti per riuscire a riscattarsi e fare qualcosa di qualità. Ma ancora una volta dovrà fare i conti con la palude culturale che tutto ingloba.
Da una tv fatta a “cazzo di cane”, passa a un Cinema, se è possibile, ancora peggiore, roba da cialtroni. Di conseguenza, come se fosse inevitabile il suo destino e nonostante i suoi lodevoli sforzi, René Ferretti si ritrova tra i piedi la stessa troupe malconcia e fannullona di sempre, gli stessi attori cani, gli stessi sceneggiatori inetti e blasè e perfino lo stesso arrogante capo di produzione d’un tempo, Diego Lopez (Antonio Catania). Ferretti nonostante le premesse di questo progetto siano disarmanti, tenta comunque di riuscire a realizzare un film, perlomeno apprezzabile…ma lo spettro del Cinepattone incombe. Boris – Il Film, non delude né i fan, né i critici e sono certa che non deluderà il pubblico, perché sa far riflettere, in un modo straordinariamente semplice, e con un’ironia fresca, mai banale. Dispone di un cast perfetto, composto, insieme a Renè Ferretti da Duccio Patanò che interpreta il simpatico cocainomane direttore della fotografia (Ninni Bruschetta), il suo fedele capo elettricista Biascica (Paolo Calabresi), lo stagista di fotografia schiavo Lorenzo (Carlo De Ruggieri); Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti), attore cane, demente, totalmente perso nella sua deriva psichica che vuole imporre la sua presenza nel film La Casta interpretando Gianfranco Fini e, infine Corinna (Carolina Crescentini): la cagna maledetta pronta a riciclarsi nel cinema d’autore. Un film, che si può forse inquadrare nel genere della commedia italiana (ma con notevole distacco da quella degli ultimi tempi) che parla dei reali compromessi che avvengono nel cinema italiano, di situazioni reali e grottesche, di luoghi comuni e di rassegnazione; e in questo tipo di cinema la rassegnazione è la regola.
Boris – Il film ha dunque il grande merito di mostrare il dietro le quinte del cinema, scandagliando gli stereotipi della televisione e del cinema e di far vedere al pubblico anche quegli odiosi atteggiamenti intellettuali e radical-chic tipici di coloro che realizzano o pensano di realizzare il cinema “di qualità. È un’opera originale ed esilarante destinata non solo a coloro che si sono appassionati alla serie ma a tutti quelli che hanno voglia di divertirsi e per una volta senza essere costretti alle volgarità dei cinepanettoni o alle banalità delle ultime commedie italiane. Uscirà nelle sale italiane in 300 copie il 1° aprile: il film che Wim Wenders non è riuscito a fare
Box Office USA del 28 marzo 2011
Apre la classifica dei maggiori incassi americani dello scorso week end Diary of a Wimpy Kid: Rodrick Rules, e si conferma un grosso successo. Il film prodotto dalla Fox ha incassato 24.4. Al secondo posto Sucker Punch, l’Inception di Zach Snyder, che incassa solo 19 milioni di dollari rispetto agli 80 spesi per la sua realizzazione.
Il primo posto della scorsa settimana, Limitless, scivola in terza posizione, mentre rimane quarto The Lincoln Lawyer, con protagonista Matthew McConaughey, che arriva quasi a 30 milioni dopo due settimane. Il film d’animazione di Gore Verbinski, Rango, si posiziona quinto posto confermando l’ottimo lavoro realizzato dal regista di Pirati dei Caraibi. Scivola al sesto posto invece World Invasion (Battle: Los Angeles) che precipita dopo la prima settimana di programmazione. Seguono Paul, Red Riding Hood e The Adjustment Bureau. La prossima settimana uscirà negli USA invece Hop e Insidious.
Arriva Boris, il cast racconta
ROMA. 28 marzo. Dopo tanta attesa, oggi al Cinema Adriano a Roma si è svolta l’anteprima e la conferenza stampa di Boris – Il Film, prodotto da Rai Cinema e Wildside. Il film sarà distribuito in 300 copie dal 1° aprile. Dopo tre fortunatissime stagioni della serie tv Boris, i produttori, insieme ai registi Ciarrapico, Torre e Vendruscolo, hanno deciso di girare il film che non rappresenta, come tutti possono pensare, una sorta di prolungamento della serie ma piuttosto, un film a sé.
Box Office ITA 28/03/2011
Nessuno mi può giudicare mantiene la prima posizione, seguito dalle commedie Amici, amanti e… e Amici miei. Ma il dato più interessante è il superflop di Sotto il vestito niente…
Commedie, commedie, commedie. Da oltre due mesi il botteghino italiano è dominato da questo genere, e si fatica a credere che gli spettatori non si siano stancati del filone. Certo, il periodo è molto positivo per il cinema italiano sul fronte degli incassi, ma si spera che arriverà il momento di sperimentare qualcosa di diverso.
E così Nessuno mi può giudicare, forte del passaparola positivo, si conferma nuovamente primo al box office nostrano con 1,5 milioni di euro del suo secondo weekend: il film con Paola Cortellesi arriva dunque a 5,3 milioni complessivi.
La new entry che registra il risultato migliore è Amici, amanti e…, che conquista il secondo posto con 692.000 euro: probabilmente è stato determinante il desiderio degli spettatori di vedere il Premio Oscar Natalie Portman in un ruolo del tutto diverso dalla Nina del successo Il cigno nero.
Amici miei – come tutto ebbe inizio scende al terzo posto con altri 559.000 euro e 3 milioni totali. Di certo il tetto dei 5-6 milioni a fine corsa è il più plausibile.
Dopo la delusione al botteghino USA, Sucker Punch debutta al quarto posto con discreti 500.000 euro, che fanno presagire un andamento negativo per la pellicola di Zack Snyder.
Seguono pellicole in calo, con Rango (450.000 euro) che arriva a 4,6 milioni, Dylan Dog (385.000 euro) che supera i 2 milioni totali, Gnomeo & Giulietta (292.000 euro) e Il rito (280.000 euro), che giungono rispettivamente a 1,3 e 3,3 milioni complessivi.
Frozen esordisce al nono posto, con 259.000 euro raccolti in 100 sale. Mentre Sotto il vestito niente – L’ultima sfilata floppa alla grande con 258.000 euro racimolati in ben 325 sale: gli italiani hanno disertato in massa il ‘thriller’ (!) dei Vanzina, che ottiene uno dei peggiori risultati degli ultimi tempi. In questo caso la Medusa ha sbagliato colpo, dopo aver macinato notevoli incassi con le ultime pellicole distribuite.
Da segnalare infine i mediocri risultati delle altre novità del fine settimana: Silvio Forever, tredicesimo con 182.000 euro, e Non lasciarmi, quattordicesimo con 170.000 euro.
De Niro aggredito? No, è solo Another night
Occhio nero e volto tutto insanguinato. Ma non si tratta di un
aggressione. Robert De Niro ha appena iniziato a girare il suo
nuovo film, Another Night, a New York, ed è stato avvistato per
strada con la faccia tumefatta e il sangue persino sulla
camicia.
James Franco e Mila Kunis in Oz di Raimi!
James Franco, in arrivo nelle sale con i titoli: Rise of the Apes e Your Highness, sarà il Mago di Oz per Sam Raimi nel prequel Oz, the Great and Powerful.
Amy Adams è Lois Lane!
Amy Adams, sarà Lois Lane nel reboot di Superman diretto da Zack Snyder e prodotto da Christopher Nolan. La Adams conferma una slanciatissima carriera e dopo ever ricevuto la nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista per The Fighter si preparerà ad interpretare il ruolo della famosa reporter che ruberà il cuore all’uomo d’accaio.
Amy reciterà quindi al fianco di Henry Cavill, il nuovo Clark Kent, nel film che arriverà nelle Warner Bros nel dicembre del 2012.
Fonte:comingsoon
Superman: Tha man of steel! Nuove info!
Production Weekly ha rilasciato nuove informazioni sulla lavorazione del nuovo film di Superman, il cui titolo ufficiale sarebbe ormai Superman – The Man of Steel. Le info riguardano il mone fittizio che la produzione userà durante le riprese. Inoltre sappiamo anche dove saranno effettuate le riprese in esterna…
Illinois, appena fuori Chicago. Mentre il nome fittizzio sarà: Autumn Frost.
Ricordiamo che a produrre il film ci sarà nientemeno che Christopher Nolan assieme a Charles Roven, Emma Thomas e Deborah Snyder. La sceneggiatura è attualmente in fase di stesura da parte di David S. Goyer, ed è basata su una storia di Goyer e di Nolan. Le riprese del film della Warner Brothers inizieranno a Vancouver la prossima estate.
La data di rilascio è prevista per natale 2012.
Silent Hill: Revelation 3D: ecco Radha Mitchell sul set!
Nuove foto dal set di Silent Hill: Revelation 3D. Sequel del film tratto dalla famosa serie di videogame. Arriva anche la primissima foto di Radha Mitchell, protagonista del primo film e di ritorno in questo nuovo capitolo. Per vederle…
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2: foto inedita!
Ecco arrivare una nuova foto di scena da Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. Attenzione, la foto contiene spoiler… per chi non avesse letto il libro, si consiglia di non guardare!…
La foto ritrae Harry dopo l’ultima battaglia contro Voldemort. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 uscirà il 15 luglio 2011.
David Heyman, produttore di tutti i film della serie, ha prodotto il film con David Barron. Steve Kloves ha adattato la sceneggiatura, basata sul libro di J.K. Rowling. Lionel Wigram è il produttore esecutivo. Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, riprendono i ruoli di Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger, e nel cast ci sono anche Helena Bonham Carter, Gary Oldman, Alan Rickman, Ralph Fiennes, Tom Felton, Bonnie Wright, Jamie Campbell Bower, Michael Gambon, Jason Isaacs, Maggie Smith, John Hurt, Ciarán Hinds, Jim Broadbent, Evanna Lynch, Emma Thompson, David Thewlis, Rhys Ifans, Domhnall Gleeson, Clémence Poésy, Kelly Macdonald, James Phelps, Oliver Phelps, Warwick Davis, Devon Murray.
Michael Sheen per Dark Shadow di Tim Burton!
Michael Sheen è entrato in trattative per aggiungersi al cast di Dark Shadow di Tim Burton, dovrebbe affiancare il già confermato Johnny Depp.
Il neo Ministro alla Cultura Galan boccia il Festival di Roma
«C’è spazio solo per una mostra
del cinema in Italia: quella di Venezia». Queste le parole del neo
Ministro alla Cultura Giancarlo Galan, che hanno scatenato molte
polemiche, anche tra le file della sua stessa parte politica.
La fine è il mio inizio: recensione del film con Bruno Ganz
Alla fine della sua vita piena di avvenimenti, Tiziano Terzani, avventuriero, scrittore e giornalista si ritira a vita privata aspettando la morte che ha accettato e convocando a sé Folco, suo figlio, per affidargli i suoi ricordi, i suoi pensieri, le sue più intime riflessioni sulla vita, sua e quella del mondo. La fine è il mio inizio assume così le sembianze di una autobiografia ragionata, dove il protagonista e allo stesso tempo autore Terzani si lascia andare al racconto, alla confessione e alla digressione. La fine è il mio inizio diretto con diligenza da Jo Baier si presente, dal punto di vista tecnico, un buon compito, classico nella scelta del linguaggio e molto luminoso per quello che riguarda le scelte fotografiche della direttrice della fotografia Judith Kaufman, che sceglie di abbacinare lo spettatore con dei netti controluce che stagliano contro lo sfondo le figure di Folco e Tiziano, insieme nell’ultimo grande viaggio del secondo.
Tutto il film La fine è il mio inizio poggia sulle spalle del suo splendido protagonista: Bruno Ganz, truccato e vestito come l’ultimo Terzani impersona con grande delicatezza ed energia questo personaggio così carismatico e affascinante del panorama culturale mondiale, non solo italiano. I suoi lunghi monologhi, pericolosissimi se non interpretati con bravura, diventano lunghe dissertazioni sulla vita e la morte, sull’uomo e la sua furia distruttiva, sugli sbagli dell’umanità ma anche sulla semplice considerazione che solo la rivoluzione interiore può cambiare davvero le cose.
“L’uomo è la creatura più distruttiva che esista sulla Terra” queste parole sono pronunciate dal padre al figlio in una sorta di passaggio di consegna, di rito iniziatico e di sereno congedo da una vita piena. La fine è il mio inizio incontra i suoi limiti nella struttura dialogica inevitabilmente statica, ma riesce lo stesso a rappresentare il movimento di un’anima verso quell’ignoto e comunissimo viaggio che è la morte, che terrorizza tutti ma che tutti prima o poi compiamo. Incommensurabilmente e serenamente triste questo film è un oggetto particolare, delicato, che potrebbe annoiare ma che ha una sua forza espressiva nei contenuti e nelle emozioni che lascia davvero potente. Lo spettatore si lascia ammaestrare e arricchire dal racconto e cullato sulle splendide note di Ludovico Einaudi, realizzatore della colonna sonora, si abbandona alla commozione, al lento sgocciolare via della vita da un corpo che ha terminato il suo ciclo sulla terra.
La fine è il mio inizio: il cast presenta il film
“In ogni professione si trova la propria strada, mio padre faceva il giornalista come se fosse stato un pellegrino pagato per soddisfare la sua curiosità”. Con questa bella immagine del padre Tiziano, Folco Terzani accoglie i giornalisti alla conferenza stampa di La fine è il mio inizio, film che racconta gli ultimi mesi del grande giornalista e scrittore fiorentino.