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Rupert Wyatt dirigerà Birdsong

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L’adattamento di Birdsong, romanzo firmato da Sebastian Faulks è il nuovo progetto messo in cantiere da Rupert Wyatt (The Escapist, L’Alba del Pianeta delle Scimmie).

Uscito nel 1993, il libro ha immediatamente suscitato l’idea di una versione per il grande schermo, anche se il progetto non aveva finora trovato una realizzazione compiuta, sebbene sia stato recentemente portato sul piccolo schermo.

Il libro originale segue le vicende di Stephen Wraysford, un giovane inglese che nel 1916 incrocia una relazione con una donna sposata, che poi ritorna dalla propria famiglia; il libro compie poi un salto temporale fino agli anni ’70, dove la nipote del protagonista indagando sulla storia della propria famiglia scopre l’accaduto.

Trai nomi affiancati al progetto nel corso degli anni vi sono stati Ewan McGregor, Ralph Fiennes, Eva Green e Jake Gyllenhaal, mentre prima della scelta di Wyatt, per la regia si era pensato a Joe Wright, Michael Mann Sam Mendes .

Fonte: Empire

Rupert Wyatt alla regia di The Equalizer?

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Giungono novità sull’adattamento cinematografico di The Equalizer, telefilm trasmesso negli States alla fine degli anni ’80 che venne mandato in onda anche qui in Italia, col titolo di Un giustiziere a New York, sebbene con poco successo.

Il progetto ha già da parecchio tempo trovato il protagonista, che avrà il volto di Denzel Washington, mentre adesso sembra esserci un nome anche per la regia, quello di Rupert Wyatt, recentemente uscito dal progetto di Dawn of the Planet of the Apes, dopo aver diretto il precedente lavoro dedicato alla saga scimmiesca, Rise of the Planet

L’originale televisivo, creato da Michael Sloan e Richard Lindheim e interpretato da Edward Woodward raccontava le vicende di un ex agente segreto che si metteva in proprio, diventando una sorta di vigilante che interveniva a risolvere casi disperati. La versione cinematografica, la cui più recente stesura è stata redatta da Richard Wenk, partirà da una simile premessa, ma rendendo il personaggio più nelle corde di Washington, tratteggiandolo come una figura ancora più solitaria, dall’esistenza quasi monacale, mossa solo dal pensiero di riparare torti e ingiustizie.

Il progetto, curato dalla Sony, dovrebbe prendere il via il prossimo giugno, con Boston come location. Wyatt a vari progetti in cantiere, l’ultimo dei quali l’adattamento del romanzo Birdsong di Nicholas Faulk,
protagonista Nicholas Hoult.

Fonte: Empire

Rupert Grint: 10 curiosità sull’interprete di Ron nella saga di Harry Potter

Mentre torna la magia al cinema con Animali Fantastici e Dove Trovarli, facciamo un po’ di luce su chi ha contribuito a far nascere al cinema 15 anni fa quella stessa magia: Rupert Grint, interprete di Ron Weasley.

Il rosso, alto e imbranato, che vince il cuore della caparbia e ingambissima Hermione e che resta sempre fedele all’amico per la pelle Harry, è stato interpretato dall’attore che, del trio (con Daniel Radcliffe e Emma Watson), ha avuto meno successo negli anni che hanno seguito il franchise, ma che mantiene saldo lo scettro di più amato dai fan puri della saga.

Di seguito vi sveliamo 10 piccole curiosità su Rupert Grint:

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  1. Come Ron, viene da una famiglia molto numerosa. Rupert ha un fratello e tre sorelle.
  2. Per la sua audizione per Harry Potter, Rupert realizzò un video in cui rappa. Il brano da lui composto sosteneva la sua idoneità a interpretare Ron Weasley.
  3. Come Ron, anche Rupert soffre di aracnofobia. Fino al 2010 non aveva mai guardato completamente la scena da Harry Potter e la Camera dei Segreti con protagonista il ragno gigante Aragog.
  4. Il suo attore preferito è Jim Carrey, i suoi film preferiti Shrek (2001), Ace Ventura – L’acchiappanimali (1994), Il Grinch (2000) e Scemo & più scemo (1994).
  5. All’epoca di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, il regista Alfonso Cuaron chiese a Daniel, Emma e Rupert di scrivere un tema sul loro personaggio. Rupert se ne dimenticò e come giustificazione disse al regista: “Questo è quello che avrebbe fatto Ron”.
  6. Con il suo primo stipendio dalla saga di Harry Potter, Rupert comprò un quad.
  7. L’immenso successo del franchise di Harry Potter ha consentito a Rupert di realizzare il suo sogno più grande di bambino, quello di possedere un furgoncino di gelati. Secondo Emma Watson, l’attore ha comprato un van superaccessoriato con tutti i macchinari della tradizione.
  8. Nonostante l’astio sullo schermo, uno dei suoi migliori amici è Tom Felton, interprete di Draco Malfoy.
  9. Nel 2007, Popstar Magazine lo ha eletto al primo posto della classifica delle celebrità internazionali.
  10. Ha dichiarato che gli sarebbe piaciuto essere invisibile per fuggire dalle ore di punizione a scuola.

Rimasto ottimo amico sia con Emma Watson che con Daniel Radcliffe, Rupert si è dato anche ad altre forme d’arte, sperimentandosi come cantante e come videomaker, recitando anche in videoclip musicali (famoso quello di Ed Sheeran).

Nel 2016, Rupert Grint è stato impegnato sul set di due serie tv, Snatch e Sick Note, che arriveranno nel 2017.

Lo stesso Eddie Redmayne, protagonista di Animali Fantastici e Dove Trovarli, ambiva a un posto nella sua famiglia di maghi, i Weasley, dal momento che ha sostenuto il provino per essere Bill. Redmayne adesso ha un franchise tutto suo, ma Rupert Grint mantiene il primato di peldicarota più amato del mondo magico di JK Rowling.

Rupert Grint: 10 cose che non sa sull’attore di Harry Potter

Rupert Grint: 10 cose che non sa sull’attore di Harry Potter

Rupert Grint, ovvero l’amato, amatissimo Ron, è una di quelle star bambine che sembrano aver intrapreso la strada giusta. Ora attore e produttore, il suo vero nome è Rupert Alexander Lloyd Grint, ed è nato il 28 agosto 1988 a Harlow, in Inghilterra. Ha origini irlandesi, ed è il più grande di cinque fratelli: ha un fratello e tre sorelle: James, Georgina, Samantha e Charlotte. È diventato famoso grazie a Harry Potter nei panni di Ron, con un’audizione che dice molto sul suo carattere: nel video che mandò per i casting, Rupert decise di interpretare un pezzo hip-hop scritto da lui stesso, il cui testo spiegava perché era perfetto per interpretare il ruolo di Ron. Che un po’ sia stato Ron, che un po’ sia stato lui stesso, Rupert Grint è diventato famoso per essere un giocherellone, e per essere un attore di un certo talento. Ecco dieci curiosità su Rupert Grint.

Rupert Grint: i film

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1) I film con Rupert Grint. A partire dalla bizzarra audizione, la carriera dell’attore è stata abbastanza produttiva, anche se un po’ nell’ombra. È cominciata nel 2000, con La Pietra FIlosofale. In occasione del primo film, Rupert vinse un paio di premi come uno dei nuovi talenti più promettenti, e le sue performance nei film di Harry Potter sono stati in generale molto apprezzati dalla critica. Già nel 2002, Rupert Grint cominciò a lavorare ad altri film, cominciando da Pantaloncini a tutto gas, e ha recitato al fianco di Julie Walters nel film In viaggio con Evie, una performance che fu molto apprezzata dai critici, che hanno lodato il suo carisma. Ha poi recitato in due film usciti nel 2010, CherrybombWild Target a fianco di Emily Blunt e Bill Nighy. Nel 2014 ha cominciato a recitare in una serie televisiva britannica, Snatch, della quale è anche produttore esecutivo.

Fino al 2018 è stato anche Daniel Glass in Sick Note. Mentre sempre nello stesso anno ha interpretato Inspector Crome nella miniserie Agatha Christie – La serie infernale. Dal 2019 al 2021 ha interpretato Julian Pearce nella serie prodotta da M. Night Shyamalan per AppleTV+ Servant, arrivata alla seconda stagione. Nel 2022 ritornerà nei panni di Pearce nell’annunciata terza stagione.

2) Pensava di lasciare la carriera da attore. Il suo ruolo in Harry Potter è stato il più importante della sua carriera, ma lo ha anche quasi convinto ad abbandonarla. Una volta giunto all’ottavo capitolo, infatti, ha raccontato di essersi reso conto di aver vissuto anni particolarmente intensi e intimi, chiusi in una sorta di bolla. E del fatto che la carriera da attore non fosse, in realtà, un sogno coltivato per anni: recitare è una cosa della quale si è innamorato facendola. Ma si è sentito un po’ in trappola, si è chiesto se fosse davvero la sua strada, e il fatto che fosse in quell’ambiente sin da bambino gli ha fatto desiderare, ad un certo punto, di fuggire.

3) Aracnofobia. Rupert Grint ha un po’ di cose in comune con Ron Weasley e la più grande è forse l’aracnofobia. Tutti i fan di Harry Potter sanno del terrore (esilarante) che Ron prova nei confonti dei ragni. Ecco, sembra che Rupert non abbia esattamente dovuto recitare in La Camera dei Segreti. A quanto pare, Rupert ha talmente paura dei ragni da non riuscire nemmeno a vedere le scene del film nelle quali compare il ragno gigante Aragog. E a quanto pare, ha paura anche dei ragni di gomma. È una cosa seria, insomma.

4) Le Olimpiadi. Non sarà un atleta olimpico, ma ha fatto la propria apparizione alle Olimpiadi di Londra del 2012, portando la famosa torcia partendo dalla Middlesex University e attraverso la zona a nord-ovest di Londra. Ora, scherza su come ora usi la propria torcia per tenerci dentro le matite.

Rupert Grint: è fidanzato?

4) Le fidanzate di Rupert Grint. Rupert è una di quelle star piuttosto riservate riguardo alla vita privata. Al momento, non sembra che stia frequentando nessuno. Le ultime informazioni a riguardo risalgono infatti al 2017, quando l’attore affermò di star frequentando qualcuno, ma senza dettagli a riguardo. Ma chi sono le sue fidanzate storiche? L’ultima della quale abbiamo notizie, quella con Georgia Groome, risale al 2011 ed è stata, a quanto pare, una cosa a più riprese. L’ultima volta che i due sono stati visti insieme è stata nel 2017, ma sembra sia stata una cosa più amichevole che altro. Nel 2010, sembra che ci fosse qualcosa tra Rupert e l’attrice che aveva recitato con lui in Cherrybomb Kimberley Nixon. Infatti, i due furono spesso visti insieme, anche se entrambi negarono i pettegolezzi. Un’altra relazione non confermata è quella con Lily Allen. I due si conobbero nel 2008, quando lei stava affrontando un periodo difficile e, a quanto pare, i due si avvicinarono proprio allora. Ma se siano mai stati una coppia o meno, sono solo ipotesi.

Emma Watson e Ruper Grint: il bacio

rupert grint 5) Il bacio sul set di Harry Potter. La storia tra Ron e Hermione, quella di una fortissima amicizia che si trasforma in amore, è restata nel cuore a milioni di fan. Ma Rupert Grint ha rivelato, in un’intervista a People magazine, il fatto che davvero non volesse baciare l’attrice. Infatti, i due si conoscevano da quando erano bambini, e avevano un legame come di fratello e sorella. Per questo motivo, entrambi ricordano l’esperienza come una cosa difficile e, per fortuna, fu buona la prima.

Ed Sheeran e Rupert Grint

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7) Scambi di persona. Rupert Grint e Ed Sheeran si assomigliano parecchio, e sono anche piuttosto amici. Non solo: sono molte le volte in cui, in pubblico, i due hanno giocato sul fatto che si somiglino. Cominciamo da Lego House, il video di Ed Sheeran uscito nel 2011, e girano fotografie dei due vestiti esattamente allo stesso modo. Le persone fermano Rupert per strada pensando che sia il cantante. E sembra che ci abbiano preso gusto con gli scambi di persona pubblici. Come quanto Grint è apparso in un programma di MTV, After Hours, al posto di e nei panni del cantante.

8) Rupert Grint ha un certo talento musicale. La recitazione non è l’unico talento di Rupert. Infatti, è anche un abile e versatile musicista, che sa suonare più di uno strumento, tra cui la chitarra, il banjo e il digeridoo (uno strumento a fiato, che a quale è la sua specialità). Ha provato anche molti altri strumenti del corso degli anni, tra cui la fisarmonica, il sassofono e la chitarra, con i quali però non ha mai avuto troppa destrezza.

9) Vale parecchio, in termini di soldi. È facile immaginare che gli attori principali del cast di Harry Potter abbiano fatto una piccola fortuna nel corso degli anni. Quello che è difficile immaginare, è quanto abbiano effettivamente guadagnato. Nel caso di Rupert Grint, l’attore ha dichiarato di aver guadagnato più di 50 milioni di dollari grazie agli otto film, affermando anche che, crescendo, questo gli ha dato difficoltà nel distinguere i veri amici dagli approfittatori.

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10) Il camioncino dei gelati. A quanto pare, Rupert Grint ha usato una parte dei soldi guadagnati grazie a Harry Potter per acquistare un classico camioncino dei gelati, che a quanto pare porta in giro con lo scopo di dare gelati gratis ai bambini del vicinato. E il camioncino ha fatto la propria comparsa anche sul set di Harry Potter: quando il cast e la troupe facevano una grigliata, Rupert era felice di fornire gelati e ghiaccioli.

Rupert Grint: ”Il bacio con Emma Watson è stato surreale”

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In una recente intervista l’attore Rupert Grint è tornato a parlare della saga che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo. In Harry Potter, l’attore ha interpretato il miglior amico del maghetto, Ron Weasley, col tempo innamoratosi, ricambiato, da Hermione Granger, interpretata da Emma Watson.

I due sono stati protagonisti di un bacio, molto atteso dai fan, un po’ meno dall’attore, che è grande amico dell’attrice, rivelando di aver avuto difficoltà nella scena.

”Non ho mai rivisto quella scena”, rivela l’attore, ”Conosco Emma da quando aveva 9 anni, e abbiamo una relazione molto fratello-sorella”.

E continua: ”Ed è stato davvero surreale. Ho in mente il suo viso vicino, più vicino. Ero tipo ‘Oh mio Dio’. Non ricordo davvero nulla a parte questo”.

Insomma, una situazione piuttosto imbarazzante, come racconta l’attore ventisett’enne. ”Una volta è stato abbastanza. È stato un momento così enorme e le aspettative erano molto alte. C’era un bel po’ di pressione”.

Fonte

Rupert Grint: “Sono sicuro che i film di Harry Potter saranno rifatti”

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Rupert Grint è trai protagonisti di Bussano alla Porta, il nuovo film di M. Night Shyamalan da oggi in sala. L’attore, com’è noto, ha raggiunto il successo grazie al franchise di Harry Potter, in cui interpretava Ron Weasley, l’amico fidato di Harry.

Negli anni trascorsi dalla conclusione della serie originale, molti degli ex co-protagonisti di Grint, tra cui Daniel Radcliffe e Tom Felton, hanno dichiarato che, secondo loro, un riavvio del franchising di Harry Potter ci sarà, prima o poi. Ora, Grint aggiunge la sua voce al coro di ex studenti di Hogwarts che dicono ai fan di aspettarsi una nuova interpretazione dell’amata PI, in futuro. Durante un’intervista con GQ, l’ex mago afferma anche che vorrebbe vedere il materiale originale adattato in forma di serie tv, suggerendo che “funzionerebbe davvero”. “Mi piacerebbe vedere Harry Potter venire adattato in forma di show televisivo. Penso che funzionerebbe davvero. Sono sicuro che i film verranno comunque rifatti.”

Dopo qualche anno di pausa, Grint ha trovato spazio nell’industria dell’entertainment in diversi prodotti di vario successo, tra cui Servant, la serie ideata proprio da Shyamalan che adesso lo ha voluto anche in Bussano alla Porta. Al momento, Harry Potter rimane il suo più grande successo e il suo ruolo più identificativo.

Rupert Grint su Harry Potter: “Fare quei film per 10 anni è stato soffocante”

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La fama di Rupert Grint è indissolubilmente legata al ruolo di Ron Weasley nella saga di Harry Potter. L’attore è letteralmente cresciuto sul set, dal momento che è apparso in tutto gli otto adattamenti cinematografici, al pari dei suoi colleghi Daniel Radcliffe e Emma Watson.

Nonostante sia passato già un decennio dalla sua conclusione (Harry Potter e i doni della morte – Parte 2 è uscito nel 2011), l’eredità della saga continua, anche grazie al successo – sicuramente inferiore rispetto al franchise originale – della saga spin-off di Animali Fantastici, il cui terzo capitolo è attualmente in fase di produzione (ne sono previsti altri due, per un totale di cinque episodi).

Al di là della fama che il ruolo di Ron può avergli regalato, Rupert Grint non sembra avere ricordi totalmente piacevoli quando si parla della saga ambientata nel Wizarding World partorito dalla mente di J.K. Rowling. Ospite del podcast Armichair Expert di Dax Shepard, infatti, l’attore britannico ha ammesso che, durante i dieci anni che lo hanno visto impegnato con il franchise, ad un certo punto lavorare ai film è diventato parecchio faticoso, senza però rinnegare la bellissima esperienza che ha avuto modo di vivere.

“C’è stato sicuramente un momento in cui lavorare sembrava davvero soffocante. È stato pesante andare quasi ogni giorno sul set per dieci anni consecutivi. È stata una bellissima esperienza. Sul set c’era un’atmosfera bellissima e sembravano davvero una grande famiglia. Era sicuramente un bel posto dove stare, ma a volte mi sono ritrovato a pensare: ‘Voglio fare qualcos’altro. Vedi cosa c’è là fuori’.”

Naturalmente, questa non è stata la prima volta che Rupert Grint, in tempi recenti, si è ritrovato a parlare del franchise che gli ha regalato la fama mondiale. Lo scorso mese aveva dichiarato in un’intervista con Variety di non essere un devoto al Wizarding World come molti fan si aspettano, e di aver visto solamente i primi tre film della saga (e soltanto in occasione delle anteprime mondiali).

Rupert Grint si da al videoclip

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Basta dire che è il rosso più amato del Mondo, oppure uno dei giovani attori più ricchi del pianeta, e si capisce già di chi parliamo.

Rupert Grint scritturato per tre nuovi film

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Dopo aver smesso i panni di Ron Weasly, l’amico pel di carota di Harry Potter, Rupert Grint ritorna alla ribalta con due nuovi lungometraggi. Il primo, dal titolo The Necessary Death of Charlie Countryman e diretto da Frederik Bond, lo vede affianco agli attori  Shia LaBeouf ed Evan Rachel Wood in una storia di gangster e spionaggio. Il secondo invece, intitolato CBGB e diretto da Randall Miller, è un musical in cui Grint recita accanto al collega Alan Rickman (Piton) nei panni del chitarrista Cheetah Chrome della band punck dei The Dead Boys, famosa nella New York degli anni ’80. Tra i prossimi progetti di Grint vi è anche The Drummer in cui interpreterà Dennis Wilson, famoso batterista dei Beach Boys. Beh, che dire? In bocca al lupo Rupert !

 

Fonte: empire

Rupert Grint parla di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2

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Negli ultimi dieci anni, abbiamo visto letteralmente Rupert Grint crescere sotto i nostri occhi. Ma con l’ultimo film di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 uscito questa settimana , siamo tutti per dire addio a Harry, Ron, Hermione e tutti gli altri personaggi che abbiamo imparato a conoscere come amici.

Qualche giorno fa a New York Rupert Grint ha parlato ai microfoni di Collider, ecco il video completo dell’intervista. Per qauelli che, non avendo ancora visto il iflm, non hanno nemmeno letto i libri si prega di fare attenzione! SPOILER!

Ecco il video:

Fonte: collider

 

Tutto quello che c’è da sapere su Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2

Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 settima e ultima avventura della serie dei film di Harry PotterHarry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 è diretto da David Yates, regista anche di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” e “Harry Potter e il principe mezzosangue”. David Heyman, produttore di tutti i film della serie, ha prodotto il film con David Barron. Steve Kloves ha adattato la sceneggiatura, basata sul libro di J.K. Rowling.

Lionel Wigram è il produttore esecutivo. Daniel RadcliffeEmma WatsonRupert Grint, riprendono i ruoli di Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger, e nel cast ci sono anche Helena Bonham CarterGary OldmanAlan RickmanRalph FiennesTom Felton, Bonnie Wright, Jamie Campbell BowerMichael GambonJason Isaacs, Maggie Smith, John Hurt, Ciarán Hinds, Jim Broadbent, Evanna Lynch, Emma ThompsonDavid ThewlisRhys IfansDomhnall GleesonClémence PoésyKelly Macdonald, James Phelps, Oliver Phelps, Warwick Davis, Devon Murray.

Rupert Grint nel trailer vietato di Moonwalkers

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Rupert Grint nel trailer vietato di Moonwalkers

Ecco il red band trailer del Moonwalkers, l’action comedy che vede protagonista Rupert Grint al fianco di Ron Perlman. Diretto da Antoine Bardou-Jacquet, il film non ha ancora una distribuzione italiana.

Alchemy ha acquisito tutti i diritti, per il Nord America, di Moonwalkers, il film action-comedy diretto da Antoine Bardou-Jacquet, con Ron Perlman, Rupert Grint e Robert Sheehan. L’annuncio è stato dato oggi dal CEO di Alchemy, Bill Lee.

”Moonwalkers è selvaggiamente fantasioso, un film unico nel suo genere”, ha detto Lee. “Antoine Bardou-Jacquet ha realizzato qualcosa di veramente originale che non vediamo l’ora di portare ad un pubblico ampio”.

“Sono così contento di poter lavorare con una casa di distribuzione appassionata del nostro film come lo siamo noi“, ha detto il produttore Georges Bermann. “Siamo davvero eccitati di lavorare con Alchemy nelle prossime fasi per portare Moonwalkers al pubblico.”

E il co-produttore, Grégoire Melin, aggiunge: “Sono molto felice che Moonwalkers sarà uno dei primi film ad uscire attraverso la nuova impresa di Bill. Siamo incredibilmente orgogliosi di aver fatto un film così originale grazie a uno dei più grandi talenti futuri della Francia”.

La trama: E se la missione Apollo 11 in realtà non fosse mai avvenuta? E se, in realtà, Stanley Kubrick avesse segretamente girato le famose immagini dell’allunaggio in uno studio, lavorando per l’amministrazione degli Stati Uniti? Questa è la premessa di una teoria di un complotto totalmente plausibile che ci porta a Londra nei vivaci anni ’60, dove un agente testardo della CIA (Ron Perlman) non troverà mai Kubrick, ma invece è costretto a collaborare con uno schifoso manager (Rupert Grint) di una squallida rock band, per sviluppare la più grande truffa di tutti i tempi.

Moonwalkers è stato scritto da Dean Craig, prodotto da Georges Bermann di Partizan Films, insieme a Serge de Poucques, Peter de Maegd, Tom Hameeuw e Grégoire Melin.

Rupert Grint nel trailer di Snatch, serie sul film di Guy Ritchie

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Ecco il trailer della nuova serie tv inglese basata sul piccolo cult di genere The Snatch, di Guy Ritchie, che vede protagonista Rupert Grint, il Ron Weasley divenuto famoso con la Saga di Harry Potter.

Rupert Grint nel trailer di Snatch

Nella serie, Grint interpreta Charlie Cavendish, ed è affiancato da Dougray Scott come Vic Hill, un uomo che entra e esce dalla prigione, Luke Pasqualino come Albert Hill, Lucien Laviscount come Billy Ayres, Phoebe Dynevor come Lotti Mott, Juliet Aubrey nei panni di Lily Hill, e Ed Westwick che compare come guest nei panni del proprietario di un niight club, Sonny Castillo.

La serie debutterà su Crackle il prossimo 16 marzo.

The Snatch è un film di Guy Ritchie del 2000 che vede protagonisti Benicio Del Toro, Dennis Farina, Brad Pitt, Jason Statham e Stephen Graham.

Rupert Grint: 10 curiosità sull’interprete di Ron nella saga di Harry Potter

Fonte: Indiewire

 

Rupert Grint nel primo poster di Enemy of Man

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Ci chiedevamo tutti che fine avesse fatto Rupert Grint, il “roscio di Harry Potter” per intenderci. L’attore, che rispetto ai suoi colleghi Emma Watson e Daniel Radcliffe, è rimasto un po’ indietro dopo la fine della saga magica durata dieci anni, sta ora mettendosi a lavoro, e dopo Mojo, film che lo vede trai protagonisti, l’attore lavorerà in Enemy of Man, rivisitazione cinematografica del Macbeth di William Shakespeare.

Nel film Grint reciterà accanto a Sean Bean nelle vesti di Macbeth, oltre a Dave Legeno (Fenrir Greyback in Harry Potter), Charles Dance (Game of Thrones), Jason Flemyng (X-Men: First Class), James D’Arcy (Cloud Atlas), Neil Maskell (Kill List) e Joe Gilgun (This is England). Rupert Grint interpreterà invece Rosse, barone e messaggero del re.

A seguire il primo poster e la trama del film:

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Enemy of Man porterà la visione che Shakespeare aveva del 17esimo secolo al pubblico del 21esimo. Dialoghi più frizzanti, azione più concitata. Una storia senza tempo di guerra, regicidio, tradimento e vendetta attraverso lande gelide e tenebrose, castelli in rovina e villaggi messi a ferro e fuoco.

Fonte: Portus

Rupert Grint canta la colonna sonora di Postman Pat

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Rupert Grint canta la colonna sonora di Postman Pat

Rupert Grint, meglio conosciuto come Ron Weasley della saga di Harry Potter, ha in serbo nuovi progetti cinematografici.

Tra questi, ce n’è uno che lo vede non solo doppiatore di Josh, rivale di Pat, nel film d’animazione Postman Pat ma anche  cantante della colonna sonora.

Di seguito, possiamo ascoltare la canzone del film e più in basso, Grint  che racconta alla BBC la sua “esperienza canterina”.

Che sia l’inizio di una nuova carriera nel mondo della musica?

Chi lo sa, ma intanto ascoltiamo come se la cava…

Fonte: Entertainment Weekly

Rupert Goold, regista di Judy: “Renée è stata autentica” #RomaFF14

Come si può raccontare una leggenda ai mortali? Semplicemente prendendo quell’icona e “abbassandola” al livello umano. È quello che ha tentato di fare Rupert Goold in Judy, il suo nuovo film presentato alla Festa del Cinema di Roma 2019 e che vede protagonista una straordinaria Renée Zellweger.

Conosciuta da tutti come la ragazzina de Il Mago di Oz, la dolce Dorothy, dal Kansas, Judy Garland è in realtà, soprattutto per gli americani, una vera e propria stella, un’icona incredibile che ha avuto una vita complicata, traumatizzata dal lavoro continuo in tenera età, e funestata da una serie di vicende personali che ne hanno minato la sicurezza, fisica, mentale e anche economica.

Renée Zellweger ha restituito lo spirito di Judy

A portare l’enorme perso di questo personaggio è la Zellweger, che si dimostra perfettamente all’altezza di portare il mito di nuovo in mezzo a noi e sullo schermo. “Ho chiesto a Renée Zellweger di non essere Judy Garland, ma di essere Renèe che faceva Judy Garland, una differenza sottile ma molto importante per me – ha spiegato il regista in conferenza stampa – So che non poteva essere perfetta come Judy, ma autentica. Non avrebbe mai avuto la sua voce, certo, ma poteva replicarne lo spirito, ed è quanto ha fatto”.

La scelta di Renée è stata quasi naturale, dal momento che il ruolo richiedeva un’attrice che potesse dare diverse sfumature drammatiche al personaggio, ma che fosse anche in grado di cantare e di essere comica: “Renée era la persona giusta. Lei si è presa 6 anni di pausa dal cinema, perché sentiva troppo il peso di Hollywood, ha fatto tutto un suo percorso sulla fama e questo, di lei, mi ha conquistato”.

Sugli inizi di Judy Garland da star bambina, Rupert Goold ha raccontato: “Judy e Shirley Temple sono state le prime bambine ad avere fama, con tutte le conseguenze che per entrambe ci sono state. Oggi invece c’è un sistema che protegge molto di più i bambini che si proiettano nel mondo del cinema e dell’intrattenimento. Lei è stata la bambina di tutti, ma non ha avuto un’infanzia per sé“.

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Rupert Friend al posto di Paul Walker in Agent 47

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Rupert Friend al posto di Paul Walker in Agent 47

Sarà l’attore della serie tv Homeland, Rupert Friend, a sostituire il compianto Paul Walker nel prossimo Agent 47 della Fox International. A dirigere il film ci sarà invece Aleksander Bach su una sceneggiatura di Skip Woods e Michael Finch.

Non si conoscono i dettagli del film e della trama, ma sappiamo che sarà un sequel di Hitman – l’Assassino del 2007, con Timothy Olyphant e Olga Kurylenko, a sua volta basato sul video game omonimo della Square Enix.

Chuck Gordon, Alex Young e Adrian Askarieh produrranno con la 20th Century Fox distributing. Daniel Alter sarà produttore esecutivo.

Hitman – l’Assassino ha come protagonista un agente-assassino geneticamente modificato che ha per nome un numero, 47. Quest’ultimo, sempre ligio nel portare a termine il proprio compito, risveglierà la propria coscienza grazie all’incontro con una prostituta russa. Pur rivelando poco di se stesso e trattenendo al massimo le proprie emozioni, l’agente 47 riesce a trasmettere fascino, carisma e un profondo senso enigmatico.

Fonte: Variety

Rupert Everett regista per Oscar Wilde!

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Rupert Everett interpreterà Oscar Wilde in un biopic da lui scritto, diretto e interpretato, The Happy Prince

Rupert Evans: 10 cose che non sai sull’attore

Rupert Evans: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto celebre grazie al cinema, per poi emigrare verso la televisione, l’attore Rupert Evans è oggi uno dei volti noti di alcune celebri serie, apprezzate a livello internazionale. Negli ultimi anni Evans ha infatti guadagnato particolare popolarità, maturando interpretazione dopo interpreazione per affermare il proprio status all’interno dell’industria.

Ecco 10 cose che non sai di Rubert Evans.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Ruper Evans Instagram

Rupert Evans: i suoi film e le serie TV

10. Ha esordito al cinema con un noto film. Il primo ruolo per il grande schermo ricoperto dall’attore è stato quello dell’agente John Myers nel film Hellboy (2004), di Guillermo Del Toro. Successivamente compie sporadiche apparizioni con film come Agora (2009), con Rachel Weisz, Incident (2011), l’horror The Boy (2016), e American Pastoral (2016), di Ewan McGregor.

9. È noto per i ruoli televisivi. La popolarità dell’attore in televisione inizia a consolidarsi grazie alla serie Mondo senza fine (2012). Ottiene poi un ruolo di rilievo in Fleming – Essere James Bond (2014), con Dominic Cooper. In seguito, recita nelle serie Rogue (2014), L’uomo nell’alto castello (2015-2018), con Rufus Sewell, e Streghe (2018-in corso), con Melonie Diaz e Madeleine Mantock.

Rupert Evans è su Instagram e Twitter

8. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 74,2 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere immagini personali scattate durante momenti di svago. Non mancano però anche post promozionali dei suoi progetti da interprete, promossi attraverso trailer, interviste o foto di backstage.

7. È attivo anche su Twitter. Evans possiede un account anche sul social Twitter, dove attualmente vanta un totale di oltre 15 mila follower. Qui l’attore, oltre a condividere novità relative ai suoi progetti cinematografici e televisivi, è solito svelare curiosità o rendere note sue riflessioni su vicende di attualità.

Rupert Evans: chi è sua moglie

6. È estremamente riservato. L’attore è noto per non essere solito condividere dettagli sulla sua vita personale. Negli anni, infatti, ha mantenuto un basso profilo, tenendosi alla larga dall’invasività dei media. Per tale motivo, nulla si sa della sua vita sentimentale, e non è certo se sia single o abbia una compagna.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Rupert Evans Streghe

Rupert Evans in L’uomo nell’alto castello

5. Ha avuto un ruolo ricorrente. L’attore ha guadagnato grande popolarità recitando nel ruolo di Frank Frink in L’uomo nell’alto castello. Presente dalla prima alla terza stagione, questi è il fidanzato della protagonista e lavora in una fabbrica di armi. All’interno della serie, composta di 40 episodi, Evans ha recitato in ben 26 di questi.

Rupert Evans in Streghe

4. Ha diretto un episodio. Dopo essere diventato un membro fisso del cast di Streghe, nel ruolo di Harry Greenwood, l’attore è passato dietro la macchina da presa per dirigere l’episodio Don’t Look Back in Anger, diciottesimo della seconda stagione. Per Evans si è trattato del debutto in qualità di regista, occasione che si è per lui rivelata entusiasmante, e che l’ha costretto a guardare la serie anche da nuove prospettive.

3. Ha un ruolo chiave nella serie. In Streghe, l’attore ricopre uno dei personaggi principali. È infatti Harry Greenwood, angelo custode che protegge e guida le streghe protagoniste. È lui a riunire le tre giovani ragazze e comunicare loro quanto le aspetta. Il personaggio ricorre dunque in qualità di mentore.

2. Non conosceva il personaggio. L’attuale serie Streghe è in realtà il reboot di un classico della televisione. Anche in quel caso vi era la figura dell’angelo custode Harry. Intervistato a riguardo, Evans ha tuttavia dichiarato di non aver mai visto quella versione del personaggio, e di aver pertanto potuto lavorare sulla sua in totale libertà, privo di condizionamenti.

Rupert Evans: età e altezza

1. Rupert Evans è nato a Staffordshire, Inghilterra, il 9 marzo 1976. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Running with the Devil – La legge del cartello: la spiegazione del finale del film

Negli ultimi anni l’attore Nicolas Cage ha partecipato ad alcuni film che gli hanno permesso di guadagnare nuova popolarità dopo un periodo ricco di opere poco riuscite. Titoli come USS Indianapolis, 211 – Rapina in corso e 2030 – Fuga per il futuro hanno infatti rappresentato il fondo della carriera del premio Oscar. Oltre a questi, un altro film molto poco apprezzato ma imperdibile per i fan di questo tipo a cui l’attore ha partecipato è Running with the Devil – La legge del cartello, scritto e diretto nel 2019 da Jason Cabell, qui al suo primo film come regista unico del progetto (nel 2016 aveva infatti co-diretto Smoke Filled Lungs).

Si tratta dunque di un film ambientato nel contesto del narcotraffico, nel quale si muovono personalità complesse che sfuggono alle definizioni di bene e male. Tra corruzione e illeciti, il confine tra questi due poli viene spesso e volentieri oltrepassato più volte nel corso del film, portando lo spettatore a doversi dunque confrontare con una realtà sfuggente e difficile da comprendere. Di certo, il film offre però un preciso svolgimento di tutti i personaggi coinvolti, offrendo inoltre numerosi colpi di scena ed elementi che non mancheranno di entusiasmare i fan di questo genere. 

Running with the Devil – La legge del cartello è dunque un titolo da non perdere, specialmente se si è affascinati da questi racconti ambientati in vere e proprie terre di nessuno, dove si decidono le sorti di intere comunità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Nicolas Cage in Running with the Devil - La legge del cartello
Nicolas Cage in Running with the Devil – La legge del cartello

La trama di Running with the Devil – La legge del cartello

Il film è ambientato tra la Colombia e il confine tra Messico e Stati Uniti, sulla rotta di uno dei principali traffici di cocaina a livello mondiale. In questo contesto, Il Capo, boss di un potente cartello della droga, viene a sapere del sabotaggio delle sue spedizioni verso gli Stati Uniti e manda ad indagare due dei suoi uomini più fidati, Il Cuoco e L’Uomo. I due partono così per un viaggio a ritroso, seguendo la catena di approvvigionamento della droga per identificare la fonte del problema. Lungo la strada, però, si devono confrontare con la dura realtà di quel mondo, segnato dal tradimento, dall’avidità e da pericoli estremi.

Nello stesso tempo, due agenti della DEA, l’agenzia federale americana anti-droga, guidata dall’Agente Responsabile, sta conducendo un’operazione per smantellare il cartello della droga, mettendosi pertanto in rotta di collisione con i due malviventi. Uno scontro tra le due parti sarà presto inevitabile. Mentre dunque la rete si stringe intorno ai vari attori coinvolti nel traffico di droga, si dipana una storia di sopravvivenza, dove tutti cercano di proteggere i propri interessi. In un mondo in cui i confini tra il bene e il male sono spesso confusi, si scatena quindi una corsa contro il tempo, in cui tutti cercano di salvare il possibile prima dell’inevitabile resa dei conti. 

Il cast di attori

Nel film, nessun personaggio ci viene presentato con il suo vero nome, bensì con dei soprannomi che in un certo senso ne descrivono le qualità o l’attività svolta. Protagonista di Running with the Devil – La legge del cartello è dunque il già citato Nicolas Cage, nei panni di Il Cuoco, mentre Laurence Fishburne ricopre il ruolo di L’Uomo. I due sono qui tornati a condividere lo schermo a quasi 40 anni da Rusty il selvaggio (1983) e Cotton Club (1984), entrambi diretti dallo zio di Cage, Francis Ford Coppola. L’attrice Leslie Bibb – recentemente vista anche in La babysitter – Killer Queen –, invece, interpreta l’Agente Responsabile. 

Completano poi il cast gli attori Barry Pepper nei panni di Il Capo e Adam Goldberg in quelli di Lo Spione. Entrambi sono divenuti noto dopo aver recitato in Salvate il soldato Ryan. In Running with the Devil vi sono poi Clifton Collins Jr. (Westworld) nel ruolo di Il Contadino, Cole Hauser (Will Hunting – Genio ribelle) in quello di Il Boia e Peter Facinelli (Carlisle Cullen nella saga di Twilight) nel ruolo di Numero Uno. Infine, Natalia Reyes è La Donna e Marie Wagenman ricopre il ruolo di La Bambina.

Running with the Devil - La legge del cartello Nicolas Cage
Nicolas Cage in Running with the Devil – La legge del cartello

Il finale del film

Il film è tutto incentrato sulla cocaina, dal raccolto all’approvvigionamento fino alla diffusione tra le strade. Mentre le autorità cercano costantemente di interrompere il percorso, il cartello della droga si assicura che tutto vada secondo i propri piani. Entrambe le parti sono talmente investite in questo gioco del gatto e del topo che la domanda diventa prevalente: Dove finisce? Alla fine del film, vediamo che Il Cuoco uccide L’Uomo. Da qui, siamo sicuri che non ci saranno più morti per la nuova droga che L’Uomo ha creato. In questo modo, si risolve il problema delle uccisioni indesiderate di persone che acquistano droga.

Ma nel quadro generale, c’è qualcosa che si risolve? Certo, un pezzo dell’intero racconto si risolve proprio con la morte dell’Uomo. Ma il cartello è ancora attivo. E Il Cuoco ne è una parte importante. Quindi, su questa base, nulla viene realmente interrotto con l’uccisione dell’Uomo. Era solo una pedina in questo gioco e la sua morte non ha alcuna importanza. Ma nell’inquadratura finale del film, Il Cuoco viene a sua volta ucciso dall’“Agente incaricato”. Quindi, dal punto di vista delle figure autoritarie, si può dire che gli agenti della DEA sono riusciti a interrompere la pista della droga uccidendo uno dei principali gestori.

Quindi, in parole povere, la pista della droga finisce qui. Oppure no? Nella scena a metà dei titoli di coda, si vede di nuovo l’agricoltore che trasporta più volte sacchetti pieni di cocaina grezza. Da questa sola immagine, il regista afferma ci comunica che la pista della droga è ancora in corso, e forse non finirà mai. Quello di Running with the Devil – La legge del cartello è dunque un finale piuttosto cupo, che ci ricorda dell’ampiezza di questi giri criminali e della loro apparente capacità di riorganizzarsi con sempre nuove figure al loro vertice.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Running with the Devil – La legge del cartello grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 17 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Running Point, spiegazione del finale: cosa succederà alla squadra di basket di Kate Hudson?

Running Point, la nuova serie comica sul basket con Kate Hudson, è finalmente arrivata su Netflix, e il finale della prima stagione lascia spazio a interessanti sviluppi per una potenziale seconda. La serie, composta da dieci episodi, ha ricevuto un’accoglienza mista su Rotten Tomatoes, ma ciò non ne ha impedito la popolarità. Con una premessa originale, Running Point esplora diverse direzioni narrative, intrecciando le storie dei membri della famiglia Gordon, che si scontrano nel finale della prima stagione.

La trama di Running Point

La serie segue Isla Gordon (Kate Hudson), figlia dell’ex presidente dei Los Angeles Waves, Jack Gordon. Dopo che suo fratello Cam viene coinvolto in uno scandalo e mandato in riabilitazione, Isla viene inaspettatamente nominata presidente della squadra. Nel suo nuovo ruolo, deve affrontare il sessismo dell’industria del basket e guidare i Waves verso il successo, con l’aiuto dei suoi fratelli e del resto del cast. Running Point è stata paragonata a Ted Lasso, ma il finale della prima stagione dimostra quanto le due serie siano diverse.

Il finale della prima stagione di Running Point

Le Waves perdono ai playoff

Dopo aver superato molte difficoltà, Isla riesce a portare i Waves fino alla settima partita dei playoff. Tuttavia, con grande sorpresa, la squadra perde e la stagione si conclude prima del previsto. Questo colpo è particolarmente duro per Isla, che è ancora scossa dall’abbandono del suo fidanzato avvenuto un mese prima. Dopo la partita, nello stadio ormai vuoto, Isla ha una conversazione con l’allenatore Jay Brown, e i due si baciano.

Poco dopo, Isla torna nel suo ufficio e trova una sorpresa: Cam Gordon è lì. Dopo essere stato ricoverato in riabilitazione nell’episodio 1, Cam sembra essere uscito durante gli eventi dell’episodio 10 e ha apparentemente ripreso il suo vecchio ruolo, forse come reazione alla sconfitta dei Waves. Nel frattempo, Travis rimane in cura, Jackie viene accolto ufficialmente nella famiglia Gordon, Sandy e il suo ex fidanzato tornano insieme, e la squadra inizia a prepararsi per la prossima stagione.

Il ritorno di Cam Gordon: è di nuovo presidente?

Il finale si chiude con un colpo di scena: Cam è seduto sulla sedia di Isla nel suo ufficio, suggerendo di aver ripreso il suo vecchio incarico ai Waves. Questo è sorprendente, dato che era stato lui stesso a nominare Isla come sua sostituta. Nessuno si aspettava un ritorno così rapido, e se inizialmente Sandy e Ness volevano estromettere Isla, ora nessuno sembra contento del ritorno di Cam.

Cam potrebbe voler rimediare ai fallimenti dell’amministrazione di Isla, che pur avendo ottenuto risultati migliori rispetto agli anni precedenti, ha dovuto affrontare ostacoli come il sessismo e la sconfitta nei playoff. Potrebbe anche aver sempre pianificato di tornare, indipendentemente dai risultati di Isla. La sua presenza creerà sicuramente tensioni nella squadra e nella famiglia, ponendo le basi per una seconda stagione carica di conflitti.

Il triangolo amoroso: Isla, Lev e Coach Brown

Nel penultimo episodio, Lev lascia Isla e rompe il fidanzamento a causa della sua dedizione al lavoro. Quando inizia l’episodio 10, è passato un mese e Lev non è più tornato. Tuttavia, il finale prende una svolta inaspettata: dopo la sconfitta, Isla bacia Coach Brown. Questo potrebbe dare vita a un triangolo amoroso nella seconda stagione, con Isla divisa tra il suo ex fidanzato e il suo nuovo interesse sentimentale.

Il significato del finale: le sconfitte contano più delle vittorie

Prima di baciarsi, Isla e Coach Brown discutono della dolorosa sconfitta. Isla si sente una fallita nonostante i successi ottenuti, e Brown le spiega che, nello sport e nella vita, si ricordano più le sconfitte che le vittorie. Questa riflessione aiuta Isla a comprendere meglio i suoi sentimenti.

Questo tema è centrale in Running Point e riguarda molti personaggi: Sandy, Ness e Isla affrontano delusioni sentimentali, Travis combatte la dipendenza e Dyson si scontra con le sue insicurezze sul campo. I personaggi tendono a punirsi per i fallimenti piuttosto che celebrare i loro successi, un aspetto su cui dovranno lavorare in futuro.

Come il finale prepara la seconda stagione di Running Point

Il finale lascia molte trame aperte, pronte per essere esplorate in una possibile seconda stagione:

  • Il ritorno di Cam come presidente e il conflitto con Isla.
  • La relazione tra Isla e Coach Brown, e il possibile ritorno di Lev.
  • Il percorso di riabilitazione di Travis e il suo futuro.
  • L’evoluzione della squadra e le sfide della prossima stagione.

Con questi elementi, Running Point ha tutte le carte in regola per una seconda stagione ricca di colpi di scena.

Running Point 2 confermata da Netflix, Kate Hudson invia un video messaggio entusiasta ai fan

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Running Point è stata ufficialmente rinnovata per la seconda stagione. La commedia sportiva vede come protagonista Kate Hudson nei panni di Isla Gordon, una donna nominata presidente della squadra di basket fittizia LA Waves. La prima stagione di 10 episodi è stata trasmessa per la prima volta su Netflix il 27 febbraio. Oltre a Hudson, Running Point vanta un cast di prim’ordine che include Brenda Song, Drew Tarver, Jay Ellis, Scott MacArthur, Chet Hanks, Uche Agada, Justin Theroux, Scott Evans e Max Greenfield. La serie è stata creata da Ike Barinholtz e presenta episodi diretti da Michael Weaver, Thembi Banks, James Ponsoldt e David Stassen.

Ora, Netflix ha annunciato il rinnovo ufficiale di Running Point per la seconda stagione. Lo streamer lo ha annunciato attraverso un video promozionale, che inizia mostrando le richieste dei fan per una seconda stagione. Il video mostra Hudson, che dice: “Un buon proprietario di una squadra di basket sa quando ascoltare i fan”. Poi annuncia con entusiasmo che “Running Point tornerà ufficialmente per la seconda stagione”. Ha quindi ringraziato coloro che hanno sostenuto lo show e ha chiuso con un messaggio per la prossima stagione.

 

Cosa significa per Running Point

È passata solo una settimana dalla prima di Running Point, che è entrata nella top 10 globale di Netflix per i programmi televisivi in lingua inglese. Ha raggiunto il terzo posto, con 9,3 milioni di visualizzazioni totali, superata solo da Zero Day e American Murder: Gabby Petito. Da allora, Running Point è diventato lo show numero uno negli Stati Uniti.

Parte del successo di Running Point è probabilmente legato ai suoi protagonisti. La serie vedeva Hudson nel ruolo principale, ma il ruolo secondario di Song è altrettanto significativo, poiché ha probabilmente attirato i fan grazie al precedente lavoro dell’attore in contenuti Disney Channel come Zack e Cody al Grand Hotel. Queste apparizioni nel cast, la trama intelligente e la commedia hanno portato a una ricezione complessivamente positiva, poiché Running Point ha ottenuto un 77% di Tomatometer e un 82% di Popcornmeter su Rotten Tomatoes. Queste ottime recensioni fanno ben sperare per la prossima stagione.

Runner: intervista all’attore Francesco Montanari

Runner: intervista all’attore Francesco Montanari

Dopo essere stato presentato in anteprima alla 33esima edizione del Noir In Festival, l’action thriller Runner, diretto da Nicola Barnaba (qui la nostra intervista al regista) e con protagonisti Matilde Gioli e Francesco Montanari, arriva dall’8 febbraio nei cinema italiani, distribuito da Plaion Pictures. Nel cast accanto ai due protagonisti, anche Federico Tocci, Ilenia Calabrese, Saverio Malara, Vincenzo Scuruchi, Flora Contrafatto e Hana Vagnerova. Prodotto da Camaleo e realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e con il sostegno di Fondazione Calabria Film Commission, Runner è un action thriller che si ispira alla migliore tradizione dei film d’azione degli anni Ottanta – come Arma Letale e Die Hard – facendo della sua protagonista assoluta Lisa, un’eroina inarrestabile.

Con il sogno del cinema da quando era bambina, Lisa si ritrova infatti ad otterene il ruolo di runner su un importante set. Punto di partenza per quella che sperà sarà una fortunata carriera, nel corso di quest’esperienza si trova anche ad intrecciare una relazione con Sonja, nota star e protagonista del film in lavorazione. Ma l’attrice ha un passato oscuro che torna a bussare violentemente alla sua porta proprio quando Lisa è in camera con lei. Incastrata e accusata dell’omicidio di Sonja, la giovane runner si vede allora costretta a scappare all’interno dell’albergo dove si svolgono le riprese per salvarsi la vita e per trovare le prove che la scagionino, incriminando così il vero assassino che la vuole morta a tutti i costi.

Runner e l’importanza dei film di genere

Ad interpretare l’antagonista, Bosco, vi è l’attore Francesco Montanari, divenuto celebre per il ruolo del Libanese in Romanzo criminale – La serie e più recentemente visto in Appunti di un venditore di donne e Ero in guerra ma non lo sapevo. Incontrato sul set del film, l’attore racconta l’esperienza di Runner, partendo con una riflessione sull’importanza dei film di genere nella produzione nazionale e sui rischi che essi comportano. “Che vuol dire veramente rischiare? Trovo che sia una parola molto abusata. Oggi si tende ad essere piuttosto omologati, per cui se la commedia va bene si pensa di dover fare solo quella. Penso ci si dovrebbe invece chiedere cosa ci ha spinto a fare questo mestiere, quali interessi, quali ossessioni”.

“Ecco, se rischiare vuol dire percorrere territori poco o per nulla battuti, ma che ci fanno essere coerenti con ciò che ci interessa, allora sì, bisogna rischiare. – continua Montanari – Quindi bisognerebbe smetterla di pensare che certi generi cinematografici non fanno per noi, perché è la storia stessa del nostro cinema che ci dimostra il contrario. E sono convinto che se si sia disposti a rischiare con sincerità, portando quindi fino in fondo le proprie convinzioni e le proprie intenzioni, allora si potrà essere ripagati di quel rischio. Dietro il genere, però, c’è sempre una storia di relazioni umane. Poi è come la inquadri o come la scrivi che denota un genere rispetto ad un altro”, spiega l’attore.

Francesco Montanari Matilde Gioli Runner

Francesco Montanari, antagonista tra bene e male

Per quanto riguarda Runner, quando mi venne proposto dal produttore Roberto Cipullo, inizialmente ero scettico. – racconta Montanari – Avevo davvero voglia di cimentarmi con un film particolare e complesso come questo? Ma alla fine mi sono detto “ma perché no? Mi divertirò nel farlo!”. Non capita tutti i giorni di poter prendere parte ad un film di genere che permetta di spingersi fuori dalla propria comfort zone, quindi ho colto l’occasione. E poi sono rimasto affascinato da questo mio personaggio che rompe un po’ lo schema della netta distinzione tra buono e cattivo. È una cosa che ricerco sempre nei miei ruoli, che siano tridimensionali e di conseguenza possano risultare empatici. A me interessa questo di un personaggio, trovare la sua verità”.

Con Bosco parliamo di una persona molto borderline. spiega l’attore – È un agente corrotto che ha svolto un lavoro illecito che è stato la sua rovina. Solo che risolvere questo problema ne genererà un altro e da qui inizia il film. Nel costruire questo personaggio ho quindi cercato di ragionare non della serie “ora vado lì e la risolvo così, non ci sono alternative”, bensì “farò di tutto per non doverla risolvere così”. Poi ovviamente subentrano imprevisti per cui alla fine vale il mors tua vita mea. Ecco diciamo che ho cercato di mantenere Bosco sempre su questo equilibrio, in modo che non risulti mai cattivo senza sé e senza ma, presentando invece alcune sfumature di umanità che sono poi quelle che lo rendono interessante e vero”.

Come riportato, Runner è al cinema dall’8 febbraio, distribuito da Plaion Pictures.

Runner: intervista al regista Nicola Barnaba

Runner: intervista al regista Nicola Barnaba

Il nuovo lungometraggio diretto da Nicola BarnabaRunner, con gli attori Matilde Gioli e Francesco Montanari è l’unico film italiano in concorso alla 33esima edizione del prestigioso Noir In Festival, un festival unico nel suo genere per quanto riguarda il mondo del cinema e della letteratura del giallo e del mistero. Girato a Gasperina (CZ), in Calabria, il film è prodotto da Camaleo con il sostegno della Calabria Film Commission e sarà distribuito al cinema da Plaion Pictures. Si tratta di un action thriller con protagonista Lisa una giovane di  25 anni con il sogno del cinema da quando era bambina. Per lei il ruolo del runner è un traguardo importante: è il suo arrivo nel mondo del cinema, ma anche il punto di partenza per una fulgida carriera.

È finalmente su un set, intreccia una relazione con Sonja, protagonista e star del cinema. Cosa potrebbe volere di più dalla vita? Cosa potrebbe andare storto? Ma l’attrice ha un passato oscuro che torna a cercarla nel momento più impensato. Quando poi Lisa si trova ad essere accusata dell’omicidio di Sonja, la ragazza è costretta a scappare. Per salvarsi la vita, dovrà trovare le prove che la scagionino e permettano di condannare il vero assassino. Il film si preannuncia dunque particolarmente adrenalinico e claustrofobico, interamente ambientato in un albergo isolato dal mondo e con fonti d’ispirazione film come “Die Hard” e “Trappola in alto mare“.

Runner, dalle origini alle sfide in fase di realizzazione

A parlarci meglio del film è però proprio lo stesso Nicola Barnaba, a partire dalle motivazioni che lo hanno spinto a realizzare questo lungometraggio. “Io sono cresciuto in provincia e il cinema era l’unica evasione possibile dalla vita di tutti i giorni. – racconta il regista – Mi riferisco principalmente ad un cinema d’intrattenimento che va dai mostri degli anni Cinquanta fino ai grandi blockbuster d’azione degli anni Ottanta, dai vari Arma Letale a Die Hard. Un po’ dalla voglia di fare cinema, un po’ dalla voglia di ricostruire questo tipo di avventure e sensazioni, ho iniziato ad ideare Runner.”
“L’idea però è rimasta per un po’ nel cassetto, fino a quando non ho trovato in Roberto Cipullo, creative producer di Camaleo, un complice che ha deciso che questa idea matta era il caso di provare a realizzarla, – ha continuato poi Barnaba – dando così vita ad un omaggio a quei film che sono ormai delle pietre miliari del cinema d’azione. Sono poi stato fortunato a trovare altri due complici, Matilde Gioli e Francesco Montanari, che si sono prestati con ironia e simpatia nel cercare di dar vita a questo progetto. Matilde, nel ruolo di Lisa, è poi stata straordinaria nel mettersi in gioco, nell’eseguire personalmente tutte le scene più complesse, senza ricorrere alla sua controfigura”. 
Abbiamo girato pressocché in un’unica location, cosa che ha presentato degli ovvi vantaggi da un punto di vista organizzativo, ma ha presentato problematiche di altro tipo, a partire dal fatto che sostanzialmente eravamo sempre sul luogo di lavoro. In ogni caso, abbiamo cercato di sfruttare al meglio gli spazi a disposizione, ricercando un’idea di claustrofobia e disagio che sono poi quelle che vive anche la stessa protagonista. Tutto ciò è reso anche attraverso l’uso delle luci. In generale cercavamo un modo per “nascondere” le pareti bianche dell’albergo, ma questo usare colori intensi è poi diventato anche un modo per evidenziare l’angoscia data dalla situazione”.

Ritorno al film di genere

Barnaba offre poi una riflessione sull’importanza di praticare anche in Italia un cinema di genere, troppo spesso trascurato ma che negli ultimi anni ha fortunatamente ritrovato un proprio piccolo posto nella produzione nazionale. “A riguardo, io credo che la voglia di intrattenimento sia sempre attuale. – afferma Barnaba – Attuale e in crescita. Con le tante piattaforme esistenti oggi c’è una grande richiesta di contenuti, che si trasforma anche in maggiori possibilità di sperimentare. I film d’azione, ovviamente, richiedono una certa calma e molto tempo, elementi che di solito su un set mancano.

“Ma il risultato spesso premia, perché questi film richiamano al cinema un pubblico che altrimenti rischia di non frequentare tale ambiente. Abbiamo una lunga tradizione di maestri di cinema di genere, che sarebbe dunque bene riscoprire per realizzare sempre più opere che spazino dalla fantascienza all’horror, dal noir al thriller d’azione. Forse c’è la paura di confrontarsi con i prodotti simili che vengono realizzati all’estero, ma credo che non sia un confronto da fare. In Italia godiamo di ottime maestranze e sul set di Runner tutto ciò ha trovato ennesima conferma. Abbiamo dato vita ad un lavoro di squadra davvero entusiasmante!”.

Runner: il trailer del film con Matilde Gioli e Francesco Montanari

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Plaion Pictures è lieta di diffondere il trailer di Runner, l’action thriller diretto da Nicola Barnaba (qui la nostra intervista) e realizzato interamente da maestranze italiane, che rende omaggio alla migliore tradizione dei film d’azione degli anni Ottanta – come i cult movie Arma Letale e Die Hard – Trappola di cristallo.

Se il poster rilasciato a inizio anno svelava la natura da eroina dell’intrepida e combattente runner Lisa – interpretata da una tosta Matilde Gioli (Doc – Nelle tue mani, Gli uomini d’oro), che ha eseguito in prima persona alcuni degli stunt più pericolosi del film- il trailer ci offre un assaggio del legame esplosivo che si instaura tra la giovane protagonista e il suo antagonista, lo spietato agente corrotto dell’Interpol Bosco: un personaggio ambiguo e senza scrupoli, guidato dal desiderio di vendetta e interpretato dal Nastro d’argento Francesco Montanari (già noto per i ruoli da villain e drammatici come il Libanese in Romanzo Criminale – La serie).

Le atmosfere claustrofobiche di un labirintico hotel a cinque stelle isolato dal mondo e i toni cupi della notte sono elementi perfetti per portare a termine la tanto desiderata vendetta di Bosco, che da tempo è sulle tracce dell’attrice Sonja, donna dal passato oscuro. Ma qualcosa va storto… e l’uomo si trova costretto a una serrata caccia alla giovane runner, colpevole di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Lisa, incastrata e accusata dell’omicidio di Sonja, ritrovandosi in una frenetica caccia all’uomo è costretta a una fuga disperata e precipitosa, in cui dovrà ricorrere a ogni mezzo per sopravvivere e dimostrare la propria innocenza. Grazie al suo passato da atleta, Lisa darà a Bosco e ai suoi complici molto più filo da torcere di quanto si aspettino. Tra corse all’ultimo respiro, acrobazie da vertigini e colpi di scena esplosivi, in un crescendo di emozioni, la narrazione adrenalinica di Runner terrà lo spettatore incollato alla poltrona del cinema.

Prodotto da Camaleo, realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e con il sostegno di Fondazione Calabria Film Commission, Runner vede nel cast anche Federico Tocci, Ilenia Calabrese, Saverio Malara, Vincenzo Scuruchi, Flora Contrafatto e Hana Vagnerova. Per la regia di Nicola Barnaba e con protagonisti Matilde Gioli e Francesco Montanari, Runner sarà nei cinema italiani dall’8 febbraio distribuito da Plaion Pictures.

Runner, la trama

Lisa sogna di fare cinema da quando era piccola. Messa da parte la carriera sportiva, la ragazza ora lavora come runner su un set cinematografico, intrecciando una relazione con Sonja, star del film. Ma l’attrice ha un passato oscuro che torna a bussare alla sua porta. Accusata dell’omicidio di Sonja, Lisa è costretta a scappare, inseguita dallo spietato assassino. Lisa corre, corre per salvarsi la vita e per trovare le prove che la scagionino incriminando il vero colpevole.

Runner: il regista e gli attori presentano il film attualmente in lavorazione

Sono attualmente in corso a Gasperina (CZ), le riprese del film Runner, diretto da Nicola Barnaba, con gli attori Matilde Gioli e Francesco Montanari. Nel cast accanto ai due protagonisti, anche gli interpreti locali Ilenia Calabrese, Saverio Malara, Vincenzo Scuruchi. Prodotto da Camaleo con il sostegno della Calabria Film Commission e distribuito da Plaion Pictures, il film è un action thriller con protagonista Lisa una giovane di  25 anni con il sogno del cinema da quando era bambina. Per lei il ruolo del runner è un traguardo importante: è il suo arrivo nel mondo del cinema, ma anche il punto di partenza per una fulgida carriera.

È finalmente su un set, intreccia una relazione con Sonja, protagonista e star del cinema. Cosa potrebbe volere di più dalla vita? Cosa potrebbe andare storto? Ma l’attrice ha un passato oscuro che torna a cercarla nel momento più impensato. Accusata dell’omicidio di Sonja, la ragazza è infatti costretta a scappare. Per salvarsi la vita, dovrà trovare le prove che la scagionino e permettano di condannare il vero assassino. Il film si preannuncia dunque particolarmente adrenalinico e claustrofobico, interamente ambientato in un albergo isolato dal mondo e con fonti d’ispirazione film come “Die Hard” e “Trappola in alto mare“.

Ed è proprio all’interno dell’albergo dove si stanno svolgendo le riprese che ha avuto luogo una prima conferenza stampa di presentazione del film, aperta dal regista Nicola Barnaba con le motivazioni che lo hanno spinto a realizzare questo film. “Io sono cresciuto in provincia e il cinema era l’unica evasione possibile dalla vita di tutti i giorni. – racconta il regista- Mi riferisco principalmente ad un cinema d’intrattenimento che va dai mostri degli anni Cinquanta fino ai grandi blockbuster d’azione degli anni Ottanta, dai vari Arma Letale a Die Hard. Un po’ dalla voglia di fare cinema, un po’ dalla voglia di ricostruire questo tipo di avventure e sensazioni, ho iniziato ad ideare Runner.”

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Matilde Gioli in una scena del film Runner. Foto fornita dall’ufficio stampa Echo.

Runner, un adrenalinico thriller sul cinema

Ho trovato in Roberto Cipullo, creative producer di Camaleo, un complice che ha deciso che questa idea matta era il caso di provare a realizzarla, – ha continuato poi Barnaba – dando così vita ad un omaggio a quei film che sono ormai delle pietre miliari del cinema d’azione. Sono poi stato fortunato a trovare altri due complici, Matilde Gioli e Francesco Montanari, che si sono prestati con ironia e simpatia nel cercare di dar vita a questo progetto”. La parola passa poi proprio a Matilde Gioli, interprete di Lisa, la quale esordisce affermando che “è sempre una gioia per un’attrice donna ricevere la proposta di un ruolo principale. – afferma l’attrice – La storia del film parla poi del nostro settore, svolgendosi su un set e raccontandone dinamiche reali.”

“Sono poi naturalmente stata attratta dalla componente action del film. – racconta la Gioli – Quando ho letto le cose che avrebbe dovuto fare Lisa mi sono subito gasato e non ci ho pensato due volte ad accettare. Dopodiché, l’idea di venire a girare in Calabria, una terra che non conoscevo, mi ha entusiasmato perché trovo sempre bello scoprire luoghi nuovi e devo dire di aver trovato qui un’accoglienza incredibile. In ultimo, desideravo da tempo lavorare con Francesco, che ha qui un ruolo da cattivo che gli viene proprio bene”. Non può che prendere la parola lo stesso Montanari a questo punto, affermando che “Sono stato un cattivo, sono stato un cacciatore, ma non ero mai stato un cattivo cacciatore”.

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Francesco Montanari in una scena del film Runner. Foto fornita dall’ufficio stampa Echo.

L’importanza dei film di genere e la nuova richiesta di contenuti

“Ho apprezzato da subito l’idea di questo film perché va contro la convinzione che in Italia si possano fare solo film drammatici o commedie. – spiega poi Montanari – In Italia c’è questa convinzione che ogni paese deve avere un proprio genere di riferimento e che porta un prodotture a non rischiare, un regista ad avere un gusto ma a nasconderlo e un attore a non avere il coraggio di cimentarsi con qualcosa di nuovo. Dietro il genere, però, c’è sempre una storia di relazioni umane. Poi è come la inquadri o come la scrivi che denota un genere rispetto ad un altro. Quindi credo che questo pregiudizio debba morire!”.

A riguardo, io credo che la voglia di intrattenimento sia sempre attuale. – afferma Barnaba – Attuale e in crescita. Con le tante piattaforme esistenti oggi c’è una grande richiesta di contenuti, che si trasforma anche in maggiori possibilità di sperimentare. I film d’azione, ovviamente, richiedono una certa calma e molto tempo, elementi che di solito su un set mancano. Fortunatamente Matilde è stata straordinaria da questo punto di vista, cimentandosi personalmente e senza pensarci troppo anche con le scene più pericolose”. “Dopo Matilde, c’è solo Tom Cruise!”, afferma Montanari, concludendo la conferenza stampa.

Runner: al via le riprese del film di Nicola Barnaba con Matilde Gioli e Francesco Montanari

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La casa di produzione Camaleo è lieta di annunciare le riprese a Gasperina (CZ) del film Runner, diretto da Nicola Barnaba, con Matilde Gioli e Francesco Montanari. Nel cast accanto ai due protagonisti, anche Ilenia Calabrese, Saverio Malara, Vincenzo Scuruchi.

Prodotto da Camaleo, società di produzione cinematografica, distribuito da Plaion Pictures che ne ha acquisito i diritti all rights, finanziato con il Bando per il sostegno alle produzioni audiovisive in Calabria – 2022, dalla Calabria Film Commission e con il contributo del Ministero della Cultura,  Runner è un action thriller con protagonista Lisa una giovane di  25 anni con il sogno del cinema da quando era bambina. Per lei il ruolo del runner è un traguardo importante: è il suo arrivo nel mondo del cinema, ma anche il punto di partenza per una fulgida carriera.  È finalmente su un set, intreccia una relazione con Sonja, protagonista e star del cinema. Cosa potrebbe volere di più dalla vita?  Cosa potrebbe andare storto? Ma l’attrice ha un passato oscuro che torna a cercarla nel momento più impensato. Accusata dell’omicidio di Sonja, la ragazza è costretta a scappare. Lisa corre, corre per salvarsi la vita e per trovare le prove che la scagionino e permettano di condannare il vero assassino.

Runner è un film adrenalinico e claustrofobico, interamente ambientato in un albergo isolato dal mondo. Il modello narrativo è ispirato a film come “Die Hard” e “Trappola in alto mare“. L’idea è di narrare la storia in tempo reale, 90 minuti che partono da quando all’alba la troupe ha finito le riprese e Lisa riaccompagna Sonja nell’albergo poco distante. Un film d’azione ambientato al giorno d’oggi con una scansione ritmica che terrà lo spettatore incollato alla sedia.

Runner Runner: recensione del film con Ben Affleck

Runner Runner: recensione del film con Ben Affleck

Quando il gioco d’azzardo diventa un argomento inflazionato e le possibilità di parlarne in modo ancora diverso e, allo stesso tempo, convincente sono pericolosamente vicine al nulla, allora vuol dire che è arrivato il momento di cambiare argomento! Runner Runner!

In Runner Runner dopo il crollo del mercato di Wall Street, Richie Furst (Justin Timberlake), un giovane con grande acume per gli affari, è costretto a ricominciare da zero: inizia a studiare senza sosta a Princeton e, per pagarsi la retta, mette in piedi un circuito di gioco d’azzardo online all’interno dell’università. Quando anche questo lucroso progetto va in fumo a causa di un sito di scommesse che lo ha raggirato, Richie parte senza troppe esitazioni per la Costa Rica, per affrontare direttamente il pezzo grosso del business del gioco d’azzardo online: Ivan Block (Ben Affleck). Tuttavia, in Costa Rica, Richie ottiene molto più di quello che aveva sperato: Block diviene il suo mentore e lo introduce alla bella vita, quella dai soldi facili e qualche affare sporco di poco conto.

Runner Runner trova il suo punto debole nella scrittura. Chiudendo anche un occhio sulla trama già vista, sui clichè del ragazzo brillante costretto ad immischiarsi in affari loschi per permettersi gli studi, quello del mentore che apre tutte le porte del paradiso, mentre prenota i biglietti per l’inferno e del triangolo con la ‘donna del capo’; volendo anche godere del minimo intrattenimento con poche pretese, non si riesce comunque a trovare in Runner Runner una minima dose di coinvolgimento che possa spingere lo spettatore a godere della visione del film.

Non c’è suspense, non c’è contrasto, non c’è emozione, non c’è verve, non ci sono dialoghi brillanti, non c’è neanche l’emozione per la più banale storia d’amore perché tutto è approssimativo, senza la minima cura del dettaglio. La visione del film procede senza infamia e senza lode, con un susseguirsi di luoghi comuni che sembrano voler bastare a se stessi, senza necessità di dare coesione ad una storia che non può certo reggersi solo sui personaggi canonici del film di genere. Gli sceneggiatori hanno purtroppo dato un po’ per scontato le dinamiche drammaturgiche, lasciando il da fare a personaggi che nella migliore delle ipotesi sono poco più che abbozzati.

Curioso come Ben Affleck, fresco di Oscar con il suo Argo non si sia accorto della cantonata a cui andava incontro accettando il copione, di profilo talmente basso da non poter neanche giudicare le performance degli attori, che, fossero stati dei volti sconosciuti, non avrebbero tolto nulla al film.

Runner Runner tre character poster per Affleck/Timberlake/Arterton

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Ecco tre character poster di Runner Runner, che vedono protagonisti   .

runner runner character poster  runner runner tre character poster

runner runner tre character poster 2

Nel cast del film diretto da Brad Furman ci sono anche anche   .

Questo thriller d’azione tratto da un romanzo di Dennis Lehane e prodotto, tra gli altri, da Leonardo DiCaprio, racconta le vicende di Richie Furst (Timberlake), un giovane studente di Princeton che perderà tutti i suoi risparmi con il poker online, finendo nelle mani dell’avido proprietario del sito Ivan Block (Affleck); alla Arterton spetta il ruolo di Rebecca, la fidanzata di Richie.

Runner Runner uscirà in America il prossimo 27 settembre, distribuito dalla Twenty Century Fox. La pellicola porta la firma di Brad Furman, regista di The Lincoln Lawyer. Il resto del cast include Ben Schwartz, Dayo Okeniyi e Oliver Cooper.

Justin Timberlake è stato tra i protagonisti dell’ultima edizione del Festival di Cannes, dove è stato presentato Inside Llewyn Davis, film dei Fratelli Coen in cui Timberlake figura tra gli interpreti.

Fonte: CS.net

Runner Runner Trailer italiano

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runner runner trailerGuarda il Trailer italiano di Runner Runner, il nuovo thriller diretto da Brad Furman che vede protagonista un cast d’eccezione composto da   . Nel cast anche   .

Runner Runner Trailer

Questo thriller d’azione tratto da un romanzo di Dennis Lehane e prodotto, tra gli altri, da Leonardo DiCaprio, racconta le vicende di Richie Furst (Timberlake), un giovane studente di Princeton che perderà tutti i suoi risparmi con il poker online, finendo nelle mani dell’avido proprietario del sito Ivan Block (Affleck); alla Arterton spetta il ruolo di Rebecca, la fidanzata di Richie.

Runner Runner uscirà in America il prossimo 27 settembre, distribuito dalla Twenty Century Fox. La pellicola porta la firma di Brad Furman, regista di The Lincoln Lawyer. Il resto del cast include Ben Schwartz, Dayo Okeniyi e Oliver Cooper.

Justin Timberlake è stato tra i protagonisti dell’ultima edizione del Festival di Cannes, dove è stato presentato Inside Llewyn Davis, film dei Fratelli Coen in cui Timberlake figura tra gli interpreti. Il 4 luglio prossimo vedremo Ben Affleck sugli schermi italiani con To the Wonder, l’ultima pellicola di Terrence Malick presentata in esclusiva all’edizione 2012 del Festival di Venezia.

Runner Runner Trailer

Runner Runner trailer del film con Ben Affleck e Justin Timberlake

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E’ stato diffuso online il trailer di Runner Runner, film che vede fronteggiarsi nel mondo del gioco d’azzardo . Eccolo di seguito.

Nel cast del film, diretto da Brad Furman, ci sono anche anche ,   .

Questo thriller d’azione tratto da un romanzo di Dennis Lehane e prodotto, tra gli altri, da Leonardo DiCaprio, racconta le vicende di Richie Furst (Timberlake), un giovane studente di Princeton che perderà tutti i suoi risparmi con il poker online, finendo nelle mani dell’avido proprietario del sito Ivan Block (Affleck); alla Arterton spetta il ruolo di Rebecca, la fidanzata di Richie.

Runner Runner uscirà in America il prossimo 27 settembre, distribuito dalla Twenty Century Fox. In Italia arriverà il 24 ottobre.

Fonte: Collider

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