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Noir in Festival: Manuele Fior firma il manifesto della 33° edizione

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Il Noir in Festival torna a Milano dal 1 al 7 dicembre 2023 con un programma poliedrico che attraversa secoli e generi, autori e visioni, finendo per specchiarsi nel cinema e nella letteratura contemporanei. Un’inquietudine di fondo risuona tra le pieghe della 33a edizione del festival, che trova il suo ideale baricentro a metà strada tra l’agitazione di un autore milanese doc come Andrea G. Pinketts, storico frequentatore del Noir scomparso esattamente cinque anni fa, e il manifesto malinconico e allo stesso tempo proiettato verso il futuro firmato da un maestro del fumetto nostrano, Manuele Fior.

noir in fest 2023

Tra i più apprezzati artisti di graphic novel e illustratori, recentemente uscito in libreria con le graphic novel Celestia (Oblomov edizioni, 2019-2020) e Hypericon (Coconino Press, 2022), Fior ha all’attivo collaborazioni con i più importanti nomi dell’editoria italiana e internazionale: Coconino Press, Oblomov, La Repubblica, La Stampa, Internazionale, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, La nave di Teseo, Dargaud, Futuropolis, L’école des loisirs, Gallimard, Le Monde, The New Yorker, Dark Horse, etc. Negli anni la sua opera è stata premiata con alcuni tra i massimi riconoscimenti del settore: il Fauve d’or al festival di Angoulême, il Micheluzzi Award del Napoli Comicon, il Gran Guinigi e il Yellow Kid di Lucca Comics & Games e l’Inkpot award al San Diego Comic-Con. Il Noir in Festival l’ha scelto per firmare l’immagine della 33° edizione, unendosi alla galleria di artisti eccellenti che ha visto sfilare, dal 1991 ad oggi, nomi come Paolo Bacilieri, Gigi Cavenago, Lorenzo De Felici, Mario Alberti, Hugo Pratt, Lorenzo Mattotti, Bill Plympton, Charles Schultz, Mojmir Jezek e molti altri.

Una collaborazione, quella tra Manuele Fior e il Noir in Festival, che ha il sapore della predestinazione. Sue, infatti, sono le recenti copertine dei romanzi editi da La Nave di Teseo di Giorgio Scerbanenco, autore al quale il festival intesta dal 1997 il premio per la miglior opera di narrativa italiana dell’anno di genere noir. Il segno magico e onirico di Fior, sospeso tra il blu notte di Eyes Wide Shut e le fascinazioni cyberpunk di Ghost in the Shell, ci trasporta nello scenario misterioso di una Piazza Duomo insolita e immersa nel silenzio, dove si aggira una figura enigmatica: un detective? Un assassino? O il riflesso delle angosce di cui è portatore sano l’uomo contemporaneo?

“L’essenza del genere noir”, dichiarano i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, “è quella di rimescolare le carte in tavola, rifuggire lo status quo, evadere dalle consuetudini. E quale modo migliore di rappresentare la sua anima più moderna se non giocare sul contrasto che Manuele Fior, potentemente, rappresenta nell’immagine di quest’anno: la Milano del Duomo, quella da cartolina che tutti conosciamo, si scontra con la Milano del futuro, un groviglio di grattacieli luminescenti che rappresenta la finanza, il virtuale, le intelligenze artificiali. Da questo attrito tra vecchio e nuovo nascono non rovine ma dubbio, curiosità, dibattito e conoscenza. Questo è esattamente lo spirito che anima l’edizione 2023 e ringraziamo Manuele per averlo affrescato in modo così preciso e appassionato.”

Noir in Festival: Les oiseaux ivres conquista il Black Panther 2021

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Alla fine le Giurie hanno espresso il loro verdetto. Quella del Concorso Internazionale, composta da Raúl Arévalo, Silvia D’Amico e Jerzy Oskar Stuhr ha attribuito il Black Panther 2021 per il miglior film al canadese Les oiseaux ivres di Ivan Grbovic, con la seguente motivazione:

Les Oiseaux Ivres è un viaggio di speranza e libertà. Un noir che arriva a contraddire il genere lasciando un messaggio positivo mentre si nutre di poesia, metafore e tecniche di altri mondi narrativi. Un film sul cammino di un uomo raccontato attraverso la fotografia della cruda realtà e le suggestioni del mistero. Un’opera intrigante e universale.”

Marlena vive in Messico ed è la giovane moglie di un uomo molto ricco e potente. Willy è il suo amante. Temendo il peggio, i due fuggono e prendono direzioni diverse con la speranza di ritrovarsi in un luogo più sicuro. Willy pensa che Marlena si nasconda a Montreal, così prende la via del Quebec dove viene assunto come contadino stagionale alla fattoria Bécotte. Mentre tra i lavoratori stranieri nascono delle amicizie, crescono i dissidi tra i componenti della famiglia Bécotte. Oltretutto, senza volerlo, Willy suscita un forte desiderio in Julie, la moglie del proprietario. La situazione avrà delle serie conseguenze.

Inoltre la Giuria ha deciso di segnalare con una Menzione specialeDe uskyldige – The Innocents di Eskil Vogt, con la seguente motivazione:

“Per la capacità di offrire allo spettatore un punto di vista nuovo: quello intimo, spontaneo e autentico degli innocenti. Un riconoscimento alla capacità di stimolare le sensazionali interpretazioni dei suoi attori-bambini.”

Il film segue quattro bambini che diventano amici durante le vacanze estive. Fuori dalla vista degli adulti, scoprono di avere poteri nascosti. Mentre esplorano le loro nuove abilità nelle foreste e nei parchi, il loro gioco innocente prende una piega oscura e cominciano ad accadere cose strane.

Parallelamente il Premio Caligari per il miglior film noir italiano dell’anno è stato assegnato a La terra dei figli di Claudio Cupellini, il film più votato dalla Giuria del Premio, composta da 80 tra studenti IULM e appassionati di cinema affiancati da Maurizio Di RienzoAlessandro Gamma e Anna Maria Pasetti. Sul podio salgono anche Isabella Sandri con Un confine incerto e Rohan Roan Johnson con State a casa.

La fine della civiltà è arrivata. Non sappiamo come. Un padre e suo figlio, un ragazzino di quattordici anni, sono tra i pochi superstiti: la loro esistenza, su una palafitta in riva a un lago, è ridotta a lotta per la sopravvivenza. Non c’è più società, ogni incontro con gli altri uomini è pericoloso. In questo mondo regredito, il padre affida a un quaderno i propri pensieri, ma quelle parole per suo figlio sono segni indecifrabili. Alla morte del padre, il ragazzo decide di intraprendere un viaggio verso l’ignoto alla ricerca di qualcuno che possa svelargli il senso di quelle pagine misteriose. Solo così potrà forse scoprire i veri sentimenti del padre e un passato che non conosce.

Noir in Festival: la 34° edizione parte con una sorpresa il 1° dicembre

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La 34ma edizione del Noir in Festival, che alza il sipario lunedì 2 dicembre a Casa Manzoni nel segno di Giorgio Scerbanenco, si regala un’anteprima all’incrocio dei linguaggi già domenica 1 alle 17.30 in Galleria alla Libreria Rizzoli. Ne è protagonista il giornalista, scrittore, anchorman Maurizio Mannoni che svela i dietro le quinte “con delitto” del mondo della tv in dialogo con una voce celebre di Rai Radio 1, il critico John Vignola. Il romanzo, dalla narrazione quasi cinematografica, è Quella notte a Saxa Rubra (La nave di Teseo) e promette sorprese fino all’ultima pagina.

Sorpresa è del resto la parola che meglio descrive quest’edizione del festival del brivido diretto da Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, in programma a Milano fino al 7 dicembre tra il Cinema Arlecchino – Cineteca Milano, l’Università IUM, la Casa Manzoni e la Libreria Rizzoli Galleria; fino al Teatro Franco Parenti che ospiterà il 5 dicembre la vincitrice del Premio Raymond Chandler, la più grande scrittrice americana vivente, Joyce Carol Oates, in una serata presentata da Antonio Monda in collaborazione con La Milanesiana ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi.

Tradizionalmente in equilibrio tra cinema, letteratura, fumetto e new media, Noir in Festival presenta quest’anno in concorso e fuori concorso alcuni dei thriller più sorprendenti dell’anno. Si comincia, lunedì 2 dicembre in concorso, con il nuovo e spiazzante capolavoro del francese Alain Guiraudie: l’autore de Lo sconosciuto del lago ritorna con un taglio provocatorio da dark comedy per Miséricorde – L’uomo nel bosco, accompagnato a Milano dal protagonista Félix Kysyl.  E la sera – sempre al Cinema Arlecchino – arriva la spettacolare serialità di Gangs of Milano – le nuove storie del Blocco, la nuova serie Sky Orginal in arrivo nel 2025 su Sky e in streaming su Now, di cui al Noir sarà mostrata l’anteprima di Bèn Dàn, l’episodio 6 della serie diretta da Ciro Visco, che vede il rapper Salmo assoluto protagonista nei panni di Snake.  Tra gli ospiti della serata, oltre al regista, ai protagonisti Salmo e Elisa Wong, altri due interpreti di Gans of Milano ovvero Alessandro Piavani e Andrea Dodero, e ancora i giurati Chiara Caselli, James Jones, Fulvio Risuleo, Letizia Toni, il regista svedese Gustav Möller, autore di Sons in programma martedì 3, e il vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco.

Noir in Festival: tutte le novità in programma perl la 34esima Edizione

Nel pomeriggio infatti la Casa Manzoni saluta anche quest’anno i cinque finalisti del premio letterario del festival tra cui la giuria sceglierà il vincitore dell’anno. Si sfidano Cinzia Bomoll (Il sangue non mente, Ponte alle Grazie), Carlo Calabrò (Meccanica di un addio, Marsilio), Jacopo De Michelis (La montagna nel lago, Giunti), Paolo Roversi (Una morte onorevole, Mondadori), Orso Tosco (L’ultimo pinguino delle Langhe, Rizzoli). Con loro l’illustratore Paolo Bacilieri che torna a disegnare le atmosfere della MiIano di Scerbanenco con la graphic novel Traditori di tutti (su Linus) e il vincitore del Premio dei Lettori – Premio Città di Lignano Sabbiadoro: Elias Mandreu per il romanzo: Mantene s’odiu (Piemme).

Infine l’ultima sorpresa del programma: venerdì 6 dicembre, in contemporanea con l’uscita in Gran Bretagna, il festival è lieto di annunciare l’anteprima fuori concorso di Rumours, la feroce black comedy di Guy Maddin, Evan e Galen Johnson con Cate Blanchett, Charles Dance, Alicia Vikander, Rolando Ravello e i Sette Grandi del G7 coinvolti in una impensabile lotta per la sopravvivenza.

Noir in Festival: l’omaggio a Caligari e al cinema francese

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Noir in Festival: l’omaggio a Caligari e al cinema francese

Il Noir in Festival rende omaggio a un maestro del genere con un incontro dedicato ai finalisti del Premio Caligari, il riconoscimento che premia il miglior film noir di produzione italiana.

Martedì 6 alle ore 17.00 presso l’Università IULM il pubblico del festival potrà dialogare con gli autori e gli interpreti delle opere finaliste, uscite in sala nell’ultimo anno. Il film vincitore del Premio Caligari 2022 e quello che riceverà la Menzione Speciale di Cinecittà News saranno invece annunciati in sala mercoledì 7 dicembre (ore 21.00, Cinema Arlecchino).

La giornata del 6 dicembre al Noir celebra anche il cinema francese con uno dei titoli più acclamati del 2022 ovvero Saturn Bowling, co-produzione franco-belga diretta da Patricia Mazuy, che introdurrà il film (ore 19.00, Cinema Arlecchino). Inserito dai Cahiers du Cinema nella classifica dei migliori dieci film dell’anno, il film racconta la storia di due fratelli intrappolati in una spirale di oscurità in seguito alla morte del padre.

Il Noir in Festival vuole inoltre rendere omaggio al grande regista Bertrand Tavernier, a un anno dalla sua scomparsa: grazie alla collaborazione tra il festival, l’Institut Français di Milano e il festival lionese Quais du Polar, presso il CinéMagenta63 sarà presentata una delle pellicole più amate di tavernier, Quai d’Orsay (ore 18.00).

Noir in Festival: Jo Nesbø riceve il premio Raymond Chandler 2018

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A consegnare sabato 8 dicembre alle ore 21.00, presso il Teatro Sociale di Como, il Premio Raymond Chandler 2018 alla carriera al norvegese Jo Nesbø sarà Alexander Greene, oggi nel board dei Direttori del consiglio amministrativo di Raymond Chandler Ltd., nonché nipote dello scrittore Graham Greene,  l’indimenticabile autore de Il fattore umano,  e anche il primo vincitore del Raymond Chandler Award nel 1988.

Nel segno del grande Raymond Chandler, il premio vuole celebrare la carriera di uno scrittore europeo che ha saputo affermarsi in tutto il mondo con il suo originale e contraddittorio protagonista, il detective Harry Hole, che aggiunge al chandleriano Marlowe non solo l’accento nordico ma anche il ritmo della suspense e la complessità degli intrecci che non dimenticano mai di essere disegnati sullo sfondo di una società, opulenta e controversa, come quella del Nord Europa. Nei suoi romanzi, Nesbø non dimentica nemmeno di raccontare i demoni che hanno attraversato ieri e attraversano oggi il nostro Occidente: la fascinazione collettiva del male, la dittatura del denaro, il vuoto dei valori umani nella solitudine delle metropoli, l’intolleranza nei confronti del diverso.

Jo Nesbø, classe 1960, pubblicato in più di cinquanta lingue, con la serie di Harry Hole – il suo poliziotto specializzato in serial killer – ha venduto più di 30 milioni di copie, e oltre 40 con tutti i suoi romanzi. Fin dalle  prime opere raggiunge la vetta delle classifiche in patria e ben presto si piazza nelle top ten europee, unico autore non anglofono a conquistare la vetta nella diffidente Inghilterra prima ancora del fenomeno Stieg Larsson, di cui viene considerato l’erede. Ha all’attivo una ventina tra romanzi thriller, storie per bambini, saggi e racconti. Dalle sue opere sono stati tratti due film come Headhunters, di Morten Tyldum (Premio Leone Nero al Noir in Festival 2011) e L’uomo di neve, di Tomas Alfredson (2017) con Michael Fassbender nei panni di Harry Hole, e la serie TV Occupied (2015 Rai 2 e 2018 Netflix).

Pubblicato oggi integralmente dall’editore Einaudi, che ha tradotto nel 2017 l’ultimo titolo, Sete, Nesbø  venne scoperto in Italia dall’editore Piemme, mentre Rizzoli ha dato alle stampe di recente il suo Macbeth, rifacimento della tragedia di Shakespeare in chiave thriller, nell’ambito del progetto di Hogarth Press per i 400 anni del Bardo, che ha visto tra gli altri protagonisti anche la scrittrice canadese Margaret Atwood, Premio Chandler 2017 al Noir in Festival.

Noir in Festival: Il sale sulla ferita di Cristina Rava vince il Premio Giorgio Scerbanenco per il cinema 2024

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La speciale giuria del Premio Giorgio Scerbanenco per il cinema 2024, iniziativa nata in accordo con Cecilia Scerbanenco dal Noir in Festival e Lo Scrittoio, con il sostegno di Lombardia Film Commission e Fondazione Cariplo, presieduta dallo scrittore e regista Donato Carrisi e composta da quattro professionisti del settore produttivo cinematografico e televisivo – Carlo Degli EspostiLuca LuciniGiorgia Priolo e Paolo Vari, in dialogo con un gruppo di lettura formato da membri del Circolo dei Lettori di Milano – ha assegnato il premio a Il sale sulla ferita (Rizzoli) di Cristina Rava con la seguente motivazione:

Per la carica emotiva del personaggio centrale che è in grado di incontrare un pubblico ampio e traversale e perché si presta alla serialità lasciando spazi e margini per un ulteriore sviluppo creativo e narrativo”.

La giuria intende inoltre segnalare con una menzione speciale il romanzo di Bruno Morchio La fine è ignota (Rizzoli) – già vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco per la letteratura 2023 – per un potenziale sviluppo destinato alla sala cinematografica.

Il premio è stato consegnato al vincitore venerdì 12 aprile 2024 a Casa Manzoni di Milano, con la partecipazione di gruppo di studenti del Triennio in Cinema e Animazione del campus di Milano di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, che ha realizzato i pitch dei progetti audiovisivi tratti dai romanzi candidati.

Noir in Festival: il programma della 29a edizione

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Noir in Festival: il programma della 29a edizione

Si apre nel segno della memoria la 29a edizione del Noir in Festival in programma a Como e Milano dal 6 al 12 dicembre con la direzione di Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (delegato IULM): il festival ricorda gli 80 anni di Batman, cavaliere nero nato dalla graphic novel e diventato icona cinematografica, grazie al tratto di Lorenzo De Felici che firma l’immagine dell’anno e poi svela i segreti di un classico anomalo del genere come The Third Man di Carol Reed con Joseph Cotten, Alida Valli e Orson Welles che 70 anni fa vinceva il Grand Prix al Festival di Cannes. Sono due estremi del genere, da un lato il fantasy, dall’altro la scena storica tra spionaggio, corruzione e guerra fredda che indicano bene come il campo d’azione del genere debba essere guardato con occhi diversi, nell’ottica dell’ibridazione e del rinnovamento.

“A quest’idea – dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti – si ispira tutto il programma dell’anno, costruito sulla doppia suggestione della tradizione e degli sconfinamenti, con un legame più forte di sempre tra cinema e letteratura, storia e cronaca, a cominciare dal vincitore del Raymond Chandler Award, Jonathan Lethem, nuova stella della letteratura post-moderna americana, premiato a Como la sera del 7 dicembre e poi protagonista di un incontro con i lettori domenica 8 dicembre a Milano”.

I sei film in concorso per il cinema, giudicati da una giuria tutta al femminile composta dall’attrice Lucia Mascino, dalla regista Patricia Mazuy e dalla produttrice/festival manager Mira Staleva portano in primo piano la “nuova onda” del cinema sudamericano con il cileno Araña di Andrés Wood, il brasiliano Bacurau di Kleber Mendonça Filho e Juliano Dornelles, l’argentino 4X4 di Mariano Cohn, film giocati su registri molto diversi – dal pamphlet civile alla fantascienza distopica alla commedia nera – ma tutti fortemente collegati da uno sguardo politico che rilancia uno degli aspetti distintivi dell’idea di narrazione in noir. Insieme a questi Dear Agnes di Daniel Alfredson, l’ultimo film della trilogia svedese di “Intrigo” ideata da Håkan Nesser (ospite d’onore per la letteratura), il coreano The Beast di Lee Jeong-ho (remake di un classico del polar come “36 Quai des Orfèvres”), il sorprendente cinese Il lago delle oche selvatiche di Diao Yinan, rivelazione all’ultimo festival di Cannes.

Altrettanto compatta la squadra degli autori letterari che forniscono a quest’edizione la “spina dorsale” di una rassegna in grande trasformazione: autori affermati come Giancarlo de Cataldo, Gianrico Carofiglio, Maurizio De Giovanni, Donato Carrisi (tutti da tempo strettamente legati anche al cinema e alla serialità televisiva), talenti emergenti come Piernicola Silvis o Andrea Purgatori, incursori di grandissima qualità come Antonio Moresco e Guido Vitiello, outsider inattesi come Gino Vignali. E naturalmente i cinque finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco che si contendono il titolo di autore italiano noir dell’anno.

In parallelo con la letteratura, anche il cinema italiano mette in gara i suoi finalisti della stagione con il Premio Caligari promosso da IULM in accordo con il Noir in Festival: sono sei i film italiani che saranno visti e giudicati dalla grande giuria popolare presente all’Auditorium IULM di Milano. Tra questi anche qui domina la varietà e l’idea di trasformazione del genere tra il labirinto kafkiano di Donato Carrisi e il road movie di Guido Lombardi, il realismo di Renato De Maria e Claudio Giovannesi e la dark comedy di Vincenzo Alfieri, la graphic novel diventata cinema di Igort. Fino all’omaggio fuori concorso che sottolinea il valore de Il Traditore, l’ultimo lavoro di Marco Bellocchio, insignito da IULM della Laurea Honoris Causa negli stessi giorni del Festival a Milano.

Tra gli eventi speciali in programma: l’anteprima della nuova serie svedese Stokholm Requiem dai romanzi di Kristina Ohlsson (in onda su LaF a gennaio), l’edizione completa della trilogia Intrigo di Daniel Alfredson da Håkan Nesser, per la prima volta in Italia; il Premio Svizzeretto assegnato al produttore-regista Claudio Bonivento, vero “maverick” del cinema italiano; l’omaggio di Antonietta De Lillo a un altro grande outsider del genere come Lucio Fulci; la conversazione con Andrea Purgatori sulla “nuova guerra fredda” raccontata da un giornalista (“Atlantide”),  scrittore (Quattro piccole ostriche), sceneggiatore (Il muro di gomma); il doppio incontro con Adrian Wootton che racconta il rapporto col cinema di Graham Greene e intervista Angela Allen, unico testimone vivente del set di The Third Man; la Giornata dedicata a Giorgio Scerbanenco giornalista, realizzata insieme al Master in Giornalismo IULM; il premio alla carriera a un maestro anche del noir come Bertrand Tavernier; le ormai tradizionali “Pillole in Luce” che quest’anno hanno per tema le grandi (e piccole) rapine; una mostra organizzata in collaborazione con Astorina su un altro importante protagonista del fumetto, questa volta tutto italiano, che si aggirerà per villa Olmo nei giorni comaschi di festival: Diabolik, il personaggio nato dalla penna delle sorelle Giussani, di cui vestirà i panni Luca Marinelli nel nuovo film dei Manetti bros., in uscita nel 2020.

Infine la collaborazione con AGICI (Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti) che per il secondo anno sceglie il nostro festival come partner di riferimento e quest’anno organizza a Como, dal 6 all’8 dicembre, il suo evento nazionale MICI19 dedicato alla produzione audiovisiva di genere e alle prospettive di internazionalizzazione transfrontaliera con la collaborazione della Ticino Film Commission.

Reso possibile dal sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, dalla coproduzione con l’Università IULM di Milano, dall’impegno di Istituto Luce – Cinecittà, SIAE e Associazione Amici di Como, dalla collaborazione con il Comune di Como, il Noir in Festival conferma anche questa volta la vitalità di un genere che è ormai indiscusso punto di riferimento del nostro tempo.

Noir in Festival: il programma dell’evento di Milano

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Cinque i luoghi coinvolti dalla programmazione di quest’anno: la IULM – Università di comunicazione e lingue (Via Carlo Bo, 7 – Metro Romolo), che nel suo magnifico Auditorium ospiterà l’inaugurazione de festival, le proiezioni e i registi dei migliori film italiani noir del 2017 che concorrono al Premio Caligari 2017 e nella Sala dei 146 vedrà nomi illustri del cinema e della letteratura coinvolti in masterclass sul genere noir; la sala Astra di Anteo Palazzo del Cinema dove sarà proiettata la prima metà del programma cinematografico assieme a omaggi, film fuori concorso e la consegna del premio Giorgio Scerbanenco 2017 (4 dicembre, ore 22).

La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che nella Sala lettura ospiterà i finalisti dello Scerbanenco 2017 e Marcos Chicot mentre in Sala polifunzionale darà la possibilità al pubblico di incontrare Margaret Atwood; la Sala Bianca di Como che torna ad accogliere gli autori di letteratura più amati che presenteranno al pubblico i loro ultimi lavori; infine il Teatro Sociale di Como, gioiello dell’Ottocento nella cui splendida cornice il Noir in Festival approderà per la seconda metà del programma cinematografico e una intensa serata di chiusura con lo spettacolo GUL – uno sparo nel buio di Gemma Carbone e Giancarlo De Cataldo e l’attesissima anteprima di Wonderstruck, di Todd Haynes, con Julianne Moore e Michelle Williams.

Ecco alcuni degli appuntamenti imperdibili.

Margaret Atwood incontrerà gli studenti della IULM alle ore 12 in Sala dei 146 il 6 dicembre, spostandosi poi alle 18 dello stesso giorno nella Sala polifunzionale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e ricevendo il Raymond Chandler Award nella serata inaugurale della parte comasca del festival il 7 dicembre alle ore 21 nel Teatro Sociale di Como.

Il Premio Caligari, che sarà decretato da una giuria composta da 100 tra studenti e pubblico, da domenica 3 dicembre animerà l’Auditorium della IULM 6 ogni giorno alle 17.30 e alle 20, ad eccezione di mercoledì 6 (proiezioni alle 15.30 e 17.00). Ogni proiezione sarà accompagnata dal regista, lo sceneggiatore, il direttore della fotografia o il produttore del film. Il titolo vincitore, annunciato il 6 dicembre ad Anteo Palazzo del Cinema, verrà proiettato sabato 9 dicembre alle 16 nel Teatro Sociale di Como e premiato la sera dello stesso giorno.

Le proiezioni del concorso ufficiale, composto di otto titoli, tutte anteprime nazionali e internazionali, avranno luogo dal 4 al 6 dicembre nella Sala Astra di Anteo Palazzo del Cinema e dal 7 all’8 dicembre nel Teatro Sociale di Como.

Due gli attesissimi film fuori concorso: My Cousin Rachel di Roger Michell con Rachel Weisz, Sam Claflin, Iain Glen e Pierfrancesco Favino e Wonderstruck – La stanza delle meraviglie di Todd Haynes con Julianne Moore, Michelle Williams e Oakes Fegley.

Come sempre interessanti le conversazioni ospitate dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano e dalla Sala bianca di Como e che vedranno protagonisti Luca D’Andrea, Romano De Marco, Marcello Fois, Elena Mearini, Bruno Morchio, Carlo Lucarelli, Massimo Picozzi, Paola Barbato, Antonella Lattanzi, Simona Vinci, Donato Carrisi, Roberto Costantini, Bernard Minier e Marco Vichi.

Ogni mattina la Sala dei 146 della IULM ospiterà incontri e masterclass aperte a tutti: lunedì 4 dicembre, ore 11, “BIANCO E NERO” PER IL GIALLO ITALIANO con Gianni Canova, Paola Valentini e Massimo Locatelli; martedì 5 dicembre, ore 11, UNA GIORNATA NEI MITI DEL GENERE, masterclass di Adrian Wootton dedicata a Gloria Grahame; subito dopo, ore 12, incontro con Enzo G. Castellari, il “maverick” del cinema italiano di genere che riceverà la sera dello stesso giorno, ore 20 Sala Astra di Anteo Palazzo del Cinema, il Premio alla memoria di Luca Svizzeretto 2017; mercoledì 6 dicembre, ore 10.30, DALLA SCRITTURA ALL’IMMAGINE, incontro con Pietro Valsecchi, gli autori della nuova fiction Black Vatican e Donato Carrisi. Da segnalare anche l’incursione nella psicanalisi del convegno organizzato dal Mercurius Prize in occasione del quale verrà proiettato il documentario Children’s Tears – Searching For Japanese Fathers di Yuki Sunada.

Ben quattro gli omaggi: il 4 dicembre alle 9.30 in Sala dei 146 la versione restaurata dalla Cineteca Nazionale di Harlem (1943) di Carmine Gallone; stessa ora e stesso luogo il 5 dicembre per l’omaggio a Gloria Grahame con la proiezione di In A Lonely Place – Il diritto di uccidere (1950), di Nicholas Ray; alle ore 20 del 6 dicembre, Sala Astra di Anteo Palazzo del Cinema, il festival omaggia Il racconto dell’ancella con la proiezione di The Handmaid’s Tale (1990) di Volker Schlöndorff; infine, alle ore 18 del 9 dicembre, la versione restaurata in 4K del capolavoro di Jonathan Demme, The Silence of the Lambs – Il silenzio degli innocenti (1991), che il pubblico potrà rivedere su grande schermo al Teatro Sociale di Como.

Il futuribile e il futuro distopico, tema portante al Noir in Festival 2017, sono il regalo che Istituto Luce – Cinecittà fa a questa edizione del festival con sei “pillole di fantascienza”, brevi pezzi di cinema d’archivio che raccontano l’universo del possibile e che precedono la visione dei film del Concorso Internazionale al festival, più una speciale proiezione in anteprima assoluta alle ore 20 del 3 dicembre in Auditorium IULM de La nave dell’universo di Anton Kutter (Germania, 1940, 11’ 41’’).

Maurizio Temporin e le sue incredibili Cinestesie saranno in mostra nella Contemporary Exhibition Hall della IULM dalla sera di domenica 3 dicembre fino a venerdì 8 dicembre.

L’ingresso è gratuito a tutte le proiezioni e gli eventi fino a esaurimento posti disponibili. Alle proiezioni non sono ammessi i minori di anni 18 per film della selezione ufficiale senza visto di censura. Tutti i film stranieri sono in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Noir in Festival: Il mistero Henri Pick film di chiusura

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Noir in Festival: Il mistero Henri Pick film di chiusura

È giunta al giro di boa la 29ma edizione del Noir in Festival che dopo l’esordio a Como si concluderà a Milano la sera di mercoledì 11 dicembre con l’anteprima de Il mistero Henri Pick  (Le mystère Henri Pick) (ore 21:30 – IULM 6, Auditorium), in sala dal 19 dicembre per I Wonder Pictures.

Fabrice Luchini e Camille Cottin sono i protagonisti della pellicola diretta da Rémi Bezançon, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di David Foenkinos, che ruota attorno alla figura di un misterioso scrittore e del suo romanzo: come ha fatto Henri Pick, semplice pizzaiolo, a scrivere un libro che in breve tempo diventa bestseller? Chi si nasconde dietro la sua identità? Una commedia brillante e sorprendente, piena di colpi di scena e rivelazioni inaspettate, perfetta conclusione di quel viaggio dalla letteratura al cinema, dalle parole alle immagini e, viceversa, che quest’anno il Noir in Festival celebra assieme a SIAE.

Per la mattinata di martedì 10, il Noir in Festival rende omaggio a due registi che nella loro carriera si sono ampiamente confrontati, seppur in maniera diversa, con il genere: il primo è Claudio Bonivento, a cui quest’anno va il Premio Luca Svizzeretto, che racconterà la sua esperienza di regista e produttore tra cinema e televisione (ore 10:00 a IULM 6, sala dei 146). A seguire Fulci Talks, un incontro con la regista Antonietta De Lillo e il critico Marcello Garofalo dedicato alla riscoperta di un maestro del genere come Lucio Fulci (ore 11:00 – IULM 6, sala dei 146).

Per il Premio Caligari scendono in campo 5 è il numero perfetto, esordio di Igort dietro la macchina da presa ispirato all’omonima graphic novel dell’autore, che sarà presentato in sala dall’attore da Lorenzo Lancellotti (ore 17:00 – IULM 6, Auditorium), e Gli uomini d’oro, intrigante noir metropolitano diretto da Vincenzo Alfieri (presente in sala) ispirato a un fatto di cronaca accaduto a Torino nel 1996 (ore 22:00 – IULM 6, Auditorium).

Arrivano invece dall’America Latina i due film del concorso internazionale in programma martedì 10 dicembre: 4X4 di Mariano Cohn (ore 15:00 – IULM 6, Auditorium) è una pellicola avvincente all’interno di un fuoristrada lussuoso che si trasforma in un bunker da cui è impossibile fuggire, mentre il brasiliano Bacurau (ore 19.30 – IULM 6, Auditorium) racconta dei fatti strani che si verificano in un piccolo villaggio in seguito alla morte della matriarca.

Infine, a partire dalle ore 18:00 presso la Feltrinelli di Piazza Duomo, Gianrico Carofiglio (La misura del tempo, Einaudi) e Antonio Moresco (Canto di D’Arco, SEM) dialogheranno su letteratura e generi.

Noir in Festival: il manifesto della 30° edizione

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Noir in Festival: il manifesto della 30° edizione

Per celebrare la 30edizione, in programma a Milano dal 1 al 6 marzo 2021, il Noir in Festival sceglie quest’anno il talento di Mario Alberti, disegnatore e illustratore triestino di fama internazionale, con al suo attivo collaborazioni con Sergio Bonelli Editore, Panini Comics, Star Comics, Delcourt, Glenat, DC Comics, Marvel e IDW, autore dal 2013 al 2015 delle locandine del Trieste Science+Fiction.

Dopo gli zombie reinterpretati da Gigi Cavenago nel 2018 e le cupe atmosfere metropolitane dell’immagine firmata da Lorenzo De Felici nel 2019, un altro maestro del fumetto si unisce alla galleria del Noir (che annovera, tra gli altri, nomi del calibro di Hugo Pratt, Lorenzo Mattotti, Bill Plympton, Charles Schultz e Mojmir Jezek), festeggiando l’anniversario del festival con un’immagine che ripercorre l’iconografia di un genere. Da Sherlock Holmes a Tarantino passando per Lucarelli e Margaret Atwood (e molti altri che vi sfidiamo a riconoscere), Alberti ha omaggiato il genere con una locandina corale che tra le filature di un vetro incrinato mostra, evanescenti, alcune delle icone che hanno reso il Noir una manifestazione del cinema e della letteratura in grado di resistere al tempo e di raccontare la realtà con sguardo lucido e disincantato.

“Non solo un omaggio, un gioco citazionistico, una celebrazione” spiegano i curatori della comunicazione del festival, “quest’immagine è soprattutto una grande metafora di un genere nel quale milioni di spettatori si sono specchiati nel corso di un secolo ma anche di una frammentazione che è propria della postmodernità e che il Noir ha sempre magistralmente raccontato. Quest’anno, in particolare, la frammentarietà diventerà il leitmotiv di un’edizione per forza di cose “speciale”: frammentato ed espanso sarà il programma, che vivrà a tappe nel corso di tre mesi; frammentate saranno le modalità di fruizione, a cavallo tra la presenzialità e il virtuale; frammentati saranno i temi affrontati, che ripercorreranno la storia del festival, riattualizzando grandi interrogativi del passato.”

“L’esplosiva immagine di Mario Alberti”, dichiarano i direttori Giorgio Gosetti Marina Fabbri“oltre che un magnifico tributo a tanto cinema e letteratura che ha fatto la storia e che noi tutti amiamo, racconta con mirabile tempismo il senso di precarietà di questi tempi complessi, le “crepe” che vediamo quotidianamente; d’altro canto ci sembra che, come in un vaso kintsugi, l’arte possa, soprattutto oggi, contribuire a saldare la cesura tra lo spettatore e il mondo che lo circonda, ricostruendo una rappresentazione che interpreti la realtà. È esattamente ciò che desideriamo fare nel corso di questa trentesima edizione, che se da un lato guarderà al nostro passato dall’altro sarà convintamente proiettata verso il futuro.”

Posticipato ai primi di marzo a causa dell’emergenza sanitaria in corso, il programma del 30° Noir in Festival sarà quest’anno distribuito lungo tre mesi, con interviste e incontri sui social network, iniziative online e un nuovo sito internet che raccoglierà al suo interno un inedito “Archivio del Noir”. Gli appuntamenti sul web sono già cominciati nel segno del tradizionale Premio Giorgio Scerbanenco: alle votazioni del pubblico dei 17 libri semi-finalisti (ancora aperte su www.noirfest.com/2020/scerbanenco.asp), seguiranno 5 imperdibili incontri con i finalisti, fino all’annuncio del vincitore, il 4 dicembre.

Mario Alberti è disegnatore, illustratore e sceneggiatore. Esordisce nel 1992 su Fumo di China con Holly Connick. Dallo stesso anno collabora con “L’Intrepido” e nel 1993 entra  a far parte dello staff di “Nathan Never” per la Sergio Bonelli Editore. Nel 2002 inizia a lavorare per il mercato Francese con la serie “Morgana”, pubblicata da Les Humanoides Associés a cui seguiranno la serie “Redhand”, “Mortemer” per Soleil, “Les chroniques de legion” per Glenat. Dal 2007 realizza diverse copertine per DC Comics, Marvel e IDW, nel 2009 pubblica per Marvel la miniserie “Spider Man & X Men”, a cui seguirà la mini “Spider Man & The Fantastic Four”. Nel 2009, collabora al numero 600 di Amazing Spider Man. Dal 2013 esce in Francia la serie “Cutting Edge”, sceneggiata da Francesco Dimitri e per i tipi di Delcourt, conclusa in 4 volumi e pubblicata in Italia da Panini. Alterna ai fumetti diverse illustrazioni per Ducati, Trieste Science + Fiction Festival e Cross Cult tra gli altri. Nel 2016 vince la “ILM Art Department Challenge” su artstation.com e nel 2017 il premio “Giacomo Pueroni” per il miglior disegnatore di fantascienza. Nel 2017 disegna il primo albo della nuova collana “Bandasenzanima”, spin-off della serie “Dragonero” di Luca Enoch e Stefano Vietti, nuovamente con Stefano Vietti realizza il primo albo della nuova serie “Angie Digitwin” per Panini Comics. Nel 2018 esce “Tex – Cinnamon Wells” su testi Chuck Dixon e partecipa la progetto Panini “Angie Digitwin” disegnandone il numero zero e le copertine. Nel 2020 Glenat pubblica in Francia il primo volume de “Le Mur”, scritto e disegnato da Alberti su un’idea di Antoine Charreiron, edito in Italia da Star Comics, che ha pubblicato a ottobre il secondo volume dell’opera, Homo homini deus.

Noir in Festival: il grande cinema americano sulle rive del Lago di Como

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Arriva il grande cinema americano al Noir in Festival e se da un lato conferma il talento di Nicole Kidman, dall’altro mette in luce in vista dell’Oscar un’autentica rivelazione come Anna Kendrick, già reginetta della saga di Twilight. Con una simpatia contagiosa trascina al successo una black comedy di rara fattura come Un piccolo favore di Paul Feig, che la vede protagonista al fianco di Blake Lively, in sala grazie a 01 Distribution dal prossimo 13 dicembre (ore 18.00, Teatro Sociale).

Nicole Kidman si candida a sua volta ai massimi premi con un’interpretazione mimetica e appassionante nel durissimo noir Destroyer di Karyn Kusama (ore 21.00, Teatro Sociale), che arriverà nelle sale italiane per Videa. Entrambi i film concorrono al Black Panther Award, il massimo riconoscimento per il cinema del Noir in Festival. Tra le novità di una giornata festivaliera ricca di protagonisti non manca l’incursione dei Fratelli Manetti che vengono a Como per celebrare un gigante del genere come Stan Lee, l’inventore dei super eroi Marvel (ore 12.30, Teatro Sociale), e Stefano Mordini che presenterà le prime immagini del nuovo film Il testimone invisibile (ore 21.00, Teatro Sociale)con Riccardo Scamarcio e Miriam Leone, dal 13 dicembre in sala con Warner Bros.

Una coppia di star della letteratura noir è destinata a animare le conversazioni letterarie delle giornata: Gianni Biondillo con Il sapore del sangue (Guanda) e Roberto Costantini con Da molto lontano (Marsilio) promettono molte sorprese non solo legate ai loro nuovi romanzi, ormai tra i successi dell’anno (dalle ore 17.30 presso la Sala Bianca del teatro Sociale).

Infine parte domani la collaborazione con l’associazione dei produttori indipendenti, Agici, che mira a rilanciare partendo da Como e dal Noir la produzione italiana di genere. Ospite d’onore di questo forum che sviluppa in parallelo col festival una strategia produttiva a più ampio respiro, sarà domani la Svizzera che ha di recente rinnovato il trattato di coproduzione con l’Italia e si candida ad essere un importante partner internazionale specie alla frontiera tra il Ticino e la Lombardia.

Noir in Festival: il giorno di Joyce Carol Oates

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Noir in Festival: il giorno di Joyce Carol Oates

Il giovedì del Noir in Festival si prepara ad accogliere uno degli ospiti più attesi di questa edizione, la più grande scrittrice americana vivente Joyce Carol Oates, protagonista assoluta della giornata che culminerà con la consegna del Raymond Chandler Award in programma alle ore 18.00 al Teatro Franco Parenti.

Al termine della cerimonia, Oates racconterà al pubblico la sua ultima fatica letteraria, Macellaio (La Nave di Teseo), in dialogo con Antonio Monda e in collaborazione con La Milanesiana. Il 63mo romanzo della grande scrittrice americana si ispira a fatti reali accaduti all’interno di un manicomio femminile, in cui un sadico dottore inizia a praticare crudeli e brutali pratiche mediche su vulnerabili cavie femminili, trascurate dal sistema sanitario. Un racconto sugli abusi del patriarcato e sui diritti delle donne, potente e agghiacciante come solo la penna di Oates è in grado di rendere.

Tutta al femminile anche la storia raccontata dal film in concorso Mexico 86 di César Diaz (ore 17.00, Cineteca Arlecchino), ritratto di un’attivista guatemalteca, costretta ad abbandonare la patria e il figlio, perché in lotta contro la dittatura militare del paese. A dare il volto alla protagonista Maria, la celebre e acclamata Bérénice Béjo. Giovedì 5 sarà presentato anche l’unico titolo italiano in concorso, Dedalus di Gianluca Manzetti (ore 21.00, Cineteca Arlecchino), racconto distopico con al centro un nuovo social game che promette di ridefinire il mondo del Web 3.0 e di rendere il vincitore ricco e famoso, ma che nasconde torbide insidie, che arriverà in sala grazie a Eagle Pictures. Saranno presenti in sala il regista e Gianluca Manzetti e il protagonista Luka Zunic. Alle ore 19.00 sarà invece presentato un evento speciale con la proiezione del noir francese del 1946, Macadam, diretto da Marcel Blistène e Jacques Feyder.

Altro evento speciale all’Institut Français di Milano (ore 19.30), sarà un omaggio ad Alain Delon per celebrare uno dei più grandi divi della storia del cinema, scomparso lo scorso anno, con un incontro dedicato alla collaborazione nel senso più bello del noir tra Delon e il suo regista/maestro Jean-Pierre Melville e le immagini del loro ultimo film insieme, Un flic (1972).

Proseguono anche gli appuntamenti in programma all’università IULM, con il secondo appuntamento dedicato al mondo dei podcast. Gabriella Simoni, giornalista e inviata di guerra, introdurrà il pubblico del Noir la sua prima esperienza nell’universo dei podcast con Quei cattivi ragazzi (Chora Media), in dialogo con Mazzino Montinari e Marta Lucia Zanichelli (ore 11.00 – IULM 6, sala dei 146). Al centro della narrazione, le battaglie di giovani uomini che hanno trovato rifugio nella comunità Kayros di Milano, alla ricerca di un possibile riscatto personale.

Alle ore 15.00, sempre in sala dei 146, l’autore e storyteller Lorenzo Palloni presenterà, in dialogo con Francesco Cappellotto, il suo ultimo lavoro, È successo un guaio (Saldapress), graphic novel noir con al centro un’agenzia investigativa tramandata di generazione in generazione. A seguire, la Premiazione Contest Shorts Noir Comics Marathon in cui sarà reso pubblico il vincitore del contest fumettistico Shorts Noir Comics Marathon, in cui si sfidano fumettisti e disegnatori a riscrivere e ridisegnare dei film della storia del cinema in formato «corto a fumetti».  A scegliere la tavola vincitrice saranno tre premiati delle scorse edizioni della Maratona, Pietro Salateo, Nico Mancini e Chiara Onofri.

Prosegue anche la programmazione dei film in concorso per il Premio Caligari. È la volta di Caracas, diretto e interpretato da Marco D’Amore, ambientato in una Napoli ricca di contraddizioni che affascina e terrorizza (ore 17.30 – IULM 6, sala dei 146).

Noir in Festival: i finalisti al Premio Caligari

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Noir in Festival: i finalisti al Premio Caligari

Anche quest’anno il Premio Claudio Caligari per il cinema italiano di genere, nato da un’idea di Gianni Canova e promosso dall’Università IULM di Milano e dal Noir in Festival, sarà uno dei punti di forza della prossima edizione della manifestazione, in programma dall’8 al 13 marzo. Sono sei i film finalisti selezionati da Gianni Canova e Giorgio Gosetti tra quelli prodotti e distribuiti tra novembre 2019 e novembre 2020 e attinenti ai territori del noir (mystery, horror, thriller, spy story). Concorreranno al premio, assegnato da una giuria di 90 studenti di cinema e giovani appassionati di genere e presieduta da Claudio Giovannesi, vincitore lo scorso anno con La paranza dei bambini:

Il buco in testa di Antonio Capuano
Il talento del calabrone di Giacomo Cimini  (opera prima)
L’immortale di Marco  D’Amore (opera prima)
Villetta con ospiti  di Ivano De Matteo
Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo
The Shift di Alessandro Tonda (opera prima)

La XXX edizione di Noir in Festival, a causa della situazione sanitaria italiana, è ad oggi prevista in streaming e sarà visibile sui social network del festival, mentre i film selezionati saranno disponibili sulla piattaforma MYmovies. I sei titoli finalisti del Premio Caligari si vedranno in una spettacolare maratona, aperta alla visione per 24 ore, nella giornata di pre-apertura del festival, domenica 7 marzo; il vincitore verrà annunciato nella serata ufficiale di premiazione, venerdì 12 marzo.

“Grazie all’accordo con MYmovies”, dice Giorgio Gosetti, “acquisiamo un partner d’eccellenza e di comprovata qualità e sicurezza per quanto riguarda le proiezioni delle varie sezioni cinematografiche del festival. Ma gli appuntamenti su MYmovies saranno anche dedicati a grandi personaggi del mondo del noir come i nostri ospiti d’onore Kiyoshi Kurosawa o Brian Yuzna e quelli che verranno annunciati alla presentazione del programma. Stiamo lavorando a una formula dinamica della manifestazione che non sia solo frutto dell’emergenza di questi mesi ma utilizzi al meglio gli strumenti della comunicazione digitale per rendere accessibili incontri, proiezioni, eventi speciali, anche al di fuori delle tradizionali sedi del Noir in Festival a Milano e Como. Fin da ora ringraziamo i produttori ed aventi diritti dei film presentati per la loro disponibilità in un momento così complesso dell’offerta cinematografica. Tutte le proiezioni e gli eventi del festival saranno infatti accessibili (su prenotazione) a titolo gratuito”.

Noir in Festival: Decision to Leave di Park Chan-wook chiude la manifestazione

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Dal cuore di Milano all’estremo oriente, dagli intrighi di spionaggio raccontati da Vicente Vallés in galleria a due passi da Teatro la Scala ai brividi del cinema coreano, le ultime due giornate del 32° Noir in Festival sono ad alta tensione.

Nel pomeriggio di oggi, a partire dalle ore 17.00 presso Rizzoli Galleria, si parlerà infatti di politica e conflitti con Vicente Vallés e lo storico e scrittore Aldo Giannuli a partire dai loro nuovi romani Operazione Kazan  (Salani) e Spie in Ucraina (Ponte alle Grazie).

Il grande cinema del Noir, per le ultime giornate di festival, presenta invece due pellicole made in Corea. Da una parte l’esordio dietro la macchina da presa di Lee Jung-jae, noto al grande pubblico per il ruolo da protagonista di Squid Game, con il suo Hunt, spy thriller nella Corea del Sud degli anni ‘80 (mercoledì 7 dicembre ore 21.00, Cineteca Milano Arlecchino). L’anteprima sarà preceduta dalla consegna del Premio Caligari 2022.

Dall’altra la chiusura del festival nella serata di giovedì 8 dicembre è affidata a uno degli esponenti più influenti del cinema coreano, Park Chan-wook, con l’anteprima del suo ultimo film Decision to Leave (ore 21.00, Cineteca Milano Arlecchino). Vincitore del Premio per la Migliore Regia all’ultimo festival di CannesDecision to Leave è un thriller noir di chiara ispirazione hitchcockiana che arriverà prossimamente in sala con Lucky Red.

La serata di giovedì 8 celebrerà il miglior film noir di questa edizione con la cerimonia di premiazione del Black Panther Award, assegnato dalla giuria a uno degli 8 titoli in concorso.

Noir in Festival: Daniel Pennac premiato con il Raymond Chandler Award 2023

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Nella prestigiosa Sala Rossa di Casa del Manzoni, si è svolta ieri, 1 dicembre 2023, la cerimonia di premiazione del Raymond Chandler Award 2023, consegnato allo scrittore francese Daniel Pennac in occasione del Noir in Festival.

Daniel Pennac
Foto per gentile concessione del Noir in Festival

Noir in Festival 2023: il programma della 33° edizione

Ecco la motivazione del premio: “Daniel Pennac dice di aver scoperto la sua vocazione per il noir grazie a una scommessa. Daniel Pennac ha fatto però di Benjamin Malaussène il più originale e appassionante antieroe del genere, uomo mite e ironico che, da un romanzo all’altro, si è dimostrato il fulcro di un mondo colorato e pieno di felici contraddizioni che ha sedotto ogni tipo di lettore. La sua Belleville rimane un presidio di umanità che ci difende dagli orrori che attraversano il nostro tempo. Salutarlo oggi come degno erede di Raymond Chandler e festeggiare Malaussène come Philip Marlowe ci appare come uno spettacolare paradosso che restituisce nuova linfa al Noir senza intaccarne i valori etici, sociali, civili su cui si regge da sempre. Salutiamo in Daniel Pennac un grande campione della migliore letteratura, un ironico osservatore dei meccanismi del racconto che sa piegare con inedita originalità alla sua visione del mondo. La sua voce fa oggi da contraltare alle tante e prestigiose che riempiono l’albo d’oro di questo premio; ne è più che degno vincitore ma, rispetto ad ogni altro, spicca per la sua unicità”.

Noir in Festival: dalla prima volta del “Noir in Gaming” alla scoperta di Quentin Tarantino

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La domenica di Milano di tinge di Noir con la seconda giornata di festival, che per la sua 32ma edizione propone per la prima volta il tema del videogioco declinato a tinte noir. Prende infatti il via domenica 4 dicembre il progetto Game inFest, realizzato da QAcademy, che porterà nello spazio The Bridge di IULM 6 ben 12 giochi iconici che fino al 6 dicembre il pubblico del festival potrà provare in prima persona su consolle.

La commistione di linguaggi è sempre stata una delle anime del Noir in Festival, e per questo l’universo dei videogiochi non poteva mancare. Ma oltre ai momenti dedicati al gioco vero e proprio, ci saranno anche due appuntamenti dedicati all’approfondimento: Creare un videogame, un incontro con il game designer e storyteller Daniele Fusetto (lunedì 5 dicembre ore 15.00, IULM 6) e Dal cinema al videogame, andata e ritorno (martedì 6 dicembre ore 12.00, IULM 6), talk con Francesco Toniolo, docente di Forme e Generi del Cinema e dell’Audiovisivo (Università Cattolica Sacro Cuore di Milano) e di Game Culture (Nuova Accademia di Belle Arti-(NABA), e Gemma Fantacci, PhD Student in Visual and Media Studies presso Università IULM, moderato dal direttore del festival Giorgio Gosetti.

In chiusura di giornata, un momento speciale dedicato alla storica seconda edizione del Noir in Festival del 1992 a Viareggio, che vide tra gli ospiti un regista destinato a diventare leggenda: Quentin Tarantino. Il racconto di quella partecipazione è diventato un documentario per la regia di Davide Rapp con testi di Davide Rapp e Michele Boroni. Al Noir verranno presentati in anteprima i primi 40 minuti del documentario, C’era una volta a Viareggio, che a distanza di 30 anni porta sullo schermo i ricordi di chi incontrò Tarantino in quell’estate viareggina (ore 21.00, IULM 6). A seguire la proiezione della versione restaurata de Le Iene.

Noir in Festival: Christopher Bollen presenta Il gioco della distruzione

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Il Noir in Festival, appuntamento letterario e cinematografico dedicato al genere Noir, presenta nell’ambito della quarta edizione di Milano MovieWeek (4 – 10 ottobre) un imperdibile appuntamento letterario con Christopher Bollen; lo scrittore newyorkese presenterà in esclusiva a Milano, il 7 ottobre, ore 18.30, nella Libreria Rizzoli Galleria, il suo nuovo romanzo Il gioco della distruzione, edito da Bollati Boringhieri, conversando con Annarita  Briganti.

L’evento sarà introdotto dai direttori del Noir in Festival, Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, che sveleranno al pubblico milanese le prime anticipazioni sulla 31a edizione, in programma a Milano dal 10 al 15 dicembre 2021.

L’ingresso all’incontro è libero con prenotazione obbligatoria al numero 02.86461071 o su profilo instagram @rizzoligalleria con messaggio in direct.

CHRISTOPHER BOLLEN, autore di Orient (2018) e di Un crimine bellissimo (2020), entrambi pubblicati da Bollati Boringhieri, è editor-at-large presso la rivista «Interview». I suoi lavori sono apparsi su «GQ», «The New York Times», «New York magazine» e «Artforum».

IL GIOCO DELLA DISTRUZIONE

Al suo arrivo nella bellissima isola greca di Patmos, Ian Blesoe è al verde, in fuga, e umiliato dalle conseguenze della morte di suo padre. Ma quel luogo incantato nasconde un lato oscuro, e presto il sogno di riscatto di Ian comincerà ad andare in pezzi. Maestro nel cogliere lo spirito del luogo – come già il Long Island in Orient e Venezia in Un crimine bellissimo – Bollen ci accompagna tra le pieghe di un intreccio appassionante e le sfaccettature di personaggi poco prevedibili, costruendo un indimenticabile thriller letterario sulla seduzione del denaro e la vulnerabilità delle amicizie più consolidate.

De Il gioco della distruzione hanno detto: “Un thriller letterario dalla scrittura nitida e puntuale, pervaso dallo stesso brivido che troviamo in Patricia Highsmith”. «The Washington Post»; “Bella gente in visita a luoghi affascinanti, in tutta la loro genialità del male”. «The New York Times»; “Grande fan di Agatha Christie – come dimostra l’avvincente intreccio della trama – Bollen è anche un acuto psicologo dei suoi personaggi e uno scrittore di straordinaria bravura”. «Vogue»; “Un thriller letterario sui giochi sporchi legati al denaro”.«Entertainment Weekly».

Noir in Festival: arriva a fine marzo insieme ai suoi primi 30 anni

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In realtà le iniziative pensate per il trentennale del più antico e famoso festival italiano dedicato al mystery prenderanno effettivamente il via già dal prossimo 14 novembre, quando sul sito ufficiale del festival (www.noirfest.com) si aprirà la votazione popolare per il Premio Giorgio Scerbanenco dedicato al miglior romanzo italiano di genere edito nel 2020. I lettori avranno una settimana di tempo per votare i semifinalisti e la somma delle loro preferenze, unita a quella della giuria, porterà a una rosa di cinque titoli che sarà resa nota il 23 novembre. Gli autori dei libri finalisti saranno quindi protagonisti, a partire dal 30 novembre, di una serie di incontri live trasmessi in streaming sui canali social del festival, fino all’annuncio del titolo vincitore di quest’anno, il 4 dicembre.

Nel periodo successivo, in attesa di una riapertura delle sale cinematografiche auspicata da tutto il mondo della cultura, il Noir in Festival continuerà a vivere digitalmente con la selezione della giuria popolare del Premio Caligari, dedicato al miglior film italiano noir del 2020, e la presentazione dei film finalisti, con alcune masterclass di protagonisti del genere ed eventi collegati alla celebrazione del trentennale.

Il 1 marzo torneremo finalmente dal vivo con un’edizione rinnovata del festival che intende sviluppare il programma sia in presenza che online grazie al sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, di Istituto Luce – Cinecittà e in stretta collaborazione con partner essenziali come l’Università IULM di Milano e le Librerie Feltrinelli.

“La difficile crisi in cui versa tutta l’Italia, le necessarie restrizioni che a Milano sono ancor più tangibili”, dicono Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, direttori del Festival insieme al delegato IULM, Gianni Canova – “ci hanno indotti a immaginare una formula davvero eccezionale per quest’edizione. Ma vogliamo pensare che l’emergenza sia anche occasione di una nuova progettualità e che l’appuntamento con un compleanno storico possa coincidere con una vera rinascita del Paese”.

Noir in Festival: aperte le votazione per il premio Giorgio Scerbanenco 2021

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È online la lista dei 20 romanzi noir da votare per determinare la cinquina dei finalisti concorrenti all’edizione 2021 del Premio Giorgio Scerbanenco. Sono romanzi noir italiani editi nell’anno e scelti, tra gli oltre 100 iscritti, dal comitato selezionatore del festival.

A partire dal 15 novembre fino alle ore 23.55 di sabato 27 novembre 2021, ogni lettore potrà votare i suoi cinque titoli preferiti sul sito del festival (www.noirfest.com). La cinquina dei finalisti sarà determinata dalla somma ponderata dei voti dei lettori e della Giuria Letteraria, presieduta da Cecilia Scerbanenco e composta da  Alessandra Calanchi, Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi e John Vignola.

I cinque finalisti saranno presentati il 10 dicembre al Teatro Filodrammatici di Milano; tra questi, la Giuria Letteraria (a cui si aggiungeranno Cecilia Lavopa e Alessandra Tedesco) sceglierà il vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco 2021 che sarà annunciato e premiato il 10 dicembre stesso al Cinema Gloria di Milano.

I semi-finalisti del premio Giorgio Scerbanenco 2021:

Il liceoAlessandro Berselli, Elliot
L’uomo del portoCristina Cassar Scalia, Einaudi
Nient’altro che nebbiaPatrizia Emilitri, Tea
La regola di Santa CroceGabriella Genisi, Nero Rizzoli
Bunny BoyLorenza Ghinelli, Marsilio
La lunga notteLeonardo Gori, Tea
Questo giorno che incombeAntonella Lattanzi, Harper Collins
Tutti si muoreDiego Lama, Mondadori
Una rabbia sempliceDavide Longo, Einaudi
Il segreto di Mr WillerChicca Maralfa, Les Flaneurs
Lontano da casaEnrico Pandiani, Salani
Il codice della vendettaPasquale Ruju, E/O
Come delfini tra pescecaniFrançois Morlupi, Salani
Caramelle dai conosciutiAldo Pagano, Piemme
Il pregiudizio della sopravvivenzaPaolo Roversi, Marsilio
Via liberaLorenzo Scano, Nero Rizzoli
Tre madriFrancesca Serafini, La nave di Teseo
Il sesto comandamentoAnna Vera Sullam, SEM
Reo confessoValerio Varesi, Mondadori
Nero inchiostroSara Vallefuoco, Mondadori

Noir in Festival: annunciato il programma della XXXII edizione

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Noir in Festival: annunciato il programma della XXXII edizione

La XXXII edizione del Noir in Festival si svolge a Milano dal 3 all’8 dicembre tra l’ormai tradizionale quartier generale di Università IULM, il Cinema Arlecchino della Cineteca di Milano, la Libreria Rizzoli Galleria. Tre momenti significativi del festival avranno quest’anno altrettante prestigiose sedi: un luogo identitario della città come la Casa del Manzoni che apre le sue porte ai cinque scrittori finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco il 3 dicembre, quando la giuria presieduta da Cecilia Scerbanenco designerà il miglior romanzo noir italiano dell’anno, consegnato da un maestro del genere come Maurizio De Giovanni; la Multisala Eliseo che ospita la serata inaugurale della manifestazione; lo spazio CinéMagenta63 dell’Institut Français di Milano che ospita l’omaggio a Bertrand Tavernier e al nostro festival gemellare Quais du Polar a Lione.

“Questa scelta”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “testimonia da un lato la volontà di collaborare con alcune delle più prestigiose istituzioni milanesi, nello spirito di un festival diffuso che ricerca settori diversi di pubblico così come è del DNA della manifestazione, dall’altro si inserisce in una rete culturale vivace ed esistente, frutto della collaborazione tra il Comune di Milano e la rete dei festival e delle rassegne culturali in città”.

Il Noir in festival 2022 si caratterizza per una nuova svolta nel carattere della selezione: in sintonia con il mondo che cambia e le urgenze di un tempo in cui la violenza e gli scontri di civiltà riempiono la scena, anche gli autori scelti avvertono l’incalzare dell’attualità. Così ad aprire il concorso internazionale è il nuovo film di Alessio Cremonini, Profeti, che segue, con una svolta inattesa, la drammatica prigionia di una giornalista italiana nei campi militari dell’ISIS. L’altro film della prima giornata è Silent Night di Camille Griffin, con Keira Knightley e Lily-Rose Depp.

Tra i 13 film della selezione ufficiale (tutti in anteprima italiana) sono numerosi i titoli destinati a suscitare dibattito: dall’iraniano Subtraction di Mani Haghighi che fotografa la condizione della donna oggi in Iran a Sashenka di Alexander Zhovna, un thriller ucraino di sapore hitchcockiano sulle devianze e la follia che acquista diverso senso se lo si colloca nel conflitto che sta scavando barriere incolmabili tra due popoli. Ci sono poi il nuovo lavoro di Steven Soderbergh, Kimi, con Zoë Kravitz, prossimamente su Sky e NOW, l’inglese Enys Men di Mark Jenkin, il coreano Hunt di Lee Jung-jae (esordio nella regia per l’amatissimo anti-eroe della serie Squid Game) e il francese Bowling Saturne di Patricia Mazuy, energica denuncia del femminicidio in forma di thriller. Si prosegue con una delle più attese anteprime dell’anno, My Name is Alfred Hitchcock, la nuova opera di quel genio della cinefilia che è Mark Cousins (The Story of Film: An Odyssey, Marcia su Roma), il canadese Viking di Stéphane Lafleur (paradossale satira sul tema del vero e del falso, autentica rivelazione dell’anno dopo il festival di Toronto), La niña de la comunion di Víctor Garcia (reduce dal trionfo al festival di Sitges). Infine un piccolo gioiello di cinefilia dedicato al genere con Ragtime di Giuseppe Bocassini, che meritava una platea di appassionati dopo l’apparizione veneziana. A chiudere il Noir in Festival 2022 sarà invece il mélo noir più bello dell’anno, Decision To Leave di Park Chan-wook, vincitore della Palma d’oro per la migliore regia all’ultimo festival di Cannes.

Ospite d’onore dell’anno è senz’altro Harlan Coben, il vincitore del Raymond Chandler Award 2022, oggi riconosciuto maestro non soltanto del romanzo noir ma anche delle serie TV ispirate ai suoi libri. Insieme a lui sono molti gli scrittori di successo attesi nelle giornate milanesi: da Donato Carrisi (ora in libreria con La casa delle luci per Longanesi) che dialogherà proprio con Coben sull’ultimo romanzo pubblicato da Longanesi The Stranger, a Maurizio De Giovanni (autore del nuovissimo Caminito che segna il ritorno del Commissario Ricciardi, edito da Einaudi), dal celebre giornalista TV spagnolo Vicente Vallés che costruisce un avvincente romanzo di spionaggio sulla storia dei rapporti tra Russia e Occidente in Operazione Kazan (Salani) e lo racconta in dialogo con Aldo Giannuli, a Maria Oruña, che rende esplicitamente omaggio ai classici gialli della “camera chiusa” in un romanzo moderno e originale come Quel che la marea nasconde (Ponte alle Grazie). Si festeggia poi il ritorno di Gino Vignali (I milanesi si innamorano il sabato, Solferino Editore), l’esordio nel romanzo noir di una giovane regista di talento come Cinzia Bomoll con La ragazza che non c’era (Ponte alle Grazie) e del giornalista Paolo Maggioni con La calda estate del commissario Casablanca (SEM), in dialogo con Luca Crovi e il suo nuovo ll mistero della torre del parco e altre storie(SEM) .

Fin dall’immagine dell’anno, firmata da un talento della Graphic Novel come Paolo Bacilieri, è poi chiaro il tuffo nel passato che il Noir in Festival si regala rievocando la straordinaria edizione di 30 anni fa quando un giovanissimo Quentin Tarantino fece il suo debutto con Reservoir Dogs mentre sullo schermo (e al festival) sfilavano Jules Dassin (leggendario presidente della giuria), Theresa Russell, Steven Soderbergh, Kon Ichikawa e gli omaggi a Emile De Antonio, Michael Curtiz, Orson Welles. A rievocare quell’anno con la letterale “apparizione” di Tarantino, saranno Davide Rapp e Michele Boroni, autori di un documentario-viaggio nelle giornate italiane del regista cinefilo e Gianfranco Giagni, di recente in libreria con  l’inedito teatrale di Orson Welles Miracolo a Hollywood (Sellerio) e già coautore del documentario Rosabella: la storia italiana di Welles. Mentre l’edizione del 1992 sarà celebrata con un omaggio a Bertrand Tavernier (insieme all’Institut Français di Milano), a Jules Dassin (con la partecipazione di Adrian Wootton, CEO di Film London) e, ovviamente, ai film di quell’anno, con la magnifica versione 4K di Reservoir Dogs e altri due gioielli di quella selezione.

A completare il cartellone del Noir 2022, l’esordio della nuova sezione Game inFest  (creata con QAcademy e dedicata a teoria e pratica del gaming di genere tra cinema e interattività), un momento di approfondimento rivolto alla Graphic Novel con Venere privata di Scerbanenco riletta dalle matite di Paolo Bacilieri per Oblomov editore, i sei film finalisti del Premio Claudio Caligari, realizzato insieme a Università IULM e Cinecittà News, e la magnifica cinquina dei romanzi noir italiani del Premio Giorgio Scerbanenco.

“Forse il tempo di Marlowe e Spade è tramontato per sempre”, scrivono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “e forse perfino James Bond si deve arrendere all’età e alla tecnologia. Ma non è detto che non tornino, come spesso accade agli eroi della fantasia che sanno illuminare il futuro. Per questo noi abbiamo il dovere e il privilegio di scandagliare ogni anno il mutare della creatività, le intuizioni dei nuovi talenti, le trasformazioni di un genere felicemente ibrido e mutante. Quest’edizione del Noir assomiglia alle migliori del nostro passato – non a caso ci siamo rifatti al 1992 per l’immagine dell’anno – ma è attraversata da un dinamismo e da suggestioni inedite che confermano come il noir sia ancora adesso il termometro infallibile del nostro tempo”.

Noir in Festival: al via l’edizione 2018 dedicata a Ennio Fantastichini

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Apertura in chiave italiana per la nuova edizione del Noir in Festival che si inaugura domani nel campus dell’università IULM e che proseguirà fino al 9 dicembre nel segno di tutti i colori del nero tra cinema, letteratura, televisione, fumetto.

“Quest’edizione – dicono i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri – sarà dedicata a Ennio Fantastichini che del nostro festival è stato amico sincero e protagonista in più di un’occasione col suo cinema che spesso ha intrecciato le strade del genere e in cui lascia un segno forte e personale”.

Protagonisti della mattinata di domani sono Sergio Stivaletti, il mago degli effetti speciali che riceve il premio Luca Svizzeretto come “maverick” del nostro cinema di genere ed Enrico Vanzina che torna alle atmosfere del giallo da scrittore con “La sera a Roma” (Mondadori editore), tra cinema, intrigo, belle donne e autobiografia neanche troppo mascherata. Stivaletti, insieme all’esperto di digital effects Alessandro Sabbioni sarà protagonista di una master class dedicata ai “trucchi” della paura, mentre Enrico Vanzina incontrerà il pubblico, sempre domani, alle 12.30.

Ennio Fantastichini, morto l’attore di Mine Vaganti

Del resto l’Italia è grande protagonista dei primi giorni del festival anche con la serata del Premio Scerbanenco per il miglior romanzo noir dell’anno (appuntamento con i finalisti dalle 17.30 a La Feltrinelli di Piazza Duomo e poi la sera con la proclamazione del vincitore) e l’avvio del Premio Caligari per il miglior film italiano di genere. Domani i primi a scendere in lizza saranno Ride di Jacopo Rondinelli con Lorenzo Richelmy (entrambi a presentare il film) e Una storia senza nome di Roberto Andò (con la partecipazione dello sceneggiatore Angelo Pasquini).

Una giuria di 100 studenti e giovani spettatori, guidata dal presidente Malcom Pagani coadiuvato dai critici Alessia Battistini e Francesco Crispino.

Il primo film in concorso per il Black Panther Award assegnato dalla giuria internazionale per il cinema presieduta dalla regista cinese Ning Ying è invece il francese Les Fauves di Vincent Mariette con Lily Rose Depp (la figlia della star hollywoodiana) al suo esordio come protagonista assoluta. Una storia di ragazzi, di una pantera assassina e di incubi che forse sono fin troppo reali.

Nell’anno in cui gli zombies sono i grandi protagonisti ritorna poi, in edizione restaurata a 50 anni dalla sua uscita il film-capostipite del genere, La notte dei morti viventi di George A. Romero, un omaggio che riporta al Noir Dario Argento, il re del giallo italiano e lo storico complice di Romero. Con il folgorante esordio del migliore allievo di Roger Corman si apre domani la prima giornata di un Noir in Festival che non lesina sorprese e personaggi eccellenti.

Noir in Festival 2018: il programma di un’edizione… contagiosa!

Noir in Festival: a Piove di Paolo Strippoli il Premio Caligari

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Noir in Festival: a Piove di Paolo Strippoli il Premio Caligari

In occasione del Noir in Festival 32° edizione, il Premio Caligari per il miglior film noir italiano dell’anno, giunto alla sua settima edizione, è stato assegnato a

Piove di Paolo Strippoli

In una competizione serrata che ha visto ben quattro film separati da pochissimi voti, l’opera seconda del regista di A classic horror story è risultata il film più votato dalla Giuria del Premio, composta da 80 tra studenti IULM e appassionati di cinema affiancati daManlio Gomarasca (Presidente), Maurizio Di Rienzo (coordinatore) e Anna Maria Pasetti (tutor), che nel corso di tre giorni di proiezioni all’Università IULM si sono confrontati e hanno dibattuto sui sei titoli in concorso.

La Menzione Speciale 2022 conferita dalla redazione di Cinecittà News, Main Media Partner del festival, va invece a

Una femmina di Francesco Costabile

con la seguente motivazione: “Dal romanzo di Lirio Abbate, Fimmini ribelli, Francesco Costabile ha tratto un gangster movie ancestrale che ci trasporta dentro la tragedia di un personaggio femminile vittima di ‘Ndrangheta. Rosa, interpretata magistralmente dalla debuttante Lina Siciliano, è immersa in una nefasta rete di potere tessuta da donne. Un film dal forte impatto nel denunciare i soprusi familiari con echi del mafia movie americano e al contempo con tratti di intenso lirismo, un’efficace parabola cinematografica sul non riuscire a mettere a fuoco ciò che è intollerabile e persino impensabile.”

CinecittàNews è il quotidiano online di cinema italiano e internazionale edito da Cinecittà SpA e realizzato dalla Direzione Comunicazione e Attività editoriali di Cinecittà,riferimento per l’industria del settore grazie al suo linguaggio dinamico e generalista e alla sua attenzione all’attualità.

Noir in Festival: a Daniel Pennac il Raymond Chandler Award 2023

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Noir in Festival: a Daniel Pennac il Raymond Chandler Award 2023

“Tornando a casa progettate un bel giallo con tanti omicidi: vi farà bene alla salute”. È la ricetta del più amato tra gli scrittori europei, il francese Daniel Pennac, l’autore che con Il paradiso degli orchi ha dato vita nel 1985 al fortunato ciclo di romanzi che vedono protagonista Benjamin Malaussène, di professione capro espiatorio, il più paradossale e divertente investigatore per caso di tutta la letteratura poliziesca. A lui andrà il Raymond Chandler Award 2023 il 1 dicembre, giornata d’apertura del Noir in Festival nella prestigiosa Sala Rossa di Casa Manzoni a Milano.

“Abbiamo inseguito per molto tempo questo straordinario scrittore che al ‘giallo’ ha dedicato una parte significativa della sua opera”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, direttori del festival insieme a Gianni Canova (Delegato IULM), “e siamo particolarmente orgogliosi che abbia accettato nell’anno in cui è arrivato in libreria il suo formidabile  Capolinea Malaussène  (Feltrinelli).”

Nato a Casablanca il 1  dicembre 1944 – quasi un segno del destino pensando al Rick di Humphrey Bogart –, di origini corse e provenzali, cresciuto in Africa e poi a Nizza dove si è laureato in lettere, Pennac è stato prima di tutto insegnante e ai ragazzi ha dedicato, anche dopo l’affermazione come scrittore, molta parte della sua produzione compreso una celebre avventura a fumetto, Lucky Luke contro Pinkerton, firmata a quattro mani con un maestro del noir mediterraneo come Tonino Benacquista nel 2010. E proprio per il suo impegno per la pedagogia nel 2013 è stato insignito della laurea ad honorem all’Università di Bologna.

Dopo aver esplorato la fantascienza (due opere), la narrativa per ragazzi e la saggistica, nasce per caso la saga di Malaussène, che si snoderà attraverso nove romanzi. È successo in Brasile, dove per caso Pennac scopre il romanzo di genere mystery o hard-boiled e a questo si appassiona al punto che, usandolo da grimaldello per fantasia e creatività, per oralità e moralità, diventerà un grande scrittore. La prima volta nel 1985, a quattro mani con uno pseudonimo: Binario morto, una sorta di spy-story pubblicata in collaborazione con gli amici Jean Bernard J. B. Pouy e Patric Raynal, arrivato in Italia nel 1997, magistralmente tradotto da Luigi Bernardi. Pouy e Raynal provocano Daniel sostenendo che non è in grado di scrivere da solo un vero e proprio giallo. Pennac raccoglie la sfida, scommette e così nascono, per la Série Noire di Gallimard, Benjamin Malaussène, investigatore involontario, e la sua stramba famiglia, protagonisti delle storie scritte tra il 1985 e il 2023. Nel mezzo una sua grande passione, il teatro, che Pennac frequenta sia come drammaturgo che come interprete dei propri monologhi o di testi classici come Bartleby Lo scrivano, una storia di Wall Street di Herman Melville, portato in scena anche in Italia nel 2012. Ma a teatro porterà anche un omaggio a Fellini, nel centenario della nascita, con una lettura di  La legge del sognatore al Piccolo Teatro di Milano il 20 gennaio 2020.

Celebre e amatissimo dal pubblico per  la scrittura umorale e versatile, attraversata dal gusto del paradosso e dell’iperbole, virtuoso di una lingua personalissima e colorita capace di trascorrere dal vernacolo allo stile prettamente letterario, Pennac crea un universo di persone semplici, di maschere del suo tempo radunate negli anni intorno all’“omino” Malaussène, in cui l’autore riversa la sua visione del mondo.

Il  teatro dell’opera di Pennac è il quartiere parigino di Belleville, altro grande protagonista fin dal primo romanzo: un luogo povero, sporco e sgarrupato, ma vivace e accogliente, brulicante di vita e di umanità, tra arabi, africani, muezzin che salmodiano dalla finestrella di un bagno e cous cous servito a tutte le ore accompagnato dall’immancabile pastis.Un ritratto splendido di un universo il cui successo editoriale viene attribuito da “Le Monde” al sentimento di prossimità che il lettore prova con i Malaussène.

Nel palmarès del Raymond Chandler Award, il più prestigioso riconoscimento del Noir in Festival, Daniel Pennac succede all’americano Harlan Coben; ma negli anni il celebre Doblone Brasher, descritto da Chandler in High Windowe che del premio è diventato il simbolo di una eccellenza letteraria dentro e oltre il genere mystery, è andato a maestri come Graham Greene (primo vincitore nel 1988 in accordo con il Raymond Chandler Estate), Leonardo Sciascia, Manuel Vázquez Montalbán, Osvaldo Soriano, Ed McBain, John le Carré, John Grisham, Scott Turow, Elmore Leonard, John Banville, Jø Nesbo, Roberto Saviano. Il nome di Pennac corona questa magnifica sequenza di straordinari narratori del nostro tempo nella 33ma edizione del Noir in Festival, che si svolge quest’anno a Milano dal 1 al 7 dicembre.

Noir in Festival: a Bowling Saturne di Patricia Mazuy il Black Panther 2022

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L’ultimo verdetto è infine arrivato: dopo i due vincitori legati al Premio Caligari 2022, Piove di Paolo Strippoli premiato da una giuria composta da 80 tra studenti IULM e appassionati di cinema, e Una femmina di Francesco Costabile, cui va la Menzione Speciale 2022conferita dalla redazione di Cinecittà News, Main Media Partner del festival,  si è espressa la giuria del Concorso Internazionale. La scrittrice e sceneggiatrice Cinzia Bomoll, il direttore artistico del Festival europeo del cinema fantastico di Strasburgo Daniel Cohen e l’attrice Manuela Velasco hanno attribuito all’unanimità il Black Panther 2022 per il miglior film a

BOWLING SATURNE di Patricia Mazuy

con la seguente motivazione: “Per averci accompagnato in un viaggio interiore che conduce all’istinto omicida, attraverso un realistico e potente utilizzo del noir.”

Il film racconta come dopo morte del padre, Guillaume erediti la pista da bowling di famiglia che dona al fratellastro Armand. Un luogo carico di ricordi, segreti e fantasmi interiori, dove si scatena una serie di omicidi. I due fratelli verranno trascinati in un abisso pieno di demoni e dovranno fare i conti con la loro eredità. L’oscurità regna su un mondo nel quale vale solo la regola della caccia.

La Giuria, segnalata l’alta qualità dei film in gara, ha inoltre deciso di conferire una Menzione speciale a

Profeti di Alessio Cremonini

con la seguente motivazione: “Per la sua facoltà di sviluppare la delicata tematica della fede dal punto di vista di due donne e di rappresentare i diversi tipi di prigionia a cui siamo soggetti.”

Protagoniste della storia sono Sara, una giornalista italiana free lance che si trova in Medio Oriente per raccontare la guerra dello Stato Islamico e Nur, una foreign fighter radicalizzata a Londra che ha sposato un miliziano e ora vive nel Califfato Daesh. Sara è rapita dall’Isis, ma in quanto donna, in quanto essere inferiore che ha dignità solo se sottomessa al maschio, non può stare in una prigione dove sono presenti anche gli uomini. Per questo motivo, è consegnata in custodia a una sua “pari”: a una donna. Nur diventa la sua carceriera, la casa di Nur la sua prigione. E sarà proprio quella dimora, nel mezzo di un campo di addestramento dello Stato Islamico, il luogo dove Sara e Nur si scontreranno. Un confronto quasi impossibile che si trasforma in confronto psicologico, mentre attorno scoppiano le bombe e i nemici sono mandati al rogo per vendetta. Un confronto fatto di silenzi, di sottili ricatti e di rivelazioni, con Nur che tenta progressivamente di convertire Sara.

I due premi sono stati consegnati alla presenza degli autori nella serata finale di Noir in festival 2022.

Noir in Festival, ecco i sei film finalisti per il Premio Caligari

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Al concorso di IULM e Noir in Festival per il cinema italiano, ideato da Gianni Canova in accordo con Giorgio Gosetti, organizzato dal Noir in Festival in collaborazione con Università IULM e Cinecittà News, concorrono sei film finalisti scelti a insindacabile giudizio dagli ideatori del Premio fra i noir di produzione italiana usciti in sala tra novembre 2021 e novembre 2022.

I sei film finalisti verranno proiettati fra il 4 e il 6 dicembre a Milano nella Sala dei 146 di IULM 6, in via Carlo Bo 7, con la partecipazione degli autori. A scegliere il vincitore sarà una giuria popolare di 80 giovani studenti e di appassionati, guidata da tre critici cinematografici tra cui un Presidente/moderatore.

Dopo una discussione collettiva al termine di ogni proiezione, i membri della giuria potranno esercitare il proprio diritto di voto deponendo la scheda con il loro giudizio nell’urna appositamente predisposta. La graduatoria finale indicherà il vincitore. Il voto di ciascuno dei tre critici partecipanti avrà valore 5. In caso di parità nella deliberazione finale, il voto del Presidente sarà determinante.

Da quest’anno, inoltre, la redazione di Cinecittà News assegnerà a uno dei sei finalisti una Menzione Speciale. I vincitori verranno annunciati durante la serata di premiazione, l’8 dicembre. I titoli finalisti di quest’anno sono:

“La conferma del Premio Caligari tra gli assi portanti del Noir in Festival”, dicono Gianni Canova e Giorgio Gosetti, “così come la novità della partecipazione di Cinecittà News a sostegno del buon cinema italiano, conferma che in pochi anni autori e produttori hanno imboccato una via nuova e vitale che rilancia una tradizione del nostro cinema: la passione per i generi. Nella scelta dei finalisti di quest’anno, dovendo fronteggiare una scena in profonda trasformazione tra prodotto per la sala, serialità per i network, cinema per le piattaforme, abbiamo voluto premiare in primis lo sforzo di chi ha ideato e realizzato il film per la comunità che si riunisce al cinema. E le felici sorprese, come vedrete, ci sono state.”

Per iscriversi gratuitamente alla giuria è necessario essere maggiorenni e inviare, entro mercoledì 30 novembre 2022, una mail a [email protected] con oggetto GIURIA CALIGARI 2022 segnalando: nome, cognome, mail di riferimento, categoria di appartenenza del giurato (01 – Studente universitario IULM oppure 02 – Appassionato/a di Noir). Tutte le proiezioni sono gratuite e aperte a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili.

I partecipanti alla Giuria sono anche invitati a esprimere una riflessione sul film che ritengono più meritevole con una breve critica/considerazione (max 600 caratteri spazi inclusi) da indirizzare entro e non oltre l’11 dicembre all’indirizzo mail [email protected]. Gianni Canova e Giorgio Gosetti sceglieranno le sei mini-recensioni più significative che verranno pubblicate sul sito di Noir in festival (www.noirfest.com) al termine della manifestazione.

Noir in Festival XXX: vincono John Banville, Wildland No Mataràs e Favolacce

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Con la serata di premiazione si conclude la 30a edizione del Noir in Festival, che prosegue nella giornata del 13 marzo con i film e gli incontri a disposizione su MYmovies, e che per la prima volta ha portato online il meglio del genere, dal cinema alla letteratura passando per le serie TV.

Durante la serata conclusiva, trasmessa in diretta su MYmovies dagli studi Gedi Visual, la giuria cinema, presieduta da Carlo Degli Esposti (produttore) insieme all’attrice Camilla Filippi e al regista Gianluca Maria Tavarelli, ha assegnato il Black Panther Award del 30a Noir in Festival a KØD & BLOD (WILDLAND), opera prima della regista danese Jeanette Nordahl, con la seguente motivazione: “Per aver saputo raccontare la scelta di un’adolescente che abbraccia una famiglia maledetta pur di sentirsi parte di un gruppo, con una regia capace che sceglie consapevolmente di rallentare la narrazione permettendo allo spettatore di scendere negli inferi al fianco della protagonista.”

La menzione speciale del Black Panther Award è andata invece a NO MATARÁS (NON UCCIDERE) di David Victori, con la seguente motivazione: “Un incubo notturno visionario, intricato e avvincente, di forte impatto. Un racconto moderno che ci pone dinanzi alla paura di vedere sfumare una dopo l’altra ogni speranza di salvezza e redenzione.

La giuria popolare del Premio Caligari, promosso insieme a IULM, composta da 90 tra studenti universitari e appassionati di cinema e guidata da Claudio Giovannesi, ha assegnato il Premio Caligari 2020 a FAVOLACCE dei fratelli D’Innocenzo.

Un Premio Speciale Claudio Caligari 2020 è stato invece consegnato nel corso di un incontro pomeridiano disponibile su Facebook e YouTube ad Andrea Paris, Matteo Rovere e Sydney Sibilia di Ascent Film e Groenlandia per la creatività produttiva a cavallo tra i generi dello spettacolo popolare nel cinema italiano di oggi.

Kurosawa Kiyoshi e Brian Yuzna hanno ricevuto rispettivamente l’Honorary Award 2020 per l’insieme dell’opera e il Premio Luca Svizzeretto 2020, intitolato a un giornalista, amico e collaboratore del Festival scomparso nel 2016, che premia ogni anno un personaggio anticonvenzionale del cinema di genere.
Nel corso della cerimonia di premiazione, sono stati consegnati anche i prestigiosi premi letterari del festival.

A John Banville è andato il Raymond Chandler Award alla carriera, attribuito dal Noir in Festival a un maestro riconosciuto del genere. Questa la motivazione: “Perché, coniugando grande estro, uno stile impeccabile e un’implacabile precisione, una geniale invenzione linguistica e una tormentata chiarezza morale, John Banville abbraccia nei suoi poliedrici romanzi i grandi temi della nostra epoca – la scienza, l’incubo della guerra, lo scontro epocale di civiltà e di religione – intrecciandoli alle sempre affascinanti passioni umane.”

L’autore, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, è stato il protagonista di un’intervista esclusiva per il Noir in Festival realizzata da Adrian Wootton (CEO di Film London) e visibile sui canali Facebook e YouTube del festival. John Banville tornerà in libreria a inizio aprile con Delitto d’inverno, pubblicato da Guanda come tutta la sua opera.

Tullio Avoledo ha conquistato il Premio Giorgio Scerbanenco 2020 per Nero come la notte (Marsilio). La Giuria letteraria, composta da Cecilia Scerbanenco (Presidente), Alessandra Calanchi, Alessandra Tedesco, Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Sergio Pent, Ranieri Polese, Sebastiano Triulzi e John Vignola, ha assegnato il premio con la seguente motivazione: “Per essere riuscito a costruire, attraverso l’ibridazione tra noir e distopia, una storia che racconta con realismo politico il paesaggio post industriale del Nord Est, affrontando i temi dell’immigrazione, della clandestinità e dell’emarginazione, grazie a una scrittura che richiama felicemente la tradizione dell’hardboiled.”

A Psychokiller (SEM) di Paolo Roversi è andato infine il Premio del Pubblico, assegnato dal Noir in Festival al romanzo partecipante al Premio Giorgio Scerbanenco 2020 che ha ottenuto più voti dei lettori.

Noir in Festival XXX: un anniversario online, seguitissimo e inaspettato

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Si è conclusa ieri la 30ma edizione del Noir in Festival, un’edizione complessa, inaspettata e molto seguita da un pubblico di nuovi e vecchi spettatori, che si sono temporaneamente trasferititi online per seguire i tanti film e appuntamenti del festival.

La prima edizione completamente virtuale del Noir, resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema, Università IULM, Istituto Luce – Cinecittà, Associazione Amici di Como e SIAE, è stata un successo di visualizzazioni e seguito; il calore del pubblico, che ha partecipato e interagito a distanza, ha sopperito la mancanza del contatto reale che rende e continuerà a rendere un festival un luogo di scambio unico e insostituibile.

I dati parlano chiaro: per l’edizione del trentennale sono stati realizzati 42 video registrati e 34 dirette live per un totale di oltre 37 ore di contenuti originali popolati da scrittori, registi, amici del festival e protagonisti del mondo Noir. Questa parte di programmazione, anche grazie ai 35 crossposting Facebook realizzati in collaborazione con 15 pagine di editori e partner, ha raccolto oltre 60.000 visualizzazioni tra Facebook e YouTube, per un totale di 1.500 ore fruite da parte degli utenti.

Su Facebook gli oltre 200 post realizzati sono stati visiti da più di 800.000 persone, con una media di 250 utenti giornalmente coinvolti; su Instagram, invece, gli oltre 150 contenuti tra feed e stories hanno raggiunto circa 150.000 account.

30 gli eventi proposti su MYmovies di cui 23 film, tra anteprime nazionali, omaggi e titoli in concorso, con una presenza media in sala virtuale di 600 persone e un totale di 16.000 posti riservati.

In un’edizione che ha dovuto giocare tutte le sue carte online, la sinergia e unità d’azione con i partner è stata determinante. Se la piattaforma di MYmovies.it si è trasformata nel polo attorno al quale hanno orbitato i film e gli incontri cinematografici, con la preziosa collaborazione degli studi di Gedi Visual che hanno ospitato la cerimonia di apertura e chiusura, altrettanto indispensabile è stato il supporto di Librerie Feltrinelli e laF per la parte relativa ai libri e serie TV: il punto RED Feltrinelli di via Tomacelli a Roma ha ospitato cinque incontri pomeridiani, Ibs.it e laFeltrinelli.it hanno promosso e rilanciato il festival, laFha reso possibile l’anteprima di Hammarvick e l’incontro con Camilla Läckberg.

Altrettanto fondamentale l’apporto e la collaborazione con i media-partner, che per tre mesi hanno sostenuto e rilanciato le attività del festival: Cinecittà News, Cinefilos.it, Sky Cinema, Cinematographe.it, Magic Lake, MilanoNera.it.

L’intervista a Kurosawa Kiyoshi non sarebbe stata possibile senza la collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma mentre nessuna intervista internazionale avrebbe avuto sottotitoli senza l’intervento di Sub-Ti.

“Quando ci siamo imbarcati in quest’impresa”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “non avevamo la minima idea di quello a cui andavamo incontro. La “navicella” del festival, come abbiamo definito quest’edizione ibrida fatta di collegamenti virtuali, è stata più difficile del previsto da costruire; pezzo dopo pezzo, intervista dopo intervista, tra uno streaming e un upload ci siamo confrontati con un mondo che anche solo un anno fa avremmo definito alieno. Ma la sfida è stata vinta e adesso sappiamo di poter contare su mezzi nuovi e soprattutto su un pubblico ancora più ampio e ancora più fedele, che ci ha accompagnato sin dalla selezione dei finalisti del Premio Scerbanenco, lo scorso novembre. E se da un lato abbiamo dovuto rinunciare a quell’atmosfera di convivialità che tanto ci è cara, dall’altro abbiamo viaggiato in compagnia di tante meravigliose persone che ci hanno sostenuto in questo approdo online. A loro vogliamo rivolgere un sentito… GRAZIE…”

…agli ospiti e amici del festival che hanno popolato i canali social del festival nei giorni pre-evento: Mario Alberti, Gianni Biondillo, Davide “Boosta” Dileo, Antonio Capuano, Diego Castelli, Claudio Chiaverotti, Giacomo Cimini, Chiara Civiello, Giacomo Costa, Marco D’Amore, Giancarlo De Cataldo, Renato De Maria, Ivano De Matteo, Esther Elisha, Gabriella Giliberti, Mojmir Jezek, Valentina Lodovini, Carlo Lucarelli, Erik Madsen, Vinicio Marchioni, Davide Marengo, Gabriele Salvatores, Elisabetta Sgarbi, Giampaolo Simi, Fabio Stassi, Alessandro Tonda, Valentina Vannicola, Enrico Vanzina, Marco Vichi, Marco Villa, Federico Zampaglione.

…a tutti gli incredibili protagonisti di questa trentesima edizione: Gabriele Albanesi, Dario Argento, John Banville, Marco Bocci, Alessandro D’Alatri, Silvio Danese, Antonietta De Lillo, Alicia Giménez-Bartlett, Gianrico Carofiglio, Roberto Cimpanelli, Roberto Costantini, Carlo Degli Esposti, Maurizio De Giovanni, Damiano e Fabio D’Innocenzo, Camilla Filippi, Marc Fitoussi, Fabio Frizzi, Antonella Fulci, Marcello Garofalo, Gabriella Genisi, Claudio Giovannesi, Federico Greco, Anthony Horowitz, Jennifer Kent, Kurosawa Kiyoshi, Camilla Läckberg, Charlotte Link, Nicola Lagioia, Antonella Lattanzi, Manetti Bros., Luca Miniero, Jeanette Nordahl, Margherita Oggero, Andrea Paris, Luca Poldelmengo, Matteo Rovere, Lunetta Savino, Francesca Serafini, Sydney Sibilia, Rosa Teruzzi, Chiara Lalli, Cecilia Sala, Gaetano Savatteri, Cecilia Scerbanenco, Mario Serenellini, Paolo Roversi, Livia Sambrotta, Gianluca Maria Tavarelli, Rosario Tronnolone, Grazia Verasani, Brian Yuzna, Adrian Wotton.

…agli intervistatori che hanno dialogato con i protagonisti di cinema e letteratura: Paolo Bertolin, Nicole Bianchi, Alessandra Casella, Alberto Crespi, Luca Crovi, Chiara Guida, Mazzino Montinari, Raffaele Meale, Cristiana Paternò, Ilaria Ravarino, Roberto Silvestri, Tommaso Tocci, Sebastiano Triulzi, Nicoletta Vallorani, John Vignola.

Appuntamento alla 31a edizione, dal 29 novembre al 4 dicembre 2021!

Noir in Festival XXX: Raymond Chandler incontra il Re del Terrore

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Volge al termine il Noir in Festival, che cala il sipario sulla 30ma edizione con tanti imperdibili incontri nella giornata conclusiva di venerdì 12 marzo.

Protagonista indiscusso sarà l’irlandese John Banville, maestro del genere premiato dal Noir con il Raymond Chandler Award alla carriera, che si racconterà in uno speciale incontro in streaming intervistato dal CEO di Film London Adrian Wootton (ore 12.00, su Facebook e YouTube). John Banville, nelle librerie italiane dal 15 aprile con il suo ultimo Delitto d’inverno (Guanda), ripercorrerà le tappe della sua carriera di scrittore, giornalista e sceneggiatore, e saluterà il pubblico del Noir in Festival anche nel corso della cerimonia di premiazione (in diretta su MYmovies a partire dalle ore 19.30).

Accanto ad un maestro come John Banville, l’ospite d’onore della serata sarà Diabolik, attraverso le immagini inedite del backstage dell’ultimo attesissimo film dei Manetti Bros.dedicato al Re del terrore. Durante la serata di chiusura, che sarà trasmessa esclusivamente su MYmovies, i fratelli Manetti saranno protagonisti di un incontro sulla loro carriera, che ha mosso i primi passi proprio al Noir durante gli anni a Courmayeur con l’episodio De Generazione e il premiato Piano 17, fino ad arrivare all’ultimo Diabolik di cui i registi mostreranno in anteprima un inedito backstage, grazie alla collaborazione con Rai Cinema e 01 Distribution.

La cerimonia di premiazione incoronerà il vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco, Tullio Avoledo, premiato dalla giuria letteraria per il suo Nero come la notte (Marsilio), e culminerà con l’assegnazione del Premio Caligari per il miglior noir italiano dell’anno e del Black Panther Award per il miglior film.

Nel corso della giornata sarà inoltre assegnato per la prima volta il Premio Speciale Caligari per la creatività produttiva a cavallo tra i generi nel cinema italiano di oggi ad Andrea Paris, Matteo Rovere e Sydney Sibilia, menti delle factories produttive Ascent Film e Groenlandia (ore 16.00, su MYmovies, Facebook e YouTube).

Il programma di venerdì 12 propone ancora un ricco palinsesto di incontri: da Charlotte Link (ore 11.00, su Facebook e YouTube), autrice tedesca contemporanea di maggior successo che in dialogo con Alessandra Casella racconterà la nuova indagine della sua Kate Linville in Senza Colpa (Corbaccio), a Gianrico Carofiglio (ore 18.00, su Facebook e YouTube) con il suo ultimo emozionante giallo La disciplina di Penelope (Mondadori), che durante la conversazione con John Vignola racconterà la sua nuova protagonista, l’ex pubblico ministero Penelope Spada. Seguirà la conversazione con Paolo Roversi: il vincitore del Premio del Pubblico – Noir in festival per il romanzo noir italiano più votato dai lettori tra i semi finalisti del Premio Scerbanenco con Psychokiller (Sem), presenterà con Luca Crovi Il pregiudizio della sopravvivenza (Marsilio), ottava avventura del giornalista hacker Enrico Radeschi.

Il programma del 30° Noir in Festival si chiude con l’anteprima di Les Apparences, il nuovo lavoro di Marc Fitoussi, che il regista presenterà in diretta in conclusione alla cerimonia di premiazione; il film, tratto dal romanzo Betrayal della svedese Karin Alvtegen, sotto la maschera della commedia cela un sofisticato thriller psicologico (ore 21.00, MYmovies). Ultimo appuntamento per la retrospettiva dedicata a Lucio Fulci con Le porte del silenzio(ore 22.00, MYmovies).

Il Noir in Festival si svolge in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

Noir in Festival XXX: pre-apertura con la “maratona Caligari”, l’omaggio a Fulci e Bastardi a mano armata

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Si apre nel segno del grande cinema italiano la 30° edizione del Noir in Festival, che inizierà ufficialmente lunedì 8 marzo (in programma fino a sabato 13) ma che celebra il cinema noir di casa nostra con una straordinaria giornata di pre-apertura, prevista per domenica 7 marzo.

Durante questa giornata il Noir in Festival proporrà una maratona con i sei titoli in lizza per il Premio Caligari, che sarà assegnato al miglior noir italiano dell’anno. Dal cinema di un maestro come Antonio Capuano (Il buco in testa) alle consacrazioni di autori più giovani come i Fratelli D’Innocenzo (Favolacce) e Marco D’Amore (L’Immortale), dalla cronaca borghese a tinte noir di Ivano De Matteo (Villetta con ospiti) agli esordi nel lungometraggio di Giacomo Cimini (Il talento del calabrone) e Alessandro Tonda (The shift): sono questi i sei film protagonisti della speciale maratona di domenica 7 marzo su MYmovies.
I film saranno disponibili in streaming gratuito sulla piattaforma del Noir in Festival (www.mymovies.it/ondemand/noir-in-festival/) dalla mezzanotte di sabato fino alla mezzanotte di domenica. Il Premio Caligari sarà assegnato da una giuria presieduta da Claudio Giovannesi e composta da un pubblico di studenti dell’Università IULM di Milano e il verdetto sarà annunciato venerdì 12 marzo, nel corso della cerimonia di chiusura del Noir in Festival.

Ma le sorprese non sono finite: alle ore 19.00 di domenica 7 andrà infatti in scena (in streaming su MYmovies) una speciale opening night, per festeggiare il trentennale del Noir in Festival insieme a tanti ospiti che negli anni sono diventati veri e propri amici del festival. Accanto ai direttori del festival Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova, che apriranno virtualmente il sipario su questa 30ma edizione, interverranno anche Claudio Giovannesi, Carlo Lucarelli, Antonio Monda e Cecilia Scerbanenco. Ospiti della serata saranno anche Gabriele Albanesi, Luca Poldemengo e Marco Bocci, regista, sceneggiatore e protagonista del crime adrenalinico Bastardi a mano armata, film di apertura fuori concorso (ore 21.00).

A chiudere questa domenica di cinema italiano sarà l’omaggio a Lucio Fulci, con il primo film della retrospettiva che il Noir in Festival vuole dedicare al maestro del genere, tra mystery, thriller, horror e splatter. A introdurre il primo film della rassegna Una sull’altra (ore 22.00, MYmovies) sarà una live notturna sui social del festival con il direttore Giorgio Gosetti e lo youtuber Federico Frusciante (ore 22.00, su Facebook e YouTube). L’omaggio a Lucio Fulci proporrà altri 4 titoli della sua filmografia: Non si sevizia un paperino (1972), Sette note in nero (1977), Quando Alice ruppe lo specchio (1988) e il film di commiato Le porte del silenzio (1991), oltre all’anteprima di Fulci Talks, conversazione con il maestro realizzata da Antonietta De Lillo con Mauro Garofalo.

Il Noir in Festival si svolgerà in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

Noir in Festival XXX: investigatori, gazze ladre e stormtrooper

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Noir in Festival XXX: investigatori, gazze ladre e stormtrooper

Inizia con un dialogo a due voci tra uno dei più acclamati autori della narrativa italiana contemporanea e una giovane ma già affermata scrittrice e sceneggiatrice il programma di giovedì 11 marzo del Noir in Festival, che vedrà Nicola Lagioia e Antonella Lattanzi protagonisti di un incontro incentrato sul tema “Maschile / Femminile al nero” (ore 11.00, su Facebook e YouTube). Durante la conversazione, moderata da Mazzino Montinari, i due autori si confronteranno sul tema a partire dai loro ultimi romanzi: La città dei vivi di Nicola Lagioia (Einaudi) e Questo giorno che incombe di Antonella Lattanzi (HarperCollins).

Si passa poi dalla realtà contingente alla fantascienza con la masterclass “La cosmogonia di Star Wars, a cura del regista e saggista Federico Greco, condotta da Giorgio Gosetti con la partecipazione di Elisabetta Sgarbi: un viaggio attraverso la storia della saga cinematografica più amata di tutti i tempi (ore 12.00, su Facebook e YouTube). Altro imperdibile viaggio attraverso universi fantastici sarà l’incontro, moderato dal critico Roberto Silvestri, con Brian Yuzna, regista culto del genere fanta-horror tra gli anni ’80 e ’90 cui il festival rende omaggio con il Premio Luca Svizzeretto come maverick dell’anno (ore 17.00, su MYmovies, Facebook e YouTube).

Tra i grandi ospiti internazionali di questa edizione, che proprio nella giornata di venerdì incontreranno (virtualmente) il pubblico del festival, due autori che non hanno bisogno di presentazioni: Alicia Giménez-Bartlett – creatrice di una delle detective “seriali” più amate, Petra Delicado – che racconterà il suo iconico personaggio attraverso l’Autobiografia recentemente pubblicata da Sellerio in dialogo con Alessandra Casella e Marina Fabbri (ore 18.00, su Facebook e YouTube); e poi, ancora, il “padre” di Alex Rider, lo scrittore e sceneggiatore Anthony Horowitz (ore 19.00 su Facebook e YouTube), bestseller in patria da centinaia di migliaia di copie che al Noir presenta il suo ultimo romanzo, I delitti della gazza ladra (Rizzoli).

L’appuntamento con il cinema di genere parte alle ore 19.00 su MYmovies con Non amarmi, film d’esordio di Marco Cercaci presentato al Noir come evento speciale fuori concorso: il racconto di una passione morbosa nella cornice della Seconda Guerra Mondiale, ispirato a fatti realmente accaduti riletti in chiave noir dal regista. Per il concorso internazionale l’argentino Karnawal, opera prima di Juan Pablo Fénix che indaga le dinamiche familiari concentrandosi soprattutto sulla figura di un padre assente dai trascorsi criminali magistralmente interpretato da Alfredo Castro (ore 21.00, MYmovies). L’ultimo appuntamento della giornata è con Non si sevizia un paperino (ore 22.00, MYmovies), uno dei titoli più apprezzati della filmografia di Lucio Fulci, cui il Noir in Festival dedica la retrospettiva di quest’anno.

Il Noir in Festival si svolge in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

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