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9 attori che si sono pentiti di aver interpretato un villain

9 attori che si sono pentiti di aver interpretato un villain

Non sempre interpretare un cattivo in un importante blockbuster si rivela divertente o artisticamente stimolante. Nel corso degli ultimi anni diversi attori di fama mondiale hanno accettato di prestare il volto ai più famosi villain dei fumetti, spesso riscontrando l’approvazione dei fan, altre volte confrontandosi con aspre critiche.

Tra questi ce ne sono alcuni che, a posteriori, si sono detti pentiti di aver lavorato a certe produzioni e di aver interpretato quei cattivi sul grande schermo. Scopriamo di seguito chi sono:

Christopher Eccleston – Malekith

Prima di entrare nei panni di Malekith, Christopher Eccleston aveva già interpretato il protagonista nel revival di Doctor Who. Eccleston lasciando la produzione dopo una sola stagione, cosa che gli provocò non pochi problemi contrattuali con la BBC.

Tuttavia anche l’esperienza sul set di Thor: The Dark World non si dimostrò piacevole, con l’attore che avrebbe confessato di aver accettato il ruolo solo per questioni economiche.

Entrare ogni giorno nel personaggio richiedeva fino a sette ore nella sedia da trucco, qualcosa di cui non ero stato informato.“, ha confessato Eccleston. E riassumendo la sua esperienza con la Marvel, disse: “Thor? Solo una pistola in bocca.

Jared Leto – Joker

Le aspettative erano salite alle stelle quando venne annunciato che Jared Leto avrebbe interpretato il nuovo Joker in Suicide Squad. Tuttavia proprio l’attore si è unito al coro di critiche e delusioni intorno al film, perché “ingannato e deluso dal risultato finale”.

Durante le riprese Leto è stato quasi “consumato” dal personaggio, perdendosi completamente nella mente del villain, ma a quanto pare ogni sforzo è stato inutile.

Jeff Bridges – Obediah Stane

Il premio Oscar Jeff Bridges ha faticato a trovare la sua dimensione migliore in Iron Man, dichiarandosi del tutto “impreparato” per un pubblico così vasto e un genere così specifico.

Inoltre, secondo Bridges, il film non aveva al momento delle riprese una sceneggiatura completa, ma solo una bozza. Alla fine, cambiando il suo atteggiamento e adattandosi al clima del set, l’attore ha confessato che rifarebbe senza dubbio questa esperienza.

Matthew Goode – Ozymandias

Matthew Goode ha sempre saputo che non sarebbe mai stato l’attore più adatto per il ruolo di Ozymandias in Watchmen, e a peggiorare la situazione è arrivata una dichiarazione che ha brutalmente scosso i fan del fumetto.

In un’intervista con l’Huffington Post infatti, l’attore aveva spiegato che questa sensazione è rimasta con lui durante tutto il periodo delle riprese, cosa che avrà sicuramente influenzato la performance.

Michael Fassbender – Magneto

Michael Fassbender ha avuto un ruolo chiave nel rilancio del franchise degli X-Men, recitando finora in quattro film della serie, (l’ultimo dei quali uscirà nel 2019, ovvero Dark Phoenix), tuttavia l’attore si è spesso dichiarato in imbarazzo per la sua performance, soprattutto in X-Men: Apocalypse.

Fassbender ha descritto la sua prova come “un tizio che urla“, e anche la critica – insieme al pubblico – non sembra esser stata contraria a questa definizione.

Mickey Rourke – Whiplash

Quando venne scelto per interpretare Ivan Vanko in Iron Man 2, Mickey Rourke prese così seriamente l’impegno da iniziare un lavoro di tre mesi perfezionando il suo accento e trascorrendo del tempo Russia per entrare meglio nel personaggio.

Tuttavia, secondo l’attore iconico, molti dei suoi sforzi sono stati sprecati perché in sala di montaggio la produzione ha del tutto escluso alcune delle sue scene più importanti. Rourke si è poi lamentato del fatto che quello fosse “un cinecomic senza cervello”.

Hugo Weaving – Teschio Rosso

Hugo Weaving non si è mai mostrato troppo entusiasta all’idea di tornare nei panni di Teschio Rosso in un altro cinecomic Marvel dopo la sua apparizione in Captain America: Il Primo Vendicatore.

L’attore tuttavia non aveva parlato male del personaggio in sè o della parte, ma ammesso semplicemente che quello non era il tipo di film in cui preferiva lavorare.

Toby Kebbel – Doctor Doom

Dopo la sua partecipazione al film, Toby Kebbel ha subito chiarito che non avrebbe partecipato ad un altro capitolo del franchise sui Fantastici Quattro, condividendo la delusione dei fan e sottolineando come il film si sia allontanato troppo dai fumetti.

Kebbel ha interpretato il sinistro villain Dottor Destino nel reboot dei personaggi Marvel, secondo il suo parere eccessivamente forzato e non in linea con la sua controparte originale.

Vinnie Jones – Juggernaut

Vinnie Jones è noto al grande pubblico per aver interpretato diversi personaggi tosti in film d’azione, e questo l’ha probabilmente indirizzato verso il ruolo di Juggernaut in X-Men: Conflitto Finale, cinecomic diretto da Brett Ratner e uscito nel 2006.

Tuttavia al termine delle riprese, l’ex sportivo si è lamentato a lungo della quantità di protesi che doveva indossare sul set e degli accessori scomodi, denunciando che l’esperienza, complessivamente, lo aveva fatto sentire “sottovalutato e poco sfruttato“.

Aspettando Gli Incredibili 2, ecco tutti i film Pixar in lavorazione

A quattordici anni dall’uscita del primo capitolo la Pixar riporterà al cinema la sua poco convenzionale famiglia di supereroi de Gli Incredibili 2, scritto e diretto nuovamente da Brad Bird e che nella versione originale si avvale delle voci di Holly Hunter, Craig T. Nelson, Sarah Vowell, Huck Milner, Samuel L. Jackson, Bob Odenkirk, Catherine Keener, Sophia Bush Isabella Rossellini.

Tuttavia i lavori non si fermano in casa Pixar, dove diversi team di produzione stanno già progettando il piano dei prossimi film; alcuni dei quali sono attesi sequel, altri graditi ritorni di registi noti per aver firmato dei veri e propri capolavori del genere.

Scopriamo allora di seguito tutti i titoli attualmente in sviluppo che vedranno la luce non prima del 2019:

Toy Story 4

toy story 4

Tra quelli elencati, Toy Story 4 è finora l’unico progetto Pixar in sviluppo ad avere una data di uscita ufficiale. Originariamente programmato per il 2017, il quarto capitolo del franchise sui giocattoli animati arriverà invece nelle sale il 21 giugno del 2019.

Come rivelato negli ultimi mesi, il film sarà un capitolo autonomo e non legato direttamente al terzo Toy Story. Queste le parole di Jim Morris, presidente della Pixar, in proposito:

“Credo che questo film non faccia parte della trilogia, è una storia separata, che non so se verrà a sua volta continuata (…) Non è una continuazione o la fine di Toy Story 4 Lo è per il momento, ma sarà una love story, una commedia romantica. Non sarà molto incentrato sull’interazione tra i personaggi e i bambini”

Suburban Fantasy World

Dan Scanlon, il genio dietro il franchise di Monsters & Co., è attualmente al lavoro su un nuovo film originale della Pixar il cui concept è stato annunciato lo scorso anno al D23 Expo.

Definito come una “suburban fantasy“, un fantasia suburbana, il progetto dovrebbe combinare la storia di una piccola città con l’avventura di un mondo fantastico dove due adolescenti orfani dalla giovane età cercano di trovare il modo di trascorrere un altro giorno con il padre defunto.

Come rivelato da Scanlon, l’idea del film trae ispirazione dalla sua esperienza personale, spiegando al pubblico del D23 che quando era piccolo perse il padre ma riuscì a sentire la sua voce in un film.

Film senza titolo diretto da Pete Docter

Tra i titoli confermati ma ancora senza titolo c’è anche il nuovo film scritto e diretto da Pete Docter, premio Oscar per Up e Inside Out. Come saprete, dopo l’addio alla Pixar di John Lasseter, Docter è diventato il direttore creativo dell’azienda insieme a Jennifer Lee (autrice di Frozen).

Del progetto sappiamo davvero poco, ma si attendono ulteriori aggiornamenti nei prossimi mesi.

Film senza titolo diretto da Mark Andrews

Chi sogna un sequel di Ribelle – The Brave, film d’animazione Pixar uscito nelle sale nel 2012 (e vincitore dell’Oscar), dovrà aspettare dal momento che uno dei suoi registi, Mark Andrews, sta lavorando ad un nuovo progetto ancora senza titolo.

La conferma è arrivata durante l’attività stampa de Il Viaggio di Arlo, dove i dirigenti della Pixar hanno svelato qualche dettaglio sul programma dei prossimi anni.

Film senza titolo diretto da Brian Fee

Nonostante il suo ultra-decennale rapporto con la Pixar, Brian Fee ha esordito come regista soltanto lo scorso anno con Cars 3, e ora è stato reso noto che il filmaker sta sviluppato un altro titolo originale.

Nessun dettaglio è stato rilasciato a riguardo, ma abbiamo ragione di credere che sia qualcosa di interessante. Fee non ha solo diretto Cars 3, ma ha anche sviluppato la storia originale del film e realizzato straordinari artwork per Ratatouille e WALL-E.

Woody Allen: per la moglie, Soon-Yi, Mia Farrow sta rovinando il #Metoo

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Dopo essere rimasta silenziosa per anni sull’argomento, la moglie di Woody Allen, Soon-Yi, ha commentato pubblicamente della controversia che sta interessando il marito, accusato da Mia Farrow (ex moglie di Woody Allen e madre adottiva della stessa Soon-Yi) di anni di abusi, soffermandosi anche su quanto il movimento #MeToo venga male utilizzato. Allen è stato al centro di denunce di abusi sessuali ai danni di sua figlia adottiva, Dylan Farrow, e Soon-Yi ha deciso finalmente di raccontare la sua versione della storia.

Nel 1992, Dylan Farrow, che all’epoca aveva sette anni, accusò Allen di averla sessualmente abusata. Da all’ora c’è stata una confusa battaglia in salita, con Allen che non è mai stato ufficialmente imputato di alcun crimine e la questione che è diventata poi di nuovo calda a seguito della nascita del movimento #MeToo alla fine del 2017. Ora, dopo Mia, Dylan e persino Ronan Farrow, fratello di Dylan, che ha parlato in modo significativo del movimento #MeToo, così come della relazione di sua sorella con Allen, in pubblicazioni di prestigio quali The New York Times e The LA TimesSoon-Yi ha parlato pubblicamente della controversia. Di solito silenziosa spettatrice, Soon-Yi ha mostrato un angolazione profondamente differente della situazione, rivelando che non solo le accuse contro Allen non sono fondate, ma che Mia Farrow era violenta contro di lei, da bambina.

A Rainy Day in New York, il film di Woody Allen è stato cancellato

Soon-Yi ha parlato con Vulture allo scopo di offrire una nuova prospettiva sulla questione, oltre ad accendere un riflettore sulla sua relazione personale con Mia Farrow. Dopo essere stata adottata dalla Farrow e André Previn, all’epoca marito di lei, Soon-Yi ha rivelato che l’attrice era violenta sin dall’inizio; dichiarando che la Farrow non solo faceva favoritismi con i suoi altri figli (lei e Previn hanno avuto tre figli biologici e due adottati ai tempi in cui venne adottata anche Soon-Yi nel 1978), ma che abusava fisicamente di lei picchiandola con dei blocchi di legno mentre le insegnava a parlare inglese, che la teneva sottosopra per i piedi, che la schiaffeggiava e le rivolgeva appellativi offensivi. Soon-Yi ha aggiunto che il fratello, Moses Farrow, un altro dei bimbi adottati dall’attrice, si riferì alla genitorialità di Mia come a una “rottura totale dello spirito“.

Soon-Yi ha spiegato che non ha mai visto i benefici di dichiarazioni pubbliche in merito al comportamento della sua madre adottiva, mentre cresceva, ma ha poi rivelato che le accuse contro il marito Woody Allen l’hanno convinta a rivedere la sua posizione. Ha spiegato a Vulture durante la sua intervista “quello che sta accadendo a Woody è così sconvolgente, così ingiusto” e che Mia “ha approfittato del movimento #MeToo e ha esposto Dylan come una vittima. E un’intera nuova generazione sta ascoltando queste storie che non dovrebbe ascoltare.” In risposta, Dylan Farrow ha rilasciato un comunicato ufficiale sul suo account Twitter personale, rivelando che le dichiarazioni di Soon-Yi su sua madre non sono corrette.

Come ogni controversia o scandalo, ci sono due versioni della storia. In questo caso, le accuse contro Woody Allen sono state soprattutto unilaterali. A questo punto, oltre ogni possibile verità sulla questione delle molestie, il resoconto di Soon-Yi sui comportamenti della Farrow, quando era bambina, gettano una luce nuova e una prospettiva differente su tutta la vicenda. Potrebbe anche essere impossibile sapere con certezza quali informazioni sono abbellite e quali no, ma è ovvio che anche la posizione di Soon-Yi deve essere ascoltata.

Fonte: VultureTHR, Twitter

Guardiani della Galassia: una versione alternativa per Mantis

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Guardiani della Galassia: una versione alternativa per Mantis

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Introdotta in Guardiani della Galassia Vol. 2 e ritrovata in Avengers: Infinity War, Mantis è uno dei personaggi del Marvel Cinematic Universe che più di tutti ha avuto un processo creativo lungo, per quello che riguarda il look. Il punto era creare visivamente un personaggio che fosse efficace, non fosse troppo differente dal modello del fumetto e che fosse accattivante per il pubblico.

L’esito è stato senz’altro vincente e l’interpretazione di Pom Klementieff ha aiutato i fan a fare amicizia con questo nuovo personaggio, che si univa così all’improvviso alla squadra di Star Lord. Ma come è stato costruito? Quali sono state le prove scartate e quelle invece mantenute per realizzare il look definitivo di Mantis, che abbiamo visto al cinema?

Di seguito il concept artist Andy Park, in forze ai Marvel Studios, ha diffuso un concept scartato, a suo dire il suo preferito di quelli realizzati per il personaggio. Eccolo di seguito:

https://twitter.com/andyparkart/status/1041100258829189121?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1041100258829189121%7Ctwgr%5E373939313b73706563696669635f73706f7274735f616374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-2-mantis-concept-art-design%2F

Come gli altri Guardiani della Galassia, anche Mantis dovrebbe tornare in Avengers 4. La avevamo lasciata ridotta in cenere su Titano, e adesso, grazie forse all’intervento di Captain Marvel, il personaggio potrebbe ritornare.

Per quanto riguarda invece il terzo volume dei Guardiani della Galassia, non si conoscono ancora le sorti del film che, a seguito del licenziamento da parte di Disney di James Gunn, è stato sospeso dalla produzione. Speriamo che all’annuncio della Fase 4 del MCU arrivino buone notizie per Star Lord e compagnia!

Escape Plan 2: Ritorno all’Inferno, recensione del film con Sylvester Stallone

Arriva nei cinema italiani Escape Plan 2: Ritorno all’Inferno, il seguito di Escape Plan: Fuga dall’Inferno, prison movie del 2013 che vedeva affiancate due icone del cinema action coma Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger.

Scrip e idea rimangono di Miles Chapman, ma cambiano regista – qui Steven C. Miller (Silent Night) – e soprattutto produzione. In quest’ultimo ambito infatti, è entrata in gioco la Cina, che ha voluto insistentemente questo secondo capitolo, forte degli incassi stratosferici ottenuti in patria dal primo film. La presenza asiatica è evidente a partire dal cast, mettendo in campo Huang Xiaoming che ruba la quasi totalità delle scene, rendendo la presenza di Stallone di fatto marginale.

In Escape Plan 2: Ritorno all’Inferno Ray Breslin (Stallone), collaudatore di prigioni di massima sicurezza, ha fondato un’agenzia dove usa le sue competenze in fatto di evasione per liberare ostaggi innocenti. Ma quando un’operazione va male, i membri della sua squadra vengono rapiti e rinchiusi nell’ “Ade”, una prigione apparentemente inespugnabile. Ma il suo miglior discepolo, Shu (Xiaoming), riuscirà a comprendere la complicata architettura variabile della prigione, e tenterà di fuggire. Non senza essersi prima cimentato in una decina di combattimenti in stile arti marziali.

Escape Plan 2: Ritorno all’Inferno risulta, senza stupore, un film che bada molto poco alla trama e molto più all’azione. La storia, così come i dialoghi, sono un mero pretesto per mettere in campo scene di lotte tra detenuti ed inseguimenti rocamboleschi.

Escape Plan 2: Ritorno all’InfernoLa presenza di guest star come Stallone, 50 Cent o la new entry Dave Bautista (il Drax de I Guardiani della Galassia) è assolutamente pleonastica, e chi si recherà al cinema per via della loro millantata presenza su trailer e locandina, rimarrà alquanto deluso.

Lo spunto della prigione inespugnabile – sicuramente già esplorato in capolavori del calibro di Fuga da Alcatraz o Il Cubo – poteva dare molti spunti che qui non vengono invece sfruttati. E se nel primo Escape Plan ci si trovava quanto meno di fronte a due colpi di scena piuttosto buoni (come l’inaspettata ubicazione della prigione “La Tomba”), in questo secondo capitolo non ci si è nemmeno presi la briga di ideare un cliffhanger che potesse movimentare una trama tanto piatta.

Box Office ITA: Mamma Mia! Ci risiamo sempre primo

Box Office ITA: Mamma Mia! Ci risiamo sempre primo

Mamma Mia! Ci risiamo regge in testa al box office italiano, seguito da Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa e The Equalizer 2.

box officeI sequel dominano la classifica del botteghino italiano non molto ricco di questa settimana.

Infatti Mamma Mia! Ci risiamo regge in cima con 676.000 euro incassati alla sua seconda settimana di programmazione con cui giunge a quota 2,5 milioni di euro. Difficilmente raggiungerà i 9 milioni globali incassati dal primo film dieci anni fa.

Anche Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa conferma la posizione della scorsa settimana raccogliendo altri 638.9000 con cui arriva a ben 11,4 milioni.

The Equalizer 2 apre al terzo posto con 594.000 euro incassati in 385 sale a disposizione, registrando una media per sala tutt’altro che incoraggiante pari a 1500 euro.

Gotti debutta in quarta posizione con 530.000 euro, mentre Mission: Impossible – Fallout perde due posizioni e raccoglie altri 472.000 euro per un totale di 4,6 milioni.

Calo anche per Slender Man (348.000 euro) e Resta con me (306.000 euro), arrivati rispettivamente a 1,1 milioni complessivi e 2,9 milioni totali.

Un affare di famiglia debutta all’ottavo posto con 236.000 euro incassati in un’ottantina di sale.

Chiudono la top10 altre due novità veneziane di questo fine settimana: Sulla mia pelle, che esordisce con 200.000 euro, e La profezia dell’armadillo, il cui debutto si ferma a quota 147.000 euro.

Quello che non uccide: trailer e poster italiani per il film con Claire Foy

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È stato diffuso il nuovo trailer italiano di Quello che non Uccide, il nuovo film con protagonista Claire Foy (The Crown, Il Primo Uomo). Il film è l’adattamento del quarto romanzo della saga di Millennium di Stieg Larsson completato e firmato da David Lagercrantz.

I protagonisti dei romanzi di Larsson sono stati già portati sul grande schermo da David Fincher con Millennium – Uomini che odiano le donne, in cui Rooney Mara e Daniel Craig davano vita ai protagonisti. A seguire anche il poster italiano con la Foy nei panni di Lisbeth Salander.

Quello che non uccide è stato pubblicato in seguito alla morte improvvisa dell’autore e consta di 200 pagine dattiloscritte che avrebbero poi completato quello che, nelle intenzioni, doveva essere una storia in dieci capitoli. Scott Rudin e Amy Pascal tornano a produrre il film.

La vincitrice del Golden Globe, Claire Foy (The Crown), protagonista nel trailer internazionale di Quello che non uccide. Nel film, nuova pellicola della serie Millenium, creata da Stieg Larsson, e tratto del best seller di David Lagercrantz (edito da Marsilio Editori), Claire Foy interpreta l’iconico ruolo dell’hacker informatico Lisbeth Salander. Nel cast anche Sverrir Gudnason (Borg McEnroe), nella veste del giornalista Mikael Blomkvist, Sylvia Hoeks (Blade Runner 2049, La migliore offerta), Lakeith Stanfield (Selma – La strada per la libertà, Scappa – Get Out) e Stephen Merchant (Logan – The Wolverine). Il film, diretto da Fede Alvarez (Man in the Dark), al cinema dal 31 ottobre distribuito da Warner Bros. Enterteinment Italia.

Sinossi: Lisbeth Salander, figura di culto e personaggio principale dell’acclamata serie di libri ‘Millennium’ creata da Stieg Larsson, tornerà sul grande schermo in Quello che non uccide, il primo adattamento del recente bestseller mondiale scritto da David Lagercrantz. La vincitrice del Golden Globe, Claire Foy protagonista della serie The Crown, interpreterà l’iconica hacker sotto la direzione di Fede Alvarez, regista del thriller del 2016, Man in the dark; la sceneggiatura di questo nuovo capitolo è di Steven Knight, Fede Alvarez e Jay Basu.

Millennium – Quello che non uccide, recensione del film con Claire Foy

Fonte: SonyPicturesIT

Prendimi! recensione del film con Jeremy Renner

Prendimi! recensione del film con Jeremy Renner

Torna al cinema una nuova commedia prodotta dalla Warner Bros, che sembra ormai aver individuato la formula perfetta per questo genere di film: Prendimi!

A partire dalla trilogia di Una Notte da Leoni, passando per Come Ammazzare il Capo…e Vivere Felici, fino ad arrivare al recente Game Night, ormai questo tipo di comedy made in U.S.A. incontra sempre un buon successo di pubblico. Per non sbagliare il risultato, gli ingredienti tendono a rimanere piuttosto invariati. C’è un gruppo di grandi amici, una svolta improvvisa all’interno delle loro vite, e soprattutto tanta tanta comicità scorretta. Battute scurrili, doppisensi volgari, scene paradossali, che però alla fine funzionano, e rendono il prodotto piuttosto divertente.

In Prendimi! gli amici di vecchia data Hoagie (Ed Helms), Chilli (Jake Johnson), Bob (Jon Hamm) e Jerry (Jeremy Renner) si ritrovano a giocare a Prendimi (in inglese “Tag”) – ovvero il nostrano Acchiapparella – ogni mese di maggio da quando sono piccoli. Il record di “imprendibilità” è detenuto da Jerry, abilissimo nello sfuggire alle mille trappole che gli tendono. Ma questo maggio è diverso. Jerry si sposa. E i tre sconfitti vogliono farsi giustizia a tutti i costi, cercando di rompereil primato di Jerry a Prendimi. Si fa fatica a pensare che una sinossi del genere possa creare del vero intrattenimento. L’idea di base è piuttosto labile, eppure in qualche strano modo funziona.

Prendimi!Merito forse del cast divertente e divertito, che oltre ai già citati Helms, Renner e Hamm, mette in campo una Isla Fisher agguerritissima. Pare che la storia si basi su un fatto realmente accaduto e descritto anni fa in un articolo del Wall Street Journal, dove si parlava di quattro compagni di liceo che dagli anni ’80 ad oggi continuano a giocare a rincorrersi, producendosi di volta in volta in effetti sorpresa che colgano in fallo colui che deve essere acchiappato.

Proprio negli anni ’80 il gioco “Tag” entrò molto in voga, e tra i film ad esso dedicati ricordiamo Toccato (1985) e Tag: the Assassination Game (1982). Nulla di nuovo quindi, sul fronte cinematografico, eppure Prendimi! si rivela una commedia godibile, con poche idee certo, ma un buon ritmo. Lungo i titoli di coda scorrono alcuni video amatoriali dei veri protagonisti della vicenda narrata.

Il ritorno di Mary Poppins: il trailer ufficiale con Emily Blunt

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La Disney ha diffuso il trailer ufficiale di Il Ritorno di Mary Poppins, il sequel del capolavoro della Casa di Topolino con Julie Andrews. Questa volta, nei panni della protagonista, ci sarà Emily Blunt, che raccoglie un’eredità pesante e impegnativa.

Ecco il trailer ufficiale di Il ritorno di Mary Poppins

https://www.youtube.com/watch?v=-3jsfXDZLIY

Il trailer in italiano:

Nel cast del film Emily Blunt, nel ruolo che fu di Julie AndrewsLin-Manuel Miranda, creatore del musical di grandissimo successo Hamilton, e la tre volte premio Oscar Meryl Streep, che interpreterà il ruolo della cugina Topsy. Ben Whishaw (Spectre, The Zero Theorem, Paddington) interpreterà invece Michael Banks da adulto e Emily Mortimer sarà Jane. Infine ci saranno anche Dick Van Dyke e Angela Lansbury.

Il film arriverà in sala il 19 dicembre 2018 e racconta di Jane e Michael Banks oramai diventati adulti che, dopo una grave perdita, accolgono in casa Mary Poppins. Attraverso le sue doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack, Mary aiuterà la famiglia a riscoprire la gioia e il senso di meraviglia che hanno abbandonato le loro vite.

La sceneggiatura sarà scritta da David Magee; per quanto riguarda la colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato al premio Oscar Marc Shaiman si occuperà della composizione, mentre il vincitore del Tony Award Scott Wittman scriverà nuove canzoni originali.

A dirigere il film è stato chiamato un esperto di musical, Rob Marshall. L’ambientazione, che nel primo film era di poco precedente alla Prima Guerra Mondiale, in questo film sarà quella della Grande Depressione, mentre la storia sarà basata sulle storie di Pamela Lyndon Travers su Mary Poppins e la famiglia Banks.

Il Ritorno di Mary Poppins, leggi la recensione

Fonte: Walt Disney Studios

End of Justice – Nessuno è Innocente in home video

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Ambientato nelle corti criminali sovraffollate di in una Los Angeles contemporanea, End of Justice – Nessuno è innocente è la nuova, impressionante prova attoriale di Denzel Washington, che gli vale la sesta nomination all’Oscar. Il thriller legale è disponibile nei formati DVD, Blu-ray e Digital HD dal 19 settembre con Universal Pictures Home Entertainment Italia, con oltre 30 minuti di contenuti extra e nuove scene eliminate mai viste. End of Justice – Nessuno è innocente porta sullo schermo un cast stellare (Denzel Washington, Colin Farrell) ed una storia più attuale che mai.

Roman (Denzel Washington) è un avvocato difensore idealista e determinato la cui vita viene messa improvvisamente sottosopra. Quando viene reclutato da uno studio legale guidato dall’ambizioso George Pierce (Colin Farrell) e fa amicizia con una giovane sostenitrice dei pari diritti (Carmen Ejogo), s’innesca una serie di eventi torbidi che mettono a dura prova l’attivismo che da sempre caratterizza il lavoro di Roman.

Diretto dal candidato all’Oscar Dan Gilroy (The Nightcrawler – Lo sciacallo), è il secondo film del regista e la sesta nomination agli Academy Awards per Denzel Washington (Glory – Uomini di gloria, Training Day come Miglior attore protagonista. End of Justice – Nessuno è innocente affronta tematiche sociali e politiche attuali e non rimandabili, soprattutto nell’odierna America di Trump.

End of Justice – Nessuno è innocente  DVD E BLU-RAY:

  • Denzel Washington: diventare Roman
  • La realizzazione di End of Justice – Nessuno è innocente
  • Colin Farrell: alla scoperta di George
  • 8 scene eliminate

End of Justice – Nessuno è innocente BLU-RAY:

  • Genere: Thriller
  • Dischi: 1
  • Durata: 117 minuti ca. 
  • Video: Formato panoramico ad alta definizione (1.85:1) 1920 x 1080p
  • Audio: Italiano 5.1 Dolby Digital, Inglese, Giapponese, Tedesco 5.1 Dts-Hd Ma
  • Sottotitoli: Italiano, Inglese, Giapponese, Tedesco, Turco
  • Contenuti Speciali: • Denzel Washington: diventare Roman • La realizzazione di End of Justice – Nessuno è innocente • Colin Farrell: alla scoperta di George • 8 scene eliminate

End of Justice – Nessuno è innocente INFORMAZIONI TECNICHE DVD:

  • Genere: Thriller
  • Dischi: 1
  • Durata: 117 minuti ca.
  • Video: Formato panoramico 1.85:1 anamorfico 16:9
  • Audio: Italiano, Inglese, Tedesco – Dolby Digital 5.1
  • Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco e Turco.
  • Contenuti Speciali: • Denzel Washington: diventare Roman • La realizzazione di End of Justice – Nessuno è innocente • Colin Farrell: alla scoperta di George • 8 scene eliminate

Oscar 2019: i candidati italiani al Miglior Film Straniero

Oscar 2019: i candidati italiani al Miglior Film Straniero

Dopo i Festival di Venezia e Toronto, il profilo cinematografico della stagione si delinea, visto che, in genere, i film che arriveranno alla Notte degli Oscar 2019 vengono presentati in una delle due manifestazioni. 

Iter diverso invece percorrono i film che si inseriscono nelle categorie di Miglior Film Straniero. Così, mentre sappiamo già, ad esempio, che Roma di Alfonso Cuaron sarà il candidato al Miglior film straniero per il Messico, in Italia è appena stata resa nota la lista dei 21 film che ambiscono a rappresentare il Paese nel mondo, a Hollywood.

Tra qualche scelta insolita, come la commedia con Vinicio Marchioni, Quanto Basta, e qualche scelta scontata ma sacrosanta, come il bellissimo Dogman di Matteo Garrone, ci sono anche le sorprese che hanno escluso Loro di Paolo Sorrentino, film che forse paga lo scotto della misteriosa divisione in due capitoli (Loro 1 e Loro 2). Di seguito la lista completa:

Oscar 2019: ecco i candidati italiani al miglior film straniero

A CASA TUTTI BENE di Gabriele Muccino
CAINA di Stefano Amatucci
COME UN GATTO IN TANGENZIALE di Riccardo Milani
DOGMAN di Matteo Garrone
DOVE NON HO MAI ABITATO di Paolo Franchi
L’ESODO di Ciro Formisano
L’ETA’ IMPERFETTA di Ulisse Lendaro
IL FIGLIO SOSPESO di Egidio Termine
LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher
MANUEL di Dario Albertini
NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek
NOME DI DONNA di Marco Tullio Giordana
QUANTO BASTA di Francesco Falaschi
LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi
RICCARDO VA ALL’INFERNO di Roberta Torre
SEMBRA MIO FIGLIO di Costanza Quatriglio
UNA STORIA SENZA NOME di Roberto Andò
SULLA MIA PELLE di Alessio Cremonini
LA TERRA DELL’ABBASTANZA di Damiano e Fabio D’Innocenzo
THE PLACE di Paolo Genovese
TITO E GLI ALIENI di Paola Randi

Se ti abbraccio non aver paura: al via le riprese del nuovo film di Gabriele Salvatores

Sono iniziate a Trieste le riprese di Se ti abbraccio non aver paura, il nuovo film diretto dal Premio Oscar Gabriele Salvatores. Nel cast Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abatantuono e il giovane Giulio Pranno.

Il film, scritto da Umberto Contarello e Sara Mosetti, è prodotto da Indiana Production ed EDI -effetti digitali italiani- con Rai Cinema, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission. 

Gabriele Salvatores torna a girare un road movie, dall’Italia dell’est fino alle strade deserte dei Balcani.

Se ti abbraccio non aver paura è il nuovo film di Gabriele Salvatores

Il film, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Fulvio Ervas, racconta la straordinaria avventura di un padre e un figlio e il loro rapporto tenero, divertente, problematico e fuori dagli schemi.

“Il viaggio, la musica, le strade senza nome dove emozioni e sentimenti trovano lo spazio per volare. Insomma rock and roll! Di nuovo in strada, dove a volte ho bisogno di tornare” Gabriele Salvatores.

Le riprese si svolgeranno tra Italia, Slovenia e Croazia e dureranno 9 settimane. Il film uscirà nel 2019 e sarà distribuito da 01 Distribution.

The Joker Origins: primo video dal set e la connessione con The Killing Joke

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Dopo la prima immagine ufficiale di Joaquin Phoenix nei panni del protagonista, cominciano a circolare i primi contenuti “rubati” dal set di The Joker Origins. Si tratta di foto e video in cui vediamo l’attore in azione. Di seguito vediamo il video dal set in cui Phoenix si confronta con un clown corpulento, e proprio da questa scena e dalle immagini diffuse si possono cogliere alcuni riferimenti e omaggi a The Killing Joke, una delle migliori storie raccontate dai fumetti con protagonista il Clown Principe del Crimine.

https://twitter.com/JNapierrr/status/1041483300357910529?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1041483300357910529%7Ctwgr%5E373939313b73706563696669635f73706f7274735f616374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjoker-movie-set-video-joaquin-phoenix%2F

Il video e le foto dal set del film mostrano Arthur che esce dall’ufficio della Ha-Ha’s Talent Booking, plausibilmente la talent agency gestita dal personaggio interpretato da Marc Maron, e incontrare un pagliaccio scontroso, a cui afferra il naso rosso, gettandolo per strada. Altre foto mostrano che l’agenzia si trova su Amusement Mile, una parte di Gotham City che, nei fumetti, ospita un parco di divertimenti. In The Killing Joke, il Joker sequestra il commissario Gordon e lo porta a un parco divertimenti fatiscente. Il nome del parco non viene rivelato, e non sembra essere Amusement Mile, ma questa scena appare essere comunque un forte legame tematico con la graphic novel di Moore e Bolland, e un’ulteriore indicazione che The Joker Origins attingerà agli elementi di The Killing Joke.

The Joker Origins (titolo provvisorio) arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime ore dalla Warner Bros e sarà diretto da Todd Phillips (Una notte da leoni).

Il film sarà ambientato nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

“Sono tre o quattro anni che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già avuto diverse rappresentazioni  ha raccontato Phoenix in una recente intervista –Prendo molto tempo quando si tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.“

Ufficiali nel cast del film Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De Niro, Frances Conroy, Marc Maron.

Fonte: JJ e Twitter

Kit Harington e l’ombra dell’omofobia sui Marvel Studios

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Kit Harington e l’ombra dell’omofobia sui Marvel Studios

Kit Harington ha partecipato al Toronto International Film Festival 2018 in occasione della presentazione al pubblico e alla stampa di The Death and Life of John F. Donovan, l’ultimo film di Xavier Dolan in cui è protagonista, insieme al regista e alle co-star Emily Hampshire e Thandie Newton.

Durante la promozione del film, è sembrato che Harington avesse qualcosa da dire alle grandi produzioni supereroistiche, alla Marvel in particolare, tacciata di non aver mai assunto un attore gay per interpretare un suo protagonista. Ecco le parole dell’attore di Game of Thrones: “C’è un grande problema con la mascolinità e l’omosessualità che implica la convinzione che le due cose non possano andare a braccetto. È come se non potessimo avere qualcuno in un film Marvel che è gay nella vita reale e che interpreta un supereroe. Quando accadrà?”

Probabilmente l’affermazione di Kit Harington andrebbe contestualizzata in un quadro più ampio soprattutto perché i casting Marvel si sono sempre rivelati essere la scelta migliore per il personaggio, man mano che si presentava la necessità di dare un volto di carne e ossa a un nuovo eroe di carta e inchiostro. Ci sono in effetti molti esempi di attori apertamente gay che rappresentano con grande disinvoltura ruoli mascolini. Il primo esempio è quello di Luke Evans, che per fisicità e appeal dà corpo impeccabilmente a ruoli molto mascolini.

Nonostante la dichiarazione di Kit sia corretta nell’ambito dei Marvel Studios, in tempi non sospetti un grande personaggio Marvel (pure se in casa Fox) è stato interpretato con risultati egregi da un attore apertamente omosessuale: parliamo del grandioso Magneto di Ian McKellen, che ha fatto la storia del cinecomic ante-litteram e che detiene ancora il primato per uno dei migliori adattamenti di un personaggio dei fumetti.

Ricordiamo, in merito a Kit Harington e ai cinecomics, che il nome dell’attore è stato fatto in merito a un nuovo eventuale casting per The Batman, con una possibile posizione lasciata aperta da Ben Affleck per il ruolo dell’Uomo Pipistrello. Il rumor non è stato confermato, ma nemmeno ufficialmente smentito dalla produzione.

Fonte: Variety

Captain Marvel: i cambiamenti tra fumetti e Marvel Cinematic Universe

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La Captain Marvel che arriverà al cinema l’8 marzo 2019 non è quella che gli appassionati di fumetti di lunga data conoscono bene. La Carol Danvers di Brie Larson deve attraversare una revisione che la renderà adatta al MCU e che quindi ne cambierà non solo le origini ma anche il set di poteri e abilità. 

Il viaggio di Carol, da membro del USAF e supereroe dell’Universo Marvel è segnato da guerre contro razze aliene, mentori condannati e storie d’amore, senza menzionare cambiamenti di abilità che cambiano in maniera radicale. È comprensibile quindi che l’adattamento del personaggio richiedeva una normalizzazione. Ecco quindi un piccolo compendio di come Captain Marvel cambierà dai fumetti, e quali elementi del personaggio rimarranno invece gli stessi.

L’origine a fumetti di Captain Marvel

Nei fumetti Marvel della fine degli anni ’60, Carol Danvers non è stata la prima a indossare il mantello metaforico di Captain Marvel. Quel ruolo apparteneva all’alieno Mar-Vell, un membro della Milizia Imperiale Kree. Inviato inizialmente a osservare la Terra per preparare la razza umana ai viaggi spaziali, Mar-Vell si è finto uno scienziato, il Dottor Walter Lawson e comincia ad innamorarsi del capo della sicurezza ed ex pilota USAF, una certa Carol Danvers. Ribellatosi al piano definitivo della Suprema Intelligenza Kree per l’umanità, Mar-Vell – o Captain Marvel, come si è fatto chiamare dopo – è diventato un protettore della Terra. Questo fino a che il villain Nitro non gli ha inflitto un cancro, nella graphic novel del 1982, The Death of Captain Marvel.

Prima della sua morte, Mar-Vell era stato impegnato in una battaglia contro un vecchio ufficiale superiore e geloso rivale in amore dell’esercito Kree di nome Yon-Rogg (Jude Law potrebbe interpretare entrambi i ruoli nel film in uscita, ma attualmente tutte le parti coinvolte mantengono il silenzio sul nome del suo personaggio; l’unica cosa che si sa su di lui è che è un guerriero e “devoto” capo Kree). Yon-Rogg rapisce Carol Danvers, e quando Mar-Vell tenta di salvarla, viene sottoposta a radiazioni Kree, che cambiano metà del suo DNA. Questa esposizione le fa guadagnare dei poteri simili a quelli di Mar-Vell, che lei usa per combattere il crimine e la malvagità sotto le sembianze di Miss Marvel. Poco dopo, si unisce ai Vendicatori. Il suo cammino si intreccia anche con quello degli X-Men, con i quali combatte, ma in seguito, un incontro con Rogue la lascia senza poteri. La mutante, in quella fase alleata di Mistica, le risucchia tutti i poteri e i suoi ricordi, rendendola di nuovo una comune mortale.

Nel 2012, Carol accetta finalmente il ruolo di Captain Marvel, dopo essere stata per breve tempo Binary e Warbird, seguendo una squadra contro la Phoenix Force con una brevissima apparizione di Mar-Vell. Considerando l’eredità del primo Captain Marvel, e il suo significato nella sua vita, lei assume finalmente il nome ufficiale con la benedizione di Captain America, che la rassicura del fatto che proprio Mar-Vell avrebbe voluto per lei quel nome. Così Carol abbraccia questa identità con stile, diventando uno degli eroi più importanti della Marvel.

Starforce, Kree e Skrulls

Stando al coverage dal set di Entertainment Weekly, Captain Marvel si aprirà con un “tradimento” nella storia dei fumetti, come spesso accade nelle storie d’origine dei supereroi al cinema. Carol avrà già i suoi poteri, e sarà già un membro della forza militare Kree, Starforce. Come è entrata in possesso dei suoi poteri, non si sa, ma il fatto che lei possa combattere nella squadra, come membro rilevante, è una decisa rottura con la storia dei fumetti.

La squadra della Starforce, al cinema, vedrà Jude Law nei panni del comandante, al momento senza nome; le prime teorie suggeriscono che Law interpreterà il mentore di Carol, nonché interesse romantico e predecessore, Mar-Vell, tuttavia la presenza di Ronan l’Accusatore (Lee Pace) nel film, suggerisce che i rapporti saranno un po’ più articolati e che forse i villain saranno di più e che i personaggi avranno ruoli meno netti. In questo contesto, la Carol del film sarà allineata con quella dei fumetti, con legami con gli eroi di guerra e con le forze Kree. 

La Starforce nei fumetti comprendeva personaggi quali Captain Atlas, Ultimus, Minerva e Korath, ma solo un paio di questi personaggi compariranno nel film. Da una parte abbiamo Djimon Hounsou che torna a essere Korath come già visto in Guardiani della Galassia, e dall’altra c’è Gemma Chan, vista in Humans, che sarà invece Minerva. I registi del film, Boden e Fleck, descrivono la squadra come i Seal dello spazio. 

Nel film, Captain Marvel tornerà sulla Terra a un certo punto per combattere gli Srulls infiltrati sul pianeta. Saranno guidati da Talos (Ben Mendelson), che a un certo punto comparirà sotto copertura nello SHIELD, il che ci porterà di nuovo in contatto con Nick Fury e Phil Coulson, all’inizio della loro carriera nell’organizzazione. Gli Srulls come parte della storia di Captain Marvel non si inseriscono nelle sue vicende a fumetti, visto che non ha mai partecipato alla guerra tra Kree e Skrulls, e le sue interazioni con gli SKrulls sono arrivate solo nei fumetti del 2008, in Secret Invasion e persino allora lei era un membro di New Avengers e non li ha mai affrontati da sola. I fan stanno però teorizzando che le prossime Fasi Marvel potrebbero vedere al cinema proprio Secret Invasion.

I poteri di Captain Marvel

La storia dei poteri di Carol è alquanto complessa. Danvers è stata inizialmente esposta alla macchina Kree, che converte l’immaginazione in realtà, nota con il nome di Psyche-Magnitron, durante uno scontro traMar-Vell e Yon-Rogg. A causa della sua prossimità con Mar-Vell, che la salva dall’esplosione della macchina, si è “inzuppata” di DNA Kree. Questo le ha permesso di aumentare la sua forza, la sua resistenza e le ha conferito la capacità di volare. Inoltre la fisiologia Kree l’ha resa anche immune a tossine e veleni. 

Carol è stata poi soggetta a sperimentazioni da parte della razza insettoide aliena dei Brood, che le ha conferito altri poteri cosmici, dopo i quali ha assunto l’identità di Binary. Tra questi poteri c’è la capacità di manipolare l’energia (anche quella gravitazionale) e di sopravvivere nello spazio. Tuttavia questi poteri durarono poco e le rimase soltanto la capacità di assorbire energia e spararla attraverso raggi luminosi dalle mani.

Non ci sono conferme in merito al set di poteri che Carol avrà nel film, ma Kevin Feige, produttore e architetto dell’Universo Condiviso, ha spiegato che lei sarà più potente di ogni altro personaggio e che i suoi poteri saranno fuori scala.

Il costume di Captain Marvel

Captain MarvelLe foto dal film mostrano Captain Marvel con due costumi differenti: quello verde e nero della forza militare Kree, la Starforce, e quello iconico rosso, blu e oro del personaggio che conosciamo dai fumetti. Quello che i due costumi hanno in comune sono degli spessi guanti che potrebbero essere i Nega-Bands usati da Mar-Vell nei fumetti (ma mai da Carol).

Se il personaggio sarà dotata di queste armi Kree sullo schermo, queste potrebbero aiutarla in volo e le consentirebbero soprattutto di redirezionare l’energia del Regno Quantico (o della Zona Negativa, nei fumetti) per resistere agli attacchi e alla micropressione dagli stress dei viaggi interstellari. 

MCU: 10 teorie dei fan che si sono rivelate vere

I fan non hanno problemi a far viaggiare la propria immaginazione quando si parla di MCU e di tutto ciò che è legato all’universo cinematografico Marvel.

Ogni scena, dettaglio o battuta diventa spesso materiale ghiotto per ipotizzare scenari o scovare easter egg che sfuggono anche agli occhi più attenti; molte di queste teorie si sono addirittura rivelate corrette, mentre altre sono state presto smentite dai film, o dalle serie prodotte in questi anni.

Leggi anche – MCU: 10 personaggi che potrebbero lasciare l’universo condiviso

Ma quali di queste si sono effettivamente rivelate fondate? Ecco le dieci più importanti:

Il Regno Quantico

Dopo averne avuto un assaggio in Ant-Man, i fan sapevano che era questione di tempo e che avremmo rivisto il Regno Quantico in maniera più approfondita. Questo “universo” parallelo esiste oltre il tempo e lo spazio e molte teorie lo davano come unico modo per riportare in vita Janet Van Dyne e come possibile trappola per chiunque vi fosse entrato. Cosa effettivamente successa dopo lo schiocco di Thanos alla fine di Infinity War.

La scena post credits di Ant-Man e Wasp ha infatti dimostrato che le teorie dei fan erano fondate, confermando che il viaggio nel tempo è possibile nel Reame Quantico. Da qui ulteriori speculazioni su Avengers 4 e la strategia dei Vendicatori per sistemare l’irrimediabile piano del Titano Pazzo.

Teschio Rosso

Teschio Rosso è stato uno dei primi villain del MCU, presentato come il leader dell’Hydra in Captain America: Il Primo Vendicatore. Scomparso alla fine del film, il personaggio portava con sé anche il cubo cosmico (il tesseract), apparentemente distrutto.

Tuttavia nel corso degli anni molti fan hanno teorizzato che il cubo altro non era che una gemma dell’infinito, e come tale aveva teletrasportato il Teschio Rosso da qualche altra parte nell’universo. Grazie ad Avengers: Infinity War questa fantasia si è tramutata in realtà con il villain che torna nei panni del guardiano immortale della gemma dell’anima.

Spider-Man nel MCU

Una delle teorie che ha accompagnato Captain America: Civil War prima del suo annuncio ufficiale fantasticava sul ritorno di Spider-Man ” a casa” con il suo debutto nel Marvel Cinematic Universe. Così è stato, e Peter Parker è apparso tra le fila degli eroi e successivamente protagonista del suo standalone (Spider-Man: Homecoming).

Grazie all’accordo fra Marvel e Sony, che detiene i diritti sul supereroe, Spider-Man è poi stato incluso in Avengers: Infinity War, Avengers 4 e Spider-Man: Far From Home.

L’occhio di Agamotto

Dopo l’annuncio del film su Doctor Strange, i fan stavano già cercando la posizione delle gemme dell’infinito in vista dell’arrivo di Thanos, e diverse erano state confermate come quella della realtà in Thor: The Dark World, dello spazio (o Tesseract) in The Avengers, della mente in Avengers: Age of Ultron e del potere in Guardiani della Galassia.

Mancava all’appello quella del tempo, ma basandosi su alcuni accenni ai suoi poteri e confrontandoli con quelli dell’occhio di Agamotto, i fan sono giunti alla conclusione che l’amuleto al collo di Strange fosse proprio l’indiziata gemma. Teoria poi confermata.

Il destino di Gamora

Nei fumetti si Infinity Gauntlet, Thanos fa di tutto per ottenere e mantenere gemme dell’infinito, anche sacrificare la vita di sua figlia adottiva Gamora, la cui anima viene assorbita nella Gemma da Adam Warlock. Basandosi su queste immagini, i fan hanno ipotizzato che l’eroina avrebbe affrontato lo stesso destino in Avengers: Infinity War. Così è stato, ma speriamo comunque di rivederla in Avengers 4.

Hulkbuster

A volte le teorie dei fan vengono incoraggiate dalla fantasia, altre volte dagli spoiler del merchandise ufficiale dei film: come nel caso dei giocattoli Lego e del set di Avengers: Infinity War che ha mostrato Bruce Banner mentre pilotava la sua Hulkbuster.

È possibile che ne avremo di più in Avengers 4, ma sappiate che questa non è la prima volta che i Lego rovinano alcune sorprese dei film Marvel. Già con Ant-Man che sarebbe diventato Giant-Man in Captain America: Civil War avevano offerto ai fan un ghiotto spoiler…

Peter Parker in Iron Man 2

In una scena di Iron Man 2 vediamo un bambino che indossa una maschera di Iron Man inquadrato da uno dei droni di Whiplash. Da lì partirono speculazioni sull’identità del personaggio, e alcuni fan hanno immaginato che si trattasse nientemeno che di un piccolo Peter Parker.

E mentre Tom Holland si è detto entusiasta all’idea, Kevin Feige ha più o meno accettato questa della teoria. Sarà veramente così? O è solo un modo per accontentare gli appassionati?

La fine di Visione

Considerando che Visione aveva una gemma dell’infinito incastonata sulla sua fronte, l’idea che il finale di Infinity War gli riservasse un destino atroce era alquanto scontata. I fan avevano infatti immaginato che Thanos, per ottenerla, avrebbe torturato il supereroe, cosa realmente accaduta nel terzo atto nel Wakanda.

La storia di Valchiria

Nei fumetti Valchiria viene ritratta con caratteri nordici, pallida, con lunghi capelli biondi e occhi azzurri, ma quando Thor: Ragnarok ha presentato la “nuova” eroina del MCU, interpretata da Tessa Thompson, molti fan sono rimasti sconcertati dal look totalmente inedito.

In seguito hanno teorizzato che non si trattava della Valchiria dei fumetti, il cui nome era Brunhilde, ma di un altra guerriera e amante dell’eroina originale. Ed effettivamente parte di questa fantasia viene confermata dalla stessa Tessa Thompson quando dichiara in modo definitivo che il suo personaggio è bisessuale.

Chi può sollevare il martello di Thor?

Sollevare il martello di Thor è una sfida impossibile per chiunque non sia il Dio del Tuono, tuttavia qualcun altro si è rivelato “degno” “degno” di questo potere, e non è stato nè Captain America nè Iron Man ma Visione. Come mostrato in Avengers: Age of Ultron, l’androide ignaro della clausola ha sollevato il Mjolnir per consegnarlo a Thor.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi su Sky Cinema Uno

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Dopo il successo da record al box office, Star Wars: Gli Ultimi Jedi, l’ottavo film della Saga, firmato LucasFilm e diretto da Rian Johnson (Breaking Bad, Looper) sbarca in prima tv lunedì 17 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits.  Il film sarà disponibile anche on demand. Nel cast, i protagonisti storici della saga, Mark Hamill (Guerre Stellari, Ritorno dal futuro) e Carrie Fisher (Harry ti presento Sally, Patto di sangue) brillano accanto ai protagonisti della nuova trilogia, Adam Driver (Lincoln, Star Wars: Il risveglio della forza), Daisy Ridley (Ophelia), Benicio Del Toro (Escobar, Avengers: Infinity War) e Laura Dern (The Founder, The Tale).

 

LE INTERVISTR ESCLUSIVE AL CAST DI Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Il Primo Ordine è in lotta contro la Resistenza e Rey consegna a Luke Skywalker la spada laser di sua proprietà per cercare di convincerlo a tornare a combattere per salvare il mondo libero. Luke però non vuole saperne di tornare in guerra, credendo sia il momento di porre fine ai Cavalieri Jedi.

Nel frattempo la flotta della Resistenza esce dall’iperspazio e si ritrova alla deriva con poco carburante a disposizione: il Primo Ordine riesce a rintracciarla una seconda volta e l’Alleanza capisce che i nemici sono dotati di un potente localizzatore a lungo raggio che può essere disattivato soltanto salendo a bordo della loro nave ammiraglia.

Con il sesto incasso d’esordio più alto di sempre, il film ha ricevuto ampi consensi anche dalla critica cinematografica mondiale: per il New York Post il film «è un capolavoro audace e di alta qualità dai dettagli fantastici», per il Guardian «è un esplosivo tripudio di proporzioni galattiche» mentre per il Telegraph la trama «è emozionante e sinceramente sorprendente».

Impreziosiscono il già stellare cast il Premio Oscar Lupita Nyong’o (12 anni schiavo, Queen of Katwe), John Boyega (Star Wars: il risveglio della forza, Detroit), Oscar Isaac (Robin Hood, X-Men – Apocalisse), Domhnall Gleeson (Anna Karenina, Revenant – Redivivo) e Anthony Daniels (Guerre Stellari, Solo: A Star Wars Story). 

STAR WARS: GLI ULTIMI JEDI sbarca in prima tv lunedì 17 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits. Disponibile su Sky On Demand

 

The Joker Origins: tutto quello che sappiamo sul film con Joaquin Phoenix

Rivelando la prima immagine ufficiale di Joaquin Phoenix nei panni di “Arthur”, Todd Phillips ha ufficialmente dato inizio alla produzione di The Joker Origins, il film esterno all’universo cinematografico DC che racconterà appunto le origini del noto antagonista di Batman.

Di seguito tutto ciò che sappiamo finora sulla pellicola, le cui riprese sono appena partite:

Racconterà le “origini” di Joker

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Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, The Joker Origins sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Possibile l’ispirazione al fumetto di Alan Moore The Killing Joke, dove il noto villain è mostrato come un comico fallito che inizia a commettere atti violenti dopo che è entrato in contatto con sostanze chimiche nocive.

Joaquin Phoenix interpreterà il protagonista

Joaquin Phoenix sarà il quarto Joker cinematografico della storia, e queste sono state le sue parole dopo aver accettato il ruolo: “Prendo molto tempo quando si tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.

Sono tre o quattro anni che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una recente intervista. UPDATE: il cast completo sarà formato da Robert De Niro, Zazie Beetz, Bill Camp, Frances Conroy, Brett Cullen, Glenn Fleshler, Douglas Hodge, Marc Maron, Josh Pais e Shea Whigham.

Todd Phillips dirigerà il film

todd-phillips-filmSarà Todd Phillips a dirigere l’atteso film sulle origini di Joker.

Il regista, noto al grande pubblico per la trilogia di Una notte da leoni, si è fatto notare con le commedie Trafficanti (2016), Parto col folle (2010) e Starsky & Hutch (2004).

Martin Scorsese non sarà coinvolto nella produzione

Martin Scorsese
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Nei mesi scorsi si era diffusa la voce, ma confermata ufficialmente, di un possibile coinvolgimento di Martin Scorsese nella produzione di The Joker Origins. Parte dell’entusiasmo iniziale deriva dal fatto che il film – secondo i primi report – avrebbe tratto ispirazione da The King of comedy, pellicola firmata proprio da Scorsese.

Sarà un film a budget ridotto

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È stato confermato nelle settimane precedenti all’inizio delle riprese che il budget di The Joker Origins si aggirerà intorno ai 55 milioni di dollari, il che suggerisce che si tratterà di una produzione più “indipendente” rispetto agli altri cinecomic della Warner Bros.

Inizio riprese e data di uscita

Le riprese del film sono ufficialmente iniziate pochi giorni fa a New York, e le prime foto dal set hanno già mostrato Joaquin Phoenix mentre scherza con un individuo vestito da pagliaccio. Per quanto riguarda l’uscita, è stato confermato che The Joker Origins arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019.

Il film inaugurerà il franchise DC Dark

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Come annunciato nel corso del Comic-Con di San Diego (e vociferato anche prima) la Warner Bros. è pronta a lanciare una nuova etichetta interamente dedicata ad adattamenti di fumetti con budget ridotti e un target più adulto. Questo “franchise” verrà aperto con The Joker Origins, il film ambientato negli anni ’80 e diretto da Todd Phillips e già si ipotizza che lo studio chiamerà questa etichetta DC Dark o DC Black.

Titans: Dick Grayson incontra Jason Todd nel teaser promo

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Titans: Dick Grayson incontra Jason Todd nel teaser promo

Dopo le prime foto la DC Entertainment ha diffuso un teaser promo inedito di Titans, nel quale vediamo il primo incontro di Dick Grayson incontra Jason Todd.

https://youtu.be/gUk0bEGunhQ

 

Titans 

Titans è la serie tv prodotta dalla DC Entertainmet e  creata da Akiva Goldsman, Geoff Johns, e Greg Berlanti.  La serie vede protagonista Brenton Thwaites come Dick Grayson / Robin, leader dei Titans.

Titans vede come produttori esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns, Greg Berlanti e Sarah Schechter. 

In Titans protagonisti sonon Brenton Thwaites nei panni di Richard “Dick” Grayson / Robin, Anna Diop come Koriand’r / Starfire, Teagan Croft nei panni di Rachel Roth / Raven e Ryan Potter nei panni di Garfield “Gar” Logan / Beast Boy.  Nei ruoli ricorrenti ci sono Alan Ritchson nei panni di Hank Hall / Hawk, Minka Kelly as Dawn Granger / Dove, Lindsey Gort nei panni di Amy Rohrbach e Bruno Bichir as Niles Caulder / Chief.

Nella serie tv Dick Grayson emerge dall’ombra per diventare il leader di una band senza paura di nuovi eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan possono aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte drammatiche che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi gruppi di fumetti di sempre. La prima stagione Titans debutterà nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC Universe, gestito da Warner Bros. Digital Networks.

Avengers: Infinity War ambientato nel mondo di Stranger Things

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E se Avengers: Infinity War fosse stato ambientato negli anni ’80 a Austin, Texas? Non abbiamo tirato fuori dal cappello un anno e un posto qualsiasi, ma l’ambientazione esatta di Stranger Things, la serie ormai culto prodotta da Netflix che ha riportato “in vita” gli anni ’80 grazie ai Fratelli Duffer

Il canale Youtube TNovix ha realizzato un fan trailer del film Marvel Studios in cui gli eventi raccontati sono stati traslati nel tempo e Tony Stark e gli altri Vendicatori si scontrano con Thanos nell’inflazionato decennio, riportato in auge da cinema e televisione negli ultimi anni. Potete vederlo di seguito:

Gli eventi raccontati dai Marvel Studios al cinema, in genere, coincidono con l’anno corrente, come nel caso di Iron Man, di The Avengers, o di Avengers: Infinity War, appunto. Qualche volta però sono spostati indietro nel tempo, come è avvenuto per Captain America: Il Primo Vendicatore, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Molto presto, vedremo un altro film Marvel Studios ambientato nel passato, per la precisione negli anni ’90; si tratta di Captain Marvel, che vedrà raccontata sul grande schermo l’origine dell’eroe, Carol Danvers, interpretata da Brie Larson. Il personaggio dovrebbe essere la chiave per battere Thanos, come anticipato dalla scena post credits di Infinity War, e infatti compare in una posizione predominante nel nuovo fan poster di Avengers 4, in cui vediamo schierati, intorno al logo dei Vendicatori, i sei Avengers originali più Carol Danvers.

Avengers: Infintiy War è considerato a ragione il capolavoro della Marvel, e sicuramente il suo seguito, Avengers 4, riuscirà a tenere testa al predecessore, portando a compimento un lavoro decennale, che ha riscritto i manuali di storia del cinema e ha contribuito a sdoganare al grande pubblico la cultura del fumetto.

Avengers: Infinity Warrecensione del film Marvel Studios

Fonte: TNovix e Reddit

Da Venezia a Toronto, ecco i film che potremo rivedere agli Oscar

Mentre si chiude il sipario sul Toronto Film Festival, che ha visto trionfare la commedia Green Book con Viggo Mortensen e Mahershala Ali), e resta l’eco di una meravigliosa edizione della Mostra del cinema di Venezia (dove a regnare sono stati Roma di Alfonso Cuaron e La Favorita di Yorgos Lanthimos), è già tempo di bilanci per quanto riguarda l’imminente stagione dei premi.

Quali saranno i titoli che rivedremo sicuramente agli Oscar? Quali otterranno più nomination? Di seguito i nostri quindici candidati:

A Star Is born

A Star Is Born Bradley Cooper

In questa nuova versione di una tormentata storia d’amore, Bradley Cooper interpreta il musicista di successo Jackson Maine, che scopre la squattrinata artista Ally (Lady Gaga) e si innamora di lei. Ally ha da poco chiuso in un cassetto il suo sogno di diventare una grande cantante, fino a quando Jack la convince a tornare sotto i riflettori. Ma mentre la carriera di Ally inizia a spiccare il volo, il lato privato della loro relazione perde colpi a causa della battaglia che Jack conduce contro i suoi demoni interiori.

Presentato in anteprima mondiale, fuori Concorso, alla 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, A Star Is Born segna il debutto dietro la macchina da presa per Bradley Cooper, protagonista sullo schermo insieme a Lady Gaga in quello che è il terzo rifacimento del classico hollywoodiano. Un dramma ambientato nel mondo della musica che, per caratteristiche e sofferte prove d’attore ha già prenotato un biglietto per la stagione dei premi.

Quasi certe le candidature per i due interpreti (ma è probabile che si spingerà più per Cooper) e per almeno un brano originale della colonna sonora, a cui ha lavorato la stessa Gaga insieme ad un ricco team di musicisti. Non è esclusa una nomination al regista.

First Man

First Man

Dopo il successo di La La Land, vincitore di sei premi Oscar, Damien Chazelle e Ryan Gosling tornano a lavorare insieme in First Man, film che segue l’avvincente storia della prima missione della NASA sulla luna, focalizzandosi sulla figura di Neil Armostrong e sui dieci anni che precedono la storica missione dell’Apollo 11. Resoconto intimo e viscerale raccontato dal punto di vista di Armstrong, basato sul libro di James R. Hansen, la pellicola esplora i sacrifici e il costo – per Armstrong, per la sua famiglia e per l’intera nazione stessa – di una delle missioni più pericolose della storia.

Titolo d’apertura della 75a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, First Man segna il ritorno alla regia del giovane premio Oscar Damien Chazelle sullo scivoloso terreno del biopic americano. Prova superata, se pensiamo a come riesce a divincolarsi dai tradizionali schemi del genere, che senza dubbio meriterà di stare sotto i riflettori della award season. Possibili nomination per il protagonista maschile e per la protagonista femminile (Claire Foy), colonna sonora originale (Justin Hurwitz, Oscar per La La Land), regia, sceneggiatura non originale, montaggio ed effetti speciali.

Vox Lux

Vox Lux - Natalie Portman

Dopo il folgorante esordio con L’infanzia di un capo (The Childhood of a Leader), Brady Corbet torna dietro la macchina da presa con Vox Lux, il film che segue da vicino l’ascesa della popstar Celeste dalle ceneri di un’immensa tragedia nazionale a superstar americana. La storia abbraccia un arco di tempo di diciotto anni che va dal 1999 al 2017, delineando alcuni importanti momenti culturali attraverso lo sguardo della protagonista.

Vincitore nella sezione Orizzonti con il suo primo lungometraggio nel 2015, Brady Corbet è tornato a Venezia quest’anno ma in concorso ufficiale con Vox Lux, lucida e originale analisi politica del XI secolo scandita attraverso uno sguardo sulla società dello spettacolo e dei suoi falsi miti. Protagonista assoluta Natalie Portman, autrice di una performance che frutterà almeno una nomination agli Oscar (forse l’unica ipotizzabile), anche se meriterebbe attenzione pure la giovanissima Raffey Cassidy (che interpreta la versione giovane della Portman).

Beautiful Boy

beautiful boy

Basato sui libri “Beautiful Boy: A Father’s Journey Through His Son’s Addiction” di David Sheff e “Tweak: Growing Up on Methamphetamine” di suo figlio Nic Sheff, Beautiful Boy porta al cinema la vera storia un ragazzo tossicodipendente che attraversa un viaggio di recupero insieme alla sua famiglia, percorso non privo di difficoltà e contraddizioni.

Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival 2018, Beautiful Boy segna il ritorno sul grande schermo della rivelazione dello scorso anno, Timothée Chalamet (protagonista di Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino), in una pellicola che ha tutte le carte in regola per la prossima stagione dei premi.

Scritto da Luke Davies (Lion) e diretto dal belga Felix Van Groeningen (sua la regia di Alabama Monroe), Beautiful Boy vede nel cast anche Steve Carell. Possibili nomination ai due attori, sceneggiatura e regia.

Colette

colette

Dopo aver sposato uno scrittore parigino di successo noto come Willy, Sidonie-Gabrielle Colette si trasferisce dalla provincia rurale dove è nata e cresciutoa nello splendore intellettuale e artistico di Parigi. Presto, Willy convince Colette a farle da ghostwriter, e la ragazza scrive un romanzo semi autobiografico su una intelligente e sfacciata ragazza di campagna di come Claudine, che divene vendutissimo e chiacchieratissimo. Dopo quel successo, Colette e Willy diventano il centro delle attenzioni parigine, e le loro avventure ispirano numerosi altri romanzi di Claudine. La battaglia di Colette per la proprietà intellettuale delle sue opere e contro gli stereotipi di genere la portano a superare i legacci della società, a rivoluzionare la letteratura, la moda e le espressioni sessuali.

Passato a gennaio al Sundance Film Festival e poi presentato a Toronto, Colette è il nuovo film del regista di Still AliceWash Westmoreland e vede protagonista Keira Knightley nei panni della scrittrice teatrale Sidonie-Gabrielle Colette vissuta a cavallo tra 800 e 900, donna libera, anticonformista ed emancipata, che sfidò le convenzioni e le restrizioni morali dell’epoca, contribuendo a rompere alcuni tabù femminili.

Secondo i commenti che arrivano dall’America, l’attrice potrebbe ottenere la sua terza nomination agli Oscar (dopo Orgoglio e Pregiudizio e The Imitation Game), e le tematiche del film sulla corrente del nuovo “risveglio femminile” a Hollywood potrebbero favorire la corsa ai premi di Colette. Vi ricordiamo che grazie a Westmoreland, Julianne Moore vinse l’Oscar come miglior protagonista per Still Alice.

If Beale Street Could Talk

If Beale Street Could Talk

If Beale Street Could Talk, tratto dal romanzo omonimo di James Baldwin, racconta la relazione tra una ragazza di diciannove anni di nome Tish, il cui vero nome è Clementine, e uno scultore di ventidue anni di nome Fonny, il cui vero nome è Alonzo. I due si fidanzano e successivamente lei rimane incinta, ma quando Fonny viene ingiustamente accusato di aver stuprato una donna portoricana, verranno alla luce questioni di razzismo da parte di un poliziotto…

C’erano molte aspettative per il ritorno sulle scene di Barry Jenkins, regista di Moonlight (che due anni fa strappò l’Oscar del Miglior Film a La La Land), e a sentire le prime recensioni che arrivano da Toronto le promesse sono state mantenute.

Lo rivedremo alla stagione dei premi? A questo punto sembra scontato. Più sicure le nomination a Jenkins (regia e sceneggiatura) che quelle agli attori Kiki Layne Stephan James.

Widows

widows

Quattro donne che non hanno nulla in comunque, tranne un debito lasciato loro dalle attività criminali dei loro defunti mariti, si ritrovano a Chicago: Veronica, Alice, Linda e Belle, prenderanno in mano il loro destino per costruirsi un nuovo futuro.

Cinque anni  12 anni schiavo (con cui vinse l’Oscar per il Miglior Film) Steve McQueen torna alla regia con Widows traducendo sul grande schermo la sceneggiatura di Gyllian Flinn (Gone GirlDark Places), a sua volta ispirata alla serie televisiva Le vedove.

Presentato in anteprima al Toronto Film Festival, il nuovo lavoro del regista americano vede nel cast Viola DavisMichelle RodriguezElizabeth DebickiColin Farrell e Liam Neeson e si candida ad un ruolo da protagonista per la prossima stagione dei premi. Nomination già in tasca per le attrici (la Davis su tutte), ma avrà le sue chance anche McQueen.

Roma

Roma

Raccontando i suoi ricordi, Alfonso Cuaron torna al cinema (e su Netflix) con Roma, definito dallo stesso regista “il più autobiografico che potessi realizzare”. Il film è infatti basato sulla ricostruzione dei suoi ricordi d’infanzia a Città del Messico, con la famiglia, la domestica, e sullo sfondo il Paese in tumulto. Tre storie in una che raccontano di fratture: Cleo, la domestica, che resta incinta e abbandonata dall’uomo al quale si è concessa; la padrona, donna dell’alta borghesia apparentemente eccentrica che si trova a dover badare a quattro figli dopo l’abbandono del marito; il Paese che affronta le rivolte interne, in quegli anni ’70 che furono uno dei periodi più bui della storia del Messico.

Vincitore del Leone d’oro come Miglior Film alla 75a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Roma è il nuovo lavoro di Alfonso Cuaron, girato in bianco e nero con attori poco noti (alcuni esordienti). Volendo essere oggettivi, meriterebbe riconoscimenti a valanga: regia, sceneggiatura, fotografia, interpreti, ogni categoria può conquistare almeno una nomination. E per un titolo Netflix, forse, sarebbe un record.

The Sisters Brothers

Il film racconta di Charlie ed Eli Sisters, due fratelli che vivono in un mondo selvaggio e ostile. Hanno le mani sporche di sangue: sangue di criminali, ma anche di innocenti. Non hanno scrupoli a uccidere. È il loro lavoro. Charlie, il fratello più giovane, è nato per uccidere. Eli, invece, sogna una vita normale. Il Commodoro li ingaggia per scovare un uomo e ucciderlo. Comincia così una spietata caccia dall’Oregon alla California: un viaggio iniziatico che metterà alla prova l’insano legame tra i due fratelli. Un sentiero che condurrà alla loro umanità?

Presentato in concorso a Venezia 75, The Sisters Brothers, è il primo lavoro in lingua inglese del regista Jaques Audiard, strana commistione di genere western e commedia che vede protagonisti Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal e Riz Ahmed.

Dal Lido Audiard porta con sé il Leone d’Oro alla regia (e chissà se non lo rivedremo agli Oscar nella stessa categoria) e il plauso della critica; di certo uno degli attori – più probabile Reilly o Phoenix – potrebbe essere candidato, ma attenzione agli splendidi costumi di Milena Canonero e alle musiche originali di Alexandre Desplat (due personaggi che con l’Academy hanno un felice rapporto).

Green Book

green book

Quando Tony Lip (Viggo Mortensen), un buttafuori di un quartiere italo-americano nel Bronx, viene ingaggiato per guidare l’auto del Dottor Don Shirley (Mahershala Ali), un pianista nero di fama mondiale, da Manhattan a Deep South, deve affidarsi a “The Green Book”, una guida per trovare le pochissime strutture all’epoca sicure per gli afro-americani. Di fronte al razzismo e al pericolo, i due sono costretti a mettere da parte le differenze per sopravvivere e proseguire nel viaggio di una vita.

Fresco trionfatore al Toronto Film Festival, dove ha conquistato il premio del pubblico, Green Book è il classico titolo che potrebbe – a sorpresa – riservarsi il suo spazio sotto i riflettori durante la stagione dei premi. D’altronde in un’edizione della rassegna canadese in cui chiunque avrebbe scommesso sulla vittoria del drammatico A Star Is born, il film di Peter Farrelly rappresenta la novità di cui preoccuparsi.Tematica sociale e attori in stato di grazia (Viggo Mortensen e il premio Oscar Mahershala Ali) gli assicureranno qualche nomination.

Boy Erased

boy erased

Tratto dalle memorie di Garrard Conley, Boy Erased racconta la storia di Jared, figlio di un pastore battista di una piccola città americana, e del suo coming out con i genitori quando ha 19 anni. Il ragazzo si troverà quindi di fronte ad un ultimatum: partecipare ad un programma di “conversione” oppure essere permanentemente esiliato ed evitato dalla sua famiglia, dai suoi amici e dalla sua fede.

Insieme a Timothée Chalamet, Lucas Hedges è l’altra grande promessa del cinema americano, visto negli ultimi in alcune delle pellicole più acclamate e premiate (Lady Bird, Manchester by the sea, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri) e adesso protagonista del film che segna la seconda regia di Joel Edgerton.

Le recensioni della critica americana non sono state proprio entusiasmanti, tuttavia un’eventuale nomination agli attori (tra cui Nicole Kidman nel ruolo della madre del protagonista) non sarebbe così impensabile.

Wildlife

wildlife

Il quattordicenne Joe Brinson è testimone del naufragio del matrimonio dei suoi genitori, Jeanette e Jerry, una casalinga e un giocatore di golf, in una cittadina del Montana degli anni ’60. Sul vicino confine canadese infuria un incontrollato incendio boschivo e Jerry decide di unirsi ai volontari per fronteggiare il fuoco, lasciando da soli moglie e figlio. Joe si vede improvvisamente costretto a diventare adulto per aiutare la madre, che nel frattempo ha trovato l’amore tra le braccia di un altro uomo.

Questa potrebbe essere la vera sorpresa della prossima Award Season, il puntuale underdog dei premi americani: debutto alla regia di Paul Dano, Wildlife è stato presentato con successo a Cannes nella sezione Semaine de la Critique e vede protagonisti due ispiratissimi Carey Mulligan e Jake Gyllenhaal. Nomination in arrivo per gli attori e per la sceneggiatura, firmata dallo stesso Dano e dalla sua compagna Zoe Kazan? Noi ci scommettiamo.

La Favorita

Mentre imperversa la guerra con la Francia, la fragile e instabile Regina Anna (Olivia Colman) siede sul trono inglese ma il regno è di fatto governato da una persona a lei vicina, Lady Sarah (Rachel Weisz). Quando a corte arriva Lady Abigail (Emma Stone), le due sfrutteranno la situazione politica per diventare la favorita della Regina.

Presentato in concorso alla 75a Mostra d’arte cinematografica di Venezia, La Favorita di Yorgos Lanthimos ha ottenuto già due importanti riconoscimenti al Lido (Miglior Attrice e Leone d’Argento) e si prepara a interpretare un ruolo da protagonista nella award season in qualsiasi categoria.

Qualche previsione: la Colman e la Stone candidate come attrice protagonista e non, Lanthimos per la regia, costumi, scenografia, sceneggiatura e fotografia.

The Front Runner

Basato su All the Truth is Out: The Week Politics Went Tabloid scritto da Matt Baie, The Front Runner racconta l’ascesa del politico Gary Hart, dai suoi giorni da senatore del Colorado fino alla sua candidatura con i Democratici nel 1988 quando venne considerato un aspirante alla Casa Bianca con lo stile di Kennedy. La sua corsa si interruppe quando arrivò alla ribalta la notizia di una relazione di Hart con la modella Donna Rice. Questo scandalo lasciò spazio a Michael Dukakis che però si frantumò contro la corsa presidenziale di George H. W. Bush. In molti si sono chiesti in che modo sarebbe cambiata la storia americana se Hart avesse concorso contro Bush.

Ben accolto dalla critica presente al Toronto Film Festival, The Front Runner è il nuovo lavoro di Jason Reitman e vede protagonista Hugh Jackman nei panni di Hart. Otto anni fa, con Tra le nuvole, Reitman riuscì ad ottenere ben sei nomination agli Oscar (tra cui regia, attori, sceneggiatura) e non è detto che non possa ripetersi anche quest’anno. Le premesse ci sono e già si parla di un ottimo Jackman protagonista.

At Eternity’s Gate

Ispirato dai dipinti di Vincent Van Gogh, dagli eventi della sua vita realmente accaduti, da dicerie e scene completamente inventate, At Eternity’s Gate porta sul grande schermo la violenza e le tragedie sofferte dal pittore nella sua esistenza.

In concorso ufficiale a Venezia 75, At Eternity’s Gate segna il ritorno dietro la macchina da presa del regista e pittore Julian Schnabel e vede protagonista Willem Dafoe insieme a Rupert Friend, Oscar Isaac, Mads Mikkelsen, Mathieu Amalric, Emmanuelle Seigner e Niels Arestrup.

Dafoe, fresco vincitore del Leone d’Oro come miglior attore, dovrebbe ottenere una candidatura senza problemi, mentre resta più complicato il percorso del film durante la stagione dei premi. Qualcosa potrebbe ottenere il reparto creativo (costumi, scenografia).

Jungle Cruise: concluse le riprese del film Disney con Emily Blunt

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Si sono concluse le riprese di Jungle Cruise, il prossimo film prodotto dalla Disney che vede protagonista una inedita coppia, formata da Emily Blunt e Dwayne Johnson. I due sono i protagonisti del video diffuso dalla produzione su Twitter, con cui viene annunciata la fine delle riprese. Il nuovo film d’avventura in costume sarà ispirato a La Regina d’Africa. Ecco il video:

https://twitter.com/DisneyStudios/status/1040665052364173312?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1040665052364173312%7Ctwgr%5E373939313b73706563696669635f73706f7274735f616374696f6e&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.comingsoon.net%2Fmovies%2Ftrailers%2F981839-disneys-jungle-cruise-wraps-filming-with-cast-crew-video

Ad agosto, con lo stesso sistema (video reso pubblico dai canali ufficiali) la produzione aveva annunciato l’inizio delle riprese. La natura di questo progetto sembra chiaramente un’operazione destinata ad un alto incasso, dal momento che si fa leva su due degli attori più amati e premiati dal pubblico.

Ricordiamo che Emily Blunt in particolare è molto attesa sul grande schermo nei panni di Mary Poppins, nel sequel che arriverà in sala nei prossimi mesi, in concomitanza con il periodo natalizio.

Con Emily Blunt e Dwayne Johsnon, nel film ci sono anche Edgar Ramirez e Jess Plemons, che interpretano i villain che cercano di ostacolare gli eroi del film, verso la corsa alla ricerca di un mistico albero con poteri taumaturgici. 

Jungle Cruise arriverà nei cinema statunitensi l’11 ottobre 2019.

Fonte

Toronto Film Festival 2018: Green Book vince il premio del pubblico

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Va a Green Book di Peter Farrelly il premio del pubblico del Toronto Film Festival 2018, un’edizione in cui chiunque avrebbe scommesso sulla vittoria del drammatico A Star Is born, debutto alla regia di Bradley Cooper con Lady Gaga.

Green Book, tratta da una storia vera, vede come protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Ali al fianco di Linda Cardellini, Don StarkP.J. ByrneBrian StepanekSebastian Maniscalco, e Iqbal Theba. Vi ricordiamo che l’uscita nelle sale è fissata al prossimo 21 Novembre, ma non c’è dubbio che ne risentiremo parlare durante la stagione dei premi.

Green Book: il trailer del film con Viggo Mortensen e Mahershala Ali

La sinossi: Quando Tony Lip (Viggo Mortensen), un buttafuori di un quartiere italo-americano nel Bronx, viene ingaggiato per guidare l’auto del Dottor Don Shirley (Mahershala Ali), un pianista nero di fama mondiale, da Manhattan a Deep South, deve affidarsi a “The Green Book”, una guida per trovare le pochissime strutture all’epoca sicure per gli afro-americani. Di fronte al razzismo e al pericolo, i due sono costretti a mettere da parte le differenze per sopravvivere e proseguire nel viaggio di una vita.

Green Book, recensione del film con Viggo Mortensen

The Joker Origins: prima foto ufficiale di Joaquin Phoenix

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Todd Phillips ha condiviso la prima foto ufficiale di The Joker Origins, in cui compare un primo piano di Joaquin Phoenix nei panni di Arthur. Infatti la foto è la conferma che il personaggio interpretato dall’attore è Arthur Fleck. Lo scorso luglio è stato annunciato che sarà questo il nome del protagonista del film e che sarà un comico fallito che, non sappiamo ancora come, troverà nel suo futuro la maschera del Joker.

Ovviamente nella foto Phoenix non compare con il trucco tradizionale del personaggio, anche perché immaginiamo che il trucco verrà molto più avanti nel film, dal momento che, sebbene sia difficile da credere, la storia comincerà quando il Joker non esiste ancora.

Ecco di seguito l’immagine:

Sebbene l’immagine, come detto, non ci dà alcun indizio su quello che sarà il trucco tradizionale del personaggio, le foto dal set comparse su Just Jared ci mostrano che il personaggio avrà a che fare con personaggi che rientrano nell’immaginario del circo, da dove nasce, in un modo sicuramente distorto, il make-up da clown della nemesi di Batman.

Eccone alcune in cui Arthur scherza con un corpulento pagliaccio.

The Joker Origins (titolo provvisorio) arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime ore dalla Warner Bros e sarà diretto da Todd Phillips (Una notte da leoni).

Il film sarà ambientato nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Sono tre o quattro anni che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una recente intervista. Prendo molto tempo quando si tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.

Ufficiali nel cast del film Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De Niro, Frances Conroy, Marc Maron.

Fonte: Just Jared

X-Men: 10 progetti in sviluppo sui mutanti Marvel

X-Men: 10 progetti in sviluppo sui mutanti Marvel

Si può dire che, esclusa la saga di Blade, quello degli X-Men è il franchise di supereroi più “antico” e longevo del cinema contemporaneo. Lanciato nel 2000 da Bryan Singer e prodotto dalla 20th Century Fox, ha visto alternarsi registi e attori in due grandi blocchi narrativi (il secondo inaugurato da X-Men: l’inizio del 2011 sulle origini di Magneto e co).

L’ultimo, atteso titolo, X-Men: Dark Phoenix, arriverà nelle sale il prossimo anno, ma quali sono gli altri titoli in programma? Ecco di seguito i 10 progetti in sviluppo sui mutanti Marvel, tra cinema e televisione:

The New Mutans

New Mutans sarà il dodicesimo titolo ufficiale del franchise sugli X-Men, adattamento cinematografico del fumetto scritto e diretto da Josh Boone (Colpa delle stelle).

A detta del regista, si tratterà di un vero e proprio cinecomic di genere horror, con scene crude e violente, dove vedremo in azione cinque giovani mutanti scoprire le proprie capacità mentre sono confinati in una struttura segreta contro la loro volontà.

Protagonisti della pellicola Maisie Williams, Charlie Heaton, Anya Taylor Joy, Henry Zaga e Blu Hunt. L’uscita nelle sale è fissata al 19 agosto 2019 in America.

Legion – Stagione 3

La seconda stagione di Legion si è conclusa da poco, ma è lecito aspettarsi una terza stagione in arrivo entro la fine del 2019. Il creatore Noah Hawley è infatti già al lavoro sui prossimi episodi e con lui l’intero team produttivo.

D’altronde quella che abbiamo appena visto offre una serie di interessanti colpi di scena, alcuni dei quali potrebbero portare la serie in una direzione che ricorda molto i fumetti originali.

Gambit

Intervistato sul red carpet di Deadpool 2, il produttore del franchise sugli X-Men Simon Kinberg ha svelato qualche aggiornamento su Gambit, rassicurando i fan sull’inizio delle riprese:

Abbiamo una sceneggiatura che amiamo e che Channing [Tatum] ama. Abbiamo incontrato diversi registi nelle ultime due settimane e speriamo di sceglierne uno prima possibile, così da iniziare le riprese già alla fine dell’estate.

Nonostante le varie tegole piombate sul progetto (l’addio del regista, vari rimandi all’inizio delle riprese) sembrerebbe tutto pronto a ripartire per Gambit, il cinecomic con Channing Tatum la cui uscita è prevista nel 2019.

A confermare che il film è ancora vivo è stato proprio Kinberg: “Non abbiamo ancora avuto alcuna discussione sull’acquisizione  da parte della Disney dei diritti cinematografici della Fox per le proprietà Marvel, perché ritengo che legalmente io non sia autorizzato a parlarne fino a quando non sarà terminato. Posso dire che, per ora, stiamo semplicemente andando avanti con i nostri progetti, la X-Force e Gambit. La speranza è di continuare fino a quando non ci verrà detto il contrario.

143

Quello su 143 potrebbe diventare davvero il film più intrigante – almeno sulla carta – della saga degli X-Men. Il progetto è in fase di sviluppo in casa Fox, curato dal fumettista Brian Michael Bendis e scritto nientemeno che da Tim Miller.

Pur non avendo ancora un titolo, la pellicola dovrebbe avere come protagonista Kitty Pryde, tuttavia non sono ancora stati rivelati dettagli importanti, quindi sono notizie da leggere con cautela.

In ogni caso questo sarebbe il primo film dell’universo degli X-Men diretto da Tim Miller dopo che il regista aveva lasciato Deadpool 2 a David Leitch per “divergenze produttive” con Reynolds e co.

Multiple Man

Dopo i già annunciati New MutansX-Men: Dark Phoenix e Gambit (con Channing Tatum e diretto da Gore Verbinski), la 20th Century Fox ha confermato la produzione di un nuovo spin-off del franchise dedicato agli X-Men che avrà come protagonista James Franco nei panni di Jamie Madrox alias Multiple Man.

Il progetto vedrà l’attore anche nelle vesti di co-produttore e ha già ingaggiato lo sceneggiatore di Wonder Woman Allan Heinberg, forte del recente successo del cinecomic DC.

Non è la prima volta che il mutante dalle molteplici facce appare sul grande schermo: già nel 2006, in X-Men: Conflitto Finale, Eric Dane aveva interpretato il personaggio. Nei fumetti invece, Madrox fa la sua comparsa nel 1975 sul numero 4 del Giant-Size Fantastic Four.

The Gifted – Stagione 2

La seconda stagione di The Gifted debutterà il prossimo 25 settembre e i fan sono in trepidante attesa: i nuovi episodi risolveranno i misteri lasciati sul finale della prima stagione?

Le tante direzioni in cui potrebbe andare la trama hanno definito The Gifted come “l’alba dell’era mutante“, ricco di new entry nel cast e inaspettate sorprese…

Deadpool 3

Nonostante il successo scatenato dal personaggio e dai primi due film del franchise, il futuro di Deadpool è ancora un mistero. Il terzo capitolo si farà?

Inizialmente Ryan Reynolds non si era detto sicuro sul continuare o meno le avventure del mercenario chiacchierone, pensando che lo studio avrebbe preferito andare avanti con la X-Force piuttosto che con un altro standalone.

Tuttavia sembra che anche Deadpool 3 sia attualmente in lavorazione ed è risaputo che tra i desideri di Reynolds c’è rivedere il ritorno di Hugh Jackman nei panni di Wolverine al suo fianco.

X-23

Chiunque è rimasto affascinato dal personaggio di Laura, la figlia “ritrovata” di Logan nel film che ha chiuso la saga di Wolverine con Hugh Jackman. Da lì i fan hanno iniziato a sognare uno standalone tutto dedicato alla giovane supereroina, possibilità diventata sempre più concreta visto il successo raggiunto da Logan.

Il regista James Mangold ha perfino scherzato dicendo che tornerebbe volentieri dietro la macchina da presa per il film, e si vocifera dell’esistenza di una sceneggiatura. Staremo a vedere.

X-Force

L’accordo fra Disney e Fox potrebbe averne rallentato i tempi di pre-produzione, tuttavia sembra che lo spin-off sulla X-Force si farà con il regista Drew Goddard scelto per portare sul grande schermo le avventure di questa banda sgangherata di supereroi.

Sappiamo già che Cable, Domino e, naturalmente, lo stesso Deadpool, saranno i personaggi principali del film (dunque sono attesi i ritorni di Josh Brolin, Zazie Beetz e Ryan Reynolds), ma non è ancora chiaro chi saranno gli altri membri del team.

X-Men: Dark Phoenix

Si stanno svolgendo proprio in questi giorni a Montreal i reshoot di X-Men: Dark Phoenix, il film che vedrà nel cast Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie Turner, Tye Sheridan Kodi Smit-McPhee. Jessica Chastain, con molte probabilità, potrebbe indossare le vesti di un classico villain di X-Men, ovvero Miss Sinister. 

La saga della Fenice Nera è stata male accennata in X-Men: Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men: Giorni di un Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.

Questa la prima sinossi: Jean Grey inizia a sviluppare poteri incredibili che la corrompono e la trasformano in un Dark Phoenix. Ora gli X-Men dovranno decidere se la vita di un membro del team vale più di tutte le persone che vivono nel mondo.

Spider-Man: Far From Home, tutto quello che sappiamo sul film

Spider-Man: Far From Home, tutto quello che sappiamo sul film

Continuano tra America ed Europa le riprese di Spider-Man: Far From Home, annunciato sequel di Homecoming che proseguirà le avventure in solitario del supereroe più giovane del Marvel Cinematic Universe.

Ripreso il ruolo da protagonista, Tom Holland è stato avvistato sul set insieme ai colleghi Zendaya (MJ) e Jacob Batalon (Ned) mentre Jon Watts è tornato dietro la macchina da presa. Ma cosa sappiamo sul cinecomic? Quali voci si sono rivelate fondate? Di seguito trovate ogni dettaglio:

Il titolo

Dopo l’involontario (o voluto?) incidente che ha visto protagonista Tom Holland e la rivelazione del titolo del sequel di Spider-Man: HomecomingKevin Feige ha confermato che si, il film si chiamerà Spider-Man: Far From Home, ma ha anche aggiunto che questo apre ad un ventaglio di possibilità sulla storia che andrà a raccontare.

Queste le sue parole durante il press junket di Ant-Man and The Wasp, cinecomic uscito nelle sale in estate:

È simile a Spider-Man: Homecoming. Non dirò cosa vuol dire, ma ci piace quel titolo perché, proprio come il primo, è pieno di significati alternativi. Inoltre volevamo continuare la tradizione dell’ ‘Home’, con il piccolo simbolo su Spider-Man nel logo“.

Nuovi compagni di scuola per Peter

Come rivelato da fonti molto attendibili, la produzione di Spider-Man: Far From Home – le cui riprese sono attualmente in svolgimento – è alla ricerca di quattro attori che possano interpretare i nuovi compagni di scuola di Peter Parker.

Il casting ha infatti previsto la selezione di candidati di età compresa fra i 18 e i 25 anni, di cui uno preferibilmente donna con caratteristiche da commediante, uno maschio di bell’aspetto che vestirà i panni di un certo Jason, infine uno di sesso non specificato.

È probabile che questi non ricopriranno uno spazio di rilievo all’interno della storia ma che si andranno semplicemente ad unire al gruppo originale durante la trasferta in Europa. Ovviamente non resta che aspettare qualche foto dal set che ne dia la conferma.

Il film sarà un’avventura globale

In occasione dell’uscita di Avengers: Infinity WarKevin Feige ha raccontato a io9 qualche dettaglio sulla produzione di Spider-Man: Far From Home: “Cominceremo a girare all’inizio di Luglio, prima ad Atlanta, poi ci sposteremo a Londra e ovviamente c’è una ragione dietro questa trasferta: perché Spidey stavolta girerà in ogni parte del mondo, compresa la sua città, New York”. 

“Pensate quanti spostamenti ha già affrontato: la partecipazione alla Civil War, la battaglia di Leipzig Airport, il suo ritorno a scuola, l’intervento in Infinity War, e poi di nuovo a scuola”, ha continuato Feige.

Le parole del presidente dei Marvel Studios hanno chiarito che la posizione di Peter Parker è assolutamente unica nel panorama degli Avengers, e che il ragazzo è colui che trae maggiore giovamento dalla segretezza della sua identità. Anche al di fuori dei propri confini americani…

Più di un villain

Negli ultimi giorni si stanno facendo sempre più insistenti i rumors che vorrebbero più di un antagonista nel prossimo capitolo dedicato all’uomo ragno, Spider-Man: Far From Home. Quello che si sa sulla trama, al momento, è che il giovane eroe interpretato da Tom Holland se la dovrà vedere con il Mysterio di Jake Gyllenhaal, ma potrebbe non finire qui.

Si è ipotizzata infatti la presenza di un altro villain, ovvero Mark Raxton, chiamato poi Molten, che nei fumetti è il fratellastro di Liz Allen, un personaggio visto già alla fine di Homecoming. I suoi poteri sono quelli di emettere radiazioni e scoppi di calore, mostrando una forza ed una resistenza fuori dal normale. Questa identità è però nascosta da un quotidiano lavoro come importante uomo d’affari.

Inoltre, grazie ad un video pubblicato da Tom Holland sul set veneziano, i fan hanno dato inizio ad una serie di speculazioni sulla presenza o meno di Hydro-Man, personaggio che nei fumetti viene accidentalmente gettato in mare proprio da Spider-Man diventando capace di trasformare se stesso in acqua.

Ci saranno Nick Fury e Maria Hill

spider-man: far from home

Ciò che si vociferava nelle scorse settimane è stato ufficialmente confermato: i personaggi di Nick Fury e Maria Hill torneranno in azione in Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming attualmente in fase di riprese.

A suggerire la loro comparsa nel film era stata prima la foto pubblicata da Samuel L. Jackson da Londra, dove Tom Holland e il cast stanno girando, e successivamente l’immagine postata da Numan Acar sul set aggiungendo fra gli hashtag anche il nome di Cobie Smulders.

Il logo ufficiale

Spider-Man: Far From Home

Sony Pictures ha finalmente rivelato il logo ufficiale di Spider-Man: Far From Home un mese fa, in concomitanza con l’inizio delle riprese in Europa.

Si tratta di una riproposizione del marchio ufficiale rilanciato per Spider-Man: Homecoming, con il tradizionale ’ ‘Home’ e il piccolo simbolo dell’Uomo Ragno incastonato tra le lettere “h” e “m”.

Il costume di Spider-Man

Come rivelato dal video pubblicato da Tom Holland direttamente sul set del sequel, il costume che Peter Parker indosserà in Spider-Man: Far From Home è praticamente identico all’uniforme di Homecoming e Captain America: Civil War, donata al supereroe da Tony Stark.

Dunque non c’è traccia di Iron Spider o di un nuovo costume, ma abbiamo ragione di credere che un update potrebbe ancora realizzarsi nel corso della lavorazione.

L’ambientazione

Spider-Man: homecoming

La conferma ufficiale che il sequel del film del 2017 dedicato all’Uomo Ragno sarà Spider-Man: Far From Home ha generato già una serie di congetture, ma, come suo solito, Kevin Feige è intervenuto nella conversazione, spargendo indizi e piccolissime informazioni.

i09, Feige ha spiegato perché, ad esempio, Peter Parker non sarà a casa a New York durante il film: “Dunque, quando è ambientato il film? Sappiamo che sarà estate. Credo si possa trattare di vacanze estive. Non so però quale estate… cioè, lo so, ma voi no.”

Mysterio e Avvoltoio

Nei mesi scorsi è stato svelato dal THR che Jake Gyllenhaal si trova nelle fase finali delle trattative per interpretare il villain Mysterio in Spider-Man: Far from Home. Si attendono conferme ufficiali da parte dei Marvel Studios.

È Variety invece a riportare che Michael Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film, dove torneranno anche Zendaya e Marisa Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il coinvolgimento del personaggio nel film.

Avengers 4: per Chris Evans sarà “l’ultimo anno di scuola” in casa Marvel

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Chris Evans ha scelto i suoi social media per confermare che, nel prossimo Avengers 4, il suo Steve Rogers tornerà a un look classico. Addio barba e capelli un po’ lunghi.

La programmazione Marvel Studios deve ancora proporre ai suoi fan Captain Marvel, ma sembra che gli spettatori siano rimasti focalizzati sul futuro collettivo degli Avengers e che quindi il film atteso, di cui si parla e si cercano novità sia sempre il quarto capitolo del franchise diretto da Anthony e Joe Russo. Il film sarà la conclusione della storyline delle Gemme dell’Infinito e sarà il canto del cigno di molti attori coinvolti (vedi Pepperony!) e al momento la Marvel sta girando alcune scene aggiuntive ad Atlanta, con molti degli attori principali coinvolti. 

Uno degli attori attesi per prendere parte a questa fase della produzione è Chris Evans, che ha già parlato di queste scene come delle ultime volte in cui interpreta Captain America. E adesso arriva la conferma ineluttabile che Avengers 4 sarà l’ultimo anno alla Marvel per lui (Evans utilizza l’espressione Senior Year, come alle superiori).

https://twitter.com/ChrisEvans/status/1040719281082781697?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1040719281082781697%7Ctwgr%5E373939313b73706563696669635f73706f7274735f616374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favengers-4-reshoots-chris-evans-classic-captain-america-look%2F

Come potete vedere, la foto mostra uno Steve Rogers sbarbato e perfettamente curato nell’acconciatura, una versione precedente a quello che abbiamo visto in Avengers: Infinity War, dove il personaggio ha sfoggiato un look più adatto alla sua identità di Vendicatore Segreto. Già a giugno le prime foto promozionali, prevalentemente artwork, hanno rivelato, insieme ad altri dettagli, un ritorno alle origini per il look di Cap. All’inizio si pensava a un fllashback, tuttavia, mentre tutti gli altri personaggi presenti nelle immagini impugnavano le loro armi tradizionali, Steve Rogers era senza il suo scudo. Questo potrebbe voler dire che il personaggio è rappresentato nel futuro post Infinity War.

La foto conferma definitivamente che Evans avrà quel look in Avengers 4. Sarà interessante capire in che modo il personaggio possa essere tornato a quel look “pulito” dopo tutto quello che il suo arco narrativo lo ha portato ad affrontare, compresa la Guerra Civile e gli anni in fuga con Vedova Nera  e Falcon. 

Soltanto il film, nella primavera del 2019, fugherà ogni dubbio.

Emma Stone confusa per Emma Watson, la reazione dell’attrice

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Emma Stone confusa per Emma Watson, la reazione dell’attrice

Emma Stone è stata confusa con Emma Watson da un passante. L’attrice premio Oscar è stata infatti confusa con la collega meno talentuosa ma sicuramente più nota durante una puntata di Billy on the Street, il programma condotto da Billy Eichner. Durante l’episodio il conduttore ha portato la Stone in giro per chiedere ai passanti di convincerla a iscriversi a Instagram, e al minuto 1:09 potete assistere a quello che è accaduto a Emma Stone quando è stata scambiata per la Watson.

Come sempre, la Stone ha reagito con ironia all’errore del passante, una confusione forse comprensibile se non si è troppo ferrati in film e filmografie degli attori.

Venezia 75: La Favorita, recensione del film con Emma Stone

Abbiamo visto Emma Stone al Festival di Venezia 75, dove ha presentato insieme a Olivia Colman e a Yorgos Lanthimos l’ultimo film del regista greco, La Favorita, in cui recita al fianco di Rachel Weisz. Il film ha conquistato la Coppa Volpi per la Colman e il premio alla regia. L’ultima volta che Emma Stone era stata a Venezia, presentò La la Land e vinse il premio alla migliore interpretazione femminile, la stessa interpretazione che l’ha portata fino agli Oscar.

La trama de La Favorita: Mentre imperversa la guerra con la Francia, la fragile e instabile Regina Anna (Olivia Colman) siede sul trono inglese ma il regno è di fatto governato da una persona a lei vicina, Lady Sarah (Rachel Weisz). Quando a corte arriva Lady Abigail (Emma Stone), le due sfrutteranno la situazione politica per diventare la favorita della Regina.

Brad Pitt è il protagonista nella prima immagine da Ad Astra

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Brad Pitt è pronto ad andare verso lo spazio profondo nella prima immagine del film di fantascienza di James Gray, Ad Astra. Gray non si è mai accontentato di essere un regista che aderisce a un solo genere, avendo finora realizzato un thriller (I Padroni della Notte) a un romanzo d’epoca (The Immigrant) e, più recentemente, a un’avventura storica, The Lost City of Z, sua personale successo di critica. Inoltre, il regista si cimenterà presto in un adattamento cinematografico del romanzo di spionaggio scritto da Terry Hayes, I Am Pilgrim.

Prima però, Gray viaggerà verso i confini del nostro sistema solare con Ad Astra, tratto dal racconto Heart of Darkness che segue la storia dell’ingegnere spaziale Roy McBride (Pitt) in una spedizione per rintracciare suo padre (Tommy Lee Jones), che è sparito durante un lavoro di ricerca a caccia di vita aliena nei pressi di Nettuno. Scritto da Gray e Ethan Gross (Fringe), Ad Astra include nel cast anche Ruth Negga (Preacher), Donald Sutherland (The Hunger Games), John Ortiz (Kong: Skull Island) e Kimmy Shields (Insatiable).

Mentre l’uscita ufficiale di Ad Astra è prevista per gennaio 2019, sembra che la 20th Century Fox voglia anticiparne l’uscita in cinema selezionati per rendere il film eleggibile agli Oscar 2019. Anche se questa intenzione non è ufficiale, il fatto che sia stata diffusa dalla produzione la prima foto ufficiale può essere un indizio che conferma la voce. Di seguito ecco la foto in questione, con Brad Pitt nei panni del protagonista:

Come è facile dedurre dalla foto in questione, Hoyte Van Hoytema, DOP di Interstellar, ha diretto la fotografia del film e sembra che anche per questo lavoro abbia scelto una luce e dei colori simili a quelli usati per il film di Christopher Nolan.

Tuttavia i film sono molto diversi per temi e intenzioni, oltre al fatto che sono stati realizzati da mani registiche completamente diverse. La foto di Ad Astra arriva alla vigilia dell’uscita in sala di Il Primo Uomo, diretto da Damien Chazelle con protagonista Ryan Gosling nei panni di Neil Armstrong, un’altra avventura nello spazio, anche se dal carattere storico piuttosto che fantascientifico.

Fonte

Star Wars: Episodio IX, quando sarà annunciato il titolo?

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Nonostante le riprese siano iniziate soltanto l’1 Agosto scorso, c’è già qualcuno che crede che la Lucasfilm potrebbe annunciare a breve, con una mossa a sorpresa, il titolo ufficiale di Star Wars: Episodio IX. J.J. Abrams ha battuto il primo ciak quest’estate, cominciando così il lavoro sul suo secondo episodio del franchise da regista e i fan scalpitano per conoscere il titolo del film che dovrebbe definitivamente mettere la parola fine alla saga degli Skywalker al cinema. I punti fissi del film sono pochi: sappiamo che non ci sarà nessuna discussione sull’intervento o meno in guerra di Luke, visto che il jedi potrebbe comparire solo sotto forma di spirito di Forza, mentre sappiamo che Leia guida imperterrita gli ultimi scampoli della Resistenza, con al fianco Poe Dameron, suo diretto erede alle redini delle forze ribelli, e Rey, ultima speranza per l’Ordine dei cavalieri Jedi.

I titoli di Star Wars hanno sempre rivelato qualche dettagli sulla trama del film, è quindi davvero improbabile che la Lucasfilm decida adesso di diffonderlo, soprattutto se si considera il fatto che questo film dovrebbe essere il più atteso della saga perché effettivamente conclusivo per Luke, Leia e forse anche per Ben Solo/Kylo Ren, visto anche lui ha sangue Skywalker nelle vene. Ne L’Impero Colpisce Ancora c’era l’Impero che schiacciava i Ribelli, ne Il Risveglio della Forza c’era invece Rey che scopriva i suoi poteri, e così via. 

Nel caso di Il Risveglio della Forza e di Gli Ultimi Jedi, i titoli sono stati annunciati a produzione chiusa, e le riprese di Episodio IX si concluderanno a febbraio, che sembra un buon mese per diffondere il titolo. Se questo non dovesse accadere, la finestra entro la quale si dovrebbe annunciare il titolo andrebbe da febbraio ad aprile 2019, quando si svolgerà la Star Wars Celebration, durante la quale, ovviamente, ci sarà tantissimo spazio dedicato al film, essendo l’unico titolo Lucasfilm in programma fino al dicembre 2019. Potrebbe quindi ospitare un panel sul film e persino un primo trailer.

Star Wars: Episodio IX, chi ha deciso di far “tornare” Carrie Fisher?

Nel cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Naomi Ackie e Richard E. Grant, insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita di Star Wars: Episodio IX è prevista per il dicembre 2019.

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