La possibilità di lavorare con gli
X-Men portandoli all’interno del Marvel Cinematic Universe sembra
entusiasmare Kevin Feige, e il presidente dei
Marvel Studios non ha mai nascosto questo suo
desiderio.
Così, mentre proseguono le
trattative tra Fox, Disney e
Comcast (qui maggiori dettagli), Feige ci
tiene a ribadire la sua posizione in merito alla cessione dei
diritti cinematografici:
“Resto qui, seduto in attesa di
una telefonata per poter dire si o no, ma ovviamente ammetto che
sarebbe fantastico avere accesso a tutta la biblioteca Marvel…“
Questa dichiarazione lascia
intendere che il team creativo Marvel ha già progetti per gli
X-Men? Li vedremo prima del previsto nel MCU?
In ogni caso sappiamo
che Kevin Feige è già proiettato verso
il futuro, come dichiarato in una recente intervista durante la
promozione di Avengers: Infinity War:
“Guardiamo sempre in avanti. Proprio quando le persone
pensano di poter inchiodarci, andiamo da qualche altra parte e
questo accadrà di nuovo dopo Infinity War nella costruzione del
prossimo film di Avengers. E abbiamo già pianificato i nostri
progetti fino al 2025.“
Queste le date previste per i sei
progetti (più uno, spostato da agosto 2020 a luglio 2020):
31 Muglio 2020
7 Maggio 2021
30 Luglio 2021
5 Novembre 2021
18 Febbraio 2022
6 Maggio 2022
28 Luglio 2022
Ovviamente fra questi potrebbe
esserci qualche sequel sui personaggi già portati sullo schermo
(probabili uno su Black Panther e un
altro per Spider-Man: Homecoming) come
è altrettanto ipotizzabile la produzione dello standalone su Vedova
Nera.
La scena post credits di
Deadpool
2 ha cercato di “correggere” gli errori dei film
precedenti di Ryan Reynolds, in particolare
X-Men Le Origini: Wolverine e Lanterna
Verde.
Marc Guggenheim,
tra gli autori della sceneggiatura del film DC con protagonista
Reynolds nei panni di Hal Jordan, ha commentato
così il film, riferendosi plausibilmente alla scena citata, e
complimentandosi con l’attore per la “giocata”.
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il
barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con
il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la
sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade
deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Deadpool 2 di
David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario
Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie
Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand
come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić
come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian
Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.
Per celebrare e festeggiare il
decimo anniversario dei Marvel Studios, la Disney ha creato
un sito web commemorativo dove sono
stati pubblicati i poster speciali dedicati a
tutti gli eroi finora apparsi nell’universo cinematografico
Marvel.
Vi ricordiamo che Avengers: Infinity
War, nuovo capitolo del franchise, è nelle nostre sale
dal 25 aprile.
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura.
Incentrato su di una rapina in
banca, 211 – Rapina in corso si ispira al
conflitto armato che nel 1997 cambiò per sempre il modus operandi
del Los Angeles Police Department. Diretto da York Alec
Shackleton, giovane regista di prodotti indipendenti, il
film ha come protagonista l’inossidabile Nicolas Cage.
Quattro spietati criminali armati e
ben addestrati assalgono la Bank of America, trasformando 26
persone, tra impiegati e clienti, in ostaggi ad alto rischio. Le
squadre speciali della LAPD e della SWAT entrano in azione con il
supporto dell’Interpol che da tempo era sulle tracce dei quattro
rapinatori. Ma sarà l’agente Chandler (Nicolas
Cage) a prendere il comando della negoziazione, che si
rivelerà la più lunga e sanguinaria della storia americana.
Nuovo film, nuovo personaggio per
Nicolas Cage, che sempre più in questi anni si divide
tra i più variegati progetti. Quantità non è tuttavia sinonimo di
qualità, e 211 – Rapina in corso non fa
eccezione. Il film si caratterizza per una debole costruzione dei
personaggi e per il fatto di proporre situazioni che, mirando al
coinvolgimento dello spettatore, risultano in realtà poco
credibili. Le forzature con cui questi vengono messi in scena
impedisce tuttavia un concreto trasporto emotivo, generando invece
fastidio e prevedibilità.
Il genere a cui il film si rifà ha
regalato in passato capolavori ad alta tensione, elemento che
invece qui latita. Risulta difficile provare apprensione per i
personaggi e la regia anonima non aiuta nella costruzione di un
pathos che è quindi assente.
La stessa recitazione è poco
convincente, certamente frenata da banalità di sceneggiatura che
non forniscono appigli su cui poter lavorare. Per quello che invece
riguarda la star del film, Nicolas Cage, lui per primo non sembra
convinto di quanto sta facendo, benché il suo sia il personaggio
più intenso e interessante. Certo il merito non è da rintracciarsi
nella scrittura, ma per l’attore della dinastia Coppola sono
lontani gli anni di maggior splendore.
211 – Rapina in
corso parte da premesse poco convincenti che porta
avanti con altrettanta poca convinzione, riuscendo in parte ad
attirare un minimo di attenzione sulle sequenze finali. Il film non
rende giustizia agli eroi della realtà e si conclude senza aver
lasciato nulla allo spettatore.
Se speravate di vedere il film su
Deathstroke già il prossimo anno dovrete
rassegnarvi: come confermato nelle ultime ore dal regista
Gareth Evans, la produzione del cinecomic potrebbe
slittare di diversi mesi a causa di coincidenze lavorative e
iniziare quindi non prima del 2020.
Tuttavia, nel caso in cui la Warner
Bros. decidesse di affrettare i tempi, niente esclude che Evans
venga “allontanato” dalla regia e che si scelga un altro nome che
possa dirigere la pellicola con Joe Manganiello.
Vi terremo aggiornati.
Vi ricordiamo che il personaggio ha
esordito nel DCEU durante una delle due
scene post credits di Justice League, mentre
incontrava Lex Luthor per discutere di
un piano per annientare la lega di supereroi formata da Superman,
Batman, Wonder Woman, Flash e Cyborg.
Non sappiamo ancora con certezza se
il villain tornerà anche in Justice League
2 o se avrà un altro cameo nei prossimi cinecomic
targati DC, come ad esempio The
Batman, ma vi terremo aggiornati.
Deathstroke (noto anche
come Deathstroke the Terminator), il cui vero
nome è Slade Wilson, è un personaggio dei
fumetti DC
Comics creato da Marv
Wolfman e George Pérez, apparso per la prima volta sulle
pagine di The New Teen Titans vol. 1 n. 2 del
dicembre 1980. Deathstroke si è classificato al 32º posto
nella classifica dei più grandi cattivi nella storia dei
fumetti.
Dieci anni e 20 film (di cui uno in
uscita a breve, Ant-Man and The Wasp): sono questi
i numeri più importanti dei Marvel Studios, se non si contano gli
innumerevoli record al box office e la quantità di fan che seguono
con passione il franchise fin dalla sua nascita.
Ma se vi stavate chiedendo quale
sia, secondo Kevin Feige, il titolo migliore del
MCU e quello che ha dato più
soddisfazione rappresentando un vero punto di svolta, forse
rimarrete sorpresi dalla risposta del presidente e produttore:
“Prima che uscisse, già
dal processo creativo, Black Panther è stata un’esperienza di
trasformazione. Quando stavamo guardando il montaggio finale, dove
di solito provi a capire se ci sono modifiche da fare, ricordo che
mi avvicinai a Ryan Coogler e quasi d’istinto gli dissi: “Penso che
questo sia il miglior film che abbiamo mai fatto
[…] Abbiamo dovuto realizzare quel film
per distruggere il mito dei black movies che non hanno successo in
tutto il mondo…d’altronde c’è ancora un pregiudizio inconscio negli
spettatori ed è una cosa reale.“
Kevin
Feige sembra già proiettato verso il futuro, come
dichiarato in una recente intervista durante la promozione del
film:
“Guardiamo sempre in avanti. Proprio quando le persone
pensano di poter inchiodarci, andiamo da qualche altra parte e
questo accadrà di nuovo dopo Infinity War nella costruzione del
prossimo film di Avengers. E abbiamo già pianificato i nostri
progetti fino al 2025.“
Queste le date previste per i sei
progetti (più uno, spostato da agosto 2020 a luglio 2020):
31 Muglio 2020
7 Maggio 2021
30 Luglio 2021
5 Novembre 2021
18 Febbraio 2022
6 Maggio 2022
28 Luglio 2022
Ovviamente fra questi potrebbe
esserci qualche sequel sui personaggi già portati sullo schermo
(probabili uno su Black Panther e un
altro per Spider-Man: Homecoming) come
è altrettanto ipotizzabile la produzione dello standalone su Vedova
Nera.
Con l’avvicinarsi dell’uscita di
Ant-Man and The Wasp i Marvel Studios continuano la loro martellante
campagna pubblicitaria diffondendo un nuovo spot del film.
Protagonista assoluto Scott Lang (Paul
Rudd) che ricorda ai suoi colleghi di essere un Avenger,
reclutato da Steve Rogers in Captain America: Civil
War.
Potete vedere la clip qui sotto.
Ant-Man and the
Wasp, full trailer: Scott e Hope in
azione
Dal Marvel Cinematic Universe, arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con
la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli
eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a
patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che
come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a
casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi
con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente.
Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere
al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e
svelare dei mistero del passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah
John-Kamen è Ghost, Randall
Park è Agent Jimmy Woo, Laurence
Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.
È online un nuovo spot di
Mission Impossible: Fallout, sesto capitolo del franchise con
protagonista Tom Cruise. Insieme a lui, in questa
breve clip, anche Henry Cavill, con i due che danno sfogo alle
loro tecniche di combattimento.
Vi ricordiamo
che Mission Impossible: Fallout, diretto
da Christopher McQuarrie, uscirà nelle
nostre sale il 30 agosto 2018. Nel cast
anche Rebecca Ferguson, Simon
Pegg, Henry
Cavill e Angela Basset.
A causa di un infortunio
di Tom Cruise mentre eseguiva un salto
da un edificio all’altra, il film ha subìto una pesante battuta
d’arresto durante la produzione. Sappiamo che la scena è stata
ripresa e montata addirittura nel trailer rilasciato durante la
notte del Superbowl. Qui potete dare uno
sguardo al video dell’incidente.
Il regista ha inoltre commentato il
titolo del film, dando anche qualche indizio sulla trama:
“Fallout ha più significati nel film, da quello letterale, come
la minaccia di terrorismo nucleare che pende
sulla trama, ad altri più metaforici, come
l’idea che quello che succede nel film sia il risultato delle
scelte che Ethan Hunt ha fatto nella sua vita. È il suo
passato che ritorna a cercarlo. È la “conseguenza negativa” di
tutte le sue buone intenzioni.”
Come annunciato dalla Lucasfilm dopo
l’uscita di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, sarà proprio Rian Johnson
a sviluppare una nuova trilogia per il franchise e e sembra
che il primo film potrebbe arrivare già nel 2020.
La conferma arriva dal collaboratore
di Johnson, Ram Bergman: “Sarà una trilogia
completamente nuova scritta da Rian Johnson. Ci saranno nuovi
personaggi, e tutto sarà inedito per la saga. Tra due anni potrebbe
uscire in sala, ma siamo solo nelle fasi iniziali“.
Vi ricordiamo che la Disney, rimasta
impressionata dal lavoro svolto dal regista con Gli Ultimi Jedi, ha
deciso immediatamente di affidargli una nuova trilogia, che Johnson
scriverà e dirigerà, ideandola completamente da solo, con la
produzione del suo collega Ram
Bergman.
“Abbiamo tutti amato lavorare
con Rian a Gli Ultimi Jedi – ha
dichiarato Kathleen Kennedy, presidente della
Lucasfilm – è una vera forza creativa, e vederlo
completare il film dall’inizio alla fine è stato uno dei più bei
lavori della mia vita. Rian farà cose magnifiche con la tavolozza
bianca, in questa nuova trilogia.”
In un comunicato
congiunto, Johnson e Bergman hanno dichiarato: “Abbiamo
trascorso il periodo della vita a collaborare con la Lucasfilm e la
Disney su GLi Ultimi Jedi. Star Wars è una grande mitologia moderna
e ci sentiamo molto fortunati di contribuire. Non vediamo l’ora di
continuare la serie.”
Sono stati diffusi nuovi concept di
Avengers: Infinity War, in
cui possiamo dare un nuovo sguardo all’invasione del Wakanda da
parte degli eserciti di Thanos e anche avere nuove immagini di
Vormir, il pianeta su cui era nascosta la Gemma
dell’Anima.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.
Primo dell’uscita in sala di
Thor: Ragnarok, Mark
Ruffalo dichiarò che il terzo film dedicato a Thor era in
realtà il primo di una “trilogia interna” che avrebbe sviluppato in
maniera particolare e decisiva il suo personaggio di Bruce
Banner e di Hulk.
Alla luce di quanto avvenuto in
Ragnarok e di quello che abbiamo visto in Avengers: Infinity War,
abbiamo un quadro più preciso di questo arco narrativo e possiamo
anche ipotizzare come e dove si concluderà, negli eventi di
Avengers 4.
Ecco di seguito una teoria che potrebbe
anticipare l’esito di questo arco narrativo relativo al Gigante di
Giada.
L’arco narrativo che conduce ad
Avengers 4
Questo arco narrativo del
personaggio è iniziato con Hulk e Bruce Banner che si dividono in
due diverse identità. “Il fatto che Hulk parli in Thor:
Ragnarok, è l’inizio della separazione di questi due
individui”, ha spiegato Ruffalo, “queste identità sono una
sola identità separata in due.”
Sembra che Bruce Banner soffra di
una forma di disturbo di personalità multipla; ci sono due menti,
intrappolate nello stesso corpo. In forma umana, Bruce ha il
controllo; ma ogni volta che Banner si trasforma, l’altro
si mette al comando. L’MCU ha sempre trattato Banner e
Hulk come personaggi distinti, con Bruce che si riferisce al
Gigante di Giada come “l’altro ragazzo”. Ma Bruce ha iniziato a
capire che Hulk è una persona a pieno titolo, non
solo un mostro scatenato. Quando Hulk sceglie di
reindirizzare il Helicarrier dello S.H.I.E.L.D. per non mettere in
pericolo gli innocenti, Bruce si rende conto che il Gigante di
Giada ha davvero la capacità di entrare in empatia. Anche se Banner
non si fidava di lui – per questo che ha lavorato con Stark per
costruire l’armatura di Hulkbuster – ha iniziato a “farlo uscire”
ogni tanto.
Gli eventi di Thor:
Ragnarok hanno cambiato tutto. Bloccato su Sakaar,
Hulk ha deciso di sopprimere Bruce Banner, di rifiutarsi di tornare
indietro. Il Gigante di Giada ha mantenuto il controllo del corpo
di Banner per due anni, imparando e crescendo, sviluppando il
linguaggio. Come ha detto Ruffalo, “È come un bambino! È come
un bambino di cinque o sei anni, quindi ha la stessa sintassi, ha
la stessa visione del mondo”. Alla fine, Thor riesce a
convincere Hulk a tornare indietro, ma questa esperienza lascia
Bruce terrorizzato. Se si fosse trasformato di nuovo in Hulk,
sarebbe mai tornato indietro?
Ma Bruce Banner è un eroe. Vedendo
gli ultimi sopravvissuti Asgardiani minacciati da Hela, decise di
trasformarsi un’altra volta. La dinamica, però, è degna di note:
invece di uscire quando Banner salta sul Ponte Arcobaleno, Hulk
aspetta fino all’ultimo momento utile. È una scena divertente, ma
potrebbe essere anche un’obiezione da parte dell’Altro –
un’espressione di frustrazione per essere dato per scontato, per
essere trattato come un’arma da guerra. Passando a
Avengers: Infinity War, quando Thanos lo
sconfigge, il Gigante di Giada è spaventato. Il suo viaggio sulla
Terra lo trasforma di nuovo in Bruce Banner. Durante il film,
lui rifiuta di tornare. Come ha spiegato Joe
Russo: “Penso che se Hulk dovesse dire perché, sarebbe
[che] Banner vuole solo Hulk per i combattimenti, penso che ne
abbia abbastanza di salvare il culo a Banner”. Banner è stato
costretto a farsi avanti e diventare un eroe a pieno titolo, usando
Hulkbuster per affrontare gli Outriders. C’è una perfetta
continuità tra il terzo atto di Thor:
Ragnarok e l’arco di Hulk in Infinity
War.
Quello che sappiamo per il
prossimo Avengers
Thor:
Ragnarok e Avengers:
Infinity War hanno messo questi due personaggi in
conflitto. Hulk e Bruce Banner sono ora in posizione di antagonismo
reciproco, due persone che condividono lo stesso corpo e sembrano
avere una spietata avversione l’uno dell’altro. L’inizio di
Avengers 4 presumibilmente riprenderà con lo status
quo alla fine di Infinity War, con il Gigante di
Giada che ancora si rifiuta di fare il lavoro sporco per Banner. È
sicuro dire che i Russo stiano pianificando il ritorno del
personaggio, prima o poi.
Nel frattempo, mentre questa
potrebbe essere la fine di un arco di tre film per Hulk, non
significa necessariamente che il tempo del personaggio nella
MCU sia finito. Per
contratto, Avengers
4 è il film finale di Chris Evans,
mentre la maggior parte degli spettatori si aspetta che l’Iron Man
di Robert Downey Jr. paghi il prezzo più alto
nello sforzo di sconfiggere Thanos. Ma il contratto di Mark
Ruffalo potrebbe non finire. Si ritiene che abbia almeno
un film sul suo contratto dopo Avengers
4. Ciò significa che l’arco di Hulk probabilmente non
finirà con la morte, ma piuttosto creerà una sorta di nuovo status
quo, che la Marvel può esplorare in un altro
film sugli Avengers , o forse con un cameo di Hulk in un film su un
altro personaggio.
L’artwork anticipa un nuovo
Hulk
E questo ci porta a questo artwork
di Avengers 4. Questa immagine mostra
un Hulk che è molto diverso da quello che abbiamo visto fino ad ora
nel MCU. Non è così tanto “grosso”, la
faccia è più riconoscibile come quella di Mark
Ruffalo, e – soprattutto – indossa dei vestiti. Se questa
immagine è effettivamente correlata a Avengers 4,
prende in considerazione uno scenario in cui Hulk e Bruce Banner
sembrano essersi unificati. Dove queste due diverse identità sono
diventate una cosa sola.
Il processo di trasformazione da
Bruce Banner a Hulk di solito fa a brandelli gli abiti di Bruce.
Sembra quindi che Il Gigante di Giada e Banner abbiano trovato una
sorta di equilibrio.
Se è così, questa è la direzione in
cui sta viaggiando il personaggio. Hulk e Bruce Banner si
confronteranno e alla fine si uniranno. Il risultato sarà
presumibilmente simile a quello che i lettori di fumetti chiamano
“il Professor Hulk”.
Una spiegazione per il Professor
Hulk
L’idea ha un forte precedente a
fumetti, che si riferisce alla serie di The Incredible
Hulk di Peter David. David ha esplorato
l’idea che il Gigante di Giada sia nato dal trauma infantile di
Bruce Banner, per mano di un padre violento, e che la sua mente si
sia scissa molto prima dell’esposizione ai Raggi Gamma. Infatti,
David ha anche introdotto un terzo personaggio, il Grey Hulk! Nel
n. 376, in un numero intitolato “Conflitto di personalità”, le
diverse personalità di Bruce Banner entrano in in collisione
frontale. La questione conteneva scene sconcertanti in cui Bruce
barcollava, il suo corpo si ribellava al cambiamento, le sue mani
si allargavano e diventavano verdi e grigie. Presentava anche ampi
dialoghi in cui i personaggi si rivolgevano l’un l’altro attraverso
la bocca di Banner.
Se questo suona familiare, è perché
Avengers:
Infinity War ha riprodotto l’idea. Visivamente, le
scene di trasformazione parziale sono state prese direttamente da
The Incredible Hulk # 376. C’è anche un breve momento di dialogo
tra i due personaggi, con Banner che urla contro Hulk, e il Gigante
di Giada che urla “No”. L’incredibile Hulk # 376 si è concluso con
le personalità in conflitto disperate, che tentano di soffocarsi a
vicenda. Ci è voluto l’intervento dello psicologo Doc Samson per
porre fine al tumulto del personaggio. Questi ha usato la
suggestione post-ipnotica per impedire che i personaggi tornassero
in guerra, e poi ha costretto Banner ad affrontare il suo trauma
infantile. Il risultato fu l’integrazione finale delle diverse
personalità, creando il cosiddetto “Professor Hulk” – una singola
mente, con il genio di Bruce Banner e la forza di Hulk. Potrebbe
essere questa la logica conclusione di questo arco di tre film per
il personaggio.
Lucky Red ha diffuso due
clip da Tito e gli
alieni, il film diretto da Paola
Randi con protagonista Valerio
Mastandrea, insieme a Clemence Poesy, Luca
Esposito, Chiara Stella Riccio, Miguel Herrera, John Keogh
e con la partecipazione straordinaria di Gianfelice
Imparato.
Tito e gli alieni,recensione del film
con Valerio Mastandrea
Il Professore (Valerio
Mastandrea) da quando ha perso la moglie, vive isolato dal
mondo nel deserto del Nevada accanto all’Area 51. Dovrebbe lavorare
ad un progetto segreto per il governo degli Stati Uniti, ma in
realtà passa le sue giornate su un divano ad ascoltare il suono
dello Spazio. Il suo solo contatto con il mondo è Stella, una
ragazza che organizza matrimoni per i turisti a caccia di alieni.
Un giorno gli arriva un messaggio da Napoli: suo fratello sta
morendo e gli affida i suoi figli, andranno a vivere in America con
lui. Anita 16 anni e Tito 7, arrivano aspettandosi Las Vegas e
invece si ritrovano in mezzo al nulla, nelle mani di uno zio
squinternato, in un luogo strano e misterioso dove si dice che
vivano gli alieni…
Il grande assente di
Solo: A Star Wars Story era
atteso da molti fan della saga, trattandosi di uno dei classici
antagonisti di Han Solo, tuttavia nel film non c’è traccia del
gangster Jabba The Hutt. Ovviamente il personaggio
potrebbe tornare nei prossimi capitoli spin-off del franchise, dal
momento che Solo si conclude con una finestra
aperta sul futuro.
Nel frattempo è
Ron Howard a spiegare le ragioni di questa
assenza, parlandone in una recente intervista:
“Jabba
era sulla lista, ma la produzione sapeva di non voler andare in
quella direzione e offrire troppi indizi per un eventuale sequel.
Certo sarebbe stato divertente, ma anche troppo
rischioso“.
Solo: A Star Wars
Story è nelle sale dal 23 maggio, diretto daRon
Howard dopo l’allontanamento dei registi Phil
Lord e Chris Miller. La
sceneggiatura porta la firma di Lawrence
Kasdan e di suo figlio Jon
Kasdan.
Sali sul Millennium Falcon e
viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story,
un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della
galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo,
oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo
potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore
d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio
di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.
Diretto da Ron
Howard, il cast di
Solo: A Star Wars Story comprende Alden
Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia),
Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing,
Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of
Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto
– The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto
fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag,
Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil
War, Master & Commander – Sfida ai confini del
mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli
ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.
Scritto da Jonathan Kasdan
& Lawrence Kasdan,
Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen
Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi
sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e
Christopher Miller.
Come saprete,
Avengers: Infinity War ha
messo fine alla vita di molti eroi protagonisti del
MCU (ma sarà davvero
permanente?) dopo lo schiocco di dita di Thanos,
ridotti a poco più che cenere sul tragico finale del film.
Tuttavia restano dei
personaggi che non sono comparsi nel cinecomic e che, fuori scena,
potrebbero essere sopravvissuti al gesto del Titano Pazzo. Fra
questi c’è anche il Gran Maestro, o almeno è ciò
che sembrerebbe confermare – a modo suo – Jeff
Goldblum:
“Il Gran
Maestro ha più poteri di tutti i supereroi messi assieme. Non puoi
uccidermi, sono come un vampiro. Non conosco la morte e posso
uccidere le persone solo guardandole. Oppure posso resuscitarle
semplicemente guardandoli e pensando a loro. Posso fare di tutto.
Ma in realtà sono ovunque e da nessuna parte. Sono come Keyser
Söze.“
Dobbiamo prendere queste
parole come vere, o è solo parte dell’eccentrica performance
dell’attore nei panni del Gran Mestro? Che ne pensate?
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.
È opera di ryan.reviews questa nuova fan-art
dedicata a Captain Marvel, con Brie
Larson che indossa il costume classico della supereroina
presto protagonista di uno standalone.
Nelle foto finora trapelate dal set
l’attrice è sempre apparsa con un’uniforme verde, lontana dai
colori originali di Carol Danvers dei fumetti.
La vedremo in queste vesti anche nel
film? Che ne pensate?
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic con protagonista Brie Larson,
ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema l’8 marzo
2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Secondo un’interessante
descrizione del film, Captain Marvel sarà “qualcosa di mai
visto prima nel MCU“:
“Anche
se Thor:
Ragnarok, Black
Panther e Avengers: Infinity
War erano tutti film diversi e originali, niente
sarà diverso e originale come Captain Marvel. Il film
di Anna Boden e Ryan
Fleck cambierà l’universo cinematografico Marvel regalandoci qualcosa che
nessuno ha mai visto prima nel MCU e qualcosa che nessun fan si
aspetta.“
Il report continua dicendo
che “SeWonder
Woman è stato ovviamente considerato un film
molto importante per le donne, Captain Marvel vi sorprenderà ancora di
più, ridefinendo completamente i film sui supereroi proprio come i
Marvel Studios hanno rivoluzionato il
cinecomic nel 2008.“
L’abbiamo visto recentemente in
Cattivi Vicini, Baywatch e in The
Greatest Showman: sembra che Zac
Efron, ad anni di distanza da High School Musical,
sia ancora ovunque.
Zachary David Alexander
Efron è nato il 18 ottobre 1987 in San Luis Obispo, in
California. I genitori si chiamano Starla Baskett e David Efron, e
ha un fratello più giovane di nome Dylan. Che lo conosciate come il
ragazzetto che interpretava Troy, o che siate fan che lo seguono da
una vita, ne avrete sentito parlare parecchio. Perché Zac Efron è
uno di quelli di cui si parla parecchio, sempre. Quindi, ecco
dieci curiosità su Zac Efron:
Zach Efron: film
1. Ha cominciato a recitare a 11
anni. Come molti attori, Zac Efron ha cominciato a recitare da
bambino. In particolare, ha cominciato incoraggiato dal padre, che
gli ha suggerito di cominciare dei progetti da attore. Alcuni dei
suoi primi ruoli furono in Firefly, E.R., The
Guardian. La fama è arrivata, come tutti ben sappiamo, con il
ruolo di Troy Bolton in High School Musical, anche se
nessuno si aspettava, all’epoca, che sarebbe stato un successo del
genere. Inizialmente, infatti, il film non doveva avere alcun
sequel ma, dopo la popolarità raggiunta con il primo capitolo, la
Dinsey decise di produrre il franchise che oggi conosciamo (e
amiamo, ammettetelo).
2. I film e la carriera di Zac
Efron. Zac Efron ha lavorato parecchio per liberarsi
dell’immagine di ragazzino del liceo e affermarsi come attore
maturo. Dopo High School Musical, ha recitato nella commedia
17 Again — Ritorno al liceo, e nel famosissimo musical
Hairspray nel 2007. È stato poi il protagonista di un
adattamento di un romanzo di Nicholas Sparks, Ho cercato il tuo
nome nel 2012, ha prestato la propria voce per un film
d’animazione ispirato al Lorax di Dr. Seuss, e, tra gli
altri, ha lavorato con Seth Rogen nelle commedie Cattivi vicini
1 e 2. Negli ultimi anni, è comparso in Nonno scatenato,
Mike and Dave: un matrimonio da sballo, e in The Greatest Showman.
3. Non ha cantato nel
primo Hight School Musical. Questa notizia sconvolgerà
alcuni fan di Zac Efron, quelli che non lo sapevano ancora. Alcuni
di loro avranno notato che la voce di Troy Bolton cambia
drasticamente dal primo film al secondo. Non è stata
un’impressione: Zac Efron non ha realmente cantato le tracce del
primo film, ma si è preso carico del canto solamente a partire dal
secondo capitolo del franchise. La voce delle canzoni si chiama
Drew Seeley e, a riguardo, Efron ha dichiarato che, alla domanda
sul perché fosse stato scelto di ricorrere a qualcun altro, la
risposta non fu per niente chiara.
4. È un super nerd.
Sfatiamo i miti sui nerd: non sono tutti occhialuti che se ne
stanno in cantina a leggere fumetti. Zac Efron, con i capelli
biondi e perennemente senza maglietta, è uno di loro. E ama i
cartoni giapponesi. I suoi preferiti sono Bleach, Death Note,
Naruto e Dragonball Z.
Zac Efron: fisico e altezza
5. Non è troppo alto.
Molte celebrità sembrano molto più alte di quello che sono, sullo
schermo. Zac Efron è uno degli attori più sexy in circolazione, ma
visto nella realtà potrebbe essere una sorpresa: infatti, è alto
solamente 1.73 metri. Che è alto, ma non troppo. Ma probabilmente è
parecchio alto per Hollywood, dove tutti sembrano essere molto più
bassini di quel che sembra.
6. È andato in riabilitazione
nel 2013. Ci sono tante storie come queste, ma è sempre una
brutta storia. Nel 2013, fu annunciato che Zach era stato in
riabilitazione per cinque mesi, quando la vita di party eccessivi
aveva cominciato ad avere un’influenza negativa sul lavoro. Come
molte star, sembra abbia avuto difficoltà a gestire una vita
costantemente sotto i riflettori, sin dalla giovane età. E
comprensibilmente: dall’inizio della carriera, è stato seguito
ovunque dai paparazzi e dai fan (arrivando addirittura a dover
cambiare il numero di telefono a causa loro). Allora, sembra che si
sia dedicato ad una vita di feste, alcol e droghe, arrivando a
mancare dal set. Ma sembra che dopo la riabilitazione i problemi
siano stati superati.
Zac Efron è gay?
7. I pettegolezzi cominciati ai
tempi di High School Musical e le dichiarazioni. Succede
spesso, con gli attori famosi: i pettegolezzi sulla vita privata e
la sessualità piovono dal cielo. A Zac Efron è stato chiesto come
si sentisse riguardo ai pettegolezzi che fosse gay, cominciati già
all’epoca di High School Musical. Quello che ha detto lui
non si è concentrato esattamente sui pettegolezzi, ma è andato
dritto al punto, affermando: “non capisco cosa ci sia di sbagliato
nell’essere gay”. Inoltre, ha detto che, secondo lui, il motivo per
cui molti fan omosessuali si sono rivisti in Troy Bolton, è per il
fatto che quella del personaggio è una storia sull’accettare ed
essere felici della persona che si è, anche se si è diversi, e sul
non avere paura di mostrarlo. E ha detto di esserne molto
orgolioso.
Zac Efron: la fidanzata
8. Ha provato Tinder. E non
ha funzionato. Sì. Zach Efron, il sogno delle ragazzine cresciute
negli anni Duemila e non solo, il principe azzurro perennemente in
spiaggia senza maglietta, ha provato Tinder. E… non è andata molto
bene. Insomma, tutti hanno pensato che l’account fosse un fake e
nessuno ha voluto averci a che fare.
9. I tempi di Vanessa
Hudgens. Ha fatto felici molti fan, ma purtroppo, la reazione
tra il Troy e la Gabriella del mondo reale non è durata per sempre.
Ma è stato bello finché è durato: ai tempi, Zac e Gabriella erano
una delle coppie più celebri e amate del pianeta: hanno addirittura
vinto il Best TV Chemistry Award ai Teen Choice
Awards del 2006.
10. Zac Efron sta frequentando
Alexandra Daddario. Per un
po’, era sembrato che la vita amorosa di Zac non stesse esattamente
andando a gonfie vele. Poi, sono arrivati i pettegolezzi sulla
relazione con la collega di Baywatch, ed è stata confermata
di recente. I due sono stati visti insieme lo scorso marzo mentre
portavano a passeggio i cani.
Come annunciato dalla Warner Bros.
alcune settimane fa, la produzione di The
Batmanè slittata al 2019, dunque la
speranza di vederlo presto sul grande schermo è sfumata e toccherà
attendere almeno il 2020.
Le ragioni di questo cambio di
programma, prevedibile visti tutti i dubbi sul film e la ricerca di
un nuovo protagonista che dovrebbe sostituire Ben
Affleck, risiedono nel fatto che nel 2018 la DC Film dovrà
concentrarsi su altri tre cinecomic, ovvero Shazam!,Wonder Woman
2e The Joker Origins.
Sembra che
The Batman sia stato concepito come film
indipendente dall’universo DC (sebbene dovrebbe far parte del
DCEU) e non sarà il prequel di nessuna nuova
trilogia. Nessun indizio lascia però presagire l’avvio di un
“Gothamverse” composto da Batman,
Nightwing e
Batgirl.
Addio Ben Affleck?
Che fine
farà Ben Affleck? Abbandonerà, come si vociferava
mesi fa, il costume dell’Uomo Pipistrello? Jake
Gyllenhaal ha espressamente dichiarato di non essere
coinvolto nel progetto e sarà presto il nuovo villain del sequel di
Spider-Man: Homecoming,
dunque il nome del papabile sostituto è ancora avvolto nel
mistero.
Le fonti d’ispirazione di Matt Reeves
Matt Reeves
ha deciso di scartare la sceneggiatura scritta in precedenza da
Ben Affleck e Geoff Johns ed è
tornato al lavoro per “ridisegnare” la sua versione del Cavaliere
Oscuro. Ma cosa avrà in serbo per il personaggio? Si vocifera che
il regista stia cercando di mantenere la trama a livelli
essenziali, introducendo alcuni elementi che i fan dell’eroe
conoscono bene. Registi come Christopher Nolan,
David Lynch e Michael Mann
sembrano essere le più grandi fonti d’ispirazione.
I villain
Nel corso
delle ultime settimane sembrerebbero essere trapelati alcuni
concept art relativi a villain come Due-Facce,
Pinguino, Enigmista e
Victor Zsas, tuttavia non abbiamo ancora la
certezza di vederli nel film. Forse appariranno in piccoli
camei?
Robin donna
Tra i
concept art che sono pervenuti sulle scrivanie della Warner Bros.
c’è anche quello di una versione femminile di
Robin. Nei fumetti il precedente è indicato dal
personaggio di Stephanie, dunque è possibile che Batman possa
reclutarla come nuova spalla.
Una nuova Batsuit
Un altro
concept art invece avrebbe rivelato una
Batsuit del tutto rinnovata e corazzata con
pesanti aggiunte. Come questa sarà diversa dall’uniforme indossata
da Affleck in Batman v Superman: Dawn of Justice
resta da vedere, tuttavia è stata descritta come qualcosa di
“militarizzato”. È possibile che Matt Reeves abbia immaginato un
look totalmente nuovo per il personaggio o che l’eroe ne avrà
bisogno per una ragione specifica.
La sceneggiatura
A quanto pare, la
sceneggiatura è stata completata e Matt Reeves è
attualmente al lavoro su modifiche e aggiustamenti finali. Il
regista sembra sia stato coinvolto in ogni fase del processo
produttivo, e speriamo non sia solo l’ennesimo caso di un
allontanamento in casa Warner Bros per “divergenze creative” (vedi
Zack Snyder).
Avengers 4 sistemerà quasi
sicuramente ciò che è andato storto nel precedente film; o meglio,
sarà un tentativo dei nostri eroi di porre rimedio allo schiocco di
dita di Thanos che ha messo fine a metà dell’universo vivente,
portando con sé moltissimi eroi, tra cui Spider-Man, Doctor Strange, Black Panther e Bucky.
Una cosa però lascia intendere che
il cinecomic parlerà di un “ritorno” al passato, come suggerito da
alcune immagini dal backstage e molti rumors trapelati in rete nei
mesi scorsi.
Il video che trovate qui sotto è
comparso online nelle ultime ore e sembra confermare questa teoria:
Steve Rogers, al contrario degli altri eroi in
scena, indossa l’uniforme di Captain America
risalente all’epoca del primo film sui Vendicatori, mentre
Tony Stark, Scott Lang e
Bruce Banner (Mark Ruffalo con la
tuta da performance capture per Hulk) gli fanno compagnia con
costumi apparentemente rinnovati.
Avengers 4 è
ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo
ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa
parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin
Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che
il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler
per Avengers Infinity War, per cui non sarà
rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3
dei Marvel Studios.
L’antagonista dichiarata di
Scott Lang e Hope Van Dyne,
Ghost, appare più minacciosa che mai sulla nuova cover di
Empire dedicata a Ant-Man and The
Wasp, ventesimo titolo del Marvel Cinematic Universe e sequel
del fortunato film uscito nel 2015.
Potete dare uno sguardo alla copertina qui sotto.
Ant-Man and the
Wasp, full trailer: Scott e Hope in
azione
Dal Marvel Cinematic Universe, arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con
la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli
eventi di Captain America: Civil War, Scott
Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia
come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo
equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto
Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym,
per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta
e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra
per collaborare e svelare dei mistero del passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah
John-Kamen è Ghost, Randall
Park è Agent Jimmy Woo, Laurence
Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.
Se Zack Snyder ha
fortemente voluto Ezra Miller come nuovo
interprete di Barry Allen, aka The
Flash, nel DCEU, il merito va attribuito ad un piccolo
film indipendente uscito nel 2012 che vedeva l’attore protagonista
insieme a Logan Lerman e Emma
Watson. Probabilmente avrete già intuito di quale titolo
stiamo parlando, ma la scelta di Snyder resta comunque
interessante.
Come rivelato dal regista su Vero, è
stata la visione di Noi Siamo Infinito (The Perks
of Being a Wallflower) a convincerlo che Miller fosse la persona
giusta per il ruolo. Nel film di
Stephen Chbosky, l’attore ha vestito i panni
dell’eccentrico teenager Patrick, versione piuttosto aderente alla
controparte del romanzo e forse una delle performance più solide e
convincenti del cast.
Vi ricordiamo che Ezra Miller ha
debuttato nell’universo cinematografico DC prima con un breve cameo
in Batman V Superman: Dawn of Justice
e successivamente in Justice League al fianco di
Ben Affleck, Henry Cavill,
Gal Gadot, Jason Momoa e
Ray Fisher.
Presto tornerà sul grande schermo
con lo standalone su The Flash, che non ha ancora
una data di uscita ma vedrà protagonisti anche Kiersey
Clemons nei panni di Iris West.
Per quanto riguarda
la trama,il film dovrebbe prevedere la comparsa di
personaggi provenienti da Wonder
Woman e altri membri della Justice
League nella timeline alternativa creata da Barry nel
tentativo di cambiare il passato, molto simile a ciò che accade nel
fumetto.
John Lasseter, capo
creativo della Pixar Animation Studios, Disney Animation Studios e
Disney Toon Studios, è reduce da sei mesi di congedo dallo studio,
alla luce delle accuse di cattiva condotta che gli sono state
avanzate da alcune collaboratrici. Lo scandalo avvenne in
concomitanza con l’uscita del film d’animazione
Pixar, Coco, gettando nell’ombra l’azienda
che da allora era rimasta in silenzio stampa.
Ora, come confermato da Variety, la Pixar ha
ufficializzato l’addio di Lasseter entro la fine del 2018, mentre
non è ancora chiaro chi prenderà il suo posto. Il New York Times parla
di Jennifer Lee (Frozen) come probabile
nuovo direttore della Walt Disney Animation Studios,
mentre Peter Docter (regista di Inside
Out) potrebbe occupare la poltrona vuota alla Pixar.
John Lasseter lascia la Pixar
Di seguito vi riportiamo la
traduzione di una nota scritta da Bob Iger, CEO
della Disney:
“John ha avuto una lunga e
importante carriera alla Pixar e alla Disney Animation,
reinventando l’industria dell’animazione, prendendosi degli enormi
rischi e raccontando storie originali e di grande qualità che
dureranno per sempre. Siamo profondamente grati per i suoi
contributi, e uno dei più grandi obiettivi traguardi raggiunti da
John è l’aver messo insieme un team di grandi narratori e
innovatori con la visione e il talento per generare un nuovo
standard nell’animazione, in grado di fare da punto di riferimento
per le generazioni future.“
Lasseter era entrato nel team Pixar
nel 1984 (all’epoca divisione della Lucasfilm) e nel 1995 aveva
diretto il suo primo lungometraggio d’animazione, Toy
Story.
La Universal ha da poco rilasciato
il primo trailer ufficiale di First Man, il
nuovo film di Damien Chazelle che vede
protagonista Ryan Gosling, alla sua seconda
collaborazione con il regista premio Oscar, dopo La la
Land.
Nel cast anche Claire
Foy, Corey Stoll, Kyle
Chandler, Jason Clarke, Shea
Whigham, e Jon
Bernthal. Le musiche originali sono state scritte
da Justin Hurwitz.
First Man – il trailer ufficiale
Come già annunciato,
Chazelle porterà sul grande schermo l’impresa di Neil
Armstrong, il primo uomo ad atterrare sulla Luna,
adattando il romanzo biografico di James
Hansen intitolato First Man: A Life Of Neil
A. Armstrong.
“Damien
ha avuto una visione molto chiara fin dall’inizio” racconta
Singer, “Si è chiesto quanto potessimo attraversare la natura
viscerale di questo personaggio e la sfida che ha dovuto
affrontare […] Voleva essere terrorizzato per l’intera durata del film. È
una delle prime cose di cui abbiamo parlato infatti, ovvero come
l’eroismo di Neil non scaturì dall’essere atterrato sulla Luna ma
dal fatto che sia sopravvissuto con i mezzi a
disposizione“.
“Questo sarà al 100% un mission movie” ha specificato
lo sceneggiatore, “Racconterà però l’atterraggio sulla Luna dal
punto di vista del ragazzo che ha compiuto l’impresa e per farlo
abbiamo avuto a disposizione cinque grossi set che vi
sorprenderanno e che daranno vita a moltissime scene
d’azione“.
Vi ricordiamo che First
Man vedrà protagonista Ryan
Gosling, già diretto da Chazelle in La la
Land, film musicale protagonista assoluto del 2017.
La Universal, che distribuisce il
film, ha annunciato che il biopic arriverà nelle sale USA
il 12 Ottobre 2018, e se la vedrà con il
colosso Warner Bros, Aquaman, diretto da James
Wan e con protagonista Jason
Momoa.
Dopo Whiplash e La la
Land, Chazelle si cimenta con
un progetto del tutto nuovo e che speriamo riesca a sviluppare a
pieno le sue corde registiche.
Clip inedita di Jurassic
World: Il regno distrutto, il nuovo film del franchise
finalmente al cinema. Nel cast Chris Pratt, Bryce
Dallas Howard, BD Wong, James Cromwell, Ted Levine, Justice Smith,
Geraldine Chaplin, Daniella Pineda, Toby Jones, Rafe Spall e Jeff
Goldblum.
Jurassic World: Il Regno
Distrutto, il trailer dal Super
Bowl
Il film uscirà al cinema
il 07 giugno 2018. Chris
Pratte Bryce Dallas
Howardtorneranno nei panni dei protagonisti. Nel
cast anche Geraldine Chaplin. Alla regia ci
sarà Juan Antonio Bayona (The
Impossible, A Monster Calls). Nel cast
anche Daniella Pineda in un ruolo
importante, Justice Smith, Toby Jones, James
Cromwell e Rafe Spall.
Jurassic World: Il Regno Distrutto si baserà
su una sceneggiatura di Derek
Connolly e Colin Trevorrow. A produrre la
pellicola saranno Belén Atienza, Patrick
Crowley e Frank Marshall. Produttori
esecutivi invece saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas
Tull.
Meraviglie, avventure e brividi
hanno reso questo franchise uno dei più famosi e di successo nella
storia del cinema, il nuovissimo evento cinematografico vede il
ritorno degli amati personaggi e dinosauri, insieme a nuove specie
più imponenti e terrificanti che mai. Benvenuto in JURASSIC
WORLD – IL REGNO DISTRUTTO.
Le star
Chris Pratt e Bryce Dallas Howard ritornano
accanto ai produttori esecutivi Steven Spielberg e Colin
Trevorrow per Universal Pictures e Amblin Entertainment
in Jurassic World – Il Regno
Distrutto. Pratt e Howard
sono affiancati dai co-protagonisti James Cromwell, Ted
Levine, Justice Smith, Geraldine Chaplin, Daniella Pineda, Toby
Jones, Rafe Spall, mentre BD Wong e Jeff Goldblum
riprendono i loro ruoli.
Diretto
da J.A. Bayona (The Impossible), l’epica avventura
d’azione è scritta dal regista di Jurassic World, Trevorrow, e dal
suo co-sceneggiatore, Derek Connolly. I produttori Frank
Marshall e Pat Crowley ancora una volta collaborano con Spielberg e
Trevorrow per guidare la squadra di registi per questo
straordinario episodio. Belén Atienza si unisce alla squadra
come produttore.
La Universal
Pictures Italia ha diffuso il trailer italiano
di Halloween, il film che vede il ritorno di
Michael Myers sul grande schermo. Il feroce
assassino è pronto a completare la sua vendetta nel film che vede
anche il ritorno di Jamie Lee Curtis nei panni
di Laurie Strode.
Ecco il trailer:
Sinossi:
Halloween, una
produzione Trancas International Films, Blumhouse Productions e Miramax, uscirà nelle sale
italiane il 25 Ottobre 2018 distribuito da Universal Pictures.
Jamie Lee Curtis torna all’iconico
ruolo di Laurie Strode, che giunge allo scontro finale con Michael
Myers, l’uomo mascherato che le ha dato la caccia da quando era
sfuggita per un soffio alla carneficina della notte di Halloween
avvenuta quattro decenni prima.
Il Maestro dell’horror John
Carpenter è produttore esecutivo e consulente creativo di questo
capitolo, e unisce le forze con il produttore leader della
cinematografia horror contemporanea, Jason Blum (Get Out, Split,
The Purge, Paranormal Activity). Ispirato da un classico di
Carpenter, i registi David Gordon Green e Danny McBride hanno
creato una storia che apre una nuova strada rispetto agli eventi
del film-pietra miliare del 1978, e Green ne firma anche la
regia.
Halloween è prodotto inoltre da
Malek Akkad, la cui Trancas International Films ha prodotto la saga
di Halloween fin dalla sua nascita, e Bill Block (Elysium,
District 9). Oltre a Carpenter e Curtis, Green e McBride
sono invece i produttori esecutivi per quanto riguarda la Rough
House.
Halloween sarà distribuito in tutto
il mondo da Universal Pictures.
Halloween, la recensione del film di David
Gordon Green
SonyPicturesIT il primo trailer e il
teaser poster ufficiali italiani di Quello che non
uccide, pellicola tratta dal quarto romanzo della saga
‘Millennium’, il primo della serie scritto dallo
scrittore e giornalista svedese David Lagercrantz
(edito in Italia da Marsilio Editori), che ha raccolto il testimone
di Stieg Larsson – autore dei primi tre romanzi.
Il film sarà dal 31 ottobre al cinema con Warner Bros. Pictures.
Nel film Claire Foy eredita il ruolo di
Rooney Mara, la Lisbeth Salander
nata dalla mente di Stieg Larsson.
Ecco il trailer italiano:
Ecco il poster:
Quello
che non uccideè stato
pubblicato in seguito alla morte improvvisa dell’autore e consta di
200 pagine dattiloscritte che avrebbero poi completato quello che,
nelle intenzioni, doveva essere una storia in dieci
capitoli.
Scott Rudin e
Amy Pascal tornano a produrre il film.
Sinossi di Quello che non uccide
Lisbeth Salander indaga ancora una
volta al fianco del giornalista Mikael Blomkvist. L’oggetto delle
investigazioni questa volta è una rete di spie governative e
criminali informatici che hanno come obiettivo l’assassinio.
Millennium – Quello che non uccide,
recensione del film con Claire
Foy
Dopo la calorosa accoglienza avuta
al suo primo anno di vita, Scenari Campani, la
vetrina dell’Ischia Film Festival dedicata alla produzione
cinematografica della regione Campania, viene promossa e diventa la
quinta sezione competitiva della manifestazione isolana. Un passo
supportato dall’impegno di BPER Banca che proprio
nell’attenzione nei confronti del territorio, delle sue tradizioni
e della sua cultura ha fatto uno dei suoi punti di forza come
gruppo bancario. Il premio verrà assegnato dalla giuria del Forum
dei Giovani di Ischia.
La selezione, che mette in
gara senza distinzione documentari, corti e lungometraggi,
perché a Ischia tutto è cinema alla pari, è stata quest’anno, con
grande soddisfazione, difficile per i direttori artistici
Michelangelo Messina e Boris
Sollazzo e il comitato di selezione del festival. Segno di
una vitalità straordinaria unita a una grande qualità e soprattutto
un fermento nazionale, come dimostrano i tanti riconoscimenti
ricevuti da opere che anche grazie a Napoli e dintorni hanno
costruito le loro fortune. Basti pensare ai David di Donatello e le
candidature ai Globi d’oro e ai Nastri d’Argento per Ammore
e Malavita, La tenerezza, Gatta
Cenerentola, Napoli Velata,
Riccardo va all’Inferno. La Campania è una
delle realtà cinematografiche più vive d’Italia, grazie anche al
Piano Cinema della Regione che supporta in misura importante il
comparto come produzione, promozione ed esercizio. Anche questo ha
contribuito a una selezione per Scenari Campani 2018 di grande
spessore che verrà presentata dal 30 giugno al 7
luglio come sempre nella straordinaria casa dell’Ischia
Film Festival, il Castello Aragonese.
Un percorso che si snoderà tra i
generi, passando dalla commedia al dramma fino all’horror. Ma anche
attraverso i vicoli, le strade e le bellezze di Napoli, Ischia,
Amalfi, e le storie, quelle di artisti come Antonio De Curtis, in
arte Totò, o lo scultore Paolo Sandulli; quelle di una terra che ha
ancora delle ferite da curare, come quella dolorosa di Scampia.
Storie raccontate da grandi interpreti come Renato
Carpentieri, Maurizio Casagrande, Ernesto Mahieux, Massimiliano
Gallo, Pietro De Silva, Giulia Montanarini, Fabio De Caro, Sonia
Aquino, Yuliya Myarchuk, Umberto Del Prete, Emanuele Vicorito,
Giovanni Buselli, Giovanni Allocca, Robert Visco. C’è
tutto questo e molto di più negli Scenari Campani di questo
sedicesimo Ischia Film Festival.
CONCORSO – Scenari Campani
Asciola (Italia, 2017) di Edoardo Sandulli Augusto (Italia, 2017) di Giovanni Bellotti Camera 431 (Italia, 2017) di Barbara Rossi Prudente Così vicini così lontani – oltre il bullismo (Italia,
2017) di Alessandro Varisco Da morire (Italia, 2017) di Alfredo Mazzara La fortezza (Italia, 2018) di Stefano Russo (anteprima
mondiale) Je so’ pazzo (Italia, 2018) di Andrea Canova Lei (Italia, 2018) di Roberto Bontà Polito Liliana (Italia, 2018) di Emanuele Pellecchia La Mezzanotte blu (Italia, 2018) di Edoardo Cocciardo Il Nostro Limite (Italia, 2017) di Adriano Morelli Posto unico (Italia, 2017) di Mauro Piacentini e Andrea
Borgia Una semplice verità (Italia, 2018) di Cinzia Mirabella Senza paura (Italia, 2017) di Luca Esposito Skampia (Italia, 2017) di Andrea Rosario Fusco
(anteprima mondiale) Uccia (Italia, 2018) di Elena Starace e Marco Renda Volturno (Italia, 2017) di Ylenia Azzurretti
Facciamo un passo indietro e
torniamo a circa dieci anni fa: all’epoca Sebastian
Stan sostenne il provino con i Marvel Studios per interpretare il
protagonista di Captain America: Il Primo
Vendicatore, ma fu “scalzato” dal collega Chris
Evans. Ovviamente saprete che l’attore venne poi
selezionato nel ruolo di Bucky Barnes, migliore
amico di Steve Rogers e futuro Soldato d’Inverno,
scelta peraltro più che azzeccata.
Ora Stan è tornato a parlare di
quell’esperienza dichiarandosi “felice” di non esser stato scelto
come Captain America:
“All’epoca la decisione dei
Marvel Studios fu assolutamente
giusta, e le cose per me funzionarono molto di più nei panni di
Bucky. Adesso sto percorrendo la strada della sua riabilitazione e
un domani lo vedremo come White Wolf“.
Quest’ultima dichiarazione lascia
intendere che non sarà Bucky a prendere il posto di Steve Rogers
nel MCU. Che ne pensate?
Vi ricordiamo
che Sebastian Stan è nelle sale
con Avengers: Infinity
Ware tornerà (presumibilmente) anche
in Avengers 4. Il film, diretto
da Anthony e Joe Russo, è stato sceneggiato
da Christopher
Markus e Stephen McFeely.
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Sappiamo già, visto l’epilogo
tragico di Infinity
War, che Avengers 4 sistemerà quasi
sicuramente ciò che è andato storto nel precedente film; o meglio,
sarà un tentativo dei nostri eroi di porre rimedio allo schiocco di
dita di Thanos che ha messo fine a metà dell’universo vivente,
portando con sé moltissimi eroi, tra cui Spider-Man, Doctor Strange, Black Panther e Bucky.
Tuttavia Kevin
Feige, i fratelli Russo e l’intero cast non hanno ancora
rivelato nulla degli eventi del quarto film sugli Avengers, tranne
il fatto che (come visto nell’unica scena post
credits di Infinity
War)Captain Marvel arriverà in
soccorso per regolare i conti con il Titano Pazzo.
Una cosa però lascia intendere che
il film parlerà di un “ritorno” al passato, come suggerito da
alcune immagini dal backstage e molti rumors trapelati in rete nei
mesi scorsi.
Ma come potrebbero davvero
funzionare i viaggi nel tempo in Avengers
4? ScreenRant prova a dare sei
risposte:
Regno Quantico
In Ant-Man,
abbiamo visto Hank Pym spiegare che
trovarsi all’interno del Regno
Quantico fa perdere tutto il senso del tempo, e
questo ha fatto ipotizzare che gli eroi andranno proprio lì dopo
gli eventi Infinity War per fermare
Thanos prima che diventi una minaccia.
Si è anche
ipotizzato che lo stesso Ant-Man and The Wasp esplorerà
ulteriormente questo universo tramite le Particles Pym che
potrebbero permettere agli eroi di cambiare dimensione e evitare la
distruzione di massa del Titano Pazoz.
D’altronde gli eroi devono
riuscire a salvare Janet Van Dyne, che è rimasta intrappolata nel
Microverso per decenni, e c’è perfino chi presume che Captain
Marvel userà proprio il Reame
Quantico per giustificare la sua assenza negli ultimi 20
anni.
Tony Stark sviluppa un modo per viaggiare nel tempo
(B.A.R.F)
All’inizio
di Captain America: Civil
War, abbiamo visto Tony
Stark rivivere un ricordo della sua giovinezza
utilizzando una nuova tecnologia chiamata Binary Augmented Retro
Framing (sotto l’acronimo BARF).
In una foto rubata
dal set di Avengers 4, abbiamo visto un
addetto della troupe trasportare una custodia arancione con sopra
l’etichetta BARF. Questo ovviamente non garantisce necessariamente
che vedremo la stessa tencologia nel film, tuttavia alcuni hanno
ipotizzato che le scene della Battaglia di New York siano in realtà
solo proiezioni scaturite proprio dalla BARF, piuttosto che il
risultato dei viaggi nel tempo.
Gemma del tempo
La terza
teorie è anche la più ovvia, anche se più difficile da realizzare:
considerando che Thanos possiede la gemma del
tempo e che Doctor Strange è stato polverizzato
dallo schiocco delle dita, gli ostacoli sembrano
insormontabili.
Tuttavia sappiamo
che qualcuno in Infinity War è stato ad un passo
dall’uccidere Thanos, ovvero Nebula, e che
l’Ordine Nero sembra ormai fuori gioco e non può proteggere le
gemme. Ecco allora che la figlia di Thanos potrebbe avere un
ruolo centrale in Avengers 4, come nei
fumetti…come andrà a finire?
I viaggi nel tempo riportano in vita gli eroi morti
L’unica vera e
sensata ragione per viaggiare nel tempo è cercare una maniera per
resuscitare gli eroi morti alla fine di Avengers: Infinity War.
Sappiamo che la maggior parte dei personaggi è stata confermata per
i loro rispettivi sequel, come Chris Pratt,
Pom Klementieff e Dave Bautista
che torneranno in Guardiani della Galassia Vol.
3, o Tom Holland, pronto per iniziare
le riprese di Spider-Man: Homecoming
2.
I Vendicatori provano a prendere le gemme prima di Thanos
Questa però
è di sicuro l’ipotesi più intrigante: cosa succede se i Vendicatori
cercheranno di manipolare il tempo per impedire a
Thanos di ottenere le gemme prima di
loro?
Avengers:
Infinity War ha mostrato che esiste un altro guanto
dell’infinito disponibile nella fucina di
Nidavellir (la sua esistenza però non è stata
discussa esplicitamente durante la conversazione fra
Thor e Eitri) e questo potrebbe
essere usato per uno scopo ben preciso.
I Vendicatori costruiscono una falla nel piano di Thanos
Le foto trapelate
dal set di Avengers 4 hanno lasciato intendere che
i nostri eroi torneranno indietro nel tempo all’epoca della
Battaglia di New York del primo Avengers; all’epoca la presenza di
Thanos era stata annunciata come un avvertimento,
e del villain ci era stato fornito solo un piccolo
dettaglio.
In ogni caso ci sono
molte ragioni per cui i Vendicatori potrebbero essere tornati sul
luogo del delitto: basandoci unicamente sulle immagini a
disposizione, sembra che Tony e Thor tenteranno di evitare
l’arresto di Loki e che Stark si travestirà come
un agente dello S.H.I.E.L.D.
Quello che vedete qui sotto è lo
splendido fan made poster realizzato da Neil Davies Illustration
per celebrare l’arrivo nel MCU di Captain Marvel, la supereroina
interpretata da Brie Larson annunciata sul finale
di Avengers: Infinity War.
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic con protagonista Brie Larson,
ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema l’8 marzo
2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Matthew
McConaughey e Anne Hathaway tornano a
recitare insieme dopo Interstellar in
Serenity, thriller scritto e diretto da Steven
Knight (Locke, Peaky Blinders,
Taboo) di cui è stato appena diffuso il primo trailer
ufficiale.
Nel cast anche Diane
Lane, Jason Clarke e Djimon
Hounsou.
Serenity – il trailer
Nel film McConaughey interpreta Baker Dill, capitano di una barca da pesca
che lavora in una tranquilla isola tropicale chiamata Plymouth
Island. Tuttavia la sua quotidianità verrà sconvolta quando la sua
ex-moglie Karen (Hathaway) si rimette in contatto con lui per
fargli esaudire una disperata richiesta: salvare lei e il loro
giovane figlio dal suo nuovo e violento marito portandolo in mare
per una falsa escursione di pesca.
Serenity verrà
distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 19
ottobre 2018.