Ecco le prime immagini dal set
di Backseat, il nuovo film con protagonisti
Christian Bale e Amy Adams
sulla vita di Dick Cheney. I due attori
tornano a lavorare fianco a fianco dopo American
Hustle e di seguito li vedete completamente trasformati
sul set:
Christian Bale non ha
mai visto un cinecomics, a parte
i suoi e quelli con Christopher Reeve
Il biopic sarà diretto da
Adam McKay, regista de La grande
Scommessa, in cui ha diretto sempre Bale, mentre al cast
si starebbe unendo una squadra di fuori classe, tra cui Amy
Adams, nei panni della la moglie di Cheney,
Lynne, e Steve Carrell che sarà
il Segretario della Difesa Donald Rumsfeld.
Il film racconterà dell’ascesa di
Cheney, fino al culmine al fianco di Bush. McKay ha dichiarato
a Deadline di essere affascinato dalla figura di Cheney:
“Nel momento in cui ho iniziato a scavare nella sua vita, sono
rimasto sconvolto scoprendo quanto abbia contribuito a formare
l’America moderna.”
Al momento la data d’uscita del
film è fissata per il 2018.
Il lungo speciale di Empire dedicato a Justice League non ci ha solo dato la
possibilità di scoprire molte dichiarazioni dei protagonisti del
film, ma ci ha anche fornito un piccolo dettaglio in merito al
nuovo “arredamento” della Bat-Caverna nel prossimo film della
Warner Bros-DC Comics.
Stando a quanto riporta il magazine,
sembra che nel rifugio di Batman ci sia esposto il costume, o
meglio, l’armatura, che l’Uomo Pipistrello ha indossato per
affrontare Superman in
Dawn of Justice.
Si tratta dell’armatura ammaccata e
danneggiata dallo scontro con il Kryptoniano. Secondo la rivista,
l’armatura esposta in vista nella Bat-caverna “serve a
Bruce Wayne come promemoria dei pericoli della presunzione
umana.”
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday, il vigilante Bruce Wayne/Batman
rivaluta i suoi metodi estremi e comuncia la ricerca di
straordinari eroi per assemblare una squadra di combattenti contro
il crimine per difendere la Terra da ogni tipo di minaccia. Insieme
a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova l’ex star del football al
college, ciberneticamente migliorato, Vic Stone/Cyborg, il
velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Malficent
2 sarà diretto da Joachim Ronning,
che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Angelina Jolie ha
dichiarato che tornerà nel nuovo film che è ancora da definire,
plot compreso. La sceneggiatura è a cura di Linda
Woolverton e Jez Butterworth. Tra gli
altri progetti di Ronning c’è un adattamento del romanzo di
Michael CrichtonMicro e un’idea
originale chiamata Origins. Le riprese di
Maleficent 2 inizieranno il prossimo anno e il
film uscirà nel 2019.
Il primo
Maleficent ha incassato complessivamente 758,5
milioni di dollari, quindi la Disney spera in un incasso maggiore
per il sequel.
Maleficent – Signora del Male è uscito il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
Si sta sviluppando sempre con
maggior chiarezza il film Sony che vedrà
Tom Hardy nei panni di Venom, e
mentre al cast si è aggiunta non solo Michelle
Williams, ma anche Jenny Slate, sembra
che la produzione abbia trovato una nuova sceneggiatrice per la
stesura definitiva.
Stiamo parlando
di Kelly Marcel, che ha firmato lo script di
Cinquanta
sfumature di Grigio, ma ha anche posto la sua firma su
Saving Mr. Banks e sarà lei a scrivere la
sceneggiatura del live action su La Carica dei
101, con titolo
Cruella (Crudelia) e con
protagonista Emma Stone.
Dopo un primo report che voleva
Alex Kurtzman alla regia del progetto, la stessa
Sony ha smentito le voci e ha diffuso notizie più attendibili che
vorrebbero Scott Rosenberg e Jeff
Pinkner, già sceneggiatori del Jumanji
con Dwayne Johnson, incaricati di firmare lo
script.
L’uscita è stata fissata al 5
ottobre 2018 per la regia di Ruben Fleischer
(Zombieland, Gangster Squad). Tom
Hardy interpreterà il protagonista Eddie
Brock. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate e
Michelle Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam Raimi in
Spider-Man 3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Ansel Elgort
(Colpa delle stelle, The Diverget series) sarà il
protagonista dell’adattamento de Il Cardellino,
romanzo di Donna Tartt. Il regista John
Crowley ha incontrato molti candidati per due mesi prima
di scegliere Elgort per il ruolo di Theo.
La Warner Bros. e RatPac hanno
comprato i diritti del romanzo vincitore del premio Pulitzer nel
2014. RatPac partecipa anche come investitore e produce il film. Il
Cardellino ha guadagnato molte critiche positive per il plot
dickensiano. Racconta la storia di un ragazzo chiamato
Theodore Decker che sopravvive a un attacco
terrostico in un museo d’arte, un attacco che uccide sua madre. Da
quel momento vive una serie di avventure che lo porteranno a vivere
a Las Vegas con suo padre e poi a essere coinvolto nel commercio
d’opere d’arte false.
Amazon Studios ha
investito circa un terzo dell’intero budget del film che si stima
essere circa 40 milioni di dollari. In cambio ha ottenuto i
diritti per la distribuzione in streaming sul suo servizio Prime.
Il film sarà disponibile anche sulla Pay Tv. La Warner
Bros. lo distribuirà nei cinema.
Ansel Elgort è al cinema
con Baby Drive di Edgar
Wright e prossimamente potrebbe accettare una parte nel
film The Finest Kind, che sarà diretto da
Brian Helgeland. Ha preso parte nel film
Mayday 109, nei panni del Presidente Kennedy da
giovane. Prossimamente lo vedremo anche nel film The
Billionaire Boys Club.
In attesa dell’arrivo di
Blade Runner 2049, Screen
Junkies propone il divertente trailer onesto di Blade
Runner, l’originale film di fantascienza di
Ridley Scott, arrivato in sala nel
1982.
Di seguito la prima sinossi del
film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo
blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepoltoche potrebbe avere il potere
di gettare nel caos quello che è rimasto della società.
La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare
Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD
che è rimasto nasconsot per 30 anni.”
Nel cast del film
figurano Ryan Gosling, Harrison Ford,
Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie
Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie
James, Hiam
Abbass e Jared
Leto.
La
sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo
l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e
segue la storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
DickIl Cacciatore di
Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra
e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso
Ridley Scott sarà produttore esecutivo della
pellicola così come Bill Carraro.
Per la realizzazione di
Batman Forever, Joel Schumacher
si è avvalso di due grandissimi interpreti per realizzare il suo
duo di cattivi contro cui doveva misurarsi l’Uomo Pipistrello di
Val Kilmer.
Tommy Lee Jones e
Jim Carrey hanno lavorato fianco a fianco sul set
del film del 1995, rispettivamente nei panni di Due Facce e
dell’Enigmista, ma sembra che la convivenza trai due sia stata più
che forzata.
A raccontarlo è Jim
Carrey, durante un recente episodio di Norm MacDonald Live:
“Accadde al ristorante. Un cameriere mi disse ‘Oh, ho sentito
che stai lavorando con Tommy Lee Jones, Anche lui è qui, dietro
l’angolo’. Così sono andato a salutarlo ‘Ciao Tommy, come va?’ e il
sangue ha praticamente abbandonato la sua faccia. E si è alzato
quasi tremando, deve essere stato sul punto di uccidermi, o cose
del genere. Mi ha abbracciato e mi ha detto ‘Ti odio. Davvero, non
mi piaci.’ E io gli ho chiesto ‘Qual è il problema?’ E lui ha
tirato su una sedia, il che non è stata una cosa intelligente da
fare. E mi ha detto ‘Non posso tollerare la tua
buffoneria’.”
Il tempo ha poi dato torto a
Jones, dal momento che a dispetto dell’approccio
goliardico con il pubblico nella sua prima parte di carriera,
Carrey si è poi rivelato avere una personalità
tutt’altro che buffonesca, come ha testimoniato durante la sua
recente presenza al Festival di Venezia
2017.
CORRELATI:
Batman Forever incontra Tron Legacy in un video mashup
Nonostante il parere universalmente
negativo nei confronti di Batman Forever, il film ha ottenuto tre
nomination per gli Oscar: miglior fotografia, miglior sonoro,
e miglior montaggio sonoro.
In attesa del trailer, in arrivo il
prossimo weekend durante il New York Comic Con,
ecco la prima sinossi di Pacific Rim Uprising,
diretto da Steve S. Deknight e interpretato da
John Boyega.
Il conflitto mondiale tra mostri
distruttori di massa dall’altro mondo e robot costruiti e pilotati
dall’uomo allo scopo di distruggerli era solo il preludio
all’assalto totale all’umanità di Pacific Rim Uprising.
John Boyega è il
ribelle Jake Pentecost, un pilota promettente il cui leggendario
padre ha dato la vita per salvare l’umanità e garantire la vittoria
contro i mostruosi Kaiju.
Jake ha abbandonato
il suo allenamento solo per essere catturato in un sottomondo
criminale. Ma quando una minaccia ancora superiore si scatena
contro le città e porta il mondo in ginocchio, gli viene data
l’ultima possibilità per far rivivere l’eredità paterna dalla sua
sorella estranea, Mako Mori, che è a capo di una nuove coraggiosa
generazione di piloti che sono cresciuti all’ombra della
guerra.
Cercando giustizia
per i caduti, la loro unica speranza è di guidare un’insurrezione
globale contro la minaccia dell’estinzione. A Jake si uniranno il
suo rivale Lambert e la hacker di Jaegar di 15 anni, Amara, come
unica famiglia che gli rimane.
Nel
cast di Pacific Rim Uprising sono
confermati John Boyega, nel ruolo del figlio
del personaggio di Idris Elba. Nel cast
tornano Charlie Day e Burn Gorman. Confermate le
news entry di Scott Eastwood, Jian
Tian, Levi Meaden e Adria Arjona.
Pacific Rim
Uprising è il sequel del film
di Guillermo del Toro che resta in veste di
produttore ma cede il posto in cabina di regia
a Steven DeKnight, showrunner di
Spartacus e
Daredevil di Netflix.
L’uscita di
Pacific Rim Uprising è stata fissata per il
23 marzo 2018. Legendary e Universal avevano inizialmente previsto
l’uscita del sequel per l’estate 2017, facendo poi un deciso passo
indietro e rimuovendolo dalla programmazione. L’acquisto della
Legendary da parte del gruppo cinese Wanda ha invece cambiato le
carte in tavola, accelerando la messa in produzione del sequel. Del
resto, Pacific Rim incassò bene in Cina.
Sappiamo che attraverso un accordo
che è stato definito miracoloso, Sony, Disney e Marvel sono riusciti a
contrattare l’apparizione di Spider-Man nel Marvel
Cinematic Universe, nel suo film standalone e nel prossimo
Avengers: Infinity War.
Ma se Peter Parker non fosse l’unico
personaggio dello Spider-Verse a comparire nel prossimo film dei
Fratelli Russo per la Casa delle Idee?
Stando a quanto si legge su IMDb, sembra
che Tiffany Espensen, interprete di Cindy,
compagna di classe di Peter in Spider-Man:
Homecoming, sia entrata a far parte del cast di
Infinity War.
Ma chi è Cindy?
Nei fumetti Cindy Moon è una
compagna di classe di Peter che viene morsa dallo stesso ragno
radioattivo che determina la nascita di Spider-Man. Cindy Moon
diventa infatti Silk.
Che il personaggio possa fare
capolino in Infinity War? O si tratterà semplicemente di una nuova
comparsata della Espensen nel franchise MCU?
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch,
Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom
Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner,
Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany,
Benedict Wong, Pom
Klementieff e Chadwick
Boseman.
Kate Winslet sarà
nel cast di Avatar 2 e
collaborerà con James Cameron dopo vent’anni da
Titanic. “Kate e io abbiamo cercato di
collaborare per vent’anni dopo Titanic che rimane uno dei lavori
più gratificanti della mia carriera. Non vedo l’ora di vederla nel
ruolo di Ronald” dichiara Cameron.
Avatar
2 uscirà il 18 Dicembre 2020; Avatar
3 nel 2021, Avatar
4 nel 2024 e Avatar 5 nel 2025.
Cameron ha iniziato le riprese di Avatar 2 la settimana
scorsa in California.
Il primo film della
saga di
Avatar è del 2009 e ha incassato al botteghino ben 2.8
miliardi di dollari. Inizialmente voleva girare solo 2 sequel ma
dopo una riunione con sceneggiatori e il team creativo si è reso
conto che aveva troppo materiali per due soli film. Ha deciso prima
di girarne 3, poi 4. Cameron e Jon Landau
producono il film per la Lightstorm Entertainment company. Nel cast
Zoe Saldana, Sam Worthington, Sigourney Weaver, CCH
Pounder, Stephen Lang e la star de Il trono di spade
Oona Chaplin.
Prossimamente vedremo Kate
Winslet con Idris Elba nel film
The Mountain Between us che uscirà il 6 ottobre
e nel nuovo film di Woody Allen Wonder
Wheel per Amazon che uscirà il primo dicembre.
I suoi lavori più recenti sono
Collatelar Beauty, The Dressmaker- Il
diavolo è tornato, Steve Jobs per il quale ha ricevuto la
sua settima nomination all’Oscar.
L’ultima volta che avevamo sentito
pronunciare il nome di Daniel Craig è stato quando l’attore ha
chiesto la presenza di Denis
Villeneuve al timone del prossimo Bond, adesso però
l’attore è stato legato al nome di Gambit.
Il film Fox giace
ancora nel limbo dei progetti annunciati ma non realizzati, anche
se Channing Tatum, da subito collegato al ruolo di
protagonista, dichiara comunque di star lavorando al progetto.
Adesso arrivano rumors
da Splash
Reportche vogliono Craig in
trattative con la produzione per il ruolo del villain. Naturalmente
la notizia non è ufficiale, non essendoci una fonte verificata, ma
vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi.
Del cast e della produzione non si
sa nulla da diverso tempo, ma a quanto dichiarato da Kinberg,
Channing Tatum sarà Gambit, e al suo fianco dovrebbe esserci
Lea Seydoux.
Gambit è scritto da Josh
Zetumer e prodotto da Reid Carolin,
Simon Kinberg, Lauren Shuler
Donner e Channing Tatum.
Nel mondo di Blade Runner
2049 non esiste internet. Tutto ciò che le persone
sono è affidato ai ricordi, al potere della memoria, all’essenza di
umanità che dovrebbe abitare in ogni essere umano. Ma che succede
se l’umano e il sintetico si fondono fino a confondersi? Dove
finisce e dove comincia il diritto a essere umani, più umani
dell’umano?
La mano di Denis, i pensieri di Ridley
Con una preziosa operazione
commerciale, Denis Villeneuve, reduce dal trionfo
di Arrival, racconta il
sequel di uno dei pilastri del cinema di genere, lo sci-fi noir che
ha ridefinito il look degli anni ’80, sotto la regia di Ridley Scott. In questa seconda storia, legata
a doppio filo all’avventura di Rick Deckard, Scott
figura in qualità di produttore esecutivo, e il
film risente pesantemente della sua recente ossessione: il rapporto
tra creatura e creatore. Come anticipato in
Prometheus/Alien: Covenant, anche
questo film si propone di raccontare i gradi di separazione tra
colui che dà vita e colui che la riceve, come dono, e che pian
piano se ne appropria arrogandosi il diritto di creare a sua
volta.
Una solida sceneggiatura
Accanto a ciò che sembra caro al
vecchio Ridley, fa capolino la sensibilità registica
di Villeneuve. Il regista canadese prende in mano
responsabilità e aspettative e restituisce sullo schermo una
sceneggiatura solida, lontana dalla semplice e paventata
‘operazione nostalgia’, che motiva la sua notevole durata
(2 ore e 43 minuti) con un racconto scandito da una serie di nodi,
di momenti chiave, di circostanze che pretendono il tempo loro
necessario senza troppa fretta, come un sospiro che libera il petto
solo se preso a pieni polmoni, dilatato nel tempo.
La luce di
Deakins
L’altro grande artefice del film è
però Roger
Deakins, il direttore della fotografia che con una
tavolozza con pochissimi colori, realizza un affresco ricchissimo,
con profondità e spessore, plasmando la luce attraverso gli scenari
dorati e abbacinanti della Los Angeles desertica, passando per le
asettiche stanze degli edifici affastellati nelle città, fino alla
scala di grigi che dal freddo della pioggia sfocia, di nuovo, nelle
atmosfere aranciate della dimora di Wallace
(Jared
Leto), il fabbricante di replicanti a metà tra guru
salvifico e insaziabile creatore di schiavi.
Ryan Gosling protagonista di Blade
Runner 2049
Queste luci, che solo in pochi
momenti si concedono al fluo dei neon, sono attraversate dall’eroe
silente dei nostri giorni, quel Ryan Gosling che per caratteristiche
espressive ricorda i grandi protagonisti dei noir di una volta:
intenso, meditabondo, meno tormentato del noto Deckard ma
altrettanto dedito al suo lavoro, alla sua caccia da Blade
Runner.
È però innegabile che, con
l’entrata in scena di Harrison Ford, che torna a vestire uno dei
personaggi che lo hanno già consegnato all’immortalità (dopo
Han Solo e Indiana
Jones), tutti i riflettori si puntano sul suo volto,
in cui ogni ruga, ogni leggero movimento espressivo, emana carisma,
qualità che nessuna scuola di recitazione può insegnare, una dote
innata che si sprigiona nello stesso momento in cui l’attore
compare nel quadro.
Il rovesciamento
Il rapporto tra K e Deckard però
non è soltanto quello generazionale, in cui il giovane si
rispecchia nel vecchio, ma si rivela essere un’attenta costruzione
di rimandi in cui i caratteri si capovolgono ed entrambi finiscono
per attraversare il terreno del dubbio, mettendo in crisi le
proprie certezze, radicate nel primo, acquisite nel secondo. La
prospettiva del protagonista viene sovvertita e tutto, in
Blade Runner 2049, sembra fluire fuori dagli
argini, verso un futuro tutto da scrivere.
Il valore dei ricordi
La ricerca della propria identità
attraverso il ricordo e la memoria diventa quindi la chiave non
solo per capire se siamo umani (‘Come si capisce se un ricordo
è autentico o impiantato?’), ma anche il mezzo attraverso cui
il regista ci riporta, come già fatto in Arrival, alla nostra più profonda
auto-coscienza.
In questa misura la portata
filosofica di Blade Runner 2049 non è
assolutamente inferiore a quella del primo film, semplicemente è
manifesta, meno contorta e arrotolata intorno alle anime dei
personaggi, anime di sangue e muscoli, ma anche anime meccaniche
che anelano a un riconoscimento dell’esistenza.
L’auto-affermazione
E tuttavia che esistenza può essere
quella di una macchina, destinata alla morte (come l’uomo
d’altronde), costruita per obbedire, per eseguire e per terminare i
propri cugini meno ‘perfetti’? K non si pone domande, anche se lui
stesso desidera il contatto, il legame affettivo, e abbraccia
questa necessità proprio quando sembra che le sue certezze vengano
messe in discussione. La vera natura degli esseri viventi, in pelle
o sintetici che siano, non sembra quindi essere legata alla natura
stessa, quanto alla percezione di essa e fino a che esisterà la
speranza in una vita autentica, sarà sempre più tenace il tentativo
di raggiungere l’auto-affermazione.
La firma di Denis Villeneuve
Con la sua attenta e misurata
presenza, Denis Villeneuve riesce a non soccombere
alle necessità di spettacolarità di cui si carica Blade
Runner 2049, integrando nel suo stile le esigenze
produttive, artistiche e i dovuti tributi al passato, eleganti,
precisi, senza mai lasciarsi andare al revival, ma anzi, costruendo
un ulteriore futuro sporco, vecchio e sofferente, sotto la continua
pioggia di città senza sole.
“Lei non vivrà” era la battuta
simbolica che rimbombava in chiusura del classico del
1982 e che risuona, poderosa, nel corso delle
quasi tre ore di storia, accompagnando K, seguendo i suoi passi,
rendendo consapevole lo spettatore che, in fondo, nessuno vive in
eterno, nessuno sa quanto tempo ha con un’altra persona, e quindi,
che importanza può avere la durata di una vita se non la si
trascorre alla ricerca (o alla rivendicazione) di ciò che ci rende,
non solo esseri viventi, ma umani?
Continua la lavorazione di Bumblebee,
l’annunciato spin-off di
Transformers e oggi dopo
le foto dal set oggi arriva la conferma di un
noto personaggio che apparirà nel film.
Infatti Peter
Cullen, noto per aver interpretato Optimus
Prime nelle serie animate degli anni 80′ e nel franchise
in live-action di Paramount diretto da
Michael Bay ha risposto con un bel “Si” alla
domanda se il personaggio tornerà nello spin-off
su Bumblebee.
Come molti di voi sapranno la
Paramount dopo l’ultimo film sui
Trasformers si appresta a dar vita ad un universo
condiviso che vede al timone del team creativo il premio Oscar
Akiva Goldsman affiancato da un team composto dai migliori
sceneggiatori in circolo Christina
Hodson (Shut In), Steven
DeKnight (Daredevil), Jeff
Pinker (LOST) Ken Nolan
( Black Hawk Down ) e Robert
Kirkman (The Walking Dead).
Trama: 1987. Bumblebee
trova rifugio in un cortile abbandonato in una piccola cittadina
costiera della California. Charlie (Hailee Steinfeld), sul
punto di compiere 18 anni e in cerca del suo posto nel mondo, lo
scopre, rotto e malconcio. Quando Charlie lo ripara, si accorge
subito che non è un ordinario maggiolino giallo.
A dirigere Bumblebee
ci sarà Travis Knight, già regista
di Kubo e la Spada Magica per
la Laika. Intanto, vedremo la camaro
gialla in Transformers L’Ultimo Cavaliere.
Protagonista del film sarà Hailee Steinfeld.
Nel cast anche John Cena, Jorge Lendeborg
Jr., Abby Quinn, Rachel Crow, Ricardo Hoyos, Gracie
Dzienny e Jason Drucker. La
sceneggiatura del film è firmata da Christina
Hodson.
Il fresco vincitore del Leone d’Oro a Venezia 74,
Guillermo del Toro, ha commentato il
recasting del reboot con ScreenGeek dimostrando
molta sportività:
“Voglio dire che mi piace. Non lo conosco e non sono
coinvolto nel film. Ma certo li auguro tanta fortuna. È
un grande ragazzo [Dan]. “
Il regista che sarà presto nella
sale di tutto il mondo con il suo ultimo film The
Shape of Water, sceglie la strada della sportività
anche se con ogni probabilità è ciò che realmente prova. Infondo ha
provato a fare un terzo capitolo ma sembra che non ci sia riuscito,
dunque come giusto che sia va per la sua strada.
Hellboy è
stato scritto da Andrew
Cosby, Christopher
Golden e Mike
Mignola stesso. Inoltre sappiamo che sarà diretto
da Neil Marshall (The Descent,
Game of Thrones). Nel cast del film David Harbour,
Milla Jovovich e Ian McShane.
Hellboy (soprannominato Red e in
italiano Rosso), è un personaggio dei
fumetti creato da Mike Mignola nel 1993, per
l’etichetta Legend della editrice Dark
Horse.
Ricco di elementi fantasy, umorismo
e azione, gli stessi ingredienti che negli ultimi 13 anni hanno
reso la saga di Pirati dei Caraibi un fenomeno cinematografico
internazionale, Pirati dei Caraibi: La Vendetta di
Salazar arriva in Blu-Ray 3D, Blu-Ray e
Dvd e in versione Steelbook Blu-ray dal
prossimo 4 di ottobre nei migliori negozi.
Le sorprese per i veri fan di Jack
Sparrow non sono però finite qui perché sarà infatti disponibile
anche il cofanetto con tutti e cinque i film sia in DVD che
in Blu-Ray.
Insieme ai due registi
Joachim Rønning ed Espen Sandberg, il produttore
Jerry Bruckheimer ha assemblato un cast composto
da protagonisti storici e nuovi volti. Oltre al ritorno di
Johnny Depp nell’amatissimo ruolo dello spensierato
Jack Sparrow, Pirati dei Caraibi: La Vendetta di
Salazar vede infatti il ritorno, fra gli altri, del
leggendario attore australiano Geoffrey Rush in
quello di Capitan Barbossa, di Kevin R. McNally
nei panni di Joshamee Gibbs e Stephen Graham in
quelli del simpatico idiota Scrum.
Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar, il film
Il film vanta inoltre la presenza
di uno straordinario gruppo di nuovi attori capitanati dal premio
Oscar Javier Bardem che interpreta lo spaventoso
Capitano Salazar. Al suo fianco il pubblico vedrà Brenton
Thwaites nel ruolo del giovane marinaio Henry, Kaya Scodelario in quello della giovane e
coraggiosa matematica e astronoma Carina, Golshifteh
Farahani nel ruolo della misteriosa e potente strega del
mare Shansa e David Wenham nel ruolo di
Scarfield.
Ad arricchire i formati in alta
definizione Blu-ray, come sempre, tanti contenuti speciali che
sveleranno tutti i segreti del making of del film. In I
Morti Parlano Ancora: La Straordinaria Creazione di una Nuova
Avventura i filmakers ci racconteranno come hanno
dato vita a questo nuovo capitolo della saga mentre il cast svelerà
tutti i segreti dei personaggi che interpretano. Si ride inoltre
con i Bloopers dei Caraibi e le
Scene Eliminate. Foto Diario di
Jerry di Bruckheimer propone inediti scatti dal set e
le Scene Tagliate includono addirittura un inedito
finale.
Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar, la trama
Catapultato in una nuova e
travolgente avventura, lo sventurato Capitan Jack Sparrow vede
peggiorare la propria sfortuna quando dei letali marinai fantasma
fuggono dal Triangolo del Diavolo guidati dal terrificante Capitano
Salazar decisi a uccidere ogni pirata del mare… soprattutto
Jack.
La sua unica speranza di
sopravvivenza risiede nel leggendario Tridente di Poseidone: per
riuscire a trovarlo Jack dovrà formare una precaria alleanza con la
brillante e affascinante astronoma Carina Smyth e con Henry, un
giovane e risoluto marinaio della Royal Navy. Capitan Jack si
metterà al timone della sua nave, un piccolo e malandato vascello,
per sconfiggere la sorte avversa e scampare al nemico più forte e
crudele che abbia mai affrontato.
Judy
Greer sarà nel cast di Halloween,
nel ruolo di Karen Strode, la figlia del
personaggio di Jamie Lee Curtis.
Jamie Lee Curtis
ritorna al film che ha fatto decollare la sua carriera e lei sarà
ancora l’iconica Laura Strode. Il personaggio di Curtis è stato
ucciso nell’episodio Halloween – La Resurrezione
(2002) ma in verità potrebbe apparire ignorando la continuità dei
sequel a favore della propria storia. Curtis è apparsa in quattro
film della saga, incluso il primo del 1978. Ha continuato in quello
del 1981, poi quello del 1998 (Halloween H20: 20 anni dopo) e
infine in quello del 2002.
Il film è diretto da David
Gordon Lee (Pineapple Express, Your Hightness) il quale
partecipa anche in veste di co-sceneggiatore con Danny
McBride e produttore esecutivo per la Rough House Picture.
Il film è prodotto anche da Carpenter,
Malek Akkad per Trancas, Jason
Blum per Blumhouse, Zanne Devine e
David Thwaites per Miramax, co-finanziatrice
insieme alla Blumhouse.
Justin Theroux,Kathy Bates e Sam Waterson
saranno nel cast di On the Basis of Sex, biopic su
Ruth Bader Ginsburg.
Come già annunciato, Armie
Hammer sarà il marito della Ginsburg, Marty, che portano
alla Corte Suprema il primo caso di discriminazione di genere. Nel
cast anche Felicity Jones, Jake Reynor, Stephen
Root, Cailee Spaeny. Il film è diretto da Mimi Leader e scritto da
Danielm Stiepleman. nipote di Ruth Ginsburg.
Il film è prodotto da Robert
Cort per Partecipant Media, Jeff Skoll e
Jonathan King, Karen Loop e
Betsy Danbury. L’uscita è prevista nel 2018.
Justin Theroux sarà Mel Wulf, direttore legale
dell’American Civil Liberal Union, Kathy Bates l’attivista Dorothy
Kenyon e Sam Waterson Erwin Griswold, procuratore generale sotto il
mandato dei Presidenti Lyndon e Nixon.
“La storia di Ruth ha una
risonanza a più livelli, dall’ispirare la collaborazione nel
matrimonio, dal vincere le avversità come donna scoprire la forza
della propria voce, il suo bisogno di una voce senza
discriminazione di razza, genere, stato, o religione ”
dichiara Leader.
“In questi tempi tumultuosi,
storie che parlano al cuore dell’umanità e ci ricordano cosa
significa imparare con amore e compassione sono la strada per
guardare avanti “.
Il film è realizzato grazie al
contributo della Participant, Ambin Partners, Focus Features si
occuperà della distribuzione domestica. Partners
internazionali sono la Entertainment One, Nordisk, CJ
Entertainment, Alibaba Picture, Reliance Entertainment e Lev
cinema. Lionsgate lo distribuirà nei territori internazionali.
Blake Lively
(Adaline-L’eterna giovinezza, Café Society) è
protagonista del thriller All I see you, film che
mostra il disfacimento di un matrimonio dopo che una donna ha
riacquistato la vista.
Gina (Blake
Lively) e suo marito James (Jason Clarke)
sono una coppia felicemente sposata. Dopo aver perso la vista in un
grave incidente in cui sono morti i suoi genitori, Gina dipende da
James e sembrano una coppia sempre più affiatata. Gina e James
fanno un viaggio a Bangkok, dove James lavora in un’assicurazione e
Gina esplora la vita di un paese straniero. La loro unica
difficoltà sembra il fatto di non riuscire a concepire un figlio,
ma quando Gina riacquista la vista grave a un trapianto di cornea
la loro vita e il loro matrimonio si capovolgono. Gina vede il
mondo con un nuovo senso di preoccupazione e
indipendenza che James trova minaccioso. Quando Gina comincia a
perdere di nuovo la vista, realizza la realtà inquietante del loro
matrimonio e delle loro vite.
Empire (via CBM) ha dedicato
un lungo speciale a Justice League in vista della
prossima uscita (16 novembre) in cui il cast al completo ha
commentato i toni, le forme e i propositi del film.
In prima battuta, tutto il cast ha
specificato che si tratta di un film di Snyder, anche se il regista
ha lasciato il timone a fine lavorazione. Ecco cosa ha detto
Gal
Gadot (Wonder Woman): “Questo è
un film di Zack Snyder. Joss (Whedon) ha lavorato per qualche
settimana di riprese aggiuntive. Lui è stato il ragazzo di Zack e
sapeva esattamente quello che doveva ottenere… Lui ha una
bellissima visione.” In merito al ruolo di DIana nel gruppo,
la Gadot ha aggiunto: “Diana è la colla del gruppo. Trova il
momento di supportare tutti e li fa sentire più forti e credere in
se stessi. Ma non è un film su di lei.”
A lei si è aggiunto Ben
Affleck: “Non ci siamo mossi verso qualcosa che
era con The Avengers. Joss è più del semplice regista di quel film.
Racconta bene le storie (…) ha messo insieme i pezzi e gli ha dato
la sua impronta. E Joss è riuscito a non valicare la linea sottile
della sensibilità di Zack, del suo tono e della sua regia.” E poi
ha continuato: “Il film è il più grande a cui abbia mai partecipato
nella mia carriera. Mi sembra enorme in fatto di elementi visivi e
in questo Zack è davvero bravo.”
Ezra Miller ha
aggiunto, in merito all’abbandono di Snyder: “Un atto eroico.
Ci ha chiamati singolarmente e ci ha spiegato la situazione. Ci ha
detto tutto quello che doveva ed era la verità.” Miller,
che interpreta The
Flash, è sempre stato considerato l’elemento comico
del gruppo di Justice League, ed ha aggiunto:
“La prima volta che ho incontrato Zack, mi ha detto che le
persone erano arrabbiate con lui per i toni troppo oscuri
dell’altro film. Ma Zack ha sempre desiderato per questo film un
tono più leggero.”
Ray Fisher e
Jason Momoa hanno poi contribuito, parlando della
diversità di cui il film tiene conto.
Fisher, interprete di Cyborg ha
spiegato: “La DC si chiamerà presto Diversity Comics. Io sono
l’unico membro della Justice League di colore. Sono anche quello
che potrebbe essere considerato disabile, e nonostante questo sarò
incredibilmente cool.” Jason Momoa
aggiunge: “Il personaggio di Aquaman è bianco, con i capelli
biondi. Ma Zack ha una sua visione. Il fatto che Aquaman abbia la
pelle scura, sono stato colpito. Mi piace essere capace di
stabilire il tono.”
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The Flash e un guerriero
atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman. Insieme si schierano
contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante in seconda dell’alieno
signore della guerra Darkseid, incaricato da Darkseid stesso di
trovare tre manufatti nascosti sulla Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Sono cominciate finalmente le
riprese di Glass,
prossimo film di M. Night Shyamalan che racconterà
i fatti successivi a Split e che si prefigge di
concludere il racconto cominciato con Unbreakable
nel 2000.
Ecco cosa ha scritto su Twitter il regista di Philadelphia:
“Sto per andare a dormire prima
del primo giorno di riprese di Glass. Pensando all’incredibile
settimana di prove che abbiamo avuto e sperando per il
meglio”.
Il film sarà una riproposizione del
genere supereroistico, nato quando non era ancora di moda e
raccontato adesso nell’era della canonizzazione del
cinecomic. Già il produttore, Jason Blum, aveva
spiegato che si tratterà un film di supereroi molto diverso da
quello a cui il pubblico è abituato.
Glass: per
Jason Blum sarà un film di supereroi molto diverso
Qui la prima sinossi: Dunn
(Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte
sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera
sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge
dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi
per entrambi.
Interpretato da
Samuel L. Jackson,
James McAvoy,
Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden
Globe
Sarah Paulson, Glass porta
avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il
Predestinato (2000) eSplit (2016),
entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass
vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin
Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri
sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo
de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti
decisivi per entrambi gli uomini.
In Esclusiva per Screen Rant, ecco un video dal
backstage di Pirati dei Caraibi 5, in vista
dell’uscita in Home Video del film con Johnny Depp.
Il video in questione ci riporta
alla scena d’apertura del film, in cui Jack
Sparrow ruba… una banca!
Diretto dalla coppia di registi
norgesi Espen Sandberg and Joachim Rønning
(Kon-Tiki), Pirates of the Caribbean Dead Men Tell
No Tales è il quinto capitolo del franchise
prodotto da e vedrà il ritorno di Johnny
Depp nei panni di Jack Sparrow, Orlando
Bloom come Will Turner e Geoffrey Rush
come il capitano Barbosa.
Al film si sono uniti il premio
Oscar Javier Bardem, che interpreta l’antagonista
del film, capitano Salazar. Brenton Thwaites
(Maleficent,
The Giver) che interpreta un
personaggio di nome Henry e Paul McCarney in un ruolo ancora
sconosciuto.
Pirati dei Caraibi 5: La
Vendetta di Salazarrecensione
Si è parlato davvero molto del
Joker di Jared Leto. Di quanto
fosse diverso nel look dalle precedenti incarnazioni, di quanto
fosse calato nella parte l’attore, di quanto, in fin dei conti, la
sua presenza in Suicide Squad fosse accessoria e
inadeguata rispetto alla pubblicità del film.
Arriva adesso da SYFY Wire, una
nuova dichiarazione di Jared Leto che specifica di
non aver mai visto la sua performance nei panni del Joker perché
“non appena la si guarda, comincia a diventare
soggettiva”.
Jared Letosmentisce le voce sui “regali”
del Joker al cast di Suicide Squad
L’attore, che sta promuovendo
Blade Runner 2049, continua: “Credo che
guardando i propri film si diventa troppo consapevoli del proprio
processo. Vedi quello che hai fatto e diventi disposto a ripeterlo,
oppure non ti piace, e ti rende autocosciente. Non sono sicuro di
quanto ci possa guadagnare. Ma ho letto la sceneggiatura quindi so
cosa accadrà.”
Che ne pensate? Sembra quasi che
Leto non voglia rivedersi per paura di non aver
fatto un buon lavoro, o che semplicemente è questo il suo approccio
al lavoro e non dipende esclusivamente dal ruolo del
Joker.
Per quanto riguarda il suo futuro
con il personaggio, si tratta di un terreno molto incerto, in
quanto la Warner Bros e la DC
Comics stanno lavorando a dei progetti che vedranno
coinvolto il personaggio ma non l’attore.
Dopo anni di silenzio e di progetti
originale, anche Ridley Scott, come il resto di
Hollywood, si è convinto a ritornare sui successi delle passate
decadi, in particolare a dare nuova vita al franchise di Alien, e a raccontare un sequel (in veste di
produttore esecutivo) di Blade Runner.
La scorsa primavera è infatti
arrivato al cinema il secondo sequel di Alien, ovvero Alien:
Covenant, che proseguiva la storia di
Prometheus, mentre il 5 ottobre arriverà
Blade Runner 2049, in cui torna addirittura
Harrison Ford nei panni di Rick
Deckard.
In merito alle motivazioni che lo
hanno spinto a tornare sulle sue storie, ecco cosa ha raccontato
a Den of GeekRidley Scott in persona:
“Nel tempo si cambia. A un
certo punto non avevo nessun tipo di interesse nel fare sequel, per
questo non ho fatto nessun sequel di Alien per vent’anni, e poi ho
pensato ‘Sai cosa? Sarebbe bene che tornassi a questo franchise’.
Perché ho fatto due produzioni di fantascienza, Alien e Blade
Runner, e pensavo che fosse tutto lì. C’è abbastanza sci-fi per una
carriera. Ma naturalmente non avevo capito che l’universo della
science fiction si stava risvegliando, con tantissimi film su larga
scala. E non dobbiamo ringraziare Star
Wars per questo, ma Star Trek. Il franchise si è evoluto e ha
prodotto molto più di un semplice intrattenimento.”
E questo risvegliarsi dello sci-fi,
grazie, come dice Scott, a Star Trek, ci ha già
regalato molte nuove avventura futuristiche, e Blade Runner
2049 si unirà presto al coro.
Di seguito la prima sinossi del
film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo
blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepoltoche potrebbe avere il potere
di gettare nel caos quello che è rimasto della società.
La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare
Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD che è
rimasto nasconsot per 30 anni.”
Nel cast del film
figurano Ryan Gosling, Harrison Ford,
Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie
Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie
James, Hiam
Abbass e Jared
Leto.
La
sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo
l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e
segue la storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
DickIl Cacciatore di
Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra
e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso
Ridley Scott sarà produttore esecutivo della
pellicola così come Bill Carraro.
J.K. Simmons ha una
lunga carriera da caratterista e il suo ruolo del professor Terence
Fletcher in Whiplash di Damien
Chazelle, con conseguente Oscar, lo ha reso famoso agli
occhi del grande pubblico.
Non è stata una sorpresa quindi
quando l’attore ha accettato di diventare la prossima incarnazione
del commissario Gordon per Justice League e per i successivi
film che lo vedranno coinvolto insieme a Ben
Affleck nei panni di Batman.
Proprio in merito a queste
partecipazioni, Simmons ha dichiarato a Red Carpet News TV: “Ho
lavorato con Ben un paio di anni fa in The Accountant e lo avevo
già incontrato prima. Quindi sì, sono eccitato all’idea di lavorare
con lui e spero di farlo anche con lui dall’altra parte della
macchina da presa a un certo punto. Lui ha un grande talento da
regista, oltre a essere una star del cinema e un bravo
attore.”
Simmons ha poi spiegato che sia il
suo Gordon che il Batman di Affleck non sono “pulcini”, ovvero
inesperti, ma affronteranno questioni da uomini segnati dalle
intemperie quali sono.
In merito all’avvicendamento di
Zack Snyder e Joss Whedon,
J.K. Simmons ha dichiarato: “Non sono stato
coinvolto con Joss, era presente per alcune delle riprese
aggiuntive e io non ero coinvolto in quelle. Ma credo che si sia
completamente dedicato a finire quello che Zack voleva raccontare.
Dal mio punto di vista era questo.”
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Sono solo otto anni che la
Disney ha acquisito i Marvel Studios (da cinque
anni la Lucasfilm) e da allora la Casa di Topolino
non ha perso tempo e si è imposta con tutti i suoi riferimenti e le
politiche d’azienda nel MCU e nella
rappresentazione degli eroi Marvel al cinema.
La premessa di questa carrellata di
curiosità è che la Disney ha preso sotto la sua protezione sia il
franchise Marvel che quello
Lucasfilm, quindi anche i riferimenti che sono
indirizzati a Star
Wars sono da considerarsi alla “famiglia
Disney allargata“.
I riferimenti alla Disney (e a
Star Wars) nascosti nel MCU
Baymax, sei tu?
In Big Hero 6
vediamo che il programma che rende Bayman il morbido robot che
tutti amiamo è scritto su un disco con su scritto
Tadashi, ovvero il nome del fratello di Hiro che
ha programmato il care giver. Il film è uscito nel 2014,
seguito nel 2015 da Avengers: Age of Ultron.
In questa occasione, Tony Stark
trapianta JARVIS in Vision e resta senza
Intelligenza Artificiale di assistenza. Mentre sceglie tra le
possibilità che ha, Tony sceglie in disco con su scritto
FRIDAY, mentre sullo sfondo possiamo vedere altri
due dischi, uno con su scritto JOCASTA (nei
fumetti la compagna di Ultron) e l’altro con su scritto
TADASHI (?).
Il mondo è piccolo
Per concludere la Fase
Due del MCU, la Marvel ha scelto
di raccontare la storia di Ant-Man/Scott Lang, che
utilizza le sue doti di rimpicciolimento per compiere dei furti.
Nel film Scotto non è solo, ma viene aiutato da Luis, uno dei
personaggi secondari più amati dal pubblico, che tornerà in
Ant-Man and the Wasp.
Quando Luis va sotto copertura alle
Cross Technologies, per cercare di assumere un
aspetto vago e non sospetto, comincia a fischiettare It’s
A Small World, una canzone che fa da tema
all’attrazione Fantasyland a Disneyworld. La canzone (qui) è un doppio riferimento: da una parte indica la
Disney, dall’altra il fatto che anche quello di
Ant-Man può essere un mondo piccolo piccolo.
Serve una mano?
Dopo la Fase
Uno di grande successo, la Marvel ha
proseguito con la Fase 2 che comprende tutti i film tra Iron Man 3 e
Ant-Man. In
qualità di Fase sequel, Kevin Feige, Presidente dei
Marvel Studios, ha voluto omaggiare un sequel
molto speciale: L’Impero Colpisce Ancora, in cui
Luke perde una mano.
Quasi ogni film della Fase 2 infatti
vede un personaggio che perde una mano: Aldrich
Killian perde il braccio in Iron Man
3. Ulysses Klaue perde il braccio
per colpa di Ultron. Nebula si
taglia via la mano per fuggire in Guardiani della
Galassia. Bucky Barnes mostra
come ha perso il braccio in The Winter
Soldier. Thor e Malekith perdono la mano in Thor: The Dark
World e l’omaggio si replica in
Daredevil e nella seconda stagione di
Agents of SHIELD.
Fili non ho più
Anche in questo caso si
tratta di una canzone, questa volta che viene da un classico
d’animazione della Disney: Pinocchio. In Avengers: Age of
Ultron, è lo stesso villain a citare la canzone della
Disney in cui il burattino è contento di non avere più vincoli e di
essere autonomo.
Per il burattino si tratterà di
vivere un’avventura, per Ultron invece si tratta semplicemente
della follia di distruggere un’intera nazione. Se
Pinocchio proclama la sua voglia di indipendenza,
Ultron dichiara che senza nessun vincolo o controllo è diventato
una vera minaccia.
Deck 23
Dopo l’acquisizione da
parte della Disney, i Marvel Studios sono
diventati parte integrante di ogni manifestazione della Casa di
Topolino, compreso il D23, l’esposizione Disney in
cui vengono presentate tutte le novità in cantiere.
In Captain America: Civil
War, si dà la caccia a Bucky per la prima parte del
film, ma una volta catturato il Soldato d’Inverno viene rinchiuso
nel Deck 23. È casuale il riferimento proprio
al D23? Non crediamo.
Per abbattere Giant-Man
Questo riferimento,
chiaramente al mondo di Star Wars, è uno dei più
divertenti che abbiamo visto in Civil War,
facilmente rintracciato dalla maggior parte del pubblico.
Il giovane Peter, catapultato nel
mondo dei “grandi” cerca di rendersi utile e decide di abbattere
Giant-Man con un trucchetto visto in un “vecchio
film”. Il riferimento è a Star Wars: L’Impero Colpisce
Ancora in cui un AT-AT viene abbattuto legandogli le lunghe
appendici con cui cammina.
Yondu è Mary Poppins
Come nel caso precedente,
dove il combattimento tra Spider-Man e
Giant-Man ha generato moltissima ilarità anche in
questo caso l’internet si è scatenato con tantissimi meme a
riguardo. Nel finale di Guardiani della Galassia
Vol. 2, Peter Quill e Yondu scappano per un pelo
dall’astronave che esplode e atterrano delicatamente sul pianeta di
Ego, Peter con il suo zaino propulsore, Yondu grazie alla sua
freccia.
Mentre scendono, Peter guarda verso
il suo padre adottivo e gli dice: “Sembri Mary Poppins“. E Yondu,
ignorando chi sia, chiede: “È fico?“. Peter, in risposta:
“Sì, molto” con lo sguardo colmo d’affetto. E Yondu:
“Yeah! Sono Mary Poppins!“. Il riferimento è così palese
che non deve nemmeno essere spiegato.
L’Agente Fitz e i suoi nani
Nel pilot di
Agents of SHIELD, ci viene presentata la squadra
di Coulson, formata da Leo Fitz, Jemma
Simmons e Melinda May. Per compiere le
loro missioni, gli agenti sono sostenuti da gadget ultra
tecnologici, creati da Fitz.
In particolare nella puntata
conosciamo dei droni spia, che Fitz stesso chiama
D.W.A.R.F.s — Drones Wirelessly Automated to Retrieve
Forensics (ovvero NANI, in inglese). Il
riferimento diventa chiaro quando l’agente, attivandoli, dice loro:
“Andiamo a lavorar.” Vi ricorda qualcosa?
I trucchetti mentali di
Kilgrave
In Jessica
Jones conosciamo Kilgrave, l’Uomo Porpora, un villain
terribile che ha il potere di controllare la mente delle sue
vittime con le parole. Nel primo episodio, il villain usa i suoi
poteri per dissuadere dei poliziotti in modo tale da riuscire ad
andare via con Jessica. Il trucco di Kilgrave non sfugge a Jessica
che non perde l’occasione di
sottolinearlo.
Stark (Disney) EXPO
In Iron Man 2,
allo scopo di instillare fiducia nella tecnologia alla persone,
Tony Stark ripropone il grande evento organizzato
dal padre quando era in vita, la Stark EXPO.
Il fatto è che l’esposizione della
scienza non solo assomiglia come location al parco a tema Epcot a
Walt Disney World, ma gli stessi video che Tony
mostra, quelli in cui compare Howard Stark, sono
molto simili a quelli che faceva Walt Disney in
persona, senza contare la leggera somiglianza tra Howard e
Walt.
L’EXPO è fondamentale per la storia
del film e per spiegare il rapporto padre figlio che c’era tra Tony
e Howard, nondimeno la location e i video sembrano un chiaro
omaggio alla Disney.
Bianca Neve nella Stanza Rossa
In Agente
Carter seguiamo le avventure di Peggy
Carter dopo i fatti di Captain America: Il Primo
Vendicatore. Nella serie appare anche Dottie
Underwoord, che dopo essersi guadagnata l’affetto dei fan,
si rivela essere una spia russa, addestrata nella Stanza Rossa. Una
Vedova Nera.
Nel quinto
episodio vediamo, in flashback, parte dell’addestramento di Dottie,
in cui ci viene mostrata da piccola nella Stanza
Rossa e anche mentre, insieme alle altre bambine
prescelte, guarda Biancaneve e i Sette
Nani, per imparare l’inglese e un accento
fluente.
La Morte Nera LEGO
Alla sua prima
apparizione nel MCU, Peter Parker ci ha mostrato
già di essere un fan di Star Wars. La presenza di
una Morte Nera fatta di 4016 pezzi LEGO in camera sua in Spider-Man:
Homecoming quindi non ci sorprende.
Si tratta dello stesso modellino che
è stato distrutto non una, ma sette volte durante le riprese del
film, nella scena in cui Ned scopre che il suo amico è
Spider-Man e per lo stupore, lascia cadere la
preziosa ricostruzione.
Mack Il Rimorchio
In Agents of
SHIELD il personaggio dell’agente Mack è un pilota
speciale che lavora per l’agenzia spionistica, guida rimorchi ed è
incaricato di portare al sicuro Franklin Hall, che diventerà poi
Graviton. Il rimorchio di Mack viene attaccato.
Anche se il riferimento sembra
esile, Mack il rimorchio è effettivamente un personaggio di
Cars (Pixar, in questi giorni al cinema il terzo
capitolo), ovvero il rimorchio rosso che porta in giro
Saetta McQueen tra una gara e l’altra.
Le scimmie volanti
In The
Avengers è ormai celebre la battuta sulle “scimmie
volanti” che Nick Fury fa in riferimento a Loki.
In quel momento Cap, che vive praticamente fuori dal mondo a causa
della sua “assenza forzata” di oltre 70 anni, capisce il riferimento al Mago di Oz e alle scimmie
della Strega Cattiva dell’Ovest.
Sebbene Il Mago di
Oz del 1939 è stato prodotto dalla MGM,
la Disney ha poi distribuito il sequel Ritorno a
Oz nel 1985 e Il Grande e Potente Oz nel
2013.
La lista di Cap
Proprio perché è stato
assente dal mondo per oltre 70 anni, in Captain America:
The Winter Soldier Steve Rogers tiene un elenco delle cose
che deve vedere, sentire e di cui deve essere al corrente per
vivere con adeguatezza i nuovi tempi. In questa lista, in cui ci
sono molte cose che cambiano da Paese a Paese, non
manca mai Star Wars. Certo che il franchise della
Lucasfilm fa parte della cultura pop
contemporanea, però è innegabile il legame con la
Disney.
Ecco Tom
Holland e Daisy Ridley nella prima
immagine di Chaos
Walking, adattamento del primo libro della
trilogia scritta da Patrick Ness, rivolta a un
pubblico Young Adult. Le due giovani star sono i
protagonisti del film e si confrontano con Mads
Mikkelsen, nei panni del villain. Ecco l’immagine:
Chaos
Walking sarà basato sul primo romanzo di una trilogia
scritta da Patrick Ness ambientata in un
mondo in cui non ci sono donne e le persone possono ascoltare e
vedere i pensieri degli altri in una sorta di streaming continuo,
chiamato Noise (rumore). La sceneggiatura sarà
firmata nientemeno che da Charlie Kaufman.
Alla regia Doug Liman (Edge
Of Tomorrow).
Chaos Walking,
con Tom Holland e Daisy Ridley,
ha una data d’uscita
Un primo tentativo di adattare il
romanzo di Ness per il grande schermo risale al 2013 e prevedeva
addirittura la regia nientemeno che di Robert
Zemeckis, il quale avrebbe voluto concentrarsi sul
primo volume della trilogia, The Knife of Never
Letting Go, affidando la sceneggiatura
a Charlie Kaufman, mentre ora pare
che Chaos Walking porterà firma dello
script di Jamie Linden (Money
Monster). Alla produzione sono
chiamati Doug Davison e Ali
Shearmur, mentre Zemeckis dovrebbe comunque rimanere a
bordo del progetto anch’esso come produttore.
L’ultima volta che Thor e Loki sono
stati insieme nella stessa stanza (in The Avengers)
non è andata molto bene per il dio dell’inganno che, avrà
certamente un buon ingegno, ma a forza bruta non è messo
benissimo. Non c’è da sorprendersi quindi se, nel nuovo spot tv di
Thor: Ragnarok, Loki appare
decisamente spaventato alla vista di Hulk in versione
gladiatore.
Ecco il breve spot in testa alla
featurette dal film:
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Cambio al vertice del box office
italiano nel primo fine settimana di ottobre, con la new entry
Emoji – Accendi le emozioni che
esordisce con 1 milione di euro incassato in 377 sale a
disposizione, registrando una media per sala pari a 2800 euro.
Noi siamo tutto regge saldamente in
seconda posizione con altri 885.000 euro per un globale di 2,5
milioni.
Cars 3 scende al terzo posto con
altri 857.000 euro e supera il tetto dei 7 milioni complessivi.
Calo anche per Valerian
e La Città dei mille pianeti (596.000 euro)
e L’Inganno (510.000
euro), giunti rispettivamente a 1,8 milioni totali e 1,6 milioni
globali alla seconda settimana di programmazione.
L’incredibile vita di Norman apre
all’ottavo posto con 360.000 euro, mentre Mother! debutta decisamente sottotono
con un incasso di 324.000 euro registrato in 271 sale, per una
media per sala pari a 1100 euro.
Chiude la top10 Cattivissimo
Me 3, che con altri 297.000 euro arriva alla
bellezza di 17,6 milioni di euro.
Siamo tutti in attesa di
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, ma prima di passare
all’Episodio VIII, siete sicuri di sapere tutto
quello che c’è da sapere su Star Wars: Il Risveglio della
Forza?
Come ogni blockbuster che si
rispetti inserito in un franchise grande e composto da tanti film,
anche la pellicola di J.J. Abrams è farcita di
piccoli riferimenti e curiosità che non tutti gli spettatori hanno
colto.
Ecco 15 Easter Eggs in Star Wars: Il Risveglio della
Forza
Le voci di BB-8
Non uno, ma ben due
attori sono stati assunti per realizzare la serie di beep che danno
voce all’adorabile droide rotolante bianco e
arancione: Bill Hader e Ben Schwartz.
Nessuno dei due è estraneo al
doppiaggio: Hader ha prestato i suoi beep anche ad Alpha 5 nel
recente reboot dei Power Ranger,
oltre a essere la voce originale di Paura di Inside Out.
Schwartz è Rutabaga Rabinowitz di BoJack
Horseman.
Lo stemma di Boba Fett
Quando Han, Rey, Finn e
Chewbacca arrivano al palazzo di Maz Kanata su Takodana, si
trovano di fronte a un ingresso zetto di stendardi e bandiere, e
alcuni fan con l’occhio lungo hanno adocchiato una bandiera con lo
stemma dei mandaloriani e addirittura con il cimiero mandaloriano
di Boba Fett.
Stormtrooper 007
L’attuale interprete
James
Bond, Daniel Craig, ha partecipato alle
riprese del film sotto l’elmo di uno Stormtrooper. In particolare
Craig è il soldato che viene influenzato da Rey alla sua prima
volta con i “trucchetti mentali Jedi” e che la lascia libera con
tanto di blaster quando è prigioniera di Kylo Ren.
Marksman-H da allenamento
Quando nel film si sente
Rey dire “quell’ammasso di ferraglia” il cuore del fan hardcore
sussulta. Chiaramente stiamo per tornare sul Falcon e di lì a
pochissimo Rey e Finn salgono sulla nave spaziale più famosa del
cinema. Lì mentre cercano l’attrezzatura per ripararla, Finn
incappa in alcuni strani oggetti sferici, nient’altro che
i Marksman-H da allenamento che probabilmente
giacevano sul fondo dell’astronave dai tempi di Una Nuova Speranza.
I piccoli oggetti volanti erano stati usati da Obi-Wan
Kenobi per la prima parte dell’allenamento di Luke.
Warwick Davis
Trai tanti esseri che
popolano il palazzo/locanda di Maz Kanata c’è anche Wollivan,
interpretato da Warwick Davis. L’attore è stato il
piccolo Wicket, l’Ewok de Il Ritorno dello
Jedi, quando era solo un bambino, oltre ad aver
partecipato a Willow e alla saga di Harry
Potter. Davis è apparso anche in La Minaccia
Fantasma, in cui interpreta un Rodiano amico del
piccolo Anakin, e in Rogue One, nei
panni di Weeteef Cyu-Bee. Lo vedremo (forse mascherato) anche
in Star Wars: Gli Ultimi
Jedi e in Han Solo.
2187
Si tratta del numero
identificativo di Finn da Stormtrooper. Non è però un numero
qualsiasi dal momento che è un omaggio a Una Nuova
Speranza. La cella numero 2187 è la stessa in cui si
trova rinchiusa la Principessa Leia all’inizio del primo film della
saga.
“Ho un brutto
presentimento”
Ogni film della trilogia
originale di Star Wars contiene questa frase (“I have a bad
feeling about this”). In Una Nuova
Speranza, Luke pronuncia la frase quando, a bordo del
Millennium Falcon, vede la Morte Nera. Han Solo la ripete, nello
stesso film, nel compattatore di rifiuti. Ne L’Impero Colpisce
Ancora, Leia lo dice quando sono dentro la lumaca
spaziale, mentre è C-3PO a dirla ne Il Ritorno dello
Jedi, proprio prima di entrare nel palazzo di Jabba The
Hutt. Han lo ripete di nuovo quando è sul punto di essere cucinato
vivo dagli Ewok con Luke e Chewbacca. Han ripete la frase ne
Il Risveglio della
Forza quando i Rathtars vengono liberati.
Simon Pegg
L’attore si è a lungo
aggirato sul set del film, dicendo che era semplicemente un ospite
di Abrams. Si è scoperto dopo che grazie alla
motion capture ha interpretato Unkar Plutt, il disgustoso
alieno con cui Rey commercia i pezzi di ricambio che trova nei
rottami dei velivoli imperiali abbandonati su
Jakku.
Il droide rosa
Albin
Johnson, fondatore del gruppo fan di Star
Wars noto come la Legione 501, voleva una unità R2
per sua figlia, Katie, alla quale era stato diagnosticato un tumore
al cervello. Durante la costruzione del droide personalizzato,
Katie si è spenta, senza riuscire a vedere il suo
droide. Per anni il droide ha testimoniato l’amore di Katie per il
franchise, diventando quasi un oggetto di culto per i fan della
Legione 501. Poi la Lucasfilm, venuta a sapere della vicenda, ha
inserito nel film l’unità R2-KT (in riferimento chiaramente al nome
Katie) nel film di Abrams.
Maz Kanata
Lupita
Nyong’O ha portato in vita con la motion capture il
personaggio misterioso ma anche molto simpatico. Tuttavia sembra
che ci fosse molto di più per lei in serbo. Il personaggio era
destinato a combattere contro degli Stormtrooper e aiutare Han e
Finn a raggiungere la Resistenza. Inoltre doveva condividere una
scena con Leia. J.J. Abrams ha poi deciso di
togliere la scena dal montaggio finale.
Daisy Ridley
Il ruolo di Rey non è
solo di quelli che cambiano la vita a un attore, ma è anche stata
la più grande sfida per la Lucasfilm: trovare un
viso nuovo che potesse essere il nuovo volto di Star
Wars. Abrams cercava un’attrice emergente che tuttavia
avesse delle doti solide di interprete. In Secrets of the
Force Awakens, Abrams racconta del provino di
Daisy Ridley e di come ha mostrato una vastissima
gamma emozionale durante la scena dell’interrogatorio con Kylo Ren.
(Qui il video del provino).
Jessica Henwick
L’attrice compare molto
brevemente a bordo di un X-Wing nel ruolo di Jess Testor, che
invece nei fumetti è un personaggio ricorrente. Ad esempio compare
in The Weapon of a Jedi: A Luke Skywalker Adventure e
inStar Wars: Poe Dameron. La Henwick è la
stessa che ha partecipato a Game of Thrones, nei
panni di Nymeria Sand, e a Iron Fist e The
Defenders come Colleen Wing.
Luogotenente Connix
In questo caso siamo di
fronte a un fatto abbastanza noto. Il Luogotenente Connix della
Resistenza è interpretato da Billie Lourd, figlia
di Carrey Fisher. L’attrice ha di recente
raccontato che si è accostata al franchise facendo il provino per il ruolo di Rey, ma
dopo aver trovato Daisy Ridley, la produzione le
ha assegnato il ruolo di Connix, che avrà molto più spazio in
Gli Ultimi Jedi.
La violenza di Chewbacca
Decapitazione e
amputazioni di arti non sono elementi estranei alla saga di Star
Wars, lo sanno benissimo Luke e Anakin. Nelle scene eliminate del
film, è stata messa da parte una scena che prevedeva una cosa del
genere, ovvero Chewbacca che staccava un braccio a Unkar Plutt,
l’alieno interpretato da Simon Pegg. Nella scena,
si presupponeva che Unkar Plutt avesse rintracciato il Falcon su
Takodana, ma è stata poi completamente tagliata.
Piccolo inciso: nel film C-3PO presenta un
braccio rosso a sostituzione del suo originale dorato. Che sia
accaduta una cosa simile anche a lui?
La voce della Forza
Il flashback che Rey vive
quando tocca la spada laser di Luke è complesso e stratificato, e
contiene molte sorprese. Tra queste c’è la presenza delle voci
di Ewan McGregor, Frank Oz (Yoda) e dello
scomparso Alec Guinness. Oltre al celebre “Noooo”
di Luke/Mark Hamill.
Parlando con Entertainment
Weekly, J.J. Abrams ha spiegato che sono
state utilizzate le voci degli attori che hanno interpretato i
Cavalieri Jedi in passato. In particolare, per
recuperare la voce di Guinness, che è morto, è stato preso un
frammento di una sua registrazione in cui l’attore pronunciava la
parola “Afraid” estrapolandone una parte in modo tale che
fosse lui a pronunciare la parola “Rey“. Gli altri due
attori, McGregor e Oz, si sono prestati a una giornata in sala di
doppiaggio.
Sono iniziate le riprese del film
La profezia dell’armadillo, tratto dall’omonima
graphic novel di ZEROCALCARE. Alla regia
c’è Emanuele Scaringi, mentre il cast è
formato da Simone Liberati, Pietro Castellitto, Laura
Morante, Valerio Aprea, Claudia Pandolfi, Teco Celio, Diana Del
Bufalo.
Scritto da Oscar Glioti,
Pietro Martinelli, Valerio Mastandrea con la
partecipazione dello stesso Zerocalcare, il film è
prodotto da Fandango con Rai Cinema e Domenico
Procacci. Le riprese del film avranno una durata di sei
settimane e si svolgeranno a Roma e in Francia.
La sinossi de La profezia
dell’armadillo
Zero ha ventisette anni, vive nel
quartiere periferico di Rebibbia, più precisamente nella Tiburtina
Valley. Terra di Mammuth, tute acetate, corpi reclusi e cuori
grandi. Dove manca tutto ma non serve niente. Zero è un disegnatore
ma non avendo un lavoro fisso si arrabatta dando ripetizioni di
francese, cronometrando le file dei check-in all’aeroporto e
creando illustrazioni per gruppi musicali punk indipendenti.
La sua vita scorre sempre uguale,
tra giornate spese a bordo dei mezzi pubblici attraversando mezza
Roma per raggiungere i vari posti di lavoro e le visite alla
Madre. Ma una volta tornato a casa, lo aspetta la sua
coscienza critica: un Armadillo in carne e ossa, o meglio in
placche e tessuti molli, che con conversazioni al limite del
paradossale lo aggiorna costantemente su cosa succede nel mondo. A
tenergli compagnia nelle sue peripezie quotidiane, nella costante
lotta per mantenersi a galla, è l’amico d’infanzia Secco.
La notizia della morte di Camille,
una compagna di scuola e suo amore adolescenziale mai dichiarato,
lo costringe a fare i conti con la vita e ad affrontare, con il suo
spirito dissacrante, l’incomunicabilità, i dubbi e la mancanza di
certezze della sua generazione di “tagliati fuori”.