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Dwayne Johnson e Legendary insieme per l’action Skyscraper

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Dwayne Johnson e Legendary insieme per l’action Skyscraper

La Legenday Pictures ha acquistato i diritti di Skyscraper, un nuovo action movie completamente ambientato in Cina che avrà come protagonista Dwayne Johnson. Il film sarà scritto e diretto da Rawson Marshall Thurber (che ha già lavorato con Johnson nel film di prossima uscita Una spia e mezzo), mentre alla produzione ci sarà Beau Flynn (già dietro numerosi film interpretati da The Rock, come Viaggio nell’isola misteriosa, San Andreas e Baywatch).

Secondo la fonte la trama del film è al momento top secret, ma stando alle prime indiscrezioni dovrebbe trattarsi di un film a metà tra thriller e avventura ambientato in un mega grattacielo in Cina: una sorta di Die Hard con Bruce Willis mescolato a L’inferno di cristallo con Paul Newman e Steve McQueen.

Ricordiamo che Dwayne Johnson ha da poco terminato le riprese di Baywatch, adattamento cinematografico della popolare serie tv anni ’90 che vedrà “The Rock” recitare al fianco di Zac Efron e Alexandra Daddario.

Tra i prossimi progetti dell’attore figurano anche Oceania, il prossimo film Disney in cui Johnson presterà la voce al personaggio di Maui, il sequel di San Andreas, l’adattamento cinematografico del videogioco Rampage, il remake di Jumanji e, naturalmente, Fast & Furious 8, l’ottavo capitolo della fortunata saga che arriverà al cinema il 14 aprile 2017.

L’attore sarà anche impegnato la Universal per il lancio un nuovo franchise dedicato a Robert Ludlum, lo scrittore statunitense di romanzi d’avventura, spionaggio e thriller tecnologici, noto soprattutto per la serie The Bourne Identity ai quali è stata vagamente ispirata la saga cinematografica con protagonista Matt Damon.

Fonte: CS

Dwayne Johnson e la sua famiglia hanno avuto il Coronavirus

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Dwayne Johnson e la sua famiglia hanno avuto il Coronavirus

Dwayne Johnson è soltanto l’ultima star di Hollywood in ordine di tempo a cui è stato diagnosticato il COVID-19. Tom Hanks e Rita Wilson sono state le prime celebrità a risultare positive al virus. Anche se all’epoca non erano negli Stati Uniti, il virus era già in agguato a Hollywood. Idris Elba è stata la star successiva a risultare positiva, e con il passare del tempo il numero di casi è aumentato, con tantissime altre star (tra cui anche Bryan Cranston) risultate tutti positivi al virus.

The Rock ha iniziato la sua carriera come star della WWE ed in poco tempo è diventato uno degli attori più richiesti di Hollywood. Ha preso parte alla longeva saga di Fast and Furious, ha doppiato Maui nel classico Disney Oceania ed è stato protagonista del riavvio del franchise di Jumanji. Tra i prossimi progetti dell’attore figurano anche l’attesissimo Black Adam, cinecomic DC in arrivo al cinema il prossimo anno, e l’action thriller Red Notice in cui reciterà al fianco di Ryan Reynolds e Gal Gadot.

Dwayne Johnson ha annunciato la sua diagnosi di COVID-19 attraverso un post su Instagram. Ha filmato un video di 11 minuti in cui spiega che lui, sua moglie e le sue due figlie sono risultati positivi al virus un paio di settimane fa. Ha rivelato che, sebbene sia stato uno dei momenti più difficili che abbia mai dovuto affrontare, adesso lui e tutta la sua famiglia si sono completamente ripresi. Mentre lui e sua moglie presentavano sintomi gravi, le sue due figlie avevano solo una leggera tosse. L’attore ha spiegato di aver contratto il virus da alcuni amici di famiglia e ha ricordato ai fan di restare vigili, poiché il virus è ancora in circolazione.

I fan hanno naturalmente mostrato tutto il loro sostegno attraverso i commenti. Il video ha raggiunto oltre 1,3 milioni di visualizzazioni e non c’è da stupirsi, considerato che The Rock è una celebrità amata non solo per il suo lavoro ma anche, e soprattutto, per la sua personalità. Per vedere il video, cliccate sull’immagine di seguito:

Dwayne Johnson e la lettera di incoraggiamento da Steven Spielberg

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Anche il più duro può avere un cuore morbido come il burro. Ce lo dimostra Dwayne Johnson che si è letteralmente sciolto, e per una buona ragione, di fronte alla lettera che Steven Spielberg gli ha inviato per congratularsi con lui.

Il campione di Wrestling diventato icona action del cinema contemporaneo ha raccontato a Esquire di essere tornato bambino, come quando a otto anni uscirà da un cinema desiderando di essere Indiana Jones.

Ho amato i tuoi film nel corso degli anni, davvero di intrattenimento. Mi sembra di averti conosciuto davvero in questi anni e più di recente con la tua partecipazione al Saturday Night Live. Ottimo lavoro. Continua così. Fiero di ciò che hai fatto sperando di incontrarti di persona. Steven Spielberg”.

Che il grande regista voglia intraprendere una collaborazione con Johnson? I due non hanno mai lavorato insieme, magari questo passo di Spielberg è un modo per avvicinarsi e fare la sua proposta.Che ne pensate?DwayneJohnson Steven SpielbergFONTE

Dwayne Johnson è il campione d’incassi del 2013

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Dwayne Johnson è il campione d’incassi del 2013

Dwayne Johnson è stato nominato l’attore campione di  incassi del 2013. L’ex lottatore di Wrestling ha ottenuto un grande successo durante l’anno ancora in corso con Fast and Furious 6 e GI Joe La Vendetta, senza dimenticare successi di più piccola portata come Pain and Gain ed Empire State, raggiungendo fino a 1,3 miliardi dollari al box office. Anche Vin Diesel e Paul Walker, co-protagonisti di Fast and Furious 6 assieme a Johnson, alla fine hanno fatto parte della top ten, questo secondo i dati del magazine Forbes. La pubblicazione però mette in guardia:

Si noti che gli incassi non sono la stessa cosa dell’utile. Robert Downey Jr. è distanziato da Johnson per circa 29 milioni dollari con 75 milioni di entrate stimate tra giugno 2012 e giugno 2013, ossia il periodo che abbiamo usato per l’ultima edizione del nostro Celebrity 100 list. I numeri che stiamo vedendo qui sono il quantitativo in dollari che il film di ogni stella ha portato al box office in tutto il mondo. 

La top ten degli attori campioni di incasso secondo Forbes sarebbe la seguente:

1. Dwayne Johnson – 1,3 miliardi dollari
2. Robert Downey Jr – 1,2 miliardi dollari
3. Steve Carell – 964 milioni dollari
4. Vin Diesel – 887 milioni dollari
5. Sandra Bullock – 862 milioni dollari
6. Paul Walker – 789 milioni dollari
7. Billy Crystal – 743 milioni dollari
8. John Goodman – 743 milioni dollari
9. Chris Hemsworth – 701 milioni dollari
10. Jennifer Lawrence – 700 milioni dollari

Davvero niente male.

Fonte: DigitalSpy

Dwayne Johnson è già al lavoro sul sequel di Black Adam

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Dwayne Johnson è già al lavoro sul sequel di Black Adam

Dwayne Johnson è senza dubbio un uomo ottimista, dal momento che, a pochi giorni dall’uscita di Black Adam e senza ancora sapere che esito avrà il film e alla luce delle recensioni miste, ha dichiarato di essere già al lavoro sul “cosa verrà dopo”. Ecco di seguito cosa ha dichiarato lui stesso tramite il suo account Twitter:

https://twitter.com/TheRock/status/1584187511462514688?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1584187511462514688%7Ctwgr%5E0b6a3f2c81acf622be4d7d33cf5cd7120a55ac8f%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fdwayne-johnson-rock-black-adam-dceu-future-plans%2F

Black Adam – la recensione del film

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam è uscito al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Dwayne Johnson è Black Adam in un fan trailer – video

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Come saprete, nel corso degli ultimi anni il nome di Dwayne Johnson era stato più volte associato a quello del personaggio dei fumetti DC Black Adams, nemesi del supereroe Shazam!, tuttavia i piani sulla produzione di un eventuale film a lui dedicato sono slittati a data da definire.

Molti fan dell’attore avevano espresso favorevolmente il desiderio di vederlo sul grande schermo nei panni di Black Adam, e questo fan trailer che trovate qui sotto è una piccola dimostrazione di ciò. Montando alcune scene tratte da L’Uomo d’Acciaio e Batman v Superman, oltre a frammenti di pellicole da lui girate, Johnson appare in costume con il volto cucito sul corpo di Henry Cavill. L’effetto finale non è affatto malvagio.

https://youtu.be/bDNAQM55gPE

Johnson, di cui si aspettava la partecipazione in Shazam!, è atteso nel ruolo di Black Adam nei futuri progetti di casa DC. Per alcuni potrebbe addirittura riservare uno speciale cammeo già in Suicide Squad 2, ma staremo a vedere.

Black Adam: Dwayne Johnson è pronto a sfidare gli Avengers

Dwayne Johnson diventa Bambi al Saturday Night Live

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Dwayne Johnson diventa Bambi al Saturday Night Live

Questa week-end Dwayne Johnson, in esclusiva per lo show Saturday Night Live, è diventato protagonista del trailer-parodia del live-action Bambi, davvero esilarante. Visti i numerosi live-action della Walt Disney, da Cenerentola a Into the Woods, ai prossimi La Bella e La Besta e Dumbo, anche lo show della NBC ha voluto creare il proprio personale remake.

La star di Fast and Furious 7 veste i panni di Bambi, Vin Diesel (Taran Killam) veste il ruolo di Thumper, Tyrese Gibson (Jay Pharoah) è Flower, e Michelle Rodriguez (Cecily Strong) è Faline.

Qui sotto potete trovare il trailer.

Fonte

Dwayne Johnson dichiara che Black Adam non sarà nel primo capitolo della gestione DC di Gunn e Safran, ma potrebbe tornare

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Dwayne Johnson afferma che dopo aver parlato con il co-capo dei DC Studios James Gunn, l’antieroe DC Black Adam “non sarà nel loro primo capitolo della narrazione”. Ma Johnson ha aggiunto una dichiarazione pubblicata sui social media secondo cui DC e la sua società di produzione, Seven Bucks, “hanno accettato di continuare a esplorare i modi più preziosi in cui Black Adam può essere utilizzato nei futuri capitoli del multiverso DC”. In risposta, Gunn ha twittato: “Adoro The Rock, e sono sempre entusiasta di vedere cosa faranno lui e Seven Bucks dopo. Non vedo l’ora di collaborare presto.”

L’annuncio è l’ultimo di una lunga serie di notizie che hanno seguito la nomina di Gunn a capo dei DC Studios con il produttore Peter Safran, mentre i due uomini rimodellano il futuro della lista di film, programmi TV e giochi della Warner Bros. basati sui personaggi DC. Gunn e Safran hanno sistematicamente districato l’Universo DC dalla squadra di personaggi che si sono affermati negli ultimi 10 anni, a partire da Wonder Woman di Gal Gadot e Superman di Henry Cavill, due attori che hanno interpretato i ruoli in più film.

In particolare, Cavill è apparso di recente in Black Adam nei panni dell’Uomo d’Acciaio in un cameo post-credits, che ha preceduto l’annuncio dell’attore stesso di essere “tornato come Superman” – un giorno prima che Gunn e Safran ottenessero ufficialmente il loro lavoro alla DC. Il 14 dicembre, Cavill ha poi ritrattato, confermando che in realtà non sarebbe tornato come l’ultimo figlio di Krypton, quando è arrivata la notizia che Gunn stava scrivendo un nuovo film di Superman.

Dwayne Johnson, ha appena fatto il suo debutto in DC con Black Adam, che è stato presentato per la prima volta nelle sale a ottobre con deludenti ritorni al botteghino, mettendo in dubbio le prospettive di un sequel a poche settimane dalla sua uscita. Ad oggi, il film ha guadagnato 391 milioni di dollari in tutto il mondo (contro un budget di 195 milioni di dollari, più il marketing).

La dichiarazione di Johnson include elogi espansivi per Gunn, sottolineando che si conoscono “da anni” e “hanno sempre fatto il tifo l’uno per l’altro per avere successo“. Ciò arriva il giorno dopo che Gunn ha affrontato le “proteste irrispettose” di alcuni fan della DC per le sue decisioni creative riguardo a Cavill e Gadot. Ecco di seguito la dichiarazione di Dwayne Johnson per intero:

Miei amici appassionati, volevo darvi un tanto atteso aggiornamento su Black Adam riguardo al futuro del personaggio nel nuovo Universo DC. James Gunn e io ci siamo sentiti e Black Adam non sarà nel primo capitolo della narrazione prevista. Tuttavia, DC e Seven Bucks hanno concordato di continuare a esplorare i modi più preziosi in cui Black Adam può essere utilizzato nei futuri capitoli del multiverso DC.

James e io ci conosciamo da anni e abbiamo sempre fatto il tifo l’uno per l’altro per avere successo. Non è diverso ora, e farò sempre il tifo per DC (e Marvel) per vincere e VINCERE ALLA GRANDE. Ragazzi, mi conoscete e ho la pelle molto spessa e potete sempre contare su di me nell’essere sempre chiaro quando dico qualcosa.

Queste decisioni prese da James e dalla leadership della DC rappresentano la loro visione della DCU attraverso il loro obiettivo creativo. Dopo 15 anni di duro lavoro incessante per realizzare finalmente Black Adam, sono molto orgoglioso del film che abbiamo consegnato ai fan di tutto il mondo. Guarderò sempre indietro alla reazione dei fan a Black Adam con enorme gratitudine, umiltà e amore. Abbiamo fatto benissimo.

Ai miei fan molto appassionati e amanti del genere Black Adam/Super Hero – vi amo, GRAZIE, e vi ASCOLTERÒ SEMPRE e farò del mio meglio per offrirvi intrattenimento. Che mese infernale – ora abbiamo tutti bisogno di un po’ di Teremana! Buona settimana produttiva e BUONE FESTE a voi e alle vostre famiglie!

DJ

Dwayne Johnson dice la sua sull’annullamento del ritorno di Henry Cavill come Superman

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Come ormai noto, diversamente da quanto precedentemente annunciato, Herny Cavill non riprenderà il ruolo di Superman. Dopo essere comparso con un cameo nel film DC Black Adam, con protagonista Dwayne Johnson, era infatti stato anticipato un nuovo film a lui dedicato. Con il subentro di James Gunn e Peter Safran come nuovi CEO del DC Universe, tale progetto è però stato accantonato e, di conseguenza, anche il ritorno di Cavill. Proprio Johnson, intervistato a riguardo, ha ora detto la sua sulla decisione dei DC Studios di abbandonare i piani per un ritorno di Cavill nei panni di Superman.

Tutto quello che potevo fare e che potevamo fare quando stavamo girando Black Adam è stato dare il meglio di noi stessi, circondarci delle persone migliori e poi realizzare anche il miglior film che potevamo“, ha detto l’attore. “Il nostro punteggio di pubblico era negli anni ’90. I critici hanno preso un paio di colpi – questo è stato il problema, però. Ma penso che sia quasi come quando hai una squadra di calcio professionistica e il tuo quarterback vince i campionati, l’allenatore vince i campionati, e ti ritrovi un nuovo proprietario che arriva e dice “Non sei il mio allenatore, non sei il mio quarterback. Andrò avanti con qualcun altro“.

Per Dwayne Johnson, dunque, ci sarebbe poco da fare rispetto alle decisioni prese dai nuovi CEO della divisione DC. Anche per quanto riguarda il suo Black Adam non vi sono certezze che lo si rivedrà sul grande schermo in futuro, specialmente considerando i risultati tutt’altro che entusiasmanti del film al box office. Ad ogni modo, ai fan non resta che attendere e scoprire quale sarà il destino di Superman all’interno del nuovo DC Universe, il cui primo capitolo sarà intitolato Gods and Monsters. Superman: Legacy, il lungometraggio che proporrà un nuovo interprete nei panni dell’iconico supereroe, è ora atteso per il 2025.

Fonte: CBR

Dwayne Johnson dice di essere “ottimista” su un potenziale Crossover Marvel VS DC

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Ci sono state speculazioni per anni su Dwayne Johnson che avrebbe ottenuto un importante ruolo da supereroe, e ora manca davvero poco per vederlo nei panni di Black Adam di questo ottobre. Questo è un personaggio che i fan desideravano ardentemente e inoltre avevano espresso più volte di volere proprio The Rock protagonista, ritenendolo una incarnazione perfetta nella vita reale del personaggio. Ora che tutto ciò è realtà Dwayne Johnson ha sempre dichiarato grandi ambizioni per questo angolo del DC Extended Universe. Si è già parlato di spin-off e Johnson ha recentemente riflettuto sul potenziale di un crossover tra Marvel e DC mentre parlandone con Total Film . 

“Sono ottimista”, ha detto o potenzialmente riunendo la Casa delle Idee e la sua Distinguished Competition. “Semplicemente la mia natura è ottimista. E soprattutto quando si tratta di creatività. Soprattutto quando si tratta di film. E soprattutto quando si tratta del pantheon dei supereroi e dei supercriminali DC”. “Dall’altra parte della strada, abbiamo il pantheon di supereroi e supercriminali della Marvel. Per me, non solo possono esistere, ma dovrebbero, nella mia mente, incrociarsi un giorno”.

Sappiamo che Johnson ha incontrato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige e in precedenza ha detto “mai dire mai” quando si tratta di un potenziale crossover. Sfortunatamente, è probabile che un intero mucchio di ostacoli legali e finanziari ostacolino la possibilità che questo possa davvero accadere un giorno al cinema in questo momento. Inoltre DC ha bisogno di molto tempo per ricucire i pezzi del suo universo. Tuttavia rimane un’idea divertente e potrebbe diventare una realtà da qualche parte in futuro. Magari, forse la Warner Bros. Discovery alla fine metterà in vendita l’Universo DC, lasciando alla Disney l’opportunità di occuparsi di tutti i supereroi del mondo? Probabilmente è qualcosa che non accadrà mai. Ora come ora ci accontenteremmo di una pianificazione più accurata dell’universo DC al cinema.

Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Dwayne Johnson dice che l’IMAX di Oppenheimer lo ha ispirato per Uno Rosso, e il web si scatena

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Il successo al box office di Uno Rosso (qui la recensione) non sembra arrivare come sperato da Dwayne Johnson e da tutto il cast del film. Il film sembra destinato a raccogliere carbone e non dolcetti, nel periodo di Natale e l’ultimo intervento di The Rock sembra essere stato particolarmente contro producente per il dilm.

Johnson ha infatti spiegato come Oppenheimer lo abbia motivato a programmare per il film una grande uscita nelle sale, e questa sua eccessiva sicurezza nella qualità del film sembra aver destato l’ironia del pubblico.

Parlando durante un documentario IMAX per promuovere Uno Rosso, Johnson ha raccontato una storia su come una proiezione di Oppenheimer gli abbia aperto gli occhi sull’uso di una tecnologia simile per il suo film natalizio ad alto budget. Secondo Johnson, il regista di Oppenheimer Christopher Nolan lo ha lasciato seduto al suo posto durante la proiezione del film vincitore dell’Oscar, convinto che se Uno Rosso avesse utilizzato una tecnologia simile, sarebbe stato “game over” per l’industria.

Oppenheimer ha ispirato Uno Rosso

“Legittimamente, gli schermi più grandi possibili sono IMAX. Ero a metà delle riprese di Uno Rosso e ho avuto l’opportunità di vedere Oppenheimer. L’ho visto nel cinema IMAX dove Christopher Nolan guarda e proietta i suoi film”, ha detto. “Lui ed Emma [Thomas], sua moglie. Ho persino chiesto di farmi sedere dove siede Chris. Hanno detto, ‘Chris si siede qui.’ Guardo Oppenheimer. È stato fantastico, ma pensavo: ‘Santo cielo. Uno Rosso su questo schermo e, con questa tecnologia, potrebbe essere da game over.’

Le parole di Dwayne Johnson gli hanno tirato addosso lo scherno della rete che lo ha ritenuto un po’ troppo fiducioso nella portata del film in cui compare accanto a Chris Evans. I principali commenti sono appunto relativi alla abissale differenza di grandezza trai due film, ma qualcuno commenta anche divertito che se Johnson non ha fatto altro che pensare a Uno Rosso durante la proiezione di Oppenheimer, forse la sala e il cinema non sono il posto per lui. E voi che ne pensate? Avete visto Uno Rosso e soprattutto, siete disposti, come chi scrive, a perdonare l’eccesso di fiducia di The Rock?

Dwayne Johnson definisce “Fenomenale” il Joker di Barry Keoghan

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Dwayne Johnson definisce “Fenomenale” il Joker di Barry Keoghan

Secondo quanto abbiamo appreso, Dwayne Johnson è stato parte integrante del processo che ha poi riportato l’attore Henry Cavill (definito dagli ex dirigenti WB “persona non grata”) che ha fatto finalmente il suo tanto atteso ritorno come Superman in Black Adam, e sembra che l’attore (che sembra essere decisamente influente) possa aver messo gli occhi su una sfida leggermente più complicata.

Infatti Dwayne Johnson mentre parlava al sito irlandese Joe.ie della collaborazione con il leggendario Pierce Brosnan (Doctor Fate) nel film DC Comics, Johnson affermato di essere anche un grande fan di Barry Keoghan e, a quanto pare, suggerisce che gli piacerebbe vedere la star di Eternals  affronta The Joker in un futuro film di Black Adam. “Per la cronaca: Barry Keoghan è un mio amico e ho pensato che il suo Joker fosse fenomenale. E conosco il lavoro che ha davvero fatto, quindi non vedo l’ora di vedere di più di quel ragazzo! Sia nella serie di Batman che … ehi, non si sa mai, in Black Adam.”

Ovviamente si tratta solo di esternazioni che andrebbero prese alla leggere in quanto  Johnson sta chiaramente solo contemplando la possibilità – tuttavia, è interessante che l’iterazione di Keoghan dell’iconico cattivo di Batman sia quella che gli piacerebbe di più vedere condividere lo schermo con l’Uomo in nero. The Batman di Matt Reeves non è ambientato nello stesso universo stabilito dal DCEU, ma, proprio come accaduto in Doctor Strange nel multiverso della follia che ha visto l’apparizione del Professor X di Patrick Stewart, l’introduzione di un DC Multiverse nel film The Flash potrebbe teoricamente aprire la porta ad alcuni crossover su tutta la linea.

Keoghan ha fatto solo un breve cameo nei panni del Joker nei momenti finali di The Batman (anche se in seguito è stata rilasciata una scena eliminata più lunga), e non siamo ancora sicuri se riprenderà il ruolo per il sequel pianificato del film di Matt Reeves. Dunque non resta che aspettare ulteriori sviluppo ma l’Universo DC sembra promettere grosse sorprese, soprattutto dopo le promesse fatte da Henry Cavill in persona! Di seguito l’intervista: 

Black Adam, il film

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Dwayne Johnson dà la voce a Krypto in DC League of Super-Pets

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Dwayne Johnson dà la voce a Krypto in DC League of Super-Pets

La Warner Bros è al lavoro su un film che racconterà la DC League of Super-Pets e il primo nome del cast di voci chiamate a doppiare i super-animali dei fumetti è quello di Dwayne Johnson che presterà la sua voce a Krypto il supercane.

Basato su una varietà di personaggi introdotti durante i fumetti DC, il film sarà incentrato sul cane superpotente di Superman che si allea con Streaky il Supergatto per combattere il crimine mentre l’Uomo d’Acciaio è in vacanza. Sebbene Krypto e Streaky abbiano fatto apparizioni dal vivo in vari programmi TV, la DC League of Super-Pets segnerà il loro debutto cinematografico.

Lo sviluppo del progetto animato è stato annunciato per la prima volta a metà del 2018 con il co-sceneggiatore di The LEGO Batman Movie, Jared Stern, che è stato scelto per scrivere e co-dirigere il progetto. Sam Levine si è unito al progetto l’anno successivo, e firmerà la co-regia, in quello che sarà il suo debutto dietro alla macchina da presa. L’uscita del film è prevista per il maggio 2022.

Il film segnerà la seconda collaborazione di Dwayne Johnson con Warner Bros nell’universo dei supereroi, visto il suo impegno nel film su Black Adam, in cui interpreta il protagonista.

Dwayne Johnson crede in un crossover Marvel/DC: “Possiamo farlo”

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Dwayne Johnson crede in un crossover Marvel/DC: “Possiamo farlo”

Dwayne Johnson, che farà il suo debutto nel DCEU nei panni di Black Adam il prossimo anno, è convinto di poter far accadere un crossover tra gli universi Marvel e DC.

I piani della DC in merito al futuro del personaggio di Black Adam non sono ancora noti, ma Johnson potrebbe sicuramente garantirsi una presenza continuativa nel DCEU attraverso crossover con altri grandi personaggi, incluso Wonder Woman (che nei fumetti è stato anche uno dei suoi interessi amorosi).

Tuttavia, Johson sembra avere in mente qualcosa di più grande rispetto alla sola possibilità che Black Adam incontri altri personaggi del suo stesso universo. Durante la premiere di Red Notice, il nuovo action/thriller di Netflix in cui recita proprio al fianco di Gal Gadot e anche di Ryan Reynolds, a The Rock è stato chiesto di un possibile crossover con Wonder Woman, ma l’attore si è spinto decisamente oltre nella sua risposta.

Parlando con Variety, l’attore ha ipotizzato addirittura un crossover tra gli universi Marvel e DC: “Penso che possa tranquillamente esserci un crossover tra Wonder Woman e Black Adam. Ne stavamo parlando oggi, proprio con Gal e Ryan. Ho detto loro che dovrebbe esserci un crossover tra l’universo Marvel e quello DC. Potremmo essere noi a realizzarlo. Vedremo… vedremo cosa accadrà lungo la strada.”

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Dwayne Johnson contro un vulcano nel sequel di San Andreas

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Dwayne Johnson contro un vulcano nel sequel di San Andreas

Dopo aver sfidato la forza della fagli di San Andreas nell’omonimo film, Dwayne Johnson ci riprova con la furia di un vulcano. È stato infatti dato il via libera al sequel del disaster movie che questa volta sarà ambientato sulla cintura di fuoco del Pacifico.

Insieme a Johnson dovrebbero tornare nel filmtutti gli interpreti principali.

LEGGI ANCHE: San Andreas recensione del film con Dwayne Johnson

In seguito ad un terremoto di Magnitudo 9, in California, scatenato dal risveglio della famigerata faglia di Sant’Andrea, un pilota di elicotteri (Johnson), specializzato in ricerca e salvataggio, insieme alla ex moglie, intraprenderà un viaggio da Los Angeles a San Francisco, per cercare di trarre in salvo la loro unica figlia. Proprio quando penseranno di essersi lasciati il peggio alle spalle… capiranno che il peggio è solo l’inizio.

Nel film, fanno parte del cast, anche Carla Gugino (“Una Notte Al Museo”, la serie TV, “Entourage”), Alexandra Daddario (“Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo”, la serie TV, “True Detective”) ed Archie Panjabi (La serie TV, “The Good Wife”), oltre a Hugo Johnstone-Burt (la serie TV australiana, “Home and Away”) ed Art Parkinson (la serie TV,“Game of Thrones”).

San Andreas è prodotto da Beau Flynn (“Hercules- La Leggenda Ha Inizio”, “Viaggio Nell’Isola Misteriosa”). Altro produttore è Tripp Vinson (“Alba Rossa”). I produttori esecutivi sono Richard Brener, Samuel J. Brown, Michael Disco, Rob Cowan e Bruce Berman, Hiram Garcia ne è il co-produttore. La sceneggiatura è di Carlton Cuse e Chad Hayes & Carey Hayes, da una storia di Jeremy Passmore & Andre Fabrizio. Il team creativo dei filmmaker include il direttore della fotografia, Steve Yedlin (“Looper”), lo scenografo Barry Chusid (“L’Alba Del Giorno Dopo”), il montatore Bob Ducsay (l’imminente,“Godzilla”), il produttore degli effetti visivi, Randall Starr (l’imminente,“Into the Storm”), il supervisore agli effetti visivi, Colin Strause (“The Avengers”), e la costumista, Wendy Chuck (“Twilight”).

Dwayne Johnson conferma: sarà un supereroe DC

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Dwayne Johnson Già a marzo si erano rincorse voci che volevano Dwayne Johnson coinvolto in un nuovo film DC Comics alle prese con un altro personaggio. Adesso è lo stesso attore, impegnato nella promozione di Hercules il Guerriero, a confermare il suo coinvolgimento in un progetto DC non meglio identificato. Ecco cosa ha dichiarato l’attore:

“Dirò questo. C’è un personaggio là fuori che stanno per annunciare molto presto e che interpreterò, e mi limiterò a dire che questo personaggio ha il potere di Superman. Sa come combattere. Basta dire una parola. Questo è tutto quello che posso dire.”

Un mese fa si era parlato di un prossimo film su Shazam che sarebbe stato annunciato e programmato per il 2016 e che avrebbe fatto seguito a Batman v Superman Dawn of Justice. Potrebbe essere Dawyne il nostro uomo?

Chi sarà mai questo personaggio misterioso? E quando sarà fatto l’annuncio? Dobbiamo aspettarci qualche grossa novità al Comic Con di San Diego?Fonte: CS

Dwayne Johnson conferma che indosserà un costume per il film live-action Oceania

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Dwayne Johnson è noto per i suoi muscoli, ma per interpretare il possente semidio Maui nel prossimo film live-action Oceania, è dovuto ricorrere all’aiuto di un body. All’attore e wrestler della WWE, attualmente impegnato nella promozione di Oceania 2 (qui la recensione), è stato infatti chiesto durante un’intervista con Extra se, date le foto trapelate online, fosse ingrossato a livello muscolare per il ruolo. Sebbene Johnson si sia detto soddisfatto del fatto che il costume sia apparso realistico, ha ammesso di non potersi prendere il merito del fisico di Maui.

È un costume che ha richiesto molto tempo per essere indossato”, ha detto Johnson. “Quindi sono felice che tu abbia detto: ‘Sei ingrossato’, perché quando dici: ‘Sei ingrossato’, significa che non te ne sei accorto”. Quando sono trapelate le foto di Dwayne Johnson sul set che interpreta Maui, si è scatenato un dibattito in rete sul fatto se l’attore indossasse o meno un body. Tuttavia, oltre ad aiutare Johnson a ottenere muscoli da semidio, Maui ha anche decine di tatuaggi sul petto, sulle braccia e sulla schiena che sono molto più facili da replicare con un costume.

Sono un paio d’ore al giorno di trasformazione per indossarlo”, ha detto Dwayne Johnson. A proposito delle foto trapelate, ha aggiunto: “Abbiamo girato all’esterno e quando sono emerse quelle foto, mi sono detto: ‘Merda, ci hanno beccato’, perché stavamo montando dei muri in modo che non ci fossero paparazzi. Ma sono saliti su delle barche e hanno iniziato a scattare foto”. Sarà però interssante scoprire quale sarà l’aspetto finale del personaggio, cosa che solo delle foto ufficiali potranno svelarci.

Tutto quello che sappiamo sul live-action di Oceania (Moana)

La produzione del live-action di Oceania è iniziata, mentre la data di uscita è prevista per il 10 luglio 2026. Il film è diretto da Thomas Kail, (“Hamilton” a Broadway e Disney+, “Grease Live” e “We Were the Lucky Ones”). Dirige da una sceneggiatura di Jared Bush, che ha scritto la sceneggiatura di Oceania del 2016, e Dana Ledoux Miller, una scrittrice samoana che ha creato “Thai Cave Rescue” di Netflix e ha co-fondato l’organizzazione no-profit Pasifika Entertainment Advancement Komiti (PEAK). .

Il nuovo film è prodotto da Johnson, Dany Garcia e Hiram Garcia (tramite il loro banner Seven Bucks Productions) e Beau Flynn (per FlynnPictureCo). Lin-Manuel Miranda, che ha scritto le canzoni originali, fungerà anche da produttore. L’uscita del live-action di Oceania è prevista per l’estate del 2026. Per ora, i fan della Disney possono recarsi al cinema per vedere Oceania 2, che si prevede che questo fine settimana farà il botto al botteghino, avendo ottenuto il più grande incasso in anteprima della storia della Disney Animation con 13,8 milioni di dollari.

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Dwayne Johnson celebra il 4 luglio sul set di Rampage

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Dwayne Johnson non si ferma mai, nemmeno per il 4 luglio, giorno in cui ha pubblicato una nuova immagine dal set di Rampage, il prossimo action movie che lo vedrà protagonista.

Eccola di seguito:

Questa la sinossi del film:

“Il primatologo Davis Okoye (Jhonson), un uomo che tiene la gente a distanza, condivide un profondo legame con George, un gorilla straordinariamente intelligente che è stato alle sue cure sin dalla nascita. Un rischioso esperimento genetico va male e trasforma la gentile creatura in un mostro rabbioso. A peggiorare la situazione, si scopre che ci sono altre creature con questo difetto. Mentre queste creature si spargono per l’America, distruggendo tutto sul loro cammino, Okoye fa squadra con un ingegnere genetico screditato per realizzare un antidoto, combattendo a suo modo attraverso un difficile campo di battaglia, non solo per prevenire una catastrofe ma anche per salvare quello che una volta era suo amico.”

Rampage: Dwayne Johnson e il suo legame con gli animali

Il film, che sarà distribuito dalla New Line Cinema e prodotto da Beau Flynn, è la reunion del team dietro San Andreas: la pellicola, infatti, sarà diretta da Brad Peyton e sceneggiata da Carlton Cuse (affiancato da Ryan Condal).

Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson, Naomie Harris, Joe Manganiello, Jeffrey Dean Morgan e Marley Shelton.

Dwayne Johnson cavalca l’onda sul set di Baywatch

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Dwayne Johnson cavalca l’onda sul set di Baywatch

Dawyne Johnson è il protagonista di una scena d’azione fotografata dagli obbiettivi di Just Jared sul set di Baywatch. Ecco di seguito le immagini del novello Mitch Buchannon:

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Nel cast di Baywatch sono stati confermati Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Kelly Rohrbach, Ilfenesh Hadera e Priyanka Chopra.

Il film ha una data d’uscita fissata per il 19 maggio 2017.

La pellicola è diretta da Seth Gordon (Come ammazzare il capo e vivere felici). La sceneggiatura, invece, porta la firma di Damian Shannon e Mark Swift. Alla produzione ci sono Dwayne Johnson, Dany Garcia, Michael Berk, Douglas Schwartz e Greg Bonnan.

Dwayne Johnson aveva parlato con Kevin Feige, ma alla fine ha scelto Black Adam

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Il prossimo anno Dwayne Johnson farà ufficialmente il suo debutto nel DCEU grazie all’attesissimo Black Adam, in cui interpreterà l’antieroe del titolo. Tuttavia, prima che l’ex wrestler venisse ufficializzato come protagonista del cinecomic, erano molti i fan che speravano di vederlo in un ruolo nel MCU.

In realtà, parlando con Collider, Hirama Garcia, presidente di produzione della Seven Bucks Productions e socio di “The Rock”, si è lasciato sfuggire che in realtà l’attore aveva parlato con i Marvel Studios in passato. Quando gli è stato chiesto se Johnson e il suo team, incluso Garcia, siano mai stati contattati dalla Marvel, Garcia ha spiegato che Johnson e il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige si sono incontrati in passato, ma che alla fine nulla si è mai evoluto in discussioni più serie e concrete.

“DJ e Kevin Feige hanno un ottimo rapporto e abbiamo flirtato circa alcune idee in passato, ma niente di serio”, ha detto Garcia. “C’è un’ammirazione reciproca per ciò che ognuno di noi ha fatto e ciò che Kevin ha costruito è davvero incredibile. Alla fine, però, siamo sempre stati molto impegnati in ciò che volevamo costruire con Black Adam”

“Black Adam era il personaggio che volevamo portare in vita e che sentivamo fosse destinato a interpretare DJ”, ha aggiunto. “Una volta che abbiamo impostato la nostra attenzione su questo personaggio più di dieci anni fa, era difficile immaginare DJ che interpretasse qualcun altro.”

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Dwayne Johnson aggiorna sull’adattamento di Rampage

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Dwayne Johnson aggiorna sull’adattamento di Rampage

Attraverso alcuni nuovi post su Instagram, Dwayne Johnson ha aggiornato in merito ad uno dei suoi prossimi progetti, forse il più curioso di tutti, ossia l’adattamento cinematografico del classico dei videogiochi Midway, Rampage.

Il film, che sarà distribuito dalla New Line Cinema e prodotto da Beau Flynn, rappresenterà una vera e propria reunion del team dietro San Andreas (il disaster movie con protagonista Johnson, uscito lo scorso anno nelle nostre sale): la pellicola, infatti, sarà diretta da Brad Peyton e sceneggiata da Carlton Cuse (affiancato da Ryan Condal).

Dwayne Johnson ha inoltre confermato che le riprese del film inizieranno quest’estate.

Nel videogioco i giocatori hanno il controllo o di un grosso gorilla o di un lucertolone o di un lupo e devono gettare il maggior numero possibile di rifiuti in una città prima che i militari fermino il tutto. Al momento i dettagli sulla possibile trama del film sono pochissimi ma si presume che Johnson dovrebbe interpretare l’eroe che sfiderà queste creature.

Fonte

Dustin Hoffman: 10 cose che non sai sull’attore

Dustin Hoffman: 10 cose che non sai sull’attore

Unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi interpreti dagli anni Sessanta in poi, Dustin Hoffman è una vera e propria leggenda della recitazione, in grado di passare con disinvoltura dalla commedia al thriller, dal film politico a quello fantastico. Nel corso dei decenni ha dato vita a personaggi rimasti iconici per la loro complessità e il ritratto che da questi emerge della società americana.

Ecco 10 cose che non sai di Dustin Hoffman.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Dustin Hoffman filmografia

Dustin Hoffman: la sua filmografia

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Hoffman ottiene grande popolarità grazie al film Il laureato (1967), per poi confermarsi grande interprete con titoli come Un uomo da marciapiede (1969), Il piccolo grande uomo (1970), Cane di paglia (1971), Papillon (1973), Lenny (1974), Tutti gli uomini del presidente (1976), con Robert Redford, Il maratoneta (1976), Kramer contro Kramer (1979), con Meryl Streep, Tootsie (1982), Rain Man – L’uomo della pioggia (1988), con Tom Cruise, Hook – Capitan Uncino (1991), con Robin Williams, Virus letale (1995), e Sesso & potere (1997), con Robert De Niro.

Dustin Hoffman: oggi

9. Ha preso parte a noti film recenti. L’attore continua ancora oggi a recitare in film particolarmente celebri, continuando ad affermare il proprio status di gigante della recitazione. Tra i titoli più significativi si annoverano Mi presenti i tuoi? (2004), con Ben Stiller, The Lost City (2005), di Andy Garcia, Profumo – Storia di un assassino (2006), Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie (2007), con Natalie Portman, La versione di Barney (2010), The Program (2015), The Meyerowitz Stories (2017) e L’uomo del labirinto (2019).

8. È anche doppiatore. In anni recenti Hoffman ha avuto modo di affermarsi anche come doppiatore, ricoprendo tali vesti per i film Kung Fu Panda (2008), Kung Fu Panda 2 (2011) e Kung Fu Panda 3 (2016), dove dà voce al saggio maestro Shifu. Ha poi partecipato al doppiaggio anche dei film Striscia, una zebra alla riscossa (2005) e Le avventure del topino Despereaux (2008).

7. Ha recitato in una nota serie televisiva. Non sono molte le produzioni televisive a cui Hoffman ha preso parte, ma nel 2016 recita in alcuni episodi di I Medici, co-prodotta da Italia e Regno Unito, e incentrata sull’ascesa della famiglia Medici nella Firenze del Rinascimento. Qui l’attore interpreta Giovanni di Bicci de’ Medici, il patriarca della potente famiglia, recitando però nella sola prima stagione.

Dustin Hoffman in Virus letale

6. È stato il protagonista del noto film. Nel 1995 l’attore è protagonista del film Virus letale, dove interpreta il colonnello Sam Daniels, incaricato di studiare il pericoloso virus che si sta diffondendo negli Stati Uniti per trovarvi quanto prima una cura. Inizialmente il ruolo era stato offerto all’attore Harrison Ford, il quale però rifiutò. La parte venne allora assegnata ad Hoffman, e venne riscritta per poter essere più in linea con la sua personalità.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Dustin Hoffman Rain Man

Dustin Hoffman in Rain Man

5. Non era convinto del potenziale del film. Durante le riprese di Rain Man l’attore era particolarmente preoccupato e insicuro riguardo il progetto e la sua stessa interpretazione. In più occasioni minacciò di abbandonare il film, considerandolo il peggiore della sua carriera. Tuttavia, venne poi smentito dal successo riscontrato, e la sua performance fu premiata con il premio Oscar al miglior attore.

4. Ha studiato a lungo per il ruolo. Per poter risultare credibile nel dar vita ad un personaggio affetto da autismo, l’attore ha speso circa un anno in compagnia di persone affette da tale disturbo, così da poter comprendere le loro particolarità e il rapporto che queste avevano con i rispettivi famigliari. Per l’attore era importante dar vita ad un’interpretazione sincera e realistica, non ad una mera imitazione.

Dustin Hoffman in Papillon

3. Ebbe un difficile rapporto con il co-protagonista. Durante le riprese del film Papillon, Hoffman e l’attore Steve McQueen, che interpretavano due galeotti in fuga dal loro carcere, ebbero diversi problemi relazionali. I due si sforzarono di dimostrarsi professionali, ma una sorta di rivalità li spinse a non essere particolarmente collaborativi l’uno con l’altro.

2. Ha basato il suo personaggio su un noto sceneggiatore. Per il ruolo del falsario Louis Dega, Hoffman si ispirò al celebre sceneggiatore Dalton Trumbo. Ricordando l’incontro con questi, l’attore ripropose per il suo personaggio una serie di riti e particolarità riscontrate nello scrittore. Questi, secondo Hoffman, era dotato di un carattere esuberante e una tenacia che ben si sposavano con il suo personaggio.

Dustin Hoffman: età e altezza

1. Dustin Hoffman è nato a Los Angeles, in California, Stati Uniti, l’8 agosto 1937. L’attore è alto complessivamente 167 centimetri.

Fonte: IMDb

Dustin Hoffman: ”Questo è il peggior cinema di sempre”

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L’attore Dustin Hoffman, che ha fatto senza dubbio la storia del cinema, ha di recente dichiarato che la settima arte è nel peggior stato di sempre, a differenza della Tv, che si sta godendo un vero e proprio boom.

”Io penso che in questo momento la televisione sia la migliore di sempre, e penso che questo è il peggior cinema di sempre. In 50 anni [di cinema] che io ho fatto, questo è il peggiore”, ha detto l’attore.

Dietro i budget strizzati si celano i grandi problemi che affliggono i film drammatici di alta qualità, afferma il due volte premio Oscar. Ciò ha portato a spendere meno tempo per lo sviluppo della sceneggiatura e per girare un film.

”È difficile pensare di fare bene lavorando per una piccola somma di soldi in questi giorni”, ha continuato, ”Abbiamo fatto Il Laureato, e quel film tiene ancora. Aveva un meraviglioso copione che hanno usato dopo tre anni, e un eccezionale regista, con un eccezionale cast e troupe, ma era un piccolo film. Quattro mura e attori, questo è tutto. Eppure è stato girato in cento giorni”, ha concluso Hoffman.

Hoffman, che ha fatto il suo debutto alla regia nel 2012 con Quartet, dice che non gli sono state offerte molte altre opportunità per dirigere, per ragioni finanziarie. ‘‘Non credo che abbia qualcosa a che fare con l’essere bravo o no, si tratta solo se i vostri film fanno soldi o no”, ha detto l’attore.

I recenti lavori televisivi di Hoffman comprendono Luck per la HBO, che è stata cancellata durante le riprese della seconda stagione, e l’adattamento della BBC di Esio Trot. I suoi film più recenti includono Boyhoir, in cui l’attore interpreta il direttore musicale di un coro in un collegio per ragazzi.

Fonte

 

Dustin Hoffman sarà in Little Fockers

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Dustin Hoffman sarà in Little Fockers

I genitori del personaggio di Ben Stiller nella saga di Ti presento i miei e Mi presenti i tuoi erano come sappiamo interpretati da Dustin Hoffman e Barbra Streisand.

Dustin Hoffman nel cast di Chef

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Dustin Hoffman nel cast di Chef

è stato lo stesso Jon Favreau ad annunciare attraverso il suo account twitter (per l’esattezza ricorrendo a Vine)l’ingresso di Dustin Hoffman nel cast di Chef, la nuova commedia da lui scritta che si sta girando a Los Angeles.

Non è ancora noto il ruolo di Hoffman, che si unirà a un cast composto da Scarlett Johansson, Sofia Vergara, Bobby Cannavale, John Leguizamo e Robert Downey Jr.: il ruolo del protagonista resta però a Favreau, che interpreterà uno chef licenziato da un lavoro prestigioso pronto a riorganizzare la sua vita e la sua carriera vendendo i suoi piatti con un furgone.

Chef uscirà nei cinema americani il 9 maggio 2014.

Potete vedere il tweet direttamente qui sotto:

 

Dustin Hoffman nel biopic su Lance Armstrong

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Dustin Hoffman nel biopic su Lance Armstrong

Dustin Hoffman è entrato a far parte del cast del biopic sul ciclista Lance Armstrong che sarà diretto da Stephen Frears, regista che in fatto di biografie sa il fatto suo. Infatti oltre al bellissimo The Queen, il regista è anche autore di un recente documentario dal titolo Muhammad Ali’s Greatest Fight, prodotto da HBO e presentato fuori concorso alla 66ª edizione del Festival di Cannes.

Il progetto di Frears, ora in fase avanzata di produzione, sarà prodotto da Working Title Films con Tim Bevan e Eric Fellner in veste di produttori. Nel cast oltre a Hoffman ci sono, confermati, Ben Foster, Chris O’Dowd, Guillaume Canet, Jesse Plemons e Lee Pace.

Precedentemente sono stati annunciati anche altri due biopic sul famoso ciclista, uno diretto da Jay Roach con una sceneggiatura firmata da Scott Z. Burns, l’altro invece basato sul libro Cycle of Lies di Juliet Marcus, prodotto dalla Paramount Pictures e Bad Robot Productions. Inoltre un documentario dal titolo The Armstrong Lie è appena stato annunciato con la distribuzione di Sony Pictures Classics.

Intanto Dustin Hoffman, che nello scorso anno abbiamo visto nell’inedita versione dietro alla macchina da presa per il suo debutto alla regia con Quartet (qui la nostra recensione), sarà presto trai protagonisti del prossimo film a basso budget di Jon Favreau, Chef.

Fonte: CS

Dustin Hoffman in Little Fockers?

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Dustin Hoffman in Little Fockers?

Da poco si sono concluse le riprese di Little Fockers, terzo episodio della saga di Ti presento i miei, del quale vi abbiamo mostrato il trailer qualche tempo fa.

Dustin Hoffman in fuga col malloppo

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Dustin Hoffman sarà uno dei protagonisti dell’adattamento del romanzo pubblicato nel 1975 da Irwin Shaw, intitolato Nightwork (Lavoro di notte), prodotto dagli Ealing Studios.

Dustin Hoffman e la sua lunga maratona nel cinema

Dustin Hoffman e la sua lunga maratona nel cinema

Dustin Hoffman, assieme a Robert De Niro e Al Pacino è uno dei più amati attori americani e condivide con i due colleghi anche l’apprendistato all’Actor’s Studio. È forse tra i tre quello che meno risponde, sulla carta, ai canoni del successo hollywoodiano: di bassa statura, non bellissimo, ma con un’espressività e una capacità mimetica invidiabili, che gli hanno consentito, nella sua lunga carriera, di affrontare ruoli di ogni tipo.

Da quelli drammatici a quelli da commedia, personaggi negativi, figure di perdenti, così come ruoli ironici e comici, dimostrandosi sempre all’altezza del compito. Il tutto, unito a una grande tenacia e perseveranza, nonostante un inizio non facile.

Dustin Hoffman nasce a Los Angeles l’8 agosto del 1937 da una pianista jazz e un attrezzista della Columbia Pictures. Respira dunque fin da piccolo aria di cinema e se ne appassiona, nonostante in un primo momento si iscriva alla facoltà di medicina. Passa poi al Conservatorio, dove studia pianoforte. Intanto inizia ad avvicinarsi alla recitazione e si esibisce sul palcoscenico della Playhouse di Pasadena. Capisce presto che per tentare la strada dell’attore deve andare a New York. Qui, a partire dal ’60, ottiene piccoli ruoli in teatro e contemporaneamente frequenta l’Actor’s Studio. Vive assieme ai colleghi e amici Gene Hackman e Robert Duvall. I primi ruoli di peso, sempre in teatro, arrivano nel ’64 con Aspettando Godot e nel ’66 con Il viaggio del quinto cavallo, che gli vale un riconoscimento come miglior attore. Ed è proprio dal teatro che arriva anche la grande occasione per passare al cinema: nel ’67 partecipa alla commedia Eh? , che ottiene un buon successo e soprattutto annovera tra i suoi spettatori il regista Mike Nhicols.

È la svolta nella carriera di Dustin Hoffman, che viene subito reclutato per interpretare Benjamin Braddock ne Il laureato. L’attore californiano appare perfetto nel ruolo del giovane laureato coinvolto in una relazione con una donna più grande di lui (Mrs. Robinson/Anne Bancroft). Relazione senza futuro, dal momento che Benjamin non ha nulla in comune con Mrs. Robinson, né con tutta la generazione cui lei appartiene (è infatti un’amica di famiglia dei genitori di Ben). Proprio la distanza che separa questi due mondi è al centro del film. Il protagonista infatti s innamorerà poi di Elaine, figlia di Mrs. Robinson. Con questa coetanea Benjamin sembra finalmente instaurare un rapporto autentico, interrotto bruscamente quando Elaine scopre la relazione di lui con Mrs. Robinson, e ripreso altrettanto bruscamente nel finale, quando Benjamin sottrae la ragazza dall’altare, dove lei ha appena pronunciato il fatidico “sì” con un altro uomo. E proprio nei minuti finali – i migliori del film a detta dello stesso Mike Nichols – sta la piccola-grande rivoluzione dei due giovani protagonisti: si ribellano alle convenzioni sociali vigenti, al futuro preparato per loro dai genitori, negano la Chiesa e l’istituzione matrimoniale – significativo l’uso del crocifisso da parte di Benjamin nella sequenza finale – e fuggono da quel mondo che non capiscono e non accettano.

Dustin Hoffman Rain ManQuesto ovviamente pone il problema del “dopo”: cosa costruire al posto di quel sistema? Cosa fare della propria vita, ora che ne sono padroni? La questione resta aperta, espressa al meglio nella scena finale, nei loro sguardi e nei volti, dove il sorriso lascia presto il posto a un’espressione perplessa e incerta. Il film ottiene grande successo, le cui motivazioni vanno ricercate, oltre che nell’ottima interpretazione offerta dagli attori, nell’abilità del regista che sa leggere e anticipare il disagio esistenziale e la voglia di ribellione d una generazione, apparso poi in tutta la sua chiarezza nel ’68; nel buon ritmo della pellicola, via via più incalzante; nell’innovativo uso della musica pop a commento delle immagini – celeberrima la colonna sonora di Simon & Garfunkel. La pellicola dà ad Dustin Hoffman la notorietà, oltre che la sua prima nomination all’Oscar. Iniziano così i suoi travagliati rapporti con l’Academy, che critica aspramente in quell’occasione per non aver sospeso le celebrazioni dopo l’assassinio di Martin Luther King. Per molti anni non sarà più invitato alla cerimonia e otterrà la meritata statuetta solo 11 anni dopo.

Nel ’69, per Dustin arriva l’occasione di farsi dirigere da John Schlesinger, come coprotagonista di Un uomo da marciapiede. Qui si evidenziano tutte le capacità mimetiche di Dustin Hoffman, che riesce a diventare Rico, ladro zoppo che affianca Jon Voight/Joe Buck nelle sue peregrinazioni su e giù per New York, alla ricerca di donne per le quali prostituirsi. Ma non è così facile. I due uniscono le loro sventure e, se ciò non serve a procurargli miglior fortuna – Voight non riesce a trovare “prede” e Dustin Hoffman muore di tisi – cementa però una commovente amicizia. Alla base della riuscitissima trasformazione di Dustin Hoffman, una rigorosa applicazione del Metodo Strasberg e l’attenta osservazione dell’andatura di persone claudicanti per le strade, per riprodurne al meglio i movimenti. Per questa interpretazione, l’attore, molto amato in Italia, guadagna il David di Donatello. Lo stesso anno, sposa Anne Byrne, dalla quale avrà una figlia. Nel ’70 lo vuole Arthur Penn nel suo western atipico – il primo dalla parte degli indiani – che svela la vera natura della “mitica” conquista del West: la sistematica distruzione di un popolo pressoché impossibilitato a difendersi. Qui l’attore di Los Angeles veste i panni di Jack Crabb: ultracentenario che racconta la sua epopea nel west. Adottato da bambino dagli indiani cheyenne in seguito alla morte dei genitori, impara ad amarli e a rispettarli. Torna poi tra i bianchi e partecipa alla battaglia di Little Big Horn, di cui è l’unico superstite. Sarà però sempre in bilico tra la sua identità di “uomo bianco” e l’affetto per il nobile popolo indiano che lo ha cresciuto, e che vede sterminato e vessato da bianchi senza scrupoli. Il tutto però non assume i toni del dramma, ma piuttosto della commedia, seppur con risvolti tragici. Non mancano ironia e sarcasmo.

Dustin Hoffman filmografiaIl ’71 lo vede alle prese con un personaggio e una pellicola molto criticate all’epoca, per l’uso della violenza che mostravano apertamente. Si tratta di Cane di paglia di Sam Peckimpah. Il ruolo è doppio e complesso: il matematico David Sumner, appena trasferitosi in Cornovaglia con la moglie, ha buon senso, è razionale come vuole la sua professione, è docile, remissivo, o almeno così sembra. Ma quando “il nemico” (un gruppo di ragazzotti del posto) mette in pericolo la sua tranquillità familiare, prima violentando la moglie e poi cercando di introdursi in casa sua, prevale in David l’istinto e si scatena la sua parte violenta. Si tratta dunque di una riflessione sulla violenza, su come essa si annidi anche dentro l’individuo apparentemente più tranquillo, facendo riemergere il lato animalesco e istintuale che è in ciascuno di noi.

L’anno successivo porta Dustin Hoffman nel nostro paese, dove lo vuole Pietro Germi per recitare al fianco di Stefania Sandrelli in Alfredo, Alfredo. Un’altra grande interpretazione, in cui l’attore dà prova del suo istrionismo in un ruolo molto diverso dal precedente, è quella di coprotagonista in Papillon di Franklin J. Schnaffer (1973), in cui affianca Steve McQueen. Il film, tratto dal  romanzo autobiografico di Henry Charrière, è incentrato sulla prigionia di quest’ultimo nella colonia penale della Cayenna, Guyana francese, recluso perché condannato per un omicidio di cui si dice innocente. Tra numerosi tentativi di fuga, punizioni esemplari e indicibili torture, instaura un rapporto d’amicizia con un altro detenuto, Hoffman/Louis Dega, un falsario. La coppia si regge sui contrasti e funziona benissimo: McQueen alto, forte e tenace, Hoffman piccolo e miope, ma tenace anch’egli e astuto. Alla fine riusciranno a riguadagnare la libertà. McQueen è premiato col Golden Globe. Hoffman invece attende ancora premi importanti in patria. Nel ’74 interpreta un altro personaggio non facile: il cabarettista americano Lenny Bruce, che sconvolse gli Usa negli anni ’50 e ’60 con i suoi show dissacranti e critici del costume americano, contro cui si scagliava con forza e senza rinunciare all’uso di un linguaggio colorito. La sua vita era una continua lotta contro il perbenismo imperante e per i suoi show, tacciati di oscenità, fu spesso arrestato. Il regista, Bob Fosse, sceglie poi di mostrarne anche il lato privato: una personalità piena di ombre, che Lenny cercava di scacciare ricorrendo alle droghe. Nei panni di questo personaggio, acclamato, eppure solitario, paladino della libertà d’espressione, Hoffman è ancora una volta del tutto a suo agio e ottiene la nomination al Golden Globe e all’Oscar.

Due anni più tardi, Dustin Hoffman ha l’occasione di lavorare di nuovo con John Schlesinger, che lo dirige ne Il maratoneta, un thriller che scorre sul filo di una tensione sempre viva, contrapponendogli un altro mostro sacro della cinematografia: Laurence Olivier. Dustin Hoffman regge il confronto e non sfigura affatto, tanto da ottenere il suo secondo David di Donatello come miglior attore protagonista. Dello stesso anno è un’altra pellicola che ha fatto epoca, entrando nella storia del cinema. Forse il miglior film mai girato sul mestiere del giornalista: Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula, ricostruzione meticolosa e fedele dell’inchiesta Watergate, con Robert Redford e Dustin Hoffman nei panni dei due giornalisti Woodward e Bernstein, che con la loro abnegazione ricostruirono la vicenda e portarono alla luce le prove dello scandalo, costringendo il presidente Usa Nixon alle dimissioni.

Il 1979 è per Dustin Hoffman l’anno della consacrazione definitiva anche in patria. Interpreta infatti Ted Kramer nel film di Robert Benton Kramer contro Kramer. Qui, è un padre di famiglia che si ritrova di punto in bianco da solo a badare al figlioletto Billy, di pochi anni, dopo che la moglie (una bravissima Meryl Streep) l’ha lasciato. Fra mille difficoltà, specie all’inizio, scopre un rapporto più profondo col bambino, che accudisce amorevolmente, finché la madre, stabilizzata la propria situazione, chiede la custodia del figlio. Ma Ted non è più disposto a rinunciarvi. Inizia così un’aspra battaglia tra gli ex coniugi. È dunque la storia di questo rapporto di incondizionato affetto che cresce di giorno in giorno tra padre e figlio, quasi a voler dimostrare come, raggiunta dopo il ’68 la parità tra i sessi, questa non vada interpretata solo a vantaggio della donna, ma anche dell’uomo, che può rivendicare il diritto ad occuparsi del figlio, laddove la madre sia assente o carente. Commovente interpretazione di Dustin Hoffman, che stavolta fa incetta di premi, finalmente anche in patria: David di Donatello, Golden Globe e Oscar come miglior Attore protagonista. Resta celebre il discorso col quale riceve quest’ultimo premio, ringraziando, sì, ma non abdicando alle critiche rivolte all’Academy negli anni precedenti. Commenta ironico la statuetta, dopo averla osservata per alcuni istanti: «Non ha i genitali, ma porta una spada» e non esita a ribadire: «Sono sempre stato critico nei confronti dell’Academy, e a ragione», riferendosi alla competizione, a sua detta artificiosa e anzi addirittura dannosa, che questo tipo di premi instaurano tra attori – le altre nomination erano per Jack Lemmon, Al Pacino, Peter Sellers, nei confronti dei quali dice: “Mi rifiuto di credere che li ho battuti”- , sottolineando invece come, nella sua visione, tutti appartengano alla stessa grande famiglia, maestranze comprese, anche se a queste ultime non sono mai concesse le luci della ribalta. Degno discorso di un grande attore, figlio di un attrezzista di Hollywood. Oscar anche per Meryl Streep come miglior attrice. Nel 1980 Dustin Hoffman, della cui vita privata si sa poco, si sposa per la seconda volta, con Lisa Gottsegen, dalla quale avrà quattro figli.

Ormai le capacità di Hoffman e il suo eclettismo sono noti e apprezzati in tutto il mondo. A suggellare ulteriormente questo stato di cose è l’enorme successo di pubblico riscosso nel 1982 dalla commedia Tootsie, in cui l’attore, diretto qui da Sidney Pollack, interpreta il disoccupato Michael Dorsey che per trovare lavoro escogita lo stratagemma del travestimento: fingendosi donna (Dorothy Michaels detta appunto Tootsie), riesce a diventare una diva delle soap operas. La pellicola unisce comicità e ironia e Hoffman dimostra di adattarsi benissimo anche ai panni femminili. Per l’interpretazione ottiene il Golden Globe. Una curiosità: in terra nostrana, viene  omaggiato anche da un’esordiente Luca Carboni, che così intitola il suo album nel 1984: …intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film. E come dargli torto? Nel 1985, infatti, Dustin ottiene l’ennesimo grande successo, dando corpo al personaggio di Willy Loman in Morte di un commesso viaggiatore, sia per il cinema che per il teatro. Al suo fianco recita John Malkovich, nel ruolo del figlio primogenito. Dustin Hoffman caratterizza in modo perfetto l’anziano Willy, che vede frustrate le speranze riposte nel figlio e al contempo avverte il peso dell’età che avanza. Fonte del film e dello spettacolo è l’opera omonima di Arthur Miller.

Tre anni dopo, l’attore di Los Angeles ci offre un’altra interpretazione memorabile, che certamente tutti ricordano: quella del fratello autistico di Tom Cruise in Rain Man di Barry Levinson. Tom Cruise/Charlie Babbit scopre a trent’anni di avere un fratello maggiore autistico, che era stato ricoverato in un istituto quando Charlie era molto piccolo, per paura che potesse in qualche modo nuocergli. I due trascorrono un periodo insieme, in cui tra alti e bassi, imparano a conoscersi. Ray è dotato di uno spiccato talento matematico, ma anche estremamente sensibile, meticoloso e ossessivamente abitudinario. Charlie ne è dapprima infastidito e mal sopporta di doversi occupare di lui, ma imparando a conoscerlo instaura con lui un rapporto di profondo affetto. Alla fine la separazione è resa necessaria dalle particolari cure di cui Ray ha bisogno. Restano celebri molte battute del film che riesce a trattare il problema della diversità in maniera ironica e spesso divertente, facendo però riflettere. Impegnativo ruolo per Dustin Hoffman, che non tradisce le aspettative e offre una delle sue migliori prove d’attore, immedesimandosi al meglio nei panni di Ray. Secondo Oscar per lui. Una giovane Valeria Golino interpreta Susanna, la compagna di Charlie.

Il decennio ’90 si apre con due pellicole leggere: Dick Tracy e Hook – Capitan Uncino di Steven Spielberg. In quest’ultima recita accanto a Robin Williams. Il ’92 è l’anno di Eroe per caso, dove Dustin Hoffman è diretto dal regista inglese Stephen Frears per interpretare Bernie Laplante, eroe involontario cui Andy Garcia vuol rubare le luci della ribalta e i guadagni. Commedia ben orchestrata da David Webb Peoples, che mette a nudo i meccanismi dell’informazione sensazionalistica americana e stigmatizza l’abitudine alla spettacolarizzazione. La seconda metà degli anni ’90 vede l’attore americano alle prese con produzioni cinematografiche magniloquenti come Sleepers e Virus Letale e con un’altra pellicola che affronta il tema dello spregiudicato cinismo dei mezzi di comunicazione, spesso al servizio di scopi estranei al bene comune: Mad City – Assalto alla notizia. Dustin Hoffman è appunto il reporter Max Brackett che, preso in ostaggio da John Travolta/Sam Baily, sfrutta la situazione a scopo sensazionalistico senza alcuno scrupolo. Regia di Costa Gavras. Nel ’97, ancora sul tema dell’informazione manipolata, stavolta a fini politici – una guerra contro l’Albania inventata a tavolino e paventata per distogliere l’opinione pubblica dagli scandali sessuali che coinvolgono il presidente Usa –  un film che riporta Dustin Hoffman sotto la direzione di Barry Levinson: Sesso e potere. I frutti sono più che buoni, grazie alla perizia di Dustin e di un’altra icona del cinema americano, che lo affianca: Robert De Niro.

Il nuovo millennio vede Dustin Hoffman diretto da Gary Fleder in La giuria (2002), nei panni di Wendell Rohr: un avvocato appassionato del suo mestiere, alle prese con un dovere etico da compiere, opposto ad un cinico consulente di giuria impersonato dall’amico Gene Hackman. Nello stesso anno, Hoffman recita in coppia con Susan Sarandon nel film drammatico diretto da Brad Siberling, Moonlight Mile – Voglia di ricominciare. Partecipa poi a Neverland di Marc Forster (2004), dove interpreta il ruolo dell’impresario di James Barrie/Johnny Depp, l’inventore di Peter Pan. Ritroverà il regista in Vero come la finzione (2007), divertente commedia corale che riflette in maniera intelligente sullo scorrere del tempo e sul rapporto fra realtà e finzione. Nel 2005 Dustin prende parte al sequel di Ti presento i miei: Mi presenti i tuoi? nei panni del padre di Ben Stiller/Gary Fotter. Gary infatti, dopo essersi fatto conoscere dalla famiglia della sua fidanzata Pam Byrnes/Teri Polo nel primo episodio, ora le presenta i suoi genitori. I coniugi Focker sono Dustin Hoffman e Barbra Streisand. Umorismo in pieno stile Usa, come anche nel terzo episodio della serie, targato 2010, Vi presento i nostri, in cui si aggiungono all’allegra compagnia due nipotini. L’attore di Los Angeles prende parte anche a una commedia per ragazzi, nel 2008, diretto da Zach Helm. Si tratta di Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie. Veste proprio i panni del mago in questa favola colorata, che parla con leggerezza ai più piccoli del tema della morte. Accanto a lui Natalie Portman. Negli ultimi anni Hoffman è stato la voce del Maestro Shifu nel film d’animazione Kung Fu Panda (2008), di cui vedremo il sequel quest’anno, e di Roscuro nell’altro film animato Le avventure del topino Despereaux (2009). In questi giorni, oltre che con Vi presento i nostri, è nelle sale in La versione di Barney, commedia di Richard Lewis con Paul Giamatti. Il vulcanico Hoffman, che a 73 anni suonati non sembra proprio intenzionato ad andare in pensione, sta poi lavorando al suo esordio alla regia, con la commedia Quartet.

Dust: la graphic novel di Paolo Parente diventerà un film

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Dust: la graphic novel di Paolo Parente diventerà un film

Dust, la graphic novel creata dal nostrano Paolo Parente, e in seguito gioco da tavolo stile Risiko, avrà presto il suo adattamento cinematografico ad opera di Rawson Marshall Thurber, il regista di Dodgeball e Come ti spaccio la famiglia, e prodotto da Dan Lin, già produttore dei due Sherlock Holmes con protagonisti Robert Downey Jr. e Jude Law.

L’ambientazione di Dust è la seguente: in un mondo che non è mai uscito dalla Seconda Guerra Mondiale, s’ipotizza uno scenario in cui gli Alleati e le Forze dell’Asse più un blocco cinosovietico si contendono il pianeta Terra. A questa lotta aggiungete della ritrovata tecnologia aliena e avrete un cocktail esplosivo.

Lo stesso Rawson Marshall Thurber afferma di essere un grande fan della graphic novel e aggiunge che Dust rappresenta “tutte le fantasie di quando hai nove anni condensate in una cosa sola”.

Al momento non si sanno ancora i nomi degli sceneggiatori e degli attori, ma vi terremo aggiornati per ulteriori sviluppi.

Fonte: The Hollywood Reporter

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