Dopo quanto comunicato a margine di
un’intervista a Collider, Kevin
Feige, presidente di Marvel Studios, torna a rilasciare
dichiarazioni concentrandosi, questa volta, sul secondo episodio
della saga dei Vendicatori, Avengers:
Age of Ultron, ed in particolar modo sulla figura
dell’androide Ultron interpretato da James
Spader.
Il movente alla base delle azioni
di Ultron (James Spader), secondo quanto
evidenziato, sarà il risentimento che il nuovo Villain proverà nei
confronti del libero arbitrio, elemento caratterizzante del genere
umano e dei Vendicatori, sia che si tratti di Thor (Chris
Hemsworth) o di Capitan America (Chris
Evans). Ma, secondo Feige, colui che incarnerà al 100%
questo concetto di libertò non potrà essere che Tony Stark
(Robert Downey Jr).
Infine Feige ha voluto far
riferimento a Captain America: The WinterSoldier, le cui tematiche si pongono in
contrasto col concetto di libera volontà. Nel sequel di Capitan
America, infatti, il personaggio di Winter Soldier
(Sebastian Stan) ne sarà sprovvisto, basando le
proprie azioni unicamente su una “esecuzione metodica e robotica
degli ordini impartitegli”.
Capitan America: The
Winter Soldier è previsto nelle sale per il 26 marzo
2014, per quanto riguarda invece Avengers:
Age of Ultronl’inizio
delle riprese è previsto per il 2014.
Annunciato questa estate dalla
Universal Pictures, con uscita nelle sale prevista
per il 17 ottobre 2014, il biopic sulla vita
di James Brown, i cui panni saranno indossati
da Chadwick Boseman, si arricchisce di un
attore d’eccezione.
Secondo quanto riportato
da The Holliwood Reporter,
sembrerebbe che Dan Aykroyd, il padre
di Ghostbusters,si
unirà al cast sinora composto da Chadwick
Boseman, Nelsan
Ellis, Viola
Davis, Lennie James
e Octavia Spencer. Insieme
ad Aykroyd è in arrivo
anche Jill Scott.
Il film, diretto
da Tate Taylor, porterà il titolo di un
celebre pezzo del padrino del soul: Get
onupe ne racconterà la vita
partendo dai primi anni di un’infanzia vissuta in povertà per poi
fotografare l’ascesa di una delle figure di maggior peso del
panorama musicale mondiale.
Oltre al cast, anche il pool di
produttori sarà d’eccezione, oltre allo
stesso Taylor, saranno impegnati nella
produzione anche Mick
Jagger, Victoria
Pearman, Brian
Grazer, Erica Huggins.
Questa indiana dal nome
impronunciabile, Aishwarya Rai, e dalle misure invidiabili
(81-63-87) – col bonus degli occhioni azzurri incorniciati da una
cascata di capelli neri – ha rischiato di tenere per sé cotanta
bellezza.
Da ragazzina, infatti, vuole fare
medicina, ma poi si butta sull’architettura… salvo finire a fare la
modella. Nel 1993 si fa notare in uno spot della Pepsi, e
dopo essersi piazzata seconda a Miss India, nel ‘94 viene
incoronata Miss Mondo. Fascia e corona le apriranno le porte del
cinema, dove Miss Rai debutta nel 1997. L’anno successivo recita in
Jeans, successo commerciale con cui Aishwarya cattura
l’attenzione di Bollywood (la Hollywood indiana) anche per le sue
doti di ballerina. Comincia così ad apparire sempre più spesso
nelle produzioni nazionali, partecipando a musical e altre
pellicole in stile Bollywood, fino a diventare una star in patria e
all’estero. Ottiene riconoscimenti per le sue interpretazioni in
lingua hindi, ma compare anche in svariati film in inglese –
come Matrimoni e pregiudizi, versione
bollywoodiana-canterina-danzereccia del classicissimo
Orgoglio e pregiudizio (nel 2000 Aishwarya ha
recitato anche in una trasposizione in lingua tamil di
Ragione e Sentimento), L’ultima
legione, La pantera rosa 2 – senza però
abbandonare la cinematografia indiana, dove è ancora attivissima,
anche in veste di produttrice. Nel 2003 diventa testimonial per
L’Oréal accanto ad altre morette del grande schermo come
Penelope Cruz e Eva Longoria, ma il suo volto viene
scelto anche da Longines, Philips, De Beers.
Non male per arrotondare, soprattutto quando si mette su
famiglia.
Nel 2007 la Rai sposa il collega
Abhishek Bachchan: la coppia diventa più famosa di
Brangelina in quel di Mumbai, e nel 2011 sforna una bella
bambina. Forse talmente bella che per 4 mesi i genitori non sanno
come chiamarla, così i fan scelgono un nome provvisorio, Beti B.
Noi invece abbiamo scelto la torta. HAPPY BIRTHDAY AISHWARYA!
La settimana scorsa Lawrence
Kasdan (L’Impero Colpisce
Ancora) e J.J. Abrams hanno iniziato
a rimaneggiare la sceneggiatura scritta da Michael
Arndt (Toy Story 3) per
Star
Wars Episodio VII. Ma, secondo alcune fonti
interne, lo script sarebbe ancora ben lontano dall’essere pronto.
Proprio per questo motivo la produttrice Kathleen
Kennedy e buona parte del team creativo del film avrebbero
fatto richiesta ufficiale alla Disney di rinviare l’uscita del film
al 2016, incassando un secco “NO” da parte del CEO Robert
Iger.
Ma le difficoltà per la produzione
non sarebbero soltanto queste. Alcune fonti dicono infatti che
Abrams sia diventato molto autocratico in questi
ultimi mesi, strappando alla Kennedy il controllo
sul casting. Altri hanno invece contestato dicendo che
Abrams e la Kennedy sono stati
entrambi coinvolti nelle sessioni di casting. Inoltre si dice che,
a differenza della
Kennedy, Abrams sia più in
sintonia con il desiderio di Iger di portare a
tutti i costi il film nelle sale nel 2015.
Che mettere in piedi un nuovo filone
cinematografico dedicato ad una saga di culto come quella di
Guerre Stellari non sarebbe stato cosa
facile, era notizia ben nota. Mentre i prequel di Star
Wars sono stati in grado di avere successo al
botteghino per lo più a causa dell’effetto nostalgia, la sensazione
è che per questa nuova trilogia non varrà la stessa regola. Quindi,
è fondamentale che J.J. Abrams e Kathleen
Kennedy scendano in campo con un ottimo avvio. In questo
senso, rimandare il tutto permetterebbe al team creativo di avere
maggior tempo per mettere in piedi una pellicola solida e pronta ad
esordire al botteghino.
Il compositore Premio Oscar Hans Zimmer
lavorerà con Pharrell Williams, Johnny Marr,
Mike Einziger e Dave Stewart per
elaborare la colonna sonora di The Amazing Spider-Man 2. La
notizia è stata annunciata oggi da Lia
Vollack, presidente di Worldwide Music
per la Sony Pictures.
Ecco la foto con cui il regista Marc Webb
presenta la squadra al completo sul suo profilo
Twitter: Hans Zimmer ha
commentato dicendo:
Marc e io stavamo parlando di Spider-Man, e di come la
notizia si è diffusa, per cui molti dei nostri amici e musicisti
hanno cominciato a chiamarci, dicendoci che volevano farne parte,
perché amano Spider-Man. Questa era la cosa che ha unito tutti noi:
il grande amore per Spider-Man. Con tutte queste persone
estremamente di talento che vogliono unirsi a noi, è stato Marc che
ha detto: “Perché non mettiamo su una band?” Marc ed io
abbiamo avuto un ottimo inizio con tutti, e abbiamo ancora qualche
sorpresa nella manica.
Anche Lia Vollack ha voluto dire la sua:
Questo tipo di collaborazione è possibile solo a causa di
Marc Webb. Non è solo un regista, ma anche un musicista, combinato
con ciò che è Hans e ciò che l’Uomo Ragno significa per tante
persone. Nessuno si è mai approcciato alla musica di un film in
questo modo prima d’ora e questo probabilmente non potrà mai essere
replicato. Siamo grandi fan di Hans, Pharrell, Johnny, Mike e Dave,
e quando saranno insieme, sappiamo che il risultato sarà davvero
unico … e incredibile!
In The Amazing Spiderman 2, per
Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita
molto la occupata – tra prendere i cattivi come Spider-Man e
passare il tempo con la persona che ama, Gwen (Emma
Stone); diplomato ormai ha lasciato le scuole superiore e
non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen di
proteggerla – ma questa è una promessa che semplicemente non
può mantenere sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo
cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi
della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane
DeHaan), ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo
passato.
Il film diretto da Jason
Reitman ed interpretato anche da
Gattlin Griffith e Tobey
Maguire, segue una madre depressa ed il suo giovane
figlio che, nel giorno della festa dei lavoratori, incontrano un
carcerato in fuga dopo avergli dato un passaggio.
Il film è programmato per uscire
nelle sale il 31 Gennaio 2014.
Ieri, lo sceneggiatore de
La CasaRodo Sayagues
Mendez ha rivelato in un’intervista che lui e Fede
Alvarez si sarebbero allontanati dai piani per
realizzazione de La Casa 2, aka
Evil Dead 2. Tuttavia, Fede
Alvarez ha smentito la notizia tramite il suo profilo
Twitter ufficiale:
“Apparentemente @ fedalvar non
lavorerà su Evil Dead 2, molto ungroovy ” Non credete a tutto
quello che leggete on line …
Il regista ha difatti aggiunto che
il progetto è ancora in corsa e che la sua intenzione è quella di
cominciare al più presto i lavori. Tuttavia è un altro sequel ad
avere la priorità assoluta, stiamo parlando de L’Armata
Delle Tenebre 2:
Rodo voleva dire che attualmente
non stiamo lavorando a La Casa 2 perchè la priorità è L’armata
Delle Tenebre 2 di Sam Raimi. Ma i piani per sviluppare un sequel
del nostro La Casa sono molto vivi.
Fede Alvarez ha
confermato agli inizi di questa settimana che Sam
Raimi dirigerà lui stesso L’Armata Delle
Tenebre 2. Tuttavia non si sa ancora se
Alvarez e Rodo Sayagues saranno
coinvolti nella produzione. Non c’è ancora nulla di certo in merito
a questo sequel, ma voci di corridoio dicono che il film unirà le
storie di Ash, che avrà ancora una volta il volto di Bruce
Campbell, e Mia (cosa suggerita anche dalla scena post
credit di La Casa di Fede
Alvarez).
La Casa 2
rimane quindi in svilupppo, mentre il sequel de
L’Armata Delle Tenebre prenderà presto
vita.
Ryan
Reynolds, attualmente nel Regno Unito per la promozione di
TURBO, rilascia alcuni aggiornamenti
sulla possibilità di vedere realizzato il live action standing
alone di Deadpool, personaggio da lui
interpretato in X-Men Le Origini:
Wolverine:
Nel suo percorso attuale si
tratterebbe di un piccolo film. Ci sarebbe un impatto minimo per lo
studio, e questo è il modo in cui vogliamo presentarlo. Stiamo
dicendo “Guardate, il budget (quindi il rischio) è minimo.
Pertanto, possiamo farlo nel modo in cui andrebbe
fatto?” Il che purtroppo richiederebbe un divieto ai
minori. Lo script è probabilmente disponibile on-line, è trapelato.
Ma è molto rischioso, voglio dire, il personaggio sa che è in
un film , sa di essere in un fumetto. Nomina dirigenti dello studio
nello script. Staremo a vedere. In realtà, durante l’ultimo paio di
settimane, sta andando avanti in punta di piedi. Potremo vederlo
nel corso della nostra vita? Sì, penso di sì . Penso che se dovessi
scommettere alla fine si farà. Voglio dire che è appena stato
sviluppato ad alti livelli ed ha grandi persone intorno al
progetto, quindi vedremo.
Il progetto è in attesa di
realizzazione dal 2009. Ma, stando alle parole di
Reynolds, potrebbe presto vedere il decollo.
Deadpool, il cui vero nome è Wade
Winston Wilson, è un personaggio dei fumetti creato da
Fabian Nicieza e Rob Liefeld
e pubblicato dalla Marvel. È noto per il
suo humour, fatto di doppisensi e riferimenti a vecchi film, serie
televisive, canzoni e immagini popolari.
Come ben sappiamo la produzione del
nuovo dramma Heart Of The Sea, che dopo
Rush vedrà ancora una volta insieme sul
set Ron Howard e Chis Hemsworth,
è partita il mese scorso.
Come è ormai usuale per tutte le
maggiori produzioni cinematografiche Hollywoodiane, i primi
aggiornamenti arrivano direttamente dai social network. Infatti è
lo stesso regista a fornire le prime chicche proprio tramite
Twitter, pubblicando le prime tre foto provenienti
dal set della sua nuova creatura. Le immagini mostrano la troupe
intenta ad effettuare alcune riprese all’interno di un enorme
serbatoio pieno d’acqua dove gli attori devono vedersela con quella
che pensiamo essere una tempesta in alto mare. Le immagini
sono quelle che vi proponiamo di seguito:
Il film è basato sulla storia vera
di una escursione di caccia alle balene andata storta che
ispirò Herman Melville a scrivere il suo
famosissimo romanzo classico Moby
Dick.
Heart of The
Sea uscirà nelle sale cinematografiche nel 2014. Nel
cast saranno presenti le stelle Chris Hemsworth, Cillian
Murphy, Ben Whishaw, Brendan Gleeson, Paul Anderson, Benjamin
Walker, Tom Holland, Charlotte Riley. Il film è diretto da
Ron Howard.
Di seguito, i protagonisti di cinque
nuovi poster internazionali per Lo Hobbit La
Desolazione Di Smaug: Legolas (Orlando
Bloom), Tauriel (Evangeline Lilly),
Gandalf (Ian McKellen), Thraduil (Lee
Pace), Bilbo Baggins (Martin Freeman),
Kili (Aidan Turner), Thorin Scudodiquercia
(Richard Armitage), Fili (Dean
O’Gorman) e Bard l’Arciere (Luke
Evans).
Lo Hobbit: la desolazione di
Smaug, diretto da Peter Jackson, uscirà nelle
sale italiane il 12 Dicembre 2013.
Il film continua l’avventura di
Bilbo Baggins, tratta dal romanzo Lo Hobbit di Tolkien che narra
una storia nella Terra di Mezzo che si svolge 60 prima della
vicenda de Il Signore degli Anelli. Il secondo episodio torna dove
avevamo lasciato Bilbo, che è in viaggio con lo stregone Gandalf e
13 Nani, guidati da Thorin Scudodiquercia, per aiutare questi
ultimi a riprendersi il regno di Erebor.
Dopo essere sopravissuti a mille
imprevisti all’inizio del loro viaggio, la Compagnia continua verso
est, incontrando sulla loro strada il muta-pelle Beorn e uno sciame
di ragni giganti nel Bosco Atro. Dopo essere , poi, sfuggiti alla
prigione degli Elfi Silvani, i nani si incamminano verso
Pontelagolungo, per poi arrivare alla Montagna Solitaria dove
dovranno affrontare il Drago Smaug.
Il secondo episodio de Lo
Hobbit verrà, poi, seguito da un terzo
chiamato Lo Hobbit: il racconto di un
ritorno.
Snatch (Lo
strappo) è un film del 200 diretto da Guy Ritchie e con protagonisti nel
cast Jason Statham, Stephen Graham, Alan Ford,
Brad Pitt, Dennis Farina, Mike Reid, Vinnie Jones,
Benicio Del Toro e Rade Sherbedgia.
Trama del film Snatch (Lo
strappo)
Macro e micro
criminalità americana, inglese e russa si contendono il possesso di
un diamante gigantesco nelle strade di Londra. Delinquenti da
strapazzo, improbabili banchi di pegni, zingari dal pugno
d’acciaio, combattimenti di boxe clandestina e un terribile boss
che da la gente in pasto ai maiali, sono solo alcuni degli
ingredienti del cocktail superalcolico di Guy
Ritchie.
Snatch (Lo strappo)
Analisi: l’unica
“pecca” del film, dal punto di vista delle quote rosa, è la troppo
breve apparizione di Benicio Del Toro, alias
Frankie “Quattro dita”, che si mostra in tutta la sua bellezza. A
parte questo, nella pellicola viene realizzata un’impresa di cui
solo Ritchie, soprannominato il “Tarantino inglese”, è stato
capace: quella di far ridere dall’inizio alla fine, nonostante le
numerose scene di violenza, ridicolizzando fino in fondo, molto più
del collega americano, il mondo della criminalità. Dopo
Snatch (Lo strappo) e dopo Lock
and Stock, la figura del regista inglese non è stata
più accostata a quella ingombrante dell’ex moglie Madonna, ma si è
ritagliata uno spazio a sé nell’universo degli appassionati del
genere.
In più, Ritchie ha vinto un’altra
sfida nella quale Tarantino, in parte, ha fallito: cucire addosso
al sex symbol Brad Pitt un personaggio
completamente diverso da ciò che ci aspetteremmo per lui, ma
indimenticabile e divertente come pochi nella storia del cinema
britannico. Quella dello zingaro Mike è una delle migliori
interpretazioni nella carriera dell’attore, sia che guardiate il
film in lingua originale, sia che preferiate affidarvi all’egregio
lavoro di doppiaggio di Sandro Acerbo.
In Snatch
si ride abbiamo detto, tranne in una sequenza in cui ci si
commuove, anche grazie al sottofondo musicale di
Angel dei Massive Attack. Gli
artisti di Bristol sono solo alcuni, insieme a The Specials, Oasis
– in stato di grazia con Fuckin’ in the bushes – e the
Johnston Brothers, ad aver collaborato a una colonna sonora
trascinante e azzeccata. Il ritmo serrato e senza esclusione di
colpi strizza l’occhio a quello dei videoclip, altra specialità di
Ritchie, e viene supportato anche da dialoghi le cui cifre sono la
fantasia nel turpiloquio e il sarcasmo. Il regista gioca con le
sequenze a rallentatore, i cambi di atmosfera, ci regala suggestive
immagini della bella campagna inglese, intermezzi onirici e, last
but not least, i bicipiti tatuati di Brad
Pitt.
Nonostante tutti i personaggi siano, a modo
loro, legati alla malavita, c’è una buona distinzione tra buoni e
cattivi. Tra questi ultimi, ci sono Testarossa (Alan
Ford) e il russo Boris Lametta (Rade
Sherbedgia) che faranno passare non pochi guai al Turco
(Jason Statham), che è anche voce narrante del
film, e al “piccolo” Tommy (Stephen Graham), suo
socio. Nel sottobosco della criminalità c’è posto anche per gli
scagnozzi di Boris Lametta: Sol, Vinny e Tyrone (Lennie
James, Robbie Gee, Ade Roach), dei truffatori pasticcioni
e scombiccherati, autori della rapina peggio riuscita della storia.
È opportuno citare, tra le punte di diamante, anche l’ex difensore
del Chelsea, Vinnie Jones, il quale, dopo aver
convinto il pubblico nell’interpretazione del folle Pallottola al
Dente Tony, è stato promosso a pieni voti anche dal cinema.
Il maggior merito che va
riconosciuto a Snatch (Lo Strappo) e al suo
regista e sceneggiatore, è quello di aver dato vita a un linguaggio
immediatamente riconducibile allo stile del film e del suo
direttore. In parole povere, se amate il genere, è la classica
pellicola della quale, una volta vista, sentirete il bisogno di
imparare le battute a memoria per poterle citare con gli amici.
Guarda il Trailer
italiano del nuovo film da regista di George
Clooney, l’atteso Monuments
Men che vede protagonisti Matt
Damon, Cate
Blanchett, Jean Dujardin,John
Goodman, Hugh
Bonneville, Bill
Murray e Bob Balaban.
Basato sul romanzo The
Monuments Men: Allied Heroes, Nazi Thieves and the Greatest
Treasure Hunt in History di Robert M.
Edsel, il film racconta le vicende di un gruppo Allied
composto da direttori di museo ed esperti d’arte che viene
incaricato dal governo statunitense di localizzare e recuperare una
serie di opere d’arte rubate da Hitler nel corso della Seconda
Guerra Mondiale.
Oltre Clooney e Dujardin, il cast
di The Monuments Men comprende Matt
Damon, Cate
Blanchett, John
Goodman, Hugh
Bonneville, Bill
Murray e Bob Balaban.
Il film uscirà negli Stati Uniti a
dicembre e il 30 gennaio 2014 in Italia.
Pranzo di
Ferragosto è il film del 2008 diretto da con
protagonisti Gianni Di Gregorio, Valeria de
Franciscis, Marina Cacciotti e Maria
Cali.
Trama: Roma, 14
agosto. Il sessantenne Gianni vive in un condominio con la madre,
donna Valeria, nobile decaduta. Per una serie di coincidenze e
favori ineludibili, Gianni si ritrova costretto a prendersi cura
per un paio di giorni non solo di mamma, ma anche di altre tre
attempate signore. Si lancia nell’impresa, prende appunti per le
pillole e accende i fornelli, per un Ferragosto
indimenticabile.
Analisi: Lo
sceneggiatore di lungo corso Gianni Di Gregorio
(David Di Donatello per lo script di Gomorra, diviso con alcuni colleghi), a un
passo dai 60 anni, firma il suo splendido esordio alla regia con
Pranzo di Ferragosto, sistemando una rara e
garbata perla nel panorama italiano. E ci mette anche faccia,
pesanti occhiaie e penna. Il pranzo cinematografico organizzato da
Di Gregorio tocca notevoli altitudini grazie a un filo sacro di
ironia che percorre tutti i 73 minuti del film, a interpretazioni
perfette e casalinghe (ma non caserecce), a originali strategie
narrative che non hanno paura di modellare la materia morbida del
cinema nelle sue componenti audio e video, alla beata volontà di
non insegnare niente o di veicolare un qualche messaggio, fermo
restando che, se il messaggio è il mezzo – come si impara sui
banchi di scuola – qualunque sia il primo, è evidentemente saggio e
divertente quanto il secondo, che se lo porta in grembo.
Sazia la fame di buon cinema, Di
Gregorio, stimolando invece quella di vera tavola, di vino bianco
(il personaggio Gianni se ne annaffia di continuo) e di una Roma
estiva e spopolata, bella e maestosa come quella de L’Imperatore di
Roma (che però era in B/N), cotta com’è dal sole, percorsa, a metà
agosto, da disperati d’ogni grado: come il solitario squattrinato
mammone Gianni o il suo amico alcolizzato Vichingo, pizzicato senza
pietà – e si ride – nella sua debolezza per il bicchiere dalle
vecchiette che il protagonista coccola e doma.
Trattata senza stereotipi e
dolcificanti la fauna delle anziane signore: hanno lati amabili
(soprattutto mamma Valeria, interpretata dall’esordiente classe
1915 Valeria De Franciscis), ma anche belle
oscurità! Impossibile non mettere a referto l’appetito sessuale
della madre dell’amministratore di condominio, Marina, che prima
scappa di casa per un drink e, rientrata, cerca di sedurre il
povero Gianni, perché la notte è lunga e la vita è breve. E poi ci
sono l’irresistibile indelicatezza di zia Maria, maschera da
profondo sud, i capricci di Donna Valeria, i furti gastronomici
della signora Grazia, mamma del medico di Gianni. Un gruppo di
80-90enni, per una sinfonia della terza età che ravviva le ore del
giovanotto Di Gregorio. Dandogli qualche affanno, ma spingendo un
po’ più in là i patemi delle spese di condominio e dei malanni
immaginari, e lo spettro della solitudine, che nel mezzo del
cammino fa tanta paura.
Pranzo di
Ferragosto ha avuto una sorta di sequel con il
gradevole (niente più!) Gianni e le
donne.
Ecco un video che
entusiasmerà molti fan, nella puntata del 3 Novembre dello show di
successo I Simpson ci sarà un epico
omaggio alla trilogia de Lo Hobbit di
Peter Jackson e tratta dal libro di
Tolkien. La puntata si
intitolerà Four Regrettings and a
Funeral sarà introdotta da un’epica avventura che
vivrà l’allegra famiglia dei Simpson per raggiungere il classico
divano. Marge diventa Gandalf e Burns si trasforma in Smaug,
nell’omaggio dei Simpson a Lo Hobbit.
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Trama: Abby
(Katherine Heigl) e Mike (Gerard
Butler): lei, produttrice di successo di un talkshow
mattutino che ultimamente sta battendo la fiacca; lui, uno
scollacciato conduttore del programma “La dura verità”,
fortunatissimo quanto irriverente format televisivo, in cui
dispensa perle di saggezza sulla reale natura degli uomini e sugli
atteggiamenti che le donne dovrebbero avere. Due persone
apparentemente sicure e caparbie nel lavoro, ma goffe, fragili e
sensibili nella vita dietro le quinte. Mike sarà ingaggiato per
risollevare le sorti del programma di Abby, malgrado la reticenza
di quest’ultima che lo considera solo uno sgradevole e cinico
fenomeno da baraccone. Gli ascolti le daranno torto, perché Mike
diventa la star del momento, il pubblico lo ama e presto anche lei
usufruirà dei suoi audaci e smaliziati consigli per valorizzarsi e
sedurre l’avvenente vicino di casa, Colin.
Analisi:La dura verità di Robert
Luketic è la classica commedia che fa del conflitto
uomo/donna la sua spina dorsale, nutrendosi dei soliti vecchi
dissapori e del retorico astio tra i due sessi, universi dal
temperamento opposto, spesso legati da un’irrefrenabile alchimia.
Sulle prime battute, il regista australiano sembra volerci proporre
una riflessione soft sui cinici meccanismi che lo star system
televisivo impone, schiacciato dall’implacabile legge
dell’ascolto.
Nulla di più sbagliato, perché lo
sfondo televisivo è solo un’escamotage narrativo che le
sceneggiatrici usano per portare a galla debolezze e timori
dell’anchorman più amato del piccolo schermo e della sua
produttrice. Una scelta stilistica che potrebbe svelare la
poliedrica natura dei loro caratteri, la duplice realtà vissuta,
fatta di sentimenti contrastanti. Luketic farcisce la sua commedia
a strati: la televisione come sovrastruttura e contenitore di
alcune logiche comportamentali umane, quelle inconfessate ed
epidermiche.
Un intento che non sortisce,
però, gli effetti sperati. L’ironia è forzata e svenevole, ci fa
storcere il naso e stufa neanche a metà dell’opera; deve affidarsi
alla gag delle sexy mutande vibranti per strapparci qualche timido
ghigno e risvegliare gli appetiti di quelli che si aspettavano una
commedia carnale e godereccia: tra Abby e Mike non c’è traccia di
sensualità. Una delusione per chi sperava di essere elettrizzato e
stuzzicato da un amore eccitante e incendiario, ma anche per chi –
auspicando un taglio più romantico – sperava di sognare ad occhi
aperti e abbandonarsi all’appassionante e idilliaco linguaggio
dell’amore. Banale e scialbo. Privo di identità e di anima: ecco la
dura verità di Luketic dopo il grande successo de La rivincita
delle bionde.
L’amore non va in
vacanza è un film del 2006 diretto dalla regista
Nancy Meryers che vede nel cast del
film protagonisti Cameron Diaz, Kate
Winslet, Jude Law, Jack Black e il grande Eli
Wallach.
L’amore non va in vacanza –
Trama: Amanda crea trailer per il cinema a Los Angeles, Iris
scrive cronaca rosa in Inghilterra. Entrambe vogliono lasciarsi
alle spalle una delusione d’amore. S’incontrano su internet e
decidono di scambiarsi la casa per le vacanze di Natale.
Così, nella campagna inglese
Amanda, che pure non voleva più sentir parlare di uomini, incontra
il fratello di Iris, Graham, e comincia a frequentarlo. Mentre in
America, Iris trova comprensione e amicizia in Arthur, anziano
sceneggiatore vicino di casa di Amanda, e nel simpatico Miles, che
compone colonne sonore ed è sentimentalmente sfortunato quanto lei.
Le due donne riusciranno così a guardare con distacco al loro
passato e imprimere una nuova direzione alle loro vite.
La recensione di L’amore non va
in vacanza
Le commedie romantiche di
ambientazione natalizia, possono essere scontati contenitori di
cliché, stucchevoli compendi di buonismo e frasi da
cioccolatino. Insomma, pacchi regalo dall’apparenza accattivante,
ma dal contenuto sciatto e insipido. A volte, però, contengono
sorprese, come in questo caso.
Per capirlo basta dare
un’occhiata al cast, che conta su nomi come Cameron
Diaz e Kate Winslet,
Jude Law e Jack Black, oltre a ricordare che la regista e
sceneggiatrice Nancy Meyers ha dato vita a diverse
commedie di successo prima come sceneggiatrice (Baby
Boom, Il padre della sposa), poi dietro la
macchina da presa (What women want, Tutto può
succedere, E’ complicato), ma sempre con un
occhio particolare ai personaggi femminili: vere protagoniste anche
in ruoli e situazioni insoliti, grintose e brillanti. Ne L’amore
non va in vacanza non mancano certo momenti romantici da
manuale e qualche passaggio sdolcinato. L’ambientazione natalizia
poi è ad hoc, specie per le vicende che si svolgono nella
campagna del Surrey innevata, e più in generale per raccontare due
storie a lieto fine che sanno di favola.
Tuttavia, la regista sa ben
sfruttare alcuni meccanismi tipici della commedia: il contrasto
evidente tra le personalità di Amanda (Cameron
Diaz) – grintosa imprenditrice incapace di piangere,
perfetta come una “bambola”, con un’enorme e costosissima casa a
Los Angeles – e Iris (Kate Winslet) –
inguaribile romantica sfortunata, troppo buona con gli altri e
severa con sé stessa, vittima di amore non corrisposto –
l’evento casuale che scompagina le loro esistenze, ossia lo
scambio di casa. Lo fa in maniera non scontata, puntando sulla
bravura del cast.
Le due attrici si allontanano dalle
proprie consuete interpretazioni – Diaz non è solo
il bell’oggetto del desiderio, ma svela semplicità e dolcezza;
Winslet esce dai ruoli drammatici per tuffarsi
nella commedia con un personaggio più vicino alla quotidianità – e
sembrano del tutto a loro agio. Inoltre, sono personaggi forti, del
cui carisma il pubblico femminile non può che essere orgoglioso,
mentre quello maschile ne resta facilmente affascinato.
Lo sguardo originale della regista
e sceneggiatrice agisce anche sugli altri personaggi: Graham
(Jude
Law) non è solo il solito immancabile seduttore, ma
anche un affettuoso padre di famiglia, con le sue debolezze, come
ad esempio, la lacrima facile. Un Jack Black (Miles) brillante ma romantico e un
insolito Eli Wallach nei panni dell’anziano
Arthur, che si fa consigliare e a sua volta consiglia la giovane
Iris, completano il quadro; citazioni shakespeariane al posto delle
banalità sull’amore. La commedia è brillante, ma non dal ritmo
forsennato; leggera, mantiene però l’attenzione al particolare, con
un’apparente semplicità che avvicina lo spettatore.
L’amore non va in vacanza frasi
Ho scoperto che quasi tutto ciò
che è stato scritto sull’amore è vero. Shakespeare ha detto: “Il
viaggio termina quando gli innamorati si incontrano”. Ah, che
pensiero straordinario! Io non ho mai sperimentato nulla di neanche
vagamente simile a questo, ma sono più che disposta a credere che a
Shakespeare sia accaduto. Credo di pensare all’amore più di quanto
in realtà si dovrebbe; resto sempre sbalordita dal potere assoluto
che ha di alterare e definire la nostra vita.
Un
uomo e una donna hanno bisogno di qualcosa per dormire e vanno
nello stesso reparto: pigiami da uomo. L’uomo dice al commesso: mi
serve solo il sotto… e la donna dice: mi serve solo il sopra. I due
si guardano e questo è un bell’incontro.
Senti, so che è difficile credere
alle persone che ti dicono ” so cosa provi”, ma io so davvero che
cosa provi. […] Sto cercando di dire che capisco com’è sentirsi
piccoli e insignificanti, quant’è umanamente possibile e come può
far male in punti che neanche sapevi di avere dentro di te. E non
importa quante volte cambi taglio di capelli o in quante palestre
ti iscrivi o quanti bicchieri di chardonnay bevi con le amiche: vai
lo stesso a dormire ogni sera riesaminando ogni dettaglio, e
chiedendoti dove hai sbagliato, come hai fatto a non capire. E come
diavolo hai potuto pensare di essere tanto felice in quel momento.
Ti capita anche di convincerti che lui capirà cosa ha perso e
busserà alla tua porta. E dopo tutto questo, per quanto a lungo la
storia possa durare, vai in un posto lontano e conosci persone che
ti fanno sentire di nuovo viva e finalmente i pezzettini della tua
anima si rimettono insieme e tutta quella confusione, tutti gli
anni della tua vita che hai sprecato… alla fine come per incanto
svaniscono. (Iris a Miles
Iris, se tu fossi una melodia…
userei solo le note belle. (Miles a Iris)
Sono innamorato di te. Perdona la
brutale dichiarazione, ma… per quanto problematica questa storia
possa essere, mi sono innamorato… di te. E non provo questo perché
stai per partire, né perché mi piace sentirmi così! Anzi, in realtà
non mi piace o non mi piaceva prima che tu parlassi. Non so capire
la logica di questa cosa, io so solo… che ti amo. È incredibile
quante volte lo sto dicendo. (Graham ad Amanda)
Nei film c’è la protagonista e c’è
la migliore amica. Tu, te lo dico io, sei una protagonista, ma per
qualche stupida ragione ti comporti da migliore amica.
In attesa del primo trailer
ufficiale, che arriverà online tra pochissimi giorni, continuano a
spuntare in rete, grazie alla Warner Bros, brevi
filmati che presentano il cast di The Lego
Movie. Questa volta tocca a Batman,
accompagnato da un altro eroe d’eccezione. Chi è? Guardate il video
per scoprirlo…
The Lego
Movie segue la storia di Emmett, il pupazzetto Lego
più ordinario, rispettoso delle regole e del tutto nella media in
circolazione. Un giorno viene scambiato per errore come la persona
più straordinaria esistente, la chiave per la salvezza del
mondo,così viene trascinato da una combriccola di gente che non
conosce per intraprendere un’epica avventura atta a fermare
l’operato di un malvagio tiranno.
Chris Pratt è
Emmett, mentre Elizabeth
Banks e Morgan
Freeman sono i suoi compagni di viaggio. Freeman è
Vitruvius, un vecchio mistico, mentre Banks è la tosta Lucy, che
scambia Emmett per il salvatore del mondo e lo accompagnerà lungo
la sua quest. Will Arnett dà invece voce
a Batman, con cui Lucy ha una storia.
Il film incorporerà alcuni dei più
celebri personaggi LEGO, insieme ad altri nuovi di zecca,
permettendo ai fan del brand che, per generazioni, hanno giocato
coi celebri mattoncini tanto nella loro forma di giocattolo quanto
in quella videoludica, di godere un nuovo livello d’intrattenimento
grazie a un nuovo mondo Lego visivamente innovativo. The Lego
Movie uscirà il 7 febbraio 2014.
John Cusack e
Ryan Phillippe saranno i protagonisti di
Reclaim, thriller ispirato a fatti
realmente accaduti che sarà diretto da Alan White.
Il film, basato su una sceneggiatura originale scritta da
Carmine Gaeta, racconterà la storia di una giovane
coppia in viaggio verso Puerto Rico per completare l’iter
sull’adozione di Nina, una bambina haitiana di sette anni. Le
cose, che sembrano apparentemente scorrere tranquille, si
complicheranno quando la piccola scomparirà misteriosamente.
Ryan Phillippe interpreterà il padre di
Nina, mentre John Cusack sarà una
persona del luogo coinvolta nel rapimento della bambina.
Il resto del cast include
Rachelle Lefevre, Jacki Weaver e
Luis Guzman. La pellicola sarà prodotta dalla
Paradox Entertainment.
Sono state diffuse online nuove
immagini dal set di The Secret Service,
il nuovo film del regista Matthew Vaughn. Dopo le
foto di Colin Firth, questa volta tocca ai due
villain del film, ossia Samuel L. Jackson e
Sofia Boutella. ATTENZIONE: immagini ad alto tasso
spoiler!!!
Il cast di The
Secret Service comprende attori del calibro di
Leonardo DiCaprio, Micheal
Caine, Samuel L. Jackson, Colin Firth,
Sofia Boutella, David Beckham, Adele, Elton John, Taylor Swift,
Taron Egerton e Sophie Cookson.
Il film è l’adattamento
cinematografico della serie a fumetti di Mark
Millar e Dave Gibbson, che vede protagonista
un agente segreto britannico che recluta e cerca di formare il
nipote, ragazzo ribelle e piccolo criminale dei sobborghi di
Londra. L’agente porta il nipote in una scuola di spie che forma
agenti segreti alla 007.
La sceneggiatura è stata scritta
dallo stesso Vaughn, tra l’altro già regista
di Kick- Ass e X-men:
L’inizio, insieme a Jane Goldman e ne sarà
anche il produttore, con la sua Marv-Films.
Sono apparse online nuove immagini
dagli ultimi giorni di riprese ad Hong Kong di
Transformers Age of Extinction. Le scene
sono state girate al West Kowloon Waterfront Promenade e hanno
visto protagonisti Mark Wahlberg, Nicola Peltz e
Jack Reynor.
Piccole anticipazioni
sulla trama. Il film comincerà dove è finito il terzo
capitolo, in un mondo in cui nonostante la minaccia
dei Deception è stata debellata, l’umanità ne è
uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto, quando alcuni
uomini potenti, cercando di studiare la tecnologia dei robot
alieni.
Per celebrare i giorni Halloween,
anche quest’anno al cinema arriva l’horror. Fedelissimo ai
connotati del genere Smiley (Smiley)
della giovanissima regista americana Michael J.
Gallagher, con una pellicola su una ragazza che istiga in
chat un nascosto serial killer con una cicatrice sul volto a
formargli un malvagio sorriso, del quale apprende la leggenda
navigando su internet. A far volare i popcorn dalle poltrone ci
penseranno i giovani attori Caitlin Gerard, Melanie
Papalia, Shane Dawson, Andrew James Allen, Roger Bart e
Michael Traynor.
Per chi volesse passare
delle ore più serene, invece, torna a provare a sbancare il
botteghino Checco Zalone in un film di
Gennaro Nunziante, già regista dei precedenti due
film con il comico pugliese Cado dalle
nubi e Che bella giornata, Sole
a Catinelle (qui la nostra recensione), dove Zalone
veste i panni di un padre in crisi economica e matrimoniale che
promette una grandiosa vacanza fuori dalle sue possibilità al
figlio in cambio di un’ottima pagella che naturalmente arriva.
Grazie al fortunato incontro con Zoe, Aurore
Erguy, la scongiurata vacanza si trasforma in un tuffo nel
lusso e nel divertimento. Altra commedia italiana, dai toni però
decisamente più noir, quella di Luigi Sardiello,
che dirige un cast tutto italiano composto da Rosaria
Russo, Ennio Fantastichini, Sara D’Amario e Emilio
Solfrizzi. Il pasticciere (qui la nostra recensione) è Antonio
Catania, immerso totalmente sin da bambino nella
conduzione dell’attività lasciatagli in eredità dal padre fino al
punto in cui si trova a dover essere un sordido finanziere con le
inevitabili conseguenze di questa trasformazione. Restiamo in
Italia con Zoran, il mio nipote scemo
(qui la nostra recensione), esordio di
Matteo Oleotto. Un paese del Friuli Venezia
Giulia, freccette, disillusioni e riscatti personali sono gli
ingredienti della commedia presentata nella sezione della Settimana
della Critica di quest’ultima edizione del Festival di Venezia. Con Giuseppe
Battiston, Teco Celio, Rok Prašnikar, Roberto Citran, Marjuta
Slamic, Riccardo Maranzana, Sylvain Chomet.
Ha l’accento francese –
non solo perché in concorso a Cannes 2013 – il film Un
castello in Italia (Un Château en Italie,qui la nostra recensione) dell’attrice più
volte prestataci Valeria Bruni Tedeschi, regista
ed interprete. Una storia piuttosto autobiografica di una
quarantenne borghese che ritrova vitalità e conforto per i suoi
dolori nell’amore del giovane Nathan, Louis
Garrel. Nel cast della produzione italo-francese anche
Filippo Timi e Marisa Borini.
Arriva nelle sale anche il terzo episodio dell’esperimento del
regista statunitense Richard Linklater, dopo
Prima dell’alba (Before Sunrise) e
Prima del tramonto (Before Sunset), è
nelle sale Before Midnight (qui la nostra recensione). A diciotto anni dal
primo incontro a Vienna e a nove dal secondo a Parigi, Celine e
Jesse, interpretati da Julie Delpy e Ethan
Hawke, si ritrovano in Grecia per continuare questa
singolarissima saga, cresciuti e con ancora tanto da raccontarsi.
Restiamo sempre in Grecia per Miss
Violence (qui la nostra recensione) di Alexandros
Avranas che esordisce alla regia con un film sulle
tragiche vicende di una famiglia perbene sconvolta dal suicidio
della primogenita undicenne. Leone d’argento per la regia e Coppa
Volpi all’attore Themis Panou per la migliore
interpretazione maschile a Venezia. Con lui nel cast Kostas
Antalopoulos e Eleni Roussinou.
Vincitore di numerosi premi, la
rivisitazione omaggio al cinema muto della rinomata favola
Blancanieves (qui la nostra recensione) racconta in maniera
decisamente più cruenta la vita di una bambina, Carmen,
nell’Andalusia degli anni Venti, affidata ad una matrigna alla
morte del padre e salvata da un gruppo di toreri nani che la
conducono sulla via della corrida fino al punto in cui viene
ritrovata dalla matrigna. Diretti da regista Paolo
Berger, gli attori Macarena García, Maribel Verdú,
Daniel Gimenez Cacho, Ángela Molina, Pere Ponce, Sofía Oria, Josep
Maria Pou.
Infine i due
blockbusters a stelle e strisce. Il primo, fantascientifico
Ender’s Game (qui la nostra recensione) di Gavin
Hood, con Harrison Ford e Asa
Butterfield (il vispissimo Hugo
Cabret), Ben Kingsley, Viola Davis, Abigail
Breslin e Hailee Steinfeld, è la
trasposizione cinematografica del romanzo di Orson Scott
Card del 1985. Ender. talentuoso ragazzino viene notato
dal Colonnello Graff impegnato nella ricerca di giovani leve da far
entrare nella sua scuola di Guerra dove verranno istruiti per
sventare futuri attacchi di razze aliene. L’altra pellicola ci
riporta con i piedi per terra, più precisamente in mare: di
Paul Greengrass con un fittissimo cast che gravita
attorno al nome di Tom Hanks, capitano della nave
porta container USA Maersk Alabama, che venne dirottata da pirati
somali nel 2009. E’ Captain Phillips – Attacco in mare
aperto (Captain Phillips, qui la nostra recensione).
Finalmente la conferma ufficiale è
arrivata. E’ The Wrap, infatti, a confermare che Aaron
Taylor Johnson, la star di Kick-Ass e di
Savages, sarà Pietro Quicksilver Maximoff
in Avengers Age of Ultron. Inoltre, è
stata confermata nel film anche la presenza di Scarlet
Witch, sorella di Quicksilver, che molto probabilmente
sarà interpretata dall’attrice Elizabeth Olsen.
Prima del seguito di The Avengers, il personaggio di
Quicksilver comparirà anche in X-Men Days of
Future Past, dove sarà interpretato da Evan
Peters.
Vi ricordiamo che tutte le info
utili del film le trovate nella nostra
Scheda: The
Avengers Age of Ultron. Mentre per tutte le
notizie e news invece potete consultare il nostro
speciale The Avengers.
Nasce il giorno di Halloween, forse
per questo ama l’horror e il paranormale… lui che è il Signore
degli anelli, ma anche un Sir dell’Impero Britannico (la Nuova
Zelanda è sotto la Regina) per i servigi resi al cinema. E che
servigi.
Cinefilo sin da piccolo, Peter
Jackson gira i primi corti insieme agli amichetti con una
Super8 e a 16 anni lascia la scuola per fare il fotografo. Con la
paga si compra la cinepresa con cui realizza i film d’esordio, gli
splatter demenziali Fuori di testa e Gli
schizzacervelli, seguiti nel ‘94 da un’opera di tutt’altro
genere, Creature del cielo, basata su una storia
vera. Poi torna al brivido con Sospesi nel tempo,
prima di dedicarsi al suo capolavoro, la saga di J.R.R.Tolkien, trilogia di culto che Jackson gira in
contemporanea in un tour de force nella sua adorata Nuova Zelanda,
trasformata ad hoc per ospitare orchi, elfi, nani e guerrieri, con
l’aiuto di Weta Digital e Weta Workshop, fondate dal
regista per creare ciò che la natura non può procurargli (nessuno è
perfetto). Il trionfo de Il signore degli anelli (3
miliardi di dollari + 17 Oscar) gli permette di realizzare il sogno
di una vita: nel 2005 Jackson dirige King Kong, per
cui si becca 20 milioni sulla fiducia, ancor prima di iniziare le
riprese. Segue il più intimo Amabili resti, dal
romanzo di Alice Sebold, ma il tempo passa e il richiamo
dell’Anello è irresistibile, si sa. Peter torna nell’amata Terra di
Mezzo con Lo Hobbit– Un viaggio
inaspettato e l’imminente sequel La desolazione di
Smaug (cui seguirà un terzo film). Il segreto del suo
successo sta nella passione, nel perfezionismo maniacale e nella
ludicità che mette nel lavoro, ma anche nelle fidate collaboratrici
Fran Walsh (sua moglie dall’87) e Philippa Boyens,
che con lui fabbricano meraviglie.
Prodigioso è di certo il
dimagrimento (a colpi di yogurt e muesli) che lo ha portato a
perdere più di 20 kg, facendolo passare dalla taglia Uruk-hai alla
taglia elfo. Ma almeno oggi se la concederà una fetta di torta!
HAPPY BIRTHDAY PETER!
Nuovo progetto cinematografico in
arrivo per la coppia Daniel
Radcliffe–James Wakins. Il regista di
Woman in black e l’attore protagonista del recente
Giovani ribelli – Kill Your Darlings, infatti, torneranno
a lavorare insieme per Gold, pellicola
biografica che racconterà della rivalità fra gli ex atleti
olimpionici Sebastian Coe e Steve
Ovett, rivalità sorta prima dei Giochi di Mosca del 1980.
Daniel Radcliffe interpreterà Coe, mentre al
momento non sappiamo chi vestirà i panni di Ovett.
Il film sarà basato sul romanzo di
Pat ButcherThe Perfect
Distance e sarà sceneggiato da Simon
Beaufoy e Will Davies. Le riprese
inizieranno ad Aprile del 2014.
Attacco al Potere – Olympus Has Fallen, film d’azione
diretto da Antoine Fuqua uscito nelle sale
nel corso del 2013, avrà un sequel dal
titolo London hasfallen.
Secondo le ultime notizie
l’ambientazione sarà spostata in quel di Londra e vedrà il ritorno
del cast originale quale Gerard
Butler, Aaron
Eckhart, Morgan
Freeman, Angela Basset
e Radha Mitchell. In questo seguito il
Presidente degli Stati Uniti (Eckhart), coadiuvato
dal fedele Mike Banning (Butler) ed un agente
inglese del MI6, dovrà vedersela con un plotone intento ad
attaccare Londra durante il funerale del Primo Ministro.
Attualmente non è noto il nome del
regista che prenderà il posto di Fuqua, ma è certo che le
riprese avranno inizio in Inghilterra nel mese di maggio.
A produrre il film ci
penseranno Gerard Butler, Alan
Siegel, Mark Gill, Matt
O’Toole e Danny Lerner. Vestiranno i
ruoli di produttori esecutivi Avi Lerner,
Trevor Short, Boaz Davidson,
John Thompson e Christine
Crow.
Guarda il Teaser trailer italiano
dell’atteso film Vampire
Academy, film tratto dall’omonimo
best-seller di Richelle Mead e diretto da
Mark Waters. Da San Valentino 2014 al cinema. Nel
cast del film Olga Kurylenko, Zoey Deutch, Sarah
Hyland, Gabriel Byrne, Cameron Monaghan, Danila Kozlovsky, Joely
Richardson, Sami Gayle, Lucy Fry, Claire Foy, Dominic Sherwood,
Ashley Charles.
In Vampire
Academy Rose Hathaway è una diciassettenne Dampira,
metà vampiro metà umana, che ha il compito di proteggere Lissa
Dragomir una ragazza Moroi, ovvero appartenente alla stirpe reale
dei vampiri. Dopo un tentativo di fuga, Rose e Lissa vengono
catturate e costrette a ritornare all’Accademia dalla quale erano
fuggite per imparare a difendersi dagli Strigoi, vampiri immortali
e assetati di sangue che minacciano Lissa. Qui Rose intreccia una
relazione proibita con il suo affascinante e misterioso istruttore
Dimitri Belikov.
La Lionsgate ha diffuso online un
bellissimo poster in versione IMAX di Hunger Games – La ragazza di
fuoco, secondo capitolo della saga tratta dai
libri di Suzanne Collins che sarà presentato
fuori Concorso nel corso dell’ottava edizione
del Festival Internazionale
del Film di Roma. Eccolo di seguito.
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.
Arrivano nuovi scatti fotografici
rubati sul set dell’attesissimo prossimo film di
Christopher Nolan, l’annunciato
Interstellar di cui si stanno
svolgendo tutt’ora le riprese a Los Angeles.
Le foto sono interessanti per un semplice motivo, i due
protagonisti coprono vistosamente i costumi di scena, potrebbero
rivelarci qualcosa del film?
Interstellar, il film
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del
sidro”).
Il cast principale include anche
Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da
Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da
Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
Dopo Iron Man 3, che ha sancito l’apertura
della Fase 2 del Marvel Cinematic
Universe, ecco arrivare Thor: The Dark World, che
vedremo dal prossimo 20 novembre al cinema e che riporterà sul
grande schermo il biondo eroe asgardiano per una nuova avventura in
“solitaria”. Un’avventura che già dal titolo si preannuncia oscura,
pericolosa, e che metterà il nostro di fronte a scelte difficili e
alla sofferenza, mentre cerca, ancora una volta, di trovare un
equilibrio nella sua famiglia divina ma anche, in fatto di problemi
e criticità, terribilmente umana.
La trama diThor: The Dark
World
Dopo l’avventura vissuta sulla
Terra ed essersi unito ai Vendicatori per arrestare l’invasione
aliena di New York, Thor (Chris
Hemsworth) fa rientro ad Asgard, con i suoi compagni e
suo fratello Loki (Tom
Hiddlestone), il quale viene incarcerato a causa dei
crimini commessi sul pianeta degli umani.
Odino (Anthony
Hopkins), re di Asgard, cerca di convincere suo figlio
Thor a dimenticare Jane Foster (Natalie
Portman), l’astronoma di cui si è innamorato. Nel
frattempo la scienziata è andata a vivere a Londra e fa del suo
meglio per non pensare al Dio del Tuono. Mentre lavora con la
stagista Darcy Lewis (Kat
Dennings), Jane scopre l’Aether, un materiale fluido
dotato di poteri eccezionali.
Il misterioso liquido la legherà di
nuovo a Thor, dal momento che è proprio ciò che bramano molti tra
gli esseri che popolano il regno di Asgard e dei pianeti limitrofi:
chi lo possiede, infatti, ottiene una forza sovrumana ed
estremamente pericolosa capace di dominare ogni cosa. Intanto sul
pianeta di Thor, gli Elfi Oscuri, antichi nemici, si risvegliano,
richiamati proprio da questo oscuro potere, desiderosi di vendicare
i soprusi subiti in passato. Tutti sono coinvolti nella lotta e
persino la regina Frigga (René
Russo), anche lei molto potente, cerca di proteggere come
può i suoi cari. Tuttavia, il dolore e la morte seminati da questo
popolo dell’oscurità saranno per alcuni intollerabili. Ancora una
volta Thor si trova costretto a intervenire per salvaguardare ciò
che ama: difendere Jane e la sua famiglia non sarà però
semplice.
Alan Taylor,
regista con una robusta esperienza televisiva (I Soprano,
Il
Trono di Spade), dirige con grande perizia questo film
Marvel che supera le aspettative,
molto basse in partenza, di vedere sul grande schermo un’avventura
a tratti sbilenca ma divertente. Thor: The Dark
World è un mix di azione e ilarità, che ormai sembra
essere diventato un irrinunciabile binomio marveliano. Certo, la
reiterazione di alcuni momenti comici sembra a tratti forzata e
soprattutto la rappresentazione di Thor quale stupido scimmione
dopo un po’ stanca, ma si tratta di stereotipi che piacciono la
pubblico più giovane, e che quindi vanno considerati come elementi
per “vendere” meglio.
Buona prova quella di Taylor, che
ci regala ottime scene d’azione supportate soprattutto da
un’attenzione alla messa in scena davvero notevole. I costumi e le
armature di questi personaggi appartenenti ad un passato mitico
sono sempre al limite del credibile, tuttavia i concept e il design
dei diversi mondi, la fluidità della tecnologia, l’architettura
asgardiana che finalmente possiamo ammirare in tutto il suo dorato
splendore, restituiscono al film una bella coerenza estetica.
Ed è senza dubbio questo l’aspetto
forte del film, che per il resto è forse il più debole che il
Marvel Cinematic Universe abbia
proposto al suo pubblico fino ad ora. Probabilmente è però una
questione che si trascinerà in tutti i film che vedranno
protagonista Thor, dal momento che proprio la rappresentazione del
personaggio e del suo habitat risulta ostica per una trasposizione
cinematografica. Nel primo film, l’impronta fortemente
shakespeariana di Kenneth Branagh si sposava con i personaggi
originali, ma non troppo con le esigenze spettacolari del cinema e
del format Marvel, che insistendo sull’aspetto
comico dei personaggi, spogliava di gravitas personaggi
che invece voleva essere presi un po’ più sul serio. Anche in
questo caso, l’impronta da comedy dei film Marvel male si incastra con
l’aspirazione epica di molti momenti del film, che perdono potenza
proprio perché si costruiscono su scene con toni troppo distanti e
diversi.
Ritroviamo ancora nei panni di Thor
Chris Hemsworth, che con buona pace delle sue
fan si presta anche in questo caso ad una inutile scena ben più
lunga di quanto sia necessario in cui mostra gli addominali, cosa
che i film Marvel non mancano di fare con
tutti i suoi muscolosi protagonisti. Gli fanno da contraltare la
bellissima Natalie Portman/Jane Foster e la combattiva
Jaimie Alexander/Sif che fanno la gioia del
pubblico maschile, e che purtroppo si trovano a maneggiare del
materiale poco approfondito e dei personaggi bidimensionali. Sembra
che però i Marvel Studios siano fermamente intenzionati a
controbilanciare decenni di voyeurismo maschile al cinema,
spogliando ad ogni occasione possibile e gratuitamente i loro
forzuti e scolpiti eroi.
Chi non è certo scolpito o forzuto
è Loki, che nella forma longilinea di Tom
Hiddleston torna a far danni e a causare problemi: un
personaggio capace di fare il bello e il cattivo tempo grazie ad un
fandom assolutamente fuori di testa e super affezionato, elemento
tenuto in assoluto conto dalla writers room di casa Marvel. Innegabile la sensazione
che il suo ruolo sia stato scritto e ampliato per compiacere quelle
orde, ma pur vero che l’attore britannico si presta con grande
gioia ad interpretare il bad guy della coppia Loki/Thor. Nel cast
tornano
Anthony Hopkins, Rene Russo,
Idris Elba e tutti gli interpreti già visti in Thor
insieme alle new entry Christopher Eccleston, nei panni del temibile
villain, l’Elfo Oscaro Malekith, e Zachary Levi che sostituisce Josh
Dallas nei panni di Fandral.
Tra momenti che tendono all’epicità
della mitologia quasi commoventi, sonore risate, cameo inaspettati
e forse qualche momento di confusione in cui le esplosioni hanno la
meglio sulla coerenza narrativa, Thor: the Dark
World è un film abbastanza godibile, forse poco centrato
nelle intenzioni, ma sicuramente ben interpretato, mentre
Alan Taylor alla regia fa del suo meglio alla
guida di un carrozzone che non sa bene quale strada percorrere.
Forse il capitolo più debole del MCU fino a questo punto, ma che
comunque disegna una tappa importante nel grande disegno di
Kevin Feige.
Una lieta novella è in arrivo per
tutti i fan italiani di 50 sfumature di
grigio, trasposizione
cinematografica dell’omonimo bestseller ad alto contenuto
erotico della scrittrice inglese E.L.
James.
A quanto pare alcune scene,
precisamente quelle riguardanti il viaggio di nozze tra
Anastasia Steele (Dakota Johnson) e
Christian Gray (Jamie Dornan), saranno girato a
Milano, nel cosiddetto quadrilatero della moda.
Il film, soggetto a numerose
difficoltà quali la necessità di effettuare un recast per il
personaggio di Christian Gray (Jamie
Dornan) in seguito all’abbandono di Charlie
Hunnan, l’affidamento a Mark Bomback
il compito di dare una sistemata alla sceneggiatura scritta in
origine da Kelly Marcel e l’annuncio del
rinvio delle di circa un mese, sembrerebbe dunque pronto a sbarcare
in Italia.
Possibile è anche un cameo
di Alessandro Proto, finanziere italiano a
cui la James si ispirò durante la stesura del
libro. Non sono mancate, tuttavia, le smentite
di Proto, il quale, ha ammesso di essere
stato contattato dalla produzione per organizzare un incontro con
l’autrice e Dorman, incontro che l’uomo è
stato costretto a declinare perché impegnato nel processo che lo
vede come imputato.
Il film, diretto da Sam
Taylor-Johnson, è al momento previsto nelle sale per il 1
agosto 2014.