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The Mandalorian & Grogu: il budget sarebbe il più basso tra quelli dell’era Disney di Star Wars

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Il prossimo film di Star Wars, The Mandalorian & Grogu, sembra avere un budget di produzione sorprendentemente ridotto, e questo potrebbe confermare i timori che alcuni fan hanno nei confronti del progetto. La California Film Commission ha infatti recentemente pubblicato una tabella dei progetti cinematografici e televisivi che possono beneficiare di agevolazioni fiscali nello Stato. The Mandalorian & Grogu è uno dei titoli presenti, con circa 166,4 milioni di dollari di “spese qualificate”.

La Lucasfilm ha ricevuto un credito di circa 21,7 milioni di dollari per le riprese in California. Tra le altre curiosità citate, il film è stato girato per 92 giorni nello Stato, con l’assunzione di 54 membri del cast e 500 della troupe. Se ciò fosse confermato, significherebbe che The Mandalorian & Grogu è di gran lunga il film di Star Wars meno costoso prodotto nell’era Disney del franchise. I tre episodi della trilogia sequel hanno avuto budget gargantueschi: Il risveglio della forza è costato 245 milioni di dollari, Gli ultimi Jedi 317 milioni di dollari e L’ascesa di Skywalker 275 milioni di dollari.

Anche entrambi i film antologici, che hanno avuto la loro parte di problemi dietro le quinte durante la produzione, non sono stati economici. Rogue One ha avuto un budget di 200 milioni di dollari, mentre Solo: A Star Wars Story è costato 275 milioni di dollari. Ancora una volta, bisogna attendere una conferma ufficiale sul budget di questo imminente film, che potrebbe in ogni caso aver fatto di necessità virtù riuscendo a stupire senza spendere troppo.

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The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

Le riprese di The Mandalorian & Grogu si sono svolte nell’autunno 2024. Jon Favreau è produttore esecutivo insieme a Filoni e Kennedy, che ha descritto la “nuova storia” come “perfetta per il grande schermo”. Con Pedro Pascal nel ruolo del cacciatore di taglie con l’elmetto Din Djarin, The Mandalorian ha segnato la prima serie televisiva di Star Wars in live-action quando è stata lanciata su Disney+ nel novembre 2019. Nel 2023 è andata in onda la terza stagione, che si è conclusa con l’insediamento di Din e Grogu – il suo apprendista mandaloriano e figlio adottivo – sul pianeta Nevarro, un tempo privo di vegetazione.

È lì che Din diventa un sicario della neonata Nuova Repubblica, stringendo un patto con il Capitano Carson Teva (Paul Sun-Hyung Lee), ranger di Adelphi, per dare la caccia ai resti imperiali ancora fedeli all’Impero caduto. “Sono entusiasta di quello che stiamo facendo in questo momento, ma il film, credo, sarà grandioso“, ha dichiarato recentemente Filoni, sceneggiatore, regista e produttore di The Mandalorian, a ET. “Con Jon al timone, sarà fantastico, e lui ha studiato così bene Star Wars ora, quindi ha una grande stenografia e amo collaborare con lui. Sono entusiasta di condividere il futuro di quello che stiamo facendo“. Il film arriverà in sala il 22 maggio 2026.

Saw XI: gli sceneggiatori rompono il silenzio sulla possibile cancellazione

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Solo pochi giorni fa, dopo la conferma di una fonte anonima, si è parlato della totale cancellazione di Saw XI. Non molto tempo dopo, Patrick Melton e Marcus Dunstan, gli sceneggiatori di quello che doveva essere il nuovo capitolo della serie di grande successo Saw, hanno reagito alla deludente notizia tramite The Hollywood Reporter. A quanto pare, non è stato fatto alcun progresso sul film da quando i due sceneggiatori hanno consegnato una bozza nella primavera del 2024. “Non abbiamo notizie dallo scorso maggio”, dice Melton, sceneggiatore di Saw XI, che è stato coinvolto nel franchise a partire da Saw IV del 2007. “È in stallo a livello manageriale. Non ha nulla a che fare con la creatività o altro. Ci sono cose di livello superiore in gioco”.

Alla fine di dicembre del 2023, la Lionsgate aveva annunciato che Kevin Greutert, colonna portante del franchise, era stato incaricato di dirigere Saw XI per un’uscita nel settembre del 2024, ma alla fine lo studio ha posticipato il film di un anno, al 26 settembre 2025. Greutert si era guadagnato il lavoro dirigendo Saw X, film che ha rivitalizzato il franchise quando è arrivato nelle sale nel settembre 2023 e ha raccolto 112 milioni di dollari al botteghino globale. Al momento, però, non è chiaro se sia ancora coinvolto in questo undicesimo capitolo e la Lionsgate non ha al momento fornito novità.

Melton sottolinea che Saw X è andato bene e che il team ha un’idea di cui è orgoglioso per il prossimo film. L’intenzione è quella di affrontare un tema attuale, anche se i dettagli della trama non sono ancora stati condivisi pubblicamente. Lo sceneggiatore paragona la premessa del nuovo progetto all’attualità di Saw VI, uscito nel 2009, in cui i dirigenti delle assicurazioni sanitarie sono presi di mira da John Kramer, alias Jigsaw (Tobin Bell). Questo argomento ha suscitato nuova attenzione con il recente omicidio dell’amministratore delegato di UnitedHealthcare Brian Thompson. “Saw XI può essere realizzato o meno, ma è una storia molto attuale e spero che venga realizzata proprio per questo”, dice Melton.

Si rifà agli stessi temi di Saw VI, dove sei un cittadino, ti senti arrabbiato e frustrato per qualcosa, ti sembra di non poter fare nulla, e John Kramer lo farà”. Per quanto riguarda Saw XI, lo sceneggiatore ha poi aggiunto: “Il motivo per cui è stato bloccato è che c’è una disputa tra i produttori e la Lionsgate. Non riescono a mettersi d’accordo”. Al momento, dunque, non è chiaro quale sia il destino del film, che aspetterebbe solo il via libera per le riprese, essendo la sceneggiatura apparentemente completa e, idealmente, solo da rimaneggiare. Bisognerà attendere conferme ufficiali, per capire innanzitutto se è davvero stato cancellato come si dice o la sua realizzazione è ancora nei piani.

Invincible, Robert Kirkman aggiorna sul film live action: “Sarei scioccato se non accadesse”

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La terza stagione di Invincible si è conclusa con il botto, dopo un finale ricco di sangue che ha lasciato i fan con la voglia di saperne di più su questo universo narrativo. Come noto, lo show creato da Robert Kirkman vede Steven Yeun nel ruolo principale dell’eroe adolescente e vanta una schiera stellare di personaggi molto amati dai fan, doppiati da attori convincenti le cui interpretazioni non conoscono limiti e alimentano il fuoco di questo mondo intergalattico. Quindi, è naturale per i fan dello show chiedersi come sarebbe questa storia se adattata in live-action.

Un film con attori in carne ed ossa è effettivamente stato annunciato nel 2017, ma ad oggi non sono state fornite novità particolarmente incoraggianti a riguardo. In una nuova chiacchierata con ComicBook, lo scrittore e creatore dello show ha però assicurato ai fan che il film alla fine uscirà e ha ammesso che il successo della serie animata ha reso sia più difficile che più facile lavorare al film. “Purtroppo non posso dire molto”, ha detto Kirkman a proposito del film. “Dirò che la serie televisiva rende tutto molto più facile e molto più difficile in vari aspetti dello sviluppo del film. Questo è il punto in cui devo lasciarlo, purtroppo. È ancora presto per dirlo”. Ha poi aggiunto: “Ma sarei scioccato se un giorno non accadesse”.

Perché il film di Invincible sta richiedendo così tanto tempo?

Dall’annuncio originale di sette anni fa, abbiamo avuto tre stagioni di Invincible e la quarta è già in cantiere. Tuttavia, Kirkman ha rivelato in precedenza che la ricerca della perfezione sta ritardando il film: “È stato in sviluppo per molto tempo e probabilmente lo sarà ancora per un po’”. In quell’occasione Kirkman aveva aggiunto: “Solo perché, in relazione allo show, deve fornire un’esperienza diversa. Deve essere ancora fedele a Invincible in alcuni modi interessanti. Ma deve essere una cosa a sé stante. Deve stare in piedi da solo. Per questo stiamo dedicando molto tempo alla sua realizzazione. Ma credo che quando finalmente accadrà, sarà davvero fantastico”.

I nuovi commenti di Kirkman sono dunque in linea con quelli precedenti, poiché dopo aver regalato stagioni incredibili dello show, i fan non si accontenterebbero di niente di meno e non si farebbero certo problemi ad aspettarlo. Poiché il film è ancora in fase di sviluppo iniziale, dovremo probabilmente attendere ancora per l’annuncio di eventuali attori o altri personaggi di spicco. Kirkman sembra però assolutamente intenzionato a realizzare il film, anche se questo potrebbe voler dire aspettare ancora per poterlo vedere davvero sul grande schermo.

Daredevil: Rinascita – Stagione 2, un video dal set suggerisce un possibile epilogo per uno dei protagonisti

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Nella prima stagione di Daredevil: Rinascita, un Matt Murdock sconvolto getta Bullseye in strada prima di smascherarsi ed essere scoperto dal detective in pensione della polizia di New York, Cherry. Dopo la morte di Foggy Nelson, Cherry ha però mantenuto il segreto dell’Uomo senza Paura ed è diventato un investigatore privato per Murdock e McDuffie. Mentre prosegue la lavorazione della Stagione 2, Cherry – interpretato da Clark Johnson – è stato avvistato mentre girava una scena con la task force anti-vigilante del sindaco Wilson Fisk.

Purtroppo, le cose sembrano non mettersi bene per l’ex poliziotto. Come si può vedere nel post X qui riportato, un Cherry spaventato viene sbattuto a terra dopo aver ricevuto un colpo in testa da un manganello. Il poliziotto in questione, che si ritiene essere l’agente Powell di Hamish Allan-Headley, procede poi a colpirlo alla testa per quattro volte. Anche se Cherry potrebbe essere solo gravemente ferito, la scena sembra essere più indirizzata verso l’omicidio. Se qualcuno deve morire per rendere l’AVTF una minaccia credibile, allora tanto vale che sia il personaggio appena creato per Daredevil: Rinascita.

Questo blocco di riprese della seconda stagione dovrebbe concludersi a breve e la speranza è quella di poter finalmente vedere Charlie Cox in costume nei panni del vigilante (soprattutto dopo gli accenni a un nuovo costume nella seconda stagione). I Marvel Studios non possono fare molto per evitare che spoiler come questo trapelino online prima della conclusione della prima stagione. Il finale, però, si avvicina rapidamente e Disney+ ha confermato oggi che l’episodio 7 uscirà il 1° aprile, mentre l’episodio 8 seguirà l’8 aprile e il finale il 15 aprile.

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Il cast di Daredevil: Rinascita

Matt Murdock (Charlie Cox), un avvocato cieco con abilità elevate, lotta per la giustizia attraverso il suo vivace studio legale, mentre l’ex boss della mafia Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio) persegue i suoi sforzi politici a New York. Quando le loro identità passate iniziano a emergere, entrambi gli uomini si ritrovano su un’inevitabile rotta di collisione.

La serie Daredevil: Rinascita vede la partecipazione anche di Margarita Levieva, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Zabryna Guevara, Nikki James, Genneya Walton, Arty Froushan, Clark Johnson, Michael Gandolfini, con Ayelet Zurer e Jon Bernthal. Dario Scardapane è lo showrunner.

Gli episodi sono diretti da Justin Benson e Aaron Moorhead, Michael Cuesta, Jeffrey Nachmanoff e David Boyd; e i produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Sana Amanat, Chris Gary, Dario Scardapane, Christopher Ord e Matthew Corman, e Justin Benson e Aaron Moorhead.

Daredevil: Rinascita ha debuttato su Disney+ il 5 marzo 2025.

Theo James: 10 cose che forse non sai sull’attore

Theo James: 10 cose che forse non sai sull’attore

Theo James si è distinto come interprete dalle spiccate capacità di scegliere i progetti per sé più giusti. Si è così mosso tra grandi blockbuster e film indipendenti, passando anche con successo attraverso la serialità. Volto ben riconoscibile della sua generazione, James è tutt’oggi un attore capace di dar vita con ogni sua interpretazione a personaggi ben approfonditi e curati, che rimangono pertanto memorabili nella mente dello spettatore.

I film e i programmi TV di Theo James

1. Ha preso parte a noti film. James debutta al cinema nel 2010 recitando in Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, per poi recitare in Finalmente maggiorenni (2011) e nell’horror Underworld – Il risveglio (2012). Recita poi in The Domino Effect (2012) e nel primo film della serie Divergent (2014), tornando poi anche per i sequel The Divergent Series: Insurgent (2015) e The Divergent Series: Allegiant (2016), recitando accanto a Shailene Woodley. Recita poi in Franny (2015), Crazy Dirty Cops (2016), Il segreto (2016)e di nuovo in Underworld: Blood Wars (2016). Nel 2018 recita in quattro film: Zoe, London Fields, Giochi di potere e La fine. Recita poi in L’arte della truffa (2019), Archive (2020), Mr. Malcolm’s List – La lista del signor Malcolm (2022) e Dual – Il clone (2022). Torna al cinema nel 2025 come protagonista di The Monkey.

I film su Netflix di Theo James

Dell’attore su Netflix si può ritrovare il film La fine, la serie The Gentleman, ma anche la serie The Witcher e il film d’animazione The Witcher: Nightmare of the Wolf, dove dà voce a Vesemir. La voce dell’attore si può ascoltare anche nelle serie Dark Crystal – La resistenza e Castelvania, dove interpreta rispettivamente Rek’yr e Hector.

theo james the monkey
Theo James in The Monkey

2. Ha recitato in celebri serie. James recita per la prima volta sul piccolo schermo nel 2010, prendendo parte ad un paio di episodi di A Passionate Woman. In seeguito recita in alcuni episodi di serie quali Downton Abbey (2010), I fantasmi di Bedlam (2011), Case Sensitive (2012), Room at the Top (2012), Golden Boy (2013) e Sanditon (2019). Nel 2022 recita in Un amore senza tempo, e nello stesso anno interpreta Cameron Sullivan nella seconda stagione di The White Lotus. Nel 2024 è invece protagonista della serie The Gentlemen.

3. È anche doppiatore. Oltre a recitare davanti la macchina da presa, James ha lavorato anche come doppiatore, in particolare per le serie TV Castelvania (2018-2021) e Dark Crystal – La resistenza (2019) e The Witcher (2019), ma anche per il film animato The Witcher: Nightmare of the Wolf (2021). Nel 2024 dà invece voce a Bastion e alle Sentinelle nella serie animata X-Men ’97disponibile su Disney+.

Theo James ha recitato nella saga di Divergent

4. Ha eseguito tutti i suoi stunt. Theo James ha accettato di interpretare il personaggio di Quattro nella saga di Divergent a condizione che gli venisse permesso di girare da sé anche le scene più complesse, senza ricorrere a controfigure. Il coordinatore degli stunt dei film ha poi confermato che ha svolto tutti i combattimenti previsti per il suo personaggio senza ricorrere a controfigure. Attività per la quale James si è ovviamente dovuto preparare fisicamente.

Shailene Woodley and Theo James in Divergent
Shailene Woodley e Theo James in Divergent

5. All’inizio era titubante all’idea di recitare in una saga young adult. Parlando di Divergent, James ha ammesso a GQ che all’inizio ha avuto delle riserve nel tuffarsi in una serie di film tratti da popolari romanzi di genere young adult, ma ha poi ammesso: “Probabilmente ho sbagliato a leggerli aspettandomi, tipo, Sartre o qualcosa del genere, quando invece avrei dovuto prenderli come Harry Potter e Il Signore degli Anelli”. Alla fine, dunque, l’attore si è poi unito alla saga, che lo ha poi reso celebre.

Theo James mostra il fisico in The White Lotus

6. Il suo nudo è diventato virale. Nella seconda stagione di The White Lotus James interrpeta Cameron Sullivan, il quale ad un certo punto è protagonista di un nudo integrale. Sebbene tale momento permetta di osservare l’intero fisico dell’attore, un dettaglio ha naturalmente catturato l’attenzione, ma James ha in seguito affermato di  “aver indossato un pene prostetico di dimensioni extralarge” per la scena. L’attore ha però anche spiegato che “questa scena non è sul pene, ma parla dei giochi di potere durante il sesso“.

Theo James ha recitato nella pubblicità per Range Rover

7. È il volto della campagna pubblicitaria della nota marca d’auto. Nel 2024 James compare sul piccolo schermo come protagonista dello spot pubblicitario Range Rover Sport – Velocity Blue. Come si legge sul sito di Range Rover: “La nuova collaborazione tra Range Rover Sport e l’attore Theo James incarna perfettamente il lusso dinamico per cui il marchio è noto. Come modello più atletico della gamma Range Rover, la Range Rover Sport mostra le sue capacità in una campagna che cattura scene emozionanti di James alla guida su terreni impegnativi, tra cui la scalata di gradini di pietra e la navigazione su un’enorme scacchiera”. 

The White Lotus
Theo James in The White Lotus

Theo James, la moglie e i figli

8. È sposato e ha due figli. James è impegnato dal 2009 in una relazione con l’attrice irlandese Ruth Kearney, conosciuta principalmente per il ruolo di Jess Parker nella serie Primeval e per il ruolo di London nella serie televisiva Flaked. I due si sono conosciuti alla Bristol Old Vic Theatre School, portando poi avanti la loro relazione ben oltre l’accademia. Si sono poi sposati a Londra il 25 Agosto 2018 e hanno in seguito avuto ha due figli, una figlia nata nel 2021 e un figlio nato nel 2023, di cui non hanno divulgato i nomi.

Theo James non è su Instagram

9. Non possiede un profilo sul social network. L’attore ha in più occasioni dichiarato di non essere una grande fan dei social network, dove troppo spesso la vita privata si mescola con quella pubblica. Proprio per perseguire il desiderio di non condividere troppo di sé, ha deciso di non possedere alcun account ufficiale sul social Instagram né su altri social. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page grazie alle quali sarà possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti.

L’età e l’altezza di Theo James

10. Theo James è nato il 16 dicembre 1984 a Oxford, Regno Unito. L’attore è alto complessivamente 1,83 metri.

Fonti: IMDb, Land Rover

The Odyssey: Matt Damon si prepara ad affrontare Polifemo in nuove foto dal set

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Arrivano altre foto dal set dell’adattamento dell’Odissea di Christopher Nolan, intitolato The Odyssey. Foto che hanno subito fatto il giro del web e offrono un nuovo sguardo all’Odisseo di Matt Damon mentre si prepara a entrare in quella che ha tutta l’aria di essere la grotta del ciclope noto come Polifemo. Le riprese di queste scene si stanno svolgendo nella Grotta di Nestore in Grecia ed è stato riportato che per la sequenza è stato creato un pupazzo animatronico meccanico di Polifemo di circa sei metri.

Purtroppo al momento non ci sono immagini del mostro stesso, ma queste potrebbero essere prima o poi diffuse, dato che si tratta di una presenza nel film che desta particolare curiosità. Nella storia originale, Polifemo era figlio di Poseidone, dio del mare, e della ninfa Thoösa. Odisseo e i suoi uomini furono catturati dal ciclope quando furono gettati a riva sulle coste della Sicilia. Polifemo divorò poi molti dei compagni di Odisseo prima che il leggendario eroe riuscisse ad accecare il gigante e a condurre i sopravvissuti alla libertà.

Di seguito, ecco le nuove immagini:

Quello che sappiamo su The Odyssey

L’antico poema epico di Omero racconta la storia di Odisseo, re di Itaca, e del suo pericoloso viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia, esplorando temi di eroismo, lealtà, astuzia e la lotta contro la volontà divina. Il racconto include episodi iconici come l’incontro con il ciclope Polifemo, le Sirene e la strega-dea Circe, avventure che culminano con il suo ricongiungimento con la moglie Penelope.

Secondo recenti indiscrezioni, nel film Tom Holland interpreterà il figlio di Odisseo, Telemaco (come già ipotizzato), Zendaya sarà la dea della saggezza Atena, Charlize Theron la maga Circe, Anne Hathaway la moglie di Odisseo, Penelope, Benny Safdie il re di Micene Agamennone e Lupita Nyong’o sua moglie Clitennestra.

I dettagli sulla trama del film The Odyssey di Christopher Nolan sono ad ora stati tenuti nascosti e non è confermato quanto il regista sarà fedele all’opera di Omero. Considerando i suoi precedenti, c’è da aspettarsi che apporti una svolta inaspettata alla storia che già presenta tutti i marchi di fabbrica del suo cinema, in particolare la non linearità della narrazione. Le riprese di Odyssey dovrebbero iniziare il mese prossimo e sarà il secondo film di Nolan per la Universal, dopo Oppenheimer.

Come annunciato in precedenza, l’ultimo film di Christopher Nolan avrà come protagonisti Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson, Charlize Theron, Benny Safdie, John Leguizamo, Elliot Page, Mia Goth e Jon Bernthal. L’uscita è prevista per il luglio 2026.
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Batgirl: diffuso un video BTS del film ormai cancellato

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Batgirl: diffuso un video BTS del film ormai cancellato

È stato diffuso online un video di 43 secondi con alcune riprese BTS mai viste prima del film di Batgirl, che mostra Barbara Gordon impegnata in uno scontro piuttosto brutale con diversi scagnozzi. Per quanto ne sappiamo, non si tratta della star Leslie Grace nel costume di Batgirl, ma della sua controfigura Emely Cartagena. L’impressionante sequenza coreografata ha attirato molta attenzione e, dopo la recente notizia che la Ketchup Entertainment è in trattative avanzate per acquisire i diritti di Coyote Vs. Acme dalla Warner Bros, i fan chiedono ancora una volta che venga garantita anche l’uscita di Batgirl. Intanto, a questo link si può vedere il video BTS.

Cosa è successo al film Batgirl

La decisione di David Zaslav, capo della Warner Bros. Discovery, di accantonare il film della HBO Max quando era già in fase di post-produzione, è stata una delle notizie più scioccanti del 2022 ed è stata accolta con una notevole quantità di reazioni da ogni angolo dell’industria. Il progetto, stando a quanto riportato, è stato scartato per evitare di pagare le tasse, mentre all’epoca si diceva che la prima uscita da solista di Barbara Gordon non era un granché. Il co-CEO dei DC Studios, Peter Safran, avrebbe in seguito suggerito che Batgirl sarebbe stato un pasticcio ancor più grave di quanto si sia voluto far credere.

Ho visto il film e ci sono molte persone di incredibile talento davanti e dietro la macchina da presa. Ma quel film non era distribuibile, e a volte succede. Quel film non era distribuibile. Penso che [il presidente e amministratore delegato della Warner Bros. Discovery David] Zaslav e il team abbiano preso una decisione molto coraggiosa e audace nel cancellarlo, perché avrebbe danneggiato la DC. Avrebbe danneggiato le persone coinvolte”. Più recentemente, l’assistente del reparto artistico Annie Mitchell ha affermato che il film era molto più vicino al completamento di quanto si pensasse.

È assurdo che l’abbiano eliminato. Era letteralmente, completamente, finito con i VFX e tutto il resto”, ha detto in risposta a un commento su TikTok. “Credo assolutamente che esista ancora, però. Spero davvero che qualcuno lo faccia trapelare tra 10 anni”. Anche se una versione del film potrebbe ancora esistere da qualche parte negli archivi della WB, le possibilità che veda mai la luce sono piuttosto scarse a questo punto. Nella sua ultima newsletter, Jeff Sneider afferma di non aspettarsi che Batgirl venga realizzato: “Chi sperava in un accordo di “salvataggio” simile per il film di Batgirl, dovrà continuare a sognare, perché le mie fonti purtroppo non si aspettano che quel film di supereroi veda mai la luce”.

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One Battle After Another: il teaser trailer del film con Leonardo DiCaprio

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Dopo la notizia dello slittamento nell’uscita in sala di poco più di un mese, Warner Bros. ha ora diffuso un breve teaser trailer di One Battle After Another, il nuovo film di Paul Thomas Anderson (Il petroliere, Il filo nascosto) con protagonista Leonardo DiCaprio. Si tratta della prima collaborazione tra i due, cosa che rende il film uno degli appuntamenti più attesi al cinema di quest’anno. Il teaser anticipa l’arrivo, la prossima settimana, del primo trailer ufficiale, e per ora si limita a mostrarci alcune immagini del film.

Vediamo infatti sparatorie, fughe per la città e la presenza di zone rurali e desertiche. Più importante, però, è la presenza di una neonata e la domanda, rivolta al personaggio di DiCaprio, “Cosa pensi di farne della bambina?”. Particolarmente presente è anche il personaggio interpretato dall’esordiente Chase Infiniti, che si presume avrà dunque un ruolo particolarmente importante all’interno del film.

Quello che sappiamo di One Battle After Another

Prima che venisse rivelato il teaser, gli unici dettagli sulla trama del film erano che ha un’“ambientazione contemporanea” e che si tratta di un film corale, ma ancora prima che venisse rivelata la storia, circolavano già voci che il film sarebbe stato il più costoso di Anderson. Secondo i primi rapporti di Variety, One Battle After Another sarebbe costato più di 100 milioni di dollari, mentre la cifra più recentemente riportata indicava 140 milioni di dollari.

Il film ha iniziato le riprese principali con il titolo provvisorio “BC Project” nel gennaio 2024 in California, dove si svolge la maggior parte dei film di Anderson. One Battle After Another è stato girato su pellicola da 35 mm con telecamere VistaVision. Oltre alla produzione in California, sono state effettuate altre riprese in loco a El Paso, in Texas.

Il film è inoltre la sesta collaborazione tra Anderson e il compositore Johnny Greenwood, nonché la quinta tra Anderson e il primo assistente alla regia Adam Somner, morto nel novembre 2024. L’uscita del film è prevista per il 26 settembre, distribuito dalla Warner Bros. Pictures. Nel film, DiCaprio sarà affiancato da Sean Penn, Benicio Del Toro, Regina Hall, Chase Infiniti, Alana Haim e Teyana Taylor.

The Alto Knights – I due volti del crimine: recensione del film con Robert De Niro

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L’ormai ultraottantenne Robert De Niro ritorna sul grande schermo per sorprendere il pubblico interpretando il personaggio che più gli si addice: il boss criminale. Diretto dal noto regista Barry Levinson (premio Oscar alla regia per Rain Man- L’uomo della pioggia), The Alto knights – I due volti del crimine è infatti il nuovo gangster movie ispirato alla vera storia dei due storici capi mafiosi Frank Costello e Vito Genovese. Il  film, ideato già negli anni 70, è entrato effettivamente in produzione solo nel 2022, subendo anche diversi rallentamenti collegati agli scioperi SAG AFRA nel 2023.

Oltre al già citato De Niro, il quale interpreta qui entrambi i boss mafiosi, sono presenti nel cast figure già ampiamente note nel panorama cinematografico internazionale. Debra Messing (Will & Grace) interpreta Bobbie, la moglie di Frank Costello, mentre Katherine Narducci (The irishman, I soprano) qui è nel ruolo di Anna, moglie di Vito. Ma tutte le attenzioni, ovviamente, sono rivolte alla duplice interpretazione di De Niro, che si sdoppia per dar volto alle molteplici facce del crimine.

La trama di The Alto knights – I due volti del crimine: la fratellanza mafiosa

Il film si apre in medias res: Frank Costello sta aspettando l’ascensore per salire nel suo attico, quando gli arriva un colpo di pistola dritto alla testa. Il sicario, il gangster Vincent Gigante, scapperà subito dopo, senza accorgersi di non aver completato il suo lavoro: Frank è ancora vivo. Da qui parte la narrazione vera e propria, affidata allo stesso Frank di alcuni anni dopo, in  forma di flashback. Tutto nasce a Manhattan, dove, all’inizio del ventesimo secolo, Frank Costello e Vito Genovese, figli entrambi di operai immigrati italiani, sognano un  futuro più florido per loro e cercano di ottenerlo ad ogni costo. Abbandonata  la scuola, i due si dedicano a traffici illegali, tra cui nell’epoca del proibizionismo, anche gli alcolici.

Per Frank sarebbe abbastanza aprire un attività, un bar magari, ma Vito vuole di più. Dopo essere stato condannato per duplice omicidio, Vito è costretto a lasciare l’America, per poi farci ritorno solo alcuni decenni dopo, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel frattempo, la gestione di tutti gli affari ricade sulle spalle di Frank, il quale governa il suo regno mafioso nella maniera più cauta e pacifica possibile. Ma Frank doveva essere solo un reggente: al suo ritorno, Vito vuole che gli venga restituito tutto il suo potere e il suo ruolo di boss. Dopo diversi decenni, però, il mondo non è più lo stesso e il comportamento di Vito può creare grandi rischi per tutti.

Robert De Niro nel film The Alto Knights - I due volti del crimine
Robert De Niro nel film The Alto Knights – I due volti del crimine

Frank Costello, il gangster gentleman

Già noto al grande pubblico e descritto dalla stampa dell’epoca come il primo ministro della malavita, Costello è certamente un personaggio molto peculiare. Si tratta di un gangster cauto e astuto, capace di comprendere a pieno la società in cui vive e di rispettarne le regole, in modo da poter trarre profitto da tutto. Frank non si dedica solamente a traffici clandestini, ma cerca anche di creare legami con politici, sindaci e poliziotti, in modo tale da poter agire in maniera indisturbata, e soprattutto senza bagni di sangue. Con Frank al potere, la pace e la prosperità regna in tutto il territorio di New York.

Frank si presenta pubblicamente come un uomo pulito, totalmente avulso dal mondo mafioso: vive in un lussuoso attico con la moglie, con cui è sposato da più di trent’anni, organizza e partecipa a eventi di beneficienza. Il suo obiettivo principale è proprio mantenersi spettabile davanti al vigile occhio sociale. Dopo il ritorno di Vito in America, continuare a mantenersi dissociato dalla vita da gangster diventa sempre più difficile per Frank, anche per i coinvolgimenti creati dalla moglie di Vito, Anna. Ma con la sua furbizia, Costello trova sempre una soluzione.

Vito Genovese, l’altra faccia di Robert De Niro

Siete cresciuti insieme, giocavate insieme, rubavate insieme.

Vito Genovese sembra invece essere in The Alto knights – I due volti del crimine una figura uguale e opposta a Frank: cresciuto come lui in una famiglia di immigrati italiani, convertito alle attività clandestine. Ma Vito ha sviluppato fin da ragazzo un’avidità, una fame di potere maggiore rispetto al suo amico d’infanzia. Vito è disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi, e proprio per questo si aspetta che gli altri  facciano lo stesso. Frank giustifica il comportamento quasi paranoico di Vito con le sue origini: il gangster è nato in un piccolo comune della provincia di Napoli, alle pendici del Vesuvio, e questo lo ha portato a stare sempre all’erta.

E’ certamente interessante notare come due personaggi così diametralmente diversi siano contemporaneamente frutto della bravura dello stesso attore: Robert De Niro riesce facilmente a dare una connotazione diversa alle due performance interpretative dei due protagonisti del film, mettendo a segno un altro convincente ritratto di gangster dopo quelli recenti di The Irishman Killers of the Flower Moon, entrambi sotto la guida del fidato amico Martin Scorsese.

Robert De Niro in The Alto Knights - I due volti del crimine
Robert De Niro in The Alto Knights – I due volti del crimine

La verve comica di The Alto knights – I due volti del crimine

Nonostante si tratti di un gangster movie, anche in The Alto knights – I due volti del crimine sono presenti degli elementi più ironici: molti di questi sono collegabili allo stesso personaggio di Vincent Gigante. Il ragazzo, alle prime armi nelle attività mafiose, è riuscito a fallire nell’attentato a Frank, sparandogli un solo colpo poco mirato alla testa, e non controllando che l’uomo fosse effettivamente morto. Il dialogo con cui Vito gli rimprovera la sua incompetenza, rimarcata anche verso la fine del film, è certamente molto ironico. In definitiva, pur appartenendo a un filone cinematografico molto sfruttato negli anni, The Alto Knights – I due volti del crimine riesce a trovare una sua individualità, affermandosi come un ottimo gangster movie.

The Handmaid’s Tale – Stagione 6: il final trailer della serie!

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The Handmaid’s Tale – Stagione 6: il final trailer della serie!

Hulu ha rilasciato il trailer definitivo della sesta e ultima stagione di The Handmaid’s Tale, che anticipa ciò che June Osborne (Elisabeth Moss) deve ancora affrontare prima che le luci si spengano su questo dramma distopico. La stagione debutterà l’8 aprile con i primi tre episodi. La serie ha ormai adeguatamente preparato gli spettatori a una rivoluzione e in questa stagione essa non è più una promessa, ma una realtà.

Nel trailer, June è in giro con Luke (O-T Fagbenle) in direzione di Gilead, il che porta a molte domande. Come e dove si sono riuniti dopo che June e sua figlia sono partite su un treno dal Canada mentre la polizia arrestava Luke? June è visibilmente combattuta tra i due amori della sua vita: Luke e Nick (Max Minghella), il quale continua a rischiare tutto per salvarla, a prescindere dalle conseguenze.

Poi c’è la grande rivelazione: Serena (Yvonne Strahovski) non solo ha ritrovato la strada per Gilead, ma sta anche percorrendo la navata di una chiesa indossando un abito azzurro, mentre le ancelle la circondano. Chi è il suo sposo? Più avanti nel trailer, si scopre che è il nuovo personaggio di Josh Charles quando porta la sua nuova sposa oltre la soglia della loro nuova casa. Ad ogni modo, una volta scoppiata la guerra, le ancelle si dimostreranno armate e disposte a uccidere chiunque ostacoli la loro libertà.

Quello che sappiamo su The Handmaid’s Tale – Stagione 6

Hulu ha fissato la data della première della sesta e ultima stagione di The Handmaid’s Tale per l’8 aprile, con i primi tre episodi. I successivi seguiranno ogni martedì fino al finale del 27 maggio.

Nella stagione finale, lo spirito inflessibile e la determinazione di June (Elisabeth Moss) la riportano nella lotta per distruggere Gilead. Luke e Moira si uniscono alla resistenza. Serena cerca di riformare Gilead, mentre il Comandante Lawrence e la zia Lydia fanno i conti con ciò che hanno provocato e Nick affronta una difficile prova di carattere. Questo capitolo finale del viaggio di June sottolinea l’importanza della speranza, del coraggio, della solidarietà e della resilienza nella ricerca della giustizia e della libertà.

La sesta stagione è interpretata da Elisabeth Moss, Yvonne Strahovski, Bradley Whitford, Max Minghella, Ann Dowd, O.T. Fagbenle, Samira Wiley, Madeline Brewer, Amanda Brugel, Sam Jaeger, Ever Carradine e Josh Charles.

La serie è prodotta da MGM Television. La sesta stagione è prodotta da Bruce Miller, Warren Littlefield, Eric Tuchman, Yahlin Chang, Elisabeth Moss, Sheila Hockin, John Weber, Frank Siracusa, Steve Stark, Kim Todd, Daniel Wilson e Fran Sears. La serie è distribuita a livello internazionale da Amazon MGM Studios Distribution.

Warner Bros. aggiorna il calendario delle uscite: rinviati The Bride e il film di Paul Thomas Anderson

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Come riportato da Variety, la Warner Bros. ha effettuato alcune importanti modifiche al suo calendario di uscite cinematografiche, a partire da una nuova data per l’attesissimo film di Paul Thomas Anderson con Leonardo DiCaprio. Ora intitolato ufficialmente One Battle After Another, il progetto di Anderson è avvolto nel mistero ma si dice che sia un thriller poliziesco americano. Precedentemente datato per l’8 agosto, il film uscirà ora negli Stati Uniti il 26 settembre, potenzialmente sfruttando un passaggio al Festival di Venezia.

Secondo alcuni addetti ai lavori, questa piccola spinta arriva nel momento in cui lo studio contribuisce a dotare le sale cinematografiche statunitensi di sistemi di proiezione VistaVision per adattarsi alla visione del regista. Lo spostamento da agosto a fine settembre, inoltre, allontana il film dalla stagione degli incassi estivi e lo colloca più vicino al corridoio dei premi, habitat naturale di Anderson. Nel film, DiCaprio sarà affiancato da Sean Penn, Benicio Del Toro, Regina Hall e Teyana Taylor.

Altro film della Warners, The Bride di Maggie Gyllenhaal subirà un notevole slittamento da settembre al 6 marzo 2026. Christian Bale e Jessie Buckley sono i protagonisti di una rivisitazione in chiave steampunk del mostro di Frankenstein e della sua consorte, un film che ora riceverà un lancio nelle sale lontano dal film di Guillermo del Toro su Frankenstein con Jacob Elordi (in uscita su Netflix a novembre). Gli addetti ai lavori notano che negli ultimi anni il mese di marzo è stato favorevole ai tentpoles dello studio, tra cui il franchise di Dune e i film di mostri della Legendary.

Andando avanti, il nuovo film del regista Zach Cregger, autore del film horror di successo Barbarian, era stato precedentemente fissato per il gennaio 2026. Ufficialmente intitolato Weapons, l’epopea horror a più piani interpretata da Josh Brolin e Julia Garner arriverà invece molto prima, con la nuova data dell’8 agosto (la data originale di One Battle After Another). L’anticipo suggerisce un voto di fiducia nei confronti dell’ultimo film di Cregger, che sarà proiettato per i proprietari di sale cinematografiche a fine mese al CinemaCon di Las Vegas.

Un altro progetto misterioso, Flowervale Street, con Anne Hathaway, Ewan McGregor e Maisy Stella, è stato spostato da marzo 2026 al 14 agosto 2026. Non si sa molto del film diretto da David Robert Mitchell (It Follows) e prodotto da J.J. Abrams, se non che è ambientato negli anni ’80 e segue una famiglia che nota strani avvenimenti nel suo pittoresco quartiere. Infine, la Warner Bros. Animation farà uscire The Cat in the Hat due settimane prima del previsto, il 27 febbraio del prossimo anno. Con le voci di Bill Hader e Quinta Brunson, l’adattamento di Seuss si distanzia dal film Pixar Hoppers, che uscirà una settimana dopo.

Biancaneve: recensione del live-action Disney di Marc Webb

Biancaneve: recensione del live-action Disney di Marc Webb

Biancaneve è il classico dei classici. Primo film d’animazione a colori Disney, nonché uno dei suoi maggiori successi al botteghino, è riuscito a entrare nell’immaginario collettivo come una delle fiabe più amate, con una delle principesse più memorabili. Nell’era dei live-action, prodotti ormai con continuità, era quindi impensabile escludere proprio il primo lungometraggio che segnò un’epoca straordinaria per la Casa di Topolino e per generazioni di bambini. E così, dopo un iniziale stop dovuto alla pandemia, le riprese hanno preso il via nel 2022 sotto la direzione di Marc Webb.

Come accaduto per La Sirenetta, anche questo live-action non è stato esente da critiche e polemiche, legate alla scelta della protagonista. Non è cambiato nulla rispetto alle accuse rivolte alla produzione per aver selezionato un’attrice che non rispecchiasse nella carnagione la piccola sirenetta, polemica poi messa a tacere dalla performance di Halle Bailey, che ha dimostrato come il valore di una storia emerga ben oltre il colore della pelle. Lo stesso destino è toccato a Rachel Zegler, criticata per una carnagione ritenuta troppo scura per interpretare Biancaneve, rinomata per la pelle bianca come la neve e le labbra rosse. Eppure, nel film, che si apre sfogliando il classico libro delle favole, viene subito spiegato l’origine del suo nome: è nata durante una bufera di neve e, nonostante il gelo, questa neve, lei, è riuscita “a dominarla”, come sottolinea la narrazione più volte.

Biancaneve
Rachel Zegler è Biancaneve – Foto Courtesy of Disney – © Disney

La pellicola, in uscita nelle sale il 20 marzo, è scritta da Erin Cressida Wilson, con canzoni originali curate da Pasek & Paul.

La trama di Biancaneve

In un regno lontano, circondato da amore e serenità, la regina dà alla luce una bambina, in una giornata di neve. E poiché la piccola dimostra una straordinaria forza, non lasciandosi indebolire dal gelo, le viene dato il nome di Biancaneve. Cresce felice, ballando e infornando torte per i sudditi, con la promessa ai genitori di rimanere sempre impavida, buona, e giusta.

Ma la sua vita è destinata a cambiare: alla morte della madre, una donna bellissima arriva a palazzo, ammaliando il re. Ben presto la sua natura si rivela, e, quando convince il sovrano a partire per una missione volta a salvare alcune terre, la Regina Grimilde prende il potere, gettando il regno nell’oscurità e nel terrore. Biancaneve viene relegata nell’ala più alta del castello, come serva, ignara che Grimilde, invidiosa di lei, stia progettando di ucciderla. Seguendo la storia del film d’animazione, Biancaneve, una volta fuggita, si ritrova nella casa dei sette nani, ma questa volta sceglie di combattere, affiancata da Jonathan, un ribelle ladro che, anziché essere un principe, lotta in nome del re ormai scomparso.

Biancaneve
Rachel Zegler è Biancaneve – Foto Courtesy of Disney – © Disney

Scenografie sontuose, fotografia magica. I sette nani? Una sorpresa

I trailer diffusi nel 2024 avevano già dato un’idea di ciò che sarebbe stato il film, e la visione completa conferma molte delle impressioni iniziali. La ricostruzione degli interni del castello, del regno e persino della dimora dei sette nani riesce a restituire quella magia tipica delle fiabe Disney, merito senza dubbio di una scenografia sontuosa e di una fotografia elegante dai toni caldi, che avvolge lo spettatore trasportandolo in un mondo di sogni, speranze e meraviglia. Il grande impegno produttivo è evidente anche nei costumi, realizzati con cura per evitare il famigerato effetto cosplay, ma purtroppo, il celebre abito blu e giallo di Biancaneve, indossato da Rachel Zegler, risulta il meno incisivo tra tutti.

Per quanto riguarda invece i sette nani, al centro di numerose discussioni, dobbiamo ricrederci: sebbene la CGI non sia impeccabile e il loro design non brilli per bellezza – al punto che alcuni potrebbero persino risultare inquietanti – la loro caratterizzazione è riuscita. Sono loro il vero cuore emotivo del film, con un’energia che li rende autentici e, a conti fatti, anche i più divertenti. Simpatici, buffi, genuini: i sette nani si rivelano la sorpresa di un film che, invece, non trova il suo punto di forza nei protagonisti principali.

Il punto debole di Biancaneve

E qui arriviamo al problema principale: attori e sceneggiatura, due pilastri fondamentali per il successo di un film. Se nelle prime scene la narrazione sembra funzionare, tutto inizia a vacillare dopo la canzone Waiting On a Wish, che, va detto, non ha la stessa potenza sonora in doppiaggio. Dal momento in cui Biancaneve fugge nel bosco, la pellicola prende una piega differente. Diversi passaggi narrativi risultano poco chiari, con dinamiche affrettate e scene che si interrompono bruscamente, creando un ritmo spezzato che finisce per distanziare il pubblico dalla storia.

A rafforzare questo distacco è la performance di Rachel Zegler, che in molte sequenze carica troppo le espressioni facciali, rendendo evidente la finzione. Anche Gal Gadot, pur mostrando impegno, fatica a trasmettere appieno la crudeltà e l’invidia di Grimilde. Questo perché, pur avendo assorbito il fascino del personaggio con sguardi intensi e sorrisi malvagi, si scontra con uno script che non valorizza a dovere la villain. Grimilde avrebbe potuto avere maggiore profondità, ma la sceneggiatura la priva di sfumature, rendendo il climax finale debole e respingente nello scontro con la sua rivale in bellezza.

Biancaneve film
©Disney Italia

Il valore del grande classico

Se alcuni aspetti lasciano l’amaro in bocca, Biancaneve riesce comunque a regalare momenti di nostalgia grazie ai numerosi riferimenti al classico del 1937, che conquisteranno gli amanti della pellicola originale e i fan Disney. La riproduzione di scene iconiche – come la trasformazione di Grimilde, la fuga nel bosco e i sette nani al lavoro in miniera – è un omaggio commovente. Sono questi i momenti che creano il legame più forte con il passato, suscitando quel senso di familiarità per chi, da bambino, ha visto e rivisto Biancaneve e i sette nani in VHS accoccolato sul divano, premendo il tasto rewind ogni volta che finiva. Un tuffo, perciò, nei ricordi d’infanzia. Una scelta forse prevedibile, ma anche profondamente sentita, che per le vecchie generazioni diventa un motivo in più per rimanere a guardare.

Interstellar: guida al cast e ai personaggi del film

Interstellar: guida al cast e ai personaggi del film

Il cast di Interstellar (qui la nostra recensione) riunisce vincitori di Oscar, giovani attori affermatisi in seguito e alcune vere e proprie leggende della recitazione, tutti riuniti per dar vita alla più epica delle avventure fantascientifiche di Christopher Nolan. Ambientato in un futuro in cui le risorse naturali della Terra sono state prosciugate al punto da renderla inabitabile, Interstellar racconta dunque della missione spaziale alla ricerca di un nuovo pianeta su cui far vivere la razza umana. Ha così inizio un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, nel quale si sfidano le leggi della fisica dando vita a scenari estremamente complessi.

LEGGI ANCHE: Interstellar: la spiegazione del finale del film di Christopher Nolan

Il film di Christopher Nolan è infatti pieno di idee fantascientifiche audaci e di immagini meravigliose, come ci si può aspettare dall’acclamato regista. Tuttavia, al centro del film c’è una storia molto umana sull’amore e sul futuro dell’umanità. Per dare vita a questi personaggi stratificati e ricchi di spunti di riflessione, Nolan ha dunque messo insieme uno dei suoi ensemble più ricchi di star, che comprende alcuni dei suoi collaboratori passati e altri con cui lavorerà di nuovo in futuro. Scopriamoli in questa guida al cast e ai personaggi di Interstellar!

Il cast e i personaggi di Interstellar

Matthew McConaughey nel ruolo di Joseph Cooper

Protagonista di Interstellar, Joseph Cooper è un pilota della NASA rimasto vedovo e diventato agricoltore quando il governo degli Stati Uniti ha chiuso l’agenzia. Mentre si occupa dei suoi figli nella nuova e desolante realtà della Terra, viene invitato a partecipare a una missione spaziale per trovare un nuovo pianeta con la speranza di salvare il futuro dell’umanità. Pur sapendo di dover necessariamente affrontare la missione, è distrutto dal fatto di dover abbandonare i suoi figli, potenzialmente per decenni.

Matthew McConaughey ha sfondato a Hollywood con il ruolo di Wooderson in La vita è un sogno. È poi diventato un protagonista di commedie romantiche grazie a film come Come farsi lasciare in 10 giorniA casa con i suoi. Tuttavia, la sua carriera ha conosciuto una svolta decisiva grazie al ruolo di Ron Woodroof, premiato con l’Oscar, in Dallas Buyers Club. Da quel momento McConaughey ha recitato anche in The Wolf of Wall Street, Mud, Magic Mike e nella prima stagione di True Detective, consacrandosi come attore drammatico.

Anne Hathaway in Interstellar
Anne Hathaway in Interstellar

Anne Hathaway nel ruolo della dottoressa Amelia Brand

La dottoressa Amelia Brand è una devota scienziata e astronauta della NASA che si unisce alla missione intergalattica di Cooper per trovare una nuova casa all’umanità. È la figlia del fondatore della missione, il professor John Brand, e si scopre che in precedenza aveva avuto una relazione con uno degli astronauti della prima missione nello spazio. Pur essendo una scienziata intelligente e logica, cerca anche di far abbracciare a Cooper qualcosa di più intuitivo dei fatti.

Anne Hathaway ha trovato il suo primo ruolo a Hollywood nella commedia adolescenziale Pretty Princess. A questo sono seguite commedie come Il diavolo veste Prada e drammi acclamati dalla critica, come I segreti di Brokeback Mountain. Hathaway ha poi vinto un Oscar per il ruolo di Fantine nell’adattamento cinematografico di Les Misérables e in precedenza aveva ricevuto una nomination all’Oscar per la sua interpretazione in Rachel sta per sposarsi. Ha lavorato con Christopher Nolan in Il cavaliere oscuro – Il ritorno, nel ruolo di Catwoman e si riunirà con lui nel prossimo The Odyssey.

Mackenzie Foy nel ruolo della giovane Murphy “Murph” Cooper

Interstellar presenta Murph, la figlia di Cooper, in tre momenti diversi della sua vita. All’inizio del film, Murph è una bambina precoce che condivide la passione del padre per la scoperta e la curiosità generale per il mondo. Il legame tra i due è più forte di quello che Cooper ha con Tom, ma si spezza quando Cooper parte per la missione spaziale e Murph è sconvolta dalla sua partenza.

La giovane Murph è interpretata da Mackenzie Foy, che ha debuttato al cinema in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1, interpretando Renesmee Cullen, la figlia di Edward e Bella. Ruolo poi ripreso anche in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2. Ha poi recitato anche in L’evocazione – The Conjuring, Il piccolo principe e Lo schiaccianoci e i quattro regni. Nel 2020 ha invece recitato in Black Beauty – Autobiografia di un cavallo.

Interstellar
Jessica Chastain in Interstellar

Jessica Chastain è Murph adulta

La versione di Murph a cui il film dedica più tempo è quella adulta, interpretata da Jessica Chastain. Nonostante il fatto che nel corso degli anni sia cresciuta sempre di più l’amarezza per il tradimento e l’abbandono percepito dal padre, continua a seguire le orme di Cooper unendosi alle operazioni della NASA sulla Terra. Viene poi affiancata dal professor Brand, mentre mette insieme i pezzi che salveranno l’umanità.

Jessica Chastain ha recentemente vinto un Oscar per il suo ruolo in Gli occhi di Tammy Faye e in precedenza aveva ricevuto nomination anche per The Help e Zero Dark Thirty. Ha recitato anche in ruoli di alto profilo in film come Sopravvissuto – The Martian, It – Capitolo due, The Tree of Life e Molly’s Game. È apparsa anche in televisione nella miniserie Scenes from a Marriage e in George & Tammy.

Ellen Burstyn nei panni dell’anziana Murph

Quando Cooper viene finalmente riportato indietro dalla sua missione, riesce a ricongiungersi con sua figlia, solo per scoprire che Murph è ormai una donna anziana prossima alla fine della sua vita. Tuttavia, nonostante il risentimento del padre per averla abbandonata quando era più giovane, padre e figlia riescono a ricongiungersi con amore e comprensione dopo che Murph ha scoperto il modo in cui Cooper si è messo in contatto con lei dal cosmo.

Ellen Burstyn è una leggenda della recitazione e uno dei pochi interpreti che ha ottenuto la “Tripla Corona della recitazione”, con un Oscar, un Tony Award e due Primetime Emmy Award. È nota soprattutto per il suo acclamato lavoro ne L’esorcista e Requiem for a dream, ma ha recitato in molti film classici, tra cui Alice non vive più qui e The Last Picture Show. Il suo ruolo nel film è breve ma decisivo ed estremamente commovente.

Michael Caine, Anne Hathaway e Matthew McConaughey in Interstellar
Michael Caine, Anne Hathaway e Matthew McConaughey in Interstellar

Michael Caine nel ruolo del professor John Brand

Il Professor John Brand è il genio della NASA e un ex mentore di Cooper che ha ideato la missione Endurance in Interstellar. Quando Cooper si dirige nel cosmo, il Professor Brand diventa anche mentore di Murph, portandola a far parte della missione condotta sul suolo terrestre. Tuttavia, il Professor Brand nasconde un segreto sulla missione che non ha rivelato nemmeno a Cooper prima di partire.

Michael Caine è uno dei collaboratori più frequenti di Christopher Nolan, avendo interpretato Alfred Pennyworth in tutti e tre i film di Batman, oltre ad essere apparso in The Prestige, Inception, Dunkirk e Tenet. La leggendaria carriera di Caine comprende anche due premi Oscar per Hannah e le sue sorelle e Le regole della casa del sidro, oltre ad altre quattro nomination. Ha recitato in film leggendari come Alfie, Carter, The Italian JobQuell’ultimo ponte, Vestito per uccidere, Fuga per la vittoria e Trappola mortale. 

John Lithgow nei panni di Donald

Sebbene la moglie di Cooper sia morta prima degli eventi del film, il suocero, Donald, rimane una parte importante della loro vita, vivendo nella fattoria con Cooper e i bambini. Spesso si lamenta dello stato del mondo, ma è una costante fonte di forza per la famiglia. Quando Cooper parte per la missione spaziale, Donald si prende cura con ancor più vigore di Murph e Tom.

John Lithgow è un attore acclamato di teatro, televisione e cinema. È probabilmente noto per aver interpretato Dick Solomon nella sitcom fantascientifica 3rd Rock from the Sun, per la quale ha vinto tre Emmy Award. Lithgow ha poi ricevuto altri Emmy per aver interpretato il serial killer Arthur Mitchell in Dexter e Winston Churchill in The Crown. Ha ottenuto una nomination all’Oscar per le sue interpretazioni in Voglia di tenerezza e Il mondo secondo Garp. È apparso anche in Footloose, Cliffhanger, Killers of the Flower Moon e Conclave. Prossimamente interpreterà Albus Silente nella serie reboot di Harry Potter.

Matt Damon in Interstellar
Matt Damon in Interstellar

Matt Damon è il dottor Mann

Il dottor Mann era il capo dell’equipaggio originale dell’Endurance, che andò nello spazio alla ricerca di un nuovo pianeta su cui l’umanità potesse sopravvivere. Sebbene si parli di lui per tutto il film, è solo nel terzo atto che appare finalmente. Dopo aver vissuto da solo sul pianeta per anni, Mann viene risvegliato dal suo criosonno da Cooper e dagli altri, ma non riesce ad essere all’altezza della reputazione eroica che ha sempre avuto.

Pur avendo un ruolo di supporto, Matt Damon è stato probabilmente la star più importante di Interstellar. Damon ha fatto il suo ingresso a Hollywood con il ruolo di protagonista in Will Hunting – Genio ribelle, per il quale ha anche vinto un Oscar per la migliore sceneggiatura insieme a Ben Affleck. Si è poi imposto come uno degli attori più importanti di Hollywood recitando in Salvate il soldato Ryan, Il talento di Ripley, la trilogia di Ocean’s e i film di Jason Bourne. Damon è poi stato nominato agli Oscar anche per Invictus e The Martian. Ha collaborato nuovamente con Christopher Nolan in Oppenheimer e si riunirà con il regista in The Odyssey.

Timothée Chalamet e Casey Affleck nel ruolo del giovane e adulto Tom Cooper

Il figlio di Cooper, Tom, è interpretato da Timothée Chalamet da bambino (in uno dei suoi primi ruoli di rilievo, seppur breve) e da Casey Affleck da adulto, il quale compare però ancor più brevemente all’interno del film. Chalamet è noto per recitato in film acclamati come Dune, Lady Bird, Wonka e Chiamami col tuo nome, mentre più di recente ha interpretato Bob Dylan in A Complete Unknown.

Affleck, invece, ha debuttato nel 1995 con il film Da morire, per poi recitare in Will Hunting – Genio ribelle e trilogia di Ocean’s. Ottiene ulteriore popolarità grazie ai film Gerry, L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, Gone Baby Gone, Senza santi in paradiso e Il fuoco della vendetta. Ha vinto un Oscar per la sua interpretazione in Manchester by the Sea, per poi recitare anche in Storia di un fantasma, Old Man & the Gun e Light of My Life.

The Equalizer 2 – Senza perdono: la spiegazione del finale del film

The Equalizer – Il vendicatore è il thriller d’azione del 2014 che ha visto Denzel Washington interpretare Robert McCall, un marine letalmente pericoloso diventato ufficiale della DIA. Nel teso film, diretto da Antoine Fuqua, il personaggio di Washington torna in azione con riluttanza per salvare un adolescente dalla mafia russa. Dato il successo di questo lungometraggio, è poi stato realizzato un sequel, The Equalizer 2 – Senza perdono, in cui Robert e il suo ex collega Dave York indagano sull’omicidio di un’altra collega, Susan Plummer, uccisa da assalitori non visti durante quella che sembrava una rapina a Bruxelles.

Nell’indagare su questo omicidio, non ci vuole poi molto perché l’antieroe incallito di Washington scopra la scioccante verità che ha porta al finale. Nel frattempo, un artista adolescente problematico di nome Miles si è offerto di dipingere un murales nell’appartamento di Robert. Queste due trame convergono nelle scene finali di The Equalizer 2 – Senza perdono, quando Miles viene rapito dall’assassino di Susan e Robert deve tornare nella sua città natale per affrontare gli assassini. Nel frattempo, il finale fornisce anche nuove informazioni sulla visione del mondo di Robert, sulle sue lotte e sul percorso che lo ha portato a una vita di protezione degli innocenti.

La spiegazione del finale di The Equalizer 2 – Senza perdono, chi ha ucciso Susan Plummer?

È scioccante apprendere che èstato l’apparentemente dolce e onesto Dave York interpretato da Pedro Pascal a uccidere Susan in The Equalizer 2 – Senza perdono. La donna era stata incaricata di risolvere un caso a Bruxelles dove un agente della CIA ha ucciso la moglie per poi spararsi. Tuttavia, è stata eliminata prima di poter stabilire cosa effettivamente fosse successo. A farla fuori è stato proprio Dave, responsabile di quel crimine. Insieme agli altri ex colleghi di Robert, Kovak, Ari e Resnik, si è infatti dato al crimine dopo essere stati abbandonati dalla DIA nonostante anni di fedele servizio. Sapendo che Susan sarebbe arrivata ad incastrarli, hanno dunque deciso di eliminarla.

Alla luce di ciò, anche se Dave ha trascorso la maggior parte del film cercando di trovare l’assassino di Susan insieme a Robert, si è alla fine rivelato proprio lui il colpevole dell’omicidio. Robert se ne rende conto quando vede il numero di Dave nell’elenco delle chiamate di un assassino che ha tentato, senza riuscirci, di uccidere Robert. A questo punto il sequel diventa veramente brutale: Dave e i suoi soci rapiscono Miles e seguono Robert fino alla sua città natale in riva al mare. Lì, usando la torre di guardia locale come base, Robert li fa però fuori usando una forte tempesta come copertura, per poi affrontare Dave in un combattimento uno contro uno.

The Equalizer 2 - Senza perdono cast
Denzel Washington e Pedro Pascal in The Equalizer 2 – Senza perdono © 2018 – Sony Pictures

Perché c’è un uragano nel finale di The Equalizer 2 – Senza perdono?

L’uragano nel finale di The Equalizer 2 – Senza perdono è un classico caso di fallacia patetica, in cui la natura diventa l’incarnazione delle emozioni dei personaggi. L’omicidio di Susan da parte di Dave ha sconvolto i ricordi di Robert sul periodo trascorso insieme alla DIA e lo ha costretto a confrontarsi con gli orrori del suo passato. Così, la sua città natale è stata letteralmente fatta a pezzi mentre, interiormente, Robert sentiva che anche la sua meritata pace era stata interrotta e fatta a pezzi. L’immagine dell’uragano esteriorizza quindi l’agitazione interna di Robert, che si rende conto che non si può mai tornare veramente a casa dopo aver vissuto gli orrori della guerra. Robert deve invece accettare brutalmente di aver fatto parte della squadra di Dave e di dover uccidere i suoi ex amici.

Il significato della morte di Dave, Kovak, Ari e Resnik

Robert attirato quindi Kovak, Ari e Resnik nella sua città natale e li uccide con un fucile subacqueo, dei coltelli e un’esplosione di polvere. In termini pratici, Robert ha ucciso questi scagnozzi uno alla volta per rendere più facile la resa dei conti finale. A livello metaforico, Robert aveva bisogno di tornare nella sua casa d’infanzia e di infliggere questi destini violenti ai suoi colleghi per uccidere le parti di sé che volevano trasformare la sua rabbia in una vendetta omicida. Robert, come i suoi colleghi, si sentiva ingannato e tradito da un governo noncurante dopo anni di fedele servizio. Per questo motivo, aveva bisogno di ucciderli per assicurarsi di non diventare come loro.

Infine, Robert ha lentamente pugnalato a morte Dave con il suo stesso coltello, utilizzando le tecniche che entrambi hanno imparato alla DIA. Dave si è appoggiato alla sua rabbia, amarezza e risentimento per diventare un assassino, mentre Robert ha rivolto la lama su Dave (e, per estensione, sul suo stesso risentimento). The Equalizer 2 – Senza perdono è stato il primo sequel nella carriera di Denzel Washington e questo pesante finale spiega perché. Quando Robert ha ucciso Dave, ha scelto la strada del perdono piuttosto che quella della vendetta violenta. Questo gli ha conferito un senso di responsabilità che mancava nel finale dell’originale The Equalizer – Il vendicatore.

Denzel Washington e Ashton Sanders in The Equalizer 2 - Senza perdono
Denzel Washington e Ashton Sanders in The Equalizer 2 – Senza perdono © 2018 – Sony Pictures

Il significato del murales di Miles

Per quanto riguarda la linea narrativa dedicata a Miles, nel finale di The Equalizer 2 – Senza perdono, il ragazzo dipinge un’idilliaca scena rurale sul lato dell’edificio in cui vive Robert. Il murale raffigura una comunità che si prende cura dei propri raccolti, riflesso dell’orto comune del condominio e testimonianza del potere della riabilitazione comunitaria. Dopo tanti spargimenti di sangue e morti, Robert non avrebbe potuto trovare uno scopo nella sua vita se non fosse stato per il potere riparatore della comunità. Offrendosi come mentore di Miles, Robert ha incarnato l’approccio olistico alla vita, incentrato sulla comunità, descritto nella visione utopica di Miles. Tuttavia, l’incapacità di Robert di offrire la stessa guida ai suoi colleghi lo perseguita dopo la loro morte per mano sua.

Il vero significato del finale di The Equalizer 2 – Senza perdono

Anche se il finale di The Equalizer 2 – Senza perdono non è del tutto tragico, c’è un forte senso di tristezza. Robert riunisce un sopravvissuto all’Olocausto con il fratello perduto da tempo grazie alle sue capacità, ma non riesce a costringere Dave a vedere un percorso per la sua vita che non sia definito dalla violenza e dalla punizione. Come dice il Nuovo Testamento, “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio”, e Robert se n’è reso conto quando si è dimostrato più facile cavare gli occhi a Dave che fargli capire l’errore dei suoi modi.

Robert avrebbe potuto facilmente diventare un altro mercenario scontento come Dave, Kovak, Ari e Resnik, e nel finale di The Equalizer 2 – Senza perdono è stato costretto a fare i conti con questo fatto. Incoraggiando Miles a perseguire l’arte invece di una vita criminale, Robert ha trasmesso la sua saggezza alla generazione successiva. Tuttavia, non è riuscito a salvare gli uomini con cui ha combattuto e, alla fine, è stato lui a doverli uccidere. Nonostante i suoi tentativi di aiutare i bisognosi, Robert McCall è dunque ancora turbato dai suoi limiti nel finale di questo film, poiché si rende conto che avrebbe potuto essere tentato dal crimine proprio come i suoi fratelli in armi. Forse è anche per questo che in The Equalizer 3 – Senza tregua, cerca pace lontano da quei luoghi.

Vought Rising: due nuovi attori si uniscono al prequel di The Boys

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Due nuovi nomi si aggiungono al cast di Vought Rising, il prequel della serie The Boys. Si tratta dell’attrice Elizabeth Posey, vista nel quarto episodio della prima stagione di Euphoria nel ruolo di Becky e nel ruolo di Tricia nella serie Heels; e di Will Hochman, conosciuto invece per il ruolo di Joe Hill nella serie Blue Bloods. Di entrambi non sono stati forniti dettagli sui personaggi che interpreteranno, che rimangono dunque per ora un segreto. Si attendono dunque maggiori informazioni su questo e altri elementi di questa attesa serie, le cui riprese sono previste ad agosto di quest’anno.

Di cosa parlerà Vought Rising?

Vought Rising sarà una serie prequel ambientata nella New York degli anni ’50, incentrata sulle origini della corporazione onnicomprensiva della serie principale, con Jensen Ackles e Aya Cash che riprenderanno i rispettivi ruoli di Soldier Boy e Stormfront. I fan hanno visto alcuni retroscena della Vought International nelle passate stagioni di The Boys, soprattutto nel contesto dell’ascesa di Soldier Boy, Stormfront e Stan Edgar (Giancarlo Esposito).

Soldier Boy ha recentemente fatto un delizioso cameo nei momenti finali della quarta stagione di The Boys, quando Patriota lo ritrova in un laboratorio. In precedenza, la sua storia è stata elaborata nella terza stagione, dove lo abbiamo visto guidare la squadra di supereroi Payback durante la Seconda Guerra Mondiale e tormentare la sua stessa squadra. Ha anche lavorato con il Macellaio di Karl Urban e con Hughie di Jack Quaid durante il suo incarico in The Boys, aiutando la coppia a distruggere suo figlio, Homelander (Antony Starr).

Ackles ha anche confermato che Solider Boy tornerà come series regular per la quinta e ultima stagione di The Boys, dopo aver fatto una breve apparizione nella scena post-credits del finale della quarta stagione. “Fin dall’inizio ho voluto chiudere la serie con la quinta stagione”, ha dichiarato lo showrunner Eric Kripke. “Puoi avere il tuo momento di calma prima della tempesta, che è un po’ quello che la quarta stagione è per me. Dico calma… sapete cosa intendo. È incentrata sui personaggi e poi si dà il via al climax”.

Red: la spiegazione del finale del film con Bruce Willis

Red: la spiegazione del finale del film con Bruce Willis

La celebre DC Comics non ha negli anni pubblicato soltanto le storie dei supereroi Batman, Superman o Wonder Woman, bensì anche titoli che nulla hanno a che fare con tale genere di racconti. Di questo filone, uno dei loro progetti più noti e apprezzati è Red, scritto da Warren Ellis e disegnato da Cully Hamner. La popolarità di questo lo ha infine portato a diventare un film per il cinema nel 2010, diretto da Robert Schwentke, in seguito divenuto celebre come regista di alcuni film della saga di Divergent. Red ha così debuttato sul grande schermo, proponendo una storia di spionaggio con protagonisti una serie di inaspettati agenti.

I principali personaggi sono infatti un gruppo di anziani, ex agenti e spie ormai in pensione. Ad interpretarli, ci sono un gruppo di grandi attori, tra divi del cinema d’azione e premi Oscar, formando così un cast che è senza ombra di dubbio il primo elemento di grande fascino di Red. Alla sua buona riuscita contribuisce però anche un’intricata vicenda di spionaggio, tradimenti e crimini del passato, che conduce ad un finale tanto dinamico quanto sorprendente. In questo articolo, approfondiamo proprio la conclusione del film, esplorando i suoi vari colpi di scena e sciogliendo le domande rimaste in sospeso.

Bruce Willis e Karl Urban in Red
Bruce Willis e Karl Urban in Red. Foto di Frank Masi – © Copyright 2010 Summit Entertainment LLC. All rights reserved.

La trama e il cast di Red

Protagonista del film è Frank Moses, ex agente della CIA ormai in pensione e desideroso di trascorrere il resto della sua vita in modo tranquillo, nella solitudine della sua abitazione, intrattenendo rapporti solo con Sarah Ross, impiegata presso l’ufficio pensioni, e da Frank contattata pretestuosamente ogni giorno. Inaspettatamente, il suo passato da agente segreto si ripresenta però in modo quanto mai brusco. Frank riceve infatti la visita di un commando di assassini, dotati di equipaggiamento avanzato, che tentano di ucciderlo senza troppi complimenti. Sopravvissuto all’aguato, Frank intende ora sapere chi e perché lo voglia morto.

Si mette così in contatto con il suo vecchio capo, Joe Matheson, tramite il quale scopre che è stata la stessa CIA ad avergli messo un giovane agente di nome Cooper alle calcagna. L’obiettivo è eliminare l’ex agente per impedirgli di divulgare alcune informazioni segrete di cui è al corrente. Frank si rivolgerà a quel punto a Marvin e Gabriel, amici ed ex colleghi, anche loro finiti nel mirino dei nuovi assassini. A loro si unirà anche Victoria Winslow, anziana ma sempre letale assassina. Le loro ricerche su cosa stia realmente accadendo li condurranno verso il trafficante d’armi Alexander Dunning. Per ottenere le risposte che cercano, gli ex agenti dovranno però riuscire a sopravvivere agli attacchi di Cooper.

Bruce Willis interpreta Frank Moses, il quale accettò con piacere il ruolo, preparandosi fisicamente per poter interpretare anche le scene più complesse. Nei panni di Victoria Winslow vi è invece la premio Oscar Helen Mirren, che per il ruolo dovette imparare a sparare senza chiudere gli occhi. Altro premio Oscar presente nel cast è Morgan Freeman, presente nei panni di Joe Matheson, mentre John Malkovich interpreta il ruolo di Marvin Boggs. Nel film sono poi presenti gli attori Richard Dreyfuss nel ruolo del trafficante Alexander Dunning, Brian Cox in quello dell’ex agente russo Ivan Simanov e Julian McMahon nel ruolo del vice presidente Stanton. Infine, Mary-Louise Parker è Sarah Ross, mentre Karl Urban, noto per la serie Amazon The Boys, è l’agente della CIA Cooper.

Red cast
Foto di Frank Masi – © Copyright 2010 Summit Entertainment LLC. All rights reserved.

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, Joe Matheson comunica a Frank che la stessa squadra di assassini che lo ha attaccato aveva ucciso in precedenza una giornalista del New York Times. Indagando sulla cosa, Frank riesce ad entrare in possesso di una lista di nomi nascosta dalla giornalista, che Marvin Boggs gli spiega poi essere nomi connessi a una missione segreta in Guatemala nel 1981. L’ultimo componente della lista ancora in vita è un tale Gabriel Singer, secondo cui la missione era estradare un individuo da un villaggio guatemalteco. Singer, però, viene ucciso prima che possa rivelare quello che sa. Frank riesce però ad entrare in possesso di un fascicolo che lo conduce al trafficante Alexander Dunning.

Messo sotto torchio, Dunning confessa che l’obiettivo della missione guatemalteca era di portare via Robert Stanton, all’epoca figlio di un senatore che ne aveva organizzato l’estradizione attraverso Dunning stesso. Stanton è ora diventato vicepresidente e volendo candidarsi per la Presidenza ha ordinato l’assassinio di tutti coloro che possono collegarlo a quel villaggio del Guatemala, che proprio lui all’epoca aveva fatto sterminare senza motivo in un raptus di follia omicida. In seguito, le cose precipitano con l’uccisione di Joe e il rapimento da parte della CIA di Sarah. La squadra di Frank Moses decide per uno scambio: useranno Stanton come ostaggio in cambio della vita di Sarah.

Tuttavia, dopo aver rapito il vicepresidente, al punto di raduno si presenta Dunning, che si rivela essere il vero mandante di tutti gli assassinii. Cooper, disgustato dalla corruzione della CIA, finge di arrestare Frank ma spara poi alla Wilkes stessa. Ne segue una sparatoria al culmine del quale Frank uccide di persona Dunning spezzandogli la trachea. Cooper, riconoscente, lascia la squadra di Frank in pace. Ma quando tutto sembra risolto, Ivan – l’agente russo che ha fatto un favore a Frank – ricorda a tutti di avere un favore da riscuotere e Sarah si propone di accompagnare Frank nella nuova missione. Nell’ultima scena, ambientata alcuni mesi dopo, si vede dunque Frank e Marvin mentre fuggono dalle truppe moldave con un congegno nucleare che hanno rubato.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Red grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision, Infinity+, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 19 marzo alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Flight Risk: trailer del nuovo thriller diretto da Mel Gibson con Mark Wahlberg

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Il trailer di Flight Risk, il nuovo thriller diretto da Mel Gibson, è finalmente online, promettendo un’esperienza ad alta tensione tra i cieli dell’Alaska. Il film, che arriverà nei cinema italiani l’8 maggio con Eagle Pictures, vede protagonista Mark Wahlberg, affiancato da Michelle Dockery (Downton Abbey) e Topher Grace (BlacKkKlansman).

Scritto da Jared Rosenberg, Flight Risk racconta la storia di un pilota esperto (Wahlberg) incaricato di trasportare un agente federale (Dockery) e il suo prigioniero (Grace) al processo. Ma il viaggio si trasforma rapidamente in una lotta per la sopravvivenza quando diventa chiaro che a bordo c’è qualcuno con intenzioni pericolose. Isolati in volo sopra le terre selvagge dell’Alaska, i tre si trovano intrappolati in un gioco mortale in cui il confine tra alleati e nemici è sempre più labile.

Il trailer, carico di suspense, offre un assaggio dell’intensa atmosfera del film, tra paesaggi mozzafiato e un crescendo di tensione che esplode in un vortice di inganni e azione. Il rapporto tra i personaggi si fa sempre più instabile, portando a un’unica domanda: di chi ci si può davvero fidare quando il pericolo è a migliaia di metri da terra?

Con un cast d’eccezione e la regia di Mel Gibson, noto per il suo talento nel costruire storie adrenaliniche (La passione di Cristo, Apocalypto, La battaglia di Hacksaw Ridge), Flight Risk si preannuncia come un thriller ad alta quota che terrà il pubblico con il fiato sospeso fino all’ultima scena.

L’appuntamento è fissato per l’8 maggio: siete pronti a decollare con Flight Risk?

Gwyneth Paltrow scioccata nello scoprire di essere in 7 film Marvel: “Con loro è tutto un segreto”

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L’attrice premio Oscar Gwyneth Paltrow ha partecipato a una video intervista retrospettiva sulla sua carriera con Vanity Fair ed è rimasta scioccata nello scoprire che ha interpretato Pepper Potts in sette film della Marvel. Guardando una clip di “Iron Man” del 2008, che ha dato il via al MCU, la Paltrow ha anche osservato: “Non è una grande parrucca, ragazzi. Ammettiamolo”.

Ci siamo divertiti così tanto in questo film. Sembrava un film indipendente”, ha detto la Paltrow. “Jon [Favreau], Robert [Downey Jr.] e io abbiamo improvvisato tutto il giorno ogni giorno. Ci sono state molte riscritture. La mattina andavamo nella roulotte di Jon e improvvisavamo tutti e tre. Non è tipico farlo in un film d’azione a grande budget. Jon era così brillante e voleva che il film avesse un senso di realtà e che fosse basato sui personaggi”.

Non c’era alcuna pressione su di noi”, ha aggiunto Gwyneth Paltrow. “Nessuno pensava che sarebbe diventato qualcosa. Lo studio pensava di aver corso un grosso rischio con Robert come protagonista e che probabilmente non sarebbe stato nemmeno un successo. Poi è uscito e ha cambiato il corso di quello studio”.

Quando le è stato chiesto se avrebbe mai immaginato di interpretare Pepper Potts in altri sei film Marvel, tra cui i blockbuster “Avengers: Endgame” e ”Avengers: Infinity War”, la Paltrow ha risposto incredula. “Non può essere vero. Non posso aver partecipato a sette film. È vero?”. Come sapranno i suoi fan, la Paltrow è spesso diventata virale per il fatto di non ricordare le cose del Marvel Cinematic Universe, in particolare quando ha ammesso che non aveva idea di aver girato delle scene nei panni di Pepper per “Spider-Man: Homecoming”.

Quando è stato tirato in ballo “Captain America: Brave New World” è stato tirato in ballo da Vanity Fair, Gwyneth Paltrow ha chiesto: “Che cos’è?”. “Mantengono tutto molto top secret”, ha poi detto Paltrow della Marvel. “Pensano di essere la CIA, come se si trattasse di segreti nazionali. Ecco perché non sapevo di essere in ‘Spider-Man’. Non me l’hanno mai detto. Non c’erano cartelli con scritto Spider-Man. Nel copione non c’era nemmeno scritto Spider-Man. Con loro è tutto un segreto”.

Ted Sarandos rivela perché le serie Marvel di Netflix non offrivano grande spettacolo

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Sei anni dopo la fine dell’universo dei Difensori, il co-CEO di Netflix, Ted Sarandos, ha finalmente rivelato il motivo per cui gli show Marvel di Netflix hanno avuto una portata limitata. Nel 2013 era infatti stato annunciato un accordo massiccio tra Marvel e Netflix per la produzione di spettacoli per il servizio di streaming che sarebbero stati collegati al suo universo più ampio. L’accordo ha portato a diversi show di successo, tra cui Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage, Iron Fist, The Defenders e The Punisher.

Mentre molti spettatori Marvel volevano che spettacoli come Daredevil continuassero, Netflix ha poi cancellato tutti i suoi spettacoli Marvel nel febbraio 2019, mentre Disney si preparava a lanciare il suo servizio di streaming, Disney+. Sebbene gli show di Netflix includessero alcuni elementi mistici e soprannaturali, si limitavano principalmente a contenere sequenze di combattimento all’interno della città di New York. In un’intervista a Variety, il co-CEO di Netflix ha dunque ora rivelato che le risorse erano limitate poiché Disney controllava il budget.

Ha anche dichiarato che hanno lavorato con il vecchio regime della Marvel Television, che non spendeva soldi liberamente, spiegando che: “Operava in modo indipendente dalla Disney. E loro erano parsimoniosi. E ogni volta che volevamo rendere gli show più grandi o migliori, dovevamo sbatterci sopra. I nostri incentivi non erano ben allineati. Noi volevamo fare grande televisione, loro volevano fare soldi. Io pensavo che avremmo potuto fare soldi con la grande televisione”. Tutte queste serie, alla fine, sono state cancellate e ad ora solo Daredevil è riuscito a trovare nuova vita su Disney+ con Daredevil: Rinascita, che si configura come sequel di quanto narrato sul personaggio da Netflix.

Coyote vs. Acme: Warner Bros. potrebbe aver trovato un acquirente per salvare il film

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Contro ogni aspettativa, il destino del film Coyote vs. Acme potrebbe non essere del tutto segnato, dato che secondo alcuni report la Warner Bros. starebbe negoziando con un distributore per vendergli il progetto fino ad oggi accantonato. Il film era infatti stato originariamente cancellato dalla Warner Bros. nel novembre 2023 per una rimozione fiscale, nonostante fosse già completo. Tuttavia, il film ha iniziato a essere presentato a potenziali distributori in seguito al clamore suscitato nell’opinione pubblica. Nell’aprile del 2024, sembrava però che lo studio non fosse riuscito a trovare un accordo con i potenziali acquirenti, lasciando il film accantonato per il prossimo futuro.

Tuttavia, nonostante la mancanza di notizie sul suo destino, il film sembra non fosse del tutto stato cancellato. Ora, Deadline riporta che la Warner Bros. è in trattativa per vendere Coyote vs. Acme al distributore Ketchup Entertainment per circa 50 milioni di dollari. La società di distribuzione e finanziamento ha precedentemente acquistato The Day the Earth Blew Up: A Looney Tunes Movie, uscito nelle sale il 14 marzo 2025. Secondo il rapporto, se si raggiungerà un accordo tra le due parti, il film – nel cui cast figura anche John Cena – potrebbe uscire nelle sale nel 2026, salvando così il film dalla prevista cancellazione.

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Coyote vs. Acme potrebbe ancora arrivare in sala

Ci si aspettava che Coyote vs. Acme facesse la fine di altri progetti della Warner Bros. come l’accantonato film su Batgirl e Scoob: Holiday Haunt, entrambi terminati prima che lo studio staccasse la spina. Questi cambiamenti dietro le quinte sono avvenuti durante la fusione della società con Discovery, che ha visto l’adozione di molte misure di riduzione dei costi. Tuttavia, il film dei Looney Tunes sembra essere riuscito a sfuggire al suo destino e quest’ultima notizia indica che potrebbe essere distribuito nelle sale cinematografiche come previsto in origine.

La Warner Bros. ha continuato ad assistere a importanti cambiamenti dietro le quinte, come ad esempio un rapporto del febbraio 2025 secondo il quale la Warner Bros. Games avrebbe eliminato il suo gioco di Wonder Woman e chiuso tre dei suoi studi di videogiochi. Anche Max ha rimosso tutti i cortometraggi originali dei Looney Tunes dalla sua piattaforma, nonostante l’uscita dell’ultimo film della serie. Tuttavia, se Ketchup Entertainment riuscirà a trovare un accordo con lo studio per assicurarsi il futuro del film, sarà almeno una produzione salvata tra i tanti cambiamenti in corso nella società.

Stranger Things – Stagione 5, Ted Sarandos afferma che: “Non ci sarà neanche un occhio asciutto”

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Creata da Matt e Ross DufferStranger Things è lo show fantasy-horror di successo di Netflix, incentrato sulle avventure della Undici di Millie Bobby Brown e dei suoi amici a Hawkins, Indiana, mentre affrontano le forze maligne del Sottosopra. Ora, nove anni dopo il debutto, la quinta stagione porterà a conclusione le storie di tutti i personaggi principali. C’è dunque grande attesa per questo ritorno, che avverrà nel corso di questo 2025.

In una recente intervista a Variety, Ted Sarandos – co-CEO di Netflix – ha rivelato di sapere esattamente come si concluderà la quinta stagione di  Stranger Things e ha anticipato che sarà un’esperienza emozionante per il pubblico. Pur non rivelando alcun dettaglio, il dirigente afferma che la stagione finale sarà una “corsa da brivido”. “La stagione finale di Stranger Things è un viaggio da brivido, ma un viaggio da brivido emotivo. Non ci sarà un occhio asciutto. So già come finirà.

Penso che Stranger Things sia un grande universo. Lo si vede nelle novelization della storia e dei personaggi, lo si vede nei prodotti di consumo, lo si vede nello spettacolo teatrale dal vivo, che è un prequel di Stranger Things, che sta avendo un enorme successo nel West End e che aprirà a Broadway tra pochi mesi”.

Cosa significa l’annuncio di Sarandos per la quinta stagione di Stranger Things

I commenti di Sarandos arrivano mentre i membri del cast di Stranger Things continuano a condividere quanto sia stata emozionante l’esperienza di dire addio alla serie di successo. L’attrice di Max Mayfield, Sadie Sink, ha recentemente parlato dei suoi ultimi giorni di riprese, raccontando a Josh Horowitz del podcast Happy Sad Confused: “E poi è arrivato l’ultimo giorno. È come se fosse un casino. Quindi sì, è difficile, di sicuro”. In un’intervista a Collider, l’attore di Mike Wheeler, Finn Wolfhard ha invece definito la lettura dell’episodio finale un’esperienza “incredibilmente emotiva”.

Mentre gran parte dell’emozione per il cast deriva indubbiamente dall’addio ai loro personaggi e ai loro colleghi, è probabile che la storia stessa degli ultimi episodi presenti alcuni momenti emozionanti. La serie ha già eliminato personaggi come Bob Newby (Sean Astin), Alexei (Alec Utgoff) e Eddie Munson (Joseph Quinn), anche se finora ha esitato a far morire i personaggi principali. Con il finale della quarta stagione che lascia aperta la porta al ritorno di Vecna, è possibile che un personaggio principale non arrivi ai titoli di coda dello show.

Elio: secondo trailer per il nuovo film Pixar!

Elio: secondo trailer per il nuovo film Pixar!

È stato presentato un nuovo trailer di Elio, il prossimo film Pixar che segue Elio Solis (Yonas Kibreab), un ragazzino di 11 anni che vuole essere rapito dagli alieni, per poi veder realizzato il suo sogno. La zia di Elio, Olga, è doppiata da Zoe Saldaña, mentre gli ambasciatori alieni Questa, Lord Grigon e Oooooo sono rispettivamente doppiati da Jameela Jamil, Brad Garrett e Shirley Henderson. L’uscita del film era inizialmente prevista per il 1° marzo 2024, prima di essere spostata al 18 giugno 2025.

Ora, come anticipato, la Pixar ha pubblicato un nuovo trailer che offre uno sguardo più ravvicinato a Elio. Il filmato inizia introducendo i vari personaggi con scene che includono Elio che cerca di essere rapito su una spiaggia, la zia Olga frustrata dal suo distacco dal mondo circostante e l’alieno Glordon (Remy Edgerly) che reagisce in modo apatico all’introduzione di una nuova macchina da guerra da parte di suo padre, Lord Grigon.

Dopo aver inviato un messaggio di successo a un gruppo di alieni in cerca di sognatori, Elio fa amicizia con Glordon. Quando Lord Grigon arriva in missione di conquista, i due diventano l’unica speranza di pace della galassia. Naturalmente, i due bambini potrebbero non essere del tutto adatti a questo compito, come dimostra la scena finale in cui Elio deve arrampicarsi nella bocca di Glordon per proteggersi dalla lava.

Cosa il nuovo trailer ci svela di Elio

Questo nuovo trailer completo sottolinea il fatto che il film si è stabilizzato nella sua nuova direzione. Uno dei motivi principali del ritardo della data di uscita del film è stata un’importante revisione creativa che ha incluso la sostituzione della zia Olga di Zoe Saldaña con America Ferrera inizialmente scelta per il ruolo della madre di Elio, e il regista originale Adrian Molina è diventato co-regista insieme a Domee Shi e Madeline Sharafian di Red. Il precedente trailer di Elio ha poi messo in evidenza i numerosi cambiamenti nella storia, in quanto riprendeva una scena importante del trailer originale, in cui il personaggio era terrorizzato anziché felice del suo rapimento.

Il nuovo trailer è dunque coerente con la direzione creativa rivelata dal trailer precedente e approfondisce ulteriormente la trama del prossimo film Pixar. Questo include un approfondimento significativo dell’amicizia tra Elio e Glordon, quest’ultimo per la prima volta sotto i riflettori. Anche lo scheletro generale della storia è stato rivelato, anche se la trama malvagia di Lord Grigon sembra evocare lo stesso tono leggero mostrato dal trailer precedente, che esplorava principalmente l’ossessione e il rapimento di Elio.

Ballerina: Ana De Armas si scontra con Keanu Reeves nel nuovo trailer

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Lionsgate ha rilasciato un nuovo trailer di Ballerina, il film spinoff della saga di John Wick con Ana de Armas nei panni di un’assassina addestrata a caccia di vendetta. L’azione – e ce n’è molta – si svolge durante gli eventi di John Wick 3 – Parabellum e segue Eve Macarro (de Armas), che sta iniziando il suo addestramento nelle tradizioni assassine dei Ruska Roma. Un precedente trailer, risalente al mese di settembre, aveva delineato la posta in gioco e la possibilità che Eve si imbattesse nel John Wick di Keanu Reeves.

Questo trailer, finalmente, lo rivela: i due si affronteranno in quella che sarà sicuramente un’epica resa dei conti wickeiana. “Ti ha mandato qui per uccidermi?”, Eve chiede a Wick quando emerge dall’oscurità in una notte di neve. “Oppure puoi andartene”, risponde Wick. “Non me ne vado”, dice lei. “A te la scelta“, conclude Wick. Con queste premesse, non resta che attendere l’uscita del film in sala.

Poiché il film si svolge prima degli eventi di John Wick 4, non è chiaro se si potrà avere un accenno a ciò che potenzialmente accadrà nel tanto vociferato John Wick 5, ma ci si può quantomeno aspettare un piccolo accenno a dove potrebbe andare il franchise in futuro. Ad ogni modo, l’appuntamento in sala è per il 6 giugno 2025.

Il cast di Ballerina

Oltre ad Ana de Armas (Knives Out; No Time to Die) nel ruolo principale e a Keanu Reeves (Matrix; John Wick) che riprende il suo ruolo iconico, il cast di supporto del film è composto da Anjelica Huston (La famiglia Addams; L’onore dei Prizzi), Gabriel Byrne (I soliti sospetti; Miller’s Crossing), il compianto Lance Reddick (John Wick; The Wire), Catalina Sandino Moreno (Maria Full of Grace; The Affair), Norman Reedus (The Walking Dead; Boondock Saints) e Ian McShane (Deadwood; John Wick).

Len Wiseman ha diretto lo spinoff, mentre Shay Hatten (John Wick 3 – Parabellum; Army of the Dead) ha scritto la sceneggiatura. Basil Iwanyk, Erica Lee e Chad Stahelski sono i produttori.

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Jason Momoa afferma che il suo Lobo è “abbastanza fedele” al personaggio DC Comics

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Dopo aver interpretato Aquaman nei film del DCEU, il tempo di Jason Momoa con il genere dei supereroi è dunque tutt’altro che finito, poiché si sta preparando a entrare nel DCU di James Gunn, ma questa volta in un ruolo molto diverso. Momoa interpreterà infatti il famoso cacciatore di taglie della DC, Lobo, anche se i dettagli sul suo coinvolgimento sono rimasti molto riservati.

Momoa ha però ora fornito ulteriori dettagli su come l’Universo DC stia realizzando un costume di Lobo fedele a quello del fumetto per il suo debutto in Supergirl: Woman of Tomorrow. In una nuova intervista con Ash Crossan di ScreenRant per il suo nuovo film, Minecraft, Momoa ha infatti parlato di diversi aspetti del personaggio, tra cui il fatto che ama il materiale di partenza della DC e che si tratta di un ruolo che lo rende nervoso.

Questo è il ruolo che ho sempre voluto interpretare. È il fumetto che ho amato, quindi sono molto nervoso. Interpretare questo personaggio non è per nulla scontato. È piuttosto grande. Non voglio svelare troppo, ma voglio dire, siamo abbastanza in linea con il personaggio e lui è piuttosto rude e burbero e… devo dire che la moto è molto bella. Alla domanda se pensa che Lobo sarà in giro per un bel po’ nel DC Universe, Momoa ha invece replicato: “Lo spero, lo spero. È il film di Supergirl, quindi è fantastico. Per ora vi sono entrato solo per un po’”.

Jason Momoa è perfetto per il ruolo di Lobo nell’Universo DC

Da quando è stato rivelato che Momoa si unirà ufficialmente al cast di Supergirl: Woman of Tomorrow, è stato uno degli aspetti più discussi del film, soprattutto per il fatto che una delle principali star della Justice League del DCEU si sta già unendo al DCU. Dalle dichiarazioni di Momoa, si evince che, sebbene la sua carriera di Aquaman si sia conclusa con una nota negativa, è pronto per un nuovo capitolo nel ruolo di Lobo, che diventa un sogno che si avvera. Grazie alla ricca storia di Lobo nei fumetti, ci sono molte direzioni in cui il DCU può portarlo in futuro.

Anche se Lobo sarà una novità per Supergirl: Woman of Tomorrow, l’idea di far interpretare il ruolo a Jason Momoa era nel mirino dei DC Studios da molto tempo. Anche Gunn ha rivelato di recente che il casting di Lobo per Momoa era qualcosa che avevano già in mente, il che rende la sua aggiunta al DCU ancora più eccitante. Cosa ha in serbo il futuro per Momoa dopo il film di Supergirl resta da vedere, poiché i DC Studios non hanno rivelato in quali altri film e spettacoli potrebbe apparire in seguito.

Jonathan Majors tornerebbe a interpretare Kang nel MCU: “Disney, Marvel Studios, li amo”

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Sembra proprio che Jonathan Majors non nutra risentimento nei confronti dei Marvel Studios. L’attore si è infatti detto pronto a tornare nel Marvel Cinematic Universe dopo aver interpretato Kang il Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. L’attore sta attualmente promuovendo il suo ultimo film, Magazine Dreams, e ha dichiarato che se la Marvel lo chiamasse per riprendere il suo ruolo nel MCU, accetterebbe.

Sì, certo che dico di sì. Disney, Marvel Studios, li adoro”, ha dichiarato Majors a USA Today. “Tom Hiddleston, ho amato lavorare con lui. Mi è piaciuto lavorare con Paul Rudd. Mi è piaciuto lavorare con Gugu Mbatha-Raw. Amo così tanto quell’industria, e ora sono nel posto in cui posso sentire l’amore da parte loro ed esprimere effettivamente il mio amore per loro”. Majors, come noto, è stato abbandonato dalla Marvel dopo essere stato condannato per due reati di aggressione e molestie.

L’attore è poi stato condannato alla libertà vigilata. Secondo quanto riferito, avrebbe dovuto riprendere il suo ruolo in Avengers: The Kang Dynasty. Tuttavia, in seguito alle accuse e alla successiva condanna, la Marvel ha preso le distanze dal personaggio, reintitolando il film sui Vendicatori in Avengers: Doomsday e concentrandosi così sul Dottor Destino, interpretato da Robert Downey Jr.. In un’intervista separata con Entertainment Weekly, a Majors è stato quindi chiesto di nuovo se tornerà alla Marvel e se in futuro riprenderebbe il suo ruolo di Damian “Diamond Dame” Anderson di Creed III.

Sì, sì, a entrambi”, ha risposto Jonathan Majors. “La versione di me che tornerebbe in quei posti, però, sarebbe diversa. Non credo che tra ‘azione’ e ‘stop’ succederebbe qualcosa di diverso. È per questo che ho ottenuto il lavoro. Ma ci sarebbe qualcosa di diverso se dovessi tornare, e mi piacerebbe. Ma come ho detto, non è sotto il mio controllo”. Sembra tuttavia piuttosto improbabile che i Marvel Studios richiamino Major per il ruolo di Kang, considerando che stanno totalmente voltando pagina, ma anche l’attore sembra avere altri progetti per il futuro.

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Mia Wasikowska e Taika Waititi protagonisti di Fing

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Mia Wasikowska e Taika Waititi protagonisti di Fing

Mia Wasikowska, Taika Waititi e gli attori David Walliams, Richard Roxburgh, Penelope Wilton, Blake Harrison e Robyn Nevin saranno i protagonisti, insieme all’esordiente Iona Bell, dell’adattamento cinematografico del best seller internazionale per bambini Fing di David Walliams. Variety ha riportato a novembre che Waititi era in trattative per recitare nel film. Il lungometraggio fantasy è co-scritto da Walliams e Kevin Cecil, con il regista Jeffrey Walker alla regia.

Le riprese principali sono iniziate presso gli Screen Queensland Studios di Brisbane, in Australia, grazie alla Production Attraction Strategy di Screen Queensland. Il film è una coproduzione ufficiale australiana e britannica guidata da Jo Sargent della King Bert Productions di Londra e Todd Fellman della Story Bridge Films del Queensland; AGC Studios cofinanzia e gestisce le vendite e la distribuzione a livello mondiale.

Di cosa parla Fing, con Mia Wasikowska e Taika Waititi?

La storia segue i bibliotecari Mr. e Mrs. Meek (Harrison e Mia Wasikowska), che fanno di tutto per rendere felice la loro adorata figlia Myrtle (Bell). Ma non è abbastanza per Myrtle, che vuole sempre di più. Quando Myrtle dichiara di volere un Fing, i suoi genitori non hanno altra scelta che rintracciarne uno, portandoli negli angoli più remoti e oscuri della giungla. Il Fing si rivela un mostro distruttivo tanto quanto Myrtle, che a sua volta deve combattere con il malvagio proprietario del parco degli animali, il Visconte (Waititi), determinato a possedere questa rarissima creatura.

Il preside della scuola di Myrtle (Walliams) riesce a malapena a gestire le sue buffonate e a destreggiarsi tra le esigenze di una scuola nell’era moderna. La tata (Wilton) è l’ostinata e fedele servitrice del visconte, che ha cresciuto fin dalla nascita, mentre il direttore della banca (Roxburgh) ha dovuto fare i conti con le spese eccessive del visconte per molti anni e sta esaurendo la pazienza. Walliams, che ha venduto più di 60 milioni di copie dei suoi libri in 55 lingue, ha pubblicato Fing nel 2019.

Isola dei Famosi 2025: a condurre sarà Veronica Gentili. Possibile partecipazione di Pierpaolo Pretelli e Simona Ventura

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È finalmente arrivata la conferma ufficiale: L’Isola dei Famosi 2025 si farà. La nuova edizione di uno dei reality più seguiti di Canale 5 è stata annunciata e non rimangono dunque più dubbi: tutti gli appassionati potranno seguire le vicende dei naufraghi anche quest’anno. Saranno però tantissime le novità per i telespettatori, che non vedranno più Vladimir Luxuria alla conduzione della trasmissione ma un volto nuovo, che a quanto pare piace parecchio soprattutto ai giovani.

Stiamo parlando di Veronica Gentili, già nota nel piccolo schermo perché alla guida de Le Iene su Italia 1 ed effettivamente molto amata dal pubblico.

Veronica Gentili: un volto amato dai giovani

Alla conduzione de L’Isola dei Famosi 2025 troveremo dunque Veronica Gentili. Giornalista ed attrice, oltre che conduttrice televisiva, è stata scelta per via del suo grande appeal nei confronti dei più giovani. Il reality, infatti, aveva bisogno di una ventata di novità e di attrarre un pubblico più fresco: da qui la scelta di Veronica Gentili che, tra l’altro, piace ai giovani molto più di Diletta Leotta.

Simona Ventura: un grande ritorno a L’Isola dei Famosi?

Un possibile grande ritorno a L’Isola dei Famosi potrebbe essere quello di Simona Ventura. L’obiettivo sarebbe quello di farla partecipare in veste di opinionista all’interno di un reality che, come sappiamo, conosce molto bene. La Ventura, infatti, non solo aveva condotto una delle prime edizioni dell’Isola dei Famosi, ma aveva anche partecipato come concorrente. Quello di quest’anno sarebbe dunque un ritorno in grande stile, in un ruolo del tutto nuovo ma che le calzerebbe a pennello.

Per il momento, comunque, non sono arrivate ancora conferme ufficiali in merito alla partecipazione di Simona Ventura. Bisogna infatti aspettare il via libera da parte della Rai.

Pierpaolo Pretelli il nuovo inviato in Honduras?

Un altro volto nuovo nell’Isola dei Famosi 2025 potrebbe essere poi quello di Pierpaolo Pretelli: personaggio molto amato dai giovani, da poco diventato papà per la seconda volta e reduce dalla tournée teatrale del musical Rocky. Pierpaolo potrebbe essere il nuovo inviato, ma anche su questo non sono ancora arrivate conferme ufficiali. Quel che è certo, è che il pubblico apprezzerebbe sicuramente la sua presenza e che anche lui porterebbe una bella ventata di freschezza in questa edizione del reality. Attivo sui social insieme alla sua Giulia Salemi, Pierpaolo Pretelli sostituirebbe Elenoire Casalegno, che lo scorso anno non ha deluso le aspettative ma si sa, i cambiamenti sono sempre ben accetti.

Questa nuova edizione de L’Isola dei Famosi sembra riservare dunque un bel po’ di novità interessanti, che potrebbero portare il reality verso una nuova era. Che il format funzioni infatti è indubbio: probabilmente, ha solo bisogno di una ventata di freschezza e di volti nuovi in grado di catturare e far appassionare anche i più giovani. Nei prossimi giorni arriveranno sicuramente nuovi aggiornamenti in merito: non ci resta che aspettare per sapere chi prenderà parte di questa edizione 2025.

L’ultima sfida: clip esclusiva “Io sono un calciatore”

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L’ultima sfida: clip esclusiva “Io sono un calciatore”

Ecco una clip esclusiva da L’ultima sfida, film di Antonio Silvestre, che arriverà al cinema dal 3 aprile distribuito da Amaranta Frame e Pfa films.

“L’ultima sfida” è una storia di sogni infranti e desideri mai realizzati, dove il calcio è qualcosa di più di una metafora di vita, dove le partite si vincono e si perdono, senza mai smettere di mettersi in gioco e rischiare.

Al centro della vicenda Massimo De Core (interpretato da Gilles Rocca), calciatore a fine carriera e incrollabile bandiera della sua squadra, che per anni ha sfiorato la possibilità di vincere un importante trofeo senza mai riuscirci. Quando finalmente raggiunge l’insperata finale della Coppa di Lega, la città esplode di entusiasmo. Ma anche nell’ultima partita della sua vita, il Capitano rischia di veder sfumare il suo sogno: un’organizzazione criminale vuole manipolare il risultato della partita e far perdere la sua squadra.

Protagonista del film Gilles Rocca, interprete di numerose fiction di successo come Carabinieri, Distretto di polizia, Don Matteo, I Cesaroni, Ris, Le tre rose di Eva, Nero a metà, e per il cinema di “Tre Tocchi” diretto da Marco Risi, “Natale a Londra” e “Lo sposo indeciso”, e vincitore di programmi come Ballando con le stelle e Tale e quale Sanremo. Protagonista femminile Michela Quattrociocche, già protagonista di “Scusa ma ti chiamo amore” e “Scusa ma ti voglio sposare” tratti dai romanzi di Federico Moccia, e interprete dei film “Natale a Beverly Hills” di Neri Parenti, “Una canzone per te” di Herbert Simone Paragnani, e “Sharm el Sheikh – Un’estate indimenticabile”, qui nuovamente protagonista nel ruolo di Germana, moglie e per anni procuratore del calciatore Massimo De Core, oggi influencer da milioni di follower che avrà un ruolo decisivo nella vicenda. Completano il cast Chiara iezzi, già interprete in diversi progetti, tra cui film e serie tv come Alex&Co 2 della Disney e la serie Mare Fuori per la quale riceve il prestigioso Filming Italy Award durante il Festival del Cinema di Venezia 81, e Giorgio Colangeli.

Zack Snyder’s Justice League: a quattro anni dall’uscita, le grandi domande lasciate senza risposta

Il 18 marzo 2021, Zack Snyder’s Justice League è stato presentato in anteprima su HBO Max. Sebbene abbia fatto poco per influenzare i detrattori del regista, la maggior parte dei fan della DC sembrava concordare sul fatto che si trattasse di un enorme miglioramento rispetto al montaggio cinematografico del 2017 di Joss Whedon. La Warner Bros. ha permesso a Zack Snyder di aggiungere nuove scene al film, molte delle quali hanno preparato il terreno per i suoi sequel mai realizzati.

Quattro anni dopo e oltre due anni dopo la fondazione dei DC Studios per riavviare il DCEU come DCU, è abbastanza ovvio che i sequel della Zack Snyder’s Justice League non si faranno. È difficile dire perché non abbiamo mai avuto un seguito animato o a fumetti, ma in questo articolo, grazie a CBM, diamo un’occhiata più da vicino ai più grandi fili della trama irrisolti e a cosa, se è stato rivelato, sulle intenzioni del regista per loro.

La gravidanza di Lois Lane

Ci sono stati diversi accenni nel corso del film che Lois Lane fosse incinta del figlio di Superman, e da allora è stato confermato dallo stesso Snyder. Inutile dire che è una cosa importante e probabilmente qualcosa che il regista aveva pianificato di esplorare in dettaglio nei due capitoli successivi della sua trilogia della Justice League. Questa rivelazione rende quella scena dell’Uomo d’Acciaio che culla i resti carbonizzati di Lois ancora più terrificante e spiega meglio perché l’eroe alla fine cade sotto il controllo di Darkseid.

Sebbene potremmo fare delle previsioni su dove questa gravidanza avrebbe portato alla fine, sappiamo grazie a Snyder che il figlio impotente di Superman sarebbe diventato un giorno il nuovo Batman.

La missione di Darkseid

Steppenwolf viene sconfitto dalla Lega (gravemente!) mentre Darkseid resta a guardare, ma ora che sa che l’Equazione Anti-Vita risiede sulla Terra, niente gli impedirà di provare ad ottenerla.

Alla fine del film, decide di radunare le forze di Apokolips per un’altra invasione su vasta scala della Terra, quindi è chiaro che questa battaglia contro Steppenwolf e i suoi Parademoni era solo la punta dell’iceberg. Alla fine, sembra che Darkseid sarebbe stato vittorioso, da qui l’esistenza di quella linea temporale di Knightmare.

Tuttavia, ci sono stati parecchi cenni al Multiverso in tutto lo Snyder Cut, quindi non possiamo fare a meno di chiederci se il regista avesse piani ambiziosi per esplorare cosa significasse anche nei suoi sequel.

Lex Luthor rivela l’identità di Batman

La versione del 2017 dell’incontro di Lex Luthor con Deathstroke ha visto la Warner Bros. anticipare la formazione della Injustice League (un gruppo che Snyder aveva pianificato di utilizzare in uno dei suoi sequel).

La scena originale, tuttavia, doveva gettare le basi per The Batman di Ben Affleck. In cerca di vendetta dopo essere stato rinchiuso nell’Arkham Asylum, Lex dice a Slade Wilson che Bruce Wayne è sotto il cappuccio. Ciò avrebbe sicuramente reso la missione di Deathstroke di eliminare Batman molto più interessante ed è qualcosa che molti fan erano entusiasti di vedere diventare realtà.

Affleck non solo è tornato per le riprese aggiuntive di Snyder, ma ha anche firmato per recitare in The Flash. Sfortunatamente, il suo periodo da Cavaliere Oscuro è ormai finito e non vedremo mai cosa stavano escogitando lui e Geoff Johns.

Attingere alla Forza della Velocità

Barry Allen di Joss Whedon era un comico che non riusciva a iniziare una corsa senza inciampare nei suoi stessi piedi. Questa versione, tuttavia, è portata in un viaggio molto diverso nella Zack Snyder’s Justice League.

Dopo aver attinto alla Forza della Velocità per invertire il tempo e salvare la Lega, lo Scarlet Speedster è molto più sicuro di sé quando corre per Central City rispetto a quando lo abbiamo incontrato per la prima volta. Vale anche la pena notare che è stato chiaramente in grado di attingere in modo più efficace alle sue straordinarie abilità. Tra queste, il viaggio nel tempo, un punto di svolta per qualsiasi universo dei fumetti.

Non è chiaro cosa Rick Famuyiwa avesse pianificato per questa versione di Flash, ma Andy Muschietti ha fornito uno strano mashup di toni da entrambe le versioni di Justice League.

Il ritorno di Clark Kent

Si dice che Clark Kent sia morto durante l’attacco di Doomsday, ma sembra che Kal-El abbia ripreso quell’identità, se la scena sopra è un’indicazione. L’abbiamo visto nel 2017, ovviamente, ma il colore della tuta è cambiato perché Snyder ha deciso che l’Uomo d’Acciaio avrebbe continuato a indossare il costume nero.

Questo è degno di nota e Superman potrebbe essere visto indossare quell’abito mentre culla i resti carbonizzati di Lois. Tuttavia, sembra che cadere sotto il controllo di Darkseid sia ciò che porta al ritorno della tuta rossa e blu.

Ciò che non sappiamo è come Clark sia riuscito a resuscitare senza compromettere la sua identità segreta di Superman, anche se, ovviamente, è stato rivelato che Snyder aveva pianificato di esplorare le difficoltà dell’eroe nel rimettersi in contatto con il suo lato umano in quei sequel pianificati. Quindi, anche se questo sembra un momento bello e superficiale, c’era chiaramente ancora molta storia da raccontare.

Last Heroes Standing

La visione di Cyborg ci dà un’idea di cosa succede dopo Zack Snyder’s Justice League, ma la scena Knightmare proprio alla fine del film ha lasciato i fan con una lunga lista di domande senza risposta.

Chiaramente, Batman ha bisogno dell’aiuto del Joker per trovare qualcosa che aiuti a rimandare Flash indietro nel tempo per salvare Lois Lane e sistemare le cose, ma è stata l’inazione di Bruce a causare apparentemente la sua dipartita (qualcosa che il Joker sottolinea con grande gioia in una scena eccezionale) in primo luogo.

Deathstroke, Mera e Cyborg sono tutti lì per aiutare, ma le cose vanno male quando arriva Superman. Non è chiaro se questo avvenga prima o dopo la scena Knightmare di Batman v Superman: Dawn of Justice, ma possiamo tranquillamente supporre che non tutti escano vivi da questo confronto. Sfortunatamente, rimane impossibile dare un senso a tutto questo senza i sequel di Snyder.

Potenziamento dei poteri di Cyborg

L’arco narrativo di Cyborg in Zack Snyder’s Justice League è senza dubbio il più interessante e, nonostante perda il padre, l’eroe accetta alla fine il suo nuovo status quo e supera il suo dolore e la sua rabbia.

Il piano originale prevedeva che Victor Stone fosse un fattore importante nel film di Flash, cosa che non è accaduta per una lunga serie di motivi. Avrebbe dovuto anche recitare nel suo film da solista, ma non possiamo immaginare che ci sia un futuro per Cyborg di Ray Fisher nel DCU dopo i suoi scontri molto pubblici con i vertici della Warner Bros.

È emozionante pensare a dove potrebbe arrivare questo Cyborg potenziato, e abbiamo sentito voci secondo cui Snyder immaginava che la sua storia finisse con Victor che padroneggiava i suoi poteri al punto da poter tornare ad apparire umano.

Wonder Woman torna a casa

Wonder Woman 1984 non ha avuto molto successo tra i fan e con Wonder Woman scartata dopo il reboot DCU, non abbiamo mai avuto un’avventura in solitaria ambientata ai giorni nostri. In ogni caso, Snyder sembrava voler stuzzicare qualcosa di diverso per la sua interpretazione del personaggio alla fine di Justice League.

Mentre Wonder Woman guarda tristemente in lontananza, è chiaro che sta pensando a Themyscira. Sappiamo da quello sguardo al futuro che alla fine si è riunita con sua madre, anche se Darkseid brucia il suo corpo di fronte alle sue compagne Amazzoni.

Snyder una volta sperava di usare Doctor Poison per spazzare via Themyscira dopo che Diana è tornata a casa, ma sembra che Darkseid la uccida se questa sequenza, che è stata aggiunta insieme alla scena Knightmare, è un’indicazione. Il regista ha apportato molti cambiamenti durante le riprese aggiuntive, quindi il posto di Wonder Woman nei sequel rimane un po’ confuso.

Hall Of Justice

Bruce Wayne ha deciso di trasformare Wayne Manor nella Hall of Justice anche nel montaggio cinematografico, ma qui sembra un po’ più significativo (specialmente perché mostra Batman uscire ulteriormente dall’ombra).

Grazie a uno sguardo al futuro, sappiamo che il Cavaliere Oscuro alla fine riesce a creare questa base operativa per la squadra, ma per gentile concessione di Superman controllato mentalmente, sembra che non duri a lungo. A un certo punto viene mostrato mentre volteggia sui resti della Hall of Justice con un Kilowog morto ai suoi piedi e il cappuccio di Batman in mano. È un’immagine sorprendente e memorabile.

Sfortunatamente, questo è un altro sguardo al futuro da una storia che Snyder difficilmente racconterà mai. Una ripartizione completa dei suoi piani per il sequel contraddice molto di ciò che è stato inserito in questo montaggio, anche se è chiaro che queste anticipazioni sono state incluse nel tentativo di forzare la mano della Warner Bros.

Messaggio di Martian Manhunter

Il piano di Zack Snyder era che questo incontro presentasse la versione di Green Lantern di John Stewart. Tuttavia, a causa dei piani per una serie TV di Green Lantern poi scartata, la Warner Bros. gli ha chiesto di non usare il Corpsman cosmico (il che ha senso, soprattutto perché avrebbe messo in ombra chiunque avessero pianificato di ingaggiare per il ruolo in quel momento).

Martian Manhunter non è un cattivo sostituto, però, ed è chiaro che era destinato ad aiutare la Lega. Ciò potrebbe in qualche modo contribuire a garantire che quel futuro desolato non si verifichi, e l’eroe sarebbe probabilmente la chiave nella battaglia contro Darkseid.

È stata una conversazione breve, anche se molto interessante, tra lui e Batman. Inoltre, poiché Martian Manhunter apparentemente non rientrava nei piani originali di Snyder, sarebbe stato affascinante vedere come un sequel avrebbe sfruttato sia lui che, forse, Lanterne Verdi non umane.

The Monkey è il miglior incasso nazionale per un film tratto da Stephen King

The Monkey, il nuovo film tratto da Stephen King, è diventato un grande successo per l’autore. King è noto soprattutto per le sue opere nel genere horror, molte delle quali sono state adattate per il cinema. Molte di queste hanno ottenuto uno straordinario successo di critica, tra cui Carrie del 1976, che ha ottenuto un punteggio Certified Fresh del 94% su Rotten Tomatoes ed è stato candidato a due Oscar. Altri importanti adattamenti includono Shining (83%), Misery non deve morire (91%, una vittoria all’Oscar) e i titoli non horror Stand by Me (92%, una nomination all’Oscar) e Le Ali della Libertà (89%, sette nomination all’Oscar).

Oltre al suo successo di critica, molti film basati sui romanzi di Stephen King sono diventati dei successi al botteghino. I più notevoli sono It del 2017 e il suo seguito del 2019 It: Capitolo 2, che hanno incassato rispettivamente 701 milioni di dollari e 467,6 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando il suo primo e secondo adattamento con il maggior incasso di tutti i tempi. In totale, una mezza dozzina di adattamenti di King hanno incassato più di 100 milioni di dollari al botteghino, tra cui Il miglio verde (290,7 milioni di dollari) e 1408 (131,3 milioni di dollari).

The Monkey è uno dei film di Stephen King con i maggiori incassi e continua a guadagnare

The Monkey sta scalando una delle classifiche più importanti. Il nuovo film, scritto e diretto da Osgood Perkins di Longlegs, è un adattamento del racconto omonimo di Stephen King e vede Theo James nei panni dei gemelli Bill e Hal Shelburn, tormentati da una scimmia giocattolo maledetta che uccide le persone intorno a loro in modi raccapriccianti e inspiegabili. L’uscita di The Monkey è iniziata il 21 febbraio, debuttando al secondo posto della classifica nazionale per il weekend, dietro al secondo weekend di Captain America: Brave New World, con un incasso di debutto di 3 giorni di 14 milioni di dollari.

Le previsioni di incasso parlano di un totale nazionale cumulativo di 35,2 milioni di dollari. Secondo la classifica pubblicata da The Numbers, questo sarà più che sufficiente per il film per scalare la classifica delle uscite cinematografiche nazionali di Stephen King con il maggior incasso di tutti i tempi, piazzandosi al 15° posto tra L’Acchiappasogni del 2003 (33,7 milioni di dollari) e Carrie del 2013 (35,3 milioni di dollari).

Cosa significa questo per The Monkey

Mentre The Monkey sta compiendo la parabola della sua vita in sala, arrivando anche in Italia il 20 marzo, il film di Osgood Perkins ha ancora la possibilità di continuare a scalare la classifica degli adattamenti di Stephen King. Mancano solo 0,1 milioni di dollari al sorpasso su Carrie del 2013, ma a seconda di come andrà, potrebbe potenzialmente superare The Running Man (38,1 milioni di dollari) e The Boogeyman (43,2 milioni di dollari) e raggiungere il 12° posto, anche se sembra improbabile che il film entri nella Top 10, poiché dovrebbe incassare più dei 47,9 milioni di dollari guadagnati da Secret Window del 2004.

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