Arrivano le prime immagini di uno Sean Penn truccatissimo, con
look da rockstar, per il nuovo attesissimo film di Paolo
Sorrentino, This Must Be the Place. Per vedere le foto.
L’attore è stato fotografato con ancora indosso parrucca e
trucco a New York, nel quartiere Wednesday. Ecco alcuni scatti:
Sean Penn è in trattative per
interpretare Genius, storia dell’editore Max Perkins. Il film sarà
diretto dal produttore Bill Pohlad, al suo debutto registico.
La notte degli Oscar che ha
incoronato Alejandro González Iñárritu e il suo
Birdman ha anche, come era ovvio per il
perbenismo degli americani, generato qualche polemica. Le lamentele
sono nate dal fatto che Sean Penn, presentando il
miglior film, abbia appellato il regista e produttore “son of a
b****”, facendo un riferimento chiaramente scherzoso alla
green card e al fatto che un messicano producesse film in USA.
L’attore ha dichiarato di recente di
non volersi scusare con le seguenti motivazioni: “Ci sono degli
scherzi e delle chiacchiere ricorrenti tra me e lui (Iñárritu, ndr)
Nel momento in cui ho detto quella cosa, lui è stata le prima
persona nella stanza a sapere che aveva vinto”.
A gudicare dall’abbraccio che è
seguito trai due e dal fatto che in passato hanno collaborato con
grande profitto artistico, sembra davvero improbabile che il
regista voglia delle scuse!
Solo tre giorni fa vi avevamo detto che il premio
Oscar Reese Witherspoon si sarebbe unita al cast
di Inherent Vice, prossimo film di
Paul Thomas Anderson e adattamento del romanzo
Vizio di forma da noi di Thomas
Pynchon.
Adesso invece, stando alla fan page
ufficiale del regista a Joaquin Phoenix, Benicio del Toro,
Owen Wilson, Reese Witherspoon, Jena Malone e
Martin Short si unisce anche Sean
Penn. La notizia non è ancora ufficiale, ma la pagina si è
rivelata già altre volte abbastanza attendibile.
In attesa di sapere come Anderson
adatterà la storia per lo schermo, ecco la trama ufficiale del
romanzo di Pynchon: California, inizio anni Settanta.
Doc Sportello, investigatore privato con una passione smodata per
le droghe e il surf, viene contattato da una vecchia fiamma,
Shasta, che gli rivela l’esistenza di un complotto per rapire il
suo nuovo amante, un costruttore miliardario. L’investigatore non
fa neanche in tempo ad avviare le sue indagini che si ritrova
arrestato per l’omicidio di una delle guardie del corpo del
costruttore, il quale è intanto sparito, come pure Shasta. Sembrano
le premesse del più classico dei noir, ma ben presto le coincidenze
piú strane si accumulano e il mistero si allarga a macchia di
leopardo. Doc inciampa così in collezioni di cravatte con donnine
discinte, in falsi biglietti da venti dollari con il ritratto di
Richard Nixon, in un’associazione di dentisti assassini nota come
Zanna d’Oro, che è però anche il nome di un sedicente cartello
indocinese dedito al traffico di eroina.
L’attore e regista Sean
Penn sarebbe finito sotto indagine per aver incontrato
segretamente il boss del narcotraffico El Chapo
prima del suo arresto. L’attore incontrò il boss per un’intervista,
apparsa poi sulla rivista Rolling Stone grazie all’aiuto
dell’attrice messicana Kate del Castillo, che ha
interpretato una parte messicana in una nota soap opera.
Penn
racconta che il boss del cartello di Sinaloa, considerato il più
grande narcotrafficante del mondo, voleva far girare un film sulla
sua vita. Una vicenda che ha portato le autorità messicane a
indagare l’attore Usa.
Trai passaggi più
scottanti tra i due in cui a un certo punto il boss definisce
il candidato repubblicano Donald Trump «un mio amico».
Siamo abituati a vedere le prove
d’attore di Sean Penn in tutti i generi e nei personaggi più
complessi. E sembra che dopo aver terminato Gangster
Squad ora sia in trattative per
Sean Penn, che ha recitato
in due episodi di Friends nel
2001, ha detto che il defunto attore Matthew
Perry era un “ragazzo di talento”, e ha detto
di averlo elogiato l’ultima volta che si sono
incontrati.
“Non posso affermare di averlo
conosciuto bene, ma mi è piaciuto molto“, ha detto Sean Penn nell’episodio di mercoledì
diPiers
Morgan Uncensored. “L’ho
visto di recente, e stavamo entrambi prendendo un volo in partenza
dall’aeroporto di Los Angeles, e gli ho fatto i complimenti per
quello che sapevo del suo libro.”
Il libro di memorie di
Perry, Friends,
Lovers, and the Big Terrible Thing, parla della sua
battaglia decennale contro la dipendenza da droga e alcol. Sean Penn ha ammesso di “non
aver letto il libro“, ma ha detto di aver letto
“diverse” interviste di Matthew Perry
sull’opera.
“Sembrava che ne parlasse, lo
avesse affrontato ed era molto intelligente e audace al
riguardo. E offre generosamente la sua esperienza alle persone
per essere d’aiuto”, ha detto l’attore. “È tragico, non
posso dire di essere rimasto terribilmente sorpreso. Non so
cosa riferisca l’intero coroner e tutto il resto, ma so che nel
corso degli anni aveva causato molti danni ai suoi
organi”.
Sean Penn ha detto che Matthew
Perry ha lasciato un impatto duraturo sul mondo. “Ha
avuto modo di lasciarsi alle spalle quella storia e di dare molta
gioia a molte persone con il suo talento“, ha
detto. “Quindi auguro ogni bene alla sua
famiglia.”Matthew Perry è
morto all’età di 54 anni il mese scorso nella sua casa di
Pacific Palisades. La causa ufficiale della morte non è stata
ancora determinata.
La coppia Sean Penn e Leonardo Di
Caprio potrebbero essere i protagonisti di The Revenant, adattamento del romanzo di
Michael Punke del regista Alejandro Gonzalez
Inarritu (Biutiful). Il film è prodotto dalla New Regency.
Nulla è certo visto che i due attori sono fra i più richiesti di
Hollywood.
Dylan Penn, figlia
del regista e attore Sean Penn e dell’attrice
Robin Wright, ha debuttato sul grande schermo
con Condemned, film che ha
avuto una premiere allo Screamfest lo scorso 18 ottobre. Il
padre Sean non sta facendo mancare il suo supporto alla figlia, per
la quale ha presenziato più di un evento a Hollywood con il
fine principale di promuovere il film, che sarà in Digital HD e nei
cinema americani dal 13 novembre prossimo.
Sean Penn
è in Ucraina per girare un documentario sull’invasione della
Russia, come conferma Vice Studios. L’attore premio Oscar è apparso
nel video di una conferenza stampa giovedì, nella capitale ucraina
di Kiev, mentre ascoltava i funzionari del governo parlare della
crisi.
Il documento è una produzione di
Vice Studios in associazione con Vice World News e Endeavour
Content. Penn ha visitato l’ultima volta l’Ucraina nel
novembre 2021 e ha iniziato a prepararsi per il suo documentario.
Le foto del viaggio di Penn a novembre furono pubblicate già
all’epoca dal servizio stampa dell’operazione delle forze congiunte
ucraine.
“Penn ha visitato l’Ufficio del
Presidente e ha parlato con il vice primo ministro Iryna
Vereshchuk, così come con giornalisti locali e membri dell’esercito
ucraino” da quando è arrivato in Ucraina questa settimana, si
legge su
Newsweek. L’Ufficio del Presidente ha rilasciato una
dichiarazione attraverso l’ambasciata ucraina elogiando l’attore e
regista premio Oscar.
“Il regista è venuto
appositamente a Kiev per registrare tutti gli eventi che stanno
attualmente accadendo in Ucraina e per dire al mondo la verità
sull’invasione russa del nostro Paese”, si legge nella
traduzione della dichiarazione del presidente Volodymyr Zelens’kyj
“Sean Penn è tra coloro che sostengono l’Ucraina in Ucraina
oggi. Il nostro Paese gli è grato per una tale dimostrazione di
coraggio e onestà”.
La dichiarazione aggiunge: “Sean
Penn sta dimostrando il coraggio che a molti altri è mancato, in
particolare alcuni politici occidentali. Più persone così ci
saranno – veri amici dell’Ucraina, che sostengono la lotta per la
libertà – prima potremo fermare questa atroce invasione della
Russia”.
Penn è stato al centro di molte
operazioni umanitarie e contro la guerra nel corso degli anni. Il
documentario Discovery Plus del 2020 Citizen Penn
ha raccontato gli sforzi dell’attore nella creazione
dell’organizzazione senza scopo di lucro Community Organized Relief
Effort, nota anche come CORE, in risposta ai terremoti di Haiti del
2010. CORE ha anche schierato squadre per aiutare con in tutti gli
Stati Uniti nei test per il COVID-19 e vaccini.
Risale all’autunno scorso la notizia
che Sean Penn sarebbe stato il protagonista
dell’adattamento cinematografico di The Prone
Gunman, di Jean-Patrick Manchette.
Sean Penn è solidale con il sindacato degli
sceneggiatori, i cui membri sono attualmente in sciopero per
lottare per salari e condizioni di lavoro migliori nell’era dello
streaming. “Il mio pieno supporto è con la corporazione degli
sceneggiatori“, ha detto Penn durante la conferenza stampa di
oggi al Festival di
Cannes per il suo ultimo film Black
Flies, che ha debuttato in Concorso. “Ci sono
molti nuovi concetti che vengono lanciati, incluso l’uso dell’IA. E
mi sembra semplicemente un’oscenità umana che ci sia stato un
respingimento sul dibattito di questi temi.”
Sean Penn ha anche criticato la PGA definendola una
“gilda di banchieri“, affermando che “la prima cosa
che dovremmo fare in queste conversazioni è cambiare la Gilda dei
produttori e intitolarla come si comportano, che è la gilda dei
banchieri. È difficile per così tanti sceneggiatori e persone del
settore che non possono lavorare”.
Black
Flies è stato
presentato in anteprima al Palais al Festival di
Cannes dove ha ricevuto una standing ovation
di cinque minuti. Diretto da Jean-Stéphane Sauvaire e adattato dal
romanzo di Shannon Burke del 2008, la storia segue il giovane
paramedico Ollie Cross, che sogna di andare alla facoltà di
medicina. Ma fa fatica a studiare mentre affronta il lavoro intenso
e faticoso da paramedico nell’unità di emergenza a Brooklyn. Penn
interpreta un paramedico veterano, che insegna a Ollie ad
affrontare le crisi di emergenza sanitaria mentre affrontano le
difficoltà a New York City. “È stato un modo per capire
la città e i suoi abitanti”, ha detto il regista Sauvaire alla
sala dei giornalisti della realizzazione del film. “È stato un
modo per entrare nella vita delle persone e mescolare il divario
tra documentario e finzione“.
Stéphane Sauvaire, Tye Sheridan
e Sean
Penn hanno trascorso del tempo sul retro delle
ambulanze a New York prima che le riprese del film iniziassero e
quasi tutte le situazioni strazianti del film, dalle ferite da arma
da fuoco intrise di sangue alle scene inquietanti di violenza
domestica e gravidanze pericolose, sono state basate direttamente
influenzate da esperienze di vita reale. Dopo aver trascorso così
tanto tempo sul campo,
Sean Penn ha ammesso di essersi sentito scoraggiato
dallo stato del sistema sanitario americano. “Con così tanti
lavoratori in prima linea, le persone li svolgono in gran parte con
il desiderio di servire“, dice Penn dei primi soccorritori,
che sono raffigurati in “Black
Flies“. “E poi quello che scoprono è che sono
assediati da azioni di gioco politico a breve termine. Questo film,
spero, si aggiunge a quella conversazione. Speriamo tutti che lo
faccia perché è una rappresentazione delle forze primitive dei
salvatori. Devono fare qualcosa per creare un sistema sanitario
migliore. L’attore ha notato anche l’avidità al centro
del settore sanitario: “Spesso baasta raccogliere corpi per
generare Ching ching ching dell’assicurazione”. Black
Flies è in concorso a, Festival di
Cannes, dove compete per la Palma d’Oro contro
“Asteroid City” di Wes Anderson, “May December” di Todd Haynes,
“Monster” di Kore-eda Hirokazu e altri film.
Noto per i suoi ruoli eccentrici,
l’attore Sean Gunn si è inizialmente affermato
grazie ad alcuni personaggi televisivi, per poi conquistare maggior
fama al cinema partecipando in ruoli di rilievo nei film diretti
dal fratello James, il più dei quali facenti parte del Marvel Cinematic Universe.
9. Ha preso parte a prodotti
televisivi. L’attore diventa inizialmente noto grazie alla
sua partecipazione ad alcuni episodi di serie come Da un giorno
all’altro (1999), Angel (1999-2000), e Going to
California (2001), per poi diventare particolarmente popolare
grazie al ruolo di Kirk Gleason nella serie Una mamma per
amica (2000-2007). Successivamente continua a ricoprire altri
ruoli per il piccolo schermo in titoli come October Road
(2007-2008), PG Porn (2008-2009), The Morning
After (2011), H+ (2012-2013) e Una mamma per
amica: Di nuovo insieme (2016).
8. È anche
produttore. Nel 2000 Gunn esordisce anche nel ruolo di
produttore per il film comico The Specials, con
protagonista Rob
Lowe, per poi ricoprire nuovamente questo compito per
alcuni cortometraggi come Love, Sex & Murder (2001) e
The Man Who Invented the Moon (2003). Nel 2019 è invece
produttore esecutivo della serie After Ray, di cui è anche
protagonista.
Sean Gunn è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 388 mila persone. All’interno
di questo l’attore è solito condividere diversi tipi di foto, dalle
curiosità a quelle relative ai momenti di svago, da luoghi visitati
ad occasioni in cui è in compagnia di amici o colleghi. Non mancano
infine anche diverse immagini promozionali dei suoi progetti da
interprete.
Sean Gunn in Una mamma per
amica
6. Non ha sempre ricoperto
solo il ruolo per cui è famoso. Prima di diventare celebre
come Kirk Gleason, apparso ufficialmente soltanto nel quinto
episodio della prima stagione, Gunn aveva già ricoperto due
differenti ruoli negli episodi precedenti. Era infatti stato
inizialmente Mick, un addetto della linea telefonica, e un
personaggio chiamato solo come “il ragazzo dei cigni”.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Sean Gunn è Rocket Racoon
5. È lui a dare i movimenti
al celebre personaggio. Benché venga doppiato dall’attore
Bradley
Cooper, il personaggio di Rocket Racoon per i film
Marvel viene realizzato grazie alle
movenze di Gunn, il quale si esibisce grazie alla motion capture.
L’attore è infatti particolarmente esperto in questa tecnica, e ne
ha sperimentato nuovi utilizzi per poter dar vita al noto
personaggio.
4. Non sapeva cosa lo
aspettava. Quando Gunn fu assunto per il ruolo di Kraglin,
suo fratello gli anticipò che avrebbe dovuto ricoprire anche un
personaggio in CGI. Successivamente, quando gli fu comunicato che
avrebbe dovuto dar corpo proprio a Rocket, uno dei protagonisti,
l’attore credeva che avrebbe dovuto soltanto leggere le battute del
personaggio agli altri attori, invece si ritrovò sul set con
l’apposita tuta verde a dover recitare concretamente il ruolo.
3. È capace di fare una cosa
che pochi attori sanno fare. In molti si sono chiesti come
mai non fosse stato chiesto allo stesso Cooper di fornire le
movenze per il personaggio, ma a questo quesito ha risposto il
regista James
Gunn, affermando che Sean è in grado di camminare a
quattro zampe in modo particolarmente credibile, ed è inoltre
dotato di grande agilità e capacità di compiere strani movimenti.
Cosa che non tutti gli attori sanno fare.
Sean Gunn in Guardiani della
Galassia
2. Ha acquisito importanza
all’interno dei film. Il personaggio grazie a cui è
possibile ammirare il volto dell’attore nei due film Marvel è quello di Kraglin.
Inizialmente questi è uno dei membri più importanti della banda
capitanata da Yondu. Con il secondo film acquisirà sempre maggior
rilevanza all’interno della storia, passando dall’essere un
sedicente cattivo ad essere membro dei Guardiani della Galassia. Il suo
personaggio dovrebbe trovare ulteriore approfondimento nell’atteso
terzo capitolo della trilogia.
Sean Gunn: età e altezza
1. Sean Gunn è nato a St.
Louis, in Missouri, Stati Uniti, il 22 maggio 1974.
L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.
I percorsi professionali di
Sean e James
Gunn si sono intrecciati grazie al franchise di
Guardiani della Galassia,
dove il fratello del regista ha interpretato Rocket Raccoon in
motion capture e Kraglin. In seguito al licenziamento avvenuto lo
scorso anno, con il conseguente rimando della produzione del terzo
capitolo, era stato lo stesso
Sean a sostenere l’ipotesi dell’utilizzo – da parte
della Marvel – della sceneggiatura di
James (notizia poi confermata da
Chris Pratt); ora però gli occhi sono tutti puntati su
Suicide Squad 2, il progetto in
cantiere che lo vedrà coinvolto in veste di autore e regista.
Sul film si è pronunciato l’attore,
spiegando sul red carpet di Captain
Marvel che “Ciò che è interessante per me come
artista è ancora più interessante come fratello. Abbiamo lavorato
insieme in molte occasioni, fin da quando eravamo bambini. E se
vuole che faccia qualcosa, lo farò.”
Questo significa che vedremo anche lui in Suicide Squad
2?
“Una delle cose che rispetto di
più di James è la sua capacità di raccontare storie. Quindi se non
avrà intenzione di portarmi a bordo non lo farò, e se invece avrà
in serbo una parte per me, sarei felice di esserci. Tuttavia so che
abbiamo le nostre carriere separate e sto facendo anche altri
progetti, quindi vedremo cosa accadrà…“
Per quanto riguarda il sequel,
sappiamo che funzionerà come riavvio del franchise tratto dai
fumetti DC e che Will Smithnon farà più parte del
cast: al suo posto dovrebbe arrivare Idris
Elba, come riportato nelle ultime ore da
THR.
Margot Robbie, ora sul set dello
spin-off Birds Of Prey, potrebbe tornare in
scena nel sequel ma non ci sono ancora conferme ufficiali.
Suicide Squad
2 uscirà nelle sale il 6 agosto
2021 e dovrebbe intitolarsi The Suicide
Squad, molto semplicemente, con la determinazione
dell’articolo che forse vuole dirci che la squadra vista in azione
in maniera anarchica nel primo film, avrà una sua identità forte in
questo sequel.
Dopo quello di Dave
Bautista, è arrivato nelle ultime ore il messaggio di
supporto di Sean Gunn per il fratello James
Gunn dopo l’improvviso licenziamento da parte della
Disney che ha allontanato il regista e sceneggiatore dalla
produzione di Guardiani della Galassia
Vol.3.
Quelle di Gunn sono parole
d’affetto sincero nei confronti di una situazione che conosceva
benissimo e che, secondo lui, non deve e non può condizionare
l’opinione del pubblico sull’artista.
Di seguito vi riportiamo la traduzione integrale:
“Inutile
dire che amo e sostengo mio fratello James e sono orgoglioso di
quanto sia gentile, generoso e compassionevole con tutte le persone
della sua vita. Sin da bambino era chiaro che desiderava (o forse
era destino) di essere un artista, raccontare storie, trovare la
sua voce attraverso fumetti, film, la sua band. La lotta per
trovare quella voce era a volte goffa, fuorviante o addirittura
stupida, a volte meravigliosa, commovente e divertente. Da quando
ha dedicato tutta la sua vita ai film dei Guardiani e al MCU sei anni fa, l’ho visto
incanalare quella voce nel suo lavoro e vederlo trasformarsi come
persona. L’ho visto preoccuparsi di “ammorbidire il suo carattere”
affinché un pubblico più vasto si rendesse conto che questa sua
ironia non era così utile come pensava, che il suo talento per la
narrazione fosse qualcosa di meglio. Ho visto che aveva più cuore
del ragazzo che pensava di aver bisogno di suscitare scalpore
facendo battute orribili o offensive, e la parte migliore è che
questo cambiamento in mio fratello si è riflesso nel cambiamento
che i Guardiani subiscono. Ho sentito mio fratello dire molte volte
che quando Quill raduna la squadra e dice “questa è la nostra
possibilità di dimostrare che ci importa qualcosa”, quello era lo
stesso discorso di incoraggiamento che lui stesso aveva bisogno di
sentire. Fa parte di ciò che ha reso il lavoro sui film dei
Guardiani un’esperienza così gratificante per il cast. Siamo
riusciti a trovarci coinvolti in un film di supereroi di grosso
budget che era, in sostanza, profondamente personale. Questo è un
regalo. Ed è per questo che va bene. Tutto ciò per me non è una
novità, a proposito. È tutto ciò che James ha spiegato molte volte
nelle interviste, in modo più dettagliato e più eloquente. Fa
sempre parte di questa storia. Quindi credo che la mia speranza sia
che i fan continuino a guardare e apprezzare i film dei Guardiani,
non a dispetto del fatto che il regista era un po’ un idiota, ma
proprio per questo. Sono, dopotutto, film sulla scoperta del tuo io
migliore. Lavorare su quei film ha reso mio fratello una persona
migliore e sarò sempre orgoglioso di questo. Pace.“
Vi ricordiamo che le
motivazioni che hanno causato tale decisione al vertice della Casa
di Topolino sono state attribuite a una serie di tweet che Gunn
aveva affidato alla rete circa dieci anni fa, cinguettii
insensibili, profondamente stupidi, frasi scritte con il solo scopo
di provocare reazioni sgradevoli. A tale decisione è seguita poi
la comunicazione
ufficiale di Gunn stesso, un’ammissione di colpa per il
contenuto dei tweet, una dichiarazione in cui il regista e
sceneggiatore si distacca dall’uomo che era quando ha affidato a
Twitter quelle dichiarazioni di cattivo gusto.
Sean Gunn, che nell’MCU ha fornito i movimenti per
Rocket e ha interpretato Kraglin, è ora pronto a seguire suo
fratello James
Gunn e debuttare nel DC
Universe. Qui egli ha in realtà già ben tre ruoli, in quanto è
la voce di Weasel e GI Robot in
Creature
Commandos, ma il ruolo più importante sarà quello di
Maxwell Lord, anche se l’attore sembra non poter
ancora effettivamente confermare che si tratti di questo
personaggio. “L’altro che hai menzionato – che non sono sicuro
di poter ancora tecnicamente menzionare pubblicamente, anche se
ovviamente la voce è uscita – tutto ciò che posso dire è che quel
personaggio è un po’ più radicato nell’essere“, ha detto Gunn
in una chiacchierata con ScreenRant.
“Molto più radicato, ovviamente,
come essere umano. Quindi è un personaggio che affronterò in modo
più tradizionale“. Gunn ha parlato anche degli altri due ruoli
che sta interpretando nel DCU, affermando di essere “ben
attrezzato” per destreggiarsi tra più personaggi in qualsiasi
momento. “E persino io, che sono un attore molto caratterista,
ho fatto tanti tipi di cose diverse e strane. Quindi, oltre ai tre
personaggi che hai citato, ho tre diversi film indipendenti che sto
facendo, a partire dalla prossima settimana e nel corso dei
prossimi mesi. Quindi ci sono un sacco di personaggi che sto
cercando di gestire, tutti“, ha aggiunto Gunn.
Ha poi fatto un paragone tra Weasel
e GI Robot, dicendo che il primo è quasi tutto recitato
fisicamente, mentre il secondo dipende molto dalla sua voce.
“Ma per la DC in particolare, una delle cose che rende tutto
più facile è che i personaggi di Creature Commandos sono animati,
ma anche se fossero in live action, come abbiamo visto con Weasel,
c’è ancora la CGI, sarebbero personaggi in CGI“, ha
continuato. “Anche GI Robot è ovviamente un robot. Weasel, sì,
grugnisce e cose del genere, ma si tratta soprattutto di movimenti.
GI è quasi completamente incentrato sulla voce. Quindi sono un po’
diversi l’uno dall’altro. E si trovano in una zona molto lontana
dello spettro dei personaggi dell’universo“.
La serie animata Creature
Commandos, composta da 7 episodi, sarà trasmessa in
streaming su Max e avrà come protagonisti David Harbour nel ruolo di Eric
Frankenstein/Mostro di Frankenstein, Indira Varma
nel ruolo della Sposa, Zoe Chao nel ruolo della
Dott.ssa Nina Mazursky, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus,
Sean Gunn nel ruolo di Weasel e Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag Senior.
Steve Agee riprenderà il suo ruolo in Peacemaker, John Economos. È prevista anche
la partecipazione di Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller.
Recentemente James Gunn ha rivelato di considerare La sposa
di Indira Varma come il personaggio principale
della serie. Ha anche aggiunto che non sta dirigendo alcun
episodio, ma ha diretto le sessioni di registrazione di ciascun
attore.
Arriva da Deadline la notizia che
Sean Gunn, l’attore e fratello di James Gunn reduce dal lavoro con i Guardiani della Galassiaè
destinato ad assumere il ruolo del malvagio uomo d’affari
Maxwell Lord nel nuovo universo DC
supervisionato da James Gunne
Peter Safran.
Il ruolo era stato precedentemente
interpretato da Pedro Pascal nel
film Wonder Woman
1984 del 2020.Non è chiaro se
Maxwell Lord di Sean Gunn farà un cameo in
Superman:
Legacydel fratello James Gunn , che entrerà in produzione il
prossimo anno. Il personaggio, da quanto abbiamo appreso,
verrà menzionato nel background di Legacy ma
apparirà nei futuri progetti DC. La stessa cosa dovrebbe
verificarsi per gli altri personaggi del nuovo universo DC, la
prima fase che si chiamaGods and
Monsters: Chapter One.
Maxwell Lord ha
debuttato nel 1987 in Justice League #1
creato da Keith Giffen, JM DeMatteis e Kevin
Maguire. Inizialmente concepito come un amigo della
Justice League e chiave per la formazione della
Justice League International; alla fine
divenne un nemico dell’org e di Wonder Woman. Mentre era un ricco
uomo d’affari, durante il
crossover Invasion, gli
furono donati dei superpoteri quando una bomba genetica fu fatta
esplodere da invasori alieni. La detonazione innesca il
metagene latente di Lord, garantendogli la capacità di controllare
le menti degli altri, anche se con grandi sfide.
Sean Gunn ha interpretato
Kraglin nella trilogia GOTG della Marvel, dove i film sono stati
diretti e scritti da James Gunn. Ha anche collaborato con
James Gunn nel suo Suicide Squad nei panni di Weasel, e nel
film Super, così come in Tromeo &
Juliet, quest’ultimo co-scritto da James
Gunn. I crediti televisivi includono The Good Doctor,
A Terminal List, The
Rookie, Robot Chicken e Una mamma per amica: A Year
in the Life. Sean Gunn ha co-creato la serie PG
Porn con James Gunn e Brian Gunn. Ha anche recitato nel
film The Belko Experiment, scritto da James Gunn.
Superman: Legacy, tutto
quello che sappiamo sul film
Superman:
Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
María Gabriela De Faría sarà il villain “The
Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde
(Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela
Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e
Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas
Hoult sarà Lex Luthor, Skyler Gisondo
Jimmy Olsen e Sara Sampaio Eve Teschmacher.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
Sebbene Sean Connery, scomparso lo scorso weekend
all’età di 90 anni, possa essere noto ai più per la sua iconica
interpretazione di James
Bond nella longeva saga di 007, l’illustre carriera del
leggendario attore è stata definita anche da una serie di
opportunità mancate che gli hanno impedito di interpretare altri
grandiosi personaggi. Connery, infatti, è divenuto celebre per aver
rifiutato alcuni ruoli molto noti.
Screen Rant ha raccolto tutti i grandi ruoli cinematografici
che sono stati declinati dalla leggenda scozzese:
Gandalf ne Il Signore degli Anelli
Sean Connery avrebbe
potuto interpretare il ruolo forse più iconico dell’intera carriera
di Ian McKellen, ossia quello di Gandalf nella trilogia de Il
Signore degli Anelli, iniziarta nel 2001 con La compagnia
dell’anello. Un report del 2012 afferma che Connery avrebbe
rifiutato circa 450 milioni di dollari, inclusa una quota
considerevole in merito agli incassi. La domanda sorge dunque
spontanea: perché Connery avrebbe scelto di declinare l’opportunità
di prendere parte a quello che si è poi trasformato nel franchise
cinematografico più importante degli ultimi vent’anni?
NME riferisce che Connery “non ha mai capito la
sceneggiatura” de Il Signore degli Anelli. Anche dopo
aver visto il film, Connery ha affermato di non essere riuscito a
dare un senso alla storia, sebbene abbia elogiato la performance di
McKellen nei panni di Gandalf. Forse c’erano semplicemente troppi
elementi fantasy per i gusti di Connery, anche se questo sembra
alquanto strano, dato che Connery ha doppiato un drago sputafuoco
generato tramite CGI in Dragonheart del 1996.
John Hammond in Jurassic Park
Nel rivoluzionario successo
di Spielberg del 1993, Jurassic Park, Richard Attenborough
brilla nei panni del megalomane, anche se accattivante, miliardario
scozzese John Hammond. Utilizzando complicate tecniche di
estrazione genetica, Hammond riporta in vita dinosauri estinti e
flora preistorica, rafforzando i suoi successi con l’affermazione
ricorrente di non aver “badato a spese”. Sir Attenborough
offre una meravigliosa variante del classico tropo miliardario
cinico e corrotto; tuttavia, anche questo ruolo era stato
originariamente offerto a Sean Connery.
Con il suo lussureggiante accento
scozzese e il suo sorriso caratteristico, Connery sarebbe stato
perfetto per il carismatico John Hammond, dando all’attore
l’accesso ad un franchise cinematografico talmente di successo che,
a 30 anni di distanza, continua a sfornare nuovi episodi. Tuttavia,
il cachet richiesto da Connery era troppo elevato e i produttori
del film sentivano di non poter avanzare alcuna offerta; alla fine,
la parte è stata affidata ad Attenborough.
Morpheus/L’Architetto in Matrix
È difficile immaginare
qualcuno che superi Laurence Fishburne nei panni del saggio e
pacato Morpheus in Matrix, mentre guida il Neo di Keanu
Reeves attraverso la realizzazione che la sua intera vita è stata
una simulazione al computer progettata da padroni ostili dell’IA.
Se rifiutare il ruolo di Morpheus non vi sembri già abbastanza,
sappiate che Connery ha rifiutato anche il ruolo de L’Architetto in
Matrix Revolutions.
Anche in questo caso, Connety ha
rifiutato un ruolo che gli avrebbe fruttato milioni e lo avrebbe
reso parte di un franchise importante.
Complex riporta che, al pari di quanto accaduto con Il
Signore degli Anelli, anche in questo caso Connery
semplicemente “non aveva capito” la narrativa
generale del film. È tuttavia difficile riuscire a criticare
Connery: sebbene la trama di Matrix sia abbastanza tesa, è comunque
davvero complicata, complicazione che raggiunge proporzioni assurde
proprio in Matrix Revolutions. L’attore/regista
australiano Helmut Bakaitis ha fatto un lavoro ammirevole nel
ruolo, ma gli spettatori si sono lamentati dell’astrusità del suo
dialogo; probabilmente, neanche il grande Sean avrebbe potuto
salvare la situazione…
Albus Silente in Harry Potter
Nei famosissimi film di
Harry Potter, Albus Silente è il preside della scuola
magica di Hogwarts e sebbene il ruolo sia stato portato alla luce
magistralmente da Richard Harris in Harry Potter e la pietra
filosofale e in Harry Potter e la camera dei segreti, la morte
inaspettata dell’attore ha richiesto un recasting per i film
successivi, con Michael Gambon che ha raccolto fieramente la
preziosa eredità. Silente è un altro ruolo che è stato offerto in
origine a Sean Connery.
La riluttanza di Connery ad
interpretare il preside di Harry Potter derivava principalmente dal
contenuto del film, che era troppo leggero e fantasy per i suoi
gusti. L’attore scozzese ha affermato di non avere alcun
“interesse a partecipare ad un film per bambini sui
maghi”. Chiaramente, Connery ha rifiutato una serie di ruoli
chiave a causa di narrazioni stravaganti e lontane dalla sua
indole, che forse non era neanche interessato a scoprire o
approfondire. Se avesse scelto di farlo, Connery probabilmente
sarebbe stato un ottimo Silente, ma come aveva già dimostrato con
il rifiuto del ruolo di Gandalf, forse non credeva che i ruoli dei
maghi gli fossero confacenti.
Rick Deckard in Blade Runner
Quando Ridley Scott ha
deciso di dirigere il suo adattamento del romanzo di Philip K.
Dick, molti attori importanti sono stati considerati per il ruolo
principale di Rick Deckard. Jack Nicholson, Paul Newman e Clint Eastwood erano tutti in trattative per
il ruolo dell’antieroe cacciatore di androidi, così come Sir Sean,
che rifiutò, consentendo a Harrison Ford di prendere parte e
consolidare il suo status di attore protagonista.
Blade
Runner ricevette un’accoglienza piuttosto tiepida al
botteghino quando uscì in sala nel 1982.Ciononostante, negli anni è diventato un cult, e ad oggi è
considerato uno dei migliori film di fantascienza mai realizzati. Non
è chiaro perché Connery abbia scelto di cedere ad un suo collega il
ruolo di Rick Deckard. A giudicare dalle sue critiche mosse ad
altri ruoli rifiutati, è probabile che Connery abbia trovato l’arco
narrativo del film troppo lento o troppo contorto. Parte del
fascino di Blade Runner è il finale ambivalente, che
implica che il Deckard di Ford potrebbe essere lui stesso un
replicante. La recitazione molto conservatrice di Ford aumenta tale
ambiguità; si potrebbe sostenere che l’approccio più espressivo
alla recitazione di Sir Sean avrebbe potuto umanizzare troppo il
personaggio.
Simon Gruber in Die Hard – Duri a morire
La scelta migliore del
regista John McTiernan per il supercriminale tedesco Simon Gruber
nel suo sequel di Die Hard fu senza dubbio Sean Connery.
Sfortunatamente, Gruber era un po’ troppo vile per i gusti di
Connery, che alla fine rifiutò l’offerta, passando così il ruolo a
Jeremy Irons. Come il magistrale Hans Gruber di Alan Rickman in
Die Hard, così il Simon Gruber di Irons in Die Hard –
Duri a morire raggiunge uno straordinario equilibrio tra
crudeltà e raffinatezza.
È allettante immaginare come Connery
potrebbe essersi approcciato ad un cattivo come Simon Gruber. Da un
lato, Connery ha dimostrato una gamma simile in film come The
Rock, in cui ha interpretato John Mason, un personaggio molto
più ambiguo e fallibile di quello di James Bond. D’altra parte, è
possibile che Connery abbia anche riconosciuto che le sue risorse
sullo schermo più forti erano il fascino e il carisma, qualità che
potrebbero non servire ad un cattivo incallito come Gruber.
Eletto come il più celebre e
apprezzato interprete del personaggio di James
Bond, Sean Connery vanta una carriera ricca di
successi grazie ai quali ha potuto continuamente riaffermare il
proprio status all’interno dell’industria cinematografica. Dotato
di un carisma ed uno charme inimitabili, Connery continua ancora
oggi, nonostante il suo ritiro dalla recitazione, ad essere una
vera e propria icona del cinema e della cultura in senso lato.
Ecco 10 cose che non sai di
Sean Connery.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Sean Connery: i suoi film
10. È il più celebre
interprete dell’agente 007. Nel 1962 la carriera
dell’attore vive una vera e propria svolta nel momento in cui viene
scelto per essere l’interprete di James Bond al cinema.
Connery fu il primo a ricoprire il ruolo, con il film Agente
007 – Licenza di uccidere. In seguito, riprese il ruolo anche
per i sequel A 007, dalla Russia con amore (1963),
Agente 007 – Missione Goldfinger (1964), Agente 007 –
Thunderball (1965) e Agente 007 – Si vive solo due
volte (1967). Preoccupato dalla sua identificazione solo con
tale personaggio, Connery decise infine di abbandonare il ruolo,
interpretandolo un’ultima volta per Agente 007 – Una cascata di
diamanti (1971).
9. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Oltre al suo ruolo per i film della saga di
James Bond, l’attore è ricordato per la sua partecipazione a film
di grande rilievo come Marnie (1964), La collina del
disonore (1965), Zardoz (1972), Assassinio sull’Orient
Express (1974), con Vanessa
Redgrave, L’uomo che volle farsi re (1975),
con Michael
Caine, Il nome della rosa (1986) e Gli
intoccabili (1987), con cui si consacra, e dove recita accanto
a Kevin
Costner. In seguito, prende parte a Indiana Jones
e l’ultima crociata (1989), con Harrison
Ford, Caccia a Ottobre Rosso
(1990), The Rock (1996), Scoprendo Forrester
(2000) e La leggenda degli uomini straordinari (2003).
8. È stato anche
doppiatore. Connery è inoltre ricordato per aver prestato
la propria voce al personaggio del drago protagonista del
film Dragonheart(1996),
con Dennis
Quaid. Nel 2005 torna invece nel panni di James
Bond per dargli voce nel videogioco Dalla Russia con
amore, basato sull’omonimo film. Nel 2012, interrompe
momentaneamente il suo ritiro per dar voce al protagonista del film
d’animazione Sir Billi, primo lungometraggio scozzese
realizzato in CGI.
Sean Connery: ha moglie e
figli
7. È estremamente
riservato. Da sempre Connery si è dimostrato
particolarmente geloso della propria vita privata, evitando di
richiamare attenzioni su di essa. A riguardo sono noti soltanto
pochi dettagli, come il matrimonio avvenuto nel 1962 con l’attrice
Diane Cilento. Con lei Connery ha avuto un figlio, nato nel 1963, e
divenuto anch’egli attore.
6. Si è sposato una seconda
volta. Nel 1973 l’attore ha divorziato dalla prima moglie,
per poi risposarsi due anni dopo con la pittrice Micheline
Roquebrune, con la quale non ha avuto figli. Da quel momento, le
notizie riguardo la vita privata di Connery si sono drasticamente
diradate, e con il suo ritiro dalle scene l’attore ha ulteriormente
posto un distacco tra sé e il mondo dello spettacolo.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Sean Connery è 007
5. Non era ben visto
dall’autore del personaggio. Quando venne rivelato che
Connery era stato scelto per dar volto al personaggio, il suo
autore Ian Fleming si dichiarò critico a riguardo.
I motivi erano diversi, e il primo tra tutti era che Connery era
scozzese e non britannico come Bond. Tuttavia, dopo averlo visto
recitare nel ruolo, Fleming si ricredette e decise perfino di
aggiungere delle radici scozzesi nel personaggio.
4. Colpì i produttori per
alcune sue qualità. Connery fu da subito la prima scelta
per i produttori del film, i quali rimasero colpiti da come
l’attore riuscisse ad essere aggraziato nei movimenti nonostante la
sua possenza fisica, la quale lo rendeva anche particolarmente
minaccioso. Queste qualità incarnavano proprio l’idea di James Bond che i
produttori volevano portare al cinema.
3. Fu richiamato ad
interpretare il ruolo. Dopo aver recitato nel quinto film
della saga, Si vive solo due volte, Connery decise di non
riprendere ulteriormente il personaggio, non volendo essere
identificato esclusivamente con questo. Venne così sostituito da
George Lazenby, ma il film con questi andò così
male che i produttori pregarono Connery di riprendere il ruolo.
L’attore infine accettò dopo lunghe trattative.
Sean Connery: dov’è oggi
2. Si è ritirato.
Il 25 agosto del 2020 Connery compirà 90 anni. Nonostante tale
traguardo, risulta vano sperare in un annuncio pubblico da parte
dell’attore, ritiratosi dalle scene ormai da diversi anni. Di lui
non si hanno infatti più notizie, se non fosse per alcune voci, poi
rivelatesi false, che lo volevano intento a lottare contro
l’alzheimer. Ad ogni modo, ad oggi, su di lui vige il più completo
riserbo.
Sean Connery: età e altezza
1. Sean Connery e nato ad
Edimburgo, capitale della Scozia, il 25 agosto 1930.
L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.
Si è spento all’età di 90 anni
Sean Connery, attore scozzese amato e
conosciuto in tutto il mondo e che si era ritirato dalle scene da
diverso tempo.
Meglio noto come agente 007,
James
Bond, la sua memoria rimarrà sempre legata a quel personaggio,
tanto che in molti degli estimatori della serie lo considerano il
migliore interprete dell’agente al servizio di Sua Maestà.
La sua carriera ha attraversato
diversi decenni, che gli sono valsi molti riconoscimenti, tra cui
un premio Oscar, due premi BAFTA, tre Golden Globes. A riportare la
notizia della sua scomparsa è stata la BBC.
Tra le altre iconiche parti
cinematografiche da lui portate in vita, ricordiamo il Professor
Jones Senior in Indiana Jones e l’Ultima Crociata,
Jim Malone ne Gli Intoccabili, John Patrick Mason
in The Rock, ma anche Re Artù ne Il Primo
Cavaliere, Allan Quatermain ne La leggenda degli
Uomini Straordinari, Ramirez in Highlander –
L’Ultimo Immortale e Guglielmo da Baskerville ne
Il nome della rosa.
Sean Connery non festeggerà i 50 anni di
James
Bond. L’attore, che ha vestito i panni di 007 per ben 7
pellicole, avrebbe rifiutato di prender parte allo speciale e
imminente boxset celebrativo realizzato per il 50esimo anniversario
dell’agente più famoso del mondo.
Connery non parteciperà neanche ai prossimi eventi promozionali
previsti per l’occasione. “Sir Sean si è semplicemente ritirato
dalle scene” ha spiegato Nancy Seltzer,
agente dell’attore 82enne. Intanto gli altri due storici
interpreti, Pierce Brosnan e Roger Moore, hanno confermato la loro presenza
per il boxset. Non ci resta che aspettare Skyfall,
il prossimo capitolo della saga, nelle sale italiane dal 31
ottobre.
Attore particolarmente popolare,
Sean Bean si è negli anni affermato per la sua
versatilità, interpretando una vasta gamma di ruoli. In
particolare, è celebre per avere recitato in Il Signore degli Anelli e nella serie Il Trono
di Spade. Bean è diventato involontariamente popolare
anche per le numerose volte in cui ha ricoperto personaggi
destinati a morire sul grande schermo. Ecco 10 cose che non
sai di Sean Bean.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
l’attore ha in più occasioni recitato per il piccolo schermo. Tra i
titoli più significativi a riguardo si annoverano le serie
Herny VIII (2003), Crusoe (2008-2010) e
Il Trono di
Spade (2011), dove ricopre il ruolo di Ned Stark nella
prima stagione, accanto all’attore Kit
Harington. Prende poi parte a Missing (2012),
Accused (2012), Legends (2014-2015), The
Frankenstein Chronicles (2015-2017), Wasted
(2016), Broken (2017) e I Medici
(2018), dove recita accanto ad attori come Guido Caprino,
Raoul Bova e
Dustin Hoffman. Prossimamente reciterà in Snowpiercer
(2021), accanto all’attrice Jennifer
Connelly.
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Nel corso della sua carriera l’attore ha
ricevuto diversi prestigiosi premi dell’industria cinematografica.
In particolare si ricorda il Sag Awards per il miglior cast vinto
con il film Il Signore degli Anelli. Mentre nel 2013 vince
il premio International Emmy Award come miglior attore per il suo
ruolo nella serie Accused. Nel 2018 vince invece il Bafta
TV Awards per il suo ruolo da protagonista in Broken.
Sean Bean: chi è sua moglie
7. È stato sposato più
volte. Il primo matrimonio dell’attore risale al 1981, con
una donna di professione parrucchiera. I due divorziano però nel
1988, e nel 1990 Bean sposa l’attrice Melanie Hill, da cui ebbe due
figlie, nate rispettivamente nel 1987 e nel 1991. Nel 1997 divorzia
anche dalla seconda moglie e pochi mesi dopo si sposa una terza
volta con l’attrice Abigail Cruttenden, da cui ha avuto la terza
figlia, nata nel 1998. Anche in questo caso il matrimonio finisce
poco dopo, arrivando al divorzio nel 2000. Dal 2013 l’attore ha una
relazione con Ashley Moore, che ha poi sposato nel giugno del
2017.
Sean Bean: le morti sullo schermo
dell’attore
6. Detiene un insolito
record. Negli anni l’attore è divenuto famoso per essere
solito interpretare personaggi destinati a morire. Ad oggi egli è
morto per ben 23 volte tra cinema e televisione. Sui social network
fu anche indetta una campagna chiamata #DontKillSeanBean, per
chiedere che all’attore non venissero più assegnate tali parti.
Bean stesso ha dichiarato che non avrebbe più accettato di morire
sullo schermo, temendo di divenire un attore prevedibile.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Sean Bean è Boromir in Il Signore
degli anelli.
5. Ha dovuto leggere un suo
celebre discorso. La celebre scena del Concilio di Elrond
è stata più volte riscritta dagli sceneggiatori, anche durante il
corso delle riprese. A Bean in particolare fu consegnato il
discorso che avrebbe dovuto recitare soltanto la notte prima. Non
avendo modo di impararlo totalmente, l’attore dovette avvalersi del
foglio scritto, posto in modo che non si vedesse e dal quale
potesse leggere mentre avvenivano le riprese.
4. Aveva paura di spostarsi
in volo. Tra gli attori del cast del film, Bean è
probabilmente quello che più di ogni altro ha vissuto sulla propria
pelle il duro viaggio dei protagonisti. Avendo paura di prendere
l’elicottero per spostarsi da una location all’altra, egli era
infatti solito intraprendere una lunga camminata di oltre due ore
per raggiungere il sito, il tutto vestito con l’armatura del
proprio personaggio.
Sean Bean in Il Trono di Spade
3. Ha dovuto rigirare più
volte la scena della sua decapitazione. Al termine della
prima stagione di Il Trono di Spade il personaggio
ricoperto dall’attore viene giustiziato tramite decapitazione. Pur
trattandosi di un momento particolarmente drammatico, Bean ricorda
di aver dovuto girare più volte la scena per via del clima comico
instauratosi sul set. Alcuni problemi tecnici nell’esecuzione hanno
infatti spezzato l’atmosfera richiesta, portando il cast a vivere
un momento di ilarità.
Sean Bean in Troy
2. Ha interpretato un
leggendario guerriero. Nel film epico Troy,
l’attore ricopre il personaggio di Ulisse. Pur avendo un ruolo di
minor rilievo rispetto agli altri protagonisti, il personaggio è
comunque risultato fondamentale in alcuni snodi cruciali del
lungometraggio, tra cui quello dell’idea della costruzione di un
grande cavallo di legno per poter penetrare nella città di
Troia.
Sean Bean: età e altezza
1. Sean Bean è nato a
Sheffield, in Inghilterra, il 17 aprile 1959. L’attore è
alto complessivamente 179 centimetri.
Sean Bean è un
attore solido, dalla carriera lunga e dal fandom solido e dedito.
Nel corso degli anni però si è guadagnato il titolo di “colui
che muore“, ovvero, il caso ha sempre voluto per lui una lunga
serie di morti sullo schermo che lo hanno reso anche oggetto di
ilarità e simpatia sul web.
Nel 2014 è addirittura stata
lanciata la campagna Don’t Kill Sean Bean, una
vera e propria mobilitazione da parte dei fan che volevano porre
fine non solo alla sorte avversa dei personaggi dell’attore, ma
anche al fatto che, come si dice, quando c’è Sean Bean di mezzo, si
sa come andrà a finire.
Adesso Bean fa “outing” e confessa
qual è la morte sullo schermo che gli ha dato maggiore
soddisfazione. Parlando con EW,
l’attore ha confessato che la morte di Boromir ne
Il Signore degli AnelliLa Compagnia
dell’Anello resta la sua preferita: “È la mia scena di
morte preferita, e ne ho fatte diverse. Non si può chiedere una
morte più eroica di quella.”
In effetti i fan del Signore
degli Anelli convengono che l’intensità della scena
coinvolge sempre emotivamente lo spettatore, anche all’ennesima
visione, grazie soprattutto all’intensità degli interpreti
coinvolti (insieme a Bean, c’è Viggo Mortensen nei
panni di Aragorn).
Ecco la scnea:
https://www.youtube.com/watch?v=zOqT5_AAPgo
Qual è per voi la scena migliore di morte di Sean
Bean?
Anche se non è presente
nell’ultima
stagione di Game of Thrones, Sean
Bean rimane nei cuori di molti fan, non solo ovviamente
per aver interpretato Ned Stark. Negli ultimi anni
è diventata una vera e propria icona pop per la sua inclinazione ad
interpretare personaggi che prima o poi tireranno le cuoia.
A questo proposito è stato
interpellato da WIRED in una fantastica intervista nel quale legge
e risponde a tutte le domande più ricercate e strampalate che i fan
fanno sul suo conto. Nel video l’attore risponde a quesiti come in
quali film è morto Sean Bean? Cosa pensa Sean di
Game of Thrones? Perché Ned Stark è così onorevole? Sean risponde a
tutte queste domande e molto altro!
Descritto come una “commedia briosa
e avventurosa”, la storia vede Biancaneve (Collins), che combatte
per il suo diritto di nascita a regnare, aiutata dai suoi sette
fratelli. Il film dovrebbe uscire al cinema il 16 marzo 2012.
In Biancaneve,
dopo la scomparsa dell’amatissimo Re (Sean
Bean), la perfida moglie (Julia
Roberts) assume il controllo del regno e tiene la
bellissima figliastra diciottenne, Biancaneve (Lily
Collins), rinchiusa nel palazzo. Ma quando la
principessa conquista il cuore di un affascinante e ricco principe
di passaggio (Armie
Hammer), la Regina, in preda alla gelosia, relega la
ragazza in una foresta vicina. Biancaneve trova ospitalità presso
una simpatica gang di sette nani ribelli e generosi, che la aiutano
a trovare il coraggio di lottare per salvare il suo paese dalla
Regina Cattiva. Insieme ai suoi nuovi amici, Biancaneve parte alla
riconquista del trono che le spetta di diritto e del cuore del suo
adorato Principe, in una commedia magica ed avventurosa che
catturerà l’immaginazione degli spettatori di tutto il mondo.
L’intramontabile fiaba di
Biancaneve
prende vita nel divertente ed originale adattamento di
Tarsem Singh (Immortals,
The Cell – La Cellula). Il regista riporta sul grande
schermo una delle attrici più amate dal pubblico e dalla critica
internazionale, il Premio Oscar
Julia Roberts, che indosserà i panni di
un’affascinante quanto spietata Strega Cattiva, che non si rassegna
al passare del tempo e si impegna a distruggere, ad ogni costo, la
bellezza di Biancaneve.
Grazie alle frequentissime morti di
cui è vittima nei film cui partecipa Sean Bean è ormai noto per
essere l’equivalente del Kenny di South Park: partecipare a un film
a sfondo post-apocalittico sembrerebbe non essere quindi un’ottima
idea, nel caso voglia far arrivare il suo personaggio fino alla
fine del film. Intitolata Scorched Earth, la pellicola si svolgerà
in una Terra devastata da un’immane catastrofe ambientale, che ha
causato miliardi di morti, rendendo buona parte del pianeta
inabitabile.
Bean sarà Atticus Gage, un
cacciatore di taglie ingaggiato per eliminare il criminale più
ricercato del mondo. La sceneggiatura è stata firmata da Bobby Mort
e Kevin Leeson. Il film sancirà il ritorno alla regia per il grande
schermo dopo oltre vent’anni (da Goofballs del 1987) di Brad
Turner, che nel frattempo ha lavorato su serie tv come Prison
Break, 24 e Homeland. Ancora non fissata la data di inizio delle
riprese. Sean Bean sarà nel frattempo sugli schermi ad ottobre con
Revelation 3D e Percy Jackson: Sea Of Monsters, previsto per agosto
2013.
La notizia che Sean
Bean parteciperà al prossimo film dei
Wachowski suscita spontanea la domanda: quanto
resisterà il suo personaggio? Bean è infatti noto per il fatto che
raramente i suoi personaggi vedono la fine della storia raccontata
nei film morendo puntualmente in corso d’opera…
In Jupiter
Ascending gli esseri umani sono arrivati ad un vicolo
cieco evolutivo: la protagonista, interpretata da Mila
Kunis, è una giovane donna, perseguitata dopo aver perché
costituisce una minaccia all’ordine instaurato dalla Regina
dell’Universo.
Del cast faranno parte anche
Channing Tatum ed Eddie Redmayne;
per Sean Bean sarebbe previsto un ruolo in stile Han Solo; l’attore sarà prossimamente
sugli schermi con Percy Jackson: Sea Of
Monsters, nel ruolo di Zeus.
Durante una conferenza stampa a
Cannes per il suo nuovo film Anora, Sean Baker ha discusso della sua affinità con
la realizzazione di film sulle sex worker – e ha anticipato il suo
prossimo progetto con lo stesso soggetto.
Anora, presentato
in anteprima al Festival
di Cannes, segue una lavoratrice di uno strip club che
si innamora del figlio di un oligarca russo. Quando gli è stato
chiesto come mai i sex worker siano diventati il soggetto dei suoi
ultimi film, Baker ha detto che dopo aver realizzato
Starlet del 2012, è stato “introdotto nel
mondo dei film per adulti”.
“Sono diventato amico di
[lavoratrici del sesso] e ho capito che c’erano un milione di
storie da quel mondo. Se c’è un’intenzione in tutti questi film,
direi che è raccontare storie umane, raccontare storie che si spera
siano universali”, ha detto. “Ciò aiuta a rimuovere lo
stigma che è stato applicato da sempre a questo mezzo di
sostentamento”.Sean Baker ha detto che forse
non farà sempre film sull’argomento, ma ha scherzato dicendo che
“stiamo già parlando del prossimo e coinvolgerà una prostituta,
quindi”.
Alla sua première,
Anora ha ricevuto un’entusiasmante standing
ovation di 7,5 minuti. Nel film, Mikey Madison
(“Better Things”, “C’era una volta a Hollywood”) interpreta Anora,
una ventitreenne che lavora in uno strip club fuori New York City.
La sua fortuna cambia quando incontra Vanya (Mark Eydelshteyn),
figlio di un oligarca russo, che la invita per un viaggio di una
settimana a Las Vegas durante la quale i due si sposano. Ma quando
i genitori di Vanja lo scoprono, i due si ritrovano braccati da
gangster russi, che tentano di convincerli ad annullare il
matrimonio.
Sean Baker è diventato un frequentatore
abituale di Cannes negli ultimi anni. Ha debuttato con The
Florida Project, il suo sguardo su una madre e la sua
giovane figlia che vivono ai margini economici, nell’edizione 2017
del festival, per poi tornare nel 2021 con Red Rocket, la storia di una porno star che
ritorna nella sua città natale in Texas.
Sean Baker ha
decisamente avuto una grande serata agli Oscar, tanto da pareggiare
uno dei record di Walt Disney. Il regista di
Anora
(qui
la nostra recensione)
ha infatti vinto quattro Oscar, eguagliando il record di Disney
del 1954 per il maggior numero di vittorie individuali in un anno.
Baker si è aggiudicato i premi per il miglior
film, la miglior regia, la
sceneggiatura originale e il
montaggio.
Tuttavia, Baker ha vinto tutti gli
Oscar per un solo film, mentre Walt Disney li vinse per quattro
film diversi. Il mare intorno a noi di Disney vinse come
miglior documentario, Cacciatori eschimesi vinse come
miglior documentario – soggetto breve, Toot, Whistle, Plunk and
Boom vinse come miglior soggetto breve – cartone animato e
Il paese degli orsi vinse come miglior soggetto breve –
due rulli.
È raro, ma non inusuale, che un
regista monti il proprio film e, dato il lavoro di Baker nel mondo
del cinema indipendente, che produca anche i suoi film. Il regista
di Parasite,
Bong
Joon Ho, è già stato premiato con quattro Oscar, ma
mentre lui ha vinto personalmente per il miglior film, la miglior
regia e la sceneggiatura originale, il premio per il miglior film
internazionale va al paese, in questo caso la Corea del Sud.
La trama di Anora, diretto
da Sean Baker
Anora detta Ani – interpretata dalla
brillante Mikey Madison, già apparsa in C’era una volta a…
Hollywood – è una ballerina erotica americana di origine russa
esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro
servizi extra a pagamento. Un giorno nel locale dove lavora arriva
Ivan (Mark Eydelshteyn), un ragazzo russo che pare
entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan la
invita a casa sua, e Ani scopre con meraviglia che il ragazzo vive
in una lussuosa villa ed è figlio unico di un oligarca
multimiliardario.
Le cose fra i due ragazzi vanno così
bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma
i genitori di lui non sono affatto d’accordo e mandano una piccola
“squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Ani
vivrà una rocambolesca e scatenata avventura ricca di sorprese e
colpi di scena, alla ricerca di quello che crede essere il suo vero
amore e intenzionata a non lasciarsi sfuggire il suo lieto fine,
l’occasione che potrebbe dare una svolta alla sua vita.