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Sean Penn Rockstar: le foto dal set di Penn per il film di Sorrentino

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Arrivano le prime immagini di uno Sean Penn truccatissimo, con look da rockstar, per il nuovo  attesissimo film di Paolo Sorrentino, This Must Be the Place. Per vedere le foto.

L’attore è stato fotografato con ancora indosso parrucca e trucco a New York, nel quartiere Wednesday. Ecco alcuni scatti:

Sean Penn recita per Bill Pohlad

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Sean Penn è in trattative per interpretare Genius, storia dell’editore Max Perkins. Il film sarà diretto dal produttore Bill Pohlad, al suo debutto registico.

Sean Penn Pazzo per la tempesta

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Sean Penn è in trattative con la Warner Bros per dirigere Pazzo per la tempesta, adattamento cinematografico dell’omonimo memoir di Norman Ollestad

Sean Penn non vuole scusarsi per le sue parole a Alejandro González Iñárritu

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La notte degli Oscar che ha incoronato Alejandro González Iñárritu e il suo Birdman ha anche, come era ovvio per il perbenismo degli americani, generato qualche polemica. Le lamentele sono nate dal fatto che Sean Penn, presentando il miglior film, abbia appellato il regista e produttore “son of a b****”, facendo un riferimento chiaramente scherzoso alla green card e al fatto che un messicano producesse film in USA.

L’attore ha dichiarato di recente di non volersi scusare con le seguenti motivazioni: “Ci sono degli scherzi e delle chiacchiere ricorrenti tra me e lui (Iñárritu, ndr) Nel momento in cui ho detto quella cosa, lui è stata le prima persona nella stanza a sapere che aveva vinto”.

A gudicare dall’abbraccio che è seguito trai due e dal fatto che in passato hanno collaborato con grande profitto artistico, sembra davvero improbabile che il regista voglia delle scuse!

Ecco il video della premiazione:

Sean Penn nel cast di Inherent Vice?

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Sean Penn nel cast di Inherent Vice?

Solo tre giorni fa vi avevamo detto che il premio Oscar Reese Witherspoon si sarebbe unita al cast di Inherent Vice, prossimo film di Paul Thomas Anderson e adattamento del romanzo Vizio di forma da noi di Thomas Pynchon.

Adesso invece, stando alla fan page ufficiale del regista a Joaquin Phoenix, Benicio del Toro, Owen Wilson, Reese Witherspoon, Jena Malone e Martin Short si unisce anche Sean Penn. La notizia non è ancora ufficiale, ma la pagina si è rivelata già altre volte abbastanza attendibile.

In attesa di sapere come Anderson adatterà la storia per lo schermo, ecco la trama ufficiale del romanzo di Pynchon: California, inizio anni Settanta. Doc Sportello, investigatore privato con una passione smodata per le droghe e il surf, viene contattato da una vecchia fiamma, Shasta, che gli rivela l’esistenza di un complotto per rapire il suo nuovo amante, un costruttore miliardario. L’investigatore non fa neanche in tempo ad avviare le sue indagini che si ritrova arrestato per l’omicidio di una delle guardie del corpo del costruttore, il quale è intanto sparito, come pure Shasta. Sembrano le premesse del più classico dei noir, ma ben presto le coincidenze piú strane si accumulano e il mistero si allarga a macchia di leopardo. Doc inciampa così in collezioni di cravatte con donnine discinte, in falsi biglietti da venti dollari con il ritratto di Richard Nixon, in un’associazione di dentisti assassini nota come Zanna d’Oro, che è però anche il nome di un sedicente cartello indocinese dedito al traffico di eroina.

Sean Penn indagato per aver incontrato El Chapo, signore della droga

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L’attore e regista Sean Penn sarebbe finito sotto indagine per aver incontrato segretamente il boss del narcotraffico El Chapo prima del suo arresto. L’attore incontrò il boss per un’intervista, apparsa poi sulla rivista Rolling Stone grazie all’aiuto dell’attrice messicana Kate del Castillo, che ha interpretato una parte messicana in una nota soap opera.

chapopenn-Penn racconta che il boss del cartello di Sinaloa, considerato il più grande narcotrafficante del mondo, voleva far girare un film sulla sua vita. Una vicenda che ha portato le autorità messicane a indagare l’attore Usa.

Trai passaggi più scottanti tra i due in cui a un certo punto il boss definisce il candidato repubblicano Donald Trump «un mio amico».

Sean Penn in un film action?

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Siamo abituati a vedere le prove d’attore di Sean Penn in tutti i generi e nei personaggi più complessi. E sembra che dopo aver terminato Gangster Squad ora sia in trattative per

Sean Penn elogia la schietta onestà di Matthew Perry riguardo alle sue dipendenze

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Sean Penn, che ha recitato in due episodi di Friends nel 2001, ha detto che il defunto attore Matthew Perry era un “ragazzo di talento”, e ha detto di averlo elogiato l’ultima volta che si sono incontrati.

Non posso affermare di averlo conosciuto bene, ma mi è piaciuto molto“, ha detto Sean Penn nell’episodio di mercoledì di Piers Morgan Uncensored. L’ho visto di recente, e stavamo entrambi prendendo un volo in partenza dall’aeroporto di Los Angeles, e gli ho fatto i complimenti per quello che sapevo del suo libro.”

Il libro di memorie di Perry, Friends, Lovers, and the Big Terrible Thing, parla della sua battaglia decennale contro la dipendenza da droga e alcol. Sean Penn ha ammesso di “non aver letto il libro“, ma ha detto di aver letto “diverse” interviste di Matthew Perry sull’opera.

“Sembrava che ne parlasse, lo avesse affrontato ed era molto intelligente e audace al riguardo. E offre generosamente la sua esperienza alle persone per essere d’aiuto”, ha detto l’attore. “È tragico, non posso dire di essere rimasto terribilmente sorpreso. Non so cosa riferisca l’intero coroner e tutto il resto, ma so che nel corso degli anni aveva causato molti danni ai suoi organi”.

Sean Penn ha detto che Matthew Perry ha lasciato un impatto duraturo sul mondo. “Ha avuto modo di lasciarsi alle spalle quella storia e di dare molta gioia a molte persone con il suo talento“, ha detto. “Quindi auguro ogni bene alla sua famiglia. Matthew Perry è morto all’età di 54 anni il mese scorso nella sua casa di Pacific Palisades. La causa ufficiale della morte non è stata ancora determinata.

Sean Penn e Leonardo di Caprio per Alejandro Gonzalez Inarritu?

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La coppia Sean Penn e Leonardo Di Caprio potrebbero essere i protagonisti di The Revenant, adattamento del romanzo di Michael Punke del regista Alejandro Gonzalez Inarritu (Biutiful). Il film è prodotto dalla New Regency. Nulla è certo visto che i due attori sono fra i più richiesti di Hollywood. 

Sean Penn e la figlia Dylan immortalati insieme per promuovere Condemned

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Dylan Penn, figlia del regista e attore Sean Penn e dell’attrice Robin Wright, ha debuttato sul grande schermo con Condemned, film che ha avuto una premiere allo Screamfest lo scorso 18 ottobre. Il padre Sean non sta facendo mancare il suo supporto alla figlia, per la quale ha presenziato più di un evento a Hollywood con il fine principale di promuovere il film, che sarà in Digital HD e nei cinema americani dal 13 novembre prossimo.

Sean Penn è in Ucraina a girare un documentario sulla guerra in corso

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Sean Penn è in Ucraina per girare un documentario sull’invasione della Russia, come conferma Vice Studios. L’attore premio Oscar è apparso nel video di una conferenza stampa giovedì, nella capitale ucraina di Kiev, mentre ascoltava i funzionari del governo parlare della crisi.

Il documento è una produzione di Vice Studios in associazione con Vice World News e Endeavour Content. Penn ha visitato l’ultima volta l’Ucraina nel novembre 2021 e ha iniziato a prepararsi per il suo documentario. Le foto del viaggio di Penn a novembre furono pubblicate già all’epoca dal servizio stampa dell’operazione delle forze congiunte ucraine.

“Penn ha visitato l’Ufficio del Presidente e ha parlato con il vice primo ministro Iryna Vereshchuk, così come con giornalisti locali e membri dell’esercito ucraino” da quando è arrivato in Ucraina questa settimana, si legge su Newsweek. L’Ufficio del Presidente ha rilasciato una dichiarazione attraverso l’ambasciata ucraina elogiando l’attore e regista premio Oscar.

“Il regista è venuto appositamente a Kiev per registrare tutti gli eventi che stanno attualmente accadendo in Ucraina e per dire al mondo la verità sull’invasione russa del nostro Paese”, si legge nella traduzione della dichiarazione del presidente Volodymyr Zelens’kyj “Sean Penn è tra coloro che sostengono l’Ucraina in Ucraina oggi. Il nostro Paese gli è grato per una tale dimostrazione di coraggio e onestà”.

La dichiarazione aggiunge: “Sean Penn sta dimostrando il coraggio che a molti altri è mancato, in particolare alcuni politici occidentali. Più persone così ci saranno – veri amici dell’Ucraina, che sostengono la lotta per la libertà – prima potremo fermare questa atroce invasione della Russia”.

Penn è stato al centro di molte operazioni umanitarie e contro la guerra nel corso degli anni. Il documentario Discovery Plus del 2020 Citizen Penn ha raccontato gli sforzi dell’attore nella creazione dell’organizzazione senza scopo di lucro Community Organized Relief Effort, nota anche come CORE, in risposta ai terremoti di Haiti del 2010. CORE ha anche schierato squadre per aiutare con in tutti gli Stati Uniti nei test per il COVID-19 e vaccini.

Fonte: Variety

Sean Penn diretto da Pierre Morel

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sean-pennRisale all’autunno scorso la notizia che Sean Penn sarebbe stato il protagonista dell’adattamento cinematografico di The Prone Gunman, di Jean-Patrick Manchette.

Sean Penn definisce l’IA una “oscenità umana”, critica la Gilda dei produttori

Sean Penn è solidale con il sindacato degli sceneggiatori, i cui membri sono attualmente in sciopero per lottare per salari e condizioni di lavoro migliori nell’era dello streaming. “Il mio pieno supporto è con la corporazione degli sceneggiatori“, ha detto Penn durante la conferenza stampa di oggi al Festival di Cannes per il suo ultimo film Black Flies, che ha debuttato in Concorso. “Ci sono molti nuovi concetti che vengono lanciati, incluso l’uso dell’IA. E mi sembra semplicemente un’oscenità umana che ci sia stato un respingimento sul dibattito di questi temi.”

Sean Penn ha anche criticato la PGA definendola una “gilda di banchieri“, affermando che “la prima cosa che dovremmo fare in queste conversazioni è cambiare la Gilda dei produttori e intitolarla come si comportano, che è la gilda dei banchieri. È difficile per così tanti sceneggiatori e persone del settore che non possono lavorare”.

Black Flies è stato presentato in anteprima al Palais al Festival di Cannes dove ha ricevuto una standing ovation di cinque minuti. Diretto da Jean-Stéphane Sauvaire e adattato dal romanzo di Shannon Burke del 2008, la storia segue il giovane paramedico Ollie Cross, che sogna di andare alla facoltà di medicina. Ma fa fatica a studiare mentre affronta il lavoro intenso e faticoso da paramedico nell’unità di emergenza a Brooklyn. Penn interpreta un paramedico veterano, che insegna a Ollie ad affrontare le crisi di emergenza sanitaria mentre affrontano le difficoltà a New York City.È stato un modo per capire la città e i suoi abitanti”, ha detto il regista Sauvaire alla sala dei giornalisti della realizzazione del film. “È stato un modo per entrare nella vita delle persone e mescolare il divario tra documentario e finzione“.

Stéphane Sauvaire, Tye Sheridan e Sean Penn
Stéphane Sauvaire, Tye Sheridan e Sean Penn al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Stéphane Sauvaire, Tye Sheridan e Sean Penn hanno trascorso del tempo sul retro delle ambulanze a New York prima che le riprese del film iniziassero e quasi tutte le situazioni strazianti del film, dalle ferite da arma da fuoco intrise di sangue alle scene inquietanti di violenza domestica e gravidanze pericolose, sono state basate direttamente influenzate da esperienze di vita reale. Dopo aver trascorso così tanto tempo sul campo, Sean Penn ha ammesso di essersi sentito scoraggiato dallo stato del sistema sanitario americano. “Con così tanti lavoratori in prima linea, le persone li svolgono in gran parte con il desiderio di servire“, dice Penn dei primi soccorritori, che sono raffigurati in “Black Flies“. “E poi quello che scoprono è che sono assediati da azioni di gioco politico a breve termine. Questo film, spero, si aggiunge a quella conversazione. Speriamo tutti che lo faccia perché è una rappresentazione delle forze primitive dei salvatori. Devono fare qualcosa per creare un sistema sanitario migliore. L’attore ha notato anche l’avidità al centro del settore sanitario: “Spesso baasta raccogliere corpi per generare Ching ching ching dell’assicurazione”. Black Flies è in concorso a, Festival di Cannes, dove compete per la Palma d’Oro contro “Asteroid City” di Wes Anderson, “May December” di Todd Haynes, “Monster” di Kore-eda Hirokazu e altri film.

Sean Gunn: 10 cose che non sai sull’attore

Sean Gunn: 10 cose che non sai sull’attore

Noto per i suoi ruoli eccentrici, l’attore Sean Gunn si è inizialmente affermato grazie ad alcuni personaggi televisivi, per poi conquistare maggior fama al cinema partecipando in ruoli di rilievo nei film diretti dal fratello James, il più dei quali facenti parte del Marvel Cinematic Universe.

Ecco 10 cose che non sai di Sean Gunn.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Gunn Guardiani della Galassia

Sean Gunn: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri film. Gunn esordisce al cinema con il b-movie Tromeo & Juliet (1996), per poi ottenere un piccolo ruolo nel film Pearl Harbor (2001), con Ben Affleck. Tornerà al cinema nel 2010 diretto dal fratello in Super – Attento crimine!!!, dove recita accanto a Ellen Page, Liv Tyler, Kevin Bacon e Michael Rooker. Otterrà poi maggior notorietà recitando nel ruolo di Kraglin in Guardiani della Galassia (2014) e Guardiani della Galassia vol. 2 (2017), con Chris Pratt. Nel 2016 recita anche in The Belko Experiment, con l’attrice Melonie Diaz. Prossimamente comparirà anche nel film The Suicide Squad (2021), accanto a Margot Robbie, Joel Kinnaman e Idris Elba.

9. Ha preso parte a prodotti televisivi. L’attore diventa inizialmente noto grazie alla sua partecipazione ad alcuni episodi di serie come Da un giorno all’altro (1999), Angel (1999-2000), e Going to California (2001), per poi diventare particolarmente popolare grazie al ruolo di Kirk Gleason nella serie Una mamma per amica (2000-2007). Successivamente continua a ricoprire altri ruoli per il piccolo schermo in titoli come October Road (2007-2008), PG Porn (2008-2009), The Morning After (2011), H+ (2012-2013) e Una mamma per amica: Di nuovo insieme (2016).

8. È anche produttore. Nel 2000 Gunn esordisce anche nel ruolo di produttore per il film comico The Specials, con protagonista Rob Lowe, per poi ricoprire nuovamente questo compito per alcuni cortometraggi come Love, Sex & Murder (2001) e The Man Who Invented the Moon (2003). Nel 2019 è invece produttore esecutivo della serie After Ray, di cui è anche protagonista.

Sean Gunn è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 388 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere diversi tipi di foto, dalle curiosità a quelle relative ai momenti di svago, da luoghi visitati ad occasioni in cui è in compagnia di amici o colleghi. Non mancano infine anche diverse immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Sean Gunn in Una mamma per amica

6. Non ha sempre ricoperto solo il ruolo per cui è famoso. Prima di diventare celebre come Kirk Gleason, apparso ufficialmente soltanto nel quinto episodio della prima stagione, Gunn aveva già ricoperto due differenti ruoli negli episodi precedenti. Era infatti stato inizialmente Mick, un addetto della linea telefonica, e un personaggio chiamato solo come “il ragazzo dei cigni”.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Gunn Rocket

Sean Gunn è Rocket Racoon

5. È lui a dare i movimenti al celebre personaggio. Benché venga doppiato dall’attore Bradley Cooper, il personaggio di Rocket Racoon per i film Marvel viene realizzato grazie alle movenze di Gunn, il quale si esibisce grazie alla motion capture. L’attore è infatti particolarmente esperto in questa tecnica, e ne ha sperimentato nuovi utilizzi per poter dar vita al noto personaggio.

4. Non sapeva cosa lo aspettava. Quando Gunn fu assunto per il ruolo di Kraglin, suo fratello gli anticipò che avrebbe dovuto ricoprire anche un personaggio in CGI. Successivamente, quando gli fu comunicato che avrebbe dovuto dar corpo proprio a Rocket, uno dei protagonisti, l’attore credeva che avrebbe dovuto soltanto leggere le battute del personaggio agli altri attori, invece si ritrovò sul set con l’apposita tuta verde a dover recitare concretamente il ruolo.

3. È capace di fare una cosa che pochi attori sanno fare. In molti si sono chiesti come mai non fosse stato chiesto allo stesso Cooper di fornire le movenze per il personaggio, ma a questo quesito ha risposto il regista James Gunn, affermando che Sean è in grado di camminare a quattro zampe in modo particolarmente credibile, ed è inoltre dotato di grande agilità e capacità di compiere strani movimenti. Cosa che non tutti gli attori sanno fare.

Sean Gunn in Guardiani della Galassia

2. Ha acquisito importanza all’interno dei film. Il personaggio grazie a cui è possibile ammirare il volto dell’attore nei due film Marvel è quello di Kraglin. Inizialmente questi è uno dei membri più importanti della banda capitanata da Yondu. Con il secondo film acquisirà sempre maggior rilevanza all’interno della storia, passando dall’essere un sedicente cattivo ad essere membro dei Guardiani della Galassia. Il suo personaggio dovrebbe trovare ulteriore approfondimento nell’atteso terzo capitolo della trilogia.

Sean Gunn: età e altezza

1. Sean Gunn è nato a St. Louis, in Missouri, Stati Uniti, il 22 maggio 1974. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Sean Gunn: “Se James mi vorrà, direi si a Suicide Squad 2”

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I percorsi professionali di Sean e James Gunn si sono intrecciati grazie al franchise di Guardiani della Galassia, dove il fratello del regista ha interpretato Rocket Raccoon in motion capture e Kraglin. In seguito al licenziamento avvenuto lo scorso anno, con il conseguente rimando della produzione del terzo capitolo, era stato lo stesso Sean a sostenere l’ipotesi dell’utilizzo – da parte della Marvel – della sceneggiatura di James (notizia poi confermata da Chris Pratt); ora però gli occhi sono tutti puntati su Suicide Squad 2, il progetto in cantiere che lo vedrà coinvolto in veste di autore e regista.

Sul film si è pronunciato l’attore, spiegando sul red carpet di Captain Marvel che “Ciò che è interessante per me come artista è ancora più interessante come fratello. Abbiamo lavorato insieme in molte occasioni, fin da quando eravamo bambini. E se vuole che faccia qualcosa, lo farò.”

Questo significa che vedremo anche lui in Suicide Squad 2?

Una delle cose che rispetto di più di James è la sua capacità di raccontare storie. Quindi se non avrà intenzione di portarmi a bordo non lo farò, e se invece avrà in serbo una parte per me, sarei felice di esserci. Tuttavia so che abbiamo le nostre carriere separate e sto facendo anche altri progetti, quindi vedremo cosa accadrà…

Suicide Squad 2: Idris Elba sarà Deadshot nel film di James Gunn

Per quanto riguarda il sequel, sappiamo che funzionerà come riavvio del franchise tratto dai fumetti DC e che Will Smith non farà più parte del cast: al suo posto dovrebbe arrivare Idris Elba, come riportato nelle ultime ore da THR.

Margot Robbie, ora sul set dello spin-off Birds Of Prey, potrebbe tornare in scena nel sequel ma non ci sono ancora conferme ufficiali.

Suicide Squad 2 uscirà nelle sale il 6 agosto 2021 e dovrebbe intitolarsi The Suicide Squad, molto semplicemente, con la determinazione dell’articolo che forse vuole dirci che la squadra vista in azione in maniera anarchica nel primo film, avrà una sua identità forte in questo sequel.

Sean Gunn sul licenziamento del fratello: “Spero che i fan continuino a vedere i suoi film”

Fonte: THR

Sean Gunn sul licenziamento del fratello: “Spero che i fan continuino a vedere i suoi film”

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Dopo quello di Dave Bautista, è arrivato nelle ultime ore il messaggio di supporto di Sean Gunn per il fratello James Gunn dopo l’improvviso licenziamento da parte della Disney che ha allontanato il regista e sceneggiatore dalla produzione di Guardiani della Galassia Vol.3.

Quelle di Gunn sono parole d’affetto sincero nei confronti di una situazione che conosceva benissimo e che, secondo lui, non deve e non può condizionare l’opinione del pubblico sull’artista.

Di seguito vi riportiamo la traduzione integrale:

Inutile dire che amo e sostengo mio fratello James e sono orgoglioso di quanto sia gentile, generoso e compassionevole con tutte le persone della sua vita. Sin da bambino era chiaro che desiderava (o forse era destino) di essere un artista, raccontare storie, trovare la sua voce attraverso fumetti, film, la sua band. La lotta per trovare quella voce era a volte goffa, fuorviante o addirittura stupida, a volte meravigliosa, commovente e divertente. Da quando ha dedicato tutta la sua vita ai film dei Guardiani e al MCU sei anni fa, l’ho visto incanalare quella voce nel suo lavoro e vederlo trasformarsi come persona. L’ho visto preoccuparsi di “ammorbidire il suo carattere” affinché un pubblico più vasto si rendesse conto che questa sua ironia non era così utile come pensava, che il suo talento per la narrazione fosse qualcosa di meglio. Ho visto che aveva più cuore del ragazzo che pensava di aver bisogno di suscitare scalpore facendo battute orribili o offensive, e la parte migliore è che questo cambiamento in mio fratello si è riflesso nel cambiamento che i Guardiani subiscono. Ho sentito mio fratello dire molte volte che quando Quill raduna la squadra e dice “questa è la nostra possibilità di dimostrare che ci importa qualcosa”, quello era lo stesso discorso di incoraggiamento che lui stesso aveva bisogno di sentire. Fa parte di ciò che ha reso il lavoro sui film dei Guardiani un’esperienza così gratificante per il cast. Siamo riusciti a trovarci coinvolti in un film di supereroi di grosso budget che era, in sostanza, profondamente personale. Questo è un regalo. Ed è per questo che va bene. Tutto ciò per me non è una novità, a proposito. È tutto ciò che James ha spiegato molte volte nelle interviste, in modo più dettagliato e più eloquente. Fa sempre parte di questa storia. Quindi credo che la mia speranza sia che i fan continuino a guardare e apprezzare i film dei Guardiani, non a dispetto del fatto che il regista era un po’ un idiota, ma proprio per questo. Sono, dopotutto, film sulla scoperta del tuo io migliore. Lavorare su quei film ha reso mio fratello una persona migliore e sarò sempre orgoglioso di questo. Pace.

James Gunn vs Disney: l’ipocrisia aziendale e l’incoscienza ai tempi dei PG Porn

Vi ricordiamo che le motivazioni che hanno causato tale decisione al vertice della Casa di Topolino sono state attribuite a una serie di tweet che Gunn aveva affidato alla rete circa dieci anni fa, cinguettii insensibili, profondamente stupidi, frasi scritte con il solo scopo di provocare reazioni sgradevoli. A tale decisione è seguita poi la comunicazione ufficiale di Gunn stesso, un’ammissione di colpa per il contenuto dei tweet, una dichiarazione in cui il regista e sceneggiatore si distacca dall’uomo che era quando ha affidato a Twitter quelle dichiarazioni di cattivo gusto.

Sean Gunn rompe il silenzio sull’interpretare Maxwell Lord nel DCU

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Sean Gunn, che nell’MCU ha fornito i movimenti per Rocket e ha interpretato Kraglin, è ora pronto a seguire suo fratello James Gunn e debuttare nel DC Universe. Qui egli ha in realtà già ben tre ruoli, in quanto è la voce di Weasel e GI Robot in Creature Commandos, ma il ruolo più importante sarà quello di Maxwell Lord, anche se l’attore sembra non poter ancora effettivamente confermare che si tratti di questo personaggio. “L’altro che hai menzionato – che non sono sicuro di poter ancora tecnicamente menzionare pubblicamente, anche se ovviamente la voce è uscita – tutto ciò che posso dire è che quel personaggio è un po’ più radicato nell’essere“, ha detto Gunn in una chiacchierata con ScreenRant.

Molto più radicato, ovviamente, come essere umano. Quindi è un personaggio che affronterò in modo più tradizionale“. Gunn ha parlato anche degli altri due ruoli che sta interpretando nel DCU, affermando di essere “ben attrezzato” per destreggiarsi tra più personaggi in qualsiasi momento. “E persino io, che sono un attore molto caratterista, ho fatto tanti tipi di cose diverse e strane. Quindi, oltre ai tre personaggi che hai citato, ho tre diversi film indipendenti che sto facendo, a partire dalla prossima settimana e nel corso dei prossimi mesi. Quindi ci sono un sacco di personaggi che sto cercando di gestire, tutti“, ha aggiunto Gunn.

Ha poi fatto un paragone tra Weasel e GI Robot, dicendo che il primo è quasi tutto recitato fisicamente, mentre il secondo dipende molto dalla sua voce. “Ma per la DC in particolare, una delle cose che rende tutto più facile è che i personaggi di Creature Commandos sono animati, ma anche se fossero in live action, come abbiamo visto con Weasel, c’è ancora la CGI, sarebbero personaggi in CGI“, ha continuato. “Anche GI Robot è ovviamente un robot. Weasel, sì, grugnisce e cose del genere, ma si tratta soprattutto di movimenti. GI è quasi completamente incentrato sulla voce. Quindi sono un po’ diversi l’uno dall’altro. E si trovano in una zona molto lontana dello spettro dei personaggi dell’universo“.

Sean Gunn sarà in Creature Commandos

La serie animata Creature Commandos, composta da 7 episodi, sarà trasmessa in streaming su Max e avrà come protagonisti David Harbour  nel ruolo di Eric Frankenstein/Mostro di Frankenstein, Indira Varma nel ruolo della Sposa, Zoe Chao nel ruolo della Dott.ssa Nina Mazursky, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus, Sean Gunn nel ruolo di Weasel  e Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag Senior. Steve Agee riprenderà il suo ruolo in Peacemaker, John Economos. È prevista anche la partecipazione di Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller. Recentemente James Gunn ha rivelato di considerare La sposa di Indira Varma come il personaggio principale della serie. Ha anche aggiunto che non sta dirigendo alcun episodio, ma ha diretto le sessioni di registrazione di ciascun attore.

Sean Gunn è stato scelto per il ruolo di Maxwell Lord nel DCU

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Sean Gunn è stato scelto per il ruolo di Maxwell Lord nel DCU

Arriva da Deadline la notizia che Sean Gunn, l’attore e fratello di James Gunn reduce dal lavoro con i Guardiani della Galassia è destinato ad assumere il ruolo del malvagio uomo d’affari Maxwell Lord nel nuovo universo DC supervisionato da James Gunn e Peter Safran.

Il ruolo era stato precedentemente interpretato da Pedro Pascal nel film Wonder Woman 1984 del 2020. Non è chiaro se Maxwell Lord di Sean Gunn farà un cameo in Superman: Legacy del fratello James Gunn , che entrerà in produzione il prossimo anno. Il personaggio, da quanto abbiamo appreso, verrà menzionato nel background di Legacy ma apparirà nei futuri progetti DC. La stessa cosa dovrebbe verificarsi per gli altri personaggi del nuovo universo DC, la prima fase che si chiama Gods and Monsters: Chapter One

Maxwell Lord ha debuttato nel 1987 in Justice League  #1 creato da Keith Giffen, JM DeMatteis e Kevin Maguire. Inizialmente concepito come un amigo della Justice League e chiave per la formazione della Justice League International; alla fine divenne un nemico dell’org e di Wonder Woman. Mentre era un ricco uomo d’affari, durante il crossover Invasiongli furono donati dei superpoteri quando una bomba genetica fu fatta esplodere da invasori alieni. La detonazione innesca il metagene latente di Lord, garantendogli la capacità di controllare le menti degli altri, anche se con grandi sfide.

Sean Gunn ha interpretato Kraglin nella trilogia GOTG della Marvel, dove i film sono stati diretti e scritti da James Gunn. Ha anche collaborato con James Gunn nel suo Suicide Squad nei panni di Weasel, e nel film Super, così come in Tromeo & Juliet, quest’ultimo co-scritto da James Gunn. I crediti televisivi includono The Good Doctor, A Terminal List, The Rookie, Robot Chicken e Una mamma per amica: A Year in the Life. Sean Gunn ha co-creato la serie PG Porn con James Gunn e Brian Gunn. Ha anche recitato nel film The Belko Experiment, scritto da James Gunn.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. María Gabriela De Faría sarà il villain “The Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde (Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas Hoult sarà Lex Luthor, Skyler Gisondo Jimmy Olsen e Sara Sampaio Eve Teschmacher.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

Sean Connery: i più grandi ruoli rifiutati dall’attore

Sean Connery: i più grandi ruoli rifiutati dall’attore

Sebbene Sean Connery, scomparso lo scorso weekend all’età di 90 anni, possa essere noto ai più per la sua iconica interpretazione di James Bond nella longeva saga di 007, l’illustre carriera del leggendario attore è stata definita anche da una serie di opportunità mancate che gli hanno impedito di interpretare altri grandiosi personaggi. Connery, infatti, è divenuto celebre per aver rifiutato alcuni ruoli molto noti. Screen Rant ha raccolto tutti i grandi ruoli cinematografici che sono stati declinati dalla leggenda scozzese:

Gandalf ne Il Signore degli Anelli

Sean Connery avrebbe potuto interpretare il ruolo forse più iconico dell’intera carriera di Ian McKellen, ossia quello di Gandalf nella trilogia de Il Signore degli Anelli, iniziarta nel 2001 con La compagnia dell’anello. Un report del 2012 afferma che Connery avrebbe rifiutato circa 450 milioni di dollari, inclusa una quota considerevole in merito agli incassi. La domanda sorge dunque spontanea: perché Connery avrebbe scelto di declinare l’opportunità di prendere parte a quello che si è poi trasformato nel franchise cinematografico più importante degli ultimi vent’anni?

NME riferisce che Connery “non ha mai capito la sceneggiatura” de Il Signore degli Anelli. Anche dopo aver visto il film, Connery ha affermato di non essere riuscito a dare un senso alla storia, sebbene abbia elogiato la performance di McKellen nei panni di Gandalf. Forse c’erano semplicemente troppi elementi fantasy per i gusti di Connery, anche se questo sembra alquanto strano, dato che Connery ha doppiato un drago sputafuoco generato tramite CGI in Dragonheart del 1996.

John Hammond in Jurassic Park

jeff-goldblum-jurassic-parkNel rivoluzionario successo di Spielberg del 1993, Jurassic Park, Richard Attenborough brilla nei panni del megalomane, anche se accattivante, miliardario scozzese John Hammond. Utilizzando complicate tecniche di estrazione genetica, Hammond riporta in vita dinosauri estinti e flora preistorica, rafforzando i suoi successi con l’affermazione ricorrente di non aver “badato a spese”. Sir Attenborough offre una meravigliosa variante del classico tropo miliardario cinico e corrotto; tuttavia, anche questo ruolo era stato originariamente offerto a Sean Connery.

Con il suo lussureggiante accento scozzese e il suo sorriso caratteristico, Connery sarebbe stato perfetto per il carismatico John Hammond, dando all’attore l’accesso ad un franchise cinematografico talmente di successo che, a 30 anni di distanza, continua a sfornare nuovi episodi. Tuttavia, il cachet richiesto da Connery era troppo elevato e i produttori del film sentivano di non poter avanzare alcuna offerta; alla fine, la parte è stata affidata ad Attenborough.

Morpheus/L’Architetto in Matrix

È difficile immaginare qualcuno che superi Laurence Fishburne nei panni del saggio e pacato Morpheus in Matrix, mentre guida il Neo di Keanu Reeves attraverso la realizzazione che la sua intera vita è stata una simulazione al computer progettata da padroni ostili dell’IA. Se rifiutare il ruolo di Morpheus non vi sembri già abbastanza, sappiate che Connery ha rifiutato anche il ruolo de L’Architetto in Matrix Revolutions.

Anche in questo caso, Connety ha rifiutato un ruolo che gli avrebbe fruttato milioni e lo avrebbe reso parte di un franchise importante. Complex riporta che, al pari di quanto accaduto con Il Signore degli Anelli, anche in questo caso Connery semplicemente “non  aveva capito” la narrativa generale del film. È tuttavia difficile riuscire a criticare Connery: sebbene la trama di Matrix sia abbastanza tesa, è comunque davvero complicata, complicazione che raggiunge proporzioni assurde proprio in Matrix Revolutions. L’attore/regista australiano Helmut Bakaitis ha fatto un lavoro ammirevole nel ruolo, ma gli spettatori si sono lamentati dell’astrusità del suo dialogo; probabilmente, neanche il grande Sean avrebbe potuto salvare la situazione…

Albus Silente in Harry Potter

animali fantasticiNei famosissimi film di Harry Potter, Albus Silente è il preside della scuola magica di Hogwarts e sebbene il ruolo sia stato portato alla luce magistralmente da Richard Harris in Harry Potter e la pietra filosofale e in Harry Potter e la camera dei segreti, la morte inaspettata dell’attore ha richiesto un recasting per i film successivi, con Michael Gambon che ha raccolto fieramente la preziosa eredità. Silente è un altro ruolo che è stato offerto in origine a Sean Connery.

La riluttanza di Connery ad interpretare il preside di Harry Potter derivava principalmente dal contenuto del film, che era troppo leggero e fantasy per i suoi gusti. L’attore scozzese ha affermato di non avere alcun “interesse a partecipare ad un film per bambini sui maghi”. Chiaramente, Connery ha rifiutato una serie di ruoli chiave a causa di narrazioni stravaganti e lontane dalla sua indole, che forse non era neanche interessato a scoprire o approfondire. Se avesse scelto di farlo, Connery probabilmente sarebbe stato un ottimo Silente, ma come aveva già dimostrato con il rifiuto del ruolo di Gandalf, forse non credeva che i ruoli dei maghi gli fossero confacenti.

Rick Deckard in Blade Runner

Blade RunnerQuando Ridley Scott ha deciso di dirigere il suo adattamento del romanzo di Philip K. Dick, molti attori importanti sono stati considerati per il ruolo principale di Rick Deckard. Jack Nicholson, Paul Newman e Clint Eastwood erano tutti in trattative per il ruolo dell’antieroe cacciatore di androidi, così come Sir Sean, che rifiutò, consentendo a Harrison Ford di prendere parte e consolidare il suo status di attore protagonista.

Blade Runner ricevette un’accoglienza piuttosto tiepida al botteghino quando uscì in sala nel 1982. Ciononostante, negli anni è diventato un cult, e ad oggi è considerato uno dei migliori film di fantascienza mai realizzati. Non è chiaro perché Connery abbia scelto di cedere ad un suo collega il ruolo di Rick Deckard. A giudicare dalle sue critiche mosse ad altri ruoli rifiutati, è probabile che Connery abbia trovato l’arco narrativo del film troppo lento o troppo contorto. Parte del fascino di Blade Runner è il finale ambivalente, che implica che il Deckard di Ford potrebbe essere lui stesso un replicante. La recitazione molto conservatrice di Ford aumenta tale ambiguità; si potrebbe sostenere che l’approccio più espressivo alla recitazione di Sir Sean avrebbe potuto umanizzare troppo il personaggio. 

Simon Gruber in Die Hard – Duri a morire

La scelta migliore del regista John McTiernan per il supercriminale tedesco Simon Gruber nel suo sequel di Die Hard fu senza dubbio Sean Connery. Sfortunatamente, Gruber era un po’ troppo vile per i gusti di Connery, che alla fine rifiutò l’offerta, passando così il ruolo a Jeremy Irons. Come il magistrale Hans Gruber di Alan Rickman in Die Hard, così il Simon Gruber di Irons in Die Hard – Duri a morire raggiunge uno straordinario equilibrio tra crudeltà e raffinatezza.

È allettante immaginare come Connery potrebbe essersi approcciato ad un cattivo come Simon Gruber. Da un lato, Connery ha dimostrato una gamma simile in film come The Rock, in cui ha interpretato John Mason, un personaggio molto più ambiguo e fallibile di quello di James Bond. D’altra parte, è possibile che Connery abbia anche riconosciuto che le sue risorse sullo schermo più forti erano il fascino e il carisma, qualità che potrebbero non servire ad un cattivo incallito come Gruber.

Sean Connery: 10 cose che non sai sull’attore

Sean Connery: 10 cose che non sai sull’attore

Eletto come il più celebre e apprezzato interprete del personaggio di James Bond, Sean Connery vanta una carriera ricca di successi grazie ai quali ha potuto continuamente riaffermare il proprio status all’interno dell’industria cinematografica. Dotato di un carisma ed uno charme inimitabili, Connery continua ancora oggi, nonostante il suo ritiro dalla recitazione, ad essere una vera e propria icona del cinema e della cultura in senso lato.

Ecco 10 cose che non sai di Sean Connery.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Connery oggi

Sean Connery: i suoi film

10. È il più celebre interprete dell’agente 007. Nel 1962 la carriera dell’attore vive una vera e propria svolta nel momento in cui viene scelto per essere l’interprete di James Bond al cinema. Connery fu il primo a ricoprire il ruolo, con il film Agente 007 – Licenza di uccidere. In seguito, riprese il ruolo anche per i sequel A 007, dalla Russia con amore (1963), Agente 007 – Missione Goldfinger (1964), Agente 007 – Thunderball (1965) e Agente 007 – Si vive solo due volte (1967). Preoccupato dalla sua identificazione solo con tale personaggio, Connery decise infine di abbandonare il ruolo, interpretandolo un’ultima volta per Agente 007 – Una cascata di diamanti (1971).

9. Ha recitato in celebri lungometraggi. Oltre al suo ruolo per i film della saga di James Bond, l’attore è ricordato per la sua partecipazione a film di grande rilievo come Marnie (1964), La collina del disonore (1965), Zardoz (1972), Assassinio sull’Orient Express (1974), con Vanessa Redgrave, L’uomo che volle farsi re (1975), con Michael Caine, Il nome della rosa (1986) e Gli intoccabili (1987), con cui si consacra, e dove recita accanto a Kevin Costner. In seguito, prende parte a Indiana Jones e l’ultima crociata (1989), con Harrison Ford, Caccia a Ottobre Rosso (1990), The Rock (1996), Scoprendo Forrester (2000) e La leggenda degli uomini straordinari (2003).

8. È stato anche doppiatore. Connery è inoltre ricordato per aver prestato la propria voce al personaggio del drago protagonista del film Dragonheart (1996), con Dennis QuaidNel 2005 torna invece nel panni di James Bond per dargli voce nel videogioco Dalla Russia con amore, basato sull’omonimo film. Nel 2012, interrompe momentaneamente il suo ritiro per dar voce al protagonista del film d’animazione Sir Billi, primo lungometraggio scozzese realizzato in CGI.

Sean Connery: ha moglie e figli

7. È estremamente riservato. Da sempre Connery si è dimostrato particolarmente geloso della propria vita privata, evitando di richiamare attenzioni su di essa. A riguardo sono noti soltanto pochi dettagli, come il matrimonio avvenuto nel 1962 con l’attrice Diane Cilento. Con lei Connery ha avuto un figlio, nato nel 1963, e divenuto anch’egli attore.

6. Si è sposato una seconda volta. Nel 1973 l’attore ha divorziato dalla prima moglie, per poi risposarsi due anni dopo con la pittrice Micheline Roquebrune, con la quale non ha avuto figli. Da quel momento, le notizie riguardo la vita privata di Connery si sono drasticamente diradate, e con il suo ritiro dalle scene l’attore ha ulteriormente posto un distacco tra sé e il mondo dello spettacolo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Connery 007

Sean Connery è 007

5. Non era ben visto dall’autore del personaggio. Quando venne rivelato che Connery era stato scelto per dar volto al personaggio, il suo autore Ian Fleming si dichiarò critico a riguardo. I motivi erano diversi, e il primo tra tutti era che Connery era scozzese e non britannico come Bond. Tuttavia, dopo averlo visto recitare nel ruolo, Fleming si ricredette e decise perfino di aggiungere delle radici scozzesi nel personaggio.

4. Colpì i produttori per alcune sue qualità. Connery fu da subito la prima scelta per i produttori del film, i quali rimasero colpiti da come l’attore riuscisse ad essere aggraziato nei movimenti nonostante la sua possenza fisica, la quale lo rendeva anche particolarmente minaccioso. Queste qualità incarnavano proprio l’idea di James Bond che i produttori volevano portare al cinema.

3. Fu richiamato ad interpretare il ruolo. Dopo aver recitato nel quinto film della saga, Si vive solo due volte, Connery decise di non riprendere ulteriormente il personaggio, non volendo essere identificato esclusivamente con questo. Venne così sostituito da George Lazenby, ma il film con questi andò così male che i produttori pregarono Connery di riprendere il ruolo. L’attore infine accettò dopo lunghe trattative.

Sean Connery: dov’è oggi

2. Si è ritirato. Il 25 agosto del 2020 Connery compirà 90 anni. Nonostante tale traguardo, risulta vano sperare in un annuncio pubblico da parte dell’attore, ritiratosi dalle scene ormai da diversi anni. Di lui non si hanno infatti più notizie, se non fosse per alcune voci, poi rivelatesi false, che lo volevano intento a lottare contro l’alzheimer. Ad ogni modo, ad oggi, su di lui vige il più completo riserbo.

Sean Connery: età e altezza

1. Sean Connery e nato ad Edimburgo, capitale della Scozia, il 25 agosto 1930. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

Sean Connery, addio alla leggenda. Aveva 90 anni

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Sean Connery, addio alla leggenda. Aveva 90 anni

Si è spento all’età di 90 anni Sean Connery, attore scozzese amato e conosciuto in tutto il mondo e che si era ritirato dalle scene da diverso tempo.

Meglio noto come agente 007, James Bond, la sua memoria rimarrà sempre legata a quel personaggio, tanto che in molti degli estimatori della serie lo considerano il migliore interprete dell’agente al servizio di Sua Maestà.

La sua carriera ha attraversato diversi decenni, che gli sono valsi molti riconoscimenti, tra cui un premio Oscar, due premi BAFTA, tre Golden Globes. A riportare la notizia della sua scomparsa è stata la BBC.

Tra le altre iconiche parti cinematografiche da lui portate in vita, ricordiamo il Professor Jones Senior in Indiana Jones e l’Ultima Crociata, Jim Malone ne Gli Intoccabili, John Patrick Mason in The Rock, ma anche Re Artù ne Il Primo Cavaliere, Allan Quatermain ne La leggenda degli Uomini Straordinari, Ramirez in Highlander – L’Ultimo Immortale e Guglielmo da Baskerville ne Il nome della rosa.

Sean Connery non festeggia il compleanno di 007

Sean Connery non festeggerà i 50 anni di James Bond. L’attore, che ha vestito i panni di 007 per ben 7 pellicole, avrebbe rifiutato di prender parte allo speciale e imminente boxset celebrativo realizzato per il 50esimo anniversario dell’agente più famoso del mondo. Connery non parteciperà neanche ai prossimi eventi promozionali previsti per l’occasione. “Sir Sean si è semplicemente ritirato dalle scene” ha spiegato Nancy Seltzer, agente dell’attore 82enne. Intanto gli altri due storici interpreti, Pierce Brosnan e Roger Moore, hanno confermato la loro presenza per il boxset. Non ci resta che aspettare Skyfall,  il prossimo capitolo della saga, nelle sale italiane dal 31 ottobre.

 

 

Sean Bean: 10 cose che non sai sull’attore

Sean Bean: 10 cose che non sai sull’attore

Attore particolarmente popolare, Sean Bean si è negli anni affermato per la sua versatilità, interpretando una vasta gamma di ruoli. In particolare, è celebre per avere recitato in Il Signore degli Anelli e nella serie Il Trono di Spade. Bean è diventato involontariamente popolare anche per le numerose volte in cui ha ricoperto personaggi destinati a morire sul grande schermo. Ecco 10 cose che non sai di Sean Bean.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Bean Il Trono di Spade

Sean Bean: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il fil Winter Fight (1984), e nel corso degli anni prende parte a titoli come Giochi di potere (1992), GoldenEye (1995) e Ronin (1998), con Robert De Niro. Il ruolo che gli conferisce estrema popolarità è quello di Boromir in Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001), con Viggo Mortensen. Successivamente acquista ulteriore notorietà recitando in film come Equilibrium (2002), Troy (2004), con Brad Pitt ed Eric Bana, The Island (2005), Silent Hill (2006), Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini (2010), Biancaneve (2012), Silent Hill: Revelation 3D (2012), Jupiter – Il destino dell’universo (2015), Pixels (2015), e Sopravvissuto – The Martian (2015), con Matt Damon.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attore ha in più occasioni recitato per il piccolo schermo. Tra i titoli più significativi a riguardo si annoverano le serie Herny VIII (2003), Crusoe (2008-2010) e Il Trono di Spade (2011), dove ricopre il ruolo di Ned Stark nella prima stagione, accanto all’attore Kit Harington. Prende poi parte a Missing (2012), Accused (2012), Legends (2014-2015), The Frankenstein Chronicles (2015-2017), Wasted (2016), Broken (2017) e I Medici (2018), dove recita accanto ad attori come Guido Caprino, Raoul Bova e Dustin Hoffman. Prossimamente reciterà in Snowpiercer (2021), accanto all’attrice Jennifer Connelly.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Nel corso della sua carriera l’attore ha ricevuto diversi prestigiosi premi dell’industria cinematografica. In particolare si ricorda il Sag Awards per il miglior cast vinto con il film Il Signore degli Anelli. Mentre nel 2013 vince il premio International Emmy Award come miglior attore per il suo ruolo nella serie Accused. Nel 2018 vince invece il Bafta TV Awards per il suo ruolo da protagonista in Broken.

Sean Bean: chi è sua moglie

7. È stato sposato più volte. Il primo matrimonio dell’attore risale al 1981, con una donna di professione parrucchiera. I due divorziano però nel 1988, e nel 1990 Bean sposa l’attrice Melanie Hill, da cui ebbe due figlie, nate rispettivamente nel 1987 e nel 1991. Nel 1997 divorzia anche dalla seconda moglie e pochi mesi dopo si sposa una terza volta con l’attrice Abigail Cruttenden, da cui ha avuto la terza figlia, nata nel 1998. Anche in questo caso il matrimonio finisce poco dopo, arrivando al divorzio nel 2000. Dal 2013 l’attore ha una relazione con Ashley Moore, che ha poi sposato nel giugno del 2017.

Sean Bean: le morti sullo schermo dell’attore

6. Detiene un insolito record. Negli anni l’attore è divenuto famoso per essere solito interpretare personaggi destinati a morire. Ad oggi egli è morto per ben 23 volte tra cinema e televisione. Sui social network fu anche indetta una campagna chiamata #DontKillSeanBean, per chiedere che all’attore non venissero più assegnate tali parti. Bean stesso ha dichiarato che non avrebbe più accettato di morire sullo schermo, temendo di divenire un attore prevedibile.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Bean Il Signore degli Anelli

Sean Bean è Boromir in Il Signore degli anelli.

5. Ha dovuto leggere un suo celebre discorso. La celebre scena del Concilio di Elrond è stata più volte riscritta dagli sceneggiatori, anche durante il corso delle riprese. A Bean in particolare fu consegnato il discorso che avrebbe dovuto recitare soltanto la notte prima. Non avendo modo di impararlo totalmente, l’attore dovette avvalersi del foglio scritto, posto in modo che non si vedesse e dal quale potesse leggere mentre avvenivano le riprese.

4. Aveva paura di spostarsi in volo. Tra gli attori del cast del film, Bean è probabilmente quello che più di ogni altro ha vissuto sulla propria pelle il duro viaggio dei protagonisti. Avendo paura di prendere l’elicottero per spostarsi da una location all’altra, egli era infatti solito intraprendere una lunga camminata di oltre due ore per raggiungere il sito, il tutto vestito con l’armatura del proprio personaggio.

Sean Bean in Il Trono di Spade

3. Ha dovuto rigirare più volte la scena della sua decapitazione. Al termine della prima stagione di Il Trono di Spade il personaggio ricoperto dall’attore viene giustiziato tramite decapitazione. Pur trattandosi di un momento particolarmente drammatico, Bean ricorda di aver dovuto girare più volte la scena per via del clima comico instauratosi sul set. Alcuni problemi tecnici nell’esecuzione hanno infatti spezzato l’atmosfera richiesta, portando il cast a vivere un momento di ilarità.

Sean Bean in Troy

2. Ha interpretato un leggendario guerriero. Nel film epico Troy, l’attore ricopre il personaggio di Ulisse. Pur avendo un ruolo di minor rilievo rispetto agli altri protagonisti, il personaggio è comunque risultato fondamentale in alcuni snodi cruciali del lungometraggio, tra cui quello dell’idea della costruzione di un grande cavallo di legno per poter penetrare nella città di Troia.

Sean Bean: età e altezza

1. Sean Bean è nato a Sheffield, in Inghilterra, il 17 aprile 1959. L’attore è alto complessivamente 179 centimetri.

Fonte: IMDb

Sean Bean rivela la sua scena di morte sullo schermo preferita

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Sean Bean è un attore solido, dalla carriera lunga e dal fandom solido e dedito. Nel corso degli anni però si è guadagnato il titolo di “colui che muore“, ovvero, il caso ha sempre voluto per lui una lunga serie di morti sullo schermo che lo hanno reso anche oggetto di ilarità e simpatia sul web.

Nel 2014 è addirittura stata lanciata la campagna Don’t Kill Sean Bean, una vera e propria mobilitazione da parte dei fan che volevano porre fine non solo alla sorte avversa dei personaggi dell’attore, ma anche al fatto che, come si dice, quando c’è Sean Bean di mezzo, si sa come andrà a finire.

Don’t Kill Sean Bean: la campagna in difesa dell’attore!

Adesso Bean fa “outing” e confessa qual è la morte sullo schermo che gli ha dato maggiore soddisfazione. Parlando con EW, l’attore ha confessato che la morte di Boromir ne Il Signore degli Anelli La Compagnia dell’Anello resta la sua preferita: “È la mia scena di morte preferita, e ne ho fatte diverse. Non si può chiedere una morte più eroica di quella.”

In effetti i fan del Signore degli Anelli convengono che l’intensità della scena coinvolge sempre emotivamente lo spettatore, anche all’ennesima visione, grazie soprattutto all’intensità degli interpreti coinvolti (insieme a Bean, c’è Viggo Mortensen nei panni di Aragorn).

Ecco la scnea:

https://www.youtube.com/watch?v=zOqT5_AAPgo

Qual è per voi la scena migliore di morte di Sean Bean?

Sean Bean risponde alle domande più ricercate del Web

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Sean Bean risponde alle domande più ricercate del Web

Anche se non è presente nell’ultima stagione di Game of Thrones, Sean Bean rimane nei cuori di molti fan, non solo ovviamente per aver interpretato Ned Stark. Negli ultimi anni è diventata una vera e propria icona pop per la sua inclinazione ad interpretare personaggi che prima o poi tireranno le cuoia.

A questo proposito è stato interpellato da WIRED in una fantastica intervista nel quale legge e risponde a tutte le domande più ricercate e strampalate che i fan fanno sul suo conto. Nel video l’attore risponde a quesiti come in quali film è morto Sean Bean? Cosa pensa Sean di Game of Thrones? Perché Ned Stark è così onorevole? Sean risponde a tutte queste domande e molto altro!

Nel cast della serie tv tornano Peter Dinklage, Lena Headey, Emilia Clarke, Nikolaj Coster-Waldau, Kit Harington, Maisie Williams e Sophie Turner.

Game of Thrones 8 è l’ottava stagione della serie televisiva originale sulla base dei best-seller di George RR Martin, la saga de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.

 

Sean Bean nel cast del nuovo Biancaneve targata Relativity

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Sean Bean nel cast del nuovo Biancaneve targata Relativity

Fresco il suo fantastico ruolo in Games of Thrones, Sean Bean è in trattative per interpretare il ruolo del Re nell’Untitled Snow White Project (Biancaneve) della Relativity Media. Diretto da Tarsem Singh, il film è interpretato da Julia Roberts, Armie Hammer, Lily Collins, e Nathan Lane.

Descritto come una “commedia briosa e avventurosa”, la storia vede Biancaneve (Collins), che combatte per il suo diritto di nascita a regnare, aiutata dai suoi sette fratelli. Il film dovrebbe uscire al cinema il 16 marzo 2012.

In Biancaneve, dopo la scomparsa dell’amatissimo Re (Sean Bean), la perfida moglie (Julia Roberts) assume il controllo del regno e tiene la bellissima figliastra diciottenne, Biancaneve (Lily Collins), rinchiusa nel palazzo. Ma quando la principessa conquista il cuore di un affascinante e ricco principe di passaggio (Armie Hammer), la Regina, in preda alla gelosia, relega la ragazza in una foresta vicina. Biancaneve trova ospitalità presso una simpatica gang di sette nani ribelli e generosi, che la aiutano a trovare il coraggio di lottare per salvare il suo paese dalla Regina Cattiva. Insieme ai suoi nuovi amici, Biancaneve parte alla riconquista del trono che le spetta di diritto e del cuore del suo adorato Principe, in una commedia magica ed avventurosa che catturerà l’immaginazione degli spettatori di tutto il mondo.

L’intramontabile fiaba di Biancaneve prende vita nel divertente ed originale adattamento di Tarsem Singh (Immortals, The Cell – La Cellula). Il regista riporta sul grande schermo una delle attrici più amate dal pubblico e dalla critica internazionale, il Premio Oscar Julia Roberts, che indosserà i panni di un’affascinante quanto spietata Strega Cattiva, che non si rassegna al passare del tempo e si impegna a distruggere, ad ogni costo, la bellezza di Biancaneve.

Fonte: Collider

Sean Bean in Scorched Earth

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Grazie alle frequentissime morti di cui è vittima nei film cui partecipa Sean Bean è ormai noto per essere l’equivalente del Kenny di South Park: partecipare a un film a sfondo post-apocalittico sembrerebbe non essere quindi un’ottima idea, nel caso voglia far arrivare il suo personaggio fino alla fine del film. Intitolata Scorched Earth, la pellicola si svolgerà in una Terra devastata da un’immane catastrofe ambientale, che ha causato miliardi di morti, rendendo buona parte del pianeta inabitabile.

Bean sarà Atticus Gage, un cacciatore di taglie ingaggiato per eliminare il criminale più ricercato del mondo. La sceneggiatura è stata firmata da Bobby Mort e Kevin Leeson. Il film sancirà il ritorno alla regia per il grande schermo dopo oltre vent’anni (da Goofballs del 1987) di Brad Turner, che nel frattempo ha lavorato su  serie tv come Prison Break, 24 e Homeland. Ancora non fissata la data di inizio delle riprese. Sean Bean sarà nel frattempo sugli schermi ad ottobre con Revelation 3D e Percy Jackson: Sea Of Monsters, previsto per agosto 2013.

Fonte: Empire

Sean Bean in Jupiter Ascending

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La notizia che Sean Bean parteciperà al prossimo film dei Wachowski suscita spontanea la domanda: quanto resisterà il suo personaggio? Bean è infatti noto per il fatto che raramente i suoi personaggi vedono la fine della storia raccontata nei film morendo puntualmente in corso d’opera…

In Jupiter Ascending gli esseri umani sono arrivati ad un vicolo cieco evolutivo: la protagonista, interpretata da Mila Kunis, è una giovane donna, perseguitata dopo aver perché costituisce una minaccia all’ordine instaurato dalla Regina dell’Universo.

Del cast faranno parte anche Channing Tatum ed Eddie Redmayne; per Sean Bean sarebbe previsto un ruolo in stile Han Solo; l’attore sarà prossimamente sugli schermi con Percy Jackson: Sea Of Monsters, nel ruolo di Zeus.

Fonte: Empire

Sean Baker gira film sulle sex worker nella speranza di “aiutare a rimuovere lo stigma”, sta “già parlando del prossimo”

Durante una conferenza stampa a Cannes per il suo nuovo film Anora, Sean Baker ha discusso della sua affinità con la realizzazione di film sulle sex worker – e ha anticipato il suo prossimo progetto con lo stesso soggetto.

Anora, presentato in anteprima al Festival di Cannes, segue una lavoratrice di uno strip club che si innamora del figlio di un oligarca russo. Quando gli è stato chiesto come mai i sex worker siano diventati il soggetto dei suoi ultimi film, Baker ha detto che dopo aver realizzato Starlet del 2012, è stato “introdotto nel mondo dei film per adulti”.

“Sono diventato amico di [lavoratrici del sesso] e ho capito che c’erano un milione di storie da quel mondo. Se c’è un’intenzione in tutti questi film, direi che è raccontare storie umane, raccontare storie che si spera siano universali”, ha detto. “Ciò aiuta a rimuovere lo stigma che è stato applicato da sempre a questo mezzo di sostentamento”. Sean Baker ha detto che forse non farà sempre film sull’argomento, ma ha scherzato dicendo che “stiamo già parlando del prossimo e coinvolgerà una prostituta, quindi”.

Alla sua première, Anora ha ricevuto un’entusiasmante standing ovation di 7,5 minuti. Nel film, Mikey Madison (“Better Things”, “C’era una volta a Hollywood”) interpreta Anora, una ventitreenne che lavora in uno strip club fuori New York City. La sua fortuna cambia quando incontra Vanya (Mark Eydelshteyn), figlio di un oligarca russo, che la invita per un viaggio di una settimana a Las Vegas durante la quale i due si sposano. Ma quando i genitori di Vanja lo scoprono, i due si ritrovano braccati da gangster russi, che tentano di convincerli ad annullare il matrimonio.

Sean Baker è diventato un frequentatore abituale di Cannes negli ultimi anni. Ha debuttato con The Florida Project, il suo sguardo su una madre e la sua giovane figlia che vivono ai margini economici, nell’edizione 2017 del festival, per poi tornare nel 2021 con Red Rocket, la storia di una porno star che ritorna nella sua città natale in Texas.

Sean Baker eguaglia il record di Walt Disney per il maggior numero di Oscar in un anno

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Sean Baker ha decisamente avuto una grande serata agli Oscar, tanto da pareggiare uno dei record di Walt Disney. Il regista di Anora (qui la nostra recensione) ha infatti vinto quattro Oscar, eguagliando il record di Disney del 1954 per il maggior numero di vittorie individuali in un anno. Baker si è aggiudicato i premi per il miglior film, la miglior regia, la sceneggiatura originale e il montaggio.

Tuttavia, Baker ha vinto tutti gli Oscar per un solo film, mentre Walt Disney li vinse per quattro film diversi. Il mare intorno a noi di Disney vinse come miglior documentario, Cacciatori eschimesi vinse come miglior documentario – soggetto breve, Toot, Whistle, Plunk and Boom vinse come miglior soggetto breve – cartone animato e Il paese degli orsi vinse come miglior soggetto breve – due rulli.

È raro, ma non inusuale, che un regista monti il proprio film e, dato il lavoro di Baker nel mondo del cinema indipendente, che produca anche i suoi film. Il regista di Parasite, Bong Joon Ho, è già stato premiato con quattro Oscar, ma mentre lui ha vinto personalmente per il miglior film, la miglior regia e la sceneggiatura originale, il premio per il miglior film internazionale va al paese, in questo caso la Corea del Sud.

La trama di Anora, diretto da Sean Baker

Anora detta Ani – interpretata dalla brillante Mikey Madison, già apparsa in C’era una volta a… Hollywood – è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento. Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan (Mark Eydelshteyn), un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan la invita a casa sua, e Ani scopre con meraviglia che il ragazzo vive in una lussuosa villa ed è figlio unico di un oligarca multimiliardario.

Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo e mandano una piccola “squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Ani vivrà una rocambolesca e scatenata avventura ricca di sorprese e colpi di scena, alla ricerca di quello che crede essere il suo vero amore e intenzionata a non lasciarsi sfuggire il suo lieto fine, l’occasione che potrebbe dare una svolta alla sua vita.

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