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Ant-Man 3: ecco quando potrebbero partire le riprese

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Ant-Man 3: ecco quando potrebbero partire le riprese

I Marvel Studios non hanno ancora annunciato una data di uscita ufficiale per Ant-Man 3, ma sembra che non dovremmo aspettare ancora molto prima di rivedere al cinema le avventure di Scott Lang e Hope Van Dyne nell’Universo Cinematografico Marvel. D’altronde, proprio di recente Michael Douglas, interprete di Hank Pym, aveva dichiarato che presto ci sarebbero stato novità sul film.

Ad oggi, tutto ciò che sappiamo sul film riguarda la sceneggiatura, che sarà scritta da Jeff Loveness (Rick and Morty) in collaborazione con Paul Rudd, e il fatto che Peyton Reed, regista del primi due film, tornerà dietro la macchina da presa. Adesso, come riportato da Murphy’s Multiverse, sembra che i Marvel Studios abbiamo finalmente stabilito la data di inizio riprese: stando alla fonte, le riprese di Ant-Man 3 dovrebbero partire a giugno 2021 ad Atlanta; ciò indica che probabilmente il film arriverà nelle sale nel 2023.

Per quanto riguarda i dettagli sulla trama, nulla è stato rivelato al momento, ma è probabile che nel film vedremo Cassie Lang, la figlia di Scott, trasformarsi in Stature/Stinger, soprattutto dopo gli eventi di Avengers: Endgame. Per quanto riguarda il villain del film, si vocifera che il principale antagonista sarà M.O.D.O.K., ma ad oggi non esiste ancora nessuna conferma ufficiale.

Ant-Man 3 spingerà il franchise in luoghi ancora più folli?

Potrebbe volerci molto tempo prima di avere notizie davvero concrete in merito ai piani per Ant-Man 3, ma dopo che Scott Lang ha contribuito a salvare l’intero universo viaggiando nel tempo, il regista Peyton Reed ha sicuramente l’opportunità di portare il franchise in alcuni luoghi ancora più folli dei primi due episodi.

L’ultimo film del franchise di Ant-Man che abbiamo visto al cinema è stato  Ant-Man and the Wasp, diretto da Peyton Reed e uscito nel 2018. Il cast del film comprende Paul RuddEvangeline Lilly, Michael Peña, Walton Goggins, Bobby Cannavale, Judy Greer, Hannah John-Kamen, Michelle Pfeiffer, Laurence Fishburne e Michael Douglas.

Wolfman: Leigh Whannell alla regia del film con Ryan Gosling

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Wolfman: Leigh Whannell alla regia del film con Ryan Gosling

Di recente abbiamo appreso la notizia che Ryan Gosling (La La Land, Blade Runner 2049) sarà il protagonista di Wolfman, nuovo film del Monsterverse della Universal basato sull’iconico mostro. Adesso, come riportato da Variety, il regista e sceneggiatore Leigh Whannell è in trattative per dirigere il film.

Whannell è noto per aver creato, insieme a James Wan, le saghe cinematografiche di Saw e di Insidious. Se le trattative dovessero andare a buon fine, si tratterebbe della regia del secondo film del Monsterverse per Whannell, che quest’anno ha diretto anche L’uomo invisibile con Elisabeth Moss, rivelatosi un grandissimo successo di pubblico e critica.

La sceneggiatura di Wolfman è stata scritta da Lauren Schuker Blum e Rebecca Angelo (entrambi showrunner di Orange Is the New Black) ed è basata su un pitch originale dello stesso Gosling. Si dice che la storia mantenga gli elementi soprannaturali del materiale originale, ma sia ambientata nel presente, ed abbia un tono simile a Lo sciacallo – Nightcrawler, film del 2014 con Jake Gyllenhaal.

I prossimi progetti del Monsterverse oltre Wolfman

Oltre a Wolfman, ci sono una manciata di altri progetti unici basati su storie di mostri classici attualmente in fase di sviluppo, come un nuovo film basato su Dracula ad opera di Karyn Kusama, un film incentrato sullo scagnozzo del celebre Conte, Renfield, che sarà diretto dal Dexter Fletcher (regista di Rocketman), e il film Dark Army di Paul Feig. Ogni progetto è una versione originale delle storie conosciute e non c’è l’intenzione di collegare i film tra loro, nonostante l’idea iniziale di un universo condiviso.

I wish I was like you: il film documentario su Chili

I wish I was like you: il film documentario su Chili

Finalmente in arrivo per il pubblico, da questo mese su Chili, dopo la presentazione e gli applausi alla 14. Festa del Cinema di Roma, I wish I was like you, il documentario su una notte memorabile per la musica in Italia: quella del concerto che i Nirvana – il gruppo deponente del Grunge e di una rivoluzione musicale ancora vigente – tennero a Marino, un piccolo comune nella provincia di Roma nel 1994.

I wish I was like you  è il racconto personalissimo, in bassa fedeltà e alta passione, dei preparativi di una notte, e l’autobiografia – tramite un’attesa e un concerto – di una generazione e di un intero periodo della nostra storia. Un film comico, ruvido, venato di malinconia e di un fuoco che da 25 anni i protagonisti di quel momento conservano senza farlo esplodere e senza estinguerlo. Una piccola gemma in vhs, un poemetto sulle difficoltà e le piccole magie della gioventù.

I wish I was like you è disponibile su Chili a noleggio in prima visione al costo di 7,99 euro

I wish I was like you; la trama

I wish I was like you è un documentario sul concerto dei Nirvana che si tenne a Marino, in provincia di Roma, il 22 febbraio 1994. Ma anche un viaggio negli anni ’90, compiuto a ritroso dai due registi, spettatori di quell’epoca e di quell’evento memorabile.  Il Palaghiaccio di Marino, location del concerto, è ormai abbandonato, fatiscente e tristemente destinato a diventare un supermercato. A 25 anni dalle ultime esibizioni pubbliche dei Nirvana e dalla morte di Kurt Cobain, la struttura appare come un simbolo di decadenza, ma diventa anche spunto per l’esaltazione di quei protagonisti e per una riflessione su quel periodo storico. Il tono generale è semiserio, ironico e dissacrante: i due registi affrontano la materia del ricordo con allegria e con l’ausilio di materiale di repertorio personale, girato in vhs-c nelle tante serate di follia vissute da ragazzi.  I wish I was like you è una dichiarazione d’amore alla giovinezza degli autori e alla sua colonna sonora più preziosa: Kurt Cobain e i Nirvana.

  • Regia e sceneggiatura             Luca Onorati, Francesco Gargamelli
  • Soggetto                                   Luca Onorati
  • Montaggio                                Flavia Tiberi
  • Fotografia                                 Niccolò Palomba
  • Color correction                        Ugo Laurenti
  • Grafica 8bit                              Luigi Cammuca
  • Sound design e Mix                 Roberto Cappannelli
  • Musiche originali                      Luca Morisco
  • Nirvanologo                              Riccardo Cogliati

 

Margherita Buy: 10 cose che non sai sull’attrice

Margherita Buy: 10 cose che non sai sull’attrice

Mai una parola fuori posto. Carattere schivo e introverso. Una delle più grandi dive (in)dimenticate dei nostri tempi e del cinema italiano contemporaneo. Parliamo di Margherita Buy. Attrice romana classe 1962, che ha sempre preferito far parlare di sé per le sue grandi prove artistiche e i ruoli ricercati. Uscita dai radar negli ultimi anni, vogliamo rivedere alcuni momenti della sua carriera attraverso queste curiosità.

Ecco 10 cose che non sai su Margherita Buy.

Margherita Buy e i suoi film

10. Ha recitato in oltre 60 film. La carriera di Margherita Buy è costellata da moltissimi film di successo, ma in pochi sanno che il suo curriculum ha all’attivo più di 60 pellicole: esordisce al cinema ventiquattrenne nel 1986 con La seconda notte, film di Nino Bizzarri; il primo ruolo, quello di Lea, le vale anche il primo premio di una lunga serie, il Globo d’oro come miglior “attrice rivelazione”. Al grande pubblico inizia a farsi conoscere con La Stazione (1990) di Sergio Rubini, ma è con Carlo Verdone e il sua commedia campione di incassi Maledetto il giorno che ti ho incontrata che la Buy spopola definitivamente.

Margherita Buy oggi 2020

9. Ha lavorato con registi del calibro di Virzì, Özpeteck, Moretti e Monicelli. Il talento di Margherita Buy l’ha poi portata a collaborare con alcuni dei registi più in vista del nostro cinema. Nel 1995 recita in Facciamo paradiso, film diretto dal re della satira Mario Monicelli, che però si rivelerà un flop di critica e botteghino. Nel nuovo millennio è un giovane e promettente Ferzan Özpeteck a regalarle uno dei ruoli più importanti della sua carriera con Le fate ignoranti; la collaborazione tra i due proseguirà anche in Saturno contro (2007) e Magnifica Presenza (2011). È con Paolo Virzì invece che nei primi anni 2000 la Buy torna alla commedia in Caterina va in città (2003), pellicola che le vale il doppio premio ai Nastri ed ai David.

Di tutti questi grandi autori è Nanni Moretti a fare approdare ai lidi del Festival di Cannes l’attrice romana: Il Caimano (2006) è la prima parte rivestita in un film di Moretti, con cui lavorerà anche per Habemus Papam (2011) e Mia Madre (2015). Un autentico sodalizio quello che si è andato ad instaurare tra l’attrice e il regista, tanto che per il suo ultimo film prossimo all’uscita nel 2020, Nanni Moretti abbia scelto nuovamente la Buy come protagonista del suo Tre piani, questa volta assieme a Riccardo Scamarcio.

Negli ultimi anni Margherita Buy è stata coinvolta in numerosi progetti che spaziavano dallo struggente dramma romantico alla commedia in costume: nel 2016 recita in Io & Lei in duo con Sabrina Ferilli, l’anno dopo è la volta dello “scontro” con Claudia Geriniin Nemiche per la pelle, passando sempre nel 2016 per Questi giorni, La vita impossibile e Come diventare grande nonostante i genitori. Nel 2017 all’attivo solo Piccoli crimini coniugali, mentre chiudono gli anni ’10 del 2000 la commedia teologica Io c’è (2018) e la commedia d’avventura Moschettieri del Re (2018) di Veronesi.  Nel 2020 l’attrice esordirà alla regia con il film NON HO TEMPO, in co-regia conGiuseppe Piccioni e vedrà protagonisti Mauro Marino e Silvio Orlando.

Margherita Buy e la pioggia di premi

8. Buy pigliatutto: record di Nastri d’argento e David di Donatello. Vi avevamo già anticipato di onorificenze parlandovi della sua carriera, eppure in pochissimi sanno che Margherita Buy è la “Meryl Streep” italiana: detiene il record di vittorie sia ai David di Donatello, sia ai Nastri d’argento. Numeri da capogiro, con 16 candidature e ben 7 vittorie ai David, altrettante vittorie e 15 nomination ai Nastri. A questi premi vanno aggiunti 5 Globi d’oro e 13 Ciak d’oro.

7. Lavora da gli anni ’80 nel teatro. Margherita Buy si è diplomata all’Accademia Nazionale dell’Arte Drammatica di Roma, dove ha iniziato con piccoli ruoli teatrali, il primo ne Ascesa e caduta della città di Mahagonny (1985). Nel corso della sua carriera non ha mai abbandonato il teatro, con l’ultimo spettacolo del 2014 dal titolo Nel nome del padre basato sul soggetto di Luigi Lunari, per la regia di Patrick Rossi Gastaldi.

Margherita Buy e Sergio Rubini 

Margherita Buy e Sergio Rubini6. Margherita Buy è stata sposata con l’attore Sergio Rubini. Durante il suo percorso accademico incontra Sergio Rubini (Manuale d’amore): i due diventano coinquilini, recitano insieme nel film La Stazione e nel 1991 si sposano. Il matrimonio con il collega però dura solo un paio d’anni e i due si separano. Nonostante l’allontanamento sentimentale, tra i due prosegue un ottimo rapporto soprattutto sui set cinematografici.

Margherita Buy ha una figlia dalla relazione con Renato De Angelis

5. Margherita Buy ha una figlia. Dalla relazione successiva, con il chirurgo Renato De Angelis, nasce nel 2001 la sua prima ed unica figlia, Caterina. Nelle interviste rilasciate Margherita Buy si è sempre detta molto legata alla figlia, tanto da aver rinunciato ad alcuni ruoli anche importanti per poter starle vicino ed essere un modello per lei.

4. Non si guarda mai nei film in cui ha recitato. Verrebbe da chiedersi chissà, con tutti i film girati in carriera, quante volte Margherita Buy si sarà rivista sul grande schermo… In realtà pochissime, quasi nessuna. L’attrice ha sempre dichiarato di trovarsi a disagio di fronte a se stessa mentre recita, e di avere paura di non piacersi. Preferisce piuttosto fidarsi del parere di amici e amiche, che commentano il suo lavoro.

3. La Buy approda in radio nel 2017. Non solo cinema e teatro, ma anche radio: dal 2017 è ospite fissa negli studi di Radiodue nel programma d’attualità “Non è un paese per giovani” condotto e diretto da Massimo Cervelli e Giovanni Veronesi.

Margherita Buy e la parodia nel film Boris

2. Vittima di una parodia nel film Boris. Quando i fari della ribalta ti illuminano e vieni visto come un modello, lo scherzo è sempre dietro l’angolo. Dopo aver lavorato anche in alcune serie tv italiane, Margherita Buy qui diventa preda della satira parodistica di Boris: nel 2011 il film sugli studios televisivi italiani, il personaggio di Marilita Loly viene presentato come l’attrice italiana più in voga del momento e non può non richiamare proprio Margherita Buy. Una bellissima parodia e un attestato di stima enorme, vedere per credere.

  1. Età e altezza. Margherita Buy è nata a Roma, il 15 gennaio 1962. L’attrice è alta 168 cm.

Curiosità: Margherita Buy è su instagram

L’attrice ha un profilo pubblico su Instagram sul quale posta sia materiale promozionali sulla sua carriera ma anche numerose finestre sulla sua vita privata.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Stasera punteggio massimo… @borgoegnazia @leadinghotelsoftheworld #misteryguest #viaggiosola #mariasoletognazzi #movie ph @luisa.carcavale

Un post condiviso da Margherita Buy (@margheritabuyofficial) in data: 30 Giu 2020 alle ore 12:27 PDT

Jai Courtney: 10 cose che non sai sull’attore

Jai Courtney: 10 cose che non sai sull’attore

Nel corso degli ultimi anni l’attore Jai Courtney ha guadagnato particolare popolarità grazie ad una serie di titoli mainstream di genere action, con i quali ha potuto dar prova del proprio carisma e delle proprie doti da interprete. Fattosi così notare da un ampio pubblico, è oggi atteso in nuovi blockbuster che possano confermare il momento d’oro della sua carriera.

Ecco 10 cose che non sai di Jai Courtney.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jai Courtney Instagram

Jai Courtney: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Il primo importante ruolo cinematografico per l’attore è quello nel film Jack Reacher – La prova decisiva (2012), con Tom Cruise. Successivamente recita in Die Hard – Un buon giorno per morire (2013), con Bruce Willis, I, Frankenstein (2014), Divergent (2014), con Shailene Woodley, Unbroken (2014), The Water Diviner (2014), di Russell Crowe, The Divergent Series: Insurgent (2015), Terminator Genisys (2015), con Emilia Clarke, e Suicide Squad (2016), dove ottiene popolarità grazie al ruolo di Capitan Boomerang, recitando accanto a Will Smith e Margot Robbie. Negli anni successivi ha poi recitato in Storm Boy (2019) e Alita – Angelo della battaglia (2019).

9. Ha numerosi progetti in lavorazione. Attualmente l’attore è piuttosto richiesto all’interno del panorama hollywoodiano, ed è presente sul set di diversi progetti in lavorazione. Il primo di questi è l’action Honest Thief (2020), con Liam Neeson, a cui seguirà Jolt (2020), con Kate Beckinsale. Nel 2021, invece, l’attore riprenderà il ruolo di Capitan Boomerang in The Suicide Squad, atteso reboot firmato da James Gunn. È stato poi annunciato come doppiatore del film d’animazione Scarygirl, attualmente in pre-produzione.

8. Ha recitato in prodotti televisivi. All’inizio della sua carriera, l’attore prende parte ad alcuni episodi di serie come All Saints (2008) e Packed to the Rafters (2008-2009), per poi farsi notare nel ruolo di Varro in Spartacus (2010). Torna poi in televisione nel 2017 recitando in alcuni episodi di Wet Hot American Summer: Ten Years Later, recitando accanto ad attori come Elizabeth Banks. Nel 2020 è invece tra i protagonisti della serie Stateless, con Yvonne Strahovski.

Jai Courtney: chi è la sua fidanzata

7. Ha una relazione con una modella. A partire dal 2016 l’attore ha una relazione con la modella Mecki Dent. I due non hanno rilasciato molte dichiarazioni circa il loro rapporto, lasciando segreto il loro primo incontro. Pur mantenendo un certo riserbo, sono comunque soliti apparire insieme ad eventi e serate di gala, dove danno continuamente prova del solido legame che li unisce. Ad oggi, la coppia non sembra aver ancora preso in considerazione l’idea del matrimonio, ma non hanno neanche smentito le voci sulla sua futura realizzazione.

6. Ha avuto relazioni con note attrici. La prima relazione nota avuta dall’attore è stata quella, durata dal 2006 al 2013, con la collega Gemma Pranita, nota per la soap opera australiana Neighbours. Dal febbraio al giugno del 2015 ha invece avuto una breve relazione con l’attrice Emilia Clarke, nota per la serie Il Trono di Spade. I due si erano conosciuti sul set di Terminator Genisys, dove recitavano nei ruoli di due dei protagonisti.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jai Courtney fidanzata

Jai Courtney è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 336 mila persone. All’interno di questo egli è solito condividere in prevalenza immagini o video promozionali dei suoi progetti futuri come interprete. Diverse a riguardo sono anche le foto di backstage scattate sui set a cui ha preso parte. Non mancano però anche diversi post relativi a luoghi visitati o momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi.

Jai Courtney in Spartacus

4. Il suo ruolo nella serie è stato prolungato. Nel 2010 l’attore prese parte alla prima stagione di Spartacus, interpretando il ruolo di Varro, uno dei principali protagonisti. Originariamente, tuttavia, questo era stato pensato per venir ucciso ed uscire di scena nell’ottavo episodio. Tuttavia, dato il gradimento di pubblico nei suoi confronti, la produzione decise di prolungare di ulteriori due episodi la sua permanenza nella serie, rimandando l’uccisione alla decima puntata, intitolata Scambio di favori.

Jai Courtney in Divergent

3. Ha interpretato uno dei protagonisti. In Divergent, primo film basato sulla saga di ambientazione post-apocalittica, l’attore ha dato vita al ruolo di Eric, uno dei leader del gruppo degli intrepidi, il quale si distingue appunto per il suo coraggio e le sue azioni spericolate. Nell’accettare il ruolo, l’attore si è dichiarato particolarmente entusiasta di poter interpretare un personaggio talvolta indecifrabile, che potesse risultare un alternativa all’eroe classico.

2. Ha rischiato di non poter riprendere il ruolo. Fino all’ultimo l’attore non era certo di riuscire a riprendere la propria parte per il sequel del film, Insurgent, poiché impegnato nelle riprese di Terminator Genisys. In seguito, ad alcune contrattazioni, tuttavia, il suo calendario di riprese fu riorganizzato, e l’attore ebbe modo di prendersi una pausa da un set per dedicarsi all’altro. Questa transizione non è però stata semplice per lui, essendosi dovuto rapidamente spogliare della psicologia di un personaggio per vestire quella di uno completamente differente.

Jai Courtney: età e altezza

1. Jai Courtney è nato a Sydney, in Australia, il 15 marzo 1986. L’attore è alto complessivamente 185 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Arnold Schwarzenegger: 10 cose che non sai sull’attore

Arnold Schwarzenegger: 10 cose che non sai sull’attore

Attore, culturista e imprenditore, Arnold Schwarzenegger si è negli anni imposto come una vera e propria icona culturale, capace di dar vita a primati che lo hanno portato ad essere un apripista per generazioni successive di interpreti e sportivi. Grazie ai suoi ruoli, ha poi dato nuovo prestigio al genere action, e con il suo carisma si è sempre dimostrato capace di poter affrontare generi e situazioni spesso diverse tra loro. Ad oggi, è ancora uno dei massimi e ineguagliati interpreti del suo genere.

Ecco 10 cose che non sai su Arnold Schwarzenegger.

Arnold Schwarzenegger moglie

I film di Arnold Schwarzenegger

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Dopo alcuni iniziali ruoli cinematografici, l’attore diventa particolarmente celebre grazie ai film Conan il barbaro (1982), Conan il distruttore (1984) e Terminator (1984). Grazie ad essi diventa una star, e ottiene parti da protagonista in Commando (1985), Predator (1987), I gemelli (1988), con Danny DeVito, Atto di forza (1990), Un poliziotto alle elementari (1990), Terminator 2Il giorno del giudizio (1991), Last Action Hero (1993), True Lies (1994), e Batman & Robin (1997). Nel 2003 recita in Terminator 3 – Macchine ribelli, per poi prendersi una pausa per perseguire la carriera politica. Negli ultimi anni ha poi ripreso la sua carriera da attore recitando in I mercenari 2 (2012), con Sylverst Stallone, Escape Plan (2013), Contagious (2015), con Abigail Breslin, Aftermath (2017) e Terminator – Destino oscuro (2019).

9. È stato anche regista. Agli inizi degli anni Novanta, nel pieno della propria popolarità, l’attore ha compiuto il suo debutto alla regia dirigendo l’episodio The Switch della serie I racconti della cripta, andato in onda nel 1990. L’occasione si rivela particolarmente importante per lui, che dichiarerà «Dopo aver diretto l’episodio mi sentivo in estasi. Era una cosa che non mi sarei mai aspettato, lavorare con gli attori e dare forma ad una scena. È pazzesco.». Nel 1992 replica l’esperienza dirigendo il lungometraggio Eroe per famiglie, trasmesso in televisione.

8. Si è affermato come produttore. Dal grande istinto imprenditoriale, Schwarzenegger si è distinto anche per aver partecipato alla produzione di alcuni film e documentari di buon successo. Tra questi si annoverano film da lui anche interpretati, come Last Action Hero, Contagious, Aftermath e The Iron Mask. Ma ha ricoperto il ruolo anche per titoli come Il 6° giorno (2000), Le meraviglie del mare (2017), The Game Changers (2018) e le annunciate serie Superhero Kindergarten e Outrider.

La moglie e i figli di Arnold Schwarzenegger

7. Ha sposato una giornalista. Nel 1986 l’attore sposa la giornalista Maria Shriver, nota come la nipote del presidente Kennedy. I due si erano conosciuti nell’agosto del 1977, intraprendendo da quel momento una relazione. In quello stesso periodo, però, Schwarzenegger era impegnato in una relazione anche con un’altra donna. Questa infine pose un ultimatum all’attore, il quale decise però di proseguire il proprio rapporto con Shriver. In seguito al matrimonio, ebbero quattro figli, nati rispettivamente nel 1989, nel 1991, nel 1993 e nel 1997.

6. Hanno divorziato dopo 25 anni. Nel maggio del 2011 la coppia annuncia la propria separazione. Ciò fu deciso in seguito alla rivelazione che l’attore aveva avuto, nel 1997, un figlio da un’altra donna. Schwarzenegger ha dichiarato di aver scoperto la cosa soltanto 8 anni dopo, decidendo di assumersi le proprie responsabilità nei confronti del figlio e della madre, garantendo loro un mantenimento. Pur separatasi, la coppia è tuttavia rimasta in buoni rapporti, continuando a crescere i propri figli.

Arnold Schwarzenegger Terminator

Il suo patrimonio di Arnold Schwarzenegger

5. Possiede un ricco patrimonio. Negli anni Schwarzenegger si è dimostrato un imprenditore di grande talento, e ha coniugato tale attività a quella di attore. Molti dei suoi film sono infatti stati dei veri e propri campioni d’incasso, che hanno fatto crescere il suo status all’interno dell’industria come anche il suo compenso. I suoi ruoli svolti in politica, inoltre, gli hanno permesso di aggiungere valore ad un patrimonio particolarmente ricco, attestato intorno ai 400 milioni di dollari.

Arnold Schwarzenegger è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attore possiede un profilo sul social network Instagram, dove vanta 20,9 milioni di follower. All’interno di questo è solito prevalentemente condividere messaggi di carattere politico, esprimendo la sua opinione su alcune delle principali questioni d’attualità negli Stati Uniti. Allo stesso tempo condivide momenti relativi alla propria quotidianità come anche immagini o video promozionali dei suoi progetti legati al mondo del cinema.

Arnold Schwarzenegger in Terminator

3. Non credeva che il film avrebbe avuto successo. Quando nel 1984 fu chiesto all’attore a quale nuovo film stava lavorando, questi racconto del progetto chiamato Terminator, affermando però che sarebbe stata solo una rapida distrazione prima di prendere parte nuovamente a film di maggior calibro. Schwarzenegger infatti non credeva in possibile successo commerciale del film. Quando questo invece si verificò, dovette pertanto ricredersi, dimostrandosi ben disposto a riprendere il ruolo per futuri sequel.

2. Ha dovuto esercitarsi a lungo con le armi. In Terminator l’attore viene visto utilizzare numerosi tipi di armi da fuoco. Per ottenere la destrezza sfoggiata con queste, Schwarzenegger dovette sottoporsi a numerose ore di allenamento, al fine di raggiungere un’automaticità quasi robotica nell’usarle. Gli venne inoltre richiesto di acquisire capacità di estrarre e sparare con entrambe le mani, poiché così era previsto per il personaggio.

Età, altezza e dov’è vive oggi Arnold Schwarzenegger

1. Arnold Schwarzenegger è nato a Thal, in Austria, il 30 luglio 1947. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri. Dopo aver svolto attività politica fino al 2011, l’attore ha negli ultimi anni ripreso a lavorare nel cinema, ed oggi è impegnato in nuove produzioni cinematografiche e televisive.

IN COPERTINA: Arnold Schwarzenegger arriva alla première di Los Angeles della stagione 1 di ‘FUBAR’ di Netflix tenutasi all’AMC The Grove 14 il 22 maggio 2023 a Los Angeles, USA. – Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Fonte: IMDb

The Umbrella Academy 2: il trailer della serie Netflix

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The Umbrella Academy 2: il trailer della serie Netflix

Netflix rilascia il primo trailer di The Umbrella Academy 2, la seconda stagione di The Umbrella Academy, la serie tratta dai popolari fumetti creati e scritti da Gerard Way e illustrati da Gabriel Bá, che sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 31 luglio 2020.

Composta da 10 episodi e prodotta da Universal Content Productions per Netflix, la seconda stagione vedrà il ritorno degli attori protagonisti, tra cui Ellen Page, Tom Hopper, David Castañeda, Emmy Raver-Lampman, Robert Sheehan, Aidan Gallagher e Justin Min.

https://www.youtube.com/watch?v=OZW_MdftCwk

Showrunner / Produttore esecutivo: Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon) Produttori esecutivi: Jeff King, Keith Goldberg, Mike Richardson, Gerard Way e Gabriel Bá.

The Umbrella Academy 2: il trailer della serie Netflix

Cinque ha avvertito la sua famiglia (così tante volte) che usare i poteri per fuggire dall’apocalisse di Vanya del 2019 sarebbe stato rischioso. Bene, aveva ragione: il salto nel tempo sparpaglia i fratelli per tutta Dallas, in Texas, per un periodo di tre anni a partire dal 1960. Alcuni, rimasti bloccati nel passato per anni, si sono costruiti una nuova vita e sono andati avanti, certi di essere gli unici sopravvissuti. Cinque è l’ultimo ad atterrare, nel mezzo del giorno dell’apocalisse, che – spoiler! – è il risultato dell’interruzione temporale (qualcuno ha un déjà vu?). Ora i membri dell’Umbrella Academy devono trovare un modo per ricongiungersi, capire cosa ha causato il giorno dell’apocalisse, fermarlo e tornare al tempo attuale per bloccare quell’altra apocalisse. Il tutto mentre vengono cacciati da un trio di spietati assassini svedesi.

The Boys 2: il teaser trailer dal 4 settembre su Prime

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The Boys 2: il teaser trailer dal 4 settembre su Prime

Amazon Prime Video ha svelato il teaser trailer ufficiale della seconda stagione di The Boys 2, la seconda stagione di The Boys i cui i primi tre episodi debutteranno venerdì 4 settembre su Prime Video. I successivi nuovi episodi saranno diponibili uno ogni venerdì, per terminare con l’epico finale di stagione il 9 ottobre. Gli otto episodi della serie Amazon Original saranno disponibili in esclusiva su Prime Video in più di 200 paesi nel mondo e sono prodotti dagli Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios in collaborazione con Point Grey Pictures, Kripke Enterprises e Original Film.

Questa seconda stagione ancora più forte e folle vede i The Boys in fuga dalla legge, con i Supes a dargli la caccia, mentre cercano disperatamente di riunirsi e combattere la Vought. Hughie (Jack Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon) e Kimiko (Karen Fukuhara) rimangono nascosti e cercano di adattarsi a questa nuova normalità, mentre Butcher (Karl Urban) sembra introvabile. Nel frattempo, Starlight (Erin Moriarty) deve trovare il suo nuovo ruolo nei Seven ora che Homelander (Antony Starr) punta ad acquisirne il controllo completo. Il suo potere è minacciato dall’arrivo nel team di Stormfront (Aya Cash), una nuova Supe esperta di social media, anche lei con le proprie mire. Per giunta, la minaccia dei Supervillain diventa cruciale con la Vought che prova a sfruttare a proprio vantaggio la paranoia della nazione.

Tra i Supes dei Seven si annoverano anche Queen Maeve (Dominique McElligott), A-Train (Jessie T. Usher), The Deep (Chace Crawford) e Black Noir (Nathan Mitchell). Nel cast della seconda stagione si vedranno anche Claudia Doumit, Goran Visnijc, Malcolm Barrett, Colby Minifie, Shantel VanSanten, Cameron Crovetti, PJ Byrne, Laila Robbins e Giancarlo Esposito, che ritorna nel ruolo del capo della Vought, Stan Edgar.

The Boys – la serie

The Boys offre una versione divertente e irriverente di ciò che accade quando i supereroi – più famosi delle  celebrity, influenti come politici e venerati come dei – abusano dei propri poteri invece di usarli per fare del bene. I “senza-potere” si scontrano con i “super-potenti”, mentre i Boys portano avanti un’impresa eroica per svelare la verità sui Seven e sulla Vought – la società multi miliardaria che gestisce questi supereroi e che copre tutti i loro sporchi segreti.

Basato sul fumetto best-seller del New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, The Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric Kripke (Supernatural), anche autore ed executive producer della serie. Al suo fianco, gli executive producer Seth Rogen (Preacher), Evan Goldberg (Preacher), James Weaver (Preacher) di Point Grey Pictures, Neal H. Moritz (Prison Break) e Pavun Shetty (New Girl) di Original Film, come anche Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Rebecca Sonnenshine, Ken Levin e Jason Netter.  Ennis e Robertson sono anche co-executive producer con Michael Saltzman.

I clienti Prime possono guardare in streaming The Boys in esclusiva tramite l’app di Prime Video per TV, dispositivi connessi come Fire TV, dispositivi mobili e online. I clienti possono anche scaricare gli episodi per la visione offline sui dispositivi mobili senza costi aggiuntivi all’abbonamento.

Ennio Morricone: The Space Cinema omaggia il maestro con tre film di Tornatore

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A pochi giorni dalla scomparsa del Maestro Ennio Morricone, The Space Cinema celebra il compositore Premio Oscar rimettendo in programmazione tre successi della cinematografia internazionale diretti da un altro maestro italiano, Giuseppe Tornatore, con il quale ebbe una proficua collaborazione.

Dal 9 al 15 luglio nelle sale The Space Cinema tornano Il Pianista sull’Oceano, del 1998, con Tim Roth, che è valso a Morricone un Golden Globe e un David di Donatello per la migliore colonna sonora; Malèna, il film che ha ottenuto due nomination agli Oscar e ai Golden Globe, con cui Morricone ha vinto il Nastro D’Argento più una nomination ai David di Donatello, con Monica Bellucci indimenticabile protagonista. Infine La Sconosciuta, vincitore di cinque David di Donatello e quattro Nastri d’Argento, tra cui anche il riconoscimento alla migliore colonna sonora, con Ksenia Rappoport, Michele Placido, Claudia Gerini, Pierfrancesco Favino e Margherita Buy.

Ennio Morricone, le sue migliori composizioni per il cinema

Il prezzo del biglietto rimane quello annunciato dal giorno della riapertura del multisala, ovvero 4,90€, anche online, modalità raccomandata da The Space per assicurarsi il posto in sala nel rispetto delle disposizioni di sicurezza anti contagio.Il nuovo sistema di assegnazione dei posti garantirà il rispetto della distanza tra le persone o i gruppi di persone (come le famiglie o i congiunti).

Per l’acquisto basta accedere sull’app o visitare il sito ufficiale The Space Cinema.

Venezia 77: Anna Foglietta presenterà l’apertura e la chiusura

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Venezia 77: Anna Foglietta presenterà l’apertura e la chiusura

L’attrice Anna Foglietta condurrà le serate di apertura e di chiusura della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2020, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia. Anna Foglietta aprirà la 77. Mostra di Venezia nella serata di mercoledì 2 settembre 2020, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura il 12 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 77. Mostra. Anna Foglietta muove i suoi primi passi nella recitazione già al liceo, che rappresenta solo l’inizio di un percorso che passa attraverso la pubblicità, il teatro, la televisione e approda infine al cinema. Arriva alla sua prima esperienza televisiva con La Squadra in cui rimane per quattro anni e a cui seguono due stagioni di Distretto di Polizia. Il primo film per il cinema è Sfiorati di Angelo Orlando e nel 2008 Solo un padre di Luca Lucini. Con il ruolo di Eva in Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno ottiene la candidatura ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento riceve il premio come miglior attrice di commedia per il 2011. Lavora con i fratelli Vanzina in Ex-Amici come prima (2011) e in Mai stati uniti (2013), con Neri Parenti in Colpi di fulmine nel 2012. Per quest’ultimo vince il Cine Ciak d’Oro come miglior attrice comica e le Chiavi d’Oro per gli incassi.

Anna Foglietta 2020Ritorna in televisione con L’oro di Scampia e con Ragion di Stato di Marco Pontecorvo, mentre al cinema, nel 2014, è tra i protagonisti di Confusi e felici di Massimiliano Bruno. Nello stesso anno dà sfoggio delle sue qualità da conduttrice presentando al fianco di Paolo Ruffini il premio David di Donatello.  Nel 2015 è la protagonista femminile del terzo film da regista di Edoardo Leo dal titolo Noi e la Giulia in un ruolo che le vale la nomination ai David di Donatello. Il 2015 è anche l’anno in cui gira il fortunatissimo e pluri-premiato film per la regia di Paolo Genovese (col quale Anna aveva già lavorato nel 2014 in Tutta colpa di Freud) Perfetti sconosciuti, dove è una delle protagoniste femminili: vince il Nastro d’argento speciale e riceve un’altra nomination ai David di Donatello.

Nel 2016, è protagonista della serie tv Rai tratta dall’omonimo film La mafia uccide solo d’estate. Dato il successo della serie in onda su Rai 1, prende parte anche alla seconda stagione, in onda nel 2018. Nello stesso anno la vediamo protagonista nel film Che vuoi che sia, subito dopo il quale gira altri due film sempre da protagonista: Il contagio presentato alla 74esima Mostra di Venezia e Il premio per la regia di Alessandro Gassman. Diretta nuovamente da Alessandro Gassman, il 2016 è l’anno in cui si impegna in teatro nel difficile ruolo della poetessa Alda Merini all’interno dello spettacolo La pazza della porta accanto, fortunato spettacolo che le è valso il Premio Maschere d’oro del teatro 2016.

Il 2018 la vede impegnata nelle riprese di due fortunate opere prime molto diverse tra di loro: la prima è una commedia girata a Milano di Laura Chiossone, Genitori quasi perfetti, la seconda un dramma ambientato a Napoli, Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio, presentato alla 75esima Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti, per il quale ha vinto il Nastro d’argento come miglior attrice protagonista. Durante la stagione 2018/2019 è nuovamente protagonista a teatro nello spettacolo Bella Figura di Yazmina Reza diretto da Roberto Andò, e del toccante monologo Una guerra, scritto da Michele Santeramo. Nel 2019, in occasione della 69esima edizione del Festival di Sanremo firmata da Claudio Baglioni, Anna conduce, insieme a Rocco Papaleo il DopoFestival. Lo stesso anno porta sul piccolo schermo per Rai 1 un’altra grande figura femminile, interpretando Nilde Iotti in Storia di Nilde, che raccoglie numerosi consensi raggiungendo il 16.2% di share.

Nel 2020 è interprete di due commedie cinematografiche: la prima è DNA – Decisamente Non Adatti, con la regia di Lillo e Greg, che a causa dell’emergenza COVID-19 debutta in streaming anziché nei cinema. Proprio per la sua singolare interpretazione che la vede interprete di tutte le protagoniste femminili di questo film, riceve una la candidatura ai Nastri D’Argento 2020 come migliore attrice di una commedia. La seconda è l’atteso film di Carlo Verdone Si vive una volta sola all’interno del quale recita insieme a Max Tortora, Rocco Papaleo e lo stesso Verdone. L’uscita del film è stata sospesa a causa dell’emergenza COVID-19. Anna Foglietta è impegnata attivamente nel sociale con la onlus Every Child Is My Child, di cui è presidente, e che recentemente ha collaborato con Banco Alimentare durante l’emergenza COVID-19 a sostegno dei bambini e delle famiglie più deboli. Di prossima uscita il film di genere e opera prima Il talento del calabrone, all’interno del quale Anna è protagonista femminile al fianco di Sergio Castellitto.

Festival cinematografici vs COVID: Venezia, Telluride, Toronto e New York uniscono le forze

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I Festival cinematografici di Venezia, Telluride, Toronto e New York uniscono le loro forze e inviano la seguente comunicazione in cui annunciano la loro intenzione di collaborare per le edizioni del prossimo autunno.

Quest’anno abbiamo visto come la pandemia COVID-19 abbia devastato le comunità in tutto il mondo e che la vita, così come la conoscevamo, è stata portata a fermarsi. Come sostenitori del cinema globale, abbiamo visto il lavoro degli artisti fermarsi e la stessa cultura cinematografica messa in discussione. I film prendono vita con il pubblico, che non è più riuscito a riunirsi come aveva fatto per oltre un secolo. 

La forma d’arte che amiamo è in crisi. Le nostre organizzazioni hanno affrontato sfide senza precedenti per il lavoro e la sicurezza finanziaria. La pandemia ci ha colti mentre ci preparavamo per le nostre manifestazioni dell’autunno 2020. Sapevamo che dovevamo adattarci. Abbiamo deciso di collaborare come mai prima d’ora.

Venezia è l’origine di ogni festival cinematografico nel mondo. Telluride è uno dei festival più influenti al mondo. Toronto ospita il più grande festival cinematografico pubblico del mondo. E il New York Film Festival si occupa di una delle città del cinema più famose e importanti del mondo. I nostri quattro festival condividono l’amore per il cinema e la devozione per i registi. Condividiamo anche un breve periodo di sei settimane ogni autunno.

Quest’anno ci siamo allontanati dalla competizione con i nostri colleghi dei festival autunnali e ci siamo impegnati invece a collaborare. Stiamo condividendo idee e informazioni. Stiamo offrendo i nostri festival come piattaforma unita per ottenere il miglior cinema che si possa trovare. Siamo qui per essere al servizio dei registi, del pubblico, dei giornalisti e dei protagonisti del settore affinché mantengano in vita l’ecosistema cinematografico. Dobbiamo farlo insieme.

Crediamo che il cinema abbia un potere unico di illuminare sia il mondo che ci circonda, sia le nostre percezioni più intime. In una crisi, i film possono metterci in movimento. Possono incantare, informare, provocare e guarire. Mentre lavoriamo in circostanze difficili per organizzare i nostri festival, questa estate lavoreremo insieme, a sostegno dei film.

Cameron Bailey, Toronto International Film Festival

Alberto Barbera, Venice International Film Festival

Eugene Hernandez, New York Film Festival

Julie Huntsinger, Telluride Film Festival

Tom Luddy, Telluride Film Festival

Joana Vicente, Toronto International Film Festival

Paolo Sorrentino dirigerà È Stata la Mano di Dio per conto di Netflix

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Arriva da Variety la notizia che Paolo Sorrentino dirigerà per conto di Netflix un nuovo film originale dal titolo È stata la mano di Dio. Il film verrà girato a Napoli, città natale del regista premio Oscar per La grande bellezza.

In una nota ufficiale Sorrentino, che si occuperà di produrre la pellicola insieme a Lorenzo Mieli di The Apartment Pictures, ha dichiarato: “Sono emozionato all’idea di tornare a girare a Napoli, esattamente a vent’anni dal mio primo film. È stata la mano di Dio rappresenta, per la prima volta nella mia carriera, un film intimo e personale, un romanzo di formazione allegro e doloroso.”

“La sintonia con Teresa Moneo, David Kosse e Scott Stuber di Netflix, sul significato di questo film, è stata immediata e folgorante. Mi hanno fatto sentire a casa, una condizione ideale, perché questo film, per me, significa esattamente questo: tornare a casa.”, ha continuato il regista.

Paolo Sorrentino torna alla sua Napoli grazie a Netflix

Al momento sulla trama non sono stati svelati dettagli. Lorenzo Mieli di The Apartment Pictures ha dichiarato: “Lavorare con Paolo è sempre un immenso piacere. E questa volta, produrre un film con lui mi rende ancora più felice ed emozionato. Quando affrontiamo un nuovo progetto insieme, ogni volta succede che Paolo mi sorprende per la capacità che ha di sparigliare le carte e di approcciarsi alle cose in maniera sempre diversa. Una capacità di guardare ostinatamente avanti che ci ha fatto trovare in Netflix – protagonista assoluto dell’innovazione – il partner ideale per affrontare insieme questo nuovo, emozionante, viaggio.” 

Sky e Sony Pictures Television firmano un nuovo accordo

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Sky e Sony Pictures Television firmano un nuovo accordo

Sky e Sony Pictures Television (SPT) hanno siglato una nuova partnership a lungo termine, che riguarda il Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania, Austria e Svizzera, volta a garantire agli abbonati Sky l’accesso ad un numero ancora maggiore di contenuti di qualità, tutti in un unico posto.

Nell’ambito di questo accordo, tutte le nuove e future uscite dei film Sony Pictures Entertainment (SPE), inclusi i recenti successi Jumanji: The Next Level, Piccole Donne, Bad Boys For Life e il sequel di prossima uscita Peter Rabbit 2, saranno disponibili su Sky Cinema, insieme al nuovo film di animazione per tutta la famiglia di Lin-Manuel Miranda, Vivo e i film della Sony Pictures Universe basati sui personaggi Marvel Venom 2 e Morbius.

Le parti hanno inoltre esteso il perimetro dei propri accordi per rendere disponibili i titoli su tutti i servizi pay per view di Sky in tutti i suoi mercati – Sky Store e Sky Primafila, nonché i servizi di streaming – NOW TV, Sky Ticket, Sky Show e Sky X – offrendo ai clienti l’accesso ai contenuti sia in diretta che on demand.

La nuova partnership copre anche la vasta library di lungometraggi della SPE che comprende le saghe di Hotel Transylvania, Ghostbusters, Karate Kid e Spider-Man. Nel Regno Unito la partnership includerà anche il nuovissimo show di successo For Life (che sarà presentato in anteprima su Sky Witness) e i futuri rinnovi delle serie SPT per Sky Entertainment con le prossime stagioni delle serie di successo Blacklist, The Good Doctor e S.W.A.T.

Stephen van Rooyen, Chief Executive Officer, UK & Europe, Sky ha affermato: “Siamo lieti che questo accordo appena siglato con Sony Pictures permetterà ai clienti Sky in tutta Europa di avere accesso a un numero ancora maggiore di contenuti di qualità tutti in un unico posto su Sky Q insieme a Discovery, HBO, Netflix e Showtime, il miglior sport in Europa e le nostre premiate produzioni originali”.

Mark Young, Regional Executive Vice President, Western Europe, Sony Pictures Television ha dichiarato: “Siamo lieti di estendere la nostra speciale collaborazione con Sky attraverso questo nuovo accordo, migliorato rispetto al precedente, relativo ai contenuti di serie TV e film. Il settore sta attraversando un momento dinamico e stimolante e la nostra continua collaborazione rappresenta un’occasione straordinaria per presentare tutta la potenza della nostra library, insieme ai nostri titoli più popolari, ai clienti Sky in tutta Europa”.

10 attori che si sono riscattati nel mondo dei cinecomics

10 attori che si sono riscattati nel mondo dei cinecomics

Molti attori il cui lavoro è oggi universalmente amato e riconosciuto grazie alle loro incarnazioni di celebri personaggi dei fumetti Marvel o DC, hanno in realtà dovuto lavorare tanto per allontanare la loro immagine da alcune passate esperienze – non propriamente felici – con il mondo dei cinecomics (come, ad esempio, Ryan Reynolds, che prima di interpretare Deadpool aveva recitato nel disastroso Lanterna Verde). ComicBookMovie ha raccolto 10 attori che, dopo aver recitato in adattamenti da fumetti e/o graphic novel non particolarmente riusciti, sono stati in grado di riscattare le loro carriere ed occupare un posto d’onore all’interno del genere supereroistico:

Scarlett Johansson

Prima di assumere il ruolo di Vedova Nera nel MCU e debuttare ufficialmente nei panni del personaggio in Iron Man 2 del 2010, Scarlett Johansson aveva interpretato il ruolo di Silken Floss, scienziata femme fatale, nell’adattamento di The Spirit di Frank Miller. Il film, che può essere tranquillamente annoverato tra i più grandi passi falsi della carriera dell’attrice, fu un totale disastro.

Per fortuna, il suo salto di qualità che l’attrice avrebbe compiuto di lì a pochissimi anni, proprio grazie al suo ingresso nell’Universo Cinematografico Marvel, ha dato i suoi frutti: oggi Vedova Nera è uno dei personaggi più amati del MCU e proprio grazie all’interpretazione della Johansson è impossibile immaginare un’altra attrice nei panni di Natasha Romanoff. Black Widow, lo stand-alone dedicato al personaggio, arriverà nelle sale a novembre.

Idris Elba

Idris Elba ha avuto un ruolo decisamente minore in Thor del 20221; quando l’attore britannico noto soprattutto per la serie Luther ha accettato di recitare in Ghost Rider: Spirito di Vendetta, probabilmente si aspetta che il suo Moreau avrebbe avuto molto più spazio a disposizione. Il film venne letteralmente bombardato da pubblico e critica, con i diritti sul personaggio che tornarono immediatamente ai Marvel Studios.

Naturalmente, come la maggior parte dei membri del cast, neanche Elba ha evitato di condividere la sua insoddisfazione per il ruolo secondario di Heimdall in Thor: The Dark World. Le cose sono poi cambiate con Thor: Ragnarok, lo ha redento agli occhi di tantissimi fan (è un peccato, però, che il personaggio sia morto in Avengers: Infinity War).

Josh Brolin

Nel corso degli anni, Josh Brolin ha avuto certamente un rapporto con il mondo degli adattamenti tratti da fumetti decisamente contrastante, visti gli insuccessi di film come Jonah Hex e Sin City: Una donna per cui uccidere.

Tuttavia, il 2018 è stato sicuramente il suo anno, dato che l’attore ha regalato un incredibile performance in motion capture grazie al ruolo di Thanos in Avengers: Infinity War, e ha poi vestito i panni di uno dei mutanti preferiti dai fan, ossia Cable, in Deadpool 2. Si è distinto in entrambi i ruoli ed il suo lavoro in Avengers: Endgame è stato altrettanto impressionante. Tutti questi film hanno avuto un enorme successo, contribuendo a cementare Brolin come una delle migliori star di Hollywood.

Chris Evans

Nonostante i film non fossero all’altezza delle aspettative, Chris Evans ha interpretato un memorabile Johnny Storm nei due film della Fox dedicati ai Fantastici Quattro, ed ha regalato una performance abbastanza godibile anche nel film The Losers (di cui probabilmente nessuno ha memoria!).

Tuttavia, anche se aveva già dimostrato di essere in grado di rubare la scena in Scott Pilgrim vs. The World, è stato grazie al ruolo di Capitan America che la carriera dell’attore è cambiata radicalmente. Grazie al suo ingresso nel MCU, Evans non è solo diventato una star a livello mondiale, ma anche un attore di serie A che non è più costretto ad accettare ruoli in progetti minori o dalla dubbia riuscita (basti pensare al grande successo riscosso da Cena con Delitto – Knives Out di Rian Johson). Se Captain America: Il primo vendicatore non fosse mai arrivato, chissà a che punto sarebbe la carriera di Evans oggi… 

Michael B. Jordan

Ci sono state molte polemiche intorno al casting di Michael B. Jordan nei panni di Johnny Storm per il reboot dei Fantastici Quattro ad opera di Josh Trank. La cosa, però, è stata rapidamente messa da parte quando sono emersi tutti quei succosi retroscena su ciò che è realmente accaduto tra il regista e la Fox dietro le quinte.

Alcuni anni dopo, Jordan riuscì a riscattarsi interpretando il ruolo di Erik Killmonger in Black Panther di Ryan Coogler. È stata una performance incredibile grazie alla quale, dopo il suo lavoro in Creed – Nato per combattere, l’attore ha dimostrato di essere uno dei migliori in circolazione. 

Ryan Reynolds

Prima di trovare il meritato successo con Deadpool, Ryan Reynolds ha provato più volte a legare la sua immagine a quella del genere supereroistico, con scarso successo. È stato divertente guardarlo in Blade: Trinity, ma di quel film non importava a nessuno, soprattutto dopo la delusione dei primi due episodi.

Poi c’è stato X-Men le origini: Wolverine, in cui ha vestito per la prima volta i panni di Wade Wilson (versione che i fan e lo stesso Reynolds vogliono dimenticare). Prima dello spin-off dedicato al Mercenario Chiacchierone, però, l’attore ha interpretato Lanterna Verde nell’omonimo film del 2011: un tale flop che lo stesso Reynolds pensò all’epoca che la sua carriera fosse finita per sempre. Fortunatamente, le cose sono cambiate proprio grazie a Deadpool, con i fan che non vedono l’ora di vedere l’ingresso del personaggio nel MCU.

Brandon Routh

Superman Returns avrebbe dovuto fare di Brandon Routh una celebrità, ma l’insistenza di Bryan Singer sul fatto che l’attore potesse in qualche modo replicare i fasti di Christopher Reeve nel medesimo ruolo (anche grazie alla profonda somiglianza con il compianto attore) ha probabilmente fatto più male che bene alla sua carriera. Per fortuna, Edgar Wright gli ha dato l’opportunità di mostrare un lato molto diverso del suo talento in Scott Pilgrim vs. The World, e da allora ha trovato successo grazie al ruolo di Ray Palmer in Arrow e nello spin-off Legends of Tomorrow.

Sfortunatamente, il suo tempo nei panni di Atomo si è concluso prematuramente, qualcosa per cui sia i fan che lo stesso Routh hanno espresso profonda delusione. Prima che ciò accadesse, però, ebbe un’altra possibilità di interpretare Superman nel crossover dell’Arrowverse, Crisis on Infinite Earths, congedandosi così dal ruolo dell’Uomo d’Acciaio in modo sorprendente e soddisfacente.

Dominic Purcell

Parlando sempre dell’Arrowverse, Dominic Purcell ha usato la serialità per cercare di dare una sferzata alla sua carriera. Inizialmente ha attirato l’attenzione di pubblico e critica quando ha accettato di recitare al fianco di Wentworth Miller nella popolarissima Prison Break; parallelamente, ha tentato di sfondare a Hollywood con un ruolo come quello di Dracula in Blade: Trinity.

Sfortunatamente, quel ruolo non riuscì a regalarsi la fama sperata e Purcell svanì rapidamente nell’oscurità. Le cose sono però cambiate quando ha ottenuto il ruolo di Heatwave in The Flash, ed ora è una delle star principali di Legends of Tomorrow: siamo ceti che i fan si ribellerebbero se il personaggio dovesse mai essere eliminato dalla serie… 

Samuel L. Jackson

Samuel L. Jackson ha cambiato il MCU per sempre quando è apparso nei panni di Nick Fury alla fine di Iron Man, anche se l’attore ha preso molte decisioni strane nel corso degli anni, con The Spirit che è stata probabilmente quella più discutibile. Nel ruolo del cattivo principale, The Octopus, è probabilmente una delle performance meno riuscite di tutta la sua storica carriera.

Probabilmente, se i fan avessero saputo che era stato scelto per il ruolo di Nick Fury all’epoca dell’uscita del film di Frank Miller, non avrebbe mai accettato di vederlo entrare a far parte del MCU. Fortunatamente, Jackson – da vero fuoriclasse qual è – non ha impiegato molto tempo per lasciare un’impronta duratura interpretando Fury, un ruolo che è riuscito a fare suo sotto molti punti di vista.

Mark Strong

Mark Strong ha effettivamente riscosso un grande successo grazie a film come Kick-Ass e ai due capitoli della saga di Kingsman, ma il suo ruolo in Lanterna Verde lo ha perseguitato per diversi anni. Se da un lato è stata un’ottima scelta per interpretare Sinestro, dall’altro è risultato poco credibile quanto Ryan Reynolds, e questo soprattutto a causa della CGI.

Ci è voluto un po’, ma Strong ha avuto la sua rivincita grazie alla possibilità di unirsi al DC Universe, dove in Shazam! ha interpretato il temibile Dottor Sivana, un cattivo di gran lung più memorabile del Sinestro che abbiamo avuto nel 2011.

No Time to Die: Fukunaga parla del rinvio, nuovo sguardo al villain di Malek

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In una recente intervista con Empire, il regista Cary Joji Fukunaga ha parlato di No Time To Die, il nuovo attesissimo capitolo della saga di James Bond che sarebbe dovuto arrivare nelle sale lo scorso aprile e che, a causa della pandemia di Covid-19, è stato posticipato al prossimo novembre.

In merito allo slittamento dell’uscita del film nelle sale, Fukunaga ha spiegato: “Il mio primo film, Sin Nombre, uscì proprio durante la pandemia di suina del 2009 e arrivo nei cinema del Messico proprio mentre il Presidente Messicano diceva ‘Non andate al cinema’. Sono rimasto abbastanza traumatizzato da quell’esperienza, tanto che ho seguito con attenzione gli aggiornamenti sul Covid-19. Ogni giorni chiedevo ai produttori: ‘Quali sono i piani? Perché questa cosa non si fermerà’.”

“Non credo che qualcuno avrebbe potuto prevedere come il mondo si sarebbe fermato completamente, ma pensavo comunque che il pubblico non sarebbe andato al cinema”, ha continuato il regista. “Arrivati a questo punto, potresti solo modificare qualcosa, giocare con altre, ma non miglioreresti mai il film. Lo abbiamo finito, a tutti gli effetti. Avevamo finito mentalmente il film. Sia mentalmente che emotivamente.”

La teoria sul villain di Rami Malek in No Time to Die

Oltre alle dichiarazioni di Cary Joji Fukunaga, Empire ha diffuso online anche un nuovo scatto inedito del premio Oscar Rami Malek nei panni del misterioso villain Safin. Secondo un’interessante teoria emerse online diverso tempo fa, il personaggio di Malek sarebbe già noto ai fan del franchise: non sarebbe altri che il Dr. Julius No, celebre nemesi di 007 creata da Ian Fleming nel romanzo “Licenza di uccidere” del 1958 e interpretata dall’attore Joseph Wiseman nel film Agente 007 – Licenza di uccidere del 1962. Potete ammirare la nuova immagine di seguito:

 

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna De Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Stan Lee: nasce “l’Universo” dedicato alle opere post-Marvel

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Stan Lee: nasce “l’Universo” dedicato alle opere post-Marvel

Come apprendiamo grazie a ComicBookMovie, POW! Entertainment e Genius Brands International hanno stretto un accordo per creare l’Universo di Stan Lee, un nuovo progetto che riunirà tutte le opere create dal leggendario fumettista scomparso nel 2018 al di fuori della Marvel Entertainment.

Andy Heyward, capo di Genius Brands, ha dichiarato in una nota ufficiale: “In tutta Hollywood, non c’è premio migliore. Questo è il nostro Santo Graal. L’Universo di Stan Lee è un prodotto unico fatto di 100 proprietà originali, proprietà mai sfruttate e nate dalla mente del creatore di proprietà intellettuali di maggiore successo dei nostri tempi. Dopo aver lavorato con Stan ed esser stato suo intimo amico per quasi 30 anni, nulla potrebbe rendermi più fiero del fatto che Genius Brands sia diventato il protettore del suo brand e del suo operato.”

Secondo la fonte, la joint venture assumerà i diritti su tutte le creazioni del prolifico autore successive alla sua attività con la Marvel. L’Universo di Stan Lee attingerà, dunque, al vastissimo catalogo di proprietà intellettuali che il celebre fumettista ha creato dopo la fine della sua collaborazione con la Casa delle Idee. “Non ho dubbi sul fatto che i più grandi personaggi, le più grandi storie e i più grandi successi partoriti dalla mente di Stan Lee debbano ancora essere raccontati”, ha aggiunto Heyward. “Grandi quanto sono oggi Spider-Man, Black Panther, gli X Men e gli Avengers. Domani sentiremo parlare di Tomorrow Men, Stringbean, Black Fury e Virus.” 

La straordinaria carriera di Stan Lee

Stan Lee, che cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo. Tra questi: Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.

Il fumettista è morto nella mattina di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di  Los Angeles. Gli ultimi anni di Stan Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni, nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una fronde da un miliardo di dollari.

Da solo e attraverso il suo lavoro con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito un gigante multimediale.

Una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.

Jojo Rabbit finalmente in home video

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Jojo Rabbit finalmente in home video

Jojo Rabbit è un film di satira sulla Seconda Guerra Mondiale che segue le imprese di un ragazzo tedesco un po’ solitario (Roman Griffin Davis nei panni di JoJo), la cui visione del mondo viene sconvolta quando scopre che sua madre (Scarlett Johansson) tiene nascosta in soffitta una giovane ragazza ebrea (Thomasin McKenzie). Aiutato solo dal suo amico immaginario, Adolf Hitler (Taika Waititi), JoJo è costretto a confrontarsi con il suo cieco nazionalismo.

Il regista e sceneggiatore Taika Waititi ha impresso al film il suo stile distintivo, caratterizzato da umorismo e pathos, offrendo attraverso gli occhi di un bambino la visione acutamente divertente, ma profondamente conturbante, di una società divenuta preda dell’intolleranza.

Jojo Rabbit è interpretato da Roman Griffin Davis, Scarlett Johansson, Taika Waititi, Sam Rockwell, Rebel Wilson e Thomasin McKenzie. Di recente il cast ha conquistato l’attenzione del pubblico grazie ai numerosi riconoscimenti guadagnati, tra cui una nomination agli Oscar come miglior film, una nomination ai Golden Globe come miglior film musical o commedia e una ai Critics’ Choice Award come miglior film. Il giovanissimo Roman Griffin Davis, alla sua prima esperienza da attore, è stato premiato come miglior Giovane Attore ai Critics’ Choice Award, mentre Scarlett Johansson, nel ruolo di Rosie, ha ottenuto la nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista. Taika Waititi, regista, sceneggiatore, interprete e produttore del film, ha ricevuto due nomination agli Oscar per la miglior sceneggiatura non originale e miglior film. Il film è stato anche inserito nella lista dei migliori 10 film del 2019 dall’American Film Institute.

Jojo Rabbit è ora disponibile in Home Video in formato Blu-Ray e DVD. Il Blu-Ray include anche tanti contenuti extra che porteranno gli spettatori direttamente dietro le quinte del film per scoprirne curiosità e retroscena.

Jojo Rabbit Contenuti extra:

  • Commento audio di Taika Waititi
  • Scene tagliate
  • Fuoriscena
  • Dentro al film
  • Trailer cinematografici
DURATA: 108 minuti circa
RATING: Per tutti
ASPECT RATIO: 1.85:1
AUDIO: Blu-Ray = Inglese DTS-HD MA 5.1; Italiano, Francese, Spagnolo, Tedesco, Giapponese e Cinese tradizionale DTS Digital Surround 5.1; Inglese audio descrittivo Dolby Digital 5.1; Inglese Dolby 2.0
DVD = Italiano, Inglese, Tedesco e Francese Dolby Digital 5.1
SOTTOTITOLI: Blu-Ray = Italiano, Inglese per non udenti, Francese, Spagnolo, Danese, Olandese, Finlandese, Tedesco, Giapponese, Norvegese, Svedese, Cinese tradizionale
DVD = Italiano, Inglese per non udenti, Tedesco, Francese e Olandese

Black Panther 2: Janelle Monáe si candida per il ruolo di una nota mutante

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Intervistata da Empire in occasione della promozione del suo ultimo film Antebellum, l’attrice Janelle Monáe ha rivelato che le piacerebbe entrare a far parte del cast dell’annunciato sequel di Black Panther, il cinecomic Marvel diretto da Ryan Coogler nel 2018, grande successo di pubblica e critica, nonché il primo film di supereroi ad essere candidato agli Oscar nella categoria miglior film.

Quando ha stato chiesto all’attrice se avesse già espresso il suo desidero di prendere parte al sequel a Coogler, Monáe ha risposto: “L’ho fatto notare decisamente”, per poi aggiungere: “Uno dei miei sogni è sempre stato di interpretare Tempesta. Non so se ha un ruolo in Black Panther, ma sarebbe un sogno se ci fosse. Non so a che punto siano in questo senso. Molte donne hanno interpretato Tempesta e hanno svolto un lavoro eccezionale. Mi piacerebbe unirmi al coro e rendere giustizia a Tempesta.”

Se Kevin Feige & co. volessero introdurre singolarmente i personaggi degli X-Men nel MCU prima di riunirli in un nuovo film a loro dedicato, Black Panther 2 potrebbe rappresentare la giusta occasione in cui far debuttare il personaggio di Tempesta; al momento, però, non sappiamo neanche se i Marvel Studios stiano considerando o meno l’idea. 

Un possibile ruolo per Janelle Monáe in Black Panther 2

Un’attrice come Monáe potrebbe tranquillamente essere coinvolta nell’annunciato sequel di Black Panther, ma potrebbe anche non ritrovarsi ad interpretare l’iconica Ororo Monroe. Alcuni rumor passati hanno suggerito che T’Challa potrebbe trovarsi ad affrontare un villain femminile nel sequel: se la voce dovesse rivelarsi fondata, è certo Monáe  sarebbe una candidata ideale.

Successo planetario capace di incassare 1,3 miliardi in tutto il mondo, secondo film Marvel con il maggior risultato domestico di sempre secondo solo ad Avengers: Endgame e vincitore di tre premi Oscar, Black Panther tornerà con un nuovo capitolo – Black Panther 2 – inserito nella Fase 5 del MCU, come confermato da Kevin Feige. Il film arriverà in sala il 6 maggio 2022 e sarà scritto e diretto anche da Ryan Coogler.

The Batman: i toni e le atmosfere non saranno eccessivamente cupi

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Tra gli aspetti dell’attesissimo The Batman di Matt Reeves a destare maggiore curiosità, figura sicuramente il tono che avrà il nuovo cinecomic dedicato al Crociato di Gotham e, di conseguenza, le atmosfere che pervaderanno la pellicola. Sulla questione è stato interrogato da Collider il direttore della fotografia del film, Greig Fraser, che però non ha potuto anticipare nulla a proposito del cinecomic.

“Niente, niente, niente, niente”, ha detto Fraser quando la celebre rivista gli ha chiesto di anticipare qualche dettaglio sul cinecomic. “Posso dire, però, quello che hanno già detto alcuni attori del cast. Sarà un film basato sui personaggi: personaggi come quello di Robert Pattinson e come quello di Andy Serkis. La sceneggiatura è ottima, come tutte le sceneggiatura dei film di Matt. È davvero ben strutturata.”

Parlando nel dettaglio dell’atmosfera del film, Fraser ha spiegato: “C’è oscurià nel personaggio e ovviamente c’è bisogno di creare atmosfera. Una cosa abbastanza ovvia trattandosi di un film di Batman. Non credo però che visivamente sarà opprimente. Non è quello il nostro obiettivo. Non è una gara a chi realizza il film più cupo di tutti. Ciò che vogliamo è creare qualcosa di affascinante. Adoro l’atmosfera di alcuni fumetti e di alcune graphic novel… dove si vede tutto molto chiaramente. Mi diverto molto quando devo preparare l’illuminazione dei set. È dura, ma è anche soddisfacente.”

La rinnovata collaborazione tra Matt Reeves e il direttore della fotografia Creig Fraser per The Batman

A proposito della rinnovata collaborazione con Reeves (con cui aveva già lavorato per l’horror Let Me In), ha poi aggiunto: “Ovviamente il casting ricopre una parte importantissima nel processo, ma è il lavoro di un regista veramente, veramente bravo che alla fine riesce a farti provare emozioni anche parlando di cose che naturalmente sono prive di qualsiasi emozione. Parlo di animali, di scimmie… Matt ha fatto un lavoro incredibile in quel senso. Ecco perché sono veramente eccitato in merito alla possibilità di poter lavorare di nuovo con lui su Batman.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Jurassic World: Dominion, Colin Trevorrow parla del ritorno sul set

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In una recente intervista con Empire, il regista Colin Trevorrow ha parlato di Jurassic World: Dominion, riflettendo in particolare sulla sospensione delle riprese e sull’imminente ripartenza: proprio questo mese, infatti, grazie alle nuove regole imposte dal governo UK in materia di Covid-19, la produzione del film potrà finalmente tornare sul set.

Trevorrow ha parlato prima dello stop obbligatorio a cui hanno dovuto sottostare tantissime produzioni a livello internazionale, sia cinematografiche che televisive, sottolineando qual è stato – dal suo punto di vista – l’unico aspetto positivo dell’intera vicenda: “Per molti di noi, Dominion era già la sfida creativa più difficile della nostra vita prima del lockdown. Il programma di riprese è andato a nostro vantaggio. Durante le prime quattro settimane abbiamo girato principalmente sequenze che coinvolgevano dinosauri. Perciò la cosa ci ha dato modo di iniziare a lavorare agli effetti visivi e a tutta una serie nuovi elementi senza la pressione di una scadenza all’orizzonte.”

Il regista ha poi fatto riferimento al tanto agognato ritorno sul set, dichiarando: “Sono certo che le linee guida ci possano tenere al sicuro. La parte difficile sarà costruire un ambiente creativo nell’ambito di tutte le precauzioni. Ogni volta che ci troveremo a girare, dovremo dimenticare il nostro mondo e vivere in quello del film. Potrebbe volerci un po’ di pratica. Mi ha davvero commosso il modo in cui ci siamo supportati a vicenda in questo periodo. Siamo tutti entusiasti di poter finalmente tornare al lavoro. Questo è ciò che facciamo e non vediamo l’ora di tornare a farlo.”

Le riprese di Jurassic World: Dominion

Le riprese di Jurassic World: Dominion dovrebbero ripartire a breve ai Pinewood Studios di Londra. La Universal Pictures dovrà implementare sul set tutta una serie di rigidi protocolli sanitari per permettere a tutti i membri coinvolti nella produzione di poter lavorare in sicurezza. Tra i protocolli che entreranno in vigore, figura anche un’area dedicata che gestirà tutti i requisiti medici della produzione, inclusi test sierologici e tamponi.

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Tron 3: il film con Jared Leto torna in sviluppo

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Tron 3: il film con Jared Leto torna in sviluppo

Un nuovo report di The Playlist (via Disney Insider) suggerisce che il tanto chiacchierato Tron 3, sequel di Tron: Legacy del 2010, è ufficialmente tornato in sviluppo e che il premio Oscar Jared Leto (Suicide Squad, Morbius) è ancora collegato al progetto. Secondo la fonte, la Disney sarebbe impegnata nella ricerca di un regista a cui affidare il film.

Come si legge nel report, Tron 3 dovrebbe essere un vero e proprio sequel e non un reboot del franchise iniziato nel lontano 1982. Secondo la fonte, il cast principale di Tron: Legacy, composto da Jeff Bridges, Garrett Hedlund e Olivia Wilde, potrebbe tornare. Già lo scorso aprile si erano riaccese le speranze in merito al tanto auspicato Tron 3, grazie ad alcune dichiarazioni di Joseph Kosinski, regista di Legacy, che aveva dichiarato: “La Disney sta soltanto aspettando il momento giusto!”

La veridicità di quanto riportato prima da Disney Insider e poi da The Playlist è stata supportata anche da una serie di dichiarazioni di Mitchell Leib, presidente del reparto musiche della Disney, che ha parlato del lavoro fatto dai Daft Punk per la colonna sonora di Legacy, spiegando di essere intenzionato a ricontattare il gruppo per affidarli anche le musiche del terzo film.

I Daft Punk coinvolti ancora una volta in Tron 3?

“Stiamo pensando di fare Tron 3”, ha dichiarato Leib. “Abbiamo una grande sceneggiatura. Una sceneggiatura davvero fenomenale di cui siamo felicissimi. Se anni fa non era il momento giusto per farlo, adesso lo è. Abbiamo imparato diverse lezioni da Tron: Legacy. La prima cosa giusta da fare è riavere i Daft Punk e sentire se sono interessati. Ancora non sappiamo chi dirigerà il film. Speriamo che Joe Kosinski tornerà per fare un nuovo film. Molte cose devono andare al posto giusto”.

In attesa di nuovi dettagli, ricordiamo che Tron: Legacy è un film del 2010 diretto da Joseph Kosinski, seguito del film Tron del 1982. Il film, prodotto dal regista di Tron Steven Lisberger, è incentrato su un soggetto originale di Brian Klugman e Lee Sternthal. I protagonisti originali, Bruce Boxleitner e Jeff Bridges, riprendono i loro ruoli, mentre Garrett Hedlund interpreta il figlio adulto di Flynn. Tra gli altri nel cast appaiono anche Olivia Wilde, Michael Sheen e James Frain.

Jude Law sarà Capitan Uncino nel live action di Peter Pan

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Jude Law sarà Capitan Uncino nel live action di Peter Pan

Arriva da Variety la notizia che Jude Law è in trattative con i Walt Disney Studios per interpretare il ruolo di Capitan Uncino nell’annunciato live action di Peter Pan, il cui titolo ufficiale sarà Peter Pan and Wendy. Se le trattative dovessero andare a buon fine, Law raccoglierà l’eredità di attori quali Dustin Hoffman, Jason Isaacs e Hugh Jackman, che prima di lui avevano interpretato il celebre antagonista al cinema.

Secondo un rumor emerso diversi mesi fa, inizialmente la Disney aveva offerto la parte a Joaquin Phoenix: ad oggi non sappiamo se l’attore premio Oscar per Joker abbia davvero mai discusso con la Casa di Topolino del progetto. Come riportato da Justin Kroll su Twitter, prima che il ruolo venisse ufficialmente offerto a Law, pare che la multinazionale avesse considerato un altro attore per la parte, ossia Will Smith, che aveva già interpretato il Genio nel live action di Aladdin

Peter Pan and Wendy sarà diretto da David Lowery, già regista del live action de Il Drago Invisibile. L’esordiente Alexander Molony avrà il ruolo di Peter, mentre l’esordiente Ever Anderson sarà Wendy. La Anderson è la figlia di Milla Jovovich e del regista Paul W.S. Anderson, ed è apparsa brevemente in Resident Evil: The Final Chapter nei panni di una giovanissima Alice.

Peter Pan and Wendy dovrebbe arrivare al cinema: al contrario di quanto accaduto con Lilli e il Vagabondo, dunque, non sarà destinato a Disney+. Il film d’animazione originale, prodotto da Walt Disney e basato sull’opera teatrale “Peter e Wendy” di J. M. Barrie, è il 14° Classico Disney e venne distribuito nei cinema americani il 5 febbraio 1953.

Jude Law tra cinema e tv

L’ultima volta che abbiamo visto Jude Law nelle nostre sale è stato con Captain Marvel, in cui ha interpretato il ruolo di Yon-Rogg, e in Un Giorno di Pioggia a New York, l’ultimo film di Woody Allen in cui ha recitato al fianco di Timothée Chalamet e Elle Fanning. Quest’anno l’attore è stato protagonista di The New Pope, la serie sequel di The Young Pope, creata e diretta ancora una volta da Paolo Sorrentino.

Maja Schöne: 10 cose che non sai sull’attrice

Maja Schöne: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice di nazionalità tedesca, Maja Schöne ha sempre lavorato nel proprio paese di origine, costruendo lì la sua fama e la sua carriera. A partire dagli ultimi anni si è però resa celebre grazie ad una popolare serie Netflix, la quale le ha permesso di oltrepassare i confini nazionali, ricevendo apprezzamenti da ogni parte del mondo per il suo carisma e le sue doti interpretative.

Ecco 10 cose che non sai di Maja Schöne.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Maja Schone Dark

Maja Schöne. i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti film tedeschi. L’attrice debutta per la prima volta sul grande schermo grazie al film Cowgirl (2004), commedia che le permette di farsi notare con un ruolo di rilievo. Tornerà poi al cinema con il dramma 1. Mai (2008) e in seguito con i titoli Buddenbooks (2008), Summertime Blues (2009) e Zarte Parasiten (2009).

9. È nota per i ruoli televisivi. A partire dal 2005 l’attrice ottiene grande popolarità grazie al ruolo di Julia Bootz nella serie Tatort, a cui prenderà parte fino al 2020 recitando complessivamente in 15 episodi. Si distingue poi in titoli come Stubbe – Von Fall zu Fall (2006), Polizeiruf 110 (2007-2011), e Blochin: Die Lebenden un die Toten (2015). A partire dal 2017 ricopre il ruolo di Hannah Kahnwald nella celebre serie Netflix Dark, che le permette di ottenere estrema popolarità anche al di fuori del proprio paese.

Maja Schöne non è presente su Instagram

8. Non possiede un account personale. Ricercando l’attrice sul social network Instagram, non ci si imbatterà in nessun profilo verificato o ufficiale, poiché la Schöne non ne possiede alcuno. Questa sembra infatti restia all’idea di condividere con il pubblico anche la propria vita al di fuori del set, preferendo mantenere un netto distacco tra il lavoro e il privato. La notorietà fino ad ora limitata al suo paese l’ha certamente aiutata in questo, ma ora che è una star internazionale sarà sempre più difficile mantenere tale equilibrio.

7. Vi sono numerose fan page a lei dedicate. Proprio per via della popolarità oggi raggiunta dall’attrice, si possono ritrovare numerose fan page su Instagram a lei dedicate, che tentano di sopperire alla mancanza di account ufficiale. La più seguita di queste, vanta oltre 12 mila follower e permette ai fan dell’attrice di rimanere aggiornati su tutte le novità a lei legate. Vengono infatti pubblicati aggiornamenti relativi ai suoi progetti da interprete, ma anche le foto più recenti scattate all’attrice.

Maja Schöne e Carlo Ljubek

6. È sposata con un noto attore. Anche se molto riservata, l’attrice non ha nascosto il legame con l’attore tedesco Carlo Ljubek. I due si sono poi sposati, senza però rivelare la data in cui ciò è avvenuto. La coppia ha in diverse occasioni avuto anche modo di recitare insieme, come per la serie Stubbe – Von Fall zu Fall. Hanno poi avuto una figlia, ma anche di tale evento non si conosce l’anno in cui è avvenuto. I due attori cercano infatti di rimanere il più riservati possibile, evitando l’ingresso di riflettori nella loro vita privata.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Maja Schone Carlo Ljubek

Maja Schöne in Dark

5. È la madre del protagonista. Nella complessa serie Dark, l’attrice ricopre il ruolo di Hannah Kahnwald. Questa è la madre di Jonas, il protagonista, e la moglie di Michael. La Schöne interpreta la versione adulta del personaggio, poiché quella più giovane mostrata in alcuni segmenti della serie è affidata ad un’altra attrice. Il suo personaggio si è inoltre fanno notare anche per i sentimenti provati nei confronti di Ulrich Nielsen, un altro dei personaggi principali della serie.

4. Non ha mai giudicato il suo personaggio. Proprio per questa sua relazione segreta, sarebbe stato facile giudicare il personaggio incolpandolo di tradimento. La Schöne ha però scelto di non cadere in tale trappola, preferendo lavorare sul cercare di capire le azioni del personaggio per poterlo comprendere e interpretare meglio. L’idea che ne ha generato è quella di una donna sola, che si abbandona istintivamente a ciò che sente possa darle una maggiore stabilità nella propria vita.

3. Era emozionata all’idea di far parte della serie. L’attrice ha raccontato di essere stata da subito particolarmente entusiasta di far parte della serie, affermando che leggendone il copione sentiva che possedeva il potenziale per affermarsi a livello internazionale. In quanto prima grande produzione televisiva tedesca per Netflix, inoltre, è convinta che possa portare nuova luce sulle produzioni del suo paese, permettendo uno sviluppo dell’industria.

2. L’esperienza del set è stata estremamente positiva per lei. Nell’intraprendere le riprese della serie, l’attrice ha affermato che i lunghi tempi di lavorazione l’avevano inizialmente preoccupata, temendo di ritrovarsi sottopressione. Ciò fortunatamente non si è verificato, e se anche il clima di Dark è particolarmente cupo, la Schöne ha raccontato che sul set si è instaurato un’atmosfera di positività che ha aiutato tutti gli attori a vivere al meglio l’esperienza.

Maja Schöne: età e altezza

1. Maja Schöne è nata a Stuttgart, in Germania, nel 1976. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

Lisa Vicari: 10 cose che non sai sull’attrice

Lisa Vicari: 10 cose che non sai sull’attrice

Pur essendo giovanissima, l’attrice tedesca Lisa Vicari vanta già alcuni importanti titoli relativi al cinema e alla televisione del proprio paese. Di recente ha poi preso parte ad una celebre serie televisiva che le ha permesso di ottenere successo anche a livello internazionale. Grazie ad essa ha infatti potuto sfoggiare il suo talento e un promettente carisma.

Ecco 10 cose che non sai di Lisa Vicari.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Lisa Vicari fidanzato

Lisa Vicari: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi tedeschi. Il primo ruolo per il grande schermo per la Vicari è quello per il film Hanni & Nanni (2010). Successivamente, guadagna popolarità all’interno del suo paese con titoli come Hell (2)011), Doktorspiele (2014), La vendetta di Luna (2017), e Schwimmen (2018). Nel 2020 è protagonista della commedia sentimentale Isi & Ossi, distribuita il 14 febbraio sulla piattaforma Netflix, diventando il primo film in lingua tedesca prodotto dal colosso di streaming.

9. È nota per una celebre serie televisiva. Parallelamente all’attività cinematografica, l’attrice prende parte anche a diverse produzioni televisive nazionali. Tra queste si annoverano le serie Unter Verdacht (2013), Il commissario Lanz (2014), SOKO München (2016) e Tatort (2017). Nel 2017 acquista popolarità a livello mondiale grazie al ruolo di Martha Nielsen in Dark, celebre serie distribuita su Netflix e composta di tre stagioni.

Lisa Vicari è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo ufficiale seguito da 911 mila persone. All’interno di questo la Vicari è solita condividere immagini relative a suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi anche foto di curiosità a lei legate o di luoghi visitati, in aggiunta a post relativi a cause sociali da lei supportate. L’attrice ha inoltre conferito al proprio account un look particolarmente curato, condividendo sempre immagini particolarmente artistiche.

7. Utilizza il social per promuovere il proprio lavoro. Tramite il proprio profilo, inoltre, l’attrice è solita condividere con i propri follower immagini promozionali dei suoi progetti da interprete. Sono presenti infatti numerose foto di backstage tratte dai set a cui ha preso parte. Queste permettono di avere uno sguardo inedito su tali progetti, generando grande attesa nei confronti di essi.

Lisa Vicari ha un fidanzato?

6. È molto riservata. L’attrice, ancora molto giovane, dimostra già la volontà di tenere ben separata vita privata e lavoro. Anche tramite i propri profili social non accenna a rilasciare indizi che potrebbero suggerire qualcosa riguardo la sua vita sentimentale. Ciò è stato fino ad ora possibile data anche la sua popolarità ristretta al suo solo paese d’origine, ma ora che la Vicari è una star a livello internazionale dovrà impegnarsi ulteriormente per riuscire a mantenere tale distinzione. Attualmente, tuttavia, l’attrice sembra essere single.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Lisa Vicari Dark

Lisa Vicari parla italiano

5. Ha origini italiane. Nata in Germania, l’attrice vanta comunque origini italiane da parte dei suoi famigliari. Ciò è, ovviamente, suggerito anche dal nome e dal cognome dell’attrice. Nonostante ciò, la Vicari non ha ancora avuto occasione di recitare per il cinema italiano, pur esprimendone il desiderio. Anche se non in modo fluente, ha infatti dimostrato di poter parlare tranquillamente la lingua del Bel Paese.

Lisa Vicari: chi è la sua doppiatrice

4. Ha una celebre doppiatrice. Per doppiare la Vicari nella serie Dark è stata chiamata Veronica Puccio, nota per aver prestato la propria voce anche al personaggio di Luna Lovegood nella saga di Harry Potter. Tra le altre attrici da lei doppiate si annoverano Emma Roberts e Chloe Grace Moretz. Per il film Isi & Ossi, invece, la Vicari è stata doppiata da Emanuela Ionica.

Lisa Vicari in Dark

3. Interpreta uno dei personaggi principali. Nell’acclamata serie tedesca Dark, l’attrice ricopre il ruolo Martha Nielsen, come anche una delle versioni alternative di questa, chiamata Ava. La versione ricoperta dall’attrice è quella relativa all’anno 2020. Dalla prima stagione ad oggi, l’attrice è comparsa in quasi tutti gli episodi della serie, per un totale di 20 su 26.

2. È rimasta entusiasta della sceneggiatura. Nel leggere la sceneggiatura della serie, l’attrice ha affermato di essere rimasta sorpresa dalla complessità della trama, trovando avvincente proseguire nella lettura per scoprirne il finale. Ad attrarla verso il progetto è stata poi l’occasione di poter recitare in un prodotto tedesco di portata internazionale, che avrebbe così portato ulteriore prestigio all’industria del proprio paese.

Lisa Vicari: età e altezza

1. Lisa Vicari è nata a Monaco di Baviera, in Germania, l’11 febbraio del 1997. L’attrice è alta complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Halle Berry rinuncia al ruolo transgender e chiede scusa

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Halle Berry è nella bufera a causa di un annuncio di qualche giorno fa. L’attrice premio Oscar aveva infatti annunciato che aveva in programma di interpretare un uomo transgender e che era intenta a immergersi nello studio e nella ricerca per dare giustizia al personaggio che le era stato affidato. Tuttavia, la valanga di critiche arrivate all’attrice, l’hanno spinta a rinunciare al ruolo con il seguente messaggio:

“Durante il fine settimana ho avuto l’opportunità di discutere la possibilità di interpretare un uomo transgender, e volevo chiedere scusa per i miei commenti. Capisco ora che non avrei dovuto accettare la parte, cosa che spetta alla comunità transgeder, che merita l’opportunità di raccontare la propria storia. Sono grata per tutte le critiche costruttive dei giorni scorsi che sto continuando a seguire con attenzione, per migliorarmi dopo questo errore. Voglio essere un’alleata e usare la mia voce per promuovere una migliore rappresentazione sia fuori che sullo schermo.”

Halle Berry si scusa per aver accettato il ruolo di un transgender

Non è la prima volta che capita una situazione del genere, qualche tempo fa anche Scarlett Johansson si era vista costretta a rinunciare ad un ruolo per una ragione simile, anche se la sua reazione è stata decisamente differente, visto che a poco tempo dall’accaduto, aveva dichiarato che il politicamente corretto nell’arte era una pratica nociva. L’attrice si fece all’epoca sostenitrice del lavoro dell’interprete a tutti i livelli.

“Personalmente ritengo che, in un mondo ideale, qualsiasi attore dovrebbe essere in grado di interpretare chiunque e che l’arte, in tutte le sue forme, dovrebbe essere immune dal politicamente corretto. Questo è il punto che stavo sottolineando, anche se forse non mi sono spiegata così bene. Riconosco che, in realtà, c’è una discrepanza diffusa nella mia industria che favorisce gli attori di caucasici cis gendered, e che non a tutti gli attori vengono state date le stesse opportunità che io ho avuto il privilegio di avere. Continuo a sostenere la diversità in ogni settore e continuerò a lottare per progetti in cui tutti vengano inclusi.” Aveva dichiarato.

UltraPop Festival: dal 13 al 19 luglio l’evento digitale sull’intrattenimento

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Il gruppo editoriale NetAddiction è lieto di annunciare la prima edizione di UltraPop Festival, il nuovo evento digitale dedicato all’intrattenimento, nato con l’idea raccontare e di vivere insieme gli aspetti più salienti di questa prima, atipica, metà del 2020 e di analizzare quello che succederà nella seconda metà dell’anno. Un festival gratuito aperto a tutti che, con la sospensione momentanea degli eventi fisici, vuole dare il suo contributo ed intrattenere gli appassionati di cinema, serie TV, videogiochi, scienza e cultura nerd con appuntamenti che possono essere seguiti comodamente da casa, dal lavoro e dalle vacanze.

Le dirette si svolgeranno dal 13 luglio al 19 luglio, tutti i giorni, dalle 15.00 alle 22.00 sui canali Twitch di NetAddiction.

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Chris Hemsworth promette di essere “più grosso di Thor” per il suo Hulk Hogan

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Siamo onesti, la maggior parte dei film con Chris Hemsworth, che non siano parte dell’universo Marvel, non è stata grandiosa. In effetti, ci sono solo due di quei film che sono stati accolti con favore e sono Rush e Tyler Rake.

Da Blackhat a In the Heart of the Sea passando per Men in Black: International, Hemsworth ha cercato di differenziare la sua carriera, virando qualche volta anche sul registro comedy, con Come ti rovino le vacanze e Ghostbusters in cui, nonostante il film non abbia avuto grande successo, lui è riuscito ad emergere con il suo talento per quel genere.

Anche se il suo futuro come Thor non è chiarissimo, Chris Hemsworth sta lavorando già per il suo prossimo progetto, che sarà un biopic su Hulk Hogan che è attualmente in lavorazione. Pochi attori sono fisicamente imponenti come Hemsworth, il che lo rende un perfetto interprete per il wrestler. Ma è anche vero che l’attore dovrà costruire il suo corpo ad un livello completamente nuovo, data la massa fisica del soggetto del film.

Chris Hemsworth si allena per diventare Thor – video

In un’intervista a Total Film (via ComicBook), la star di Thor ha parlato di quanto questo ruolo presenterà nuove sfide per lui e il suo fisico, spiegando: “Questo film sarà un progetto davvero divertente. Come puoi immaginare, la preparazione per il ruolo sarà follemente fisica. Dovrò mettere su più dimensioni di quanto abbia mai fatto prima, anche più di quanto abbia messo su per Thor. C’è l’accento del personaggio da costruire, ma anche la fisicità e l’atteggiamento. Dovrò anche fare un tuffo profondo nella tana del coniglio, ovvero il mondo del wrestling, che non vedo davvero l’ora di fare!”.

Oltre ai muscoli, Hogan ha anche un aspetto molto distinto, compresi i baffi a manubrio e un taglio di capelli caratteristico, oltre ad un colore specifico. Il film biografico, annunciato più di un anno fa, sarà diretto da Todd Phillips. Mentre è principalmente noto come regista di commedie, i suoi ultimi due film, War Dogs e Joker, sono più orientati verso temi più impegnativi.

Venezia 77: le prime novità sulla Selezione Ufficiale

Venezia 77: le prime novità sulla Selezione Ufficiale

La prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia 77, in programma dal 2 al 12 settembre, prevede alcune novità, rese necessarie a seguito dei protocolli sanitari imposti dall’emergenza Covid-19. Per consentire l’assunzione delle misure intese a garantire lo svolgimento della Mostra in piena sicurezza per tutti i partecipanti – prima fra tutte il distanziamento fisico – il numero complessivo dei film della selezione ufficiale sarà ridotto, benché in misura contenuta.

Il programma prevede infatti la conferma delle sezioni competitive Venezia 77 e Orizzonti, che si terranno secondo le modalità e le dimensioni consuete, allo stesso modo della sezione Fuori Concorso, come pure  Biennale College Cinema. Le proiezioni si terranno nelle sale tradizionalmente allestite al Lido, con l’adozione di tutte le misure di sicurezza sanitaria stabilite dalle autorità competenti alla data dell’evento. Il concorso Venezia Virtual Reality invece, anziché sull’isola del Lazzaretto Vecchio, sarà interamente fruibile online, grazie a una piattaforma innovativa a esso dedicata, accessibile a tutti gli accreditati, in collaborazione con VRChat e HTC Vive Pro.

Venezia 77 in tempo di Covid

Per quanto riguarda la sezione Venezia Classici, sarà ospitata all’interno del programma del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna, che si svolgerà dal 25 al 31 agosto nella città emiliana. Questa collaborazione tra i due festival offre una soluzione senza precedenti a una situazione straordinaria. La selezione di Classici restaurati, arricchita di ulteriori titoli, verrà poi replicata a Venezia nei mesi successivi.

La 77. Mostra del Cinema rinuncia invece per quest’anno a organizzare la sezione Sconfini, allo scopo di garantire il maggior numero di posti disponibili alle repliche dei film delle sezioni principali testé confermate.

Si segnala infine che saranno disponibili anche due arene all’aperto, una ai Giardini della Biennale e una al pattinodromo del Lido. La maggior parte dei film del programma ufficiale sarà inoltre replicata ai Cinema Rossini di Venezia e al Centro Culturale Candiani di Mestre, nell’ambito del programma Esterno Notte organizzato dal Circuito Cinema del Comune di Venezia. La Biennale di Venezia, per far svolgere la Mostra in sicurezza, seguirà tutti protocolli anti Covid-19 sulle procedure sanitarie, nel pieno rispetto della salute del pubblico.

In merito a questa riorganizzazione temporanea del programma della Mostra, il Direttore artistico Alberto Barbera ha dichiarato: “Sono estremamente lieto che la Biennale Cinema possa tenersi con una minima riduzione di titoli e sezioni. Senza dimenticare le tante vittime di questi ultimi mesi, il primo festival internazionale dopo la forzata interruzione imposta dalla pandemia assume il significato di un’auspicata celebrazione della ripartenza, e di messaggio di concreto ottimismo per l’intero mondo del cinema duramente colpito dalla crisi”. Ha poi aggiunto: “La Selezione Ufficiale di Venezia 77, con i suoi 50-55 film provenienti da tutto il mondo, offrirà la consueta panoramica di quanto di meglio l’industria cinematografica ha prodotto negli ultimi mesi, grazie alla risposta straordinaria che registi e produttori hanno saputo dare, pur nelle difficili condizioni di lavoro di questi ultimi mesi. Una nutrita presenza di autori e attori accompagnerà i film al Lido, mentre collegamenti via internet consentiranno la realizzazione di conferenze stampa per tutti coloro che non potranno partecipare di persona, a seguito delle restrizioni di viaggio tuttora attive”.

Per quanto riguarda il Venice Production Bridge, la 5a edizione (3 – 11 settembre 2020) si terrà sia in presenza al Lido con le strutture abituali al terzo piano dell’Hotel Excelsior, sia online con progetti specifici. Incontri one-to-one saranno organizzati anche online, permettendo che alcuni progetti in presenza siano seguiti anche da quegli accreditati che non potranno raggiungere Venezia.

E’ confermata l’organizzazione in presenza del Venice Gap Financing Market (VGFM, lungometraggi) e del Book Adaptation Rights Market, che offriranno anche molte possibilità di partecipare da remoto (VGFM per tutti i progetti di Realtà Virtuale, Final Cut in Venice, le proiezioni del Mercato e l’European Film Forum). Convegni ed eventi si terranno fisicamente all’Hotel Excelsior e saranno per la prima volta visibili in streaming sul sito web del Venice Production Bridge, sul quale potrà essere trovato ogni altro dettaglio sul programma.

Il pubblico di Venezia 77 potrà scoprire il programma completo, con maggiori dettagli sulla Mostra, in occasione della conferenza stampa del 28 luglio pv.

MioCinema: la rassegna sui documentaristi si apre con Il corpo della sposa

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Dopo il grande successo al Festival di Berlino nel 2019 e dopo essere stato presentato in anteprima nazionale allo scorso Bif&st Bari International Film Festival, l’emozionante film Il corpo della sposa arriva su MioCinema.

Come di consueto, la presentazione potrà essere seguita sul sito e sulla pagina Facebook di Miocinema, senza alcun bisogno di registrazione. A seguire, il film sarà disponibile sulla piattaforma a pagamento.

Attraverso la storia di una donna che arriva persino a mettere a rischio la propria salute per soddisfare un canone estetico imposto da altri, Il corpo della sposa, vuole raccontare la complessità del rapporto tra le donne e i loro corpi su una scala molto più ampia. Fino a che punto i modelli sociali, spesso costruiti per soddisfare i desideri maschili, influenzano e condizionano le donne nel mondo? La Mauritania nel film funziona come un “altrove”, in opposizione al mondo da cui provengo e vivo, e tuttavia, nella sua paradossale inversione di una serie di rapporti, si trasforma in uno specchio che mostra il modo distorto in cui il corpo delle donne viene sempre percepito.

Michela Occhipinti

SINOSSI de Il corpo della sposa

Ambientato in un’inedita Mauritania, Il corpo della sposa – Flesh out racconta la storia di Verida (l’esordiente Verida Beitta Ahmed Deiche), una ragazza moderna che lavora in un salone di bellezza, frequenta i social network, si diverte con le amiche. Quando la famiglia sceglie per lei un futuro sposo, Verida – come molte sue coetanee – si vede costretta a prendere peso affrontando il “gavage”, per raggiungere l’ideale di bellezza e lo status sociale che la tradizione del suo Paese le impone. Mentre il matrimonio si avvicina a grandi passi, pasto dopo pasto, Verida mette in discussione tutto ciò che ha sempre dato per scontato: i suoi cari, il suo modo di vivere e – non ultimo – il suo stesso corpo.

Justice League Snyder Cut: i registi di Infinity War ed Endgame sostengono Snyder

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La prossima uscita, su HBO Max, di Justice League Snyder Cut è una grande vittoria dei fan che da tanto chiedono di vedere il film sugli eroi DC Comics così come lo aveva pensato il regista del progetto.

Snyder ha dovuto abbandonare il suo ruolo di regista di Justice League a metà della produzione per motivi personali. La Warner Bros. ha poi assunto il regista di The Avengers, Joss Whedon per finire il film, ma ciò che è stato distribuito è stata una versione drasticamente diversa da ciò che Snyder aveva immaginato. Da allora molti hanno supportato un’uscita del cut originale di Snyder, inclusi i membri del cast, molti fan e, a quanto pare, anche altri registi.

In un’intervista con Comic Book Movie, Joe Russo, uno dei due registi di Avengers: Endgame, ha condiviso i suoi pensieri sulla versione di Snyder in arrivo, dicendo: “Penso che sia sempre bello quando la visione originale di un regista riesce a farsi strada sullo schermo”. 

Russo ha anche commentato l’esperienza che ha avuto lavorando come regista per la Marvel: “Siamo stati molto, molto fortunati nelle nostre carriere perché tutto ciò che abbiamo fatto per la Marvel. Erano molto gentili e deferenti e molto favorevoli alla nostra visione per quei film, e non c’è niente di quello che è stato deciso in sala di montaggio che non sia stato condiviso. Abbiamo lavorato molto duramente su quello che è l’attuale versione di quei film, quindi siamo molto fortunati ad aver visto distribuita la nostra visione dei quattro film che abbiamo diretto.”

Come ha giustamente commentato Joe Russo, un regista lavora molto duramente per realizzare la sua visione del film ed è bello vedere che Snyder ha il supporto dei suoi pari nel completare la sua visione. Se la versione di Snyder sarà migliore della Justice League di Whedon è ancora da vedere, ma lo scopriremo nel 2021.

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