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Diabolik: ecco la prima immagine dal film dei Manetti

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Diabolik: ecco la prima immagine dal film dei Manetti

È stata diffusa oggi, tramite i social, la prima foto dal set di Diabolik, il film diretto dai Manetti Bros che porterà al cinema l’omonimo protagonista delle storie a fumetti di Angela Giussani.

Eccola di seguito:

diabolik

Diretto dai Manetti Bros, sarà composto da Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea, che rispettivamente saranno il protagonista, Eva Kant e Ginko.

Lo sceneggiatore del film Michelangelo La Neve, ha dichiarato: “Il nostro approccio è stato quello di studiare il personaggio del fumetto, capirlo e non tradirlo fino in fondo. Cercare di raccontare questo, prima di tutto, e per questo siamo riusciti ad arrivare a raccontare Diabolik. È un’icona e non bisogna avere l’arroganza di tradirlo, ma è necessario usare i meccanismi del cinema per portarlo sul grande schermo. Nella seconda parte del film, ci siamo basati principalmente sul numero tre, dove si racconta l’incontro tra Eva e Diabolik.”

Personaggi come proprietà intellettuali: fumetto al cinema, web e tv – Dampyr, Diabolik, Dragonero

James Mangold presenta Le Mans ’66: “Solo il cinema può fotografare i pensieri”

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“Amo fare film ma credo che, semmai annoiassi i miei spettatori, rinuncerei a farli.” Esordisce così James Mangold, regista di Logan e Quando l’amore brucia l’anima, intervenuto a Roma dove ha presentato il suo ultimo film, Le Mans ’66 – La grande sfida, che racconta della rivalità tra le scuderie Ford e Ferrari nella fatidica gara e soprattutto dell’amicizia e della caparbietà dei due uomini che cambiarono la sorte della Ford: il costruttore Carroll Shelby (Matt Damon) e il pilota Ken Miles (Christian Bale).

Il film racconta un mondo delle gare e dello sport molto distante da quello che siamo abituati a conoscere oggi, visto che le corporazioni cominciavano a prendere il sopravvento sull’aspetto emotivo delle gare proprio in quel periodo: “Lo sport ora è una questione di azienda, negli anni Sessanta c’erano ancora dei valori. Ora non è più così – ha spiegato Mangold – E sia per lo sport che per l’arte vale la stessa cosa. Se fossi un pittore mi servirebbero degli sponsor, è una continua lotta tra cuore e industria e si sceglie di farne parte consapevoli di questo.”

Dopo aver diretto grandissimi attori nel corso della sua carriera, James Mangold si è trovato alle prese con due vere e proprie star, Bale e Damon, che, a dispetto del loro status hollywoodiano, gli hanno reso la vita abbastanza facile: “Entrambi amano il loro lavoro, e per loro non si tratta di essere delle star ma è essere attori, per cui per loro non fa differenza essere una star di Hollywood quando sei su un set ad interpretare un personaggio. Non ho molta pazienza e non mi dedico mai a soli due attori di un intero cast, che siano più grandi o più piccoli, per me sono tutti come dei figli, tutti allo stesso modo, anche i non protagonisti. Li conosco da tanto tempo entrambi e, per me, è stato come fare un film con degli amici.”

Le Mans ’66 – La grande sfida racconta un episodio storico documentato in tv, sui giornali, in radio e con tante foto, la sua ricostruzione, quindi, è stata un’operazione molto complessa, data la varietà di fonti: “Lo sforzo di ricostruire la vicenda storica è stato monumentale, perché ci sono state tante tante informazioni, documentari, lettere, cose private e pubbliche, registrazioni. Forse una delle cose più interessanti è stato a quella di ricreare i dialoghi privati. Christian ha trovato una registrazione di un’intervista, in cui Ken Miles spiega la sua filosofia della corsa, ed abbiamo usato quelle dichiarazioni per scrivere il dialogo tra Ken e il figlio, nella scena al tramonto, sulla pista. Lì lui spiega il rapporto tra auto e pilota e mi sembrava molto bello usare quel pezzo di dichiarazione pubblica per ricreare quel momento con il figlio.”

Uno degli aspetti più interessanti del film è certamente quello fotografico, laddove il Dop ha scelto di illuminare l’azione quasi sempre alla luce del tramonto: “Io e Phedon (Papamichael, direttore della fotografia, ndr) siamo carissimi amici, come Shelby e Miles nel film, abbiamo fatto cinque film insieme. Credo che per entrambi non conti qual è il film che stiamo facendo, l’obbiettivo è sempre quello di trovare la bellezza del personaggio. È quello che cerchiamo di fare sempre, è l’effetto speciale che non si può acquistare da un fornitore. Solo il cinema può fotografare i pensieri degli uomini, non le parole, i pensieri.”

Come ogni film sportivo che si rispetti, anche Le Mans ’66 – La grande sfida ha un aspetto tecnico molto interessante: “Il lavoro finale è un mix di montaggio, stunt, fotografia, per ottenere il risultato che ho avuto. Ho un grande team con cui lavoro da quasi vent’anni. CI prepariamo molto e facciamo dei test. Una delle mie più grandi sfide è stata come rendere allettante una cosa che io trovo noiosa, infatti mi annoio a guardare le corse automobilistiche. Quindi ho analizzato quello che mi annoia e ho cercato di raccontare quello che non mostrano le cronache sportive. Non so mai che succede dentro alle macchine, e questo ho provato a raccontare, i segreti dietro a tutto quello che vediamo in genere. In questo modo ho cercato di coinvolgere e di esplorare le emozioni delle persone che sono coinvolte nell’azione.”

Insieme a James Mangold, ha partecipato all’incontro stampa anche Remo Girone, che nel film interpreta Enzo Ferrari, una delle personalità italiane più amate e rispettate nel mondo: “Mangold è un grande direttore di attori, mi ha insegnato delle cose – ha spiegato Girone – Ha un occhio molto attento e si accorge subito se l’attore dà l’impressione di recitare e se lavora a favore della macchina da presa  o se è calato nel personaggio. Interpretare Ferrari è stato bello, è un personaggio talmente noto, nella storia italiana e nel mondo, che, sul set c’erano tanti piloti che guidavano le automobili vere, lì, e nessuno di loro mi conosceva come attore, ma quando hanno saputo che interpretavo Ferrari, hanno voluto fare una foto con me.”

Le Mans ’66 – La grande sfida, il cui titolo internazionale è Ford vs Ferrari, arriverà al cinema il prossimo 14 novembre, distribuito da 20th Century Fox.

Lucca Comics & Games 2019: presentato il programma ufficiale

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Lucca Comics & Games 2019: presentato il programma ufficiale

É stato presentato questa mattina a Milano il programma ufficiale del Lucca Comics & Games 2019, 53° edizione che anche quest’anno anno proporrà il meglio del fumetto, del cinema d’animazione, dell’illustrazione e del gioco e si svolgerà dal 30 ottobre al 3 novembre 2019.

La manifestazione porterà nella cittadina toscana tantissimi ospiti dal mondo del fumetto e del fantasy, tra cui Hirohiko Araki, Chris Claremont, Jim Starlin, Don Rosa, Zerocalcare, Gipi, Sio, Leo Ortolani, Emil Ferris, Barbara Baldi e molti altri. Nell’Area Movie, a cura di QMI – Stardust, i fan potranno incontrare le giovani protagoniste di The WitcherAnya Chalotra e Freya Allan, Rebecca Sugar, Alessandro Rak, Lorenzo Mattotti e assistere a numerose anteprime dal mondo del cinema e delle serie tv, tra cui Zombieland: Doppio Colpo e Terminator: Destino Oscuro.

Queste invece alcune delle mostre allestite per l’edizione 2019: Le origini del Manga – Da Hokusai al manga modernoBarbara Baldi – Lo spessore del silenzioEmil Ferris – Mostri: non lo siamo tutti?Suehiro Maruo – La luna è un buco nel cieloLuca Carboni – Bologna è un’immagine

Per tutte le informazioni vi rimandiamo al sito ufficiale dove è possibile consultare il programma completo.

Lucca Comics & Games 2019: il poster di Barbara Baldi

Spider-Man: 10 eroi con cui fare squadra nel nuovo film

Spider-Man: 10 eroi con cui fare squadra nel nuovo film

Spider-Man rimarrà nell’Universo Cinematografico Marvel grazie al nuovo accordo siglato da Sony e Marvel Studios dopo che pochi mesi fa era stata confermata la rottura del contratto di co-produzione, dunque il personaggio sarà protagonista di un terzo capitolo standalone (uscita prevista il 16 luglio 2021) e comparirà in un altro cinecomic del franchise.

Ma quali sono i personaggi che potrebbero fare squadra con l’arrampicamuri? Ecco qualche valido candidato:

Doctor Strange

Prima dell’uscita di Spider-Man: Far From Home diversi rumor avevano suggerito la partecipazione nel film di Doctor Strange, teoria poi smentita ma che apre ad una serie di possibilità concrete per il terzo capitolo solista di Spidey. Avengers: Infinity War ha stabilito una simpatica dinamica tra i due personaggi, quindi perché non approfondirla meglio introducendo Peter nel covo dello stregone a New York?

Deadpool

deadpool

Ora che l’accordo tra Disney e Fox è siglato e la casa di topolino ha finalmente acquisito tutti i diritti sui supereroi Marvel, è facile immaginare che in un futuro nemmeno troppo lontano personaggi come gli X-Men e i Fantastici Quattro verranno introdotti nell’universo cinematografico di Kevin Feige. Ma in che modo? E se Deadpool, il mercenario chiacchierone interpretato da Ryan Reynolds, incontrasse Spider-Man nel terzo film?

La possibilità è affascinante soprattutto da un punto di vista narrativo, e se i Marvel Studios decidessero di proseguire la linea editoriale del franchise, Deadpool rimarrebbe un marchio contraddistinto all’interno della proposta cinecomic Disney con qualche incursione nel target più “giovanile” di Spidey.

She-Hulk

Come annunciato durante il D23, Jen Walters aka She-Hulk sarà la protagonista di una serie di Disney + prodotta dai Marvel Studios. Il personaggio dei fumetti è un avvocato che, dopo aver acquisito i suoi poteri, concentra i suoi sforzi in tribunale con l’idea di rappresentare i suoi compagni supereroi in questioni legali.

E ora che il Daily Bugle conosce l’identità segreta di Spider-Man ed è intenzionato a incolparlo come unico responsabile dell’attacco a Londra e della morte (forse finta?) di Mysterio, Peter Parker potrebbe aver bisogno di un aiuto. Ecco suggerito l’arrivo di She-Hulk nel nuovo film!

Miles Morales

SPIDER-MAN (MILES MORALES)

Anche Tom Holland ha dichiarato di voler vedere Miles Morales nei nuovi film in live action di Spider-Man, non come sostituto di Peter ma come suo alleato. Spider-Man: Homecoming ha stabilito l’esistenza del personaggio nel MCU grazie al riferimento di Aaron Davis (interpretato da Donald Glover), suo zio nel film, quindi nulla è escluso e ogni trama è sviluppabile in futuro…

Black Panther

chadwick boseman Black Panther 2

È molto probabile che nel prossimo film ritroveremo uno Spider-Man in fuga da quel mondo che ha scoperto la sua identità segreta, e un luogo sicuro in cui rifugiarsi potrebbe essere il Wakanda, proprio come fece Captain America dopo la firma degli Accordi di Sokovia. Qui la sua strada potrebbe incrociare quella di Kraven, che nel frattempo si trova nella nazione africana alimentata dal vibranio in attesa dell’arrivo della nuova “preda”, e per sconfiggerlo Spidey potrebbe chiedere aiuto a T’Challa…

Rocket e Groot

Il vero sogno sarebbe vedere insieme in un film dal taglio comico Spider-Man, Rocket Raccoon e Groot, dal momento che i personaggi non hanno avuto occasione di scambiare troppe battute in Infinity War e Endgame. Il procione ha l’insulto perfetto per tutti, e il vocabolario limitato di Groot completerebbe il quadro in maniera praticamente perfetta!

Wolverine

hugh jackman

Wolverine potrebbe unirsi al MCU grazie all’accordo tra Disney e Fox, e l’occasione giusta per introdurlo sarebbe un entusiasmante team-up con Spider-Man sul grande schermo. Così facendo si metterebbero a confronto la saggezza di un giovane eroe e la sua visione ottimistica del futuro con il pessimismo di Logan, l’amarezza dei suoi anni e il suo cinicmo nei confronti della società.

Ant-Man

Tra tutti i supereroi del MCU ce n’è uno che sicuramente farebbe un ottimo lavoro di squadra con Spider-Man: Ant-Man. Avere un nome da insetto non è l’unica coincidenza, ma considerando che insieme hanno sconfitto Cull Obsidian in Avengers: Endgame ed entrambi condividono un senso dell’umorismo simile, ecco servito il perfetto duo per il MCU!

Smart Hulk

avengers: endgame

Non tutti sanno che l’accordo iniziale della Sony aveva richiesto ai Marvel Studios di dare a Hulk un ruolo secondario in Spider-Man: Homecoming, considerato come una sorta di mentore per Peter Parker, e che quella trama è stata invece sviluppata su Tony Stark. Tuttavia avrebbe ancora senso proseguire l’interazione tra Peter e Bruce, perché entrambi sono interessati alla scienza e il vuoto di Tony deve essere colmato in qualche modo…

La Torcia Umana

Spider-Man e i Fantastici Quattro sono stati alleati ricorrenti nei fumetti, e Peter in particolare ha sempre avuto una particolare affinità con la Torcia Umana. Entrambi sono supereroi di New York, giovani e spassosi quando catturano i cattivi. L’unica differenza è che Johnny Storm vuole diventare un supereroe per la fama, mentre Peter Parker ha una ragione più seria: fare la cosa giusta. Ma quanto sarebbe bello rivederli insieme al cinema?

Leggi anche – Spider-Man: 5 possibili trame per il terzo film

Fonte: Screenrant

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, tornerà un personaggio di Una Nuova Speranza

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L’indizio sul ritorno di uno dei personaggi di Una Nuova Speranza in Star Wars: L’Adcesa di Skywalker era stato scoperto sulla copertina (in lingua spagnola) del romanzo Star Wars: Resistance Reborn, che mostrava proprio Denis Lawson aka Wedge Antilles, uno dei pochi piloti dell’Alleanza Ribelle ad apparire in tutti e tre i film della trilogia originale. al fianco di  Finn, Poe Dameron, Leia Organa e Rey.

L’immagine diffusa su Twitter lo conferma, come l’indiscrezione riportata da Rebel Force Radio in cui si parla dell’apparizione di Lawson nel film in uscita a dicembre. “Abbiamo appena ricevuto un solido si da parte di un rappresentante dell’attore: Denis Lawson sarà in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker riprendendo il suo ruolo di Wedge Antilles“, dichiara il sito.

Vi ricordiamo che nel nuovo romanzo si parla dello stato della Resistenza, ora in rovina, e che sulla scia degli eventi della battaglia sul pianeta Crait dovrà raccogliere i pezzi della sconfitta e dei suoi eroi feriti.

https://twitter.com/EckhartsLadder/status/1180131122442854400?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1180131122442854400&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbook.com%2Fstarwars%2F2019%2F10%2F07%2Fstar-wars-the-rise-of-skywalker-wedge-antilles-return-a-new-hope%2F

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, diffusi nuovi rumor su Rey e Palpatine

Fonte: Comicbook

I film Marvel non sono cinema? Ecco la risposta di Robert Downey Jr.

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Dopo la replica di James Gunn (regista dei due Guardiani della Galassia) e Joss Whedon (la firma di The Avengers e Avengers: Age of Ultron) al commento di Martin Scorsese sui film dei Marvel Studios, giudicati troppo lontani dall’idea di cinema dell’autore americano, arriva anche la risposta del “padrino” dell’universo cinematografico Robert Downey Jr., intervenuto durante il The Howard Stern Show.

Non mi aspettavo che il MCU diventasse quello che è diventato…ho sempre avuto altri interessi e se Scorsese dice che non è cinema, forse dovrei dargli un’occhiata?” ha scherzato l’attore. “È la sua opinione. Voglio dire, quei film escono al cinema, ma apprezzo la sua opinione perché penso che abbiamo bisogno di tutte le diverse prospettive in modo da poter arrivare al centro della questione e andare avanti.

Non credo affatto che Martin sia geloso del successo commerciale dei Marvel Studios“, ha poi continuato Downey, “Anzi, c’è davvero tanto da dire su come questi siano diventati film di genere e sono felice di aver fatto parte della discussione. Non bisogna denigrare nessuna forma d’arte cinematografica“.

I cinecomic non sono cinema, e la cosa più vicina a questo tipo di produzioni sono i parchi a tema […] è un cinema dove gli esseri umani non cercano di trasmettere esperienze emotive veicolandole ad altri esseri umani“, aveva dichiarato Scorsese.

Leggi anche – Iron Man: il video del provino di Robert Downey Jr.

Fonte: The Howard Stern Show

Zombieland: Doppio Colpo, un cameo inaspettato nel nuovo trailer

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Zombieland: Doppio Colpo, un cameo inaspettato nel nuovo trailer

Manca meno di un mese dall’uscita nelle sale di Zombieland – Doppio Colpo, e per ingannare l’attesa la Sony Pictures Entertainment ha diffuso un nuovo trailer vietato ai minori del film con scene mai viste prima del sequel diretto ancora una volta da Ruben Fleischer e un “sorprendente” cameo.

Nel cast torneranno i veterani Jesse EisenbergWoody HarrelsonEmma Stone e Abigail Breslin riprendendo i rispettivi ruoli del film originale, mentre le new entry sono Zoey Deutch e Dan Aykroyd.

La sceneggiatura è stata firmata da Dave Callaham (Godzilla, Wonder Woman 1984) con Paul Wernick e Rhett Reese (Deadpool, Deadpool 2), mentre le riprese si sono svolte nei mesi scorsi a Los Angeles. Per quanto riguarda la trama – ancora avvolta nel mistero – sappiamo che dovrebbe riprendere le sorti dei quattro protagonisti (Columbus, Tallhassee, Witchita e Little Rock) immersi in un mondo dove l’apocalisse zombie si è evoluta.

Fonte: Sony Pictures Entertainment

Hulk: Edward Norton rivela i suoi piani originali per il personaggio

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Per tutti il Bruce Banner aka Hulk dell’universo cinematografico Marvel è Mark Ruffalo, ma sappiamo benissimo che quando il personaggio è stato introdotto nel 2009 venne interpretato da Edward Norton nel film snobbato di Louis Leterrier scritto dallo stesso Norton. Tutto lasciava intendere, all’epoca, che l’attore sarebbe tornato anche in un ipotetico sequel (o almeno negli altri capitoli del MCU), ma le divergenze creative con lo studio hanno reso possibile questo cambio in corso d’opera.

Intervistato dal New York Times in occasione dell’uscita di Motherless Brooklyn (scelto come film d’apertura della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma), Norton ha parlato del suo rapporto con la Marvel e dei piani mai concretizzati su un altro capitolo delle avventure in solitaria di Hulk:

Ho adorato i fumetti di Hulk. Pensavo avessero un che di mitologico. E quello che stava facendo Christopher Nolan con Batman è un po’ la strada che avrei percorso anche io: un racconto lungo, dark e serio. Hulk, per come lo immaginavo io, aveva tutte quelle caratteristiche, perché è letteralmente il mito di Prometeo. Quindi presentai ai Marvel Studios un’idea per due film: una origin story e un seguito su Bruce Banner sognatore cosciente, un personaggio che poteva gestire il viaggio. Prima mi dissero che era ciò che volevano, poi si è scoperto che non era così. Ma mi sono divertito moltissimo a farlo e mi è piaciuto lavorare con Kevin Feige.

Dunque è evidente che se Norton avesse proseguito il suo percorso nel MCU, il suo Bruce Banner sarebbe stato decisamente più oscuro del ritratto diversamente complesso di Ruffalo, ispirato al lavoro di Nolan sulla trilogia del cavaliere oscuro. Nell’intervista ha poi spiegato che quando discusse dei suoi piani con i Marvel Studios, non era disposto a dedicare tutto il tempo necessario per realizzare questa visione creativa e che il budget non corrispondeva alle richieste avanzate.

Leggi anche – Hulk: 10 idee per il futuro del personaggio nel MCU

Fonte: The New York Times

Joker: tutte le domande che ci lascia il film

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU JOKER

Campione d’incassi nel primo weekend di programmazione e vincitore del Leone d’oro a Venezia, Joker è finalmente sbarcato nelle nostre sale e sta facendo discutere per le domande lasciate in sospeso. Qui sotto abbiamo riassunto le più importanti a cui un ipotetico sequel potrebbe rispondere:

Thomas Wayne è davvero il padre di Arthur?

Iniziamo dal quesito più “caldo” che pone il film: Arthur Fleck è davvero il figlio illegittimo di Thomas Wayne? Sappiamo che la madre del protagonista, Penny Fleck, ha lavorato come domestica nella residenza di famiglia e che – come rivelato dalle lettere che la donna inviava regolarmente al suo ex datore di lavoro – lei crede fermamente che Arthur sia nato proprio in seguito alla relazione che aveva con il miliardario di Gotham.

L’età dei personaggi potrebbe confermare questa verità, tuttavia la documentazione ufficiale racconta una storia diversa: le carte affermano che Arthur è stato adottato, e la credibilità di Penny è discutibile a causa della sua diagnosticata psicosi delirante. D’altra parte però Wayne potrebbe essere il classico uomo potente che cerca in ogni modo di nascondere uno scandalo dichiarando il suo accusatore mentalmente instabile…

Cosa è accaduto a Sophie?

Niente, nel corso di Joker, rende rassicurante il rapporto tra Arthur e Sophie, la giovane madre single che vive nel fatiscente condominio del protagonista, e sarà per questo che quando alla fine del film viene spiegato che tutto ciò che riguarda la loro relazione fa parte di un’illusione, lo spettatore tira un sospiro di sollievo.

I fatti parlano chiaro: Arthur non ha più cercato Sophie dopo i suoi primi omicidi, lei non è mai andata a vedere i suoi spettacoli di stand up comedy e non era con lui in ospedale dopo la morte della madre. Ma la vera domanda è: cosa è successo a Sophie? Forse è viva da qualche parte, se è mai esistita?

Arthur ha realmente lasciato l’ospedale psichiatrico?

joker

Quello di Joker si potrebbe descrivere come un narratore tremendamente inaffidabile e la sua prospettiva della trama del film è alquanto misteriosa (vedi il modo in cui si svolge la relazione con Sophie). In questo senso non possiamo sapere se tutti gli eventi rappresentati accadano effettivamente, o se sono tutti solo creazioni della mente di Arthur, e viene da chiedersi se il personaggio abbia mai realmente lasciato l’Arkham Asylum.

Questa teoria è suggerita da diversi dettagli seminati nel film, come l’orologio nell’ufficio dell’assistente sociale di Arthur impostato alle 11:11, che è stranamente anche l’ora esatta che leggiamo sul muro durante il “flashback” dell’uomo mentalmente disturbato e mostrato mentre sbatte la testa contro una porta. Forse i due fatti sono simultanei e il “flashback” è una “sbirciatina” nella realtà?

Anche il finale è degno di nota, con Arthur in terapia circondato da pareti bianche che sembra ridere in una realtà mentale da lui creata…

Arthur Fleck è il Joker?

Joker recensione film

Chiudiamo con una domanda più che lecita sostenuta dal film e da tutte le possibili discussioni: Arthur Fleck è davvero il Joker? Dopo la fine del suo percorso diventerà il clown principe del crimine che conosciamo? Questo adattamento di Todd Phillips segue, in parte, la narrativa tradizionale di Batman mostrando il giovane Bruce Wayne e l’assassinio dei genitori, e il protagonista abbraccia la classica trasformazione in pagliaccio con il trucco, gli abiti e azioni criminali, ma potrebbe esserci da qualche parte a Gotham il “vero” Joker, qualcuno che si ispirerà alle gesta di Arthur diventando il prossimo super villain della città.

Leggi anche – Joker: tutti gli indizi per un possibile sequel

Fonte: Cinemablend

Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer incantano Roma alla premiere di Maleficent 2

In occasione della premiere europea di Maleficent 2 – Signore del Male, Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer hanno partecipato alla serata di presentazione del film, che rientra negli eventi di preapertura di Alice nella città.

Nello scenario mozzafiato dell’Auditorium della Conciliazione, con un tramonto viola-Malefica, le due star hanno illuminato la serata romana. Ecco gli scatti di Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer:

Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer presentano a Roma Maleficent 2

Maleficent – Signora del Male è uscito il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male vanta la presenza di un cast stellare come Angelina Jolie, Elle Fanning, Chiwetel Ejiofor, Sam Riley, Harris Dickinson, Ed Skrein, Imelda Staunton, Juno Temple, Lesley Manville e Michelle Pfeiffer nel ruolo della Regina Ingrith ed è diretto da Joachim Rønning. Basato su una storia di Linda Woolverton e scritto da Linda Woolverton e Noah Harpster & Micah Fitzerman-Blue, il film è prodotto da Joe Roth, Angelina Jolie e Duncan Henderson, mentre Matt Smith, Jeff Kirschenbaum e Mike Vieira sono i produttori esecutivi.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

Maleficent – Signora del Male, il trailer italiano

James Wan insieme a Bonelli Editore per una nuova serie tv su Dylan Dog

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La notizia viene riportata in esclusiva da Variety: James Wan lavorerà insieme alla Sergio Bonelli Editore per sviluppare e co-produrre una nuova serie tv in lingua inglese basata sul fumetto di Dylan Dog.

Per Bonelli Entertainment, divisione interna della casa editrice italiana, figureranno come produttori esecutivi il responsabile dello sviluppo dell’azienda Vincenzo Sarno e Giovanni Cova, che è a capo del gruppo di marketing di intrattenimento insieme a Michele Masiero e Simone Airoldi. Per Atomic Monster, la casa di produzione di Wan, ci saranno il regista, Michael Clear e Rob Hackett.

James Wan e Atomic Monster sono maestri del genere horror e hanno una comprovata sensibilità sul modo migliore di adattare i fumetti allo schermo“, ha dichiarato il presidente Davide Bonelli in una nota ufficiale. “Siamo davvero entusiasti di avere questa squadra dei sogni che lavorerà su uno dei nostri personaggi più importanti“.

Fonte: Variety

El Camino: Aaron Paul parla della possibilità di un sequel

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Mancano ormai pochissimi giorni dall’arrivo su Netflix di El Camino, il film sequel di Breaking Bad che racconterà la vita di Jesse Pinkman dopo la fine della quinta e ultima stagione dello show creato da Vince Gilligan e, intervistato dal The Guardian, Aaron Paul ha già affermato che i fan non dovrebbero aspettarsi un sequel della pellicola, almeno in forma episodica per il piccolo schermo, ma che le sue speranze di continuare il viaggio del personaggio sono ancora vive.

Pensavo che avessimo finito quella storia sei anni fa. E ora sono di nuovo nei panni di Jesse” ha detto l’attore, “Il pubblico si era appassionato così tanto e voleva delle risposte…ma non chiedeteci se ci sarà una nuova stagione di Breaking Bad, perché è un sogno irrealizzabile. Abbiamo fatto un film però, tutto su Jesse, e racconta cosa è successo a lui dopo la fine“.

Paul ha poi spiegato come sia più opportuno, in caso, esplorare il futuro di Jesse sotto forma di film sempre su Netflix, la piattaforma dove Breaking Bad è approdata in questi anni e che a sentire la sua star ha contribuito a plasmare una carriera: “L’aggiunta della serie è stato un momento fondamentale della mia vita, che da allora è cambiata.

Vi ricordiamo che la release di El Camino è fissata per l’11 ottobre 2019.

Guarda il trailer di El Camino – Il film di Breaking Bad

Fonte: The Guardian

Tony Stark: le 10 spese più folli del supereroe

Tony Stark: le 10 spese più folli del supereroe

Tony Stark è forse il personaggio più popolare dell’universo cinematografico Marvel, ed è con lui che tutto il progetto dei Marvel Studios ha avuto inizio. Lo conosciamo come genio della scienza e della tecnologia, abile inventore e imprenditore di successo, ma ciò che lo definisce – tra le altre cose – sono le disponibilità economiche quasi illimitate.

Ma quali sono state le spese più folli dell’eroe nel MCU?

La villa di Malibu

Fino all’attacco del (finto) Mandarino in Iron Man 3, Tony Stark viveva in una splendida villa sul mare di Malibu, costruita con un design personalizzato e con al suo interno molteplici zone giorno, una camera da letto principale, una palestra, un eliporto, una cascata e un seminterrato che fungeva da laboratorio.

Jet privati

Noleggiare jet privati non diventa mai un problema per miliardari e celebrità, e in questo senso Tony Stark rispetta la tradizione alzando l’asticella ad un livello completamente nuovo. Il suo primo aereo privato viene introdotto in Iron Man come versione modificata di un Boeing 737, ma più tardi lo vedremo a bordo di un F-16 Fighting Falcons, un C-130 e un paio di elicotteri.

Le armature di Iron Man

L’armatura è il superpotere di Tony Stark, e senza di essa non potrebbe mai definirsi un eroe. Da pezzi di ferro è nato infatti Iron Man, coniugando l’intelligenza del magnate allo studio della tecnologia più avanzata, e siamo sicuri che questo sia sicuramente uno dei progetti più costosi di Stark nel MCU.

La cantina di vini

L’amore di Tony per il Dom Perignon non è un segreto per i fan dei Marvel Studios, e in Iron Man 3 lo vediamo seduto nella sua personale cantina circondato da bottiglie di vino incredibilmente costose.

I robot-assistenti

Marvel iron man

Quasi tutti gli scienziati assumono assistenti o tecnici per aiutarli nelle loro ricerche, mentre Tony ha creato i suoi personali aiutanti robot come Dum-E e U, rispettivamente nel 1986 e nel 2009.

Acura 2012

Alla fine della battaglia di New York del 2012, Tony Stark va via sfrecciando a bordo di un’ Acura 2012 con Bruce Banner. Questa automobile è stata costruita su misura per l’eroe ed è unica nel suo genere, il volante è dotato di un ID palmare e ha a disposizione un’avanzata tecnologia in ologramma che mostra l’ambiente circostante. Il costo stimato? Circa 10 milioni di dollari.

La collezione di auto

Oltre alla Acura del 2012, Tony ha a sua disposizione una collezione di ben 13 auto sportive e non solo super costose parcheggiate nel suo garage. Tra queste ricordiamo una Ford Flathead Roadster del 1932, un’Audi R8, una Cadillac del 1953, una Rolls Royce Phantom e persino una Bugatti Veyron SS.

Orologi costosi

Ogni miliardario che si rispetti deve esibire al suo polso un costosissimo orologio, e Tony Stark fa parte di questa categoria, avendone sfoggiati diversi nel corso del MCU. Ha iniziato con dei classici Bulgari che non sembravano suscitare molta attenzione da parte dei media portandoli al livello successivo indossando un Jaeger-LeCoultre AMVOX III Tourbillon GMT in Iron Man 2. In Spiderman: Homecoming invece, Stark sceglie un Urwerk UR-110 RG, realizzato in oro rosa 18 carati.

Le opere d’arte

La villa di Tony a Malibu potrebbe essere scambiata benissimo per una galleria d’arte moderna: le sue pareti infatti sono tappezzate da opere che farebbero invidia qualsiasi collezionista, da quadri espressionisti ad altri astratti, passando per una miriade di sculture raccolte e curate da Pepper Potts.

Avengers Mansion

Chiudiamo in bellezza con il quartier generale degli Avengers, o meglio, la sede delle Stark Industries che Tony converte nella base della squadra Vendicatori e che ricostruisce da zero dopo la sua distruzione. Si tratta di una struttura completamente attrezzata con sala conferenze, molteplici aree comuni, laboratori ad alta tecnologia per la ricerca, poligono di tiro, sala di riabilitazione, palestra, camere per ogni supereroe e molto altro.

Leggi anche – Tony Stark: i migliori soprannomi dati dall’eroe ai colleghi

Fonte: Screenrant

MCU: un attore di The Dark World è disposto a tornare

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MCU: un attore di The Dark World è disposto a tornare

Il MCU sta per affacciarsi sulla Fase 4 e il titolo che chiuderà questa nuova ondata di cinecomic sarà Thor: Love and Thunder, quarto episodio sulle avventure del Dio del Tuono dove stavolta, ad impugnare il Mjolnir, sarà Natalie Portman nei panni di Jane Foster. Un gradito ritorno il suo, dopo l’assenza nel franchise che maturava da The Dark World, non esattamente il capitolo più amato dai fan, che aveva presentato al pubblico anche Malekith, l’elfo oscuro interpretato da Christopher Eccleston.

Proprio l’attore ha parlato di recente della possibilità di rimettere piede nell’universo cinematografico Marvel contraddicendo la sua opinione degli scorsi anni sull’esperienza lavorativa con lo studio (“un’esperienza da pistola puntata alla bocca“, l’aveva definita così ammettendo che c’era ancora molto da dire e da fare con il personaggio):

Dovevo sottopormi a sessioni di trucco che duravano sei o sette ore al giorno“, ha detto Eccleston al Comic-Con di New York, “Non me l’avevano anticipato prima, quindi non ero affatto contento…C’era poi una mancanza di umorismo nel film, e non sentivo l’esigenza di proseguire […] Capisco che ad alcune persone piaccia quel particolare film, e che ad alcuni di voi piaccia Malekith, quindi questa è solo la mia testimonianza di quell’esperienza dall’interno. Lo accetto e sto attento a ciò che dico, e sono così diplomatico in questi giorni!

L’attore ha inoltre aggiunto di aver adorato Ragnarok, “un capitolo brillantemente scritto, e se ci fosse stata una parte per me, avrei accettato“. Da qui la domanda: è possibile che Eccleston, sapendo il ruolo importante di Malekith nella trama di The Mighty Thor, abbia anticipato il suo ritorno nel franchise?

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È stato confermato che quella che vedremo in Thor: Love And Thunder non sarà semplicemente una Thor “femmina” ma Jane Foster nelle vesti di Mighty Thor, nome della celebre run scritta da Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir al posto del Dio del Tuono.

I Marvel Studios sono venuti da me. Ovviamente non sono ero scritturata nel terzo Thor a causa dell’ambientazione, visto che non eravamo sulla Terra e il mio personaggio si trovava lì ” ha raccontato Natalie Portman di recente, spiegando il motivo dell’assenza di Jane in Thor: Ragnarok. “Quindi mi hanno esposto l’idea per un quarto capitolo, che coinvolgeva la trama di alcuni fumetti su Thor in cui Jane Foster impugna il Mjolnir diventando appunto Lady Thor…la cosa mi ha entusiasmato subito, e ovviamente il pensiero di poter lavorare con Taika Waititi, con Tessa Thompson che adoro e di nuovo con Chris Hemsworth mi rendeva felice. E sì, sono molto entusiasta di poter maneggiare il martello.

Vi ricordiamo che la trasformazione di Jane Foster in Potente Thor coincide con il periodo più buio della sua vita: suo marito e suo figlio muoiono infatti in un incidente d’auto e, come se non bastasse, le viene stato diagnosticato un cancro al seno. Essere Mighty Thor porta ovviamente dei vantaggi, perché ogni volta che Jane cambia “pelle” il suo corpo viene ripulito da tutte le tossine, ma mentre Thor si offre di aiutarla con la magia asgardiana, l’eroina rifiuta qualsiasi trattamento.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: EndgameL’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Fonte: CBM

Sinistri Sei: la produttrice di Spider-Man conferma il loro arrivo nel MCU?

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Ad un anno circa dall’inizio delle riprese di Spider-Man: Far From Home erano circolati in rete alcuni rumor che suggerivano l’imminente arrivo dei Sinistri Sei nel MCU, personaggi già “introdotti” al cinema nel finale abbastanza vago di The Amazing Spider-Man 2. Saprete ovviamente che il progetto della Sony di portare sul grande schermo il gruppo di supercriminali non si è mai concretizzato, lasciando ora campo libero ai Marvel Studios, come si evince dalle recenti parole in merito della produttrice di Far From Home Amy Pascal.

Questi villain che abbiamo adesso nel nostro universo sono gli stessi personaggi che fanno parte del team dei Sinistri Sei“, ha scherza in un’intervista, “E potrebbe accadere qualcosa in merito…

Stando a quanto mostrato finora nel Marvel Cinematic Universe, i due capitoli sull’arrampicamuri ci hanno presentato Avvoltotio, Shocker, Tinkerer, Scorpion, Mysterio e forse Camaleonte (o meglio, Dmitri). Per completare l’ensemble mancherebbero ancora alcuni dei più iconici personaggi come Doctor Octopus, Electro, Kraven e Sandman, ma fi fatto l’idea di un film sui Sinistri Sei avrebbe senso a questo punto della timeline: Adrian Tommes (Michael Keaton) ha incontrato Michael Mando aka Scorpion nella scena post credits di Homecoming e abbiamo visto due Shockers in azione…

Sinistri Sei: tutti gli indizi del possibile film in Spider-Man: Far From Home

Tempo fa le dichiarazioni di Eric Carroll, produttore esecutivo di Far From Home, avevano lasciato intendere che uno scenario del genere era possibile nel futuro del MCU:

Non so se ci sono dei progetti, ma so che convincere qualcuno come Jake Gyllenhaal a interpretare il ruolo di Quentin Beck è stato un colpo vincente. Al momento ci limitiamo a schivare queste domande sui Sinistri Sei, e non voglio parlare dei piani della Sony perché solitamente si ragiona un film alla volta. Se avremo un’idea giusta che il pubblico apprezzerebbe, allora ci penseremo…so che è il film dei sogni di qualcuno, ma non è qualcosa che stiamo specificamente costruendo in questo momento.”

Come andrà a finire?

Nel frattempo vi ricordiamo che, come ufficializzato nei giorni scorsi, Spider-Man rimarrà nell’Universo Cinematografico Marvel grazie al nuovo accordo siglato da Sony e Marvel Studios dopo che pochi mesi fa era stata confermata la rottura del contratto di co-produzione, dunque il personaggio sarà protagonista di un terzo capitolo standalone (uscita prevista il 16 luglio 2021) e comparirà in un altro cinecomic del franchise.

Leggi anche – Spider-Man: tutto quello che sappiamo sul suo ritorno nel MCU

Fonte: CBM

Joker: il “riferimento” a Heath Ledger che nessuno ha notato

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Joker: il “riferimento” a Heath Ledger che nessuno ha notato

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU JOKER

A poco più di un mese dalla vittoria del Leone d’oro a Venezia, Joker è finalmente sbarcato nelle nostre sale e sta già ottenendo ottimi riscontri al box office di tutto il mondo. Nel frattempo i fan iniziano a condividere online tutti i riferimenti e gli easter egg trovati nel film di Todd Phillips che vede Joaquin Phoenix nei panni di Arthur Fleck, l’uomo che diventerà il clown principe del crimine, e tra questi ce n’è uno davvero singolare che sembra omaggiare Heath Ledger in un modo unico e inaspettato.

Prima del gran finale infatti, Arthur ha la possibilità debuttare in televisione come comico nello show condotto da Murray Franklin (il personaggio interpretato da Robert De Niro),  e prima di sedersi in una delle poltrone bacia una signora anziana anch’essa ospite ed entusiasta di vedere di persona il Joker.

Se ricordate bene, durante il tour promozionale di The Dark Knight nel 2008, Ledger si è reso protagonista di un momento molto simile sul red carpet del film: l’attore fu infatti interrotto all’improvviso da una fan emozionata di vederlo da vicino e decise, a sorpresa, di baciarla appassionatamente. Casualità o riferimento evidente? Per chi si fosse perso questa scena surreale, la trovate qui sotto.

https://www.instagram.com/p/B3ShAoGhBGl/

Leggi anche – Joker: tutti gli indizi per un possibile sequel

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Leggi la recensione di Joker

Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer presentano a Roma Maleficent 2

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Dopo il travolgente successo di pubblico del primo film, in cui si era tentato di riabilitare la figura della strega cattiva della versione disneyana della Bella Addormentata nel Bosco, arriva in sala, dal 17 ottobre, Maleficent 2 – Signora del Male.

A interpretare la protagonista torna Angelina Jolie, che, insieme a Michelle Pfeiffer, che in questo sequel veste i panni della regina Ingrith, è volata a Roma per l’anteprima europea del film.

Le due attrici non sono le uniche protagoniste del film, che vede invece in primo piano tre donne, ognuna con la sua forza e il suo carattere, con il suo modo di guardare il mondo. “Sono tre donne forti in modo differente” esordisce la Jolie, seguita a ruota dalla bionda collega che spiega: “Elle non è con noi ora, ma la sua Aurora, alla fine, si dimostra il personaggio più saggio, lei è la più resiliente, e infatti alla fine è la sua visione ad avere la meglio.”

Come già anticipato nel primo film, questa rilettura del classico personaggio Disney ne fa una donna tormentata e combattuta che trova nell’amore materno verso la principessa Aurora una ragione di esistere. E sono diversi i tipi di maternità che il film esplora, perché se nel caso della regina Ingrith si tratta di un sentimento materno verso il regno e verso ciò che lei pensa essere il suo bene, per Maleficent è una questione che travalica i legami di specie e sangue. “Maleficent arriva alla maternità in un modo insolito, lei non pensava di esserne in grado o di meritarlo, ed è quello che pensavo io di me da ragazza. Si chiede spesso se lei sia la scelta giusta per Aurora, e allo stesso tempo si rende conto che essere madre, aver cresciuto questa ‘bestiolina’ l’ha resa una creatura più equilibrata, visto che lei per natura lo è poco.”

“Entrambe siamo madri, e non solo madri di sangue – continua Angelina – e in questo ci siamo capite e confrontate, entrando in connessione con ciò che i nostri personaggi desiderano più di ogni altra cosa.”

Tra un messaggio ambientalista, che non rifiuta lo sviluppo ma invita a renderlo sostenibile e cautelato, e una confessione su quanto sia divertente indossare corna e mantello per l’una e quanto sia liberatorio essere la cattiva sullo schermo, le due attrici si sono davvero appassionate al grande messaggio di inclusione che il film cerca di veicolare.

“È estremamente importante che il film sia così rappresentativo di questo argomento – ha dichiarato la Jolie – ora in modi nuovi rispetto a prima. I nostri figli saranno più connessi di quanto lo siamo mai stati noi. Eppure l’odio che divide le persone continua ad essere forte. Sarebbe importante capire che siamo tanto belli quanto siamo diversi e da questo deriva la nostra forza.”

E Michelle Pfeiffer aggiunge: “La generazione più giovane sta venendo al mondo con più tolleranza rispetto a quanto abbiamo fatto noi, ma allo stesso tempo, la parte più intollerante dell’umanità non può essere più rumorosa di adesso. C’è sempre stata questa fetta violenta e ora sta emergendo. È una faccenda di sopravvivenza, se non veniamo a capo del fatto che siamo uguali, non riusciremo a rimanere uniti.”

Entrambe grandi attrici ma anche icone nerd, Angelina e Michelle avrebbero voluto realizzare più scene insieme, visto che nel film si confrontano solo due volte, tuttavia “è stato divertente sapere che anche a distanza i nostri personaggi si scontrano, si cercano e si rincorrono.”

Molto interessante invece è la riflessione di entrambe le attrici su quanto sia peculiare la figura femminile in questo film. Da una parte la Jolie insiste sul fatto che il film ha aggiunto un cattivo donna, ma che è sempre stato basato su protagoniste fiere e forti, d’altro canto anche le figure maschili sono costruttive, alcuni mentori, altri onesti innamorati. “Non c’è un confronto trai sessi, ma c’è unione, gli scontri nascono da altro”.

Altrettanto importante è quanto dichiarato da Michelle Pfeiffer, che ha spiegato che avrebbero potuto realizzare una Aurora combattiva nel senso pratico del termine, una novella Giovanna D’Arco che impugna la spada e scende in campo, “ma non sarebbe stata Aurora. La sua forza risiede nella sua dolcezza e nella sua delicatezza.”

“Bisogna capire che la forma della forza può assumere tanti volti, non per forza quello ‘armato’. Una madre che cresce i propri figli, curandoli e leggendo loro storie della buonanotte è una donna estremamente forte.”

Maleficent – Signora del Male, il trailer italiano

Maleficent – Signora del Male è uscito il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male vanta la presenza di un cast stellare come Angelina Jolie, Elle Fanning, Chiwetel Ejiofor, Sam Riley, Harris Dickinson, Ed Skrein, Imelda Staunton, Juno Temple, Lesley Manville e Michelle Pfeiffer nel ruolo della Regina Ingrith ed è diretto da Joachim Rønning. Basato su una storia di Linda Woolverton e scritto da Linda Woolverton e Noah Harpster & Micah Fitzerman-Blue, il film è prodotto da Joe Roth, Angelina Jolie e Duncan Henderson, mentre Matt Smith, Jeff Kirschenbaum e Mike Vieira sono i produttori esecutivi.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

Joker: Arthur Fleck potrebbe non essere l’incarnazione finale del villain

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La storia di origine di Joker, così come l’ha raccontata Todd Phillips nel suo omonimo film che sta sbancando i botteghini di tutto il mondo, potrebbe essere molto più stratificata di quanto immaginiamo.

Il film mostra come il personaggio di Joaquin Phoenix, Arthur Fleck, sia suo malgrado artefice di una rivolta popolare che scatena la violenza repressa di Gotham. Tuttavia, secondo il regista, il simbolo del pagliaccio che sale alla ribalta con Arthur potrebbe essere il futuro del personaggio, nel senso che potrebbe assere adottato da altri, fino ad arrivare a colui che lo indosserà contro Batman.

Secondo il regista, infatti, Arthur potrebbe non essere l’incarnazione definitiva del villain DC Comics. Ecco cosa ha dichiarato: “Forse il personaggio di Joaquin ha ispirato il vero Joker. Non puoi saperlo davvero. La sua ultima battuta è ‘non lo capiranno’. Ci sono un sacco di cose interessanti che si verificano.”

Leggi la recensione di Joker

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Joker: tutti gli indizi per un possibile sequel

IT: Capitolo Due, divertenti foto dal backstage del film

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IT: Capitolo Due, divertenti foto dal backstage del film

Barbara Muschietti, produttrice di IT: Capitolo Due, ha pubblicato una serie di scatti dal backstage del film in cui vediamo i protagonisti, i Perdenti adulti, alle prese con le scene che ci hanno spaventati sullo schermo.

Ecco di seguito le immagini che la Muschietti ha condiviso sul suo account Instagram:

Ambientato ventisette anni dopo gli eventi del suo predecessore, il film vede il ritorno del clown Pennywise per le strade della città fittizia del New England intenzionato ad uccidere altri bambini. L’intervento dei Perdenti, come in passato, potrebbe rivelarsi decisivo.

IT: Capitolo Due è uscito in sala il 6 settembre 2019. Nel cast figurano, oltre a McAvoy, Jessica Chastain nei panni di Bev, mentre Jay Ryan sarà Ben, Isaiah Mustafa Mike, Bill Hader Richie, James Ransone Eddie, Andy Bean Stan, e Bill Skarsgård tornerà a interpretare Pennywise il Clown Ballerino.

IT: Capitolo Due, recensione del film di Andy Muschietti

Maleficent – Signora del Male: un nuovo sontuoso poster con le protagoniste

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È stato diffuso un nuovo ricchissimo poster di Maleficent – Signora del Male, in cui compaiono le protagoniste del film. Nella nuova avventura targata Disney, infatti, tornano Angelina Jolie ed Elle Fanning nei panni di Malefica e Aurora, ma a loro si aggiunge anche Michelle Pfeiffer che interpreta la Regina Ingrith.

Ecco il nuovo poster di Maleficent – Signora del Male

Maleficent – Signora del Male arriverà il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

Maleficent – Signora del Male, il trailer italiano

Weta Digital: anche Endgame e Game of Thrones nel nuovo showreel

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Weta Digital: anche Endgame e Game of Thrones nel nuovo showreel

La Weta Digital ha pubblicato il nuovo showreel aziendale, aggiornato agli ultimi lavori prodotti e, tra i più noti, spiccano anche Avengers: Endgame e Game of Thrones. La società di effetti visivi nacque nel 1993, e il suo primo lavoro fu Creature del Cielo, film di Peter Jackson che infatti fu trai fondatori del gruppo.

Nel corso degli anni, la Weta ne ha fatta di strada, arrivando ai vertici delle produzioni cinematografiche di tutto il mondo e conquistando numerosi premi tra Oscar, Bafta e VES Award. Trai suoi film più premiati ci sono Il Signore degli Anelli, King Kong, Avatar, Il Pianeta delle ScimmieIl Libro della Giungla.

Da poco la Weta Digital ha celebrato 25 anni e in questa occasione ha diffuso un nuovo showreel in cui sono inclusi i suoi ultimi lavori, tra cui Endgame e Alita: l’angelo della battaglia, ma anche i prodotti televisivi come The Umbrella Academy e Game of Thrones.

Ecco di seguito il video di Weta Digital:

Joker infrange il record di incassi di Ottobre, scalzato Venom

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Joker ha conquistati facilmente il botteghino USA durante il suo weekend di apertura, infrangendo il record di apertura di ottobre. Venerdì scorso, il già controverso film, vincitore della Palma d’Oro, è arrivato nei cinema americani.

In tournée per i festival cinematografici autunnali all’inizio di quest’anno (durante la quale ha vinto il Leone d’oro a Venezia 76), il film è stato terribilmente divisivo, ottenendo lodi ma anche grandi critiche. Per ogni persona che ha proclamato Joker un capolavoro, c’era qualcuno che lo criticava per la sua rappresentazione di una violenza orribile o sollevava domande sul suo contenuto tematico. Ovviamente, la conversazione ha accresciuto l’interesse del pubblico mainstream.

Così, con questo grande interesse intorno al film e alla sua natura, Joker è stato in grado, nel primo weekend di programmazione, di raggiungere incassi da record, che hanno frantumato il primato che dallo scorso ottobre deteneva Venom. L’anno scorso, il film a fumetti di Sony ha riscritto i libri di storia con un impressionante debutto a livello nazionale, con $ 80,2 milioni. Dopo che Joker ha guadagnato quasi $ 40 milioni nel primo giorno di programmazione, tutti si aspettavano il record nell’arco del fine settimana.

Secondo Box Office Mojo, Joker ha guadagnato $ 93,5 milioni negli Stati Uniti durante i suoi primi tre giorni di programmazione. Non si tratta solo della più grande apertura di Ottobre, ma è anche il quarto debutto più alto per un film rating R (solo Deadpool, Deadpool 2 e IT). In tutto il mondo, Joker ha guadagnato $ 234 milioni, incassando oltre un milione solo nella prima giornata di programmazione in Italia.

Leggi la recensione di Joker

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Joker: tutti gli indizi per un possibile sequel

Avengers: Endgame, la campagna per gli Oscar non include RDJ come migliore attore

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La campagna ufficiale per gli Oscar di Avengers: Endgame non include la promozione per Robert Downey Jr. nella categoria Miglior attore. Downey, ovviamente, è stato il ragazzo immagine del Marvel Cinematic Universe per più di un decennio, incarnando perfettamente il personaggio di Tony Stark nel corso di diverse apparizioni.

Anche dopo la morte di Tony in Endgame, continua a far parte del franchise. Spider-Man: Far From Home ha raccontato gli effetti della morte di Tony su Peter Parker, ed è stato riferito che RDJ apparirà nel prossimo film di Vedova Nera. In poche parole, è impossibile separare l’attore dal personaggio e dalla Marvel.

Sebbene Downey sia sempre stato all’altezza del Signor Stark, molti fan credono che la sua migliore interpretazione nel ruolo sia arrivata in Endgame. I registi Joe e Anthony Russo la pensano come loro, poiché all’inizio di quest’anno hanno sostenuto che Downey meritava la considerazione agli Oscar per la sua interpretazione. Ma nel momento in cui la Disney ha lanciato la campagna promozionale per Endgame, all’apertura della Season Awards, lo studio non si prenota per alcuna nomination nelle categorie dedicate alla recitazione.

La pagina ufficiale della Disney in cui sono riportati tutti i film dello studio che gareggiano ad entrare nelle nomination dei premi di quest’anno, For Your Consideration, è stata aggiornata per includere un elenco delle varie categorie per le quali lo studio sta esercitando pressione. Non sorprende che Avengers: Endgame sia proposto in alcune delle categorie più importanti, come Miglior film, Miglior regia e Miglior sceneggiatura non originale.

Tuttavia, molti fan noteranno che Downey – o qualsiasi altro attore di Endgame – non è presente nella lista. Ciò significa che la Disney non sta promuovendo la campagna per Endgame senza occuparsi delle categorie di recitazione.

Questo sarà senza dubbio deludente per le persone che speravano di vedere Downey finire il suo lavoro al MCU con un Oscar (o con la nomination, almeno). Il fatto che la Disney non stia facendo una campagna per nessuno nel cast di Endgame per ottenere una nomination suggerisce che lo studio non sembra voler “favorire” determinati attori rispetto ad altri. È vero che Iron Man ha avuto il maggior screen-time in Infinity War ed Endgame, ma in definitiva quei film erano progetti corali.

Nel caso di Endgame, ci si è concentrati sugli Original Six, e quindi Chris Hemsworth e Chris Evans sono attori principali allo stesso modo di Downey. Disney probabilmente capisce anche che è incredibilmente raro che un film di successo di supereroi ottenga nomination per la recitazione (Heath Ledger è l’eccezione, non la regola) e con la casella per il miglior attore già affollata, la sensazione potrebbe essere che una spinta per Downey sarebbe stata infruttuosa. Ha più senso concentrare le proprie risorse verso categorie che più plausibilmente possono portare a una nomination.

West Side Story: Steven Spielberg ha concluso le riprese

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West Side Story: Steven Spielberg ha concluso le riprese

Il regista Steven Spielberg ha concluso le riprese principali di West Side Story, il suo primo musical e remake dell’omonimo film di successo che conquistò l’Academy. Ecco di seguito l’annuncio ufficiale di Amblin non ci informa che la lavorazione principale del film si è conclusa.

https://twitter.com/amblin/status/1179425846345551873?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1179425846345551873%7Ctwgr%5E363937393b70726f64756374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fsteven-spielberg-west-side-story-wraps-filming%2F

Dopo aver svolto un lunghissimo processo di audizioni, che hanno coinvolto 30mila persone in tutto il mondo, Steven Spielberg ha trovato i suoi protagonisti per West Side Story. Dopo l’annuncio che la star di Baby Driver sarebbe stato il suo Tony, arriva adesso, in esclusiva per Deadline, la conferma che il regista ha trovato anche gli interpreti di Maria, Anita, Bernardo e Chino.

Spielberg ha scelto la diciassettenne esordiente Rachel Zegler, studentessa della New Jersey High School, per interpretare la protagonista, Maria. Con lei ci saranno Ariana DeBose, veterana di Broadway, nei panni di Anita, e David Alvarez in quelli di Bernardo. Josh Andrés Rivera, attore di teatro, sarà Chino.

Spielberg e il suo team si sono impegnati a trovare i migliori attori disponibili, cercando di rimanere fedeli alle etnie dei personaggi della storia originale. Nel dicembre 2018, Spielberg e Tony Kushner, che sta adattando West Side Story, si sono incontrati con professori e studenti presso l’Università di Porto Rico (Universidad de Puerto Rico – Río Piedras) per saperne di più sulle arti dello spettacolo sull’isola.

I nuovi membri del cast si uniscono a Rita Moreno, che ha vinto un Oscar per la sua interpretazione di Anita nel film del 1961, e che adesso interpreterà Valentina, una versione ripensata ed espansa del personaggio di Doc, il proprietario del negozio d’angolo in cui Tony lavora.

Nel cast, come già detto, anche Ansel Eglort, nei panni di Tony.

Vedova Nera, anche Florence Pugh ha concluso le riprese

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Vedova Nera, anche Florence Pugh ha concluso le riprese

Dopo averla apprezzata in Midsommar e mentre la vedremo al cinema a Natale in Piccole Donne di Greta Gerwig, Florence Pugh ha anche in cantiere un progetto ad alto budget e con grande pubblico potenziale. L’attrice partecipa al cast di Vedva Nera, per il quale ha appena concluso le riprese.

A informarci è la stessa Pugh che ha condiviso sui social, tramite l’account sociale Florence-Pugh.net, che le sue riprese per il film Marvel sono finite.

https://twitter.com/florencepughnet/status/1179740655238701056?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1179740655238701056%7Ctwgr%5E363937393b70726f64756374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fflorence-pugh-marvel-black-widow-movie-done-filming%2F

Vi ricordiamo che il film vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto.

Vedova Nera: tutto quello che sappiamo sul film

Martin Scorsese vs cinecomic: Joss Whedon replica al regista

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Martin Scorsese vs cinecomic: Joss Whedon replica al regista

Il commento di Martin Scorsese “contro” i cinecomic Marvel ha fatto il giro del mondo e causato parecchie reazioni piccate soprattutto da parte di chi quei cinecomic li fa. Mentre Kevin Feige sembra allegramente estraneo a questa polemica, forse troppo impegnato a quantificare la fortuna che questi “parchi a tema” gli hanno fruttato, persone del calibro di Samuel L. Jackson non riescono a tacere.

L’attore, che nel franchise interpreta Nick Fury, ha risposto a Scorsese dicendo che “un film è un film” e non c’è affatto bisogno di paragonarlo ad altri modi o strumenti di intrattenimento, proprio perché il regista newyorkese ha paragonato i film dei Marvel Studios ad un parco a tema.

La replica dell’attore è stata seguita a ruota dalle reazioni di Joss Whedon e di James Gunn. Il regista di The Avengers ha portato a esempio il lavoro che proprio Gunn ha svolto con i personaggi di Guardiani della Galassia per controbattere al fatto che Scorsese ha parlato di mancanza di emozioni umane con cui entrare in sintonia nei film Marvel.

“Per questo non chiedetemi perché sono sempre arrabbiato” ha chiuso poi il regista, citando la battuta di Mark Ruffalo/Bruce Banner/Hulk nel suo The Avengers.

Le dichiarazioni di Scorsese sono state in più occasioni travisate, nelle ultime ore, ma il regista si è solo limitato a dire che i film Marvel non sono cinema perché somigliano di più a un parco a tema, che è più o meno quello che si dice in maniera diffusa in merito alla qualità dei singoli film del MCU. Per quanto riguarda il progetto produttivo, invece, è chiamo che lo Studio è un grande esempio di industria vincente.

MCU: i 10 momenti più alti dell’intera timeline

MCU: i 10 momenti più alti dell’intera timeline

Il 2019 è stato un altro grande anno per il MCU, con Captain Marvel, Avengers: Endgame e Spider-Man: Far From Home che hanno incassato cifre vertiginose e che hanno convinto anche la critica. Le persone stanno già contando i giorni prima che il franchise ritorni con il prossimo capitolo, il film da solista della Vedova Nera l’anno prossimo, e c’è la giustificazione è semplice: fino a questo momento è stato un viaggio bellissimo.

Con questo in mente, ecco i 10 momenti migliori, più alti, significativi ed emozionanti della timeline del MCU, fino a oggi.

NICK FURY INCONTRA CAPTAIN MARVEL

Il film di Captain Marvel è stato distribuito all’inizio di quest’anno e tra le maggiori rivelazioni dell’intero film c’è stato il fatto che la protagonista e Nick Fury si conoscono da un po’ di tempo. Anni, in effetti.

Fury incontra Carol Danvers sulla Terra durante i primi momenti del film mentre l’eroina è impegnata nella guerra dei Kree contro gli Skrull e arriva sul nostro pianeta cadendo in un vecchio negozio di Blockbuster, mentre insegue uno di quelli che crediamo essere i cattivi. Alla fine i due fanno squadra, si ribellano contro i Kree e si assicurano che gli Skrull sopravvissuti vivano in pace, lontano da qualsiasi minaccia. In questo momento scopriamo che Fury ha nascosto Captain Marvel lontano dal resto del mondo fino a quando il suo aiuto non si fosse rivelato necessario. Quel tempo è arrivato.

IO SONO IRON MAN

Iron Man è stato il film che ha dato il via al MCU, con Robert Downey Junior ad interpretare Tony Stark. E mentre la parabola narrativa del film vedeva necessario battere il cattivo Obadiah Stane, AKA Iron Monger, e mettere fine ai suoi piani, ciò che accade a fine film è ancora più emozionante dell’avventura in sè.

Durante una conferenza stampa, Stark annuncia al mondo di essere Iron Man. E questa dichiarazione si rivela una specie di invito aperto ai suoi nemici. E molti di essi, nel corso degli anni, hanno poi cercato di rovesciare lui e il suo impero tecnologico. Se Start avesse tenuto segreto il suo secondo lavoro, i Vendicatori avrebbero potuto passare più facilmente delle cose. Ma, dato che ha deciso di venire allo scoperto, offre ai suoi nemici l’opportunità per abbatterlo.

I VENDICATORI SI INCONTRANO

Sapevamo che l’arrivo dei Vendicatori era nell’aria già dall’epoca di The Incredible Hulk, nel 2008, quando Nick Fury informa Tony Stark che è diventato parte di un mondo più grande di lui. Pertanto, quando nel 2012 è uscito The Avengers, si sapeva che era destinato a diventare più grande.

E così è stato: nel film vediamo Iron Man, Captain America e Thor che si incontrano per la prima volta, con il pubblico che in precedenza aveva avuto la possibilità di conoscere i personaggi durante i rispettivi film da solista. Le cose iniziano male, con il trio che si scontra, l’uno contro l’altro, ma alla fine i tre eroi, insieme a Occhio di Falco, Vedova Nera e Hulk, mettono da parte le loro differenze e lavorano insieme per proteggere la Terra da Loki.

LA PRIMA VITTORIA

La prima volta che gli Avengers si incontrano è stata davvero epica, ma ciò che rende il loro incontro ancora più memorabile, è il fatto che vincono la loro prima battaglia insieme. Questo accade quando New York City si trova sotto l’attacco della flotta di Chitauri che è guidata da Loki in persona, per ordine di Thanos.

È l’inizio di qualcosa di speciale poiché ogni membro della squadra svolge un ruolo chiave nel proteggere la città e la sua popolazione dagli attacchi nemici. Alla fine è stato lasciato ad Iron Man il compito di salvare la situazione, con Tony Stark che lancia una bomba nucleare contro i Chitauri, sfiorando il sacrificio. Gli eroi poi vanno a cena insieme, ed è chiaro da questo momento in poi opereranno secondo la stessa tecnica: il gioco di squadra.

STEVE SCOPRE CHE BUCKY È VIVO

Steve Rogers pensava di aver visto l’ultima volta Bucky Barnes quando lo vede precipitare da un treno in corsa, in Captain America: Il Primo Vendicatore. Tuttavia, non è lì che Bucky incontra la morte! Il soldato diventa una cavia Hydra e viene trasformato nel Coldato d’Inverno, che diventa il cattivo del sequel intitolato appunto Captain America: The Winter Soldier.

Cap combatte disperatamente il suo ex amico, cercando di ripercorrere vecchi ricordi e farlo ritornare in sé. E questo è il film in cui abbiamo la chiara misura di quanto sia vitale la loro relazione non solo reciprocamente, ma anche per le dinamiche tra gli altri personaggi del MCU.

CIVIL WAR

La lealtà di Steve a Bucky e la determinazione a riportare il suo amico su una strada giusta e nobile porteranno poi al conflitto in Captain America: Civil War, del 2016. E la stessa Guerra Civile è un momento determinante per il fatto che mette in scena il momento in cui i Vendicatori si sciolgono e iniziano a operare separatamente, invece che insieme.

La cosa più devastante del film è il modo in cui Captain America e Iron Man combattono da parti opposte, rifiutando di mettere al primo posto il bene del mondo e scendendo invece in guerra per ragioni individualistiche. Questo momento sta anche a significare che i Vendicatori diventano più deboli, dando a Thanos un vantaggio, quando due anni dopo il Titano attacca la Terra mentre è alla ricerca delle Gemme. Se fossero rimasti insieme, avrebbero forse potuto combattere di nuovo fianco a fianco e vincere di nuovo.

LO SCHIOCCO

Lo schiocco è stato, senza dubbio, il momento più importante della storia del MCU prima dell’uscita di Avengers: Endgame. Si è trattato della prima volta che vediamo perdere i nostri eroi, mentre la metà dell’intero universo muore, quando Thanos riesce nella sua ricerca di schioccare le dita ed eliminare il 50% delle forme di vita nell’interno universo.

È un evento davvero rivoluzionario per due motivi. Per prima cosa, vede valorizzati eroi come Spider-Man, Star Lord, Black Panther, Doctor Strange e Bucky Barnes tutti letteralmente polverizzati. E poi perché rende il mondo un posto terribilmente confusionario per cinque anni, mentre l’umanità è incapace di venire a patti con il barbaro atto di crudeltà di Thanos.

ANT-MAN ENTRA NEL REGNO QUANTICO

Ant-Man and the Wasp non è uno dei migliori film del MCU. È una specie di parentesi comica molto gradita, però, dopo il drammatico Infinity War, con lo Scott Lang di Paul Rudd, il Luis di Michael Pena e persino l’Hank Pym di Michael Douglas, tutti rappresentati in maniera comica.

Questo non vuol dire che il film sia completamente inutile, tuttavia, soprattutto perché è questo il film che contiene l’importante scena di Hank Pym che si avventura nel Regno Quantico per salvare sua moglie, e di Scott che fanno lo stesso alla fine del film. Questa scena apre la strada ai viaggi nel tempo che, anche in un franchising fantasioso come quello del MCU, è qualcosa di speciale.

IL VIAGGIO NEL TEMPO

Avengers: Endgame è un film che dura poco più di tre ore e, poiché è così lungo, contiene molti momenti importanti. E probabilmente il secondo momento più grande di tutti all’intero del film è  quando Tony Stark trova un modo per viaggiare nel tempo.

In precedenza, Stark si era rifiutato di pensare all’idea che il tempo li avrebbe aiutati a riportare in vita le vittime spezzate di Thanos. Ed era stato abbastanza chiaro quando Captain America, Ant-Man e Vedova Nera si sono recati nella sua accogliente baita per cercare di parlargli. Tuttavia, la curiosità di Stark ha la meglio su di lui e la sua scoperta crea una scappatoia che rende plausibile la vittoria per i Vendicatori e correggere il torto subito cinque anni prima.

LA FINE DI UN’ERA

Il sacrificio di Iron Man alla fine di Avengers: Endgame è un grande momento della serie. Non solo perché con esso Thanos viene trasformato in polvere con uno schiocco delle dita, ma indica anche la fine di un’era.

Tony Stark interrompe il suo viaggio, mentre per Hulk si tratterà di far convivere le sue deu personalità, Thor si imbarca con i Guardiani, mentre Cap resta nel passato insieme alla sua Peggy. Vedova Nera, come Tony, si è sacrificata per il bene comune, e Occhio di Falco torna dalla sua famiglia. I Vendicatori Originali hanno compiuto la loro parabola.

Joker: Michael Moore osanna il film, “L’errore sarebbe non vederlo”

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Arriva da Michael Moore uno dei più sentiti e concitati endorsement a Joker, il film diretto da Todd Phillips vincitore del Leone d’oro a Venezia che vede protagonista Joaquin Phoenix nei panni dell’uomo che diventerà il clown principe del crimine. Il regista di Bowling for ColumbineFarenheit 9/11 ha infatti lodato senza mezzi termini la pellicola e gli argomenti che mette in discussione, dall’America di Trump alla reazione di una parte della stampa che lo definisce troppo violento.

Mercoledì sera ho partecipato al New York Film Festival e sono stato testimone di un capolavoro cinematografico, il film che il mese scorso ha vinto il primo premio come miglior film alla Mostra del Cinema di Venezia. Si chiama “Joker” – e tutti noi americani ne abbiamo sentito parlare come qualcosa da cui stare alla larga. Ci è stato detto che è violento, malato e moralmente corrotto. Ci è stato detto che la polizia sarà presente ad ogni proiezione in questo fine settimana in caso di “problemi”. Il nostro paese è in uno stato di profonda disperazione, la nostra costituzione è a pezzi, un maniaco del Queens ha accesso ai codici nucleari – ma per qualche ragione, Joker è un film di cui dovremmo avere paura […]

Leggi la recensione di Joker

[…] Suggerirei il contrario: il pericolo maggiore per la società sarebbe NON vedere questo film. Perché la storia che racconta e le questioni che solleva sono così profonde, così necessarie, che se distogli lo sguardo dal genio di quest’opera d’arte, perderai il dono dello specchio che ci offre. Sì, c’è un pagliaccio disturbato in quello specchio, ma non è solo – siamo lì accanto a lui. “Joker” non è un cinecomic. Il film è ambientato da qualche parte negli anni ’70 a Gotham/New York City, il quartier generale di tutti i mali: i ricchi che ci governano, le banche e le società che serviamo, i media che ci alimentano con una dieta “quotidiana” che pensano dovremmo assorbire. Ma questo film non parla di Trump. Riguarda l’America che ci ha dato Trump – l’America che non ha bisogno di aiutare gli emarginati, i poveri. L’America in cui i ricchi sporchi diventano sempre più ricchi e sporchi…

…Grazie allora Joaquin Phoenix, Todd Phillips, Warner Bros. e tutti coloro che hanno realizzato questo film importante per questo momento importante. Andate a vederlo, prendete i vostri figli e prendete la vostra decisione“.

Leggi anche – Joker: tutti gli indizi per un possibile sequel

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Fonte: Michael Moore

Batman: 10 attori perfetti per interpretare i villain

Batman: 10 attori perfetti per interpretare i villain

A quanto pare The Batman, il film con Robert Pattinson in sviluppo con la regia di Matt Reeves, presenterà al pubblico ben quattro villain (i confermati dovrebbero essere Catwoman, Enigmista, Pinguino e Firefly), eppure la galleria di antagonisti del crociato di Gotham è talmente ricca che ci piacerebbe vederne ancora sul grande schermo sempre nel nuovo franchise in avvio.

E chi sarebbero gli attori perfetti per interpretarli? Di seguito qualche valido candidato:

Caleb Landry Jones – Joker

Mandatory Credit: Photo by Invision/AP/REX/Shutterstock (9210743z)
Caleb Landry Jones
NY Premiere of “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”, New York, USA – 07 Nov 2017

Il nuovo Joker di Joaquin Phoenix è attualmente nelle sale, ma se l’universo DC riavviato da The Batman avesse bisogno di un altro clown principe del crimine, in quel caso c’è un attore pronto per la parte e fisicamente perfetto: Caleb Landry Jones. L’abbiamo ammirato in Scappa – Get Out, Tre manifesti a Ebbing Missouri e in alcuni episodi di Breaking Bad, e non vediamo l’ora di scoprire di cosa è capace in futuro.

Toby Jones – Pinguino

Toby Jones non ha soltanto l’aspetto giusto per interpretare Oswald Cobblepot ma anche una vasta gamma di caratteristiche drammatiche come attore per Pinguino, antagonista sfaccettato e complesso. Sappiamo che sono in corso delle  trattative con Jonah Hill per un ruolo non ancora specificato, e se alcune fonti sostengono che la Warner Bros. abbia pensato alla star di The Wolf of Wall Street per l’Enigmista, altre suggeriscono che sia proprio Pinguino il personaggio…

Eiza González – Catwoman

Diciamoci la verità: Eiza González (vista di recente in Hobbs & Shaw) sarebbe una Selina Kyle semplicemente perfetta: ha dimostrato di sapersi destreggiare in ruoli action e ha il look accattivante che l’originale eroina pretende. Basti pensare alle sue scene di Baby Driver, in cui intreccia una relazione con il personaggio di Jon Hamm che è molto simile a quella tra Catwoman e Batman…

Dave Bautista – Bane

dave bautista

Uno dei fanta-casting più gettonati sul web è quello di Bane interpretato da Dave Bautista, e non è difficile capire perché. L’attore è stato perfetto nei panni del possente Drax nel MCU, e altrettanto credibile come il replicante Sapper Morton in Blade Runner 2049, dimostrando di avere anche doti drammatiche in serbo, quindi perché non scegliere lui per affrontare l’eredità di Tom Hardy?

Oscar Isaac – Due Facce

Oscar Isaac

Oscar Isaac è uno dei migliori attori in circolazione ad Hollywood, e ha quel mix di carisma e talento innato che caratterizza tutte le star “affidabili”. Al cinema ha alternato piccoli ruoli in film indie a noti franchise come Star Wars e X-Men, quindi se dovessimo scegliere un personaggio della galleria di Batman che non sia Bruce Wayne, ci viene subito in mente Harvey Dent: il faro della speranza di Gotham diventato Due Facce sarebbe davvero azzeccato, o no?

Jackie Earle Haley – Spaventapasseri

È stato Rorschach in Watchmen, ma tutti ricordiamo Jackie Earle Haley nei panni di Freddy Krueger nel remake di A Nightmare on Elm Street del 2010. Eppure niente ci toglie dalla testa che l’attore potrebbe calarsi senza problemi nei panni di Spaventapasseri, il villain già interpretato da Cillian Murphy nel Batman di Christopher Nolan.

James McAvoy – Enigmista

james mcavoy

L’incursione di James McAvoy nel mondo dei cinefumetti è arrivata nel 2011 con X-Men: L’inizio che l’ha visto protagonista nei panni del giovane Charles Xavier (futuro professor X), e proseguita con X-Men: Giorni di un futuro passato, X-Men: ApocalisseDark Phoenix. Senza però dimenticare la parentesi supereroistica “atipica” di Split e Glass, i due capitoli della trilogia di M. Night Shyamalan dove ha interpretato Kevin Wendell Crumb aka L’Orda.

Cosa manca al curriculum dell’attore? Forse un ruolo in un film targato DC? L’ipotesi non sarebbe così sbagliata dal momento che è stato lo stesso McAvoy a confessare in una live su Instagram che gli piacerebbe giocare con il personaggio dell’Enigmista. “L’ho sempre amato quando ero più piccolo. Sarebbe forte interpretarlo. Inoltre penso che la DC abbia dei villain davvero validi“.

Hugh Laurie – Mr.Freeze

Abbiamo già visto Mr. Freeze sul grande schermo interpretato da Arnold Schwarzenegger, tuttavia la performance non proprio memorabile e il potenziale inutilizzato lasciano sperare che rivedremo il personaggio al cinema con un nuovo adattamento. E chi meglio di Hugh Laurie potrebbe dare un ottimo contributo alla causa?

Andy Serkis – Cappellaio Matto

Venom 2 Andy Serkis

Ulysses Klaue nel MCU e Gollum nella trilogia de Il Signore degli Anelli, Andy Serkis è un genio della recitazione in motion capture e ha un talento innegabile. E proprio la sua grande imprevedibilità in termini di performance drammatica lo renderebbero il giusto Cappellaio Matto per l’universo DC.

Jodie Comer – Poison Ivy

jodie comer

Fresca vincitrice di un Emmy come Miglior Attrice protagonista in una serie drammatica, la star di Killing Eve Jodie Comer ha le caratteristiche fisiche e le doti drammatiche e comiche praticamente ideali per interpretare Poison Ivy. Una sirena dal volto dolce che usa il suo fascino per controllare le menti delle persone, praticamente la versione più fumettosa di Villanelle (il personaggio della serie).

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Fonte: Screenrant

Thor: Love and Thunder, Natalie Portman non aveva idea che sarebbe ritornata

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Al Comic-Con di San Diego di quest’anno, abbiamo appreso che Natalie Portman interpreterà Thor nel Thor: Love and Thunder di Taika Waititi. Tuttavia, quando l’attrice è apparsa in The Tonight Show con Jimmy Fallon, ha rivelato di essere rimasta scioccata quanto i fan nel venire a parte del fatto che i Marvel Studios volevano che partecipasse di nuovo al franchise in quel ruolo.

“Non lo sapevo – confermò Portman – Voglio dire, ero consapevole che c’era una storia, ma non sapevo che in realtà stessero pianificando di portarla al cinema”.

Nel video che segue, Natalie Portman ammette anche che la grande rivelazione al Comic-Con è stata “snervante”, e confessa che sollevare Mjolnir per la prima volta sul palco è stata una vera esperienza. “Non ho potuto allenarmi in anticipo, quindi quando l’ho preso ho notato che era un po’ pesante!” ha dichiarato, ridendo.

Thor: Love And Thunder, spiegati i motivi del ritorno di Natalie Portman

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: EndgameL’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Thor: Love and Thunder, le domande sul MCU a cui il film potrebbe rispondere