Anche se le trattative sono alle
primissime fasi, Collider riporta che Anne
Hathaway (Il Ritorno del Cavaliere Oscuro,
Interstellar) è stata
scelta per partecipare al live action di Sesame
Street in produzione alla Warner Bros.
L’amatissimo show tv per bambini di
Jonathan Krisel (Portlandia) sta per diventare un
musical cinematografico, con Shawn Levy (Stranger Things) che si occuperà della
produzione. L’ultima bozza della sceneggiatura è stata firmata
dallo sceneggiatore di The Kings of Summer,
Chris Galletta.
La Hathaway, che abbiamo visto al
cinema la scorsa estate in Ocean’s 8, è in
lizza per il ruolo principale di Sally, che è lo stesso nome che
portava la ragazza che è apparsa nel primo episodio della serie
classica. Ciò ha portato a ipotizzare che l’attrice premio l’Oscar
potrebbe interpretare una versione più adulta dello stesso
personaggio, ma non abbiamo ancora conferma.
Lasciato il Campus dell’università
IULM di Milano per approdare sulle rive del lago di
Como (fino a Domenica 9 dicembre), il Noir
in Festival veste i panni dell’evento di charme che lo
hanno caratterizzato e reso famoso e propone domani un programma
che mette in fila tutta la varietà dei colori del nero.
Al mattino con la masterclass di
Dario Argento che incontrerà i giovani studenti
dello IED e dell’Accademia, al pomeriggio con una scrittrice
popolare come Mariolina Venezia per presentare il
suo Rione Serra Venerdì (Einaudi; ore 17.30, Sala Turca –
Teatro Sociale) e una coppia regina del mystery come i due autori
svedesi che da sempre si identificano nel nome di Lars
Kepler, un must nei besteller di tutto il mondo, con
Lazarus (Longanesi; ore 18.30, Sala Turca – Teatro
Sociale); alla sera la scoperta del cinema che sa emozionare e
stringe come un nodo alla gola con due dei film latino-americani
più premiati dell’anno ed entrambi in corsa per l’Oscar. Dalle
periferie di Buenos Aires arriva El Angel
di Luis Ortega, prossimamente nelle sale italiane per Movies
Inspired (ore 21.00, Teatro Sociale), l’angelo della morte, il più
seducente e micidiale serial killer del continente, che sarà
presentato in sala dallo sceneggiatore Sergio
Olguín; dalle foreste colombiane nasce il mito inquietante
delle tribù della droga, con le faide e gli odi assassini
alimentati dall’ossessione del denaro che prendono forma in
Birds of passage di Cristina Gallego e
Ciro Guerra (ore 18.30, Teatro Sociale).
A presentare il film, che sarà
distribuito in Italia da Academy Two, sarà presente in sala
Carmiña Martínez, tra i protagonisti della
pellicola. E c’è spazio anche per la riflessione e l’incursione tra
poesia e matematica proposta dall’evento Lo Specchio, il
Labirinto e la Farfalla realizzato da Gian Italo Bischi e
Giovanni Darconza a cura de La Casa della Poesia (ore 20.45,
Pinacoteca Civica) e che il Noir propone nel quadro delle
iniziative in stretta relazione con le forze più vive del
territorio. A Como il Noir in Festival indossa in vestito di gala
che lo accompagnerà fino alla conclusione di domenica 9 dicembre
con inediti, protagonisti, sorprese, grandi maestri e successi del
grande cinema americano. Un programma… da brivido.
Moschettieri
del Re è Un film che segna il ritorno alla commedia
di Giovanni Veronesi, che
dirigerà Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea,
Rocco Papaleo e Sergio Rubini in
Moschettieri del Re. Il film
nasce come una co-produzione Indiana Production e Vision
Distribution e sarà distribuito nelle sale dal 27
dicembre prossimo da Vision
Distribution.
D’Artagnan (Pierfrancesco
Favino), Porthos (Valerio Mastandrea), Athos
(Rocco Papaleo) e Aramis (Sergio Rubini). Oggi
sono un allevatore di bestiame con un improbabile accento francese,
un castellano lussurioso, un frate indebitato e un locandiere
ubriacone, che per amor patrio saranno di nuovo
moschettieri. Cinici, disillusi e sempre abilissimi con spade
e moschetti, saranno richiamati all’avventura dalla
Regina Anna (Margherita Buy) per salvare la Francia dalle
trame ordite a corte dal perfido Cardinale Mazzarino
(Alessandro Haber), con la sua cospiratrice Milady
(Giulia Bevilacqua). Affiancati nelle loro gesta
dall’inscalfibile Servo muto (Lele Vannoli) e da
un’esuberante Ancella (Matilde Gioli), i quattro – in
sella a destrieri più o meno fedeli – combatteranno per la libertà
dei perseguitati Ugonotti e per la salvezza del giovanissimo,
parruccato e dissoluto Luigi XIV (Marco Todisco).
Muovendosi al confine tra realtà e fantasia, i nostri si
spingeranno fino a Suppergiù, provando a portare a termine un’altra
incredibile missione. Difficile dire se sarà l’ultima o la
penultima.
Ecco il trailer di
Non ci resta che il crimine, il nuovo film di
Massimiliano Bruno, con protagonisti
Edoardo Leo, Alessandro Gassman, Marco Giallini, Gianmarco
Tognazzi e Ilenia Pastorelli.
E se improvvisamente, per destino o
per caso, vi ritrovaste negli anni’80? E’ quello che succede a tre
improbabili amici che hanno fatto dell’arte di arrangiarsi uno
stile di vita.
Siamo a Roma nel 2018 e tre amici
di lungo corso, con scarsi mezzi ma un indomabile talento creativo,
decidono di organizzare un “Tour Criminale” di Roma alla scoperta
dei luoghi simbolo della Banda della Magliana. L’idea, ne sono
convinti, sarà una miniera di soldi. Abiti d’epoca, jeans a zampa,
giubbotti di pelle, stivaletti e Ray-Ban specchiati, ed è fatta…
sono pronti per lanciarsi nella nuova impresa. Se non fosse che,
per un imprevedibile scherzo del destino, vengono catapultati negli
anni ’80 nei giorni dei gloriosi Mondiali di Spagna e si ritrovano
faccia a faccia con alcuni membri della Banda che all’epoca gestiva
le scommesse clandestine sul calcio. Per non parlare dell’incontro
con una vulcanica e dirompente ballerina che rischia di scombinare
ancora di più le carte. Per i tre amici potrebbe rivelarsi una
ghiotta occasione di riscatto oppure….
“Non ci resta che il crimine” è una
commedia in cui la realtà supera l’immaginazione e in cui tutto può
succedere.
Negli oltre 12 anni trascorsi
dall’inizio del primo film
Transformers, la semplice idea di
trasformare un giocattolo popolare in un film ha sorpreso persino i
suoi creatori diventando un fenomeno mondiale con incassi al
botteghino per un totale di $ 4,3 miliardi. Con Bumblebee,
la saga entra in un nuovo territorio con una storia che resta nello
spirito action e spettacolarizzata, ma che si colora
di empatia e di emozioni.
Quando la sceneggiatrice
Christina Hodson presentò per la prima volta la
sua versione di Bumblebee, il regista, Travis
Knight, e i produttori ne furono
entusiasti. La Hodson aveva infatti immaginato un film
Transformers più gentile, più familiare e con una storia
d’amicizia pronfonda al centro: ecco allora che il maggiolino
giallo più famoso di sempre acquista sul grande schermo un lato
umano, dolce e premuroso.
Doppiatore ufficiale di questa
nuova versione di Bumblebee,
è il pallavolista Ivan
Zaytsev, talentuoso sportivo del panorama italiano,
che, complice l’imponente fisicità da atleta, è la voce italiana
del gigante buono più amato dai bambini.
Sinossi: È il 1987
e Bumblebee, durante la sua fuga,trova rifugio in una
discarica in una piccola città balneare della California. Charlie
(Hailee Steinfeld), alla soglia dei 18 anni e alla
ricerca del suo posto nel mondo, trova Bumblebee, sfregiato dalle
battaglie e inutilizzabile. Quando Charlie lo fa rivivere, capisce
subito che non si tratta di un normale VW bug giallo.
A dirigere il film
c’è Travis Knight, già regista
di Kubo e la Spada Magica per
la Laika. Protagonista del film
è Hailee Steinfeld. Nel cast anche
John Cena, Jorge Lendeborg Jr., Abby
Quinn, Rachel Crow, Ricardo Hoyos, Gracie
Dzienny e Jason Drucker. La
sceneggiatura del film è firmata da Christina
Hodson.
Ecco la prima sinossi del
film: “Durante il 1987, Bumblebee trova rifugio in una
discarica in una piccola cittadina di mare della California.
Charlie (Hailee Steinfeld), in procinto di compiere 18 anni e
mentre cerca di trovare il suo posto nel mondo, scopre Bumblebee,
scarico, ammaccato e spezzato. Quando Charlie gli restituisce la
vita, impara immediatamente che non si tratta di un ordinario
maggiolino giallo WV.”
Intesa Sanpaolo, in qualità di Main
Sponsor della 36° edizione del Torino Film Festival, ha ospitato
nel grattacielo di Torino l’anteprima mondiale di Sex
Story, il documentario diretto da Cristina
Comencini e Roberto Moroni e prodotto da Aurora Tv con Rai
Cinema e Rai Teche. Il film affronta un tema molto attuale nella
sua storicità e rimane un documento che racconta l’evoluzione della
femminilità nei programmi televisivi a partire dagli anni Cinquanta
sino all’avvento della TV commerciale.
Vi siete mai chiesti se l’indizio
principale della trama fosse posizionato proprio nelle scene
iniziali del film? Quanto abili sono stati allora registi e
sceneggiatori a nasconderlo dagli sguardi più attenti degli
spettatori? La storia del cinema ne è piena, e forse sapete a quali
titoli ci riferiamo.
Ecco di seguito 10
spoiler che probabilmente vi siete persi all’inizio
di celebri film:
Cole corre in chiesa (Il Sesto Senso)
Anche se Il Sesto Senso
passerà alla storia come uno dei film più inquietanti e meglio
diretti della storia del cinema horror, le persone continueranno
sempre a discutere del finale, quando Malcolm si
rende conto di essere egli stesso uno dei morti vaganti messi in
contatto con il bambino. All’inizio del film un ex paziente è
entrato in casa sua e gli ha sparato, tuttavia c’è un grande
indizio che è sfuggito alla maggior parte degli spettatori, che
anticipa il colpo di scena finale e la morte di Malcolm. Il medico
aspetta Cole a casa sua, ma il bambino si è rifugiato in una
chiesa. Quando Malcolm trova Cole, il bimbo
stringe una statua della Madonna. Corre verso la chiesa per
nascondersi da un fantasma, che è proprio Malcolm. Si aggrappa alla
statuina della Vergine Maria e prega, per cercare protezione da
quel fantasma che si avvicina, che è proprio Malcolm.
I segreti della famiglia nel tour domestico (Scappa – Get
Out)
In Scappa – Get
Out seguiamo l’afroamericano Chris mentre trascorre un
weekend con i genitori della sua fidanzata che incontra per la
prima volta. Lo scorrere del tempo rivelerà al pubblico un oscuro
segreto: presto il loro oscuro segreto: la famiglia è infatti
solita rapire gli afro-americani e prendere il controllo delle loro
menti attraverso la chirurgia. Tuttavia questa rivelazione viene
offerta già all’inizio quando il padre conduce Chris in un piccolo
tour della casa indicandogli che il posto preferito di sua madre
era la cucina. E mentre fa questo commento, Georgina (la domestica
con impiantato il cervello della nonna) è in cucina e alza lo
sguardo.
Il lampadario (Frozen)
Il principe Hans entrerà sicuramente
nella storia della Disney come uno dei più grandi e inaspettati
villain anche se all’inizio viene presentato nelle vesti del
classico principe azzurro. C’è però un indizio molto sottile che
rivelerebbe la vera natura del personaggio, proprio all’inizio di
Frozen, quando
i soldati circondano Elsa e Hans cerca di salvarla: quando la
freccia scagliata colpisce il lampadario, questo cade e quasi
uccide la principessa. Potrebbe sembrare un semplice errore, ma se
guardiamo attentamente Hans prima alza lo sguardo e poi scaglia la
freccia dalla balestra…
La cartolina (Ritorno al Futuro)
Marty McFly è
intrappolato nel 1955 e ha bisogno di tornare al 1985, ma
fortunatamente, per lui Doc Brown ha un piano…che non va come
previsto. Il personaggio finisce infatti attaccato alla torre
dell’orologio mentre cerca di collegare un cavo e c’è una scena
all’inizio del film dove si allude a questo evento: nei titoli
di testa di Ritorno al
Futuro infatti vediamo una cartolina di Harold Lloyd
dal film Safety Last e su di essa è disegnato un
omino appeso a una torre dell’orologio esattamente come Doc.
L’orologio dorato (I Soliti Sospetti)
Un indizio nascosto all’inizio de
I Soliti Sospetti anticipa allo spettatore il
sorprendente finale del film: ci riferiamo alla scena in cui Verbal
esclama: “L’ho fatto, ho ucciso Keaton” e Söze appare per
la prima volta, ma solo di sfuggita. Qui la macchina da presa si
ferma sul suo orologio d’oro e sull’accendino e di fatto, quando in
futuro Verbal raccoglierà le sue cose alla stazione queste saranno
un orologio d’oro e un accendino.
The Giving Tree (Guardiani della Galassia Vol.1)
All’inizio del film, Peter
Quill chiama GrootThe
Giving Tree, che è il titolo di un libro popolare
sulla storia di un albero di mele. Il riferimento però suggerisce
agli spettatori il destino dell’eroe alla fine del film, quando
Groot decide di sacrificare se stesso (rami compresi) per salvare i
suoi amici.
Leonard o Sammy? (Memento)
In MementoChristopher Nolan racconta la storia di Leonard,
un uomo affetto da un disturbo della memoria per i fatti recenti e
che non è in grado di immagazzinare nuove informazioni per più
di una quindicina di minuti. Il colpo di scena finale però viene
anticipato dal regista già nei primi minuti, quando il personaggio
ricorda un personaggio di nome Sammy che uccide sua moglie e
finisce in una struttura di salute mentale. Sullo schermo vediamo
Sammy in ospedale con diversi medici che passano dietro, poi il
montaggio stacca su Leonard al telefono e di nuovo su Sammy. Per
una frazione di secondo Leonard sostituisce Sammy in ospedale,
testimonianza del fatto che sono la stessa persona.
Il giocattolo di Danny (Shining)
Shining è uno
dei grandi classici del cinema horror, il cui colpo di scena finale
viene in parte rivelato da molti indizi interni alla narrazione e
alla scena creata da Stanley Kubrick. Ad esmepio,
quando Jack barcolla attraverso l’hotel, per terra sono
sparpagliati i giocattoli di suo figlio Danny: l’uomo supera un
orsacchiotto che è in realtà uno spoiler, perché rivela il destino
di Hallaron che verrà ucciso e trovato nella stessa identica
posizione del peluche.
Galaga (The Avengers)
Nel corso degli ultimi anni sono
state create diverse parodie sulla natura ripetitiva dei nemici
che Avengers devono affrontare, il
più delle volte creature aliene che arrivano sulla Terra attraverso
un tunnel dimensionale cercando di conquistare o distruggere il
pianeta con l’aiuto di servitori consenzienti. Insomma,
una formula di fantascienza stra-usurata che ricorda un noto
videogioco e che appare effettivamente all’inizio del primo film
sui Vendicatori sotto forma di easter egg e spoiler degli eventi
futuri: se notate bene, un membro dello S.H.I.E.L.D sta gioca
a Galaga sul posto di lavoro, e
l’obiettivo è proprio proteggere la terra dagli invasori
alieni…
Mr. Orange e Mr. Pink (Le Iene)
Reservoir Dogs descrive le
conseguenze di un colpo di diamante rovinato. I criminali si
incolpano e si insospettiscono. In realtà, i ladri hanno ragione
dal momento che uno di loro è un agente di polizia. Con una svolta
sorprendente, Mr. Orange si rivela essere un poliziotto sotto
copertura. Nella scena di apertura, c’è un piccolo indizio che
allude alla svolta. La banda gode di un’abbondante colazione prima
della rapina. Joe accetta di pagare il pasto finché gli altri
ragazzi coprono la mancia. Tuttavia, il signor Pink non ha gradito
il servizio e si rifiuta di intervenire. Il signor Orange colpisce
immediatamente Mr. Pink con Joe per non presentarsi. È un indizio
sottile che la maggior parte dei fan ha mancato.
Il nuovo film natalizio scritto da
Enrico
Vanzina, Natale a 5 Stelle,
arriverà per la prima volta non in sala ma su Netflix. Ad eccezione di
questo, ed altri piccoli cambiamenti interni al film, non variano
le caratteristiche tipiche di questo filone. Protagonisti sono
ancora una volta Massimo Ghini, Ricky Memphis, e Martina
Stella, a cui si affiancano in ruoli minori Biagio
Izzo, Massimo Ciavarro, Andrea Osvart, e Paola Minaccioni. A dirigere il film è invece
Marco Risi, subentrato alla regia dopo la
scomparsa di Carlo
Vanzina.
Il film, ambientato nel periodo
natalizio, vede protagonista Franco Rispoli (Massimo
Ghini), presidente del consiglio italiano, che seguito da
una delegazione politica italiana, va in visita ufficiale in
Ungheria. Oltre ai suoi incontri politici, il Premier intende
passare segretamente del tempo in compagnia di Giulia Rossi
(Martina Stella), giovane onorevole
dell’opposizione. Ma quando al Grand Hotel tutto sembra procedere
per il meglio, i due maldestri amanti si ritrovano con un
misterioso cadavere nella suite.
Il film è liberamente tratto
dalla commedia Out of Order, di
Ray Cooney, e nello svelare la sua impostazione
teatrale, ambientato prevalentemente all’interno della suite del
Grand Hotel, ci consegna una piacevole novità. Costretti dall’unico
ambiente, sceneggiatore, regista e attori si sono dovuti
concentrare sulla ricerca del ritmo giusto affinché il meccanismo
narrativo e comico funzionasse. Se anche questo non sempre è retto
al meglio, il film riesce a generare più di un momento farsesco ben
riuscito. Ciò che alla lunga stanca invece è un crescendo di
incastri che appaiono sempre più forzati, e sempre più già visti,
con il risultato di far ricadere il film negli errori dei suoi
predecessori.
Altro elemento caratterizzante di
questo film è la volontà di dipingere un nuovo e attuale affresco
politico e sociale dell’Italia di oggi. Ecco così che nelle battute
entrano riferimenti diretti all’attuale Governo, da Salvini a Di
Maio, dal PD al Movimento 5 Stelle. Ogni personaggio sembra essere
un riferimento per nulla velato a persone realmente esistenti.
Quest’intrusione così forte della politica poteva inizialmente
generare qualche risata, ma alla lunga diventa fine a sé stessa,
con il risultato di stancare e portare lo spettatore a cercare
altri elementi di comicità, che tuttavia mancano ad arrivare. Nel
gran caos di personaggi che si susseguono, è Biagio
Izzo a regalare, pur attraverso un ruolo minore, i
principali e più riusciti momenti comici del film.
Natale a 5
Stelle dunque, pur presentando elementi di novità,
non riesce a svecchiare un filone di film che sembra costretto a
ripetersi attraverso una sequenza di equivoci ed incastri. A lungo
andare il film perde infatti l’interesse che poteva aver
conquistato inizialmente, non supportando né il ritmo né la
possibilità di novità narrative.
Marcello Corvino il
direttore artistico del Bellaria Film Festival ha annunciato il
lancio del Festival insieme a Moni Ovadia
presidente di Giuria: “Sono molto contento dei 18 documentari
selezionati e della presenza di Moni Ovadia a guida della Giuria,
con il suo sguardo particolare sul cinema. Credo che i documentari
siano opere d’arte con la stessa dignità dei film. Il mio intento è
quello di fare in modo che il Bellaria Film Festival possa aprirsi
a un pubblico più ampio possibile, e che il suo focus possa
estendersi a tutte le arti, inclusa la musica che in un film è
fondamentale. Alla Regione Emilia-Romagna, al Comune di Bellaria e
all’Emilia-Romagna Film Commission va il mio ringraziamento per il
supporto ricevuto”.
Moni
Ovadia:“Il linguaggio del documentario è capace
di comunicare con efficacia storie ricche di umanità, storie di
persone, di popoli. Un festival che dedica spazio a questo
linguaggio merita tutta la mia attenzione, sono entusiasta e mi
sento molto onorato di presiederne la Giuria. Abbiamo vitale
bisogno che il documentario venga riconosciuto come forma
d’arte”.
Ospite d’eccezione sarà Lina
Wertmuller, a cui verrà consegnato un Premio alla
Carriera.18 documentari in concorso ed
eventi nell’arco di tutta la giornata. Il festival avrà come tema
l’articolo IX della Costituzione Italiana, che i
documentari in gara dovranno approfondire e sviluppare nei suoi
vari aspetti. Giuria presieduta dall’attore e
regista Moni Ovadia. Anche il
pubblico avrà un ruolo attivo nelle votazioni.
Il festival dedica una retrospettiva
al cinema internazionale: omaggio al Premio Oscar Luis
Bacalov con lo spettacolo / concerto UNA VITA DA
FILM: LUIS BACALOV in cui suonerà dal vivo anche il
fondatore dei New Trolls Vittorio De Scalzi.
Una sezione di BFF è dedicata ai
film fuori concorso, con proiezioni e incontri con
i registi: tra questi, Pippo Delbono presenta il
suo film del 2016 Vangelo, mentre Mario
Tronco il film Il Flauto Magico di Piazza
Vittorio, con, tra i protagonisti, Petra Magoni (che
incontrerà il pubblico assieme al regista) e Fabrizio
Bentivoglio.
IL CONCORSO
I 18
documentari in gara (scelti tra 93 candidature)
saranno valutati in base alla loro inerenza e alla loro capacità di
focalizzare i contenuti dell’articolo IX della Costituzione
Italiana (La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura
e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della Nazione).
Verranno suddivisi in due
concorsi principali:
– uno per
lavori di qualsiasi formato con durata massima 90 minuti
(Bei Doc)
– uno per
documentaristi under30 (Bei Young Doc)
I documentari, che danno voce alle
idee e al talento di giovani registi, potranno essere inediti,
presentati in altri festival o distribuiti nelle sale
cinematografiche, di nazionalità italiana e/o frutto di
coproduzioni internazionali, incluse anteprime mondiali, europee e
nazionali.
Al miglior Bei DOC
andranno 3000 euro, al miglior Bei Young Doc 1000
euro e al doc con la miglior colonna sonora votata dal pubblico uno
speciale “Premio Luis Bacalov” di 500 euro.
La giuria presieduta da Moni
Ovadia decreterà i vincitori, mentre il pubblico assegnerà
il premio al doc con la miglior colonna sonora.
Il Festival quest’anno prevede nella
giornata conclusiva il Forum 3.0: proiezioni di
corti, video, filmati realizzati con l’utilizzo delle più recenti
novità tecnologiche.
PREMIO ALLA CARRIERA A LINA
WERTMÜLLER
Il senatore on. Mario
Pittoni presidente della Commissione Cultura al Senato,
l’on. Luigi Gallo presidente della Commissione
Cultura alla Camera e il sindaco di Bellaria-Igea Marina
Enzo Ceccarelli consegneranno il premio alla
regista, un’opera d’arte in rame dello scultore bolognese Nicola
Zamboni. Seguirà la proiezione del documentario biografico
Dietro gli occhiali bianchi (con la presenza del
registaValerio Ruiz) in cui si ripercorrono
la vita artistica e privata e i successi della Wertmüller.
RETROSPETTIVA SUL CINEMA
INTERNAZIONALE
BFF propone un omaggio al Premio
Oscar Luis Bacalov e alla musica nel cinema:
durante la serata inaugurale verrà consegnato alla compagna Marina
Ravera il premio “Una vita da film” e verrà proposto lo
spettacolo / concerto “Una vita da film: Luis Bacalov”, scritto dal
Maestro poco prima di morire assieme al regista e amico Carlos
Branca. Parole, video e musica racconteranno Bacalov: gli ANEMA
eseguiranno dal vivo assieme al fondatore dei New Trolls Vittorio
De Scalzi alcune delle colonne sonore che hanno segnato la carriera
del compositore.
Prima della proiezione, una tavola
rotonda sulle “musiche nel cinema” con, tra i partecipanti, Moni
Ovadia, Vittorio De Scalzi, Carlos Branca.
L’omaggio a Bacalov è integrato da
una proiezione serale di uno dei film musicati dal Maestro, La
città delle donne. Ospiti, critici di cinema dell’SNCCI.
EVENTI
COLLATERALI
Fra gli eventi collaterali in città,
si segnalano una “mostra sonora”, con riproduzione delle musiche di
Bacalov nel cinema, al Museo delle Radio d’Epoca e tavole rotonde
sui temi “Cinema e Cultura” e “Musiche nel cinema”.
I NUMERI
PRINCIPALI:
–
93 documentari ammessi alle selezioni
–
18 documentari in gara
– Nuovo
direttore arrtistico Marcello Corvino
–
4 giornate
– Nuovo
periodo 27-30 dicembre
–
Lina Wertmüller – Premio alla Carriera
–
Moni Ovadia presidente di Giuria
– Spettacolo
/ concerto per Luis Bacalov con Vittorio
De Scalzi dei New Trolls
–
Pippo Delbono presenta Vangelo
–
Mario Tronco presenta Il Flauto Magico di
Piazza Vittorio
BFF TRA TRADIZIONE E
RILANCIO
Il Festival, che dalla sua prima
edizione nel 1983 ha visto passare registi del calibro di
Sorrentino, Garrone e Rosi, si rinnova per dare ancora maggiore
respiro e rilievo a opere spesso estranee alle logiche
dell’industria ma dall’indiscutibile spessore artistico, puntando
in modo particolare sulle idee e la creatività dei giovani
registi.
La scelta in controtendenza di
ospitare quest’anno il festival nel periodo invernale (27-30
dicembre) ha motivazioni precise, come spiega la direttrice
organizzativa Rosanna Dolce, “Con la nuova
direzione, vogliamo incentivare un pubblico il più eterogeneo
possibile a recarsi a Bellaria per scoprire la città e le sue
iniziative anche nel periodo natalizio e non solo in quello
vacanziero estivo. Una scelta che può generare ricadute importanti
anche a livello socio-economico, occupazionale e
turistico”.
MARCELLO CORVINO direttore
artistico
Il nuovo direttore artistico di
“Bellaria Film Festival” in qualità di produttore
ha vinto il David di Donatello e il Bari Film Festival con il
documentario “È stato morto un ragazzo” dedicato alla vicenda di
Federico Aldrovandi. Ha ottenuto inoltre la menzione speciale al
Prix Italia per “Binario 21” di Felice Cappa, con Moni Ovadia e
Liliana Segre. Ha prodotto per le reti RAI progetti culturali con
Vincenzo Cerami, Edmondo Berselli, Shel Shapiro, Simone Cristicchi,
Moni Ovadia, Corrado Augias, Federico Rampini, Piergiorgio
Odifreddi.
GIURIA
Felice Cappa –
giornalista, autore televisivo e regista; Paolo Fiore
Angelini – regista, sceneggiatore e produttore
cinematografico di narrativo e documentari, attualmente docente
DAMS di Bologna; Luisa Ceretto – SNCCI
Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani- Fiduciario
gruppo emiliano; Enza Negroni – regista e
sceneggiatrice; Moni Ovadia – presidente di
giuria.
PARTNER
Partner principali di Bellaria Film
Festival sono: Regione Emilia-Romagna, EnERgie Diffuse, Comune
di Bellaria-Igea Marina, E. R. Film Commission, Romagna Banca,
Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, il documentario.it – portale sul cinema documentario,
Associazione Documentaristi Italiani, Associazione Documentaristi
dell’Emilia-Romagna, UNIBO Università di Bologna Alma Mater
Studiorum, Consorzio QN, Istituto Italiano di Cultura di
Parigi “Cinedoc – Fragments d’Italie”, Fondazione ITS Roberto
Rossellini.
Le proiezioni e gli eventi
sono a ingresso gratuito
La Ticino Film Commission
parteciperà ad un workshop alla prossima edizione del Noir in
Festival per presentare le potenzialità della Svizzera quale
partner cinematografico.
Lunedì si è aperta la 28° edizione
del Noir in Festival che si sta svolgendo tra Milano e Como secondo
un modello originale che abbina l’idea di festival glamour e
d’autore a luogo di formazione. Da sempre attento alle relazioni
tra cinema, letteratura e new media e polo d’attrazione per il
genere più diffuso nel mondo (il mystery in tutte le sue forme) il
Festival apre un nuovo capitolo della sua attività proponendosi
come motore di idee produttive nel campo dei generi.
In questo contesto, con la
collaborazione dell’AGICI – Associazione Generale
Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti, si svolgerà venerdì 7
dicembre alle ore 10:30 il workshop “Svizzera: unpartner da scoprire”. Alla luce del rinnovato
accordo di coproduzione tra i due paesi e ricordando il successo di
pellicole come Mister Felicità di Alessandro Siani
(che ha generato un indotto economico in Ticino di oltre 268’000
CHF in tre giorni di riprese) e del recente Il mangiatore
di pietre di Nicola Bellucci, si valuteranno progetti e
tecnicalità di un modello sostenibile per la coproduzione europea a
vantaggio di un’industria culturale indipendente e aperta alle
nuove sfide dell’internazionalizzazione.
L’incontro sarà presentato e
moderato dal Direttore del Festival, Giorgio
Gosetti e dalla Presidente dell’AGICI, Marina
Marzotto, e ospiterà in quanto relatori Nadia
Dresti e Michela Pini per la Ticino Film
Commission, e Alessandro Marcionni per la
Radiotelevisione svizzera.
“Questo invito” – sostiene
Nadia Dresti, Direttrice della Ticino Film
Commission – “è un’ottima opportunità per far conoscere
ulteriormente il nostro operato ai produttori italiani che
costituiscono una risorsa importante quali partner di coproduzione
per la Svizzera italiana. La Ticino Film Commission crede nel
valore dell’italianità: un asse sul quale vogliamo investire in
collaborazione con altri operatori culturali italofoni”.
“Il Noir e Como – afferma
la Presidente AGICI Marina Marzotto– offrono
un’importante opportunità per tutto il cinema e l’audiovisivo
lombardo e non solo. La prossimità del territorio è uno sprone al
creare un mercato stabile della coproduzione Italia-Svizzera che
come Associazione siamo desiderosi di coltivare e appoggiare.
Ringraziamo la Ticino FC – continua la Presidente Marzotto
– che ha subito aderito e contiamo sul fatto che l’incontro di
quest’anno sia solo un primo passo ad una progettualità completa e
continuativa”
L’incontro si terrà al Teatro
Sociale di Como (Sala Bianca) ed è aperto al pubblico.
La tre giorni del Noir in
Festival al campus dell’Università IULM di Milano si
conclude domani con un programma fittissimo di protagonisti e
incontri destinato a chiudersi con la proiezione di Dogman di
Matteo Garrone, ultimo dei titoli finalisti
per il Premio Caligari dedicato al miglior cinema italiano di
genere nell’anno 2018 (ore 21.00, IULM – Auditorium) e la decisione
della giuria, presieduta dal critico Malcom Pagani, sul vincitore
di quest’anno.
In mattinata il festival parla
inglese con le voci di tre grandi autrici che coniugano il genere
in modalità assai diverse, secondo la lezione di Patricia
Highsmith, P.D. James, Agatha Christie. Saranno infatti
protagoniste dell’incontro moderato da Adrian
Wootton (direttore artistico del festival Shots in the
Dark e di Film London) Jill Dawson, Sujata
Massey e Sarah Pinborough, che al Noir
presentano i loro libri, apparentati da una stessa predilezione per
l’esplorazione del disagio psicologico che sta prima e dopo il
compiersi del male (ore 10.30, IULM – Sala dei 146).
A seguire, con la proiezione del suo
primo film di successo, Piraña (1978), comincia l’omaggio
a uno straordinario interprete della paura come Joe
Dante (l’inventore dei Gremlins) a cui viene
assegnato il premio Noir alla carriera e che, in serata, sarà
protagonista di uno speciale incontro in video conferenza in cui
ripercorrerà la sua carriera di formidabile creatore di emozioni
che spaziano dal fantasy al terrore sul filo di una costante
passione cinefila (ore 21.00, IULM – Auditorium).
Nel pomeriggio spazio al concorso
cinematografico con uno dei film favoriti per l’Oscar europeo: lo
svedese Border di Ali Abbasi (ore 19.00,
IULM – Auditorium), e agli incontri letterari del Noir In Festival
(a La Feltrinelli di Piazza Duomo dalle ore 17.30) con due campioni
del genere: Sarah Pinborough con L’amica del
cuore (Piemme) e Donato CarrisiIl gioco
del suggeritore (Longanesi).
Infine, l’esordio di Alfredo
Fiorillo alla regia, Respiri, penultimo
titolo del Concorso Caligari, presentato in sala dal regista (ore
17.00, IULM – Auditorium). Al termine delle proiezioni la giuria
popolare del Premio, composta da 90 giovani giurati, affiancati dai
critici Elisa Battistini, Francesco Crispino e dal Presidente
Malcom Pagani, deciderà chi è il campione Noir di
quest’edizione.
“Aver portato il festival nel
cuore dell’università, dove si forma il pubblico di domani, e aver
trovato quel calore e attenzione che lo spettacolo del grande
schermo solo sa creare, ma anche l’attenzione e la passione per il
dialogo e la riflessione – dicono Giorgio Gosetti e Marina
Fabbri – era il nostro primo traguardo e siamo felici di poter
tirare un bilancio già più che positivo. Da domani il festival
continua a Como e questo asse, questa doppia forma della
manifestazione, è diventata in breve tempo una caratteristica
originale e un marchio di fabbrica che innova la nostra lunga
tradizione. Segno che sappiamo rinnovarci, proprio come il nostro
genere favorito che cambia costantemente pelle ma sa sempre
intercettare gli umori, le paure, i mutamenti della
società”.
Diversi dettagli estrapolati dal
nuovo trailer di
Captain Marvel hanno confermato una
delle teorie più appetibili sul film: gli Skrull, alieni
mutaforma giunti sulla Terra, si sono infiltrati nello S.H.I.E.L.D.
e il personaggio interpretato da Ben
Mendelsohn, Talos, dovrebbe essere il
loro capo. Fin qui è tutto chiaro, eppure potrebbe esserci
dell’altro come spiegato nell’analisi di Cinemablend.
L’autorità Skrull, che nel trailer
vediamo sia in forma umana che originale, sta soltanto tessendo le
prime fila di un piano che non si lega soltanto agli ultimi dieci
anni dell’universo cinematografico Marvel e a tutti i film finora
usciti, ma anche al futuro del franchise e alla Fase
4. Se Talos è il responsabile dell’attacco a Captain
Marvel, questo significa che lo
S.H.I.E.L.D. è stato compromesso e che la minaccia arriva (ancora
una volta) direttamente dal sistema che dovrebbe proteggere, invece
che creare terrore.
Bisogna considerare che il film è
ambientato negli anni ’90, e che Talos potrebbe essere la chiave
per la “promozione” di Nick Fury ad un ruolo
centrale all’interno dell’organizzazione: da semplice agente Fury
sarà probabilmente in grado di scoprire la vera identità di Talos e
denunciare l’arrivo degli Skrull. Così facendo nel film si
creerebbero due linee narrative, con la prima dedicata allo scontro
interno tra Fury e gli infiltrati, e la seconda dedicata alla
guerra tra Carol Danvers e il presunto antagonista
Yonn-Rogg (che sarebbe l’ipotetico personaggio di
Jude Law).
La presenza massiccia degli Skrull
sul nostro pianeta, perpetuata nel corso degli ultimi dieci anni di
MCU, porterebbe poi alla
realizzazione della trama di Secret Invasion, il fumetto in cui vediamo
gli alieni rimpiazzare i supereroi attivando la loro formazione
nota come gli Illuminati. Che sia davvero questo il prossimo
grande conflitto della Fase 4? D’altronde è evidente che la
storyline dei Vendicatori e di Thanos si chiuderà con Avengers 4…
È anche possibile che
Talos sopravviva agli eventi di Captain Marvel rimanendo nello S.H.I.E.L.D.
sotto mentite spoglie fino al presente dell’universo Marvel, il che risulterebbe un
colpo di scena intrigante considerando quanto gli eroi hanno fatto
per combattere la corruzione.
Vi ricordiamo che alla regia
di Captain
Marvel con protagonista Brie
Larson, ci sono Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema il 6 marzo
2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
La notizia che in molti aspettavano
è arrivata: André Aciman è al lavoro sul
seguito di Chiamami
col tuo nome, e ci sono tutte le possibilità che il
romanzo venga adattato per il grande schermo. Già lo scorso Gennaio
Luca Guadagnino, regista del film, si era reso
disponibile a tornare dietro la macchina da presa spiegando che la
storia di Elio e Oliver poteva essere declinata in un canone di
cinque pellicole (un po’ come la serie di film di Truffaut con
Antoine Doinel):
“Credo che il prossimo capitolo
prenderà vita appena dopo la caduta del muro, con la fine dell’URSS
e i viaggi delle persone che lasciano la propria casa e iniziano a
vagare per il mondo. È tutto ciò che posso dire per
ora“.
Tra i film più acclamati dello
scorso anno, nominato a quattro Premi Oscar, tra cui Miglior Film e
Miglior Attore e tra i film a distribuzione limitata più visti al
mondo su Rotten Tomatoes del 2017, con un punteggio di circa
105,9%, Chiamami
col tuo nome è arrivato in DVD e Blu-ray il
6 giugno distribuito da Universal Pictures Home Entertainment
Italia.
Diretto da Luca
Guadagnino (A Bigger Splash) questo dramma
romantico vede protagonisti Armie
Hammer (The Social Network) e Timothée
Chalamet (Lady Bird) in una storia
sensuale e sublime sul primo amore, basata sul best seller
di André Aciman. Chiamami col tuo
nome ha tra gli interpreti Michael
Stuhlbarg (La forma
dell’acqua) Amira Casar (Saint
Laurent) e Esther
Garrel (Camille redouble).
Di seguito la sinossi di Chiamami
col tuo nome: Figlio di un eminente professore
universitario specializzato nella cultura greco-romana che ogni
anno ospita uno studente straniero impegnato nella stesura della
tesi di post dottorato, Elio attende nella villa XVII secolo di
famiglia l’arrivo di un nuovo allievo di suo padre. A risalire il
vialetto per trascorrere le vacanze estive nella tenuta Perlman è
il giovane Oliver, un ventiquattrenne statunitense bello
e affascinante. I suoi modi disinvolti colpiscono immediatamente
l’adolescente impacciato, che comincia ad affacciarsi all’amore.
Gli incontri tra i due giovani sono permeati da un’intensità unica
e palpabile: tra lunghe passeggiate, nuotate e discussioni, nel
corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite, nasce tra
loro un desiderio travolgente e irrefrenabile.
Sono ufficialmente terminate le
riprese di Joker, il film che racconterà le
“origini” del celebre clown principe del crimine di Gotham
interpretato da Joaquin
Phoenix. Todd Phillips, regista
di Una notte da leoni, firmerà questo capitolo
esterno all’universo condiviso DC.
Di seguito possiamo dare uno
sguardo agli ultimi momenti girati del cinecomic con Phoenix nel
costume dei personaggio.
Joker ruota attorno all’iconico
arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista
sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio
di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto
più ampio.
Vi ricordiamo che il
film arriverà nelle sale il 4 ottobre
2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla
Warner Bros. La produzione diJoker si
sovrapporrà a quella dello spin-off, annunciato nei mesi scorsi,
con protagonista Jared Leto.
Contrariamente alle altre
apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, Joker sarà
ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario
e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Possibile l’ispirazione al fumetto
di Alan Moore The Killing Joke, dove il noto
villain è mostrato come un comico fallito che inizia a commettere
atti violenti dopo che è entrato in contatto con sostanze chimiche
nocive.
“Sono tre o quattro anni
che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi
personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli
per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già
avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una
recente intervista. “Prendo molto tempo quando si
tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo
la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con
con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto
molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo
mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.“
Le voci delle ultime settimane
secondo cui la Disney avrebbe contattato Travis
Knight, regista
di Bumblebee e Kubo e la
spada magica, per dirigere il terzo capitolo del
franchise, sono state sgonfiate dal diretto interessato. Come
rivelato infatti in una recente intervista, Knight non dirigerà
Guardiani della Galassia
Vol.3 sostituendo così James
Gunn.
“Dopo Bumblebee, il mio
obiettivo è tornare a lavorare con gli studi d’animazione della
Laika, portando con me tutto il bagaglio di esperienze che ho
acquisito con questo progetto. Sono un grandissimo fan dei Marvel Studios, non è una sorpresa per nessuno
sapere che da piccolo ero un grandissimo fan dei fumetti. Ma no, si
tratta esclusivamente di un rumour“.
Vi ricordiamo che Knight era già
stato considerato per la regia de Gli
Eterni (poi affidata a Chloe
Zhao). Un’altra fonte – non ancora confermata – ha poi
riportato che Paul Feig sarebbe tra i
candidati alla poltrona, ma ovviamente si tratta soltanto di rumor
da prendere con estrema cautela.
Come sapete il licenziamento di James
Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol.
3 ha lasciato aperta la posizione di rilievo
nella realizzazione del film, e da allora non sono arrivati più
aggiornamenti in merito. Sappiamo tuttavia che prima che fosse
annunciato il suo allontanamento produzione, Gunn
aveva completato la sceneggiatura,
quindi la domanda, fino a oggi, è stata proprio quella relativa
allo script: la Disney userà o meno lo script realizzato dal
regista e sceneggiatore?
Tempo fa Sean
Gunn, fratello di James che nel franchise interpreta
Kraglin e fornisce anche la mmo-cap di Rocket Raccoon, aveva
parlato dello stato della produzione di Guardiani
della Galassia Vol. 3. confermando che lo studio
avrebbe voluto usare la sceneggiatura firmata dal fratello:
“Non conosco i dettagli precisi
relativi a Guardiani 3. So che la Disney vuole ancora fare il film.
So anche che hanno tutte le intenzioni di utilizzare la
sceneggiatura che ha scritto mio fratello. Ovviamente, quella è
stata una situazione molto spiacevole per tutti, soprattutto per
lui, ma per esempio anche per me, passo sei mesi a preparare un
film, e adesso sono in sospeso.”
La situazione sembra quindi non
evolversi particolarmente per James Gunn, dal
momento che seppure verrà utilizzata la sceneggiatura, il regista
non tornerà (quasi sicuramente) alla regia del film. Intanto le
dichiarazioni di Gunn fanno pensare che la squadra realizzativa del
film rimarrà generalmente invariato, con la sola sostituzione del
regista. Aspetteremo novità in merito. Tuttavia quest’ultima
informazione dovrebbe assicurare al pubblico il
ritorno di Dave Bautista nei
panni di Drax, dal momento che l’attore aveva dichiarato che non
avrebbe ripreso il ruolo se non fosse stata utilizzata la
sceneggiatura firmata da James Gunn.
Guardiani della Galassia
Vol. 3 è al momento sospeso dalla produzione presso i
Marvel Studios.
Determinazione e forza fisica sono
prerogative irrinunciabili per tutti gli attori “costretti” a
calarsi nel panni di un supereroe. Lo sa bene Brie
Larson, che a Marzo vedremo sullo schermo in Captain Marvel (descritta come
l’eroina più potete del Marvel Cinematic Universe) e che
per prepararsi al ruolo di Carol Danvers si è allenata duramente
nei mesi precedenti alle riprese; riprese che l’hanno vista
spingere su una collina una jeep!
Questo è ciò che l’attrice ha
raccontato in un’intervista con Cinemablend:
“Tutto è iniziato come uno
scherzo con il mio personal trainer Jason Walsh: gli dissi che
volevo essere in grado di farlo…d’altronde avevo trascorso gli
ultimi nove mesi ad allenarmi e stavo diventando sempre più forte…e
insomma, se Captain Marvel può spostare pianeti, il minimo
che potessi fare è spostare una macchina! […] E non è stato
difficile come pensavo, il che era assurdo, con la macchina in
folle e io che spingevo in salita ma solo per un minuto.”
A validare questa tesi è arrivato
anche Samuel L. Jackson, confermando quanto
rivelato dalla Larson:
“Brie continuava a mandarmi
video dei suoi allenamenti, completamente folli, con lei che
sollevava pesi di cento chili e faceva piegamenti con addosso delle
catene. Poi mi ha mandato quel video di lei che spingeva una jeep
su per una collina…roba piuttosto sorprendente no? Sono estasiato
dalla sua trasformazione fisica, perché non penso che molte persone
sarebbero disposte a fare ciò che ha fatto lei.“
Vi ricordiamo che alla regia
di Captain
Marvel con protagonista Brie
Larson, ci sono Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema il 6 marzo
2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Le pesanti critiche
rivolte a Star-Lord per le azioni
compiute in Avengers: Infinity
War hanno scatenato un’ingiusta polemica sul
fatto che il personaggio fosse la causa principale della sconfitta
degli eroi contro Thanos. Prima della
battaglia finale nel Wakanda infatti, Vendicatori e Guardiani della Galassia si trovano
su Titano e stanno per sfilare il guanto dell’infinito dalla mano
del villain quando quest’ultimo, rivolgendosi a Peter
Quill, rivela di aver
ucciso Gamora. La reazione del ragazzo è così
violenta da permettere a Thanos di liberarsi dalla presa e
fuggire.
Sulla questione sono
tornati anche i fratelli Russo, spiegando
che “Si, è stata colpa sua ma pensate che quel momento è
il punto di svolta di quella scena. Stiamo pur sempre parlando di
esseri umani imperfetti che fanno scelte emotive, anzi, scelte
umane. Se Peter non l’avesse fatto, il film avrebbe potuto finire
lì il suo corso…“
L’opinione dei due registi
sembra accodarsi a quanto dichiarato mesi fa dallo stesso
Chris Pratt:
“Dovete
capire che Peter ha da poco visto morire sua madre, e la sua figura
paterna si è spenta tra le sue braccia. È stato costretto a
uccidere suo padre biologico e ora soffre la perdita dell’amore
della sua vita. Quindi penso che abbia reagito in un modo molto
umano, e che l’umanità dei Guardiani della Galassia sia ciò che li
distingue dagli altri supereroi.“
Vi ricordiamo che il prossimo
capitolo sui Vendicatori, Avengers
4, arriverà al cinema ad Aprile 2019, diretto
da Anthony e Joe Russo concludendo la
Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Non c’è tregua per i fan del
MCU: a quanto pare i Marvel Studios non si fermeranno al trailer di Captain
Marvel e a quello di Avengers 4 (in arrivo a giorni, o
almeno è quanto si spera) ma diffonderanno l’8 dicembre il primo
footage ufficiale di Spider-Man: Homecoming,
seconda avventura in solitaria di Peter Parker le cui riprese si
sono concluse da poco a New York.
Occhi puntati al panel Sony durante
il Comic-Con Experience di San Paulo, dove secondo le ultime
indiscrezioni verrà mostrato al pubblico il trailer del film con
Tom Holland. Pochi minuti più tardi dovrebbe arrivare online sui
canali social della Marvel.
Sarà davvero così? Appuntamento fra tre giorni per
scoprirlo.
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
È stato presentato a Roma il film
Natale a 5
stelle, diretto da Marco Risi e
scritto da Enrico Vanzina,
che lo ha dedicato a suo fratello, Carlo Vanzina, scomparso di
recente. Il film è una produzione originale Netflix, e sarà disponibile sulla
piattaforma di streaming a partire dal 7 dicembre. Liberamente
tratto dalla commedia Out of Order di
Ray Cooney, il film ha un cast composto da
Massimo Ghini, Ricky
Memphis, Martina Stella, Paola
Minaccioni, Massimo Ciavarro,
Andrea Osvart e Biagio Izzo.
Ambientato a Budapest, il film vede
protagonista il presidente del consiglio italiano in visita
ufficiale in Ungheria. Oltre ai suoi incontri politici, il Premier
intende passare, di nascosto, qualche ora lieta in compagnia di una
giovane onorevole dell’opposizione. Quando tutto sembra procedere
per il meglio, i due amanti si ritrovano alle prese con un
misterioso cadavere.
Ad aprire la conferenza stampa è
Enrico Vanzina, che racconta di come sia nato il
progetto. “Alcuni anni fa, dopo aver realizzato il
film Un matrimonio da favola, io e mio fratello
siamo entrati in contatto con Andrea Osvart che ci
ha fatto leggere la commedia a cui si ispira il film. Abbiamo così
iniziato a scriverne una trasposizione in chiave italiana, con dei
riferimenti piuttosto forti con la politica italiana attuale. Prima
di scomparire Carlo mi ha chiesto di affidare la regia a
Marco Risi, poiché sapeva che non ce l’avrebbe
fatta. Il film inizialmente si chiamava “Weekend a 5 stelle”,
titolo pensato da Carlo, ma poi Netflix mi chiese di cambiare il titolo per farlo
diventare un film di Natale. Ero molto indeciso, ma alla fine ho
accettato e penso che anche Carlo avrebbe fatto lo stesso. Ho
accettato perché penso che a distanza di 35 anni dal nostro primo
film di Natale, questo film possa nuovamente raccontare l’Italia
attuale. Purtroppo Carlo non ha potuto firmare la sceneggiatura,
nonostante l’avessimo scritta all’85% insieme. Io ho solo aggiunto
un 15% di contemporaneità politica in più. Questo film è leggero,
ha dei toni farseschi, ma racconta la politica che da quest’anno è
sempre più presente nelle nostre vite. È un film che nella sua
semplicità, senza moralismo o sguardo critico, fa un quadro
generale della situazione di oggi.”
La parola passa poi al regista
Marco Risi, che commosso dal ricordo dell’amico
Carlo dichiara: “Quando Enrico mi ha chiesto di fare questo
film non c’ho dovuto pensare neanche un attimo. Con Carlo ho
passato metà della mia vita. Volevo rendergli un ultimo tributo.
Mentre giravamo pensavo a lui, a come avrebbe girato il film, se
quello che stavo facendo gli sarebbe piaciuto. Fare questo film è
stato come vivere ancora per un po’ con lui.”
Massimo Ghini, che
nel film interpreta Franco Rispoli, presidente del consiglio
italiano, rimane nel personaggio durante la conferenza stampa, ed
esordisce dichiarando: “mi scuso se non potrò rimanere a lungo,
ho una riunione a breve a Palazzo Chigi. Ad ogni modo, ho accettato
questo ruolo, di interpretare me stesso, perché ho grande stima dei
Vanzina. Il nostro è il governo del cambiamento e allora forse è
giusto che anche io cambi e mi presti anche al cinema. Durante le
riprese, e che si sappia, continuavo comunque il mio lavoro da
presidente, correggendo congiuntivi e gerundi qua e là. Sono
contento infine che tramite Netflix si possa mostrare in 190 paesi
quella che è l’Italia del cambiamento e questa nostra esperienza
politica, dura ma intensa.”
Alla domanda su come sia stato il
rapporto di produzione con Netflix,
Vanzina afferma che “Netflix è
entrato successivamente alla produzione, a sceneggiatura già
completa. Non ci ha chiesto di cambiare nulla, ha solo preteso una
correttezza totale per quanto riguarda l’estetica del film. Questo
film verrà visto in tutto il mondo, aveva bisogno di essere curato
il più possibile.”
“Per ottenere ciò mi sono
concentrato molto sulla messa in scena del film. – continua
Risi – Ho puntato sul ritmo, sull’evitare la volgarità o troppi
riferimenti alla realtà. Mi dispiace un po’ che il film non esca in
sala, ma considerando che in sala non ci va più nessuno preferisco
che milioni di persone possano vederlo da casa. La fruizione sta
cambiando, trovo inutile opporsi al cambiamento.”
“Prima mi piaceva scrivere
lettere, – continua Vanzina sull’argomento – ora mi sono
abituato alle novità portate dalla messaggistica istantanea.
Bisogna accettare il cambiamento. La sala non morirà. Il nostro è
un mondo democratico, chi vuole andare al cinema può farlo e il
cinema rimarrà centrale. Se inizierà un nuovo filone di film
natalizi su Netflix non saprei, ma se anche fosse lo accetterei
volentieri. Poter assistere al cambiamento del mezzo
cinematografico nella mia carriera è per me un privilegio. Anche
Carlo era di questo parere.”
Notorious Picturescon
la partnership di Filming Italy SardegnaFestival e Best Movie, e con il
riconoscimento della Direzione Generale per il Cinema del
MiBAC, dà il via ad un progetto volto a favorire
l’emergere di giovani talenti del cinema italiano.
L’iniziativa prende il nome di Notorious
Project, un concorso per registi e sceneggiatori di
nazionalità italiana tra i 18 e i 35 anni di
età, suddiviso in tre categorie:
Notorious Story: categoria dedicata a soggetti
cinematografici.
Notorious Script: categoria dedicata a sceneggiature
cinematografiche.
Notorious Short: categoria dedicata a
cortometraggi.
Il premio per i vincitori delle diverse categorie sarà la
proposta di stipula con Notorious Pictures di contratti che, a
seconda della categoria, avranno ad oggetto l’acquisizione dei
diritti e lo sviluppo dei progetti vincitori o un’opzione per la
regia di un lungometraggio da individuare successivamente.
Le opere presentate saranno valutate da una giuria tecnica
composta da professionisti di alto profilo del settore
cinematografico.
LA GIURIA
Luca Argentero (attore)
Massimiliano Bruno (regista, sceneggiatore,
attore)
Guglielmo Marchetti (CEO & Chairman di
Notorious Pictures)
Susanna Nicchiarelli (regista,
sceneggiatrice)
Violante Placido (attrice)
Ludovica Rampoldi (sceneggiatrice)
Tiziana Rocca (Filming Italy)
Vito Sinopoli (Amministratore Unico di Duesse
Communication)
ALCUNE DATE
Sarà possibile iscrivere i propri
progetti dal 18 dicembre 2018 al 18 marzo 2019. La premiazione si
svolgerà nella cornice del festival cinematografico Filming
Italy | Sardegna Festival a Santa Margherita di Pula,
Cagliari che si terrà dal 13 al giugno 2019.
In occasione delle Giornate
Professionali del Cinema di Sorrento, è stato annunciato
il prossimo adattamento cinematografico per
Diabolik, il famoso personaggio dei fumetti. Non è
la prima volta, di recente, che il cinema italiano si interessa al
mondo dei fumetti di casa nostra, dal momento che alla Bonelli
Entertainment è in produzione il film su
Dampyr, primo della divisione multimedia della casa
editrice.
Durante la presentazione del listino
di 01 Distribution per il prossimo anno, è stato annunciato il film
su Diabolik, che sarà portato sullo schermo dai
Manetti Bros, che tornano alla regia dopo il
travolgente successo di Ammore e
Malavita, presentato ai Festival di Venezia del 2017.
Diabolik, annunciato il film
Diabolik è un personaggio
immaginario dei fumetti, creato nel 1962 da Angela Giussani e
protagonista dell’omonima testata pubblicata dalla casa editrice
milanese Astorina.
In poco tempo raggiunse alte
tirature arrivando a diventare un fenomeno di costume studiato da
sociologi ed esperti di comunicazione. Ha portato alla nascita del
genere del fumetto nero italiano del quale è stato il precursore
generando numerosi epigoni a partire dal 1964, quando il fenomeno
esplose, pubblicati nel caratteristico formato libretto tascabile
che la testata fece diventare famoso e imitato dopo aver esordito
in edicola nel novembre 1962; viene da allora edito senza
interruzioni e ha superato gli 800 numeri pubblicati; i primi
numeri della serie hanno raggiunto elevate quotazioni nel mercato
del collezionismo. Il personaggio ha poi avuto una trasposizione
cinematografica nel 1968 diretta dal regista Mario Bava, una serie
animata e un vasto merchandising.
Edizioni tradotte sono state
pubblicate in molti paesi europei, americani, e africani. Il
successo del personaggio è tale da generare anche parodie sia a
fumetti, come Cattivik, personaggio creato da Bonvi nel 1965 che a
film, come Arriva Dorellik diretto da Steno o Sadik, episodio del
film Thrilling. Il personaggio è stato impiegato come testimonial
per campagne sociali e in spot pubblicitari commerciali.
Introdotta nei fumetti nel 1992 come
una speciale squadra di villain, la Starforce è un gruppo di
guerrieri Kree riuniti dalla Suprema Intelligenza, composto
tra gli altri da Ronan l’Accusatore e Korath Il
Persecutore. La sua controparte dei Marvel Comics ha anche sfidato
gli Avengers quando gli eroi tentarono
di fermare l’avanzata dei Kree, ma cosa sappiamo davvero del team
che farà parte del film su Captain Marvel?
Ecco di seguito tutti i membri della squadra:
Att-Lass
Algenis Perez Soto interpreta nel
film Att-Lass, alieno Kree spesso nominato
Captain Atlas nei fumetti. Si tratta di un
guerriero spietato e fisicamente molto potente, uno dei pochi
guerrieri Kree capaci di
brandire le Nega-Bande di Mar-Vell, ovvero i guanti che attingono
energia interdimensionale. Voltò le spalle allo Starforce quando
apprese che la squadra era stata manipolata dalla Suprema
Intelligenza, diventando poi un signore della guerra tentando di
invadere la Terra.
Carol Danvers
Captain Marvel si aprirà con Carol Danvers
già in possesso di superpoteri e membro dello Starforce. Secondo
Kevin Feige, la versione del MCU della supereroina sarà qualcosa
di mai visto prima sul grande schermo e nell’universo
cinematografico Marvel, in grado di spostare i
pianeti e manipolare l’energia.
Bron-Char
Bron-Char è un
guerriero Kree introdotto nel fumetto evento del 1998 Live
Kree or Die, ed è stato uno dei pochi personaggi Marvel capace di distruggere lo
scudo di Captain America.
Korath
Nei fumetti Korath viene
presentato come il cyber-genetista di Kree che ha sperimentato su
se stesso le proprie “invenzioni” solo per partecipare alla guerra
contro gli Skrull. Questo personaggio possiede sia una forza
superumana di base che resistenza, anche se la sua più grande
abilità è il potere telepatico di basso livello che gli permette di
rintracciare la sua preda.
Minn-Erva
A volte nominato come Dr. Minerva,
Minn-Erva è
un’altra genetista dei Kree e uno dei villain meno noti di Captain Marvel. Il personaggio
viene presentato come scienziato senza scrupoli che non esita a
sperimentare su “razze inferiori” come gli umani, in possesso di
abilità di manipolazione energetica di base analoghe a quelle di
Carol Danvers.
Ronan
Ronan
l’Accusatore è un aspirante signore della guerra che
crede fortemente nella storia militaristica della sua razza, ed è
possibile che questo guerriero Kree sia destinato ad abbandonare il
suo popolo diventando un pericoloso rinnegato sanguinario. Nei
fumetti, Ronan e Talos hanno lavorato insieme in
un’occasione, e forse il film li seguirà nella loro cospirando per
riaccendere la guerra tra le loro due razze.
Yon-Rogg (o Marv-Vell?)
L’enigmatico capo dell’unità
Starforce, che si ritiene essere l’eroe Mar-Vell,
fu creato da Stan Lee e Gene Colan nel 1967 per garantire il
marchio di fabbrica Captain Marvel. Si tratta di uno dei più
grandi guerrieri Kree, inviato sulla Terra per spiare il nostro
mondo dopo la comparsa di esseri umani con superpoteri., e
diventato man mano sempre più solidale con l’umanità a tal punto da
schierarsi contro la sua razza. C’è chi dice che Jude Law
possa interpretare Mar-Vell, altri invece che ipotizzano che
l’attore vestirà i panni di Yonn-Rogg, un
comandante militare Kree che alla fine diventa il nemico di Carol
Danvers.
Karen Allen ha
vestito i panni dell’archeologa Marion Ravenwood in I
predatori dell’arca perduta e in Indiana
Jonese il regno del teschio di
cristallo, ultimo capitolo della saga uscito nel 2008, ma
si è detta pronta a interpretare nuovamente il personaggio nel
quinto film in programma atteso nelle sale nel 2020.
L’attrice ha dichiarato di voler tornare in azione in
un’intervista con Cinemablend:
“Sto aspettando pazientemente,
ma non mi hanno ancora chiamata. Spero davvero che ci sia spazio
per me nel film e credo stiamo lavorando senza fretta su una
sceneggiatura di cui poter essere abbastanza felici e che sia
meravigliosa“.
Riuscirà la Disney ad esaudire i desideri della Allen?
Indiana
Jones 5 ha una nuova data d’uscita. Il film, che
vedrà ritornare Harrison
Ford in frusta e fedora uscirà in sala il 9
Luglio 2021, invece che il 19 Luglio 2020.
A darne notizia ufficiale è la
Disney, che ha comunicato anche una nuova lista di date d’uscita
per alcuni dei suoi film più attesi tra cui Jungle
Cruise e Maleficent 2. I due
film erano attesi per il 2019 e il 2020, ma la Casa di Topolino li
ha spostati e con loro anche Mary Poppins – Il
Ritorno. Nello spostamento delle uscite, la Disney ha
eliminato un titolo misterioso che aveva in schedule per il
settembre 2019 e ha spostato al febbraio 2021 un film Marvel non meglio identificato.
Intanto, Indiana Jones 5
resta uno dei progetti più ambiziosi dei prossimi
anni. Steven Spielberg che ha
diretto i precedente quattro film della saga sarà di nuovo alla
regia del progetto che vedrà tornare anche il leggendario
protagonista, Harrison Ford. I veterani del
franchise, Kathleen
Kennedy e Frank Marshall, si
occuperanno della produzione.
Alan Horn,
Presidente dei Walt Disney Studios, ha
dichiarato: “Indiana Jones è uno dei più grandi eroi della
storia del cinema. È raro avere una tale perfetta combinazione di
regista, produttori, attore e personaggi e noi non potevamo essere
più eccitati di avere quest’altra avventura con Harrison e
Steven.”
Intervistato da Heroic Hollywood in
occasione dell’uscita nelle sale di Aquaman, James Wan
ha rivelato quale sarebbe il suo approccio registico e creativo su
un eventuale nuovo adattamento del personaggio di
Batman sul grande schermo. Questa è stata la sua
riposta in merito:
“In passato, come la maggior
parte delle persone, mi sarebbe piaciuto dirigere un film su
Batman, ma una versione horror delle sue storie. Si sarebbe
trattato di una mia fantasia e credo che finora tutti gli
adattamenti sul personaggio siano stati ottimi. Non nascondo che
l’idea di girare un vero e proprio horror su Batman sarebbe
fantastica…“
Alla premiere mondiale
di Aquaman sono seguite le prime reazioni
della stampa estera in merito al film diretto da James
Wan e interpretato da Jason
Momoa e Amber Heard. Sebbene il
film, pare, non sia privo di falle, sembra opinione comune che il
vero vincitore di questa sfida sia il regista che è riuscito a
rimettere in carreggiata il DCEU.
Le recensioni dagli USA parlano
chiaro: mentre Jason Momoa ruba lo show
a tutti e si sente molto poco parlare della performance e del
personaggio di Amber Heard, sembra condiviso
universalmente il grande lavoro di regia e di worldbuilding di Wan,
che è riuscito a conferire al film un aspetto molto ben costruito,
soprattutto per quello che riguarda gli effetti visivi, definiti
“fuori dal mondo”.
Per quanto riguarda gli altri
dettagli, Aquaman è risultato un po’ camp nell’impronta narrativa,
tuttavia il tono è stato ben mantenuto e sembra che la storia sia
comunque molto affollata di personaggi e situazioni differenti.
Inoltre il film è stato definito anche il più Marvel-Style della DC Comics.
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Se siete curiosi o vi è sfuggito
qualcosa, ecco di seguito i 10 segreti nascosti
nel footage:
Flerken
La scena finale – nonché una delle
più divertenti – mostra Nick Fury intento ad
accarezzare il gatto rosso di Carol Danvers, nei fumetti conosciuto
come “Chewie” e rinominato “Goose” nel film dei Marvel Studios (per omaggiare Top Gun). Chi
conosce le storie originali dell’eroina, saprà bene che
l’animaletto potrebbe rivelarsi Flerken,
appartenente all’ultima e selvaggia razza aliena i cui corpi
contengono portali interdimensionali. Ne abbiamo parlato più
approfonditamente qui.
Carol vs Kree
È evidente che entro la fine del
film Carol Danvers farà la sua scelta: schierarsi
nella guerra fra Skrull e
Kree o smettere di essere un’arma in mano al
popolo che l’ha adottata. L’antico conflitto tra le due razze
aliene sarà probabilmente uno dei temi principali e da quanto
rivelato nel trailer Captain Marvel diventerà
fondamentale per la sua risoluzione.
Binary
Nel corso della sua storia a fumetti
Captain Marvel assume
l’identità di Binary lavorando assieme agli X-Men,
e sembra che questo aspetto della supereroina sarà riproposto anche
nel film come rivelato dalle immagini mostrate nel trailer. Sulle
pagine della Marvel Comics, Carol diventa Binary attingendo
energia dal cosiddetto “White Hole” ed è dunque possibile che nel
MCU prenda il suo potere
direttamente dal Regno Quantico.
Talos
A quanto pare sarà
Talos, il personaggio interpretato da Ben Mendelsohn
– il principale antagonista di Captain Marvel, figura
ricorrente nei fumetti che ha collaborato con estremisti Kree come
Ronan l’accusatore per scatenare una guerra
galattica. È già stato confermato che questo alieno mutaforma si
infiltrerà nello S.H.I.E.L.D. e guiderà un assalto contro
Nick Fury e Carol Danvers.
Yon-Rogg (?)
Da tempo si specula sulla vera
identità del personaggio di
Jude Law in Captain Marvel, e molti davano
per certo che si trattasse di Mar-Vell, il mentore
di Carol Danvers nei fumetti; a quanto pare questa ipotesi non si
realizzerà e l’attore vestirà i panni del villain Kree
Yon-Rogg. Ci sono effettivamente dei modi alquanto
sinistri nel comportamento del personaggio in questo trailer, e c’è
chi pensa che l’amnesia di Carol non sia semplicemente la
conseguenza dell’incidente che le ha dato i superpoteri ma frutto
di una manipolazione mentale ad opera di Yon-Rogg…
Le origini di Captain Marvel
L’origin story di Captain Marvel secondo il
MCU sta diventando sempre più
chiara man mano che gli studios rilasciano materiale ufficiale sul
film. Grazie al secondo trailer infatti apprendiamo che il suo jet
è stato abbattuto durante uno scontro tra Kree e
gli Skrull e che Carol rimane ferita in un
incidente prima di ritrovarsi davanti ad un guerriero armato degli
Skrull. Forse l’esplosione in cui è rimasta coinvolta è il
risultato di uno conflitto a fuoco tra i sopravvissuti delle due
razze aliene? Ricordiamoci però che la memoria dell’eroina è stata
manipolata, quindi questi flashback potrebbero non corrispondere
alla realtà…
L’elmetto di Captain Marvel
L’elmetto retrattile è una parte
fondamentale del design di Captain Marvel nei fumetti di
Jamie McKelvie, e vederlo riprodotto così fedelmente sul grande
schermo farà felice molti fan. Il costume inoltre omaggia il
passato di Carol nell’Air Force e le sue radici militari.
Quinjet
Una sequenza particolare del secondo
trailer di Captain Marvel vede
protagonisti Nick Fury e Carol Danvers infiltrarsi
nella base dello SHIELD sulle colline intorno a Los Angeles, forse
con l’obiettivo di impossessarsi di un jet. Carol sa “come far
volare questa cosa” con grande sorpresa di Fury, e sembrerebbe
ricordare qualcosa del suo passato da pilota, tanto da spingersi
insieme al suo nuovo collega nello spazio.
Annette Bening è Mar-Vell?
Nei mesi scorsi c’era chi ipotizzava
che Annette Bening avrebbe vestito i panni della madre
di Carol Danvers, tuttavia il nuovo trailer
sembrerebbe capovolgere questo scenario e rivelare un’interessante
direzione della trama. È evidente che si tratti di una figura di
alto rango dei Kree, la popolazione aliena
adottiva di Carol dopo l’incidente che la farà “rinascere” con i
suoi superpoteri: è proprio lei, con la voce della Bening, a
raccontare le sorti dell’ex pilota e il processo di cancellazione
della memoria a cui si è sottoposta per sopravvivere. Ciò che non è
ancora chiaro è il nome del personaggio e lo sviluppo che potrà
avere nel corso del film. Che sia il sovrintendente
dello Starforce? O
addirittura Mar-Vell? Oppure il leader dei Kree, meglio conosciuta
dai lettori dei fumetti come Suprema
Intelligenza? Certo, l’aspetto della Bening non
corrisponde in nulla alla controparte originale, ma è una teoria
alquanto affascinante che aprirebbe un ventaglio di possibilità
all’interno del MCU.
L’identità dell’anziana signora
Il primo trailer di Captain Marvel presentava una
scena memorabile in cui Carol colpiva con tutta la sua forza
un’anziana signora sulla metropolitana di Los Angeles. Che si
trattasse di uno Skrull nel corpo di un essere umano era evidente,
tuttavia il secondo trailer ha confermato questa teoria con una
sequenza d’azione estesa.
L’uscita del secondo trailer ufficiale di
Captain Marvel ha dato il via ad una
serie di speculazioni sulle immagini mostrate e sull’identità di
alcuni personaggi non ancora confermati, tra cui quello
interpretato da Annette Bening. Nei mesi scorsi
c’era chi ipotizzava che l’attrice avrebbe vestito i panni della
madre di Carol Danvers, tuttavia il nuovo trailer
sembrerebbe capovolgere questo scenario e rivelare un’interessante
direzione della trama.
È evidente che si tratti di una
figura di alto rango dei Kree, la popolazione
aliena adottiva di Carol dopo l’incidente che la farà “rinascere”
con i suoi superpoteri: è proprio lei, con la voce della Bening, a
raccontare le sorti dell’ex pilota e il processo di cancellazione
della memoria a cui si è sottoposta per sopravvivere. Ciò che non è
ancora chiaro è il nome del personaggio e lo sviluppo che potrà
avere nel corso del film.
Che sia il sovrintendente dello
Starforce?
Oppure il leader dei Kree, meglio conosciuta dai lettori dei
fumetti come Suprema Intelligenza? Certo,
l’aspetto della Bening non corrisponde in nulla alla controparte
originale, ma è una teoria alquanto affascinante che aprirebbe un
ventaglio di possibilità all’interno del MCU. Che ne pensate?
Vi ricordiamo che alla regia
di Captain
Marvel con protagonista Brie
Larson, ci sono Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema il 6 marzo
2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Molti fan del
franchise si staranno chiedendo quando verranno finalmente
introdotti sullo schermo i Cavalieri di Ren,
finora solo accennati e mai mostrati, e c’è già chi ipotizza che la
loro comparsa sia programmata in Star Wars: Episodio
IX, capitolo che chiuderà definitivamente la saga
della famiglia Skywalker.
Questa teoria è stata diffusa da un
utente del forum Reddit che ha condiviso una serie di dettagli
sui piani della Disney per il film (tratti da rumor e
indiscrezioni), e in particolare sul destino dei Cavalieri di Ren:
“Sì, saranno sicuramente nel prossimo episodio. La Disney ha
già mostrato numerose immagini e concept dei personaggi, anche se
non posso darvi altre informazioni, ma sembra che questi avranno un
ruolo più importante rispetto ai film precedenti.“.
Se cosi fosse, Episodio
IX darebbe la possibilità a J.J.Abrams –
che aveva contribuito a creare la “nuova” mitologia dei cavalieri
di cui fa parte Kylo Ren in Il Risveglio della
Forza – di concludere quanto iniziato in precedenza. Che
ne pensate?
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si
uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith,
Naomi Ackie e Richard E. Grant,
insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams,
che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
SebbeneStar Wars: Gli Ultimi
Jedi sia stato accolto in maniera contrastante,
le recensioni non sono state affatto negative; tuttavia il film ha
intiepidito i fan che non ne hanno determinato il successo
economico travolgente che ci si aspettava. Dato che gli spettatori
considerano molto meglio riuscito Il Risveglio della
Forza, la notizia che J.J.
Abrams sarebbe tornato a dirigere Star
Wars: Episodio IX è stata accolta con molto
favore.
Stando
a quanto riporta Variety, sembra che Abrams stia
per siglare un accordo importante con uno studio, e tutti gli
indizi puntano alla Disney. Il regista e produttore ha infatti un
ottimo rapporto con Bob Iger, CEO della Casa
di Topolino, e i motivi per legarsi allo studio sono molti, a
partire dal prestigio dell’incarico.
Giorni fa la Warner
Bros e Margot Robbie hanno diffuso in rete la foto
della prima pagina dello script di Birds of
Prey insieme al titolo ufficiale del film e alla
data d’uscita al cinema del progetto che si conferma essere la
storia di una girl gang. La foto pubblicata dall’attrice recitava
infatti Birds of Prey (and the
fantabulous emancipation of one Harley Quinn),
rivelando molto del tono che la pellicola seguirà e il carattere
autoironico del personaggio di Harley Quinn, già testato in
Suicide Squad.
A confermarlo ci ha pensato la stessa Robbie durante lo show di
Jimmy Fallon:
“È vero, è questo il titolo ufficiale.
Dovevamo far capire che non si sarebbe trattato di un film che si
prendeva troppo sul serio e Birds of Prey lo faceva sembrare tale…
quindi abbiamo aggiunto quel sottotitolo come a dire, ehi
sono Harley, eccomi!“
La data d’uscita del film è fissata
al 7 febbraio 2020, periodo dell’anno propizio per
l’affluenza di pubblico, segno che lo studio crede molto nel
progetto. Dopotutto, facendo della Robbie il centro della storia, è
chiaro che lo scopo sia quello di utilizzare al meglio la notorietà
dell’attrice.
La prima sinossi del film
riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e
altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si
uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un
malvagio signore del crimine.
Birds of
Prey sarà diretto da Cathy
Yan da una sceneggiatura di Christina
Hodson e arriverà al cinema il 7 febbraio
2020. Margot Robbie riprenderà il ruolo
di Harley Quinn con cui ha debuttato
in Suicide Squad, e si occuperà anche della
produzione del film stesso, con Sue
Kroll e Bryan Unkeless. Con la
Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth
Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno
rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie
Perez sarà Renee Montoya. Ella Jay Basco sarà
Cassandra Cain e Ewan McGregor Maschera Nera.
Le riprese di Birds of
Prey cominceranno a gennaio 2019.
Ecco la versione italiana ufficiale
del secondo trailer
di Captain Marvel, diffuso questa notte
dai Marvel Studios. Nel video tante scene
inedite e un nuovo sguardo a quella che sarà la storia di Carol
Danvers, interpretata da Brie Larson.
Vi ricordiamo che alla regia di
Captain Marvel con
protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema
l’8 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Il secondo trailer ufficiale di
Captain Marvel ha riservato diversi
momenti entusiasmanti relativi alla supereroina interpretata da
Brie Larson ma anche una piccola scena, montata
proprio alla fine del footage, dove vediamo Nick
Fury accarezzare un tenerissimo gatto rosso che risponde
al nome di Goose (o almeno è ciò che indica la
targhetta al collo del felino).
Potremmo banalmente ipotizzare che
si tratti di Chewie, il gattino di Carol Danvers
nei fumetti (chiamato così proprio per omaggiare la saga di
Star
Wars di cui l’eroina è grande fan), tuttavia nelle ultime ore
sono sorte un paio di teorie sulla sua vera identità, entrambe
molto intriganti e dai risvolti drammatici.
La prima si lega alla natura aliena
dell’animale nei fumetti di Kelly Sue
DeConnick e Jamie McKelvie – a cui il
film dei Marvel Studios si ispira – e dunque si
riferirebbe a lui con il nome di
Flerkens: come si può intuire guardandolo,
l’aspetto è quello di un normale felino, con la differenza che
questa specie può deporre uova e fare uso di un’intelligenza molto
più grande. Nelle loro fauci sono inoltre contenute delle
“dimensioni tascabili” che gli consentono di immagazzinare una
quantità infinita di materiale ed effettuare viaggi nello spazio.
Un’altra caratteristica fondamentale sono i tentacoli rosa che
fuoriescono dalla loro bocca quando sono sotto attacco.
La seconda teoria è ancora più
interessante e si collega al personaggio di Nick Fury: come sapete
Captain Marvel è ambientato negli
anni Novanta e mostrerà l’agente dello SHIELD prima dell’incidente
che gli ha provocato la perdita di un occhio. Nel MCU è stato raccontato dallo stesso
Fury che questo evento è stato scatenato da un momento di eccessiva
fiducia riposta nelle “persone sbagliate”…e se invece si trattasse
di un animale, anzi, del gatto rosso che vediamo nel trailer?
Vi ricordiamo che alla regia
di Captain
Marvel con protagonista Brie
Larson, ci sono Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema l’8 marzo
2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.