Se volevate la conferma definitiva
che The
Batman di Matt Reeves esisterà al di fuori
dell’Universo DC (DCU) di James Gunn, finalmente l’avete avuta.
In una nuova intervista con
Entertainment Weekly, Reeves ha rivelato che lui e il suo partner
di produzione Dylan Clark si riferiscono al loro universo di Batman
come alla “Batman Epic Crime Saga”.
L’universo è iniziato con la storia
delle origini del supereroe di Robert Pattinson, sottovalutata nel 2022, e
continuerà con The
Penguin, che arriverà sulla HBO a settembre.
Reeves stava anche sviluppando uno
spin-off televisivo di Arkham che, a sorpresa, è stato rivelato
essere ambientato nel DCU di Gunn prima che il progetto venisse
cancellato.
“Mentre stavamo scrivendo
il film [The
Batman], mi sono detto: ‘Ehi, sapete una cosa?Penso che ci siano delle serie interessanti che
potremmo fare”, ha detto Reeves a EW. “In realtà è
stato il motivo per cui ho voluto fare il nostro accordo con la
Warner Bros”.
Colin Farrell in una scena di The Penguin
Secondo Reeves, i dirigenti della
HBO gli hanno detto che volevano che si concentrasse maggiormente
sui personaggi principali. Di conseguenza, la serie Arkham è stata
eliminata e gli elementi di uno spin-off separato di Gotham PD sono
stati inseriti ne The
Penguin.
Per quanto riguarda le altre
notizie, la Warner Bros. Discovery ha recentemente deciso di
posticipare il sequel di The Batman,
The
Batman – parte 2 al 2 ottobre 2026, un anno intero
rispetto alla data di uscita originaria del 3 ottobre 2025.
Con l’uscita del primo film il 4 marzo 2022, ciò significa che
ci sarà un intervallo di quattro anni tra le puntate nelle sale.
Tuttavia, Reeves ha spiegato che The
Penguin riprende una settimana dopo la fine di
The
Batman e porta direttamente al sequel.
“È una storia alla
Scarface. È la storia dell’ascesa al potere di Oz
prima che arrivi davvero in cima”, ha dichiarato la
showrunner Lauren LeFranc. E ha aggiunto: “Viviamo nel
ventre della città.Oz è uno che si muove e si
agita.Non ci si può sempre fidare di
lui.È molto intelligente e metodico, ma è anche
estremamente impulsivo. Non si può prevedere
cosa farà”.
LeFranc ha poi descritto la serie
come il ponte che collega i due film: “Siamo il ponte tra i
due film”, rivela LeFranc, riferendosi a The Batman e al sequel di
Reeves, previsto per il 2026. “Stiamoandando quasi
direttamente verso il secondo film che Matt ha in
programma”.
La Fox ha acquisito i diritti di
sfruttamento cinematografico del thriller politico
Spring Offensive, scritto da
Matthew McInerney-Lacombe, e ha incaricato
Matt Reeves di curarne l’adattamento per il grande
schermo.
Il film sarà prodotto da
Adam Kassan per la 6th e dalla Idaho con
Rafi Crohn che supervisionerà il progetto per la
compagnia.
Reeves ha conquistato la fiducia
della Fox con i suoi prequel de Il Pianeta delle
Scimmie.
Il ritorno di Matt Murdock
(Charlie
Cox) è quasi vicino. TV
Line ha pubblicato una nuova immagine
di Daredevil:Rinascita,
la prossima serie televisiva Disney+ che segnerà il ritorno dell’eroe
introdotto nello show di Netflix. La nuova immagine mostra Charlie
Cox nei panni di Matt Murdock e, sebbene il personaggio possa
sembrare un innocente avvocato che cerca semplicemente di rendere
il mondo un posto migliore, Murdock punisce segretamente i
criminali di New York City come Daredevil. L’imminente serie
televisiva porterà il protagonista lungo un percorso che lo
ricongiungerà al suo più grande nemico, il Kingpin (Vincent
D’Onofrio).
Daredevil:Born
Again ha
subito un complicato processo di sviluppo da parte
di Disney+.
Quando Netflix ha deciso di staccare la spina
a Daredevil,
molti fan in tutto il mondo volevano ancora vedere altre grintose
avventure del vigilante. Fortunatamente, Charlie Cox è tornato a
vestire i panni di Matt Murdock durante gli eventi
di Spider-Man:
No Way Home.
Quella che era iniziata come una piccola apparizione nel sequel
guidato da Tom
Holland si
è trasformata in un ritorno in She-Hulk:
Attorney at Law e
in Echo di
quest’anno. Il palcoscenico è stato preparato perché Daredevil
possa divertire ancora una volta il pubblico quando salverà la
città in Daredevil:Born
Again.
Alcuni vecchi amici tornano in
Daredevil: Born Again
Matt Murdock e Wilson Fisk non
saranno gli unici personaggi della serie Netflix a tornare in
televisione dopo la prima
di Daredevil:Born
Again. Karen Page (Deborah Ann
Woll) e Foggy Nelson (Elden
Henson) torneranno per aiutare Matt Murdock nella sua
vita da avvocato. Oltre a riunirsi con i suoi amici, Daredevil
incrocerà ancora una volta il suo rivale di sempre, il Punitore
(Jon Bernthal).
Daredevil:Born
Again debutterà su Disney+ il 4
marzo 2025. Fino ad allora, le prime tre stagioni
di Daredevil sono disponibili
in streaming su Disney+.
Grazie a Netflix,Matt Murdock e il suo alter ego
Daredevil, hanno riconquistato i fan dopo la
deludente parentesi cinematografica. Ma siete sicuri di sapere
tutto sul Diavolo di Hell’s Kitchen? Ecco 10
curiosità che forse non sapete sull’Uomo senza Paura:
L’attore Matt
McGorry fa parte di quella generazione di giovani
interpreti affermatisi come uno dei nuovi volti di punta della
televisione americana. Negli ultimi anni si è infatti fatto notare
in alcune popolari serie TV che gli hanno permesso di accrescere la
propria popolarità, arrivando ad ottenere ruoli di sempre maggior
rilievo.
Ecco 10 cose che non sai di
Matt McGorry.
Matt McGorry: i suoi film e le
serie TV
10. È noto per alcune
celebri serie televisive. Dopo aver intrapreso la propria
carriera da interprete recitando in alcuni episodi di serie come
Onion SportsDome (2011), Una vita di vivere
(2011) e Person of Interest (2011), l’attore ottiene un
piccolo ruolo in Gossip Girl (2012), per poi ottenere
maggior popolarità recitando nelle serie CollegeHumor
Originals (2010-2015) e Orange Is the New Black
(2013-2015), dove ricopre il ruolo di John Bennett accanto alle
attrici Natasha Lyonne,
Laura Prepon
e Taylor
Schilling. Ottiene poi ulteriore fama grazie al ruolo
di Asher Millstone in Le regole del delitto
perfetto (2014-2019), dove condivide la cena con
Viola Davis, Billy Brown
e Aja Naomi
King.
9. Ha recitato in film per
il cinema. Meno rilevante è la carriera cinematografica
dell’attore, che negli anni ha preso parte a titoli poco noti, come
Thursday (2006), Ratter: Ossessione in rete
(2015), How He Fell In Love (2015), Loserville
(2016), Step Sisters (2018) e Death of a
Telemarketer (2020).
8. È anche
produttore. Ultimamente l’attore si sta distinguendo per
la sua volontà di ricoprire anche altri ruoli oltre a quello
dell’interprete. Nel 2017 ha infatti prodotto due episodi del talk
show Man Enough, dove alcuni attori hollywoodiani vengono
fatti cenare insieme mentre parlano di vari aspetti del proprio
lavoro. Nel 2020 è invece il produttore esecutivo del film
Death of a Telemarketer, a metà tra la commedia e il
thriller.
Matt McGorry è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove possiede un profilo seguito da 1.8 milioni di
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
fotografie ritraenti momenti di svago quotidiani, luoghi visitati,
curiosità generali o il dietro le quinte dei set a cui prende
parte. Non mancano infatti anche immagini promozionali dei suoi
progetti da interprete.
Matt McGorry: la sua vita
privata
6. È molto
riservato. Negli anni l’attore ha più volte ribadito la
sua volontà di non mischiare vita privata e vita lavorativa,
tenendole al contrario ben distinte. McGorry è così stato abile nel
lasciar traspare il minor numero possibile di indizi sulla propria
vita privata, a tal punto che non è possibile stabilire se
attualmente sia sentimentalmente impegnato o sia single.
Matt McGorry: il suo fisico
5. Era un
bodybuilder. L’attore si è in diverse occasioni fatto
notare anche per il suo fisico possente. Prima di diventare un
attore, infatti, ha lavorato come bodybuilder, arrivando anche a
vincere alcuni concorsi. Oggi, abbandonata quell’attività, McGorry
non possiede più il fisico di un tempo, ma continua comunque a
mantenersi in allenamento.
Matt McGorry in Orange Is the New
Black
4. Ha subito diversi
infortuni durante le riprese. Nel ruolo di Jeff Bennet,
membro dello staff del penitenziario dove si svolge la serie,
l’attore ha dichiarato di essersi infortunato in diverse occasioni
durante le riprese della seconda stagione. Infortuni che, anche se
non specificati, non si sono rivelati gravi a tal punto da
costringere la produzione a prolungati periodi di stop.
3. Ha abbandonato la
serie. Mentre girava Orange Is the New Black, l’attore prendeva
contemporaneamente parte a Le regole del delitto
perfetto. Nel momento in cui quest’ultima serie ha
iniziato a guadagnare sempre più successo, McGorry ha tuttavia
abbandonato l’altra, spinto anche dal maggior rilievo ricoperto
nella serie con
Viola Davis.
Matt McGorry in Le regole del
delitto perfetto
2. Ha confermato le sorti
del suo personaggio. Nell’ultimo episodio della quinta
stagione, il personaggio interpretato dall’attore va incontro ad un
destino inaspettato per la maggior parte dei fan della serie. In
molti hanno pertanto pensato si trattasse di un escamotage per
tenere con il fiato sospeso fino alla sesta stagione, ma attraverso
il proprio account Twitter l’attore ha dichiarato che ciò che si
vede è ciò che realmente accade.
Matt McGorry: età e altezza
1. Matt McGorry è nato a
New York, Stati Uniti, il 12 aprile 1986. L’attore è alto
complessivamente 178 centimetri.
L’attore inglese, apparso in Alice
in Wonderland e Le amiche della sposa, affiancherà, tra gli altri,
Elizabeth Olsen, Jessica Lange, Tom Felton e Oscar Isaac nel nuovo
adattamento del romanzo di Emile Zola , diretto da Charlie
Stratton, interpretando il ruolo del poliziotto Olivier. Il
romanzo, uscito nel 1867, racconta le vicede dell’orfana Therese
(la Olsen), avviata a un matrimonio di convenienza dalla zia Madame
Raquin (Jessica Lange); infelice della vita col marito (Felton),
avvierà una storia d’amore con Lauren (Isaac), ma la vicenda
prenderà un brutta piega e di mezzo ci sarà un omicidio, sul quale
indagherà il personaggio interpretato da Lucas.
Secondo le indiscrezioni, Stratton
adatterebbe il romanzo rendendolo un dark-thriller ad altro tasso
erotico. Lucas nel frattempo sarà sugli schemi con Small Apartment,
presentato con succeso al Festival SXSW in marzo. L’attore ha
raggiunto la notorietà in patria grazie alla dissacrante serie
Little Britain (vista anche da noi, su MTV), in cui trai vari
personaggi, si ricorda soprattutto quello, esilarante, del finto
disabile.
Matt Dillon è uno
di quegli attori che ha iniziato la propria carriera sin da
ragazzino e che non si è mai più fermato, cercando sempre di
interpretare ruoli di qualità e scegliendo diversi generi
cinematografici. L’attore americano ha saputo farsi apprezzare in
tutto il mondo tra commedie e film drammatici, capace di essere
molto versatile e talentuoso, costruendosi una carriera più che
solida.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Matt Dillon.
Matt Dillon: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. L’attore americano ha iniziato la carriera da
giovanissimo, a soli 15 anni, quando ha cominciato a recitare nei
film Giovani guerrieri (1979), Little Darlings
(1980) e American Blue Jeans (1982). In seguito, ha
lavorato in Un ragazzo chiamato Tex (1982), I ragazzi
della 56a strada (1983), Rusty il selvaggio (1983),
Braccio vincente (1987), I maledetti di Broadway
(1989), Drugstore Cowboy (1989) e Un bacio
prima di morire (1991). La sua carriera è continuata con
Golden Gate (1993), Da morire (1995), Frankie
delle stelle (1995), In & Out
(1997), Sex Crimes – Giochi
pericolosi(1998) Tutti pazzi per Mary
(1998), con Ben Stiller,
Un corpo da reato (2001), City of Ghosts (2002),
Crash – Contatto fisico (2004), Tu, io e Dupree
(2006) e I truffatori (2013).
Tra gli ultimi suoi film, vi sono Insospettabili sospetti
(2017), La casa di Jack (2018),
Tutto l’amore per Grace (2018), Un viaggio
indimenticabile (2018) e Capone (2020), con Tom Hardy.
2. Non solo attore, ma anche
doppiatore, sceneggiatore e regista. Nel corso della sua
carriera, Matt Dillon ha vestito diversi ruoli, prestando anche la
propria voce per I Simpson (2007) e per il film Rock
Dog (2016). Inoltre, l’attore ha svolto l’attività di
sceneggiatore per il film City of Ghost (2002) che ha
anche diretto oltre a un episodio della serie Oz (1999) e
al documentario El Gran Fellove (2020), quest’ultimo da
lui anche prodotto.
Matt Dillon: moglie o
fidanzata?
3. Non si è mai
sposato. Se c’è una cosa che Matt Dillon non ha mai fatto
è stata quella di mettere l’anello al dito. L’attore, infatti, non
si è mai sposato e non ne ha mai sentito da necessità, senza farlo
solo perché doveva. Nonostante ciò, è fidanzato da diversi anni con
l’italiana Roberta Mastromichele, una relazione
fatta di alti e bassi dal 2004 ma che negli ultimi anni sembra
essersi stabilizzata e fatta molto seria.
4. È stato fidanzato con
Cameron Diaz. Se c’era una coppia che ha fatto impazzire i
fan negli anni ’90, questa è stata quella composta da Matt Dillon e
Cameron Diaz. I
due, infatti, si erano fidanzati nel 1995, hanno recitato insieme
in Tutti pazzi per Mary, per poi dirsi addio nel 1999.
Pare che entrambi non siano riusciti a governare la loro relazione
a causa dei troppi riflettori puntati addosso.
Matt Dillon e le serie tv
5. Ha lavorato a diverse
serie tv. Sebbene abbia dedicato gran parte della sua
carriera al cinema, Matt Dillon si è sempre interessato al piccolo
schermo sin dal principio. L’attore, infatti, ha lavorato nelle
serie American Playhouse (1982), Modern Family
(2011) e Wayward Pines (2015).
In quest’ultima ha interpretato Ethan Burke, ‘agente federale
protagonista che si imbatte in Wayward Pines durante la ricerca di
due agenti scomparsi. Attualmente Dillon è invece impegnato nelle
riprese della serie High Desert.
6. È stato protagonista di
film tv e video. Oltre alle serie, Dillon ha recitato
anche nel film tv documentario Dear America – Lettere dal
Vietnam (1987) e in Women & Men 2: In Love There Are No
Rules (1991). Inoltre, è apparso anche in alcuni videoclip
come The Pogues featuring Kirsty MacColl: Fairytale of New
York (1987), Madonna: Bad Girl (1993) e Madonna:
The Video Collection 93:99 (1999).
Matt Dillon è su Instagram
7. Ha un profilo ufficiale
su Instagram. Come la maggior parte dei suoi colleghi,
anche Matt Dillon ha deciso di aprire un proprio account ufficiale
su Instagram, seguito da 187 mila persone. L’attore è abbastanza
attivo sul social e la sua bacheca pullula di foto che vedono
protagonista la sua passione per tante diverse forme d’arte, dando
spazio anche per i suoi incontri e viaggi di lavoro.
Matt Dillon: oggi
8. È tornato alla ribalta
con La casa di Jack. Matt Dillon ha letteralmente
spopolato (di nuovo) con il nuovo e controverso film di
Lars von Trier, La casa di Jack,
interpretando un serial killer psicopatico, quanto incline all’arte
e alla filosofia. Il film, che ha fatto
particolarmente discutere per la violenza sulle donne
rappresentata, ha tuttavia guadagnato lodi in particolare per
l’interpretazione di Dillon, da molti giudicata una delle sue più
spaventose e migliori della sua carriera.
9. Ha diversi progetti in
lavorazione. Attualmente Dillon ha da poco ultimato le
riprese di due nuovi film. Questi sono Asteroid City, il
nuovo film di Wes Anderson con Tom Hanks,
Scarlett Johansson e
Margot Robbie, e American Dreamer, di cui
si sa ancora poco e nulla. Successivamente reciterà in An Ocean
Apart, incentrato sulla storia d’amore tra gli scrittori
Simone de Beauvoir e Nelson Algren.
Matt Dillon: età e altezza
10. Matt Dillon è nato il 18
febbraio del 1964a New Rochelle, New
York. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.
Alice nella città punta
sempre più sui cortometraggi alla scoperta di registi emergenti e
nuovi talenti. Per l’edizione 2024 rafforza la propria
squadra con Christian De Schutte, che sarà responsabile
internazionale della sezione dedicata ai corti della prossima
edizione del festival, in programma dal 16 al 27 ottobre –
parallelamente alla Festa del Cinema di Roma e in sinergia con il
MIA (Mercato Internazionale Audiovisivo) – all’Auditorium Parco
della Musica, all’Auditorium Conciliazione e al Palazzo
Esposizioni.
A presiedere la giuria che assegnerà
il premio per il miglior cortometraggio sarà l’attore e regista
internazionale Matt Dillon, tra i più talentuosi e versatili di
Hollywood e atteso nei prossimi giorni al Festival di Cannes per
presenterà il film biografico “Maria” di Jessica Palud, nel quale
interpreta il ruolo di Marlon Brando di cui ricorrono quest’anno i
100 anni dalla nascita.
“Vengo a imparare, non a insegnare”
aveva dichiarato Matt Dillon che, dopo l’esperienza di presidente
di giuria per l’opera prima nel 2016, torna ad Alice nella città in
un’edizione che ancora più che in passato punterà sul mondo dei
cortometraggi. Dal 16 al 18 ottobre si terrà la seconda edizione
degli Short Film Days, spazio di networking ospitato a Palazzo
delle Esposizioni e dedicato al cinema breve, settore industriale
dinamico, giovane e variegato, passerella privilegiata per i
talenti emergenti prima dell’esordio nel lungometraggio.
Quello dei cortometraggi è un
settore che nasce con una vocazione fortemente internazionale
perché la principale forma di circuitazione avviene nei festival.
Anche per questo Alice nella città ha deciso di rafforzare la
selezione del concorso internazionale con l’inserimento di una
figura professionale riconosciuta dall’industry e dai festival di
tutto il mondo come Christian De Schutter, con un’esperienza
ventennale nella promozione del talento e di contenuti audiovisivi,
esperto di screen strategies, fino allo scorso anno direttore del
Flanders Image e membro del Board European Film Promotion e che
coordinerà quest’anno, con gli altri membri del comitato, la
selezione corti a partire dal marchè del Festival di Cannes.
“Siamo felici di accogliere in
giuria
Matt Dillon e lo ringraziamo per aver accettato di essere il
Presidente del concorso Onde corte – dichiarano Fabia Bettini e
Gianluca Giannelli, Direttori di Alice nella città -. Siamo
certi che metterà un’attenzione e una cura particolare nel
giudicare la selezione dei cortometraggi che a differenza dei film
devono avere una forza in più per catturare lo spettatore in pochi
minuti. Avere Dillon con noi sarà anche occasione di stimolo per i
registi in concorso, e ci permetterà di rafforzare una linea di
ricerca legata al racconto breve su cui stiamo investendo con
convinzione, come dimostra l’ingresso nella squadra di Christian De
Schutter nel coordinamento della selezione dei corti”
Deadline ha appreso che Matt Damon e Ben Affleck saranno i protagonisti del
thriller RIP, con Joe Carnahan
alla scrittura e alla regia. La società Artists Equity di Affleck e
Damon sta producendo con un piano per le riprese previsto per
questo autunno.
I dettagli della trama vengono
tenuti nascosti, a parte il fatto che il film viene descritto come
un thriller poliziesco. Si prevede che il progetto troverà presto
un distributore non appena verrà attirata l’attenzione di sale
cinematografiche e di streaming.
Dal lancio di Artists Equity nel
novembre 2022, Matt Damon e Ben Affleck hanno distribuito il loro primo
film, Air – La
storia del grande salto, nella primavera del
2023, ottenendo recensioni entusiastiche e una solida performance
al botteghino. Da allora, lo studio ha prodotto il documentario
The Greatest Love Story Never Told per Amazon MGM Studios
e Small Things Like These, che ha aperto il
Festival del cinema di Berlino di quest’anno e ha
vinto l’Orso d’argento per l’attrice non protagonista Emily
Watson.
Per quanto riguarda
RIP, il progetto è stato messo a punto abbastanza
rapidamente nelle ultime settimane. Matt Damon e Ben Affleck erano alla ricerca di un
nuovo progetto sotto la bandiera della compagnia mentre Affleck
stava terminando la produzione del suo seguito di The
Accountant. I due hanno provato a realizzare un altro
thriller poliziesco,
Animals, all’inizio dell’anno, ma non è stato
possibile organizzare la programmazione con The
Accountant 2 e il progetto è stato messo in pausa.
Non estraneo ai thriller
polizieschi, Carnahan si è fatto un nome nel corso degli anni con
film come Narc e Smokin’ Aces (in
cui è apparso anche Affleck), e il pubblico può aspettarsi fuochi
d’artificio simili anche per questo progetto.
Matt Damon è uno
degli attori più apprezzati di tutto il mondo e di tutto il cinema
moderno e contemporaneo. Ma non solo: è anche uno sceneggiatore e
produttore di successo. Premiato con i riconoscimenti più
prestigiosi del cinema, come l’Oscar e il Golden Globe, Damon ha
sempre dimostrato il suo talento.
Apprezzato per la sua versalità e
l’abilità di fare propri tutti i personaggi che interpreta, Damon è
sempre stato una scelta valida di tutti i registi con cui ha
lavorato, dando dimostrazione delle sue capacità e diversi talenti.
Sono tanti i film di successo a cui a partecipato e che lo hanno
reso famoso. Ecco, allora, quello che non sapevate su film,
altezza e il cameo in Thor: Ragnarok di Matt
Damon.
Matt Damon: film
Sin dalla più tenera età, Damon ha
sempre coltivato la passione per il cinema, che ha condiviso con il
suo grande amico Ben Affleck quando si sono conosciuti all’età
di dieci anni. Dopo aver praticato il palco teatrale per qualche
tempo, per 1988 debutta al cinema in Mystic Pizza, in un
piccolo ruolo.
Dopo un po’ di gavetta e dopo aver
interpretato ruoli marginali, ottiene la sua prima parte importante
per il film Il coraggio della verità, recitando insieme ad
attori del calibro di Meg Ryan e Denzel Washington. La metà degli anni ’90 sarà
il periodo chiave che darà una svolta alla sua carriera.
Dopo essere stato chiamato a
lavorare da Francis Ford Coppola nel 1997 in
L’uomo della pioggia, nello stesso anno scrive, insieme al
suo amico fraterno Ben, la sceneggiatura di un film che sarà poi un
cult: Will Hunting – Genio Ribelle. Per questo lavoro i due
ottengono l’Oscar per la migliore sceneggiatura l’anno
successivo.
Grazie a questo premio, la sua
carriera decolla: partecipa a Salvate il soldato Ryan di
Steven Spielberg, prende parte a
Il talento di Mr. Ripley e alla
trilogia Ocean’s (Ocean’s Eleven – Fate il vostro
gioco, Ocean’s Twelve e Ocean’s Thirteen).
Alto quasi un metro e ottanta,
Damon non ha mai avuto problemi con ogni tipo di
ruolo. Il suo fisico è sempre stato in grado di sostenere ruoli
di livello, sempre considerato per le sue qualità che per la sua
fisicità. Semmai, l’unica altezza che si può considerare, è quella
recitativa: perché Damon è sempre all’altezza dei ruoli da lui
interpretati e lo è stato anche in relazione ai suoi colleghi.
Perché non è proprio da tutti
essere in grado di partecipare a film importanti in giovane età, di
vincere un Oscar alla Migliore Sceneggiatura originale a soli 28
anni, di ricevere un’altra nomination dieci anni dopo al Miglior
Attore non Protagonista e lavorare con registi di primo ordine.
Senza contare la terza nomination per Sopravvissuto – The Martian e
la quarta come produttore per Manchester by the Sea.
È quindi all’altezza dei
suoi colleghi? Sicuramente, e non solo. Perché Damon è
sempre stato in grado di scegliere ruoli di un certo rilievo e, più
che altro, è stato in grado di dargli personalità, carattere, di
farli propri. Ad ogni personaggio da lui interpretato, Damon gli ha
conferito un’anima, la parte focale. Attore molto apprezzato per la
sua versatilità e per l’impegno, sceneggiatore stimato, produttore
coraggioso, Damon ha sempre rischiato con il suo lavoro e ha sempre
fatto bene.
Matt Damon in Thor Ragnarok
Nel novembre del 2017 è uscito al
cinema il terzo capitolo della saga dedicate al Dio del nord,
ovvero Thor: Ragnarok. In questo film, targato
Marvel Studios, Matt Damon è comparso
in un
cameo rivelatosi del tutto inaspettato per il pubblico. Durante
un’intervista, l’attore ha rivelato di essere stato contattato da
Chris Hemsworth e Taika
Waititi: Damon, amico di entrambi, ha ascoltato la loro
idea e ha deciso di accettare.
Ha pensato che fosse una cosa
pazza, ma che fosse anche geniale: cioè quella di un attore
teatrale che, facente parte di una comunità intergalattica, mette
in scena la fantasia del personaggio di Lok: Loki, infatti, aveva
chiesto di essere interpretato da una stella del teatro Asgardiano,
mentre si sarebbe recitata la sua morte.
In questo momento sono presenti
anche Luke Hemsworth (nei panni di Thor, ovvero quelli di suo
fratello Chris) e Sam Neill (nelle vesti di Odino, che aveva
lavorato con Waititi in Selvaggi in fuga). Sembra che tutti i
membri del cast si siano divertiti moltissimo, sia i tre attori,
sia Tom e Chris che si sono visti diversamente. Insomma, un’altra
bella esperienza per l’attore
americano.
Nel film, diretto da Taika Waititi,
vi sono Chris Hemworth,
Tom Hiddleston, Idris Elba e Anthony
Hopkins rispettivamente nei panni di Thor, Loki, Heimdall
e Odino, mentre tra le new entry ci sono Cate Blanchett,
Jeff Goldblum, Tessa Thompson, Karl Urban e Mark
Ruffalo (nei panni di Bruce Banner/Hulk). Alcuni camei
sono così veloci che non sono stati nemmeno accreditati, come è
successo a quello di Damon stesso.
L’intenzione di Matt
Damon di seguire le orme del suo fido compare Ben Affleck
sedendosi dietro la macchina da presa è nota da tempo: l’occasione
giusta sembrava finalmente arrivata, nella forma del progetto –
targato Warner e ancora senza titolo – incentrato
su un venditore che, arrivato in una piccola città, vede la propria
vita cambiare inaspettatamente.
Soggetto e sceneggiatura sono stati
sviluppati dallo stesso Damon, assieme allo scrittore Dave Eggers e
a John Krasinski(The Office). Matt Damon avrebbe tuttavia
recentemente deciso di abbandonare il progetto, almeno per quanto
riguarda la regia (mentre sarebbe comunque intenzionato a prendervi
parte in veste di attore): alla base della decisione vi sarebbe la
sovrapposizione di altri impegni, in particolare la partecipazione
alle riprese di Elysium, il nuovo lavoro di Neil Blomkamp, regista
di District 9. Nel frattempo, i fan dell’attore lo potranno vedere
in La mia vita è uno zoo di Cameron Crowe, la cui uscita è prevista
per il prossimo 16 marzo.
All’interno della finzione
cinematografica hollywoodiana, Matt
Damon ha dato un sacco di problemi date le numerose
missioni di salvataggio di cui è stato oggetto. Tra
Interstellar, Salvate il
Soldato Ryan e l’ultimo The
Martian, l’attore si è messo un sacco di volte nei
pasticci.
Ebbene Kynan Eng, un utente di
Quora, ha fatto due conti per vedere quanto è costato al
Governo Americano, nel corso dei film, salvare la vita a Damon.
Eccoli di seguito:
Il conto finale di tutti i
salvataggi ammonta a circa un trilione di dollari.
Ma diciamo la
verità, vale sempre la pena salvare Matt!
Geopolitica e azione sono un
binomio ricorrente nella sua filmografia, ma Matt
Damon è indubbiamente un interprete versatile, dedito
con passione al proprio mestiere e lontano dal glamour
hollywoodiano. Una curiosità: un considerevole numero di film
a cui ha partecipato reca nel titolo il nome del suo personaggio.
Matt Damon ha lavorato in numerose pellicole per
le quali si è sottoposto a un’intensa preparazione fisica, in molte
altre prevale invece la sua straordinaria sensibilità umana.
Non solo film d’azione e opere
d’autore volte all’impegno, ma anche pellicole fantasy (I
fratelli Grimm e l’incantevole strega di Terry
Gilliam, accanto al compianto Heath
Ledger), film psico-romantici (I guardiani del
destino), commedie per tutta la famiglia (La mia vita è uno
zoo), western d’autore (Il Grinta dei fratelli
Coen).
Matthew Paige Damon nasce a
Cambridge l’8 ottobre 1970, nei pressi di Boston. Figlio di
un banchiere e di un’insegnante di pedagogia, Matt Damon è il
secondogenito di una famiglia agiata che si trasferisce a Newton
fino al divorzio dei genitori, quando Matt ha appena due anni. I
due figli vengono affidati alla madre e i tre tornano a vivere
nella città natale.
Entra in una compagnia teatrale per
bambini e a 10 anni conosce una delle persone più importanti della
sua futura vita artistica: Ben Affleck. I due stringono una solida
amicizia, condividendo numerose passioni, dallo sport (i Boston Red
Sox) alla recitazione.
Il giovane Matt è uno studente
brillante e a 18 anni si iscrive alla facoltà di Letteratura
Inglese alla prestigiosa Università di Harvard. Ma dopo tre anni
abbandona gli studi accademici per dedicarsi alla sua più grande
passione: il cinema. A proposito di quel periodo, l’attore ha
affermato: “I personaggi che vedevo al cinema e in televisione
erano quelli che volevo interpretare, volevo diventare Marlon
Brando pur rimanendo me stesso”.
Dopo alcune performance teatrali,
nel 1988 debutta sul grande schermo con un cameo in Mystic
Pizza, al fianco di Julia Roberts. Nei primi anni novanta
ottiene soprattutto ruoli minori, fino al ruolo di primo piano ne
L’uomo della pioggia di Francis Ford Coppola. Nel film
tratto dal bestseller di John Grisham, Matt Damon interpreta il
protagonista pronto a tutto pur di lottare in nome della
giustizia.
In questi anni, l’attore si diletta anche nella scrittura di una
sceneggiatura insieme all’amico Ben Affleck. Finalmente la loro
opera attira l’attenzione di un produttore e diventa una pellicola:
si tratta di Will Hunting – Genio ribelle, che segna una
svolta nella carriera dei due migliori amici di Boston.
Il film diretto da Gus Van Sant è
un successo: i due attori/sceneggiatori affiancano Robin Williams,
che vince la statuetta come Migliore attore non protagonista,
mentre i poco più che ventenni Matt e Ben trionfano con l’Oscar per
la Migliore sceneggiatura originale, dopo aver conquistato il
Golden Globe e il Satellite Award, nonché numerosi premi della
critica.
La storia del ragazzo prodigio
complessato che impara a rapportarsi con il mondo apre al giovane
Matt le porte di Hollywood: Steven Spielberg lo sceglie per il suo
acclamato Salvate il soldato Ryan. Nella pellicola bellica
che si aggiudica ben 5 Academy Awards, l’attore interpreta proprio
il soldato che il Capitano John Miller (Tom Hanks) cerca di trarre
in salvo con una missione di recupero.
Si tratta di un momento
d’oro per Matt Damon. Dopo aver preso parte a
Il giocatore al fianco di Edward Norton, nel 1999 recita per
un altro grande nome di Hollywood: Anthony Minghella. L’attore è
infatti l’ambiguo protagonista di Il talento di Mr. Ripley,
circondato da un cast stellare che include Jude Law, Gwyneth
Paltrow, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman e una serie di
volti italiani (tra cui i fratelli Fiorello e Sergio Rubini).
Ripley è un ladro di identità che si vendica fatalmente di una
passione non ricambiata: inquietante con quel volto da bravo
ragazzo falsamente rassicurante dietro i suoi occhiali, Matt Damon
(che impara inoltre a suonare il piano appositamente per il film)
ottiene una candidatura ai Golden Globe come Migliore attore
drammatico.
Negli anni successivi, l’attore
continua a recitare per importanti registi, da Robert Redford
(La leggenda di Bagger Vance) a due fondamentali sodalizi
della sua carriera: Gus Van Sant (Gerry) e Steven
Soderbergh.
Per quest’ultimo, prende parte a
una delle due trilogie della sua carriera, ovvero Ocean’s Eleven
– Fate il vostro gioco, seguito da Ocean’s Twelve nel
2004 e Ocean’s Thirteen nel 2007. Nella scoppiettante
triade, la banda di ladri guidata da Danny Ocean (George Clooney)
si muove fra truffe, rapine, inganni nel mondo dei casinò e della
finanza.
Il 2002 segna l’inizio di una delle
più apprezzate saghe action di inizio millennio: la trilogia di
Bourne, ispirata ai romanzi di Robert Ludlum, in cui Matt Damon è
l’ex agente segreto Jason Bourne. In The Bourne Identity, il
protagonista è un uomo che non ricorda nulla del proprio passato,
ma braccato e ricercato e, dunque, costantemente in fuga. La
trilogia si completa con The Bourne Supremacy (2004) e
The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo (2007),
che hanno sbancato al box office mondiale affermandosi come grandi
successi al botteghino.
Ormai star agli occhi del grande
pubblico (nel 2007 People lo elegge come l’uomo più sexy del
mondo), Matt Damon è però un anti-divo che cerca di mantenere il
giusto distacco dalla fama e dal successo, dedicandosi alla
famiglia (la moglie Luciana e le tre figlie), agli amici e alle sue
attività filantropiche. La sua sensibilità nei confronti dei
problemi che affliggono il mondo matura anno dopo anno, mostrando
la sua indole altruista e solidale: “Devo ringraziare un amico,
George Clooney, per avermi aperto gli occhi”, confessa.
Matt Damon è un forte sostenitore
del movimento Occupy, nonché di ONE Campaign (organizzazione no
profit che cerca di aiutare le popolazioni più disagiate del
pianeta), H2O Africa Foundation e Water.org.
Oltre alla sua filantropia, Matt
Damon può vantare un curriculum che procede con lavori per altri
registi importanti, tra cui Martin Scorsese. In The Departed –
Il bene e il male, l’attore duetta con Leonardo DiCaprio in un
appassionante scambio di ruoli fra agenti di polizia e infiltrati:
i due lati della giustizia si mescolano nella caccia al boss Frank
Costello (uno strepitoso Jack Nicholson). Una vera e propria gara
di bravura fra i due protagonisti, intensi e carismatici, con una
buona dose di mistero e fragilità. The Departed trionfa agli
Academy Awards 2007 con quattro statuette, conferendo il primo
sospirato Oscar al grande regista italoamericano.
Ancora giustizia, inchieste e
spionaggio per Matt Damon, in The Informant! di Soderbergh
tratto dall’omonimo libro-inchiesta, ruolo per il quale l’attore è
ingrassato di diversi chili, e The Good Shepherd – L’ombra del
potere di Robert De Niro. Spietato agente segreto, il suo
personaggio è travagliato dal conflitto interiore, costretto a
scegliere tra ragion di stato e famiglia.
Un’altra importante parentesi della
sua carriera cinematografica è la doppia collaborazione con il
grande Clint Eastwood, per il quale recita innanzitutto in
Invictus – L’invincibile (2009), del tutto credibile nei
panni del capitano della nazionale sudafricana di rugby François
Pienaar, al quale Nelson Mandela (un monumentale Morgan Freeman) fa
comprendere l’esigenza di unire il Sudafrica sotto il segno dello
sport. Con Invictus, Matt Damon viene candidato all’Oscar
come Migliore attore non protagonista, ma la statuetta andrà a
Christoph Waltz per il suo Hans Landa in Bastardi Senza
Gloria.
Nel 2010 l’attore viene nuovamente
richiamato dal Maestro Eastwood nella sua pellicola successiva,
Hereafter. Il suo personaggio è un operaio con poteri
sovrannaturali, la cui storia si intreccia con quella di un bambino
e di una donna che hanno fatto fronte alla morte in modi diversi.
Pur di avere Damon come protagonista, il regista ha modificato i
piani di produzione affinché l’attore potesse completare le riprese
su un altro set.
Per Matt Damon, il cinema è anche
sinonimo di impegno, così nello stesso anno l’attore ritrova Paul
Greengrass, che lo aveva già diretto nei due sequel della trilogia
Bourne: il progetto in questione è Green Zone, in cui Matt
veste i panni di Roy Miller, un sottufficiale che aiuta un agente
della CIA nella ricerca delle armi di distruzione di massa: tra la
guerra in Iraq, inevitabili implicazioni geopolitiche e
inseguimenti, Miller è un uomo che non si arrende e disposto a
garantire l’autenticità dell’informazione.
Dopo l’ultima collaborazione con
Soderbergh nel corale Contagion, incentrato sulla minaccia
di una terribile pandemia, Matt Damon mostra una totale dedizione
al nuovo progetto diretto da Gus Van Sant: Primised Land.
Presentato di recente al Festival di Berlino e attualmente sui
nostri schermi, all’inizio Promised Land doveva segnare il
debutto alla regia di Matt Damon, che tuttavia ha dovuto rinunciare
per difficoltà di pianificazione. Basata su una storia dello
scrittore Dave Eggers, la sceneggiatura è stata scritta dai due
interpreti protagonisti, John Krasinski e lo stesso Damon, che dopo
Will Hunting continua a mantenere vivo l’interesse per la
sceneggiatura. Promised Land tratta temi scottanti ed
estremamente attuali relativi alle discutibili modalità di
estrazione del gas naturale ed è stato presentato in Italia come
“il film che la lobby dei petrolieri ha tentato invano di
sabotare”.
Matt Damon è la star hollywoodiana
per eccellenza che invita alla responsabilità civile: ce lo
mostrano la sua filmografia di attore e il suo impegno in primo
piano. Ci aspettiamo dunque che il prossimo futuro ci offra il suo
esordio alla regia, magari con un film che tratti i tempi oscuri
che stiamo vivendo negli ultimi anni in un contesto sempre più
globale e critico. Del resto, come egli stesso afferma,
“Dobbiamo cambiare tutti, dando l’esempio in prima
persona”.
E’ passato un po’ di tempo
dall’ultima apparizione di Matt
Damon in un film su Jason Bourne. Per la precisione,
era il 2007 quando è uscito The Bourne
Ultimatum, film che chiudeva idealmente la trilogia
dedicata all’agente Bourne. In questi ultimi anni però il franchise
si è evoluto, raccontandoci la storia di altri agenti come lui in
The Bourne Legacy, in cui Jeremy
Renner interpreta un altro agente, erede della stessa
condizione di Bourne.
“Sono
sempre stato aperto a tornare se il regista fosse stato Greengrass
– ha dichiarato Damon – Non siamo mai stati capaci di
realizzare una storia…quella che abbiamo realizzato sembrava una
maniera molto bella di finire il franchise. Amo il personaggio, mi
piacerebbe vedee cosa gli accade poi.”
Nel 2009, Damon e Greengrass sono
tornati a lavorare insieme in The Green
Zone. La scorsa estate la Universal ha annunciato di
voler sviluppare ulteriormente il franchise attraverso la figura di
Aaron Cross, interpretato proprio da Jeremy
Renner, personaggio introdotto appunto in
Legacy. Anche Cross, come Bourne, fa
parte a sua insaputa dell’Operazione Outcome, che doveva invece
essere terminata.
Matt
Damon conferma di essere in trattative per entrare a
far parte del cast di Elysium,
il nuovo film fantascientifico di Neill Blomkamp, e rivela di non
vedere l’ora di lavorare con il regista..
Ci spero. Voglio davvero,
davvero, davvero fare questo film, e voglio lavorare con Neill
Blomkamp. Penso che sia un genio. Ho adorato District 9, è stato
uno dei miei film preferiti del 2009. Le performance erano
straordinarie. Quindi la mia speranza è che tutto questo succeda
davvero.
E’ un’idea straordinaria. E’ un lavoro al 100% di Neill,
mettiamola in questo modo. Ed è anche il più grande complimento che
posso fargli.
Elysium sarà ambientato tra 160
anni, e sarà un film fantascientifico dagli spunti socio-politici
ma con il tono da action-movie hollywoodiano. Il budget sarà
superiore a quello di District 9,
Qualche giorno fa vi
avevamo riferito della simpatica dichiarazione di Matt
Damon in merito ai supereroi: ne avrebbe interpretato
uno solo se a dirigere ci fosse stato il suo amico Ben
Affleck.
I fan, si sa, certe cose le prendono
sul serio e parimenti sembra che Matt abbia cominciato a
considerare l’idea sul serio.
Durante il nuovo shwo di
Kevin Smith, Geeking Out, l’attore ospite
è stato invitato a leggere le frasi celebri di alcuni dei più
potenti personaggi DC, compresi Green Lanter e Shakam.
Ecco il risultato!
Sembra chiaro che si tratta di un
gioco a cu Matt Damon si è prestato. Anche perché
tempo addietro l’attore aveva serenamnete dichiarato che lui aveva
già un supereroe da interpretare, Jason Bourne, con il quale
tornerà presto al cinema.
In occasione della premiere inglese
di Jason Bourne, è stato chiesto a
Matt
Damon (come da tradizione ormai quando si intervistano
le star di hollywood) se in futuro amerebbe interpretare un
supereroe. La sua risposta è stata la seguente: “Se fosse
coinvolto il giusto regista, prenderei seriamente in considerazione
la cosa. Onestamente non so neanche quali supereroi sono rimasti.
Credo siano già stati usati tutti!”.
Poi ha aggiunto: “Se fosse Ben
a dirigermi, volerei a New York senza farlemo ripetere due volte.
Adoro lavorare con Ben. Il problema è che ogni volta che dirige un
film si prende anche il ruolo più bello. Quindi fino a che non
deciderà di lasciare quel ruolo al suo migliore amico, non
lavoreremo mai insieme”.
In merito al film
Matt Damon ha dichiarato: “Non voglio svelare
troppo. Jason Bourne si muoverà in un’Europa costretta
all’austerity e in un mondo post- Snowden. Molto è cambiato, non è
vero? Adesso il dibattito sullo spiare o sulle libertà civili è
acceso, così come sulla natura della democrazia. Partiremo dalla
Grecia, la culla della democrazia, e finiremo a Las Vegas,
l’incarnazione più grottesca…”
Nel cast del film Matt
Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet Cassel e
Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Ci siamo, dopo un
innumerevole susseguirsi di voci e rumors è finalmente giunta la
notizia che in molti aspettavano da tempo, Matt
Damonè ufficialmente pronto a tornare nel
franchise Bourne nei panni
dello storico ex agente della CIA Jason Bourne.
La conferma di questo gradito
ritorno ci giunge direttamente dalla voce dell’attore originario di
Cambridge che, per ben tre volte, ha prestato il proprio sul grande
schermo al protagonista dei romanzi firmati da Robert
Ludlum.
Queste le dichiarazioni di Matt Damon:
“Accadrà nel 2016, quando il film uscirà. Paul Greengrass lo
dirigerà e questo è tutto ciò che chiedevo. Avevo bisogno che lui
ci fosse per dire di sì.”
Dunque un doppio ritorno all’ovile,
non solo quello di Damon ma anche la
piacevole notizia che vede Paul Greengrass nuovamente al
timone della serie dopo aver diretto The Bourne
Supremacy e The Bourne
Ultimatum.
Quali saranno i piani per il futuro
del franchise e Jeremy Renner (protagonista di
The Bourne Legacy) non ci è dato
saperlo, ma siamo certi che presto riceveremo ulteriori
informazioni a riguardo.
Quest’anno è uscito al cinema con
discreto successo Thor: Ragnarok, terzo capitolo della
saga dedicata al Dio del Tuono targata Marvel Studios. Come molti
di voi sapranno, l’attore Matt
Damon è comparso nel film in un cameo e dopo aver
commentato sulla possibilità di ritornare, in questi giorni
l’attore ha rivelato a
Collider come è nata l’idea; gli è stato anche chiesto se
desiderasse da tempo far parte di un film Marvel:
DAMON: No, no, no. Chris e
Taika mi hanno chiamato, sono amico di quei ragazzi. Mi hanno
raccontato la loro l’idea e ho pensato che fosse una roba pazza,
l’idea di un attore teatrale di una comunità intergalattica che
praticamente metteva in scena questa fantasia del personaggio di
Tom Hiddleston. Ho pensato che fosse solo una grande idea,
divertente e molto facile da fare. Quei ragazzi sono stati
molto divertenti, e Taika gestisce il set in maniera davvero
divertente. È stata qualcosa di estremamente leggero per me.
Tom e Chris erano sempre li, abbiamo riso per tutto il
tempo.
Vi ricordiamo che Matt
Damon sarà presto al cinema protagonista di due film molto
attesi: Downsizing:
Vivere alla grande di Alexander
Payne e Suburbicon,
Dove tutto è come sembra, attualmente nelle sale
cinematografiche italiane.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si
annoverano il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
Dopo le esperienze di
Elysium, The Zero Theorem e l’imminente
Interstellar, Matt
Damon pare attratto solo da film Sci-Fi come dimostra
il suo interesse per il ruolo principale in The
Martian, film basato sull’E-Book di Andy Weir che
racconta la storia di un’astronauta che durante una spedizione su
Marte viene travolto da una tempesta di polveri, a causa della
quale viene spazzato via dalla sua navicella e dal resto degli
astronauti, rimanendo così solo nella desolazione rossa.
Ancora non si sa nulla riguardo a
sceneggiatore e regista, anche se per questo ruolo era stato
contatto Drew Goddard, che ha dovuto rifiutare per
i troppi impegni che lo vedono coinvolto (da
Daredevil a The Sinister
Six).
Sempre l’EW ha diffuso una nuova
foto del protagonista di Jason BourneMatt
Damon pronto a fare fuoco nel nuovo sequel del
franchise che lo vede protagonista.
In merito al film
Matt Damon ha dichiarato: “Non voglio svelare
troppo. Jason Bourne si muoverà in un’Europa costretta
all’austerity e in un mondo post- Snowden. Molto è cambiato, non è
vero? Adesso il dibattito sullo spiare o sulle libertà civili è
acceso, così come sulla natura della democrazia. Partiremo dalla
Grecia, la culla della democrazia, e finiremo a Las Vegas,
l’incarnazione più grottesca…”
Nel cast del film Matt
Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet Cassel e
Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Il cameo di Matt
Damon in Thor: Ragnarok è senz’altro un
momento esilarante, e in quanto abitante di Asgard, l’attore
interpretato da Damon (che nel film interpreta la parte di Loki
nell’opera teatrale che celebra il Dio dell’Inganno come salvatore
del Regno) potrebbe essersi salvato insieme agli altri asgardiani
sulla nave/arca che vediamo a fine film.
Durante un’intervista
con Collider,
Kevin Feige, boss Marvel Studio, non ha
scoraggiato la prospettiva di mostrare di nuovo il personaggio di
Damon al cinema:
“Penso, così come mi ha detto
lui stesso l’altra sera sul tappeto rosso, che adesso c’è questo
attore asgardiano disperso nell’universo, visto che Asgard è andata
distrutta. Chissà? Potrebbero esserci delle avventure di un attore
asgardiano, da qualche parte, nel futuro.”
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
L’affermazione può sembrare un po’
controversa, ma Matt
Damon ha sicuramente dato una spiegazione argomentata
e plausibile a ciò che ha dichiarato.
Second l’attore di The
Martian infatti i suoi colleghi dovrebbero essere
discreti e silenzioni in merito alla loro privacy, soprattutto per
quanto riguarda la sessualità “che è una grande parte di come è
una persona”. “Che tu sia gay o etero – ha dichiarato
Damon – le persone non dovrebbero sapere nulla della tua
sessualità perché è uno dei misteri che si dovrebbero mettere in
scena (con il lavoro d’attore, ndr.)”.
Siete d’accordo? Vedremo
Matt Damon al cinema dall’1 ottobre in
Sopravvissuto – The Martian.
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Ecco la sinossi:
Durante una missione su Marte,
l’astronauta Mark Watney (Matt Damon) viene
considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato
dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo
sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al
suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per
trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo.
A milioni di chilometri di distanza,
la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano
instancabilmente per cercare di portare “il marziano” a casa,
mentre i suoi compagni cercano di tracciare un’audace, se non
impossibile, missione di salvataggio.
Sopravvissuto – The
Martian vede protagonisti anche un cast d’eccezione
composto da Kate Mara, Jessica Chastain, Kristen Wiig,
Sebastian Stan, Sean Bean, Michael Peña, Mackenzie Davis, Chiwetel
Ejiofor e Jeff Daniels.
Durante un’intervista per la
promozione di Monuments
Men,Matt
Damon rivela l’esperienza sul set di
Interstellar con Christopher Nolan: “E stato
fantastico lavorare con lui (Nolan ndr) e spero di farlo
ancora.Sta lavorando su un grande progetto e ci sono
veramente poche persone che possono lavorare con quel materiale e
fare un grande film.Io e Matthew ci siamo divertiti molto
sul set”
L’intervistatore prosegue chiedendo
se c’è qualcosa che l’ha sorpreso di Nolan: “No è stato
esattamente come mi aspettavo e sono rimasto incredibilmente
colpito, penso che sarà veramente un grande film.Matthew
è la star del film e in questo periodo è fantastico ed è
estremamente concentrato su tutto.” Di seguito il video
dell’intervista, mentre qui potete trovare
un’intervista in cui Christopher Nolan parla della
sua carriera:
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del
sidro”).
Il cast principale include anche
Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da
Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da
Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
In tour per pubblicizzare
The Martian, Matt
Damon ha aperto all’idea di poter interpretare un
supereroe. Parlando al New York Daily News ha anche rivelato di
essere stato molto vicino ad un ruolo in un cinecomic in passato:
“Io e Ben Affleck siamo sempre stati appassionati di Daredevil,
era il fumetto che leggevamo quando eravamo bambini. Ma quando
hanno realizzato un film, nel 2003, ho rifiutato, perchè non
riuscivo a capire. Non avevo visto nessun lavoro del regista (Mark
Steven Johnson) ed ero indeciso. Così dissi semplicemente “no”. Ben
invece “devo farlo”.
Nonostante le reazioni al film
furono molto negative, Matt Damon non rifiuterebbe
di interpretare Daredevil in un nuovo
film, magari diretto da Christopher Nolan: “Se Chris
Nolan venisse da me e dicesse “Voglio fare un film su Daredevil” lo
farei immediatamente”.Daredevil
intanto è tornato sul piccolo schermo, nella serie televisiva con
protagonista Charlie Cox.
Di recente Matt
Damon ha dichiarato che il suo supereroe è
Jason Bourne e che non è interessato a
interpretarne altri. Ma è chiaro che se la proposta giusta dovesse
arrivare non si tirerebbe indietro.
Per proposta giusta Damon intende un
film su un eroe preciso, che coinvolge la sua sfera personale. Si
tratta nientemeno che di Daredevil, lo stesso personaggio che ha
causato tanti grattacapi e rimpianti al suo migliore amico,
Ben Affleck.
“Per noi l’eroe è stato sempre
Daredevil, è il fumetto che leggevamo da ragazzini. Quando è
arrivata la proposta nel 2003 io dissi di no, perché non conoscevo
il regista e quello che aveva fatto. Ben invece disse di sì, ma non
credo che ora sia troppo soddisfatto di quel film. (…) Se Chris
Nolan mi volesse in un film su Daredevil lo farei senza
pensarci”.
Considerando le similitudini tra il
personaggio di Batman, che Nolan ha raccontato così bene a livello
cinematografico, e quello di Dardevil, per ora alla Netflix con il volto di Charlie Cox,
l’idea di Matt Damon non sarebbe per niente
strana, se non fosse che Nolan è felicemente sposato con la Warner
che produce DC, almeno per ora.
Matt
Damon è l’intenso protagonista di una nuova immagine
tratta da Bourne 5, il ritorno
dell’agente segreto della CIA diretto da Paul
Greengrass.
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In merito al film Matt
Damon ha dichiarato: “Non voglio svelare troppo. Jason
Bourne si muoverà in un’Europa costretta all’austerity e in un
mondo post- Snowden. Molto è cambiato, non è vero? Adesso il
dibattito sullo spiare o sulle libertà civili è acceso, così come
sulla natura della democrazia. Partiremo dalla Grecia, la culla
della democrazia, e finiremo a Las Vegas, l’incarnazione più
grottesca…”
Nel cast del film Matt
Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet Cassel e
Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Matt
Damon si è prestato a realizzare questo simpatico
video sull’autodifesa, o meglio un tutorial in cui l’attore,
interprete di Jason Bourne, insegna come
vincere una rissa da bar.
In merito al film Matt
Damon ha dichiarato: “Non voglio svelare troppo. Jason
Bourne si muoverà in un’Europa costretta all’austerity e in un
mondo post- Snowden. Molto è cambiato, non è vero? Adesso il
dibattito sullo spiare o sulle libertà civili è acceso, così come
sulla natura della democrazia. Partiremo dalla Grecia, la culla
della democrazia, e finiremo a Las Vegas, l’incarnazione più
grottesca…”
Nel cast del film con Damon,
Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet
Cassel e Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Ecco nuove immagini dal set di
Bourne 5 in cui Matt
Damon in slendida forma è pronto a tornare nei panni
dell’agente Jason Bourne. Gli scatti, rubati sul set di Berlino, ci
mostrano le prime riprese del film che sarà diretto da Paul
Greengrass.
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In merito al film Matt
Damon ha dichiarato: “Non voglio svelare troppo. Jason
Bourne si muoverà in un’Europa costretta all’austerity e in un
mondo post- Snowden. Molto è cambiato, non è vero? Adesso il
dibattito sullo spiare o sulle libertà civili è acceso, così come
sulla natura della democrazia. Partiremo dalla Grecia, la culla
della democrazia, e finiremo a Las Vegas, l’incarnazione più
grottesca…”
Nel cast del film Matt
Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet Cassel e
Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Matt Damon ha rivelato
in un’intervista a Entertainment Weekly che
Christopher Nolan si è fatto
strada in una delle sessioni di terapia di coppia dell’attore.
Evitando i dettagli coniugali, Damon ha raccontato di aver detto a
sua moglie che si sarebbe preso una pausa dalla recitazione con una
sola eccezione, una chiamata di Nolan per un suo film e la moglie
ha accettato le condizioni. Poi, come sappiamo, è arrivato Oppenheimer.
“Sembrerà inventato, ma in
realtà è vero”, ha detto Matt Damon. “Ho
dovuto – per non entrare troppo sul personale – negoziare a lungo
con mia moglie che mi stavo prendendo una pausa. Ero stato
brevemente in “Interstellar” e poi Chris mi ha messo in pausa per
un paio di film, quindi non ero nella rotazione, ma in realtà
durante la terapia di coppia ho negoziato – questa è una storia
vera – che l’unica eccezione al mio tempo off era se Chris Nolan
avesse chiamato. Questo senza sapere se stesse lavorando o meno a
qualcosa, perché non te lo dice mai. Ti chiama solo di punto in
bianco.”
Nolan ha chiamato Damon per
offrirgli il ruolo di Leslie Groves, il direttore
del Progetto Manhattan. Groves ha scelto Los Alamos come uno dei
numerosi siti di test per lo sviluppo della bomba atomica. Ha anche
reclutato personalmente J. Robert Oppenheimer (interpretato da Cillian Murphy)
per guidare la carica a Los Alamos – una scelta controversa
all’epoca poiché Oppenheimer non aveva un premio Nobel e
un’esperienza di leadership amministrativa.
Tutto quello che sappiamo sul
film Oppenheimer
Scritto e diretto
daChristopher Nolan,
Oppenheimer è un
thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico
nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve
rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è
interpretato da Cillian
Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e
da Emily
Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e
botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio
Oscar Matt
Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr.,
direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr.
interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione
statunitense per l’energia atomica. La candidata all’Oscar Florence
Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock,
Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward
Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber
e Josh Hartnett
interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest
Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore
dell’Oscar Rami
Malek e questo film vede Nolan riunirsi con
l’attore, scrittore e regista otto volte candidato
all’Oscar Kenneth
Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan
(Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan
Arnold (serie Halloween), David Krumholtz
(La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich
(Solo: A Star
Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere
Oscuro – Il ritorno). Il film è tratto dal libro vincitore
del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and
Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird
e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è
prodotto da Emma Thomas, Charles
Roven di Atlas Entertainment e Christopher
Nolan.
Oppenheimer è girato sia
in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include,
per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica
IMAX in bianco e nero. I film di Nolan, tra cui Tenet, Dunkirk, Interstellar, Inception e la
trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di
dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e
36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.