Ecco nuove immagini dal set di
Bourne 5 in cui Matt
Damon in slendida forma è pronto a tornare nei panni
dell’agente Jason Bourne. Gli scatti, rubati sul set di Berlino, ci
mostrano le prime riprese del film che sarà diretto da Paul
Greengrass.
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In merito al film Matt
Damon ha dichiarato: “Non voglio svelare troppo. Jason
Bourne si muoverà in un’Europa costretta all’austerity e in un
mondo post- Snowden. Molto è cambiato, non è vero? Adesso il
dibattito sullo spiare o sulle libertà civili è acceso, così come
sulla natura della democrazia. Partiremo dalla Grecia, la culla
della democrazia, e finiremo a Las Vegas, l’incarnazione più
grottesca…”
Nel cast del film Matt
Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet Cassel e
Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Matt Damon ha rivelato
in un’intervista a Entertainment Weekly che
Christopher Nolan si è fatto
strada in una delle sessioni di terapia di coppia dell’attore.
Evitando i dettagli coniugali, Damon ha raccontato di aver detto a
sua moglie che si sarebbe preso una pausa dalla recitazione con una
sola eccezione, una chiamata di Nolan per un suo film e la moglie
ha accettato le condizioni. Poi, come sappiamo, è arrivato Oppenheimer.
“Sembrerà inventato, ma in
realtà è vero”, ha detto Matt Damon. “Ho
dovuto – per non entrare troppo sul personale – negoziare a lungo
con mia moglie che mi stavo prendendo una pausa. Ero stato
brevemente in “Interstellar” e poi Chris mi ha messo in pausa per
un paio di film, quindi non ero nella rotazione, ma in realtà
durante la terapia di coppia ho negoziato – questa è una storia
vera – che l’unica eccezione al mio tempo off era se Chris Nolan
avesse chiamato. Questo senza sapere se stesse lavorando o meno a
qualcosa, perché non te lo dice mai. Ti chiama solo di punto in
bianco.”
Nolan ha chiamato Damon per
offrirgli il ruolo di Leslie Groves, il direttore
del Progetto Manhattan. Groves ha scelto Los Alamos come uno dei
numerosi siti di test per lo sviluppo della bomba atomica. Ha anche
reclutato personalmente J. Robert Oppenheimer (interpretato da Cillian Murphy)
per guidare la carica a Los Alamos – una scelta controversa
all’epoca poiché Oppenheimer non aveva un premio Nobel e
un’esperienza di leadership amministrativa.
Tutto quello che sappiamo sul
film Oppenheimer
Scritto e diretto
daChristopher Nolan,
Oppenheimer è un
thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico
nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve
rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è
interpretato da Cillian
Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e
da Emily
Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e
botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio
Oscar Matt
Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr.,
direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr.
interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione
statunitense per l’energia atomica. La candidata all’Oscar Florence
Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock,
Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward
Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber
e Josh Hartnett
interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest
Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore
dell’Oscar Rami
Malek e questo film vede Nolan riunirsi con
l’attore, scrittore e regista otto volte candidato
all’Oscar Kenneth
Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan
(Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan
Arnold (serie Halloween), David Krumholtz
(La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich
(Solo: A Star
Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere
Oscuro – Il ritorno). Il film è tratto dal libro vincitore
del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and
Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird
e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è
prodotto da Emma Thomas, Charles
Roven di Atlas Entertainment e Christopher
Nolan.
Oppenheimer è girato sia
in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include,
per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica
IMAX in bianco e nero. I film di Nolan, tra cui Tenet, Dunkirk, Interstellar, Inception e la
trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di
dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e
36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.
Parlando al The Late Show with Stephen Colbert, l’attore
Matt Damon ha aggiornato i fan riguardo il
chiacchierato
nuovo film su Jason Bourne, il personaggio
protagonista degli omonimi romanzi di Robert
Ludlum. Secondo Damon, ad ora “non gli è stato fornito
alcun dettaglio” in merito a informazioni approfondite su un
Jason Bourne 6. Tuttavia, ha detto che il regista di
Niente di nuovo sul fronte Occidentale,Edward
Berger “ha avuto un’idea” per il film di Bourne e
ci sta attualmente lavorando. Il coinvolgimento di Damon in tale
progetto non è stato però ancora confermato.
“Non mi sono stati forniti
dettagli. No, no, no. Ma c’è un grande regista, Edward Berger, che
ha diretto Niente di nuovo sul fronte Occidentale. Non so se
l’avete visto, è uscito di recente. Fantastico. Un regista tedesco,
meraviglioso. E ha detto di avere un’idea. Mi piacerebbe lavorare
con lui! Ci sta lavorando, quindi sono ansioso di vedere se questa
cosa – spero che sia grandiosa e che si possa fare“, ha
dichiarato Damon, aggiungendo che “a un certo punto, qualcuno
dovrà prendere in mano la situazione. Non sto
ringiovanendo“.
Matt Damon è Jason Bourne
Iniziata nel 2002 con The Bourne Identity, la saga è incentrata un uomo che
soffre di amnesia e che cerca di sfuggire ai suoi assassini mentre
tenta di riacquistare la memoria e scoprire cosa gli è accaduto. Un
secondo film è poi stato realizzato con il titolo di The Bourne Supremacy, seguito poi da un terzo film
intitolato The Bourne Ultimatum. Nel 2012 è poi stato realizzati
The Bourne Legacy, dove si fa la conoscenza di un
nuovo personaggio interpretato da Jeremy Renner. Nel 2016, però, Damon ha
ripreso il ruolo in Jason Bourne, ad oggi l’ultimo film della saga. Da
quel momento i fan attendono un nuovo capitolo e con l’arrivo di
Berger tale progetto potrebbe concretizzarsi a breve.
La Universal Pictures è in
fase di trattative con Matt
Damon e Paul Greengrass allo scopo di
riportare la coppia nel franchise di Bourne. La notizia, data da
ComingSoon.net, arriva inaspettata e a
sorpresa, considerando la parentesi di The Bourne
Legacy in cui nè l’attore nè il regista erano stati
coinvolti.
Aspettiamo ulteriori aggiornamenti
ed eventuali conferme o smentite ufficiali.
Il quarto
capitolo The Bourne Legacyera
incentrato sulla figura di una nuova spia interpreta
appunto Jeremy Renner. Nel cast del film
oltre a Rachel Weisz anche Edward Norton ,
Albert Finney , Joan Allen , Scott Glenn , Stacy
Keach e Oscar Isaac .
Lo scrittore
di Bourne
5 sarà Andrew Baldwin, che
avrà il compito di riscrivere lo script di Robert
Ludlum e Anthony Peckham.
Matt
Damon torna al ruolo di sceneggiatore per la prima
volta dai tempi di Will Hunting: ha
infatti scritto Promise Land, che
sarà diretto da Gus van Sant.
Damon ha collaborato nell’occasione
con John Krasinski, conosciuto per il ruolo di Jim
in “The Office“, il quale non è nuovo
alle sceneggiatore, avendo già scritto e girato un
film, tratto dal romanzo di David Foster
Wallace Brevi interviste a uomini
schifosi. I due saranno anche protagonisti del
film.
Promise Land segue le vicende di Steve Butler (Damon) che per
conto di una grande azienda va in una piccola città, cercando di
convincere gli agricoltori locali a vendere la propria terra alla
propria compagnia, che intende poi procedere alla ricerca di
giacimenti di gas naturale.
Il protagonista, accompagnato da
una partner più esperta (Frances McDormand)
sembra inizialmente avere successo, anche dal punto di vista
sentimentale, conquistando le attenzioni di una maestra del luogo
(Rosemarie DeWitt), fino a quando non si trova ad
affrontare l’ambientalista radicale Dustin (Krasinski), che farà di
tutto per mettere l’intera città contro i due rappresentanti.
Promise Land doveva in origine
essere anche diretto dallo stesso Damon, il quale poi ha dovuto
rinunciarvi per i troppi impegni: la regia è passata allora a Gus
Van Sant, rinnovando una collaborazione già sperimentata in
Will Hunting e in Jerry.
Presto vedremo Matt
Damon e i fratelli Affleck, Ben e Casey, nel film
The Trade. Il film è incentrato sulla storia di
Mike Kekich e Fritz Peterson, due giocatori della
squadra di baseball dei New York Yankees che, nel 1973, furono
protagonisti di uno scandalo per il fatto di essersi scambiati
mogli, case, auto. “Vite”, nelle parole dello stesso
Kekich.
Già esiste un copione originale del film, firmato da Dave Mandel
inoltre, secondo le più recenti informazioni i due fratelli Affleck
starebbero revisionando a fondo un’ampia parte del copione. Per il
ruolo di Matt Damon, le cose non sono chiarissime: potrebbe essere
protagonista di fronte alla macchina da presa assieme a Ben, oppure
esordire nella regia lasciando la recitazione agli altri due. O,
addirittura, recitare e dirigere allo stesso tempo.
Alcuni giorni fa vi avevamo
riportato le dichiarazioni di Matt
Damon in merito alla possibilità di prendere parte ad
un cinecomic: l’attore ha dichiarato che interpreterebbe un
supereroe solo se a dirigere il film ci fosse il suo amico
Ben Affleck.
Pochi giorni dopo, in occasione del
nuovo show di Kevin Smith, Geeking Out,
l’attore è stato invitato a leggere delle celebri frasi di alcuni
dei più potenti personaggi DC, compresi Green Lanter e Shakam.
Adesso qualcuno ha preso più
seriamente la questione, realizzando una fan art in cui ha
immaginato il protagonista dell’atteso Jason Bourne nei panni di
Green Arrow (forse anche spinto dal look dell’attore mostrato nel
primo trailer ufficiale del suo prossimo film The Great Wall).
Potete vedere l’artwork di
seguito:
Cosa ne pensate? Vi piacerebbe
vedere Matt Damon nei panni di Green Arrow o
pensate che sia più adatto a portare sul grande schermo un altro
supereroe?
Di recente la superstar mondiale ha
dichiarato di volersi concedere un anno di pausa dalla recitazione.
Quindi, la possibilità che possa prendere parte ad un cinecomic
Marvel o DC è per il momento ancora
remota. Allo stesso tempo, il suo coinvolgimento all’interno di un
progetto del genere sembra essere – come per la maggior parte dei
suoi colleghi – un passo inevitabile.
Dopo la parentesi con protagonista
Jeremy Renner, Matt
Damon è pronto a riprendersi il suo supereroe, così
come lo ha spesso definito. Durane il Super Bowl 50 è andato in
onda il primo trailer ufficiale del quinto film sull’agente Bourne,
che si intitolerà proprio Jason
Bourne.
Ecco il trailer e a seguire il primo motion poster
ufficiale.
In merito a Jason
BourneMatt Damon ha dichiarato:
“Non voglio svelare troppo. Jason Bourne si muoverà in
un’Europa costretta all’austerity e in un mondo post- Snowden.
Molto è cambiato, non è vero? Adesso il dibattito sullo spiare o
sulle libertà civili è acceso, così come sulla natura della
democrazia. Partiremo dalla Grecia, la culla della democrazia, e
finiremo a Las Vegas, l’incarnazione più grottesca…”
Nel cast del film Matt
Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet Cassel e
Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Mentre cresce l’attesa per Jason
Bourne, l’atteso nuovo capitolo del franchise action
con protagonista Matt
Damon, in una recente intervista con l’Hollywood
Reporter il celebre attore ha parlato del futuro della saga e della
possibilità (come spesso accade nei franchise di successo) di
essere sostituito da un attore più giovane nei capitoli a
venire.
Queste le sue parole:
“Sicuramente verrò sostituito
da un attore più giovane un giorno o l’altro. È qualcosa che
capita a tutti. Questi franchise sono destinati a riavviarsi
continuamente. Va bene così. L’unico controllo che posso esercitare
in prima persona è sui film nei quali sono ancora coinvolto, ecco
perché mi sono battuto tanto affinché in questo capitolo avessimo
le stesse persone con le quali abbiamo lavorato in passato,
come il regista Paul Greengrass. Girare un film del genere a 45
anni è chiaramente diverso che farlo a 29, ma bisogna comunque
correre il più possibile. Devi farlo”.
In merito a Jason
BourneMatt Damon ha dichiarato:
“Non voglio svelare troppo. Jason Bourne si muoverà in
un’Europa costretta all’austerity e in un mondo post- Snowden.
Molto è cambiato, non è vero? Adesso il dibattito sullo spiare o
sulle libertà civili è acceso, così come sulla natura della
democrazia. Partiremo dalla Grecia, la culla della democrazia, e
finiremo a Las Vegas, l’incarnazione più grottesca…”
Nel cast del film Matt
Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet Cassel e
Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Warner Bros.
sarebbe pronta a sviluppare, con la partecipazione nella produzione
di Ben Affleck,Matt
Damon e Jennifer Todd,una serie di
fumetti targata Dc Comics. Stiamo parlando di
Sleeper,fumetto della serie Vertigo di
proprietà Dc Comics,scritto da Ed Burbaker e
disegnato da Sean Phillips.
Non si tratterebbe di una novità
assoluta questa produzione in quanto Warner, già nel 2008,
chiamò Sam Raimi e Tom
Cruise per attuare il progetto. Le vicende
racconteranno la vita di Holden Carver in un universo noir dove
alcune persone stanno sviluppando spontaneamente dei
superpoteri.
In particolare vedremo come il
potere di Carver,assorbire e trasmettere il dolore ad altri, verrà
messo al servizio di un’agenzia governativa per fermare
un’organizzazione criminale rea di aver assassinato molte persone.
Lo studio avrebbe già contattato Shawn Ryan e
David Wiener(entrambi sceneggiatori di serie tv
rispettivamente per The Shield e The Killing) per scrivere
l’adattamento.
Un altro bravissimo attore si prepara
a posizionarsi dietro la macchina da presa. Stiamo parlando di
Matt
Damon che presto dirigerà un drammatico ancora senza titolo,
scritto assieme all’attore di The Office, John Krasinski.
Dopo il grande successo di
Ford v Ferrari, uscito in Italia con il
titolo Le Mans ’66 – La Grande
Sfida,Matt
Damon e il regista James Mangold
torneranno a lavorare insieme. Come apprendiamo da Deadline, infatti,
Damon e Mangold si ritroveranno sul set per un nuovo progetto
targato 20th Century Studios (ex 20th Century Fox) e intitolato
The Force.
Si tratta dell’adattamento
cinematografico dell’omonimo romanzo bestseller di Don
Winslow, pubblicato nel 2017 ed edito in Italia col titolo
“Corruzione”. Il romanzo è ambientato a New York tra il 2015 e il
2016 ed ha come protagonista Denny Malone, un detective del NYPD:
nel film Damon interpreterà proprio Malone.
La sceneggiatura di The
Force porterà la firma dello stesso Mangold in
collaborazione con Scott Frank, che con il regista
aveva già lavorato per Logan – The
Wolverine. Il duo si baserà su una bozza alla
quale ha lavorato David Mamet. Tra i produttori
del film ci saranno anche Ridley Scott e la sua
Scott Free.
Di seguito la sinossi ufficiale del romanzo di Don
Winslow:
“A New York potevi
aspettarti che finisse in galera chiunque. Il sindaco, il
presidente degli Stati Uniti, persino il papa. Chiunque ma non il
poliziotto eroe Dennis Malone. Lo sbirro che aveva messo in piedi
la migliore unità dell’NYPD. Che sapeva in quali armadi erano
nascosti tutti gli scheletri. Perché molti li aveva nascosti lui.
Danny Malone voleva solo essere un bravo poliziotto. Era il re
della Manhattan North Special Force, detta Da Force. L’unità che
imperversava sulle strade di Harlem come un vento impetuoso
spazzando via ogni immondizia. Ma ora che Malone è finito in
galera, quel vento non soffia piú. Malone e i suoi erano i piú
svegli, i piú abili, i piú veloci. Quelli che in città tenevano a
bada «la giungla» e a Natale regalavano, di tasca propria, un
tacchino ai poveri. Per diciotto anni Malone era stato in prima
linea, per strada, e aveva fatto tutto il necessario per proteggere
una città che si nutre di ambizione e corruzione, dove di pulito
non c’è piú nessuno. Compreso Malone stesso. Ad Harlem era
diventato una specie di intoccabile, ma anche un sorvegliato a
vista. All’improvviso però «la sua città, la sua zolla, il suo
cuore» gli si sono rivoltati contro. E ora che è stato incastrato
dai federali non gli resta che decidere chi sia meglio
tradire.”
In attesa di scoprire nuovi dettagli
sul progetto, vi ricordiamo che Ford v
Ferrari, uscito nelle sale italiane lo scorso
novembre, è stato un grande successo di pubblico e critica, con
oltre 200 milioni di dollari incassati al box office mondiale. Il
film ha ricevuto quattro candidature agli Oscar 2020, incluso
miglior film.
La notizia che sarà Ben
Affleck a interpretare il nuovo Batman nel sequel
dell’Uomo d’Acciaio ha letteralmente spaccato il
pubblico fra detrattori e sostenitori, coinvolgendo nella disputa
anche attori e attrici più o meno collegati al franchise.Dopo le
parole rassicuranti ma un po’ amare di Morgan Freeman, storico
interprete di Lucius Fox nella trilogia de il Cavaliere Oscuro, a
prendere la parola è adesso Matt
Damon, amico di lunga data di Affleck col quale aveva condiviso
l’Oscar alla miglior sceneggiatura per “Will Hunting- genio
ribelle“.
“Sarà grandioso, sarà
esaltante. – ha dichiarato l’attore – So che c’è un sacco
di gente che si lamenta su internet. Trovo il tutto parecchio
spassoso! Ma andiamo, dovrà interpretare Batman, mica Re Lear!Ovviamente avrà tutto un bagaglio di abilità, che c’entra. Se a
qualcuno di voi è capitato di vedere i suoi ultimi lavori, roba
come The Town o Argo, avrete già constatato che si tratta di
interpretazioni molto più ricche di sfumature e sfaccettature, più
difficili della parte di Batman. Batman se ne sta lì, col suo
mantello e la sua maschera e si rivolge al prossimo con una voce
sussurata e roca. Bruce Wayne è il lato difficile della medaglia,
ma Ben sarà perfettamente in grado d’interpretarlo.”
A una domanda scherzosa sulla
possibilità di scendere in campo al fianco dell’amico di sempre e
interpretare Robin, Damon ha risposto: “Sono un po’ più grande
di Ben e un Robin più vecchio di Batman mi sembrerebbe fuori luogo.
Qualcuno mi ha spedito una foto della mia faccia photoshoppata su
quella di Robin e quella di ben su Batman e l’ho trovata
fantastica. Ma penso si possa affermare con una certa sicurezza che
non interpreterò Robin.”
Il sequel dell’Uomo D’Acciaio, provvisoriamente intitolato ”
Batman vs
Superman“, arriverà nelle sale nel 2015.
Negli ultimi anni, è diventato
chiaro che l’industria di Hollywood non sarebbe mai più stata
quella di un tempo, non solo a causa del proliferare del genere
supereroistico (che ha di fatto monopolizzato la corsa al box
office a livello mondiale), ma anche grazie all’esplosione delle
piattaforme di streaming (Netflix su tutte) e di un nuovo modo di
fruire di film e serie tv.
Cambiamenti forse inevitabili,
eppure non tutti pensano che siano vantaggiosi nei riguardi del
cinema. Matt Damon, ad esempio, è convinto che la
combo film di supereroi e servizi di streaming stia in qualche modo
rovinando l’industria. Il celebre attore americano, che vedremo
prossimamente ne La ragazza di Stillwater, ha avuto modo di affrontare
la questione durante una chiacchierata con il
Sunday Times.
Lamentandosi del fatto che i suoi
figli sono più interessati agli smartphone che al cinema, Damon ha
detto: “Il modo in cui guardano oggi i film è diverso da come
lo facevamo noi. Come puoi guardare un film se stai messaggiando?
Da persona che lavora in questo modo, se qualcuno fa una cosa del
genere non posso dire che mi piaccia. I film come li conosciamo non
faranno parte della vita dei nostri figli. E questo mi rende
triste.”
Matt Damon sui film di supereroi:
“Sono più facili per tutti”
Damon ha poi parlato di come il
crollo nelle vendite degli home video di fronte alla sempre più
crescente opzione dello streaming spinga gli studi cinematografici
a realizzare film con un appeal più “internazionale”, scelta che
dal suo punto di vista contribuisce a rendere ancora più enorme il
fenomeno dei cinecomics.
“Puoi realizzare il film più
redditizio, quello che potrebbe arrivare in tutto il mondo. Ma se
vuoi che un film arrivi ovunque e funzioni alla grande, devi
accontentarti della minima confusione culturale”, ha aggiunto
l’attore. “Oggi c’è l’ascesa dei film di supereroi, giusto?
Sono più facili per tutti. Sai chi è la persona buona, chi è la
persona cattiva. Combattono per tre volte e in due occasioni, quasi
sempre, l’eroe di turno vince.”
In
Thor: Ragnarok abbiamo visto Matt Damon interpretare un attore che,
all’interno di una commedia teatrale che metteva in scena, su
Asgard, gli eventi raccontati in
Thor: The Dark World, vestiva i panni di una falsa
versione di Loki.
Sappiamo che l’attore riprenderà il
ruolo anche in Thor: Love and
Thunder e ora, dopo mesi di speculazioni, è stato
il diretto interessato a parlarne in una recente intervista con
SiriusXM. “Non se se è un segreto o no, ma ormai tutti lo
sanno. Sono andato in Australia per girare. Penso che lo abbiamo
scoperto, perché i paparazzi ci hanno fatto delle foto e hanno
svelato in qualche modo cosa stessimo facendo”, ha spiegato
l’attore.
“Stavamo riprendendo un cameo
che abbiamo fatto io e Luke Hemsworth nell’ultimo film”, ha
aggiunto Damon, confermando che questa “nuova” performance
racconterà, invece, gli eventi di
Ragnarok.“Ci siamo divertiti un sacco e quindi Taika
Waititi ci ha chiamato di nuovo per riprendere quella scena e,
chiaramente, aggiornarla un po’.”
È probabile che in Love and Thunder vedremo la
fantomatica compagnia di attori mettere in scena anche la morte di
Loki per mano di Thanos, anche se non sappiamo se effettivamente ci
sarà un attore che interpreterà il Titano Pazzo. Oltre a Damon
rivedremo anche Luke Hemsworth nei panni del falso Thor e
Sam Neill in quelli di Odino, mentre le foto
dal set hanno confermato che Melissa McCarthy sarà una versione fake di
Hela.
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo
daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al Comic-Con.
L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.
Taika Waitititornerà alla regia di un film dei
Marvel Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Rimasto da poco vedovo, il
giornalista Matt
Damon decide di sanare il lutto dando una svolta
radicale alla propria vita, e a quella dei due figli, trasferendosi
nella campagna inglese e imbarcandosi nell’impresa di risollevare
le sorti di uno zoo in stato di semiabbandono; ad aiutarli, ci sarà
il personale dello stesso zoo, guidato da Scarlett Johannson.
Tratto da una vicenda realmente
accaduta e raccontata dal protagonista Bejamin Mee nel romanzo We
bought a zoo (che è poi diventato anche il titolo originale del
film), La mia vita è uno zoo sancisce il ritorno al cinema di
Cameron Crowe, a circa sei anni di distanza da Elizabethtown..
Quel film (che peraltro prendeva
anch’esso le mosse da un lutto famigliare, in quel caso la perdita
del padre da parte del protagonista), non riuscì però a
replicare i successi di suoi illustri predecessori, come Almost
Famous o Vanilla Sky, inducendo probabilmente il regista a
prendersi una pausa, almeno dal cinema. Nel lungo periodo di
assenza, tuttavia, Crowe non è rimasto con le mani in mano,
mettendo le proprie capacità al servizio del mondo della
musica, in particolare collaborando coi Pearl Jam (per il
video del brano The Fixer e per il documentario Pearl Jam Twenty) e
con Elton John (per il documentario The Union).
Per questo ritorno, Crowe si affida
a Matt Damon, qui alle prese con un genere, la commedia (per quanto
connotata da risvolti drammatici) non troppo frequentato in passato
e questo rappresenta uno dei maggiori motivi di curiosità suscitati
dal film. Ad affiancare l’attore del Massachussetts è
Scarlett Johansson, anch’essa non così
spesso impegnata in commedie (l’ultima in ordine di tempo, è stata
La verità è che non gli piaci abbastanza, risalente a un paio di
anni fa). Del cast fanno parte anche Elle Fanning, Tomas Haden
Church e Angus MacFadyen.
La vicenda del film non offre forse
esaltanti spunti di originalità (il padre di famiglia che molla
tutto per elaborare il lutto può ricordare ad esempio, la serie tv
Everwood, mentre l’impresa impossibile volta a ‘esorcizzare il
Male’ era al centro de L’ultimo sogno con Kevin Kline nel ruolo di
un padre che, condannato da una malattia incurabile, si
imbarcava nella costruzione di un’intera casa coinvolgendo il
figlio, e questi sono solo due esempi di un filone già abbastanza
esplorato), tuttavia le critiche negli USA, dove il film è uscito
in occasione dello scorso Natale, sono state tutto sommato
positive. In attesa di capire se sarà un ‘bel vedere’ c’è da
essere comunque sicuri che quanto meno sarà un
bell’ascoltare: come d’abitudine, anche in questo caso Cameron
Crowe ha dato primaria importanza alla colonna sonora (ricordiamo
che trai primi lavori del regista californiano vi fu Singles, esile
commediola che nei primi anni ’90 ebbe soprattutto il merito di far
conoscere al grande pubblico band come Pearl Jam, Alice In Chains e
Soundgarden): in questo caso Crowe si è affidato alle
sonorizzazioni di ‘Jonsi’ Birgisson, cantante e chitarrista dei
Sigur Ròs e a brani della stessa band islandese.
Assieme a loro, una lista
quanto mai eterogenea di autori (per una trentina di pezzi) che
vanno da Tom Petty a Randy Newman, da Mike McCready (chitarrista
dei Pearl Jam) agli Stone Temple Pilots (progetto ‘estemporaneo’
che includeva membri degli stessi Pearl Jam e dei Soundgarden), da
Bob Dylan a Neil Young, passando per la new wave di Echo & The
Bunnymen, il reggae degli Upsetters, e i Wilco, alfieri del rock
‘alternativo’ degli ultimi anni. L’uscita del film in Italia è
prevista per il 16 marzo.
Fresco presentazione per Robert De
Niro durante la notte scorsa ai Golden Globe, Matt
Damon è tornato questa mattina sul set di Cameron Crowe
che sta girando il suo ultimo film Abbiamo comprato uno Zoo. Ecco
infatti alcune foto dimostrative.
Damon è stato avvistato questa
mattina mentre girava le scene del il film a Los Angeles. Per la
regia di Crowe (Almost Famous), il film è interpretato da Damon,
Scarlett Johansson, Patrick Fugit (Quasi
famosi), Elle Fanning (Somewhere), JB Smoove (Date Night) e il
recentemente annunciato John Michael Higgins (Yes Man).
Basato sul libro di memorie di
Benjamin Mee, il film racconta la storia di un uomo che trasferisce
con la sua famiglia in Inghilterra, dove decide di acquistare e
gestire uno zoo in seguito alla morte della moglie.
Abbiamo comprato un Zoo uscirà nei
cinema USA il 23 dicembre.
Matt Damon e Ben Affleck tornano a mettere in palio il loro
tempo per Omaze in favore di cause umanitarie e, come al solito,
regalano delle perle davvero impagabili nei loro battibecchi!
In particolare, questa volta si sono
concentrati sull’attualità, nel senso che mentre Affleck prende in
giro Damon perché Jeremy Renner lo ha sostituito
nel franchise di Jason Bourne, Damon replica con
un secco: “Pattinson si è preso il tuo lavoro!”, in
riferimento, naturalmente, al passaggio di testimone del ruolo di
Batman da Ben Affleck a Robert Pattinson. Ecco di seguito l’esilarante
video:
Ricordiamo però che Ben Affleck tornerà nel ruolo dell’Uomo
Pipistrello per Justice League Snyder Cut e
soprattutto in un breve cameo in The
Flash, insieme a Michael Keaton che
riprende il ruolo del Crociato di Gotham.
Matt Czuchry ha
sempre dimostrato di essere uno degli attori più brillanti della
sua generazione, lavorando duranmente per poter ottenere quella
carriera che tanto desiderava. L’attore americano è diventato
famoso grazie alla serie cult Una mamma per amica e dopo di essa è
stato in grado di camminare con le proprie gambe e di mantenere
costante il suo successo, aumentando in maniera esponenziale il suo
talento recitativo.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Matt Czuchry.
I film e le serie TV di Matt
Czuchry
1. Ha recitato in noti
film. Dopo essersi laureato in storia e scienze politiche
nel 1999, un anno dopo Matt Czurchry comincia a debuttare nel mondo
della recitazione, apparendo nelle serie Freaks and Geeks,
Opposite Sex e Young Americans. Dopo essere apparso
nel 2002 in Settimo cielo e The Practice – Professione
avvocati, l’attore debutta nello stesso anno sul grande
schermo nel film Swimming Upstream, proseguendo con
Arac Attack – Mostri a otto zampe (2002). In seguito, ha
continuato a lavorare nel mondo del cinema, apparendo in Em &
Me (2004), I Hope They Serve Beer in Hell (2009) e
La diciannovesima moglie (2010).
2. Non ha mai abbandonato il
piccolo schermo. La carriera di Matt Czuchry è nata grazie
alle serie televisive e non ha mai potuto farne a meno. L’attore
americano, infatti, ha lavorato nelle serie Dark Shadows
(2004), Veronica Mars (2006), Una mamma per amica
(2004-2007), Friday Night Lights (2008), The Good Wife
(2009-2016), Una mamma per amica: di nuovo
insieme (2016) e The Resident
(2018-2023). Inoltre, l’attore ha recitato anche nel film tv
Gravity (2007) e ha prestato la propria voce per un
episodio della serie Justice League (2006). Tra il 2023 e il
2024 ha recitato nella dodicesima stagione di American Horror
Story, intitolata Delicate.
Matt Czuchry in The Resident
3. È il protagonista della
serie medical drama. Dal 2018 l’attore ricopre il ruolo
del dott. Conrad Hawkins, uno specializzando all’ultimo anno che ha
dei metodi molto rudi ma è un ottimo dottore presso l’ospedale
Chastain Park. Ad oggi sono cinque le stagioni per cui Czuchry ha
ricoperto tale ruolo, a cui si è detto ormai molto affezionato,
recitando accanto agli attori Emily VanCamp e
Manish Dayal.
4. Matt Czuchry non ha mai
visto l’ultimo episodio. A sentirlo non ci si crederebbe,
eppure Matt Czuchry ha dichiarato di non aver mai visto l’ultimo
episodio e di non essere intenzionato a farlo: “Non ho mai
visto l’ultimo episodio. Certo, l’ho letto, ma quello era un
episodio in cui, per quanto mi riguarda, si trattava di passarlo
con la crew e il resto del cast per dirsi addio”.
Matt Czuchry in Una mamma per amica
5. Secondo Matt Czuchry, un
altro revival non avrebbe senso. Anche se deve ringraziare
i coniugi Palladino per aver creato una serie diventata un cult e
per averlo definitivamente lanciato nel mondo della recitazione,
Matt Czuchry non sarebbe d’accordo circa un altro revival della
serie. Secondo lui ormai si è detto quasi tutto e, quindi, quali
altre domande ci si potrebbe porre e quali altre risposte si
potrebbero dare? Secondo l’attore nessuna, ma non esclude che ciò
possa diventare plausibile in futuro.
Matt Czuchry recita oggi in American Horror Story
6. Ha interpretato uno dei
protagonisti della dodicesima stagione. In
Delicate, la stagione più recente di American Horror
Story, l’attore ricopre il ruolo di Dexter Harding, Jr, un marito mediocre con il
complesso del padre aspirante. Qui recita accando ad Emma Roberts, in una stagione che
tematicamente ruota attorno al desiderio di diventare genitori.
Matt Czuchry, Alexis Bledel e le
fidanzate
7. Ha avuto diversi
flirt. Se c’è in circolazione un attore timido e poco
incline ad essere un rubacuori, quello è proprio Matt Czuchry.
L’attore, infatti, ha sempre mantenuto il più stretto riserbo circa
la sua vita privata, senza mai rivelare troppo di essa. Nonostante
ciò, gli sono stati affibbiati diversi flirt, tra cui quello con le
colleghe Kate Bosworth,
Alexis Bledel e
Archie Panjabi, ma nessuna di queste due
frequentazioni è mai stata resa ufficiale.
Alexis Bledel e Matt Czuchry in Una mamma per amica – Di nuovo
insieme. Foto di Saeed Adyani/Netflix
Matt Czuchry non ha né moglie né figli
8. Non è sposato.
Come anticipato, Czuchry è molto riservato e non è intenzionato a
condividere dettagli sulla propria vita privata. Riguardo la sua
vita sentimentale, ha dichiarato di essere uno che non ama molto
fare conquiste e che preferisce frequentare persone che non
appartegano al suo stesso ambiente lavorativo. Ad ogni modo,
possiamo affermare che ad oggi l’attore non è sposato e non ha
figli.
Matt Czuchry non è su Instagram
9. Non possiede un profilo
sul celebre social. Come noto, Czuchry ci tiene
particolarmente affinché la propria vita privata rimanga tale. Per
questo motivo, egli non è presente su nessuno dei principali social
network esistenti, men che meno sul popolare Instagram. Così
facendo, l’attore può davvero vivere solo per sé i momenti al di
fuori dal set, senza il timore che chiunque venga a sapere cosa fa
nel suo tempo libero. Su Instagram, tuttavia, esistono alcune fan
page a lui dedicate, dove si possono ritrovare foto e informazioni
sui suoi progetti lavorativi.
L’età e l’altezza di Matt
Czuchry
10. Matt Czuchry è nato il
20 maggio 1977 a
Manchester, New Hampshire, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente
1,77 metri.
Matt Bomer ha
conquistato il cuore di molti con il suo fascino e dal viso
squadrato, e con ruoli audaci in progetti come White
Collar, Magic Mike e
American Horror Story. Matt ha compiuto 40 anni
nel 2017, ma non smette di scalare le classifiche degli uomini più
sexy di sempre, così come quelle degli attori più versatili oggi in
circolazione. Se siete anche voi tra i fan degli occhi di Matt
Bomer, ecco dieci cose che dovete assolutamente sapere su di
lui.
Matt Bomer: film e carriera
1. Ha cominciato a recitare
al liceo, dove interpretò opere dello scrittore che è
ancora oggi una delle sue ispirazioni più grandi, Larry Kramer. In
un’intervista con Out Magazine del 2017, ha dichiarato di
aver capito allora che quelle “erano le sue persone” e che avrebbe
recitato per vivere. In particolare, gli piaceva il teatro, e si è
trasferito a New York dopo essersi laureato da una
scuola di recitazione nel 2000, con la speranza di lavorare a
Broadway. Nel 2012 ha interpretato Ken nel film di successo
Magic Mike diretto da Steven
Soderbergh al fianco di
Matthew McConaughey e
Channing Tatum. Nel 2003 ha interpretato Luc Johnston Dal 2007
al 2009 ha preso parte alla serie di successo Chuck. Nel 2007 è
stato trai protagonisti di Traveler ma è con la serie White Collar – Fascino criminale del 2009 che ottiene
il maggior successo da protagonista.
Nel 2018 ha interpretato Ross
Craine nel film Jonathan, Sean nel film Papi Culo e sam in Viper
Club.
Nel 2020 è stato trai protagonisti
della terza
stagione della serie tv The Sinner
nel ruolo di Jamie. Sempre nel 2020 è riapparso come McCoy Whitman
nell’ultima stagione di Will
& Grace. Nello stesso hanno ha interpretato Donald nel
film The Boys in the band.
Nel 2021 ha prestato la sua voce
al personaggio di Flash / Barry Allen nel film
d’animazione Justice Society: World War II. Nel 2021 è
tornato nel ruolo di Larry Trainor in Doom Patrol.
2. Ha quasi interpretato
Superman: nel 2002,
infatti, era la scelta privilegiata del regista Brett
Ratner per il reboot del supereroe. Dopo mesi di lavoro,
il progetto andò a Brian Singer, e Superman Returns vide come protagonista
Brandon Routh. Possiamo solo affermare che
Matt Bomer ha, in effetti, il viso perfetto per
interpretare il supereroe, e che con gli occhiali da vista è
adorabile. Peccato.
Matt Bomer è Gay?
3. Il teatro ha significato un
momento particolarmente importante per lui: mentre recitava in
Romeo e Giulietta allo Utah Shakespeare Festival,
ha fatto outing. Al tempo, frequentava una donna
della compagnia, e fu ispirato da un makeup artist a fare il passo
decisivo. L’uomo, gay, viveva con serenità la propria identità.
Matt ha dichiarato di aver pensato: se questa persona può vivere la
propria verità, io cosa sto facendo?”
4. Per la sua famiglia,
accettare il fatto che fosse gay non è stata una cosa
immediata. Infatti, Matt ha ricevuto un’educazione
cristiana, venendo dalla conservativa Spring, in Texas. Scrisse una
lettera ai propri genitori, facendo coming out con loro, alla quale
segui un litigio. Ma piano piano, hanno capito.
Matt Bomer marito?
5. L’ha tenuto nascosto per
tre anni, facendo attenzione a tenere la propria vita
privata lontano dalla sfera pubblica. Poi, ad un certo punto,
durante gli Steve Chase Humanitarian Awards nel 2012, ha
menzionato, durante il proprio discorso, il fatto di essere
sposato con Simon Halls e di avere tre figli. Nel 2014, ha
dichiarato in un’intervista di essere sposato dal 2011. I due si
sono sposati a New York con una piccola cerimonia, e le persone a
loro più vicine.
6. È un attivista,
e ha ricevuto premi per il proprio lavoro nel campo. Ha parlato
spesso di tematiche LGBT, e come il marito è stato premiato nel
2012 dal Gay, Lesbian and Straight Education Network Inspiration
Award. Recentemente, inoltre, ha ricevuto l’Ambassador of Children
Award al Norma Jean Gala.
7. Matt Bomer ha tre figli
con il marito Simon Halls. Nel 2015 ha dichiarato di voler
dare loro una bella e normale infanzia, anziché falli diventare
star precoci.
Matt Bomer fisico
8. Lo stato del
fisico di Matt Bomer è spesso determinato dal personaggio che
interpreta. È conosciuto per il proprio corpo muscoloso e
scolpito, ma è stato capace di arrivare all’estremo: per il film
The Last Tycoon, nel quale interpreta un
produttore che si priva del cibo durante i giorni settimanali, ha
perso circa 11 chili, e per The Normal Heart, dove interpreta uno
scrittore omosessuale che non fa coming out e la cui vita è
tormentata dall’AIDS, ne ha persi quasi il doppio.
9. Fa meditazione
trascendentale, alla quale si è appassionato dopo essersi
trasferito a New York nel 2000. La pratica permette di arrivare e
stabilizzarsi in uno stato mentale di riposo. Gli era sembrata una
cosa stupida, ma dopo averla provata, dice di aver trovato la cosa
che gli permette di rimanere equilibrato e concentrato. La pratica
ogni giorno, per venti minuti.
10. Matt Bomer ha un
profilo Instagram seguitissimo (ovviamente), nel quale
condivide anche piccoli momenti di vita privata. Come nel 2017,
quando nel giorno del suo compleanno ha postato la foto del regalo
ricevuto dal marito: un tenero cagnolino. A voi decidere chi sia il
più adorabile.
Inghilterra, Usa e Cina sono
rappresentate nella scelta dei nuovi modelli maschili per portare
in giro per il mondo l’eleganza italiana. Matt Bomer, Dan
Stevens e Chen Kun sono infatti i tre
nuovi testimonial di Giorgio Armani, e a vederli
tutte e tre vicini sembra che mai scelta fu più giusta. Gli attori
sono stati scelti per la campagna Made to
Measure (fatto su misura):
[nggallery id=1806]
“Il primo abito che io abbia mai indossato era un Armani.
Per me il nome stesso ha sempre significato classe, gusto
sofisticato, stile. Sono incredibilmente onorato di rappresentare
la linea su misura di questo marchio così importante, storico”
ha dichiarato Bomer. Stevens ha aggiunto: “Sono profondamente
rallegrato di collaborare con Giorgio Armani, sia personalmente che
a livello professionale. Mi sento come se qualcosa di unico ed
eccellente venisse fatto apposta per me, ed è proprio così in
realtà”.
Matt Bomer è l’ultimo
grande nome in ordine di tempo ad aggiungersi al cast
decisamente all star de I magnifici
sette. Il film di Antoine Fuqua, che
mira adaggiornare il western di John
Sturges, a sua volta rifacimento del capolavoro
di Akira Kurosawa I sette samurai,
annovera già Denzel Washington,
Chris Pratt, Ethan Hawke,
Vincent D’Onofrio, Wagner Moura
e Jason Momoa.
In questo remake
sceneggiato daJohn Lee
Hancock sulla base di una prima stesura di Nick
Pizzolatto (True Detective),
Matt Bomer interpreterà il marito
di Haley Bennett, deciso ad opporsi
alla banda di fuorilegge guidata da uno spietato “barone”.
Bomer sarà anche nella nuova stagione di American
Horror Story: Hotel con Lady Gaga
einMagic Mike
XXL.L’attore diThe Normal Heart è atteso anche nei panni
diMontgomery Clift nel
biopic Monty realizzato
dalla HBO.
Le riprese de I
magnifici sette inizieranno entro la fine di maggio e
la data di uscita del film è prevista per il 13 gennaio 2017.
L’attore
Matt Bomer, finito l’impegno con la serie
televisiva appena conclusa White Collar, è stato ingaggiato dalla
HBO per recitare nel film tv Monty Clift,
un biopic basato sulla vita dell’attore Montgomery
Clift.
Il progetto è stato allungo in
cantiere alla HBO che ora ha deciso di accellerarne la produzione.
Si tratta di un film simile a The Normal
Heart che seguirà la vita del leggendario attore e
del suo coinvolgimento sentimentale con la giovane
Elizabeth Taylor durante le riprese di
A Place In the Sun, per poi raccontare la
sua dipendenza da alcool e droghe e dell’incidente che gli ha
paralizzato parzialmente il volto, senza tralasciare le questioni
relative al suo orientamento sessuale.
Dopo aver scelto gran parte del
cast del suo debutto da regista, Winter’s Tale, Akiva Goldsman
prosegue nel ‘reclutamento’: le più recenti new entries nel
progetto sono Matt Bomer, Lucy Griffiths ed Eve Marie Saint, Oscar
per Fronte del Porto e protagonista di Intrigo internazionale. Lo
stesso Goldsman ha scritto il film, adattamento dell’omonimo
raccordo di Mark Helprin. Protagonista sarà Colin Farrell, un ladro
che penetrato in un lussuoso appartamento di Manhattan, finirà per
innamorarsi della giovane donna che lo abita, in procinto di morire
(Jessica Brown Findlay).
Questa è però solo una delle
vicende raccontate nel libro, che si snoda dal 19esimo secolo ai
giorni nostri. Del cast faranno parte anche William Hurt, Russell
Crowe e Will Smith, questi ultimi due solo in brevi apparizioni.
Bomer e Griffith interpreteranno i genitori del personaggio di
Farrell (per lo più in flashbak); sul ruolo assegnato a Eve Marie
Saint vige al momento il più stretto riserbo. Goldsman avvierà le
riprese il mese prossimo. Bomer, conosciuto più che altro per la
serie tv White Collar, ha recentemente interpretato uno degli
spogliarellisti di Magic Mike. Lucy Griffith, dopo essere apparsa
in Robin Hood e Collision è apparsa nell’ultima stagione di True
Blood. Eve Marie Saint, ritiratasi da tempo dalla scene, si concede
qualche sporadica apparizione: la più recente, quella in Superman Returns (2006).
Soltanto pochi giorni fa avevamo
provato a stilare una lista dei possibili
candidati a sostituire Henry
Cavill nei panni di Superman, e sebbene
non ci sia stata ancora una conferma ufficiale né da parte
dell’attore né della Warner Bros, queste ipotesi restano comunque
divertenti. Ancora di più se un nome ha effettivamente interpretato
l’uomo d’acciaio diversi anni fa…
Stiamo parlando di Matt
Bomer, che nel 2009 ha recitato come protagonista nello
spot della Toyota Prius CW indossando il costume di Superman e
quello del suo alter-ego umano, Clark Kent.
Noterete nel video qui sotto
numerosi riferimenti e omaggi ai fumetti, tra cui la goffaggine
dell’eroe nell’ambiente di lavoro e la breve apparizione del capo
redattore del Daily Planet, Perry White. Più tardi Bomer volerà
insieme al tema musicale di John Williams.
Come sappiamo,
Matt Bomer è stato finalista per interpretare
l’Uomo d’Acciaio negli anni 2000 in una
prima incarnazione del progetto che sarebbe poi diventato poi
Superman Returns di
Bryan Singer, e l’attore crede di essersi perso il
ruolo per un motivo molto specifico.
Avevamo sentito che Bomer era andato
molto vicino ad ottenere la parte: “Ho partecipato a una
chiamata di massa per Superman, e poi si è trasformata in
un’esperienza di audizione di un mese in cui ho fatto audizioni
ancora e ancora e ancora”, ha spiegato la star di Doom Patrol
durante un’intervista con THR. “Sembrava che fossi io
la scelta del regista per il ruolo. Era una primissima iterazione
di Superman scritta da J.J. Abrams, chiamato Superman: Flyby, penso
che fosse questo il titolo, e non è mai venuto alla luce.”
Bomer non si è pubblicamente
dichiarato gay fino al 2012, ma la sessualità dell’attore era ben
nota in alcuni ambienti, e ritiene che aver fatto coming out alla
fine gli sia costato l’opportunità di vestirsi come l’Uomo di
domani.
“Sì, questo è quello che ho
capito”, ha risposto quando gli è stato chiesto se la sua
sessualità fosse un fattore nella riluttanza dello studio ad
assumerlo. “Era un momento nel settore in cui qualcosa del
genere poteva ancora essere usato come arma contro di te. Come,
perché e chi, non lo so, ma sì, questo è quello che ho
capito.”
Nel 2012, l’autore
Jackie Collins ha detto a Gaydar
Radio che il fatto che Bomer fosse gay gli ha impedito di
essere assunto per interpretare Clark Kent: “Matt Bomer, che è
un ragazzo dall’aspetto davvero stupendo e la
star di White Collar, non aveva fatto coming out, ma le persone
informate sapevano che era gay”, ha detto Collins. “È
arrivata la registrazione della sua audizione e ha contattato
l’agente e a qualcuno non piaceva e ha detto [ai produttori] che
era gay. Hanno detto: ‘No, no, non possiamo sceglierti’. Il motivo
per cui non è stato scelto era perché era gay”.
Questa convinzione è stata
contestata nel corso degli anni, tuttavia, alcuni sostengono che
Bomer abbia semplicemente perso la parte quando il regista
originale del progetto, Brett Ratner, è stato
sostituito. Si dice che lo studio volesse una star più grande per
la versione del film di Abrams, ed è stato allora che hanno
attirato l’attenzione artisti del calibro di Brendan
Fraser, Josh Hartnett e Paul
Walker.
A 46 anni, Bomer rimane la scelta
preferita dai fan per interpretare una versione più vecchia di
Superman. L’attore ha avuto la possibilità di dare voce al
personaggio nel film d’animazione Home Video Superman:
Unbound nel 2013.
Realizzatori di alcuni degli horror
più interessanti degli ultimi anni, tra Finché Morte non ci Separi (al momento oggetto
di un sequel), l’interessantissimo esordio V/H/S del 2012 e il rilancio
di Scream, Matt Bettinelli-Olpin
e Tyler Gillett sono sicuramente una realtà del
cinema internazionale che genera curiosità, e il loro nuovo film,
Abigail,
conferma la loro abitudine a giocare con i generi, le forme
narrative e i toni del racconto, declinando in questo caso in
maniera contemporanea il mito del vampiro. Ma come funziona e
perché dura tanto una collaborazione? Lo abbiamo chiesto ai diretti
interessati, incontrati proprio in occasione della promozione del
nuovo Abigail,
in sala dal 16 maggio distribuito da Universal Pictures Italia.
Lavorate insieme
da oltre dodici anni. Come funziona la vostra collaborazione, come
vi coordinate?
Tyrell: Ci prepariamo tanto.
Matt: Così raggiungiamo un accordo sulle decisioni
da prendere. Ma il nostro modo di fare si è evoluto nel corso dei
film che abbiamo diretto. Ci prendiamo in giro a vicenda dicendoci
che ci vediamo più di quanto non vediamo i nostri partner o i
nostri figli.
Tyrell: Diciamo che abbiamo cominciato a
considerarci partner!
Matt: Si tratta di preparazione, di fiducia, di
essere in grado di comunicarci chiaramente cosa cerchiamo di
ottenere e recapitare quella informazione nella maniera più chiara
possibile. Affrontiamo il processo creativo da squadra, e portiamo
la crew all’interno del nostro processo creativo. Penso che una
delle cose migliori del nostro rapporto è che chi lavora con noi si
sente accolto e parte della squadra, e lavoriamo cercando proprio
una collaborazione attiva, a partire da noi due. E questo
atteggiamento si diffonde tra il cast e la crew, e ci piace
così.
Tyrell: Un’altra cosa essenziale è che siamo
disposti a sbagliare.
Matt: Non io! Tyrell è disposto a sbagliare
(ride)!
Tyrell: Credo di essere solo abituato ad aver torto
(ride)! Siamo disposti a mettere in discussione le nostre idee e
così si aprono sempre nuove strade. E siamo disposti a accogliere
le idee di ogni membro della squadra.
E cosa succede
quando non siete d’accordo?
Matt: È interessante che tu lo abbia chiesto, perché
capita spesso. E abbiamo capito che se discutiamo perché abbiamo
punti di vista molto diversi, nessuno di noi ha mai ragione. C’è
sempre una terza via migliore, e questo è stato il caso in ogni
occasione in cui eravamo inamovibili dalle nostre posizioni, era
perché nessuno dei due aveva avuto l’idea giusta.
Abigail è un
horror splatter con protagonista una bambina che ha paura che il
padre non le voglia bene. Qual era la vostra grande paura da
piccoli?
Tyrell: Io avevo paura di ogni cosa! Ero
costantemente spaventato, anche dalle persone… ricordo di aver
visto da piccolo Freddy’s Nightmares e mi ha sconvolto.
Matt: Il mio primo ricordo di un grande spavento è
stato quando mi sono perso dopo una partita di basket in mezzo alla
folla. Avevo 4 o 5 anni e essere solo, senza i miei genitori al
fianco è stata la cosa più spaventosa di cui ho memoria. Forse mi
ha trasformato.
La storia del
film è liberamente ispirato alla Figlia di Dracula, un
vecchio film horror. Quali sono state invece le ispirazioni visive
che avete avuto per il film?
Tyrell: Con Abigail
volevamo realizzare qualcosa che fosse in qualche modo ancorato al
look romantico e tradizionale del mondo di vampiri, ma anche che
fosse completamente moderno. Abbiamo cercato di ottenere questo
risultato attraverso i costumi dei personaggi, la loro varietà e
come questi si evolvono nel corso del film. Volevamo anche che il
film si evolvesse visivamente, che partisse come un film
tradizionale, con dolly e steadycam, e poi quando le cose
cominciano ad andare male per i criminali protagonisti, lo stile
diventa più ruvido, con un sapore indie. Volevamo che ci fossero
sempre presenti sullo schermo contemporaneamente un paio di generi:
il crime, thriller classico, il Monster movie, qualcosa di più
tradizionale, altri aspetti più legati a una cinematografia indie.
E ci siamo dovuti assicurare che il risultato fosse molto
omogeneo.
Qual è la cosa
più divertente del dirigere un film horror?
Matt: Penso che se l’approccio al film si basa su
effetti speciali prostetici, hai la possibilità di lavorare con dei
tecnici davvero bravi, che realizzano tutti i trucchi del caso,
protesi, sangue… Spero che si senta nel film, il fatto che c’è
stato tantissimo lavoro di effetti speciali, c’è stato davvero un
grande amore per l’aspetto artigianale e siamo stati fortunati ad
avere tanti professionisti che hanno messo la loro firma sul
progetto. Da quando facciamo horror, è sempre stato questo
l’obbiettivo e ci ha sempre portato tantissima soddisfazione.
Abigail è l’ultima
apparizione sul grande schermo del compianto
Angus Cloud, a cui il film è dedicato. Averte un ricordo
particolare di lui dal set?
Tyrell: Tantissimi. Ma
c’è una cosa che non abbiamo detto ancora a nessuno. C’è una scena
in cui lui gironzola per la casa e noi davamo a tutti delle
indicazioni, e lui ha detto a voce molto bassa ‘non ricordo proprio
tutto, se sbaglio non vi arrabbiate. Ma farò del mio meglio’. Ed è
stato così tenero! si impegnava sempre tantissimo.
Matt: Potremmo stare qui
a parlarne per ore. I pochi mesi che abbiamo passato insieme sono
stati così speciali, abbiamo lavorato insieme e lui ha portato una
vivacità e un’energia, sul set e fuori dal set. Era veramente
contagioso, e credo che abbia reso migliore la vita di tutte le
persone coinvolte. C’era sempre, con una battuta, una parola.
Tyrell: Odiava essere al
centro dell’attenzione, ma c’era sempre! Era così accattivante.
Penso che siamo stati molto fortunati ad averlo con noi nel
film.
Matt: Spero che il film
mostri altro di lui, oltre a quello che avevamo già visto in
Euphoria e nelle sue altre cose. È speciale.
Nel 1999
Matrix chiudeva un secolo di cinema
mostrando le incredibili potenzialità che il mezzo avrebbe potuto e
dovuto raggiungere a partire dal nuovo millennio. Si è trattato a
suo modo di un film rivoluzionario, con un impatto fortissimo sulla
cultura di massa mondiale. Diretto da Lana e
LillyWachowski, il film ha
introdotto novità tanto da un punto di vista narrativo quanto
tecnico, avendo così un impatto significativo nella concezione
stessa di blockbuster. Dopo Matrix, il volto del
genere fantascientifico è cambiato per sempre, segnando tappe
fondamentali nel progresso del lavoro sugli effetti speciali.
Le Wachowski concepirono il
complesso mondo di Matrix facendo riferimento ad un gran
numero di opere, tra cui romanzi, fumetti e videogiochi. Principali
fonti di ispirazione furono il manga Ghost in the Shell e
diversi concetti filosofici, tra cui il mito della caverna
di Platone. Con Matrix, le due sorelle registe hanno
sviluppato così un contesto estremamente distopico, costringendo a
dubitare di tutto ciò che si vede. Ciò è merito anche di efficaci
effetti speciali, tra cui quello oggi conosciuto come bullet
time, reso celebre proprio da questo film. Giocando con il
possibile e l’impossibile delle immagini, Matrix diventa
una realtà dalla quale è letteralmente impossibile sfuggire anche
per lo spettatore.
Con un budget di 63 milioni di
dollari, Matrix è arrivato a guadagnarne complessivamente
oltre 463 in tutto il mondo. Con 4 Oscar vinti, tra cui quello per
gli effetti speciali, si è dunque da subito affermato come un’opera
simbolo del passaggio da un secolo ad un altro. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
castdi attori e ai suoi
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio
catalogo.
Matrix: la trama del
film
Protagonista della vicenda è
Thomas Anderson, di giorno programmatore della
Metacortex e di notte incallito hacker noto con lo pseudonimo di
Neo. Vivendo sempre sul film del rasoio per via
dei suoi illeciti, questi si crede spacciato nel momento in cui
riceve la visita in ufficio del misterioso agente
Smith. La sua vita cambia però per sempre nel
momento in cui viene aiutato a fuggire da quella situazione da
un’altra hacker, di nome Trinity. Questa lo
conduce dal suo capo, Morpheus, il quale avrà
delle rivelazioni particolarmente sconvolgenti per Neo. Questi
apprende infatti di come la realtà da lui vissuta non si altro che
una simulazione estremamente realistica per coprire un mondo
distopico dove le macchine hanno soggiogato l’uomo. L’intento dei
Ribelli, è ora quello di rovesciare per sempre quell’ordine e Neo è
l’eletto chiamato a guidare la rivoluzione.
Matrix: il cast del
film
Sono stati diversi gli attori
considerati per il ruolo di Neo, tra cui spiccano Tom Cruise, Johnny Depp e Will Smith. Ad
ottenere la parte fu però Keanu Reeves.
Per prepararsi al ruolo l’attore dovette sottoporsi ad un rigido
allenamento fisico ed una ferrea dieta. Allo stesso tempo, le due
registe gli hanno assegnato la lettura di diversi testi filosofici,
come ad esempio Simulacra AndSimulation. Accanto
a lui, nei panni di Trinity, vi è invece l’attrice Carrie-Anne
Moss. Per lei non fu semplice prendere parte al film,
poiché durante alcune riprese si slogò la caviglia, ma per paura di
essere sostituita decise di non dirlo a nessuno e far finta di
nulla. Nonostante ciò, è riuscita, previo allenamento, a dar vita
da sé a molte delle scene più complesse.
Celebre per il ruolo di Morpheus è
l’attore Laurence
Fishburne. Questi è l’unico membro del cast a non aver
trovato difficoltà nel comprendere la storia raccontata, e ha
costruito il proprio personaggio prevedendo per lui tanto aspetti
negativi quanto positivi. Hugo Weaving è
invece lo spietato agente Smith, un personaggio da lui
particolarmente amato. L’attore ha infatti apprezzato il lavoro che
ha potuto svolgere su questi, ricercando un tono di voce neutro,
che lo facesse sembrare una via di mezzo tra un uomo e un robot.
Altri attori di rilievo nel film sono Joe
Pantoliano, nei panni del controverso Cypher, membro della
Resistenza, e Julian Arahanga, in quelli di Apoc.
L’attrice Gloria Foster compare invece nel ruolo
de l’Oracolo.
Matrix: i sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il grandissimo successo del
film, le Wachowski hanno deciso di esplorare ulteriormente il mondo
di Matrix attraverso due sequel. Usciti a pochi mesi di distanza,
Matrix Reloaded e
Matrix Revolutions
videro il ritorno di tutti gli attori principali, e si affermarono
a loro volta come campioni di incassi, pur ricevendo un
apprezzamento critico inferiore. A lungo, inoltre, si era parlato
della possibilità di riportare Matrix sul grande schermo. Dopo anni
di speculazioni, nel 2019 è stato confermato un quarto film,
intitolato Matrix Resurrection,
uscito al cinema nel gennaio di quest’anno per la regia di Lana
Wachowski e nuovamente interpretato da Reeves e dalla Moss. Si
aggiungono poi al cast gli attori Neil Patrick
Harris, Yahya Abdul-Mateen II,
Jonathan Groff e Pryanka
Chopra.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Matrix è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple
iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 5
ottobre alle ore 21:15 sul canale
Italia 2.
Ad un mese dalle dichiarazioni di Chad
Stahelski, il regista di John Wick 3 che aveva lasciato
trapelare qualche dettaglio sul presunto ritorno delle sorelle
Watchowski al cinema con un nuovo capitolo di
Matrix, arrivano nuovi aggiornamenti in merito al
film che sarebbe già in fase di sviluppo e che ha trovato in
Michael B. Jordan il suo protagonista.
Tempo fa questa voce sul possibile
coinvolgimento delle Wachowski nel quarto
capitolo del franchise che la Warner Bros. avrebbe in cantiere era
stata smentita dallo staff di Stahelski,
trattandosi infatti di dichiarazioni imprecise che si riferivano
semplicemente all’ipotesi futura di vedere coinvolte le registe e
produttrici, tuttavia nelle ultime ore il sito Discussing Film ha
riportato che le riprese inizieranno nel 2020 a Chicago, che il
titolo di lavorazione è Project Ice Cream e che
LanaWachowski tornerà dietro la
macchina da presa.
Non ci sono ulteriori dettagli sulla
trama, ma secondo il report Hugh Bateup (gia art director del film
del 1999) dovrebbe occuparsi della scenografia, mentre resta da
capire se il progetto fungerà da reboot del franchise o se sarà un
sequel della trilogia originale.
Lana e Lilly e Wachowski hanno
lanciato la serie di Matrix nel 1999, con un’idea cinematografica
che ha avuto un impatto significativo a Hollywood nella concezione
stessa di blockbuster, cambiando per sempre il volto del genere
fantascientifico e segnando tappe fondamentali nel progresso del
lavoro sugli effetti speciali. Sebbene i due sequel non siano stati
accolti con lo stesso entusiasmo della pellicola d’esordio, la
Warner Bros. sembra ancora intenzionata a proseguire il corso delle
avventure di Neo sul grande schermo.
La voce sul possibile coinvolgimento
delle sorelle Wachowski nel quarto capitolo di
Matrix che la Warner Bros. vorrebbe mettere in
cantiere è stata presto smentita dallo staff di Chad
Stahelski, il regista di John Wick 3, che
l’aveva involontariamente confermata in un’intervista durante la
promozione del film.
A quanto pare infatti le
dichiarazioni di Stahelski si riferivano
semplicemente all’ipotesi futura di vedere coinvolte le Wachowski,
senza però assumere che le registe sarebbero state legate al nuovo
titolo del franchise.
Questo il comunicato ufficiale diffuso nelle ultime ore da Slash
Film:
“Lo staff di Chad Stahelski ci
ha contattato per farci sapere che il report iniziale non era
accurato. I suoi commenti erano in risposta a uno scenario
ipotetico che prevedeva il coinvolgimento delle Wachowski e non una
conferma al fatto che siano collegate al nuovo film.”
Lana e Lilly e Wachowski hanno
lanciato il franchise nel 1999, con un progetto cinematografico che
ha avuto un impatto significativo a Hollywood nella concezione
stessa di blockbuster, cambiando per sempre il volto del genere
fantascientifico e segnando tappe fondamentali nel progresso del
lavoro sugli effetti speciali. Sebbene i due sequel non siano stati
accolti con lo stesso entusiasmo della pellicola d’esordio, la
Warner Bros. sembra ancora intenzionata a proseguire il corso delle
avventure di Neo sul grande schermo.
Lo stesso Keanu Reeves ha espresso
in passato il desiderio di tornare a collaborare con la coppia su
Matrix: “Dovrebbero scriverlo e dirigerlo loro due, poi sarebbe
da considerare la storia ma si, ci sarei“, aveva raccontato in
un’intervista nel 2017.
Vi ricordiamo che John Wick
3: Parabellum, diretto da Chad
Stahelski, è atteso nelle nostre sale il 17 maggio
2019. Nel cast torna Reeves, già protagonista dei primi due episodi
della saga action, al fianco di Halle Berry, Ruby Rose, Common,
Lance Reddick, Asia Kate Dillon, Anjelica Huston, Mark Dacascos,
Jason Mantzoukas e Hiroyuki Sanada.