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Jeremy Irons: 10 cose che non sai sull’attore

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Jeremy Irons: 10 cose che non sai sull’attore

Jeremy Irons è uno di quegli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema dando vita a ruoli iconici e davvero indimenticabili. L’attore ha sempre dimostrato di saper scegliere i ruoli a lui adatti, restituendo interpretazioni emozionanti e conquistando un ampio spettro di generazioni.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Jeremy Irons.

Jeremy Irons: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Irons debutta sul grande schermo con Nijinsky (1980), per poi apparire in La donna del tenente francese (1981), Un amore di Swann (1984), Mission (1986), Inseparabili (1988) e Il mistero Von Bulow (1991). La sua carriera continua apparendo in M. Butterfly (1993), La casa degli spiriti (1993), Die Hard – Duri a morire (1995), Io ballo da sola (1996), Lolita (1997), La maschera di ferro (1998), The Time Machine (2002), Il mercante di Venezia (2004), Le crociate (2005), Casanova (2005), Eragon (2006), Appaloosa (2008) e Margin Call (2011). Tra i suoi ultimi film vi sono The Words (2012), Treno di notte per Lisbona (2013), L’uomo che vide l’infinito (2015), La corrispondenza (2016), Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), Assassin’s Creed (2016), Justice League (2017), Red Sparrow (2018) e la serie Watchmen (2019). Nel 2021 recita invece in House of Gucci (2021).

2. È anche doppiatore, produttore e regista. Irons non ha svolto solo l’attività di attore nel corso della sua carriera, ma ha anche vestito i panni del doppiatore. Infatti, ha prestato la propria voce per il doppiaggio di Il re leone (1994), The Magic 7 (2009) e I Simpson (2012). In quanto produttore, ha lavorato alla realizzazione del documentario Trashed (2012) e del film Better Start Running (2018). Inoltre, ha avuto anche un’esperienza come regista, dirigendo il film Mirad nel 1997.

jeremy irons

Jeremy Irons: la moglie e il figlio

3. Ha un matrimonio alle spalle. L’attore si è sposato per la prima volta da giovanissimo con l’attrice Julie Hallam, a soli 21 anni, nel 1969. Tuttavia, questo matrimonio è durato solo qualche mese, per poi portare i due al divorzio nello stesso anno. Irons e la Hallam non hanno mai rivelato i motivi della loro separazione, parlando unicamente di generiche differenze inconciliabili. Ancora oggi, Irons ricorda quel matrimonio come una sua decisione fin troppo impulsiva.

4. È sposato da molti anni. L’attore si è poi risposato nel 1978 con la collega Sinéad Cusack. I due sono insieme da allora e dalla loro unione sono nati due figli: Samuel (nato nel 1978) e Max (nato nel 1985). Quest’ultimo è poi divenuto a sua volta un attore, recitando in film come Dorian Gray, Cappuccetto rosso sangue e Mistero a Crooked House. Ad oggi, tuttavia, non ha ancora avuto modo di dividere la scena con suo padre.

Jeremy Irons ha vinto un Oscar

5. Ha vinto un Oscar. Irons ha un vinto un premio Oscar nel 1991 come Miglior attore per il film Il mistero von Bulow. Vincendo questo premio, l’attore ha battuto colleghi del calibro di Kevin Costner, Robert De Niro, Gérard Depardieu e Richard Harris. Ancora oggi quella rimane la prima e unica candidatura ricevuta da Irons agli Oscar.

Jeremy Irons in Lolita

6. È stato convinto da Glenn Close. Inizialmente, Irons aveva rifiutato il ruolo perché sapeva che interpretare il professore avrebbe danneggiato la sua carriera. Dopo averci riflettuto ed essere stato convinto da Glenn Close che lavorare con Adrian Lyne sarebbe un’esperienza da non perdere, ha accettato di interpretare Humbert Humbert, non senza assicurarsi prima un buon stipendio.

jeremy irons

Jeremy Irons è Alfred

7. È un piccolo eroe. Per l’attore, Alfred non è supereroe ma, stando a Batman v Superman e Justice League, potrebbe essere ritratto con una piccola h che sta per hero: “Penso che abbia una buona influenza, è un buon consigliere. Non sono sicuro sarebbe in prima linea in una lotta, ma sarebbe un buon sostegno”.

8. Ha difeso il film di Zack Snyder. Con l’uscita di Batman v Superman, Irons ha avuto modo di commentare la ricezione del film da parte della critica. Secondo lui “Sono stato molto contento dei numeri. Zack sembra avere difficoltà con la stampa, il che è strano. Non so se ha a che fare con il tipo di segretezza che circonda la realizzazione di questo tipo di film. Ma al pubblico è piaciuto e, alla fine, è questo ciò che conta”.

Jeremy Irons in Mission

9. È il film che lo ha reso celebre. Nel 1986, dopo aver recitato già in alcuni film, Iron assume il ruolo di Padre Gabriel nel film Mission, un missionario gesuita intento a convertire una tribù di Guaraní, in Sud America. Nel corso del film egli prenderà sotto la propria ala protettrice il personaggio di Rodrigo Mendoza, interpretato dall’attore Robert De Niro. Proprio grazie a questo ruolo Irons guadagnò grande popolarità, affermandosi come uno degli interpreti più talentuosi della sua generazione.

Jeremy Irons: età e altezza

10. Jeremy Irons è nato il 19 settembre del 1948 a Cowes, nell’Isola di Wight. La sua altezza complessiva misura 187 centimetri.

Fonti: IMDb, Indipendent, Screenrant

Jeremy Irons in Trashed dal 9 luglio in DVD

Jeremy Irons in Trashed dal 9 luglio in DVD

Jeremy Irons in TrashedPresentato al 65° Festival di Cannes, vincitore al Festival CinemAmbiente di Torino, distribuito nelle sale Italiane da Satya Doc Cinehall Distribuzione, “Trashed – Verso Rifiuti Zero” arriva in edizioneDvd distribuito da CG Home Video il 9 luglio.

Rossano Ercolini, fondatore del movimento Rifiuti Zero, primo italiano nella storia ad aver vinto quello che è universalmente riconosciuto come “il Nobel dell’ecologia”, il  Goldman Prize 2013, ha definito il film della regista Candida Brady:

impressionante, un monito per uscire dall’era sporca degli inceneritori e andare verso la civiltà dello spreco zero.

Trashed – Verso Rifiuti Zero” racconta l’inarrestabile deriva dell’inquinamento globale. Jeremy Ironsci conduce attraverso i cinque continenti, mostrando quanto l’inquinamento dell’aria, della terra e degli oceani stia mettendo sempre più in pericolo non solo la salute, ma la stessa esistenza del genere umano. Un film che è un feroce atto d’accusa nei confronti della grande economia mondiale, ma anche un forte incitamento alla lotta e al cambiamento. In nome di un mondo migliore.

Jeremy Irons ha personalmente sostenuto il film presenziando anche alle anteprime italiane a Giugno, a Firenze e al Taormina Film Festival, dove ha ricevuto il premio Taormina Arte Award, e ha dichiarato:

“Il problema riguarda tutti noi e la responsabilità è collettiva. Siamo tutti informati ed è il momento di essere arrabbiati oppure di provare vergogna per noi stessi. I nostri politici devono fare quello per cui sono stati votati. Devono fare gli interessi veri di chi li ha eletti. Devono organizzare un sistema che sia capace di ridurre la quantità di rifiuti che produciamo, sia a livello domestico che a livello industriale, e dovrebbero lanciare una campagna per incoraggiare il riciclo. La popolazione, e in particolare i nostri figli, hanno bisogno di essere educati al problema dei rifiuti.”

Il dvd di “Tarshed – Verso rifiuti zero” sarà disponibile dal 9 luglio nei migliori punti vendita di tutta Italia e negli store onine. E’ possibile acquistare una copia del film a questo indirizzohttp://www.cghv.it/film-dvd/Trashed-Verso-Rifiuti-Zero/f20737

Premi e riconoscimenti:

TRASHED ha vinto il premio Speciale della Giuria al Festival CinemAmbiente di Torino 2013. l’Audience Award Movies That Matter al Maui Film Festival 2012, lo Special Jury Prize presso il Tokyo Film Festival 2012, lo Special Docu al Fife International Environmental Film Festival 2013. Nel 2012 è stato selezionato al Sarajevo Film Festival,Planet in Focus Film Festival, all’Abu Dhabi Film Festival, alRio de Janeiro Film festival, all’Espoo Ciné International Film Festival e al Raindance Film Festival, oltre al Festival di Cannes.

Jeremy Irons in The Morning Show 4 al fianco di Marion Cotillard

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Jeremy Irons in The Morning Show 4 al fianco di Marion Cotillard

The Morning Show aggiunge un secondo vincitore dell’Oscar al cast della quarta stagione. Jeremy Irons è stato scelto per un ruolo importante nella serie drammatica di Apple TV+. Interpreterà Martin Levy, il padre di Alex Levy (Jennifer Aniston). Irons si unisce alla nuova aggiunta al cast della quarta stagione, Marion Cotillard.

Il dramma familiare di Levy che l’arrivo di Martin porterà probabilmente aggraverà i problemi che Alex sta affrontando al lavoro mentre è alle prese con le conseguenze della mancata vendita di UBA alla società tecnologica di Paul Marks (Jon Hamm) e una potenziale fusione con la rete rivale NBN.

La terza stagione più recente ha aumentato il suo pubblico anno dopo anno e The Morning Show è stata la serie più nominata alla 29esima edizione dei Critics Choice Association Awards.

The Morning Show 2 stagioneJeremy Irons in The Morning Show 4

The Morning Show è una serie drammatica e sincera che analizza il posto di lavoro moderno attraverso la lente delle persone che aiutano a svegliare l’America. La Cotillard si unirà ai protagonisti della serie,  Jennifer AnistonReese Witherspoon e Billy Crudup. La serie vede anche il ritorno delle star Mark Duplass, Nestor Carbonell, Karen Pittman, Bel Powley, Desean Terry, Janina Gavankar, Tom Irwin e Marcia Gay Harden.

La serie è creata e prodotta esecutivamente da Michael Ellenberg (The Leftovers), con Kerry Ehrin come sceneggiatore. I produttori esecutivi sono Witherspoon, Aniston, Ehrin, Mimi Leder, Kristin Hahn, Lauren Levy Neudstadter, Adam Milch ed Erica Lipez.

Jeremy Irons definisce “straordinario” il Batman di Ben Affleck

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Jeremy Irons definisce “straordinario” il Batman di Ben Affleck

Protagonista dei junket di Race, biopic in cui interpreta Jesse Owens, Jeremy Irons ha avuto modo di parlare, molto brevemente, di Batman v Superman Dawn of Justice.

L’attore, che nel film interpreta Alfred Pennyworth, ha dichiarato in merito al Batman di Ben Affleck: “Lui è straordinario, davvero straordinario, e Zack Snyder il regista ha una visione fantastica. Penso che il pubblico si divertirà parecchio.” Irons ha poi aggiunto che spera che Batman v Superman Dawn of Justice possa essere un film che i fan vorrebbero vedere più di una volta la cinema.

GUARDA IL TRAILER FINALE ITALIANO DEL FILM

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Qui di seguito la trama ufficiale del film:

“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e SupBatman v Superman - Copiaerman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.

Ricordiamo che Batman v Superman Dawn of JusticeZack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy AdamsLaurence FishburneDiane LaneJesse EisenbergRay Fisher, Jason Momoa e Gal GadotBatman v Superman Dawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.

Jeremy Irons chiarisce la sua posizione su aborto, matrimonio gay e abusi sessuali

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L’attore britannico Jeremy Irons, presidente della giuria internazionale di quest’anno al Festival del cinema di Berlino, ha parlato delle precedenti controversie relative alle sue presunte opinioni su abusi sessuali, matrimonio tra persone dello stesso sesso e aborto.

Irons ha aperto la conferenza stampa della giuria, definendolo un “privilegio” quello di essere stato nominato presidente, ed ha colto l’occasione per rispondere ad una serie di polemiche emerse nel momento in cui è stata annunciato che sarebbe stato lui il Presidente dell’edizione numero 70 della Berlinale.

“Vorrei, non come presidente della giuria, ma a livello personale, rispondere a vari commenti che ho fatto in passato e che sono riemersi in alcune sezioni della stampa nelle ultime settimane. Vorrei non dover dedicare tempo a questo aspetto, ma non voglio che le polemiche siano una distrazione dalla Berlinale”, ha detto ai giornalisti.

Irons ha affermato in un’intervista del 2011 con Radio Times Regno Unito che “se un uomo mette una mano sul sedere di una donna, qualsiasi donna degna del proprio valore può affrontare la cosa”, aggiungendo: “È comunicazione. Non possiamo essere amichevoli?”

L’attore ha anche difeso il diritto della Chiesa a chiamare l’aborto un peccato e ha suggerito in un’intervista del 2013 con l’Huffington Post che legalizzare il matrimonio gay potrebbe incoraggiare i padri a sposare i loro figli al fine di evitare le tasse di successione.

Dopo aver dichiarato di essersi già scusato per tali commenti, Irons ha affermato di voler affrontare i temi dell’abuso sessuale, del matrimonio tra persone dello stesso sesso e dell’aborto. “Consentitemi di chiarire una volta per tutte le mie opinioni su questi argomenti particolari. In primo luogo, sostengo con tutto il cuore il movimento globale per affrontare la disuguaglianza dei diritti delle donne e per proteggerle dalle molestie abusive, dannose e irrispettose, sia a casa che sul posto di lavoro”.

“In secondo luogo, applaudo alla legislazione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, ovunque sia stata raggiunta, e spero che tale legislazione illuminata continuerà a diffondersi in sempre più società. E in terzo luogo, sostengo con tutto il cuore il diritto delle donne ad abortire, qualora lo decidessero (…) Questi tre diritti umani sono, credo, passi fondamentali verso una società civile e umana, per la quale tutti dovremmo continuare a lottare. Ci sono molte parti del mondo in cui questi diritti non esistono ancora, in cui tali modi di vivere portano alla prigionia e persino alla morte”.

Ha continuato: “Spero che alcuni dei film che guarderemo risolveranno questi problemi, tra molti altri che dovremo affrontare nel nostro mondo, e non vedo l’ora di guardare film nella Berlinale di quest’anno che ci stimoleranno a mettere in discussione atteggiamenti, pregiudizi, e percezioni mondiali della vita come la conosciamo. Spero che abbia messo a letto i miei commenti precedenti.”

Berlinale 2020: il programma

Fonte: Variety

Jeremy Iron sul set con Spacey e Tucci

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Jeremy Irons è l’ultimo attore ad aggiungersi al cast di Margin Call, il film che sarà diretto da J.C. Chandor.

La storia si svolge in un periodo di 24 ore all’interno di una banca d’investimento durante la grande crisi finanziaria del 2008. I protagonisti sono Simon Baker, Paul Bettany, Kevin Spacey, Stanley Tucci e Zachary Quinto. Il personaggio di Irons è quello dell’amministratore delegato della banca.

Fonte: comingsoon.it

Jeremy Bulloch: morto l’interprete originale di Boba Fett

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Jeremy Bulloch: morto l’interprete originale di Boba Fett

Jeremy Bulloch è morto all’età di 75 anni. L’attore, nato a Leicestershire (in Inghilterra) nel 1945, ha iniziato la sua carriera recitando in alcuni spot televisivi prima di raggiungere la fama grazie a serie come Doctor Who e Robin of Sherwood, oltre a film come Maria Stuardda, Regina di Scozia e Agente 007 – La spia che mi amava.

Tuttavia, il suo nome è indissolubilmente legato a quello di Boba Fett: l’attore, infatti, ha interpretato “fisicamente” il personaggio della saga di Star Wars negli ultimi due episodi della trilogia originale, ossia L’Impero Colpisce Ancora (1980) e Il Ritorno dello Jedi (1983). Boba Fett è un personaggio cult e, ancora oggi, uno dei più popolari del franchise. A prestargli la voce nella trilogia originale è stato Jason Wingreen.

Bulloch è tornato nella galassia lontana, lontana per La Vendetta dei Sith del 2005, dove è apparso brevemente nei panni del Capitano Jeremoch Colton. La notizia della scomparsa dell’attore britannico – che soffriva del morbo di di Parkinson – arriva a neanche un mese di distanza da quella della morte di un altro volto storico del celebre franchise, ossia Dave Prowse, l’ex bodybuilder noto per aver interpretato Darth Vader nella trilogia originale.

“Nel 1979 sono stato chiamato sul set de L’Impero Colpisce Ancora per interpretare Boba Fett, e da quel giorno ha cambiato l’intera direzione della mia vita in un modo davvero straordinario”, aveva dichiarato una volta Bulloch in merito al personaggio (via CBM). “È stato un privilegio aver avuto l’opportunità di ispirare così tante generazioni di fan di Star Wars. Ho viaggiato per oltre 20 anni con mia moglie Maureen in paesi meravigliosi e ho incontrato così tanti fan incredibili. Grazie mille a tutti voi.”

Jeremy Bolt produce Beautiful Bastard

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Grazie al successo della serie delle ’50 sfumature’, la narrativa erotica destinata al pubblico femminile sembra diventata la nuova miniera d’oro dell’editoria mondiale; abbastanza prevedibilmente il cinema segue a ruota il trend, con adattamenti a raffica.

A godere di un adattamento per il grande schermo sembra essere destinato anche Beautiful Bastard, romanzo firmato da Christina Lauren (pseudonimo per la coppia formata da Christina Hobbs e Lauren Billings); a portare avanti il progetto è Jeremy Bolt, già produttore di Resident Evil.

L’uscita di “Beautiful Bastard” è in realtà è stata precedente a quella di “50 Sfumature di grigio“: pubblicato online nel 2009, il romanzo rapidamente diventato un fenomeno, collezionando oltre due milioni di download, prima di venire ritirato per la revisione in vista della pubblicazione cartacea.

Protagonista del romanzo è Chloe Mills, che allaccia una relazione di odio / amore col suo capo Bennett Ryan; il successo arriso al romanzo ha già portato a un sequel, Beatiful Stranger, e probabilmente la serie proseguirà.

Fonte: Empire

Jeremy Allen White: 10 cose che non sai sull’attore

Jeremy Allen White: 10 cose che non sai sull’attore

Jeremy Allen White ha già alle spalle una carriera decennale, durante la quale si è in particolare distinto grazie ad una celebre serie TV. Ora che questa si è conclusa, però, la sua carriera sembra essere giunta ad una nuova fase, particolarmente entusiasmante, con l’attore che si sta già dividendo tra diversi progetti di grande rilievo. Alternandosi tra cinema e televisione, White sta infatti dando prova di grande versatilità, distinguendosi come un’interprete capace di dar vita ad interpretazioni particolarmente intense e memorabili.

Ecco 10 cose che non sai su Jeremy Allen White.

Jeremy Allen White: i suoi film e le serie TV

1. È noto per alcune celebri serie. La carriera dell’attore comincia grazie alla sua partecipazione ad alcuni episodi di serie come Conviction (2006), Law & Order – I due volti della giustizia (2007-2008) e Law & Order – Unità vittime speciali (2010). Il grande successo arriva però grazie alla serie Shameless, dove dal 2011 al 2021 recita nel ruolo di Phillip “Lip” Gallagher, recitando accanto ad attori come William H. Macy, Emmy Rossum, Cameron Monaghan e Ethan Cutkosky. Nel 2018 ha poi preso parte a quattro episodi della serie Homecoming, mentre dal 2022 è il protagonista della serie The Bear.

2. Ha recitato anche in diversi film. Oltre che per il piccolo schermo, White ha avuto modo in più occasioni di recitare anche per il cinema. Ciò è avvenuto con i film Beautiful Ohio (2006), The Speed of Life (2007), Afterschool (2008) e Twelve (2010). Dopo questi primi lungometraggi, ha recitato in Comic Movie (2013), Rob the Mob (2014), After Everything (2018) e The Rental (2020). Nel 2023 torna al cinema con ben tre film: Fingernails – Una diagnosi d’amore, Fremont e The Iron Claw, dove recita accanto a Zac Efron.

Jeremy Allen White in The Bear

3. Ha partecipato a dei corsi di cucina per prepararsi al ruolo. Per prepararsi ad interpretare Carmy in The Bear, White ha partecipato a dei corsi di cucina presso il The Institute of Culinary Education, studiando poi le attività del ristorante stellato Michelin Pasjoli, sotto la guida dello chef Dave Beran. Ma il suo processo di preparazione non si è fermato qui, poiché l’attore ha anche letto molti libri di cucina e di Chef, come quello di Frankie Spuntino. Infine, si è allenato molto nell’uso dei coltelli. Così facendo, l’attore non ha mai avuto bisogno di controfigure.

The Bear stagione 2 recensione
Jeremy Allen White e Ayo Edebiri in The Bear

4. Ha disegnato i tatuaggi che il suo personaggio sfoggia. Per costruire il personaggio di Carmy e la sua personalità, all’attore è stata data libertà creativa sul design dei tatuaggi che egli sfoggia. White ha dunque avuto modo di lavorarci insieme al tatuatore Ben Shield, concependo uno per uno tutti i tatuaggi che gli si possono vedere addosso nella serie e assegnando ad ognuno di loro un preciso significato, senza che questa venga necessariamente svelato. Uno dei più noti è tuttavia quello composto dalle cifre 773, ovvero il prefisso di Chicago.

Jeremy Allen White in Shameless

5. Aveva sostenuto il provino per più ruoli. Per la serie Shameless, Jeremy Allen White ha sostenuto le audizioni sia per il ruolo di Lip che per quello del fratello minore Ian Gallagher. Alla fine, è stato scelto per interpretare Lip, un personaggio poi rivelatosi profondamente nelle sue corde e che lo ha portato a vincere numerosi riconoscimenti. White, tuttavia, ha raccontato che interpretare Lip per così tanto tempo – undici stagioni – non è sempre stato semplice e gli ha fatto mettere in dubbio di poter essere in grado di interpretare anche ruoli diversi. Una volta terminata la serie, tuttavia, ha scoperto che non era così trovando nuovi ruoli con cui distinguersi.

Jeremy Allen White e il suo fisico per The Iron Claw

6. Ha messo su molta massa muscolare per il ruolo. L’attore è noto anche per via di un fisico particolarmente atletico e muscoloso, che avuto modo di mostrare in più occasioni sia nei progetti a cui ha preso parte sia con servizi fotografici vari. Per il film The Iron Claw, dove interpreta il wrestler Kerry Von Erich, però, White si è trovato a dover mettere su ulteriore massa muscolare, arrivando a guadagnare circa 20 chili di muscoli, risultando dunque molto più possente, come si può notare nel trailer del film. Per riuscire in ciò, si è sottoposto ad una dieta particolarmente calorica composta da waffle, burro di mandorle, hamburger di tacchino e avocado.

Jeremy Allen White è su Instagram

7. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 3.5 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena una novantina di post, la maggior parte dei quali relativi alle sue attività come attore. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Non mancano però anche immagini relative alla sua vita privata. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Fingernails - Una diagnosi d'amore Recensione
Jeremy Allen White e Jessie Buckley in Fingernails – Una diagnosi d’amore

Jeremy Allen White, sua moglie e i figli

8. Ha due figlie. Dall’ottobre 2019 al maggio 2023, l’attore è stato sposato con l’attrice Addison Timlin, nota per il film Fallen e la serie StartUp. La coppia ha poi avuto due figlie: Ezer Billie White, nata il 20 ottobre 2018, e Dolores Wild White, nata il 12 dicembre 2020. Come anticipato, nel maggio del 2023 i due annunciano la separazione e il divorzio, senza però specificare le cause di questa rottura. Nell’estate del 2023, all’attore è poi stato attribuito un flirt con Selena Gomez, ad oggi ancora non confermato.

Jeremy Allen White: i suoi tatuaggi

9. Ha diversi tatuaggi. In The Bear il suo personaggio è caratterizzato dalle braccia piene di tatuaggi, ma in realtà l’attore ne ha solo 6. Questi sono un tatuaggio per la figlia maggiore (un colibrì col nome Ezer), e uno dedicato al rapporto con la moglie (un cuore con all’interno i loro nomignoli Buddy & Bilie). In aggiunta, il tatuaggio più famoso che ha è sicuramente quello visto in molte delle scene senza maglietta in Shameless, ovvero un semplice triangolo di piccole dimensioni sul petto, dedicato ai suoi amici, che risale a quando White aveva solo diciassette anni.

Jeremy Allen White: età e altezza dell’attore

10. Jeremy Allen White è nato il 17 febbraio del 1991, Brooklyn, New York, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.70 metri.

Fonti: IMDb, Instagram, HuffPost

Jeremy Allen White rivela di aver incontrato la Marvel ma qualcosa è andato storto

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La star di The Bear Jeremy Allen White ha recentemente rivelato di aver avuto un incontro con i Marvel Studios per parlare di un progetto di un adattamenti del Marvel Cinematic Universe, ma che ha finito per sabotare se stesso nell’incontro.

Parlando con GQ in una recente intervista, Jeremy Allen White ha parlato di come una volta ha avuto un incontro per un “film Marvel“, ma ha avuto un atteggiamento durante l’incontro, che secondo lui ha portato a quello che è si è rivelato un incontro senza successo.

Ho avuto un incontro per una specie di film Marvel e avevo un certo atteggiamento“, ha commentato Jeremy Allen White. “Penso di aver interpretato tutto in modo sbagliato“, ha detto White. “‘Dimmi perché dovrei fare il tuo film’, loro dicevano, ‘F— tu,’ e io rispondevo, ‘Giusto.'” Jeremy Allen White si è anche chiesto perché il mondo dei supereroi sia il punto di arrivo logico per gli attori di alto profilo. “Sono confuso su come l’apice della carriera di un attore sia finito in quel posto“, ha detto Jeremy Allen White l’anno scorso secondo GQ.

Ora, la sua posizione è un po’ diversa. “Hanno dei registi davvero bravi per fare quei film e ovviamente hanno degli attori davvero bravi per fare quei film“, ha detto l’attore, anche se non sembra pentirsi del suo incontro. “L’ho interpretato nel modo in cui volevo interpretarlo.”

L’attore ha anche affermato che preferirebbe di gran lunga lavorare su un “dramma da 25 milioni di dollari che penso che la maggior parte degli attori voglia realizzare” piuttosto che recitare nell’ultimo blockbuster di supereroi.

Jeremy Allen White sarà la protagonista del prossimo film biografico sul wrestling di A24

Il prossimo film di Jeremy Allen White, The Iron Claw, che uscirà nei cinema degli Stati Uniti il ​​22 dicembre 2023. Diretto e scritto da Sean Durkin, il film A24 racconta la storia dei fratelli Von Erich del wrestling professionistico. Nel film figurano anche Lily James, Zac Efron, Harris Dickinson, Holt McCallany e Maura Tierney.

La vera storia degli inseparabili fratelli Von Erich, che hanno fatto la storia nel mondo molto competitivo del wrestling professionistico nei primi anni ’80”, si legge nella sinossi ufficiale. “Attraverso la tragedia e il trionfo, all’ombra del loro prepotente padre e allenatore, i fratelli cercano un’immortalità straordinaria sul più grande palcoscenico dello sport.”

The Bear, nel frattempo, è stato recentemente rinnovato per la terza stagione da FX. La serie oltre all’attore vede la  partecipazione anche di Aye Edebiri, Ebon Moss-Bachrach, Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas, Abby Elliott e Matty Matheson. La terza stagione di The Bear dovrebbe debuttare nel 2024.

Jeremy Allen White riceve l’approvazione di Bruce Springsteen per Deliver Me From Nowhere

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Quando si parla delle più grandi rockstar americane, è indiscutibile che il nome di Bruce Springsteen si senta unanimemente sulle labbra di milioni di persone in tutto il mondo. La sua eredità di eroe del popolo, che spesso coglie nelle sue canzoni le lotte della classe operaia e le ingiustizie, ha fatto sì che la sua musica risuonasse in tutti gli Stati Uniti e oltre. Ecco allora che il suo approvare Jeremy Allen White come attore scelto per interpretarlo in un biopic dal titolo Deliver Me From Nowhere, è di certo una rassicurazione per tutti i fan del musicista.

Secondo Entertainment Weekly, durante un’intervista con Jim Rotolo di Sirius XM, Springsteen ha inoltre dato il sigillo di approvazione alla voce Allen: “Canta molto bene. È un cast straordinario. Il casting del film è stato perfetto, quindi è molto eccitante”. Il Boss ha così rivelato anche che quella che sentiremo nel film è proprio la voce di Jeremy Allen White, cimentatosi così anche con il canto. Non resta a questo punto che attendere di poter vedere un primo trailer del film per poter dare un primo giudizio sulla performance dell’attore, ma l’approvazione di Springsteen è – come già detto – un ottimo inizio.

Tutto quello che sappiamo su Deliver Me From Nowher con Jeremy Allen White

Diretto e scritto da Scott Cooper (“Crazy Heart“, “Hostiles”), Deliver Me From Nowhere adatta il libro omonimo di Warren Zanes sulla realizzazione dell’album di Springsteen del 1982 “Nebraska”. L’album catturava armoniosamente lo stato di ansia della società, approfondendo i temi dell’isolamento, della disperazione economica, della mortalità e infine della redenzione. L’album si rivelò fondamentale per la carriera di Springsteen e lo consacrò come autore e narratore di canzoni di grande spessore per i decenni a venire. 

Secondo un comunicato stampa, la registrazione di “Nebraska” di Springsteen “ha segnato un momento cruciale nella sua vita, di cui avrebbe parlato apertamente solo decenni dopo la sua uscita. È considerato un punto di riferimento nella sua odissea musicale e una fonte di ispirazione per una generazione di artisti e musicisti. Registrato su un registratore a 4 tracce nella camera da letto di Springsteen nel New Jersey e senza la E Street Band, “Nebraska” è considerato uno dei lavori più duraturi di Springsteen: un disco acustico crudo e infestato popolato da anime perdute alla ricerca di una ragione per credere”.

Oltre ad Allen White, il cast include Stephen Graham nel ruolo del padre di Springsteen, Paul Walter Hauser nel ruolo del tecnico della chitarra Mike Batlan e Odessa Young, che si dice interpreti un interesse amoroso. Jeremy Strong interpreterà invece Jon Landau, il manager di lunga data di Springsteen.

Jeremy Allen White è reduce dalla sua corsa ai premi per The Bear, che gli ha fatto vincere un Golden Globe, un Emmy e un SAG Award per aver interpretato Carmy Berzatto nella serie di FX disponibile su Disney+. L’attore ha ricevuto consensi anche per il suo ruolo nel film drammatico sportivo della A24 The Warrior – The Iron Claw, in cui interpreta il campione di wrestling Kerry Von Erich.

Jeremy Allen White protagonista per Netflix della storia d’amore bisessuale dell’autore di Call Me By Your Name

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Jeremy Allen White sarà il protagonista dell’adattamento Netflix di un romanzo d’amore bisessuale dell’autore di Call Me By Your Name. L’attore è noto soprattutto per i suoi ruoli in televisione: ha interpretato Lip Gallagher in Shameless di Showtime per 11 stagioni dal 2011 al 2021 e ha poi recitato in un’altra serie ambientata a Chicago, The Bear di FX. Per la sua interpretazione del tormentato chef Carmy Berzatto, White si è guadagnato tre Golden Globe consecutivi e due Primetime Emmy Awards.

Ora, l’acclamato attore ha in programma il suo prossimo ruolo in televisione. Secondo Variety, White sarà il protagonista e il produttore esecutivo di una serie limitata di Netflix, adattamento del romanzo del 2017 Enigma Variations di André Aciman. Amanda Kate Shuman (La ruota del tempo) sarà la sceneggiatrice e showrunner, mentre Oliver Hermanus (Living) sarà il regista. Aciman è anche produttore esecutivo. White interpreterà il personaggio principale, Paul, e la descrizione ufficiale del romanzo recita come segue:

Enigma Variations racconta la vita di un uomo di nome Paul, i cui amori rimangono consumanti e bramosi per tutta l’età adulta come lo erano durante l’adolescenza. Che l’ambientazione sia l’Italia meridionale, dove da ragazzo ha una cotta per l’ebanista dei suoi genitori, o un campus innevato del New England, dove la sua passione duratura per una ragazza che incontrerà ancora e ancora nel corso degli anni è punteggiata da incontri anonimi con uomini – sia che si trovi su un campo da tennis a Central Park o su un marciapiede di New York all’inizio della primavera. I legami di Paul sono inafferrabili, transitori e sempre sostenuti dal desiderio. Davanti a ogni passo che Paul compie, le sue speranze, i suoi dinieghi, le sue paure e i suoi rimpianti sono sempre pronti a tendere trappole. Eppure il sogno d’amore permane. Non sempre sappiamo cosa vogliamo. Possiamo rimanere degli enigmi per noi stessi e per gli altri. Ma prima o poi scopriamo chi abbiamo sempre saputo di essere.

Cosa significa Enigma Variations per Jeremy Allen White

Se Enigma Variations di Netflix progredirà nello sviluppo della piattaforma di streaming, segnerà il secondo adattamento sullo schermo di un romanzo di André Aciman. Il suo romanzo del 2007, Chiamami col tuo nome, è stato precedentemente adattato nell’acclamato film con Timothée Chalamet. Per il suo ruolo di protagonista nei panni di un adolescente innamorato, Timothée Chalamet si è guadagnato la sua prima nomination all’Oscar come miglior attore, che ha rappresentato la sua grande occasione prima di recitare in Lady Bird, Piccole donne, Dune e Wonka. Recentemente Chalamet ha ricevuto anche la sua seconda nomination all’Oscar per la sua interpretazione di Bob Dylan in Un completo sconosciuto.

Come Chalamet, White ha un ruolo imminente in un biopic musicale, Deliver Me from Nowhere, nel ruolo di Bruce Springsteen, che potrebbe portare alla sua prima nomination agli Oscar. Al cinema, White ha raccolto il plauso della critica per la sua interpretazione in The Iron Claw di A24 e ha anche un ruolo imminente in The Mandalorian & Grogu come Rotta the Hutt, che sarà il primo film a grande budget di White, simile a Dune di Chalamet. Tuttavia, aggiungendo Enigma Variations ai suoi prossimi progetti, questo potrebbe rappresentare per White una svolta ancora più importante a livello internazionale, simile a quella di Chalamet con l’adattamento di Aciman.

FOTO DI COPERTINA: Jeremy Allen White alla 30esima edizione degli Screen Actors Guild Awards. Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Jeremy Allen White offre un aggiornamento su The Bear – Stagione 4

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Nel corso di una recente intervista con Esquire, Jeremy Allen White ha parlato della quarta stagione di The Bear e di quando si prevede l’inizio delle riprese della prossima serie. La terza stagione di The Bear è stata trasmessa in anteprima a giugno di quest’anno, nell’ambito di un’estate televisiva ricca di episodi, tra cui House of the Dragon, The Boys e The Acolyte.

Le prime due stagioni di The Bear sono tra le più apprezzate nella storia della televisione, con una valutazione del 100% e del 99% da parte della critica su Rotten Tomatoes, e anche se la terza stagione ha subito un calo al 90%, i fan sono ancora ansiosi di vedere il prossimo capitolo della storia di Carmy. White ha fornito un aggiornamento proprio su questo aspetto parlando con Esquire, che gli ha chiesto quando la quarta stagione di The Bear avrebbe iniziato le riprese:

“Non so esattamente quando. So che non sarà prima del prossimo anno. Immagino all’inizio del prossimo anno, una data di inizio simile a quella degli ultimi due anni: Febbraio/marzo”.

Anche se all’inizio potrebbe essere deludente sapere che le riprese di The Bear non inizieranno prima dell’anno prossimo, questo non farebbe perdere tempo allo show e permetterebbe di avere tutto il tempo necessario per montarlo e prepararlo per l’uscita nel 2025. Molti show di supereroi o di grandi opere richiedono mesi di riprese e ancora più tempo in post-produzione per lavorare sugli effetti visivi e sulla CGI. Uno show come The Bear richiede una frazione del lavoro rispetto a qualcosa di Marvel, Star Wars o Game of Thrones. Anche se potrebbe essere un mese o due in ritardo rispetto all’uscita estiva standard a cui i fan sono abituati, se The Bear inizierà le riprese nella finestra di febbraio o marzo menzionata da White, ci si può aspettare più tempo a Chicago nel 2025.

L’academy ama The Bear

The Bear 3 jeremy allen white

Il mese scorso, quando sono state annunciate le nomination agli Emmy, The Bear ha battuto l’ennesimo record di serie comica più nominata di sempre, con uno shopping di 23 candidature. Tra gli interpreti che hanno ricevuto una nomination agli Emmy figurano Jeremy Allen White e Ayo Edibiri nei ruoli principali, Lionel Boyce, Ebon Moss-Bachrach e Liza Colón-Zayas in quelli secondari, mentre una lista stellare di attori ospiti ha ricevuto nomination, tra cui Jon Bernthal, Bob Odenkirk, Will Poulter, Jamie Lee Curtis e Olivia Colman. Christopher Storer ha ricevuto nomination anche per la scrittura e la regia, mentre Ramy Youssef ha ottenuto un riconoscimento per la regia. La quarta stagione di The Bear non ha ancora una data di uscita ufficiale.

Jeremy Allen White nel cast di The Mandalorian & Grogu, sarà la voce del figlio di Jabba the Hutt

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Jeremy Allen White è entrato a far parte del film di Star Wars intitolato The Mandalorian & Grogu, interpretando la voce del figlio di Jabba the Hutt, Rotta the Hutt, come ha confermato Variety. Il progetto segna il primo grande franchise per l’attore dopo il suo ruolo di successo, vincitore di un Emmy, nella serie FX The Bear. White sta attualmente girando il biopic su Bruce Springsteen dal titolo Deliver Me from Nowhere con il regista Scott Cooper.

Jeremy Allen White, da The Bear a Star Wars

L’attore è salito alla ribalta per la sua interpretazione di Philip “Lip” Gallagher nella lunga serie di Showtime Shameless. Ma il suo ruolo in The Bear di Carmen “Carmy” Berzatto, lo chef di New York che torna a Chicago per rilevare il ristorante del fratello defunto, ha lanciato Jeremy Allen White come una vera e propria star, facendogli vincere due volte gli Emmy, i Golden Globe e i SAG. Non resta a questo punto che attendere di vederlo nell’insolito ruolo della voce del figlio di uno dei più temuti gangster della galassia lontana lontana.

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The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

Jon Favreau sta producendo e dirigendo il film insieme alla presidente della Lucasfilm Kathleen KennedyDave Filoni, CCO della Lucasfilm ed ex direttore supervisore dell’amata serie animata Star Wars: The Clone Wars. “Ho amato raccontare storie ambientate nel ricco mondo creato da George Lucas”, ha detto in precedenza Favreau. “La prospettiva di portare il mandaloriano e il suo apprendista Grogu sul grande schermo è estremamente emozionante”.

La serie di tre stagioni The Mandalorian è stata generalmente ben accolta da fan e critici. Una quarta stagione è già in fase di sviluppo presso Lucasfilm, con l’obiettivo di riallacciarsi agli eventi di Ahsoka e di altri show Disney+ di Star Wars.

Si sa molto poco del film, incluso il suo posizionamento nella cronologia di “The Mandalorian” e chi altro dovrebbe recitare oltre a Pascal. Sappiamo che star di Alien Sigourney Weaver sarà nel film, anche se i dettagli sul suo personaggio sono ancora segreti.

I dettagli sulla trama di The Mandalorian & Grogu sono stati difficili da ottenere, quindi il casting di Jeremy Allen White come figlio di Jabba fornisce il primo vero assaggio di ciò che potrebbe essere in serbo per il cacciatore di taglie titolare e il suo adorabile figlio adottivo. La serie Disney+ The Mandalorian è ambientata negli anni successivi agli eventi di Star Wars: Il ritorno dello Jedi del 1983, in cui la Principessa Leia (Carrie Fisher) strangola a morte Jabba. La recente serie spin-off The Book of Boba Fett ha rivelato che l’assenza di Jabba ha lasciato un vuoto di potere tra i boss del crimine organizzato su Tatooine; due cugini di Jabba si giocano il suo territorio, ma vengono sconfitti da Boba Fett (Temuera Morrison), che prende il sopravvento. Sembra probabile che, con il figlio di Jabba in qualche modo coinvolto nel nuovo film, anche Boba Fett e il suo vice Fennec Shand (Ming-Na Wen) saranno coinvolti.

The Mandalorian & Grogu uscirà nelle sale il 22 maggio 2026.

Jeremy Allen White in trattative per interpretare Bruce Springsteen

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Jeremy Allen White potrebbe passare da The Bear a The Boss, dato che l’attore è in trattative per interpretare Bruce Springsteen in un prossimo film sulla realizzazione del suo album del 1982 “Nebraska”, secondo Variety.

Nessun accordo è stato concluso, ma Scott Cooper sta cercando di scrivere e dirigere il film, intitolato Deliver Me From Nowhere, che proviene da Eric Robinson ed Ellen Goldsmith-Vein del Gotham Group. Anche A24 è in trattative per partecipare al progetto. Scott Stuber, al suo primo grande progetto cinematografico da quando ha lasciato il suo incarico di capo del settore cinematografico presso Netflix, si è unito come produttore.

Il film è un adattamento del libro di Warren Zanes del 2023 “Deliver Me From Nowhere: The Making of Bruce Springsteen’s Nebraska”. Seguirà Springsteen e il viaggio verso la realizzazione del suo sesto album in studio, una raccolta di canzoni oscura ed essenziale che ha segnato una nuova direzione artistica dal rocker. Springsteen registrò “Nebraska” su cassetta a quattro tracce nella sua camera da letto nel New Jersey qualche anno prima che lui e la E Street Band pubblicassero “Born in the U.S.A.”

Jeremy Allen White è reduce dalla sua corsa ai premi per The Bear, che gli ha fatto vincere un Golden Globe, un Emmy e un SAG Award per aver interpretato Carmy Berzatto nella serie di FX disponibile su Disney+. L’attore ha ricevuto consensi anche per il suo ruolo nel film drammatico sportivo della A24 Warrior – The Iron Claw, in cui interpreta il campione di wrestling Kerry Von Erich.

Jeremy Allen White è il Boss nella prima foto dal biopic su Bruce Springsteen Deliver Me From Nowhere

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Variety ha pubblicato la prima immagine di Jeremy Allen White nel ruolo di Bruce Springsteen per il film biografico Deliver Me From Nowhere in concomitanza con l’inizio della produzione.

Diretto e scritto da Scott Cooper (“Crazy Heart“, “Hostiles”), Deliver Me From Nowhere adatta il libro omonimo di Warren Zanes sulla realizzazione dell’album di Springsteen del 1982 “Nebraska”. Le riprese si svolgeranno principalmente nel New Jersey e a New York, nativa di Springsteen, con una produzione aggiuntiva a Los Angeles, e il film uscirà nei cinema il prossimo anno.

Jeremy Allen White è il Boss nella prima foto dal biopic su Bruce Springsteen

Secondo un comunicato stampa, la registrazione di “Nebraska” di Springsteen “ha segnato un momento cruciale nella sua vita, di cui avrebbe parlato apertamente solo decenni dopo la sua uscita. È considerato un punto di riferimento nella sua odissea musicale e una fonte di ispirazione per una generazione di artisti e musicisti. Registrato su un registratore a 4 tracce nella camera da letto di Springsteen nel New Jersey e senza la E Street Band, “Nebraska” è considerato uno dei lavori più duraturi di Springsteen: un disco acustico crudo e infestato popolato da anime perdute alla ricerca di una ragione per credere”.

Oltre ad Allen White, il cast include Stephen Graham nel ruolo del padre di Springsteen, Paul Walter Hauser nel ruolo del tecnico della chitarra Mike Batlan e Odessa Young, che si dice interpreti un interesse amoroso. Jeremy Strong interpreterà Jon Landau, il manager di lunga data di Springsteen.

Jeremy Allen White è reduce dalla sua corsa ai premi per The Bear, che gli ha fatto vincere un Golden Globe, un Emmy e un SAG Award per aver interpretato Carmy Berzatto nella serie di FX disponibile su Disney+. L’attore ha ricevuto consensi anche per il suo ruolo nel film drammatico sportivo della A24 Warrior – The Iron Claw, in cui interpreta il campione di wrestling Kerry Von Erich.

Jeremy Allen White canta Born to Run nel primo commovente trailer di Deliver Me From Nowhere su Bruce Springsteen

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Jeremy Allen White ha dimostrato di calzare alla perfezione i jeans attillati di Bruce Springsteen, lanciando un avvincente primo trailer per un film biografico su The Boss, intitolato Deliver Me From Nowhere, in occasione del CinemaCon.

White, vincitore di numerosi riconoscimenti per il suo lavoro in The Bear di Hulu, si è presentato alla convention annuale dei proprietari di cinema con la co-star Jeremy Strong al seguito. Parlando con il nuovo responsabile della distribuzione Disney Andrew Cripps durante la presentazione dello studio, l’attore ha parlato della pressione presentata dal film.

“È stato incredibile, impegnativo e un sogno che si è avverato. Mi sento davvero fortunato. Abbiamo avuto tutti la benedizione di Bruce. Il film racconta la storia di un momento cruciale, Bruce che lotta per conciliare le pressioni del successo con il suo passato”, ha detto White. Un trailer montato esclusivamente per i proprietari del cinema si apre con White nei panni di Springsteen in un parcheggio del New Jersey, mentre prova una Chevy 305. “So chi sei“, gli dice il rivenditore, sporgendosi verso la finestra. Lo Springsteen di White sorride e dice: “Questo fa di noi uno di noi“.

Jeremy Allen White presenta al CinemaCon Deliver Me From Nowhere

Strong interpreta Jon Landau, manager e confidente di Springsteen che, nei primi anni ’80, lo aiutò a ignorare il rumore della fama e delle aspettative per approfondire la sua arte. Un montaggio di spettacoli del giovane Springsteen, che mostra un padre (interpretato da Stephen Graham) determinato a crescere un combattente e una madre che cerca di insegnargli compassione e grazia.

“Quando Bruce era piccolo, aveva un buco nel pavimento della sua camera da letto. Un pavimento che dovrebbe essere solido? Dovrebbe essere in grado di stare in piedi, Bruce non ce l’aveva”, dice Landau di Strong in voice-over. “Bruce è un riparatore. Quello che sta facendo con questo album è riparare quel buco nel suo pavimento. Riparare quel buco in se stesso. Una volta fatto questo, riparerà il mondo intero”.

Il filmato si conclude con un’emozionante esibizione dal vivo della canzone più iconica di Springsteen, “Born to Run“. White indovina la voce roca di Springsteen, agitando i suoi capelli inzuppati di sudore sul palco e concludendo con uno split che fa cadere la sua chitarra elettrica sul pavimento insieme a lui.

I 20th Century Studios distribuiranno “Deliver Me From Nowhere” alla fine del 2025.

Jeong-Sun, recensione del film di Jihye Jeong

Jeong-Sun, recensione del film di Jihye Jeong

Ci sono universi che prendono forma dal basso, da quello sguardo che si innalza verso il cielo, ma con i piedi incatenati al suolo. Sono anime che aspirano in alto, a una felicità promessa, ma mai mantenuta dalla forza di un destino scomodo, doloroso, umile. Jeong-Sun è il canto degli ultimi, un poema degli ignorati scritto con l’inchiostro tinto nel neorealismo, e pennellato di attualità.

E così, nell’opera prima di Jihye Jeong si ritrovano i fantasmi che hanno abitato le opere di Rossellini e De Sica (senza dimenticarci quelle regalateci da un cult come Parasite); sono esistenze ordinarie, ricche nell’animo e umili nel contenuto sociale. Ma tra gli inframezzi di un’esistenza che pare vivere e respirare all’accensione di una cinepresa, scorre il senso di paura e dolore che colpisce l’animo femminile, urtandone la sensibilità e deteriorandone la sicurezza. È il timore di perdere il controllo del proprio corpo, di tramutarsi in carne da macello per il consumo voyeuristico altrui. Racconto degli ignorati, e denuncia sociale di un male che incancrenisce l’essere umano, sviluppandosi in metastasi lungo dita che scorrono e occhi che scrutano video virali, si muove nell’opera l’ombra distruttiva del revenge porn e del body shaming.

Jeong-Sun non si eleva soltanto a prestanome di una pellicola tanto semplice, quanto umanamente commovente, ma anche portavoce di tante lacrime nascoste, visi celati sotto cuscini di vergogna, corpi depredati della propria intimità, ed esistenze spogliate della propria dignità.

Jeong-Sun, la trama

Jeong-sun (Kim Kum-soon) è una donna di mezza età che lavora in una fabbrica. Attacca quando fuori è ancora buio, accompagnata ogni giorno dalla figlia (Yun Seon-a), prossima al matrimonio. Di buon umore e umile estrazione, Jeong-sun finisce per instaurare una relazione con un nuovo collega, il coetaneo Yeong-su (Cho Hyeon-woo). Un legame felice e tranquillo, fino a quando l’uomo non decide di immortalarla in un video che cambierà l’esistenza di tutti.

Il canto degli ultimi

È il teatro dell’esistenza quello allestito da Jihye Jeong nel suo Jeong-Sun. Una cinepresa fissa, granitica, la sua, di chi si limita a osservare lasciando che siano i personaggi a muoversi e infondere linfa vitale alla propria opera. È un cinema che si nasconde dietro la potenza della quotidianità, che reduplica lo scorrere della realtà al di là dello schermo, aderendo perfettamente a quell’ideale di finestra sulla realtà agognata dal cinema classico. Ma nell’universo filtrato dall’obiettivo di Jihye Jeong non vi è alcun intento edulcorante dell’universo colto in essere; ancorandosi a uno sguardo che tutto coglie e registra dal basso – prendendo cioè corpo da quel sottosuolo antropologico da cui i suoi stessi protagonisti prendono vita – la cinepresa di Jihye Jeong si fa penna adattante un saggio sullo sfruttamento operaio e del corpo femminile in un paese come quello sud-coreano ancora profondamente maschilista e dominato da logiche patriarcali.

Duplice colpo al cuore

Lucido, onesto e ferocemente sincero, il film è una rappresentazione diretta, ai margini del documentario, un quadro sociale imbastito con cura dalla propria autrice. Lontano da ogni manierismo stilistico, e da virtuosismi registici, la macchina da presa stila un discorso semplice nel linguaggio, e altrettanto facilmente comprensibile nella sua lettura. Jeong-Sun scorre sul binario di un’esistenza ordinaria, ma è proprio grazie a questa esacerbata normalità, che la sua protagonista si eleva a perfetto testimone, e massimo rappresentante, di quelle mani che soffocano, e dossi che rallentano, la serenità delle donne tanto in Sud-Corea, che nel resto del mondo.

In Jeung-Sun vivono due anime distinte, e all’interno di esse scorrono duplici moniti di carattere sociali volti a schiaffeggiare un sistema ambizioso, che tanto chiede e poco offre. Ingenua, mite, e perlopiù preoccupata per l’abito da sposa della figlia, la donna si fa guida dantesca tra le fila di un sistema aziendale che al merito e alla gratificazione personale, preferisce un impianto dittatoriale e psicologicamente degradante. Tra notti spese al lavoro, e minacce da parte di un caporeparto insoddisfatto della propria esistenza, la Jeong-Sun operaia vive comunque di un certo ottimismo che la trascina tra i corridoi della fabbrica a testa alta e il sorriso stampato in faccia. È una donna che si accontenta delle piccole cose; una calamita umana verso cui la cinepresa della Jeong non riesce a distaccarsi, inseguendola a debita distanza e privandosi di movimenti che ne denuncerebbero la presenza.

Quella che subentra nella seconda parte dell’opera è invece una donna colpita nell’animo e depredata della propria intimità. Quella relazione tenuta nascosta, quasi adolescenziale, con il nuovo collega, si tramuta in culla di una condivisione social che infanga la reputazione della protagonista, tra commenti al vetriolo e giudizi taglienti come lame affilate. Il viso prima sorridente si tramuta in una maschera del dolore, sfregiato dal tradimento e appesantito da una mole di sguardi che osservano e sparlano alle spalle. Il corpo di Jeong-Sun si fa così statua granitica, un automa che si muove nello spazio d’azione con meccanicità, attivata soltanto da un’audacia e da una sete di rivendicazione personale che tutto prende e distrugge con la forza della propria rabbia. Un cambiamento reso tangibile e tormentato dall’interpretazione profonda e convincente di una Kim Kum-soon perfettamente in parte. Non sembrano esistere confini tra l’attrice e il proprio personaggio: un’unione perfetta che trascina con naturalezza lo spettatore all’interno della vita della donna, assimilandone gli attimi di felicità, e interiorizzandone i fulminei attimi di dolori.

Ambienti che modellano, sguardi che distruggono

Affidando alla potenza di campi lunghi, e piani medi, la regista coglie e staglia i propri personaggi all’interno di un ambiente sociale e lavorativo di cui essi si elevano a parte integranti e tessere imprescindibili alla sua perfetta resa visiva. Gli uomini e le donne che scorrono davanti alla cinepresa vanno oltre la propria natura umana, per legarsi in maniera armonica al mondo che li circonda; sono universi che li modellano come cera malleabile, e li influenzano determinandone scelte e conseguenze di azioni o pensieri. Sono ambienti illuminati da una luce naturale, sebbene colorata da tinte fredde, cromatismi gelidi, che tutto rimandano a legami interpersonali pronti a recidersi e spezzarsi, proprio come iceberg bruciati dal fuoco della vendetta.

Cristallizzata in una circolarità eterna, che vive e si sviluppa lungo una reiterazione di eventi elevati a riti quotidiani, l’esistenza di Jeong-Sun è una giostra pronta a ripetere ogni giorno, in maniera sempre uguale e sempre diversa. L’entrata e l’uscita dalla fabbrica, le scatole da chiudere in catena di montaggio, i rumori del traffico urbano, l’incontro con l’ubriaca al di fuori del motel, sono punti fermi nella vita dei personaggi; momenti colmi di sollievo perché carichi di una quotidianità priva di sorpresa, e per questo di eventuali minacce.

Inserendosi come un fulmine a ciel sereno nella tranquillità della propria, ordinaria, esistenza, la condivisione di un filmato intimo, dove il corpo si mostra e la bocca canta, è un punto di svolta, un ribaltamento interiore di una linea che scorre piatta, un extrasistole che irrompe defibrillando intere esistenze; è l’inedito che distrugge, per poi ricostruire, un nuovo tempio vitale, nell’attesa di un ultimo canto liberatorio, in cui la catarsi si sveste di violenza per esplodere di speranza. Una speranza illusoria, forse, ma sufficiente per innalzare il punto di ripresa di una cinepresa che dal basso si alza verso l’alto, verso quel cielo in cui volare liberi senza pensieri, senza restrizioni, senza mani che scorrono su cellulari, o labbra che proferiscono ordini con saccente, tossica, mascolinità. 

Jensen Ackles: 10 cose che non sai sull’attore

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Jensen Ackles: 10 cose che non sai sull’attore

Jensen Ackles è uno degli attori più conosciuti del mondo delle serie tv, grazie al ruolo di Dean Winchester in Supernatural. Nato come modello, non è solo un attore della serie che lo ha reso famoso; ne è anche un grande fan. Molto umile e devoto ai suoi fan (lo si vede sempre partecipare nelle convention dedicate), Jensen è un padre di famiglia e un marito modello.

Ecco dieci cose che forse non sapevi su Jensen Ackles.

Jensen Ackles: film e carriera

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  • Jensen Ross Ackles è nato l’1 marzo 1978. Meglio conosciuto come Jensen Ackles, è figlio di Donna Joan e dell’attore Alan Ackles e ha origini inglesi, tedesche e scozzesi. Jensen è cresciuto a Richardson, in Texas, insieme al fratello più grande Joshua e alla sorella più piccola Mackenzie. Jensen si è diplomato nel 1996 alla LV Berkner High School.
  • Jensen Ackles ha cominciato la sua carriera di modello a due anni. Jensen Ackles, dopo la precoce esperienza di modello, ha iniziato ad apparire in alcune pubblicità televisive per Nabisco, RadioShack e Wal-Mart quando aveva quattro anni, facendo suo il bagaglio attoriale del padre, celebre attore in Dallas. Ha sempre guardato suo padre studiare i copioni e questo gli ha insegnato parecchie cose su quel tipo di industria. Durante il suo ultimo anno al liceo ha iniziato a parlare di teatro, risultando quello strambo. Dopo una partecipazione a un seminario con un amico, due persone, Craig Wargo e Michael Einfeld (un agente), erano interessanti al talento di Jensen e lo volevo portare a Los Angeles con loro.

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  • Jensen Ackles voleva diventare un fisioterapista. Jensen si era scelto questa strada, prima di decidere di andare a Los Angeles e provare la via della recitazione. Nel 1996 ha ottenuto ruoli in Wishbone, Mr. Rhodes e Sweet Valley High. La vera incursione nel mondo dello spettacolo è, però, avvenuta nel 1997 nella soap Il tempo della nostra vita, nel ruolo di Eric Brady. Per questo ruolo ha vinto il Soap Opera Digest Award come miglior new entry maschile nel 1998, oltre che aver ricevuto una serie di altre nomination, come per il Daytime Emmy award per il miglior govanne attore nel 1998, 1999, 2000. Tre anni dopo ha lasciato la soap per apparire nella mini-serie Blonde (2001) e fece anche un provino per il ruolo di Clark Kent in Smallville (andato poi a Tom Welling).
  • Jensen Ackles ha passato la vita tra le serie tv. Dopo essere stato scartato per Smallville, Jensen ha fatto tante altre audizioni, riuscendo a partecipare alla serie tv Dark Angel. Nel 2003 ha preso parte a Dawson’s Creek nel ruolo di C.J., il fidanzato di Jen Lindley. Ha partecipato anche ad alcuni episodi di Still Life (2003), nel corto The Plght of Clownana nel 2004 e nello stesso hanno gli è stato offerto il ruolo dell’interessa amoroso di Eliza Dushku nella seconda stazione di Tru Calling. Successivamente, riesce ad entrare nel cast di Smallville come assistente del coach della squadra di football, il nuovo amore di Lana Lanf. Nel 2005 Jensen ha ottenuto una parte nel film Devour – Il gioco di Satana. Sempre nel 2005 ha ottenuto il ruolo che lo ha reso famoso in tutto il mondo, quello Dean Winchester in Supernatural. Nel 2019 ha interpretato Jack Durfy nel film Buddy Games.  Nel 2020 ha chiuso la sua esperienza con l’ultima stagione di Supernatural andata in onda durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha colpito tutti noi.

Jensen Ackles in The Boys

Nel 2021 Jensen Ackles sarà nel cast della terza stagione dell’acclamato show Primi Video The Boys nei panni di Soldier Boy. Nel 2021 ha prestato la voce anche a due film d’animazione tarcati DC nei panni di Batman / Bruce Wayne in Batman: The Long Halloween, Part One e Two

Jensen Ackles: Twitter e Instagram

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  • Jensen Ackles ha un account Twitter di tutto rispetto. Il profilo ufficiale di Jensen Ackles conta 2,56 milioni di seguaci e 559 tweet. Jensen è molto attivo sui sociale e i suoi cinguettii sono abbastanza frequenti. Oltre che promuovere la serie che lo ha portato alla ribalta, Supernatural, i suoi tweet sono pieni di auguri di buon compleanno per i suoi familiari, amici e colleghi.
  • Jensen Ackles ha un profilo instagram esplosivo. Se il suo profilo Twitter sembrava seguitissimo, il suo account Instagram lo è ancora di più: 6,8 milioni di follower. Il suo account si divide tra foto postate dai vari set e promozioni della serie e tra le diverse fotografie che ritraggono la sua vita quotidiana e famigliare, con innumerevoli attenzioni per i figli.

Jensen Ackles: il ruoli persi e la sua vita familiare

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  • Jensen Ackles ha perso diversi ruoli durante la sua carreria. Jensen Ackles è stato considerato per interpretare Leon Kennedy per ben tre volte in Resident Evil: Extinction (2007), Resident Evi: Afterlife (2010) e Resident Evil: Retribution (2012), ruolo poi andato a Johann Urb. Jensen era stato considerato anche per il ruolo di Steve Rogers/Captain America per Captain America – Il primo vendicatore (2011), andato poi a Chris Evans.
  • Jensen Ackles ha lavorato con sua moglie Danneel Ackles. Jensen ha lavorato con quella che sarebbe stata la sua futura moglie, due volte: in Ten Inch Hero (2007) e in Supernatural (2005).
  • Jensen Ackles ha tre figli. Jensen Ackles si è sposato l 15 maggio del 2010 e dalla moglie Danneel ha avuto ben tre figli, due dei quali sono gemelli: Zeppelin Bram e Arrow Rhodes, nati nel 2016. La prima figlia, invece, si chiama Justice Jay ed è nata il 30 maggio 2013.
  • Jensen Ackles ha un nome inusuale. I suoi genitori lo hanno chiamato Jensen perché lo consideravano un nome poco usato, a differenza di Justin che era troppo comune. Inoltre, il suo primo nome, Jensen, è anche usato come cognome ed è uno dei cognomi più diffusi in Danimarca.

Fonti: IMDb

Jensen Ackles tornerà nei panni di Soldier Boy nella quinta e ultima stagione di The Boys

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Ora che ha ottenuto un ingaggio da protagonista nella serie prequel dello spin-off di The Boys, Vought Rising, cosa potrebbe desiderare di più Jensen Ackles? Beh, che ne dite di dominare completamente il franchise?! Durante il panel dello show al San Diego Comic-Con di venerdì scorso, è stato annunciato che il Soldatino di Ackles tornerà all’ovile come personaggio regolare nella quinta e ultima stagione della serie satirica sui supereroi di Eric Kripke.

Come sapranno coloro che si sono sintonizzati per l’episodio finale della quarta stagione, Soldier Boy è apparso in una scena di mid-credit che ha visto Patriota (Antony Starr) scoprire che suo padre e il potentissimo Supe non sono stati uccisi negli eventi finali della terza stagione, ma sono stati messi sotto ghiaccio. Questo ha scatenato una serie di domande da parte dei fan della serie, che si sono chiesti quanto tempo di schermo avrebbe avuto Soldier Boy nella quinta stagione.

Secondo quanto emerso durante il panel del SDCC, Soldier Boy è qui per restare e parte della trama si concentrerà sul suo rapporto teso tra padre e figlio con Homelander. I due si sono affrontati più volte nel corso della terza stagione e la rivelazione che il leggendario eroe era suo padre ha portato Homelander a uccidere brutalmente Black Noir (Nathan Mitchell) per avergli nascosto la verità per tutti questi anni. Nella quarta stagione, Homelander ha esplorato il mondo della paternità, cercando – e fallendo miseramente – di creare e mantenere un legame con suo figlio Ryan (Cameron Crovetti). In questa stagione Homelander si è anche concesso un sanguinoso ritorno a casa, quando è tornato nel laboratorio in cui è cresciuto per vendicarsi degli scienziati che hanno condotto su di lui test dannosi. In sostanza, che lo abbiate previsto o meno, l’ultima stagione ha preparato l’arco di Homelander per un’altra resa dei conti con suo padre.

È un grande momento per essere fan di “Supernatural

Bene, amici fan di Supernatural, sembra che alla fine ce l’abbiamo fatta. Tutte le manifestazioni hanno funzionato. Con la rivelazione che Ackles prenderà lo scudo, si farà una canna e troverà un po’ di GILFS nell’ultima stagione di The Boys, la riunione di Supernatural che stavamo aspettando sta andando al suo posto. Alla fine del mese scorso, dopo molte speculazioni e pressioni da parte della comunità dei fan, Jared Padalecki ha confermato che avrebbe preso parte alla quinta stagione di The Boys. Con Ackles di nuovo a bordo, speriamo davvero che Kripke (l’uomo che è stato anche il creatore di Supernatural) li inserisca in almeno una scena insieme (ma ne vorremmo di più, per favore).

E poi c’è Jeffrey Dean Morgan, che è apparso nella serie di The CW come padre sullo schermo di Padalecki e Ackles. La star di The Walking Dead: Dead City ha fatto il suo debutto nell’ultima stagione di The Boys come frutto dell’immaginazione di Butcher (Karl Urban). Speriamo che anche lui si unisca al viaggio e, già che ci siamo, troviamo qualcosa da fare anche per Misha Collins e Mark Sheppard. Con il Robert Singer di Jim Beaver rinchiuso in carcere con il sospetto che sia l’uomo responsabile dell’omicidio di Victoria Neuman (Claudia Doumit), c’è anche una solida possibilità che un altro alumno di Supernatural si unisca alla riunione di famiglia.

Al momento, la quinta stagione di The Boys non ha ancora una data di uscita, ma è possibile recuperare la quarta stagione in streaming su Prime Video.

Jennifer’s Body: Amanda Seyfried stuzzica i fan su un possibile sequel

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Tra i classici cult delle commedie horror, spicca Jennifer’s Body, interpretato da Megan Fox e Amanda Seyfried. Il film, diretto da Karyn Kusama su sceneggiatura di Diablo Cody, ha avuto un primo riscontro negativo, ma col tempo si è imposto come un classico di culto, raccogliendo fan in tutto il mondo, che spesso hanno mostrato interesse per un sequel a distanza di oltre un decennio. Il film era molto insolito per l’epoca e parlava dei temi dell’emancipazione femminile ed esplorava le complesse relazioni tra donne.

Sebbene non vi sia alcun annuncio ufficiale o conversazione sul revival del film, Amanda Seyfried ha recentemente dato ai fan un insolito aggiornamento. In occasione di una proiezione a Toronto del suo nuovo film Seven Veils, la Seyfried ha infatti stuzzicato i fan lasciando intendere che un sequel potrebbe essere in corso. “Penso che ne faremo un altro”, ha detto ai fan in un nuovo video. Quando poi le è stata chiesta una conferma, ha detto con un occhiolino: “Non l’ho confermato! Ho detto “credo”. Ci stiamo lavorando”.

Cosa sappiamo del sequel di “Jennifer’s Body”?

Per i fan del film e della Seyfried, l’ammiccamento è una conferma sufficiente che potrebbero ricevere un aggiornamento positivo a tempo debito. Tuttavia, i commenti di Amanda Seyfried sono in sintonia con quelli della sceneggiatrice originale, dato che anche lei, in passato, ha mostrato interesse a scrivere un sequel e la volontà di collaborare con il team giusto per realizzarlo. Aveva infatti rivelato: “Non ho finito con Jennifer’s Body. Devo solo trovare… devo collaborare con persone che ci credano quanto me e questo non è ancora successo. Ho bisogno di qualcuno che ci creda e che abbia un miliardo di dollari”.

Il film originale segue Jennifer (Megan Fox), che viene posseduta e si trasforma in una succube dopo essere stata sacrificata a Satana. Quando la sua migliore amica Anita (Amanda Seyfried) lo viene a sapere, deve fermare Jennifer prima che attacchi il suo amante Chip. Nonostante non sia stato un grande successo in termini economici, il film si è poi conquistato un posto nel cuore dei fan. Come disse Diablo Cody: “È stato un fallimento critico e commerciale. Ero piuttosto umiliata, ad essere del tutto onesto con voi”. Con il passaparola, però, la sua popolarità è poi cresciuta.

Jennifer’s Body 2: Diablo Cody vuole fare un sequel dell’horror con Megan Fox

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Diablo Cody ha dichiarato che lavorerebbe volentieri a Jennifer’s Body 2, un sequel di Jennifer’s Body.

Parlando con Bloody Disgusting, Diablo Cody, che ha scritto la sceneggiatura di Jennifer’s Body del 2009, ha rivelato che lavorerebbe volentieri a un sequel del film se si presentasse l’occasione.

Sì! Voglio fare un sequel“, ha detto Cody. “Non ho finito con Jennifer’s Body. Devo solo trovare… devo collaborare con persone che ci credono quanto me e questo non è ancora successo. Ho bisogno di qualcuno che ci creda e che abbia un miliardo di dollari”.

Di cosa parla Jennifer’s Body?

Diretto da Karyn Kusama, Jennifer’s Body è uscito nelle sale statunitensi nel settembre 2009. Sebbene all’epoca abbia ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica e dei fan (in parte a causa di una campagna di marketing mal riuscita), Jennifer’s Body è poi diventato una sorta di classico di culto rispettato per le sue tematiche femministe.

Il film è interpretato da Megan Fox, Amanda Seyfried, Adam Brody, Amy Sedaris, Johnny Simmons, J. K. Simmons, Cynthia Stevenson e Chris Pratt.

“Quando un demone si impossessa di lei, la sexy liceale Jennifer (Megan Fox) rivolge un occhio famelico ai ragazzi che prima non avevano mai avuto una possibilità con lei”, si legge nella sinossi. “Mentre la malvagia Jennifer soddisfa il suo appetito di carne umana con la popolazione maschile della scuola, la sua amica secchiona, Needy (Amanda Seyfried), viene a sapere cosa sta succedendo e giura di porre fine alla carneficina”.

Nel frattempo, il nuovo film scritto da Cody, Lisa Frankenstein, uscirà nelle sale statunitensi il 9 febbraio 2024. Il film è interpretato da Kathryn Newton, Close Sprouse, Liza Soberano e Joe Chrest.

La Cody ha anche dichiarato a Bloody Disgusting che sta lavorando alla sceneggiatura di un altro film horror. “Ne ho una incompiuta che devo finire e che credo sia sicuramente l’horror più diretto, cioè palese, gore e spaventoso che abbia mai scritto”, ha detto. “Sono davvero orgogliosa del concetto e devo solo spingermi oltre il traguardo“.

Jennifer Morrison: 10 cose che non sai sull’attrice

Jennifer Morrison: 10 cose che non sai sull’attrice

Affermatasi negli anni, l’attrice Jennifer Morrison ha guadagnato notorietà grazie ai suoi ruoli da protagonista o di rilievo in alcune tra le più celebri serie TV degli ultimi anni. Ma non solo per il piccolo schermo ha recitato, distinguendosi anche in film per il cinema, grazie ai quali ha avuto modo di collaborare con importanti attori e registi. Ecco 10 cose che non sai di Jennifer Morrison.

Jennifer Morrison: le serie TV e i film

10. Ha recitato in celebri prodotti televisivi. Dopo aver intrapreso la propria carriera sul piccolo schermo recitando in alcuni episodi di serie come Dawson’s Creek (2001-2002), l’attrice diventa popolare grazie al ruolo in Dr. House – Medical Division, dove dal 2004 al 2012 recita nel ruolo di Allison Cameron accanto agli attori Hugh Laurie e Jesse Spencer. Terminata la serie, la Morrison si fa notare nel ruolo di Zoey nella sitcom How I Met Your Mother (2010-2014), mentre ottiene ulteriore popolarità come protagonista di C’era una volta (2011-2018). Recentemente è invece apparsa in This Is Us (2019-2020), ricoprendo il ruolo di Cassidy Sharp nella quarta stagione, dove ha recitato accanto agli attori Milo Ventimiglia e Mandy Moore.

9. Ha preso parte a film per il cinema. Particolarmente ricca è anche la carriera cinematografica dell’attrice, apparsa per la prima volta in Trappola d’amore (1994), per poi prendere parte anche a Miracolo nella 34ª strada (1994), Echi mortali (1999), Natale in affitto (2004), con Ben Affleck, Mr. & Mrs. Smith (2005), con Brad Pitt Angelina JolieStar Trek (2009), di J. J. AbramsWarrior (2011), con Tom HardyInto Darkness – Star Trek (2013), Amityville – Il risveglio (2017), The Report (2019), con Adam Driver, e Bombshell – La voce dello scandalo (2019), con Margot Robbie e Nicole Kidman.

8. È anche regista e produttrice. Negli anni la Morrison ha dimostrato un particolare interesse non solo all’ambito della recitazione, ma anche a quello della regia e della produzione. Nel 2017 ha infatti compiuto il passaggio dietro la macchina da presa per dirigere la commedia Sun Dogs, mentre in seguito ha diretto alcuni episodi della serie Fabled e il quinto episodio della prima stagione di Euphoria (2019), con Zendaya. Ha poi ricoperto anche il ruolo di produttrice, oltre che per il suo lungometraggio da regista, anche per diversi episodi della serie Glee (2009-2010).

Jennifer Morrison in How I Met You Mother

7. È stata una delle fidanzate del protagonista. L’attrice è comparsa in circa tredici episodi della sesta stagione della serie How I Met Your Mother, recitando nel ruolo di Zoey. Questa era una donna ricca ma annoiata dal suo status, intenta a battersi per la salvaguardia di uno storico edificio di New York. Questo la porterà in conflitto con Ted, il protagonista, il quale invece vuole che venga abbattuto. Tra i due nascerà poi una breve storia d’amore.

Jennifer Morrison in This Is Us

6. Ha fatto ricerche per il suo personaggio. Nella quarta stagione di This Is Us l’attrice ricopre il ruolo di Cassidy, un’ufficiale affetto da disturbo da stress post-traumatico. Per poter dar vita in modo realistico a tale patologia, l’attrice ha condotto diverse ricerche a riguardo, incontrando anche alcuni veterani, per poter apprendere da loro i piccoli dettagli che potevano rendere credibile la sua interpretazione.

Jennifer Morrison Dr HouseJennifer Morrison in Dr. House

5. Sul set conobbe l’amore. Sul set della serie, l’attrice conosce Jesse Spencer, il quale ricopriva il ruolo del dottor Chase. I due intraprendono da subito una relazione, più o meno nello stesso momento in cui anche i rispettivi personaggi si fidanzano. Morrison e Spencer erano inoltre prossimi al matrimonio, ma annunciarono la fine della relazione pochi mesi prima che questo avvenisse.

4. Aveva lasciato la serie. Nel corso della sesta stagione della serie, l’attrice ha abbandonato il suo ruolo per dedicarsi ad altri progetti. La dottoressa Cameron fu così fatta uscire di scena, ma nel 2012 l’attrice ha ripreso il personaggio in occasione dell’ultimo episodio, dove ha compiuto un cameo che ha reso felici tutti quei fan rimasti scottati dal suo addio.

Jennifer Morrison in C’era una volta

Jennifer Morrison C'era una volta3. Il personaggio protagonista è stato scritto per lei. Uno dei motivi che ha portato l’attrice a lasciare la serie Dr. House fu il personaggio di Emma Swan, protagonista di C’era una volta. I produttori le chiesero di ricoprire il ruolo, che era stato scritto pensando proprio a lei. Data la possibilità di ottenere un ruolo di maggior rilievo nella sua carriera, e convinta dal progetto, l’attrice accettò.

2. Rinunciò alla serie per un periodo di pausa. Dal 2004 al 2016 l’attrice ha lavorato ininterrottamente passando da una serie ad un’altra. Per questo motivo, giunta alla sesta stagione di C’era una volta, decise di lasciare il proprio ruolo, affermando che desiderava prendersi più tempo libero, per sé stessa e la propria famiglia.

Jennifer Morrison: età e altezza

1. Jennifer Morrison è nata a Chicago, Illinois, Stati Uniti, il 12 aprile 1979. L’attrice è alta complessivamente 166 centimetri.

Fonte: IMDb

Jennifer Morrison minacciosa nel nuovo poster di Once Upon a Time 5

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E’ una Jennifer Morrison minacciosa quella protagonista nel nuovo banner poster di Once Upon a Time 5, l’attesissimo quinto ciclo di episodi della serie televisiva di successo targata ABC/Disney.

ONCE UPON A TIME 5: NUOVE FOTO DAL SET DI JENNIFER MORRISON E JARED GILMORE

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Once Upon a Time 5×02: Lana Parrilla sul set [Video]

 

Vi ricordiamo che la quinta stagione di Once Upon a Time debutterà il 27 settembre negli Stati Uniti d’America.

Jennifer Love Hewitt: 10 cose che non sai sull’attrice

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Jennifer Love Hewitt: 10 cose che non sai sull’attrice

Jennifer Love Hewitt è una delle migliori attrici della sua generazione ed è anche una gran sperimentatrice: è doppiatrice, sceneggiatrice, produttrice e regista. A dimostrazione del fatto che se la sa cavare in ogni ambito con ottimi risultati. L’attrice americana ha alle spalle una bella gavetta, che le è servita per poter esprimere al meglio tutte le sue doti recitative, riuscendo a fare breccia nel cuore di una gran fetta di pubblico.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Jennifer Love Hewitt.

Jennifer Love Hewitt: i suoi film e le serie TV

1. Jennifer Love Hewitt: I film e la carriera. Jennifer Love Hewitt ha iniziato la sua carriera di attrice lavorando in film come Il mio amico Munchie (1992), Sister Act 2 – Più svitata che mai (1993), con Whoopi Goldberg, Safe Sex – Tutto in una notte (1997), So cosa hai fatto (1997), Giovani, pazzi e svitati (1998), Heartbreaker – Vizio di famiglia (2001), con Sigourney Weaver, Lo smoking (2002), If Only (2004), Garfield – Il film (2004), Garfield 2 (2006) Patto con il diavolo (2007), con Anthony Hopkins, Cafe (2010) e Una bugia per amore (2012).

2. È principalmente nota come interprete di serie TV. Parallelamente al cinema, la Hewitt non ha mai abbandonato il mondo delle serie tv, apparendo negli anni ’90 in Shaky Ground (1992-1993), McKenna (1994-1995), Cenerentola a New York (1999-2000) e negli anni Duemila in American Dreams (2004), Confessioni di una single di successo (2005) e Ghost Whisperer – Presenze (2005-2010), che le conferirà grandissima popolarità. In seguito ha recitato nel film La lista dei clienti (2010), da cui è poi stata tratta la serie The Client List – Clienti speciali (2012-2013), dove la Hewitt ha recitato. Tra i suoi ultimi lavori televisivi si annoverano invece Hot in Cleveland (2011-2014), Criminal Minds (2014-2015) e 9-1-1 (2018-in corso)

Jennifer Love Hewitt: il suo 2020

3. Ha continuato a lavorare. Nonostante nel 2020 la maggior parte delle attività si sia interrotta per un periodo considerevole, l’attrice non è rimasta con le mani in mano ed ha avuto modo di continuare a lavorare. Ha infatti partecipato al film Pups Alone doppiando il cane Gidget, ma ha anche continuato a recitare nei panni di Maddie Kendall nella nuova stagione della serie 9-1-1, nella quale è attualmente coinvolta.

Jennifer Love Hewitt è hot

4. Jennifer Love Hewitt ha messo in mostra la sua sensualità in The Client List. Mai come prima di questa serie, Jennifer Love Hewitt si era esposta con tanta sensualità ed erotismo. L’attrice, infatti, in questa serie interpreta Riley, mamma con due figli che viene lasciata dal marito quando questi ha perso il posto di lavoro e, con la scusa di andare a prendere le sigarette, si è allontanato. Allora Riley non può far altro che ricorrere alla Client List, un elenco di nomi a cui concede un piccolo extra nel centro massaggi in cui viene assunta.

5. Jennifer Love Hewitt ha ammesso di aver praticato il buti yoga. Avere un corpo come quello di Jennifer Love Hewitt non è un sogno irraggiungibile. Infatti, l’attrice ha ammesso di aver praticato il buti yoga, una disciplina che coniuga i tradizionali movimenti dello yoga con la danza tribale ed esercizi di pliometria, dando vita ad uno yoga molto energico.

jennifer love hewitt

Jennifer Love Hewitt in Criminal Minds

6. Jennifer Love Hewitt ha lavorato ad una stagione di Criminal Minds. Jennifer Love Hewitt era entrata con accortezza nella decima stagione di Criminal Minds, salvo poi andarsene al suo termine. L’attrice americana infatti, ha deciso di non continuare a lavorare per quella serie, per poter stare dietro al suo secondo figlio appena nato e alla primogenita più grande di un paio d’anni.

Jennifer Love Hewitt: i figli Autumn James, Atticus James e Aidan James

7. Jennifer Love Hewitt è mamma da qualche anno. Di Jennifer Love Hewitt si è sempre detto che preferiva la carriera rispetto a formarsi una famiglia, eppure, a dispetto delle malelingue, negli ultimi anni si è sposata ed ha avuto tre figli. Infatti, l’attrice americana, è diventata mamma una prima volta il 26 aprile del 2013, quando è nata la figlia Autumn James Hallisay, e una seconda volta il 24 giugno del 2015 quando è nato il figlio Atticus James Hallisay. Il 9 settembre del 2021 è diventata mamma per la terza volta di Aidan James. I bambini sono nati dall’amore tra lei e il marito Brian Hallisay, attore conosciuto sul set di The Client List.

8. Jennifer Love Hewitt ha avuto diversi amori. Prima di trovare la stabilità che cercava, la Hewitt ha avuto diversi fidanzati: in passato ha frequentato il presentatore Carson Daly, il chitarrista John Mayer, il kayaker Brad Ludden, i colleghi Patrick Wilson e Joey Lawrence, il musicista Rich Cronin e l’attore Will Friedle. Inoltre, è stata a lungo fidanzata con l’attore Ross McCall, conosciuto sul set di Ghost Whisperer. Dopo due anni di frequentazioni, i due si erano fidanzati nel 2007, per poi lasciarsi l’anno successivo.

Jennifer Love Hewitt è su Instagram

9. Ha un account sul social network. Jennifer Love Hewitt è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da 1,2 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere post relativi alle sue attività lavorative, con immagini dei set a qui prende parte o delle serate di gala a cui presenzia. Non manca però anche uno spazio legato ad altre curiosità a lei legate, luoghi visitati o momenti di svago insieme ad amici o alla sua famiglia. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Jennifer Love Hewitt: età e altezza dell’attrice

10. Jennifer Love Hewitt è nata il 21 febbraio del 1979 a Waco, in Texas, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.57 metri.

Fonti: IMDb, people, biography

Jennifer Lopez: 10 cose che non sai sull’attrice

Jennifer Lopez: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre attrice e cantante, Jennifer Lopez è tra le più influenti personalità di origine ispanica, con all’attivo numerose collaborazioni importanti sia in ambito musicale che cinematografico. Nominata più volte come donna più bella del mondo, la Lopez ha sempre saputo come cavalcare la cresta dell’onda, riproponendosi continuamente in nuove vesti e trovando continuamente il favore del pubblico e della critica.

Ecco 10 cose che non sai di Jennifer Lopez.

Jennifer Lopez film

1. Si è affermata come attrice. La carriera cinematografica della Lopez ha inizio nel 1986 con il film My Little Girl. Successivamente ottiene ruoli di rilievo in film come Jack (1996), Anaconda (1997), e Out of Sight (1998), ottenendo una buona popolarità con il film Prima o poi mi sposo (2001). Da quel momento ha poi preso parte a celebri film come Jersey Girl (2004), Shall We Dance? (2004), Quel mostro di suocera (2005), Bordertown (2006), Piacere, sono un po’ incinta (2010), Che cosa aspettarsi quando si aspetta (2012), Il ragazzo della porta accanto (2015), Ricomincio da me (2018) e Le ragazze di Wall Street (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. Negli anni l’attrice è più volte apparsa in alcune serie TV di successo come In Living Color (1991-1993), Second Chances (1993-1994), Will & Grace (2004), How I Met Your Mother (2010) e in Shades of Blue (2016-2019), dove ricopriva il ruolo della protagonista.

3. Ha lavorato come doppiatrice. La Lopez si è distinta anche come doppiatrice, prestando la sua voce a film d’animazione come Z la formica (1998), L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva (2012), Home – A casa (2015) e L’era glaciale – In rotta di collisione (2016).

jennifer-lopez-instagram

Jennifer Lopez Instagram

4. Ha un profilo molto seguito. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio account personale, seguito da 104 milioni di persone. Il suo è infatti uno degli account Instagram più seguiti in assoluto. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete o cantante, e anche numerosi scatti per riviste di moda.

Jennifer Lopez figli

5. Ha due figli. L’attrice ha dato alla luce due gemelli, nati nel febbraio del 2008, e avuti all’interno del matrimonio con il cantante Marc Anthony, sposato nel 2004 e da cui divorzia nel 2014. Nonostante sia stata sposata tre volte, e abbiamo avuto diverse importanti relazioni sentimentale, la Lopez ha avuto figli solo con Anthony.

Jennifer Lopez canzoni

6. Ha pubblicato album di grande successo. Celebre anche come cantante pop, la Lopez ha negli anni pubblicato 8 album discografici, vincendo grazie a questi premi prestigiosi e ritrovandosi più volte presente in ottime posizioni all’interno della classifica Billboard 200, riguardante gli album musicali più venduti negli Stati Uniti. Nella sua carriera ha venduto circa 80 milioni di dischi.

7. Detiene un particolare record. La Lopez è stata la prima a rilasciare un film (Prima o poi mi sposo) e un album (J.Lo) nel giro di una sola settimana, portandoli entrambi al numero 1 delle classifiche musicali e cinematografiche.

jennifer-lopez-fisico

Jennifer Lopez fisico

8. È apprezzata per il suo fisico. Nonostante la non più giovane età, la Lopez sembra non invecchiare mai, sfoggiando sempre una forma smagliante. Costantemente in attività tra cinema e musica, la Lopez ha sempre mantenuto un fisico statuario, sfoggiato nelle numerose collaborazioni con importanti stilisti come Valentino o Donatella Versace.

Jennifer Lopez 2019

9. Sarà protagonista di un nuovo film. Nel 2019 arriva in sala il nuovo film dell’attrice, intitolato Le ragazze di Wall Street, dove la Lopez interpreta la spogliarellista Ramona Vega. Per il suo ruolo l’attrice ha ricevuto ottime lodi da parte della critica, e sono in molti a pronosticare una sua nomination ai prossimi premi Oscar.

Jennifer Lopez età e altezza

10. Jennifer Lopez è nata a New York, Stati Uniti, il 24 luglio 1969. L’altezza complessiva dell’attrice è di 164 centimetri.

Fonte: IMDb

Jennifer Lopez: “Vorrei che Selena Gomez mi interpretasse in un film”

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“Vorrei che Selena Gomez mi interpretasse in un film” Jennifer Lopez ha lo ha dichiarato al NY Daily News. La cantante, attrice e produttrice (e altre mille cose) ha aggiunto “E’ davvero molto carina“, riferendosi sempre alla starlette che muove masse smisurate di teenagers che la idolatrano.

Sarebbe, in effetti, uno strano gioco del destino se Selena Gomez dovesse davvero interpretare JLo in un biopic. Infatti, la Lopez deve la su aprima notorietà al suo ruolo da protagonista in Selena, film che ripercorre la vita della cantante texana. Al momento però non c’è nessun biopic all’orizzonte, e Jennifer Lopez continua, per ora, apromuovere il suo ultimo bollente album.

Dal canto suo, Selena Gomez è al momento più impegnata nel suo tira-e-molla con Justin Bieber che in attiità professionali, ma ricordiamo che con Spring Breakers ha ufficialmente varcato la soglia del mondo dei grandi e del cinema.

Fonte: JJ

Jennifer Lopez seduce un ragazzino nel trailer di The Boy Next Door

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La Columbia Pictures ha diffuso online il primo trailer ufficiale di The Boy Next Door, il nuovo thriller di Rob Cohen (Dragonheart, Fast and Furious, xXx) con protagonisti Jennifer Lopez e Ryan Guzman. Eccolo per voi di seguito.

http://youtu.be/4deGtMcJoys

Nel film la Lopez interpreta Claire, un’insegnante liceale che, per vendicare l’infedeltà del marito, decide di concedersi per una sola notte a Noah (Guzman), il giovane e affascinante vicino di casa. Col passare del tempo, però, Claire scoprirà che Noah non è affato un bravo ragazzo; ferito dai continui rifiuti della donna dopo quell’unica notte di passione, Noah inizierà a perseguitare Claire e a mettere in pericolo la sua vita e quella della sua famiglia.

Il cast del film include anche John Corbett e Kristin Chenoweth. La pellicola uscirà in America il 23 gennaio 2015.

Fonte

Jennifer Lopez sarà Carmen Sandiego!

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Sarà Jennifer Lopez a vestire i panni di Carmen Sandiego, abilissima ladra e fuggitiva protagonista di un videogioco e di una serie tv a cartoni animati negli anni 90′. La Lopez aveva già manifestato da tempo l’intenzione di lavorare al progetto, ma solo ora è stato finalmente trovato uno sceneggiatore: Darren Lemke (Jack and the Giant Killer, Shrek forever after) firmerà l’adattamento, mentre non si sa ancora chi sarà il regista della pellicola.

Prima videogioco e poi cartone animato, il progetto “che fine ha fatto Carmen Sandiego”  era stato realizzato con lo scopo educativo di insegnare la geografia ai bambini seguendo la protagonista, agente della ACME e ladra inafferrabile, in tutti i suoi viaggi in giro per il mondo.

http://www.youtube.com/watch?v=gNV1ZUON_tI

Jennifer Lopez racconta This is me… Now: “Abbiamo creato qualcosa di emozionante e insieme reale”

This Is Me… Now rappresenta per Jennifer Lopez qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto in precedenza. Diretto da Dave Meyers, questo film-concerto si rivela un concentrato di musical e vicenda autobiografica che strizza l’occhio alla storia gloriosa di questo genere. In arrivo su Prime Video il prossimo 16 febbraio, il progetto ci è stato raccontato con grande sincerità dalla sua sceneggiatrice, produttrice e ovviamente carismatica protagonista.

Questo progetto è differente da qualsiasi cosa lei abbia fatto in precedenza. Come ha avuto l’idea di trasformare l’album in un film? E perché proprio ora?

Sono molto fiera di averlo fatto a questo punto della mia vita. Si tratta di un’idea ispirata da momenti molto personali. Questa storia possiede qualcosa che va oltre la musica, e volevo esprimerlo. Sentivo di non poterlo fare con la formula classica del video musicale, di un promo o delle solite altre forme. Sentivo che c’era un messaggio più grande. Così ho chiamato il regista Dave Meyers abbiamo iniziato a parlarne, gli ho fatto ascoltare alcune canzoni e gli ho detto che volevo farne qualcosa di diverso, ma non sapevo ancora cosa, e questo è il motivo per cui abbiamo creato qualcosa che non è mai stato fatto in precedenza, che non può essere inquadrato in una categoria specifica. Dopo alcuni giorni di incontri emotivamente stremanti Dave mi ha detto: “Questa è la storia che mi hai raccontato, questo è ciò che dovremmo farne.” Così abbiamo iniziato a metterlo su carta, e allo stesso tempo descriverlo ad alcune persone. Non l’hanno davvero capito, così abbiamo dovuto scrivere una sceneggiatura in modo che lo capissero.

I fan di Jennifer Lopez e gli spettatori in generale lo percepiranno come un film personale, una versione drammatizzata della sua storia. Come ha organizzato finzione e realtà in This Is Me… Now?

Non c’è un progetto in cui sia stata coinvolta in cui non ho messo qualcosa della mia vita, delle esperienze personali. Come artista devi fidarti della tua esperienza o di quelle di coloro che ti circondano. Questo film possiede questa qualità, arriva in un momento di svolta nella mia vita, come donna e come artista, ho potuto finalmente guardarmi indietro e vedere le cose in cui sono riuscita, mettere quello che sapevo di me stessa nella storia. Ci sono parti fortemente autobiografiche e altre che invece riflettono gli stati d’animo provocati da cose che sono successe. This Is Me… Now è un film vero e onesto, anche quando ci siamo presi alcune licenze per favorire la narrazione drammatica. È un mix di sincerità e voglia di fantasticare, di essere surreali. Abbiamo creato qualcosa di emozionante e insieme reale.

this is me now intervista Jennifer Lopez

Quali musical l’hanno ispirata nella preparazione di This Is Me… Now?

Ogni musical che abbia mai visto, sono una grande fan di questo genere. Mia madre lo era e praticamente ci sono cresciuta. Ma anche crescere negli anni ‘80 e ‘90 con MTV e tutti quegli incredibili video musicali realizzati all’epoca. Rifacendoci a tutto questo siamo stati capaci di creare qualcosa di unico. Funny Girl, West Side Story, The Music Man, tutti i film della Disney che abbia mai visto che contengono canzoni. Ma anche tutti i film drammatici con cui sono cresciuta. Al giorno d’oggi ci sono molti video fatti con un budget minimo e girati con un iPhone, è un tipo differente di produzione artistica. Crescendo però nella Golden Age dei video e del cinema, puoi vedere che c’era un diverso tipo di immaginazione, qualcosa che volevo riprodurre. Dave Meyers si è rivelato il partner ideale perché possiede un genio visivo epico: quello che ha creato con questo film, trasformando tutte le scene in green screen nello spettacolo che potete vedere, è qualcosa di miracoloso. Avevamo un budget adeguato ma non i 50, 60 milioni di dollari che invece sembrano essere stati spesi per gli effetti speciali di This Is Me… Now.

Jennifer Lopez racconta This is me… Now

Cosa può invece raccontare delle coreografie dei vari numeri musicali?

Sono tutte differenti tra loro, ognuna è stata tratta come un piccolo  film indipendente. Ogni canzone ha una personalità diversa, cosĩ mi sono affidata a diversi coreografi che ritenevamo adatti per i vari toni delle canzoni. C’è un tributo a Cantando sotto la pioggia che mi preoccupava davvero perché volevo farlo in maniera maggiormente contemporanea ma non avevo mai ballato in quello stile, più vicino alla ballata classica. Ero molto nervosa a riguardo. Ho lavorato con una coreografa fantastica, Tessa, che mi ha fatto capire come la cosa importante era sentire l’emozione del ballo e lasciare che il corpo reagisse ad essa. Ha fatto un lavoro magnifico sia con me che con la coreografia, è uno dei miei momenti preferiti del film.

Quale è stata la sfida maggiore nel mettere in piedi un progetto come This is Me…Now?

Tutto è stato una sfida. Prima di tutto far capire alla gente cosa intendevamo fare. I conigli al computer e tutti gli effetti speciali sono stati realizzati a tempo di record. Lo stesso vale per le prove. Abbiamo avuto un coreografo che ha dovuto lasciarci per preparare il Super Bowl, abbiamo dovuto trovare un sostituto in tempi brevissimi. Anche scrivere la sceneggiatura è stata una sfida. Ogni momento in cui siamo sentiti ad un punto morto l’abbiamo preso come una sfida ulteriore per elevare la qualità del progetto, anche quando non pensavamo di poterlo fare.

Senza fare spoiler, come Jennifer Lopez è riuscita ad avere così tanti attori famosi nei vari cameo contenuti nel film?

Anche quella è stata una sfida. Molti sono venuti nello stesso giorno, abbiamo dovuto girare la sequenza improvvisando e adoperando tutti i mezzi che avevamo a disposizione. Allo stesso tempo dovevamo riscrivere i dialoghi per adattarli alla loro personalità o al modo di recitare. Molti di loro sono amici intimi, non posso che ringraziarli per lo sforzo che hanno fatto. Devo ammettere che non tutti hanno capito perfettamente cosa stessero facendo, con quei costumi strani e il green screen. “Fidati di me, andrà tutto bene, non ti farei mai sembrare pazzo” dicevo loro, anche se alla fine un po’ pazzi lo sembrano… Ma alla fine tutto è andato bene, hanno visto il film e ne sono rimasti entusiasti.

Come vede This Is Me… Now inserirsi nel suo percorso? Rappresenta un momento di evoluzione di Jennifer Lopez come artista?

Di solito non scrivo sceneggiature, non è il mio lavoro. Invece Ben mi ha detto: “Guarda che invece lo fai. Inizia a prenderci confidenza”. Sento che in qualche modo questo film chiude un viaggio di vent’anni, un sacco di dubbi che avevo sull’amore e sul mio essere un’inguaribile romantica. Allo stesso tempo mostra cosa significhi entrare in una fase della tua vita più salutare, in cui ti accetti maggiormente. Il film mostra che ci sono stati momenti duri che non volevo condividere, tenere per me stessa. Poi ho sviluppato la fiducia nell’essere vulnerabile, di ammettere certe cose di fronte al mondo. Mi ha messo a mio agio con me stessa, mi ha reso più forte. Adesso posso iniziare una nuova fase della mia vita, come artista ed essere umano, un nuovo capitolo tutto per me. Oggi mi sento libera di esprimermi in maniere diverse. E ne sono eccitata.

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