Da Johnny Depp a
Brad Pitt, passando per Claire
Danes, sono molte le celebrità infedeli che hanno tradito
i loro partner per altri volti celebri dello showbusiness e che poi
hanno sposato i loro amanti.
Ecco dieci coppie nate
dall’adulterio di uno dei due:
Chloe Moretz è
l’attrice scelta per interpretare la protagonista nel prossimo live
action de La
Sirenetta. L’attrice, che sta promuovendo il uso
ultimo film, La Quinta Onda, ha avuto
modo di parlare con Jimmy Kimmel del film e del
suo coinvolgimento, confessando che in acqua non è un fenomeno.
“Non so nuotare davvero. Voglio dire, posso ma non sono una
brava nuotatrice.”
Ecco l’intervista!
https://youtu.be/aXDRY4OY230
La
Sirenetta della Universal Pictures è attualmente in fase di
scrittura e si baserà su uno script scritto dall’acclamato
Richard Curtis. Mentre a produrre il film
sarà Eric Fellner e Time Bevan
della Working Title, insieme a Liza Chastin e Amelia
Granger.
La storia di Andersen, molto
diversa dalla versione a cartoni animati che ha sdoganato la
Disney, fu pubblicata nel 1837.
È un
Simon Kingberg davvero irritato quello che
via EW ha commentato le candidature all’Oscar 2016 e
l’esclusione di Ridley Scott come miglior regista
per il film che ha prodotto The Martian.
Il produttore di successi come il franchise di
X-Men ha così commentato:
È qualcosa che
infastidisce parecchio. Siamo tutti scioccati e per ovvie ragioni.
Il film è diretto benissimo e per me è la migliore regia dell’anno.
Non c’è dubbio che Ridleysia uno dei più
grandi registi viventi e questa sarebbe stata l’occasione giusta
per riconoscerlo. Il film ha ricevuto un sacco di nomination ed è
un testamento del suo talento, della sua arte e della sua umanità.
Ci ha messo davvero tanto cuore.
Questa mattina e mi sentivo
come un bambino la mattina di Natale, quando sei emozionato al
pensiero di scoprire cosa troverai sotto l’albero. Ovviamente sono
molto felice per le nomination ricevute da Matt e Drew, ma molto
triste per Ridley. Perché, in fin dei conti, tutte le persone che
hanno lavorato al film hanno marciato al ritmo del tamburo di
Ridley.
Il web è pieno di frasi, ricordi e
messaggi per la dipartita di Alan Rickman,
scomparso ieri a 69 anni a causa di un cancro. Di seguito vi
riportiamo i messaggi che Daniel Radcliffe, Rupert
Grint e Emma Watson hanno scritto in
omaggio all’attore con cui sono cresciuti sul set di
Harry Potter.
Daniel Radcliffe
“Alan Rickman è stato senza dubbio
uno dei più grandi attori con cui abbia mai lavorato. E inoltre una
delle persone più fedeli e di supporto che abbia mai incontrato nel
mondo del cinema. È stato di grande incoraggiamento sia sul set che
negli anni post-Potter. Sono quasi certo che sia venuto a vedermi
in qualunque spettacolo che abbia fatto a Londra e a New York. Non
è stato costretto a farlo. Conosco altri amici di Alan che lo hanno
conosciuto per molto più di tempo di me e sono tutti concordi nel dire: ‘Se hai bisogno
Alan, non importa dove tu sia e cosa lui stia facendo: sarà da te
in un batter d’occhio’.
La gente si fa delle idee sugli
attori in base ai personaggi che interpretano, quindi magari
sorprenderà qualcuno sapere che al contrario dei personaggi
(talvolta spaventosi) che ha interpretato, Alan era estremamente
gentile, generoso, autoironico e spiritoso. Certe cose, poi,
risultavano ancora più divertenti quando dette con la sua
inconfondibile voce profonda.
È stato uno dei primi attori del
cast adulto di Harry Potter a trattarmi come un amico, piuttosto
che come un bambino. Lavorare con lui a quell’età è stato
incredibilmente importante e conserverò le lezioni che mi ha
insegnato per tutto il resto della vita e della carriera.
I set dei film e i palcoscenici
teatrali da oggi sono più vuoti con la perdita di questo grande
attore e uomo”.
Rupert Grint
“Sono devastato per la scomparsa di
Alan Rickman, mi sento così privilegiato per aver avuto
l’opportunità di lavorare con lui in più occasioni. Anche se se n’è
andato, sentirò per sempre la sua voce”.
Emma Watson
“Sono molto triste nell’apprendere
di Alan, oggi. Mi sento così fortunata ad aver lavorato e aver
passato del tempo con un uomo e un attore così speciale. Mi
mancheranno davvero le nostre conversazioni. Rip Alan, ti vogliamo
bene.”
L’attrice Jennifer
Lawrence, nuovamente in corsa per un oscar da attrice
protagonista per Joy, ha commentato
l’esclusione dalla corsa del regista del film, David O
Russell, che con quest’ultimo film ha ricevuto poche
nomination. Secondo l’attrice al regista no importa poi così
tanto:
Penso che importi di più a me
che a lui. Non è guidato dalla corsa agli Oscar, non è una persona
meschina. Tutti hanno lavorato duramente a questo film ed è un film
molto personale per David. Per me è fantastico e ne sono davvero
onorata di farne parte.
L’elogio dell’attrice sembra quasi
doveroso, anche se bisogna dire che David O
Russell non mancherà a nessuno in quella cinquina dato che
ci sono nomi come George Miller e Inarritu.
ECCO TUTTE LE NOMINATION ALL’OSCAR
2016.
Ieri, la tristissima notizia della
morte di Alan Rickman ha sconvolto il mondo del
cinema e del teatro, ma anche i cuori dei tanti fan, sparsi per il
mondo, che hanno amato l’attore nelle sue tante incarnazioni
cinematografiche.
Ecco i suoi migliori dieci ruoli sul
grande schermo:
Vi abbiamo già segnalato l’eventuale
Casa di Hogwarts che ogni principessa Disney potrebbe occupare
nel caso in cui le protagoniste della casa di Topolino dovessero
incrociare il mondo magico d Harry Potter. Ma che ne dite delle
lezioni della scuola di magia e stregoneria? Belle per Pozioni,
Tiana per Trasifgurazione e Pocahontas, ovviamente, per il
Quidditch! Ecco le principesse Disney che sbarcano a Hogwarts!
Pur essendo molto impegnati con la
Marvel, i fratelli Anthony
e Joe Russo guardano al futuro. Dopo aver ultimato
Captain America Civil War e mentre
preparano la produzione di Avengers Infinity
War, i due hanno messo in agenda l’adattamento
cinematografico di Sexcastle, la grafic
novel di Kyle Starks che ha collezionato un 4.8 su
5 su Amazon e che è stato considerato il fumetto più divertente del
2015.
Il film ha già un protagonista,
ovvero Blake Anderson di Workaholics,
che interpreterà Shane Sexcastle.
Nonostante si sia concluso da
diversi anni, il franchise di Harry
Potter è così pieno di dettagli e aneddoti che c’è
sempre spazio per qualcosa di cui non siete a conoscenza. Ecco 15
curiosità di Harry Potter che forse non
sapete:
1Fedeli ai loro personaggi
I
tre protagonisti sono estremamente simili ai loro personaggi nella
saga. Quando Alfonso Cuaron salì a bordo del
franchise per dirigere Harry Potter e il prigioniero di
Azkaban, chiese a Daniel, Emma e Rupert di scrivere una
biografia dei loro personaggi. La Watson scrisse 16 pagine, Daniel
Radcliffe invece scrisse una pagina di biografia, mentre Grint non
scrisse una sola riga, fedele al suo Ron interiore.
Da prima ancora che venisse
ufficializzato il cast artistico e tecnico dell’atteso
Rogue One A Star
Wars Story, si è sempre parlato di una possibile
apparizione del personaggio di Darth Vader nel
film.
Oggi, MakingStarWars riporta una
serie di nuovi dettagli sul possibile ruolo che l’iconico villain
avrà nel primo spin-off della celebre saga. Secondo la fonte, un
costume è stato meticolosamente ricreato e pare essere identico a
quello sfoggiato dal personaggio in Una Nuova
Speranza. La cosa più eccitante, però, è un’altra:
sembra infatti che James Earl
Jones (storica voce di Vader) tornerà a doppiare il
personaggio.
Sfortunatamente, la fonte non
riporta dettagli specifici su cosa farà esattamente Darth Vader nel
film, ma secondo alcuni rappresenterà una vera e propria minaccia
per i nuovi eroi della pellicola, pur avendo a disposizioni poche
sequenze.
Cosa ne pensate?
[nggallery id=1918]
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue
One è un film prequel ambientato negli anni tra
La Vendetta dei Sith e Una
Nuova Speranza. L’uscita è prevista per il 16
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity
Jones, Mads Mikkelsen, Rizz
Ahmed, Diego
Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars.
Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia
tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo
sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di
nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Nonostante i risultati disastrosi
del film, Michael B. Jordan ha rivelato che
tornerebbe volentieri nei panni della Torcia Umana in un eventuale
sequel di Fantastic Four. In una recente
intervista con IGN, infatti, la star di Creed Nato Per
Combattere ha rivelato quanto segue:
“Johnny Storm è un personaggio
incredibile. Perché non dovrei interpretarlo ancora? Credo che mi
sia stato di grande aiuto realizzare che ci sono cose che sfuggono
al tuo controllo, nonostante tu faccia del tuo meglio. Puoi dare il
110% ogni singolo giorno, e quel film potrebbe comunque non
funzionare. Potrebbe accadere così come non potrebbe, e tu non puoi
farci nulla. Devi soltanto accettarlo”.
Cominceranno a febbraio le riprese
di Alien Covenant. In seguito alla
vittoria del Golden Globe come Miglior Film (Comedy/Musical) per
The Martian, Ridley Scott è volato in
Australia per iniziare la produzione dell’atteso sequel di
Prometheus.
Parlando del film, il regista ha
dichiarato di puntare a un rating R da parte della censura
americana, ma di avere in mente qualcosa di molto più
raccapricciante rispetto al primo iconico capitolo della saga di
Alien. Queste le sue parole:
“Mi ricorderò sempre di quando
abbiamo visto per la prima volta Alien a Saint Louis. Non riuscivo
a stare seduto durante la proiezione. Ricordavo che andavo su e giù
per la sala nella scena della cucina quando John Hurt inizia a
sentirsi male durante la colazione. Fu allora che realizzai che il
film era davvero spaventoso… Ho sentito un forte senso di
responsabilità per essermi spinto così oltre, perché era veramente
troppo estremo. Ho intenzione di provarci di nuovo quest’anno, ma
sarà molto peggio”.
Cosa ne pensate?
Ridley Scott
dirigerà il film che vedrà protagonista Michael
Fassbender con un breve cameo di Noomi
Rapace e con la new entry KatherineWaterson, nel ruolo per ora misterioso di Daniels.
Nel film vedremo anche lo Xenomorfo in tutte le sue forme e stadi
di crescita.
Di seguito la trama ufficiale:
Ridley Scott ritorna nell’universo
da lui creato in Alien con Alien: Covenant, il secondo capitolo
della trilogia prequel iniziata con Prometheus e che si collegherà
direttamente all’opera di fantascienza del 1979.
Diretta verso un pianeta remoto ai
confini estremi della galassia, la ciurma della navicella Covenant
scopre un presunto paradiso inesplorato che in realtà è un mondo
oscuro e pericoloso. L’unico abitante è il “sintetico” David
(Michael Fassbender), sopravvissuto della fallimentare spedizione
Prometheus.
L’Iron Man
cinematografico è uno degli eroi preferiti del MCU non solo perché interpretato
magistralmente da Robert Downey Jr, ma anche per
la sua apparentemente sconfinata collezione di armature. Ecco una
top 10 delle migliori.
Sappiamo ormai da diverso tempo che
Chris Pine sarà Steve Trevor in Wonder
Woman e che affiancherà Gal Gadot
nel primo film di supereroi con protagonista un’eroina.
Intervistato dal Toronto Sun, Pine ha avuto modo di parlare del suo
personaggio, rivelando quanto segue:
“Steve Trevor è uno molto
realista, rude e cinico che ha visto la natura brutale della
civiltà moderna. É un uomo di mondo, un uomo affascinante. Sarà un
film grande e divertente. Ci sono tematiche incredibilmente
profonde, interessanti e moralmente rilevanti. Patty sta facendo un
lavoro incredibile, è molto affascinata dal periodo storico ma ha
anche una magnifica sensibilità pop…
…É un periodo che non si vede
spesso al cinema. In genere i film di guerra sono ambientati nella
Seconda Guerra Mondiale. Il design dei nostri costumi è favoloso.
Ci sono scene con 500 comparse vestite con i costumi dell’epoca.
Non ho mai visto un film con un cast di comparse fatto così bene.
Quando il cast delle comparse è curato nel dettaglio, può essere in
grado di migliorare una scena. I personaggi sullo sfondo hanno le
loro vite. É fantastico e rende tutto più realistico.”
Wonder
Woman è prodotto da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns e Rebecca Roven come executive producers.
Vi ricordiamo che il film verrà
diretto da Patty
Jenkins e vedrà protagonisti Gal
Gadot e Chris
Pine.Wonder Woman arriverà
al cinema il 23 giugno 2017.
La notizia ha dell’incredibile,
eppure è vera: esiste un sequel di
Cloverfield, la pellicola sci-fi girata
con la tecnica del found footage e diretta da Matt
Reeves nel 2008. Il sequel è stato girato in gran segreto
da Dan Trachtenberg e prodotto ancora una volta
dalla Bad Robot di J.J. Abrams.
Il titolo del seguito è
10 Cloverfield Lane e il primo trailer
ufficiale verrà allegato alle copie statunitensi del nuovo film di
Michael Bay, 13
Hours.
Di seguito potete vederne una
versione bootleg:
Come riportato da Collider, il film era in lavorazione da diversi
anni sotto falso nome (prima Valencia e poi The
Cellar). Nel cast figurano John Goodman, Mary
Elizabeth Winstead e John Gallagher,
Jr. La pellicola uscirà il prossimo 11 marzo
2016.
A proposito del progetto,
J.J. Abrams ha dichiarato: “L’idea ci è venuta
in mente un bel po’ di tempo fa durante la produzione. Eravamo
decisi a dargli un legame di sangue con Cloverfield.
L’idea si è sviluppata nel tempo. Volevamo aspettare il più
possibile prima di svelare il titolo del film”.
Deadline riporta la notizia che sarà
Jake Kasdan, figlio del più noto Lawrence e
regista di pellicole quali Bad Teacher e Sex Tape
(entrambe con Cameron Diaz), ad occuparsi della regia
dell’annunciato remake di Jumanji, il
piccolo cult del 1995 con protagonista il compianto Robin
Williams. La fonte riporta che Kasdan si occuperà anche
della sceneggiatura del film in collaborazione con Scott
Rosenberg (Con Air, Alta fedeltà). Jeff
Pinkner, produttore esecutivo della Bad Robot, servirà da
consulente.
Sembra proprio che il film
sarà un nuovo adattamento del romanzo per bambini scritto da
Chris Van Allsburg del 1985.
Il film originale del 1995 guadagnò
$ 262.700.000 in tutto il mondo al box office, con $ 65.000.000 di
budget di produzione. Tra gli attori, oltre al grande Robin
Williams, abbiamo avuto il piacere di
vedere Kirsten Dunst (Spider Man,
Marie Antoinette, Intervista col
vampiro), Bonnie Hunt (Rain
Man, Jerry Maguire, Il Miglio Verde) e Bebe
Neuwirth (Fame).
Il remake
di Jumanji uscirà nelle sale
americane il 25 dicembre 2016. Ted
Field e Mike
Weberne, saranno i produttori esecutivi.
Alan Rickman
ed Emma Thompson erano amici oltre che
colleghi. I due grandi interpreti britannici hanno condiviso molti
set: non solo la saga di Harry Potter, ma anche
Ragione e sentimento di Ang
Lee, L’ospite d’inverno (diretto
proprio da Alan Rickman) e Love
Actually di Richard Curtis. Non
poteva mancare, quindi, il ricordo, il tributo, di Emma
Thompson alla notizia della morte dell’attore.
“Alan era mio amico quindi per
me diventa difficile scriverne perché gli ho appena detto
addio con un bacio. Ciò che ricordo di più in questo
momento è il suo umorismo, la sua intelligenza, la sua saggezza e
gentilezza. La sua capacità di risollevarmi il morale con una
parola. L’intransigenza che lo rendeva il grande artista che era. E
poi il suo spirito ineffabile e cinico, la chiarezza con cui
sapeva vedere molte cose, inclusa me. Ho imparato davvero molto da
lui. Era il migliore degli alleati, nella vita, nell’arte e in
politica. Mi considero una privilegiata per aver avuto la
possibilità di lavorare con lui così tante volte e di essere
diretta da lui».
A stagione dei premi nel vivo, con
le nomination agli Oscar appena annunciate, ricordiamo le
candidature ai Cas Awards 2016, assegnati dalla Cinema Audio
Society ai professionisti responsabili dei migliori missaggi
sonori. La nostra attenzione è rivolta principalmente al lavoro
svolto sui film, ma i riconoscimenti vanno anche alle serie e
ai prodotti televisivi.
FILM – LIVE ACTION
Il Ponte delle Spie
The Hateful Eight
Mad Max: Fury Road
The Revenant Star
Wars: The Force Awakens
FILM DI ANIMAZIONE
Il viaggio di Arlo
Hotel Transylvania 2
Inside Out
Minions
The Peanuts Movie
I vincitori saranno svelati in
occasione della cerimonia dei Cinema Audio Society Awards
(giunti alla 52esima edizione) che si terrà il 20
febbraio.
Daniel Radcliffe ha
condiviso sul social Google+ il suo ricordo del grande attore
Alan Rickman, sconfitto dal cancro a 69
anni, con il quale ha condiviso per tanti anni
il set della saga di Harry Potter.
“Alan Rickman – ha
scritto Radcliffe – è
indubbiamente uno dei più grandi attori con il quale potrò mai
lavorare. È anche una delle persone più leali e disponibili a
sostenerti che abbia mai incontrato nell’industria
cinematografica. Mi ha incoraggiato molto sul set così
come dopo la fine della lavorazione di Harry
Potter. Sono piuttosto sicuro del fatto che sia venuto a
vedermi a teatro sia a Londra che a New York. Non era
obbligato a farlo”. L’interprete del maghetto più famoso del
mondo ricorda la sua leggendaria generosità con gli amici,
nonostante gli impegni quotidiani.
“Alan era estremamente
gentile, simpatico e dotato di auto-ironia. E alcune
cose diventavano ancora più divertenti grazie al suo
inconfondibile tono da contrabbasso. Come attore è stato uno dei
primi adulti sul set di Harry Potter a trattarmi
come un collega, piuttosto che come un bambino. Lavorare con lui in
quella fase della crescita è stato incredibilmente importante e
porterò con me le lezioni che mi ha insegnato per il resto della
mia vita e della mia carriera. I set cinematografici e i
palcoscenici teatrali sono oggi tutti più poveri con la
perdita di questo grande attore e uomo”.
Parlando con Collider, il
supervisore degli effetti speciali di
Star Wars il Risveglio della
ForzaChris Corbould ha
rivelato alcuni dettagli di una delle scene tagliate dal montato
finale del film. Una scena che riguarda uno dei nuovi personaggi
della saga e anche uno dei più misteriosi: Maz Kanata
(Lupita Nyong’o).
“La scena che non è presente
nel final cut vedeva i personaggi scendere sotto il
castello, nei sotterranei; mentre gli Assaltatori del Primo Ordine
scendono le scale, Maz dispiega i suoi poteri e
fa crollare il soffitto. Dal mio punto di vista è una scena
che avrebbe funzionato perfettamente: tutti gli attori principali
erano in scena e davanti a loro Maz fa letteralmente
collassare il soffitto. È una scena di cui sono molto
orgoglioso”.
Maz Kanata non è una Jedi, ma da
questa scena pare sappia perfettamente come funziona la
forza. Il mistero legato ai suoi poteri e al suo passato sarà uno
degli snodi narrativi più attesi dei prossimi
episodi.
Un altro grave lutto segna il mondo
del cinema, dopo la morte di Alan Rickman, e
questa volta riguarda direttamente il cinema italiano. È
l’amico Ninetto Davoli a divulgare la notizia
della morte di Franco Citti, l’attore lanciato sul
grande schermo da Pier Paolo Pasolini, che è
morto a Roma, all’età di 80 anni, dopo una lunga malattia.
Nato il 23 aprile del 1935 a
Fiumicino, Franco Citti vive la sua adolescenza in
mezzo alla strada, tra ladri, ubriaconi e prostitute. Forse proprio
per questo Pier Paolo Pasolini lo sceglie come
protagonista di Accattone nel 1961,
divenendo uno dei volti più iconici del cinema del grande
regista. Sarà, infatti, anche in Edipo
Re, Porcile, Il
Decameron, I racconti di
Canterbury e Il fiore della Mille e una
notte. Nel corso della sua
carriera ha lavorato con altri cineasti, in primis con il fratelloSergio, allievo di Pier Paolo
Pasolini: nell’esordio cinematografico
Ostia e in altri titoli che Sergio Citti
ha scritto insieme all’amico Vincenzo Cerami,
comeStorie
scellerate, Casotto, Il
minestrone. Tra i titoli più importanti della
filmografia di Franco Citti, vanno ricordati Todo
Modo diElio Petri,
La Luna di
Bernardo Bertolucci
e
Roma di Federico Fellini.
Impossibile non citare il ruolo di Calò ne Il padrino
I e
III.
Attivo anche in teatro, dove ha
collaborato anche con Carmelo Bene, Franco
Citti ha esordito alla regia con Cartoni
animati nel 1997 grazie alla collaborazione del
fratello Sergio. “La scomparsa di Franco Citti è
un grave lutto per il cinema italiano. Attore di straordinaria
intensità, legato a Pier Paolo Pasolini fin
dall’esordio alla regia in Accattone, ha
segnato una stagione importante della nostra cinematografia. Nel
ruolo di Vittorio, così come negli altri film diretti da Pasolini,
ha portato quella poesia di strada che rimarrà per sempre uno dei
tratti distintivi del nostro cinema”, ha commentato Dario
Franceschini, il ministro dei Beni e delle attività culturali.
L’annuncio delle nomination per gli
Oscar 2016 hanno, come ogni anno, suscitato polemiche, avviato
discussioni su chi è stato snobbato e dato il via ai primi
pronostici sui vincitori. Non mancano nemmeno curiosità e
record piuttosto stuzzicanti. Vediamole.
La 25enne Jennifer
Lawrence, nominata nella categoria miglior attrice per
Joy di David O.
Russell, è la più giovane interprete – uomo o donna – ad
aver ricevuto quattro candidature agli Oscar (le altre per Il
lato positivo, Un gelido inverno, American
Hustle).
Tom Hardy, che ha
ottenuto un posto tra i migliori attori non protagonisti per
Revenant – Redivivo, recita sia nel film
di Alejandro González Iñárritu che in
Mad Max Fury Road di George
Miller, due titoli che insieme hanno portato a casa ben 22
nomination.
Star
Wars: Il Risveglio della forza ha
ottenuto cinque nomination. La saga di Star Wars raggiunge
così un totale di 30 candidature, affiancando la saga de
Il Signore degli anelli.
Revenant
di Iñárritu (12 nomination) è l’unico tra i
contendenti a miglior film a non essere stato presentato in un
festival cinematografico.
George
Miller ha conquistato due nomination per la
regia e la produzione di Mad Max Fury
Road, mentre in passato è stato candidato per la
sceneggiatura e per la direzione del film di animazione
Happy Feet (con cui si è portato a
casa l’Oscar).
Altri registi hanno ottenuto due
nomine in questa tornata: Iñárritu è regista
e produttore di
Revenant, Adam
McKay è regista e sceneggiatore di La grande
scommessa; Tom McCarthy è
regista e sceneggiatore di Il caso
Spotlight. Steve Golin è
nominato come produttore di Revenant –
Redivivo e Il caso
Spotlight.
Sylvester Stallone
ha conquistato a furor di popolo la nomination come miglior attore
non protagonista nei panni di Rocky Balboa in
Creed. Si tratta della seconda
candidatura che ottiene per aver interpretato lo stesso ruolo.
Prima di lui, Bing Crosby, Paul Newman, Peter O’Toole,
Al Pacino e Cate Blanchett.
John Williams è
l’artista vivente con il maggior numero di nomination conquistate:
ben 50 (45 per le colonne sonore, 5 per canzoni). Il record
appartiene a Walt Disney con 59.
Andy Nelson è
stato menzionato per il suo lavoro nel sonoro
di Star Wars: Il Risveglio della
Forza e de Il ponte delle
spie di Steven Spielberg. In
carriera ha ricevute ben 20 candidature.
La metà degli interpreti nominati è
americana, l’altra proviene da Australia, Regno Unito, Irlanda
(Fassbender si divide tra Irlanda e Germania) e
Svezia.
L’appuntamento con i vincitori è per il 28 febbraio.
Fresco di nomination all’Oscar il
regista di Mad
Max: Fury RoadGeorge
Miller smentisce la notizia diffusa nei giorni
scorsi secondo cui non avrebbe più diretto film del franchise
Mad Max. Ebbene il regista ha chiarito le
sue parole, fraintese da un giornalista:
“Ero al National Board of
Review e c’era un frastuono fastidioso e deve aver capito male
le mie risposte. Ho detto non sarà il mio prossimo film un
nuovo capitolo di Mad Max e deve aver capito che non avrei
diretto più film di Mad Max. Non sarà la mia prossima
pellicola.
Che cosa ne sarà di Max dopo
Fury Road? o cosa ne sarà di uno dei personaggi? .. non lo so ma
voglio senz’altro raccontare cosa accadrà dopo Fury Road. Ho almeno
altre due storie sul Mad Max. Penso che prima farò qualcosa di più
piccolo per poi ritornare sulla saga.”
Mad
Max: Fury Road è il quarto film basato sul franchise
co-scritto e diretto da George Miller. Il film d’azione post
apocalittico è ambientato nei più remoti angoli del nostro Pianeta,
in un rigido paesaggio desertico dove l’umanità è spezzata, la
maggior parte delle persone è impazzita combattendo per la
sopravvivenza. In questo mondo di fuoco e sangue ci sono due
ribelli in fuga, gli unici forse che potrebbero resistere e
reastaurare l’ordine.C’è Max (Tom Hardy), un uomo
d’azione e di poche parole, che cerca la pace interiore, dopo la
morte della moglie e del figlio all’indomani del caos. E c’è
Furiosa (Charlize Theron), una donna d’azione e che crede che il
suo cammino per la sopravvivenza può essere raggiunto solo che
attraversando il deserto ritorna al suo luogo d’infanzia.
Nel cast di Mad
Max: Fury Road ci sono Tom Hardy,
Charlize Theron, Nicholas Hoult, Zoe Kravitz, Riley Keough, Rosie
Huntington-Whiteley, Hugh Keays-Byrne e Nathan
Jones. La pellicola non ha ancora una data di uscita
ufficiale. A dirigere la pellicola è stato lo storico regista della
serie, George Miller, che ha anche scritto la
sceneggiatura insieme a Brendan McCarthy e
Nico Lathouris.
Due dischi d’oro Univideo per i
migliori prodotti del mercato dell’Home Entertainment e
costantemente tra i DVD più venduti in Italia quest’anno.
Queste sono le misure del successo
della serie animata Masha e Orso che,
dopo aver conquistato il cuore di grandi e piccini, si veste di
nuovo e arriva in una versione inedita tutta da scoprire!
La Scatola Delle Soprese Di Masha E
Orso, ideata e prodotta da Koch Media, contiene infatti il DVD con
i migliori episodi della prima stagione, contenuti extra
interattivi e un divertente gioco da tavolo prodotto in esclusiva
assoluta da Lisciani Giochi.
A distanza di 6 anni tornano
insieme sullo schermo Will Ferrell e Mark Wahlberg con il film Daddy’s
Home al cinema dal 14 gennaio per la
regia di Sean Anders. L’accoppiata vincente, che
ha divertito e incassato con il buddy movie I Poliziotti di
Riserva, questa volta porta sullo schermo una commedia per
famiglie con due uomini a gli antipodi per protagonisti.
In Daddy’s Home Will
Ferrell è Brad Whitaker, un’uomo il cui più grande sogno è
diventare padre: si sente portato e dedicherebbe tutta la sua vita
ai figli. Purtroppo per un triste scherzo del destino non può
averne di suoi e trova la serenità solo quando si innamora della
bella Sara (Linda Cardellini), madre di due
bambini. Insieme a loro Brad si sente realizzato come padre e
marito, ma l’amore che dona ai piccoli Megan e Dylan non viene
esattamente ricambiato e proprio nel momento in cui sta
conquistando la loro fiducia si riaffaccia nelle loro vite il padre
biologico. Dusty (Mark
Wahlberg), un’incrocio tra un marines, un cowboy e una
spia e con un grande problema con le responsabilità, darà da subito
del filo da torcere al mite dal cuore d’oro Brad, che si troverà a
dover competere per tenersi stretta la famiglia che ha sempre
voluto e ama.
Daddy’s Home, il film
Sceneggiato da Anders,
Brian Burns e John Morris, Daddy’s Home è la
classica commedia americana che fa ridere ma fa anche riflettere.
Al centro della storia la famiglia: quella nuova, fatta di
cambiamenti, patrigni e matrigne, genitori biologici che ritornano
e cambiano idea, famiglie allargate che devono imparare a
convivere, a non farsi la guerra e pensare solo al bene dei
figli.
Equivalente del nostro
cine-panettone, Daddy’s Home ha incassato
$118.307.723 in patria dal 25 dicembre ad oggi anche se con ben
poca sostanza alla base. Le gag e le battute dopo i primi 15 minuti
diventano prevedibili come anche la banalità delle azioni dei
protagonisti che alla lunga stancano: si ritrova un po’ di
originalità solo nel finale che strappa un sorriso in più.
Will Ferrell, come nella maggior parte delle
sue interpretazioni, esagera con lo stereotipo mentre
Mark Wahlberg sorprende e regge testa al comico più
navigato, grazie al fisico e un umorismo più sottinteso. Un tipo di
comicità sicuramente più apprezzata negli Stati Uniti, raccoglierà
lo stesso il consenso di una buona fetta del pubblico italiano.
Alan Rickman, attore inglese
conosciuto e amato per aver preso parte alla Saga di Harry Potter
ma anche per le sue prove in Love Actually, Robin Hood
Principe dei Ladri, Michael Collins e Sweeney
Todd è scomparso oggi all’età di 69 anni.
Secondo un comunicato ufficiale
l’attore è morto circondato da familiari e amici dopo aver perso la
battaglia contro il cancro.
Attore prolifico al cinema e a
teatro, dotato di una voce profonda e inconfondibile che l’ha reso
spesso interprete ideale di personaggi malvagi o ambigui, Rickman è
diventato noto al grande pubblico soprattutto per la sua
interpretazione dell’arcigno e misterioso Professor Severus Piton
in tutti i film tratti dai romanzi di Harry
Potter, ma molti lo ricorderanno nel ruolo
dell’inquietante Sceriffo di Nottingham del Robin Hood:
Principe dei Ladri di Kevin Reynolds
(ruolo che gli valse un Bafta per il miglior attore non
protagonista e che finì quasi per oscurare la prova del
protagonista Kevin Costner)e in quello del
romantico Colonnello Brandon in Ragione e
sentimento di Ang Lee; nel 2014 era
tornato per la seconda volta dietro alla macchina da presa col
pacato Le Regole del Caos, in cui aveva
scelto per sè il piccolo ruolo del Re di Francia Luigi XIV;
nello stesso anno era stato un marito malato e comprensivo nel
raffinato La Promessa di Patrice
Leconte.
La moda degli Easter eggs ha
raggiunto una grande popolarità e oggi per la serie “Easter
eggs” introvabili, eccone 10 nei film di Quentin Tarantino che
forse no avete visto.
A 10 anni dal suo ultimo ritorno
sul ring, torna al cinema Rocky Balboa, e con lui il sangue, il
sudore, il sacrificio che l’ambizione di essere il migliore hanno
sempre richiesto. Ambientato in una Philadelphia tra fumo e nebbia,
Creed – Nato per
combattereè la storia di Adonis, un
giovane cresciuto con una donna che non è sua madre ma che gli ha
dato amore, agi e istruzione.
Un ragazzo con tanta rabbia dentro
e una profonda, violenta voglia di riscattarsi da un nome
impegnativo: Creed. Adonis infatti, che preferisce farsi chiamare
Johnson, è il figlio del più grande pugile di tutti i tempi,
Apollo, nemico/amico di Balboa. Così il giovane, Donny per gli
amici, si rivolge a Rocky, che insieme a lui affronterà l’ultima
grande sfida della sua vita.
Così come lo era stato il primo
Rocky, anche Creed – Nato per
combattere è una storia di rivalsa e di riscatto,
un racconto in cui Davide sfida Golia. Alla regia Ryan Coogler, che torna a lavorare con
Michael B. Jordan, protagonista al fianco di
Sylvester Stallone nel ruolo che suggella il
suo legame con la boxe, con il cinema e con l’amico immaginario
migliore che possa esistere, Rocky Balboa.
Dopo Fruitvale Station, in cui dirigeva sempre
Jordan, Coogler prova a cambiare registro, ma le difficoltà si
palesano immediatamente e dopo un prologo enigmatico ed evocativo,
il film si trasforma in un classico racconto di riscatto con il
valore aggiunto di “giocare” con figure e personaggi che smuovono
la passione dello spettatore cresciuto con la Stallone Italiano.
Sly torna quindi ad essere Rocky, ma questa volta si ferma a bordo
ring, come allenatore e mentore di un ragazzo che diventa la sua
famiglia. L’interpretazione dell’attore italo americano è senza
dubbio intensa e traspare l’affetto profondo che Stallone nutre per
il personaggio che interpreta. A fargli da controparte c’è Jordan
che fa un ottimo lavoro dal punto di vista fisico e mimico, senza
però eccellere come aveva fatto in altre occasioni.
A parte due o tre momenti di
notevole impatto, come il primo incontro di Donny, ripreso il tempo
reale, o la sequenza in cui si comincia l’allenamento vero e
proprio per l’incontro della vita, Coogler offre una performance
piuttosto monotona, che fa leva giustamente sul meccanismo amarcord
ma che non lo sfrutta per guardare avanti, regalandoci una
pellicola senza ritmo, un grosso limite per un film sportivo. La
storia tende a impantanarsi soprattutto nei momenti romantici, in
cui il protagonista incontra l’affascinante Bianca (Tessa
Thompson). La storia d’amore non diventa un incentivo,
come lo era stata quella con Adriana per Rocky, ma orpello che
appesantisce la narrazione.
Creed – Nato per combattere consegna
intatto il fascino del passato della leggenda del ring, ma non
riesce a dare slancio ai nuovi protagonisti, rimanendo poco più che
un’operazione nostalgica.
I premi saranno assegnati al Dolby
Theatre durante la cerimonia del 28 febbraio che, quest’anno, sarà
condotta da Chris Rock. Il comico torna a condurre
la serata di gala organizzata dall’Academy dopo 11 anni. Aveva già
presentato l’evento nel 2005.