New York City non è un semplice set
a cielo aperto, suggestivo, caotico e babilonico. New York è uno
“stato della mente”, una condizione emotiva, generazionale,
sentimentale che affligge chi ci vive e chi aspira a stabilirsi lì.
Figuriamoci chi c’è nato, come Noah Baumbach, di
Brooklyn, uno dei cineasti indipendenti più promettenti dell’ultimo
decennio- insieme a Wes Anderson, col quale ha
spesso collaborato- che cerca fin dai suoi esordi cinematografici
di inserire nei propri lavori un’auto- riflessione profonda sul
proprio mondo e sui personaggi che lo popolano, frugando tra i suoi
ricordi.
Mistress
America, il suo ultimo lavoro, è l’erede di una lunga
tradizione di commedie sentimental- nevrotiche ambientate della
grande mela, ispirato ai film anni ’80 sulla scia di
Cercasi Susan Disperatamente o
Qualcosa di Travolgente, aggiornato però
in chiave 2.0 al linguaggio di Twitter, dei social, della crisi
economica e del default.
Alla base della
pellicola c’è, soprattutto, la relazione sentimentale e creativa
tra Baumbach e l’interprete del film, l’indimenticabile
Greta
Gerwig, capace di prestare anima, espressioni e
volto ad una nuova incarnazione di donna nevrotica e tenace,
ambiziosa e sognatrice, inconcludente e fragile, che ha scoperto il
segreto della vita ma nemmeno lo sa: almeno, così appare agli occhi
della giovane Tracy (Lola Kirke), diciottenne
appena trasferitasi in città per studiare al college, la nuova
quasi- sorellastra Brooke. Senza una vita- sociale e sentimentale-
o un nuovo stimolo all’orizzonte, Tracy si sta lentamente lasciando
schiacciare dal suo muro di incomunicabilità verso l’esterno,
finché non decide di chiamare- su suggerimento della madre- la
figlia del suo fidanzato, una quasi- trentenne dalla vita patinata,
indaffarata, vitale e iper-attiva. Una donna che sembra avere il
polso della situazione di tutto, ma che in realtà mostra tutte le
fragilità di chi ancora non ha capito che piega far prendere alla
propria, incerta, esistenza. Conoscersi sarà l’inizio, per
entrambe, di un viaggio per capire realmente cosa vogliono e cosa
stanno cercando.
L’interessante accostamento
compiuto dalla Gerwig
e da Baumbach con il romanzo cult di Fitzgerald
Il Grande Gatsby è quanto mai opportuno:
come Nick Carraway e Jay Gatsby, anche Tracy in un primissimo
momento rimane affascinata da questa donna, una sorta di proiezione
di cosa potrebbe diventare in fieri nella sua vita se solo
riuscisse a capire davvero che strada seguire, trovando il coraggio
necessario. Ma solo conoscendola in modo approfondito capisce che
non tutto è come sembra, e che la vita patinata e rutilante che
Brooke ha costruito intorno a sé altro non è che una bolla, un
porto- franco sicuro in cui approdare per ripararsi dall’esistenza.
Ognuna delle due donne aiuta l’altra ad emergere dal proprio
guscio, ad elaborare il proprio dolore e le paure che nascondono,
affrontando l’esistenza e tutti gli imprevedibili cambiamenti
disseminati lungo il cammino che le aspetta.
Nancy Utley e
Stephen Gilula, presidenti della Fox SearchLight
Pictures, hanno oggi annunciato che la compagnia ha acquistato i
diritti mondiali per la commedia Mistress
America, interpretata dalla nomination ai Golden
Globes Greta Gerwig e dall’esordiente Lola
Kirke. Diretta dal regista nomiation all’Oscar
Noah Baumbach e scritta da
Baumbach stesso e dalla Gerwig,
il film è prodotto da Baumbach,
Gerwig, Scott Rudin ,Lila
Yacoub e Rodrigo Texeira.
In Mistress America
Tracy (Kirke) è una solitaria matricola
del college a New York che sopravvive senza avere ne la vita
universitaria ne lo stile di vita “glamour-metropolitano” che
si aspettava. Ma quando viene accolta sotto l’ala protettiva
della sua presto sorellastra Brooke
(Gerwig), residente a Times Square e ben inserita
nella vita sociale di Manhattan, viene salvata dal suo disappunto e
sedotta dall’affascinante stile di vita di quest’ultima.
“La voce cinematografica
fortemente personale di Noah e il suo acuto senso dell’umorismo
sono una forma ideale per quello che facciamo alla Searchlight.
Siamo felici di lavorare con Noah e Greta e non potremmo essere più
felici di mostrare il frutto della loro collaborazione al
pubblico” hanno commentato Gilula e
Utley.
Mistress America sarà
presentato in anteprima mondiale al prossimo Sundance Film Festival
ed è previsto nei cinema per il 2015.
La 20th Century Fox ha diffuso il
trailer italiano ufficiale di Mistress
America, la commedia prodotta
dalla Fox SearchLight
Pictures e interpretata da Greta
Gerwig e Lola Kirke.
In Mistress America
Tracy (Kirke) è una solitaria matricola
del Gcollege a New York che sopravvive senza avere ne la vita
universitaria ne lo stile di vita “glamour-metropolitano” che
si aspettava. Ma quando viene accolta sotto l’ala protettiva
della sua presto sorellastra Brooke
(Gerwig), residente a Times Square e ben inserita
nella vita sociale di Manhattan, viene salvata dal suo disappunto e
sedotta dall’affascinante stile di vita di quest’ultima.
Vi ricordiamo
che MistressAmericadebutterà
nei cinema americani il prossimo 14
agosto.
Mistress
America, la commedia prodotta
dalla Fox SearchLight
Pictures ed interpretata da Greta
Gerwig e Lola Kirke torna a mostrarsi nel
secondo trailer ufficiale.
In Mistress America
Tracy (Kirke) è una solitaria matricola
del Gcollege a New York che sopravvive senza avere ne la vita
universitaria ne lo stile di vita “glamour-metropolitano” che
si aspettava. Ma quando viene accolta sotto l’ala protettiva
della sua presto sorellastra Brooke
(Gerwig), residente a Times Square e ben inserita
nella vita sociale di Manhattan, viene salvata dal suo disappunto e
sedotta dall’affascinante stile di vita di quest’ultima.
Vi ricordiamo
che MistressAmericadebutterà
nei cinema americani il prossimo 14
agosto.
Con la sua Mistica,
Jennifer Lawrence è trai protagonisti degli ultimi
film sugli X-Men. L’attrice premio Oscar
è riuscita ad ottenere un ruolo di primo piano sia in
Giorni di un Futuro Passato che in
Apocalypse, tanto che alla fine di
quest’ultimo, è proprio Mistica, con tanto di costume bianco che
richiama in maniera perfetta ed emozionante quello dei fumetti, a
guidare una nuova squadra di giovani X-Men per l’allenamento nella
Stanza del Pericolo.
In merito a questo finale,
Bryan Singer, il regista, ha spiegato di essersi
ispirato a Age of Apocalypse, soltanto a parti invertite,
con alleanze e buoni e cattivi alternati. “Si tratta del mio
omaggio al fumetto di Age of Apocalypse, a ruoli invertiti
ovviamente. Non ho raccontato tutta la storia, ma i posti delle
persone sono invertiti, le alleanze sono cambiate. Credo che
Mistica sia asatta per un film standalone, che si tratti di
Jennifer o no. Lei ha questa visione differente del mondo: Xavier
può andare in Cerebro e vedere il mondo, ma lui preferisce
insegnare e vedere la bellezza dei mutanti e degli umani che
coesistono nella sua magione di Westchester. Poi c’è Raven, che sa
davvero come va in mondo. Si aprirebbero un sacco di
strade”.
Che ne pensate? Vi piacerebbe un
film su Mistica? E se entrasse in produzione, vi piacerebbe che
fosse la Lawrence la protagonista?
Con Bryan Singeralla regia e allo
script, in Apocalypsetornerà
anche Simon
Kinberga scrivere la
sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer,
Kinberg, Michael
Dougherty e Dan Harris.
Inoltre ci sono anche già i
primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà
ambientato una decina di anni dopo Giorni di un
Futuro Passatoe rappresenta un passo successivo
nella storia. L’aver alterato la storia
nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili e
incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles
(James McAvoy), Erik/Magneto
(Michael Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer Lawrence) e Hank/Bestia
(Nicholas Hoult) saranno raggiunti da
Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere
contro il formidabile menico, una antica e potente forza,
determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella
storia dell’umanità. Oscar Isaac è stato scelto per interpretare
Apocalisse. Al cast si aggiungono anche Sophie Turner(Jean
Grey), Tye
Sheridan(Ciclope), Alexandra
Shipp (Tempesta),Kodi
Smit-McPhee(Nightcrawler), Lana
Condor(Jubilee), Olivia
Munn (Psylocke).
X-Men
Apocalypse è arrivato il 18 maggio 2016 nelle sale
italiane.
Andrà in onda questa
sera Mistery Girls 1×01, l’atteso
primo episodio della nuova sit-com che riunisce riunisce
le ex star di Beverly Hills
90210, Tori
Spelling e Jennie
Garth.
In
Mistery Girls
1×01, Nick scopre un
pettegolezzo che circola su internet nel quale si afferma
che Holly è morta ed invece di
smentirlo, decide di guadagnare del denaro extra vendendo delle
proprietà non volute della donna; quando però qualcuno minaccia di
vendere un video compromettente, le Mystery
Girls dovranno indagare per scoprire l’identità del
truffatore e salvare la reputazione
di Holly.
Medusa Film in
collaborazione con I Wonder
Pictures e Unipol Biografilm
Collection annunciano la nuova data di uscita al 30 giugno
per Mistero a Saint-Tropez, la spassosa slapstick
comedy diretta da Nicolas Benamou.
Ambientato nella lussuosa
“french riviera” dei primi anni ’70, Mistero a
Saint-Tropez è una commedia tutta da ridere, ricca di
equivoci e gag esilaranti interpretati da un cast eccezionale che
riunisce le più grandi stelle della commedia francese, tra cui un
brillante Benoît Poelvoorde, già amato per la sua magistrale
interpretazione di un irascibile Padreterno nel campione d’incassi
Dio esiste e vive a Bruxelles; Christian Clavier,
talento della risata che ha raggiunto la fama intenzionale grazie a
pellicole di successo come I visitatori, Les Anges Gardiens,
Asterix & Obelix e soprattutto Non sposate le mie
figlie!e che nel film veste i panni di un
nuovo inverosimile ispettore in stile Clouseau; e ancora il
magnifico Gérard Depardieu, pluripremiato, osannato
dalla critica e ormai annoverato nell’olimpo della storia del
cinema. Completano il cast d’eccezione Thierry Lhermitte
(La cena dei cretini) e la straordinaria Rossy De
Palma, eclettica e magnetica musa dei migliori film di
Almodovar (Donne sull’orlo di una crisi di nervi).
Il soggiorno estivo in
Costa Azzurra dei ricchi coniugi Croissant si rivela pieno di
imprevisti e incidenti sospetti, per avviare delle indagini
accurate e risolvere il caso dovranno contare sull’aiuto
dell’improbabile Commissario Botta, che di certo non è il più bravo
in circolazione… ma letteralmente l’unico rimasto disponibile nella
torrida estate a Saint-Tropez. MISTERO A SAINT-TROPEZ, la
commedia poliziesca tutta da ridere diretta da Nicolas
Benamou, sarà nei cinema italiani dal 30
giugno distribuito da Medusa Film in collaborazione
con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.
Mistero a Saint-Tropez, la
trama
Francia, 1970, dopo la
Swinging London è il momento del yéyé. Non si sottraggono alla moda
il miliardario Croissant e la moglie Eliane, che – come ogni anno –
organizzano nella loro sontuosa villa in Costa Azzurra una festa
che è l’evento per eccellenza per il jet set. Ma qualcuno ha messo
nel mirino la coppia e Croissant si rivolge all’amico ministro
Jacques Chirac per chiedergli che sia il migliore poliziotto di
Parigi a indagare sul caso. Purtroppo, l’unico disponibile è il
Commissario Botta, quasi in pensione e con un curriculum
disastroso. Ma nella bollente estate di Saint-Tropez, anche i suoi
improbabili metodi potrebbero funzionare. Un’originale commedia
francese con un cast all-star composto da Benoît Poelvoorde (Dio
esiste e vive a Bruxelles), Christian Clavier (Non sposate le mie
figlie!), Gérard Depardieu, Thierry Lhermitte (La cena dei cretini)
e dalla straordinaria Rossy De Palma (Donne sull’orlo di una crisi
di nervi).
Unanimemente considerata una delle
scrittrici più influenti e prolifiche del XX secolo, Agatha
Christie ha consegnato al mondo una fortunata serie di
romanzi e racconti gialli ancora oggi considerati tra i migliori
esempi di questo genere. Celebre per aver dato vita a personaggi
come Hercule Poirot e Miss Marple, la Christie ha visto proprio
questi due divenire protagonisti di numerose trasposizioni
televisive e cinematografiche. Tra i più recenti si annovera
infatti il film Assassinio sull’Orient
Express, con Kenneth Branagh
nel ruolo di Poirot. Anche molti altri suoi romanzi sono però stati
oggetto di adattamento e tra questi vi è Mistero a
CrookedHouse(qui la recensione).
Diretto nel 2017 da Gilles
Paquet-Brenner (noto per essere stato il regista di
Walled In – Murata viva e Dark Places – Nei luoghi
oscuri) il film è l’adattamento del romanzo del 1949 È un
problema. La Christie trasse lo spunto per questo da un’antica
filastrocca e decise di non inserirlo nelle serie che prevedevano
come protagonisti Poirot o Miss Marple. Si tratta di un’opera molto
cara alla scrittrice, che in più occasioni l’ha definita come uno
dei suoi scritti preferiti insieme al romanzo Le due
verità. Poiché anche questa storia si adattava bene al
racconto cinematografico, dar vita ad una sua trasposizone fu del
tutto naturale.
Con un ricco cast di celebrità
internazionali, Mistero a Crooked House si affermò come un
buon giallo, portando gli spettatori all’interno di un nuovo
rompicapo tutto da decifrare. Un film che ha ribadito
l’apprezzamento che questa tipologia di film ancora oggi ha e che
ha poi trovato in Cena con delitto un suo
simile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alle differenze tra il
libro e il film. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Mistero a Crooked House: la trama del film
La storia qui narrata si svolge
nella Lodra di fine anni Cinquanta. Per ottenere finalmente la mano
della bella e facoltosa Sophia Leonides,
incontrata al Cairo presso l’ambasciata inglese, il giovane
investigatore privato Charles Hayward deve prima
risolvere il mistero che avvolge la morte di suo nonno, il
patriarca Aristides Leonides, avvelenato da un
familiare a Crooked House. Nella dimora lussureggiante, dove
l’intera famiglia si è trasferita a causa della Seconda guerra
mondiale, figli e nipoti del defunto puntano il dito contro
Brenda, giovane seconda moglie dell’anziano
miliardario, accusata di avere una liaison sentimentale con il
precettore dei nipoti.
Le indagini personali conducono
Charles su piste non battute dalla polizia, nuovi moventi emergono
a rimescolare le carte, e gli alibi già traballanti dei misteriosi
inquilini crollano sotto il peso di stringenti interrogativi. Non
solo ci si domanda chi è l’assassino, ma se e quando colpirà
ancora. Ben presto, ognuno diventa un potenziale sospettato, poiché
ognuno sembrava avere un motivo valido per uccidere. Con
l’infittirsi del mistero, Charles dovrà sbrigarsi a risolvere
l’enigma, poiché lui stesso o quanti a lui cari potrebbero essere
le prossime vittime.
Mistero a Crooked House: il cast del film
Mistero a Crooked House è
composto da un ricco cast di celebri interpreti internazionali.
Max Irons interpreta Charles Hayward, mentre
Stefanie Martini è la sua amata Sophia Leonides.
Spicca poi la pluricandidata all’Oscar Glenn Close,
nel ruolo di Lady Edith de Haviland, mentre Terence
Stamp è l’ispettore Taverner. Julian
Sands interpreta Philip Leonides, Christian
McKay è Roger Leonides e Amanda Abbington
ricopre il ruolo di Clemency Leonides. Questi tre attori sono noti
come dei veterani delle traspozioni della Christie, avendo recitato
in diverse opere tratte dai suoi racconti. Nel film sono poi
presenti le note attrici Gillian
Anderson nel ruolo di Magda Leonides e Christina
Hendricks in quello della controversa Brenda Leonides.
Honor Kneafsey è Josephine Leonides.
Mistero a Crooked House:
le differenze tra il libro e il film
Nell’adattare il romanzo della
Christie, gli autori sono rimasti particolarmente fedeli a questo.
Sono però ovviamente state necessarie alcune modifiche, più o meno
grandi, al fine di conferire una forma più cinematografica al
tutto. In primis, nel film Charles e Sofia vengono descritti come
due ex amanti, mentre nel racconto sono fidanzati sin dall’inizio.
Successivamente, un significativo cambiamento si ritrova anche in
relazione al personaggio di Lady Edith. L’anziana, infatti, decide
di lasciare la sua confessione a Charles invece che a Taverner. Non
lascia però nessuna seconda lettera, come invece avviene nel
romanzo. In questa veniva esplicitamente indicato il nome
dell’assassino.
Venendo a mancare questa lettera,
Charles deve attivarsi in prima persona per cercare di scoprire
tale identità. Ulteriori cambiamenti si ritrovano nel personaggio
di Brenda. Questa viene descritta come americana, mentre nel film
non è indicata la sua provenienza. La Christie l’aveva però
caratterizzata come una cameriera, mentre nel film diventa una
seducente danzatrice. Infine, il film introduce alcune scene di
inseguimento d’automobile non presenti nel romanzo e il personaggio
di Josephine si ritrova messa ko in seguito ad una caduta dalla sua
casa sull’albero. Nel romanzo, invece, viene colpita da un pesante
ornamento.
Mistero a Crooked House:
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Mistero a Crooked
House è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di mercoledì 21 dicembre alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
Debutterà al cinema il 31 Ottobre Mistero
a Crooked Housetratto dal best seller di AGATHA
CHRISTIE e diretto da JILLES
PAQUET-BRENNER.
Protagonisti di Mistero
a Crooked House sono GLENN CLOSE,TERENCE STAMP, MAX
IRONS, GILLIAN
ANDERSON, CHRISTINA
HENDRICKS, STEFANIE MARTINI
e JULIAN SANDS.
Nel film quando il ricco
patriarca greco Aristides Leonides muore in circostanze misteriose,
la nipote Sophia chiede all’investigatore privato Charles Hayward,
suo ex amante, di stabilirsi nella tenuta di famiglia per indagare
sulla vicenda. Una volta lì, Charles fa la conoscenza delle tre
generazioni della dinastia Leonides trovando un’atmosfera velenosa,
piena di risentimenti e gelosie. Tra i tanti moventi, indizi e
sospetti, riuscirà a trovare l’assassino prima che colpisca di
nuovo?
La prossima stagione
cinematografica omaggerà la regina del giallo Agatha
Christie, con ben due titoli tratti da due grandi romanzi
della letteratura noir. Ma se per Assassinio sull’Orient-Express dovremmo
aspettare la stagione natalizia, Mistero a Crooked
House arriva da noi nel pieno dei festeggiamenti di
Halloween, il 31 ottobre. Il film è tratto dal libro “È un
problema”, che la Christie dichiarò
essere il suo scritto preferito, edito da noi da Mondadori. La
storia, ambientata nell’Inghilterra anni ’50, mette insieme tutti
gli elementi tipici del genere. Una dimora immersa nella campagna
dove avviene un misterioso omicidio. Una numerosa famiglia dove
tutti sono sospettati. Uno scaltro investigatore privato che
risolverà l’intrigata faccenda.
Mistero a Crooked House, il film
Mistero a Crooked
House è un dramma corale, dove più che sull’omicidio in
sé, ci si concentra sulle dinamiche distorte (ovvero
crooked in inglese, nomenomen) della
famiglia Leonides, il cui ricco patriarca è stato ucciso nella
speranza, forse, di ottenerne il cospicuo patrimonio. A fare da
anfitrione questa volta non troviamo né Hercule Poirot né
l’adorabile Miss Marple – i due investigatori-feticcio dei maggiori
successi di Agatha Christie – ma un più anonimo Charles Hayward
(interpretato, ahinoi, dall’altrettanto anonimo
MaxIrons). Muovendoci nei
meandri della labirintica Crooked House, facciamo la
conoscenza dei suoi strambi abitanti. Tra questi spicca la
particolare e divertente interpretazione di GillianAnderson (la Dana
Scully di X-Files), qui alle prese con un ruolo totalmente sopra le
righe rispetto ai suoi tradizionali, che senza prendersi troppo sul
serio gioca a fare il verso alla Norma Desmond di Viale del
Tramonto.
Mistero a Crooked House, il film
Altra menzione d’onore va
ovviamente alla bravissima Glenn Close, qui nel ruolo di una bizzarra zia
armata di fucile da caccia e battute taglienti. Fin qui le note
positive di Mistero a Crooked House che però, nel
suo complesso, si rivela un’operazione piuttosto fiacca. A nulla è
valso aver assunto lo sceneggiatore premio Oscar di Gosford
Park, JulianFellowes,
che forse nella speranza di bissarne il successo, cerca di
riproporne le atmosfere ma senza riuscirci. Forse anche per colpa
dei due attori protagonisti, l’investigatore di Max
Irons e la donna da lui amata, nipote ed erede dei
Leonides, interpretata da una Stefanie Martini
monocorde. Il resto del cast, seppur molto bravo ed azzeccato, non
fa che da contorno ai due personaggi troppo giovani e poco
credibili.
Nella speranza di riecheggiare le
ambientazioni à laDownton Abbey,
Mistero a Crooked House latita nel trovare un vero
punto di svolta nella storia, che langue dopo una ventina di
minuti. E la soluzione dell’enigma finale, palleggiata da un
sospettato all’altro, è davvero troppo semplicistica ed
inverosimile. Pur se encomiabile quindi il tentativo di riproporre
sul grande schermo un genere come quello del giallo/ noir senza
violenza ma pieno di colpi di scena, che era sparito da tempo,
Mistero a Crooked House è una “operazione
nostalgia” alquanto fallita. Aspettiamo dunque con ansia il vero
grande capolavoro della Christie, quell’Assassinio
sull’Oriente-Express diretto da sir Kenneth Branagh che con un cast stellare si
ripromette di essere molto più interessante
Debutterà oggi al cinema
Mistero
a Crooked House, tratto dal best seller di AGATHA
CHRISTIE con protagonisti in cast d’eccezione composto
da GLENN CLOSE,TERENCE
STAMP, MAX
IRONS, GILLIAN
ANDERSON, CHRISTINA
HENDRICKS, STEFANIE MARTINI
e JULIAN SANDS.
In Mistero
a Crooked House quando il ricco patriarca greco
Aristides Leonides muore in circostanze misteriose, la nipote
Sophia chiede all’investigatore privato Charles Hayward, suo ex
amante, di stabilirsi nella tenuta di famiglia per indagare sulla
vicenda. Una volta lì, Charles fa la conoscenza delle tre
generazioni della dinastia Leonides trovando un’atmosfera velenosa,
piena di risentimenti e gelosie. Tra i tanti moventi, indizi e
sospetti, riuscirà a trovare l’assassino prima che colpisca di
nuovo?
Sulla cresta dell’onda ormai da
diversi anni, JJ Abrams ci ha abituati al suo modo
tutto particolare e personale di promuovere i suoi nuovi progetti.
E’ stato il maestro del viral marketing, perfezionato in
maniera certosina in Cloverfield,
cospargendo tracce che avrebbero portato al film in ogni dove tra
serie tv da lui prodotte, siti fittizi e tutti i canali a lui
disponibili. Adesso il buon JJ ha pubblicato un nuovo, inquietante
trailer di un film (probabilmente) prodotto dalla sua Bad
Robot.
Il video si chiama
Stranger ma non sappiamo assolutamente di
cosa si tratta, se di un film, di una serie tv o di un altro
prodotto di diversa natura o ancora un nuce.
Ecco il video del quale, speriamo,
riusciremo a dirvi di più a breve:
C’è stato un lutto sul set del film
ancora senza titolo ufficiale su Fred Rogers, che
vede Tom Hanks nei panni del protagonista,
creatore dello show televisivo per bambini MisteRogers’
Neighborhood. Un membro della troupe è morto cadendo
da una balconata, sul set, a Mount Lebanon.
La vittima è James M.
Emswiller, 61 anni, un tecnico del missaggio sonoro che
aveva lavorato a produzioni di grande prestigio, come The
Avengers e Jack Reacher. Nel 2015 ha
vinto un Emmy Award per il suo lavoro in Bessie, il biopic
televisivo sulla cantante Bessie Smith.
Deadline riporta
che Emswiller è caduto da una balconata di un appartamento dove si
stavano svolgendo le riprese, cadendo oltre il muro di
mattoni. CBS
Pittsburgh riporta che potrebbe essere stato colpito da un
attacco di cuore prima di cadere. Il personale medico sul set lo ha
tenuto in vita fino all’arrivo dei medici e del ricovero, ma
Emswiller era già in arresto cardiaco. Portato al UPMC Mercy
Hospital, è morto alle 22.36, circa tre ore dopo la caduta. Le
riprese del film sono state ovviamente interrotte fino a data da
destinarsi.
In una dichiarazione, la
Sony Pictures ha detto: “Questa è una tragedia
devastante e lo studio sta investigando sull’accaduto. I nostri
pensieri e le nostre preghiere vanno a tutti quelli che amavano
Jim, amici e colleghi.” OSHA sta investigando, così come
la polizia locale. Le prime ipotesi sostengono la tesi che la morte
sia avvenuta a seguito delle conseguenze della caduta, causata da
un attacco di cuore, ma CBS Pittsburgh dice che fino a che non ci
saranno le conferme dalle indagini, il caso sta seguendo l’iter di
una investigazione criminale, e quindi la polizia sta procedendo in
questa direzione.
#BREAKING: Mt. Lebanon Police say they think James Emswiller
stepped outside for a smoke break when he may have suffered a heart
attack and fell from the balcony.
Arrivano tre clip del film Mister
Morgan diretto da Sandra Nettelbeck con
protagonisti Michael Caine e Clémence
Poésy. Nel cast del film anche Pauline
Laubie, Justin Kirk, Miles Morgan, Michèle Goddet, Jane
Alexander, Anne Alvaro, Gillan Anderson, Joan Morgan, Colette Lery,
Karen Morgan.
Dal giorno in cui
Pauline lo incontra sull’autobus, Matthew Morgan, testardo e
annoiato dalla vita, ritorna piano piano alla felicità. Totalmente
conquistato dalla vitalità disarmante e dall’incrollabile ottimismo
della giovane donna, il silenzioso insegnante diventa un
improbabile studente di vita. Nelle loro avventure giornaliere
fatte di passeggiate per Parigi, pranzi al parco e viaggi in
campagna, la strana coppia esplora il tesoro dell’amicizia, il
conforto della compagnia, il gusto del romanticismo e il vero
significato della famiglia.
Ritrovando la fiducia negli affetti,
Pauline abbraccia l’idea di un nuovo tipo di famiglia, mentre
Matthew riallaccia finalmente i rapporti con il figlio Miles, che é
a sua volta colpito dai cambiamenti nella personalità del padre.
Ciò che inizia come il frustrante tentativo da parte di Miles e
della sorella Karen di riportare Matthew a casa negli USA porta a
conseguenze inaspettate nella vita dello stesso Miles. Padre e
figlio tornano a rispettarsi nuovamente, a lasciarsi alle spalle il
passato e ad accogliere il futuro. E, ciascuno a suo modo, impara a
ritrovare l’amore e la speranza.
Mister Morgan è diretto
da Sandra Nettelbeck Con Michael
Caine, Clémence Poésy,Pauline
Laubie, Justin Kirk, Miles Morgan, Michèle Goddet, Jane
Alexander, Anne Alvaro, Gillan Anderson, Joan Morgan, Colette Lery,
Karen Morgan.
Mister Morgan è un
film da vedere innanzitutto per la splendida interpretazione di
Michael Caine, su cui giustamente il film punta da
subito. L’attore riesce a far vivere allo spettatore il dramma e la
gioia di un uomo in bilico, con misura ma al tempo stesso con
grande intensità.
In Mister Morgan
Matthew Morgan (Michael
Caine) è un anziano vedovo americano a Parigi. Lì,
senza sua moglie non sa più cosa fare della vita. Tutto cambia
quando Matt incontra sull’autobus la giovane Pauline (Clémence
Poésy). Apparentemente opposti: una vitale, attiva,
generosa; l’altro taciturno, a tratti scontroso. Accomunati da una
mancanza, da un vuoto da colmare. Inizia così un rapporto di
profondo affetto che li porterà a ripensare le loro vite e
cambiarle, coinvolgendo in questo processo anche altri componenti
della famiglia di Matthew.
Lodevole l’estrema cura e
delicatezza con cui si trattano i temi della vecchiaia, della
morte, del lutto, della perdita della persona amata, del senso
d’incompletezza e inutilità che questa lascia,
dell’autodeterminazione. E il modo in cui la regista Sandra
Nettelbeck (anche sceneggiatrice) sa acutamente esplorare
quel delicato meccanismo grazie al quale una persona inaridita
dalla solitudine può riuscire a farsi ancora sorprendere dalla vita
e aver voglia di cambiare. Percorso che passa attraverso incontri
significativi e casi del destino. Qui lo fa adattando il
romanzo di Françoise DornerLa douceur
assassine, ma aveva mostrato quest’abilità anche in altri
lavori come Ricette d’amore.
L’incedere del film (una
coproduzione tedesco-belga) è lento e riflessivo, in accordo con i
temi trattati e con la necessità di scavo psicologico. Una Parigi
insolita, dolente e romantica, è l’ambientazione adatta. Altro
punto di forza è la compresenza di dramma e commedia, in
un’alternanza che stempera la gravità dei temi. Spiace però che in
una costruzione che poteva essere perfetta, ci sia qualche crepa,
che qualcosa sfugga al controllo: che la storia per certi versi
così ben sviluppata, specie col personaggio principale, non venga
ben controllata coi personaggi secondari: Pauline, su cui si
vorrebbe sapere di più, Miles (Justin Kirk),
figlio di Matthew, e la svolta narrativa che li riguarda presentano
delle lacune. La loro storia (l’ulteriore incontro tra due
solitudini che si sostengono e compensano) riecheggia in parte ciò
che è già accaduto col protagonista.
I dialoghi, capaci di sorprendere
nelle parti più ironiche, e con alcuni momenti di grande efficacia
anche in quelle drammatiche, altrove sono più prevedibili, seppure
mai sciatti. Un po’ come accade per un finale in bilico tra dramma
e romanticismo. Sono questi elementi che fanno di Mister
Morgan senza dubbio un buon film, ma non il folgorante
capolavoro che avrebbe potuto essere.
Tratto dal romanzo “La douceur
assassine” di Françoise Dorner, arriva sugli
schermi italiani il prossimo 10 aprile, Mister Morgan,
distribuito da Officine UBU e in concorso nella selezione
ufficiale all’ultima edizione del Festival di Locarno.
Scritto e diretto dalla regista
tedesca Sandra Nettelbeck, la pellicola vede il Premio Oscar
Michael Caine nel ruolo di un anziano vedovo
americano che vive in Francia. Sullo sfondo di una Parigi dalle
atmosfere e dai colori autentici, lontana dagli stereotipi
cinematografici, il film racconta la vita del Signor Morgan,
ancorata al ricordo della moglie defunta e cadenzata dalla
solitudine, fino all’incontro, del tutto casuale e inaspettato, con
Pauline (Clémence Poésy).
Conquistato dalla vitalità
disarmante e dal tenace ottimismo della giovane donna, il
professore di filosofia in pensione ritroverà la gioia di vivere,
il conforto della compagnia, il gusto del romanticismo. Grazie a
Pauline, Matthew Morgan si riavvicinerà anche ai figli ma i
tentativi di quest’ultimi di riportarlo in patria scateneranno
conseguenze impreviste nella vita di tutti quanti.
Un film dal tocco squisitamente
europeo sui rapporti, sulla rinascita, sul desiderio tutto umano di
appartenere a qualcuno per sconfiggere la solitudine. Insieme alla
leggenda del cinema britannico Sir Michael Caine, vincitore
di due Premi Oscar, la nuova stella del cinema francese Clémence
Poésy, Justin Kirk, la quattro volte candidata all’Oscar
Jane Alexander, Anne Alvaro, vincitrice di un Premio
César e Gillian Anderson, vincitrice di un Golden Globe.
Warner Bros. Animation e DC Studios
compiono un ulteriore passo avanti nel loro impegno nell’animazione
con una versione televisiva della serie a fumetti Mister
Miracle.
Tom King, autore
dei fumetti di Mister Miracle con Mitch Gerads, è
showrunner e produttore esecutivo di questa serie, attualmente in
produzione, anche se la rete televisiva non è ancora stata
annunciata. La serie segue Creature Commandos di
James
Gunn, attualmente in produzione per la seconda
stagione su HBO Max. Non sono stati forniti dettagli sul cast
vocale.
Mister Miracle, che
Warner ha dichiarato racconterà l'”odissea” del protagonista Scott
Free, alias Mister Miracle, è basato sulla serie a fumetti di 12
numeri acclamata dalla critica e vincitrice di un Eisner Award.
“Nessuna prigione può trattenerlo”, recita la sinossi.
“Nessuna trappola può contenerlo. Lui è Scott Free, la
celebrità mondiale conosciuta come Mister Miracle, ed è il più
grande artista della fuga mai esistito. Ma riuscirà a mettere a
segno il trucco definitivo e a sfuggire alla morte stessa?” La
sinossi prosegue dicendo che la serie inizia con “qualcosa di
terribilmente sbagliato nella vita perfetta che Scott e la sua
moglie guerriera Big Barda si sono costruiti sulla Terra”.
King è attualmente impegnato anche
nella produzione della serie TV Lanterns
della HBO.
01 Distribution ha diffuso il trailer di Mister
Link, ‘atteso nuovo film d’animazione scritto e diretto da
Chris Butler
Mister Link, il film
Mister Link è l’adorabile ed
esilarante protagonista di questa avventurosa commedia molto
vivace. Sir Lionel Frost, è un avventuriero coraggioso, e al tempo
stesso un uomo molto raffinato, che si considera il più grande
investigatore del mondo in materia di creature mitologiche e
mostri. Il problema è che nessun altro sembra pensarla così; decide
quindi di mettersi alla prova con un viaggio nell’America del nord
ovest, fino alle coste del Pacifico, per scoprire la creatura più
leggendaria del mondo: quello che dovrebbe essere l’anello di
congiunzione con le origini primitive dell’Uomo: Mister Link.
Mister Link è una bestia un po’
buffa, sorprendentemente intelligente e piena di sentimenti che Sir
Lionel scoprirà. Probabilmente è l’ultimo della sua specie ed è
irrimediabilmente solo e crede che Sir Lionel sia l’unico
uomo in grado di aiutarlo. Insieme intraprenderanno un’audace
ricerca in tutto il mondo per cercare dei lontani parenti di
Mister. Link nella favolosa valle di Shangri-La. Insieme
all’intraprendente Adelina Fortnight, che possiede l’unica mappa
conosciuta che indica la destinazione segreta, l’improbabile trio
si imbarca in una tumultuosa avventura. Durante il viaggio i nostri
impavidi esploratori incontreranno più pericoli di quanti avrebbero
immaginato, inseguiti da misteriosi malfattori che cercano di
impedire loro di portare a termine la missione. In tutto questo il
fascino disarmante di Mister Link e il suo costante buon umore,
sono le basi emotive e comiche di questo divertente film per
famiglie.
A quattro anni dall’avventuroso e
magico Kubo e la Spada Magica, la Laika di
Travis Knight porta al cinema una nuova avventura
in stop motion, Mister
Link, diretto da Chris Butler e che
nel corso dell’ultima stagione cinematografica ha portato a casa
diverse soddisfazioni, come la nomination agli Oscar al miglior
film d’animazione e la vittoria, nella stessa categoria, ai
Golden Globes.
L’avventura di Mister Link
Sir Lionel Frost è
un esploratore britannico nell’epoca vittoriana. Sembra che il
nobile dalle maniere raffinate e il temperamento risoluto sia nato
esattamente nel periodo storico più propizio alla sua passione per
l’esplorazione e la scoperta, tanto che il suo più grande desiderio
è entrare a far parte di uno di quei club londinesi, per soli
uomini, che nel corso dei secoli hanno adunato scienziati e
ricercatori, ma che proprio non vogliono Mr. Frost. L’uomo è
avventato e progressista, appassionato e curioso, tutte qualità che
sembrano destabilizzare l’antico ordine di queste società. Da
avventuriero sognatore e impavido, Lionel si lancia alla ricerca
del mitico Sasquatch, più comunemente noto come Big Foot, convinto
che questa trovare questa creatura lo farà entrare nelle grazie
degli anziani membri del club. Non sa però che il suo viaggio
riserverà moltissime sorprese e che il suo semplice ritrovamento
dello Sasquatch sarà solo l’inizio di un’avventura che lo porterà a
capire finalmente qual è il suo posto nel mondo.
Trovare il proprio posto nel mondo
Già con Paranorman, Chris Butler
aveva raccontato la storia di un ragazzino che doveva imparare ad
accettare la sua diversità e doveva imparare a convivere con chi
parimenti non la accettava. In questa recensione di Mister Link
scopriremo come anche in questo nuovo lungometraggio, Butler voglia
far passare gli stessi concetti. Lionel Frost infatti è un uomo che
vuole a tutti i costi rientrare all’interno di uno schema
preesistente, perché crede di far parte di quel mondo, di
quell’ambiente e desidera per questo farne parte. A sorpresa anche
il Sasquatch, mitologico anello di congiunzione tra l’uomo e la
scimmia e per questo soprannominato Mister Link da Lionel, vorrebbe
ricongiungersi con la sua famiglia, gli Yeti, la sua specie che si
è trasferita in Asia, sui monti dell’Himalaya, perché nonostante
sia molto diverso da loro, pensa che quello sia il suo posto.
Mister Link e Lionel
Frost troveranno quindi insieme una strada alternativa,
che dimostra ancora una volta che spesso la famiglia di sangue non
è la famiglia degli affetti e che qualche volta bisogna abbracciare
il diverso per potersi sentire davvero a casa. Terzo personaggio di
spicco del film è la Adelina, una vecchia fiamma di Lionel, che
cerca l’avventura: donna risoluta e indipendente è determinata a
trovare il suo spazio all’interno di un’avventura tutta sua, senza
più seguire nessuno. Una liberazione più fisica che mentale, visto
che già quando ci viene presentata, Adelina è una donna moderna e
libera dalle convenzioni del tempo.
Una risata che fa bene al cuore
Il vero collante di Mister
Link, però, è l’ironia, lo scontro continuo tra le due
realtà, quella del rustico bestione dal cuore d’oro e quella del
lord inglese ben educato ma inesperto per quello che concerne i
rapporti con gli altri. Nello sporcarsi a vicenda, anche attraverso
divertenti dialoghi e scambi, i due troveranno la perfetta
dimensione personale e la sintonia con l’altro.
Come accade in ogni film di
avventura che si rispetti, anche in Mister
Link è il viaggio stesso, l’esperienza che è formativa
e rappresenta il vero traguardo, non la meta o la scoperta alla
fine di esso. E così Mister Link si candida ad essere un altro
gioiello, l’ennesimo nella scuderia Laika, una vera e propria opera
d’artigianato raffinatissimo, con un concept semplice ed
accattivante ed un lavoro su costumi e scenografie davvero
impeccabile. Uno sforzo produttivo e creativo lungo e dispendioso,
che però ha dato il suo scintillante frutto.
Rai Cinema ha
diffuso il trailer ufficiale di Mister
Felicità, la nuova commedia di e con Alessandro Siani.
Mister
Felicità prodotto da CATTLEYA con
RAI CINEMA e distribuito da 01 Distribution uscirà al
cinema il primo gennaio 2017.
La trama di Mister felicità di
Alessandro Siani
Martino è un giovane
napoletano indolente e disilluso, vive in svizzera dalla sorella
Caterina.
Un imprevisto costringe all’immobilità la giovane sorella che ha
bisogno di costose cure. A Martino non resta che lavorare al posto
di Caterina come uomo delle pulizie presso il dottor Dott.
Guglielmo Gioia, un mental coach specializzato nello
spronare le persone attraverso il pensiero positivo e
l’azione.
Durante
un’assenza del Dottor Gioia, Martino ne approfitta per fingersi il
suo assistente. Uno dei suoi primi pazienti sarà la famosissima
campionessa di pattinaggio Arianna Croft che, dopo una brutta
caduta sul ghiaccio, ha perso completamente fiducia in se stessa e
amore per il proprio sport.
I
campionati europei di pattinaggio, però, sono alle porte: ce la
farà Martino, nell’insolito ruolo di Mister Felicità, tra equivoci
e rivelazioni inaspettate, a far tornare Arianna la campionessa che
era?
Arriva oggi al cinema
Mister Felicità, l’ultimo film diretto e
interpretato da Alessandro Siani, una commedia che mira a
replicare il grande successo dei precedenti film realizzati dal
comico partenopeo.
Ecco la trama di Mister
Felicità
Martino è un giovane napoletano
indolente e disilluso, vive in svizzera dalla sorella Caterina. Un
imprevisto costringe all’immobilità la giovane sorella che ha
bisogno di costose cure. A Martino non resta che lavorare al posto
di Caterina come uomo delle pulizie presso il dottor Dott.
Guglielmo Gioia, un mental coach specializzato nello spronare le
persone attraverso il pensiero positivo e l’azione. Durante
un’assenza del Dottor Gioia, Martino ne approfitta per fingersi il
suo assistente. Uno dei suoi primi pazienti sarà la famosissima
campionessa di pattinaggio Arianna Croft che, dopo una brutta
caduta sul ghiaccio, ha perso completamente fiducia in se stessa e
amore per il proprio sport. I campionati europei di pattinaggio,
però, sono alle porte: ce la farà Martino, nell’insolito ruolo di
Mister Felicità, tra equivoci e rivelazioni inaspettate, a far
tornare Arianna la campionessa che era?
La sceneggiatura del film è firmata
da Fabio Bonifacci, con cui
Siani ha collaborato, mentre nel cast, oltre al
protagonista, ci sono anche Diego
Abatantuono, Carla Signoris,
ElenaCucci, Cristiana
Dell’Anna.
Roschdy Zem è
conosciuto in Francia più come attore che come regista; ma la sua
prova con Mister Chocolat si dimostra
davvero interessante e strutturata, proprio nel momento in cui Zem
sceglie di confrontarsi con un genere così “rischioso” come il
biopic.
Rischioso, perché si presta alle
cadute di stile nel patetismo gratuito e nelle lacrime facili,
romanzando le storie di personaggi dalle esistenze più o meno,
globalmente, famose.
Mister
Chocolat racconta la storia abbastanza nota (in
Francia, perché da noi è praticamente sconosciuta) del primo clown
di colore della storia, l’haitiano Raphael Padilla, diventato
famoso nella Parigi della Belle Èpoque col nome d’arte di Mister
Chocolat. Insieme al “clown bianco” Footit hanno formato una delle
coppie d’oro che ha rivoluzionato l’arte circense, allargando il
numero dei suoi fruitori e consumatori, dei semplici appassionati e
di tutti coloro che l’hanno trasformata in una ragione di vita. Ma
il film di Zem non si limita a raccontarci la figura del clown, la
maschera buffa sotto le luci scintillanti della ribalta: il
regista, con il suo personale punto di vista, sceglie di romanzare
la storia – per via delle informazioni lacunose a disposizione-
raccontando l’uomo dietro la maschera, quel Raphael che tanto
lottò, in vita, per raggiungere una piena consapevolezza del suo
status e della sua condizione di artista indipendente di colore,
l’unico nel suo genere sulle scene della rivoluzione del secolo.
Chocolat è un uomo
sfaccettato, un personaggio che si presta a molteplici
interpretazioni e chiavi di lettura, e che trova la sua forza
nell’interpretazione poderosa di Omar Sy, già
apprezzatissimo talento in patria, che qui riconferma le sue
qualità attoriali. Il prodotto filmico è forte delle sue sicurezze
e della sua impeccabile confezione ben congegnata ed architettata,
a partire dalla solida- ma tradizionale- scrittura fino alla regia
distante, ma pronta a celare dietro l’evocazione di
ectoplasmi del passato il personale punto di vista del regista sul
nostro futuro, fino alle interpretazioni sorprendenti dei due
protagonisti Sy e James Thierrée (nipote del
grande Charlie Chaplin), che non si sono limitati a dare corpo alle
ombre sbiadite di un passato effimero in bilico tra modernità e
gretta tradizione, ma hanno prestato i loro corpi “fisici” alla
messinscena totale, ricreando un mondo antico e misterioso come
quello dell’arte circense di fine ottocento/ inizio novecento,
calpestando le assi di un piccolo teatro con la speranza di
sovvertire la visione retorica e razzista di un pubblico ancora
incapace di accettare una rivoluzione in atto. Mister
Chocolat gioca sulla sicurezza di una struttura
convenzionale ma ben rodata che funziona e arriva dritta al cuore
del grande pubblico, con la sua storia popolata di contrasti, tra
ascesa e caduta, redenzione e dannazione, razzismo e amore,
emancipazione e accettazione.
Il regista e attore
Roschdy Zem ha inaugurato questa mattina, con il
suo film Mister Chocolat, la rassegna
Rendez – Vous con il nuovo cinema
francese, un’interessante iniziativa che avrà luogo
in nove città sparse in tutta Italia e che durerà dal 6 all’11
Aprile. Film d’apertura della rassegna, ma anche anteprima stampa,
visto che la pellicola distribuita dalla
Videa debutterà domani nelle sale
italiane in 140 copie.
Le domande rivolte a Zem investono
soprattutto il personaggio che ha portato in scena, quel clown
Chocolat talmente famoso (adesso) in Francia da essere stato
dimenticato per tanto, troppo tempo dopo un periodo di gloria avuto
nei primi anni del XX Secolo. Come ha fatto, il regista, a scoprire
questo personaggio? E cosa lo ha attratto?
Zem racconta che l’attrazione per
questo personaggio così particolare nasce dall’incontro curioso tra
cinema e storia, visto che lo storico francese Gerard
Noiriel aveva realizzato un libro sulla vita del
clown Raphael Padilla, una sorta di raccolta- collage di articoli,
immagini e testimonianze dell’epoca. La vera e propria difficoltà,
nel realizzare questo adattamento, è stato affrontare il mondo del
circo, ricrearlo ed evocarlo sulla scena. Fondamentale, a tal
proposito, è stato l’apporto dell’attore James
Thierrèe, co-protagonista di Omar Sy e
nella vita scenografo, danzatore, acrobata, circense (nonché nipote
di Charlie Chaplin): cresciuto fin dall’età di quattro anni sotto
il tendone del circo dei genitori, è stato fondamentale nella
creazione degli spettacoli circensi evocati nel film, e che
contribuiscono a ricreare quel clima fedele alla Belle
Èpoque.
Il personaggio di Chocolat, prima
clown, poi attore consapevole ed impegnato ma dalla carriera
altalenante, non è raffigurato come una sorta di “santino” (come
viene apostrofato dalla stampa) ma come un personaggio a tutto
tondo, complesso e dotato di sfumature contradditorie: il suo
essere costantemente in bilico tra successo e caduta, redenzione e
perdizione, vizio e atti umanitari, sono finalizzati- secondo Zem-
ad evitare ogni forma gratuita di pathos e vittimizzazione, per
raccontare la storia completa e complessa di un uomo dotato di
diritti, che però non aveva avuto niente dalla vita e voleva
prendersi tutto e godere di ogni bene che la vita gli offriva.
Molti elementi, ovviamente, appartengono puramente al piano della
“finzione”, visto che esistevano pochissimi materiali di partenza
“completi” sulla vita di Chocolat, e che per tale motivo regista e
sceneggiatore (Cyril Gely) si sono visti costretti
ad inventare dei passaggi 8anche fondamentali) all’interno del
film, piegandoli alle esigenze narrative.
Un’altra domanda riguarda
l’approccio che il regista ha avuto verso “la creazione” del
personaggio del clown Chocolat e del suo mondo: c’erano già diversi
precedenti al cinema- anche francese- che ruotano intorno a tali
tematiche, ma Zem ha preferito superare questi precedenti illustri,
preferendo anzi una chiave di lettura diversa che ruota intorno ad
un tema portante come l’Amore; l’amore non solo è il sentimento che
muove molti dei personaggi, ma è soprattutto il legame profondo e
inscindibile che lega Chocolat e il suo partner- in scena- Footit:
la loro è una vera e propria storia d’amore atipica, basata su un
rapporto ambiguo tra dominante e dominato (la coppia comica,
“l’augusto” che incassa i calci del “clown bianco”), un difficile
rapporto tra una persona che “ama” l’altra perché l’ha creata, a
proprio gusto; dall’altra parte c’è invece un altro individuo,
incapace di emanciparsi da questo sentimento e dalla lunga ombra
del “partner”. Il film è un’allegoria sì della Francia della Belle
Èpoque, ma anche della nostra realtà attuale, colta nel difficile
passaggio tra immigrazione, integrazione e diversità, tutti
elementi difficili da conciliare tra loro.
La presenza di Omar
Sy nel cast si è rivelata fondamentale: senza di lui,
realizzare il film sarebbe stato praticamente impossibile; e non
solo da un punto di vista umano (ha dato un enorme contributo con
la sua presenza, creando un ottimo team di lavoro) ma soprattutto
sul piano commerciale, visto che il film ha richiesto un ingente
sforzo produttivo che, senza la presenza di un attore come lui-
simbolo del nuovo cinema francese, amatissimo in patria e con una
carriera internazionale- si sarebbe rivelata un’enorme perdita
emorragica di denaro. La diversità- uno dei temi “caldi” messi in
scena- passa non solo per il colore della pelle, ma anche per il
gender (basti pensare al discorso sulla parità dei sessi ad
Hollywood) e altre differenze fondamentali che purtroppo non
trovano ancora lo spazio giusto per la loro visibilità: aggiunge
Zem, che se il 95% dei politici francesi sono bianchi e uomini, il
buon esempio dovrebbe partire proprio da lì, dai “piani alti”.
Un altro punto fondamentale-
soprattutto a livello artistico- è il passaggio da un mondo
“clownesco” e circense a quello, addirittura, del teatro
shakespeariano: Chocolat nella realtà non subì (probabilmente)
accuse di razzismo in teatro, in un luogo pubblico, mentre si stava
esibendo; a dir la verità non portò mai nemmeno l’”Otello” in
scena, ma soltanto Mosè in una pièce dove mostrò, realmente, dei
gravi problemi di memoria; Chocolat sognava un passaggio
gratificante dal circo al teatro e al cinema, ma il pubblico non
accettò mai queste ambizioni che nutriva. È recitando Shakespeare
che Chocolat “sveste” la sua maschera da clown e decide di tornare
a vestire- forse per la prima volta in scena- il ruolo di Raphael
Padilla, rinunciando ad una successo duraturo in nome di una causa
più alta. Sy era terrorizzato ad affrontare Otello, un vero e
proprio mostro sacro per il mondo della drammaturgia. Sy, come
molti giovani attori, non viene dal mondo del teatro ma dal cinema,
e ritrovarsi a “maneggiare” con cura personaggi del genere (Zem gli
aveva consigliati di vedere… l’Otello nella versione di Orson
Wells!) permette loro di cambiare forma, di diventare- almeno, per
il tempo di un monologo o di una commedia- qualcun altro.
Il punto di vista che il film
Mister Chocolat vuole restituire è legato
a legato, in definitiva, a doppio filo con la visione di Zem ma
anche con una rielaborazione di spunti provenienti dalla realtà, in
un mix sospeso tra rievocazione storica e cronaca, ma evitando
accuratamente lo stile del documentario.
Mister Car e i
templari (il cui titolo originale è Pan
Samochodzik i Templariusze) è un recente lungometraggio
polacco d’avventura diretto da Antoni Nykowski
(Podroz, Zoe) con la sceneggiatura scritta dallo stesso
Nykowski insieme a Bartosz Sztybor (Cyberpunk:
Edgerunners, Semper Fidelis) e Zbigniew
Nienacki (il cui libro ha ispirato in particolare il
racconto del film). Arrivato direttamente su Netflix il 13 luglio
2023, in tutti i paesi in cui il servizio streaming è disponibile,
il film è dunque il nuovo rappresentante di quella ricerca da parte
dell’azienda di offrire spazio anche a contenuti provenienti da
cinematografie altrimenti poco conosciute.
Con Mister Car e i templari
si offre dunque un film davvero per tutti, grandi e piccoli, che
sotto diversi punti di vista ricorda i film della saga di Indiana Jones, ricchi
di avventura, elementi fantasy, tanto umorismo ma anche
concrete minacce. Il film è inoltre costruito per essere il primo
di una nuova serie basata sul personaggio protagonista e ci si può
dunque aspettare ulteriori sequel in futuro. Considerando che il
titolo è divenuto da subito uno dei più visti sulla piattaforma,
alla luce di questo successo diventa sempre più probabile che
Netflix possa autorizzare la realizzazione di
ulteriori capitoli.
Per gli amanti dei film d’avventura,
ed è in cerca di qualcosa di diverso dal classico film statunitense
di questo genere, Mister Car e i templari è un’ottima
alternativa, capace di offrire intrattenimento, risate e grande
gusto per lo spettacolo. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le modalità per
trovarlo e vederlo su Netflix.
La trama di Mister Car e i templari
Protagonista del film è
Tomasz, uno storico dell’arte chiamato dai suoi
amici il signor Samochodzik. Egli deve il suo soprannome a un
insolito veicolo ereditato dallo zio inventore. Questa vettura,
seppur brutta, ha la capacità di correre a una velocità di 280 km
orari e si rivela spesso utile nelle avventure in cui si caccia
Tomasz. Proprio a bordo di questo veicolo, egli è ora diretto in
Polonia, con l’obiettivo di indagare su una preziosa croce dei
Templari, che secondo la leggenda potrebbe condurre a un immenso
tesoro risalente addirittura ai tempi di Jacques de
Molay, gran maestro dell’ordine cavalleresco in seguito
condannato per eresia.
Egli non però è il solo sulle tracce
della croce e dovrà infatti vedersela sia con una sua acerrima
nemesi, lo spietato Adios, ma anche con altri
individui che hanno interesse a mettere le mani su quelle presunte,
immense, ricchezze. Tomasz, narcisista e abituato a lavorare da
solo, capirà che stavolta per riuscire nell’impresa dovrà
collaborare con una bella giornalista, con la figlia di un suo
collega ucciso in circostanze misteriose e con tre piccoli orfani
reduci da un campo scout, cercando di arrivare per primo al tesoro.
L’avventura è garantita.
Il cast di Mister Car e i templari
Mister Car e i templari
vede un cast composto da attori polacchi, per questo poco noto al
di fuori del loro paese d’origine. L’arrivo del film su Netflix è
però l’occasione per conoscerli meglio. Ritroviamo dunque
Mateusz Janicki (Marusarz. Tatrzanski orzel,
Pensjonat nad rozlewiskiem) nella parte di Tomasz, mentre
l’attrice Sandra Drzymalska (vista in Eo ma anche nel film
italiano Sole) ricopre il ruolo di Anka.
Maria Debska (Autumn Girl, Zabawa,
zabawa) interpreta Karen, mentre Olgierd
Blecharz (Jakos to bedzie, Zakochani po uszy) è
Sokole Oko. Jacek Baler(I
flagelli di Breslavia, Wataha) interpreta la nemesi del
protagonista, Adios, mentre l’attrice Anna Dymna
(Excentrycy) interpreta Lajma.
Il trailer di Mister Car e i
templari e come vedere il film su Netflix
Come anticipato, è possibile fruire
di Mister Car e i templari unicamente
grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix,
dove attualmente è al 4° posto della Top
10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per
vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla
piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo
di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità
video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti
nel catalogo.
Ancora poco nota al grande
pubblico, l’attrice Missy Peregrym ha comunque
negli anni costruito una carriera televisiva degna di nota, con
partecipazioni a serie di successo che le hanno permesso di
misurarsi con ruoli e generi sempre diversi. L’attrice è oggi uno
dei nomi su cui puntare, in attesa di un ruolo che possa
consacrarne le qualità.
Ecco 10 cose che non sai
sull’attrice.
Missy Peregrym carriera
1. I film. La
carriera cinematografica dell’attrice si compone per ora di soli
due ruoli, essendo lei attiva principalmente in televisione. Il suo
debutto avviene ad ogni modo nel 2006, con il film Stick It –
Sfida e conquista, dove interpreta la protagonista Haley
Graham. Successivament prende parte al film Backcountry
(2014).
2. Le serie TV.
Negli anni l’attrice ha preso parte a numerose serie di successo, e
tra queste si annoverano Dark Angel (2002), Black
Sash (2003), Smalville (2004), Life as We Know
It (2004-2005), Heroes (2007), Reaper – In
missione per il Diavolo (2007-2009), Rookie Blue (2010-2015), Law & Order – Unità
vittime speciali (2017), Van
Helsing (2017-2018) e FBI,
dove dal 2018 interpreta l’agente Maggie Bell.
Missy Peregrym vita privata
3. Ha sposato Zachary
Levi. Nel 2014, l’attrice sposa alle Hawaii il
protagonista del film Shazam!. La
notizia sorprende in quanto la loro relazione era stata tenuta
segreta. Tuttavia i due divorziano l’anno seguente.
4. Si è sposata una seconda
volta. Dopo aver divorziato da Levi, l’attrice ha sposato
in seconde nozze l’attore australiano Tom Oakley. La cerimeonia si
è svolta a Los Angeles nel 2018.
Missy Peregrym Instagram
5. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 140 mila
persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere
fotografie scattate in momenti di svago con amici o colleghi. Non
mancano anche foto tratte dal dietro le quinte dei set a cui
l’attrice partecipa.
Missy Peregrym FBI
6. Il ruolo le ha permesso
di mostrare nuove qualità. L’attrice si è dichiarata
entusiasta del ruolo, il quale le ha permesso di mettersi in mostra
come protagonista e di mostrare aspetti di sé che ancora non si
erano rivelati. La sua presenza diventa così il vero cuore e motore
della serie, e l’attrice ha modo di mostrare tanto il lato emotivo
quanto quello più battagliero del personaggio.
7. Cerca di calarsi il più
possibile nel ruolo. L’attrice ha dichiarato che quello di
FBI è il set più fatico su cui si sia mai trovata. Le
lunghe giornate di riprese e le numerose sequenze d’azione mettono
a dura prova la sopportazione dell’attrice, che ha tuttavia trovato
il modo di riutilizzare questo stress per rendere meglio la sua
interpretazione del personaggio. Ciò le permette infatti di
trasmettere in modo ancor più realistico la fatica e la tensione
provate da un agente dell’FBI in uno qualunque dei propri giorni di
lavoro.
Missy Peregrym Stick It
8. Ha dovuto allenarsi per
il ruolo. In Stick It, il suo debutto
cinematografico, l’attrice interpreta una teenager ribelle forzata
a prendere parte al competitivo mondo della ginnastica. L’attrice
tuttavia non aveva mai praticato tale sport, e ha dovuto passare
diverse settimane ad allenarsi duramente per ottenere la forma
fisica richiesta per le riprese.
Missy Peregrym patrimonio
9. Ha raggiunto ottimi
guadagni. Grazie ai suoi numerosi ruoli televisivi, e in
particolar modo grazie alla serie FBI, l’attrice ha
consolidato i propri guadagni, raggiungendo un patrimonio stimato
di circa tre milioni di dollari.
Missy Peregrym età e altezza
10. Missy Peregrym è nata a
Montreal, in Canada, il 16 giugno 1982. L’altezza
complessiva dell’attrice è di 166 centimetri.
Nel film Old (2021), diretto da
M. NightShyamalan, il
personaggio interpretato da Rufus Sewell si
domanda continuamente quale sia il film in cui gli attori Marlon Brando e
JackNicholson recitano insieme. La risposta a
questa domanda non viene mai fornita ma, per chi se lo fosse
chiesto, l’unica pellicola a poter vantare la presenza dei due
celebri attori premi Oscar è Missouri,
film western del 1976 diretto da Arthur Penn,
regista celebre anche per Gangster Story e Il piccolo
grande uomo. Si tratta di un titolo poco citato, ma che come
gli altri diretti da Penn presenta elementi di grande fascino e
valore culturale.
Il titolo originale del film, The
Missouri Breaks, si riferisce ad un’area desolata e irregolare
del Montana centro-settentrionale dove il fiume Missouri ha scavato
nel corso delle ere geologiche profonde fenditure nel suolo
chiamate breaks. Irregolarità che si presentano come
metafora del film e dei suoi personaggi, in
quanto Missouri è un western moderno e privo di eroi,
talvolta crudo e cinico, che simpatizza apertamente per i ribelli e
mostrando invece una certa intolleranza nei confronti di chi si
propone come difensore dell’ordine. Ancora una volta, dunque, Penn
propone una propria rilettura del genere cinematografico
statunitense per eccellenza.
Tra i film più attesi del suo anno,
specialmente per via della contemporanea presenza di Brando (che
aveva da poco girato Il padrino e Ultimo tango a
Parigi) e Nicholson (proveniente dal successo di
Chinatown), Missouri fu invece uno scottante
fallimento dal punto di vista commerciale e della critica. Nel
tempo, tuttavia, similmente ad altri western di quegli anni, è
stato rivalutato e riscoperto, divenendo un film di culto per
intere generazioni di spettatori. La presenza dei due celebri
attori ha certamente aiutato in questo, ma Missouri è un
film ricco di altri motivi di pregio, da scoprire o riscoprire.
La trama di Missouri
La vicenda ha inizio con
David Braxton, un importante allevatore che vive
nel Montana con la sua famiglia. Tutto quello che ha costruito è
frutto della sua dedizione e dei suoi sacrifici. La sua vita
tranquilla, tuttavia, viene interrotta bruscamente dall’arrivo di
un gruppo di furfanti, capitanato da Tom Logan,
che comincia a saccheggiare i diversi bestiami. Per difendersi,
l’uomo assume Robert Lee Clayton, famoso in tutto
il paese per essere un famigerato cacciatore di taglie. Nel
frattempo, però, a complicare la situazione è proprio la figlia di
Braxton, Jane, che inizia a frequentare Logan e,
inevitabilmente, se ne innamora sebbene suo padre sia
contrario.
Anche i membri della banda non sono
contenti della loro relazione, perché credono che una donna possa
essere solo una distrazione inutile per il loro capo. Lee Clayton,
intanto, determinato a farli fuori tutti, approfitta di questo
momento di défaillance per uccidere uno dei membri della banda di
Logan, con metodi stravaganti e insoliti per un cacciatore di
taglia. Sempre più, dunque, lo scontro tra lui e la banda si fa
acceso, facendo immaginare un terribile scontro finale. Addolcito
dall’amore, Logan cercherà in tutti i modi di salvarsi e salvare la
sua nuova vita. Clayton, però, non sembra disposto a ripensamenti e
farà di tutto per portare a termine la propria missione.
Da Marlon Brando a Jack Nicholson: il cast di
Missouri
Protagonisti del film sono, come già
anticipato, sono gli attori Marlon Brando e
Jack Nicholson. Il primo dei due è notoriamente
una personalità difficile con cui lavorare e lo stesso regista si
trovò a gettare la spugna nei suoi confronti, lasciando che Brando
improvvisasse la maggior parte delle sue scene, come da lui voluto.
L’attore diede così un’interpretazione diversa del suo personaggio
rispetto a quella presente in sceneggiatura, caratterizzandolo ad
esempio con una particolarissima arma di sua invenzione. Brando,
inoltre, si rifiutò di imparare a memoria tutte le sue battute,
rendendo necessario lo scriverle su alcuni cartelloni che lui
avrebbe poi letto durante le riprese.
Il suo collega, Nicholson, affermò
di aver fatto molta difficoltà a lavorare in queste condizioni,
perdendo la concentrazione ogni volta che Brando spostava lo
sguardo da lui ai cartelloni per leggere la sua battuta. Il
rapporto tra i due sul set fu dunque piuttosto teso, a tal punto
che le scene dove recitano insieme sono state ridotte di molto e
raramente sono vicini nella stessa inquadratura. In seguito,
tuttavia, Nicholson ha affermato che in fondo Brando si è
dimostrato a suo modo gentile e disponibile. Anche Brando, anni
dopo, ha affermato di aver gradito molto il lavoro svolto con il
collega. Entrambi, alla fine, vennero pagati circa un milione di
dollari. Un compenso che fece lievitare il budget del film,
rendendo più difficile rientrare nei costi.
Accanto ai due, nel ruolo di David
Braxton vi è invece l’attore John McLiam, mentre
Kathleeen Lloyd, qui al suo film di debutto,
interpreta Jane Braxton. Per il ruolo si era proposta anche la
premio Oscar Susan Sarandon,
la quale però non venne scelta. Tra i membri della gang di Logan si
annoverano invece Tod, Si e Calvin, interpretati rispettivamente da
Randy Quaid, John P. Ryan e
Harry Dean Stanton, attore noto per film come
Paris, Texas e Alien. Proprio quest’ultimo,
inizialmente, avrebbe dovuto interpretare uno dei due protagonisti.
Con l’ingresso dei due celebri attori, tuttavia, fu spostato sul
personaggio secondario poi interpretato.
Il trailer di Missouri e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Missouri grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 17 aprile alle ore 23:05
sul canale Rai Movie.
Ridere della guerra si può e non è
per forza di cattivo gusto. A dimostrarlo è il regista esordiente
Francesco Lagi che, con Missione di
Pace, il suo ritratto scanzonato di un convoglio di
militari italiani confusi mette da parte eroismo e marzialità per
dedicarsi ad aspetti più particolari come l’inconsistenza delle
ideologie sia militariste che pacifiste.
Presentato al
Festival di Venezia 2011 come Evento
Speciale nella sezione Settimana della
Critica, Missione di Pace
costruisce la sua storia su un doppio livello: quello territoriale
percorso dal Capitano Vinciguerra (un sempre convincente Silvio Orlando) alla guida dei suoi uomini
attraverso i Balcani con lo scopo di catturare un efferato
criminale di guerra, nascosto nell’immaginario corridoio di Grz, e
quello più privato, in cui il lo stesso capitano si trova ad
affrontare il rapporto da sempre conflittuale con Giacomo
(Francesco Brandi), il figlio pacifista che non
perde occasione per minare l’autorità paterna dinanzi al suo
convoglio.
A chiudere il cerchio di questa
vicenda, in cui le due parti del contendere ne escono ugualmente
ridimensionare grazie all’utilizzo di un sano senso del ridicolo e
del grottesco, è una recluta disorientata che, con lo sguardo puro
e delicato della sempre più brava
Alba Rohrwacher, cerca di dare ordine ad una realtà
volutamente poco credibile formata da mangiatori di orsi, partite a
Risiko tra militari e preti ortodossi, carri armati fuori controllo
ed un Che Guevara (Filippo
Timi) un po’ cialtrone in evidente crisi esistenziale
che vaga estasiato tra i reparti dell’Ikea che diventa simbolo
dell’attuale inutilità di ogni tipo di criterio ideologico ai
giorni nostri.
Missione di pace
fa sorridere e riflettere toccando un tema rischioso e complicato
come quello delle spedizioni di pace senza però apparire offensivo
o troppo pretenzioso. È un piccolo film che però sceglie di non
calcare le già conosciute strade della commedia all’italiana per
addentrarsi nel territorio del non senso, riuscendo, seppur con
piccole difficoltà, a trasmettere un messaggio di leggerezza come
poche volte accade al cinema italiano.
Tutti i protagonisti di Missione di
pace sono intervenuti ieri mattina alla Casa del Cinema per
l’anteprima stampa di Missione di pace, opera prima del regista
toscano Francesco Lagi. Insieme al regista e ai produttori, erano
presenti anche i protagonisti del film, Silvio Orlando, Alba
Rohrwacher, Francesco Brandi, gli sceneggiatori, Marco Pettenello e
Filippo Gravina, la produttrice Donatella Botti e la responsabile
per Rai Cinema, Caterina D’Amico.
Quando parliamo di saghe action, i
titoli che vengono subito in mente sono Die Hard, Arma Leatale, Jason Bourne, Fast & Furious e
Mission: Impossible. Solo queste ultime
due sono ancora in corso, con nuovi film in fase di lavorazione che
andranno ad arricchire il loro già ampio universo narrativo.
Mission: Impossible, in particolare, è una saga che negli
anni si è continuamente rinnovata, includendo sempre più nuovi
personaggi, situazioni e, soprattutto, sequenze al limite
dell’impossibile, proprio sfidando il suo titolo. Il primo
appassionante capitolo di questa serie di film risale al 1996 e
vanta la regia di un maestro del cinema quale Brian De
Palma.
Scritto da David
Koepp e RobertTowne, il
primo Mission: Impossible è ispirato alla serie televisiva
omonima del 1966. Per anni la Paramount Pictures aveva cercato di
portare al cinema quella storia, consapevole che gli anni Novanta
si stavano rivelando un periodo particolarmente propizio per questo
genere di lungometraggi. A spingere affinché il film venisse infine
realizzato vi fu TomCruise, fan
della serie, che desiderava ardentemente interpretare il ruolo del
protagonista. Grazie al suo interessamento Mission:
Impossible venne infine realizzato, affermandosi come il terzo
maggior incasso del suo anno, con una cifra pari a 458 milioni di
dollari.
Il grandissimo successo, come ormai
noto, ha dato vita a numerosi sequel, i quali hanno reso la saga
sempre più iconica, la quale è inoltre ormai parte dell’immaginario
culturale di spettatori da ogni parte del mondo. Il film del 1996,
dunque, è un titolo assolutamente imperdibile. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e ai suoi sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Mission: Impossible, la trama del film
Protagonista del film è
Ethan Hunt, membro della Impossible Mission Force,
una sezione speciale e segreta della CIA, incaricato di svolgere le
missioni più delicate e apparentemente impossibili. Guidato
dall’esperto Jim Phelps, Hunt si trova ora a
Praga, dove deve impedire ad un terrorista russo di nome
Max di rubare e rivendere la lista degli agenti
civili in Europa Centrale. Durante l’operazione, però, il team cade
vittima di una trappola, da cui sembra salvarsi solo Ethan. Proprio
il suo essere ancora vivo, tuttavia, lo rende il principale
sospettato di una fuga di notizie su cui la CIA indaga da molto.
Per provare il contrario, Ethan deve nuovamente calarsi in una
missione impossibile.
Sfuggito alla sua cattura, egli si
trova infatti a dover indagare da solo su quanto accaduto, nel
tentativo di scoprire chi è la vera talpa. Dopo aver ritrovato
Claire, la moglie di Phelps, arruola l’esperto di
computer Luther Stickell e il pilota Franz
Krieger per introdursi nel quartiere generale della CIA,
dove si nascondono una serie di documenti che potrebbero aiutarlo
nella ricerca. Hunt sa bene di avere poco tempo e di non potersi
fidare di nessuno, motivo per cui si troverà a dover superare
continuamente ostacoli su ostacoli, nel tentativo disperato di
provare la propria innocenza e riabilitare il proprio nome.
Mission:
Impossible, il cast del film
Come anticipato, ad interpretare il
protagonista Ethan Hunt vi è l’attore Tom Cruise.
Egli, grande fan della serie originale, dichiarò di aver voluto
realizzare il film anche per poter “giocare” con i tanti gadget da
spia segreta di cui il suo personaggio è ovviamente dotato. Cruise,
in quanto anche produttore del film, ebbe grande influenza su molte
scelte narrative e tecniche. In particolare, egli interpretò come
suo solito tutte le acrobazie più spericolate, senza ricorrere a
controfigure. Per le riprese della famosa scena in cui egli si cala
dal soffitto e si libra a pochi centimetri da terra, Cruise risolse
il problema della sua testa che continuava a colpire il pavimento
con l’idea di mettere delle monete nelle scarpe, così da bilanciare
il peso.
Accanto a lui si ritrovano numerosi
celebri attori di provenienza internazionale. Il premio Oscar
Jon Voight interpreta Jim Phelps, l’unico
personaggio esistente nella serie degli anni Sessanta a comparire
nel film, mentre l’attrice francese Emmanuelle
Béart è la moglie Claire. Sono poi presenti gli attori
Ving Rhames nei panni di Luther Stickell, scelto
in quanto molto diverso dal solito hacker, e Jean Reno in
quelli di Franz Krieger. Kristin Scott
Thomas interpreta Sarah Davies, mentre Vanessa
Redgrave è Max. Quest’ultima parte era stata scritta
per un attore uomo, ma si decise di affidarla poi ad un’attrice per
aumentare il senso di sorpresa al momento dello svelamento
dell’identità di Max.
I sequel di Mission:
Impossible, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
In attesa di vedere questi sequel, è
possibile fruire di Mission: Impossible
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play,
Apple
TV+, Now, Amazon Prime Video, Infinity e
Paramount+. Per vederlo, una volta scelta
la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 13 luglio alle ore 21:00
sul canale Iris.
Quando parliamo di saghe action, i
titoli che vengono subito in mente sono Die Hard, Arma Leatale, Fast & Furious e
Mission: Impossible. Quest’ultima, in
particolare, è una saga che negli anni si è continuamente
rinnovata, includendo sempre più nuovi personaggi, situazioni e,
soprattutto, sequenze al limite dell’impossibile, proprio sfidando
il suo titolo. Il primo
Mission: Impossible, uscito nel 1996, è ispirato alla
serie televisiva omonima del 1966 e per anni la
Paramount Pictures aveva cercato di portare al cinema quella
storia, consapevole che gli anni Novanta si stavano rivelando un
periodo particolarmente propizio per questo genere di
lungometraggi.
A spingere affinché il film venisse
infine realizzato vi fu TomCruise, fan della serie,
che desiderava ardentemente interpretare il ruolo del protagonista.
Con il suo supporto, ha dunque preso poi vita un’intera saga che
continua anche oggi, riscuotendo sempre un’accoglienza generalmente
positiva da parte della critica. Ad oggi, è la diciassettesima
serie di film che ha incassato di più in assoluto, con oltre 4,09
miliardi di dollari in tutto il mondo, ed è spesso citata come uno
dei migliori franchise d’azione di tutti i tempi.
Mission: Impossible, l’ordine di
visione dei film
Per quanto riguarda l’ordine di
visione dei film, questo coincide con l’ordine di uscita al cinema.
Ogni nuovo film racconta infatti eventi successivi al precedente
capitolo e anche se questi eventi non sono strettamente legati tra
loro (eccezion fatta per Rogue Nation e Fallout), si consiglia di seguire tale ordine
per poter avere un quadro più preciso sui vari personaggi, la loro
evoluzione e il progredire delle loro vicende.
Come guardare la
serie di film in ordine
Di seguito, ecco dunque l’ordine
cronologico dei film:
Protagonista del
film Mission:
Impossible è Ethan Hunt, membro
della Impossible Mission Force, una sezione speciale e segreta
della CIA, incaricato di svolgere le missioni più delicate e
apparentemente impossibili. Dopo che una di queste va in malora,
con l’intero team rimasto vittima di una trappola, Hunt si trova ad
essere il sospettato numero uno e per far cadere queste accuse nei
suoi confronti dovrà intraprendere una delicata indagine, che lo
condurrà fino al quartiere generale della CIA, dove sembra si
trovino le prove che gli occorrono. Per far ciò, potrà contare
sull’aiuto dell’esperto di computer Luther
Stickell, il pilota Franz Krieger e la
moglie del suo ex capo Claire.
Primo film della saga, diretto da
Brian de Palma, questo è stato fortemente voluto
da Tom Cruise,
grande fan della serie originale, che dichiarò di aver voluto
realizzare il film anche per poter “giocare” con i tanti gadget da
spia segreta di cui il suo personaggio è ovviamente dotato. Cruise,
in quanto anche produttore del film, ebbe grande influenza su molte
scelte narrative e tecniche. In particolare, egli interpretò come
suo solito tutte le acrobazie più spericolate, senza ricorrere a
controfigure. Accanto a lui, si ritrovano anche gli attori
Jon Voight, Jean Reno,
Ving Rhames, Emmanuelle
Béart e Vanessa
Redgrave.
Mission: Impossible 2 (2000)
Il film Mission:
Impossible 2 racconta di nuove avventure ad alto
tasso adrenalinico di Ethan Hunt, agente dell’IMF.
Proprio mentre si trova in vacanza, egli viene convocato per
svolgere un incarico d’importanza internazionale. L’agente
traditore Sean Ambrose ha rubato il pericoloso
virus Chimera e il suo antidoto, noto col nome di Bellerofonte, con
l’obiettivo di ricavarne miliardi di dollari. Aiutato dall’esperto
di computer Luthor Stickell e dal pilota di
elicottero Billy Baird ma anche dall’abile e
affascinante ladra Nyah Hall, ex di Ambrose, Hunt
dovrà dunque cercare di rintracciare il terrorista prima che possa
finire con lo spargere il virus per tutto il mondo, causando una
tragedia senza precedenti.
Per reintrodurre il personaggio di
Hunt, TomCruise ha ideato la sequenza in cui egli si
arrampica a mani nude sul Dead Horse Point State Park a Moab, nello
Utah. La cosa preoccupava molto i produttori, che temevano che
l’attore potesse farsi male. Cruise insistette però per svolgere la
scena, senza avvalersi di alcuna rete di protezione ma unicamente
dell’ausilio di alcuni cavi di sicurezza ancorati al suo corpo.
Accanto a lui in questo secondo capitolo vi sono Thandiwe
Newton, Ving Rhames, John
Polson, Brendan
Gleeson, Dougray Scott e
Anthony Hopkins.
Mission: Impossible III (2006)
L’agente Ethan
Hunt conduce adesso una vita più tranquilla occupandosi
dell’addestramento delle nuove reclute e portando avanti la sua
vita sentimentale con l’infermiera Julia, con la
quale dorvà presto sposarsi e che, però, è assolutamente ignara del
vero lavoro di Ethan. Nonostante l’intenzione di rimanere lontano
dai pericoli per lei, Ethan sarà però costretto a rientrare in
azione quando una delle sue allieve, Lindsey
Farris, viene catturata. Comincia così per lui una
missione di salvataggio in piena regola, il cui esito è quantomai
incerto. La situazione precipiterà ulteriormente quando Ethan
capirà che Lindsey è stata fatta prigioniera in virtù delle
informazioni che possiede riguardo un’arma chiamata “Zampa di
Lepre”.
Tom
Cruise riprende in Mission:
Impossible III– diretto
da J.
J. Abrams– il ruolo dell’agente Ethan Hunt,
cimentandosi come suo solito nella stragrande maggioranza delle
acrobazie previste per il suo personaggio, senza voler ricorrere a
controfigure. L’attore Philip Seymour
Hoffman interpreta l’antagonista del film, mentre nel
cast si ritrovano anche Ving Rhames, Maggie Q,
Laurence
Fishburne, Billy Crudup,
Jonathan
Rhys-Meyers, Michelle
Monaghan, Keri Russell e
Simon Pegg, che
assume da qui il ruolo dell’agente Benjamin “Benji” Dunn, presente
poi anche nei successivi film della saga.
Mission: Impossible – Protocollo fantasma (2011)
In questo nuovo film della saga la
spia dell’agenzia americana IMF Ethan Hunt è alla
ricerca di informazioni riguardo ad un misterioso e spietato
terrorista chiamato Cobalt. Per riuscire in ciò,
si troverà a doversi introdurre nel Cremlino, dove viene però colto
alla sprovvista. Dato il suo errore, viene attivato il cosiddetto
Protocollo fantasma. Ciò significa che per lui e i suoi
collaboratori non vi è più alcun tipo di supporto dall’agenzia di
spionaggio a cui fanno capo. Sono ora lasciati soli, in balia del
destino. Divenuti dunque degli spettri, Hunt e i suoi si troveranno
a dover sventare quanto prima i piani dei terroristi, ottenendo
quanto prima la possibilità di rientrare sotto l’ala protettiva del
governo degli Stati Uniti.
Per il quarto film della saga,
Mission: Impossible – Protocollo fantasma
(qui
la recensione), Cruise ha realmente scalato l’esterno della
torre Burj Khalifa, uno degli edifici più alti del mondo,
raggiungendo un altezza di circa 500 metri da terra. Nel cast sono
poi presenti Simon Pegg, Jeremy Renner,
Paula Patton, Michael Nyqvist,
Tom Wilkinson e Léa Seydoux. L’attore
Ving Rhames compare sul finale con un cameo
confermandosi così come l’unico attore oltre a Cruise ad aver preso
parte a tutti i film della saga.
Mission: Impossible – Rogue Nation (2015)
L’agente Ethan
Hunt è alle prese con una nuova missione. Dopo essere
venuto a conoscenza dell’acquisto di gas nervino da parte di un
gruppo di terroristi, decide di distruggere la nuova attività
criminale internazionale chiamata il Sindacato, fino ad allora
ignota alla CIA. Ethan scopre ben presto che il Sindacato non è una
semplice organizzazione, bensì un gruppo addestrato di spie
rinnegate che hanno intenzione di riscattarsi creando un nuovo
programma che intimorisca la civiltà. Consapevole della presenza di
numerosi uomini dei servizi segreti che lo vogliono morto, Hunt si
trova a dover fuggire a agire autonomamente, sventando quanto prima
i piani criminali del Sindacato e dimostrando la propria lealtà
verso la giustizia.
Per Mission: Impossible – Rogue
Nation (qui la recensione) Cruise si è cimentato
in alcune riprese che lo vedono appeso all’esterno di un Airbus
A400M in volo, senza l’ausilio di controfigure. Una scena che
Cruise è stato costretto a ripetere per ben otto volte, riuscendo
però così a dar vita ad una nuova straordinaria acrobazia. Accanto
a lui vi sono gli attori Ving Rhames, Simon Pegg, Jeremy Renner,
Alec Baldwin e
Rebecca
Ferguson, che da qui in poi sarà presente nella saga
con il ruolo della letale spia Isla Faust. L’attore Sean
Harris interpreta infine il protagonista, un ruolo per lui
rivelatosi così affascinante da voler tornare anche nel sequel.
Mission: Impossible – Fallout (2018)
Due anni dopo gli eventi del
precedente film, dalle ceneri dell’organizzazione Il
Sindacato è nato un nuovo gruppo terroristico noto come
gli Apostoli. Questi riescono ad impossessarsi di un
prezioso nucleo di plutonio. A tentare di fermarli vi è ovviamente
l’agente Ethan Hunt, affiancato però da un
supervisore della CIA di nome August Walker. Per i
due ha dunque inizio la caccia ai terroristi, prima che questi
possano utilizzare quanto da loro ottenuto per scopi potenzialmente
letali. Ben presto, però, Hunt capirà di non potersi fidare di chi
si dice suo alleato, intraprendendo una lotta solitaria per
mantenere l’equilibrio mondiale.
Per Mission: Impossible – Fallout, Cruise
si è esercitato per oltre un anno prendendo lezioni di volo al fine
di poter pilotare personalmente l’elicottero previsto per una
sequenza di inseguimento. L’attore si è poi lanciato numerose volte
da un aereo con paracadute, rifiutando anche in questo caso di
essere sostituito. Accanto a lui recitano Herny
Cavill nel ruolo di August Walker, Ving
Rhames, Simon
Pegg, Rebecca
Ferguson, Sean Harris, Alec
Baldwin, Angela
Bassett e VanessaKirby, che da qui in poi assumerà nella saga
il ruolo di Vedova Bianca.
Mission: Impossible – Dead Reckoning (2023)
In Mission:
Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, Ethan Hunt e la
sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa
che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova
terrificante arma basata sull’intelligenza artificiale che minaccia
l’intera umanità. Con il destino del mondo e il controllo del
futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione
in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani
sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente,
tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a
decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite
di coloro che gli stanno più a cuore.
Per questo film (qui
la recensione) Cruise ha dato vita ad una nuova strabiliante
acrobazia. Si è infatti lanciato da un precipizio dopo una rincorsa
in moto, abbandonando poi questa e lasciandosi cadere nel vuoto
prima di aprire un paracadute che lo ha portato in salvo a terra.
Un’acrobazia tra le più impressionanti tra quelle in cui si è
cimentato l’attore e che ha naturalmente richiesto una grande
preparazione. Accanto a Cruise, nel cast figurano
anche Ving Rhames,
Rebecca Ferguson, Esai Morales,
Simon Pegg,
Vanessa Kirby,Hayley
Atwell,
Pom Klementieff e Shea Whigham.
Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due
(2025)
Ad oggi intitolato
Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte
Due (titolo che potrebbe però essere
cambiato in vista dell’uscita in sala), questo ottavo capitolo
porterà avanti quanto raccontato in Mission: Impossible –
Dead Reckoning, con Hunt e la sua squadra ancora intenti a
cercare di fermare la temibile intelligenza artificiale che
minaccia l’intera umanità. Nel cast ritroveremo Tom Cruise, Ving Rhames,
Esai Morales,
Simon Pegg,
Vanessa Kirby,Hayley
Atwell,
Pom Klementieff e Shea Whigham.
Mentre maggiori informazioni sulla trama non sono ad oggi
disponibili, sappiamo che il film uscirà in sala il 22
maggio 2025.
Mission: Impossible, dove
vedere i film della saga in streaming
Per poter vedere i film della saga
in streaming, è bene sapere che questi si trovano tutti disponibili
su Paramount+, piattaforma alla quale basta
sottoscrivere un abbonamento generale per poter accedere al
catalogo. Alternativamente, i film di Mission: Impossible
si possono ritrovare anche su Infinity+,
Now, PrimeVideo, Rakuten TV, Google
Play e Apple TV. In base a quella che si
preferità tra queste piattaforme, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.