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World War Z 2, Brad Pitt parla del film

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World War Z 2, Brad Pitt parla del film

Già tempo fa, avevamo dato conto di alcuni rumours che facevano presagire la possibilità di un sequel per World War Z. Se prima erano solo chiacchiere, adesso, alla luce dei 536 milioni di dollari incassati col il mercato mondiale, probabilmente i rumours diventeranno realtà e avremo la possibilità di leggere sui cartelloni il titolo World War Z 2.

 

A semi-confermare il tutto, ci ha pensato il diretto interessato attore protagonista Brad Pitt, che, intervistato da Variety, ha rilasciato qualche dichiarazione interessante in merito alle possibilità di un sequel.  

“Ne stiamo certamente parlando. Abbiamo tante idee sul tavolo da quando abbiamo cominciato a sviluppare questa cosa, tentando di capire come un mondo di zombie può funzionare. Abbiamo davvero tante idee, tante informazioni, tante cose su cui poter lavorare. Dobbiamo cercare di fare del nostro meglio e vediamo cosa ne verrà fuori”. 

Probabilmente Pitt non è autorizzato a lasciarsi scappare qualcosa di più, ma siamo sicuri che la notizia ufficiale di un World War Z 2 non si farà attendere così a lungo.

Nel frattempo, potete rituffarvi nel primo capitolo con le nostre foto dal film, in fondo.

Fonte: Comingsoon.net

World War Z è diretto da Marc Forster e vede nel cast Anthony Mackie, Brad Pitt, David Morse, James Badge Dale, Matthew Fox e Mireille Enos. Ecco la trama del film: La storia segue Gerry Lane, un impiegato delle Nazioni Unite(Brad Pitt), che gira il mondo in una corsa contro il tempo per fermare una epidemia che rovescia eserciti e governi e che minaccia di decimare la popolazione mondiale.

La pellicola è tratta da World War Z. La guerra mondiale degli zombi (World War Z: An Oral History of the Zombie War) romanzo horror fantascientifico post apocalittico del 2006 di Max Brooks. È la seconda opera letteraria di Brooks sull’argomento zombie, successiva a Manuale per sopravvivere agli zombi (The Zombie Survival Guide) del 2003. Dalla prospettiva del singolo individuo, e della narrazione, il libro è considerato un romanzo epistolare, poiché la trama è presentata dalle varie interviste sulle vicissitudini delle persone incontrate.

Dopo una lunga e difficile campagna d’acquisti, nel 2007 la Plan B Entertainment di Brad Pitt riuscì ad ottenere i diritti cinematografici di WWZ in concorrenza contro la Appian Way di Leonardo DiCaprio.Qualche tempo dopo, il 13 novembre 2008 si apprese, dalla rivista Variety, che Marc Forster era stato avvicinato e poi confermato come regista; intervistato a proposito, Forster spiegò che per alcuni aspetti il romanzo presentava caratteristiche politico-thriller simili a Tutti gli uomini del presidente.

Curse of Chucky, prima clip dal film

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Curse of Chucky, prima clip dal film

Curse of Chucky

Curse of Chucky è il 6°capitolo della saga della Bambola Assassina, iniziata nel 1988 e proseguita con altri 5 film fino ad arrivare al 2004. Dopo quasi 10 anni, un altro capitolo si appresta a colorire (di rosso) parecchi schermi. Alla regia ci sarà Don Mancini, creatore della bambola Chucky, che ha diretto anche il penultimo capitolo.

Curse of Chucky non uscirà al cinema. Per ammirarlo, dovremmo acquistare un DVD/Blu-Ray, o servirci del rilascio digitale. Il tutto sarà disponibile negli Stati Uniti a partire dal 24 Settembre.

Dopo alcune immagini, trailer, trailer vietati ai minori, arriva una clip direttamente dal film:


Fonte: Collider

La storia del film ruota intorno a Nica (Fiona Dourif), una giovane donna di lutto per il suicidio raccapricciante di sua madre, nel momento in cui la sua prepotente sorella maggiore Barb (Danielle Bisutti) arriva con la sua giovane famiglia per aiutarla a sistemare gli affari della madre. Mentre le sorelle cominciano a discutere dei piani di Nica per il futuro, la figlia più piccola di Barb si consola giocando con una bambola parlante e ghignante dai capelli rossi di nome Chucky (Brad Dourif), che di recente è arrivata misteriosamente per posta. Ma, appena una serie di brutali omicidi comincia a terrorizzare la famiglia, Nica comincia a sospettare che la bambola possa essere la chiave per quello spargimento di sangue. Quello che lei non sa è che Chucky ha un obbiettivo finale da raggiungere. E ‘determinato a finire un lavoro che ha iniziato più di 20 anni prima, e questa volta ha intenzione di vederlo fino alla sanguinosa e scioccante fine.

Fiona Dourif, A Martinez, Danielle Bisutti e Brennan Elliott formano il cast principale, mentre Brad Dourif tornerà a dare la voce a Chucky, la bambola posseduta dallo spirito del noto serial killer Charles Lee Ray, che ritornerà a sistemare i suoi affari.

The Secret Service Sophie Cookson sarà la protagonista femminile

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The Secret Service Sophie Cookson sarà la protagonista femminile

The Secret Service-filmE’ stata scelta la protagonista femminile di The Secret Service, adattamento cinematografico dell’omonima graphic novel di Mark Millar che sarà diretto da Matthew Vaughn, già autori del primo Kick-Ass. L’attrice scelta è Sophie Cookson, che debutterà per la prima volta al cinema proprio con questo atteso progetto.

Sophie CooksonVi ricordiamo che Matthew Vaughn oltre ad essere stato il regista di successi come StardustKick-Ass e X-men: l’inizio ha anche una fiorente carriera come produttore di debutti come quelli di Guy Ritchie. Infatti, è anche il produttore del reboot di Fantastic Four che sarà diretto da Josh Trank (Chronicle).

The Secret Service vede protagonista un piccolo criminale originario dei sobborghi di Londra (interpretato da Taron Egerton) che viene reclutato dallo zio (Colin Firth) e portato in una scuola di spie che forgia raffinati e sofisticati gentlemen alla 007. Vaughn ha firmato la sceneggiatura del film insieme a Jane Goldman e ne sarà anche il produttore tramite la sua Marv Films.

Tutte foto del film nella nostra foto gallery:

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Emma Watson protagonista di Your Voice in My Head di Francesca Gregorini

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Finalmente arriva la conferma ufficiale, Emma Watson è entrata nel cast dell’adattamento cinematografico del romanzo Your Voice in My Head di Emma Forrest. La produzione del film in questo ultimo anno ha subito molti rallentamenti e cambi di regia, dall’abbandono di David Yates il regista a quello proprio di Emma, sostituita da Emily Blunt.

Ma ora che i diritti del film sono passati dalla Warner Bros. e alla Benaroya Pictures, una produzione indipendente, la regia è stata affidata a Francesca Gregorini (The Truth About Emanuel) e oggi apprendiamo che Emma Watson tornerà nel film nei panni della protagonista femminile. L’attrice vestirà i panni di una giovane giornalista intenzionata a suicidarsi, che viene salvata da uno psichiatra newyorkese, condannato a morte dal cancro. Le riprese inizieranno il 4 novembre a New York.

FonteTHR

Benedict Cumberbatch vorrebbe fare Star Wars Episodio VII

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Benedict Cumberbatch-intervista-star-trek-into-darknessLa questione cast continua a tenere banco anche nelle vicende legate all’annunciato e oggi arrivano le dichiarazione dell’attore Benedict Cumberbatch, ultimo ad essere coinvolto in un giro di rumors diffusi nell’ultimo periodo. L’attore durante un evento al Toronto Film Festival ha rilasciato una dichiarazione al  Telegraph:

Mi piacerebbe molto partecipare a Star Wars Episodio VII così da poter lavorare ancora una volta con JJ Abrams. E’ stato molto bello lavorare con lui in Star Trek, ma nessun attore è stato ancora ingaggiato e non sono state fatte offerte ufficiali ad altri attori, a parte quelli che ritorneranno nella saga, quindi si tratta di un rumors. Bisogna aspettare e vedere cosa succede .

Pare le riprese del film partiranno il 21 gennaio 2014 a Londra. Con molta probabilità, la pellicola sarà rilasciata a dicembre 2015.

“La storia e i personaggi sono gli argomenti di cui stiamo discutendo attualmente”,  ha rivelato la Kennedy durante l’intervista. “Abbiamo un team straordinario alla Industrial Light & Magic, in grado di creare degli effetti fantastici, ma se non abbiamo una storia solida e dei validi personaggi, gli effetti da soli non valgono nulla”. Ha continuano poi: “Se non si spende il tempo necessario a sviluppare al meglio i personaggi e a creare delle storie complesse, il pubblico si annoierà in poco tempo perché crederà di vedere sempre la stessa cosa”.

Con un occhio orientato ai film passati della saga, la Kennedy ha poi rivelato che Star Wars Episodio VII verrà girato combinando location reali ed effetti speciali. Verranno poi creati modellini, dei veri droidi e si utilizzeranno degli artwork che potranno essere toccati e sentiti veramente.

Dunque, il nuovo episodio di Star Wars focalizzerà l’attenzione sulla storia e sui personaggi, con un mix tra realtà, modellini, effetti speciali e quant’altro ci si potrà attendere da una produzione che si preannuncia, anche solo leggendo queste righe, come mastodontica. L’attesa dovrà necessariamente ripagare…

Vi ricordiamo che Star Wars Episodio VII uscirà al cinema nel 2015, per la regia di J.J. Abrams, basato su una sceneggiatura di Michael Arndt. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia targata Disney vi segnaliamo il nostro speciale: Star Wars. La scheda del film: Star Wars: Episodio VII.

 

L’Uomo d’Acciaio 2: Josh Brolin rivela che Zach Snyder lo voleva come Batman

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Arriva una notizia sorprendente per certi versi che riguarda nuovamente il discusso sequel de L’Uomo d’Acciaio 2 di Zack Snyder che come sappiamo vedrà riuniti Batman e Superman nello stesso film. La notizia ancora una volta è incentrata sulla scelta dell’attore che avrebbe dovuto interpretare Bruce Wayne e che come sappiamo sarò Ben Affleck. Oggi invece durante la conferenza stampa del film Labor Day al Toronto Film Festival, il protagonista del film, Josh Brolin ha rivelato all’Huffington Post  che ha parlato del ruolo di Batman con Zack Snyder:

Ecco le sue dichiarazioni tradotte da Badtaste:

Ne abbiamo parlato. Non si sono svolte delle trattative, ma era un’idea che aveva Zack Snyder. E’ OK, è OK. Sapete, con un altro scenario sarebbe forse andata meglio, ma sono felice per Ben.

Sulla discussione infinita su Ben Affleck:

Non ho mai visto una reazione simile in vita mia. Mi sono preoccupato per lui, davvero. Non vorrei essere al posto suo al momento, alcune di queste reazioni tendono a essere molto personale. E’ come se alcuni lo volessero morto, e se ci penso mi chiedo: “Ma questa gente fa sul serio? E’ il suo lavoro. Sta facendo un lavoro. Sta cercando di fare le scelte migliori”.

Intanto, la pre-produzione del film continua a pieno regime e oggi è stata rivelata la location principale delle riprese (qui).

David S. Goyer sta già lavorando alla sceneggiatura del sequel e Christopher Nolan, anche se sarà il supervisore della storia, non vuole essere coinvolto nella misura in cui lo è stato per L’uomo d’Acciaio.

L’Uomo d’Acciaio, il film

Ecco la trama del film: Nel pantheon dei supereroi, Superman è il personaggio più riconoscibile e riverito di tutti i tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane intorno ai vent’anni che si sente alienato dai suoi poteri che oltrepassano qualsiasi immaginazione. Trasportato tempo fa sulla Terra da Krypton, un pianeta tecnologicamente avanzato e distante, il giovane Clark è attanagliato dalla domanda “Perché sono finito quaggiù?”. Plasmato dai valori dei suoi genitori adottivi, Martha (Diane Lane) e Jonathan Kent (Kevin Costner), Clark scopre che l’avere delle straordinarie abilità conduce a dover intraprendere delle difficili decisioni. E quando il mondo è in estremo bisogno di stabilità, ecco sorgere una minaccia ancor più grande. Clark dovrà diventare l’Uomo d’Acciaio per proteggere le persone che ama e per ergersi a salvatore del genere umano.

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner (“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

50 sfumature di grigio: le riprese iniziano a Novembre

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50-sfumature-di-grigio-sam-taylor-johnsonInizieranno a Novembre, per la gioia di molte fan il tanto atteso film 50 sfumature di grigio, l’adattamento dell’omonimo romanzo  erotico scritto nel 2011 dalla scrittrice inglese E. L. James. Come molti di voi ricordano, abbiamo dato notizia del cast proprio nelle ultime settimane (qui e qui). A confermare la notizia delle riprese del film ci ha pensato Production Weekly che ha di fatto ufficializzato l’inizio delle riprese, che avverrà precisamente il 5 Novembre nei North Shore Studios di Vancouver. Il film è scritto da Kelly Marcel e mentre a dirigere il film sarà Sam Taylor-Johnson (moglie dell’attore Aaron Taylor-Johnson). A produrre il film invece ci saranno Michael De Luca e Dana Brunetti e  l’autrice del romanzo E.L. James, per un’uscita fissata per il 14 Agosto 2014.

50 sfumature di grigio è un romanzo, caratterizzato dalla descrizione di scene di esplicito erotismo e da elementi di pratiche sessuali BDSM, ha in breve tempo raggiunto una vasta popolarità e un grande successo di vendite negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. L’intera serie ha venduto oltre 70 milioni di copie in tutto il mondo e i diritti sono stati venduti in 37 paesi.

La Universal e la Focus produrranno e distribuiranno il film nel prossimo futuro.

Venezia 70: un commento sui vincitori

Venezia 70: un commento sui vincitori

Venezia 70-vincitoriSi è conclusa da pochi minuti la cerimonia di premiazione della 70esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, mentre impazzano ancora in Sala Grande i festeggiamenti di Gianfranco Rosi e della sua squadra per la vittoria del Leone d’Oro a Sacro GRA, documentario italo-francese che ha portato a casa un premio che definire inaspettato è dire poco.

Sacro GRA posterTutti i pronostici che la stampa e il pubblico si sono divertiti a fare nelle ultime ore sono andati in fumo in due sole parole, quando Bernardo Bertolucci, presidente di Giuria di Venezia 70, ha annunciato il titolo del film che è costato a Rosi fatica e impegno e circa due anni di riprese. Resta con un contentino Philomena, di Stephen Frears, che aveva tanto commosso pubblico e critica; al film britannico va infatti il premio per la Migliore sceneggiatura, firmata dall’interprete Steve Coogan e da Jeff Pope. Il film aspirava senza dubbio a premi più prestigiosi, come la Coppia Volpi alla migliore protagonista, Judi Dench, ma tutto sommato la sceneggiatura è a tutti gli effetti il punto forte del film, per cui in questo caso Bertolucci e compagnia non sono poi tanto andati lontano dalla “giustizia” popolare. Premio Speciale della Giuria a Die Frau Des Polizisten, film tedesco di Philip Groning: per questo film si sono invece avverate le previsioni, dal momento che secondo l’opinione comune non era un film da Leone, ma allo stesso tempo ha intrinseco un valore morale e artistico che non poteva passare inosservato.

Premio indiscutibilmente meritato per il giovane Tye Sheridan, il protagonista di Joe di David Gordon Green, che ha senza dubbio davant a sè un futuro radioso, dopotutto i contendenti a questa categoria erano davvero pochi. Il premio ai giovani, si sa, mette tutti più o meno d’accordo, mentre la Coppa Volpi per le migliori interpretazioni potrebbero di contro creare qualche discussione in più: il premio per la migliroe interpretazione femminile ad Elena Cotta è stato un riconoscimento dovuto e gradito, perchè la grande attrice di teatro ha davvero brillato in Via Castellana Bandiera di Emma Dante, anche se tutti davano per vincitrice la Dench di Philomena. La grande attrice inglese però è una fuoriclasse, talmente superiore che avrebbe dovuto gareggiare fuori concorso, per cui la Cotta non è una scelta che ci dispiace molto. La Coppa Volpi al migliore attore è andata invece a Themis Panou, grande interprete protagonista di Miss Violence, il film greco di Alexandros Avranas, e anche questa scelta sconvolge i pronostici che davano per favorito Scott Haze di Child of God.

miss violence recensione poster

Desta perplessità il Gran Premio della Giuria a Jiaoyou di Tsai Ming-liang, seppure figurava trai pronostici dati per certi. Miss Violence si aggiudica anche il Leone d’Argento per la migliore regia, premio che, a parte la forza e la bellezza del film, poteva essere assegnato con più giustizia ad Amos Gitai per il suo Ana Arabia.

Del Leone d’Oro abbiamo già detto: Sacro GRA convince a tal punto la Giuria di Venezia 70 da farsi assegnare l’ambita statuetta a quattro zampe, ma l’idea è che il Presidente di Giuria Bertolucci abbia ignorato i favoriti (tra cui Tom à la Ferme) e i preferiti ( Philomena su tutti).

La 70esima edizione si chiude quindi con un giudizio spiazzante, che ha strappato applausi inaspettati e che ha reso felice tutti i “freak” che si muovo intorno al GRA e che Rosi ha filmato nel corso del suo lungo lavoro.

The Counselor Il procuratore Clip con Michael Fassbender

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The-Counselor-il-procuratore-teaser-trailer-italianoE’ disponibile una nuova clip in inglese sottotitolata in italiano del film di Ridley Scott, The Counselor Il procuratore, per il quale il regista premio Oscar si è avvalso di un cast stellare:  Brad PittMichael FassbenderCameron Diaz, Javier BardemPenelope Cruz.

Venezia 70: ecco tutti i vincitori

Venezia 70-vincitoriSi è conclusa oggi con la cerimonia di premiazione la settantesima edizione della Mostra d’Arte cinematografica di Venezia al secondo anno del nuovo ciclo del direttore artistico Alberto Barbera. Ecco tutti i premi ufficiali del Concorso che in questi dieci giorni ha visto sfilare attori, registi e produttori da tutto il mondo.

Ecco a seguire la lista completa dei premiati:

LEONE D’ORO per il miglior film a:
SACRO GRA di Gianfranco Rosi (Italia, Francia)
LEONE D’ARGENTO per la migliore regia a:
Alexandros Avranas peril film MISS VIOLENCE (Grecia)
GRAN PREMIO DELLA GIURIA a:
JIAOYOU di Tsai Ming-liang (Taipei cinese, Francia)
COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione maschile a:
Themis Panou
nel film MISS VIOLENCE di Alexandros Avranas (Grecia)
COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione femminile a:
Elena Cotta
nel film VIA CASTELLANA BANDIERA di Emma Dante (Italia, Svizzera, Francia)
 
PREMIO MARCELLO MASTROIANNI
a un giovane attore o attrice emergente a:
Tye Sheridan
nel film JOE di David Gordon Green (Usa)
PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Steve Coogan e Jeff Pope
per il film PHILOMENA di Stephen Frears (Regno Unito)
 
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
DIE FRAU DES POLIZISTEN di Philip Gröning (Germania)
LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA
(LUIGI DE LAURENTIIS)
La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima (Luigi De Laurentiis) della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Haifaa Al Mansour e composta da Amat Escalante, Alexej German Jr., Geoffrey Gilmore, Ariane Labed, Maria Sole Tognazzi, assegna il:
LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS) a:
WHITE SHADOW di Noaz Deshe (Italia, Germania, Tanzania)
SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA
nonché un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.
 
PREMI ORIZZONTI
La Giuria Orizzonti della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Paul Schrader e composta da Catherine Corsini, Leonardo Di Costanzo, Golshifteh Farahani, Frédéric Fonteyne, Kseniya Rappoport, Amr Waked,  dopo aver visionato i 31 film in concorso, assegna:
il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
EASTERN BOYS di Robin Campillo (Francia)
 
il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
Uberto Pasolini per STILL LIFE (Regno Unito, Italia)
il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI  a:
RUINdi Michael Cody e Amiel Courtin-Wilson (Australia)
 
il PREMIO SPECIALE ORIZZONTI PER IL CONTENUTO INNOVATIVO a:
MAHI VA GORBEH di Shahram Mokri (Iran)
il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
KUSHdi Shubhashish Bhutiani (India)
 
PREMI VENEZIA CLASSICI
la Giuria composta da studenti di cinema provenienti da diverse Università italiane: 28 laureandi in Storia del Cinema, indicati dai docenti di 13 DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, ha deciso di assegnare i seguenti premi:
il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a:
DOUBLE PLAY: JAMES BENNING AND RICHARD LINKLATER di Gabe Klinger (Usa, Portogallo, Francia)
il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a:
LA PROPRIETÁ NON È PIÙ UN FURTOdi Elio Petri (Italia, Francia)
EUROPEAN SHORT FILM AWARD 2013 – EFA a:
HOUSES WITH SMALL WINDOWS di Bülent Öztürk (Belgio)
LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2013
William Friedkin
 
JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER
Ettore Scola
PREMIO PERSOL
 Andrzej Wajda
 
PREMIO L’ORÉAL PARIS PER IL CINEMA
Eugenia Costantini

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70. Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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David Hasselhoff critica la Marvel e il personaggio di Nick Fury

David Hasselhoff critica la Marvel e il personaggio di Nick Fury

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David Hasselhoff si scaglia contro la Marvel e il personaggio di Nick Fury. L’attore ha dichiarato di essere stato il primo ad interpretare Fury (nel film del 1988) e di essere lui la persona adatta a rendere sullo schermo il character del fumetto:

Stan Lee venne sul set e mi disse ‘sei il Nick Fury definitivo’. E’ uno dei più grandi complimenti che mi abbiano mai fatto. Spero di poterlo interpretare nuovamente in futuro.

Hasselhoff si è poi letteramente scagliato contro il Nick Fury degli ultimi film Marvel, criticando aspramente la resa del personaggio:

Sapete, quello non è Nick Fury. Hanno preso il personaggio e lo hanno tramutato in quel che volevano sfortunatamente, avrebbero dovuto chiamare Stan Lee sul set. Chiunque abbia diretto The Avengers ha deciso di andare verso quella direzione. Samuel è comunque un grande attore. E’ stato bravo nel ruolo ma quello non è Nick Fury, il personaggio dei fumetti.

Il Nick Fury della Marvel, comunque, è stato preso dei fumetti della serie Ultimate, in cui il personaggio è leggermente diverso dai fumetti classici e effettivamente in linea con quello interpretato da Samuel L. Jackson. Possiamo vedere i due attori accanto alle due versioni di Nick Fury nelle immagini che vi proponiamo:

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Samuel L. Jackson - Nick Fury

X-Men: Giorni di un futuro passato, potrebbe essere l’ultima di Wolverine

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Durante un’intervista Hugh Jackman ha parlato del suo personaggio più celebre: Wolverine. L’attore ha rivelato di aver pensato, per tutto il tempo delle riprese di X-Men: Giorni di un futuro passato, che questo possa davvero essere l’ultimo film in cui avrà la possibilità di interpretare Logan.

Potrebbe essere l’ultimo. Questo pensiero non mi ha colpito prima di tre settimane prima della fine delle riprese del film. Stavo promuovendo Wolverine – L’Immortale e poi sono tornato sul set con ancora tre settimane da girare e ho iniziato a pensare “chi lo sa? Probabilmente non includeranno più Wolverine. Forse finisce qui. Chissà?”. Cosi ho avuto questo pensiero per tutte e tre le settimane successive ed ogni volta che ‘indossavo’ gli artigli cercavo di divertirmi il più possibile.

Nulla di ufficiale per ora, ma X-Men: Giorni di un futuro passato potrebbe davvero essere l’ultima apparizione sugli schermi di Wolverine, almeno quello dal volto di Hugh Jackman.

La trama di X-Men giorni di un futuro passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.

Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi ,  Halle Berry, Peter Dinklage e . Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

Venezia 70: Giornate degli Autori vince Giovani Ribelli Kill Your Darlings

Giovani Ribelli Kill Your Darlings recensioneGIOVANI RIBELLI – KILL YOUR DARLINGS vince il Premio al film evento delle Giornate degli Autori – Venice Days 2013 con la seguente motivazione:

“Un’opera di forte creatività autoriale in grado, grazie a una rigorosa scelta di stile e ad originalità di approccio, di segnare la nuova stagione del cinema americano in cui sono rispettate le ragioni del pubblico, della cinefilia, della memoria culturale del secolo. Forte di uno spettacolare gioco d’attori, della forza della colonna sonora, di una cinematografia spiazzante e raffinata, il film è diventato un autentico evento nel contesto della 70 Mostra del Cinema”.

In occasione del decennale, per la prima volta le Giornate degli Autori hanno avuto un proprio riconoscimento internazionale per tutta la Selezione Ufficiale che si affianca al Label di Europa Cinemas per il miglior film europeo e ai riconoscimenti assegnati da Fedeora (federazione europea e mediterranea dei critici).

Il film, diretto da John Krokidas e interpretato da Daniel Radcliffe, entrambi sbarcati in laguna per presentarlo, uscirà nelle sale italiane il 17 ottobre distribuito da Notorious Pictures.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento” dichiara l’Amministratore Delegato di Notorious Pictures Guglielmo Marchetti “abbiamo creduto subito in questo film e vincere un premio così prestigioso al nostro primo film in Concorso a Venezia è motivo di grande soddisfazione” continua Marchetti “Il mercato offre film di qualità che parlano il linguaggio dei giovani, e KILL YOUR DARLINGS in questo senso e’ certamente tra i migliori in circolazione.

Definito il nuovo Attimo Fuggente, con GIOVANI RIBELLI-KILL YOUR DARLINGS, Daniel Radcliffe vi farà tornare la voglia di “salire in piedi su un banco di scuola”. L’attore protagonista della saga di Harry Potter torna sul grande schermo in una versione inedita con la vera storia, mai raccontata, di quattro giovani studenti della Columbia University che, ispirati dall’esempio di Walt Whitman e della “setta dei poeti estinti”, sfidarono le rigide regole della più potente Università Americana, finendo per diventare a loro volta ispirazione per le generazioni successive.

Su sceneggiatura di Krokidas e Austin Bunn, GIOVANI RIBELLI-KILL YOUR DARLINGS vanta, accanto a  Daniel Radcliffe nei panni del giovane Allen Ginsberg, un cast del calibro di Jack Huston (Boardwalk Empire) in quelli di Jack Kerouac, Ben Foster (The Messanger) nei panni di William S. Burroughs, Dane DeHaan (Chroncle) in quelli di Lucien Carr, Michael C. Hall (Dexter) che interpreta David Kammerer e anche Elizabeth Olsen (Martha Macy May Marlene) e Jennifer Jason Leigh (Margot at the Wedding).

Fast and Furious 7: Natalie Emmanuel si unisce al cast

La pre-produzione di Fast and Furious 7 è entrata nel vivo da poche settimane e il cast è ancora in fase embrionale. Secondo Deadline, la prossima ad entrare a farne parte dovrebbe essere Nathalie Emmanuel, vista ultimamente nella terza stagione della seguitissima serie tv The Games of Thrones. L’attrice interpreterà una dei membri del team di Tom Doretto (il personaggio col volto di Vin Diesel). Ancora mancano dettagli ulteriori.

Fast and Furious 7 sarà diretto da James Wan, che ha già rivelato di voler trasformare la serie, apportando qualche piccolo cambiamento al tono della storia, avvicinandosi al thriller. Nel cast sono già stati confermati Vin Diesel, Paul Walker, Jason Statham e Tyrese Gibson.

Trasformers: Age of Extinction, nuove rivelazioni di Kelsey Grammer

Nuovi dettagli su Transformers: Age of Extinction. A rivelarli è stato Kelsey Grammer, durante un’intervista concessa ad Empire Online, dove ha rivelato alcune informazioni riguardo il suo personaggio. Ricordiamo che Grammer, all’interno del film di Michael Bay, interpreterà Harold Attinger, uomo di cui proprio l’attore ha spiegato: Malevolo. Harold Attinger è un uomo diretto, molto pratico. Ha passato 30 anni della sua vita nell’ombra, al servizio del suo paese. Gli piace rimanere anonimoma è molto efficiente. Non so se Michael Bay ha mai visto Frasier, è stato comunque molto rispettoso e divertente fin dall’inizio. E’ un grande regista e un grande uomo. L’altro giorno mi ha detto “Sei Kelsey Grammer, puoi fare ciò che vuoi”. Quindi immagino che almeno riconosca il mio lavoro.

Grammer ha poi scambiato anche alcune battute sull’effetto che farebbe a Frasier un mondo come quello dei film di Michael Bay: Penso che lo troverebbe in qualche modo offensivo, c’è sempre stato qualcosa di Frasier che lo rendeva completamente snob. Ha sempre apprezzato le cose che esplodevano, per esempio. Quando trovava il suo bambino interiore, ci giocava, e penso che Transformers sia una di queste cose.

Ricordiamo che Transformers: Age of Extinction, quarto capitolo della serie, arriverà nelle sale americane il 27 giugno 2014 e sarà ambientato 4 anni dopo gli eventi del terzo capitolo.

Transformers: Age of Extinction sarà diretto nuovamente da Michael Bay con protagonisti: Jack Reynor, Nicola Peltz e Kelsey Grammer. Vi ricordiamo che per tutte le news sul film potete consultare il nostro speciale: Transformers 4. Mentre per le info utili sulla pellicola c’è la nostra Scheda Film: Transformers 4.

The Fall Guy sarà adattato da Dwayne Johnson e McG

The Fall Guy sarà adattato da Dwayne Johnson e McG

Il cinema ritorna a pescare a piene mani nelle serie Tv anni settanta e ottanta. Questa volta è il turno di The Fall Guy, conosciuta in Italia con il titolo Professione Pericolo, serie statunitense che fu diretta da Glen Larson tra il 1981 e il 1986. La serie andò avanti per la bellezza di 113 episodi suddivisi in cinque stagioni. Protagonisti delle vicende erano due stuntman, Colt Seavers e Howie Munson, spesso coinvolti in casi polizieschi che dovranno quindi risolvere.

Secondo quanto riportato dall‘Hollywood Reporter, dopo il fallito tentativo di Martin Campbell, ora The Fall Guy avrebbe trovato le persone giuste per tramutare la serie in un film. Parliamo di Dwayne Johnson e del regista McG, che sarebbero in trattative per partecipare al progetto, in sviluppo ormai da 3 anni presso Hyde Park, dopo essere passato per la Warner Bros e per la DreamWorks.

Ancora non è chiaro se lo script che era stato preparato da Campbell, con l’aiuto degli sceneggiatori  Ashley Miller e Zack Stentz. sarà preso in considerazione. L’unica certezza è che questa versione verrà prodotta da Laurie MacDonald, Ashok Amritraj  e Walter Parkes.

Parkland: prima clip con Zac Efron

Parkland: prima clip con Zac Efron

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Prima clip ufficiale di Parkland, film drammatico diretto da Peter Landesman. La pellicola racconterà gli eventi che si verificarono Parkland Memorial Hospital nelle ore successive all’assassinio di John F. Kennedy nel 1963. Un cast corale per un film che descriverà le vite di numerosi personaggi ordinari, le cui vite andranno ad incrociarsi con il tragico avvenimento.

Protagonista della clip è l’attore Zac Efron, che interpreterà Jim Carrico, il chirurgo a cui venne affidato il Presidente dopo l’attentato,  con la compagnia di Mark Duplass e Marcia Gay Harden, che vestiranno rispettivamente i panni di un agente dei Servizi Segreti e di un’infermiera.

Potete vedere la clip di Parkland qui di seguito:

Il cast del film, che sarà presentato in concorso alla 70esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, include Zac Efron, Tom Welling, James Badge Dale, Paul Giamatti, Jacki Weaver, Jackie Earle Haley, Billy Bob Thornton, Marcia Gay Harden e Bitsie Tulloch. Basato sul libro Four Days in November di Vincent Bugliosi e prodotto da Tom HanksParkland verrà distribuito nei cinema statunitensi dalla Open Road Films a partire da settembre.

Tiff: parata di film e star a Toronto

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tiffIl Toronto Film Festival di quest’anno, forse più delle passate edizioni, riserva pellicole che saranno probabilmente protagoniste della prossima stagione, con un occhio di riguardo (non è mai troppo presto) a quelle che saranno le candidature ai prossimi Academy Awards. 12 Years a Slave, Prisoners, Hateship Loveship, Parkland, The Last Robin Hood e The Railway Man sono solo alcuni dei titoli che vedranno nei prossimi giorni avvicendarsi sul red carpet del Tiff tantissime star internazionali, a partire dai primi nomi attesi Brad Pitt, Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal e Zac Efron.

L’eccitazione degli addetti ai lavori in merito all’evento è palpabile, intanto noi speriamo che anche qui in Italia i titoli arrivino presto, magari accompagnati da intepreti e registi!

Terminator 5: Alan Taylor in trattative per la regia

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Terminator 5: Alan Taylor in trattative per la regia

Terminator 5-Alan TaylorFonti autorevoli di Variety confermano che il regista Alan Taylor che presto debutterà al cinema con l’atteso  Thor The Dark World, è entrato in trattative per dirigere il chiacchierato reboot di Terminator per Skydance Productions, Paramount e Annapurna Pictures. Come molti di voi sapranno Alan Taylor è stato uno dei registi di punta della serie dell’HBO, Game of Thrones. Terminator 5 si baserà su una sceneggiatura scritta da Laeta Kalogridis e Patrick Lussier, mentre la data di uscita è stata gi à fissata per il 26 Giugno 2015. Purtroppo dettagli della trama non sono stati ancora rivelati, tranne per la certezza che questo sarà un primo film di una nuova trilogia. Altra certezza è che al film prenderà parte lo storico attore del franchise Arnold Schwarzenegger. Dana Goldberg e Paul Schwake saranno i produttori esecutivi.

Tutte le info sul film nella nostra Scheda Film:  Thor The Dark World.

Tutte le foto in buona qualità le trovate nella nostra foto gallery del film:

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Vi ricordiamo che nel cast del film vi sono anche: .  Il film esordirà nelle nostre sale il 21 novembre 2013.

Trama: Continuano le avventure di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare l’universo. Thor lotta per ristabilire l’ordine tra i pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Affrontato da un nemico a cui nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a sacrificare tutto per salvare l’universo intero.

La Jalousie: recensione del film di Philippe Garrel – Venezia 70

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Philippe Garrel, in concorso alla 70esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, racconta la gelosia. Il film è appunto La Jalousie e ad accompagnarci per mano in questa storia intima e in parte biografica c’è Louis Garrel, figlio d’arte e protagonista anni fa del The Dreamers di Bernardo Bertolucci .

Il protagonista, un giovane attore povero in canna, vive con la sua compagna, una donna molto affascinante, anche lei attrice ma al momento senza lavoro, ed ha una figlia molto spiritosa che continua a vedere, nonostante il fatto che non frequenti più la madre della piccola, che viva con la bambina in un appartamento da sola.

Un bianco e nero senza particolare sfumature fotografiche ci racconta una storia semplice d’amore e di sentimenti, che punta lo sguardo più che sulla gelosia, sulla fugacità dei sentimenti che caratterizza i protagonisti. L’amore viene ritratto in maniera intensa e fugace, la nascita dell’amore è immediata, improvvisa e gioiosamente coinvolgente, mentre la fine dell’amore è allo stesso modo rapida ma viene proposta come se non ci fosse alcuna remora, alcun sentimento di tristezza, come un dato di fatto, come una cosa che finisce e basta, senza lasciare traccia. E la gelosia che ne scaturisce non è dettata dall’amore e dal desiderio dell’altra persona, ma dal fastidio che la persona persa possa “appartenere” a qualcun altro.

Spicca nel grigiore fotografico ed emotivo dei personaggi la piccola attrice che interpreta la figlia del protagonista: con spontaneità e grande talento la giovane attrice disegna un ritratto di bambina come non ne esistono, dando un tocco di freschezza al film e ritagliandosi per sè i momenti migliori dell’intera storia.

Hayao Miyazaki parla del suo ritiro

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Hayao Miyazaki parla del suo ritiro

hayao_miyazaki_Il regista Hayao Miyazaki ha annunciato il suo ritiro e la voce è stata confermata durante la conferenza del suo ultimo film presentato in concorso a Venezia 70, oggi arriva da Badtaste le dichirazioni del diretto interessato che parla della sua decisione:

So di aver menzionato più volte in passato il mio ritiro, quindi so che molti di voi penseranno: “Di nuovo”. Ma sappiate che questa volta è vero.

[…] Ci sono moltissimi anime che non sono riuscito a fare, ma ci sono dei motivi per cui non li abbiamo fatti. Avevo moltissime idee nella mia mente, ma non è qualcosa di cui voglio parlare pubblicamente.

[…] Finchè sarò in grado di giudare, andrò allo Studio Ghibli ogni giorno. E se ci sarà qualcosa che vorrò fare, la farò.

[…] Se mi venisse in mente di fare un nuovo film, ci metterei sei, sette anni per completarlo. Sento che i miei giorni nel mondo dei lungometraggi si sono esaurito. Se dicessi di voler fare un nuovo lungometraggio mi prendereste per un vecchietto che dice cose strane.

Vi ricordiamo che l’ultimo film sopra citato si intitola The Wind Rises (recensione) e sarà presto nelle sale italiane distribuito da Lucky Red. Il film è inoltre tra i papabili per un premio.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70. Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Fonte: Kotaku via Badtaste.it

Therese clip del film con Tom Felton

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Therese clip del film con Tom Felton

Therese tom feltonLa LD Entertainment ha rilasciato due clip e due foto del film Therese, il thriller erotico tratto dal romanzo scandaloso di Émile Zola, “Thérèse Raquin”. Nel cast del film ci sono Elizabeth Olsen, Tom Felton, Jessica Lange e Oscar Isaac.

La pellicola è ambientato nei bassi fondi della Parigi del 1860, e racconta la storia di Thérèse Raquin (Elizabeth Olsen), una giovane donna sessualmente repressa e bella, che è intrappolata in un matrimonio senza amore con il cuggino malato, Camille (Tom Felton) e la zia prepotente, La signora Raquin (Jessica Lange). Therese passa le sue giornate confinata dietro il bancone di un piccolo negozio e passa le sue serate a guardare la signora giocare a domino con un gruppo eclettico di amici. Dopo l’incontra con un amico seducente del marito, Laurent (Oscar Isaac), si imbarca in una relazione fuori dal matrimono che la porta a conseguenze tragiche.

Scritto e diretto da Charlie Stratton, Thérèse è prodotto da Mickey Liddell, CEO di LD Spettacolo, e William Horberg di Wonderful Films (The Kite Runner, Ritorno a Cold Mountain). Michael Zelman e Richard Sharkey sono i produttori esecutivi del film. LD Entertainment distribuirà la pellicola negli USA.

Tom Hiddleston nel cast di Crimson Peak di Guillermo del Toro

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Tom Hiddleston nel cast di Crimson Peak di Guillermo del Toro

Continua il casting del prossimo film di Guillermo del Toro, l’annunciato Crimson Peak e dopo l’abbandono di Benedict Cumberbatch per il conflitto della lavorazione con altri progetti, il regista ha ingaggiato l’attore Tom Hiddleston per sostituirlo e completare così il cast di protagonisti del nuovo film gotico del regista di Pacific Rim.

Nel film  Hiddleston si unisce al cast di protagonisti già confermati che sono  Charlie Hunnam, Mia Wasikowska  e Jessica Chastain

Il progetto riunisce Guillermo del Toro con la Legendary Pictures, già produttori di Pacific Rim l’atteso film evento in arrivo ad Agosto. Pare che secondo alcune fonti a distribuire questo nuovo film potrebbe esserci la Universal Pictures che vorrebbe continuare il rapporto con il regista e quindi finanziare e distribuire ogni sua opera, anche se sappiamo che la Legendary Pictures è una controllata del gruppo Time Warner. L’idea di Guillermo del Toro è quella di iniziare le riprese nel mese di Gennaio 2014.

Per quanto riguarda l’attore Tom Hiddleston noto per dare il volto al personaggio Marvel Studios Loki, ritornerà a novembre nelle sale di tutto il mondo con l’atteso secondo capitolo del film dedicato al Dio del Tuono Thor, che si intitolerà Thor The Dark World.

Tutte le foto in buona qualità le trovate nella nostra foto gallery del film:

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Per le news sul film vi segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info sul film nella nostra Scheda Film: Thor The Dark World Vi ricordiamo che nel cast del film vi sono anche: Anthony Hopkins, Chris Hemsworth, Christopher Eccleston, Idris Elba, Jaimie Alexander, Josh Dallas, Natalie Portman, Ray Stevenson, Stellan Skarsgård, Tadanobu Asano, Tom Hiddleston.  Il film esordirà nelle nostre sale il 20 novembre 2013.

Trama: Continuano le avventure di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare l’universo. Thor lotta per ristabilire l’ordine tra i pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Affrontato da un nemico a cui nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a sacrificare tutto per salvare l’universo intero.

Venezia 70 Philomena vince il Mouse d’Oro

Il quinto Mouse d’Oro – il premio dei siti di cinema – assegnato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a Philomena di Stephen Frears, votato il miglior film del Concorso dalle 77 webzine della giuria. Mouse d’argento al miglior film fuori dalla competizione a At Berkeley di Frederick Wiseman, che lo aveva già vinto con La danse nel 2009.

La forte connotazione autoriale di Wiseman e l’equilibrio perfetto tra emozione e racconto in Philomena, sono state le principali caratteristiche distintive che hanno permesso ai due film di dominare la classifica fin dalla loro prima proiezione. Eppure, alcuni titoli hanno creato accesi sostenitori tanto da indurre la giuria a conferire, per la prima volta, due menzioni speciali. Menzione speciale Mouse d’Oro a Jiaoyou (Stray Dogs) di Tsai Ming-liang e menzione speciale Mouse d’argento a Die andere heimat – Cronik einer sehnsucht di Edgar Reitz.

La premiazione ufficiale – organizzata in collaborazione con Lo Scrittoiosi terrà sabato 7 settembre alle ore 11 presso la Disaronno Contemporary Terrace, interverrà Sara Sagrati, ideatrice e curatrice del premio, che consegnerà ai vincitori il tradizionale Mouse Pad commemorativo.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70. Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

The unknown known: recensione del film di Errol Morris, Venezia 70

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Dopo una carriera a realizzare documentari di successo, interessantissime storie di attualità politica e sociale, Errol Morris si dedica ad uno dei personaggi più affascinanti, controversi e importanti della storia politica degli Stati Uniti negli ultimi quarant’anni: Donald Rumsfeld nel film The unknown known. Il documentarista, come è nel suo stile, ripercorre la carriera di Rumsfeld con arguzia e intelligenza, conducendo un’intervista durante la quale il soggetto è messo più volte con le spalle al muro. Con la consueta eleganza che lo caratterizza, Morris ritrae il personaggio in tutti i suoi aspetti, riuscendo ad offrire un ritratto omogeneo e oggettivo di una figura politica forte e schierata che senza dubbio genera ancora oggi contrastanti idee nell’opinione pubblica.

The unknown known Da Reagan e Nixon, fino ad approdare al fianco di Bush Junior, Donald Rumsfeld è riuscito, nell’arco di più di 40 anni di carriera, a manovrare il Governo della più grande potenza mondiale, rimanendo in prima fila durante tutti gli ultimi e grandi sconvolgimenti (e scandali) che hanno coinvolto la Casa Binaca e il Presidente degli Stati Uniti d’America.

Morris conduce la narrazione alternando l’intervista a filmati d’epoca, documenti originali declassificati e un sapiente utilizzo della grafica che movimenta il racconto, rendendo il documentario, genere didattico e forse noioso per eccellenza, un vero e proprio pezzo di cinematografia moderna, all’altezza di grandi film di fiction.

The unknown known è stato presentato, accolto scroscianti applausi, alla 70esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Ana Arabia: recensione del film di Amos Gitai, Venezia 70

Ana Arabia: recensione del film di Amos Gitai, Venezia 70

ana arabia Yuval Scharf Quando una storia semplice viene raccontata attraverso un virtuosismo stilistico di grande rigore e pregio artistico, anche i momenti più banali e comuni della giornata diventano piccoli punti chiave per far procedere una narrazione basata sulla levità del passo, della parola e delle storie di quotidianità.

Una giornalista israeliana di religione mussulmana, si reca in un quartiere di Gerusalemme per realizzare un reportage. Qui entrerà in contatto con varie persone del posto, tra cui alcuni anziani, restando sempre più colpita dalle loro storie.

ana arabiaAna Arabia di Amos Gitai è stato presentato in Concorso alla 70esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, riscuotendo consensi e applausi principalmente perchè il film, 84 minuti, è costituito da un unico piano sequenza che si snoda all’interno di un cortile su cui affacciano le abitazioni di una famiglia allargata nel cuore di Gerusalemme. La protagonista, una bellissima Yuval Scharf, tiene in piedi la storia, costituendo, forse suo malgrado, il punto d’incontro, il destinatario prediletto di tutti i racconti messi in piazza dagli abitanti di questo microcosmo cittadino, che racchiude in sè tutte le caratteristiche di una comunità autosufficiente.

Con maestria ed eleganza, rivelando anche un grande talento per la gestione dello spazio e la scelta della location, Gitai si immerge in vicoli e cortili, entrando in case estranee che piano piano diventano note e così, insieme alla protagonista, anche noi diventiamo padroni dello spazio, della realtà che lo circonda e su cui si affacciano le casette basse dei protagonisti.

Un vero e proprio saggio di regia, Ana Arabia trova però un punto debole nell’appeal che le storie raccontate hanno sul pubblico: blande, con poche eccezioni, e forse non abbastanza coinvolgenti da rendere il film un capolavoro.

Miss Violence: recensione del film di Alexandros Avranas, Venezia 70

Non sempre un uomo votato alla violenza è un outsider. Spesso il mostro si nasconde vicino a noi, spesso sotto lo stesso tetto delle vittime, e Miss Violence di Alexandros Avranas con lucida, straziante e inquietante chiarezza, racconta una di queste storie.

In Miss Violence Angeliki è una ragazzina di undici anni. Il giorno del suo compleanno si toglie la vita gettandosi dal balcone di casa. La famiglia fa di tutto per superare in fretta l’accaduto, nella convinzione che la morte sia stata causata da un incidente. Cosa si cela dietro quella famiglia apparentemente ordinata e perbene? Il fratellino di Angeliki getta involontariamente delle ombre sull’accaduto, i misteri si svelano a poco a poco trascinando la famiglia in un clima di tensione perenne che culminerà con un altro atto cruento.

miss violence recensione poster

Presentato in concorso alla 70esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Miss Violence è un film straordinario, per il suo inizio cruento e per la sua evoluzione, potente e sconcertante, per la narrazione tesa ad emulare lo stile di un thriller, per la scomoda e spaventosa verità che rivela poco per volta, per la totale assenza di sottofondo musicale che astrae i soggetti e allo stesso tempo li rende pericolosamente vicini al reale.

Inquadrature perfettamente calibrate e messa in scena scarna ci fanno concentrare su una storia che potrebbe direttamente essere stata partorita da uno scrittore di romanzi dell’orrore ma che allo stesso tempo si rivela fin troppo presto essere plausibilmente anche tratta dalla vita reale.

Con uno svolgimento lentissimo ed equilibrato, un finale a sorpresa e dei protagonisti sconvolgenti nei loro ruoli ai confini dell’immaginabile, Miss Violence è un film che colpisce con violenza (appunto) lo spettatore, lasciandolo stordito e affascinato.

Venezia 70: Leoncino d’Oro a Sacro GRA di Gianfranco Rosi

Venezia 70: Leoncino d’Oro a Sacro GRA di Gianfranco Rosi

Sacro GRANell’ambito della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, oggi all’Hotel Excelsior, si è tenuta la cerimona di premiazione che ha conferito al film SACRO GRA di Gianfranco Rosi il Leoncino d’Oro Agiscuola per il Cinema.

I 26 ragazzi membri della giuria hanno decretato miglior film, tra quelli in concorso alla 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Sacro Gra di Gianfranco Rosi con la seguente motivazione:

“Affresco urbano, puntuale e a tratti ironico. Lente di ingrandimento sulla provincialitá degli eventi che si allarga fino a includere un’umanitá diversificata e complessa, italiana e universale. La veste di documentario lascia spazio a una struttura narrativa disinvolta che ben si allontana da un punto di vista prettamente oggettivo dell’autore, grazie anche ad una fotografia innovativa che racconta senza invadere.

Viaggio ciclico attraverso l’inesorabilitá della vita che prosegue nell’eterno fluire del raccordo e trascende i destini individuali.

Per tali meriti assegniamo il Leoncino d’oro della 70. edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia a ‘Sacro Gra’ di Gianfranco Rosi”.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70. Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Venezia 70: Miss Violence vince il premio Fedeora

Venezia 70: Miss Violence vince il premio Fedeora

FEDEORA è una federazione nata a Cannes nel 2010 con sede a Londra ed è composta da critici europei e provenienti da paesi che si affacciano su Mediterraneo. FEDEORA istituisce delle giurie e attribuisce dei premi nei festival internazionali più importanti, organizza conferenze, pubblica articoli critici, saggi, reportage nel proprio sito web.

miss violence recensione posterPer la prima volta FEDEORA è presente a Venezia con una giuria che ha premiato i migliori film delle Giornate degli Autori, della Settimana della Critica e il miglior film dell’area mediterranea della Selezione Ufficiale della Mostra del Cinema.

La giuria era composta da: Dubravka Lakic (Serbia), Eva af Geijerstam (Svezia), Ninos Mikelides (Grecia), Nenad Dukic (Serbia), Zlatko Vidackovic (Croazia).

Ecco il Palmares di Fedeora 2013:

Giornate Degli Autori

Miglior Film: Bethlehem (Israele, Belgio, Germania) di Yuval Adler

Miglior regista esordiente: Milko Lazarov per Alienation (Bulgaria)

Menzione Speciale: La Belle Vie (Francia) di Jean Denizot

Settimana Internazionale della Critica

Miglior Film: Class Enemy (Slovenia) di Rok Biček

Premio per la migliore fotografia: Inti Briones per Las Niñas Quispe (Cila, Francia, Argentina) di Sebastián Sepúlveda

Menzione Speciale: Giuseppe Battiston interprete in Zoran, il mio nipote scemo (Italia, Slovenia) di Matteo Oleotto

Menzione Speciale: Anna Odell per l’insieme del lavoro svolto in The Reunion (Svezia)

Venezia 70

Premio per il miglior film europeo dell’area mediterranea: Miss Violence (Grecia) di Alexandros Avranas

Venezia 70: i premi collaterali

Venezia 70: i premi collaterali

venezia 70 pronosticiPREMIO SIGNIS a “PHILOMENA” di STEPHEN FREARS e MENZIONE SPECIALE a “ANA ARABIA” di AMOS GITAI

La giuria SIGNIS composta da Luis García Orso (Messico), Presidente, Massimo Giraldi (Italia), segretario, Walter Chikwendu Ihejirika (Nigeria), Valerio Sammarco (Italia) e Gustavo Andújar (Cuba), ha deciso di assegnare quest’anno il Premio al film “Philomena” con la seguente motivazione:

“Perché offre un intenso e sorprendente ritratto di una donna resa libera dalla fede. Nella sua ricerca della verità, sarà sollevata dal peso di un’ingiustizia subita grazie alla sua capacità di perdonare”.

La Giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale al film “Ana Arabia” con la seguente motivazione:

“E’ un film-manifesto sull’importanza della tradizione orale e un altro fulgido esempio nella filmografia del regista israeliano di come il cinema possa trasformarsi in “strumento di speranza”: per proseguire sulla strada della coesistenza e del dialogo”

PREMIO “CIVITAS VITAE – Rendere la longevità risorsa di coesione sociale” a UBERTO PASOLINI per “STILL LIFE”

Il Premio viene assegnato a un regista o interprete capace di veicolare un’immagine al di fuori degli schemi di una persona longeva. La Giuria composta dalla scrittrice Antonia Arslan (presidente); il sociologo e presidente del Censis Giuseppe De Rita; l’ex direttore generale di RAI e Sole24Ore GIanni Locatelli; l’amministratore delegato di Banca Prossima Marco Morganti; l’attore Alberto Terrani; il musicista e direttore dei Solisti Veneti Claudio Scimone;  la regista Costanza Quatriglio e il critico cinematografico Federico Pontiggia assegna il Premio Civitas Vitae 2013 a Uberto Pasolini per “Still Life”, nella sezione Orizzonti, prodotto in associazione con Rai Cinema e distribuito da BIM, con la seguente motivazione:

“Suonando il valzer degli addii, il regista Uberto Pasolini con Still Life ridà a chi è morto in assoluta solitudine il primo privilegio di un uomo: una storia, la propria. Impiegato del Comune incaricato di trovare i parenti di chi è deceduto, il protagonista Eddie Marsan incarna magnificamente le virtù del film: rispetto raro, sensibilità umanista e commozione senza tranelli. Still Life getta un ponte tra i vivi e i morti, portandone alla luce i legami che non si sciolgono”.

PREMIO INTERFILM a “PHILOMENA” di STEPHEN FREARS

Il “Premio per la Promozione del Dialogo Interreligioso” assegnato dalla Giuria Internazionale di INTERFILM vuole richiamare l’attenzione su film che rafforzano la mutua comprensione, il rispetto e la pace tra diverse tradizioni religiose e filosofiche.

La Giuria composta da: Werner Schneider-Quindeau (presidente), membro del Comitato direttivo di INTERFILM e pastore della Katharinenkirche di Francoforte (Germania); Freek L. Bakker, pastore e docente in studi religiosi dell’Università di Utrecht (Paesi Bassi) e Gaëlle Courtens, giornalista dell’informazione religiosa e addetta stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha assegnato il premio al film “Philomena”.

PREMIO CGS LANTERNA MAGICA a “L’INTREPIDO” di GIANNI AMELIO

La Giuria C.G.S. (Cinecircoli Giovanili Socioculturali), in collaborazione con il Comitato per la Cinematografia dei Ragazzi CCR, assegna il Premio Lanterna Magica all’opera più vicina per tematiche e linguaggi al mondo giovanile contemporaneo, al film “L’Intrepido” con la seguente motivazione:

“Per la capacità di raccontare un rapporto salvifico padre-figlio evitando gli schemi moralistici e fin troppo corteggiati dal cinema nazionale, in un contesto di crisi e di “li-quidità”  degli affetti e delle relazioni umane.

Il regista si serve di un linguaggio moderno senza dimenticare l’eredità del grande ci-nema del passato; rimangono evidenti, senza essere invadenti, rimandi a Keaton Chaplin e De Sica. Di quest’ultimo si apprezza un rinvio alla Milano del “Miracolo” dove è dalla periferia che si riaccendono le speranze.

La narrazione, discreta e significativa, si apprezza tanto più per la soavità nel trattare tematiche forti con equilibrio stilistico e di tono”.

PREMIO FEDIC a “ZORAN. IL MIO NIPOTE SCEMO” di MATTEO OLEOTTO e MENZIONE SPECIALE a “L’ARTE DELLA FELICITÀ” di ALESSANDRO RAK

Il Premio FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) è destinato all’opera che meglio rifletta l’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore. La Giuria presieduta da Roberto Barzanti è composta da Ugo Baistrocchi, Daniele Corsi, Ferruccio Gard, Nino Genovese, Carlo Gentile, Ernesto G. Laura, Franco Mariotti, Mario Mazzetti, Paolo Micalizzi e Giancarlo Zappoli.

Il Premio è assegnato a “Zoran. Il mio nipote scemo” con la seguente motivazione:

“Per la freschezza di una commedia che evita i luoghi comuni adottati perlopiù dal genere in Italia, proponendo un personaggio divertente e amaro insieme in un quadro ambientale insolito dove si confrontano due culture”

La giuria inoltre ha deciso di assegnare una menzione speciale al film “L’Arte della Felicità” di Alessandro Rak con la seguente motivazione:

Perché è un esperimento intelligente e coraggioso di animazione italiana, sullo sfondo di una Napoli non convenzionale,che sviluppa tematiche attuali adulte.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70. Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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