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50 sfumature di grigio: prima foto dal set di Christian Grey

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Iniziate ufficialmente le riprese del chiacchierato adattamento 50 Sfumature di Grigio, primo capitolo della trilogia bestseller in tutto il mondo di E.L. James.

Nel cast, oltre i suddetti, anche Luke Grimes nel ruolo di Elliot, Victor Rasuk  che nel film sarà Josè intimo amico di Anastasia, e Jennifer Ehle, mamma della protagonista.

Il film, riadattato per il grande schermo da Kelly Marcel e diretto da Sam Taylor-Johnson, parla della storia di Anastasia, studentessa americana di ventun anni  che perde la testa per  un giovane imprenditore, Christian Grey, bellissimo e misterioso. La ragazza prova in tutti i modi di non pensare a lui, convinta di non poter avere un futuro insieme, ma il destino le giocherà un brutto scherzo. Grey, infatti, entrerà nel negozio dove lavora e la inviterà ad uscire. Entrambi sono attratti l’un l’altra da una sensazione indescrivibile, e si faranno travolgere dalla passione.

Transformers Age of Extinction: primo sguardo al Dinobot Pteranodonte

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Arriva grazie ai bozzetti dei toys una prima occhiata ai Dinobot che vedremo nell’atteso Transformers Age of Extinction che sarà ancora una volta diretto dal regista del franchise Michael Bay. Le foto ritraggono  Bumblebee, Hound (nome in codice “Duke”) e Strafe (nome in codice “Paulie”) aka Swoop, il Dinobot Pteranodonte.

Michael Bay promette: niente sciocchezze in Transformers Age of Extinction

Transformers Age of Extinction-dinobot1

 

Transformers Age of Extinction: prima immagine di Optimus Prime

 

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Tutte le foto ufficiali:

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 Transformers Age of Extinctionsarà diretto nuovamente da Michael Bay con protagonisti: Jack Reynor, Nicola Peltz e Kelsey Grammer. Vi ricordiamo che per tutte le news sul film potete consultare il nostro speciale: Transformers 4. Mentre per le info utili sulla pellicola c’è la nostra Scheda Film:  Transformers Age of Extinction. Le riprese cominceranno in giugno e la pellicola uscirà negli Stati Uniti il 27 Giugno 2014.

Piccole anticipazioni sulla trama. Il film comincerà dove è finito il terzo capitolo, in un mondo in cui nonostante la minaccia dei Deception è stata debellata, l’umanità ne è uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto, quando alcuni  uomini potenti, cercando di studiare la tecnologia dei robot alieni.

Lupin III: la prima foto di Shun Oguri nei panni di Lupin

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Lupin III: la prima foto di Shun Oguri nei panni di Lupin

Pochi giorni fa vi abbiamo annunciato che sono in corso le riprese di un nuovo adattamento su Arsène Lupin III, questa volta in live-action. Oggi invece vi mostriamo la prima foto trapelata in gran segreto dell’attore giapponese Shun Oguri che interpreta proprio Lupin sul set del film. Il personaggio sembra che indossi il look ripreso dal lavoro di  Hayao MiyazakiLupin III: Il castello di Cagliostro.

Lupin III ecco il cast completo dell’adattamento in live action

 

Per quanto riguarda il cast del film, ecco di seguito i nomi e i rispettivi ruoli degli attori che daranno corpo al ladro gentiluomo più famoso di tuti i tempi e ai suoi animi/nemici: Shun Oguri sarà Lupin III, Tadanobu Asano sarà lo sfortunato ispettore Koichi ZenigataGo Ayano sarà il taciturno samurai Goemon Ishikawa e Tetsuji Tamayama l’infallibile cecchino Daisuke Jigen, il cast è completato dalla bellissima Meisa Kuroki che darà il suo flessuoso corpo a Fujiko Mine, anche se scommettiamo che le sue forme saranno meno generose di quelle della sua controparte di carta e inchiostro che fa battere il cuore di Lupin.

Il 3 ottobre in Giappone sono cominciate le riprese del film che si muoverà tra Thailandia, Hong Kong, Singapore e le Filippine.

Fonte: Kotaku

Box Office: Hunger Games la ragazza di fuoco vs Thor The Dark World

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Il boom del sabato, previsto ed annunciato. Hunger Games – La ragazza di fuoco continua a macinare incassi, con 1.391.103 euro raccolti nella giornata di ieri. Totale: circa 3 milioni di euro in 4 giorni.

LEGGI LA NOSTRA RECENSIONE DI HUNGER GAMES LA RAGAZZA DI FUOCO

Il film di Lawrence ha già superato gli incassi totali del capitolo firmato Ross. Segno di un amore per la saga cresciuto con il tempo, grazie all’homevideo. Seconda posizione confermata per Thor: The Dark World, con altri 548.530 euro in cassa e un totale arrivato ai 6.197.646 euro, con Fuga di cervelli terzo a sorpresa con 498.245 euro.

LEGGI la recensione di Thor The Dark World 

Medaglia di legno per Sole a Catinelle di Checco Zalone, sempre più ad un passo dal sogno. Con i 445.260 euro rastrellati ieri il film Medusa è arrivato ai 49.366.637 totali, tanto da contare le ore che mancano all’abbattimento del muro dei 50.

Ancora cinema tricolore in quinta e sesta posizione, con i 245.834 euro de La mafia uccide solo d’Estate di Pif e i 173.606 euro di Stai lontana da Me, con Free Birds settimo a quota 163.655 euro, Don Jon ottavo con 119.921 euro, l’Ultima ruota del Carro nono con 74.542 euro e Venere in Pelliccia decimo con 61.560 euro. Domani mattina, come al solito, il resoconto del fine settimana italiano.

Ecco la nostra gallery della magica notte di Los Angeles di Hunger Games La ragazza di Fuoco:

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Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem.

Vi ricordiamo che Hunger Games La ragazza di Fuoco è diretto da Francis Lawrence e oltre a Jennifer Lawrence il cast comprende anche  Amanda PlummerDonald SutherlandElizabeth BanksJeffrey WrightJosh HutchersonLenny KravitzLiam HemsworthLynn CohenPhilip Seymour HoffmanStanley TucciToby JonesWoody Harrelson e Sam Claflin. Tutte le news sulla saga nel nostro speciale Hunger Games. Per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra scheda Hunger Games La ragazza di Fuoco

Jaimie Alexander supersexy alla premiere di Thor The Dark World a Los Angeles

Tutte le foto della premiere mondiale:

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Per le news sul film vi segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info sul film nella nostra Scheda Film: Thor The Dark World.  Vi ricordiamo che nel cast del film vi sono anche: .  Il film esordirà nelle nostre sale il 20 novembre 2013.

Elizabeth Olsen parla di Godzilla e Avengers Age of Utron

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Elizabeth Olsen in un’intervista ha raccontato qualcosa dei suoi futuri personaggi: l’attrice apparirà presto negli attesissimi Godzilla e Avengers : Age of Ultron.

Presto dovremmo poter vedere il trailer di Godzilla, il reboot diretto da Gareth Edwards con protagonista Aaron Taylor-Johnson.

È il film di Aaron Taylor -Johnson , ma in qualche modo siamo tutti collegati al suo personaggio. È il nostro fulcro. Io interpreto la moglie e sono la persona che presenta la storia nella prospettiva di ciò che sta accadendo a San Francisco. Sono un’infermiera e lavoro cercando di tenere a bada il caos. Per Godzilla è davvero il momento di un buon remake americano, spero di averne fatto parte e sento che abbiamo ottenuto un ottimo risultato”.

In primavera, la Olsen sarà Scarlet Witch, recitando sempre a finaco di Taylor -Johnson ( Quicksilver) tra gli Avengers di Joss Whedon in Age of Ultron.

“Lei è pazza, completamente pazza . È più problematica di qualunque personaggio io abbia mai interpretato. Lei può dire dove è stato un oggetto, può predire il futuro, può parlare con i morti e le persone provenienti da altri universi. Lei è l’unica persona in questo universo che è capace di fare cose simili: è incredibile, . È bellissimo per me, sono cresciuta amando ‘Star Wars ‘ e ‘Il Signore degli Anelli ‘, e tutto ciò che ha a che fare con questi universi fantastici è davvero divertente da interpretare”.

Godzilla, il film

Vi ricordiamo che Godzilla, diretto da Gareth Edwards, comprende nel cast attori del calibro di Aaron Taylor-JohnsonBryan CranstonElizabeth Olsen David Strathairn, Juliette Binoche e la new entry Ken Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio 2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in questa rivisitazione, tornando sul set di Godzilla a sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.

Scritto da Max Borenstein, che ha rielaborato uno script di David S. Goyer e David Callaham, Godzilla sarà il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel 16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.

fonte: comingsoon.net

Hollywood dice addio a Paul Walker via Twitter

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Paul WalkerPer un’ironica fatalità la stella del franchise Paul Walker è morta in un tragico incidente stradale che ha scioccato Hollywood e tutte le persone che questa mattina hanno appreso la notizia. Ora arrivano i primi saluto dal mondo di Hollywood e dai colleghi del compianto attore.

Tra le prime reazione arrivate c’è anche quella del regista di Fast and Furious 7, James Wan:

I am so beyond heartbroken right now. I can’t process anything.

Ma i pensieri rivolti al giovane attore, appena quarant’anni, arrivano da tutto il mondo…

Sarah Michelle

.@RealPaulWalker May he be in peace. To his family you are in our thoughts and prayers.

Dominic Monaghan

.@RealPaulWalker awful news. Paul was a lovely guy. Handsome as all hell and funny and cool to boot. Terrible news. My condolences.

Eric Roberts 

My wife cast him in http://www.imdb.com/title/tt0090533/ … as a child.A great kid & a great guy. So upsetting.

Kat Dennings

Paul Walker???? Oh my god. This is heartbreaking

Olivia Munn

RIP Paul Walker. Gone too soon..

Dwayne Johnson

All my strength, love & faith to the Walker family during this heartbreaking time. We find our strength.. in his light. Love you brother.

Vin Diesel

Brother I will miss you very much. I am absolutely speechless. Heaven has gained a new Angel. RIP.

Luke Evans

I am in total shock at the news of Paul’s death. My heart,strength and love goes out to his family. A truly honest h…

Jordana Brewster

Paul was pure light. I cannot believe he is gone.

Gal Gadot

Lost a dear friend today. So sudden and tragic – @RealPaulWalker was a great man with a big heart and passion. RIP

Dominic Monaghan

awful news. Paul was a lovely guy. Handsome as all hell and funny and cool to boot. Terrible news. My condolences.

Zoe Saldana

A very sad day indeed. R.I.P. Paul Walker. Our prayers are with you and your family.

Joe Carnahan

I had the distinct pleasure of meeting Paul Walker. He flew to an airport in NC to talk about a role in THE GREY. He was a total gentleman.

Fonte: Twitter

 

 

Tarzan 3D: nuovo trailer sottotitolato in italiano

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Tarzan 3D: nuovo trailer sottotitolato in italiano

Tarzan-3DDopo i numerosi trailer originali, arriva un nuovo trailer per il film d’animazione  Tarzan 3D, questa volta però sottotitolato in italiano. La pellicola è un nuovo adattamento in animazione e motion capture del classico della letteratura per ragazzi di Edgar Rice Burroughs.

Reinhard Klooss dirige una pellicola dal gusto documentaristico, avventuroso e realistico che promette di raccontarci la storia di Tarzan in un’ottica diversa. Il regista di Asteri e Obelix contro Cesare vedrà il suo film, prodotto dalla Constantin films, nei cinema tedeschi il prossimo ottobre.

La storia originale è stata leggermente rimaneggiata e modernizzata: il cattivo non sarà più il cacciatore di gorilla Clayton, ma il CEO della Greystoke Energies, compagnia appartenuta ai genitori di Tarzan ed ora nelel sue mani. L’eroe dovrà cercare di proteggere la giungla africana con l’aiuto di Jane.

Batman vs Superman: le foto del set in costruzione

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Batman vs Superman: le foto del set in costruzione

Erano già corse delle voci sul fatto che la Warner Bros avrebbe girato nuove scene per il futuro Batman vs Superman nella stessa location in cui avevamo visto crescere un giovane Clark Kent in Man of Steel.

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Da queste foto sembra che le voci fossero corrette: la fattoria della famiglia Kent è di nuovo abitata. Purtroppo bisognerà aspettare ancora molto per vedere i risultati: il film, diretto da Zack Snyder e interpretato da Henry Cavill, Ben Affleck, Amy Adams e Laurence Fishburne arriverà nei cinema degli Stati Uniti solo il 17 luglio 2015.

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Oltre a Batman, ci sono tantissime voci su altri personaggi che compariranno nel film, ecco un riepilogo: dopo le voci sulle tre attrici provinate per il ruolo di Wonder Woman(LEGGI QUI) e il rumors legato alla possibilità di vedere Nightwing nel film (LEGGI QUI). Intanto sono arrivati qualche giorno fa nuovi dettagli sul Batman che vedremo (LEGGI QUI), mentre Ben Affleck ha già iniziato ad allenarsi, e sembra davvero in forma in queste foto: VEDI QUI.

Oldboy: Mark Protosevich parla delle riscritture

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Oldboy: Mark Protosevich parla delle riscritture

OldboyLa rivisitazione di un film straniero per gli spettatori americani è sempre difficile, ma la rivisitazione di un film cult, con al seguito uno un devoto pubblico di cineasti poco inclini al perdono, è ancora più difficile.

Allo sceneggiatore Mark Protosevich era stato affidato questo delicato compito ben cinque anni fa da Will Smith e Steven Spielberg ,i primi ad essersi interessati all’adattamento americano di Oldboy di Park Chan- Wook. Protosevich e Smith avevano già lavorato insieme su Io sono leggenda, ed era stato proprio l’attore a contattarlo per parlargli del progetto: “Anche se avevo grande familiarità con il soggetto, dato che ho amato molto il film originale , non avevo ancora letto il materiale di base “.

Il film sudcoreano, uscito nelle sale nel 2003, è diventato presto un classico moderno per la storia cruenta, per l’originale stile visivo, ma soprattutto grazie al suo finale folle. Spielberg non volrva cambiare nulla di tutto questo: “Anche in quei primi incontri , Steven non ha voluto scendere a compromessi sul materiale di origine “, ha detto . “L’originale è molto provocatorio e inquietante , e il colpo di scena finale non ha nulla ha che fare con le storie che dirige di solito. Ma lui voleva comunque mantenerlo”.

Alla fine naturalmente Spielberg non ha dovuto prendere questa decisione: Spike Lee è diventato il regista di Oldboy, e Josh Brolin ha preso il posto di Smith. Protosevich però e rimasto lo sceneggiatore e ora è fiero di affermare che “Molto di quello che ho scritto all’inizio, quando ancora lavoravo con Will Smith e Steven Spielberg , è statto mantenuto nel risultato finale”.

Per chi avesse già visto il film originale o non temesse gli spoiler, il sito BuuzFeed riporta una dettagliata intervista sulle scelte narrative del film.

Morto Paul Walker, la star di Fast and Furious

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 Paul WalkerArriva una notizia scioccante da Hollywood, l’attore Paul Walker è morto in seguito ad un incidente con la nuova Porche GT a Santa Clarita. L’auto è finita fuori strada, finendo la sua corsa su un albero, uccidendo il noto attore e un altro passeggero.

L’attore era tutt’ora impegnato nelle riprese di Fast and Furious 7 con Vin Diesel e il nuovo regista James Wan. Inoltre apparirà nel thriller indipendente scritto e diretto da Eric Heisserer che è stato presentato al Festival SXSW.

L’attore, quarant’anni era noto per diversi film, ma ottenne il successo negli anni duemila quanto, il regista Rob Cohen lo scelse per far coppia con Vin Diesel nel primo film de franchise, The Fast and the Furious.

L’account ufficiale di Facebook ha confermato la voce con rammarico:

E ‘con un cuore spezzato che dobbiamo confermare che Paul Walker è morto oggi in un tragico incidente stradale mentre partecipavo a un evento di beneficenza per la sua organizzazione Reach Out Worldwide. Era nella macchina di un amico, quando entrambi hanno perso la vita. Apprezziamo la vostra pazienza, anche noi siamo stupiti e addolorati dalla conferma di questa notizia. Grazie per le preghiere rivolte  alla sua famiglia e agli amici  in questo momento molto difficile. Faremo del nostro meglio per tenervi al corrente su dove inviare le condoglianze . – # TeamPW

Molière in bicicletta: recensione del film di Philippe Le Guay

Molière in bicicletta: recensione del film di Philippe Le Guay

Dopo il grande successo al botteghino francese e la presentazione al 31° Torino Film Festival, Molière in bicicletta approderà nelle sale italiane dal 12 dicembre. La nuova commedia di Philippe Le Guay riporta in scena con sottile ironia e delicatezza la prima parte del I atto de Le Misanthrope di Molière, approfondendo e sviscerando i personaggi di Alceste e Philinte.

In Molière in bicicletta Serge (Fabrice Luchini) è un ex attore teatrale che da quando si è ritirato dalle scene vive in solitaria in una cadente villetta sull’Ile de Ré. Deluso e rigettato da un mondo che una volta lo acclamava sta ancora smaltendo i segni di una profonda depressione. Un giorno, il suo amico Gauthier (Lambert Wilson), attore di grido di famigerati medical drama, viola la sua solitudine con l’allettante ma sconcertante proposta di recitare insieme la commedia di Moliére. Inizialmente restio, Serge acconsente a patto di riuscire in pochi giorni a raggiungere quella sintonia in grado di fargli ritrovare il coraggio di calcare di nuovo le scene. Chi dei due sarà il misantropo Alceste? Un personaggio che Serge considera il suo alter ego e che Gauthier vorrebbe interpretare per dar prova del suo spessore professionale e difendere quella dignità attoriale spesso svilita dalle performance televisive. Ogni giorno sarà un testa o croce a stabilire i ruoli che di volta in volta si scambieranno con naturale e coinvolgente passione.

Molière in bicicletta, il film

Attraverso l’incanto poetico di Molière i due rivitalizzano un’amicizia ormai sfocata, con Serge che sembra aver riacquistato la voglia riprendere contatto con una vita reale e vissuta. Merito anche della conoscenza dell’attraente italiana Francesca (Maya Sansa), un incontro che però rimescolerà di nuovo le carte di una ritrovata amicizia. Philippe Le Guay nel suo Molière in bicicletta sceglie di far rivivere sul grande schermo alcuni tra i più bei passi del teatro francese, volontà sicuramente encomiabile per la sua originalità. Curioso, come solo poche settimane prima lo stesso Polanski ci aveva rammentato l’ebbrezza del palcoscenico teatrale con Venere in pelliccia. Il cinematografo che ingloba il teatro, si nutre di esso per restituircene una versione digeribile a tutti in un’epoca in cui l’opera teatrale è sempre più nell’ombra. Philippe Le Guay gioca con tre volti del misantropo: quello di Fabrice, a quanto pare ispiratore del suo personaggio, quello di Serge e quello di Alceste. Personalità nelle quali è possibile rintracciare, sebbene a livelli differenti, l’odio per la convenzionalità di un mondo fasullo dal quale è necessario evadere per confinarsi in un quieto rifugio, al riparo da sordide verità.

Il personaggio di Francesca, infine, rievoca una versione completamente personalizzata di Célimene, la seduttrice amata da Alceste. Ma, mentre Célimene era la cinica incarnazione di quel mondo frivolo detestato dal misantropo, Francesca finisce per essere ancora più scorbutica di Serge a causa delle sue pene d’amore. Molière in bicicletta è una commedia che, alternando una sussurrata ironia intellettuale a un umorismo più mainstream (dalla goffa versione di Serge della canzone Il Mondo alle esilaranti cadute dalla bici), si presenta come un piacevole divertissement, disinvolto nel parlarci del divario tra verità e indulgenza, bucolico nell’ambientazione, ma facile da dimenticare.

The Wolf of Wall Street costretto al taglio di alcune scene

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The Wolf of Wall Street costretto al taglio di alcune scene

The Wolf of Wall Street è sicuramente uno dei film più attesi dei prossimi mesi, se non altro per i due personaggi più celebri che vi hanno lavorato, il regista Martin Scorsese e l’attore Leonardo Di Caprio.

La pellicola sarà, con tutta probabilità, anche tra i candidati ai prossimi Oscar, un premio che l’attore insegue da inizio carriera. Una controversi rischia, però, di rovinare in parte l’opera, o comunque di non farla ammirare al pubblico per come Scorsese l’aveva pensata. Pare infatti che per evitare la limitazione al solo pubblico di over 18, il regista sia stato costretto ad eliminare qualche scena, probabilmente di carattere erotico. Questa è, per ora, la decisione della MPAA, ente che si occupa del rating dei film a stelle e strisce.

The Wolf of Wall Street è scritto da Terence Winter e diretto da Martin Scorsese. Nel film accanto a Leonardo DiCaprio ci sono Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Kyle Chandler, Rob Reiner, Jon Bernthal, Jon Favreau e Jean Dujardin.

Questa la trama del film: Jordan Belfort, uno dei broker di maggior successo nella storia di Wall Street, viene condannato a 20 mesi di carcere dopo aver rifiutato di collaborare alle indagini su di un massiccio caso di frode atto a svelare la diffusa corruzione vigente negli anni ’90 a Wall Street e nel mondo bancario americano. Il film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo libro autobiografico di Jordan Belfort. La pellicola segna la quinta collaborazione tra Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio.

American Hustle: nuova clip e spot tv

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American Hustle: nuova clip e spot tv

Nuovo spot e nuova clip per American Hustle Lapparenza inganna, film di David O. Russell, che avrà tra i protagonisti delle vere stelle. Nel cast ci sono, infatti, il Premio Oscar Christian Bale, i candidati al Premio Oscar Amy AdamsBradley Cooper e Jeremy Renner,  il Premio Oscar Jennifer Lawrence e il Premio Oscar Robert De Niro.

Ecco spot tv e clip:

http://www.youtube.com/watch?v=7pBj_ePeVY4

http://www.youtube.com/watch?v=Z_IOP25oyTo

American Hustle uscirà in Italia il 1 gennaio 2014, distribuito da Eagle Pictures. Dopo il successo di The Fighter ed il pluripremiato Il lato positivo, l’acclamato regista americano David O. Russel dirige, come detto, un cast di altissimo livello American Hustle racconta la storia di Irving Rosenfeld (Christian Bale), abilissimo truffatore, e della sua amante inglese Sydney Prosser (Amy Adams), che operano nel mondo della finanza. L’eccentrico agente dell’FBI Ritchie DiMaso (Bradley Cooper) li costringe a partecipare ad una gigantesca operazione con il nome in codice Abscam, allo scopo di smascherare truffatori, funzionari e politici corrotti. Jeremy Renner è Carmine Polito, un politico in ascesa che si trova tra due fuochi, i truffatori e i federali. La straordinaria Jennifer Lawrence è Rosalyn, la moglie di Irving, colei che potrebbe far cadere il castello di carte del marito. In uscita in America il 18 dicembre prossimo, Jennifer Lawrence è la storia di individui molto diversi tra loro accomunati dal desiderio di affermarsi nella vita e pronti a tutto, senza scrupoli, mostrandosi in realtà per quello che non sono.

Torino Film Festival: Wolf di Claudio Giovannesi premio speciale della giuria

Torino Film Festival-2013Wolf di Claudio Giovannesi ha vinto ex-aequo il Premio speciale della giuria della sezione italiana.doc del 31. Torino Film Festival. Il film, una coproduzione tra Italia e Repubblica Ceca, è prodotto da Istituto Luce Cinecittà, Vivo film, Produkce Radim Procházka e Česká televize, ed è distribuito da Luce-Cinecittà, che lo porterà in sala nei primi mesi del 2014.

Wolf racconta la storia del figlio di Benjamin Murmelstein, il rabbino capo di Vienna costretto dai nazisti a dirigere il ghetto di Terezin, tragica tappa di transito per i campi di sterminio e luogo di morte per migliaia di ebrei. Una figura paradossale di uomo obbligato a lavorare per i propri carnefici, nel tentativo di evitare l’annientamento suo e di un’intera comunità, e accusato dopo la guerra di collaborazionismo, processato e assolto, ma perseguitato in vita da una fama controversa, sospetti e pregiudizi. Nel film di Giovannesi, Wolf Murmelstein, il figlio di Benjamin, è  protagonista della ricerca di riabilitazione del padre, ma anche di una lotta con i fantasmi di una storia dura e traumatica, e di una riconciliazione difficile con la propria comunità.

Un film che partendo dal tema della Shoah riesce a raccontare un rapporto a distanza e commovente tra un padre e un figlio, con un protagonista straordinario: un uomo maturo a confronto con i demoni dell’infanzia, i sensi di colpa, una memoria difficile, verso la speranza di una liberazione interiore.

Con il premio a Wolf prosegue un’annata importante per i film documentari di Luce-Cinecittà, dopo la vittoria ai David di Donatello e ai Nastro d’argento per il migliore film doc, e la presentazione proprio al Festival di Torino del nuovo listino di distribuzione documentari, con oltre 30 titoli in diffusione nelle sale nel 2014.

Un ulteriore grande successo che il Luce condivide con i co-produttori di Wolf Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, con David Meghnagi, che ha ideato il film e lo ha scritto insieme al regista, e con quanti, a partire da Claudio Giovannesi, hanno contribuito a questo meritatissimo premio.

Jaimie Alexander visita l’ospedale pediatrico vestita da Lady Sif

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Oltre ad essere stata a lungo accostata al ruolo di Wonder Woman, che dovrà apparire nel sequel di Man of Steel accanto a Superman Henry Cavill e Batman Ben Affleck, Jaimie Alexander, come sappiamo, è Lady Sif nei film Marvel dedicati al Dio del Tuono Thor.

Per il giorno del ringraziamento l’attrice ha voluto rimettersi nei panni del personaggio. Questa volta, però, il lavoro non centra nulla. Jaimie Alexander ha infatti fatto una sorpresa ai bambini ricoverati al Children’s Hospital diLos Angeles, passando qualche ora in compagnia dei ragazzi. L’attrice, vestita da Lady Sif, ha firmato autografi, portato alcuni regali e scattato fotografie con i bambini prestando lo scudo e la spada. Ecco alcune foto pubblicate dalla Marvel:

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Per le news sul film vi segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info sul film nella nostra Scheda Film:  Thor The Dark World.  Vi ricordiamo che nel cast del film vi sono anche: .  Il film esordirà nelle nostre sale il 20 novembre 2013.

Trama:

Il film Marvel Thor The Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film Marvel Thor e The Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, costretto a stringere un’alleanza con lo sleale Loki per salvare non solo il suo popolo e coloro che ama… ma l’intero universo.

Prime novità sul manga di Hayao Miyazaki

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Prime novità sul manga di Hayao Miyazaki

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Avevamo già raccontato di un Hayao Miyazaki nuovamente al lavoro, questa volta su una serie manga (potete leggere qui l’articolo). Arrivano ulteriori novità sul progetto, incentrato sulla figura di alcuni Samurai durante l’era Sengoku, periodo storico che tocca quasi due secoli, tra il 1478 e il 1605, conosciuto come “periodo degli stati belligeranti”. L’era fu caratterizzata da una grossa crisi politica che vedeva il Giappone diviso in tanti piccoli feudi costantemente in guerra tra loro.

A pubblicare l’opera sarà il mensile Model Graphix. Miyazaki ha pubblicamente dichiarato che inizierà a pubblicare appena le prime otto pagine saranno completate. Al momento il manga è in fase di lavorazione, e le pagine completate dal fumettista di Tokyo sono sono solo tre. Non è la prima volta che Model Graphix ospita i manga del regista. Possiamo ricordare, ad esempio, Hikotei Jidai, o L’era degli idrovolanti, da cui è poi stato tratto il celebre anime Porco Rosso.

Sono già mesi che la notizia circolava ed è stato lo stesso Miyazaki a confermare le voci, apparendo in tv con le prime tavole del suo nuovo manga.

Sembra che Miyazaki voglia scrivere diverse storie ambientate nell’era Sengoku, oltre ad altre al momento difficilmente prevedibili e inquadrabili in un genere preciso.

Amy Schumer lavorerà con Judd Apatow in Train Wreck

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Judd Apatow e Amy Schumer. Questa sarà la coppia novità al lavoro nel mondo del cinema. Il produttore, regista, sceneggiatore statunitense (il cui ultimo film da regista è Questi sono i 40) collaborerà con la comica, salita alla ribalta grazie alla sua serie Inside Amy Schumer in onda su Comedy Central, da lei scritta e interpretata.

Amy Schumer ha infatti lavorato alla sceneggiatura originale del prossimo film di Apatow, dal titolo Train Wreck. L’attrice, secondo The Hollywood Reporter, sarà anche la protagonista della pellicola.

Il nuovo progetto di Apatow, Train Wreck, sarà infatti basato su una sceneggiatura originale scritta dalla Schmer che, secondo The Hollywood Reporter, sarà anche la protagonista. L’estro e l’umorismo irriverente del regista saranno quindi accompagnati dalla creatività della Schumer. Il film racconterà la storia di una ragazza, goffa e impacciata, che tra mille disavventure cerca di ricostruire la propria vita.

Al momento si sta svolgendo il casting, nella città di Los Angeles.

Bad Asses, ecco il trailer con Danny Trejo

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Bad Asses, ecco il trailer con Danny Trejo

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Danny Trejo tornerà a vestire i panni di Frank Vega, veterano del Vietnam protagonista di Bad Ass, film low budget del 2012, nel sequel intitolato Bad Asses. Il protagonista s’imbatterà nel caso di Manny, studente del suo Centro Comunitario dove educa i giovani alla boxe, che viene ucciso in una rissa. Frank tornerà per le strade insieme a Bernie, interpretato da Danny Glover. Un nuovo trailer del film è stato rilasciato. Ve lo mostriamo:

Bad Asses è diretto da Craig Moss, responsabile anche del primo film, e sarà distribuito direttamente in home video dalla Twentieth Century Fox Home Entertainment, all’inizio del 2014.

Il primo film, Bad Ass, raccontava la vicenda dell’eroe di guerra Frank Vega, ritrovatosi ai margini della società. Passano quarant’anni e un suo intervento a difesa di un anziano signore nero aggredito da naziskin a bordo di un autobus lo trasforma nuovamente in un eroe Le cose non tardano però a capovolgersi, quando il suo miglior amico Klondike viene assassinato e sembra che la polizia non abbia alcuna intenzione di indagare sul caso.

Lo Hobbit La desolazione di Smaug: intervista a Richard Armitage

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Ormai manca veramente poco all’uscita dell’atteso secondo capitolo Lo Hobbit la Desolazione di Smaug, della nuova trilogia di Peter Jackson tratta ancora una volta dal lavoro letterari di J.R.R. Tolkien. Oggi la Warner Bros ha diffuso la prima intervista ad uno dei protagonisti del prossimo film, l’attore Richard Armitage:

Com’è Thorin quando lo incontriamo in questo film, e quanto è diverso dal Thorin del primo film?

RICHARD ARMITAGE: Penso che una delle cose interessanti di Thorin nella sua impresa sia quando è presente Gandalf, e deve sottostare alla sua autorità. Thorin ha sempre capito che è Gandalf a condurre. Perciò Thorin nel secondo film, quando Gandalf è assente dai Nani, ha finalmente il controllo della situazione. Ma sfortunatamente, sembrano affrontare maggiori difficoltà.

Penso che farsi incarcerare nel Regno dei Boschi dagli Elfi, sia il punto più basso che potevano toccare nell’impresa. Sono privati di ciò che possiedono, di tutte le loro armi e la speranza è perduta. Questo è il fulcro del secondo film per quanto riguarda lo sviluppo del personaggio. Penso che questo sia il momento in cui Thorin si rende conto che Bilbo non è solo uno degli uomini nell’impresa. Ma sarà invece determinate nel recuperare l’Archepietra. Quindi è questo ciò che fondamentalmente vediamo accadere a Thorin in questo arco narrativo, che rappresenta un tassello nell’affermazione del suo successo.

Sulla base di queste premesse, in questo film, Thorin, pone il suo sguardo sulla Montagna Solitaria, la perduta terra natia. Che effetto ha su di lui?

RICHARD ARMITAGE: È così interessante perché è un continuo e complicato tira e molla, di cui ero a conoscenza dal principio, e capire come interpretarlo è stata una grande sfida. L’impresa è il motivo che lo spinge a proseguire. La mappa e la chiave sono i catalizzatori che lo spronano, la promessa del suo Regno, del suo trono, che è molto personale, e la promessa di reclamare tutta la ricchezza per il suo popolo, anche questo è molto personale. Ma al tempo stesso, il terrore e il demone che risiede all’interno della Montagna lo respinge al punto da starne lontano, tanto quanto ne è attratto. È molto complicato, è un momento di forte emotività per loro.

Hai detto che quando avevi iniziato ad interpretare questo ruolo, la fiducia che aveva Peter Jackson nei tuoi confronti ti ha aiutato a trovare il leader che c’è in te, per interpretare Thorin. Come ha giocato questo fattore, nel proseguire questo viaggio?

RICHARD ARMITAGE: Penso dipenda in parte dal trovare il mio amore per il personaggio, perché in principio non lo amavo particolarmente. Spesso non mi trovavo in accordo con il suo modo di essere, ero in contrasto, ma cercavo di difenderlo. Ma penso di aver trovato quel suo tratto che me l’ha fatto amare, come la lealtà verso i suoi uomini e il fatto che sarebbe pronto a morire per loro.

E poi, tornerei al momento in cui raggiungono la Montagna Solitaria, e lui guarda in faccia i suoi compagni d’avventura, i Nani — è un momento fantastico. Ho trovato un altra sfaccettatura di Thorin in quell’occasione, sopraffatta dall’esperienza. Anziché essere tronfio dal trionfo ottenuto, era come se dicesse “l’abbiamo fatto insieme”. Quindi questa è stata la mia motivazione nel film.

Mi puoi raccontare degli elfi che catturano Thorin e la Compagnia nella foresta del Bosco Atro? Come si sente Thorin nei confronti degli elfi?

RICHARD ARMITAGE: È il peggior incubo di Thorin. Intendo, i Nani e gli Elfi in generale hanno avuto un passato alquanto antagonistico. Sono stati in guerra, ma questa è una questione personale. Quando sono stati annichiliti e obbligati a lasciare la Montagna per andare in esilio, Thorin ha alzato lo sguardo in maniera supplice verso Thranduil, quasi chiedendogli aiuto. E Thranduil ha voltato le spalle su tutti loro e ha negato qualsiasi asilo, obbligandoli a vagare nella Terra di Mezzo come vagabondi, per rifarsi una vita sulle Montagne Blu. Non penso sia qualcosa che sia stato in grado di dimenticare.

Perciò essere catturato da loro, portato al cospetto di Thranduil, e rinchiuso in prigione, quello è il momento in cui penso che Thorin tocchi il punto più basso della sua carriera. Ma prima di essere rinchiuso esprime i suoi sentimenti a Thranduil. Gli dice “Questo è ciò che hai fatto al mio popolo. Questo è il motivo per cui c’è antagonismo tra noi e il motivo per cui non ti perdonerò mai”. Quindi, in qualche modo c’è una certa soddisfazione nel poter dire quelle cose, ma nonostante tutto, Thranduil li fermerà e non potranno fare il viaggio quando li rinchiuderà nei sotterranei — dove i prigionieri scopriranno accidentalmente che le serrature sono state ideate e costruite da Nani, e sanno quindi che non riusciranno ad uscire.

Richard Armitage-thorin

 

Come è stato lavorare di nuovo con Peter, l’esperienza è stata uguale o diversa?

RICHARD ARMITAGE: È stata diversa. Penso che tra noi sia accresciuto il senso di fiducia. C’è sempre stato, ma credo che sia molto più evidente quando riprendi a girare con qualcuno. Lavorava in maniera ancor più meticolosa. Abbiamo avuto molte più scorciatoie per arrivare alle cose perché capivo perfettamente cosa voleva, senza che ci fosse bisogno che me lo chiedesse.

Talvolta questa cosa ti coglie di sorpresa. Rientravo la sera immaginandomi come sarebbe stata la scena all’indomani, e la mattina dopo Peter mi diceva esattamente ciò che mi ero immaginato. Mi dicevo “siamo davvero sulla stessa lunghezza d’onda”. Quindi quella è stata una cosa meravigliosa. E nelle ultime due settimane di riprese eravamo io e Peter a lavorare insieme. Ci siamo spinti al limite e siamo riusciti ad andare fino in fondo arrivando all’ultima settimana insieme. Tutto quello che posso dire è che il nostro rapporto è basato sulla fiducia.

Alcuni personaggi appariranno per la prima volta nel secondo film, come Legolas, Tauriel, Thranduil e Beorn. Mi puoi raccontare di come è stato lavorare con Orlando Bloom, Evangeline Lilly, Lee Pace e Mikael Persbrandt?

RICHARD ARMITAGE: Purtroppo l’unico personaggio con cui non ho avuto modo di lavorare è stato quello di Evangeline, anche se a un certo punto siamo nella stessa scena e tra noi c’è uno scambio di sguardi. Ma mi sono molto divertito a lavorare con Mikael, Lee e Orlando.

Avevo una scena incredibile con Lee, che mi ha dato gran soddisfazione interpretare, perché come dicevo prima, è l’occasione di sentire i Nani che rivendicano ciò che gli spetta e non è frequente sentirli in questi termini. Anche con Orlando c’è stata una scena pazzesca dove prende Orcrist da Thorin e crede che Thorin l’abbia rubata dagli Elfi perché Orcrist è una lama elfica.

Lo Hobbit: La desolazione di Smaug, il film

Lo Hobbit: La desolazione di Smaug, secondo capitolo della trilogia uscirà al cinema il 12 dicembre 2013. Lo Hobbit: La desolazione di Smaug è il secondo capitolo della Trilogia di Peter Jackson tratta dall’omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien. La pellicola uscirà il 12 dicembre 2013 in Italia ed è scritto da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del Toro. La terza parte, invece intitolata Lo Hobbit: Racconto di un ritorno è atteso per il 14 Dicembre 2014. Il cast del film comprende Martin Freeman, Benedict Cumberbatch, Ian McKellen, Evangeline Lilly, Luke Evans, Richard Armitage, Elijah Wood, Orlando Bloom, Cate Blanchett, Hugo Weaving, Christopher Lee e Andy Serkis.

Trama: Le avventure di Bilbo Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia, formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago Smaug.

Dietro i Candelabri Steven Soderberg racconta Liberace al cinema

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Dietro i Candelabri Steven Soderberg racconta Liberace al cinema

dietro i candelabri recensione “Troppo gay per il grande schermo”. Con queste parole si è sentito rispondere Steven Soderbergh quando ai produttori di Hollywood propose il soggetto per Dietro i Candelabri, un film sulla vita di Liberace, iconico pianista che tra gli anni ’50 e ’70 fu molto famoso negli Stati Uniti, soprattutto per i suoi eccessi nella vita e nel look, che contrastavano con il suo essere ultraconservatore nel privato, tanto da non uscire mai dal cosiddetto “closet” per tutta la vita.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM DIETRO I CANDELABRI

Soderbergh, in un intervista a Hollywood Reporter, sottolinea come la frase dei produttori lo avesse fatto sorridere, visto che questo film veniva dopo Brokeback Mountain, molto esplicito nella relazione che nasce tra i due cowboy, e soprattutto dopo tutta una cinematografia che in effetti non si era mai curata della “gayezza” del soggetto, come nel caso del Rocky horror picture show, del 1975 o del più recente Piume di struzzo, remake americano de Il vizietto con Robin Williams.

Così mentre il cinema europeo si mostra più libero a mostrare storie e storie d’amore non canoniche con libertà, La vita di Adèle a guidare il gruppo, il paese dove per primo negli ultimi dieci anni è diventato legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso, sembrava non essere pronto alla visione della storia dello showman più importante dei venti anni tra il ’50 e il ’70.

LEGGI LE RECENSIONE DEL FILM LA VITA DI ADELE

dietro i candelabri recensione posterDietro i Candelabri viene quindi portato ai produttori televisivi dove ha un trattamento completamente diverso, la HBO, vedendoci lungo come al solito, lo produce e il film viene poi portato a Cannes nel 2013, trasmesso e poi premiato come miglior miniserie e miglior attore protagonista, Michael Douglas, agli ultimi Emmy awards.

Ma la linea temporale non è così semplice come viene raccontata, la gestazione di Dietro i Candelabri inizia 10 anni fa, subisce uno stop molto lungo perchè Michael Douglas voleva assolutamente avere questa parte, ma, allo stesso tempo, doveva anche combattere il cancro alla gola che gli era stato diagnosticato. Douglas supera la chemio e la cura, al suo fianco, nel ruolo dell’amante mai riconosciuto di Liberace, viene chiamato Matt Damon, che per interpretare il ruolo del ventenne Scott porta tutto il tempo una parrucca, al contrario di Douglas che invece chiede che vengano usati solo i suoi veri capelli.

Insomma una vera realizzazione barocca per questo film, così come fu la vita del pianista: nato da immigrati italo-polacchi (il suo vero nome è infatti Wladziu Valentino Liberace) fu il primo, addirittura negli anni ’40 a proporre i primi videoclip sfruttando la sperimentazione del sonoro da poco scoperto e abbinato all’immagine filmata, e fu il primo a realizzare spettacoli con una vera e propria scenografia di abbellimento: i candelabri del titolo erano infatti presenti ad ogni suo spettacolo, diventando un “prop” ricorrente.

Il film esce nelle sale italiane il prossimo 5 Dicembre, ma chissà se il pubblico nostrano non sia troppo lontano dal conoscere chi sia questo showman americano per apprezzare la pellicola. La fiducia è tutta riposta nelle grandi capacità registiche di Soderbergh e l’attrattiva del binomio Matt Damon – Michael Douglas nel cast.

Dietro i Candelabri trailer

Le ali della libertà recensione del film con Morgan Freeman

Le ali della libertà recensione del film con Morgan Freeman

Le ali della libertà è un film del 1994 diretto da Frank Darabont e con protagonisti Tim Robbins (Andy Dufresne), Morgan Freeman (Red), Bob Gunton (Direttore Norton), Clancy Brown (capitano Hadley).

La trama de Le Ali della Libertà –  Maine, fine anni ’40. Il giovane bancario Andy Dufresne viene condannato a due ergastoli per l’assassinio della moglie e del suo amante. Dufresne, che si proclama innocente, finisce nel carcere di Shawshank. Sarà una lunghissima avventura fatta di violenza e umiliazione, ma illuminata dalla speranza e da una bellissima amicizia.

Il trailer ufficiale di Le ali della libertà

Analisi: Per far respirare a un pubblico di liberi donne e uomini il profumo della libertà, occorre far assaggiare quello amaro della reclusione, della violenza, della dignità che scivola sotto i piedi. Non è facile, ma The Showshank Redemption (tratto dal racconto di Stephen King Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank e rinominato dai “soliti Illuminati” di turno Le ali della libertà), diretto da Frank Darabont, ne è pienamente capace. È, questo, uno straordinario punto di forza. Far scorrere sulla pelle di chi guarda il senso del soffocamento e della paura, ricorrendo alle soluzioni narrative, al montaggio, all’inquadratura, al calibrato utilizzo dei personaggi che popolano la finzione, spuntando fuori dalle oscure quinte del carcere di Showshank. L’assenza pressoché totale di figure femminili – se non in poster, o in un oscuro flashback velato di morte – rende poi tutto il film una prigione psichica e morale ancor più aguzza e ferina.

Le ali della libertà insegna. Educa, alla Speranza e all’amicizia. Senza, abbandonati e spenti, si è perduti. Come il vecchio Brooks, che investito dall’abbagliante libertà, solo, straziato da mezzo secolo dietro le sbarre, dal ritmo della modernità, non regge che pochi giorni: poi, il cappio al collo in una pensione polverosa. La Speranza è luce, e salva quello che scorre sullo schermo, nei paradisi provvisori della nuova biblioteca di Showshank, nella salvezza definitiva che Andy vuole caparbiamente strappare alla vita. Dopo vent’anni di galera, dopo l’ennesima tortura morale inflitta dal Direttore Norton, sadico corrotto che gira con la Bibbia in petto, sacra e travisata base della sua maestosa vergine di ferro.

Le ali della libertà trailerBenché la storia sia ambientata negli Stati Uniti d’America qualche decennio fa è indubbio che, per la tenerezza, la profondità e il realismo con cui è raccontata, riporti vicino al cuore il significato della reclusione, le sorti di chi sta in gabbia oggi. Non è il tema del film – dirlo sarebbe un volgare ridimensionamento da quotidiano militante – ma  sicuramente anche il più ferreo teorico dello “sbatti dentro e ingoia la chiave”, inoltrandosi tra le alte mura di Showshank, può cominciare a credere che dietro le sbarre ci siano degli esseri umani. E la Speranza, per loro, siamo soprattutto noi che stiamo fuori.

Ormai un classico, Le ali della libertà ha riscosso negli anni un successo ampio e trasversale. Non certo perché stimola valori intestinali – non che sia reato – ma perché va a toccare l’umanità che, nonostante tutto, dovrebbe abitare ancora dentro ogni individuo. Magari ben nascosta, ma presente, pronta a farsi interrogare, a ritrovarsi, a riconoscersi.

Le migliori frasi dal film Le Ali della Libertà

  • Uno come me lo trovate in tutte le prigioni. Vi serve qualcosa? Rivolgetevi a me. Sigarette, spinelli, se è questo il vostro genere, una bottiglia di whisky per festeggiare il diploma di vostro figlio; qualsiasi cosa, nei limiti del ragionevole. Sì, signori. Io sono i “grandi magazzini” di questo schifo di posto. (Red)
  • Io credo in due cose: nella disciplina e nella Bibbia. Qui le conoscerete entrambe. Sappiate che l’anima è del Signore, ma il vostro culo appartiene a me. Benvenuti a Shawshank. (Samuel Norton)
  • Tu mangi quando ti diciamo di mangiare, caghi quando ti diciamo di cagare e pisci quando ti diciamo di pisciare! Ficcatelo in quella testa di cazzo, pezzo di merda! (Capitano Hadley a un prigioniero)
  • La prima notte è la più dura. Su questo non c’è dubbio. Ti fanno restare nudo, come il giorno in cui sei nato, con la pelle bruciata e mezzo accecato da quella merda anti-pidocchi che ti sparano addosso. E quando ti mettono nella tua cella, e senti sbattere il cancello, allora capisci che è tutto vero. L’intera vita spazzata via in quel preciso istante. Non ti resta più niente, solo una serie interminabile di giorni per pensare. Molti novizi danno quasi i numeri la prima notte, e ce n’è sempre qualcuno che si mette a piangere. Succede ogni volta. L’unica domanda è: chi sarà il primo? È una cosa buona su cui scommettere, come ogni altra, credo. Io avevo puntato su Andy Dufresne. Mi ricordo la mia prima notte. Dio, quanto tempo è passato. (Red)
  • Hey! Non hai ancora conosciuto nessuno? Non puoi continuare a startene da solo. Tutti hanno bisogno di amici… e io vorrei tanto esserti amico. (Bogs Diamond a Andy)
  • Qui dentro sono tutti innocenti. (Red)
  • Bravo! Più lotti e più mi piace! (Bogs Diamond mentre tenta di stuprare Andy)
  • Stavamo lì seduti, il sole ci picchiava sulle spalle e ci sentivamo liberi. Era come se stessimo asfaltando il tetto di casa nostra, eravamo i signori dell’intero creato. Quanto a Andy, rimase tutto il tempo seduto in disparte, con uno strano sorriso stampato in faccia, e ci guardava bere le sue birre. Voi potreste pensare che lo fece per ingraziarsi i secondini, o magari per farsi qualche amico fra di noi; invece io penso che l’abbia fatto per sentirsi di nuovo come tutti gli altri, anche se solo per poco tempo. (Red)
  • Ancora oggi non so cosa dicessero quelle due donne che cantavano, e a dire la verità non lo voglio sapere. Ci sono cose che non devono essere spiegate. Mi piace pensare che l’argomento fosse una cosa così bella da non poter essere espressa con delle semplici parole. Quelle voci si libravano nell’aria ad un’altezza che nessuno di noi aveva mai osato sognare. Era come se un uccello meraviglioso fosse volato via dalla grande gabbia in cui eravamo, facendola dissolvere nell’aria, e per un brevissimo istante tutti gli uomini di Shawshank si sentirono liberi. (Red)
  • O fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire. (Andy)
  • La speranza è una cosa buona, forse la migliore delle cose, e le cose buone non muoiono mai. (Andy)
  • La cosa strana è che quando ero fuori ero un uomo onesto, dritto come una freccia. Qui in prigione sono diventato un diavolo! (Andy)
  • Io dico che queste mura sono strane: prima le odii, poi ci fai l’abitudine, e se passa abbastanza tempo non riesci più a farne a meno: sei istituzionalizzato… È la tua vita che vogliono, ed è la tua vita che si prendono. La parte che conta almeno. (Red)

Voto 90

Micheal Douglas dall’ombra di Kirk alla luce di Hollywood

Micheal Douglas dall’ombra di Kirk alla luce di Hollywood

Vivere all’ombra di un nome importante, pesante e ingombrante, il nome di un padre diventato mito per intere generazioni, non è mai facile soprattutto se hai intenzione di intraprendere una carriera nel medesimo ambito. Molti penseranno che per Micheal Douglas essere figlio del grande Kirk abbia conseguito vantaggi ed agevolazioni nel raggiungere una certa notorietà, ma rileggendo e rianalizzando la carriera di quest’uomo, ormai quasi settantenne, comprendiamo che forse, probabilmente, non è stato proprio così. Al contrario, Micheal ha dovuto sempre lottare per affermare il proprio talento e per dimostrare al mondo il proprio valore, smentendo coloro che lo consideravano solo un raccomandato.

Micheal Douglas, biografia

Micheal Kirk Douglas nasce a New Brunswick il 25 settembre del 1944; in realtà il suo rapporto col padre Kirk, famosa ed affermata star di Hollywood, verrà ben presto ostacolato dalla separazione tra i genitori (anche la madre Diana Dill era un’attrice) che costringerà il ragazzo a vedere il padre solo durante le vacanze comandate.

E’ evidente che il germe della recitazione è ben radicato nella famiglia Douglas ed il giovane Micheal non sfugge da questa naturale influenza; si dedicherà da subito a studi di recitazione arrivando a laurearsi, all’Università della California, in drammaturgia.

Tornato a New York, Micheal si getterà a testa china nel lavoro di attore trovando però solo piccoli ruoli da semplice comparsa. Con l’inizio degli anni ’70 sarà la televisione a dare il via alla sua ascesa nel mondo dello spettacolo; infatti otterrà ruoli importanti nella serie tv CBS Playhouse, con Tisha Sterling, e soprattutto nel mitico poliziesco Le strade di San Francisco al fianco del grandissimo Karl Malden. Gli anni ’70 si concludono con un’importantissima affermazione che Micheal non otterrà però da attore bensì da produttore; infatti sostituirà proprio il padre Kirk nella produzione del capolavoro di Milos Forman Qualcuno volò sul nido del cuculo del 1975 che gli valse un premio Oscar ed un Golden Globe come miglior film.

Micheal Douglas, filmografia

Nel decennio seguente, Douglas si rende protagonista di una serie di film che lo lanceranno definitivamente come attore affermato e riconosciuto; tra il 1984 e il 1987 sarà protagonista di tre fortunatissimi lavori che avranno un grande successo di pubblico: Alla ricerca della pietra verde e il sequel Il gioiello del Nilo, di cui è anche produttore e che interpreta insieme a Kathleen Turner, oltre al riuscitissimo thriller Attrazione fatale nel quale deve sfuggire alle pericolose ossessioni della bravissima Glenn Close. In questi tre film, che rimangono tra i più amati dal suo pubblico, Micheal Douglas presenta tutto il suo miglior campionario recitativo nel quale abbina ed alterna dramma e ironia come solo i bravissimi attori sanno fare.

Il momento più alto della sua carriera, l’apice assoluto della sua notorietà, arriverà con il celeberrimo Wall Street di Oliver Stone (1987) nel quale interpreta la mitica quanto cinica figura di Gordon Gekko, stereotipo perfetto dello squalo d’alta finanza. Il ruolo di Gekko gli varrà il più ambito dei riconoscimenti: l’Oscar come miglior attore protagonista. Intanto la straordinaria affinità sul set con la bellissima Kathleen Turner porterà all’idea di un nuovo film con i due per protagonisti: La guerra dei Roses, spassosissima commedia sui difficili rapporti coniugali tra un uomo ed una donna in procinto di separarsi.

Gli anni Novanta sono caratterizzati da altri due grandi successi di pubblico: Basic Instict, thriller pregno di sequenze ardite e alquanto discinte che non fanno che aumentare i “rumors” relativi ad una sua vita sessuale piuttosto turbolenta e frenetica, quindi Un giorno di ordinaria follia bellissimo film drammatico diretto nel 1993 da Joel Schumacher in cui Douglas interpreta mirabilmente il personaggio di William “Bill” Foster, un normalissimo impiegato della middle-class americana che perso famiglia e lavoro decide di imbracciare un fucile da guerra e spargere il panico per la città. Un film di denuncia importante in cui Micheal dimostra, come mai in precedenza, straordinarie capacità recitative anche in ambito drammatico. Nel corso dell’ultimo decennio la carriera di Micheal aveva segnato un altro importante tassello con l’interpretazione nell’ottimo thriller a sfondo politico-sociale Traffic di Steven Soderbergh (2000) e solo quattro anni dopo, il mondo del cinema lo tributa con il Golden Globe alla carriera.

Il 2010 è l’anno in cui Stone gli chiede di re-indossare gli eleganti e costosissimi abiti di Gordon Gekko per il sequel di Wall Street – il denaro non dorme mai; purtroppo è anche l’anno di un’altra e ben più sconvolgente notizia, rivelata in diretta tv al David Letterman Show, in cui annuncia di avere un tumore alla gola. Grazie a delle cure tempestive e all’amorevole aiuto della bellissima seconda moglie, l’attrice Catherine Zeta-Jones, sposata nel 2000, Micheal è riuscito a sconfiggere il male dopo sei mesi di terapie che lo hanno portato a perdere sedici chili. A dimostrazione di una guarigione ormai completa, ci sono i due film in prossima uscita in questi mesi: Last Vegas, commedia diretta da Jon Turteltaub e il discusso Supermensch: the legend of Shep Gordon di Mike Myers, in cui si proporrà in “vesti” quantomeno inedite e particolari.

Particolarmente lieti di ritrovarlo sul grande schermo chiudiamo ricordando che, sebbene spesso molto chiaccherato per pettegolezzi più o meno fondati riguardanti le sue personalissime abitudini sessuali, di Micheal Douglas si pubblicizza decisamente meno l’impegno filantropico che, da anni, lo vede impegnato in prima linea. La “Micheal Douglas Foundation” è un’associazione no-profit che da molti anni è impegnata in nome della pace, dei diritti umani e del disarmo nucleare, tanto da aver ricevuto un riconoscimento dallo stesso ex segretario dell’ONU Kofi Annan.

Buon Compleanno Ridley Scott

Buon Compleanno Ridley Scott

Non ha bisogno di presentazioni Ridley Scott (“Sir” dal 2003 per volere di Sua Maestà la Regina), uno che con quasi 50 anni di carriera ne ha fatte di ogni, e non ha di che lamentarsi, visto il successo planetario di molte sue pellicole (ci si è comprato casa a Londra, a Los Angeles e in Francia).

Tutto inizia con gli studi di fotografia, che portano il giovane Ridley a lavorare prima come scenografo, poi come regista, per la BBC. Nel ‘68 fonda insieme al fratello Tony (morto suicida nel 2012) la propria casa di produzione e comincia a realizzare spot, finché non debutta al cinema con I duellanti (1977).

Due anni dopo ecco Alien, sci-fi di culto che terrorizzerà generazioni di spettatori e trasformerà in icona l’eroina Ellen Ripley – il personaggio di Sigourney Weaver non è che il primo di una serie di donne tostissime plasmate dal regista, come le ribelli Thelma e Louise, e l’indistruttibile soldatessa Jane. Forte del successo spaziale di Alien, Mr Scott ritenta con la fantascienza affidandosi all’esperto Philip K. Dick, ma il nuovo lavoro, Blade Runner, non esalta al box-office: ci vuole un po’ perché venga considerato un classico e uno dei film di genere più influenti nella storia del cinema, soprattutto per l’ambiente urbano futuristico, tra i più imitati ancora oggi. Con due pietre miliari in saccoccia, Ridley può fare ciò che vuole: dal fantasy Legend (con un imberbe Tom Cruise), al poliziesco Black Rain – Pioggia sporca; dal dramma femminile di Thelma & Louise, allo storico 1492 – La scoperta del paradiso, fino alle avventure de L’Albatross e al militaresco Soldato Jane.

Poi il Duemila, il rilancio di Scott, che col peplum Il gladiatore porta a casa l’Oscar per il miglior film, che si aggiunge a quello per il protagonista Russel Crowe. Il valoroso Massimo Decimo Meridio, che basta un segnale che ti scatena l’inferno, inaugura il sodalizio di Sir Ridley con l’attore australiano, eroe ufficiale del regista con ben 4 collaborazioni tra il 2006 e il 2010: il sentimentale Un’ottima annata, il testosteronico American Gangster, lo spy-drama Nessuna verità e il sempreverde Robin Hood. Nel frattempo Scott ha riportato al cinema Hannibal (the Cannibal), ha fatto la guerra (Black Hawk Down) e pure Le crociate, ha smascherato Il genio della truffa e si è inventato un sequel-prequel per Alien, Prometheus. Ora sta per tornare sugli schermi con The Counselor: niente Russel a sto giro, ma ce ne faremo una ragione. E intanto ci facciamo anche un bel pezzo di torta. HAPPY BIRTHDAY SIR!

Le Tartarughe Ninja: Alan Ritchson parla di Raffaello

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Alan Ritchson durante il tour promozionale del film Hunger Games La ragazza di fuoco ha parlato anche del suo prossimo personaggio Raffaello nell’atteso reboot Teenage Mutant Ninja Turtles in Italia  Le Tartarughe Ninja, attualmente in post-produzione.

L’attore ha detto che Raffaello sarà: La testa calda del gruppo. Lui è veloce e possiede un forte temperamento, è sempre pronto ad agire. E’ il mono riflessivo del gruppo riguardo ai sentimenti e le emozioni sugli umani. Questo è quello che posso dirvi riguardo al suo carattere come persona. In questa nuova storia capiremo che tipo di persone sono (Tartarughe) e da dove sono venuti, e come si sono formati. Emozioni e sensazioni come l’abbandono o il tradimento, sono tutti sentimenti umani reali che sono contenuti all’interno del loro mondo. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro di creazione e di inizio per  il mondo delle Tartarughe Ninja.  

Poi l’attore si sofferma sulla sua precedente esperienza di riportare in vita un personaggio dei fumetti (interpretò Aquaman in Smallville): “Credo che per quanto riguarda Ninja Turtles, ho già interpretato un eroe di fumetti prima di questo film, quindi ho già avuto un’esperienza del genere, il tentativo di portare in vita un personaggio dalla carta. E’ difficile perché un fumetto può durare un decennio. Le modifiche del materiale originale e le identità di questi personaggio spesso cambiano, coe ad esempio Superman nel fumetto n.981. che è totalmente diverso dal ragazzo visto nel numero uno. 

Tartarughe Ninja è diretto da Jonathan Liebesman e prodotto da Michael Bay. Vede nel suo cast Megan Fox (April O’Neil), Alan Ritchson (Raffaello), Noel Fisher (Michelangelo), Jeremy Howard (Donatello), Pete Ploszek (Leonardo), William Fichtner (Shredder) e Danny Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale USA dal 6 giugno del 2014.

The Secret Service: Michael Caine e spoiler nelle foto dal set

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Arriva una nuova serie di immagini dal set del prossimo adattamento di The Secret Service di Mark Millar che come già accaduto per l’adattamento di Kick-Ass alla regia c’è il regista Matthew Vaughn. Le immagini oltre a mostrarci il personaggio del leggendario attore ci rivelano anche alcune scene che potrebbero contenere grossi SPOILER.

Tutte foto del film nella nostra foto gallery:

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The Secret Service vede protagonista un piccolo criminale originario dei sobborghi di Londra (interpretato da Taron Egerton) che viene reclutato dallo zio (Colin Firth) e portato in una scuola di spie che forgia raffinati e sofisticati gentlemen alla 007. Vaughn ha firmato la sceneggiatura del film insieme a Jane Goldman e ne sarà anche il produttore tramite la sua Marv Films. Il Secret Service è impostato per uscire il 14 Novembre 2014 negli USA.

Godzilla: Elizabeth Olsen parla del suo personaggio

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Godzilla-elizabeth_olsenElizabeth Olsen è certamente una delle attrici giovani più ricercata del momento. Infatti, la Olsen più timidi della famiglia dopo la sua ottima prova nel film La fuga di Martha ha attirato l’attenzione degli addetti ai lavori , tanto da farle ottenere ruoli in film importanti. L’attrice durante la promozione del suo nuovo film (il remake di Old Boy di Spike Lee) ha rilasciato a AICN alcune dichiarazioni in merito al suo personaggio nell’atteso remake di Godzilla, che la vedrà al fianco di un altro giovane attore in ascesa, Aaron Taylor Johnson, nel quale interpreta la moglie dell’attore. Alla domanda di cosa bisogna aspettarci da questo nuovo film, la Olsen con ironia ha risposto:

GUARDA IL TEASER TRAILER DEL FILM

“Attori che scappano o che puntano gli occhi verso il cielo per due ore.” scherza.. “Lo faccio una volta. E ‘il film di Aaron Taylor-Johnson, siamo tutti in qualche modo collegati al personaggio di Aaron. Lui è la fulcro centrale, e io interpreto la moglie, e anche la persona che tiene tutti un po’ su a San Francisco. Sono un infermiere e  il mio compito è prendersi cura delle persone in questo caos. GODZILLA è un film così meritevole, è davvero  un buon remake americano, e spero davvero che il pubblico apprezzerà quello che abbiamo fatto. “

LA PRIMA FOTO CHE RITRAE IL MOSTRO PER INTERO

 

Godzilla,  il nuovo atteso remake diretto da Gareth Edwards che vede protagonista un cast d’eccezione composto da  e .

GUARDA LA PRESENTAZIONE AL COMIC CON 2013

Tutte le foto del film nella nostra fotogallery:

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Il nuovo Godzilla, targato Legendary Picture, è un remake dell’omonimo film del 1954 di  Ishirō Honda. Akira Takarada, protagonista del film originale, dovrebbe avere anche una piccola parte in questa rivisitazione, ben sessant’anni dopo la sua intepretazione. Scritta da Max Borenstein, che ha rielaborato uno script di David S. Goyer, e David Callaham, Godzilla sarà il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel 16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.

Vi ricordiamo che Godzilla è atteso per il 2014 nelle sale di tutto il mondo.

Fonte: AICN

Babbo Bastardo Billy Bob Thorton conferma il sequel

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Babbo Bastardo Billy Bob Thorton conferma il sequel

babbo bastardoSe le strade del centro città si stanno già addobbando con le lucine di Natale, anche il cinema sta cominciando a sistemare i suoi film natalizi, e oltre alle pellicole che vedremo nelle prossime settimane al cinema, ecco arrivare anche una notizia proprio su un film tipicamente natalizio. Il film del 2003 Babbo Bastardo, in cui l’attore Billy Bob Thorton interpreta un Babbo Natale decisamente atipico, avrà un sequel le cui riprese cominceranno nel 2014. A dare conferma della notizia lo stesso protagonista:

“E’ stato molto difficile cercare di trovare la giusta sceneggiatura. Abbiamo vagliato tre o quattro stesure, ma sembra che ci siamo quasi. Poi ci sono da delineare gli affari, e tutti i dettagli di cui non capisco nulla, ma in un modo o nell’altro, il sequel ci sarà e l’idea è di girarlo il prossimo anno. Non batteremo mai il primo film, ma ci andremo vicini. “

L’idea di un sequel nacque già quando Babbo Bastardo uscì al cinema, ma il regista Zwigoff aveva sempre rifiutato specificando che non era interessato ai sequel.

Il film questa volta sarà diretto da Steve Pink su una sceneggiatura di Doug Ellin, creatore di Entourage.

Fonte: WP

Michael Bay promette: niente sciocchezze in Transformers Age of Extinction

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Durante la visita di Yahoo sul set dell’atteso Transformers Age of Extinction, il regista Michael Bay oltre a rivelare nuovi particolari sulla trama del film e conferma che non sarà un reboot.

Per quanto riguarda la trama, ha rivelato che Mark Wahlberg è un inventore stravagante e che a differenze del precedente capitolo, il suo personaggio e quello di Stanley Tucci saranno coinvolti nella battaglia finale. Ma la cosa più divertente e rassicurante per in fan del franchise è senza dubbio l’ammissione che forse si è cazzeggiati un po’ troppo e che promette di fare un film meno sciocco. A tal proposito il regista usa il termine “goofiness”.

«Volevo che il primo Transformers non fosse troppo figo, mentre questo è molto più  elegante e cinematografico. Non voglio scemenze né momenti sciocchi o goffi, come ci era accaduto con l’ultimo. Non dico che questo capitolo sia un reboot, ma di sicuro è un capitolo nuovo e completamente diverso dai precedenti».

Tutte le foto ufficiali:

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 Transformers Age of Extinctionsarà diretto nuovamente da Michael Bay con protagonisti: Jack Reynor, Nicola Peltz e Kelsey Grammer. Vi ricordiamo che per tutte le news sul film potete consultare il nostro speciale: Transformers 4. Mentre per le info utili sulla pellicola c’è la nostra Scheda Film:  Transformers Age of Extinction. Le riprese cominceranno in giugno e la pellicola uscirà negli Stati Uniti il 27 Giugno 2014.

Piccole anticipazioni sulla trama. Il film comincerà dove è finito il terzo capitolo, in un mondo in cui nonostante la minaccia dei Deception è stata debellata, l’umanità ne è uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto, quando alcuni  uomini potenti, cercando di studiare la tecnologia dei robot alieni.

Fonte: yahoo via comicbookmovie 

Il Millennium Falcon è già pronto per il decollo in Star Wars Episodio VII

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Yahoo Movie ha riportato la notizia che il Millennium Falcon, leggendario velivolo spaziale pilotato da Han Solo con l’aiuto del prezioso Chubecca, apparirà in Star Wars Episodio VII. Anzi, il sito specifica che la navicella spaziale è già stata costruita e si prepara ad accogliere un equipaggio del quale non conosciamo ancora i componenti.

STAR WARS EPISODIO VII R2 D2 CONFERMATO NELLA STORIA

Millennium Falcon 2A quanto pare però non si tratta di una riproposizione del ‘classico’, piccolo e veloce Falcon, ma di una versione aggiornata, più grande rispetto a quella della trilogia originale di Star Wars. Stando alle voci di un insider, il Falcon sarebbe già stato costruito, sia esternamente in scala 1:1 che internamente, ed è pronto per essere spostato negli studi di Pinewood dove la Lucasfilm e la Bad Robot hanno pianificato le riprese.

Tuttavia, fino a che Disney o Lucasfilm non confermeranno il ritorno del Falcon, il rumor resterà tale. Tuttavia, considerando che Harrison Ford ritornerà ad interpretare Han Solo, è anche molto probabile che con lui ritornerà anche il suo mezzo di trasporto interstellare preferito.

JASON FLAMING HA PUBBLICATO LA FOTO DELLO SCRIPT

La pre-produzione di Star Wars Episodio VII è entrate nel vivo già da molte settimane. Vi ricordiamo che Star Wars Episodio VII uscirà al cinema nel 2015, per la regia di J.J. Abrams, basato su una sceneggiatura di J.J. Abrams e Lawrence Kasdan. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia targata Disney vi segnaliamo il nostro speciale: Star Wars. La scheda del film: Star Wars: Episodio VII.

Fonte: Yahoo via CBM

La casa sul lago del tempo: recensione del film con Keanu Reeves

La casa sul lago del tempo: recensione del film con Keanu Reeves

La casa sul lago del tempo è in film del 2006 diretto dal regista; nel cast del film protagonisti Keanu Reeves, Sandra Bullock, Dylan Walsh e Christopher Plummer.

In La casa sul lago del tempo  – la dottoressa Kate Foster abbandona la sua splendida casa sul lago per trasferirsi a Chicago, dove ha trovato lavoro. Prima di partire, la donna lascia un biglietto nella cassetta postale, riservato all’inquilino che occuperà l’edificio dopo di lei. Lui è Alex Wyler, un architetto problematico il cui padre, un uomo dedito solo al lavoro, progettò, in passato, l’abitazione. Inizia un serrato scambio di corrispondenza tra i due, che, poco tempo dopo, scopriranno di non essere divisi solo spazialmente, ma anche temporalmente, da un intervallo di due anni. Kate scrive e vive nel 2006, mentre Alex le risponde dal 2004. Il film, che si incentra tutto su questa strana storia d’amore, riserva un finale simile a quello di un lungometraggio molto diverso, e cioè il primo Ritorno al Futuro.

La casa sul lago del tempo, il film

la casa sul lago del tempo recensione

Analisi: Se non amate i film romantici con la R maiuscola o se vi aspettate la coppia Reeves-Bullock elettrizzante alla Speed maniera, l’opera del regista Alejandro Agresti non fa per voi. I protagonisti si innamorano anche se non si sono mai visti.

L’attrazione sboccia solo ed esclusivamente tramite parole, sentimenti ed emozioni che i due si scambiano nel corso delle lettere. Questa caratteristica dona all’intero lungometraggio un sapore molto retrò (viene citato anche il romanzo Persuasione di Jane Austen, scrittrice di un’epoca in cui, per dimostrare di essere fidanzati, bastava avviare una corrispondenza serrata) se solo non ci fosse la particolarità dello scollamento temporale.

Quest’ultima fa sì che La casa sul lago del tempo entri nella rosa delle storie in cui è la forza del destino a guidare gli eventi, più che le conseguenze delle azioni dei protagonisti. Kate e Alex “si incontrano” solo in scene costruite dal regista per presentare una sorta di mondo parallelo, in cui tutto va come dovrebbe andare e in cui non ci sarebbero ostacoli per la realizzazione del sogno d’amore dei due.

L’andamento del film e l’atmosfera surreale e paradossale che avvolge il tutto, istituisce dei collegamenti con altre trame, come quella de I guardiani del destino di George Nolfi – anche se Matt Damon ed Emily Blunt si trovano a vivere lo stesso periodo storico e fanno di tutto per impedire al Fato di separarli – e, in parte, di Se mi lasci ti cancello, nonostante lo stile completamente diverso dei due registi e, purtroppo per Agresti, la netta superiorità dell’opera di Michel Gondry.

Ottima la colonna sonora (tra le punte di diamante, da segnalare Nick Drake, Paul McCartney e Carole King) e anche alcuni brani inclusi nel film (O Pato di Stan Getz e Chiamami adesso di Paolo Conte). Nonostante questo punto a favore, fu proprio criticato l’eccessiva presenza della melodia che fa assomigliare l’intreccio a un susseguirsi di videoclip zuccherosi.

Infine è necessario sottolineare che La casa sul lago del tempo si ispira al film del regista Hyun-seung Lee, intitolato Mare, ma, come scrisse ai tempi anche il sito FilmUp, non si sa se il coreano si sia ispirato al film televisivo Lettera d’amore del regista Dan Curtis, famoso per aver diretto la pluripremiata serie Venti di guerra. In Lettera d’amore veniva  infatti descritto il rapporto epistolario tra un cittadino americano e una donna vissuta 134 anni prima. Gli interpreti erano niente meno che Campbell Scott e Jennifer Jason Leigh.

La casa sul lago del tempo – trailer del film

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