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Iron Man 3: un nuovo sito virale per il film

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Iron Man 3: un nuovo sito virale per il film

Mancano circa due mesi all’uscita al cinema di Iron Man 3 e oggi la produzione Marvel del film ha aperto un nuovo sito virale che fa accrescere la curiosità intorno al film già molto atteso.

Nel sito, BecomeIronMan.com, non ci sono informazioni chiare sul film, a parte richieste di aspiranti cavie per esperimenti per i quali sono aperte le istruzioni.

Chissà cosa ci riserverà questo sito, e soprattutto chissà in che misura si inserirà nella trama del nuovo film dedicato all’amattissimo Iron Man, ancora una volta interpretato da Robert Downey Jr.

Vi ricordiamo che Iron Man 3 sarà in 2D, 3D e IMAX  e uscirà in USA il 3 maggio 2013. Diretto da Shane Black vede protagonisti Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce, Don Cheadle, Rebecca Hall, Paul Bettany, Ben Kingsley, e Jon Favreau.

The Amazing Spider-Man 2: prima sneak peak

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Ecco la primissima Sneak Peak di The Amazing Spider-Man 2, brevissimo video in cui possiamo notare rapidamente un piccolo dettaglio del nuovo costume dell’uomo ragno

A seguire anche la foto pubblicata oggi da  che raffigura lo stesso dettaglio.

 

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Vi ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti  e  ai quali si aggiungono  in Electro, ​​ nei panni di Mary Jane Watson e   come Harry Osborn. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-Man 2. Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-Man 2. La pellicola è diretta ancora una volta da  su una sceneggiatura di   ed uscirà il 2 Maggio 2014.

 

 

Al via progetto ‘videofoniamo Italia’, per valorizzare il territorio italiano

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logo video okIl racconto e la valorizzazione del territorio italiano attraverso le immagini del cinema e dei nuovi strumenti di comunicazione digitali sono la motivazione del progetto

Due sceneggiatori per il reboot de La Mummia

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boris-karloff-la-mummiaLa Universal Pictures vuole con tutte le sue forze realizzare un reboot de La Mummia, lo storico film che vide protagonista Boris Karloff. A quanto detto dai portavoce

Tony Stark e Pepper Potts augurano buon San Valentino

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Tony Stark e Pepper Potts augurano buon San Valentino

Guarda  anche gli auguri di San Valentino da parte di Iron Man/Tony Stark e Pepper Potts, prossimi protagonisti di Iron Man 3.

Vi ricordiamo che Iron Man 3 sarà in 2D, 3D e IMAX  e uscirà in USA il 3 maggio 2013. Diretto da Shane Black vede protagonisti Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce, Don Cheadle, Rebecca Hall, Paul Bettany, Ben Kingsley, e Jon Favreau.

Trailer vietato per Trance di Danny Boyle

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Trailer vietato per Trance di Danny Boyle

Vincent-Cassell-trance

La Fox Searchlight ha svelato un nuovo trailer di Trance, film diretto da Danny Boyle che vede protagonisti  e .

Beautiful Creatures: recensione del film di Richard LaGravanese

Beautiful Creatures: recensione del film di Richard LaGravanese

Il regista e sceneggiatore Richard LaGravanese adatta la storia tratta dal libro Beautiful Creatures – La Sedicesima (in Italia La Sedicesima Luna edito da Mondadori) di Kami Garcia e Margaret Sthol. La storia racconta dell’amore tra una maga, Lana Duchannes e un mortale, Ethan Wate, ma ciò che ostacola la loro unione è una maledizione, antica quanto la cittadina di Gatlin, realtà chiusa e pettegola nel sud Carolina, ed un destino a cui Lana sembra non possa sottrarsi.

In Beautiful Creatures le dinamiche della storia vengono caratterizzate da una buona prima parte in dialoghi ironici sulle usanze del posto viste dall’occhio cinico ma ottimista di Ethan che assumono connotazioni sempre più sospette e dark mentre incontra e cerca di conquistare Lana, nel mentre la storia richiama il conflitti adolescenziali ma alleggeriti dall’intramontabile tema della lotta tra il bene e il male. Con il proseguire della storia si aggiungono le sfumature della redenzione che cercano personaggi come Malcom, nel aver vissuto nelle tenebre, oppure di protezione come Amma nei confronti di Ethan e Malcolm per Lana, ma il sentimento che emerge più di tutti è il sacrificio, incanalato in diverse intenzioni ma che hanno conferito una sorta di veridicità nella storia.

Tra gli attori spicca la freschezza di Alden Ehrenrich, convincente nel ruolo di Ethan, il ragazzo più popolare della scuola che sogna qualcosa di diverso grazie ai viaggi che percorre leggendo tutto ciò che gli capita a tiro e Alice Englert, conscia e forte nella veste della maga ma incerta e fragile sul suo futuro. Jeremy Irons da conferma di essere grande attore di scena, infatti, in numerosi primi piani riesce a trasmettere la promiscuità del personaggio, che trova il massimo della sua estensione nella scena della chiesa con Emma Thompson, quest’ultima, nella duplice veste di Signora Lincoln e Seraphine, ruoli chiave che riesce a differenziare grazie al lavoro sulla voce e sulla differenza di postura, tra una signora bigotta e una potente maga delle tenebre. Altro personaggio su cui c’è un profondo lavoro è quello di Ridely interpretato da Emmy Rossum, che essendo una sirena gioca molto sul look e sul modo di porsi con gli uomini, simpatiche sono le rievocazioni a Rita Hayworth e Marilyn Monroe.

LaGravanese dirige con consapevolezza e senza cercare di deludere le aspettative del best seller, mantenendo in rilievo l’essenza della storia ben equilibrata dagli effetti visivi e speciali che una storia di Maghi richiede. Un racconto posato per raccontare l’ennesima declinazione della grande storia di Giulietta e Romeo ma lungi da essere il successore di Twilight o altre saghe per teenager, ma rientrando comunque nella categoria di quelle storie d’amore tra immortali che nell’ultimo decennio sono sempre più protagoniste sul grande schermo. Sicuramente i due attori e la trama riuscirà a ritagliarsi un pubblico e un seguito di fan tutto suo. Dal 21 Febbraio al cinema.

Hugh Laurie villain in Tomorrowland con George Clooney!

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HughLaurieSarà l’attore Hugh Laurie ad interpretare il Villain nell’atteso Tomorrowland, il nuovo film di Brad Bird scritto da Damon Lindelof e Jeff Jensen e prodotto dalla Disney.

Uscite al cinema del 14 febbraio 2013

Uscite al cinema del 14 febbraio 2013

blue_valentineBlue Valentine – Sposati da diversi anni, Cindy e Dean attraversano una fase critica del loro matrimonio. Cercando di superare i problemi, proveranno a recuperare quelle emozioni e quella vitalità che li aveva fatti innamorare in un susseguirsi di ricordi tra passato e presente.

Road to Oscar 2013: ecco i nominati per il migliore attore protagonista

Il due volte Premio Oscar Marlon Brando diceva “Capire il pieno significato della vita è il dovere dell’attore, interpretarlo il suo problema ed esprimerlo la sua passione” quest’anno ne abbiamo vista molta da parte dei cinque candidati all’oscar nella categoria Miglior Attore protagonista.  Come raramente si è visto negli scorsi anni, i candidati Daniel Day-Lewis, Denzel Washington, Joaquin Phoenix, Hugh JackmanBradley Cooper arrivano alla serata più importante del cinema con metodi e approcci all’interpretazione del personaggio completamente diversi e con sceneggiature che spaziano tra scenari contemporanei, passati o storici; così come nei, generi che vanno dalla commedia, per passare al thriller fino al musical.

Daniel Day Lewis per LincolnIl Principale e indiscusso favorito di quest’anno è Daniel Day-Lewis per Lincoln di Steven Spielberg acclamato da tutta la stampa internazionale e già vincitore del New York Film Critics Circle Awards, dello Screen Actors Guild Award, del Golden Globe e del BAFTA di quest’anno. Il talento dell’attore londinese è stato ha già riconosciuto dall’Academy, conferendogli per ben due volte l’Oscar per Il Petroliere e Il mio piede sinistro. L’interpretazione di Abraham Lincoln è stato un vero è proprio studio sul sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America, una trasformazione aiutata dal trucco ma sopratutto dal metodo dell’attore che ha cercato di portare dall’interno verso l’esterno lo spirito e il mistero di questo uomo politico, dotato di una comunicazione universale, puro negli ideali e ferreo nelle decisioni ma bilanciato dall’essere padre e marito con un passato difficile. L’intera vita del presidente è stata adattata nella voce e nei gesti di Day-Lewis con tale grazia e sofisticatezza da essere molto vicino al reale. Sullo sfondo di una nazione devastata della guerra civile americana, riesce a restituire tutte le perplessità e i dubbi del leader per eccellenza.

Denzel Washington per FlightAltra testa coronata dagli Oscar è l’altro due volte premio Oscar, Denzel Washington per Flight di Robert Zemeckis, già vincitore per film quali Glory – Uomini di Gloria e Tranning Day. Quest’anno interpreta il pilota d’aerei Whip Whitaker, alcolista e cocainomane, che si ritrova ad essere eroe per aver realizzato un atterraggio fortuito su un campo, salvando numerose vite e realizzando l’impossibile. Washington propone un ritratto, un vero e proprio studio del carattere in cui lui è specialista, come ci ha dimostrato nella sua lunga carriera d’attore. Il suo personaggio è ad un costante bivio tra quello che vuole essere è quello che in realtà è, alla presa con le tentazioni più profonde dell’animo umano regalando così, un interpretazione tanto complessa quanto contemporanea e riconducibile a un antieroe moderno alla continua ricerca della propria strada che deve passare inevitabilmente dalla pena, per sperare in un perdono.

Joaquin Phoenix per The MasterLa terza nomination di quest’anno, arriva direttamente dalla 69° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Joaquin Phoenix per The Master di Paul Thomas Anderson è già vincitore della Coppa Volpi a pari merito con il suo collega-maestro di scena Philip Seymour Hoffman. Phoenix è già alla sua terza nomination, dopo Quando l’amore brucia l’anima e Il Gladiatore. Nel ruolo di Freddie Quell interpreta un veterano di guerra che ritorna in patria e ha serie difficoltà ad accettare una vita normale nascondendo le sue paure nella dipendenza da alcool. Un personaggio profondamente istintivo e iracondo, che ha richiesto un interpretazione per lo più fisica segnata da una postura curva e a volte claudicante e trascinando le parole in un viso deformato e segnato dagli eccessi di una vita troppo segnata dagli eventi. Phoenix è di fronte a una delle sue massime interpretazioni racchiudendo una metafora oscura sugli effetti del capitalismo Americano arricchita da una relazione succube con il suo maestro che sembra volerlo iniziare ad un nuovo stile di vita e in realtà è solo un fuoco fatuo.

i-miserabili-film-hugh-jackmanIl quarto in lizza e per la prima volta nominato dall’Academy è Hugh Jackman in Les Misérables di Tom Hopper, il musical è una storia ricca di temi, in cui la rivoluzione e la vita sociale dell’epoca danno lo spunto allo scrittore Hugo di intrecciare sentimenti d’amore, di lotta e libertà per affermare il proprio individuo. Jackman ci regala una prova d’attore a tutto tondo, in cui oltre a recitar cantando, nella parte di Jean Valijean riesce a percorrere l’intera vita di questo personaggio, dedicandosi anche alle trasformazioni corporee, tanto apprezzate dall’Academy. In ogni sequenza attraverso i numerosi primi piami, riusciamo a cogliere la perfetta empatia per ogni altro personaggio che incontra sulla sua strada verso la redenzione, incarnando perfettamente il peccatore che si redime scoprendo la fede in tutti i suoi principi più nobili, Jackman è riuscito a confrontarsi con la struttura di questo personaggio trasmettendoci la stessa nobiltà d’animo e di rigore interiore.

THE SILVER LININGS PLAYBOOKEd infine, come tutti gli anni c’è la gran sorpresa, quest’anno l’Accademy ha scoperto un nuovo Bradley Cooper per Il Lato Positivo  – Silver Linings Playbook di David O. Russell, prima Nomination all’Oscar per l’attore di Una Notte da Leoni e The Words che si ritrova a dover interpretare una commedia sui generis, che raramente porta l’ambita statuetta a casa, eppure il suo Patrick “Pat”Solitano ha convinto nell’interpretazione di un uomo affetto di bipolarità che inseguito al tradimento della moglie e relativa aggressione all’amante, lo ha costretto a essere ricoverato in un istituto psichico e ritrovarsi ad affrontare nuovamente la vita e l’amore. Un uomo iperattivo ed estremamente vulnerabile, a tratti un bambino privo di qualsiasi filtro, attraversa il film con una performance dosata trasmettendo più che la sua condizione, i suoi dubbi, riuscendo a regalare il sorriso e la riflessione nello stesso frame.

Questa come molte altre categorie, sono definite “scontate” secondo i bookmaker americani, la prova di Daniel Day-Lewis ha convinto proprio tutti, anche i suoi stessi colleghi in lizza. Ma l’Accademy si sa, un po’ è nostalgica e un po’ è provocatoria. Quindi, non ci resta che fare le ore piccole il 24 Febbraio e vedere se Daniel Day-Lewis raggiungerà la terza statuetta seguendo i nomi di Jack Nicholson e Walter Brennan oppure sarà qualcun altro ad entrare nella storia 85° Edizione degli Oscar.

Die Hard – Un buon giorno per morire: recensione del film

Die Hard – Un buon giorno per morire: recensione del film

Arriva anche nel Bel Paese il quinto episodio di una delle saghe action più esilaranti degli ultimi trent’anni, stiamo parlando del mattacchione John McClaine (alias Bruce Willis) e di Die Hard, in questo nuovo episodio intitolato Die Hard – Un buon giorno per morire, diretto dal regista John Moore.

Come già anticipato in Die Hard – Un buon giorno per morire, Bruce Willis ritorna a vestire i panni di John McClane, il suo ruolo più iconico, il “vero” eroe con le abilità e l’attitudine a rimanere sempre l’ultimo uomo sul campo. Questa volta, il poliziotto che non fa prigionieri si ritrova veramente nel posto sbagliato al momento sbagliato, dopo aver viaggiato fino a Mosca per aiutare suo figlio, Jack. Con la malavita russa alle calcagna, e in corsa contro il tempo per evitare una guerra, i due McClane scopriranno che i loro metodi contrapposti li faranno diventare degli eroi inarrestabili.

Die Hard – Un buon giorno per morire, il film

Era il 1988 l’anno in cui usciva al cinema per la prima volta Trappola di cristallo, primo volta che l’inossidabile McClaine si improvvisava eroe, vero eroe e protagonista di una saga che racchiudeva in perfetto stile americano azione, tensione e ironia, con un equilibrio invidiabile ed un successo incredibile. Poi fu la volta del secondo e terzo capitolo, legati ad un certo cinema che per stile e per tematiche era profondamente legato agli anni 90’ che rendono ancora oggi i film unici. Nel 2007 invece arriva il quarto capitolo, Die Hard – Vivere o morire, un film accolto con qualche timore ma che ha sorpreso un po’ tutti per l’azione, tensione e divertente ironia, tanto da acclamare a gran voce un quinto episodio che prontamente arriva in questo periodo nelle sale.

Purtroppo però, della saga rimane ben poco e quel cocktail esplosivo fa cilecca. Il limite più grande di Die Hard – Un buon giorno per morire è certamente una regia precaria nella messa in scena delle sequenza d’azione e addirittura esageratamente concitata in alcuni frangenti della storia, con primi piani sempre fuori asse e un continuo mood sporcato che a lungo andare diventa irritante.

C’è da dire che la scelta di John Moore per questo quinto capitolo, sorprese già all’epoca dell’annuncio, e quei timori e quelle paure suscitate dalla sua precedente prova incolore in Max Payne, vengono tutte confermate con la visione del film. Passa quindi quasi in secondo piano anche l’insufficienza di una sceneggiatura che sembra essere improvvisata, seguendo alcuni stilemi troppo reiterati nella recente storia del genere e che hanno ormai assuefatto ogni possibile tipologia di spettatore fruente. Vien da sé che il film si dimostra essere un’incompiuta e poco riuscita continuazione di una storia, o meglio di un personaggio che merita qualcosa di meglio, soprattutto per il buon risultato ottenuto con il quarto capitolo.

L’appello da fare, almeno per chi è fan della saga è quello rivolto ai produttori, che se dovesse esserci (come sembra Leggi qui) un sesto capitolo, che sia degno della saga e che rispetti le aspettative che fino al quarto capitolo il franchise ha confermato.

Valanga di foto romantiche per il remake de La Casa

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Valanga di foto romantiche per il remake de La Casa

Arrivano il giorno di San Valentino una valanga di foto del remake deLa Casa, il film diretto da Fede Alvarez e remake del cult horror del 1981 diretto da Sam Raimi,

The Amazing Spider-Man 2: riprese in un cimitero!

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The Amazing Spider-Man 2: riprese in un cimitero!

Continuano le riprese di The Amazing Spider-Man 2, il sequel del fortunatissimo reebot con  ed . Alcune fonti riportano la notizie dei preparativi di una scena da girare in un cimitero, precisamente al Cimitero Luterano nel Queens, New York. Le riprese inizieranno oggi, quindi non ci resta che aspettare qualche foto rubata dal set.

Vi ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti  e  ai quali si aggiungono  in Electro, ​​ nei panni di Mary Jane Watson e   come Harry Osborn.

Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-Man 2. Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-Man 2. La pellicola è diretta ancora una volta da  su una sceneggiatura di   ed uscirà il 2 Maggio 2014.

 

Peter Dinklage nel cast di X-Men: Giorni di un Futuro Passato

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Peter Dinklage nel cast di X-Men: Giorni di un Futuro Passato

Grande notizia per gli amanti del fantasy e dello sci-fi: l’idolo della serie tv HBO Game of Thrones, Peter Dinklage, è ufficialmente entrato a far parte del cast di X-Men: giorni di un futuro passato. A confermare la notizia è il regista in persona, Bryan Singer, via Twitter:

“Officially like to welcome #PeterDinklage from #GameOfThrones to #XMEN #DaysofFuturePast Very very excited!” “Felice di dare ufficialmente il benvenuto a #PeterDinklage di #GameOfThrones in #XMEN #giornidiunfuturopassato. Molto,molto eccitato!”

L’attore molto amato dai suoi fan potrebbe interpretare Puck, il nano membro della squadra mutante canadese, Alpha Fight. Dinklage si unisce ad un cast già ricco di nomi: Hugh Jackman, Ian McKellen, Patrick Stewart, James McAvoy, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender, Nicholas Hoult, Anna Paquin, Ellen Page e Shawn Ashmore. Il film uscirà il 18 luglio 2014.

Fonte: Superherohype

Nuovo Trailer Italiano di Oblivion con Tom Cruise!

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Nuovo Trailer Italiano di Oblivion con Tom Cruise!

Arriva da MSN il nuovo trailer italiano di Oblivion di Joseph Kosinski. La pellicola prodotta da Disney e scritto da William Monaghan uscirà l’11 Aprile in Italia, cinque giorni in anticipo rispetto agli USA, e vede protagonista l’attore Tom Cruise.

 

Tutte le info del film nella nostra scheda: Oblivion

Chloe Moretz parla della trama di Kick-Ass 2

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Chloe Moretz parla della trama di Kick-Ass 2

Mi sono divertita molto a rivisitare il mio personaggio, che sta crescendo, umanamente e sentimentalmente.” In Kick-Ass 2 Anche Chloë Grace Moretz è cresciuta e siamo sicuri di poterci aspettare molto di più dalla sua Hit Girl, che già nel primo Kick Ass ha conquistato il cuore degli spettatori.

Kick-Ass 2 sarà diretto da Jeff Wadlow e ci racconta il seguito delle avventure da super eroe senza super poteri di Dave, teenager con la voglia di cambiare le cose. Al suo fianco troviamo Mindy, l’energica Hit Girl, interpretata appunto dalla Moretz, che accenna a qualche dettaglio sulla trama: “Vedrete qualche novità nel film. Una cosa è certa: sarà più romantico e pieno di tormenti interiori.” Chissà chi interesseranno questi tormenti interiori! CHe Dave e Mindy possano intrecciare una relazione che vada al di là della semplice amicizia e collaborazione?

Nel cast di Kick-Ass 2 torna Aaron Taylor-Johnson nei panni del protagonista accanto a Jim Carrey, Donald Faison e Christopher Mintz-Plasse.

Iron Patriot nel character poster di Iron Man 3

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Iron Patriot nel character poster di Iron Man 3

Guarda il nuovo poster di Iron Man 3, il prossimo cinecomics che invaderà gli schemi. Protagonista è Iron patriot a volto scoperto, interpretato da Don Cheadle. Il character poster arriva dalla fanpage del film:

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Vi ricordiamo che Iron Man 3 sarà in 2D, 3D e IMAX  e uscirà in USA il 3 maggio 2013. Diretto da Shane Black vede protagonisti Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce, Don Cheadle, Rebecca Hall, Paul Bettany, Ben Kingsley, e Jon Favreau.

Blue Valentine: recensione del film di Derek Cianfrance

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Blue Valentine: recensione del film di Derek Cianfrance

A quasi tre anni dalla sua realizzazione, arriva finalmente nelle nostre sale Blue Valentine, film diretto da Derek Cianfrance e interpretato da Michelle Williams e Ryan Gosling. Che la data di uscita scelta sia proprio il giorno di San Valentino risulta quanto meno curioso considerato che al centro della storia non è l’amore ad essere osannato -di certo non quello a lieto fine- quanto i suoi effetti disastrosi e deleteri sul profondo dell’animo umano e delle sue relazioni.

Il rapporto tra Dean e Cindy, nato all’insegna dell’insicura e frettolosa giovinezza, prende forma sul filo del tempo che passa, in un continuo e nostalgico passaggio dal ricordo di quello che fu – reso matericamente dai colori lievi del 16 mm –  a un presente amaro, frustrato, reso ancor più grigio e freddo dalle riprese in digitale.

Blue Valentine, il film

Ciò che fa ancor più toccante e straziante l’andamento del film è che a sorreggerlo sono solo i due protagonisti, con i loro volti, la loro espressività, le loro drammatiche tensioni e decisioni: indagati dalla regia senza indugio ma con rispetto, nell’intimità del loro fallimento, più di coppia che individuale. Lo dice chiaramente Dean, in una delle scene forse più intense e belle per la verità del racconto, quando accusato dalla moglie di non sfruttare affatto il suo potenziale –in quella stanza d’albergo del futuro– le domanda atterrito “Potenziale di cosa? Di trasformarsi in cosa?”, ammettendo implicitamente a se stesso, forse per la prima volta, di essere da solo, di fronte a una moglie delusa, che non riesce a vederlo per davvero: che lo considera per quello che fa e non per quello che è.

Una coppia che appare fin da subito scomposta, nelle sue così diverse e inconciliabili personalità, cui la cinepresa dedica infatti, separatamente, tempo ed attenzione: lui solare, fiducioso, forse troppo ingenuo; lei più spigolosa, cinica (come dimenticare il “flashback” su quell’atroce barzelletta), ma anche più reale nella sua propensione autodistruttiva e paradossalmente costruttiva al tempo stesso: ha in sé infatti il potere del cambiamento, il bisogno di non fermarsi e accontentarsi mai. Ed è lei a gestire in qualche modo le possibilità della narrazione, a mandare avanti il racconto in cerca della via d’uscita.

Blue Valentine è un film delicato, forse un po’ prolisso nello sviluppo della storia ma di certo personale, raro per la capacità di addentrarsi nelle problematiche non tanto dell’amore, ma del nostro essere umani, inevitabilmente soli ed imperfetti.

Nicolas Cage entra nel cast di Tokarev

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Nicolas Cage sarà protagonista di Tokarev, thriller diretto da Paco Cabezas, regista spagnolo noto in patria, ma all’esordio negli Stati Uniti. La sceneggiatura è stata curata da Jim Agnew e Sean Keller e vede protagonista Paul Maguire (Cage), un ex poliziotto alle prese col rapimento della figlia, legato al suo oscuro passato.

Al momento non è stata fissata una data per l’avvio della produzione: il film è ancora in attesa di qualcuno che ne acquisti i diritti, in occasione dello European Film Market di Berlino. Il titolo Tokarev deriva dal nome di una pistola di fabbricazione russa.

Fonte: Empire

Mark Neveldine dirige The Vatican Tapes

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Un film intitolato The Vatican Tapes lascerebbe immaginare un intrigo clerical- spionistico, magari sullo sfondo della clamorosa rinuncia di Joseph Ratzinger al soglio pontificio, che c’è da scommettere, diventerà ben presto materiale da cinema: tuttavia non è questo il caso, dato che ci troviamo di fronte a un horror, che sarà diretto da Mark Neveldine.

I nastri al centro della vicenda non conterranno inconfessabili segreti sugli intrighi che animano le stanze vaticane, ma la registrazione di un esorcismo. In quest’occasione Neveldine interromperà la  collaborazione con Brian Taylor, suo ‘compare’ nei film della serie Crank e in Ghost Rider: Spirit Of Vengeance; mentre Neveldine sarà alle prese con le presenze demoniache in Vaticano, Taylor si sta occupando dell’adattamento del videogame Twisted Metal.

Fonte: Empire

Daniel Espinosa dirigerà The Racketeer

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Sarà diretto dal regista svedese di origini cilene Daniel Espinosa (Safe House) l’adattamento di The Racketeer, il più recente romanzo di John Grisham, uscito in Italia col titolo di L’ex avvocato.

Il progetto è portato avanti da Fox 2000 e New Regency attende ora uno scrittore che traduca la storia dalla pagina allo schermo. Il romanzo è un tipico legal thriller, stavolta incentrato sull’uccisione di un giudice federale e sul furto di alcuni importanti documenti dalla sua cassaforte; l’unica persona che è a conoscenza del contenuto dei documenti è un ex avvocato finito in carcere che vuole usare quelle informazioni per vendicarsi di chi l’ha incastrato.

In attesa di avere una sceneggiatura dalla quale partire, Espinosa si concentrerà su altri progetti, a partire da Child 44, thriller ambientato all’epoca dell’Unione Sovietica, protagonisti Tom Hardye Noomi Rapace.

Fonte: Empire

Jeremy Bolt produce Beautiful Bastard

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Grazie al successo della serie delle ’50 sfumature’, la narrativa erotica destinata al pubblico femminile sembra diventata la nuova miniera d’oro dell’editoria mondiale; abbastanza prevedibilmente il cinema segue a ruota il trend, con adattamenti a raffica.

A godere di un adattamento per il grande schermo sembra essere destinato anche Beautiful Bastard, romanzo firmato da Christina Lauren (pseudonimo per la coppia formata da Christina Hobbs e Lauren Billings); a portare avanti il progetto è Jeremy Bolt, già produttore di Resident Evil.

L’uscita di “Beautiful Bastard” è in realtà è stata precedente a quella di “50 Sfumature di grigio“: pubblicato online nel 2009, il romanzo rapidamente diventato un fenomeno, collezionando oltre due milioni di download, prima di venire ritirato per la revisione in vista della pubblicazione cartacea.

Protagonista del romanzo è Chloe Mills, che allaccia una relazione di odio / amore col suo capo Bennett Ryan; il successo arriso al romanzo ha già portato a un sequel, Beatiful Stranger, e probabilmente la serie proseguirà.

Fonte: Empire

Sigourney Weaver diretta da Luca Guadagnino in Body Art

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Sigourney Weaver entra nel cast di The Body Artist, tratto dall’omonimo romanzo di Don DeLillo (pubblicato in Italia col titolo di Body Art) e diretto da Luca Guadagnino.

L’attrice affiancherà Isabelle Huppert, Denis Levant e David Cronenberg, in una delle sue rare prove d’attore. Il film è prodotto da Paul Branco, già artefice di Cosmopolis, anch’esso tratto da un’opera di DeLillo; l’originale, pubblicato nel 2011, è stato descritto come una meditazione sul tempo, la percezione e il dolore; nel libro vi sono lunghe sequenze in cui i protagonisti fanno colazione o guardano le riprese di una webcam che inquadra strade deserte in Finlandia; a un certo punto vi è l’apparizione di un giovane uomo in un appartamento (Lavant), una figura che potrebbe anche non essere reale, che arriva a turbare la vita di una dei protagonisti Lauren Hartke (Isabele Huppert), il cui marito (Cronenberg) si è da poco improvvisamente suicidato.

Il cast dei personaggi dovrebbe comunque essere più ampio rispetto a quello de libro, il che porta a credere che nella trasposizione sullo schermo la storia verrà ampliata. Le riprese partiranno la prossima estate in Portogallo.

Fonte: Empire

Amanda Seyfried e Un milione di modi per morire

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Mentre si sta preparando a presentare la cerimonia degli Oscar, Seth McFarlane continua a sviluppare il suo prossimo lavoro, una commegia western il cui titolo dovrebbe essere A Million Ways To Die In The West.

Il regista avrebbe punterebbe ad avere Amanda Seyfried nel cast e le trattative in questo senso sono già cominciate; il film – che McFarlane ha anche contribuito a scrivere e al quale parteciperà anche come attore, oltre a dirigerlo – ha già conquistato la presenta di Charlize Theron.

Protagonista è un mite pastore che viene piantato dalla fidanzata (il personaggio per il quale sarebbe stata contattata Amanda Seyfried) dopo essere scappato di fronte a una sparatoria avvenuta nel suo terreno; per poterla riconquistare, stringerà un patto con la moglie di un noto criminale (Charlize Theron) che gli insegnerà a sparare; trai due si creerà un legame speciale, che però causerà ulteriori problemi quando il fuorilegge tornerà a farsi vivo.

Assieme a McFarlane, hanno scritto la sceneggiatura Alec Sulkin e Wellesley Wild, già suoi collaboratori per Ted; l’avvio delle riprese è fissato per maggio.

Fonte: Empire

Il Principe Abusivo: recensione del film Alessandro Siani

Il Principe Abusivo: recensione del film Alessandro Siani

Ne Il Principe Abusivo In un piccolo Principato del centro Europa,  vive Letizia/Sarah Felberbaum, una principessa che sogna di diventare un’importante filantropa, ma, purtroppo, oggi senza qualche scandalo non si ottiene la fama con cui si raccolgono i soldi per la beneficienza. Preoccupato per la figlia, il Re/Marco Messeri chiede al ciambellano di corte Anastasio/Christian De Sica di aiutarla.

Per far scalpore serve che la principessa s’innamori di uno del popolo, arrivando a rifiutare la corona pur di stare con lui. Scelto il piano, Anastasio cerca l’uomo più miserabile d’Europa, trovandolo in Antonio De Biase/Alessandro Siani, un giovane napoletano che vive a scrocco, facendo da cavia per gli esperimenti farmaceutici. Con l’inganno sarà portato nel Principato e convinto che la principessa, incontrata un giorno per caso, si sia innamorata di lui. Durante il soggiorno al castello, mentre Antonio passa il suo tempo a studiare l’etichetta per essere degno di Letizia, gli faranno visita i suoi amici e sua cugina Jessica/Serena Autieri. L’irreprensibile Anastasio s’innamorerà di lei e per conquistarla chiederà ad Antonio di trasformarlo in un napoletano doc.

Prodotta da Cattleya con Rai Cinema e scritta in collaborazione con Fabio Bonifacci (Diverso da chi?, Benvenuti al Nord), la commedia Il Principe Abusivo è il primo film da regista per Alessandro Siani, comico napoletano che ha raggiunto la popolarità grazie a Benvenuti al Sud di Luca Miniero. Siani qui ripropone il suo essere napoletano col duplice intento di far ridere e di parlare di ricchezza e povertà, mettendole a confronto grazie all’amore tra una principessa e un disoccupato napoletano. L’intento dichiarato almeno era questo, ma non il risultato.

Il tema della differenza sociale e del divario economico, ci vengono mostrati, ma passivamente; la giustapposizione è tra due realtà così agli antipodi, che non basta attribuire al Re vizi e debolezze tipiche dei politici d’oggi per mettere in piedi una calzante allegoria del nostro Paese e del disagio economico che molti stanno vivendo. Sembra che il regista/sceneggiatore si sia preoccupato di trovare più gli spunti comici che quelli narrativi, relegando spesso i personaggi a delle macchiette. La storia segue il percorso classico delle commedie, prende ad esempio le trame di My Fair Lady e de Il Conte Max, cita Cyrano de Bergerac e Cantando sotto la pioggia, ma la struttura del film ha diversi punti deboli e troppo spesso ciò che accade rimane fine a se stesso. Si ride, a volte di gusto, soprattutto perché la comicità di Siani non è volgare ma genuina e spontanea e la sua alchimia con De Sica è tangibile. I momenti romantici che dovrebbero dare un tocco in più alla trama, però, vengono quasi tutti smorzati da un’invadente comicità.

 Il Principe Abusivo diverte, ma non convince, così come Siani/regista, che forse non ha saputo gestire bene il doppio ruolo assunto per questo progetto. Nelle sale dal 14 febbraio.

Oscar 2013: Le locandine della cerimonia

Locandina Ufficiale Oscar 2013

Per l’edizione degli Academy Award di quest’anno, sono state rilasciate da poco online, la locandina ufficiale e dei poster commemorativi realizzati 

Il Principe Abusivo: la conferenza stampa del filmdi e con Alessandro Siani

 “Signori, è stata una notizia incredibile perché oggi è il giorno 11, lui si se ne va il 28, quindi per 16 giorni avremo il Papa abusivo!” Inizia così, con una battuta del comico napoletano sulle dimissioni di Ratzinger, la conferenza stampa de Il Principe Abusivo, primo film da regista per Alessandro Siani, nei panni anche di protagonista. A presentare il film, oltre a Siani, c’erano anche Christian De Sica, Sarah Felberbaum, Serena Autieri, Marco Messeri, Alan Cappelli Goetz, lo sceneggiatore Fabio Bonifacci e il produttore Riccardo Tozzi.

Vieni dal successo dei due film Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, però passare dal ruolo di protagonista a quello di regista/protagonista, deve essere stata una bella responsabilità. Non hai avuto esitazioni? È stata una tua scelta o ti hanno un po’ spinto?

AS Già con Benvenuti al Sud ho sentito il bisogno di lavorare sopra alcune scene e ho potuto collaborare alla sceneggiatura grazie ai produttori Tozzi, Chimenz, Longardi e lo sceneggiatore Massimo Gaudioso, che mi hanno dato carta bianca. Da lì è nata questa mia collaborazione-ombra sulle sceneggiature. Stessa cosa è accaduta con Benvenuti al Nord. Dopo il primo eravamo un po’ tutti preoccupati di fare un sequel, soprattutto perché aveva riscosso molto successo. Nel frattempo mi era venuta semplicemente un’idea, che era proprio quella de Il Principe Abusivo, parlare di ricchezza e povertà; idea che si è sviluppata grazie alle mani sapienti di Fabio Bonifacci. Però Tozzi mi disse di tenerla da parte per il momento e di fare prima il sequel che la gente aspettava. È stato di parola.

All’inizio delle riprese io mi spiegavo a gesti, era una scena veramente comica. Poi, pian piano, avendo anche scritto il film e lavorando con una troupe affiatata, mi sono trovato bene. Sì, certo, per un regista esordiente è preoccupante, ma accanto a me c’era il buon Christian De Sica, al quale potevo chiedere consigli se avevo qualche dubbio, come si fa normalmente un set in cui esiste una collaborazione.

Com’è stata la scelta della coppia De Sica/Autieri per la scena del musical?

AS Serena Autieri è, secondo me, un’attrice bravissima, ed era perfetta, perché nel film volevo fare a un certo punto un musical, volevo che si creasse questa magia. Christian De Sica, che è attore che sa fare tutto (recitare, cantare, ballare) aveva bisogno di un’attrice al suo livello e, attualmente, al suo livello vedo solo Serena Autieri.

Ci parli della sua cinefilia, dei film cui si è ispirato, anche per i vari personaggi.

AS Per quanto riguardo Christian mi sono ispirato a Il Conte Max, perché è un film meraviglioso, italiano. Invece, i film che m’interessavano erano Il Piccolo Lord, Una Poltrona per Due; erano quelle atmosfere che m’interessavano. Volevo fare una commedia in cui non ci fossero parolacce che parlasse di povertà. Naturalmente, nel film si parla di un meccanismo già conosciuto nelle commedie, da My Fair Lady a Il Conte Max, lo stesso Colpi di Fulmini; meccanismi già visti, soprattutto nei film americani. M’interessava proprio prendere da lì, poi però fa sempre la differenza l’approccio che hai con una storia come questa. Il mio è stato come quello dei film americani: la fotografia, non strafare e non essere volgare.

Comunque, sono sempre gli attori che fanno la differenza, con la loro personalità, la loro sensibilità, la regia è fino a un certo punto. Poi Christian aveva un ruolo anche difficile perché doveva essere tenero e per un attore comico è complicato, perché la tenerezza è abbastanza distante dalla comicità. Quando sei più irruento, più sopra le righe, fai più ridere.

Come avete lavorato sui vostri personaggi, che richiamano il cinema del passato, ma ai quali poi voi avete dato una vostra originalità.

SF Alessandro aveva le idee molto chiare sul mio personaggio, quindi sapevo che potevo appoggiarmi a lui e fidarmi di lui. Questo è stato molto bello. Abbiamo lavorato su ogni minimo dettaglio, in modo tale da dare al personaggio uno spessore, che non fosse una semplice principessa, ma che avesse tanti colori. Abbiamo lavorato sulle piccole frasi, sul tono da dare, perché non volevamo mai che fosse antipatica o snob. Così è stato dal primo all’ultimo giorno di riprese.

CDS Io sono del ’62, sono io il passato (ride). Innanzitutto, volevo raccontare come ci siamo conosciuti Siani ed io. Avevamo fatto un paio di film di Natale, ma lui era diffidente; poi, un giorno ci siamo ritrovati a ridere sulla stessa cosa e siamo diventati amici. Poi, ho visto Quasi Amici, sapevo che Medusa aveva comprato i diritti, così l’ho chiamato e gli ho chiesto di fare il remake insieme: lui faceva il nero e io il malato; però poi il film ha fatto duemila miliardi e quindi che si faceva a fare. Però lui mi ha detto che mi voleva offrire un altro ruolo ne Il Principe Abusivo e così è nata la cosa. Quello che mi ha meravigliato di più è che intanto è nata una grandissima amicizia, anche se io ho molti più anni di lui, e che poi nel film sembra che lavoriamo già da trent’anni insieme. Questo è difficile, mi è capito con Boldi tanti anni fa e di solito non si ripete. Mi piace tanto lavorare con Siani, soprattutto perché è un maestro di recitazione, forse perché nasce attore. Di solito i registi, quelli di commedia, non hanno il senso dell’umorismo; sono tecnicamente molto più preparati di lui, però lui è fantastico con noi attori. Non lo freghi se reciti per stereotipi, ti becca subito. Ha un’ipersensibiltà pazzesca, quindi è stato veramente facile; mi ha guidato, anche se sono molto più vecchio di lui. (aggiunge poco dopo) Il professor Higgins ci ha messo tre mesi a far diventare Audrey Hepburn una perfetta Lady; invece, lui (Siani) ha fatto meglio, mi ha trasformato in soli 3 giorni in un perfetto cafone (ride).

principe abusivoPuoi parlarci di quest’orgoglio napoletano che metti nel film, della voglia di non rinunciare ad una lingua, ad una possibilità comica e narrativa che offre il fatto di essere napoletani.

AS Per quanto riguarda me, quando faccio un lavoro penso a quello che mi piacerebbe vedere, soprattutto quando si parla di Napoli, della mia città, che, si sa, è sempre un po’ complicato. Ci sono delle cose che sono universali, come il sentimento; noi napoletani possiamo vantarci proprio di questo, di averlo nel DNA, è genetico. Abbiamo scritto le canzoni d’amore che hanno girato il mondo. Invece, parlare napoletano è un’esigenza mia: uno pecché nun sacc’ parlà in italiano (ride) e secondo perché ci sono delle cose che se non sono dette in napoletano non funzionano, sia se sei sentimentale, sia se vuoi fare comicità.

Nei ruoli da co-protagonista o da non protagonista all’americana sembra ci sia un’attenzione particolare nel disegnare e raccontare il personaggio. Le piacciano questi ruoli in cui non hai tutta la responsabilità del film e magari può divertirsi di più a fare l’attore?

CDS Io ho fatto sempre il protagonista quando ho fatto i film di Natale, quindi bene o male era sempre lo stesso personaggio, che poi mi ha dato grande notorietà e grande fama, e sono i film che hanno avuto più successo. Quando non faccio il comprimario, come in questo caso o con Johnny Depp oppure, due anni fa, con Pupi Avati, ho vinto tutti i premi che in una carriera non ho vinto, ma perché mi posso cimentare con dei ruoli più diversi; esce più fuori l’attore che sono, invece della macchietta, del caratterista che faccio nei film di Natale, che non rinnego assolutamente. Anzi, continuano ad avere successo; dicevano che ero morto e io mi sono toccato subito (ride).

Con i personaggi maschili ricchi, sei stato cattivo. Come mai?

Nelle favole, di solito, c’è la strega cattiva, ma io non ce l’avevo nel film, così ho preso degli ingredienti che sono della strega cattiva e li ho messi nel re e in Gherets, il promesso sposo della principessa. [SPOILER] Ma, alla fine, il re diventa buono e lo stesso Gherets, che alla fine si arrende al fatto che lei non lo ama, senza fare nessun tipo di cattiveria e senza una mela.

Come ti sei approcciata a questo ruolo di popolana?

SA Finalmente ho fatto un sospiro di sollievo, perché era da tempo che aspettavo un ruolo così. Poi una che si chiama Jessica Quagliarulo non ti capita tutti i giorni. Ho un legame particolare con questo film, perché dopo pochi giorni di lavorazione, a parte la caduta nella scena del musical, ho scoperto di essere incinta. Dai, racconta! (dice a De Sica)

CDS Sto matto (Siani) ci ha fatto ballare il tip tap, nella scena del musical, sotto l’acqua, che è pericolosissimo. Però io le ho detto: “Serena, non ti fermare mai! Quando si fa un numero musicale, al cinema o in televisione, non ci si ferma mai!” Poi c’è il pezzo in cui saliamo sul divano e lo ribaltiamo; lì lei è caduta, ho visto le sue gambette per aria ed io, invece, ho continuato, per rispettare la regola. Poi non sapevamo che lei invece era incinta, quindi era una tragedia.

SA L’ho scoperto una settimana dopo e, quindi, ho un legame fortissimo con il personaggio perché mi ha divertito molto. Era già scritto bene, chiaro. Alessandro è stato un regista fantastico, mi ha dato grandi consigli e mi ha lasciato anche fare quando è stato possibile. E poi cantare e ballare in un film al cinema è una cosa rarissima, quindi ero strafelice. Poi farlo con Christian per me è il massimo, è uno degli attori più bravi, completi che ci sono in Italia.

Pensi di fare qualcosa che si stacchi dall’immagine stereotipata di Napoli?

AS Io cerco sempre di non portare sullo schermo la Napoli stereotipata; pensa che a un certo punto nel film c’è la scena in cui mi presento nel video del ciambellano e lì stavo in un vicolo di Napoli, da dove ho fatto togliere tutti i panni stesi, ho fatto passare un ragazzo col casco in testa, ho messo in una piazza degli studenti universitari. Questa è la prima cosa che ho fatto, che era fondamentale.

Per quanto riguarda l’abusivismo, è un film che poteva essere fatto pure a New York, perché si parla di uno che per 24 ore riesce a non spendere soldi, campando di espedienti, facendo la cavia per le cliniche farmaceutiche. In più, non mi vergogno di far vedere una Napoli bella, dei luoghi che sono considerati stereotipi, come il Vesuvio. Ma che vuoi vedere di Napoli? La criminalità, i rifiuti per strada? Nei miei film non ci saranno mai, come non ci saranno mai u’ spaghetto a vongola, u’ mandolino, il prendersi il giro con la pizza e cose così.

Ci sono progetti futuri che non riguardano Napoli?

AS Siamo scrivendo con Bonifacci una storia che mi auguro possa sempre partire da Napoli, ma è una storia universale, un film che cerca di fare un passo in più rispetto a quello che abbiamo fatto adesso.

Ascoltando il divertentissimo scontro tra titani sul set, tra De Sica, dotato di grande memoria, e Salvatore Misticone, che dimenticava persino il suo nome, si conclude la conferenza stampa.

Con 548 copie, Il Principo Abusivo uscirà nelle sale il 14 febbraio.

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Guarda le foto della Action Figure tratte dal film  L’uomo d’Acciaio di Zack Snyder, il nuovo film di su Superman della DC prodotto da Christopher Nolan. Le foto arrivano dal tour della DC Direct Showroom dove sono state mostrale le nuove statuette basate proprio sull’ultima pellicola in onore del supereroe. I toys sono altamente dettagliate e riguardano il generale Zod, Jor-El e Faora.

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L’Uomo d’Acciaio, il film

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner(“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

 

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