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Ruth Wilson nel film Walk Among The Tombstones

Lasciati i fastosi abiti d’epoca del nuovo adattamento di Anna Karenina diretto da Joe Wright e le atmosfere cupe della serie tv Luther, Ruth Wilson è ora impiegata negli oscuri meandri del nuovo progetto di Scott Frank dal titolo Walk Among The Tombstones, adattamento del regista dal romanzo di Lawrence Block. In questi giorni è stato definito il cast che include Dan Stevens al fianco del protagonista Liam Neeson.

La storia tratta di un ex ufficiale NYPD impegnato come investigatore privato al servizio di un trafficante di droga a cui è stata rapita la moglie e che si ritrova ben presto al centro di una faida tra bande rivali. In attesa di vedere il ritorno della Wilson nei panni della psicopatica Alice di Luther, avremo l’opportunità di ammirarla in due nuovi lungometraggi prodotti dalla Disney; The Lone Ranger e un nuovo adattamento inedito e fantasioso di Mary Poppins dal titolo Saving Mr Banks.

Fonte: empire

 
 

Ruth Negga: 10 cose che non sai sull’attrice

Ruth Negga
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attirce Ruth Negga si è fatta notare negli anni prendendo parte ad alcuni film di successo, alcuni anche vincitori di Oscar. La stessa Negga ha poi ricevuto una nomination come miglior attrice per il film Loving, che ne ha consacrato il talento. Da quel momento la carriera dell’attrice ha conosciuto nuova vita, tanto al cinema quanto in televisione.

Ecco 10 cose che non sai di Ruth Negga.

Ruth Negga film

1. Ha recitato in film di successo. La carriera cinematografica dell’attrice ha inizio nel 2004 con il film Capital Letter. Successivamente prende parte a Breakfast on Pluto (2005), Isolation – La fattoria del terrore (2005), Corduroy (2009), Bleach (2010), Fury (2012) e World War Z (2013), dove recita in entrambi i casi accanto a Brad Pitt, 12 anni schiavo (2013), dove recita invece insieme a Chiwetel Ejiofor, Jimi: All Is by My Side (2014), Warcraft – L’inizio (2016), Loving (2016) e Ad Astra (2019).

2. Lavora anche in televisione. L’attrice è apparsa anche in numerose serie televisive, recitando in Criminal Justice (2008), Personal Affairs (2009), Five Daughters (2010), Misfits (2010), The Nativity (2010), Love/Hate (2010-2011), ed ottenendo ruoli di rilievo anche in Agents of S.H.I.E.L.D. (2013-2018) e Preacher (2016-2019).

Ruth Negga Instagram

3. Non è presente sul social network. L’attrice non possiede un proprio profilo su Instagram, preferendo mantenere lontana dai social network la propria vita. Esistono tuttavia alcune fan page dove è possibile trovare foto dell’attrice o aggiornamenti sui propri progetti futuri.

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Ruth Negga Dominic Cooper

4. Era fidanzata con l’attore. La Negga ha conosciuto l’attore Dominic Cooper quando recitò al suo fianco nello spettacolo teatrale Phèdre, nel 2010. I due hanno convissuto a lungo, recitando poi nuovamente insieme nella serie Preacher e nel film Warcraft. Dopo otto anni, nel 2018, la coppia annuncia di essersi separata.

Ruth Negga pronuncia

5. Il suo cognome viene spesso pronunciato male. Ci sono tanti attori costretti a combattere con le pronuncie errate dei propri nomi o cognomi. Una di queste è proprio Ruth Negga. L’attrice ha più volte spiegato che il suo nome si pronuncia “rooth” e il cognome invece come “nay-guh”, togliendo così ogni dubbio a riguardo.

Ruth Negga Misfits

6. La serie l’ha resa celebre. Nonostante fosse attiva già da qualche anno nel mondo dello spettacolo, è stata la serie Misfits nel 2010 a regalare una buona popolarità all’attrice. Pur comparendo soltanto nella seconda stagione interpretando Nikki, l’attrice ha saputo farsi notare caratterizzando il suo personaggio a tal punto da rubare spesso la scena agli stessi protagonisti.

Ruth Negga Agents of S.H.I.E.L.D.

 7. Ha avuto un ruolo ricorrente. Nella serie targata Marvel l’attrice ha ricoperto il ruolo di Raina, comparendo in ben 18 episodi. Il suo personaggio è diventato così influente all’interno della narrazione che un episodio è stato rinominato in suo onore: Girl in the Flower Dress, per via dell’abitudine del personaggio di portare sempre vestiti a fiori.

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Ruth Negga Ad Astra

8. Il regista l’ha fortemente voluta per un ruolo. James Gray, regista di Ad Astra ha chiesto all’attrice di ricoprire un ruolo nel film dopo averla vista recitare in Loving, rimanendone sbalordito. Secondo Gray, l’attrice è dotata di un’anima estremamente passionale, che si riflette nei personaggi da lei interpretati. Pur avendo un piccolo ruolo, l’attrice è stata infatti in grado di rendersi importante nel film.

Ruth Negga Venezia

9. Ha partecipato all’ultima edizione del Festival. L’attrice era presente al Festival di Venezia per presentare il film Ad Astra. Si è fatta notare anche nel momento della sfilata sul red carpet, indossando un abito floreale firmato Louis Vuitton, indicato come uno dei più eleganti e raffinati visti quest’anno.

Ruth Negga età e altezza

10. Ruth Negga è nata ad Addis Ababa, in Etiopia, il 7 gennaio 1982. L’altezza complessiva dell’attrice è di 160 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Ruth & Alex – L’amore cerca casa: recensione del film con

Ruth & Alex - L'amore cerca casa

Arriva al cinema Ruth & Alex – L’amore cerca casa, il nuovo film di Richard Loncraine con protagonisti nel cast Morgan Freeman e Diane Keaton.

In Ruth & Alex – L’amore cerca casa dopo oltre 40 di vita a New York il pittore Alex Carven e la moglie Ruth decidono, a causa dell’età e della mancanza di un ascensore condominale, di mettere in vendita il loro appartamento, confidando nell’aumento del costo degli immobili in un quartiere diventato nel corso degli anni molto alla moda. Grazie all’aiuto dell’iperattiva nipote e agente immobiliare Lily, nel mentre che la città è in subbuglio a causa di un presunto attacco terroristico, i due anziani sposi iniziano una serie di roccambolesche trattative con un grottesco gruppo di acquirenti, accorgendosi ben presto che quell’appartamento impregnato di ricordi forse vale qualcosa di più di qualche faticosa rampa di scale. I luoghi hanno il potere di assorbire come una spugna le memorie e le emozioni di coloro che li abitano, diventando nel frattempo una vera fotografia vivente e dinamica dello scorrere del tempo in cui gli uomini possono riconoscersi e rivivere la propria storia personale. Dunque non c’è da stupirsi se un uomo di tarda età come Alex, il quale ha consacrato la propria vita all’arte e ai ricordi non sia poi così convinto di questo grande passo.

Attraverso i toni leggeri e pacati della più tipica delle commedie americane e con un pizzico di introspezione psicologica, Ruth & Alex – L’amore cerca casa dimostra la sapiente capacità di Richard Loncraine nel tessere le fila di una storia semplice e lineare ma dal grande valore emozionale, una storia di vecchiaia e di memoria in cui la frenesia della vita contemporanea, rappresentata dalla giungla delle offerte del mercato immobiliare e dalla fauna umana delle orde di acquirenti, si fonde mirabilmente con lo spessore della memoria evocata dal luogo più intimo; la propria casa. Il titolo originale (5 rampe di scale) rimanda metaforicamente non solo alle fatiche della vita ma a un sotteso sistema metaforico di salite e discese che caratterizzano la vita di due persone che hanno saputo volersi bene dinnanzi a ogni difficoltà.

Morgan Freeman dimostra ancora una volta uno spessore interpretativo di rara bellezza nel dipingere le sembianze di un artista che deve ormai confrontarsi con l’inattualità e l’inappetibilità commerciale del suo lavoro, al pari di Diane Keaton che nelle vesti della genuina Ruth sa perfettamente rendere l’immagine di una donna che ha dovuto lottare per tutta la vita difendendo l’amore per il proprio uomo.

Attraverso una serie di rimandi intertestuali alla difficoltà e ai pregiudizi dell’esistenza, coagulati nella sub-trama di fondo che vede la caccia a un presunto terrorista di cui nulla si sa con certezza, il film usa alcune suggestioni nevrotiche tipiche dello stile di Woody Allen (rappresentante in primis dalla bravissima Cynthia Nixon alias Lily) e della commedia sentimentale di Rob Reiner per portare lo spettatore in un piacevole e spensierato viaggio ricco di riflessioni e di emozioni sincere, tutte polarizzate verso la sacrosanta verità secondo la quale “il miglior nido è casa propria”.

 
 

Rutger Hauer: morto a 75 anni il Roy Batty di Blade Runner

Rutger Hauer, il versatile attore olandese reso famoso da Blade Runner nel 1982, è morto lo scorso 19 luglio in Olanda, nella sua casa. Aveva 75 anni. L’agente di Hauer, Steve Kenis, ha confermato la notizia e ha detto che il funerale di Hauer si è tenuto oggi, mercoledì.

La sua performance più amata è stata quella di Roy Batty, il replicante che non voleva morire, dopo aver visto, nella sua breve e folgorante vita, “cose che noi umani non possiamo neanche immaginare”. Nel film era l’antagonista di Harrison Ford e del suo Deckard, ma in molti lo considerano il vero eroe, la macchina che vuole ribellarsi al suo creatore e rifiuta di adempiere al suo triste destino.

Ma la sua carriera è stata lunga e ricca di ruoli, Verhoeven, Olmi, Noyce, in moltissimi si sono avvalsi della sua presenza scenica e del suo carisma. Per il grande pubblico, oltre a Blade Runner, è noto principalmente per LadyHawke, il film fantasy di Richard Donner in cui interpretò Etienne Navarre, condannato a non poter vivere il suo amore con la bella Isabeau, a causa di una maledizione.

Di recente ha recitato anche in Valerian e la città dei mille pianeti per Luc Besson. La sua ultima apparizione cinematografica è quella in I fratelli Sisters, di Jacques Audiard, del 2018.

Vi lasciamo con il più vivido ricordo che ha regalato alla storia del cinema:

Fonte: Variety

 
 

Rutger Hauer incontra i Fan Italiani per il 30° anniversario di Blade Runner!

In occasione del 30° anniversario del rivoluzionario film di Ridley ScottBlade Runner, il protagonista della pellicola cult Rutger Hauer sarà ospite in Italia per presentare il Cofanetto

 
 

Rutger Hauer in Dracula 3D

rutgerhauer

Dall’European Film Market del festival di Berlino, arriva la notizia che vorrebbe Rutger Hauer partecipare al prossimo Dracula 3D diretto da Dario Argento. Lo riferisce la Film Export Group di Roberto Di Girolamo, che produrrà il film, aggiungendo che Hauer interpreterà il suo conterraneo stokeriano, il prof. Van Helsing.

 
 

Rustin: la storia vera dietro al film Netflix

Rustin Colman Domingo

Nel corso degli anni sono stati realizzati diversi film basati sulle vere vite di attivisti dei movimenti per i diritti civili degli afroamericani. Dal Malcolm X di Spike Lee passando per Selma – La strada per la libertà, incentrato su Martin Luther King e fino a Judas and the Black Messiah, dedicato a Fred Hampton. Ora, Netflix ha distribuito sulla propria piattaforma il biopic dedicato ad uno dei più ingiustamente dimenticati di quel gruppo di attivisti che nel corso degli anni Sessanta contribuì a cambiare il volto degli Stati Uniti: Bayard Rustin. Su di lui si concentra dunque il film Rustin, diretto dal regista George C. Wolfe, regista anche di Ma Rainey’s Black Bottom.

Il film, scritto da Julian Breece e Dustin Lance Black, si concentra dunque sul riportare alla luce questa personalità troppo spesso dimenticata, dimostrando la sua vitale importanza all’interno del movimento per i diritti civili attivo negli anni Sessanta. In particolare, ci si concentra sul rapporto di Rustin con lo stesso Luther King, ma anche nelle sue problematiche personali e sull’organizzazione dell’evento che dimostrò il suo indiscutibile valore nella lotta per i diritti degli afroamericani. Rustin è dunque un film che permette di riscoprire tutto ciò, oltre a proporre una storia nota ma da un punto di vista diverso.

Per gli appassionati di quel periodo storico e di biopic su personalità di questo tipo, si tratta allora di un titolo da non perdere, molto apprezzato dalla critica e dal pubblico. Il merito è anche di ottime interpretazioni, a partire da quella del protagonista. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera. Infine, si elencheranno anche le procedure da seguire per poter vedere Rustin in streaming su Netflix.

La trama e il cast di Rustin

Il film ha per protagonista Bayard Rustin, attivista afroamericano per i diritti civili e omosessuale dichiarato, che per tutta la sua vita ha dovuto lottare contro le tante forme di discriminazione nei suoi confronti. Nonostante ciò, Rustin continua a lottare per ciò in cui crede ed ispirato da Martin Luther King decide di partecipare attivamente all’organizzazione della marcia su Washington prevista per il 28 agosto del 1963. Prima di quel momento, tuttavia, Rustin si troverà a scontrarsi più che mai con il razzismo ma anche contro i propri compagni del movimento, i quali preferirebbero tenerlo in ombra.

Ad interpretare Bayard Rustin vi è l’attore Colman Domingo, il quale aveva già recitato in un film incentrato sulla marcia su Washington. Si tratta di Selma – La strada per la libertà, dove però egli interpretava Ralph Abernathy mentre Rustin era interpretato da Ruben Santiago-Hudson. In Rustin recitano poi anche Chris Rock nel ruolo di Roy Wilkins, Glynn Turman in quelli di A. Philip Randolph e Aml Ameen nel ruolo di Martin Luther King Jr. CCH Pounder interpreta Anna Arnold Hedgeman, Michael Potts è Cleveland Robinson e Jeffrey Wright veste i panni di Adam Clayton Powell Jr. Infine, Audra McDonald è Ella Baker e Da’Vine Joy Randolph è Mahalia Jackson.

Rustin Netflix

Rustin: la storia vera dietro il film

Nato nel 1912, nel dopoguerra Rustin iniziò a svolgere un ruolo attivo nel movimento contro le cosiddette leggi Jim Crow per mettere fine alla segregazione razziale ed alla discriminazione degli afroamericani negli Stati Uniti, sostenendo il metodo della disobbedienza civile e la necessità di una cooperazione tra “bianchi” e “neri” nella risoluzione della questione razziale. Nel 1953, tuttvia, Rustin fu arrestato per omosessualità, all’epoca reato in numerosi stati degli Stati Uniti. L’attivista non nascose mai il proprio orientamento sessuale, anche se questo fu poi utilizzato contro di lui dai suoi detrattori, che lo tennero così dietro le quinte del movimento senza mai diventarne portavoce.

Ciò non impedì però a Rustin di diventare uno tra i principali organizzatori del movimento per i diritti civili promuovendo e gestendo l’organizzazione della famosa Marcia su Washington per il lavoro e la libertà. Questa, con oltre duecentomila persone pertecipanti, segnò la svolta del movimento. Proprio in occasione della marcia, Martin Luther King (che proprio da Rustin fu “istruito” agli inizi della sua carriera al metodo della nonviolenza) pronunciò il famoso discorso “I have a dream“. Dopo l’approvazione del Civil Rights Act del 1964 che mise fine alla segregazione legale degli afroamericani, Rustin focalizzò la sua attenzione sui problemi economici e occupazionali della comunità afroamericana.

Egli sostenne la necessità, per il movimento per i diritti civili, di passare dalla semplice “protesta” alla “politica” adottando un approccio più pragmatico e costruendo per questo un’alleanza con il movimento operaio. Decisosi ad entrare in politica, nel 1964 Rustin assunse la leadership del Philip Randolph Institute promuovendo la sindacalizzazione degli afro-americani, per poi, negli anni settanta, divenire segretario del Partito Socialista Americano. Partecipò poi a numerose missioni umanitarie, impegnandosi in particolar modo sul tema dei rifugiati e dei campi profughi in Cambogia e Vietnam, ma anche sul tema dei diritti delle comunità LGBT. Morì poi nel 1987, all’età di 75 anni.

Il trailer di Rustin e come vedere il film in streaming su Netflix

È possibile fruire di Rustin unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

 
 

Rustin, recensione del film Netflix diretto da George C. Wolfe

rustin recensione film

Rustin, il biopic diretto da George C. Wolfe e dedicato all’attivista nero che diventò la “mente” dietro la storica marcia su Washington del 1963, deve essere quasi necessariamente valutato adoperando due metodi di giudizio separati, ovvero quello specifico volto alla critica del film nella sua riuscita estetica e quello che invece lo inserisce in un discorso e un contesto cinematgorafico maggiormente ampi.

Rustin, la trama

Partendo dalla valutazione prettamente rivolta a Rustin, bisogna scrivere che pur rappresentando un evidente passo indietro rispetto al più viscerale Ma Rainey’s Black Bottom – in quel caso molto probabilmente contava il fatto di appoggiarsi sul testo di un grande autore quale era August Wilson – questo nuovo lungometraggio di Wolfe non possiede alcun evidente difetto che ne mina la riuscita in maniera perentoria. Ogni elemento del film biografico – dalla regia al montaggio, dalle interpretazioni alla ricostruzione storica – contribuisce alla composizione di un prodotto di qualità, ideato e realizzato con attenzione ai particolari e la volontà di soddisfare le esigenze dei un pubblico ampio.

Nel ritmo della narrazione quanto nell’esposizione filmica Rustin si sviluppa sui binari consolidati di questo tipo di produzioni, offrendo uno spettacolo sufficientemente efficace. Colman Domingo come protagonista in molti momenti regge il film sulle proprie spalle con un’interpretazione certamente istrionica ma che non sconfina mai nella forzatura. In un cast di contorno pieno di attori e caratteristi di consumata professionalità spiccano a nostro avviso un carismatico Glynn Turman, la sempre efficace CCH Pounder e Jeffrey Wright che si distingue pur avendo praticamente a disposizione una sola vera sequenza. Sono senza dubbio un gruppo di attori affiatati e capaci di rimanere sempre sulla stessa lunghezza d’onda il pregio maggiore di questo  biopic di indubbia solidità.

Una questione di contesto

Perché dunque Rustin risulta un lungometraggio che verosimilmente non lascerà tracce considerevoli nella storia del cinema di impegno civile? E questo ci porta adesso a considerare il secondo fatto di cui abbiamo accennato all’inizio della recensione, ovvero il contesto a cui appartiene e in cui è stato realizzato. Appare ormai evidente che l’establishment hollywoodiano cerca ormai il consenso di una fetta di pubblico ben precisa gratificando le esigenze con film che non problematizzano più quello che raccontano, e peggio ancora non prendono più in considerazione molti dei temi e dei problemi presenti nel passato della storia americana almeno quanto nel presente.

rustin recensione filmNon possiamo parlare di cinema agiografico, forse il termine è eccessivo, ma di certo non si tratta di un prodotto che spinge lo spettatore verso un qualsiasi tipo di turbamento emotivo o intellettuale. Se pensiamo ai film che negli ultimi anni hanno raccontato le tappe storiche della battaglia per i diritti civili negli Stati Uniti, e di conseguenza la piaga del razzismo nelle sue molteplici forme, pochissime situazioni o questioni vengono realmente presentate come elemento capace, anzi desideroso di generare dibattito sul presente.

Rustin non si sforza di farsi metafora del presente

Rustin rispecchia questa univocità di visione in maniera puntuale quanto, in almeno una scena come quella dell’”addestramento” degli agenti di polizia, francamente sconfortante. Un lungometraggio che rimane nel passato e non proietta alcuno sforzo per farsi metafora di quello che non funziona oggi nella società americana. Questo tipo di cinema, ed è forse il suo peggior torto, si sta facendo sempre piû classista: si rivolge infatti – e sembra sempre piû voler compiacere – una fetta di pubblico che rappresenta un contesto socioeconomico elevato, stabile, mentre la popolazione rimasta in condizioni maggiormente disagiate, e che proprio per questo subisce le varie declinazioni del pregiudizio in maniera ancor più drammatica, non trova piú rappresentazione a Hollywood.

La lezione di Spike Lee – fino al suo ultimo, “sbagliato” ma schierato Da 5 Bloods – appare tristemente dimenticata, se non addirittura “ripudiata” al fine di dimostrare che, come Rustin appunto, il cinema nero ha raggiunto posizione di saldezza all’interno dell’industria dello spettacolo americana. Ma quale costo è stato pagato? Se vi capita di vedere o rivedere Fa’ la cosa giusta, Malcolm X o He Got game, tanto per citare alcuni titoli di Lee, allora lo capirete…

 
 

Russia: Warner Bros, Disney e Sony sospendono le uscite, compreso The Batman

The Batman

La Warner Bros. ha annunciato di aver interrotto i suoi piani per l’uscita di The Batman in Russia. “Alla luce della crisi umanitaria in Ucraina, WarnerMedia ha sospeso l’uscita del suo film ‘The Batman’ in Russia”, ha affermato un portavoce di WarnerMedia in una nota. “Continueremo a monitorare la situazione mentre si evolve. Speriamo in una soluzione rapida e pacifica a questa tragedia”.

Dopo la decisione di WarnerMedia, anche Sony Pictures ha fatto sapere che non ha intenzione di distribuire il suo prossimo film, Morbius, nelle sale russe. “Data l’azione militare in corso in Ucraina e la conseguente incertezza e la crisi umanitaria che si sta verificando in quella regione, metteremo in pausa le nostre uscite previste nelle sale in Russia, incluso l’imminente Morbius”, ha detto lunedì un portavoce della Sony Pictures Entertainment. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti e speriamo che questa crisi si risolva rapidamente”.

Lo stesso discorso si applica a Disney, che aveva in uscita in quei territori Assassinio sul Nilo, di 20th Century Fox, e Red, della Pixar.

“Data l’invasione non provocata dell’Ucraina e la tragica crisi umanitaria, stiamo mettendo in pausa l’uscita di film cinematografici in Russia, incluso il prossimo Red della Pixar”, ha detto un portavoce della Disney in una dichiarazione. “Prenderemo future decisioni aziendali in base alla situazione in evoluzione. Nel frattempo, data la portata dell’emergente crisi dei rifugiati, stiamo lavorando con le nostre ONG partner per fornire aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria ai rifugiati”.

Gli studi di Hollywood in generale stanno discutendo la prospettiva di distribuire contenuti in Russia durante l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari russe.

 
 

Russell Tovey: 10 cose che non sai sull’attore

L'attore Russell Tovey ha costruito la sua carriera dividendosi tra cinema e televisione, dove è diventato celebre grazie al ruolo di Harry Doyle nella serie Quantico. Ad oggi Tovey si divide tra progetti più indipendenti e altri più mainstream, in cerca del ruolo che possa consacrarne il talento e la popolarità. Ecco 10 cose che non sai su Russell Tovey. Russell Tovey: i suoi film 1. Ha recitato in diversi lungometraggi. L'attore debutta al cinema nel 2001 con il film I vestiti nuovi dell'imperatore, per poi recitare in The History Boys (2006), Words of the Blitz (2010), Grabbers (2012), Effie Gray - Storia di uno scandalo (2014), Muppets 2 - Ricercati (2014), Pride (2014), The Lady in the Van (2015), The Pass (2016), Mindhorn (2016) e L'inganno perfetto (2019), dove recita accanto agli attori Helen Mirren e Ian McKellen. 2. È celebre per i suoi ruoli televisivi. L'attore è principalmente noto per aver ricoperto personaggi di rilievo in alcune popolari serie TV. Tra queste si annoverano Poirot (2001-2002), Doctor Who (2007-2010), Being Human (2009-2012), Sherlock (2012), Him & Her (2010-2013), Looking (2014-2015), Quantico (2016-2018), The Flash (2017), Legends of Tomorrow (2017) e Years and Years (2019-in corso). Russell Tovey è su Instagram 3. Ha un account personale. L'attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 638 mila persone. All'interno di questo l'attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche numerose immagini promozionali dei suoi progetti da interprete. Russell Tovey e Steve Brockman 4. Ha una relazione sentimentale. Apertamente gay, l'attore ha intrapreso una storia all'inizio del 2018 con Steve Brockman, ex giocatore di rugby. I due si erano poi separati sul finire del 2018, ma sono tornati insieme pochi mesi dopo, attestando la cosa con una foto rilasciata sui rispettivi profili Instagram. Russell Tovey in The Pass 5. È stato protagonista del film. Nel 2016 l'attore è il protagonista nel ruolo di Jason del film The Pass, il quale tratta il tema dell'omosessualità nel mondo del calcio. L'attore ha dichiarato di essere molto fiero del film, che porta alla luce un argomento spesso taciuto ma reale. 6. Aveva già ricoperto il ruolo in precedenza. Il film è basato sull'omonima opera teatrale di John Donnelly, e Tovey aveva già ricoperto il ruolo di Jason proprio a teatro, nel 2014. Russell Tovey in Quantico 7. Non sapeva se sarebbe tornato nella serie. Nella serie Quantico, l'attore ricopre il ruolo di Harry Doyle, con il quale è diventato celebre. Dopo essere stata rinnovata per una terza stagione, l'attore si era detto incerto riguardo il suo ritorno o meno. Fortunatamente Tovey e la produzione hanno raggiunto un nuovo accordo, permettendo all'interprete di continuare a far parte del cast principale. Russell Tovey in Legends of Tomorrow 8. Ha interpretato un supereroe gay. L'attore è apparso nella serie Legends of Tomorrow ricoprendo il ruolo di The Ray, supereroe che ha acquisito i suoi poteri dopo essere stato esposto ad una bomba. I produttori hanno inoltre confermato che il suo personaggio sarà dichiaratamente omosessuale. Russell Tovey in Sherlock 9. Ha recitato nella serie con Benedict Cumberbatch. L'attore è stato guest star in un episodio della serie Sherlock, precisamente in quello intitolato Il Mastino di Baskerville, dove ha ricoperto il ruolo di Henry Knight. Russell Tovey età e altezza 10. Russell Tovey è nato nell'Essex, Inghilterra, il 14 novembre 1981. L'altezza complessiva dell'attore è di 177 centimetri.

L’attore Russell Tovey ha costruito la sua carriera dividendosi tra cinema e televisione, dove è diventato celebre grazie al ruolo di Harry Doyle nella serie Quantico. Ad oggi Tovey si divide tra progetti più indipendenti e altri più mainstream, in cerca del ruolo che possa consacrarne il talento e la popolarità.

Ecco 10 cose che non sai su Russell Tovey.

Russell Tovey: i suoi film

1. Ha recitato in diversi lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 2001 con il film I vestiti nuovi dell’imperatore, per poi recitare in The History Boys (2006), Words of the Blitz (2010), Grabbers (2012), Effie Gray – Storia di uno scandalo (2014), Muppets 2 – Ricercati (2014), Pride (2014), The Lady in the Van (2015), The Pass (2016), Mindhorn (2016) e L’inganno perfetto (2019), dove recita accanto agli attori Helen Mirren e Ian McKellen.

2. È celebre per i suoi ruoli televisivi. L’attore è principalmente noto per aver ricoperto personaggi di rilievo in alcune popolari serie TV. Tra queste si annoverano Poirot (2001-2002), Doctor Who (2007-2010), Being Human (2009-2012), Sherlock (2012), Him & Her (2010-2013), Looking (2014-2015), Quantico (2016-2018), The Flash (2017), Legends of Tomorrow (2017) e Years and Years (2019-in corso).

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Russell Tovey è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 638 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche numerose immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Russell Tovey e Steve Brockman

4. Ha una relazione sentimentale. Apertamente gay, l’attore ha intrapreso una storia all’inizio del 2018 con Steve Brockman, ex giocatore di rugby. I due si erano poi separati sul finire del 2018, ma sono tornati insieme pochi mesi dopo, attestando la cosa con una foto rilasciata sui rispettivi profili Instagram.

Russell Tovey in The Pass

5. È stato protagonista del film. Nel 2016 l’attore è il protagonista nel ruolo di Jason del film The Pass, il quale tratta il tema dell’omosessualità nel mondo del calcio. L’attore ha dichiarato di essere molto fiero del film, che porta alla luce un argomento spesso taciuto ma reale.

6. Aveva già ricoperto il ruolo in precedenza. Il film è basato sull’omonima opera teatrale di John Donnelly, e Tovey aveva già ricoperto il ruolo di Jason proprio a teatro, nel 2014.

Russell Tovey in Quantico

7. Non sapeva se sarebbe tornato nella serie. Nella serie Quantico, l’attore ricopre il ruolo di Harry Doyle, con il quale è diventato celebre. Dopo essere stata rinnovata per una terza stagione, l’attore si era detto incerto riguardo il suo ritorno o meno. Fortunatamente Tovey e la produzione hanno raggiunto un nuovo accordo, permettendo all’interprete di continuare a far parte del cast principale.

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Russell Tovey in Legends of Tomorrow

8. Ha interpretato un supereroe gay. L’attore è apparso nella serie Legends of Tomorrow ricoprendo il ruolo di The Ray, supereroe che ha acquisito i suoi poteri dopo essere stato esposto ad una bomba. I produttori hanno inoltre confermato che il suo personaggio sarà dichiaratamente omosessuale.

Russell Tovey in Sherlock

9. Ha recitato nella serie con Benedict Cumberbatch. L’attore è stato guest star in un episodio della serie Sherlock, precisamente in quello intitolato Il Mastino di Baskerville, dove ha ricoperto il ruolo di Henry Knight.

Russell Tovey età e altezza

10. Russell Tovey è nato nell’Essex, Inghilterra, il 14 novembre 1981. L’altezza complessiva dell’attore è di 177 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Russell Crowe: forza e onore del Gladiatore di Hollywood

Russell Crowe il gladiatore

Eroico gladiatore, genio della matematica, pugile disperato, leggendario arciere britannico, spietato ispettore e padre di Superman: ecco i mille volti di Russell Crowe. Tra le icone di Hollywood degli ultimi dieci anni, Russell Crowe è uno dei divi più intensi e carismatici della celluloide, in grado di misurarsi con film di generi diversi e di trasformarsi in personaggi memorabili in pellicole di ampio respiro che spesso si reggono interamente sulle sue spalle. Fascino rude, voce profondissima, fisico imponente e magnetico carisma, Russell Crowe ha la presenza di un leader, e non ha caso ha spesso vestito i panni di condottieri di impagabile dignità, sfruttando l’autorità e l’immagine di guida che ispira gli altri.

La Biografia

Russell Crowe nasce il 7 aprile 1964 a Wellington, in Nuova Zelanda, figlio di Alex e Jocelyn, addetti al servizio catering sui set cinematografici. Suo nonno, Stan Wemyss, era un operatore filmico che ha ripreso le drammatiche immagini della Seconda Guerra Mondiale, ottenendo per il lavoro svolto un’onorificenza dalla Regina Elisabetta. Russell Crowe è alto 1 metro e 82 centimetri.

Russell Crowe a-beautifull-mind

I genitori decidono di tentare nuove opportunità professionali, così nel 1968 si trasferiscono in Australia insieme ai figli Terry e Russell. Quest’ultimo fa la sua prima comparsa davanti alle telecamere ad appena sei anni, in un episodio della serie tv australiana Spyforce.

A 14 anni, il giovane Russell torna in Nuova Zelanda insieme alla famiglia, quando il padre ottiene la gestione di un pub. Durante il liceo, il ragazzo mette su una rock band chiamata 30 Odd Foot of Grunts, di cui è cantante e chitarrista. L’esperienza in ambito musicale contribuisce alla sua decisione di intraprendere una carriera nello show business. Così a 18 anni torna in Australia e ottiene un ruolo in una versione teatrale di Grease e in seguito in The Rocky Horror Show.

Nel 1990 il regista George Ogilvie lo sceglie Russell Crowe come protagonista del film drammatico The Crossing. Sul set di questo film, l’attore conosce Danielle Spencer che, dopo un lungo fidanzamento, diventerà sua moglie nel 2003 e gli darà i figli Charles (2003) e Tennyson (2006). I due si separeranno nel 2012.

La filmografia di Russell Crowe

Dopo aver attirato l’attenzione della critica in Proof, vincendo il premio come migliore attore non protagonista assegnato dall’Australian Film Institute, ottiene la rilevanza a livello internazionale nel 1992 per la sua performance in Skinheads, in cui interpreta il cinico e spavaldo Hando, leader di una gang di skinheads.

ìFolgorando una diva del calibro di Sharon Stone, Russell Crowe comincia a essere paragonato a star già affermate, come Mel Gibson, per la sua presenza carismatica nei film e sul grande schermo, e mostra di saper spaziare abilmente tra i generi, passando da drammi storici a film per l’infanzia.

Russell Crowe nel 1997 recita nell’acclamato Film thriller L.A. Confidential insieme a Guy Pearce e Kevin Spacey. Crowe interpreta il duro detective Bud White, conquistando Hollywood con la sua performance.

Ormai lanciatissimo, nel 1999 riscuote ampi consensi nel ruolo del dottor Jeffrey Wigand in Insider – Dietro la verità di Michael Mann, per il quale viene candidato per la prima volta agli Academy Awards come Migliore attore protagonista. Crowe mette su diversi chili per calarsi nei panni di un uomo di mezz’età che rischia la vita e la reputazione e, in virtù della sua grandiosa abilità mimetica, viene paragonato a icone quali Marlon Brando e Robert De Niro.

Russell Crowe il GladiatoreIl 2000 è l’anno della svolta professionale e della definitiva consacrazione. Russell Crowe torna in piena forma e inizia il proficuo sodalizio con il regista Ridley Scott, che lo sceglie come protagonista dell’indimenticabile kolossal Il Gladiatore. Crowe è Massimo Decimo Meridio, il valoroso generale ridotto in schiavitù che, dopo aver perso la famiglia assassinata, lotta come gladiatore nell’arena romana fino a scontrarsi direttamente con il viscido imperatore Commodo (un incredibile Joaquin Phoenix), che si era già macchiato del crimine di parricidio dopo aver ucciso il padre Marco Aurelio (il compianto Richard Harris).

Il Gladiatore è un trionfo di pubblico e di critica, conquista innumerevoli riconoscimenti, tra cui cinque statuette agli Academy Awards e lo stesso Russell Crowe vince l’Oscar come Migliore attore protagonista. La sua memorabile interpretazione entra nella storia del cinema, mentre il suo gladiatore si afferma come un’icona nell’immaginario collettivo. Numerose le citazioni che, dopo oltre dieci anni, evocano lo status immortale della sua performance. Tra le tante, la frase diventata ormai proverbiale: “Al mio segnale, scatenate l’inferno!”.

Dopo Il Gladiatore, Crowe entra definitivamente nell’olimpo delle star hollywoodiane più amate e ricercate e, infatti, i ruoli di primo piano si moltiplicano. L’attore si dimostra tuttavia molto selettivo, rifiutando diversi ruoli tra i quali Wolverine e Aragorn. Alla trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson, girato nella nativa Nuova Zelanda, preferisce un progetto più intimo, che gli regalerà nuove soddisfazioni.

Il 2001 è infatti l’anno di un’altra acclamata interpretazione, quella del matematico John Nash nel biopic di Ron Howard, A Beautiful Mind. In questa grande prova attoriale, Crowe si cala perfettamente nei panni dello scienziato accusato di schizofrenia, ma che fu in grado di superare la malattia sino a vincere il Premio Nobel per l’economia. Per la sua interpretazione ricca di sfumature, Crowe ottiene la terza nomination consecutiva all’Oscar, ma questa volta si limita a vincere il Golden Globe come Miglior attore.

Inizia un periodo di crisi personale, quando Crowe mostra tratti della sua indole selvaggia (si ricordano, ad esempio, le sue minacce backstage al produttore dei BAFTA) e i media ne approfittano per gettare su di lui una luce negativa. Per l’eccessiva attenzione dei media alla sua vita privata, Crowe si nasconde per un paio d’anni dai riflettori, facendo ritorno sul grande schermo nel 2004 in Master & Commander: Sfida ai confini del mare. Nel kolossal storico di Peter Weir, l’attore rivela ancora una volta il suo carisma di leader nei panni del Capitano Jack Aubrey, il cui fervente onore e spirito patriottico palpitano sul volto dell’impavido interprete.

Nel 2005 ritrova Ron Howard, che lo dirige in Cinderella Man al fianco di Renée Zellweger, ispirato alla vera storia del pugile James Braddock. L’attore presta la sua fisicità al lottatore disperato che combatte con integrità per sopravvivere alla Grande Depressione e viene nuovamente candidato al Golden Globe.

Un-ottima-annata-russell-croweDopo un temporaneo arresto seguito all’ennesima dimostrazione del suo carattere irruente, l’attore si scusa pubblicamente per il suo comportamento durante un’apparizione al David Letterman Show. Si immerge nel lavoro, riprendendo la collaborazione con Ridley Scott in Un’ottima annata. Si tratta di una produzione meno imponente rispetto a quelle cui l’attore ci ha abituato, misurandosi anche con un ruolo inedito. Crowe è un funzionario bancario della City di Londra che, dopo la morte dello zio (Albert Finney), eredita una tenuta nella bucolica Provenza. Conquistato dalla campagna francese, l’uomo finisce per innamorarsi di un’affascinante cameriera, interpretata da una Marion Cotillard che comincia a farsi strada nel cinema americano.

L’attore  continua il sodalizio con Ridley Scott anche nella pellicola successiva, American Gangster, in cui  è un detective che dà la caccia al gangster Denzel Washington. Passa dall’altra parte della legge in Quel treno per Yuma, western di James Mangold in cui affianca Christian Bale e interpreta un pericoloso fuorilegge.

Russel Crowe Robin Hood Dopo la parentesi da cinico agente della CIA che collabora con Leonardo DiCaprio in Nessuna verità di Ridley Scott, altro ruolo per cui ingrassa di diversi chili, Crowe si misura con la leggenda dell’arciere più famoso di sempre nella pellicola successiva del regista, il kolossal Robin Hood. Il film è una sorta di prequel della storia del fuorilegge che, dopo aver combattuto nelle crociate al fianco di Re Riccardo, torna in Inghilterra per annunciare a Lady Marion (Cate Blanchett) la morte del marito. Robin Hood di Scott è la storia di come Robert Longstride divenne il fuorilegge della foresta di Sherwood perseguitato da Re Giovanni (Oscar Isaac) e dallo Sceriffo di Nottingham (Matthew Macfadyen). L’inizio della leggenda è dunque affidato a Crowe che, non sfoggiando più il fisico prestante di un tempo, interpreta ancora una volta un personaggio eroico.

Russel Crowe Les MiserablesIn arrivo sui nostri schermi, Les Misérables di Tom Hooper vanta un cast stellare capitanato da Hugh Jackman, in cui il nostro fronteggia la co-star australiana nei panni dello spietato ispettore Javert, che dà la caccia per tutta la vita a Jean Valjean. Nell’atteso musical di Tom Hooper, gli attori avranno modo di mostrarci le loro capacità canore. Così, per interpretare al meglio le canzoni del film, Crowe ha rivelato di aver preso lezioni di canto, benché il panorama musicale non sia del tutto inedito per l’attore che, come abbiamo visto, sin da ragazzo si è dedicato alla musica. Ricordiamo anche la sua esibizione a Roma, in Piazza di Spagna, insieme ad alcune co-star di Robin Hood durante la promozione del film nel 2010. Tuttavia, in quanto professionista che prepara minuziosamente i propri ruoli, Crowe ha voluto perfezionare la sua tecnica.

Carisma e forza nei film che interpreta

Dopo Les Misérables, Russell Crowe ha già in cantiere altri progetti sul grande schermo, di cui ricordiamo i due più attesi: Noah di Darren Aronofsky, l’adattamento cinematografico della storia biblica (in arrivo nel 2014) e L’uomo d’acciaio di Zack Snyder. Previsto per l’estate 2013, il film reinventa il mito del supereroe per antonomasia, Superman, che avrà il volto di Henry Cavill. E per interpretare il padre Jor-El (ruolo affidato in passato a Marlon Brando), è stato chiamato proprio Russell Crowe, ovvero l’interprete per eccellenza di valorosi condottieri in grado di infondere fiducia negli altri. Profetiche in tal senso le parole da lui pronunciate nel teaser trailer del film: “Tu darai alla gente un ideale al quale ispirarsi. Correranno con te, vacilleranno, cadranno, ma col tempo saranno accanto a te nella luce. Col tempo, li aiuterai a compiere meraviglie.”

Che sia un passaggio di testimone? L’immortalità delle immagini sul grande schermo saprà fornirci una risposta perché il cinema, per dirla come il gladiatore, “riecheggia nell’eternità”.

 
 

Russell Crowe: 10 cose che non sai sull’attore

Russell Crowe film

Russell Crowe è uno degli attori più apprezzi, e anche controversi di Hollywood, in grado di saper conquistare il pubblico con le sue tante diverse interpretazioni. L’attore ha sempre lavorato sodo per costruirsi una carriera solida, sapendo scegliere i propri ruoli con cura e senza delurere mai i suoi fan.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Russell Crowe.

Russell Crowe: i suoi film

1. Russel Crowe: i film e la carriera. Crowe debutta al cinema nel 1990 con Giuramento di sangue, e prosegue la propria carriera sul grande schermo con The Crossing (1990), Pronti a morire (1995), L.A. Confidential (1997), Insider – Dietro la verità (1999), Il gladiatore (2000), Rapimento e riscatto (2000) e A Beautiful Mind (2001). In seguito, lavora in Master & Commander – Sfida ai confini del mare (2003), Cindarella Man – Una ragione per lottare (2005), Un’ottima annata – A Good Year (2006), Quel treno per Yuma (2007), American Gangster (2007), Nessuna verità (2008), State of Play (2009), Robin Hood (2010) e The Next Three Days (2010). Tra i suoi ultimi film vi sono Les Misérables (2012), Broken City (2013), L’uomo d’acciaio (2013), Noah (2014), The Water Diviner (2014), Padri e figlie (2015), The Nice Guys (2016), La mummia (2017), Boy Erased – Vite cancellate (2018), The Kelly Gang (2019) e Il giorno sbagliato (2020).

2. È anche produttore e regista. Nel corso della sua carriera, l’attore ha avuto modo di sperimentare diversi ambiti cinematografici, tanto da vestire i panni del regista per il documentario Texas (2002), i corti 60 Odd Hours in Italy (2002), Danielle Spencer: Wish I’d Been Here (2009), Remedy (2014) e il film The Water Diviner. Inoltre, l’attore è anche produttore: infatti, ha lavorato alla realizzazione dei film Texas, Robin Hood, Padri e figlie e della serie tv Damage Control (2010).

russell crowe

Russell Crowe e la moglie

3. Si è sposato una volta. La relazione più lunga dell’attore è quella con l’attrice Danielle Spencer. La loro relazione è iniziata nel 1989, quando entrambi avevano condiviso il set australiano del film The Crossing, per poi lasciarsi all’inizio del 1990. Dopo diversi anni, i due si sono ritrovati nel 2001 e si sono fidanzati ufficialmente l’anno successivo. Dopo essersi sposati il 7 aprile del 2003, aver avuto i figli Charles Spencer Crowe, nato il 21 dicembre 2003, e Tennyson Spencer Crowe, nato il 7 luglio 2007, i due si sono separati nell’ottobre 2012. Anche se c’era aria di possibile riconciliazione, la coppia ha ottenuto ufficialmente il divorzio il 9 aprile 2018.

4. Ha avuto alcune fidanzate famose. Prima di sposarsi, l’attore neozelandese ha frequentato diverse donne, tra cui molte attrici. Tra flirt veri o presunti, si citano Meg Ryan, con cui si sarebbe frequentato per due anni a partire dal 1999, Nicole Kidman, Dita Von Teese e Sophia Forrest. Dalla separazione, pare che nel 2016 si sia frequentato con Terri Irwin: ad oggi sembra che l’attore sia impegnato, ma non è chiaro con chi.

Russell Crowe in Robin Hood

5. Avrebbe dovuto avere i capelli lunghi. Originariamente, l’attore decise di farsi crescere i capelli per il ruolo da protagonista in Robin Hood. Ha indossato delle parrucche in Nessuna verità (2008) e State of Play (2009) per nascondere la chioma ormai lunga. Tuttavia, poco prima che iniziassero le riprese, cambiò idea e decise di tagliarli corti, ed è così che lo si può vedere nel film.

Russell Crowe in Il gladiatore

6. Si è fatto male sul set. Durante le riprese del film, l’attore ha subito diversi infortuni. Tra gli altri, ha perso la sensazione all’indice destro per due anni dopo i conflitti con la spada, ha aggravato l’infortunio ad un tendine d’Achille, ha rotto un osso del piede, ha incrinato un’anca e gli sono dovuti andare a recuperare con un’operazione alcuni tendini del bicipite.

7. Ha dovuto perdere diverso peso. L’attore ha iniziato a girare Il gladiatore dopo aver terminato le riprese di Insider – Dietro la verità. Per questo film aveva preso circa 18 chili e, per girare il film di Ridley Scott, li ha dovuti perdere tutti. Sul suo lavoro fisico, Crowe ha sempre ammesso di non aver fatto nulla di speciale se non aver svolto del lavoro nella sua fattoria australiana.

Russell Crowe Il gladiatore

8. Non gli piaceva la sceneggiatura. Pare che fosse molto infelice della sceneggiatura, tanto da riscrivere da sé diversi passaggi per adattarsi ai suoi scopi. Spesso se ne andava dal set se non prendeva la strada che diceva lui. Basti pensare che, quando doveva recitare la frase “E avrò la mia vendetta, in questa vita o nella prossima”, è arrivato addirittura a dire allo sceneggiatore William Nicholson, “Le tue battute sono spazzatura, ma io sono il più grande attore al mondo e riesco anche a rendere bene anche i rifiuti”.

Russell Crowe: oggi

9. Ha diversi progetti in arrivo. Attualmente Crowe ha diversi progetti in fase di lavorazione, a partire dal suo nuovo film da regista, Poker Face, di cui è anche protagonista e atteso per il 2022. L’attore reciterà poi anche in The Georgetown Project, The Greatest Beer Run Ever e Rothko, incentrato sul pittore Mark Rothko. Crowe è inoltre pronto a fare il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe. Avrà infatti un cameo nei panni di Zeus nel film Thor: Love and Thunder.

Russell Crowe: età e altezza

10. Russel Crowe è nato il 7 aprile del 1964 a Wellington, in Nuova Zelanda. La sua altezza complessiva corrisponde a 182 centimetri.

Fonti: IMDb, Daily Mail, heightline

 
 

Russell Crowe zittisce un ragazzo che ha criticato Master and Commander

Master and Commander

Il film del 2003 con Russell Crowe e diretto da Peter Weirs, Master and Commander: Sfida ai confini del mare, è diventato un argomento di tendenza su Twitter domenica scorsa, dopo che la sua star ha risposto a un ragazzo che aveva criticato il film sul social.

“Molte persone si sono lamentate della mancanza di sonno durante la pandemia. Posso consigliare Master And Commander con protagonista Russell Crowe, di solito accattivante e che attira l’attenzione – ha scritto un utente di Twitter accanto a una foto di Crowe nel film – Non ho mai superato i dieci minuti. Prego. E grazie Russell.”

L’utente ha anche taggato Crowe nel post, forse per assicurarsi che l’attore lo vedesse, ma certo non si aspettava che l’attore decidesse di impiegare parte del suo tempo per rispondergli a tono, è il caso di dirlo:

“Questo è il problema con i bambini di questi tempi. Nessun focus – ha risposto Crowe – Il film di Peter Weirs è brillante. Un racconto epico, rigoroso, attento ai dettagli, di fedeltà all’Impero e al servizio, indipendentemente dal costo. Incredibile fotografia di Russell Boyd e una maestosa colonna sonora. Sicuramente un film per adulti”.

Master and Commander: Sfida ai confini del mare conquistò, all’epoca dell’uscita, un grandissimo favore di critica e venne nominato per ben 10 Oscar alla 76° edizione degli Academy Awards. Ha vinto per la migliore fotografia e il miglior montaggio del suono.

Fonte: Variety

 
 

Russell Crowe sugli attori che si lamentano delle parti nei cinecomics: “È il vostro ruolo, interpretatelo”

Sleeping Dogs Russell Crowe

Russell Crowe non è nuovo ai film sui fumetti/supereroi, essendo già apparso in Man of Steel e Thor: Love and Thunder. Ha anche un ruolo nel prossimo Kraven il cacciatore della Sony Pictures, e sembra che il premio Oscar non abbia molto tempo per gli altri attori che firmano per questo tipo di film e poi si lamentano di non aver raggiunto un certo standard.

Nel corso di una chiacchierata con GQ, a Russell Crowe è stato chiesto di parlare della sua esperienza nella realizzazione di progetti di supereroi, in particolare alla luce del fatto che la star di Madame Web, Dakota Johnson, in una recente intervista ha dichiarato di sentirsi come se il film fosse stato realizzato “da un comitato”.

Non si può fare arte basandosi su numeri e algoritmi“, ha dichiarato l’attrice. “Da tempo ho la sensazione che il pubblico sia estremamente intelligente, mentre i dirigenti hanno iniziato a credere che non lo sia. Il pubblico sarà sempre in grado di riconoscere le stronzate. Anche se i film inizieranno a essere realizzati con l’intelligenza artificiale, gli esseri umani non vorranno vederli“.

Molti si sono detti d’accordo con i commenti della Johnson e l’hanno elogiata per la sua onestà dopo che Madame Web è stato brutalmente criticato, ma sembra che Russell Crowe ritenga che stia prendendo l’intera faccenda un po’ troppo sul serio.

Non voglio fare alcun commento su ciò che gli altri potrebbero aver detto o sulla loro esperienza, ma… stai facendo emergere la qualità impetuosa del mio umorismo. [Mi stai dicendo che hai firmato per un film della Marvel e per un universo di personaggi dei cartoni animati… e non hai avuto abbastanza pathos? Non sono sicuro di come possa migliorare la situazione per te. È una macchina gigantesca, e fanno film di una certa dimensione… sono lavori. Sai: ecco il tuo ruolo, recita la parte. Se vi aspettate che questo sia un evento che vi cambierà la vita, credo che siate qui per le ragioni sbagliate“.

Russell Crowe ha precisato che non stava facendo “un commento diretto su di lei perché non la conosco e non so cosa abbia passato“, riconoscendo che “si può avere un’esperienza di merda in un film… Sì, si può“.

Ma è questo il processo Marvel? Non sono sicuro che si possa dire così”, ha aggiunto. “Non ho avuto una brutta esperienza. Voglio dire [in ‘Thor’], ok, è un film Marvel, ma è il mondo di Taika Waititi, ed è stato un gas ogni giorno, essere sciocchi. E poi, con JC Chandor in ‘Kraven’, sto solo portando un po’ di peso alle circostanze, in modo che i giovani attori abbiano un attore a cui appoggiarsi. Lavorare con JC è stato divertente. Sai, molti di questi registi hanno un certo livello di abilità: sono dei veri e propri geni“.

Russell Crowe ha fatto delle considerazioni valide, ma è davvero troppo aspettarsi che un film, indipendentemente dal genere, raggiunga un certo livello di qualità?

 
 

Russell Crowe su La Mummia: “Vedetela dalla prospettiva di A Beautiful Mind”

Ospita a Roma per la presentazione alla stampa di The Nice Guys, film scritto e diretto da Shane Black passato anche al Festival di Cannes 2016, Russell Crowe ha risposto con interesse alla domanda un po’ polemica relativa al suo coinvolgimento nell’ennesimo remake hollywoodiano, quello de La Mummia, con protagonista Tom Cruise. Il premio Oscar per Il Gladiatore interpreterà nel film un piccolo ruolo del Dottor Jekyll.

Russell Crowe cannes 2016Ecco cosa ha detto Russell Crowe: “Per quello che mi riguarda (in merito ai sequel e remake, ndr) è una questione di ambiente. Il cinema è un ambiente difficile, non è come il teatro, dove anche ogni anno esce fuori una rappresentazione di Amleto e nessuno se ne lamenta. Nel cinema questo sembra essere un problema. Nella Mummia interpreto un piccolo ruolo, ma non si tratta di un remake. Gli Studios stanno cercando di portare l’attenzione degli spettatori su cose che questi già conoscono, le loro risorse sono utilizzate per sviluppare un’idea che ha delle mire molto alte. Si tratta di riportare in auge l’Universo dei Mostri dei film anni ’40 e ’50, ci saranno tanti personaggi e tanti film a loro dedicati il Mostro della Laguna Nera, l’Uomo Invisibile, la Moglie di Frankenstein, per me è un’altra faccia del discorso di invecchiare bene continuando a fare cinema, in maniera consapevole. Si tratta di far parte dei trend, per esempio con i supereroi ho già dato, ho fatto il padre di Superman e mi sta bene. Ma per questo nuovo universo dei mostri Universal, beh, vedetela dalla prospettiva di A Beautiful Mind, dove andrà a parare questo racconto?”

Che ve ne pare? Sarà davvero un occhio moderno e interessante quello che ci racconterà i mostri Universal al cinema?

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Malgrado si pensasse che fosse al sicuro, deposta in una cripta sepolta nelle profondità dell’arido deserto, un’antica Regina (Sofia Boutella vista in Kingsman: Secret Service e prossimamente in Star Trek: Beyond), privata ingiustamente della vita, viene risvegliata ai nostri giorni portando con sé tutta la malevolenza cresciuta nel corso dei millenni e un terrore che sfida l’umana comprensione.

Dalle dune del deserto mosse dal vento nel Medio Oriente agli intricati labirinti sotterranei della Londra moderna, La Mummia porta una sorprendente intensità e un equilibrio di meraviglia ed emozioni in una nuova versione che inaugura un nuovo mondo di dei e mostri.

Il film, remake del classico horror del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un membro dell’esercito.

La MummiaAlla regia ci sarà Alex Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da Jon Spaihts (Doctor Strange).

Nel cast del film Tom Cruise, Sofia Boutella, Annabelle Wallis, Russell Crowe e Jake Johnson.

Ricordiamo che il progetto è inserito nel contesto di un universo condiviso dei Mostri Universal che è organizzato con la supervisione di Alex Kurtzman. Trai progetti in sviluppo, oltre alla Mummia, ci sono L’uomo invisibile e La moglie di Frankenstein.

 
 

Russell Crowe spiega perché rifiutò il ruolo di Wolverine

Russell Crowe

Russell Crowe sta promuovendo il suo prossimo film, La Mummia, in cui comparirà nella duplice veste di Dottor Jekyll e Mr. Hyde, e durante l’incontro con News.com.au l’attore ha finalmente spiegato perché, nel 2001, rifiutò il ruolo di Wolverine per il primo adattamento degli X-Men, ruolo che poi fece la fortuna di Hugh Jackman.

La Mummia: ecco il Mr. Hyde di Russell Crowe

“Bryan Singer – ha cominciato Russell Crowe – era un amico all’epoca e mi metteva davvero molta pressione. Se ricordate, Massimo aveva un lupo al centro della sua corazza, così come i suoi compagni… il che ho pensato che poteva essere un affare, all’epoca… Così ho detto di no, perché non volevo essere una specie di Mr. Wolf.”

Chiaramente Crowe si riferisce al personaggio de Il Gladiatore, mentre la questione dei lupi, che risulterà poco comprensibile ai più, è da ascrivere al fatto che molte di quelle sequenze a cui fa si riferisce l’attore non sono state montate nel film. A parte questa considerazione, sarebbe stato improbabile che il pubblico avesse accostato i due personaggi.

La Mummia: Tom Cruise a gravità zero per uno stunt del film

Il film, remake del classico horror del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un membro dell’esercito.

Alla regia ci sarà Alex Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da Jon Spaihts (Doctor Strange).

Nel cast del film Tom Cruise, Sofia Boutella, Annabelle Wallis, Russell Crowe e Jake Johnson.

 
 

Russell Crowe smentisce le voci sul suo ritorno ne Il Gladiatore 2

Russell Crowe il gladiatore

C’è un’enorme quantità di intrighi attorno Il Gladiatore 2, l’annunciato e discusso sequel del Gladiatore, ma le voci che la star di Thor: Love and Thunder Russell Crowe riprenderà il suo ruolo Massimo si sono ora rivelate false. In precedenza è stato affermato che il seguito ruoterà attorno a Lucius, figlio di Lucilla di Connie Nielsen, e nipote di Commodo, il cattivo interpretato da Joaquin Phoenix nel film di successo del 2000. Si dice che Paul Mescal (Normal People) sia in trattative per un ruolo da protagonista, il che rende probabile che questo sia il personaggio che dovrebbe interpretare.

Durante una recente intervista al programma radiofonico australiano Fitzy and Wippa, a Russell Crowe è stato chiesto se fa parte del sequel. “Niente affatto”, ha risposto. “Quindi, so più o meno come [Ridley Scott] sta dando forma alla storia. Ma sì, ti ricordi, c’era un ragazzino che voleva battere il Gladiatore? Il che porta al discorso ‘Mi chiamo’…. cresciuto, e ora è l’imperatore. “Non so cos’altro accadrà a quel punto, ma questa è l’idea”, ha concluso l’attore, apparentemente confermando i dettagli approssimativi della trama.

Mentre alcuni potrebbero obiettare che avrebbe senso per Russell Crowe interpretare un ruolo di supporto come Maximus Decimus Meridius solo per il potenziale di marketing, molte persone sembrano aver dimenticato un dettaglio cruciale: il personaggio nel film muore! Dopo essere diventato un Gladiatore, ottiene la sua vendetta sul malvagio Commodo, ma alla fine viene ucciso e si riunisce con la sua famiglia nell’aldilà.  Con questo in mente, concentrarsi su un nuovo protagonista e affrontare l’eredità di Commodo e Massimo è destinato a portare a una storia molto più interessante che se quest’ultimo fosse in qualche modo resuscitato.

Il Gladiatore è stato un grande successo, incassando 460,5 milioni di dollari al botteghino mondiale e vincendo cinque premi Oscar, tra cui “Miglior film” e “Miglior attore” per Russell Crowe. L’annunciato sequel Il Gladiatore 2 sarà diretto da Sir Ridley Scott, ma al momento non ha una data di uscita confermata.

 
 

Russell Crowe si unisce a Henry Cavill in Highlander

Russell Crowe Il gladiatore 2

Una grande star si è unita al reboot di Highlander con Henry Cavill, ovvero l’ex gladiatore Russell Crowe. Il film originale, uscito nel 1986, vedeva protagonisti Christopher Lambert e Sean Connery in una battaglia tra guerrieri immortali attraverso lo spazio e il tempo. Da allora sono stati realizzati diversi sequel e spin-off, e il franchise si è anche ampliato fino a includere una serie TV. Recentemente, Amazon MGM e United Artists hanno iniziato a collaborare per una nuova versione, con Chad Stahelski di John Wick alla regia e Cavill come protagonista.

Secondo Collider, dunque, Russell Crowe si è ora unito al progetto, dove interpreterà un ruolo chiave al fianco di Cavill (il che segna anche una reunion per i due, già padre e figlio in L’Uomo d’Acciaio). Secondo quanto riportato poi da Deadline, la star di Il gladiatore è stata scelta per interpretare Ramirez, il mentore immortale di MacLeod, un ruolo che era stato interpretato da Connery nell’originale del 1986.

Ramirez è nato nell’898 a.C. in Egitto, con il nome di Tak-Ne. In quanto immortale che ha preso MacLeod sotto la sua ala protettrice, ha un ruolo cruciale nell’aiutare l’immortale protagonista a prepararsi per la sua battaglia contro Kurgan, interpretato da Clancy Brown nel film originale. La scelta di Crowe significa che ci sarà un po’ di tempo condiviso sullo schermo tra lui e Cavill. In una passata intervista con Collider, Stahelski ha anticipato “un ampio arco narrativo” con il McLeod di Cavill, che è stato addestrato per oltre 500 anni.

Il ruolo di Crowe comporterà senza dubbio molta azione. Noto per aver interpretato il gladiatore protagonista nel film di Ridley Scott vincitore dell’Oscar nel 2000, l’attore è apparso in diversi film d’azione, tra cui Master and Commander, Quel treno per Yuma e il recente Land of Bad. Il vincitore dell’Oscar apparirà prossimamente in Nuremberg, dove reciterà al fianco di Rami Malek e Michael Shannon. Nel frattempo, è anche previsto che interpreti una spia nel thriller sulla Guerra Fredda Billion Dollar Spy e che appaia come proprietario di un club nel thriller d’azione Bear Country di Derrick Borte.

Cosa sappiamo del nuovo Highlander con Henry Cavill Russell Crowe

Il regista di John Wick, Chad Stahelski, stava lavorando duramente dietro le quinte, determinato a definire ogni dettaglio per il suo reboot di Highlander, in gestazione da tempo. Stahelski Stahelski ha poi confermato che le riprese inizieranno “a metà settembre, a partire da Londra“. Al momento il film è previsto per un’uscita nelle sale cinematografiche nel 2026.

Highlander sarà prodotto dalla United Artists insieme a 87Eleven Entertainment, la casa di produzione di Stahelski, Josh Davis della Davis Panzer Productions e Louise Rosner. La United Artists si è assicurata tutti i diritti dell’originale del 1986, sviluppato dalla Lionsgate, con la possibilità di sviluppare anche una nuova serie. Il film originale vedeva come protagonista Christopher Lambert ed era incentrato su un gruppo di guerrieri quasi invincibili e senza età.

LEGGI ANCHE: Highlander: Chad Stahelski svela le sue intenzioni per il film

 
 

Russell Crowe sfregiato per Winter’s Tale: foto

Dopo le prime foto di Colin Farrell dal set di Winter’s Tale, ecco che arrivano oggi le prime immagini di Russell Crowe dal set del film, con tanto di cicatrice posticcia

 
 

Russell Crowe sarà Jor-El in Superman Man of Steel!

Russell Crowe è entrato ufficialmente nel cast Man of Steel, il nuovo film della saga di Superman diretto da Zack Snyder. A dare la notizia ci ha pensato Variety, aggiungendo che l’attore interpreterà nientemeno che Jor-El, padre biologico di Superman,  che ricordiamo avrà il volto di Henry Cavill. A completare il cast importante anche Amy Adams, Diane Lane, Kevin Costner, Michael Shannon e Antje Traue. Ricordiamo inoltre che a produrre la pellicola saranno Christopher Nolan, Charles Roven, Emma Thomas e Deborah Snyder. Le riprese inizieranno a luglio, mentre il film  è atteso nelle sale al fine di Luglio

Fonte:variety

 

 
 

Russell Crowe sarà Dr. Jekyll ne La Mummia – ufficiale

Dopo la diffusione della sinossi ufficiale de La Mummia ieri, arriva un altro particolare aggiornamento dalla Universal: Russell Crowe interpreterà Dr. Jekyll (e quindi supponiamo anche Mr. Hide) nel film con protagonista Tom Cruise.

Dopo i primi rumor, la notizia arriva direttamente dal profilo Twitter di Crowe che conferma la particolare scelta. Immaginiamo che dopo la comparsa in questo film, il personaggio avrà poi uno sviluppo personale in uno stand alone che si inserirà nell’Universo Condiviso dei Mostri Universal, anche se al momento non c’è nulla di confermato.

Vedremo Russell Crowe sfilare sulla croisette al Festival di Cannes 2016 dove l’attore presenterà The Nice Guys.

Che ne pensate?

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Malgrado si pensasse che fosse al sicuro, deposta in una cripta sepolta nelle profondità dell’arido deserto, un’antica Regina (Sofia Boutella vista in Kingsman: Secret Service e prossimamente in Star Trek: Beyond), privata ingiustamente della vita, viene risvegliata ai nostri giorni portando con sé tutta la malevolenza cresciuta nel corso dei millenni e un terrore che sfida l’umana comprensione.

Dalle dune del deserto mosse dal vento nel Medio Oriente agli intricati labirinti sotterranei della Londra moderna, La Mummia porta una sorprendente intensità e un equilibrio di meraviglia ed emozioni in una nuova versione che inaugura un nuovo mondo di dei e mostri.

Il film, remake del classico horror del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un membro dell’esercito.

La MummiaAlla regia ci sarà Alex Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da Jon Spaihts (Doctor Strange).

Nel cast del film Tom Cruise, Sofia Boutella, Annabelle Wallis, Russell Crowe e Jake Johnson.

Ricordiamo che il progetto è inserito nel contesto di un universo condiviso dei Mostri Universal che è organizzato con la supervisione di Alex Kurtzman. Trai progetti in sviluppo, oltre alla Mummia, ci sono L’uomo invisibile e La moglie di Frankenstein.

 
 

Russell Crowe sarà Dottor Jekyll ne La Mummia?

Russell CroweRussell Crowe è in una prima fase di trattative con la Universal epr interpretare un personaggio simile al Dottor Jekill ne La Mummia con Tom Cruise.

Mentre altri attori all’interno del Monster-Universe, come Johnny Depp per L’Uomo Invisibile, appariranno prima in un film in solitaria, un insider ha riferito a Variety che un altro dei personaggi classici della letteratura horror in forze allo studio potrebbe avere prima un cameo nel film attualmente in fase di riprese.

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I dettagli sulla storia sono ancora piuttosto scarsi, ma quello che sappiamo per adesso è che il film, remake del classico horror del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in pensione.

La MummiaAlla regia ci sarà Alex Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da Jon Spaihts (Doctor Strange).

Nel cast del film Tom Cruise, Sofia Boutella, Annabelle Wallis e Jake Johnson.

Ricordiamo che il progetto è inserito nel contesto di un universo condiviso dei Mostri Universal che è organizzato con la supervisione di Alex Kurtzman. Trai progetti in sviluppo, oltre alla Mummia, ci sono L’uomo invisibile e La moglie di Frankenstein.

 

 
 

Russell Crowe salirà sull’Arca?

Dopo mesi di rumours che negli ultimi tempi si sono andati via via rafforzandosi, ora sembra sia arrivata la conferma : Russel Crowe è ufficialmente in trattative per interpretare Noè nel film dedicato da Darren Aronofsky al Diluvio Universale. L’inizio delle riprese è previsto per luglio: per allora si spera che i negoziati per la partecipazione di Crowe vadano a buon fine. Paramount e New Regency sono i finanziatori del film, sul quale resta il mistero riguardo all’angolazione dalla quale Aronofsky guarderà alla leggenda biblica.

Il regista è stato autore di una prima stesura della sceneggiatura, assieme ad Ari Handel; John Logan (Hugo) è stato incaricato di aggiustarla. Crowe è attualmente impegnato sul set de I miserabili di Tom Hooper; oltre a quello di Noè,  l’attore starebbe valutando la propria partecipazione ad Harcker, detective story incentrata su Dracula e quella, nel ruolo del cattivo, a A Winter’s Tale di Akiva Goldman. Oltre che ne I miserabili, lo vedremo prossimametne in The Man With The Iron Fists e Broken City, oltre che nel ruolo di Jor-El in Man of Steel, rilancio cinematografico di Superman firmato da Zack Snyder.

Fonte: Empire

 
 

Russell Crowe reciterà nel film storico In Sand and Blood

E come spesso accade ormai da qualche tempo a questa parte, anche Russell Crowe ci informa sui suoi prossimi progetti via tweet: in questo del 24 Settembre posta una foto suggestiva del deserto con il titolo del film a cui sta lavorando: In Sand and Blood.

Tratto dalla storia raccontata nel libro di Dean KingSkeletons on the Zahara: A True Story of Survival, basato sulle memorie del Capitano James Riley, il film, ambientato nel 1815, racconterà la cattura in Africa dell’Ufficiale americano e della sua ciurma dopo un naufragio sulle coste desolate del Sahara. Riley riuscirà ad assicurare a sé e ai suoi il ritorno a casa con un gioco d’astuzia, prima convincendo un mercante Arabo a comprarli come schiavi, e poi a rivenderli ad un prezzo molto più alto ad un Ufficiale europeo in Marocco.

Il libro, pubblicato inizialmente con il titolo Authentic Narrative of the Loss of the American Brig Commerce e poi riproposto come Sufferings in Africa, divenne best-seller e fu citato dal presidente Abraham Lincoln come uno dei testi più ispiranti che abbia letto.

Il film sarà diretto da Saul Dibb (Suite FrancaiseThe Duchess) e completamente finanziato dalla IM Global.

Fonte: Variety

 
 

Russell Crowe protagonista di Fathers and Daughters di Gabriele Muccino

Russell CroweDopo l’enorme insuccesso di Quello che so sull’Amore – Playing for Keeps, Gabriele Muccino ci riprova e dal suo profilo twitter annuncia che il suo prossimo film sarà la pellicola Fathers and Daughters, che avrà come protagonista niente meno che Russell Crowe. Ecco le parole del regista italiano:

Il Gladiatore sia con me. Fathers and Daughters con protagonista Russell Crowe sarà il mio prossimo film. “Questo è un film tutto incentrato sulla recitazione, e quindi non potevo chiedere un un attore migliore di Russell per dar vita a questo dramma emotivo. E’ tagliente, straziante, ed esaltante al tempo stesso. Per me è come un film classico americano che ricorda i grandi drammi e i personaggi degli anni ‘70 , come Kramer vs . Kramer e Qualcuno volò sul nido del cuculo”.

Quindi, dopo Will Smith e Gerard Butler, Muccino avrà l’occasione di dirigere un altro divo, questa volta una star di primo piano, vincitore del Premio Oscar e visto recentemente nel film Warner L’Uomo d’AcciaioFathers and Daughters racconterà di una storia d’amore tra un padre vedovo e in lotta contro una malattia mentale e una 30enne con un passato turbolento. A scrivere la sceneggiatura è stato il semisconosciuto Brad Desch (Shotgun Lovesongs). A produrre la pellicola sarò la Voltage Productions di Craig J. Flores e Nicolas Chartier, insieme alla Busted Shark Productions di Sherryl Clark. Tra i produttori lo stesso Crowe, con la sua Fear Of God Films.

Al momento si cerca la protagonista femminile per un inizio di riprese fissato per Dicembre.

Fonte: Deadline

 
 

Russell Crowe protagonista di Bear Country di Derrick Borte

Russell Crowe film

Il premio Oscar Russell Crowe (Il Gladiatore) collaborerà nuovamente con il regista di Il giorno sbagliato Derrick Borte nel thriller d’azione Bear Country.

Crowe interpreterà il vecchio ma formidabile proprietario di un club, Manco Kapak, che è stato derubato da un uomo armato mascherato. Ora, le sue aspirazioni di vendere il suo club e cavalcare verso il tramonto insieme alla sua ragazza appaiono più lontane che mai. I capi del cartello gli stanno con il fiato sul collo e un giovane parvenu si è spacciato per un nuovo ragazzo in città desideroso di acquistare il club.

Borte, insieme a Daniel Forte (American Dreamer), ha scritto la sceneggiatura basata sul romanzo di Thomas Perry, Strip. A Higher Standard gestirà le vendite sul mercato di Cannes. Mark Fasano (Marlowe) della Nickel City Pictures produrrà insieme a Jeffrey Greenstein (The Bricklayer) di A Higher Standard, Mark Bower e Bruno Mustic di Life & Soul Pictures, e David Lipper e Robert A. Daly jr. di film di Latigo che stanno cofinanziando con Gramercy Park Media.

Russell Crowe, star di A Beautiful Mind, LA Confidential e Il Gladiatore, è coinvolto attualmente in una produzione a Norimberga e ha in arrivo Kraven il Cacciatore.

Riguardo alla collaborazione con Russell Crowe, Borte ha detto: “Dopo la grande esperienza che abbiamo condiviso su Il giorno sbagliato, stavo cercando un altro progetto con Russell – uno che gli permettesse di mostrare di più di ciò che così tante persone (incluso me) hanno amato tanto. Ed entrambi abbiamo capito subito che Bear Country era il progetto giusto”.

“Bear Country manterrà gli spettatori col fiato sospeso con molta azione e sorprese in serbo. Russell porta sullo schermo un’energia accattivante e ha contribuito a coltivare alcuni dei migliori thriller degli ultimi tempi”, ha aggiunto Fasano.

 
 

Russell Crowe parla entusiasta de L’Uomo d’Acciaio

Superman II film

L’attore Russell Crowe, intervistato da Reelz ha rilasciamo alcune dichiarazioni circa il prossimo superman L’Uomo d’Acciaio, che lo vede fra i protagonisti nel ruolo di Jor-El, padre naturale di Clark Cant che vi ricordiamo è interpretato da Hanry Cavill:

  • “E’ molto complicato, è davvero complesso. Io non credo che nessuno ha davvero cercato di entrare nella psicologia di cosa vuol dire essere Superman, oltre a chiedersi su cosa la gente penserebbe di un supereroe simile nella società moderna. Credo che a Zack Snyder è stata data una grande responsabilità, perché quando si tratta di eroi dei fumetti e film di supereroi, in cima alla piramide c’è sicuramente Superman. Penso che il più grande indicatore per me  sia stato l’aver ricevuto delle email entusiaste da parte dei produttore del film.
  • “Non vedo l’ora di vederlo. E’ stato un impegno enorme. Ci hanno portato su Krypton, n un pianeta dove il sole appare quattro volte più grande del nostro. Le persone adoreranno il film e se avete visto il trailer vi rendete conto che questo Superman non è solo un uomo che vola appeso ad un filo, questo Superman è supersonico. Non vedo l’ora di vedere come le persone reagiranno ad esso.”

 

L’Uomo d’Acciaio, il film

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner(“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

Fonte: CS

 
 

Russell Crowe non riesce ad incontrare Papa Francesco

Noah film 2014

L’attore Russell Crowe oggi era a Roma per incontrare Papa Francesco per cercare di convincerlo a vedere il suo ultimo film, il kolossal biblico Noah di Darren Aronofsky, che lo vede protagonista nei panni del patriarca. Ebbene, l’attore nonostante i tentativi non è riuscito a parlare con il Papa per la presenza di troppi pellegrini.

Noah di Darren Aronofsky arriverà in Italia il prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).

Il cast di Noah include Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Ray Winstone, Douglas Booth e Anthony Hopkins. La pellicola è prodotta da Disruption Entertainment, New Regency Pictures, Protozoa Pictures, mentre a distribuire il film ci penserà la Universal Pictures.

 
 

Russell Crowe nel trailer di L’Esorcismo – Ultimo Atto

Eagle Pictures ha diffuso il trailer italiano di L’Esorcismo – Ultimo Atto, il nuovo film con protagonista Russell Crowe che, dopo L’esorcista del Papa, torna a schierarsi dalla parte del bene, indossando una tonaca e armandosi di crocifissi e acqua santa. Il film è al cinema dal 30 maggio e con Crowe, nel cast, ci sonoRyan Simpkins, Chloe Bailey, David Hyde Pierce, Adam Goldberg, Sam Worthington, Tracey Bonner, Marcenae Lynette, Joshua John Miller, Hallie Samuels, Samantha Mathis, Anna Maria Reyer.

L’Esorcismo – Ultimo Atto, la trama

Anthony Miller (Russell Crowe) è un attore ormai alla deriva, tormentato dai demoni del suo passato. Quando finalmente ottiene un ruolo da protagonista in un film horror sugli esorcismi, Anthony sembra riprendere contatto con la realtà, ricucendo persino il rapporto complesso con sua figlia adolescente. Durante le riprese, però, inquietanti fenomeni iniziano a susseguirsi sul set del film, trascinando Anthony in un baratro di follia. Scena dopo scena, il comportamento dell’uomo si fa sempre più sinistro, rendendolo una pericolosa minaccia persino per sua figlia.

Quale terrificante mistero aleggia sul set del film e sui suoi protagonisti? Quale oscuro segreto si cela nel passato di Anthony? Ma soprattutto, potrebbe esserci un demone che vuole impossessarsi di lui?

 
 

Russell Crowe nel nuovo film di James Franco?

Russell Crowe è in trattative per entrare a far parte del cast del nuovo progetto dell’impegnatissimo James Franco: Meridiano di sangue, l’adattamento dell’omonimo romanzo di Cormac McCarthy che sarà scritto e diretto dallo stesso attore e regista.

Russell Crowe si unirebbe ai già annunciati Tye Sheridan e Vincent D’Onofrio. Anche James Franco avrà una parte nel film prodotto da Scott Rudin, Cassian ElwesVince Jolivette. Ambientato nel 1850, al confine tra Messico e Stati Uniti, il romanzo di Cormac McCarthy segue l’iniziazione alla violenta frontiera western di un ragazzo di 14 anni del Tennessee, the Kid, che si unisce a una banda di cacciatori di scalpi, di cui fa parte il minaccioso giudice Holden.

È un periodo intenso per Russell Crowe, che vedremo al Festival di Cannes con The Nice Guys al fianco di Ryan Gosling e potrebbe comparire anche nel reboot targato Universal di La Mummia con Tom Cruise

In quale ruolo vedreste meglio l’interprete de Il Gladiatore?