Mentre i fan continuano a sperare
nella release della #SnyderCut di
Justice League, nelle ultime ore
sono emersi via Twitter dei concept
art inediti del film che ci mostrano una versione alternativa – ad
opera del costumista Michael Wilkinson – del costume
di Aquaman, il re di Atlantide
interpretato da Jason Momoa.
Come si evince dalle immagini che
potete vedere di segutio, il design optato da Wilkinson era molto
più simile al look che il personaggio ha poi sfoggiato nel film in solitaria diretto da
James Wan:
A proposito di Aquaman, vi
ricordiamo che il sequel, Aquaman 2, uscirà
al cinema il 16 dicembre 2022. Lo studio ha
annunciato ufficialmente il sequel del film con Jason
Momoa, confermando che David Leslie
Johnson-McGoldrick scriverà la sceneggiatura.
L’incasso del film lo ha fatto
classificare al 20° posto della classifica mondiale di tutti i
tempi. Johns-McGoldrick ha collaborato con Will
Beall alla sceneggiatura.
Johnson-McGoldrick ha iniziato a lavorare
sulla sceneggiatura tre anni fa dopo aver letto i fumetti
di Aquaman mentre era sul set di The
Conjuring 2 di James Wan.
Lo scorso mese, il regista
Matt Reeves aveva annunciato ufficialmente
l’inizio della produzione di The
Batman postando sul proprio account Twitter
la foto di un ciak
appoggiato su una poltrona di cuoio. Data l’ovvia segretezza
che circonda il progetto, quella semplice foto condivisa da Reeves
non aveva rivelato nulla a proposito del film (a parte quello che
potrebbe essere il possibile logo del cinecomic).
Adesso, un gruppo di appassionati
del DCEU ha postato su Reddit l’immagine
leak di un individuo brutalmente assassinato, seduto su quella che
sembra essere la stessa sedia intravista nell’immagine postata da
Matt Reeves per annunciare l’inizio delle riprese
del film. Secondo le indiscrezioni, la persona nella foto
sarebbe una delle vittime dell’Enigmista (che nel
film sarà interpretato da Paul Dano), mentre la
poltrona dovrebbe trovarsi all’interno della Villa Wayne.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
L’emergenza
Coronavirus continua ad avere effetti collaterali
anche sull’industria cinematografica. Dopo la notizia del
rinvio – a data da destinarsi – di numerosi film in uscita tra
le giornate di domani e giovedì (tra cui Si vive una
volta sola di Carlo Verdone e Volevo
nascondermi di Giorgio Diritti), apprendiamo adesso
che le riprese del settimo capitolo della saga di
Mission Impossible a Venezia sono state
ufficialmente bloccate.
A confermare la notizia è stata la
Paramount Pictures, che in un comunicato ufficiale
diramato nelle ultime ore ha dichiarato: “Per eccesso di
abbondanza nei confronti della sicurezza e del benessere del nostro
cast e della nostra troupe, e visto l’impegno del governo locale
veneziano nell’impedire assembramenti in pubblico come risposta
alla minaccia del Coronavirus, abbiamo cambiato il piano di
produzione che prevedeva tre settimane di riprese a Venezia, la
prima parte della lunga produzione di Mission Impossible 7. Durante
questa pausa, vogliamo essere consapevoli delle preoccupazioni
della nostra troupe e permetteremo a tutti di tornare a casa fino a
quando non potremmo nuovamente iniziare a girare. Continueremo a
monitorare la situazione e lavoreremo insieme alle autorità
sanitarie e governative mentre si evolverà.”
Stando a quanto riportato da
Deadline, Tom
Cruise non era ancora arrivato in Italia per le riprese.
Mission Impossible 7 uscirà nelle sale
americane il 23 luglio 2021.
I prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossiblevedranno
coinvolti anche Shea Whigham (Kong:
Skull Island), Hayley Atwell (Captain
America: Il primo vendicatore), Pom
Klementieff (Guardiani della Galassia)
e Nicholas
Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa
Faust.
I due film verranno girati in
contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast
torneranno sul set per le riprese. Christopher
McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro
debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021 e il
5 agosto 2022.
Nessun aggiornamento sul destino di
August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati
da Henry Cavill e Alec
Baldwin, che secondo le ultime
indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i
sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono
morti?
Le nuove trading card di
Black Widow ci danno la possibilità
di dare uno sguardo ravvicinato al costume di Yelena Belova, il
personaggio che nel film con Scarlett
Johansson sarà interpretato da Florence
Pugh.
La prima apparizione di Yelena nei
fumetti risale al 1999, in Inhumans #5, ed ha un
background simile a quello di Natasha. Allenata come spia nella
Stanza Rossa, ha lavorato per la Federazione Russa e poi per lo
SHIELD.
Comicbook ha condiviso
l’immagine della trading card di Yelena in cui la donna indossa
un’uniforme bianca, che nel trailer del film abbiamo visto addosso
a Natasha, e un gilet verde identico a quello che Natasha indossa
in Avengers: Infinity
War. Ecco di seguito la card:
La regia di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence Pugh,
e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Tom Holland rivela
di conoscere tutti gli spoiler su Spider-Man: Homecoming 3
a seguito di un incontro di lancio del progetto con Sony e Marvel. Da quando è entrato a far
parte del Marvel Cinematic Universe
nel 2016 con la sua prima apparizione in Captain
America: Civil War, l’attore è diventato una
delle figure preferite dai fan del franchise, conquistando il
pubblico con il suo genuino entusiasmo.
È chiaro che Holland è entusiasta di
interpretare Peter Parker, come dimostra il fatto che si è
impegnato in prima persona affinché la Sony e la
Marvel trovassero un nuovo
accordo per mantenere Spider-Man nel MCU a seguito di una rottura tra le parti
lo scorso agosto. Mentre i fan apprezzano sicuramente lo
spirito di Holland, l’attore ha anche dimostrato di avere la
tendenza a non tenere bene i segreti.
Parlando con HeyUGuys alla
premiere del suo nuovo film, Tom Holland ha
rivelato di essere consapevole di ciò che i filmmaker hanno in
mente e ha fatto una battuta sulla sua propensione a condividere
spoiler: “Ora so tutto. Ho avuto il mio grande incontro con
Marvel e Sony circa due settimane
fa e conosco tutti i segreti (di Spider-Man: Homecoming 3). Ma ho
anche fatto circa mille interviste, quindi so come non rovinare più
un film!”
Tom Holland si è
unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone:
Spider-Man: Homecoming e
Spider-Man: Far From
Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui
dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Harvey Weinstein è
stato dichiarato colpevole di aver commesso un “atto sessuale
criminale” e uno stupro di terzo grado, ma è stato assolto da
due accuse di aggressione sessuale predatoria. Il verdetto è
arrivato lunedì, nella mattinata, e riportato dalle principali
testate di informazione USA. Noi lo apprendiamo da Variety.
La giuria di sette uomini e cinque
donne ha deliberato in quattro giorni e mezzo, giungendo al
verdetto questo lunedì mattina. Il giudice James
Burke ha ordinato la presa in custodia di Weinstein. La
condanna sarà effettiva dall’11 marzo.
Weinstein rischia un massimo di 25
anni di prigione con l’accusa di aver aggredito sessualmente
Miriam Haley nel suo appartamento di Soho il 10
luglio 2006. È stato anche condannato per stupro di terzo grado con
l’accusa di aver aggredito Jessica Mann,
un’aspirante attrice e parrucchiera che lo ha accusato di averla
violentata in un hotel DoubleTree a New York il 18 marzo 2013.
Per stupro di terzo grado si intende un rapporto sessuale
con una persona non consenziente ma senza l’utilizzo della
violenza.
La giuria, tuttavia, ha ritenuto
Weinstein non colpevole delle due accuse più gravi di aggressione
sessuale predatoria, per le quali rischiava una condanna dai 10
anni alla condanna a vita. La giuria ha anche ritenuto Weinstein
non colpevole di stupro di primo grado ai danni di Mann.
Il verdetto indica che i giurati non
credono, al di là di ogni ragionevole dubbio, che Weinstein abbia
violentato e aggredito l’attrice Annabella Sciorra
nel suo appartamento di Gramercy Park nei primi anni ’90.
Dopo che il verdetto è stato letto,
l’avvocato difensore Donna Rotunno ha chiesto la
libertà su cauzione per il suo assistito, in attesa della condanna.
Alla richiesta ha addotto motivazioni mediche, in quanto
Harvey Weinstein è stato sottoposto ad un
intervento chirurgico alla schiena.
Venerdì, i giurati erano bloccati
sulle due accuse più gravi di aggressione sessuale predatoria.
Hanno inviato una nota al giudice chiedendo come procedere in caso
non riuscissero a raggiungere un accordo su questi argomenti,
mentre erano unanimi sulle accuse di stupro e atti sessuali
criminali. Burke ha ordinato loro di continuare a deliberare.
L’accusa ha chiamato 28 testimoni in
12 giorni, tra cui tre testimoni di “precedenti atti illeciti”, che
hanno riferito ai giurati che Weinstein li aveva aggrediti
sessualmente nel suo appartamento e nelle suite di hotel a New York
e Beverly Hills. I giurati si erano concentrati sulla
testimonianza di Haley e Sciorra, chiedendo al reporter del
tribunale di rileggere parti sostanziali dei loro resoconti.
Haley aveva dichiarato di fronte
alla giuria che Weinstein le si lanciò contro sul divano, e poi la
aveva accompagnata in una camera da letto. “Mi ha spinto verso il
basso”, ha detto. “Mi ha tenuto per le braccia. Ho detto: “No,
no!”
Il procuratore Joan
Illuzzi aveva esortato i giurati a condannare il
produttore, dicendo che aveva abusato del suo immenso potere nel
settore per sfruttare le donne vulnerabili. Ha sostenuto che
Weinstein avrebbe potuto assumere prostitute, ma ha preferito
ingannare le aspiranti attrici nella sua “tana”. Molti
accusatori hanno raccontato storie strazianti sull’effetto di
questa aggressione sulla loro vita.
La difesa ha messo in evidenza
e-mail affettuose tra il produttore e le sue presunte vittime,
sostenendo che le vittime di stupro non avrebbero comunicato in
questo modo con il loro aggressore. Rotunno ha sostenuto che Mann
ha fatto sesso consensuale con Weinstein perché voleva partecipare
alle feste e avanzare nella sua carriera. Ha anche sostenuto che i
testimoni si erano rivoltati contro Weinstein perché stavano
perseguendo fama e il tentativo di perseguire una causa civile per
ottenere un risarcimento.
Chris Pratt ha
dichiarato che tutto il cast originale di Jurassic
Park tornerà sul grande schermo in
Jurassic
World 3. La dichiarazione non aggiunge molto a
quanto si sapeva già, visto che da tempo sono tate confermate le
presenza nel film di Sam Neil,
Laura Dern e Jeff Goldblum, che aveva
preso parte anche al secondo film.
Tuttavia, un tweet di Joe Mazzello
sembra confermare che gli adulti non saranno gli unici a tornare in
questo film che conclude la trilogia di enorme successo. Mazzello,
che in Jurassic Park interpreta Tim
Murphy, fratello di Lex e nipote di John Hammond (Richard
Attenborough), ha scritto sul sociale che “è ora di
rimettersi al lavoro”.
Mazzello aveva appena 10 anni
quando è uscito Jurassic Park e, senza farsi
travolgere dal successo del film, come capitava molto spesso negli
anni ’90, ha attraversato con successo la transizione da attore
bambino ad interprete adulto.
Lo abbiamo visto in The Social
Network e in Bohemian Rhapsody, ma Mazzello è anche regista e
sceneggiatore, nonostante sia noto maggiormente per i suoi ruoli da
attore. Il fatto che sia ancora attivo davanti alla macchina da
presa potrebbe indicare che il suo prossimo lavoro sarà proprio
Jurassic World 3.
Jurassic
World 3vedrà sia Chris Pratt che
Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice
Smith, Daniella Pineda, Jake
Johnson e Omar
Sy. Laura
Derne Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il
Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del
2001. Un altro eroe originale, Ian
Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World: Il Regno
Distrutto.
Alla regia torna Colin
Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio
Battle at Big Rock, i cui eventi
sono ambientati un anno dopo Jurassic World –
Il regno distrutto mostrando i dinosauri che
vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi
ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.
Doctor Strange in the
Multiverse of Madness arriverà al cinema nella
primavera del 2021 ed esplorerà ulteriormente il concetto di
“Multiverso” introdotto in Avengers:
Endgame. Nel sequel, in cui apparirà il
personaggio di Scarlet Witch, si collegherà anche alla serie
WandaVision, che
debutterà prossimamente sulla piattaforma di streaming Disney+.
Il MCU è pieno di unici e
meravigliosi Multiversi da esplorare, tanto che le possibilità per
il sequel con Benedict Cumberbatch sono davvero
infinite. Ecco 10 grandi Multiversi dell’Universo Marvel che Stephen Strange potrebbe
esplorare nel sequel:
Gli X-Men della Fox
I film della saga di X-Men targati
Fox hanno attraversato un periodo decisamente turbolento, e con la
recente acquisizione dello studio da parte della Disney, non
sappiamo ancora quali saranno i piani dei Marvel Studios per l’introduzione dei “suoi”
mutanti nel MCU. Ad aprile arriverà nelle sale
il travagliatissimo The New Mutants, che non dovrebbe
essere collegato all’Universo Cinematografico Marvel, né servire da trampolino di
lancio per l’introduzione degli “esseri speciali” nell’Universo
partorito dalla mente di Kevin Feige.
Un discorso diverso, invece, è
quello che ruota attorno alla figura di Deadpool, il cui enorme
successo sul grande schermo potrebbe spingere la Disney a voler far
proseguire la saga iniziata sotto l’egidia della Fox, e quindi
introdurre ufficialmente il Mercenario Chiacchierone sul grande
schermo. E se ciò accadesse proprio con Doctor Strange 2
in vista dei lavori su Deadpool 3?
Squadrone Supremo
Spiegare la
storia dello Squadrone Supremo è abbastanza complicato. In breve,
si tratta della controparte Marvel della Justice League of America della DC Comics. Ad
un certo punto delle loro avventure nei fumetti, alcuni dei
Vendicatori viaggiano attraverso il Multiverso e incontrano lo
Squadrone Supremo nella serie “Earth 712″, la cui formazione
era all’epoca composta da eroi e non da villain.
Numerose versioni alternative dello
Squadrone Supremo esistono in tutto il Multiverso, quindi è
altamente probabile che prima o poi i personaggi in questione
appariranno nel MCU. E se il loro debutto sul
grande schermo fosse stato pensato proprio nel sequel di Doctor
Strange?
House of M
È eccitante, ma al tempo stesso
anche terrificante, che Scarlet Witch sarà in un film incentrato
sul Multiverso. Nella run “House of M”, Scarlet Witch, dopo aver
ceduto alla follia a causa della morte dei suoi figli e dell’
uccisione accidentale di alcuni Vendicatori per sua mano, crea un
nuovo Multiverso in cui i mutanti sono la classe dominante, e non
il tradizionale gruppo ostracizzato della società.
Solo due individui,
Wolverine e un mutante di nome Layla, ricordano il mondo prima
della nuova drastica versione della realtà creata da Scarlet Witch.
La “House Of Magnus” è la classe dominante di mutanti guidata da
Magneto, che adesso governa gli altri “esseri speciali” e, a sua
volta, gli umani. Quando finalmente si svela la finzione dietro la
realtà creata da Scarlet Witch, Wanda va incontro ad un altro
crollo psicologico e – attraverso i suoi poteri – elimina i mutanti
dal Pianeta. Il mondo ritorna alla normalità, con un sostanziale
cambiamento: ora ci sono solo poche centinaia di mutanti, rispetto
al milione precedente, e tutti gli ex mutanti sono adesso
impotenti.
Marvel Zombies
Si vocifera che Sam Raimi sia in
trattative per dirigere il sequel di Doctor Strange. Il
Multiverso raccontato nella serie “Earth 2149” sarebbe perfetto per
un regista come lui, considerando il suo background horror (La
Casa, Drag Me to Hell). La serie racconta una storia in realtà
molto semplice: un virus zombi si diffonde nell’universo Marvel.
Le regole che governano l’universo
zombi sono di livello un po’ più “alto” rispetto a qualsiasi altro
universo, poiché gli zombi conservano parte della loro
intelligenza, devono mordere le persone per diffondere l’infezione
e hanno sempre “fame” di carne. L’esplorazione di questo Multiverso
potrebbe dare vita ad un sequel di Doctor Strange davvero
esilarante.
Old Man Logan
Se da un
lato vedere alcuni degli eventi raccontati in “Old Man
Logan” al centro di uno dei momenti del sequel di
Doctor Strange è altamente improbabile, dall’altro è
possibile un Multiverso ispirato agli eventi raccontati nella
storia a fumetti. Nella run, i più noti supercriminali
dell’Universo Marvel si sono riuniti tutti e
hanno sconfitto con successo la stragrande maggioranza dei
supereroi nell’universo, dando vita ad un nuovo mondo
distopico.
Wolverine e Hulk
sono alcuni degli unici sopravvissuti, con il Gigante Verde ormai
impazzito a causa della sua radiazione gamma, e Wolverine che non
usa i suoi artigli da decenni, dopo essere stato spinto con
l’inganno dalle illusioni di Mysterio a massacrare gli altri
mutanti durante un attacco presso la X-Mansion. La storia è molto
cupa e violenta, ma l’idea di una sorta di mondo post-apocalittico
dove sono i villain a trionfare potrebbe essere
interessante.
Marvel 2099
“Marvel 2099” è l’epitome degli anni
’90 e il costante bisogno di apparire in linea con certi standard
narrativi molto in voga in quegli anni. Tuttavia, nel corso del
tempo, “Marvel 2099” è stato un modo per la
casa editrice di combinare certi aspetti più cool della narrativa
fumettistica ad altri decisamente più profondi. Essenzialmente, il
mondo rappresentato in quella serie è una versione dell’Universo
Marvel tra circa 100 anni.
Con i primi numeri della serie che
hanno introdotto versioni futuristiche di Spider-Man, del Dr. Doom,
di Punisher e di un nuovo personaggio chiamato Ravage, si
tratterebbe di esplorare un Multiverso con una vasta gamma di nuovi
personaggi.
Marvel Noir
“Marvel Noir” è una versione noir e
pulp dell’Universo Marvel che ospita una tipica
ambientazione anni ’30 con molti degli eroi “proveniente dalla
strada”, come Daredevil, Luke Cage, Iron Fist, Spider-Man e persino
Wolverine come P.I. incaricato di risolvere un mistero.
“Marvel Noir” è una serie
meravigliosa da un punto di vista stilistico, con un grande
potenziale da esplorare. Certo, è più probabile che la run venga
esplorata attraverso uno spin-off di Spider-Man, dato che ancora
non si conosce il futuro delle “versioni Netflix” di personaggi come Luke Cage, Iron Fist e
The Punisher, così come quello degli X-Men.
Lo Spider-Verse di Marc Webb
La saga
The Amazing Spider-Man ad opera
di Marc Webb ha avuto vita breve. Dopo un primo film accolto
abbastanza positivamente, il secondo film ha commesso gli stessi
errori dello Spider-Man 3 di Sam Raimi, finendo per essere
stroncato da pubblico e critica e mettendo la parola fine al
franchise.
L’uscita di scena di
Andrew Garfield nei panni di Peter Parker non è mai stata
comunicata dalla Sony in via ufficiale, e forse una seconda
possibilità per l’attore nei panni di Spidey sarebbe stata accolta
con favore da parte dei fan. Che cosa ha fatto negli ultimi anni
quest’incarnazione dall’ultima volta che l’abbiamo
visto?
Lo Spider-Verse di Sam Raimi
Se Sam Raimi dovesse davvero
dirigere il sequel di Doctor Strange, non ci sarebbe
persona migliore al mondo per creare un momento crossover
con l’originale trilogia di Spider-Man con Tobery Maguire. La
trilogia di Raimi ha lasciato un’impronta talmente grande che i
successivi film sull’Uomo Ragno risentono ancora della sua
influenza.
Anche se è un
peccato che Mark Webb non sia riuscito a realizzare The Amazing
Spider-Man 3, è ancora più triste che Raimi non sia riuscito a
realizzare Spider-Man 4 con il suo “feticcio” Bruce
Campbell nei panni di Mysterio.
Il mondo reale
Non sarebbe
affascinante vedere persone reali su Snapchat che documentano un
gruppo di attori del MCU che si comportano come
supereroi e poi vedere quel filmato inserito all’interno del sequel
di Doctor Strange?
Una vera e propria
rottura della quarta parete, che potrebbe trasformarsi in realtà se
il sequel di Doctor Strange decidesse di seguire un
azzardato modello Borat, senza seguire
una sceneggiatura e con l’introduzione di scene casuali. Inoltre,
se il sequel avrà davvero un’atmosfera horror come anticipato nelle
ultime settimane, cosa c’è di più “spaventoso” del mondo
reale?
Tutti sappiamo che in origine
Ben Affleck avrebbe dovuto scrivere, dirigere e
interpretare The
Batman, prima di lasciare il progetto nelle mani
di Matt Reeves, che ha poi scelto Robert
Pattinson come nuova incarnazione dell’Uomo
Pipistrello.
Adesso, Affleck ha commentato per la
prima volta il casting di Pattinson nel reboot, esprimendo tutto il
suo entusiasmo nei confronti della scelta operata da Reeves e dalla
Warner Bros.: “Penso che Robert sia un grande attore. Sarà
fantastico”, ha dichiarato l’attore in occasione della
promozione del film Tornare a
Vincere.
L’attore è poi tornato a parlare del
suo allontanamento dal progetto, dovuto ad una perdita di interesse
nei confronti del ruolo (come già rivelato in
passato): “Questi film meritano di essere fatti da qualcuno
che muore dalla voglia di farli e non vede l’ora. All’epoca quella
persona non ero io, così ho deciso di abbandonare il progetto e
andare avanti.”
Potete vedere il video dell’intervista di seguito:
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Con l’emergenza
coronavirus, anche il mondo del cinema e nello specifico
della sala prende la sua posizione e le sue misure precauzionali
per limitare il contagio, che nel fine settimana si è diffuso nelle
regioni del Nord Italia.
Il risultato è che le sale, in
quanto esercizi di aggregazione, come i teatri, restano chiuse e
molti distributori hanno già annunciato che i film previsti per
questa settimana ritarderanno l’uscita, proprio per evitare di
trovarsi con un terzo delle sale chiuse, che quindi non programmano
il film in questione.
Giampaolo Letta,
amministratore delegato Medusa, ha dichiarato: “La situazione è
molto delicata e deve essere monitorata ora per ora, ma con tutte
le regioni del Nord in stato di allarme e quindi con cinema e
teatri chiusi, è chiaro che sia necessario valutare cambiamenti.
Anche solo dal punto di vista psicologico è evidente che le persone
sempre di più eviteranno assembramenti e luoghi di
incontro”.
Il primo film a subire le
conseguenze dell’emergenza coronavirus è
Cambio Tutto, di Guido
Chiesa con Valentina Lodovini. L’uscita
del film, prevista per la prossima settimana, è stata spostata.
Letta continua: “Rispetto al sabato di 7 giorni fa il mercato
italiano ha subito una flessione del 40%, mentre, rispetto a
venerdì 14, quest’ultimo ha registrato un calo del 44%. E questo
con i cinema ancora aperti”.
Anche Carlo
Verdone, in diretta a Domenica In con
Mara Venier, ha annunciato che il suo nuovo film,
la commedia Si vive una volta sola, slitterà con l’uscita. Il
regista e interprete ha dichiarato: “Non si sa quando
esce”. Anche Ritorno al crimine
di Massimiliano Bruno, subirà un posticipo della
data d’uscita.
Grazie a Tom Hardy
e al fotografo Greg Williams, abbiamo le
primissime immagini ufficiali dal set di Venom
2, l’atteso sequel che sarà diretto da
Andy Serkis e che dovrebbe arrivare nelle sale il
prossimo anno. Le immagini condivise attraverso gli account
Instagram ufficiali dell’attore e del fotografo ci mostrano
diversi momenti catturati durante la produzione del cinecomic,
incluso un bellissimo scatto in cui è possibile vedere Hardy al
fianco di Woody Harrelson, che nel film tornerà a
vestire i panni di Carnage.
Come già annunciato dal
finale del precedente capitolo, in Venom 2 assisteremo
allo scontro tra il simbionte e Cletus
Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più
celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast del sequel
anche Michelle
Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne
Weying, Woody
Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di
Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No
Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore
inglese Stephen Graham.
Nel frattempo è stato
ufficializzato anche il nome di Robert
Richardson in qualità di direttore della fotografia.
“Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel
secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha
dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che
ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà
con la collaborazione tra Sony e Marvel.”
Vi ricordiamo
che Tom
Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche
nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo
dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a
confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.
Mentre il futuro della saga di
Star
Wars sembra essere ancora avvolto nel più fitto
mistero, arriva la notizia che un nuovo film della saga è
ufficialmente in sviluppo, e che potrebbe essere destinato al
servizio di streaming Disney+.
Stando infatti a quanto riportato
da The Hollywood
Reporter, lo sviluppo di un nuovo film della saga di
Star Wars sarebbe in sviluppo per conto
di J.D. Dillard, regista di Sleight, e di
Matt Owens, sceneggiatore della serie Luke
Cage. Al momento ulteriori dettagli non sono stati resi noti.
La cosa più interessante è che il film potrebbe non arrivare sul
grande schermo, ma essere destinato alla piattaforma di
streaming Disney+, sulla quale è già presente la serie
The Mandalorian, ambientata
proprio nell’universo di Guerre Stellari.
La notizia – non ancora confermata
ufficialmente – apre ad una serie di interessanti speculazioni sul
futuro della saga di Star Wars: se è
altamente improbabile che la Lucasfilm decida di destinare l’intero
futuro della saga alla fruizione via streaming, da un lato sarebbe
sicuramente interessante vedere un film della saga (la cui natura
non è ancora stata resa nota) che arriva direttamente su una
piattaforma digitale.
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è
stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove
storie e nuovi personaggi. In passato, anche ai creatori
di Game of Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.
Inoltre, ci sarebbe anche un nuovo film al quale starebbe
attualmente lavorando Kevin Feige,
presidente dei Marvel Studios.
Grazie alle immagini ufficiali della
linea FUNKO dedicata a Wonder Woman 1984, sappiamo
adesso che nel sequel di Patty Jenkins in arrivo nelle sale a
giugno, il personaggio di Cheetah interpretato da
Kristen Wiig sfoggerà la coda, rendendo quindi
giustizia alla controparte fumettistica.
La Warner Bros. ha
fatto di tutto per cercare di non svelare il look finale del
personaggio di Cheetah prima dell’uscita del film nelle sale,
scegliendo di mostrare nel trailer del film l’alter ego umano del
personaggio, ossia BarbaraAnn Minerva. In
realtà, il FUNKO dedicata alla villain interpretata da
Kristen Wiig non rivela nel dettaglio la coda in
questione… ma ad uno sguardo più attento, è possibile notare che il
toy cela in realtà una coda tra le gambe.
Potete vedere le immagini della linea FUNKO dedicata al
film di seguito:
Vi ricordiamo
che Wonder Woman 1984 uscirà
il 6 giugno 2020. Il film è stato definito
dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che
poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso
team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma
che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale
definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v
Superman: Dawn of Justice per poi tornare al
vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel
vedrà ancora Gal Gadot nei panni di
Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta
per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno
anche Chris Pine (volto del redidivo
Steve Trevor) e Pedro Pascal.
Un nuovissimo concept inedito di
Avengers: Endgame ci permette
di dare uno sguardo ad una versione alternativa del temibile
Thanos, indebolito in seguito al suo catastrofico
“schiocco della dita” alla fine di Avengers:Infinity War.
All’inizio di Endgame,
Capitan Marvel propone di uccidere Thanos,
e gli altri Vendicatori decidono di aiutarla, speranzosi di rubare
le Gemme e utilizzarle per riportare i “decimati” in vita.
Tuttavia, la missione si rivela infruttuosa: un assai indebolito
Thanos, infatti, spiega di aver distrutto le Gemme sfruttando il
loro stesso potere, cosa che gli è quasi costato la vita. Appreso
che quanto fatto dal Titano è irreversibile, Thor, furioso, lo
decapita.
Adesso, grazie al concept artist
Stephen Schirle, è
arrivato online un concept inedito che ci mostra una versione
alternativa della scena descritta poc’anzi. Il concept rivela che
il Guanto dell’Infinito
non doveva fondersi con il braccio del Titano Pazzo come visto
invece nel film: com’è possibile vedere nell’illustrazione,
infatti, il braccio del villain appare totalmente danneggiato.
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco
narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un
esperimento produttivo senza pari.
Nonostante abbia ufficialmente
appeso il mantello del Crociato di Gotham al chiodo, Ben
Affleck è tornato a parlare di uno dei due film del DCEU
che lo hanno visto protagonista nei panni di Batman, ossia
Justice League, dichiarando di
essere un accanito sostenitore della #SnyderCut,
così come i tantissimi fan che negli ultimi mesi hanno manifestato
il loro sostegno nei confronti di Zack Snyder e il
desiderio di poter finalmente vedere il film mai arrivato nelle
sale.
Di recente l’attore aveva spiegato i
motivi che lo hanno
spinto ad accantonare definitivamente il suo progetto di uno
standalone dedicato al Cavaliere Oscuro (poi passato nelle mani di
Matt Reeves e diventato il The
Batman con Robert Pattison
attualmente in fase di produzione). Ciononostante, in una recente
intervista con Cinemablend, Affleck
ha spiegato di essere un assoluto sostenitore della
#SnyderCut ed è convinto che il film così come
pensato inizialmente da Snyder debba essere assolutamente
rilasciato.
“Non ne sapevo nulla, in
realtà”, ha dichiarato Ben Affleck. “Zack
mi ha detto: ‘Hey, si sta muovendo qualcosa’. E allora io gli ho
detto: ‘Zack, ti voglio bene e ti supporto. Di qualsiasi cosa si
tratti, sono pronto ad aiutarti’. All’epoca delle riprese di
Justice League, Zack ha dovuto affrontare una tragedia familiare.
Molto spesso, quando ti ritrovi a lavorare con due registi, è come
avere il corpo di una mucca e la testa di un cavallo… e questo nel
bene e nel male. Penso che la versione del film di Zack debba
essere resa disponibile.”
Nelle ultime settimane sono emersi
ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata”
di Justice League, con Snyder che ha
spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati
da varie interferenze con lo studio:
“Partivamo con l’idea che una
minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un
effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del
film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata
girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata
realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori
eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman
v Superman […]
Sarebbe stata una lunga storia
da raccontare…saremmo finiti in un futuro a distanza dove
Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione
dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano
in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e
Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a
Bruce…“
Mark Ruffalo, star
dell’Universo Cinematografico Marvel, ha rivelato nuovi dettagli
a proposito della “lotta” di Kevin Feige per la
realizzazione di un film del MCU interamente dedicato ad una
supereroina. In una nuova intervista con The Independent,
infatti, Ruffalo ha rivelato cosa gli disse Feige a proposito dei
suoi sforzi per far sì che un film incentrato su un personaggio
femminile potesse finalmente vedere la luce.
“Quando abbiamo fatto il primo
Avengers, Kevin Feige mi disse: ‘Ascolta, potrei non essere qui
domani. Ike (Isaac Perlmutter, all’epoca il più grande
azionista della Disney, NdR), non crede che tutto il pubblico
possa essere interessato ad un film su una supereroina del MCU. Quindi, se domani dovessi
ancora essere qui, su saprai che ho vinto la mia
battaglia”.
L’interprete di Hulk ha poi
aggiunto: “Kevin ha cambiato l’interno Universo Marvel. Adesso avremo il primo
supereroe gay, abbiamo già dei supereroi di colore, abbiamo delle
supereroine… nessun altro studio ha affrontato il tema
dell’inclusione a questi livelli.”
Anche se molti fan
ritengono che l’attesa per un film interamente dedicato ad un
supereroe si sesso femminile sia stata troppo lunga (il primo film
del MCU è uscito nel 2008,
Captain Marvel è arrivato al
cinema “soltanto” nel 2019), è rassicurante sapere quanto Feige si
fosse appassionato all’idea fin dall’inizio.
Nel 2018, Ant-Man and the
Wasp è stato il primo film del MCU ad avere nel titolo il nome di
un personaggio femminile. Successivamente, è arrivato Captain
Marvel con Brie Larson, il primo cinecomic
dell’Universo Marvel interamente dedicato ad una
supereroina. A breve arriverà nelle sale di tutto il mondo
l’attesissimo Black Widow, il
primo film incentrato sul personaggio di Natasha Romanoff
interpretato da Scarlett Johansson.
Di recente i Marvel Studios hanno ufficialmente annunciato
il sequel di
Captain Marvel, che vedrà il
ritorno di Brie Larson nei panni di Carol Danvers. Al momento non
sappiamo ancora chi si occuperà della regia, ma pare che la Casa
delle Idee sia interessata ad affidare il film ad una sola regista
donna.
Fausto Brizzi,
insieme al suo cast, Christian De Sica, Massimo Ghini,
Angela Finocchiaro, Paolo Rossi, Natasha Stefanenko, parla
del suo nuovo film, La mia banda suona il
pop. Il film è in sala dal 20 febbraio,
distribuito da Medusa Film.
SINOSSI
Il magnate russo Ivanov sogna una
réunion a Pietroburgo del suo complesso musicale
italiano preferito, i Popcorn, (Christian De
Sica, Massimo Ghini, Paolo Rossi, Angela Finocchiaro)
famosissimi negli anni ’80.
Il manager della band,
Franco (Diego Abatantuono), che vive tra Italia e
Russia, viene contattato a questo proposito da tale Olga, donna di
fiducia di Ivanov.
Franco tenta di dissuaderlo perché
lui in fondo i Popcorn li odia e preferisce controproporre
alternative a suo avviso ben più valide (Pupo, Sabrina Salerno…).
Ma con Ivanov non si discute, vuole i Popcorn e così sarà.
Tuttavia i quattro membri della
band, ognuno per un motivo diverso, rifiutano l’offerta per
inseguire sogni e obiettivi più appetibili.
Ma evidentemente è scritto che la
réunion si faccia perché i suddetti “sogni e obiettivi”, come in un
beffardo gioco del destino, vengono tutti improvvisamente meno
inducendo i vecchi compagni ad accettare la bizzarra proposta.
Gli artisti, un po’ arrugginiti,
sono pronti alla nuova avventura, depressi ma pronti…
Tra prove costumi, sound check,
liti, vecchi amori e vecchi rancori, i quattro scoprono con stupore
di dover fungere da cavallo di troia per una colossale rapina ai
danni di Ivanov progettata da Olga.
Le loro resistenze sono inutili. Ma
le perplessità si convertono ben presto in sentimenti di polarità
opposta. I quattro vedono nel progetto criminale un potenziale
salvifico per le vite di tutti…
Che succederebbe quindi se
provassero a rubarli loro quei soldi? Perché non tentare il
colpaccio?
Arriva dai giocattoli promozionali
una nuova foto di Diana mentre indossa la Golden Eagle, l’armatura
dorata che vedremo in Wonder Woman 1984.
L’armatura d’oro di Diana di solito
appare nei fumetti quando l’eroina si sta preparando per una grande
battaglia. È apparsa per la prima volta nella miniserie Elseworlds
del 1996 di Alex Ross intitolata “Kingdom Come”, ma il costume non
è altro che un’armatura dall’aspetto accattivante; almeno questa è
la storia dei fumetti.
A differenza della sua controparte
dei fumetti, la Wonder Woman dei film non ha la capacità di volare
(anche se può saltare molto in alto), quindi forse in
Wonder Woman 1984 l’armatura alata le permetterà
di volare.
Vi ricordiamo che Wonder Woman
1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il
film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel
“inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio
grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli
eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero
aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima
iterazione della supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
Il sequel vedrà ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris Pine (volto del
redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.
Chris
Evans, attore che sullo schermo ha interpretato uno
dei più grandi eroi della tradizione americana, Captain
America, ha messo all’asta per beneficenza lo scudo che ha
usato durante le riprese di Avengers:
Endgame, provando ancora una volta che è un vero
eroe anche nella vita reale.
L’attore ha utilizzato i suoi canali
social (Twitter) per promuovere la messa all’asta di uno degli
scudi che ha usato sul set del MCU, specificando che il ricavato
andrà in beneficenza. La Executive Producer dei Marvel Studios, Victoria
Alonso, ha donato lo scudo alla Girl Powerful, un’associazione che si
prefigge di sostenere le giovani donne, offrendo loro gli strumenti
per costruire un forse senso di sé e maggiore consapevolezza nei
propri mezzi.
Lo scudo verrà consegnato con un
certificato di autenticità firmato da Russell
Bobbitt, il responsabile senior degli oggetti di scena per
i film del MCU (Marvel Senior Prop Master). Di
seguito, il tweet di Chris Evans: “Hey
ragazzi, avete la possibilità di vincere uno degli scudi di Cap
usati per Avengers: Endgame per supportare Girl
Powerful, guida leader nella vita reale.”
La classica arma in lega di vibranio
fa parte del look di Cap da decenni, ed è comparso l’ultima volta
in Avengers: Endgame dove ha subito un
importante passaggio di consegna, da Steve a Sam Wilson, aka
Falcon.
Da qualche ora, la rete è invasa
dalle immagini della nuova
batsuit, direttamente dal set di The
Batman. Tuttavia, nelle ultime immagini comparse in
rete, si nota chiaramente che insieme alla controfigura di
Robert Pattinson con indosso il costume dell’Uomo
Pipistrello, compare una donna in motocicletta.
Il fatto che il suo abbigliamento
sia completamente di pelle nera e che sia fisicamente minuta, può
far pensare che si tratti di Catwoman. Sappiamo che il personaggio
comparirà nel film, interpretato da Zoe Kravitz, e
questo potrebbe essere sicuramente un assaggio di come
apparirà.
Si tratta tuttavia solo di
congetture, per cui potrebbe anche trattarsi di un altro
personaggio o solo di una comparsa in una scena d’azione.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Avengers:
Infinity War e
Avengers: Endgame sono due dei più grandi film di
supereroi di tutti i tempi, e anche se entrambi sono ormai usciti
da tempo, i fan rimangono ansiosi di sapere ancora di più sulla
loro realizzazione e su ogni piccolo dettaglio dei film. Ora,
grazie ad alcuni concept art recentemente rivelate da Stephen
Schirle, si può dare un’occhiata a momenti che non sono mai stati
girati né proiettati sullo schermo.
Tra questi ci sono la scena di Hulk
che riceve l’attenzione affettuosa di un bambino piccolo, Nebula
che indossa il Guanto dell’Infinito, Nick Fury che incontra il
Creatore mentre combatteva al fianco dei Vendicatori, e gli Eroi
più potenti della Terra che si trovano faccia a faccia con Thanos
dopo Infinity War.
Con progetti così importanti, è
ovvio che sono state seminate molte idee che poi sono state
scartate e non hanno mai raggiunto la sala. Tuttavia, è sicuramente
interessante pensare a ciò che sarebbe potuto essere (anche se è un
po’ folle pensare che Fury doveva essere destinato a venire ucciso
da Corvus Glaive).
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il
film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo
dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un
arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un
esperimento produttivo senza pari.
Il sito Glasgowlive
ha diffuso due scatti dal set di The
Batman in cui vediamo la controfigura di
Robert Pattinson indossare il costume dell’Uomo
Pipistrello. Dopo il primo video
ufficiale, diffuso dalla produzione, ecco gli scatti che ci
mostrano una Batsuit che è molto simile a una tuta tattica, a
confermare l’impianto realistico che Matt Reeves
darà al suo film.
L’attore Ben
Mendelsohn è uno di quegli interpreti estremamente
versatili che è facile ritrovare in numerosi celebri film, ogni
volta sotto spoglie ben diverse le une dalle altre. In questo modo
Mendelsohn ha negli anni conquistato le attenzioni di critica e
pubblico, affermandosi tanto per i suoi ritratti di spietati
villain quanto di compassionevoli esseri umani. Ecco 10
cose che non sai di Ben Mendelsohn.
Parte delle cose che non sai di Ben Mendelsohn.
Ben Mendelsohn: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Dopo alcuni piccoli ruoli, l’attore inizia
ad ottenere una prima popolarità recitando nei film Sirene
(1994), Metal Skin (1994), Black and White (2002)
e The New World – Il nuovo mondo (2005). Negli anni
successivi ottiene ruoli di sempre maggior rilievo in
Australia (2008), Segnali dal futuro (2009),
Animal Kingdom (2010), Killer Elite (2011),
Il cavaliere oscuro –
Il ritorno (2012), Cogan – Killing The
Softly (2012), Come un tuono (2012), Lost
River (2014), Exodus – Dei e re (2014), Slow
West (2015), Una (2016),
Rogue One: A Star
Wars Story (2016), L’ora più
buia (2017), Ready Player
One (2018), Robin Hood –
L’origine della leggenda (2018), Captain Marvel
(2019) e Il re
(2019).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
Mendelsohn ha partecipato anche a diverse serie TV, come
Neighbours (1986-1987), Dottori con le ali
(1987-1989), The Secret Life of Us (2005), Love
My Way (2006-2007), Tangle (2009), Girls
(2013) e Blooline, dove dal 2015 al 2017 ricopre il ruolo
di Danny Rayburn. Recita poi nella serie Infinity Train
(2019-2020), e nel 2020 è protagonista di The Outsider,
miniserie basata sull’omonimo romanzo di Stephen
King.
3. Ha ricoperto il ruolo di
produttore. Per la miniserie horror The Outsider,
l’attore ha ricoperto il ruolo di produttore esecutivo per 6
episodi, e di produttore per altre 3 puntate. Mendelsohn ha infatti
più volte ribadito il proprio coinvolgimento nella serie, a tal
punto da volerne seguire le varie fasi di realizzazione.
Ben Mendelsohn è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 15,4 mila persone.
Mendelsohn usa molto di rado tale piattaforma, e finora ha
condiviso con i propri fan solo quattro post. I primi tre sono
delle foto ritraenti cieli nuvolosi al tramonto e delle bolle di
sapone fluttuanti nell’aria, mentre il quarto post è un video
realizzato a Venezia dove l’attore dà da mangiare a dei
piccioni.
Ben Mendelsohn è Talos in Captain
Marvel
5. È l’attore dietro al
trucco del noto personaggio. Nel 2019 l’attore assume i
panni di Talos nel film MarvelCaptain Marvel. Questi è uno Skrull,
specie aliena in grado di cambiare la propria forma a proprio
piacimento. Per dar vita al personaggio l’attore si è dovuto
sottoporre a diverse ore di trucco, che hanno nascosto il suo volto
sotto la maschera di pelle verde tipica del personaggio.
Parte delle cose che non sai di Ben Mendelsohn.
Ben Mendelsohn in Rogue One: A Star
Wars Story
6. Ha interpretato il
villain del film. Nel primo spin-off dedicato alla saga di
Star
Wars, Rogue One, l’attore ha
ricoperto il ruolo dello spietato Direttore Imperiale Orson
Krennic, che si oppone ai Ribelli nel tentativo di impedire che
questi possano rubare il progetto della Morte Nera. Nel film,
Mendelsohn si confronterà anche con il celebre Darth Vader.
7. Recitare nel film era un
suo sogno. Durante alcune interviste l’attore ha
dichiarato di essere cresciuto guardando i film della celebre saga
di fantascienza, sognando un giorno di potervi recitare. Quando gli
fu proposto il ruolo, Mendelsohn accettò senza neanche leggere la
sceneggiatura, considerando quell’occasione un vero e proprio sogno
che diventava realtà.
Ben Mendelsohn in The Outsider
8.È il
protagonista della serie horror. Nel 2020 l’attore ricopre
il ruolo di Ralph Anderson nella serie The Outsider. Il
suo personaggio è un investigatore poco ortodosso che indaga
sull’omicidio di un ragazzo. Convinto della colpevolezza del
principale sospettato, l’uomo dovrà però scontrarsi
inaspettatamente con una serie di forze soprannaturali che daranno
una scossa al caso.
Ben Mendelsohn in Il Re
9. Ha lavorato a lungo sul
proprio accento. Per ricoprire il ruolo di re Enrico IV
nel film Il Re, l’attore australiano ha dovuto praticare
un corretto accento inglese pe diverso tempo, supportato da un
dialect coach. Il risultato finale è stato particolarmente
sorprendente, e la performance di Mendelsohn ha ricevuto numerose
lodi anche per tale motivo.
Ben Mendelsohn: età e altezza
10. Ben Mendelsohn è nato a
Melbourne, in Australia, il 3 aprile 1969. L’attore è
alto complessivamente 180 centimetri.
Ancora inedito al cinema, l’attore
Carlos Valdes è tuttavia noto per il suo ruolo
nella serie televisiva The
Flash, che gli ha permesso di dar vita ad un apprezzato
personaggio, ripreso poi anche in contesti diversi rispetto a
quello originario. Anche musicista, Valdes ha lavorato molto negli
ultimi anni per affermarsi presso il grande pubblico, ciò che gli
occorre è solo la possibilità di mettere ulteriormente alla prova
la sua versatilità, così da poter affermare le proprie doti.
Ecco 10 cose che non sai di Carlos Valdes.
Parte delle cose che non sai di Carlos
Valdes.
Carlos Valdes: le sue serie TV
1. Ha recitato in celebri
serie TV. Nel 2014 l’attore fa il suo debutto in
televisione nella serie televisiva americana Arrow,
recitando accanto agli attori Stephen
Amell e Katie
Cassidy. Qui ricopre per alcune puntate il ruolo di
Cisco Ramon, che poi riprende in modo più esteso nello stesso anno
per la serie The Flash, dove recita ancora oggi accanto a
Grant
Gustin. Sempre nei panni di Ramon appare anche in
Legends of Tomorrow (2016) e Supergirl
(2016).
2. Si è distinto come
doppiatore. Particolarmente legato al personaggio di
Ramon, l’attore gli ha dato voce anche per le serie animate
Vixen (2015-2016) e Freedom Fighters: The Ray
(2017), nonché per il film animato Vixen: The Movie
(2017), progetti legati anch’essi all’universo narrativo della
DC.
Carlos Valdes è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 140 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere i retroscena
dai set frequentati, nonché curiosità quotidiane con i suoi fan.
Nonostante il profilo non sia verificato tramite la spunta blu,
risulta essere l’account dell’attore.
4. Ci sono diverse fan page
a lui dedicate. Valdes ha negli anni acquisito una certa
popolarità, anche grazie alle serie in cui ha recitato,
particolarmente apprezzate presso il grande pubblico. Questo ha
dato vita ad una serie di fan page dedicate all’attore, di cui la
più seguita vanta 68,6 mila followers. All’interno di queste è
possibile ritrovare le foto più recenti dell’attore, come anche
aggiornamenti sui suoi progetti da interprete.
Carlos Valdes ha un profilo su
Twitter
5. È molto attivo anche sul
celebre social. Contrariamente al suo profilo Instagram,
quello di Twitter è un account verificato e contrassegnato dalla
nota spunta blu. Qui l’attore vanta un totale di 279 mila
followers. Tra i tweet più frequenti si ritrovano contenuti circa i
propri progetti da interprete, come clip o interviste, ma anche
diverse risposte che Valdes è solito fornire alle domande dei
fan.
Parte delle cose che non sai di Carlos
Valdes.
Carlos Valdes e la musica
6. È
polistrumentista. Valdes si è inizialmente formato come
cantante e musicista di diversi generi, dal soul al rap, praticando
strumenti come il basso, l’ukulele e il sintetizzatore. Oltre ad
aver messo a disposizione il proprio talento musicale per alcuni
musical teatrali, l’attore ha collaborato in qualità di compositore
e direttore del suono per il cortometraggio The Letter
Carrier (2016), da lui anche prodotto e disponibile sulla
piattaforma YouTube.
Carlos Valdes in The Flash
7. Ricopre un ruolo
fondamentale. All’interno della serie The Flash,
così come nelle altre a cui ha partecipato, l’attore ha ricoperto
il ruolo di Francisco “Cisco” Ramon, un ingegnere particolarmente
brillante, membro dello S.T.A.R. Labs Team, dove insieme a Caitlin
Snow, interpretata dall’attrice Danielle
Panabaker, si occupa di aiutare Barry Allen a gestire
i suoi superpoteri.
8. È uno dei pochi attori ad
essere comparso in ogni episodio. Valdes può vantarsi di
essere, all’interno della serie, uno dei pochi attori a comparire
in ogni episodio sin dalla sua messa in onda nel 2014, per un
totale di 136 puntate. Condivide questo primato con gli
attori Grant Gustin, Candice
Patton, e Danielle Panabaker.
9. Si pensava che avrebbe
lasciato la serie. Dalla sesta stagione il personaggio
interpretato dall’attore ha assunto un ruolo particolarmente più
marginale. Secondo alcune indiscrezioni, questo potrebbe suggerire
un imminente abbandono dell’attore da The Flash,
nonostante questi abbia smentito tali voci, affermando che si
tratta soltanto di una fase passeggera e che Cisco tornerà ad avere
un ruolo più centrale.
Carlos Valdes: età e altezza
10. Carlos Valdes è nato a
Cali, in Colombia, il 20 aprile 1989. L’attore è alto
complessivamente 175 centimetri.
Grazie alla sua partecipazione a
grandi blockbuster, l’attore Lee Pace ha negli
anni guadagnato notorietà presso il grande pubblico. Alcuni dei
suoi personaggi sono infatti divenuti iconici, permettendogli di
ricevere apprezzamenti e riconoscimenti. Dotato di buona
versatilità, l’attore si è distinto anche per progetti più
indipendenti, dove ha potuto sfoggiare ulteriormente le proprie
doti da interprete. Ecco 10 cose che non sai di Lee
Pace.
Parte delle cose che non sai di Lee Pace
Lee Pace: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
blockbuster. Dopo aver debuttato al cinema con il film
Soldier’s Girl (2003), l’attore recita in film come La
contessa bianca (2005), The Fall (2006), Infamous
– Una pessima reputazione (2006), The Good Shepherd –
L’ombra del potere (2006), Possession (2009), A
Single Man (2009), Sansone (2010) e The Twilight Saga:
Breaking Dawn – Parte 2 (2012), con cui ottiene maggior
notorietà. Nello stesso anno recita anche in Lincoln e nel
film Lo Hobbit – Un
viaggio inaspettato, dove ricopre il ruolo di Thranduil,
che riprenderà poi nei sequel Lo Hobbit – La
desolazione di Smaug (2013) e Lo Hobbit – La
battaglia delle cinque armate (2014). Nel 2014 è anche il
villain del film Guardiani della
Galassia, mentre negli anni successivi recita in The
Program (2015), Il libro di Henry (2017) e Driven
– Il caso DeLorean (2018).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
l’attore si è distinto anche per la partecipazione a note serie
televisive americane. Dopo aver recitato in un episodio di Law
& Order: Unità Speciale (2002), Pace recita in
Wonderfalls (2004) e in Pushing Daisies
(2007-2009), nel ruolo di Ned. Diventa poi celebre grazie al ruolo
di Joe MacMillan nella serie Halt and Catch Fire
(2014-2017), mentre prossimamente è atteso nella serie
Foundation.
3. Ha partecipato al
doppiaggio di un celebre film. Nel 2019 l’attore presta la
voce al personaggio di Keisuke Suga per il doppiaggio inglese del
film d’animazione giapponese Weathering with You,
incentrato su di uno studente delle superiori in fuga e la sua
relazione con una misteriosa ragazza dotata del potere di fermare
la pioggia.
Lee Pace è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 215 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere curiosità
quotidiane con i propri fan, come anche immagini scattate in
momenti di svago o ritraenti i luoghi visitati dall’attore. Non
mancano anche immagini e video promozionali dei suoi progetti da
attore.
Lee Pace è Thranduil
5. Si è allenato molto per
il ruolo. Nella trilogia dedicata a Lo Hobbit,
l’attore dà vita al personaggio di Thranduil, Re degli Elfi
Silvani. Nel ricoprire il ruolo, Pace ha dichiarato di essersi
allenato duramente per le scene di combattimento, avendo così la
possibilità di eseguire personalmente tali scene senza la necessità
di uno stuntman.
Parte delle cose che non sai di Lee Pace
6. Ha soffiato il ruolo ad
un altro attore. Originariamente per il ruolo del Re
Thranduil si era pensato all’attore Doug Jones,
celebre per i suoi ruoli in Il labirinto del fauno e
La forma dell’acqua. Tuttavia il regista Peter
Jackson affidò il personaggio a Pace poiché lo ammirava
come interprete sin dal film The Fall.
Lee Pace in Guardiani della
Galassia
7. Aveva fatto il provino
per un altro ruolo. Nel film dedicato ai Guardiani della Galassia l’attore dà
vita al personaggio di Ronan l’Accusatore, celebre villain che
opera per conto di Thanos. Originariamente però, l’attore aveva
sostenuto il provino per la parte di Starlord, poi andata
all’attore Chris
Pratt.
8. Ha paragonato il
personaggio ad un noto terrorista. L’attore ha affermato
di essersi particolarmente divertito a interpretare Ronan, poiché
la sua natura malvagia gli permetteva di sperimentare e di
liberarsi di ogni remora. Pace ha inoltre paragonato il personaggio
al terrorista Osama Bin Laden, affermando che anche Ronan è una
sorta di fanatico religioso.
Lee Pace in The Witcher?
9. Non ha recitato nella
serie Netflix. Alcuni fan hanno notato un volto
familiare nella serie The
Witcher, ipotizzando che l’attore avesse inaspettatamente
ricoperto un ruolo. Tuttavia la notizia è stata in seguito
smentita, e Pace ha affermato di non aver preso parte alla serie
Netflix. Pertanto quella dei fan si è rivelata una semplice
svista.
Lee Pace: età e altezza
10. Lee Pace è nato a
Chickasha, in Oklahoma, Stati Uniti, il 25 marzo 1979.
L’attore è alto complessivamente 196 centimetri.
Marvel e DC hanno preso il
monopolio per quello che riguarda i film tratti dai
fumetti, ma spesso alcuni film che conosciamo bene
(e non) appartengono alla stessa categoria, ovvero film tratti da
fumetti e romanzi grafici di cui in molti non conoscono
l’esistenza.
Ecco 10 film che nessuno direbbe
essere tratti dai fumetti:
Il Monaco
I film di fumetti stavano
iniziando a decollare nel 2003 quando sono arrivati al cinema X-Men
2, Hulk e Daredevil. American Splendor, basato sui fumetti
autobiografici di Harvey Pekar, è stato un successo critico che ha
messo in luce la sua connessione con un fumetto.
All’altra estremità dello spettro
c’era Il Monaco. Con Chow Yun-Fat, Seann William Scott e Jaime
King, il film era basato sull’omonimo fumetto di Brett Lewis e
Michael Avon Oeming. Il marketing per il film non ha menzionato le
origini a fumetti e, sebbene ciò non abbia aiutato le possibilità
al botteghino del film, di certo non avrebbe fatto male.
Atomica Bionda
Basato su The Coldest City
di Antony Johnston e Sam Hart, Atomica Bionda ha spinto più sui
punti in comune che ha con John Wick che su quelli con il fumetto
su cui è basato. Il film è stato diretto da David Leitch, uno
stuntman diventato regista che ha contribuito a rendere John Wick
il franchise che tutti conosciamo e amiamo oggi. Leitch ha
co-diretto il primo John Wick prima di firmare la regia di Deadpool
2.
Prima di fare Deadpool 2, Leitch si
è unito a Charlize Theron e James McAvoy per portare Atomica Bionda
sul grande schermo. Il film è stato accolto con buone recensioni e
si è rivelato un successo al botteghino, arrivando ad incassare 100
milioni a fronte di un budget di 30 milioni di dollari.
Cowboys & Aliens
Scott Mitchell Rosenberg
deve aver pensato di vivere in un sogno. Il suo fumetto, Cowboys &
Aliens, sarebbe stato trasformato in un film di grande budget con
Daniel Craig e Harrison Ford con la regia di Jon Favreau. In che
modo un film del regista che ha trasformato Iron Man in uno dei più
grandi supereroi di tutti i tempi con James
Bond e Indiana Jones che quindi sulla carta era imbattibile è
invece diventato un flop?
Purtroppo per Rosenberg, le
recensioni sono state severe e il botteghino anche peggio. Il film,
con un budget di $ 168 milioni, ha fatto $ 174 milioni in tutto il
mondo. Questo esito ha stroncato sul nascere l’idea di un sequel e
di un universo cinematografico.
Men in Black
Lowell Cunningham lavorava
come guardia di sicurezza in una fabbrica quando scrisse The Men In
Black per Aircel Comics. La serie, che aveva i disegni di Sandy
Carruthers, uscì nel 1990 e, sebbene avesse i suoi fan, non fu un
grande successo. Tutto è cambiato nel 1997 quando il fumetto è
stato trasformato in un film interpretato da Will Smith e Tommy Lee
Jones.
Men In Black è stato un successo al
botteghino, generando tre sequel, una serie animata, videogiochi e
persino un giro agli Universal Studios in Florida. Mentre Men In
Black: International non è stato un successo al botteghino, un
franchising come questo probabilmente non resterà inattivo a
lungo.
Diario di una teenager
La storia di una ragazza di
15 anni che sogna di essere un disegnatore che perde la verginità
probabilmente non è la prima cosa che ti viene in mente quando
pensi ai “fumetti”, ma è ciò di cui parla The Diary of a
Teenage Girl: An Account in Words and Pictures.
La graphic novel è stata trasformata
in un film acclamato dalla critica, firmato dalla scrittrice e
regista esordiente Marielle Heller. Diario di una teenager si vanta
anche di essere il primo film tratto dai fumetti di Kristen Wiig,
battendo Wonder Woman 1984 di cinque anni.
Faust
Basato sul fumetto horror
di Tim Vigil e David Quinn, Faust: Love of the Damned racconta la
storia di John Jaspers, un uomo dal cuore spezzato che vende la sua
anima a un uomo conosciuto solo come M in modo da poter vendicarsi
del mafioso che ha ucciso la sua ragazza. Come si può immaginare,
vendere la propria anima a persone a caso non è mai una cosa buona
da fare, e John si ritrova a lavorare come assassino per il
diavolo.
Il film, che prevede scene di sesso
e di violenza pari a quelle del fumetto, ha ricevuto recensioni
contrastanti ma è diventato una specie di cult del genere.
Hardware – Metallo letale
Scritto e diretto da
Richard Stanley, Hardware, del 1990, fu realizzato con un budget di
appena 1,5 milioni di dollari e divenne un classico di culto.
Mentre il film ha trovato un successo maggiore in VHS, è diventato
difficile trovarlo nel mercato degli Home Video e non è uscito in
DVD fino al 2009.
La storia a fumetti, intitolata
“SHOK!” è stata creata da Steve MacManus e Kevin O’Neill, i cui
nomi sono stati aggiunti ai titoli di coda per tutte le versioni
future della storia.
Red
Warren Ellis e Cully Hamner
probabilmente non si aspettavano che la loro serie Wildstorm di tre
numeri su un agente della CIA in pensione fosse trasformata in un
film. Non potevano certo aspettarsi che il film fosse interpretato
da Bruce Willis, Morgan Freeman, John Malkovich e Helen Mirren.
Soprattutto, non ci si sarebbe mai
aspettati che il film avrebbe avuto un successo di critica e di
pubblico che avrebbe giustificato un sequel. E la maggior parte
delle persone che hanno trasformato Red in un successo al
botteghino probabilmente non si rendono ancora conto che si basa su
un fumetto.
A History of Violence
Basato sulla graphic novel
con lo stesso titolo di John Wagner e Vince Locke, A History of
Violence racconta la storia di Tom Stall, il proprietario di una
tavola calda di una città di provincia che diventa una celebrità
dopo aver ucciso due aspiranti ladri. Il fatto che il suo volto
compaia al notiziario è un vero problema per Tom, visto che un
gangster di Philidelphia si è convinto che Tom sia in realtà Joey
Cusack, un ex membro della mafia irlandese.
Diretto da David Cronenberg, A
History of Violence è stato nominato per due Oscar. Si dice che
anche Cronenberg non sapesse che la storia era basata su un romanzo
grafico fino a quando non ha accettato di girare il film. Com’è per
non dire alla gente?
Ghost World
Nove anni prima del suo
debutto alla Marvel come Vedova Nera, Scarlett Johansson ha ottenuto il plauso
della critica per aver interpretato Rebecca in Ghost World. Il
film, basato sul fumetto di Daniel Clowes, segue Enid e Rebecca,
migliori amiche e neolaureate, mentre scoprono che il loro legame è
stato messo alla prova durante l’estate.
Con un nuovo lavoro in una
caffetteria, Rebecca si trova più interessata ai vestiti che
all’uscire con l’amica, ed Enid diventa ossessionato da un uomo
solitario di mezza età di nome Seymour. Ghost World ha portato
Scarlett Johansson alla celebrità, e il film è stato nominato per
l’Oscar per la migliore sceneggiatura adattata.
Netflix annuncia l’inizio delle
riprese della seconda stagione di The
Witcher e rende noto il cast. Le riprese
inizieranno nel mese di febbraio in Gran Bretagna
e il debutto della seconda stagione è previsto per il
2021.
Confermati Henry
Cavill (Mission: Impossible – Fallout, Justice League) nel ruolo di Geralt di
Rivia, Anya Chalotra (Agatha Christie – La
serie infernale, Wanderlust) nel ruolo di Yennefer e
Freya Allan (La guerra dei mondi, Into The
Badlands) nel ruolo di Ciri e Joey Batey
(Knightfall, Strike) nel ruolo del personaggio
più amato dai fan: Jaskier.
Si uniranno al cast per la seconda
stagione di The
WitcherYasen Atour (Young
Wallander) che interpreterà Coen, Agnes Bjorn
(Monster) nel ruolo di Vereena, Paul
Bullion (Peaky Blinders) che interpreterà
Lambert, Thue Ersted Rasmussen (Fast and
Furious 9) nel ruolo di Eskel, Aisha Fabienne
Ross (The Danish Girl) nel ruolo di Lydia,
Kristofer Hivju (Il Trono di
Spade) che interpreterà Nivellen e Mecia
Simson, nel ruolo di Francesca.
La serie The
Witcher sarà diretta da Stephen
Surjik (The Umbrella Academy) per gli
episodi 02×01 e 02×02, Sarah O’Gorman
(Cursed) per gli episodi 02×03 e 02×04, Ed
Bazalgette (The Last Kingdom) per gli episodi 02×05 e
02×08 e Geeta V. Patel (Meet The Patels)
per gli episodi 02×06 e 02×07.
Riconfermati inoltre nei propri
ruoli MyAnna Buring (Kill List) Tissaia,
Tom Canton (Good Karma Hospital)
Filavandrel, Lilly Cooper (Peterloo)
Murta, Jeremy Crawford (Titans) Yarpin
Zigrin, Eamon Farren (Twin Peaks) Cahir,
Mahesh Jadu (Marco Polo) Vilgefortz,
Terence Maynard (Maledetto) Artorius,
Lars Mikkelson (House of Cards)
Stregobor, Mimi Ndiweni (Black Earth
Rising)Fringilla Vigo, Royce Pierreson
(Judy) Istredd, Wilson Radjou-Pujalte
(Hunter Street)Dara, Anna
Shaffer(Harry Potter)Triss Merigold,
Therica Wilson Read (Young Wallander)
Sabrina.
La showrunner e produttrice
esecutive di The
Witcher, Lauren Schmidt Hissrich, ha dichiarato:
«Anche per la seconda stagione è stato mantenuto un altissimo
livello artistico del cast. Sophie Holland e il suo team hanno
nuovamente selezionato i migliori attori per incarnare questi
personaggi, siamo entusiasti di vedere queste nuove storie prendere
vita sotto la direzione di registi tanto affermati.»
The
Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga
bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino.
Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per
trovare il proprio posto in un mondo in cui le persone spesso si
dimostrano più malvagie delle bestie. Il suo destino si intreccerà
poi con quello di una potente strega e una giovane principessa con
un pericoloso segreto. I tre si ritroveranno ad attraversare
insieme un mondo sempre più instabile.
Dai produttori Jon Favreau e Dave
Filoni arriva in Italia l’epica prima serie live action
dell’universo Star
Wars, The
Mandalorian, disponibile su Disney+ a partire dal 24 marzo
2020.
Dopo la caduta dell’Impero, nella
galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per
i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come
cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima
della comparsa del Primo Ordine, The
Mandalorian racconta le difficoltà di un
pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia,
lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come
protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.
Disney+ è il servizio di streaming
dedicato ai film e ai prodotti di intrattenimento di Disney, Pixar,
Marvel, Star Wars, National
Geographic e altri brand, riuniti insieme, per la prima volta. Il
servizio di streaming sarà disponibile in Italia, Regno Unito,
Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera dal 24 marzo
al prezzo di €6.99 al mese/€69.99 all’anno.
In occasione della presentazione del
film al Festival di Berlino 2020, la 70° edizione
della Berlinale, 01 Distribution diffonde in
rete tre clip da Volevo Nascondermi, il
film di Giorgio Diritti in concorso al festival,
con protagonista Elio Germano.
Toni, figlio di una emigrante
italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso
un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una
capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e
alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è
l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un
riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la
sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal
mondo. “El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo,
rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato, diventa il pittore
immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla
e giaguari, stando sulla sponda del Po. Sopraffatto da un regime
che vuole “nascondere” i diversi e vittima delle sue angosce, viene
richiuso in manicomio. Anche lì in breve riprende a dipingere.
Più di tutti, Toni dipinge se
stesso, come a confermare il suo desiderio di esistere al di là dei
tanti rifiuti subiti fin dall’infanzia. L’uscita dall’Ospedale
psichiatrico è il punto di svolta per un riscatto e un
riconoscimento pubblico del suo talento. La fama gli consente di
ostentare un raggiunto benessere e aprire il suo sguardo alla vita
e ai sentimenti che sempre aveva represso. Le sue opere si rivelano
nel tempo un dono per l’intera collettività, il dono della sua
diversità.
Volevo nascondermi è prodotto da
PALOMAR con RAI CINEMA
con il sostegno della REGIONE EMILIA-ROMAGNA in
associazione con COOP ALLEANZA 3.0,
DEMETRA FORMAZIONE SRL, FINREGG
SPA ai sensi delle norme sul Tax Credit
Nonostante non sia stato accolto
benissimo dal pubblico, è innegabile quanto Birds of
Prey presenti uno stile ed un tono molto
particolari, con una girandola di personaggi che inevitabilmente
possono riuscire a far subito breccia nel cuore dello
spettatore.
In attesa di capire quali saranno i
piani per il futuro del personaggio di Harley
Quinn sul grande schermo, ecco 10 progetti – tra
sequel e spin-off – che vorremmo che la Warner Bros. e la DC Films
realizzassero:
Uno spin-off su Cassandra Cain
Nonostante sia soltanto una bambina
e abbia un backstory molto diversa rispetto alle altre protagoniste
di Birds of Prey, Cassandra Cain è sicuramente uno dei
personaggi più interessanti dell’intero film. All’apparenza
potrebbe sembrare soltanto una “semplice” borseggiatrice, ma
sappiamo che nei fumetti il suo personaggio ha un ruolo decisamente
più importante e corposo: è infatti un’esperta di arti marziali ed
a partire dal 1999 è stata anche una delle incarnazioni di
Batgirl.
Un film su Harley Quinn e Batman
In attesa di scoprire cosa
racconterà l’attesissimo The
Batman di Matt Reeves, è innegabile quanto i fan
vorrebbero vedere sul grande schermo una grande avventura con
protagonista Harley Quinn al fianco del Crociato di Gotham. Grazie
ad alcune sequenze di Suicide Squad, i fan hanno avuto la
possibilità di godere per qualche minuto di alcune sequenze con
protagonisti i due iconici personaggi, ma è chiaro che un intero
film a loro dedicato avrebbe un sapore totalmente diverso.
Un film sulla relazione tra Harley Quinn e il Joker
Anche se il controverso ritratto del
Joker offerto da Jared Leto in Suicide Squad non ha messo
d’accordo tutti i fan del Clown Principe del Crimine, è innegabile
quanto ancora ci sia da esplorare a proposito della tormentata
relazione tra il supercriminale e la Mattacchiona. Magari, con un
nuovo regista dietro la macchina da presa, un film incentrato
esclusivamente sulla relazione tra Harley e Mr. J. potrebbe
finalmente regalare ai fan ciò che il cinecomic di Ayer non è
riuscito a raccontare. Senza considerare che potrebbe davvero
trattarsi del film più folle e divertente mai realizzato
all’interno del DCEU.
Uno spin-off su Cacciatrice
Se date una breve occhiata a
qualsiasi commento o recensione di Birds of Prey,
scoprirete che la maggior parte della critica e del pubblico è
letteralmente impazzita per il personaggio di Cacciatrice. Nel film
le origini del personaggio vengono approfondite a sufficienza, ma
uno spin-off in stile John Wick potrebbe scavare ancora di
più nella profondità del traumatico passato di questo incredibile
personaggio.
Un film sullo “scontro” tra Harley Quinn e il Joker
Abbiamo già parlato di un possibile
film che potrebbe raccontare della turbolenta relazione d’amore tra
Harley Quinn e il Joker. Un altro interessante progetto, però,
potrebbe raccontare di un momento all’interno del DCUE in cui i due
ex amanti si trovano a dover combattere l’uno contro l’altro.
Considerato che Birds of Prey si apre proprio con la Mattacchiona
che racconta della fine della sua storia con Mr. J., un film
incentrato sulla lotta tra Harley e il Joker potrebbe diventare il
blockbuster più eccitante e divertente a cui la Warner possa dare
il via libera.
Uno spin-off su Black Canary
Alcuni puristi dei fumetti
potrebbero non aver apprezzato nella totalità la sua incarnazione,
ma è innegabile quanto Jurnee Smollett-Bell sia una perfetta Black
Canary in Birds of Prey. Per quanto il personaggio abbia a
disposizione un minutaggio superiore rispetto a Cacciatrice,
sappiamo ancora poco circa la sua backstory e le origini dei suoi
superpoteri. Black Canary ha una storia nei fumetti davvero ricca,
soprattutto in riferimento alla sua relazione con Freccia Verde.
Uno spin-off a lei interamente dedicato farebbe sicuramente la
gioia del fandom e di ha apprezzato la performance della
Smollett-Bell nel film di Cathy Yan.
Gotham City Sirens
È stato confermato dalla stessa
Margot Robbie che
Birds of Prey è stato messo in produzione al posto di
Gotham City Sirens, nonostante il progetto sia ancora nei
piani della Warner e della DC (almeno in base a quanto dichiarato
dal regista David Ayer). Il film
vedrà riunite sul grande schermo Harley Quinn, Catwoman e Poison
Ivy, ma al momento non sappiamo quando vedrà ufficialmente la
luce.
Un sequel di Birds of Prey
Anche se il film non ha guadagnato
quanto la Warner Bros. e la DC Films avrebbero sperato, non si può
certamente parlare di flop in senso assoluto. Quindi, è probabile
che lo studio decida comunque di realizzare un seguito delle
avventure di Black Canary, Renee Montoya e Cacciatrice, che proprio
alla fine del film, dopo la “fuga” di Harley Quinn insieme a
Cassandra Cain, danno vita alle Birds of Prey del titolo.
Un sequel maggiormente incentrato sulle eroine co-protagoniste,
dove la Mattacchiona potrebbe magari fare soltanto una
comparsata.
Un film su Harley Quinn e Poison Ivy
Più che Gotham City Sirens,
forse il film che i fan vorrebbero più di tutti vedere è una grande
avventura in cui Harley Quinn si aggira per le strade di Gotham al
fianco della sua partner di lunga data Poison Ivy. La relazione che
intercorre nei fumetti tra i due personaggi è forse tra le più
divertenti della storia recente della DC Comics. Inoltre, il
rapporto tra le due potrebbe offrire allo spettatore la possibilità
di vedere un lato inedito della personalità della Mattacchiona,
senza considerare che è dai tempi di Batman & Robin che i
fan attendono un ritratto più accurato di Pamela Lillian Isley.
Uno standalone su Harley Quinn
Guardando la risposta di critica e
pubblico a Birds Of Prey, è palese quanto la Harley Quinn
di Margot Robbie sia ancora un elemento di grande richiamo. Se
pensiamo al futuro del personaggio nel DCEU, un film che forse
potremmo aspettarci è un’avventura in solitaria della
supercriminale, in cui la stessa non sia circondata da altri
villain o da altre eroine. Una possibilità che permetterebbe alla
Robbie di esplorare ancora di più la sua amata Mattacchiona.